Liberalizzazioni: itinerario o scorciatoia?

Bene
Avevamo messo in conto che come dire era il Coffey break avrebbe rappresentato una tentazione
Per la
Per la tenuta d'altro canto debbo dire che il pubblico del convegno è stato molto disciplinato da questa mattina alle dieci tenendo bene la le posizioni
è il momento della tavola rotonda sulle infrastrutture anche se in realtà il discorso delle infrastrutture ha attraversato un po'trasversalmente tutti di dibattiti che si sono svolti finora sia quelli più strettamente economici sia quelli politici
Marco Sodano della stampa
Modera la tavola rotonda con Raffaele Cattaneo assessore alla Regione Lombardia per infrastrutture la mobilità con il presidente dell'Abi Corrado Faissola che ringrazio particolarmente perché so che si è sottoposto a un tour de force particolarmente oneroso per essere qui con noi e questa sera con Fabrizio Palenzona che una affezionato frequentatore dei come l'iniziativa Subalpina avevamo nella versione iniziale dell'invito scritto presidente dell'Aiscat
E poi abbiamo appreso due giorni fa
Che tiene dimesso per fortuna ai una tale pluralità di titoli che e abbiamo prontamente sostituita la dicitura col vicepresidente di UniCredit e quindi siamo ci siamo Moscati adeguati Elastic
Massimo Ponzellini ha parlato questa mattina perché doveva scappare e quindi la tavola
Sì è un po'ridotta Tagliaferri
Non c'è credo e e quindi avete spazio per poter discutere comma più ampiezza di quello che è avvenuto nelle altre tavole rotonde in cui violatori venivano un po'spruzzati ovviamente sempre tenendo presente che insomma il pubblico che è quello dei dirigenti e dei disciplinati che ha resistito anche alle tentazioni dell'interruzione
A bisogno anche della vostra comprensione ecco buon dibattito
Il Consiglio buonasera a tutti
Le infrastrutture sono uno dei nodi in cui l'intervento la novità delle liberalizzazioni era più attese sono anche forse uno dei nodi nei quali la liberalizzazione e più difficile
Ha messo che alla liberalizzazione e la concorrenza corrispondano qual è realmente delle infrastrutture migliori io partirei con l'assessore Cattaneo che tra l'altro un impegno e quindi campo fareste afferma farci spiegare da lui visto che la Lombardia la mente dei problemi infrastrutturali gravi
Come pensa che una una liberalizzazione maggiore andrebbe fatta per dare alla Lombardia le vie di comunicazione delle strutture di cui ha bisogno
Ecco sì verso
Allora innanzitutto grazie io esprimo devo dire grande considerazione ammirazione per il pubblico che è il sale mi sembra anche più numeroso di quello che avrei aspetti mi sarei aspettato dopo una giornata così impegnativa anche se certamente molto interessante quindi cercherò di rispettare l'impegno che ci ha dato Michele Vietti
Non tediare il pubblico menti interessano con un intervento breve e possibilmente efficace
E chiedo anche scusa se dovrò lasciare la sala dopo l'intervento oggi è una giornata che cominciata stamattina presto a Sondrio col ministro Di Pietro presidente Formigoni si dovrà concludere a Varese siccome Parisi il mio collegio elettorale
Tutti a cominciare dagli atti comprenderanno le ragioni del fatto che poi dovrò andare dall'altra parte nell'arco
Vediamo però al tema perché io credo che liberalizzazioni e infrastrutture si sposi no nel senso si coniughino con il garbo realizzazione se non apriamo spazio al mercato noi non potremo realizzare le infrastrutture dico che ho bisogno è un fatto erigere Brico non è un fatto politico è un fatto algebrico perché credo che tutti quanti siamo consapevoli delle condizioni attuali della finanza pubblica i parametri di Maastricht di Maastricht tutto quello cui siamo tenuti a rispettare in maniera puntuale non ci consentono di realizzare le infrastrutture di cui abbiamo bisogno ministro Di Pietro si è affrettato a dire che l'allegato al DPEF la somma totale delle infrastrutture previste la legge obiettivo è centosettantaquattro miliardi di euro
Il calcolo che abbiamo fatto in Lombardia il piano di sotto l'ombra di ai circa venti miliardi di euro
Facciamo un ragionamento semplice che può fare anche la massaia a casa sua con gli stessi criteri quante risorse pensiamo che posso dare lo Stato a Lombardia
Rispetto a questi venti miliardi di euro di cui abbiamo bisogno nei prossimi anni
Uno se siamo bravissimi dunque ma dobbiamo essere straordinariamente bravi
Se fossimo magari anche amici del governo forse tre ma siccome non abbiamo questa ventura certamente tre non li otterremo
Fra una battuta e basta leggere il capo terzo la finanziaria si capisce che gli investimenti che hanno una postazione specifica sono quelli per Roma Capitale sindaco Veltroni per il MOSE di Venezia sindaco Cacciari
E così via adesso non voglio fare
Considerazioni polemiche ma questo è un fatto allora chi è nelle mie condizioni o si condanna
A realizzare centra saprà giocarlo al terremoto del Molise anzi Di Pietro quando è venuto il giorno situazione
Nella Finanziaria in Lombardia ha detto il Molise non hanno indicato neanche il Molise non sulla Lombardia che le ho fatto vedere l'articolo mi pare sia il centotrentotto che dice terremoto del Molise
Allora senza fare polemiche però è chiaro che chi è nelle mie condizioni chiunque nelle condizioni di dover governare un problema complesso come questo lo stesso Di Pietro prima di me
O si condanna a realizzare il dieci per cento di quello che occorre nella migliore delle ipotesi oppure intende aprire a un'altra strada
Se oggi vogliamo davvero fare le opere che servono dobbiamo aprire un'altra strada altrimenti continueremo a parlare di infrastrutture ma boom faremo quando va bene il dieci per cento di quello che sarà
Esiste un'altra strada questo è il tema a cui dobbiamo rispondere
Io credo di sì e adesso proverò a spiegare brevemente quale dico però
Una sola considerazione politica squisitamente politico cultural politica prima di questo io credo che noi dovremmo difendere le liberalizzazioni
Prima ancora che per una ragione di efficienza di efficacia e di funzionalità cioè perché servono a fare le opere una ragione ideale
Perché le liberalizzazioni lei ama chiama la libertà
E in questo senso la libertà si coniuga come libertà di scelta
La liberalizzazione ha senso laddove introduce una maggiore libertà di scelta
Del cittadino del consumatore
E la libertà di scelta è uno strumento formidabile di responsabilità sociale
Perché quando viene educata permette di praticare l'unico sistema di controllo che io riconosco funzionare bene democraticamente quando dal basso
Invece noi oggi paradossalmente siamo più capaci di scegliere la pizzeria o il ristorante dove andiamo a mangiare la sera
Che non l'ospedale dove farci curare la scuola dove educare i nostri figli o il modo con cui scegliere come spostarci per andare a lavorare attenzione questo è un fatto importante perché un problema culturale prima ancora che di organizzazione e di politica
A me sembra che dobbiamo recuperare su questo sprazzi di responsabilità in capo a ciascuno di voi
Torniamo al tema delle infrastrutture
Allora come si fa a introdurre liberalizzazioni nel campo delle infrastrutture
Innanzitutto non facendo un errore e quello di confondere liberalizzazione con privatizzazioni
Liberalizzare non vuol dire sempre e necessariamente privatizzare anzi nel campo delle infrastrutture dove ci sono molti i monopoli naturali spesso privatizzare può voler dire andare nella direzione opposta di liberalizzare
Facciamo un esempio concreto per capirci maniera più semplice
Le autostrade sono stati privatizzate qualche anno fa tra l'altro dal precedente governo di centrosinistra
Sono state acquisite dalla famiglia Benetton
Non è che perché sono state acquisite dalla famiglia Benetton hanno aumentato la mostra libertà di scelta
Bene per questo il mercato delle concessionato stradali si è aperto credo che su questo Palenzona potrà dire molto meglio di me
Che cosa è successo e solo successo che un monopolio statale si è sostituito un monopolio privato
Ma voi sapete quante le grida di Autostrade per l'Italia
De vita termine tecnico Complesso che però sostanzialmente coincide con quello che la maestra elementare mi aveva insegnato chiamare guadagno ricavo meno costo uguale guardate più o meno quello gliele vita margine di contribuzione lordo margine operativo lordo chiamatelo come volete
Il sessantadue per cento vuol dire che su ogni cento euro sessantadue euro sono guadagno dell'azionista
E così in tutto il mondo e non solo in Italia la differenza è che le società con ci sono tosto ha ripubblicato un Ebitda intorno al quaranta per cento quelle private intorno a sessanta
Nei Paesi europei anche intorno settanta
Ma se il sessanta per cento di quello che noi tutti paghiamo come pedaggi va a finanziare una società pubblica che ha il compito di investire in autostrade è meglio o in peggio certo palmetta son tasse e meglio o il peggio del fatto che vada per noi cittadini nelle casse dell'azionista privato io non lo non lo so ma qualche dubbio ce l'ho
Allora attenzione perché non dobbiamo equivocare
Il campo delle infrastrutture un campo in cui la concorrenza perfetta non esiste quasi mai
E il mercato si può introdurre solo con un sistema di regole fatte bene altrimenti al massimo quando va bene si va verso un oligopolio che è una forma meno perniciosa del monopolio ma comunque sempre meno efficiente dal mercato e concorrenza
Allora di che cosa abbiamo bisogno nel nostro Paese per risponde alla domanda che mi sono fatto l'inizio cioè che mi è stata fatta cioè per realizzare le infrastrutture per esempio nei costumi come ha più bisogno i lombardi o sull'autostrada Luigi al presidente Formigoni abbiamo settantacinque chilometri Autostrade per milione di abitanti
Cinquanta per cento in meno dalla media nazionale un terzo delle regioni europee con cui dobbiamo competere
Come si fa a realizzare le autostrade in Lombardia
Io credo che non sia così difficile
A condizione di evitare due errori il primo errore
Far pagare le infrastrutture in Italia tre volte quelli che costano in Europa
Non è una battuta è già successo con l'alta capacità ferroviaria che da uno storico hangar Masera
Si dimostra essere costata nove milioni di euro in Spagna dodici milioni di euro in Francia o viceversa non ricordo e trentaquattro milioni di euro in Italia è vero che l'Italia uno Luca sia un po'più complessa dalla Francia alla Spagna ma non mi pare che questo giustifichi costo al chilometro tre volte quello della Francia e della Spagna
Peraltro dottor Torrisi destinato ad allargarsi prospettiva quindi credo che poi magari su questo aggiungerà qualche elemento ancora più puntuale
E probabilmente sta succedendo così anche con le autostrade noi abbiamo per esempio le tre opere auto storiche importanti Lombardia la Pedemontana
Cioè l'auto sarà che da Malpensa va a Bergamo
Ma BreBeMi cioè la collegamento diretto Milano Brescia e la Tangenziale Est esterna di Milano che hanno un costo medio al chilometro secondo i progetti presentati dal promotore è approvato il CIPE dell'ordine del quarantacinque milioni di euro al chilometro
La Regione Lombardia ha fatto due bandi di gara per due autostrade regionali Cremona-Mantova e Broni Mortara è vero che la Cremona-Mantova e più semplice
Il tracciato che la Pedemontana però il costo a cui abbiamo assegnato in un caso già con gara realizzata nell'alto con il progetto del promotore che a trainare quindi casomai si abbasserà queste autostrade di tredici milioni di euro al chilometro
Allora
Attenzione anche se vogliamo essere in grado di fare le infrastrutture per primo dobbiamo avere dei poteri pubblici che non si fanno fregare
Che sono in grado di fare bene il loro mestiere che sanno controllare i progetti e sanno governare i costi
Per questo noi abbiamo detto che vogliamo il potere di soggetto concedente che vogliamo che l'Anas il ministero trasferiscono la Regione per le tratte infraregionali questo potere perché non vogliamo essere presuntuosi
Ma riteniamo che su alcuni aspetti potremmo fare un pochettino meglio
Per esempio la Pedemontana
Ha una procedura bloccata da parecchi mesi perché la delibera del CIPE che approva il progetto preliminare è stata fatta nel luglio del due mila cinque
Poi sono corti che era sbagliata l'hanno rifatta nel marzo del due mila e sei e non è ancora stata pubblicata
C'è un atto del marzo due mila sei siamo a ottobre non è stato pubblicato quindi non produce effetti
Ecco forse poiché non vi abbiamo meno la cultura sebbene potente che è stato direttore generale da noi di scrivere le delibere prima di approvarla e quindi di pubblicarle subito con l'avremmo perso questi sette mesi ma c'è un altro aspetto che completa il mio discorso oltre ha dei poteri pubblici che governano i costi ci vuole un mercato che sa fare il suo mestiere
Allora vedete le tratte autostradali generano un pedaggio al chilometro che produce un registro dell'ordine medio dei settecento mila euro in Lombardia dove diamo un tragico un po'più alto abbiamo vuol dire meglio di valore dalla produzione al chilometro di un milione di euro
Sulle tratte come la mi hanno preso un milione e mezzo la facciamo un milione di euro per fare i conti semplici
Se un'autostrada produce un milione di euro di ricavo e ne costa quarantacinque non ci sarà mai un piano finanziario in project financing
Finanziato con il solo pedaggio che ripaga con l'autostrada ci vorrebbe una con ci sono i duecento anni ma nessuna banca finanzierebbe mai nero presidente Palenzona
Un progetto che rientra del costo in un periodo così lungo
All'ormai dobbiamo abbassare i costi ma dobbiamo anche aumentare i ricavi
Dobbiamo riuscire a costruire un sistema di regole e questo è quello che la Regione Lombardia vorrebbe fare
Che non valorizza sole ricavo diretto perché le autostrade non ce n'erano solo come valore il pedaggio
Non a caso
La Società Autostrade è stata comprata da Benetton che ha fatto i soldi con gli Autogrill no con la gestione autostradale
Allora la gestione dell'area di servizio il fatto che sotto il manto stradale io posso far correre una rete a fibre ottiche un elettrodotto
Il fatto che posso valorizzare per esempio quelle aree contigue agli svincoli che se non lasciamo a qualche speculatore scaltro di valorizzare e basta
