Il ruolo dell'Università per la crescita del Paese

Buongiorno a tutti
Pregherei
I presenti
Di accomodarsi se possibile
Perché potremmo persino tentare di cominciare
Allora
La parola
Un inizio
Di riunione oggi
Va al segretario della FLC Enrico Panini
Carissime compagne e cari compagni signore e signori gli ospiti
Nei giorni scorsi è stato annunciato e la trimestrale di cassa lo ha confermato un miglioramento molto sensibile nei conti del nostro Paese
Si parla di circa otto miliardi di euro disponibili
Questa notizia di per sé molto positiva
Convive con gli effetti che si stanno concretizzando proprio in questi mesi come conseguenza dell'intervento estivo il decreto Bersani sui consumi intermedi delle università
Che sta paralizzando in modo crescente la vita di tanti atenei
Ne spinge molti a cercare le forme più disparate per acquisire risorse allo scopo di sopravvivere
Mentre si registra un discreto numero di attenervi che chiudono Ingrosso il bilancio consuntivo per il due mila e sei
Per quanto ci riguarda una parte significativa di queste risorse dovrà essere utilizzata per l'università e per la conoscenza
Per far uscire questi settori dallo Stato gli utenti che disperata postazione nella quale si trovano
Anche per le gravissime responsabile precedente Governo
E queste risorse dovranno servire anche per investire in conoscenza in università
Bisogna come punto di partenza ridare subito alle università quella dignità nell'agire nel funzionamento dovuta chi svolge una funzione così delicata
Per rilanciarne nei fatti e non a parole la centralità in sé e per il Paese
Mentre sento
Svariate ipotesi di utilizzo dell'extragettito partire sempre dalla scelta di privilegiare le famiglie
Chiedo e visto che sono un sindacalista non solo chiedo ma rivendico di utilizzare una parte consistente per ridurre fortemente la piaga della precarietà
A chi è inquieto garantisco che questa scelta non solo è giusta in sé ma parlerebbe sicuramente anche alle famiglie
Quelle che ci sono perché non avere figli precari ti allarga il cuore
E quelle che non ci sono ma che potrebbero esserci perché non essere più precario ti consente di progettare una volta tanto il tuo futuro
è necessario urgente che il Governo assuma la conoscenza come l'elemento cardine attorno al quale costruire tutte le altre scelte
Sono convinto che investire in conoscenza non possa che rappresentare una scelta trasversale all'insieme della politica del Governo un punto di riferimento condiviso
Mentre non sappiamo ancora che cosa significhi della concretezza degli obiettivi e delle scelte
L'aver collocato la conoscenza al secondo posto nel nuovo programma di governo
Vediamo bene che la conoscenza non ha assunto la centralità che dovrebbe competere alle nelle politiche della compagine governativa
Registro in ciò una preoccupante sotto valutazione ma mi pare di cogliere anche le sette o di un giudizio negativo diffuso della politica nei confronti dell'università
Un giudizio non esplicitato fino in fondo ma che si è palesato a mio avviso con la finanziaria
Quasi che si sia arrivati e la convinzione della nonna recuperabilità del sistema universitario e che pertanto la leva economica sia ritenuta l'unica in grado di produrre effetti
Ricordo a voi tutti
Che proprio sulla parte della finanziaria per il due mila e sette relativa ad università e ricerca si è registrato l'unico sciopero generale confederale concluso peraltro con il comizio di Guglielmo Epifani
Così come ricordo che proprio
Sull'assenza di una scelta di fondo relativa all'assunzione della centralità della conoscenza si è incentrata la nostra netta critica alla stessa legge finanziaria
Parlare oggi di valorizzazione dell'università significa avere in testa un modello di sviluppo preciso
Basato sul consolidamento e sull'allargamento della democrazia che sono la conoscenza oggi garantisce e su un modello di crescita produttiva in servizi e beni
Che si basi sulla ricerca e su una tutto valore aggiunto della conoscenza
Un appuntamento per affrontare questi temi ci sono ed occorre utilizzarli mi riferisco
All'impegno del Governo
A costruire un tavolo con le obiezioni sindacali per arrivare ad un memorandum sulla conoscenza nel quale spicci tare gli obiettivi di legislatura le priorità gli atti necessari le risorse disponibili
Sul versante della conoscenza in generale dell'università in particolare
Un altro appuntamento significativo è rappresentato dal tavolo di confronto che è stato aperto dal Governo dopo lunghi mesi ditte impennamento e grazie ad una richiesta decisa di CGIL CISL UIL aperto la settimana scorsa
Documento presentato dalle nostre confederazioni e molto netto e preciso nell'assegnare l'università la ricerca al sapere un ruolo fondamentale
A giugno verrà definito nel DPEF
Lei ha definito il DPEF le scelte contenute nel memorandum sulla conoscenza dell'eventuale intesa col Governo non potranno che avere ricadute anche sulle decisioni di politica economica
Perché di un'altra finanziaria come quella per il due mila e sette per i nostri settori non se ne parla neanche certo
Il Paese sta iniziando ad uscire da un indebitamento molto grave ma ora che cominciamo a rialzare la testa sarebbe per noi inaccettabile
Che le politiche economiche per il due mila otto fossero di ieri quale segno a quelle per il due mila sette da noi peraltro decisamente criticate
Ma soprattutto sabine cette abile per il futuro perché oggi la conoscenza ha lo stesso rilievo che ebbe negli anni Sessanta Settanta l'acciaio
Non investire lì in modo consistente significa condannarsi ad essere fuori dal novero dei Paesi che svolgono un ruolo di primo piano se poi c'è un giudizio negativo della politica sull'università
La cura non è la riduzione delle risorse
Ma si rende necessario prima un confronto da occorre che ci si interroghi che si intervenga per rimuovere tutte le cose che non vanno e farlo in modo trasparente
Vorrei che fosse chiaro al Governo e quando arriverà il Ministro Mussi glielo diremo
Che in tutti i settori della conoscenza accademie conservatori ricerca scuola università c'è una forte inquietudine et ammonta a Tampa insoddisfazione
Per la voragine che esiste fra gli impegni assunti e la loro realizzazione
Nessuno scherzi col fuoco parliamo
Di settori strategici ma parliamo anche di settori gli unici
Che hanno dato un consenso pari all'ottanta per cento ai partiti dell'Unione oggi quel consenso è in forte crisi perché non si possono trattare così
Le aspettative delle persone
Anche per questo
Perché la delusione di è un pente anche per i riflessi che essa potrebbe produrre
Sul versante professionale il Governo deve dare risposte precise e ciò che noi chiediamo e chiediamo che ciò avvenga in modo condiviso
Investire in università significhi investire due volte vuol dire investire per l'innalzamento dei livelli di cultura del Paese e cioè un bene per le persone e per il sistema Paese nel suo complesso
Vuol dire investire in crescita intesa nella sua più vasta accezione dell'intero Paese con i toni sull'incremento del PIL particolarmente consistenti del medio lungo periodo
Come testimoniano peraltro tutte le indagini internazionali ed esperienza concrete di molti altri paesi
Non vi annoierò con cifre comparazioni ormai siamo in presenza di dati inoppugnabili a supporto delle affermazioni fatte sopra almeno inoppugnabili
Per tutti coloro che non pensano al mercato e la privatizzazione come i totem I quali sacrificare ogni tipo di scelta che parli alle persone
Camminiamo sulla costa molto sottile di civiltà sono troppi infatti i giovani
Che non hanno le competenze sufficienti per fare i conti con i livelli richiesti della società e con una proiezione lunga della loro vita nella quale dovranno affrontare diversi cambiamenti
Se il nostro Paese dovesse rimanere fanalino di coda nel campo degli Investimenti in un tempo non lungo si metterebbe in discussione la qualità stessa della nostra democrazia intesa come processo partecipato da milioni di persone
In possesso degli strumenti per gestire le loro scelte autonome
Questo è un tema per noi fondamentale ed è fondamentale per questa ragione investire in conoscenza non solo
Si metterebbe in crisi
La Capria del nostro Paese di accettare la sfida della qualità meno laureati si dica meno dottori di ricerca meno ricercatori rispetto agli altri Paesi con tutto ciò che questo comporta
Ma significa anche non cogliere l'obiettivo di allargare la qualità di conoscenza ricerca presente ad una fetta più vasta di cittadini
Il vero di qualità della nostra industria è già messo in discussione dalla produzione gli altri Paesi o cioè limitato ammicchi e molto ristrette
L'Unione Europea per fortuna non consente più di ricorrere le vecchie scappatoie della svalutazione allora investire in conoscenza e ricerca ricerca di base
è fondamentale guardate sul versante produttivo senza fare parallelismi e senza pensare che il sapere debba avere un'immediata applicazione ma debba essere invece i tempi invece
Luogo di ricerche e poi di utilizzo FIAT Auto è lo specchio di ciò che appena affermato
Lascio crisi profonda data con la fine delle politiche di sviluppo ricerca la sua ripresa data da quando ha deciso di competere sul versante della qualità
Al riguardo occorre avere chiaro che parlare di conoscenza significa anche parlare del di affrontare il tema dell'occupabilità di laureati e ricercatori
I dati dell'indagine di Almalaurea riguardo sono sconsolante
E fotografano bene un'industria che nella maggior parte dei casi dipende dall'estero per il sapere
E non è in grado di valorizzare la conoscenza laureati dottori di ricerca ad esempio ma anche un diploma di scuola secondaria superiore
In una società e in un'economia che tragico paradosso vengono definite della conoscenza
Bisogna cambiare verso cambiare priorità alla nostra discussione sull'università
Infine la storia plurisecolare dell'università a ben vedere
è sempre stata legata alle grandi rivoluzioni del mondo o almeno del nostro Paese anzi le università
Hanno avuto sovente la capacità di promuoverle di costruirne le condizioni di amplificarli
A ben vedere il primo sorgere socio delle prima università segno l'avvio più una fatica ma di una fase di forte espansione da diversi punti di vista proprio per il nostro Paese
Così come l'università sono state talvolta le risposte che la società in mutamento si dava
Ad esempio come mi suggeriva Sergio Atzeni alcuni giorni fa per sopperire
Alla stagnazione del potere nobiliare si inventano si inventarono le professioni la stessa sfida SISTRI che si pone oggi
Ma non c'è una consapevolezza diffusa di ciò
Mi riferisco alla necessità di sostenere fornendo un contributo fondamentale in particolare la ricerca la concreta costruzione di un altro mondo possibile sono immune
Da un'idea di neutralità del sapere o da una logica che si basa sull'appello I sentimenti
Penso invece la necessità
Di raccogliere le grandi sfide che abbiamo davanti e che riguardano la sopravvivenza stessa della specie umana e la fine di un rapporto fra i Paesi nei quali la guerra viene vissuta da alcuni
Come la soluzione dei conflitti
Dall'ambiente alle politiche di sviluppo all'uso delle risorse naturali e delle risorse ulteriori attive le scelte di relazione e l'uso del sapere
L'università o meglio la sua comunità scientifica deve a mio avviso essere chiamata esplicitamente a fornire un contributo significativo determinante ma ancora
La necessità di garantire il libero accesso alla conoscenza l'importanza
Di declinare concretamente il fatto che la conoscenza è un bene comune importante come l'acqua la nota le brutali condizioni determinate da una diseguale distribuzione delle conoscenze
Rappresenta lo temi sui quali a nostro avviso occorre entrare in
Campo anche in con una dimensione collettiva
Deve sentirsi lei stessa l'università le sue forze migliori e più capaci promotrice di un impegno in prima persona
Non a caso avete notato abbiamo scelto una bella citazione di Labriola per accompagnare i nostri lavori dice Labriola parliamo dunque dell'università
L'università e nuovamente vitale ma non basta egregi colleghi tenere viva l'università dice nel discorso pronunciato in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Roma
Il quattordici novembre del mille ottocentonovantasei
Ma non basta egregi colleghi a tener viva la Università che sia forte in noi la cura personale dei nostri individuali insegnamenti bisogni inoltre
Che in ciascuno di noi sia potente la coscienza dell'interesse collettivo di questo non sto ordinamento di studio
Non sto corpo docente e di altissima qualità non lo dico
Per un tentativo pacchi hanno di ricercare il consenso ma lo ricavo da una vasta gamma di analisi e comparazioni internazionali
Occorre però che il Paese assuma questa comunità come fondamentale e che la stessa
Assuma la propria funzione come una funzione promotrice di cambiamento collettivo ovvero è necessario
Che le università rientrino nel dibattito sulla società alla pari con gli altri soggetti
Bilancio di questo primo scorcio di legislatura regista alcune scelte importanti e che noi condividiamo
Su Walter abbiamo espresso giudizi critici abbiamo prodotto cambiamenti e siamo impegnati su disposizioni oggi all'esame del confronto con le azioni sindacali apro due cambiamenti significative
Mi riferisco fanno fra le norme approvati chiuse fa quelli del primo blocco quindi quelle positive l'intervento di moralizzazione riguardo le convenzioni fra università n e o enti pubblici
Mediante le quali si regalavano praticamente le lauree
O al blocco delle università telematiche settore nel quale a mio avviso occorrerebbe andare molto più a fondo
Nei giorni scorsi è stato presentato il Regolamento che definisce il sistema di valutazione che andrà a giovedì al Consiglio dei Ministri
Se n'è parlato a lungo durante i lavori di ieri ed è un passo importante perché non ci può essere un'autonomia senza una severa ed imparziale autonoma valutazione
Mentre altri interventi richiamerò più avanti o la consapevolezza che manca ancora molto
Ma per questo molto che c'è ancora da fare è indispensabile a nostro avviso un maggior coinvolgimento della comunità scientifica e delle compensazioni sindacali
Riconoscendo ad ognuno degli attori non un potere di veto ma riconoscendoli le proprie prerogative valorizzandoli in quanto tali oggi l'università a mio avviso a nostro avviso
Vive una profonda crisi
E se l'è risultato da un lato
Non suo distacco dalle società ovvero
Del suo onta allontanamento dal dibattito sulla crescita dall'alto di diversi interventi legislativi e normativi anche molto diversi fra di loro
Che si sono sommati mi hanno cambiato il volto rapidamente dando la sensazione di essere sempre dentro ad un continuo cantiere che da circa vent'anni aperto e non si sa quando delinea una propria stabilizzazioni
Questa situazioni crisi o frutto di una forte riduzione di risorse di una crescente basta precarizzazione ma di questa crisi è parte non indifferente anche una questione morale
Che attiene a fatti gravissimi in materia di reclutamento e di utilizzo del personale chi anche recentemente hanno avuto il disonore della cronaca
Quindi fattori interni ed esterni che determinano questa crisi
Ma l'Università cioè non è immune la responsabilità questi temi non possono essere lasciati in mano all'editorialista di turno o a chi vorrebbe
Che le università tornassimo quelle dell'ottocento o diventassimo business ma devono diventare oggetto della nostra iniziativa di quelle Università
Perché
L'interesse della politica perché dalle università bene o male inscena buona parte del futuro ceto dirigente noi ci candidiamo
A sostenere qualità etica autonomia e responsabilità contrattazione è libertà di ricerca e su questi temi siamo in campo
Vi sono quattro questioni che vanno assunte affrontate con decisione lecito per quanto ci riguarda in ordine di importanza
La prima
Bisogna porre fine alla precarietà
E bisogna assumere rapidamente ventimila ricercatori senza dimenticare il personale tecnico-amministrativo precario che il sistema fornisce un contributo essenziale
Siamo in presenza di una piaga che non ha precedenti che in questi anni è cresciuta a dismisura
Precarie le persone senza una prospettiva certa di vita personale e professionale sempre più precario il sistema che ormai vive sul precariato P.A.I. Calizzani dossi così sempre di più
Almeno il cinquanta per cento di coloro che operano in università rientra in una delle innumerevoli forme di precarizzazione
Arriviamo fino ai precari per sbaglio cioè quei tecnici amministrativi in molti casi precaria anche se ci dà la possibilità di già da alcuni anni a questa parte
Di assumerli a tempo indeterminato una volta superato il blocco delle assunzioni
Risolvere con urgenza il nodo del precariato obiettivo per noi prioritario vuol dire affrontare un'altra emergenza che comporta la necessità di chiudere
Quella forniteci spalancata che caratterizza la docenza universitaria del nostro Paese abbiamo da un lato i docenti con l'età media più alta dell'uomo qua e dall'altro giovani ricercatori che non trovano una collocazione stabile nel mondo dell'università
La Finanziaria indica alcune parziali soluzioni sia chiaro per noi tutte applicabili anche l'università e destina prime risorse
Il memorandum sul lavoro pubblico che CGIL CISL e UIL hanno siglato alla metà del mese di gennaio con il Ministro di funzione pubblica e con il Ministero del tesoro e ministro
Del Tesoro ampia in modo significativo gli esigui spazi della finanziaria ed un suo me un obiettivo metto superamento di ogni precarizzazione nell'ambito della dittatura
Come fare per questo
Di più procedere cioè rapidamente condividere
E dare forma l'obiettivo ad un obiettivo chiaro mai più precari sapendo che peraltro il massiccio turnover in corso offre una condizione da utilizzare appieno
E felici che un piano di assunzioni ventimila ricercatori nel prossimo triennio con procedure trasparenti e veloci
Che valuti nel merito e l'ha capita capacità scientifiche non le parentele che siano in grado di valorizzare tutta l'attività svolta che non può essere ridotta ad una tabula rasa
Senza un investimento simile qualunque senza un investimento però qualunque sistema di reclutamento e carta straccia su questo dobbiamo essere chiari
Non è pensabile che l'attività prestata anche quella didattica
Non venga di qua dei quanta mente valorizzata nei prossimi concorsi
Bisogna con molta onestà riconosce l'anomalia di questi ultimi anni due generazioni di ricercatori e docenti che hanno permesso al sistema di funzionare
Lavorando spesso in condizioni difficilissime spesso superando più di una soluzione d'una selezione pubblica e adesso occorre aprire una parola chiara emette
Non chiediamo
E non chiede neanche uno di loro una sorta di Opel legis i danni dell'ultima ancora li paghiamo ma il riconoscimento nei prossimi concorsi i tutta l'attività didattica svolta anche quella didattica sì
Evitiamo che anche il merito diventi un'ideologia ma facciamo sì che viva concretamente nei fatti
Questo obiettivo richiede politiche economiche cioè risorse adeguate verso gli atenei sui quali non può essere scaricato una spesa di queste dimensioni
Né si può creare una gerarchia fa Bilanci in salute e altri meno o fa le dimensioni delle università e le relative capacità di spesa
Bisogna che il Governo indichi con chiarezza l'obiettivo quantitativo e di accertamento se sul procedure i tempi
Nei prossimi giorni il confronto con il Governo entrerà finalmente nel vivo e dovremo affrontare una volta per tutte o che sono arrivate
Da parte del ministro di funzione pubblica le linee guida sulle quali ne prossime ora entreremo direttamente nel merito come nostra valutazione dovremo anche affrontare la definizione delle tipologie coinvolte
Noi chiediamo ad esempio che nel piano di assunzioni cliente dossier di ricerche boss di ricerca analogamente procederemo nei confronti con il Governo ogni atto del memorandum siglato a gennaio
Le ferie ci si è assunta l'onere di presentare una proposta sul reclutamento da abbiamo lanciato su di essa un'impegnativa consultazione
Senza ripetere ciò che nel dettaglio i test è stato discusso ieri
A partire dalla bella relazione introduttiva di Marco bloccati vogliamo che si arrivi ad una scelta in grado di definire l'assetto ordinario del reclutamento insieme la gestione della fase
Di stabilizzazione del precariato
Vogliamo tenere insieme un livello nazionale validato dalla comunità scientifica e un successivo livello di Ateneo nel quale ci si assume la responsabilità della valutazione dell'assunzione
Fine vogliamo che giunga dei rapporti di lavoro ce lo rigidamente scandite in due tipologie il tempo indeterminato la temi oltre con un massimo di tre anni di tempo determinato evitando la frammentazione delle figure delle condizioni
A parte i contratti a tempo determinato per lo svolgimento di specifici progetti di ricerca
