Energetica 2007. Le imprese italiane di fronte alla sfida energetica: ricerca, risorse e soluzioni innovative per la sostenibilità

Invitiamo ad accomodarsi qui davanti ci sono diversi posti liberi se volete
Prego prego
Posto e quindi
A posto se possiamo ripristinare anche l'audito
La tv è a posto
Possiamo far parte dell'ASI
Buongiorno benvenuti sono Cristina soldati sono responsabile di somme via per
Per gli eventi e insieme ai collaboratori che avrete modo di incontrare qui in sala
Giovanna Della Valle Barbara Napoli speranza serena Ski Aveto Margherita Chiatti cito solo queste quattro non sono molte altre le persone che si sono adoperate per
La realizzazione di queste vento
Energetica due mila sette
Si parla molto di energia di futuro sostenibile
Pagine e pagine sui giornali tutti i giorni
Quello che avverrà qui
Avrà spero un taglio un pochino più più un pochino stimolante ulteriormente stimolante verso questi temi di grande importanza
Per tutti noi cittadini e per noi come impresa
L'incontro sarà condotto anche quest'anno dall'ormai possiamo definirla pilastro energetico il giornalista Antonio Cianciullo di Repubblica
Ci piacerebbe molto che alla fine di questi due giorni di lavoro
Uscissimo tutti di qui
Con
Un rinnovato coraggio
Perché ci vuole coraggio per pensare
Alla ad
A ad alternative per condurre
La nostra giornata le nostre organizzazione di aziendali
Quest'anno ci sarà una novità avrete visto all'ingresso che oltre al programma di questi due giorni di convegno è stato dato un programma
Di Atelli e dell'Energia è un evento nell'evento c'è una è una modalità diversa
Di
Portare all'interno di questo convegno la voce della ricerca
Potrete vedere lungo l'aria nell'altro nell'area espositiva diversi
Strumenti
Che ci
Che ci incuriosiscono che ci stimolano a vedere come già alcune aziende hanno trovato soluzione o lanciano nuove sfide Novari sfide a noi tutti qui presenti oggi e concluso con un con una frase questa brevissima presentazione
La Terra noi l'abbiamo ereditata dai nostri padri non l'abbiamo ereditata dai nostri padri
L'abbiamo presa in prestito dai nostri figli ai quali dovremo restituirla
Buon lavoro a tutti
Bene allora applichiamo subito questa massima del
Dell'Energia che bisogna rinnovare incentivare
Dando subito un impulso energetica questa mattinata che sarà una mattinata molto densa e saranno due giornate molto dense
Ringrazio esso media per l'invito a coordinare anche questa terza edizione di energetica
E devo dire che già nella organizzazione che ho seguito di queste due giornate e dalle inizio dal debutto di questa mattinata posso dire che questo appuntamento
Fa a sua volta da segnale cioè è un momento per osservare la realtà dell'energia ma a sua volta e anche un segnale un misuratore di attenzione attorno hai problemi dell'energia
La crescita anno dopo anno del numero delle presenze le registrazioni
Delle dei contatti sul sul sito che dava l'appuntamento di energetica titoli sommarie dall'appuntamento energetica
Mostrano un prende che del resto è una tendenza in linea con quello che sta succedendo
In generale
Mai come quest'anno l'appuntamento di energetica arriva alla termine di un periodo in cui
I fari l'attenzione sono concentrati su questo tema in pochissimi mesi abbiamo visto succedere cose che tutto sommato
Chi in questa misura con questa intensità non erano previste
Il il
L'allarme che nasce dal quarto rapporto della EP Sissi della task force licenziati ONU sul clima avuto un'eco una misura che
Ha conquistato le pagine le prime pagine dei giornali di tutto il mondo
E accanto a questo ci sono stati
Dei
Prima per la prima volta dei pronunciamenti concreti da parte di Governi da parte di
Blocchi economici
Se pensiamo che l'Unione europea ha varato unica e un impegno che prevede l'obbligo di arrivare al venti per cento di energia rinnovabile al due mila venti
E che e quest'obbligo nasce da una volontà di ridurre sempre del venti forse del trenta c'è ancora una trattativa in corso
Per cento le emissioni Serra per la stessa data per vediamo che ormai abbiamo dei paletti dei paletti obbligatori
Che sono oggi perché parlare di una scadenza tredici anni in campo energetico e come quando la mattina ci sveglia mo'e CIPE poniamo e poniamo attenzione su cosa mangeremo a pranzo perché e lì è la prima scadenza ravvicinata
E e questo cambia sostanzialmente le carte in gioco anche dal punto di vista economico
Visto che disinvestimenti in questo settore stanno per
Come aveva ricordato una precedente occasione uno dei relatori Gianni Silvestrini stanno per effettuare un sorpasso che ha un sorpasso epocale
Ci saranno nel corso del dei prossimi anni d'età sui tredici anni il doppio degli investimenti nel settore delle rinnovabili nel settore dell'efficienza energetica rispetto a quelli che si faranno nelle energie convenzionali
E quindi
C'è anche da parte degli operatori economici del settore un'attenzione che ormai non riguarda più soltanto il mondo dell'etica non riguarda più soltanto
Il mondo dell'impegno sociale ma quello del business quotidiano io penso che su questi temi potremmo avere nelle giornate la gelati oggi in quella di domani
Delle delle dei nuovi input delle nuove informazioni che aiuteranno tutti noi a misurare con maggior precisione un percorso che e chiaro nella sua dinamica ma non è ancora se ad un processo in divenire essendo processo complesso non è ancora perfettamente carpiato nei tempi nelle modalità io a questo punto
Per
Mantenere il passo che avevamo annunciato
Do immediatamente la parola al Primo dei relatori che Ricardo Curcio Presidente Dellai die che la situazione italiana degli economisti Energia che ci offrirà un primo quadro allargato della situazione prego
Grazie
Dunque come primo relatore io ho avuto il compito di fare un quadro di quella che l'attuale situazione in Europa in Italia
Ho preparato una relazione forse molto densa di dati non ho il tempo per fare diciamo con molta attenzione una
Presentazione puntuale quindi andrò anche un po'diciamo fretta
Questo è l'indice l'Europa di fronte alla sfida energetica l'Europa i cambiamenti climatici le sfide della Europa l'energia in Italia
Gli obiettivi per una crescita sostenibile
Iniziamo dall'Europa attualmente le fonti fossili rappresento il settantotto per cento della domanda di energia in Europa
Trentasei il petrolio ventiquattro il gas diciotto il carbone nucleare pesa per il quattordici per cento e le fonti rinnovabili su obiettivi sei virgola quattro per cento
Nella produzione elettrica abbiamo una forte parlo dell'Europa sempre una forte presenza del carbone del nucleare e anche qui le fonti rinnovabili peso non solo per il quattordici per cento
Ecco parliamo di energie rinnovabili vediamo che di fronte a una media delle Unione europea del sei per cento i paesi che hanno energie rinnovabili sul consumo totale di domanda
Hanno diciamo delle percentuali molto diverse l'Italia sta nel centro con circa cinque otto sei per cento
Peggio di noi sono la Germania la Gran Bretagna meglio la Francia la Spagna e la Svezia e altri
Da dove viene diciamo l'energia in Europa quali sono le fonti che arriva ma intanto la produzione interna la produzione interna conta il diciotto per cento per il petrolio
E conta il trentasette per cento veri il gas in Europa
E poi direi petrolio e gas e vengono da molte Spagna da molti Paesi molti di questi solo Paesi instabili insomma non sono Paesi sicuri ecco vediamo che per esempio per quanto riguarda il gas abbiamo circa il trenta per cento
Dell'approvvigionamento di gas in Europa che viene dalla Russia
E dobbiamo il tredici per cento che viene dalla Algeria
Come dovrà crescere questa domanda di sinergia in Europa qui abbiamo uno scenario tendenziale uno scenario che è stato fatto dall'Agenzia
Internazionale per l'Energia che prevede che ci sarà un aumento molto forte della domanda di energia in Europa dunque un aumento soprattutto degli idrocarburi questo in assenza di politiche particolari
Cresce il care il petrolio il rosso cresce moltissimo il gas
Rimane stabilito nucleare
E crescono anche un po'le fonti rinnovabili ma molto poco come vedete al due mila e trenta ancora rappresento una parte molto piccola
Scende la produzione di combustibili quindi gas e petrolio scendono abbiamo un declino di tutti i giacimenti in Europa
E quindi in
Aumento nulle importazione importazioni di petrolio e di gas
Tutto questo significa aumento della dipendenza della vulnerabilità e del rischio nell'Europa ecco vediamo come nel due mila e trenta tutte queste caratteristiche aumento no la
La il parallelepipedo verde l'olio
Raggiunge il cento per cento quasi il novanta per cento di dipendenza per il gas abbiamo l'ottanta per cento ma anche per gli altri prodotti l'Europa sarà dipendente sempre di più dalle importazioni
E passiamo ai cambiamenti climatici questa è la situazione dell'Europa in relazione al Protocollo di Kyoto queste reti targhette che si era dato
Per diciamo al arrivare a una riduzione rispetto al mille novecentonovanta del dell'otto per cento l'Italia aveva un obiettivo del sei virgola cinque per cento ma in realtà oggi ci troviamo molto distanti da questi obiettivi
L'Europa e a
Due
Punto tre cioè sopra al al mille novecentonovanta e anche l'Italia e sopra al mille novecentonovanta di quasi il dieci per cento
Quindi non riusciamo a diciamo traguardare questi obiettivi
Se guardiamo poi invece in prospettiva sempre al due mila e trenta in uno scenario tendenziale vediamo che le emissioni di anidride carbonica che sono quelle che hanno effetto serra
Aumentano aumento mette quindi il divario rispetto agli obiettivi gli obiettivi posti per Kyoto
Continua a non essere diciamo a
Conseguiti trae le emissioni di CO due vediamo che aumentano soprattutto le emissioni del termoelettrico cioè delle centrali del trasporto molto forte
Del residenziale dei servizi meno l'industria l'industria è quella che diciamo contribuisce meno non contribuisce ma non aumenta molto perché forse l'industria già più efficienza rispetto ad altri settori che invece hanno molto
Da poter fare per ridurre le emissioni spiccio
Quali sono le sfide che si è data l'Europa
Per far fronte a questa situazione sicuramente molto difficile
Allora il riscaldamento globale
E la necessità di garantire la sicurezza delle approvvigionamento hanno portato l'Europa a stabilire in primo piano di azione globale in materia di energia per il periodo due mila sette due mila e nove
Basato su una politica energetica per le Europa
Ma con questo con questo piano l'Europa si è posto tre obiettivi il primo obiettivo è aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento diversificando le fonti i Paesi di approvvigionamento i fornitori negoziando meglio
Il secondo obiettivo e garantire la competitività dell'economia europea e la disponibilità di energia a prezzi accessibili
E questo diciamo non è sicuramente facile
Punta sulla liberalizzazione dei mercati
E su una migliore negoziazione delle forniture con i Paesi produttori e il terzo obiettivo e quello di promuovere la sostenibilità ambientale e lottare contro i cambiamenti climatici
Per questo obiettivo recentemente cioè il nove marzo due mila sette si è tenuto un summit delle energie a Bruxelles
E l'Europa si è data altri quattro obiettivi quattro importanti obiettivi per i Paesi membri da oggi al due mila e venti
Quali sono il primo aumento del venti per cento della quota di fonti rinnovabili nel mix energetico dell'Unione europea entro il due mila venti oggi siamo al sette per cento
Secondo aumento delle dieci per cento della presenza di biocarburanti mi carburanti petroliferi benzina gasolio questo non è vincolante come obiettivo ma anche questo va nella direzione di aumentare le energie rinnovabili
Terzo obiettivo risparmio di energia pari al venti per cento del consumo attuale entro il due mila e venti
Quarto obiettivo riduzione di almeno il venti per cento dei gas serra entro il due mila e venti rispetto ai livelli del mille novecentonovanta
Abbiamo visto che oggi invece non siamo neanche al targhette che ci eravamo posti del otto per cento adesso l'obiettivo e del venti per cento
Passiamo al nostro Paese se la situazione dell'Europa non è buona
Quella del nostro Paese sicuramente ecco molto peggiore
Vediamo quella che la situazione attuale in questo momento due mila e sei noi consumiamo circa centonovantasei milioni di tonnellate di petrolio equivalente
Questo
A
Peso diverso noi consumiamo
Circa il la maggior parte se è Petronio l'ottanta ottantaquattro milioni su centonovantasette poiché abbiamo il gas poco combustibili e anche poco fonti rinnovabili
Se
Di combustibili fossili rappresento nel settantotto per cento delle domande in Italia
Ecco cioè se senza età e l'altra presente strappa otto per cento a domande in Europa in Italia e si rappresenta l'ottantotto per cento cioè noi siamo molto più vincolati agli combustibili fossili soprattutto gli idrocarburi rispetto all'Europa
Quindi siamo più dipendenti vediamo qui appunto abbiamo grossa presenza di prodotti petroliferi di gas naturale la nostra domanda importiamo anche energia elettrica e il peso delle fonti rinnovabili e sono del sette per cento
La produzione nazionale di gas e l'unica che diciamo conta qualcosa è in forte declino aumentano le importazioni
Qui vediamo anche la produzione di energia elettrica che anche qui vediamo è quasi tutto di fonte termo elettrica cioè con combustibili fossili noi abbiamo una produzione di energia elettrica
E per
Dell'ottantotto per cento e di produzione e di provenienza
Fossile
Anche nel caso nostro i Paesi da cui portiamo il gas e poi anche il petrolio sono Paesi diciamo instabili noi importiamo il trenta per cento del gas dalla Russia
Il dieci per cento dalla Libia il trentasei per cento dall'Algeria quindi siamo molto dipendenti da Paesi diciamo difficile stabilire sia per il gas
E qui vediamo anche perché il petrolio da cui
Abbiamo come Paesi fornitori l'Iran l'Iraq e l'Arabia Saudita l'Algeria Azerbaigian la Russia e la Libia
Nel due mila sei la situazione del mercato degli idrocarburi è stata come voi ben sapete
Molto instabile i prezzi sono aumentati non solo linea rossa il prezzo rollio che è arrivata a toccare gli ottanta dollari a barile ma anche il gas rete che punti ci sono state
Di aumento del prezzo del gas
Per tutto il due mila e sei
Questa situazione ha comportato un forte aumento della fattura energetica cioè della bolletta che paga il nostro Paese
Che è passato dal trentotto miliardi di euro del due mila e cinque a cinquanta miliardi di euro nel due mila sei una tombola
E questo soprattutto per l'aumento dei prezzi del petrolio e del gas
Questa fattura oggi pesa il tre virgola quattro per cento sul prodotto interno lordo ha raggiunto può un po'meno quella che era stata la punta del mille novecentottantuno quando c'è stata la grande crisi petrolifera
Quindi siamo abbastanza
Vulnerabili su questo punto e la nostra situazione tende a peggiorare
Noi qui abbiamo tentato di fare una previsione per i prossimi anni uno scenario tendenziale
E diamo per scontato che ci sia una riduzione della domanda la domanda non cresce tanto per motivi di efficienza energetica quindi prevediamo un aumento abbastanza contenuta dalla domanda
Un aumento del peso del gas e una riduzione del peso del petrolio le fonti rinnovabili in assenza di grosso intervento dovrebbero passare dal sette al nove per cento
Ma questa aumento della domanda anche contenuto in presenza di un aumento quasi sei sicuro dei prezzi dei combustibili sui mercati internazionali parlo del greggio e del gas
Porta a un aumento della nostra bolletta energetica
Noi prevediamo che la bolletta passi da cinquanta a ottanta miliardi di euro nel due mila e quindici
E l'emissione di CO due in assenza di interventi continueranno a crescere
Passando dai quattrocento milioni di ci o due del del mille novecentonovanta a quattrocentosessanta più quindici per cento non meno otto per cento non meno venti per cento
Questa è la situazione del nostro Paese ma accanto a questa situazione strutturale
Vado a sottolineare che noi abbiamo anche altri vincoli e se diciamo e che criticità che sono di tipo comportamentale prima di tutto mancanza di sufficienti infrastrutture di ricezione del gas
Costi eccessivi dell'eticità è scarso sviluppo delle fonti rinnovabili allora noi abbiamo in questo momento una mancanza
Di gas abbiamo una carenza di gas
Come dimostra questa previsione del Ministero dello sviluppo economico che dice che già nel due mila otto ci mancano venticinque migliaia di metri cubi di gas di capacità ma questa capacità aumentar nei prossimi anni fino arrivare a cinquanta miliardi di metri cubi
E in futuro di fronte a questa situazione cosa facciamo
Avrà in tutti gli altri paesi vengono costruiti impianti di rigassificazione come Di Pietro e non abbiamo un unico impianto di rigassificazione quello di Panigaglia costruito nel mille novecentosessanta dall'ente non riusciamo a costruire un impianto di rigassificazione nel nostro Paese
E abbiamo una carenza di gas
Abbiamo un costo dell'energia elettrica più alto del venticinque per cento rispetto all'Europa perché abbiamo più combustibili fossili che costano di più gli altri Paesi hanno il nucleare hanno il carbone consuma di meno e anche qui non riusciamo a dare
Corso a nuove centrali l'alta efficienza a impianti eolici e a soprattutto anche una Rete la Rete abbiamo una rete che ha bisogno di essere ammodernata perché abbiamo un costo dell'energia elettrica che nel sud è del quindici per cento più alto che del nord
Ecco vediamo come funzione il sistema delle fonti rinnovabili alle fonti rinnovabili nostro Paese salgono cresce con nella domanda totale a secondo se piove più o meno
La la maggior parte di
Fonti rinnovabili nostro paese è la fonte e idroelettrica se in un anno come qui vediamo nel due mila e cinque ha più avuto poco e fonti rinnovabili crescono poco anziché si riducono
Perché e la fonte idrica quella che oggi rappresenta la parte preponderante del nostro pacchetto di fonti rinnovabili
Abbiamo una potenza efficiente Lord eolica bassa rispetto per esempio la germanica e anche di quella fotovoltaica quindi siamo indietro su tutto il sistema delle fonti rinnovabili ma abbiamo anche vincoli di carattere strutturale
Una in completa liberalizzazione dei mercati una mio per politica fiscale una mancata certezza del quadro istituzionale gli operatori si devono difendere da questi problemi che crea uno per loro rischi e aumenti dei costi
Quindi
Dobbiamo fare più interventi
Estere più coraggiosi sull'efficienza energetica
Dove manca ancora un programma concordato fra tutte l'impresa e per esempio nel settore elettrico obblighi di vendita di apparecchiature di classe A
E soprattutto una grande campagna informativa oggi il consumatore non ha diciamo la percezione di quello che si può fare per ridurre il consumo a parità di servizio prese
Eppure e per ultimo vorrei ricordare una cosa che di cui qui oggi si parlerà molto la sostenibilità
Oggi si fa un gran parlare di sostenibilità però poco si fa
Veramente
Cioè non si spendono soldi per nuove tecnologie si spende poco per nuove tecnologie ancora si fa pochissima ricerca nel nostro Paese
E vediamo che c'è una paralisi dei nostri centri di ricerca pubblica parlo del Cesi delle nel CNR
E quello che noi facciamo invece oggi e spendiamo molto in pubblicità noi oggi spendiamo più in pubblicità che è in ricerca
Cosa dobbiamo fare per crescere per avere una crescita sostenibile
Dobbiamo emanare linee obiettive coerenti con questo che viene indicato
Quindi
Con diciamo delle indicazioni che ci arrivano dall'Europa ma soprattutto con l'indicazione che ci arrivano anche dal nostro Paese dobbiamo a venire la condivisione delle scelte fra tutte le forze politiche per evitare i punti così come viene dobbiamo soprattutto colloquiare
Con le altre istituzioni le istituzioni locali le Regioni e Comuni affinché si possa realizzare una politica comune e condivise abbiamo quindi puntare per quanto riguarda l'offerta su fonti pulite
O a basse emissioni di CO due quindi gas e fonti rinnovabili e per quanto riguarda la domanda su un aumento dell'efficienza energetica e del risparmio
I risultati composti di questi due azioni secondo il nostro modello ne abbiamo un modello macro economico che guarda come si può evolvere la situazione fino al due mila e venti ci dicono che è possibile ridurre le emissioni del nostro Paese
Se si fanno degli input coraggiosi e importanti azioni
Per quanto riguarda appunto la domanda e l'offerta
Dobbiamo tagliare un pochino più serie il tempo quindi dobbiamo incrementare l'uso del gas aumentare l'uso dei biocarburanti e incrementare l'uso delle fonti rinnovabili
E l'efficienza
Avviare curate campagne informative e rilanciare la ricerca scientifica e tecnologica conclusione
Non occorre a mio avviso un nuovo piano energetico non occorrono cabine cabine di regia
Gli obiettivi sono chiare sono quelli che ci indica l'Europa sono quelli che da tempo tutte le nostre forze politiche sociali hanno indicato e ritengo necessario realizzare
Abbiamo un solo problema che va affrontato e la trasmissione di questi obiettivi dalle istituzioni al singolo individui e cittadino che spesso richiedere più diritti che doveri
Si trincera dietro il suo e bullismo di non voler fare molte cose per questo importante a mio parere una volta definiti pochi e semplici obiettivi farli conoscere e accettare da tutti
Per realizzarli rapidamente i conformisti semplici e chiare
Il Paese non può aspettare
Forse domani potrebbe essere troppo tardi per avere un'energia sicura e sostenibile per la crescita del nostro sistema economico facciamo quindi oggi quello che forse non potremmo fare più nei prossimi vent'anni grazie
Momento
Grazie a Puccio per questa
L'ampiezza della sua relazione appreso qualche minuto in più ma ha dato una immagine molto ampia non lo hanno trattenuto perché c'era un dato su cui volevo un un piccolo approfondimento anche senza un po'di tempo
Per il fatto che c'è stato una diminuzione del consumo se ho capito bene la diminuzione all'uno virgola uno per cento due mila cinque due mila sei del consumo totale di energia mentre o aumentava il consumo elettrico
Sì vorrei così e così ecco ma allora che dove è diminuita lì dove è diminuito per efficienza per no no no no no no no non ho niente efficienza è diminuito perché ha fatto caldo
Cioè noi abbiamo un effetto vecchia cioè i cambiamenti climatici lo chiami sentiamo risentiamo perché nelle l'anno scorso
La temperatura soprattutto d'inverno e in autunno è stata più elevata
Questo ha fatto sì che ci abbiamo una riduzione del consumo di gas che pesa molto nella domanda energetica di circa il tre per cento mentre mi tutti gli anni l'aumento c'è stato un momento del gas
Allora l'effetto climatico ha generato una diminuzione della domanda di energia nel due mila e sei
E lo stiamo vedendo anche in questi due primi tre mesi nei primi tre mesi del due mila sette abbiamo una volta riduzione della domanda di Energia
Non perché appunto siamo tutti risultiamo più efficienti ma perché stiamo consumando meno gas soprattutto per per riscaldamento perché fa più
