Tavola rotonda sul tema "Eutanasia fra morale e diritto: la legislazione italiana".

Diamoci
Ma per prova
Consapevole
Sì va bene
Buonasera a tutti son fattispecie benvenute a questo meeting sulla eutanasia
Un saluto particolare alle autorità
E a tutti voi che siete intervenuti così numerosi per ascoltare questa queste relazioni
Noi come rappresentanti l'associazione medici cattolici insieme ad altri gruppi ecclesiali della città e della Provincia della regione dell'Umbria
Abbiamo voluto celebrare
La giornata la quindicesima giornata mondiale del malato
Con questa manifestazione
è una manifestazione io credo che
Tocca un tema
Non soltanto di ordine medico ma di ordine globale inizialmente volevamo fare questa tavola rotonda all'ospedale no abbiamo fatta nel cuore della città di Perugia
Perché lì la la tematica interessa tutti
Tutti i cittadini
Ad onor del vero volevamo intitolare questa tavola rotonda
Il caso Welby e dintorni
Non l'abbiamo fatto poiché tale titolo ci sembrava riduttivo di una realtà molto più ampia e complessa
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La vicenda di Welby
Ha mosso le acque Katie
Ma limacciose dell'interruzione anticipata della ditta
è riaperto il dibattito sulla legittimità giuridica e morale della eutanasia
E certo ancora come spesso avviene nella nostra nazione
Il caso Welby ha diviso ancora l'Italia indù
In due rose Fazio
Favorevoli e contrario alla morte
Di Piergiorgio
Ma questa volta direi che c'è una giustificazione seppure parziale a tale e divisione poiché le regole e i principi non sono univoci o per lo meno talvolta fa comodo disattenta
Sintetizzo alcuni aspetti che poi si svilupperanno i relatori nella triplice veste di cittadino il medico di cattolico
L'articolo trentadue questo lo sanno tutti
Della Costituzione italiana recita
Nessuno è obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti da rispetto della legge
Contestualmente
Il codice penale
Dietro pietà e punisce
Chi pratica l'eutanasia anche nel caso in cui ci sia il consenso se la vittima
Come medico mi rifaccio un solo giorno al giuramento di Ippocrate che diede sì vieta espressamente l'eutanasia
E l'assistenza al suicidio
Ma essenzialmente a codici deontologico quello recente quello emanato un paio di mesi fa
Che nell'articolo diciassette prevede che il medico
Anche su richiesta del malato non deve effettuare né favori né trattamenti finalizzati a provocarne la morte
Tuttavia alcuni medici e non medici equivoco hanno su un altro articolo trentanove dello stesso codice Capece in caso di malattia o prognosi sicuramente infausta o pervenuta alla fase terminale
Il medico dell'improntare la sua opera adatti e comportamenti idonei a risparmiare inutili sofferenze psico fisico
E fornendo al malato i trattamenti appropriati a tutela della qualità della vita che della dignità della persona
Come cattolico o se volete come presidente dell'Associazione medici cattolici di Perugia non posso accettare l'eutanasia
E non tanto perché la Santa Sede spiega che l'eutanasia tutto sommato economici ma essenzialmente perché credo che la vita come dono Vibio debba essere preservata
E protetta dall'inizio cioè dalla fase embrionale alla fine natura del resto l'incipit Ca'evangelico vittima sottolinea che passata l'intenzione per configurare come eutanasia può un atto
Sono ancora cari amici che alcuni cattolici
E direi anche uomini di chiesa si va be'io ad erogare a questi principi
Ma io rispetto tutti
Non lo dobbiamo mai attivare una guerra di religione
Sì siamo qui
E proprio per evitare anche qui che pur volendo esprimere le nostre opinioni per non essere come dice Benedetto sedicesimo cani Mutti
Siamo in ascolto del mondo
Per sapere di più per confrontarci senza demonizzare nessuno senza puntare il dito
Contro chi che si
Non siamo cattolici
Ma anche tolleranti nazionale
Secondo l'opera del filosofo Karl Popper razionale è una persona Acco importa più di imparare che di avere ragione
Razionare insomma e l'atteggiamento di chi è disposto ad ammettere che io posso aperto che tu può avere ragione ma per mezzo di uno sforzo comune possiamo avvicinarci alla verità
è quello che cerchiamo di fare in questo mi grazie
Prima
Evitare la parola aerei l'attore io vorrei pregare il rappresentante del sindaco signorili o liberati a darci c'ho saputo
Sì tutto
Va innanzitutto io ringrazio voi
Ringrazio per questa testimonianza
Perché credo che
In un momento come quello che stiamo vivendo c'è bisogno di testimonianza
E allora benvenuti a tutti alla Sala dei Notari
Dei senatori che si sono
Spostati in questo sabato pomeriggio
E ci hanno garantito molto amichevolmente questa loro presenza
Il mio non vuole essere sicuramente
Ora in
Un saluto burocratico
Voglio portare anche una testimonianza
E allora
Così lancio
Queste mie considerazioni queste mie brevissime riflessioni
Visto che stiamo parlando
Di Asperti
Soprattutto anche scientifici però riguardano l'uomo cuore fermo allora già nel mille novecentosessanta
Si scriveva
Del mito del progresso scientifico
Che risolverà un giorno tutti i nostri bisogni mille novecentosessanta
C'è però bisogno regina le dell'uomo
L'uomo
Tutto considerato in tutti i suoi fattori con lui nel cuore con una umanità e con una fisicità
Ne dobbiamo tener conto di questo
L'uomo in tutti i suoi aspetti
Oggi vediamo in una realtà particolarmente complessa
Particolarmente violenta
Violenta ideologicamente
Si fa fatica
Aveva riflessioni se vogliamo anche ponderate
Vedo anche nel nostro ambito quello politico
Una politica stellata
Si fa fatica ad una riflessione ponderata
Io credo allora
Raccogliendo anche l'invito che mi pare settimana scorsa
Faceva il Papa in un'utenza ai vescovi della Lombardia
A me è particolarmente a cuore questo aspetto
Perché scorso anno
Insieme a tanti altri amici
Raccogliemmo la sollecitazione per la firma di un appello all'appello all'educazione
Questo appello cominciava così
Oggi in Italia ci sono problemi politici ci sono problemi che attengono aspetti economici problema però l'emergenza più importante e più grave quella educativa
Bene io credo che anche su questo aspetto bisogna fare una riflessione e non bisogna poi nemmeno delegare
Delle gare
Alla scuola delegare
Alle ore istituzioni educative secondo me prima di tutto l'educazione parte dal ruolo di ciascuno di noi
Prima
Nei luoghi dove operiamo dove lavoriamo nella famiglia ecco io credo che
Oggi ognuno di noi con la propria responsabilità deve teneramente questa quella questa stella polare il Papa lo diceva in modo inequivoco e io naturalmente raccolgo questa sollecitazione per quello che è nella mia
Per quello che è nella mia condizione ma soprattutto perché l'UE per la mia condizione di uomo e di persone grazie
Assessore qui le severe parole
Che c'è un problema
Ora vorrei chiamare l'arcivescovo di Perugia monsignor Giuseppe Chiaretti
Al pari chiediamo ecco un suo pensiero
Il suo punto di
Forse
Ecco pronta la parola non perché sono il vescovo e devo dare qui io e la mia testimonianza di fede greche un argomento di questo genere come su altri argomenti analoghi
Problema in ballo non è la fede vale in ballo semmai alla ragione il cuore
Quindi sono anche con elementi da tener presenti nel momento in cui affrontiamo un tema di questo genere che ci riguarda tutti quindi riguarda anche me e per questo compiacere vengono ad ascoltare perché prima o poi riguarderà anche me
Non vi dispiaccia se parliamo così ma credo che anche un'educazione del morire sia un educazione saggia quindi dovremmo farla entrare nei nostri discorsi educativi anche con i piccoli anche con i piccoli momento in cui si esorcizza la morte non parlandone affatto o non facendo vedere
Mozione il nonno che muore al piccolo perché altrimenti gli rimane impresso dentro dopo avrà paura per trovare una risposta nell'esperienza forse di tutti voi che avete ugualmente visto morire tante persone care in tenera età
E avete imparato la vita è fatta anche di morte come fatto di sofferenza come è fatta di fallimento
Sono tanti gli elementi che compongono la vita non soltanto il successo la bellezza la fortuna e così via che gli è importante allora affrontare anche una tematica di questo genere
Certo io il dono della fede non pretendo che tutti l'abbiano tono la fede un un un plusvalore consentito né di usare questa espressione un plusvalore che da un altro significato è un'altra importanza al vivere come morire quindi che la può ritenersi fortunato fino là
Preti missionari coraggio di farlo perché qualcuno glielo conceda perché allora la situazione si affronta anche con maggiore serenità
Ma non voglio per lei entrare un po'in questo ambito proprio perché vorrei laicamente ascoltare il discorso sul vero e sull'altro fatto perché come dicevo il problema è affidato ma questa benedetta ragione
Dobbiamo far funzionare
Perché siamo in tempi in cui l'emotività ha il sopravvento sulla razionalità
Almeno a me sembra ma non perché ci sia da rifiutare l'emotività è un grande valore per la vita
Però non è il solo valore
Allora abbiamo bisogno di far funzionare appunto a questa razionalità che ci deve guidare nelle nostre scelte pensando certamente al presente pensando anche e soprattutto al futuro
Ed è importante che avviciniamo anche un tema così scabroso in questa maniera certo la fede
Altri motivi mi veniva alla mente una preghiera è chiaro come vescovo sono stato anche parroco quando ero parroco e stavo in mezzo alla gente e assistevo di moribondi tante ne va assistiti che erano lì per morire in talvolta così amareggiati talaltra gioiosi sentivo sempre Center una preghiera scusate se la ricorda ma questo per dire come problema da sempre il problema della sofferenza in quel particolare momento
Diceva così da gente dei miei dei miei delle mie parrocchia di montagna signore copta è netta
Sosa avete capito
Con umiltà è netta
Espressione per indicare danni della buona morte signora non mi pare una morte dove devo tribolare tanto ecco porta e menta ed era una preghiera che con facilità si sentiva sulle labbra della gente
Quando era in forza non quando era ormai nel momento conclusivo dalla sua esistenza per dire che era un pensiero un pensiero diventato domestico con e quindi che si metteva certamente preoccupazione ma non più di tanto tanto da essere trasformato appunto in una sorta di vocazione Signore ti prego
Come poi ha detto tutto sommato Giovanni Paolo secondo nel suo morire
Serve
Quello che adesso intendete farmi Ferré migliorare la situazione
No e allora lasciatemi morire credo che sia importante anche ricordare ricordare questo fatto può essere anche a suo modo una chiave di soluzione di tante questioni che magari ci angosciano ecco allora io auguro io ascolto con molto interesse perché è chiaro sono sono interessata anch'io da tanti punti di vista Verre aiuti Consilio mi vengono richiesti in questo ambito
Ho dal punto di vista religioso i miei convincimenti ma questo non è il momento né il luogo con voi se non me lo chiedete di dire cose che riguardano direi questo particolare ambito eccolo qua auguro a tutti noi di essere aperti a comprendere con cuore certamente manca con ragione
Questo momento così importante della nostra esistenza fondato
Grazie eccellenza
Le sue parole sono il migliore del viatico nel percorso molti questo meeting grazie ancora ora entriamo nel vivo della della tavola rotonda di Noviglio ringrazio rivelatore ringrazio
Professore Luciano voglio seguire ringrazio la senatrice Binetti che è venuto appositamente Roma ringrazio parimenti la senatrice Sandra ma una serie di a quale anche se umbra comunque Federica questo questo pomeriggio e non è poco io credo
Vorrei salutare in modo particolare il mio comodi datore e l'avvocato Simone villone che il presidente del Forum della famiglia del raggio della regione dell'Umbria che ci ha dato una grossa mano ecco se qui detto siamo molte persone
Molto dobbiamo grazie
Cominciamo con Michele il professore Luciano più seria
E la persona personaggio noto in tutta Italia egli è un giurista professore ordinario di diritto penale Università Cattolica del Sacro con sede a a Piacenza e già membro del comitato nazionale per la per la bioetica i suoi interventi sono dei pilastri veramente nella tematica che stiamo per per trattare
Per la il rapporto che due trattato sia direttamente sia indirettamente su interviste trattenuta nel sì al testamento e biologico che egli definisce una dichiarazione anticipata discreti trattamenti evitare gli dice sempre una deriva soggetti distinti in questa in questa
Una in ogni caso le sue interviste
Ha avuto la fortuna leggerle sono sempre puntuali e circostanziate in ogni caso sempre a favore del più debole
Che proprio per questa per questa questo momento in quei momenti richiede appunto la cessazione la cessazione di quando uno è debole molte volte può richiedere sensazione di sì Affori potentissimo e quindi ecco anche su questo aspetto noi dobbiamo polarizzare la nostra attenzione prego professore chiuse
Grazie signor Sindaco eccellenza rete rendesse ma grazie moltissimo per l'invito in questa belliche in questa sede così prestigiosa
E vorrei
Andare subito sui temi centrali
Sulla materia perché stiamo discutendo ci potrebbe essere nel nostro Paese un'ampia convergenza
Intorno a due nodi che dovrebbero essere ampiamente condivisi
Dobbiamo interrogarci perché invece nonostante questa convergenza la problematica resta aperta
Domandarsi quale allora il vero problema è in discussione che cosa condividiamo o diciamo di condividere primo punto il malato ha diritto di non soffrire l'attenzione alla qualità della vita anche quando non si può più guarire
Questo rappresenta un costo ingentissimo e questa forse
La questione davvero centrale ma è una scelta di democrazia e di civiltà ci crediamo o non ci crediamo che la vita è valida
Al di là del fatto che possa essere riportata a quel livello di guarigione che consente un'attività produttiva lavorative e quant'altro
La vita è valida per ciò che può esprimere sul piano esistenziale relazionale è un elemento di democrazia fondamentale la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dice che siamo tutti eguali
In quanto esistenti non in funzione di un giudizio che si possa dare sulle qualità
O sulle caratteristiche che esprimiamo in un dato momento della nostra esistenza salta come ci insegnano le opere dice organo Habermas il principio di eguaglianza sì deroghiamo da questa consapevolezza
Quindi il primo elemento di incontro dovremmo capire far di tutto per essere vicini con la medicina palliativa con la terapia del dolore al malato
Non si tratta di fare scorciatoie del tipo
Terapia del dolore uguale sedazione terminale no certamente ci possono essere delle situazioni in cui
Una
Finestra di riposo per il malato è necessaria non si tratta di rendere non cosciente il malato oggi noi possiamo darne vita relazionale
Coscienza partecipazione questo è dovuto vengo da una città Brescia dov'è stato inaugurato ormai quasi venti anni fa in ambito cattolico tra l'altro il primo cosiddetto hospice cioè a struttura deputata alla alla alla terapia del dolore
Naturalmente non tanto e non solo in sede di ricovero ospedaliero ma in via primaria attraverso l'assistenza e la presenza domiciliare affiancando le famiglie
Il secondo punto sul quale dovremmo essere tutti d'accordo il no all'accanimento terapeutico intendendo con precisione però che cosa si deve intendere per accanimento terapeutico
Perché se l'accanimento terapeutico a riguardo alla sproporzione fra il beneficio
E gli oneri che derivano da una terapia
Questo giudizio va riferito al singolo malato mi spiego si tratta di valutare una sproporzione fra il beneficio prevedibile sia in termini statistici sia in termini quantitativi dall'inserimento di una terapia
E le sofferenze e le menomazioni che derivano direttamente dall'inserimento di quella terapia
Non si tratta invece di definire soglie predeterminate validi per tutti al di là delle quali a priori si dice tutto ciò che si farebbe sarebbe accanimento che so io un tumore metastatico lo standard due linee che mio terapeutiche dopo le due linee che mia terapeutiche ogni intervento ulteriore sarebbe accanimento no sappiamo benissimo che porti talora riusciamo a controllare per anni con più linee terapeutiche con più interventi situazioni che peraltro sono già appunto metastatiche e quant'altro oppure soglie riferite all'età
Il giudizio non può che essere quindi riferito alla
Singola persona
E naturalmente accanimento terapeutico ci sarebbe anche quando si intervenisse sul piano terapeutico no sul piano della cura di base che deve sempre rimanere
Quando è in atto ormai il processo di morte la fase pre argomenta o agonica
Non si dica più per favore che il Papa Giovanni Paolo secondo ha optato per l'eutanasia quando gli si è prospettata in fase ormai terminale l'ipotesi di poter essere che so io intubato o ulteriormente
Va applicato a strumenti di terapia intensiva il Santo Padre ha detto molto serenamente che avrebbe
Portato a termine la sua esistenza prendendo atto del carattere mortale della della condizione umana
Detto questo
Si potrebbe nel nostro paese fare delle precisazioni se vengono se vengono ritenute necessarie
Se si vuole precisare anche normativamente che l'accanimento terapeutico non è giuridicamente dovuto su questo
Può non esserci alcuna difficoltà
Ma dove nasce l'alternativa all'alternativa culturale ecco quanto detto finora
In termini di sproporzione riferisce il problema in giudizio a un profilo orientativamente oggettivo
Per l'aggettivo che cosa intendo dire si tratta di definire insieme se c'è o non c'è una sproporzione
Ho notate bene il carattere orientativamente oggettivo del giudizio di proporzione
Non esclude che tra i parametri del giudizio di proporzione possono entrare elementi relativi al vissuto e alla sensibilità personale
Quindi la prospettiva orientativamente oggettiva
Non è vero che esclude a priori la considerazione di ogni elemento riferito alla al vissuto della specifica persone se prendiamo per esempio il libro recentemente da edito da Maurizio Calipari che
Collabora
