La Seconda Guerra Mondiale e la sua memoria. Atti del Convegno (Napoli, 17-18 settembre 2004)

No no no io no Salas alla no
Mi hanno detto che sarebbe taglierino anche a Milano sale
Senza
Dal punto di vista dalla la mia vicenda no gli estremi esserci in maniera però insomma
Possibile
Oceano consentite funzionano
No
Va
No però voglio dire Guarnaccia pubblica altrettanto forte
Su a
Due mila uno a Lecce piano
Si è attivato il nuovo romanzo tenuti a nome
Ha detto ma divertente domani se andate avanti raccomando a Cellino io guardi da Luisa un posto chiuso guardia giurata
Non è facile
Non
Va be'se ci siamo seduti qui dobbiamo cominciare però
Va bene ieri
Buongiorno a tutti grazie di essere qui a ascoltare questo ragionamento suo il libro che Piero Craveri Gaetano Quagliariello hanno curato sulla memoria della seconda guerra mondiale anzi sulla seconda guerra mondiale
E la sua memoria dunque prima di entrare in media stress un brevissimo di scorgiamo due parole per spiegare l'assenza di Giampaolo Pansa che mi ha chiamato l'altro ieri non riempiendo Mindy particolare gioia
Per dirmi che quel che mi ha detto dico così appunto non non introducendo nessun elemento ulteriore
Che sostanzialmente per un suo prossimo libro che deve scrivere doveva essere questa mattina Capodistria a intervistare una persona che poteva intervistare soltanto oggi nel senso che la persona ovviamente trattandosi di un testimone degli eventi dei quali stiamo ragionando
Non è proprio nel fiore degli anni e che quindi poteva essere uno degli ultimi momenti possibili per intervistarlo e quindi mi ha ora o mai più e quindi mi ha detto sostanzialmente non posso in alcun modo venire si è scusato moltissimo mi ha detto di portare le sue scuse nella maniera che ritenesse opportuno io ho ritenuto opportuno esattamente raccontarvi come sono andate le cose
Naturalmente non posso dire che questo evento non perde dalla sua assenza perché altrimenti mi si potrebbe dire ma allora perché lasciati invitato in primo luogo
Quello che posso dire che però
Credo che possiamo ovviamente comunque sviluppare un discorso ricco e interessante su questi argomenti Ernesto Galli Della Loggia che ha avuto la cortesia di essere qui questa mattina
Senza nulla togliere a Giampaolo Pansa però certamente la persona che di più ha contribuito ad aprire in Italia il discorso sull'identità nazionale sulla crisi dell'identità nazionale legata alla seconda guerra mondiale e alla
E quindi diciamo a aprire il discorso pubblico che più da vicino ci riguarda oggi ragionando della memoria della seconda guerra mondiale
E oltre appunto a Ernesto Galli che cortesemente qui
Tutte le persone che hanno partecipato a questo almeno la maggior una buona parte delle persone che hanno partecipato a questo progetto di ricerca sono qui oggi e quindi c'è la possibilità intorno al l'intervento di Ernesto Galli Della Loggia di costruire un dibattito più ampio
Due parole sul libero del quale stiamo ragionando questo libro nasce da un produce un da un cofinanziamento del ministero dell'Università che ha coinvolto un ampio gruppo di università la LUISS ovviamente dove siamo qui oggi
I suoi Orsola Benincasa e mi dispiace che Piero Craveri non sia potuto essere qui oggi perché lungamente rappresentante
Di quell'istituzione l'Università di Milano invece ringrazio Roberto Chiarini per essere qui dell'università di Roma la Sapienza
E ringrazio Luciano Zani anche per essere qui oggi diciamo come rappresentanti di questo gruppo di ricerca che ha ragionato intorno a questi argomenti
Perché questo gruppo ha scelto di ragionare della memoria della guerra perché la la seconda guerra mondiale la sua memoria dove nasce questo progetto io credo che due elementi dobbiamo sottolineare veramente molto brevemente perché poi non voglio togliere spazio a chi parlerà dopo di me
Il primo la prima considerazione è un grande argomento di taglio internazionale
Cioè nel momento in cui non ragioniamo della Seconda Guerra Mondiale della sua memoria stiamo ragionando di un
Di un grande
Diciamo di un
Grande argomenti internazionale che
Appunto copre
Tutti quanti i principali Paesi europei ovviamente alcuni più di altri la Germania l'Italia e la Francia
Chi più entrano in crisi durante la guerra ma ovviamente copre anche l'Unione Sovietica che è trattata in questo libro così come la Francia ma copre anche Paesi come la Gran Bretagna il cui la cui situazione del dopoguerra comunque legata alla appunto alla all'uscita dalla guerra le speranze suscitate all'uscita dalla guerra quindi è un filo che riesce a tenere insieme un quadro internazionale di storia e riesce appunto a ricoprire
Tutti quanti questi ambiti e in secondo luogo ed è la parte che più ha sviluppato in questo libro
è un argomento centrale per la coscienza pubblica italiana cioè un argomento che è stato alla radice della fondazione della nostra Repubblica e
E che quindi
E che quindi diciamo ancora oggi ci riguarda ancora oggi
è fondante per la nostra coscienza attuale addirittura in teoria col mille novecentottantanove questo col problema si sarebbe dovuto chiudere ma poi la coscienza pubblica di questo Paese non è riuscita a chiudere in realtà la Repubblica nasce dall'antifascismo
Questo anti fascismo antifascismo contestato e soprattutto è un antifascismo diviso ciò antifascismo che vede delle anime differenti
Al proprio interno e che viene tirato in posizioni politiche differenti soprattutto a causa della presenza del PC e del PSE in una fase che appunto rappresentano in Italia almeno in parte poi ci sarebbe da ragionare in quale parte come l'altra parte l'altro versante della guerra fra quindi realtà sulla memoria della guerra si costruisce una guerra culturale e politica che vede intersecarsi l'antifascismo da un lato e l'anticomunismo dall'altro e su come si impersona questi due elementi appunto
Si costruisce la memoria e poi si costruisce la legittimazione debole della Prima Repubblica
Questo ovviamente rimanda anche alla memoria del fascismo quindi in qualche misura la memoria della seconda guerra mondiale è il culmine Ovo interagisce con quello che poi è il ricordo del ventennio fascista
è evidente che se il fascismo la rivelazione dei difetti strutturali del Paese è soltanto con una rivoluzione che se ne può uscire ed è altrettanto evidente invece che se il fascismo è una parentesi
Nella è una parentesi nella storia d'Italia allora la Repubblica può recuperare la sua la tradizione pre fascista la sua profondità storica pre fascista e uscire dal fascismo con una versione più debole dell'antifascismo
E e quindi diciamo su questi due versanti questo argomento un argomento che da un lato ci consente di allargare il quadro storiografico a un panorama internazionale e sviluppare un progetto diciamo di storia comparata che in parte è presente in questo libro con i saggi sull'Unione Sovietica e saggi sulla Francia
E dall'altra parte
Ci consente invece di riflettere intensamente su quella che è la storia d'Italia e su come la memoria della storia d'Italia a influito sulla
Ha influito appunto sulla legittimazione repubblicana prima di dare la parola Ernesto Galli un ultimo un'ultima soltanto rimedio soltanto una dimenticanza questo punto nasce dai difetti di non si scrive tutte quante le cose
Volevo ringraziare Fabio Grassi Orsini che parte è stato parte integrante di questo progetto
Acchiappa artici Pato appunto a questo a questo libro non mi ricordo se la parte ufficialmente del Coffin questo non me lo ricordo diciamo dal quale è nato il Progetto però insomma ha partecipato
Era appunto volevo assolutamente menzionarlo quasi come le cose o non se ne scrive poi se ne escono invece volevo ringraziarlo particolarmente per aver partecipato e perché poi con Fabio abbiamo tutta un'altra serie di progetti ancora in piedi insomma soprattutto relativi a come il mondo liberale ha interagito con con la memoria della guerra
Ultimissima battuta al questo da questo gruppo ampio di ricerca
Nasce anche una rivista che ventunesimo secolo e questa appunto proprio in faccia messaggio pubblicitario interruzione pubblicitaria
Chi può essere chiesti è interessato fuori c'è il Banco de Rubbettino che si voglia abbonare non naturalmente accettiamo con piacere questo tipo di iniziative
Grazie della pazienza
Ernesto Galli della Loggia
E grazie grazie dell'invito non fingevano di essere Giampaolo Pansa
Finti mi spiace lo conosco molto bene siamo amici
E
E c'è anche una notevole scusi coincidenza di punti di vista però punto io sono io Giampaolo gioca
Dunque questo libro che
Troppo pieno di cose di termini perché posta parlarcene in tempi obbligatoriamente Brevi come come qui è necessario
Quindi io mi perdonerete ho scelto alcuni filoni ovviamente sacrificando né altri che pure sarebbe tutta meriterebbero di essere trattati
Sono sinfoniche più mi riguardano et sento vicino in qualche modo più condivido sento mia i su cui insomma penso di avere punti di vista più precisi e che quindi mi interessa di più discutere
Fatta questa questa premessa insieme a quella del
Punto
Il compiacimento per
Un'operazione anche vittoriale che mette insieme tanti queste cose tutte le cose essenziali
La prima osservazione che vorrei fare l'osservazione che questo libro dimostra quanto la storia sia politica italiana
Ancora dipenda fortissimamente dalla politica dal discorso politico quotidiano del nostro Paese
In questo senso
Talché per l'appunto nel momento in cui si parla della memoria della seconda guerra mondiale in realtà viene spontanea tutti a me per primo promette sarebbe venuto spontaneo però questo porti comporta dei problemi che respiro quali sono
Viene spontaneo dicevo occuparsi di che cosa di come le forze politiche le tradizioni le famiglie politiche hanno elaborato
