I vantaggi dell'Italia. Come sta evolvendo la specializzazione produttiva del nostro paese. Come renderla meno costosa

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Il messaggio
Il messaggio pervenuto no
Dal Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti che ha inviato un messaggio
A Carlo De Benedetti all'ingegner Carlo De Benedetti Presidente della Fondazione Rodolfo De Benedetti
Un ringraziamento sincero caro Presidente per il gradito invito a partecipare al convegno organizzato dalla Fondazione De Benedetti
Sul tema i vantaggi dell'Italia volto ad approfondire l'evoluzione di costi della specializzazione produttiva del nostro Paese
La globalizzazione dei mercati ha profondamente modificato il volto delle economie nazionali ingenerando cambiamenti radicali nelle strutture di produzione nelle abitudini di consumo e nei modelli di specializzazione industriale
L'Italia come molte altre realtà ha risentito degli affetti di segno negativo di questo processo le imprese dei settori tradizionali in particolare esposte la crescente competitività dei Paesi emergenti hanno perso quote di mercato
I segnali iniziali di ripresa che negli ultimi mesi si sono evidenziati a riguardo senza dubbio positivi non possono fare tuttavia vero sugli elementi di difficoltà e di crisi che oggi permangono
E sui costi sociali che le più recenti tendenze evolutive dei mercati hanno determinato
Basti pensare
A come i processi di delocalizzazione produttiva cui molte imprese hanno fatto ricorso
Per rispondere alle sfide della competitività abbiano concorso al diffondersi di forme croniche di precarietà lavorativa e di sicurezza sociale
A fronte di questi fenomeni è indispensabile progettare un nuovo modello di società e di sviluppo
Che non receda Manzi progredisca nella garanzia dei diritti e delle forme di inclusione sociale sottraendo soprattutto il grande tema del lavoro alla cortina di opacità che l'ha ricoperto negli ultimi anni
E questa la chiave indispensabile per affrontare anche le implicazioni della specializzazione produttiva al centro della riflessione promossa dalla Fondazione De Benedetti
Al fine di evitare che una risorsa dalle grandi potenzialità sul piano del rilancio della crescita e del recupero della coesione sociale in Italia come in Europa
Possono tradursi in fattori di nuove disuguaglianze e di nuove esclusioni
Nell'esprimerle il mio caloroso augurio per il migliore esito dei lavori odierni invio a lei caro presidente ed a tutti gli intervenuti il mio saluto più cordiale Fausto Bertinotti presidente della Camera dei deputati
Due anni fa in questa stessa sala tenemmo un convegno per discutere le prospettive
Dell'economia italiana
La relazione introduttiva a questo convegno fu tenuta da Riccardo Faini
E anche oggi Riccardo Faini avrebbe dovuto tenere una delle relazioni centrali di questo nostro convegno
Volto a valutare i progressi compiuti dal nostro Paese nel modificare la propria specializzazione produttiva lungo le tracce che erano state in quell'occasione discusse
Credo
Che il messaggio che Riccardo ci ha lasciato sia un messaggio da cui
Dobbiamo partire oggi con le nostre riflessioni e quindi
Carta Francesco da veri
Adesso ci fritte riporterà ad alcuni dei messaggi che in quell'occasione Riccardo c'aveva proposto e
Al contributo che lui ha dato anche per questo convegno Francesco davvero
Grazie
Io non sono tanto bravo a fare discorsi formali quindi ho pensato di stare appunto quando Tito mi ha chiesto di dire qualche parola prima all'inizio di questa di questa Conferenza
A quello che c'eravamo de detti un po'di volte io Riccardo quando avevamo discusso delle prospettive di crescita dell'economia italiana e quindi per questo ho pensato di
Intitolare questo brevetto presentazione perché Riccardo non credeva al declino
In realtà di declino dell'economia italiana Riccardo si era occupato in vari interventi articoli che possono essere tra l'altro scaricati ora sia al sito della voce punto info che del centro d'Agliano con cui
Riccardo aveva collaborato a lungo e appunto di questi argomenti avevamo discusso con la consueta
Leggerezza appunto vorrei dire in in varie occasioni come spesso ci succederà magari non eravamo sempre d'accordo anche se ho avuto la fortuna di collaborare con lui per Roma molto tempo
Io certamente sarei potreste definito un declini sta uno che ritiene che l'economia italiana ha avuto almeno negli ultimi anni
Tante difficoltà dal punto di vista appunto per la
Della sua crescita economica di lungo periodo mentre Riccardo non lo era veramente io direi che alla fin fine come credo sarebbe venuto fuori anche nel rapporto che avrebbe dovuto
Presentare oggi e che sarà presentato il contiene
Anche molto del suo contributo qui fondamentalmente nutriva un solido ottimismo una grande fiducia nel futuro dell'economia italiana e i sentimenti che la valutazione che lui data
Mi ricordano un po'sempre ricordato un po'le stesse cose che sento ho sentito dire
Da una grande economista francese come Olivier Blanchard ogni volta che parlava che parla dell'economia del suo del suo Paese e dell'economia europea più in generale
Queste cose io ma ho avuto appunto occasione di di allibiti queste opinioni ho avuto occasione di scambiare con lui manifestando gli anche magari non voglio certo dissenso su sul suo ottimismo invece io magari era stato un po'più pessimista
Tra e a me sembrava che la realtà dei fatti fosse differente però indubbiamente i dati che stanno continuando uscire sull'economia i dati del due mila sei ci fanno mi fa mi fanno capire mi fanno pensare che tanto per cambiare ancora una volta forse la Louis quello che magari aveva visto giusto
E di riassumere
In
In breve qual è e come si potrebbe fondare la tesi economica la tesi del declino del perché l'economia italiana va male
O è andata male negli ultimi anni se basta fare un grafico con la crescita del PIL pro capite che è un modo appunto di misurare come migliorato lo Standard di vita degli italiani e si vede che partendo dagli anni Cinquanta le cose sono andate progressivamente
Sempre peggio cioè negli anni Cinquanta crescevano mediamente del cinque per cento poi del quattro e qualche cosa negli anni Sessanta
Del treno e gli anni settanta del due negli anni Ottanta dell'un per cento e qualcosa uno punto quattro degli negli anni Novanta
E zero punto cinque zero punto sei nei primi anni del due mila fino ad oggi
Quindi questo di per sé potrebbe essere sufficiente per argomentare la tesi del declino c'è poi un'altra cosa che però si può aggiungere uno potrebbe dire della
La maggior parte delle colonie europee sono andate così quindi
Non è solo un problema dell'Italia ci sono altre economie in Europa
Che sono andate male oppure peggio progressivamente
E allora una secondo grafico però che si può far vedere per argomentare questa tesi del declino del fatto che ci sono difficoltà di lungo periodo dell'economia italiana
è provare a mostrare come è fatto in questo secondo grafico il tasso di crescita relativo dell'Italia cioè la crescita dell'economia italiana almeno la crescita degli altri quattro grandi Paesi europei quindi Spagna
Inghilterra Francia e Germania quello che si vede da questo grafico è che
Abbiamo delle barrette negative dal mille novecentonovantacinque in poi quindi
è vero che anche gli altri Paesi pian piano sono andati un po'meno bene nel corso del tempo si sono esaurite le opportunità di profitto che esistevano negli anni precedenti invece prego negli Stati Uniti non è successo così
Tuttavia a questi dati ci dicono che in media l'Italia ha fatto peggio da dieci anni a questa parte rispetto alle altre grandi
Economia europea e quindi questa sono le due così pezze d'appoggio della di una tesi del Comelli declini scuro
Tuttavia
Malgrado Riccardo naturalmente lo negasse questi dati il suo interesse primario era nel cercare di capire che cosa c'era sotto come dovrebbe fare
In effetti ogni buon economista cioè voleva capire le cause del potenziale declino cominciava a escludere le cose che gli sembravano meno plausibili quindi la prima lui escludeva che fosse colpa dell'euro o che fosse colpa della Cina
E
Secondo visto che le difficoltà come abbiamo visto dai dati precedenti provengono non sono cominciate
Nei nel due mila negli anni Duemila dopo l'undici settembre e cose simili non è quindi colpa nemmeno di una congiuntura sfortunata
La sua opinione era che tra l'altro rispecchiava anche per molti aspetti alcuni dei suoi articoli teorici che era aveva pubblicato
Su riviste internazionali e che il problema fosse quello che
Anche l'Italia come altri Paesi in passato si fosse infilata in una specie di trappola di bassa crescita da cui era difficile
Uscire in prima approssimazione
Da cui però si poteva uscire anche con l'adozione anche ma non solo grazie all'adozione di opportune politiche economiche anche vuol dire che prima di tutto dovevano essere le imprese a darsi
Da fare ma come appunto del due mila sei è già successo
E dall'altro lato però anche dello Stato poteva fare qualcosa con le politiche economiche a suo avviso la riqualificazione dell'investimento in istruzione era un po'la chiave fondamentale per uscire da questo
Difficoltà di bassa crescita questa TA trappola di bassa crescita a riguardo volevo citare sia pure brevemente
Qualche frase che lui aveva usato nella presentazione di due anni fa e quello che lui il suo ragionamento fondamentalmente può essere ridotto come segue
Cioè che fondamentalmente uno dei problemi dell'Italia e che c'è poca manodopera qualificata disponibile
Questo alimenta un modello di specializzazione che oggi è diventato sempre più obsoleto
E che implica che l'Italia si è specializzata nella divisione del lavoro internazionale della produzione di beni tradizionali da parte di reti di piccole impresa e quindi così beh i famosi distretti italiani
E
A sua volta però e qui viene l'aspetto del circolo vizioso della trappola è questa struttura dimensionale e settoriale un po'sfortunato a che finisce per deprimere la domanda di istruzione
Quindi ci sono pochi laureati pochi diplomati che servono alle imprese e questo ci porta a essere particolarmente competitivi in alcuni settori
Piuttosto che in altri però è proprio questa struttura della questa specializzazione delle colonia italiana che tende a tradursi in una vasta domanda di lavoro rivolta personale qualificato
E quindi c'è anche
Poca spinta per i giovani per andare a cercare di fare le
Gli studi ricorsi corsi di laurea corsi di studio che potrebbero essere più utili per l'economia
E però come dicevo dalle trappole si può anche uscire questo era un la ragione dell'ottimismo e del fatto
Che portava Riccardo a non essere un declini sta
E lui elencata adesso non sto naturalmente a entrare in dettaglio nelle troverebbe credo che sia accluso alla al materiale che vi è stato
Distribuito quali sono le azioni non ce n'è una sola naturalmente faccio solo notare e che la parola chiave
Riqualificazione dell'istruzione non semplicemente aumento di risorse per l'università o per la scuola
Riqualificazione deve passare necessariamente per una necessaria per una dotazione adeguata di risorse per il sistema distruzione e universitario
Però accoppiato a una mutamento nel criteri di assunzione e più in senso meritocratico
Che sicuramente ancora oggi è un po'carente ma oltre a questo essendo uno studioso anche dei problemi di migrazione vedeva con molta chiarezza l'importanza di avere politiche
Dell'immigrazione che fossero un pochino meno rivolte a
Metto a contenere un flusso quasi incontrollato proveniente dai Paesi
Dai dai nostri paesi limitrofi più poveri dell'Italia ma invece provare a pensare a sistemi di visti per l'ingresso di manodopera straniera altamente qualificata proprio le cose che abbiamo cominciato a leggere
Nei giornali in questi giorni e assieme a queste
Idee che riguardavano appunto più il lato dell'offerta di lavoro c'era anche
Una idea forse poco interventista in materia di politica industriale quindi favorire
Quella liberalizzazioni di cui del dei mercati dei prodotti dei servizi che ancora sono
Che ancora mancano e che per favorire una la nave necessaria riallocazione delle risorse dagli impieghi meno produttivi agli impieghi più produttivi
E e quindi questo lo portava anche a pensare che si forse ci poteva essere un qualche ruolo per
Politiche di favore e di politiche fiscalmente favorevoli
Nei confronti della ricerca e dell'innovazione più in generale ma erano un po'delle politiche di supporto non erano l'aspetto fondamentale
Nel suo pensiero se vediamo la lista delle cose che secondo lui era importante fare non si può
Fare a meno di notare che è un impegnativo programma di governo in poche parole per
Governo per un Governo di qualsiasi colore e che però
Qualsiasi un Governo di qualsiasi colore dovrebbe anche a mio avviso provare Adda adottare seriamente e certamente
Riccardo avrebbe potuto
Dare un un importante contributo al riguardo naturalmente se se gli fosse stato richiesto perché questa
è stata un'altra delle sue caratteristiche insomma il fatto di
Saper dare un contributo quando e se veniva richiesto
Grazie
Grazie
Grazie Francesco anche per averci appunto
Riportato alcuni delle dei passi del durante la relazione di Riccardo in quell'occasione alcune delle
Delle slide e dei grafici sempre molto efficaci che che utilizzava in questi
In questi queste in queste presentazioni sono davvero tante le iniziative per ricordare
Riccardo Faini
Per valorizzare l'eredità
Dia punto ricerca che che ci ha lasciato ne abbiamo fornito un elenco un primo elenco sul sito la voce punto info io qui vorrei invece
Cogliere l'occasione per dirvi di una decisione che è stata presa ieri il
La seconda edizione del Festival dell'economia anche un'occasione per divulgare
Pensiero economico per fornirà molte persone la possibilità di accedere a nozioni anche difficili e avere una discussione in profondità
Sui temi dell'economia messaggio una missione cui Riccardo che aveva moltissimo ecco abbiamo deciso di dedicare la seconda edizione del Festival dell'economia che si terrà a Trento a fine maggio a Riccardo fai
Io adesso a questo punto darei la parola
Richard volti
Che
Terrà la sua relazione su beni offeso otto e globale session cercando appunto di
Riportare i temi di cui tratteremo appunto
Sull'Italia in un contesto
Nel contesto nel contesto europeo
Richard Baldwin dell'Università di
Ginevra e come sapete ha dato un contributo fondamentale alla ricerca sul commercio internazionale
è autore di numerosi saggi
Su questo su questo tema
Prego ricerche
Avete
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Traduzione simultanea per chi volesse utilizzare
Che
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Do workers invece ha preso ora quindi Swiss Chance Chavez per il Museo già UE dal
PAN schioda i propri sulla forte Ciani ritenute già Betim schiavisti Casargo spasmo in circa
In a Sassari watch engine già ASM ha passaporto stiamo subirlo ASS
Sono dunque o feste x il mio appeacement emerite fa qua faccio qua offre estetista one serio da turisti in fax BO
Do quando sarà foche stampati a chi in Chiapas ma perché a chi vuole accadesse Cupido Huanzhu puoi fare spade sta creando hanno mai
Sono le mischie pur
Descriva aumentarle spendesse Small espressa da Four sulla bara mai chiesta McCain son cioè il in istituti cioè dopo FAS paralizzato io se vuole un po'fuori cioè rincorsa
Eh beh Boris Tascio alzammo atti di una Vattimo iguane cioè il foreste cuoca Ruos testi che insomma cioè
Cui Olof anche in su cioè
Patti dubito penso un freno già steso qualcuna fra stando Antoine
Patto attenerci un cioè Neville ascolterete quote Stense uliviste tentino Paolo Schio Davos Chávez violenza ENSE attraverso
E medi ma ci fornisse sede steso quell'insacca annesse soprusi in secca nel merito ascolti indice da Moccia uguale essendovi sesso
Enzo boccaccesco notes de speck soffocava sì IVA in muratura equina stesse ai
E fra è vivo a rischio la via freddo covo sedicenne a Four è il primo rivolse che al sette tipo mi alle chances né Bains pratiche in sentenza seguo Bisceglie
ISPA la Sisa nei quattro al dissenso hanno socio Fava si presumo quei est ex sicché ori ma e può emettere tracce magistrati CTTA o spintoni PET-TAC ma ci sta dicendo
Dai dieci atto project work verso Sodexo a Cenci ma Chavez di Casarsa attesta un uso improprio seicento
è chi volesse invece de senza ma mai a trovare in bianco cosa esce l'amanuense che esce necessari
Grazie
Grazie grazie Richard Baldwin veri Cerbo Green come come Riccardo Faini è stato
Direttore del programma di commercio internazionale del sito chiara di Londra e il suo contributo assieme agli altri che rapporti preparati per questo convegno
Sarà contenuto nel volume che appunto uscirà in onore di di Riccardo Faini reso cerchiamo di andare a vedere se questo spacchettamento di cui ci ha parlato Ricci avvolto in e poi questi problemi e queste tensioni queste pressioni sui sistemi di protezione sociale
Come questi fenomeni stanno avvenendo all'interno del nostro Paese chiedo a Giorgio Barban amaretti
Di venire a illustrarci il primo dei rapporti preparato per questo e convegno il rapporto è stato elaborato assieme a Matteo Ubu cammelli Fabiano schivare di Alessandra
Tucci
Che poi appunto chiede a cui chiederò di venire qui al tavolo dopo che ci saranno stati appunto di le discussioni
Giorgio
Grazie grazie Tito
Sentii certo Ravenna es uso da altri spicce
Questo lavoro è un lavoro che
Abbiamo inizio cui abbiamo iniziato a lavorare con Riccardo all'India agli inizi di gennaio anzi dalla fine di dicembre ancora e quindi diciamo che perlomeno abbiamo avuto la possibilità
Di
In quello che diciamo il la la diciamo lì
Il quadro generale del lavoro l'impostazione la struttura del lavoro di beneficiare dei suoi suggerimenti e dei suoi consigli
Naturalmente abbiamo dovuto farlo poi scriverlo nuove terminarlo noi e quindi voglio dire ci assumiamo la responsabilità di tutti gli errori credo che molti dei meriti del rapporto vengano dalle idee di Riccardo
Il lavoro è stato fatto punto da un team oltre Riccardo Di quattro perché oltre media altre tre persone che includono Matteo Gambelli Fabiano schivarli e Alessandra Tucci
Allora qual era l'obiettivo di fondo che ci eravamo posti nella nel lavorare su questo rapporto
L'idea di fondo era ma cerchiamo un po'punto rapporto precedente della Fondazione De Benedetti mi pare si chiamasse oltre il tre oltre il declino no
E l'idea era in qualche modo ultimamente stanno arrivando dei segnali molto forti da più parti che in qualche modo forse il declino sta finendo siamo parlando di una ripresa dell'economia italiana
Sotto diversi punti di vista ma cerchiamo di andare a vedere un po'che cosa succede sulla competitività internazionale dell'Italia
E quanto sia rilevante e importante la ripresa dell'export che dai dati aggregati parrebbe emergere perlomeno nella seconda metà
Per due mila sei che cos'è questa cosa diversi
Hanno parlato di fenomeno transitorio di fuoco di paglia altri invece sostengono che effettivamente questo è il risultato di un processo di difficile trasformazione strutturale
Intrapresa dalle impresa italiane
E che in qualche modo inizia a dare oggi dei frutti positivi che si traducono i dati aggregati
Ma la cosa importante che cerchiamo di fare in questo rapporto e questo è perfettamente in linea con quanto discusso da Richard Baldwin e con questa idea dell'unbundling della scomposizione dei fattori competitivi di un Paese
E cercare di andare a vedere che ruolo hanno avuto l'impresa in questo processo
E vedremo perché e molto importante ragionare sulle imprese Richard sosteneva che bisognerebbe addirittura andare a vedere i task force ragione che addirittura le impresa sono un'entità troppo aggregata su cui ragionare
Beh per lo meno però cerchiamo di fare un passaggio e vedere che cosa succede a livello di impresa e qualcosa si può ancora imparare anche qui
Allora i risultati fondamentali che noi abbiamo solo primo che a livello aggregato i segnali sulla ripresa o perlomeno sul
Ripresa delle esportazioni sono ancora contraddittorie vedremo come Coco vedremo perché
Il secondo risultato riguarda i settori l'analisi settoriale
Vedremo come negli ultimi anni la specializzazione dell'Italia non cambia continua a essere concentrata soprattutto nelle esportazioni di beni tradizionali nella produzione di settori tradizionali
Ma il risultato interessante che otteniamo è che in fondo tutto sommato questa specializzazione sbagliata non è più così rilevante questo un po'al nostro
Risultato forte
Forse anche un po'provocatorio ma ex che ci piace sottolineare e in realtà quello che succede
è che fondamentalmente il fattore la cosa importante da andare a vedere cosa sono e come sono le impresa che riescono a competere sui mercati internazionali
Indipendentemente dal loro settore di appartenenza e quello che viene fuori sostanzialmente che diciamo i lì i BTP libri i dominatori del mercato internazionale per quanto riguarda l'Italia
Sono essenzialmente le grandi imprese grandi medie e grandi imprese l'Italia un Paese dove imprese così grandi non ci sono e soprattutto i grandi gruppi i grandi esportatori
Quindi questi sono i risultati di fondo che noi otteniamo allora partiamo dai dati aggregati nell'andamento aggregato delle esportazioni questo dato è uno tra i tanti che abbiamo nel rapporto
Dove si vede sostanzialmente che la quota di mercato dell'Italia a prezzi correnti rispetto agli altri Paesi del G sette
Dopo un periodo di dell'relativa stagnazione poi di declino tra il due mila quattro due mila cinque nella seconda metà del due mila sei inizia ricrescere
Questo può essere un segnale negativo come segnale positivo
Non siamo così certi di quanto questo segnale sia duraturo i dati congiunturali di inizio due mila sette e ci dicono che questo tendenza poi ritirarsi e in parte arrestata
Quindi forse
Prima di di di così di fare dei ragionamenti approfonditi di su che cos'è
Che cosa significhi questa coda di ripreso nel due mila sei
Iniziamo a ragionare un po'su che cosa è successo nell'ultimo periodo forse soprattutto nel periodo di Ray tra il due mila tre e il due mila cinque l'ultimo rapporto il rapporto appunto quella lavorato Riccardo tra il declino si fermava dai dati del due mila due e vedere se in questo periodo è successo qualche cosa qualche trasformazione strutturale che può giustificare
Una ripresa delle nostre esportazioni
Allora il primo dato che noi guardiamo la prima il passaggio che facciamo e andiamo a vedere cosa è successo in settori come vi ho detto prima il dato più evidente che la specializzazione non cambia
Voi vedete questo grafico a barre dove sono indicati in molti settori diversi e il grafico io sono un po'dal tonico mi pare che il primo si Abul secondo sia rosso il terzo sia bianco
Il primo rappresenta il veliero novantasette novantanove il secondo due mila due mila due il terzo due mila tre due mila cinque evidente che questi
Queste barre sono piuttosto stabile abbiamo un po'di crescita dei servizi di cui poi parlerà anche Tito che però servizi continuano a essere
Essenzialmente prodotti non commerciabili tempi però vedete che sostanzialmente negli ultimi dieci anni la struttura del commercio italiano è rimasta veramente stabile
Se poi ci calcoliamo un indice di vantaggio comparato che non sto a spiegarvi come calcolato ma in sostanza ci dice
Si Zizzi è un indice che se il più grande di di zero e sei positivo ci dice sostanzialmente che
L'Italia un vantaggio comparato in un certo settore molto competitiva rispetto al resto del mondo c'è un indice che mette in relazioni le esportazioni italiane al resto del mondo
Vediamo che tutto sommato i settori tradizionali rimangono i nostri sentore di vantaggio comparato non vi faccio vedere cosa succede nei settori più avanzati ma queste barre per i settori più avanzati sono tutte negative e rimangono tali quindi
