Generare classe dirigente

Grazie
Già
Quello con il giorno a tutti
Benvenuti
Offriamo
Questo incontro dando la parola alla senatrice vittoria Franco per i saluti introduttivi
Buongiorno a tutti poi piacere e anche l'onore di portare a tutti voi il saluto cordiale e ospitale del presidente del Senato Franco Marini e mio personale
Do il benvenuto al presidente Luca Cordero di Montezemolo al rettore della Luiss Massimo Egidi al direttore generale Pierluigi Celli a tutti i presenti
Mi sembra importante anche sul piano simbolico che questo convegno così rilevante di presentazione del rapporto generale del rapporto generare classe dirigente si svolga in questa sala in uno dei palazzi del Senato della Repubblica
è importante
Perché sono convinta che nella generazione di classe dirigente la politica abbia la responsabilità maggiore
Ho Nendo all'attenzione il tema della formazione della generazione appunto delle classi dirigenti e della difficoltà che essa presenta entrate nel cuore del problema italiano
è un problema sintomo io credo di una crisi più generale
Che crisi nella crescita economica che rappresenta difficoltà nel processo di modernizzazione e di innovazione che anche crisi morale spesso che difficoltà ad affermare una nuova etica pubblica
Possiamo chiamare tutto questo appunto crisi delle classi dirigenti
Che si esprime in quella difficoltà a percepirsi come classe dirigente che viene evidenziata nel rapporto punto difficoltà percepirsi anche come classe dirigente difficoltà che si esprime in una diffusa deresponsabilizzazione individuale rispetto alla decisione
In questa crisi credo che scontiamo ancora la fine traumatica della Prima Repubblica mentre la seconda fatica ad assestarsi
Ci sentiamo in una fase troppo lunga forse eccessivamente lunga di transizione come se si fosse avviato un movimento sismico che non riusciamo a bloccare non riusciamo a trovare ancora regole fondamentali condivise e basti pensare alla legge elettorale alla difficoltà che abbiamo anche in questa legislatura a metterci d'accordo su una legge elettorale condivisa
E la crisi dell'etica pubblica deriva anche da questo dal fatto che non riusciamo condividere il principio base di una democrazia matura quello che Tocqueville
Osservando la democrazia americana negli anni Trenta dell'Ottocento aveva individuato come uno dei suoi pregi l'interesse beninteso cioè quell'equilibrio fra interessi particolari ebbene generale
Invece soprattutto negli ultimi anni siamo costretti a registrare un consolidamento degli interessi particolari
Per me
Sono un sintomo questi fenomeni della debolezza della politica
Che ha avuto momenti troppo lunghi di applicazioni al perseguimento del bene generale
Bene la conclusione della parte introduttiva del rapporto si parla della virtù della generosità come aspetto costitutivo di una classe dirigente compiuta io condivido molto questa analisi
Questo mettere al centro la virtù della generosità significa pensare a lungo termine
Lavorare per costruire il dopo se stessi
Non solo condivido ma voglio dire di più
Che la politica come tale dovrebbe essere ispirata alla generosità ispirare la politica la generosità significa assumere il bene comune fare spazio agli altri essere ospitali produrre cittadinanza
E questo è un principio delle dica è un altro principio dell'etica pubblica la responsabilità responsabilità vuol dire che capacità di rispondere di dare conto e si deve dare conto quando si dispone di un potere di decisione di direzione di indirizzo come appunto è dovere del della classe dirigente di chi è classe dirigente significa responsabilità verso il le generazioni future saper stringere patti fra le generazioni e sappiamo quanto questo oggi sia molto importante sia decisivo per creare il futuro alle nostre nuove generazioni
Le Clary classi dirigenti non sono più lei Little
Per uscire da questa crisi bisogna occorre formare promuovere classi dirigenti diffuse
Promuovere la mobilità sociale e l'ho trovato un punto un'analisi molto utile molto importante quella della corto
La la mobilità sociale fra le più basse in Europa nel nostro Paese
Invece un maggiore e migliore dinamismo anche economico non può prescindere dalla mobilità sociale
E soprattutto se vogliamo costruire la società della conoscenza o delle conoscenze come si esprime rapporto dobbiamo valorizzare i talenti dovunque si trovino
Indipendentemente dall'appartenenza sociale e io aggiungo e questo mi sembra un un aspetto poco o per niente trattato nel rapporto indipendentemente anche dal genere
La promozione delle donne è uno dei criteri della generazione delle classi dirigenti io credo dovrebbe almeno essere così le donne oggi sono più scolarizzato e degli uomini si laureano in maggior numero e però restano indietro nella carriera
Sono poche quelle che arrivano nelle posizioni apicali anche questo è un problema
Che occorre risolvere se vogliamo costruire con la società della conoscenza quella società basata sul merito che anche nel rapporto viene descritta
E allora privi privilegiare il merito non siamo d'accordo su questo e anche l'azione di governo credo che si stia orientando verso strutture e agenzie di formazione che prendi no il merito premiare anche le donne e quindi creare però contemporaneamente condizioni di pari opportunità di eguali opportunità
Ed è per questo che puntiamo sulla qualificazione del sistema formativo e dell'alta formazione
Su una sistema formativo che sia migliore a partire dalla prima infanzia abbiamo un Progetto Progetto zero sei anni che concepisce anche il nido come servizio educativo ecco questa e la strategia io davvero mi auguro che politica impresa classe dirigente diffusa sappiano costruire insieme un futuro migliore per tutto il nostro Paese perché l'Italia possa stare davvero da grande potenza industriale e civile in Europa e nel mondo io vi auguro buon lavoro
E mi congratulo con lavoro che avete fatto grazie
Grazie alla senatrice Franco io introduco brevemente relatori sono nell'ordine Dellai Carboni e Bergami che sono gran parte
Di quelli che hanno lavorato al per produrre questo documento questa ricerca questo report vorrei solo semplicemente raccontando come è nato questo rapporto
Questo rapporto è nato circa un anno qualche mese fa
Quando in un gruppo discutendo di quello che veniva fuori prevalentemente sui giornali sulle riviste poi c'eravamo preoccupati del fatto che attorno a un tema che sembrava essere un tema strategico è rilevante
Così la letteratura fosse così casuale e anche così superficiali
Da questo incontro che poi è stato un incontro di tre università sostanzialmente da Louis da una parte il Politecnico Nesta Politecnica delle Marche questa di Bologna Politecnica delle Marche en passant professor Carboni che Ram danni che andava quei studiando questo fenomeno sulla base di di dati ancora non perfettamente censiti
Professor Bergamini che dirige poi l'anno aveva due scooter l'Università di Bologna per quanto riguarda i master di professionalmente oculista ha la facoltà di Economia
Che appunto sui temi delle identità identificazione riconoscimento anche delle classi dirigenti aveva svolto i lavori
Attorno a questo nucleo in atto il rapporto che oggi presentiamo un anno di lavoro non sono presenti tutti quelli che ci hanno come dire lavorato sopra anche perché sarebbe stato un po'difficile io ricordo particolarmente professore antrace Antenucci
Non è che a parlare ma a quale riceve gran parte da parte introduttiva terminologica di analisi terminologica del rapporto che è una parte fondamentale anche perché le questioni di tipo di lingue di linguaggio attorno ai temi tra classi dirigenti sono particolarmente ambigue e quindi nella parte nel primo capitolo questi temi vengono affrontati direi in maniera perfino più o sistematica un altro dei temi che viene affrontato era questione dimensione della classe dirigente di un Paese che ma è un un tema che sembra banale ma in realtà richiede non poche messe a fuoco
è stato affrontato soprattutto la posso Carboni con delle ipotesi che poi sono sottoposte evidentemente alla valutazione questo rapporto alla presunzione di essere così il primo nel senso che non ci sono
Molti termini di paragone se non comportarsi in alcuni testi tra cui uno dei testi è quello recentemente prodotto dalla Laterza
Coordinato dal professor Carboni sulle rette del Paese
Avendo la così responsabilità ho la presunzione di essere il primo e anche come del tutto discutibile
Quello che noi possiamo dire che il gruppo che ci ha lavorato per un anno a chiaramente l'intenzione di continuare
In maniera tale da monitorare non solo Lampasona l'ambito di riferimento nel quale questi fenomeni si svolgono ma anche la loro comparazione internazionale e il focus anno su anno su alcuni settori particolari
Questa è la nostra prospettiva detto tutto questo direi di cominciare subito dando la parola ai tre relatori che avranno massimo dieci minuti tempo ciascuno hanno prima prima no prima prima scusate prima la parola e al rettore dell'università Luiss mi pare che si riassume tutti i temi di fondo sul quale di rapporto poi dopo deve essere svolto
Crediamo
Ma io credo che oggi possiamo avere un'occasione di dibattito piuttosto profondità importante perché molti di noi coltivavano analizzavano questi temi
Ne in vari aspetti ma l'occasione di mettere insieme tutti questi argomenti che sono fondamentalmente tre o quattro volte portati io direi che sono da un lato si il problema della classe dirigente ma l'altro soprattutto l'ambiente nel quale una il problema della scarsa mobilità di una classe dirigente che non è nel massimo del suo fulgore
Vive e che l'ambiente di una scarsa competitività la scarsa concorrenza una scarsa capacità di capire che la competitività non è il nemico ma in qualche modo la causa di confrontarsi e di migliorare
Quindi questi temi vanno tutti insieme sono tutti legati li vedremo legati all'interno delle varie illustrazione varie discussioni quindi credo sarà una buona occasione una delle cose che mi ha colpito studiando discutendo insieme di estensore di questo testo e sono stati proprio i dati i dati sperimentali e cioè l'opinione che la classe dirigente ha di se stesse
Abbiamo di fronte due diciamo mondi diversi due tipi di caratteristiche diverse che ci si aspetta da un l'altro da una da un lato quelle che noi possiamo chiamare diciamo capacità positive visione strategica competenza autonomia decisionale autorevolezza e leadership capacità di innovazione creatività
E dall'altra invece e così via responsabilità pubbliche sociale senso morale
Etica e così via e dall'altra invece capacità di avere conoscenze buoni rapporti potere
E così via allora quello che si scopre che direi che è molto indicativo per essere un punto anche importante prelibati cioè che i primi sono argomenti che sono ritenuti in teoria molto importanti e determinanti ma quanto questi argomenti questi queste capacità siano realmente capaci sia veramente tali da far sì che promuovono all'interno delle classi dirigenti miglioramento
E l'entrata dentro le classi dirigenti questo su questo moltissimi interrogativi erano ampiamente scettici
Quindi io credo che questo potrebbe essere un punto di partenza per capire le difficoltà che in qualche modo abbiamo abbiamo trovato e l'impatto che ha questo sull'intera società e sulla formazione della classe dirigente
Per brevemente terminare faccio il mio mestiere
Quindi ricordo che la difficoltà viene anche dal fatto che processi formativi della classe dirigente non sono solo quelli entro il lavoro entro la i rapporti di lavoro e di crescita ma sono anche quelle che provengono dalla formazione universitaria
Anche qui abbiamo un problema del tutto analogo una scarsa o non ancora completa capacità di selezione
Una idea delle famiglie che si è bene che ci sia un'ottima università ma non è detto
Che sia utile che mio figlio venga in qualche modo immaginato anzi
Sarebbe una grave iattura c'è tutto un modo di pensare che deve farci ridisegnare deve farci ripensare anche a noi anche nel mondo della formazione una capacità diversa DS capace di trasmettere competenze e valori e quindi di dare una interfaccia importante quello che il mondo della classe dirigente comunque alla evoluzione e alla crescita le classi sociali
Ecco sono solo punti molto molto brevi sono spunti che sono emersi dobbiamo per per terminare io direi che dobbiamo però renderci conto che il fatto che ci sia questa discrasia
Non può essere pensato a come la cosa diciamo casuale esistono dei meccanismi diversi da quelli per la concorrenza evidentemente la competizione non ha funzionato cos'è che ha funzionato allora
Io penso che abbia funzionato quella che gli economisti chiamano la selezione avversa
Cioè sostanzialmente un meccanismo fondato sull'opacità
In cui non essendo chiare le competenze e le capacità delle persone fosse invece altri rapporti di altra natura in qualche modo selezionare per merito diventava un second best non lo fa spesso
Il fatto che questi due meccanismi convivano
Ci deve spingere a rafforzare l'uno e devo dell'altro io credo che questo sia uno degli elementi che andrà discusso e che sia di particolare importanza perché non è una colpa ma è una responsabilità non capirlo e non muoversi in quella direzione
A questo punto io credo che posso
Possiamo passare la parola ai relatori cominciando con grazie a questa diciamo Nadia Dellai ringraziamo Egidi
E non lettore della Louis Kahn sottolinea anche il fatto che l'università varie sì approprio di un impegno in cui la formazione la classe dirigente dei diventa uno degli obblighi morali anche nei confronti di questo paese la luce in particolare intende farlo
Nadia Dellai che è stato il coordinatore della ricerca una ricerca che io vorrei sottolineare vedetta dal titolo
Volta in positivo non parla della crisi della classe dirigente di per sé il titolo dice che ha generare classe dirigente un percorso da costruire cioè una ricerca che in qualche modo tende a trovare gli elementi per costruire positivamente
Un futuro che in qualche modo possa essere di aiuto al paese in questo momento
Grazie
Allora altre voci vedremo dei essere abbastanza svelti io volevo ricordarvi che il mattone che avete in mano che è un po'grosso effettivamente essendo il frutto di più mani c'era dentro tante anime che però del gruppo si sono molto mal Camatta luridi ricordo tre passaggi capiti quali avete il quadro del rapporto poi sia carbonica Bergami approfondiranno alcuni tetti primo passaggio il rapporto è l'offerta di un approccio da condividere proprio per le ragioni che diceva Celli un minuto fa
L'obiettivo non è quello di piangerci su quello che non c'è ma testare uno scoop sforzo positivo di costruzione di quello che serve e uno delle osservazioni più evidente che troverete nell'introduzione del rapporto e la necessità di uscire dalla dimensione generica
Non basta evocare la debolezza della classe dirigente mentre si prende il caffè la mattina pensando che la debolezza fra l'altro sia sempre degli altri non la propria non della propria categoria sono sempre gli altri adesso dei deboli
Non basta evocare la debolezza altrui bisogna agire di conseguenza e naturalmente non basta neanche
Dire che tutti i canali di formazione antichi si sono esauriti abbiamo dedicato un intero capitolo a questo
Bisogna avere la forza e il coraggio e la fantasia di capire di saper vedere quello che si muove sottotraccia
Cioè le iniziative che oggi si muovono sia pure informali che nascono dalla vita quotidiana dove la nuova classe dirigente il mondo ma in un maniero nell'altra si sta formando come pure ricordiamoci che non basta il meccanismo ossessivo della sostituzione della classe dirigente ogni volta che si cambia in giro anche dentro l'impresa e non solo per la politica legittimamente l'ansia di fare spoil system in ogni momento in ogni dove
Farsi che vada in crisi un meccanismo fondamentale che che la classe dirigente per essere tale ha bisogno di tempo cioè io sostituisco troppo velocemente la classe dirigente
E chiaro che alla fine non trovi nulla raschia il bidone fino in fondo e quindi bisogna decidersi a produrre la classe dirigente non solo a comprarla
