Commemorazione di Paolo Borsellino

Questo applauso la tormentava tutti noi che siamo così numerose questa sera in questa serata molto particolare
Ancora una serata d'estate a Palermo insieme per ricordare Paolo Borsellino Agostino Catalano
Walter Posina Vincenzo Li muli Emmanuelle a voi Claudio Traina e tutte ma veramente tutte le vittime dalla mafia
Ancora una serata in cui intrecciare il filo alla memoria di un sacrificio con l'impegno che anche da quel sacrificio è derivato l'impegno di libera di tutte le associazioni e le persone aderente all'Iberia di tutti i gruppi alle associazioni gli uomini e le donne di buona volontà che aspirano a società più giusta e libera da tutta la forma di mafia
A proposito di donne e uomini di buona volontà è giusto ricordare l'impegno e la donna nella lotta alla mafia anche in questo campo spesso sottovalutato
I in particolare va ricordato che questo è il primo diciannove maggio che arriva a Borsellino a tutti noi non giunge invita il pensiero di Felicia Bartolotta mamma coraggio di Peppino Impastato
E ricordiamo e ricordiamo anche una PC Rita col così come la chiamava Paolo Borsellino straordinariamente coraggiosa di nome Rita Atria che ricorderemo tra qualche giorno
Il prossimo ventisei
E che ci può regalare ancora qualche parola importante a questa nostra serata
Attraverso la voce di giusto il lusso
Ora che è morto a Borsellino
Nessuno può capire che vuota ha lasciato nella mia vita
Prima di combattere la mafia devi farti un autoesame di coscienza
E poi dopo aver sconfitto la mafia dentro di te poi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici
La mafia siamo noi
è il nostro modo sbagliato di comportarci
Borsellino
Sei morto per ciò in cui crede di
Ma io
Senza di te
Sono morta
Bisogna prendere coscienza i ragazzi che vivano nella mafia che al di fuori c'è un altro mondo
Fatto di cose semplici ma belle
Di purezza
Un mondo dove si è trattato per ciò che sei non perché sei figlio di quella persona
O perché hai pagato per farti fare quel favore
Forse è un mondo onesto non ci sarà mai
Ma se ognuno di noi prova a cambiare
Ce la faremo
Credo che siamo entrati in atmosfera però qualche ringraziamento ed obliquo per l'organizzazione di questa serata in particolare
Il dottor Guttuso direttore la biblioteca che ci ospita questo splendido scenario che anno è particolarmente caro perché ricorderete tutti all'intervento che fu definito probabilmente in modo appropriato il testamento spirituale di di però Paolo Borsellino proprio in questa sede ecco la parola per un breve saluto al dottor Buttons
Arrivare
Sono particolarmente emozionato questa sera perché già l'anno scorso avevamo celebrato l'altro anniversario in questo senso per come è stato ricordato Stato la sede dell'ultimo intervento pubblico di Paolo Borsellino
Il fatto che quest'anno ci sia ancora più numerosi e certamente un segno di vitalità
E direi di speranza
è una speranza che va coltivata giorno per giorno esattamente come è stato coltivato rimesso
Di nuovo in uso questo atrio da tutte le persone non soltanto io che giorno per giorno anno dopo anno hanno consentito che questo posto potesse essere riutilizzato per la città per tutti noi grazie
Dalla memoria al progetto
Qualcuno ironizzava su sua memoria sul ricordo
Si sappia che queste questa manifestazione queste iniziative sono il culmine di una serie d'iniziative che durano tutto l'anno iniziative per utilizzare i beni confiscati importantissimo nella lotta alla mafia
Né i terreni coltivati leggiamo nella cooperativa sociale nell'anno lavoro nella scuola nel nel le portare lavoro dove dove c'era il sistema il dominio la mafia ecco tutto questo lavoro durò un anno e un altro dei problemi gravissime dalla nostra dono saperla come sappiamo tutti al racket un'iniziativa recente
Dei giovani che hanno hanno riempito la città di provocatori ma giustamente credo provocatori
Inviti ha uno scatto di dignità rispetto al problema del racket ecco questa è un'iniziativa che è cresciuta
è un'iniziativa concreta un'iniziativa forte alla nostra città che si è collegata con tante altre associazione dal nostro tessuto ecco io due parole volentieri le fare dirà Francesco Bertolino che ha qualche informazione da darci per rafforzare questa volta
Ringrazio la possibilità di potere
Parlare con una platea così numerose così bella questa sera
Ma i dopo questo inizio di sensibilizzazione della cittadinanza sul problema del racchette
Perché ci siamo tanti fissati su questo problema intanto perché sono morte delle persone per chi era fosse dimenticato
E poi perché crediamo nella giustizia che a ogni cittadino di dover aprire un attività commerciale senza dover dare soldi a nessuna organizzazione mafiosa e la libertà che deve avere ogni cittadino consumatore di poter comprare nei negozi e fare la spesa senza crearsi il problema che una percentuale vada all'organizzazione mafiosa
Da qui poi è nata l'idea del Comitato o del gruppo tra virgolette degli attacchini dell'iniziativa contro il pizzo cambia i consumi
In cosa consiste consiste nel fare una lista di cittadini firmatari che si impegnano ad acquistare presso esercizi commerciali che dichiarano pubblicamente di non pagare il pizzo che comunque hanno denunciato i propri esportatori
Ecco già abbiamo una lunga lista di quattro mila firme già superate anche pubblicate
Nei quotidiani abbiamo dei primi contatti di imprenditori che vogliono partecipare a questa iniziativa questo Perre dimostrare che la legalità può anche essere conveniente può creare anche economia
Chiediamo ovviamente per far sì che questo meccanismo funzioni meglio che l'ha vista resi ancora più numerose le città come Palermo quattro mila firme sono tante e da un certo punto di vista però sono anche molto poche quindi chiediamo a tutti di firmare poi vorrei esprimere concetti tante volte in questi giorni si dice oggi siamo tanti ma durante l'anno cosa si fa
Ieri sera un un filmato di Danilo Dolci diceva che invecchiando l'uomo rischia di incalliti essi cioè di essere come la pelle morta priva degli stimoli
Dall'esterno ecco credo che
Firmare tutti voi questa iniziativa ma soprattutto farsi anche portatori di firme quindi ritirate anche più mobili moduli da fare firmare è un modo per combattere la mafia no la la il nella criminalità organizzata tutto l'anno è un modo per non essere morti
Combattere così quella cultura che Danilo Dolci a combattuto per tutta la sua vita grazie
A proposito di concretezza quindi memoria e concretezza del Progetto devo ricordare che questa serata giunge al culmine di una quattro giorni possiamo definirla così in particolare di una quarantotto ore dalla legalità
Un
Tourbillon di avente di manifestazione di giorno di notte che si sono tenute negli otto comuni che come molti di voi sanno forma nel consorzio Sviluppo e legalità che con vibra ha organizzato la cooperativa sociale a sorretto a indirizzato le cooperative sociali che lavorano ne terrà né contestate alla mafia
Appropriarsi del territorio significa anche fare festa fare gioia fare avente fare riflessione ecco in questi otto territori in questi otto del metodo di queste otto comuni questa quarantotto ore sono state intensissime
Se ne sono accorte tutte anche chi probabilmente probabilmente soffriva questo questi avente ci sono state alcune insegne ma abbiamo dimostrato che Moro c'erano indubbiamente lo sapevo sa provammo e lo sappiamo
Ma c'eravamo anche noi quarantotto ore
E c'è un'attività con l'associazione del del dei dei paesi che sono che fanno parte del consorzio Sviluppo e la gavetta che continua per tutto l'anno insisterei su questo concetto queste iniziative queste manifestazioni sono il culmine del lavoro di tutto un anno
Qualche altro ringraziamento doveroso all'associazione Controcampo ribolle alle che ci aiuterà per quanto riguarda le le immagini Renato Scarpa un grande attore che voi conoscete tutti di cinema di teatro che ci presterà la sua voce per leggere per scolpire alcuna parola particolarmente importante in questo in questa serata come ha fatto prima con la sua amica giusto il lusso e poi un saluto particolare consentita molo per Carlo Lucarelli che voi sapete dopo essere acqua questa sera ha contribuito ha partecipato con noi alla stesura del programma di questa serata con grande passione come sempre un grande amico
Dalla Sicilia di Palermo un problema fisico ha affermato però insomma resta presente quindi dove il suo saluto perché è questa sanate anche un po'su
Ma soprattutto devo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato all'organizzazione alla quarantotto ore sotto il campo internazionale erano presente nei terreni confiscate né terreno degli otto comune del consorzio Blu per la gavetta due campi internazionale circa ottanta ragazze estranee deve tutto il mondo che probabilmente lo sono anche disseminate tra di voi ecco hanno dato una grande mano
Solo presente le voglio ringraziare tante tante tante persone che sono venute d'altra parte di tale alla Bologna da Reggio Emilia da Reggio Calabria e da tanto ante altrove tanti altri posti che hanno seguito tutti questo quattro giorni ecco questo una manifestazione importante non solo per questa sera ma per questi quattro giorni
Ecco il ringraziamento e sono esaurite ma probabilmente abbiamo durante dato qualcuno c'era scusa Ras volavamo puro cessare con alcune parole questo impegno l'impegno il progetto per una società senza mafia vivono dall'entusiasmo del coraggio quotidiano di donne e uomini di buona volontà
Ma anche dalla consapevolezza alla nostra storia quella lontana e quella più vicina quella chiarita ma soprattutto quella nebuloso addirittura oscura
Le vittime deviata meglio quella di Capaci e le tantissime altre vittime innocenti che come diceva Saveria Antiochia son tutte di serie A vanno onorate con impegno costante fattivo ma anche con l'esercizio vigoroso dall'analisi dei fatti finalizzata alla scoperta dalla verità
Di tutta la verità
Lettera la terribile stagione delle stragi mafiose in Sicilia altrove
Forse non è stata chiarita del tutto o perlomeno i fatti accertati e pure importante non sembra illuminare sufficientemente uno scenario che si staglia molto più complesso e inquietante come può essere desunto da diverse ma coincidente atti giudiziari
Ne diamo subito esempio versando un breve estratto dalla sentenza del processo di via D'Amelio per con l'aiuto di Renato Scarpa
Buonasera
In estrema sintesi concludono i giudici del processo via da meglio a terra
Si può affermare che il Progetto di aggressione nei confronti dello Stato è stato promosso e pianificato dai vertici dell'organizzazione Cosa Nostra
Con il proponimento di incidere nel volgere del tempo sugli assetti di potere esistenti condizionando la formazione dei nuovi correlativamente all'evolversi della vita istituzionale del Paese in un'ottica volta individuare nuovi referenti politici
Capace di assicurare i benefici e di intervenire sulla legislazione vigente di contrasto al crimine organizzato nel perseguire tali finalità
Mutando radicalmente atteggiamento rispetto al passato
Cosa nostra ha posto in essere un attacco frontale nei confronti dello Stato attraverso una concentrazione di azioni eclatanti e destabilizzanti in un breve lasso temporale
L'esistenza di eventuali quanto non improbabili mandanti occulti che restano sullo sfondo di questa vicenda
Costituisce il principale enigma a cui questo processo non ha dato una convincente esaustiva risposta
Appare necessario indagare nelle opportune direzioni per individuare gli eventuali convergente interesse
Di chi a quell'epoca era in rapporto di reciproco scambio con i vertici di Cosa Nostra
Ed approfondire se e in che misura sussista un collegamento tra le indagini di Tangentopoli e la campagna stragista e infine per meglio sviscerare i collegamenti e le reciproche influenze con lui e venti politico istituzionali che si verificarono in quegli anni
Questi sono giudici non opinionisti e vorremmo fissare questa parola dall'attenzione di tutte e due tornare un attimo indietro a quel progetto quel progetto che parte sì
Che fa parte all'azione anche all'azione repressiva preventiva ma che soprattutto si gioca nella società con l'impegno non la società
Vediamo alcune immagini
Giudice faranno queste intenda dirlo agli questo agente di inizio questa storia sugli spread in Zambia misura di volerci a distanza di un mese nella bara gestita Gela Baggi Sisini durante
è finito tutto
Perché è finito tutto tutore che permette
Perché
Non è facile
Io
Lo smalto e non ha mai per esempio era allora manca
Non può cambiare e carico fare testo diritto al Santissimo arrivi io
Questo popolo popolo Egeria
Talmente attaccato alla vita
Popolo catamarani
E darà vita
Non
Vivere
Sempre
Sotto la pressione di una civiltà contraria civiltà dell'amore
Lo dico ai responsabili con divertita Eric una volta
Per RAI giudica io viva una mia compagna garantisce avevamo albergo Dorian giocando aggirando ma la memoria tirannia ammirevole amica Carlo Della non non fare dov'era
Da male alla cronaca vera
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi licei Galileo di Bertolt Brecht suturato Alitalia che ne arrivino ancora bisogno tante persone l'abilità colpa è quella di battersi legalità recitazione democrazia e giustizia che per questo sono stati intimiditi deciso nel marzo vi danno il diritto di essere ricorda
Dopo le stragi ti chiedo meglio di capaci
Ci siamo anche dolce tormente chiesti se si poteva fare qualcosa di più
Ci siamo un Ecce tante forze
Così un'altra libera
Libera nasce nel mille novecentonovantacinque si presenta con una petizione per la confisca dei beni mafiosi sulla quale venne raccolto un milione di firme presentate all'allora presidente della Camera Irene Pivetti della petizione scaturisce la legge centonove del mille novecentonovantasei con questa legge
Di iniziativa popolare che ha voluto liberati ha ottenuto liberava cogliendo firme in tutt'Italia
E poi consegnato da chi di dovere io mi ricordo ancora quel diciannove luglio a Palermo che Luigi Ciotti precedente delibera scaraventa letteralmente sulle braccia
Non non non robuste nissena abbastanza esile di Irene Pivetti allora presidente alla Camera dei deputati
Questo questa decina di Chiellini fogli con le firme raccolte in tutta Italia a chiedere e si otterrà questa legge per reimpiegare affini socialmente utili e beni confiscati ai mafiosi
Quello decisivo alla legge importantissima
Poi l'idea di un gesto forte simbolico ma non solo utilizzazione ogni anno del primo giorno di primavera della giornata dell'impegno della memoria si comincia a Roma nel mille novecentonovantasei alla presenza di Oscar Luigi Scalfaro allora Presidente della Repubblica
Ha bisogno donatori diamo
Cioè un sorriso
Per ogni inverno da
Ad ogni piano paradosso
Consumare
Dietro un rapporto
Quando oggi
Riguardo farà riportare sia
Dal riassunto
Diventa guardo questo
Trovare
Che
Rispetto alle ma
Rita Atria figlio di un mafioso di Partanna dopo la morte del padre e del fratello collaborò con il giudice Paolo Borsellino quando il giudice venne assassinato cade nella disperazione il ventisette giugno del mille novecentonovantadue all'età di diciassette anni si tolse la vita Roberto Antiochia agente di polizia fu assassinato a Palermo il sei agosto del mille novecentottantacinque insieme al funzionario della squadra mobile di Palermo Antonio Cassarà pur essendo in ferie si era offerto di accompagnare Cassarà dopo l'uccisione di un loro collaboratore aveva ventitré anni avevamo vascolare
Ancora
Festeggia il Natale maltempo artatamente per soprattutto per noi che abbiamo avuto in asta incarico cinque in il maltempo tante perché non ci fanno più martedì seria e martedì ferie bene oggi iniziano tutte dei seria prestarono modifiche ma elenco che viene letta in gran parte dai ragazzi e dalle scuole stamattina e è una lunghissima lento
De Martini e quindi dei da un'area per tutte le famiglie pagano avuti è che se le portano in cuore di tutti ed è ferrea
Speriamo che non è sua è stata dimenticata nel salone no e l'impegno dei vivi che oggi vengono qui Giuseppe con questi morti fanno quasi un tutte in mano per ricominciare daccapo per cominciare a costruire perché lotta l'Amati vuol dire sviluppo vuol dire lavoro potere legalità podio e riforma della scuola udire politiche per i giovani allora memoria manco impegno è una società civile che si organizza per chiedere puntualmente questo quello vogliamo fare passerella
C'è anche una certa pratica in questa giornata qui ci sono tantissime familiari di vittime di mafia nell'arco di questi anni
