Premio Gerbera Gialla "Antonino Caponnetto" in memoria di Gennaro Musella, ucciso dalla mafia il 3 maggio 1982

Buongiorno ragazzine
Grazie per essere qui con noi oggi
Ringrazio anche i vostri docenti e i vostri dirigenti che gli hanno appunto consentito sul nostro esplicito invito ad essere qui a quest'incontro con le istituzioni ma in particolare con il procuratore nazionale antimafia dottore Pietro Grasso
Prima di iniziare un mio brevissimo intervento voglio semplicemente illustrarvi il tavolo qui della presidenza alla mia destra il comandante della Guardia di Finanza Gaza
E a partire dalla via sinistra la signora Caponnetto
Il prefetto di Reggio Calabria sua Eccellenza dottor De Sena
Il procuratore Grasso
La signora Adriana Musella
Il questore di Reggio Calabria dottore speranza
E il comandante dell'Arma dei carabinieri colonnello
Bene gli odi porto il saluto e porto il saluto alle autorità del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale il dottore Mercurio
Consentitemi di aggiungere anche il mio in particolare alla dottore
Piero Grasso
Perché è importante la sua presenza sul territorio
In altre funzioni che non siano solo quelle esplicite dell'esercizio appunto della sua professione principale
Mi spiego meglio io credo che
Negli incontri istituzionali tutti coloro i quali sono impegnati sul territorio in un servizio quell'importante reso per la difesa dell'ordine della legalità e della sicurezza
E comunque tutti i rappresentanti delle istituzioni
Devono negli incontri con gli studenti e comunque nell'esercizio torno a ripetere della loro attività piegare il loro linguaggio a una dimensione pedagogica quindi il linguaggio istituzionale il linguaggio amministrativo il linguaggio politico
Perché è molto importante che ci sia una comprensione diretta dei problemi che attanagliano soprattutto in particolare la nostra provincia ci sia questo rapporto educazionale questo rapporto educativo fra le istituzioni
Le giovani generazioni e di questo noi siamo grati al procuratore Grasso perché non è la prima volta perché in altri ruoli abbiamo avuto il piacere di averlo qui nel nostro nella nostra provincia e soprattutto nelle manifestazioni della Gerbera Gialla
Quindi grazie procuratore
Alla signora Musella
All'amica Adriana
Noi manifestiamo come sempre la nostra piena solidarietà la nostra amicizia la nostra simpatia il nostro sostegno
Con Adriana siamo stati partner in tanti anni in tante edizioni della Gerbera Gialla proprio in questo percorso di formazione delle giovani generazioni
Vedete noi oggi celebriamo un altra edizione della Gerbera Gialla
C'è però gialle un fiore
Che il simbolo della speranza del riscatto della voglia di esserci della voglia di fare però ragazzi questo simbolo questo fiore non lo dobbiamo tenere in mano solo per un giorno questo fiore che rappresenta appunto quello che vi dicevo io
Una ricchezza di simboli soprattutto quelli del riscatto culturale e morale della nostra terra lo dobbiamo tenere nel cuore e nella mente
Nel cuore perché è un simbolo che coagula tutta la per tutte le passioni civili che ognuno di noi può portare dentro il proprio cuore
E nella mente perché vedete la ragione coi ci impone dei comportamenti
Dei comportamenti razionali
Dei comportamenti che nel quotidiano ci portano sempre di fronte alle scelte alle scelte fra il bene e il male piccoli gesti del quotidiano
Ma che ci comportano appunto ci consentono nel momento in cui facciamo queste scelte di fare quel salto di qualità
Per il quale noi lottiamo per il quale noi discutiamo riflettiamo anche soprattutto nelle nostre aule scolastiche come avvenuto per i ragazzi Dino consentitemi di sottolineare qui in un brevissimo inciso la presenza della figlia del compianto onorevole Fortugno Anna che salutiamo
Per essere anche qui oggi
I ragazzi di Locri che hanno rappresentato e rappresentano
La metafora del riscatto della voglia veramente di uscire fuori dei propri gusci
E di manifestare con la presenza alla volontà veramente di cambiare pagina di voltare pagina così come avvenuto procuratore noi abbiamo vissuto una stagione scolastica
Molto difficile molto complessa ma nello stesso tempo carica di grandi speranze
Una stagione coinvolgente emotivamente coinvolgente e la scuola ne è rimasta
Veramente coinvolta pienamente e come Amministrazione scolastica noi ci siamo interrogati nonché l'amministrazione scolastica che bisognerebbe fare memoria comunque di ciò che si fa perché altrimenti sembra che sempre la prima volta che non ci incontriamo per iniziare a discutere di queste cose
In verità la nostra provincia spesso e spende tante risorse tante intelligenze tanta voglia di lavorare e lo ha fatto in questi anni
Lo abbiamo detto con le varie edizioni alla Gerbera Gialla ma con tante altre manifestazioni che noi abbiamo realizzato e tante iniziative
Bene noi come amministrazione scolastica regionale ci siamo interrogati abbiamo capito che bisognava dare fare qualche cosa di più
Che era scoccata una scintilla che ci impegnava e ci impegna veramente ad essere maggiormente incisivi nel nostro lavoro
E sono venute fuori una serie di azioni brevissime lecito solo per la conoscenza che dovuta dei queste cose al procuratore Grasso intanto la giornata della legalità subito dopo l'evento delittuoso
Del di Locri
E poi le varie progettualità che l'ufficio come Ufficio scolastico regionale abbiamo realizzato invitando le scuole appunto a impegnarsi con iniziative in cui siano protagonisti gli studenti e poi i percorsi di formazione con la questura di Reggio Calabria con l'arma dei carabinieri
E con il Comune di Reggio Calabria e qui consentitemi di Santon dominare la presenza del dottore Rizzi Ca'di rappresentanza dell'amministrazione
Quindi voglio dire
Un impegno che poi si è conclusa concretizzato all'opera in gennaio con la sottoscrizione del protocollo d'intesa per la nascita di forever
Ma ancor più