Graverebbe energia elettrica invece puntino aumentare
Perché è un bene sul quale evidentemente non facciamo a meno mentre per riscaldamento e chiaro pacato
Non non non non attiva diamo occulti una una chiave il biglietto di lettura del dato dell'elettricità questa è una fase di transizione
Per cui adesso climatica per cui adesso spendiamo un po'meno di energia durante l'inverno ma è un'area un esempio di più destare viabilità decida per i condizionatori esatta e dando il Bilancio rischia di andare di nuovo in attivo per i cambiamenti climatici perché vestale avremo un picco di consumo elettrico
Sì è possibile dunque mia se non si è verificato anche perché non abbiamo l'autonomia molto calda tutto dipende appunto come la questa situazione diciamo climatica se avremo un'estate calda
E se avremo un inverno freddo
Avremo un aumento della domanda perché l'estate calda significa più energia elettrica
Inverno freddo prossimo significa più bassi
Grazie
Gianni Silvestrini direttore scientifico del Kyoto Club
Sì io quello partire proprio
Vista la lo scenario il quadro che ha presentato Curzio molto chiaro
Da quello che spetta in futuro perché lo ha fatto vedere degli scenari per esempio due mila quindici in cui vedevamo incremento di combustibili fossili incremento emissioni di CO due ma come si concilia tutto questo questo è l'incremento tendenziale come a sottolineato
Curcio con invece gli impegni che abbiamo di fronte e questo è il vero elemento su cui riflettere non abbiamo
Un passaggio
Ci vado velocemente perché sono già detto dall'otto per cento al venti per cento di riduzione di emissioni
Di cassa serve a livello di Unione europea con delle previsioni anzi degli impegni di un taglio ancora più radicale del sessanta ottanta per due mila cinque cioè se questo lo scenario che per il fronte è chiaro che noi dobbiamo avviare una vera e propria rivoluzione energetica devoluzione campo dei trasporti
Devo saremo tout court costruiamo le case e così via
Nell'ambito del due mila venti sottolineo il secondo punto del venti per cento di quota di rinnovabili vincolante perché lo sottolineo perché
L'impegno del vincolante significa che ci sono sanzioni
Quando l'Europa pone degli obiettivi vincolanti abbiamo il salto di qualità ricordiamo che per esempio nel campo delle
Delle automobili l'obiettivo fissato al due mila
E otto era di tipo è un accordo
Volontario
E le caso turistiche non lo stanno raggiungendo
Per questo il mio europea dice va bene allora la prossima volta prossimo Obiettivo due mila dodici sarà vincolante la stessa cosa avviene sulle rinnovabili al due mila dieci si ha l'obiettivo di raddoppiare la quota delle rinnovabili asse dodici per cento lo si sta raggiungendo
E allora la prossima volta sarà obiettivo vincolante
Sottolineo sempre due mila venti si sta parlando a livello di Unione europea che
Bene se si faranno dove centrale a carbone queste potranno essere costruite solamente se ci sarà il sequestro del CO due mi bisogna vedere cosa succederà nei prossimi anni sperimentazione sul sequestro del CO due perché questa sarà decisivo sul futuro del carbone
Allora
è stato accennato prima che se noi mettiamo su carta gli investimenti che saranno necessari per raggiungere l'obiettivo del venti per cento rinnovabili per avvicinarsi al venti per cento di
Risparmi efficienza energetica vediamo che
Ci voglio cifre colossali presto basta fare due conti noi ci stiamo proponendo di triplicare avete visto il dato del Unione Europea a ventisette
Poco meno del sette per cento
Di rinnovabili ci proponiamo di triplicare
La quantità di energia verde
Entro tredici anni dove per nel nel triplicare mettiamo tutto l'idroelettrico costruiti in un secolo in Europa
I cinquanta mila megawatt eolici già funzionanti in Europa i venti milioni metri quadri solare e così via e così via tutto questo dovrà essere triplicato le consequenziali questo per dare l'idea di quello che ci aspetta di fronte
Ovviamente
Questo significa
Una serie di cosa significa un impegno decisamente superiore da parte la maggior parte dei Governi solamente alcuni Governi sono già lanciate in questo scenario uni questi la Germania tra l'altro perché la Merkel
Si è battuto a tanto perché l'obiettivo fosse vincolante perché a lei era ministro l'ambiente a Kyoto ha firmato
Protocolli che data la sommaria io
E private protocolli Kyoto si
In maniera molto lucida
A lanciato questo Obiettivo lei ministro l'ambiente successivi Ministro dell'industria
La Germania fisserà obiettivi molto ambiziosi sulle rinnovabili per raggiungere gli obiettivi di Kyoto ma
Anche
Per costruirsi una forte industria verde
Per avere le chiavi futura drenaggi a questo dichiarazioni più volte espresse
Forse una cornice se una presentazione ci sono questi dati comunque la Germania avuto un boom di di rinnovabile ha in questo momento un puntino Davila raddoppiato l'ho visto i dati nostri da rinnovabili sostanzialmente stazionarie dipendono ciclicità
Regime idrico la Spagna ha raddoppiato la quota di nuova vita due mila al due mila sei
è una industria duecento mila occupati la Merkel dice questa sfida che abbiamo vinto in casa vogliamo che venga vinta dall'Europa nel suo insieme vogliamo che la l'Europa
Ad una leadership mondiale sulle rinnovabili funzionato d'accusa la Germania deve funzionare per est Europa questo il motivo per cui obiettivi molto ambiziosi perché ultimi molta ambizione significa la creazione innovazione ricerca e creazione di come industria
Coerente investimenti estremamente elevati crescita e voi comparti
Rafforzamento di crescita europea
Fino a a qualche tempo fa c'è un ultimo anno ha visto un'accelerazione rapidissima della presa di coscienza che dalla comunità scientifica e diciamo degli ambientalisti è passata a livello istituzionale estinzione del mondo economico e voi avete ha visto
A Davos rappresentante multinazionali Chirac Blair la Merkel Prodi Clinton Al Gore
Che dichiarano era più grave emergenza comunità a questo secolo cioè questo fatto che e dell'ultimo anno è un molto importante che si dica che perlomeno la percezione della gravità la situazione è arrivata a livello istituzionale quello che mancava però
Era la traduzione dalla allarme
La preoccupazione alle azioni che consentissero di invertire il trend visto che la situazione complessiva è tutt'altro che
Tranquillizzante noi c'abbiamo da del due mila dieci a livello mondiale un livello di missioni ci o due che il cinquanta per cento più elevato aspetta novanta ma dopo Kyoto tanto per reale
Ecco devo dire che invece negli ultimi mesi si segnano delle delle decisioni che fanno capire che sta cambiando qualcosa anche nelle decisioni
Piccoli esempi negli ultimi tre mesi prima l'Australia prima del California quello stalle presso l'Europa ha parlato di eliminare le lampade incandescenza e
Avviarla venite a sorridere lampade compatta fluorescenti non lo fa questo lo senti di questo si parlava
Sul edilizia grazie alla direttiva europea sul efficienza civica delizia molti Paesi hanno ridotto del venti trenta per cento i consumi ammessi negli edifici
In Italia alla trecentoundici decreto legislativo approvato pubblicato a febbraio
Presento prevede che un edificio costruito
Progressivamente sempre più
Risparmio così un edificio costruito fra tre anni nel due mila dieci dovrà avere consumi che siano circa la metà di quello che era messo al due mila cinque e c'è un'inversione di tendenza
La Gran Bretagna è una proposta di legge ma nordico neanche Legambiente e Green Peace lo proponevano fino all'anno fa
A dicembre ha avanzato la proposta di legge secondo cui entro dieci anni due mila diciassette tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere carbon neutral cioè emissioni zero
Significa riduzione drastica dei consumi delle dei dei consumi della domanda energie presto con le rinnovabili
Il solare obbligatorio Spagna Italia Portogallo da quest'anno hanno il solare obbligatori in tutta la nuova edilizia io penso che si
Passerà anche ad altri Paesi questo obbligo qui sono segnali interessanti prima
Dieci minuti sono passati sopra difformità terra stringe come
Abbiamo dieci minuti a testa delle patrie mancano sono dicevo che adesso
A allora io allunghiamo qua ma è un paio di minuti in più però si inseriva verrà mi sono
Guarda questa immagine molto interessante per far vedere cosa si può fare sul lato dell'efficienza
La la curva in alto era presente consumo elettrico pro capite del gli Stati Uniti quella vertebra dalla California ci appare ordinata totalmente omogenee la California grazie a politiche intelligente e lungimirante a riuscito a contenere
I con consumi elettrici come vedete costanti gli ultimi trent'anni se gli Stati Uniti hanno l'insieme avessero dato le stesse normative cala California
Avrebbero evitato di costruire trecento grandi centrali elettriche questo per dire che si può fare e si può solo per i grandi risultati ultimo immagine ce sono altre poi magari alla presentazione della lasciamo
Questo è il dato del cosa essa cosa si sta costruendo di nuovo in rosso il nucleare negli ultimi
Dieci quindici anni
In verde l'eolico e come vedete questo il dato del due mila e sei Linea sei abbiamo quindici mila megawatt di eolico
Mente di nucleare abbiamo circa uno due mila megawatt quindi abbiamo una netta prevalenza parlo del nuovo mondo dell'esistente le nuove costruzione le rinnovabili in questo momento
Realizzò molti più investimenti in tempi in termini di megawatt rispetto nucleare questo non vuol dire che
Ci sia poi ci possa essere un problema ampi in del nucleare in Cina in India ma diciamo al due mila dieci perché si sa quello che ci costa due mila dieci perché sono gli investimenti già avviati a situazione cosa che mi ha detto
Ultima ultimissima
Parlavamo di
Questo gap settore che sta esplodendo
Guardate ci sono solamente i Paesi che hanno capito che è un
Con Kyoto questo un grande business e stanno investendo tra Germania e Spagna abbiamo trecento mila detti nuovi negli ultimi anni sulle rinnovabili
E noi abbiamo perso sei occasioni adesso a mio parere da alcuni mesi per la Sezione si invertita ma storicamente Governo di sinistra di destra ultimi quindici anni non presumo che le persone
Guardate nel caso dell'eolico dalla questa stradina scavi del Mondiale nata in Italia l'aiuti dignitosa azienda che esporta pure ma cinquecento ha detto una cosa abbastanza limitata in Spagna invece dove si è avuto
Uno è ancora un programma molto ambizioso dodici mila megawatt di eolico
Largamente sa che era nata come sul in collegamento con la Vestas si è staccata diventano autonoma cedente dal numero due del mondo settemila detti esportato il mondo
Due logiche opera un diverso e uno in cui le rinnovabili sono un fiore all'occhiello l'altro in cui le rinnovabili su Veneto strategico del futuro
Ecco dobbiamo capire che sullo scenario emerge dico è completamente cambiato che le nostre industrie per riuscire a reggere la competizione internazionale devono qualificarsi sul lato efficienza energetica le fonti rinnovabili
Grazie Gianni Silvestrini per questo intervento che non so se avete notato aveva come caratteristica principale l'uso del passato cioè cose che sono già successe
Questo mi sembra un indicatore importante
Non si parla più di regia e nove o qualcosa che deve succedere impegni per il futuro ma si cominciano a fare dei bilanci o o delle dei bilanci di cose successe ultimi anni e di cose che stanno per succedere perché i soldi sono già lì e sono operativi
Questo un elemento di grande novità Squeo neo se posso aggiungere cose successe la scuola scorso in Spagna
Alle cinque del pomeriggio per il vento ha prodotto il ventisette per cento della intere energetica subito la Spagna così a che punto segnalo il campione
Entrato per chiudere la questa queste piccole osservazioni è interessante il dato tornando Abbado dedicato Curcio di prima della della idroelettrico perché l'idroelettrico tra le rinnovabili veniva considerata quella canonica quella sicurezza deve eccetera ebbe con i cambiamenti climatici
Diventa una di quelle più ballerine ecco peccato che in Italia il grosso energia rinnovabile sia appunto idroelettrico
Giuseppe un urlo direttore delle Campagne Greenpeace
Grazie e buona volontà confronto grazie però invitato io parlerò di questo rapporto che trovate qui fuori copia cartacea poi sul sito
Di Greenpeace volevo però prima di iniziare a parlare
Commentare un attimo il quadro che Curcio e Silvestrini ci hanno dato siamo alla vigilia della presentazione del nuovo nel secondo capitolo della EP Sissi sugli impatti del cambiamento climatico per fare una piccola affermazione mi sembra che siano una chiosa
Le moratorie sull'eolico sono un'oscenità ambientale
Dobbiamo dirlo e dobbiamo farlo da un fatto a dicembre abbiamo presentato un rapporto assieme al Ministro
Con i Verdi rinuncerà anche
Capogruppo Bonelli bisogna dire che le ho che chi blocca l'eolico e contemporaneamente promuove il carbone compie un atto ambientalmente osceno
Detto questo mi sembrava giusto devo dire
Siamo nell'anno del venti per cento l'abbiamo il venti per cento come obiettivo di riduzione dell'emissione di CO due il venti per cento sul primario e nel per fonti rinnovabili è il piano d'azione europea
Compete presentato alla Commissione in ottobre del venti per cento di efficienza energetica questi obiettivi sono tra loro collegati se i consumi energetici continuano ad andare con il ritmo che hanno avuto nel passato le fonti rinnovabili non ce la possono fare
Cioè se vengono soddisfatte dalle fonti fossili le missioni aumenteranno e non ci sarà nulla da fare
Dobbiamo fare due cose stabilizzare i consumi con un grande investimento nell'efficienza energetica pressappoco seguendo il grafico dalla California che Silvestrini Ackom mostrato e sviluppare le fonti rinnovabili
Abbiamo
Dato al Politecnico di Milano l'incarico di
Qua pagandolo con i soldi dei nostri iscritti
Ci tengo a dirlo perché e piuttosto bizzarro un'associazione ambientalista che indipendente dallo Stato non prende soldi da nessuno sia l'unica che diceva prima ad arrivare su questo tema abbiamo commissionato la valutazione del potenziale inefficienza in Italia nel solo settore elettrico
Da
C'è un partito è una considerazione l'analisi dell'agenzia dell'OCSE di Parigi ci dice una cosa molto importante il costo del risparmio
Cioè il costo i centesimi che costa risparmiare un chilowattora nei due terzi dei casi costa meno di quanto viene acquistato ben scambiato all'ingrosso tre il numero dei costo totale dei programmi fatti nei
Paesi dell'OCSE mostra vedete questo questo a metà circa Chazz zero sei zero settecentesca siamo da sei a sette centesimi oggi alla borsa elettrica l'eticità scambiata un prezzo medio di seicentesimo e mezzo
Quindi una buona parte del risparmio energetico che è stato già fatto nei Paesi dell'OCSE è costata di meno di quanto all'ingrosso elettricità venga scambiato
Nel nostro rapporto l'abbiamo messo cosa complicata
Qui ce n'è una complicata che non sta dentro rapporto questo impianto chimico
Con che è cresciuto attorno invierà Picoco dietro questa selva di tubi per muovere leso diciamo le materie prime dentro questi dubbi il sistema di pompaggio standards consuma settantasei kilowatt
Quando per fortuna gli impianti poi vengono rifatte sudori progettato questo dunque è un caso di scuola
Con tubi ratificare magari abbassa attrito maggiore accessibilità manutenzione quindi minore rischio per i lavoratori diametri maggiore pompe azionate con da motore porta variabile consuma sceso per la sua contati
Di materia prima nove kilowatt
Quindi questi casi di scuola nel nostro rapporto che adesso di cui è sull'ordine dei risultati non ci sono nel nostro rapporto ci sono
E i sistemi di illuminazione delle lampade procedute compatte a tutti i sistemi di includere di riduzione dell'ultimo dei consumi nel settore residenziale quindi vari attori intendo intensità i sensori di di presenza eccetera
Illuminazione pubblica efficiente motori ed efficienti e soprattutto a velocità variabile sistemi di refrigerazione efficienti sia nell'industria che nel terziario che nel settore presidenziale e i sistemi di produzione di alla complessa più efficienti nell'industria
Quando si dice che l'Italia e efficiente e ci si riferisce al e l'efficienza economica ma questo non vuol dire che le tecnologie che noi abbiamo nelle nostre industrie i nostri uffici siano migliori della media europea perché non è così
Tranne qualche caso
Quindi abbiamo fatto abbiamo chiesto Politecnico e dirci qual è quanto costa o si può fare e in quanto tempo abbiamo
Fatto il gruppo ERG diretto da Oronzo paghiamo ha fatto una valutazione prudenziale Tecchio deficienza o due mila venti
Di questa può di questo potenziale si è valutato qual è economicamente conveniente
La valutazione del potenziale tecnico per tecnologie per le quali non è possibile fare una stima economica precisa per esempio la crescita degli stand by lo stand-by qua quando lei nelle linee di produzione Dellai fai
Sì modificano previa riduzione non è che lo stand-by mettono stemma che consuma quindici watt anziché è uno e consumo uno o mezzo fatta cambia perché ed investimenti Fitch calcolare qual è la frazione dell'investimento che va a quel fine
La valutazione del potenziale ottenibile questo è il risultato cioè da qui al due mila venti noi avremo una consumo che andrà in Torre quattrocentoventitré miliardi di chilowattora questi di questi centotre miliardi sarebbero risparmiamo bili
E i di questi centotrenta un suo modo ottanta sono convenienti che vuol dire ottanta sono convenienti vuol dire che il costo totale del kilowattora di queste misure
E dell'ordine dei cinque virgola quattro centesimi di euro con lo scenario che lo abbiamo messo per essere conservativi
In in discesa uno scenario che porterà l'avete citato I semmai gioco attuali a qualcosa che sta sotto i sei quindi uno scenario del costo delle attività scambiata alla borsa elettrica più basso di quello che attuale che
Ecco una cosa molto conservativa per chi vuol fare i risparmi remoto anche difficile questo succeda ma questo va a vantaggio della Stilo
La cosa e con la cosa importante che si vede che l'ottanta per cento del risparmio è
Nell'industria e nel terziario cioè in due settori che producono valore aggiunto quindi intervenire con delle politiche che non sono soltanto i generosi incentivi che la finanziaria ha messo
In campo ma ci vogliono dei programmi di assistenza per creare non spero non so per diffondere l'hardware
Per diffondere il software e tutto quello che consente al mercato di stare in piedi cioè
Quello che cibernetica ma un luogo e l'organizzazione del mercato e richiede competenze disponibilità dei pezzi di ricambio capacità degli installatori eccetera eccetera
Poi ci sono atti trentacinque miliardi di chilowattora che sono risparmi abili cui venticinque concentrati mista in Bari imprese stand-by ci sono sia liste ma che conosciamo le nostre case
Quando il televisore spento come sapete in un anno consuma più quando è spento che quando guarda la televisione perché maggior parte dei standby che non abbiamo sono ancora dato consumi
Ma anche nell'impresa ci sono una serie di accorgimenti di controllo le dei nastri trasportatori e di e di quant'altro che
Bloccano le macchine quando la macchina o stanno lavorando i motori
Invece eletti ci sono invece
Utilizzati si all'industria che anche in altri settori
Persino che c'era quindi è possibile secondo questo scenario stabilizzare i consumi di elettricità
Questo è quello che si può fare utilizzando la parte economicamente conveniente del potenziale
Questo
Sviluppato avanti
Ecco si
Io direi che la cosa interessante è che poi sono due grandi comparti due terzi del potenziale ed dentro i motori elettrici utilizzati nei vari utili giovani e nelle intenzioni l'industria che mi altri settori e nell'illuminazione
Per darvi un'idea noi al due mila venti l'Italia sarà questa la del grosso modo complessivamente circa mezzo miliardo di punti luce di i lunghi sistemi dominazione
Questo scenario non prevede una rottamazione prevedono sostituzione progressiva per arrivare a centotrenta milioni di pezzi contro oggi si stima siano circa venti milioni di pezzi quindi scatta di moltiplicare per cinque per sei
I sistemi di mia azione efficiente ancora oggi se chiedete produttori
Viene fuori che anche per i sistemi utilizzati nel terziario quindi con dei clienti che sono abituati a a fare i conti sistemi a basso consumo solo il quindici per cento del venduto
Il che è ridicolo perché come sapete c'è proprio e
Una mancanza di visione strategica
Nelle politiche energetiche
Abbiamo delle cautele in questo quindi non si anzi non si è fatta la sua stima su tutto il condizionamento per mancanza di dati aggregati sufficientemente buone
Si considerano le tecnologie già efficiente disponibili sul mercato due mila sei agli extra costi del due mila sei e non si considera nessun effetto di rimbalzo sui
Sì Brezzi cosa che invece nei programmi di efficienza dei degli indennizzi l'Inghilterra per esempio si è visto che quando le caldaie a condensazione state promosse il loro posto è crollato il trenta per cento perché c'è stata una politica di che ha attirato via dalla nicchia quel prodotto alla messo invece come Standard i mercati
Questi sono ecco l'aspetto occupazionale anche più importante quando mai spostiamo risorse dalla costruzione di centrali
Alla costruzione di apparecchiature più efficienti non vediamo che a parità di investimento l'occupazione cresce perché si tratta di
Settori a minore intensità di capitale maggiore intensità di di lavoro certo
Non sappiamo dove saranno questi posti di lavoro perché magari inverter vengono prodotti magari non in Italia ma certamente se c'è un programma
Di governo
Per l'efficienza forse una impresa che producono le apparecchiature tre Elettronica una concione ad accoglierla perché due più efficienti si può fare anche un accordo che a me è una parte Dese e della della della quota incentivata produca del lavoro anche in Italia
Il rapporto potete leggere qui io credo che
Ma siamo abituate generalmente a a prendere i nostri attivisti a vedere i nostri attivisti appesi dai dai cammini delle centrali a carbone
In questo caso pensiamo che il sito dal alcuni mesi riteniamo che ci siano le condizioni per una grande convergenza di interessi e quello che vuol dire che
C'è
Una lamentela che va avanti dal un anno o due sul declino industriale dell'Italia un modo per arrestarlo è quello di
Portare dei soldi significativi nell'industria manifatturiera quella più efficienti
Questo sarebbe una politica energetica per
Una buona parte potrebbe almeno per il venti venticinque per cento del del risparmio mettere assieme interessi dell'economia e dell'ambiente
Grazie a Giuseppe Onofrio questo intervento che tra l'altro rappresenta un lancio di palla formidabile nei confronti del relatore successivo che Giancarlo Coccia direttore la qualità
Se tra qualità e ambiente di Confindustria perché e sottolinea come il settore industria italiana l'abbiamo visto anche la prima relazione sia storicamente però storicamente molto avanzato nel campo dell'efficienza energetica