Non possiamo e non dobbiamo varare
Multare pagina guardare al futuro primavera proprio tempo questa speranza ma anche concretezza sono poi nel maggio del novantasei allo stadio Bentegodi di Verona nazionali cantanti e politici si affrontarono in nome della solidarietà con don Ciotti presidente di liberati dal centro del campo ribadisce la necessità di impegno del mondo lancia un monito di un appello agli uomini della mafia
Uomini di mafia
Giovani coinvolti nella violenza delle cosche vi diciamo apriti vi è la speranza
Desiderate il bene rispettate la vita e possibile
Abbandonare le armi e la violenza non è tradimento
Recupero di un onore vero quello che vi può guadagnare la stima e lo sguardo sereno dei vostri figli
è un amore più vero delle vostre morì
Poté luce
Un un blocco un po'troppo repentino ma insomma le immagini parlavano in modo abbastanza abbastanza chiaro ha proposto abbiamo visto Luigi Ciotti un con la dichiarazione Luigi e dove essere presenta stasera lo è stato fino a ieri e qua in tutta la manifestazione
Come venuto alla stampa alla morte di una persona molto vicina dovuta dovuto stamattina correre prendere un aereo molto presto sperava di potercela fare comunque ad arrivare ci risulta ha perso per qualche ero porto ma insomma ci sembra improbabile a questo punto gli arriva manzo alla volontà di esserci c'era e quindi sul suo contributo comunque lo assumiamo in qualche maniera la una immagine
Dicevo poco fa avevamo fissato quel quella parola avevamo confessata con la gravità chiesta comportano vogliamo fare questo tipo di frazione Chievo ammettiamo e Astra ma è vera questa depressione che riguarda tutte quelle che sono state le vittime in un dalle stragi che probabilmente ancora non hanno avuto diciamo sufficiente a spiegazione
Per questo consapevole della complessità dal tema e Angelo laddove capezzale al tema abbiamo pensato che dovevamo farci aiutare da da autorevolissimi interprete
Di questo degli eventi di questi anni abbiamo pensato per aiutarci in questo in questo compito difficile perché appunto delle calato ma vero un giornalista che conoscete tutti a Palermo ma non solo a Palermo
Un giornalista che ha il vizio vizio per fortuna che ancora resiste stare sulla cronaca ogni giorno è che anche come dire la buona abitudine ogni tanto di fissare tutti questi momenti uno dietro l'altro
Cercando di avere alzarle cercando di trarne dei ragionamenti in in dei libri parlo di Enrico Bellavia che ringraziamo invito sul palco autore tra l'altro recentemente dalla tormenta recentemente al suo libro voglia di mafia che ci ha fatto molto discutere su questo cosiddetto cavo detenzione Enrico balla pia sarà successivamente come dire sarà coadiuvato in questa situazione da ospiti illustri da ospiti importantissimi istituzionale nonne che daranno il loro contributo per tentare quanto meno insomma pare qualche risposta rispetto alle tante che le altre immagini che vedremo tra poco ci porranno grazie Enrico Bellavia
Figlio ringrazio intanto libera di avermi di avermi invitato dovevo stare tra il tra il pubblico poi la defezione di Francesco la Licata ha fatto sì che io fossi promosso a ospite quindi dovevo intervenire
Poi la defezione di Lucarelli insomma bersagliato da un malanno che speriamo si risolva presto
Ha fatto sì che fossi ulteriormente promosso al ruolo di presentatore ora ve vesti che io indosso con qualche fatica intanto per il luogo che Mida sempre una una grande emozione
Rivivendo anche nella memoria personale riavvolgendo questo filo di memoria personale rivedendo quell'intervento di di Paolo Borsellino in quei giorni
Drammatici quella sorta di testamento che è rimasto credo nel cuore e nella mente di tutti noi
E poi i con qualche imbarazzo vesto questi panni perché io non ho conosciuto di fatto né Falcone né Borsellino quindi non mi iscrivo alla lista degli amici postumi
Ho cercato da cronista di raccogliere testimonianze di leggere le carte giudiziarie che per quello che mi mi riesce più semplice più facile per per abitudine consuetudine
E in qualche caso attirarne fuori quota qualcosa non non qualcosa di di epocale certamente i tanti dubbi che restano su tutta questa storia sulle stragi
Sul perché sono avvenute sul perché sono avvenute proprio in quel periodo chi aveva interesse a farle
Come è cambiato il quadro politico e istituzionale del Paese in quel periodo a tredici anni di distanza l'unica cosa che mi viene in mente di dire prima di chiamare sul palco gli ospiti e che rinviamo un momento molto molto cupo
Se il Presidente della Repubblica
Viene tacciato di violare la Costituzione per il semplice fatto di intervenire scontentando una parte politica su una questione
In Italia i siti
Come la nostra carta costituzionale
Ecco non è un bel tempo e non è un bel tempo neanche il tempo in cui dopo tredici anni a ragionare di stragi e di mafia siano ancora e sempre dei magistrati e degli esponenti di Società Civile come Rita Borsellino c'è una parte politica
Che manca in questo parco e c'è e ci manca con qualche imbarazzo perché c'è una politica oggettivamente impresentabile in questa nostra Regione credo che questo abbia molto a che fare con la rimozione della memoria con l'incapacità di alzare steccati di isolare come diceva
Bene il procuratore oggi sui giornali come ha ripetuto Manfredi Borsellino in più occasioni come ha scritto capacità di dire dei no
E questo come dire dovrebbe essere il prerequisito della della politica anche nella ricerca del consenso quello farci ecco c'è una parte politica decisamente impresentabile e quando dico parte politica non intendo destra o sinistra perché sia a destra che a sinistra abbiamo avuto Corona che che ci hanno raccontato di quanto l'impresa instabilità sia elevata a sistema in certe occasioni
E di quanto sia poco importante l'esito dei processi i processi purtroppo sono uno degli strumenti e le indagini giudiziarie forse più di tutte che ci raccontano come sono avvenute certe cose
Ora al di là della rilevanza penale dei fatti rimangono i fatti
E di questi fatti vorremmo discutere questa sera chiamò sul palco il procuratore Pietro Grasso il procuratore aggiunto ferro Morvillo Rita Borsellino con i quali discuteremo questa sera
Un po'
C'è una scaletta che non consiglio però su intanto proviamo ecco cinque perfetto
Grazie Rita Borsellino che servono
Ora la scaletta l'aveva decisa Abbagnato con Lucarelli io provò a interpretarlo e la scaletta a intanto degli interrogativi il primo è sono morti invano che non è un interrogativo rapporti
è un interrogativo che riprende delle parole di Alfredo Morvillo
E credo che sia come dire
La sintesi di questi tredici anni
Che cosa ne abbiamo ricavato di lezione di morale da quel sacrificio ora nessuna morte naturalmente inutile e meno che mai quella di Falcone e Borsellino
Però se alla fine dopo tredici anni ragioniamo ancora di una politica che non sa darsi delle regole
La società civile che stenta a dire dei no fermi e decisi al pizzo
E di una magistratura che deve difendersi dagli attacchi della politica da un gioco continuo a cambiare le regole del gioco mentre il gioco si sta giocando
Ecco credo che forse sono morti invano non è ottimismo né pessimismo è semplicemente una questione di realismo
Alfredo Morvillo intanto Ripartiamo dalle sue parole che mi sembra il minimo io vicino al microfono perché altrimenti non Visentin ci
Sono morti in banca
Ma dobbiamo ripetere quello che abbiamo detto tempo fa ma purtroppo la conclusione cui io sono pervenuto ma non soltanto io devo dire che una opinione che va anche al di là della mia persona
E bisognava anzitutto partire dalla consapevolezza D. qual è stato il sacrificio c'è quest'anno forse su il tempo ci porta un po'a perdere il senso della proporzione di certi avvenimenti che queste persone hanno sacrificato la vita cioè queste persone non ci sono più sono morte dobbiamo cercare di capire qual è il grado la grandezza del sacrificio di queste persone questa persona consapevolmente questo è bene sottolinearlo consapevolmente sapevano
Che andavano incontro alla morte sia Falcone Borsellino e tutti gli altri Chinnici Cassarà eccetera erano persone che sapevano che facendo fino in fondo il loro dovere
Rischiavano di essere uccisi e in una certa misura uomini come Falcone e Borsellino che hanno sono stanti diciamo sullo scenario antimafioso per lungo tempo io credo che avessero la certezza che sarebbero stati uccisi qui il punto di partenza deve essere questo all'enormità del sacrificio ora a fronte di un sacrificio così grande
I cui beneficiari siamo tutti noi il cui beneficerà dell'interesse della collettività
Era ovvio era giusto era naturale augurarsi sperare chi vi fosse una presa di coscienza collettiva quella famosa rivolta morale di cui ogni tanto si sente parlare come se effettivamente fosse accaduto invece non lo è di fronte a gente che ha spiazza criticato la vita noi ancora oggi registriamo da parte della generalità dei nostri concittadini un atteggiamento tiepido una tolleranza di tutto ciò che ha o anche un lontano sapore di mafiosità c'è tutto quello che è successo negli anni e tutte queste stelle stragi tutte queste decine di omicidi sono accadute tutti l'un piccolo fazzoletto del territorio nazionale che a Palermo
Qui è successo qualche cosa di unico al mondo tutto per mano di Cosa Nostra tutto per mano della mafia che forse è più facilmente comprensibile ma tecnicamente si chiama Cosa Nostra
Ebbene quando si è arrivati al momento più grave in cui la madre ha sfidato lo Stato perché queste stragi sono state una di una dichiarazione di guerra allo Stato c'erano delle azioni
Idonea ad uccidere un numero indeterminato di persone nemmeno questi fatti sono stati in grado di risvegliare
La generalità delle persone quindi indurre tutti ad avere un atteggiamento di repulsione verso tutto ciò che ha anche lontanamente sapore rimase ma anche lo Stato
Che inizialmente sembrava avere imboccato la strada del rigore poi l'ha persa qui a fare porrà poco
Non dimentichiamoci che inizialmente c'era stata una presa di posizione dura con il trasferimento dei più noti e i capimafia all'Asinara
Era una misura afflittiva giustamente afflittiva
Era una misura che si era rivelata a esattamente proporzionata alla gravità del fenomeno alla pericolosità di quei soggetti una misura che realmente impediva questi Capri di Cosa Nostra di continuare a comandare si raggiungevano tanti obiettivi in quel periodo sono nate diverse collaborazione perché quel tipo di detenzione pesante afflittiva veniva mal sopportata da da da tanti due detenuti ebbene dopo poco tempo nel nostro Stato non ce l'ha fatta a continuare con questa linea di rigore di intransigenza basilare è stato chiuso
Mi dica lei per quale motivo per esigenze di restituire l'Asinara il turismo la ditemi voi se e una cosa accettabile che in un paese civile dove si si sono verificati fatti di una gravità inaudita dove giustamente si è adottato quella misura detentiva afflittiva nei confronti dei capi riconosciuti deve dell'organizzazione al responsabile di queste stragi
Si decide di porre fine a questa linea perché per restituire la finale turisti a me se ma questo come tanti altri fatti di cui possiamo anche parlare è un fatto sintomatico
Oggi ieri e da sempre non c'è da parte di nessuno al di là di porcherie isolate persone quella intransigenza quel rigore
Assolutamente indispensabili
Per potere sperare di raggiungere dei risultati nella cosiddetta lotta alla mafia e quindi la conclusione di tutti questi discorsi è che gente che per credere fortemente nella lotta alla mafia addirittura accettato di morire la conclusione non può che essere queste persone erano del erano degli illusi sono morti inutilmente perché vero è che sono state arrestate dieci cento mille persone
Ma il problema di cosa nostra dell'inquinamento della nostra terra
Da parte di Cosa Nostra permane pressoché inalterato è chiaro che si sono fatti dei progressi siamo andati avanti tanta cosa va cambiata è evidente in tredici anni tante cose sono cambiate ma ancora oggi continuiamo a parlare
Della pressione mafiosa sul mondo degli appalti il pizzo
L'inquinamento e la politica gli stessi temi che erano presenti all'ora quindi in buona sostanza siamo fermi a quell'epoca
E quindi la conclusione non può che essere che questi nostri cari e sono morti invano perché ebbene ricordarlo il sacrificio è stato enorme non c'è proporzione tra il sacrificio è i piccoli risultati che si sono ottenuti piccoli in relazione alle norme dal sacrificio
Procuratore procuratore Grasso
Nelle parole di Morvillo alcuni temi vengono fuori
Abbiamo raggiunto dei risultati ma sostanzialmente sta lotta alla mafia non è lotta di popolo
è roba vostra ve ne occupate voi voi giudici voi magistrati e e cosa vostra
Al di là delle infestazione in piazza delle mondate emozionato
Io non riesco ad avere il pessimismo cosmico del mio collega Alfredo Morvillo
Che comprendono anche sotto il profilo umano
Sua sorella abbiamo conosciuto tutti
Ma non è non penso che sia questo il punto
Io dico che non sono morti invano per tornare al tema che già era stato tracciato perché intanto anche a vedere le immagini che sono scorse dinanzi ai nostri occhi abbiamo visto questa reazione emotiva
Bellissima di questa città
Abbiamo visto le catene umane che univano il palazzo di giustizia con l'albero Falcone
Abbiamo visto la Società delle lenzuola che esponeva qualcosa di intimo della propria casa per dire questa è una casa che contro la mafia e contro tutto questo
Questo è stato valore
Io ho riconosciuto nei filmati tanti giovani che poi i forma corso conosco ancora oggi ho visto dopo dieci tredici anni
E capisco che tutte le loro aspettative di cambiamento di rinnovamento sono state deluse
Però passi avanti se ne sono fatti
Passi avanti notevoli intanto perché la reazione dello Stato
è stata rilevante subito dopo le stragi
Sull'onda dell'emozione popolare non solo si sono applicate quelle leggi antimafia che già con Falcone si erano create ma si sono attuate con dispendio di mezzi veramente mai messi in campo
E quindi istruzione avuti i collaboratori di giustizia questo fenomeno c'è stata una repressione da parte dello Stato che è stata veramente notevole allora il problema
Quale
Che dopo un po'di tempo
Finita l'emergenza finita l'emozione
Deluse le aspettative di questi giovani di tanti giovani che credevano nel rinnovamento ma chi ha deluse soprattutto la politica
è la società che non è riuscita a dare delle risposte a questi esigenze di giovani
Piano piano tutto è ritornato come prima
Il finire dell'emergenza era a creato poi una situazione dissetarsi
Come bene diceva Alfredo Morvillo dico adesso
Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto in fondo poi alla fine forse diciamo le stesse cose l'uno e vede la chiave più pessimistica io cerco di trovare il lato positivo e di analizzare cos'è che non ha fatto progredire
Questo questa azione dello Stato che tanti risultati ha ottenuto perché quelli sono assolutamente
Visibili
E cosa è stato è stato proprio il venir meno dell'emergenza e della volontà politica di continuare in quel cambiamento
Quelle leggi che pur ancora oggi esistono non sono cambiate le leggi antimafia
Forse non sono più attuata allo stesso modo frattanto c'è stato una un cambiamento della legislazione un adattamento molto lento che iniziato già dalla diciamo dal il Governo precedente al al nostro dalla legislatura precedente all'attuale
Che ha incominciato a introdurre una serie di norme
Tra cui possiamo comprendere per dare un concetto globale senza cadere nel tecnicismo tutte le leggi sul giusto processo e la riforma dell'articolo centoundici della Costituzione
Sì norme più garantiste
Il contraddittorio l'introduzione del rito abbreviato senza più nessun ostacolo da parte del pubblico ministero
Tutto in una serie di norme che hanno reso più difficili i processi contro la mafia che hanno dato maggiori benefici non dimentichiamo che è stato una rivolta del dei giudici
A fermare una norma che avrebbe eliminato l'ergastolo
Con attraverso la il ricorso al rito abbreviato
Son voluti giudici cioè non i politici a rendersi conto della pericolosità dell'introduzione di quella norma in un contesto perché ancora era abbastanza grave
E così via via sempre di più ci sono state delle delle norme come la modifica della legge sui dentro i collaboratori di giustizia che è intervenuta con la precedente legislatura il precedente governo e delle norme traghetto che hanno reso un po'più difficile l'azione antimafia
