Cuore rosso: la qualità di governo di Emilia Romagna e Toscana al servizio di un progetto per il Paese

Oggi
Orale
Ma io io direi di cominciare
De
Di premetto che uno dei problemi di questa sala è la difficoltà attenere una temperatura adeguata
Per cui si oscilla dal troppo freddo si si accende l'aria condizionata al troppo caldo se non c'è
Siccome su questo non ci arbitro migliore di voi prego di segnalare se volete che cambi la situazione ora siamo ovviamente premetto anche lì si sa c'è dell'aria condizionata ci sarà un effetto scoppio che però non è niente di preoccupante soltanto l'impianto che si mette primo
Beh di lasciar scegliere se volete l'aria condizionata non non stop
Mi par di capire che vogliamo dare a condizione
Va be va be'
Teniamo un altro posto
Mi mi fa
Beh io dico soltanto poche parole per iniziare questo dibattito prima di passare la parola a chi lo moderata Pietro Iozzelli
Il direttore di Repubblica toscana
Vorrei che partissimo tutti da un'immagine nel due mila uno quando fummo sconfitti alle elezioni politiche
Se si guardava una cartina dell'Italia nell'Italia appare appariva un solo cuore rosso
Che oggi è diventato il titolo cuore rosso di un un libro interessante che invito a leggere di Ramella era l'immagine di quella roccaforte che nel momento diciamo dell'ascesa ed il la vittoria di Berlusconi dava la fotografia di dove continuasse esistere la nostra forza
è indubbio che
L'Emilia la Toscana l'Ungheria le regioni diciamo del cuore rosso
In questi anni in questi anni anche nel medio periodo hanno rappresentato per il nostro Paese
Un elemento fondamentale
E proprio Ramella nel suo libro definisce sostanzialmente in tre cose il ruolo fondamentale di queste regioni
E se hanno contribuito in Italia a democratizzare l'economia
Formando un modello di concertazione
Che unisse gli sforzi e facesse sintesi fra tendenze diverse della società
Cercando di mettere insieme i lavoratori a chi produceva cercando di regalare a chi amministra un ruolo moderatore rispetta la sua città
Queste regioni sono state anche un forte elemento di mora democratizzazione della società
Sono di gran lunga le regioni nelle quali il sistema partecipativo il sistema di solidarietà sociale e più ramificato più esteso più ampio
In cui il rapporto fra cittadino e Stato è indubbiamente più assottigliato e più simile a quell'idea di sinistra di governo che noi vogliamo rappresentare queste regioni sono state anche un elemento di mobilizzazione della politica
Perché sono regioni che con i loro statuti con il loro modo di governare con lo stile di governo della propria classe dirigente hanno non solo saputo interpretare le pagine migliori della sinistra di governo ma nello stesso tempo anche hanno dato un contributo a che la sinistra di governo anche in anni nei quali non governava
Avessi un ruolo di sostegno nell'interesse del Paese
Possiamo dire per certi versi che l'idea della sinistra che ha e che parte dall'interesse del Paese si sia forgiata nello stile di governo di queste regioni e credo che questo sia un punto del quale tutti dobbiamo essere orgogliosi oggi il punto è di fronte a un'Italia in declino di fronte a un Paese che ha e che sta avendo mai come in questi anni tratti di allentamento dei costumi istituzionali dei costumi sociali di fronte a un governo lo dobbiamo dire chiaramente che ha fatto
Dissi uno stile tecniche tendenti a dividere prima io le gli imprenditori dai sindacati poiché i livelli istituzionali fra loro perché mai come in questi anni si avverte si è avvertita la divisione esistente fra un potere centrale e gli enti locali che tre finanziare di seguito hanno indebolito pesantemente uno stile cioè che ha rotto questo collante sociale che invece è stato alla base della storia recente della storia più forte di questo Paese
Ecco se questo è vero come oggi in queste regioni possono contribuire approssimandosi la la scadenza elettorale con la loro tradizione di governo affrontare alcune sfide questo Paese troverà
Dopo questi anni
Stanno a voi definire per questo Paese un futuro che tenga insieme sviluppo e coesione sociale che è il nostro punto
Se si pensa all'immagine queste regioni hanno nelle altre regioni e nel sistema del Paese
Penso che il primo dato venga da questo sono regioni nelle quali lo sviluppo è sempre avvenuto tenendo insieme un livello di coesione sociale altissimo
Ma non possiamo dimenticarci che alcune spade di Damocle dicono sul nostro sistema di coesione sociale la demografia prima di tutto
Con un Paese che in questi anni solo oggi sta cominciando a recuperare ma in maniera inefficace e si si pensa che temi come l'immigrazione o come la natalità sono probabilmente i punti più importanti di una politica sociale devono delle quali ci dovremmo occupare penso che da queste regioni debbono venire le proposte fondamentali penso poi al tema della modernizzazione del Paese
E penso che mai come in queste regioni
Mai come in queste regioni noi possiamo riuscire a governare anche scelte fondamentali perché come si vede dalle pagine dei giornali di questi giorni smaltire rifiuti richiede decisioni fare le infrastrutture che rendono più moderne questo Paese richiede decisioni e una discussione
Penso che non ci sia nessuno con le carte più in regola di chi ha questa cultura di governo per affrontare questi punti
Chiudo su questo
Penso che spetti anche a queste regioni e le polemiche di questi giorni sono anche veste abbastanza evidenti
Recuperare al paesi e all'idea di una tranche classe dirigente del Paese e della politica di questo Paese uno stile istituzionale nell'interesse del paese e fatto con uno stile morale evidente
Perché credo che questi anni hanno rappresentato anche questo
E io penso che questi ingredienti possono servire per declinare un nostro modo di essere un nostro contributo al governo in questo senso
Essere il cuore rosso può essere un elemento che ha una prospettiva nel futuro
Perché se è essere il cuore rosso generasse soltanto l'appagamento di chi hanno letto in questi anni anche nei momenti difficili sarebbe insufficiente
E credo che oggi siamo tutti qui perché da queste regioni parta un messaggio per il Governo e nazionale e anche perché partono le proposte forti per per tornare al governo e per tornarci con l'Unione vi ringrazio
Buonasera a tutti
Quello che Manchu li ha detto con un linguaggio preciso ma un tantino politico
Io vorrei cercare rapidissimamente di sintetizzarlo in un paio di domande e cioè questo
Stasera noi siamo qui
Siamo alla fine metta fine luglio passate le vacanze d'agosto
Arriva a settembre siamo in campagna elettorale
Tra l'altro l'Unione
Pensa di fare le elezioni primarie per la scelta del suo leader all'inizio di ottobre questo significa che praticamente dal dieci quindici di settembre si apre la campagna elettorale in Italia
Ed è una campagna elettorale particolarmente importante perché è in discussione il fatto se questo Paese decide di continuare ad affidarsi a una leadership che ha preso questo Paese nel due mila uno in delle condizioni buone ma piene di tanti problemi
E lo riconsegna all'appuntamento elettorale del nove aprile dell'anno prossimo in una condizione in cui tanto per dire una cosa che capiamo tutti
Molte famiglie non sanno come fare come portare avanti la quarta settimana del mese credo che non debba spiegare che cosa vuol dire questo
Allora la domanda che viene fatta immediatamente che sorge è questa
Nell'ipotesi che suppongo tutti noi condividiamo che dopo una forte campagna elettorale si arrivi a un'elezione che riconsegna il partito il Paese alle forze di centro sinistra
Noi avremo certamente l'entusiasmo e il senso di liberazione che verrà da un risultato di questo genere
Se esso verrà naturalmente
Ma al tempo stesso ci troveremo come noi sappiamo e come stiamo scrivendo e dicendo nei nostri incontri
Nelle orazioni nei documenti e nelle prese di posizione pubbliche di tutti i leaders politici del centrosinistra un Paese che si sta lentamente dissanguato
Un Paese che verrà riconsegnato
Ha un'altra forza politica in una condizione che è difficile definire perché così come gli altri ci vedono ci vede in una maniera che noi non siamo nemmeno capaci di descriverci
Cioè i fondamentali della situazione economica del nostro Paese sono visti in una situazione così precaria
Talmente incerta da far ripiombare non soltanto l'Italia nel novero dei Paesi in fortissima crisi recessiva
Ma tale è la situazione per cui i nostri stili di vita le aspettative le speranze e le modalità con cui noi ci affronta affrontiamo la nostra esistenza
Vengono letteralmente distrutte dalla percezione di ciò che troviamo ogni mattina quando usciamo di casa
Quindi se il Paese
Che arriverà alle elezioni del nove aprile un paese sulla china della depressione con delle fortissimi enormi problemi da affrontare