Sul mercato troppo spesso si sente la frase ma tanto lo compro no lo compro lo valorizzò per cinque volte nel giro di due anni forti pendio si moltiplica per cinque ma sempre per la personale
Qualcuno lo deve produrre
In ogni settore e quindi questo aspetto implica che la classe dirigente esistente ha davanti a sé tre principi da condividere che secondo noi sono importanti li abbiamo ricordati chiaramente nell'introduzione del Rapporto il primo principio
Perché tutto sommato essere classe dirigente implica fra li obblighi prioritari
Quello di creare nuova classe dirigente senza i timori di esserne sostituiti Aime come spesso succede senza divorare i propri figli in una volta che li hai fatti crescere ahimè anche questo viene senza voler o pretendere di voler godere dei risultati raggiunti
Attraverso i propri sforzi molte volte i risultati li godranno altri perché è un processo lungo ma questo fa parte della classe dirigente
Ancora un obbligo della classe dirigente quello di ragionare a trecentosessanta gradi senza passare sempre il cerino i politici la classe dirigente lo ricordava Vittorio Franchini
Vittoria per Franco prima citando otto Camilla classe dirigente a trecentosessanta gradi toccava politica tocca il sociale ed economico il culturale e noi dobbiamo occuparci a trecentosessanta gradi questa importante non è un problema dei politici solamente terzo punto importante ed è la ragione fondamentale per cui rapporto è stato fatto
Dobbiamo creare un po'di linguaggio comune attorno a questo tema che Complesso che è difficile che è sfuggente
Ci si è scritto troppo e c'è ancora troppo poco per agire non si possono scrivere bisogna anche fare e allora il rapporto tenta nei vari capitoli
Di prendere
Il commissario di afferrarlo non è facilissimo è difficile il concetto
Perché si parla indifferentemente di tanti temi da classe dirigente a delitto e dai establishment Akunin Class se ma che c'è dietro abbiam fatto uno sforzo pragmatico operativo
Senza fare senza scavare nella cultura sociopolitica più di tanto ma insomma tentando cogliere un concetto operativo abbiamo tentato di capire i passaggi storici dal dopoguerra ad oggi che hanno un po'di solito libraio iniziale abbiamo voluto capire noi stessi come ragioneremo per mettere i confini attorno sta classe dirigente Carboni su questo ha lavorato molto bene fu delle mappe che poi gli propone
Abbiamo voluto dire rivolgersi la popolazione dicendo ma quando parliamo di classe dirigente tu cosa pensi ed è interessante c'è un capitolo dedicato abbiamo ovviamente voluto sentire la classe dirigente
Per farli le stesse domande e anche per incrociarle per vedere quali erano le opinioni di tipo diverso
Secondo passaggio evoco tre quattro punti non li spiego
Ci sono gli amici si massima in poche parole che esce dal troppo corto per esce la difficoltà di mettere i confini la classe dirigente voi vedrete che c'è un disorientamento non solo dal popolo tra virgolette ma anche della stessa classe dirigente se due mila cinque mila venti mila oltre cento mila contesta classe dirigente dall'idea
Che oggi dobbiamo ridefinire concetti è prassi sull'argomento
Poi cosa molto importante si coglie in maniera evidente un dato socio politico vero ed importante
Ed è che in una situazione in cui la società si fa più liquida
In cui si sciolgono i termini tradizionali del del vivere insieme in cui le classi sociali in realtà non esistono Seat zebra no tra de loro di loro tutto diventa più liquido lo ricordava Baumann in più occasioni
Bene in quel momento
I ceti ristretti non le classi non ci sono i ceti e dispetti più forti sia pur continuando tra di loro fanno fortino e si difendono e si copto hanno fortemente questo dato emerso dalla ricerca emerge emblematicamente citando alcuni casi ma si avverte questo pericolo di far fortino stretto dagli evidentemente la differenza tra fare eccetto ristretto e fare classe dirigente che in qualche modo guarda l'interesse di tutti è un problema serio nella creazione la classe dirigente Terzo prima abbiamo ricordava vittoria Franco in realtà noi in maniera un po'ironica abbiamo detto guardate che dai dati sia della classe dirigente che della popolazione emerge che viviamo in un mondo in cui conta di più
La Società delle relazioni delle conoscenze nel senso delle relazioni
Più che la società della conoscenza e qui abbiamo dedicato sin troppi convegni e questo è percepito dalla stessa classe dirigente che è morto autocritica verso se stessa non solo a popolazione verso la classe dirigente
Poi una cosa molto importante che ci deve far riflettere sulla storia della formazione la classe dirigente
Essere classe dirigente non significa aver fatto una buona università
Significa
Anche avere dei buoni studi universitari od altro
Ma essere classe dirigente significa aver incorporato il pensiero di tutti un qualcosa in più che sia solo uno strumento tecnico e questa emerge altrettanto chiaramente a quanto si dice all'interno
Ed infine cosa molto importante
La classe dirigente esita ma qui ne parleranno gli amici esita a riconoscersi c'è un che di sospiri sulla classe dirigente si guarda vorrei dire ma non si piace questo grande tema andrà approfondito
Ultimo passaggio che vogliamo fare
Ma a me sembra che oggi si sia una prima necessità che è quella di battere la strada degli indizi voi abbiamo un percorso indiziario essendo immersi in una società più liquida che si trasforma
I giochi sono in corso non è che da qualche parte si forma la classe dirigente e basta allargare quel punto
Nasce test nascono nuove scuole di formazione politica di ieri presunte ma c'è l'idea che bisogna ricominciare a pensare politica in maniera mobile e questo noi l'abbiamo colto probabilmente sarà una linea di lavoro per il secondo rapporto ma se questa dimensione indiziaria facoltà
Ci sono nuove spinte partecipative non ci sono non c'è solo il qualunquismo cioè le spinte partecipative su argomenti clou della nostra vita pubblica importante
Qualche referendum è stato indicativo a questo proposito c'è una domanda fortissima e inevasa
Di un buon tessuto intermedio di rappresentanza e sappiamo quanto è difficile oggi fare rappresentanza degli interessi proprio per la frammentazione spinta e per la potenza dei singoli frammenti siano essi aziende siano essi professionisti siano essi singoli individui è difficilissimo fare rappresentanza eppure quello è l'esercizio chiare su cui si costruisce perché non basta predicare dall'alto l'interesse generale bisogna farlo uscire dal basso con uno sforzo di crescita e questo è un lavoro fatto contro da classe dirigente vero ancora importante e lavorare sui meccanismi sociali che hanno Ingrid patto questa nostra società ma guardate che per far solo l'esempio del merito
Ed altri sono elencati all'interno state attenti perché in realtà la bolla il merito non è un problema della classe dirigente cattiva è che c'è una collusione di fatto tra la classe dirigente il popolo voi dite una famiglia che il figlio lo bocciamo domani mattina vediamo un po'come reagisce in base al merito la famiglia
C'è una collusione che il merito importante purché sia applicato agli altri è mai a se stessi
Questo scritta la classe dirigente ad essere severa con se stessa ma anche esser capaci di rappresentare questo passaggio altrimenti non avrà successo farà solo prediche esiti includerà nel suo fortino
Ultimo punto ed ho finito
Lo ricordava vittoria Franco prima noi abbiamo calcato la mano sulla virtù devo dire che questa un pallino che mi perseguita tanto tempo perché quando guardo la classe dirigente quando ci guardiamo come classe dirigente
Abbiamo bisogno di tante virtù applicate certo il coraggio la forza la capacità di decidere l'autonomia per carità son tutti elencati all'interno ma guardate che nei momenti di grande trasformazione come questi
La virtù della generosità è forse la più importante perché la generosità significa avere il coraggio di pensare che quello che fai porterà frutti al di là del tuo stretto interesse della tua stress steste della tua ristretta categoria e quindi questa capacità di guardare avanti è una capacità che sta dentro la classe dirigente perché altrimenti facciamo solo le prediche sugli interessi generali
Fare esercizio di generosità diventa lo strumento per crescere come classe dirigente ci auguriamo che i passi successivi dal rapporto di quant'altro ci aiutino a far crescere l'idea grazie
Adesso la parola Carbone sulla mappa o le mappe
Nelle classifiche se
Da chi mi ha preceduto ha sottolineato un problema che quasi un enigma dal punto di vista delle scienze sociali che è quello della contaminazione tra il concetto di classe dirigente nella sua descrizione questo è forse il problema principale da un punto di vista empirico che un ricercatore che cerca di scoprire come stanno le cose incontra e in particolare la quantificazione delle delle classi dirigenti del primo scoglio da da superare proprio in termini di metodologia sostantivo cioè quanti sono legato a quale concetto
E poi c'è da considerare ancora tanto per introdurvi un pochino nella problematicità della complessità anche della metodologia della ricerca cioè considerare ancora che stiamo parlando di classe dirigente e quindi di potere
Un ambito in cui le quantità sono molto relative perché avvolti appunto ci troviamo di fronte accetti stretti piuttosto poco numerosi ma in realtà molto pesanti dal punto di vista dell'influenza del potere
Magari più pesanti di settori più avanti omogenei di di classe dirigente per questo alla fine come dire nel del gruppo di ricerca è maturata l'idea di una sorta di mappa fisarmonica della classe dirigente
C'è una mappa che ripetesse due-tre concetti base
E alla quale riuscissimo e con i quali riuscissimo appunto ad accordare una una sorta di quantificazione
Io qui ho pochi minuti quindi vi dirò semplicemente i risultati finali come dire io quanti di quanti quanti sono appunto c'è una prima mappa che noi abbiamo denominato mappa di leader sostanzialmente
Dicendo lo capiranno semplicemente sono i numeri uno in Italia e questi sono circa due mila quindi un numero molto molto molto contenuto
Poi c'è una seconda mappa che abbiamo chiamato una mappa riciti Ristetti che all'incirca somma sei mila sei mila protagonisti e infine una mappa allargata di circa diciassette mila a soggetti dirigenti che includono vanno soprattutto Ditteri policy e quindi come dire all'interno di questo serbatoio di classe dirigente troviamo una certa incidenze importante della di dirigenti la pubblica amministrazione particolare
Se si vuole essere benevolente in questo nostro tentativo di quantificare può essere appunto catalogato come è una sorta di buon artigianato made in Italy
Nel senso che abbiamo censito proprio manualmente con un valore o che scusate il termine bestiale
Molto difficile
Abbiamo censito migliaia di posizioni di vertice cerca indicando le fonti indicando i criteri di selezione che
Naturalmente
Come dire sono legati un po'la soggettività del ricercatore ma siamo stati ce abbiamo cercato di essere più rigorosi
Possibile e qual è il vantaggio di questa mappa fisarmonica perché questa ma che potrà fisarmonica non ci dicesse solo le quantità assolute ma ci quindi diverse incidenze di diversi spezzoni all'interno di degli universi dichiara in università spinti cioè la mappa ristretta mandamenti alla plastica
Ma ci dà anche la possibilità di pensare un fattore molto importante per la classe dirigente secondamento che la densità della leadership nel senso che noi abbiamo alcuni spezzoni appunto che dicevo magari con quantità incidenze limitate ma compenso molto importante
A questa analisi che noi chiamiamo posizionale nel senso che fa a guardare le posizioni di vertice fondamentalmente quindi un censimento nei una selezione quindi a questa analisi posizionale noi abbiamo affrancato due due maggiori circuiti Ciampolini principali indagini che invece secondo un metodo che possiamo chiamare reputazionale
Nel senso che abbiamo fatto una ricerca presso la popolazione per vedere che tipo di reputazione
Alla nostra classe dirigente presso la popolazione e una presso le classi dirigenti di cui parlerà successivamente Vergani
L'indagine sulla popolazione
Devo dire cose molto molto sintetiche quindi sarà indicazioni delle considerazioni più che di numeri a cui rinvio nel nel nel volume
Bene l'indagine sulla popolazione devo dire che in grande sintesi con un giudizio proposi intenti come che mostraci sottolinea un'altra cosa che non è nuova diciamo un amaro deficit leadership della classe dirigente in Italia
Non sono il primo ne siamo i primi a sottolinearlo ricordo anche il ministro Amato un'altra circostanza ha sottolineato questa
Questo tecniche di tiglio città
La popolazione vorrebbe una classe dirigente con maggiori competenze specifiche questo sì
Perché competenze significano anche una base concreta per prendere decisioni di Oceania delle decisioni soprattutto per realizzarsi
Questa è la prima diciamo componente e l'emarginazione tra popolazione cosa vorrebbe nella classe dirigente
E la seconda componente diciamo il senso di responsabilità qui già già sottolineato da ad altri ed altri interventi in sostanza più che classe dirigente più classe dirigente
Cioè più élite che sappia
Capace di guidare al Paese anche dal punto di vista morale piuttosto e meno Elita autoreferenziali meglio quindi come diceva prima ai società della conoscenza i più società della conoscenza
Questo è un giudizio severo che colpisce un po'tutti i settori di classe dirigente lei dai politici professori universitari armi
Mentre bisogna notare che poi lo riprenderò a questo punto rapidamente che c'è una certa porto di fiducia invece che viene lasciata aperta dalla popolazione verso settori di classe dirigente economica
E vorrei appunto commentare rapidamente alcune questioni
La prima è che dalla popolazione esce fuori un'immagine di classe dirigente che comunque degli spicchi specchiarsi per rivolta al futuro con capacità di visione eccetera
Però deve specchiarsi anche nel passato nella tradizione questo è in pole immagine popolaresca
Il leader ideale per il futuro deve comportarsi in sostanza comunque come un padre di famiglia perché lo Stato la Nike il Paese è in fondo una grande famiglia
Dovrà quindi essere comprensivo ma senza sottrarsi alle proprie responsabilità se necessario imponendo alcuni sue scelte e decisioni e sempre avendo come il registro comportamentale soprattutto il buon senso
La seconda indicazione che viene da quest'analisi
Su dell'indagine appunto sulla popolazione
E che di classi dirigenti dovrebbero fare un passo deciso in avanti incompetenza e forse un passo indietro in quanto a capacità di persuasione il consenso
A me ad esempio mi ha incuriosito molto questo
Questo diciamo livello piuttosto bassotti di reputazione quello di cui godono i vertici dei mass media presso la popolazione che un po'in contrasto con quello che accade invece per la classe dirigente
Qui c'è qualcosa che viene toccato nell'immaginazione della di una popolazione che forse muta soprattutto un un umore verso verso i media soprattutto tradizionali cioè una critica verso i mass media i vertici dei mass media che non riguarda solo l'oggi come sono oggi ma anche in prospettiva le come dire il ruolo che possono svolgere questi mass media specie nel futuro cioè mentre per esempio i professori universitari
Giustamente inchiodati ad un ad un giudizio come dire di poter ininfluente attualmente sono però previsti in prospettiva i professori universitari come procedersi dai ricercatori gli uomini di cultura comune elemento fondamentale insieme un po'al una classe dirigente economica per la per la ripresa del Paese cioè potenzialmente dovrebbero essere appunto incarnare in fondo
Questa questa società della conoscenza
La terza indicazione che viene davanti alla popolazione dico così Cruccu nuovamente e poi qui in questa in questa sala che la severità del giudizio popolare concernente la responsabilità di questo della della della classe politica
Che badate bene non è voglio sottolinearlo innanzitutto non è una come dire un distaccarsi dal dal concetto di autorità non è una come dire con cuntista come concertato ferita quanto soprattutto invece una critica come esercitata oggi quindi
L'inefficienza il basso senso di terribili Bassano passano scadenza sono tutti elementi che tornano nell'immaginazione