La memoria del proprio ruolo della guerra del ruolo degli altre forze politiche il significato politico della lotta politica che ci fu nel Periodo intorno alla guerra
Ma appunto
Non è questa la nel se se ne parliamo in valle della guerra
Che è stato l'evento più traumatico importante che il popolo italiano
Finì negli ultimi borghi più sperduti la penisola vissuto tutto questo non è assolutamente parte della memoria vera del popolo italiano la memoria della guerra dalla seconda guerra mondiale che è stato ripeto l'evento politico che più ha colpito
Quarantadue milioni di italiani
Sì si svolge su altri piani che certo poi sono si intersecano ma
Appunto sono i piani innanzitutto il piano innanzitutto di lei del del della guerra dei bombardamenti della fame del travaglio terribile dello sconvolgimento della vita quotidiana che ci fu appunto in relazione alla guerra in Italia poi
Il problema della sconfitta sconfitta militare
Dell'umiliazione dell'otto settembre della precipitare dell'immagine dello Stato queste sulle cose che hanno
Chiusi terribilmente colpito la esperienze dunque anche la memoria sono rimasti incisi nella memoria vera degli italiani
E infine poi appunto il problema del del dell'occupazione l'occupazione tedesca ma anche l'occupazione alleata per il Sud io vengo da una famiglia napoletana
Diceva mi pare Longanesi che la pelle di Malaparte era l'ultimo unico libro nazionalista pubblicato in Italia instillazione prima guerra seconde ronde armate mi butto inventato però insomma
Le razzie le popolazioni le fucilazioni rappresaglie tutte queste cose qui sono state la memoria insieme
A un'altra cosa
All'irrompere
Ambiguo della politica nella vita quotidiana
Con appunto il
Importa Gabani Isma'l'epurazione la gente che diventava tutta antifascista queste rimasti in quell'esperienza
Quotidiana reale del popolo italiano della guerra che molti di noi della mia generazione per esempio
A assorbito
Non visibili storia ma nelle interminabili lunghe nel mio discorso nel mio nella mia memoria discorsi la sera nelle famiglie per anni e anni nell'Italia postbellica si è ossessivamente ritornati nei discorsi appunto non ancora non c'era la televisione quindi si poteva ancora parlare la sera
Ossessivamente l'isola intorno appunto questo grande dramma collettivo
Di cui tutte queste cose
In questo libro
Cioè pochissimo o in un certo senso c'è tutto però cioè un tutto depurato
E
C'è cianosi
In che senso c'è questo problema cioè quando appunto
Roberto Chiarini dice giustamente che in Italia non si è riusciti a costruire una memoria
Condivisa giustamente
Roberto dice
Condiviso una parola ambigua diciamo una memoria egemoni e io sono d'accordissimo nel ritenere che questa è la parola giusta io non ci avevo pensato invece questa prova una non leggiamo c'è una memoria che in qualche modo non metta tutti d'accordo ma che comprenda appunto la maggior parte dell'esperienza reale del popolo italiano e perché non c'è questa memoria egemone perché la memoria
E rimasto la memoria ultra politica politici Istica politicizzata
E naturalmente la memoria politicizzata divide perché nella memoria di una parte contro la memoria di un altra perché una memoria costruita politicamente usata politicamente
Quindi appunto finché noi non riusciremo a mettere insieme la memoria delle esperienze reali quotidiane del popolo italiano e insieme le esperienze del travaglio politico della nazione ci credo che appunto questa memoria egemone non ce l'avremmo mai in di e quindi non avremmo appunto
Una salda legittimazione dello Stato repubblicano della democrazia
Del le repubblicana
Non avremo una appunto memoria della Resistenza
A cui fa difetto che cosa il problema
Che appunto è stata completamente
Sono meritorie lei diciamo sì le cose che da lungo tempo Elena Aga Rossi viene studiando su questo tema
La memoria appunto del fatto che
Nella realtà la resistenza maggiore il numero
Di armati di persone partecipanti e forse anche di risultati militari chi lo sa questo è più difficile però accertare è stata quella del regio esercito quella fatta dei reparti
Inizialmente sbandati poi in qualche modo i più organizzati si o o nelle bande autonome per esempio nelle formazioni
In Piemonte oppure fuori dei porti italiani Balcani sottoposti al insomma alle urne conoscibili sevizie del due dell'esercito popolari uno slavo però sono appunto hanno combattuto con perdite altissime
Questi è stato cancellato la memoria del fatto che il regio esercito
In qualche modo ha cercato di resistere
Anche eroicamente penso resistenza Lerro nelle isole del Dodecaneso esistenza disperata come del resto a Cefalonia dove le cose per la somma sono stati più ambigue
Perché perché appunto non era politicamente utilizzabile anzi era politicamente imbarazzante perché quelli resistevano il nome del giuramento di fedeltà dell'onore militare di quella cosa che ti dice che non devi gettare le armi sette a un soldato
Sì di finisce via getta le armi e consegnati prigioniero salgono le militare impone se non altro poi c'è il giuramento al re ma questo non era politicamente utilizzabile e dunque è stato per esempio politicamente secondo me punto c'è un peso di di valutazioni politiche eccessiva mi perdonerà Luciano Zani invece il Regio Esercito cancellato gli internati militari
La loro resistenza resistenza agli internati militari
Esaltata oltre misura secondo me oltre misura perché perché insomma settembre del quarantatré poi diciamo dal trenta al dagli dei primi mesi del quarantaquattro veramente soltanto chi era
Ideologicamente super convinto poteva pensare sì certo non era un divertimento essere un internato militare nelle mani dei tedeschi
Però insomma andarsi a a schierare con una parte che sicuramente la sconfitta
Insomma
Era qualche cosa che pochi ovvia poche persone ragionevoli potevano fare quindi questa eroica resistenza degli internati militari chi saremo avrebbero resistito agli allettamenti della propaganda fascista non tedesca perché i tedeschi credo che non avessero nessun interesse a costituire un potente esercito fascista perché pensare mi politicamente un interesse contrari niente questa appunto certo non non c'è stato
Dicevo appunto che la costruzione di una memoria
Egemone non non c'è stata
C'è stato un buco nero nella memoria collettiva secondo l'espressione appunto una bell'espressione di Elena De Rossi
Non c'è stata nessuna costruzione
Come dire culturale
Della memoria e qui poi arriveremo con un altro punto cruciale sulla memoria cultura c'è stata una però diciamo così silenziosa metabolizzazione della memoria reale del Paese fatta per via politica dalla Democrazia cristiana
Che ha interpretato molto bene diciamo così il desiderio di di pace di tranquillità
Che officia la grande maggioranza del Paese con quella grande maggioranza del Paese usciva dalla guerra egli abitato una una veste una veste politica
Questo permetterà significato cose molto importanti la mancata elaborazione culturale
Allora di una vicenda che è stato tutta quanta invece giocate in termini di visione politica tra i due poli che sono magistralmente magistralmente illustrati dal assaggio di Giovanni Orsina tra
L'antifascismo con la a maiuscola l'antifascismo con la minuscola tra l'anticomunismo con la maiuscola anticomunismo quella Minute
Cioè tra il libro l'ideologizzazione iper politica in senso rivoluzionario fatto dalle sinistre l'antifascismo la ideologizzazione iper politica fatta appunto dalle forze conservatrici dell'anticomunismo
E diciamo così
La impossibilità di costruire da un lato appunto una egemonia su un antifascismo con la minuscola che tendeva
A cancellare o ridurre poca pochissima cosa appunto la resistenza
E e e la tradizione
Antifascista che ce la può istituzionale nella DC senza era confluita e un antifascismo con la maiuscola quello delle sinistre che poi singolarmente era una legittimazione difficile
Ad avere corso una legittimazione che praticamente avrebbe dovuto essere fondata sulla Resistenza ma non resistenza che però poi di fatto veniva
Sminuita semplice premessa di una rivoluzione democratica avvenire c'è una lei la legittimazione sulla resiste delle del della democrazia
Repubblicana fatta dalla Partito Comunista e delle sinistre alle altre parti oculista e la tutte in funzione dell'azione politica successiva esso si può capire il PC
Non aveva il chiusi il dominio sul presente politico e quindi era costretto a fare un grande investimento sul futuro e quindi la resistenza veniva presentata come qualcosa che in certo senso doveva ancora compiersi dove ancora inverarsi appunto attraverso la rivoluzione
La rivoluzione democratica
In questo questa bipolarità tra queste due
Questi due enti fascismi uno con la minuscola me giusto
Uno con la maiuscola o con la minuscola
è venuto meno
Sì una
Il centro
è venuto meno dice
E qui discorsi diventano secondo me importanti e complesse
Perché è venuto meno il centro io penso per una regione che Giovanni invece non menziona fatto che invece penso che sia importante
Perché il centro in questa divaricazione è stato per due ragioni
Che Giovanni impari non non menziona molto di cura invece si occupa Luca Polese ma secondo me dandogli un'interpretazione
Non condivisibile
Perché al centro c'erano i cattolici tutti i cattolici impari nessuno parziali
Qui capacità fondamentali
Cioè nel senso che queste desiderio di pace insieme il crollo dello Stato hanno visto appunto sosta delle premesse essenziali per
Chiusi la con l'investimento politico sull'ideologia cattolica sulla Chiesa attribuisce Simo tutte appunto gli elementi elementi di pacificazione elementi di extra politicità
Se la politica deve essere la guerra la violenza lo scontro tra fascisti e antifascisti che si ammazzò il sangue si meglio allora appunto
Uscire dalla dimensione della politica e affidarsi ad un'altra dimensione
