Le prospettive degli interventi regionali in materia di professioni. Confronto tra Governo, Regioni Cup ed Associazioni Professionali

Quel giorno
Se volete prendere posto
Cominciamo
Nostro convegno
Intanto grazie per essere qui numerose a questo appuntamento
Dalla cominceremo così come previsto dalla scaletta con canonica mezz'ora di ritardo però seguire seguiremo il programma così come voi conoscete con i saluti
Di alcuni
Personalità e poi passeremo alla tavola rotonda sto prendendo un po'di tempo lo dico a questi davanti che mi sentono parlare così lentamente perché in fondo devono ancora assestarsi
Ben direi che possiamo senz'altro cominciare ringrazio
Insieme a voi mi relatori che sono già qui in gran parte alla presidenza e do subito la parola per un saluto l'introduzione
Al Presidente della Regione lo dico che la Regione Toscana naturalmente Claudio Martini
Sì grazie buongiorno a tutti mi fa decidere innanzitutto ringraziare all'Università di Firenze per l'ospitalità che cita in questa sua aula magna
Era uno dei miei sogni e dei di ragazzo insomma di fare il professore universitario di potere parlare in un'Aula Magna non non Mary uscito però insomma
Ogni tanto c'è qualcosa che ci assomigliamo
Io vorrei introdurre molto brevemente giusto per portare un saluto per ringraziare tutti gli oratori gli ospiti che che abbiamo e che animeranno la tavola rotonda e e il dibattito e sottolineare soltanto con con pochi accenni l'importanza che noi diamo a questa iniziativa e credo anche il suo valore
Attuale in questo momento in cui si discute così ampiamente e però talvolta anche un po'scomposta mente insomma nel nel nostro Paese di questioni attinenti il ruolo dei vari corpi sociali nello sviluppo del dell'economia e della società nella concertazione le relazioni fra Società Civile organizzata e istituzione
Credo che questo incontro abbia un una duplice valenza una rivolta più specificatamente alla Regione Toscana e un anche un po'più di valore nazionale lo dimostrano le presenze che ci consentono di collocare questa nostra discussione anche come contributo ad una discussione più vasta a livello nazionale
Quindi esamineremo i contenuti della recente proposta di decreto legislativo emanata dal Governo per il riordino delle delle professioni
Ragioneremo su quali interventi sono possibili e utili da parte delle regioni e in particolare per l'economia nostra della Toscana
La nostra regione ha fatto precedere questo incontro da due analisi da due inchieste appena concluse in materia di professioni alcuni materiali credo dovrebbero essere disponibili Carter
Una sulla composizione e sulla qualificazione delle strutture ordinistiche ed associati
Ed una più interna che atteso a ricostruire intanto quali sono le iniziative che le regioni la Regione Toscana svolge nella relazione con gli ordini
A prescindere diciamo così da un'organizzazione strutturata di questa relazione guardando nei vari settori sanità economia ambiente
Attività generali della Regione quali sono qual è il sistema delle relazioni le due indagini nel loro insieme ci forniscono un quadro abbastanza esauriente sul piano informativo
E convergono su le conclusioni possibile intanto di una realtà economica che impiega in Toscana
Probabilmente qualcosa che si avvicina a trecentocinquanta mila unità
Vale a dire il dieci per cento della popolazione Toscana e che considerata complessivamente con le collaborazione che attiva
Arriva ben oltre i cinquecento mila operatori interessati quindi se fosse un unico se fosse un unico settore sarebbe uno dei settori più sta rappresentati e significativi della Regione poi naturalmente è composta di tante cose molto diverso
Comunque si tratta di una realtà importante di grande significato qualitativo oltre che quantitativo
Anche nelle prospettive di sviluppo della nostra regione
Una realtà oltretutto in grande sensibilità cioè in una fase anche di diciamo di come si diciamo in Toscana con le antenne dritte
A seguito delle punto di questo grande dibattito che aperto nel nostro Paese a seguito delle iniziative prese a livello nazionale decreto Bersani decreto legislativo Mastella
Quel necessario al di là della definizione del quadro istituzionale di riferimento statale dare risposte capaci di favorire l'integrazione del settore nelle politiche regionali ed europea
Ecco questo mi sembra il cuore del del problema riconoscere censire vedere riconoscere l'importanza qualitativa e quantitativa e qualitativa
Del settore di cui parliamo
Immaginarne un contributo importante allo sviluppo della nostra Società della nostra economia in un momento nel quale le esigenze di concertazione sono enormemente più rilevanti del passato
Vedere qual è il quadro nazionale che può definire il migliore contributo
A questo scopo e dentro questa cornice immaginare quale può essere il contributo specifico che i livelli regionali possono dare
Io vorrei concludere con due riferimenti
Anche perché questa è materia che affrontiamo nel nostro Paese ma è una delle grandi questioni
Dove si misura anche la capacità di fare Europa come si è uno dei grandi temi europei
La Commissione europea ha ribadito più volte l'esigenza di rivisitare le regole del settore quale fattore fondamentale per la crescita e la competitività dei mercati per la migliore occupazione
Invitando gli Stati membri ad affrontare la questione già all'interno dei programmi nazionale e questo è uno dei grandi temi che abbiamo davanti a noi l'evoluzione del mercato del lavoro nella società della conoscenza
Verso forme nuove di professionali ISMU lo l'urlo di lo chiamo così
Sia nei termini di lavoro autonomo che di lavoro atipico sta cambiando profondamente i modelli culturali organizzativi dell'accesso e dello sviluppo professionale
Facendo scoprire un potenziale spesso sottovalutato
E richiedendo anche qui una evoluzione un ammodernamento di tutte le politiche sulle risorse umane che sullo sviluppo economico quindi questo è lo scenario generale nel quale ci muoviamo
La seconda e ultima riflessione è un po'questa la Regione Toscana a inteso assumere assunto varie iniziative delle quali credo parlerà più compiutamente nella tavola rotonda assessore Fraga e che sta coordinando i nostri lavori e che ha organizzato questo incontro
Nel produrre leggi proposte programmi siamo diciamo incorsi in una in una disputa sulle competenze
Credo che non non non sia
Tema di scandalo è questione
Di cui bisogna farsi carico e giungere ad una riflessione pacata e però produttiva e del tutto evidenti vorrei solo concludere spiegando qual è il il senso del nostro e perché continuiamo a lavorare su questo non perché vogliamo ovviamente appropriarci di competenze che non siano le nostre
Questo è fuori dall'orizzonte di lavoro della polizza della Regione Toscana lo sempre stato noi abbiamo del federalismo una visione solidale cooperativa non conflittuale
E non rivendicati
Riteniamo che se come giustamente si dice insomma c'è una primaria competenza nazionale nel definire le regole fondamentali del gioco le quelle che sono le le regole di funzionamento anche l'evoluzione del quadro sull'organizzazione degli ordini
Noi siamo contenti che lo Stato italiano produca le novità che che deve produrre
Il problema che una volta definito questo
Sulla cui competenza nazionale non discutiamo non si è risolto tutto il tutti si sono definite le regole del gioco
Ma non si sono ancora determinate automaticamente implicitamente le condizioni di una reale partecipazione attiva di questi strumenti alla vita organizzata della comunità
Le forme di partecipazione ai processi di concertazioni contributi ai alla programmazione territoriale
All'Oscar più virtuoso direi risorse in senso lato che fra tutti i corpi della società si deve mettere in moto per Dina Mizar un territorio ecco crediamo che in questo spazio non in altri
In questo spazio stia una specifica competenza e un'attività delle regioni
Che va costruito in armonia con l'attività nazionale e che può consentirci di dire bene una volta definite per il tutti dallo Stato le regole del gioco poi nei singoli territori si trovano le forme di coinvolgere di far partecipare di e questo è lo spazio per questo in fondo in questo c'è convegno concludo davvero c'è anche una nostra richiesta una nostra domanda diciamo politica e istituzionale
Che in tutti i decreti legislativi nazionali che vengono in questo mito prodotti si definiscono le regole che competono alla politica nazionale ma si tenga aperta una porta una finestra che consenta poi a questo ruolo a questo gioco virtuoso sul territorio di coinvolgimento delle professioni nelle politiche
Diciamo locali la possibilità di dare effettivamente un contributo di farci fare un salto di qualità
Questo credo potrebbe essere anche un un una evoluzione della nostra discussione
E non visto dei non limitarsi ad una disputa ancorché diciamo di rilevanza non banale su chi è competente su che cosa credo che questo spetti naturalmente al quadro nazionale alla Corte Costituzionale sulla base delle nostre regole definirlo ma poi c'è la vita di tutti i giorni sulla quale dobbiamo fare tutti siamo passava
Io ringrazio per il contributo che ognuno darà e spero che questa sia una giornata di buon lavoro per tutti noi grazie
Bene ringrazio ringraziamo il Presidente Martini
Più avanti avremo modo di soprattutto nel pomeriggio in una tavola rotonda sentire la voce dei due
Protagonisti del successo del riuscita di quest'iniziativa
Che sono l'architetto mirando a Ferrara per il CUP della Toscana dottor Franco Pagani coordinatore il collante
Un altro protagonista ancora la fondazione
La fondazione Carmignani Giuliana Carmignani e per questo cioè a portare un saluto ai nostri lavori l'avvocato Maurizio De Tilla vorrei passandogli la parola
Ringraziare per la presenza anche il mio predecessore in questo ruolo l'assessore Carla Guidi che vedrà in fondo e che ha cominciato il lavoro in Toscana proprio nella materia
Prego
Fatti dobbiamo alla
Presidenza della regione
A Claudio Martini e a Carla Guidi sì abbiamo avviato quinto scarna
Un grande esperimento di formazione
E nazionale
Io devo ringraziare la Regione Toscana
J. tra le Regioni
E la più sensibile alle professioni al punto che proprio con la collega Guidi ha coordinato i lavori di tutte le Regioni attraverso una conferenza delle professioni e e quindi ha mostrato grande sensibilità
Sull'ori professionisti la Fondazione Carmignani a un programma la Fondazione Carmignani tutta l'avvocatura italiana spinta dall'Avvocatura e la Toscana chiesta
Creando un grande centro di eccellenza per tutte le professioni una formazione
Del già professionista
Con delle strutture che in parte discendono da una da un lascito di della collega Carmignani ma in parte discendono anche dalla volontà della Regione Toscana
Di dare un supporto molto importante a questa iniziativa e potrebbe essere la prima iniziativa nazionale poi svilupparsi dalle altre Regioni
Ma che cosa vuole intendere questa iniziativa vuole intendere che il primo argomenti al primo posto
Delle professioni c'è la qualità delle prestazioni e cioè la formazione dei professionisti ma non c'è alcun dubbio che se perdiamo di vista d'altra parte lo stesso antitrust nell'ultima seduta ha parlato di formazione ha parlato di impegno delle istituzioni
Per arrivare a un Progetto di alta formazione che possa consentire nella concorrenza le migliori prestazioni possibile
Allora questo è il punto uno
è il punto uno poiché il tema no nelle professioni non è la legge nazionale o la riforma nazionale mai e il riflesso regionale i poteri delle Regioni e in materia io vorrei sottolineare e ho trovato un passaggio del Presidente Martini molto puntuale che le regioni forse per il passato
Anomale inteso il proprio potere nel senso di intervenire normativamente all'interno delle professioni di grande potere delle regioni e lo sviluppo delle professioni
E attrezzare e poi c'è anche un progetto che Nino Ferrer li sta portando avanti anche nella giustizia le prove le regioni possono svolgere un ruolo implemento di ammodernamento di efficienza di coordinamento di conoscenza del territorio delle esigenze allora recuperiamo c'è un messaggio può provenire ed è la riforma nazionale
Però tanto ci interessa il potere che possono avere le regioni sul piano ordinamentale anzi non ci interessa altro
Ma ci interessa il potere che possono avere regioni sul piano strutturale
è questo è un avanzamento che c'è anche in Europa pensate in Germania
Pensa di Germania e tutto marcia attraverso la regionalizzazione a e che non è normativa ma è una regionalizzazione di sviluppo all'interno di tutto il tessuto della nazione tedesca
E quindi noi tutti possiamo fare il riciclatore altra parte ci insegnano i nostri maestri
Che le norme non fanno le professioni non fanno le attività varie attività sono fatte dagli uomini
Puoi avere delle norme bruttissima vere delle risorse umane che che aggiustano il meccanismo legislativo o guerriero una posizione al allora per me e poi c'è l'Europa non dobbiamo ignorare che è strana questa cosa che è in in materia professionale questo la mia esperienza di presidente la prelazione gli avvocati
E degli ordini degli avvocati europei che è una grande organizzazione
E noi siamo stati già cinque volte a Brussel torniamo il trentuno lei Europa e le regioni fanno pendant perché l'Europa sviluppa la professione
E si serve dei canali regionali
L'Europa rispetta lei collettività rispetto alle organizzazioni allo Stato attraverso anche le proprie funzioni quindi Europa e regioni diventano classe porta dentro per la vera reale riforma del professione
E allora se questo è l'asse portante
Eppure i miei colleghi avvocati che sono presenti lo sanno c'è anche Michelina Grillo presidente l'Organismo unitario organismo nazionale politico dall'Avvocatura se questo è l'asse portante allora allora il messaggio è diretto al ministro Mastella diretto avversario
Dobbiamo riconsiderare che l'attività di legislazione nazionale
Essere molto saldo non può essere un attività di legislazione nazionale invasiva ma l'ha detto all'Europa l'Europa
I veri messaggi contenuti nell'Europa ce l'inventiamo almeno credetemi che che questo che vi dico l'Europa l'ha detto da due messaggi Brady
Che c'è il principe la sussidiarietà che si rispetta l'identità nazionale allorquando la Bersani dice il nome dell'Europa dice dice una cosa non vera non so chi gliel'ha fatta dire quella cosa certamente se avesse letto le carte non l'avrebbe detto non lo avrebbe scritto e forse non avrebbe fatto ma con la legge Bersani
Prima si rispetta una identità nazionale
La cultura nazionale la professione nazionali ma secondo lo dice anche nell'ultima nell'ultimo voto al Parlamento europeo dice tenendo conto che gli obiettivi vanno raggiunti nella linea principale attraverso l'autodeterminazione delle organizzazioni cento ordini associazioni nuove associazioni nella professione quindi abbiamo due fonti
La fonte che dice sviluppati di secondo la vostra identità è la fonte che esce lo stato si deve sforzare attraverso la concertazione di creare un processo di autodeterminazione
è una rete così torneremo non è pensabile che categorie di lavoratori
Si vedono imporre regole che affermare i diritti
Ma non si vedono imporre regole che limitano perché l'autolimita all'autoregolamentate respinge anche autolimitazione
Ed è un processo politico culturale avanzato che le professioni italiane sono in grado di realizzare e allora se vero tutto questo
E se è vero che la Bersani è stata smentita la Corte europee di giustizia e tornò l'obbligatorietà delle tariffe esiste Emilia esiste possono essere derogati banche prima potevano essere della per quindi ha detto l'opposto
Le abbiamo la legge nazionale elimina l'obbligatorietà e la corteggia gelosie dice l'obbligatorietà può rimanere
E quando il Progetto Mustang è qua vengo al nodo del Polo
è un progetto che lascia vivere
Che lascia correre
Sia pure in indirizzi diverso ma che devono entrare nel tessuto culturale nell'abitato delle professioni che non è che dice liberalizzate ma è ridicolo dire liberalità degli avvocati e se sono centottantacinque mila
Anche lì bisogna dare messaggi Enders regolate diversamente
Quando allora il pacchetto Mastella
E alcune cose vanno bene
Ma non va be'perché controllerò
Ed è contro le Regioni
Lo Stato non deve essere il filtro per l'Europa e deve essere anche deve rispettare
Le Autonomie il prete un grosso errore del Progetto Avatar
Che prevede accorpare gli ordini
In base a quello che dici rigore limitazioni riorganizzazione dell'attività riservate in base a quello che dice il Governo ray sistemazione delle professioni e in base a quello che dice il Governo s e un egocentrismo che sta a destra e a sinistra che fa parte di alcune componenti che supera e poi va contro le liberalizzazioni che significa anche libertà autonomi siriani indipendente cioè il fatto di atti di voler e tra in maniera vistosa senza dare chance di scelte alle professioni
Perché si può prefigurare qualche cosa ma lasciando alle professioni una propria autodeterminazione che non è quella dei decreti ministeriali
è l'autodeterminazione del potere che hanno le professioni è certamente se si fanno le professioni non regolamentate non è che lo Stato sta lì a catturare le a controllarle ammazzarli a distruggerle a costruirle a demolirlo perché nemmeno questo è possibile
Allora ecco il punto la critica di fondo è un Progetto autoritario di riforma delle professioni
Che non dà spazio nemmeno allora peculiarità delle professioni perché vengono tutte amalgamate in un unico progetto anche se hanno delle fisiologiche delle fisionomia completamente
E allora ecco che voglio dire caro presidente
Martini
Le iniziative della Regione Toscana
Vanno nella lega delle professioni lasciamo perdere adesso le nostre divisioni ma non contro su questo argomento qui non è che voglio firmare una tregua
O una pace
In Toscana
Perché voi non spetta a me la tregua la pace ma debbono fare i rappresentanti delle professioni ma vorrei dire il senso di questo recupero
Che propone la Regione Toscana anche in modo concreto attraverso la Fondazione Carmignani è un messaggio attenzione a fare una legge non condivisa perché questa legge poi sarà spazzata oggi può fare quello che si è fatto l'ordinamento giudiziario si è fatto ordine giudiziario non è legato al Montello questo governo potrà cadere un'ipotesi astratta
Ma si può verificare l'altro demolisce con le ha fatto un Governo quindi nelle professioni non bisogna cadere nello stesso errore bisogna fare una riforma condivisa e se non è una riforma condivisa non si deve fare è questo il messaggio che deve provenire da questa Assise numerosissima tra le più numerose tra quelli