Nell'emarginazione della delle persone che però questa questo giudizio severo verso la politica e riscattato dal ruolo perché la politica invece dovrebbe avere in futuro per la ripresa del Paese quindi la speranza che ancora è molto radicata nella popolazione sul ruolo della politica rispetto appunto come motore occulto di una rilancio del Paese ma qualche indicazione che appartenenti grafici parte vorrei andare in fretta magari però dicendo anche qualche dato è che la classe dirigente economica invece tredici classi dirigenti economica e finanziaria sembra muoversi un pochino in controtendenza alla domanda sull'indebolimento delle classi dirigenti
Sì risponde si sono infatti indebolite però in particolare la classe dirigente economica e politica in questi anni si è rafforzata e si è rafforzata al punto che gli imprenditori sono in testa alla alla diciamo speciale classifica passatemi la l'espressione che poi abbiamo stilato diciamo a seguito di chi conta di più della domanda di di Kew conta di più l'Italia per cicli sono imprenditori seguiti a ruota diciamo tra le cariche principali cariche istituzionali dello Stato poi ci sono diciamo i vertici bancari finanziari e assicurativi e quindi i politici
Ecco questo già ci dà un'idea del crescente prestigio del concentrato economico su cui io vorrei far svolgere una considerazione rapido conclusiva perché qui si tratta delle due principali tipi principali spezzoni di classe dirigente quella classe politica la classe economica
Ecco mi sembra che
Che seppure questo punto due
Spezzoni siano integranti importanti per tutta la classe integrati importanti nel per la classe dirigente poi sino però gli eterni duellanti insomma all'interno delle classi dirigenti
Il cupo tipo in competizione per una certa diciamo primazia sermone dal punto di vista del prestigio delle delle fettine influenza ecco
Qui insomma c'è da riflettere lasciatemelo fare una riflessione un pochino più maggior respiro più che descrittiva sono sì alla fine dell'Ottocento ma a cavallo tra Ottocento e Novecento
L'economia era prigioniera prevalente la maggior parte dell'economia della dimensione localistica Massimo nazionale
E invece lo Stato la politica erano protagonisti dello spazio internazionale oggi oggi questo è cambiato oggi invece tra fine Novecento inizio di questo secolo è tutto cambiato cioè gli spazi internazionale insetti sono come dire pieni non solo di relazioni tra Stati tra nazioni ma anche di relazioni economiche soprattutto per qui spazio internazionale noi lo chiamiamo appunto in modo appunto un modo specifico che è quello del globale
Questo cosa vuol dire vuol dire che questo cambiamento anche dello scenario internazionale i veicoli a cui sono sempre più posti vicino insomma la popolazione e suscita come dire un'immaginazione un una immaginazione positivo verso la classe dirigente che ora acquistato tutta sedicente economica che orario acquista appunto
Riacquista appunto un prestigio disperso alla classe politica
E la classe politica come ci appare in questa alla fine di questa ricerca vai la classe politica ci a fare come un certo senso come prestatori di fuochi lasciatemi
Questa questa espressione da un lato c'è questa dimensione sempre più sovranazionale dell'economia prestigiosa per l'economia e dall'altro c'è invece un giudizio piuttosto reputazionale piuttosto piuttosto come comunque difficile
Difficile da parte della popolazione come si Linda politiche in questo momento presso fosse presa fra questi due fuochi nell'economia e della società
E che questi due fuochi in fondo vanno in una direzione
Che la politica forse dovrebbe recepire che quella un invito a ridurre fondamentalmente quel plusvalore politico che genera autoreferenzialità e privilegio spesso appunto nella classe politica grazie
Nel terzo e ultimo intervento sul sul tema quello del professor Bergamini relativamente proprio la pressione percezioni di ruolo dalla classe dirigente
Grazie
I dirigenti italiani non si sentono classe dirigente
Ripeto i dirigenti italiani non si sente in classe dirigente
è un po'come abitare in una città e non sentirsi cittadini di quella città essere italiani deve essere in qualche posto del mondo e non sentirsi tanti italiani
Votare centrodestra o centrosinistra e non riconoscersi nello schieramento che si è votato
Questo è il principale risultato di questa ricerca empirica che è andata a chiedere ai dirigenti cosa pensano della classe dirigente
Il principale risultato che dirigenti non si riconoscono nel classe dirigente credo che questo aspetto questo risultato spieghi molti dei problemi che abbiamo in Italia dal punto di vista da classe dirigente
Cosa abbiamo fatto abbiamo applicato una teoria che è stata fortemente sviluppate letteratura nelle scelte sociali e Psicologia sociale negli studi organizzativi si chiama The Reader identità sociale molto utilizzata nello studio dei comportamenti organizzativi abbiamo distribuito sei mila questionari ne abbiamo ricavati mille a dirigenti di livello elevato
Di pubbliche amministrazioni centrali e periferiche di piccole e medie imprese di grandi prese di banche assicurazioni gruppo di consulenti e professionisti
Politici particolari cariche elettive associazioni rappresentate interessa accademici e poi un altro gruppo che definiamo altre in maniera più generica nel quale stanno giornalisti stampa spettacolo anche assassino profitti il diciamo sono finiti questo gruppo perché hanno non mi risulta minore abbiamo cercato di offrire un numerosità simile per ogni gruppo
I questionari da molto lungo se qualcuno quindi stava dovuto rispondere al questionario on centonovantanove domande sicuramente ci hanno un po'di attivo
Perché i dirigenti italiani non si sentono classe dirigente anzitutto perché descrivono la classe dirigente
Riconoscono una classe dirigente come caratterizzata prevalentemente da stereotipi negativi Rispetto stereotipi positivi nel rapporto sono elencati di stereotipi negativi sono stato scuotere gerarchia formalità compromesso relazioni autoreferenzialità quelli positivi sono professionalità eccellenza visione strategica responsabilità merito e così via
Questo è un primo aspetto che renda classe dirigente non attrattiva per i dirigenti come gruppo in cui identificarsi
Il secondo aspetto è che la reputazione della classe dirigente così come la percepiscono i dirigenti
è molto bassa non so darmi dei valori statistici perché servirebbero magari soltanto a confondere ma è veramente molto bassa ho perduto di vista numerico perché le caratteristiche che i dirigenti riconoscono una classe dirigente
Sono molto più che a turisti che
Che riguardano le relazioni la capacità di muoversi all'interno di schemi di relazioni e la capacità di tutelare interessi di parte rispetto a un'altra dimensione questo alle proprie proteste statistico le analisi fatta viali hanno evidenziato due dimensioni ben separate
Che potremmo definire come merito competenza da una parte e valori dall'altra quindi una classe dirigente
Dei dirigenti che vedono la classe dirigente come un gruppo che molto più orientato all'elevazione alla tutela di interessi di parte che non al merito alle competenze e valori
Evidentemente questo
Che è un certo distacco tra i dirigenti e classe dirigente nessuno volesse identificato e nessuno probabilmente all'interesse a riconoscersi in un gruppo caratterizzato da questi aspetti da questi da queste caratteristiche il risultato è che l'identificazione del gruppo classe dirigente in una scala da uno a otto
E tre virgola quindici
Il mille dirigenti che noi siamo andati a intervistare in una scala da uno a otto dicono di riconoscersi nella classe dirigente
Con un valore medio di tre virgola quindici questo fatto questo fatto che i dirigenti ripeto siamo andati appendere persone in posizioni di responsabilità molto elevate di tutti i settori che primo arrecato questo fatto ha un'implicazione molto seria
E l'ubicazione motoseghe la seguente nel momento in cui io non mi riconosco in un gruppo non agiscono con il tipico membro di quel gruppo
Nel momento in cui io non mi riconosco della classe dirigente non mi comporta la classe dirigente nel momento in cui io non mi riconosco non sento di far parte da classe dirigente non ho però quell'assunzione di responsabilità che forse la caratteristica principale che differenze comportamenti di un dirigente da un membro da classe dirigente
Questa è la prima cosa che volevo dire la seconda è che dopo aver intervistato queste mila persone questi mille dirigenti siamo andati a vedere un gruppo di giovani ad alto potenziale neolaureati in corso con due lingue la lode che hanno già lavorato durante il percorso degli studi eccetera e quindi persone ad altissimo potenziale
Ne abbiamo sentiti circa cinquecentododici sui mille duecento che ha fatto domanda per una scuola estiva molto selettiva
E diciamo la descrizione è un po'la stessa che viene data fortunatamente diciamo esiste anche da parte di questi giovani
Un'azione concerto pessimismo sulla possibilità che loro devono pensare di entrare a far parte da classe dirigente e quindi secondo me questo è un primo elemento su cui riflettere bisogna riuscì a dare il senso ai giovani che è possibile entrare in posizioni di responsabilità e assumersi responsabilità però un atteggiamento di giovani e molto più orientato alle competenze
E al merito
Cioè la cosa che vediamo che questi ragazzi neolaureati venti treni ventiquattrenni un po'mosche bianche delle nostre università in tutta Italia hanno un orientamento al competenza merito molto più spiccato di quanto non sia emerso
Dalle nostre interviste verso i dirigenti
Cosa resta da fare per probabilmente le cose su cui lavorare sono sicuramente la formazione ed è un tipo di formazione però forse più selettivo rispetto a quello che il sistema di oggi consente ed è un tipo di formazione che oltre le competenze tocchi anche il tema dei valori e delle responsabilità
E questo non so quanto dal nostro sistema educativo dono soste universitario sia percepito essere uno dei dei dei punti centrali della formazione di cui noi dobbiamo farci carico sicuramente modificare rapidamente
I criteri di selezione
Però dovranno solo sulla formazione sulla situazione abbiamo un nemico che il tempo mentre mi sembra che non abbiamo molto tempo
Serve allora la necessità da parte dei dirigenti attuali di fare uno scatto
Di accettare il fatto che la classe dirigente italiana oggi non è così dipinta riconosciuta con caratteristiche così attraenti però a fare uno scatto di assunzione di responsabilità
Per usare così la battuta di un amico che citato nel rapporto sei più se è vero che è più facile tirare una corda che spingeva allora forse ne stiamo a tirare piazze
Abbiamo dato rapidamente una sintesi delle evidenze del rapporto
A noi non resta che confermare il fatto che continueremo a lavorare sul tema in termini non solo di analisi ma anche di proposta e come università anche credo interpretare quello che vettore russo rigidi ha intenzione di fare qui mettere mano anche a dei programmi che vadano nella direzione in cui le carenze sono maggiori anche per tentare con tutti i rischi di tempo che si dicevano ridar nostro contributo bene esso possiamo il posto al panel di discussione sui temi sollevati grazie
Bene credo che che possiamo cominciare voi conoscete le persone che sono qui per questa discussione
Dalla mia destra il professor Ilvo Diamanti che insegna all'università di Urbino
E che studio la Società italiana e per tanti anni Lanna Lizzani che attraverso le pagine dei giornali oggi di Repubblica in passato per lungo tempo su quattro
Il professor Zagrebelsky
Che è stato Presidente Della Corte costituzionale prima giudice naturalmente e con il presidente della corte fino a poco tempo fa e che interviene anche lui nel dibattito pubblico Carlo attraverso i giornali sarà la dottoressa Laura Iris Ferro che amministratore delegato oggi di Gentium
Una un'azienda che si occupa di ricerca si occupa di ricerca in Italia ed è quotata in Borsa al NASDAQ quindi una specie dicevamo prima chiacchierando di paradosso di sfida concreta ai luoghi comuni italiani
Il professor Ernesto Galli della Loggia che insegna all'Università Vita-Salute San Raffaele qui che uno degli degli opinion maker più autorevoli del dibattito italiano da da moltissimi anni
E il professor Andrea Romano che se nell'Università Roma Tor Vergata ma che scrive sulla Stampa ma che è anche editore per il lavoro che fa all'Einaudi la discussione è impostata come naturale per dal peso del rapporto e anche dalla novità del rapporto che viene presentato oggi io credo che vada segnalata ci sono qui dei giornalisti che vada segnalata la novità della riflessione e del focus che Confindustria e la LUISS mettono su questo tema e nel momento in cui ci troviamo qui tutti a discutere sentiamo due elementi da un lato l'insufficienza
Della riflessione sulla classe dirigente italiana una differenza di quanto accade in altri Paesi
Fa poca fa poco parte questa riflessione del dibattito pubblico lo si sente poco nella discussione pubblica italiana e d'altra parte però una percezione altrettanto diffusa
Al punto da diventare luogo comune e questa sì che fa parte invece dalla discussione pubblica sull'insufficienza delle classi dirigenti italiane
Vorrei dire soltanto una cosa prima di cominciare la discussione lasciare la parola
Ai relatori di questo dibattito noi spesso ci autor subiamo ritenendo che l'insufficienza da classe dirigente di cui abbiamo la percezione e soprattutto di cui appercezione l'opinione pubblica faccia parte di quella categoria che chiamiamo la disaffezione della politica
E in qualche modo ci procuriamo una un autore assicurazione in questo perché la disaffezione dalla politica è uno degli elementi costanti di questa fase tutte le democrazie occidentali
E quindi riteniamo che nell'insufficienza classe dirigente facendo parte di quella categoria di un malcontento generale che riguarda la politica in qualche modo non riguarda e non chiama in causa tutti noi in questo centro senso recentemente di di di penso che la politica di preso fortemente assorbente c'è la percezione anche giusta che la politica una società democratica
Deve stare a capotavola deve fare in qualche modo il gioco per lasciare che la società si muove liberamente ed emette e per disciplinare il concorso il conflitto tra gli interessi legittimi dentro l'orizzonte dell'interesse generale ma c'è anche la percezione dalla politica
Come di qualcosa di impenetrabile qualcosa di separato e dunque se il problema delle dell'insufficienza che sedicente riguarda la politica in qualche modo non ci possiamo fare niente io dubito e lo voglio dire prima di sentire che cosa diranno le persone che parlano qui e che hanno più titoli di me per parlarne dubito che questo schema sia uno schema realistico soprattutto dubito che sia uno schema periti ero durato cade qualche utilità soprattutto seguirlo
Quel sentimento che rischia di diventare il risentimento crediamo nell'opinione pubblica nei confronti la classe dirigente
E che in alcuni casi più estremi che vediamo spuntare può avere addirittura le caratteristiche il nome di antipolitica io non credo che si limiti soltanto una valutazione sulla sulla classe politica in quanto tale e credo che ci sia un giudizio che assomiglia un po'quello che si dava ai tempi dell'Unione Sovietica in quell'embrione di opinione punto pubblica che c'era in quel Paese che definiva la classe dirigente come classe eterna
Cioè come qualcosa che avevo di fortissimi elementi di autoreferenzialità
Che aveva degli degli elementi di autotutela quasi di cento in qualche modo e che comprendeva un insieme che non non mira soltanto che non era soltanto la classe politica
Credo poi
Ed è un elemento che vorrei che fosse presente la discussione se possibile che ci sia qualcosa di più e che ci sia nell'insufficienza della classe dirigente è un problema che riguarda la mancanza di richiamo a regole condivise la mancanza di richiamo ha dei valori di fondo che possono benissimo essere sostenuti rivendicati nella differenza delle culture nella battaglia delle idee e che formano con lo spirito che io chiamo con una parola proprio permettono al di sopra di ogni spirito di parte uno spirito un repubblicano