Forse è meglio se interiori zia nel Progetto anche questo valore forse evitiamo chilometro invece che su un milione di euro poi dietro Milano e mezzo due allora se è un'autostrada produce due milioni di euro di ricavo e ne costano quarantacinque magari venticinque
Allora forse realizzare le infrastrutture in autofinanziamento non è un'impresa impossibile
Questo è quello che noi intendiamo quando diciamo che c'è spazio per un'iniziativa regionale
In questo ambito e quando diciamo che se nascesse anche sul mercato un popolo di soggetti che hanno la testa qui a Milano Torino del nord del nostro Paese che sono interessati a investire qui in questo territorio e che sono capaci come sono capace nostri prenditori di cogliere queste opportunità forse faremmo una cosa utile
Io non credo invece concludo al modello che alcuni altri mi sembrò percorrere di uno statalismo che non è più del Governo nazionale ma magari è di qualche provincia forse anche importante del territorio
Non credo che se questo mestiere invece che il mercato lo fa per dire la Provincia di Milano noi abbiamo da guadagnarci ognuno deve fare il suo mestiere le istituzioni devono controllare i costi verificare i progetti accenno alle procedure
Il mercato vere realizzare e gestire questa secondo me è la ricetta magari semplice ma non credo banale per risolvere l'impasse in cui siamo bloccati da molti anni grazie
Ringrazio l'assessore Cattaneo abbiamo con noi il presidente dell'Abi Corrado Faissola
Chi meglio di lui può illustrarci che cosa le banche sono disposte a fare fin dove possono arrivare i quali sono i margini per perché il project financing diventi un'occasione di concorrenza è ovvio che non si possono fare due autostrade perché si faccia concorrenza una con l'altra la concorrenza è a monte bisogna trovare chi la costruisce a meno
Grazie
Direttore io
Grazie a tutti voi chiavette
Ha avuto la pazienza e sarà ancora presenti dopo
La giornata anche per voi particolarmente intensa
Io cercherò di
Essere preme
Come e doveroso
Partendo non dall'aspetto finanziario modo un aspetto che riguarda a mio quelli che a mio giudizio rappresentano within con gli estremi per poter progettare e realizzare dei trust
è stato detto da da soprattutto nella tavola rotonda con il presidente della Regione con lei sindaci di due importanti capoluoghi che le autorizzazioni
Amministrativi la normativa in essere
Progettare devo ritenere tutte le autorizzazioni comprese le concessioni a livello statuali e periferico sono talmente complesse che da quando si parte a quando da quando parte l'idea a quando si arriva all'iniziale dapprima a dare il primo colpo di piccone passano spesso tempi estremamente questo è un vincolo che oltre a procrastinare nel tempo la realizzazione di queste infrastrutture che soprattutto chi come noi come la maggior parte di noi vive ed opera nel Dodo Ovest
Critica e subisce ogni giorno ecco determinano anche delle difficoltà imponenti per poter fare dei piani finanziari che siano attendibili
E sui quali quindi si possa costruire un progetto di project financing che sia credibile e proiettato in tempi di intenti
Nei tempi corretti
Non mi soffermo a approvare questo perché penso che sia talmente evidente
A tutti noi che e che ai se della BreBeMi si comincia a parlare di cinque sei anni fa
Finora non è ancora stato fatto nulla i costi che pur saranno come diceva l'assessore Cattaneo molto elevati non sono un esperto di di progetti enti industriali e aveva ricevuto strage ma sicuramente e direi quello che ha detto l'assessore è da considerarsi direi un elemento provando un elemento è fuor di dubbio che i costi commenta e qui un po'come il cane che si morde la coda
Le banche Levante sistema finanziario esattamente per cui non ci sono solo le banche intento tradizionali ma tutti i soggetti finanziari che sono particolarmente attratti
Dare la possibilità di aprire aridi bis
Ieri interessanti e aggiuntive rispetto alle tragiche ora tradizionali forme di ricavo che il sistema creditizio può contenere le banche italiane che non sono le sole che possono operare in questo settore perché abbiamo veramente una concorrenza e una presenza io operatori grandi operatori stranieri
Che non si verifica in alte Sartori stamane erano a Prato
Ecco dove si parlava di finanziamenti alle piccole elementi impresa
In quel settore effettivamente la Rete sul territorio necessaria per potervi assistere finanziaria presuppone banche che siano molto radicate sul territorio
Che siano esse a capitale italiano capitale straniero cambia poco ma sicuramente la concorrenza
Eccolo dei soggetti direi non nazionali
Puramente un modo di
Riaffermare la diversità
O meglio forse da miglior qualità degli stranieri e con rispetto all'Italia ma in questo specifico settore il problema ritengo che non sia quello che siano grandi banche italiane o grandi gruppi interazione e se nessuna delle due categorie ecco è disposta a direi seguire iter infiniti che partono dalla prima idea alla realizzazione del all'inizio tra Regione del Progetto
Le ragioni fondamentali che impediscono un rapporto direi che è e deve essere determinante alla soluzione dei problemi e di cui si dibatte in questo convegno è veramente
Brevissima cenno sistema bancario italiano oggi è un sistema bancario che sta diventando tre più i sistemi più concentrati di tutta l'area dell'Eur
E con le lo abbiamo noi due grandi gruppi bancari che si collocano nei primi cinque posti dell'eurozona
Ma che sono perfettamente allineati e dal punto di vista globale a agli altri gruppi che con loro direi rappresentano e la
La la masse critiche più ampie
Altri gruppi si stanno formando si sono formati quindi quello che fino a qualche tempo fa vita molto un anno fa
Ecco era un sistema che si sosteneva essere sottodimensionato oggi è un sistema che è dimensionato in misura adeguata
Fra qualche tempo ne accennavo parlando con un collega ecco probabilmente si dibatterà se il sistema bancario italiano non sarà troppo concentrato
Mi auguro che questo non avvenga anche perché ci sono tante realtà piccoli o un con o piccolissime che sicuramente sopravviveranno anche alle concentrazioni
Allora il sistema bancario italiano è in grado di dare un contributo determinante
Accelerare il rinnovo della redazioni Fraschini infrastrutture che nel nostro Paese a dei ritardi amplissimi e che
Vede ci sono un sacco di numerico lo confermano ci chiedono imposizione molto direi
Ritardate e molto bassa nelle graduatorie pare che siamo il quattordici il ventesimo paese al mondo batte i paesi industrializzati non ce ne sono molte di più molti di più di quattordici di grandi paesi neutralizzati e quindi siamo del Palalido dico
Gli investimenti pubblici io concordo quanto ha detto da quanto ha detto l'assessore Cattaneo in ordine alle modestissime disponibilità perché anche i nostri calcoli dicono che ci potranno essere dei prossimi anni se vogliamo
Mantenere la impietriti e il rapporto tra deficit e prodotto interno lordo dei limiti di Maastricht che una condizione essenziale per poter immaginare una crescita del nostro Paese in tutti i campi non solo le infrastrutture e quindi sono poco
La mia riflessione e
Circa
Mettiti colta che una combinazione pubblico-privato può incontrare
Sono rappresentate principalmente dal patto che non tutte le opere infrastrutturali possono essere finanziate esclusivamente dal progettare
Perché laddove ci siano interessi collettivi così ampi da giustificare un intervento potenziale dello Stato
O dell'ente pubblico comunque da della finanza pubblica è indubbio è indubbio che la parte del project financing può soltanto coprire la restante parte per rendere e equilibrato investimento finanziario che qui però che rappresenta la conditio sine qua non perché si possano progettare
Beh progettare cioè concertare questo tipo questo tipo di progetto
Il sindaco Pericu nel suo intervento ha detto ci sono le fondazioni bancarie ci sono le banche verissimo
Io non voglio addentrarmi sul ruolo delle fondazioni bancarie o fondazioni ex bancari
Ma questi soggetti come tutti i soggetti di tipo istituzionale trattino finanziario sono soggetti che devono investire e loro risorse per averne diritto per fare ulteriori investimenti
Nell'interesse generale della collettività
I gruppi finanziari gruppi bancari ecco che hanno
Che hanno azionisti e che mi auguro non siano soltanto italiani ma anche solo possono sarebbe la stessa cosa hanno lo stesso problema quindi uno sforzo comune da parte delle istituzioni
Di a tutti i livelli nazionali e regionali regionali e locali e sistema il sistema finanziari italiani
Che tenda a
Ridurre ai Viminale quelli che sono in ultima analisi che sono i vincoli di carattere burocratico normativo amministrativo
Potrebbe costituire
Se
Realizzato con grande convinzione che tipo una tentativo concreto di dare una risposta in tempi non biblici ai nostri problemi
Perché io sento spesso dire in carattere generale che è fondamentale e con la ricerca e fondamentale il livello di istruzione ovviamente non posso che condividere queste affermazioni però forse anche
Perché non sono più un ragazzino mi domando quando l'innovazione che noi andremo a realizzare nel mondo della scuola dei risultati apprezzabili sul piano concreto della crescita del PIL scusate se sono molto pragmatico
Quindi bisogna insieme a questo anche fare delle altre cose che il piano dei risultati in tempi ragionevolmente apprezzabili
Perché tutto quello che si fa direi a futura memoria lascia sempre il tempo e che trova e soprattutto consente di fare qualunque tipo di previsioni ecco perché intanto la collettività attuali non sarà in gara di andare a verificare se Firenze se essere amici
Questo è una un'ultima chiosa che credo importante o anche tentativo dire i settori completamente diversi da quelli delle infrastrutture
Mi risulta sia stato fatto nell'ambito di questo dando del nord Italia in Lombardia in materia di cultura in materia di sviluppo di progetti culturali di recupero di opere e di opere e
Artistiche finalizzato a creare una crescita anche economica del territorio
E piene quello che io ho rilevato in queste esperienze il che l'intervento del privato dell'imprenditore della banca
Imprenditrice rappresenta un elemento
Che è più importante per lo stimolo e per il superamento delle pastoie burocratiche ci sono di quanto non siano i denari che era che istituzione finanziaria diretti invece quindi anche in questo settore
La presenza di operatori
E gli operatori e in in a condotta imprenditoriali
Oltre che a portare le risorse finanziarie potrebbe anche dare un contributo non indifferente a uno snellimento di tutte le attività di progettazione e di realizzazione delle opere
Domenico Elia Rossi presidente Malpensa Logistica
Trattoria Rossi tanto per per riportare le cose al concreto io abito a Torino raggiungerà Malpensa prende non era la Malpensa eh
Un'avventura
Quanto sopra una infrastruttura con una rapporto stesso parlano i passeggeri che son solo una parte di queste difficoltà
Ecco cinque
Ma sicuramente moltissimo
Il vero problema per l'appunto come diceva recentemente anche l'assessore Cattaneo
E quello che la terminazione delle regole che sostanzialmente creano la gerarchia all'interno delle infrastrutture
E credo che forse il mio settore quello delle merci proprio sulle quello che subisce maggiormente quest'effetto della dello scollamento della regolamentazione rispetto ai vari livelli produttivi
Perché in effetti ormai il sistema aeroportuale a come costruire una sorta di dicotomia Duso legato da una parte alla questione della gestione dei passeggeri e dall'altra una domanda che invece completamente diversa rispetto a quella delle merci
Evidentemente qua dei passeggeri come diceva recentemente anche il presidente Formigoni è dettata da un mercato una domanda che si collegano sostanzialmente a delle di esigenze di carattere personale e quindi anche a una strumentazione intesa come vettori aerei che hanno anche una loro organizzazione la loro complessità perché è un un ente passeggeri deve prevedere una serie di servizi che sono evidentemente diversi da quelli da un ente del cargo ero
Quindi a una sorta di differenza organizzativa completamente diversa
Ma io credo dire che questo occasione dico rispetto voglio dire a questa da voi sul tema del del del del convegno stesso io credo che la mia esperienza rispetto a quello che rappresento come Malpensa Logistica Europa
Io devo dire che rappresenta proprio una sorta di punto di riferimento nel senso che rispetto agli interventi apparentemente di settori diversi che nell'arco della giornata
Ho avuto modo di ascoltare mi sono trovato per certi versi anche una sorta di un momento di confronto questo perché perché alla fine oggi noi viviamo esattamente una serie di questioni che sono state poste mi riferisco come nostro settore
Come problemi come malattia chiamarla così a trecentosessanta gradi
Non abbiamo un problema fortemente condizionato da quello che la disorganizzazione chiamiamola così consentitemi dal punto di vista delle gerarchie infrastrutturali
Abbiamo un problema
Rispetto a un tema tra virgolette che poco in Italia ancora inventato una forma di cultura la logistica figuriamoci parlare di logistica integrata e quasi arabo
Vi assicuro che più di in qualche convegno ma è capitato di dover parlare con alcuni addetti ai lavori di logistica integrata
E pochi sapevano che potevano trasportare con un calco R o cento mila che in chilogrammi di merce da Milano New York e viceversa oppure nel giro di due ore
Cinque mila chilogrammi di merce da Catania a Milano beh questa cosa e questi numeri dovrebbero anche far riflettere ci sono anche altri numeri che che fanno io credo riflettere
E che
Proprio in un'ottica che si collegano per certi versi sul piano pratico rispetto agli interventi che vari
Relatori nell'arco aggiornata rispetto a quello che le sono il il settore che rappresentano io credo che abbiano una grande grande affetto una grande ricaduta
Per esempio il dalla Lombardia passa un terzo del commercio estero beh questi sono numeri sono entità numeriche importanti
La sola provincia di Milano produce il tredici virgola uno per cento del commercio estero
Se ne calcoliamo che in Europa perché uno poi o usa sempre evidentemente sistema europeo come un elemento di di paragone oggi come dire ormai senza entrare nella questione