Il Ministero dell'Università ci ha presentato nei giorni scorsi una proposta della quale condividiamo alcune scelte importanti ad esempio il sistema misto nel canale di reclutamento
Però abbiamo segnalato puntualmente la discussione di ieri non ha mancato di rilevarlo elementi diversi elementi negativi
E in particolare il fatto che senza risorse qualunque schema di reclutamento e carta straccia e che occorre una proposta strategica
Su una
Piano consistente di assunzioni definendo una proposta sulla fase di transizione secondo elemento
Noi siamo molto critici
Sul modello cosiddetto tre più due sulla sua attuazione
Sulla quale comunque sollecitiamo una verifica che ne consenta una
Corretta e pubblica valutazione
Siamo falò coloro che possono permettersi di essere molto netti nello giudizio perché non è poi su quel modello abbiamo lavorato perché fosse attuato
Senza rinunciare da subito a chiedere già allora precise modifiche e a propone un'attuazione graduale che puntasse sulla condivisione come è accaduto e sta accadendo in Germania
Piuttosto su una scadenza unica che ha comportato l'esplosione di ogni tipo di contraddizioni il processo di Bologna come è noto
E il termine tecnico che definisce l'impegno comune a strutturare l'educazione superiore su tre cicli laurea master in Italia la laurea magistrale e dottorati di ricerca
Il tema principale
Del Po Cece la concreta formula su del modello di offerta formativa che in attaglia assunto che in Italia assunto la denominazione di tre più due ma che in realtà si differenzia nei fanno i Paesi con cicli di durata diversificata
L'impegno comune oltre l'esistenza dei tre cicli e costituito dalla rispetto ad una serie di linee guida e gli obiettivi formativi che devono consentire la comparabilità e l'omogeneità sostanziale
Dei percorsi formativi
In questi anni abbiamo assistito ad un'esplosione dell'offerta formativa senza alcun Governo
Abbiamo assistito al valore del credito che varia da sedia sede talvolta da Facoltà a Facoltà per cui la circolazione in atti in Italia degli studenti e complicata se non impossibile
All'interno di ogni Corso di laurea sono esclusi gli esami indico crediti la distinzione fra discipline la dimensione può frizzante diventati incerta
Per cui di fatto la specializzazione si è trasformata in un rigido e costoso collo di bottiglia c'è un disagio molto forte fra i docenti e soprattutto fra gli studenti
Per un'offerta formativa tanto ampia quanto prima di identità e di spendibilità
Il ministro Mussi con un recente decreto relativo la riorganizzazione della didattica universitaria ha introdotto un limite nel numero di esami del corso triennale in quello magistrale
Garantendo un riconoscimento minimo per i crediti accumulati in caso di trasferimento fra corsi di laurea un limite a questo utenti con scandalo dei crediti formativi riconoscibili per le conoscenze egli abilitato confessionali
Noi condividiamo quel provvedimento anche se non possiamo non notare ma qui il problema non è del ministro che l'atto del Ministro è intervenuto per sanare temi che sarebbero di competenza dell'autonomia universitaria
Non è una contraddizione da poco per l'università io occorrerebbe serenamente riflettere su questo punto
Manca corre andare oltre questo provvedimento d'emergenza
Partendo da un bilancio effettivo trasparente e pubblico degli attuali ordinamenti e ragionando a partire dalla didattica dal suo intreccio con la ricerca della riporto fa triennio e specializzazione
Cioè portando a sistema
Come abbiamo fatto ieri in un apposito ebbe il gruppo di lavoro una discussione che fino ad ora si è limitata di importanti ma frammentati appuntamenti in corso nel Paese
Terzo elemento
L'autonomia dell'università e preziosa come la luce delle nostre pupille
Ma occorre analizzarla per quella che è diventata storicizza ambo i fatti altrimenti evidente il rischio di ricadere in una sorta di mistica dell'autonomia
L'autonomia delle università il modo per dare attuazione concreta la nostra Costituzione e la base il fondamento
Della libertà di ricerca ma essa deve essere accompagnata e deve convivere con una serie di regole generali che diano pesce significato al fatto che siamo in presenza di un sistema universitario
E non di un sistema di università
Nel primo caso è chiara a mio avviso la missione rispetto l'intero Paese ed è la missione che c'entra l'interesse sulla condivisione
Nel secondo caso saremmo in presenza
Come accade ora in troppi casi di tanti attenenti comunicanti fra loro e in perenne concorrenza questi anni si è determinata
Una forte autoreferenza autoreferenzialità della stessa autonomia imbrigliato a fra risorse in costante diminuzione è un sistema di governance legato in buona parte ad un altro quadro di riferimento istituzionale
Noi riteniamo che il tema dell'autonomia vada affrontato in esplicito che devono essere individuati i livelli essenziali definiti naturalmente Elisa da porre mano in senso evolutivo il sistema di governo della Università valorizzando un tono mie responsabilità
L'istituzione di un sistema di valutazione dell'università verso il quale recentemente diventato effettivo il primo passo
Con la definizione e il successivo passaggio dicevo giovedì in Consiglio Ministri
Il Regolamento relativo
Alla struttura il funzionamento dell'Agenzia e la sua di fluttuazione del sistema universitario della ricerca rappresenta una scelta fondamentale certo perfettibile ma sicuramente un passo avanti significativo è stato compiuto
Autonomia significa risorse economiche
Ed un sistema che frontalmente statale pubblico significa che i finanziamenti dello Stato devono essere prevalenti e consistenti esattamente il ciò il contrario di ciò che avvenuto in questi anni
Non abbiamo mai abbatto
I bilanci rigidamente divisi per capitoli di spesa
Ma non c'è dubbio che bilancia bilanci a Budget e contemporanea riduzione delle risorse abbiano prodotto effettive danni colossali
Infatti le spese fisse lo sono diventati ancora di più
E si è scaricato sull'FFO ogni contraddizione mette completamente partiva una ricerca volte disperata
Di risorse aggiuntive per garantire l'attività ordinaria una sua espansione
Noi riteniamo necessario un piano di rifinanziamento consistente e per obiettivi nell'attività dell'università
Arriva in questo nostro convegno dopo aver costituito e coinvolto un organismo specifico della docenza universitaria di ricercatori quali nostro fondo nazionale
Avevo organizzato alcune decine di appuntamenti preparatoria aveva tenuto nella giornata di ieri tra impegnative sessioni di lavoro per approfondimenti tematici
Mi consente o dopo aver fatto un accenno sul diritto allo studio di poter chiudere questa mia introduzione riprendendo alcune proposte di carattere generale
Sotto forme lealtà di rapidi appunti per la discussione il lavoro di questi mesi dando poi la parola quanti di voi
Ci vorranno onorare per il loro contributo ma dicevo del diritto allo studio TAR Lazio accogliendo un ricorso presentato dall'Unione degli studenti universitari con la quale ha CGIL a un'intesa pluriennale
Conto l'indennità proliferazione il numero chiuso a
Costretto ogni ateneo a cominciare a porre ordine in una situazione ormai ingestibile
Mandare l'università costa i tanto e non attenua questo problema la proliferazione delle sedi universitarie che a nostro avviso è sbagliata
Perché fa nascere situazioni nelle quali è proprio la ricerca universitaria la prima attività che va in crisi profonda
Per noi un obiettivo fondamentale come affermato da nostra conferenza di programma portare il livello dei laureati al triplo di quelli attuali cioè
Allo stesso livello di altri Paesi che hanno una popolazione scolastica quantitativamente simile alla nostra
Se non raggiungiamo questo obiettivo rapidamente una parte consistente delle prospettive del nostro Paese saranno di fatto vanificate sapendo che per noi parlare di quantità SAP unifica parlare contemporaneamente di qualità
Corder riguardo un investimento straordinario sul diritto lo studio fatto di borse di studio di contributi di sconti per libri di residenze universitarie una politica di controllo degli affitti cioè
Un pacchetto di proposte che rende il diritto allo studio una realtà e non solo il principio
Dal numero dei laureati dal livello medio di cultura di l'intera popolazione a partire dalla popolazione adulta dipende in buona misura il futuro di un Paese ed oggi la necessità di studi lunghi
Corrisponde sempre di più alla complessità delle discipline la TARSU otto dei saperi all'introduzione di nuovi saperi
Ma gli atti di appunti
Il primo riguarda i docenti e il loro rapporto contrattuale
Quando si parla di docenza universitaria e di contrattualizzazione del rapporto di lavoro in genere la discussione ossia fredda o sì infiamma
Io penso
Che ciò sia retaggio dello schema di ragionamento che a me parrebbe superato dai fatti ovvero a me pare superato dai fatti il fatto che la legge offra oggi più garanzie di un rapporto contrattuale
E visto che a me non pare non piace ragionare su delle affermazioni prive di un riferimento dei fatti concreti perché non dobbiamo ragionare di ideologie ma di fatti concreti
Vorrei richiamare la vostra attenzione su tre fatti
Osservo
Che nell'università
Nonostante un movimento di lotta impressionante per durata vastità e coesione del numero di sigle di associazioni coinvolte
Lo stato giuridico si è confermato legge
Mentre nella scuola comparto contrattualizzato lo stato giuridico non ha superato il numero di due sedute di una di Commissione parlamentare
Ossea UFO
Che mentre la finanziaria per il due mila e sette ha tentato di intervenire su tutti gli automatismi retributivi della docenza e se è stata corretta la manovra e perché i sindacati confederali hanno scioperato
Nella scuola comparto contrattualizzato nulla di tutto ciò è andato oltre una mela ipotesi teorica osservo infine
Che lo stesso andamento delle retribuzioni
Non è più garantito dalla legge e la forbice con le categorie di riferimento si allarga penalizzando al riguardo proprio la docenza universitaria
La Costituzione garantisce la libertà di insegnamento
Mentre le leggi devono tutelare la dimensione professionale irriducibile a qualsiasi contrattazione
Ma la valorizzazione del lavoro il riconoscimento economico e strumenti per assicurare in modo più efficace il nesso tra funzione docente di ricerca
Il suo riconoscimento a mio avviso sono ambiti da conquistare con la contrattualizzazione affidando ad un tavolo nel quale docenze universitarie controparte possono
Siglare accordi impegnativi
Perché non vorrei mai lasciare un intervento sul merito da un lato solo ad un meccanismo di scatti facendo sì che si è lento progredire del tempo
A sancire l'evoluzione di una retribuzione o lasciarlo ad un intervento unilaterale di un ministro dunque ove erano
Qualunque sia il ministro e qualunque sia il Governo
Per questo a me pare a noi pare che parlare di contrattualizzazione oggi sia da un lato
Un fatto più moderno e più attuale e dall'alto significhi proprio valorizzare una specificità
Quella del lavoro del docente universitario fatto di ricerca di sapere di studio di docenza di insegnamento e tutelare la rispetto ad interventi unilaterali
Perché ripeto la libertà di ricerca libertà di insegnamento e pietra fondamentale della nostra Costituzione e del faro di riferimento
Per quanto riguarda la CGIL secondo punto
Un'università di qualità e di massa e un obiettivo ancora sta ordinariamente moderno e necessario raggiungere una forte generalizzato dell'università e a ciò si riferisce il tema è di massa
Puntando contemporaneamente in modo molto deciso sulla qualità
Dissentiamo fermamente da quanti vorrebbero riesumare un passato elitario che non può tornare o da quanti pensano a pochi poli di eccellenza
Eccellenze nei ghetti o per l'intero sistema che deve essere perseguito con politiche precise il nostro Paese non può rinunciare in questo a dare a lanciare questa sfida
Ricerca e didattica passo al terzo punto sono le due gambe che vengono e caratterizzano l'università esse oggi
In una società nella quale il ruolo della conoscenza rilevantissimo a mio avviso non sono più sufficienti
Io noi riteniamo che l'università debbono diventare anche promotrici in quanto tali di cultura e di crescita culturale pomo dicono in altro modo
Noi pensiamo che ci sia bisogno di una terza gamba cioè che l'Università di venti luoghi al soggetto di promozione di cultura nel territorio
Soggetto collettivo in grado di svolgere un ruolo visibile che lascia il tempo intendo il termine territorio nella sua vaste accezione innanzitutto quello ampio nel quale inserito ogni ateneo
Poi quello delle uopo dei popoli e della cultura entità nella quale
Lo spazio della ricerca è fondamentale infine il territorio mondo perché la globalizzazione intere ove attraversa tutti per primi
I luoghi del sapere ed ora l'ultima riflessione noi pensiamo
Che sia necessario ridefinire
Una identità del nostro sistema universitario a partire dalla rivoluzione in corso sul versante dei saperi
Questi anni si è discusso di temi rilevanti
Ma sempre dando per assunto alcuna determinato redazione diviso dei saperi fa come ben noto doni cultore della materia globalizzazioni informatica comunicazioni scompaginato completamente gli assetti tradizionali
Non è un problema delle sole discipline per tante delle quali aperto una riflessione sul cambiamenti degli stessi statuti epistemologia e questione che riguarda l'Università tutta Interedile entità interni di offerta formativa un termine un tema rilevantissimo che a nostro avviso occorre riprendere dopo anni di abbandono lasciando un po'sullo sfondo la rincorsa verso i numeri
E le scelte organizzative
Vorremmo tornare a discutere insieme dei fondamentali i beni comuni
Il lavoro e la sua rilevanza sociale ed economica
Possono essere assunti come il centro al
Torno al quale lanciare una vasta discussione
Noi modestamente ma in modo determinato intendiamo farlo tant'è che al termine dei lavori oggi stesso
Il mio tempo il fondo azionario della docenza e della ricerca e proporremo un lavoro di ricerche di analisi su questo punto
Da concludersi ad ottobre con un campus internazionale nel quale cominciare a delineare un nostro primo contributo in questa discussione che vorremmo vasta ho finito
Le mie considerazioni introduttive piano citata di far diventare i temi dell'università una discussione complessiva
Come si diceva una volta una questione generale se si arrivasse a promuovere una vera e propria costituente per l'università sarebbe un risultato utile
Per fare questo mila sia delle riprendersi la parola sul suo futuro sul suo ruolo per il progresso ma anche sulla se lo denuncia di situazioni eticamente insostenibile che non possono essere tollerate in alcun modo
La Federazione lavoratori della conoscenza rappresenta il primo e unico sindacato confederale che mette nella stessa casa comune tutti coloro che operano nel grande mondo della conoscenza
Non vogliamo annullare differenze specificità che ci sono e che rappresenta una ricchezza alle contrario
Vogliamo valorizzarle anche nelle forme organizzative con le quali ci ha pure presentiamo rappresentarne coerentemente le pluralità e tradurle in concetti e parole d'ordine su questo in modo particolare
Fare uno straordinario investimento sulle politiche per il sapere e per il sapere alto per l'università per il mondo della ricerca
Ma il nostro impegno in questo campo è grande come grande l'impegno che la nostra confederazione come testimonia la presenza stessa i Guglielmo Epifani ai nostri lavori vi ringrazio per l'attenzione
Bene
Avverto che se ci sono già una dozzina di iscritti a parlare e quindi ci sarà una certa difficoltà nell'accettare ulteriori iscrizioni
Perché i tempi sono quelli che sono e passo immediatamente la parola a Marina Rui ricercatrice dell'Università di Genova
Sì
Si sente
Così va bene
Beh intanto parlare dopo panini non è facile poi comunque ci provo
Io ieri ho fatto parte del gruppo di lavoro del tre più due su questo vorrei ritornare un momento anche se chi è stato a quel gruppo alcune cose ormai le ha sentite le risentirà
Ci ritorno perché
Secondo me i problemi che ha il tre più due e vorrei che fosse chiaro non mi riferisco al modello mi riferisco all'implementazione che ne è stata data sono parecchi
E ritenendo che non sia una questione puramente tecnica il discutere di questi
Problemi non è una questione puramente tecnica perché riuscire ad a vere e l'università che riesca a dare a fornire dei laureati con una capacità
Tecniche ad una capacità critica reale invece che con semplicemente delle capacità tecniche non è questione da poco secondo me
Quindi passo rapidamente per punti a elencare quelli che secondo me sono i
Principali problemi che hanno inficiato la
La
Il modello che ci si proponeva intanto direi che è mancato una contestuale riforma del sistema
Tra queste ha direi che non è l'unica ma sicuramente era fondamentale quella della modifica della docenza modifica di diritti di doveri
Perché in un momento in cui si doveva parlare di una nuova didattica
Anche di una nuova docenza si doveva parlare
Non è l'unica cosa però è una di quelle
Riforme che non ci sono state
è stata posta come una riforma a costo zero
Io direi che ormai anche i sassi sanno che riforme a costo zero non ce ne sono
Ma sicuramente non può essere a costo zero una riforma che deve essere innovativa questa come modello lo era perché poneva al centro l'apprendimento rispetto all'insegnamento
Inoltre è avvenuta in un momento in cui ormai le nostre università
Cominciavano a sentire il peso delle difficoltà finanziarie questo ha fatto sì che non si tenesse anche conto di tutte le necessità
Infrastrutture e di professionalità adeguate per gestire queste nuove modalità di insegnamento
E per nuove modalità di insegnamento mi riferisco per esempio a quello che dicono gli indicatori di Dublino tra cui è importante che il il laureato dopo il triennio sia comunque in grado di aderire sviluppare capacità critiche
Un altro punto l'autonomia della degli atenei è sacrosanta su questo io
Non ho dubbi
Però io ho sempre pensato che lo debba essere
Dentro un sistema e quindi occorrono occorrevano già prima secondo me ma sicuramente almeno coloro Nora solide linee guida per
Per evitare storture difficili poi da eliminare a posteriori cioè un corso che non funziona si può sempre chiudere ma intanto ci sono studenti che l'hanno seguito e intanto ci sono risorse che sono stati spesi
Sempre per punti i crediti i crediti dovevano rendere il sistema flessibile dovevano favorire l'internazionalizzazione
Quello che però purtroppo è stato fatto che il credito è stato molto spesso inteso come una nuova misura delle vecchie ore
E quindi
Oltre a fare una fatica enorme a fare entrare la vecchia ora nel credito
Ad avere situazioni in cui facoltà dello stesso ateneo come ha già detto panini hanno misure diverse
Di questo credito
Anziché instaurare dei percorsi flessibili si è finito per costituire un numero estremamente elevato di percorsi rigidi cosa che oltretutto ha posto non pochi problemi di
Agli atenei che dovevano a sostenere questo questo carico
Infine la parola EmPULIA diritti direi che è stata mal tradotta e ancor peggio interpretata
In tre anni non si riesce a creare una figura che sia spendibile immediatamente sul mercato esterno e che abbia anche forti basi per riqualificarsi nel tempo
E e proseguire negli studi se necessario
Però professionalizzante poteva e doveva intendersi in un altro modo
Cioè si poteva intendere come una preparazione volta alla nuova domanda del mercato esterno perché il mercato è cambiato rispetta i titoli a cui eravamo abituati
Negli anni
Negli anni scorsi
Non si poteva intendere come pronta all'uso che purtroppo talvolta si è tradotta quasi in usa e getta
Direi che insomma sostanzialmente è mancato un po'ovunque
Lo spirito degli indicatori di Dublino io credo che molti dei docenti che lavorano al latte anni gli atenei italiani forse non sappiano nemmeno
Che questi indicatori sono stati dati
E
Infatti direi ricordiamoci che per gli indicatori di Dublino accanto alle competenze professionali lo studente dovrebbe sviluppare il metodo per imparare ad apprendere
Lungo tutto l'arco della vita indipendentemente dal fatto che poi questo lo faccia per proprio interesse o lo faccia per adeguarsi al fatto che alle esigenze di lavoro mutano e quindi lui in qualche modo deve essere avere le armi per riqualificarsi
Quindi il processo di life learning learning che oramai è un processo di cui tutti parlano
Si dovrebbe attivare quanto meno fin dal primo ingresso in università secondo me anche prima ma siccome io mi occupo di università almeno da questo punto
E non a vere un triennio che invece
Sostanzialmente di questo non tiene sufficientemente conto
Se ricordiamo il Consiglio europeo di Lisbona un certo punto dice diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo stabilendo quindi l'importanza dell'apprendimento permanente sembra però
Che