Per esempio attualmente diventato difficilissimo indagare sul rapporto mafia-politica e di questo ci penso che i cittadini si debbano rendere conto
C'è una norma che impedisce di utilizzare le intercettazioni telefoniche quando nel contesto si parla di uno parlamentare
Asta citarla d'arte basta citare un parlamentare non voglio dare un suggerimento per carità non sarà polverosa
Basta citare un parlamentare quel per utilizzare quello intercettazione bisogna fare una richiesta al al Gip il quale deve chiedere l'autorizzazione alla Camera così rivelando chiaramente l'indagine e tutto quanto quindi sostanzialmente mettendo nel nulla qualsiasi possibilità di procedere su quella strada
Naturalmente senza intercettazioni telefoniche e senza più collaboratori all'altezza di parlare del rapporto mafia-politica è chiaro che diventa problematico ma non solo per noi ma per chiunque
Potere ancora una volta entrare dentro questo rapporto
Che noi riteniamo lo vediamo da da mille indagini ancora persistente
Ancora vivo
Perché perché forse la svolta che ci aspettavamo era proprio il cambiamento
Della della politica del modo di fare politica
Abbiamo fatto un'indagine in provincia di Agrigento e e è venuto fuori che un uomo politico aveva un pacchetto di voti che offriva di volta in volta ai vari partiti politici e quando qualcuno ha osservato che si poteva evitare di accettare quelle quei venti mila voti
è stato detto ma se non avessi preso io l'avrebbe preso qualche altro allora il problema non è di una parte politica e di tutta la politica che deve fare muro verso una situazione del genere cioè dovrebbe dire i pacchetti di voti senza nessun costrutto senza che sono portatori di interessi dietro poi quei voti non dovrebbero essere accettati
E questo questo rapporto questo questo problema di continuare a indagare su su questo rapporto penso che sia un un dato che ha in qualche modo attenuato quell'attenzione che
Bisognerebbe
Tenere sempre viva poi c'è il problema della società civile
Per non si può pretendere di tenere per dodici anni per tredici anni sempre dal Spada alzata e pronti a fare lotte e poi alla fine dico si comprende umanamente è che l'emergenza venuta meno con una strategia della mafia di rendersi addirittura invisibile di rimanere sottotono di non far venir più fuori questa emergenza per giustificare la azione politica più attenuata
L'azione dell'esecutivo più attenuata
Abbiamo visto abbia avuto un esempio
Noi abbiamo i nostri esempi la nostra storia abbiamo visto che nelle l'azione repressiva dello Stato è intervenuto sempre dopo le grandi stragi questo è un corsi e ricorsi della storia dopo la strage di Ciaculli sigle o la Commissione parlamentare antimafia si sciolsero le famiglie mafiose che poi si ricostituirono dopo pochi anni
Dopo a le il periodo delle star degli omicidi eccellenti del tra il settantanove e l'ottantadue venne fuori le indagini di Falcone e Borsellino del pool antimafia il maxiprocesso quella reazione
Corale da parte dello Stato che mi ha visto partecipare come giudice a latere di quel processo
Poi di nuovo i veleni le polemiche il calo di tensione non dimentichiamo le lettere del Corvo non dimentichiamo i professionisti dell'antimafia
Non dimentichiamo tutto quello che subirono Falcone Borsellino la polemica su Borsellino che aveva archiviato le dichiarazione di alcol de di alcuni collaboratori i suoi uomini politici
Tutte queste tutte queste polemiche e poi
Di nuovo le stragi e poi di nuovo la reazione e poi di nuovo la fine dell'emergenza
Adesso io pensavo
Ad una ad un io credo che con continuità la magistratura abbia sempre fatto il proprio ruolo
Se guardiamo dai risultati adesso senza dovere fare paragoni che sono sempre odiosi ma
In ogni Periodo ha fatto il massimo rispetto ai mezzi a disposizione all'impegno alla volontà di tutti dico tutti i colleghi sostituti i giudici tutti quanti
Il problema è venuto
Da altre realtà che non hanno seguito questo continuità della magistratura
E io però devo dire che ho contribuito a condannare delle persone al maxiprocesso per associazione mafiosa erano semplici soldati e me li sono ritrovati di nuovo reggenti di una famiglia mafiosa
Avevano fatto carriera
In questi anni
Noi
Nei dibattiti nei convegni diciamo sempre che questa associazione mafiosa è pericolosissima
Siamo tutti d'accordo su questo
E poi
Da vent'anni ci siamo chiesti
A quanto sono condannati imputati dico per associazione mafiosa
Fatti tutti i debiti calcoli e Lebed die
E calcolando in aprile si scontri dell'appello una media di tre anni di reclusione
Cioè tutto il tempo di carcerazione preventiva che circa due anni più qualche cosa sostanzialmente quando non riusciamo a finire il processo di di secondo grado Oggiano scontato espiato la pena
Quindi quando pensiamo che dovremmo tirare le fila di tutto il nostro lavoro di tutte le nostre indagini di tutti
Notti di appostamenti di intercettazioni di di collaboratori tutto quanto
Alla fine fatta tutta questa Grossa fatica ce li ritroviamo di nuovo sul territorio ritornano a fare quello che hanno sempre fatto cioè il mafioso
Ma ci siamo chiesti
Come si può fare io ho visto per esempio che quando voi in becchiamo per un'estorsione soltanto una sola estorsione di usciamo ad ottenere delle pene gravissime
Sui sei anni e che ci garantiscono sotto il profilo della condanna della della controllo della pericolosità anche sotto il profilo all'ordine pubblico una maggiore severità e rigore della pena
Era stata presentato un disegno di legge
Dopo sempre l'emergenza di Napoli perché sempre con l'emergenza andiamo avanti
Che proponeva l'inasprimento delle pene per associazione mafiosa
Ed era un una una riforma che io guardavo con una certa tesa perché mi rendevo conto che avrebbe potuto risolvere questo problema che abbiamo è come svuotare il mare con un canestro di biblica memoria
Non li arrestiamo facciamo le indagini ce li ritroviamo fuori se avessero adottato quel disegno di legge poi finita l'emergenza a Napoli è stato messo da parte naturalmente
E noi ci ritroviamo con lo stesso problema allora oggi tanto per fare qualcosa di propositivo per non stare lì è sempre a ripetere le stesse cose perché non aumentare quanto meno i minimi siamo d'accordo che l'associazione mafiosa è un pericolo per la società
Non c'è nessuno che lo neghi e allora perché non rendere le pene di base
E di più elevato spessore in maniera tale da garantire che la società sia privata dalla presenza sul territorio di questi mafiosi per un periodo maggiore di tempo
Adesso non ci sono più omicidi stiamo attenti
Senza gli omicidi non ci sono gli ergastoli senza gli ergastoli queste persone stanno due tre anni in carcere dopo ce li ritroviamo di nuovo con un'aggravante nel senso che e quando le abbiamo già processati per associazione mafiosa o dobbiamo riniziare le indagini e dobbiamo riscoprire gli elementi nuovi
Che è difficile scoprire perché già si sa che erano mafiosi
Quando riusciamo a trovare gli elementi nuovi a ottenere una nuova condanna scatta un meccanismo
Diabolico la continuazione del reato precedente e con un anno abbiamo risolto il resto del problema
Ma E mai possibile che dobbiamo continuare a avere queste dispendio enorme di forse di energie di impegno di di di intelletto di strategia creativa anche per le indagini perché una lotta continuano e mettiamo le microspie loro le scoprono lo non loro le trovano noi inventiamo le cose più assurde per cercare di captare almeno con le microspia lei i segreti dell'organizzazione
E e in questa lotta continua giornaliera in questo strategie che continuiamo a rischiamo di essere perdenti ma certamente non per colpa nostra ma noi riteniamo che si dovrebbe dia appropriare la società la politica di un'attenzione maggiore
Non si può aspettare la prossima strage per avere di nuovo una reazione
Rita Borsellino dal suo osservatori in questi tredici anni osservatorio privilegiato per il cognome che porta e per l'impegno che ha messo in questi anni nella attività di libertà
Ecco in questi tredici anni dal suo osservatorio di proclami come quelli dopo l'emergenza Napoli ne avrà sentì tipo insomma riannodando i fili della memoria ne vengono in mente tantissimo a me viene in mente a proposito mentre parlava il procuratore le norme garantiste io mi chiedo insomma da da da cronista quanti poveri cristi hanno beneficiato di quel
Diciamo ventata di garantismo
Se invece il nostro sistema giudiziario non preveda per i soliti furbi quelli che nei buoni avvocati l'appello è già una garanzia di sconto poi c'è chi fa oltre anche il quarto grado di giudizio il Parlamento cambia le leggi risolve la questione
A monte nel caso in cui la condanna persistenza
Ma ritornavo alle Rita Borsellino per chiederle a che punto siamo che poi il senso del sono morti invano
Ma io mi trovo
In una situazione un po'strana questa sera
Intanto
Sono tra due magistrati e non sono un magistrato
E la
Giornata in cui ricordiamo tutti insieme in particolare io
Il giorno la la data in cui è stato ammazzato mio fratello
E mi ritrovo in un luogo come questo che è un luogo in cui la memoria si avverte in maniera fortissima io credo che l le mura di questo Attilio CD rimandino ancora lecco delle dell'ultimo intervento pubblico di Paolo
Las grande grande quantità di persone questa sera affolla verso Atene fanno pensare proprio che si sia davvero oltre all'interesse per quello che questa sera magari si può dire
Nel legame affettivo questo nuovo un legame affettivo che si spinge molte più persone avvenire non luogo come come sempre ripeto per
La memoria è così forte così
Così presente così viva
Mi trovo qui a sentir parlare due magistrati che mi trova concordare sia con quello che dice Alfredo Morvillo almeno in parte con Alfredo fra l'altro condividiamo anche questa condizione di familiari e quindi colpito in maniera molto pesante molto dura da da un dolore molto forte che ha sicuramente ed ha anche una valenza diversa
Da da da altri alla alle nostre osservazioni alle nostre reazioni perché normale ed è logico che sia così io quello che dice il Pro Tour del procuratore Grasso
E mentre ascoltavo Nember riflettevo tra me e me e dicevo
Quale può essere il messaggio
Che io posso
Offrire questa sera alla alla riflessione comune
Vedete guardavo quelle immagini che sono state trasmesse all'inizio di questa serata mi colpiva in particolare come sempre mi colpisce l'immagine di Antonino Caponnetto anzi approfitto qui salutare
Parte
A parte il ricordo affettuoso
Per nonno Nino così lo chiamavamo tutti quanti così lui amava farsi chiamare volevo rivolgere il mio saluto affettuoso e la mia gratitudine devo dire Annona Betta la moglie di nonno Nino che in questi giorni di commemorazione
Ha voluto essere con noi e per me è stata una presenza importantissima ed è una presenza importantissime qui con noi le mando un bacio basso
E vi dicevo guardavo quell'immagine storica
Di Antonino Caponnetto che dice è finito tutto
Quella disperazione profonda che proprio si avvertiva nelle parole nei gesti stessi quel tenete la mano del dell'editore del cronista del del giornalista che che si era il microfono e lui quasi si aggrappava quella mano e diceva non fatemi dire nulla non non ce la faceva non ce la faceva dal per io allora non conoscevo ancora Nino Caponnetto lo conobbi subito dopo e poi abbiamo fatto
Decine forse centinaia di incontri insieme è stato il mio maestro quello che mi ha preso per mano e mi ha accompagnato in questo mio percorso che ormai dura da tredici anni e non c'era incontro in cui qualcuno non gli faceva questa domanda gli diceva ma lei
Quel giorno disse e finito tutto e Luini volta doveva passi giustificati
Di questa un momento di fragilità che aveva vissuto si giustificava e credo che non è non è aveva bisogno lo ha dimostrato lo ha dimostrato con tutto il resto della sua vita di avere superato quel momento di fragilità quel momento di disperazione ma lui diceva mi è bastato l'indomani quello è un momento particolare Nino Caponnetto veniva usciva dalla dall'obitorio dove era andato diceva lui apporre a deporre l'ultimo bacio sulla fronte fretta di Paolo ricordo usava sempre queste stesse parole perché siete che proprio gli si erano talmente scolpite dentro quelle sensazioni che le descriveva sempre allo stesso modo ma poi raccontava di quando l'indomani si era trovato nella piazza davanti Palazzo di Giustizia e aveva trovato quella folla sterminata
Di persone che quando lo avevano visto lo avevano abbracciato applaudito addirittura dicevano e mi chiedevano di ritornare a Palermo e io non potevo che c'ero già
Elogia via ero già fuori
E questo gli aveva dato la sensazione che poteva essere altro da un tutto è finito che ci poteva essere un'altra dimensione un'altra prospettiva di cui Luís avvertiva avvertiva fortemente già i sintomi diciamo così tutto questo nei giorni successivi
Non solo si consolidò ma crebbe anch'io poi ha avvertito che se sensazioni il giorno dei funerali la tanta gente
Che tirata che che piangeva per Paolo io ricordo la sensazione Serenissima che provai quel giorno nel vedere tanta gente assiepata
Nei pressi della chiesa di Santa mi sembra ridacchia ma soprattutto tanta gente chiamare Paolo per nome ancora lo ripeto sempre sentire tanti chiamarlo Paolo
E piange Earl o come una persona cara come un fatto personale
Da principio mi mi stupì quasi mi chiedevo come come mai
Come mai questo è un rapporto così così familiare così intimo e si era creato tra Paolo e i palermitani
E mi resi conto che c'era proprio questo rapporto così familiare così intimo che la gente gli voleva bene che la gente gli era grata che la gente sentiva di avere perso qualcuno che gli apparteneva di cui sentiva fortemente la perdita forse io cominciai a riflettere lì comincia a guardarmi intorno cominciai a vedere la gente
Questa gente che avevo sempre visto quasi come una massa informe della quale avevo spesso diffidato perché mi sembrava troppo troppo incostante troppo incoerente avevo visto tante volte
Funerali di vittime la mafia l'indomani era come se non fosse accaduto più nulla una settimana un mese così dimenticava tutto
Avvertivo che questa volta c'era qualcosa non erano soli numeri diverse la quantità delle persone avvertivo che c'era un sentimento molto più profondo avvertivo soprattutto il dolore la rabbia questa mescolanza straordinaria
Che doveva dare poi risultati che ha dato perché il dolore è stato sostenuto proprio dalla sabbia
Che forse quella volta è stata molto più forte è stata molto più incisiva di quanto non fossero state altre volte vi racconto queste cose perché perché io le andavo vivendo giorno per giorno momento per momento avvertivo quelle sensazioni che non avevo mai avvertito io avevo sempre fatto una vita molto ritirata
Io Paolo lo avevo sempre guardato prima di tutto come mio fratello prima di tutto era quello che mi impegna interessava di più di lui il mio rapporto con lui quando veniva a casa quando si parlava normalmente come si parla in famiglia
E il suo lavoro che era un fatto importantissimo io lo ammiravo
In una maniera straordinaria ma lo amavo soprattutto in una maniera straordinaria prima di tutto per me era mio fratello e poi quando Paolo veniva a casa
C'era mia madre con noi allora si facevano davvero dei discorsi molto familiari non si parlava tanto di quelli che erano i problemi che lui stava affrontando perché cercava di evitare di di spaventare anche di di di impensierire mia madre
Quindi questa dimensione così familiare per metà la dimensione più importante
Quando Paolo Mori non è che fossimo impreparati a tutto questo
Paolucci abituato a quasi a quest'idea specialmente nell'ultimo periodo dopo la morte di Giovanni Falcone lui avvertiva forte vorrei dire conta non non solo il pericolo ma l'imminenza della sua morte a questo ci preparava e noi io ricordo l'esercizio che facevamo con mia madre tutto questo lo accettavamo per amore
Mia madre mi diceva quando Paolo andava via
Non dobbiamo fargli vedere che abbiamo paura perché altrimenti difendiamo le cose più difficili parliamone tra di noi quando lui è qui proviamo a darli serenità è a mia madre che mi faceva questi discorsi una donna di ottantacinque anni
E quindi era questa ripeto la dimensione che io vivevo di più improvvisamente alla morte di Paolo ripeto non erano certo una morte inaspettata non era certo una cosa che non non non prevedevamo anche noi facevamo i conti proprio con quello che stava e che poteva accadere ma poi quando ci si trova dentro è tutta un'altra cosa la dimensione cambia improvvisamente