Perché non ne ho la titolarità però si parla del problema di Alitalia rispetto alla questione del fare l'accordo con ai Franzo oppure fare un ragionamento rispetto dibattuto dei vettori aerei
Riguardati sostanzialmente tutto l'Oriente perché è una politica completamente diversa
Vuol dire che l'Europa inteso come un'agitazione probabilmente un raggio d'azione ci stretto che probabilmente è una sorta di camicia stretta rispetto a una logica di colpa di trazione che sistema produttivo oggi si pone come domanda perché il nostro problema oggi come
Cargo come dal cargo ma soprattutto come
Dove logistica integrata perché noi ci occupiamo di logistica integrata
Spiego esso ferocemente poi che cosa si tratta di logistica integrata
Vediamo questo questa sorta di mancanza di cultura all'interno del mondo stesso produttivo
Un errore io credo per certi versi legato anche una mancanza di interconnessione cioè nel senso che oggi sistema produttivo la bisognosa Cemetery di due fattori sostanziali una velocizzazione delle merci
E dall'altra una qualità del servizio intesa come come consegna delle merci stesse quindi come stoccaggio eccetera eccetera
Un handler cosa fa sostanzialmente come anche qui in che maniera si va ad attuare sostanzialmente un modello ideale di sistema integrato ovvio che che si tratta di un modello ideale e non un modello applicato
Si tratta di un'altissima permettendo per concentrarmi altissima velocità di ricezione spedizione del trattamento delle merci una completa gamma dei mezzi di trasporto perché evidentemente con l'aereo non possiamo arrivare in tutte le realtà geografiche di qualsivoglia territorio
Uno una trattazione completa delle merci perché evidentemente ogni merce ed esigenze di come diciamo noi addetti ai lavori i paletti trazione una diversa dall'altra un problema riguardante l'aspetto documentale
Dall'altra anche una specificità di trattamento delle merci che oggi i mercati di giorno in giorno ci pongono
Per intenderci quando noi abbiamo nel come atteso nella sola parte di operatività aeroportuale nella fase tra virgolette di quella che viene chiamata sdoganamento
Addirittura dieci operatori che svolgono quelle mansioni e di cui il cinquanta per cento di queste operazioni avvengono all'interno del del rapporto probabilmente c'è qualcosa che non quadra allora
Io credo che il sistema integrato vorrebbe dire incominciare integrare quelli che sono gli attori che siano pubblici o che siano privati quindi ritorno sostanzialmente a un tema che io credo fondamentale il titolo è quello della definizione delle regole
Dall'altra io credo rispetto una vera propria condizione di opportunità perché se ne calcoliamo che in in in Europa i quattro ore o porti più importanti Parigi Francoforte Amsterdam e Londra sviluppano mediamente un milione e mezzo di tonnellate all'anno di merce e nella in tutt'Italia
Mi riferisco soltanto nel settore cargo
In tutti italiani facciamo seicento tonnellate
Ma seicento mila tonnellate di cui solo Milano quattrocento mila allora c'è qualcosa a livello di competitività del mercato a cominciare nel rapporto all'interno dalla Comunità europea che qualcosa non quadra quindi vuol dire che ci devono essere
Una forma di integrazione tra tutti gli attori
Ma senza nessun tipo di discriminante sa nel senso che non c'è un privilegio di un settore con un altro
Aereo comma comma nave nave aereo questa vuol dire sostanzialmente una forma di integrazione integrazione attraverso i vari attori
Io credo che da questo punto di vista ci sia tanto da fare rispetto a quelle che sono le opportunità dall'altro
Come dicevo c'è un fatto di conoscenza c'è un problema legato alla conoscenza perché io credo che il mondo produttivo che la vera il vero come dire soggetto che può anche da questo punto di vista averne gli effetti immediati
E si trova ad avere un limite al punto dico avendo potestà la conoscenza della materia laddove come dicevo un terzo del del commercio estero passa la Lombardia e soltanto poche centinaia di tonnellate vengono intercettate a livello di di di mercato beh per i per concludere io credo che questa veramente sia stata e ringrazio di collocazione per per dare come dire una sorta di o possibilità di dover fare delle riflessioni comuni che poi naturalmente io credo che avranno sicuramente modo di trovar per trovare altre occasioni per diventare una forma di concretizzazione
E credo che tutti io credo e presenti direttamente o indirettamente ne abbiano sostanzialmente gli effetti perché alla fine il risultato e quello del servizio al cittadino noi svolgiamo tutti quanti come attori di questa sorta di filiera una sorta di servizio al cittadino
E soprattutto un livello io credo fondamentale anni presso questo processo rivoluzione economica
E i confronti quello che l'intero sistema di cumulo di globalizzazione grazie
La molteplicità delle
Delle etichette del di Fabrizio Palenzona permesso Michele Vietti di rifare il volantino al volano i permette invece di approfittare di ascoltare chi le regole le ha scritte guidando amministrazioni pubbliche a chi è stato molto vicino alle infrastrutture
E chi insomma qui come vicepresidente di UniCredit quindi raccogli un po'tutte le anime che abbiamo che abbiamo sentito fino ad ora
Le le infrastrutture liberalizzazioni dove le regole anzi scusi dove che c'è qui
Il nodo che non funziona
Io ringrazio
Funziona
Rimbomba un po'
Io ringrazio
Funziona funziona basta io vi ringrazio ringrazio onorevole Vietti
Mi invita sempre io vengo
Premesso che io sono d'accordo perché Tonio presidente fa isola quindi sul discorso delle banche
Non meglio di lui non si può dire
Però mi interessa molto l'aspetto delle infrastrutture e delle regole
Della liberalizzazione della privatizzazione
E non è per fare polemica
Ma perché
La memoria è una cosa importante
Io non so scegliere aggiusti tu
Privatizzare Beretti
Certamente era giusto
Per il governo che lo ha fatto
E siccome era al Governo Prodi
Credo che se era giusto allora dovrebbe essere giusto anche oggi
Perché in questo settore i pentiti sono una cosa grave
Ma non sono una cosa grave perché vengono perseguiti dalla giustizia ma vengono perseguiti dall'interesse del Paese cioè io mi porrei un problema serio
Se io oggi fosse convinto che le privatizzazioni sono state una catastrofe
Io incomincerei attualmente dubbio che chi ne ha fatto catastrofe un po'di anni fa continui a fare
E allora se io fossi tra quelli che le hanno fatte le difendere
Ma lo dico questo non per far polemica
Lo dico perché entriamo in quel famoso discorso delle regole
Allora l'Italia è stata tra i fondatori dell'Unione Europea partecipa al G otto
Il sistema infrastrutturale europeo che è nato col libro bianco di dallo si fonda in tutta l'Europa su un tema fondamentale che si chiama
Partenariato pubblico-privato
Che poi sia sotto la forma del project financing cioè dei privati che propongono allo Stato
Di fare qualcosa lo Stato la Regione la Provincia quello che e viene approvato e poi si fa la gara o che sia lo Stato stesso che concede un servizio o un'attività e dove si realizza la concorrenza non si realizza
Del mercato perché non è possibile sempre abbiamo di Autostrade dire facciamo dovuto strade concorrenti anche se in qualche caso è possibile Bergamo Brescia Milano
Ma si realizza per il mercato cioè prima io stato sue regole certe
Ti dico come devi fare
E poi rispetto io queste regole e controllo che tu rispetti quello che dice è impegnato a fare questo ruolo dello Stato in un sistema ordinato in un sistema europeo in un sistema mondiale del G otto in un sistema Italia
Lo dico in modo semplice e poi si può articolare diversamente
E io dico anche
Che la privatizzazione di autostrade è stata la migliore delle privatizzazioni quindi il discorso che facevo prima diventa gravissimo perché se noi diciamo che è stata mal privatizzata autostrade che è stata privatizzata largo circa a dieci volte il valore della Comit
E a poco meno della Telecom
E allora cosa abbiamo del resto mi vengono i brividi allora dico forse è meglio che diciamo che son fatte bene
Certamente tra queste autostrade con l'ha fatta meglio
Perché ha portato per allora sedici mila miliardi circa
Di introito per lo Stato che ha fissato lo Stato le regole cioè il governo che ha stabilito come fare la gara che ha realizzato una gara e che l'ha poi assegnato a chi questa gara ha vinto
Non si può fare pentiti dopo un po'non funziona così il sistema
E allora oggi intervenire a piedi giunti con un decreto che non ha né capo né coda che viene contestato dagli operatori e fin qui va bene denunciato dall'Europa è vedrete quello che è già successo e quello che succederà se lo so io che sarà che smesso sotto come si chiama aiutarmi cosa fa l'Europa Fasola
Facendo verrà messa a Betlemme su un'infrazione per l'articolo dodici ce lo so io penso che lo sappia anche un governo allora andare avanti così sono perché di qui a martedì non arriverà ufficialmente la lettera quindi metto la fiducia perché arriva al tre di novembre mi sembra una cosa che non si addicono a persone
Che vogliono avere governare con prospettiva allora dico mettiamoci al tavolo ragioniamo di che cosa ragioniamo del fatto che diceva Cattaneo
Se vogliamo essere liberali se vogliamo avere privatizzato e liberalizzato come funziona funziona che lo Stato determina le regole che queste regole devono essere serie
Che queste regole devono essere fatte applicare che lo Stato deve essere in grado di regolare e controllare e che poi quando è fissato un contratto
Fissato e quando parliamo di infrastrutture che hanno un ritorno che come minimo e nei trent'anni se tutto va bene per Roma in Europa siamo arrivati a sessant'anni
Io dico che quelle regole lì non c'è nessuno che attenendo al attingendo al denaro del mercato quindi non dello Stato
Sia gradito se queste regole vengono cambiate in corso d'opera e credo che poi sono sia d'accordo con me
Allora se io faccio un project financing sulla base di una gara che fa lo Stato prendiamo l'Asti Cuneo e stabilisco dei criteri e dei parametri e le banche a livello internazionale lo finanziano e poiché c'è un decreto che mi cambia quel contratto
E sarà difficile che ci sia qualche banca che mantenga quel finanziamento io non lo so dipenderà da cosa decideranno è un pool di banche internazionali ed italiane
Ma io credo che sarà molto difficile che mantengono quel finanziamento
E se noi diciamo che il futuro delle nostre opere è legato Alpi alpino anzi amento del al sistema del progetto e facciamo poi norme di questo genere e dico che sarà difficile per il mio Paese poter realizzare che cosa cari amici
Realizzare quello che per
Concentrazione di disastri abbiamo provocato e cioè non bloccando per legge il sistema autostradale
E quindi non crescendo avendo noi per merito dello Stato italiano e degli enti locali italiani
Inventato nel sistema delle autostrade a pedaggio il sistema del pedaggio perché l'abbiamo inventato in Italia
è stato invitato nel nel mille novecentoventi se vogliamo dire la verità ma diciamo in modo efficiente e generalizzato alla fine degli anni Cinquanta e ce l'hanno copiato tutti gli altri
E a gli abbiamo dettate noi in queste regole
E oggi cosa ci diciamo a noi andiamo in giro oggi noi a dire come son bravi gli spagnoli invece questi italiani sommi cabrata il mio Presidente del Consiglio ma io sono mi viene la pelle d'oca vedere queste cose e dico
Ragazzi
Dobbiamo parlare chiaro qui non siamo né a destra né a sinistra siamo nell'interesse di un Paese
Che paga tutti i giorni il trenta per cento in più del proprio tempo
Di camion di persone di turisti per raggiungere un punto all'altro e questo è un dato medio che vale per un paese del del della Calabria o del Piemonte
Dove non c'è il traffico grazie a Dio e quindi non c'è il trenta per cento
E magari invece tra Brescia e Milano diventa al cinquanta sessanta cioè siamo a livello di tempi di percorrenza simili a quelle del cavallo d'una volta nei punti nevralgici della nostra economia queste un cutter ritmi lenti
E di fronte a queste cose diciamo tutti
L'unico modo per risolverlo visto la situazione dalla finanza pubblica
Il partenariato pubblica nel progetto innanzi all'accesso al mercato dei capitali perché so diciamo col sistema delle regole
Di far costare le opere quello che devono il giusto stando attenti anche qui basta demagogia io sono terrorizzato dalla demagogia
Io capisco che andare in giro armato emarginati cacciare anche capace andare in giro detta una vergogna costa troppo ligia ai lavori non bisogna pagare per blocchiamo tutto
Ma è una bellezza applausi a non finire
Ma non è così che si può governare
Io ho fatto modestamente il Presidente della Provincia e ho detto qua bisogna fare queste opere per fare l'inceneritore per fare le piattaforme per i suoi rifiuti eccetera
E mi son preso persino i lumini da morto sotto casa ma se non fai questo che cosa serve
Se il consenso che prende la politica non serve per governare e risolvere i problemi del Paese cosa serve la politica a cosa serve la democrazia è la fine
Allora dobbiamo avere il coraggio dalla responsabilità quando si governa la demagogia è una malattia mortale
Può servire al ministro tale per passare dal due virgola cinque al tre virgola uno per l'amor di Dio ma è mortale per il mio Paese
E questo che a me interessa e allora se è vero che il problema si risolve in questo modo un problema vitale centrale per il Paese perché io dico sempre e non il riferimento persone cosa è puramente casuale
Se avessimo una ministro dalla difesa bravissimo o un po'meno bravo
Credo non cambierebbe proprio nulla
Zero ma se noi abbiamo chi presidia il sistema della mobilità
Che invece di avere la focalizzazione sulla soluzione del problema la focalizzazione sul la propaganda che si può fare su questo tema e quindi sulla strumentalizzazione di problemi complicati
Mi vengono i sudori freddi perché quando io devo andare a spiegare alla gente Europa né mio né un'autostrada in casa ce l'ho ciò la dicotomia un inceneritore qualunque cosa
Tra il cittadino residente del cittadino utente
Il cittadino utente vuole viaggiare non vuole seccature cittadino residente non vuole i cantieri ma glielo devo spiegare che non può essere uno due persone una sola questa persona e che l'interesse superiore del Paese pretende che io faccia quelle opere