A ai ai quali è vero Raffele abbiamo partecipato negli ultimi tempi nelle nelle sale storiche o nei luoghi ai pensatori per le professioni o che lo siano c'è non solo in piazza oggi ancora con la fotografia
Di quel corteo degli avvocati però era un simbolo non è che noi ci esprimiamo attraverso la piazza gli avvocati si esprime attraverso la dialettica adesso l'incontro ariete anche serrata attraverso il confronto delle idee quindi a un messaggio Scotti di andare a Mastella
E di dire o è condivisa saremo forma perché Bersani ha detto più volte se non la condividete la facciamo lo stesso Gallo scusate ma di condivisione c'è questa imposizione non si può dire al tuo interlocutore guarda se tu non accetti quello che dico io faccio lo stesso se non condividi la condivisione deve essere un processo spontaneo articolato intelligente funzionale dissi non di demolizione di quello che è stato fatto ma di crescita rispetto alle cose che attualmente esistono di anche di grande intervento perché più professionisti entro
Le regole delle professioni più cammina il Paese più c'è sviluppo a livello nazionale voce sviluppo economico e politico
Della nostra
Collettività
Piazziamo avvocato del film Walter saluto non certo formale io direi che dovremmo guardare al futuro con ottimismo e dire che la riforma dobbiamo farla
Passo la parola per un contributo che ritengo molto importante
Al professor Paolo Caretti rovista di Firenze
Che ci parlerà intorno ai profili costituzionali in materia di professioni
Grazie
E dopo questo intervento appunto di saluto poco formale
In senso un po'imbarazzato perché
Se è una legge di riforma non deve essere fatta certo anche discutere di quale deve essere o può essere il ruolo delle regioni in un quadro riformatore rischierei di essere un discorso poi inutile
Ma vengo al tema ora voi noi sappiamo che nella riforma del Titolo quinto della Costituzione ha comportato l'introduzione di molte novità sotto molti profili soprattutto sul piano del riparto delle competenze normative tra stato e regioni novità così grandi che hanno trovato in qualche modo l'ordinamento impreparato a interpretarle ad applicarle
Una degli obiettivi della riforma del Titolo quinto era quella di arrivare ad una sistemazione più chiare definita degli ambiti di competenza normativa tra lo stato e le regioni in realtà quello che si è verificato dopo la riforma è che questa nuova sistemazione
Non ha tenuto o ha creato problemi interpretativi spesso difficilmente re solubili di qui l'aumento del contenzioso davanti alla Corte costituzionale un contenzioso che tutt'oggi non risulta di in diminuzione
Questo problema uno dei problemi interpretativi principali ha investito anche la definizione del contenuto delle cosiddette nuove in materia di competenza regionale
Il terzo comma del centodiciassette ricomprende tra le materie di competenza concorrente delle regioni questa materia delle professioni
Materia che non era prevista dal precedente Titolo quinto
Materia che detta così appunto pone tutta una serie di problemi di definizione innanzitutto di fronte a una a un oggetto come questo professioni
Si può applicare automaticamente il modello di legislazione di principio dello Stato legislazione di dettaglio regionale
è possibile applicare automaticamente questo modello ad una materia di questo genere
E poi che cosa quali sono i profili di questa materia quali sarebbero i i profili contenutistici della materia professione
Tutta una serie di interrogativi che si aprivano agli interpreti nell'immediata il periodo immediatamente successivo al riparo della riforma qual è il primo dato da sottolineare di cui in questi cinque anni uno straordinario attivismo regionale in questa materia
Se voi pensate che l'esercizio della funzione legislativa da parte delle regioni ha conosciuto negli ultimi dieci anni una parabola calante si è parlato addirittura di atrofizzazione
Della funzione legislativa regionale bene in questa materia
Con tutti i problemi interpretativi che poneva tutte le Regioni Tangram parte delle regioni italiane hanno invece dimostrato un grande attivismo su in cinque anni sono circa quindici
Le leggi regionali che sono state approvate in materia di professione con contenuti DiVersi è un dato significativo
Significativo
Della importanza del rilievo sociale e politico che questa materia ha avuto per i legislatori regionali e del resto la presenza di un pubblico così straordinariamente numeroso stamattina testimoni che c'è una interessa tutte e due le parti da parte del legislatore ma anche dei diretti interessati a stabilire un qualche tipo di rapporto diverso e nuovo con l'amministrazione
Regionale
Il secondo dato è che quasi tutte queste leggi regionali sono scomparse in breve tempo cadute sotto la mannaia della corte costituzionale
E badate bene sono cadute non parzialmente
Cioè non sono cadute solo quelle disposizioni che il Governo ha impugnato davanti alla Marco nel meccanismo della dichiarazione di incostituzionalità consequenziale sono state travolte per intero queste legge regionale
E anche questo è un dato significativo sul quale ebbene interrogarsi
Quale è stato il punto di partenza il come dire il presupposto logico sulla base del quale si è sviluppata questa giurisprudenza della Corte costituzionale la ritroviamo nella prima sentenza post riforma della corte
Del due mila tre la sentenza duecentoventidue la corse
Dopo aver riconosciuto alle Regioni come regola generale che anche in assenza di lady una legge cornice sulle professioni
Le Regioni avrebbero potuto subito adottare delle leggi nel rispetto dei principi fondamentali ricavabili dalla legislazione statale vigente in materia
Ha
Affermato che da questa legislazione vigente emerge un principio chiaro un principio in base al quale
La definizione l'individuazione delle figure professionali e con i relativi profili ed ordinamenti didattici spetta solo allo Stato
Ha fatto questa affermazione su questo è un principio fondamentale della materia
Per cui questo a con è il punto di partenza che pure ha consentito di dichiarare incostituzionali tutte le leggi successive
Badate che questo presupposto logico è in contraddizione con la stessa giurisprudenza della corte che in altre sentenze aveva affermato con grande chiarezza che non erano concepibili norme di principio
Che non determinassero degli obiettivi da raggiungere alle regioni macché per ridar ritagli amassero a favore dello stato delle fette di competenza in quella materia ad esempio anche in una sentenza successiva alla alla riforma del due mila uno la corsa aveva affermato che non sono ammissibili norme di principio
Che si limitino a sancire l'inclusione o l'esclusione di determinati settori nell'ambito di una materia della competenza concorrente per riservarli Allo stato
E invece è esattamente quello che la corte ha fatto in materia di professione non ha detto un principio quale poteva essere un principio in materia di professione
L'assoluta tutela dell'affidamento del dei testi del pubblico e degli utenti di certi servizi questo è un principio la Corte invece ha detto no
A individuato una competenza specifica individuazione delle professioni relativi profili di dati certi per riservarla Allo stato
Tant'è che in dottrina si è parlato di una sorta di decostituzionalizzazione dei principi fondamentali di questa mattina perché sono ricavati dalla legge ordinaria
E sono e dalla legge ordinaria si ricava non un principio ma un nuovo criterio di riparto di competenze tra Stato e regioni
Partendo da questa premessa si è sviluppato un filone giurisprudenziale nutrito non vi cito ovviamente le sentenze che ha portato via via fino dico all'ultima sentenza che di pochi mesi fa la quattrocentoventiquattro del due mila sei
Che ha portato progressivamente a definire qual è l'ambito e ad allargare l'ambito della riserva di competenza lo Stato che ad oggi si configura così spetta allo Stato l'individuazione delle professioni vecchie e nuove
Ordinistiche no
Spetta esclusivamente dallo Stato la definizione dei relativi profili e ordinamenti didattici come capite bene
Questa riserva incide sulla competenza addirittura residuale delle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale e non più soltanto in quella concorrente
Delle relativo alle professioni
Riserva allo Stato della istituzione e disciplina degli ordini collegi e albi professionali competenza questa ricondotta ad un dato testuale questo sì contenuto nella Costituzione competenza esclusiva dello Stato nella disciplina
Dell'organizzazione amministrativa dello Stato degli enti pubblici nazionali non si parla di ordine ma noi sappiamo che la nostra tradizione legislativa fatto degli ordini degli enti pubblici sono
Che cosa resta secondo alla secondo questa giurisprudenza della corte alle regioni c'è una frase che ricorre in queste sentenze restano alle regioni la disciplina di quegli aspetti di questa materia
Che presentano uno specifico collegamento con la realtà regionale
Solo che è molto difficile una volta definita la riserva allo Stato nei termini che vi dicevo capire quali siano questi aspetti specifici che presentano un collegamento con le realtà regionale
Quindi come vedete partendo da quel presupposto logico il ragionamento della corte è stato un ragionamento di totale chiusura
Come dire senza senza appello senza spiragli nei confronti di questa competenza legislativa concorrente delle regioni
Allora è è lecito chiedersi ma questa era l'unica di fronte ad un problema interpretativo effettivamente complicato era l'unica ipotesi interpretativa o ci potevano essere altre possibili interpretazione era quella della corte è una posizione che in qualche modo obbligata o c'erano possibili alternative
Interpretative i dati costituzionali di riferimento sono tali da giustificare l'approdo ad un risultato così
Chiuso della giurisprudenza della Corte nei confronti del ruolo della Regione
Io credo che sia quanto meno dubbio
Che si possa dare una risposta positiva a a questa a questo interrogativo perché se guardiamo la Costituzione quali sono i punti di riferimento i dati di riferimento esplicito sui quali basare un ragionamento di questo tipo
C'è naturalmente l'articolo trentacinque della Costituzione che dice che lo Stato deve disciplinare l'esame di Stato anche per la la l'abilitazione professionale
Ma io mi domando
Certo questo non c'è dubbio che sia una competenza riservata allo Stato ma siamo sicuri che questa competenza serva a a a giustificare un ragionamento per cui l'esame di Stato debba valere per tutte le professioni è una riserva Allo stato di disciplinare l'esame lo Stato laddove l'esame di Stato è previsto o si ritiene che sia previsto e spetta allo Stato stabilire quando è necessario che sia previsto un esame di Stato e quando no
Ma non si può credo ricavare da questo dato
La riserva lo Stato di definire tutti gli ordinamenti didattici di tutte le professioni vecchie e nuove ordinistiche no
Mi sembra una conclusione che prova troppo eccessiva e che si basa su un dato normativo che anch'poteva essere interpretato in maniera diversa e quanto meno più flessibile
Ancora la riserva
Del
Allo Stato della disciplina degli ordini collegi professionali e albi
Benissimo
Ammettiamo che questa sia una riserva
Condivisibile
Ma questa riserva giustifica davvero ad esempio come è avvenuto la dichiarazione di incostituzionalità di leggi regionali che si limitavano
Ad istituire dei registri regionali
Per certe professioni nuove
Ora voi sapete che un conto è l'ordine l'albo professionale altro conto è registro professionale che in certi settori a funzioni completamente diverse
Dall'albo professionale non avvilita all'esercizio di una professione certifica semplicemente opera una sorta di censimento di chi svolge una certa professione in una certa realtà sociale
Ebbene anche qui sono stati parificate questi registri che avevano questa funzione diversa se detto no ma questo è un albo è un albo e allora incostituzionale perché lo Stato alla riserva nella disciplina di questa materia
E col e potrei andare avanti vedete i riferimenti costituzionali e e vola ancora ammettiamo condividiamo pure la riserva allo Stato in materia di disciplina degli ordini professionali
Ma in che cosa veniva intaccata questa supposta riserva da leggi regionali che si limitava dall'introdurre delle timide forme di coordinamento regionale tra gli ordini in funzione per l'amministrazione regionale di avere un'interfaccia proprio per dialogare per avviare delle politiche di sostegno delle professioni il nulla eppure che questo è stato dichiarato automaticamente incostituzionale perché toccata
La disciplina una riserva all'Oscar
Vi ho fatto questo esempio per dire come forse da quelle riferimenti testuali contenuti nella Costituzione si poteva arrivare assoluzione interpretativi interpretative soprattutto in relazione alle questioni concrete che poi alla Corte sono state sottoposte
Più flessibili dei più aperte
Questo mi porta da a dire che la mia impressione studiando ed esaminando questa giurisprudenza
è che in realtà su queste conclusioni della corte più che i dati testuali costituzionali abbia pesato una tradizione culturale e giuridica
Che fa del nostro ordinamento delle professioni a tutt'oggi un ordinamento come come viene definito ancora sostanzialmente chiuso
Fortemente pubblicistico un ordinamento che ci crea anche qualche problema nei rapporti con la normativa comunitaria in questa materia un sistema che da sempre dal punto di vista regolativo della regolazione è centrato su due soggetti
Lo Stato da una parte la legge nazionale il Governo che la prepara e gli ordini professionali quelli forti naturalmente
Allora in un sistema di questo genere
Che a questi due pilastri immaginare che le regioni come nuovi soggetti di regolazione potessero inserirsi
Senza colpo ferire evidentemente era una illusione
E infatti infatti i risultati sono stati quelli quelli che è abbiamo avuto detto questo
Vorrei però anche sottolineare come di fronte a questa chiusura così netta e a mio avviso in larga misura ingiustificata della corte costituzionale
Ci sono stati però più di recente degli interventi legislativi che invece contengono delle aperture non indifferenti
Alla ad un per immaginare in prospettiva un ruolo diverso e il più consistente delle regioni
Il primo prima apertura le prime aperture vengono dallo stesso decreto legislativo numero trenta del due mila sei che in attuazione della cosiddetta legge La Loggia a operato la ricognizione dei principi fondamentali della materia in materia di professioni
Ora questo decreto legislativo
Ripete ripercorre fa propria gran parte dei risultati dell'assegno della sentenza della Corte e quindi non è che li ribaltarsi di ribadisce
Anche qui si dice che l'individuazione delle professioni somma riprende proprio quella il contenuto di quella riserva di competenza lo Stato e adesso per tabulas un principio fondamentale fissato da questo decreto però però contiene due aperture di un qualche significato innanzitutto
Contiene la il riconoscimento di un potere regionale di riconoscimento di associazioni di professionisti che esercitano attività non regolamentate o tipiche delle professioni ex articolo due mila duecentoventinove del Codice civile
Che svolgano il loro Fini e le loro finalità a livello regionale
E poi ancora più significativo
In collegamento con la competenza regionale in materia di istruzione professionale si dice che la Regione può rilasciare titoli professionali conseguiti a livello regionale nel rispetto di standard minimi
Di preparazione definiti da leggi dello Stato come vedete questa questa norma flessibilizza quell'affermazione della corte per cui tutto spetta alla riserva lo Stato ordinamenti didattici tutto quanto spetta qui si riconosce alle Regioni mi pare più correttamente
Che avendo una una competenza residuale in materia di istruzione e formazione professionale
Alle Regioni spetta svolgerle e e gestire questi percorsi formativi ma dove in che modo e fatta salva l'esigenza unitaria
Non attraverso una riserva esclusiva allo Stato ma attraverso il riconoscimento allo stato della definizione di standard minimi formative
Ma direi che da questo punto di vista le aperture più significative sulle quali varrebbe la pena di approfondire il discorso viene da una legge successiva questa mi pare una legge molto importante per i discorsi che si fanno qui oggi
E la legge numero quarantatré del due mila sei che riguarda disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche ostetrica riabilitativa tecnico-sanitarie della prevenzione e delega al governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali questa è una legge che contiene degli elementi di grande importanza e anche qui innovativi se posso dire così rispetto alla chiusura manifestata dalla Corte costituzionale perché ad esempio si dice
Che l'individuazione di nuove figure professionali nell'ambito di tali categorie sono le cosiddette professioni sanitarie non mediche
Come avviene secondo la Corte si sarebbe detto spetta solo allo stato invece no sedici può avvenire su iniziativa dello Stato certamente ma anche delle regioni
E può avvenire sulla base di accordi che vengono stipulati tra lo stato e le regioni
Accordi che riguardano anche in parte la definizione dei percorsi formativi accorda e che sono destinati ad essere recepiti in un decreto del Capo dello Stato
Ha adottato previa deliberazione del Consiglio dei ministri
Anche come vedete anche qui di fronte siamo di fronte ad un ad una soluzione per questo aspetto quello della individuazione di nuove figure professionali naturalmente in questo settore specifico
Che non fa più riferimento ad un'assoluta riserva lo Stato ma mette in moto un meccanismo partecipativo delle regioni né immobili realizzato nei modi che vi dicevo
Non solo ma questa stessa legge contiene un'altra disposizione molto importante
All'articolo uno comma due la stessa legge dice resta ferma la competenza delle regioni nell'individuazione e formazione dei relativi profili degli operatori di interesse sanitario non riconducibili alle professioni sanitarie disciplinate da questa legge anche qui si riconosce che in relazione ad alcuni profili professionali
Alle ore alla Regione spetta addirittura in questo caso l'individuazione di questi profili professionali e le la disciplina del relativo ordinamento di dati come vedete con riferimento a questo settore specifico
Quella logica assolutista della corsa per tutto spetta Allo stato
E viene in qualche modo certamente attenuata quantomeno con riferimento a questo settore per cui si è è anche questa un'apertura che
Che consente di immaginare una qualche prospettiva diversa nel disegnare un futuro ruolo delle regioni