Avremmo noi speriamo un nuovo sistema di forze politiche che riprenderà in mano questo Paese ma che cosa potrà fare
Per la seconda volta riso incede come già accade nel novantasei che un impegno prioritario costringere forze di centro sinistra a dover affrontare prima i problemi che vengono da lontano
Ricordiamoci che uno degli aspetti della delusione con cui gli italiani andarono al voto nel due mila uno fu proprio questo e cioè che il governo di centrosinistra prima guidato da Prodi e poi da D'Alema in qualche modo non aveva troppo fatto innamorare di sé il proprio il pubblico di centrosinistra del nostro Paese
Allora
E questa è la domanda che io vorrei fare per primo a Claudio Martini al presidente della Regione Toscana
L'impressione che sia e che proprio in questi mesi da una parte attraverso l'azione che alcuni governatori penso a quello dell'Emilia Vasco Errani che doveva esser questa sera ma non è potuto venire penso a Claudio Martini penso ad altri governatori visto che oramai le regioni italiani sono quasi tutte governate da governatore di centrosinistra pensa ciò che loro stanno facendo concretamente per affrontare gli elementi di crisi e noi tutti sappiamo che cosa significa questo
Se io dico ma a te che se io dico Zanussi tutti noi capiamo che stiamo parlando di centinaia di persone che nei prossimi due o tre mesi non avranno il lavoro
Cioè torniamo a un'Italia degli anni sessanta o settanta c'era qualcosa di imprevisto e imprevedibile di difficilmente affronta e accanto a questo non è questo il momento in cui attraverso la formazione di un programma di governo con delle scelte che è giusto annunciare agli italiani
Si deve anche in qualche modo far capire non soltanto l'importanza del cambiamento ma anche l'eccezionalità della sfida è probabilmente anche la necessità che noi tutti
Ci si debba rimboccare ancora una volta le maniche per cercare di rimediare ai guasti che il berlusconismo ha procurato io vorrei chiedere a Martini
Innanzitutto una sua valutazione su questo momento e su cosa sta avvenendo nella regione Toscana e poi vorrei chiedergli la sua opinione che è strettamente collegata a queste su come le forze di centro sinistra al di là delle loro come dire polemiche politiche possano tentare di organizzare soprattutto sul tema dell'economia un tipo di programma che immagino sia fissato a tre quattro punti fondamentali ma che sia capace
Di dare un senso di realismo e di concretezza e se fosse possibile anche un senso di speranza
La domanda non è delle più semplici
Però
Proverò a a rispondere rapidamente dicendo che la situazione ovviamente molto
Difficile
Da molti punti di vista
Tu mi ha chiesto come va in Toscana in Toscana va
Più o meno come nel
In tutto il Paese ci sono situazioni di grande crisi
Ci sono chiusure di aziende minacciate o o già avvenute settori industriali in difficoltà
Però non c'è solo questo questo è uno degli aspetti più evidenti
Un altro aspetto che si coglie meno dalle dall'esterno ma che che sta arrivando al pettine fortemente e la grande difficoltà degli enti locali e della regione a far fronte alle alle necessità dei servizi pubblici delle grandi infrastrutture
Quello che sta avvenendo è che piano piano tutto si va a bloccando
Ho
Si va virtualizzato cioè stiamo ragionando di programmi che ormai non non è più possibile portare avanti
Oggi abbiamo fatto la Giunta regionale l'assessore alle Politiche sociali c'ha informato dei risultati dell'ultima conferenza unificata credo ci fosse anche Leonardo
Nella quale riunione è stato sostanzialmente detto sia pure con parole più o meno addolcite che il fondo sociale sarà trasferito alle Regioni e quindi può agli enti locali per il cinquanta per cento cioè viene dimezzato
Per la Toscana sono trentadue milioni di euro per il nostro bilancio
Per i soldi che noi trasferiamo ai comuni per la gestione dei loro servizi
Quindi ci sono queste due crisi che viaggiano insieme
Una è una crisi economica
E sociale molto evidente nel Paese tu hai fatto riferimento ai dati del difficoltà di tante famiglie arrivare in fondo al mese insomma sono cose che abbiamo potuto verificare che verifichiamo tutti i giorni e poi c'è la crisi finanziaria del dello stato delle degli enti locali e delle Regioni
Io sono preoccupato soprattutto per il fatto che tutto ciò sta avvenendo senza due cose fondamentali
Senza una guida politica nazionale che prenda queste problematiche
E costringo un po'tutti a fare i conti seriamente non c'è una direzione politica
Ormai si viaggia in una nebbia totale fra parole di rassicurazione e prospettive sempre più difficili in senso lato
Questa
E e dall'altro manca un vero dialogo fra interistituzionale
Gli ultimi incontri fatti su DPEF e Finanziaria e cose di questo tipo sono assolutamente deludenti non c'è modo fare con il Governo un confronto serio
Quindi la cosa è molto preoccupante e preoccupante in sé per i dati oggettivi ed è preoccupante per lo sfarinamento politico istituzionale
Al quale stiamo andando incontro allora
Io penso che noi dobbiamo usare al meglio
Lo spazio politico istituzionale nuovo che abbiamo per il fatto che abbiamo diciotto presidenti di Regioni su ventidue io mi ostino a non chiamarli governatori ma è così è un vezzo da
Anche perché chi è stato rieletto è un ricovero nature sono insomma in Toscana rigovernare non è un verbo de dei grande leadership insomma è un verbo piuttosto complessi
E
E quindi abbiamo uno spazio politico nuovo come lo usiamo
Io penso in due direzioni bisogna che le regioni italiane si sforzino davvero di fare un'intesa fra di loro sulle due o tre questioni fondamentali che possono cambiare
La direzione del Governo o almeno incominciare a fare e non sono tantissimi sono due o tre
La spesa sanitaria il federalismo fiscale
Alcune grandi scelte di intervento sull'emergenza su alcune questioni
Fondamentali penso ad esempio la la spesa sociale alcuni grandi capitoli l'altra cosa
è provare a fare finalmente in questa nuova situazione un ragionamento con Comuni e Province che sia un ragionamento unitario una cosa che ha pesato fortemente negli anni passati
E che tutte le volte il Governo ha potuto utilizzare le divisioni che c'erano nel fondo dell'autonomia
Una volta concedeva una cosa i comuni e le toglieva alla Regione una volta concedeva una cosa le regioni e le toglieva ai comuni
E così ha sempre creato una frattura e non siamo stati capaci anche perché le regioni di centrodestra non hanno mai aiutato da questo punto di vista oggi le condizioni per un un ragionamento comune del fronte dell'autonomia lo vedo e infine c'è il problema nostro problema del nostro gol del nostro programma quello che tu dicevi
Cosa proponiamo
Io penso che
Il Pratt noi non possiamo aspettare dicembre alla convention programmatica del dell'unione che una scadenza già quasi in campagna elettorale perché se è vero come abbiamo letto sui giornali che probabilmente si voterà ai primi di aprile
Anticipando il voto per ragioni legate all'ingorgo istituzionale cioè a metà dicembre siamo
Per cui per come conosco io sia stiamo discutendo dei candidati dei collegi insomma ecco mi mi sembra che la discussione a quella data sarà già a quel punto lì io credo dobbiamo anticipare allora io penso che a settembre questa forse potrebbe essere una cosa da concordare con Prodi e con l'Unione
Bisogna fare forse un incontro serio importante visibile
Di di Prodi alla fabbrica di di via Rimini era sua madre da da qualche parte con i rappresentanti delle Regioni e dei Comuni e delle Province per fare un ragionamento sul su un impegno generale il nostro su queste gravi con pochi principi
Voglio dire su solo questo uno
Noi dobbiamo dimostrare che quando torneremo al governo non governeremmo solo da Palazzo Chigi
Che è una questione di metodo ma anche di contenuto io lo ripeto noi non governeremmo solo da Palazzo Chigi costruiremo un sistema di governo che fatto dal Governo nazionale delle Regioni e dei Comuni e dalle Province per gli enti locali
Questo credo dobbiamo darlo questo segnale altamente il Paese sempre diviso in due c'è Roma
E ci sono le Regioni e i Comuni e le Province ma non va bene non possiamo dare questa questo taglio la seconda questione dobbiamo prendere emblematicamente due o tre questioni fondamentali sulle quali fare una proposta di uscita
E le cose sono quelle che che che che conosciamo non c'è bisogno di inventare magico ormai ci sono delle bombe a orologeria sotto le nostre sedi la spesa sanitaria è una questione che che esploderà che stiamo controllando gestendo alcune ricevono un po'meglio di altri in Toscana in Emilia sicuramente siamo tra i più capaci di farlo ma non si legge la spesa sociale per sua qualità e quantità come si fa andare avanti se tutti gli anni in quest'anno sono stati tagliati il fondo su il fondo sulle politiche sociali
Quello sugli sul sostegno agli affitti del delle famiglie più deboli quello sul diritto allo studio quello sulle barriere architettoniche è stato tagliato tutto