Come dire per Francesco che potremmo chiamare un sentimento istituzionale che potremmo se non fosse una parola purché diventata negativa nel dibattito politico l'utente perché me l'uno spirito costituzionale o anche una parola che la sinistra fa più fatica ad accettare ma che io dico molto tranquillamente molto volentieri uno spirito patriottico che cos'è questo c'è una parola per definire questa mancanza se siamo convinti che c'è è la mancanza di un establishment degno di questo nome nel nostro Paese un
Cioè
Dentro la classe dirigente la percezione che esistono dei valori comuni ed esiste un richiamo alle regole
Che devono essere fatte valere per mettere anche fuori gioco chi non segue queste regole e che qualcosa che si può riassumere col concetto di senso del paese
Che a mio parere è una cosa di cui si sente la mancanza oggi darei la parola per primo professor Diamanti perché nella sua nel suo lavoro di analista sociale può forse mettere in campo dei dati che possono in qualche modo seduti dalla discussione
Grazie
Grazie
Per l'invito e complimento intanto anzitutto
Io debbo complimentarmi
Con la Luiss
Con gli autori questa ricerca quest'indagine con Confindustria spesso
Penso anzitutto per averle immaginata per averla pensata ad aver ipotizzato l'utilità di analizzare l'interrogarsi sul sulla classe dirigente
Perché è una cosa che non si fa in Italia nel terzo paesi si fa in italiano abbastanza significativo presto perché ma perché in Italia esistono dirigenti non esiste classe dirigente esiste il potere ma non esiste o meglio non è altrettanto qualificata all'autorità
Cioè che esiste un potere di fa
Atto magari opaco le figure che lo ricoprono che lo svolgono su base definita delimitata localista sedimentaria
Non certamente condividendo perché questo è l'implicito nel concetto di classe dirigente quello che poco fa zio Mauro di di definiva un'identità Conti condivisa possiamo banalmente chiamare spirito pubblico lo spirito pubblico non fa il buon dirigente in Italia col dirigente di successo
D'altra parte la ricerca stessa ha messo in luce come possibile primo elemento diceva Bergamini professor Bergamini che primo elemento che emerge c'è una bassa disponibilità di coloro che sono stati individuati come classe dirigente a riconoscersi come tali
Non lo sono per due ragioni anzitutto perché se lo sei non lo dici
Lo fai
E non lo riconosce non la metti
In secondo luogo per questa ragione non esiste una funzione pubblica della classe dirigente
Il dirigente dell'impresa o l'imprenditore
Il dirigente dell'associazione di categoria si sente dirigente della sua associazione di categoria
Oppure misura suo rendimento sulla base negli standard delle per Foro della performance della sua impresa e non concepisce questa sua azione come parte di un'azione di come dire di tipo pubblico di tipo sociale
Guardate io ho letto un'indagine
Con interesse ovviamente e ha avuto su di me
Un effetto sicuro cioè io normalmente considero da una ricerca e buona
Quando mi suscita delle reazioni e quando individuo dei punti d'accordo ma anche di disaccordo oppure in mi Min induce a mandare al di là oltre allora faccio esattamente questo molto rapidamente per punti
Perché appunto siamo anche in molti ad aver letto la ricerca non era intervenire sulla stessa
Perché noi ci troviamo di fronte al numero variabile di dirigenti ma non ha una classe dirigente
E anzi addirittura la difficoltà da parte di coloro che voi su basi posizionali avete individuato come classe dirigente di riconoscersi come tali ma per le stesse ragioni che voi spiegate e che gli stessi appartenenti alla classe dirigente
Rilevano per loro
Le effettive competente l'effettiva gli effettivi prerogative che caratterizzano la classe dirigente oggi in Italia quanto meno non sono le competenze ma le conoscenze
Non è la conoscenza ma le conoscenze diceva
Diceva Carbone diceva Dellai e anche
Allo stesso tempo non è la responsabilità
Ma è la cooptazione e sistema di relazione e avere delle conoscenze e cooptare
Andiamo oltre c'è un aspetto che nella ricerca cioè voi non avete messo non avete sollevato il tema è era e rilevante
La classe dirigente molta attenta ai temi del consenso non della legittimità
Il consenso una cosa diversa della legittimità
Nel senso che il consenso lo puoi costruire prefigura
Non delle procedure e delle norme condivise sulla base nelle quali attribuire un incarico o un ruolo no il consenso lo puoi costruire tant'è vero che è una cosa che osservava conservato ne ha avuto abbastanza
Immediatamente anche appunto per le indagini
Che conduco e che spesso di cui spesso fornisco
Un rendiconto sulle mappe di Repubblica tanto vero tanto è vero che voi vedete che le categorie che avete individuato o meglio che sono state individuate dagli stessi dirigenti come prevalenti
Sono caratterizzati da una forte esposizione dal punto di vista del consenso gli uomini della comunicazione
Imprenditori i finanzieri
Non era così venti trent'anni fa
Cuccia non lo conosceva nessuno
Oggi Montezemolo Tronchetti proverà il le conoscono tutti
Anche Bazoli che era uomo
Normalmente naturalmente riservato si ritrova dovunque anzi si ritrova su quelle rubriche che sono il gossip quotidiano cioè Aprili Dagospia e trovi Bazoli penso che Bazoli sarebbe inorridito anni fa a vedersi quotidianamente sbattuto con la sua faccia che
Normalmente non esibisce non ostenta
Su Dagospia ora perché interessante questo
Cioè
Allora a questo punto vi accorgete come le due parti sembrano essere coerenti e quasi contestuali
I finanzieri imprenditori i politici un po'di meno si dice
Gli uomini di comunicazione
E cosa condividono condividono questa visibilità condividono il consenso il consenso e potere no non necessariamente consenso serve a costruire potere
Spesso sì
Una cosa interessante visto che è stata pubblicata ad esempio una delle tabelle che del dell'indagine sugli italiani e lo Stato
Annualmente propongo anche su Repubblica la cosa interessante è che la valutazione sulla nella graduatoria del della classe dirigente di quel del dei gruppi che contano di più esattamente e cioè e inversamente proporzionale al grado di consenso e di fiducia di cui dispongono quelle categorie su base nazionale tra i cittadini
Ad esempio
Al penultimo posto da sempre ci sono i politici e gli uomini della politica
Sotto i politici di un l'unica categoria socialmente disegnata sono i giornalisti
Ogni anno una buona gara tra giornalisti e uomini politici però sequestrati negli ultimi anni i giornalisti godono direi di maggiore diffidenza perfino dei politici
Gli imprenditori se li tratti come tale come imprenditori godono di un buon grado di di fiducia ma se tu parli della loro associazione l'associazione degli imprenditori sono molto bassi almeno quanto i sindacati che i cui uomini sono posti anche nella vostra ricerca
Dal punto di vista dell'approccio reputazionale molto in alto invece
Cioè in Italia
No evidente
Come e difficile essere classe dirigente eccome generare o cercare il consenso peraltro non necessariamente lo produca
Ma sicuramente non produca legittimità esiste esattamente una relazione inversa tra la graduatoria
Nella la graduatoria nella capacità di essere della forza del potere presunto di queste categorie e la loro popolarità e la fiducia che essi suscitano
Vorrei andare oltre
Anche per andare in fondo anche per concludere cioè io credo che in realtà forse oltre ai due approcci che voi avete proposto quello posizionale quello reputazionale
Sarebbe stato interessante sarà interessante in futuro
Per utilizzando un altro classico anche della letteratura sul potere che l'approccio decisionale
Cioè invece oltre a individuare le persone che stanno nei posti che contano o quelle che sono considerate le categorie
E categorie che contano converrebbe prendersi ogni anno dieci decisioni che contano
Nel nostro Paese e vedere quali sono le categorie le figure che vi partecipano
E allora probabilmente noi passeremo in modo diretto dal concetto di classe dirigente ha classe di potere
E allora probabilmente noi troveremmo una netta trasversalità
Di figure che ritornano ci di soggetti politici economici finanziari della comunicazione che ritornano
Perché
Perché il problema diceva all'inizio
Rettore il professore i giri di oggi in Italia e l'opacità la classe dirigente opera all'interno di un clima di un contesto che assolutamente occupo pacco difficile da rilevare da richiesta registrare
Io peraltro non intendo minimamente sottrarmi alla questione che poneva Ezio Mauro all'inizio
Nell'introdurre la tavola dunque questo questo questa tavola di Panatta stoppa le liti lettori
E cioè su qual è la natura
Il fondamento
Di questa opacità che caratterizza la classe dirigente
Allora
C'è un altro studio importante sul potere angusto degli anni Ottanta di Bacharach imbarazzo che parlava per le due facce del potere sostanzialmente i due autori dicevano che il potere a due facce una visibile
Sono le decisioni che effettivamente prendiamo ma c'è un'altra faccia importante del potere che forse più importante
Delle decisioni visibili che la faccia invisibile che consiste e che si esercita attraverso la capacità che hanno alcune figure di fare sparire dal dibattito pubblico delle possibili decisioni sgradite
Che stanno nel costruire l'agenda ma dall'espungere dai dieci dodici quindici punti ad esempio quelle che ti possono creare un problema o che ti la capacità del potere sta
E una capacità negativa così come gli studi negli ultimi anni sulla potere politico proprio quella negli Stati Uniti dicono che il potere e la capacità del potere
Di realizzare decisioni è ancora più efficace se lo vuoi studiare nel momento in cui tu studi il veto players cioè la capacità cioè coloro che hanno potere di veto cioè ancor più di esercitare che le decisioni prese
Contano coloro che riescono a impedire che certe decisioni vengano prese oppure che in in la capacità di impedire che decisioni prese esercitino e gli effetti previsti
Se noi utilizziamo questi due approcci noi capiamo un po'il problema del caso italiano il caso nel caso italiano non esiste un potere dotato di capacità di esercizio pubblico
Noi abbiamo un basso grado di De Sica di The decision making di capacità di prendere decisione è un alto diffuso grado di veto players cioè di figure capaci invece di impedire le decisioni abbiamo la difficoltà e uso neo femminismo
Di una classe difficoltà di prender decisioni diritti rilievo generale nazionale una pluralità invece di figure di contesti libri in grado di prendere decisioni su base locale o di categoria nel nostro Paese cioè noi siamo volta a volta tutti i professori universitari tassisti veneti
Cattolici di oppure
No no global verdi sostenitori della TAV sostenitori o meglio ancora o meglio antagonisti dell'aeroporto di vicenza filo americani Antonio anti americani
Questo è un Paese nel quale e difficile individuare logiche e ragioni comuni
In questo caso la classe dirigente non è peggiore o diversa della società civile né lo specchio
è vero che questo è un problema
Perché una classe dirigente che rispecchia la società il territorio le sue differenze le sue nicchie
Invece di regolarla invece di ricondurla ragione a unità ebbene un problema piuttosto grosso è un problema piuttosto rilevante e su questo effettivamente conviene converrà ragionare seriamente però se posso dire un'ultima cosa è vero che in questo nostro Paese riflette e rispecchia
Problemi e questioni di lungo periodo i colleghi penso Galli della Loggia hanno risposte
Ancora più adeguate capacità maggiore di medico portarli alla radice di questi nostri problemi però noi abbiamo anche delle ragioni vicine
C'è la frattura del novantuno novantatré la caduta della Prima Repubblica
E l'avvio alla Seconda Repubblica in realtà consolidato questo modello
Perché perché si è tradotto nel tra virgolette trionfo dell'antipolitica
Ha sottolineato esaltato l'emergere di una classe dirigente il cui merito principale era l'essere nuovi a ogni costo localistica ogni costo contro lo Stato a ogni costo contro paese a ogni costo contro la politica a ogni costo
E oggi noi ci troviamo di fatto in una situazione di di questo genere una situazione nella quale è difficile prendere prendersela con i tassisti siamo a Roma ridono tutti i tassisti
In un Paese nel quale è difficile formare nuova classe dirigente perché le classi dirigenti non hanno basi comuni e fondamento comune per generare il loro consenso da cui il rischio di questo Paese che è un Paese nel quale la risorsa principale per conquistare il consenso e usare il dissenso
Gene per legittimarsi usare la sfiducia
Allora un paese in cui e possibile sia in grado di fare opposizione anche quando si è al governo oppure se bravissimi quando si è all'opposizione in un Paese in cui governare non è popolare non è solo difficile
Non è popolare non è quasi impossibile questo un Paese tutto l'opposizione per cui saremo bravissimi sempre in questo Paese a generale a costruire una classe dirigente d'opposizione
Grazie al professor Diamanti darei la parola professor Galli Della Loggia che almeno due punti di osservazione che ci interessano un collo dell'analista
Politico culturale sulle pagine del Corriere della Sera e l'altro quello dello storico che può introduce un punto di vista e forse può anche spiegarci in breve se ne avrà il tempo in questo intervento perché la classe politica che pure a spintoni ha dovuto fare un rinnovamento degli ultimi quindici anni dopo Tangentopoli dà però la percezione di essere più bloccata di altri segmenti di classe dirigente del Paese
Grazie
Dell'invito che credo che aggiungerà un altro po'di di sfiducia da cose già abbondante di pessimismo che a causa di tornante il via diamanti
A messo sul tavolo proprio nella diciamo così nel mia qualità di di storico per uno storico l'espressione generare classe dirigente un'espressione molto bizzarra
Ricorda un polso così il classico fare gli italiani che diciamo come sapete non è stata un'impresa dall'esito proprio fortunatissimo cioè le classi dirigenti non sono delle cose che si generano mi dispiace perdere gli ottimi autori dello studio LUISS che la Confindustria però penso che sia un'impresa veramente da far tremare le vene ai polsi quella lì di volere in qualche modo diciamo così consapevolmente Artificial Dürrenmatt classe dirigente dei tassi vigenti sono del dei prodotti storici ahimè
Dei prodotti storici perché nascono su un terreno che è un terreno eminentemente storico in parte già analizzato questo dato di diamanti qual è questo terreno mi limito a pochissime indicazioni primo l'esistenza di valori condivisi i valori condivisi in genere hanno a che fare molto con il passato di un Paese
Si condivide innanzitutto il passato e da lì poi nascono dei valori cioè noi invece come italiani sappiamo benissimo che in passato ci divide continua ancora oggi a dividerci drammaticamente a
Porre sempre al centro della discussione politica il tema della legittimazione della delegittimazione che lo specchio di questo problema che noi abbiamo di un approccio unitario allora il nostro passato
E quindi questo appunto
Impedisce anche l'esistenza di veri luoghi per trasmettere i valori cioè problema sistema scolastico ci sarà spazio italiano
A mio giudizio sull'orlo del collasso pressoché definitivo
Soffre innanzitutto della mancanza di un'identità di un'anima e la mancanza di identità di non sa cosa trasmettere insomma
I sistemi scolastici non trasmettono soltanto nozioni e conoscenze
Ma trasmettono il modo di apprendere nozioni e conoscenze naturalmente quelle fondamentali poi trasmettono trasmettono valori chiunque ha fatto le scuole in epoche remote non lo sa benissimo noi intorno a questo tema appunto della comune condivisione trasmissione dei valori abbiamo un problema gigantesco come paese cioè consegnato alla nostra storia secondo problema che non si crea artificialmente lo si può generale classi gente il problema della
Di avere leadership politiche capaci di incarnare i valori suddetti senza forti laceranti divisioni al proprio interno
Quando invece leadership politiche non sono capace non sono in grado non possono storicamente a a fare queste cose succedono appunto una impossibilità di esistere delle classi dirigenti
