Lezione Magistrale sull'Europa del Presidente della Camera Fausto Bertinotti

Buongiorno
Vi pregherei di
Di
Non dico a tutti accomodarvi perché vedo che
Parecchie di voi stanno in piedi
La presenza
Del presidente Bertinotti
Evidentemente
A
Richiamato
Non sono
Gli studenti anche tante persone che
Desiderano ascoltarlo io sono qui
Soltanto per
Un compito
Di carattere più organizzati o che altro cioè consentire
Un po'alla sala di
Sistemarsi
E poi per
Tardare al Presidente Bertinotti
Il saluto del territorio
Della a nome della
Della provincia di Enna e a nome
Dell'amministrazione del dell'Università di Enna
è un onore per noi
Caro Presidente
Averti qui non riesca da darti del non
Non ci riesco perché
Ecco sì
Forte legame
Col presente Bertinotti che
Peraltro
Ci ha dato anche sempre una una grande mano d'aiuto
In termini di
Presenza di partecipazione politica
Beh io
Sono contento per per i ragazzi che hanno oggi la possibilità di
Di ascoltare
Un personaggio che è un simbolo della
Della vita politica del Paese ed è uno dei simboli migliori
Di verso istruzione serve se la politica è quella che fa l'onorevole Bertinotti alla dalla politica una cosa pubblica è una cosa è una cosa se
Credo che sia
L'elemento più importante oggi
Perché
Oggi la politica non se la passa bene nell'opinione della gente mentre non c'è dubbio che l'onorevole Bertinotti è stato sempre
Al centro della stima della gente
E non solo di chi
Parteggiare per
Per il partito del quale
Ha fatto parte adesso fa il Presidente della Camera giustamente mantiene
Un profilo
Istituzionale ma direi che persino degli avversari più distanti
La stima per l'onorevole Bertinotti e davvero tanta io sono
Sono molto felice di
Di
Della sua
Presenza qui per la prima volta come Presidente della Camera
Questa è una università
Non non presento io l'Università La presenterà adesso il Rettore però mi piace sottolineare una cosa questa è una università non statale
Ma che è nata dalla volontà delle amministrazioni locali ed è di proprietà delle Amministrazioni locali è interamente al cento per cento di proprietà della Provincia dei Comuni e della Camera di Commercio di questo territorio
Cioè enti locali che hanno fatto una scelta strategica
Hanno fra anziché puntare su altre cose perché si sceglie nella vita politica la politica fondamentalmente fondamentalmente Scelta selezione di obiettivi
Hanno a i politici di questo territorio hanno scelto di investire sull'università e l'università è qui
Ed è qui anche a a dare
Il il sor benvenuto adesso caloroso applauso all'onorevole Bertinotti
Caro Presidente Bertinotti
La sua presenza qui a Enna alla corre nella nostra Regione Università è motivo di grande soddisfazione per la nostra comunità accademica
E la cogliamo come vede con sentimenti di amicizia e di simpatia
Sentimenti dovuti a ciò che lei rappresenta
Il Parlamento cioè il cuore della vita democratica del Paese
Ma anche
Per un'altra ragione
Per la grande facilità con la quale riesce a farsi capire dal mondo dei giovani e io credo che
Una presenza così importante non solo di studenti della nostra università ma anche di studenti medi della Provincia
In un certo senso le certifica l'attenzione e la simpatia con cui il mondo giovanile guardarle
Le presento brevemente la nostra università
è un'università che è giunto al suo secondo anno di vita
E che però
Ha già come dire stabilizzato un suo bacino di utenza importante
Nella
Sicilia interno alla Sicilia e che chiede più sviluppo e quindi chiede più occasioni di conoscenza
Di formazione
Siamo al secondo anno di vita dall'Università abbiamo quattro mila e seicento studenti
Quasi quattrocento docenti
Di cui il dieci per cento e già strutturato
Un altro cinquanta per cento dei nostri docente strutturato presso le altre università siciliane no
Abbiamo venti visiting professor stranieri
E nel corso di questi meno di due anni di vita abbiamo già firmato
Venti convenzioni con le università della sponda sud del Mediterraneo perché riteniamo
Che la vocazione naturale di questo Ateneo
C'è quella di essere punto di incontro tra le culture mediterranee
E occasione di formazione non solo per i nostri studenti della Sicilia in Terna ma anche per studenti che provengono da paesi della sponda sud del Mediterraneo
Veda
Caro Presidente nessuno meglio di lei può capire il senso di questa mission
Noi siamo convinti come siciliani
Di trovarci oggi di fronte a una nuova grande questione meridionale e la nuova grande questione meridionale lo sviluppo del Mediterraneo da cui dipende anche il nostro sviluppo e la nostra tranquillità sociale
Perché fintanto che in quest'aria vi saranno imponenti flussi
Di emigranti
Perché dalle zone
Più sfavorito dalla Regione cerco no di accedere alle zone più sviluppate
Io credo
Che bisogna destinare
A queste domande di più sviluppo e quindi anche di più formazione non soltanto una generica attenzione ma bisogna destinare strumenti le occasioni di accesso alla formazione
Che soprattutto nel mondo della conoscenza sono non solo l'antefatto dello sviluppo ma sono l'lo sviluppo
E in questo senso noi ci sentiamo seriamente impegnati
E poi io credo
Che questa sua visita coincide con un anniversario importante per tutti noi come cittadini europei si stanno celebrando in questi giorni i cinquant'anni