Negli ultimi anni questa posizione sia un po'indebolita nel senso che altri sono andati più veloci di noi quindi abbiamo perso qualche quota qualche posizione e dalla relazione di con un serio sì evincono margini molto ampi per recuperare questo questo slittamento di posizione e quindi per rilanciare il sistema produttivo la domanda quindi non può che essere
In che tempi e in che modi Confindustria pensa di poter lanciare questo programma che ha più volte annunciato
Grazie
Ma era stata è stato chiesto di portare un alcune riflessioni sul tema riguardante proprio l'innovazione ambientale come come leva di competitività e
Io penso che
Abbiamo sempre ritenuto negli nelle nel recente passato
Un
In riferimento alle decisioni che gli Stati membri europei prese ero nel Consiglio europeo di Lisbona nel due mila e tre cioè la decisione di fare
Del due entro il due mila e dieci dell'economia fare dell'Europa l'economia più dinamiche compiti più competitiva del mondo
Se
è sempre stato un obiettivo
Di importante e sicuramente ambizioso in termini di sviluppo economico e sociale l'UE ancora di più in questo momento nel momento in cui
Come è stato anche sottolineato dagli interventi che mi hanno preceduto
Stiamo vivendo in maniera molto molto forte stiamo partecipando proprio ad un dibattito
Riguardante il riposizionamento e le prospettive di alcuni cardini che finora hanno in qualche modo regolato loro sviluppo industriale dei nostri dei nostri dei nostri Paesi
Io ritengo però che
Noi
Ancor ancora di più in questa in questa fase dobbiamo cercare
Di
Non perdere mai di vista il connubio
Sviluppo della competitività
Rispetto al a quello che che sono le le tematiche di sostenibilità sociale di sostenibilità ambientale e quindi
Di
Prospettive quindi di
Opportunità che questo che questo aspetto ci ci offre
Perché altrimenti
Con alcuni dati che adesso vi illustrerò rischiamo
Coglie di perdere di vista l'aspetto
Competitivo
E già sappiamo che in questo momento nonostante alcuni segnali di ripresa che si stanno manifestando però di fatto
L'industria europea in genere proprio le le l'Europa e non solo l'Europa già dal punto di vista della competitività stabilendo una battaglia molto
Molto difficile con me
Produzioni gli altri provenienti da altre alle del del del pianeta che
Il qualche modo spesso e volentieri come dire hanno hanno la meglio su
Sul sul sulle nostre sulle nostre economie
Allora
In particolar modo per per l'industria per l'industria italiana che cosa che cosa rappresenta questa cosa può rappresentare questa sfida
Io
Abbiamo sentito una serie di di dati
Io
Voglio completare questo questa informazione con altri
Portare alla vostra attenzione altri dati più specifici riguardanti i settori italiani più energivori
Quindi con maggior
Consumo di Energia e quindi in qualche modo collegarlo anche poi all'aspetto ambientale della e quindi non solo dell'efficienza energetica ma anche delle emissioni di CO due
Di vi porto alcuni esempi
Il settore della calce
L'indice di efficienza energetica del settore italiano
Come talmente visto come il consumo specifico di meno e di mettere mega joule su tonnellata prodotta in Italia abbiamo
Quattro mila e cento in Germania quattro mila e sette in Gran Bretagna cinque mila e sei in Francia quattro mila e sei in Spagna quattro mila sette
Cioè l'industria della calce italiana già oggi
A un indici di efficienza energetica migliore di quello degli altri Paesi di laterizi
L'Italia insieme all'Austria alla Germania
L'interno di un range che va da uno virgola uno uno virgola nove logica già un per tonnellata rispetto al nord Europa che invece viaggia in un range tra due virgola cinque due virgola sette
La carta
Nel facendo un confronto tra il consumo di energia reale e il consumo di energia
Teorico con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili
Abbiamo un consumo reale di
Nove virgola dieci terra joule per mille
Consumo teorico di nove novantacinque cioè abbiamo un differenziale
Percentuale di meno otto virgola sei per cento
L'industria del cemento
Calcolato come rapporto clinker sul cemento anche perché i consumi di energia termica in questo in questo settore e le relative emissioni di C o due si concentrano proprio nella fase di posizione del semilavorato clinica
Per l'Italia abbiamo come rapporto settantasette per cento come Gran Bretagna novanta Spagna settantanove Germania ottantatré Francia ottantadue
Le raffinerie l'indice di intensità energetica per cui più basso il valore maggiore l'efficienza di processo l'Italia
Ottantuno Spagna ottantotto Francia ottantasei Gran Bretagna ottantasette
Bene l'OCSE Scandinavia settantacinque e settantadue sono migliori dell'Italia la siderurgia
Il consumo specifico energetico di il dello stabilimento di Taranto comprensivo degli impianti di trasformazione dell'acciaio principale lo stabilimento più grande d'Europa
Nel due mila uno venticinque dica joule per tonnellata di acciaio nel due mila cinque e ventitré Gica Jawd per tonnellata di acciaio
Sono dati
Su cui possiamo dormire sonni tranquilli assolutamente no non è questo che si vuole
Che si vuole che si vuole affermare facendo vedere come
Questi nostri settori abbiano già dei livelli e tra l'altro il la prima relazione tardive piegato Curcio sottolineava anche questo questo aspetto quindi dice il fatto che questi attori abbiano già dei livelli di efficienza energetica cui migliori dei concorrenti europee non significa che
E cui e possiamo possiamo sederci
Poi dirò qualcosa su come su come procedere
è vero però che il Paese italiana a un margine di recupero
Di efficienza energetica molto molto ampio oggi
Di fatto possiamo dire fino
Fino ad oggi fino a qualche mese fa
Possiamo dire che è azioni di recupero di efficienza energetica negli anni passati si son si sono svolti soltanto nell'ambito del settore industriale questi dati lo dimostrano oggi noi abbiamo
Dei comparti
Prima erano ricordati il residenziale il trasporto altri comparti che tra l'altro in Italia coprono sono responsabili di più del sessanta per cento delle emissioni di CO due sui quali non è ancora è stato fatto nulla
E che offrono dei detti margini di miglioramento in termini di efficienza energetica elevatissimo
Certo il ICE Simest mi ha detto una cosa importante parlando della Germania
Ricordando
Come
Il la decisione di puntare su GE
Rinnovabili fosse
è stata una decisione
Con dietro un progetto PAI se industriale per non solo a venire come dire perseguire degli obiettivi di miglioramento ma degli obiettivi anche di affermazione in termini
Questi sì di competitività di settori che poi in prospettiva di settori nazionali che poi in prospettiva avrebbero potuto come dire recita un ruolo forte sui mercati su mercati più ampi
Bene e io penso che
A maggior ragione con con questi dati sui settori industriali italiani si debba
Innanzitutto operare
Con
Un ottica
Di
Progetto Paese
Di miglioramento
E quindi con un grande coinvolgimento
Oggi finalmente mila e qualcosa si sta muovendo le iniziative le iniziative del Ministro Bersani industria due mila quindici iniziative mirate su quindi accompagnate anche ad un ad una visione
Come dire di proprio i industriale anche sul versante della ricerca e dell'innovazione quindi con scelte con scelte ben precise con la valutazione di progetti e quindi con la valutazione del
Qui e della bontà industriale di questi progetti
Può sicuramente essere
Un
Una strada
Buona e una strada che
Ma che potrà permettere non solo di aiutare l'avvio di iniziative innovative ma anche poi il consolidamento di questa iniziativa perché se noi andiamo a vedere l'esperienza fatta negli altri Paesi e quindi non solo la Germania da questo punto di vista
Lo vediamo che la chiave di volta è stata proprio la capacità di scelta
Iniziale per poter poi farsi che
Le soluzioni le le le
Le opzioni progettuali individuate potessero poi col tempo anche consolidarsi ed affermarsi
Ecco è molto importante che questo
Possa essere fatto anche anche in Italia che quindi anche nel nostro Paese l'ottica
Possa possa essere quella di una
Scelta precisa di una
Valutazione veramente industriale delle iniziative
E che poi si crei un quadro anche istituzionale normativo di regole tali da non vado a chiudere da non impedire poi la realizzazione di queste iniziative
Un'ultima considerazione sono stati richiamati gli impegni che l'Europa ha preso
Per il futuro per il due mila venti sia in termini di
Miglioramento densi e sia in termini di copertura con energie rinnovabili della della propria produzione sia in termini di abbattimento ulteriore abbattimento delle emissioni di CO due
Bene anche i dati che io vi ho letto dimostrano come
Le situazioni all'interno del loro OPA siano disomogenei
Allora sarà molto impatta molto importante nel
Nell'approntare poi quelle che sono dovranno essere le azioni concrete
Che in Europa dovranno essere
Realizzate per il raggiungimento di quegli ambiziosi obiettivi tener conto anche di queste differenze del fatto che ci sono settori industriali
Che hanno già raggiunto dei livelli di efficienza a differenza di dei degli analoghi settori industriali di altri di altri Paesi e che quindi nella nel nel nel di menzionare l'impegno rispetto all'obiettivo globale europeo
Si tenga conto di queste di queste di queste differenze in caso contrario rischiamo soltanto di vivere invece questa importante sfida che può aprire delle opportunità rischiamo soltanto come dire di DD di restare con
L'impatto negativo delle decisione
Grazie
Bene con quest'ultimo intervento di
Prospettiva del mondo dell'industria
Siti sul primo pacchetto di quattro interventi che hanno offerto una prospettiva di base anche uno scenario numerico sulla prossimo futuro energetico e déjà direi in questa fase emersa la caratteristica delle logiche
Molto legata alla fattualità cioè stiamo non più discutendo di scenari ma di
Un un qualcosa che è più legato a un business quotidiano io pregherei a questo punto Luigi paga netto Presidente dell'ENEA di
Venire
Ecco
E
Al tavolo grazie
Per
Parlare del di un tema che ovviamente e quello
Stesso dell'ENEA che è un ente nato per fare in qualche modo da tre ed unioni tra il mondo della ricerca il mondo della produzione e quindi impegnati su entrambi i fronti in realtà e esattamente quello di cui oggi
Il il Paese a più dal bisogno e questo INPS in sostanza quello che è emerso dei primi interventi
Quindi io volevo cominciare con il chiedere a paga netto
Una prospettiva sulla e frontiere più interessanti che si aprono per l'Italia proprio da questo incrocio
Tra l'altro siamo secondo ma di fronte a una grande attualità perché proprio ieri è stato presentato il
Lì il punto sulla realizzazione del Progetto Archimede che è un progetto che approvo queste caratteristiche un progetto solare non fotovoltaico il solare termico fortemente innovativo insomma
Direi che questo tipo e quasi unica al mondo ci sono pochi esempi di questa tecnologia da una tecnologia italiana oltretutto vogliamo cominciare da
Questi stimoli prego
Mi sembra che il richiamo alla firma che ieri
Abbiamo fatto dell'accordo tenne l'ENEA
Sia quanto mai proprio opportuno se parliamo di collaborazione tra industria enti di ricerca e ricerca in generale era presente presso Silvestrini che
A svolto considerazioni molto interessanti su
Questa
Obiettivo che l'obiettivo europeo che noi tutti conosciamo Obiettivo di tipo vincolante
E
Allo stesso tempo abbiamo visto come in questo caso
Sia
Importante che noi ci troviamo
Industria enti di ricerca lavorare in una direzione comune naturalmente ciascuno facendo proprio mestiere
E da questo punto di vista
è successo proprio questo perché fin dal primo momento in cui io mi sono trovata avere la responsabilità di Enea
Ho ritenuto
E l'ho dichiarato in pubblico che questo progetto Progetto del solare termodinamico Archimede
Che nasce da un'idea
Di Carlo Rubbia è stata anticipatrice
Andava non solo
Messo in essere mal sviluppato
Per passare dal laboratorio all'impianto
E guardate questo è un punto
Non
Irrilevante perché
Succede spesso che e gli enti di ricerca che producono ottimi risultati no sono presenti al momento dello sviluppo delle loro idee
E qui il discorso di come rendere possibile al
Sistema Paese
Una accordo è un'integrazione del mondo ricerche al mondo della
Attività produttiva e essenziali
Spesso si parla di trasferimento tecnologico
Se ne parla da tanti anni poi se ne è fatto poco ma se l'ha fatto poco perché io credo essenziale non tanto trasferire quanto procedere insieme sulla strada della
Innovazione partendo come in questo caso danno iniziativa che l'assessore assunto attraverso
La volontà che io ho manifestato di
Realizzare magari
In maniera modulare cioè
Parte da un progetto che era di trenta Mega
I megawatt da sola
Di farli diventare di cinque ma
Consentire che da subito si realizzasse un impianto questo è un punto importante perché una volta che noi
Come avremo sul territorio Priolo l'impianto che produce energia solare nell'accoppiamento con
Il sistema di
ENEL che Umma impianto tradizionale la cogenerazione
Nel momento stesso che si vedrà che quattro mila cinquecento famiglie possono usare energia dal sole finalmente si capirà di che cosa si tratta c'è usciremo dei discorsi di principio per andare le questioni di fatte qui
C'è stata una
Attività che è servita a far passare dalla condizione di laboratorio la condizione della reale azzardo realizzabilità il progetto
Come sviluppando i componenti sviluppando l'innovazione lavorando con l'industria che poi deve fornire questi componenti perché fare un impianto che comunque occupa quaranta mila metri quadri a sette chilometri lineari non effettivi
Di sviluppo sul territorio è un impegno anche concretamente importante e credo
Che da questo punto di vista avere preso l'iniziativa l'ente di ricerca di sollecitare la realizzazione verso l'industria che si è fatta parte attiva perché poi
Proprio la l'aver deciso un modulo che si può replicare
Ha significato per l'ENEL la disponibilità a metterci le risorse finanziarie organizzative necessarie per questo è stato quello che noi
Abbiamo sottolineato ieri e credo che sia
Una risposta a quello che
Si diceva prima in materia di rapporto tra enti di ricerca e attività produttive all'industria e dal punto di vista dei costi la situazione di questo tipo di Energia oggi in prospettiva ben i costi
Lo sappiamo sono decisamente superiori a quelli
Che
Noi otteniamo da un convenzionale però è anche vero che in tutto il mondo non solo in Italia ci sono incentivi alla produzione dalla rinnovabili in particolare il solare
A prospettive importanti per questo motivo perché la tecnologia
Presuppone un costo di impianto
Che è consistente questo caso spenderemo quaranta milioni di euro ma
Anziché spendere almeno
Noi avremo
La possibilità non solo di replicare e rendere più efficiente l'impianto ma di migliorare quelli che sono i componenti e far diventare il costo costo di impianto minore
Considerate dopo il corso esercizio ovviamente è un costo che non è certamente legato al combustibile per combustibile seminari
Questo però questo dei costi legati al solare credo che sia un tema che offre degli spunti interessanti per ragionare sull'energia e sul rapporto anche
Quali qua sull'approccio filosofico al concetto di energia perché il solare termico siamo il potrai fotovoltaico lo sappiamo e a di crisi discesa come prezzi però e ancora molto più cauti convenzionale
Ma il solare termico per e gli apparecchi che si mettono ciò i pannelli solari che in Grecia sono come il pane quotidiano in Italia ancora non così diffusi
E questi pannelli hanno un pay back di due anni tre anni cioè sono assolutamente convenienti dal punto di vista economico quindi quello che rende ancora non conveniente questo di voli solare e la necessità c'è la volontà di fare una centrale di Potenza
Quindi questo mi rimanda all'idea della scelta tra il le le fonti concentrate cioè la grande centrale il sogno della regia che viene la la la potenza racchiusa
E invece il modello decentrato questa e la grande anche al di là di aver colto filosofica perché non è che tipo di immagino abbiamo soprattutto quale modello di Hardy energie più conveniente
Credo questa
è una questione di grande importanza mi fa piacere
Sul deposta perché io sono convinto
E lo stiamo dicendo e lo sto dicendo nelle diverse sedi
In ogni intervento pubblico che intanto
Il modello di energia che nasce dalle
Grandi centrali produttrici di
Potenza e di energia è un modello che è certamente importante ma non unico
La possibilità di realizzare un sistema di generazione distribuita sul territorio a una
Possibilità che non è solo quella disservizio
E
Di
Attività rivolta utenti in maniera anche sia legata a uno specifico territorio ma anche la possibilità di mettere in piedi una questione di grande rilievo cioè
L'integrazione tra le tecnologie
Rinnovabili e no
Sul territorio perché questo è importante importante nodo perché
Io sono convinto che quando parliamo di questioni che attengono
Agli obiettivi
Europei al due mila venti quando parliamo del venti per cento che dobbiamo raggiungere entro il due mila venti di rinnovabili sul totale poi
L'Unione europea fa notare come questa sia una grande sfida anche competitiva è una grande sfida per lo sviluppo delle nuove tecnologie
Non dice quali siano gli strumenti per realizzate perché ogni Paese deve trovare gli strumenti adatti per farlo io credo
Che questo è un tema di grande importanza prima veniva ricordato
Dal precedente oratore
Il la questione di Lisbona della competitività europea
Io
Sono stato uno dei dodici componenti
Della Commissione coke
Che ha preso nome dal Primiero lande se che precedeva la Commissione che ha fatto il discorso Lisbona
Ebbene in quella sede i tedeschi
Che
Già allora progettavano quello che stiamo dicendo oggi stiamo parlando di
Tre quattro anni fa
Insistiamo su un unico tema quello che oggi hanno portato all'attenzione di tutti
Bene eccome è stato giustamente detto dalla pesante Confindustria ci hanno dietro un progetto industriale
Avete un progetto industriale che significa credere come trascinare in avanti
Le tecnologie sulle rinnovabili ma per trascinare in avanti e deve avere una capacità di non lavorare soltanto sugli incentivi che uno degli aspetti
Che in questo momento sta è necessario
Ma non necessariamente si può legare il tutto a questa vicenda che riguarda
L'ospite la spinta allo stimolo che nasce la legislazione allora io credo che da questo punto di vista
Quindi non soltanto dal punto di vista del servizio al territorio che si può realizzare anziché maniera concentrata in maniera distribuita sia importante il discorso del
Microgenerazione distribuita perché
Perché questo può diventare un vettore importante di alimentazione delle scelte in materia di rinnovabili c'è qualcosa che tira
Spinge nella direzione giusta verso gli obiettivi ci siamo dati perché altrimenti saremmo costretti
A mettere in movimento
Una serie di incentivi che pur sono necessari ma che da soli probabilmente non sarebbero sufficienti ad utilizzare gli obiettivi che noi
Stiamo discutendo ecco questo
è un punto che
Credo debba essere tenuto presente perché tecnologia e scelte
Che vengono fatte dal mondo produttivo nonché dagli utenti sono scelte che devono essere corrente una con l'altra e allora se noi
Guardiamo all'integrazione tecnologica io posso fare sul territorio dove posso mettere insieme una cogenerazione per esempio insieme a
Biomassa oppure insieme un fotovoltaico pure anche un discorso di energia della di un solare termodinamico credo che questo
Significhi guardando ai dati che possediamo che abbiamo
Una possibilità vera di far diminuire
I costi
In un tempo più veloce più ragionevole e anche quindi di trascinarsi più tecnologia non solo sulla base di questo ma anche sulla base della domanda che nasce dal territorio io credo molto che la domanda gioca un ruolo importante
E credo anche che noi dobbiamo fare in modo
Che le politiche per le tecnologie rinnovabili non nascano soltanto da un problema di offerta la questione in cui qualcuno decide
E qui la decisione europea ma dobbiamo
Fare che questa decisione sia seguita da fatti concreti cioè
Dalla disponibilità di
Del sistema produttivo e degli utenti a
Fare un matching con questa offerto ecco questo è un punto che credo importante e da questo punto di vista io credo che se guardiamo a questa direzione noi avremo per un verso
Un vantaggio che nasce dall'integrazione di tecnologia diversa che naturalmente risentono del territorio perché
è chiaro che in un territorio ciò le biomasse un altro non c'ero ed è chiaro anche che non posso utilizzare le biomasse
Di qui a centocinquanta chilometri perché non sarebbe assolutamente conveniente quindi il territorio conta per l'utilizzo di biomasse
Ma posso anche usare
Sistemi combinati che nascono delle caratteristiche locali e ottenere uno una risultato che sia un risultato
Vincente che trascina tecnologia e trascina giù
Quindi
Diciamo un nero Gia pensata assurdi stretti che possono avere le dimensioni
Se avete un'altra occasione di una piccola isola insomma come dimensione geografica territoriale
E questa però soltanto diciamo una è una prima parte degli sposta alla alla la questione del modello nel senso che certo posizionarsi con delle unità più piccole già dà un'indicazione
Ma all'interno di questo rinunce geografico poi si può puntare su una centrale solo pure su uno centrali di micro cogenerazione centrale diffuse casa per casa
I più radicale in questa Scelta e Jeremy Rifkin e che ha proposto il modello di un'energia che è simile a quella del web cioè come l'informazione estremamente capillare viaggia tra l'altro nei due esempi sì sulla Rete così l'energia dovrebbe entrare insiti in in integrazione anche sia simbolica che concettuale con con il web per in modo che ognuno a casa a casa sua possa
Produrre l'energia rimetterle ritentare prendere in maniera molto fluida molto libera ed è a concorso cioè che in qualche modo di democrazia dell'energia ecco dal punto di vista più però concreto questa è un grande modello concettuale
E
è e in che misura
Lei vede realizzabile questo progetto in Italia costi conveniente
Io credo che
La posizione di germi rischi è un sia ben nota
Mi ricordo di averlo avuto come ospite all'università molti anni fa
E lui assumeva
Queste valutazione io una prospettiva molto a lungo periodo perché
Dichiaro che in tutto questo innestava il discorso idrogeno ed è anche evidente che
Questa ipotesi che vede
Un diversa sistemazione del territorio ma anche ad attività produttive perché quello che facciamo dare giusto il vero
Cioè a dire che noi abbiamo una rivoluzione industriale che nell'Ottocento ha fatto nascere questi poli concentrati di produzione di energia e di produzione manifatturiera
Che oggi per quanto riguarda la produzione manifatturiera tendono a diluire si in aree di stretti e qualche volta territoriale
E certamente con un'economia che punta sempre più per le nostre economie sviluppate avere una quota di servizio importante
Un discorso in cui l'energia sia distribuita non siano eccessivamente concentrata può avere un senso importante però
Io credo che qui dobbiamo anche fare un esercizio di realismo