Che per quanto riguarda il discorso che fa Cattaneo discorso serio ma difficile
Io son più elastico ricatta
Perché se passo in casa degli altri che magari sono spesso paesi di persone anziane pensionate che non gliene frega niente di quello che io ho bisogno che il mio Paese il mio futuro ha bisogno perché fanno un loro ragionamento rispettabile
è qualcosa di devo anche dare devono essere misurato ma questo costo nome dorme per vento perché un costo che la collettività non può scaricare solo su quei cittadini ma devo andare devo spiegare devo spiegarlo dieci volte
Ma quando l'ho spiegato devo decidere devo fare non è possibile tutte le volte tornare indietro cambiare l'itinerario cambiare questo per non fare niente
Perché siamo in emergenza siamo in emergenza io vorrei sentire discorsi che faccio io malamente tutti i giorni dal governo dal presidente del Consiglio dalla Banca d'Italia da tutte le istituzioni perché noi viviamo un'emergenza drammatica
E non non intervenendo oggi significa condannarci a una marginalità nella competitività europea questa è la mia sensibilità e questo riguarda la logistica riguardano infrastrutture ferroviarie e autostradali la nostra emergenza oggi si chiama mobilità
Di fronte a questo mi vedo arrivare un articolo dodici
Io sono sconcertato ma non pertanto perché Marcellino Gavio o Benetton andranno mangiava i frati non succederà
Succederà che il mio Paese blocca tutto che non si faranno più i lavori che per altri dieci anni come è successo prima del novantasei sarà tutto bloccato
Ma questo avrà riferì percussioni se questa cosa malauguratamente diventasse legge ben più gravi dai lavori autostradali o delle concessionarie autostradali
Non ci sarà più nessuno perché oggi perché non c'è ancora un clima così grave perché ci sono degli studi dei grandi analisti per esempio di Citigroup che dicono ma ha scritto sta roba lì ma sembra tanto per fare un po'di modo che non diventerà mai legge
Se diventasse legge quella roba lì
Ma è peggio del downgrading di ufficio di Standard&Poor'perché è un fatto concreto per cui nessuno viene più investire qui e se la premessa è che senza avere l'accesso ai capitali privati non si fanno le opere vuol dire che siamo inchiodati
è questo che mi spaventa allora dico e per questo le cinque cose a me non interessa
Avessero a favore o contro nessuno ma interessa capire qual è l'esigenza del mio Paese e il mio Paese ha bisogno vitale di queste infrastrutture lo dice uno che ha vissuto a fare il camionista sa cosa vuol dire
E il prezzo del queste infrastrutture ha un prezzo ridicolo rispetto al danno che si provoca tutti i giorni mi spiego meglio
Che attrae transitare tra casello di Dolo a Venezia i quattordici chilometri successivi
Si paghi un euro otto euro mi fa morir dal ridere ma quell'ora che sta lì un camion mi costa centoventi Euro
Vogliamo ragionare in questi termini allora facciamole pagare le infrastrutture facciamone pagare quelle che costano ma abbiamo in certi punti nevralgici del Paese la Lombardia
Per fare un esempio il nodo di Genova per farne un altro
In un'esigenza tale che il costo rispetto al beneficio ecco
Quasi insignificante nel tempo
Allora dico facciamo delle regole se facciamo delegare serie
Facciamo costare queste infrastrutture il minimo possibile tenendo conto che siamo un Paese difficile una morfologia complicata molto abitato trovando le soluzioni possibili
Ma sprechiamo ci abbiamo perso un sacco di anni
E adesso rischiamo di scrivere regole regole che non sapendo scriverle ci fanno un danno terrificanti questo il motivo per cui io mi sono dimesso l'altro giorno perché disponibile a trattare avendo aperto tutte le vie di dialogo cercando di spiegare queste cose a chi le deve decidere
Alla fine vedi che prevale una demagogia facile rispetto la soluzione difficile dei nostri problemi grazie
Grazie
Adesso abbiamo con noi Alfio Torrisi che direttore della pianificazione del Poligrafico dello Stato
E che negli anni novanta all'IRI a materialmente fatto le privatizzazioni
Son fatte bene o son fatte male queste
Questo è un bel quesito dunque io sono stato arrivi dall'ottantacinque al due mila fino alla messa in liquidazione e ho vissuto la stagione delle privatizzazioni
In diretta crolla i vari presidenti che si sono succeduti come capo economista devo dire dal novantadue in poi in particolare che è stato il momento della trasformazione come voi ricorderete
Della trasformazione dell'IRI in Spagna e quindi dell'accelerazione diciamo nel processo di privatizzazione ed è estremamente interessante come andando in come dire imposti diversi in convegni diverso dicono audience diverso il giudizio sulle privatizzazioni fatte possa essere interamente ribaltato
E la stagione delle privatizzazioni da noi è stata una stagione diciamo complessa nel senso che il Paese si così premente per pubblica che magari non hanno familiarità con queste cose
Non ci siamo imbarcati seriamente nel processo di privatizzazione partirà gli anni Novanta e quindi nel novantadue in particolare dal novantadue in poi il Liri nel caso specifico era azienda diciamo con più con più aziende partecipate che potevano essere collocati utilmente sul mercato prima di noi però l'avevano fatto gli inglesi col Governo era Thatcher in particolare e poi anche i francesi
Il problema è che quei Paesi partivano da situazioni completamente diverse dall'Inghilterra partiva da una situazione diciamo di grande forza dei mercati finanziari e quindi partiva come dire
Si poteva permettere il lusso anche di commettere degli errori come quella commessi sul fronte delle privatizzazioni stranamente l'Inghilterra per gli orrori maggiori da commessi in epoca più recente cioè dopo tantissimi anni di esperienza di privatizzazione l'Inghilterra
Ha commesso alcuni errori nel settore delle delle public utilities energetica ed in particolare poi la presentazione delle Ferrovie Nord dove con la privatizzazione iniziata diciamo della dell'intero comparto ferroviario della Rete pace accorta che effettivamente la Rete
E era una cosa delicata quando sono incominciati i primi disastri ferroviari per scarsa manutenzione scarsi investimenti della rete ha capito che forse bisognava trattare alcuni settori con un po'più di cautela
Noi e la Francia lo ha fatto in maniera ancora diversa perché non poteva contare sulla forza del mercato finanziario degli inglesi poteva però contare su una platea imprenditori
Dare nazionale assolutamente di grande rilievo e soprattutto molto numerosa per cui la Francia ha privatizzato non perdendo il controllo delle aziende perché per ogni produce per ogni fase di privatizzazione ha creato un nocciolo duro di controllo di investitori francesi mantenendo credo che Palenzona diceva prima e questa cosa importante come dire la certezza delle regole perché ci metteva dei soldi propri
L'Italia evidentemente non aveva né i punti di forza di francesi nei punti di forza dalla Gran Bretagna per quale mercato finanziario che gli abbiamo fatto molto più fatica abbiamo fatto molta più fatica ma il l'appuntamento con il processo di privatizzazione per noi era ineludibile
Perché il le privatizzazioni ci hanno concesso di entrare dall'inizio nell'unione monetaria perché avevamo un problema di finanza pubblica fuori controllo come forse ricorderete
E non a caso in quel periodo c'è stato fosse la manovra di finanza pubblica diciamo più rilevante dell'intera storia del nostro Paese con una manovra di quasi cento mila miliardi pari al sei per cento del PD fatta da Giuliano Amato in una situazione in cui la lira effettivamente perdeva come dire era soggetta ad attacchi da speculazioni e quindi il Paese ha corso gravi rischi di stabilità allora bisogna essere un po'indulgenti anche nel valutare l'intero processo di privatizzazione italiana perché molte cose sicuramente si potevano fare meglio
Molte cose si potevano come dire fare meglio anche in termini diciamo di proventi e delle privatizzazioni perché abbiamo visto che poi in molte delle aziende che sono state privatizzate
Gestite privatamente hanno avuto un salto di qualità straordinario nella carne i processi di creazione di valore nella capacità di creare come dire profitto
Salvo qualche eccezione che l'onorevole Vietti ricorderà sta mattina parlavamo di Telecom ecco di e tutta un'altra storia ma per altre ragioni non voglio toccare questo argomento che è estremamente delicato
Però il nostro Paese a far si è imbarcato in quel processo e non ha potuto il tema del nostro convegno non dimentichiamolo è liberalizzazioni se queste sono un itinerario una scorciatoia
Le liberalizzazioni sono un itinerario e sono itinerario virtuoso da percorrere il problema che un itinerario doloroso quello delle liberalizzazioni
E noi non abbiamo potuto percorrere quell'itinerario inizialmente quando abbiamo avviato il processo di privatizzazioni
Perché ve lo dico brutalmente avevamo un problema molto più come dire banale dovevamo fare cassa bisognava a rientrare
Nei una all'interno dei limiti che parlano di dei parametri di Maastricht per quanto riguardava il disavanzo pubblico quindi entro il tre per cento e l'unico modo per rientrare era quello di privatizzare rapidamente e incassare rapidamente proventi delle privatizzazioni liberalizzare per quanti di voi non fossero ad economisti di mestiere significa invece ridurre i profitti in qualche modo dell'azienda credit o per lo meno privare le aziende in particolare quelli che era rappresenta una che agiscono quasi monopoli naturali
Priva di degli extra profitti e quindi evidentemente siccome il prezzo di un'azienda quando si mette sul mercato non è altro che il valore attuale del flusso di profitti attesi se dei riduce se noi riduciamo attraverso processi di liberalizzazione spinta questo flusso di profitti attesi chiaramente il prezzo dall'azienda che si colloca sul mercato di ad essere depressa ed è esattamente l'opposto che volevamo fare volevamo al contrario valorizzare al massimo il prezzo di collocamento e devo dire in alcuni casi ci siamo riusciti anche molto bene forse fin troppo bene per quanto riguarda gli investitori che hanno comprato grazie quindi detto questo il il beneficio che si è avuto da questa e come dire processo flebile da un lato di liberalizzazione che è stato un fattore negativo indubbiamente e il processo invece più robusto di privatizzazioni
è stato un beneficio di natura macroeconomica che secondo me sfugge come dire l'ingresso nell'Euro sì tutti quanti capiamo abbiamo una moneta unica in Europa eccetera però non è così facilmente percepibile diciamo
Perché i benefici probabilmente di un processo di questo genere si vedranno più nel medio lungo termine però era un appuntamento importante quasi storico per noi c'è un po'parallelismo che io stesso faccio e stamattina è stato evocato quando si parlava della Germania
La Germania di Kohl e quando si è trovato davanti alla decisione di
Come dire
Accettare la parità uno a uno con Marco col marco dell'Est
Voglio dire la Germania che sulla moneta è sempre stata molto molto attenta alla Bundesbank ha fatto una cosa assolutamente non tedesca ma lo hanno fatto perché come è stato un politico straordinario che ha capito che in quel momento in ballo non c'era la moneta ma c'era l'unificazione della Germania
E quindi l'ha fatto
Noi abbiamo fatto una cosa come Paese straordinaria perché venivamo da una situazione di grave difficoltà della finanza pubblica da una situazione di grave difficoltà in generale dell'economia italiana
E siamo arrivati a quell'appuntamento però è come se fossimo arrivati a quell'appuntamento come quando uno fa una fatica enorme per raggiungere un risultato
E dopo in qualche modo la stiamo pagando cioè come se fossimo arrivati privi di energie per il dopo
Ed è queste energie per il dopo che il Paese deve ricostruire adesso quindi quando parliamo di liberalizzazioni come itinerario virtuoso ne parliamo perché adesso è il momento in cui si può incominciare questo itinerario virtuoso delle liberalizzazioni
Però attenti noi parliamo di infrastrutture per esempio io userei il termine infrastrutture nell'accezione più ampia e quindi il termine non soltanto di infrastrutture opere civili ma anche di info sculture
Alla Masera come l'ha definito nella l'ultimo numero di industria quindi il Paese ha bisogno di questo salto di questa processo di ammodernamento
Ma nello stesso tempo il Paese deve anche ritrovare come dire un una modalità organica per poterlo fare liberalizzare facendolo al di fuori di un contesto europeo e e sarebbe velleitario ed quasi impossibile perché guardate che se un Paese ricordo un po'la situazione della Francia quando agli inizi degli anni ottanta
Ha provato a fare una cosa assolutamente controcorrente stimolare l'economia quando nessuno la stimolava il rinazionalizzare alcune aziende che erano state privatizzate
Mi tranne dovuto tornare indietro rapidamente sui suoi passi perché stava facendo una cosa che non non sfidava la Regione la gravità
Noi se incominciamo a liberalizzare in maniera come dire senza che ci sia reciprocità con gli altri principali paesi europei
Rischiamo di trovarci in situazioni nelle quali chiedo scusa quanti non condividono questa opinione
Ma nella situazione nella quale già ci siamo trovati in alcune stanze ben precise di ricordo per esempio che il secondo gestore secondo produttore di energia elettrica in Italia l'Edison è stata acquisita dei francesi mentre noi stiamo come dire trovando un muro invalicabile in Francia per fare qualcosa di analogo con sua ex allora
Questa situazione e intollerabile il processo di liberalizzazione o è un processo virtuoso che tutti i principali Paesi europei condividono
E quindi un processo che viene intrapreso simultaneamente da tutti altrimenti se lo facciamo noi in maniera unilaterale ci ritroviamo molto rapidamente
Con quel poco di industria che di grandi imprese che c'è rimasta
Al di fuori di quello che può essere il controllo diciamo nazionale dal punto di vista degli assetti proprietari quindi discorso della liberalizzazione
Che poi si associa anche a un all'accettazione della contendibilità degli assetti proprietari delle grandi imprese dell'impresa in generale problema della contendibilità significa che come dire