La specializzazione non cambia sostanzialmente
Il punto però a cui
Voglio arrivare e che queste hanno un
Questa specializzazione che non è mutata non riesce più tanto a spiegare la perdita di quote di mercato dell'Italia tra il due mila due o perlomeno che il due mila uno e il due mila cinque
Se voi guardate i dati che vi metto in alto su questo lucido vi dico semplicemente attraverso un'analisi complicata che si può fare
Che sostanzialmente la perdita di quote di mercato tra il novantasette del due mila uno era per il trentasei per cento imputabile a una spiegazione specializzazione errata della nostra economia cioè eravamo specie siamo specializzati in settori che perdevano quote di mercato
Nel due mila uno e due mila cinque la specializzazione non cambia ma diciamo la cattiva specializzazione dell'Italia spiega solo il quattro virgola tre per cento della nostra perdita di quote di mercato quindi una parte molto più bassa perché come mai che cosa è successo ma una prima indicazione ci viene da questo bel grafico colorato la cui devo dire il il designer un po'in coprirà e dell'ICE che abbiamo rubato ma però anche se in questo grafico è diverso da quelli che di solito ci sono i rapporti dell'ICE
Essenzialmente guardiamo due cose sull'asse orizzontale
Abbiamo la differenza la variazione nella quota media di mercato diciamo tra il due mila e il novantasette diciamo nel primo periodo che noi analizziamo nella parte verticale abbiamo la variazione nel secondo periodo
Tra il due mila tre e il due mila cinque quei bellissimi palloncini sono in realtà i settori no i settori italiani e quelli rossi sono quelli che le cui quote di mercato Ilic il cui dinamica dell'esportazione a livello internazionale
Crebbe cresce perdono dove diciamo c'è una dinamica della della domanda rallentata a livello internazionale quelli verdi sono i settori in espansione che nel mondo crescono e si espandono di più allora se è un pallone sa alla destra dell'asse verticale
Col dire che
Ad guadagnato quote di mercato nel primo periodo tra novantasette del due mila se sta alla sinistra se sta invece al di sopra dell'asse orizzontale vuol dire che questo settore
Guadagna quote di mercato nel secondo periodo
Vedete lì sulla sinistra che c'è questo agglomerato di palloni piuttosto grandi no che sono settori che perdevano quote di mercato di sono alla sinistra dell'asse verticale perdevano quote di mercato nel primo periodo e adesso
Nel secondo periodo invece le guadagnano vanno meglio allora al di là di quello che sono tutti quei settori qui dentro cosa ci dice questa cosa ma vediamo quali sono questi i settori che cosa sono allora
Se voi guardate questi sono i settori tradizionali no della nostra economia e vedete che ci sono diversi settori tra di una leghe nella Securiport per esempio l'abbigliamento che nel secondo periodi o analizzato guadagnano quote di mercato
E ci sono settori è che comunque mantengono posizioni competitive in entrambi i periodi che sono più verso la destra se volete del dei palloni che abbiamo evidenziato ma allo stesso modo con lo stesso grado di confusione li troviamo in tutti i quadranti abbiamo anche settori avanzati questi sono settori avanzati come vedete ci sono settori avanzati
Italiani che guadagnano quota di mercato nel secondo periodo mentre le perdevano nel primo altri che continuano a guadagnare e altri che continuano a perdere
Allora io quello che vedo un po'da questo grafico poi possiamo discutere per ore sui cosa significa ma è un po'di confusione no nel senso che ci sono settori tradizionali
Che soprattutto nel secondo periodo sia guadagnano che perdono quote di mercato ci sono settori avanzati segue guadagnano e che perdono quote di mercato allora voi capite che sulla base dell'analisi settoriale e difficile
Dare una spiegazione di che cosa sta succedendo di che cosa è successo in Italia
E soprattutto su quella che è l'ipotesi fondante se volete dell'analisi di d'del declino che è stata fatta finora che sostanzialmente ii l'Italia è un Paese specializzato in settori industriali sbagliati no
Ecco questa tipo di analisi con i dati dell'ultimo periodo non si riesce più anche su questo spiegazione non è più fondata sui dati dell'ultimo periodo
Allora quello che dice vogliamo vedere allora dice va bene facciamo un passo avanti verso la direzione indicata da Richard e proviamo a vedere che cosa succede a livello più disaggregato che cosa succede alle imprese
Allora ovviamente l'idea di fondo è che vogliamo vedere se la performances aggregata dall'Italia e l'Italia non è tanto spiegata dalla composizione settoriale delle sue esportazioni
Ma dalla in eterogeneità delle imprese all'interno dei settori
Dal fatto che all'interno dei settori ci sono delle imprese che hanno caratteristiche particolari e simili tra di loro indipendentemente dal settore di appartenenza ossia le per l'impresa che ce la fanno che hanno successo
Hanno qualche cosa in comune tra di loro indipendentemente dal settore cui appartengono queste la domanda che ci poniamo e la facciamo in due modi
La prima facendo un'analisi dinamica cioè cercando di capire che cosa spiega la crescita delle esportazioni italiane in valore
Soprattutto negli ultimi anni e qui utilizziamo una banca dati della Banca d'Italia che la banca dati Imbimbo
E la seconda e questo di nuovo mi porta nella direzione di quello che sosteneva ricerca prima è un'analisi statica basata sulla banca dati Capitalia
Ma che va a vedere che cosa vuol dire essere un'impresa che esporta nel mondo che cosa vuol dire essere un'impresa internazionalizzata che sono che cosa sono le caratteristiche delle imprese internazionalizzate
Ci proviamo a ragionare un po'sulla complessità dell'essere un'impresa che opera sul mercato internazionale questi sono i due passi che vogliamo fare
E vediamo un po'che cosa
Otteniamo allora il primo dato che otteniamo dalla banca dati Vinke guarda alla dinamica delle nostre esportazioni per un periodo relativamente lungo
Essenzialmente che a dominare sul mercato internazionale o comunque a spiegare la gran parte delle nostre esportazioni perlomeno per questo campione ma questi dati sono stati pensati per renderli rappresentativi per l'intera economia
Sono le grandi imprese cioè le barre sulla vostra destra le bare sulla vostra testa rappresentano il gruppo di in prese che statisticamente e che esportano la quota che era una quota
Di che hanno una
Ma se volete una quantità un volume di esportazioni maggiore
Rispetto alle altre sono i grandi esportatori l'espresse che esportano molto e come vedete queste impresa e le imprese che esportano molto che stanno dalla parte a destra della distribuzione
Dell'impresa e per volume asportato sono delle imprese sono sono imprese che svolgono quasi il settanta per cento delle esportazioni italiane non solo ma loro peso me le esportazioni italiane e quello lo leggete
Sull'asse verticale come vedete è aumentato tra il due mila barra Zurrida e il due mila cinque barra rossa quindi non solo sono i grandi esportatori
Quelli che dominano che che contano che rappresentano gran parte delle nostre che producono gran parte delle nostre esportazioni ma al loro ruolo cresce
Mentre come vedete decresce ruolo degli esportatori minori vedete che le barre rosse sono più basse delle barre blu per le imprese che solo nel secondo nel terzo cortile
Della distribuzione del volume delle esportazioni quindi in qualche modo c'è non solo queste sono dominanti ma loro ruolo tende a crescere
Naturalmente ovviamente voi direte ci sono altri fattori che possono spiegare questa questo ruolo importante belle e della dimensione di impresa e noi andiamo a controllarle facendo un'analisi econometrica che qui
Non posso presentare
Che effettiva e i punti e e cerchiamo di capire quanto effettivamente questo risultato sulla dimensione
Rimane un risultato importante anche contando anche guardando a quelli che sono le caratteristiche se volete del settore e anche guardando altri fattori importanti allora quello che viene fuori e ci sono una serie di variabili come di nuovo la dimensione ma anche la produttività delle imprese
Il grado di capitale umano e qui arriviamo a quello che era uno dei messaggi fondamentali di Riccardo
Gli investimenti in information technology il decentramento del processo decisionale diciamolo il modo in cui l'impresa è organizzata in modo in cui l'impresa delega le funzioni
Operative le funzioni decisionali sui vari livelli
Che è in qualche modo influenza hanno il tasso di crescita delle esportazioni in modo positivo voi direte bella scoperta perché in realtà sappiamo che questi sono tutti fattori
Che comunque hanno un ruolo importante nella crescita del del fatturato delle imprese però quello che viene fuori che questi fattori soprattutto hanno un effetto positivo anche sulla crescita del fatturato domestico
Ma molto più importante per la crescita del fatturato internazionale quindi sono fattori che spiegano la nostra dinamica all'estero
In modo più forte se volete di quanto non spieghino la dinamica della nostra crescita sul mercato domestico okay
Detto questo però rimane una domanda di fondo dica perché la dimensione contano cioè va bene le imprese grandi lo sappiamo certamente però vogliamo capire un po'qualcosa di più su perché la dimensione Conte questo lo facciamo
Pensante stanno una risposta molto semplice perché sposta esportare
è una faccenda complicata e Costa no quindi soltanto in realtà ho soprattutto
E grandi
Le grandi imprese riescono in qualche modo sostenere i costi dell'esportazione ma e una dopo l'esposto un po'semplicistica perché noi sappiamo che ci sono anche tante piccole imprese che esportano e comunque voglio dire non sono solo le grandi imprese che riescono ad andare sul mercato internazionale
Ed esportare
B
In realtà non è così tanto se andiamo a guardare che cosa significa esportare soprattutto che cosa significa
Essere un'impresa internazionale
Allora se noi guardiamo ci rendiamo conto che in realtà ci sono in prese che hanno un attimo c'è una grande differenza per esempio sulla quota esportata dall'impresa ci son delle imprese che sono esportatori ma magari esportano il due per cento del loro fatturato
Ci sono imprese che operano su un unico mercato di destinazione mentre ci sono delle imprese che operano su molti mercati di destinazione
Ci sono imprese che operano solo sui mercati vicine mentre altre che vanno su mercati molto lontani e soprattutto ci sono imprese che
A o al alla all'esportazione associano altre attività internazionali che sono complementari tipo il trasferimento della produzione in altri Paesi no la famosa delocalizzazione della produzione cioè l'internazionalizzazione
Non è solo sulle vendite ma è anche produttive
Allora il punto è che come ho detto ci sono imprese che lo fanno così e dell'impresa che non lo fanno
Ma il punto fondamentale risultato fondamentale che noi abbiamo e che in realtà gran parte delle esportazioni italiane sono spiegate da impresa che hanno strategie internazionali complesse cioè
Che esportano tanto che operano in più mercati che vanno in mercati lontani e che oltre ad esportare fanno anche altre cose e vi farò vedere l'orso risultato
Questo risultato è in realtà proprio imporle infetto delle spinte di cui parlava Ricciardi no che dove in qualche modo se vogliamo esportare il problema non è più soltanto esportare il suo primo Ambani no interni impianti distanti dai mercati di destinazione
Ma
Situazioni in cui la produzione si frammenta su cui posso più paesi in cui task si frammenta lo su più Paesi
Abbiamo una situazione in cui ovviamente i mercati in cui le imprese devono operare sono diventati molto di più sono più dinamici sono più globale
Le imprese per poter stare sui mercati oggi devono adottare delle strategie di internazionalizzazione complessa e questo è il punto di fondo allora e vediamo cosa ci dicono i dati
Su questa cosa allora l'impresa che vediamo prima cosa le imprese che esportano tanto rispetto alle imprese che esportano poco allora
Quello che noi facciamo facciamo un esercizio molto semplice eliminiamo il campione delle nostre imprese tra quelle che esportano meno del quaranta per cento del loro fatturato e quelle che esportano più del quaranta per cento del loro fatturato e vediamo che cosa succede facendo questo esercizio molto semplice
Allora
Questo è il primo grafico che vi do quello che viene fuori
Le rosse sono le imprese che esportano o meno esportano più del quaranta per cento le azzurre sono quelle che esportano meno del quaranta per cento
Allora quello che viene da questo fuori da questo grafico è che ad esempio le imprese che esportano più del quaranta per cento per loro
Fatturato solo una minoranza nel nostro campione una minoranza significativa perché sono quarantaquattro per cento ma comunque
Sono
La minoranza e rappresentano una grande maggioranza invece delle esportazioni del campione
Come vedete l'ottantuno virgola sette per cento dell'esportazione del campione di nuovo rapportato a quelle che sono le caratteristiche dell'economia italiana
Fatto da imprese che esportano più del quaranta per cento del loro fatturato
Ma i grandi esponi c'è un'impresa che esportano così tanto non solo esportano così tanto che esportano anche su Aresu più aree geografiche questa grafico guida la
Il la distribuzione dell'impresa e rispetto al numero dei mercati esteri serviti no grafico di sinistra sono imprese che esportano meno del quaranta per cento quelle di destra sono imprese che esportano più del quaranta per cento vedete che la distribuzione molto diversa
I diciamo di quelli che esportano meno del quaranta per cento sono tutti concentrati su uno due mercati massimo tre quelle che spero solo sulla destra invece sono molto più distribuite con un picco sui tre mercati qui i mercati sono aree geografiche non sono Paesi è quindi esportare già su tre aree geografiche vuol dire già ad esempio esportare al di fuori dell'Europa quindi vuol dire già esportare su
Aree lontane quindi come vedete c'è una coincidenza tra la quota di fatturato esportata e diciamo la distribuzione delle esportazioni in termini di numero di mercato
Questo vi faccio vedere c'è un altro grafico che ci fa vedere che a questo questa questa cosa corrisponde anche una forte presenza in mercati lontani che
Altra cosa importante chi esporta tanto tende a fare altre cose no se voi vedete su questo grafico abbiamo tre barra i primi sono i non esportatori secondi sono Irti spettatori piccoli quelli che esportano meno del quaranta per cento il terzo sono quelli che esportano più del quaranta per cento
Come vedete
E il grafico misura la quota dell'impresa che delocalizzano cioè che trasferiscono anche larghe internazionalizzata no anche la loro produzione come vedete questa è più alta ovviamente per le imprese che esportano molto
E questi sono dati puramente descrittivi ma sono dati che rimangono validi anche se uno fa delle analisi econometriche complesse per cercare di spiegare appunto queste caratteristiche delle imprese esportatrici allora
Fatto questo mi viene da fare una definizione dare una definizione o dare una definizione che è una definizione di grande esportatore
Chi è il grande esportatore Chien la grande impresa internazionalizzata ma sfatiamo una definizione così ad hoc Patrono voi e poi vediamo che cosa succede e che caratteristiche a questa impresa
Allora sono imprese che esportano almeno il quaranta per cento del fatturato che operano almeno in tre are che operano in più di tre diverse aree geografiche quindi che diversificano le volto all'esportazione in tre aree diverse
Questi sono la definizione che diamo di grandi esportatori sintetizzando tutti quei dati che vi ho fatto vedere finora dove avevamo visto quali erano le caratteristiche dell'esportazione
Allora la domanda che ci vogliamo fare questo e la domanda rilevante da un punto di vista di polizia e come sono questi grandi esportatori no in che modo sono diversi
Dalle dalle altre imprese e effettivamente il problema che ci dobbiamo porre è se visto che le esportazioni italiane sono fatte soprattutto da questa impresa esistono delle soglie discrete
Nelle caratteristiche delle imprese che in qualche modo limitano l'accesso al mercato internazionale la domanda di policy è diventerà poi che cosa dobbiamo fare rispetto il rispetto a queste soglie se esistono e che effettivamente esistono quello che viene fuori dalla nostra analisi è che effettivamente i grandi esportatori sono imprese completamente diverse sia lei non esportatori sia dagli esportatori marginali
Come vedremo succede ovviamente c'è un problema dimensionale ma ci sono anche altre caratteristiche che distinguono i grandi esportatori dal resto dell'impresa
Per diventare grandi esportatori è necessario superare queste soglie queste barriere all'entrata che attenzione sono di nuovo indipendenti dal settore queste soglie valgono per tutti che siano imprese nel settore tradizionale o che siano imprese
Che operano nei settori avanzati
Allora
Prima cosa qua abbiamo di nuovo risultato dalla dimensione prima avevamo messo in relazione la dimensione con la dinamica dell'esportazione scontato di crescita del fatturato
Qua la mettiamo con le caratteristiche di impresa allora questi questo grazie non so se se stessi
Il sei siete daltonici anche voi allora vi dico che diciamo la linea più questa la distribuzione delle imprese l'accordo rispetto alla dimensione e le tre linee caratterizzano i non esportatori
I grandi esportatori gli esportatori marginali allora la linea più alta quella che al picco all'inizio della distribuzione
Rappresenta i non esportatore cioè non esportatori sono soprattutto imprese più piccole la linea più bassa invece rappresenta i grandi esportatori cosa vi dice questa distribuzione qui dice che
Tra i grandi esportatori ci sono anche imprese relativamente piccole vedete che c'è un picco nella altri per per le alla sinistra della distribuzione dell'impresa e quindi vuol dire che comunque ci sono anche imprese relativamente piccole che esportano più del quaranta per cento del loro fatturato esportano in più mercati
Però voi vedete che poi se andate verso la destra oltre al cinque al punto zero punto cinque vedete quindi oltre la metà da distribuzione vedete che
Gradualmente questa linea tende a dominare le altre no quindi vuol dire che che nella distribuzione lei grandi esportatori sono in genere imprese più grandi e
Lo stesso risultato lo possiamo vedere invece per la produttività i grandi esportatori
Sono quelli che hanno quella la campana diciamo se volete più alta e più a destra il che ci dice che la il la produttività dei grandi esportatori domina sulla produttività degli altri delle altre categorie di imprese quindi grandi esportatori sono
Se essenzialmente più produttivi ma queste non sono le uniche categorie che dei turni che variabili che ci interessano una prima un'altra variabile che ci interessa di andare a vedere e
Il problema ad esempio del capitale umano della tecnologia sono diverse lei grandi esportatori in termini di capitale umano e tecnologia
Delle imprese che non esportano o delle imprese che esportano poco effettivamente che questo questa tabella ci dice e i dati per i grandi esportatori sono quelle e lo vale Zurlo che
La quota ad esempio di quadri ed impiegati cioè di UE famosi white collar sul totale del li ha detti e più alta per i grandi esportatori
La quota di lavoratori a laureati e più alta per i grandi lavoratore il numero di lavoratori in arrendi e il più grande per i grandi esporta tori e la quota di imprese che investono in information technology il più grande per i grandi esportatori quindi tutte queste variabili sono diverse col
Quelli sono tabelle descrittive ovviamente ma noi quello che facciamo il rapporto poi di fare delle analisi econometriche
Che stimano tutte queste variabili insieme
Quelle che vi faccio vedere sono variabili che continuano a rimanere importanti e significative anche nell'analisi econometriche ovviamente
Grandi esportatori e finanza accesso ai mercati finanziari c'è un grande dibattito non sul se effettivamente il sistema finanziario italiano è un sistema finanziario adeguato per finanziare gli investimenti delle imprese per finanziare la crescita dell'impresa ed è anche qui notiamo che i grandi esportatori sono un po'diversi dagli altri usano molto più autofinanziamento non c'è il dato sul ricorso al credito bancario perché simile invece per tutti i gruppi di imprese
Ma i finanziano una quota maggiore dei loro investimenti con capitale di rischio
E est quarta colonna se guardiamo alle al match alla quota delle imprese che in generale si sono finanziate con capitali di rischio e più alta per i grandi esportatori
Ed è anche più alto per i grandi esportatori la quota di impresa che usano strumenti finanziari di tipo innovativo
Evidentemente sono come vedete sono continua a essere valori molto bassi non la quota delle imprese che usano capitale di rischio che si finanziano con strumenti innovativi e comunque bassissimo però è più alta per i grandi esportatori di quanto non lo sia per gli altri e abbiamo questo dato piuttosto significativo sull'autofinanziamento in qualche modo i grandi esportatori devono avere
Risorse finanziarie sufficienti all'interno della impresa per poter finanziare le proprie attività
Anche la proprietà familiare leggi cioè due abbiamo un grande dibattito ovviamente sulle famiglie i fans
In Italia e sul ruolo che la proprietà familiare a sulla dinamica dell'impresa e sulla produttività delle imprese e ci chiediamo in molti se questo è un problema un vantaggio senso il sistema Italia basato sugli impegni familiari
è un vantaggio o è un invece un costo per la possibilità di crescere e di per la dinamica del Paese vediamo anche qui devono frumento e questa è una cosa dubbia su cui ci sono diverse interpretazioni su questo punto ma risultato che viene fuori
E ci può essere analizzato in più dettaglio e che le grandi imprese tendono ad avere una struttura proprietaria meno concentrata delle imprese familiari ma sono più spesso organizzati
Come gruppi anche non familiare senza la famiglia attiva nel management e l'impresa spesso ogni tanto sono a capitale straniero eccetera eccetera quella struttura proprietaria delle imprese tende a essere più complesse
Allora
Quali sono le implicazioni
Allora la prima implicazione importante di questi dati e che
In primo luogo l'internazionalizzazione articolata e necessaria per competere cioè oggi per stare sui mercati internazionali
Non basta più esportare in uno o due mercato un po'ma bisogna avere una presenza globale sui mercati e questo è un dato importante che direi va in linea con quello anche che diceva arricciare che spiegava come essere internazionalizzati una faccenda diversa di un tempo
In secondo luogo la crescita delle impresa e la crescita internazione soprattutto del fatturato estero deriva dalla capacità dell'impresa e di riuscire ad operare grassa cosa di prima in più mercati in forme diverse no per cui non solo per sopravvivere bisogna e per competere bisogna avere un'internazionalizzazione articolata
Ma anche per crescere bisogna avere un'internazionalizzazione
Articolata
Terza cosa per essere un grande esportatore bisogna superare delle soglie simili che sono simili qualunque sia il settore dell'impresa quindi non importa più tanto essere un'impresa che produce
Gonne o fazzoletti rispetto a un'impresa che fa nanotecnologie no questo naturalmente rilevante però insomma non è l'unico fattore importa MOL do superare o raggiungerlo acquisire delle caratteristiche d'impresa che permettono di essere presenti sui mercati internazionali qualunque cosa uno riesca a fare
Allora ovviamente ci sono delle implicazioni anche importante da questi risultati di politica economica e la mia ultima slide e cerco di illustrarvi brevemente