Io penso che ai cattolici non interessava c'è un film la costruzione di una memoria culturale della guerra
Non interessava la costruzione del proprio itinerario della memoria del proprio itinerario politico quindi così scrivere libri sulla storia del movimento cattolico così ma
Tanto più che tutti i loro avevano avuto tranne Sturzo che lo Stato in esilio ma che con contava più nulla insomma
Nel dopoguerra politicamente tutti loro erano stati dentro l'Italia fascista in qualche modo attraverso i cattivi lateranensi sale su ufficiali oppure insegnando alla Cattolica l'insegnante e l'altro non è se cioè l'ho fatto parte e l'esperienza politica
E la memoria i cattolici lo costringono politicamente governando costruiva una legittimazione nuova non avevano un problema di appunto elaborazione culturale del passato della della memoria
Che tra l'altro un po'avrebbe posto il problema del rapporto tra tradizione cattolico lo Stato nazionale che il problema del rapporto appunto tra la posizione cattolica il fascismo tutte cose appunto che
Sul momento non era tanto facile agevoli
Tartare
E
Poi c'è però l'altro vuoto vuoto centro diciamo così oltre la tradizione
E altri cattolici c'erano le forze liberaldemocratiche
Io credo che alloro soprattutto sia da imputare diciamo così il
La mancanza di una costruzione di una memoria plausibile egemone della guerra
Sono state le forze appunto che si riconoscevano da un lato una tradizione crociana milite il diciamo sì il liberalismo
Se così si può dire insomma
Conosciamo insieme a perché definire liberismo conservatore socia n-esimo una cosa tosto cianosi non non facile insomma meno io credo sia la tradizione azionista si è diciamo CityLife democratici sia i radicali democratici cioè gli azionisti entrambi questi
Avrebbero potuto costruite dovuto a costruire la memoria di centro la memoria egemone la memoria vincente della democrazia repubblicana non soccombe né della mitologia rivoluzionaria antifascista della tre né succube della opzione preliminarmente anticomunista diciamo così della destra più o meno nostalgica monarchica ancora fascista questa
Questo centro culturale è venuto assolutamente meno è crollato crollato per due ragioni primo perché i crociani sono scappati sono andati via c'è stata la diaspora degli intellettuali Crociani presso il PC
Per ragioni complesse che inutile qui rievocare messo questi sono andati
Sono andati di sono scomparsi si sono andati
Son si sono allontanati dalla loro casa
E hanno finito per svolgerlo stesso ruolo che l'inesistente e cioè che hanno svolto giustizia appunto l'uso la tradizione
Culturale politica democratico azionista cioè l'altro versante insomma versante progressista della cultura liberale
L'acqua il quale benché durante la guerra avesse durante la Resistenza avesse fornito della Resistenza stessa in atto une immagine diversa della de di quello che stava accadendo cane chiamando per esempio guerra civile quella che era una guerra civile mentre invece i comunisti mitizzato hanno una grande sollevazione del di popolo il popolo alla macchina del libro di Longo eccetera
E invece gli anziani si no no e combattiamo una guerra civile e poi nell'immediato dopoguerra per esempio ricordo gli articoli di Lippi Foa avevano mostrato una fortissima diffidenza verso la restaurazione di una democrazia partitica polemizzando contro la partitocrazia
Tutto questo scompare rapidamente dalla cultura azionista il corso di azionista diventa totalmente subalterna al Partito Comunista c'è Luca Polese no Rizzi ha bene eh lo so prese dice che non bisogna usare la categoria di subalternità perché è una categoria moralistica
No caro comunque l'aperte ricaduta subalternità è l'altra faccia dell'egemonia
E cerimonia
Ero che però la subalternità e adoperati insieme alle grandi aproposito del Partito d'Azione durante il Risorgimento i quali essendo appunto
Subalterni subirono l'egemonia del partito Caponi hanno e se rimanendo subalterni subalterni non è una categoria è una categoria squisitamente ed essenzialmente politico
Gli azionisti
Furono subalterni
Al tant'è vero che ritroviamo tutti in quella credo che nessuno si possa illudere sono almeno in questa sala sul autonomia politica della sinistra indipendente diventarlo tutti tutti da ossicini arsa cioè quelle azioni capaci democratici scura insomma tutti s'me senatori e deputati della Sinistra indipendente a cominciare da parte
Concerto da papà
Il giornale Gualterio visto la resistenza dei settimanali dei giellisti giunsi superstiti del Partito d'Azione è un'agghiacciante testimonianza della parabola appunti un gruppo politico che via via diventa interamente
Punto si consegna a mani e piedi prima alla tradizione culturale del Pci e poi dirittura dell'estremismo di sinistra con Tranfaglia di diligenza diventa antisionista e antisemita sabato cose pazzesche
No punto questi
Pessimo scrivono tranne c'è però in questa edizione un Autore che mi meraviglio tutto anni ancora citato recitato chiuso
Il primo libro il fondo di storia sulla Resistenza che viene scritte lingue di scippo
Il libro di Chabod è un libro che esce nei primissimi anni cinquanta e e cianosi è un libro che poi rimane muore così non non produce nulla però invece un libro che aveva una sua chiusi che in maniera molto tranquilla come era tipico di uno studioso compassato come Chabod anche uno studioso dilaniato uno studioso
Incalzato furiosamente Dalia il e con i polpacci che quindi insomma che però lui teneva a bada in qualche modo insomma
Per quelli che appunto avrebbe potuto nasce dalla dalla sistemazione
Iniziale che c'ha Boffa del del delle vicende italiane
Avrebbe voluto nascere una tradizione storiografica
E il chiusi potenzialmente gemme che invece c.t. non
Non c'è stata conclusivo di Chabod
Fino al punto che non viene neanche ricordato la trenta Giovanni Lolli da chi dovrebbe ricordarlo giacché così scomparso dalla storiografia cioè un vialetto neanche l'ombra del professor che non viene più neanche ricordate
E quindi appunto
Le cose c'è anche un altro punto io credo che diciamo così i moderati la cultura liberale e moderata
Ciò si non si rese conto proprio per la sua forse per la pena di razionalismo che la pervade in qualche modo liberale non vota mondi liberale sia del nella versione moderata che democratico cultura diciamo sì democratica
Forse diciamo così fu anche
Chi si impegnò pochissimo nella costruzione di una memoria anche perché forse non si pose in nessun modo il problema
Della legittimazione fondativa
Nella Repubblica del costi
Diede ciò ebbe l'idea che la Fondazione dovesse essere ottusa politica giocata in chiave appunto costituzione al Democratic ma che non c'era bisogno di costruire un mito del passato
Un mito
Del passato
E
E che forse che poi potesse essere anche i famosi una proiezione sul futuro come sempre la costruzione del passato e anche un'ipoteca gettata sul futuro cosa che invece le sinistre che erano esclusi dal presente che dovevano per forza
Investire sul futuro la cultura e né di sinistra appunto era tagliata fuori dalla gestione della politica presente dovette fare va una un investimento un investimento
Del genere
C'era sicuramente però
Al fondo di queste difficoltà
Ha costruito una memoria in chiave di legittimazione del presente un grande problema storico di cui choosy noi con la pietas che dovrebbe caratterizzare gli storici dobbiamo renderci conto e cioè che
Per quante acrobazie intellettuali politiche storiche si potessero fare
E difficilissimo costruire una legittimazione politica su una sconfitta
Avendo perso
Avendo perso e non essendo tra i vincitori e dovendo fingere però di essere tra i vincitori del questo fu il dramma della classe politica antifascista
Tutta sia quella che rimase all'opposizione sotto le bandiere della sinistra sia quella che andò al governo sia all'insegna del centrismo che appunto non avevano vinto non avevano vinto erano lì soltanto perché avevano vinto gli altri
E anche gli americani era una classe politica che era arrivata come si sarebbe detto ottocento sulle baionette delle dello straniero Chapare del nemico forse non era il nemico ma era lo straniero uno straniero che poi almeno allora non si mostrava particolarmente benevolo perché l'occupazione era stata l'occupazione perché il trattato di pace non è invece avesse fatto insomma del degli enormi regali
E quindi appunto
Una classe politica che aveva in sé una fortissimo elemento di delegittimazione come poteva questa classe politica così intrinsecamente delegittimata lei produrre la legittimazione di ciò che stava costruendo un'impresa titanica
Era un'impresa titanica
Aggiungiamoci anche che era crollata tutta la cornice statali istituzionale rappresentata dalla monarchia che invece i famosi era stata quella cosa alla monarchia la struttura monarchica statale che in qualche modo bene o male aveva
Aveva
Rappresentato un'unica fondamento di TG intimazione dello Stato
Ma quella che doveva essere rigettata quindi bisognava rigettare il passato fascista ovviamente bisognava rigettare la monarchia il quadro monarchico lo Stato visite tradizionale legittimo del Paese
Bisognava fingere di aver vinto non avendo vinto Pisapia
Che si agiti nazione si poteva costruire
Quel date che non stessi storici oggi a distanza di sessant'anni non siamo capaci costruì ci accapigliamo tra di noi ci delegittimiamo a vicenda punto
Revisionisti antisionisti schifoso voi rivalutare Berlusconi così
Servo del PC e
Ecco senza e noi siamo in queste condizioni
E lo siamo
è figuriamoci se si poteva appunto
Sono impropri tutte le
Le