Il protocollo di intesa che abbiamo siglato con il Consiglio regionale finalizzato a un protagonismo legislativo degli studenti tutte le consulte provinciali della Calabria hanno la possibilità di effettuare dei percorsi di formazione anche quella di raccogliere di riflettere di raccogliere delle ipotesi di proposte di legge che riguardino la loro condizione la loro vivibilità le loro problematiche ed è molto significativo
Che sia avvenuto proprio qui nella regione Calabria questo passaggio importantissimo
Prima fra le regioni italiane
E poi voglio ricordare l'impegno doveroso a livello centrale del ministero che proprio qualche mese addietro a Stabia istituzionalizzato
Che il primo giorno di ogni anno scolastico sia dedicato alla legalità pubblicando anche il manifesto sulle che alita sviluppo
E occupazione
E cittadinanza e costituendo il Comitato nazionale
Sulle tematiche della legalità di cui fa parte di questo questo noi siamo onorati monsignor Bregantini vescovo di Locri io mi accingo alla conclusione del mio intervento sottolineando il lavoro che i docenti svolgono sul piano della prevenzione d'altro canto procuratore non vedo come i ragazzi di Locri avrebbero potuto esplodere nella loro voglia di essere presenti e significare appunto con la loro presenza tutto il disprezzo verso le associazioni delinquenziali se dietro non ci fosse anche un terreno di coltura
Arricchito seminato dall'azione dei docenti
E allora noi vogliamo che come scuola
Questa scuola dell'autonomia vuole essere aperta al territorio
Vuole integrarsi in un sistema di rete e lo sta facendo
Però vorrei avere riconosciuta la centralità che merita vuole avere riconosciuta la sua dignità istituzionale
E però basta
Questa attenzione deve essere restituita dal territorio alla scuola perché la scuola non può continuare a subire insulti come furti come devastazioni
Come espropriazione sì procuratore espropriazioni
Perché lei si immagina una scuola ancorché non frequentata perché in procinto di essere ristrutturato e strutturata
Viene depredata di cinquanta porte compresa la porta centrale in una scuola di Reggio centrale di Reggio
è gravissimo quello che è accaduto perché è un insulto a tutta la scuola tutto il mondo della scuola
Non è stato solo un furgone più compiuti vi immaginate una scuola che viene depredata in pieno giorno di tutte le porte comprese gli infissi è stato un atto gravissimo e mi piace qui sottolinearlo davanti all'autorità
Noi vogliamo che la scuola sia veramente centrale sul territorio perché tutti capiscano che la scuola e la casa di tutti la casa dei nostri figli alla quale noi dobbiamo spettò dopo
E questo lo pretendiamo
E io
Concludo il mio intervento ringraziando ancora una volta Adriana per queste occasioni che ci consente no di poter stare assieme di interloquire
E noi garantiamo ancora una volta e assicuriamo le autorità nostre che con grande assiduità con grande impegno con grande dedizione svolgono il loro lavoro e li ringraziamo veramente di cuore
Assicuriamo che il nostro impegno sarà continuo sarà sempre continuo sempre presente augurandoci che poi i frutti di questo lavoro perché la lavoro sulla prevenzione è un lavoro che non di cui frutti non si vedono nell'immediato
Si colgono a distanza di tempo ecco che noi a distanza di qualche anno possiamo veramente essere fieri di dire che abbiamo una generazione di ragazzi di studenti che veramente potranno cambiare dovranno cambiare il volto di questa nostra Provincia
Io do la parola
A Michela che invito qui al tavolo della presidenza
Michela ci sei
Certo che c'è
Tutti voi avete un fiore tra le mani
Tenete dello Stretto e la Gerbera Gialla è un fiore per non dimenticare per esprimere la forza dell'amore sull'odio e sulla violenza porta che non conosce resa supera qualsiasi barriera e vince anche la morte è un fiore che nasce dal dolore e dalle lacrime dei gruppi e la vita che rimanesse attraverso l'impegno di tutti e di ognuno per prendersi la propria rivincita così come in maggio sul novembre
Perché nessuno sia stato sacrificato invano e il silenzio non uccida per la seconda volta perché la memoria sui più della polvere della complicità
è un messaggio di reazione di speranza che trasmettiamo i giovani perché lo recepiscano e lo facciano proprio a voi affidiamo rinascite riscatto allora il compito di costruire una nuova storia
Che
Buongiorno ragazzi grazie a tutti di essere qui
Oggi è una giornata particolare
Oggi rinasce come ogni anno la Gerbera Gialla
E ci ricorda
Il tre maggio
Del mille novecentottantadue
Quando questa città ragazzi la vostra città
Alle otto e venti del mattino
Fu scossa da un boato terribile
Fu scossa come un terremoto la gente non sapeva se fosse o meno un terremoto un terremoto non era perché invece saltava in aria
Un'automobile
Con dentro un uomo che venne completamente disintegrato
Quell'uomo si chiamava Gennaro Musella l'avete visto nelle immagini poco fa ed era mio padre
Io ho dedicato all'Hui
Tutti questi anni del mio impegno
Ho dedicato all'Hui questo fiore la Gerbera Gialla
E nel suo ricordo
A tutte quelle morti ingiuste
Della criminalità organizzata provocate dalla criminalità organizzata
Per cui il tre maggio del mille novecentottantadue
Ogni anno questo fiore rinasce rinasce come simbolo della memoria per trasmettere a voi
Giovanni memoria perché voi non c'eravate quella mattina del tre maggio del mille novecentottantadue
E allora trasmette memoria
Ma anche un messaggio di reazione
Non son quindici anni che questo fiore lo doniamo fuori
Per consegnare a voi quel testimone
Perché voi possiate riscattare
La vostra terra perché possiate riscattare tutte le morti ingiuste
Volute dalla criminalità organizzata
Perché voi possiate realmente costruire un futuro
Questa regione o un futuro nuovo perché possiate scrivere una storia diversa per la Calabria e vi devo dire ragazzi che dopo tanti anni io oggi oggi io
Oltre le mie soddisfazioni
Si conferma quello in cui ho sempre creduto
Quello in cui mi ha insegnato il mio maestro Antonino Caponnetto la cui moglie Nonna Betta e qui con noi stamattina e per cui vi chiedono un un applauso