Allora la prima o
Problema il primo punto che ci dobbiamo porre è la questione delle dimensioni
Piccole brutto vuole il risultato di qui cos'è il risultato l'esito di questo di questa analisi che abbiamo fatto voglio dire che
Vogliamo dire essenzialmente che le piccole impresa e non ci devono più essere
No io non credo che questo sia l'esito di quello che noi volevamo spiegare quello che volevamo di quello che vogliamo dire risultato fondamentale che abbiamo su questo rapporto che il problema italiano non è tanto un problema di nanismo statico il fatto che abbiamo tante piccole imprese
Ma è un problema dinamismo dinamico cioè che il processo se volete di crescita delle imprese e di passaggio da una dimensione piccola e media una dimensione superiore è un processo più lento che in altri Paesi
E soprattutto il processo di riallocazione delle risorse di creazione distruttiva se volete che trasferisce risorse dall'impresa è meno efficiente alle imprese più efficienti anche
Espellendo dal mercato le imprese meno efficienti è un processo che in Italia e più lento che in altri Paesi
Per questo da questo punto di vista dal punto di vista di policy
Credo che
Pensare in qualche modo utilizza introdurre delle politiche a livello internazionale per esempio che anche temporaneamente rafforzino la protezione delle nostre imprese penso al caso del
Dei dazi anti dumping nei confronti delle calzature cinesi no in qualche modo sono inutili perché per quanto possono essere possono avere un
Un possono avere una funzione
Di protezione dell'occupazione nel breve periodo però sono inutili perché in qualche modo rallentano questo processo di evoluzione dinamica del processo produttivo
Allo stesso modo introdurre delle policy che in qualche modo limitano l'internazionalizzazione produttiva delle imprese e che aumentano i costi della delocalizzazione è sbagliato perché in qualche modo toglie l'impresa e la possibilità di sfruttare
Un ed abbiamo visto un canale alternativo di integrazione dei mercati internazionali che è fondamentale
Naturalmente se il problema della dimensione comunque della dimensione in senso dinamico è un problema che riguarda tutti i settori
E abbiamo visto come al di là della dimensione ci sono altri fattori che determinano delle soglie all'ingresso sul mercato internazionale
Compito della prole siccome sappiamo intervenire per abbassare queste barriere all'entrata
Io credo che quello che viene fuori che è perfettamente in linea con i risultati che già punto che già faceva Riccardo Recchia
Ripreso prima Francesco doveri che da questo punto di vista probabilmente proprio perché così difficile scegliere quali sono i settori vincenti
E meglio si deve intervenire sulle policy fare degli interventi di tipo orizzontale aperti a tutte le imprese che in qualche modo favoriscano permettono alle imprese di crash cioè e che riducano il costo della crescita dell'impresa che non tanto interventi selettivi e settoriali che in qualche modo decidono di supportare o promuovere un settore uno su due settori in particolare cioè la selezione degli strumenti di policy da un punto di vista degli obiettivi settoriali non è semplice e forse è meglio intervenire con azioni di tipo orizzontale
L'ultimo punto e questo mi porta poi a quello che sarà rapporto di interpretarla presentato da da Tito Boeri e che essenzialmente questa storia dei grandi esportatori anche una storia di mobilità no
Per poter
Diventare competitivi sui mercati internazionali e diventare
E e e così e favorire questo processo che in qualche modo noi già intravediamo nei dati dell'Italia nell'ultimo periodo
Evidentemente bisogna rafforzare la mobilità di impresa ma la mobilità richiede ovviamente un welfare adeguato no se vogliamo che questo processo di creazione distruttiva
In cui le grandi imprese crescono o comunque le imprese efficienti acquisiscono risorse produttive le imprese non efficienti escono dal mercato evidente che abbiamo bisogno
Di avere un sistema di welfare adeguato mi sembra che questa fosse anche la conclusione a cui arrivava Ricciardi no alla fine del suo
Della sua presentazione un sistema di welfare soprattutto
Che in qualche modo protegga le persone ma non i posti di lavoro me necessariamente le imprese spero di essere stato chiaro l'argomento è complesso ma vi ringrazio per avermi ascoltato
Grazie
Grazie Giorgio per queste immagini ad alta definizione concreta ancorché magari con colori da
Dal tonico sulle sulle poche grandi imprese internazionali
In Italia il suo ruolo che stanno giocando nel nel cambiamento della nostra specializzazione produttiva nell'organizzazione del nostro sistema produttivo invito adesso Giorgia Giovannetti a discutere questo rapporto
E quindi Giorgio e assieme agli altri autore di questo
Di questo rapporto si accomodano
Sui tavoli che a lato che avranno poi la possibilità di replicare alla discussione di
Di di Giorgio e di Marco Ottaviano
Giorgio
Grazie Tito volevo tutto ringraziare Tito Boeri per avermi invitato a discutere il rapporto di Giorgio Barbara mariti e degli altri che ha un rapporto completo e molto interessante
Sostanzialmente quello che ci ha detto Giorgio le quote di mercato dell'Italia sono scese fra il novantasei e il due mila e cinque ci sono forse dei segni di lieve ripresa nel due mila e sei nei dati provvisori del due mila e sei
E quello che viene fuori che questi andamenti sono il risultato di un processo di selezione tra imprese omogenee eterogenee qui abbiamo delle uscita
Dal mercato dell'impresa e meno efficienti e una riallocazione di quote di mercato verso le imprese più efficienti
Sostanzialmente Giorgio ha detto per spiegare l'andamento delle esportazioni è importante capire qual è il grado e il tipo di internazionalizzazione
Quindi sostanzialmente la selezione può passare attraverso la delocalizzazione di fasi produttive a basso valore aggiunto e quindi anche se vogliamo attraverso un upgrading della qualità delle esportazioni italiane
Sostanzialmente cosa ha detto Giordo al modello di specializzazione italiana non è cambiato
Continuiamo a essere specializzati nei settori tradizionali del made in Italy e della meccanica e non c'è una traccia di riallocazione di risorse
Verso beni più tecnologicamente avanzati ciononostante la specializzazione non sembra essere il principale fattore di debolezza strutturale
E a ha composto il focus sulla dimensione d'impresa con un'analisi diciamo sia a livello settoriale sia a livello di impresa con dati Capitalia e invito della Banca d'Italia
Le implicazioni la chiave di lettura interessante escono Machiavelli azzurra dinamica
Ed è che la componente creativa delle imprese competitive deve essere relazionata con la componente di spot ultima di espulsione dal mercato delle imprese più deboli quindi questo giustifica l'attenzione che viene data sui dati a livello di impresa
Naturalmente ci sono delle implicazioni di politica economica che Giorgio ha detto la politica deve intervenire non con politiche selettive a livello settoriale ma su tutto livello si produttivo
E quindi deve adottare un'ottica dinamica deve di fatto ridurre i vincoli alla crescita dell'impresa in senso lato e non deve e non può aggiungo focalizzarsi sul supporto a grandi gruppi
I fatti
Sicuramente l'Italia ha perso quote di mercato
Ma e soprattutto ha perso quote di mercato in volume ho messo una freccia con un punto interrogativo che cresce per il due mila e sei naturalmente per tutti un po'un wishful thinking e speriamo che non sia un fuoco di paglia ma che sia vero
Giorgio ha fatto vedere che anche a livello settoriale ci sono degli andamenti complessi non ritorno su questo grafico che Dorda spiegato effettivamente in modo molto dettagliato
Fondamentalmente il segnale che viene da questo settore è che da questo grafico settoriale e che non ci sono segnali con invito univoci
La specializzazione dell'Italia
Diciamo
Molti dicono che è inefficiente Giorgio si è soffermato sulla specializzazione settoriale non ha fatto cenno e lo dice nel rapporto alla specializzazione geografica
Naturalmente la specializzazione geografica penalizza l'Italia
Perché come vedete come tutti sanno l'Italia è specializzata soprattutto venne mercati europei ma se noi guardiamo come cresce la domanda di manufatti vediamo che la domanda di manufatti quindi le importazioni crescono molto meno
In nei Paesi dove noi esportiamo cioè nell'Europa occidentale crescono molto di più in
Nell'Asia nell'America latina c'è nelle aree dove le quote di sport azioni che abbiamo sono molto più basse
Giorno si è concentrato
Sulla sui manufatti ha fatto vedere un indice di bassa che non vi riporto
è interessante guardare anche ai saldi commerciali dell'Italia parliamo di un disavanzo totale che voi vedete nel due mila e sei il la colonnina in basso
A questo disavanzo totale fa fronte un avanzo dei manufatti del totale manufatti che interessante e si è andati a scomporre il disavanzo diciamo totale dei manufatti vedete che in realtà abbiamo un avanzo sostanzialmente nei prodotti cosiddetti tradizionali quindi nei settori su cui poi
Siamo specializzati che sono i settori appunto tessile abbigliamento calzature e così via
Il rapporto
Di Giorgio agli altri presentati i risultati di una analisi che Giorgio ha definito abbastanza complicata che la cosa market share
Che sostanzialmente valuta quello che è il contributo relativo della competitività e dei fattori strutturali
Giordo ha detto quando io mi concentro sui manufatti fondamentalmente la competitività conta molto più dell'effetto struttura
La competitività in totale nel periodo analizzato a un effetto forte vedete Negrar nella tabella in rosso meno cinquantatré nel periodo o negli ultimi due anni le fette addirittura superiore
Questo tornano anche con un'analisi che io riporto che è stata fatta da una ricercatrice dell'ICI Alessia Proietti che ha tenuto conto anche della struttura geografica
Che quindi diciamo toglie un pochino di errori cioè un pochino più precisa come tener conto anche della struttura geografiche quindi sostanzialmente c'è un risultato però i risultati sono perfettamente compatibili
Se uno si restringe però e la va a fare ad esempio solo sui settori tradizionali veliche realtà l'effetto competitività e tutto
Perché perché dipende dalla base qui se non lo facessimo sul totale merci sarebbe un po'meno perché siamo specializzati e manufatti facendolo sui manufatti contorta cioè se lo facciamo sui tradizionali conta ancora di più l'effetto di competitività
Quindi quando si parla di queste cose dobbiamo stare attenti
Alla definizione e poi anche a discorsi di quanto è la disaggregazione settoriale il livello di Zagabria azione settoriale a cui andiamo a vedere questa cosa
A questo punto Giorgio gli altri passano all'analisi dei dati a livello di impresa
E sostanzialmente puntano l'attenzione sui grandi esportatori Jo e dicono esistono soglie dimensionali soglie di efficienza soglie di livello tecnologico ed organizzativo di capacità di accesso ai mercati finanziari
Queste queste soglie limitano l'attività internazionale dell'impresa indipendentemente dal settore DD di appartenenza che è un punto abbastanza forte la domanda secondo me importante
La distinzione e nella classe dimensionale dell'impresa entra in preda piccole meglio fra impresa grande oppure nella tipologia di impresa impresa internazionalizzata o no
Il punto fondamentale e che le imprese internazionalizzate hanno delle caratteristiche diverse dall'impresa che servono esclusivamente al mercato nazionale
Ne ho fatto una ricerca con Luca De Benedictis
E abbiamo effettivamente fatto vedere che c'è una gerarchia che la gerarchia sostanzialmente suggerita dalla nuova letteratura a di cui poi parlerà credo Giammarco tagliano secondo di scala santa
Che vede le imprese multinazionali che superano secondo tutta una e a cui Giorgio ha fatto riferimento che superano le imprese esportatrici
Le quali a loro volta a operano meglio delle imprese che operano soltanto sul mercato domestico vi faccio vedere semplicemente una a
A
Stima econometrica molto semplice non voglio soltanto dire una cosa su in questa stima semplice
Cosa viene fuori viene fuori che le imprese internazionalizzate sono più produttive sono più produttive sia se sono solo esportatori ma sia e soprattutto se sono imprese che hanno filiali commerciali o filiali produttive all'estero
Quindi di fatto c'è questa gerarchia attenzione però quello che noi non sappiamo e non siamo in grado di dire né con i grafici che ha fatto vedere Giorgio né con queste stime econometriche
E se la variazione di produttività sono il risultato di un'auto selezione o se l'internazionalizzazione ha contribuito ad aumento Mario a diminuire quelle che erano delle differenze esistenti ex-ante e quindi questo è un punto importante che con questo tipo di analisi non siamo in grado di far vedere
A questo punto si passa la policy il mio tempo sta finendo in realtà l'obiettivo l'apertura gli scambi la globalizzazione innesca un processo di selezione fra impresa
Che determina l'uscita le imprese meno efficienti e la riallocazione delle quote di mercato
Dicono nella rapporto quindi di fatto quali possono essere le implicazioni di politica economica
Le implicazioni di politica economica diciamo fin qui tutta l'analisi è molto in linea in modo i miei risultati sono molto simili a quelli fatti vedere da Giorgio nel loro rapporto
A
La implicazione è leggermente diversa io trovo che sia difficile far crescere l'impresa è con la politica economica innanzitutto siamo in Europa e quindi la politica industriale a una serie di vincoli
In secondo luogo è difficile convincere gli i singoli imprenditori se nel caso abbiamo visto nel grafico di Giorgio i piccoli sono di fatto i proprietari dell'impresa e accrescere e ad unirsi con altra impresa
Che cosa possiamo fare allora quello che possiamo fare innanzitutto e questo scopo è molto importante eliminare gli incentivi a restare in piccole in Italia ci sono molti incentivi di politica economica per le imprese arrestare piccole che sono quelli che vanno eliminati
In secondo luogo si possono incentivare le imprese a fare sistema e anche questo è molto importante
Quindi io quello con cui volevo chiudere ma non chiuderò è uno slogan che concorrenza e cooperazione le imprese ed è un imparare a a
Ai stare in un mercato con in concorrenza ed euro però imparare a cooperare su tutta una serie di cose
Né possiamo citare tantissime la commercializzazione la logistica eccetera su cui effettivamente ci sono delle economie di scala molto forti nella cooperazione
In realtà Giorgio ha chiuso parlando di welfare l'argomento è solo accennato nel rapporto sarà discusso dopo nel rapporto di Tito
Io credo però che sia un argomento assolutamente cruciale gli effetti sull'occupazione sulla specializzazione
Del meccanismo dinamico di auto selezione delle imprese italiane suggeriscono delle politiche di miglioramento dell'istruzione questo era uno dei punti fondamentali che faceva Riccardo Faini
Richard Boldrini realtà ha messo in in evidenza che potrebbe non essere sufficiente perché perché quello che noi abbiamo fatto concentrandosi sull'industria manifatturiera lascia da parte tutto il settore dei servizi
E come ha messo in evidenza Ricciardi in realtà sempre più servizi sono esportabili sempre più servizi sono de localizzabili prima non si pensava neanche che potessero essere off-shore
E quindi lo stesso upgrading dello Ski dei lavoratori potrebbe non proteggerli più dalla concorrenza dei Paesi a basso costo del lavoro
Quindi invece di chiudere con lo slogan competition anche operations voglio chiudere con uno slogan che ha fatto Ricciardi e chi è lealmente urna ritengo che questo sia assolutamente importante
E sia importante potrebbe essere la chiave di politica economica tutti i livelli a livello dell'impresa a livello dei lavoratori e a livello dei politici grazie ratio Giorgio
L'efficacia
Quindi competition concorrenza
Cooperazione al tempo stesso elemento sul
Giammarco Ottaviano
Allora in
Seguendo Giorgia che ha
Dato un quadro molto legato alla I dati fatti empirici che abbiamo visto io vorrei
Rimettere questo studio e i dati che abbiamo visto in un contesto più ampio in un certo senso ricollegarmi alla
Presentazione di di Richard Baldwin
Mi soffermerò al su in realtà su quello insomma intrecci su tre punti quello che noi già sappiamo e che viene confermato da questo studio quello che
Non sapevamo almeno per quanto riguarda l'Italia che ne Fauré questo studio e quello che almeno a me piacerebbe sapere a molti piacerebbe sapere
Quello che vediamo da questo studio è un risultato che già presente in molti di studi su tantissimi Paesi da Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo e cioè che se una piccola parte imprese italiane
Sta traendo vantaggio delle opportunità offerte da integrazione europea e più in generale la globalizzazione questa è una tendenza che appare in tutti in tutte le banche dati a livello di impresa che
Stiamo guardando
Ed è una tendenza generale che state dei i evidenziato inizialmente per gli Stati Uniti quindi per quella che dovrebbe essere la che effettivamente l'economia più competitiva il in per molti punti di vista
Negli Stati Uniti quello che perché sappiamo che solo quattro per cento di cinque milioni e passa di impresa esportano
Nel settore più aperto che manifatturiero la quota è comunque inferiore al quindici per cento
Il dieci per cento le imprese portatrici e quindi il titolo il zero virgola tre per cento di tutta l'impresa e copre novantasei per cento dell'esportazione gregata e queste sono dati che
Più o meno ricalcano anzi sono più estremi dei dati che abbiamo visto sulla realtà italiana
La maggioranza dell'impresa esporta pochi prodotti in pochi mercati di sbocco
E le imprese portatili esportatrici sono più grandi più produttive più intensi recapitare un'mai tecnologie pagano salari più alti questo in tutto il mondo abbiamo visto anche nel data se l'italiano
I dati sulle importazioni certi che ci segnalano soprattutto per quanto riguarda importazioni ben intermedi
La partecipazione di impresa i molti che in molti casi anche piccole e medie in catene produttive internazionali mostra tuttavia caratteristiche simili
A maggior ragione questi dati di partecipazione limitata a un sottogruppo di impresa
All'attività internazionali si riflettono si ritrovano anche negli investimenti diretti all'estero
Se prendiamo a guardare insomma un dato che inizialmente
Poteva colpire cioè che la partecipazione al mercato internazionale imprese americane molto inferiore in termini di tutte queste variabili che abbiamo visto rispetto a quelle italiane
Per superare questa apparente paradosso basta pensare cosa che ci ha fatto vedere anche Giorgio che né i dati che abbiamo visto nel rapporto c'è dentro il commercio occorresse un europea se ne togliamo il commercio l'attività internazionale le imprese italiane corre extra Unione europea le cifre diventano molto simili a quelle americane
Che cosa ci raccontano queste cifre ci raccontano che per quanto riguarda attività internazionali ci sono due margini c'è un margine estensivo margine intensivo
Immagino estensivo riguarda il numero di esportatori o diciamo più in generale numero imprese che operano sui mercati internazionali
E questo a mettere almeno
Altrettanto importante quanto il Maggi intensivo cioè il volume di export per esportatore nel determinare l'esportazione crediate questa dal rapporto viene fuori con particolare evidenza
E l'internazionalizzazione del sistema produttivo si gioca sull'aumento del numero di imprese coinvolte almeno quanto si gioca sul maggior coinvolgimento delle imprese già coinvolte
E questo un po'il concetto di impresa esploratori marginali che troviamo nel nel rapporto cioè sono imprese che sono spese enti sui mercati internazionali ma ci sono
In modo molto limitato e alla prima difficoltà facilmente vengono espulse da questo mercato internazionale
Un altro concetto legato appunto a questa e se il collega questa espulsione a questa dinamica ma al margine del mercati internazionali è quello di distruzione creativa che ovviamente è un concerto è un concetto
Anche come terminologia molto antico nella tradizione economica perché è un termine che risale su un tetto
L'allargamento denaro per la globalizzazione può comportato l'apparizione di nuovi attori e quindi Europa dell'Est la Cina India e
Altre destinazione che abbiamo visto la discussione di Giorgio
Aumentando sia le opportunità che le sfide da un punto di vista geografico quindi mercati da servire ma anche concorrenti da mercato a nuovi mercati
E noi tecnologie e questo è stato sottolineato molto bene da Richard all'inizio
Hanno promosso la commerciabilità di tasca tradurre in italiano nomi non ho trovato il termine esattamente calzante comunque potrebbe essere servizi
Lungo la catena produttiva arricchendo le opportunità le sfide organizzative tuttavia di fronte a queste sfide da questa opportunità pochi impresa e sembrano e questo viene fuori dai dati essere in grado di affrontare le sfide
E di cogliere nuove opportunità sono poche o comunque un quelle percentuali che abbiamo visto le imprese che prosperano mentre le altre soffrono
Dai dati che abbiamo visto nel rapporto e dai dati che vediamo in
In giro per il mondo
Una istantanea di un settore produttivo del grado di interno accentuazione in questo settore produttivo potrebbe essere questa ovviamente semplificata
La leggiamo
In orizzontale
Una qualche misura di performances che a noi economisti piace chiamare produttività e sul sulla dimensione verticale la quota di impresa e che raggiungono quella misura di performances la linea curva
Rappresenta questa frequenza questa quota questa numerosità di imprese che raggiungono diversi livelli per forma se tipicamente
Questa distribuzione di per far sì livelli performance sa pochi impresa che sono molto brave tante imprese che non sono molto brave e che
Sono al margine il margine è determinato da una prima soglia
E soglie successive rappresentano modi più complesse di operare nel nei mercati sia nazionali che internazionali e sono le soglie di cui parla il rapporti realtà si sofferma
Soprattutto sulla soglia dell'esportazione ma parla anche di soglie per diventare multinazionali
Quello che vediamo appunto nei dati e che
Quando appunto dovete pensare a impresa che cercano nuovi progetti questi nuovi progetti vengono portati sul mercato le imprese imparano a quanto sono
Capaci di sviluppare questi progetti o quanto buoni sono i progetti
E quello che vediamo e che ci sono ostacoli successivi quindi da
Da sinistra a destra
Ci sono progetti che riescono ad essere Rizzati solo al mercato locale
Vengono paralizzati magari attraverso un network di
Piccole imprese locali
Altri che vengono realizzati sempre in mercati domestici o locali però all'interno la stessa impresa altri che vengono portati sui mercati internazionali attraverso reti globali di produzione
E solo i prestiti i progetti migliori e quindi le imprese migliori diventano integrate globalmente quindi diventano multinazionali
Ci sono quindi due variabili che sono importanti in questa storia una eh che cosa determina
La formale
Della distribuzione
E queste sono caratteristiche tecnologiche nel rapporto
Non non c'è spazio per questa discussione ma se noi andiamo a guardare queste distribuzioni di performances
Quella che chiamiamo noi produttività tra settori variano molto ci sono settori come
Tipicamente tessile abbigliamento in cui abbiamo tante piccole imprese non tanto produttive altri settori più avanzati in cui abbiamo
Molte più in grande impresa molto produttive quindi questa forma
Ha una dimensione settoriale che nel rapporto non non viene discussa