Proprio nell'ambito cattolico come la Pontificia Accademia per la vita possiamo avere delle indicazione in questo senso ma si tratta comunque di un giudizio oggettivo si tratta di stabilire se se o non c'è l'accanimento se c'è o non c'è dunque la sproporzione e questo consente ciò che a mio avviso è tipico della democrazia cioè decidiamo insieme
Prendiamo controllabili i criteri alla luce della convergenza
Di tutte le esperienze in gioco si dirà anche definire che cosa è accanimento terapeutico nel caso concreto è difficile sì è difficile è difficile
Anche se il criterio che ma cercato di offrire offre comunque un orientamento già
Credo fortemente indicativo
Ma questa difficoltà è inevitabile da assumersi perché è inevitabile già oggi che né i reparti ospedalieri nell'attività terapeutica importante dei scritte ieri vengano assunti molto meglio che questi criteri siano alla luce del sole controllabili
Frutto della convergenza di
Dell'interesse all'esperienza
Qual è l'alternativa è l'alternativa e passare invece a una prospetta una prospettiva soggettività radicalmente fondata sul soggettivo
Non si tratta assolutamente di definire insieme se c'è proporzione o non proporzione si tratta di rimettere tutto alla solitudine della manifestazione di volontà soggettiva
Che finisce per essere comunque deresponsabilizzante rispetto ai rapporti inter soggettivi che sono in gioco
Centrale diventa la espressione di una volontà quindi il diritto di morire
Ora nulla e più suggestivo nel nostro tempo che fare riferimento all'autodeterminazione alla libertà questo anche nel mondo cattolico giustamente
Ma non possiamo dimenticare
Lo dico
Come prima osservazione rispetto a una serie di considerazioni che poi seguiranno come
Come è intrinsecamente contraddittorio lo hanno sottolineato anche molto sfidò molti filosofi di Area perno cattolica affermare che come espressione di autonomia
La negazione di quella stessa esistenza Kim mi rende un soggetto morale nei rapporti intercity c'è un Minzioni intrinseca contraddizione
Nell'affermare che è un'espressione di autonomia un diritto di morire attraverso il quale io sott'a commessi spesso all'essere soggetto morale e quindi portatore di autonomia nei rapporti Inter soggetti
Questo non lo dobbiamo dimenticare
Ma quello che a me preme più sottolineare e che proprio in un contesto relazionale democratico
Orientato alla tutela dei soggetti deboli questa soggettività azione avrebbe effetti controproducenti effetti boomerang estremamente consistenti li voglio elencare
Mi sono permesso anche di segnalarle in un elenco nell'audizione che ho potuto fare nel mese di novembre in Senato
Il primo punto quello che mi preme di più è un punto molto concreto è stato ampiamente evidenziato anche nella realtà olandese dalla stessa associazione nazionale degli psicologi olandesi
Il rischio di colpevolizzazione del malato e della famiglia nel momento in cui non essendo più suscettibile di guarigione anche quando non sono raggiunte le soglie dell'accanimento rispetto al quale tutti diciamo si deve interrompere l'intervento continuino a chiedere tutti non la vergogna di dire che in una vicenda mia familiare dove dove una persona giovane la persona che può essere più vicina a un uomo così ha avuto e tanti anni di malattia oncologica ecco qualche d'uno qualcheduno sì diceva si diceva ma che cosa state facendo perché continuate a chiedere l'intervento e risorse non sapete che già comunque si sa come va a finire
Tutto quello che state facendo e accanimento ecco la colpevolizzazione perché ulteriori anni di relazione di rapporti magari con bambini in giovane età eccetera sono umanamente irrilevanti
Serto certo nessuno obbliga a fare quel passo indietro ma mentre fino a ieri era normale così sottolineano alcuni anni or sono gli psicologi olandesi oggi di fatto dipende da una scelta
E si insinua un tarlo terribile
Forse la società si aspetta che io faccia un passo indietro forse
Devo fare un passo solidaristico all'incontrario ecco uno Stato laico non può disinteressarsi di effetti di questo genere che mettono in una situazione di estrema debolezza siamo rimasti mezz'ora poi
Discutere in Senato per le senatrice di Rifondazione su questo punto a di mettere in estrema debolezza proprio le
Le persone più deboli
Connesso a questo punto si sta
Ci sta
Un dato che dobbiamo tenere conto di cui dobbiamo tenere conto la presentazione della medicina come oggi spesso viene in veste di attività senz'altro aggressiva
Dalla quale il malato a un certo punto dovrebbe difendersi utilizzando il diritto all'autodeterminazione
Favorisce in concreto spontanei uscite di scena dei sofferenti anche quando non è in gioco l'accanimento
Molto vantaggiose dal punto di vista dei costi economici e che nessuno nessun potere potrebbe esporsi a sollecitare in modo esplicito
Questi malati costano tantissimo
Nessuno potrà mai dire no non voglio utilizzare risorse per la loro cura ma il medesimo effetto senza che ci sia ovviamente alcun grande vecchio che congiunti per questo è un trend sociale nessuno è in malafede per carità
Però il trend culturale può portare al medesimo al medesimo risultato non c'è bisogno di dire che
Usare risorse in queste situazioni e troppo oneroso
Ritengo molto pericoloso presentare la medicina come oggi troppo spesso si fa in questa veste di attività dalla quale tutti dovrai difendere perché era mezzi sino a un certo punto congiura contro di te piuttosto chiedi una buona medicina chiedi una medicina che non faccia accanimento ma questo trend sociale della presentazione della medicina come attività dalla quale ti devi difendere brandendo il diritto all'autodeterminazione mi sembra molto pericolosa perché
Favorisce Trend di appunto caduta nella tutela delle persone più deboli con riguardo a questo fatto poi credo anche che uno Stato laico non può dimenticare i dati che vengono dalla ricerca empirica
E il fatto che la ricerca empirica ci dica che praticamente sempre la richiesta di voler morire da parte del malato dire non voglio fare più nulla e un appello
Non può essere dimenticato
Il malato non ha molto da mettere in gioco non ha forza contrattuale non a un sindacato non ha un partito può mettere in gioco soltanto ciò che gli resta quel poco quel tanto di esistenza che gli resta ecco non voglio più nulla
Non voglio più nulla ma quando vengono attivate due forme di solidarietà una solidarietà molto concreta la medicina palliativa
E in particolare la terapia del dolore
E quando il malato non viene relegato in un abbandono psicologico
Il malato ordinariamente non chiede di morire
Gli studi classici di Elisabeth Iblea rosse trent'anni fa non sono rimasto certo certo soli possiamo dimenticare questa realtà possiamo dimenticare che il problema vero nelle corsie degli ospedali
Anche e soprattutto l'abbandono terapeutico non solo l'accanimento terapeutico
Il malato ce la fa anche ad accettare che non può più essere guarito ormai
Ma non vuole essere scaricato non vuole sentire quelle parole cortesi ecco ha già fatto tanto adesso stia a casa quattro cinque mesi con i suoi bambini poi ci vediamo per fare un'altra Risonanza Magnetica ha capito che questo è l'abbandono a quel capito che questa è la discarica
Ecco dobbiamo evitare
Essenzialmente queste
Non possiamo dimenticare che dietro alla richiesta di non fare più nulla spesso c'è una caduta di tensione esistenziale
E e spesso una certa indifferenza nei confronti del malato perché la sua condizione di malattia ci mette dinanzi alla propria alla morte
Notiamo e questo dal punto di vista che dopo triste giuridico molto importante che ove fosse
Asserito
L'esistenza di un diritto soggettivo a morire quindi
Di una radicale soggettività azione del rapporto medico-paziente
Il medico spesso che si attivasse sul piano del convincimento della persuasione perché la scelta di morire
Non venga confermata dal malato finirebbe per compiere probabilmente una violenza privata
Una violenza privata se è un diritto soggettivo l'affermazione della volontà la stesso lo stesso tentativo di dissuadere una persona come dire malata debole da parte del medico
Che magari ha una posizione forte in ospedale eccetera potrebbe addirittura essere intesa come una violenza privata e l'ora vi racconto un episodio di tanti anni fa o anche testimonial per carità
Unione ero ricercatore mi telefona in università un primario ospedaliero mi disse mi hanno appena portato dal carcere un detenuto in sciopero della fame
Io che cosa devo fare gli faccia firmare dall'infermiera ogni mezz'ora che non vuole mangiare ma ormai vicina alla soglia del non ritorno che viene prima viene prima
Della perdita della coscienza perché
Perché la crisi elettrolitica può portare come è noto da anni danni cerebrali irreversibili io sono a posto vero
Noi diciamo al medico Allo stato del diritto attuale no perché lei ha una posizione di garanzia e quindi non può limitarsi a fare questo
Risposta dura ma cosa devo fare lo devo legare e non gli abbiamo detto ma prima di legarlo scusi non c'è qualche altra cosa da fare
Giù il telefono però aveva capito l'antifona due ore e mezza dopo noi credevamo ormai di dover leggere sul giornale il giorno dopo una brutta notizia con molta angoscia su come avevamo gestito telefonata ci richiama contorno completamente diverso si dice sono andato a parlarci io ah ecco finalmente
Mi ha detto che aveva
Venti
Cosa e venticinque ventitré anni mi pare e cinque anni di reclusione va detto che era la prima volta che qualcuno si occupava di lui come persona è ritornato a mangiare bene se noi avessimo
Avessimo
Coniugato un diritto del formalismo della dichiarazione quel ragazzo oggi non sarebbe vivo il vecchio diritto dell'equilibrio democratico è un un nel diritto di tutela della vita e di tutela dei deboli io avrei molta paura
Di certi moduli di consenso
Moduli di testamento biologico spiattellato i al malato all'ingresso in ospedale
Dove magari in termini piuttosto generali e recisi si dice ma
Tu mi firmi a priori sì nel caso in cui le terapie in cui che ti applichiamo ti ponessero in condizioni
Di non poter più svolgere una vita autonoma eccetera tu Authority all'interruzione qualsiasi terapia ecco perché forse
Io ho molto timore di modalità di questo genere che possono presentare una fortissima pressione psicologi che possono apparire anche in qualche modo una liberatoria nel caso in cui l'intervento non più foriero di guarigione dovesse
Importare oneri per garantire per l'appunto la qualità della vita non posso poi dimenticare in questo Elenco che
Una soggettività azione radicale finisce per caricare la persona e le famiglie di un onere enorme
In un contesto democratico in una società pluralista dove qualche cosa si decide insieme perché non si è denegato
La possibilità che di un bene si possa parlare nonostante tutte le difficoltà nel definirlo insieme
Certe scelte fanno capo per l'appunto una corresponsabilità sì certo adesso la cura è sproporzionata basta
De teniamo presente il carico dell'angoscia che invece si avrebbe quando sei solo tu ci sei solo tu sei solo tu malato solo tu familiare che decidi quando te stesso quando tuo fratello quando tuo zio quando tuo padre eccetera deve morire sarai tu che hai deciso il il momento in cui si deve morire no io credo che sia molto più civile la condivisione della riflessione su quando la cura è proporzionata o non proporzionata del resto
Credo anche poco corrispondente alla laicità dello Stato che
Che come dire
Quel compito tipico dello stato di fornire un supporto di aiuto in ogni situazione di debolezza possa apportare
A superare il problema cancellando la stessa situazione che diventa un appello allo Stato c'è una grande ambiguità dossier lo sottolineava un vero libro di Massimo Reichlin
A questo proposito cioè la utilizzare una risposta che fa cadere quello che è l'elemento più tipico del diritto cioè essere supporto a tutela delle situazioni più deboli
E del resto
è compito di uno Stato laico definire fuori fuori dalle ipotesi di cura sproporzionata di accanimento terapeutico sulle quali siamo tutti d'accordo di definire delle soglie in presenza delle quali un atteggiamento eutanasia ecco è possibile
Perché quelle soglie rappresentano forse
Gli ambiti nei quali la vita non è più degna di essere vissuta non ha più lo stesso vincolo di riconoscimento reciproco un conto è quando abbiamo
Una soglia che quella in cui la terapia sarebbe sproporzionata ma non credo che lo Stato si è chiamato da avventurarsi in questo un'ultima considerazione
La radicale soggetti di trazione va nel senso di una medicina
Di carattere prettamente contrattualistico ma anche questo è conforme mi domando alle caratteristiche del nostro rapporto democratico
La medicina
è una delle attività che hanno saputo condividere criteriologia pur con difficoltà condivise per cui ovviamente se una persona va da un medico disse taglia minore zio
Il medico di dovrà dire oggi no siccome questo non ha nessun significato terapeutico non ha nessun significato neppure dal punto di vista e la medicina estetica di una tutela della tua condizione di di di di di di benessere questo non lo posso fare
Come ti dovrà dir di no il medico se gli chiedi un infibulazione o se gli chiedi di darti del doping abbiamo definito delle criteriologia l'attività medica non è un'attività puramente contrattuale non dobbiamo ridurre la medicina
Ad una
Pura competenza tecnica Offerta sul mercato
E la cui utilizzazione dipende semplicemente dall'incontro di due volontà io ti chiedo qualche cosa tu sei disposto a darmela perché hai una certa abilità e null'altro che questo no la medicina implica una condivisione di una condivisione di criteriologia applicative perché la medicina contrattualistica come ci insegna poi l'esperienza americana che ho finito con questo elenco poi mi avvio alla conclusione la medicina contrattualistica porta facilmente alle derive difensive
Dove la preoccupazione prioritaria del sanitario non è più fare il bene del malato anche perché si dice in un contesto relativistico il bene del malato non esiste
Ma la la preoccupazione principale
Diventa vera e la liberatoria sul possibile evento avverso così che come mi è capitato di sentire in due occasioni di fronte alla richiesta del malato
Mi spieghi gli effetti collaterali della chemioterapia da parte di un malato che desiderava fare tutto il possibile ma voleva anticipare per dominare le questi effetti
La risposta lungi dall'essere come dire incoraggiante chiarificatori e informativa fu guardi che se lei la chemioterapia non la vuole stare nessuno la obbliga sulla premura per il medico perché il malato potesse fare ciò che obiettivamente era il suo bene
Veniva prevalere il dubbio siccome queste terapie in una certa pur bassa percentuali hanno eventi collaterali avversi non sarà che poi se in questo caso si verificò nel vento avverso mi sì chiederà conto di questo sul piano legale ecco io credo che sono tutte ragioni quelle che abbiamo illustrato
Che ci dicono una cosa
Che
Quel punto di equilibrio giuridico secondo cui da un lato non si fa accanimento terapeutico ma dall'altro lato
Una relazione intersoggettiva da quale quella medico-paziente come qualsiasi altra relazione intersoggettiva non può essere giocata per la morte deve rimanere questo punto di quindi
Non c'è nessuna altra relazione intersoggettiva che possano essere giocata per la morte io non credo che basti un affermazione di volontà perché una relazione intersoggettiva piuttosto che per la tutela della salute possa essere giocata per la morte e a questo proposito allora ci sono da fare
Alcune precisazioni finali ecco già si è fatto riferimento all'articolo trentadue della Costituzione l'articolo trentadue della Costituzione da qualche anno viene sovente citato
Per
Suffragare una prospettiva disponibile al riconoscimento di un sul posto diritto di morire
Ma l'articolo trentadue della Costituzione nessuno può essere obbligato comma secondo un determinato trattamento sanitario vanno se non per disposizione di legge non solo dal punto di vista storico
Ma dal punto di vista di una esegesi del significato che vuole portare sì riferiva avendo presente leggiamo gli atti dell'Assemblea costituente ma la questione non è solo storie all'esperienza tristissima degli esperimenti fatti nei campi di sterminio
Io ha voluto ribadire la Costituzione che non ci può essere nessun potere esterno lo Stato il datore di lavoro la società di assicurazioni il medico sportivo
Che può obbligati a un intervento che abbia a che fare con la tua salute cioè in altre parole ha voluto dire
La tutela della tua salute è un fatto che riguarda il tuo rapporto con il medico e questo rapporto con il medico non può essere che l'elemento unico rilevante per gli interventi nella tua salute
Nessun altro potere al di fuori del tuo rapporto col medico può
Assumere iniziative che abbiano riguardo con la salute alla corte ma la Costituzione non ha mai voluto dire attraverso questa norma che allora il rapporto medico-paziente può diventare un una relazione giocabile per la morte e non per la tutela della salute quel punto di equilibrio
Credo che si evince anche da tante altre norme del nostro ordinamento giuridico non è una impuntatura diciamo così chissà dogmatica o tanto meno confessionale ma rappresenta un inquilini brio che tiene conto di molte cose che abbiamo detto finora
Un altro elemento sul quale si fa una grande confusione a mio avviso è il seguente
Si confonde
Si confondono due cose
Si confonde
Il problema della
Dell'invalicabili tassi ritiene della sfera corporea cioè io non posso
Prendere un'iniziativa che attiene all'intimità della tua schiena corporea manu militari
Con la sussistenza di un diritto a morire è fuori di dubbio che
Il medico al quale una persona si rivolge
Per una consulenza sulla sua salute
Nel momento in cui prospetta poniamo l'indispensabilità breve di un intervento chirurgico con tutta la persuasione che gli è possibile il coinvolgimento la passione eccetera
Di fronte al rifiuto radicale del malato non può metterle le mani addosso non può instaurare coattivamente una relazione medica ma questo non vuol dire che sussiste il
Di rito
A morire come la non punibilità del suicidio nomi implica che c'è il diritto a morire è chiaro sarebbe una cosa inumana incongrua dal punto di vista soggettivo punire il suicidio
E anche in questo caso