I paragoni con altri situazioni storiche e io credo che secondo nel Mondiale concludo perché ho parlato pure troppo che separano adesso sì un evento europeo come diceva Giovanni coinvolto tutte nazioni così però essendo teme tenace nemico di ogni compare attivismo commissari il mio amico Paolo Pombeni con cui tempi mitico sa punto dicendogli che il compare divismo insomma nove volte su dieci lascia il tempo che trova e non significa niente
E però lo dico esprimendo una una posizione totalmente proprio parzialissime non non datemi retta assolutamente
Nulla come la seconda guerra mondiale dimostra sì certo l'esistenza di alcune tendenze unificati dieci dell'esperienza profonda degli europei
Fondo egli europea la sconfitta dell'Europa
è un dato generale dille cultura politica dalla tradizione politica europea
Però poi la forza dell'esperienza nazionale dei casi nazionali assolutamente decisiva
Il paragone giunge qualche volta anche qui si fa tra l'Italia la la Francia e andare con impossibile perché in Francia
Decollo
Punto
Di corsa al volo la situazione
Fece una scommessa sul futuro azzarda Artissima quando la fece che però si dimostrò miracolosamente vincente
Miracolosamente fin cioè
Certo che ne anche dei gol aveva vinto la guerra
Però chiusi cioè certo che la Francia aveva perso la guerra ma decolla verrà vinta e del golpe non male era un generale dell'esercito francese
De Gaulle aveva vinto la scommessa politica e sulla guerra
L'ha persa militarmente ricerca
Un uomo solo un gruppo non non poteva vincere solo la Francia aveva perso la guerra ma però la esperienza go la coltivo lirismo aveva vinto la guerra e nel momento in cui il gollismo si presentava come rappresentante della Francia
Bisognava mettere accettare la finzione era una finzione non era una menzogna ecco questi quello del gollismo era una finzione ma in politica le finzioni possono avere corso possono funzionare quello che non funziona nella menzogna la menzogna
Palese la menzogna che tutti gli italiani avevano potuto toccare toccare con mano
Figuriamoci metà del Paese metà dell'Italia Italia meridionale intendo che non ha mai visto
Un partigiano doveva credere
Come poteva fare doveva credere che appunto la resistenza aveva rappresentato il suo passato Redentore insomma Lellis dato che l'aveva
Cambiato
Non si trasformato una negatività in una positività ma com'era possibile
Era assolutamente una cosa al di fuori delle possibilità
Poi con con Luca Polese premurato discorso sul possibilità di equiparare l'anti Giolitti Ismail anche l'età giolittiana Rita degasperiana ecco perché a me quella minaccia per più o meno insomma sono queste le cose che avevo da dire spero che possono essere utili per continuare il dibattito grazie
Grazie
Tantissime Ernesto M. infilzato ma giustamente in entrambi i casi quindi poi dopo si prendono la parola no Roma è sì perfettamente ragione
No la la cose che semplice qui tutt'insomma buona parte dei miei studenti di storia comparata dei sistemi politici europei mi hai completamente delegittimato il loro via tipicamente Pombeni anzi inventata da come io io sono pur la cosa drammatica e alle mie
Storte fobie ideologica orologio culturali sono nemico comprati viso dopodiché però non voglio Barroso la cosa drammatica è che io sono d'accordo con te
Rapinate ed è un problema tutt'ora un problema mio
D'altra parte sono anche convinto che c'è io sono punto sono sempre molto perplesso sulla comparazione condotta appunto sui parallelismi dei casi nazionali in maniera strutturata Salus perplesso anche se qualche buon saggio
Di storia comparata in senso proprio mi è capitato di legge lo quindi effettivamente possibile a certi patti è evidente che insomma guarda quel che succede oltre oltre le Alpi è fondamentale per capire comunque quello che succede dentro quel che succede fuori poi al di là poi di una comparazione condotta in termini in termini appunto rigorosi
Va bene appunto poi per questo vi sfido a duello dopo vi stracolmi aiuta il tutto delegittimato
Gaetano Quagliariello
In quanto curatore che do la parola
No
Se posso mettere una parola da paciere in come evitare il duello
Vorrei dire che in pace chi compensava Ernesto Ernesto ha dimostrato sia diciamo la incongruenza di una comparazione
E Letta a metodo permanente della storia contemporanea per cui si può comparare tutto il qualsiasi situazione
E però nello stesso tempo ha dimostrato anche l'utilità di una comparazione che invece sappia scegliere i propri oggetti
Sappia qualche modo
Procedere secondo un percorso logico
E l'ultima parte del suo intervento quella dedicata appunto al confronto con la situazione francese al Polo per De Gaulle ha giocato in Francia può essere proprio portato come un buon esempio storia comparata qual è il problema della storia comparata Grasso ha comparato non può essere impostato in termini di ricerca
C'è la storia comparata si può fare a posteriori quando si conoscono tutti perfettamente i propri oggetti di ricerca
Essi utilizzano per mettere in evidenza determinati problemi questo è uno dei motivi per il quali
Chi da una storia comma una tesi storia comparata uno studente dovrebbe avere qualche anno di prigione io dovrei apprenderne qualcuno anche per poi Mius sconta le proprie ma e invece poi invece se la cosa
O
Ecco detto questo svolta quest'opera di tacere entrando nel merito io insomma ospita dire poche cose perché sono molto d'accordo con l'intervento di Hermès e quindi appunto possono solamente delle piccole spigolature ecco sono molto d'accordo sul fatto che l'operazione di costruire una legittimazione su una sconfitta
è una operazione impossibile io credo che in Italia questo fosse reso ancora più serio dal fatto che questo Paese non era riuscito a costruire una legittimazione su una vittoria
Mi riferisco a quello che era accaduto dopo la prima guerra mondiale
Per noi abbiamo avuto un evento incredibile per la storia di una nazione che si Steva da poco più di un cinquantennio l'abbiamo pagata con seicento mila morti e questa cosa si è dissolta nel giro di tre anni tant'è che poi non è rimasto nulla nella memoria se non quello che ha raccattato e ha recuperato il fascismo
E ancora oggi noi non festeggiamo la vittoria nella prima guerra mondiale il che appunto proprio per utilizzare ancora una comparazione se lo diciamo a un francese
O a un invito a un francese e ci prendono per ASS per per matti
Il problema appunto che quella che insomma la gran parte delle sorti della nazione e della possibilità di esistenza di una tradizione nazionale si giocarono nel momento in cui nacque il mito della vittoria mutilata e quindi appunto questo la responsabilità è soprattutto di chi consentì a quel mito
In qualche modo di nascere
E di svilupparsi quello che voglio dire che in tutta questa vicenda della memoria italiana manca completamente la nazione e questo ha
Secondo me queste radici
E su queste radici evidentemente si imposta sì sì in si inserisce il fatto che la nazione fosse completamente identificata con il fascismo
E quindi la caduta del fascismo il discredito della monarchia porta di fatto
Alla a perdita della nozione di nazione e questo evidentemente cambia completamente i termini
Della del disco del discorso pubblico al di là del fatto che del gol si inventa la
La vittoria Possa certamente importante sulla quale io penso altamente come come Ernesto quella fu un'invenzione non fu una bugia
Fu un'invenzione che evidentemente portò anche a una deformazione diciamo della verità una parzialità azione della verità una parte della verità fu nascosta
Ma al di là di questo la cosa più importante che li porta nella no nella Resistenza francese la nazione
Introduce profondamente la nazione e questo oltre a una differenza nella possibilità della politicizzazione di quella tradizione fondamentale rispetto rispetto all'Italia
Io ho cercato di dimostrarlo ad esempio rispetto alla situazione differente nella quale si vengono a trovare il Partito Comunista Francese il Partito Comunista Italiano proprio a causa del di elementi di riferimento
Il discorso resistenziale a nei nei due Paesi
In questo contesto certo appunto si capisce perché non ci sia stata da parte moderata mettiamola così
Nessuna elaborazione
Culturale
In quella fase
E nessuna elaborazione culturale della memoria
Io credo che
Vi sia stata
Una
Sommersa battaglia sul battaglia politica sulla
Sull'egemonia sul vissuto su quello che non veniva elaborato che si è svolta tra i cattolici e i qualunquisti è stata una cosa che è durata uno spazio molto Breve
E che i cattolici hanno hanno vinto come era normale che accadesse proprio perché appunto Petrarca molte delle ragioni che perché che che ha detto Ernesto e li hanno assunto il primato
Sull'anti antifascismo non sul sulla contrarietà all'antifascismo con la maiuscola
E che è un primato che presupponeva il fatto che non si arrivasse a una elaborazione
Di quella categoria perché se si arrivava a una elaborazione di quella categoria quel primato veniva messo in pericolo così come veniva messo in pericolo l'accordo che si era stabilito tra i cattolici
Su quella su su quel su quel versante
E questo evidentemente ha lasciato uno spazio enorme
Alla elaborazione culturale diciamo dell'altra parte e quindi alla politicizzazione della memoria della guerra cioè quello che in qualche modo anche questo questo libro denunci
è un'operazione che si è compiuta secondo me in uno spazio brevissima ed enti stato in qualche modo l'accordo
Che poi i acconsentito diciamo il successivo sviluppo anche in chiave istituzionale di quella che con una formula noi chiamiamo la democrazia consociativa ma comunque la persistenza all'interno dello stesso sistema di forze sistemiche di forze e di forze anti-sistema io ne ha avuto un un'idea chiara
Ad esempio studiando ora sto stop stop sto studiando Salvemini
E questo Periodo in particolare
E l'elaborazione di un tra virgolette intellettuale che tra le altre cose avrebbe sempre mantenuto anche una dimensione anticomunista
