Il mercato che verrà: più liberi o più schiavi?

Bene buona sera buona sera a tutti porgo il saluto di Confartigianato imprese della provincia di Lodi per il secondo anno consecutivo
Celebriamo il momento significativo importante per la consegna del Premio Bruno lenta per la responsabilità sociale dell'impresa mentre attendiamo l'arrivo della professorale dopo nomi che condurrà la conversazione pubblica sul tema
Che conoscete insieme a due relatori che sono già arrivati l'onorevole Tabacci e l'onorevole Capezzone procediamo al momento di Consegna del riconoscimento anzitutto però un saluto che naturalmente portato dal presidente provinciale
Di Confartigianato Massimo Forlani
Benvenuti
Volevo ringraziare prima di tutto Angelo Frosio che parlando la scuola d'arte Bergognone che ci ospita e tutti i suoi collaboratori che hanno aiutato nell'organizzare a casa loro questo incontro
Non conosco posto migliore dove si poteva fare credo che consegnare qui il premio alla responsabilità sociale dell'impresa né aumenti di molto il valore prima di dedicare breve considerazioni sul significato del premier sulla personalità alla quale è stato dedicato volevo spendere qualche parola sul tema del confronto che seguirà la premiazione
Le liberalizzazioni fanno paura ma io credo che sia come per tutte le cose si ha paura di quello che non si conosce e per questo motivo abbiamo voluto con questo confronto iniziare un percorso di conoscenza con lo scopo di essere pronti ad affrontare il cambiamento e perché no a provare le opportunità in un mercato che verrà anche il premio
Purulenta giunto alla seconda edizione secondo me può essere visto come una opportunità Confartigianato è un'associazione di imprese e il nostro lavoro è quello di fare gli interessi delle aziende associate e non e anche per questa ragione abbiamo creduto fin dall'inizio nel piano strategico del territorio sottoscritto in forma ufficiale lo scorso sabato
Siamo convinti che l'impresa sia apportatrice di benessere e proprio per questo sia un valore per la società e per il territorio dove essa opera crediamo di conseguenza che l'impresa abbia il dovere di tener conto nel suo operare anche degli interessi della società di dar conto del proprio lavoro
Il premio per la responsabilità sociale vuole essere uno dei veicoli con i quali diffondere quarto Moro riveder le cose
Con l'obiettivo di arrivare a far sì che le nostre aziende integrano nel loro modo di fare impresa e quindi di fare profitti anche preoccupazioni di carattere sociale ed ecologico perché questo va soprattutto nel loro interesse
E perché questo porta valore alla propria impresa
Mi auguro che questa decisione sia condivisa da chi sta lavorando in questo momento per l'annunciato unione fra la Banca Popolare
Dire oggi a Verona perché leggiamo nei fatti che verranno un impoverimento del territorio e quindi per le imprese che come le nostre nel territorio operano ed al territorio sono legate in modo profondo
Bruno lenta perché il premio dedicato all'Ulivo
Il motivo è sempre se volete è stato tra i fondatori nel mille centocinquantotto dell'associazione autonoma artigiani di Codogno e mandamento diventate in seguito Confartigianato Imprese dalla provincia di Lodi
Fu componente nel primo Consiglio dal dicembre cinquantotto al giugno settantaquattro
Ed è stato in seguito vicepresidente dell'associazione per quindici anni ininterrottamente dal sessantaquattro a novembre settantanove
E nato a Milano nel mille centododici ma lodigiano di adozione
E iniziò il suo percorso professionale a Codogno come collaboratore dello figlio Luigi Fiorani rendendosi poi otto-nove il primo gennaio del trentanove quando costituì la ditta individuale che portava il suo nome
Confartigianato accetto senza esitazioni dedicato alla sua memoria il premio alla responsabilità sociale dell'impresa
Perché è Bruno lenta per giudizio unanime di quanti l'hanno conosciuto non è mai venuto meno all'impegno di una rigorosa coerenza con i valori della responsabilità
Della correttezza e dell'onestà tanto nel suo lavoro quanto nelle relazioni sociali e nei diversi ruoli assunti all'interno dell'associazione
Grazie
Garanzia Massimo che ha citato nel suo saluto il padrone di casa Angelo Frosio che tutti conoscono ma che merita di essere conosciuta anche dai nostri ospiti a cui cedo brevemente
La parola per un saluto anche per spiegare un po'il luogo dove ci troviamo e anche quello che ci circonda che possibile eventualmente anche acquistare nel foyer chiamiamolo così nella sua casa grazie
Grazie Massimo
Sette grandi amici
Ebbene noti a tutti grazie di essere qui ma soprattutto mi sento orgoglioso di ospitare non tanto perché io sia il padrone resta è una casa di tutti appartiene a tutt'
Sette nella casa dell'arte diciamo che l'arte è una ricchezza che appartiene a tutti gli uomini ognuno a modo capienza sapienza e ha il senso d'arte questa non è un'accademia
è un ripostiglio angosciose è un contenitore le cose fatte da uomini
Dicevo l'Accademia perché c'è una molte volte
Ci sono persone che pensano di avere il quadro il patrocinio magari di qualche cosa che si possa chiamare l'arte io penso che l'artigiano ossea veramente il missionario dall'arte rapporti ed è per questo che queste è la vostra casa
Questa è una bottega io sono figlio di un artigiano di un artista che creava e mi ricordo sempre in questa grande orgoglio di questi uomini che si devono dare un valore aggiunto alle cose
Pretesto che detto che artigiano cruente che veramente
Con la sapienza ma soprattutto con le mani sa veramente creare cose che poi sanno trasformare sanno portare avanti tutto ciò che uno può definire in un modo gran grandioso il divenire dall'universo
In questo posto perché non lo conoscesse
Ogni giorno ci sono persone speciali
Che si inventano nuovi modi di vivere
Di cambiare magari il mondo comunque di gioire
E di credere disperare
Ma in fondo di amare
Pertanto io mi sento molto orgoglioso e a nome dei loro vi ringrazio deve essere veri e se ci fosse qualche cosa voi alla fine che possono magari spiegare sono a vostra disposizione
Per poter raccontare vi magari qualche cosa di più concreto intanto grazie pervenute nella vostra casa nella casa dell'arte grazie
Grazie Angelo al premio concesso anche quest'anno il suo patrocinio la Camera di Commercio di Lodi che è presente con il suo presidente Enrico Perotti
Porto saluto dalla Camera di Commercio di Lodi che egli dietro di poter patrocinare per il secondo anno consecutivo questa seconda edizione premio Bruno lenta per la responsabilità sociale dell'impresa
Lo faccio con piacere sottolineando seppure in un breve indirizzo di saluto in concerto alcuni concetti di fondo e cioè innanzitutto come appartenente anche dalla grande famiglia di Confartigianato seppure in un'altra veste stasera il voler sottolineare e ricordare
Che la Confartigianato di Lodi nella nostra provincia la prima a me pare un'unica organizzazione
In senso lato che abbia istituito questo premio per la responsabilità sociale d'impresa e quindi va a merito di un'organizzazione di categoria datoriale
Riconoscere ogni anno il merito di qualche impresa che sia particolarmente distinta per aver messo in campo azioni di responsabilità sociale dall'impresa
Che qualcosa di importante significativo e a cui io per il quale sono testimonianza anche gli impegni dalla Camera di Commercio di Lodi nella vere all'interno di un'attività di un'azione svolto dal sistema camerale lombardo e italiano aperto in tutte le province italiani delle Camere di commercio italiane sulla base di un protocollo firmato con il Ministero a suo tempo credo nel novembre due mila quattro
Se la memoria non mi tradisce aperto uno sportello per la responsabilità sociale dell'impresa che ha lo scopo di assistere accompagnare e consigliare dare informazioni assistenza alle imprese
Soprattutto alle più alle micro e le piccole imprese che vogliono iniziare un determinato percorso realizzabile azioni di responsabilità sociale
Secondo aspetto
E non posso non sottolinearlo
Il fatto che è stato ricordato prima noi abbiamo firmato sabato scorso
Sabato scorso il più amato e presentato all'opinione pubblica al Piano strategico di sviluppo della provincia di Lodi che in grande a livello macro economico dal dell'economia provinciale ho un insieme di azioni di misure di progetti che contengono anche questo concetto spedisce specifico micro micro aziendale della responsabilità sociale dell'impresa sulle orari richiamare l'attenzione realizzare un parallelismo tra ciò che è contenuto in un piano strategico di sviluppo del nostro territorio
Che appunto otto lo sviluppo economico certamente questo il suo obiettivo ma che al suo interno alcuni elementi e componenti che lo rendono moderno realizzabile
E che non rendono soprattutto progetti di sviluppo
Sostenibile e compatibile nel suo nel suo insieme
Un progetto di sviluppo per il sistema economico lodigiano che ripeto continua alcune azioni che rendono sostenibile e compatibile lo sviluppo nel suo insieme del nostro territorio che assimilabile a ciò che all'interno di un'azienda si fa con alcune azioni di responsabilità sociali dall'impresa e così come e chiudo e così come le azioni che possono essere tante all'interno della singola impresa all'esterno dell'azienda le azioni di responsabilità sociale non solo forme moderne
Di altruismo o di beneficenza ma sono forme che vanno anche ad incrementare la competitività stessa dell'impresa
Così gli elementi che sono dentro il Piano strategico di sviluppo del Lodigiano che lo rendono sostenibile e compatibili
Non sono un di più che non ci siamo dati per farci belli ma sulle elementi essenziali lodigiano moderno dello sviluppo economico denunciano
Con questo breve riflessione io auguro tutti i ruoli una buona serata
Mentre mentre invito Aldo Bonomi ad accomodarsi qui davanti quando ha finito la sigaretta raccorda fatto seguito
Completiamo questa fase introduttiva di saluti e poi entriamo nel vivo della serata
Con Luisa Angela Salamina
Sapete che il presidente prego assessore al lavoro e anche altre deleghe per la verità la formazione professionale e al Bilancio della provincia di Lodi
Che sicuramente credo sarebbe stata comunque con noi ma in ogni caso l'onere anche di sostituire il Presidente Felissari che come sapete è stato ricoverato per un problema cardiaco che mi pare però in via di dissoluzione al quale volentieri mandiamo anche i nostri saluti prego
Grazie infatti come diceva appunto prima chi ha preceduto nel porto il saluto anche del presidente che purtroppo non non può essere qui con noi sta decisamente meglio per cui si sta riprendendo