Rispondo a domande Cianciullo
Ci vuole
Così una dose di
Realismo e di valutazione attenta di tecnologie e di sistemi produttivi Dio sono convinto
Che tanto più
E perciò fatto discorso dell'integrazione delle tecnologie tanto più
Si verificherà io credo che si può arrivare a questo punto una possibilità di
Riduzione dei costi
Legata all'integrazione notate bene non parlo solo di rinnovabili parlo di integrazione anche di sistemi di cogenerazione di piccola taglia che sono
E qui un altro punto diventati convenienti mentre prima c'era un problema di taglia per avere la convenienza
Di un impianto di produzione tradizionale oggi questo con la tecnologia è cambiato quindi anche qui c'abbiamo tecnologia se io faccio la cogenerazione di piccola dimensione e la faccio conveniente
Questo mi consente di avere energia sul territorio sul distretto chiamiamolo così a costi relativamente bassi se su queste cinta entro e qui
Ancora una volta
La questione delle convenienze
Della
Attività della produzione energia che nasce da rinnovabili che entrano a seconda dei carichi della giornata una
Parte della giornata o nell'altra
E sono
Di sostegno e integrazione i costi complessivi tendono a essere quelle necessarie determina le convenienze non dico che lo sono tendono
Allora lì ci vuole un grande investimento che veda
Non solo
La ricerca sulle singole tecnologia ma veda alla ricerca mirata sulla integrazione
Perché se io faccio una vicenda sulle singole tecnologie votarsi gain tasso di
Variazione
Della
Del costo sia molto violento che se invece intervengo direttamente sui sistemi integrati oggi ci sono possibilità da verso
Le ICT di gestire in maniera conveniente
Sistemi integrati soprattutto se queste non sono di grandissime dimensioni e credo che questo è la scommessa che va fatta per rendere concretamente realizzabile quello di cui si sta parlando io sono convinto che poi
Le cose marciano
Sulla capacità degli uomini misurarsi con problemi che non sono solo quelli del domani o del dopodomani ma anche quelli di oggi che portano al domani a un domani nel senso che noi vogliamo e io credo che tutti vogliamo
Raggiungere gli obiettivi che ci sono assegnati alla propria penso che bisogna dare risposta che tenga conto di questi elementi
Grazie
Che salutiamo con l'augurio che questo Progetto Archimede che si è di queste è stata operata la firma ieri assieme all'ENEL sia un progetto che dia
Delle soddisfazioni anche economiche
Al paese anche perché ripeto un una tecnologia un brevetto italiano e di brevetti italiani come dire c'è c'è una certa carenza visto che c'è De Masi che dice sempre che la Illy pagar Perin tre giorni sforna tanti brevetti quanta alla Sapienza in un anno
E questo un dato che non non fa piacere quindi città o dei settori e delle industrie in cui si lavora controtendenze questi vanno incoraggiati
Diretta ma Amadasi
A cui piacciono spesso le immagini
Ma non sempre le verifiche anche Lionel parte alta al numero di scienziati e ricercatori
Che forse comparabile a quelli della Sapienza e quindi non è che solleva il riferimento sia così singolare il fatto che ne produciamo di più
Significa ad esempio un accento del
Ma
Direi che se andiamo a vedere la somma dei ricercatori le paga in giro per il mondo bisogna confrontarlo con quello che ci ha dato della Sapienza di quel settore o dei settori
Grazie e io chiederei a questo punto a Ascani Arpal Citelli anziché Pierluigi ha scagliato è formata
E Federico Fal Citelli del ricercatore dell'Istat di presentare la ricerca che permetterà di misurare vari elementi importanti per il nostro discorso
In particolare il rapporto di più degli italiani con queste energie le regie rinnovabili la loro percezione e le difficoltà che le fonti rinnovabili incontrano
Nel nel loro sviluppo prego
Grazie buongiorno sono Ascani dell'istituto format presento un'indagine svolta su un campione statisticamente significativo della popolazione italiana
Un'entità superiore diciott'anni che è stato interrogato su alcune dinamiche su alcuni aspetti riguardanti i temi dell'energia indagine recentissime è stata svolta
Nel febbraio di quest'anno il campione era composto da circa mille casi
Sono state indagate diverse tematiche
Riguardanti la preoccupazione della popolazione italiana riguardo
I mutamenti del clima quanto l'attenzione verso il clima influisca sulle gli orientamenti di voto della popolazione come gli italiani si fanno un'idea e conoscono
Quelle che sono le problematiche di carattere ambientale
Cominciamo proprio con questa prima slide dove analizziamo il livello di preoccupazione degli italiani riguardo i mutamenti climatici il peggioramento della qualità dell'ambiente
Abbiamo fatto abbiamo fatto l'analisi utilizzando una scala da per nulla preoccupato ha molto preoccupato
Italiani che hanno dichiarato
Di essere molto abbastanza preoccupa di circa
Questi mutamenti sono stati l'ottantadue virgola sette per cento
Vediamo chi sono
Avvertono di più motivi di preoccupazione riguardo l'ambiente le donne meno preoccupati sono apparsi gli uomini individui del diciotto e quarantaquattro anni meno preoccupati sono apparsi gli anziani
I lavoratori dipendenti le casalinghe gli studenti le famiglie più di coloro che vivono da soli
Coloro che risiedono nei centri abitati di medie dimensioni dai cinque mila e duecentocinquanta mila abitanti dove grosso modo vive in questo tipo di centri abitati il sessanta per cento della popolazione del nostro Paese
Coloro che risiedono
Prevalentemente nelle regioni del nord est e del meridione questo non vuol dire che non siano preoccupati anche italiani nel centro Italia o nelle regioni del Nord Ovest
Ma queste regioni del nord est nel meridione presentano un alto livello di accentuazione statistica
Con riferimento alla preoccupazione verso l'ambiente
Riguardo l'energia pulita abbiamo chiesto quanto pensate siano efficaci tali fonti per migliorare la qualità dell'ambiente
L'ottantaquattro virgola sei per cento di italiani ritiene che siano molto efficaci Hua abbastanza efficaci
Non credo che le fonti di energia pulita prevalentemente gli uomini ossia oltre cinquantacinque anni con un basso titolo di studio mentre invece di più omento al titolo di studio o quanto meno il livello di formazione delle delle persone più si tende ad accreditare alle fonti di energia pulita un livello di interesse alto e di credibilità
O
Quale sono le fonti di energia pulita che gli italiani hanno dimostrato di conoscere meglio
Abbiamo esaminato l'energia eolica quelle idraulica regia solare oggi ha prodotto dalle biomasse e l'energia marine geotermica
Per ogni singola fonte del Gia abbiamo utilizzato anche in questo caso una scala
Da un libero di conoscenza nullo a un livello di conoscenza molto elevato i valori che vedete sono solamente quelli somma
Dei livelli di conoscenza molto elevato abbastanza elevato al primo posto troviamo come vedete l'energia eolica con l'ottantacinque virgola sette per cento di italiani che hanno dichiarato di conoscerla
L'energia idraulica al secondo posto con il settantaquattro virgola due per cento
E poi l'energia solare con il quarantanove virgola sette per cento
L'Italia altre forme di energia hanno fatto rilevare livelli di conoscenza più bassi
O e SIS vengono svolte anche nel nostro Paese delle campagne informative per passare ad energie pulite
Lei conoscono soltanto il trentanove per cento degli italiani quindi una percentuale non elevatissima chi è più a conoscenza di queste campagne più gli uomini che le donne
Più coloro che hanno un titolo di studio medio alto alto spesso la laurea che non quelli che non hanno un titolo di studio hanno un basso titolo di studio
Tra coloro che sono a conoscenza delle campagne informative per passare alle energie pulite prevalgono i dirigenti gli imprenditori i liberi professionisti rispetto a lavoratori dipendenti
Abbiamo notato spesso nell'analisi del nostro campione
Dove l'interesse Hill anche la conoscenza in qualche modo la competenza verso fatti ambientali spesso sfora sugli interessi anche di carattere personale e professionale nell'ambiente
Coloro che risiedono nei centri abitati di medie e grandi dimensioni delle regioni del nord Italia e coloro che
Risiedono nel Sud hanno dimostrato un livello di conoscenza alta nei confronti delle campagne informative per passare energie pulite
Un su campione di questo trentanove per cento il settanta per cento circa era anche a conoscenza di campagne informative per
Riguardo incentivare il più utile per passare alle fonti di energia pulite
Quali sono i canali informazione attraverso i quali gli italiani si fanno si sono fatti un'idea circa queste campagne in primo luogo la televisione poi giornalisti internet il passaparola
Riviste generiche la radio riviste tecniche e poi percentuali più piccole hanno riguardato eventi specializzati
Oppure l'informazione
Dirette da parte di organizzazioni specializzate o istituti specializzati allo scopo
O vediamo secondo gli italiani una politica per il consumo energetico sostenibile che cosa dovrebbe riguardare in particolare
Secondo al quarantuno virgola nove per cento degli italiani intervistati una politica per il consumo energetico sostenibile dovrebbe riguardare in primo luogo l'industria
Nel ventinove virgola sei per cento dei casi dovrebbe riguardare di trasporti
Nel nove virgola sei per cento dei casi dovrebbe riguardare il riscaldamento e l'aria condizionata degli uffici e soltanto del sette virgola otto per cento dovrebbe riguardare riscaldamento delle abitazioni
Italiani in realtà vedremo più avanti nei risultati dell'indagine dimostrano una certa
Interesse
O quanto meno una sensibilità
A
Promo ampi vivere auto prodursi in azioni
Mirate a
Diverso atteggiamento verso l'uso delle energie però quando gli abbiamo posto questa domanda per il riscaldamento delle abitazioni emerso solamente un sette virgola otto per cento
Per l'aria condizionata per l'abitazione abbiamo addirittura un uno virgola sette per cento
Quali sono le azioni che a suo giudizio avrebbero la possibilità di produrre dei miglioramenti sull'ambiente
Vi ricordo che questa è l'indagine di opinione e l'opinione degli italiani e non necessariamente l'opinione degli italiani coincide con ciò che realmente
Invece sarebbe più opportuno fare o più efficiente fare o più efficace fare
Per l'ambiente però questo è l'idea che gli italiani hanno
Ridurre i consumi energetici nel settore dei trasporti
Ridurre i consumi energetici nel settore industriale
Ridurre i consumi energetici nel settore abitativo ecco qua quando parliamo di riduzione dei consumi ecco che entra in gioco al settore abitativo e poi hanno parlato anche di riforestazione
Di riduzione delle emissioni nei settori non genetici guardiamo altre voci che hanno fatto rilevare oppresso per le quali abbiamo registrato percentuali più contenute
Riguardo alle azioni
Per le quali si può potrebbero essere effettuato che potrebbero essere effettuate producendo dei miglioramenti
Abbiamo chiesto sei queste azioni dovrebbero
Essere
Mirate
All'utilizzo di tecnologie più efficienti oppure
Più ber modificare i propri comportamenti e lo abbiamo fatto per i primi tre settori che erano stati indicati nella slide precedente il settore
Per la riduzione dei consumi nel settore dei trasporti la riduzione dei consumi del settore dell'industria la riduzione dei consumi nelle case di abitazione
Intendo a
Porre la vostra attenzione sul dato in basso a destra la riduzione dei consumi casse da dilazioni con il novantuno virgola cinque per cento in relazione alla modifica dei comportamenti
Quindi in realtà c'è una sensibilità almeno da una parte dei italiani questa non è tutto il campione questa questi dati fanno riferimento a circa la metà del campione
Dove però
Di italiani hanno dimostrato una sensibilità anche nei confronti
Della modifica dei propri comportamenti in relazione alla propria casa di abitazione
Vediamo coloro che sarebbero maggiormente propensi a modificare i propri comportamenti della riduzione dei consumi energetici
Chi sono per lo meno in linea di principio o comunque sulla base delle dichiarazioni che hanno fatto nel corso dell'indagine
Le donne sono maggiormente propense a modificare i propri comportamenti rispetto agli uomini
O sono maggiormente propensi giovanissimi e coloro che hanno oltre i quarantacinque anni purtroppo un dato
A mettere in evidenza e che invece la parte centrale del campione o se gli italiani che hanno tra i venticinque quarantaquattro anni si sono dimostrati nemmeno propensi allo scopo
Gli occupati con un lavoro dipendente gli artigiani piccoli imprenditori
Coloro che risiedono nelle grandi aree metropolitane
Le regioni del nord del centro Italia meno propense a una riduzione dei consumi energetici attraverso una modifica dei propri comportamenti sono risultati gli abitanti nelle regioni del sud dell'isola
Sarebbe disponibile a vedere deturpata una vallata per avere un impianto di energia pulita ad esempio
E oggi l'energia eolica
Molto abbastanza disponibile hanno risposto cinquantadue virgola due per cento del campione in particolare molto disponibile ha risposto il quindici virgola due per cento
Passiamo ora ad esaminare
Quanto conta l'ambiente nelle scelte di natura politica degli italiani ovvero quanto peso hanno gli orientamenti a favore del rispetto della cura dell'ambiente
Fondamentalmente per il quarantanove virgola otto per cento degli intervistati l'ambiente è un fattore importante che contribuisce alla determinazione del proprio orientamento politico
Anzi per il ventiquattro virgola cinque per cento il ventiquattro virgola cinque per cento di italiani è propenso a votare ora quanto me ne maggiormente propenso
A votare per chi si preoccupa esplicitamente dell'ambiente
Mentre per il venti venticinque per venticinque virgola tre per cento l'attenzione all'ambiente è un fattore di scelta politica importante ne sono importante anche altri ma tra i fattori che i
Si considerano
Quando si deve definire il proprio orientamento di voto ci deve essere anche l'ambiente
Il dato però raggiunge soltanto la metà dei cittadini per il quarantatré virgola due per cento
Intervistati pur ammettendo ammettendo anzi all'ambiente un livello di importanza alto tuttavia
Lo hanno dichiarato un fattore che non determina non sufficientemente importante per determinare
Il loro orientamento politico
Per il sette per cento di fine addirittura l'ambiente non è ritenuto un fattore importante
O
Illustro da chi sono formati sostanzialmente questi
Due gruppi di italiani coloro che annettono importanza l'ambiente in sede di definizione delle proprie scelte politiche coloro che i quali non vi ammettono importanza
L'attenzione all'ambiente un fattore di scelta politica importante ossia l'anno l'ambiente viene considerato anche se insieme ad altri fattori un
Una componente fondamentale vediamo chi lo dice lo dicono le donne
Trentacinque sessantaquattro anni
Si occupa di sia casalinghe vi sono sia i lavoratori autonomi sia lavoratori dipendenti le famiglie prevalgono su coloro che vivono da soli
Si tratta di persone che risiedono in prevalenza in centri abitati di medie dimensioni né in piccoli centri nel nelle metropoli con una forte correlazione delle regioni del sud Italia
Sono più propenso a votare per chi si preoccupa dell'ambiente ovvero l'ambiente non sulla considerato importante ma tra i fattori che si considerano definendo le proprie scelte politiche è ai primi posti
Sono uomini sono molto giovani hanno un titolo di studio alto molto spesso molto alto hanno tendenzialmente fino a trentaquattro anni sono studenti occupati spesso sono lavoratori autonomi
E risiedono per lo più nelle regioni del Nord Ovest quindi in Liguria in Piemonte e Lombardia e nel centro Italia la Toscana l'Umbria il Lazio
Vediamo invece i gruppi per i quali l'ambiente non è un fattore
Sufficiente per orientare o di segnare i propri orientamenti politici si tratta del sedimento dal punto di vista
Dell'ampiezza percentuale più basso il quarantatré virgola due per cento
F gli uomini prevalgono leggermente sulle donne hanno titolo di studio o meglio hanno un'età compresa tra i venticinque e trentaquattro anni e poi oltre quarantacinque anni
è formato da persone occupate da pensionati risiedono in tutte le regioni d'Italia c'è una controtendenza o quanto meno una mancata correlazione con coloro che risiedono nel meridione
L'ultimo gruppo è formato soprattutto da persone molto anziane non pongono minimamente non annettono alcune importanza l'ambiente definendo le proprie scelte politiche hanno un titolo di studio molto basso
Ed è formato soprattutto da persone residenti in centri abitati con meno di cinque mila abitanti
In ultimo e
Mi taccio abbiamo domandato a le persone
Con figli se parlassero mai dell'ambiente i propri figli
Il quarantatré virgola due per cento agli e ne parla o quanto meno a chi ne ha parlato almeno una volta e abbiamo chiesto anche come gliene parla
Novantaquattro virgola cinque per cento e gliene parla come qualcosa sul quale ciascuno di noi può intervenire ma quasi il sei per cento e che ne parla come qualcosa di assolutamente ineluttabile su quale ben poco si può fare una percentuale piccola la maggior parte
Punta a dire i propri figli
Che qualcosa sull'ambiente si può fare
Magari possiamo aiutare questi papà
A parlare i propri figli io vi ringrazio per l'attenzione la
Abbiamo visto da dati presentati poco fa in punto di vista dei cittadini particolare in alcuni momenti evidenziava come
Una quota rilevante di cittadini pensasse che qualcun altro deve fare qualcosa per esempio il mondo dell'industria o dei trasporti
Con i dati che vi presento io adesso guardiamo invece il punto di vista delle aziende il punto di vista delle imprese mi presento alcuni dati di una indagine fatta prima di quella presentata poco fa
E voluta fortemente da una serie di amministrazioni pubbliche impegnate nella gestione di una serie di fonti di finanziamento comunitari nella programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei due infatti sapere che
Nella programmazione due mila due mila sette fondi strutturali sono state attivate circa un centinaio di misure di incentivazione
Dell'impresa e a fare qualcosa per l'ambiente attraverso tecniche diverse
Mettere a disposizione soldi riservati per fare investimenti per la tutela dell'ambiente piuttosto che per esempio dare punteggi in graduatoria più elevata a chi promette
Di realizzare i propri investimenti però in maniera più ecocompatibile
E diciamo tutti i soggetti che hanno attivato queste misure si sono un po'domandati se ci poteva essere una certa ricettività da parte del mondo aziendale
Riguardo a fare qualcosa per l'ambiente e magari utilizzare le risorse pubbliche
L'indagine quindi a fondamento stata fondatamente finalizzata a capire
Se esiste una fetta di aziende che sono propense a investire per la tutela dell'ambiente su quali tipologie di problematiche ambientali si indirizzano
Quindi dal problemi di inquinamento dell'aria dal problema dei rifiuti piuttosto da quello delle risorse energetiche
E
Che tipo di investimenti fanno cioè se lo fanno in due tecnologie innovative piuttosto che invece in sistemi di riduzione degli scarichi a valle
E soprattutto quali sono le motivazioni che mi spingono a fare qualcosa per l'ambiente
Approfittano delle risorse che vengono messe a disposizione per gli enti pubblici se ne approfittano queste risorse sono indispensabili oppure farebbero i loro interventi per la cura dell'ambiente anche in assenza di queste risorse
Per rispondere a questo genere di domande
Sto è stata fatta un'indagine su un universo di riferimento che era quello delle imprese italiane che avevano delle caratteristiche come
Tipo di attività economica come dimensioni eccetera tali da poter potenzialmente fruire delle risorse messe a disposizione con i fondi comunitari della programmazione due mila due mila sei
Quindi si tratta di un universo di riferimento di quasi tre milioni ottocento mila di imprese
A valere sul quale fosse la punta più nel due mila settecento aziende sono escluse da questo universo tanto per capirci
Le aziende del settore primario agricoltura silvicoltura e le aziende della intermediazione finanziaria e quindi invece in cui tutto il settore
Manifatturiero il settore
Dell'Energia
Il periodo di dei ferimento dei dati è un quinquennio che va dal due mila al due mila cinque la tecnica di rilevazione è stata di tipo telefonico
Ovviamente io vi presenterò soltanto alcuni flash dei risultati per ovvi motivi di tempo e di rinvio al rapporto di ricerca completo che su questo sito e anzitutto uno sguardo alla visione di insieme
Nel quinquennio che è stato esaminato
Si è rivelato che
Diciamo
Un quarto quasi un quarto delle imprese italiane affatto stava facendo qualche cosa per l'ambiente di cosa parliamo parliamo di una fetta rilevante di circa il venti percento di aziende che
Avevano Investimenti in impianti attrezzature per la tutela dell'ambiente conclusi è in corso
Una fetta molto più piccolo due virgola sette per cento aveva concluso in corso sia Investimenti impianti attrezzature sia processi di certificazione ambientale
Emas ISO Ecolabel e invece una fetta più piccola aveva incorso concluso processi di certificazione ambientale
In realtà noi abbiamo individuato tre ampi famiglie di interventi in campo ambientale che si potevano fare e cioè Investimenti
Che sono qui rappresentati con la striscia arancione Investimenti per la riduzione dell'inquinamento emissioni in atmosfera immissioni in acqua degrado del suolo rifiuti
Investimenti invece mirati alla riduzione del consumo di risorse la striscia verde quindi risparmio energetico risparmio idrico risparmio di altre materie e infine con la striscia blu
In interventi per la certificazione
Anche se qui si vuole dare solo una visione d'insieme per quanto riguarda le regioni italiane però c'è un risultato che appare molto evidente cioè che
Il grosso di coloro che fanno qualcosa per l'ambiente si concentra negli investimenti per la riduzione dell'inquinamento di ogni tipo
Al secondo posto abbiamo investimenti per il risparmio delle risorse e poi al terzo posto salvo qualche rarissima eccezione il spese sostenute per certificarsi
Qualche dettaglio sulle singole tipologie Mecca Aso degli investimenti per la riduzione dell'inquinamento stiamo parlando di un fenomeno che ha interessato il ventuno per cento delle ed imprese l'universo di riferimento
Su questi temi fondamentali cioè al primo posto in maniera schiacciante cioè il problema della gestione dei rifiuti e il problema del riduzione delle emissioni in atmosfera
Questo riguarda oltre il quaranta per cento delle imprese che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti per la riduzione l'inquinamento il totale non fa cento perché
Mi quinquennio considerato ovviamente imprese hanno fatto intervento in più campi però abbastanza schiacciante l'individuazione dei temi fondamentali quindi al primo posto rifiuti emissioni in atmosfera
Al secondo posto tra il venti e ventiquattro per cento abbiamo
Problema della gestione delle acque reflue e dell'abbattimento del rumore e invece percentuali molto basse per altri tipi di inquinamento che vanno dalla radiazioni ha problemi degrado del paesaggio