Io credo che se un diciamo così una critica posso fare questo rapporto che pure invece ha tanti meriti così ampiamente illustrati e quello forse di aver sottovalutato esprimo smettono opinione personale
La centralità assoluta che nel tema della classe dirigente a il problema della politica io penso che la politica sia l'architrave del concetto di di classe di classe dirigente la politica e per l'appunto quel luogo dove per eccellenza devo cui devono vivere interessi collettivi soprattutto crebbe perché la classe economica indirettamente diciamo così produce l'interesse collettivo ma attraverso perseguimento sacrosanto dell'interesse individuale il luogo per eccellenza vengono rappresentati interessi collettivi di cui questi testi è la politica e siccome l'idea di classi dirigenti strettamente connessa all'idea di interesse collettivo
Dirò poiché anche il senso appunto tutti con quale accezione a mio giudizio l'interesse collettivo ecco che questo punto c produce uno centralità forse sottovalutata della della politica il terzo elemento e il lei abbia un valore aggiunto di difficoltà a produrre classe politica adeguata dirò poi brevissimamente perché terzo elemento è il fatto che noi non abbiamo un sistema di sanzioni
E di premi adeguati per premiare appunto ci manca
Come valore collettivo ci manca il il valore del merito e non abbiamo neanche cosa che mi sembra assolutamente centrale per l'idea di classe dirigente il il valore forte di autorità la Società italiana subito una massiccio discredito culturale capillari sistematico penetrante di autorità per cui nessuno vuole dire di essere io non trattano perfettamente legittima ogni sua moglie io sono intransigente significhi mediamente evitare passare per mafioso autoritario l'altro queste l'immagine pubblica che venti trenta anni di cultura sarebbe troppo lungo insomma ci capiamo tutti perché siamo classe dirigente o almeno si presume possano interessate quanti dei presenti si considerano classe dirigente e diciamo sì c'è un'opinione ma anche in Italia che un'opinione pubblica equilibrata che riesca
A
Conferire le sanzioni e i premi perché poi alla fine in un Paese democratico il vero luogo che definitivamente ratifica l'assegnazione dei premi e delle finalità e l'opinione pubblica e questo diciamo sia un altro punto
Che ci manca o pochissimi minuti a disposizione e quindi vorrei impiegare per
Diciamo sì insistere sulla centralità del problema del comando politico della sfera politica
E dunque della sfera statale
Una parola che diciamo più sentito poco ricordare dicevo appunto che la sfera della politica politica statale il luogo di rappresentanza dei del degli interessi collettivi e del cianosi della mediazione fra gli interessi dell'individuo gli interessi della della collettività tanto più importante la sfera della politica nella appunto in una democrazia
Perché solo una democrazia più perché solo su musiche il la politica democratica può introdurre garantire e difendere
Il problema che mi pare centrale per la punto democraticità di una classe dirigente e qui è quello della mobilità del fatto che sia una classe dirigente aperta quei facili l'accesso attraverso appunto il fondamentale sprofondare strumento del del merito
Certo per le classi per la democrazia e difficile
Il problema del merito perché in qualche modo essere portata a tutelare il merito ma è anche insidiata dal merito perché le richieste che spesso partono da società sono come ricordava il settore Igd sono contro il merito i sindacati partiti gli interessi privati non hanno interesse a garantire il a garantire il merito difendere il merito è uno dei compiti credo più difficili della della classe della classe politica
Ultimissima appendice per il vicenza questo credo che sia un problema rilevante
è il problema interessi collettivi la fase di genti valori condivisi noi in Italia soffriamo moltissimo altro tema
Che mi ha addolorato diciamo così non vedere affrontato il problema degli
La categoria degli interessi nazionali
L'interesse nazionale alla fine una classe dirigente almeno nella storia è stato sempre così
Terza mafiosi siccome resistenza prassi vigente si vede soprattutto di fronte alle scelte difficili momenti critici è una normale amministrazione
Alla fine così quello che compatta tiene insieme e orienta le classi dirigenti eh l'idea diffusa nella sfera politica nella sfera economica resterà cultura che esistano degli interessi nazionali soprattutto per quella parte decisiva importantissima della classe dirigente che la casa di gente
Amministrativa
Delle dello Stato gli alti funzionari gli ambasciatori generali direttori generali i quali appunto hanno il dovere la caccia come classe dirigente anche per esempio di dire no alla politica di opporsi alla scelta di assurda che lo giudicano usciva di un ministro ma cosa me lo possono fare se non sentendosi in qualche modo i difensori rappresentanti di questa cosa che anche al di là della politica punte l'interesse pubblico e interesse nazionale interesse del della difesa della legge e della legalità che è un interesse nazionale naturalmente
Ora io termino con questo problema
Noi in Italia capiamo per ragioni storiche anche qui avuto un fortissimo deperimento e fin quasi cancellazione della dimensione della nazione e quindi dell'interesse nazionale
E oggi tanto più difficile ricostituire in qualche modo una cosa del genere perché siamo appunti immersi in questa atmosfera euro Christie
Esistenti interesse nazionali sistema l'interesse europeo che cos'è quale nessun lo sa cioè l'interesse europeo non è qualcosa che possa produrre interessi collettivi pentita non può produrre ingente
Perché infatti appunto dei francesi su concesse francesi inglesi concesso inglesi più che mai i tedeschi idem che quando si deve nominare il Consiglio della la Banca centrale europea
Nessun euro Crystal tutti vogliono nominare un loro uomo
E quindi appunto perché lì esiste noi invece siamo in Italia siamo così troppo indulgenti con il discorso del superamento Della dimensione nazionale che ormai tutto si decide fuori l'Italia non conta nulla insomma c'è l'Europa
Cosa che peraltro è anche vero se non c'era l'Europa i nostri conti pubblici andavano a ramengo
E e la la conferma diciamo sì novecentesca del fatto che prevede mettere ordine nella penisola ci vogliono gli stranieri come sapevano cinque seicento soltanto la Francia e la Spagna sono in grado di mettere ordine a bastonate così come siamo in questa qualcuno
Questi tutto questo punto e non è molto allegro mi dispiace ma però io credo che sia insomma da qui da questa amata lezioni di fatti storici in buona parte di condizioni grande traspare che bisognerebbe ripartire per la titanica fatica di generare classi dirigenti
Grazie professor Galli della Loggia in particolare a mio parere ha introdotto una novità il concetto
Essenziale della mancanza di un'opinione pubblica che ha definito equilibrata
E quindi consapevole di poter esercitare una funzione di possiamo dire così di premio di punizione rispetto determinati comportamenti che potremmo dire riassumendo suo concetto finale che siano contrari all'interesse nazionale o che invece siano favorevoli interesse nazionale
Adesso introduciamo un altro punto di vista con Laura Iris Ferro che ho presentato prima
E che
Lavorando la metà del suo tempo in America può farci anche un'analisi per differenza sulla percezione dalla classe dirigente nel nostro Paese in un paese più avanzato del nostro
L'ambiente mi sembrò mai abbastanza depresso e io volevo portare una nota di speranza perché insomma che ha fatto qualcosa assolutamente fuori dagli schemi perché forse S. innovativo ora anche dire uscire dagli schemi
Quindi ho portato una società di ricerca e si sa che in Italia la ricerca e la orfana di tutte le orfane e direttamente negli Stati Uniti
Allora questo ho letto con grande interesse il libro e devo dire che con grande sollievo mi sono riconosciuta in alcune delle cose che andavano fatte non mi vergogno di fare parte di una classe dirigente di questo Paese anzi ne sono fiera
Quindi delle cose che ho letto nel libro diciamo che han certo punto io mi trovava dirigeva una società piccola farmaceutica e vedevo che languida
E quindi mi sono chiesta e questa è la visione strategica quale sarebbe stato il destino di questa società nei prossimi quindici vent'anni
Allora ho deciso di dismettere le cose che secondo me non erano strategiche e di focalizzarmi sulla ricerca che era uno dei nostri asset principali
Dopo che o focalizzato quindi fondato questa società che comunque ho chiamato Jenson Jenson vuol dire eh genitivo plurale di gestione entries perché il per me comunque le persone sono uno degli aspetti fondamentali del del delle società e devo dire anche che questa operazione per cui noi ci siamo quotati nel due mila e cinque all'anno se siamo passati al Master nel due mila e sei è stato anche possibile solo grazie
Ha un lavoro estremamente corale fatto da me ed alle persone che lavorano con me che hanno lavorato con grandissima dedizione alla ispettore
In cui lavoro io quindi la ricerca o settore dovrà globalizzazione esiste da anni
è una grandissima potenzialità di questo Paese e spero che la classe politica non lo distrugga
Ed è un settore in cui ci si confronta con gli Stati Uniti ci si confronta adesso col Giappone con la Cina con l'India perché questi saranno poi per poco globali del domani
L'operazione a che ho fatto è stata sicuramente un'impresa rischiosa perché io ho deciso di quotare questa società indirettamente Almas da alla comunque in America
Quindi senza passare attraverso Private equity senza passare attraverso Capital Venture senza andare prima in Europa
è un rischio che abbiamo corso tutti globalmente è un rischio che ha molto pagato perché comunque noi avevamo bisogno di grandissime risorse per poter competere per poter fare ricerca e abbiamo raccolto in un anno e mezzo sul mercato americano cento milioni di dollari
Quello che mi premeva di dire comunque delle cose che ho sentito oggi è che noi abbiamo siamo passati a trentacinque persone prima della chioma settanta e quest'anno arriveremo novanta
Nessuna delle persone che io ho assunto in questo periodo sono state assunte per cooptazione francamente anche un termine che prima di leggere questo libro neanche sapevo cosa volesse dire
E per strada tutte assunte per meritocrazia perché noi facciamo dell'eccellenza il nostro punto di forza ed è questo poiché ha convinto al mercato americano noi lavoriamo e abbiamo anche coniata proprio il noi innanzi e l'abbiamo anche coniato questo nostro modello e siamo molto orgogliosi di questo brevi vitali laddove noi ci rifacciamo al concetto di made in Italy che però riguarda il fashion la moda al design invece prendi tre vuol dire che il cervello per l'azienda sta in Italia però ai fini di i finanziamenti li raccogliamo sul mercato globale
Per quanto riguarda la la classe dirigente la differenza più sostanziale equilibrio noto tra l'Italia e l'America che mentre qua mi sento una ragazzina pur essendo una sì signora di una certa età in America mi sento veramente vetustà
La l'età media in azienda nostra e di quarant'anni dove sicuramente io sono una di quelle che alza notevolmente la media
Vorrei anche comunque visto che l'occasione di avere la parola dire quanto siano fondamentali la certezza delle regole quindi qui riprendo quanto è stato detto anche prima
Competere lavorare più essere classe dirigente in un paese vuol dire comunque ragionare
Nel lungo termine vuol dire bisogna avere una visione strategica di almeno dieci quindici anni quindi vuol dire che bisognerebbe operare in un Paese con una stabilità dal punto di vista politico dal punto di vista delle regole
Con una il minore burocratizzazione tutte quelle che sono le norme e le leggi
Forse ho risposto
Ringrazio perché è partito dalla sua esperienza ci ha dato un esempio concreto
Di di classe dirigente nuova trincea analizzato le differenze tra i due sistemi italiano americano e poi dicevamo con presto Galli Della Loggia che forse questo bisogno di regole più diffuso di quanto il mondo delle istituzioni pensi probabilmente bisogna verificare nell'opinione pubblica e bisogna sempre fare la riserva che diceva Galli Della Loggia che si invocano regole per altri premente non perse
Comunque grazie e della parole
Darei la parola ad Andrea Romano che ha lavorato oltre
E se un docente universitario ha lavorato in due istituzioni culturali quindi può parlarci anche dal fondo di una volo più approfondito prima la fondazione italiani europei e oggi dell'Einaudi grazie
Sì io me lo hanno fatto in molti ma vorrei manchi esprimere apprezzamento per questo lavoro fra le qualità che che gli riconosco è anche quella di aiutarci a uscire un po'dall'indeterminatezza su un tema come questo di cui io personalmente ma credo molti di noi sentono parlare da molti anni Nintendo i termini in cui lo stiamo facendo oggi io personalmente permettetemi una nota personale poi tornerò l'essere più serio
è stato però almeno da vent'anni in questi termini cioè manca una classe dirigente non si produce di una classe dirigente
E c'è traccia tre set parla da vent'anni oggi ne ha quaranta e in questi vent'anni ho continuato ad essere considerato giovane come vengo considerato tutt'oggi giovane lo diceva la dottoressa Iris ferro questo elemento lo trovo un po'innaturale e non penso che ne Galli Della Loggia nel sembravano Inzaghi BasicNet Ivo Diamanti a quaranta anni fossero considerati Giove e non perché non avesse un aspetto giovanile ne sono sicuro c'è in questo io credo un elemento innaturale in questa dilatazione innaturale del concetto di giovane che fa da pendant credo alla all'aspetto gerontocratica io ne sono lusingato personalmente ne sono preoccupato perché insomma qual è che si quand'è che si cominci in qualche modo anche se io per quanto mi riguarda pure faccio delle
Questa dilatazione il concetto di giovani si associa anche alla all'attribuzione di di mistiche qualità di coraggio a chi mette in campo persone di quaranta quarantacinque anni addirittura come se appunto che si trattasse di iniziative mirabolanti miracolose ecco io qui vorrei dire una cosa rispetto anche al concetto di generosità che è stato usato da alcuni relatori che anche presente nel rapporto anche se non è presente nei termini che io che io autonomo consiglio negativi perché non penso che si tratti di generosità non penso che la questione delle classi dirigenti comporti generosità
Non penso ad esempio che ciascuno di noi si sente del privato più o meno generoso credo molti di noi si sentivano privatamente generosi così come non credo che fare nomi Piero Fassino sia minore generosi De Gasperi o Berlusconi sia più generoso di Togliatti nel privato tutti questi signori si così sezione considera come si consideravano generosi la questione a che fare piuttosto con la responsabilità con il la comitiva con la missione che realizzano nel loro essere classe dirigente la questione quella delle responsabilità piuttosto che del coraggio così come la questione quella delle istituzioni che producono classe dirigente sentimenti istituzionale è stato detto giustamente il sentimento repubblicano il sentimento repubblicano
Non credo che abbia a che fare con la generosità d'animo di questo o quel singolo ma a che fare con il modo in cui ci sentiamo parte ci costringono a sentirci parte di una missione istituzionale di una missione nazionale
Io vorrei svolgere queste considerazioni guardando la politica perché mi è capitato di recente di studiare di raccontare la vicenda di una classe dirigente la recente di una generazione
Dirigente
Diciamo le mie
Le mie conclusioni sono che si è trattato di un gruppo dirigente di qualità personalmente molto rilevanti insomma ciascuno di loro è stato generoso è stato sì ottimo eccetera e tuttavia
Alla fine la prova
Questa funzione dirigente non è stata svolta come poteva essere svolta ma perché perché è venuto meno io credo nel caso della politica penso alla politica centrosinistra ma questo ragionamento naturalmente può anche essere svolto per altri parti politiche
è venuto meno quel meccanismo salutare istituzionale nel sospetto descrittivo