In questa materia pur tenendo fermo che alcuni punti fermi la giurisprudenza della corte degli adepti
Che non sono più come dire revocabili e che vidi questi la Corte deve tener conto ma pur tenendo ferma questa cornice
Credo che un ruolo delle regioni grazie a queste aperture sia pure di settore che che richiamavo sia possibile immagina in che direzione dunque
Io credo che siccome qui si è parlato di un disegno di legge
Di riforma generale delle professioni
Allora io credo che una delle ipotesi che il legislatore riformatore se questa riforma poi andrà avanti a in Parlamento sarà discussa per gli aspetti che ci interessano qui oggi potrebbe essere questo cioè di muoversi nella linea di queste aperture che già il legislatore statale a manifestato di voler di voler adottare ad esempio per il profilo della individuazione delle nuove professioni
Un'ipotesi potrebbe essere quella di estendere questo modello dell'accordo che recupera il ruolo delle regioni come legislatori autonomi chiave partecipativa decisioni che vengono prese dallo Stato
E renderlo regola generale
Il problema dell'individuazione di nuove di nuove professioni potrebbe opportunamente essere inserito in questa legge di riforma e diventare come dire la regola generale
Questo sta dicevo questo meccanismo dell'accordo che era previsto è un mi pare una un modello ragionevole tenuto conto dei limiti che ormai la Corte ha posto è un modello ragionevole
Che si ispira al principio della leale collaborazione tra le regioni è stato
Prevede un accordo
E per le nuove professioni non vedo perché questo principio non potrebbe diventare un principio di carattere generale
Per lo stesso lo stesso principio dell'accordo potrebbe essere esteso non solo alla individuazione delle nuove professioni ma anche alla definizione in accordo tra Stato e regioni degli stili di quegli standard minimi
Di di formazione relativi a questi nuovi profili professionali
Un'altra
Un'altra novità che questa legge potrebbe opportunamente introdurre per venire incontro ad una esigenza concreta e non come dire estemporanea CRI alcune regioni avevano cercato di soddisfare e quella di far sì che a livello regionale l'amministrazione regionale o o meglio un'amministrazione regionale sensibile ai problemi del mondo delle professioni che voglia promuovere una politica in questo campo
Abbia un interlocutore non parcellizzato come oggi ma un interlocutore unitario o quanto meno più coordinato alcune leggi regionali come quella della Toscana hanno cercato di farlo la fine di queste leggi l'abbiamo detta ma perché è una legge dello Stato che si appresta a riformare questa materia non deve tener conto di questa esigenza e non può prevedere direttamente che gli ordini
Possano darsi una tipo di organizzazione di livello regionale cioè un coordinamento di livello regionale attraverso il quale interloquire con l'amministrazione
Abbiamo visto le regioni questo non lo possono fare bene allora lo faccia lo Stato lo faccia la legge dello Stato nel momento in cui essi appresta riformare questa materia quarto quarto diciamo versante sul quale è possibile immaginare un ruolo delle regioni
Meno evanescente di quello che la corte costituzionale si è sforzata di definire è quello del rapporto è stato evocato anche all'inizio tra normativa comunitaria normativa statale normativa regionale voi sapete che una di queste direttive allude ad uno sportello unico delle professioni
In analogia è un termine un istituto che ci richiama subito alla memoria lo sportello unico per l'impresa
E anche qui noi sappiamo che e regioni questa volta perché lo dice un'altra disposizione del del nuovo centodiciassette hanno competenza dare attuazione alla normativa comunitaria e allora anche qui
C'è da sperare che il ruolo delle regioni e questa è anche un ruolo ordinamentale la disciplina del del futuro sportello unico per le professioni venga lasciato alle regioni
Organizzato alle Regioni anche esso come strumento per interagire con il mondo delle professioni in maniera come dire meno separata e meno occasionale di quanto non lo sia avvenuto fino ad oggi
Quindi per concludere a me pare che pur tenendo conto delle chiusure che la giurisprudenza costituzionale in questa materia
Ha messo a punto e tenendo i non discutendo né più i risultati gli sviluppi della legislazione ordinaria più recente consenta hanno di intravedere e delle possibilità per costruire un ruolo delle regioni in questa materia così complessa e così delicata
Tutt'altro che irrilevante tutt'altro che irrilevante ma un'occasione direi fondamentale perché questo ruolo prenda corpo e proprio credo questo disegno di legge di riforma delle professioni intellettuali tira un ampio respiro ma che per l'appunto proprio sotto questo profilo almeno a me pare fortemente carente grazie
Bene grazie anche al professor Paolo Caretti per interessante contributo
Che ci ha dato e dal punto di vista sicuramente delle regioni ci conforta
Nel lavoro che anche con questa giornata cerchiamo di costruire adesso do la parola al coordinatore in materia di professioni per le regioni
Tiziano Salvaterra che diciamoci racconterà lo stato dell'arte dell'elaborazione delle Regione non presenterà ovviamente un documento formale ufficiale delle regioni stesse
Perché in via di definizione però già evidentemente si intravedono i giudizi gli orientamenti che il coordinamento delle delle regioni a sud in materia di professioni in particolare sul disegno di legge delega gli do senz'altro la parola lo ringrazio perché d'intesa è il secondo anno facciamo questo appuntamento e poi magari alla fine la giornata discuteremo anche come proseguire per il futuro Tiziano Salvaterra
Grazie buona giornata a tutti
Vado
Sì più vicino ok
Dicevo ringraziamo per l'invito
Secondo anno l'anno scorso avevamo venuti più come ascoltatori si era appena stata
Per l'illustrazione della normativa della direttiva europea quest'anno cerchiamo a nome della delle regioni della commissione che si occupa le regioni che si occupa di questa tematica di dare qualche piccolo contributo
Mi verrebbe da dire prendendo spunto dalla relazione del presidente delle leggi le regioni fra strati tra stato e orti
Dove il fra può significare qui le cose non schiacciato fra Stato e ordine eppure mediatore fra collaboratore coordinatore credo che questo sia veramente il tema il fondo su quale noi vogliamo un attimino discutere in un quarto d'ora non è facile fare una sintesi dividono intervento in tre parti la situazione attuale qualche obiezione
Qualche principio che secondo me dovrebbe stare alla base di un rapporto sereno fra Stato Regione in questa materia infine qualche piccola proposta finale
Non ripeto quanto è stato già detto in precedenza
Per essere un po'più sintetico la situazione attuale sul piano normativo è stata retta descritta da intervento precedente
Dall'altro lato però noi assistiamo a un ampio dibattito su questo tema e soprattutto ci rendiamo conto che la consistenza dei fenomeni è una consistenza crescente
Recentemente il professor Arduino sala Tina un seminario dava un po'i numeri su questi temi riceva le professioni intellettuali
Tradizionali e nuove costituiscono il venti per cento del mercato del lavoro in Italia e quasi altrettanto il termine di prodotto interno lordo
E trasformazioni prelevati sono in un certo senso quelle che riguardano le cosiddette nuove professioni
Una varietà multiforme di figure profili alcuni ancora privi di un sufficiente omogeneità culturale e tecnica altri con competenza a cavallo dei campi di azione delle professioni tradizionali
Il Censis stima che circa settantacinque per cento del professore stretta rapporto di lavoro dipendente o assimilabile il quindici per cento esercita in forma imprenditoriale
Sono l'undici per cento è professionista autonoma autonomo in senso stretto a questi vanno aggiunti termini occupazionali circa un milione e mezzo di lavoratori dipendenti dagli studi professionistici
E poi ci mettiamo dentro i tirocinanti praticanti in senso generale
Dunque una un settore che sta crescente che la cui importanza è
Crescente in anche nel territorio soprattutto nei territori locale secondo elemento la complessità siamo di fronte a un settore a un ambito della nostro sistema economico estromette complesso e articolato
Non è che non è facile da districare rispetto al quale occorrono molto veemente provvedimenti azioni complesse e dal
E con l'Ati e non semplificate
Terzo
Dante colazione
Non deve generare Estate di confusione va deve semmai essere elemento attraverso il quale si sviluppa un Bottelli che sono flessibili che sono articolate e credo anche i soggetti coinvolti in maniera diversificata
Questo stato di cose
Ma affrontato anche con il contributo della Regione perché
Perché oggi le Regioni
Proprio in virtù dalla riforma istituzionale del titolo quinto hanno una nuova responsabilità verso le categorie la realtà delle professioni proprio qui in quanto protagonisti
Dello sviluppo locale in quanto soggetti determinante della crescita economico sociale e culturale del territorio tre regioni hanno il dovere di guidare di Cortina
La velocità dei processi socioeconomici impone di saper riconoscere i processi di prestazione stratificazione propenso dal ricorso ed è una tale politica conseguenti garantendo peraltro giusto equilibro fra livello nazionale livello locale
L'evoluzione professionale deve essere conosciuta secondo una propria logica per questo il verdetto la professione va visto come un delitto regolato non solo in forma normativa contrattuale
Ma anche secondo forme di autoregolazione dei soggetti collettivi secondo il principio di responsabilizzazione e di deontologia
Sono questi tre principi ripartenza nel nostro lavoro che è stato alla base del documento che stiamo preparando e allora quali politiche possiamo cercare di portare avanti
Ne aveva individuati tre filoni e secondo me stanno alla base del ruolo che le province tenere autonome le Regione posso porre città rispetto a questo complesso tema
Una politica dei saperi professionale in particolare nella ressa azione di ridisegno complessivo del sistema dall'offerta formativa che ciascuna regione si troverà a svolgere sul proprio territorio
Potrà essere valutato una logica di concertazione Stato Regioni e autonomie locali
La costituzione di poli formativi regionali che vedono il concorso di tutti i soggetti che hanno competenze e ruoli significativi subcomparto ritenuti strategici per la del dammi chiede sviluppo del territorio tra cui il mondo delle professioni
Va ricordato per regione hanno competenza primaria in materia è una quale possibile obietti ne individuiamo tre conoscere meglio e tenere monitorata la situazione di evoluzione del mercato del lavoro e delle professionalità
Favorire l'accesso dei giovani al mondo delle professioni delle arti e dei mestieri
E qui esce tutto al tema dell'orientamento scolastico e professionale
Il sostegno alla mobilità geografica gli scambi internazionali
Alla professionalizzazione delle nuove generazioni
Sostenere l'apprendimento esperienziale pratico dei saperi professionali
Cioè a concepire lo sviluppo di sistemi formativi regionale secondo logiche di filiera con ribasso dei titoli di alta formazione per le formazioni tecniche comprensibile esperienze apprendistato in alternanza in praticantato
Sostenere l'aggregazione tra professionisti io la cooperazione fra lavoratori autonomi
Al fine di mettere professionisti delle condizione di potrà essere preparate affrontare problemi sempre più complessi nell'esercizio delle loro attività
Secondo
Viene a secondo livello di politiche politiche delle qualifiche del riconoscimento delle competenze
La tendenza a rafforzare certificare interventi di formazione professionale
Per assicurare alti livelli di competenza grazie agli utenti dei servizi
Ora presentare in ambito regionale provinciale o l'elemento cardine su cui fondare azioni nuove e complesse a partire dalle attuali sperimentazioni in un'ottica di trasparenza e di riconoscimento delle qualifiche e qui esce tutto il tema del rapporto fra le competenze professionali la qualità del servizio e le garanzie verso l'utenza
E in particolare gli obiettivi possono riguardare l'adozione di standard comuni per la certificazione delle competenze
E delle carriere dei professionisti e degli altri operatori interessati che assicurano certificabile tale trasparenza le competenze acquisite in modo formale e non formale regolare l'esercito professionale a livelli regionali soprattutto per le professioni non ordinistiche non regolamentate per le nuove professioni e per le professionalità tipiche del territorio
Tale regolazione dovrebbe essere vista soprattutto in relazione alla promozione dell'innalzamento del valore e della qualità delle prestazioni e professionale dei servizi a tutela dei cittadini clienti
Una terza politica se queste due prime politiche fanno riferimento soprattutto ai soggetti
Alla crescita di coloro che vivono queste professioni nel loro sviluppo della loro professionalità fin dall'inserimento all'interno delle diverse categorie
Vi è poi una politica di sviluppo del capitale sociale territoriale
Accanto alla questione dalla formazione permanente alle reti professionali Resta fondamentale anche il contributo che queste associazioni e le categorie che gli ordini possono dare nello sviluppo della comunità è per questo che diventa fondamentale valorizzare il ruolo delle professione delle altri mestieri come forza trainante dello sviluppo socio economico locale
Un abito particolare intervento diventa da un lato può deformare le colosso dei talenti soprattutto attraverso le politiche la formazione superiore università del Nord dall'altro quello relativo alla capacità di attrarre talenti
La livello territoriale creando condizioni competitive anti realtà geografico considerate periferiche alle grandi a Drogba
In secondo luogo sviluppare latte d'aggiornamento la formazione continua dei professionisti e degli altri operatori tema estremamente importante
Che Scott sistematicamente sotto l'inviata del contesto europeo
Allorquando stimolare gli Stati aderenti e in particolare Italia fra le altre a una maggiore attenzione verso l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita
L'Italia purtroppo sta nelle parti basse della classifica degli aggiornamenti a tutti i livelli
E siccome stiamo parlando di una categoria che determinante dello sviluppo racconta della comune età proprio perché gli ordini
E le associazioni sono tutte professione intellettuale di alto livello dall'alta funzione sociale dall'alto contenuto professionale il tema della giovamento lungo tutto l'arco della vita diventa elemento determinante
Questi sono i tre livelli di politiche sulle quali il documento che stiamo predisponendo cerca poi di individuare dall'eticamente quali azioni attuali norme quale emendamenti alla normativa che ci sarà proposta potranno essere fatti però queste sono anche tre elementi che ci dicono tutti gli spazi
Che le Regioni potrebbero avere se volete non tanto sul piano ordinamentale che riconosceva può essere di competenza dello Stato ma quanto in una razzia implicativa dialettica confronto col di ordine con le associazioni professionali
Nella convinzione nella consapevolezza che attraverso una sinergia fra per gli ordini enti pubblici pubblica amministrazione e da altri enti pubblici con le associazioni
Fra il pubblico l'ente pubblico è un privato che ho provato ad alta valenza sociale c'è sviluppo delle dinamiche della crescita delle comunità in ogni livello
Ecco noi chiediamo al governo di avviare un dibattito su queste questioni su queste obiezioni che possano poi giungere anche la predisposizione di emendamenti al disegno di legge che ieri sera ha accertato consegnato
E Possa dare questo ruolo che ha un ruolo di cerniera che ho un ruolo di valorizzazione delle professionalità e lo locale
E al contempo le regioni sono garantiscono
Tutto il loro contributo tutta la loro l'utilizzo e tutte le loro potenzialità
Nel valorizzare questo stress e perseguimento del sistema economico nazionale del sistema economico locale che anche a nostro modo di vedere una grande valenza la grande valenza sociale
Per questo andiamo a proporre al governo un accordo quadro Stato regione
Dove
Si possano sviluppare in maniera sistematica anche continua non solo in occasione della predisposizione di un disegno di legge si possano sviluppare quelle intese necessarie per far sì che tutte le potenzialità
Presenti sul territorio sia a livello istituzioni nazionali sia diverse istituzioni locali possano permettere alle professioni ai giovani che vogliono avviarsi alla professione la possibilità di veder valorizzate tutte le loro potenzialità
E al contempo alle comunità locali di poter potere dei benefici delle professionalità espresse da queste categorie grazie
Venti come avete voluto ascoltare lavoro delle Regioni un lavoro molto serio gli obiettivi sono
Ambiziosi e credo che
Anche la tavola rotonda che seguirà soprattutto
Con l'intervento anche il sottosegretario Scotti che sostituisce ma direi in modo molto autorevole visto che alla delega specifica in questa materia il ministro
La stella convinceva ad ascoltare anche la voce del governo allora ringrazio Salvaterra ringrazio Caretti per il loro contributo a questa prima fase la discussione
E diamo corso alla tavola rotonda che sarà coordinata dalla dottoressa discesa le del Sole ventiquattro Ore al quale devo passare la regia del
Dibattito e chiamo
Appunto a partecipare alla tavola rotonda la direttrice dell'autorità Antitrust e Maria Grazia Montanari pettegoli accomodarsi
Il presidente del CUP nazionale architetto Raffaele Sirica
Il coordinatore nazionale del COLAP
L'ingegner Giuseppe Lupoi
Quando avranno preso
Bene
Nella nostra coordinati
Questione oggi
La base e poi torno ben possiamo cominciare con questa seconda fase dei nostri lavori
Bene ringraziamo l'assessore suffraga ai verrà l'invito a coordinare questa tavola rotonda saluto gli ospiti di questa tavola rotonda il sottosegretario il sottosegretario Scotti commentava vecchie conoscenze l'ingegner Lupoi coordinatore del CoLAP sottolinea vecchi amici perché come dire ormai di riforma delle professioni si parla
Da tanto tempo
I protagonisti del dibattito come dire hanno ormai una familiarità e una frequentazione molto molto assidua
Una frequentazione una familiarità che talvolta non ha però consentito di limare tutte le asperità la materia molto complessa come abbiamo avuto modo di sentire seppure per un aspetto che quello della legislazione concorrente Stato-Regioni dalla professor Caretti
Ma d'altra parte è anche vero che un settore economico che rappresenta una parte importante del PIL rappresenta la parte più vitale