Per molti che operano nello negli atenei
Questo si è inteso come un riferimento agli adulti già inseriti nel mondo del lavoro e non
A qualcosa che deve cominciare proprio dai nostri studenti universitari
Tant'è vero che anche su cose piccole si eredità di esercitare quelle quei meccanismi che potrebbero anche nelle piccole cose coltivare lo spirito critico degli studenti mi riferisco anche a cose molto
Molto minimali come per esempio l'autovalutazione a oggi li citi le nuove tecnologie lo consentono con molta facilità però
Raramente io l'ho visto realmente implementato negli atenei
E
A proposito dell'ICI ti una parola proprio sola molto rapidamente sono contenta fortunatamente il proliferare delle università telematiche è stato contrastato
Però li CTE è un buon strumento e può veramente servire
A agevolare l'introduzione di nuove modalità di didattica però attenzione anche qui non con i modelli fumosi che spesso vediamo io conosco bene questo questo campo e so bene cosa fanno i vari atenei sotto la voce i giorni in c'è di tutto e di più molto spesso i giorni che non è
Mentre una buona
Una buona applicazione delle nuove tecnologie nella quotidianità con serietà è veramente un uno strumento che può essere utile
Per agevolare l'introduzione di nuove modalità didattiche ultimissima cosa perché il tempo
Ecco questo e devo stare e giustamente voglio stare nei tempi
Ritengo che sia fondamentale il monitoraggio il monitoraggio sui singoli corsi di studio credo che
Sia l'unico modo per aggiustare il tiro in molti atenei per esempio in molti non lo so in alcuni atenei so per esempio che
Vengono distribuiti a ogni semestre questionari di valutazione dei corsi
Ma poi cosa se ne faccia esattamente non lo so e spesso gli stessi studenti sono estremamente dubbiosi del fatto che la loro risposta possa servire a incidere sul processo anche qui
Qualche linea guida qualche
è qualcosa di un po'più consistente che faccia sì che quello che viene detto poi
Serba ad aggiustare il tiro sono tutte cose direi molto piccole non sono massimi sistemi
Però sono cose tecniche e pratiche concrete spero che però potrebbero veramente
Almeno dare qualche segnale in questa direzione
Ringrazio Marino a lui e vorrei pregare tutti
In tutti quelli che interverranno di restare il più possibile nel nei tempi prefissati che dovrà essere un massimo di dieci minuti io d'ora in poi all'ottavo minuto manderò un segnale
Agli speaker per
Permettere loro di chiudere in tempi ragionevoli un attimo solo
Darei ora la parola a Simona costa membro della Giunta di Presidenza del Consiglio universitario nazionale
Come preferite
Il nostro Presidente del Comune il professor Andrea Lenzi avrebbe voluto oggi
Essere con noi ma è stato trattenuto fuori Roma da degli impegni che aveva assunto in precedenza
E quindi io o il grande piacere di portarvi ufficialmente il suo saluto il suo Curio e la sua solidale partecipazione
E tramite lui ovviamente quella di tutta l'Assemblea del Comune che fra l'altro qui oggi non era presentata solo da me ma da vari altri consiglieri che in questi due giorni hanno portato
Direttamente personalmente il loro contributo a questi lavori
A cominciare dallo stesso Paolo Rossi che a questo tavolo ma vedo in in Aula sibillina Rho Frattini Comanducci insomma quelli che vedo così a volo d'uccello
Stiamo diventando un po'una grande famiglia ci vediamo in continuazione sapete sapete certamente che si tratta di un con un
Recentemente rinnovato dopo lungo tempo
Certamente dopo troppo tempo
E che si è trovato da subito a misurarsi con dei i grandi nodi del sistema universitario in via di rinnovamento quegli stessi noti che sono qui sul tappeto
Un comune ci tengo a dirlo o a nome mio del Presidente dell'Assemblea che a da subito individuato una delle proprie linee di forza
Propositive nella ferma determinata volontà di volere in punto interagire in modo sostanziale
E trasparente con quanti interlocutori accademici politici istituzionali
O a tutt'oggi si occupano e e si preoccupano di questa grande scommessa grande per il nostro Paese che il futuro del nostro sistema universitario
E per questo che siamo contenti oggi di essere qui vi saremo vicini statici vicini grazie
Grazie anche a Simona constatare
La parola a Paolo Fantini cercatore università della Basilicata
Penso di sì sottovalutando
Con sul
Sul
Io
Prego
Va un attimino piuttosto piccolo
Che l'ottimo propositiva
Lui il tempo perché sul fare alcunché perché dovrebbe parlare dal punto di ristoro prospetti una pena molto piccolo che fa un discorso molto grande
Non raziocinio Rizzuto merluzzo con il sequestro non è il presupposto di voler quindi recupero strutturazione sul quale forse
Non su come il turno per chiudere un occhio
Uno dei principali problemi più a chiunque voglia affrontare
Aspetti legislativi o non c'è va ben sul sostegno allo settori
L'utile contributo spero il più
In molti del pubblico assetto
Adesso come nessun soggetto estremamente frammentato per cui il precario istruzione trovano molto bello sulla condizione dello stesso stesso decreto
Il tessuto unico sito nazionale anche perché è stato più Grotto Rollo valutazioni del precedente Governo ma non solo
Non è lo stesso coso L'Espresso multilevel quando si interviene sul porno
Del di quello che è necessario per sostenere l'assetto nazionale
Lo si fa avendo in mente di solito i cinque dieci atenei più grosso
Che è vero che coprono i due terzi del corpo studentesco universitari ma c'è un un altro terzo del corpo studentesco nazionale che frammentato in un'America degli atenei che hanno problemi anche di economia di scala banali
Per cui tutta una serie di problemi sono amplificati moltiplica
E questo credo che sia un problema estremamente serio cioè io quando il Ministro Mussi comincio la sua attività di ministro visto che occorreva come prima cosa fa una riflessione sull'esistente
La riflessione sull'esistente che non l'abbia cominciato e note di contrarre docenti e studenti molti atenei proprio per incontrare i docenti studenti consolidate né il più grosso
Ora io credo se
è una cosa comune e condiviso come io sono convinto
Che il sistema universitario nazionale
Come noi ripetiamo uno strumento strategico essenziale è un bene comune che va tutelato però questo fa discendere tutta una serie di conseguenze
Non solo nel rifiuto dell'idea che gli attenete non entrano in competizione con una sorta di darwinismo sociale prova Finesso proprio a chi sopravviverà autonomia è stata coniugato sostanzialmente in questo modo
Come la Bandabardò elettrico usuranti sulla casa libertà fatti un po'quello che mi pare che poi dopo andremo a vedere che cosa rimarrà dopo
Allora se invece
L'università è uno strumento essenziale al Paese questo significa che la sua presenza e la la anche la sua distribuzione geografica va coniugata in questo senso benedizione Enrico Panini convince con altro elemento è la promozione di cultura
In un territorio non solo di cultura ma anche di quello che significa interni di opportunità economiche sociali di sviluppo
Allora in questo senso diventa fondamentale
Stavolta parlo io prima di Zilli quindi sono io che riutilizzo l'audizione come diceva Brecht compagni partiamo dei rapporti di produzione del sapere
Partiamo dalle condizioni materiali su questo ci sono delle differenze spaventoso da te ne ottenne i carichi di lavoro la maniera con cui è cresciuto il corpo studentesco non è cresciuta in maniera omogenea né in quantità né in qualità
Allora da questo punto di vista occorre fare una riflessione una riflessione profonda vorrei tornare su su due elementi all'inizio prima che porti sottratti più due c'erano due riflessioni che hanno accompagnato tutto il dibattito che c'è un terzo per la strada
Il primo era il problema del decentramento dei mega atenei
Il decentramento è meglio attenersi che significa anche discutere geograficamente come può essere distribuito università
Si è impantanato un certo punto dovevamo scegliere il modello americano del campo sul modello francese la Sorbona come al solito con evitare abbiamo detto ognuno faccia come gli pare e poi vedremo
Secondo elemento che si è perso completamente che rappresenterà una riflessione audizioni accompagnato la riforma Berlinguer e dire seguendo però la questione che non si poteva dare un sistema
Di autonomia che fosse caratterizzato da qualità se non si faceva una profonda siano strumenti di verifica sui debiti in ingresso questa cosa si è perso completamente per la strada però siccome poi
Quello che diventa diventa centrale
In questo e che non è possibile ad esempio misurare le performance di risulta forse non abbiamo chiaro che cosa scorcio in ingresso questo comporta delle
Delle differenze spaventosa
Non solo
Quando noi diciamo che è centrale di ventuno la valutazione e credo che all'interno della CGIL sia chiarissimo cosa intendiamo con valutazione perché la vogliamo come la vogliamo perché un più obiettivi
Fuori questo tema viene anche citato con altri tipi di finalità con altri tipi di obiettivi su quello che deve essere l'esito il destino persiste l'università nazionale
Allora su questo credo che abbiamo bisogno di fare delle riflessioni profonde ieri membro del gruppo di lavoro sulla sulla valutazione una delle cose che
Va beh dico venivano fuori soprattutto anche io ho tirato fuori
è che se non si è chiaro ad esempio quali sono le unità di selezione che devono essere individuate per fare una valutazione e quali sono gli strumenti parametri più opportuni per ognuno dell'ultrà risoluzione finiamo col discutere di cose molto diverso
Cioè una cosa e valutare gli atenei una cosa voluta dicono cose banali atenei facoltà corsi di laurea settori disciplinari o singole persone
Questa è fin troppo banale
Quello che non è altrettanto banale che spesso e volentieri c'è un'ideologia che sottende il criterio di valutazione per cui si pensa che il il la performances dell'Ateneo sarà determinato semplicemente dalla sommatoria
Delle attività dei singoli che un po'come pensare
Che l'analisi del traffico possesso determinato soltanto dal
Dalla dalla dal comportamento del singolo automobilista o dopo il forno spero singolo automobile che ovviamente è un elemento che c'entra
Però
Tutti che credo concorrente com'è che i sistemi complessi però appunto richiedono
Un tipo di analisi che non è semplicistica che anche sono SOSE complesso sicuramente forse non è complicato
Quando dico questo dico che anche parlare della configurazione in questo senso geografica del paese parlare dei problemi dei piccoli degli atenei significa anche che a volte si producono il paradosso è curioso e mi dispiace
Che non ci sia un ministro Mussi quanto quanto corresponsione due minuti lasciamo perdere contro poi voce
Vorrei vorrei ritornare su un altro elemento che bene credo fatto richiamare Enrico Panini c'è un'altra cosa che ad esempio
Mi lascia perplesso su diciamo che si dice spesso lo stato dell'inferno è lastricata di buone intenzioni allora anche di su queste buone intenzioni onorevole citare nel fatto l'esempio che si preveda nel decreto sulle classi il riconoscimento obbligatorio del cinquanta per cento dei crediti
Agli studenti che si trasferiscono ora io credo che questa sia una soluzione ma che per certi versi sperimentare anche un palliativo cioè vorrei che andassimo oltre io vorrei che dicessimo se l'autonomia è il dispiegamento delle potenzialità specifiche di ogni luogo
E non è il fatto è quello che vi pare io non sono molto sicuro
Che ad esempio il triennio sia luogo in cui abbondare la sperimentazione la specificità
Io non sono molto sicuro che garantire il cinquanta per cento dei crediti allo studente che si trasferisce da ottenere per la Basilicata a a Parma o viceversa sia la soluzione migliore
Perché la soluzione migliore dovrebbe essere che ci deve essere almeno un ampio sistema condiviso di crediti almeno a livello del triennio perché se io riconosco semplicemente il cinquanta per cento di crediti e poi sul resto il cinquanta per cento sono cavoli tuoi
Non credo che faccia un grandissimo servizio gli studenti per cui quella quel tipo di inserzione ci indica una direzione un obiettivo a cui dobbiamo marciare non può trasformarsi pedestre mente
Nella nell'applicazione ok cinquanta che hai fatto te li do per buoni indipendentemente da quello che sono o la come al solito e la violazione di cui dobbiamo marciare che deve essere chiaro
Perché altrimenti ripeto il tessuto è talmente omogeneo disomogeneo e disgregato che qualunque intervento noi facciamo nella sua applicazione finora con un coglione gli elementi specifici
Il sistema
Grazie chiamerei ora a parlare intervenire il professor Giuseppe dalla Torre Torelli alla Università LUMSA e vicepresidente della CRUI
Dunque innanzitutto vorrei portare il saluto cordiale e sentito non solo del Presidente della
Crui che oggi è impedita del Rettore Trombetti ma dell'intera Conferenza dei rettori che tra l'altro ieri ha tenuto una sua Assemblea straordinaria
Per le solite dolenti note relative al
Finanziamento ordinario e al diciamo modalità di distribuzione di queste di queste risorse
La Conferenza dei rettori essere con molto interesse questa iniziativa è saremmo molto le di poter poi avere
Il materiale relativo a cominciare dalle relazione che io ho sentito con molto interesse di cui condivido moltissimo i passaggi
Che è stata tenuta questa mattina in particolare mi ha colpito e debbo dire che condivido al cento per cento quella sottolineatura che è stata fatta del fatto che
Dobbiamo parlare di un sistema universitario e non di un sistema di università
In effettui e ho l'impressione è che una male intesa autonomia abbia in molti casi attivato dei meccanismi non positivi ma negativi
Di una sorta di concorrenza di competizione che mette in competizione realtà completamente diverse
Atene nel nord del sud atenei generalisti Ente nei specializzati atenei con me e i policlinici atenei senza policlinici e così via le sappiamo tutti le conosciamo anche adesso l'ultimo intervento giustamente ha sottolineato alcune peculiarità
La Conferenza dei rettori a da qualche tempo alcuni punti problematici sui quali riflettere
Primo il tema dell'autonomia che qui abbiamo sentito evocare autonomia che da un lato significa essere attenti a rischio di perdere autonomia
Perché in effetti i segnali che sono venuti avanti nel tempo in alcuni casi sono segnali di tipo contraddittorio
E dall'altra parte però il fatto che l'autonomia comporta anche da parte degli atenei un'etica e una cultura dell'autonomia cosa che non c'è stato
O in molti casi non c'è stata è necessario un ripensamento forte che parta si dà l'idea di
Arrivare a delle linee a degli orientamenti a delle norme teniamo conto che siamo da un quindicennio in una transizione infinita credo che tutti siamo esausti
Delle modifiche normative regolamentari e quant'altro che si susseguono una pensa all'altra
E che rendono assai difficile nostra vita sia come docenti sia come il personale amministrativo e sia ovviamente come studenti
Ma dall'altra parte un cultura dell'autonomia che sia fortemente radicata anche in una
Etica della responsabilità su questo non c'è dubbio
Proprio perché tra l'altro il sistema è un sistema universitario non è un sistema di singole università questo passaggio ripeto mie
Molto piaciuto e lo condivido appieno
Secondo problema è il problema delle risorse
è inutile insistere su questo è ovvio sono anni che ci lamentiamo in Conferenza dei rettori è un
Doglianza contino soprattutto quando si tratta di discutere appunto della ripartizione e dei criteri di ripartizione
Che per quanti modelli possono farsi per quanto possono essere sofisticati elaborati ovviamente generano sempre scontenti da molte parti
E teniamo conto che il problema della delle risorse è un problema che poi ha come dire molte facce
Per esempio giustamente ho sentito lamentare il il fatto del come dire delle spande si dei numeri programmati da parte degli atenei
Io condivido la critica che è stata fatta e teniamo però anche conto ieri in e Conferenza dei rettori venuto fuori con molta evidenza
Per esempio il problema della responsabilità rispetta non solo a sei due sei che e le istituzioni universitarie hanno in relazione alla possibilità concreta di come dire accogliere un certo numero di studenti
Che qui tocchiamo di nuovo una questione di risorse è giusto che nessuno sia precluso ma è anche giusto che l'università sia messa nelle condizioni di poter offrire un posto a tutti è un posto sicuro sicuro ci sono risvolti di carattere e penale che tutti quanti noi conosciamo
Ancora l'altro aspetto è quello della valutazione
La Conferenza dei rettori e ha insistito molto danni sulla valutazione aveva addirittura elaborato un proprio
Come dire modello nato dall'esperienza come voi sapete in campo su Anna
Adesso abbiamo un proposta che conosciamo tutti i sulla quale stiamo discutendo
E in cui ci sono aspetti fortemente positivi ovviamente come sempre anche delle perplessità o dei punti dubbi ma certamente la linea della valutazione è una linea che va perseguita con molta attenzione e con molta costanza
Ancora un altro problema di cui si occupa la Conferenza dei rettori ed è interessante perché
La Conferenza dei rettori a un della visione o dell'università una visione del tutto particolare rispetto per esempio alcun
Sono due come dire organismi che guardano in maniera diversa il sistema universitario ovviamente
Anche se i problemi sono gli stessi ma l'angolo di visuale molto diverso prima il problema della governance
Che probabilmente interessa meno alcune a me interessa molto alla Conferenza dei rettori anche in relazione a quell'accenno che è stato fatto nella relazione che mi sembra molto importante
Del rapporto tra università e società in cui entra anche il rapporto tra università e rappresentanze sindacali
Cioè voglio dire il fatto che in un sistema di governance dei nostri atenei ancora un sistema ancora alto ha una idea di università che non è più
Rispondente a quella che è la attuale realtà dell'università e l'esigenza delle università nella società contemporaneo
Per dare un un come dire piccolo contributo di attualità in relazione a questo intervento voglio dire che ieri in questa Conferenza straordinaria si è anche
Esaminato
Il documento che contiene le linee guida ministeriali per il Regolamento sulle procedure di reclutamento di ricercatori sul quale
La conferenza approvato all'unanimità una mozione
In questa mozione
Si dà innanzitutto un valere positivo un consenso
Forte alla revisione delle sistema di reclutamento dei ricercatori
Per puntare alla trasparenza l'oggettività la piena valorizzazione del merito
Adottando delle procedure che siano funzionali ed efficaci e auspicando che queste procedure possono essere come dire attivate quanto prima
La Conferenza dei rettori a peraltro in questa mozione sollevato qualche ma di carattere generalissima perché ovviamente bisognerà poi vedere le norme che soltanto un documento bisogna poi vedere come sarà tradotto sia in relazione al fatto che
Forse va meglio precisato o meglio precisati quelli che sono i requisiti soggettivi di ammissione a questi concorsi
Che
Dalle dalle note sembrerebbero non così chiaramente precisati tra l'altro c'è stato un dibattito molto forte questo lo dico immagino che ci sarebbero dei dissensi ma anche incorre in Conferenza c'erano delle posizioni diverse a proposito
Della figura del dottore di ricerca se dovesse essere come dire esclusivo o o no
E questo nel documento è traccia e dall'altra parte per quanto riguarda le procedure pur non discutendo la procedura come dire duale che è prevista nel documento
Tuttavia sembra la Conferenza dei rettori che ci sia
Una eccessiva artificiosità e una eccessiva complessità che potrebbe da un lato rallentare le procedure immaginate il Rettore della Sapienza che deve presiedere la famosa Commissione di tutti i concorsi che si fanno né se ne sia anche se beffa un delegato ma è evidente che però cosa impossibile e dall'altra parte e dall'altra parte
Il fatto che in questo modo queste procedure potrebbero ma vedremo le norme quindi il giudizio definitivo sarà dato sull'articolato
Potrebbero sollevare questioni di legittimità e quindi potrebbero sollevare un contenzioso che tutto altro di ciò che noi ci auspichiamo ne saprà ma quando nascono i contenziosi
Poi ci blocca tutto e la giusta preoccupazione di dare linfa vitale di giovane all'università e nello stesso tempo di sistemare tanti giovani che già lavorano ma non hanno una stabilità verrebbe ad essere frustrata
Ultimo punto che vorrei accennare brevissimamente
Questo è più personale debbo dire la verità che non frutto delle dibattito ieri in Conferenza dei rettori io credo che sia molto importante accennato nel documento ma va rafforzato il momento della verifica
Diciamo francamente parliamoci guardiamoci negli occhi lei conferma il ruolo sono molto spesso delle pura formalità