E ormai nel prossimo anno il governo io penso che
Ci troveremo a spasso dei grandi difficoltà e poi l'intervento sul il ruolo che i nostri territori possono dare sulle politiche di competitività perché non è solo problema dell'impresa e anche il problema dei territori e infine l'ultima cosa
Prodi dice sempre
Lo ha detto il loop continua a dirlo
La prima cosa è usare il linguaggio della verità abbiamo bisogno di verità dopo le tante promesse i tanti sogni tanti imbrogli che sono stati fatti verità
Beh allora diciamocelo chiaro la verità se si fa un discorso di verità quando noi andremo al governo la prima cosa che troveremo sarà ma catastrofi una catastrofe finanziaria credo anche una catastrofe del senso civico perché con tutti questi condoni con il il falso in bilancio sono è stato creato un cumulo di macerie da questo punto di vista allora
Qui bisogna costo ricostruire un fatto serio con il con il Paese e anche con le amministrazioni locali
Io credo che bisognerà usare il linguaggio della verità ma anche il linguaggio dell'intelligenza e soprattutto un metodo completamente diverso da quello che abbiamo vissuto fino ad oggi perché io la capisco che quando il Paese in difficoltà bisogna farsene carico
Però mica come se ne siamo fatti carico adesso
Non penso soltanto all'iniquità l'ingiustizia l'evasione fiscale e al fatto che chi era più ricco se arricchite via
Il che è già uno scandalo io ne parlo anche dal punto di vista del senso logico di una politica economica quello che sta accadendo oggi è che nonostante tutti i discorsi Patto di stabilità rigore eccetera
La spesa corrente sta aumentando l'indebitamento del Paese sta aumentando e si stanno bloccando gli investimenti
Che mi sembra l'esatto opposto di quello che si deve fare
Io capirei capisco credo che Prodi ce lo proporrà
Un ragionamento molto rigoroso sulla spesa corrente sul controllo di certe ricette poste di bilancio però credo che se questo Paese non investe esso non investono anche i poteri locali
Non so dove si vada non c'è competitività che si possa costruire quindi c'è da ribaltare completamente la logica
Ecco io penso che noi dovremmo subito dopo le primarie
A ottobre nel mese dovremo fare un punto le istituzioni locali e le Regioni e l'unione fare un ragionamento forte lanciare una proposta in campo sulla quale ci mobilitiamo
Altrimenti c'è poco da fare
Nella nella conferenza programmatica che dobbiamo fare a dicembre
Inevitabilmente questi temi passeranno in secondo piano perché c'è poco da fare avremo questioni enormi avremo le questioni della politica estera avremo le questioni delle del della politica economia vengono le grandi questioni persino dell'identità della coalizione e non ci sarà tempo e modo di affrontarle queste ecco perché io penso che dobbiamo dargli uno spazio specifico
Lo lo scoppio non era un effetto voluto dopo l'intervento di Martini era l'aria condizionata
Va bene speriamo speriamo bene perché il vero amore di caldo non mi pareva di aver detto cose così terribili insieme
Pone ateneo senza
Beh c'è un aspetto
Molto importante nella vita di tutti i giorni e nel rapporto tra la politica e la gente i cittadini e questo aspetto è particolarmente vissuto dai sindaci perché
Il sindaco e la prima istituzione a cui si rivolge al cittadino
E l'istituzione che tocca con mano i problemi che vivono le persone
Ora
Una realtà di questo tipo ce lo ha ricordato adesso Claudio Martini
La riduzione dei trasferimenti tetti di stabilità
La compressione in sostanza del denaro che dallo Stato arriva ai comuni e quindi la necessità di tagliare Risi care ridurre scegliere
Escludere
Sono i sindaci che lo vivono in prima posizione perché sono quelli che poi debbono concretamente mettere la loro faccia di fronte alle scelte che fanno di fronte alla gente
Ora Sergio Cofferati ha sempre avuto qui a Firenze un'accoglienza particolarmente calorosa
E a me piace ricordare quando due o tre anni fa
Lui Guido a Roma il più grande raduno di popolo che la storia d'Italia abbia mai visto ma in realtà Guido qualcosa che ha attraversato tutto il Paese che in un certo senso sembra essere
Una sorta di contrappasso rispetto a questa specie di come dire rilassatezza morale per non dire altro che questi anni di berlusconismo ci hanno dato cioè l'idea di affermare
Che sulla difesa di un diritto nella fattispecie del diritto del lavoratore si misurava in realtà sostanzialmente l'etica di una classe politica e l'etica di un disegno politico del nostro Paese
Ora Cofferati è sindaco di Bologna nel libro citato all'inizio da Manchu lì
Bologna viene vista nel novantanove come la rappresentante il simbolo di un momento di crisi delle regione rossa la caduta di Bologna l'arrivo di Guazzaloca nel palazzo comunale di quella città Cofferati ha riconquistato quella città con un risultato se non vado errato di circa quindici punti di differenza rispetto a Guazzaloca
Si misura Colle vicente delle scelte politiche della conduzione della città incontra delle difficoltà afferma una linea di governo allora io vorrei chiederle
Da questo punto di vista nell'unione tra un grande movimento nazionale diretto a far valere il senso della eticità dei diritti e quindi della difesa delle persone e la gestione poi quotidiana quando questa significa entrare nel vivo della carne delle persone perché quando Martini parla di riduzione di taglio del cinquanta per cento del fondo sociale
Oppure di riduzioni su tutti gli altri aspetti che lui ha citato significa che servizi che noi siamo abituati a ritenere volti da parte dei comuni non ci saranno più o saranno ridotti o prevederanno una compartecipazione finanziaria da parte dei cittadini che come abbiamo detto prima hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese
Dunque da questo ter Reno da questa presenza concreta tra le grandi aspirazioni e al tempo stesso le difficoltà della gestione politica quotidiana
Qual è il il tipo di orientamento di messaggio che la gestione di una città fondamentale come Bologna può portare alla costruzione di un programma dell'Ulivo o dell'Unione come si dice oggi
Intanto buonasera poi provo rispondere in fretta perché la domanda come sempre di quelle chiede se non ci stai attento ti porta su sentieri che si perdono
Nella notte noi non possiamo fare notte
In tante prove solo dire una cosa io sono molto d'accordo con alcune delle osservazioni che ho fatto prima Claudio anche con altre ma alcune in particolare perché ci sono due problemi
C'è varrebbe la pena di non sottovalutare il primo è quello che riguarda i tempi e tempi in politica valgono moltissimo
Se le elezioni si faranno il nove di aprile come
Sembra inevitabile per evitare l'ingorgo istituzionale bisogna sapere che come diceva Claudio a dicembre si è già in campagna elettorale
Allora secondo me l'assemblea di programma fatta a dicembre
è collocata in un tempo che può non essere il migliore per la nostra azione
Bisogna anticipare e la vera il cuore della campagna elettorale mai come in questa circostanza sarà la Finanziaria perché presenteranno la finanziaria entro la fine del mese di settembre e sanno anche loro che sarà dalla Finanziaria misurato il loro orientamento le loro intenzioni
Dunque ci dobbiamo aspettare una finanziaria di fantasia
Alla quale bisognerà rispondere in Parlamento ma soprattutto bisognerà contrapporre un progetto che sia utile per gli anni a venire cioè non è la ditta tradizionale discussioni in Parlamento paralizza spetta loro presentano un testo lo si emenda si contrasta il punto che non si condivide
Tutto sommato se accetta la parte che invece può rappresentare il minore dei mali questa volta sarà una discussione completamente diverso
Bisogna metterlo in conto perché i tempi sono diversi dal passato perché delle elezioni che si fanno all'inizio
Di aprile presuppongono lo scioglimento delle Camere
Con l'anticipo che è previsto dalla legge e presuppongono una discussione stringente su alcuni elementi argomenti di merito che non avrà il lasco che ha avuto tradizionalmente perché visto anche le contraddizioni e le divisioni che ci sono interne al centrodestra
Non è immaginabile che la legge finanziaria venga approvata con largo anticipo
Saremmo trascinati dalla solita procedura che porta a stringere nell'arco degli ultimi giorni dell'anno allora io penso che questo sia un primo tema che la sinistra non deve sottovalutare
La sua proposta al Paese non può essere oggettivamente scissa dalla discussione che si farà sulla Finanziaria mentre vicino a delle cose che verranno prospettate
Se guardate un po'i giornali di questi giorni possiamo anche insieme immaginare quali saranno devi avere pronte letture
La sessione temporale non è data secondo aspetto le cose vanno male
Lo si percepisce più di un tempo ma non bisogna sottovalutare
Gli effetti di una informazione distorta perché tutti i giorni agli italiani viene descritto un paese diverso da quello reale