Una delle parti più vitali per quanto riguarda l'occupazione è chiaro che un settore economico così rilevante soprattutto nella prospettiva europea che ha che affida ai professionisti il ruolo un ruolo chiave nella competizione nella competizione
è chiaro che questo settore non può rimanere regolamentato dati disciplina
Che hanno un secolo e talvolta anche più
Sottolineavate Tilla prima la necessità di una regolamentazione soft di una regolamentazione leggera ora sui termini di questa regolamentazione come dire si fatica a trovare un pochino il il quadro ora io inizierei dal sottosegretario Scotti sollecitandolo come dire poco sul tema della
Del convegno
Il disegno di legge approvato dal governo a fine novembre se non ricordo male
O inizi vicende
Di cui somma si sta avviando l'iter era in in Commissione alla Camera
Tratta delle regioni in maniera assolutamente marginale cioè dice l'articolo uno
Dice l'articolo uno
Nel rispetto delle competenze delle Regioni cioè la disciplina sulle professioni intellettuali e le relative forme organizzative
Sarà regolata attraverso decreti legislativi così prevede la legge-delega al governo nel rispetto delle competenze delle Regioni questo dice l'articolo uno comma uno della legge un poker o più
Articolata dettagliata è
Come dire la relazione
E la relazione
Al provvedimento
Dice l'idea di fondo che ispira il disegno di legge è soprattutto quella di realizzare più circolazione e libertà nel mercato dei servizi professionali
Con specifico riferimento alle professioni intellettuali in altri termini è la garanzia della concorrenza nell'interesse di quanti di tali servizi si avvalgono
Ora fatta questa premessa si dice si aggiunga che il disegno contiene anche norme generali sulla formazione professionale sull'esame di Stato sul tirocinio
In rapporto all'inserimento degli interessi dell'interessati nel sistema ordinistico ebbene queste materie rientrano nell'ambito di legislazione esclusiva dello Stato come dispone l'articolo centodiciassette secondo comma della Costituzione insomma
Più che troviamo nella relazione i motivi per cui come dire questo questo questa tendenza a limitare a comprimere il ruolo delle regioni così come ha descritto il professor Caretti prima troviamo nel disegno di legge
Le anzi nella relazione al disegno di legge delega dei motivi ulteriori per questa limitazione compressione ecco che cosa professor presidente Scotti che cosa può dire in merito soprattutto dopo che da questo dalla prima fase di questo convegno sono arrivate sollecitazioni ad una apertura nel rispetto dei reciproci vuole delle reciproche competenza
Grazie mi deve consigliere un passo indietro prima di tutto ringrazio la Regione Toscana che sempre all'avanguardia è stata sempre all'avanguardia
Di queste iniziative non soltanto in questo settore ma intanto i settori io ricordo anni fa quando ero responsabile Ufficio legislativo del ministero la giustizia e si parlava di tecnica legislativa la Regione Toscana fu una delle prime regioni a stabilire un protocollo di tecnica legislativa per la relazione le leggi e quindi
Ringrazio la Regione prima grazie all'assessore che ha organizzato il tutto gli altri partecipanti
Ringrazio i tanti partecipanti ascoltatori
I quali hanno capito che il problema delle professioni libere professioni riguarda ogni cittadino da quando nasce a quando diciamo agli ultimi giorni perché riguarda la qualità della prestazione la garanzia della qualità della prestazione
E ciascuno di noi da quando nasce ha bisogno di un medico o di un'ostetrica e via via e poi durante la sua esistenza avrà bisogno di un avvocato
Di un ragioniere di uno commercialista di un ingegnere di un architetto e via di questo passo
Ecco perché il problema delle libere professioni riguarda quarantatré milioni di persone quando siamo in Italia ed è un problema estremamente avvertito questo forse
è rappresentato a tante persone che ci ascolti
Ringrazio anche l'amico Camillo De Tilla Papardo V lapsus freudiano Camillo De Simone
Questo è il lapsus freudiano tu sei abituato a fare di Camillo De Simone e allora ora Camillo de Tilla va be'
Lo ringrazio per certe provocazioni che voi continuamente Vivaldi Lando alle quali io rispondo con questa
Regressione nella piccola storia della nascita poi verrò alla argomento più importanti i rapporti tra Stato e regioni
Chi sfoglia Asse avesse Eva Ventura di sfogliare un po'di letteratura sulle libere professioni anche la più neutrale diciamo linci crudeli al diritto il nuovissimo digesto Italia oppure letterature specifiche sull'argomento
Si accorgerebbe che tutti gli autori dicono gli ordini professionali così come sull'undici mila solo vecchi
Sono superati
E hanno talvolta delle caratterizzazioni corporativo
Ossia sono nati per difendere i propri iscritti ed è giusto che sia così
Sono nati per rappresentare i loro interessi
E chi spogliasse questa letterature si accorgerebbe che venendo ai tempi più recenti si legge ma insomma questo può darsi che sia in contrasto comunque non è proprio in linea con la concorrenza non è più in linea con certe direttive comuni con lo spirito di certe direttive comunitarie
D'altra parte gli stessi ordini professionali si sono resi conto di tutto questo
E poi che come per ogni individuo per ogni entità la prima cosa è sopravvivere e quindi mutare pur di sopravvivere e allora gli ordini professionali hanno pensato bene di contribuire per sopravvivere
Perché perché l'idea di abolire gli ordini professionali è un po'serpeggiata
Nelle forze politiche le quali Iran lo tratta dalla letteratura sull'argomento
Dall'esperienza sull'argomento per esempio i lavori del CREL per esempio i lavori del Censis lavori del Censis che appunto proporrei varo dopo un esame approfondito sul campo di queste cose beh optiamo per altri sistemi per esempio il sistema è in crisi quello delle società piuttosto che il sistema ordinistico ormai superato traliccio
Qual è stata la posizione che ha assunto il ministro Mastella
Dittatore arbitro della situazione eccetera ecc insomma
Ha detto beh secondo me gli ordini avevo ancora oro ragion d'essere ordini
Professionali
E allora noi dovremmo mediare in queste posizioni salvare il salvabile del Ku quel che c'è ma soprattutto proiettare gli ordinò un'altra prospettiva dare loro una diversa ragion d'essere
Non quella soltanto va ammodernando e razionalizzando quell'antica che resta tale
Cioè di una entità più o meno corporativa che difende i propri scritti che rappresenta e difende i propri iscritti ma diamo loro un altro ragion d'essere
Ma che aggiunge alla difesa e rappresentanza dei propri iscritti la tutela dell'utenza affinché gli ordini professionali garantiscano
La qualità della prestazione
L'onestà della prestazione la correttezza della prestazione
Quindi favoriscano e continui essi stessi la preparazione professionale la concorrenza
La linea con il sistema europeo faccio uno dei codici deontologici che vadano rispettate a parole porte ai giovani
E quindi destino parte del proprio patrimonio c'è nei disegni di legge delega alla educazione altra anzi alla diciamo l'approntamento professionale di giovani aiutino i giovani professionisti né i primi passi
Dirò loro delle sovvenzioni ecco questo il mutamento che il disegno Mastella ha fatto rispetto all'altre iniziative conserviamo gli ordini professionali diamo loro quest'altra ragion d'essere garanzia dell'utenza ecco perché ho aperto dicendo la cosa che la cosa riguarda quarantacinque milioni di persone
E se noi andiamo scorrendo il testo Leroy ho visto che ha pure ondulazioni ci si rende conto che la prospettiva è proprio questo
Cura dell'utenza
Cura dei cittadini interesse del cittadino perché perché guardate che abbiamo non soltanto degli stimoli profondi in questo senso le direttive comunitarie
Ma abbiamo la concorrenza di professionisti stranieri che col diritto di stabilimento vengono in Italia e comincerà a fare concorrenza in termini di qualità della prestazione professionale
D'altra parte quella a simmetria informativa per cui euro non sa
Il cliente non sa
Che cosa può fare l'avvocato il medico quali sono le sue regole di condotta professionale che si chiama asimmetria informativa cioè asimmetrico Lulli è il dominus alla situazione dalla mia salute
Del del dei miei interessi diciamo individuali professionali dirmi di diritti di libertà io son molto poco non è che debbo conoscevo la sua professione
Ma so poco e le sue regole deontologiche delle tariffe professionali eccetera e allora
E il disegno sulla linea di una prospettiva che non è di oggi cerca di correggere questa asimmetria informativa attraverso obblighi di informazione
Obblighi di resa diciamo così anche di conto e ragione dalla propria attività questo è il disegno di legge delega ma si dice pure
Però avete fatto senza neppure ascoltarci
Piccola bugia
Io personalmente ho fatto quarantadue audizioni
Molti degli auditi io sono qui presenti
Ho sentito tutte le rappresentanze degli ordini professionali e delle associazioni
Li ho sentiti tutti e non solo uno un suo volta proprio perché delegato non so abbiamo aperto il confronto con altre realtà abbiamo dovuto aprire il confronto anche con gli altri ministeri anche quelli che spostati verso esperienze anglosassoni ritenevano di scegliere una diversa opzione nella regolamentazione del servizio professionale
E sì sicuramente il testo è rappresenta una mediazione tra queste esigenze varie
Si è detto pure
Però avete fatto un testo troppo invasivo
Che punto per punto dice veramente
Del nelle audizioni si era detto sentite non fate i criteri di Erika troppo elastici troppo vaghi pochi tigre Raja e lega che pochi danno al governo la possibilità di riempire la relega più vasta e valere che ha più generici sono i criteri lega è più il Governo ha il potere di disciplinare ebbene noi abbiamo fatto dei criteri di vere che specifici dettagliati alcuni dei quali si possono trasformare in norma vivente
Proprio per dire in un certo senso il potere ce l'abbiamo ma ci autore o aumentiamo sufficientemente per non debordare dal potere tenendo conto degli interessi ma gli interessi fondamentali sono
La rappresentanza dagli ordini professionali
Della propria categoria ma non oltre questo soprattutto accanto a questo la tutela dell'utenza cioè del consumatore del servizio professionale
Il quale mondo essere esclusivamente in balìa del professionista perché sta male e quindi si fida voi sapete che nel campo medico
Cioè tutto il consenso informato un altro filone che supera l'asimmetria informativa estremamente importante
E quindi dei vari settori anche utilizzando letteratura straniera esperienza straniera sia andata avanti in questo settore
Tutto è perfettibile i confronti ci saranno ancora i confronti ci saranno con prima ancora i disegni dei disegni dei decreti delegati questo è soltanto l'impalcatura generale unitaria
Maurizio per forza o essere unitario perché questo è il disegno di legge Venezia poi ci saranno i decreti delegati che saranno specifici e terranno conto delle caratterizzazioni delle singole professioni evita perché questa è
Vogliamo fare la legge quadro delle libere professioni
Se poi qualche professione come quella legale dice io sono tutt'altra cosa e devo essere considerato completamente a parte
E a far suo probabilmente non lo condividiamo probabilmente non lo condivido come pure le altre professioni perché bisogna fare la legge quadro ecco
I due obiettivi fondamentali
Garantire l'utente garantire
La partecipazione più che la partecipazione l'accesso alle professioni dei giovani soprattutto dei giovani
Perché poi studiando queste cose andando scoprendo qua e là per esempio abbiamo scoperto che in un ordine professionale un presidente stavano a trentaquattro anni
Che in un altro ordine professionale non era stata mai iniziato un'azione disciplinare in diciassette anni nei confronti di nessuno
Dei propri iscritti il che lasciava pensare che erano tutte persone di Ignis me però con un minimo ecco perché ci sono norme sul codice deontologico sulla e sezioni disciplinari sugli illeciti disciplinari che sono norme unitarie cioè generali che poi l'hanno specificato di volta in volta bello all'argomento delle regioni
Ha detto prima il professor Caretti che ci sono state ben venticinque leggi regionali che hanno tentato dico tentato perché poi sono cadute tutte sotto la tagliola dalla Corte costituzionale
Di partecipare alla disciplina delle professioni ma più che alla disciplina generale di partecipare allo stimolo innovativo
Alla gestioni migliore delle professioni al coordinamento dei servizi professionali che sulle sono tutte cose importantissimo però vediamo se effettivamente questa corte costituzionale
è stata così cattiva come il ministro Mastella così
Dittatoriale da tagliare le gambe alle regioni oppure se aveva una qualche ragione normativa e quali spazi invece resta a Rho alle Regioni per operare in questo settore
Otto rissa prima ho letto il punto e la rotazione che riguarda l'interpretazione l'articolo centodiciassette l'articolo diciassette centodiciassette fa parte di quel pezzo di innovazione fatta in una legislatura è fatta in maniera piuttosto va avventurosa garibaldina con una pessima tecnica legislativa se i legislatori all'epoca che porrò il Gilardoni costituzionale perché sono leggi costituzionali avessero letto
L'enorme il protocollo di tecnica legislativa fatto alla Regione Toscana non avrebbero scritto il centodiciassette così come l'hanno scritto
Che dice centodiciassette a un certo punto dice competenza concorrente della Regione le professioni
Poi dice in un articolo successivo in un comma successivo dice altre cose la competenza esclusiva dello Stato
Perché il disegno di legge delega considera la competenza esclusiva dello Stato per alcuni motivi da alcuni sono espressi
Pretty perché gli ordini professionali attenzione non le professioni ma gli Ordini professionali qua c'è una distruzione un minuto soltanto mi tratta ecco su questo
Una cosa è l'attività professionale
Che può essere professione intellettuale e di ogni altro tipo perché la professione e la professionalità esprime l'attività esplicata professionalmente che non è necessariamente quella intellettuale ma può essere intellettuale e in altro tipo può essere diciamo di altro tipo ancora eccetera
L'idea di regolamentare la professionalità le attività professionali ci era venuta ma poi di fronte alla vastità dell'argomento ci siamo spaventati e ci siamo limitati alla
A libere professioni cioè all'attività professionale
Espressa
Attraverso le cosiddette libere professioni che solo quelle soprattutto della mente diciamo così anche se oggi è un po'difficile fare una netta distinzione ma solo quelli soprattutto dalla mente ciò che nell'impegno quello alla cultura professionale eccetera eccetera
E ci siamo limitati a questo allora
Gli ordini solo enti pubblici non economici prova erano e sono confermati dodici due leggi
Come stava
Voglio ricordare non lo ricordo enti pubblici non economici assicurare grazie
Gli enti pubblici non economici essendo enti nazionali non possono che avere che un regime nazional
Voi vi immaginate che se fossero regionalizzati uno fa un codice deontologico in un modo e altro fa un codice deontologico un altro
Ma poiché le libere professioni non sono di ad esercizio professionale regionalizzato non è che l'avvocato toscano
Svolge la sua attività soltanto innanzi ai tribunali chiamato Scala ma non può farlo dinanzi ai tribunali o un bar di via o dalla Campania è chiaro che è altrettanto l'ingegnere il commercialista eccetera
Allora i codici deontologici
Cioè le regole fondamentali di condotta
Debbono essere unitari non possono che essere che D'Avossa
Primo secondo
I tirocini professionali e cioè l'esame di Stato i titoli abilitanti devono avere una regolamentazione di carattere generale che non può essere che quello dello Stato
Ancora
Se il disegno di legge riguarda la concorrenzialità la concorrenza nel mercato del servizio professionale
Ebbene i principi di libera concorrenza appartengono alla competenza esclusiva dello Stato
Questo adito la Corte costituzionale in Benin credo sedici o diciassette sentenze che io ho tutte qua colpendo quelle leggi regionali che
La legge regionale della Toscana era una delle migliori qual era il suo difetto mi dispiace che il professor esattoria
Perché l'ha fatta cadere sul perché valigie regionale toscana prima IVA un coordinamento tra gli ordini professionali operanti nella Capitale beccuccio di sa facciamo un coordinamento
Questo coordinamento tuttavia era effettuato
Attraverso la partecipazione obbligatoria degli iscritti all'albo con contributi che essi dovevano versare in Cilento anche a sulla contribuzione degli ordini stessi la Corte costituzionale ha detto
Se ti fossi limitato Regione Toscana fare il coordinamento tra i vari ordini professionali bene era un fatto che potevi fare
Ma poi che va a incidere sull'autonomia degli Ordini anche sull'autonomia patrimoniale e sul dovere che hanno gli iscritti io per iscriversi necessariamente anche al coordinamento questo non lo puoi fare perché questo incide sugli ordini è la competenza e dello Stato
Ecco perché è caduta valigie dalla Regione Toscana
Le altre le altre leggi regionali sono cadute in maniera più fragorosa diciamo così probabilmente se non ci fosse stato quel contributo obbligo di cui il contributo probabile sarebbe rimasta validi toscana unica sarebbe rimasta
Venga
Nel di
Quell'azione caduto ma cioè pende ricorso attenzione che pende ricorso dico qual è lo spazio poi finisco
Allora la Regione non può fare niente che significa il secondo comma dell'articolo centodiciassette che dice le professioni
Noi intendiamo le professioni e le professionalità cioè le attività non soltanto quelle intellettive esplicati in via professionale come vedete in questa Inter verso voce un ampio margine perché tutti coloro i quali non è sprecano un'attività intellettuale mai svolgo una professione non intellettuale rientra la competenza regionale non solo ma anche queste attività possono rientrare dalla in parte alla competenza regionale per esempio la collocazione gli studi professionali pensate a studi biologici Olmo o anche di altra natura nel campo medico
Terapia e varie la cui disciplina circa l'attrezzatura lo studio se non e quella che risponde agli standard
Ma di carattere nazionale possono essere regolamentati dalla legge regionale quindi la legge regionale ancora uno spazio il limite fondamentale quello di non ingerirci degli ordini né ingegneri si dei titoli professionali quando si tratta di titoli nazionali
In questo spazio per fare moltissimo la Regione soprattutto le regioni attive
Il coordinamento diciamo interdisciplinare tra le professioni