E invece nel momento della conferma il ruolo parlo per il ricercatore parlo per l'associato parla per l'ordinario dovrebbe essere un momento serio di verifica ricorda cosa è stato fatto e forse qui varrebbe la pena di guardarci con molta attenzione vi ringrazio
Se mi è consentita una battuta vorrei tranquillizzare Rettore dalla torre parafrasando Terenzio siamo alcun nulla di ciò che riguarda l'Università c'è alieno
Vorrei invece chiamare
Esattamente
Vorrei chiamare invece a parlare a questo punto Claudio franchi ricercatore della lista di Napoli e membro della rete nazionale dei lavoratori precari
Informazione di servizio se vi capita questa sera o domani quando girate per caso che le vostre università e cita ma vi ho visto a Roma è un po'più di un intervento qui se comunque il
Più visto sulle tesi su internet
Non si tenne in valle topolini né altre cose semplicemente
Questo convegno e in seguito direttamente con una cronaca aggiornata costantemente via internet foto mettiamo le foto mettiamoli sintesi delle relazioni o i testi definitivi
Mediamente il numero di accessi di visitatori unici nelle ventiquattro ore gli fai trenta i trentacinque mila visitatori unici quindi può capitare che più di un conoscente vivida interloquisca con voi
Serviva per tranquillizzarvi
Io desolato quando intervengo come precario faccio la descrizione del precariato universitario non è questo gruppo e questo soggetto sociale
Un po'mise arando è un po'miserabile tre acquistato questa cosa un po'PET sta in questa sede sinceramente salterei questo passaggio
Anche perché per fortuna dopo molti anni di lotta politica almeno di cui tre quattro anni di lotta politica quotidiana
Dalle prime volte salivamo al Ministero
E ci chiamavano volontarie siamo passati a una relazione nella serrare le file ci abbastanza incentrata sono su questo oggetto totalmente incentrato su questo oggetto questo significa comunque
Il concetto del precariato in assoluto è il concetto è pagata negli enti di ricerca e soprattutto nell'università è passato è passato è diventato un nodo fondamentale
Salto che ho detto il passaggio precedente e quindi mentre tutti quanti parlano Brenta alla dalla proprio punto di vista quello del CUN quello della Crui quello di quelli che sono interni a strutturati all'università
Io
Cerco di non dare
Uno sguardo che sia semplicemente quello del precario dell'università
Basandomi su un presupposto anni fa del precariato nel sita non se ne parlava
Non esisteva come concetto esisteva nella materialità esisteva nell'organizzazione ma non esisteva come concetto
Alcuni di noi riflettendoci hanno individuato questo concetto e l'hanno reso una dimensione politica e adesso rilancio ulteriormente quello che fu fatto qualche anno fa
Innanzitutto il primo passaggio che è stato accolto nell'AREL nella relazione introduttiva di broccati e in quella di panini eh
Il nodo ineludibile il del reclutamento
Sembra strano parlare del reclutamento significa
Semplicemente parlare di chi sta entrando all'università nata come molti di voi sanno non è esattamente questo valutare attentamente qualitativamente e quantitativamente gli entra l'università significa
Programmare prefigurare quello che è tutto il sistema universitario nazionale quello che è tutto il sistema universitario nazionale come il sistema universitario nazionale
Si relaziona al sistema Paese
Questo è un punto fondamentale guardare a chi entra e l'università significa guardare alla ricerca che si farà l'università
A guardare all'indotto che l'università avrà sulla società e guardare I nuovi studenti che entrando nonché entreranno all'università quindi riaprire
Un circolo virtuoso
Un solo passaggio sul precariato che io chiedo e che ho accolto con piacere delle relazioni introduttive
Riguarda il nuovo concorso da ricercatore mai siamo stanchi sinceramente stanchi di discutere
Sul concorso perfetto sinceramente non ce la facciamo più non crediamo che esista il concorso perfetta quindi abbiamo preso una decisione
Abbiamo preso una decisione precisa qualsiasi motivazione e
Elemento tecnico perlomeno può chiave un valore eminentemente politico se non ha un valore politico ma non lo valutiamo
Quindi l'unica cosa che ne chiediamo
E chiediamo in questo ma la
La FLC CGIL ha già espresso la sua posizione
è quella che
In una fase di questo concorso
Venga data una legittimazione al precariato cioè venga riconosciuta una qualificazione temporanea ma abbastanza duratura che legittimi l'esistenza
E
Il valore scientifico di quelle che nell'università ci lavorano
Questa la cosa in generale tra io volevo arrivare un passaggio successivo gli ho detto qualche anno fa avevamo avuto questa ipotetica intuizione sul precariato e l'università
La una riflessione ulteriore che ne vediamo ma in realtà la diamo in questo consesso ma
E acclarata alquanto in Europa
E che
A che vedere con la parte del precariato all'interno del funzionamento dell'intero sistema universitario a regime il fondo il precariato
Se si toglie la parola precario e sì per le si lasciano semplicemente i soggetti che lavorano
Permettono all'università nella sua completezza di funzionare di funzionare bene di fare ricerca alta di fare didattica alta questo perché innanzitutto l'università
E grande estesa ha bisogno non dei sessanta mila strutturati di adesso e forse neanche dei venti mila che lette le ci sta chiedendo perché arriverebbero ottanta mila l'università funziona
In maniera alta e perfetta più o meno su cento mila unità
Ma anche questo noi li spingiamo a domandarmi effettivamente non basta
L'Europa e questo lo sta facendo da qualche tempo ha chiesto una terza missione all'università
Ha chiesto la missione della long life learning quindi di tutta quel ruolo di formazione e di ricerca alta
Che nei dintorni nei pressi dell'università ma che comunque esistente
E già attuale moltissimi di noi lavorano in tutto quello che è la formazione poste para universitaria moltissimi lavorano e contemporaneamente sono formati
All'università in questo momento viene richiesto di assumersi di nuovo un ruolo di responsabilità su questa terza missione
Allora noi di avvertiamo
L'università così come avrebbe bisogno di quaranta mila persone in più l'università deve diventare centrale deve diventare centrale un'università
Pubblica è un'università statale
E deve diventare centrale per tutte quelle forme della formazione che al momento sono assolutamente incontrollate
Ma chi dovrà assicurare un sapere alto chi dovrà assicurare una ricerca alta in tutto quello che adesso diventerà il sistema esteso dell'alta formazione
Quello che ne chiediamo e che da ora in poi non si parli più solo
Del precariato degli enti di ricerca
E dell'università ma si parli del precariato di tutto il sistema della formazione alta di tutto il sistema della ricerca alta perché fate attenzione e riflettete su questo soprattutto perché
Le ho all'Europa è ben consapevole di questo passaggio
In alcuni casi in molti casi quello che l'università non riesce a fare in tutto il sistema della formazione della ricerca altra questo avviene
Quando ci si chiede
Dell'università si debba adeguare alla società debba legarsi al mercato in realtà forme di formazione e di ricerca così collegate già al territorio e alla struttura produttiva ci sono
Quello che noi chiediamo al sindacato e ancora una volta come l'ha fatto negli ultimi anni
Di riflettere prima degli altri di immaginarsi paradigmi prima degli altri di controllare tutto quello che succederà nei prossimi dieci anni
Perché la vera scommessa che in realtà è già esistente ma si tratterà di organizzarla e soprattutto questo me lo concederete
Si tratterà di organizzarla con personale a tempo indeterminato che possa fare ricerca e didattica per una long life learning
Grazie la parola ora Augusto Palombini ricercatore CNR
Sì ma io credo che in questo momento ci sia un'esigenza molto diffusa nella
Nell'ambito del la situazione
Universitarie del reclutamento in particolare
Che è un'esigenza di individuazione di responsabilità mio sano
Molto ma tanto nel fatto che questa esigenza sia adesso abbastanza consapevolmente vissuta evidente sia nella proposta delle felici reclutamento
E sia nella nella proposta del Governo perlomeno per cui per come si disegna lo stato attuale insomma in attesa di vedere come poi si
Potrà sviluppare
La individuo in due elementi fondamentali uno nel fatto che che i due elementi che secondo me sono i
Quelli che poi importante che rimanga che che si affermi no uno è il fatto che ci siano delle conseguenze
Sullo sfondo di finanziamento ordinario per gli atenei in base alla valutazione delle persone che vengono reclutate questo è un punto essenziale
Il secondo aspetto nella distinzione di diversi livelli di esigenze che sono tutte ugualmente legittime ma che è bene che vengano individuate vengano focalizzate cioè l'esigenza di una comunità scientifica ad esprimere un un giudizio
E l'esigenza locale nell'autonomia degli atenei a ad assumere una persona che era che abbia bisogno ad esigenze che si adeguino alle alle richieste alle esigenze locali
Questo secondo aspetto a di indios responsabilità un'enorme importanza perché se
Un uno studente cresce nella consapevolezza a differenza di oggi che la sua sorte altre prospettive professionali
Non sono legate alla volontà di una persona di un punto di riferimento di un docente ma sono le passano necessariamente per un giudizio allargato della comunità questo cambierà completamente il suo modo di rapportarsi con l'istituzione
Cambiaso preparazione cambierà l'attenzione che presterà ai problemi disciplinari al di fuori dello stretto ambito in cui si si trova
A ad occuparsi e questo significherà veramente quel cambio di cultura che porta una persona anche approvare a muoversi a implementare una mobilità
Con l'idea che non si tratti semplicemente di di un giro turistico in un'altra città ma che ci possono essere le prospettive per
Per cambiare sede per
Per trovare lavoro altrove questo discostare la della distinzione la responsabilità del portare la responsabilità a un livello più istituzionale tocca uno degli aspetti sono almeno trattati del del discorso del precariato
Io non so se questo tipo di riforme comunque poi si realizzino
Saranno effettivamente uno strumento per impedire
Nel futuro e ricrearsi di forme di precariato per contrastarne le radici io credo che questo dipenda da condizioni di legislazione del lavoro più generali
E sicuramente migliorabili nell'ottica di una contrattualizzazione la docenza a mio avviso ma non risolvibili se non sono appunto mettendo
Mano a a livelli legislativi più elevati
Però c'è un problema che che che va considerato che è quello che attualmente il precariato nella pubblica amministrazione in generale ha dei risvolti al di là di quelli segnalati più spesso sui diritti degli individui
Ma dei risvolti istituzionali
Deleteri che sono quelli del mettere in dubbio l'incrinare il principio stesso della terzietà della pubblica amministrazione
La il proliferare di precariato significa proliferare di persone che non fanno riferimento all'istituzione
Ma quando che non sono dipendenti dell'istituzione fanno riferimento a chi a alla persona da cui dipende il loro rapporto di lavoro il più delle volte il personale precario dei fatti
Dipende da un dipendente
In questo modo si realizzano meccanismi di clientele a tutti livelli che sono lì uno degli aspetti meno sottolineare il precariato accoglierla il solletico uno degli aspetti positivi a mio avviso della della tre otto due che è una legge che per tanti versi
Io ho criticato e critico fu quello di eliminare la figura dell'assistente universitario
Che è una figura che già nel suo nome
Indica una subordinazione una subordinazione non all'istituzione ma una subordinazione
A a qualcuno ha una cattedra
Io credo che con questo proliferare il per nell'uso del personale precario siamo regrediti a un livello anteriore a almeno centottanta cioè a un ha una quantità di persone che hanno il loro punto di riferimento in una persona invece che in un'istituzione
In questo a mio avviso va sottolineato l'aspetto
Positivo di queste proposte di riforma e l'idea che psico si prestano almeno nel nel nel modo in cui stiamo discutendo sia a costituire un modello per il funzionamento ordinario per il funzionamento a regime
Nel sistema sia per affrontare il transitorio a condizione a questo punto che ci vengano messe sotto messi sopra delle degli investimenti delle risorse adeguate per poter coprire con questi meccanismi
Tutta l'esigenza che c'è attualmente di assunzioni che ha sicuramente rappresenta sicuramente un'urgenza quindi
Si alla strada intrapresa da un punto di vista politico per
Riformare i concorsi a condizione appunto che questi costi siano in numero adeguato
Vorrei chiudere in generale con un appello più generale alla CGIL nel suo complesso vista anche la presenza del
Serali generale per dire una cosa io ritengo dalla mia esperienza personale che la felici
Sia il sindacato che di gran lunga più di
Di tutti gli altri sia in questi anni affinché se ne vota davanti una una politica di attenzione al merito alla competenze non mi piace usare il termine merito perché suo malgrado a sfumature diciamo a volte che possono richiamare l'aspetto diciamo più ideologiche negativi ma diciamo nella le competenze individuali le capacità individuali e dimostrate
Sarebbe auspicabile che tutto ciò si estendesse a molti altri ambiti il il del mondo del lavoro in particolare alla funzione pubblica in generale a pulire impiego dove
Troppo spesso si vedono bandi si vedono meccanismi di progressione che assegnano a le anzianità un un valore quasi esclusivo è sicuramente preponderante di confronti
Di quella connessione fra capacità individuali fra competenze acquisite fra valori delle competenze e funzioni da svolgere che era un'esigenza che già quindici anni fa Sabino Cassese sottolineo come una delle esigenze fondamentali la pubblica amministrazione in Italia
Grazie
Darei ora la parola a Daniele Giordano della Unione degli studenti universitari
Io
E
Vi ringrazio per
Per l'invito e
Vorrei partire da un
Però considerazione che faceva il ricorrere all'azione rispetto alla centralità del sapere nell'azione di governo
Vorrei partire da questo perché proprio programma dell'Unione che ormai tutti
Conosciamo bene la parola anche veniva più utilizzata era conoscere cresce cresce sostanzialmente durante nero che mentre il pezzo che parlava la conoscenza utilizzava questa quest'idea che la conoscenza fosse al centro
Per la crescita delle persone ma soprattutto anche anche del Paese quindi una centralità
Che doveva sostanzialmente essere rilancio l'al centro dell'azione di un Governo di centrosinistra e mettendo al centro il sapere anche come strumento di emancipazione di libertà
E credo che però se noi andiamo poi a fare un Bilancio rispetto alle scelte fatte con la legge finanziaria e vediamo che
Non c'è stata una coerenza quantomeno negli intenti
Nonostante evidentemente tutti comma anche con criticabile ho condiviso la necessità di rimettere in ordine o dare una un'ora diciamo un tentativo di rimettere in ordine
I conti pubblici evidentemente bisognava forse quanto meno proteggere il sistema formativo dico proteggere perché
Nel momento in cui si decreto sostanzialmente non si decide di investire le università ma si trovano i soldi per un emendamento di un senatore che da i soldi risulti religiosi riconosce come collegi universitari evidentemente c'è qualcosa che che stride nelle scelte di prospettiva di un Governo di centrosinistra
E credo che anche
Mantenere nella il vergognoso fenomeno degli idonei non beneficiari per quanto riguarda gli studenti universitari ovvero lasciare cinque studenti senza borsa di studio anche con questo Governo credo che siano scelte profondamente sbagliate
Che ovviamente
Non ci si aspettava e su questo io credo che ci sia una responsabilità collegiale non di un singolo Ministro ma di tutto di tutto il Governo mette credo che sulle scelte inerenti sistema universitario ci sia una responsabilità ben precisa del ministro e università
Credo che come dice
Panini la relazione il lavoro di moralizzazione degli atenei rispetto agli atenei telematici al riconoscimento dei crediti a tutta una serie di soggetti in particolar modo le forze dell'ordine fosse un passo io dico inevitabile e quanto meno di dignità per il sistema universitario dopodiché se però ne andiamo a vedere
I provvedimenti che questo ministro ha fatto in particolar modo dal nostro punto di vista il nuovo decreto sulle classi vediamo che
Quanto meno nel sia nel metodo che nel merito ci sono una serie di considerazioni da fare dico sia nel metodo che nel merito perché nel metodo aver visto il primo decreto sulle classi il quattro di agosto cioè tre mesi dopo
Diciamo listing nuovo Governo di centrosinistra evidentemente
Ci fa capire che non c'è stato un confronto con tutte le componenti l'università ma qualcuno nelle stanze del Ministero ha deciso che si poteva introdurre l'ennesimo ordine amente universitario
E lo dico anche in questo modo perché poi andando anche a vedere il il
Il decreto
Giustamente qualcuno interventi precedente ricordava questo famoso riconoscimento del cinquanta per cento dei crediti nei passaggi tra ateneo tra
O tra atenei e io vi vorrei anche che
Ci spiegasse qual è la motivazione data noi dal ministro Università rispetto a questa scelta è la motivazione è stata siccome gli studenti che devono il cento e la Crui zero abbiamo fatto cinquanta così almeno più o meno abbiamo quando tutti e credo che se un Governo di centrosinistra
Pensa di portare avanti le scelte in questo modo senza saper scegliere stando sembro provando a stare sempre nel mezzo però scontentare nessuno
Credo che non possa rilanciare veramente sistema universitario e anche sui gli esami sulle venti verifiche annuali anche cui estromesso venti esame annuali
Ma non esami verifiche finali e quindi docenti ovviamente con la loro estrema furbizia stanno pensando che si possono fare i moduli e quindi con i moduli risolviamo il problema delle venti annualità
Quindi io credo che
A oltre a queste ringrazio ricovera citata la nostra campagna sul numero chiuso che ha avuto appunto pareri
Dal TAR sia dell'Emilia Romagna che del Lazio anche qui vengono lasciati i criteri in piena libertà i criteri per limitare l'accesso alle lauree triennali e lauree specialistiche ora su questo io credo che vada anche
Si capisca anche perché questo ministro lo fa lo fa perché è sostanzialmente fallito in rete attuativi sulla riforma fatta dal Ministro Moratti perché io vorrei che ci ricordassimo che sia per il reclutamento
Che per la riforma i dati dei due impianti sono Stay fatti dal centrodestra e non da questo Governo di centrosinistra
E quindi anche culturalmente dopo aver sostenuto con gli spazi di discussione di movimento di quei corpi sociali che chiedevano un cambiamento forse anche simbolicamente si poteva ritirare questi decreti approvare apre un nuovo spazio di confronto
E chiudo su
Su un punto io credo che parlare con me
Parlava prima il ricorso all'azione di università di qualità e di massa sia fondamentale
Io credo che però si possa parlare di questo tema solo se i sindacati i corpi sociali e comunque a tutte quelle forze interessati al mondo della conoscenza e l'università riescono a far diventare il problema di università un problema della società
Se noi teniamo la discussione sulle riforme sui cambiamenti dell'Università dentro l'Università noi non riusciamo a far capire al Paese
Che l'università non è una torre d'avorio ma è uno spazio di discussione e di crescita per tutta la comunità quindi credo che su questo noi dobbiamo allargare e credo che sia importante
Lanciare il tema di una costituente per l'università
E chiudo su una su una considerazione
Penso che tutti voi abbiate visto la contestazione al presidente della Camera che ovviamente non abbiamo condiviso fatta da alcuni studenti la Sapienza però io vorrei anche che si capisse che fa non non sono questi
Secondo me gli elementi che ci devono far capire cosa sta accadendo dentro sistema universitario che quelli erano venti ragazzi che per più problemi interni alloro partito contestavano un loro esponente però credo che
Ci sia un malcontento è una delusione che era oggi non viene manifestato dagli studenti
All'inaugurazione dell'Academy ciò la presenza di politici ma che rischia veramente di scoppiare il prossimo autunno perché c'è una distanza veramente troppo ampia ormai tra le aspettative rispetto a questo Governo e i fatti concreti quantomeno per il corpo studentesco
Quindi credo che se sul cosiddetto tesoretto passatemi il termine non si trovano quanto meno alcune risorse
Per coprire tutte le borse di studio agli studenti quella è una risposta i giovani alle famiglie credo che il prossimo autunno sull'università sarà veramente difficile grazie
Ha ora la parola all'onorevole Walter Tocci
Se riesce a raggiungere banco
Dice parlare
Vi ringrazio dell'invito
Mi sembra molto importante
Fare il punto