Che un Paese accetta che
Ciascuna delle delle delle proprie imprese anche quelle tra le più rappresentative diciamo nella nell'ambito nazionale possa essere scalata da un altro Paese europeo quindi possesso acquisita da un'altra grande impresa europea
Ora posso ricordare tutti voi che ci abbiamo messo quindici anni per elaborare una legge dell'OPA che consentiva una cosa di questo genere al dunque c'è stato un pareggio al Parlamento europeo e al dunque successivo quella legge saltata il ed è stata sostituita da una legge molto ma molto più morbida
E tornando settore delle procedure per concludere non voglio rubare più tempo di quanto è necessario il problema delle infrastrutture e davvero fondamentale inteso nell'accezione più ampia perché il la la insufficiente dinamica competitiva nel comparto dei servizi funge da zavorra per le imprese italiane e in un momento in cui il Paese deve recuperare competitività di sistema a livello internazionale perché la cosa che ci sta venendo meno
Entrata nell'euro ci ha privato di uno degli elementi che si utilizzava frequentemente la svalutazione competitiva per recuperare questa competitiva di sistema
Se noi non abbiamo attraverso processi di efficientamento
Delle aziende dell'impresa e dell'economia
Non abbiamo non introduciamo competitività nel settore dei servizi
Avremo delle situazioni in cui le nostre imprese si ritrovano anche le migliori totalmente spiazzate nell'arena internazionale perché vanno in giro con un fardello del venticinque trenta per cento in più per quanto riguarda i costi
Non è un prezzo che pagano solo l'impresa lo pagano anche con costi di servizi prelevati o paga anche il contribuente il privato cittadino il cliente perché il potere d'acquisto del reddito
Del singolo individuo viene decurtato dal fatto che gli costò un trenta per cento in più la bolletta del telefono trenta per cento in più la bolletta della luce e così via
è un'altra cosa importante che la presenza di settori che ancora riescono a godere per lui motivo o per l'altro
Di extra profitti
Diventa un incentivo per la creare delle situazioni assolutamente anomala in cui si assiste al passaggio da un monopolio pubblico al monopolio privato
E una diventa un magnete perverso opera una sorta di legge di Grisham quando la moneta cattiva scaccia quella buona
Nel mondo imprenditoriale accade che anziché avere un numero crescente di imprenditori che crea impresa e fa impresa in maniera innovativa e quindi crea ricchezza per il Paese avremo un numero crescente di imprenditori che cercherà di inserirsi nei settori in cui queste rendite sono ancora possibili
E questo è assolutamente l'opposto di quello che è lo spirito che dovrebbe essere lo spirito imprenditoriale che non dopo non dovrebbe essere di scadere ASS grazie a tutti
Io ringrazio i nostri ospiti affidò le conclusioni all'onorevole Vietti
Mi pare che abbiamo aggiunto un altro tassello
Questa sera dalla ragionamento virtuoso che iniziativa Subalpina
Vuole contribuire a sviluppare non solo come dire una
Solidarietà trasversale di carattere geografico
Tra le regioni del Nord Ovest ma anche una solidarietà trasversale politica tra persone di buona volontà e di ragionevolezza io in particolare un molto apprezzato ciò che Fabrizio Palenzona
Ha detto con coraggio a proposito della politica infrastrutturale del Governo
Di cui
Per la verità non non può essere certo considerato un
Un nemico pregiudiziale anzi credo tutt'altro eppure penso che quando si parla di temi di questa rilevanza per lo sviluppo e il futuro del Paese
Perché la nostra marginalizzazione rispetto alle grandi vie di comunicazione del mercato globale è una condanna irrevocabile alla marginalizzazione economica
Perché
Tutti questi signori i quali fanno poesie ambientaliste
Non solo poi disponibili però a rinunciare a tutti i vantaggi che la civiltà consumistica e il fatto di essere uno tra i Paesi più industrializzati del mondo ci porta
Ma noi questa qualità non l'abbiamo acquisita a vita cioè il fatto di stare dei G otto non è un titolo ereditario che ci portiamo dietro per sempre
è un titolo che dobbiamo continuamente conquistare e oggi la condizione terre rimanere un Paese industrializzato che si possa consentire
Tutti i lussi
Dei Paesi industrializzati è tenere il passo della competitività ma per tenere il passo della competitività bisogna stare al centro di un sistema infrastrutturale che ci mette in collegamento immediato con il resto del mondo se lei non facciamo questo non siamo competitivi e non riusciremo ad essere un paese che può continuare a dare ai suoi cittadini quel tenore di vita a cui abbiamo abituati e dunque credo che anche su questo una convergenza di posizioni sulle ricette concrete
Delle regole delle infrastrutture
Questa mattina io mi sono permesso nell'introduzione di dire che noi dobbiamo declinare il concetto di liberalizzazione a seconda dei settori a cui lo dobbiamo applicare
E lo dobbiamo declinare come politici in una interlocuzione con gli esperti dei vari settori in regole e dunque il tema è trova ricordato bene fai solo l'ha detto Cattaneo prima
L'hanno detto gli a Rossi e Torrisi che mi scuso servono citato inizialmente ma li cito e e li ringrazio in in conclusione ebbene il tema delle regole e quello su cui si misura la capacità di governo di un Paese pare demagogia ha detto Fabrizio Palenzona facilissimo saremmo tutti capaci di farlo
Chi sta all'opposizione oggi avrebbe mille occasioni e mille tentazioni di farlo
Preferiamo con senso di responsabilità essere qui a discutere delle regole delle regole comuni che devono presidiare i settori fondamentali della nostra economia regole che non sono né di destra né di sinistra ma sono le regole grazie al quale il mercato può esistere
E un mercato che esiste secondo regole certe è un mercato che produce il benessere per i suoi cittadini un mercato senza regole
O senza regole certe o un mercato in cui c'è un'intromissione
Dirigista della politica come quella che Palenzona ha citato si sta vivendo sul fronte delle concessioni è un mercato che alla fine non è più un mercato e stravolto non produce neppure benessere per il paese grazie ai nostri che l'attore grazie al pubblico appuntamento per cena alle otto e mezza
Bene cari amici
Riprendiamo
Riprendiamo il corso
Dei nostri lavori
Come una variazione di programma peraltro notai anticipata già questa mattina il presidente Casini è stato nostro ospite in mattinata e in un
Scambio di testimone con il presidente Formigoni Roberto Formigoni ha preso il posto di Pier Ferdinando Casini insieme
Possa
No è un è un'ipotesi di partito dei moderati che no
Di cui abbiamo discusso questa mattina insieme a amico Roberto Polidori presidente della Lombardia ci sono al nostro dibattito sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il sindaco di Genova più sette e Pericu tre amici con cui abbiamo condiviso esperienze con Chiamparino dei tempi del consiglio comunale comperi coi tempi della legislatura del novantaquattro in Commissione affari costituzionali e coperto Formigoni una militanza che viene dalle stesse radici voterà questo dibattito un altro amico che Ferruccio de Bortoli autorevole direttore del Sole ventiquattro ore e dunque la persona più competente anche per materia in relazione alla sua testata a introdurre e ha moderare il dibattito legato ai temi dell'economia ma evidentemente vista la qualità e il livello dei nostri ospiti
I temi non faranno soltanto quelli economici ma certamente anche quelli politici Benvenuti e buon dibattito
Grazie grazie a Michele Vietti e grazie per l'invito
Il nostro è un dibattito ovviamente sui temi d'attualità che hanno fatto parte anche dell'agenda da vostra mattinata
Devo dire questo un sabato un po'particolare perché
C'è un avvenimento vicenza
è un luogo simbolo di un po'della campagna elettorale un po'della questione settentrionale ma quaestor lasciamo un attimo da parte io vengo da Prato
Dove c'è stata questa
Iniziativa sulla piccola impresa e tutto sommato questo mi serve per chiedere subito a Roberto Formigoni
Che come Presidente Governatore della più importante Regione italiana dal punto di vista delle reddito forse è il più titolato a a parlare della cosiddetta questione settentrionale
Io a volte ho notato volevo chiedere al presidente S
Anche lui questa impressione che al di là diciamo dei numeri di questa finanziaria e poi credo che anche Chiamparino e Pericu potranno intervenire essendo due sindaci due importanti città del Nord con
Tematiche differenti siamo più sul nord ovest anziché Nordeste perché poi dopo forse si è parlato troppo del nordovest le non teste poco del Nord Ovest nel frattempo nord-ovest ha superato il Nordest
Dal punto di vista del contributo sul prodotto interno lordo credo anche dovuto al fatto un po'va meglio trovino ma un poco meglio la FIAT no per cui è questo
è importante avere le piccole ma importante soprattutto anche avere avere grandi però c'è al di là dei numeri alla mano un problema che forse va al di là dell'economia è che c'è un pezzo del Paese
E forse un pezzo del Paese più produttivo più aperto alla competizione internazionale che fatica ad essi si fa sentirsi rappresentato sono cioè il il disagio diciamo di che del del North a volte un disagio psicologico non giustificato dai numeri per esempio sul Tfr accetto c'è un problema serissimo poi se si va a guardare veramente poi
Non è la fine del mondo per alcune impresa eccetto però riguarda uno strappo molto forte che dava la sensazione che ci sia una parte del Paese che magari è meno esposta alla competizione che più protetta politicamente è una parte del Paese che è più esposto la complicazione è che non è protetta e qualche volta non è nemmeno l'ha presentata
Formigoni
Ma innanzitutto buonasera a tutti voi grazie a un amico Viglietti sempre
Non solo gentilissima evitare ma bravissimo a organizzare questi dibattiti Grazia De Bortoli che modera
Il dibattito di adesso questo ne settentrionale rappresentazione dei ceti ma credo che quello che sta accadendo in questi giorni in queste ore sotto gli occhi di tutti
E proprio la conferma di questa sensazione del direttore de Bortoli sottolinea
C'è una vasta parte del Paese che sa di essere quella su cui grava più di tutte le altre per ragioni storiche conosciamo benissimo il peso dello sviluppo dell'Italia
E che non si sente Nini conosciuta in questo suo compito nei rappresentata adeguatamente
Un po'da tutti i governi perché è una cosa che si è verificata diverse volte urtando o da da diversi governi non da tutti ma da diversi governi nel corso della storia
Ma che poi trova una difficoltà specifica speciale in alcuni momenti della storia io qui voglio citare le parole di un mio collega governatore di regione del presidente del Friuli quindi una Regione di centrosinistra Riccardo Illy
Che ha secondo me è fatto una diagnosi esatta quando criticando duramente la finanziaria di quest'anno
Ha descritto così la sensazione di disagio che molti di noi forse tutti noi stiamo vivendo c'era c'è per tanti aspetti nel no ci sono tanti segnali di ripresa in atto
Cosa dovrebbe fare un governo che avesse a cuore pienamente le sorti del Paese dopo gli anni di difficoltà nel momento in cui la competizione internazionale si è fatta ancora più pesante accompagnare aiutare questa ripresa
E invece questa Finanziaria nei numeri e nelle e nella qualità dell'azione ha diffuso tra tutti i ceti la sensazione di andare esattamente in una direzione opposta
Contano i numeri e conta anche questa sensazione
Conta la sensazione che
La logica dello stato la logica
Di ciò che si gioca nei palazzi del potere romani prescinda alla fine da quello che lo sforzo concreto che viene portato avanti nella battaglia nella battaglia di tutti i giorni ecco è questo sentimento
Di abbandono di sotto rappresentazione
Il cuore io credo della questione settentrionale affiancato ad un'altra cosa che dico tra un istante
Quindi il cuore del della questione settentrionale e nel fatto che chi tira la carretta chi si è fatto carico in questi anni si sta facendo carico della crescita economica dello sviluppo della competizione internazionale
Non trova nella qualità dell'azione una riconoscimento è un interlocutore la seconda questione che si accompagna questa è certamente una delle questioni centrali anche essa dello sviluppo che è quella delle infrastrutture noi qui al Nord ma bisogna dirlo a Babe botte non ha bisogno credo di dirlo ciascuno di noi viviamo una mortificazione specifica legata ad una carenza infrastrutturale che ormai è diventata una vera e propria palla al piede
Parlava in questi giorni
Con un giornalista straniero che mi intervistava
E gli ho detto una cosa che per lui era sorprendente parlavo della mia regione
La Lombardia ma la sofferenza analoga anche per altre regioni però Anna Lombardi alcune specificità
Non è soltanto sotto infrastrutturata rispetto alle altre regioni europee nostre concorrenti
Ma noi soffriamo di una soffre in tour infrastrutturazione rispetto alle altre regioni italiane
Pensate che dal punto di vista dei chilometri autostradali
Una regione europea in media a duecentoventi chilometri di autostrada ogni milione di abitanti
La media in Italia è fortemente più bassa cento quindici chilometri ogni milioni di abitanti bene la Lombardia a settanta chilometri di autostrada o le milioni di abitanti
Il Piemonte ha qualche cosa in più il Veneto ha qualche cosa in più certamente il nove dall'interno dell'avanguardia godono di questa di questo trattamento particolarmente penalizzante
Qualche cosa di analogo accade dal punto di vista delle ferrovie e e di queste settimane il riacutizzarsi di una nostra vivissima preoccupazione sul tema del trasporto aereo
Anche qui parlo di un'infrastruttura che è collocata in Lombardia ma che non è non basta Malpensa è nata per essere Lab di questa parte del Paese
Nelle nostre regioni Alitalia vende il settanta per cento dei biglietti e sono i biglietti più cari che rende eppure ciclicamente quando si torna a parlare diario porti quando si torna a parlare di Alitalia vi emerge l'ipotesi di una penalizzazione di Malpensa favori di Fiumicino
Ora ha detto subito che io credo che anche a Roma il sud Italia abbia bisogno ed esigenza di una le opportune internazionale che funziona