è impressionante perché nel quarantatré lui fa esattamente i discorsi che si sono fatti qui oggi sulla legittimazione sul crollo della nazione sulla impossibilità
Ferite poi un decennio più tardi nemmeno un decennio più tardi è già partecipe invece anche se diciamo tra virgolette involontario
Della costruzione di una vulgata che poi sarebbe stata quella che in qualche modo avrei est non stiamo parlando qui di un azionista stiamo parlando anzi
Di uno delle persone che all'interno di quel mondo non avrebbe mai
Fatto venir meno il
Il la la l'approccio alla anzi anticomunista cioè la
La premessa anticomuniste
E questa questa situazione in realtà
E secondo me determina il fatto che questa politicizzazione porta non tanto a una memoria divisa ma la creazione di una memoria egemone e di una memoria sente che al massimo vive nero totale chi e vive attraverso vaso le il recupero della tradizione monarchica fosse anche di di Monaco e non italiana e così via mi riferisco fenomeni come gente oggi e così via
Ma che non ha molto presto nemmeno una una cittadinanza all'interno delle storie familiari sotto questo aspetto credo che la differenza di età che c'è tra me Ernesto su questo finisco poi spiega
Come invece quella vicenda che Luís presenta come memoria separata sia andata avanti e abbia determinato invece la il sommerge assente della memoria legata all'esistenza
Io
Avevo o una nonna
Aveva vissuto appunto nella fase finale della credo e questa cosa abbia un valore metaforico nella fase finale della guerra una vicenda estremamente estremamente drammatica perché mio nonno che era in un professionista del sud Italia della provincia di Caserta per gelosie
Interni al suo Paese
Fu incarcerato al momento dell'arrivo degli alleati e portato in campo di concentramento e mia nonna rimase con i due figli c'è mia madre e suo fratello insomma in una situazione di grande difficoltà
Ora di questa vicenda a casa se ne ha accennato ma non se ne mai parlato
Che cosa
E accaduto che quando mia Monno Anna prima di morire avuto una situazione di insomma dei Pro
Di mancanza del di di memoria e di conoscenza lei per una settimana ha parlato solamente di quella vicenda ricostruendo riportandosi a quei tempi
Era in qualche modo una memoria che era Stream Masta sommersa che non era mai potuto uscire che uscita fuori solamente dal momento nel quale diciamo la dimensione ufficiale sul poteva essere qualificata come demenza
Per me traversata o una cosa e la mia generazione ha preso di quei fatti effettivamente come erano andati solamente in quella fase perché per il resto appunto per tutto il resto della vita non ne aveva avuto nozione credo che in questo punto ci sia un significato metaforico di come è proseguita la la la vicenda della memoria nella storia repubblicana eccome interessato le generazioni diciamo tra virgolette
Che le generazioni da fatta dalla mia generazione in poi forze solo oggi c'è la possibilità di iniziare a recuperare qualcosa però appunto la difficoltà di quanto questo sia quanto questo sia difficile è un po'attestata insomma anche dalla storia dalla storia di di questo libro sotto questo aspetto è un peccato che Giampaolo Pansa non vi sia perché non è che certe cose non si possono dire ma devono essere racchiuse all'interno di una mini dimensione revisioniste
E le anche alle Aga Rossi Ernesto Galli Della Loggia Roberto Chiarini Fabio Grassi sottoscritto le hanno sempre detto
Ma nel momento nel quale invece le dice qualcuno che appartiene diciamo all'altra parte si scatena quello che insomma Giampaolo Pansa ha dovuto ad ha dovuto subire per a terra diciamo portato al di fuori dello steccato il de di del ghetto nel quale era stata rinchiusa
La necessità di ripensare il tema di me ma della memoria e cercare quella unificazione tra la memoria tra virgolette egemone la memoria sommersa grazie
Grazie Gaetano io a questo punto ovviamente io personalmente ho delle cose da dire però prima di dare la parola a me stesso se cioè qualcuno che vuole intervenire
Dal pubblico naturalmente Luca
Sì essere assolutamente
Io volevo intervenire sul prove l'azionismo
Dovette
Sulla sulla categoria della subalternità degli l'azionismo dell'azionismo culturale cioè di questo soggetto che persiste oltre la fine del partito azionista dopo quarantasette
E ma io resto convinto che non sia l'azionismo
Sub Stato subalterno nel corso del piume
O della della prima le quello che voglio dire e che se ripercorriamo le retoriche
Fino a cinquanta
Sì però insomma dato tanto c'è da vedere proprio questo cioè che dal quarantotto cinquantatré l'azionismo culturale
Se uno di ripercorre
Le pagine ad esempio del ponte
E difficile utilizzare questa categoria l'anticomunismo ancora una una sua certa una sua speculare determinazione progressista eccetera ma insomma
Questo un punto naturalmente dopo le cose cambiano i punti di coincidenza diciamo tra le retoriche del partito dell'azionismo culturale e quelle del del comunismo tra cinquantatré sessanta sono sole fetente concedente il cinquantatré la la la legge elettorale appunto passata alla storia come legge truffa è il momento in cui ex azionisti comuniste punto bollano la degenza iniziano ad una sorta di appunto nuovo regime clericale Pardi scrive mi ricordo di dove appunto il che quella poteva essere una svolta di tipo autoritario corporativo e qualcosa atto insomma chiaramente invocando fascia sostanzialmente fascista anche se non usa il termine
Queste però a maggior ragione per il sessanta per per i venti minuti al sessanta la coincidenza della è molto forte
Resta il fatto che appunto all'origine parlava appunto il quarantotto cinquantatré e poi alla fine si tratta di di retorica profondamente diverse cioè gli azionisti di coltivano l'idea della guerra civile quando i comunisti ancora per molto tempo anzi direi
Sostanzialmente in ordine parlano della Resistenza una guerra di liberazione nazionale eventualmente diciamo entro la da qualche parte nel quarantasette con rivoluzione interrotta interrotta appunto nel quarantasette cioè quando
Gli americani e i loro lacchè democristiani buttano fuori i le sinistre marxiste al governo
E mentre gli azionisti coltivano l'idea della guerra della Resistenza come bidella memore della della Resistenza come guerra civile
Per tutti i decenni successivi tant'è che quando arriviamo alla pubblicazione del del lavori Pavone novantuno
E c'è un libro importante appunto istogramma che comunque richiede evidentemente li è ascrivibile in qualche modo a quella tradizione la levata di scudi a sinistra fu o insomma fu forte soprattutto nel convegno precedente l'ottantotto a Belluno insomma quando introdusse la categoria guerra civile mi fu detto da da storici fino vicino al Pci beh stai legittimando la versione repubblichino afascista neofascista eccetera
Tutto questo per dire che si può parlare di subalternità credo però che lo si debba fare appunto specificando e soprattutto escludendo un'intera fase cioè quella delle delle origini dell'azionismo culturale cinquantotto cinquantatré e quella
Finale perché si tratta sostanzialmente di retorica diverse naturalmente per la parte centrale coincidono citavo cinquantatré il sessanta ma naturalmente discorso riguarda anche gli anni settanta Pardi scrive
Il PC è il partito della nazione né alla Feliziani settanta e ritmo
Era molto vecchio e nella settanta
E
Il problema è che quelli sono gli anni la subalternità per perché sono sono gli anni anche della centralità del PC io però credo che che il problema delle riviere della subì tutte le età rischi ha rischiato insomma nel dibattito di questi ultimi quindici anni proprio di smarrire queste queste specificità che dal punto di vista invece culturale sotto sono ovviamente importanti ma lo sono anche dal punto di vista storiografico prima di tutto perché appunto libri Pavone non è un un libro subalterno rispetto alla alla storia del del PC e lo sono anche dal punto di vista sono e politico perché la storia delle della sinistra italiana dopo gli eventi dell'ottantanove
E quindi qui intente finisce un sorriso nel PC ma finisce col pc
Alcune tendenze di lungo periodo che erano state proprio l'azionismo culturale riemergono
In qualche modo naturalmente in senso lato il giro Odinismo recupera alcuni alcuni elementi almeno una sua parte insomma penso a Micromega Flores d'Arcais c'è una sinistro orgogliosamente
Autonomia rispetto a al al al pc
Che natura di essere certe ma lei ha detto di essere la legge morale alternativa
Naturalmente per quanto riguarda le ripeto la la parte centrale questo in qualche modo scontato perché pre per evidenti motivi per la forza del PC però questo intervento in un non esclude che che persista appunto una una una ricerca di alla di autonomia nell'ultima cosa si naturalmente poi si tratta di vedere le fonti di resistenza effettivamente è una è una su un giornale quindi scellerato tutto qua
Grazie Luca
Adesso
Risultato
Gli autori del fatto che nel libro non viene citato nel padre Messineo e allora direttore de la Civiltà Cattolica e che ha scritto un libro piuttosto interessante sulla Nazione italiana
Che rispecchia la preoccupazione della Chiesa che l'occupazione angloamericane la portasse Altuna evangelizzazione dei cattolici attrazione della nazione Italia
E questo e e un questione piuttosto importante perché si è ripercossa notevolmente soprattutto negli ambienti Chievo legati all'Università Cattolica di Milano
Clusaz cattolica che aveva tutta la tradizione di Padre Gemelli padre Gemelli era colui che scrivi voli circolari di Cadorna durante la prima guerra mondiale sulla disciplina eccetera eccetera
Non che la dirò letto il maxi in particolare di ma di massi
Che il fondatori delle rivisti ligio politiche italiane negli anni Trenta