Il fatto che il medico non può mettere le mani addosso non vuol dire che se il diritto a morire
Ma
Ma nel momento in cui una relazione terapeutica e instaurata eh instaurata
Da quella asserita invalicabili Tardelli intimità della sfera corporea
Non può dire Rivarossi il fatto che
Quella relazione medica può trasformarsi da una relazione per la tutela della salute ha una relazione per la morte per cui una volta che una relazione medica instaurata
Tu potresti richiedere o addirittura esigere dal medico che quell'opera che il medico ha posto in essere
Per la tutela della tua salute in assenza di accanimento possa
Automaticamente trasformarsi in una relazione per lasciare intervenire la morte vedete che qui il problema non è di eutanasia attiva o di eutanasia passiva
Tutti gli interventi eutanasia sì di fatto sono realizzabili mo'anche in modo passivo o per lo meno quasi tutti qui si tratta di capire se la relazione medico paziente può diventare una relazione giocata per la morte io credo che ci siano
Tutte queste ragioni per cui
Il giudizio vada mantenuto sul piano di quella trasparenza
Democratica
Controllabile che ci porta a definire insieme quando c'è proporzione o no sproporzione tre applicazioni assolutamente finali allora
C'è spazio per le dichiarazioni anticipate di trattamento accerto che c'è spazio per le dichiarazioni anticipate di trattamento c'è
Considerando la loro delicatezza cioè il fatto che intervengono in un momento psicologicamente totalmente diverso da quello che la malattia
Per cui
E nostra comune esperienza che
Magari per umana rimozione una persona che sta bene disse no io certe cose non le farei mai e poi dopo quando invece c'è la malattia circa proprio nell'alleanza terapeutica il sostegno per la sua situazione
Ma precisato questo i lasciato dunque al medico il giudizio sulla TIR attinenza
Temporale e oggettiva delle dichiarazioni rispetto alla situazione c'è un'infinità di informazioni che possono essere derivate da una dichiarazione anticipata su tutte quelle scelte terapeutiche
Che non abbiano intrinsecamente una motivazione intesa a
Alla morte cioè
A stabilire una relazione col nemico a quel punto giocata per la morte è il limite del carattere nome e Montanaso ecco delle dichiarazioni anticipata ecco le dichiarazioni anticipate di trattamento non devono essere
Costruite come lo strumento
In quanto
Ovviamente le dichiarazioni anticipate sono strumento che gioca
La dimensione soggettiva per operare quel passaggio da una gestione orientativamente oggettiva del giudizio di sproporzione sulla situazione terapeutica invece all'introduzione del diritto a morire
Della eutanasia del resto ricordiamo che la stessa corte europea dei diritti dell'uomo pochi anni fa nel caso
Un caso noto e certamente molto triste ebbe occasione di dire che l'articolo due della Dichiarazione universale la Dichiarazione europea per i diritti dell'uomo che sancisce espressamente il diritto alla vita
è da intendersi in senso oggettivo cioè non come tutela della volontà di vivere perché se fosse tutela della volontà di dividere
Implicherebbe la parallela tutela della volontà di morire io tutelo la tua volontà ma la corte europea a ritenuto che quell'affermazione invece abbia uno spessore oggetti
Un l'ultimo aspetto
Ci sono peraltro alcune modalità di cura
Che attengono non ha dimensioni
Diciamo formalmente terapeutiche ma all'assicurazione di ciò di cui ciascun essere vivente ha necessità per vivere
Un poco di alimentazione un poco di aria un poco di acqua
Io non credo che
Questi tre elementi possano essere considerati
I le menti che
Sono suscettibili di esclusione perché qualificabili come sproporzionati
Altro sarebbe eventualmente il valutare se per instaurare poniamo una alimentazione si tratti di operare un intervento chirurgico che in quel contesto è sproporzionata
Quindi una valutazione sulla proporzione Dezza del tipo di intervento che devi fare per dare un po'di alimentazione un po'di acqua e un pochettino aviaria ma in sé questi interventi
Conformemente a quanto avevamo stabilito in comitato nazionale di bioetica non mi sembra non suscettibili di entrare in quel giudizio e questo ci consente anche di dire spendere una parola a Serena
Sugli Stati certamente molto triste
Di stati vegetativi permanenti
Qui noi non abbiamo persone che dicono perché sono attaccate alle macchine
Sono persone che vivono di loro solo in una situazione di handicap
Molto forte forse la più drammatica sono totalmente in comunicative per quello che ne sappiamo con una riserva sugli Stati profonde della posta della coscienza sono anche in coscienza
Con questa riserva certe e la situazione di maggiore precarietà dell'umano
Ma davvero l'atteggiamento umano di fronte a questa situazione di negativo potrebbe essere sottrarre
Quel poco di acqua e quel poco di aria che hanno dato l'esito che sappiamo rispetto a Terri Schiavo
Non sarà che invece di domandarsi che senso ha curare in questa situazione
Queste situazioni
Diventano come tutte le situazioni estreme in qualche modo un segnale
Di questa
Passione civile che corrisponde anche al carattere più profondo della nostra Costituzione che rise la solidarietà a criterio fondamentale dei rapporti e che dovremo saper finalmente esportare
Bene
A livello universale per cui per esempio
Il ragazzo gravemente malato in un Paese dell'Africa subsahariana non sia lasciato soltanto alla tutela del povero sistema sanitario del suo Paese ma sia una preoccupazione di tutti noi ecco
La cura nelle situazioni
Più certamente
Più
Precarie diventa un segnale di quel punto di convergenza tra credenti e non credenti che l'approccio solidaristico cioè il riconoscimento dell'altro c'è la consapevolezza che proprio di fronte alle carenze al dolore alla sofferenza la morte l'essere umano può dare
Ciò che più caratterizza impositivo il senso del suo Henry esistere dal punto di vista laico in bene e la stessa cosa magari il credente lo chiamerà amore
Grazie
Grazie professore servire per questa lucida e puntuale relazione
Una relazione che da una parte ha messo in crisi le nostre certezze e dall'altra ci ha fatto conoscere degli aspetto degli ambiti inseriti nelle pieghe delle eutanasia che noi non conoscevamo poco
Sarebbe molto importante fare da subito nella discussione ma io rimanderei alla fine degli altri interventi per fare una cosa cumulativa
Passiamo alla seconda relazione che la la relazione della della senatrice Sandra Mona Celli la quale si parlerà del testamento biologico le proposte legislative pensando a Mola celle parità di questo argomento no per sentito dire ma perché lei vive sta vivendo al Senato
Della Commissione sanità appunto questa questa tematica perché numerose credo che siano le le proposte legislative in che in fieri ecco tra tre cose ecco io chiedo alla alla alla senatrice se ecco queste queste proposte legislative rappresentano che ti devo dire idee cavalli cavallo di Troia per entrare nella nell'aspetto della eutanasia oppure si potrebbe fare anche
Grazie Santo
Ma io intanto ringrazio voi l'organizzazione di questo convegno e ringrazio anche il professore Husseini perché ci ha dato ci ha fornito un è ottimo contributo perciò che attiene gli aspetti proprio giuridici di tutta questa vicenda che riguarda la cessazione della vita
Ma
In maniera estremamente librerie
Io intanto calo subito le mie carte
Per dire che dichiaro da subito da quale parte del ragionamento che riguarda il testamento biologico o direttive anticipate di fine vita così come le vogliamo chiamare con termini più o meno
Sofisticati intendo collocarmi e dico con estrema chiarezza che io sono in una posizione di esatta contraddetta rispetto all'approvazione del testamento biologico o linea uno direttive anticipate di fine vita cercherò di spiegare le ragioni per cui sono categoricamente e pregiudizialmente contraria
Prima di iniziare ogni ragionamento voglio comunque precisare che ritengo la morte prima di tutto un fatto e non un diritto
Per questa ragione non ritengo che non si può considerare oggetto di una scelta sostenuta dalla società civile il dibattito che si può aprire su un presunto diritto a morire
Per giorni
Siamo stati bombardati da un ossessivo clamore mediatico suscitato dalla vicenda umana di Welby tanto che persino a questo convegno rischiava di avere qui i connotati
Un dibattito ed una ed un polverone suscitato su quella vicenda che si è inserito persino nella discussione parlamentare
E alimentato nel paese una sorta di accanimento giornalistico tant'è che spesso ci si domanda ma Welby è morto per accanimento terapeutico forse forse anche per accanimento giornalistico
E il tema è sempre lo stesso un presunto diritto di morire
La successiva archiviazione del procedimento disciplinare che c'è stata in questi giorni da parte dell'ordine dei medici di Cremona a carico del dottor Mario Riccio
Che si era reso protagonista dello staccare la spina Grespi dal respiratore automatico che teneva in vita Piergiorgio Welby a mio avviso sollevato sconcerto e perplessità
Siamo davvero consapevoli che si è trattato di un rifiuto di un trattamento ritenuto sproporzionato ho qualche dubbio se si è trattato dell'effettuazione di un trattamento finalizzato ad ottenere la morte
Ma credo che forse con qualche superficialità di troppo si è voluta liquidare quella vicenda
La vita a mio avviso non può essere considerata un bene disponibile
Per questo ritengo che non è legittima equiparare la scelta di chi vuole vivere con la scelta di chi vuole morire perché il fondamento dei diritti umani e rimane la vita non può essere la morte rimane la vita
A partire da questa considerazione
Ritengo che la questione posta quella cioè delle direttive anticipate di fine vita o testamento biologico non rappresenti davvero il principale pensiero degli italiani non credo che gli italiani quando vanno a dormire la sera l'ultima cosa a cui pensano
E la vicenda la questione delle testamento biologico e non credo nemmeno che il primo pensiero quando si alzino al mattino sia questo
Credo che forse è tutto ciò ad induzione propagandata di un bisogno che si vuole attribuire il nome di una presunta libertà e autodeterminazione
Ben altre a mio avviso sono le preoccupazioni di attese più urgenti che andrebbero affrontate nel nostro Paese
A nessuno sfugge che la vera posta in gioco nel dibattito sul testamento biologico e quella dell'eutanasia
E l'approvazione di un eventuale legge parliamoci chiaro spiegherebbe la strada in maniera surrettizia diciamocela tutta in maniera chiara all'eutanasia
è oltremodo facile in questione di vita o di morte inoltrarci in un pendio scivoloso nel quale partendo semplicemente con ritenere che bisogna legalizzare situazioni estreme problematiche per certi versi rari si finisca poi per estendere la Regazzi la legalizzazione casi simili solo estrinseca mente analoga abili e precedenti
Forse per rendere meno amaro il calice della verità si tenta strumentalmente di far passare le direttive anticipate di fine vita come una più allargata a forma di consenso informato
Illudendo cita in questo modo di non sapere questione che ha messo in evidenza perfettamente anche il professore usarmi che molto spesso anche il consenso informato che consente sono fuori cumuli di carta che vengono fatti firmare al paziente che difficilmente e nella stragrande maggioranza dei casi credo che ne ha compreso addirittura il significato di quello che ha firmato
Allora non enfatizziamo eccessivamente questo estensione così come la si vuole definire del consenso informato
Come negare in un ragionamento più allargato che nemmeno l'informazione può essere considerata la panacea di tutti i mali
Quanti sono ad oggi i casi e mi rivolgo ai medici rappresenti a voi che siete tanti che ogni giorno avete a che fare con questo tipo di problematiche
In cui la comunicazione della verità al pazienti ad esempio pazienti oncologici con malattia avanzata e insufficiente
E la diagnosi non sempre viene comunicata fedelmente al malato che aggiunge alle fasi più avanzate terminali della malattia avendo scarsa coscienza della gravità delle condizioni e con una non è protettivo di false speranze illusioni e silenzi che viene gestito dai curanti con i familiari anch'io appartengo a quella categoria
Qui c'è un medico che ha seguito alcuni mesi fa la vicenda di mio padre
E anch'io in quell'occasione mi sono fatta come dire protettrice di una forma di verità che veniva consegnata a piccole dosi a mio padre che aveva già che fare di suo quella gestione ordinaria delle difficoltà
E dei problemi per cui ho cercato di risparmiarli
Questa incertezza che poteva essere guidata dal domani ed allora in tutte queste vicende non si tratta di tenuto conto anche di un processo di umanizzazione che pure scene e al quale bisogna dare risposte
Quando si guarda allo stato vegetativo
Esso va semplicemente inteso come la massima condizione di povertà cui diceva
Precedentemente il Professore usa dunque per vivere un essere umano oppure così anche come da con testo degli incontri che abbiamo avuto senatrice Binetti
Nella Commissione sanità su questi disegni di legge e anche nelle audizioni che si sono avute
è stato evidenziato che è possibile costruire anche in questi casi una redazione di cura senza cadere non l'accanimento diagnostico terapeutico
Capace di accompagnare magari rendere meno dolorosa anche una situazione più difficile poco comprensibile
I miei dubbi allora che esplicito con voi partono da questo non è possibile concentrarsi esclusivamente sulla fine di un percorso senza un prima e un di più che sicuramente c'è per arrivare adesso
Ben otto lo richiamava prima il professor Attilio sono stati i disegni di legge presentati sull'al Senato
Quasi analogo lavoro quasi analoghi disegni sono stati presentati anche alla Camera sul testamento biologico
Si sono svolte ad oggi è un fiume di unioni di audizioni più o meno frettolose
Sventagliata spesso per segnare come una sorta di linea rossa sull'accanimento terapeutico ma anche qui bisogna intendersi sul che cosa si intende per accanimento terapeutico
Molto bene si è soffermato il professore Uselli continua a citarlo
Ma che cos'è l'accanimento terapeutico a luglio ha dato una definizione che prova a scendere un po'più nel particolare e sono può essere ricondotto alla cura dello stato vegetativo delle malattie croniche in fase avanzata e tanto meno della disabilità
Non si possono far passare come terapie sproporzionate liceale e la mobilizzazione che prevengono idee cubiti o peggio ancora l'alimentazione e l'idratazione che sostengono la vita
Somministrazione di un antibiotico che combattono infezioni intercorrente questo non non credo che possa essere definito definibile come una terapia sproporzionata
Quanti tra coloro che sono transitati in stato vegetativo nei vari reparti hanno sollevato la questione della sospensione delle cure erogate
Risulta invece che molti di loro col tempo hanno saputo costruire con i propri cari
Una nuova e positiva relazione il vero problema posto dei soggetti colpiti da malattie in fase avanzata e riferito da chi è stato loro accanto e quello di trovare spesso coinvolto alla domanda di cui sono portatori
Perché ciò che più di tutto temono non è l'accanimento terapeutico ma l'abbandono terapeutico
La storia ci ha lasciati soli a vivere una consigli una condizione considerata senza dignità con sintomi non controllati un'insopportabile sofferenza quella morte ormai imminente queste il quadro
Il timore e quindi verso una pratica medica e assistenziale che superata la fase della guaribili dannosità più carico di questi pazienti
Proprio nel momento in cui sussistono sempre più mezzi per garantire una discreta qualità di vita e anche un buon livello di integrazione sociale ciò anche quando non è possibile guarire e quando la disabilità non è più sanabile una vita giunta a termine
Non si possono creare le condizioni per l'abbandono di tanti malati e delle loro famiglie
E inaccettabile a ballare l'idea che alcune condizioni di salute rendano meno indegna la vita e trasformino il malato una persona con del sì disabilità in un peso sociale
Si tratta di un'offesa per tutti in modo particolare per chi vive una condizione di malattia
Questi due aumenta la solitudine dei malati e delle loro famiglie introduce nelle persone più fragili il dubbio di poter essere una vittima di un programmato disinteresse da parte della società fino al punto di favorire soluzioni rinunciataria
Per questo prima di pensare alla sospensione dei trattamenti occorre rinsaldare nel Paese la certezza che ognuno riceverà invece trattamenti condurre e sostegni adeguati fatta questa debita premessa mantengo per intero i dubbi e le Riserve che nascono degli elementi di criticità presenti a mio avviso nei disegni di legge delle direttive anticipate e che vado riassumendo per sintesi
In questi disegni
Manca un consenso informato rifà se vogliamo definirlo così sempreché vogliamo definirlo in questi termini riferito alla problematica specifica del caso concreto che sta accadendo ora con essa si intende prendere molti anni prima una decisione sulla propria vita e sulle cure cui si vuole o non si vuole essere sottoposti basandosi su un conoscenze non adeguate o su ipotesi che nell'ora realizzarsi possono essere molto diverso da come si prevedeva
Ciò che cento anni fa poteva essere non curabile inguaribile oggi invece spesso curabile spesso guaribile e l'oscurantismo e la paura non appartengono a chi ha fiducia nell'uomo nella sua capacità nel suo coraggio
è indubbio che una grave discriminazione si verrebbe a creare tra sottoscrittori e non sottoscrittori delle direttive anticipate
Tanto più se poi per ovviare a questo problema si volesse introdurre l'obbligo della sottoscrizione
Sì conterrebbe un danno ancora più grave soprattutto se rapportato ad un Paese dove si sta ancora una larga fascia della popolazione che non ha dimestichezza con questo tipo di problematiche
L'abbiamo detto prima a proposito del consenso informato figuriamoci a proposito delle direttive anticipate
L'autonomia di un individuo non può automaticamente trasformarsi nella possibilità di poter decidere di non essere curati sino a giungere all'estrema conseguenza della morte la morte è un fatto non è un'opzione spendibile