Soprattutto perché la morte di Paolo io l'ha vista in maniera due volte traumatica non solo perché avevo perso Paolo
Che nera una persona importantissima lo era sempre stato nella mia vita
Ma soprattutto perché lo avevo perso in quel modo lì mentre veniva a trovare mia madre quindi proprio in quella dimensione affettive familiare e perché in quella terribile esplosione era stata anche distrutta la mia casa quindi io mi ritrovavo a essere in una situazione particolarissima in quel momento di dolore così devastante io mi trovavo assolutamente nuda davanti a questo dolore
Non avevo più nulla non avevo più neanche la mia casa il rifugio più naturale
E quindi forse mi guardai attorno con più attenzione per questo perché mi trovavo immersa in questa dimensione
E cominciai a percepire della situazione
Quello che Nino Caponnetto raccontava di avere provato
A palazzo di giustizia io lo provai dopo di palazzo di giustizia della camera ardente ho dei ricordi
Molto traumatici ancora oggi se entro in quell'altro di palazzo di giustizia l'istinto è quello di scappare via
Perché mi sento ancora immersa in quell'atmosfera terribile che vissi che vissi quel giorno ma poi cominciai a osservare questa società civile che dico sinceramente non non mi piaceva non la conoscevo e quel poco che conoscevo non mi piaceva
La sentivo qua si infila la sentivo superficiale mi rendevo conto della poca partecipazione invece io dopo la morte di Paolo conosciuta una società civile diversa perché io ho cominciato a conoscerlo cominciata a guardarla con attenzione a sentire me ne parte in qualche modo mentre stava dando veramente il meglio di sé
Mentre stava esprimendo qualche cosa che forse non aveva mai espresso almeno con tanta profondità e con tanta e con tanti numeri con la con la quantità vorrei dire in cui la stava esprimendo
E questa cosa mi coinvolse mi coinvolse fortemente mi sentivo parte di tutto questo mi resi conto che eroi dovevo diventare parte di tutto questo a Trento in qualche modo sarei rimasta esclusa io
Ecco perché di questa società civile io oggi qui mentre sentivo parlare soprattutto Alfredo ma anche anche Piero Grasso
Non so mi sentivo parte ma mi sentivo in qualche modo di doverne prendere le parti di doverla difendere in qualche modo di dover me ne fare portavoce anche perché in questi anni
Successivi alle Astra Jedi di via D'Amelio io in qualche modo sono diventata portavoce di questa società civile perché il mio essere entrata in libera già dalla sua nascita il mio essere stata dieci anni questi dieci anni dentro libero con un ruolo anche rappresentativo
E mi ha fatto conoscere a fondo questa società civile mi ha abituato non solo a condividere
Tutto quello che in questi anni è stato fatto ma anche ad avere questo ruolo di portavoce allora sentivo parlare di questa società civile come di una società di nuovo disattenta come di una società di renderla segnata come di una società che e se ne è lavata le mani aggettivato a un certo punto che comunque ha fatto ben poco e invece mi tornavano alla mente mentre sentivo parlare tutte le cose fatte in questi dieci anni
Le cose conosciute ma anche quelle sconosciute quelle che facciamo tutti i giorni quello che le mille cinquecento associazioni che fanno parte di Ribera e ci sono milioni di persone
Sono milioni di persone perché non è solo una piccola associazione di quartiere una piccola associazione culturale o il gruppo teatrale o quello che vuole ma sono anche le grandi associazioni nazionali che contano centinaia di migliaia milioni di iscritti se facciamo un contro l'abbiamo mai fatto
Se facciamo un conto di quante sono le persone le persone che fanno parte di libera troviamo una grande fetta della società
E non solo di quella siciliana e questo già è un fatto straordinario perché prima quando si parlava di antimafia di attenzione di questi ribassi parlava dei siciliani
Perché il resto manco lo consideravamo perché il resto dell'Italia non gliene importava un bel niente di quello che succedeva in Sicilia o comunque non lo sentivo un fatto proprio e quindi non è partecipava
Lo guardava dall'esterno quasi fosse un fatto folkloristico o c'era qualcuno più attento che magari lo guardava con più partecipazione
Ma era un fatto occasionale episodico sporadico vorrei dire si parlava più della società siciliana e caspita ma libera non è fatta solo da società siciliana associazione siciliane qui si parla di associazioni che sono in tutta Italia
E credo che una dimostrazione da piccolo dimostra su un campione l'abbiamo noi qui questa sera dove ci sono persone
Che fanno parte di Ribera che sono venute da tutte le parti d'Italia a parte quelle che sono venute da tutte le parti del mondo perché stanno partecipando a un campo di Libero ai e agli campi di libera sono cinque se non sbaglio i campi di volontariato internazionale
E va tutto questo prima non c'era
Prima del novantadue tutto questo non c'era non c'era l'attenzione fuori dalla Sicilia c'era poca attenzione Inca anche in Sicilia non c'era la tensione fuori della Sicilia poi figuriamoci nel resto del mondo oggi c'è oggi c'è cosa si fa
E certo non si fanno più le fiaccolate non se fanno più le catene umane non si fanno più i sit-in in piazza i giornalisti hanno questa abitudine che arrivano per le commemorazioni ventitré di maggio le altre manco la prendono in considerazione
Perché ci sono commemorazioni a cui ci si ritrova soltanto con le autorità e qualche familiare
E allora poi si dice alla commemorazione di far Borsellino e Falcone
Chissà perché sono diverse ma perché Falcone e Borsellino sono diversivo perché è diverso il clima che si respira dopo
Le morti di Falcone borsettine questo mi sveglio che è nato al in nome di quelle ultime due stragi che racchiudono tutto quel clima terribile che si era vissuto negli anni precedenti e quel dire basta perché non se ne può più non solo perché erano stati ammazzati ammazzati Falcone Borsellino ma perché si sentiva il peso
Di tutto quello che era accaduto prima e tutto questo si rimetteva insieme allora
Forse la commemorazione Falcone Borsellino noi la viviamo ancora in questo modo è perché racchiudono un po'tutte le altre perché sono il segno anche della fare memoria di quello che è accaduto dopo di quello che è nato dopo allora il la prima cosa che fanno i giornalisti scusami se lo dico non parlo di te ma mamma ma della maggior parte dei giornalisti io
Spesso ho un rapporto poco poco bello nei giorni della commemorazione perché arrivano lì e credo che prima di tutto contro uno due tre quattrocento centocinquanta B
Solo centocinquanta palermitani alla commemorazione di Borsellino dopo dove è finita la memoria dove sono finiti i cento mila i duecento mila così
E allora beh io credo che
E impossibile pensare che ci siano cento mila palermitani che vengono alle manifestazioni di Paolo Borsellino di Giovanni Falcone ma non perché hanno dimenticato
Perché magari non sentono più il bisogno di scendere in piazza perché magari li ricordano in altro modo perché magari stanno lì a guardare la televisione o a leggere il giornale oppure a viverla nella propria intimità educando i troppi figli parlandone in maniera diversa se un insegnante parlandone con i propri ragazzi
E questo accade
Questo accade io un privilegio
Io ogni giorno ogni giorno anche più volte al giorno incontro quell'Italia di cui non si parla mai
Perché
Basta giacente lettere del del la televisione o leggere i giornali e e noi sappiamo siamo subissati da notizie negative che ci sono e ci sono fatti negativi esistono
Per carità non è che non esistono non sono mi delusa ci sono e sono pesanti però
Non vengono bilanciate quando si danno le notizie dalle notizie positive così dice sì succede questo ecco viene oltraggiata la lapide di Burke ricorda Borsellino però
Però
Da tutta Italia arrivano messaggi o mucchi di messaggi così e poi Mele poi messaggi acque telefonate e poi gente che è venuta personalmente la lapide piena di messaggi attaccati le persone sono venute a portare dei fiori ma di questo non si fa
Allora resta l'impressione qualcuno mi dice
Un giornalista mi dice
Palermo eh no scusa
Non si può identificare Palermo con la mano di un Lazzarone di un delinquente di un mafioso di un criminale
Non ragazzo qual sia assente mi è stato detto sarà stato una ragazzata sì certo non è venuto
Bernardo Provenzano a fare certi segni sullo certe parole a scrivere certe parole sulla lapide che ricorda Paolo Borsellino sarà stato un ragazzo due ragazzi tre non importa ma sono ragazzi che sanno di poterlo fare
Sono ragazzi che vanno a imbrattare la lapide non un muro qualsiasi non sui muri sono pieni
Sono ragazzi che crescono ancora oggi in un clima particolare in una situazione particolare e che sanno di essere autorizzati a fare un gesto di questo genere sono ragazzi che vengono apposta in via D'Amelio viola meglio non è una strada di passaggio
Lo sapevano bene anche mafiosi che non attacca Pola e lo è ancora
Si viene apposta
Anche l'altare la lapide
E a scrivere
Certe cose
Segno che sanno di poterlo fare segno che la loro culture ancora quelli allora dobbiamo dire che a Palermo c'è ancora tantissimo da fare
Che a Palermo c'è una fascia della popolazione che ancora assolutamente refrattaria e che è rimasta lì e che non solo è rimasta lì
Che dopo tredici anni non era mai accaduto nulla
Mi all'Alberone alla lapide in via D'Amelio che dopo tredici anni e dovremmo chiederci perché proprio in questo momento perché io me lo sono chiesta perché dopo tredici anni perché in questo momento
Visto che non era mai accaduto e che dopo tredici anni pensa di poter fare un gesto di questo genere e lo fa con arroganza con disprezzo non è una centrale devo che caduta ma l'attenzione di chi
Perché adesso è possibile ma l'attenzione di chi uccisi io sto parlando della società civile dico sì vero la cessione dell'Iran battaglioni di Olimpia faccia un passo indietro ha fatto un passo indietro si è richiusa nelle case ma perché la fa
L'ha fatto perché è rimasta delusa è rimasta delusa da quello che la politica non ha fatto più è rimasta delusa dai risultati che non sono più arrivati è rimasta delusa adatti
è rimasta delusione a chi sembrava che si fosse fatto carico
Della sua rabbia della sua creazione di quella della società civile l'avessi assunta l'avesse assunta su di sé per per cambiare per per per proporre metodi nuovi per mettere in atto metodi nuovi e che è arrivato a un certo punto dopo averlo fatto e quindi aver dimostrato che era possibile non l'ha più fatto
E allora questa società civile perché non è un compito era il compito alla società civile si è quello di comportarsi in un certo modo di stare all'erta
Di non abbassare la tensione tutte le isole ma poi deve essere rappresentata da altri poi tocca ad altri il compito ognuno deve fare la sua parte diceva Paolo la società civile la stava facendo
La politica le istituzioni anche la chiesa abbiamo visto il Papa
Era la prima volta sia assunto questo ruolo la società civile insomma
Un Papa invece che andava alla fiaccolata col figlio decide di andarsene alla partita una mamma se ne va a fare shopping con la figlia invece di andare al convegno ed è il suo ruolo e il suo ruolo a un certo punto si è vista tradita
Da quelle istituzioni da quella politica che avrebbero dovuto mantenere quel ruolo e non hanno mantenuto e allora e allora è rimasta delusa allora atteso quella carica emotiva che le aveva dato la capacità di essere così incisivo
Ma la società civile c'è ci sono le mille cinquecento associazione di libera ci sono le un milione di firme
Per la legge sulla sull'uso sociale dei beni confiscati ci sono i ragazzi che lavorano sui beni confiscati che non sono casi isolati sono espressione
Di una reazione a un certo metto da un certo sistema
Perché non sono ragazzi che arrivano da chissà dove sono ragazzi di Corleone sono ragazzi di San Giuseppe Jato di San Cipirello che lavorano su quei territori ci sono le scuole non c'è più scuola che non faccia i suoi progetti di educazione
Alla legalità ci sono insegnanti che si impegna stamattina c'era un bambino abbiamo visto in tutti i telegiornali un bambino che viene da uno dei quartieri più a rischio di Palermo o Maniero che probabilmente tredici anni fa a parte non sarebbe stato a una manifestazione del genere
Ma forse avrebbe risposto in maniera diversa alla domanda che mi faceva il giornalista su che cosa hai la mafia cosa pensava della mafia
Questo bambino se messo lì davanti a tutti davanti a una televisione a dire che cosa era la mafia ha usato parole terribili
Ma non solo ha usato parole terribili segno che ha una consapevolezza che noi ci sognavamo di avere ma anche noi adulti ci sognavamo Davide Luís già da bambino in quella situazione a questa consapevolezza è la esprime
E sento dire se questo non è cambiamento della società civile che cosa allora non possiamo addebitare alla società civile il calo di tensione la società civile probabilmente sia fatto dei passi indietro però la società civile riempie ancora
Le le sale come queste alla società civile e ancora nelle scuole negli nelle nelle attività di tutti i giorni Cece in maniera forte io credo che verranno responsabilizzati tutto questo sia addebitata addebitare ad altri e peraltro lo faccio
Con una frase di Paolo io ho l'abitudine di usare spesso le frasi Ripamonti non mi permetterei mai qualche volta mi dicono cosa penserebbe suo fratello oggi e come faccio a dirlo io piccola piccola e per giunta in una situazione assolutamente diversa sarebbe veramente assurdo
Paolo un giorno disse io l'ho trovato scritto pensate sulla parete di un municipio di un paesino dell'Emilia Paolo disse alla volontà vera della politica di rompere i legami con la mafia io non ho mai creduto
E di conseguenza non si ferma
Un attimo solo
Non ho avuto
La possibilità di completare il concetto che Fanzago altri compensi va be'allora dove volevo dire questo bisogna dare atto ai giovani di Addiopizzo come iniziative positive
Bisogna dare atto a tanti commercianti che hanno deciso oggi di collaborare bisogna dare atto alla politica che cerca in qualche modo di trovare un patto etico
E quindi mette in discussione certo certe cose già è un passo avanti rispetto a prima ci sono l'associazione di categoria che stanno cercando di creare un collegamento con il giovane di Addiopizzo c'è una cosa che per me è stata veramente emblematiche gratificante quella di una donna che ha collaborato perché tornando a casa agli arresti domiciliari sono state le sue figlie di dodici e tredici anni che erano state impegnate a scuola nel proprio nella cultura della legalità che gli insegnanti diffondono a piene mani
A dire mamma basta non possiamo più continuare in questo modo vedi collaborare con la giustizia e cioè e purtroppo ce ne dobbiamo andare
Al nord queste cose sono esistono ci sono purtroppo poi la realtà ci crolla addosso quando arrivano a imbrattare su lisciare la lapide allora queste speranze questa molto diverso il peso certamente ma queste speranze ci danno però la consapevolezza dell'esistenza di una realtà che che è difficile scrollarsi di dosso questa cioè il scusate se ho ripreso l'abbiamo giocata sull'ottimismo e pessimismo e poi come sempre diciamo le cose non sono mai
O bianche onere c'è una società civile che si impegna c'è una legislazione che segna il passo in alcuni momenti ci sono norme che pure hanno una loro efficacia che poi vengono lasciate lettera morta per incapacità di attuarle bene c'è una spesa sanitaria che impazzisce e poi ci ci fate scoprire voi al di là del penalmente rilevante non era aggiorniamo che un presidente della Regione il tariffario regionale per le prestazioni sanitarie lo negoziava con uno sospettato di prendere i soldi dal boss nel retrobottega
Di un negozio di abbigliamento forse questo non sarà mai penalmente rilevante ma io non appartengo alla società civile perché faccio il giornalista non non partecipo annulla un po'mi indigna e quando vado a votare magari me lo ricordo ecco la società civile dovrebbe ricordarsi di queste cose al di là del penalmente rilevante
Però
Siccome torneremo a parlare anche di questo perché poi sul di di politica bisogna pur parlare non di partiti ma di politica di comportamenti e di dovere di impegno di regole di intransigenza però rischia di fare di il il più pessimista di tutti Alfredo Morvillo e non mi sembra non mi sembra giusto e quindi mi concedo un minuto di di replica sul suo sulla sua frase poi quella che ha dato il tema alla prima parte del nostro dibattito che tenta di acchiappare varie cose ma che richiederebbero molto ma molto più tempo