Di partiti che producevano classi dirigenti con quel meccanismo impietoso implacabile feroce che vedeva
Giovani
Lanciarsi al combattimento contro i meno giovani e non perché fossero più combattivi dei giovani che abbiamo adesso ma perché il meccanismo li costringeva a fare questo
Questa cosa è venuta meno non funziona più non c'è più non c'è più io credo nessuno degli attori politici nessuna delle aree politiche di questo Paese
Non c'è più
Per ragioni anche storiche come inevitabile alcuni di lungo periodo ma alcune di più vicino periodo rispetto a noi Ilvo Diamanti parlava da fatto riferimento più che giusta la crisi del novantuno novantadue
Anch'io vorrei farlo farà parte svolge ad una considerazione forse banale cioè che ne siamo ancora in questa transizione ormai quasi ventennale se ci pensiamo sono quasi vent'anni che abbiamo intrapreso questo percorso complicata transizione post Tangentopoli chiamiamo sinistro storico del domani
Lo storico
Da cinquant'anni ormai guarderà questo periodo quasi comunque intenso ci pensiamo un peso molto Ivo parlava della dell'emersione del sentimento dell'anti come di uno di quei frutti del quel di quel periodo sono d'accordo ne aggiungo un altro
E cioè la rivendicazione fatto che quella cesura quella quel la crisi di Tangentopoli comunque alla crisi da prima Repubblica sia stata vissuta
Attraverso la storia dell'etica Comuna cesure dica questo io credo abbia contribuito a mettere in crisi il meccanismo di produzione della sedicente perché c'è stato da un certo punto di vista una privatizzazione lo strumento dell'etica che state questo modo sottratto alla nazione sottratta la discussione pubblica
Sottratto a quelle istituzioni repubblicane nelle quali in altri Paesi si dà per scontato come una cosa naturale per chi si occupa di Cosa pubblica si è mossa da si è mosso da un'etica
Che appunto scontata e condivise invece nella nella lotta politica italiana dopo novantuno novantadue lei che ha fatto il suo ingresso come strumento contundente informa privatizzata privatistica
Io credo che questo non sia stato un bene generale ma abbia anche contribuito a rendere più opaco il meccanismo di produzione della sedicente gioco politico e quando ci son questo strumento prodotto in Italia un paese alto tasso di moralismo per per ragioni che non sto qui a ricordare insomma tutto questo non ha sicuramente conseguito questo guarda mi riferisco a alle due retoriche contrapposte sia la retorica dell'antipolitica sia la retorica e la forza della politica sono due retoriche che abbiamo visto non a caso emergere in questo ventennio sono sicuro che negli anni cinquanta sessanta non c'era bisogno non c'ero ma non c'era quindi meno bisogno di di di cantare di unificare l'odio la politica come si fa adesso sono due retoriche contrapposte che la stanno a secondo una debolezza strutturale istituzionale della politica che come dire non non vorrei essere feroce ma che ha sotto gli occhi di tutti sopra tutte queste ore quindi vorrei anche come dire spezzare una lancia in favore dei partiti dei partiti nel nel rapporto tra l'altro si racconta di quella pasta Anza bene pur non essendo la pubblicazione storica lo dico da da studente Istituto di storia grazie ad una una pubblicazione storiche si racconta molto bene la crisi il passaggio da lo Stato come costruttore di è lite liti Builder si dice a un certo punto ha allo Stato che non riesce più a farlo lo Stato che costruiva élite negli anni Cinquanta e Sessanta erano stato in quali parti che erano forti e consapevoli del loro ruolo
No perché ancora una volta i personaggi che si dirigevano fossero migliori personalmente intendo dire la potestà privato dei personaggi che ti dicono oggi politici ma perché la funzione istituzionale di cui partirà più forte
Io per quanto mi riguarda le sento un po'la mancanza non avendo vissuto quel periodo cioè setto a mancanza di una politica forte che sia frutto responsabile e che non infondono faccio affidamento su quella capacità che gli inglesi chiamano resilienza c'è qua sta capacità di rimbalzare ritornare per quanto può inglese come sappiamo resilienza voglio dire sapersi anche opporre con la forza proprie convinzioni a all'ebbrezza del destino in Italia c'è stata la separazione una residenze negative responsabile
La separazione tra responsabilità e potere in fondo la caccia ai tornare nonostante tutto nonostante tutto le sconfitte
è interesse neanche colpito il rapporto il dato relativo alla consapevolezza che i leader politici hanno della propria debolezza che ha colpito no perché come dire perché mi faccia piacere ma perché vede in questo un ulteriore elemento in fondo della chi fa pochi cioè di far politica che si dedica questa cosa un po'bizzarri misteriosa in fondo
Ha un'idea precisa la politica sa cosa cosa cosa cosa comporta cos'ha richiesto a chi fa politica ecco questa questo dato che emerge dal rapporto secondo cui gli stessi leader politici sanno di non essere autorevoli in qualche modo ci dice ci racconta in fondo che che che la crisi della politica questo Paese ancora più grave di quello che pensavamo
Su questo vorrei dire una cosa a proposito di diceva Ernesto Galli Della Loggia adesso i valori condivisi sull'interesse nazionale
Che a differenza di natura della voce non penso che come dire la questione sia l'assenza di valori comunque
E parlo di valori comuni non parla riferendomi al a questi valori repubblicani istituzionali per la prima non abbiamo certo ossessione con la bipartisanship se ci fate caso infine anche uno degli ultimi anni Chiussi polarizzare lo scontro politico più si diceva ci sarebbe bisogno di atteggiamenti di parte io riguarda l'interesse nazionale faccio il caso specifico e credo che una delle funzioni di una classe politica consapevole del proprio ruolo sia quello di saper declinare un'idea di interesse nazionale anche diversa contrapposta a quella dell'altra parte politica questa è una mancanza
Di cui sento scusatemi è un elemento di cui sento la mancanza in particolare nostro Paese Parodi poliziesca un caso non dobbiamo fare con richieste le mani Paesi come dire più sereni da questo punto di vista penso agli Stati Uniti la discussione sull'interesse nazionale discussioni che si fa noto feroce senza infingimenti senza temere alcunché pro perché si sa all'interno di quale Paese Simone poi perfettamente ragione quando si riferisce all'ossessione della discutere sulla legittimità
E però se guardiamo da questa nostra ricerca di un interesse nazionale condiviso
Una classe politica come quella che io mi auguro non ha timore di contrapporre la presentazione di interesse nazionale diverso come succede succede come succede in Francia entrata che un Paese diviso sotto molti aspetti
Infine vorrei concludere un punto
Ma non c'è dubbio però anche quelle migliaia di case nazionale micidiale chimici moltissimi anni dell'intervento in America in America Chomsky a un personaggio come dire umanamente non migliora è un pazzo sbarchi però al anche gli uni dev'essere stanziali contro contro la quale grande linguista lamentarsi è stata parlo perfettamente d'accordo con me ma è come dire anche Rizzoli la la circolazione e le sue idee di fondo in America non credo che avrò difficoltà a riconoscere facciamo scuola prestazione demenziale degli interessi nazionali come diciamo e una notazione se mi permettete non spero che non si erudita ma insomma quasi tra sé politicamente è intervenuto in mente questo periodo mentre studiavo una scheggia del centrosinistra in fondo l'idea è un concetto è tutto da Gaetano Mosca la scienza e la politica di classe politica quando Gaetano Mosca parlava di classe politica nell'Italia di fine Ottocento
Parlava di un gruppo di professionisti legata da interessi comuni e da vincoli di solidarietà questa questa categoria mi ricorda molto la classe politica italiana anche perché Gaetano Mosca ne parlava in un momento all'Italia di fin e secolo vitale fino a ottocento in cui la politica più debole che mai partiti erano straordinariamente indeboliti erano ancora di là da venire questo mi fa pensare che a fianco a questa ridondante retorica dalla forza della politica alla fine ci sia questo mondo classe politica legato a questi vincoli che dicevo però sotto di sé in fondo a una debolezza strutturale
Ormai anche qui le prime grazie
Grazie Andrea Romano io penso che che sia possibile comunque al di là delle culture di differenti e delle idee di parte declinare un interesse nazionale comune io ho chiamato spirito repubblicano proprio per metterlo al di sopra delle il dibattito politico contingente ma credo che sia possibile un'altra cosa che sulle foto riflettere il professor Romano soltanto nel nostro Paese si usa il termine classe politica soltanto il nostro Paese perché principale di uomini politici
Soltanto da una cifra termini classe politica forse sarebbe ora di cambiare la declinazione del concetto ecco professor Zagrebelsky
Ci può dare qualche elemento di valutazione forse anche a partire dalla sua cultura costituzionale sì grazie anch'io esprimo brevemente il mio ringraziamento per l'invito
Palme gratitudine agli estensori del rapporto insomma per farla breve come dico in queste circostanze per non perdere troppo tempo tutti coloro che hanno adesso nel ringraziarti si considerino cordialmente ringraziarti così sono sicuro di non dimenticare nessuno
Va be'naturalmente io avevo sono venuto qui con degli appunti derivanti dalle riflessioni sul rapporto queste mia due pagine adesso sono piene di geroglifici che sono avvenuti crescendo ad ascoltare
Coloro che hanno preceduto il mio intervento
Allora
Io spero esprime una delle opinioni che in qualche misura si distinguono da quel che sono state espresse finora
E prima di prendere il filo del mio discorso vorrei fare una prima considerazione si è parlato da ultimo dell'interesse nazionale
Ma guardate che oggi altrimenti siamo in una fase in cui tante cose stanno cambiando ed è difficile prefigurare il futuro ma a mio modo di vedere e difficile o forse anche sbagliato essere ancorati al passato
L'interesse nazionale oggi non esiste più
Oggi esiste semmai Scurati si usa una terminologia da costituzionalista l'interesse repubblicano
L'interesse repubblicano vuol dire tutto ciò che attiene alla res pubblica cioè alle cose che ci riguardano tutti quanti
E queste cose che ci riguardano tutti quanti oggi non hanno più i confini delle vecchie nazioni
Problema della pace e della guerra al problema della della tutela dell'ambiente e delle risorse
Energetiche
Tuttora amari e in una dimensione che supera di gran lunga l'interesse nazionale ed era come diceva Galli della Loggia che oggi esiste una contrapposizione tra interessi
Repubblicani come li chiamavano io e interessi nazionali quando dice in Italia si scontra anche in Europa con con forze che fanno valere ma questo mi pare il retaggio del passato
Oggi noi non siamo ancora una nazione europea ma ci scontriamo con problemi che attengono alla res publica
E forse le dimensioni davvero diventano globali una classe dirigente non può più avere a mio modo di vedere come referente l'opinione pubblica nazionale perché i problemi sono diventati di gran lunga diversi dal punto di vista qualitativo e io da povero giurista quando parlo di diritto costituzionale mi trovo molto spesso d'accordo o in disaccordo con i miei colleghi che vengono da tutte le parti del mondo compreso il Terzo Mondo
Più di quanto non mi trovi d'accordo in disaccordo con miei colleghi che stanno nella mia medesima facoltà oggi voglio dire le dimensioni dei problemi sono esplose se vogliamo ragionare di classe dirigente dobbiamo fare lo sforzo di passare oltre questo una prima considerazione sul questione dell'interesse nazionale chi lo struzzo sostituire con l'interesse e la dimensione repubblicana dei problemi res pubblica
Ciò che secondo la definizione di Cicerone ci riguarda tutti quanti e quindi non può riguardare in esclusiva uno solo di noi e dobbiamo fare classe dirigente però dobbiamo affrontare insieme
Il diritto è avvolto avanti su questa strada oggi c'è la dimensione del diritto che non è più statale non è nemmeno interstatale non è meno internazionale e un diritto che va al di là dello Stato
Seconda considerazione i problemi generazionali seconda considerazione diciamo così distanti tirata fuori tra le tante cose che verrebbe da dire senza sistematicità
E la questione generazionale sarà forse che parlo qui per l'interesse non nazionale che nemmeno globale ma secondo me il problema che abbiamo in Italia e quello dell'entrata delle nuove generazioni ma non è quello dell'uscita se qualcuno nella sua onorata la storia professionale continua ad avere qualche cosa da dire non è che sul fatto anagrafico lo deve far scomparire dalla scena
Naturalmente c'è un problema di apertura e di accesso alle nuove forze e le nuove generazioni ma non solo perché sono giovani
Non capiamo nella retorica delle giovanilismo aprire le porte in quanto ci si è giovani e si abbia energie giovanili innovative
Veniva usato l'apporto nettare di notare che il primo grande problema che rapporto ha dovuto affrontare è un problema è finito io cioè cosa intendiamo per classe dirigente e in tutte le grandi questioni proprio come per la definizione dell'oggetto
Pregiudica poiché le considerazioni che seguono quindi è davvero il problema fondamentale io direi
Tanto che forse sarebbe bene distinguere non esiste una classe dirigente ma
E qui faccio quella crisi costituzionale viste
Esiste una vecchia dottrina sul sulla società e sull'equilibrio delle società che ci dice che nella società si muovano tre grandi funzioni e tre grandi ceti o se volete classi secondo la terre circolando il significato che
La parola classe venuta assumendo degli ultimi tempi
Che si dedicano a ciascuna a una di queste tre funzioni avete le funzioni sono d'economia
La cultura e la politica
Previsione che viene da dagli abissi della storia è che è stata studiata dai grandi sapienti del del secolo scorso questa funzione tripartita delle funzioni sociali
Ed è una concezione che ci porta anche a dire che una società ben equilibrata riconoscere tre funzioni
Riorganizzare sulla base dei suoi criteri propri evidente metta le sovrapposizioni cioè in sostanza si dice finché uno fa l'uomo di cultura non faccio il politico
Fino a quando uno fa il politico non faccia l'imprenditore e se uno fa l'imprenditore non faccio il politico contemporaneamente
Perché questo altera gli equilibri
Ora a mio modo di vedere il problema della della classi di dirigente va affrontato almeno distinguendo tra queste tre funzioni perché le cui vita e i metodi di selezione e di promozione della classe dirigente naturalmente devono essere diverso a seconda delle tre devono essere distinte
Anche qualitativamente diversa
Se tutto si confonde la società non è più equilibrate c'è un libro famoso degno di questo filosofo americano richiama Michael Waltz intitolato sfere di giustizia che appunto individua questi tre settori che hanno bisogno anche di una ora di un'attenzione ciascuna
Perse e in in modo analitico
Se ulteriore considerazione qua e quanto mi dai
Le articolazioni interni e non esiste una classe dirigente con un tutto una ma anche al rapporto dice il livello degli intrecci sonori gruppi di traenti e poi c'è una classe dirigente estesa e anche qui bisognerebbe probabilmente fare delle distinzioni tra il trentotto e tenere conto che la classe dirigente estesa in una democrazia
E risulta poi difficilmente distinguibile dal cittadinanza in generale cioè non non c'è proprio un un un c'è la possibilità di stabilire una stacco
Come sarebbe Luigi Magistro crac Tyco perché nei regimi aristocratici si individua un nucleo ristretto di popolazione che esercita una funzione divelse visibilmente diverso da coloro che ne sono esclusi
E poi dicendo che le prendo la considerazione di iniziare e c'è il versante esterno della classe dirigente e presidente non è solo entro flessa in una dimensione nazionale ma è necessariamente
Siamo aperti verso una dimensioni di cooperazione anche di competizione con una classe dirigente di di di natura più ampia una classe dirigente globalizzata credo che ciascuno di noi a
Nessuno specifico campo di attività questa questa per percezione