Poi c'è una parte di cittadini consapevoli che sanno anche discernere tra le informazioni che gli vengono fornite molti avvertono difficoltà crescenti sulla loro pelle perché fanno fatica ad arrivare alla quarta settimana del mese
Però guardate che non tutti hanno chiaro qual è l'origine di questa difficoltà
E soprattutto si cercherà di ripetere che in verità le cose non stanno come la sinistra lei descrive per ragioni tattiche strumentali perché si avvicinano le elezioni ora questo scarto tra la consapevolezza diffusa nelle condizioni materiali vari empito
Va riempito con un lavoro capillare bisogna mettere in conto che la forza di fuoco informativa del Cavaliere si eserciterà nei prossimi mesi a descrivere ulteriormente un mondo che non c'è
Ma lo faranno allora anche la strumentazione per presentare la nostra proposta non può essere cosa che se parliamo dalla proposta stessa io penso che sia necessario un lavoro capillare
Come quello che in qualche misura fece lo stesso Romano Prodi con il pool mancherà la metafora
Della comunicazione oltre che il viaggio storiche metafora della vita ma bisogna parlare con le cittadine e cittadini bisogna mettere in campo una discussione che guarda al merito e che non si riduce come il rischio c'è soltanto alla conferma della leadership la leadership è quella di Romano Prodi
Non possiamo perdere ulteriormente tempo al di là di quello che fisiologicamente serve che dobbiamo spenderne molto per dire come quella leadership realizzerà un programma che va definito
Perché va definito nei tempi che dice
Dopodiché rispondo anche alla tua domanda il non c'è nessun luogo
Particolare oggi fare il sindaco delle città è una è un lavoro faticoso per le ragioni che lo Nardo sa meglio di me perché lo fa da più tempo e che prima Claudio ricordava dove siamo tra dentro questa divaricazione
Un'economia che non cresce dunque non rende disponibile delle risorse
La mancata crescita poi sì traduce anche in difficoltà nella tenuta dei singoli segmenti che l'economia che l'economia al suo interno se penso a Bologna voi sapete che a Bologna non ci sono grandi aziende
La nostra struttura produttiva è fatta tradizionalmente storicamente di medie imprese molto internazionalizzate
Piccola e piccolissima impresa
Addirittura diffusissime quelle artigianali ma ancor di più quasi familiari pensate che a Bologna un cittadino su nuove è imprenditore
A una partita IVA un'attività imprenditoriale in senso in senso lato
Questo tessuto a retto sempre meglio di altre composizioni
Gli effetti negativi del ciclo economico perché l'azienda più piccola si adatta meglio perché riesce ad avere al suo interno una flessibilità maggiore oggi le associazioni imprenditoriali bolognesi dicono abbiamo delle difficoltà robuste lo dicono loro
Quando lo diciamo noi siamo sospettati di di fare propaganda lo dicono loro che hanno difficoltà rilevanti ma la cosa che a me preoccupa di più è che nelle rilevazioni statistiche non c'è soltanto la conferma di questa difficoltà c'è il segno della sfiducia
In alcune rilevazioni che ho visto di recente i soggetti che hanno meno fiducia nell'immediato futuro sono gli imprenditori
E questo è un un un segno nient'affatto positivo
Dunque da un lato c'è questa mancanza di crescita economica che non vale soltanto per il Paese vale anche per i singoli territori vale per la Toscana per Firenze come vale per le miglia per Bologna
Dall'altra parte c'è il fatto che ormai conosciamo da anni costretti a far quadrare i nostri conti sulla base di decisioni che vengono prese a Roma e che sono sempre più già curatore giù curatori per noi perché il il calo dei trasferimenti ormai siamo al quarto anno
Riguarda a volte di più le regioni e di meno gli enti locali a volte i Comuni le Province a volte di più i comuni e le province è un po'meno le regioni ma sono oramai la serie storica
Non è che quest'anno ci troveremo di fronte se verrà confermato come immagino ad una novità
E se mai come sa bene Leonardo la novità dell'anno scorso
In verità un po'trascurata nella comunicazione
è stata quella di intervenire da parte del governo anche sulle capacità di spesa l'anno scorso non solo c'è andato me lo so ma hanno detto i Comuni virtuosi i soldi che hai non li puoi spendere tutti
Quello che deriva dai dei dei processi di urbanizzazione quella quota di risorse che i comuni incassano noi dall'anno scorso non la possiamo più spendere per intero per cui chi nulla fa non subisce reti negativi ma i Comuni che hanno avuto un'attività virtuosa sono stati penalizzati dico tra parentesi
Che questo rappresenta secondo me addirittura una visione della stessa Costituzione
Ed è la riprova di come intendono loro il federalismo
Intervengono in casa tua impedendoci di spendere i soldi che hai per delle finalità che sono legittime che sono quelle di garantire ai cittadini le protezioni di cui hanno bisogno
Dunque da un lato c'è una crescita che manca e dura da tempo dall'altra parte ci sono delle condizioni materiali per noi che sono più difficili di prima poi se qualcuno ha delle risorse locali le spente
Ma capisce che dopo quattro anni di risorsa locale non ne trovi più
Perché dove c'era qualcosa è già stato impegnato e perché la cosa è preoccupante ed è preoccupante per realtà come le nostre
Perché dove i servizi locali sono in quantità ridotti è in qualità qualche volta non esaltanti si realizza il paradosso che l'arretramento è meno percepito
Dove le persone sono protette dove hanno dei servizi di qualità se gliene dai di meno se ne accorgano prima e avvertono più pesantemente l'arretramento
Noi abbiamo anche questa contraddizione che ci pesa
E bisogna mettere in conto che non ci sono neanche le alternative sulle quali loro hanno costruito addirittura delle teorie adesso lasciamo perdere la tesi del del Cavaliere che la colpa dei cittadini perché non consumano
Basta guardare con un minimo di realismo a quali sono le condizioni redistributive
Allora dal punto di vista della pressione fiscale
Gli annunci sono stati mirabolanti nessuno ha avuto un rallentamento della pressione nessuno paga meno tasse di prima
In una larghissima fascia di cittadini diciamo che sono non solo la la stragrande maggioranza ma sono la parte più attiva del Paese per tante ragioni diverse da chi intraprende a chi invece
Presta la sua attività di manodopera retribuita dunque per quanto riguarda le tasse nessuno può dire mi presento l'appuntamento con un alleggerimento della pressione fiscale da prima
Ho detto promesse mille realizzazione pratica zero poi c'è l'altro segmento della della redistribuzione quello che riguarda le pensioni e i salari
Faccio per un attimo
Utilizzo per un attimo la mia vita precedente insomma sono quattro anni che il potere d'acquisto dei salari di chi lavora e delle pensioni cale
Per una ragione banale che fa parte del meccanismo che loro hanno utilizzato voi sapete che le pensioni le retribuzioni sono incrementati le prime automaticamente
Le seconde attraverso la contrattazione con un punto di riferimento che sostanzialmente vincolante che l'inflazione programmata
Se tu fissi l'inflazione programmata come capita da quattro anni
Ad un valore che è meno della metà dell'inflazione reale quello che programmi la perdita di potere d'acquisto sia delle pensioni che dei salari e questa perdita per quanto contenuta non la recuperi più e si somma nel tempo perché oggi lavoratori e pensionati fanno fatica ad arrivare
Alla fatidica quarta settimana per questo motivo non è successo niente di particolare fuori di loro quello che capita dentro di loro dentro i loro rapporti con i meccanismi redistributivi se le pensioni non vengono protette dagli effetti dell'inflazione
Per quanto l'inflazione sia bassa se l'infrazione dovendo per cento detto Milan la protezione dell'uno e cinque
è chiaro che io pago un pegno non soltanto per l'anno in corso ma lo pagherò anche per l'anno successivo questo gioco dura da quattro anni
Basta vedere quali sono le ricadute sui consumi delle famiglie mancando peraltro consumi in linea con l'inflazione
Ai un decremento anche dalla capacità di sviluppo di un Paese perché chi non consuma non non non non porta le aziende le aziende nazionali soprattutto in questo caso a produrre adeguatamente
Noi ci muoviamo dentro questo mare stretto
E particolarmente tempestoso che cosa possono fare le amministrazioni comunali ovviamente cercare di erogare i servizi alla qualità più alta possibile
Agendo su risparmi cercando economie di scala cercando di mettersi insieme perché in qualche caso fare delle cose insieme
Vorrei dire anche fare delle cose che magari vengono decise distintamente ma hanno lo stesso carattere può aiutare a risparmiare
Però devono anche creare le condizioni perché il fenomeno venga percepito perché il rischio che corriamo e che loro non ci danno le risorse per fare un altro mestiere