Iniziative a favore dei giovani iniziative su un TIR sui tirocini professionali concordati con lo Stato sono compiti dalla Regione che ben vengano
Soprattutto di quelle regioni molto attive eroe la Regione Toscana affinché siano e se stesse da stimolo nei confronti dello Stato che talvolta e molto più pigro delle regioni grazie bene
L'affresco
Gli altri partecipanti dalla tavola rotonda come dire
Dare risposte un pochino più Brevi proprio per dare modo no no no era giusto come dire che il suo intervento proprio per era introduttivo e diciamo doveva chiarire un pochino di alle posizioni
Le posizioni del governo fosse più lungo e ponesse anche come dire pane alla nostra tavola rotonda però però più per consentire una interlocuzione tra noi
Cerchiamo di di dare risposte più più più brevi
Bene io credo che insomma dal dall'intervento della sottosegretario Scotti gli ordini dovrebbero uscire enormemente confortati
Se non altro per due motivi il primo come dire il sottosegretario ci ha ricordato la volontà della ministro Mastella anche contro diciamo alcuni orientamenti presenti nelle forze politiche di governo di difendere il ruolo degli ordini quali e accentuando enfatizzando la tutela dell'utente dall'altro sopra
Diciamo e sottosegretario ci ha detto che appunto il disegno di legge-delega Mastella e figlio
In qualche modo della scorsa legislatura in particolare della decreto legislativo La Loggia il numero trenta del due mila sei quindi come dire al di là delle rotture politiche delle AA succedersi delle maggioranze come dire c'è ci sono dei
Dei file dei legami che si tengono ora presidente Sirica perché gli ordini e il CUP hanno deciso invece di presentare una proposta di legge popolare
Grazie dottore se non intervenire invece come dire negli spazi consentiti dalla dibattito parlamentare e dal e dalle audizioni poi dunque incluso il mutuo più democratico d'apertura
Di un'organizzazione professionali di una parte sociale di portare in Parlamento non a questa o quella forza politica di maggioranza o di opposizione ma raccogliendo le firme dei cittadini una proposta di legge condivisa da tutte le organizzazioni professionali che talvolta da un atteggiamento iperliberista con bene ha detto sette segretario Scotti che vengono demonizzate per cui
Eppure io ringrazio la dottoressa De Cesaris Sole ventiquattro Ore cometaria oggi quei giornali che hanno seguito tutta la questione delle professioni negli ultimi dieci anni
Sa in che modo noi abbiamo contribuito tutti insieme ma anche le professioni non regolamentate qua c'è nel vicolo poi a discutere a lavorare voglio solo citare perdonatemi se lo faccio che nell'anno due mila medici Amati sì al progetto a Fassino poi intervenne la variazione al Titolo quinto dalla Costituzione alcune direttive nell'anno due mila e tre al Progetto Obiettivo uno al progetto Rieti due nell'anno due mila cinque ci impegniamo la riforma Castelli e poi accaddero delle questioni tra sottosegretario e ministro
Sarebbe lasso dottoressa sta bene per cui queste cose non si sono concluse ma si è concluso però si è conclusa però la direttiva diciotto due mila e quattro sugli appalti forniture relatore Stefano Zappalà che ha de determinato un quadro nuovo rispetto alle vigilia vi badano soprattutto le professioni tecniche
Il relatore Zappalà diventa anche il relatore della direttiva sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali perché avendo avuto l'aiuto delle organizzazioni professionali ritenne di candidarsi ad essere il relatore della direttiva sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali che è stata approvata e quindi non abbiamo dato un contributo propositivo come un contributo propositivo è stato dato dagli ordini per la fusione tra dottori commercialisti e ragionieri come nell'anno due mila cinque con il varo del Regolamento elettorale riguardante tredici ordini con limite di mandato che ci siamo già Dante naturalmente affinché ci fosse più trasparenza snellimento di procedure accesso delle professioni diciamo dei giovani degli uni o che già partecipano i consigli e con limite di mandato non azzerando a posteriori diciamo va bene questo non lo voglio toccare la sarà scappata la bella spero che non ci sia qualche cosa di questo tipo perché se no anche credo che un'idea di mandato varrebbe un po'per tutte le assemblee elettive così si cambierebbe anche un po'la politica
Dunque nell'anno due mila cinque il progetto di riforma della Costituzione italiana ha visto noi impegnati a far sì che il tema che la questione delle professioni intellettuali estratta dalla questione delle professioni in generale ritornasse
Come competenza esclusiva dello Stato nella disegno di legge costituzionale che può essere
Non si è concluso per il referendum eccetera ma insieme alle grandi reti infrastrutturali le grandi reti strategiche
Le professioni intellettuali diventavano competenza esclusiva dello Stato e poi c'è stato il decreto la Loggia più volte citato risultando però l'avvocato no risultato c'è stato come dire al di là del referendum con nella loggia voi si Calogera solamente che teneva conto come diceva benissimo
E professore che ha parlato prima il professor Caretti che ha ripreso poi le decisioni della consumo
E poi si ricorda tutto il dibattito sull'accesso
Il dallo schema del del trecentoventotto agli esami di Stato che arrivò fino alla fine all'atto Presidenza della Repubblica firmato e poi si è bloccato
Dunque noi abbiamo sempre lavorato in modo propositivo quando si dice che c'è una ventata iperliberista che demonizza gli ordini in modo ideologico voglio ricordare che l'obiettivo di questa ventata iperliberista non è l'abolizione degli ordini professionali ma è l'abolizione del valore legale del titolo di studio
Per cui significa tornare seicento anni indietro e mettere sullo stesso piano lo stregone il medico medico diciamo questo questo è l'obiettivo vero degli iper liberiste il modello anglosassone
In cui come è scritto al ribatte organizzazione gli architetti si distende danni descritto dagli ingegneri
Io amico Lupo e lo sa per il colore delle strisce delle cravatte regimental e poiché il tirocinio in Inghilterra dura più tempo del tirocinio nostro
Se è un iscritto che deve fare poi resa per essere ammesso non partecipa all'Ultima cena di gala riscaldi Ramandan palle per questa è la verità
Poi ci sono avventate leader liberi inseriti in realtà studia poco non conosce la complessità io devo ringraziare e il che l'assessore Salvaterra l'assessore Fraga e per il clima civile di confronto sulla complessità di questa materia la seconda volta che vengo qua in Toscana
Che ha portato avanti una legge regionale che solo per piccole questioni no non si ritrovava perfettamente nella legge avanzatissima
Quindi ringrazio l'Assessore Fragalà la presidente del CUP toscana
Miranda Ferrara per quest'occasione per il confronto civile su cui benissimo allora una legge di iniziativa popolare diceva la dottoressa noi vogliamo contribuire
In modo
Avanzato introducendo in questa legge il principio di sussidiarietà che purtroppo varato con il Titolo quinto della Costituzione che consente alle organizzazioni dei cittadini in particolare gli ordini professionali e la qualità di organizzazione dello Stato di intervenire sulla cosa pubblica offrendo il contributo a proposito dell'attività
L'interesse generale connessa all'esercizio professionale
E quindi valorizzare questo principio di sussidiarietà che il fondamento di questa proposta di legge
Una proposta di legge che valorizza il ruolo di professione
Il presidente Scotti e che è stato sempre correttissimo dal maresciallo sempre sentito sa bene però Mammana per le cose andavano avanti quanto complessa e questa materia purtroppo il primo testo Scotti che tra l'altro conteneva le tariffe minime per le attività riservate
Così come tante altre cose positive avuto delle trasformazioni negative man mano che arrivavano gli altri ministeri o da per devo ringraziare il sottosegretario Scotti anche per aver introdotto la norma che gli ordini sono enti pubblici non economici assai dovuta all'uso che Battaglia ha dovuto fare e però io credeva ammesso ma se in un impegno più diretto perché forse se melenso Russell avesse compreso meglio il coinvolgimento delle questioni politiche oltre che le questioni tecniche il ministro Scotti conosce probabilmente sarebbe stato più attento
Ho e allora noi questa legge l'iniziativa popolare che condivisa da tutte le professioni oltre al principio di sussidiarietà
Che serve pure a snellire la macchina amministrativa al rimodularlo e le priorità con possibili risparmi di spesa
Cerca innanzitutto di valorizzare la risorsa dell'ampia diffusione sul territorio dei professionisti italiani lo diceva bene Maurizio de Tilla quanti sono gli avvocati quanti sono gli architetti un numero altissimo bisogna valorizzare questa risorsa non invece incrementare con un'economia di scala le concentrazioni dove
Vengono
Espulsi il giovane italiani perché è chiaro che c'è un problema di identità c'è un problema di concorrenza ma anche di regole perché poi c'è la concorrenza virtuoso e c'è la concorrenza dannoso
Il rapporto con l'Antitrust USA con tra noi e la terrazza è stato sempre eccellenti
Tutto la competizione per noi una competizione necessaria ma deve essere una competizione non basata sulla compressione dei costi ad ogni costo
Non basata sulla lesione dei diritti dei lavoratori e non basata per esempio sull'imbroglio verso l'utente io voglio citare come architetto un processo in cui ci siamo battuti in questi anni noi
Il Sole ventiquattro Ore cosa
Noi ci siamo battuti in questi anni perché in Italia finalmente si sviluppasse normalmente come normalmente avviene in Europa la procedura del concorso di progettazione per affidare gli incarichi di progettazione del nostro Paese
Il concorso di progettazione selezione
Il progetto migliore un progetto di massima naturalmente tra candidati che sono anonimi e quindi garantisce il principio comunitaria di concorrenza tra progetta e che è l'unica procedura
Di cui viene per il concorso di progettazione che garantisce il principio comunitaria di concorrenza tra progetti
Non l'offerta economicamente più vantaggiosa che invece selezione chi c'ha il portafoglio più grande il tempo minimo di progettazione quindi non la qualità della prestazione
Questa è concorrenza virtuosa
Perché comporta quando c'è concorrenza da progetti che il progetto migliore vinca anche cioè è tutto questo questa è la battaglia che noi abbiamo fatto in dieci anni
Li abbiamo fatti in Europa
Abbiamo avuto siamo partiti col vecchio governo si ricorderà della legge Melandri per l'architettura poi la Regione Bunny che non si è conclusa
Tutte queste cose sono fondate su un slogan che non stiamo lanciando per lanciare questa campagna per raccolta e raccogliere le firme democrazia urbana per la qualità e nell'interesse dei cittadini un processo democrazie urbana
E non è uno slogan il nostro è uno slogan
Che viene dalla Francia tutto il processo di condivisione del programma che poi produce il concorso di progettazione di una partecipazione degli utenti dei cittadini era definitiva cita il ministro Dakota la francese Catherine Tasca in un convegno che mi vide presente quando ebbi l'onore di presentare un emendamento che introdusse nella direttiva degli appalti pubblici la nozione di servizio intellettuale quale la progettazione delle opere che ha consentito che nel recepimento della direttiva servizi la per il progetto preliminare una prestazione intellettuale non può essere offerto con appalto integrato quando lei in quel Dio famoso convegno la
Il ministro parlo di democrazia urbana allora prova debole proprio suonava sintetizzare io voi avete paura che con il disegno di legge delega del governo si introduca si spiano i la strada
Ad una organizzazione assolutamente d'impresa delle professioni
Il problema delle tariffe minime l'abolizione il problema
Questo è un pochino la paura diciamo di fondo risponda solo con un sì o no pagasse abbiamo di nuovo dico subito il rischio concluda però nella programma dell'Unione a pagina centotrentadue sei programmi diciamo elettorali
Valgono ancora se c'è c'è ancora coerenza con la politica si può e si dice che i programmi non servano beh allora un'altra così una pagina centotrentadue sta scritto programma dell'unione che devono essere abrogata le tariffe a meno delle tariffe minime per le attività riservate
Quella cosa
Seconda cosa alla Corte di giustizia europea non ritiene che le tariffe siano contrarie eccetera come ha affermato e lo ho sentito delle dichiarazioni dello stesso presidente l'Antitrust Catricalà che una cosa sono i lavori pubblici un'altra cosa affettività quindi queste questioni vanno affrontate con maggiore attenzione non in modo gli alloggi e non si devono fare gli interessi dei grandi gruppi questo è il problema per cui voi basta l'appalto integrato la prova l'impresa di costruzione progetta e realizza e quindi di conseguenza scompare dal mercato allora il mondo professionale allora questo è quello che vogliamo capire abbiamo questo dubbio e naturalmente questo referendum avverrà nei novanta giorni
Tu ci saranno anche le elezioni amministrative misti ma avremo modo di come dire ritornare sulla questione delle tariffe minime perché mi sembra un pochino il punto dirimente per gli ordini non solo per a architetti ed ingegneri ma anche per per gli avvocati
Ingegner Lupoi iscritto all'ordine degli infermieri
Stabilmente inevitabilmente
Ma anche animatore di questo mondo un pochino composito multiforme delle professioni emergenti
Voi la legge Mastella la poggiate mi sembra un passo avanti oppure come dire avete delle riserve e finalmente sarà come dire la volta buona cioè riusciremo a concludere un percorso legislativo
Certo inizio dicendo che noi riusciremo la mostravano melanzana non siamo il Parlamento quindi non potevo stiamo esser non a dire riusciremo l'anno il nostro il nostro lavoro sarà atteso anche questo disegno di legge
Governativo
Che è il primo veramente riformatore
Gli ultimi dieci anni perché tutti i precedenti i due disegni di legge del legislatura dulce due fa quel del centrosinistra quella di Flick è quella di Fassino
Non erano erano parzialmente ieri innovativi
Vietti unifichi due geloso Stati repubblicani leggero pezzi di carta scritti così
Non hanno avuto un mese non c'era più nulla di innovativo nulla di di di riformatore ovvero un anzi ultraconservatori questo il primo disegno veramente innovativo e riformatore
Senza fare una rivoluzione perciò rigo riformatore di vedere usurario no era riformatori ma non rivoluzionario
E noi speriamo che diventi legge ovviamente quindi lo sosteniamo questo testo poi dal punto di vista di qualche cosa scritta naturalmente abbiamo dell'osservazione fare ma non è questo il momento non riusciamo dobbiamo dare oggi pensano della logica
Della dell'obiettivo cioè il sistema che il disegno di legge si prefigge molte cose le ha già dette sorpresero Scotti
Cinque punti e velocissimi e poi una piccola riflessione su Pellicioli presidente Sirica lavoriamo retail
Tra le cose innovative di questo genere Gil primo turno per la prima volta vengono equiparati reclusi ordinistica pure associati non si sono più attività esita eseguibili pari poco come fondamentale
Se ci ragiona d'un attimo vi rendete conto di cosa qual è il modo di posizionarsi diverso e questo significa no
Prima c'era un occhio per il vecchio l'esistenza diciamo Giove vecchio sa di brutto per l'esistente e il nuovo veniva aggiunto incollato in fondo
Qui invece siamo posti sotto un'ottica diversa
è una innovazione ora possiamo provarlo posavano ma è sicuramente un passo in avanti rispetto ai primi grigi testi
Secondo si dà molta enfasi ma importante all'interesse dell'utente cittadino volevo consumatori eccetera
Cose che nei precedenti questi non esistevano proprio
Tre
Si prende atto di un dato di fatto reale inconfutabile
Il sistema ordinistico dagli annunci sempre trofico
Forse forse è anche possibile che qualcosa in questo sistema debba o ridursi
è una cosa poi parliamo d'Europa
Le
Poi si dice è utile al Paese che ci siano degli specialisti
Chiede professione generaliste ordinistiche sono superate sono superate non non stanno più in servizio
Che davano prima all'utente ci sono delle altre cose da capire e queste cose si devono fare perché interessano utenti destrorso di prima possiamo fare associazione specialistica anteprima gli ordini e poi l'ultima in forse il primo sì confermo davvero le regole europea sulla concorrenza e spezie previsto sull'Europa
Perché nei vecchi testi si può di Ricordati c'era scritto sì noi facciamo riferimento estero ma il sistema ordinistico diverso ma non vale più era così ecco
Questi cinque punti oltre a quelli ha detto prima su dello scoppio sono quelli che fanno di questi primi leggi una cambiamento radicale è una vera riforma ora piacciono piace o non piace io devo dire la verità non capisco
Ma davvero guarda devo dico
Perché e tanto questo disegno e davvero tanto e il fortemente osteggiato dal sistema ordinistico
Ma non non dieci ragiono perché poi io so io sono uno dei focus group un ordine Istat come nascita non lo capisco
Te lo spiego no no no no ma non me lo può spiegare perché tutto quel che dirà il petto conosco già perché non è perché allora nodosi separiamo un attimo le le posizioni i professionisti italiani
Iscritti obbligatoriamente a un ordine professionale
E i vertici delle degli ordini professionali
Io devo capire quale danno questo disegno di legge a Porta o il singolo professionista italiano
C'è più occorrenza
Sì è un bene per il professionista e non c'è più concorrenza se vuole crescere
Ci deve essere qui concorrenza
Le tariffe lo penalizzano
Guardate io vi posso dire ora Maria Carla dice devo finire
Ma io vi posso dire non ve lo lo quello Nunzio ai tre di più sulla parola che in quel piccolo Periodo temi taglio piuttosto ai TAR le tariffe applicatori danno vanto da gennaio novantaquattro a a trenta maggio novantacinque torrido radice non sbaglio
La mia società che non aveva mai avuto accesso a incarichi diretti alla pubblica amministrazione perché erano allo stupro retaggio di altri soggetti
E cambiata da così a così ci ha potuto operare in concorrenza acquisito in carica prima poteva acquisire
Quindi la concorrenza fa bene a tutti
E quindi veramente io non capisco perché i singoli professionisti debbano essere disagiati da questa riforma milanista che appunto no sul
Mi sa che il presidente Sirica a deve aver spazio per una gli ombrelli no no ma quali c'è ci ritorniamo non abbiamo finito il dibattito e abbiamo ancora spazio di tempo prego presidente
Perché
Innanzitutto perché innanzitutto perché scompare la distinzione tra professione intellettuale impresa che era presente in tutti i disegni di legge precedente però secondo voi vi chiamate d'Europa