Che abbia perseguito un programma che sicuramente era abbastanza influenzato da ambienti importanti della Chiesa l'altra cosa che mi ha stupito nessuno quindi purtroppo il libro non l'ho letto un prezzo e la e ho visto che nel l'indice dei nomi non sono menzionati la tensione in qualche maniera nei la questione di pochi Magnani rappresenta una prima frattura di Mania Cucchi no e o la prima frattura nell'ambito del partito comunista che avuto delle poi di riflessi piuttosto forti
Nel senso così che un filone anche i militanti comunisti sicuramente per l'ho mantenuto un forte senso l'azione nazionale non dirò lo completamente subalterni a Mosca
E ci sono state delle tensioni all'interno
In particolare Filippo Frassati insegnanti sono i militari e poi via alla Pisana ha sviluppato abbastanza queste questioni e la cosa interessante che Filippo Frassati è stato capo di stato maggiore dell'esercito clandestino di Secchia
E il la esercito clandestino che era un signore esercito più grosso dell'esercito regolare perché grosso modo finché non so
Mentre l'esercito regolare aveva sui seicento settecento mila fucili una cosa simile sono stati sequestrati un milione seicento mila fucili
Ultima cosa che volevo dire un'esperienza mia Perti colare personale va be da giovane tenente non Dattoli alla Julia a livello prigione di tutte le potrà la bandiera dell'ottavo alpini ma guardate che a Udine
Non parliamo della destra Tagliamento dopo che aveva la cui popolazione è stato praticamente distrutto durante la Seconda guerra mondiale perché battaglioni Gemona che reputava lì è stato distrutto tre volte non ma quando si passava la bandiera rossa alpini c'era gente che si inginocchia fare
Quindi morte della parte d'accordo insomma sicuramente ma Morte della patria soprattutto l'intellettuale in fase politica non del popolo minuto e questo ha fatto sì che in Italia ci fosse una situazione del tutto particolare
Per esempio una la situazione che noi non abbiamo avuto disertori non l'abbiamo avuto renitenti alla leva in massa nostro non poi negli anni settanta ottanta così via il e pensò il numero di ufficiali mandati all'ospedale per posta e dei loro soldati nell'esercito italiano è stato molto inferiore a quello che è capitato l'esercito francese per esempio o l'esercito britannico nell'esercito tedesco
Ma varate una differenza enorme
Che a mio avviso dimostra una cosa una forte dissociazione
Tra quello che il sentire comune un elaborazioni teoriche fatte se o dalla Yahoo in campo politico e quelli che invece la realtà del popolo questo spiega anche come in Italia è uscito un operazione abbastanza interessante sì Agata Tresoldi nazionalizzazione Colin dubbiamente
In cui un esercito di coscritti
Facente parte di una alleanza anti comunista
E l'ha costituito dal quaranta per cento di giovani comunisti
E non si sono avuti problemi fino a sessantotto praticamente fino a quando c'ero io sono stati prego
Hanno
Era abbastanza praticamente Successo per mantenere questa questione il le unità e non ci contate da steccati
Si sono separate dalla sul dalla società
Ed è ancora adesso guardate vedendosi guerre Darkness in Germania o in Francia e così via
Voi non troppo alte rispetto alla le caserme che il cartelli gialli che Luigi Lanza armata e così via vi sono aperti addirittura in Germania non ci sono ancora un'India reticolati
A e e e sì ben e ed era una cosa una cosa abbastanza tali e
Usata nell'ambito prendesse selezione del Pini era stata mantenuto sicuramente un fortissimo ricordo
Un fortissimo mobilitazione e a cui partecipavano nel senso sarà Pini indifferentemente da i parti politiche proprio era completamente a politiche ed era un'organizzazione di carattere nazionale
Ultimo ricordo che mi permetto di di sottoporre alla vostra attenzione dire nell'ambito della Julia allora le linee sul confine orientale che era ancora in piena funzione l'organizzazione o convenzione o che deriva dalla brigata dalla Divisione Osoppo Friuli visionare partite all'Osoppo Friuli ed erano praticamente i cinque battaglioni delle luglio erano rinforzati da una dozzina di Battalion informati
Da qui gli appartenenti dall'obiezione o quelle a cui dedicata a quella stirpi anche alcune cover rinnovato Gladio eccetera
Della è l'organizzazione of è ruolo organizzazione che riuniva masse di persone sia soprattutto va be'tendenza democristiane e così via sole bianca no crociano anche appartenenti Partito Comunista Pardo che sociali comuni sono da socialista sicuramente
Che venivano filmini con l'avvocato di Udine proprio che era segretario del partito socialista di Udine che veniva a aveva le armi della mia caserma e veniva a sparare in quella zona lì siamo andati attestarsi al tiro da domenica già
Va be'
Sì sì Penta adesso penso che Paolo Sassi andata da intervistare Toffanin capo cristiano verosimilmente vecchi eccetera eccetera entro fine quello di Port sussurrò da Porta Susa se voi vedete nella composizione dello stato maggiore della dopo Friuli
La parte il fratello di Pasolini e così via molti erano non non erano sicuramente bianchi democristiani
Pongo vota questo che volevo dire
Mi per mi permetto di darmi la parola per un paio di discorsi anche appunto per le questioni diciamo di
Per l'intervento di questione personale dunque non c'è un discorso che è emerso secondo me maniera sottotraccia se l'intervento del mesto Calise da quello di Luca Polese che è un problema di cronologia cioè i processi di politicizzazione della memoria non cominciano cominciano subito all'interno di determinate forze politiche ma poi per trasformarsi da quelle forze politiche ad andare a recuperare invece ambiti più ampi ci mettono parecchio tempo
Qualche tempo fa mi è capitato di leggere un uno scritto di rilievo di questi scritti gli articoli di giornale insomma di Umberto Eco nel quale dicevamo insomma tutto sto discorso su le foibe eccetera ma noi insomma negli anni primi anni Cinquanta lo dicevamo si sapeva ne parlavamo
Probabilmente è vero nei primi anni Cinquanta se ne parlava da un certo punto in poi non se ne parla più
Discorso che fa Luca sulla guerra civile vale lo stesso discorso la guardia di la guerra civile quando Claudio Pavone tira fuori punta la fine degli anni Ottanta la questione la guerra civile essendo uno storico che viene da sinistra
A tutti quanti dicono è mai guerra civile è la parola d'ordine dei repubblichini
Cioè degna dei dei neo fascisti perché invece visto dal lato partigiano la guerra non è una guerra civile perché gli altri non sono italiani sono come dire esclusi dalla comunità italiana
Per chi è guerra civile implicherebbe una forma di riconoscimento etico dell'altro invece l'altro io eticamente non riconosco ma in origine la guerra civile era quello che dicevano le sinistre
Per cercare di evitare che passasse l'idea dalla guerra nazionale c'è la dicotomia la guerra civile guerra nazionale segue erra nazionale è guerra di di liberazione del territorio italiano
Segue era civile invece vuol dire con la guerra politica e le sinistre non interessa ad accreditare l'idea che fosse una guerra politica
Cioè questi percorsi cambiano nel corso degli anni verità è che le pure Curse vero assolutamente che le memorie sociali il vissuto è un vissuto che non viene elaborato culturalmente però negli anni Cinquanta molta maggiore possibilità di esprimersi per così come e la punto di svolta assolutamente quello degli anni sessanta assolutamente che è il momento nel quale si consolida una determinata interpretazione dell'antifascismo legata all'avvento del centrosinistra
Collegato e mi ricollego a un a un altro elemento del dibattito Tambroni
Mi ricollego a un altro momento del dibattito fra Galli Della Loggia Polese ricollegato allo scivolamento a sinistra dei laici
Quello che accade nel cinquantatré per gli azionisti accade alla fine degli anni cinquanta per quelli del mondo e poi accade negli anni Sessanta per un altro pezzo di cultura laica
Cioè il discorso sul regime democristiano che il ponte fanno il cinquantatré lo ritroviamo fatto dal mondo del cinquantotto il convegno del mondo verso il regime del cinquantotto
Perdonatemi Pavona uno storico andrebbe è un pezzo di pura follia
Di pura follia cioè nel quale sostanzialmente queste dicono noi cioè fanno questo discorso che poi alcune persone certamente non di destra come Garosci cioè la Malfa IPAB gli dicono perché Dio non è siamo in un regime
Para fascista
Quindi chiediamo la democrazia cristiana di smetterla di fare regime para fascista e giustamente Garosci La Malfa dicono abbiate pazienza qui le cose sono due o siamo in regime vara recisa allora si fa la rivoluzione oppure non lo siamo allora possiamo gliela dici di essere un po'più liberale però c'è uno scivolamento della cultura laica
Verso sinistra che poi fa sì che quando al nelle a fatti del luglio sessanta il mondo prenda una posizione che contrasta con quella che aveva preso fino allora c'è dicendo sostanzialmente i fascisti e comunisti non sono la stessa cosa nel momento in cui riemergono i fascisti nell'dobbiamo stare con i comunisti poi non ci stanno con l'anticomunismo comunque rimane
Però c'è un problema di una cultura laica che diventa sempre più anti democristiana e diventando anti democristiana
Necessariamente cade sul pc perché l'unica possibilità di togliersi dai piedi democristiani era allearsi col pc per modi banali di numeri parlamentari
Una questione diciamo oggi quanto mai di attualità quella dei numeri parlamentari
Per questo i laici non riescono a costruire loro una cultura una una memoria condivisa e nazionale la guerra perché sono drammaticamente spaccati al loro interno questo si vede io adesso sto scrivendo una cosa sulla crisi del governo Parri questo già si vede e parlo del Partito liberale in questo ci lasciamo stare l'apporto fra liberali azionisti ma anche all'interno del partito liberale c'è chi è anti antifascista