E cittadini pensano che sia colpa nostra
E che non percepiscano esattamente di chi è la responsabilità proprio per la ragione che dicevi tu
I sindaci in città sono visibili così come il resto dell'amministrazione e è abbastanza naturale che i cittadini chiedono noi
Non è naturale che a noi vengono imputate delle responsabilità che non riguardano nella nostra autonomia vent'nella nostra azione dunque io credo che una chiave di volta sia rafforzare i rapporti ogni qualsiasi relazione tra dimensioni identità diverse
Le Regioni tra di loro e le amministrazioni del territorio tra di loro
Senza che venga messo in discussione l'autonomia
Questa ce la mettono in discussione loro quando fanno azioni come quella dell'anno scorso che c'ha impedito di spendere io penso che tra di noi dobbiamo utilizzare le sinergie
Queste cose che si possono fare insieme come diceva prima Claudio su pochi capitoli ma che sono fondamentali guardate che loro trascorrono in modo colpevole ad esempio il valore della coesione come elemento di competitività
Hanno pensato ad un progetto sulla competitività semplicemente ridicolo
Sito non incentivi o finanzi le infrastrutture un territorio non può essere competitivo
Senza infrastrutture viene meno la qualità della vita delle persone ma anche la capacità di un territorio di attirare capitali e se non c'è coesione sociale se le persone non sono protette quelle persone quando vanno a lavorare portano nel luogo dove lavorano la pena di tutti i giorni ma il loro primo pensiero non è quello di partecipare contribuire alla crescita attraverso una normale adesione al lavoro come hanno di solito le persone penso no a cercare nel luogo di lavoro le protezioni che gli vengono male che gli vengono negate
All'interno della società trasformi un soggetto potenzialmente collaborativo in un soggetto che confligge d'altro canto può in queste condizioni uno usa il il rapporto di forza che ha se sta in una fabbrica nella quale pensa di poter avere un po'di integrativo sanitario e ci si attacca può darsi che qualcuno riesca ad averlo la stragrande maggioranza non ce la ma perché si attacca a quel chiodo perché fuori non c'è più la protezione sanitaria che c'era prima quando queste condizioni mutano i territori anche quelli più soliti storicamente più solidi rischiano di cambiare volto perché cambia il comportamento di tante persone ecco io intravedo anche questo pericolo
Che non non va esorcizzato non basta non basta dire che c'è lo si combatte facendo delle azioni insieme ora ci sono io credo che l'opportunità delle possibilità che i Comuni possono mettere insieme tra di loro
Faremo questo tentativo
Firenze e Bologna nei prossimi giorni per indicare delle cose che concretamente due città possono fare insieme
Come elemento di novità importante anche rispetto al passato
Poi però bisogna che questi anelli della catena o della maglia anzi sarebbe dire sarebbe meglio dire queste maglie di di una rete si estendono perché quella è l'unica difesa che abbiamo di fronte ad un governo che non soltanto dimostra di non saper governare
Ma che si rivale sistematicamente sulle amministrazioni locali c'è chi dice lo fanno perché loro sono di centrodestra le misurazioni sono prevalentemente di centrosinistra è una spiegazione secondo me la ragione e ancor più elementare
Lo fanno perché non sanno fare altro hanno dimostrato in cento occasioni io non saper amministrare
Dominici nel sindaco di Firenze ma è anche presidente dell'ANCI cioè dell'Associazione nazionale dei comuni italiani in questa associazione sono rappresentati tutti i Comuni quelli di centro sinistra e quelli di centrodestra quindi è comprensibile che gestire un'associazione di questo tipo
Implichi
La necessità di verificare il maggior consenso possibile la necessità di procedere su linee politiche che tengano conto di questa poliedricità della composizione dell'associazione stessa tuttavia noi abbiamo visto il presidente dell'ANCI dichiarare apertamente al termine di una delle infinite riunioni con i rappresentanti del governo sostanzialmente due cose indicare quello che stasera è già stato ripetuto e cioè il progresso la progressiva riduzione suo ogni capitolo dei finanziamenti dei trasferimenti come si chiamano dal governo centrale agli enti locali e al tempo stesso indicare la totale sortita del governo centrale rispetto alle proposte che provenivano dall'Associazione nazionale dei comuni quindi tutti insieme su questioni fondamentali per la vita della gente mi riferisco alla battaglia contro lo smog per la sanità dell'aria per la riduzione del traffico cioè questioni che ci riguardano quotidianamente tutte le mattine che noi usciamo di casa
Allora la domanda con una punta di provocazione che vorrei fare questa visto che stiamo per arrivare all'ultima finanziaria di questo governo all'avvio di una campagna elettorale che quanto meno
Mantiene
Grosse promesse circa la possibilità di un cambiamento di i guida politica nel prossimo aprile
Chiedo
Dopo tanti anni in cui i comuni italiani sono stati corsi trattati come finora è stato descritto
Non c'è la moglie ma direi anche la valutazione politica che siamo arrivati al momento in cui l'occasione della prossima Finanziaria l'occasione dei prossimi incontri rappresenta anche il momento in cui i comuni italiani
Dicono al governo di questo Paese qual è la sola
Di questa riduzione progressiva di questo errore continuo nello stabilire un rapporto di limitazione alle possibilità di spesa mentre poi permettono laddove al loro interesse che spesa pubblica debito incapacità di gestire un procedimento virtuoso nella conduzione dei conti pubblici posso andare avanti come loro credo voglio sapere se in qualche modo pur nella complessità della situazione comuni italiani
Non dico vogliono fare campagna elettorale ma hanno intenzione di gridare questa volta a voce ancora più alta di quanto hanno fatto finora e l'hanno fatto anche a voce alta che in questa maniera si arriva non tanto a una ulteriore difficoltà di rapporti tra centro e periferia ma se arriva situazioni in cui non si possono più finanziare le residenze sanitarie non si possono più fare gli asili nido non si può più intervenire su quella realtà quotidiana che un welfare progressivamente destrutturato dal governo centrale in qualche misura affida comuni
Ma al tempo stesso con l'altra mano gli toglie soldi per finanziare questo qua
Noi ci troviamo in una situazione molto preoccupante difficile come è stato ricordato sia negli interventi Di Pietro Iozzelli che nei discorsi che hanno fatto Sergio Cofferati e Claudio Martini
Io devo dire che noi abbiamo il dovere e anche il compito politico
Di fare ciò che diceva prima Sergio cioè di colmare trovo questa espressione molto efficace
Quello scarto che esiste fra la consapevolezza della crisi reale
E quelle che sono le nostre condizioni materiali condizioni materiali di vita fuori e dentro le istituzioni
Bisogna fare questo perché e fa parte quindi ciò che sto dicendo della iniziativa che sollecitava adesso Pietro Iozzelli
Perché
Abbiamo due Problemi fondamentalmente il primo è che il nostro Paese viva una situazione di grande difficoltà ma è una difficoltà legata più a un declino graduale che non a una crisi eclatante ed evidente che si manifesta
In modo fragoroso come è avvenuto in altri momenti del nostro Paese ricordo l'inflazione degli anni settanta la crisi economica finanziaria dell'inizio degli anni Novanta e così via
No Noè assistiamo a questo progressivo declino e questo è il primo problema che dobbiamo affrontare perché altrimenti io non so se questa sia l'espressione più giusta da usare però il rischio c'è che noi siamo oggi un Paese che vive al di sopra delle proprie possibilità accanto a questo c'è poi un altro problema
Ed è il problema che le scelte di politica economica e finanziaria che questo Governo ha fatto dal due mila uno in poi e soprattutto negli ultimi anni
Non solo non solo le abbiamo contestate e contrastate da un punto di vista politico ma si sono rivelate obiettivamente sbagliati
Questo è un problema che sta gettando fra l'altro in questo momento l'attuale governo in una situazione di straordinaria confusione
Che rischia ancor più di aggravare la situazione voglio fare due esempi molto concreti noi abbiamo avuto incontri come vertici delle associazioni delle Autonomie e delle regioni con il governo due volte nel corso delle ultime tre settimane la prima volta siamo stati convocati perché doveva esserci comunicata la riforma dell'IRAP di cui si discute tanto siamo stati chiamati a Palazzo Chigi
In una riunione nella quale non si è capito esattamente che cosa si proponeva l'unica cosa che si è capito e che la riforma dell'IRAP doveva partire dal due mila e cinque quindi da quest'anno e che bisognava trovare subito un miliardo e settecentosessanta milioni per finanziarla