Mora Monica chi l'ha detto a me io voglio Caravà coglierne no perché non poteva che essere contrastate la protesta Carlo farà
Secondo potrebbe
Secondo perché mentre il sistema precedente prevedeva una distinzione tra ordini associazione per spiegare giuridicamente qual è la differenza perché c'è l'ordine perché c'è l'associazione visto che in Italia abbiamo inventato
Il proprio da il sistema duale che è una cosa originale l'ordine organizza le professioni intellettuali che incidono sugli interessi generali e che quindi hanno delle regole etiche più forti le attività cosiddette pericolose
Solo il medico può operare erano in sala operatoria e credo che i cittadini non vogliono avere diciamo uno stregone che operi solo l'ingegnere ed architetto può pro
Lottare o altre professioni paia di finisce per ricorrere o il geologo eccetera che doveva tutelare i cittadini consenta la necessità che ci sia un percorso formativo
Che va dall'allarme servano a Vermeer la scuola media superiore la laurea e l'esame di Stato
Qua dice ma salvo il sistema delle associazioni non lo so che qui
Comprende le professioni intellettuali che hanno rilevanza economica e e sociale e non hanno incidenza sui gli interessi generali il pubblicitari ma non ha nessun percorso formativo
Se mettiamo in uno stesso piano sullo stesso piano
Ordini e associazioni come è scritto in questo testo nella parte del cutter saresti o io devo sempre a dire che sottosegretaria sorte sia Scotti si è battuto per ciò poi lui ha detto c'è una ventata iperliberista
Questo significa costruire l'abolizione già di fatto in questa legge della valore legale del titolo di studio perché si mette sullo stesso piano il pubblicitario l'ingegnere questo è
Non è così vorrei ricordare avevano bocciato dall'UE non mi farei scusate l'altro Maria Carla
Tu hai dato ad Haiti ma il interrotta dalla parola lui dicendo che dovevo esisto perché non è vero affatto perché discrimina esiste ed è confermato dalla legge la riserva professionale e nessuno la la contesta e quindi non ci sta benissimo
Scusate programmatico tra voi è in ordine associazione sono stati deliberati sulla base comune di interessi pubblici meritevoli di tutela Fazio aiuti perché le associazioni non c'è bisticcio non dunque in realtà adesso io faccio un pochino la parte del diavolo anch'diciamo che c'è un probabilmente un problema di che cosa siano le professioni regolamentate in ordine e quale sia il loro presupposto e di quali dovrebbero essere le professioni
Che verranno regolamentate in associazioni ma su questo il presidente Scotti credo possa come dire spiegare meglio la distinzione in realtà nel disegno di legge si prevede una distinzione netta tra ordini e enti pubblici non economici e le associazioni che sono associazioni di tipo privatistico che hanno una rappresentanza economico sociale degli iscritti mentre gli ordini hanno una rappresentanza istituzionale ora rimane però come dire la questione di fondo di quale sia il presupposto
Dell'organizzazione in ordine e di quale sia il presupposto dell'organizzazione in associazioni io credo ma questo faccio un po'la parte del diavolo che in qualche modo in questo campo minato delle professioni in cui ci sono interessi tradizionali che non possono essere buttati all'aria da un momento all'altro
La mancanza di chiarezza o una certa come dire o poi certo una certa tendenza ondivaga è dovuta anche al fatto che come dire ci si trova ad operare in un campo estremamente delicato dove ci sono interessi costituiti che non possono essere come dire scardinati con grave pregiudizio forse anche della possibilità di esercizio da parte di molti
Prego
Io ho possibilità di Roma rappresentare nessun interesse perché come sapete sono un ex magistrato e quindi veramente posso essere in un certo senso super partes suo distaccato posso sbagliare per l'amor di Dio
Rivendichiamo come diritto costituzionale non scritto il diritto all'errore bene allora questa differenza tra ordini e associazioni e poi lo stregone che entra in camera operatoria consentitemi questa due cose
Abbiamo questo fenomeno perché il fenomeno associativo proverò abbastanza comune abbastanza largo eccetera
Non soltanto i professionisti si associò sono gli studi associati e avete mai finito parlargli sfida sociale qui ma c'è un fenomeno sferico più largo cioè di professionisti iscritti all'albo i quali si associano perché diciamo così realizzano un'attività analoga oppure perché vuoi per la tutela di rete abbinati interessi professionali e via dicendo nel campo legale conosciamo varie associazioni conosciamo
Ma gli avvocati dalla famiglia gli avvocati lavoristica sono potentissimi un'associazione potentissima
L'associazione gli avvocati amministrativisti eccetera e così negli altri campi ben che c'è di strano se non che alcune associazioni
Vogliono rilasciare delle patenti di qualità cioè si va certe associazioni per dire io mi specializzò in questo settore associazione realizza dei corsi per rilasciare poi questa patente
Anche questa è un'attività lecita
Però ci sono due aspetti se l'associazione vuole avvenire una certa pongo come dire ostensibili Ties Terna una rappresentatività esterna
E vuole che la sua certificazione ma abbia un carattere per così dire legale non un vero e proprio titolo professionale ma che sia riconosciuta
E allora abbiamo scritto deve rispondere a certi requisiti e più la comune forma associativa in cui varie persone si associano sia pure per lavorare insieme per coltivare insieme interessi professionali per attrezza per legge o come dire prodotti internazionali dall'uso del del proprio del proprio settore ma ci sono queste due esperti queste due espressioni una esterna era l'altra diciamo qualificante
E quindi qua abbiamo stabilito che queste associazioni di questo tipo debbono essere iscritti in un particolare registro tenuto presso il ministero con a certe condizioni devono rappresentare cioè devono curare interessi fondamentali interessi pubblici è chiaro altrimenti non si prenderebbero in considerazione devono avere una certa disciplina eccetera
Cioè ma a questo punto ne avete fatto una cosa simili agli ordini alcuni tratti sono comuni Maestroni punti differenziale già la dottoressa lo diceva prima l'appartenenza a un ordine obbligatoria appartenenza alle associazioni è facoltativa
Gli ordini hanno la rappresentanza istituzionale che significa che quando parlavo l'ordine parla a nome di tutti gli iscritti all'ordine lo voglia Rolo vogliono anche se sono dissenzienti iscritti dissenzienti invece associazione parlo a nome dei propri iscritti e cori quali non voglio essere accordati se ne vanno il che non è possibile lo
L'ordine a delle funzioni specifiche Leo con le enunciate prima stamattina e ha un proprio codice ben preciso le associazioni tutto questo attenuato quindi le differenze ci sono
D'altra parte si dice a proposito di quello che terrone essendo medico in camera operatoria non è che le associazioni sostituiscono gli orti intendiamoci la questione si fa soprattutto per gli avvocati e chiudo dicono gli avvocati quando voi c'avete posto accanto agli ordini e le associazioni molti avvocati non vengono negli ordini e perché
Noi distinguiamo tra attività regolamentate che sono tutte quelle ordinistiche dalle attività riservate le attività riservate solo sostanzialmente quelle dei locali degli avvocati alla difesa professionale di tutti coloro i quali operano nel campo sanitario e per certi aspetti degli ingegneri e degli architetti quando firmano certi progetti e dei dottori commercialisti quando firma i bilanci consolidati a qualche altra cosa
Queste sono le attività riservate perché si chiama l'attività riservate
Per chi devono essere svolte soltanto da quelle persone che abbiano quel titolo professionale che abbiano fatto l'esame di Stato che abbiamo quella qualificazione particolare de se la bocca non vuole fare l'attività riservate
Non vuole mai difendere e vuole fare l'amministratore di condomini oppure il consulente privato ebbe affar suo che ci possiamo fare se non si iscrive all'ordine perché l'iscrizione all'ordine è condizione per esercitare la professione
Cioè ma così perdiamo alcuni che altrimenti si schierò l'ordine scusate mi sembra una considerazione un po'corporativa
La preoccupazione che alcuni col brevetto rilasciato alle associazioni possono fare i medici gli architetti ed ingegneri senza laurearsi come forse prima voleva in maniera subliminale dire dall'architetto Sirica non esiste affatto perché nelle associazioni
Per svolge determinati attività sono medici ingegneri commercialisti eccetera iscritti all'albo che svolgo un'attività anche l'associazione di qualificazione professionale eccetera
Quindi non possiamo mai a dire la certificazione di qualità sostitutiva del titolo abilitante dell'esame di Stato e via dicendo
Poi tutto può accadere in questa nostra Italia è intendiamoci ma dal punto di vista normativo per come l'abbiamo realizzata non è affatto vero scemare associazioni si possono fare un po'di concorrenza e che male ci sta
Meglio servire anche un po'di concorrenza
Vorrei continuare questo primo giro di pareri che ma in realtà è stato
Mi scusi ma non ha bisogno dell'avvocato difensore lungo e mi può esista rivendere Giorgio si sta difendere benissimo dal sole Lupoi avrà di nuovo la parola non non c'è alcuna preoccupazione o
La dottoressa Maria Grazia Montanari dell'Antitrust beh la riforma delle professioni è iniziata a luglio con un
Diciamo con un
Con una con un provvedimento legislativo che per gli ordini l'abbiamo visto ancora questa mattina
Costituisce uno strappo
Io vorrei capire da lei dopo il decreto legislativo e dopo il decreto legge che abolito abrogati minimi tariffari com'è cambiato il rapporto tra l'antitrust e agli ordini professionali proprio in riferimento a quegli aspetti tariffe ma non solo che il decreto legge Bersani ha in qualche modo liberalizzato uso una parola come dire forse non non corretta ma che può darci il senso dell'operazione
Grazie
Ringrazio sostituì
Sostituisco come sapete il presidente
Catricalà anche saluta anche lui ringrazia per
Dare l'opportunità all'Antitrust anche in questa sede di esprimersi
Ora la risposta sua domanda è abbastanza sintetica perché ovviamente in questa fase perché gli ordini
Come previsto anche nel decreto Bersani era tempo di adeguarsi fino al primo gennaio del due mila e sei non hanno ancora diciamo interloquire con l'autorità per fare per evidenziare insomma le modifiche che che intendono apporre e e quindi devo dire che non è che è cambiato sostanzialmente il rapporto che che in questo in questo periodo di tempo diciamo se instaurato
La notizia di di pochi giorni fa del ministero del per lo sviluppo economico con la che ha presentato la sua relazione sul primo semestre
Di sullo stato di attuazione del decreto Bersani ci dice che gli ordini hanno quasi tutti presentato le loro modifiche al codice deontologico
E quindi a questo punto anche l'Antitrust credo che comincerà a esaminare questo tipo di
Di interventi da parte degli ordini questo per quanto riguarda diciamo cosa è successo dopo Bersani io posso dire per un caso specifico che che e che l'Autorità sta concludendo che dichiara che riguarda l'Ordine dei veterinari dove c'è stata un'ampia disponibilità era un istruttoria che l'Antitrust ha avviato e che si sta concludendo e diciamo intanto una fase di cui le posso anche parlare in questa sede perché se è stata una pubblicazione anche sul sito internet degli impegni da parte di questo ordine e sia in materia di pubblicità anche per quanto riguarda le tariffe professionali si tratta nel caso dei veterinari dell'Ordine dei veterinari di tariffe non obbligatorio per legge
E rispetto alle quali sia l'ordine che la federazione hanno ma manifestato anzi anche diciamo già realizzato l'abbandono del sistema tariffario per quanto riguarda i minimi inderogabile naturalmente
E così per una maggiore apertura per quanto riguarda la pubblicità che sono due dei diciamo dei punti dei principi fondamentali sotto profilo antitrust e questo è già un dato di fatto abbastanza significativo e concreto
L'idea è è la speranza che ci sia da parte di tutti gli altri ordini professionali un movimento in questo senso ora l'Antitrust sentito parlare spesso di concorrenza in questo tavolo
E diciamo con queste iniziative governative che si sono state
E l'antitrust ha visto valorizzati dopo tanti anni devo dire sono molti anni che mi occupo di concorrenza e di servizi professionali
Ha visto valorizzati i suoi numerosi interventi di segnalazione questo credo anche grazie all'impulso per la verità della della Commissione europea che aperto una serie di procedimenti anche dimessi ma ora nei confronti dello Stato italiano per diversi sistemi tariffari e poi ha presentato ben due relazioni dove ha messo in evidenza che lo Stato italiano si trovava
Ai primi i primi posti come regolamentasse come livello di regolamentazione dei servizi professionali e si trovava agli ultimi posti come iniziative normative
Ho regolarmente Ari per quanto riguardava appunto gli adeguamenti le modifiche normative
Io faccia sale del punti prima passi esistono naso può
De delle delle domande puntuali perché è un intervento molto articolato ma sto punto mi interessava precisare alcune cose per il dialogo con le professioni
Regolamentate enorme in verità perché c'è stato un dialogo
Che sia al a livello istituzionale che dopo avuto occasione anche numerosi convegni in cui sono andate di cui prendo atto anche di di una volontà secondo me positiva anche da parte dei delle professioni regolamentate di trovare
Non dico una soluzione ma di un'analisi approfondita su quello che è il ruolo dell'ordine professionale
E per per anche per inquadrare forse correttamente perché è un po'me dispiaciuto che si sia parlato ancora una volta di liberalizzazione selvaggia siccome io ho visto anche su tanti giornali
E quello che è importante per l'Antitrust ha naturalmente e quindi per i principi di concorrenza
è verificare e non tanto l'annullamento o l'abolizione degli ordini professionali quanto piuttosto neanche perché questi siano per modificarli perché sono vecchio Soleti ma quanto piuttosto considerato il livello di regolamentazione
E considerata anche una necessità di regolamentazione perché si è parlato giustamente di asimmetrie informative e anche io aggiungo di sistemi di fallimento del mercato dato il rapporto che esiste tra il consumatore che fornisce questo servizio professionale
Però il problema appunto è quello non tanto che ci vuole una regolamentazione ma di quale regolamentazione e quindi quello che l'Antitrust chiama teste di proporzionalità cioè la verifica della necessarietà
Effettiva delle delle misure regolamentari che vengono date al fine proprio di soddisfare questa esigenza di tutela dell'interesse pubblico che è affidato agli ordini professionali
E quindi secondo me questo io io vorrei sottolineano ancora una volta perché secondo me sarà perché è un po'anche sì credo questo è un punto molto importante
Perché questo significa no anche si vuole buttare tutto nella spazzatura ma se vuole prendere un valore importante che si riconosce per la tutela proprio del cittadino e anche del sistema completa del sistema Italia e lo si vuole valorizzare ottimizzare dopodiché i principi di concorrenza
Sono principi che noi mutuiamo dal concetto di impresa e non c'è niente di scandaloso in questo la nozione di impresa che ha una sua origine comunitario nel diritto antitrust è una nozione funzionale e quindi il professionista la professione anche intellettuale e tutte le professioni come è servita anche i servizi rientrano nella nozione di impresa con i distinguo che questa specificità richiede quindi anche su questo se siamo sereni
E il dialogo credo che lo possiamo costruire perché non c'è nessuno scandalo a fare un po'più di pubblicità come si dice per cui se adesso il decreto Bersani il disegno di legge del governo dice pubblicizziamo i titoli le caratteristiche la tipologia quindi del servizio ma pubblicità informativa
C'è poi il consumatore l'utente come lo vogliamo chiamare avrà diritto di sapere proprio perché lui non ha studiato non ha la stessa preparazione professionale avrà diritto di di di avere il maggior numero di informazioni possibile perché la sua scelta sia orientata e quindi io non ci vedo niente sinceramente
Ne diciamo di di scandaloso anzi io credo che un ordine professionale che dovrebbe valere a cura proprio quello di valorizzare le professionalità dei propri iscritti dovrebbe essere assolutamente d'accordo con queste linee
Di di intervento sulla tariffa io mi permetto solo di fare una battuta perché continuo ad avere oltre al valutato pratico che è stato poi anche evidenziato dal presidente Lupoi prima su sul sull'importanza di abolire le tariffe ma insomma si si parla di qualità della tre qualità garantito David necessità della tariffa perché per garanzia della qualità
Ora la tariffa per definizione viene fatta erga omnes in un momento che all'inizio dell'anno allora sulla base di questi criteri noi stiamo dicendo che in questo modo
La qualità la determiniamo ex ante e allora è molto semplice questo ragionamento sente terminate ex-ante per forze determinata ad un livello medio uniforme e basso
Per forza perché perché altrimenti siccome la qualità un elemento dinamico e non posso che verificare l'ex post nel confronto concorrenziale con tutti gli altri operatori
Io sinceramente non capisco come qualità e tariffa ci possono stare quando la tariffa è un elemento statico e la qualità è un elemento dinamico io su questo punto avere bisogno proprio che venisse chiarito dai professionisti da non entrare poi sul sul punto che che è quello appunto del del del rendere esplicito il costo della prestazione che è un elemento da un lato deve tener conto del tipo della tipologia di utenza quindi quanto quest'utenza che sempre più qualificata nel tempo parliamoci chiaro sia in grado di valutare
Se quella prestazione costata tanto ed è costata oppure è costata poco
E quindi questo è un punto che deve essere considerato dall'altro come ha detto l'antitrust eccome mi sembra ci sia anche
Posso dedurre insomma da quello che ho letto nel disegno
Di legge e governativo c'è la previsione di arrivare dei tariffari massimi quando si ravvisi effettivamente la necessità di tutelare una parte di utenza debole questo alcuni punti avrei parecchia
Architetto Sirica su questo punto del legame tra tariffa e qualità
Come dire continua ad essere la uno dei punti cruciali
Sì il problema posto dalla dottoressa è posto bene che non c'è una consequenzialità logica tra tariffe e qualità