No il problema non è una replica perché nei contenuti voi dalle stesse parole sia del procuratore che Rita Borsellino il risultato finale
Credo che sia sempre lo stesso cioè che dopo tredici anni siamo ancora fermi alle isole felici di diritti delle associazioni o di qualche altro piccolo segnale di risveglio ma il dato di fatto è riconosciuto universalmente da tutti che Cosa Nostra continua imperversare nella nostra terra ma io ci tengo a precisare che come è noto
Nel mio intervento recente teneva a sottolineare innanzitutto un dato di fatto ugualmente come dire imprescindibile e cioè che il momento repressivo in altro funziona e funziona egregiamente su questo siamo tutti dal Colle fusione precisamente anche grazie agli sforzi dell'istituzione dello Stato che prima si presentava in maniera diversa in questo settore io sono in magistratura dal mille novecentosettantasette da allora ad oggi
E e non soltanto dal novantadue ad oggi ma in tutti questi decenni la situazione è cambiata in maniera abissale
Le forze dell'ordine la magistratura sono cambiati in maniera assolutamente i positiva quindi il dato di fatto sicuramente confortante per e tutti i cittadini e che il momento repressivo funziona pur frattanto difficoltà perché la legislazione cambia un processo inizia Concert con certe regole
Si provvede si procede con misura cautelare nei confronti di personaggi illustri la misura cautelare viene confermata pure la Corte di Cassazione quando poi dopo dieci anni quindici anni che arriverà in un altro momento la stessa corte di cassazione annullerà la sentenza però ovviamente tutti dimenticano che in questi dieci anni le normative sono cambiate eccetera eccetera quindi ripeto il momento repressivo fusione o quello che non c'è
Ciò che deve integrare il momento repressivo e cioè tutto ciò che deriva dall'analisi profonda dell'essenza di Cosa Nostra l'assenza di Cosa Nostra è il consenso della gente
E questo collegamento fra Cosa Nostra e la gente il collegamento da un lato con la gente dall'alto col potere con gli omonimi potere quindi con la politica fin quando non si riuscirà ad interrompere questo canale di rapporti
Fin quando continueremo noi a registrare nelle indagini giudiziarie anche con notizie acquisite diversamente questo collegamento fra il potere e Cosa Nostra
Fra Cosa Nostra e la gente comune il consenso di cui gode Cosa Nostra continuerà ad essere intatto è il nostro problema
Continuerà ad essere inalterato e c'è la presenza di Cosa Nostra totalizzante nel territorio è ovvio che da in questi ultimi anni color così come ho già detto sono cambiate tante cose mi sono tante iniziative positive su questo non c'è nessun dubbio su questo siamo tutti d'accordo non si può negare
L'evidenza io amo sempre riferibile dati di fatto
Non a valutazioni personali ma a dati di fatto su cui non si può che essere d'accordo le iniziative dell'associazione sono un fatto innegabili la presenza totalizzante di Cosa nostra del nostro territorio è un altro fatto innegabile
Posto che momento repressivo funziona dobbiamo chiederci perché allora non andiamo avanti
Perché se continuiamo ad arrestarne centinaia e centinaia il problema della mafia è sempre presente evidentemente manca dall'altro che fin quando noi conteneva leggere sul giornale che c'è un testimone che dice personale di cultura un professionista che dice
Sì vero ed io do volendo partecipare a un concorso ho cercato la raccomandazione
E l'ho cercata attraverso il mafioso
Peppino Guttadauro capomafia di Bagheria
E io non non ho nessuna difficoltà ha detto quello ad ammetterlo conoscevo signora sapevo che era mafioso e non ho avuto nessuna perplessità andarmela cercava la Fondazione da lui
E occorre ringraziarlo ero amico di famiglia ogni volta che lo scarcera o non si andava a casa a fare le mie felicitazioni alla famiglia
Questo è uno spaccato che assessore faceva ne abbiamo agiamo abbiamo questo esempio ma ma è un un comune un frequente modo di pensare
La gente non si rende conto che quando tu chiedi un favore a qualcuno in particolar mafioso è una cambiale che sottoscritto
Prima voi voi questa persona di chiederà qualche cosa in cambio e nel momento in cui duri che il favore Jaz sei consapevole che il che glielo lo farai quell'altro favori in cambio ma non ci trovi nulla di strano
E e questo è quello che la gente detergente deve capire che bisogna stare lontani da queste scorciatoie
La la raccomandazione è un fenomeno nazionale mondiale non scandalizza più nessuno più di tanto
Ma nella nostra terra andarla a cercare tramite il mafioso che fa ad anello di collegamento fra il poveraccio che aspira vigile del concorso
E il potere che è in grado di dargli una mano d'aiuto
E allora si cerca la Sports la scorciatoia attraverso il mafioso quindi il mafioso ha una una posizione centrale da un lato e il rapporto con il potere e ti posso fare una raccomandazione o dall'altra il rapporto con la gente
Continuiamo a vivere una situazione in cui il capo mandamento a nella nostra terra una posizione centrale mantiene i collegamenti con i due mondi della gente comune e del potere fa da tramite e ogniqualvolta riesce ad accontentare qualcuno che gli ha chiesto qualcosa is il consenso
Personale del capomafia e di Cosa Nostra aumenta a dismisura tramite la tua possibilità di avere un contatto con Cosa Nostra ritiene di poter risolvere tanti problemi e di fatto magari li risolvono veramente
Quindi se non si interrompa questo canale per interrompere questo canale è necessario una ferma presa di posizione della politica così come ormai tanti di noi e anche tanti politici andiamo dicendo è necessario non un codice etico è necessario studiare la possibilità di creare un organismo istituzionale al di sopra dei partiti che abbia il potere di individuare delle incompatibilità e cioè impossibilità per certe persone di poter accedere a cariche rappresentative dalla gente e dall'altro
E dall'altro individuare delle decadenze e c'è dopo che la gente accede a certe cariche quando successivamente si accertano suoi rapporti che anche non costituiscono reato con ambienti mafiosi deve essere dichiarato decaduto questo significa dare una valutazione di grande intransigenza a qualunque forma di rapporto con ambienti mafiosi fin quando questo concetto non sarà entrato nelle coscienze
Di tutti i primi fra tutti i politici perché sono i politici che hanno nelle mani il rapporto con la gente io dopo che ho avuto opportunità di dire quelle cose dopo il ventitré maggio ho avuto la visita di qualche persona che mi ha manifestato la sua adesione a quello che avevo detto
E qualche anche qualche politico qualcuna mi ha detto dottore io sono d'accordo con lei ha ragione ma questa gente non si può toccare
In quanto il nodo fondamentale qual era ma perché non prende le distanze da questa sede non siete tutti uguali in qualunque gruppo politico ci sono coloro che si vanno a cercare i voti in ambienti mafiosi facendo delle promesse
Promettendo anche impegni legislativi in una certa direzione e questo è un dato di fatto oggettivo noto a tutti perché il programma di Bagarella è l'udienza è stato scritto su tutti i giornali c'è Bagarella detto qualcuno ha fatto promesse non l'abbiamo portato lo abbiamo letto e poi le promesse non sono state mantenute quindi o Bagarella uscito pazzo ovvero è un fattore quindi fino a quando non si riuscirà ad infrangere questo la prossima quando non si inseriranno delle norme precise che possano sanzionare in maniera amministrativa
Non penalmente perché quando si parla di sanzione siamo tutti
Abituati a pensare al processo penale alla condanna la galera
Quando si scopre che l'uomo politico Tizio o colui che vuole accedere ad una qualche carica elettiva avuto dei rapporti con ambienti mafiosi la sanzione non fino a quando non c'è la prova
Che è stato commesso un reato
La sanzione
Amministrativa deve essere inflitta nel senso che tu non viene buttato a mare non viene messo in galera non viene privato di nulla ma tu
Avendo avuto rapporti con Cosa Nostra siccome a Cosa Nostra nella nel presupposto di qualunque nostro discorso è il male della nostra società
E quelle qualche cosa che ha condannato a questa terra trovasse lo stato in positivo quindi se tu ha avuto rapporti non mi interessa richiede natura anche che non costituiscono reato non puoi rappresentare il popolo siciliano questo è un fatto è evidente
Quanto
Io credo che fin quando tutto ciò non accadrà e ripeto io mi rendo conto che non è facile infatti si diceva è necessario uno studio approfondito di cosa bisogna fare come bisogna arrivare ad un ad un nuovo organismo istituzionale che abbia questi poteri da chi debba essere composto certamente non dovrebbe essere un organismo dove si debbano lui produrre alla maggioranza parlamentare perché altrimenti non abbiamo raggiunto il nostro scopo ma fin quando non sia arriverà a interrompere questo rapporto io credo che non cominceremo mai a risolvere questo nodo questo è l'aspetto fondamentale l'aspetto sociale è ugualmente da non sottovalutare e a questo proposito le parole di Manfredi Borsellino sono assolutamente da condividere perché noi purtroppo viviamo in una società in cui una definizione di il qualche tempo fa aveva del di Repubblica mi pare
Che riassuma in maniera precisa i il significato di alcuni interventi che erano state fatte cioè che nella nostra terra la mafiosità non costituisce un discrimine sociale è stato sono state utilizzate questa parola che mi sembra che sono perfettamente calzante la maggiore sita non costituisce un discrimine sociale siamo tutti pronti a trovarla sembra giustificazione quando è stato arrestato
Non c'è nulla di male a dirlo il dottore Miceli c'è stato una petizione di non so quanti medici mille mille cinquecento medici che anziché dire ci auguriamo che non sia vero e giusto che se è colpevole venga condannato a Cerano si chiedeva di brutto la sua scarcerazione e io ho letto anche su qualche muro dalla città Micelli libero non ha importanza dell'omicidio ma importanza il fatto in sé e per sé cioè dal momento in cui la magistratura la la polizia giudiziaria raccoglierle prova a carico di una persona
Prova inchiesta ma abbiano dare una sua responsabilità in fatti di mafia infatti quindi di particolare gravità la reazione di un diciamolo soltanto di un consistente numero di persona quale quello dire ma che ha fatto non ha fatto niente ma perché lo tenete in galera non è giusto che sia così a lungo in galera cioè e non cerca un approccio necessario di grande intransigenza nei confronti e di tutto ciò che significa ma se c'è una certa tolleranza io personalmente ho assistito ad una scena
Di un di un noto uomo politico che era stato arrestato scarcerato non perché assolto ma per altri motivi in un luogo pubblico un personaggio
Di un certo rilievo non diciamo nei tiene a quale categoria appartiene che si trovava all'altro lato del Salone dov'erano è scattato in piedi gli di fronte a tutti è andato a fare grandi manifestazione di ossequio di deferenza
Ora io dico queste cosa che de no denotano certamente che ancora non si è non abbiamo raggiunto quel grado di maturità antimafia intransigente che e il primo passo per poter poi sperare un domani di risolvere
In radice il problema è chiaro io mi trovo d'accordo sia corrida il procuratore le siamo diciamo bene o male le stesse cose che fossero evidentemente più accorati ma non perché io
Sia fratello di Francesca Morvillo o perché sia pessimismo i io amo
Sottolineare con decisione ciò che la realtà offre nella sua oggettività oggettivamente oggi si vive in questo stato oggi a non alziamo la situazione in cui ancora non esiste un uomo politico disposto a dire io fra essere eletto con i voti della mafia e non essere eletto preferisco non essere letto quando accadrà una cosa del genere ne potremo riparlare
Abbiamo parlato
Presente ed il futuro con con gli occhi quegli occhi a questi tredici anni sono stati anche tredici anni che dovevano raccontarci
Avevamo questa speranza tutto sul perché delle stragi ora l'interrogativo è molto semplice nel momento in cui Rina e soci decisero che era venuto il momento di far saltare quel territorio sapevano immaginavano di incutere di un certo consenso o se ne infischiano
Le indagini le storie di mafia ci raccontano che i mafiosi gli uomini di Cosa Nostra sono molto attenti al clima che c'è intorno al loro non a caso per ora in periodi in cui il pizzo c'è massivo ma con piccole richieste proprio per non suscitare grandi ondate di reazione che pure come vedete stanno prendendo forma ecco allora nel novantadue
Rina immagino di forzare la mano in un momento in cui perse il senno
O aveva delle rassicurazioni che quello era il momento giusto perché Cosa Nostra potesse regolare i propri conti con due che odiava mortalmente liquidando loro liquidando anche gli uomini che erano con loro gli uomini delle scorte se ci fossero state anche delle vittime qualunque passavano di lì potevano morire anche loro ecco queste cose in tredici anni non le abbiamo capite molto bene abbiamo capito che gli uomini di Cosa Nostra vollero con le stragi
Se ci furono altri accordi se ci furono altre cointeressenze se ci fu una trattativa dopo o durante le stragi questo non ce l'abbiamo ancora chiaro ora ci vediamo un contributo che libera a preparato e poi ragioniamo anche di questi dubbi che ci sono rimasti
Panico a fine anni ottanta dall'istruzione dibattimentale ben trentasei riguardanti la strage di Atene emendamenti non sono ammesse
Diciamo tre causali che possono che ci hanno indotto a ritenere che ci sia fatto un'accelerazione
La prima riguarda il fatto che da tempo il sellino con qualche incertezza sarebbe stato designato procuratore nazionale antimafia una testimonianza in particolare
C'era la dimostrazione che aveva gli anni sia nato un alloggio nel quale sarebbe andata risiede occupando quel posto in tutta questa situazione quindi noi abbiamo ritenuto e questo è molto importante che la pista mafia appalti sia stata una causa una concausa è comunque una causa di accelerazione
Voi avete citato anche una serie di interviste che il dottor Borsellino rilasciata alla stampa dopo la morte del dottor Falcone
Sì la prima intervista fu rilasciata a distanza di cinque giorni dalla morte del dottore fa come un quotidiano nazionale
E la aveva mostrato di valenza è sentita al più presto alla Procura di Caltanissetta nonno terra riferire ai ragionamenti ma disse papà testualmente fatti e circostanze soprattutto del contenuto negli ultimi colloqui che aveva avuto con il dottor Franco colloqui di che tipo
Ecco non conosciamo perché fondatore Borsellino non fu mai sentiti come ci racconta un particolare andiamo proprio una conferma da formulato del dottore Borsellino di una conversazione telefonica intercorsa con la Procura di Caltanissetta esattamente il diciotto luglio
Il giorno prima della strage la Reggiana penale la strage che fu anche un giorno dell'insediamento del nuovo procuratore della Repubblica nota infine
Ecco quindi dottor Borsellino avrebbe parlato col dottor Tinebra e avrebbero concordato un appuntamento
Sicuramente nel quale nelle mani non andavano all'Ambra sarebbe stato sentito come testimone tutto il sapere ipotizzato l'esistenza di mandanti esterni
Cosa nostra quello che posso affermare con assoluta certezza e questo Denitto questo gravissimo delitto non fu soffrono tentò soltanto di Cosa Nostra
Proporre Luca Tescaroli è emerso nei dibattimenti cosa Nostra ai vertici di Cosa Nostra
A far data
Nel mille novecentonovantuno hanno dimezzato un oggetto criminali di aggressione nei confronti dello Stato
Una sorta di aberrazione
Una chiusura dei conti
E per creare le basi per nuovi rapporti con politico istituzionale economico finanziari in grado di assicurare le connivenze e le coperture di cui in passato l'organizzazione mafiosa aveva con
Un concetto terroristico eversivo che ha visto una serie di attentati eseguiti e molti altri rimasti ad uno stadio embrionali
Abbiamo costruito abbiamo contestualizzato
Lo stragismo di quel periodo e quel che è certo è che vennero precisi legami dei vertici di Cosa Nostra con gli appartenenti al mondo istituzionale politico imprenditoriale
Venne infatti assassinato Salvo Lima
E Ignazio Salvo che rappresentavano il viatico
Per ottenere aggiustamenti
Nell'ambito dei processi aggiustamenti in senso favorevole all'organizzazione mafiosa
Erano al contempo costoro soggetti che consentivano di arriva che anche ai settori più elevati nel mondo politico
Il fatto di avere quindi deciso ad un certo momento di troncare quelle relazioni