Dei trattati di Roma si tratta quindi
Di
Ricordarle anche in questa sede attraverso una lezione importante tenuto conto della sua responsabilità tenuto conto delle posizioni che ha assunto su questi temi
L'Europa vive un momento difficile
L'Europa vive un momento difficile perché sembra in crisi quell'Europa delle illusioni
Della quale hanno parlato per tanti anni i padri fondatori prima che il processo di integrazione si avviasse ma anche nella prima fase di avviamento di quel processo
E devo dire che di fronte alle difficoltà che si sono registrate negli ultimi anni
Io penso alle divisioni
Che si sono registrate in Europa in occasione dell'intervento di alcuni Paesi europei nella guerra irachena
Penso alle difficoltà che si sono registrate nel momento in cui si trattava di ratificare
La Costituzione europea il cosiddetto Trattato della Costituzione
Penso anche
Alle difficoltà che si sono verificate quando si trattava di discutere e approvare le nuove procedure di bilancio
Ecco di fronte a queste difficoltà noi non dobbiamo arretrare
Rispetto a ciò che ha significato e significa il processo di integrazione dobbiamo considerare queste difficoltà come difficoltà in un certo senso cicliche
All'interno di un processo di integrazione che va comunque avanti
Perché nonostante alcune battute d'arresto alcuni fallimenti quale quello registrato sì in occasione del processo di ratifica dei trattati io credo che da questo punto di vista la storia europea non tornerà indietro
I padri fondatori avevano dei grandi obiettivi lo ricordiamo spesso i nostri studenti
All'interno dei corsi di diritto europeo di diritto costituzionale comparate da grandi obiettivi erano quelle di chiudere per sempre con la vita difficile e drammatica lasciata ci dalla guerra
Ma c'era anche un altro obiettivo che era contestuale con il primo che era l'obiettivo come dire di rilanciare l'immagine dell'Europa come patria dei diritti umani come patria della solidarietà sociale
Perché l'Europa nel secolo scorso è stata protagonista di una grande rivoluzione sociale che poi si è allargata resto del mondo qui in Europa è nato lo stato sociale
E in Europa si è consolidato lo stato sociale come elemento decisivo per il consolidamento dello stesso processo democratico
Ecco se sul primo terremo probabilmente l'Europa ha vinto perché in un certo senso il processo di integrazione si è rivelato un formidabile fattore di pace in Europa sul secondo terreno
Cioè quello della costruzione di un'Europa sociale o della solidarietà molto resta ancora da fare e da questo punto di vista io credo
Che
Il Progetto
Di costruire un'Europa sociale vada proprio in un momento così difficile rilanciato e vada rilanciato tra la gente attraverso strategie di persuasione io so bene che
Da alcuni fatti sembra emergere
Come dire un atteggiamento di prevalente euroscetticismo anche in un Paese come il nostro che era stato da sempre considerato
Euro ottimista ma io credo che
Vi sono delle ragioni assolutamente comprensibili
Per capire per Inter per trarre questo sentimento di sfiducia della gente nei confronti di un processo di integrazione di cui si coglie prevalentemente il carattere mercantile
E la gente vuole altro
Ci sono delle condizioni come dire delle situazioni di tranquillità sociale minacciata rispetto alle quali l'Europa sembra davvero un continente distante
Cioè il linguaggio che si parla nei palazzi del Governo europeo
Pare talvolta lontano dai bisogni quotidiani della gente e io credo che questa nuova dimensione questa diversa dimensione del processo di integrazione
Bisogna conquistarla con gli strumenti
Naturali attraverso i quali
Si compiono le grandi conquiste sociali che sono gli strumenti della politica l'Europa in questo senso ha bisogno di più politica
E ha bisogno anche di forme di organizzazione della politica che siano forme realmente continentali che attraversano trasversalmente tutti i Paesi
A mio giudizio
Una partita è stata giocate vinta
Ed è stata quella di sapere conciliare le politiche dell'allargamento dell'Europa con le politiche della integrazione cioè noi siamo riusciti a realizzare due obiettivi
Che sembravano impossibile da realizzare contestualmente e cioè l'obiettivo dell'allargamento e quello dell'integrazione
Adesso si tratta di lavorare sulla qualità del processo di integrazione
E io credo che questa qualità può essere data soltanto da un rilancio delle politiche solidaristiche che interessano i singoli Stati europei e l'Europa complessivamente
Signor presidente ritengo che da questo punto di vista emerge in ciascun paese europeo una singolare voglia di Stato
Ah dove voglia di Stato non significa voglia di statalismo
Ma significa
Desiderio di vedere le politiche nazionale più impegnata a fronteggiare quelle che sono le nuove minacce che via via
Sorgono che via via si incontrano
E sono minacce che a mio giudizio sconvolgono in un certo senso conquiste che sembravano consolidate e abitudini sociali che si ritenevano irreversibili ecco su questo terreno
Ritengo che anche attraverso
Il contributo che l'università può dare bisogna costruire l'Europa del terzo millennio Europa accede alle politiche sociali e l'Europa della solidarietà
L'Europa