è chiaro però che per esempio per quanto riguarda la prestazione che riguardano le opere pubbliche se la competizione avviene tra portafogli dell'impresa di costruzione che si candida vorrà realizzare il progetto come nel caso dall'appalto integrato
E eccetera allora c'è una naturalmente noi siamo per una nuova concezione del tariffe anche perché il diritto comunitario consente agli Stati membri che lo ritengono di avere dei minimi tariffari e contemporaneamente non c'è nessuno studio scientifico rigoroso che individui una incompatibilità tra la condizione di soddisfazione del principio comunitario della concorrenza esistenza delle tariffe minime
è interesse generale queste tre condizioni possono essere compatibili come dimostra uno studio che noi abbiamo affidato come comitato Rizzato le professioni da studenti e di economie e la sua portati economy appunto di Bologna e di legge che hanno dimostrato invece che le tariffe minime garantiscono il cittadino perché garantiscano innanzitutto la sopravvivenza di una diffusa presenza sul territorio
Dei piccoli e medi studi quindi una varietà di offerta contro invece un ragionamento di economia di scala con lei le mie azioni minime che consentirebbe concentrazione monopolistiche pochi posti del territorio quindi la scomparsa di una varietà di prestazioni possibili anche di piccoli e medi studi questo è uno studio l'unico studio rigoroso finora e quindi non è vorremmo confrontarci anche con altri gas perché appunto la dottoressa mettere in evidenza altre questioni
Per aprire un dibattito e consumarlo in termini dialettici verifica va bene tutta la complessità di questo dibattito ma aprioristicamente affermare che le tariffe minime vanno abrogate perché eccetera questo invece pure ed estremo
Sbaglia dottoressa Montanari senza tariffe minime si va ad un modello come dire di studi troppo grandi che in qualche modo come dire modello supermercato insomma
Allora io
Questo studio non lo conosco ci sono comunque moltissimi studi in materia di tariffe che dicono esattamente il contrario perché ce l'ho eccome quando io ho fatto anche l'avvocato no no perché scusate così funziona
Io ho fatto l'avvocato conosco il diritto e troviamo sempre giurisprudenze
In un senso come nell'altro gli economisti non sono diversi da noi insomma questo di questo posso dare atto per cui a seconda di quale domanda
Viene considerata nell'analisi economica che viene fatta cambiano anche i risultati quello però che io voglio dire è e quindi una dimostrazione in assoluto noi non riusciamo a trovarli e quello voglio dire che la peculiarità del servizio professionale tale per cui il soggetto deve essere libero di organizzarsi nella forma
In cui secondo me ritiene meglio potere fare questo è un altro aspetto importante che riguarda l'organizzazione della forma societaria
Del dell'attività oppure che prevista sia nel decreto Bersani che l'Antitrust di sì da tanto tempo e che ritroviamo anche ancor meglio secondo me per come l'ho letto nel disegno di legge
Governativo e queste importante perché il professionista può decidere di fare un investimento di nicchia
E quindi investe diventa specializzato su una particolare tipologia di domanda attraverso una su un sua o uno uno studio di mercato come può fare tranquillamente l'impresa può decidere di associarsi con altri può decidere di seguire una tipologia dei servizi che sono più standardizzabile di altri adesso su questo io so che i professionisti tengono a dire che non c'è nessun servizio standardizzabile
E e quindi vorrei che mi sì passasse l'uso di questo termine con le virgolette perché io non intendo dire che non ci sia nessun apporto della propria attività intellettuale dico che ci sono anche nell'ambito dell'attività intellettuale
Servizi più ripetitive e quindi si può fare questo tipo di investimento per questi noi dobbiamo rispettare per forza una tariffa che è determinata a prescindere dal fatto di appostamento cento questo tipo di organizzazione
Così ci sono invece o altri tipi di organizzazione di forme societarie chiamiamole così oggi di grandi media associazioni dove è possibile fare dell'economie di scala perché è per la tipologia
Del dire dei sì degli utenti che hanno dei clienti che hanno quindi e in un contesto come questo che questo è il contesto reale però adesso vorrei dire di diverse organizzazioni della medesima attività professionale vale per gli avvocati
Come per i commercialisti ma sicuramente anche per gli ingegneri se l'ingegnere che ha la sua stanza è l'ingegnere che alla società di ingegneria e così l'avvocato in così tante altre professioni dovere determinare una tariffa ex ante e io sinceramente non c'è no non penso che ci sia un problema di quello
Nel senso che viene delineato dagli ordinanza
Bene credo appunto che su questo tema non ci sia una grande poi possibilità ricomposizione di fatto prego
Tariffe degli ingegneri visto che si riferiva avanzata allora io le posso dire per getto che oggi le tariffe degli ingegneri sono insufficienti bassissimi e per opere di edilizia assidua tre-quattro miliardi due tre milioni di euro
Sono dei furti legalizzati per opere stradale superiore a venti milioni di euro
Che lo Stato paga piano piano il piede viene viene ma inevitabilmente così non è cattiveria le tariffe mai pensato l'ingegnere mille novecentoquarantanove quando si lavorava con la le mani il inchiostri dire eccetera ore abbiamo i computer e fanno buona parte del nostro lavoro Marita risuonano anti fare vari
Seconda prova e finisco
I prodigi le tariffe obbligatorie ce l'abbiamo dal quarantanove a alzino dal cinquantotto perché prima erano indicati come obbligatori dal cinquantotto a oggi
Abbiamo tutti siamo stati abbiamo fatto opere pubbliche per lo Stato pagati sulle tariffe erano tutte bellissime mostre o prego tutte in qualità totale perché queste pure diceva chiedo Sirica
Marianna la fa il professionista no no caro e prende il fallo di rame concludono mia siamo per una nuova concezione tariffe stiamo lavorando a protocolli prestazionali
Che ci consentano di arrivare a una definizione precisa e su una questione molto complessa e quindi questa è la proposta che noi faremo poi alle istituzioni
Sì preso servizio amorevole judo che no no no stiamo per chiudere anche perché abbiamo spazio ulteriore e quindi una tariffa che in qualche modo come dire non non ricordo non riproduca i difetti di quella abrogata che
Che tiene conto dei principi e la concorrenza sempre bene torniamo
Torniamo alla differenza tra ordini ed associazioni perché poi di questo
Di questo stiamo parlando alla discrimine tra ordine da associazioni beh un discrimine
Anche se appunto forse molto
Rilevante quindi fosse anche grossolano
Quello tra l'attività riservata e quella no
Su questo come dire visto che in la disegno di legge promette una revisione delle Riserve qui ingegner Lupoi si apre un capitolo da cui come dire
Promettente peso per l'associazionismo no
Non c'è dubbio ma la distinzione e quella che ha detto lei che ha detto più autorevolmente su dello Scotti
E non può essere altri che quella
Perché qualsiasi altra di in identificazione qualcos'altro definizione vuol dire come diceva Vietti uno ventidue eccetera vuol dire vuol dire un incremento delle riserve a favore dell'iscritto all'ordine a danno del del non iscritto e chiaro perché se un elemento inerente il disegno degli Castelli diceva praticamente si potevano fare le associazioni e quindi potevo rilasciati attestati di competenze eccetera
Soltanto per attività tiro vero no non di riserva
Ma tipiche tipiche degli ordini degli iscritti agli ordini
Che è altra cosa
Quello significava aumentiamo le riserva allora in un disegno di legge veniva sbandierato con una modernizzazione è una liberalizzazione veniva ampia dei server mi pare che la cosa possibile questa ditecelo
Noi allora leggi articolo numero uno le attività tipiche diventati la riservata e a crisi mi sta bene il Parlamento è sovrano io non penso lo pensa vigilati una istituzione sia pur nobile posta dirà Parlamento proprio pupario di questi di fare una legge il Parlamento è sovrano il Parlamento passato futuri riterrà che e sia giusto creatività PPI diventò arriva riservate prenderemo atto
Ma sì tanto che questo non succeda una potente prevede lo di nascosto da una norma che vorrebbe jazz si pone di l'opposto si propone l'opposto come titolo
Tutto qua quindi si apre un bel campo ma in realtà è già non è iniziata e il campo di oggi il bel campo si apre per altre cose
Dal quale perché si apre perché in questo modo vedete e quello che volevo ripulire prima quando poi io reputo P per fare un discorso di
Attenzione
All'interessi del mondo associativo del mondo ordinistico che era quello volevo dire poi purtroppo sto preso
La d'altri binari e non mi è stato possibile
Perché e quando mi dicevo mi domandavo perché gli ordini si oppongono premuto fin il discorso dicendo se ci riflettete bene e interessi di tutti noi
Invece fare andare avanti questa legge
Perché si appunto alcune modifiche va be'ma non parliamo di principi perché permetterà al mondo professione italiano nel suo insieme
Di crescere
Di diventare più competitivo
Di non aver paura della importazione dei servizi di professionisti del resto d'Europa in Italia ma potersi proporre per andare a esportare i propri servizi invece
E se voglia nanizzati ebbene perdendo di vista quasi piccolo interesse che certamente si va a toccare non vi è dubbio ma vedete nell'insieme questo il disegno esce fuori una legge di questo genere se ben scritta ben corrette ben applicata non c'è dubbio che in questo e allora cerchiamo di perdere qualche edonismo io ciò io avrei degli egoismi da evidenziare nei confronti di questa le idee dei dei poteri è vietato agli obblighi la formazione di me pare pazzesco ma mi sto zitto
Ma non lo dico
Perché io voglio che questa legge vada avanti io so di avere anche ragione potrebbe una tutela
Però io voglio divieti vuole unire
Il discorso vedete far capire a tutti quanti ma non a chi si sente perché queste di Forlì questi incontri valgono non per noi penso
Vado perché ci sente perché viene una volta all'anno ascolta questi temi norma ci diciamo sempre sappiamo già
E io vorrei far capire a voi perché poi voi da dove le vostre case avrete da David agli altri che esse gli legge il davvero questa legge non come dire distribuita dalle dichiarazioni di alcuni e son sempre gli stessi è riportata da alcuni giornali
Se con questa legge severa diede bene davvero vi rendete conto ti a favore di tutto il mondo professione italiano
Ma davvero e allora e questo deve essere il tema questo resta l'attenzione abbiamo e io sono convinto di questo
Guardate che invece delle professioniste del cittadino perché possiamo cittadine PRIE professionistico
Allora se stiamo attenti a questo vedremo di tutte le dichiarazioni violente a devono essere superati e dobbiamo tutti quanti spingeva il paramento si spicci presto e purtroppo segnali d'artificio in questa direzione oggi abbiamo letto c'è un due mesi per fargli audizioni eccetera eccetera non ci sono segnali positivi in questo senso però questo del resto è il e lo era l'obiettivo di io volevo dare dire oggi volo dire un'altra cosa
Che mi ero preparato questo periti io dico
Che
è una legge che e a favore degli ordini professionali anche perché il vero che va a cambiarne alcuni connotati
Ma è vero che proprio in questo cambiamento consente loro di andare avanti io degli interventi abbiamo fatto il passato io ho detto le altre professioni sono la possibilità per il sistema protesa italiano di andare avanti io dico questa legge invece è la possibilità per gli ordini professionali di modificarsi
In meglio e acquisire una funzione utile ai tempi che oggi stanno attraversando non quelli che erano utili
Cinquant'anni fa e sono tempi passati oggi e domani
Dice Alessandro Baricco
In un saggio
I barbari
Qui dentro e Barbie siamo noi siamo le associazioni professionali che i barbari sono quelli che nella civiltà sono venuti no sono venuti a hanno conquistato il potere sulle civiltà che era un declino no e le hanno rivitalizzato
Ovviamente e dice perché ciò che si salverà
Non sarà mai questi abbiamo tenuto al riparo vetrine
Ma ciò che abbiamo lasciato mutare per i tiri diventasse se stesso in un tempo nuovo facciamo gli ordini possono mutare e diverbi diventino di nuovo utile alla società civile come lo sono stati quando sono stati istituiti prego dimentichiamo l'istituzione di progettato utilissimo
è stato un grande grande pensiero del del governo al era liberale prestato anche a attuato i primi anni facili come realtà veniva da tradizione liberale dei Giolitti Isma'
Ecco il freddo
Queste buona Lupoi ha superato l'esame
Il primo noi vogliamo
Bene io
Insomma dopo questa prima parte della della tavola rotonda
Come dire devo rilevare ancora una volta come insomma venga confermata ciò che è un po'dicevamo all'esordio come alcuni temi continuino a mantenere un'asprezza forse eccessiva in un momento in cui come dire bisognerebbe un pochino confrontarsi e capire quali sono i punti che possono essere su cui si può lavorare che possono essere anche emendate qui magari necessitano oppure approfondimento
Riserverei dieci minuti ma non di più ad alcuni interventi dal pubblico devo dire che insomma lascio un minuto ciascuno perché altrimenti non non ci stiamo e
Rischiamo di fa saltare gli equilibri
Della tavola rotonda primo Perra lasciare spazio al sottosegretario Scotti eventualmente di dare delle risposte alle domande che gli verranno fatte e poi per lasciare spazio anche alla all'assessore Fraga ai rispetto agli spazi delle regioni che mi sembra appunto trattando devi delle coordinate più generali della riforma delle professioni in qualche modo l'argomento è passato sotto silenzio anche se come dire poi nella vita dei professionisti invece sono le attività di promozione che in qualche modo fanno la differenza
Sergio Paparone consigliere dell'ordine
è un minuto altrimenti se vuole le fare un intervento nonna non c'è spazio
Va bene
La presidente Cioffi
Prego
Ciao qui belli e assistenti lei tecnici di laboratorio
Grazie come in uso cronometri amore anche meno
Io la ringrazio per l'invito le regine Toscana nella quale ho l'onore e il piacere di lavorare da tanto tempo però ricordo che anche l'anno scorso fu sollevato il problema ventidue professioni sanitarie che corrispondono a circa cinquecento e seicento mila
Professionisti
Da venti anni stanno rincorrendo una regolari regolamentazioni attraverso la formazione prima diploma universitari con lavori insieme anche specialistiche di questi circa quattrocento mila sono regolamentate attraverso l'istituzione di collegi altre diciotto professioni tra cui i tecnici di laboratorio i fisioterapisti i tecnici della prevenzione aspetto e non la regolamentazione attraverso le varie proposte di legge compreso l'attuale quella governativa non si pensava ad un superamento del sistema ordinistico
Sottosegretario mi fa piacere averla conosciuta stamattina noi come associazioni non siamo stati chiamati anche se abbiamo inviato la richiesta di essere sentiti
Però a nome di tutte le professioni a quelle non regolamentate visto che il sistema ordinistico continua a esistere chiediamo l'applicazione della legge quaranta metri
Che è stata voluta fortemente da tutti i nomi e sulla quale abbiamo lavorato per venti anni
Bene grazie
Il
Componente della quarta commissione della sanità della Regione Toscana Fabio Roggiolani
Deve rimanere no io come ho avuto occasione di ribadire a Roma
Che il passaggio della della legge in Consiglio dei ministri un passaggio molto rilevante e quindi assolutamente un cambiamento finalmente di marcia per arrivare in porto con la nuova legge
Io credo che non sia più il tempo di appelli alla bontà di ciascuno di noi ma semplicemente di determinazione ad arrivare fino in fondo nell'applicazione di una legge che non è penalizzante per alcuno
Ma è finalmente regolarizzate per tutti coloro che per troppi anni appunto si sono trovati ad una vera alcun tipo di formati rappresentanza e di autorganizzazione che è necessaria anche per dare poi sviluppò anche alle alle singole professioni
Una battaglia che la Regione Toscana Agostino Fraga e ma c'era anche prima l'assessore Carla Guidi che fu protagonista nella passata legislatura proprio di una de di una di una legge regionale proprio per aprire questa finalmente per rompere questo questi Monopoli sulle professioni che sono state poste in questo Paese che a questo punto ripeto deve essere portata fino in fondo
Può diventare questa legge facili tante per tutti
Ho penalizzante per alcuni dipende quanto alcuna quindi intendono perseguire a mantenere intatto intoccabile la loro propria rendita di posizione pur giusta pur storicamente ragionevolmente non so la storia io non non mi offrì ferimenti quindi evito poi
Di fare commenti questo
In questa direzione pur con tutte le buone ragioni resta il fatto che trovo incomprensibile la resistenza che questa legge vada in porto questo lo trovo davvero un errore e alla lunga succede come le volte succede in politica
è evidente che tu non hai dubbi che loro lo facciano con la migliore buona fede
Liceo intervento è fatto con la migliore buona fede
Ma l'insistenza fin troppo buona fede denota il fatto che allora questa buona fede alla fine dove dovremmo attaccarla con iniziative concrete e coerenti se vogliamo davvero liberalizzare mondo ragionevolmente delle professioni
Bene
Il segretario generale dell'Associazione nazionale forense Bruno Salvini giusto il cognome
Ci si significare solo sinteticamente come anche all'interno del mondo delle professioni
Vi sia stata una riflessione che ha portato a considerazioni che oggi trovano una valutazione almeno di attenzione su quello che riguarda se non altro l'articolo otto così come è stato espresso parla
Dal ministro Mastella del nel provvedimento perché potere professione le associazioni delle professioni prestazioni specialistiche associazioni generalisti che come la nostra sindacato partecipa con professioni che ha a tutela gli interessi
Prettamente sindacali ma non solo ma anche di formazione per la categoria ha fatto una riflessione che riguarda il mondo ordinistico facendo un ragionamento inverso dicendo come è possibile veicolare all'interno del mondo ordinistico
Una qualità delle prestazioni una pluralità di formazione di percorsi formativi e questo è un modo per il riconoscimento dell'associazione che oggi si stanno avvicinando credo abbia visto come attenzione anche il documento che è stato redatto dal de associazioni specialistiche non tra cui Camera penale tra cui il mondo dei lavoristi tra cui per introdurre elementi di differenziazione e di conoscenza all'interno del mondo professionale con il riconoscimento delle associazioni che possono spendere e si possono spendere