Significa che già
Evidentemente vi erano possibilità alternative
Erano già stati instaurati contatti con persone che in qualche modo presentavano garanzie per subentrare
Nel
In questo tipo di rapporto perché la forza dell'organizzazione mafiosa
Consiste proprio in questi relazioni esterne come ad esempio quello relativo all'accelerazione che gli fu a la strage
Di capaci e quella di via Mariano D'Amelio
Venne pianificato una progetto criminale appena che prevedeva prevedeva una sequenza negli attentati da realizzare dapprima l'uccisione di Salvo Lima poi l'assassinio di Giovanni Falcone
E poi ancora si doveva colpire l'onorevole Calogero Mannino ad un certo momento ben impressa un'accelerazione venne mi sento in disparte eliminazione Calogero Mannino
E si volle Rina volle
Rapidamente colpire Paolo Borsellino
Perché questo mutamento di programma
Che cosa determino questa accelerazione sono state fornite le indicazioni da collaboratori di giustizia in sede dibattimento
Ma
Questo dato fa approfondito occorre capire
Vi sono state a cavallo delle stragi di Capaci e di via D'Amelio delle relazioni
Come rappresentanti delle istituzioni che hanno dato vita a trattative o ipotesi trattative
Che prevedevano richieste
Da parte dell'organizzazione in termini di miglioramenti legislativi
Che sono state indico redatte con queste stracci questo è un dato estremamente significativo che dovrebbe
Fungere da stimolo per le successive ulteriori investigazioni c'è invece registrato
In realtà è accaduto esattamente l'opposto
Cioè lo scorso investigativo si è in qualche modo inaridito
Proprio quando il livello delle investigazioni
O si doveva a Zac ripianamento se qualche cosa ancora non è stata
Perché a mio parere in questa seconda vicenda
Cioè come penso di di qualcosa che investite
Sì
Probabilmente anche nel caso di Borsellino c'è stato l'apporto fondamentale almeno deve
Della mano d'opera ma dalla manovalanza ma si capisce che si deve essere stato qualche elemento di perturbazione esteri cosa nostra stessa inizia parla di servizi deviati come anche questo è un altro canovaccio riserve delle nelle strade dal perché dicono se occupa se
Ma in quel periodo sostanzialmente si occupava solo di capire perché era morto
Io credo che
Andando
Scalare
Ghezzi si è imbattuto nella pista e gli appalti
Una pista che
Non è mai
Venuta fuori in modo netta e che però se andiamo a guardare
Tutto quello che è stata l'evoluzione della marca dal novanta ad oggi alcun ruolo racconterà noi ci troviamo spesso di fronte alle dichiarazioni di politici o io mi son trovato più volte di fronte dichiarazioni di politici i quali parlano a affari oscuri intrecci
Di faccende lanciano l'allarme sul faccende guidati
Quando vengono intesi come testi
Si rivedono verbalmente eccidi hanno inteso come una denuncia politica e non scendono mai
E a questo punto che succede qualcosa di strano
Questo è un romanzo pieno di avvenimenti eccezionali di personaggi incredibili ma soprattutto di misteri e a questo punto che ce n'è uno
C'è un colonnello dei carabinieri che si chiama Mario Mori e che è vice comandante del ROS il reparto operativo speciale dei carabinieri
Il colonnello Mori un ufficiale di grande esperienza che ha diretto operazioni contro la mafia e il terrorismo e che attualmente col grado di generale e comandante del SISDE il servizio segreto civile
Tra gli inizi di giugno nell'ottobre del mille novecentonovantadue il colonnello Mori che i suoi uomini incontrano Vito Ciancimino
Gli dicono che questa guerra tra Stato e mafia non può portare a nulla e che vorrebbero parlare con qualcuno di Cosa Nostra
Ciancimino si consulta con i boss mafiosi e riporta il parere della mafia si può fare
Totò Riina ha elencato una serie di richieste il papello lo ha chiamato Giovanni Brusca
Via il quarantuno bis via la legge Rognoni-La Torre sul sequestro dei beni dei mafiosi di alla legge sui pentiti revisione delle sentenza del maxiprocesso la mafia tratta lo Stato cosa offre
Il colonnello Mori è spiazzato la sua dice non era una trattativa era una trappola voleva arrivare soltanto la cattura di qualche latitante
Sa bene che non può trattare nume dello Stato quindi che i mafiosi si consegnino e lo Stato tratterà bene le loro famiglie a questo punto e Ciancimino ad essere spiazzato anzi è terrorizzato
Lo dice al colonnello Mori lei mi vuole morto anzi vuole morire anche lei io questo discorso non lo posso fare nessuno
Intanto succede un'altra cosa un'altra tra a condurla sono due persone uno è un personaggio da romanzo
Si chiama Paolo Bellini è un ex estremista di destra poi auto Cusato sì di omicidi politici e di mafia in galera sotto falso nome per un traffico di opere d'arte l'altro e Antonino Gioè l'artificiere della strage di Capaci
E durante questa trattativa che a qualcuno viene in mente un'idea
Durante uno dei colloqui Bellini commentando la strategia mafiosa dice che in effetti uccidere un magistrato non serve perché poi lo Stato ne mando un altro una persona per quanto importante può essere sostituita un'opera d'arte una volta persa e per sempre
Per esempio fa saltare in aria la Torre di Pisa sarebbe come uccidere un'intera città
Bellini riferisce sempre tutto maresciallo dei carabinieri ma anche questa trattativa come quell'altra si blocca
Rina però ormai l'idea della trattativa ce l'ha in testa e per portarla avanti utilizza il suo metodo il metodo corleonese di fare gli affari
Il diciassette ottobre del mille novecentonovantadue un proiettile da mortaio viene nascosto nel giardino di popoli a Firenze
Poi qualcuno telefona all'Ansa per rivendicarlo facendo riferimento alla situazione carceraria dei mafiosi
è un segnale il segnale che vorrebbe essere preciso e invece e qui la nostra storia sarebbe una farsa se non ci fossero di mezzo tutti quei morti invece chi telefona lo sa farsi capire non si sa spiegare
Così la rivendicazione cade nel nulla e il proiettile verrà addirittura ritrovato tanto tempo dopo
Totò Riina invece ha fretta ci sono i tempi brutti la pressione dello Stato si fa sempre più forte
Chissà senilità se lo sente quello che sta per succedere
Lei fa avanti indietro da un palazzo di via Bernini nel centro di Palermo con le figlie clandestina ma indisturbata e non sa che sorvegliata da un nucleo speciale dei carabinieri con un pentito Balduccio Di Maggio che l'ha riconosciuta
Quella donna quella donna di mezza età con gli occhiali e lei Ninetta Bagarella in Riina
E il quindici gennaio mille novecentonovantatré alle otto e quindici dal cancello del Palazzo esce una Citroën ZX con due persone a bordo al primo semaforo rosso viene bloccata dalle auto dei carabinieri del capitano Ultimo
L'uomo seduto al posto del passeggero viene tirato fuori ammanettato e coperto con un telo è un uomo robusto ben vestito con una sciarpa di cachemire attorno al collo si chiama Salvatore Riina detto Totò u curtu alle otto e quarantacinque il capo di Cosa Nostra già in camera di sicurezza
A questo punto succede qualcosa
Per una dimenticanza un ordine un disguido di carabinieri tolgono la sorveglianza al Palazzo senza entrare nel covo di Totò Riina getteranno un mese dopo con il magistrato nel frattempo però centrato qualcuno che ha portato via tutto anche ridipinto le pareti
Chi non si sa delle capre di sorveglianza sono state spente quel pomeriggio stesso
Peccato perché avrebbe potuto esserci qualcosa di interessante un documento un'agenda un alto ufficiale dei carabinieri aveva detto quando si saprà che ha incontrato Totò Riina in questi anni ci saranno persone che dovranno abbandonare Palermo con la coda tra le gambe
Chi se ne va da Palermo invece tranquillamente e Ninetta lo stesso giorno della cattura di Totò Riina prendi figli fa le valigie prende un taxi e se ne torna a Corleone adesso che suo marito è stato arrestato la clandestinità è finita
E la giù a Corleone trova praticamente le stesse cose che ha lasciato trent'anni prima
Il paese è sempre quello il suo nome significa ancora nocciolo di mandorla e Luis è ancora lì in mezzo ad una campagna bellissima selvagge deserta piccole duro come un nocciolo appunto
Fino a qualche anno fa a Corleone non c'era nessun albergo adesso ce n'è uno
Fino a qualche anno fa il palazzo più bello e più moderno era la villa di Totò Riina adesso che è diventato una scuola
Neanche Cosa Nostra cambia e soprattutto non si ferma gli arresti dei capi non l'hanno mai fermata perché ne arriva subito un altro preso Totò Riina il bastone del comando passa Bernardo Provenzano Binnu u tratturi
Uomo di cui non si sa niente non se ne conosce il volto perché latitante da quarant'anni e l'ultima fotografia risale al mille novecentosessantatré
C'erano alcune sue registrazioni sonore al Tribunale di Agrigento ma sono scomparse per cui non se ne conosce neppure la voce
Non usa il cellulare non parla al telefono lo si presenta quasi mai di persona gli appuntamenti comunica attraverso pizzini fogliettini scritti a mano che consegnano uomini di fiducia
è un fantasma Bernardo Provenzano un fantasma che governa Cosa Nostra da un'altra dimensione e di cui sia soltanto una ricostruzione al computer
Al suo fianco Bernardo Provenzano a Leoluca Bagarella che la pensa come Toto Rina sulle stragi e sulla guerra da fare allo Stato e anche i fratelli Graviano vostra il quartiere di Brancaccio
Appunto del mio quello che possiamo chiamare lo stato maggiore della strage è che non debba essere abbandonata
La linea individua lavora Allawi quindi vi è una continuità
Da quello che è successo nell'estate del novantadue con quelle due ipotesi di trattativa ma in realtà non lo sono mai stato nella né nelle dicendo a Bellini né nella vicenda Mori e De Donno Ciancimino
E quello che alimenta il nodo centrale della decisione del novantatré
Se la mafia non si ferma e alza il tiro
Bisogna lasciare una firma
Che renda riconoscibili gli attentati successivi
Quattordici maggio mille novecentonovantatré Roma una FIAT Uno carica di esplosivo esplode in via Faoro a quindici metri da un incrocio da cui sta passando l'auto del giornalista Maurizio Costanzo nessun morto ma trenta feriti
Il quarantuno bis si inasprisce i mafiosi trasferiti a Pianosa si lamentano la Guantanamo della mafia la chiamano
Ventisette maggio mille nove centonovantatré Firenze all'una di notte furgoncino rubato esplode distruggendo la Torre dei punti in via dei Georgofili a un passo dalla Galleria degli Uffizi
Cinque morti e trentacinque feriti
E ventisette luglio mille novecentonovantatré Milano alle ventitré esplode un'auto in via Palestro davanti al PAC Padiglione d'arte contemporanea che viene completamente sventrato dall'esplosione cinque morti ma non doveva succedere lì la bomba esplosa per errore
Doveva saltare più avanti in piazza Cavour dove c'è il Palazzo della Stampa sede delle redazioni di alcuni giornali
Attacco al patrimonio artistico dello Stato e non solo un segnale che sembra rivolto anche ad un altro interlocutore la chiesa
La mafia cerca di coinvolgerla Chiesa i mafiosi chiedono aiuto ai cappellani delle carceri per mitigare il quarantuno bis i familiari dei mafiosi si lamentano col vescovo di Trapani ma la chiesa non ci sta mafia
Non può cambiare carcasse fare questo diritto Santissimo di Dio questo popolo
Popolo ci giriamo
Talmente attaccato alla vita
Popolo Karaman Larizza
Per dare la vita
Non nuovo vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria civiltà dell'amore
Lo dico ai responsabili
Lo dico ai responsabili con divertita di una volta verrà il giudizio di Dio la risposta di Cosa Nostra i suoi segnali le sue vendette non si fanno attendere ventotto luglio mille novecentonovantatré Roma il portico della chiesa del Velabro crolla sotto l'esplosione di un'autobomba che danneggia l'interno della chiesa in molti dei palazzi vicini e ferisce alcuni degli abitanti della zona
E ancora sempre a Roma la stessa notte piazza San Giovanni in laterano un'autobomba esplode poco dopo mezzanotte provocando un cratere del diametro di quasi quattro metri all'angolo tra il palazzo del Laterano la basilica di San Giovanni e non finisce qui
L'uomo che cammina quello che abbiamo visto fin dall'inizio è quasi arrivato a casa quando Gaspare Spatuzza uno dei due uomini che lo stanno seguendo gli gira davanti e lo firma
L'altro alle sue spalle estrae la pistola con Guido Pugliesi lo sa che sta per morire
è il quindici settembre mille novecentonovantatré e suo compleanno il cinquantaseiesimo e i fratelli Graviano imposto il quartiere Brancaccio lo hanno condannato a morte per quello che ha fatto fino a quel momento e per dare un segnale alla Chiesa su quarantuno bis
Gaspare Spatuzza dice che quando don Pino li ha visti arrivare poco prima che Grigoli gli sparasse gli ha detto me lo aspettavo egli anche sorriso da
Così muore don Pino Puglisi
E non finisce qui se possibile c'è anche di peggio nel maggio del novantatré proprio Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza sono in un deposito in corso dei Mille a Palermo stanno lavorando dell'esplosivo tanto esplosivo
Lo pressano dentro sacchi della spazzatura
Lo legano con delle corde e confezionano cinque bombe che sembrano forme di parmigiano cinque dischi del peso di cinquanta sessanta chili
Per renderla ancora più micidiali e sacchetti della spazzatura vengono messi dei pezzi di tondino di ferro per fare che cosa i mafiosi non lo sanno gli è stato ordinato ed esegue
Poi due di queste bombe vengono portate a Roma e caricate nel baule di una lancia Thema appositamente rubata perché non lo sanno obbediscono e basta poi Gaspare Spatuzza un altro mafioso vengono mandati a fare un sopralluogo dove
Allo stadio Olimpico di domenica durante il derby Roma Lazio guardano soprattutto dove passeranno i pullman con i carabinieri in servizio di ordine pubblico per fare cosa adesso è facile immaginarlo
Il trentuno ottobre un'ora prima della fine della partita Lazio Udinese la lancia Thema imbottita di esplosivo e tondini di ferro viene parcheggiata vicino allo stadio
Parcheggiata in via dei gladiatori davanti alla caserma dei carabinieri
L'auto a sul tetto un'antenna una di quelle antenne che servono a far muovere le auto giocattolo e che possono benissimo servire a far esplodere una bomba una bomba come quella in un posto come quello che in quel momento una strage una mattanza
Mentre ma la bomba non esplode il telecomando non funziona l'impulso non arriva
E lo stesso Spatuzza a disinnescare le forme di parmigiano per portare via la tema in attesa di un altro momento sarebbe stata una strage un massacro una mattanza
Attraverso le strade
Si propose l'obiettivo strategia
Che era quello
Di
Indurre lo Stato a fare
Numerosi passi a ritroso
Nelle scelte di politica criminale che aveva praticato negli anni novantuno novantadue sottratto quindi noi possiamo parlare correttamente
Di una strategia di tipo eversivo
Perché in qualche modo si chiedeva lo stato di rinunciare a una parte la propria sovranità
Stragi bombe e massacri strage trattative per fermare l'azione repressiva dello Stato ma la mafia ha bisogno anche di un'altra cosa
Ha bisogno di riallacciare quel rapporto con la politica che si è interrotto e senza il quale non può sopravvivere espandersi ha bisogno di un interlocutore politico ma quando posso dire ciellina dall'avvocato
Legga la comunque ha chiesto cancellate a quelli che era presente cosa dovevamo chiedere diciamo avevano una diciamo cosa nota nel ricordo che c'era come lui aveva preparato un clima chiedono alla Regione Calabria madre chieste sia presentata allo Stato sì credo doveva esaminare a persone che avevano nelle manovre quello che c'era l'annullamento dell'ergastolo il sequestro dei beni cancellare dall'Independiente vediamo che il male ci faceva quello quell'impegno che aveva detto
Persone che avevo preso con lui mi diceva che la cosa dovevo fare penso che nella legge di venti milioni e che il male viene della e io mi gioco con i Velvet ero convinto devo dire andavo valido Camilleri
Cosa Nostra ha delle richieste precise ma non può tenerle da sola ha bisogno di un appoggio politico
Ne parla anche il collaboratore di giustizia Antonino Giuffrè nelle sue più recenti dichiarazioni
La politica dice Giuffrè è una cosa poco bella di cui però non si può fare a meno
Il politico dice Giuffrè e viscido perché prima prende i voti di Cosa Nostra poi una volta eletto si dimentica delle promesse anzi quando sente su di sé l'attenzione dello Stato per farsi credere pulito si impegna ancora di più nella lotta contro la mafia
