Intervista a Marco Politi sul dibattito all'interno del mondo cattolico sui DICO e sulle proposte di abolizione del Concordato

Il preannunciato documento dei Visconti sul tema dei dicono il disegno di legge governativo sulle unioni di fatto sta creando non pochi imbarazzi all'interno dello stesso mondo cattolico se è vero come in ero che un costituzionalista cattolico di grande rango come il professor Leopoldo Elia oggi in un'intervista al Corriere la sera
Parla di non aver mai visto una così tanta intransigenza della Chiesa con un governo ma ancora di più un articolo sulla Repubblica di Marco Politi ci fa un rapido excursus all'interno alcuni intellettuali di massimo rango sempre cattolici che provano sostanzialmente disagio nel vedere la chiesa ridotta ad un partito cerchiamo di capire meglio anche le motivazioni che sottendono a queste questa guerra sostanzialmente scatenata contro questo provvedimento lo facciamo con lo stesso Marco o politiche di Repubblica è giornalista vaticanista da molto tempo allora politico prima di addentrarci adesso nelle reazioni si riesce a capire come mai e c'è questa veramente ossessione perché ogni giorno non passa giorno che non ci sia un intervento o del Papa o di Ruini su questo tema
Mi pare che ci sia un'ossessione e una ubriacatura l'ubriacatura e quella derivante dal referendum
Sulla procreazione assistita dove la gerarchia ecclesiastica e convinte di Avvenire vinto e stravinto soltanto perché il settantacinque per cento del degli elettori non si sono recati alle urne in realtà quello è stato certamente una vittoria dal punto di vista politico però che ha fatto leva su un astensionismo diffusissimo
E quindi non è che il settantacinque per cento condividesse le tesi della chiesa anzi i sondaggi che erano stati fatti riservatamente prima
Appunto davano
Come fautori della linea Ruini un quattordici per cento poi ci sarebbe stato
Quel venticinque per cento che a far ha votato a favore delle modifiche e poi un largo come è stato di fatto poi sessanta per cento di astenuti puri cioè di gente che non aveva capito che non era convinta che
Che non voleva votare su questa cosa eccetera allora la la gerarchia e quegli atti che assolutamente convinta di aprire il polso della situazione del Paese di avere la Società dalle parti dalla la propria parte
E contemporaneamente cui ritorniamo appunto al tema dell'ossessione papa Ratzinger ritiene l'Italia la trincea della battaglia della Chiesa contro il relativismo il nichilismo
Il sovvertimento della legge naturale che per lui poi equivale alla legge divina qui abbiamo proprio mi dispiace dirlo ma c'è proprio lo stesso ragionamento che fanno i fondamentalisti islamici quando vogliono imporre la sharia perché dicono la legge di Dio deve valere come legge della società ecco ora in realtà è chiaro che la Chiesa un potere politico la Chiesa un potere politico che nasce soprattutto dalla debolezza della classe politica che oggi e incapace anche di criticare la Chiesa largamente ed è un potere politico che nasce dal fatto che in un sistema bipolare
Spostare delle piccole percentuali perché non è che la Chiesa oggi sposta molti voti ne sposterà
Al quei quattro cinque per cento
E però può essere importante abbiamo visto che le elezioni sono state l'Inter per venticinque mila posti disse allora lì c'è una grande paura della classe politica e rassegnare convinto che l'Italia debba essere il bastione di una
Riconquista dell'Europa ecco per si parlava di sondaggi va
Di tutti i sondaggi che vi sono stati resi noti ultimamente non ce n'è Ugo e sono tanti non ce n'è uno che sostanzialmente vada nella direzione auspicata dalla Chiesa anzi ci mostrano cito quello dell'oculista Sky una stragrande maggioranza di stessi cattolici praticanti in realtà è d'accordo con la regolamentazione delle coppie di fatto allora qual è la spiegazione alla la chiesa in realtà è intenta ad ascoltare solo se stessa
Ma molte persone all'interno del mondo cattolico proprio intellettuali o ex dirigenti di organizzazioni sociali di massa come per esempio Domenico Rosati delle ACLI sostengono da tempo che l'episcopato e molto autoreferenziale perché in effetti da due anni a queste parti tutti i sondaggi le urine spesso l'euristico
S i pugili hanno sempre sottolineato che la maggioranza del una popolazione italiana e la maggioranza dei cattolici non ha nessun problema nel vedere una regolamentazione delle coppie di fatto
Questo è un dato di fatto ecco si parla di coppie gay allora certamente c'è diciamo il rifiuto che sia un matrimonio gay oppure c'è il rifiuto che ci siano delle adozioni gay mai patto che le convivenze e per le sue sua Ali ed omosessuali possono essere regolati da una legge
Ha il sostegno della maggioranza
Della popolazione italiana della maggioranza dei cattolici esattamente come avvenne con l'apporto e con il divorzio quindi ci troviamo in una situazione in cui la gerarchia ecclesiastica pretende di rappresentare politicamente il mondo cattolico
E invece non è così il il problema politico è che mentre negli anni settanta e negli anni ottanta c'erano trasversalmente
Forze politiche che sosteneva il principio della laicità e anche il principio dell'autonomia dello Stato nel fare certe leggi
Penso ai tempi del divorzio in cui sul palco c'erano nel centrodestra i liberali socialdemocratici repubblicani e poi io radicali socialisti comunisti oggi le forze per esempio di tutto l'arco del centrodestra
Incuranti anche di quello che pensano i propri elettori
Decidono per motivi squisitamente politici che votare contro questo disegno di legge così come nel campo del centrosinistra un leader come Rutelli che diciamo per quella che è la sua vita
Dopo la sua visita alla sua esistenza