Un brevissimo saluto anche da parte mia a questa iniziativa della Confartigianato
Proprio perché a queste iniziative a sicuramente dalle caratteristiche ha un carattere sia politico direi che sociologico importante
La qualità dei relatori
è tale per cui sicuramente ci passano indicare in concreto cosa significa
Essere imprenditori ma allo stesso tempo avere anche un ancoraggio ai temi sociali che manifesta realtà anche un ancoraggio per quanto riguarda gli aspetti della persona i suoi bisogni ai suoi diritti investendo di più sul capitale umano
Così come importante l'investimento per quanto riguarda l'ambiente la sicurezza
E nei rapporti con le altre parti interessate in un contesto di forte globalizzazione di integrazione non solo culturale ma soprattutto economica e politica appunto quella che sta tenendo
Ascolterò tutti sicuramente con grande attenzione perché esso no aspetti molto importanti
Questo perché proprio per il ruolo che mi trova svolgendo istituzioni che accontenti a compiti amministrativi del territorio ma di un territorio punto chiaro di Area Vasta come alla Provincia
E sicuramente abbiamo bisogno c'è bisogno di stimoli e divisioni che escono un po'dal circuito nella politica
Proprio questo anche proprio per poter assumere iniziative che siano in sintonia con la domanda di parti importanti del mondo delle imprese in un'attenzione diversa e nuova rispetto al passato
Oltre ad ascoltare con estrema attenzione per meglio capire appunto i loro concetti voglio dedicare questo mio breve saluto i rapporti chiedetelo aerei ottimi tra questa Amministrazione provinciale delle associazioni di categoria in particolare appunto della Confartigianato
Con me fra l'altro avrete già se accennava prima sia presidente Ford anche presidente dalla Camera di Commercio
Noi siamo partner come Provincia in molti progetti alcuni come l'elaborazione lo sviluppo del piano strategico di quel punto si parlava che dunque ci vedono ci vediamo ci vedono tutti quanti insieme protagonisti
In primo luogo alla Camera di Commercio e le altre associazioni di categoria altri invece proprio per di rilancio
Per il centro polivalente di San grato vedono il mondo dell'artigianato impegnato insieme agli enti pubblici per dotare il territorio di una struttura che noi riteniamo essenziale
In più proprio in queste settimane si sono aperti alcune collaborazioni della vostra associazione e una società appunto della Provincia e al Service che spero appunto porterà portare una una reciproca soddisfazione da questo punto di vista ecco come dicevo prima la nostra amministrazione l'amministrazione provinciale
A un tratto distintivo direi che quello di cercare la collaborazione la collaborazione di tutti coloro che hanno idee che vogliono mettere al servizio del territorio Confartigianato ha sempre dimostrato così come altre associazioni sarà quasi sempre dimostrato una forte attenzione appunto a questi temi
Sono pentiti certa che questo incontro sarà sicuramente positivo ma sarà anche positivo per i rapporti futuri buon lavoro tutti qua
Siamo al momento della premiazione prima di procedere poi al dibattito ringrazio senza nominarli gli altri esponenti istituzionali sono presenti fra l'altro le principali municipalità del territorio Lodi Casalpusterlengo
Codogno e Sant'Angelo Lodigiano con alcuni loro amministratori ci fa molto piacere
La la loro presenza e permettetemi però di ricordare la presenza anche di altre organizzazioni di categoria del territorio ci fa piacere che abbiano condiviso con noi
Questo momento per me significativo la Coldiretti l'Unione artigiani l'Unione del Commercio e las comma del Basso lodigiano
Il premio due mila sei premio Bruno lenta
è stato assegnato per decisione unanime dalla Giunta esecutiva di Confartigianato nella seduta di lunedì scorso venti novembre
Alla ditta Orlandi S.r.l. di Maleo perché fra le candidature pervenuta pervenute è risultata la più meritevole secondo gli standard ormai codificati della responsabilità sociale dell'impresa
E tenuto conto inoltre dei criteri esplicativi contenuti anche nel bando a suo tempo approvato dal consiglio provinciale dell'associazione mi svolgo da questa parte perché abbiamo messo tutti i consiglieri in castigo
Giunta e consiglio e quindi dirigente associativi sono sono qui anzitutto è stata accertata la regolarità dell'attività aziendale sotto il diverso profilo della regolarità contributiva e compatibilità con l'ambiente su cui abbiamo ottenuto precise conferme
Inoltre abbiamo raccolto ampi attestazioni documentali testimoniali circa la profonda e ampia integrazione dell'azienda con il contesto del territorio in cui presente in cui opera
In particolare segnaliamo la costante condivisione e il sostegno dell'azienda a iniziative dei servizi sociali e assistenziali comunali e di altre manifestazioni di natura culturale Esportiva
è presente per ritirare il premio l'amministratore unico la signora Maura bergamasche che invito ad accomodarsi
Vito a raggiungerci per la consegna del premio
Le figlie di Bruno lenta il figlio Pierluigi sia giustificato per un grave motivo familiare sono presente credo entrambe la signora Angela e la signora Paola prego
Complimenti ancora
L'allarme
Già guardiamoci sulla
Ecco mentre scorrono alle nostre spalle alcune immagine non vorrei coprirle però sono interni scorreranno gli interni ed esterni dell'azienda la signora vuole anzitutto portare credo un saluta
Innanzitutto ringrazio il presidente Fabiani tutti i componenti della giunta esecutiva e il consiglio di Confartigianato in prese provincia di nomadi un ringraziamento a tutti i convenuti
E in particolare devo pone un ringraziamento a tutti niente collaboratori
Perché se oggi la Orlandi S.r.l. ha ottenuto l'aggiudicazione di un conferimento di pregno di responsabilità sociale credo sia il risultato dell'impegno e delle capacità
Di adattarsi alle trasformazioni al fine di sporgere si intrallazzi diciamo rispettando i valori ambientali nel rispetto delle vigenti normative di legge offrendo sempre o cercando se non altro di offrire un servizio a regola d'arte e soprattutto perché sono guidati da un colletto rosa quindi grazie a tutti
Mentre mentre scorrono le immagini sono presenta alcune novità spiedo sull'Adriatico però chiudiamo la signora Maura in due parole di descrivercela
Veri nata nel mille novecentocinquantatré è stata fondata Carozzi Orlandi Alessandro su base individuale inizialmente si occupava di impianti termici di civili abitazioni verso gli anni Settanta le attività si incentrata della manutenzione e costruzione di reti idriche
E lavoriamo prevalentemente per conto del capo gestione S.p.A. di Milano abbiamo tuttora in gestione dieci comuni distribuiti nella fascia nel sud Lodigiano un bacino di utenza pari a circa otto mila cinquecento utenti fra famiglie paese ci occupiamo di nuovi allacciamenti di tenta come case di questo lavoro la fase esecutiva è chiaro al momento dello scavo
Preceduta dal taglio della Sea Paisà se vogliamo entrare descrizioni tecniche cioè trasporto dei materiali di risulta con accantonamento provvisorio indi il recupero del nuovo materiale inerte Dario da fuori come riempimento il caso
Viene in mente vediamo queste operazioni
Data tende certificata ISO dal due mila uno e nel due mila e tre ha ottenuto la certificazione ISO nove mila due mila uno telefono da
Abbiamo la categoria ci sei
Per la certificazione sono che è indispensabile per potersi aggiudicare i lavori che sono tutti ormai gare pubbliche
Si fanno che dei lavori su commesse sui privati
Questa questo momento dell'operazione di lavoro
Il recupero della tubazione che prevalente polietilene una volta si usavano i tubi in acciaio adesso ormai occupazioni in polietilene che pare sia più eterna è più igienica
Il fatto che sia più eterna non è una bella cosa perché vorrà dire che noi non faremo più manutenzione però attenzione
Ecco qui c'è la la la stesa della della tubazione
Fa delle attiva riempimento quello accorsero dei raccordi per la batteria dovevano poi collocati contatori di misuratori di portata dell'acqua qui ci sono quattro attacchi quindi è un allacciamento con derivazione di quattro utenze
Questa è la classica filiera o fili riduce manuale
Dove si avvita il di giunto o terminale che unisce materiali in polietilene o plastica eterno scusate tecnica nella lettera pensare a terra c'è Da Rin gentilmente dello scalo in misuratori di portata si fa la prova di pressione terza fase inattuabili dopo un qualche giorno di assestamento spazi si ritorna a ripristinare il manto stradale von provvisorio e Vittorio spingere faccio eccessivamente il tappetino di usura
Vediamo ora che sta costi tanto bene il terreno
Scarica tutta la la sabbia oltre la sabbia poi ci fa del materiale stabilizzato
L'ultima battuta oggi abbiamo la signora Maura sulle prospettive aziendale guardando il vostro futuro soppressa
Dal punto di vista così torbido e valutazione di sviluppo perlomeno di mantenimento degli attuali livelli di fatturato anche sotto il profilo Polito attivo dei servizi che vengono togato
Bene sì si cerca sempre di di di mantenere il livello nuovo o di fare degli dei passi adeguate macchina fra piegando a come si suol dire certa sono attenti difficili perché c'è tanta concorrenza purtroppo gli investimenti anche pescare al passo delle attrezzature e per la la formazione del personale è un eroe sa ma purtroppo si cerca di può mettere in tasca qualcosa meno ma sicuramente mantenere alto il livello di servizio io sono ottimista quindi se in futuro
Pensava di essere libertino Liberio più schiavi liberi nelle scelte perché uno può scegliere essi mantenersi
Adeguato all'altezza del Little Pelanda menta e schiavi schiavi si lettera meravigliosa passione chiama del nostro lavoro
E questi
Grazie
L'altra
Rito abbreviato così no no Romano
Bene le ultime considerazioni di dalla signora Maura non so se erano volute o no ma hanno introdotto di fatto la seconda parte della serata perché ha citato esplicitamente il tema della conversazione pubblica che adesso andiamo a cominciare quindi invito Aldo Bonomi a raggiungerci e anche l'onorevole Capezzone Tabacci a prendere posto qui davanti a noi grazie ancora
Comoda
Tutto bene
Solo qualche istante per la presentazione dei nostri ospiti devo anzitutto esprimere rammarico perché nel pomeriggio ha segnalato una la la rinuncia forzosa partecipare Massimo Ferlini vicepresidente nazionale di Compagnia delle opere perché colpito da un'influenza che gli ha impedito di essere purtroppo con noi