Pensare di penalizzare Malpensa a favore di più di Fiumicino e qualche cosa di naturale che una volta di più penalizza le nostre regioni
Rischia di provocare
Il crollo definitivo di Alitalia perché è un'impresa che non si collochi prioritariamente là dove c'è il mercato evidentemente destinata all'insuccesso
E dice di questa incapacità di una parte rilevante della politica nazionale
Di non percepire i bisogni che le nostre Regioni hanno ecco su queste due vicende il sentiment complessivo nei confronti dell'impresa di chi tira la carretta è una penalizzazione specifica nel campo delle infrastrutture
Credo che sia arrivato il momento non solo di un esame di coscienza complessiva ma anche di un appresa
Di iniziativa che rischia di essere decisiva perdere l'occasione
Del dibattito in Parlamento attorno alla Finanziaria sarebbe Carito rischiare di perdere un'occasione storica e rischiare di fare definitivamente perde la pazienza ad una serie di ceti produttivi di cui l'Italia continua ad avere bisogno
Chiedo ancora una cosa a Roberto Formigoni chiedo scusa ai ai due sindaci ma
Rappresentante a questa tavola rotonda della dell'opposizione
E in questo momento il presidente Formigoni
Prima il problema del rapporto tra la politica e ceti produttivi che le imprese che sono più esposte alla concorrenza internazionale che le regioni che sentono di più questo problema cioè la questione settentrionale
C'è stato anche con il governo del centrodestra il piano di sviluppo di Scajola è rimasto sulla carta
La riduzione di un punto di Cuneo è stata ampiamente vanificata dalla tassazione locale
Io mi ricordo
Che a un certo momento la risoluzione del problema Alitalia aveva fatto dire anche ad un alleato di governo vostro
Fini tanto per non per non fare nomi applichiamo il metodo Alitalia come il modo migliore per risolvere delle carte e siamo ancora qua
Gli aumenti al pubblico impiego sono stati dati al di fuori della linea da un governo di centrodestra allora il problema forse riguarda trasversalmente non voglio fare un discorso qualunquista un po'la politica
E l'incapacità della politica di parlare poi ai ceti produttivi e alle zone più sviluppate del Paese c'è fosse io non so credo che ti faccio un provocazione di questo tipo questa legge elettorale che abbiamo sperimentato il nove aprile e che è stata votata rinnegata anche da alcuni vostri alleati di governo finisce che c'è un senatore
Di di Pietro che conta di più di un'intera regione
Al punto di vista politico conta di più del mondo e piccola impresa cioè perché ha una capacità di elencato più forte
Insomma sedime testi insieme e si cambiasse subito anche questa legge elettorale si facesse qualcosa non il tavolo dei volenterosi che mi sembra
Sia miseramente fallito so ma non è un problema che riguarda il rapporto fra mondo politico e il mondo della produzione
Sì si pone la provocazione nel senso che questi problemi riguardano trasversalmente tutti gli schieramenti
E riguardano complessivamente il mondo della politica nei confronti dal nel mondo della società
Io sono presidenti di regione da diversi anni mi sono confrontato la mia storia con governi di centrodestra con governi di centro sinistra
Credo che possano essere mille volte tante critiche non quelle di aver tenuto un atteggiamento diverso a seconda del colore del mio intervento
Sono stato all'opposizione quando è stato necessario farlo
Nei confronti del governo Berlusconi come il precedente governo Prodi sono stato a favore di provvedimenti dell'uno dell'altro
Penso soltanto dei io fui tra quelli che mi dichiarai a favore della riforma costituzionale varata nel due mila e uno punto e vendono e già allora tutti libici ma dissi questa va nella strada giusta quindi con tutti i limiti il titolo quinto va votato mi schiera in dissenso certamente
Noi qui abbiamo una percezione
Delle cose
Che è diversa da quella di di tanti altri nostri colleghi
Non a caso poco in queste settimane ai presidenti di Regione del Nord ma anche con i Sindaci delle principali città del nord è iniziato un lavoro comune non interessa io sono la vigilia di firmare con tutti i miei colleghi presidenti delle regioni del Nord
Credo da un po'una notizia svela un po'un segreto un documento in cui noi chiederemo al Governo in occasione della Finanziaria in maniera assolutamente by partisan di adottare una serie di provvedimenti in maniera in materia di infrastrutture e in una serie di altri ma che
Questo è un inciucio la vigilia di un inciucio credo assolutamente di no credo anzi che possano essere
La vigilia di una modo di fare politica meno ideologico che abbandona la parte cattiva dell'ideologia appunto non non la cultura politica e i principi di riferimento che restano diversi che debbano rimanere diverso ma l'ideologia per cui non non si possono non si possono fare battaglie comuni
Faccio un altro esempio Consiglio regionale Lombardia
Il mese di luglio una parte dell'opposizione di centrosinistra ha votato una proposta che ho avanzato per fare iniziare la Lombardia un percorso che ha utilizzando appunto il titolo quinto della Costituzione
Ci permetta di abbiamo negoziato con il governo per avere più competenze
Da gestire a livello regionale e stiamo facendo l'elenco delle competenze non secondo una logica di pennacchio di avere più poteri da gestire
Ma poteva vere poter gestire quelle materie in cui una Regione la Regione Lombardia nel nostro caso può essere più efficace
Dal punto di vista dei cittadini che non lo Stato bene questa una battaglia che possiamo e dobbiamo fare in comune siccome fra l'altro
Come dire il confronto elettorale alle nostre spalle magari sarà anche davanti a noi ma no no e c'è un confronto elettorale nostre spalle credo che sia un'opera di pulizia morale ad inizio di legislatura partire con questa capacità di accordi nell'interesse dei cittadini spero che possa essere qualche cosa di cui anche al al a livello parlamentare per iniziativa quello che tu hai citato che il tavolo dei volenterosi sia andato così miseramente fallito non per incapacità dei partecipanti
Ma perché stava rompendo i sacri vincoli di non si sa che cosa non era un superamento del bipolarismo era un tentativo concreto di dare risposta a bisogni concreti ho fatto il tifo perché il tavolo dei volenterosi riuscisse mi considero sconfitto anch'io
Insieme a quell'iniziativa non è certamente questa sconfitta un buon segno per il benessere della nostra politica
Grazie grazie al presidente Formigoni
Sindaco Chiamparino ha preso delle posizioni anche coraggiose ha detto esattamente come la pensava sulla Finanziaria insomma immagino che sia difficile far coincidere diciamo le ragioni di una città peraltro che ha avuto una straordinaria ripresa e non soltanto terrà per il successo dell'Olimpiade insomma c'è c'è uno spirito
Di Torino e del Piemonte che è emerso in maniera forte sommate voti che è un fatto estremamente estremamente positivo ecco c'è in questa situazione un rapporto conflittuale fra Stato regioni enti locali
Ebbene forse anche una delle delle crisi che stiamo attraversando perché insomma è una crisi istituzionale di un certo tipo c'è comunque un governo che chiede poi a Comuni Province Regioni e di fare quello che non è in grado politicamente di fare insomma no
E ovviamente trasmette questo tipo di messaggio per esempio ai ai comuni del Nord al Sud non facciamo il ponte ci sono delle risorse per fare delle opere pubbliche al nord brutalizzato mettetevi le tasse di scopo e fatte le opere che che sono più necessari ecco è difficile per un sindaco di centrosinistra poi spiegarlo anche agli elettori spiega le cittadini accentra far convivere insomma le ragioni della politica nazionale con la necessità locali attivazione importante di un di regione di una città straordinariamente Rita
Così
Tanto buona sera a tutti grazie per l'invito anche da parte mia grazie a bicchiere
Per le stesse ragioni di Formigoni quel primo passo bipartisan
L'invito è per le capacità organizzative per cui rimodulato tutto per permette di farsi trovar tutti qui a sabato pomeriggio ma e certa io credo d'aver come direttore già ricordava io ho preso anzi una posizione finché più almeno più dura nei confronti del governo Prodi di quelle prese in Coppa del governo Berlusconi perché non mi ricordo di aver mai detto porto le chiavi a Palazzo Chigi a Berlusconi forse anche per opporre prendesse
Scherzando naturalmente però no per dire che siamo non solo perché ineluttabile anche con diciamo le modifiche che sono state apportate un po'attenuano ma non cambiano diciamo del segno
E poi io qui vorrei dire qualcosa riprendendo una cosa diceva Roberto Formigoni forse li abbiamo fatto un po'errori terrore tutti
Io l'ho fatto da parlamentari cioè a far partire questo tipo di riforma del titolo quinto fin dalla fase finale del centrosinistra ma poi lo se mai lo riprendiamo un attimo
Io io trovo che non c'è solo c'è una questione che è quella diciamo le modifiche state portate attenua Numa non cambiano il segnale che quello che
L'insieme degli enti locali e delle Regioni in questo senso c'entra col titolo quindi continuano a non essere considerati come prevede invece la costituzione parti dello Stato
Ma sono considerati alla stessa stregua di categorie sociali importantissime e fondamentali ma che fino a prova contraria viva Dio non sono come prevede la Costituzione parti dello Stato italiano
E e questo secondo me devi dirimente quando si costruisce la legge di bilancio perché
Noi varie regioni naturalmente le province e dovremmo costruire una legge di bilancio insieme al governo no trovarsi diciamo così a
Misurarsi quando va bene poi a recuperare qualcosa sul piano dell'iniziativa contrattuale
Delle proposte che ci metterebbe una situazione francamente francamente in i i Ingo impossibile da sostenere ma vi rendete conto che quando io ho visto cioè io perché sono sono davvero arrabbiato
Per quando io ho visto i dati che ci ha fornito razzi cioè io avrei dovuto sto parlando di prima fare una manovra su un bilancio di parte corrente di circa un miliardo e duecento miliardi e trecento milioni che del mio Comune la manovra da duecento milioni
Quale nere
Tra tra tra tagli e maggiori tasse cioè voi capite che è una cosa che
Ed è proprio difficile
Prima il professor Profumo ricordava parlando di come a conoscenza questo rampollo che abbiamo avuto con General Motors
Ma si potrebbe recuperare ricordare rapporto che abbiamo avuto con FIAT sul rilancio di Mirafiori però queste cose qui alcuni Torino solo alcuni Torino sono ha voluto dire cinquanta milioni di Euro
Poi c'è la Regione Pozzi qualcosina la Provincia sempre un po'meno quanto meno e e questi son soldi sprecati o socio o son soldi investiti io credo sia Sordi investiti bene no
E mi pare che Profumo non abbia lasciato lunghi la figlia siamo tutti testimoni ecco allora siamo questa idea per cui ai comuni alle regioni si lascia
Alla fine quando c'è da far quadrare i conti poi quello che resta ci pensano loro è una logica inaccettabile su è una logica inaccettabile quindi io credo che al primo punto sia questo c'è un punto istituzionale e forse Roberto io dico abbiamo sbagliato è ormai la parlamentare a votarla
Ah per avremmo dovuto forse riflettere di più perché credo che ci sia qualcosa proprio nella logica di riforma istituzionale che secondo me non funzioni
Io insisto Dante cui Cetola tempi situate in può però diciamo senza la forza adesso ho qualche tra l'elemento in più per cercare di di a mettere sul tavolo la discussione questo che sto per dire io credo che noi di più dovremmo affermare una logica di
Federalismo di decentramento però mi interessa poco a Geometria variabile
Rivedere partendo dalla revisione delle attuali le Regioni a Statuto straordinario perché le ragioni per cui cinquanta e più anni fa furono istituite secondo me in parte sussistono ancora e in parte no
E quindi questo un primo capitolo e poi invece sussistono oggi nuove ragioni
Per riconoscere forme di decentramento e di flessibilità istituzionale che garantiscano a territori del nel Paese differenziati livelli diversi e di autonomia perché è un livello di il livello di autonomia che la Lombardia così non parlo del Piemonte ma vale credo possa avrebbe il Piemonte
Devi avere per rispondere come richiede la l'economia la gente della Lombardia
Non è lo stesso di una regione che a metà degli abitanti di Torino
Non può esserlo specie come i fili e i i poteri che al Comune di Torino non possono essere gli stessi che ha il comune con tutto il rispetto di Sovico di Baveno perché siamo qui ma potrei dirvi Mompati ero potrei dire
Dei piedi dei lividi dice Re Sole reale quello che vuole Michele Vietti
Grazie
Quindi
Infatti non l'ho detto
Ben sapendo non l'ho detto quindi secondo me questo è un tema e un primo tema sul quale se fossimo d'accordo
Io non so se l'avete inserito nel protocollo fra governatori io non voglio venire a rompere le uova nel paniere governatori fila Nicolai che il documento dei sindaci però se pensassimo a una specie di patto trasversale per il Nord
Che
I anche i partiti e le forze politiche assumano io questo lo vedrei come un capitolo all'altro capitolo è sicuramente quello delle infrastrutture
La ingaggia detto tu io non ho nulla da aggiungere potrei parlare se lo riteniamo dopo della della tavola come tutti possiamo parlare dell'attacco
Perché riguarda tutti non per
Ah no in questo momento ci riguarda un po'più da vicino
Però in generale io voglio riprendono paletto Roberto Formigoni perché la condivido era voglio sottolineare c'è la questione del nord e soprattutto la questione della a simmetria
Fra quello che al nord viene chiesto dallo Stato
Quello che il Nord mette in gioco di suo nella competitività internazionale e quello che il nord a o percepisce di avere dallo Stato
Quindi non è tanto e sbagliato quando si misura uno di questi fattori si dice il fisco cerca il fisco in rapporto a
Perché se adesso diciamo una cosa brutale se ci fosse se si sbloccasse la questione si fosse sbloccata quando non blocca la questione della della tali lavori andassero avanti invece rare fino a Novara fossimo già Brescia del super
Io credo che l'atteggiamento del Nord sarebbe diverso
C'era a parità di ogni altra condizione allora ecco io penso adesso abbiamo che ci siano al