Sarebbe fuorviante non considerare in questo contesto che potrebbe persino essere forte la tentazione per molte categorie di medici ed amministratori
Di vedere in virtù della consapevolezza delle restrizioni del bilancio sanitario di buon occhio l'ondata sostegno della cosiddetta autonomia del paziente se ne parlava poc'anzi
Tra le figure che vengono introdotte nei disegni di legge ne compaiono un paio i notai e fiduciari
Che hanno di fatto totalmente offuscato dimenticato negato ad esempio parla dei medici di famiglia
I quali invece io ritengo più di altri conoscono la storia clinica stesso personale delle persone
Tolti i primi notaio
Un ragionamento a parte la dovremmo in qualche maniera approntare sui cosiddetti fiduciari per capire fino a che punto le decisioni dei fiduciari possano non possano condizionare le scelte da fare su un'altra persona e se sia tra l'altro ho sempre provato esista un benché minimo margine di dubbio per ritenere che essi agiscono sempre comunque nella persona nell'interesse della persona che dovrebbero rappresentare uno cento studio condotto negli Stati Uniti e rileva che nell'ottanta per cento dei casi tra fiduciarie malati esistono opposte visioni
La storia di Terri Schiavo rappresenta tra l'altro un esempio emblematico di quanti opportunismi di quante miserie umane possano inserirsi in tali vicende per cui come dire demandare con un atto di fiducia un fiduciario ciò che si intende per sé credo che un ragionamento un'attenzione in più lo richiedono in ogni momento
La decisione di sottoscrivere anche molto tempo prima che l'evento si verifichi le direttive anticipate di volontà per configurare un altro possibile rischio che qui vi sottopongo quello cioè dell'influenza che ciò potrebbe provocare nel rapporto medico-paziente
Un rapporto che può essere sempre più ridotto
Per ciò che riguarda il medico ad essa non semplice esecutore di volontà già scritte e presto o tardi il medico potrebbe ritenere inutile il proprio impegno professionale
E addirittura la fatidica al punto da sentirne demotivata la funzione a titolo di riflessione ma solo a titolo di riflessione voglio citare un articolo che alcune settimane fa era apparso sul Corriere della Sera
Il professor Remuzzi in quell'articolo ha paradossalmente ma non troppo sostenuto che senza accanimento terapeutico giuridicamente dice il professore USA di non dovuto non sarebbe esistita la possibilità di progresso delle conoscenze mediche
Ma il rapporto medico-paziente si può ricondurre ad una concezione meramente contrattualistica
O dovremo in qualche maniera ritirare fuori concetti è vero vecchie non nuovi ma comunque sempre validi che riguardano la condivisione di una storia di un'esistenza
E allora sintetizzando nessuna funzione o qualità di un individuo può aumentare anche solo di un briciolo il valore sostanziale di ogni essere umano
Stasera ci confrontiamo a questo convegno dei medici cattolici dove credo sia comune a tutti voi l'esperienza dichiarate vissuta in altre occasioni
Ripresentata dal dottor Pizzetti per esempio del Centro Don Orione di Bergamo e condensata in queste parole
Il tempo trascorso a prendermi cura di queste persone non mi ha mai fatto pensare che il mio impegno rappresentasse per loro un surplus di sofferenza inflitta e per me è una perdita di dignità professionale
Mi ha portato invece a domandarmi se il desiderio che quella non la vicenda si concluda rispetti risponda davvero a un'esigenza per quel essere o non sia espressione di una nostra incapacità mi sia concesso da ultima avanzare un parallelismo non posso non rilevare purtroppo
Che sulla questione del testamento biologico come sui Dico
Max dico
è in atto un tentativo per scardinare alla radice un modello di società attaccando direttamente quell'identità cristiana sulla quale si è fermato e sostenuta la coscienza civile del nostro Paese
La famiglia costituzionale di fatto come le coppie che si vorrebbero tutelare considerata vecchia e superata il futuro lo si intende fare appartenere all'in una ben definite forme di convivenza qui sono attribuiti i diritti senza però l'obbligo di doverci
Evidentemente la maggioranza che guida il Paese tenta oggi di ricompattarsi non sulle riforme necessarie a questo Paese ma sul pegno da pagare alla sinistra estrema
Per votare un timido sì sull'Afghanistan magari e tentare di far galleggiare il governo sulle liberalizzazioni disservizi pubblici sempre più annacquati in verità fino a scomparire
Allora credo che la senatrice Binetti
Che stimo ed apprezzo per quanto lei sistematicamente continua ad affermare
E il problema debbano dire una parola chiara anche su questo se vogliono abbassare soprattutto alla storia come coloro che col voto determinante in Senato visto che ce la stiamo sistematicamente giocando su due voti di scarto
Beh invitandolo a scardinare i principi le tradizioni del popolo italiano oppure intendono testimoniare insieme a noi come Napoli a difesa dell'unità dei cattolici impegnati in politica prima ancora del galleggiamento del governo di turno
Da ultimo
Spero di avere contribuito a stendere una lenzuolata di dubbi sul testamento biologico di cui al mio al mio a mio avviso se ne potrà in quella mente fare a meno
Con l'auspicio che sorpassa rimanere il più a lungo possibile nel luogo dove nessuno oggi evitando di farlo inserire forzatamente in quello che può essere definito il processo di fine vita grazie per la vostra casa
Senatrice monasteri effettivamente sia esteso una lenzuolata di tutti su questa tematica ma non soltanto una le insulare hai detto tante cose che veramente saranno oggetto di una una profonda discussione come dicevo prima al termine della terza relazione e appunto per il della senatrice Paola Binetti da di paura biglietti
Si può dire tante poco perché conosciuta tutti tutta Italia la la conosce lei è noi medico
E se in arrivo al punto da la Repubblica italiana è membro da Commissione igiene e sanità
Né dal Senato e docente a Campus Bio medico a Roma ha fatto parte del comitato nazionale di bioetica e ha fatto parte questa cosa di importante l'associazione si servirà credo da presidente
Col presidente
Ecco io ve la presento la presento così come una donna veramente di alto profilo morale cerco di stare da una parte dalle sette a parte delle no
No no no
No non è corretto perché la la signora siccome la senatrice a badanti dato modo di opere al
Chiare diceva appunto e questo non è mille il luogo per discutere appunto politica o meglio
Per questo motivo
Ovviamente la provocazione troppo gli ora esattamente come tutti siamo e raccolgono i pro come tutti sanno io le provocazioni e le raccolgono a Roma si dice perché le compri al supermercato di Ciano arrivano direttamente a casa gratis
Devo dire ho apprezzato moltissimo la relazione della senatrice bresciani salvo le ultime battute che penso onestamente per non avessero motivo di essere presenti qua
Il che non vuol dire che per vie diverse non potremmo giungere anche alle stesse conclusioni
Però io personalmente reputo importante come si dice in gergo stare sul pezzo
Ok allora cominciamo da
Componente Purgatorio perizie torni fanno presente che non era un boicottaggio adesso se tanto per sdrammatizzare un po'io voglio dire che noi in Senato sosteniamo
Che ci sia una manipolazione da parte dei tecnici dei microfoni per cui quando parlano alcuni a Samantha quando parlano altri abbassano
Tra lo dico proprio lo dico per scherzando e lo dico sapendo che al di là di tutto
Il dibattito deve servire a tutti noi per penetrare un po'di più è un po'meglio il senso
C'è una nel senso profondo della della questione che stiamo affrontando oggi come capite tutti non solo una riflessione sulla morte e sul morire mai anche una riflessione soprattutto su ordine del re sulla dignità del vivere
Credo personalmente che il merito comunque questi progetti di legge ce l'hanno
Ed è quello che hanno sdoganato ultimo tabù che c'era nella nostra cultura
L'ultimo tabù che c'era proprio quello della morte ma non quello della morte in generale
Non quello della morte gridata o della morte rappresentata alla televisione della morte spettacolarizzata
Questo diciamo quest'operazione chiamiamola così culturale e politica come volete
E la sollecitazione perché comici raccordano Hachikō dapprima Semenza ognuno di noi rifletta sulla propria morte
E questo devo dire che consente una cosa un po'scomoda non ci piace riflettere sulla nostra morte
E tendiamo a Ponte a farne un tabù intendiamo come dire come dicono gli psichiatri a muoverla dal nostro orizzonte di tanti invece questa situazione questa circostanza quest'opportunità
Cioè obbligati a riflettere sul nostro vibrante in funzione anche del nostro morire sulla diventato il nostro morire in funzione della dignità del nostro agire e questo credetemi è una grande importante opportunità per ognuno di noi
Perché vale veramente la pena pensare come si voglia arrivare io a questa prima no che che come dire che pietre miliari voglia permesso nel campo dei miei affetti nel campo del mio lavoro nel mio impegno sociale nel mio impegno culturale non posso come dire
Pensare come se non avverrà devo sapere che avverrà debbo anche saperla come dire guardarla negli occhi costruito credo davanti alle persone lasciatemelo dire tutti più giovani appena e quindi non so se fa riferimento a un vecchio film che io ho amato molto
E per lo meno che nella mia generazione se c'è qualcuno della mia generazione lo riconoscerà nettamente che era il settimo sigillo ed era tutto un dialogo con la morte è tutto un dialogo con la morte con questa poi esperienza bellissima del giocoliere che distraeva la morte dal suo
Dal suo lavoro proprio per
Per permettere scusatemi il il Cavaliere che descriveva la morte per permettere al giocoliere alla famiglia del giocoliere di poter continuare a vivere a bellissima metafora
Però certamente una metafora che ci obbliga a guardarci in faccia
Con il senso stesso della vita perché ci stiamo dicendo Ricordati che devi morire
Il che non sappiamo quando la morte verrà che non sappiamo come avverrà ma quando in tristi e vi voglio soltanto dirvi che quando uno due o tre anni fa insieme a Luciano se via molti altri nel Comitato nazionale di bioetica abbiamo cominciato a riflettere sul tema del testamento biologico ma abbiamo fatto a prescindere da qualunque vinta mito politico
Abbiamo fatto proprio come una interrogazioni di tipo etico assistenziali atti così sì esistenziale
Quindi cercando davvero risposte anche antropologica il senso del vivere
Ed è stato un dibattito molto molto molto bello molto interessante molto appassionante in cui chiaramente abbiamo come accade in una gruppo che esprime sensibilità diverse abbiamo discusso moltissimo
E alla fine abbiamo elaborato un documento che io considero decisamente direi un bel documento documenti interessante un documento onesto
Un documento che tiene conto sicuramente delle sensibilità che credo in un'associazione come quella dei medici cattolici è facile tenere presente una determinata visione della vignetta e una determinata già menzione della responsabilità nella relazione e nella relazione cura in modo particolare
Quando quest'anno cominciata all'attività parlamentare
Lei c'era nell'aria no il fatto c'erano anche alcuni disegni di legge che erano stati presentati anni è sembrato interessanti opportuno presentare un disegno di legge e presentarlo ispirandomi molto molto fintamente a quello che era il documento del Comitato nazionale di bioetica e questo è già un punto di partenza diverso dalla senatrice Mon accenti perché lei ha fatto un'affermazione di principio contundente superano al testamento biologico
E invece io ho fatto un'opzione diversa ho pensato che si potesse fare che si potesse trovare affari quindi una buona legge su questa nonni
Una buona legge che
Avesse questa valenza io credo profondamente alla valenza della legge come e dimensione educativa
Forse sono un po'un politico anomalo ma
Questo mi deriva dall'esperienza professionale precedente io non sono soltanto un medico o un neuropsichiatra infantile in particolare c'è una persona che si è occupata moltissimo di formazione in università
Sono stata per molto tempo Presidente il Consiglio di corso di laurea chi conosce questi ragionamenti sacche la fissazione del Presidente Consiglio di costi da Lorella preoccupazione per la formazione in modo particolare la preoccupazione per la formazione dei medici la preoccupazione per la formazione degli infermieri
Ma poi sono anche una persona che ha lavorato come dicono in chi c'era prima nostro collega
Nella società italiana di pedagogia medica sono profondamente convinta che l'educazione del paziente quindi non solo il consenso informato ma che l'educazione del paziente sul sia uno dei più grossi fattori terapeutici
Cioè penso davvero che l'altro nome della salute si chiama formazione quindi questo non dovrebbe punti stupidi se gli effetti ecco che quando faccio il politico
O quando interagiscono volte con gli amici giornalisti sto sempre pensando che spiegare che cosa fa sono cioè perché pensa che l'attività del politico sia in gran parte anche contribuire a un progetto di educazione e di formazione
Quindi mio punto di vista dopo un disegno di legge sul testamento biologico che io chiamerei più volentieri
Dichiarazioni anticipate di trattamento poi spiegherò perché dico dichiarazioni non direttive anche se poi una volta posto proprio non si capisce quale retropensiero che c'è dietro questa cosa
Pensavo che potesse davvero essere anche alla luce di una visione cristiana della vita
L'occasione perché le persone riflettessero sul senso della morte presente io penso che molti giovani che vanno incontro a comportamenti ad alto rischio
Se riflettessero di più sul senso della morte in questo come in questo senso dell'onnipotenza
Tutta giovane ma che qualche volta ci trasciniamo dietro anche noi sarebbero così naturalmente più prudenti penso che il discorso degli stili di vita che rappresenta uno dei discorsi più interessanti e più importanti anche dal punto di vista di una
Educazione di una politica della salute cambierebbe molto se tutti noi pensassimo al senso della morte quindi l'Elia prospettiva
Lui dal documento di non leggere che sollecitasse una riflessione sulla morte poteva essere un grosso contributo arrivi apprezzare il senso della vita e quindi a dare valore a questo
D'altra parte d'altra parte nella nella logica con cui
Fruttato questo problema resta il pre giudizio di essere ovviamente un medico e quindi ma piuttosto talmente di essere assorbita da quel movimento di opinione che guarda alla sanità soltanto in termini mala sanità occorre molto di opinione che stigmatizza i comportamenti dei medici soltanto quando questi sono comportamenti difformi per così dire quello che è il codice deontologico
Io sarà una persona fortunata però vi garantisco che conosco un'infinità di medici straordinari che spendono
Il tempo la vignetta
Il progetto stesso della loro esistenza per i malati combinati e poi gli studenti e con gli studenti in funzione dei malati
Che coltivavano questa passione determinante che ci fa pensare davvero
Che nella relazione solidaristica più bella che si possa immaginare quella più appassionante e quella che ritenga il medico al suo paziente quell'infermiera al suo paziente di con questo metto in senso ampio com'è accaduto davvero tutti
Al punto tale al punto tale che come qualcuno di loro ricorda sempre una vecchia generazione anni fa si diceva che per fare il medico ci voleva la vocazione qualcuno di voi lo ricordavano adesso non si dice più queste frasi c'è per fare il medico c'è una collaborazione cioè devi sentirti dal di dentro questa passione straordinaria per la relazione di cura
Una relazione che non conosce ora di che non conosce barriere e che ti porta preoccupati di quelle persone indipendentemente
Dalle sue convinzioni indipendentemente dalla capacità che avrà dopo di essere multicolor comunicativo sul piano economico ma anche formativo sul piano della gratitudine
Cioè è una relazione fortemente asimmetrica a chi si prende cura si prende cura fino in fondo
Da questo punto di vista ho sempre considerato proprio per la asimmetria della relazione medico e paziente sono sullo stesso piano dal punto di vista della dignità della dignità personale ma non sono affatto sullo stesso piano dal punto di vista delle competenze anche dal punto di vista della tipologia della responsabilità
Ora tutti noi sappiamo cosa vuol dire il consenso informato posto piloti via la migliori informazioni possibili tu avrai comunque i dati che io decido di parti
Quindi la simmetria sta già nel fatto che comunque ti passo alcune informazioni probabilmente non te ne passo altre
Per il passo in un certo modo e non è un altro molto diverso dire al paziente che
C'è il novantacinque per cento di possibilità che questa terapia non abbia nessun effetto finisca male Uganda c'è un cinque per cento di possibilità che ne portano a casa il risultato
Molto per questo dico che la relazione ha una specificità umana che noi collochiamo nell'arco di una dinamica di alleanza terapeutica
Peraltro siamo qui
Nel convegno organizzato dei medici cattolici il concetto di alleanza è il concetto più straordinario con cui la Sacra Scrittura ha definito il rapporto tra l'uomo ittico
L'alleanza
Questo purtroppo tutta la Sacra Scrittura è un elogio dell'alleanza
E allora ecco che per cui per nuovi come medici
In questo senso che si ispirano modelli antropologici di altissimo profilo l'alleanza terapeutica è un modello anche di quella relazione che c'è tra il medico che diventa collaboratore diretto nel progetto di vita che ti ho fatto per mio marito
Questi sono valori che vale la pena rimettere al centro della nostra attenzione vi garantisco che erano presenti nonno bello nel disegno di legge che noi abbiamo immaginato e banconote che l'abbiamo firmato con la senatrice Baio che un'altra dei teodem
Quindi abbiamo proprio costruito passo passo con questo lasciatemelo dire così amore per l'uomo e con questa responsabilità di ricordare all'uomo che mira proprio progetto di vita
La morte epatite l'orizzonte che non può essere ignorata campo S.p.A.