Siamo usciti da quella riunione io personalmente ho ripreso il treno e sono tornato a Firenze la sera sono tornato a casa omesso televideo
E ho visto una dichiarazione di Berlusconi che diceva
La riforma dell'IRAP partirà dal due mila e sei
Cioè questo significa che eravamo stati chiamati a Roma ci avevano detto determinate cose nel giro di poche ore ciò che era stato comunicato ai presidenti di Regione ai presidenti di Provincia e i sindaci era stato completamente cambiato
Il secondo incontro lo abbiamo avuto mercoledì scorso sul documento di programmazione economico finanziaria
Che è un una cosa che non va nemmeno troppo mitizzata perché ha ragione Sergio Cofferati poi in realtà il problema noi lo dovremo verificare e misurare concretamente quando sarà presentata la finanziaria
Perché lì sostanzialmente che cosa ci è stato detto sono state presentate cinque paginette
Quindi in realtà DPEF sarà quaranta quarantacinque pagine
Ne mancavano un bel po'che non erano state ancora scritti
E ci sono state presentate alcune tabelle che in pratica rappresentano che cosa
La traduzione in termini di previsioni economiche finanziarie per il nostro Paese da qui al due mila sette e al due mila otto
Che tengono conto di ciò che ci ha detto l'Europa cioè ci ha detto guardate voi siete attualmente al quattro virgola tre per cento di indebitamento di rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo dovete scendere prima altre otto poi al al due nove circa il possibile e che cosa ci è stato detto
è questi sono i parametri che ci impone l'Europa e quindi come fate a dire che non siete d'accordo su questo in realtà anch'questo rischia di essere un elemento di confusione è un trabocchetto perché perché in realtà nessuno di noi mette in discussione che il nostro Paese deve fare delle politiche di rientro e di risanamento finanziario per la condizione in cui questo governo ha precipitato i conti pubblici del Paese
Ma non sappiamo
Dentro questa cornice di questi dati e di questi parametri quali sono le politiche che verranno attuati cioè come si farà poi per arrivare a quei numerini messi dentro la tabella nessuno ce lo ha detto fino ad ora
E quindi sono aperte tutte le prospettive non solo è tornato anche il discorso dell'alleggerimento dell'IRAP per si dice favorire le imprese poi bisogna vedere fino a che punto ebbene in ogni caso se dal due mila e sei si vuole avviare questa riforma dell'IRAP bisogna trovare altri cinque miliardi e non più nemmeno il milione settecento del due mila cinque e non solo
Ma si parla di nuovi investimenti
Nel documento di programmazione economico finanziaria si dice che ci sono otto miliardi che bisogna spendere fra il due mila e sei due mila otto in infrastrutture
Ma nessuno ci ha detto come reperire queste risorse e si tratta di opere importanti alcune delle quali riguardano anche la nostra città le nostre città le nostre regioni e così via
Quindi noi ci troviamo in una situazione di straordinaria difficoltà
E contemporaneo
In te di grande confusione
Ora io credo che la prima cosa che dobbiamo fare
è mettere molto in chiaro ebbene dove sono le responsabilità
Perché il giochino che si tenterà ancora una volta di fare sarà quello di attribuire la responsabilità di questa spesa pubblica fuori controllo al sistema delle Autonomie locali mentre in realtà noi ci troviamo in una situazione in cui diventa non solo difficile mantenere il livello dei servizi che attualmente noi riusciamo a erogare e ad offrire ma sicuramente diventa impossibile fare quella operazione che invece è fondamentale vale a dire investire sia a livello di realizzazione di nuovi servizi sia in nuove opere e infrastrutture pubbliche per gli enti locali
Qui una delle contraddizioni più clamorose è rappresentata dal fatto che accennava poco fa Cofferati che con la legge finanziaria dell'anno scorso anche quei comuni e quelle province
Che hanno la possibilità di fare degli investimenti
Non ne possono più fare perché altrimenti sfondando il tetto di spesa che è stato imposto dalla legge finanziaria due mila cinque vanno incontro a pesanti sanzioni amministrative mi hanno anticipato un dato che se verrà confermato molto preoccupanti
Voi sapete che la gran parte degli investimenti i Comuni e le Province lì fanno ricorrendo alla Cassa depositi e prestiti e quindi accendendo mutui con questo istituto ebbene nel corso dei primi sei mesi del due mila e cinque c'è stato un crollo verticale
Dei mutui richiesti dagli enti locali alla Cassa depositi e prestiti pari all'ottanta per cento in meno rispetto all'anno precedente
Ora voi capite che questa è la contraddizione fra l'altro di un governo che ha sempre detto che a livello europeo ci vuole maggiore flessibilità nell'applicazione del Patto di stabilità economico-finanziaria
E a livello nazionale invece ha imposto un sistema ancora più rigido agli enti locali
Ma producendo un effetto disastroso
Quello di far venir meno quegli investimenti pubblici a livello locale che sono in realtà molto importanti anche per il funzionamento delle nostre economie a livello locale e a livello territoriale
Se a questo aggiungiamo poi che noi Claudio ha citato la sanità ovviamente ma che abbiamo insieme alla sanità almeno altre due emergenze sociali dirompenti
Di cui ancora non si vede l'effettivo spessore e l'effettiva profondità e gravità che sono il problema della casa non legato guardate soltanto al tema dell'Ispra
Ma legato a un problema di impoverimento complessivo
è stato decurtato giallo si è ricordato il fondo per l'integrazione degli affitti dei settori sociali disagiati
E quindi il problema della casa invece che va visto anche come volano di rilancio degli investimenti in questo settore
Ci stiamo provando per esempio noi a Firenze con la proposta di destinare
Il venti per cento del nuovo edificato ad affitti calmierati in alloggi appunto di nuove costruzioni ma è del tutto evidente che se manca una politica nazionale in questo senso secondarie poco lontana
E la casa e il primo grosso problema è la prima grande emergenza sociale
La seconda è rappresentata dal trasporto pubblico locale
Qui fra l'altro poi Sergio ha fatto anche alcune dichiarazioni che erano riportate ieri sulla Repubblica ci sono problemi che riguardano anche io credo la necessità di chiudere rapidamente
Alcune trattative un negoziato che rischia di riflettersi nega mente negativamente pesantemente sulle nostre città e contrappone le aziende di trasporto pubblico locale con i sindacati del settore ma al di là di questo problema specifico il problema così detto della malattia e della retribuzione
Dei lavoratori delle aziende di trasporto pubblico locale noi ci troviamo in una situazione in cui se non si affronta
La necessità di risanamento ma anche di nuovi investimenti in questo settore in realtà non affronteremo neppure mai il grande problema rappresentato dall'emergenza ambientale e dell'inquinamento delle nostre città
Ora io credo che noi faremo la nostra mobilitazione come abbiamo fatto anche l'anno scorso riproporremo le nostre idee e anche ci contrapporre Emo a quella che molto probabilmente sarà la politica del Governo nella prossima legge finanziaria sarà più difficile perché naturalmente anche dentro l'associazione dei Comuni essendo rappresentati tutti ci sarà una maggiore tendenza a vivere politicamente questo conflitto questo confronto ma chiaramente noi lo dobbiamo fare ma lo dobbiamo fare anche per contribuire
Come esperienze di governo locale e regionale del centro sinistra
Alla definizione devi indirizzi e dei contenuti programmatici fondamentali dell'unione in vista delle prossime elezioni politiche questo è molto importante cioè io credo che i vertici dell'Unione devono essere pienamente coscienti consapevoli del fatto che la forza di questa coalizione risiede in larga misura nelle nostre esperienze di governo locale
E allora è necessario fare un ragionamento serio e avere al più presto come dicevano Martini e Cofferati di un confronto con Prodi con i leader delle forze politiche del centrosinistra per definire anche alcuni punti coraggiosi di questo programma
Perché io qui voglio molto rapidamente porre due questioni
Che ritengo essere molto rilevanti
C'è una crisi dei conti pubblici c'è una crisi finanziaria del Paese allora noi dobbiamo porci il problema come schieramento politico che vuole tornare direi per il bene dell'Italia a governare questo Paese
Dobbiamo porci il problema di come reperire le risorse
Ora anche questo governo ha scoperto la lotta all'evasione noi come comuni uno dei punti che avevamo detto l'anno scorso era proprio questo cioè utilizziamo in un patto fra governo centrale e comuni questo tema della lotta all'evasione come
Tema fondamentale anche come recupero di risorse quindi poi da ridistribuire fra centro e periferia non siamo stati ascoltati vedo che quest'anno l'hanno scoperta