L'altra variabile importante sono le soglie minime Vasco anche queste soglie hanno una componente settoriale ma hanno soprattutto una componente di sistema economico di ambiente istituzionale interno al quale si fa si muovono le impresa
Quindi opportunità tecnologiche che variano assetto la detta settore determina la forma distribuzione il contesto in cui istituzionale determina le soglie quindi sono probabilmente le soglie
Sulle quali tutta una serie di politiche economiche posso intervenire e quindi politica innovazione politica competizione del lavoro commerciali eccetera perché questo perché il
Il livello di queste soglie si vede nei dati varia da Paese a Paese
Quindi
Per un'impresa italiana l'ostacolo da superare per Inter diventare impresa multinazionale diverso da quello che
è per un'impresa anche francese questo viene fuori chiaramente
E le varie soglie sono quindi la soglia per l'Inter multinazionali per diventare imprese che operano in network internazionali o per alimentare esportatore tra di loro sono connesse quindi rivelano una componente sistemica che le guida
Anche in questo il
Il rapporto
Ci suggerisce e discute l'importanza di queste soglie ma non approfondisce che cosa determina soli o quanto meno abbiamo una lista molto interessante di politiche economiche che
Vengono proposte
E e mi piacerebbe così vederle collegate a queste questione delle soglie o della forma distribuzione perché l'ambiente tecnologico anche a che fare con
Quelle questioni di educazione di politiche di di di educazione che non sono sottolineate rapporto che anche Giorgia ha sottolineato nel suo commento
Grazie
Grazie Giammarco
Allora chiedo a questo punto a
A Giorgio Matteo Fabiano Alessandra se hanno
Se vogliono reagire a questi rispondere a questi commenti Fabiano
Abbiamo schivarli
Grazie
Entrambi di scarso per i commenti
Mi sembra che insomma più o meno concordiamo su quasi tutto quindi non starò a ripetere le cose che già ci siamo detti volevo solo dire due cose su cui invece
Forse le le opinioni divergono un po'
La prima era lo slogan di Giorgia su competere cooperare
Io
Sono molto d'accordo sulla prima parte nel senso che son d'accordo che è importante dare all'impresa e l'opportunità di competere del nostro rapporto sta esattamente dicendo che
Quello che la politica economica dovrebbe fare dovrebbe assicurare all'impresa la massima possibilità di competere fornire infrastrutture fornire capitale umano punire fornire lavoratori appunto che sono pronti a re in paragone ce n'è bisogno
Sul cooperare io sono un po'più scettico nel senso che
Se riteniamo che ci sono BTP beni pubblici a livello locale che possono essere forniti da Consorzio o dall'operatore pubblico va benissimo
Ma credo che
Questa diciamo così esortazione all'imprenditoria cooperare
è un po'difficile da contestualizzare credo che per loro natura gli imprenditori sono privi di capitolati a competere che non cooperare se poi magari localmente emerge una grande impresa che in qualche modo fa data volano a forme di cooperazione
Va benissimo però
Sono un pochino cioè io tenderei più a mettere l'enfasi sulla competizione e dire dobbiamo far sì che le nostre imprese possano competere più che non dire signor imprenditori dovete cooperare
Rispetto al punto d Giammarco è vero che noi
Gli aspetti tecnologici gli abbiamo abbastanza trascurati però è stata una scelta voluta nel senso che credo che il punto fondamentale che la nostra analisi fa emergere è un punto che doveva abbastanza controverso e quindi credo che i membri nel prossimo futuro sarà importante assicurarci che sia un punto effettivamente robusto quindi ulteriore analisi
Saranno importantissime però credo che il punto fondamentale sia che
Forse questi aspetti settoriali stanno diventando un po'meno importanti cioè sappiamo che ogni impresa tessile normalmente meno produttiva di un'impresa che produce mezzi di trasporto
O aeroplani però proprio questo processo appunto di divisione di tasca probabilmente sta facendo sì che solo quel tipo di attività ad alto ad alta produttività alla fine sopravvivono nei Paesi avanzati e quindi che forse anche le attività tessili che rimangono in Italia stanno diventando piano piano attività ad alto valore aggiunto cioè attività in cui magari la componente di costo marginale dirvi di costo variabile diventa meno ha meno importante
E forse anche l'inglese per interessi di italiani che sopravvivono
E che prosperano stanno diventando più simili a impresa ad alta tecnologia e quindi
In questo senso quindi io credo che mettere
Molta enfasi sul settore
Va bene come abbiamo sempre fatto ma forse
Arrivato anche il momento di pensare più in generale a queste imprese come un post legate dal particolare settore in cui operano e pensare che appunto
Quello di cui hanno bisogno per continuare a competere sui mercati
Internazionali per molti versi è indipendente dalla particolare tipo di attività che stanno facendo
Questo è quanto
Io aggiungo una cosa velocemente ringrazio anch'io Giammarco e Giorgia volevo fare una considerazione su un punto che ha toccato Giorgio a quello della relazione tra produttività internazionalizzazione noi sappiamo che si può ritenere che ci sia un una causalità che va in entrambe le direzioni sono le imprese riproduttive che internazionalizzata ma internazionalizzare aiuta diventa divenire più produttivi volendo estrarre da qui un segnale diciamo forte di policy io spingerei più per la
La cosa che sappiamo dalla letteratura economica empirica essere
Vera mentre sull'altra diamo dubbi cioè che sono le imprese più produttive a internazionalizzarsi sul contrario ci sono dubbi e anche difficoltà diciamo sugli strumenti autorizziamo utilizzare per identificare una una cosa del genere quindi in termini forse di policy bisogna pensare alla produttività come una variabile chiave come la prima variabile quindi immaginarsi
Non solo questioni di concorrenza ma questioni infrastrutturali è il contesto esterno in senso più generale
Comunque molte grazie
Grazie a voi avremo poi modo di riprendere questi temi anche con la discussione dal pubblico durante il panel finale
Quindi passiamo a questo punto alla presentazione della secondo rapporto invito qui
Al tavolo della Presidenza Pietro Garibaldi che sarà il Presidente dato che
Appunto altrimenti tenderei a
A non rispettare i tempi e quindi chiederò lui deve essere particolarmente attento
Come abbiamo sentito dai dai rapporti precedenti l'economia italiana si sta riorganizzando per atterrare su una nuova piattaforma produttiva
L'idea di questo rapporto è quella di cercare di discutere delle politiche di formulare delle proposte
Perché questo atterraggio sia il più morbido possibile il meno socialmente costoso possibile e seguendo una raccomandazione che Riccardo ci faceva sempre quella
Di non essere come molti economisti sono tu vende per cui dicono da una parte e dall'altra
In questo rapporto cercheremo di prendere una posizione precisa di formulare proposte anche con un certo grado di dettaglio quindi dopo una parte iniziale in cui affrontiamo cerchiamo di dare qualche elemento in più sulla risvolto diciamo occupazionale dei cambiamenti che Giorgio
E gli altri ci hanno spiegato precedentemente
E
Aver evidenziato alcune delle criticità che ci sono sul mercato del lavoro criticità che ci sono sia nel processo di uscita dal mercato del lavoro
Sia nell'entrata nel mercato del lavoro passeremo le nostre proposte di cui forniremo anche una stima dei costi
E poi siccome uno degli aspetti centrali delle nostre proposte l'idea di costruire la vita di un reddito minimo
Garantito cercheremo di discuterne della fattibilità perché la reazione che spesso cioè quando si parla di introdurre in Italia un reddito minimo garantito un istituto che esiste
In tutti i Paesi dell'Unione europea salvo la Grecia e l'Italia si dice sempre ma questo non è uno strumento adatto per l'Italia perché in Italia abbiamo
è un Paese sprecare spaccata a metà con un forte sommerso dove gli accertamenti sono molto difficili quindi cercheremo di chiedersi se davvero è
Bello è davvero impossibile o se invece è possibile creare un credito minimo garantito in Italia
Cominciamo quindi da ciò che ne possiamo vedere sul piano occupazionale di quei cambiamenti che ci sono stati documentati e narrati
Precedentemente da Giorgio Barban amaretti questa è una misura
Del grado di cambiamento nella struttura dell'occupazione tra settori
è una disaggregazione abbastanza fine non troppo però è quello libero disaggregazione che ci permette delle comparazioni tra diversi Paesi questo è un indice che cresce quando ci sono più cambiamenti nella struttura dell'occupazione si tratta di settanta settori
Produttivi e dimostriamo questo indice per l'Italia per la Francia e per la Germania
L'immagine che sembra scaturire da questa analisi e
Quella
Di un cambiamento che non sembra avere conosciuto un'accelerazione nel periodo più recente non sembra esserci evidenza
Di una più forte e cambiamento strutturale in corso nella nostra economia e
Certamente non per esempio l'apporto a Paesi come la Germania che hanno sicuramente
Cambiato hanno attraversato anche una fase di aggiustamento molto importante anche legata alla unificazione tedesca
Ma se guardiamo un po'più a fondo seguiamo al Consiglio che Richard Bondo incitava cioè di cercare di guardare con un più alto livello di risoluzione bene ci accorgiamo che qualcosa effettivamente sta avvenendo anche sul piano della struttura dell'occupazione dobbiamo a questo punto passare a dare dati almeno tre cifre tre digit disaggregazione
Dobbiamo lavorare qui citati rappresentativi che dobbiamo lavorare su dati amministrativi dell'INPS che qui ci permettano di cogliere dei fenomeni anche a questo livello così piccole così fine disaggregazione
E ne e facendo questo
Ci rendiamo conto che nell'ambito del
Dell'occupazione dipendente nel settore privato
Qualche cosa sta effettivamente avvenendo e non lo si coglie se ci si ferma la classica distinzione tra settori avanzati settori i tradizionali lo si coglie soltanto sì si va all'interno di queste distinzioni in particolare quello che sembra essere in corso è un processo in cui posti di lavoro che
Precedentemente erano
E incentrati sull'attività strettamente di produzione si spostano più verso la commercializzazione questo un processo evidente nell'ambito dei settori tradizionali come il tessile l'abbigliamento e calzature legno
Non avviene con la stessa intensità ma sta avvenendo in qualche misura anche all'interno dei settori avanzati diminuiscono gli occupati
Tra gli addetti alla produzione e invece aumentano quelli i posti di lavoro che vengano creati nelle attività di commercializzazione
Un altro aspetto molto importante del cambiamenti è quello legato al
Kerala qualifiche al diciamo al capitale umano alla e livello di istruzione della forza lavoro
Il rapporto di fai sappia che abbiamo discusso due anni fa in questa sala
Sottolineava come il nostro Paese dovrebbe cambiare la specializzazione produttiva spostandosi verso settori a più alto utilizzo
Di capitale umano
Bene vediamo qualcosa di simile dei nostri dati sì vediamo che
Crescono soprattutto però i settori che hanno
Misurando diciamo il capitale umano sulla base della percentuale di addetti alla ricerca e sviluppo
Che hanno una quota di addetti alla ricerca e sviluppo intermedia non crescono invece ancora quelli che hanno un'alta intensità
Di detti a ricerca e sviluppo e questo forse anche perché ci sono delle strozzature sul mercato questo tratturo che peraltro venivano messi in luce molto efficacemente anche
Dall'analisi di Faini e di sappia
E un fatto comune a questi sviluppi e quello che c'è comunque una crescita soprattutto dei qualcosa vice degli impiegati e soprattutto nei settori più avanzato una riduzione ed il numero di operai che vengono occupati quindi
Sembrerebbe esserci in corso un cambiamento in quella direzione
Anche se non avviene direttamente con un incremento delle
Dei settori delle imprese che appunto hanno un così alto intensità di personale alla ricerca e sviluppo ma viene soprattutto
Nei settori intermedi e comunque nei settori che sono più avanzati dal punto di vista di utilizzo del capitale umano questo provocò una sostituzione vera e propria di
Laboratori manuali con lavoratori
Non manuali di operai con impiegati
Questo è quello che le possiamo dire per quanto riguarda i cambiamenti nella struttura dell'occupazione in corso all'interno del nostro Paese su interroghiamoci sulle criticità che questo processo pone
Sul dal punto di vista della protezione sociale i costi sociali di questo aggiustamenti
Bene noi parliamo nel nostro rapporto di uscite senza paracadute perché notiamo un fatto nonostante il tasso di disoccupazione in Italia sia sceso notevolmente ne abbiamo avuto ottime notizie dal mercato del lavoro negli ultimi dieci anni
Sceso in un modo molto forte e consistente anche i dati resi pubblici ieri dall'Istat ci parlano di un tasso di occupazione sotto sceso sotto la soglia addirittura del sette per cento bene nonostante tutti questi sviluppi positivi
è diminuita la copertura dei nostri morti dottore sociali un attimo tiratori sociali dovevano diventare in qualche modo
Più efficaci in un clima più favorevole normalmente le motivazioni sociali funzionano meglio quando il mercato del lavoro va meglio danno è successo
Esattamente l'opposto questo è il grado di copertura dei sussidi di disoccupazione in Italia dove sussidi si tengono in senso lato tutti gli strumenti
Che oggi in Italia vengono offerti a chi perde il posto di lavoro per integrare il suo reddito ci soffermiamo solo si disoccupati in senso stretto cioè persone che prima lavoravano
E vedete che c'è stato un declino soprattutto fatto grave socialmente
Per i gli ex lavoratori con più di di cinquant'anni
Per quanto riguarda invece i lavoratori con meno di trent'anni è una situazione stabile anche se c'è stata anche qui una riduzione qui siamo attorno al cinque dieci per cento come grado di copertura molto molto basso
Per darvi qualche elemento di comparazione a livello internazionale normalmente si va sul settanta ottanta per cento di disoccupati in quanto a copertura che fruiscono di integrazioni
A loro reddito di natura pubblica quindi c'è un problema molto seri quindi uscite senza paracadute
E
Se noi guardiamo chi sono queste persone che sono coinvolte in queste uscite senza paracadute ci rendiamo conto che ci sono alcune tipologie di lavoratori che sono maggiormente soggette a questo rischio
Questo grafico dimostra il grado di rischio relativo c'è la concentrazione del rischio di perdere il posto di lavoro su alcune categorie
Gli istogrammi che stanno al di sopra di quella Barrot Rizzon tale vuol dire che quella categoria è particolarmente soggetta a rischio di perdere il posto di lavoro rispetto alla media di tutti gli altri lavoratori il messaggio evidente fortissimo
Tra i lavoratori a tempo che hanno contratti a tempo indeterminato e rischio molto più forte cinque volte più forte che per gli altri lavoratori c'è un forte rischio anche per i lavoratori del parasubordinato collaborazioni coordinate
E continuative e poi c'è anche un profilo generazionale molto forte
Sono i lavoratori con meno di trent'anni quelli che hanno più rischio di perdere il posto di lavoro invece quelli con più di cinquant'anni hanno meno probabilità di perdere il rischio
Il fatto che tra il PD quelli con meno di trenta si perde di più il il posto di lavoro e ti fai c'è un rischio più forte contribuisce a spiegare ed il perché la copertura e ci sono così tanti contratti
A tempo determinato che non offrono un'anzianità contributiva tale per renderle persone
In grado di accedere ai sussidi di disoccupazione spiega perché ci sia questo basso grado di copertura dei sussidi disoccupazione tra i giovani ma come spieghiamo questo declino del grado di copertura anche per i lavoratori con più di cinquant'anni
Lo spieghiamo probabilmente col fatto che la durata di tre della disoccupazione per i lavoratori per gli ex lavoratori i disoccupati che prevenivano da dal mondo del lavoro compiti cinquant'anni si è allungata e quindi questo è un fatto molto preoccupante perché nonostante appunto il miglioramento del nostro mercato del lavoro
Abbiamo una quota di
Disoccupati con più di e cinquant'anni che è stata disoccupata per più di un anno che è cresciuta nella seconda metà degli anni novanta e si attesta adesso al sessanta per cento abbiamo un quaranta per cento di disoccupati
Che rimangono disoccupati per più di due anni quindi è una disoccupazione davvero di lunga durata e questo spiega anche perché la copertura si riduca perché c'è un limite alla durata delle integrazioni al reddito che vengono fornite ai disoccupati
Bene passiamo all'altro aspetto Rick quindi uscite senza paracadute secondo aspetto di criticità
Lentate senza prospettiva abbiamo provato a fare una contabilità dei lavoratori cosiddetti duali cioè questi lavoratori che sono particolarmente soggetti
A rischio di disoccupazione che hanno anche tra l'altro come cercheremo di documentare
Dei problemi dal punto di vista della carriera lavorativa anche se mantengono il loro posto di lavoro accedono meno degli altri a strumenti di formazione quindi hanno meno prospettive anche sul posto di lavoro questo basandoci sul lavoro condotto da due ricercatori dell'Istat ma androne Massarelli abbiamo provato a contabilizzare quanti sono i lavoratori e cosiddetti attuali all'interno del nostro Paese come vedete è un numero consistente
Siamo al di sopra dei tre milioni se sommiamo i dipendenti a termine
I volontari
I collaboratori coordinati e continuativi collaboratori occasionali gli autonomi con partite IVA quindi sono lavoratori che vorrebbero accedervi definiamo come tali
Ha dei contratti a tempo indeterminato non possono farlo rimangono in qualche modo relegati in questo mercato del lavoro secondari sono di lavoratori duali
è un numero tra l'altro crescente perché i dati resi pubblici ieri ci dicono per esempio che i dipendenti a termine sono ormai al di sopra dei due mila e dei due milioni e trecento mila unità
Almeno sessanta per cento dei nuovi posti di lavoro sono qui che sono stati creati è questo il fatto perché stanno aumentando questi lavori attuali stanno montando perché le assunzioni avvengono nella stragrande la maggioranza
In questi nuovi posti e di lavoro addirittura per le donne si arriva ha una quota del sessantacinque per cento
Delle assunzioni nell'ambito di questi posti con questo ricostruisce i flussi in entrata nel mercato del lavoro questa tabella evito come ente in modo molto chiaro
Che circa solo il trenta per cento delle assunzioni avviene con la modalità standard classica delle assunzioni cioè quella
Dei contratti a tempo indeterminato
E qui si tratta anche qui che la ricostruzione piuttosto complessa che è stata fatta usando varie fonti statistiche non soltanto i dati dell'indagine forze lavoro ma anche i dati del dell'INPS
Il problema perché aggiungere criticità appunto a questa a tutto questo è il fatto che si entra così ma poi e molto difficile passare ad una rapporto di lavoro più stabile e in cui ci sia più un investimento
Anche
Nel futuro nelle prospettive di questo lavoro
Noi stimiamo sulla base di questi dati che attorno al dieci per cento soltanto delle persone che entrano con questi contratti a tempo indeterminato di questi lavoratori duali poi riesce ad accedere al mercato del lavoro primario quello rappresentato dai contratti
A tempo in determinato addirittura il tasso di come ce n'è più basso se ci soffermiamo sui
Parasubordinati vedete il cinque virgola dodici per cento quindi tassi di conversione molto bassi per cui effettivamente c'è una forma di segregazione se volete in questi posti di lavoro
Duali
E grave ulteriormente
Quello che accade nel nostro paese con un'intensità maggiore che in altri Paesi e che questi lavoratori due ali accedono molto meno a strumenti di formazione all'interno dell'azienda capitale umano si forma non soltanto nell'educazione formale ma componente fondamentale capitale umano è quella che una qui si dice sul posto di lavoro bene queste sono l'incidenza della formazione cioè la percentuale di lavoratori che riceve formazione in azienda e quindi sta inviamo tra i lavoratori che hanno un contratto a tempo indeterminato
E quelli che hanno un contratto a tempo determinato
Ed è che i lavoratori duali in Italia hanno una probabilità di essere soggette a formazioni in azienda che ricerca venti punti base inferiore a quella dei lavoratori con contratti permanenti notate bene che in altri Paesi
Dove l'uso di questi contratti non ha le stesse criticità più o meno per esempio come la Danimarca
Il incidenza della formazione più o meno la stessa tra i contratti a tempo indeterminato i contratti
A tempo indeterminato quindi è un aspetto in qualche modo che caratterizza il nostro Paese assieme ad altri Paesi è quello di avere pochi investimenti nella formazione
Dei lavoratori duali
E questo che chiaramente che rende parte ulteriormente questi lavori con scarsa prospettive e con più alto rischio di
Essere soggette episodi disoccupazione perché l'investimento in capitale umano e il primo modo e il modo principale per ridurre il rischio di disoccupazione passiamo quindi alle nostre proposto
Le nostre proposte che sono fondamentalmente
E di e due tipi innanzitutto indirizzo la prima criticità quella delle uscite senza paracadute
E su questo ne proponiamo di riformare razionalizzando gli l'attuale sistema estremamente complesso selettivo dei sussidi di disoccupazione confronterà anzi è troppo generose per troppi pochi lavoratori
In secondo luogo proponiamo di introdurre in Italia un reddito minimo garantito al pari di strumenti che esistono in altri Paesi dell'Unione europea come vi ricordavo all'inizio
Poi abbiamo delle proposte che invece affrontano la seconda criticità quella in entrata
E e queste entrate senza prospettive qui proponiamo in particolare due cose
Primo di creare un nuovo contratto a tempo indeterminato che sia il contratto per antonomasia quelle in cui si entra nel mercato del lavoro che ha una maggiore flessibilità nella fase di ingresso
E che deve ambire a diventare davvero la quello che raccoglie la quota maggioritaria di assunzioni possibilmente dobbiamo tornare a livelli in cui
Il novanta per cento dell'assunzioni avviene in contratti a tempo indeterminato
E poi proponiamo anche di introdurre un salario minimo legale
Chiaramente per tutelare soprattutto i lavoratori meno protetti che oggi esistono sul mercato del lavoro ma partiamo dalla prima delle nostre proposte
Non riteniamo che sia fondamentale riordinare ampliare il grado di copertura dei soci di disoccupazione quindi idea deve essere quella di avere un solo programma universale
Quindi cui debbono poter accedere tutti i lavoratori indipendentemente dal settore produttivo da cui provengono della dimensione di impresa oggi abbiamo
E dei soci disoccupazione più ricchi per i lavoratori delle grandi imprese cosa che dal punto di vista economico non ha alcuna ragione d'essere perché sono soprattutto i lavoratori delle piccole imprese quelli che sono maggiormente soggetti a disoccupazione e da quanto abbiamo imparato prima dalle relazioni precedenti
La riorganizzazione produttiva in Italia coinvolgerà inevitabilmente una diminuzione del peso delle piccole imprese molte piccole imprese saranno costrette a
Ristrutturarsi e a cambiare quindi sicuramente da quelle fila avremo molti disoccupati quindi dobbiamo avere degli ammortizzatori sociali che ricopre
La filosofia di questo riordino deve seguire un principio di tipo assicurativo
Responsabilizzante per il lavoratore per il suo datore di lavoro
L'idea è quella che
La copertura la durata dei sussidi l'ammontare stesso di sussidi è legata
Alla durata del periodo contributivo quindi chiaramente Donez sussidi cui si accede soltanto dopo aver avuto l'esperienza