Della politica all'università della ricerca
E soprattutto
Mi sembra molto importante che in questo momento si faccia sentire la voce di tutti coloro che
Vogliono aiutare il Governo a fare la politica che se è impegnata a fare
La critica migliore che si può fare a questo Governo è quello di aiutarlo a fare quello che ha in mente di fare
Abbiamo salutato con grande
Piacere penso
In quell'elenco di dodici punti
Il punto dedicato a università e ricerca
E ha fatto bene panini se capisco
Se ho letto la relazione a chiedere subito la coerenza tra i dodici punti e il fumoso tesoretto che si sta
Accumulando in virtù di una sacrosanta lotta all'evasione fiscale
Nei prossimi giorni quindi vedremo se questo dodicesimo punto effettivamente nella coerenza di tutti noi
Ma al di là dei finanziamenti io penso che la cosa che noi dobbiamo chiedere al Governo che ancora non ha fatto
E che Stam monte di tutto il resto
Di dire è una cosa molto semplice
Di dire al mondo dell'università e della ricerca contiamo su di voi per il futuro del Paese la risorsa più importante per il futuro del Paese
Ancora non ha detto la cosa più semplice insomma che ci puntiamo davvero che non si può dare all'Italia una prospettiva diversa senza una grande politica per la ricerca per l'università questo non l'ha ancora
Detto e questo invece è molto importante e questo è nei fatti
Qualche anno fa c'è voluto
Un studio del Governo non del Governo italiano il Governo inglese
Lo studio di King per ricordarci che tra i Paesi del G otto i nostri ricercatori sono terzi per il livello di produttività scientifica sono ultimi per il livello di finanziamento
Ecco
Quindi bisogna mandare questo messaggio abbiamo bisogno di voi per il futuro del Paese se arriva questo messaggio voi tutto il resto verrà di conseguenza
E se
Lavoriamo su questa prospettiva bene allora io sarei per lavorare anche un po'di fantasia a me piace
Immaginare
Una situazione
In cui il Paese
Guarda alla all'università alla ricerca come se fossero le sue migliori istituzioni
Certo questo non viene non scontato non viene naturale non ci sono molti contro esempi
E d'altro canto questo Paese quando mai avuto delle istituzioni che davvero
Si potesse vendicare come le migliori istituzioni del Paese l'ho avuto attratti quella
Allora a me piace lavorare di fantasia cioè pensare davvero che sono le nostre università
Che possano diventare quello che è stata la banca di dalle nei momenti migliori
Oppure il cinema italiano nella sua proiezione internazionale oppure la squadra di calcio per la il grande consenso popolare qui marginale università che diventi
Una istituzione di riferimento nel Paese non solo per gli addetti ai lavori ma per la Società italiana
Non credo che sia soltanto un esercizio di fantasia perché
Se la pensiamo così
Allora voi le leggi che facciamo sono leggi che partono da una fiducia verso questo sistema
Se invece mettiamo al centro
I contro esempi che pure ci sono le cose che non vanno e tutti i giorni una certa campagna giornalistica Scelli spiattellato da se però partiamo da una visione opposta e cioè che un
Un luogo di perdizione università beh allora le conseguenze legislative saranno del tutto diverse
Allora scateni eremo la nostra tendenza legislativa scriveremo ulteriori norme aggiungeremo altre leggi e già ce ne sono tantissime
E questa alluvione normativa che è stata così forte negli ultimi dieci quindici anni io penso che non ha prodotto nulla di buono perché
Di solito questa
Iper norma divismo va a creare problemi a impedire
Il lavoro la vita delle forse migliori che operano dentro università mentre invece
Quegli ambienti un po'l'assistito inefficienti non ci sono mai preoccupati di nuove leggi perché hanno tanti margini di manovra per venirne fuori
E allora io credo che sia molto importante pensare che le università siano le migliori istituzioni del Paese anche se questo magari non è
Così facilmente dimostrabile ma se assumiamo questo la legislazione che viene di conseguenza è del tutto diversa una legislazione che dice all'università fate in piena autonomia
Non scriviamo più finanziarie dove si va a dettare con i minimi dettagli anche come si fa un Bilancio come si paga la bolletta della luce e così via dimentichiamo queste finanziari
Facciamo le leggi in cui si dice semplicemente fate
Siete liberi anche di sbagliare siete liberi anche di sbagliare purché ci sia però poi un principio di responsabilità purché ci siano poi delle conseguenze che possono aiutare a correggere chi ha sbagliato questo era
Ed è a mio avviso il grande passaggio che noi dobbiamo fare con la valutazione ed è un passaggio che dobbiamo ancora compiere lo diciamo
Lo ripetiamo
Ma io vedo su questo o ancora una lentezza diciamo delle nostre decisioni certo questo due mila e sette sarà forse l'anno
Importante nel quale daremo vita a un'agenzia dalla valutazione
Ma io sono anche preoccupato che possa essere l'anno in cui si blocca la valutazione
Perché in fondo avevamo già cominciato incidere aveva fatto una cosa molto buona io ho sempre considerato quello un risultato miracoloso in un Paese che non aveva e non ha la cultura dalla votazione la prima
Rassegnati tappeto della produzione scientifica avuto un largo consenso non significa che va tutto bene anzi da quell'esperienza bisognava forse
Trarre la lezione fare tutti gli accorgimenti apportai tutti gli accorgimenti che sono necessari però è un grande fatto che la prima valutazione due mila uno due mila e tre sia stata accolta con largo consenso
Ed è un grande peccato che non si sia ancora affidato al civile il secondo triennio due mila e quattro due mila sei perché questo ci direbbe qualcosa in più questo ci consentirebbe
Già quest'anno di assegnare i finanziamenti anche in base a questi risultati mentre stiamo andando a distribuirle ancora con i vecchi i vecchi sistemi
Ecco quindi pensiamo la
Questa valutazione certo poiché
Questa
Parola sta diventando un po'magica tra di noi
Diventa un po'come volere bene alla mamma e siamo tutti d'accordo nel voler bene alla mamma ma poi bisognerà vedere se davvero questi criteri di valutazione son quelli giusti no
Io quando sento il presidente del CNR che dice che lo ha fatto la valutazione poi vado a vedere i parametri che ha scelto sono quanti finanziamenti a quell'istituto e finanziamenti dei dall'UPI
Quanti ne riceve dall'esterno e questo va bene se per certi aree ma non per altri
E poi quanti dipendenti a quell'istituto non mi sembra avere buoni criteri di valutazione insomma ecco sono
Vecchi livelli burocratici che vengono spacciati per valutazione quindi mettiamoci in testa bene anche come si vede voler bene alla mamma
E non semplicemente la valutazione in senso generale
Se prendiamo questa strada seriamente beh io penso che all'affondo la valutazione fatta bene è l'unica garanzia di libertà per la ricerca per l'università
Se lei ci sono meno norme meno burocrazia se ciascuno è valutato per quello che fa siamo tutti più liberi
E allora
Finirà anche questa lunga fase
Ho una lunga fase durata forse meno vent'anni ed è ci siamo ancora dentro
Nella quale in fondo se ci pensiamo bene si è attribuito all'università un modello organizzativo un paradigma organizzativo che veniva quasi sempre dall'esterno
O il modello burocratico che gli abbiamo attribuito noi legislatori oppure nella grande euforia
E imprenditoriale il modello aziendale ecco son due modelli che non hanno nulla a che fare con lo specifico dell'università
Perché non cominciamo a pensare la struttura delle sia secondo la sua peculiarità
Che la ricerca se funziona bene a ricercare sia funziona bene tutto il resto
Significa che anche una mera un'università bene amministrata significa che anche una buona didattica significa anche che un buon rapporto io non ho mai visto una buona ricerca che corrisponda parametriche attivi in altri in altri campi
E allora questo è il paradigma dell'università
L'attività di ricerca in modo particolare a mio avviso quel rapporto
Quel rapporto così misterioso che fa la conoscenza che fa la crescita la conoscenza quel rapporto che si sta ora tra maestro e allievo è questo il paradigma
Che dobbiamo pence con quale dobbiamo pensare università quel rapporto misterioso che ha fatto ritrasmissione di sapere
è fatto quindi di fedeltà ad una scuola ma allo stesso tempo anche di infedeltà e anzi se non ci fosse questa infedeltà questo tentare strade nuove la conoscenza non andrebbe avanti
Io credo che proprio questo rapporto così misterioso di fedeltà e infedeltà
Che è la regola fondamentale che noi dovremmo assumere per pensare università per legiferare la per amministrarla senza bisogno di attribuita università paradigmi che vengono da fuori e che non hanno nessuna aderenza alla sua condizione reale
Ebbene se pensiamo oggi però a questo rapporto come può essere infedele
Un giovane un giovane ricercatore in queste condizioni lavorando con contratti alligatori con contratti di poche centinaia di euro al mese senza alcuna prospettiva io penso che si debba dare una certezza e giovani ricercatori
No la certezza comunque del posto fisso comunque di fare carriera ma una certezza fondamentale e cioè che i suoi meriti se ci sono saranno riconosciuti e questa è la certezza che deve valere e non deve dipendere da questo o quell'emendamento che si fa in Finanziaria ma deve essere la regola fondante che tutto questo
E abbiamo bisogno quindi non soltanto
Di lotta al precariato qualcosa di più
Di tornare vedere i giovani che dirigono dipartimenti che vanno in cattedra che guidano progetti di ricerca che hanno la libertà di gestire questa ricerca abbiamo bisogno insomma di rompere questa cappa gerontocratica che si è ormai
Sedimentata da tanti anni
E forse bisogna anche riflettere un po'sulle pensioni e so che coglie Monti insieme lui tutto il gruppo dirigente CGIL impegnata impegnati sono impegnati in una difficile trattativa
Sulle
Pensioni Italia
Non lo so ancora le
Età pensionabile arriverete nella mediazione finale che farete con Padoa Schioppa e con il Governo io so che comunque
Qualsiasi mediazione farete nell'Università cioè un delta di almeno dieci anni quindi se comunque ci avviciniamo un pochino con questo delta se comunque sui professionisti all'avviciniamo un po'a livello che voi
Definire ed è per tutti gli altri lavoratori non può che venire bene poi si troverà sempre il modo per continuare ad a vere
Il
L'insegnamento il contributo scientifico di un grande professore
Però intanto cominciamo a a creare delle condizioni per cui giovani giovani professori possano prendere in mano le strutture di ricerche Dipartimenti le Facoltà le università ci sono pochi elettori giovani insomma ecco cerchiamo di andare avanti su queste infine io vado spesso in giro a volte così cerco anche Prodi
Nell'anonimato di
Di chiede agli studenti
Dico ma come lo ha
Questa offerta didattica e vi posso assicurare che fino ad oggi non ne ho trovato neppure uno che mi abbia risposto positivamente ora può darsi che
Che questi giudizi siano fuorvianti può darsi che sia i professori che
Abbiano messo in testa gli studenti che così non va
Ci sono effettivamente molte ragioni in questo in questo giudizio
Ma anche se non ci fossero queste ragioni
Beh
Se questo ordinamento didattico a raggiunto comunque un livello di consenso così basso io penso che sia qualcosa da rivedere
Perché se non c'era la credibilità la fiducia e tra i
I fruitori tra gli studenti e neppure tra gli operatori dei professori per significa c'è qualcosa che non va ora il decreto
Mussi ha fatto alcuni correttivi
Anche tutto sommato penso utili insomma no però
Noi dobbiamo ricostituire una credibilità una fiducia verso il sistema didattico sia delle altrimenti non andiamo da nessuna parte non può un Paese che ha
Quelli ambizioni che citavo all'inizio
Importare così questa riformando del tre e due
Come come una coda di pesce che finisce senza senza una un complimento senza arrivare a un punto che sia condiviso approvato io credo che ci sia bisogno
Di una grande discussione nazionale una sperma sorta di libro bianco per capire come è andata davvero oltre alle cose che ci dicono
Almalaurea
E poi fare una discussione vera su che cosa non ha funzionato dentro università che cosa non ha funzionato nel rapporto tra università e mondo del lavoro in modo da lavoro
Si è girato dall'altra parte affatto come se non esistesse a cominciare dal pubblico impiego ecco io non credo che noi possiamo tenere l'organizzazione della didattica italiana in questo stato di
Così di dedite pressione ecco quindi facciamo un libro bianco vediamo qua a che punto siamo facciamo una grande discussione nel nostro Paese in tutti gli atenei in Parlamento con le forze sociali
Vediamo che cosa si può fare per correggere per
Rimettere su una
Strada diciamo di
Di dico di valore di qualità insomma la nostra offerta didattica dentro questo ha ragione Giordana insisterà richiamare l'attenzione di tutti noi
Va bene noi non possiamo
Continuare diciamo per molto mentre governiamo noi insomma un Governo di centrosinistra non possiamo continuare a mantenerci quel brutto numero
Di circa cinquanta mila studenti che hanno diritto alla borsa di studio ma non la ottengono no perché li bruciamo brucia tutti noi
Quel suono di quel bellissimo articolo della Costituzione repubblicana insomma no
I meritevoli ecco e quindi noi non possiamo continuare su questo noi dobbiamo dare le garanzie a tutti i giovani figli del popolo che hanno la poi la volontà di studiare di andare avanti questa è una delle cose imprescindibile
Ci sono quindi molti problemi Mussi sta facendo tante cose io credo che nelle prossime settimane verranno a maturazione molti provvedimenti è bene che si discutano che si correggano anche cercheremo di nella discussione parlamentare di tener conto di tutti
I i contributi le critiche che verranno abbiamo bisogno di provvedimenti che siano largamente condivisi ma abbiamo bisogno anche i tempi molto stretti perché il nostro mondo
Ha sofferto con la Moratti ma diciamo la verità
Ha sofferto da tanti anni insomma tutta la Seconda Repubblica se la vogliamo dire tutta non è stata molto generosa
Siamo stati l'unico Paese che in quindici anni ha diminuito il numero dei ricercatori
Abbiamo diminuito ivi finanziamenti in termini reali mentre complessivamente nel mondo tre implicava addirittura il volume complessivo di investimento ricerca
Se poi siamo vicini a un declino decadenza dipende anche da queste se vogliamo uscirne e da qui che dobbiamo invertire la tendenza
Quindi come dire siamo sfiniti dopo questa lunga stagione non brillante per il nostro mondo siamo come dire alle ultime forze io lo vedo andando in giro incontro persone
Che un anno fa l'anni fa erano più ottimisti
Che anche dentro quelle quelle battaglie però avevano ancora la forza di reagire insomma io sento che sta vene o meno questa forza di reagire perché siamo molto stanchi molto sui brani quindi i tempi sono urgentissimi sono urgentissimi bisogna
Portare a compimento subito una svolta in fondo
Panini che che che è uno esigente e fa bene come si sindacalisti dovesse esigenti
Si lamenta della scuola sulla scuola
Un poco ampolla con qualche mossa diciamo da from voliere qualche del mattone messo in Finanziaria l'impropria abbiamo fatto comunque l'obbligo scolastico a sedici anni abbiamo tolto i turni ora abbiamo fermato i licei della Moratti abbiamo cambiato gli esami di Stato
E invece e qui l'ordinamento legislativo da lavoranti sia sugli enti dire che sia sull'università e intonso
Quindi non può andare così dobbiamo cambiarlo dobbiamo soprattutto mettere in campo provvedimenti positivi le cose positive che erano nel programma e che sono state brillantemente riassunte da quel dodicesimo punto
Io
Devono ringraziare ancora una volta personalmente Walter Tocci perché ancora una volta è riuscito a dire quello che credo che molti di noi che vivono e credono nell'università continuano Athens
Dare a sperare grazie Walter vorrei dare la parola a questo punto agli ultimi sei iscritti però facendo presente che abbiamo meno di mezz'ora per sei persone iscritte a parlare e quindi siccome la matematica non è un'opinione
Non faccio commenti sono cinque minuti a testa
Ah scusate il primo a allo sapere a che fare cose che ho ricordato il primo è perfino iscritto a parlare cinque minuti mi raccomando
Ringrazio la CGIL per la possibilità di fare questo intervento è volevo prima di cominciare fare una a considerazione riguarda i finanziamenti a riguardo al tesoretto di cui parlava panini
Anche la settimana scorsa un convegno di Rifondazione in cui
Ecco io ricordo che la trenta di novembre dell'anno scorso fummo ricevuti da situazioni abbastanza da dal ministro Mussi quali ci disse che se la trimestrale di cassa fosse andata bene
Le università sarebbero state escluse le università sarebbero state escluse e dalla Bersani ecco io spero che Padoa Schioppa in qualche modo sia
Sia d'accordo con la questa promessa del e del ministro anche perché voglio ricordare che nei dodici punti l'università
Al secondo punto
Alla meniamo un po'alle cose di cui ho io volevo fare un intervento legato a due a due questioni brevemente visto che praticamente si è dimezzato il tempo che aveva a disposizione che da dieci diventati
Cinque per questioni ovviamente uno sport ferimento suo reclutamento che è una questione un tema proprio attuale un alto quello sullo stato giuridico che una questione che a nostro avviso come coordinamento nazionale cerca dove non è ulteriormente procrastinabile
I due provvedimenti sono a nostro avviso inscindibili anche perché le forme le modalità di reclutamento determinano le caratteristiche della figura docente che noi riteniamo unica
Sul reclutamento sulla c'è stato il provvedimento che è stato è stato presentato la settimana scorsa l'associazioni alle organizzazioni sindacali ci sono alcuni aspetti che sono legati alla responsabilizzazione delle scelte
Degli atenei nel reclutamento questi noi giudichiamo positivamente però ci sono anche delle criticità che io vorrei e brevemente sottolineare uno e l'irrisolto problema legato
A e e ai Settori scientifico-disciplinari dove c'è stata un'ambigua introduzione dei macrosettori che si risolve
In un eccessivo appesantimento nella formazione delle Commissioni
Meglio allora secondo me coraggiosamente pensare a un primo livello della docenza almeno nei primi tre anni cioè
Prima della conferma come una figura identificabile a livello di Madaro e di mago settore pensate poi magari in sede di conferma all'attuazione alla all'attribuzione dei Settori scientifico-disciplinari
Poi abbiamo l'eccessivo potere del Rettore che di fatto vanifica l'importanza della valutazione nazionale cui a questo punto non si giustifica più il mastodontico apparato di commissari che prevede di fatto ho fatto un esempio per esempio nel caso della fisica
Se
Una quindici sedi bandisse lo dei concorsi ci vorrebbero quattrocentosessantacinque commissari quindi pensate un po'la medicina moltiplicate per un fattore dieci una cosa assolutamente improponibile
Un terzo punto infine che non è però ultimo di importanza il fatto che questo provvedimento non risolve assolutamente il problema del precariato e non dà una risposta convincente a più di cinquanta mila giovani e meno giovani
Che lavorano negli atenei facendo didattica ricerca senza una vera prospettiva di assunzione in ruolo
Sotto questo punto di vista e solo il coraggio di mettere in bilancio ingenti risorse per il collocamento potrà dare una credibile prospettiva di successo a questo provvedimento e vengo al secondo punto brevemente quello dello stato giuridico
Secondo me ne ero stato giuridico la questione dei ricercatori attuali ed
Che è sempre collegata a questo problema non non può essere più elusa ulteriormente ha mai i ricercatori aspetto non lo so lo stato giuridico facendo il conto diciamo ventisette anni sono dalla dalle otto due ottanta si diceva entro quattro anni
Quindi attendiamo un provvedimento del Governo che attui il problema sulla terza fascia
Ma sia ben chiaro non sarà accettabile un provvedimento in cui ricercatori assumeranno responsabilità e doveri dei professori mantenendo nel contempo i vecchi i diritti dei ricercatori
Per questo ci aspettiamo un provvedimento che abbia alcune caratteristiche un elenco brevemente perché se n'è parlato tante volte però
è bene ribadire in questa fase perché io immagino che in questa primavera il problema dovrà essere affrontato l'ha detto più volte anche il ministro uno l'unicità della carriera docente
La distinzione tra reclutamento avanzamenti di carriera nelle modalità
Da sotto questo punto essa sono preoccupato dell'iter
Legislativo che potrebbe avere il provvedimento la è il disegno di legge di tessitore di cui proprio oggi pomeriggio alla Consulta de La Margherita sia si continuerà a discutere è un provvedimento che non sposta minimamente la situazione
E si continuerà a fare l'ennesimo provvedimento sui concorsi di una seconda marcia senza cambiare sostanzialmente nulla da questo testo io sono piuttosto preoccupato