Nasce in un ambiente politicamente attento come quello dei radicali
Ai bisogni dell'individui alle ai nuovi bisogni della società ha deciso per pure motivi politici di seguire i rumeni ridire che no lui non vuole un parà matrimonio perché tutto è successo nel due mila e cinque
Quando varie commissioni in Parlamento stavano bruciore quando vari gruppi parlamentari in Parlamento stavano tranquillamente lavorando
A progetti per il riconoscimento delle coppie di fatto e andavano da Forza Italia a Grillini dei DS cioè dal centrodestra al centrosinistra
Stavano tranquillamente lavorando è intervenuto il cardinale Ruini dicendo no ai matrimoni di serie B si è accodato Rutelli leader della Margherita
Dicendo no ai matrimoni di serie B a quel momento siamo abbiamo cominciato
Scivolare sul piano inclinato però non rappresenta il mondo cattolico ecco allora nell'articolo di oggi il portico di oggi su su Repubblica dai
Ampia voce a uno spaccato appunto il mondo cattolico in cui ci sono molti dissensi in questi stessi disservizi però non si ritrova almeno nelle dichiarazioni ufficiali all'interno per esempio del dei parlamentari che si si fanno ha un'esperienza cattolica e questo lascia pensare cioè il comune cittadino è disposto a discutere il dogma diciamo così della Chiesa il parlamentare cattolico no perché
Ma direi non soltanto il parlamentare cattolico no dicevo prima che una debolezza complessiva della classe politica per cui e noi abbiamo un personaggio come Berlusconi che gestisce tutte le sue reti televisive sul che rappresentano nella loro fiction la realtà così come e che poi improvvisamente dice no per motivi di difesa di una famiglia astratta Micol mitologica io sono contro
Una la legge sulle coppie di fatto la stessa cosa succede in larghi pezzi del centro sinistra della Margherita anzi direi che tra i deputati cattolici della Margherita proprio di fronte
All'estremismo che è stato assunto dalla linea della Cei del Vaticano spesso c'è stato un sussulto con questa firma dei sessanta deputati che stanno cercando di bloccare questa deriva che in altri tempi si sarebbe chiamata clericale ecco nel negli anni settanta si parlava di Home clericale il primo aggressivo perché in ambito cattolico di sto dicendo nei piani alti della gerarchia ecclesiastica
E lo vediamo sulle pagine dell'avvenire
Sì e batte anche sistematicamente in maniera molto aggressiva contro la tradizione dei cattolici democratici cattolici democratici sono quelli che hanno sempre sostenuto che la fede
E in primo luogo una questione di testimonianza
E che nella legislazione non si potrà non si possono trasporre gli articoli di fede come articoli di legge ma bisogna fare i conti con una società pluralista bisogna fare i conti anche che delle leggi possono permettere alla libera scelta del cittadino
Negli atteggiamenti pensiamo al divorzio pensiamo all'interruzione di gravidanza che invece la fede proibisce dunque tutta questa cultura del pluralismo della mediazione
Ha fatto parte e è stata l'essenza della cultura dei cattolici democratici ha fatto sia anche che ai tempi del referendum del divorzio ci fossero cattolici come Scoppola oppure il leader sindacalista Carniti della cifra dicessero no noi non siamo per l'abolizione di questa legge perché vogliamo che siano tutelati anche i cittadini italiani che hanno questo bisogno di sciogliere il loro
Matrimonio e contro questa cultura
L'avvenire molto aggressivo in una serie di Oriali che escono di tempo in tempo e soprattutto è questa cultura che la gerarchia ecclesiastica non accetta il cardinale Ratzinger qualche anno fa fece proprio una nota sull'atteggiamento dei politici cristiani in cui negava che su una serie di temi ci fosse l'autonomia
Del parlamentare cristiano un'ultimissima domanda politiche
Di converso appunto questo attivismo della Chiesa c'è chi come la Rosa nel Pugno già da tempo propone una abolizione del Concordato visto che domenica scorsa ampie Scalfari sul tuo giornale sulla Repubblica è si è espresso in questo senso ecco al di là della praticabilità politica di questa ipotesi ma anzi l'effetto che una un provvedimento del genere teoricamente avrebbe sulla chiede quale in potrebbe essere
No io credo che una porre la questione dell'abolizione del Concordato compatte avrebbe invece una serie di cattolici moderati di cattolici tranquilli
E mi cattolici serenamente laici quelli che io chiamo i cattolici del quotidiano che sono i nostri compagni d'ufficio che incontriamo lei tram che ci troviamo accanto al cinema o alla spiaggia li compatte Rebeh intorno alla all'intransigenza della gerarchia ecclesiastica
Credo invece sono fermamente convinto che lo Stato il Governo dovrebbe richiamare il Vaticano all'osservanza del concordato nella nostra Costituzione sono scritte delle parole bellissime molto alta cioè Ciarchi esercitato sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani
Lo Stato ha rinunciato a fare quello che faceva in passato per esempio a immischiarsi nella nomina dei vescovi perché in passato si sapeva che il vescovo esercita anche una funzione sociale politica e quindi lo Stato per realismo interveniva con manovre aperte
O scoperte per imporre un un tipo diverso con lo Stato rinuncia a entrare giustamente
Nelle questioni interne della Chiesa e la Chiesa salva la piena libertà di esprimersi su tutti i temi riavere tutte le organizzazioni sociali di avere anche se lo vogliono dei partiti cristiani come ci sono stati in passato
La Chiesa però non deve intervenire
Dicendo come si devono votare se un referendum si deve fare che una legge si deve fare con un articolo di un tipo o un articolo di un altro questo è un'interferenza assolutamente intollerabile sì sì grazie
Marco Politi giornalista vaticanista di Repubblica