All'interno della quale in un certo senso il ruolo degli Stati sia un ruolo più vitale
Nella direzione
Di garantire di nuovo un rilancio dello stato sociale
Che spesso in molte analisi di studiosi e di politici viene vissuto come un ruolo sempre più debole ma sono certo che di tutto ciò ai nostri studenti parlerà lei
Con l'autorevolezza e la sensibilità che tutti a lei riconosciamo e di ciò a nome di tutti i nostri studenti di tutti i nostri docenti la ringrazio di vero cuore
Signor Presidente della Provincia
Signor Rettore grazie
Per questa occasione che mi è stato offerto
Signore e signori
Autorità presenti
Grazie per la loro presenza
Creare studentesse cari studenti grazie molte per essere qui e buona fortuna per i vostri studi tra la vostra vita
Che lo Stato non
Sono stato chiamato
Svolge
Un intervento sull'Europa
Com'è che la data come il Rettore
In una fase
Turbolenta ma diciamo così questi sono tempi di turbolenza
Dunque l'Europa non può pensare di fare eccezione io vorrei però proporvi un punto di vista
Come sempre lo faccio con una certa diciamo tempo
Tendenziosi TA
Ma io penso che nel ricerca come nella politica sia utile a declinare un punto di vista molto diciamo netto se volete partigiano
Tra poter favorire il confronto delle opinioni il dialogo e la ricerca medesima temo insomma
Le zone grigie
Che sembrano mettere tutti d'accordo e che poi però se
Risolvono in una impotenza
Generale come è capitato in questa fase del avanzamento dello straordinario pure processo europeo
Quello che vorrei proporvi e il paradosso
Di ciò che chiamiamo Europa
Il paradosso europeo
Il paradosso però secondo me consiste
In una contraddizione
Clamorosa
Difficilmente riscontrabile in altri momenti della storia
Politica e culturale
Nel nostro continente io credo addirittura del mondo
La contraddizione tra da un lato
Il bisogno storicamente maturo
Accumulato delle popolazioni europee
Di avvenire una costruzione
Politica istruzione
E penso di poter dire civile
Dell'Europa
La ricostruzione di un profilo di una civiltà europea
Capace di alimentare nel dialogo con le altre civiltà del mondo una propria Costituzione una propria Costituzione materiale una propria costituzione formale
Delle proprie istituzioni delle proprie organizzazioni politiche insomma una Weltanschauung
Europea capace di inviare le aspirazioni profonde delle sue popolazioni
Si potrebbe dire allo diciamo con un rovesciamento al negativo
Io credo che sia ormai acquisito
Come senso comune che non ci siano più garantito problemi
Che investono o minacciano la nostra vita
Sociale e civile che siano risolvibili in una dimensione soltanto nazionale
La dimensione nazionale che è stata la dimensione prevalente della politica fra un lungo periodo della fino alla fine del Novecento e in particolare
Diciamo dalla Fondazione moderna degli Stati
Oggi
MO mostra una sua vulnerabilità
Basterebbe fare per da stelle pensare al tema diciamo della pace
Della convivenza civile oppure ai pensieri ai problemi della competizione economica e sociale oppure ai problemi dei diritti della persona
E della lotta alle disuguaglianze per rendersi conto che la dimensione nazionale
è una dimensione inadeguata e insufficiente ottanta basterebbe alla quotidianità di ciò che accade in questi giorni e la dimensione europea si propone come la necessaria conquistati alla massa critica
Di quell'area necessaria adottare le popolazioni di un loro progetto autonomo il che non vuol dire
Un progetto sottratto
Alla dalla confronto con i grandi temi della globalizzazione ma dotata di una sua autonomia il che vuol dire di una capacità di influenza di protagonismo sui grandi processi invece che
Di subirli passivamente il corso
Questo elemento diciamo l'elemento
Di di risposta alcuna impossibilità dove c'è invece l'elemento positivo l'Europa
Viene avvertita dalle popolazioni come una potenzialità
Anche la discussione Rettore sul
Sollievo entusiasti diamoci eticità andrebbe rivisitato da questo punto di vista la mia opinione personale presenti e che nel no
Nella ferendo un francese al Trattato costituzionale europeo non ci sia stato aveva all'ente mente un rifiuto di Europa quanto invece un rifiuto dell'Europa reale
Cioè dell'Europa delle direttive Bolkestein
Di una condizione che ha determinato condizioni di precarietà e di disagio di un'incertezza di futuro e che si potrebbe interpretare quel no al Trattato costituzionale condussi a un'altra Europa all'Europa di cui si sente la necessità dunque
Una maturità
Non ho bisogno di Europa che scaturisce dalle popolazioni è un bisogno di Europa che c'è nel mondo
Guardate non diciamo non è un attribuire ad altri
Un interesse nostro
Basta fare un viaggio in America latina
Per rendersi conto di come i popoli e i Governi dell'America latina guardano all'Europa come un'opportunità come una necessità storica
Basterebbe infilarsi nelle drammatiche contrade
Del vicino Oriente
Nel conflitto tra Israele e palestinesi per rendersi conto di quanto forte sia la domanda di un protagonismo seppure inevaso di Europa
Per non parlare dei luoghi lontani dal mondo anche dell'ASI
Questa domanda di una
Realtà
Fischi costituisca una possibilità
Di articolazione del mondo
Invece che in una costruzione piramidale nulla in grandi arcipelago
In cui tutte le isole possano