La conversazione pubblica sul tema che è già stato citato dalla signora bergamaschi il mercato che verrà più liberi o più schiavi vogliamo prendere le mosse dalla cosiddetta direttiva Bolkestein ma per ragionare sulle prospettive di un mercato che si apre anche per le micro imprese ma credo che nella conversazione dal momento che ospitiamo esponenti politici che sono protagonisti della vita politica nazionale non escludo che Aldo Bonomi voglia condurre anche su alcuni aspetti di attualità la conversazione Aldo Bonomi
Sociologo ricercatore direttore del Consorzio di ricerca Aster di Milano e se posso dirlo con una sintesi forse un po'sommaria ma significativa
Pur nella sua autonomia e di vivi sociologo quindi Vicenzi atto è amico di Confartigianato e sicuramente anche capace di uno sguardo benevolo nei confronti della grande fenomeno della micro impresa in Italia chi ha la possibilità lo dico perché forse non è da tutti conosciuta la collaborazione di di Aldo con Il Sole ventiquattro Ore che ospita la domenica quasi sempre interventi che devo dire tra l'altro uno dei quali abbiamo messo in in cartellina una specie di Apologia dell'idraulico italiano o o Lombardo che aprono un po'il cuore diciamo dei nostri piccoli imprenditori
L'onorevole Tabacci
Parlamentare del dell'UDC
è stato presidente di di questa regione in anni in cui io ero probabilmente un po'piccolo comunque adolescente quindi non mi ricordo ma credo negli anni ottanta se se non erro e credo che negli ultimi anni
Abbia giustamente raccolto una stima pubblica
Perché al di là dello dello schieramento di cui un importante esponente il centrodestra credo che si sia proposto all'attenzione dell'opinione pubblica italiana come una un esponente obiettivo capace anche di cantare se necessario fuori dal coro credo che la stessa cosa si possa dire anche dell'onorevole Daniele Capezzone
Che ha raccolto come presidente da pochi mesi della Commissione attività produttive della Camera l'eredità proprio dall'onorevole Tabacci
Di militanza radicale credo che dalle cronache nelle ultime settimane siamo stati un po'tutti investiti insomma
Di degli accadimenti del del suo partito ma è qui soprattutto in cartellina fra l'altro abbiamo messo una nota relativa ad una sua importante proposte di legge sette giorni per l'impresa
Che ha presentato ottenuto trentasette firme di parlamentari del centrodestra e del centrosinistra una proposta bipartisan che tenta di introdurre nella nostra pubblica amministrazione una drastica semplificazione delle procedure di avvio dell'impresa naturalmente lo ringraziamo di questo sforzo e anche lo incoraggiamo ad andare in questa direzione conclude dicendo che questa mattina abbiamo recuperato dei nostri studi nazionali d'informazione
Secondo cui proprio questo testo di legge ha ricevuto accolto anche emendamenti di Confartigianato c'è una difficoltà un incaglio nell'ambito della Commissione per gli affari regionali proprio sto profilo però formale della mera costituzionalità che speriamo venga superato perché rispetto questo provvedimento anche il nostro presidente nazionale Guerrini
A Espresso un senso di attesa e di fiducia ecco lasciamo la parola ad Aldo che condurrà questa conversazione fino a quando riterrai tu insomma ecco va bene
Se c'è un se dato il microfono anche Capezzone siamo posto ognuno è libero di intervenire
Allora no prima di tutto una battuta
Mi pare che i il dibattito di questa sera possa essere
Un tavolo di volonterosi lo chiamiamo così ecco mi pare che vada bene usare questo termine per fare il ragionamento
Io avrei un primo tema da discutere
Primo tema parte proprio
Dalla globalizzazione che evocata
Nel titolo del dibattito
Ora io ho
Sentito per la prima volta
Una
Meccanismo di conflitto rispetto alla globalizzazione
Occupandomi da sottili sociologo anch'da sociologo anche dei movimenti però la prima volta che ho sentito evocare questo termine come una minaccia
Non è stato quando ho seguito i movimenti no global tanto per capirci
è stato una volta che ero mi par di ricordare in una sede della Confartigianato di Pistoia se non sbaglio
Ed erano gli anni novantatré novantaquattro quindi e ho sentito tutto
Un esercito di artigiani locali che erano soprattutto nel tessile da questo punto di vista che erano estremamente irritati con la globalizzazione perché ovviamente gli era venuto meno
La tranquillità del mercato di prossimità
E quindi credo che bisogna tener presente che in questi ultimi quindici anni
I soggetti semplici e dell'economia
E dell'economia minuta come quelli l'artigianato e le piccole imprese sono state attraversate da un'apocalisse culturale devo dire che era il tema della discussione
Dell'altra mattina ad Omnibus dove ci siamo ritrovati a discutere
Io e Tabacci di dei problemi della crisi della politica crisi tra rappresentanza crisi della società
Non c'è dubbio che c'è stato una specie di Apocalisse culturale e di questo bisogna discutere
Io lo sintetizzo in tre battute
Il mondo dell'artigianato e il mondo delle piccole imprese
Era cresciuto
Nel secondo dopoguerra in questo Paese in un modo che Nismo abbastanza semplice
L'artigiano faceva impresa
Se poi cresceva partendo da sottoscala da questo punto di vista partendo l'artigiano nasce sempre
Spero che non offendere nessuno come imprenditore mediocre
Dentro la famiglia so benissimo che avete premiato del un'impresa eccellente ma nasce come un imprenditore semplice
Che lentamente cresce
E quando cresceva andava dal sindaco
E con il sindaco
E lavorava
Il proprio sviluppo
Con il sindaco imprenditore
Non di se stesso ma dalla comunità locale e Tabacci se ne ricorderà tanti di questi sindaci
Si andava dal sindaco gli dicevo Guarda che la mia impresa è cresciuta ho bisogno di fare il capannone
Il sindaco chiamava il giorno entro e in questo modo ci siamo mangiati una buona parte del territorio
Ma in questo modo nascevano quello che è lo sviluppo che non abbiamo conosciuto basta andare in giro in autostrada non c'è mica bisogna essere dei sociologi per capire qual è stato il nostro sviluppo
Quindi l'imprenditore sotto sforzo per crescere per reggere
Il sindaco imprenditore
Il direttore dalla banca locale
In cui fondamentalmente il meccanismo del credito era molto semplice erano sconto per le farfalle non è che ce ne fosse bisogno
Di Basilea due perché il direttore dalla banca locale conosceva tutto
Sapeva quante volte andava in chiesa la famiglia al patrimonio eccetera eccetera
Direttore dalla banca locale e poi le associazioni di rappresentanza io lo dico anche con un po'di freddezza che insegnavano a questi imprenditori due cose punto primo che si si avevano degli addetti oltre la famiglia
Bisognava tenere le paghe i contributi e che c'erano alcune regole da rispettare
E
Seconda cosa che insegnavano era quella di pagare meno tasse possibili però pagarle pagare meno tasse possibile
Le associazioni artigiane i loro servizi spero che anche qui non soffrendo la soluzione artigiani sono state fondamentalmente queste paghe e contributi e imparare il rapporto con il fisco rispetto a quella
Poi c'era
Da questo punto di vista un universo un po'più ampio che andava oltre la comunità locale
Che nel caso dalla Confartigianato era il rapporto con una forma partito che era la Democrazia Cristiana
Che ovviamente rappresentava immediato a questo mondo dei piccoli
La democrazia cristiana aveva un rapporto molto forte con la Coldiretti aveva un rapporto organico con la Confartigianato
Dall'altra parte la ce ne aveva un rapporto organico con il Partito comunista tanto per essere chiari perché il mondo era diviso in questi due grandi blocchi ma andava in questo modo
E da allora
La prima domanda da cui partire io è che rispetto a questi
Cinque punti che abbiamo preso in considerazione tutto è cambiato l'Apocalisse culturale quei o la Punto primo
L'imprenditore non è più solo una piccola micro impresa familista ha dovuto incominciare a confrontarsi perlomeno
Con il capire che non basta più mettere al lavoro tutta la famiglia
Per reggere la sfida della competizione
Perché dagli anni novanta in avanti ci siamo in cominciata ad accorgere che non se n'è ancora accorto che c'è sempre un cinese che lavora più di noi
Cioè per essere chiari che se la sfida competitiva e solo sul Polo sul puro costo del lavoro o sull'autosfruttamento del soggetto non ce la fai devi fare un po'di innovazione di prodotto un po'd'innovazione di processo e devi agganciarti
A una filiera di piccola impresa o di medi impresa che fa un po'di internazionalizzazione
Lo sapete benissimo gli artigiani che vanno bene sono quelli che stanno in un meccanismo di subfornitura in cui il leader è un leader eccellente
Io faccio sempre una battuta divido il mondo degli artigiani tra gli importi gli imprenditori molla gli imprenditori Trivella non è un problema di numero di addetti
Le Triveneto sono quelli che sono rimasti a quel modello economico
Per cui il problema è basta lavorare più di dieci ore al giorno mettere al lavoro tutta la famiglia si riesce ad avere il capannone si riesce a vedere la villa la villetta
Con il giardinetto davanti a casa con i nanetti che la BMW in garage questo modello non basta più
Era il modello su cui è cresciuto
Il modello di sviluppo di questo territorio anche qua
Quindi l'imprenditore è cresciuto ha dovuto fare innovazione di processo innovazione di prodotto anche le imprese artigiane anche le micro imprese
E ovviamente l'imprenditore un po'più cresciuto quelli che ce l'hanno fatta in questi anni la selezione è stata feroce is primo dato è stato una selezione feroce senza cassa integrazione
Perché ovviamente poi questo ed è la seconda domanda che farò rispetto a questo secondo te senza cassa integrazione
Quindi è cambiato l'imprenditore il sindaco spero di non offendere nessuno non conta più niente da questo punto di vista perché quello che poteva fare l'ha fatto
Creare artigiane attrezzate ci sono i capannoni ci sono il problema i problemi sono altri
Punto primo perlomeno bisogna avere come interlocutore la Regione con le normative europee
è cambiato tutto
Non basta più il sindaco non basta più avere il sindaco alleato amico da questo punto di vista terzo punto il direttore dalla banca locale non esiste più perché le banche si sono sollevate sul capital territorio aggregate da questo punto di vista i grandi gruppi le grande aggregazione e ovviamente da tutti in questi termini spesso le direttive che vengono da Brussel vengono percepite come una minaccia non con un meccanismo di modernizzazione sia quelle che riguardano l'ambiente si collega riguardo le procedure per lavoro e anche quelli che riguardano la finanza su alcuni discorsi di questo genere