Vedete
Antonino Caponnetto era un magistrato
Era un magistrato che
Credeva morto in voi
Lui si arrabbiava quando sentiva dire che il Giovanni erano apatici perché lutti che rideva in poi
E mi ha insegnato a parlare poi mi ha sostenuto quando in questa regione si diceva che la mafia non esisteva sì perché questa era la realtà quindici anni fa quando ho iniziato si negava anche la realtà di questo fenomeno l'esistenza stessa
E lumi ha sostenuto insieme abbiamo girato tante scuole io penso che tanti insegnanti vostri insegnanti se lo ricorderanno come se lo ricorda Guido Leone
Che con noi ha iniziato questo percorso c'è stato accanto da sempre
E allora vi dicevo oggi dopo tanti anni
Abbiamo visto quella meravigliosa reazione a Locri per ragazzi mai ragazzi di Locri non sono diversi da voi non sono diversi dagli altri ragazzi di questa Regione
E quella reazione non è stata una reazione improvvisa una reazione è venuta per caso
Quella reazione c'è stata perché per tanti anni gente come me
Vostri insegnanti vostri presìdi nel pieno Silenzio
Hanno lavorato per voi in mezzo poi ecco perché dove tanti anni fa abbiamo seminato e oggi pian piano stiamo raccogliendo i frutti
E comunque ragazzi ricordati di sempre che se questa società non vi piace
Se intorno a voi intorno a noi
Voi vedete macerie ricordatevi che al di là di queste macerie Esiste una luce e spetta soltanto a voi fare strada questa luce
Non delegate ragazzi non delegate agli altri non delegate politici non delegate giudici aggregati alle forze di polizia questo problema la lotta tra il bene e il male la lotta e la vittoria del bene sul male
Dipende soprattutto da voi da ciascuno di noi incominciate sappiate cogliere senso di responsabilità nella vostra vita
Non aspettatevi niente per gli altri
Ma agite in prima persona e quello che ho fatto io nella mia vita dammi sono aspettate niente dagli atti lottato lottato
Tutti questi anni ho lottato contro una mentalità apatica indifferente ostile
Anche da parte dell'istituzione di questa città e di questa regione
Soprattutto direi
Io dopo tanti anni devo riconoscere che non è che poi sia stata tanto accompagnata nel mio cammino
Dall'istituzione
Eppure pian piano io questo dispetto oggi dalle istituzioni
Io l'ho saputo tutte nere
Perché lo impongono perché l'ho imposto col mio lavoro ed ecco qui quindi quello che cosa vi voglio dire
Io voglio dire che dubbi te sapere fari rispettare i vostri diritti ragazzi
Ma
Ricordatevi
Che diritti si ottengono
Rispettando e salvaguardando
Soprattutto quelli che sono i nostri doveri
Io mi fermo qui
Perché stamattina devono parlare persone molto più autorevoli di me io ringrazio il mio amico
Oggi il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
Da tanti anni da tanti anni percorre al nostro fianco questa strada difficile
In posti diversi perché lui è un rappresentante delle istituzioni o sono rappresentante la società civile ma gli voglio bene ragazzi gli voglio bene perché
Quello che fa
Anche Luigi
Lo fa col cuore e lo fa con grande responsabilità
Lottando
Lottando molte volte
Anche contro il resto del mondo perché questo molte porte
Si deve fare siamo chiamati a farlo la strada non è facile per nessuno di noi e lo dobbiamo sapere
Oggi ci sono qui come vedete i rappresentanti delle forze dell'ordine
Della vostra provincia cioè il signor prefetto
Non sono qui a caso sono per dirvi che le istituzioni in questa città
Sperano tanto in voi contano su tutti poi e le istituzioni vi sono vicine
E noi a queste istituzioni oggi i ragazzi
Tribù del remo
Un grazie il nostro grazie
Perché realmente le forze di polizia
In questa provincia ragazzi operano con mezzi esigui e pur con mezzi esigui ragazzi hanno raggiunto dei risultati straordinari nella provincia di Reggio Calabria e allora di questo dobbiamo essere coscienti questo riferimenti oggi lo riconoscerà
E per questo io vi chiedo a voi un applauso per i carabinieri
Per la Guardia di Finanza per la Polizia di Stato per il nostro Prefetto che ci è vicino in questo momento difficile
Grazie a tutti e grazie Annapolis turca di essere qui accanto a me oggi
La parola ad Elisabetta Caponnetto
Dunque sono stata presentata come Elisabetta Caponnetto e non mi piace
Perché io sono una nonna Beckham
Nonna Betta
Dalla vetta perché sono la moglie di nonno Nino
E voi ricordate e averlo sentito perlomeno e aver letto qualcosa d'aver sentito parlare del nonno Nino
Le ricordo solo che quello che ha istituito il pool antimafia
A Palermo nell'ottantatré
Partenza da Firenze un bel giorno decide e va a sostituire il giudice Chinnici ammazzato l'ultimo giudice
Che risiedeva sulla stessa poltrona quello precedente neanche l'hanno fatto mettere a sedere il primo giorno hanno ammazzato prima
E lui ha avuto questo desiderio perché nonno Nino è nato a Caltanissetta
E quindi voleva fare qualcosa per la sua Sicilia
Ma devo dire anche che io ero
Dedico la plauso al nonno perché io non sono proprio nessun
Io sono solo qui
E perché avevo no no vicino ma poi non ho fatto niente sono una vecchia insegnante e quindi non ho fatto proprio niente
Ecco volevo dire meno
Un'ultima cosa
Che voi non Vieri dovete ritenere il futuro ragazzi
Perché voi siete il presente quindi quando qualcuno ha visto quella scuola depredata da tutti gli infissi dalle porte ci sarà pur stato qualcuno che ha visto qualcuno che vigliaccamente è stato zitto ha voltato le spalle e se n'è andato e difendiamo Scirea grazie
Difendiamo chic
Né io alla mia età sto girando per portare a spasso le idee del nonno molto molto molto umilmente perché vi ripeto son molto umilmente presente sono stata a Verona per la Gerber la gialla
Sono stata qui diverse volte
A Firenze sarà il giorno della Gerbera Gialla
Il sedici
Ma un'ultima cosa voglio dirvi
Che il tredici di maggio
La fondazione
Dopo aver chiesto il permesso a un comune dell'isola d'Elba
Intitolerà tutte le strade di Pianosa quelle poche strade anche a pezzetti