Lavorativa e che sono più lunghi chiaramente alla in base alla durata del periodo contributivo ci dovrebbe essere un periodo minimo contributivo che proponiamo di rito
Ora in parte anche per venire incontro alle esigenze dei lavoratori temporali ma il problema dei temporanei noi riteniamo debba essere affrontato principalmente nelle politiche sull'entrata che sulle politiche
Per l'uscita e poi ci sono degli dei paracaduti di utili che che che che che che vogliamo comunque mettere per chi non ce la facesse
E per esempio una una possibile formulazione di questi sussidi che molto simile peraltro la struttura di altri Paesi europei
E quello di avere dei sussidi che pagano circa sessanta per cinque per cento dell'ultimo salario nei primi sei mesi
Poi si scende a cinquantacinque il fatto che scendano è una critica di incentivi per incentivare la ricerca di una posto di lavoro e poi un sussidio piatto chiaramente che dovrà essere superiore al reddito minimo garantito negli ultimi sei mesi
E della disoccupazione eventuale nel caso che il lavoratore
Non fosse riuscito a trovare un impiego prima di allora nella filosofia di questo approccio
Lo Stato il pubblico si limita a fornire in modo obbligatorio e chiaramente però cofinanziamento dei lavoratori dei datori di lavoro perché lo schema assicurativo quindi autofinanziato diciamo da lavoratori impresa
Questo zoccolo di base poi ogni altro schema integrativo osservo se le parti decidono che debba esistere esistono molti schemi integrativi Stato e è strano ci sono delle spese interessantissime il lavoro tolta l'artigianato in Italia esisteranno come degli schemi volontari che vengono aggiunti a questo schema
Di base e che dovranno chiaramente essere interamente finanziati da chi di Aprilia
Il reddito minimo garantito la seconda proposta che noi riteniamo fondamentale per appunto questo problema del uscite senza paragoni comunque vadano le cose anche se la nostra economia ripartirà in futuro anche se introduciamo che ci sussidi di disoccupazione
Noi avremo sempre il problema di persone che cadono tra le crepe del sistema di protezione sociale l'attuale sistemata delle crete delle falle diciamo talmente evidenti che è molto facile caderci
In futuro speriamo che
Tenga di più ma comunque qualcuno finirà per capirci e ne dobbiamo fornire a questi qualcuno una protezione e questo è l'idea del reddito minimo garantito lo strumento che esiste dappertutto e che
Qui facciamo vedere in una delle ipotesi che l'abbiamo studiato quale sarebbe la tipologia dei beneficiari di questo strumento
Anche qui il grado di concentrazione relativa le figure che qui istogrammi che stanno al di sopra della barra A uno significa che l'ICE maggiormente concentrazione
Vedete la stragrande maggioranza dei beneficiari sono UHT sono molto più sovrasta rappresentati all'interno di questo schema sono i disoccupati quindi è uno strumento per i disoccupati fondamentalmente che serve a impedire la povertà associata alla disoccupazione
Ci sono certamente anche lavoratori temporanei perché alcuni lavoratori temporanei hanno salari molto bassi e quindi finirebbero per accedere ad uno schema
Di questo tipo ancorché la misurarla propone una delle proposte che faremo dopo pensare minimo ridurrà questa questo questo rischio ci sono anche dei lavoratori autonomi perché si dimentica spesso che ci sono i lavoratori i toni poveri genuinamente
Poveri anche quando misurati e poi la povertà ancora concentrata tra le famiglie con figli minori e questo strumento chiaramente andrebbe loro incontro
Che tipo di reddito minimo garantito proponiamo deve essere un programma universale e selettivo può sembrare una contraddizione in termini realtà non lo è universale perché le regole sono uguali per tutte selettivo perché chiaramente non può essere dato a tutti per questioni di Bilancio di costi
E quindi deve essere dato soltanto a quelli che all'esame dei loro redditi e del loro patrimonio vengono ritenuti chiaramente di essere al di sotto di una soglia di povertà che viene definita
Dal dal dalle dalle dalle dalle pubbliche autorità devo nessuna forma di integrazione a reddito non devono essere dati INPS in somma fissa poniamo che la soglia sia fissata quattrocento euro
Bene e il la persona che sempre parliamo di un sì di un individuo singolo che ha un reddito di trecento euro riceverà quei cento euro portano raggiungere quella soglia non né niente di meno niente di più
è molto diverso tra l'altro da alcuni modi con cui questa proposta è stata declinata nel modo sbagliato distorsivo e iniquo
Per esempio gli in
Campania è stato introdotto un sussidio piatto chieda a tutti lo stesso ammontare trecento euro questo iniquo ed è sbagliato ed è costoso
Dovrebbe riordinare sostituire gli schemi esistenti pensioni sociali integrazione al minimo indennità civile
E dovrebbe accompagnarsi e delle politiche molto severe per incentivare il reinserimento attivazione le integrazioni differenziati in base anche alla platea dei beneficiari giovani rispetto ai disoccupati
Passiamo alle entrate senza prospettiva qui proprio abbiamo due proposte la prima è un contratto unico a tempo indeterminato la seconda salario minimo legale vediamo semplicemente cosa intendiamo per questo nuovo contratto permanente dovrebbe essere un contratto permanente che
Si entra subito con un contratto senza limiti di durata non come i prodotti che si vendono supermercato che è una data di scadenza uno in assunte non ha limiti di durata proprio contratto ma
Contratto
E permette una certa flessibilità nei primi anni
In particolare il periodo di prova lo vorremmo portare a sei mesi dagli attuali tre però alcune qualifiche c'è già sei mesi
Poi fino a tre anni dovrebbe esserci un periodo che noi chiameremmo di inserimento con tutela solo indennitaria conto rischio di licenziamento economico tutela invece forte contro chiaramente licenziamento discriminatorio
Quindi vuol dire che datore di lavoro dovrà ripagare mensilità crescente anche nella per nella nella durata del lavoro e dopo chiaramente passati questi tre anni la stabilità con tutela reale
E il fatto importante che dopo i tre anni c'è già stato l'investimento nella formazione dell'individuo e quindi comunque costoso per il datore di lavoro separarsi dal lavoratore quindi a quel punto anche avere una forte tutela
Contro la disoccupazione dei costi molto elevati licenziamenti non è un deterrente per il datore di lavoro a farle assunzioni fino all'inizio perché se il del il lavoratore non è all'all'alte essa chiaramente il il processo si è interrotto si è interrotto si è interrotto molto prima la cosa importante da sottolineare che tutto avviene sullo stesso contratto non si cambia contratto
è un contratto fin dall'inizio un contratto a tempo indeterminato
Il salario minimo
Qui chiaramente anche qui è uno strumento che esiste in molti altri Paesi non esiste da noi riteniamo che dovrebbe essere adeguato chiaramente a seconda dell'età perché chi entra mi
Gatto e lavora in genere intacco degli sconti sul salario dovrebbe essere adeguato anche al costo della vita tra Marco Regioni poi dirò due alcune cose sull'aggiustamento per il costo della vita
Ecco un livello possibile prevedere ho guardato la distribuzione dei salari dei lavoratori
Tipici dove tipici impediamo contratti a tempo
Indeterminato ed invece gli atipici e vediamo che effettivamente ci sono non pochi atipici che hanno salari inferiori a cinque euro all'ora
Quindi sono salari molto molto molto molto bassi ecco siccome su questi lavoratori c'è un né c'è una concentrazione di potere contrattuale molto forte sull'atto del datore di lavoro
E la teoria economica ci dice anche che quando c'è così forte concentrazione del potere di mercato dall'atto dei datori di lavoro
Mettere dei salari minimi può servire ad aumentare l'occupazione ecco riteniamo che questa sia una strada
Perseguibile nel nostro Paese chiaramente livello è cruciale un livello da cui si potrà è partire potrebbe essere quello di cinque euro allora poi discutiamone rapporto in dettaglio misure di accompagnamento di questo di tutto questo
Bene passiamo i costi delle nostre proposte
Tutte le proposte sono a costo zero cioè rischi sussidi di disoccupazione riordinati
Il il PIL contratto il nuovo contratto permanente
Il salario minimo chiaramente non sono sono costi zero per le casse dello Stato tranne una che il reddito minimo garantito che effettivamente ha dei costi
Vediamo quali sono i costi
Ecco qui vorrei fare una piccolissima parentesi in realtà non abbiamo potuto avuta la possibilità di fare che bere un caffè allora vi faccio una Cofid Brecht
Raccontandomi come abbiamo fatto questi calcoli
Noi
Abbiamo provato nelle varie alternative di studio della dei costi di un reddito minimo garantito
A tenere conto dei differenziali nel costo della vita perché vorremmo concede un reddito minimo garantito che sia graduati in base al potere d'acquisto che è molto diverso tra le diverse regioni italiane purtroppo l'Istat che vedo qui
Rappresentato ai massimi livelli non ancora pubblicato gli indici del costo della vita per macroregioni lo farà presto perché
Una gruppo di lavoro ha concluso con questa forte raccomandazione quindi auspicabile che nei prossimi anni ciò avverrà
Non avendo quindi questo modo per correggere per stabilire il per tradurre in parità di potere d'acquisto i valori che le stime nostre diverse ragioni abbiamo ricorso ad uno stratagemma c'abbiamo preso il prezzo di una tazzina di Espresso nelle diverse regioni e che ne abbiamo corretto diciamo il
Le nostre stime per il reddito minimo garantito per e tenere conto di queste differenze nel corso della vita in base al costo di un tazza di espresse pane rapporto avete tutti i dettagli potrete studiarla fondo
Bene abbiamo studiato pari adesso non entro nei dettagli ci sono diverse definizione dei redditi diciamo che e poi l'abbiamo studiato anche chiaramente in base alla correzione per appunto il il de L'Espresso
Questi dati vi dicono che è un diciamo un'ipotesi su cui si potrebbe ragionare anche a livello iniziale
Cioè quella di stabilire una redditi minimo garantito a quattrocento euro per il singolo potrà e con una definizione anche molto diciamo poco restrittiva
Del c'è quindi molto che permette una fa una una forte accesso quindi molto prudenziale anche se volete dei costi del reggae minimo garantito
Dovrebbe appunto coinvolgerà circa sei per cento delle famiglie italiane costare cinque miliardi dai euro
Quindi fondamentalmente queste sono le nostre le nostre stime
Ecco come si potrebbe finanziare uno schema di questo tipo anche perché doveroso cercare di fornire delle stime
Anche di come si possono finanziare tutto ciò la pensiamo che in parte questo potrebbe essere finanziatori in piazzando chiaramente gli schemi di assistenza sociale che attualmente sono presenti a livello decentrato
Altra parte andrebbe ottenuta togliendo il fatto che se si fa la riforma è succeso occupazione a quel punto
Noi non avremmo più questa fiscalità generale che contribuisce alla spesa per i sussidi disoccupazione o l'altra quota chiaramente andrebbe migliorando le proprietà di Target le pensioni sociali vanno in una buona parte questo uno virgola tre miliardi a persone che stanno al di sopra della soglia di povertà
Quindi questo con una scontati separando nettamente assistenza tappe dà assicurazione da previdenza questo risultato noi otterremo
E avremmo anche questi altri due miliardi di euro che recupereremo dalle politiche di attivazione sul mercato del lavoro
E passiamo all'ultimo quindi e questioni cioè e davvero impossibile per l'Italia aveva un reddito minimo garantito
E ci sono sicuramente dei problemi che bisogna di cui bisogna tenere conto dei problemi di implementazione di fattibilità
Il primo riguarda gli incentivi e la ricerca di un impiego alternativo
Qui abbiamo imparato qualcosa dall'esperienza di Rovigo con reddito milioni Serenissima da che raccogliere i dati su quella su quella provincia
E poi anche qualcosa su per quanto riguarda gli abusi i controlli e qui abbiamo studiato anche qui alcune situazioni locali che hanno avuto qualche esperienza in questo senso
Dico subito molto velocemente Rovigo è uno dei Comuni coinvolti nella sperimentazione del sperimentazione tra virgolette l'avessero fatta seriamente sarebbe avremo imparato molte più cose purtroppo abbiamo dovuto ex-post ricostruisce tutte queste informazioni
Bene la cosa importante che Rovigo dato al due mila e quattro no creato un nuovo strumento che si chiama
Titolone dei più felici reddito di ultima istanza che sostituisce relitto minimo garantito ma ed evento minima inserimento mai meno generoso
Bene a differenza del rito minimo inserimento però non alle politiche di attivazione siamo andati a guardare alle probabilità di uscire da questo da questo sistema di
Di integrazione del reddito il sì e dal reddito minimo di inserimento bene quello che emerge da questo grafico che poi viene discusso nel rapporto è più in dettaglio che non c'è una differenza significativa tra reddito minimo
Inserimento e il reddito di ultima istanza che meno generoso
Questo significa che le possiamo anche sostenere programmi più generosi senza avere problemi di disincentivare le persone da cercano di impiego se non li accompagniamo da politiche di attivazione come erano quelle dire inserimento che c'erano nelle remake ma non è lui
Secondo esempi interessante da qui possiamo imparare tante cose il caso di Foggia a Foggia per una serie di ragioni che non ho tempo di spiegarmi hanno fatto dei controlli molto seri a un certo punto sulla qualità dei beneficiari bene a seguito della sola minaccia di fare contro le iniziative più seri
Moltissime persone che inizialmente avevano chiesto di ricevere redditi minimi si alimentano deciso di
Da sole volontariamente
In qualche modo
Annullare la propria richiesta di reddito minimo di inserimento questo ci dice un altro ci dà un altro messaggio molto importante
E cioè che i controlli servono se fatti servono anche come deterrente per impedire che ci siano degli abusi di questo strumento quindi se si fanno i controlli come si fanno in tutto il mondo e non vedo perché in Italia non dovremmo riuscire a farlo e possibile evitare gli abusi
Infine l'esperienza interessantissima su cui avere vorrei avere voluto più tempo ma purtroppo non c'è nessuna nella discussione quella del Friuli Venezia Giulia che sta pensando di introdurre un reddito minimo
è garantito che abbiamo avuto la possibilità di fare un'indagine ad hoc sulla condizione di vita delle famiglie friulane raccogliendo dati di primo ordine sui redditi delle famiglie friulane
E poi abbiamo potuto comparare questi con dati di persone che avevano fatto domanda per l'ISEE
Attraverso l'ISEE per vari tipi di trasferimenti di idea fondamentalmente quella di capire se questo redditometro funziona o meno
Bene queste alla distribuzione vado molto veloce perché qui reputo bisogni più tempo ma fondamentalmente quello che emerge da tutto questo e che c'è una certa sovrapposizione soprattutto guardate grafico che a destra tra le due distribuzioni effettivamente
Il redditometro delle della distribuzione delle dichiarazioni non è molto dissimile da quella
Dei dati che noi effettivamente guardiamo sui crediti effettivi e delle famiglie c'è però un problema c'è un problema che nell'area vicina proprio la soglia di accesso
A vari tipi di trasferimento che era fissato a cinque mila euro abbiamo molte più famiglie che aumentano egli scusate che riducono il il reddito dichiarato per poter accedere ai sussidi
Lo vediamo da questo grafico è un problema che la mente che si pone attorno alla soglia che è un problema chiaramente serio però è una tutta quella parte molto concentrata della distribuzione vado alle conclusioni perché il sermone molto severo al mio fianco
Quindi i controlli sono efficaci
Bene farvi attorno alla soglia quindi si possono concentrare sono costosi e quindi bisogna concentrarli attorno alla soglia che si vorrà definire sono fondamentali anche le politiche di attivazione
E chiaramente per fate bisogna incentivare un circolo virtuoso in cui si fanno controlli più rigorosi e politiche di attivazione ecco un modo per incentivare le Amministrazioni locali a fare davvero questi controlli perché sappiamo che possono resistere a farli
E quello di dare risorse per le politiche di inserimento di attivazione solo a quelle Regioni a quei Comuni che si impegnano davvero a fare controlli a degli ebrei proponiamo una serie di indicatori che
Che permettono di fare questo ma lasciatemi dare anche alcune conclusioni più di portata generale nell'ultimi trenta secondi che porta via a questo convegno
Oggi si aprono i tavoli famosi Guelfa previdenza eccetera in un clima in cui c'è una caccia al tesoro nel nostro Paese come sappiamo
Si parla di un tesoretto da spartire vengono formulate le proposte più immaginativa riguardo
Più fantasiose
Sono tutte proposte selettive che vogliono beneficiare questo quel beneficiari guarda caso spessore della base elettorale di chi lo propone
Bene io credo che la prima cosa che bisognerebbe fare è usare il tesoretto per trasformare e
Per evitare di trasformare i deficit in attivo con i soldi dei lavoratori mi riferisco l'operazione del trasferimento del TFR all'INPS
Questa non ha più da essere proprio in virtù del tesoretto aboliamola e togliamo ce la di mezzo e poi bisogna cercare di pensare con orizzonti lunghi quindi mente regalie selettive costruiamo invece uno zoccolo minimo di tutela
Queste sono le nostre proposte
Grazie
Grazie grazie mille Tito
Passo la parola Andrea Brandolini
In realtà Sandro Trento che è il secondo di scarsa ante purtroppo saputo all'influenza quindi non potrà essere con noi
Un quarto d'ora
Quindi anche cinquanta provenuti in più
Essendo l'unico
Si trova
Cosa
Ringrazio
Per questo invito per me un piacere
Commentare questo interessante lavoro di
Tito Boeri
E coautori mi scuso anticipatamente con il colto ritiro semplicemente voi lì perché nominarli tutti tutte le volte sarebbe troppo lungo
Devo premettere che sono
Piuttosto d'accordo sull'impostazione di fondo di questo questo rapporto
Sono accordo su
Partire da i fatti per passare la proposta solo largamente se non anche se non totalmente in accordo con con l'analisi
Sono concordo pienamente sulla necessità che il disegno di riforma delle politiche sociali in Italia risponda a un disegno organico non siano fatte difforme a testi di singoli pezzi del sistema ma che si pensi il tutto in un contesto ampio
Come mi trova assolutamente d'accordo l'insistenza ripetuta
Sulla universalità degli strumenti che si vogliono mettere in campo
Però
Io sono qui come di scarsa quindi cercherò di enfatizzare quelli che solo voi
I punti di disaccordo comunque quelli che sono secondo me gli aspetti critici e ce ne sono in questo lavoro
Riepilogo brevemente il
Quello che fanno in questo lavoro boleri colto così
Parto da tre fatti sostanzialmente il primo fatto il cambiamento della strutturale da specializzazione produttiva italiana che impone una
Riallocazione della forza lavoro tra settori con dei costi che vengono sostenuti
Dai lavoratori e
Per i quali cambiano lavoro per i quali questi dovesse indennizzati il secondo punto è che
Secondo fatto e che il sistema assicurativo italiano per sostenere questi costi è del tutto inadeguato ci sono problemi di equità enormi
Ci sono dei problemi di efficienza collegati per esempio al training dei lavoratori e ci sono anche problemi di politico le economie come viene usualmente definita nel senso che
Se questi costi non vengono in qualche maniera
Allevata alleviati ci saranno resistenze politiche alla
Riallocazione che necessaria per mantenere la competenza del
Vendute italiana
Terzo fatto se ha creato un mercato del lavoro duale
Questi costi della giustamente mercato lavoro italiano la maggiore flessibilità verrà traforo italiano e tutto il resto
Non sono stati diffusi su tutti ma si sono concentrate su alcuni lavoratori e sono concentrati soprattutto su coloro che sono entrate mercato lavoro negli ultimi dieci anni
Questi sono i tre fatti da cui partono nella loro analisi
E su questo sono d'accordo sono d'accordo su individuazione di questi elementi
Aggiungo però che adempiendo a inadeguatezza dello stato sociale italiano preesisteva non è
è emersa solo ora che c'è un problema di riallocazione di aggiustamento e come italiana merce è un problema che esisteva da tempo e quindi è un problema ben più ampio di quello dovuto a questa cambierà particolare conduttura strutturati
E
Grave problema del con italiani e la mancanza
Di uno strumento nazionale di sostegno al reddito delle persone in condizione di bisogno siamo uno dei pochi Paesi che ancora non ce l'ha come ha detto pure nella sua introduzione
Aggiungo un paio di informazioni a quello che è già stato detto
Questa è la relazione tra condizioni economiche situazione lavorativa sono informazioni che vengono dall'indagine alla Banca d'Italia sui redditi delle famiglie italiane sì finisco al due mila e quattro
E questa tavole incrocia la condizione di povertà che è una condizione di insufficienza di reddito
Per la famiglia esso complessa e le condizioni sul mercato al
Del lavoro dei componenti della famiglia
E queste cose sono legato al lavoro sono distinte in impieghi tradizionali impieghi atipici dove queste sono tutte le forme a termine
Con la collaborazione coordinate e continuative
Includendo anche forme di lavoro part-time quindi è un Sire variegato e non necessariamente da intere in senso negativo
Qui si sono sulla colonna sono divise le famiglie in base al sulla in base alla scusate pratica sono divise le famiglie in base alla quantità di lavoro atipico che viene prestato la famiglia o alla non quantità di lavoro bene faccio evidenza sono un paio di numeri
L'incidenza della povertà che in media tra le persone tra le familiari e le famiglie a basso reddito la per l'incidenza media del dodici per cento
Tale famiglie dove ci sono se sono impiegati IPC questa incidenza sale al trenta per cento che il numero che sta evidenziando
Quindi
Se sono solo impiega tipici a fornire dedito alla famiglia la condizione di povertà peggiore nettamente
Secondo fatto queste non sono tante famiglie però sono persone che non hanno
Alcuna occupazione nessun componente occupato allo sono famiglie che non ha alcun compenso occupato al loro interno e non hanno redditi da pensione tra queste l'in cella popolarità ad essere a basso reddito è
Elevatissima settantasei per cento sono numeri piccoli appena con cautela ma questo ci dà
L'indicazione della mancanza dello strumento di sostegno
Di cui si stava dicendo
Per questo punto
Anche tra le famiglie in impieghi tradizionali
E qui sta parlando di famiglie dove
Il reddito viene da un lavoro a tempo indeterminato anche tra queste se c'è un solo occupato
L'incidenza della povertà e maggiore che negli altri quindi questi sono numeri che confermano la necessità di una riforma delle nostro sistema di assistenza sociale
Vi dicevo prima è un problema che viene da lontano questa è l'incidenza la povertà dell'Italia rispetto agli altri Paesi avanzati e come vedete l'Italia si colloca per la parte alta
Nel tra i Paesi ad alta incidenza la povertà poco
Questo grafico noto spesa pubblica per esclusione sociale in Italia zero punti percentuali di PIL
In Olanda siano oltre un punto virgola due in molti Paesi siamo attore a mezzo punto percentuale di PIL la proposta avanzata da voi autori
Sta sotto il mezzo punto percentuale di PIL qui non ci pone nella parte all'estrema destra dalla figura ma ci pone ancora nella parte a sinistra
Questo è il punto
Una prima osservazione critica
In questo lavoro si insiste molto sulla riallocazione settoriale sui cambiamenti strutturali come italiana
E si dimentica o perlomeno non si dà sufficiente attenzione al fatto che l'Italia un Paese diviso in due