Per quanto riguarda invece gli investimenti per la riduzione del consumo di risorse
Siamo in un fenomeno che come si vedeva in quella slide che ho dettaglio regionale sicuramente più piccolo che riguarda il sei per cento dell'impresa e nel quinquennio di riferimento e i temi
Fondamentali sono al primo posto questo sicuramente di interesse dei discorsi di oggi il risparmio energetico ma parliamo di
Risparmio di energia prodotta da fonti tradizionali
Ad un secondo posto con percentuali che supera il diciotto per cento abbiamo invece il risparmio di altre materie prime il risparmio idrico e diciotto il due o tre per cento il risparmio energetico ottenuto attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili invece percentuali più basse
Per interventi fatti a valle di recupero e riciclaggio sia per quanto riguarda l'acqua sia per quanto riguarda altre materie prime
Una delle elementi secondo e più interessanti da tenere presente riguarda le motivazioni cioè
All'impresa e che hanno dichiarato di fare grossi investimenti abbiamo chiesto perché lo hanno fatto e abbiamo dato loro una rosa di possibilità sono quelle scritte alla vostra sinistra e a ciascuna impresa abbiamo chiesto di esprimersi
Sud un grado di importanza che associano ciascuna di quelle motivazioni con una scala molto semplice molto netta molto importante poco importante un non importante
L'anno la normativa cioè l'adeguatezza e la normativa è considerata la motivazione in assoluto più importante dalla maggior parte delle aziende
Un'altra motivazione importante quell'al terzo posto cioè quella di garantire la sicurezza del posto di lavoro quindi diciamo che sicuramente c'è un approccio fondamentale che riguarda il rispetto di certe normative
La motivazione che sta al secondo posto è una motivazione al nostro avviso da interpretare con cautela perché avevamo un'illazione molto generica cioè ridurre gli effetti negativi sull'ambiente
Diciamo che
Questa se vogliamo può essere da un certo peso alla cosa piuttosto scontata in realtà secondo noi le aziende che si sono buttate su questa motivazione forse sono quelle che tendono a rivelare meno le loro strategie
Il gruppo forse più interessante di motivazioni è quello
Dalla Quarta in poi e cioè
C'è un numero rilevante di aziende che hanno dichiarato
Molto importante abbastanza importante effettuare in distinti in campo ambientale per migliorare l'immagine aziendale quindi qui passiamo da motivazioni come le prime
Che riguardano l'adeguarsi alla normativa quindi fare qualcosa che si è obbligati a fare invece a qualcosa che ha invece elementi di opportunità per l'azienda appunto migliorare l'immagine aziendale
Mi sembra abbastanza rilevante anche la quota di aziende che approfittano del momento della sostituzione di impianti obsoleti per passare a tecnologie più
Pulite
E infine anche rilevante la motivazione della opportunità di questi investimenti per risparmiare sui costi di produzione
Troviamo invece all'ultimo posto la considerazione di questo tipologie di investimenti come strumento per ottenere punteggi più alti in graduatorie che danno l'accesso a finanziamenti pubblici
Volendo dare uno sguardo d'insieme con riferimento al territorio
Abbiamo qui c'è una presentazione delle motivazioni presso le motivazioni cioè quello dell'adeguamento alla normativa quella del miglioramento di immagine e quella dell'ottenimento di punteggi più alti e le graduatorie distinto per le varie Regioni
Senza entrare nei dettagli la cosa che è rilevante è vedere per esempio che al di là della media nazionale quello presentato la slide precedente è per esempio nelle regioni del sud
Che è relativamente più importante e la motivazione dell'ottenimento di punteggi in graduatoria
Per l'accesso a finanziamenti pubblici rispetto per esempio alle Regioni del Centro-Nord e questo non è un caso perché effettivamente le fonti di finanziamento
Del
Comunitaria due mila due mila sei sono state fonti che soprattutto hanno avuto un grosso utilizzo da parte delle Regioni del Obiettivo uno cioè del sud Italia
Una delle motivazioni che ci è sembrato più importante indagare era però quella non tanto degli obblighi da rispettare quanto dei vantaggi delle opportunità che si potevano
Conseguire attraverso questo tipo di interventi
E
Quindi abbiamo fatto delle domande in particolare a una fetta un sub campione cioè quelli che hanno dichiarato di aver concluso i loro investimenti in campo ambientale che quindi potevano minore sperimentato determinati ritorni da questo tipo di interventi
Allora diciamo rispetto al venti per cento circa delle aziende che hanno dichiarato di aver concluso il quinquennio pensava investimenti in campo ambientale abbiamo visto che
Un quarantuno per cento ha dichiarato di avere percepito sperimentato dei
Risparmi sui costi produzione connessi soprattutto a risparmi di Energia al secondo posto abbiamo risparmi sui costi produzione connesso invece al risparmio di acqua
E poi esistono in misura minore altre forme di risparmio solo soprattutto connessa al fatto di evitare o ridurre il pagamento di tariffe canoni optasse che sono commesse determinati servizi ambientali che l'azienda comincia in parte o del tutto ad autoproduzione
L'altro tipo di ritorno che assente diciamo apparso piuttosto interessante quello di quel circa diciannove per cento delle aziende che hanno dichiarato
Che grazie alla miglioramento della propria immagine deve aver fatto investimenti ambientali in qualche modo hanno pubblicizzato hanno ottenuto anche un aumento del fatturato
A questa azienda abbiamo cercato abbiamo chiesto di cercare di quantificarci questo aumento del fatturato e il risultato è stato che
Di questo diciannove per cento il cinquantaquattro per cento
Ha detto di percepire l'aumento del fatturato in maniera superiore al cinque al cinque di più del cinque per cento e scusate ed istituti del cinque per cento del proprio fatturato
Una fetta invece del sedici per cento dice di avere avuto un incremento di meno del cinquanta per fatturato c'è una fetta invece che pur riconoscendo io ho dovuto questo incremento non ha saputo quantificarlo
Una un elemento che abbiamo considerato è quello di cercare di capire poi mi avvio subito le conclusioni
Come si comportano i diversi territori le diverse regioni italiane cioè alle imprese e delle diverse regioni italiane allora abbiamo cercato di classificare le Regioni rispetto due profili
Considerando la propulsione registrata nelle regioni ad effettuare investimenti in campo ambientale dove si considera alta la il caso di
Frequenze d'impresa e che hanno dichiarato di fare
UPK ambientali superiore alla media nazionale media quello che sta alla media nazionale e bassa chi
Ad le Regioni che hanno una frequenza inferiore alla media
L'altro profilo che invece nelle colonne è quello della compresenza di Id le diverse tipologie interventi ma abbiamo detto che abbiamo raggruppato tre grandi famiglie investimenti per la riduzione
Dell'inquinamento investimenti per la riduzione del consumo di risorse certificazione
Quindi la compresenza alta medio bassa a seconda che ci sia la compresenza di tutte le tipologie di intervento piuttosto che di una soltanto vediamo come si distribuiscono le regioni italiane rispetto a comportamenti dell'impresa
Hanno una propensione a alta superiore alla media di investire in campo ambientale in tutte le tipologie di investimenti le Regioni Emilia-Romagna e Piemonte
Per quanto riguarda invece le Regioni che hanno una vocazione investire nella media
C'è una diversa distribuzione asseconda comunque di
Regioni che hanno una compresenza delle diverse tipologie di investimento alta come Puglia Abruzzo Bolzano piuttosto che bassa come Marche Molise e Umbria
Poi c'è il caso invece di
Regioni le cui inc
Aziende investono mediamente di più rispetto alla media nazionale vanno una concentrazione dello investimenti su alcune tipologie il caso della Lombardia dalla campagna della Toscana il sulle del Lazio
Che tendenzialmente concentra Nicolò investimenti soprattutto su problemi di emissioni campo atmosferico di gestione dei rifiuti
E poi il caso di ragioni
Come
Quelle riportate in basso va bene
Che invece hanno una propensione più bassa d'investimento fra un minor numero di aziende rispetto alla media nazionale e comunque una concentrazione fu su certi settori
Questa è un'immagine con cui concludo la presentazione vi lascio agli atti cose più di dettaglio che volesse in realtà soltanto una proposta di riflessione
E cioè noi vediamo accostate regioni che normalmente non vediamo accostati quando facciamo ragionamenti di tipo diverso magari ragionamenti di tipo economico di tipo strutturale
Bene probabilmente nel considerare comportamenti delle aziende rispetto a problematiche ambientali
Accostiamo regioni che non siamo abituati ad acquistare questo dipende da una
Pluralità di fattori sicuramente anche da alcune caratteristiche ambientali dei territori ma anche da altre questioni come per esempio la situazione il mercato del credito quindi
I motivi che posso spiegare questo sono tantissimi sicuramente
Opportuno sarebbe opportuno diciamo
Replicare questo tipo di rilevazioni per vedere come vanno all'andamento questi
Tipo di dati e capire se si assesta o se si consolidano si mettono in evidenza delle variazioni grazie
Grazie ad Ascanio al CIPE di per questa relazione che ha mostrato intrecci di natura molto consistente dal punto di vista dei numeri tra lì la domanda di servizi ambientali di sicurezza ambientale
E campi anche come la politica il dato sulla
Sulla come dire valutazione del sul pezzo del voto anche in funzione della dell'impegno ambientale era montato un quarto figlio
Del totale insomma è e decisamente consistente
A questo punto io prego cominciamo i la la parte che riguarda il ruolo delle aziende direttamente protagoniste sono delle dei casi anche vedremo un po'più nel dettaglio e quindi io pregherei di venire al tavolo Michele governatori direttore delle relazioni istituzionali di oggi all'Italia
RAI perché Aran che rappresenta la neve e del direttore generale di Vestas d'Italia
Nicola De Santis direttore delle fonti rinnovabili di Edison e salvo Sciuto che è responsabile lo sviluppo impianti a fonti rinnovabili di ENEL Divisione Gemma prego
Aspettiamo anche il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che teneva a venire a salutare questo
Convegno e a dare il suo contributo ha però una finestra di disponibilità di tempo molto ristretta per cui eventualmente se non ci fosse il tempo per permettergli di ascoltare interrelazione siamo in un leggero ritardo magari interrompiamo e riprendiamo la il filo delle delle storie dopo il dialogo con con il Ministero vediamo a che ora
Arriverà
A questo punto cominciamo con la prima una di queste crisi Ristori che quella di delle CL e quindi Michele governatori prego
C'è ancora
Va bene non è e qui sta il bello che la diretta
Facciamo un piccolo una piccola modifica di programma calcolando anche che modificando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia e quindi io direi di cominciare con con Calanna
Che appunto fa la il suo approfondimento sulla settore eolico prego
Buongiorno
Insomma Carraro per la destra italiana
è un piacere essere qua rappresentare la nostra associazione annessi
La nel suo Paese l'Associazione nazionale Energia e il vento
Commovente Nacci eolico in Italia
Rappresenta più del sessanta per cento di produttori
Dinacci eolico in Italia
E anche tipo dottore tutte le turbine eoliche non come la festosa o altre
L'argomento che volendo stare e lo volo fondamentale teleologico per un futuro energetico sostenibile per l'Italia
Voglio
Lo stampo la situazione delle ore con il mondo
Secondo me importante sapere cosa sta succedendo nel mondo dopo torniamo in Italia
Parliamo porte le industria italiana dell'eolico
Perché non è solo importanti produrre energia anche l'impatto sull'occupazione è un fattore importante
E dopo guardiamo verso il futuro
La citazione
Nel mondo
E che si vede la Coppa
Fa ancora il traino a più di cinquanta quasi cinquanta mila megawatt di Potenza
Installata che un totale di settantaquattro mila megawatt
Ma si vede come crescita sempre intorno al venti per cento ha una forte crescita
Ma si vede
Che anche atto parte del mondo verso l'estero l'Asia è anche stato emittenti
Si stanno sviluppando
E si guarda
La crescita di e le crescere veramente foto così si vede è cambiato qualcosa negli ultimi anni quando solo la coppa che spinge
E tutto il mondo comincia a spingere
Qua in
Eppure numeri
Due mila questa due mila sei è stato un anno di lecco
Come è stato mai installato più di tanto
Potenza eolica come due mila sei
Sempre da Sanzo sporti livello in Europa ma come detto anche altri Paesi accesso contenenti stanno sviluppando l'eolico
Guardando verso due mila sette si vede siamo come credo abbiamo una crescita
Il ventisei per cento proviamo verso time La sette
Siamo convinte queste tre città continua
Era il diamo a novanta mila megawatt di potenza installata due mila sette
Su scala mondiale
I paesi
La Germania ci ha Manea a venti mila megawatt installato attestato con i Paesi pioniere in questo settore ha sempre creduto nel rinnovabile parte mette sull'eolico
La Spagna
La Spagna forte ambizione arrivare a venti mila megawatt come una CER Manea in pochi anni
Scatta Stati Uniti
Sta crescendo crescendo in
Livelli molto forte
Anche l'Asia in India e Cina
Sono i due Paesi
Primari in questo sul in Asia
Tale marca è un tempo pioniere Danimarca posta più crescendo perché diciamo arrivato al limite un secondo livello che sta producendo venti per cento dell'energia basandosi sull'eolico
Italia
Settimo posto
A superato il due mila megawatt due mila sei
Ma
C'è con teschio che perde un po'di terreno confrontato il Paese europeo come la Francia che si possono sullo stesso inutili addosso me stesso livello
Chi sono i produttori principale
Vestas
A trentatré trentacinque per cento le quote di mercato solo Paul penso e Como la comode cumulativa dopo cd ENEL compia mese e tutti gli altri
Il futuro in Europa e scenario e vera
Dice due mila dieci
Viviamo
A centottantotto
Terawattora
Tina CE prodotta passando sull'eolico con questo questo poto c'è ove si copre cinque virgola cinque per cento della domanda energetica energia elettrica per leggi elettrica
Questo sempre passando se sono in crescita che secondo noi
Ragion Cipelletti tredici per cento
E guardando un po'avanti adesso i nuovi obiettivi sono state messe per il due mila venti
Arriviamo al due mila venti sviluppandosi un po'più Piano chiaramente non si può sempre andare su questi livello di crescita ma che
Facendo il mediano nuove e più nove per cento trattori mila dieci e più mila venti
Si arriva a Roma
A tredici per cento una tredici per cento della domanda prodotto dello mantenerci elettrica e direi con questo livello l'eolico veramente si può considerando appare del velo su tutti gli altri fonti energetiche e questo secondo me
è un fattore molto positivo
I
Obiettivi in Europa si omette abbiamo già sentito i famosi venti per cento da fonte rinnovabile al due mila venti
Questo è il totale adesso tocca estate Governi definire un poi io PTP settoriali per esempio solo per l'Energia
E vera farmaco posto ma prende posizione che dice solo rispetto all'inerzia dovrà essere trentacinque trentacinque per cento ventotto mila venti adesso tocca estate che ovviamente finire un po'i obiettivi settoriali
Italia
Partiamo come obiettivi che ci siamo dati due mila uno abbiamo detto che
Venti cinque in Italia deve produrre mente cinque per cento da fonti rinnovabili
Considerando tutto entro due mila dieci
Considerando Twin mila sei la situazione di due mila sei siamo molto lontano siamo intorno al quindici per cento
E sarà molto difficile arrivare questo obiettivo di venticinque per cento
Vuol dire dipendiamo anche in futuro tantissimo dai combustibili fossili con tutti gli effetti che
Che si sa dipendenza dal petrolio dal gas
Il numero dei
Due mila sei
La maggioranza
Energie prodotte in Italia si basa su termoelettrica tradizionale
è solo come detto il quindici per cento rinnovabile
Anche lì la maggioranza
E idroelettrico
Ma questo lo scelte che hanno fatto i nomi non fenomeni
Perché l'idroelettrica
E sono state installazioni partendo dall'inizio del secolo scorso
E oggi come oggi a parte pochi investimenti abbiamo certezza trazione
Vuol dire ci dobbiamo concentrare su altre fonti rinnovabili se vogliamo cambiare il nostro futuro
Chi
Quale fonte guardiamo poi ultimi anni la crescita vuol dire le presento Paul potenziale i diversi fonte rinnovabile si vede come detto prima l'acqua idroelettrico
Non c'è più crescite con stante dipende dall'anno si citare più o meno sta producendo come per esempio due mila cinque è stato potranno per la produzione basandosi sull'idroelettrico
L'unico che enti def certo è
Le o le cose sta crescendo sta crescendo con stanziamento sorte sulle vele molto attenti
La biomassa
Purtroppo cresce come cresce meno inferiore alle aspettative tanti nitriti due mila uno diciamo
E il geotermico élite come detto
E saturato limitato proprio il futuro sviluppo
E anche fotovoltaico si sta sviluppando
Ma meno che si pensava Pase parte su gomma su un livello molto basso
Eolico in Italia il mercato
Due mila sette dettato positivo che seme redatte più piccole mila megawatt potenza installata
Ma la crescita a meno dell'anno precedente
Questa deviazione Oggioni il problema di otto di autorizzazioni
Anche il problema la cemento indette sono di riassetto mentre ci si deve
Si deve toccare speriamo questo tempo non continua
Se no io più tipi di due mila dieci sia l'anno allontanano sempre di più
La previsione del due mila sette cambiamo il tenente
E le idee installare tutti settecento megawatt
Anno due mila sette
Dove
Si insiste si installa queste Tobin eolica in Italia
Ma si vede
Abbiamo letto
Si fa
E mi in Sud Italia
Puglia Campania Sicilia e Sardegna sono le zone dove c'è il vento
Questa che una buona occasione direi per queste zone Italia
Che hanno questo potenziale enorme sviluppare
Il l'eolico è anche uno certo industria colpiremo Malcom come occupazione
In questo settore
Dopo vedremo anche sulle installazioni diverse è un po'il problema le problematiche più diverse zone fatti realmente la Sardegna c'è un grande potenziale
Non si sta sviluppando
In Italia
Attuato delle foto Torre più o meno come nel mondo la destra sta creduto da tanti anni per quasi dieci anni nel mercato italiano
E dopo ci vede tutti potuto e delle turbine perché al mese racconto come prima i produttori
Si parte con vivo Piccini che ha trenta per cento del mercato
Ma no top ENEL Edison TRIEL Endesa questi otto producono
Tre quarti dell'Energia eolica in Italia
L'industria
Italiana delle
Delle eolico
Qualche volta si sente ma non c'è l'industria italiana
Sì è vero non c'è industrie italiane ma industria c'è eccome perché ci sono voto torrenti turbine ci sono anche cela anche l'industria dei componenti
Non è solo l'atropina e le pale tutto somma che componentistica di freni molto predittore cuscinetti pompe tutto questo crea un certo indotto
E sei ampio trentotto suddetti sud Italia
Non dimenticare e oppure leggete oppure civili idonei vuol dire la vocazione meccaniche e tutto locale trasporti
Il apparecchiature di sollevamento Kourou e tutto l'attività locale
Che reca tutta questo sono economie sulle occupazione nel mondo visto questo ha un fatturato enorme anche com'
Un forte
Impatto sullo sull'occupazione ma anche in Italia esiste questa industrie eolica
Un esempio la Vesta saturi stabilimenti
Seicento persone lavoro lavoro ma tanto
Sono cresciuti poche annessi siamo cresciuti da cinquanta persone a seicento
Io direi questo un argomento che non si può ignorare vuol dire voglio sottolineare e tanti altri anche quelle che fanno ma manutenzione il produttore e altri alte concorrenti che hanno uffici commerciali tutto quello che aveva un certo indotto
Intorno all'eolico
Guardiamo verso il nostro futuro
è sempre difficile dire
Qualcosa il futuro ma due mila dieci è davanti alle porte
Abbiamo dato problema Italia tutti noi abbiamo detto entro due mila dieci venti per cento venticinque per cento del consumo
Elettrico sarà passata sarà passato sulle fonte rinnovabile
Col dirottata cinque terawattora
Considerando il del tipo sviluppo di diverse fonti rinnovabili fotovoltaico candito ministro geotermico biomassa anche l'eolico
Ci vuole otto gigawatt favori eolico installato e intorno due mila dieci considerando che siamo appena appena abbiamo appena passato due mila
Megawatt molti nel due mila otto mila
Abbatello differenza vuol dire ci vuole tutto nostro sforzo forza per arrivare a questi obiettivi non solo dell'eolico ci sto ci vuole tutto di fonte rinnovabile fotovoltaico biomasse tutto per ridare raggiungere i nostri obiettivi
Due mila mente
Ancora più difficile
è ancora più lontano
Va bene passiamo senso il trentacinque per cento del consumo elettrico in tutto il mila venti in Italia
Con tutti si in aree che
Prevedibile vuol dire anche positivi è sempre l'eolico arriva arriva a venti mila megawatt imitare altrettanto
Possibile materialmente a livello alto
Rimane un testa
Rimane aperta vuol dire ci vuole lo sforzo di tutti noi su tutto il settore anche l'eolico
Per
E arrivare tra i nostri obiettivi che girano contenute avevamo concordato dei
Statico veramente politici
Ok voglio chiudere così volevo veramente sottolineare le o le cose e pronto spendere questa sfida considerava veramente oli così vede tutto il mondo appare su altre fonti tradizionali come case petrolio
Muore facciamolo stoppate
La parte del nostro futuro
Grazie
A
Numeri è veramente significativi quelli del nel settore eolico non solo in Italia ma in buona parte dei Paesi industrializzati
Certo di fronte anche a queste prospettive di crescita credo che sarà opportuno sempre di più mettere a fuoco una domanda successiva e cioè quale eolico
Nel senso che si va verso una differenziazione del prodotto piuttosto marcata la taglia degli impianti il posizionamento sia per quello che riguarda terre l'acqua sia se in terra dove
Credo che per quadruplicare le risorse dal vento sia difficile ignorare questi questi dati io ricordo che c'era una
Proposta che veniva da Legambiente ormai non c'è problema di fa
Di creare una mini un mini piante eolico in ogni azienda agricola quando le aziende agricole erano Provaglio un milione all'epoca del in cui è stata fatta questa proposta
Sarebbe stata una cifra enorme dal punto di vista della quantità e certamente l'impatto paesaggistico e uno dei problemi che scatena hanno
Non avrebbe avuto modo di essere discusso in questo caso qua senso ecco su questo c'è una riflessione su questi punti
Sì ma
Voglio sottolineare lame vuole promuovere l'eolico ma
Con compatibile come l'ambiente e questo è veramente da sottolineare poniamo l'eolico che è compatibile con
Come ampiamente
Bene bisogna poi il punto misurare c'è già un protocollo tra l'altro sto firmato sia dei produttori che dal Ministero dell'ambiente che dagli ambientalisti stessi quindici stiamo degli strumenti si tratta di tradurli in in pratica