A tutti i martiri della mafia
Per cui il babbo dell'Adriana Musella
All'ingegnere Musella
Questa è una cosa che ci riempie proprio di orgoglio ragazzi purtroppo le strade sono poche anca pezzettini allora in un secondo tempo
Si intitola eremo la vecchia Piazza delle Armi sempre a Pianosa
A tutti gli altri purtroppo centinaia e centinaia cerchiamo di mettere fine a tutti questi morti cerchiamo di impegnarci tutti di aiutare i signori che sono qui accanto perché siete voi che dovete aiutare e dovette cercare di liberare l'Italia dalla mafia
Io vi ringrazio e vi auguro tante belle cose
Ed ora saluto del prefetto Luigi De Sena
Ma un brevissimo saluto procuratore Grasso
Alla signora Caponnetto a tutti quanti voi
No no va be'ci sono non ha detto giustamente
Riferimenti riferimenti ci inducono specialmente in un rappresentante delle istituzioni
A ripercorrere con la memoria personaggi girammo
Dato lustro alla lotta contro la mafia cioè che hanno ovviamente sacrificato la propria esistenza credo che anche questo sia un momento di riflessione
Da sottolineare
Come estrema rimozione perlomeno da parte di coloro che hanno conosciuto questi personaggi canuto contatti piano lavorato con loro e che ne hanno apprezzato le qualità umane le qualità professionale il e la sensibilità istituzionale
è un auspicio che
Che vi porgo credo che voi tutti possiate sostenere in tutte le circostanze e questo ha spinto devoluti IVA considerare questi in questi momenti non soltanto come delle speranze ma con
Con la speranza diciamo
Concreta che possono effettivamente fare intravvedere
Qualche spiraglio beneaugurante è con questo spirito che io ho formulato Adriana Musella
Ah no va be'propriamente e al procuratore Grasso
Rimini i miei auguri di buon lavoro Trento sempre e tento sempre a disposizione quelle che sono le forze di polizia la Prefettura l'apparato di sicurezza del ministero dell'interno che ha sempre puntualmente adempiuto Ravone incombenze gli obiettivi istituzionali vi ringrazio
Siamo noi tutti è questa città dal prefetto De Sena che la ringraziamo per quello che fa perché il suo compito arduo in questa provincia ed ora la parola al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
Grazie degli applausi che avete fatto anche prima preoccupa credendo sulla fiducia su quello che
Rappresento e su quello che non era per averne un altro
Io sono sempre contento di essere in mezzo ai giovani in mezzo ai ragazzi
Perché
E proprio dei giovani
Di la voglia di cambiare il mondo
Di combattere le ingiustizie di reagire alle prepotenze alle minacce
Ai ricatti e proprio dei giovani non accettare i compromessi e allora
Ecco perché è bello stare in mezzo ai giovani perché fra l'altro avendo la stessa moglie
Di fare e di non accettare compromessi ci si arricchisce ogni giorno di più in questo contatto continuo con i giovani
Diciamo che
La Calabria oggi
E radicalmente cambiata
Secondo quello che può vedere uno spettatore Esterno
Di chi è il merito di questo cambiamento ma il merito dei giovani
I giovani di Locri che
Hanno avuto il coraggio di rompere dopo tanti anni pressoché secolare Silenzio
Hanno sono scesi in piazza
Hanno trovato il coraggio di e gridare al mondo
Quella frase quello slogan è adesso ammazzate ci tutti che e ormai è diventato un un grido a cui si associano tanti giovani tante parti d'Italia
E diventata anche un portale web per internet dove si può trovare si sfrutta anche la tecnologia e nuovi mezzi di comunicazione giusto che sia così
Però questo cosa vuol dire intanto
Che
Forse gli adulti
Erano quasi
Impauriti di questa iniziativa
Un po'increduli sulla bontà della iniziativa
E però non c'è dubbio che questa esplosione
Di sentimenti di partecipazione
Ha messo in luce una cosa importantissima secondo me
Che la Calabria a un fondo di umanità di onestà
Che non è meno re di meno di tante altre regioni che hanno delle generalizzazione delle qualifiche diverse
Il problema è far venir fuori
Questi sentimenti
E
Piano piano
A o meglio come possiamo cerchiamo di coinvolgere anche i gli adulti
La campagna Calabria oggi sembra
Attraverso l'attenzione delle istituzioni
Perché e si sono accesi i riflettori non
C'è più quella isolamento quella solitudine
E piano piano
Ci si immette in questo circuito virtuoso della legalità
Questa primavera di Locri fa proposte discute mobilità
Quanti giovani si sono incontrate ripartire da tante parti d'Italia anche dalla Sicilia son venuti a dare solidarietà e creare una sorta di rete
Nazionale
Movimento giovanile
Che
Possa far riflettere
I grandi su tutte le emergenze e le necessità
Di regioni come la Calabria e in genere di regioni del sud
Quindi è importante questo fare Rete
Di cercare di
Impegnarsi e collegarsi gli uni con gli altri né merito
Nel favorire proprio tutto ciò sono le i movimenti come riferimenti che organizza ogni anno questa bellissima manifestazione
Della Gerbera Gialla
La Fondazione Caponnetto
Che ormai si va sempre più diffondendo come presenze e
Come voce che fa sentire di volta in volta ai potenti di turno quale è l'opinione
Qual è il modo di affrontare le cose che era anche il modo di nonno Nino
Caponnetto
E
Così
Quella che e l'azione della magistratura della polizia che una cosa che non che non deve mai cessare deve essere col massimo impegno beh a questa azione si affiancano tutte queste iniziative
Tutto ciò
Sì è stato certamente percepito
Da quella che la classe dirigente che deve organizzare le forze sociali e bisogna soprattutto stare in guardia per evitare che il tempo
Possa soffocare questo impeto di rivolta morale
Si possono raggiungere risultati di efficienza di pulizia morale di legalità in tutta la Regione
Questo è quindi il passo importante della in Calabria
Mentre
Queste cose
Erano già avviate sulla scia
Del dell'omicidio Fortugno