Queste siano quella istituzionale che ho voluto citare quest'altra siano due questioni che possono configurare dei pilastri per una sorta di patto trasversale che
Non ha bisogno probabilmente di formalizzazione ma che secondo me dovrebbe marciare comunque su con intelligenza e con le modalità della politica
Sapendo e finisco che probabilmente questo porta non dico a perdere ognuno di noi dei pezzettini delle nostre coalizioni per ci porta a misurarci con maggiori gradi di criticità ognuno al nostro interno comparti della nostra coalizione ma
Gli ho detto in Consiglio comunale se a me chiedono Michele ne è testimone
Se mi mettete sul piatto della bilancia da una parte l'integrità della mia coalizione così commessa e dall'altra parte decidere se fare la talpa io scelgo di fare la TAC credo che questo orientamento dove
Chiamparino
Comunque altro che il tavolo dei volenterosi o o ma Inquiry cose sostanziale ne sono state dette insomma
Chiedo al sindaco Perico la sua opinione e anche con pochi in rapporto a quello che hanno detto sì a Formigoni sia Chiamparino prima
Su idea ci possa essere una sostanziale Pato trasversale per il Nord che veda uniti vari amministratori sulle questioni principali che riguardano poi figura del nord perché qui rapidamente ci stiamo bloccando
Cioè mondo va velocemente e la parte più produttiva del Paese per ragioni di mobilità e infrastrutture acida si blocca
Si rallenta tutto questo il drammatico sufficiente buonasera a tutti grazie grazie alle reti di questo invito con molto piacere partecipare a questo incontro
Le cose che sono state dette trovano invece consenso forte voglio aggiungere alcune notazioni
Evidentemente come genovese penso ai traffici al porto quant'altro
Il Mediterraneo che era diventato marginale
Per i sistemi dei grandi trasporti perfetto della prevalenza delle lotte dall'altra l'Atlante della loro fa sta ritornando un mare centrale
I traffici proveniente dall'Asia trovano nella Pro del Mediterraneo un risparmio di cinque sei giorni di navigazione rispetto agli approdi dal Nord Europa
è evidente che è una corrente un flusso che considerandola Shanghai io considerandolo da o un congruo o quant'altro ha un suo riferimento generico nel Mediterraneo
Ma potrei benissimo aveva un ragionamento più specifico in particolare per quelle zone che sono al più al nord del Mediterraneo parte più bassa da loro sto parlando al nostro dove sto parlando di Genova
Un flusso di traffico che viaggiare nell'ordine di milioni e milioni di container e che ben potrebbe essere indirizzato e sottratto ai porti del nord
Per essere introdotto tra noi un traffico in arrivo
Ma potrebbe essere benissimo anche un traffico in partenza
Tant'è vero che la comunità europea colpisce anche di questo profilo ha introdotto tra le grandi direttrici anche la linea ferroviaria Genova-Rotterdam che in qualche modo dovrebbe agevolare questo tipo di process
è evidente che il tema non è fare arrivare a legare il problema è poi inoltrare alla merce o far sì che la merce che viene a essere prodotta dalla Padania io mi ancora in Baviera nel centro Europa in Svizzera poi veniva caricata per essere inviata evidentemente l'Estremo Oriente da questo punto di vista il tema delle infrastrutture assolutamente centrale
Cioè se non c'è la capacità di smaltire
Quello che arriva è evidente che li grande maggior vantaggio infrastrutturale che hanno i grandi porti del Nord Europa
Resta vantaggioso e sconfigge i risparmi economici che quattro cinque giorni navigazione nemmeno possono determinare da questo punto di vista noi siamo in ritardo
è inutile dirlo noi avevamo questo Progetto del terzo valico che doveva poi congiunge rappresentava la prima tratta della Genova-Rotterdam che è fermo
Non ci sono qui a differenza di tavola problemi di ordine ambientale
C'è un consenso generale di tutte le amministrazioni era stato inizialmente qualche difficoltà alla Regione Piemonte dopo è stata sostanzialmente supera
Eppure è fermo
Allo stesso modo noi abbiamo elaborato due progetti altamente significativi
Che sono sostanzialmente uno in fase di studio avanzata l'altro invece ancora nostra degli studi di fattibilità che potrebbero consentire l'ingresso immediato delle merci
Grosso modo altre specie di una specie di tapis roulant
Che potrebbe portare la capacità di attracco nel porto di Genova gli attuali un milione e mezzo due milioni due milioni e mezzo di container a una cifra intorno ai sette e gli otto milioni di contee
Notate bene che Rotterdam Amberson borgo ciascuno di questi porti viaggiava sulla dimensione fra i cinque e i dieci milioni di Conte e si muovono su ulteriore dimensione ora è ben vero
Che la ricchezza e l'Italia è datato costume del modo di vivere sentiva la tavola rotonda che seleziona poc'anzi del made in Italy e quant'altro
Però se noi restassimo escluse dal sistema dei traffici mondiali
è evidente che sicuramente le grandi regioni economiche del centro Europa
Se avevano i nostri confronti prevalente e sarebbe anche abbastanza inutile e sì alla TAV è il terzo valico perché saremmo ridotti a una funzione diversa ed è da questo punto di vista che io trovo
Diciamo di grande importanza anche culturale il nord-ovest in particolare
Perché il Nord Ovest è il luogo della grande impresa
Non è il luogo della piccola impresa che si avventura anche sui mercati esteri con grande come raggio con grande difficoltà ma che poi ha delle limitazioni oggettive
Il Nord Ovest il luogo della grande impresa dall'impresa che è capace di fare ricerca che capace di stare sui mercati mondiali autonomamente indipendentemente di aiuti
E quindi è il luogo che può essere il momento in cui il territorio in cui si abbia la produrre o si possono creare le condizioni per far sì che lo scambio con Lester non sia soltanto con l'estremo atto estrosa soltanto ricevimento che emerge ma una possibilità di restituire Mercier vinte Scarone effettivo in tasca
Da questo punto di vista le infrastrutture sono assolutamente fondamentale
Debbo voglio aggiungere una considerazione sul primo tema brevissimo quello della incomprensione e anche perché la mia città
è una gita di industrie di Stato
Porto
Poi industrie di Stato però è cambiata nel senso che oggi il porto è totalmente liberalizzato
è in mano a operatori economici derivati tutte le panchine e l'industria di Stato ha chiuso i battenti fatto sostanzialmente si è profondamente modificato
Però è rimasta abbastanza una cultura verso lo Stato in modo molto più accentuato di quella probabilmente c'è nella grande regione lombarda o nel Nord Est
Peraltro si determinerà anche da noi un senso di incomprensione di difficoltà di colloqui con la classe politica a mio giudizio il problema prima che politico e culturale
C'è un problema di capacità di elaborare dei progetti politici che abbiano un segnale forte nel riconoscimento dell'impresa come soggetto protagonista dello sviluppo economico sociale del Paese
Pensando invece sempre e qui una struttura centralizzata centralistica con quello italiano lo fa in modo forte pensando invece sempre che sia un qualche cosa di intervento pubblico che debba risolvere i problemi
Secondo voi c'è a mio giudizio è un problema di formazione dalla classe politica
La classe politica che io ho fatto una breve legislatura con Vietti
Per due anni non di più ma la classe politica nazionale è una classe politica che risente moltissimo della profondi Enza da apparati statali
Con una classe politica che ha una scarsa provenienza dal mondo dell'imprenditoria dal mondo dell'autonomia dei privati
Ed è questo è un gap che deve essere superato perché se non si supera questo gap è evidente che riesce difficile poi creare dei meccanismi di comprensione effettiva da un lato un problema culturale che poi diventa un problema politico dall'altro una classe politica che secondo me deve diminuire moltissimo in quantità
Ma dovrebbe migliorare in qualità anche dal punto di vista della diversificazione sociale delle sue provenienza
Grazie
Grazie
Ecco credo che anche toccato questo tema che è un po'ha fatto da filo di conduttore di questa nostra conversazione che è il rapporto diciamo tra il mondo della politica
E il mondo dell'impresa il mondo della produzione tra l'altro c'è un paradosso né pal mi rivolgo ancora al presidente Formigoni che quando si va nei distretti produttivi e ne abbiamo
Censiti dall'Istat
Centocinque
Tra l'altro nostro il Paese che ha distretti produttivi industriali superiori anche per qualità non soltanto per numero a quelli di altri Paesi europei ovviamente ci sono dei distretti che vanno bene altre che vanno male per carità però generalmente vanno quasi tutti bene
Diciamo che la la sensazione del parlando con gli amministratori locali con con i banchieri e tutti sanno quali sono le priorità del paese no
Questa sintesi quando comincia ad essere portata su un tavolo nazionale queste priorità site
Fatalmente questo devo dire che è accaduto
Si perde innanzitutto la sensazione che viviamo in un mondo globale con una velocità di cambiamento straordinario gli altri non ci aspetta che non viviamo in Unione Europea che è una società di mutuo soccorso per cui tutti sono lì che aspetto le nostre decisioni vanno avanti se il corridoio cinque non si fa o fanno sopra
Non è che no
Se non si fa la talpa passerà da un'altra parte insomma ma
Avremo no neanche anzi non lo fanno neanche a Genova perché qui c'è un piccolo dualismo sotterraneo
Eh no ma anche no no no no per carità notte perché c'è anche un'ipotesi valida piantare passare da quel sit-in cioè non ampia parte da una parte o che passi dall'altra però il problema che passi
Cioè che non tagli fuori la Pianura Padana e che non tardi fuori la zona che poi fa da traino tutto il Paese insomma no
Che ecco qui fa da traino a tutto il Paese senza quella non c'è poi la crescita del sud del centro degli altri distretti insomma così come se non c'è la grande impresa poi a volte non c'è nemmeno la piccola insomma
Mentre noi siamo il Paese del dualismo totale su tutto ecco per il Nord c'è un problema che forse il Nord e qui cose che
Formigoni rispondesse anche alla alla proposta di
E Chiamparino di un patto su c'è un problema che qualche volta poi il Nord può fare da solo per esempio sulle opere pubbliche per esempio anche nelle finanziarie alcuni investimenti e nel trovare alcuni investitori perché nel nostro Paese abbiamo il grande paradosso
Che i soldi ci sono
Non abbiamo mai avuto tanta liquidità per vice presidente labile e anche lui un pendolare tra Prato e Baveno
Non abbiamo mai avuto tanta liquidità come in questo momento però nel paradosso abbiamo pochi soggetti che investo cioè che possono vedere al di là della contingenza che possono pensare a qualcosa che si ripaga in trent'anni vent'anni insomma
Allora a questo punto nella responsabilità dei politici del Nord c'è anche l'idea di dover pensare non nell'arco di una legislatura
Ma nell'arco di un di un di dieci vent'anni così come ha fatto la classe politica bisogna dire
Della prima Repubblica negli anni c'è qua estesa
Formigoni
Ma si
E qui entriamo dentro nel nel dettaglio dei meccanismi per risolvere questi problemi
Io credo che schematizzando se posso dire che ci sono due ordini di problemi da risolvere uno è quello dei finanziamenti delle risorse
E l'altro è quello delle procedure perché oggi noi siamo bloccati molto dalla incapacità di utilizzare le risorse che pur ci sono magari non nei bilanci dello Stato e tantomeno i bilanci delle regioni e degli enti locali
Però ci sono nel mercato a non sappiamo renderli operativi e dall'altra parte
Da procedure che sono straordinariamente ritardante su tutto
Per costruire qualunque grande opera e più lungo il periodo di progettazione di approvazione di discussione
Con una lentezza straordinaria qui si rischia ribatte sembra solo per sport sullo stesso tasto di prendersela con loro ma non è problema di come voleva che la macchina centrale la macchina ministeriale accumulo realmente dei ritardi straordinari
Io sono stato stamattina Sondrio
Dove abbiamo affrontato assieme al ministro assieme agli enti locali il tema della realizzazione io ieri collegamenti e abbiamo rivisto i tempi nei quali
Un ministero che deve essere sentito soltanto per dare il concerto quindi non è il ministero più importante che deve dare il parere ma deve dare il nulla osta i tempi normali
In cui concede questi certificati sono tra i sedici diciotto mesi in più che sono attenti assolutamente incredibili che mandano fuori
Calcolo e fuori realizzabilità qualunque opera ecco perché allora
Il tema che Chiamparino di cui Chiamparino parlava che anch'io volevo accennato all'inizio di un diverso
Top dallo Stato e le regioni e gli enti locali che pure sono parte dello sfratto
Perché è sacrosanto questo
Lo Stato non è soltanto il Governo centrale c'è una responsabilità le Regioni gli enti locali firmano un patto di stabilità interno di fronte all'Europa non è responsabile soltanto la macchina del governo nazionale
Ma c'è un patto che e e noi ci siamo fatti carico evidentemente di una assunzione di responsabilità del taglio delle nostre stesse poi
C'è la Regione che le fa in maniera più virtuosa c'è la Regione che lo fa
In maniera nascosta
E su questo che io chiedo ad esempio vado chiedendo da tempo fatto col ministro Tremonti prima l'ho fatto in queste settimane con il ministro Padoa Schioppa
Che si vada insieme a vedere e a giudicare come viene
Utilizzato sul versante della spesa pubblica delle risorse che sono le risorse dei cittadini
In modo che si possa trattare diversamente chi ha saputo dimostrarsi virtuoso nel ridurre la propria spesa nel ridurre i tempi
Di concessioni burocratiche da chi invece se ne è totalmente pregato di questo abbiamo cominciato a fare questo nel nel capitolo della sanità
Voi sapete che per la prima volta credo da tanti anni con la finanziaria dell'anno scorso il patto tra lo Stato e le regioni è stato quello di dire andiamo vedere
In sanità ci sa spendere bene la quota parte che lo stato di passare chissà spendere Mare e sei regioni sono state chiamate per nome e del cognome a rispondere dell'incapacità di amministrare i soldi che gli erano stati affidati dallo Stato
Questo è il meccanismo