Le banche sono cambiate
Le associazioni si spera che facciano il passaggio da solo paghe e contributi a ragionamenti
Che incominciano a produrre servizi per
Mercati più aperti rispetto a questo ragionamento
E non c'è più la Democrazia cristiana e non c'è più il Partito Comunista ci siamo capiti lo dico per la genealogia di un partito comunista e per per voi non c'è più la Democrazia Cristiana tant'è vero che ieri e l'altro ieri siete andate tutte e due in piazza avvenimento storico
Da questo punto di vista per la prima volta perché sì ero Java Italatte già dimostrato segni di insofferenza ma tendenzialmente mai si era visto scendere in piazza nella CMA nella Confartigianato rispetto a questo perché probabilmente virgolette vi sentite orfani
Anche dalla rappresentanza politica questo il ragionamento e quindi io direi che questo è il quadro da cui dobbiamo partire con i nostri due interlocutori
Non a partire da questo quadro a questo scenario dicendo subito e lo anticipo a Tabacci perché non c'è da parte mia nessuna Nostalgia
Di quel modello precedente dico solo che quel modello precedente aveva funzionato
E oggi come oggi io sono assolutamente convinto che il passaggio è a una dimensione dell'Europa della globalizzazione eccetera
Ed è il tema su cui ragioneremo dopo proprio nei termini nuovo stop nuova schiavitù o grandi opportunità perché poi questo è il tema che ci è stato affidato però prima di arrivare al punto di capire se il mercato è un'opportunità o una fregatura insomma ci capiamo rispetto a questo ragionerei sul fatto se questo Apocalisse culturale questo grande cambiamento c'è stato a mio parere c'è stato
Il vero problema che di questo Apocalisse culturale ne abbiamo parlato molto poco ne abbiamo discusso pochissimo non se ne è fatta nel rappresentanza nella presentazione
Mentre dell'Apocalisse culturale che avveniva dentro la crisi della FIAT in questo Paese ci si è fatto culture ragionamento politico giustamente non è che dico che se fosse sbagliato anzi era giusto
Cestini dentro quelle grandi crisi del fordismo si è ragionato fino in fondo nella transizione
Oggi come oggi io credo che bisogna incominciare a ragionare anche mantenendo questo schema che io dico sempre che c'è anche un secondo popolo che è stato dentro questi processi con tutti i problemi che questo vorrei partire da Tabacci perché l'ho chiamata in causa prima perché Tabacci è uno e lo dico subito che a mio parere ha vissuto tutte e due le pochi perché non dimentichiamoci che è stato il presidente dalla regione Lombardia nella fase in cui la democrazia cristiana era un partito di massa di grande mediazione con la composizione sociale
Oggi come oggi
Tabacci non è più
Quella dimensione politica e un altro segmento dalla politica dentro il quale lui è sempre stato un osservatore attentissimo delle opportunità data dal mercato ma da questo punto di vista la discutiamo dopo prima ragione lei di questa transizione
Bene grazie
Professor Bonomi che ha fatto un quadro
Da par suo
è un conoscitore molto approfondito del strutture economiche o del del nostro Paese della nostra regione
La storia
Per lavoro Autonomous specie di quello artigiano
In realtà la propria che aveva fatto
Si può dire che corrisponde esattamente al vero
L'artigianato si impianta sulla sulla civiltà contadina realizza e le condizioni di una industrializzazione crescente che determina un rivolgimento sostanziale della struttura economica e poi anche della struttura sociale
Con
Effettui sul sulle famiglie sull'urbanistica rurale sul struttura dei
Delle comunità in una parola sulla civiltà
Età anche i riferimenti
Alla politica sono sono molto sono molto corretti
Devo dire che
Sul
Mentre il rapporto tra la Democrazia Cristiana e la Confartigianato aveva le caratteristiche che
Che Bonomi ha indicato
Il rapporto del Partito comunista con la CNN era più complesso per il fatto che nella cultura comunista del tempo non quella di oggi la figura dell'artigiano era considerato un po'come quello che sfrutta il lavoro degli altri io ho avuto modo di partecipare ad alcuni seminari della CMA recentemente in Toscana e questo filone emergeva come una sorta come come
Se fossero dei figli legittimi
Venivano fuori
Però è chiaro che oggi siamo in una situazione del tutto diversa
Mi pare corretto quello perché lui ha detto a proposito del fatto che mi è capitato di vivere sia la prima fase nella quale la politica era un po'l'ombrello che si apriva sul muoversi di tutte queste attività anche sul loro trasformarsi e la DC che incarnava il partito Stato organizzava le mediazioni dialettiche anche col suo elettorato
Non c'è dubbio che quella sintesi tra interessi diversi il la comportava anche un lavoro di mediazione all'interno della DC che chi l'ha conosciuto dal dall'interno aveva anche delle delle caratteristiche positive senza per questo essere nostalgici e io mi
Diciamo confermò la paralisi del gusto Bonomi
Oggi le cose sono totalmente diverse direi che anzi il rapporto con la politica è andato mutando in maniera rilevante
Diciamo che la politica sia molto rimpicciolita mentre prima c'era questo ombrello che sia priva è che era anche rassicurante
Oggi appare quasi come un fatto residuale per cui capisco questo fatto questa coincidenza che CMA eh Confartigianato abbiamo scelto comunque di manifestare questo non rientra nella nella tradizione del del lavoro autonomo di manifestare diciamo con una certa vivacità
Ora a me interessa proseguire questa riflessione di Bonomi evidenziando come in questi ultimi anni in modo particolare
Il mondo dell'artigianato dovuto far far fronte ecco confrontarsi con alcune grandi realtà la globalizzazione
Per è un fatto
Non si può scendere da questo treno è una condizione che tende a coinvolgere sempre di più l'evoluzione economica del mondo e quindi è un dato da cui non si può prescindere
E e uno degli elementi importanti con cui si devono fare i conti ciò comporta
Una una difficoltà una complicazione perché se l'artigiano dentro le mura domestiche era chiamato a fare certe cose dentro
Comunque l'ampiezza di un mercato mondiale anche se non lo vede in tutte le sue caratteristiche più ampie ma ne sfiorato
E gli viene richiesto di fare tutta un'altra serie di cose insomma che solo pigiando un tasto di internet uno e anche quello delle avere imparato a fare comunque a dialogare ad Inter connettersi con le nuove tecnologie perché il fatto di grande novità è la è la grande rivoluzione tecnologica che ha caratterizzato in particolare questi ultimi anni e l'altro elemento che riguarda soprattutto noi europei vorrei dire ma in particolare noi italiani e e l'avvento della moneta europea
E che ha spostato diciamo tutte le abitudini a cui eravamo abituati
E scusate il gioco di parole voi sapete che la moneta era utilizzato per organizzare una una politica forte
Nel senso che attraverso l'uso della leva monetaria sì modificavano le ragioni di scambio
Una politica di alti tassi di interesse o di alta inflazione che viaggiava con una scelta svaluta attiva regola l'Obiettivo di
Accrescere la competitività sui mercati
Internazionali o comunque sul mercato nel al nel quale ci si affacciava con conseguente e toccato nuovamente la struttura artigiani ora questa cosa non c'è più
è vero che qualcuno come il ministro francese mi pare oggi su uno degli inserti dell'economia
Si dimostra un po'nostalgico e critica il governo della moneta europea considerato troppo rigido né e la base lasciando intendere che forse un po'di un po'di elasticità un po'di svalutazione potrebbe essere utile ma anche ammesso che sì posso discutere
Il taglio della politica monetaria complessiva quel che è certo e che gli italiani da soli non possono influenzare il governo della moneta europea
E quindi vuol dire che il recupero di competitività passa attraverso altre strade non può essere utilizzo del cambio
L'altro elemento che
Diciamo CIA
Costretto in questi anni a fare i conti riguarda il tema dell'immigrazione
Quando Bonomi descrive con quell'affresco la cresce il pullulare di di tante aziende artigiane
Non c'era certo il problema della manodopera di cui si parla oggi magari era manodopera che provenendo dall'agricoltura doveva poi qualificarsi però certo la manodopera non mancano c'è un travaso dal settore primario al al al settore industriale e attraverso la via dell'Artigianato
Ora questa fase e del tutto diversa nel senso che da una decina d'anni forse qualcuno in più
Specie nelle aree più sviluppate del Paese c'è una difficoltà a mantenere e integre le capacità produttive nel settore artigiano quanto ha disponibilità di di mano d'opera della sua qualificazione ma proprio direi della della della manodopera in termini di quantità
E e questo tra l'altro e complicato dal fatto che non si tratta di manodopera nazionale ma che si deve fare un ricorso crescente a persone che vengono da altri Paesi con problematiche di diversa natura anche di una con rilievi sociali e culturali di integrazione identitaria
Non è certo di poco conto
Ora questo fa intenda finito questa questa questo contributo la riflessione così come la condotta Bonomi che il mestiere oggi dell'artigiano moderno sia più complicato di quello di qualche
Hanno fa che ci siano meno certezze e che ci sia una complessità più evidente nel gestire le attività imprenditoriali questo è quello che appare credo che sia così e ciò nonostante la mia impressione è che la reazione di questo mondo sia come ha dimostrato la signora che è stata premiata prima le sue parole che voi avete
Segnalato con con con con l'applauso
Stanno a dimostrare che c'è una valutazione positiva della sospetti IVA e una volontà di credere in in diciamo nelle cose che si possono fare in questo comparto che è un elemento di di speranza
Ovviamente qui ci fermiamo
Tutta la parte che è stata annunciata questa sera che riguarda il dibattito sulle liberalizzazioni un pezzo della della della grande riflessione che si deve fare per per vedere come affrontare
Il domani non c'è solo questo cioè il mezzo il peso della macchina statale il peso per la burocrazia da qui l'iniziativa di Daniele Capezzone la questione l'apertura dei mercati
Il tema di uno patto fiscale io lo chiamo così per cercare di capirci anche avendo letto le specificazioni che Bonomi fa a proposito della beatificazione dell'idraulico lombardo detto questo mi fermo sono contento di essere qui con voi stasera anche con Daniele Capezzone che mi è subentrato alla guida della Commissione attività produttive sono contento che abbia preso lo di questa cosa