Questo è stato il nostro sistema
Abbiamo cercato davvero
Ma tutti i modi di curare che non si dovesse
Quella forma noi diciamo trend no no no
All'interno insegna c'è scritto esplicitamente adesso in troppo ancora più concretamente in questa
Dicevamo no all'accanimento terapeutico tenendo presente che l'accanimento terapeutico e fuori dal Codice di deontologia mai anche quello che noi definiamo dal punto di vista musicale un ossimoro
Cioè sono due parole che sta contraddicono reciprocamente perché sei accanimento non è terapeutico
Sette rapporti con non è accanimento
Quindi accanimento terapeutico utilizza in questo modo rivela una malizia intrinseca che vuole
Scorgere un pizzico di sadismo
Nell'azione del medico viceversa quella passione straordinaria
Comunque il medico si affianca al malato
Per ore e ore e ore seguendo il decorso in tutti i momenti le oscillazioni le cessioni di cui gli indicatori di quell'identikit sotto quella modulazione costante continuare la terapia questo non è accanimento questo accompagnamento terapie
E poi il nostro terzo no che erano all'abbandono terapeutico
Su questi tre uno noi costruiamo altrettanti sì importanti
Sì alle cure palliative
Sì alle cure palliative
Sia quella terapia
Antidolore che non è fatta soltanto di somministrazione di farmaci non c'è solo la ma figlia
E poi ridurre il dolore del paziente
Noi sappiamo perfettamente perché ci sono degli studi e ci sono degli studi con degli studi empirici in questo senso ci sono istituti che dicono che se
Io malato anche se l'infermiera accompagna il paziente che nella notte chiama perché sta male
Molto spesso dietro questo star male del paziente c'è quella che noi chiamiamo l'ansia di abbandono
Basta la non sempre così è figuriamoci per un spesso basta d'accompagnamento pittore la domanda di farmaco
Perché il dolore il dolore mano sofferenza umana rispondono certamente a criteri biologici diciamo meccanismi biochimici
Ma proprio perché sono umani non rispondono sono meccanismi biologici ubriachi
Rispondo anche a una complessità di situazioni quindi quando diciamo vizi alle terapie palliative intendiamo dire alle terapie palliative a tutto campo
A tutto campo
La dimensione umana la reazione umana di accompagnamento è una delle più straordinarie forme di terapie palliative che ci sono
Certamente ci sono anche tutti i farmaci ed è importante conoscere bene somministrargli correttamente somministrargli adeguatamente questo e e in più più però anche lui non è solo questione
Quando tu stai male non basta che ti dia
Sto malissimo piloti una pasticca di molte volte e l'ha detto bene pressorio serbi chiedo questo io sto malissimo c'è una richiesta di aiuto molto più ampia che non darmi anzi qui partono
Quindi sia le terapie palliative
Sì in questo senso a una globalizzazioni della relazione
E quindi sia una presenza forte
Che caratterizzata anche dalla
Speranza che se per caso io mi troverò in un momento ad aver perso un comma tanto per intenderci quindi abbia perso la capacità di prendere decisioni per quello che mi riguardano ci sarà accanto a me qualcuno
Che
A circa interpretando positivamente
No dai miei desideri e
Facendo per me tutto ciò che è necessario perché il sistema socio sanitario risponda positivamente i miei bisogni
Quindi come dire si batterà per me anche contro quei rischi quello era molto dura la la narrazione che faceva il professore osservi dicendo vai a casa per cinque mesi chi di voi conosce il racconto
Ci sa ci sono tre racconti di Buzzati straordinari questo modo c'è un bellissimo film di Kurosawa vivere
Non so se qualcuno di voi la vista è un film straordinario in cui c'è l'anziano impiegato un film giapponese ovviamente l'anziano impiegati in un ufficio quello che andava in tutti i giorni metteva il suo timbro così e non mancava mai dal lavoro perché non si capisse che non c'era
Che nessuno si sarebbe accorto se fosse stato assente un film ma anche di una grande
Di una grande anca amarezza certe volte però c'è quella parte della scena in cui c'è la la diagnosi del tumore di stomaco in cui il medico dice al paziente
Va be'faccia quello che vuole ma perché c'è un nessun impegno in quel momento
A far sì Terapia per il paziente
Il nella narrazione di questo film Guglielmo un anziano solo e si vede che il primo bisogna che c'hai cercare cioè compagnie cercare cercare grazie quindi sì da questo punto di vista quindi alle terapie palliative sì all'accompagnamento di fiduciario non è un mero esecutore passivo
è qualcosa e qualcuno che diventa un interprete ante positivo della mia volontà quindi anche un terreno interpretare ante
K c'è di cogliere nel contesto sociale e nel cambiamento del mondo della scienza del mondo della tecnica tutto ciò che è un bene per me e qualcuno che agisce fa interpretando in atto come bene per me quello che di quel di cui ho bisogno in quel momento
Il terzo si che non circa noi sembrava importante dire in questo momento il sì alla Giudecca del morire a tutto campo dirittura nel nostro nostro disegno c'è per esempio la richiesta di chi poteva potrà sembrare banale ad alcuni di voi ma chi lavora negli ospedali sacche tutt'altro che banale la richiesta di poter cadere tutta la tensione spirituale religiosa necessaria
A me sembra importante scriverlo una volta era ovvio una volta era naturale
Oggi esistono molte dinamiche di sembra non sia mai che sebbene il prete si spaventa e se non si spaventa al malato magari si spaventa Polo dalla stanza
Addirittura a ricevere anche tutta l'attenzione su cui come comprenderete il nostro disegno di legge
Aveva questa passione chiaramente dicendo no allentano sia voleva mettere dei paletti molto severi tant'è vero che nel nostro disegno di legge sul diceva esattamente mi sembra quello che raccontava Luciano sei più mi sembra che la pratica anche se anche tu
Presente l'idratazione e la nutrizione la respirazione no sono a chi mente cd
Esattamente come ognuno di voi non potrebbe smettere di respirare che voi potete fare come i Funny ragazzini questo piccolo teste vediamo chi dura di più a non respirare ma non potete morire perché smettete di respirare con un atto di volontà nessuno dice adesso io smetto di respirare che problema c'è olio impossibile l'organismo un certo punto riprende assolutamente il suo ritmo esattamente come la nutrizione esattamente come ritrattazione
E chiaro attenzione non è che ci sfugge che in certi momenti la nutrizione può diventare
In parte invasiva e quindi richiede un intervento come dire del medico il medico nutrizionista il medico della dei centri di nutrizione parenterale cerchiamo
Ma se è un atto di supporto vitale che non può escludere per noi è scritto nel nostro disegno di legge è scritto esplicitamente questo come modo di banchettare materialmente tranquillamente questo
Quindi che cosa abbiamo cercato di guardarci dall'interpretazione di una interna sia a va no però adesso si comincia a qualcuno a dire che potrebbe esserci un progetto di legge sull'eutanasia attiva ma distinto eutanasia attiva è repellente per tutti noi
Io consigli per l'eutanasia passiva perché l'eutanasia passiva sì maschera
Gli uno dei più domani sentimenti che il Santo Padre nel discorso che ha fatto domenica lo ha detto molto chiaramente si maschera di quel sentimento di umana pietà
Per cui ci viene in mente che potremmo annientati e l'altro a soffrire di meno
Non è facile non è facile capire beni che cos'è il senso della pietà
Per capire bene il senso della pietra io credo che bisogna tornare a due aspetti uno mi è facile da dire potrei dirlo in qualunque Conte un testo quando mi ha un po'più difficile ma penso che in questo contesto lo si possa dire
Prima di tutto la virtù della pietà è lo ricordiamo in tutti la virtù dei classici attribuivano soprattutto ad Enea numero Emea
E Enea era il più linea perché così come tutti ce lo ricordiamo in quel famoso vaso greco che ci è stato tramandato per cui noi immaginiamo che le cose siano andate così Enea fugge da Troia portando sulle spalle il padre Anchise e lasciato il bambino cammini ai suoi piedi trotterella di che faccia la sua parte mente mi si prende cura sulle sue spalle che quindi
Il senso della pietas quegli antichi era questo senso della relazione profondissima per cui tutta anche sulle tue spalle una persona
L'altro senso della della della della pietà e quello che tutti noi sappiamo essere uno dei dogmi dello Spirito Santo cioè una di quelle caratteristiche che rappresentano la dinamica propria del nostro rapporto personale con Dio c'è rimasto un apporto di archiviazione rispetta Giglio quindi al concetto di pietà a
E voglio arrivare qualche superare il contratto Lisco cui facevano riferimento i colleghi
Sul concetto di pietà e profondamente collegato nel senso della cultura classica nel senso che la cultura cristiana il senso di rapporto di filiazione e di paternità
Paternità è tutt'altro che paternalismo
No siamo abituati a dire che la la la bioetica ha fatto un grandissimo Passavanti quando ha sostituito il paternalismo
Con questa c'è molta qualità dell'autodeterminazione al certo se paternità e paternalismo allora noi abbiamo davanti la patologia del senso della a Terni
Ma se paternità è una relazione di cura generosa
Tanto generosa da dover ci fa riflettere molto oggi tu fatto di far camminare i bambini e prenderci cura degli anziani dovrebbe essere un'icona molto importante anche oggi
Per la crescita e lo sviluppo dei piccoli perché si assumano le loro responsabilità e perché noi ci assumiamo le nostre responsabilità che cento
Quindi capite che c'è una dinamica in questa attività ben intesa che restituisce al medico
Questo senso fortissimo
Di cure di tutte
A tutto questo uno potrebbe dire in contrasto con quello che diceva la nemica non accende a parte la parte la battuta sul comizio elettorale finale potrebbe dire che siamo su posizioni totalmente diverse
Viceversa viceversa
Non vi stupisca che io convergo quella che è stata la sua dichiarazione iniziale e perché convergo con la sua posizione iniziale cioè quella che probabilmente non c'è alcun bisogno di una legge su questo argomento
Io perché non ci sia bisogno di una legge ma perché non si possa fare una buona legge
E qui nonostante fosse impropria inadeguato differimento in questo in questa sala vale comunque l'esempio che ha fatto lei recentissimo però vorrei che non che su questo non entrassimo lo cito lipidico
Lo cito solo en passant vorrei che restassimo sul disco sentenzia
Qualunque cosa Tanucci scaturisse riserve sui pedali ci ciò che conta poi di fatto sul piano dei comportamenti e l'interpretazione corrente
Voglio dire io sono convinta sono convinta adesso al di là delle idee per carità
Che la Bindi abbia fatto un grossissimo sposto di tutela di diritti individuali e non legittimazione delle unioni di fatto ma io credo che se qui al mitico alzate la mano trecento di voi non so quanti siete alzando la mano
Dice perché la percezione è questa
Ora io credo che quella lettura del testamento biologico passa esattamente questo
E faccio due o tre esempi e poi concludo il primo è questo il giudizio pesantissimo che ha dato su questo la Commissione giustizia
La Commissione giustizia ogni disegno di legge che per sempre in questo caso fa la Commissione igiene e sanità
Deve avere poi un parere che viene da un'altra commissione in questo caso il l'organizzazione Regolamento del Senato ha previsto che il giudizio dovesse venire dalla commissione Giustizia
Bene la Commissione giustizia scardinato tutte le cose che io gli ho detto
Cioè la scardinate perché mi sono portata il documento originale che insomma che proprio del Senato
L'ha scardinato perché tanto
E non non vuole che si parli di generazione perché la dichiarazione ha un aspetto declaratoria quindi un aspetto comunque dialogante vuole che si parli di bellissima
Perché intende che barriere del paziente non possa essere immesso in modo modificato interpretato
Questo dà al documento quella rigidità e quella fissità a cui giustamente faceva riferimento alla senatrice Mona Shelley quando diceva che cambiano i tempi cambiano i tempi della scienza Camden templi della tecnica
Cambiano i tempi anche per il modo con cui si chiede quella che noi chiamiamo per coloro la storia naturale delle malattie
è chiaro che noi abbiamo lavorato qui da medici e loro la commissione Giustizia son quasi tutti i magistrati e quindi hanno lavorato con un'ottica come dire da magistratura
Però questo carattere direi assoluto tondi questa ricchezza che proprio invece della biologia cioè questo questo di nonnismo questa questa ferita
Poi l'altra cosa
Importante
E quella che dice che debbano essere assolute mi dice relativa alla assoluta esclusione della possibilità di essere oggetto di relativa anticipate cosa idratazione e alimentazione
Perché noi siamo anzi stiamo insisteremo tanto al punto da boicottare una legge se no detto proprio così compatta chiarezza con una declaratoria esplicita perché sembra che questi sono i paletti forti
Per il fondo
Perché non ci sia una deriva verso la verso una richiesta di eutanasia
Insisto chiunque di voi se non mangia non vedremo mai ok allora io devo garantire al paziente che passa mangiare che passa bene esattamente come lo devo garantire ad ognuno di noi
Quindi questo era già sessione negativo della Commissione giustizia qui c'è questa condizionamento se volete forte la Commissione giustizia rende tutti nuovi perlomeno noi che viviamo all'interno di una cultura che condividiamo cultura davvero di difesa e tutela della vita molto molto più
Tanto perplessità da modificare commi si diceva gli accidenti a volte notificando la sostanza
E questo è un accidente di quindi talmente forte non si dà pace togliamo tre righe questo è uno di quelli accidenti che notificano la sosta
E quindi è l'hanno indirettamente e questo è l'ultimo passaggio
Rivelano indirettamente quella ambiguità totale che sono sicura molti di voi hanno percepito nella gestione del caso quelli
Alla fine il caso Welby si è risolto
Con togliere la spina facendo riferimento all'articolo trentadue della Costituzione occhi ma se basta all'articolo trentadue della Costituzione per togliere la spina fare tutto quel cancan
Che cosa permanenza due
Anche perché rendiamoci conto che togliere la spina non è un atto medico da poteva togliere la moglie anche la portiera poteva Totti
Comunque sta comunitario di dice risentiti ci sono mille dal lei ha avuto agli questa spinta
Tanto se il tutelato dall'articolo trentadue della Costituzione italiana
Perché l'ambiguità nasce dal fatto che imponga all'inizio né quella bellissima peraltro lettera scritta al presidente Napolitano no
Voleva dare alla sua ridotta la dimensione di una battaglia politica una battaglia politica che si costruiva la interna all'interno di un'appartenenza nell'appartenenza radicali esattamente come pochi mesi prima c'era stato il caso di Luca Coscioni
Ma trovava la come dire quella aggressività positiva nei confronti della vita in una battaglia dopo una battaglia Keller Galizzi l'eutanasia
Ha poi lui è morto ma stanno applicando semplicemente l'articolo trentadue
Tutto questo ci rende estremamente perplessi
Ci obbliga ad essere estremamente cauti
Noi non condividiamo interpretazione dell'articolo trentadue in questo modo perché io mi ha minacciato che il mio amico Luciano leges anche il secondo comma dell'articolo trentadue mi dispiace io non ce l'ho qua trovino che ho portato prima avete visto scartabellando tra
Incassi per vedere se tutto intorno all'articolo trentadue marzo c'era il secondo comma
Il secondo comma
Di cioè
Se
Grazie grazie c'è
La seconda parte del secondo comma dice questo
Ma nessuno
Può essere obbligato a un determinato trattamento sono per disposizioni di legge ma poi dice dice la legge non può in nessun caso di orrore nei limiti imposti dal rispetto della persona umana
Quindi sotto questa piccolo spetta la persona umana l'articolo trentadue sbandierato non può essere letto e analizzato al di fuori tutti gli altri articoli in cui si parla del rispetto della persona umana
Cito l'ultimo l'ultima cosa
Il primo o
L'articolo tre questo il nuovo Codice di deontologia penso che tutti i medici che ci sono qua ce lo dicono
Così dice dovevo il medico è la tutela della vita della salute fisica e psichica dell'uomo il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della generalità della persona umana senza distinzione di diritto
Fa origine non si dice nulla
Questo il motivo per cui io pur credendo
Pur credendo
Che si possa fare una buona legge
Dubito in questo momento anche alla luce del giudizio pesante espresso dalla commissione Giustizia
E anche alla luce di una percezione nell'opinione pubblica creata intorno al caso Welby dubito che in questo momento si possa fare una legge che Hamsik che si allenta nello spirito con cui ha non ha detto nemmeno l'avevamo pensato creerà differente nella suprema dignità del morire dell'uomo dopo quindi da morire
Ma come diritto
Nella morte naturale come accompagnamento alla morte naturale a morire con tutti gli usi che l'affetto l'amicizia la società il sogno CDC sono in grado di dare per questo motivo Sella Licci non sarà come noi vorremmo non la voteremo ma attenzione in ogni caso non possiamo nemmeno minimamente pensare
Che la legge subisca le accelerazioni a cui abbiamo assistito in questi giorni
La temperatura culturale
L'esigenza di garantire davvero nel senso proprio di questo comunque impongono un rallentamento