Gettati il ponte nei confronti degli altri dialogare anche della competizione
I bisogni delle prigioni maturi delle popolazioni europee i bisogni maturi di pace nel mondo chiamando l'Europa
Il paradosso vive del fatto che
Questa a questa domanda
L'Europa risponde flebili bene
Oggi sponde in maniera totalmente inadeguata anzi
Noi abbiamo vissuto
Paradosso del paradosso a una crescita e l'Europa siamo diventati tutti davvero cittadini europei
Anche facilitati dagli scambi dalle relazioni tra possibilità almeno per i ceti abbienti
Figli viaggiare siamo diventati Toci degli europei ma il modello sociale europeo è stato destrutturato in questi anni cioè siamo diventati tutti molto più cittadini dell'Europa
Puntato meno chiaro cosa voglia dire essere abitanti dell'Europa
Di quale cioè dotazione di diritti
Di attese di futuro
Di vocazioni dimissioni
Sia
L'essere parte di questo processo
Questo è il paradosso che la politica deve affrontare
Siccome esiste una maturità
Di una grande rinascita dell'Europa
Contraddetta dalla materialità di processi che ne impediscono il
Del collo tocca alla politica svolge questo ruolo maieutico
Di estrarre dalla situazione le potenzialità sciogliendo il paradosso Imola costruttivo rilancio di una grande costruzione dopo
Se mi venisse chiesto qual è la missione
Che questa Europa dove dovrebbe darsi
Io non leggo
Che dovrebbe riposare in una grande ambizione
Io penso che
Il mondo
Sia di fronte voglio diciamo
Lo voglio introdurre degli elementi di inquietudine eccessivo
Io penso che il mondo sia un bivio bivio allungabili o storico
Tra catastrofe e nuova civiltà
E io penso che il pensiero contemporaneo non si metterebbe all'altezza della sfida se non affrontasse anche il tema del rischio dalla catasto
Grandi pensatori della crisi
Avevano avanzato l'idea che non era possibile integrata la maternità senza affacciarsi sul baratro della catastrofe penso che sia una lezione
Indiscutibile
Il rischio è la catastrofe e visibile
Basta vedere la condizione ambientale mutamenti climatici i rischi di rottura che gli scienziati considerato come rottura irreversibili oppure basta guardare
Alla rischi io di un conflitto di civiltà
Che si affaccia per la prima volta nel lungo dopoguerra
Per la mia generazione una sola cosa era inimmaginabile il conflitto religioso qua qua pagate tutti i conflitti erano la portata della nostra mente tranne uno il tormento pregio
Perché tutti credenti e non credenti siamo stati conciliare tutti credenti e non ricadenti siamo stati per basi dallo spirito del Concilio Vaticano II tutti credenti e non credenti abbiamo avuto una vocazione ecumenica
Abbiamo guardato alle diverse fedi religiosi e non credenti come un atto come a un all'attualità disposizione al dialogo secondo la straordinaria formula
Di Giovanni ventitreesimo per gli uomini di buona volontà che appunto rompeva il recinto della presunzione di una gravità chiusa in una sola federali giungerà priva
Dal
Nella coltura
Dello SDI e lo schema che appiattiva allevatore
Le le ante sulle a favore la possibilità di pensare ad una comunanza di tutte le donne gli uomini del mondo nel il conflitto religioso era fuori dalla della portata del nostro pensioni oggi tali sorge come a rischio
Configurando per questa via
Una ipotesi possibile di conflitto di civiltà appunto di nuovo la catasto
E poi la guerra
La guerra che dopo la tragedia inenarrabile di Auschwitz
Che aveva aperto degli interrogativi sul male assoluto
Sull'umanitaria sulla sua esposizione al male assoluto
Dopo audizione annullate le grandi costituzione
Le Nazioni Unite
L'idea della pace l'idea della pace come necessità storica e qua da venivano i conflitti anche drammatici pensavano come circoscritti
Non invece suscettibile di diventare il teatro del mondo oggi
Questi rischi solo presenti e dunque
L'alternativa non può che essere la costruzione di una nuova civiltà
L'Europa penso debba candidarsi a questa missione
A quella di contrastare su scala planetaria
Il il rischio della catastrofe contribuire a costruire nuova civiltà
Il passaggio non è facile
Penso che possiamo dire che noi stiamo vivendo il
Dopo
Dopo guerra
Il nuovo dopoguerra che
Ha visto l'Europa dopo la vittoria contro il nazifascismo io penso dobbiamo acquisire e terminato
Con le sue cose buone con le sue cose drammatiche
Ma io penso che dobbiamo liberarci dall'idea
Che si possa ritornare dici
Il anche per chi come la mia generazione vissuto diciamo la fase ascendente
Grandi speranze
Credo debba evitare dal nostalgica che sogna il grande merito
Il dopoguerra è stato un impasto di molte cose
Ho detto prima l'immunizzazione dalla guerra
L'Europa che veniva da lungo e guerre intestine
Ha costruito un dopoguerra di pace nell'Europa ha bandito la guerra dalle volontà
E la pace è diventata quasi una seconda pelle per tutti noi
Sembrava impossibile ride altrimenti
Della pace e anche
Il mondo indiviso diviso in due blocchi contrapposti
I regimi dell'Est e ciò che Steven ivi richiamato occidente
E ha in qualche modo ottemperato
Da questa idea dell'impossibilità della guerra e della guerra locale
E in quel mondo pure bloccato in due blocchi contrapposti
Nell'Europa continentale e vissuta la sua stagione Dell'Orco
Il capitalismo è la democrazia si solo coniugati