Mi pare che in in i cinque anni passati abbiamo posto una serie di di punti di riferimento nel lavoro di quella Commissione che forse diamo una certa attitudine a con le vicende parlamentare non non ricorda che nel passato
Adesso diciamo di una attenzione un peso come quella che con il contributo di tutti siamo riusciti ad evidenziare il fatto che abbiamo potuto occuparci di materie come quelle delle risparmio dimostrava che l'attenzione era del tutto Rizzo orizzontale riguardava cose che nel passato sembravano estranea mentre invece erano tutte all'interno della realtà produttiva del Paese quindi anche di quella artigiana grazie
Grazie Tabacci ad anni medico teniamoci sempre sul piano navale di perché la seconda domanda che farò invece su quello ripeto al mercato e ci sarà una terza rispetto invece la Finanziaria poi dopo finiamo
Grazie davvero intanto per questa occasione anche per l'opportunità da subito di ascoltare delle riflessioni così articolate così ricche prima del professor Bonomi e poi del presidente Tabacci che che ringrazio provo a dire pochissime cose su cui sto è una cosa che mi convince diceva all'inizio il professor Bonomi in fondo
Ci siamo molto interrogati e anche molto ci è stato raccontato su quello che è accaduto virgolette alla FIAT per capirci no come ordine di grandezza non ci è stato troppo raccontato non abbiamo molto ragionato su quello che è accaduto la realtà della piccola piccolissima impresa più ancora che alla piccola e media impresa
E questo a me pare il punto
Noi abbiamo una serie di realtà che lo dico banalmente non vanno a Porta a Porta non vanno nei TG non hanno portavoce
Finiscono per rappresentare io non dirò perché l'espressione non ebbe vita felice una maggioranza silenziosa ma una maggioranza silenziato questo sì cioè una realtà che vive a fari spenti
E rispetto alla quale ha ragione su questo secondo me è proprio il presidente Tabacci non solo l'ombrello della politica si è fatto piccolo ma se possibile si è intanto rovesciato non non bello rovesciato che anziché riparare dall'acqua prende acqua
E e anche un ombrello
Come si conviene ad un ombrello rovesciato autoreferenziale
Cosa voglio dire oggi io sto nel centrosinistra sono un parlamentare però leale al centrosinistra ma essere leali non significa essere sordi ciechi e muti
Qual è il grande ma pezzi consistenti del centrosinistra hanno in testa
Quando va bene la triangolazione tra grandi imprese grande sindacato
Hanno in testa una lettura della società su blocchi sociali che come tali diciamo non esistono più
E
Non è vero che vogliano vendicarsi rispetto ai cinque sei milioni di piccole e piccolissime imprese così
Il peggio ancora non capisco non capiscono cioè non Vincenzo Visco che è persona
Io non voglio polemizzare l'utenza che io ce l'abbia con lui non ma esprime questo esprime una realtà Dillon comprensione se tutti i toni rispetta una realtà di cinque cinque milioni e mezzo sei milioni d'impresa usando tre verdi stanare scovare snidare
E vuol dire che non hai capito per non non hai capito
Quando hai capito fa il furbo
Perché ecco se posso permettermi di aggiunge un sassolino piccolo piccolo alle analisi del presidente Tabacci e del professor Bonomi c'è una cosa su cui ecco mi piacerebbe sentire la loro opinione cioè a me pare che ci sia un punto professor Baroni l'abbia scritto qualche volta in fondo nella politica di prima quella dell'ombrello più grande
C'era un patto rispetto al mondo della piccola impresa ora paghi poche tasse o comunque insomma
E
Sul piano dei servizi dell'ONU nel fare pure prendi poco
Però se ora il giochino è quello della minimum tax degli studi di settore non può funzionare perché non c'è più
Una simmetria sul poco c'è una a simmetria per cui ti chiedo molto di più e continua a dare atti molto di meno
Se poi aggiungiamo quello che conosciamo in termini di burocrazia di tutto il resto la cosa non funziona chiudo con una ultima osservazione
Dicevo l'ombrello
Ha ragione Tabacci piccolo l'ombrello verso verso il passato no e quindi la triangolazioni blocchi sociali eccetera ma anche un elemento di autoreferenzialità cioè politica che chiusa in uno spazio sempre più piccolo perché come ci spiega Tabacci poi le dinamiche sono altre rispetto alle banche rispetta i poteri reali eccetera
Di questa realtà oggi
Di come si pongono le piccole e medie imprese nel nuovo contesto si parla si discute alzi la mano chi ricorda
Una grande trasmissione televisiva un grande momento di riflessione su questo al di là delle cose ottime del sole di questa estate o al di là di altri momenti di uso per l'ultima volta un'espressione di Bonomi che immagino poi lui stesso riprenderà
Nel prossimo giro
Rispetto allo schema anche quello vecchio del vecchio mondo come la triangolazione come blocchi sociali della antinomia vera o presunta capitale e lavoro
E oggi il tema è quello di movimenti di capitale di risorse che viaggiano e devono atterrare da qualche parte quindi il tema è capire come i territori si rendono attraenti per questo tipo di io io una sola cosa oggettiva ad aprire una nuova impresa in Polonia
Da dieci giorni per avere l'impresa e diciannove per cento di tasse
Ne vogliamo parlare
Vogliamo fare il paragone con cui allora il grande tema non è più solo come evitare che a risorse di fuori vadano trova perché questo mi pare già una partita compromessa il tema è capire come si fa ad evitare che anche le piccole imprese di qui se ne vadano altrove perché questo il problema è trovare il luogo i momenti possibilmente non solo affidati ai coraggiosi volenterosi Az era in cui si discute di questo e questo è il tema io credo che proprio la Confartigianato e altre realtà
Voi abbiate gli strumenti
Per fare ai politici una delle poche cose che lo capisco cioè farmi pagare un prezzo e imporre questa agenda cioè in una politica che nei prossimi sei mesi parlerà di se stessa
E invece provare a proporre un'agenda di questo tipo un'agenda fattuale fare queste domande una volta due volte tre volte se la risposta non arriva cominciare a far pagare qualche prezzo politico grazie
Ma per
Il secondo giro
Allora dico subito una cosa
Il ministro Visco altro non è che sia cattivo di suo
Ha una concezione profonda
Che ha scritto che ha detto
In alcuni incontri in cui io mi sono ritrovato con lui
Lui sostiene
Che la micro impresa l'impresa artigiana
L'impresa familiare e prodotto capitalismo non esiste
E che quindi
E destinata
A dovere crescere o morire questa opinione molto chiara
Quindi Imbruglia questa concezione economica da questo punto di vista
Ma parto da qui
E mi faccio aiutare da Tabacci che ha certamente più memoria di me
Questo discorso è un discorso profondo che io rimando a un patto non scritto che c'era nella Prima Repubblica
E il patto non scritto che cosa diceva diceva una cosa molto semplice
Alla ellittica
Dei partiti nazionale
E dei partiti dei due grandi filoni
Filone cattolico da una parte e social comunista dall'altra
Venivano
Delegati
I rapporti e i poteri corre le banche d'interesse pubblico e qui ci siamo di nuovo le banche erano dentro erano di proprietà dello Stato scusate il termine ma erano statali le grandi banche
Le grandi banche nazionali di proprietà dello Stato di nomina statale
La razza padrona i boiardi eccetera fa una quello che volete uno due i rapporti con lividi
La grande impresa statale che non era una cosa da poco devo dire una cosa che io mica disconosco che ha avuto un ruolo importantissimo e per farci arrivare tra i Paesi industriali di
Della
Della competizione di allora assolutamente
E i rapporti con la grande impresa privata la FIAT ciò che va bene alla FIAT va bene all'Italia
Poi c'è e questo era il lo schema di primo popolo
Poi c'era un secondo popolo
Che l'ha fatto dalle banche popolari dalle casse di risparmio dalle casse rurali che stavano sul territorio
Poi c'erano gli artigiani e le piccole imprese che stavano sul sul territorio quella che noi studiosi chiamavamo abbia chiamato la terza Italia
è chiaro la terza Italia
E al moroso
I rapporti venivano lasciati compiere con il sindaco e con le Autonomie locale con le regioni
E
Devo dire solo una forma partito come la Democrazia Cristiana era in grado di mediare tra quel primo popolo il secondo popolo di esprimere tanto per essere chiari
Prodi all'IRI e Tabacci in Regione per capirci
Perché erano quelli gli anni cioè non è che ci dimentichiamo di questo Tabacci in Regione che si occupava del secondo popolo che ovviamente in Lombardia era una cosa seria non è una cosa secondaria ci siam capiti
E ovviamente gli altri a Roma che si occupavano del primo popolo
Questo schema è completamente cambiato
Io faccio sempre una battuta da questo punto di vista invito Visco a dirmi cos'è rimasto dal punto di vista del capitalismo del primo popolo e cosa è rimasto del secondo facciamo l'elenco e del primo cosa è rimasto per fortuna le banche sono state privatizzate
Ho liberalizzate decreto Amato del novantaquattro se non sbaglio dico bene
E quindi non ci sono più le grandi banche l'interesse nazionale
L'IRI
Ciò che rimane dell'IRI è Finmeccanica eccetera ma non c'è più Liri da questo punto di vista e la FIAT non sta molto bene però forse c'è la forse se la cava forse riesce a uscirne sono molto felice di questo non è che dico però quel primo modello
Ha espresso questa cosa dare secondo popolo dal secondo popolo rimane l'ossatura del capitalismo italiano di cui oggi dobbiamo confrontarci
Cioè ci sono e sono valori molto schematico
Quattro cinque mila Bedin prese che sono cresciute nel secondo popolo tanto per capirci Merloni e secondo popolo non è primo nasce a Fabriano
Dentro una comunità locale inizia a fare e cito uno che è stato presidente di Confindustria
Ho Bombassei tanto per capirci che nasce dalla Brembo che suo padre giochiamo a così con tanta fantasia perché il fiume Brembo scorreva lì a fianco e poi diventa leader globale sui sistemi frenanti nel mondo con tutti i suoi subfornitori bergamaschi eccetera eccetera le medie imprese
Che che non c'hanno fatto fallire sono queste sono quattro C quattro mila di cui manifatturiere due mila poi si vede eccetera poi cosa rimane
Un po'di gruppi di piccole imprese e cinque migliore di capitalisti molecolare che sono in filiera con quelle medie imprese questo è la fotografia del capitalismo italiano molto schematica
Del capitalismo di territorio del capitalismo manifatturiero di questo Paese