Dove l'incidenza della povertà nel sud è largamente superiore all'in senza poter fra il nord e qui non c'è Cassina del caffè o costo della vita che possa correggere questi vari si potranno chiudere in parte ma questo divario che rimane e di qui bisogna
Partire quando si disegna una proposta non possiamo ignorare questa differenza
Non c'è bisogno che riprenda prese
Una slide che le
Riassume la proposta che è fatta proposta ambiziosa io apprezzo questo sforzo
Di generalità che riguarda mercato del lavoro e che riguarda
L'introduzione del retto minimo garantito non sto a ripetere questa cosa mi concedo solito minimo garantito che lo strumento che
Più mi interessa in questo contesto
è stato detto in programma universale è un programma di integrazione economica volta completare il retto familiare se inferiore al minimo stabilito familiare viene dalla loro relazione non l'avremo iscritto con la città
Terzo punto erogazione condizionata alla prova dei mezzi
Quarto è un programma diventerà stile prevede programmi dire interazione attivazione lavorativa
Ci sono due punti
Che paiono marginale ma che sono molto importanti da un punto di vista tecnico e anche da un punto vista politico
Abbastanza innovativi in questa proposta il primo e l'utilizzo della scala del di cui valenza dell'OCSE modificata
Sì ho capito bene e il secondo punto è la correzione per il costo della vita territoriale
Su queste due mi concentro un attimo perché e nei dettagli che spesso
Si annidano gli aspetti più critici
Questa è la scala di equivalenza scali equivalenza come voi sapete è un
Questi cento e che rende uguali fra di loro le famiglie di composizione differente numero di componenti o anche qualitativamente differente a seconda del numero del al dell'età e dei bisogni dei vari componenti
Qui brutalmente di concentro solo sull'aspetto dimensione familiare numeri compro dei componenti la scala dell'OCSE modificata è una scala
Che differenza tra adulti e minori di quelli di quattordici anni come si legge questa questo grafico
Prendiamo come base quattrocento euro mensili
Che la soglia pensata dagli autori del del lavoro per un singolo per la persona che vive sola
Se io applico l'asta dell'OCSE modificata hanno
Famiglia di quattro componenti potrò dare un ammontare al di sotto di otto c'è poco poco al di sotto di ottocento euro
In corrispondenza della della scissa guai del punto quattro come completi quattro in ordinatario valore con la linea blu sotto cento euro se la famiglia è composta dall'auto Ultori ed a tre minori di quattordici anni
Se la famiglia invece composta da due adulti
E da due minori di quattordici anni sarà un po'di più sarà un po'più di ottocento euro la linea azzurro celeste
Se invece la famiglia è composta da quattro adulto che non è la situazione
Complicata un po'a Venzone su una coppia una famiglia con due figli tra quattordici a diciotto anni
A questa stessa famiglia a questa famiglia diamo invece mille euro
Se usassimo la scala del implicita nel Molise avremo la linea rossa se usassimo la Scala implicita
La Scala ricorrenza di carbonaro che viene utilizzata dall'Istat destina sopra avremo la linea violenta che sul trust sovrasta tutte le altre sovrasta tutte le altre
Per cosa siete questo grafico se ve ne prevede vedere che è un aspetto fondamentalmente tecnico come la Scala di prevalenza a enormi riflessi sul trattamento delle singole persone
Una famiglia di quattro componenti a seconda della Scala che ne scegliamo può prendere meno docente di euro o prendere quasi usanze oltre mille cento euro
Questo
All'aspetto tecnico nel momento in cui noi dobbiamo disegnare lo strumento renderlo operativo dobbiamo operare questa scelta
Riflettere su queste cose
Assolutamente necessario
Secondo punto
Sempre tecnico differenziale territoriale il costo era di tre giorni è un punto su cui si dibatte molto in Italia
La correzione appunto delle stime la povertà per tener conto del fatto che il costo della vita nel Mezzogiorno è ritenuto generalmente più basso che nel nord
Questa il grafico sull'asse orizzontale avete le regioni italiane da nord verso sud e come vedete affetti la tazzina di caffè costa rispetto alla media italiana di più al nord che nel Mezzogiorno
La tazza di caffè però
Con tutto il rispetto per l'Espresso non è molto rappresentativo del paniere di beni dei consumi italiani
Io credo che sia più significativo e soprattutto per questo tipo di confronti andare a vedere le spese per l'abitazione questi sono i dati dell'Istat viene da nuove indagine dell'Istat sulle condizioni di vita le famiglie italiane non è la misura di spesa per l'abitazione corretta qui vorremmo avere un indice indicatore della spesa per affitti al metro quadro che sarebbe più significativa però consentitemi di usare questa prima approssimazione
Bene se voi prendete la spesa media mensile per abitazione delle famiglie italiane
E questa sua sempre scostamenti dalla dalla milita Leana
Vedete che anche all'interno del nord ci sono grandi differenze colpisce molto se voi prendete per esempio Trento e Bolzano due aree che potete ritrae abbastanza simile a un pugliese provoca bene
Trento e Balzano Bolzano ha un costo una sfida per abitazione superiore del dieci per cento a merita Leana mentre Trento ce l'ha inferiore
Comincia a vedere che già
Un po'più complicato che semplicemente applicare il presto della Cassia
E aggiungo un ulteriore elemento di complicazione che secondo me è fondamentale il fatto che le differenze sono altrettanto rilevanti a mio avviso anzi più rilevanti tra le grandi aree urbane e i piccoli Comuni
Questa sola differenze che contano ancor più delle differenze fra nord e subito quindi quando noi parliamo di costo territoriale della vita non possiamo limitarci a confronta rare con contare il Piemonte con la Sicilia ma dobbiam prende confrontare Torino con Cuneo
E con i piccoli Comuni dell'Astigiano
C'è un lavoro di canali uno dei pochissimi lavori di canali scusa uno dei pochissimi lavori su questo argomento fatto da canali che la questione povertà novantatré dove utilizzando i prezzi delle case e alcune ipotesi stima quali sono le differenze
Ecco sanità territoriale
E cosa dice questa tabella doppia entrata nord centro sud e isole e ampiezza del Comune e qui trovate una conferma all'interno del nord questo nati vecchi e quindi vanno assolutamente rivisti però indicazione che la differenza tra
Cinquanta metri piccoli comuni e grandi comuni nel nord e più rilevanti della differenza che c'è tra nord e sud e isole almeno per i comuni più piccoli
C'è un secondo punto di grande importanza
Quando si vale costruita territoriale cosa Italtel totale tiene conto del paniere di beni acquistati beni e servizi a questa ci sono altri elementi che non entrano nel computo
Come ne teniamo conto come teniamo conto del fatto che
La qualità dei servizi in molti casi sto pensando soprattutto a istruzione e sanità
Sanità pubblica è nel Mezzogiorno inferiore alla qualità i servizi forniti al nord e questo viene fuori da tutte le statistiche se voi andate a vedere la mortalità infantile
è impressionante la differenza che c'è ancora all'interno dell'Italia nonostante l'Italia abbia una buona performance a livello internazionale
Quindi due problemi complessi quando si guarda costa la vita territoriale
E vengo ora all'ultima sono quasi in tempo vengono a quattro brevissime considerazioni sulla follia filosofia del provvedimento
Il primo
La prima considerazione è abbastanza banale
La proposta è ampia e integrale guarda una riforma organica però mancano alcuni per sette questi pezzi vanno inseriti nell'analisi per renderla del tutto convincente privo manca un ragionamento su integrazione col sistema tributario
Cosa accade al sistema di detrazioni deduzioni sono queste incorporata nella proposta come è stato per esempio fatto in una proposta recente di Paolo così come faceva Nicola Rossi io la proposta continuo risse molti anni fa
O sono invece pensate del tutto estranea in maniera del tutto estranea alla proposta cosa succede l'assegno per nucleo familiare io costretto motore turn over centripeta però non mi sembra che nel lavoro se accenni
Agli assegni per nucleo familiare a questi strumenti scompaiono vengono assorbiti oppure rimangono ma se rimangono abbiamo una
Sopra una sovrapposizione di strumenti che in parte hanno finalità analoghe quindi questi sono punti che vanno chiariti
Secondo punto più a che fare veramente con la filosofia del te la proposta
è la proposta di workshop l'istinto dare insediamento sociale
Devo dire che i programmi di inserimento che pure vengono enfatizzati sono considerati in tutto il petto avvengono concepiti come programmi punitivi come meccanismi di controllo nei confronti delle persone perché
Siano veri bene titolari del beneficio che ricevono
E sono solamente l'accordo che esiste questo aspetto lo sappiamo benissimo questo aspetto esiste più in Italia che in altri Paesi in altri Paesi ci si pone il problema del teca aprirà stigma sociale in Italia ci si pone il problema di dell'evasione e dell'abuso del diritto
Però in una proposta che io me questa credo che si debba cercare di fare uno sforzo diverso
Lo sforzo in cui si insiste sull'aspetto di reinserimento sociale e
La spiegazione dell'FMI sui quali ho qualche
Opinione differente da Tito
Per esempio c'era dato un caso molto interessante un esempio su cui riflettere mi sembra fosse a Catania adesso qui potrei sbagliare però a Catania L.R. e-mail prevedeva tra i meccanismi di
Condizionamento per l'erogazione di sussidio delle PMI che i bambini età scolare a andassero a scuola quindi che l'obbligo scolare fosse effettivamente espletata bene
Quello che è avvenuta a Catania e che non solo i bambini sono andati a scuola ma le stesse madri che non erano più il carico familiare la necessità di stare a casa badare questi bambini hanno chiesto di andare a scuola
E lì ci fu
Il problema perché il provveditorato non era attrezzato a creare nuove classi per queste madri per il punto importante qui è che c'è una parte dei beneficiari che non sono lì per prendere soldi sussidio c'è una parte dei beneficiari potenziali
Che sono disponibili ai se inseriti in programma di reinserimento sociale e anche lavorativo
Credo
Che
Dai con un dobbiamo dire un po'più di umiltà da economisti
Riconoscere che c'è stato qualche progresso dall'attuarlo inglesi e imparare anche qualche cosa dei sociologi
Terzo punto ci sono persone che non si è occupato di questo strumento e per persone che
L'unica per la cui unica maniera di sopravvivere e avere questo uno strumento di sostegno di questo tipo non possiamo forzare più di tanto programmi di reinserimento lavorativo
Terzo punto qui si potrebbero
Parlare ore però è importante la filosofia di questo provvedimento è targhettine ministeri stringano strumento selettivo condizionato alla prova dei mezzi
Ma non è lui l'unica opzione ci sono altre opzioni possibili sono anche state presentate questo sono in Italia possiamo pensare a schemi di Basic in campo cioè di trasferimenti Uncle dicevano che non guardano alla condizione di redditi di patrimonio della famiglia
C'è un filone
Vampa RAI esatto Rizzato questo
C'è molta ricerca su queste sono state proposte Italia ora
La scelta per l'uno per l'altro non è solo una scelta come ha detto Tito nella presentazione
Di raggio legata alle ragioni di bilancio non scegliamo la selettività per ragioni di bilancio
Credo che la serenità abbia un senso perché lo stesso trasferimento monetario significa cose differenti per persone che sono differenti come dice Amartya Sen la conversione del reddito in benessere della persona dipende dalle dalle persone dalle loro condizioni e quindi questo ci impone di avere trasferimenti differenti per avere un'uguaglianza non dello spazio dei redditi che ci interessa poco ma nello spazio quelle presente le capability su delle cacce alle persone
Quarto e ultimo punto con questo chiudo
La politico l'economia del provvedimento
Il la politico l'economico l'uso uso il termine del significato moderno della parola non significato antico che la contrapponevano economica Economics a questo nostro dibattito
La politica economica
Miss porta una nota di profondo pessimismo io sono
La tredici quattordici anni membro della Commissione d'indagine sulla povertà
Ora sulla di ingaggio se scusa sociale in rappresentanza Banca d'Italia ho visto mi sembra setto otto differenti Ministri tutti animati dalle migliori intenzioni
In questi dodici tredici anni che seguo un po'questo dibattito
Ricordo la proposta la Commissione povertà presunzione di minimo vitale nel novantaquattro i lavori della Commissione Onofri che delinea uno schema che
A molti tratti in comune con questa proposta mi ricordo una proposta che fece abbastanza discutere di Nicola Rossi Dino Risi questa astinenza ispirato ispirata Basic in campo
Recenti proposte di Bosisio e Devicienti e Palladini il Libro bianco sul welfare
Del governo Berlusconi e sto sicuramente dimenticando altre proposta altrettanto coerenti
E tredici quindici quattordici anni che parliamo di queste cose forse di più questa mia memoria
Ancora non è stato fatto assolutamente nulla su questo fronte allora ci dobbiamo input
Interrogare su questo e perché mancavano delle proposte organiche ben disegnate o c'è un altro proprio con l'altra ragione e io credo e qui è la mia nota di pessimismo io credo che
In realtà il corpo sociale italiano non voglia questo tipo di riforma delle politiche sociali
E temo che come
Abusando di un'espressione usata da Walter Lieberman questa
Piste nessun'altra splendida teoria fu ucciso a terra brutale gang di fatti grazie
Grazie Andrea
Chiaramente sforato ma che avevo concesso non il secondo di scarsa ANTA
Patti assente purtroppo mi ha detto quindi ai miei coautori
Chiedo giusto beh io non posso fare giocatore arbitro allo stesso tempo
Ragazze a
Mi piacerebbe fare è un piccola punto sulla questione dell'Aja differenze tra nord e sud Italia e la questione della tazzina nel caffè
Come funziona
Ok
Dunque nella sala un appalto effettivamente facciamo delle simulazioni ed emerge molto chiaramente che il costo per l'introduzione di un RM in Italia è molto diverso nel sud e nel nord del Paese
Hanno proprio perché è l'incidenza della povertà e molto maggiore nel sud del Paese che nel novanta
è è la lì
Ovviamente questa all'impatto sul Budget che lo Stato deve prevedere per l'implementazione di questo tipo di misura la nostra idea di aggiustare la Saglia da Reggio c'è un minimo
In base al costo della vita è proprio pensata per rendere più realistica l'introduzione di una misura come quella del reddito minimo garantito
Ovviamente
Non essendo disponibile a un indicatore a fornito dall'Istat terra aggiustare queste Saglia a livello di macro aree italiane
Abbiamo fatto una proposta semplicemente provocatoria utilizzando alla il prezzo di un bene di largo consumo estati o meno standard in tutte le regioni italiane un po'a sulla falsariga dell'idea del Big Mac
Del Big Mac Index e
Abbiamo altro punto che vorrei fare abbiamo effettivamente utilizzato alla alla Saglia Auxerre per aggiustare la lei l'India e la tra giusta è la nostra sono agli atti
Reddito per entrare a b e per beneficiare del reddito minimo è una Saglia che viene utilizzata comunemente e tiene conto della dimensione della famiglia della presenza di minori
Hanno all'interno del nucleo familiare ed è a nostro avviso fondamentale aggiustare la soglia di accesso a questo tipo di politiche in base a questo tipo di di di di indice Tata in tasca
I dati dimostrano che la povertà è maggiormente incidente laddove le famiglie sono numerose e laddove sono presenti i figli minori
Grazie
Aggiungo
Alcune considerazioni molto brevi al l'eccellente discussione di di Andrea Brandolini che peraltro ci ha dato la possibilità di approfondire molti altri aspetti che ho avuto tempo di
Presentare
Convengo comunque colui che sono aspetti fondamentali perché mai come in tutti sul piano come questo è si direbbe via dei Vestini risente differenze cioè proprio c'è politiche tagli sono fondamentali per
Per definire una proposta
Velocissimo oltre alle cose che ha già detto Paola primo l'adeguamento al costo la vita per fortuna non avremo bisogno della tazza di caffè perché Istat venti Biggeri può confermarlo a idea di appunto produrre dei
Dei panieri del costo della vita ne dice costa la vita a livello regionale che chiaramente quindi saranno in grado di correggere per molti aspetti anche se
Le osservazioni che faceva Andrea riguardo sono molto appropriato cioè esistono
Diverse dimensioni di cui tenere conto sono molto importanti discutiamo in dettaglio nel rapporto la questione dell'abitazione in che misura la definizione di reddito deve tenere conto degli affitti imputati o meno non mi dilungo io penso che in Italia un Paese in cui
C'è molta proprietà di indici sono molte e molte proprietà di di di caso in cui anche dove il patrimonio mobiliare fortemente il liquido ci sia una ragione per non
Considerare il patrimonio la proprietà di una casa per non
A differenza della R. mi però non escludere i beneficiari che sono proprietarie di una casa
Sulla questione del del del del del work share sono molto d'accordo effettivamente noi parliamo soprattutto perché voleva amo c'è diciamo che fondamentalmente noi dobbiamo volevamo cogliere questo clima di scetticismo generalizzato che c'è attorno a questa proposta che abbiamo voluto
Volontè INCE accentuare gli aspetti e cercherei e che che qualche modo me tenenti dimostri che dimostrano come controlli politica additivazione possono evitare forme di abuso del sussidio ma è evidente che la filosofia di questo strumento deve essere quella di promuovere l'inserimento come anche evidente che ci sono delle catene dei beneficiari che non possono essere inserite
Nel mercato del lavoro su cui rese rimetto ricevimento sociale e non un reinserimento necessariamente lavorativo
D'accordissimo sul
Ecco il il
Purtroppo qui siamo in disaccordo gli Andrea io ritengo che le quella delle remi e sia stato un'occasione sprecata perché qual è stato introdotto con lo strumento non sono stati raccolti i dati in dettaglio
Ed è qui abbiamo dovuto dopo andare proprio di Comune in Comune a farci dare dei dati per riuscire a ricostruire da quell'esperienza trarre delle lezioni e devo dire che se c'è una ragione per cui queste proposte in Italia non vengono attuate io sono un po'meno pessimista di Andrea riguardo
E perché queste esperienze queste non si è fatta una vera sperimentazione anche per capire per riuscire a rendere questo strumento più efficace quindi credo che quel quel quel poco di evidenza che siamo riusciti ad assemblare questo nostro lavoro contribuirà a rendere le persone consapevoli di come questo schema sia possibile anche
All'interno del nostro paese e poi convenga infine sulla questione delle capability is
Assolutamente bisogna avere programmi specializzati personalizzati questi anche a livello di politiche di attivazione
E poi solitamente l'idea di avere un reddito minimo garantito non vuol dire far fuori tutti gli altri programmi sociali ci vogliono tanti strumenti per anche per affrontare problemi diversi per esempio
Gli assegni al nucleo familiare sono uno strumento che ha delle proprietà distributive buone è uno dei pochissimi strumenti d'Italia che ha detto delle buone prospettati distributive sono invece molto più molto precarie molto limitate e quelle per esempio delle pensioni sociali non si sa ma
Una grossa fetta de di pensioni sociali da persone che non sono in condizione di bisogno
Ecco usi quindi noi non siamo per abolire gli assegni al nucleo familiare ma e difatti le nostre stime tengono conto del fatto che questi e strumenti permarrebbe grazie oppure
Grazie grazie mille Tito
Dire che l'attenzione conclusa possiamo passare direttamente alla colazione conclusiva che un dibattito
In cui avremo
Invito ad abolire l'attori nella sessione conclusiva prego
Il vice Presidente Tremonti dottor Modiano
Il il ministro Bersani e non non può essere non può essere presente quando si sta votando
In Aula la fiducia
Allora a un provvedimento su cui ha lavorato e quindi
è stato
Sarà sostituito dal senatore Giaretta che ringraziamo
Per allora tutt'altro
Possiamo sentire
Io rimango
Invito ad accollarsi la loro eventuale
Rimetto all'argomento
Quindi quasi pari
Nicola
E quant'
Sto parlando degli ultimi
Sì nessun due quindi
Gli importi nella
Allora
Allora
L'ordine
Bene
Così
Allora grazie mille lo lo spirito di questa sessione finale e e discutere
Con con rappresentanti del mondo nel settore privato del settore
Pubblico politico le domande chiave le domande di policy che e sono emerse dai due rapporti e
Però dobbiamo P assunto per ciascuno dei due rapporti due domande chiave che abbiamo sottoposto hai hai venatoria in qualche modo chiederò a ciascuno di loro di intervenire legando la discussione a questi a questi temi che brevemente di vi riassumo relativamente al primo rapporto sia sulla specializzazione produttiva e sulla internalizzazione la
Dunque
La la prima domanda che abbiamo
Sottoposto loro sostanzialmente
Ritenete che per rafforzare la competitività internazionale di lungo periodo delle imprese siano necessarie misure di
Protezione temporanea quali ad esempio le misure anti dumping oppure misura che tendano a scoraggiare nel breve periodo temporaneamente fenomeni di delocalizzazione produttiva
La seconda domanda cruciale del rapporto di Giorgio Barbara Varetti e con torri riguarda interventi orizzontali settoriali ossia
Per rafforzare la competitività internazionali e mira a fare le imprese italiane
Pensate siano più efficaci interventi tipo orizzontali quali ad esempio la defiscalizzazione degli investimenti ricerca quindi che
Riguardino tutto il settore produttive oppure interventi più mirati più settoriali quali supporto ad alta tecnologia del
Il cosiddetto made in Italy
Quindi questi sono i due domande Cucciari il primo rapporto e relativamente al secondo rapporto del sistemi di protezione sociale
Il la prima domanda che abbiamo posto i relatori riguarda
La gli ammortizzatori sociali ossia occorre adeguare e istituti esistenti e modificarli introducendo oneri figurativi
Per alcuni lavori temporanei come spesso si discute in questi giorni o invece andare la filosofia di Stendhal minimi per garantire quindi una specie di salario minimo ai lavoratori occupati
è un reddito minimo garantito ai lavoratori non occupati
E infine relativamente al problema della stabilità nel mercato del lavoro la domanda che abbiamo loro sottoposto è
Come
Sic come che
Pensiamo di rendere stabile dei trattati di lungo periodo di lavoratori nel mercato del lavoro
Attraverso i contratti temporanei
Insieme a un incentivo alle imprese per trasformare questi contratti temporanei in
Contatti permanenti o viceversa
Attraverso un contratto unico di lungo periodo
Simile a quello descritto nel rapporto divertito poi da
Quindi passerei
La
Parola
Agli ai relatori
Possiamo seguire
L'ordine alfabetico se sì va bene giustiziale quindi come Roberto Colaninno sono qua
Che qui
Grazie mille
Mario
Tenterei di dare una risposta
Cambiando il percorso cioè partendo dalla
Dalla dalla dalla mia esperienza
All'imprenditore
Si
Di come
Cerco di risolvere i problemi dell'impresa che si presentano tutti i giorni
Io
Devo dire che
Gli argomenti che stamattina ho ascoltato
Esportazioni
Dimensioni difficoltà risorse del personale
Beh sono argomenti che insieme all'ISEE De Benedetti col quale ho lavorato per più di vent'anni ci ponevamo nel mille novecentottanta
E credo che
La nostra esperienza di lavoro abbia risolto
Tutti questi problemi partendo da presupposti
Che sono voi gli obiettivi che ci si dava nella nell'approvazione degli investimenti e dei piani
E credo che vada richiamato momento quelli che sono
In via di obiettivi e le vere strategie