Per il quale già si sono avuti dei risultati sotto il profilo delle indagini grazie all'azione della delle forze dell'ordine la polizia della magistratura che hanno lavorato nella maniera eccezionale e che hanno subito colto un primo risultato continuando per vedere di ottenere altri importanti risultati rispetto al questo evento The riferibile che è stato l'omicidio
Del vicepresidente della Regione Carlo
Frattanto
L'attività continua
A Corleone nelle campagne di Corleone è stato catturato Bernardo Provenzano
Che era latitante da quarantadue anni
Vedete che questa cattura ha un grande significato
Perché significa innanzitutto la liberazione da un incubo perché questo latitante veniva rappresentato come il vertice delle trame criminali del nostro tempo
Significa anche la fine di un simbolo alla fine di un mito col mito della inafferrabilità il mito dell'invincibilità della mafia
E lo scetticismo di tanti cittadini che erano sicuri che non saremmo mai riusciti a ottenere questo risultato
Così così come
Tutto ciò è un messaggio di speranza
In un possibile cambiamento che possa finalmente restituire a tutti i cittadini la libertà la democrazia e la giustizia che vengono messe sempre di più in discussione dalle organizzazioni criminali che infestano nel territorio del Mezzogiorno
La cattura di Provenzano è anche la fine di tutta una serie di attività che erano anche depistaggi
Qualcuno diceva che era morto
Ma non avevamo in serbo una prova quella delle DNA che avrebbe potuto fa scoprire qualsiasi mistificazione
Magari prospettando un cadavere come quello di Provenza
L'hanno annoverato tra i fantasmi ma se ci siamo resi conto poiché proprio fantasma non è
è stato catturato con un'azione di giovani
Un po'più grandicelli di voi ma che hanno creduto il risultato hanno lavorato
Ben oltre quelle che erano le ore dovute o l'impegno dovuto con una dedizione veramente in copia bile
Perché è stato qualcosa di difficile perché è stato fatto con mezzi tradizionali non certamente con sfruttando tecnologie moderno o meglio qualcosa sia utilizzato perché in territori come quelli della Calabria così quella Sicilia sapete benissimo che una persona estranea all'ambiente viene immediatamente individuata ci si conosce tutti nei piccoli centri o all'interno
E quindi e difficile potere fare un'attività di osservazione di pedinamento per cercare di scoprire pure ci sono riusciti
Un po'aiutati dalla tecnologia nel senso che invece di stare visivamente presenti questi giovani
Giovani della squadra mobile
Di Palermo e del Servizio centrale operativo della polizia
Questi giovani sono rimasti là
Per mesi a osservare attraverso delle telecamere che a distanza di un chilometro e mezzo facevano vedere pure
Le piccole nelle cose anche più minute
Che venivano piazzate
Alle volte interrate con delle pietre sopra ed erano piccoli forellini occhi che riuscivano a vedere la realtà circostante in maniera da non farsi scoprire
Naturalmente si vedeva dove alla tutto questo cultura ciò che inquadrava le telecamere si vedeva in un ufficio
E c'era un collegamento
Via etere che riusciva a far vedere tutto quello che avveniva e così con questo metodo
Paziente minuzioso
Inquadrando
E osservando tutto è sempre per ventiquattro ore al giorno
Si è incominciato a vedere che dalla casa della famiglia del latitante
Periodicamente una o almeno una volta al settimana usciva sempre una persona che aveva motivo di andare in quella casa perché era un parente era un parente acquisito ma comunque un parente e guarda caso ogni volta che usciva aveva sempre un sacchetto
Quelli di plastica
Quelli della spesa consente ma
Nulla di particolare però
Guardando dove andava a finire quel sacchetto
Si vedeva che questo giovane
Andava a casa di suo padre
Casa di suo padre
Stranamente però
Osservando di settimana in settimana quel giovane usciva senza sacchetto allora l'aveva lasciato a casa ma poteva essere qualcosa di famiglia
Guarda caso sempre con un'altra telecamera piazzata dinanzi la casa del padre
Si vedeva uscire
Quel sacchetto
E
Questo uomo prendeva anche dei bidoni di plastica e se ne andava alla fontana a riempire questi bidoni casualmente allora messa la telecamera che inquadrava la fontana
Si è visto che un giorno questo sacchetto passava da una macchina a un altro di un altro che era andato là riempire i suoi bidoni di acqua potabile
Di acqua di fonte
Allora sia incominciata mettere sotto osservazione quest'altra persona
E questa caso questo periodicamente si recava presso una masseria
Ma ancora era solo un sospetto non si era visto alla materiale
La materializzazione del del sacchetto
Finché un giorno
Sempre ripetendo con pazienza tutta questa attività
Si vede si mette sotto osservazione il comportamento del proprietario di questo di questo la masseria
Che
E comportamento che certe volte era un po'strano
Perché lui lavorava in una parte
Del comprensorio
E dall'altro lato c'era una casetta che pareva assolutamente disabitata
E però andando a guardare i consumi di energia elettrica si è potuto vedere che da una certa data in poi c'è stato un balzo nei consumi di energia elettrica
E però passando la notte per esempio non si vedeva nemmeno un filo di luce
Qualcosa di strano dice
Poi si vedeva il questo qua proprietario della masseria
Che ogni tanto si avvicinava questa casette sembrava che parlasse col muro
Anche questo strano
Poi un giorno
Ma ad aggiustare un'antenna televisiva che stava dentro la casa e dalla casa non si era mai visto uscire nessuno
Ancora più strana
Ma
Quando un giorno si vede
Che questo signore consegniamo una ciotola a qualcuno che stava dentro
Quella casetta allora sia la certezza della presenza fisica di una persona che per tutto quel tempo non aveva nemmeno messo i il naso fuori dalla porta
Ma nella stessa mattina uno dei quei sacchetti che veniva seguito in tutti i suoi passaggi
Che era già è uscito dalla casa pensate due giorni prima due giorni impiegava per fare tutte le tappe anche questo sacchetto veniva consegnato alla persona che stava nella casa
Ma ancora poteva non essere lì il latitante che si cercava
Perché poteva essere un altro posto da cui poi si ripartiva per consegnarle altrove
