Intervista a Michele De Lucia sulle liberalizzazioni e sulla riforma pensionistica

Dunque ci risiamo dopo le polemiche proteste di questa estate dei tassisti ma non solo adesso si sono state Preah non c'ha delle proteste dei benzinai quarantotto ore di sciopero per professare appunto contro il preannunciato provvedimento sulle cosiddette liberalizzazioni insomma sarà possibile vendere carburanti anche negli ipermercati e benzinai protesta ne parliamo con Michele De Lucia membro della direzione di radicali italiani da sempre segue le questioni economiche di di di questo tipo
Allora è che le tanto che dire di questa tutto questo provvedimento preannunciato provvedimento sul sui carburanti
Ma dico che è un provvedimento che è necessario e urgente speriamo che venga preso con le misure più liberali liberalizzatrice impossibile nei tempi più brevi possibile
Differita nel nella tua introduzione nella tua domanda come già accaduto con i partiti con i farmacisti o almeno con una parte dei farmacisti come accaduto con gli avvocati assistiamo all'ennesima protesta corporativa medievale da parte
Complessivamente dei fasci e delle corporazioni di oggi che pretendono che gli interessi di casta prevalga sugli interessi della collettività lo stesso film che abbiamo visto questa estate l'augurio è che davvero Bersani il governo abbiano non solo la volontà politica e quella ci sembra che ci sia ma anche la forza di resistere di portare a casa questa ulteriore riforma questa ulteriore liberalizzazione che quanto mai necessaria
I dati di fatto sono incontestabili l'Italia è il Paese che ha i prezzi più alti d'Europa per quanto riguarda i carburanti ha parlato chiaro anche l'Antitrust nei giorni scorsi
Che ha chiesto al governo di adottare un vero e proprio pacchetto che preveda l'apertura alla grande distribuzione quindi come ricordavi la vendita nei supermercati e negli ipermercati la liberalizzazione degli orari
Il superamento dello stallo dell'arretratezza della rete dei benzinai italiani rispetto agli standard dell'Unione Europea
Tutte misure avrebbero un punto di caduta che il più importante per i consumatori e per l'economia italiana fare scendere i prezzi e migliorare i servizi
Lo ha detto l'antitrust lo diciamo anche noi da tempo da da molto tempo non è possibile che vi sia nel nostro Paese crescita se non c'è concorrenza
Non c'è crescita senza concorrenti
Non si può rimanere ostaggio di costoro ma bisogna fare le riforme bisogna liberalizzare e questa è un'altra delle liberalizzazioni che urgenza realizzare e poi il problema
è che in questo modo la benzina viene venduta anche nei supermercati e negli ipermercati che vendono anche altro a nostro avviso non dovrebbe esserci nessun problema se poi i benzinai come per la verità in parte laccate
Brindano gli stessi prodotti che ci sono supermercato ecco proprio su questo tipo levo richiamare perché chiaramente
Dopo le proteste dei tassisti per ora risultati concreti presenta una grande città come Roma hanno se ne sono visti assai pochi la domanda che ti faccio e qui stampa possibile come potrebbe essere possibile che ampio la possibilità di di vendere punto carburanti negli ipermercati i prezzi esce non sarà così automatico questa la domanda
Ma dell'Antitrust all'Antitrust tutti tanto che la grande distribuzione questo demonio che terrorizza i direttori
Oggi per quanto riguarda la vendita dei carburanti a una quota rispetto al totale dei punti vendita dello zero virgola cinque per cento
Quindi di fatto vi è un cartello dei genitori che lavora in un certo modo
La grande distribuzione che finalmente può entrare con il circuito dei supermercati e degli ipermercati
Anche nella vendita dei carburanti per forza di cose diciamo così l'ingiustificato profitto che si determina per quanto riguarda i gestori e per quanto riguarda un andamento dei prezzi con come sappiamo è anche quello sia per quanto riguarda le compagnie che è un altro discorso
Sia per quanto riguarda i gestori all'attenzione di indagini ispezioni
Per iniziativa di Bersani beh credo che l'effetto potrebbe essere immediato se poi l'Antitrust facesse fino in fondo il suo lavoro pesce soprattutto quelle che sono le segnalazioni dell'Antitrust
Verranno prese in considerazione dalle autorità competenti dal governo e si procederà poi a prendere le adeguate contromisure come l'architrave suggerisce sicuramente questo aspetto ci sarebbe e ci sarà il problema è che molto spesso le segnalazione dell'Antitrust restano carta straccia restano lettera morta lo abbiamo visto
Sul fronte degli ordini professionali
Non ci sono state in questi anni fior di audizioni
Ai vertici degli ordini presso l'Antitrust hanno promesso gli ordini mari e monti a cominciare dall'adeguamento dei codici deontologici cosa è stato fatto
Dopo gli incontri di fine del due mila cinque nulla
Sette