Un'altra distinzione che a mio modo di vedere andrebbe fatte tra crearsi chiamerei così classe dirigente e classe gerente
Dirigente e gestire
Sono due cose a mio modo di vedere profondamente diverso
In epoche diciamo così tranquilla ci si può accontentare di una classe gerente che gestisce
Ciò che c'è
La domanda che retorica che formula lei è oggi un'epoca in cui ci possiamo accontentare di una classe gerente dell'esistente
Di fronte alle grandi sfide inutile chiederle nomini ma
Ma prima che mi viene in mente le sfide dei dove migrazioni di popolazioni quello che si chiama il multiculturalismo
Possiamo assistere puramente in modo passivo di fronte a questa emergenza ma dico io sono un un esempio tra i monti possiamo limitarci a cercarmi di gesti in una classe gerente con le quote con
Navi della finanza che pattugliano le coste o dobbiamo fare uno sforzo di immaginazione di una società che tiene conto della innovazione che dovremo necessariamente subire su questo su questo terreno oggi non basta essere
Già venti o bisogna essere
Dirigenti e quadri una caratteristica di una classe dirigente
Io direi così la classe gerente può anzi e mio appello cioè guarda vicino e nell'immediato una classe dirigente deve saper guardare lontano
Spazialmente temporalmente deve essere una classe
Prese bitte
E da questo punto di vista vorrei spezzare una piccola lancia a favore della categoria professionale alla quale appartengo non magistrati magistrato il mio modo di vedere non appartengono alla classe dirigente in questo senso
Certi esercitano un potere ma non dovrebbero dirigere nulla
Ma la categoria dai diciamo della cultura rettile tre funzioni
Ecco rilevante le due funzioni sono per natura loro la politica e la economia la politica democratica riprendono tra un istante questo punto sono per loro natura tentate dalla miopia
Perché l'economia l'imprenditore deve fare i conti a fine anno i bilanci devono quadrare la quotazione in Borsa delle azioni deve essere tenuto sotto controllo e una lotta quotidiana con i problemi che nascono giorno per giorno
Sto dicendo che è una tentazione che c'è un una tendenza per la politica lo spesso la politica in democrazia evocare una attività che fa i conti quotidianamente con il consenso e il consenso secondo me diciamo così repubblicana nel senso che dicevo prima ma se è legato al alla quotidianità della vita i problemi immediati della vita che sono pure importanti portano necessariamente ad appiattire la politica sul
Momento
A renderla niente diventare semplicemente un attività di gestione delle difficoltà quotidiane
E la cultura viceversa che dovrebbe riuscire a aprire discende a i gli scenari indicare indicare le prospettive perché delle tre l'unica attività che dovrebbe che e dovrebbe essere
Disinteressata rispetto al giorno
Per giorni se poi pensiamo alla politica che ridotte ad
Di di di sondaggi e ci rendiamo conto di come il sondaggio porti a questa questa piatti mesta e togliendo la la parola no la
Come mai io mi mi avvicino alla conclusione niente dire intanto che ci dovrebbe essere un richiamo alle responsabilità della cultura
Ci dovrebbe essere mi
Permette
Il dottor Montezemolo ci deve essere una differenza tra uno studio universitario è un rapporto della Confindustria ci deve essere una differenza qualitativa dovrebbe essere riconoscibile a prima vista
Se l'università non fa questo questo tra tradisce i suoi compiti però dicevo questo
Obbligo morale che noi abbiamo etico nei confronti di noi stessi e delle generazioni a venire di costruire una classe dirigente che sappia elevarsi
Rispetto alla gestione del quotidiano egli oggettivamente reso difficile dal fatto che si vive in democrazia
Perché la democrazia sia ben chiaro la democrazia il valore prioritario almeno per quello che mi compì che mi riguarda però non dobbiamo nasconderci le difficoltà
Perché il tendenza dei governanti in democratici se volete della classe digerente in democrazia
A rispondere alle richieste immediate e quindi a non diventare classe dirigente cioè quel che guarda lontano è questa tendenza rischia di essere distruttiva
Non è così per altre forme di governo
Purtroppo dobbiamo riconoscere che grandi riforme che hanno poi influito sullo sviluppo delle nostre società sono state fatte i regimi no democratici
La democrazia è composta di grandi costi ma deve essere capace di di affrancarsi si è detto che ha detto Galli Della Loggia una classe dirigente è un prodotto della storia sì
Ma questa affermazione non deve essere un alibi al nostro atteggiamento diciamo così a un nostro atteggiamento fatalista perché la storia e fatta da noi
Sia pure per quella quota parte che nel nostro nella nostra disponibilità
Ma io rifiuto l'idea che la storia sia il terrena ossia l'arena di forze oggettiva immani che impediscono alla creatività di ciascuno di noi di di manifestare
Di manifestarsi quali sono le caratteristiche di una classe dirigente concludo su questo
Sulla quale riflettere sulla quale richiamare l'attenzione anche in relazione alla assoluta necessità di esistenza di una classe dirigente
Sì è una democrazia non si basa su una classe dirigente come ci dice la storia da da Tucidide ad oggi se avessi tempo più raccontano in qualche episodio della guerra del Peloponneso
Se una democrazia e non ha una classe dirigente credibile avrà il demagogo
Una classe dirigente credibile una assicurazione di stabilità democratica oltre che di serietà fermi al meglio apre destra allora dobbiamo porci questo problema e quali sono le caratteristiche di una classe dirigente credibile io credo che sia ancora il quello che dico adesso il testo base di riflessione e la politica come professione di Max Weber
Lì troviamo la tavola dei valori e anche l'indicazione degli impegni che le nostre professioni richiedono visti la costruzione di una classe dirigente
Passione civile costanza costanza
Nel perseguire il proprio il proprio in visioni generali la competenza e l'esperienza non ci si improvvisa
Lannutti Reggenza
La capacità di guardare un po'più in una ed è ultimo
L'auctoritas
Che non è un dato della natura e ciò che si acquista quando esiste un è altre condizioni
Dibattito cresce quello io credo che ognuno di noi sentite poi le conclusioni
Ci sono ancora in programma torna nel proprio lavoro eccetera
Se la discussione avuto un senso Galli della Loggia diceva un po'meramente in realtà si parla di classe dirigente quando non c'è
Molti paesi dove c'è le classi dirigenti dove ce le stabilisce parla di qualità della classe dirigente si fanno analisi comparazioni col passato però si parla di classe dirigente là dove si sente l'insufficienza io direi che dovrebbe essere un po'un impegno di tutti mettere questa discussione al centro del dibattito pubblico
Considerarlo un tema dell'interesse nazionale
Considera l'un tenue repubblicano al di là degli interessi di parte nel piccolo spazio di un giornale non lo faremo grazie
Il problema coloro ricevuta
Cinque
Così
Quella Confindustria
Ma è una conclusione nell'incontro
Parola presidente di Confindustria Luca di Montezemolo anche presidente della LUISS non so sarà
Pomponio si
Ma
Io
E devo iniziare doverosamente ma con grande convinzione a fare dei ringraziamenti
Che sono ringraziamenti non formali ma sostanziali
Perché il mio ottimismo sul futuro di questo Paese che cercherò brevemente di portare alla vostra attenzione dopo
Esce ulteriormente rafforzato da queste due ore e mezzo di analisi e di dibattito
Io devo innanzitutto ringraziare la LUISS l'università di cui sono presidente
Nella persona di Piero Celli e del rettore Egidi per aver messo al centro dell'attenzione questo tema
In modo scientifico in modo approfondito grazie alla collaborazione
Di
Autorevoli cominciare professor Carboni e agli altri
Professor Adelaide e il professore io sul nome e mio corrette conterraneo
Esatto che
Lo hanno fatto
Il modo approfondito e in modo altamente professionale tra tra l'altro con uno spirito di sistema e non di ovvero l'happening delle singole
Temi delle singole ricerche molto complementari complementare gli uni con gli altri uno strumento importante
Ed è il primo in questo senso
Qualcuno forse Galli della Loggia diceva
Si parla di classe dirigente dove non c'è bene io credo che uno dei ruoli più importanti di un'università sia quello di contribuire a creare contribuire a porre le premesse della classe dirigente di domani
In fondo nel nostro Paese
Lo ha detto il professor Romano
è venuta meno in questi ultimi tempi una scuola tradizionale di classe dirigente una delle
Quella dei partiti
Ma sicuramente un'università moderna
Uno uno densità aperta al mondo e quindi giustamente si parla di globalizzazione di internazionalizzazione a maggior ragione la classe dirigente
Devo dirle a vere al centro della sua attività d'didattica temi approfondimenti corsi per quanto riguarda
La creazione di una classe dirigente
E un ringraziamento lo devo fare agli intervenuti
Rappresentanti con l'apertura del vicepresidente del Senato che ringrazio anche per l'ospitalità
Rappresentanti di tre di quelle componenti fondamentali cui il professor Zagrebelsky faceva cenno mondo della politica della cultura e dell'economia
La signora Iris ferro sa perché è stata protagonista di una giornata molto interessante un anno fa di Confindustria dedicata all'innovazione
Sa come la seguiamo in funzione di un benchmarking interessante per gli imprenditori italiani
Ma quello che mi ha fatto piacere ed entro subito nel vivo è che coordinati dal direttore della Repubblica noi abbiamo avuto competenze diverse di persone che hanno storia
Che hanno professionalità che hanno un vissuti
Diversi ma tutti con una grande attenzione allo studio all'analisi della democrazia del nostro Paese delle strutture ma diciamo anche degli aspetti positivi
Io
Sono ottimista sul futuro del nostro paese lo dico a maggior ragione dopo il dibattito di oggi
Lo dico perché anche negli anni difficili quelli della crescita zero che l'Italia unica al mondo ha vissuto nel due mila e quattro e nel due mila e cinque perché avevamo un'economia mondiale un commercio mondiale a livelli record
Dicevo ho sempre pensato di non essere preoccupato per il futuro degli italiani che un futuro diverso dal futuro dell'Italia
Ancora una volta vorrei richiamare la vostra attenzione sulla morfologia del nostro Paese che è molto diversa da quanto rischi di apparire da un'analisi superficiale
Non pretendiamo e non pensiamo di poter essere nella Svezia negli Stati Uniti ma
Un Paese particolare
Un paese in cui
La trasformazione in atto molto più sott'acqua e sarà evidente tra qualche anno rispetto alle analisi tradizionali
Se noi guardiamo la crescita della produzione industriale la crescita dell'export
Se noi guardiamo anche il fatto e lo dico con un certo orgoglio che temi che Confindustria in questi due anni e mezzo apposto all'attenzione del Paese
Come la concorrenza il merito come un soprattutto un grande richiamo al proprio
Interno i propri imprenditori di rimboccarsi le maniche in funzione della crescita pene io devo dire che gli italiani per hanno dimostrato ancora una volta con il loro spirito di iniziativa con la voglia di crescere
Tutti esserci nel loro individualismo
Ma se noi guardiamo i centri di eccellenza straordinari dimentichiamoci degli imprenditori dimentichiamoci delle persone che lavorano nelle aziende
Qualunque imprenditore qualunque azionista qualunque manager ha bisogno di persone eccezionali
Formazione crescita motivazione coinvolgimento sui risultati e quant'altro quindi la ripresa è dovuta anche a chi lavora nelle aziende va se noi guardiamo i centri di eccellenza noi stiamo vedendo un fenomeno che io chiamo
Di un Paese fai da te fai tasse che la stessa cosa
E cioè
Noi stiamo assistendo che i rettori di università autonomamente si danno da fare con le loro forze con i loro mezzi magari col collegamento col territorio per far crescere la prossima la propria diversità e avremmo sette otto università di eccellenza nei prossimi anni
E le altre meno perché non hanno reagito
Io sostato
L'altro giorno la mia bambina di quattro anni ha avuto un incidente a una mano l'ho portata
Velocemente al pronto soccorso del Policlinico di Roma nel pronto soccorso pediatrico vi devo di'la verità mi sono commosso
Sembrava la Svizzera
Pulito efficiente la responsabile una giovane medico che era aveva lavorato tre anni negli Stati Uniti
Se andiamo in tanti piccoli ospedali pubblici del territorio vediamo la reazione dei dei dei di coloro i quali lo gestiscono quindi noi stiamo a parte gli imprenditori vedendo un Paese che sta reagendo che reagisce con il rischio di essere un Paese
Appunto del fai da te
Se noi oggi chiediamo e chi fa le ricerche né né si confronta sempre con questo agli italiani
Se sono ottimisti sul loro futuro noi vediamo che gli italiani solo spot misti sul loro personale futuro sulle loro capacità di di reagire su otto
Diciamo anche sulle loro capacità ma gli stessi italiani a cui domandiamo se sono ottimisti sul loro futuro e glielo domandiamo in funzione di non più italiani
Diciamo individualisti ma italiani cittadini rispondono che sono molto meno ottimisti sul futuro del loro Paese
Sulla capacità del Paese di cambiare in meglio di essere più efficiente e meno burocratico di spendere meglio i soldi pubblici insomma dei
Di soprattutto evitare quello che Ilvo Diamanti molto bene ha chiamato la cultura o addirittura l'atteggiamento perpetuo del feto
Quei diritti di veto che sembrano
Immaginati apposta per far vincere alla fine quelli comunisti
Di quegli egoismi particolari contro l'interesse generale
E io condivido al cento per cento quanto detto Ezio Mauro parlando e che è stata poi ripresa come il resto pubblica parlando di spirito patriottico
Cioè paradossalmente noi abbiamo degli italiani che reagiscono
Abbiamo dei temi come quello di oggi che credo obiettivamente anomalo in una dimensione sempre così contingente del nostro Paese
Di fronte ad una politica che rischia di essere sempre più lontana da un lato e dall'altra con i protagonisti della vita politica che rischiano una autoreferenzialità e un continuo dibattito sul passato rispetto al futuro
Io credo che
Se noi guardiamo uno dei grandi problemi del nostro Paese
Che sono le infrastrutture in questo caso mi riferisco dopo parlo delle in materiale ma di quelle materiali
Beh io credo che l'aspetto dei diritti di veto unici in tal senso del nostro Paese
Se in cui una legge perversa che porta il Time to market di qualunque infrastruttura italiana fuori da qualunque tempistica non voglio dire extraeuropea Matteo euro
Ora io penso che gli italiani continueranno dimostrare una grande vitalità e una grande voglia di vincere
Ma credo che non possiamo continuare ad accettare una sorta di paese fai da te dove molti si danno da fare e lo fanno anche con grande generosità è questo il punto e l'aspetto bello però nell'indifferenza di tanti altri
L'indifferenza di chi è protetto
L'indifferenza di chi non si misura col mercato la competizione qui spendo solo una parola tolgo il cappello di presidente della LUISS e mi metto quello di presidente di Confindustria per gli imprenditori italiani perito l'italiana ma c'è stato la sfida
All'accertato la competizione
Quanti in epoche passate c'erano disegnato la la Cina come il più grande problema chiudiamoci pronti a proteggiamo cit
Facciamo in quale evitiamo il confronto
Quanti davano per scontato
Che una Confindustria ponesse un tema al centro della propria agenda insieme all'anni all'innovazione quello della concorrenza l'abbiamo fatto un convegno a vicenza prima che io non rompesse la campagna elettorale
Dicendo concorrenza due punti pene pubblico perché con la concorrenza c'è la competizione con la competizione c'è la selezione con la selezione c'è il merito con il merito c'è la cultura di un Paese di saper premiare i migliori e c'è
Dalla scuola elementare in in poi ha ragione Galli della Loggia quando mette il dito sul sistema scolastico italiano
Perché è da lì che viene la sfida per il futuro quando Angela Merkel fece il primo intervento come presidente del consiglio tedesco concluse parlando della competizione delle idee
E disse questa è la grande sfida della sfida con cui noi ci confrontiamo
Giornalmente ma la competizione delle idee tornando al ruolo dell'università si basa sulle competenze