La miserabili tutine dell'uomo politico così la chiama dunque ad un certo punto Cosa Nostra pesa quasi di poter fare da sola la mafia ha speso coltivato le istanze separatiste della Sicilia nel sogno utopistico di arrivare prima o poi a farsi è stato a governare da sé il proprio territorio
Fare della Sicilia e del sud Italia un porto franco una specie di Singapore del Mediterraneo
A nord c'è la lega nord che a questo progetto di dividere l'Italia in tre macroregioni e questo alla mafia va bene
Sul modello della lega nord Leoluca Bagarella il più entusiasta del progetto separatista cerca di infiltrarsi nelle numerosissime le idee che nascono anche al Sud e fa fondare Sicilia Libera un movimento che nasce a Palermo e a Catania nell'ottobre del novantatré e che assieme a tante persone ignare poneste vede la presenza diretta di Cosa Nostra
Ma Bernardo Provenzano altre idee
Il progetto separatista sembra stia tramontando e intanto è meglio cercare un nuovo soggetto politico che possa venire incontro alle esigenze di Cosa Nostra come è sempre successo
Alla partecipazione politica Bernardo Provenzano preferisce il collateralismo politico
Un nuovo soggetto da cercare a tutti i costi con tutti i mezzi anche con le stragi e anche con le bombe
Poi all'improvviso tutto finisce dal luglio del novantatré o dall'ottobre del novantatré se vogliamo considerare anche il fallito attentato allo stadio Olimpico di bombe non ce ne sono più
Perché perché Cosa Nostra capito che la strategia stragista non funziona anzi è suicida perché inasprisce la reazione dello Stato
O perché ha raggiunto il suo scopo
C'è una frase molto ambigua pronunciata da Totò Riina prima di essere arrestato si sono fatti sotto a chi si riferiva ai carabinieri del colonnello Mori oppure a qualcun altro e lo ha trovato Cosa Nostra questo referente politico
Fa parte di una necessità di approfondimento
è tuttora all'ordine del giorno tetti dell'ufficio giudiziario che lavora su questi sulla ricostruzione di questa vicenda distrarci
Sa dunque cosa sia successo per quanto riguarda la mafia non accade più niente niente più bombe niente più omicidi eccellenti la mafia sembra essere diventata invisibile non spara più non parla neanche
Fino al dodici luglio due mila e due
Anche questa scena potrebbe aprirsi con un rumore ma non il rumore acuto degli antifurti impazziti per la bomba che ha sterminato Paolo Borsellino e la sua scorta in via D'Amelio questo rumore e la voce di un uomo un uomo dal forte accento siciliano e anche questa e la voce di Cosa Nostra
è una voce che si alza sui rumori che rimbombano all'interno dell'aula di un tribunale io credo renda buonasera però pagare la loro da volete una perversione Salerno consente anomalo che da da nove la gente partecipa con la Reggiana per i quali la rete inutile viene prevediamo di viale dell'astronomia per vediamo di che cosa si tratta proprio come sperava che sta sterpaglia hanno colpito a Lecco dodici luglio due mila e due
Chi parla e Leoluca Bagarella il boss Leoluca Bagarella il braccio destro di Totò Riina
Leoluca Bagarella è nel carcere dell'Aquila collegato in videoconferenza con la corte d'assise di Trapani e ad un certo punto chiede di poter leggere un proclama indirizzato al ministro della Giustizia dottor Roberto Castelli
è uno sciopero della fame conto in quarantuno bis allora dovrebbe proporre anche BR commentava già convogliate versate europea devono leggere scambiato dalle varie forze politiche quella di Leoluca Bagarella non è l'unica protesta
Da quasi tutte le carceri italiane in cui si trovano detenuti sottoposti al quarantuno bis arrivano lettere e proteste che annunciano petizioni scioperi della fame
Sono indirizzati soprattutto agli avvocati delle regioni meridionali che ora siedono negli scranni parlamentari
Allora di con i boss quando li difendevano erano i primi a scagliarsi contro il quarantuno bis e adesso perché non lo fanno più allora lo facevano solo per far cassa
Sono proteste e quando vengono dagli uomini di Cosa Nostra anche se in carcere fanno paura
Il generale Mario Mori come direttore del SISDE il servizio segreto civile inoltre un rapporto nel rapporto il generale Mori segnala che la situazione vedi capi di Cosa Nostra di fronte ad una vanificazione delle speranze alla quale verosimile intendano reagire reagire significa colpire
E quindi il generale Mori individua come bersaglio ideale una personalità politica che al di là del suo effettivo coinvolgimento in affari di mafia venga comunque concepito come ma scaricato
Come compromesso con la mafia e quindi non difendibile dall'opinione pubblica sui giornali compaiono i nomi delle persone che rapporto avrebbe indicato come bersagli ideali sono Marcello Dell'Utri e Cesare Previti che affermano di non avere mai avuto niente a che fare con tutto questo
C'è anche un altro rapporto della Direzione investigativa antimafia che fa altri nomi che ritiene a rischio sono sette ex avvocati difensori di boss mafiosi eletti nelle file di Forza Italia e Alleanza Nazionale sono sotto scorta in perché lui prefetto di Palermo
Con molta solerzia e determinazione
Alla luce del
Di quello che è uscito o migliore non è avuto cognizione dai giornali ma pare da un proclama che è stato dimesso dalla dalle carceri dalle carceri
Pare che c'è e ci fosse un riferimento a pericoli che avrebbero potuto avere quel rincorrere
Gli avvocati che facevo né parlamentare sa e poi c'è un altro episodio che avviene durante una partita particolarmente inquietante se si pensa che l'ultimo attentato della mafia doveva avvenire proprio in uno stadio
Il ventidue dicembre del due mila e due durante la partita Palermo Ascoli e proprio nel carcere di Ascoli sarà una coincidenza ma è rinchiuso Totò Riina durante la partita Palermo Ascoli su una curva dello stadio Barbera di Palermo compare uno striscione
Sopra c'è scritto uniti conto in quanto uno bis Berlusconi dimentica la Sicilia Samar è consapevole che un parlamentare hanno a prescindere che abbia fatto l'avvocato non può essere in condizione di potere
Manovrare o di potere fare cambiare rotta un governo che per scelta strategica si è data quella di adottare provvedimenti finalizzati all'applicazione del quarantuno bis se si tratta di giustizia all'applicazione e di altre e di altri provvedimenti nel noi parlamentare a stento e ci danno la possibilità qualche volta di farci approvare qualche emendamento immaginato un poco se un parlamentare in condizione di fare cambiare strategia al proprio partito o addirittura a una coalizione
E il sessantuno a zero i voti che il Polo ha preso nel novantaquattro e novantasei e nel due mila e uno era un vuoto di di i voglia di cambiare voglia tant'è vero tant'è vero che quando ci siamo presentati alle elezioni all'elezione
Gran parte dei manifesti elettorale non indicavano il nome il nome del candidato il candidato era Berlusconi immaginato un poco se un candidato che si presenta in un comune fa un comizio se ne va e si gira collegi in questi termini posso avere uno de il Tempo materiale dia avere unno diciamo dei contatti ma neanche col proprio partito più perché sono vuoti che vengono dalla vengono da Roma dal dal dalle televisioni dai giornali dalle rilevare un sentimento forte del popolo che vuole cambiare altro che voto condizionato del voto rientrato del voto dato a questo motore data quell'altro Assia mafia chiede sconti oppure la mafia presenta il conto
Oppure vuole soltanto ma scaricare compromettere una forza politica innocente
E perché quelle stragi perché quella strage la strage di via D'Amelio con la morte di Paolo Borsellino soltanto cinquantotto giorni dopo quella di Giovanni Falcone
Ci sono due inchieste che cercano di capire se dietro alle stragi dietro gli esecutori e mandanti mafiosi non ci sia qualcun altro qualcuno di esterno all'organizzazione
Una che a Caltanissetta indaga sulla strage di via D'Amelio e su quella di Capaci l'altra e a Firenze indaga sulle stragi di Firenze Roma che minano
La conduceva il sostituto procuratore nazionale antimafia Gabriele Chelazzi che morto d'infarto il quindici aprile del due mila e tre inchiesta però va avanti lo stesso
La mafia comunque sembra essere scomparsa
La mafia sembra essere scomparsa e tant'è che anche insospettabili gli analisti ci raccontano che siccome non traffica più in deroga che praticamente finita come se invece la questione degli appalti non fosse centrale per il mantenimento dell'organizzazione e abbiamo visto centrale anche in alcune ricostruzioni poi sono rimaste ancora allo stato solo ricostruzioni
Delle delle stragi l'ora tarda ci costringe a una variazione rapida di in scaletta
Sono sull'onda di queste di di questi input che sono venuti dal dal filmato dal video dal dei brani del del D-Day Lucarelli suggerirei ai nostri ospiti rapidamente un giro e poi la parola torna giovane bagnato di libera per le conclusioni
Alfredo Morvillo
Guarda illimitatamente aveva strage di Capaci allora riguarda
Così un'analisi del motivazioni
Io
E se l'abito da a rifarmi sembra dei dati oggettivi Biassono assolutamente incontrovertibile Giovanni Falcone non è stato ucciso allorché
Diciamo volgarmente arrestava la gente quando era salvagente Falcone non solo non è stato ucciso ma a quei tempi ricordo che
Arrivavano delle notizie dal carcere che i i detenuti i procedimenti erano trattate Toni Falcone erano abbelliti Chievo processi non lo troviamo Falcone perché attribuivano allo stesso una grande professionalità laddove el c'era da scarcerare tre Falcone scaccia dava la dovessero andare avanti andrà avanti
Quindi Falcone viene ucciso in un momento diverso cioè quando Falcone e direttore generale del ministero quando Falcone si trovano in una posizione molto particolare che non so se nota a tutti cioè in quel periodo ragionevole con aveva un ruolo centrale nell'attività legislativa dello Stato in materia di misure antimafia non esagero nel dire che non si muoveva foglia
Che Falcone non lo volesse isole suo rapporto col ministro della Giustizia e col ministro degli interni era particolarmente intenso
In cui aveva un ruolo centrale nell'arte questo è un dato di fatto assolutamente scelto
Così come è un dato di fatto certo è che da poco un luogo di quand'era del novantuno per la salvezza dalla cassazione su maxiprocesso anche quello è un dato di fatto oggettivo che Cosa Nostra aveva delle speranze che la sentenza della cassazione potesse non essere riconferma delle condanne speranza che invece poi furono deluse anche questo è un dato di fatto certo
Altro dato di fatto riferito non collaboratore di giustizia e che qualcuno
In tutti quegli anni quando un processo in Cassazione andava bene si vantava di avere curato una buona difesa quando andava male molto spesso diceva non ho potuto fare nulla presa da Falcone che ha telefonato alla Cassazione
Anche questo è un dato di fatto e sappiamo bene come Cosa Nostra
Condanni il cosiddetto gioco scorretto quindi questi tre dati di fatto assolutamente incontrovertibili
Nella consapevolezza di ciò che hanno detto i collaboratori eccetera ma sono dati di fatto che non credo che possano essere estranei alla scelta del momento e alla individuazione della causale non è ripeto secondario che Falcone Tattoo con tutto quello che ha fatto da giudice istruttore
Arrestando centinaia di persone era ugualmente vulnerabile in quel periodo in quel periodo non è stato toccato stato toccato quando era a Roma quel nesso dico una cosa ovvia credo che sia evidente questa considerazione che bisogna andare a cercare lì
La motivazione quindi poiché sulla eventuale sussistenza di convergenza di interessi convergenza di altri interessi
Qui siamo purtroppo allo stato soltanto nel campo delle ipotesi possiamo avere ciascuno delle nostre idee
Ma non abbiamo fatti certi cui agganciare dato di fatto
Procuratore Grasso la la sequenza è abbastanza nota e chiara sentenza del maxi processo in Cassazione l'omicidio Lima alle speranze deluse il prezzo presentato alla politica poi la strage
Falcone quindi a distanza di pochi giorni meno di due mesi l'accelerazione e l'uccisione di Paolo Borsellino la stagione le bombe continua nonostante la cattura di Toto Rina sappiamo adesso che nel frattempo lo stato tenta un aggancio chiede la consegna di Rina di Provenzano
è stato preso solo qui che la consegna di Riina e Provenzano ci è parso questo raggiunta sul per no non è così no soltanto divina che non sa allora
Conosce
Allora ci sono ancora delle indagini in corso come lo stesso Lucarelli dice una a Caltanissetta una Firenze anche Palermo
Segue questi questi eventi sotto un profilo assolutamente diverso non essendo direttamente competente alle stragi ma nel caso in cui indagando sull'associazione mafiosa dovessero emergere degli elementi utili all'uno o all'altro indagine restiamo in collegamento investigativo per cui possiamo fornire questi elementi ai colleghi questa è la situazione attuale
Le devo dire che non deve meravigliare
Il ruolo di Cosa Nostra
In qualcosa che trascende
Lei specifiche finalità dell'organizzazione mafiosa
Nel maxi processo è già venuto fuori un elemento assolutamente illuminante in questo ASP sotto questo aspetto la partecipazione o il tentativo del coinvolgimento di un di un organizzazione criminale come Cosa Nostra nel golpe Borghese degli anni settanta
Pensate un un colpo di Stato cui si pensa di far partecipare un'organizzazione come Cosa Nostra
Vengono consultati i capi di Cosa Nostra sue si fanno delle riunioni si va a trovare invano viene Toto greco Cicchitto edu dal Venezuela si fa tutta una
Si va a trovare ligio al Catania latitante
Poirier Cosa Nostra decide di non partecipare
Per varie motivazioni però è già sì comprende come questo organizzazione qualcosa di più di una semplice organizzazione criminale ha delle specificità particolare
Successivamente anche nel periodo degli degli anni primi anni ottanta ottantadue ottanta ottantadue ci sono quegli omicidi emblematici
Mattarella la Torre dalla chiesa cosiddetti omicidi eccellenti o politici o terrorismo mafioso
Che certamente trascendono le finalità
Proprio di un'organizzazione come Cosa Nostra e sembra quasi che l'organizzazione agisca come braccio armato di altri interessi di altre entità
Successivamente
Ci sono state le stragi di Falcone di Borsellino con l'accelerazione di cui abbiamo sentito nei filmati e poi le stragi Firenze Roma Milano è quella dell'autobomba nel ottobre novantatré fine della strategia
Questo è il quadro in cui si inseriscono degli episodi definiti trattative
Però lo stesso Gabriele Chelazzi diceva che impropriamente definito trattativa perché in effetti queste caratteristiche e poi non in si riscontravano anche perché uno dei due contraenti non aveva niente da offrire appunto quindi sotto questo profilo cioè con la trattativa e che poi si è
Però il il punto centrale secondo me e di vedere come Cosa Nostra sia la confluenza di già cioè la sua
Entità nella sua sostanza di tanti interessa
Cioè non solo
Le fonti di approvvigionamento come estorsioni e appalti
O trocar trasse stupefacente ma anche il punto centrale di un rapporto mafia
Imprenditoria politica
E vedete che spesso l'imprenditoria l'imprenditore e il fulcro di un rapporto quando si parla di una pista degli appalti dell'omicidio Borsellino
Così come viene detta
Che sembra qualcosa di assolutamente diverso da tutto il resto ma se ci si riflette sulla sostanza di Cosa Nostra si vede come è un è come dire la stessa cosa
Perché gli appalti non sono qualcosa di assolutamente
Fuori dall'organizzazione lo vediamo anche dalle recente indagine lo vediamo anche da quello che era stato il ruolo di Ciancimino negli anni settanta ottanta
Un ruolo che è un'interfaccia e che raffigura ce lo dicono adesso dei collaboratori più recenti Ciancimino era Provenzano
Era l'anello di collegamento tra queste
Tre entità mafia politica imprenditoria
Questo rapporto possiamo dire che oggi non esiste più
Intanto indagando su Provenzano e abbiamo scoperto tante cose
Perché sembra che si indaghi soltanto per la cattura di un latitante magari si sminuisce quella che l'importanza di questa indagine che finora in tanti anni
Anche se non ha portato alla cattura del latitante ci ha fatto scoprire tante cose ci ha fatto scoprire tutto il mondo attorno al latitante
Gli arresti di altra interfaccia come Ciancimino degli anni ottanta alludo a Lipari e tutte le indagini conseguenti e sono stati toccati gli interessi economici
Indagare su Provenzano significa indagare sul sistema sul cuore del sistema mafioso
E questa è l'importante l'importanza delle indagini più attuali
Scoprire quella fascia di interessi che coinvolgono anche parti altre fasce sociali