Mi chiedo soltanto quale credibilità possa vere un governo che non solo ha fatto la politica dei condoni ma che ha anche un Presidente del Consiglio che qualche mese fa è andato a dire se ricordo bene alla festa della Guardia di Finanza che tutto sommato in questo Paese se si evade il fisco
è anche una cosa che si deve comprendere non lo so però sicuramente anche noi come centrosinistra abbiamo bisogno di definire meglio gli strumenti e le politiche più efficaci per la lotta all'evasione
E questo è un tema su cui dobbiamo lavorare molto concretamente perché poi dirlo è facile ma farlo è molto più complicata ad esempio facciamo un esempio concreto la lotta all'evasione passa attraverso una lotta molto concreta
Al sulla casa agli affitti in nero
Ma bisogna dare ai comuni
E non sappiamo come fare se ce lo fanno fare gli strumenti essenziali per poterla gestire concretamente questa lotta
Secondo esempio concreto noi abbiamo bisogno di più investimenti sia in opere pubbliche che nel sistema di welfare
Per garantire di più soprattutto i giovani e soprattutto chi si trova in condizioni di maggiore disagio sociale e di maggiore precarietà
Io sono anche disponibile a fare un ragionamento serio sulle liberalizzazioni nel nostro Paese se queste mi garantiscono un ritorno di risorse in termini di garanzie complessive e collettive
A livello sociale
Ma credo allora però che noi dobbiamo anche qui cominciare ad avere il coraggio di affrontare anche alcune questioni di carattere fiscale
E cominciamo a vedere per esempio molto concretamente che cosa è successo dopo la a mio parere sbagliata e disastrosa ultima riforma del secondo modulo dell'IRPEF
E vedere come questa in realtà ha prodotto Effetti
Perversi dal punto di vista della redistribuzione di ricchezza avanzando e di evidentemente avvantaggiando evidentemente coloro che hanno redditi più elevati e non colpendo quindi anche alcune forme di vendita
E io mi chiedo perché non si può rimettere in discussione anche quella riforma
Per cercare di recuperare risorse che noi possiamo dobbiamo destinare ad altri usi e ad altre finalità anzitutto sul piano della garanzia sociale
Anzitutto sul terreno dell'Offerta di sostegno e di servizi a coloro che oggi hanno maggiori difficoltà e vivono in condizioni di maggiore precarietà
Questo è un tema per esempio che io vorrei discutere analizzare concretamente ma che ci richiama oggi
A una forte responsabilità di fare proposte di governo che siano sia alternative ma anche credibili e praticabili e che ci possano portare
A liberare risorse che dobbiamo investire in modo completamente diverso rispetta come ha fatto questo governo negli ultimi anni
Sono già alle undici ma io vorrei fare ancora un'unica domanda i nostri tre interlocutori
Vorrei dire questo se io dovessi fare un titolo sul giornale su questa serata per come si è svolta finora
Abbiamo toccato mille argomenti ma il titolo non potrebbe che essere Berlusconi vattene
Con un sottotitolo in cui scriverei questo e Cofferati dice a Prodi anticipiamo il programma a settembre o a ottobre a dicembre non va bene
In queste due indicazioni riassunto gran parte dell'atteggiamento politico del centrosinistra nei confronti della situazione attuale e cioè un elemento di forte condanna motivata sui singoli fatti degli atteggiamenti e delle scelte politiche del governo e al tempo stesso qualche elemento come dire di relativo alla necessità che le forze di centro sinistra recuperano al più presto possibile motivi di unità specifica su come affrontare la campagna elettorale ora alle nostre spalle c'è un manifesto che ricorda
L'idea che ispira questa festa dell'Unità e cioè il riandare a sé summit a sessanta anni fa quando il nostro Paese al termine di una guerra si ritrovò liberato Harry affrontò di nuovo
La sua ricostruzione ora i paragoni non hanno mai un senso eccessivamente preciso e corretto e poi nessuno di noi vuole misurare gli effetti di una guerra
Con la situazione di disastro di gestione di conduzione amministrativa di idealità politica di oggi tuttavia un elemento che allora ci fu motivato da situazioni del tutto particolari naturalmente ma che fu uno degli elementi centrali della ripresa del Paese fu non soltanto la constatazione nulla critica di ciò che era stato distrutto e delle colpe e delle responsabilità ma anche un deciso appello a questo senso di ricostruzione di liberazione un'idealità non positivo
Che in qualche modo le forze politiche riuscirono a trasmettere ripeto colgo soltanto questo parallelo per poter fare una domanda che le rivolgo ai nostri tre interlocutori
E cioè
A me sembra che l'appuntamento elettorale i prossimi sei mesi debbano essere accompagnati da questa analisi spietata del malgoverno attuale del Paese ma ho anche l'impressione che se il centro sinistra
Non riesce a dare un senso di progettualità di idealità direi quasi anche una parola un po'abusata di sogno di Progetto a ciò che lui propone per il nostro Paese qualcosa possa mancare qualcosa importante
Al fine di creare poi quella coesione politica che in qualche modo supera anche le difficoltà interne e permette un grande cambiamento in un paese allora vorrei chiedere a Martini a Cofferati a Domenici che ha accennato nell'ultima parte del suo intervento anche alla necessità di avere delle idee coraggiose per affrontare il futuro
Se loro ci dicono un punto su cui in qualche modo loro pensano che sia possibile mobilitare questo Paese in termini appunto di Progetto di idealità di sogno starei per dire non dimentichiamo che quando quattro anni fa vinse Berlusconi per sei mesi ci siamo tutti tormentati a dire diceva delle cose poco credibile ma aveva incantato la gente non voglio che Martini Cofferati e Domenici incanti per il pubblico di stasera della festa dell'Unità ma io credo che ci sia bisogno anche di un senso come dire di partecipazione ideale fatta non soltanto di no a Berlusconi ma anche di sì per qualcosa che ci piacerebbe realizzare
Sì
Io
Stavolta invertiamo il giro ma molto rapidamente e devo dire che rispetto a quello che diceva Pietro Iozzelli
Sono molto d'accordo su quest'ultima osservazione che faceva
Un po'meno sul parallelo con il secondo dopoguerra nel senso che oggi in realtà non ci troviamo di fronte al problema di ricostruire
Ci troviamo di fronte al problema di ridare delle ragioni di ragionevoli speranze
E prospettive di fiducia nel futuro al nostro paese e di ridargli anche un po'di spinta
Insomma noi siamo come altre società dell'Europa in cui viviamo ma forse un po'di più
Paese che dà l'idea di essere sì un posseduto un po'stanco un po'in FIAT Quito con poca voglia e poco desiderio di investire sul suo futuro ecco io credo che questo oggi noi dobbiamo essere in grado di trasmetterlo come
Se io potessi dare in due minuti una risposta questo non sarei qui ma sarei a scrivere il programma o a fare qualcosa del genere però due cose mi vengono in mente il primo discorso riguarda i giovani
Nel senso che noi dobbiamo essere ingrato di attrarre
Forse giovani in grado di rappresentare
Innovazione e cambiamento
E al tempo stesso dobbiamo essere in grado di dare ai nostri giovani non la sensazione di vivere in uno stato di permanente precarietà
Ma dare delle opportunità per tirare fuori il meglio di loro stessi investire quindi in questo senso
In una istruzione in una formazione che poi non è soltanto la scuola e l'università ma è qualche cosa che si ripresenta periodicamente ciclicamente nella condizione di vita
Dell'essere giovani e anche perché ormai oggi si è giovani non fino a vent'anni ma anche un po'di più
Questo è il primo investimento che dobbiamo fare perché un Paese che vuole a vere una futuro è una prospettiva diversa anche se è un Paese un po'vecchio è un po'imbolsito come il nostro anzi a maggior ragione deve investire sui giovani
Il secondo esempio concreto che mi sento di fare questo
Dobbiamo legare alcune emergenze
A grandi investimenti anche per esempio in tecnologie innovative
Io prima parlavo del trasporto pubblico locale e del problema dell'inquinamento delle nostre città ma per quale motivo dobbiamo essere noi comuni
Qualche volta con la ricordo e con l'apporto delle regioni qualche altra volta un po'meno a fare per conto nostro degli investimenti per fare che ne so
Il motore sperimentale dell'autobus non inquinante
Che sia a idrogeno o a qualche altro sistema a basso o nullo impatto ambientale e non deve diventare questa per esempio una grande priorità nazionale ma insomma per quale motivo se l'industria automobilistica del nostro Paese in crisi non può ripartire anche da questo tipo di discorso non soltanto dal fatto di fare un modello nuovo più o meno
Bello e più o meno appetibile anche perché poi insomma va a finire sempre che
Comunque per quanto i modelli siano uomini le auto estere sono preferibili e preferite ecco allora se io dovessi dire
Questo è il discorso che noi dobbiamo cercare di fare
E attenzione