Poi il riconoscimento ovviamente ruolo di professori agli attuali ricercatori che a ricordo hanno permesso l'attuazione dello dell'ordinamento didattico in tutti questi anni e debbo dire che negli ultimi anni
Bene aiutati anche dalla da moltissimi ricercatori pari cariche non fanno solo ricerca ma che fanno di dati e quindi permettono appunto l'attuazione allo stesso modo come diciamo i ricercatori
Poi Layouni visione dei meccanismi di Budget in modo che gli avanzamenti di carriera non siamo ostacolati da problemi di bilancio
Io credo che bisogna evitare che l'autonomia universitaria non sia intesa nel continuare assumere tale ricercatori Beonio ordinario che va in pensioni
Con l'inevitabile incremento senza controllo dello spazio del della spesa del personale di bilanci degli atenei perché poi sarà questo il punto che ci verrà posto davanti non si potranno fare
Passaggi di fascia perché non ci sono i soldi accordo secondo me bisogna rivisitare completamente i meccanismi del Budget
Un aumento delle retribuzioni dei ricercatori che ovviamente diventando terza fascia saranno personale docente dovranno fare didattica non più come come loro la disponibilità ma farà un diritto dovere e quindi è giusto
Che venga retribuito soprattutto una modulazione della e dell'impegno didattico per evitare dei più giovani siano soffocati da Paolo dalla troppa didattica questo importante pace nel triennio prima della della della conferma infine
Vorrei che si affronta salta il problema dell'uniformità
Della partecipazione ai vari organi di rappresentanza quindi anche gli organi di governo o anche Consigli fa colta e Circelli modo parità dico nei confronti dei ricercatori superare
La questione dell'autonomia degli del dei degli Statuti deriva gli atenei che discriminava certi ricercatori dice attenzioni rispetto ad altri e con gli occhi parodia sia stato nel tempo che le fanno vado e vi ringrazio
Ringrazio ma alla fine passerei la parola massa accesi resta differenze
Se
Prima di affrontare i temi
Di cui parliamo oggi vorrei fare una brevissima premessa approfittando anche del fatto che è con noi
Basta Segretario generale
L'università
Livelli stipendiali in tutto il mondo in tutta Europa e anche in Italia sono correlate a livello di studio
E l'università è chiaramente uno strumento di promozione sociale per cui di un sindacato con vere confederale io credo
Nell'obiettivo non può essere solo quello della tutela dei diritti dei dipendenti
Ma anche quella della tutela dei diritti delle famiglie di tutto i nostri iscritti
E quindi non ci dobbiamo porre il problema non solo dell'efficienza ma anche del non solo dell'efficacia ma anche dell'efficienza di questa istituzione e
Tenendo presente che chi può oggi manda i figli a studiare nelle migliori università del mondo
Se queste vero il contesto in cui dobbiamo ragionare non è un contesto solo nazionale ma è un contesto internazionale
E
Volenti o nolenti dobbiamo accettare il termine competizione
In termini di qualità didattica ovviamente come è stato posto prima in termini anche di qualità della ricerca da quella didattica io concordo pienamente con chi detto questo che ha sollevato questo tema la qualità della didattica e delle altre
Efficienza organizzativa dell'Università dipende Bross grosso dipende strettamente correlata della qualità della ricerca
Allora se questo è vero
Siccome io credo sia vero dobbiamo dotarci di strumenti di metodi per potere a competere a livello internazionale
A livello internazionale la valutazione delle risultati complessivi di un Ateneo è una cosa seria
I Paesi nordeuropei sono dotati di strumenti di valutazione nazionale nel sistema americano è molto diverso la valutazione la fa il mercato ma c'è comunque una valutazione
I le assunzioni reclutamento sono lasciati liberi
Da parte del ai nei centri di del centro di versare i centri ricerca
Basandosi anche su quel virtuose rapporto discepolo maestro di queste si è parlato poco fa e che secondo me benissimo ha fatto Walter Tocci a ricordare
è uno dei fondamenti cardini rapporto socratico tradisce quale maestro che il consente di allevare e di nutrire dei discepoli che poi sono
Possono essere di qualità ma quando le ai
Allevati nutriti e formati in un certo contesto poi
Diciamo in quel contesto hai diritto che quella persona sia selezionata sulla base delle esigenze di quella
Di quella o università di quella sede delle strumentazioni che ha in quella sede
è impossibile perché è impossibile pensare alle concorso perfetto perché non esiste il migliore
Nel nostro contesto esiste il migliore per quella disciplina per quel contesto di strumenti per quel contesto di scuola
Il problema qual è a monte che questo diritto sacrosanto di selezionati i nostri collaboratori su cui si basa poi la validità del
Del del del rapporto a termine su progetti alti
Va bene che
Spesso non è concretizzato purtroppo nel nostro ambiente perché poi non ci sono le risorse per stabilizzarli ma che in tutto il mondo esiste
Va bene in quale sede in questo contesto organizzativo noi abbiamo
La possibilità di formare queste persone e abbiamo la possibilità di selezionare Sele sulla base delle risorse che poi saranno disponibili
Quindi problema italiano non è stato tanto che esistevano forse strutture strumenti di assunzioni a termine quanto perché esista non sono state disponibile le risorse per trasformarli per stabilizzare
Allora se queste vero noi ci poi il problema e quindi se gli obiettivi di un sindacato confederale e questo è il motivo per cui io sono iscritto a un sindacato confederale credo molti colleghi come noi
Sono iscritti al sindacato confederale a questo sindacato confederale non è un sindacato autonomo come moltissimi colleghi docenti quindi se se gli obiettivi non sono solo
La tutela dei diritti dei nostri colleghi ma anche dei diritti dei nostri iscritti delle altre che non sono nella lettera diversità dobbiamo dotarci di strumenti che siano competitivi a livello internazionale la valutazione come
E abbiamo incominciato a fare è uno di questi
Su questo credo che dobbiamo porci il problema più largamente che erano investita per questo approfitto
Valutazione nazionale però che come affronta il problema poi dell'implementazione della valutazione dei risultati solo distribuendo risorse a chi ha prodotto meglio innescando circoli virtuosi ma determinando circoli viziosi e che ha prodotto male cosa facciamolo tagliamo
Ma è evidente che no perché qual è lo strumento
La detenuti la valutazione deve essere commisurata agli obiettivi abbiamo detto ieri
è uno degli obiettivi quale in Italia a fare sono dieci università di eccellenza e di altre scadenti non credo sia questo l'obiettivo italiano avere una rete di università valida in tutto il territorio allora come agisce un un un in
Diciamo un organizzatore serio anche in una che penso nel privato fornisce risorse umane dove non c'è efficacia e fornisce risorse economiche a dover efficace un minuto
Questo allora il punto cambi che ha paura della implementazione
Della delle conseguenze della valutazione dei risultati che questo possa e poi possa portare al taglio dei rami secchi
Non deve temere questo perché se la valutazione è usata pere obiettivi condivisi e del politico committente che deve dare gli obiettivi questo timore non c'è
Concludo con un punto fondamentale nel momento delle reclutamento tuttavia se si implementano i temi e i metodi che abbiamo suggerito dobbiamo porci anche il problema della conflitti di interessi
Conflitti interessi familiari ma conflitti di interessi presente industriali dove siano fornite cattedre appagamento dell'industria dove vengono reclutate persone che hanno chiaramente interessi per quell'industria che ha fornito i soldi per le carte
è allora il problema è questo l'abbiamo affrontato in maniera primitiva conico con i codici etici codici etici non ci porta a nessuna parte perché
Perché non esiste un codice di comportamento nazionali implementato legislativamente bisogna porsi il problema anche di
Per esempio il codice di comportamento delle dei dei pubblici ufficiali chiede dei dipendenti pubblici non è applicato il personale non contrattualizzato
Sul piano giuridico bisogna approfondire questo problema
O ci contrattualizzati allora applichiamo anche a me quel codice etico che esiste oppure troviamo un codice etico implementato per legge per decreto legislativo che sia applicabile in modo che siano almeno affrontabili problemi di incompatibilità
Dovuti e concreta e conflitti di interessi grazie l'attenzione
Grazie
La parola è Orazi Illy del CUN
Formula semplicistica
Buongiorno a tutti sono stati utili sono
Si sente sono vice Gattoni la città di Trieste
Vederlo
No
Adesso io allora dunque fai Trieste dicevo cita che come voi sapete ha dato
Spazio Basaglia la riforma sul centottanta evidentemente per qualche motivo
Va bene radicato nutrita e quindi questa sorta di le dita che mi porto può dosso fa sì che io abbia diverse teste quindi o il cappello di ricercatore di università o il cappello come ha detto Paolo Rossi di consigliere del Comune
O il cappello di di prorettore delegato del Rettore mobilità studentesca oltre appello anche di
In questo caso il Sindaco di recente sindacale università per la mia regione e quindi davanti e questo sorta di polizia e fa lirismo che siamo
Ho diversi punti di vista su
Un aspetto come talmente unico e quello dell'università
Questa è molteplici teste infila età costano su un unico corpo che usa una parola che forse un po'
Démodé ma una volta con buonsenso sta su un unico corpo che di sinistra
E come il corpo di sinistra deve in questo caso denunciare una fortissima
Dei drusi home studiamo anche disincanto da Mantia le promesse che sono state fatte gli impegni sono stati fatti relativamente all'università la ricerca
In rapporto alle alle reali risultati
No non ho detto tutti quanti quelli che ci hanno preceduto mi hanno preceduto è molto è chiaro che siamo in un momento in cui
Nonostante le grandi belle parole l'università e messo da parte
Condivido la necessità di uno che Tozzi richiamato di una grande discussione nazionale sullo stato dell'università e della ricerca
D'accordo la compriamo noi come come sindacato la proponiamo noi come rete di ricercatori
Proponiamo facciamola però fermiamoci nel frattempo perché il problema è che nella mentre noi cerchiamo di portare avanti questa esigenza di riflette sullo stato delle cose
Che e fondamentale veniamo sommersi da interventi tampone fondamentalmente o iniziative che di fatto bloccano l'arresto e l'attività
Ne parlavamo prima con
Con compagni come altri colleghi usiamo questa terminologia ambigua visto che lire e qui tenta ormai non si parla più solo quel primo aggettivo
Per una fuori norma di reclutamento straordinario prevista una Finanziaria che prevede di fatto settecento posti ricercatori per tutta l'Università
Che a quello cioè dal nuovo boss di reclutamento si ricercatori
Si è bloccato completamente tutta l'attività di
Assunzione di promozione di richiamo di reclutamento e di promozione dell'Università stessa
Chi è stato detto che sulla base della legge Moratti duecentotrenta che sulla quale campati mai si è formata nell'attività e ha lavorato negli ultimi anni per contrastarla sopra le centotrenta non è possibile svolge concorsi per associati e ordinari
Bisogna Riva un nuovo disegno di legge che sappiamo benissimo notizie nascondiamo non verrà approvato in tempi oppure di o
Umani all'interno di questa legislatura quindi tutto bloccato e ne stiamo discutendo io stesso ho perso diversi giorni a lato mare sono Bosso di reclutamento
Foto un commento che mi dava o a i pensatori del sito per mette a disposizione magari ecco persa e reso noto si ferma
Ed è
Iniziative tipo la fine dei fuori ruolo
Chiamiamo definirlo definiamo scandalo come vogliamo definirlo si parla poco tempo fa poco fa del
Del pensionamento e i suoi volle università è veramente un retaggio
Da BO abbattere completamente per due anni ci sono dei docenti che in buona parte consumano risorse spazi quote dunque vogliamo
Perché
Vogliamo ecco dell'Università senza alcun ritorno non sarebbe difficile trovare un consenso su una norma comunico articolo in Parlamento passerebbe voglio vedere dopo chi
Basti
Basterebbe stima o pupazzi sarebbe un segnale prima è stato parlato di segnali sardo segnali non indifferente di confronti a società
Aggiorniamo
Nel ricercatori abbiamo la l'insigne in questo momento senza con la legge che si regola ma dobbiamo andare in pensione
Scusate lo permise vien da ridere solamente a dirlo a pensarlo anzi per quanto mi riguarda a sessantotto anni a differenza di settanta ma siamo nel pieno dell'attività nove è un lavoro usurante
Cioè io vengo da famiglie operaie sola differenza fra studiare di un lavorio adesso e quella del di mio padre in fabbrica ce l'ho ben chiara
Cioè iniziative poteva esser fatte molto semplicemente io credo che
Dovremmo ragionare veramente fermare proporre veramente una riflessione
Ce la faremo non lo so il Governo sa fa non lo so il problema che dobbiamo lo stop stringendo i tempi perché Paolo Rossi ha detto l'abbiamo cinque minuti
Dobbiamo farlo da continuare a popolo però fanno anche tono e come confederazione Federazione come sindacato in termini molto più aperti non è così giusto arrivare secondo me a un'iniziativa come quella di oggi con convogli mento
Leit
Di tutti quelli
Di tutti quelli che operano nell'università che hanno operato l'università interno il sindacato o che sono impegnati come accaduto in questa iniziativa
è opportuno arrivare a qualcosa di più radicato un dibattito più ampio dobbiamo dare l'esempio anche noi su queste cose compagni uso questo termine mi viene spontaneo
Dobbiamo fare una cosa del genere riflette abbiamo le esigenze abbiamo le forze abbiamo le capacità diamoci dentro grazie
Grazie anche al venti ora la parola a Patrick Coppa occhio della Facoltà di Scienze comunicazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia
Grazie mille è che una simile per questa opportunità di parlare
Devo sottolineare che non è solo la Facoltà di Scienze le comunicazione neanche Facoltà di Scienze le comunicato
Sì oneri ecco non mia quindi e uno in pronto misto tra la vecchia Corso di laurea e corsi licenze comunicazione è anche i corsi dalla Facoltà di Economia Modona
Ma io voglio cercare di essere molto breve molto sintetico e lanciare né cosa che
è un certo senso e lasciato per il primo congresso regionale del CGIL FLC CGIL dove sono andato dicendo che e penso che questo delle felci CGIL una idea benissimo perché c'è un ombrellone che si copra tutto
La formazione anche l'attività fonazione al attività culturale
E dicendo che
Secondo me è spogliato di parlare di l'APAT laboratori di ricerca
Ma e meglio parlare delle professionisti di ricerca e perché a scusi professionisti professionisti delle culture perché secondo me
E molto importante sei nove leggiamo parlando anche della internazionalizzazione anche del lavoro OPA
Leggiamo il Carta la Carta dei diritti dei ricette diritti e responsabilità dei ricercatori
E anche dell'istituzione
E enti che assumono ricercatori si pagano sempre di ricercatori come i professionisti persone che sono in carriera perde carriere tra ricerca e queste secondo me è molto molto importante perché esili parlavo di questi due Cappellini no io ho avuto anche parecchi cappelli nella mia vita uno passato anche i tre sistemi universitari ricerche attese prima in Irlanda del Nord che quelle British
Secondo quelle norvegesi dove sono entrati complicato molto grazioso sistema dei prestito d'onore terre rientra nell'università nella formazioni continua sto pagando incorre mio mutua Norvegia
Ecco queste seconde e un sistema infatti migliori rispetto a quelle delle borse di studio perché borse di studio non a novanta non hanno nessun importo di un tipo di obbligo del ripagare le cose
Mentre un presso di un onore è una cosa e chi ti obbliga di pensarci perché voglio fare queste qua
Enti molte da molto anche di fare qualcosa positivo condotto formazione dopo quindi io sono molto per queste idee del microcredito hotel del del presso gli onori come Nezzo per aumentare il senso di responsabilità autonomia e anche senso di accountability delle persone che lavora con con la ricerca perché e come dice vuote Tocci
Giustamente il non si può avveri una buona didattiche universitarie senza che fondate su un ambito ricerche consolidato buona
è di alto livello anche a livello internazionale quindi e grandi problemi e ai secondo me anche voi nella nel CGIL avete cominciato molto ben dite affrontare queste problematiche
Beh c'è molto lavoro di fare e secondo me se vogliamo anche forse pensarci un pochino di più
I falli Università e le ricerche al multipli casa molto più aperti con molto più mobilità
Dall'estero dentro l'università da fuori
Interiori Preve i tempi arrivo dei lunghi e molto più migrazione dei nostri studenti e ricercatori professori docenti all'estro
Io sono stato responsabile per porte internazionali delle ne ha facoltà con grande fatica o riuscite di avere
Tanti posti Terri Erasmus precedente
Nella la la diffidenza dei miei colleghi professore di prima fascia seconda fascia che a me hanno probabilmente i colpi
Contate onesto di fari accordi effetti aprire il pretesto della mobilità è stata non notevole e devo dire adesso situazioni cominci di migliorare un pochino ma c'è molto di fare ancora
E
Poi dico che la docenza lo decenza e anche una professione è una professione molto seria
La legge farlo ricerche è una professione fallibile docenza e una professione tutti due seriosi insieme che si deve informarsi tutta la vita perché truffe tu non puoi imparare di essere un docente i facendo un corso informazioni chiuderli
Facendo la docenza riflettendo essendo valutato e valutando te stesso si migliora sempre sempre non si è mai finito
è uguale nella ricerca ci sempre questo riprovare fa le cose valutare perché non è andata bene perché è andata bene i fa la valutazione e questo ci vuole una cultura di valutazione
E poi i votanti l'ultima G otto una cosa e le direttive e importante capire che
Ci vogliamo l'idea che su questi due professioni possono hai spesso sì confluisca non la stessa persona
Ma e in certi periodi della vita e certi momenti da chiarire magari si mette più peso su uno all'altra il sistema atterrebbe facilitare questo tipo di mobilità
Di identità
E in certi momenti il secondo alla maturità l'interesse delle persone separate se non abbiamo questo
Secondo me abbiamo sistemo troppo rigida
è e in questo voler anche dire che
Tutte queste paure del del università di prendere anche responsabilità per il life long learning è e questo l'l'apprendimento tutto non dell'Acri della vita non si deve spaventare a questo perché per adesso le cose che ha ricava anche l'università abbiamo adesso molti mezzi informatici che facilitano le possibilità di fare queste cose e di collaborare e anche di fare la valutazione
Anche di fare tutte queste presenze quindi deve avere il coraggio di affrontare questi sfide
Prendendo in e in in in uso tutti i mezzi e collaborando più possibile conta la come tale ricerca internazionale grazie
Grazie abbiano ancora due interventi che auspico brevissimi e sono il primo e Dimitri
Quanto almeno sui temi
Doloroso
A me sincronismo
Allora io sono un professore di vini associo degenerati alla Sapienza ora la diciamo non sono stato invitato mi sono imbucato quindi vi ringrazio e farmi parlare da mio Consiglio di parlare e rappresento centosessanta colleghi
Con i quali ci siamo uniti ultimamente il
Negli ultimi mesi da gennaio intorno la protesta comune contro la gestione del
Delle valutazioni dei progetti di ricerca di interesse nazionale dei prima del due mila sei che secondo me sono state veramente cavo deficitari per usare un eufemismo
Da qui la cosa partita ora sta andando avanti ci stiamo ovviamente interessando anche gli altri aspetti che riguardano l'università la ricerca
Certo di carne al fuoco sui fornelli del ministro Mussi ce n'è tanta ce n'è veramente tanta e noi speriamo che lui
I suoi collaboratori la sappiano cucinare bene senza fa bruciare nulla speriamo in questo arco e questo va bene questa metafora culinarie assieme
Sì vada in porto ora e vorrei focalizzare esaurito questo piccolo intervento su due aspetti quindi i soldi i denari per la ricerca e poi il reclutamento
Mi ha colpito molto positivamente
L'intervento di Enrico Panini in quanto lui ha parlato polo di ricerca di base e non è facile oggi sentir parlare di ricerca di base si parla molto di ricerca non tutte chiara la differenza tra la ricerca di base quella applicata applicativa
Penso che qui lo sia ma fumare esternamente poco e anche a molti politici non credo che questo differenza sia molto evidente il problema è che