Che
Non fanno parte organica di Cosa Nostra ma che contribuiscono sono la forza il cuore di Cosa Nostra perché consentono
Di affari
Allora bisogna dire che oggi
Non si deve lanciare
Un monito
Non si può già mettere di fare affari con la mafia che non spara
Perché non spara o non faccio più omicidi e allora è consentito fare gli affare mi ricollego al discorso di Alfredo Morvillo che condivido sotto questo aspetto
Quindi diciamo che Falcone e Borsellino ritornando al discorso di prima rappresentavano un ostacolo al pieno sviluppo di questo sistema fatto principalmente di affari che colpiva non solo l'organizzazione la sua parte militare mai nella sua parte economica nel cuore dell'economia dell'organizzazione che poi badate
E stiamo attenti l'economia mafiosa una commedia fragile
Che da un apporto di consumi un aumento di consumi che non produce sviluppo
è un'economia quella mafiosa che non dal lavoro e uno con la mia che si dissolve e che fa balzare Palermo ai primi posti come città di consumo agli ultimi come città di reddito
Cioè un'economia sommersa quella mafiosa fatta non solo di interessi mafiosi ma fatta anche
Di corruzione di evasione fiscale quant'altro però è tutto messo nel calderone
Ecco perché si ha difficoltà a superare
Certi
Certi momenti
In cui non buona parte della Società interessa al mantenimento del sistema mafioso
E quindi nei io vedo l'organizzazione come dei cerchi concentrici
Al centro l'organizzazione militare poi
Il l'organizzazione sotto il profilo della famiglia di sangue
Le organizzazioni e che fanno delle attività collaterali contrabbando lo spaccio di stupefacenti che vivono pure del sistema tutto una delinquenza minore che Cosa Nostra controlla
Tutte le attività economiche controllate poi una fascia più larga fatta da professionisti tecnici con
Imprenditori
Commercialisti
Geometri ingegneri architetti
Tutta fa una fascia che recentemente oltre che nel passato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino viene oggi interessata dal nelle indagini approfondite che ancora oggi noi cerchiamo di seguire quel filo rosso
Che parte da quegli anni cercando ancora oggi tesoro di Ciancimino
I soldi che son venuto fuori da questo sistema questo sistema che produce ed è capace di produrre la morte perché sono interessi che vanno al di sopra di quanto sia concepibile da in termini di potere economico di potere finanziario il potere politico
Da cittadini come noi
Rita Borsellino per concludere non per fiaccare il suo ottimismo e Imt è la storia di quel professionista che finiva di parlare con il figlio di Riina che nel frattempo tornato a Corleone ci raccontava si è messo a fare appalti quel professionista parlava con Rina discuteva di una cosa poi chiudeva alza il telefono e chiama un viceministro
E e dico e di di questa gente che insomma che vorremmo liberarci e poi poter parlare di una società civile che ha fatto passi avanti eppure son convinto che quel professionista non si ritiene mafioso e buona parte della città che lo invita a cena o nei salotti non lo ritiene mafioso
è un comodo alibi quello di non ritenersi mafioso insomma è una un'autoassoluzione credo e forse sta proprio qui la storia io prima quando parlavo della lapide parlavo di una fascia della popolazione
Che non è stata toccata tutto quelle che di lì intatta anzi forse
In questo particolare Periodo storico politico chiamiamolo come vogliamo sociale ha acquistato una ruga acquisito un'arroganza maggiore ritiene di potersi esprimere con un'arroganza
E maggiore Manfredi parlava di un'altra fascia della popolazione palermitana che non è stata toccata neppure lei si riferisce un po'a quella di cui è stata state parlando tu quindi sicuramente quando io parlavo di Società Civile parlo di questa società civile parlava il modo e la scuola parlo del mondo l'associazione che una grossa fetta della società civile ma indubbiamente mio non è un ottimista a tutti i costi tutt'altro
Però è un modo di guardare alla realtà perché io dico sempre che se noi guardiamo soltanto le cose positive le mettiamo in evidenza dimenticandoci di dare anche la giusta evidenza
A quello che invece c'è di positivo scoraggiano quelli che stanno facendo questo percorso presso il positivo
E faccio altro anche un'altra considerazione perché come se si sentisse tenuto riceve non ci arrabattiamo facciamo questo facciamo quell'altro proviamo ci impegnamo io faccio sempre riferimento soprattutto a questa fascia di giovani che erano a magari adolescenti quando ci sono state le stragi che sono maturate veramente
In una maniera diversa le di ragazzi del no o al pit sono non vengono fuori come funghi da niente vengono da questa maturazione tante altre realtà i ragazzi che lavora nei campi confiscati vengono da questo percorso di maturazione quindi a me piace mettere in evidenza tutto questo perché non perché ritenga del resto non esista ma perché credo che si debba dare la giusta luce
A quello che a questo percorso che cominciato si è sviluppato e che è ancora presente e che in crescita
Proprio per evitare che che ha giocato un certo punto ci si scoraggia chi doveva tanto non serve a niente ma tanto è inutile che ci diamo da fare tanto non cambierà mai niente
Peraltro
Forse
Dopo le stragi del novantadue quando abbiamo visto quella reazione corale quella reazione così forte quando abbiamo visto l'impegno come dicevamo prima delle istituzioni della politica la Chiesa e si erano messi allora forse c'eravamo illusi
C'eravamo illusi che finalmente questo risultato era lì a portata di mano e lo potevamo raggiungere attenzione io penso non che c'eravamo illusi perché non era possibile
C'eravamo illusi nel senso che sicuramente era possibile perché eravamo lì per risolverlo questo problema in maniera abbastanza consistenti Maniace abbastanza profonda vorrei dire
Però ci abbiamo rinunciato a un certo punto
Ora non c'ha rinunciato a questa fascia dalla società civile di cui parlavo prima ma altri ci hanno rinunciato c'ha rinunciato la politica per i suoi motivi ci hanno rinunciato quei salotti di cui parlava Manfredi ci hanno rinunciato perché hanno pensato che probabilmente conveniva di più restare in quel vecchio metodo in quel vecchio sistema di privilegi di favori di rapporti più o meno vaghi più o meno confusi
E e quindi poi si è scivolati in questo disimpegno si è scivolato in questo calo di tensione si è scivolato in questo cambiamento di lotta che ha interrotto questo percorso questo percorso positivo che si stava realizzando che stava dando dei risultati importanti e forse proprio questo è stato la causa maggiore della della delusione e quindi anche della perdita dell'entusiasmo per la perdita della capacità però ripeto forse c'eravamo illusi probabilmente noi diciamo tredici anni ci sembrano tant'è vero sono tante ma forse tredici anni sono un po'perché queste sono cambiamenti generazionali
Perché quando io mi riferisco ai ragazzi delle scuole ragazzine dei quartieri che piano piano stanno facendo questo percorso acquistano consapevolezza non è che il problema sia risolto
Ma stiamo facendo un percorso di educazione che piano piano sta dando i suoi risultati ma parliamo di educazione io ritengo per esempio che troppi amici siano incredibili
Ma mostra fiducia invece nelle generazioni nuova da per avere fiducia nelle generazioni nuove ci devono essere anche adulti disposti a mettersi in gioco e a portare avanti questo processo educativo e ci sono ma non sono abbastanza non sono abbastanza per cui questo processo avviene a rilento e rischia sempre di interrompersi io vedo sempre nelle scuole ogni cinque anni cambiano tutto bisogna sempre ricominciare daccapo
Fino ad ora questo ricominciare daccapo ogni cinque anni nelle scuole che poi non è così metto naturalmente c'è stato non non sono tutti all'interno delle scuole io so
Perché conosco centinaia e centinaia insegnate le difficoltà degli insegnanti stessi incontra le scuole perché c'è chi li ostacola perché c'è chi magari li li sottovaluta c'è chi li prende in giro c'è chi li scoraggia
Ma ce ne sono tanti e continuano perché ci credo non lo fanno quindi forse questo processo è molto più lento di quanto noi avevamo sperato che potesse essere e dobbiamo fare i conti con questi perché se ci scoraggiano rischiamo di perdere anche i risultati che abbiamo ottenuto
Ecco perché questa mia difesa a oltranza di queste parti della società civile forse ma mi ero espressa bene non intendevo assolutamente generalizzare so bene che non è così
Perché perdono l'entusiasmo anche loro se si rassegnano un'altra volta se pensiamo che tanto non cambia niente se qualche volta bisonti al sentito dire se non è cambiato nulla dopo tutto quello che è successo non cambierà mai niente
Bene noi dobbiamo continuare a battere sul fatto che non è vero che non è cambiato
Perché ci sono delle cose che sono cambiate sono anche importanti le cose sono cambiate perché se noi vediamo andiamo a guardare i risultati che ci sono sono risultati importanti anche se ancora sono parziali troppo parziale
Allora questo mio ottimismo mi si dice sempre diciamo anche ora dai il tuo messaggio positivo perché io finisco sempre per dare messaggi positivi va ma forse perché sono proprio abituata a parlare soprattutto con i più giovani e allora il lavoro positività che conta già me
Io credo che noi dobbiamo battere molto su questo messaggio positivo proprio per non rischiare di perdere i risultati importanti anche se sicuramente parziali che abbiamo ottenuto che dobbiamo sviluppare
Salto tutti i convenevoli ringrazio le persone che sono state sul palco con noi Giovanni abbagliato e concludiamo grazie
Ma sulla conclusione solo ci mancherebbe altro in osso è ospite ci hanno detto che non siamo all'anno zero ma ancora c'è molto da Camera dà molto da fare
Volevo semplicemente naturalmente nostro ringraziamento al nucleo deliberato tutte le associazioni le persone gli obbediscono madre di tutte quante veramente logge
è stata una bella giornata per Palermo Genova città coperto il rosso bordato da ottobre i nostri ospiti questo momento sotto il profilo economico sociale in ginocchio che ha bisogno di tante Aldo sposta perché questa volta alla mafia siamo lotta vera e concreta
Volevo ringraziare dottor Grasso dottor Morvillo dire che sappiamo lo fanno loro parte altre noi dobbiamo fare la nostra parte comunque noi contiamo in ogni caso sul lavoro
Retta niente al riparo dal saper esserci ogni giorno oggi è un po'padrone di casa ma comunque veramente grazie per il suo contributo ogni giorno io voglio provare a fare una cosa in due minuti e dolcissima
Per una strana coincidenza dalla storia Paolo Borsellino e c'era un uomo ovviamente che parlava con i suoi atti gli atti di un magistrato però affrontato pur proprio nel rapporto con la società
Per una strana congedi alla storia dopo tanti anni suo figlio o a grosso modo affrontato si è trovato ad affrontare gli stessi problemi vorremmo stabilire un ardito confronto ideale tra queste due persone aiutate verso ma tanto vicina attraversò vettura di Brandi Chiasso sono state emessi da da entrambi nel potere completamente diverso e quindi chiedo aggiusto russa brevemente facciamo quaranta molto breve a Giusy Russo era Renato Scarpa devo leggere queste due contributo con cui ci salutiamo usciamo convinte che dobbiamo ancora fare molto bachiano tanto è stato fatto
Allora queste l'intervento che Paolo Borsellino fece alla veglia di preghiera in occasione del Tri genesi no della strage e quindi la morte di Fini del giudice Falcone
è un estratto
La lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione
No movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti che tutti abituarsi a sentire la bellezza del profumo della libertà che si oppone al prezzo del compromesso morale della indifferenza della contiguità e quindi tela complicità
Significava che il nostro lavoro il suo lavoro stava anche muovendo le coscienza rompendo i sentimenti di accettazione della convivenza con la mafia che costituiscono la vera forza di essa
Questa stagione sembrano durare poco perché ben presto sopra vennero provvedimenti che ostacolarono gravemente la repressione di Cosa Nostra e forniranno alibi a chi dolosamente o colposamente di lotta alla mafia non ha mai voluto occuparsene
Nessuno tuttavia ha perso il diritto anzi il dovere sacrosanto di continuare questa lotta
Le nostre conoscenze se non si sono svegliate detto non svegliarsi
Occorre evitare che si ritorni di nuovo indietro occorre dare un senso alla morte di Giovanni di Francesca ed Eva allora Sisini uomini della sua scorta
Sono morti tutti per noi per gli ingiusti
Abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo continuando la loro opera facendo il nostro dovere rispettando le leggi rifiutando di trarre dal sistema mafioso a benefici
Collaborando con la giustizia
Testimoniando i valori in cui crediamo
Però un caldo ogni legame interessa e con qualsiasi persona portatrice di interessi mafiosi accettando in pieno questa tela cose bellissime ereditari spirito
Dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone e vivo
Mio padre e il coraggio dell'isolamento
Ti Manfredi Borsellino
La vicenda umana e giudiziaria che in queste ore sta vivendo il sacerdote Giuseppe Bucaro
Indipendentemente dagli esiti processuali che riserverà suggerisce una considerazione di fondo
Si deve a Palermo è molto difficile non le maggiormente quando si ricoprono determinati ruoli
Ritengo che il presiedere o dirigere un centro o comunque un'istituzione che prende il nome da una qualsiasi vittime della criminalità organizzata
Si chiami Paolo Borsellino Claudio Domino
Comporti enormi responsabilità ma soprattutto imponga una condotta esemplare scevro da qualsiasi condizionamento esterno ed improntata alla massima trasparenza
Evidente che tutti ci auguriamo che il sacerdote riesca limpido dall'intera vicenda giudiziaria ce lo vogliamo noi familiare di Paolo Borsellino che abbiamo riposto la nostra fiducia sul suo operato
Ma se lo augura l'intera collettività ed in particolare gli operatori del centro che hanno con lui condiviso l'attività delle iniziative ivi svolte
Seguire l'opera e l'esempio di nostro padre per noi significa essenzialmente il vivere nel rispetto assoluto delle leggi morali
Significa credere ed ispirarsi ai valori dell'onestà
Della trasparenza e del rispetto delle istituzioni Sartori sacrificando nel caso amicizie legame di ogni genere con persone che non si ispirino ai medesimi principi
Non bisogna avere paura soprattutto in questa città di non intrattenere rapporti con uomini di potere con persone importanti e ottenne un tema danarosi poiché e agli occhi di tutti che la cosiddetta Palermo bene la Palermo dei Circoli della Palermo dei salotti buoni è inquinata
Però è da tempo da quando gli stessi rappresentanti delle istituzioni frequentavano e purtroppo frequentano tuttora persone sospette chiacchierate o addirittura già destinatarie di inchieste giudiziarie
La licenza di padre Giuseppe Bucaro sotto questo profilo si rivela esemplare ci insegna come a Palermo ma non solo a Palermo bisogna a vedere si deve avere il coraggio di evitare o troncare amicizie frequentazioni o semplici contatti con persone importanti o altolocate chiacchierate
Da cui si possono trarre favori più o meno leciti
Si deve avere la forza di rinunciare a coltivare rapporti con persone che nel tempo hanno intrapreso un'altra strada
La strada della contiguità e della complicità come diceva mio padre con il malaffare e la delinquenza in genere
Questo e ciò che mio padre
Ha insegnato la sua stessa vita è stata anche e soprattutto per il suo lavoro
Una continui rinuncia una rinuncia e divertimenti alla vita mondana ed amicizia risalente ai tempi della scuola dell'università con persone che egli stesso si è ritrovato ad indagare e perseguire anche per fatti molto gravi ribadisco che qualsiasi sia l'esito di questa vicenda processuale e di altre analoghe i fatti di questi giorni impongono una riflessione
Chiunque ma soprattutto coloro che operano nel nome di persone che hanno sacrificato la loro stessa vita per una società migliore all'obbligo morale
Prima ancora che giuridico di evitare rapporti occasionali o saltuari con personaggi discussi e discutibili
Non già solo per rispetto dei martiri che non ci sono più Marte riuscì per rispetto verso se stessi
Un tentativo di collegamento ardito sì ma credo suggestivo importante a proposito di esempio i ragazzi di Addiopizzo con le loro tavolino per la raccolta delle firme sono fuori buonanotte a tutti e grazie grazie veramente