Ora la prima questione che l'attuale governo e tutto dentro uno schema di primo popolo ancora purtroppo e lo dice uno capaci lo sa benissimo che sta da quella parte lì
E per essere chiari
Con la disperazione di Cassandra tanto per capirci perché io sono uno di quelli che continua a raccontarle queste cose ma non conto assolutamente un tubo perché ovviamente dall'altra parte o l'interlocutore la pensa come Visco
Questo è il problema
Io continuo a scriverle continuative sono andato alla Fabbrica del programma dirle queste cose tanto per capirci è non è che fino in fondo l'ho fatta la via Crucis non è che non l'abbia fatta fino in fondo
Ho raccontato l'attuale presidente del Consiglio quando è tornato da Bruxelles che secondo me avevamo di fronte un capitalismo italiano di questo genere e ora e mi sono aspettato che l'attuale presidente del Consiglio che sapeva benissimo
Avendo fatto gli studi sulle piastrelle distretto di Sassuolo che cos'era questo capitalismo mi dicesse che era così Luba risposto mano Bonomi le cose sono molto cambiate ormai distretti stanno in Francia e in Olanda qua la ma guarda che ci sono ancora anche qua
Questo dico perché lo schema è quello del primo popolo e dentro lo schema del primo popolo si pensa ancora di costruire una finanziaria
Tra il conflitto capitale e lavoro e lo Stato in mezzo che redistribuisce e che dice chi sono i poveri che sono i ricchi
Come se il compito che la politica fosse quello di stabilire chi sono i poveri che sono i ricchi non è questo io credo che copriva la politica oggi sincopato molto più nobile
E dirò quale
Quindi questo è lo schema
E quindi è chiaro che
Devo dire che quando io ho parlato con Fumagalli che mi ha telefonato Maletto ma dobbiamo andare in piazza o meno io detto dovete andarci
Perché se non ci andate
Non serve
Perché ovviamente il primo popolo assolo come unico schema di ragionamento nel conflitto capitale lavoro vede solo la piazza
E chiaro
I tavoli del volo dei volonterosi non servono perché in questo schema sono inutili
Non servono molto ma sono inutile nel senso che non hanno peso tanto è vero che i partiti hanno immediatamente richiamato i volenterosi
Che sta che cercavano di mettersi in mezzo rispetto a questo però io dico che c'è un problema quindi
Secondo popolo che è andato avanti
Ma e qui si apre un tema enorme
Che è in crisi di rappresentanza e di rappresentazione
E come dicevamo l'altra mattina Tabacci
La crisi della rappresentanza e prepolitica ma è molto più importante dalla crisi dalla politica
Io dico sempre una battuta guardate che prima di che ci fosse la lega
C'è stata la Liffe
Ce ne siamo dimenticati negli anni novanta
Prima che
Nascesse un movimento politico che quotava al mercato dalla politica il disagio virgolette
Territoriale ci sono stati quelli che hanno incominciato a dire
Confartigianato non serve più eccetera dobbiamo fare la lotta contro la finanza eccetera eccetera eccetera vi ricordate
Crisi tra rappresentanza
Quel meccanismo
Ora questo è un problema aperto
E di difficile soluzione
Perché questo problema della rappresentanza dalla presentazione del secondo popolo
Riguarda anche non solo il mondo dalla Confartigianato degli artigiani dei piccoli banda anche il mondo di Confindustria
Riguarda anche Confindustria
Io sono stato App ad Artimino a Prato sabato
E la cosa che mi ha colpito mi ha colpito molto alla scuola invernale di Confindustria che c'erano tante persone
Però non ho visto le Confindustrie di alcuni territori mancava Brescia mancava Bergamo mancava Treviso mancava vicenza
C'era Vibo Valentia Catanzaro Lecce certo capito però uno va a vedere dove stanno le medie imprese produttive
Io so che in quello schema delle medie imprese trecento sono nel Mezzogiorno
E tre mila e settecento stanno da Roma in su
è un dato è un dato strutturale non è un problema di divisione del Paese è un dato strutturale marxiana mente strutturale dei cicli produttivi
Quindi questo discorso da crisi rappresentanza e
L'obiettivo vero e chiudo
Il mio intervento dopo la Tabacci Jaca prezzo
Quale in questo momento è cosa chiederei io la politica
Io chiedo la politica di rimettersi in mezzo
Ma non con quello schema dell'ombrello largo che è improponibile
Ma rimettersi in mezzo a che cosa
Però se da una parte o nel sistema paese
Medie imprese produttive
Tre mila per due tre mila gruppi di piccole imprese e rimedi impresa cinque mila capitalisti molecolari
Un po'di contadini che sono stati falcidiati anche loro ma che incominciano a produrre qualitativamente per la globalizzazione
Un po'di commercianti anche loro diluiti del trentacinque per cento ma che incominciano a fare commercio di che va in quella direzione
Siamo questa composizione sociale produttiva dalla prima
Il vero problema è come questa composizione sociale produttiva si interfaccia con che cosa
Con quello che io chiamo il capitalismo delle reti
Che però il problema del mercato allora il problema è o questo modello produttivo l'artigianato le piccole impresa le media impresa i contadini eccetera riescono ad agganciarsi con quattro o cinque cose la prima un sistema bancario
Trasparente
In grado di accompagnare dentro i processi di internazionalizzazione e globalizzazione eccetera
E quindi da questo punto di vista e meritorio tutto quello che ha fatto il presidente Tabacci nella precedente legislatura
La Commissione attività produttive è stato un punto di riferimento di riflessione alta su questi problemi
Gestite in maniera by partisan tanto per essere chiari perché Tabacci ha sempre avuto questa grande capacità
Quindi il rapporto con il sistema bancario primo grande problema
Secondo grande problema il rapporto con le multiutility
O con il capitalismo delle reti che produce Energia e Servizi
Terzo grande problema
Purtroppo noi abbiamo ancora il problema del rapporto con i padroni delle reti dal punto vista delle autostrade
Cambiamo anche questo problema perché abbiamo i problemi irrisolti dal punto di vista da delle delle vie di comunicazione terzo grande problema che rimanda alla logistica eccetera eccetera
Quarto punto
Il rapporto con la produzione dei saperi e delle competenze che rimanda all'università
Non è pensabile che tu hai un sistema baronale dalla parte e ha il problema di connettere queste cose con il mercato
Quinto ed ultimo punto
Il rapporto con le normative le burocrazie europee
Allora io credo che ci sia bisogno di un di più di politica
Io ho Nostalgia di una politica che si mette in mezzo
Attualmente invece mi pare e finisco il mio ragionamento
Che la politica sia molto attenta a quello che avviene e come virgolette posizionarsi in maniera autoreferenziale
Dal punto di vista del capitalismo delle reti
E non faccia connessione rispetto a questo
Allora io credo che ci debba essere una politica che spinge affinché il capitalismo delle reti esca
Dai meccanismi di rendita di posizione eccetera eccetera
Perché in questi anni non abbiamo le virgolette liberalizzato come
Ah mi son dimenticato che nel capitalismo delle reti c'è pure tiene con tanto per capirci
Perché c'è anche la e tutto il settore dalla comunicazione
Allora io credo e mi parrebbe molto importante e
Chiedo ai due ospiti di ragionare se c'è una politica che si sa mettere in mezzo rispetto a questi due problemi
Ma non
Per trarne
Di nuovo linfa vitale per la sopravvivenza dentro la crisi della politica
Ma se la politica si sa mettere in mezzo per fare accompagnamento reale dei processi di questo capitalismo di territorio rispetto ai processi di modernizzazione questo lo sforzo dobbiamo farlo
Se nei prossimi anni
Riusciremo a far questo tanto per essere chiari ce la caviamo
Se non facciamo queste connessioni nei prossimi anni il nostro destino qualcuno l'ha già segnato quello di farci fare i camerieri
E le buone trattorie il buon cibo e un po'di turismo finito infiniti giochi
Abbiamo pochi anni per essere in grado di reggere questo processo
Prego trovati
De la questione
Così come l'ha posta il professor Bonomi interpella la politica nel senso di un di un salto di qualità
Che magari può essere accompagnato da un una minore una minore presenza
Delle istituzioni pubbliche nella gestione diretta
Ma richiede un salto di qualità nella fissazione delle nuove regole del gioco tra in altri termini
Accanto alla alla crisi che ha portato alla scomparsa dei partiti prima descritti vi è stato un'azione di privatizzazione che ha ha ridotto il ruolo dello Stato imprenditore lo Stato faceva un sacco di altre cose
Allora qual è la funzione nuova questo come accompagnare il processo di sviluppo tenendo conto del fatto che noi in questi dieci anni
Al nuovo perso quote di mercato sul piano dell'export perché c'era quel vincolo della moneta
Che non ci dava più l'opportunità di utilizzare la leva ma monetaria per recuperare competitività e ho dovuto fare i conti con una realtà del tutto nuova
E poiché siamo in ritardo su questo punto abbiamo pagato però lo scotto
E siamo quelli che in Europa hanno pagato il prezzo più alto passando da circa il quattro virgola quattro per cento
Di export nel commercio mondiale export italiano nel commercio mondiale nel mille novecentonovantasei al tre per cento
Del due mila e cinque questore il dato complessivo
Ora una politica alta che cosa può fare e deve affrontare il nodo della qualità dalla spesa pubblica
Cioè come è strutturato il bilancio dello Stato e se risponde alla domanda
Se i cittadini ritengono o hanno la percezione e i servizi che loro che vengono loro forniti sono in relazione alla
All'impegno finanziario che viene loro richiesto
E qui le questioni sono molto semplici
La burocrazia
Statale
è in funzione del processo
Di sviluppo o è in qualche modo frenante o bloccando
La scuola è in funzione dello studente
E quindi si dedica al capitale umano in maniera prevalente o in funzione di coloro che vi insegna no
La sanità mette il paziente al centro de l'attenzione poi in funzione dei medici che vi lavorano
La giustizia
Al cittadino come referente quindi è in grado di produrre una giustizia penale e civile fallimentare amministrativa all'altezza dalla situazione o è in funzione degli avvocati o dei magistrati che vi lavorano
Lo schema previdenziale così come la sia andato strutturando
Che il lavoratore che oggi è in servizio paga come contributi la pensione di colui il sì è stato collocato qualche tempo prima può a reggere il peso di un assetto finanziario
Dove la modifica della Scala demografica impone si vive molto di più
E quindi si sta in pensione molto di più di quanto non si stava prima