Secondo me attraverso ma secondo me Berger
Secondo per il settore assai più autorevoli e appartenenti a scuole culturali molto diverse come uno dei più grandi giuristi che sia apparso sulla scena
Della della teoria del diritto come Kelsen
La democrazia il capitalismo sono solo coniugati attraverso la lotta di classe e attraverso la politica che l'ha inviata
Realizzando per ragioni che adesso è inutile quinta chiare quella costruzione che abbiamo chiamato Stato sociale so bene che io parlo in un punto dell'Europa
La Sicilia e del
Che non diciamo così beneficiato
Della costruzione di questo stato sociale
Sto parlando cioè una terna che in larga misura è stata esclusa da questo compromesso dinamico da questa nuova cittadinanza
E tuttavia anche da questi luoghi esclusi se ne sentita come dire la faccia anche nelle forme
Corrotte
Dell'assistenzialismo
Che tuttavia era la ricaduta in qualche misura necessaria per compensare chi è escluso dal grande compromesso dinamico dello scorso dall'Uefa
E che in qualche modo doveva essere compensato lasciamo stare il giudizio di valore compensato
Per poter essere messo nelle condizioni anch'esso di uscire dalla povertà e dalla miseria che era la grande impresa a cui ho chiamato il dopo due
Ed a cui intere generazioni
Sono uscite dalla povertà dalla miseria dagli stenti attraverso grandi lotte il caso quindi contare otto i braccianti ivi indicati lotti popolari e poi le lotte operaie
Con cui per e persino attraverso il dolorosissimo e drammatico processo immigrazione
Dove attraverso la mi dà lezioni quasi biblica le popolazioni del Sud hanno aggiunto
Le grandi fabbriche di Mirafiori in grandi stabilimento nuove cattedrali dello sviluppo capitalistico tuttavia dentro un processo insisto drammatico ma di emancipazione
Ti dolente emancipazione ma di emancipazione
E così i diritti dei lavoratori sono stati riconosciuti fino allo Statuto dei diritti dei lavoratori
Il contratto è diventato
Una condizione diciamo così accessibile il diritto a cosa negoziali a contrattare la tua coalizione di lavoratori che fa un accordo col con l'organizzazione degli imprenditori che guadagna dei diritti che vengono fissati
Il dopoguerra è stata questa ascesa è stata l'irruzione delle masse popolari della politica
E attraverso questi irruzione la costruzione di un compromesso dinamico chiamato Stato sociale e potere contrattuale di lavoratori chi ha rivitalizzato la democrazia
La democrazia come costituzione materiale del Paese e come inveramento di quella gigantesca costruzione culturale che alla Costituzione repubblicana che il padre che ci hanno lasciati
Quella esperienze
Che nel ciclo di lotte tra la fine degli anni Sessanta agli inizi degli anni Settanta sembra aprirsi ad una prospettiva di radicale cambiamento
Viene bloccata
In Italia ma badate più generalmente in Europa
In Italia secondo me si chiude con l'assassinio di Aldo Moro
Il nuovo
Straordinario la Popolare Italiano si interrompe con con l'uccisione di Moro
Quasi un segno premonitore
Di un'inversione di tendenza
Quel grande ciclo di allargamento della democrazia si spezza si contrae
Perché è l'occasione del cambiamento non viene colta
Ed entra in crisi così come dire
Dal lato regressivo invece che il progressivo
L'organizzazione fordista e taylorista che ne sia
Che in tutto il mondo occidentale aveva assegnato il dopoguerra
E così cambia la scena
Il crollo dei regimi dell'Est da un lato
Implosiva a causa del fallimento interno
E un ciclo di modernizzazione che si apra con quella che verrà chiamata la globalizzazione
Termine assai ambiguo ma insomma in mancanza di meglio ce lo teniamo
Questa questo processo di modernizzazione dà luogo a un cambiamento totale totale lascia veramente totale
Il mondo è completamente diverso da com'era prima
Tutto
Gli scambi
Il rapporto tra
Economia e finanza tra economia e finanze lavoro
I rapporti tale collo mia e le istituzioni democratiche
Il rapporto tra i lavori
E i diritti connessi con il lavoro tutti sono sottoposti a una
A una rivoluzione
Gramsci l'avrebbe chiamato la rivoluzione passiva cioè una evoluzione che viene dall'alto e che in nome della forza alla modernizzazione plasma la realtà che gli Stati che sta sottostante in termini di grandissimi conflitti
E si genera così
Una grande e terribile illusione quella della fine della storia
E con esso alla fine
Premesso che della politica come grande intrapresa
E in questo grande cambiamento
C'è un
C'è un punto su cui vorrei richiamare alla vostra attenzione
C'è un fraintendimento
Si confonde l'innovazione con il progresso
E si pensa che l'innovazione sia in grado di essere tout court il progresso
Dimenticando la lezione dei grandi prima tra tutte quella di di Walter Benjamin molti di voi studenti dal
Ce l'avranno sotto gli occhi più a quelli che non c'era lo sto gli occhi di invito pressante Gambetta sono sotto gli occhi
Ed è l'Angelus Novus di Walter Benjamin
Quelli che l'hanno visto lo ricordo gli altri spero che la mia sollecitazione riduca guardarlo e quell'Angelo
Trascinato dal vento
Della della modernizzazione nelle ali delle quali soffia il vento della modernizzazione che tuttavia storce all'indietro la testa guardarle o vigne che si producono in questo in questo cammino
Il vento e le rovine