Beh a quel punto si è preferito rischiare
E c'era una probabile certezza che si poteva avere questo risultato e quindi
Gli agenti della squadra mobile di Palermo
Impegnati da anni e anni in queste indagini
Hanno fatto un'irruzione in questa casa e hanno trovato l'oggetto delle loro ricerche il latitante Bernardo Provenzano
Che stava lì al suo tavolino da lavoro a leggere e compilare i famosi pizzini
Cioè i bigliettini che servivano a comunicare con tutta quanta l'organizzazione
Sul
Sul suo tavolo c'era anche fra i libri ce n'era uno
Che era la Bibbia
Consegni un po'particolari e strani ma c'era un altro che illustrava le tecniche di pedinamento
Della polizia
O dei carabinieri
E quindi diciamo che questo risultato come vi ho descritto tutti i passaggi perché
Così si comprende cosa significa credere resistere nonostante la possibilità di delusioni
E fino all'ultimo credere che quell'evento si potesse realizzare cercando di farlo il proprio lavoro col massimo dell'intelligenza della professionalità
Sì con l'aiuto anche di qualche tecnologia
E il risultato è venuto
Allora questo l'insegnamento
Io ricordo che in un'altra indagine sempre per la ricerca di questo latitante una volta
Un giovane carabiniere fu messo dentro la dentro il portabagagli posteriore di un'auto
Si era praticato un piccolo buco e l'autonomia posteggiata in una piazza di un di questi Paesi
Perché bisognava osservare
Ancora non c'erano le tecnologie moderne con queste telecamere potenti e bisognava osservare la casa di uno dove era stata segnalata la presenza proprio di questo latita
Beh quel ragazzo è stato tutta la notte fino all'indomani Oddo sonda quando sono intraprendere dentro quel Baule quel portabagagli per cercare di
Tenere sotto osservazione quel sito quella quella porta
Quindi vedete
E sono ragazzi che
Sono eccezionali proprio per questa
Loro capacità di non mollare credere in quello che andavano a fare
Ma badate che questa persona
Non so se voi avete seguito un po'di telegiornale o quant'altro
Non è quel Santarello che sembra perché in gioventù era un ottimo killer aveva partecipato anche alla strage di via Lazio del mille novecentosessantanove
Adesso gestiva nel silenzio e nell'invisibilità all'organizzazione Cosa Nostra
Lui
Aveva inaugurato una nuova strategia che nuova tanto nuova non era perché non fondere un ritorno al passato nel senso che anziché attaccare le istituzioni uccidere i rappresentanti delle istituzioni provocando una
Reazione da parte dello Stato invece diceva che bisognava stare calmi non bisogna fare esclusione Croce il rumore
Perché se no l'attenzione e le forze dell'ordine della magistratura non consentiva di fare gli affari
Di fare adesso sessioni fare gli appalti traffico di stupefacenti lotto clandestino lo spaccio di stupefacenti che tanti giovani porta alla rovina
E così via
E quindi
Oggi abbiamo scoperto cercando questo latitante tutto una serie di gente che stava attorno e che favoriva la sua latitanza sia in maniera diretta cioè dandogli una assistenza vera e propria sia in ma anche in maniera indiretta perché proteggendo il sistema di potere mafioso a si protegge tutta la mafia e quindi anche il capo Della Porta
Ma la cattura di Provenzano non può costituire la fine della lotta alla mafia ma all'inizio di un rinnovato impegno non solo contro l'organizzazione criminale ma anche conto quel
Sistema di accumulazione di illeciti profitti di illegalità diffusa di potere
E
Bisogna andare oltre quella che
Quello ciò che ci trasmettono le immagini ben oltre la presenza folkloristica di di formaggi ricotta cicoria e miele su cui tanto si è discusso che in fondo non si comprende che cosa possono determinare nella nella coscienza delle persone notizie di questo genere
Ma comunque un personaggio
Che quasi per descritto come un maestro di saggezza
Ma che io definirei il sacerdote di un dio che fulmina che uscire che fa stragi sì perché
Questa persona è stata condannata con sentenza definitiva anche per
Stragi di Falcone e Borsellino non definitiva ma per le stragi di Firenze Roma e Milano in maniera definitiva quindi
Allora tanto da pagare alla giustizia
E poi bisogna evitare il rischio di una normalizzazione
Dopo l'evento del genere
C'è
Come si poi dovesse venire un graduale e disimpegno
Che sia otto giustifica si autoassolve secondo questo schema
La mafia ha ricevuto dei colpi gravissimi
I capimafia sono in carcere quasi tutti i condannati
All'ergastolo
I la mafia non spara più
Almeno in Sicilia
Quindi la mafia non c'è più
O comunque non è più importante o più pericolosa di prima
Bene
Allora dobbiamo smetterla di e considerare gli interventi nell'azione antimafia come spinti sempre e soltanto dall'emergenza
E l'emergenza che che viene fuori soltanto quando la violenza omicidiaria della mafia si rivolge verso l'alto verso le istituzioni
Ecco questo quello che crea più allarme
Ma ormai è arrivato il tempo di fare interventi non più di emergenza mandi ordinaria normalità
La mafia
La mafia e più potente quando non spara
Perché vuol dire che anche all'interno un accordo
Per fare andare avanti gli affari che poi sono determinati sempre dall'intimidazione dalla soggezione dalla prepotenza dalla minaccia di danni all'incolumità delle persone
E quindi
Ora che lo Stato
Ha vinto
Almeno su questo punto
C'è bisogno
Di tenere in piedi tutto quella che
La struttura la normativa antimafia e soprattutto bisogna attuare attraverso tutte quante le istituzioni in un territorio un percorso di estrema attenzione alla legalità
Se tutto questo però senza
Una collaborazione con la società civile con i singoli individui sarebbe impossibile poter portare a dei risultati importanti definitivi comunque
Allora ai segnali di di violenza di paura di morte di barbarie della mafia dobbiamo contrapporre il messaggio di giustizia e di legalità di denuncia messaggio che premia
La costanza e l'impegno di tanti giovani