E c'è chi è antifascista Colan maiuscola peraltro cioè e quindi ovviamente e questo ha molto a che vedere con croce il quale Croce
Il quale Paolo Bettini Danone Pininfarina esattamente sempre per ritornare all'attualità il quale il quale Croce io son d'accordo con te Croce non è con sette Croce per come la vedo io Air filosoficamente radicale politicamente conservatore
Cioè Luís a una Filosofia che è radicale che è la lì la libertà della storia che è intrinsecamente radicale e Luis però la interpreta poi quando concreta quando Luís ad applicarla concretamente alla contemporaneità molto spesso ne tira fuori un'ideologia realtà moderata i suoi allievi forse più conseguenti di lui come forse più conseguenti durerà Giovanni Gentile
La interpreta invece in chiave radicale
E questo ovviamente crea un problema smisurato all'interno di questo discorso Chabod hai perfettamente ragione tratti quelli bruno scure quindi procure però hai ragione è molto poco citato è molto abbastanza assente dal dibattito non del tutto però comunque sì non c'è dubbio
Per quel che riguarda i cattolici
Tu dici loro non vogliono dare un'interpretazione politica resiste
Qualcuno però ci prova
Penso a Taviani impressa dal tre per esempio Cirith ma anche per esempio tutto il tentativo di interpretare in chiave religiosa la Resistenza come ribellione spontanea nei confronti di un'ideologia anti umana in nel nome invece lì il io già loro potevano anche provare a dare un'interpretazione della Resistenza in chiave cattolica l'avevano fatta avevano i loro due elementi a mio avviso su questo Pisanu prima che son divisi anche loro
A è di nuovo sono divisi fra un'interpretazione moderata l'interpretazione radicale penso per esempio alla lettura che da Del Noce e dei dossettiani come gli azionisti del del mondo cattolico gli azionisti della democrazia cristiana c'è c'è un elemento anche lì di frattura che per frattura politica fra la Resistenza come strumento di modifica profonda
E una resistenza invece interpretano in chiave più liberaldemocratica certamente quello che hanno ai cattolici è un grande problema con la storia d'Italia col Risorgimento con l'Italia unitaria e qui di nuovo secondo me Del Noce dice delle cose molto interessanti
Quando dice che l'unica possibile identità politica dei cattolici era l'integralismo perché quello era la loro cifra
E quando loro in realtà si accorgono che questa interpretazione non è possibile perché non possono essere integralisti
E rifiutano l'integralismo aprono un uovo otto che non riescono a riempire perché non riescono a metabolizzare culturalmente il Risorgimento e l'unità italiana da cui la debolezza culturale del centrismo
Che secondo Del Noce io qui son d'accordo con lui uno stato di fatto ma non ha una legittimazione ideologica o culturale e e però che però poi appunto nel momento in cui lo stato di fatto salta col cinquantatré finisce per perdere
Perdere legittimazione culturale e si apre quella cosa drammatica che caratterizza la storia Italia che è quella dello stato di necessità
Vertici di maggioranza il cinquantaquattro governo Scelba Scelba dice noi siamo qui Omo governo Segni ma cambia poco o cinquantacinque Governi pare fosse cinquantaquattro e basta
Scelba apre no non mi ricordo se era il cinquantacinque consegno cinquantaquattro cieco marmo ma non cambiano
Sì non minore del documento cose si riferì non in modo che pare fosse Scelba apre la riunione dicendo meno stiamo qui perché centrismo ci piaccia ma perché non abbiamo alternative
Dopodiché quando parte il centrosinistra quelli che fanno il centrosinistra dico non è che noi siamo qui perché ci piace centrosinistra perché non abbiamo alternative
Anche qui l'assonanza col presente insomma sarebbe ovviamente potrebbe essere ampiamente però appunto per sempre privi di un di un di un di una sostanza culturale
Ultima battuta la Germania riesce a ricostruire una legittimazione sulla sconfitta
Il problema forse che è una sconfitta completa cioè Germania anno zero e si riparte da zero
Mentre in Italia l'ambiguità della cobelligeranza del esattamente pure chiusa l'ambiguità della cobelligeranza quindi forse non è tanto costruire su una sconfitta ammasso una sconfitta che non si vuol dichiarare tale da questo
Sulla bugia di aver vinto
Tutto qui
Ci sono
Andrea
Ma
Organo
Pubblico e stima
Ecco l'Italia
No
Adesso
Passato
Ora
Ora dove
Va osservato nell'uomo allora
Dunque
L'avvocato
L'ordinanza
Siamo doveva
Grande Durante manca le
Ma consentendo
La
L'uso
Il fondo Giuseppe
Quando
Un attimo popolare occupato no
Così sociale
Su una
A Roma e Roma
Ma
No generale
No sì e stanze troppo enfatizzato luogo dell'allora opposizione rispetto al ruolo dell'esercito che è rimasto ma
Comma
Maurizio dispiegarsi Issime provvede no manovrare dopo l'otto settembre poi ensis combattere prima autorità diciamo i Balcani per una sera ma
Però eh legando un ruolo positivo
Angelo
L'Italia è un Paese mai avrebbe un giorno qualcosa per lei la la visto dove mi sembra quello che ciascuno
Abbiamo e
Gli amanti della strada davvero più fa va be era però il padre andando all'OLAF
Insegnò però rivoluzione gli uomini
No
La BMW
Nella figlio marcia opinione
Se leggessi quello che scrivevano gli sevizie scrive apparente le governo inglese ma mi sono sorta di ambasciatore presso De Lullo io ho visto le carte di questo organo interna ma ha chiesto che danno non perché abbia fatto ricerche specifiche stavo lì stavano a Oxford io stavo là
Lo odiamo collo potevano vedere avrebbero strangolato a mani nude però lui si gioca una partita Luís però rimane la Francia
Elena
C'era la professoressa Rossi prima
Ma
Tale
Volevo
E allora
Ma
Data
Bulgaria
E
Partita
Milano è
Ma
Spiega
Ora
Ecco
Una las
Per far ricorre Ida
E da
Fra
Ma
Gaetano
Verità
No io
Va
L'insegnamento
Va d'accordo no tra
Avrebbe
E il
Come
Gli altri
Ma
Però
Ho
Ordine
Ma anche
Indicato
Perché
No
Vediamo avrebbero
Il
A a e la
Tant'è
Eccola qua trattoria
A
Per
A
Senta
Però
Va a
Una
Fase Rubens avevamo proposto una cosa nazionalista poi abbiamo fatto così tipico dunque italiani ricambiati ridotto il proprio proprio ha
Allora
Rutelli anche
Il
E anche
L'avvocato
Niente
Credo che anche una
Bisogna
I
Non
E
E a Carlo a di a valutare aree e
Favorevole avrebbe a
Anche agli atti
Allora
Da
Anta
Ma
La
Di
L'età
Vanta
L'esperienza
Non è vero
Ma
Razionale
Bene
Io c'era un altro raccoglie raccogliere le prenotazioni poi chiudere le prenotazioni così uno do alla prego
Adesso
Ora
Inoltre se su un altro intoccabili altrettanto importante allora azione vengono o
Se consideriamo i risultati del referendum
Poi abbiamo seguendo
Dieci milioni e mezzo
Dodici giorni
Individuo adesso stile questo dal pubblico sta
Fare adesso selezione a questo si aggiunga manca che si
Nella soldati il quotidiano londinese uno esso tutta la
Venticinque di
Quattro più sembra visto
Valeria a
Già
Poi abbiamo anziché cieco silos cento virgola cinque
Ora è una tornerà in vigore
Capisco perfettamente che Grasso
Secondo
Però londinese nel
Una base buone
L'acquisto di una tendenza
Anche voi rappresentano
Attorno
Va bene alcune attaccare
Senta
Comunque o
Prima farà economia
E perché che hanno abbassato
Ma
Mandati parte
E doveva farebbe premio Nobel
Allora
Io penso che questo Papa per cui
Monovolume
Va
E sapendo che
Enciclopedia
Per far fronte a corruttore
Allora avvicinato cioè voi se
Ma sono sempre nate nel sedicesimo chiesto
Mentre il coordinamento intende anche no
Ieri
Io mai ho la vita tendono
A
Marco invece
Una figlia
Il visivo di
Così presto invoca
Quando
Pubblico
Allora adesso l'ultimo Rugova regolamentazione vorrei dire unico
Quando
Il professor
E alla stampa
Per sarà
Una Follini
Allora tecnica poi
Attendere questa ogni è
Vassoi
Storia accompagna quaranta far pagare gareggerà lo il ruolo e l'anno prossimo
Numero viola il siciliano la rapido
Riparo
Qua sessantuno
La prima
Io erano un
Va be'dopo
Era
Va o no impreparato dicono
O
Non si sa sento nella a regola grazie la stessa e quindi risponde al
Avvocato
Una
Franco pur
Franco
Linee o o
E anche cosa prima ma dico vola
Alcuni niente va bene
Allora va be'a ordinarie mammoni
Analizzando binaria rimane
Finanze
Quindi dove fa
Luciano
Poi sincera
Premesso che io mi sono occupato degli internati
L'intento
Appunto raddrizzarsi Cinoglossi Ozoeze resta realizzata dove ci sia stata una rimozione addirittura doppia siamo tutti da la rimozione nasce da quello che dice di perché internati militari italiani internati Andrea politicamente fruibili da nessuno
Penso che Betti Sergio esercito sconfitto non erano stati non potevano essere utilizzati da nessuno rivoluzionerà tale se non sapeva nemmeno quarti non abbiamo avuto ancora non abbiamo in realtà redatta dagli uffici storici degli stati maggiori numero esatto preciso ci hanno dovuto pensare questo visibili approvare lo induce quelli sostanzialmente ci riferisce erano Cappuccini cinque mila come strategia
Vittoria effettivamente quindi era un numero significa
Nessuno neanche parlato profondissimo
Il paradosso sta nel fatto che quando una per approdare bisogna dare atto nata quando ha parlato dell'altra resistenza c'è in una certa misura anche noi siamo stati partigiani quella sito però bisogna dargli atto che non lacerante come ha detto Multiair ha detto ci sono state delle esperienze specifiche di politicizzazione l'avvocato quando si parla di questo si parla solo di legati dicendo non è che ci sono poi molte altre di realtà lui ha dato avviso gli anni cinquanta immigrati interi limite gliela pubblicato pubblicato Rinaldi quarant'anni dopo devo dire che anche la assimilazione in parte uno spezzone di questa realtà lotta partigiana veniva era talmente forte quel livello di politicizzati cubatura pugni