Il pensiero contemporaneo quello che sto chiamato il pensiero unico si è dimenticato delle rovine ha fatto finta di ignorare i nomi
E così sia fatta strada una strada apologetica
Che ha accompagnato acriticamente questo processo in di liberalizzazione e di modernizzazione
L'Europa e in le l'Europa quella dei garanti grandi padri avevano immaginato come l'ho fatta di valori diventa l'Europa dei mercati
Raccogliere diciamo questa tendenza per integrare i mercati e per costruire la sua processo di avanzamento piuttosto che sulla politica sull'economia
L'economia diventa dominante e nell'economia in mercati diventano dominanti il processo di integrazione si fa forte si costruiscono case anche grandi istituzioni basti pensare
Che diciamo così noi non abbiamo un Governo eletto in Europa ma abbiamo una banca centrale europea
Per viaggiamo la simmetria dei poteri una banca centrale che ha i poteri che neanche la strada serva negli Stati Uniti d'America a Dio è facile ma lo dico solo per simboleggiare questo processo
L'Europa cioè pensa di poter accogliere il vento del cambiamento dimenticandosi delle macerie e perciò
E perciò riducendo la politica anni novità
La politica viene sospinta
Qualche volta delicatamente qualche volta in maniera un po'diciamo meno elegante non dico fuori dalla porta ma
In un ruolo periferico laddove invece il centro della scena
Viene occupato dalla ristrutturazione coloniche finanziaria e soggetti principali diventa lo questi si sfoci il baricentro della decisione si sposta dall'asse della sovranità
Popolare alla sede della decisione economiche sociale varate addirittura l'economia si prende una tale presunzione dissente
Da pretendeva di plasmare la politica alle sue stesse leggi
Tanto che gli richiede di essere decisionista
Tanto che richiede agli Stati e diventare assimila le imprese e ha il governo e di essere simile al consiglio d'amministrazione e invece in modo che
Il il il giudizio e la valutazione e popolare diventa come l'intendenza seguirà
Ma il cento viene deposto altrimenti
Senonché
Questa è
Questa costruzione
Che insisto anche un atto importante che non possiamo
Che non dobbiamo cancellare
E la tutela di in amministrazione e lato attraverso il quale diventiamo cittadini europei
E il lato tra sul quale si fa Leo cioè si fa una moneta unica che muove grandi relazioni nel mondo sto dicendo ma non una demonizzazione ma un vaglio critico di questo processo
Perché vaglio critico perché questo processo non si non si avverte il mio non è un
Una critica sulla base di un giudizio di valore ma è una critica di efficacia
Non si avvede che il mondo sta scoppiando
Pensa che
L'innovazione produca il progresso e invece l'innovazione si separata dal progresso
E si separa sia sul terreno mondiale che su quello locale
Così che a livello mondiale riesplode la guerra
Che
Di nuovo a far parte
Noi del nostro immaginario collettivo della nostra realtà quotidiano articoletti
E con la guerra in terrorismo
Suo diciamo fratello sia mese
La guerra al terrorismo riportando la violenza
Guardate quella dell'elemento paradossale anche qua l'economia svuota la politica
Ne prende il posto e il nuovo principe
Ma contemporaneamente c'è una rivincita
La politica in qualche modo messa i margini come forma democratica di governo dei processi riprende il sopravvento
Come avrebbe detto un altro grande giurista opposto Kelsen questa volta gli scolari azionaria come calci metri attraverso il suo la sua caratteristica fondamentale quelle del monopolio dalla violenza
Micela sito mi metti fuori io torno Trento come tormento con la guerra o con il terrorismo che in qualche modo la stessa idea cioè lei che ha vinto tombini io
Che invece attraverso le col consenso che l'organizzazione di un modello sociale di civiltà che metti include produce l'intervento autoritativo e violento attraverso il quale dice questa la mia legge
Senonché anche questa legge non funzioni
Come si è visto
Al di là del giudizio di valore della tragedia dei morti di queste guerre
Che slittano sempre di più verso le guerre civili
Per cui badate elemento o ogni vite umane elevare una Francavilla diviso proprio la divisa sempre vite umane
Tuttavia è indicativo di cosa stiamo parlando il fatto che ormai i morti in queste guerre non portino più la divisa ma siano invece
Persone inermi
In particolare ai bambini
Quasi che la guerra anche simbolicamente voglia mettere in luce il suo carattere ormai distruttivo
Di di resa dei conti finali di annientamento sul campo
Nel suo avversario
Però appunto
Questa questi queste due potenze il mercato all'economia
E la politica
Che tenta la risorsa estrema dalla violenza falliscono alla bisogna
Falliscono perché in questo tempo che viviamo l'economia come la politica possono sopravvivere alla crisi solo attraverso la partecipazione
Non
Non è una questione di essere di destra o di sinistra è che obbligatoriamente così
Il coinvolgimento
Se ieri era una necessità democratica oggi è una necessità vitale
Il mondo l'Europa le economie non funzionano senza la partecipazione
E così anche questa ultima modernizzazione questa grande transizione
Vede la crisi
La guerra imperiale di cui si parla e più l'espressione di una crisi