Quello che ha fatto il Governo nella finanziaria non è molto soddisfacente c'abbiamo trecento milioni di aumento per i bandi per la ricerca pubblica e ben settecentocinquanta milioni sempre di euro ovviamente Belice stimi incentivi industriali
Ora è vero che bisogna incentivare l'industria che la ricerca non la sa fare o comunque che se la fa insomma sono una parte l'industria con la buona ricerca
Però non a discapito dell'onda del del
Ricerca pubblica che fatta quasi esclusivamente pubblica Amodio di base nell'università quindi io auspicherei un atteggiamento un po'più propositivo su questo concreto
Non per ritornare sempre al tesoretto a cui tutti stiamo attingendo però ovviamente anche a banche hanno è venuto in mente
Date una parte di questo benedetto tesoretto anche per la ricerca di base perché
La ricerca di base come molti sanno è il vero motore del dello sviluppo scientifico e tecnologico del Paese lire da quella linfa che vengono fuori moltissime innovazioni che hanno ricadute importanti anche per la ricerca applicativa
E quindi in in secondo luogo commento sulla
Bozza alle linee guida per il reclutamento
Sinceramente non ci sembra molto soddisfacente l'ho qui da questo punto di vista dobbiamo esprimere nostre critiche
Ha un po'un mix tra concorso nazionale voluto Traco cosa nazionale quello locale che però poi sembra poco presso un po'farraginosa insomma una macchina
Concorsuale che ci sembra che Ciampi che abbia dei difetti di fabbrica e dovrebbero essere corretti sono vuole mantenere questo impianto
Ad esempio secondo noi il localismo che molti combattono tutto sommato coltivasse favorito perché la Commissione d'Ateneo
Ha un potere decisionale definitivo fondamentale potrà sovvertire ovviamente facilmente senza problemi dei e la valutazione dei sette riferì
Anche se tra queste periferici saranno i due esperti stranieri che però non si sa bene quali saranno come saranno scelti o meno quindi
In questo senso non ci sembra che ci sono grossi passi in avanti
Il fatto che ci siano direttori apprese dei questi Commissioni anche un altro aspetto un po'compra o come dire questione ambire
Forte potere al alla Rettore ulteriore impegno già Rettori hanno molti impegni diamo anche questo che starebbe di asse presenti Commissioni dove poi avranno anche poche competenze perché è impossibile pensare che un rettore possa coprire le competenze di tutte le discipline anche questo
Non si capisce come mai
Alle macroaree anche qui ridefinire gli e Sperti valutatori per macroaree da una parte potrebbe come dire esse positivo se si allarga il confronto a diversi settori diverse discipline va bene ma
E il rischio è che poi influisca negativamente sulle sulle valutazioni perché io che sono un genetista potesse valutato da uno zoologo o viceversa non lo so mi sembra un po'complicato questo
Infine
L'aspetto importante l'aspetto importante quello de referee
In generale che il concorso sia questo che sia un altro non lo so certo non credo che potremmo incidere così tanto nella modificazione di questa
Quindi questo impianto io me lo auspico auspico però
è la va la scelta di questi valutatori come verranno scelti chi li come verranno definiti saranno veramente spetti l'importante che siano personaggi
Autorevoli e svincolati da baronie locali e per questo secondo noi è molto importante l'immissione proprio di questi esperti stranieri ma non per
Così gusto di esterofilia o per provincialismo come è stato detto da qualcuno perché si considerano gli stranieri dei marziani vista e non solo dei marziani ma hanno come unica in punto prerogativa particolari spettano e che sono più estranei
A tutte le cose che noi condanniamo no tutti questi inciuci e condanniamo se la musica finora non ha non è andata bene se la rappresentazione non ha funzionato secondo me bisognerebbe cambiare gli attori o almeno una parte di questi attori questo ramo
Nel nostro messaggio infine appunto anch'io auspico una vuol dire una discussione che la discussione
Sia molto ampia molto anche a livello nazionale ci sia una frase preliminare di studio consultazione per cercare di prevedere
E correggere quegli effetti siamo indesiderati
Grazie
Solo una precisazione relativa quest'ultimo intervento è affinché anche fuori di qui la discussione non sia vittima utilmente le linee guida sono già cambiate ci ha detto ieri il consigliere Ragone immagino che ancora cambieranno quindi
Alcuni dei problemi sono già state risolte altri speriamo vengano risolte
L'ultimo intervento e di Agostino
Sono arrestando Algostino sono professore associato di diritto costituzionale all'Università di Torino
Sarò molto breve visto che anche e l'ultimo intervento volevo semplicemente richiamare tre punti secondo me fondamentali che sono l'autonomia
La forma il concetto di formazione permanente è quello che è il processo europeo partendo dal primo punto l'autonomia
Sono molto contenta di sentire di aver sentito in questa sede discutere di nuovo a discutere di autonomia mettere in discussione l'autonomia perché è l'autonomia è stata introdotta la mai nel novanta con la riforma Ruberti nessuno metteva in discussione l'autonomia
In questa sede ho sentito già più volte invece
Mettere in discussione questo concetto di autonomia secondo me è importante partire da quella che
Io insegno diritto costituzionale quindi parte da quella che la Costituzione allora la Costituzione parla di autonomia dell'università e sancisce l'autonomia delle università
Però bisogna fare attenzione perché la Costituzione in primo luogo sancisce un principio che il principio della libertà della ricerca e dell'insegnamento questo è il principio fondamentale
Ma non solo questo principalmente alla Costituzione sancisce anche un altro principio fondamentale che il principio di uguaglianza
Principio di uguaglianza di tutti i cittadini e di pari opportunità per tutti
La Costituzione garantisce il diritto all'istruzione di tutti i livelli e quindi anche l'istruzione universitaria come un diritto sociale uguale per tutti
Quindi sentivo prima della nella relazione introduttiva di panini sia all'eccellenza per tutti ma non ci devono essere università di serie A università di serie B
Centri di eccellenza e diversificazioni tra gli atenei
Ci deve essere garantito un sistema uniforme di università pubbliche di eccellenza e di qualità per tutti su tutto il territorio nazionale
Senza introdurre differenziazioni in relazione a università più o meno privato più o meno regionali perché è un problema sono anche le leggi regionali della ricerca la ricerca deve essere garantito in maniera uguale su tutto il territorio nazionale e non lasciata ai privati o alle o alle Regioni
Questo proprio perché l'autonomia come dicevo prima è un mezzo l'autonomia è uno strumento ma il fine e garantire la libertà di ricerche di insegnamento e il principio di uguaglianza e quindi non invertita pubblica per tutti e di qualità
Quando invece lo Stato disinveste non prevede più risorse sufficienti per l'università si mette in discussione proprio questo fine la libertà di ricerche ne segna mentre anche il principio di uguaglianza
E e in questo senso l'autonomia si lega strettamente con i finanziamenti e con le al prima di trazione
Perché l'autonomia sia un mezzo è un fine rispetta la libertà della ricerca e l'uguaglianza occorre che siano garantiti adeguati finanziamenti adeguati finanziamenti pubblici
E vorrei ricordare che non si tratta quando si parla di risorse c'è sempre mancano le risorse ecco non si tratta secondo me di una indisponibilità oggettiva di risorse ma di un problema di distribuzione la redistribuzione delle risorse
Perché le risorse in realtà ci sono se non si danno risalto per le missioni in Afghanistan per le grandi opere si possono destinare più risorse all'università e può e questo può farsi
Che
L'autonomia rappresenti quello che deve essere cioè il mezzo lo strumento e nonne il fine
Un altro punto che vorrei soccorrere io avviare una riflessione il concetto della formazione permanente
Ho sentito sempre nella relazione introduttiva di panini con molto favore la considerazione della precarietà si diceva mai più precarietà
Assolutamente d'accordo su questo ponte auspico anziché è sparito vera precarietà vengano creati più posti perché ventimila realtà sono pochi per risolvere la questione la precarietà come si presenta oggi
Ma in relazione proprio al concetto la precarietà vorrei mettere in dubbio quello che invece è un concetto che ho anche sentito molto citato che è quella di formazione permanente
Quando si parla di formazione permanente in realtà che cosa si intende
La formazione permanente è uno strumento che è strettamente correlato con la strutturazione di un mondo del lavoro in cui vige a quella che viene veniva definita la flessibilità o la precarietà cioè la formazione permanente
è strettamente funzionale ad un mondo del lavoro precario perché il precario a diciamo di il privato riversa sul pubblico i costi dell'aggiornamento per la la riqualificazione del lavoratore
Quindi questo concetto di formazione permanente è un concetto che deve essere messe anche se in discussione quando mettiamo in discussione il concetto di precarietà
Ultimo elemento di cose che volevo citare il processo europeo abbia sentito molto parlare sia oggi che ieri di vizi di società della conoscenza benissimo che la conoscenza divenga un valore centrale un valore per tutto il Paese
Ma quando si parla di processo europeo parliamo anche di altri elementi perché la Costituzione la cosiddetta Costituzione europea
Contiene come elemento base come principio quello di un'economia di mercato aperta e libera concorrenza cioè il principio base è quello del libero mercato ed è l'apertura
Potenzialmente di quanti più settori a libero mercato nella Costituzione europea non sono più menzionati servizi pubblici
Scompaiono i servizi pubblici e viene tutto perda quello che
La concorrenza ecco
Queste opere contrasta nettamente con il mantenimento di un'università pubblica
Che è prevista come dicevo dalla nostra Costituzione quindi il processo europeo sia una società anche della conoscenza l'implementazione è a conoscenza ma facciamo attenzione perché a livello di Unione europea quello che ha
Si porta avanti anche un processo di
Liberalizzazione di apertura ai privati
Delle delle università pubblica e questo processo di privatizzazione delle università è un processo a cui assistiamo sempre di più
Assistiamo sempre di più al al fatto che alcune cattedre sono istituiti ad esempio con soldi dei privati
Che ci siano dottorati strettamente dipendenti dall'impresa e questa Torino succede moltissimo ad esempio al Politecnico di Torino ma anche la la mia università ad esempio
A far sta facendo la scuola di eccellenza che prende
Comprende sia pubblici che privati
Io niente volevo solo puntualizzare un po'questi questi elementi aprire un ponti battito anche sia sul concetto di autonomia in questo modo che su concede formazione permanente in particolare anche su che cosa comporta comportare anche il processo europeo
Grazie
Allora un paio di comunicazione della prima metto perché attardato a darmela ma l'aspetto
Possibilità Mussini partecipata
Allora al nostro convegno
La seconda comunicazione riguarda i membri della forza
Della docenza della F lecite dovrebbero
Trattenersi alla fine della riunione perché come aveva del resto annunciato segretaria d'inizio serve dare immediatamente seguito al alle iniziative che si vogliono prendere in quella sede
E a questo punto do alla parola per le conclusioni al Segretario della CGIL Guglielmo Epifani
Dunque il tema del convegno realtà è molto ambizioso perché recita il ruolo dell'Università per la crescita del Paese
E ambizioso ed è anche giusto perché
In realtà è così
Senso che noi sappiamo che senza
Una centralità riconosciuta un'università
In grado di funzionare bene i problemi della crescita diventano più complessa università e ricerca scuola formazione l'insieme delle questioni
Legate al tema della
Conoscenza
La nostra tesi è quella classica
E che cioè senza questo
Il nostro Paese fa fatica a uscire dalle sue difficoltà
E si porta come corollario che se non si risolve questo problema il nostro è destinato a restare un Paese a crescita più lenta a crescita di minore qualità
E soprattutto ai essere nel novero dei grandi Paesi un paese
A scartamento ridotto a velocità ridotta
Tanto è vero che
Questo avviene che laddove
Le aziende si riorganizzano secondo un filone che premi all'innovazione soprattutto di prodotto
Queste aziende sono in grado di stare nella competizione internazionale in maniera dignitosa caso della FIAT il più emblematico non è che abbia fatto chissà quali miracoli ma ha fatto una cosa semplice il nuovo management
Ha cominciato a credere in quello che faceva
Cosa ovvia ma particolarmente importante perché se tu fai una cosa e non crede in quello che fai non investi nel futuro non investe in innovazione non ti misuri
Con la tua capacità di generare nuovo reddito e nuovo valore e la tua impresa muore
Ma questo problema del rapporto tra
La conoscenza e la crescita non vale soltanto nell'impresa manifatturiera
Oggi vale soprattutto e sempre di più nel campo dei servizi non è questa l'occasione
Per approfondire questo tema ma non c'è dubbio che
Tre quarti dei nostri problemi di mancata crescita derivano dal fatto che abbiamo un sistema dei servizi
Un po'più scassato di quanto non sia la nostra industria manifatturiera e anche questo è un paradosso perché ne conosciamo i limiti della nostra industria manifatturiera ma se li confrontiamo
Con il limite dei problemi del nostro sistema dei servizi
Ci accorgeremo di questo faccio dei titoli sistema dei trasporti italiano è totalmente alla deriva ma totalmente davvero
Il sistema delle telecomunicazioni e mezzo a una marea di guai crescente non parliamo dei problemi connessi con regia anche soprattutto sul fronte delle energie rinnovabili e di tutte le nuove politiche
Legate all'energia pulita dove in Italia non abbiamo sostanzialmente brevetti non abbiamo centri di eccellenza
E di ricerca siamo rimasti un po'orfani della grande ricercatori mica e non abbiamo contemporaneamente fatto quei processi di ricerca in questi campi che poi sono fondamentali così che avviene che la Germania e ci insegna come fare
I pannelli solari e la Spagna ci insegna come fare la Spagna e la Danimarca ci insegnano come fare quelle lì che che ogni tanto vediamo nei nostri territori e non si capisce perché
Un Paese come il nostro che è pieno di sole e soprattutto in una parte non dappertutto pieno di vento non debba anche essere capaci di sviluppare propri brevetti proprie progettazioni
Ho citato questo per dire come anche su questi settori ma c'è ancora una terza conseguenza e che l'università in modo particolare la ricerca oltre a essere volano di crescita
Nel campo dei servizi e dell'industria manifatturiera o delle nuove frontiere di tutte le attività di relazione sulle persone
Penso in modo particolare all'invecchiamento attivo delle persone che poi vuol dire tante cose penso a tutto quello che è l'invecchiamento genera di nuova ricerca applicata dei servizi alle persone che
Che invecchia lo dicevo l'università e la ricerca sono essi stessi in quanto tale
Fattori di sviluppo di crescita
Non solo cioè per la logica strumentale ancillare di servizio
Ma perché per loro stessi
Per quello che sono capaci di generare di competenze di conoscenze e di reti
Di investimenti diretti e indiretti di rapporto col territorio di rapporto con le bisogni ed esigenze delle persone di formazione dei giovani formazione degli adulti di rapporto col mondo dell'impresa e con i grandi centri centri
Di ricerca universitari internazionali e di per sé un fattore di crescita
è un fatto socio
E così torniamo al non la ruolo tra questo e arresto ma quello che questo che oggi l'oggetto del nostro discussione deve poter essere in grado di
Da questo punto di vista noi purtroppo
Siamo
Anche qui
Così come in altri campi a registrare
Un risultato di quello che siamo come Paese che non è esattamente esaltante
Anche qui siamo in una transizione infinita
Malgrado il paradosso che questa transizione infinita è fatta di leggi antiche
E di regolamenti che interpretano era Interspar dagli Stati giuridici ANT antichissimi e poi di logiche che via via proliferano si aggiustano aggiustano cerca meglio aggiustare e scompone
E quindi il primo scopo di oggi
E così leggo sia la relazione di Marco di ieri sia le cose che ha detto il ricco il pezzo di discussione che ho ascoltato il lavoro che avete fatto in Commissione venga vere secondo me come scopo preciso
Quello di R. imposta
Riordinare
I mille i fili della problematica dei problemi che a vivere oggi il mondo della nostra università e cercare di correlarlo
Alla fase politica generale che stiamo vivendo
Per
Provare in una difficoltà di contesto di cui dirò a tracciare
Quelli elementi di avvio di processi di riforma che ci consentano rimettere sui binari un po'più corretti un po'più utili è un po'più necessari la grande macchina
Universitarie Italia
Uso il termine di riforma è un po'in punta di piedi perché è andato via il vicepresidente della Conferenza dei rettori ma
Ricordo bene che ogni volta che incontro il Presidente della Conferenza dei rettori mi sente dire dobbiamo riaprire un processo riformatore lui mi ferma sempre per ultima Napoli non più tardi di due mesi fa e mi dice notti prego
Basta riforme perché ogni qual volta
Apriamo delle riforme ci mettiamo in un mare di guai che non finisce più ma io non intendo un processo riformatore che ci rimette in un mare di guai immagino un processo di riforma che metta un po'a sistema
E nel sistema corretto i grandi nodi irrisolti che ci trasciniamo e che son fatti da problemi antichi ed ha problemi nuovi
Che sommati assieme generano tante cose che non rendono non consentono secondo me
Di sfruttare quelle potenzialità quelle possibilità di cui c'è bisogno c'è bisogno perché lavora l'università c'è bisogno per i giovani per i cittadini per il nostro Paese per il nostro il nostro futuro
Ora
Noi perché dobbiamo porci questo obiettivo perché in realtà noi non abbiamo di fronte
Quel contesto che avevamo auspicato di poter avere
Diciamola diciamo onestamente tra di noi
Il quadro di governo che abbiamo di fronte a noi è un quadro che ci dà qualche spazio in più ovviamente rispetto al passato tra di noi questo non va neanche
Diciamo messo in discussione ma purtroppo non è neanche quello che ci aspettava
E in e allora in questa è la distanza tra quello che ci aspettavamo e quello che
Si può misurare tante cose compreso quello che io avverto che c'è in giro oltre al malessere delle persone ma qui basta girare con chiunque si parlasse
Si avverte anche l'idea che tanto non c'è niente da fare quindi bisogna in qualche modo rassegnarsi
Si apre una nuova straordinaria stagione del disincanto i problemi aumentano tutti ci si è rassegnato ecco questo dobbiamo evitare
E per evitare lo dobbiamo avere a mente perché qui non sfuggiamo
La fragilità del contesto di governo
Perché se ci margine amo un Governo che non è quello che
Andiamo a fare guai nel senso che facciamo crescere attese e poi la realtà scontiamo più delusioni ma contemporaneamente non possiamo neanche lasciare le cose come stanno
Perché tanto più nel campo universitario lasciarle cose come stanno sappiamo che cosa vuol dire
La somma di tutti gli interventi dei problemi sollevati in assenza di risposte finiscono per restare
Per restare inevasi
Che cosa in modo particolare del contesto di governo di oggi in qualche misura ci crea problemi
Ci crea problemi il fatto che
In questa difficoltà di vita
Del governo in cui non sai mai
Quanto dura questo Governo e se dura questo Governo
Per tante ragioni so quelle che poi leggiamo tutti i giorni e quelle che viviamo ce la fa con il voto in Afghanistan o non c'era FAS system qualcuno scappo qualcuno viene sottopelle cosa che sappiamo bene
In questa fragilità diciamo temporali figlia di una fragilità di altro segno ovviamente che cosa si determini
Si determina che il Governo è per forza di cose
Ma non correttamente
Convinto ho agito ho costretto
A lavorare giorno per giorno
A lavorare e cioè senza programmare
Senza avere un rapporto tra quello che devi fare adesso e quello che magari farai fra sei mesi o fra un anno
Senza un orizzonte temporale
E quando non hai un orizzonte temporale Aynaoui non hai neanche un principio di selezione delle priorità
Perché la priorità ti viene posta da altro cioè l'elezione
Magari amministrative e allora la priorità può essere fare una cosa sull'ICI perché siccome dice particolarmente
In un'elezione amministrativa un problema socialmente rilevante oggi conta a devi far questo
E poi magari hai un'altra cosa e vedete in questo magari ai e altre cose sei sempre in uno stato permanente di necessità nel quale perde il Governo l'autonomia di un'idea
L'autonomia di un ordine di priorità l'autonomia di un processo da ricostruire e questa è la difficoltà che sia non parlo neanche del fatto che le volontà politiche non ci siano nota lo dia