Lasciatemi citare solo per solo come battuta della della senatrice Mona Celli i la grande intelligenza devo dire del senatore Andreotti che ha detto questi Gico vanno messi in frigo e Figo
E io dico che probabilmente il ballo della pena per questa legge per un po'vale la pena deve dibattere e discutere mille convegni di questo tipo mille convegni di questo tipo restituirlo
Come dire cominciando dalla società civile la legge perché se ne parli perché se ne discuta e perché si approfondisca ma prima di approvarla prendiamocela comoda grazie
Grazie senatrice per questa splendida relazione io avevo sentito alcuni spezzoni delitti di qualche suo intervento radiotelevisione eccetera ma questa sera lei sia dal punto una pienezza della tematica che possiede era letteralmente tre aspetti che hanno mi hanno fa particolarmente interessato i tre no e interessi
Sul documento che lei ha presentato e questo io credo che sia l'aspetto vincenti speriamo che sereno mantenuti le secche si astiene
Bene è a questo punto le consideriamo poca cosa corriamo con intervento io moderatore
L'avvocato Simone pillole che come sappiamo il presidente del Forum delle famiglie
Per la regione dopodiché inizieremo la discussione
Grazie a tutti della partecipazione soprattutto agli ospiti in particolare all'amico Luciano germi che non vedevo da tempo ateo davvero piacere che abbia accettato il nostro invito e poi alla senatrice parla Binetti che parimenti non vedevo dall'incontro che avemmo aprile due mila e sei prima delle elezioni ancora non era senatrice oggi dove aiuta a trovarci e sono però contento grazie anche alla senatrice Mon a Celli che invece spesso con noi qui in Umbria e io ho ascoltato con grande attenzione gli interventi che mi hanno preceduto e sarò davvero breve perché voglio che poi la la palla passi diciamo a voi cioè che ci possa essere un dibattito e un confronto su questo che ritengo sia un tema al quale tutti
In una qualche misura teniamo in modo particolare
Una breve premessa il ciglio immagino ci siano molti medici e quindi forse potrà sembrare fortino così
è strano quello che dirò mi rendo conto che soprattutto per coloro che non frequentano per professione il diritto si è preferibile ricercare norme che siano in una qualche misura invasive
Che lascino il minor spazio possibile al dubbio all'interpretazione sapere sempre cosa bisogna fare è chiaro che mette al riparo da molti guai
E sappiamo che molto spesso i medici purtroppo sono chiamati a rispondere anche quando hanno agito perfettamente in modo corretto e nell'esercizio corretto della loro professione
Però bisogna resistere a mio avviso a questa facile tentazione lo dice la legge c'è una legge che dice cosa fare quindi mi nascondo o mi difendo dietro a questa perché è altrettanto vero a mio avviso che in una società realmente liberaldemocratica
Le leggi debbano limitarsi a dettare quei principi fondamentali inderogabilmente non possono essere fra barricati
In caso contrario a mio avviso si rischia come di fatto sta accadendo oggi in Italia
E non solo oggi ma da un pezzo in Italia
Di tornare ai tempi splendidamente dipinti dal Manzoni in cui ci sono sì tante leggi ma nessuno che è sicuro di rispettarle o di farle rispettare per cui alla fine tante leggi ma nulla che sia seriamente impegnativo
Cioè in altre parole si vuole cercare a mio avviso e può essere un rischio da parte di alcune forze politiche di alcune di alcuni gruppi di pressione non certo quelli a cui appartengono le nostre gradite ospiti
Una supplenza della legge su quella che invece è il fondamentale rapporto di libertà e l'indipendenza della professione medica
I valori etici della professione medica che non sono valori cristiani ma che sono valori laici
E supplenza della legge sul valore del rispetto della vita
Tutte cose che sono state ribadite ho piacere che la senatrice abbia senatrice Binetti abbia citato il nuovo codice deontologico dei medici che l'articolo quattro ribadisce nuovamente questo fatto esercizio della medicina fondato sulla libertà l'indipendenza della professione
E il medico deve attenersi alle conoscenze scientifiche ispirarsi ai valori etici assumendo come principio il rispetto della vita bellissimo io credo non servano leggi fondamentalmente cioè già il il nostro nostro codice penale e la nostra Costituzione dettano dei principi fondamentali che sono validi che sono chiarite sono nitidi
Non c'è spazio per dubbi anche rispetto per la vita è chiaramente indicato è ovvio che poi si tratta di calare questa che è un'indicazione generica ma generale non generica generale
Si tratta di calava poi nel caso concreto e condivido pienamente quanto ha detto l'amico Luciano Cervi e cioè che poi la verità del singolo caso va ricercata nel singolo caso
E in questo bellissima anche la parola semplici bile cioè l'alleanza e questa alleanza tra il medico e il paziente che ovviamente sulla base di di di di criteri comunque oggettivi ma sia poi da valorizzare al massimo i Litfiba trovata a mio avviso la soluzione anche perché come
Stato ammesso oggi c'è un concreto rischio che è quello che con una legge sul testamento biologico sull'accanimento terapeutico per definire queste due realtà in realtà si voglia come appunto sta accadendo a far passare oggi o domani in quel principio del piano inclinato qualcosa di ben diverso
E cioè appunto l'eutanasia
Quindi credo che in questo momento sia opportuno fare un passo indietro sia opportuno osservare la realtà ma senza rischiare di andare a cercare una legge della quale a mio avviso non c'è seriamente bisogno né sull'eutanasia né sull'accanimento terapeutico
è stato autorevolmente risposto già dalla l'amico cibi allora classica obiezione che tutti i sostenitori dell'eutanasia pongono e cioè quell'affascinante prospettiva di libertà per la quale ciascuno sarebbe libero di scegliere quello che per lui è bene è stato risposto in modo
In modo brillante con un esempio che anch'io contavo di farvi spendo due parole
è stato anticipato brevemente
Qualche tempo fa a due tre anni fa al Parlamento approvato all'unanimità una norma che punisce e dieta le mutilazioni rituali agli organi genitali femminili
E badate bene questo è un trattamento evidentemente medico
Che viene alle volte richiesto liberamente da una donna adulta pienamente capace di intendere e di volere che al dirittura ritiene che quel trattamento
Gravemente motivante sia in realtà un valore una cosa che deriva dalla sua cultura e che sia assolutamente fondamentale per lei ottenere questo tipo di mutilazione
Quindi siamo davanti a una libertà espressa chiaramente da persona capace allora perché siamo d'accordo tutti sul fatto che debba essere vietata questa pratica perché abbiamo riconosciuto che c'è un limite a questa libertà assoluta della persona
Il limite è ovviamente quello dei diritti che non c'era noi giuristi chiamiamo indisponibili
Cioè dei quali la persona non può disporre la vita certamente uno di questi
E di conseguenza l'eutanasia ovviamente non può trovare in nessun modo in nessun caso il nostro consenso
Non tutto ciò che si può fare in concreto si deve fare
Due parole circa il testamento biologico
Non credo seriamente che possono essere attribuiti valori vincolanti a dichiarazioni rese dal paziente
Psicologicamente occorrono logicamente assai distanti dal momento concreto in cui debbano essere attuate e questo perché nel primo caso il paziente essendo cronologicamente a distanza non è in grado di apprezzare poi la concretezza della realtà nel secondo caso quando invece ci si trova nella concretezza della realtà ebbe ebbene io non sono convinto fino in fondo soprattutto sto pensando a pazienti realmente vicini al passo definitivo
Che la sua libertà e la sua capacità di autodeterminazione sia così lucida da permettergli scelte così pesanti in totale autonomia
A mio avviso deve essere affiancato in questo dal medico che certamente può sostenerlo aiutarlo che anche consigliarlo
Condivido una franca avversione insieme col professore Ucelli per i questionari in moduli di i modelli forse anche per quelli predisposti dal Consiglio nazionale del notariato o forse soprattutto perché predisposti al Consiglio sospendere del notariato oppure dal professor Veronesi
No non credo che un pezzo di carta sia in grado di riassumere quella che può essere la scelta di fine vita di una persona
Anche perché è già stato detto e mi è piaciuto molto l'introduzione che ha fatto Paola Binetti stiamo parlando di cose davvero sublimi cioè sempre Lando
Della del momento culmine dell'esistenza di ciascuno di noi e non possiamo ridurlo a una burocrazia con dei modelli da compilare il quadro A e quadro via lo sportello cit
Non è possibile questo non è giusto e non è umano
Concludo
Conclude pensando all'Umbria e cioè penso che si potrebbero liberare energie e risorse anziché discutere sull'eutanasia sì o l'eutanasia no
Si potrebbero liberare energie e risorse investire coraggiosamente nella sanità delle cure palliative e nelle terapie contro il dolore
E mi chiedo perché lunga su questo mi si dice che ultimamente tra poco forse da buon ultimo aprirà un hospice anche in Umbria ma con quale ritardo
Con quale ritardo diceva appunto posso luce Bic
Mio conterraneo che a Brescia quindici anni fa aprì da hospice
E tra l'altro mi chiedo un'altra cosa perché ci si Ostini per mere ragioni ideologiche
A impedire e a ostacolare in tutti i modi anche in Umbria l'apporto di strutture private serie e attente alla dignità della persona
Eppure se un testimone lo dicevamo di realtà quali quelle già citate
Nella mia regione di origine che sono sorte grazie a un sano regime di libera scelta del cittadino tra la sanità pubblica e quella privata ovviamente sotto un rigido controllo dei requisiti minimi delle strutture da parte degli organi regionali
E questa è una è una domanda che pongo e quindi ancora io credo che qua in Umbria
Quanti di ci sono numerosi medici straordinari medici come è stato detto che hanno in carico professionale norme che è quello di accompagnare i pazienti fino alla soglia di quella porta
Che prima tutti prima o poi tutti uguali che Remo e questi medici ritengo siano stati lasciati soli
Quindi qualcosa da fare ce l'abbiamo e non è quello di andare a cercare chissà quali leggi ma è quello di rimboccarci le maniche e di dare una serie spinta perché la nostra Umbria la vostra la nostra ora Umbria si attivi e diventi anche in questo competente e in grado di offrire un servizio valido per tutti grazie
La è fuori discussione Roberta vorrei iniziare io discussione predominante su Italia così
E a far fronte
Una conseguenza delle e il caso Welby e ha toccato i medici perché perché Chiarato che ha staccato la spina è stata un medico Mario Riccio
Ma questa medico è iscritta all'ordine dei medici come tutti i medici italiani
All'ordine medici di Cremona
L'ordine dei medici di Cremona
Che cosa ha fatto si è riunito per valutare l'operato di
Questo colleghi Mario Riccio
E questo collegio i medici dell'ordine dei medici di Cremona ha decretato tra virgolette che tutto e normale tutto quello che è stato effettuato e normale
Questa
Assoluzione non è piaciuta
A Tati medicinali
Iscritti appunto che vari ordini protesi
Bene c'è qualcuno che ha testimoniato in prima persona
Un collega di Ascoli Piceno
Il dottor Stefano ieri qui presente
Si è dimesso
L'ho soltanto dall'ordine dei medici si è dimesso dal consiglio direttivo dell'ordine dei medici di di Ascoli Piceno ecco il dottore poi e che quindi se ci vuole dare la sua testimonianza saremo
Grazie presidente prima di iniziare io volevo portare il saluto della presidenza nazionale dell'Associazione medici cattolici italiani in cui io faccio parte
E volevo portare il saluto a sua eccellenza monsignor Chiaretti che rivedo ci rivela molto volentieri dopo dieci anni che sono passati perché non prima era nelle Marche
Qui vedo anche molti amici Rovaris caro amico marchigiano di nascita Sant'Eusanio ed altri ecco che l'imbarazzo caro professore Tino perché ne dai questa possibilità
Io mi sono dimesso a dal Consiglio dell'Ordine all'indomani del della decisione presa dall'Ordine dei medici di Cremona questo tengo a precisarlo non è un processo né all'ordine né tanto meno al collega Riccio
Ma lo ha fatto non come medico cattolico ho fatto come medico perché io sono prima di tutto un medico poi sono ancora medico cattolico dal fatto che una semplice ragione non come un atto di protesta ma con un atto di coscienza perché credo che l'ammissione di un medico sia quella di dare la vita
Non di dare la morte cioè un medico non deve essere un provocato un procuratore di morte
Per fare un atto eutanasia non occorrono i medici che quindi io chiedo questa legislatori per lo meno cc di toglierci questa quest'umiliazione secondo me
E non quando sono state le le ragioni che mi hanno portato a questo ma dare ragione molto semplice
Innanzitutto vorrei proprio vedere un attimo il giuramento professionale quando non diventiamo medici facciamo un giuramento che io ho preso due punti diciamo giuro
Di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita
La tutela dalla salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza ispirerò corresponsabilità e costante impegno scientifico culturale e sociale ogni mio atto professionale
Il secondo punto giungono di non compiere mai attiva ogni a provocare deliberatamente la morte di un paziente
Già questo è per me è stato sufficiente
Per non sentirne più io di rappresentare i colleghi che mi avevano votato per far parte del consiglio dell'ordine che sapevano del dei miei così convincimenti c'è chi dice
E ancora perché anche il codice deontologico è stato detto prima e io irregolarità e mezza che all'articolo diciassette o T-shirt il medico anche su richiesta del malato non vede effettuare nel favorire trattamenti diretti a provocarne la morte
Attenzione qui c'è il concetto dell'eutanasia attiva e dalla tana sia passiva non deve effettuare queste lontana si attiva e non deve né favorire cioè sottrarre o mettere questa è la vera sia passiva
Ora dette stato trattato con una eutanasia passiva
Questo credo che nessuno lo possa lo possa contestare
Possiamo dire che è stato un atto d'amore un atto di pietà
è un atto di pietà dare la morte
Serve a mio avviso è stata la la vittima di un sistema è stato trattato non come dignità di persona ma è stato trattato con quella stessa pietà con cui noi diamo la morte ad un cavallo quando si azzoppa
Per pietà
Però il nostro cane che invecchia trascina il posteriore
Per delle feci e allora lo portiamo dal veterinario
In questo modo è stato trattato uno era e vedete tutto quello che ho detto e anche nel nostro ordinamento giuridico
Qui c'è il professore l'avvocato che certamente ne saranno tanto molto più di me ma io vi leggo gli articoli
Sull'omicidio di consenziente l'articolo cinquecentosettantanove del Codice penale parla chiarissimo dice chiunque
Chiunque nonni medici no chiunque cagiona la morte di un uomo col consenso Dinoi punito con la reclusione da sei a quindici anni
E ancora istigazione o aiuto al suicidio perché sappiamo che oltre all'eutanasia attiva e passiva c'è anche il suo cd assistito cioè quando il medico fornisce gli elementi al paziente che lo assiste
Durante né diciamo il suo trapasso
Ebbene sull'omicidio del consenziente l'articolo cinquecentosettantanove il codice penale punisce chiunque cagiona la morte di un uomo
Con il consenso di voi punito con una conclusione da sei a quindici ah scusate ma questa se esiste un'azione un voto il suicidio al consenso interno già l'ho detto è l'articolo cinquecentottanta che punisce chiunque determina altri al suicidio un rafforza l'altro un proposito di suicidio ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione
E pulito sale su cd avviene come la reclusione da cinque a dodici anni
Quindi questi sono articoli abbastanza chiari ma certamente non voglio entrare in un discorso di tipo giuridico
Io faccio al altre due brevissime considerazioni e chiudo
La motivazione pericolo quale e che come diceva la senatrice Binetti
Si sente ora si è capito che in Italia l'eutanasia tra attiva non passerà mai se si facesse un referendum agente voterebbe contro
Però se non si può mascherare si può mascherare un'eutanasia passiva come un atto di pietà come diceva giustamente la senatrice ma ancor più come norma modo per por fine all'accanimento terapeutico
E allora nel caso specifico venerdì non non era sotto un accanimento terapeutico perché vuole rinviare attaccato ad un respiratore da dieci anni e allora non può essere considerata un accanimento terapeutico una terapia che ha dato dieci anni di vita l'accanimento terapeutico e quello che da un è una cura sproporzionata per i risultati attesi immediati esempio pratico se c'è un novantenne in fase terminale che comincia a respirare male e noi lo andiamo ad intubare oltreché autorizzare quello con accanimento terapeutico perché la sua speranza di vita non non non non non esiste quello è una forma di accanimento nel caso di Welby accanimento terapeutico sarebbe stato quando e possibilità nuove di rifiutare voi poteva rifiutare se guardi avesse avuto una fistola in stazione a livello della trachea dove aveva la cannula
E avessimo proposto di operarlo quello era un accanimento terapeutico web poteva dire no io vorrei morire in queste condizioni
Per il resto io condivido