Dell'impero che della sua forza lo sappiamo tutti chissà praticare tra vent'anni quale saranno i rapporti di forza tra gli Stati Uniti d'America la Cina tra gli Stati Uniti d'America l'indiano dico volevano tutti lo saprà
Dottoressa il centro del del nuovo volto dal punto di vista dell'organizzazione di potere
è evidente che siamo di fronte ad un'altra Sezione
E dove e quale sarà il centro dell'economia ancora il petrolio
Quelle che vengono chiamate le materie prime oppure materie prime stanno spostandosi
Grasso l'intelligenza di cultura gli ambienti
E in questa transizione
Di crisi della sette impiegare e di crisi delle politiche neoliberiste
Nasce appunto la grande opportunità est e necessità storica di voto
Noi oggi viviamo una condizione di instabilità mondiale
E in una condizione di
Crisi della coesione sociale in Europa
Su questa crisi della coesione sociale
Mi piacerebbe
Aveva il tempo per discutere davvero con voi doni non di a contarli le mie idee ma di poter discutere con voi
Perché appunto coerentemente con la premessa della partecipazione
Io credo che non si possa sapere davvero
Senza partecipazione io parlo della crisi sono della coesione sociale ma sono convinto che se facessimo un seminario io potesse discutere con voi uscirei con una idea assai più
Compiuta e ricca di questa crisi sociale di quanto io possa immagine
è così vero che stanno sorgendo in Europa
Delle scuole sociologiche nuove
Nuove totalmente nuove che affrontano il tema della diseguaglianza che pure provengono da culture diverse
I bravi socialiste radicali
Di diverso genere
E dove si appunta questa diseguaglianza
Si appunta e in una condizione che io credo sia la condizione
Sociale contemplare la precarietà
La precarietà è io penso la cifra del nostro tempo siamo tutti poiché
Ciò tanto più paga i giovani nuove generazioni
Non solo rispetto al lavoro sono rispetto alla vita
La precarietà sta alla nuova formazione economico e sociale come la parcellizzazione stava il ciclo fordista ci vorrebbe un Chaplin
Chi facesse tempi moderni sulla precarietà
E in e e ed è così vero che sorvolo collane in case editrici che studia dalla precarietà
Tanto è un fenomeno del nostro tempo
La precarietà è indicativo di questa crisi e la coesione sociale che può manifestarsi in molti modi qui si manifesta con la disoccupazione giovanile di massa
La si manifesta con la
Cacciata dal lavoro quando hai cinquant'anni la ancora della periferia urbana di Parigi
Mette il brodo nelle condizioni loro che hanno la cittadinanza francese perché solo di terza generazione di immigrati però sapete come fa come imparano ad avviare una diversa cittadinanza leggendo le statistiche sulla disoccupazione
La disoccupazione dei loro coetanei francesi da sempre
E attorno al dieci per cento la loro e attorno al quarantotto quarantanove per cento cui
Imparano che c'è una
Oppure abbatta abbattimento della cittadinanza intollerabile ecco
Se questa è la condizione
Sì fuori intervenire
Per affrontai sia il tema mondiale del confronto e civiltà che
Il problema della costruzione di una risposta a questa crisi una grande costruzione europeo
Qui c'è il maturità del cambio
Noi stiamo passando ad un'economia della conoscenza si dice
Ma questa economia dalla conoscenza è un'economia che aumenta la disuguaglianza
Allora forse dovremmo passare all'economia e delle culture
Della cultura delle culture
Perché quella è una risorsa generale
E universale
E io penso che qui si collochi la grande questione Rettore del Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno in questa condizione si trova tra la forse per la prima volta nella storia moderna di fronte ad una grandissima opportunità
Il Mezzogiorno può essere la locomotiva dell'Europa alla condizione che l'Europa non sia distratta
Da un atteggiamento che guarda prevalentemente al di là della tanti Galdo
Ma se l'Europa impianti scoprire la sua missione sa guardare al Mediterraneo in una logica di ponte verso il mondo
Il Mezzogiorno d'Italia si trova ad essere al cento di questa nuova collocazione strategica ma non per una ragione solo geografica per una ragione in giro che geopolitica e culturale
Se è vero che l'economia del futuro all'economia della cultura
Allora questa queste terre Cornello addensamento di cultura di risorse ambientali di due stratificazione di civiltà
Quello che persino veniva considerato in qualche modo un elemento di rallentamento rispetto alla modernizzazione dell'industrializzazione diventa invece la leva di una nuova modalità e il punto è scoprire adesso il punto è che nel Mezzogiorno d'Italia noi stiamo come in una miniera a cielo aperto e chi sta seduto sopra questa miniera fa finta di non accorgersi questo è il punto principale se non si spezza catene
Per questo
Per questo all'Olympia diciamo così per l'ambizione di un vecchio militante la politica chiede un primato
Certo lo voglio dire ai più giovani io capisco che ci possa essere
Oggi una grande sofferenza è un grande disagio nei confronti della politica
Che appare spesso lontano a chi è lontano
Che è attraversata processi spettacolarizzazione di o l'omologazione lingua ci correnti
Che viene rinchiusa né il paradigma dei trenta secondi o venti secondi nel telegiornale con i suoi caratteri ripetitivi con gli elementi anche il discredito tutto vero
Però al andiamo al fondo
Se c'è una chance