Io non vorrei
Nei prossimi mesi durante la prossima campagna elettorale essere quello che va a fare i dibattiti i discorsi comizi quello che volete solo per dire che il nostro Paese declino
Io vorrei andare a fare quei dibattiti quei discorsi e quei comizi per dire che il nostro Paese corre questo rischio
Ma noi abbiamo le risposte la volontà e la determinazione per impedire che questo declino vada avanti
Di aggiungerei solo questo
Mi sembra che per mobilitare
Pienamente il nostro elettorato nei prossimi mesi
L'ho bisogno di due cose da da fare viaggiare insieme
La prima
è una capacità progettuale nuovo forte vorrei dire su sulle questioni che sono maggiormente sentite che sono quelle più direttamente coinvolgenti
Da Mosè ha parlato di alcune cose penso alla sanità i servizi ma sicuramente ce ne sono altre molto sentite che possono essere da noi presentate con proposte nuova penso al tema della giustizia pensa di questioni ambientali che spesso dimentichiamo ma che sono davvero sentite
Le questioni dell'inquinamento le questioni del la protezione della natura insomma io penso ci sia bisogno di alcune proposte semplici però sicuramente in grado di evidenziare un una certa visione perché l'esempio che tu facevi Piero no non è soltanto il tema del sogno
Perché io penso che dopo cinque anni di sogno berlusconiano molti si sono resi conto che era un incubo più che un sogno insomma era una cosa che non assomigliava ai sogni
Diciamo che oggi abbiamo bisogno di sogni credibili che siano praticabili e che danno i il senso di un Paese che essi rimette in movimento perché è di questo che abbiamo bisogno
In ogni caso su questo terreno io penso ad una forte iniziativa
Progettuale e programmatica sulla visione del Paese se dovessi dire qual è il tema che più mi appassiona questo a questo riguardo
Però devo dire che non è nemmeno una delle questioni concrete di cui discutiamo sempre io penso abbiamo bisogno di una grande politica esterna
Penso che una delle cose più importanti oggi per il nostro Paese una grande politica estera uso appositamente laccetti Ivo grande
Perché senza una grande politica estera il nostro Paese non resta non sarà un Paese credibile
Affidabile oggi abbiamo un discredito assoluto in Europa e nel mondo guardate io lo dico per esperienza diretta a me capita frequentemente per gli incarichi che ho di partecipare alle riunioni europee delle regioni sono faccio parte provvisoriamente della direzione del Partito socialista europeo sono invitiamo anche anche la la settimana scorsa a San Rossore sono venuti tanti ospiti stranieri tutte le volte che parlano dell'Italia ne parlano in termini talvolta persino irrisori cioè non siamo considerati niente
E io credo che un Paese come il nostro che deve discutere con la scena sull'economia con gli americani sul dollaro con l'Europa sulle questioni del dei patti di stabilità eccetera se non ha una grande politica estera
Capace di parlare di pace ma anche di impegni di giustizia di insomma di immigrazione non siamo all'altezza del compito che abbiamo e molte delle cose di cui parliamo si parla della Marte oggi a Scandicci si parla del tessile a Prato si parla del cuoio a Santa Croce
Be'per ormai per il settanta per cento sono questioni di politica estera
Non sono questioni di di aggiusta agito locale dei temi e questa lo la prima l'ultima questione voglio dire noi abbiamo anche bisogno dimostrare tutta intera la differenza del nostro patrimonio culturale e programmati abbiamo bisogno di capire che le cose cambieranno io questo lo dico pur consapevole del fatto che
E persino difficile talora spiegarlo ma io ho trovato durante la campagna elettorale che aveva fatto tre mesi fa
Per le regionali tanti elettori tanti cittadini che dicevano bene vinciamo le Regionali facciamo che queste preparino bene le politiche
Però mi dicevano però quando saremo al governo
La legge la legge Bossi Fini già cancellarla
La legge
Sul come si chiama sul falso in bilancio bisogna cancellarla lascerebbe già cancellarla la legge Biagi bisogna o cancellarlo rifarla completamente la la riforma Moratti bisogna presso bene io penso che non possiamo dirle dopo le lezioni queste cose
E io son d'accordo nemmeno a dicembre bisognerà che rapidamente venga fuori una piattaforma che oltre avere quel respiro quelle idealità
Faccia anche capire fino in fondo quali sono le differenze qual è la distanza politica e culturale perché se non c'è questo io credo che ci mancherà lo slancio
E saranno in tanti che dicono
Sì somma si combattono ma fra la Coca Cola e la Pepsi Cola non c'è una gran differenza io non credo che sia così io credo che la differenza di fondo ci sia però bisogna farla vedere in tutta evidenza e fare di questo forse il più grande argomento di campagna elettorale
Direttore se non ti offendi o cambiare il titolo per farla cose che dici tu tu ci proponi Berlusconi vattene col punto esclamativo
Senza non si usa perché voi risparmiate spazio ecco Yeti proporrei invece una correzione così fatta italiani votate Prodi con tre punti esclamativi
Perché
Intanto
Perché le esortazioni non bastano perché quello non se ne vuole andare comunque possiamo risparmiamo risparmiamo questa quota di energia secondo dobbiamo mettere in positivo il ruolo che di per sé è fondamentale delle persone perché noi dobbiamo convincere la maggioranza degli italiani che quel disegno è clamorosamente fallito una parte consistente di loro già lo percepisce sulla sua pelle ma come aveva detto stasera molti non se ne sono ancora resi conto dunque dobbiamo volgere in positivo utilizzando il ruolo che è fondamentale dell'elettorato
Italiani votate Prodi come sottotitolo e ci metterei non c'è tempo da perdere
Perché il tempo che passa questo già lungo hanno che sta trascorrendo con effetti molto negativi sulla nostra economia dovuti non soltanto al trascinamento che la mancata crescita poi produce
Ma anche come si vede all'incapacità di questo governo di mettersi d'accordo su alcunché
Gli elementi di divisione tra di loro sono talmente clamorosi che non riescono più nemmeno mediabili come capitato per una parte della legislatura al punto più basso
Tant'è che per qualche tempo abbiam pensato che forse lo facevano apposta c'era sempre qualcuno che lanciava un'idea più strampalata dell'altra per cui quella di un dito più sensata
Che pure era negativa sembrava il minore dei mali non siamo più neanche in questo scenario dunque io ti proporrei questa soluzione che so rappresenta dal punto di vista tipografico una una straordinarie novità italiani votate Prodi sotto visibile non c'è tempo da perdere
Poi che cosa dobbiamo fare perché l'una e l'altra cosa si realizzi il tempo dipende come si è detto dalle scadenze istituzionali il convincere gli italiani dipende molto da noi
Non soltanto dalle conseguenze negative che subiscono per le scelte del governo o per le mancate scelte del governo
Bisogna indicare un programma come abbiamo detto io credo che le condizioni per scrivere dei capitoli efficaci dall'economia alle politiche sociali alla politica estera all'ambiente al a un'idea di sostenibilità che sia funzionale anche a come si fa crescere un'economia si ridistribuisce la ricchezza diciamo le competenze ci sono le esperienze anche si possono trasformare in politiche di carattere nazionale anche molte delle esperienze che localmente sono state fatte però bisogna che la somma di queste politiche abbia un corrispettivo che si intreccia con queste scelte di merito il corrispettivo secondo me sono i valori noi non possiamo parlare all'elettorato semplicemente indicando come vorremmo risolvere i loro problemi materiali c'è bisogno di idealità
Se no il sogno non scatta
Allora la pace
La solidarietà e la giustizia l'antifascismo un'idea di laicità dello Stato sono fondamentali per sostenere delle proposte concrete le due cose messe insieme possono far scattare l'idea del sogno
Soltanto la soluzione dei problemi materiali è un grande passo in avanti ma può non bastare in fondo loro hanno vinto ingannando gli italiani
Presentando l'ipotesi di mondo diverso da quello che era e affascinando una parte degli elettori noi lo dobbiamo affascinare in positivo riproponendo tra l'altro dei valori che sono una parte integrante della nostra storia di questi non bisogna avere nessuna non bisogna avere dubbi nel proporli né bisogna avere timori che la caratterizzazione sul versante delle idealità Possa chissà perché poi in qualche misura attenuare
Il valore delle politiche concrete lo sforzo da fare è quello di sempre parlare al cervello delle persone le quali ci rivolgiamo ma dare qualche ragione anche allora occorre perché posso palpitare un po'di più
Salutiamo e vi diamo appuntamento a a un confronto che credo non abbia bisogno di presentazioni quello di mercoledì prossimo che può anche l'ANCI dell'unione delle primarie fra Massimo D'Alema e Fausto Bertinotti buonasera