Si basa sulla conoscenza su si basa sulle capacità e condivido ancora quello che diceva il professor Zagrebelsky verso i giovani attenzione
Io sono orgoglioso di essere presidente di un'azienda di eccellenza che si chiama Ferrari dove l'età media è di trenta sei anni trentasei
La signora ferro parlava di un'azienda poco superiore questa di mosse ce ne sono centinaia e ce ne sono migliaia e ce ne sono centinaia di migliaia sul territorio di aziende di questo livello sulla gente quelle aziende che sono competitive
Sono all'interno di quei cinquecento imprenditori dico quasi cinquecento che sono venuti in India e sarebbero stati di più se ci fossero stati i voli aerei e di questi quasi cinquecento il novanta per Toto per cento erano piccoli
Ecco perché io sono ottimista la cultura della crescita la struttura della competizione la cultura della selezione la cultura non presente in molte coalizioni
Che si sono succedute negli ultimi dieci anni Italia in Italia del mercato la cultura di premiare chi compete chi vince
Allora credo che questo Paese fai da te
E rischia
Perché si Radelchi sempre di più all'interno del del sistema italiano
E paradossalmente qui uso veramente una provocazione
Paradossalmente si corre il rischio che moneta unica quante volte insieme la Cina abbia sentito parlare della tragedia dell'Euro
Per fortuna che abbiamo letto
La moneta unica il ruolo dell'Europa
Perché è vero che dall'Europa
Sono venuti negli ultimi anni alcuni dei più forti messaggi verso l'Italia certamente c'è bisogno di più Italia in Europa ma con altrettanta certezza c'è ancora bisogno di più Europa in Italia quando si parla di concorrenza
Quando si parla di tanti temi che sono fondamentali per la crescita del nostro Paese bene dicevo paradossalmente la moneta unica l'Europa
La globalizzazione
Che hanno avuto effetti così positivi
Possono quasi autorizzare l'idea che in fondo gli italiani reagiscono queste questi elementi sono diventati fondamentali
E quasi ci si possa muovere indipendente da mente da una logica di sistema Paese uno arrivò a dire di più quasi di governo cioè io assisto a tutto quello che sta avvenendo a Roma in questi giorni girando l'Italia a un fatalismo che rischia di arrivare all'indifferenza dicendo benissimo sono i rituali di Zante IMI della politica italiana noi dobbiamo occuparci delle nostre cose cercare di fare meglio e guardare avanti cioè paradossalmente quasi un Paese che dica
Ma
Tutto sommato se c'è un governo che non fa del male meglio che non faccia niente di fronte alle nostre attività di fronte i centri di eccellenza tanto c'è l'Euro c'è l'Europa e c'è la globalizzazione logicamente ho sottolineato sto facendo un discorso volutamente paradossale e provocatorio
Allora qui questo distacco della politica dalla società è una cosa preoccupante di cui non rallegrarsi condivido quello che dice a Galli della Loggia la politica e nei terreni elementi di cui parliamo economia cultura
E politica è il momento del bene collettivo è la sintesi rispetto agli interessi dovrebbe essere la sintesi rispetto agli interessi di parte
Io professor Gaza greve Schio degli imprenditori del mondo delle imprese una visione più proiettata verso anche sfide future e meno legata al contingente però ha ragione che noi imprenditori ci confrontiamo anno per anno rispetto ai risultati
Però questo distacco dalla politica è un elemento preoccupante che va corretto
Questo rischio del Paese fai da te
E qui vengono fuori quello che gli elementi che sono oggi Caretti se ne parlava prima non so se ne parlava Ezio Mauro qualcuno degli intervenuti
Ed è quei ognuno deve fare il suo mestiere
Sicuramente competenze
Di tutti e tre
I settori nessuno escluso competenze passione civile
Io ho sempre interpretato il continuo interpretare una Confindustria che non sia solo una tutela degli interessi degli imprenditori certamente una componente importante ma una Confindustria che abbia una sì uno spirito patriottico una Confindustria che abbia sì
Un grande senso civile e cioè di imprenditori che prima di essere imprenditori sono cittadini e che devono contribuire come unica più che delle classi dei ceti dirigenti di questo Paese perché non ce n'è uno
Come uno dei al futuro alla crescita e ho sempre detto che un Paese con più competizione con più crescita con più innovazione
Può e deve essere un paese anche molto più solidale di maggior coesione sociale
Perché quando noi parliamo di liberalizzazioni di competizione
Dobbiamo pensare soprattutto ai cittadini utenti dobbiamo pensare a quelli che hanno migliore minore potere d'acquisto e che oggi si trovano di fronte ad una presenza dello Stato sul territorio in economia come mai prima perché perché c'è poco cultura di mercato all'interno di rari di tutte le varie
Ecco
Forze politiche allora io credo per arrivare alle conclusioni che da un lato
Ci sia una grande necessità si parli di Dini spirito patriottico o di res pubblica che nella mia cultura e la stessa cosa detta in modo diverso spirito patriottico dire cercare per quanto riguarda ognuno di noi di dare un contributo civile di crescita al Paese attenzione
Con una grande coerenza di comportamenti
Perché è vero che quando si parla di liberalizzazioni siamo tutti contenti dei dibattiti parlare quando si avvicina al nostro settore no cominciamo col qualcun altro vale per il merito di cui si parlava prima coerenza di comportamenti
Chi a ruoli di responsabilità in questo Paese qualunque essi siano si fa bisogna predicare bene e razzolare bene
Se uno fa a ruoli
Di responsabilità in associazione d'impresa deve dare prima di tutto il proprio esempio come imprenditore come modo di affrontare il mercato i collaboratori e quant'altro e vale per tutti i settori allora
Grande necessità di recuperare
Una cultura di farsi carico degli interessi collettivi e di senso dello Stato
Dall'altro leadership e se ne è parlato
Adesso io sono un ragazzo degli anni sessanta
Io
Allora
E dopo rileggendo mi emoziona può ancora quegli anni a certi discorsi di leader politici uno fra tutti Chennedy nella capacità di parlare al Paese siccome che vedi stato preso d'esempio in questo periodo da
Autorevoli esponenti politici non voglio entra però sicuramente questo è un Paese che deve riacquistare a trecentosessanta gradi ecco lo sforzo dell'università ecco il ruolo che all'università nel fare crescere una classe dirigente
Ecco di tramutare quei cinquecento potenziali che avete sentito di ragazzi che a ventitré anni sono laureati e che attenzione
Rischiano di andare fuori dall'Italia se non vedono in questo Paese il merito la sfida la possibilità
Di
Dare un contributo dicevo io credo che
In questo senso il saper avere delle doti di leadership in funzione delle sfide del Paese in funzione di obiettivi in funzione anche di temere insieme un sistema
Io nella mia prima relazione nel due mila e quattro come presidente Confindustria
Svolsi fondamentalmente due tegole rimboccarsi le maniche agli imprenditori per non pensare che ogni volta i problemi sono al di fuori dell'impresa del sindacato del Governo dell'undici settembre o di quant'altro
Ma reagire molti di noi si erano un po'distratti
In qualche investimento immobiliare di troppo qualche giovane che aver evitato l'azienda dal padre pensava di vivacchiare magari lavora giocando in Borsa ed investendo poco nello sviluppo abbia lavorato molto in questi tre anni
Sull'innovazione
Sull'internazionalizzazione
Sulla concorrenza sulla meritocrazia
Su un forte richiamo alla necessità di evitare che ci sia un paese in cui la metà rema e l'altra sta Coppa approfittando di chi rema a cominciare da chi rema chi lavora dentro le fabbriche
Allora credo che
Oggi da questo dibattito emergano
Dei temi importanti e condivisi soprattutto pur ripeto nella differenza di cultura di tradizione di approccio
Competenza ma soprattutto passione civile io sono assolutamente d'accordo questo è un Paese che a livello generale deve recuperare una grande passione civile
Problemi di leadership
Problemi di coerenza di comportamento
Capacità di guardare avanti di stabilire dove vogliamo essere tra vent'anni in quei con il supporto di politica cultura economia
Senza perdere di vista la nostra storia la nostra tradizione e la nostra cultura
Io ho sempre detto ai miei collaboratori della Ferrari
Tecnologia avanzata innovazione nuovi mercati formazione e crescita ma chi di radicati nella nostra storia per non far venir meno
Le caratteristiche la cultura di ogni azienda
Società della conoscenza
Ma fondamentale il ruolo della politica
Io credo che il grande tema di oggi
Emerga nel rapporto tra politica e società civile
Io credo che questo distacco
Di cui ho richiamato la crescita già da due o tre anni che sta diventando sempre più evidente sia un fatto negativo a cui tutti dobbiamo dare un contributo cioè tornando i giovani
Ben vengano i giovani
Lo dico ai miei colleghi imprenditori che fanno del capitalismo familiare il loro credo
Ma introduciamo i figli in azienda dopo che si somma dopo che sono preparati dopo che hanno lavorato dopo che hanno fatto esperienza non solo perché hanno il nome del genitore
E lo stesso vale perché con tanti giovani che hanno spesso la cultura di stare in casa fino a ventott'anni
Di avere la facoltà condominiale di non passare l'estate e a fare dei summer jobs di non pensare al di là di questi cinquecento che rappresentano una
Così una fetta importante no che la competizione al merito sia la base
E in questo senso il capitalismo familiare che si sta imponendo evolvendo con passaggi generazionali rischiava di essere un aspetto si positivo caratterizzata del Paese ma anche limitativo frenante
E e e poco propenso al merito
La dottoressa ferro
Ecco un esempio di tanti imprenditori che sono dati Borsa che sono cresciuti che hanno accettato il rischio che erano stufi magari di fare il manager e sapevano che c'erano delle prospettive imprenditoriali
E giustamente quando parla di assunzioni ma ci mancherebbe altro che lavorassimo per cooptazione
Per noi la il termine cooptazione non dovrebbe esistere nel nostro vocabolario quello di imprenditori
Ho sentito parlare di regole condivise giustamente e questo è un altro tema fondamentale
Guardate che uno dei problemi veri di questa classe dirigente è quello di stare attenti che il nostro Paese non venga visto come un Paese in cui non si può più investire perché cambiano continuamente le regole
Perché si guarda al passato
Ho visto per esempio non so tutta questo grande tema sugli appalti della TAV fa Lilli li li cancelliamo non li cancelliamo ma qui è un fatto che e bisogna stare molto attenti perché se no diventa veramente come un Paese nemmeno Sudamerica di oggi ma di una volta
Perché se non c'è regole certe a trecentosessanta gradi in un Paese non viene più nessuno e chi ci sta rischia di avere sempre dei dubbi sul suo futuro però io vorrei concludere solo ancora con due richiami
Il primo
Qui si parla molto di merito giustamente si parla di competizione giustamente si parla di crescita ma ci rendiamo conto che uno dei momenti fondamentali nella vita democratica di un Paese
E la capacità dei cittadini di scegliere chi li rappresenterà in Parlamento
Perché altrimenti
Io do ragione al mio amico Bruno Tabacci quando dice attenzione
E Paesi inutile che si lamenti di questa classe politica perché alla classe politica
Che si merita io ho troppo rispetto per le istituzioni e per la classe politica per non dire che ognuno di noi deve dare un contributo al miglioramento però attenzione
Lo ripeto
Quando noi scendiamo
Chi ci rappresenterà in Parlamento sulla base non di una normale concorrenza di una scelta del cittadino ma sulla base di liste preordinate e scelte a monte
Questo è inutile che poi facciamo dei grandi altri ragionamenti evita lì che parte il cambiamento
Come parte il cambiamento da una sana e mi rivolgo ha un costituzionalista non solo che Steve-O ma che ha sempre messo il tema della democrazia al centro dei propri ragionamenti noi dobbiamo anche con rispetto ma con attenzione pensare
Che oggi
Viviamo in un paese io faccio l'esempio sempre un po'così legato al mondo dell'automobile chi con questa automobile con questa macchina dello Stato chiunque sia il pilota
Rischia di non vincere perché vecchio e pesante e complicato
E mette dei passaggi burocratici ormai insopportabili non solo per l'imprenditore ma per il cittadino non possiamo vivere in un paese
Chi ha un un un una serie di passaggi decisionali così defatiganti così lunghi
Come i rischi che in alcune aree d'Italia per superarli si abbia quasi la necessità di andare dall'amico dell'amico per per aprire dei tempi accettabili e se noi guardiamo il perché gli investimenti stranieri stanno arrivando a zero in Italia
Lo vediamo dei fondamentali del Paese i tempi della giustizia la macchina dello Stato la burocrazia a parte le infrastrutture
Quindi credo che una riflessione seria di legge elettorale di possibilità dei cittadini questa è un discorso su cui si dovrebbe fare sistema rispetto a tutte e tre le grandi categorie abbiamo bisogno di fare sistema nell'ottica di uno spirito patriottico o di uno spirito civile di
E di passione civile
E l'ultimo punto riguarda l'education
Quel termine c'è la scommessa più importante del Paese e spesso di questo si parla troppo poco o addirittura quando tocchiamo si dice che si vola troppo alto ma guardate
Chi gira il mondo si rende conto della preparazione che c'è degli investimenti che vengono fatti a livello di education
Tornando al tema professor Galli della Loggia di classe dirigente io son d'accordo che non è pensabile crearla in vitro
Però sono altrettanto d'accordo che un'università che esprima sempre di più a parte competenze conoscenza concorrenza tra di loro io ho studiato negli Stati Uniti
A Columbia University a New York quando usciva con lamine per siti mi sembrava di aver studiato la più grande università del modo arrivava uno che veniva da da Fava diciamo Hattusa Duke Columbia non sei nessuno
Cioè c'è una competizione tra professori tra università tra studenti noi abbiamo le facoltà condominiali in alcuni casi abbiamo più facoltà che studenti
Abbiamo mi troppe facoltà è troppo pochi centri di eccellenza sul territorio ero ieri a Belluno
Un'area dimenticata da Dio e dagli uomini in cui ci sono dei centri di eccellenza imprenditoriali civili straordinari
Dove per arrivarci ci vuole la bussola dove quando sei arrivato vedi delle aziende straordinari non solo Luxottica
E dove vedi una stragrande necessità del rapporto tra l'impresa e l'università in funzione dei centri di eccellenza del territorio
Meglio molte facoltà condominiali in meno e più centri di eccellenza e fu ecco queste sono le scommesse che quei tre settori di classe dirigente ognuno per il suo ruolo senza invadere facendo bene il proprio mestiere però devono mettere al centro di un lavoro comune di una condivisione di di regole e ITIS valori la condivisione dei valori dovrebbe esserne elemento comune che ha torniamo al finisco all'università o alla scuola
A parte tutti questi elementi di conoscenza di di di competizione di qualità dell'insegnamento
Io penso
E finché faccio il presidente della LUISS d'accordo con le persone che gestiscono la LUISS farò del mio meglio che dobbiamo lavorare su due grandi direzioni fautori
E responsabilità cioè dall'università devono uscire questi elementi per far crescere una classe dirigente non per individuarle in vitro ma per farla crescere
E
Mi ha fatto molto piacere sentir parlare di esercizio di generosità perché io credo
Che paradossalmente se questo esercizio di generosità che poi vuol dire pensare al Paese che è lo stesso discorso dello spirito patriottico
Diventasse un elemento non dico da materia universitaria ma certamente la cultura universitaria noi avremo un Paese molto più focalizzato
Su obiettivi condivisi e soprattutto su valori condivisi
Io termino con questo ringraziamento dicendo per me personalmente spero per voi
Una mattinata di riflessione su questi temi che non sono teorici che non sono dei centri
Ma che sono fondamentali per il futuro del Paese credo sia un fatto utile positivo stimolante per me lo è stato e devo ringraziare ancora a tutti coloro che hanno parlato stamattina grazie a tutti