Parlo del fatto che in questo contesto questo è il punto che noi ci troviamo tant'è vero che paradossalmente riescono meglio quelle cose micro corporative che ha un Governo come questo non dovrebbe avere
Per definizione
Enrico lo sa bene anche in ragione delle cose di cui abbiamo parlato fino a un minuto fa le singole cose magari legata al potere politico di quello di quel Ministro magari riesce un po'a farle
E quando se di fronte a processi di contesto fai fatica
E per l'università ma non solo in generale per tutto il mondo della formazione della conoscenza e in generale
Per tutti i sistemi complessi
Che sui quali deve intervenire per fare i processi di riforma questo può rappresentare il vero limite il vero problema che il Governo
Si trova di fronte
E quando parlavo prima non solo dell'Università ma dei servizi evidente che tutti quegli esempi richiamano esattamente
La capacità di governare i sistemi complessi o sistemi a rete ma che sono la vera natura di un Paese
La nero matura di una cittadinanza di un'idea di sviluppo
La nervature della capacità di superare le corporativi Zazie oneri localismi lanni armatura di un progetto di rinnovamento e di riforma per il Paese pista il punto
Che abbiamo che abbiamo di fronte a noi ed tant'è vero quello che sto dicendo e mi serve tutto questo che ho detto che se noi non stiamo attenti
E non alziamo la voce e non proviamo non solo ad alzare la voce ma cambiare qualche orientamento noi finiamo per avviare i problemi laddove pensiamo invece di avere qualche opportunità
Correttamente ho visto che ha ricco e anche molti di voi hanno ripreso questa discussione sul sul tesoretto
Perché legata al tesoretto ci si immagina di poter fare oggi quello che con la finanziaria non è stato possibile di fare
Li ieri in uno stato oggettivamente di difficoltà perché l'eredità
Era davvero pesante adesso avendo fatto un po'di più di quello che si pensava di dover fare avendo scambiato qualche numero perché in realtà abbiamo visto
Che non sempre anche per i ministri due più due fa quattro ma può fare o cinque o tre ma alla fine
Siamo riusciti a fare un processo di risanamento un po'più accelerato che forse ci consegna un surplus strutturale di finanza da spendere bene
Se io metto assieme
L'operazione dell'ICI di cui si sta parlando
Il fatto che si decide di non fare più l'operazione sulle rendite finanziarie che però erano in finanziaria per un miliardo e mezzo se io metto assieme l'uno e l'altro vi comunico
E mi comunico perché poi diciamo non sto da un'altra parte
Che il tesoretto quello lì annunciato è già finito
Consumato mai consumato senza che nessuno di noi abbia potuto fare altro vorrei che fosse chiaro cioè c'è stato in qualche modo tolto di mezzo
Allora
Per questo dico che bisogna stare particolarmente attenti e vigile
Perché
Io non mi sono mai l'uso che potessimo avere un tesoretto di dimensioni tali da poter rispondere ma almeno qualcosa che aiuti a risolvere
Con un ordine di priorità perché se no evidente che noi non siamo in condizione se non di raccontare frottole i problemi più rilevanti se non stiamo attenti questo no
Non avviene allora bisogna dire al Governo così come abbiamo detto continueremo a dire fermati un secondo
Valutiamo assieme magari non adesso ma a giugno si
Quanto è l'entità di questo tesoretto e soprattutto valutiamo se ci sono delle priorità che noi abbiamo
Che il Governo dovrebbe avvenire e attorno a questo decidiamo quanto il tesoretto copre
A quel punto sapremo magari che non è due cinque perché anche lì vedremo che due più due magari farà cinque quindi arriveremo un po'di più e quello che non è coperto dal tesoretto
E si sarà si dovrà coprire per forza con la legge finanziaria
Ma per far questo bisogna che i giochi non siano fatti prima perché se prima sono fatti i giochi in altra direzione avverrà caro Marco che magari neanche quella cosa di cui ti chiedevo che trovo sacrosanta
Piccola ma straordinariamente emblematica di potere ampliare in il numero il finanziamento delle borse di studio per i giovani
Che studiano all'università magari si rivedersi fuoriuscire a trovare quei cinquanta ottanta cento milioni di euro che ti fanno fare un segno importante rispetto ad un'idea di accesso allo studio di
Riconoscimento dei più meritevoli che premia l'università
Allora in sostanza per
Per chiuderla su questo su questo punto noi dobbiamo aver chiara che questa è la situazione che abbiamo di fronte al
E dobbiamo essere in condizione
Nel momento in cui si riapre davvero al confronto con il Governo perché adesso siamo solo all'apertura di piccoli tavoli che l'ordine delle nostre priorità deve essere tale
Da far vivere alcuni problemi fondamentali che abbiamo penso al fatto che le pensioni soprattutto quelle più basse non possono restare senza risposta perché
Dalla legge finanziaria sono gli unici che sono davvero rimasti senza nessun vantaggio
Una parte di investimenti minimi tu la devi mettere in campo perché non c'è solo un tesoretto legato
A un uso verso i redditi ovvero c'è anche un tesoretto legato verso gli investimenti e penso che questo soprattutto ci aprirà il problema con la finanziaria dopo
Abbiamo il problema anche qui non teorico e se vuole rinnovare i contratti compreso il vostro
è qualche soldo in più bisogna farlo perché abbiamo capito come ha funzionato quella stessa cifra veniva spesa una volta per dire che c'era la copertura del due mila e sette e contemporaneo così come c'è stato detto
E contemporaneamente veniva usata per dire serve anche al due mila otto quando gli abbiamo detto ma serve per il due mila sette o serve per il due mila otto il gioco è venuto fuori del Governo adesso e alla ricerca di questi soldi e non sono pochi
Perché anche lei se io non capisco male Ballan intorno a uno virgola cinque uno virgola sei uno virgola sette vedete allora
Come perché io sono sempre cauto a dire vediamo le priorità perché
Se già sommate le cose che vi ho detto prima a queste due cose capite come la
Quanti Italia entità dei problemi è destinata a diventare
A diventare fondamentale
Ho detto delle pensioni ho detto dei contratti se si vuole affrontare la riforma
Del superamento del gradone quale che sia la soluzione qualcosa costa
Un po'più un po'di meno ma son soldi e di più
Se vogliamo fare la totalizzazione dei contributi principio sacrosanto per cui un giovano lavoratore una donna che nel corso dalla sua vita cambia tre casse previdenziali le può ricongiungere tutte perché se no oggi fino a otto anni ci son casse che non ti fanno ricongiungere quello che hai versato e allora per un giovane un migrante una donna diventa un disastro cose mi comma questa cosa costa
Abbiamo in mente di fare un'operazione sulla l'area che io trovo giusta cioè
E quando andrai a metterà mano alla riforma delle pensioni poi avere riscatto della laurea non più pagandolo come oggi
Ma in forma molto molto più attenuata ed è un messaggio in fondo che mandi anche lei visto che molti si scrivono e pochi si laureano
La propensione andare all'Università non è così alta come in altri Paesi se riuscissimo dentro ragionamento sulla riforma inserire anche questa cosa secondo me si dà un bel segno
Anche delle cose di cui stiamo stiamo parlando oggi naturalmente anche questo anche questo costa e abbiamo
Ritornare a
Vedere cosa fare su quello che la Finanziaria in fondo ha risolto solo parzialmente cioè gli investimenti conoscenza le politiche formative e nelle politiche università
Da questo punto di vista quindi con queste priorità in che modo il lavoro di oggi deve aiutarci
è deve aiutarci soprattutto
Anche in ragione di queste difficoltà della prospettiva del quadro politico di dire che c'è adesso io il tempo
E non potrà essere un tempo infinito in cui tutto questo lavoro di istruzione che il ministro ha fatto il ministro Mussi ha fatto
Che le fasi di confronto che ci sono state che si sono avuti anche apprezzando le piccole cose imparziale che sono state fatte arriva adesso il momento in cui bisogna un po'raccogliere dalla Rete gettata qualcosa
Perché anch'io convengo che non possiamo restare sul terreno della scuola con dei risultati comunque apprezzabile che abbiamo avuto dove l'ANICA ma quello che c'è però è stato apprezzato e l'abbiamo apprezzato
Compresa l'operazione sui precari insegna di grandissimo valore
Di grandissimo
E campo universitario dove invece siamo ancora ad aspettare che le cose attese si manifestino avvengano approvate e diventano perenti quindi questo è il tempo in cui questo lavoro Mussi lo deve sapere con chiarezza
Questo lavoro deve arrivare a concreti da me
Deve arrivare a delle risposte e se arriva troppo tardi il rapporto tra queste esigenze il finanziamento di queste esigenze corre il rischio di rendere vanno questo rapporto per questo dico c'è un tempo
Che va tra adesso in giugno tra adesso e settembre non di più
Perché se fai passare tempo poi le cose magari corrette le fai ma se non hai poi le risorse perché la Finanziaria va o mettere risorse in altra passa un altro anno
E noi delle robe che in cui stiamo parlando fa corriamo il rischio di non avere nulla perché vorrei anche dirvi
E questo può mi serve per un ragionamento che farò alla fine che io capisco
Lo sforzo di quanti dicono bisogna fare meglio le cose
Ma vi prego di credere che se intanto non cominciamo a fare le cose fondamentali e poi su quelle le implementiamo le ha cresciamo nel tempo cui corriamo riscopre non si fa né il meglio nel meno bene
E le cose restano esattamente quel quelle che sono invece le cose non possono restare così non possono restare così per quanto riguarda
Alcuni
Elementi costitutivi della realtà universitarie di oggi che hanno dimostrato
E che presentano problemi non possono restare così sul reclutamento non possono restare così sui principi e i criteri di valutazione non possono restare così sulle politiche del personale e secondo me
Debbono porci di nuovo un ragionamento sul suo rapporto di lavoro la sua contrattualizzazione di cui io credo noi dobbiamo ricominciare a parlare con forza
Cos'è che non va nell'università di oggi tante cose quelle che sono state dette
Penso anch'io che esse continua questo processo di proliferazione di sedi universitario di corsi universitari non facciamo un bel servizio né su
Quando va bene crediamo delle università molto simile a dei licei magari sotto sotto casa ma
Il cui contenuto qualitativo e formativo e sempre più basso io non ero mai stato un granché d'accordo
Su questo proliferare di corsi di cattedre di composizione e scomposizione in cui ci troviamo un numero di insegnamenti totalmente folli alcuni totalmente demenziali
Alcune attribuzioni di questi insegnamenti a persone che non ne sanno letteralmente nulla un mio amico l'altro giorno me lo son trovato professore di economia turistica e non sa assolutamente nulla
Né di economia né di turismo ma dobbiamo dircele queste cose
Così non va
Non va proprio
Perché così l'università è già morta non è che de ente
Ed è un sentire comune
E quindi proliferare questa roba qua
Sedi dappertutto proliferare composizioni e scomposizioni ricorsi un po'aiutato dal tre più due diciamoci la verità perché sia generato Signorelli
Rien Dassì alla mia vecchia università sono sto più dove dovrà iscrivermi se mio corso di laurea dove è stato distrutto cioè insomma lo solo vedo
Laureato in filosofia storia moderna ho vinto un assegno biennale di formazione scientifica didattica per quattro anni ho fatto ricerche seminari e anche se non si poteva fare
Esami alla la Sapienza questo la mia formazione quindi non vengo dall'altra parte
Naturalmente erano anche altri atti questo convengo non poco qualche anno fa ma
So bene che oggi è tutto cambiato ma non sempre è cambiato tutto in bene
E quindi tutto questo bar riordinato e varie ordinato con un principio di buon senso
Varie ordinati in parte come secondo i limiti che ha già posto al ministro sulla proliferazione delle università e tutta questa questione pariordinate io cui son d'accordo con la cosa che diceva Tocci
Vari ordinato anche tenendo conto che noi dobbiamo fare un Bilancio di quello che c'è perché non possiamo procedere a spanne o sensazioni
E mi interrogavo su quando hai chi dovesse provare a fare questa indagine a me piacerebbe prima poi di procedere
Che ad esempio le due Commissioni parlamentari mi piacerebbe che fosse il Parlamento nonché che fosse il Parlamento al Parlamento con il CNEL il Parlamento con qualche altra sede istituzionale a promuovere un'indagine attenta
Di cosa avvenuto sulla proliferazione dei corsi di laurea delle università su cosa avvenuta sull'esperimento
Del tre più due di rete di Bologna eccetera in modo tale che ci facciamo una mappa il sistema Paese si fa una mappa di quello che c'è e quando cambi sai dove perché o almeno provi a cambiare secondo una regola
Secondo una bussola non soltanto secondo un tuo criterio un tuo principio
Personale così come non c'è dubbio che anche sull'autonomia bisogna
Bisogna fare una una riflessione attenta al principio dell'autonomia un principio sacrosanto non si può tornare
Ma ci vuole un'autonomia che sia più responsabile
Ci vuole un'autonomia come giustamente è stato detto nelle relazioni non solo attenta dentro ma attenta al rapporto tra che e fuori
Perché l'autonomia non è un modo per risolvere all'interno i problemi che hai dentro l'autonomia e al modo con il quale
In maniera diversa nel territorio italiano raccordi la tua offerta formativa con i problemi che a quella comunità comunità di persone di giovani cittadini di impresa di know how di conoscenza
Di inclusioni ed esclusioni queste l'autonomia se non è e responsabilità della spesa
Non autonomia per sistemare amici parenti mogli figli come talvolta avviene
Cosa che poi quando vanno sui giornali fanno dire alla gente ma dove siamo dove è finita l'università italiana codesto codesto questo serve
Così come anche sui criteri di valutazione
L'Agenzia deve nascere deve funzionare bene ci sono delle idee abbiamo dato dei suggerimenti lo fanno tutti i grandi Paesi europei è stato detto correttamente non è che dobbiamo esso anche su questo
Io sono molto geloso di una storia nostra nazionale ma
Non è che non possiamo guardare alle esperienze degli altri soprattutto le pratiche migliori quelle europee sto parlando che sono quelle più vicine pertanto prendiamo le pratiche migliori ispiriamo ARCI
Se non siamo tanto capaci proviamo ad a vere chi fuori le ha fatte fare cerchiamo di farlo nel modo migliore ma non è che ci vuole tanto insomma
Se non usiamo il meglio dove c'è per provare a correggere le nostre disfunzioni non è vero che dall'interno automaticamente siamo capaci di rigenerare civili di rinascere dalle nostre ceneri malgrado
Se restiamo così magari restiamo troppo attaccati a terra non non riusciamo neanche noi a cambiare quindi questo elemento fondamentale anche e anche sul personale
Perché insomma evidente qual è il grande la grande situazione complessa che abbiamo al di là delle vecchie norme un po'un po'feudali che ci portiamo dietro come questa dei fuori ruolo
Che poi tanto che rispetto ai miei tempi quello che aumentano gli anni ero rimasto a settanta settantadue adesso siamo già settantacinque speriamo anche qui che ci si fermi per
Per le cose che
Ma
Noi non possiamo andare avanti e qui sta il cuore del problema qui c'è un po'di differenza con la scuola
Somma oggi chi tira davvero
La didattica la formazione corsi dell'università in gran parte sono
Persone a rapporti di lavoro precari
E qui non non si può reggere questo questo schema
Siamo a metà e metà
Sessanta mila di ruolo e quarantacinque Mircea è una cosa che non può reti
Si carica su non solo sui giovani perché abbiamo precari
Diciamo un po'l'ICI
Anche quelli
E fra l'altro questo crea un problema
Questa quindi le indicazioni principi criteri che si ispirano anche qui in altri modelli
Modelli sperimentati in altri Paesi si seguano con un principio di gradualità inutile
E adesso diciamo ventimila da stabilizzare son pochi ne vogliamo cinquanta mila abbiamo capito no che se qui non partiamo da una cosa non abbiamo proprio niente da conquistare
Lo dico non perché non sia in disaccordo son d'accordo con chi vuole di più ma vi dico che se ci proponiamo di più qui non riusciamo faremo fatica a conquistare intanto dei presidi importanti questa è la fase in cui dobbiamo costruire da le casematte
Se no passano gli anni e i problemi non ce li risolvibile nessuno in questo voglio fare davvero un appello non a far cambiare opinione chi dice questo che legittimamente lo pensa
Ma stabilire una diversa relazione tra quello che uno ritiene esser la cosa giusta
E le possibilità oggettive che abbiamo di fronte a noi per cambiare e purtroppo oggi non è l'alternativa tra tutto e niente e la costruzione tanti cosa
Gli obiettivi intermedi che vadano in quel direzione e già questo credetemi
Sarà fortemente rivoluzionario perché sarà fortemente difficile
Perché nessuno ce lo regalerà
Perché dovremmo conquistarci
Con cui sta di questi di questi risultati e infine l'ultima cosa che voglio dire
Io penso somma che dovremmo riprendere in mano non è stato mai venuto meno un ragionamento sulla contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei torce
Universitaria tema io so
Molto delicato
Però io più ci penso
E più non riesco a capire
Le paure a questo passo do le guardi non le vedo però perché
Quando tu sei leggi ficcato tutti i pendii totalmente da
Totalmente
Parlamento Governo colore del Parlamento il colore del Governo
E in un sistema di alternanza non è vero che amano tutti l'università tanto più pubblica allo stesso modo è
Allo stesso modo e
Io capisco che se tu contrattualizzati
è tutti riprende in mano un po'di potere che riguarda tristezza forma collettiva e anche in forma individuale ovviamente
E così sconvolgente
Ci abbiamo davvero così tanto da non da rimettere sto parlando dal punto di vista dei docenti
Non mi sembra
Io capisco se uno pensasse a un ritorno alla contrattualizzazione vecchia no
Io vorrei una contrattualizzazione moderno
Attenta anche alle differenze
Attenta anche le differenze di merito di percorso di capacità ma una contrattualizzazione piena
Che ci rimetta nelle mani
Un potere di scelta
Un potere di indirizzo e di orientamento una voce più forte
Perché attraverso la ripresa di un potere contrattuale anche quando è difficile come adesso
Attraverso la ripresa di un potere contrattuale nelle mani e tu hai più forza e non c'è niente da fare
Hai più forza netto i ruoli ai più forza nelle tue rappresentanze hai più forza rispetto al futuro che e processi di riforma sei meno passivo e secondo me alla lunga se anche meno disgregato
Perché non c'è soltanto
Quello di negativo che dicevo prima sulla proliferazione degli atenei dei corsi o la scomposizione dei cicli dell'offerta formativa tutto quello genera
Nuovi e piccoli corporativismi nuove piccole baronie nuovi piccoli sistemi di interessi che si
Coalizzano c'è una complessità crescente dalla quale onestamente
Io penso che io ne usciamo
Con un potere di rappresentanza e un potere contrattuale rinnovato che poi nel tempo ovviamente si incaricherà di rendere più forte e più di qualità oppure corriamo il rischio di essere davvero
Come posso dire dipendenti
Dipendenti dalle scelte dipendenti
Dei margini delle volontà politiche dei Governi o delle maggioranze parlamentari e quindi in qualche modo meno padroni
Del del destino
Del destino individuale e collettivo dei propri ruoli del contenuto del proprio lavoro della responsabilità e della dignità del proprio lavoro io così vedremo
La riapertura di una discussione vera onesta attorno a un tema che so che divide attorno a un tema scomodo
Per tante ragioni ma più un interrogativo ci rifletto onestamente serenamente e più riesco a trovare
Parole convinzioni che mi dicono che dobbiamo provare a farla davvero questa battaglia piuttosto che quello che mi dice no restiamo fermi perché
Perché penso che qui può passare davvero una
Una fase un processo di questo rinnovamento e di questo
Processo di di riforma
Sono solo però vi prego di credere riflessioni fatte ad alta voce
Naturalmente su questo che tanto ne parliamo con Enrico con Marco so che ci sono anche diciamo su convincimenti di fondo abbastanza abbastanza simili vorrei che anche questo
Visto che poi da qui parte un percorso è stato già un successo poter fare si riaprirà in una forma di consultazione di discussione che anche questo tema tornaste essere uno dei temi sui quali
Il lavoro universitario a partire dalla docenza da ricercatori dei precari universitari
Ritrovi non può interrogarsi perché credo al dunque che non sia altro rispetto ai problemi che abbiamo e i compiti che ci attende
Con la intervento del segretario Epifani si chiude il convegno ringrazio ancora una volta tutti coloro che sono intervenuti
Sia come speaker come ascoltatori ricordo ancora una volta che i membri del Forum dove dei docenti della nelle ci si riuniscono immediatamente per
Avviare il percorso del loro lavoro
Arrivederci a tutti