Nicola De Santis certo delle fonti rinnovabili di Edison
Prego
Va bene articolo la
Articolo la presentazione su tre punti veloce una rapida fotografie di Edison come vediamo il futuro in Italia per le fonti rinnovabili
Toccherà parlare anche di di qualche punti di criticità
Velocemente su Edison dice un'azienda storica anzi invito tutti a vedere le centrali idroelettriche tradizionali della società questa che vedete del mille ottocentonovantotto
Comunque abbiamo mille cinquecento megawatt direttamente altre ottocento diciamo tramite la consociata Edipower che mangia Hancock
Per quanto riguarda l'eolico abbiamo duecentosettantatré megawatt installati e oggi
Siamo eravamo partiti col ci c'è ovviamente siamo tutti Nanto verso cioè tutti nove impianti sono certificati verdi
Per quanto riguarda il futuro della società del nelle fonti rinnovabili
Nel piano due mila sette due mila dodici già presentato agli azionisti e quindi un piano impegnativo per la società prevediamo nel settore elettrico di queste di vestire un miliardo e seicento milioni di questo il trenta per cento andranno sulle fonti rinnovabili
E divisi fondamentalmente in due parti uguali su Libero quindi su tutto il potenziamento del libero e le revisioni tutti i Gruppi e l'ammodernamento era anche appunto il potenziamento e poi per lo sviluppo dell'eolico dove pensiamo
Di raddoppiare in Italia grosso modo la potenza grammi Starlato oggi
Quindi cinquecento milioni di euro per le rinnovabili
Ecco prima di andare direttamente sul tema delle rinnovabili mi faceva piacere diciamo contestualizzare questo questo tema rispetto a tutto quello che si può fare per l'ambiente molto è stato detto
Così io teatrale tanti studio preso uno studio dell'EIPLI del letti Copparo esserci istituto americano che ha fatto un esame sull'America dove si vede che contributo possono dare le differenze e filiere differenti approcci all'ambiente
Quindi stato studiato l'efficienza energetica appunto la possibilità di espansione delle fonti rinnovabili le produzioni nucleari
Che evidentemente ormai hanno ripreso fortunatamente un cammino un carbone ad alta efficienza abbinato alla cattura e stoccaggio Duraccio due i veicoli ibridi molto importante la generazione diffusa
E da questo grafico che poi alla fine dello studio
Si vede come
Solamente come dire una politica che metta insieme tanti strumenti in maniera omogenea può portare a una riduzione nel lungo termine delle emissioni
Infatti se si si vede come da un caso base appunto sul Patto per il Nord America sia una un aumento delle delle missioni e le prima particella quell'efficienza energetica rinnovabile nucleare e carbone
Da soli porto non mantenimento dell'efficienza e non bastano nemmeno questi bisogna addirittura fare di più particolare sulla parte veicoli per poterla ridurre come si vede quindi le le rinnovabili sono fattori importante
Uno uno dei fattori importanti ma evidentemente non l'unico e non il principale
Il nucleare anche questo fattore molto importante di sviluppo
Se ci si vede sempre questo stress sempre come pervenendo dati da questo studio del Nord America facendo un focus sul la rinnovabili si vede che
Le rinnovabili in uno scenario normale sarebbero l'otto per cento quindi libero più in un libro che va al tre per cento spingendo molto cercando di aumentare molta percentuali rinnovabili quindi
Con un sistema incentivante e corretto con delle normative corrette di sviluppo sul territorio le rinnovabili possono aumentare del tre punto percentuale ovviamente non si può ribaltare lo scenario genetico solo su questo quindi
Sembrava giusto in apertura per i palati rinnovabili parlare un po'di
Una completezza di strumenti che devono essere omogenei omogeneizzati quanto più possibile
Torniamo adesso alle rinnovabili in Italia io qui non mi soffermo sui vari studi che sono fatti dico solo che c'è stato molto focus
Ad un punto cioè dovuti vi state corretto ma forse troppo su quali sono gli obiettivi corretti del Paese per filiera
Evidentemente gli obiettivi di penombra tante cose di incentivi che si vogliono dare quanto si pensa che tecnologicamente si avanzerà
E e queste ipotesi determinano del degli obiettivi come dire divergenti quindi partendo dal due mila cinque per esempio Libro bianco dizione dovevamo essere commentare quattro mila megawatt
Un nuovo studio recente del Cesi dice che il mega vada ventimila devo andare a ventotto mila quindi otto mila in più specie tanto un esercizio è molto esercizio per cercare di capire quali sono gli obiettivi di lungo termine
Io direi questo che all'industria oggi non serve tanto avere l'esatto numero degli obiettivi che si possono sviluppare in Italia certo questo è molto importante per determinare le politiche energetiche sistemi incentivanti e così via
Ma quello che serve è cominciare davvero a progredire in maniera veloce così come è stato fatto sull'eolico per raggiungerli da subito
Quindi se vediamo infatti quali sono le criticità
Oggi diciamo di obiettivi ci sono il minimo sono i settantasei terawattora indicati dalla direttiva settantasette del due mila uno ogni nuovo passaggio ogni nuovo studio nuovo direttiva è incrementare aggiuntiva rispetto a questo
Quindi bisogna sicuramente darsi da fare da subito come si era detto anche nella prima parte la mattinata per procedere verso gli obiettivi più che per meglio definire questi obiettivi
Ecco sito in italiano imporgli obiettive di realizzarne regioni e molto importante diciamo che le Regioni sì accolgano questi obiettivi
E ci pare che da un lato gli obiettivi delle Regioni devono essere corretti con l'obiettivo nazionale questo è un tema importante ma ancora più importante
è farsi che ci scrive diciamo le Regioni allarma abbiano diciamo possono farsi carico davvero di questi obiettivi come se fossero vincolanti
Perché diciamo non ha senso la situazione attuale in cui il Paese si dà degli obiettivi propri
Peraltro a oggi non ancora vincolanti verso l'Unione Europea e siamo ben contenti dei nuovi cambiamenti che speriamo si traducono in legge ben presto magari entro l'anno prenderli vincolante anche l'Italia
Però poi le Regioni non hanno BTP vincolanti e sono le le Regioni che attuano
Diciamo i piani quindi in questo questa
Diciamo
Dicotomia tra attività chi deve portare a casa gli obiettivi e chi tra i
Dei tratti di può attuare cioè le Regioni chiaramente bloccati in qualche modo lo dunque per il
Bisognerebbe
Trovare dei meccanismi se non altro di premialità dei meccanismi di premialità verso le regioni che arrivano a fare certi obiettivi piuttosto che dei meccanismi disincentivanti più queste ne abbiam parlato tanto non è facilissimo che non punto di vista come dire
Del contesto politico generale ma crediamo che sia uno snodo fondamentale che sia governatori delle regioni che siano incentivati economicamente
Come come Regioni a da attuare i piani energetici regionali in sintonia quei piani energetici nazionali
Un altro tema importante che volevo citare la parte delle biomasse sulle biomasse anche qui si è tanto parlato si è passati separo
Si parla tanto di biomasse oggi che arrivano dall'estero perché la certo punto di vista non sono anch'nemmeno ambientalmente sostenibili si parla adesso di biomasse diffuse di piccola taglia perché correttamente come fonte rinnovabile dobbiamo come dire
Sviluppare il territorio come siete stamattina attenzione a non passare nell'eccesso opposto perché talvolta il territorio fatemi dire sfrutta si approfitta di investimenti fatti
Per voglia aumentare i costi Pascarella biomassa spaventando quali costruttori quindi forse una una quantità di biomassa proveniente dall'estero in percentuale ridotta
Che permetta di avere un mercato liquido della biomassa nel senso di di disponibilità di biomassa e quindi consentirà agli investitori di avere un approccio più aggressivo meno prudente sugli investimenti potrebbe aiutare appunto
L'attrazione di investimenti
Ecco oltre agli obiettivi e quindi la necessità per le Regioni di avere degli incentivi più forte io volevo fare un accenno sul sistema di incentivazione allora anche qui si è tanto parlato e ci sono moltissime iniziative in campo
Talvolta devo dire che in taluni campi mi sembra di percepire come dire quasi delle variazioni legislative che vanno nel senso punitivo di chi in qualche modo ha avuto dei certificati via verdi troppo alti
Io che osservo che il meccanismo i certificati verdi un meccanismo ormai in qualche modo consumi consuetudine del mercato molto perfettibile ma comunque ha dato adito a degli investimenti veri se fosse già detto quanto è cresciuto l'eolico quindi non lo ripeto
E le le fonti probabili che non son cresciuti non son prosciutti per altri motivi litro perché è difficile farlo
Le biomasse per i motivi detto prima sulla sicurezza di approvvigionamento e gli altri diciamo le altre fonti rinnovabili perché avevano bisogno di incentivi specifici e particolari
Quindi mi sembrerebbe quindi un'eventuale revisione dei certificati verdi o un miglioramento del sistema per eliminare quei punti che effettivamente
Vanno vanno migliorati
Bisognerebbe stare attenti a come dire con continuare a preservare gli investimenti nelle filiere che stanno andando avanti senza fermare anche questi e punirli
Quindi
Il primo punto te di attenzione e cura della prevedibilità del prezzo nel medio e lungo termine effettivamente col
Col sistema attuale dei certificati verdi degli operatori più importanti che possono fare analisi hanno una discreta prevedibilità degli del nel meccanismo domande a fare e qui del livello di prezzo ma questo non è comune
Per far questo ci sono alcuni strumenti tipo l'allineamento che la quota d'obbligo
Ecco
Quello che posso impossibile fare piuttosto come dire evitare che ci sia un continuo incremento dell'incentivo e fermarlo a livello in cui anche la tecnologia marginalmente più costosa possa poi effettivamente decollare
C'è un rischio oggi si tende molto arborea differenziare gli incentivi per tecnologia da un paio da un punto di vista senso nel senso diamo di più a chi più bisogno dall'altro ci sono due rischi
Il primo che non si facciano bene i conti e che quindi anche le filiere che oggi si stanno sviluppando in qualche modo si fermino
Il secondo che comunque livello di incentivi è legato a livello di obiettive cioè se si vuole fare tanto eolico ad esempio bisogna intraprendere siti con una producibilità minore quindi
L'Obiettivo totale che si può raggiungere legato agli incentivi
Quindi in qualche modo laddove mai si arrivasse a separare gli incentivi per filiera tecnologica è anche importante definire diciamo degli incentivi per producibilità non assumere che le filiere tecnologiche
Hanno un incentivo unico perché il ripeto si rischia di bloccare solo le fonti rinnovabili che stanno funzionando si stanno sviluppando
Un punto sugli interrogativi e qui è proprio d'obbligo è un po'banale ma è proprio d'obbligo
Allora c'è una normativa recente la troppo secco e siamo tutti contenti c'è un decreto da cui si capisce che un impianto può essere costruito ed esercito e ci sono anche dei tempi centottanta giorni per le Regioni per attuarle
Troppi se vediamo che cosa sta succedendo ci sono una serie di moratoria e che non cito diciamo ma in qualche modo indicato
Moratoria o o o non moratoria in senso stretto ma circolari legge regionali linee guida che in qualche modo portano di fatto un grande rallentamento dell'iter
E poi c'è una congestione degli iter autorizzativi questo è un fatto importantissimo da una nostra analisi sulle quantità di domande protocollate presso le Regioni
Rispetto a quanti impianti si faranno già oggi noi riteniamo se non per ogni per ogni megawatt che si sta le rate cinque megawatt presentati cioè gli uffici regionali delle varie ragioni oggi sono chiamati a buttar via quattro quinti dei progetti
Se poi si va avanti quei progetti la situazione peggiora
Quindi c'è proprio un ingorgo a livello regionale che è una delle concause del ritardo nei tempi
Ci pare quindi vorrei suggerire questo che in qualche modo a livello unificato italiano bisognerebbe stabilire dei criteri col quale si possono proprio presentare le domande
Allora c'è troppa compravendita e troppo sbirciavo operazioni speculative su queste domande di fonti rinnovabili
Ci sono degli operatori che evidentemente fanno domande per realizzare gli impianti e degli operatori che effettivamente
Si può d'immaginare presumere De Facci mente che fanno domande per altri fini con la compravendita è un profitto di breve termine che nulla a che fare con la politica industriale del Paese del lungo termine
Qualche selettività sulla le le aziende che presenta domande dovrebbe essere posto in essere obbligatoria
Il secondo scalino dovrebbe esser fatto sui progetti ci sono aziende che presentano progetti dopo aver fatto analisi territoriale sviluppato progetti verificato le condizioni e verificato che gli impianti sono industrialmente solidi
Ci sono aziende che presentano progetti per come dire accaparrarsi un numero di postilla da dal panettiere per esser prime nella lista
E allora non è immaginabile che si inseriva una situazione in cui già oggi i quattro quinti dei progetti presentati dovranno essere buttati via
Questo non è assolutamente diciamo accettabile quindi
Io penso che una verifica sui tempi della trotto sette mostrerà che i tempi sono assolutamente non rispettati ma non rispettati non centottanta giorni ma nemmeno un anno nemmeno un anno e mezzo cioè per tempi lunghissimi
E bisognerà sicuramente evitare azioni speculative qui noi ci auguriamo davvero che si metta mano velocissimo velocissimamente a questo e che in qualche modo ci siano uniformità di Anita a livello regionale
Nel
Per per superare il punto queste criticità
Ecco io avrei finito l'intervento grazie
Grazie a De Santis anche per le la messa a fuoco di un paio di punti molto concreti che particolare
Segnalo come quello del le regioni il ruolo delle Regioni che la questione delle biomasse sulle biomasse però la
è evidente che ci vuole una sicurezza di approvvigionamento per motivare un investimento
Penso però che in alternativa alla all'approvvigionamento ha letto soprattutto se questo benessere o si intende un altro continente come spesso accade
Per esempio Sudamerica in alternativa potrebbero esserci degli accordi con la filiera agroindustriale per dire
Che è una fonte certa di materiali riutilizzabili oppure con altri settori con mele folla forestale cioè l'importante che ci sia un approvvigionamento cento non necessariamente anziché non viene viene più da vicino gli eletti si risparmia
No io lo stesso mi sono spiegato male riformulo diciamo quello che ho detto certamente delle fonti rinnovabili vuol dire utilizzare risorse naturalmente disponibili di un territorio per la ricchezza del territorio
Quindi sarebbe normale che un abbiamo sobrio massa un impianto a biomassa legnosa si approvvigionasse della biomassa legnosa ad esempio proveniente dal territorio
E che una biomassa proveniente dall'estero in particolare legnosa non dovrebbe essere utilizzata sia per motivi di costo sia per motivi anche ambientali perché non ha senso far viaggiare Minari porti scaricare camion portare biomasse per far e su questo diciamo mi pare che ci sia un accordo totale
Quello che succede è che in realtà su questa logica sono stati sviluppati alcuni impianti di biomassa
Che una volta realizzati cioè una volta
Investiti soldi poi per mille motivi ognuno corretta han visto l'idioma se locali o diminuire in quantità o diminuire in qualità potere calorico o aumentarsi prezzi può tutti e tre
Allora se un impianto come dire deve funzionare localmente è vero che ci sono degli accordi che possono favorire questo
Ma al di là degli accordi cartacce laddove ci fosse la possibilità di usare parte di questa rimasta all'estero
Mi faccia dire chiaramente come deterrente come calmierante a eventuali situazioni locali di disagio questo aiuterebbe l'investitore a sentirsi a proprio agio quale investitore ovviamente vorrebbe assolutamente usare da biomassa locale
Lo so
Certo come ciambella di salvataggio diciamo del redditività di dell'impresa certo in questo senso è senz'altro utile direi
Il ministro è arrivato vedo che stia
Per anche per entrare in sala io intanto darei la parola a questo punto a Michele governatori
Direttore relazioni istituzionali delle dl prego
Buongiorno a tutti
Siccome non siamo solo tecnici qua prima di riprendere
La la questione centrale l'intervento sono alcune considerazioni su novità altrettante non europea
Dicevo che Marina andare al cuore del tema dipendere in particolare il discorso biomasse gestione internazionale
Ma io ci provo a Teheran Fanfani Nenni alzare il volume
Ai Castelli poche benissimo dicevo due parole su
Cosa fa l'azienda per cui lavoro si chiami UGL
è un'azienda internazionale di capitale svizzero attiva
In
Quasi tutti i Paesi d'Europa
Con attività che vanno dal Trentino alla generazione termoelettrica e da fonti rinnovabili
In Italia e ci siamo sia come venditore come trader sia come
In
Generatore di energia elettrica ancora sia da fonte termoelettrica duemila Mw
In costruzione che conta autorizzeremo noi
Ma anche fonti rinnovabili in particolare eolico e biomassa dalle ore quei già operativo in Sicilia sono cento megawatt
Ecco detto chi siamo noi quindi un'azienda che fa sul piano internazionale e generazione di energia
Ma anche trading Energia che quindi è interessata ovunque ci siano a sfruttare nella
Le opportunità di
Fare le attività dove sono più remunerative
E quindi fare anche
Trading internazionale per quanto riguarda regia
Ma anche per quanto riguarda la scelta di dover fare gli investimenti in generazione comprese quelle fonti rinnovabili adesso se voi permettete che io passi velocemente naso e dall'altra partirei da questa
Sia Karan sia
Del De Santis prime ancora altri hanno citato i nuovi
Target che sono stati politicamente sanciti a Bruxelles due settimane fa dal Consiglio europeo e che
Renderanno presto superata la direttiva settantasette zero uno che
La norma europea che oggi regola sistema incentivi le fonti rinnovabili
Questi target che
Io ho scritto in modo un po'diverso da quello forse migliore che ha usato Karan prima se ci focalizziamo l'ultima
Colonna quella rossa
Noi crediamo che il Consiglio europeo cioè
Attenzione i rappresentanti dei Governi degli Stati membri cioè avallo politico hanno deciso che l'Unione europea farà nel due mila venti il venti per cento
Di
Energia primaria quindi cemento tutto non c'è solo elettricità da fonti rinnovabili
E quell'ultimo quindi è l'ultima riga che vedete questa tabella Sila traduciamo sul piano elettrico
Probabilmente andiamo ai dati di cui parlano anche Cannes prima ampiamente al di sopra il trenta per cento
Siamo dicendo che
I paesi dell'europea Italia inclusa hanno detto Bruxelles che vogliono dare una sterzata accelerante enormemente c'è levante agli obiettivi di produzione anche nell'elettrico da fonte
Da fonte rinnovabile allora
Da questo punto però
Secondo me c'è da chiedersi
Se cambierà qualcosa nel metodo con cui le imprese
Private che investa le fonti rinnovabili
Saranno portata economicamente a fare i loro investimenti in che modo possono aspettarsi una remunerazione in che modo possono spettasse la diversa da star fonte e per Paese d'Europa
Questa è una questo questa la slide non nuova stiamo parlando di costi per la generazione di
A al vento
Su terra quindi escluso il Windows shore secondo non europea se guardate la parte rossa quelle specie di
Di termometrica Mercurio ecco quello è quanto secondo non europea i diversi Paesi hanno incentivato alla produzione Wind uno short
Che
Perché di fare rimosso questa slide perché si vede che fino ad oggi
I diversi oggettivi che tesi si sono dati e le diverse metodologie alcune di mercato come la nostra certificati verdi alcune invece basate sulle tariffe incentivanti hanno condotto
Ha la possibilità per investitori in Paesi diversi di avere incentivi enormemente diversi a fronte di costi generazione che
Tendenzialmente sono più vicini e sono quella parte dell'istogramma che vede il tempio laccio
Questo è un bene o male probabilmente a priori non è né nell'uno né l'altro ci sono dei motivi quantomeno economici per cui si arriva anche questi incentivi così diversi
Uno dei motivi e torniamo alla slide iniziale e che qui gli obiettivi vincolanti che voi vedete saranno probabilmente fisicamente vincolanti per i Paesi
Questo cosa vuol dire vuol dire che l'Unione o PEA né nel due mila e uno ne oggi probabilmente
Farà una direttiva quella cui anticipava Nicola De Santis di Edison che dirà che insiste che l'obiettivo al due mila e venti del venti per cento a livello UE dovrà essere uguale per tutti i Paesi quasi certamente si arriverà ad obiettivi differenziati per i Paesi
Quindi quasi certamente l'incentivo che diversi Paesi lo daranno all'inviasse fonti sarà ancora più differenziato sulla base di come i Paesi hanno già saturato o meno
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili
Però prima si
Cianciullo introduceva una un tema molto caldo che quello delle biomasse che vengono dall'estero ecco
Io in chiusura vorrei riprendere questo tema perché secondo me è la punta dell'iceberg di una
La discussione estremamente importante
Che cosa vuol dire chiedersi se è giusto non è giusto importare più Massa
Da Paesi diversi da quello in cui la biomassa viene trasformata in energia elettrica
Secondo me significa chiedersi a livello politico come si stanno facendo e pensiline europea
Sì ci va bene non ci va bene che sia il mercato a decidere dove si fanno le fonti rinnovabili all'interno dell'Europa
Ho a livello globale
Chiedersi questo e rispondere rispondere significa decidere se vogliamo sistema i certificati verdi europeo per esempio o sistema di vincoli per Paese questa slide che ho cercato di fare
E per dire questo
I paesi
Non accettano la possibilità di compare biomassa dall'estero per esempio o più in generale non accettano il fisco la possibilità di raggiungere un target dilazione italiano importando Energia da fonte rinnovabile che viene dal tornando a un altro Paese dove magari
Costa meno sviluppare una certa
Una certa fonte
Ok se questa è la scelta
Quasi sicuramente il costo per alcuni Paesi quelli che hanno i target più difficili
Nella ottenimento di risultati sarà più elevato
è una cosa negativa o positiva non lo so è una cosa
Si è questa la scelta che viene fatta allora
Un operatore come noi che decidere decidere dove fare il campo eolico nell'ambito europeo
Continuerà a fare campioni civili in Italia sapendo che probabilmente dall'Italia verrà fuori un certificato verde una tariffa incentivante che colpirà ancora di più la differenza già
Come abbiamo visto esistente in termini di maggiore incentivo chiari in Italia
Rispetto a quello per esempio l'incentivo viene dato in Germania
Però attenzione se la logica è una logica diciamo protezionistica dove non voglio dare un'accezione negativa al termini ma è una logica di additivi fisicamente vincolanti per i Paesi
Alcuni nodi di regolazione oggi esistenti importanti sono da risolvere
E io chiudo con