Di
Un concetto di impresa che comunque è sempre stato aperto ai mercati globali internazionali e mai concentrato su
Una
Su una strategia locale
E considerando poi l'esportazione come un viaggiatore che parte dall'Italia va alla fiera di Francoforte con catalogo il copie commissioni scrive gli ordine viene a casa e a secondo della sua
Dalla capienza per copia commissione riesce poi a portare a termine un certo progetto programmi industriali mi sembra che questo oggi che poi
Non so
Quanto forse sia un discorso superato arcaico
Completamente disgiunto dalla realtà mondiale
Nelle mie esperienze parlo dell'ultimo della Piaggio non mi pongo questo problema anzi mi pongo un altro problema
Che considero
Partendo dal presupposto di un'assoluta necessità di essere presente su tutti i mercati
Su tutte le altre e non tanto come solo figura commerciale ma
Figura che partecipa
All'evoluzione e allo sviluppo di quel Paese cogliendone le opportunità cogliendone le i benefici che derivano dallo sviluppo mi portano a considerare che i vincoli
Di legge di cui al forno
Che si presentano nei vari Paesi sono dal sistema degli della mia impresa considerata la stessa misura
Cioè oggi in Italia c'è un grande dibattito come quello che è stato fatto stamattina ma c'è altrettanto un grado dibattito in indicazioni grande dibattito in Cina c'è un grande dibattito in Sudafrica c'è un grande dibattito in America ha sempre ribadito è parte del mondo
Che io considero questi dibattiti che in Italia mentre sono come cittadino
Dei vincoli di carattere
Imprenditoriale che poi hanno un'influenza su ogni decisione
E quindi da un certo punto di vista privilegio ISO l'organizzazione il sistema del gruppo dal contesto in cui questo glucosio
Le faccio un esempio molto provata molto molto importante molto banale ma credo sia emblematico di questa
Filosofia organizzativa sono
Noi quest'anno abbiamo deciso vi chiamare mercato domestico non più l'Italia ma l'Europa
Cioè per la Piaggio non si parlerà più di esportazione per quelle vendite che vengono fatti in Francia in Germania
In Olanda in Inghilterra inglese
In Croazia
Mercato domestico per noi
Diventato un mercato un luogo molto più largo che supera
Tutte le tutte le problematiche di carattere fiscale di carattere
Giuslavoristico di carattere generale ma che si concentra
Su una organizzazione interna che deve gestire questo aspetto
E l'organizzazione interna che deve gestire questo aspetto per esempio cosa banale
Deve saper parlare quattro lingue
E quindi abbiamo presso il centro
Di questo back office che deve coordinare tutti gli aspetti amministrativi eccetera eccetera a Lugano buon lavoro dove non ci sono transazioni commerciali o finanziare ma soltanto perché
Indicizzati sono persone che parlo quattro lingue diversi Tabita
Dobbiamo fare una politica in questi Paesi di marketing di promozione di incentivazione di rapporto col cliente
Che è diverso da quel rapporto col cliente che normalmente si fa sì si gestisce considerando il mercato principale l'Italia e considerando il mercato dell'esportazione quello in altri paesi fuori
E tutta la burocrazia io lo chiamo derivante da un sistema di fatturazione un sistema fiscale un sistema di trasporto un sistema di
Regolamentazione viene considerata da noi con una serie di elementi esterni
All'organizzazione interna del gruppo che li ha superati e che rivive
In termini come dire
Vincoli che dobbiamo rispettare affrontare e gestire per poter raggiunge i nostri obiettivi
Se vuole in termini concettuali poi questo discorso l'abbiamo sviluppato su tutto il mondo
Cioè in India dove siamo presenti con e quindi abbiamo fatto di tutti questi insiemi
Un aggregato che è l'aggregato che è quello di un gruppo che si dà delle proprie regole e si va alle proprie sistemi
E che vive verso l'esterno e l'esterno è un insieme di Paesi che hanno le può
Regole che hanno i propri comportamenti
Ma che interagiscono con noi che ne abbiamo uno anche noi
E quindi non ci poniamo che il problema che cos'è l'organizzazione
Multinazionale piuttosto che un problema di delocalizzazione piuttosto che un problema di esportazione ci poniamo un problema di gestire
Le opportunità che ci derivano
Dai dalla
Dalla dai mercati internazionali dal dal mercato globale
Interagire con le nostre strutture con la nostra capacità di organizzazione di capire e di
Interfacciarsi con quelle realtà
E poi prendere delle decisioni
Qual è il grande
Obiettivo che ci siamo dati in tutta questa organizzazione portare in Italia più soldi possibili
Che dovrebbero derivare dalla mossi misurazione dei risultati economici che questo tipo organizzazione
Quindi non ci poniamo un problema di
Export non ci poniamo un problema di
Strategie degli della di delocalizzazione perché in un Paese perché in Italia il costo del lavoro in un certo modo la burocrazia in un altro in India in un altro ma ci poniamo un problema di
Massimizzare le nostre capacità sui mercati internazionali globali coglierne le opportunità
Massimizzare il risultato finanziario e portare questo risultato finanziario in Italia
Allora io credo che oggi
E scusate di più e di considerare l'Europa
Come il mio Paese così nei termini più tradizionale del termine
Allora
Questo questo modello questa concezione di carattere organizzativo naturalmente ha delle influenze straordinarie sull'organizzazione interna
Cioè a una mediazione ha un'influenza sul sistema informatico ha un'influenza sulle persone ha una influenza sulla capacità delle persone di avere una cultura
Come si può dire sufficientemente matura per poterla gestire e interagire interfacciare realtà sociale realtà
Di condizioni climatiche e di condizioni di di leggi di regolamenti di vincoli che sono completamente diversi
E sulla quale noi non abbiamo influenza come cittadini perché come cittadini potremmo avere dell'influenza di me soltanto con l'andiamo a votare in italiano e negli altri Paesi quindi viviamo
Questi elementi come
Come fattori esterni che certamente pure vincolano e hanno un'influenza sulle nostre decisioni
Questo tipo di organizzazione affatto si risolvano la Piaggio
Perché
Perché nell'interno di questo sistema si è potuto cogliere si sono potute colti volgere tutte quelle opportunità di mercato
Di culture
Di apporti
Di confronto
E molte volte vi devo dire che i confronti fatti con indiani cinesi
Vedono perdenti gli italiani
Nei confronti di questi signori una battuta la prima volta che sono andato con all'amministratore delegato
A prendere possesso dello stabilimento indiano siamo andati con un cipiglio come dire
Arriviamo noi
Dopo dieci minuti o tirato la giacchetta amministratore delegato detto scusa stai zitto andiamo via perché qui forse
Se veniamo noi facciamo dei danni piuttosto che fare dei benefici rispetto a questa strutture questo tipo di organizzazione e da quel giorno abbiamo
Copiato se volete abbiamo portato a casa tutti quegli aspetti positivi che si erano che ci sono in questa fabbrica indiana
E che hanno delle caratteristiche straordinarie rispetto ha certe caratteristiche che sono tipiche dei nostri Paesi del nostro le nostre imprese italiane
Allora la prima risposta che volevo dare alla questa cioè
Cosa succede se c'è la ripresa non ce l'ha ripreso l'industria italiana sa cogliere non so cogliere piccole grande eccetera eccetera
Mercato sta la domanda sul mercato credo che
Riconosciuto da tutti sia straordinario cresce
In termini
Quantitativi che non sono neanche
Normali alla nostra tipo di ragionamento
Quindi c'è
Sono miliardi di persone che hanno deciso di consumare di cresce non dobbiamo avere credo
La cultura che forse non abbiamo di adeguarsi in termini organizzativi a
Essere parte di questo mondo
E per essere parte di questo mondo ci sono dei vincoli che come ho detto prima sull'organizzazione che sono la cultura
Che sono certi principi generali che sono quelli il primo tra tutti che essendo italiano lavorò per ricreare il massimo reddito in giro per il mondo è quello che ho portato a casa
E non alla rovescia
E che nelle mie decisioni guardo tutti i vincoli e tutti gli aspetti che si verificano attorno al mondo questi vincoli esterni come elementi che possono
Aiutarmi o non aiutarmi a raggiungere
Il risultato che a questo punto non è più quello della sopravvivenza o dell'espressione ma di quelli guadagna sempre di più o di guadagnarsi il più possibile
E quindi io non mi pongo il problema se devo fare l'appello in India piuttosto che
A Pontedera
Però all'interno del gruppo devono anche porsi anche questa questo questo questo modo di ragionare del suo modo di ragionare che versa anche condiviso tutti quelli che lavorano nel gruppo perché se nel gruppo voi qualcheduno pensa che andare a produrre laica che tolgo ricchezza qua
E allora andiamo in corto circuito che non riusciamo a gestire una cosa di questo genere
Certamente io sono convinto che questo porterà e qui vengo all'altra importante argomento porterà a ad affinare
La qualità
ASP a obbligare
Quelli che lavorano all'interno del gruppo a
Mirare a livelli di cultura
E quindi di innalzare il loro approccio qualitativo sempre più in alto perché nel confronto e nella concorrenza che all'interno dello stesso gruppo si produce
Gli elementi che che caratterizzano l'efficienza il merito le capacità sono molto sono molto evidenti sono molto
Tra sono straordinari
E quindi potrebbe esserci il direttore di uno detto la progettazione in India che capaci di fare le cose migliori della capo la progettazione che sia in Italia
E a quel punto non c'è nessuna ragione per cui dà ragione poi italiano rispetto a quelli in via quindi e quindi l'apporto lo spostamento diciamo così
Della deve avere degli elementi qualitativi Cascina verso l'alto è un elemento
Straordinario chiudo
Ieri ho analizzato il Piano tre anni
E dopo sei ore di discussione detto che quel Piano tre anni era inutile
Perché non era un piano che
Che proiettava elementi qualitativi
Ma
Portava al suo interno solo elementi quantitativi
Cioè prenderemo di più più dieci vendere o ridurre i costi di questo aereo ma non c'era un discorso di qualità
Di qualità in culturale di qualità culturale dal punto di vista del modello gestionale del modello scientifico che potevano garantire di cogliere
Quelle straordinarie opportunità che oggi sono in giro per il mondo
Perché in giro per il mondo oggi ci sono delle opportunità mai viste prima
Mai viste non ci sono non sia mai stata
Non so ufficialmente non ho ufficiosamente ho saputo che la Cina vorrebbe costruire nei prossimi dieci anni centoventi citate le dimensioni di Verona
Partendo dal prato
E mi hanno chiesto se potevo far parto se conosce o qualche industria italiana che potrà far parte di questo progetto
Centoventi cita delle dimissioni di Verona sono insomma un oggetto abbastanza importante da gestire
Ne dico una perché le tutte insomma
La
Natale come si può dire la capacità la maturità di gestire queste grandi queste questi movimenti straordinari
Quantitativamente fuori dalla nostra cultura sono gli elementi che secondo me dovrebbero spingerci
A migliorare nella qualità a migliorare la nostra in fantasia o comunque anche a
Per capire a livello politico a livello burocratico
Che bisogna mettersi nelle condizioni di fare queste cose
E quindi la scuola quindi l'istruzione quindi l'università
Io sto cercando in Italia un paio di università col quale dire mettiamoci insieme costringiamo un motore diesel scusate se vado nel dettaglio su quelli che conosco un motore diesel di mille di cilindrata che abbia delle caratteristiche di consumo di inquinamento
E di
Il resa migliore di quelli che sono esistenti e sono andato all'università
Probabilmente andrò in università cinesi
Perché probabilmente l'altrove le risposte che non trovo nelle università italiane
Fatto questo piccolo esempio ma è un piccolo esempio molto emblematico della mia esperienza
Grazie partiti
Perché è evidente che la prospettiva di un'impresa globale è complessa ma se capisco bene il il contesto nel nostro Paese è quello su cui si deve in qualche modo agire
Passerei gli la parola al senatore talmente grazie grazie devo solo scusare il ministro Bersani
Che impegnato
Nella operazione fiducia
Alla Camera dei deputati e lo certo intuisco come sottosegretario lo sviluppo economico
Ringraziando la Fondazione per questa importante occasione di riflessione direi che il precedente rapporto oltre il declino
E certamente è servito a caratterizzare la formazione del dibattito politico anche di programmi di governo delle coalizioni
E mi auguro che questo rapporto serva orientare il dibattito politico in Parlamento rispetto alle scelte che dobbiamo compiere
Per dare una risposta alle domande che mi sono state poste direi che dobbiamo partire da
Sostanzialmente dall'elemento che emergeva dal primo rapporto che non dobbiamo mai dimenticare
Noi abbiamo un sistema produttivo che il fatto di cinquecento mila imprese manifatturiere solo un numero che non ma paragone con gli altri Paesi europei
Se vediamo questo numero come urne problema una difficoltà rischiamo di non uscirne fuori io preferisco vedere costo in numero come una opportunità
Diciamo che siamo fatti così poche pochissime grandi aziende manifatturiere dove per grandi aziende indichiamo quelle che compaiono nelle classifiche nazionali per fatti internazionali per fatturato
Abbiamo alcuni
Campioni tra virgolette nel settore dei servizi a rete
Dico tra virgolette perché sono spesso campioni che agiscono in mercati protetti voi ricordate quell'indagine di Mediobanca che mette in luce come due terzi dei profitti delle
Media e grande impresa e si fanno nel settore
Dell'Energia della televisione della telefonia fissa e delle autostrade trova in settori a scarsa concorrenza
Poi abbiamo questo universo delle piccole e media impresa in cui abbiamo quattro cinque mila medie imprese cioè impresa età e cinquanta e cinquecento detti e arrivano fino a duecentocinquanta milioni di fatturato in cui si fanno due terzi
E due terzi del fatturato il settanta per cento export
In media due terzi il fatturato è made in Italy
E noi dobbiamo fare delle politiche che si misurano con un è un sistema produttivo che è fatto così perché questo è quello che abbiamo
E quello che vediamo di positivo e che in questa galassia di quattro cinque mila
Medie impresa e ci sono stati dei processi fortissimi di ristrutturazione
E anche i dati della ricerca e ci dicono due cose molto importanti che insomma tutta la discussione sulla specializzazione manifatturiera su settori obsoleti o meno è un ragionamento Verona molto a che fare con la realtà
E ci dice che è quello della dimensione è certamente un problema però un problema che non va affrontato in modo assoluto
Perché non se
Più che la dimensione è il problema della velocità delle trasformazioni
Non è sempre vero che il pesce grande riesce a mangiare il pesce piccolo però certamente il pesce più veloci raggiunge quello più lento se almeno se vanno nella stessa direzione
Allora l'evoluzione che c'è stata dentro questo sistema dei media impresa è è sostanzialmente sono impresa e che sono hanno trasformato l'economia distrettuale per cui sono nate
Hanno evoluto il capitalismo familiare hanno allungato
Sostanzialmente la filiera a monte e a valle a monte dello Quinza andò internazionalizzato a valle con politiche più aggressive di marchio di struttura commerciale e così via
E se questi sono i fenomeni che hanno caratterizzato l'evoluzione positiva e in parte spiega uno il riaffacciarsi di dati positivi sull'export
Sul fatturato diciamo che a quelle due domande darei una risposta così certamente sarebbero suicida e politiche che scoraggiarsi ero operazioni di internazionalizzazione che per le nostre imprese hanno significato delocalizzazione intelligente
Faccio un esempio
Un esempio del mio territorio le settore il distretto della meccatronica vicentina che ha duplicato
è esattamente lo stesso modello realizzato a a vicenza Assam Morri nell'area
I Paesi dell'est e riuscendo per questa via ad ampliare i propri mercati e a mantenere importantissime quote di mercato
Quindi non assolutamente nessuna politica di chiusura ma semmai di sostegno al mantenimento naturalmente come
Ci spiega unica è successo della fonte delle delle funzioni più elevate in Italia
E quanto alle politiche di darsi anti dumping diciamo distinguiamo intanto noi dobbiamo difendere essere interessati alla realizzazione di un'area di mercato globalizzato in cui ci sono delle regole
E quindi se si realizzano operazioni di dumping vanno applicati le rubano applicata LL gli interventi che sono provvisti negli ordinamento internazionali così dobbiamo lavorare per la
Tutela dei marchi c'è di questi giorni un certo successo con ingiuste italiana ha ottenuto nell'Area latinoamericana per la difesa dei
Nel settore della rubinetteria dove c'era un fortissimo
Tutto fortissima azione di concorrenza sleale da parte cinese quindi applicare le regole certamente sapendo che non è per questa via che si risolvono i problemi
Per quanto riguarda invece le politiche diciamo che
Io penso che dobbiamo concentrarsi in politiche che complessivamente facciano un ambiente più favorevole all'attività
Di impresa leviamo ci via dalla testa che la politica possa o debba mettersi in testa di insegnare l'impresa è quello che devono fare
E quindi sono le politiche classiche apertura dei mercati semplificazione e più efficienza della pubblica amministrazione
Un prelievo fiscale che
Si sposti da un eccesso di tassazione sul lavoro e favorisca crescita capitalizzazione dell'impresa
E per quel che riguarda quella parte di incentivazione sistemi automatici di incentivi dove dal lato dell'impresa e ci devono stare il concetto di stabilità
Di certezza di rapidità dell'erogazione dei riduzione dei costi amministrativi
E dall'atto pubblico naturalmente il controllo e l'efficacia perché l'esperienza di incentivi automatici stati molto importante il nostro Paese ma
Hanno messo in luce anche problemi di
Dispersione di distorsione
Non contraddice con questa Scelta di linea di politica industriale politica economica anche
Con l'idea che abbiamo messo nell'ultima finanziaria di cinque
Progetti nazionali settoriali per l'innovazione con ricordo che dal punto di vista della dimensione economica
Questo mio intervento questa in un rapporto uno a trenta uno quaranta insomma con un è il complesso delle politiche industriali eh sono più finalizzate
A costruire esempi di parte nel CIPE con università centri di ricerca e impresa e capitali finanziari eccetera
Sulla parte rapidamente e mi avvio alla conclusione sulla parte che riguarda più il mercato del lavoro diciamo che senz'altro va condiviso
L'obiettivo di arrivare a un sistema di ammortizzatori sociali universali una carenza grave del nostro sistema di welfare vorrei che fosse un argomento più attento diciamo più presente nelle
Sia nel dibattito politico nelle scelte anche della mia maggioranza e sia
Nei tavoli che apriremo nel confronto con le categorie sociali
Grazie
Grazie mille Carla
Carpenter per la precisione le risposte
Passerei quindi subito
A Pietro Modiano
No grazie pochissimo queste cose ho parlato qua fossero Vendrame operano fa con Riccardo Faini e abbiamo una delle nostre tante discussioni sul lettino cioè non c'è perché Riccardo non era declini sta
Rischi ma rispetto a me era un definisca perché io ero noto rispetto all'Hui
Per aver sostenuto che quella cosa lì non andava neanche nominata che era sostanzialmente una una tesi ideologica che portava
A politiche conservatrici insomma che non era sostenuto dai fatti lordi che poi ha fatto una bella non essere d'accordo con l'ultimo che si
Discuteva bene
Oggi siamo a un punto secondo me che grazie alla pappa la congiuntura
Ci fa fare un passo in avanti no
E ci fa vedere le cose in un modo nuovo invece abbiamo cominciato con una cosa in cambio di paradigma finiamo con una domanda vecchia quanti soldi devono avere l'impresa in che modo dallo Stato
In che modo è una domanda vecchia secondo me la mia risposta che intendo essere semplice nessuno
Proprio per come è andata
Questa fase difficilissima durissima degli ultimi cinque anni di ristagno e di selezione
Credo che abbia avuto la dimostrazione che non servono soldi all'impresa è un po'perché non hanno bisogno io ho visto i dati di
Loro ma
Chi ha successo sia autofinanziato non ho usato la leva una cosa per un banchiere spaventosa
Perché chi ha successo è quello che usa di più il capitale in modo più intensivo
Ce ne troppi soldi sono stati troppo poco sono troppi nell'impresa
Lo vedo io non abbiamo avuto domanda di credito bassa a tassi peraltro molto bassa e qui c'è stata una concorrenza molto forte sul mercato del credito non c'è stato nessun segno che ci siano carenze di mezzi da parte le imprese nessun segno finora
Tanto meno ci si è stati carenze di di di mezzi pubblici ha funzionato bene al mercato finanziario invece io credo che
Se noi cambiamo paradigma io tendo a pensare grazie anche a quello che ci siamo detti oggi
La teoria che ne esce da qui dice perché non c'è stato il declino se mai si è materia basata sui nonostante no nonostante le tradizionali nonostante i familiari nonostante i piccoli ce la siamo cavata
E poi si cerca di capire all'interno di questi nonostante mi sembra puro pregevole che cosa ha funzionato noi si tende a dire nonostante nonostante nonostante vi sono gli anima spirits dei cinquecento mila eccetera di cui c'è traccia nei lavori Quintieri noi e tutti quanti
Che li anima spire si sono tradotti l'aumento della qualità
I prezzi italiani delle esportazioni valori medi unitari sono meta di più che tutti quelli degli altri Paesi questo fenomeno micro una somma di fenomeni micro
Che a che fare con gli animali spiriti si tende a fare la leggenda del dell'impudente del Santo imprenditore in questo momento in questo modo però da nonostante nonostante nonostante
Gli anima spirits hanno fatto la prevedrà qualità questo è sicuramente vero nei
Nei beni di consumo secondo me anche per i beni di investimento che c'è stato insorse indi di tecnologia perché non è vero che non è stata fatta tecnologia comprano la più ampia il più grande produttore italiano di laser
Compravi laser perché lì bastava sembrare vendere in Italia ha dovuto fare il salto di qualità se comprato in America una fabbrica di Lanzetta diventato leader diventerà il terzo sono successe sono successe tantissime cose che hanno a che fare con l'anima spirits
è successo qualche cos'altro secondo me
Io vorrei vedere se ci si riesce a far pensare in questa chiave
Proviamo a pensare che i nonostante non siano nonostante che forse questa era la fase della piccola impresa piuttosto di quella gigantesca perché la nostra relazione iniziale diceva che qui è un problema di Ambani degni di funzioni nelle grandi imprese
Districare funzioni è una cosa difficilissima le imprese nuove piccole molto più facile distinti decentrare funzioni appropriarsi di funzioni altro unica
Non siamo sicuri che questa non era
Il ciclo della piccola impresa in fondo il le gigantesche impresa salvo eccezioni che sono i tedeschi avuto grosse difficoltà dappertutto
Perché la globalizzazione a loro non serviva arrangia globali serviva e piccolini manchi piccolissimi che ampi non abbiamo l'avvocato che parlava le lingue
E adesso trovano a Pechino un avvocato italiano
Non siamo siamo sicuri che non era la fase dei beni tradizionali
In cui
Uno sviluppo basato sull'ineguaglianza sociale ha creato una tale massa di consumatori delle nostre cose poco delle nostre cose
Per cui la teoria del ciclo vitale del prodotto che dice il PIL prontezza e crescono poco non vada invertita la Roma che è cresciuta di più a tassi fa prezzi più alti e che sono i beni di consumo
Quella che è cresciuta di meno dal due mila in poi sono
E Elettronica a prezzi più bassi
E l'impresa familiare
Ha funzionato dove dove ha funzionato anche bene insomma no