è chiaro che con con quelle tabelle attuariali conti non tornano e quindi bisogna immaginare un meccanismo previdenziale nel quale ognuno costruisce la sua pensione nel corso del tempo ecco anche per evitare lo scontro tra generazioni che tra qualche decennio chi va in pensione non troverà due terzi dell'ultimo stipendio percepito troverà un terzo che non troverà più niente
Queste sono le i grandi punti di sfida ora la politica alta deve cominciare a dire che lo Stato sociale nuovo
E non si può realizzare con il peso della macchina burocratica cioè io se se do uno stipendio un salario come ad un pubblico dipendente non può accadere quello che il professor Ichino a proposito dei nullafacenti
Ha evidenziato quest'estate ma non è una cosa così nuova non è che si tratta di è chiaro che molti dipendenti pubblici sono pagati poco perché la funzione del pubblico impiego era di tenuta sociale non era quella di efficacia nella predisposizione di un servizio e questo è un tema centrale e questo tocca le tasche dei per i lavoratori autonomi delle famiglie dei cittadini perché è chiaro che li riguarda direttamente poi può essere anche che la famiglia artigiana abbia a sua volta magari uno stipendio statale
Nel senso che magari ci alla maestra in casa che lavora però ovviamente il quadro riguarda l'insieme delle cose l'altro appunto
Centrale sono
è l'apertura dei mercati
Lo Stato imprenditore faceva tutte le organizzava tutte le banche tutte le assicurazioni regia elettrica il gas le telecomunicazioni le autostrade
Ovviamente i servizi pubblici locali sono rimasti in campo e su questo ha ragione Bonomi e l'altra finestra che si deve aprire ora poiché tutte queste attività sono finiti in mano dei privati
E questi non hanno comprato il diritto al monopolio quindi l'interesse della piccola impresa
Coincide con l'interesse del cittadino consumatore comincino ecco l'interesse delle famiglie
E questi mercati si aprono fino al punto più alto della concorrenza possibile perché i servizi che si prestino
Siano pagati molto di meno a confronto con quelle che vengono pagati degli altri paesi europei ed è chiaro che tutti questi servizi io ho indicato non li paghiamo in assoluto o in relativo di più di quanto non vengono pagati dagli altri cittadini europei qui sta il punto di recupero e d'altro canto la cosa è dimostrato dal fatto che mentre in questi cinque anni l'economia non è cresciuta
E quindi anche l'artigiano ha dovuto tirare i remi in barca
Nel Mib trenta tutte queste attività che una volta avremo svolto dallo Stato
E che oggi sono quotati in Borsa su trenta società ventisei fanno riferimento ad attività di ex monopolio pubblico sono quelle che hanno fatto degli utili clamorosi nel momento in cui il Paese
Era del Che fonogramma piatto è chiaro che questi utili e hanno fatti perché contavano su delle rendite di posizione che venivano diciamo accese a a scapito dal cittadino consumatore della famiglia consumatrice della piccola impresa consumata
Questo è il quadro
A fronte di questo poiché lo schema indicato da da Bonomi
A ha rovesciato la conduzione di una politica che la protettiva e la esposto ad una nuova sfida e è chiaro che
L'altro l'altro l'altra gamba del del tavolo e quello di un nuovo patto fiscale
Ora quel patto fiscale era in funzione di quello schema
Non c'è dubbio che non non regge più cioè uno
Un un pezzo rilevante di economia in nero che non si può più leggere che bisogna fare emergere ma lo si può fare emergere sulla base di un nuovo patto fiscale
Come si traduce questo non si traduce sulla base di una sorta di criminalizzazione
Dei singoli gruppi o delle singole categorie anche perché quando si parla di un quarto di economia in nero e vuol dire che riguarda tutti non si può pensare che riguardi solo qualcuno
E lì bisogna introdurre col maniera molto seria il principio del contrasto di interessi non quello della tracciabilità della moneta perché la tracciabilità della moneta intanto sembra quasi presupporre che la moneta fuori corso
Ma soprattutto invece di ridurre i di attività diciamo sommerse tende ad esaltare
Quindi non è attraverso la tracciabilità che tu colmi l'aspetto interessante tu lo coglie se introduce intreccia introduce il principio del contrasto di interessi tra colui che organizza un servizio e chi per il fatto che questo servizio
Lo ha chiesto non paga e lo porta in tutto in parte in detrazione e questo è uno schema che riguarda e evidentemente anche la piccola impresa che oltre che produrre servizi in realtà li ordina e li paga
Questo meccanico è non è e l'uovo di Colombo come mai per il Maggi era troppa carta l'Agenzia delle entrate evidentemente non ha voglia di fare controlli sulle fatture però è chiaro
Che il meccanismo che è stato escogitato fino ad oggi e non ha portato i risultati sperati
Qual è la conseguenza di questo che poi è quella macchina pubblica cui prima ho fatto cenno continua a costare tanto le aliquote s'stanno in alto e tendono a restare in alto per il fatto che se si vuole mantenere quella bardatura è evidente che l'aliquota restano alte se invece noi affrontiamo da un lato la razionalizzazione e la spesa pubblica
Oggi i numeri fatti fatto cento il PIL è che la sfera pubblica e quarantasei
Ed è ed è così divisa
Sedici per cento scarso e spesa previdenziale poi c'è un cinque e mezzo per cento di spesa per interessi legata alla gestione del debito pubblico pregresso
E e andiamo avvenuta al trentuno l'altro venticinque per arrivare a quarantasei solo i servizi pubblici sui quali prima mi sono posto la domanda si sono in funzione del cittadino
Consumatore del cittadino perché utilizza questi servizi o se invece sono in funzione di coloro che vi lavorano quindi quella razionalizzazione porta ad una riduzione dello spread tra e peraltro un'attività che tende a introdurre il principio del contrasto di interessi determinò la ricomposizione la base imponibile che è la premessa per poter abbattere le aliquote tutte le altre ricette sono delle ricette che rispondono l'altra logica quelle che le sono state definite dal professor Bonomi
Un po'un po'vendicative un po'diciamo BA
Da Società fordista insomma dove c'era
Il grande capitale la grande fabbrica rapporti sindacali molto duri
Diciamo
Organizzati sulla base di uno scontro politico anche rilevante ma questo non è più la realtà in realtà è del tutto diverso allora alla politica oggi si chiede di fare questo come mai c'è questa sì cioè si fa una grande difficoltà
Perché per concepire un servizio di questa natura la politica dovrebbe ritrovare al di fuori degli schemi ideologici il nuovo punto dell'interesse generale anziché a rincorrere i singoli interessi particolari cioè se gli artigiani vanno in piazza e non è che la politica deve scodinzola are dietro ognuno di quelli che va in piazza voi fate benissimo ad andare in piazza così come fanno bene ad andare in piazza tutti quelli che ritengo di andare ma il proprio della politica non è quella di a di di diciamo Dizzy gare coloro che vanno in piazza ma quello di di cogliere da queste manifestazioni il punto di equilibrio generale perché se noi non facciamo questa operazione ora un giorno andiamo in piazza con i taxi split l'altro giorno andiamo in piazza con gli avvocati
Il terzo giorno in piazza con i commercialisti
Poi andiamo in piazza con gli ingegneri quel veniamo un po'in piazza con voi poi con i commercianti poi con i professori che si lamentano perché sono precari a voi capite che questo è una una logica da bancarotta perché è chiaro che se io inseguo tutti gli interessi e non trovò la sintesi dell'interesse generale io non faccio quadrare non solo il conto del bilancio ma non faccio neanche un'azione diciamo di recupero dell'interesse generale è questo è il compito della politica moderna meno ideologica ma capaci di leggere i processi che sono in corso secondo me non siamo molto molto vicini ad un'ipotesi di questo genere anzi la l'impressione è che la politica sta rispondendo in maniera un po'schizofrenica con un assetto anche e fortemente polarizzato su due schieramenti che hanno al loro interno tutte le contraddizioni immaginabili e e che per e che e l'obiettivo e quello di prevalere di uno schieramento sull'altro anche raschiando il barile a ciò anche recuperando il voto più lontano ma se io recupero il voto più lontano
Inseguo l'interesse più particolare
Epoca grande difficoltà poi a produrre l'azione di governo
Quella cultura dell'interesse generale
Che e questa è la raffigurazione di quello che sta capitando e che è già capitato
Anche nei dieci anni precedenti perché non è che stiamo parlando dei cinque giorni non per nulla ho fatto riferimento novantasei alla perdita
Di quote sul commercio mondiale perché questo abbraccia due maggioranze con caratteristiche politiche diverse e adesso ci stiamo abituando al terzo esperimento che non porta a nessun risultato pratico
Perché chi ha vinto ha vinto di poco ma anche se avesse vinto col il vecchio meccanismo elettorale e avesse qualche parlamentare in più non avrebbe risolto la questione perché alla base resta la contraddizione di un sistema che ha tagliato al centro la logica dalla convergenza e lo spostata sulle ali e più leali sono distante più l'interesse generale sconfitto
Più si ricorre interesse particolare più l'interesse nel quale si collocano anche le singole categorie che hanno il diritto di difendere il loro ma la politica ha il dovere di riportare l'interesse di quella categoria all'interno del quadro dell'interesse da questo è il il cammino che abbiamo di fronte non è facile però credo che testimoniarlo quanto meno è utile poi che siano i volonterosi non lo so sia certo io ho questa opinione e penso che sia necessario testimoniare in condizioni del tutto diverse da quelle con cui testimoniava amo
Il come teneva aperto l'ombrello vent'anni fa ha ragione Bono io ho contribuito allora a tenere aperto l'ombrello e la mediazione la facevo al di sotto dello Borrello adesso quell'ombrello non c'è più devo proporre un altro tipo di mediazione
Non dico più alta il tutto diverso e io devo spiegare sapendo che i miei interlocutori
Mi credono non più come quello che li rappresentava anche sul piano elettorale perché quella è una scelta che è resta intermediata in altra maniera ma sapendo che a me compete oggi un compito del tutto diverso io credo sia più arduo però può essere anche molto più interessante
E perché io credo aiuta ed impegna l'intelligenza umana a muoversi secondo di ritmi che non non erano a cui non eravamo abituati
Capezzone RAI