Con questo nodo
Abbiamo visto il Consiglio europeo dice dirà ha detto che l'iter l'Europa deve fare il venti per cento di fonte primaria la direttiva che verrà fatta all'europea dirà probabilmente in autunno che l'Italia farà sull'elettrico
Qualcosa come il trenta trentacinque per cento
Io già da fonti rinnovabili in Italia al due mila venti
Tuttavia l'il la possibilità di fare arbitraggi internazionale sull'energia verde
In parte almeno in parte oggi esiste ed è stabilita dalla direttiva del due mila e uno settantasette che ha istituito la
Le così dette garanzie di origine che
Sì non sono un certificato perdono a livello europeo sono comunque la possibilità di vedersi riconosciuta da Paesi che hanno un transito
Frontaliero all'interno dell'Europa di energia verde l'origine verde
Indipendentemente dal luogo di produzione dell'energia
Allora
Vedete che siamo arrivati una dicotomia
E non è chiaro dal punto di vista del regolatore in che modo viene risolta questa dicotomia ci stiamo chiedendo
Questa energia verde si fa per forza fisicamente nei Paesi allora è giusto che i costi di più nei Paesi che sono più avanzato perché che hanno già sviluppato di più l'energia che devono accedere
Hai agli impianti marginali oppure ci va bene che si possa fare trading sull'energia verde perché vogliamo tutti spendere meno per raggiungere a livello
Continentale o globale i se si target io naturalmente non ho la soluzione
Però
Da
Il responsabile del monitoraggio normativo per la mia azienda mi chiedo quale delle due direzioni dalla presa in particolare con la direttiva di autunno che ci aspettiamo in autunno
Sulla base di questo aziende come quella per cui lavoro decideranno dove fare nel
Le fonti rinnovabili nel prossimo decennio
Grazie per l'associazione
Grazie e passiamo adesso a questa
E questo dialogo con il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che ringraziamo di essere venuto e lo proiettiamo subito nel vivo di questa discussione
Perché io vorrei partire da un punto che è quello di che di solito viene alla fine di un chiacchierata l'intervista di un dialogo
E e quello del come prima si discute sul che cosa e poi sul come farlo no questa è anche effettivamente manca una base logica
Funzionante ma siccome ormai sul che cosa fare concerto accordo almeno su un primo grappolo di interventi cioè il
E mi sembra che sia molto importante e cominciare a discutere del come arrivarci e sul come arrivarci dicevo che dalla
Mattinata sono venute fuori delle riflessione delle indicazioni
Ad esempio il è il legare l'obiettivo che è un obiettivo che l'Italia si è data nazionalmente alla scala territoriale e cioè alle Regioni che sono gli enti che hanno la la facoltà di intelletto diritto dovere di intervenire in campo ambientale potrebbe essere un sistema per dare gambe al ai progetti di ed è di ed energetici sia nel campo del convenzionale sia nel campo anche del della rinnovabile in realtà stanno incontrando delle difficoltà allora la domanda con cui partire questo
Le Regioni come coinvolgerle e come coinvolgerle anche su obiettivi come quelli delle rinnovabili su cui in qualche modo in maniera sorprendente si trovano resistenze maggiori di quelle previste
Ma
Ma io credo che innanzitutto con voi agendo le Regioni
Ma soprattutto la
Suddivisioni dei macro-obiettivi micro targhette una scelta come dire
Non solo utile nello suggerita e penso che ci lavoreremo insieme anche
Al collega Bersani per quanto riguarda per esempio
Gli obiettivi del protocollo di Kyoto io più volte ho detto fin dall'inizio il mio mandato
Che non c'è un obiettivo nazionale raggiungibile
Con la sommatoria di realtà regionali e territoriali che fanno l'opposto
Cioè non c'è
Un obiettivo che l'Italia può raggiungere se
Le varie Regioni non fanno i piani di qualità dell'aria di riduzione della CO due eccetera e quindi abbiamo la necessità
Di su
Come dire di stabilire
Un elemento guardate che è fondamentale per la responsabilizzazione
Perché molte volte si condividono gli obiettivi molto ampi
Direi
A tutti i livelli e quando parliamo per esempio l'obiettivo due mila cinquanta e l'ho detto al vertice del G otto più giù cinque
Che hanno fatto vicino Berrino apposta ho detto l'abbiamo l'obiettivo dobbiamo
Bloccare le emissioni mondiale in undici miliardi circa di tonnellate di C o due per il due mila cinquanta come ci arriviamo
Come dividiamo perché questo il concetto
Allora quando tu hai questi macro obiettivi e poi non li suddivide non ai sembra sempre che facciamo una specie di dibattito
In cui siamo convinti che dovremo risolvere i problemi però poi
Non responsabilizziamo le singole realtà quindi ti rispondo subito sono d'accordo
Al coinvolgimento delle Regioni
Per quanto riguarda le rinnovabili anche d'accordo a compimento delle aziende
Perché è chiaro che se le grandi aziende che producono energia al nostro Paese non si danno degli obiettivi coerenti di sviluppo delle rinnovabili ognuna come si fa ad avere un obiettivo Paese sulle rinnovabili
è chiaro che si possono anche stabilire che si sono alcune realtà che fanno solo rinnovabili però è verosimile credere che le grandi realtà che producono energia devono fare come dire visto che si parla sempre il mix
Il mix energetico non è solo il Micca se del fossile
Dovrebbe essere un mix in cui c'è come dire tutto e allora quindi efficienza energetica sicuramente microgenerazione diffusa e quindi anche
Aiutare le aziende di più in generale in senso lato a produrre anche strumenti per la microgenerazione diffusa e non soltanto produrre energie
E soprattutto le grandi realtà energetica vere una loro quota di rinnovabili per quanto riguarda gli ostacoli
Io credo che in molti casi gli ostacoli derivano dalla mancanza di quello che io continuo a chiedere un piano energetico nazionale e una strategia che sia coerente e chiara
Perché è chiaro che quando tu hai stabilito alcune regole in modo chiaro e stabilisce anche procedure di partecipazione di coinvolgimento delle comunità
Dopodiché è chiaro che troverai anche chi è favorevole chi è contrario ma stabilita la procedura c'è un meccanismo per cui poi si decide dopo aver realizzato la partecipazione noi siamo molte volte incagliati
Per essere molto chiari e non solo dall'estremismo che ogni tanto viene richiamato ma dalla scarsa attitudine a governare i processi
E alla mancanza di progettazione di qualità gran parte dei problemi che ne abbiamo quelli che ho scopro stoppiamo piano scoprendo sempre di più anche per quanto riguarda la valutazione impatto ambientale molte volte il problema non è
Soltanto delle lentezze burocratiche ma di tante realtà di questo Paese che presentano progettazioni che con le mie Follis mo'devo dire scadenti
Riservandosi poi di aggiustarlo in corso d'opera facendo richieste di proroghe infinite alle Commissioni valutazione impatto ambientale perché all'inizio il Progetto fa schifo
Tanto per essere chiari e spesso sono fotocopie progettuali perché ci si è male abituati
A pensare che bisogna arrivare all'ultimo minuto
A cercare di infilare quello che Chai dentro come dire il pacchetto progettuale e poi aggiornassero assente se la progettazione l'inizio è scadente i risultati sono penosi
E in molti casi ne abbiamo la situazione di questo genere
Allora io più volte lo dico in tutte le sedi pubbliche
Saremo ben lieti e gli ho chiesto al Ministero di fornire tutti gli elementi utili perché quando qualcuno pensa a fare delle ipotesi di lavoro magari si guarda almeno le mappe dove stanno i siti di interesse comunitario le zone di posizione spetta speciale
No dove guarda quali sono i vincoli che ci avete questo mese non è che tutto vincolato
Semplicemente troppo spesso si parte con ipotesi progettuale perché magari c'è un amico che ha suggerito quell'area o c'è un cliente politico locale che ha bisogno che lì fai partire un Progetto per buttare un po'di fantasie avanti agli elettori
E invece avere come dire l'obiettivo di realizzare il più
Nel più breve tempo possibile delle cose utili
Noi siamo spesso bloccati a discutere perché si sbaglia dall'inizio allora anche le rinnovabili per essere molto chiari
Hanno il problema di come vogliamo realizzare
Però è chiaro che ne stiamo puntando molto sul solare
Facciamo in modo che si parta e l'ho chiesto lo sa ci sta lavorando già il professor Rubbia conio Consigliere per richiamo tutte le realtà territoriali veramente che sono già interessate a fare delle iniziative
Guardiamo che siano come dire coerenti nelle scelte e cerchiamo di far partire una progettualità che fin dall'inizio tenga conto di quali sono le situazioni ambientali
Se non lo facciamo dall'inizio guardate le opere si fanno rapidamente e valutazione impatto ambientale in sessanta giorni si ottengono quando uno fa un progetto serio
Non si ottengono quando uno ogni sessanta giorni chiede un rinvio per integrare e cercare di dare roba come dire allarme in peggio perché all'inizio non sa progettare
Eppure siamo un Paese che ha gente di grande qualità
A fior fiore di tecnici fior fior di professionisti e sarebbe ora che in questo Paese magari si facesse anche un lavoro di qualità della progettazione
Magari qualche studio professionale prenda qualche incarico in meno e faccia progetti meglio fatti
Che questo è utile al Paese
Ecco
Possiamo dunque dire che il principio del Protocollo di Kyoto che prevede i che prevede la suddivisione dell'impegno in quote in quote che sono rappresentate in quella meccanismo dai Paesi
Può essere replicato in Italia
Per prevedere delle quote per esempio di rinnovabili e di efficienza energetica ma più che altro di di rinnovabile che eccetera già dica una tipologia globali tipologia una somma di polo GE
Sulle rinnovabili che invece sono una per raggiungere l'obiettivo può essere un'alternativa all'alta cioè se per una regione x si fissasse un certo quantitativo di rinnovabili poiché ci volevate col sole
Col vento o con le onde del mare purché ci arrivi
Ma io perché credo che
Come dire l'idea di condividere corresponsabilità religioso corresponsabilizzare giusta
Lo farei con lavoro come dire concertato con le regioni cioè un tavolo sulle energie rinnovabili e con le regioni
D'intesa soprattutto senza norme e soprattutto evitando rigidità perché non vorrei che poi come siamo spesso noi quando partiamo a fare dei progetti in Italia siamo capaci di stare
Una vita a definire i dettagli a litigare su quali sono i target ecco io direi che dobbiamo creare soprattutto meccanismo incentivante
E non faccia in modo che una Regione che magari sta facendo un buon lavoro sulle rinnovabili si ferma perché dicevo raggiunto l'obiettivo so apposto
Altre ti chiedono il rinvio perché dicono come non siamo riusciti ad arrivarci allora e faceva il commercio l'emissione è intervenuto
Ma ecco probabilmente è giusto trovare un meccanismo però
Applicherei un po'di pragmatismo anglosassone nel nostro Paese so dire perché è una cosa complicata
E meno di rigidità della nostra cultura giuridica romana io sono avvocato so ho una grande tradizione come dire Roma mistica però mi rendo conto che noi se abbiamo un limite
E che ogni volta che partiamo a fare una Progetto vogliamo come dire prevedere anche un caso che succederà una volta ogni milioni di anni e lo rischiamo di stare dieci anni a discutere come dividere ciò allora
Il l'impianto è giusto ma facciamolo con una
Capacità appunto di non
Di non stare anni a decidere il come ecco perché altrimenti cerchiamo di capire già dalle Regioni e facciamo in modo di favorire
Un elemento in cui in questo Paese un possibili Berrino le energie che quelle anche certi cerebrali rinnovabile
Per
Far procedere le cosa che io vedo che alcune Regioni si stanno muovendo
E altre secondo me su
Cioè tutte le nostre Regioni possono avere elementi importanti non compito del Governo nazionale secondo me e favorire accompagnare e togliere una serie di ostacoli che borbotta per volta trovano per anche alle rinnovabili
Quindi un modello diffuso diffuso nelle nelle varie regioni con una suddivisione ma non troppo rigida insomma una suddivisione che
Possa dei meccanismi di flessibilità interno secondo me dei target premiali sostanzialmente le cui magari onere di fare dell'ironia che però se tu migliori
Stiamo andando in giro non è che tu arrivi al venti per cento e allora lì perché l'abbiamo per dire la Toscana ha fatto un buon piano per quanto riguarda sulle fonti rinnovabili ma parte già bene perché magari c'ha una geotermia che pur rimpatri sistemare a e aggiustare
Credo che per esempio la Sardegna e ne ho parlato lo presenta Sardegna addirittura potrebbe avere l'obiettivo finale diventare come l'Islanda c'è una Regione a zero
Costo diciamo di di fossile perché tra il solare e una serie di rinnovabili sarebbe in grado stendo un milione e mezzo di abitanti
Di di avere un progetto anche più ambizioso cioè ritengo che ovviamente uno cerca di avere il migliore risultato abbiamo la Sicilia che può fare molto non solo consolare ieri finalmente dopo tanta fatica da fatto ripartire questo veto Progetto Archimede ma
Insomma rituali orientale neanche ce l'ha parlato il Mattino però l'importante è il punto non diventi un fiore all'occhiello ma diventi una scelta strategica del nostro Paese si trova nella samba è oltre il però non utilizza molto pressante e quindi abbiamo bisogno di
Rinnovare credo che comunque sulle rinnovabili se no mettiamo su una sfida positiva così come sull'efficienza energetica magari con diffondendo l'esperienza delle esco io addirittura ho lanciato l'idea che ci potesse essere anche di Lescaut pubbliche ma dobbiamo evitare che adesso i meccanismi
Come dire di
Di di riforme possano addirittura incidere negativamente sul fatto che si possano essere delle scopo obbligati cioè facciamo in modo che
Poiché
Favoriamo un sistema
Nel quale
Si possa rilanciare un po'come fatto col conto energia in cui ci siamo dati un obiettivo di snellire in qualche modo le procedure e dare delle certezze sul lungo periodo perché l'altro grande problema è che chi investe degli aprire
Una biro simile aspettativa abbastanza lunga per avere poi un ritorno di questi investimenti
Ecco a proposito di Investimenti e di capacità di attirare gli investimenti finora abbiamo vissuto una stagione in cui
Non era la matematica governare i grandi flussi di denaro sugli investimenti energetici perché un impianto da mille megawatt o un grande impianto insomma che atti voleva dire anche appalti che voler a dire una certa capacità di pressione sul territorio in qualche modo politicamente valeva di più di dell'equivalente o di due volte quell'energia ricavato però da impianti diffusi
E ancora oggi a proposito di fiore all'occhiello l'attenzione e giustamente sull'innovazione del Progetto Archimede ma il vecchio solare termico quello che adesso diciamo non è
Molto appealing sul piano delle de anche dell'informazione perché è un fatto vecchio ma funziona ce l'hanno tanto ti paesi caldi
C'è stata profusione in Italia siamo ancora
Arretrati ecco quindi come come incoraggiare quelle misure piccole dalla micro cogenerazione al solare e termico diciamo di di generazione collaudata che funzionano che danno Energia
Ma che in questo momento hanno qualche difficoltà a trovare degli sponsor economici perché s'ma nella produzione e diffusa
Ma io credo che innanzitutto se non l'ho fatto un protocollo con il CONI e stiamo cercando di fare in modo che almeno le piscine anche per i prossimi
Le prossime gare internazionale a cominciare l'assetto del nuoto stiamo cercando di lavorare perché per esempio iniziamo stare il solare termico cioè materialmente facendo progetti specifici credo che
In generale
Su tutto questo versante vanno coinvolti
Molto gli operatori a cominciare anche da un diverso modo del costruire
Abbiamo cercato un di ragionare Consorzio Nazionale costruttori cioè nel senso che e importante
E abbiamo ragionato con gli ordini professionali perché poi il canale per queste cose in parte è dovuto al fatto che chi costruisce
E
Come di chi consiglia sostanzialmente già oltre a mettere i nostri come dite disponibilità economiche perché non dimentichiamoci in Italia abbiamo ormai
Ma sono anni e anni che ci sono normative che volta per volta in alcune regioni e cosa hanno favorito il solare il pre ma poi
E l'utilizzo la durata la costanza e la semplicità dell'uso
Allora il problema è questo io credo che c'è la possibilità di allargare recentemente a Perugia sono stato al di ad avviare
Un corso realizzato un'azienda
Che ha programma di assumere cinquecento persone comunista latori di pannelli solari difficoltà l'uso cioè l'acquisto di una semplice trovati alle volte questi materiali ma è perché appunto il sistema come dire e Abbas Sanza ha bloccato potevo dire il pubblico può favorire a voi l'abbiamo sempre le liberalizzazioni qua ci sarà pure la possibilità di avere degli imprenditori che qualche volta investa noi qualche volta rischino addirittura un po'di capitale io ho detto ieri all'ENEL laiche
Non mi sembrerebbe una cosa come i scandalosa che qualcuno soprattutto magari a un po'di utili faccia anche degli investimenti per cercare di realizzare cioè
C'era una vecchia imprenditoria che in genere investiva sull'innovazione ci mette anche un po'di soldi propri ora io credo che certo lo Stato deve dare un contributo però che ogni tanto si faccia anche un po'di sana imprenditoria sarebbe un bene per il Paese
Quindi un'imprenditoria ma un'imprenditoria vediamo mirata in che modo nel campo delle delle rinnovabili
Ci sono vari vari candidati che corrono questi candidati non sono in alternativa perché
L'auspicio è che si sommino anche perché il traguardo e talmente altro che senza alto che senza una somma è difficile pensare di raggiungerlo ma un altro elemento critico che era stato sollevato in mattinata riguarda libico masse e una certa difficoltà di da una parte la difficoltà di approvvigionamento in alcuni casi locale che si è verificata e dall'altra invece la procedura di prende queste biomasse in maniera piuttosto
Illogica dal punto di vista del dell'equilibrio ambientale da posti lontananza praticamente far viaggiare il legno
Dall'Amazzonia fino a qua per bruciarlo nega ammine dire che l'operazione ambientale
Ecco quindi in che modo indirizzate la la la corsa industriale verde verso le biomasse e in generale verso le le le rinnovabili in modo da evitare anche che si creino dei falsi bersagli delle delle false illusioni
Ma
Devo dire questo è un aspetto patente Alessandro altri ho chiesto proprio professor Rubbia che in
Oltre al solare media un
Sì analizzando un po'di studio anche su questo anche perché poi realtà le biomasse e biocarburanti dal sole vengono cioè la capacità di resa delle biomasse e biocarburanti deriva di quanta energia solare riescono a trasformare in energia utilizzabile in un'eventuale biocarburanti questo è il principio
E ovviamente se ne parliamo ancora dell'olio di colza eccetera è abbastanza scarsa per essere chiari quindi è una cosa però ormai c'è un'evoluzione nel settore dei biocarburanti
Che non va più sull'uso dell'olio di colza o del mais ma su un uso di come dire erbe addirittura direi o arbusti che hanno una capacità calorifico ha molto ampia e che riescono a come dire trasformare molto molto
Stiamo parlando sempre di cifre attorno al due per cento dell'energia solare in energia disponibile da Belluno un motore questo il passaggio
Deve diventare una cosa conveniente
E credo che e poi ci sono anche aspetti sperimentali cioè è chiaro che noi avevamo un sacco di contributi dati per il non food o addirittura per il set-aside in agricoltura se quei soldi invece i dati perché la terra riposo
Li dai per fare e produrre biocarburanti o biomasse hai fatto una scelta utile quindi il concetto è capire
Di cosa ragioniamo se ragioniamo dell'alternativa al petrolio
E in linea puramente teorica i biocarburanti potrebbero diventare una seria alternativa nel settore sono tutto innanzitutto dei combustibili perché intanto che abbiamo all'idrogeno sicuramente i biocarburanti hanno una potenzialità reale forte
Ed è un aspetto
E e quella è una cosa che può riguardare anche l'importazione o meno se parliamo dei biocarburanti
E quindi la si deve discutere in chiave europea e secondo me è un tema da affrontare ovviamente con l'attenzione acché non distruggi foreste
Tropicali permettere piantagioni perché a quel punto la resa complessiva sul protocollo di Kyoto e Parma resa drammatica quindi non è che una cosa
Quindi bisogna avere cautela anche fare il mais e ad alta intensità chimica in Italia aiuta desertificazione mio padre giro diretti complessivamente se tu I
Una l'ho il concetto è questo cioè i biocarburanti di vecchia generazione che sono scarti di lavorazione eccetera sono da cui te tu come fatto marginale ai biocarburanti diverso se tu pensi che devi investire
In una cultura che è finalizzata a produrre biocarburanti allora è chiaro che l'ATO cosa e primo e conveniente se tu non usi
Prodotti chimici cosa perché se no il costo per coltivare salvare come obiettivamente diventa molto a oltre che il danno ambientale
Che non è irrilevante quindi è ovvio che ti devi dimensionare su
Produzioni proprio su coltivazioni e che hanno un basso bassa necessita di acqua
Minima necessita di manodopera e di attrezzature meccaniche e chimiche
è perché altrimenti il costo perché tu puoi devi raccoglierlo degli
Dipende pure qual è il bilancio energetico a meno che non fa fare un'operazione per fare assistenzialismo e ripeto allora fai set-aside fra l'altro per azione e
Fine tipo di altro altro percorso qui invece stiamo discutendo che
All'ordine del costo del petrolio oggi è conveniente con il miglioramento genetico senza OGM
O miglioramento genetico tra normale e con come dire vegetali assolutamente disponibili fare un'operazione proprio che mirata a creare dei Biocor durata e questo è un aspetto
L'altro di cui si parla tanto in Italia le biomasse collegato all'agricoltura è ovvio che si tratta di produzioni locali
Nel senso che ne abbiamo tutta una serie di le le aziende italiane del legno hanno fatto un appello addirittura sul Giornale a me a Bersani insomma detto sono ben contento se ci sono residui di lavorazione eccetera
Che possono essere utilizzate in piccoli impianti per produrre energia questo la scelta intelligente è ovvio che in quel caso però
Non esiste che qualcuno invece pensi di proporre una centrale a biomasse e qua non stiamo a dovere biocarburante ma salvando Abruzzo Energia
E me a proporre la centrale nei porti perché poiché è strano che un rapporto fa una centrale evidentemente quella finale entrare non è finalizzata a produrre energia con le produzioni
Del set-aside delle zone abbandonate con i vestiti del lavoro la lavorazione delle aziende del legno che fanno
Eventualmente non so l'arredamento in questo Paese che è perché entra in un settore ampio allora se c'è vera biomassa
Biologica vera disponibile io credo che avere una serie di impianti ce ne hanno parlato gli agricoltori italiani di fare piccoli candida uno due megawatt quindi non mega centrali
Questo è una cosa intelligente ultima considerazione