Fortemente tutto quello che hanno detto i relatori cioè sul fatto che dobbiamo aiutare a morire accompagnare a morire ad Abramo guardate
Due armi formidabili che sono l'ascolto l'ascolto
E la pazienza e la speranza
Cioè ogni volta che noi passiamo dal mostro paziente dobbiamo inventarci qualcosa per tanti la speranza che dire una febbre che anziché quel giorno trentasette otto e trentasette e quattro
Dire e vedi oggi ai quattro gradi di meno andiamo un po'vengano chiedo oppure se ha mangiato un cucchiaio di minestra in più vedi ecco quindi dare la speranza perché il paziente ha bisogno di credere di poter sperare questo quello che io credo che bah affrontato tutta l'Asia è un modo di risolvere la morte di un paziente partendo a valle noi dobbiamo partire a monte con tutte quelle possibilità mediche
Delle istituzioni e degli aiuti familiari che credo ogni persona che si chiami persona ha diritto ad avere grazie
Devono intervenire microfoni aperti
Fausto o intervenire
No molto apprezzato le relazioni di questa sera e vorrei sottolineare un punto che mi sembra cruciale di quello che è stato detto dei tre relatori
Vale a dire vale a dire che nelle situazioni di malattia termina l'accompagnamento da parte del medico dei familiari interviene la cosa più più importanti
E che la richiesta di eutanasia nasce sempre da uno stato di profonda solitudine da una sorta di abbandono di cui il paziente si rende conto si parlava di speranza che bisogna lasciare al malato terminale ricordava anche l'amico
Stefano gli eletti adesso certamente non è la speranza di guarire o o di risolvere una malattia che ormai avanzata e che quindi e che quindi porta inesorabilmente a morte e il paziente lo sa se ne rende conto oggi si dicono gli si dica ma a un certo punto si rende conto che forse ecco una comunicazione fatta gradualmente terre
Dire a lui a seconda delle situazioni dipinti video eccetera
Quale è una bella realtà delle cose credo che è un dovere di tutti noi
Io vorrei e d'altra parte vorrei sociale anche il fatto che chi come molti dati dimostrano anche scientificamente la richiesta di eutanasia viene fatta solo nei casi in cui si ha la percezione di una soluzione di un abbandono io vorrei a questo proposito ricordare una testimonianza
Di cui siamo a conoscenza recentemente leggendo un articolo di una giornalista perugina Gabriella Micucci un articolo che ha pubblicato una decina quindicina di giorni fa
Su un giornale nazionale ricordando poi la star di Papini Giovanni Papini
Giovanni Papini che è morto mi sembra alla fine degli anni Cinquanta dei primi anni sessanta e Giovanni Papini arriva alla fine una malattia sapete quindi si era convertito poi al cattolicesimo certo punto della sua vita e molti suoi testi sono impostati proprio su questo motivo l'unico affetto da una malattie agrarie carico il sistema nervoso evolutiva
Dice relativa alla fine della più in grado di parlare non è più in grado di vedere comunicava solo a gesti io qui ho riportato un qualcuna di queste frasi
Che sono ricordate dalla giornalista Pucci che ha avuto modo anche di ricordare qualche giorno fa accusando gli amici di di togliere Todini domenica scorsa e l'incontro
Con il mio gruppo del movimento per la vita e ho avuto modo di ricordare questa le frasi di Papini che appunto diceva Julio brevemente le le le ripeto e poi chiudo
Papini diceva e lo ricordava qui l'articolo la la dottoressa Micucci sempre più cerco sempre più noto sempre più silenzioso promette dell'una nipotina a cui con De Ceglie riusciva assilla bare
Le parole a scrivere del teste un testo un articolo mille volumetto intitolato morti quotidiana
E sempre più silenzioso la morte non è che immobilità taciturna delle tenebre
Io muoio dunque un po'a quel giorno a piccole dosi secondo il modulo omeopatico ma spero che Dio mi conceda mi conceda la grazia nonostante tutti gli errori di giungere all'ultima giornata con l'anima con l'anima in terra e poi ricordata anche in una serie di una serie tv immagini dice riesco ancora a compiere una festosa invasione di sole la sfera di luce che sir raggiata una lampada posso intravedere le macchie colorate di fiori le fattezze di un di un volto piccole felicità della gioia da poter ascoltare ecco la speranza le parole di un amico la lettura di una bella poesia di una bella storia Cecere
Di un canto melodioso o di una di quelle sinfonie che danno un colore nuovo a tutto a tutto l'essere e poi parla dei doni ancora più di di un incendio che ha lasciato
Ho salvato la fede l'intelligenza la memoria l'immaginazione della fantasia ho salvato anche l'affetto dei familiari
L'amicizia degli amici le facoltà la facoltà di amare
Anche quelli che non conosco di persona e la felicità di essere amato da quelli che mi conoscono soltanto attraverso le opere e ancora posso comunicare agli altri
Sia pure con Bartoli ante lentezza e nei pensieri e sentimenti ecco qui sono motivi di di speranza e credo motivi di speranza ce ne sono sembra che quando uno sa che deve morire
Dopo un mese dopo o dopo parchi dopo o dopo qualche settimana o qualche giorno
E appunto anche la speranza
Di risolvere dei problemi familiari la speranza di veder attuata una efficace cura palliativa
La speranza di rivedere gli amici sono inutili sono molti dirle questo questi siano motivi veramente importanti pieno il portiere consentire a chi si trovi una fase terminata la vita
Di poter vivere ancora di riuscire a raggiungere la sua fine e di essere accompagnato sì in questa maniera ecco questa un po'quello che volevo così un po'sottolineare riprendendola motivi che sono stati venne sottolineati delle teorie che io veramente ringrazio molto per il contributo
Sì sì
Ndr mi presento sono Lucentini Maglio Lucentini sono responsabili del servizio di cure palliative dell'ASL e due dell'Umbria
Io ho ascoltato con molta attenzione le relazioni e direi che sono d'accordo interessi nella senatrice e in parte con i tre no
In questo momento in Umbria nella nostra regione
In questo momento mentre stiamo parlando ci sono cinquecentosettanta malati e cinquecentosettanta famiglie sono i malati terminali oncologici
Che vivono una situazione terribile
Io lo situazione terribile ma non sono abbandonati
Mi faccio quello che diceva dal collega noi abbiamo una copertura di cure palliative nelle nostre regioni di circa il trentatré per cento
Caro copertura secondo dati dell'Istituto dei tumori Genova per fatto una ricerca buona ottima direi superiore a certe regioni del nord
Io in questa mia attività sono trentacinque anni che faccio il medico sono un anestesista pentito
Sono passata la palliazione circa venti anni fa
In venti anni ho accompagnato alla morte ha fatto i conti proprio giorni fa circa tre mila persone
Stiamo con il collega Casali di Roma raccogliendo dei dati per capire qual è la domanda di eutanasia ma non ero non raggiungiamo lo zero cinque per mille
Zero cinque per mille quindi credo che non sia un problema molti dicono ma se fai buone cure palliative non c'è domanda di eutanasia ma io questo
Vi dico che dopo tutti questi anni non sono sicuro di niente
E non sono neanche sicuro con quello che dicevano le senatrici che poi alla fine non c'è bisogno del delle direttive anticipate io non sono sicuro ragioniamoci su questo fino a qualche anno fa c'era una posizione tra lì diversi schieramenti politici
Abbastanza direi che concordava poi improvvisamente è successo qualcosa che ha riportato questa situazione agli opposti forse il caso Welby ha funzionato invece che da collante da scollate
Non lo so io dico non sono sicuro di di niente dopo aver visto tre mila persone che muoiono in maniera completamente diversa
Non c'è un caso uguale all'altro e questo concordo con quello che è stato detto
C'è una realtà che è quella dell'uomo con le sue esperienze col suo credo non credo che determina una unicità della persona è una unicità anche nella morte
Per cui ripeto non accantoniamo quest'aspetto della no ovviamente all'eutanasia sì alle cure che prendono in considerazione gli aspetti bio psico sociali e non solo quelli e non enfatizzare troppo l'aspetto di terapia del dolore e dire di Terapia della sofferenza
Forse questa è la e la chiave giusta per andare poi una risposta alle inchieste di queste persone e delle famiglie perché poi il problema spesso sono le famiglie nelle comunità di cure palliative abbiamo presentato un progetto che siamo unità di cure palliative associazione con in associazione non profit che ci sostiene abbiamo presentato un progetto alla Fondazione Cassa di Risparmio
Che ci ha finanziato un'assistenza Luttazzi una prevenzione
Questo dico con molto orgoglio diciamo forse tra i pochi in Italia fare una prevenzione perché prevenzione fatta e assistenza a lutto con questo non consegnamo intere famiglie ai cinema altrimenti i centri di igiene mentale Velabro una fioritura di di di soggetti da sinistra
E quindi questo è un aspetto secondo me importante non vorrei andare oltre al tempo che mi avete concesso però ecco direi che questa riflessione va fatta forse sarebbe opportuno rivedere alcuni aspetti e ritrovare delle degli elementi in comune che possono o chiamiamo le direttive la la senatrice la chiamate dichiarazioni anticipate forse e meno burocratico come dizione
Però andiamo a vedere quali sono le esigenze poi di queste persone e quali sono le esigenze delle famiglie abbiamo assistito anche bambini opprimente mio sito da bambina di quattro anni vi posso assicurare che non c'è legge non c'è a disposizione non c'è organizzazione
E non c'è col non so cosa per per sopportare ricopro sopportare una sofferenza anche negli operatori non abbiamo fortunatamente uno psichiatra che ci sostiene perché poi l'assistenza non va fatto ovviamente solo alle famiglie va fatta anche a nuovi operatori non possiamo in duecentosedici duecentosettanta malati che vediamo ne perdiamo duecentocinquanta e sono centocinquanta lutti anche per loro
E quindi questo credo sia importante
In Umbria abbiamo un hospice stiamo lo stiamo aprendo quest'anno secondo il direttore generale sembra che si apra fra nei prossimi tre quattro mesi dove alloggi urli ex Giulia parco Regina Margherita è stato un un padiglione del manicomio ristrutturato con i fondi della legge trentanove della Rosi Bindi del calice
Certo con ritardi con ritardi ma abbiamo cercato di evitare di dare una dipinta mettere una targa perché non è il luogo e quello che poi c'è dentro allora abbiamo chiesta la Fondo comunitario europeo una sovvenzione stiamo formando gli operatori che solo attraverso operatori preparati ad un concerto dell'assistenza alla fine della vita possiamo dare una risposta che sia una risposta adeguata all'esigenze magari da fare
Io solitamente a o un insegnamento di di cure palliative poi facciamo facciamo anche con i colleghi della medicina generale spesso riunioni solitamente inizio con questa con questa riflessione
E vorrei chiudere qui con questa riflessione
E che lasciamo attorniati da mille attenzioni
Lo sterzo Erika neonatologo
E invece moriamo nell'indifferenza
E moriamo anche nella non professionalità di molti operatori
Perché non c'è una preparazione specifica in questo dobbiamo farlo la senatrice va be'la formazione formazione importante altrimenti andare solo a casa del malato spesso si fanno dei danni piuttosto che aiutare le famiglie
Sono d'accordissimo con quello che ha detto tra l'altro i dati che lei presentava più virili conta Giuseppe Casale che ha raccolto ricordo che Giuseppe Casale il medico
Che inizierà rifiutato di staccare la spina Giorgio Welby
Perché era il medico che lo assisteva proprio nel suo processo diciamo ti successo terapeutico attraverso tutta una palificazione a trecentosessanta gradi delle cure
Qualcosa d'accordo sul fatto che il tutto il dolore sono malattie contagiose
E quindi il nostro obbligo è quello non solo di prenderci cura del paziente ma è quello di prenderci cura della famiglia tutti conosciamo Petit pressioni che seguono alla tappa di una persona cara ma non solo la depressione come quadro diciamo
Strettamente dei psicologico e quindi anche connotato in modo come dire
Più o che attiene più alla sfera psicologico e spirituale dell'uomo conosciamo anche tutta una serie di quadri biologici mal di stomaco ma ma dolenzia di tutti i tipi che toccano la nostra corporeità e che secondo l'esperienza
Quindi l'idea dei di aiutare preventivamente all'elaborazione debutto attraverso un accompagnamento attraverso un luogo diciamo di analisi di riflessione su di sé sul cambiamento presidenze su quelle che possono essere strategie di attive
Mi sembra straordinariamente importante anch'io credo che parte importante deriva come dire della terapia del sistema vada fatto attraverso la formazione io non so dove le insegne terapie palliative
Ma ne stiamo facendo la campagna perché il corso di terapie palliative sia inserito a tutto campo all'interno del piano di studi ordinario degli studenti di medicina attualmente più oggetto di master che si fanno dopo ce ne sono diverse in Italia anche anche molto ben fatti probabilmente una formazione avanzata va fatta dopo un'esperienza professionale reale
Però che già nell'interno del piano di studi ordinario degli studenti si tenga conto di questa capacità di accompagnare la formazione fin dal momento della morte sappiamo tutti quanti come giovani medici
Fuggono davanti alla morte tipico del medico quando il paziente sta ormai così di adesso vado a fare un'altra cosa tanto qui non c'è più niente da fare no quindi un po'abbandonare il paziente proprio perché c'è anche quell'esperienza di lutto personale che se non si sa a rielaborare se non si accompagna pari elaborarla
Da capire
Ci piacerebbe di più lavorare su questo ci piacerebbe di più chiedere risorse per questo pochi strumenti per questo identificato obiettivi operativi anche con degli indicatori di qualità per verificare il lavoro che si fa sicuramente ci farebbe molto piacere
Presa Barone
Posto che come medico legale credo pochi documenti perché qualsiasi medico legale smonta quei moduli di consenso e vinciamo le cause vorrei portare ENPA quello che dicevamo l'esperienza in Umbria di un aspetto alla Psicologia
Come medico-legale docente di bioetica ormai da molti anni faccia parte del gruppo della sezione Umbria di psico oncologia
Che ormai vari ospedali anche in Umbria si è diffusa perché affronti due aspetti dunque abbiamo parlato la formazione del medico dell'operatore sanitario
Perché io credo che i testamenti biologici non servano al paziente ma il medico perché non sa affrontare la questione nella morte del paziente e del suo presunto fallimento e allora si difende ricorrano i medicinali difensiva
La psicologia sia sia compatibile stenti la formazione degli operatori sanitari ammenda vari anni facciamo dei corsi frequentatissimi
In cui gli operatori imparano ante Carla Pagani l'otto non sono amati solitaria corsi Pin padano alla relazione medico-paziente operatori spezie poi un altro aspetto che per me è stato strabiliante perché mi ha fatto toccare commando verificare le idee che io amavo da da tempo ed è quello del gruppo dei gruppi diciamo così di analisi intensi tipo Valente
Detta azione anti pochi pazienti piccoli gruppi guidati dallo psichiatra e uno psicologo
Io di solito facevo perché penso abbiamo previsti gli aspetti di operatori sanitari medici che in silenzio sennò senatori silenziosi per o anche presente l'immagine di una giovane donna mamma che poi è morta
La con il premier si era a brevissimo termine che è riuscito a sopravvivere in una in maniera non solo per la e per le terapie ma proprio perché nel dubbio nel gruppo siepi appropriata della sua malattia
Una delle questioni che Renis che vengono fuori in questi gruppi nella necessità di liberi in prima persona
Con il medico la propria malattia questo manca non solo per l'informazione perché il medico fugge perché ha paura il paziente lo conosce questa donna aveva anche dei conflitti coniugali
Grazie a questo Ali salto i conflitti ma io esempi sono tantissimi impegni vendette
L'eutanasia si sconfigge nella mente del medico che ha paura attraverso una formazione dicevo
E si sconfigge nel malato quando il mandato mi dice anche D'Agostino
Insieme con il medico impara in una unità che diventa adriatica poi perché medico ed essere capaci il rendere competente il suo paziente per quel che può ed insieme lavorano per il terzo che il medico che il paziente stesso ecco questa è un'esperienza in Umbria si si sta approfondendo ed è molto diffusa
Mi chiamo Lorenzo affamati sono un cardiologo ho lavorato in una struttura pubblica fino no quattro anni fa marzo del due mila e tre ho fatto le notti fino a quattro anni fa
In unità coronarica quindi è una certa conoscenza della problematica
Allora il mio intervento voleva essere
In parte riguardante questo tema dell'eutanasia e ringrazio gli chi ha organizzato questo panel veramente veramente con delle relazioni molto interessante molto validi
D'accordo con la senatrice Paola Binetti
Ecco io vorrei dire
Che dobbiamo nasce nel siamo compagni anche di università
Vorrei dire che dobbiamo lasciare il tempo al tempo e qui vorrei dare anche una parola di plauso al al nostro Sindaco cioè questo al sindaco di Perugia cioè dobbiamo lasciare uno spazio alla no all'educazione
Alla cultura la legge non fa tutto faccio subito un esempio l'esempio che ho pensato su
La legge sull'attuazione degli organi chi ne parla più