Per la rinascita della politica
Non questa una
Inventate costruite le nuove forme organizzate le come credete ma non c'è possibilità di redenzione senza l'immissione di una potenza che disimpegni questa risorsa potenziale che cela organizza
Cioè un potere cioè uno spazio pubblico la ricostruzione di uno spazio
L'Europa questo può essere Lai costruzione di un grande spazio pubblico che riscopre la sua vocazione di pace la sua capacità di essere mediterranea nel senso
Di
Mescolanza
I vertici atto di relazioni ma quante volte qui anche qui vicino magari a loro destinate vai vai fino a Gibellina
Fare un percorso e vedi cosa c'è di cultura comune in questo Mediterraneo anche soltanto in un museo
Non
Solo dei grandi pensatori nome della vita quotidiana dell'Africa matrice della mente felice che sta qui come sulla costa tunisina
In questo sappiamo fare che è stato per tanto tempo soffocato questo saper fare e che sta e che sta riemergendo come potenzialità
Ma la politica è davvero un ritardo da questo punto di vista
Facciamo gli esempi più più più così più elementari queste terre erano terra e di culturale centenaria di produzione di beni agricoli di primo ordine e di vini eppure erano state pressoché considerati
Prodotti per semilavorati che altri avrebbero sfruttati
Poi da qualche anno da qualche decennio scopa che quindi dei punti di eccellenza anche nel vino che di norma le faccio i nomi che diventano punti di eccellenza del mondo
E perché ha potuto accadere perché c'è un'intrapresa nuova perché ha scoperto le radici di questo che non pagasse contaminato non perché è diventato simile al produttore delle Langhe o a quello dalla California ma perché invece Ascom Pertol il vitigno alla radice in questa terra se lo fai per il vino la puoi fare per gli abiti per i tessuti per le comunicazioni per internet lo puoi fare da costruire una nuova occasione di sviluppo di un Paese
Europa
L'Europa vive in questo rapporto fondativo con il suo peso circoli suo mezzogiorno altri continenti
Possono considerare diciamo il rapporto con il Sud in ben altra dimensione prima parlerò l'Europa della pancia il suo sud
O a deve averla anche nella sua testa
Come chance come possibilità di
Rinascita vedete e ho finito
Se uno mi chiedesse oggi qual è la differenza tra l'Italia tale volontà e
L'America latina
Condizioni economiche assai disagiate
Io vi risponderei la diversa atteso di futuro
In Europa per la crisi della politica noi non abbiamo gli occhiali per guardare al futuro
L'America latina in condizione di assai più grande disagio si è messo gli occhiali per guardare al futuro
E attraverso questi occhiali voi potete trovate le storie straordinarie
Potete scavare in una discarica
Terribile drammatica di voler Science
Una popolazione che ha fatto scivolare la terra avanti dalla discarica per poterci costruire un villaggio
E dove donne e ragazzi soprattutto donne costruiscono un futuro
Contrattando con la polizia due ore di possibilità per infilarsi nella discarica
Prendere i civili ci sono scaduti per poter con cui poter sperimentare oppure anche gli elementi buttati per riciclare e etiche e su questo in questa di
Sky ca in cui vivono stanno costruendo il loro futuro quasi come un simbolo ma c'è qualcuno che entra in relazione con loro che non è soltanto localizzazione lo non governativa e anche quel Governo che guardando
Che investe su di loro la l'Europa oggi manca di questa fiducia nel futuro e manca di una fiducia il futuro perché non c'è un patto tra la politica di popolazione
Il Governo di Camera e dell'America latina sono tra loro diversi ma tutti sono attraversati da questo afflato per costruire un rapporto tra la politica e il popolo in nome di un'idea elementare la lotta alle nuove disuguaglianze
Io penso
Che noi possiamo
Smettere di invidiare l'America latina e scegliere decisamente la costruzione di questa Europa di un'Europa di cui abbiamo bisogno noi che ha bisogno il mondo grazie
A proposito di
A proposito di giacimenti culturali
Queste come riproduzione
Bene
Signora Bertinotti credo
Con l'avallo dell'astrattezza
Delle tessere abbiamo fatto in occasione dell'ottantesimo anniversario della Provincia ma
Ha detto
Una ricognizione
Che l'accordo
Sono
Sono artigiani bravissimo
Allora
Io
A conclusione
A conclusione di questo nostro incontro
Che veramente
è stato illuminato dalle parole del presidente
Bertinotti il quale ha spiegato soprattutto a voi studenti
Che voi avete tutti il diritto all'utopia e i Governi hanno poi il dovere di tradurre
L'utopia in realtà
A conclusione di questo incontro ringrazio tutte le autorità ringrazio il corpo docente i presidi degli istituti superiori
Gli studenti che hanno partecipato
E vorrei quasi provocatoriamente raccogliere
Una
Disponibilità
Che il presidente Bertinotti ci ha lasciato lasciato intravedere la possibilità di fare un seminario sulla crisi della coesione sociale nella quale possono parlare anche gli studenti
E al quale parteciperebbe per dire che nel nuovo anno accademico noi saremmo onoratissimo mi di potere organizzare questo crei Minari o sulla crisi della coesione sociale
Io ringrazio ancora tutti voi vi do appuntamento per le prossime elezioni sono stati invitati il Presidente del Senato Marini l'onorevole Fini il Ministro D'Alema