Politica sul gli eventi che non veniva utilizzate
Questi seicento mila sono una realtà molto particolare tu hai ragione la finestra delle obiezioni che rientra in Italia è stata la finestra
Davanti settembre ottobre quarantatré non oltre il gennaio massimo febbraio quaranta propone poi si è chiusa perché i rischi nessun interesse ad avere un esercito di Salò avevano interesse a che questi seicento mila lavorassimo per legge questo è del tutto evidente tuttavia una finestra discetta c'è stata
Un dibattito nei termini dobbiamo essere dei leali al questo nuovo capo del Governo questo nuovo stato o al vecchiume questa scelta allora all'Eba la parte di questa motivazione di resistenza molto tra virgolette che non è quella di di scena c'è prima di tutto il rifiuto della in secondo luogo il senso diciamo della lealtà giuramento e il terzo nuovo nel senso della dignità della vita è il quarto uomo un fortissimo applaudito l'azione fortissimo spirituale episcopi dipende dal fatto di come loro sono stati acquisite negli e portarli giù
Grazie Luciano che l'intervento
Fermarsi
Italiano
Guardi
No va be'
Abbiamo abbiamo
Va bene allora Ernesto per le repliche come si usa dire
Insomma replica per modo di dire poi
Rischi riflessioni osservazioni
A cominciare dal libro di Pavone di cui giustamente Luca polizia faccio sì sottolineato l'importanza della significatività diciamo così di svolta che segnala con l'acquisizione già nel titolo del termine di guerra civile
Io però quel libro sopito da una cosa prima edizione per gli altri poi credo che sia che questo libro s'intitola la moralità della Resistenza saggio sulla moralità delle
Se tu varie vedere l'indice litico indici dei nomi o anche poi si scorge le pagine talmente mancano due cose che insomma nella memoria comune memoria
Popolare diciamo così invece sono state centralissimi ma anche a via Rasella
E ma anche il nome di Salvo D'Acquisto
Beh due nomi a proposito della moralità della Resistenza tutto un taglio sono significative o no sono delle omissioni delle dimenticanze oppure invece no
Io credo che non sia credo fatto fin troppo facile dal mio punto di vista immaginare le ragioni per cui forse ragioni anche inconsapevoli anch'questi due cose che pure sono così importanti nella immagino Magi popolare di quegli anni sono cadute
Una pone il problema
Delle rappresaglie della guerra in città della e anche del di chi decideva le azioni dell'esistenza di quel tipo che erano appunto tutto il la Resistenza urbana ebbe una veste tipicamente terroristica non poteva non averla e fu tutta o quasi tutta nelle mani del partito comunista com'è noto e secondo l'interpretazione di Renzo De Felice
E anche diciamo sì stata manovrata politicamente per innescare le resistenze gli attentati ai federali moderati diciamo così di Ferrara poi di Milano Servono secondo l'interpretazione io non ho Mon modo né di avvalorare di contestati però quelle un punto critico e la sella scompare e scompare poi Salvo D'Acquisto cioè appunto la partecipazione della del scusi dell'esercito Monari vedremo anche l'arma dei carabinieri per eccellenza a quelle vicende in una situazione appunto non di guerra guerreggiata ma di protezione dei civili di protezione
Per cui appunto
Vedo come quel libro ancora però mantiene tutto una serie di cautele interpretative per cui si nel ci si e la solita cose di concedere ciò che non si può più non concede le però mantenere una resistenza su altre cose insomma
Questo per l'appunto affrontare questo nodo che però secondo me è significativo ancora sul questi argomenti Salvo D'Acquisto no naturalmente ma via Rasella c'è una sensibilità particolare e così come su Gentile l'attentato gettito eccetera
Vengo quello che però secondo me è stato il punto più interessante intrisa di quello che si è detto nel dibattito che era solo accennato
In quello che
Io avevo avevo detto
No prima un'altra cosa particolari la Frosio i codici di Todi inquinata quello che fantastico quell'episodio
Non tanto che inauditi rifiuta il libro ma che una volta di rifiuti Einaudi Natali passa neanche prontamente che esistono altre case editrici
E gli Editori Riuniti scusa dietro riuniti Siena sia perché lazzo se non fosse Lazio negli passa neanche perché quella pubblica Rinaldi per questa lettera privarsene anche che si tratta di casi di ricerche
C'è l'idea che otto c'è giunse una consacrazione ufficiale che la memoria del singolo ha diritto di esistere soltanto se può essere inserita in una consacrazione politico ufficiale se manca questo la possibilità la memoria e cancellata nata mette il suo libro nel cassetto e lo tira fuori soltanto quarant'anni dopo questo è diciamo così una cosa
In interessantissima dal punto di vista del rapporto tra la memoria e l'esperienza del singolo e la cogenza Ferrea dell'interpretazione politica
Il l'argomento però centrale che è un argomento credo di forte valenza politica anche attuale quelli è il rapporto della cultura moderata liberale italiana con i Catto
Quello che ha molto credo attraversato e reso difficile
La costruzione della memoria negli anni del dopoguerra la costruzione di una memoria moderata di una memoria che fosse appunto
Che riguardasse anche le esperienze concrete della stragrande maggioranza del popolo italiano è stato il fatto che la tradizione moderata liberale italiana nasce con una fortissima
Carica dovuta a ragioni storiche di tipo anticlericale
In cui sostanzialmente tende psicologicamente a espellerli i cattolici dalla realtà italiana
Sa a non volerci fare i conti a non c'è poi il sintomo del suo distacco storico dal paese fatto appunto che non ecco anche storicamente appunto il liberalismo italiano è un liberalismo che cala dall'alto il liberalismo che non non viene diciamo così accompagnato da un consenso di massa del Paese questo elemento appunto è quello che spiega
La i il confluire il travisamento storico della funzione della Democrazia Cristiana una dei principali tagli della cultura liberale liberale borghese liberale crociana italiana esatta è quella di appunto per quarant'anni adesso si dice che la democrazia italiana e potuta nascere vivere solo grazie all'esistenza del partito cattolico solo grazie al senza pilota
Ma per quarant'anni quella cultura
Ossessivamente abitata dai suoi fantasmi risorgimentali anticlericali
Non appena in doveva mantenere le distanze accettato tutte le formulazioni clerico fascismo il regime clericali di cui anche appunto una persona come ricordava giustamente Gaetano Salimbeni poi le soluzioni sono stati irresistibilmente attratti perché giustamente se quelli sono il regime e il regime clerico fascismo così e allora bisogna sbaraccare tutto e diventare appunto amici di quelli che sono i più coerenti
Poi oppositori del partito cattolico cioè degli dei dei comunisti insomma non non si scappa e il fatto che noi che la cultura liberale moderata italiana
In questo modo appunto
Si impedisce dagli inizi del Novecento la costruzione di un partito moderato di massa perché nel momento in cui liberale moderato di massa
E quindi appunto consegna
Lì l'Italia moderata al fascismo poi lo può consegnare ad altre esperienze ma non riesce a costruire una sua effettiva presenza politica egemonica nel Paese perché non ha non riesce assolutamente a metabolizzare culturalmente il problema del suo rapporto con i cattolici di un rapporto non ostile ma confluente conto il cattolicesimo contro e questo credo che sia stato un punto fondamentale nella nella che soltanto nei momenti di emergenziali tasso Luta come è stato il quarantasette quarantotto
Ha visto la possibilità punto Parri
Rompe con lampi fa la fondazione la la Federazione Italia libertà
Croce scrive quella bellissima lettera legate dicendo pur mobiliare IMI pensiero coi tuoi insomma capisca ma perché c'era Stalin alle porte chiaro è cioè il la l'istinto la richiesta vendita del pericolo da la lucidità insomma della sopravvivenza
Altrimenti poi appunto questo viene meno questo viene meno
Sì appunto ma noi ci troviamo io credo ancora in questa ristretta in questa ristretta
E la la nostra storiografia secondo me è rimasta molto vasto che sulla Resistenza adesso che FIAT punto sul passato italiano recente rimasta molto prigioniera di questo di questo
Di questo
Di questo
Tabù cioè oppure di di questo di questo tabù
Volevo aggiunge un'ultima cosa a proposito di una
Di una osservazione molto interessanti dottorato nel saggio di Roberto Chiarini cioè quando lui scrive che l'esperienza del partigiano esimo militante vero partigiano etimo del parte giornalismo delle bande
Era stata una esperienza liminale tu la chiami così no in cui c'era appunto un elemento di esperienziali età personale e di gruppo diffusione che in fondo non poteva essere trasmessa in nessun modo e cioè c'era anche nella pur difficoltà di nazionalizzare la resistenza c'era anche questa difficoltà di
Come dire popolari Zare un'esperienza che per sua natura era assolutamente elitaria
Era quasi in trasmissibile perché c'era appunto la mistica insomma di conto del piccolo gruppo degli happy few che si ritrovavano
Insieme a a a combattere ciò che poi e questo è tipico dell'azionismo gli azionisti hanno più coltivato questa memoria così esperienziale quasi ineffabile del partigiano etico venti invece il PC più giustamente la travisato in guerra di popolo emendabili l'esatto contrario da un lato punto l'esperienza ineffabile del della banda e dall'altra invece la fiumana di popoli Narni secondo ponte raffigurazioni Guttuso gli anni delle copertine invivibili
Dei libri di Roma
Grazie tantissimo a Ernesto Galli Della Loggia grazie a tutti quanti voi che avete avuto la pazienza di star qui abbiamo chiuso in due ore è stato credo molto interessante quindi credo che meglio di così non si potesse fare grazie
Era questo il patto dare
No
Prego