Chi ne parla più tutti dovranno essere donatori di organi a me ignoti esprimiamo il dissenso allora io mi son trovato lavorare in ospedale a contrastare i miei grandi cappelli perché mi hanno detto perché tutto il davanti procuri un documento per vedere come spinta degli ordini tanto non si fa nulla allora voglio dire che il problema il costume che va cambiato
Costume va cambiato in un altro senso
Qui il l'eutanasia c'entra poco per i nostri relatori hanno parlato
La libertà del medico di poter lavorare secondo la propria coscienza
Noi abbiamo operatori che lavorano in campo ginecologico non possono operare secondo la propria coscienza e sono in aspettativa lo sapete che sono in aspettativa qualcuno
Perché hanno acconsentito impongo dentro di loro allora facciamo chiacchiere o che cosa scusate se alzo la voce però veramente parlo a nome dei colleghi lì al mondo per la difesa della vita umana che deve essere difesa sempre Sempre va difeso e la vite umane e poi parlo ancora di più peccato che non c'è il ministro della Sanità
Perché al Ministro della Sanità vorrei dire caro ministro noi che indaga sulle pulizie degli ambienti ospedalieri che è giustissimo fare su vicende che è giustissimo fare
Mi dica un pochettino
Ma questa salita non sto diventando un maglificio cioè io ecografista Facci solo gli occhi io corollario affare faccio solo le coreografie io che m'interessa di Leto Fisiologia palo come cardiologo Tonio sull'impianto elettrico ma non c'è comunicazione
Non c'è umanità
Io ieri ho chiamato dal mio studio privato Firenze
I miei colleghi carissimi cardiologi di Firenze perché perché è un mio paziente che aveva problemi di stomaco cioè un dolore toracico era stata dato la terapia impiego
Allora è giusto essere grandi ma forse le linee guida non esistono quando un paziente debba fare la propria interpretazione mi riferisco ai cardiologi che mi capiscono di più e se non c'è uno studente di mezzo se non c'è una geografia diverso se non c'è un un'angioplastica di mezzi ma non si possono buttar là le cose così
Cioè ci vuole umanità queste umanità non è un qualcosa che viene calato dall'alto
Io questo mi riferisco all'ultimo giornali italiano di cardiologia Nazareno forse mi può dare il consenso
Allora
Un nostro amico ha mandato una lettera al direttore citando Rastrelli chi era stelle e a un cardiochirurgo che deceduto mi pare dieci anni fa
Chi ha dato il nome a un trattamento del canale atrioventricolare congenito umanità della medicina alto più eutanasia e cosa dice che la vita che sta evolvendo in questi giorni e l'appendice dell'eternità
Scusate l'intervento ma sono contento che lo fa
Se c'è qualcun altro altrimenti
Bene sono medico anche io
Pene tuttora riflessione con la Roma
Riflessione che io ho voluto Moro insieme la professoressa Angeletti di conoscere la struttura di Brescia diversi ammette la conosciamo
Graziani che tentiamo riportare questa esperienza qui
E la cosa che più ci ha colpito è che
Parlando con la responsabile nessuno il paziente ha mai chiesto eutanasia
Ma ancor più mi ha colpito che non c'è burnout per la struttura e questo è molto importante significa tanto come spero proprio che possiamo portare qui questa esperienza bresciana
Cioè non una figura estremamente importante che è quella del medico che non va lasciato solo
Il medico è un periodo in cui viene con bardato in tutti i sensi e cerca in qualche modo di difendersi
Il consenso informato e so che queste forme so che non riesco espresso Oriente esaustivi ma dovete capire che cosa significa per un medico lavorare molte volte non con la propria coscienza ma cercano di capire che cosa potrebbe dire un giudice davanti alle sue scelte
Dall'altra c'è una situazione un po'schizofrenica che e ancora medicinali vista come un qualche cosa di
Può far tutto
Non posso morire omerici ad adesso non mi può far morire e quindi c'è una forte richiesta
L'intervento terapeutico
Alla quale molte volte con non possiamo rispondere
E molte volte ci andiamo in causa per questo
Non lasciare Almerico solo la mia domanda è questo se non sbaglio sul documento che era la senatrice Binetti ha accennato della Commissione giustizia sulle spalle un documento di qualche giorno fa c'è un passo molto importante che vorrei sapere appunto da lei era la segretaria la Commissione sanità che cosa intendono fare
Quello in cui viene negata l'obiezione di coscienza del medico di fronte alla eutanasia
Grazie
Ha brevemente il professore UCB deve replicare a un intervento precedente e poi
E poi passiamo la parola alle senatrici
No no non volevo assolutamente replicare anzi
Devo qualche in qualche modo e ringraziare perché nelle parole di chi è intervenuto ora dottor Lucentini
Ritrovo tanti colloqui fatte dico nel posto al collega Zani netta Brescia che appunto il coordinatore della struttura con la dottoressa Stefania emette la struttura di cui avete parlato e questa solidarietà nella ricerca del modo migliore di essere vicino alle persone credo che sia la cosa più importante
Ma vorrei in qualche modo dar voce lo sento
Anche come dovere morale
Al mio quasi coetaneo
Carissimo apparente cugino che porta il mio stesso nome e cognome e Case la e comunità soltanto con qualche movimento dei globi oculari e lo vorrei fare visto che la sua esperienza e parallela con le parole di quel dottor Melazzini di Milano che ormai è noto a tutti perché è responsabile
Di una unità di di day hospital oncologico alla Fondazione Maugeri e continua il suo lavoro nonostante sia anche gli Isla abbia bisogno di una parziale ventilazione
E dice che in queste condizioni vuole continuare a lavorare anche perché la condizione di malattia lo ha aiutato a comprendere meglio le necessità dei pazienti ma aggiunge pur avendo il massimo rispetto delle considerazioni espresse a più riprese dal signor Welby frutto di evidente sofferenza e di giustificato senso dell'abbandono della vita causato dalla patologia da cui egli colpito io non regge vedere che si investe moltissimo in danaro impegno politico comunicazione massmediatica
Per iniziative che vanno in una direzione monotematica incentrata unicamente sul diritto a morire senza quasi mai prendere invece in considerazione le ragioni di chi poi condizioni chimico-fisiche a volte anche peggiori di quelle in cui attualmente si trova il signor Welby scriveva prima della conclusione della vicenda
Sceglie comunque di continuare a vivere
Posso testimoniare che moltissimi malati che si trovano in condizioni peggiori delle mie ventilate meccanicamente ventiquattro ore su ventiquattro alimentati artificialmente per rientrare con paralisi completa
Con un unico movimento come questo mio parente residua a carico dei globi oculari non chiedono di potere che di non chiedono che di poter continuare a vivere di poterlo fare con dignità
Per questo dovrebbero essere ascoltati con una attenzione identica
E in questo senso conclude niente la nota vicenda che ci ha tutti colpito ecco così riceveva poco tempo dopo dalla più alta autorità dello Stato pubblica risposta alla sua richiesta di sospensione delle cure
Rimane invece inevasa la silenziosa protesta di un gruppo di malati di sclerosi dei sclerosi a placche rami atrofica provenienti da tutta Italia questi malati chiedevano più assistenza
Più tutela della dignità dei pazienti anche più ricerca vera
Tra di loro accettano molte persone in carrozzina molte ventilate artificialmente alcune
Tra che otto Mezzate tutte in ogni Stato in uno stile indù tutte in uno stadio avanzato della malattia ma con la stessa aspirazione vivere non morire ecco io credo che la passione ecco così che tutti i malati sia quelli che che hanno questa forza di volontà sia chi ha bisogno che la nostra solidarietà per aprirla ecco debbano davvero essere al centro della nostra appassionata attenzione ecco era solo questo che voleva
Due cose allora le dico quello che dice il parere della Commissione sia rimette le già lo conosce dato il tipo di domanda che ha fatto ma per condividerlo con la sala
Punto nove obiezione di coscienza la Commissione giustizia ritiene che non possa essere prevista alcuna forma di obiezione di coscienza pertanto già motivato
Detto questo è chiaro che questo è uno di quei motivi nonostante tutto finisco con la vicina a me la posizione della senatrice
Un po'centri no perché perché io ritengo invece che l'obiezione di coscienza debba essere Sempre permessa al medico intendiamoci va fatta nei modi dovuti quindi io devo non posso dire abbandonare il paziente perché sto facendo obiezione di coscienza
Oggi i medici legali sanno la difficoltà più grossa nella gestione della responsabilità non è quello della responsabilità individuale ma quello che le consta vita di chi compra quando le decisioni che si prendono solo decisioni che comunque competono un'équipe deroghe se alcune strutture in qualche modo gerarchica però è vero che la responsabilità va condivisa ed apprezza insieme
Sempre in questi casi ci deve poter essere del medico la possibilità di smarcare la sua opposizione facendo obiezione sarà un obiezione motivata sarà un'audizione registrata in cartella ma deve sulla dizione libera non si deve mai dare la condizione che una persona debba metter in permesso in aspettativa perché ha fatto obiezione di coscienza
Con la disdetta del medico va garantita come suprema forma di garanzia per la salute del paziente
Quindi questo punto un punto che evidentemente non condivido però voglio rispondono a causa annunciano i serbi lo dico semplicemente per per correttezza nei confronti del pari del Capo dello Stato capo dello Stato Napolitano è totalmente contraria all'eutanasia ma semplicemente chiesto a tutti noi e poi ha chiesto così di coniglietti difetto di ragionare e nella misura in cui fosse possibile di arrivare a Bareggio possibilmente sicuramente una buona legge non si è mai disprezzo a favore dei Tanzi
Peraltro invece la sollecitazione che dice di tutto e la domanda posta da un gruppo di pazienti io credo che può essere una una domanda di cui la stessa commissione si può in qualche modo fare carico per la per vedere se si possono elaborare proposte non quindi non solo di Nuccio perché ci sono due aspetti no come sempre in questi casi
Denunciare quello che non serve denunciare quello che non va bene come dire sordo dare anche lui utilizzare anche nuovi strumenti mass mediatici no per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su queste quindi avere come specie di valore aggiunto Northwest però poi alla fine quello che serve stellette cose che vediamo soprattutto quelle che non funziona non riusciamo a trasformare in senso positivo in una proposta
Io credo che da questo punto di vista siamo totalmente disponibilità ad tutti noi pronto totalmente disponibili all'accoglienza di suggerimenti e di proposte che si possono trasformare davvero in disegni di legge quanto più disegni di legge che proponiamo sono profondamente rispettoso da suprema dignità dell'uomo
E sono attenti a quelle fasce più fragili più deboli quelle che tendono in qualche modo andrò ad occupare la scena se non c'è appunto una strumentalizzazioni come indubbiamente è accaduto nel caso nel caso qua
Quindi senza strumentalizzazioni ma io vi dico disponibile ad accogliere proposte che si possono introdurre in un intervento positivo a favore dei pazienti
Tenerezze nelle liste
Voglio aggiungere qualcosa
Ovviamente ringrazia Vella dica senatrice Binetti perché metà occasione di precisare che la citazione di questo appello di vita non voleva essere in nessun modo una una critica nei confronti dell'opera straordinaria di grande equilibrio che il capo dello Stato sta facendo in tutta una serie di tematiche ecco quindi e il senso delle mie parole era esclusivamente quello del richiamo a un'attenzione grande da parte del nostro Paese alla situazione dei malati quali essi siano nel loro coraggio nell'affrontare la malattia
Sì dunque rispetto a ad alcune considerazioni in modo particolare all'ultimo quesito posto
Parallelamente a quanto sta accadendo in Commissione sanità la dodicesima e a presto i Terre di partecipazioni di incontri
Nella Commissione d'inchiesta del servizio sanitario nazionale si sta muovendo un altro filone d'indagine che è quello relativo ai casi Welby di cui tra l'altro io insieme con un altro collega senatore della commissione siamo relatori
Il letto interattivo di questo di questo filone di indagine capire quanti casi Welby cioè quanti casi di distrofia muscolare quanti casi di commi neurovegetative i casi insomma assimilabili
E ah guardi ci siano oggi in Italia ma non soltanto quelli che vengono in qualche maniera seguiti ed assistiti nelle strutture pubbliche ma siccome risulta che c'è esistano addirittura oltre trecento mila casi in Italia
Di persone che si trovano in questa particolare condizione gestiti totalmente a carico delle famiglie e questo non è un aspetto secondario di questo ce ne dobbiamo fare carico è per questo che quando è dicevo all'inizio del mio ragionamento e che poi è stato ribadito anche nelle con testo di questi di questi contributi sa non si può partire dal problema a a alla fine non si può partire dalle direttive anticipate di fine di fine vita no per immaginare una qualche soluzione preventiva bisogna immaginare tutto un percorso che passa in qualche maniera a rendere meno pesante
L'abbandonerà o stato di solitudine che molto spesso si trovano ad affrontare chi queste situazioni le vive e che queste situazioni che accompagna esperto alla questione del mettere in rete la commissione Giustizia che ritengo totalmente inopportuna e inaccettabile ma per una questione proprio basilare essenziale alla stasera è stato detto e ribadito cosa alquanto nota che molto spesso i medici sono in difficoltà da soli a dover gestire alcune situazioni
Con il rischio di trovarsi di fronte ad un magistrato che chiede conto delle proprie azioni
Bene allora io dico rispetto a queste cose cioè non è che un parere di una commissione o qualcosa scritto su una carta possa mettere a riparo da tutto per mettere al riparo rispetto a questi aspetti giuridici ma non può mettere a riparo di fronte ai credo alla propria coscienza
E per questo che nessuno può impedire che ci sia
Il riferimento a un'obiezione di coscienza da parte del medico che non può essere il mero esecutore delle volontà del paziente to cure altrimenti fallirebbe tutto il ragionamento che abbiamo fatto sul ruolo del medico e sulla dignità di essere medico
Nel cercare di affrontare in primis
La domanda
La domanda di salute il bisogno di risposte adeguate da parte dell'ENEL pazienti ecco credo che è per questa ragione
Non non non è accoglibile quanto ha fatto la commissione Giustizia tra l'altro il capogruppo DC a posto in Commissione in Commissione giustizia Donofrio acqua su un'altra questione che è quello della competenza
E che allora se
E noi non possiamo usare come dire come una sorta di doppio forno inglese la la questione del federalismo ah se la sanità tra le altre cose è una di quelle com'pensa che dallo Stato è passata a e a capo alle regioni non è che possiamo dire che su queste cose in materia sanitaria ne è responsabile titolare unitamente il Parlamento a livello centrale
Perché insomma non è ininfluente comunque da un dibattito quello che si può poi decidere a livello a livello periferico a livello regionale per cui insomma questo perché cosa serve mi rendo conto che tatticismo va bene però in questo momento serve anche a questo allentare questa forte pressione che c'è
E che soprattutto lo debbo insomma in qualche maniera riconoscere ammettere una sorta di fare di febbre di frenesia che in qualche maniera contaminato
E contagiato il presidente della Commissione sanità che vuole arrivare a concludere questo iter re con l'approvazione di una legge che davvero insomma più andiamo avanti più dimostra di avere
In più d'un dubbio più di una perplessità più di una problematica che non può essere affrontata con la leggerezza è lo spazio di un mattino
Bene io direi che ci avviamo alla chiusura io prima di concludere di salutare gli ospiti vorrei ricordare a tutti ma forse non c'è bisogno neanche di farlo che accanto al ruolo che abbiamo ricordato dei medici e del personale sanitario che assolutamente insostituibile che abbiam detto tante volte non è apprezzato oppure boicottato anche in qualche misura vorrei ricordare il ruolo insostituibile della famiglia
In situazioni come quelle che portano accompagnare una persona all'estremo saluto da questo mondo e perché no anche della Chiesa che da ben prima della nascita dello Stato si è presa cura sempre dei moribondi dei pazienti terminali
E approntato anche strutture anche in tempi in cui non c'erano certo le capacità economiche di oggi per farsi carico realmente seriamente anche di questo problema
Io ringrazio la senatrice Binetti la senatrice Mona Celli ringrazio il professor e amico Luciano Lievi
Ringrazio Mario con me a coordinato un pochetto questo incontro e ringrazio soprattutto tutti voi in particolar modo il vescovo che è stato
Promosso sul campo cardinale prima dalla senatrice Binetti trafelato eminenza ha forse aveva uno sconto da raccontarsi perché ha avuto la pazienza di restare con noi fino adesso e non è una cosa facile da trovare soprattutto in un vescovo
E ringrazio anche il
Che anche lui promosso sul campo il mio liberati assessore che è stato promosso sindaco anche questo poi in mente una profezia speriamo
Grazie ancora e arrivederci a