Sì avvicinano probabilmente le più difficili per la tenuta dell'attuale maggioranza del governo Prodi alludo evidentemente alla tema delle pensioni non luogo assai difficile da sciogliere visto che poi oltre adesso alle diciamo così divisioni che campo devono emergere in seno al Consiglio dei ministri oppure nel dibattito
Tra le forze politiche adesso arrivano anche le contestazioni sono anche dure contestazioni
è di oggi la ha proposto allora sono
La scopertura delle carte diciamo così da parte di Rifondazione via lo scalone operai in pensione a cinquantacinque anni questo almeno è quello che ci riferiscono di giornali come se ne uscirà secondo te Prior prima di tutto non proprio non esce
Avendo questa maggioranza i numeri chiara quasi quasi ci sarebbe da augurarsi che
Piuttosto che procedere facendo danni non si proceda fatto ora scherzi e battute a parte
La presa di posizione di Rifondazione Comunista con tanto di Epifani atto impegno
Va sotto la voce demagogia degli irresponsabili ora fermo restando che questa non è sinistra radicale è una finestra comunista va quella di Rifondazione è anche quella di grandissima parte della CGIL va chiamata con il suo nome riprendiamoci anche un po'definizioni aggettivi questa sinistra ideologica comuni
Sull'età pensionabile FIFA soltanto demagogia e devo dire che anche il ministro Ferrero mi sembra ventitré parecchio parecchio parecchio confuse a essere buoni perché è un voglio ricordare agli ascoltatori tre dati
Il primo acquisto
Della riforma Dini fosse andata a regime subito nel novantacinque e chiaramente una simulazione che non tiene conto che il dato della fattibilità politica sarebbe già stato raggiunto l'equilibrio nei Conti pubblici su questo lo abbiamo detto tante volte partiti e sindacati hanno una responsabilità che anche storica enorme perché hanno messo i padri contro i figli e continuano in questa linea dissennata
Secondo supponendo di agire direttamente sulle pensioni elevando fino a sessantacinque anni l'età pensionabile per tutti che avrebbe il pieno e permanente raggiungimento della stabilità delle finanze pubbliche
Il terzo dato il cui effetto quello che è un po'poi consulente a tutti coloro che ci ascoltano di
Far un'idea di dare una valutazione più precisa con l'età pensionabile a sessantacinque anni sarebbe ipotizzabile ridurre la pressione fiscale oppure è questo che ci importa aumentare le spese del tre per cento del PIL
L'aumento della spesa sociale necessario combattere la povertà in modo efficace secondo le stime sarebbe pari all'uno per cento del PIL questo vuol dire Meno pensioni più welfare vuol dire
Risparmiare attraverso l'aumento dell'età pensionabile le risorse per una riforma vera degli ammortizzatori sociali e per la costruzione di un vero welfare in Italia che altrimenti sarebbe possibile soltanto aumentandola e tasse aumentare le tariffe mi pare in questo momento qualcosa che assolutamente
Fuori dalla realtà e quindi la strada per questa io capisco anche quello che dice il senatore Treu
Persona che negli anni Novanta ha fatto alcune tra le poche cose buone
Nel campo dell'economia del welfare
Io capisco che tra Russia preoccupato dallo scalone anche noi siamo preoccupati dallo scalone di Maroni lo abbiamo detto tante volte il governo Berlusconi ha due responsabilità gravi la prima quella di non aver fatto la verifica non tanto e non solo nel due mila cinque ma quella che nel due mila uno e questo nessuno lo dice
Non è stata fatta si è perso tempo quando si è intervenuti
Ci si è inventati non una cosa graduale di tre mesi in tre mesi ma da subito mafia spostato al primo gennaio del due mila otto quindi con appunto lo scalone con l'aumento brusco dell'età pensionabile
Questo cosa ha comportato secondo i calcoli che si fanno certo quello scalone consistente dal due mila otto di risparmiare qualcosa come nove miliardi di euro all'anno
Un calcolo forse un po'ottimistico ma comunque più o meno ci siamo
Però
Il meccanismo dello scalone e l'avere lo scalone provocato la corsa alle pensioni nel due mila sei e sicuramente sarà anche così nel due mila sette Lucera secondo altri calcoli ventitré miliardi di euro
Però quello che voglio dire
Tanto persone stimabili attente come PREU quanto va demagoghi d'accatto
Come su questi temi
Organici Rifondazione comunista e pittore molto molto confuse come il ministro Ferrero
Il costo è questo ormai gli anni che ci sono tre
Dal due mila quattro due mila otto si sono non tornano più il tempo per un innalzamento graduale e torno a dire responsabilità del governo Berlusconi c'era il tempo per farlo è stato spesso quindi a questo punto il problema non è abolire lo scalone sarebbe un danno nel danno ma cosa si fa a partire dallo scalone tenendo presente il discorso che facevo prima meno pressioni più al far le cifre sono quelle lotta alla povertà uno per cento del PIL età pensionabile a sessantacinque anni tre per cento del PIL del PIL di risparmi chi deve ripartire da questo
Bene e allora grazie a Michele De Lucia membro della direzione di radicali italiani grazie davvero radio radici