Di tante associazioni di tanti movimenti della società civile che oggi con la loro presenza testimoniano tanti anni di contrasto alla mafia intese in senso generale
Perché indispensabile che l'informazione che la magistratura e forze dell'ordine ma anche la scuola come bene
è stato già detto
Lavoro la politica
Comunichino tra loro e offrono un fronte comune neri di isolare la mafia
Perché non bisogna dimenticare come diceva Adriana Musella è importante la memoria tutto ciò che è avvenuto anche se lontano nel tempo ma la memoria deve fare ESP
Niente
Oggi dobbiamo costruire sulla base della memoria sulla base delle esperienze il nostro ma soprattutto il vostro futuro
Bisogna raccogliere l'invito ad un impegno un impegno di vita
Che deve diventare un percorso che va oltre l'emotività di queste manifestazioni perché se no non riusciremmo mai a risolvere questi problemi
è importante
Mettere insieme tanti giovani importante farla manifestazioni ma è importante anche che ciascuno di voi
Senta nascere dentro di sé questo germe cioè soggetti germe che è stato piantato questo della cultura della legalità
Allora la mafia
Vuole che non si parli di lei e non ne dobbiamo parlare
Si vuole rendere invisibile non la dobbiamo smascherare
Bisogna reagire discuterne parlarne perché il silenzio l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali e quella
Compenetrazione tra Marzia economia e potere si rafforzano si riorganizzano
Se siamo in silenzio oggi pagheremo questo silenzio ancora in maniera più grave domani
La magistratura non ha mai mollato mai allentato la Presa
Oggi in Calabria assistiamo a tutta una serie di operazioni l'una dopo l'altra so quanti latitanti sono stati catturati in questi otto mesi
Si sono avviate tra tante tante iniziative ebbe bisogna stare attenti perché appena ci si ferma il nemico riconquistare le posizioni perdute allora teniamo accessi
I fari l'attenzione
Sulla Calabria e cerchiamo tutti insieme di poter dare una un'immagine di quello che è la Calabria cioè di gente onesta gente buona
E non soltanto di quei pochi
Che invece la fanno apparire come assolutamente diverso
Io voglio terminare
Con
Quello che
Una volta ho sentito dire hanno Nonino
In uno dei suoi tanti incontri coi giovani a Palermo
Intanto lui diceva impariamo tutti a fare fino in fondo il nostro dovere a rivendicare i nostri diritti hanno mendicare lì come favori
Impariamo a considerare come i nostri
I beni e i servizi pubblici rispettando l'Inter
L'episodio delle porte di una scuola che vengono sottratte beh
è un meramente un insulto alla dignità di
Di
Del luogo delle persone che stanno in un certo modo
La scuola
Come può subire queste attività anche in Sicilia sono sono avvenute anche a Palermo sono avvenuti episodi di questo genere
E però è la stessa
Società certo non possiamo fare un un presidio di vigilanza armata davanti ogni scuola vero Prefetto del sì sarebbe impossibile perse allora sono i cittadini che devono proteggere i loro beni
E soprattutto non facciamo passare quella forma di autoassoluzione per cui
Si dice ma tanto lo fanno tutti quello lo faccio pure io no
Bisogna criticamente isolare chi fa delle attività illecite illegali
E soprattutto non cerchiamo di avere sempre il santo protettore che risolva i problemi attraverso scorciatoie favoritismi privilegi raccomandazione rifiutiamo insomma di trarre da un sistema di legalità i benefici che potremmo acquisire invece in maniera legale
Come con l'impegno con lo studio
Lo so che può il problema diventa quello del lavoro lì purtroppo
Sì la magistratura la polizia possono fare poco e anche i movimenti con tutta la buona volontà possono creare volontariato ma non possono certamente dal posto di lavoro
Quello è un problema della politica
Di creare uno sviluppo che non sia fragile che non sia sterile come quello dell'economia mafiosa in maniera da potere
Far trovare ai cittadini di una regione di lavorare nella stessa regione in cui sono nato e dove hanno le radici
Pensate quanti di voi o hanno visto germogliare questo in questo se ne della cultura della legalità e poi devono andare
Altrove in Europa Norditalia
A trovare lavoro a partecipare alla formazione della classe dirigente in un'altra regione B noi li vogliamo qua
Nella loro terra
Allora non lo Nino diceva sempre che ci sono sette valori sette principi da recuperare
E cioè respingere ogni individualismo
Combattere l'esasperato consumismo che ci porta a desiderare
Cose firmate
Con le griffes tutte le cose che la pubblicità ci mette sotto il naso
Terzo
Bisogna eliminare l'indifferenza
Quindi fermezza che genera poiché rassegnazione
Quante volte chiedono a qualcuno che si impegna ma chi te lo fa fare bene chi te lo fa fare bisogna cancellarlo
Quarto bisogna bandire qualsiasi intolleranza etnica
Però dando tolleranza a alla per
Quei cittadini extracomunitari che riescono a inserirsi in un contesto lavorativo
è legata
Quinto bisogna recuperare la solidarietà
Solidarietà verso i più deboli le vittime gli anziani i giovani
Sesto bisogna rispettare la dignità dell'uomo nelle sue varie espressione
Ed infine
Qualcosa che comprende tutto il tutto
Avere questo culto della legalità anche come rispetto delle regole più significativo insignificanti più stupide
Insomma
Io
Concludo citando un autore siciliano come Bufalino che diceva
Che per sconfiggere la mafia occorre soprattutto un esercito di educatori mettendo in risalto questo ruolo che ha la scuola l'insegnamento ai giovani
Grazie al procuratore Grasso ragazzi ora ora tocca a voi c'è qualcuno che vuole chiedere qualcosa al
Al procuratore alle istituzioni qui presenti
Se c'è qualcuno alzi la mano
Avete qualche domanda da fare
E allora
Ce ne qualcuno
Niente
Ti può dare un microfono alla ragazza
Salve io sono Giuseppe Fontana
Sono il rappresentante della Consulta per il liceo scientifico Leonardo da Vinci
Oggi sono qui anche a condividere questo momento assieme a tutti voi appunto e anche a ringraziare della a ringraziarvi per l'appunto la presenza