Ma tanto comincio col dire che condivido integralmente le cose che ha detto il presidente Tabacci non solo in termini di lettura di un nuovo ruolo di nuovo compito possibile della politica ci arrivo alla fine cioè tra pochissimo ma anche in termini di proposte concrete va riconosciuto a Tabacci di essere e di essere stato quello che compie determinazione ha posto la questione del contrasto di interessi e la pone come grande misura non solo di civiltà tributaria fiscale ma anche con grande misura efficace anti sommerso cioè per uscire da questa tenaglia per cui c'è qualcuno che criminalizza e qualcun altro perché anche queste accaduto con Berlusconi che insomma l'unico capo di governo che si gloria di un quarto di economia sommersa una dobbiamo uscire da questa cosa che non ma è anche se mi è consentito veramente l'occasione
Per dire pubblicamente a Tabacci quello che gli dico anche privatamente cioè intanto complimenti sinceri per quello che fa che atto anche nella scorsa legislatura nel metodo facendo di quella commissione luogo centrale e di intese trasversali e non etniche nella sostanza nei contenuti delle iniziative e anche nel modo di porsi rispetto agli schieramenti e rispetto al proprio schieramento di riferimento perché qui io sono francamente molto stanco di un ceto politico
Che dediti al cinquanta per cento del suo tempo dire che quegli altri sono cattivi
Che l'altra curva è fatta di facinorosi e tappeti c'è molto bisogno
Presidente Tabacci va fatta e lo fa di chi invece esercita il proprio spirito critico in primo luogo nello schieramento più vicini in primo luogo insomma altrimenti la cosa
Aggiungo poche cose
Insisto su un punto che dicevo prima cioè la nuova politica degli ombrelli piccoli sbagliati eccetera non capisce
Lo dicevo prima rispetto al viceministro Visco e al suo schema di che è quello di un finanziere per ogni negozio un finanziere per ogni officine offre e ma lo dico anche però rispetto a un ministro che io stimo molto per altri versi che il ministro Bersani
Con questo suo riproporre in modo
Preoccupante secondo me perché è un po'sia pur nobilmente con la testa voltata all'indietro
Lo schema industria industria industria
C'è come una specie di sì lo dico di di richiamo della foresta comunista qualcuno per dare la diciamo un elemento di serie C e tranquillità io all'industria ci penso e di lì quel disegno di legge appunto di politica industriale del quale oggi non parliamo ma che appunto mi pare proprio un esempio di quello che non ci serve ottici di quello che non ci sa di molte cose buone che oggi non ci servono ecco diciamo
Non capì oggi su ogni punto di in più di crescita di PIL il settanta per cento viene da commercio artigianato e servizi commercio artigianato servizi se non si capisce questo e si risponde l'unico con molta simpatia rispetto alla Fabbrica del programma dove c'erano Prodi Santagata e un termosifone Prodi saltate per e quello che hanno tirato fuori e tutta una roba
Ahimè molto rétro molto
Molto inadeguata rispetto alle nuove esigenze a uno schema che Bonomi riproponeva hanno un capitale e lavoro ma diciamo mi corregga flussi territori diciamo comunque capitali che devono atterrare da qualche parte
Sì un elemento chiave non c'è dubbio quello delle banche io sottolineo qui perché la cosa non è stata molto sottolineata una un esperimento un'esperienza piccola piccola in vitro ma bella
Curata da Assolombarda e dalla Banca dell'Etruria
Ora vedo si cerca di clonare sempre in un piccolo a Sondrio col Credito Valtellinese cioè meccanismi per cui si rompe quello schema tutto italiano per cui tu vai in una banca sicura colomba al Progetto anzi
E quello che ti si chiede sono garanzie reali la casa fideiussioni e invece c'è una scarsa attenzione a rischiare su un progetto e per questo è un elemento chiave certo
E a ragionissima anche su questo Tabacci tre il tema dei servizi pubblici locali e di una delle cento piccole illiriche tutt'ora diciamo drogano il mercato lo alterano eccetera
Però ecco ci sono due cose che secondo me non devono sfuggirci di vista
Che poi destra o sinistra ci sono due grandi tendenza del mondo a cui non le due grandi tendenze e noi siamo fuori da entrambe solo per un verso una tendenziale rivisitazione delle tasse nel senso delle tasse giù
E peraltro verso il tema della semplificazione burocratica
Sul primo punto anche qui Tabacci propone un nuovo patto fiscale e il tema c'è tutto ma qui la la coalizione della quale faccio parte parla un linguaggio che non non può funzionare semplicemente confrontando con quello che accade con i nostri Paesi competitori io sono convinto insomma anche se è un peccato mortale cioè non è quello di abbassare le tasse peccato non è quello di tagliare le spese è quello di alzare le tasse questo è uno spartiacque c'è poco da ed è su questo che si misurano le destre le sinistre
Moderne l'altra questione è quella della semplificazione
Ora anche qui c'è ormai una mensola di libri su questo a l'Italia è all'ottantesimo posto nelle classifiche mondiali per facilità di rapporto tra impresa e pubblica amministrazione
è stato calcolato che se il trenta giugno e il mitico giorno della liberazione fiscale ma uno paga le tasse per l'otto aprile il giorno della liberazione burocratica cioè tu fai cento giorni dell'anno di rapporto tra impresa e pubblica amministrazione
Qui si inserisce anche quel tentativo legislativo a cui sto ponendo mano con tanti altri insomma non è possibile che per aprire una lavanderia che non è esattamente una centrale nucleare
Ci vogliono ottantacinque autorizzazioni da parte di enti amministrazioni diverse cioè non è una cosa che non che non può funzionare ma la media di apertura di un attività richiede un numero di autorizzazioni preventive che oscilla tra cinquantacinque ottanta proprio qui ci sono beh le ricerche e drammatiche di Confartigianato in particolare io son partito da lì ma anche fatemelo dire una cosa di cui nessuno parla male perché parlarne male come ricavi in chiesa e il tema della privacy applicato alle piccole imprese devastante
Cioè l'idea che un imprenditore che ha un problema vero ma ricordiamo il direttore della banche dice tu sei fuori di venti mila euro uno sta preoccupato per quella cosa lì e contemporaneamente chi arriva la busta dello Stato che ti chiede il custode delle password
Ho un impazzisce di rabbia calcolare Giovanna Marini prende in giro sono cose che alimenta non la distanza tra la tua vita reale e e qualcosa che che senti assolutamente lontano da te e nemico chiudo
Sulla questione dalla quale sia professor Bonomi che il presidente Tabacci sono partiti
La crisi di rappresentanza una nuova rappresentanza una nuova rappresentatività da costruire io non avevo che ero qui parla celebre frase quel celebre personaggio in epoche appresi evoluzione francese che cos'è il Terzo Stato e nulla se non la coscienza di sé è tutto se ha coscienza disse
Qui il tema è questo io nullo declino rispetto a un nuovo soggetto sociale perché sarebbe sbagliato diverso sono contro la lettura per blocchi sociali e inventarsi un nuovo blocco sociale
Che come tale non esiste ma lo declino rispetto a un'agenda cioè occorre che le persone ragionevoli ovunque collocate
E negli schieramenti politici e nella società eccetera e acquisiscano coscienza comune che l'agenda politica deve essere su questo annuncio presto e che è su questo che si misurano
Tutti perché qui atti nuovo ragione Tabacci qui siamo alla quarta legislatura consecutiva senza riforma
Due di centrodestra o di centrosinistra novantaquattro novantasei due mila e uno due mila sei
Due realtà che finiscono per sorreggere il sì in una dimensione in cui le opposizioni sono solo capaci di demonizzare i governi di promettere di scalzarlo senza riuscirci
Le maggioranze sono ostaggio delle loro componenti più massimalista e si sorreggono a vicenda ieri Tabacci ha avuto una battuta strepitosa
Su su su Berlusconi facendogli affettuosamente gli auguri a me verrebbe da aggiungere che l'italiano che ieri si è preoccupato di più per il malessere di Berlusconi stato Prodi piallatrice qui o di si è precipitato a fare un messaggio assumere genica scalo lui e io dove doveva e il il tema è questo ecco rispetto a una rispetto a una ha una dinamica di questo tipo è
Avere un'agenda che c'entra che sia centrata su questi contenuti e in cui sia gli schieramenti sia i singoli componenti degli schieramenti sia incalzati su questa roba qua grazie
Ora vaga
Volevo semplicemente dire questo se il professor Bonomi poteva concludere perché io stamattina ho cominciato alla sperano fatto revoca l'Aspen poi ce l'ho avuto un dibattito con Di Pietro e Scarone sull'energia e sul gasolio alla Fondazione Mattei quello presentato un libro Il Sole ventiquattro Ore poi sono venuto qui per cui io non ce la faccio più per cui se vuole chiedere loro io la ringrazio
Più semplicemente dicendo che il dibattito ma apparso molto interessante
Avrei fatto un'ultima domanda
E l'ultima domanda era
Fondamentalmente chiudere con un segno di speranza
L'altra mattina quando
Abbiamo discusso in televisione io e Tabacci
Lui si è un po'piccato quando io ho fatto e non ti chiamo in causa quando io ho raccolto o detto guardate che la politica non riesce a interpretare una società che è profondamente cambiata
E lungi da me la retorica dalla società civile io non sono uno che non mi appartiene proprio da questo punto
Significa cioè Claudio Giorello però ecco io dico
La domanda che mi faccio è
E spero che venga avanti
Una
Una generazione politica e un non dico cito una generazione politica
Di gente certamente più giovane di me
E il più giovane di coloro che ci attualmente rappresentano che sappia dare una visione minima
Il punto di equilibrio di cui parla Tabacci è proprio questo
Arrivare a dare una visione a una composizione sociale produttiva che è profondamente cambiato che solo merita attualmente dal nulla e dall'altra parte non abbiamo visione
E io spero che fondamentalmente l'augurio che ci posso fare la politica e di occuparsi meno di se stesso
Devo dire che a me
I dibattiti che mi dovrebbero interessare sul Partito Democratico poco mi appassionano
Ma semplicemente perché sono totalmente autoreferenziale come mi appassiona molto poco il dibattito che è in atto nel centrodestra da questo punto di vista la la manifestazione a Palermo arriva mi appassiona molto poco
Cose che mi appassiona molto è capire se a un certo punto la politica esce dalla sua autoreferenzialità
Ed è in grado di esprimo la visione
Credo che i due presidenti della commissione attività produttive dalla Camera un tentativo di avere una visione ce l'hanno trasmesso questa sera grazie