Evitiamo che anche questo venga travolto perché poi adesso sulle rinnovabili c'è il rischio come dire del delle truffe rinnovabili perché poi qualunque settore si allarga
E abbiamo avuto per anni le fonti rinnovabili con il CIP sei dovrà essere finanziate condannare con l'avvocato in bolletta è stata aggiunta la parola assimilabile i soldi sono finiti
Per anni e solo da adesso sono bloccati per il futuro ma abbiamo ancora i contratti in essere tanto per essere chiari del passato
E sono finiti alle raffinerie di petrolio che gli Stati lavorazione le
Le l'incendiario né quelle venivano finanziati col danaro che ne abbiamo pagato per le fonti rinnovabili che è uno scandalo vergogna
Allora il premesse attenti che adesso quando si dice impianto a biomasse
Non sia un inceneritore
Perché il concetto pose la biomassa a biomassa vegetale che cos'è perché sennò apriamo un altro capitolo non è giusto che le cose abbiano un nome e cognome specifico se stanno sul mercato stanno sul mercato ma
I fondi che noi diamo e tutto il sostegno vediamo alle rinnovabili deve essere rinnovata vero
Che sostanzialmente riduce complessivamente la C o due
E da
Un incremento reale allora credo o dopodiché le altre cose si fanno non si fanno io
Sono dell'opinione che è inutile fare tante polemiche vantare un bisogno mix di rinnovabile e purtroppo avremo tutta una serie anche di energie non rinnovabile continua a esistere non è che siamo dicendo che da un giorno all'altro andiamo tutti a energia solare Oggiano quindi
Ragioniamo con molto buonsenso e sappiamo che il nostro sistema agricolo
è in grado di produrre energica queste l'altra cosa importante
Gli agricoltori non devono diventare produttori di materia prima
Gli agricoltori devono essere interni al sistema in cui producono energia perché il valore aggiunto e nella produzione di energia
Non è nel
Portare la materia prima che vale poco se non riproduciamo quello che già abbiamo visto allora devo dire questo è un settore dove c'è un interesse ma dobbiamo gestirlo bene e il mondo indossano deve detto deve gestire
Insieme al mondo agricolo
E non in alternativa perché se no diventa un altro evento di scontro qua abbiamo avuto quando si vendeva che ne so l'olio le olive fa sulle dalla Turchia riciclate diventava made in Italy e
Le polemiche sono stati infinite non abbiamo una buona capacità di produrre
Biomasse nel nostro Paese
Perché questo può è collegato al fatto che siamo anche un Paese che ha un buon livello di
Sole perché poi è legata a questo una buona capacità di esposizione al sole permette di avere una vegetazione in grado di produrre anche un buon livello di biomasse questa
Ultima domanda su un tema del quale non si può fare a meno di parlare discutendo di energia abbiamo visto che in campo industriale di stavo dei progressi in corso
Nel campo della produzione elettrica anche
E indette quello che riguarda l'edilizia un pacchetto che ha visto assieme il Ministero delle politiche sia per la produzione del
De dei nuovi decreti il mistero del due sviluppo economico quello dell'ambiente a dato una svolta molto significativa di cui è stato già fatto cenno prima con l'intervento di Silvestrini
Il tema che rimane il grande settore che rimane scoperta quello dei trasporti sui trasporti che pesa nel Medea significativa del mix dei consumi energetici totale
Altri Paesi fanno delle scelte più coraggiose penso penso al Sindaco di Londra che ha imposto una una tassa d'ingresso sul centro che è stata molto alta e ha dato risultati significativi
Mi sembra che in Italia ci sia un approccio propoli ittico diverso dal sembra che toccare lo status quo dei trasporti
Venga considerato impopolare questo il nodo politico e quindi è un tema che non si affronta
Perché si temo delle ripercussioni ecco
Di fronte a questa necessita però in intervento visto l'aveva il record assoluto di autovie Lavdie tante per cento abitanti e occorrerà pure prendere dei provvedimenti che segnino un un cambiamento di rotta oppure no
Ma
Ne abbiamo inserito
Un fondo specifico in finanziaria sulla mobilità sostenibile
E io istituito per la prima volta non c'è mai stata ministero un tavolo specifico sommità sostenibile con tutti gli attori del settore dall'impresa e alle associazioni ai sindacati
Per definire le modalità di uso anche in generale di queste risorse
E è evidente che
è un tema
Quella mobilità sostenibile che peraltro Prodi ha inserito anche i famosi dodici punti della short list
Del
Che insomma in qualche modo pone delle priorità all'azione di governo
Ora evidenti che abbiamo delle competenze che sono molto suddivise perché in questo caso insistono i Comuni le Regioni lo Stato
Cioè
è una situazione molto molto alta io credo che da questo punto di vista noi abbiamo fatto un investimento sul trasporto pubblico cioè riteniamo che e
Accentuare l'investimento sul trasporto pubblico su ferro
Innanzitutto o comunque il trasporto pubblico sostenibile che può essere anche gli altri bus elettrici gli autobus a metano nella fase transitoria gli autobus a idrogeno che sono già disponibili peraltro sul mercato
Può essere una scelta importante perché
è vero che ne possiamo fare norme i ticket eccetera però è anche vero che Londra quattrocentosettanta chilometri di metropolitana
L'Italia in tutto il Paese né a centosessanta tutta l'Italia
Allora è chiaro che noi abbiamo una difficoltà che io come via
Che pure sono favorevole a progressive forme di limitazione del dell'uso del veicolo privato nelle città sono tra quelli favorevoli però mi rendo conto che
Dovendo essere apistico una cosa che tu dici
Tito
Un ex trasporto pubblico disponibile e di blocco la mobilità privato tra rendo molto difficile che il costo del ticket significa
Allora questo
Secondo me è progressivamente necessario perché si deve fare l'Italia per essere chiari a cui si è anche di cambiare le abitudini la questione anche di modello di vita
Però nello stesso tempo ne abbiamo il problema reale che dobbiamo iniziare a spostare le risorse
Del CIPE S. Chiara delle opere pubblico abbiamo al CIPE opere che fa parte della progettazione di cui sopra finanziate magari vent'anni fa mai realizzate con progetti ancora scade che però per una serie di ragioni
Come dire politiche diciamo nel migliore dei casi o addirittura di piccoli affari restano per decenni trasportate senza invece fare un investimento strategico che sia coerente queste cose ci diceva
Allora io faccio un esempio ma lo faccio perché mi ha colpito sono stato a Bergamo dove il Sindaco di betonaggio l'hanno detto
Una volta tanto invece di chiedermi di fare magari non so quale impianto fantascientifico nel tre mila detto ne vorremmo
Che aggiustiamo la linea ferroviaria Bergamo Milano perché per quaranta chilometri ci mettono più di un'ora da ben camminano quaranta che non procura allo il Paese che parla dei ponti sullo stretto
E a perdiamo in Milano che è una delle zone più affogate di smog mio per un po'di investimento in più non aggiustiamo una linea veloce di metropolitane un Paese che non parla di mobilità sostenibile
E sciacquarsi la bocca con queste espressioni e poi ogni volta le richieste vengono magari sua aumentare solo strade sta e cioè il passaggio è la coerenza di Progetto
Allora noi abbiamo un fondo e lavoreremo per finanziare queste cose
A Bersani abbiamo parlato nella cosetta liberalizzazione e ho detto ad una cosa liberalizziamo il trasporto locale per esempio di pulmini elettrici
Facciamo in modo che anche il trasporto casa-lavoro casa ufficio perché poi è vero che tu quelli reali persone inclusa la macchina ma
Non è che si può dire prendo il taxi e
Allora probabilmente oltre agli autobus devi creare un sistema in cui cooperative cittadini possano mettere su se sono per esempio autobus elettrici e piccoli pulmino elettrici una possibilità diffusa
Di realizzare un servizio di trasporto a domanda è una cosa nuova che si può fare
Io credo che
Sono
Piccoli o medi accorgimenti che però possono liberare un po'di energie di risorse sono quando si liberalizza
A volte si pensa solo che si liberalizza per favorire alcuni grandi settori che vogliono entrare magari in quello che è un settore tradizionalmente pubblico e dove il privato purezza guadagnati allo se liberalizziamo diamo più spazio anche i giovani
E alle nuove attività imprenditoriali perché voi molte volte in questo e se quando si parla di giovani imprenditori
Si parla dei figli
Dei vecchi imprenditori io vorrei giovani imprenditori che siano i nuovi imprenditori
Con tutto il rispetto dei figli dei vecchi imprenditori
Perché
Se no donne innoviamo ecco allora credo che da questo punto di vista lo spazio e tanto
E c'è solo la capacità di utilizzarlo positivamente
E metterci come dire anche sulla mobilità in una dimensione che libera un po'le nostre città da la mostrano smontato bene grazie salutiamo il ministro che abbiamo rispettato direi la sua dead line
Perché anche l'incoraggiamento e
Della folla venti
Sembra un buon successo
Chiudiamo la mattinata con l'ultimo intervento che quello di salvo Sciuto responsabile a sviluppo impianti a fonti rinnovabili dell'ENEL prego
Dal mio intervento fa un rapido excursus sopra al passato il presente il futuro
In cui siamo fortemente impegnati diciamo per
Cercare di incrementare al massimo quello che sono le opportunità di sviluppo
Dal punto di vista nella
Dell'attuale
L'avanzamento
Dal punto di vista la situazione attuale possiamo dire che la il portafoglio
Che ha consolidato e nel in questo modo momento
Diciamo localizzato prevalentemente in Italia in Spagna con me per cento sei megawatt in Italia e oltre seicento in Spagna ed una piccola presenza anche nella nell'American nord e sud
Cioè a dire che questa slide l'abbiamo voluta presentare perché permetterà risalto un
Un elemento che
In qualche modo ci crea qualche problema cioè il fatto di e si è riusciti in Italia a realizzare solo trecento megawatt
Niente mentre invece in Spagna si è riusciti in un tempo che pari pari alla metà del tempo che abbia impegnato per fare trecentosei megawatt in Italia realizzarne il doppio
Questo diciamo un messaggio in qualche modo si riallaccia alle affermazioni fatte prima dagli e dagli altri oratoria De Santis in particolare le problematiche costanti giornaliere che dobbiamo affrontare per poter
Procedere
Nel poter avanzare nello sviluppo in particolare ENEL
Vuole tanto per dare in qualche modo una risposta anche a quanto ha chiesto al ministro ha già messo in conto di fare un investimento molto cospicuo per l'ordine di quattro mila milioni di euro
Per l'ambiente per le iniziative che sono legate all'innovazione allo sviluppo
In particolare per lo sviluppo tre mila e trecento milioni di euro saranno destinati ad incrementare i nostri impianti a fonti rinnovabili e di questi
Ben mille cinquecento megawatt nuovi noi contiamo siano nel settore eolico
Purtroppo l'esperienza passata ci fa dire
Che di questi mille cinquecento megawatt in Italia potrà eventualmente ne potremo realizzare solo una piccola parte in maniera molto prudente abbiamo ipotizzato di poter passare dei trecento attuale hai
Poco più che cinquecento nell'arco dei prossimi quattro anni
Certamente ci auguriamo di fare molto di più
Considerate che abbiamo in lavorazione in termini di impianti in sviluppo un numero superiore a mille megawatt potenziali e abbiamo già avviato siamo un sul punto di avviare iter autorizzativi per cinquecento megawatt
Tutto questo perché purtroppo
Il i tempi perché poi questi impianti vadano in autorizzazione poi realizzazione sono estremamente lunghi e sono legati a fattori che
Di cui vi avviando alcuni casi tipo per rappresentarvi quali sono le difficoltà che dobbiamo affrontare affrontare giornalmente
Per arrivare a questo sviluppo lo
Abbiamo inaugurato un nuovo
Criterio di condivisione con le associazioni ambientaliste non in termini di linee-guida ma Prodi in termini di progetti noi abbiamo istituito un tavolo a cui ci sediamo h assieme alla stazione ambientaliste principali
Per condividere i nostri progetti riceveva lo tutte le osservazioni all'indicazione i miglioramenti che me possiamo apportare nostri progetti per
Arrivare a ottenere il meglio
Attraverso questo tavolo siamo riusciti a realizzare
Nell'arco del dell'ultimo periodo impianti frosone con la melma altri impianti sono in questo momento in osservazione da parte di questo tavolo e sono distribuite in poi tutti Italia perché Fluvi variano
Dalla dalle Marche alla Molise alla brutta alla all'Abruzzo diciamo stiamo per introdurre anche un impianto accolla Mele
Diciamo già consolidati invece in Calabria in Basilicata
Cioè a dire che il nostro interesse in realtà si dispiega su tutto il Veneto rimane del tutto teorico nazionale sebbene come avete visto dalla immagine precedente gli impianti prevalente al momento sono dislocati in Sicilia e Sardegna
E nel centro sud Italia
Il risultato finale di questo processo che abbiamo inaugurato con la sanzione ambientaliste è quello di attenere un'integrazione è una fruibilità del territorio la migliore possibile
Qui vedete il caso del nostro impianto in Sardegna
E possiamo dire che l'esperienza che quotidianamente noi acquisiamo attraverso i monitoraggi ambientali fatti dei nostri operatori sugli impianti eolici ci confermo la bontà delle scelte fatte
Voglio citare
A
Conforto anche delle problematiche a volte vengono
In maniera strumentale presentati sulla stampa che i nostri impianti vengono monitorati sistematicamente dopo la la realizzazione durante l'esercizio ma non c'è contiamo di monitorarli improprio
Attraverso un accordo fatto con la Regione Siciliana abbiamo incaricato l'Università di Palermo quindi un soggetto terzo e quindi
Assolutamente trasparente nel condurrà i monitoraggi
Per verificare gli impatti in particolare sull'avifauna ecco dopo un anno di monitoraggio non è se a Palermo appunto certificare
Che
Due dei nostri impianti su cui ha condotto questi monitoraggi che badate bene sono due impianti dislocati anche un posto imposte abbastanza critici uno di questi assunsi che tanto per
Dare un'idea cioè una un un sito di interesse comunitario
Ebbene su questi impianti dopo un anno non Stato verificato nessun impatto negativo dal punto di vista della li fa una nessuna vi fa una stanziale né su quella migratoria
Quindi questo per in qualche modo rimuovere alcune visioni particolarmente apocalittiche degli impatti e questi impianti possono avere
Ovviamente laddove questi impianti vengono realizzati e progettati e dislocati opportunamente
Ancora conferma della bontà del percorso che stiamo conducendo siamo il primo operatore in Italia che ha avviato la certificazione e PD e vale tanto da un po'ad acta Declaration che in pratica
In relazione al chilowattora prodotto de edifica qual è il la la la Saipem della dei materiali totalmente maturare componenti l'impianto
Le modalità di esercizio di costruzione di manutenzione e le modalità di recuperò Belsito affine all'impianto
E attribuisce all'impianto stesso questo titolo nei momenti in cui
Il chilowattora prodotto viene riscontrato essere diciamo particolarmente attento a tutte le problematiche ambientali
Purtroppo però però ci dobbiamo confrontare con una situazione autorizzativa che è particolarmente farraginosa
Qui abbiamo elencato quattro-cinque ragioni che per noi rappresentano una spina nel fianco nel senso che
Sono in atto delle forme di moratoria strisciante anche se ormai l'amore le motore vengono considerate
Un
Legalmente non sostenibili
Che in pratica fanno sì che impianti come in Basilicata o con il Molise che noi abbiamo avviato l'iter autorizzativo cinque anni fa che
Quattro anni fa acqua tre-quattro anni fa nove giugno già tutte le autorizzazioni ad oggi non sono ancora in grado di poter
Avviare la fase realizzativa perché si innesca una serie di richieste di verifiche che sebbene fatte poi non vanno a compimento l'altra verso gli tre burocratici ordinari insomma tutto questo ci porta ad avere quel pacchetto di cui dicevo poc'anzi di cinquecento megawatt
In iter autorizzativo alcuni di questi
Ormai da tre quattro cinque anni senza riuscire ad avere finalmente l'avvio alla fase realizzativa altre realtà come la Sardegna
Dove diciamo la nuova la nuova Amministrazione regionale a modificato il suo approccio rispetto all'eolico e la Sicilia dove da ultimo
Con l'esigenza emersa relativamente all'approvazione del piano energetico si sta di fatto generando uno stop alla fase autorizzativa degli impianti eolici
Questa è una raccolta delle informazioni che escono sui giornali quotidianamente abbiamo presso raccogliendo un giorno il dodici dicembre dall'anno scorso le notizie che escono sui giornale che di fatto
Remano contro l'eolico a volte in maniera anche indiscriminata facendo tutta la Bonfatti socio e ingenerando quindi
Una aspettativa negativa da parte della del territorio rispetto alle problematiche che possono sorgere dalla presenza di un impianto eolico
Con tutte queste situazione dobbiamo confrontarci quotidianamente e diciamo questo è un esempio concreto delle problematiche autorizzative un impianto in cui dovevano essere semplicemente sostituita e otto macchine vecchie ferme
Con otto macchine nuove delle stesse caratteristiche dimensionali ecco abbiamo messo sedici mesi per poter avere l'autorizzazione a fare un'operazione
Che assolutamente
Diciamo richiedeva solamente un'osservazione banale della logicità della esigenza per
Per la nazione per per lo stesso ambiente di
Rendere produttivo un impianto ritrovamento era improduttivo
Qualcosa come undici autorizzazione diverse undici timbri qui vedete
Sono state apposte alla processo autorizzativo
E
Ancora
Un altro impianto questo in Molise che abbiamo
Abbiamo in corso di realizzazione in cui dopo un lungo iter perché c'è costrette a passare per un'opposizione dalla Sovrintendenza attraverso il TAR a quel Consiglio di Stato
Quando pensavamo di poter finalmente passare alla fase realizzativa ecco durante la fase entrati abbia avuto due sopralluoghi dell'ASL due sopralluoghi dalla forestale un sopralluogo dalla sovrintendenza che ha bloccato i lavori per timore che ci potessero essere delle dei ritrovamenti archeologici e poi ancora opposizioni da
Al alcune associazioni
Che sono state poi rimossa attraverso un giudizio negativo da parte del TAR opposizione verso la procura per pubblica interpellanza la Camera un po'insomma un po'di tutto per
Impedire la realizzazione di impianti eolici veramente
E questo non rappresenta un caso diciamo eccezionale rappresenta la normalità cioè la fase realizzativa quando sembra aver superato finalmente tutto l'inghippo dell'intero torneo autorizzativo
Anche essa nasconde una serie di altre problematiche che devono essere affrontate quotidianamente
Ecco malgrado tutto questo che potrebbe indurci verso un pessimismo diffuso diciamo noi ugualmente puntiamo
A realizzare i nostri impianti eolici e l'obiettivo come ho detto prima è quello di
Sicuramente realizzare almeno duecento megawatt in Italia
E in tutto questo
Cerchiamo di impegnarci anche verso l'innovazione
In particolare l'innovazione per noi si identifica in un processo di identificazione di siti anche di tipo off-shore
Proprio per venire incontro anche alle
Istanze che vengono dal territorio di minimizzare l'impatto paesaggistico
Cercare di individuare di concerto con l'istituzione col territorio siti idonei per l'istallazione di impianti offshore di cui parlerò successivamente
Ma ancora la possibilità di installare aerogeneratori di nuova generazione quindi con
La possibilità di avere
Un'efficienza maggiorata con rotore di di maggiori dimensioni con altezza mozzo di maggiore dimensione fino quindi a macchine
Di più grande taglia che consenta una parità di potenza di impianto di ridurre il numero di macchine quindi ridurre complessivamente l'impatto paesaggistico dell'impianto stesso e poi una serie di iniziative invece sul versante della previsione della della produzione sia sul lungo termine
Perché è un'esigenza che
Diciamo riscontrabile all'esigenza quindi di
Avere certezza che quel sito sia un sito effettivamente produttivo e quindi
Non andare a creare aspettative da un sito e un impegno di territorio laddove invece su quel sito
La prova dei fatti dimostri che l'impianto non ha la produttività che ci si attendeva e poi ancora la possibilità di fare delle previsioni a breve termine questo nell'ottica di
Venire incontro a questi centri stabilità ripete che sono state giustamente messo in evidenza la terna dal sistema elettrico nazionale
E quindi la possibilità nei nostri impianti di poter prevedere a breve termine la produzione che noi
Pensiamo di mettere in rete quindi la possibilità che il sistema si adatti
In maniera preventiva all'immissione di questa potenza
Ecco dal punto di vista dell'off-shore abbiamo avviato nel due mila sei un processo che è passata attraverso l'individuazione dei siti
Idonei sia dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista autorizzativo
A una serie di studi di fattibilità ad una fase di progettazione preliminare che ci consentirà di poterci severa affianco alle istituzioni del territorio
Per
Confrontarci con loro e quindi concertare
L'inizio di una iter autorizzativo verso questi siti che entri teniamo essere interessanti questo
Diciamo per noi rappresenta un target anche piuttosto ambizioso ci siamo posti l'obiettivo entro il due mila dieci due mila undici di realizzare almeno un impianto off-shore in Italia
Per ultimo diciamo il processo che ha visto in qualche modo passare da
Macchine di piccola taglia macchine di più grande taglia
Nel nostro impianto riceve metri si parte da siano degli impianti macchina trecentottanta kW vede come già il passaggio alle ottocentocinquanta consiglio di
Triplicare la produzione specialmente a bassa velocità che una velocità più tipica della Regione di tali nelle regioni italiane e poi ancora di passare a macchine prima sempre maggiore taglia maglia macchina mille cinque macchine
A a Mozzo ad altezza superiore con rotore maggiorato
Per passare nell'ultima generazione quelle diciamo che stiamo identificando attraverso una gara in corso con i fornitori dei maggiori fornitori internazionali a le macchine di più grande taglia che riteniamo essere le macchine sulle sulle sulle quali puntare
Per i nostri impianti dell'immediato futuro questo diciamo in qualche modo conclude
Che lega un po'la presentazione tra il passato il presente e futuro nella logica di cercare di comunque andare avanti e cercare di avere il massimo
Di risultato avendo a disposizione degli investimenti da mettere sul piatto ma dovendosi confrontare giornalmente come difficoltà Perrelli però dovete dire per le fasi realizzative grazie per l'attenzione
Lei grazie chiudiamo la mattinata diamo appuntamento tutti
Alle tre un quarto
Per anzidetto e tre e dieci
Già ho cinque minuti a e tre un quarto reali
Per le due temi o il proseguimento della discussione su due temi che mi sembra temi di di un certo rilievo e riguardano il finanziamento quindi il rapporto con il sistema creditizio e le nuove strade le circa abbiamo visto cosa si poteva fare oggi con quello che è già maturo vedremo che ci sono strade per e migliorare anche le possibilità teoriche trasformarle impossibilità pratiche a più tardi grazie