Sua Eccellenza e quindi nel ringraziamento particolare anche perché ringrazio Nonna Betta ringrazio tutti qua gli esponenti un applauso allora il Professore Leone questore tutti quanti
E meritano meritano appunto di tanti applausi in questione
Va be'al di là degli applausi e ringraziamenti volevo appunto fare una domanda molto forte
Io riflettevo molto sulle parole appunto che lei ha appena finito di dire
E anche su e gli interventi della signora Musella di Nonna Betta tutti coloro che hanno parlato io mi rendo conto di una cosa è essenzialmente cioè noi giovani subiamo questo
Fenomeno appunto mafioso
Quasi come se fosse ormai parte integrante del nostro sistema cioè è normale che io uscito all'università per esempio a Reggio Calabria per rimanere in città debba per forza avere la raccomandazione oppure io
Io
Va be'Dario
Di un azzerando
Calabrese se non pago il pizzo salti in aria
Perché questo se io per esempio rifiuto la mafia
Rifiuta di dare i due mila euro al mafioso di turno perché volati infine come ha fatto Bernardo Provenzano a finire in caccia punto mi complimento innanzitutto con tutto alle istituzioni italiane qua un grande applauso per l'appunto la cattura di Bernardo Provenzano
Perché è merito appunto un applauso
Come facciamo
C'è lo Stato che ci tutela c'è qualcuno che ci tutela forte cioè chi è che mira alla la sicurezza che non pagando il pizzo io e la mia famiglia possiamo stare veramente bene ma possiamo avere per esempio attentati oppure intimidazione eccetera chimera questa certezza c'è lo Stato e ce la può dare
A dobbiamo metterci un po'd'accordo su queste cose perché lo Stato che cose
Lo Stato siamo noi e allora e allora appunto non lo vogliamo e per cui c'è ma non basta volerlo bisogna allora è impensabile che ogni cittadino italiano
Cinquanta due milioni abbia qualcuno che lo protegge lo vigila fisicamente giusto sì questo è indubbio allora
Però c'è una forza che è data dal numero finché c'è uno solo agli altri si adeguano al sistema
Molto difficile è ragione tu non si può uscire da questo sistema
Ma se piano piano
Vedi per esempio dei giovani di universitari palermitani lo saprai hanno fatto questa iniziativa assolutamente nuova di Addio Pizzo
Addio Cristo significa cambiare
E spostare sul lato del consumo il problema del del pizzo delle estorsioni
Che vuol dire che i cittadini per primi si devono impegnare a non andare a comprare nulla
Nei posti dove si paga il pizzo
Una sorta di consumo critico
Dall'altro lato ci sono dei commercianti che non hanno paura di dire
Davanti a tutti io non pago il pizzo queste un negozio dove non si paga il pizzo e per questo fatto incominciano a ricevere più clienti rispetto ad altri che invece non hanno fatto questo
Quindi si sta cercando di capovolgere il cinque maggio ci sarà una manifestazione a Palermo
In cui una sorta di appenniniche si apriranno dei punti di vendita in una piazza
Fatta punti-vendita dati ad questi negozianti che sono già più di un centinaio ma bisogna iniziare se non si inizia non si potrà mai
Andare avanti
Non può economici colpo di bacchetta magica cambiare il comportamento di migliaia centinaia migliaia di persone
Quindi bisogna iniziare bisogna crederci e bisogna iniziare
Chiaramente
Il problema del lavoro
Ceredo gente che è riuscita con le proprie forze senza bisogno di raccomandazione inserirsi nel mondo del lavoro forse l'ha potuto fare spostandosi dalla Calabria questo è possibile
Però dico
Allora non so tutti i professionisti calabresi sono tutti stati raccomandati di fare il notaio chi fa l'avvocato chi fa il medico chi fa altre altre professioni sono tutti raccomandati non ce n'è uno che
S'è fatto da solo senza bisogno della raccomandazione perché riconosco ansimando qual è quindi ecco generalizzare dice allora io per esempio mi son costruito il mio futuro da solo con lo studio a scuola
Senza per questo trascurare le altre cose belle della vita della gioventù
E perché stare insieme
Agli amici e of o partire vedere il mondo però uno studio serio
Che poi i ti impegna nel trovare una soluzione
Alla al tuo futuro
Senza bisogno di chiedere niente a nessuno
Era questo importa cioè cercare di provarci
E però se ci provano in tanti chi dalle chi dava questi favori
Costruisce il suo potere su questi favori
Alle volte di fanno favori che tu non hai chiesto
In anticipo in modo che tu ti senti Boy obbligato moralmente appena di chiedono qualcosa perché di chiedono sempre qualcosa a non potersi sottrarre da ricambiare
Però mente il favore che fanno e in fondo qualcosa che tutto sommato aiuta gli altri a lavorare quello che ti chiedono voi per aiutare l'organizzazione mafiosa
E quindi bisogna uscire da questa logica
E questa non c'è certamente una ricetta però se ognuno di noi cercasse di fare gruppo di fare numero per contrastare questi fenomeni forse sarebbe tutto più facile
Grazie
C'è ancora qualcun altro perché ho visto che qualche scuola Jai andata via allora io passerei passerei alla premiazione gli ho detto poco fa che riferimenti vuole dire il suo grati alle forze di non andate via Ragazzi un attimo
Un attimo
Qualche scuola so che qualche scuola media è dovuta rientrare però
Sapevo che aveva l'orario diritti di rientro
Allora vi dicevo prima che riferimenti vuol dire il suo grazie alle forze di polizia della città di questa provincia
E io penso di farlo anche a nome vostro a nome di tutti i cittadini della provincia di Reggio Calabria
Per cui prego il procuratore Grasso con me
Sì
Di consegnare
La targa
Gerber ha gialla due mila sei
Al colonnello Antonio Fiano per il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria
Ancora
Al questore Vincenzo Speranza
Vedo qui avevo visto anche il capo della Squadra catturandi della squadra mobile di Reggio Calabria voglio un applauso anche per loro che sono bravissimi quindi alla questura di Reggio Calabria
Grazie signor questore per quello che quotidianamente fate infine alla Guardia di Finanza prego
Ragazzi il nostro incubo però finisce qui
Grazie a tutti