Siamo sicuri appunto il peccato che non abbiamo fatto troppo poco
Io e questa è la la domanda che mi faccio che per questa
Leggenda del declino che abbia condiviso è stata condivisa da tutti non non
Non dai banchieri consapevolmente o no
Fortuna
Non abbia
Ci sono già da fatti invertire la logica che potevamo fare era veramente il criterio dell'Italia norma siamo sicuri che non sia così
Questo è se questo è vero io vorrei introdurre nella mia testa questo dubbio allora si ribalta altro che bisogno di
Sostegno c'è bisogno di una sopra più straordinario di concorrenza
Del rimuoviamo tutti vincola la concorrenza che esistono e di meritocrazia questo è inutile dircelo ce lo diciamo
Caso clamoroso lui le università non c'è meritocrazia fra le università ci si domanda come facesse sì nelle università no però questo lo mettiamo da parte restano allo Stato due cose però
Le banche le banche ha fatto bene perché
Sono caduti so sono sparite venti mila imprese tessili
Non se n'è risentito non c'è stato e affetto a cascata Prato
Non c'è stato non c'è stato non ci sono stati effetti domino da ristagno e supposto declino perché le banche motivatore sordina
E hanno fermato l'effetto domino alle soglie del del suo manifestarsi le banche infatti avendoci fatto consapevolmente o no bene in un avendo creduto al declino
Hanno fatto
Un lavoro anticiclico che nell'iter che hai by banchieri normalmente sono così atti abbastanza fessi estrapolati ivi
Va riconosciuto secondo me
Le banche escono con pochissime sofferenze da questo ciclo
E anche questo dice che non subito di soldi in più quando il mercato funziona perché qui c'è un mercato del credito concorrenziali Simo i soldi arrivano senza abbiamo dello Stato due cose secondo me residuali e sussidiaria le povertà
Perché è inaccettabile un Paese che vive in un Paese in cui i consumi alimentari si riducono
Inaccettabile
Metto metta tutto
E il Meridione secondo me ci sono due grandissime cose rimossa e che nel fatto che l'Italia va complessivamente male dice poi si purtroppo ci son quelli che stanno peggio no un'Italia che va complessivamente bene potrebbe andare molto meglio solo che
Si facesse meno leggenda dei santi imprenditori e ti dico diciamo più stimola concorrenza e allora meritocrazia c'è un'Italia che va molto bene
E che deve farsi carico di due cose che vanno molto male Tonucci Sacks sacche di povertà inaccettabile e il Meridione
Il Meridione che è una cosa una grande rimozione di questa pratica delle nostre classi dirigenti degli ultimi nell'ultimo periodo è un grande problema anche finanziario ed economico
E su questo io credo che vada riflettuto in modo nuovo la politica di incentivazione ripensata
Fatto funzionano a cui l'incentivazione per sudare anzi è che fa funzionare la finanza e
Di Lisi intermediano diciamo l'arbitrio e i centri pubblici di potere probabilmente le politiche di sostegno vanno pensate anche in funzione di quanto fanno riemergere
Quelle cose per cui oggi
Dalla paura di pagare le tasse al nord e si cominciano a pagare al al
Al al sud si ritirano deposita le banche sì che si depositano contanti le cassette di sicurezza
Che ciò che ha metodicamente evento otticamente risulta
Usare di nuove meccanico rilanciare meccanismi di mercato che magari
Sussidio con la sovrappiù di rischio che è stato creato non per grazie diciamo anche a causa del maltempo Orta mentre tra seri gente di questo Paese credo che sia una cosa giusta ma sono queste due le cose sulle quali credo che la politica pubblica debba concentrarci grazie
Forse errata nelle nostre domanderà l'amata addizionale
Definita forse lei che la risposta data comunque nuova perché nel nostro Paese è data da lei comunque a questo Paese che è un bene che
Laneve attualmente così termini
Su di risorse destinate al
Settori pretoriani passerella parola Giulio Tremonti
Grazie io credo di dovere scuse per l'assenza durante voi della mattina ero anch'io impegnato nelle operazioni di fiducia
No ai gratta sostituiva il presidente Bertinotti e quindi in parzialmente sarò parziale stasera
Ho letto con molta attenzione e la la matrice la base dei lavori di oggi che è il libro il volume oltre il declino quello di oggi una evoluzione io
Comunque utilizzerò come base il volume non l'ho commentato non ho avuto occasioni commentarle altrimenti e lo faccio volentieri
Oggi
è un
Tra l'altro è un volume molto interessante molto complesso come materia una struttura a un impianto dialettico tesi e critica e di grande interesse
Nella introduzione c'è scritto che è un lavoro intellettualmente onesto
Chi sia onesto ne sono assolutamente convinto sull'intellettualmente o
Qualche residua incertezza
E faccio e approfitto dell'Oman della immunità data dall'ambiente dalla cortesia data dalla dalla Fondazione
Dice c'è un passaggio dice non si danno le colpe alla Cina o alle euro avrei di averci esposto alla concorrenza
C'è una certa differenza tra notare è un fenomeno
Di come dire
Infatti poi ha un carico di di valutazione
Chi dice che c'è stato un impatto economico sull'economia europea e italiana prodotto in positivo e negativo dall'euro non dice una cosa che condanna ma una cosa che costa
Sarò
Tre esempi dibattiti
Di natura assolutamente in pirica che probabilmente
Presentati
A un ambiente scientifico possono lasciare una qualche perplessità e l'impatto dell'euro B sicuramente l'industria italiana è passata da decenni di svalutazione competitiva
Ha una come dire mi pare quasi eccessiva super valutazione cambio
Questo ha prodotto assolutamente un impatto non ha senso
Valutare questo come Apologia della svalutazione nessuno fa l'apologia della svalutazione e la constatazione del fatto che è avvenuto nell'impianto industriale italiano in questi anni un cambiamento di notevole interesse
Per decenni la domanda delle famiglie italiane è stata fatta anche su alti tassi di interesse per decenni le famiglie italiane hanno raccontato la Vespa
Cambiato il frigorifero contatto un viaggio anche con negli interessi sui BOT passava e di colpo da alti a bassi interessi sul sui botta ha prodotto un impatto sulla struttura economica debenza mi
Non voglio fare l'apologia agli alti tassi mi limito a dire che è un fatto come dire non enti tenne Grecia fosse non so fischiato punto vista economico ma credo compreso e comprensibile nel piatto della vita della gente
Lei euro in sei a determinato uno spostamento di quote enormi di ricchezza dentro le società europee quali si sono realizzate solo con le guerre
Al tempo ti più no c'è stata gente enormemente più ricca e c'è stata gente c'è gente normalmente meno ricca
Non voglio fare come dire
Valutazione di questo tipo per dire che l'euro è stato negativo per dare la colpa al
Volevo è stato assolutamente positivo ma non trovo criticamente ragionevole rimuovere questa cascata di senza
Ancora adesso guardate non sono cose da
Datata tarda da valutare scientificamente io ricordo che quando ha proposto di introdurre la banconota da un euro laghi ipotesi è stata rimossa come modo monetaria mente scientificamente inaccettabile
Il mio ragionamento è la più semplice
Ci sarà una ragione se un prodotto di un qualche successo commerciale qual è il dollaro c'ha la banconota da una e tra l'altro non è solo un mattatore di Palo interni ma anche un simbolo di proiezione esterna se andate in giro nel mondo una banconota da
Un dollaro quella prendono una moneta da un euro comunque non penalizzante vi era anche un fatto di proiezione di se crede nell'Europa deve anche credere alla sua proiezione in questi
Detto questo
Aggiungo e chiudo questa introduzione la Cina e l'impatto dei dei dei della Cina sull'economia italiana per le sue caratteristiche strutturali storiche è stato di una qualche consistenza
A all'azione are corrisponde una reazione una evoluzione interi settori si sono ristrutturati ma notare che c'era quell'impatto
Iraq credo una considerazione non priva dissenso e non era negare la globalizzazione ma valutare cosa all'interno della globalizzazione determinava infetti partita doppia devi dire cose positivo cosa negativo
Per inciso quando
Di ho avuto occasione calare tante volte di Cina non è parlavo solo in termini di
Distretti italiani di economia italiana ne parlavo per segnalare l'avvento di una
Ordine di problemi che hanno assolutamente una natura politica e non solo economica non tutto è
Risolto
Dal mercato
Le cose che dicevo io
Qualche anno fa vedendo considerato con me
Fuori di ogni categoria possibile della della civiltà economica e politica dell'Europa continentale le dicono adesso i democratici in America
Magari abbiamo tolto insieme quello che io prego ambienti chiedo ambienti di questo tipo e penso io vedo che c'è una certa evoluzione
E la non intransigenza a priori la valutazione di tesi che magari sono diverse dalle tue che magari sono sbagliate ma che non ha senso rifiutare a priori in termini dogmatici
Pregiudiziali
Cina certo
Vogliono fabbricare centocinquanta a Verona
C'è una un dato che ha rilievo politico ma non solo politico che io considero di enorme rilievo fino a qualche giorno fa la Cina comprava valuta con una struttura che lo uguale al nostro vecchio Ufficio italiano cambi
Da qualche giorno quell'agenzia è sostituita barra affiancata da una holding con
Scelta di permesso di comprare non solo Bond ma anche qui che
Il passaggio dalla posizione di finanziatore all'opposizione di padrone dai bond a Wall Street ma anche a un differenziale fondamentale nella struttura politiche quindi economica se volete economiche quindi politica del mondo futuro
Quindi sono dati che secondo me vanno valutati non solo in termini economici ma anche in termini di equilibri complessivi che poi
In qualche modo ti ritornano anche sull'economia
Un dato ancora di metodo
Il libro e le analisi sono fatte con una concentrazione molto elevata di cultura economica
Con un margine lasciato a cultura non economica cioè dire giuridica molto basso e questo secondo me è uno dei grandi limiti della nostra cultura il non essere istituzionale il non fare contino necessario
Mercato comune di economia e di diritto la divisione la specializzazione del lavoro è diventata eccessiva portandoli due discipline i due domini a una a mio parere quasi paradossalmente è inutile libello di specializzazione
Sono un po'come
Le vecchie sette della Magna Grecia consumati chakra Martucci quelli che potevano sentire ma non potevano parlare quelli che potevano a parlare ma non potevano ascoltare
Se nei prossimi rapporti la fondazione o più in generale le istituzioni di studio di ricerca italiane cominciano
A utilizzare anche competenze giuridiche ma non nel senso della monocultura giuridica ma nel senso del
Del dialogo secondo me è una evoluzione nel senso della maggiore comprensione dei fenomeni con questo non voglio iscrivermi tra gli autori della voce punto info
Mi limito a segnalare il fatto che
Se positiva un po'la caduta delle pregiudiziali che per tanti anni ci sono state di
Rifiuto delle opinioni degli altri e quindi di maggiore dialogo
Beh
In aggiunta non solo il dialogo tra parti che hanno culture un po'diverse ma anche tra
Partiti che hanno cultura economica e cultura giuridica insieme un rapporto fatto solo da economisti lo leggono solo gli economisti
E altri volonterosi rapporto fatto dei giuristi lo leggo solo i giuristi
A me è capitato di leggere un bellissimo volume sulla privatizzazione dei servizi pubblici fatto sulla privatizzazione di servizi pubblici locali fatto da quarantasei autori debba lesse era uno solo
Il primo
Capitolo su cui si sviluppano molte delle considerazioni che cercano di dare una risposta e quello su sostanzialmente crescita specializzazione dell'economia italiana
Cosa sia l'economia più o meno tutti lo sanno cosa sia italiano
Un po'più
Come dire aperto a considerazioni critiche quindi dirà una cosa che non no equivoco mai detto in pubblico
Mi permetto di suggello come tema di discussione ovviamente non di
Adozione per future ricerche ed è esattamente sulla sulla traccia che ha esposto
Colaninno
Se voi andate all'assemblea di Confindustria
E chiedete chi di voi è posseduto da una holding italiana credo che le alzate di mano sia no minoritaria
Se chiedete chi di voi è posseduto da una holding e Lussemburgo dell'Olanda credo quasi tutti
Questo riflette data la dimensione dell'industria italiana che intermedia non minima ma non o non solo minima poi parlerò dei distretti ma nonna tutta grossa
Corrisponde questo della
Totti ettari corrisponde a alla effettiva struttura dell'economia italiana
Cerco di essere tattico nella storia c'è una questione che è sempre stata essenziale che la questione della proprietà
Io ho letto sul Corriere della Sera che sono rimasto l'unico marxista in Italia e devo dire la cosa non mi sembra poi così negativa
Siamo per il fatto che sono l'unico
La questione datata età essenziale allora cosa è nella struttura della perfetta dei gruppi italiani
Che il vecchio impianto la vecchia società e italiana la proprietà e trasferita non all'estero ma in Europa e non in modo illegale in modo assolutamente legale non fai shopping abusivo di strumenti giuridici è
Legalmente intestata ha una struttura evocate
Le attività produttive e non sono più solo in Italia ma anche nell'estende fa l'istante
Le trading sono normalmente al DNA o in Svizzera su questo mi permetto di rilevare che l'allocazione Vienna velina ossia non dipende dal
Quantità delle lingue conosciute dagli operatori
In mare chili sono normalmente in
In Olanda la tesoreria sta alternativamente il Lussemburgo voi sfizio
Questo è l'impianto della perfetta legale reale però in termini strutturali nazisti della protetta dell'industria italiana
Quanto di questo Ente
Italiano nel senso statistico credo
Molto poco
Per essere chiari
Una grande industria acquattata consolida tutto
Anche gli investimenti fatti fuori data la struttura della proprietario industrie italiane non si consolida niente
Non sei obbligato a consolidare francamente manco magari ti contea
Però
Gli assessori riferibile all'Italia in modo proprietario sostanziale non formale sono una massa che a mio parere enormemente superiore a quello che risulta dalle statistiche
Come dice il nome stesso ha prodotto interno nazionale lordo è
Un concetto che è superato dalla storia
Il PIL non si forma i nostri Serna solo sui confini
E tuttavia e
Francamente difficile dire che una quota del PIL allocato in questi termini in Olanda e Lussemburgo non è italiano è difficile dire che olandese o lussemburghese se non i termini formali ma non sostanziale
Sul
Quello che mi permetto di dire la mia impressione è che l'Italia come struttura legalmente sia pure in modo come dire relativamente o apparentemente inusuale a anticipato la globalizzazione
O la fabbricata a modo suo
La reale ricchezza italiana è enormemente superiore a quella che risulta dalle statistiche
Sono argomenti che possono essere compresi in termini di discussione industriale sono argomenti che magari vengono rifiutati dagli economisti dati statistici
Mi invito a formulare vi invito formulo invita a considerare qualche considerazione su questo assetto della realtà che drammaticamente diverso da novecento radicalmente diverso
Non mi può dire che i parametri sono quegli altri io mi permetto di dire che forse sono parametri superati dalla storia magari dico anche a una stupidata però il la preghiera è considerare che non è proprio del tutto una stupidata a priori
Cioè dire secondo me l'Italia enormemente più ricca di quello che
Sembra nelle statistiche questo non vuol dire che le statistiche sono sbagliate vuol dire che le statistiche come metodo Sondalo superate dalla storia se è cambiata l'economia le statistiche non posto prestare uguali
è difficile poi dire cosa effettivamente italiano no però
Di fatto il dominio e comunque della proprietà della famiglia della strutturale proprietaria Italia
Per quanto riguarda la specializzazione del check arabo io
Su questo mi permetto non solo di distinguere mente agli economisti ma anche in certi termini di avere anche una qualche
Come dire acquisita diffidenza su alcune capacità di analisi che vengono fatte della scienza economica voglio dire mi sembra e lo si vede anche in questi anni popolata da troppi Toffetti retroattivi
E cioè dire tre quattro anni fa ti dicevano cose radicalmente diverse da quelle che ti dicono adesso
E questo non vuol dire che hanno sbagliato vuol dire che fosse un certo tasso di relativa modestia o di relativismo nelle valutazioni magari aiuterebbe nella comprensione ed è
Dei fenomeni e
Per inciso e qui farò una gaffe ma io
Sono davvero contento che siano le tue molto importanti secondo me sull'industria italiana sono fondamentali gli studi le ricerche fatte dalla Fondazione Edison
Edison
In questi termini non sono un forti istanze
E cioè dire io ho sempre trovato su sui distretti sulle specializzazioni produttive
Una quantità di previsioni e di analisi che a mio parere sono di grande interesse e poi fare anche dire io non sono forti Istat sto parlando è persona fattispecie da mi sembra che siano le cose di estrema serietà e devo dire
Televisione per previsione e lì ho trovato un sacco di cose che non trovavo altrove e che si sono poi più verificate sulla capacità di reazione dei distretti sulla capacità di reazione delle dell'industria italiana
Come fare ripartire le liberalizzazioni
Questo è è un punto di di di di grande rilievo io
Faccio notare che i due grandi liberalizzazioni sono state fatte
Negli anni scorsi
Una è quella del mercato del lavoro condivisa fra
Valico Nyman fondamentalmente è stata una grande liberalizzazione e i risultati si vedono
E l'altra è quella il sistema bancario al quale credo di aver dato un certo contributo
Sui servizi locali credo che una riflessione fondamentali debba essere fatta con riferimento al nostro assetto istituzionale
E cioè dire negli ultimi anni l'Italia e l'assetto di potere in Italia è radicalmente cambiato con il trasferimento di enormi quote di potere dal centro alla periferia
Ed è stata quella che a mio parere è stata una follia alla comminazione della Bassanini col Titolo quinto
Potevi fare Costituzione invariate Bassanini attuata potevi fare Costituzione invariata nel senso del federalismo è stata una pazzia farle tutte e due insieme questo ha trasferito i dogmi quote di potere
Anche i tacchi e sono sostanzialmente il responsabile in senso democratico in termini di bilancio e di
Fisco di di di responsabilità fiscale che le senza un pezzo fondamentale della responsabilità democratica
E di sono cresciuti un po'per il testo della Costituzione è un po'per la struttura di potere che hanno al quesito del delle strutture che sono fuori da ogni meccanismo di di razionalità competitiva
Cioè quando tu trovi nella Costituzione che è scritto che è scritto che è competenza concorrente delle regioni le infrastrutture di energie di trasporto nazionali
Cioè è una e in antico semmai c'è una contraddizione in termini le strutture nazionali sono di competenza regionale
Ora io capisco che ci sia il diritto di
Vinti dei territori di distinti fa sentire la loro voce ma non è il diritto di fare ricorso su materie che sono interesse nazionale
E questo lo spiazza enormemente fa saltare i conti pubblici uno dice la spesa pubblica è salita in questi anni poi vediamo in rapporto a cosa certo che se il PIL non sale non puoi dire a uno
Non ti do le medicine perché è il PIL non è salito noti dalla pensione lo stipendio perché il piano è salito
Questo è stato oggetto di qualche considerazione come per sempre ma
Faccio un caso che fuori da questa logica le pensioni di invalidità sono salite enormemente in questi anni calato in modo asimmetrico e cioè dire non è vero che sono salite
Solo nel sud e non è vero che sono salite
Omogeneamente nel sud sono salite
Perché è molto semplice il Titolo quinto ha dato alle Regioni potere di dare le pensioni
Ma lasciato allo Stato il dovere di prendere i soldi per dar tensione questa è una simmetria non governabile in questi
O io non mi può dire ma potevate fare il federalismo fiscale beni che essendo impegnati in una protrazione costituzionale sostanziale ci sembrava che la priorità fosse quella
Tra l'altro era nel senso di ridurre le competenze regionali trasferendo di nuovo al centro la competenza sugli interessi nazionali per infrastrutture per
Altre voci e
Secondo detto molto francamente sarebbe stato impossibile per noi in una fase di recessione economica
Fare un'operazione di quel tipo di finanza pubblica che ci avrebbe magari in modo superficiale istintivo strumentale equiparato all'Argentina
A quali Argentina avuto fisiche di deriva da da altre ragioni che non sono stati il federalismo e cioè a dire dal trapianto della finanza di quartetti in un mondo rurale ma
Anche
Il default di alcune Regioni accelerate frena
Università scherza e altro
Beh io sono diventato presso in un periodo in cui gli ordinari hanno tre mila adesso sono sicuro che non passerei concorso
Date le le strutture corporative localistiche o altre ragioni politiche o di altro tipo
E oggettivamente il rapporto su questo è stato degnamente interessanti anche documenti successivi mancano due voci che a mio parere sono di un qualche rilievo manca la voce sindacato
A proposito di fattori ostacolo di di fattori corporativi ma anche la voce sindacato che applicata in una fabbrica magari ci assenso applicate in altri contesti magari a meno senso
E poi mancare voce mille novecentosessantotto
Cioè dire questo è un po'continente che ancora conserva contiene residui di quelle ideologie e l'Italia in particolare
Se c'è un fattore che ha distrutto i principi di gerarchia anche accademica leggere Ganci
E non solo è stato quel tipo di ideologia che ancora continua che è difficile da da superare che poi abrogare una norma è difficile abrogare una cultura
Io ho fatto una proposta che non è passata onestamente che era quella di trasformare
Io no disegno di legge che
Non è riuscito a venire fuori e a quell'età sommare le università in fondazioni
E cioè dire la la fuoriuscita del dell'università dove era possibile ho scelto dell'università stesa quindi non per decreto legge la fuoriuscita modello pubblicistico napoleonico di ufficio pubblico
E l'ingresso in un mondo che tra l'altro è antichissimo e insieme quindi modernissimo che era quello delle fondazioni questo avrebbe aperto
La struttura anche tra virgolette proprietaria dell'università alla
All'industria al privato
Avrebbe dato voce anche a questo campo da questo dominio del del dell'esistente
Quella mio padre poteva essere una formula non era tanto l'idea di immettere sul mercato ma di fare uscire le università da uno schema pubblicistico che non da ufficio pubblico che non corrisponde più
Alla realtà date le mutazioni che sono intervenuti
Conto in un mondo con tre mila professori incontro mondo con sessanta mila professori
E anche certe cose di rottura noi abbiamo tentato e questo è un punto che non so poi si è andato avanti come strumenti ma nella legge vigente c'è scritto che le industrie possono trasferire in
Deduzione fiscale trasferimenti alle università
Uno può dire beh facile da tempo diverso tu se fai una commessa specifica
E cioè dire
Punto punto dettagliato è un costo inerente quindi lo deduce perché è un costo ma se fai una commessa più ampia del tipo
In venti anni l'occhiale senza viti o il motore quello non è del civile perché non è inerente a una specifica commessa
Per legge è già vigente quello diventa deducibile credo che manchi nel Regolamento le circolari che sia tutto un casino temendo ma era un tentativo di
Sulla spesa pubblica
Ho trovato molte cose interessanti importanti però ne parlerà in martedì alla Bocconi
Nella rassegna degli ex ministri
Grazie a tutti dire che se qualcuno qua i lavori e buona giornata
Su quattro punti
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