Al di ordine del fermo restando rispetto dà luogo al progetto adesso proprio sulla copertura
Vorrei poter dire la forma di chi oggi pure forte il però visto Confort tributo visto col foro il genero visto a percorsi formativi più giù momento promette il più ampio gli osservatori codici più colori
Molto più rigidi e molto più
A stringenti di quelli piogge gli ordini garantisco e questo credo che sia il punto di partenza
O il un'attenzione semplicemente un richiamo al ministro questo deve avvenire anche cercando di non fare confusione il tormento preconcetti definiamo bene quello che verrà presentato istituzionale più che è uno degli equivoci che ho dato luogo oggi a molti fenomeni di degenerazione del sistema ordinistico deciso una rappresentanza politica Cuccurullo prima che l'ho fatto proiettata di istituzionale meramente istituzionale devo con voto all'interno delle istituzioni preavvisi dovrà cambiare le regole dell'elezione ce ne facciamo un organo che ha una funzione istituzionale pubblici ma sono quelle che sono
Faccia
Una divisione così come esiste come lo vocatur ha detto ai suoi uno sponsor proconsole istituzionale funzione politica bando interno c'è spazio per il riconoscimento delle associazioni e questo credo che sia segno di novità che vada colto con attenzione in una prospettiva più sicuro questo club delle resistenze dei corretto con riduzione poiché però sicuramente un segnale di ammodernamento del Moloch bene grazie avvocato l'architetto Leonardo che crea linee cioè
Che Carini io intendevo solo porre delle questioni sulla rappresentatività diciamo dette ordine ma all'intervento appena preceduto l'arresto già emersa
L'altra questione se come son citate
E modalità di esercizio della professione in altre nazioni europee
Sarebbe opportuno che si chiarisse come si esercita professioni ed altre nazioni europee così confronto diciamo appare chiaro volevo solo porre due questioni e chiedere che stato metti siano trattati
Bene il professor Federici dell'Università di Firenze
Buongiorno
Sono corso dello stato di Firenze ma sono qui come in rappresentanza del ministero dove resta la ricerca
Io faccio parte di un gruppo di lavoro sulla il fondo Ning perché il ministro Mussi ha recentemente attivato evolve votare semplicemente questa informazione perché questa attività
Credo che sia molto connessa diciamo con quello che ho sentito finora
L'apprendimento permanente dunque intanto per essere velocissimo informo che sono già iniziati dei contatti fra quattro ministeri e che secondo me io sui riordine stenta diciamo anche perché l'università rientra comunque in questo disegno di legge
Fa quattro ministeri unicamente quello del lavoro con l'istruzione curiosità il collo dell'innovazione la funzione pubblica per fare una nuova legge quadro sull'apprendimento permanente in Italia che manca perché dovrebbe cercare di aiutare il Paese raggiungere gli obiettivi di Lisbona che su qui siamo come è stato detto molto indietro allora io personalmente intanto penso di poter dire
Perché è necessario diciamo
Affrontare il tema dell'apprendimento permanente per le professioni nella logica delle politiche diciamo dell'Unione
E sicuramente suggerirono di avere contatti che volevo dire solo due cose perché non c'è tempo mi complimento con la Regione Toscana perché io ho avuto modo anche di dare un'occhiata alla ricerca nel suo complesso secondo me sarà molto utile anche per noi per cercare di riflettere su questa parte perché è chiaro che i punti cardine del dello sviluppo ritardato l'apprendimento permanente devono evidentemente fare i conti con voi e con la seconda cosa che volevo dire e che il ministro Mussi ha intenzione a marzo di fare un convegno nazionale e lanciare in questo tipo di messaggio che pregressa italiano novità mentre non lo è per le altre nove università europee e cioè che il compito istituzionale dell'università non è solo la ricerca e la didattica dei corsi
Ma è anche l'apprendimento permanente in una logica ovviamente non mi scusi io perché come qualcuno ha detto il rappresentante del coordinamento delle Regioni l'alta formazione che sarebbe quella che ha a che fare con voi con le professioni non è solo un fatto d'università
Ma è un po'fatto cui diciamo possono partecipare in molti anche in partnership con le università grazie
Grazie Lorenzo Arcolin professione affossa nazionale professione faccia Siazzu
Grazie Lorenzo Argolini con lei finalmente certamente sia rappresenta la presento una associazione di di operatori shiatsu e di altre discipline naturali quindi riflessologia maturò patire eccetera noi siamo noi speriamo che questo questo questo decreto legge arrivi ad essere approvato perché verrebbe riconosciuto il grande ruolo svolto tra le associazioni professionali in questi ultimi decenni ruolo che ha portato parlo delle di DNA ha un grande sviluppo grazie alla qualità degli operatori e quindi agli utenti consumatori insoddisfatti quindi questo chiasso già avvenuto si riconoscerebbe il ruolo delle associazioni professionali
Secondo e ultimo commento vado un po'alle regioni siamo qua per le regioni in effetti forse ultimamente nell'ultima paio persone parlato poco
Si parla di standard minimi di diciamo di di formazione
La nostro unico nel nostro invito e quello di un muoversi con cautela non avere fretta
Prendere Conte che nel nostro settore ci sono riferimenti culturali molto ampi che se il Pd ricchezza e quindi arrivare a degli standard da formativi un po'imposto un po'rigidi un può così un po'scontati
Potrebbe portare diciamo a un un lavoro non fatto bene
Delle scuole che al nostro settore si sono si sono mosse bene in questi ultimi venti trent'anni da quando c'è questo fenomeno l'utenza e contenta
Quindi tentiamo di creare un grande confronto per quanto riguarda la parte formazione grazie grazie Giuseppe Zanella presidente dell'associazione Recchi Ravone si presenti perché
Sono qua
Pronto mi sentite grazie io rappresento l'associazione eretti amore universale di medicine come già il collega stesso precedente ha parlato delle nuove professioni a livello diciamo dipendenze delle persone
Benessere per le quali ognuno di noi cerca di trovare una giusta soluzione la professionalità e valida seria
Purtroppo noi ci troviamo in una in un momento transitorio dove anche lo Stato italiano come tutto stati no cercano di professionalizzare le tematiche tecniche ma non quelli naturali e sbaglia pochissimo seguano annunziato con il naturale è poi arrivato a livello scientifico
E lo scientifico deve anche di riflesso guardare anche quello naturale giustamente lo puoi che e presidente del CoLAP e nel quale anch'io faccio parte come
Che faccia parte Chiarelettere associazioni sul carattere nazionale bisogna che il punto di riferimento che cosa noi vogliamo la professionalità vogliamo il benessere permessi profittabilità bene infine denaro per me potrebbe essere anche abolito io denaro ma si arriverà ma questa non arriverà però oggi e domani arriverà nel tempo quando l'uomo prenderà coscienza e consapevole sa di essere diciamo innanzitutto diverso è l'anello che esternare in grado io grazie arriverà per rivendicare il prossimo
Grazie
Dopo dopo questa carrellata di interventi diciamo che ci abbiamo rapidamente alla conclusione
Architetto Sirica il compito di concludere in due minuti credo che da questi interventi emerga anche da un lato la complessità del mondo professionale quindi come dire il fatto che questa proposta sia accolta per molti aspetti anche come una ventata di novità positiva da alcune componenti professionali volete buttarla a mare del tutto
Assolutamente no
Naturalmente la prima proposta la proposta scoppia la prima della flotta delle dizioni zero vento fa ancora quali il sottosegretario era una buona pub basa di partenza però ci sono stati dei cambiamenti e quindi si è confusa
La concezione sul sistema duale insomma nei paesi anglosassoni le organizzazioni professionali si chiama l'associazione nei sistemi diciamo a tradizione napoleonica e quindi Francia Germania Italia Jorgensen resasi chiamano ordine Italia nasce questa cosa originale e però bisogna dare una spiegazione sul significato accresca sono le associazioni che sono agli ordini come giustamente ha rilevato lei dottoressa
E questo deve avere una risposta sul piano giuridico e quello che nei disegni di legge precedenti c'era c'era anche all'inizio del primo testo
Naturalmente noi vogliamo la riforma ci stiamo battendo da anni abbiamo voluto tanti altri riforme abbiamo collaborato alle direttive lo dicevo all'inizio
E però proprio per questo ci siamo impegnati a dare un contributo concreto un disegno di legge al Parlamento come piattaforma che parta sì per cui si parte dal testo
Il governo una piattaforma che consente anche di recuperare alcune questioni che sono trattati oggi qua e che io appunto porre citare per concludere dunque all'articolo diciannove per la nostra disegno di legge di proposta d'iniziativa popolare
Sta scritto che su istanza della regione gli ordini non regionali perché ci sono anche ordini solo regionali per esempio i geologi si costituiscono in associazione denominata consulta regionale degli ordini provinciali
Della professione alla quale sono conferiti
Alla quale sono conferiti alcuni compiti come esercitare funzioni
Vi raccordo tra gli Ordini territoriali la promozione di iniziative per lo svolgimento di attività di interesse generale del settore socio economico della professione sulla base del principio di sussidiarietà
Le funzioni consultive circa l'attività normativa e amministrativa delle amministrazioni locali che era una questione che è stata sollevata dal professor Paolo Caretti e dagli altri d'assessore
Regionale del Friuli da magari quindi già c'è nella nostro disegno di legge è una cosa che non è presente in questo verso e che speriamo in Parlamento perché poi il Parlamento della Repubblica anche il suo ruolo non si può solo il porre la fiducia è necessario sentire i parlamentari e far sì che i cittadini con gli strumenti che legittimamente di cui legittimamente dispongono compresa la legge d'iniziativa popolare possono dare il contributo il loro contributo grazie
Ingegner Lupoi questa distinzione ordine associazione questo problema come dire che sembra non
Non dover mai trovare pace lo dimentichiamo sempre o spesso che ci sono oltre tre milioni di professionisti italiani
Che sono gente
Che lavora tutti i giorni e chi ha diritti io sino a prima vistosi faccio io parlo soltanto degli interessi generali però ogni tanto parte ricordato questo fa
Non si capisce perché per edonismo di ponti
Questi tre milioni oltre mille settecento mila presso professionisti italiani devono essere privati anche dello Stato tra i professionisti
Oltre che vi di case eccetera questa cose che non si capisce e ogni giorno che passa oltre milioni di giornate e settecento mila che vengono perse tono vite intere che si perdono a discutere di cose che sono così evidenti
Nella loro utilità sociale che veramente sconvolge pensare che chiuse non ci pensa nessuno pensò soltanto ai propri vecchi interessi di difesa e nulla per il futuro una cosa soltanto ancora si dice che origina il sistema duale non è vero originale la posizione di un ente pubblico economico che fa una lettrice via popolare forse questo è una posizione molto originale però Bobo un buon lavoro buon divertimento vediamo gli viene fuori e poi ne parleremo ma questa è una posizione molto originale
Ho sottosegretario
Devo dire che mi ha colpito tra gli interventi
Quello del presidente Cioffi che sollecita la costituzione di degli ordini sanitari mi ha colpito perché il presidente Cioffi di ce ne aspettiamo una regolamentazione in realtà però questa regolamentazione le professioni sanitarie non mediche ben precisa ce l'hanno cioè hanno come dire profili professionali hanno una
Hanno un percorso formativo molto molto intima ben individuato nelle nelle università ecco questo bisogno di ordini e non e questa volontà di trovare un riconoscimento pubblico a questi posti ma come dire non c'è un'altra strada per le professioni per affermarsi e soprattutto per aiutare gli scritti prenotare i professionisti ad esercitare
La professione nella vita di ogni giorno
Guardate le tipologie professionali su Lomu poco diffuse nessuno centinaia e centinaia se per ogni tipologia professionale dodici può fare un ordine allora il momento non si comprenderebbe più nulla
La l'indicazione che faceva la dottoressa Cioffi la signora Cioffi
Nel si riferisce a un dal GIP ad un una legge delega che non ha avuto attuazione anzi ha avuto un tentativo di attuazione da parte del ministro della Salute cinque sei mesi fa con la presentazione di tre decreti legislativi credo che uno di questi cinque Sideri se proprio ai tecnici di laboratorio che non ha avuto esito proprio perché si è in attesa di questo riordino di carattere generale allora
Voglio parlare con molta franchezza non è così comunque
Tre ordini sono stati la formazioni tre ordini non so se sia anche il vostro
è stata bloccata non perché
Non li si volesse fare ma si è detto attendiamo la legge quadro sugli ordini
Però non ci facciamo illusioni né per quelli che credono in del sistema ordinistico vecchio querele credeva sistema associativo
Non possiamo riconoscere tutti coloro i quali vogliono un ordine altrimenti gli ordini diventerebbero non ventisette ventinove quanti sono ora ma duecentonovanta
Ne possiamo riconoscere tutte le associazioni allo stato le assicurazioni censite sono duecento quaranta sono venuti e molte non sono censite allora
Per mettere ordine effettivo e dare un senso alla riforma
E lo dice un articolo non si possono creare ordini in numero superiore a quello attuale onestamente lo ripeto sta scritto qua
Ma si devono creare delle seduzioni in modo tale che nel quadro generale per esempio sanità si creano delle sanzioni così come avvenuto per dottori commercialisti e ragionieri
Lasciamo stare nostrani in guerra fra di loro nonostante abbiano fatto un ordine unico ma questo è il cambiamento degli italiani non è del governo del Parlamento sono gli italiani che poi dopo avere fatto una fusione vogliono fare una distinzione una separazione
Dunque
Gli ordini sono possono rimanere il numero attuale soltanto che si possono articolare le sezioni che hanno una propria specificità
Le associazioni debole associazione il sistema nostro né duale triviale
Ordini
Associazioni che sono registrate che rispondono a quei requisiti occhio e croce di quelle esistenti più di trenta associazioni non superano e un le condizioni che abbiamo posto dell'Arrigucci ma sono quelle che possono fare la certificazione attenzione e poi esiste tutta una vasta gamma delle altre associazioni
Che non hanno questo riconoscimento ai primi certificativo ma che possono svolgere liberamente la propria attività
E questo l'idea di fondo la ratio diciamo così la prospettiva che si vuole che il governo vuole orgasmo vuole realizzati poiché ovviamente i disegni di legge con quello popolare fosse allo stato il nostro il sesso poi si aggiunge il sette può darsi che abbia poteri
Ho burbero hanno confrontato
Spero che il Parlamento scelga il meglio nell'interesse della collettività e se mi consentite non tanto negli interessi professionisti ma soprattutto nell'interesse dei cittadini italiani cioè che gli interessi dell'
Resta Montanari parte le provocazioni di farsi da parte del TAR
Come dire hanno
Vorrei prendere le mosse da un intervento dal pubblico per come dire sollecita l'ad una conclusione la formazione continua il disegno di legge delega del Governo affidi l'affida agli ordini ma anche ad altre istituzioni per esempio cita le università
Pensa che sia un sistema quello di mettere in competizione più offre più
Poi soggetti che propongono formazione pensa che possa essere un sistema che funzioni oppure come dire ci sono dei rischi dei rischi per i professionisti io monopolio lo so sorpreso dottoressa Montanari
Grazie
No credo che dunque la formazione continua la formazione permanente è una cosa fondamentale
L'Antitrust ha detto anche nella sua relazione sull'attività svolta nel due mila e quattro due mila cinque di uno dei ruoli degli ordini professionali è proprio quello di verificare la formazione del professionista e questo se posso permettermi è la garanzia della qualità della prestazione uno degli elementi che ci consente di garantire la qualità della prestazione rispetta la tariffa il fatto che ci siano diversi soggetti che vengono messi in competizione io direi addirittura essere mettessero altri se posso permettermi perché e vorrei precisare e spero di interpretare approfitto della presenza del rappresentante del governo spera di interpretare il ruolo dell'ordine come verifica
Nella formazione ma non come qua attribuzioni di altri esclusiva nella formazione per cui la formazione
E viene affidata ad altri organismi cede affidata al mercato quindi alle università se possiamo altri organismi continua a Lourdes voluto anche agli ordine credo che allora sul con l'Antitrust avrà qualche cosa da dire
Perché se
Il problema è quello della stessa oggetto a cui ha viene affidata la verifiche anche colui che esegue la formazione si crea un pochettino più problematico
Io mi permette di anticipare
Resta comunque più competitiva che c'è nella formazione assolutamente d'accordo l'autorità che l'ordine
Assolutamente d'accordo i principi della concorrenza voglio dire e che sia l'ordine a verificarla per i soggetti che sono iscritti in nell'ottica che ho appena precisato assolutamente in linea coi principi di concorrenza basta che non si comunicano le funzioni
Assessore Fraga e in questo dibattito è questo confrontò sempre molto acceso su quali debbano essere pilastri
Su cui si regga la riforma delle professioni se si arriverà come dire questa volta ad una ad una conclusione
Resta mi sembra tutta in salita la definizione di una di uno spazio era per le regioni
Perché appunto con l'attenzione rivolta quelli che devono essere i presupposti ordinamentali in qualche modo si perde un po'di vista anche lo spazio che le regioni mi sembra con il presidente Martini questa mattina hanno in qualche modo proposto che è quello di essere un pochino il promotore di ciò che che c'è sul territorio il collante polo la regione come funzione di coordinatore della Rete se non ho capito male
Sì intanto comincio con una
Di formazione sulla quale siamo potremmo essere tutti d'accordo e che tra poco quando avrò finito c'è un buffet organizzato dalla Regione Toscana presso la Presidenza via Cavour diciotto siete tutti invitati a partecipare
Questo credo valga per le associazioni per gli ordini modellisti no