Virtuoso su cui incamminati ecco perché nei confronti di questa finanziaria io ancora una volta attorno a lamentarmi perché questi meccanismi di distensione non vengono applica ma al appunto all'interno delle del delle procedure per tornare a bomba sul capitolo delle delle infrastrutture
Tra
Gli argomenti di cui stiamo discutendo con il governo centrale ci sta una nostra proposta credo fortemente innovativa quella per cui di fronte alla necessità di realizzare alcune opere per cui le finanze scarseggiano
Le Regioni possono
Utilizzare la possibilità di vedersi trasferite dallo Stato questo è quello che chiediamo i poteri di ente concedente quindi non dover dipendere più da una macchina benemerita ma ormai obsolete arrugginita come l'Anas ma di poter fare da sole
Perché abbiamo dimostrato di essere in grado di progettare tratto autostradale all'interno dalla nostra Regione con costi decisamente inferiori e con tempi decisamente inferiori rispetto a quelli dalla macchina statale è chiaro che hanno responsabilità in più
Perché i responsabili saremo noi di fronte ai cittadini però questo è un apposito un un capitolo possibile o un articolo possibile di quel patto
Trasversale nuovo trasversale politicamente e
Trust tra centro e periferia che vogliamo scrivere sul tema dei finanziamenti
E concludo rapidamente il problema evidentemente quello di sopra coinvolgere il mondo dei privati project financing in Italia ha cominciato a battere qualche colpo ma è ancora assolutamente evitarlo rispetto agli altri paesi europei
Ma dobbiamo renderci conto che questa è la strada su cui andare avanti questo discorso vale per i distratti fra sculture come a mio modo di vedere vale per i servizi
Nel campo della sanità nel campo dei servizi educativi o noi riusciamo ad uscire dal monopolio pubblico o i nostri servizi continueranno a perdere colpi come stanno perdendo colpi col capo della scuola sul campo dell'università non abbiamo
Una manodopera che costringiamo la dequalificazione
Insegnanti docente sono spesso umiliati nell'incapacità di esaltare le loro capacità
E abbiamo però un rendimento complessivo assolutamente scarsi questi sono i settori in cui con coraggio bisogna cominciare a parlare
Di liberalizzazione arrivare a liberalizzare il campo dei servizi e dei servizi devi e di massa credo che questa siano capitoli per una nuova politica da scrivere insieme
Grazie al presidente Formigoni
Certo che poi insomma siccome ci sono delle regioni virtuose le regioni meno virtuose e poi ci sono comuni e comuni meno virtuosi
Poi però alla fine andate sempre tutti insieme nel nelle riunioni sarebbe interessante che ci fosse una forma di secessione di quelli che sono virtuosi e isolarsi eco anche dal punto di vista
Del tavolo no gli altri che non lo sono perché se no alla fine poi si ragiona sempre prima agglomerati vedete no
Senza fare nomi naturalmente ma mi conoscono tutti però insomma voglio dire anche un po'in cerca anche di uscire da questa di qualità nel rapporto per esempio dato che i giorni è stato Stato enti locali a Chiamparino che vorrei chiedere ovviamente ulteriori delucidazioni sulla sua proposta ma anche naturalmente che ci dicesse a che punto stanno con questa benedetta dava dove la fanno passare se la fanno passare per la Val Sangone che quella che quella di Fassino ma qui non è un caso di conflitto d'interesse per cui non è grazie
Come di Fassino però Fassino stabiliamo che esattamente a metà fra la Val di Susa alle prime allora
Va bene no io
Per dare anche qui ma un forte è una battuta ma insomma Formigoni io l'altro giorno costato al ministero degli Interni perché aveva un appuntamento col sottosegretario Pajno che persona squisita per discutere e città metropolitane
Se non era per un una gentile i non so se ispettrice ma comunque sono funzionario di polizia che a un certo punto mi ha accompagnato
Io mi per sarà ancora la del suo pensiero Corridori ma non tanto perché il palazzo sia né per non solo perché il palazzo del corpo complicato
Forse anche un po'perché io vengo dalla provincia e quindi non ma per un'altra ragione perché c'erano stormi di persone che giravano in cui non si capiva bene quale fosse l'attività prevalente insomma in cui utilizza
E
è una battuta che serve però a un certo punto mi sembra proprio di vivere un paletto tutti avete visto Hitch cock non gli uccelli
Ecco cioè ogni tanto avevo questa sensazione ci andavo controcorrente avevo tutte queste masse che nell'incontro per cui ho portato trovare la prima porta infilarmi dentro sta nella spetta
Allora questa questo metodo che andare sul campo a capire
Diciamo chi come dove com'è utilizzata la spesa pubblica io credo sia un metodo che l'avrebbe da dove da Brad dovremmo davvero utilizzare io son consapevole per esempio che al Comune di Torino come dice sempre il il direttore generale se ci fossero mille persone in meno probabilmente funzionerebbe tutto meglio e non se ne se rendere e non so non se ne risentirebbe ma funzionerebbe meglio
è anche vero che sono poi mille che uno si ritrova sotto forma di casi sociali spesso quindi questo bisogna anche saperlo perché Henze anche quest'aspetto
Però diciamo scontando questi aspetti che vanno scontati perché fanno parte della complessità sociale però credo che andare sul terreno a verificare sia una cosa utile e il e da estendere non non non deve valere solo per la sanità
Prima dispone sulla TAV io vorrei precisare una cosa il direttore diceva buoni e che facciamo in buoni e cattivi
Proprio per questo io credo che quando la politica come dire sapeva in accompagnare le attività economiche istituzionali e non c'era bisogno che quelli che si pensano buoni denunciassero quelli che si presumono Carpinelli
Perché questo direttore mi concederà e rischia di essere un metodo che ci porta allo sfascio di tutto
Cioè il problema è che dovremmo per questo io dicevo un patto trasversale che faccia appello
Oltre che agli amministratori e alla politica perché ci sarebbe bisogno che la politica si assumesse la capacità di fare delle proposte che si andrebbero poste che scontino che ci sono anche fra di noi dei cattivi magari io stesso sono un cattivo non importa
Ma che però la proposta che alla fine porti a una proposta virtuosa c'è questo Ecofin dovrebbe essere il compito della politica e quindi io sottolineo questo
Penso che bisogna sa dice sarebbe oltre che degli amministratori
Un compito della politica cercare di trovare le ragioni di un patto sulle grosse questioni che riguardano il Nord e credo che se si fa questo si fa anche l'interesse del Paese non si fa soltanto l'interesse dello e vengo alla TAV
Io penso che oggi le questioni siano sono io dico tre cose la prima è questa
Lo dico soprattutto rivolta al TAR gobba al mio governo cioè quello che fu sento come un un mio governo della mia parte politica bisogna che si sappia
Che se per qualsiasi ragione
Sulla talpa si dovesse mancare sul POR corridoio cinque si dovessero mancare gli appuntamenti europei
Questo è una valanga che travolge chiunque
Vale per qualunque governo
Ovviamente vale per il Governo che alla responsabilità di governare in questa fase io credo che questo sia un messaggio che deve essere chiaro perché non so se tutta completamente la compagine governativa c'era ben chiaro che sicuramente c'era chiaro Presidente Prodi sicuramente ce l'hanno chiari molti ministri responsabili a vario titolo dell'opera e bene che ce l'abbia in chiaro tutti perché questa è una questione che se la pugna appuntamenti fondamentali dovessero mancare
Tra può triste può travolgere qualsiasi cosa
Secondo di conseguenza io credo che in questo momento ci siano le condizioni per rispettare gli gli appigli impegno
Che poi parlano della primavera estate due mila e sette perché questi sono i tempi che ci sono stati imposti dall'Unione europea senza spade di Damocle senza allarmi particolari senza meno ancora allarmismo
Però io credo ci siano due condizioni il nostro lavoro ha permesso di individuare una alternativa progettuale concreto bisogna che con le procedure più rapide e più certe possibile questa alternativa sia approfondita nella sua sostenibilità trasportistica ambientale ed economica
E non si può fare il dibattito va benissimo che i giornali facciano il dibattito vadano intervistare i sindaci pubblichino le cartine tutto bene ma bisogna approfondirla perché se fosse vero che quello che hanno detto ha margini francesi l'ho letto sui giornali che questo alla fine costa venti milioni di euro in più
Beh io dico su un'opera da sette miliardi e mezzo di euro venti milioni un costo che si può sopportare vorrei però verificarlo vorrei che non fosse una cosa che emerge dai corridoi di una riunione ma che fosse quindi io credo bisogna dare chiedere alle ferrovie allora gli entourage ferroviere di approfondire rapidamente questo ponte
E per fare queste dalla terza cosa secondo me lo dico in termini un po'militare freschi c'è bisogno in questo momento di un ufficiale di collegamento nel governo
Cioè c'è bisogno di un ufficiale di collegamento fra i ministeri fra la Presidenza del Consiglio i ministeri e soprattutto fra loro e la realtà locale perché è proprio perché il tempo importante
La situazione complessa ci vuole qualcuno che si sappia risponda direttamente alla presa al presidente del consiglio e che anche in questo momento una sorta di potere di decisione diciamo non dico infinito ma pegni potenziali
Penny potenziale ecco queste sono diciamo le due condizioni in questa preciso momento che secondo me se sono temperato possono permetterci in tempi brevi
A dare una risposta che io credo possa essere positivo quello che
Dal punto di vista materiale ma forse in questo momento ancora di più dal punto di vista sì simbolico potrebbe rappresentare una svolta proprio nella percezione che il Nord
E ha del del dell'Italia
E viceversa nella percezione che l'Europa dell'Italia
Grazie
Chiamparino grazie
Anche perché ha toccato teme adesso parallelamente chiederemo al sindaco Pericu cosa ne pensa
Cioè la sensazione che essendo le opere una decisione importante non soltanto dal punto di vista dello sforzo economico sottostante ma soprattutto dal punto di vista della convinzione delle persone
Spesse volte la sensazione quella che vengano accantonate cioè
L'alta pestata paradossalmente un grande tema della campagna elettorale e non mi sembra che sia più un'urgenza nel momento in cui si governa
La sensazione questa
Ma per carità non è che poi forse prima le cose fossero molto molto diverso cioè siccome poi questo è un argomento spinoso sull'agenda politica l'argomento spinoso viene dopo
Tutta una serie di altre cose per le quali c'è una constituency e c'è una pressione sindacale di molto forte purtroppo non c'è una l'OP del nord che
Occupa le strade no cioè se la lobby del faccio una battuta chiedo scusa se la lobby delle infrastrutture avesse la forza di pressione dei tassisti
Avrebbe forse ottenuto qualcosa di più visto che la liberalizzazione dei taxi è rimasta quasi del tutto sulla carta
E questo è un po'la sensazione che qualche volta sia mi rendo conto che poi si tratta di di portare avanti delle battaglie a volte che vanno contro delle comunità locali
Quindi però questa è la sfida alta della politica
Visto che le passo la parola ma ricordando che tue duecento anni fa credo che
Al Sempione comunque cento ne sia
No no residenze no principali centoquaranta ecco quindici
Vorremmo vedere i tempi di realizzazione di quelle opere certo con no faceva ovviamente il valico del settore che sono duecento
Che i tempi di di realizzazione con tecnologie totalmente differenti erano largamente inferiori certo non c'è un problema di consenso
Sì
Ma è indubbio che la ricerca del consenso può essere paralizzante
Però io vorrei ricordare varie forse so che questa platea sette ma esiste una corrente di pensiero a livello di studiosi di economia sociologia e quant'altro che ritiene che il percorso corretto di asset di un assoggettarsi un percorso di non sviluppo
Penso solo alle Tuscia ad altre insomma cioè non è soltanto un fatto di in qualche gruppetto
Che in realtà si oppone
In realtà si stanno confrontando concezioni della Società diverso molto dividere io appartengo a chi ritiene che si debba fare la TAV che si doveva fare il nostro terzo valico o quant'altro è sicuramente quelli che la pensano come me sono probabilmente maggioritaria in questo momento del nostro Paese
Però sta montando e sta crescendo è invece una diversa visione politica
Che era opportuno considerare e non sottovalutarla da questo punto
Seconda considerazione nel mio caso del caso e non rese non c'era un problema ambientale sul terzo vale prima un problema rifinanziamento sito ma un'opera che costa quasi proprio come l'attacco alla costa cinque miliardi
Il governo dice ce l'ha già detto che accende dovendo si può partire
Però la copertura della della copertura fideiussoria da parte dello Stato dei bond che devono essere messi incide sulla nastri
E conseguentemente c'è stato nessun rinvio un ripensamento da questo punto di vista per nella finanziaria doveva gare dovrebbe dedicare molta più attenzione al finanziamento delle grandi infrastrutture
E qui una brevissima considerazione sulla Finanziaria anche qui dico qualche cosa
Che non vuole essere in realtà il nostro Paese
Pomodori su un percorso di sviluppo a mio giudizio se si verificano tutta una serie di condizioni ma due vorrei sottolineare uno che abbia conti in ordine
Con conti in disordine difficile confrontarsi seconda cosa che non ci siano eccessive
Posizioni dei guanti diseguaglianza
Un modello corretto di sviluppo
Deve far sì che in realtà tutti si proceda verso sia pure nei diversi ruoli diversi ceti sociali da diverse ripidità economiche ma che insieme si proceda verso un obiettivo comune
Entrambe queste due situazioni in Italia non sono in questo momento presente io non voglio entrare nel merito se la Finanziaria era corretta da questo punto di vista non voglio assolutamente aprire un discorso sarà e anche preparato sostenerla però queste due condizioni debbano potersi realizzare
E se non si realizzano
è evidente che i percorsi di sviluppo resto nove tentare
Una considerazione due considerazioni ancora brevissime evita sono noi si era tentato con l'amministrazione comunale il libro precedenti governi ancora governi di centrosinistra riproporre una specie di Maastricht dei Comuni
Cioè dateci dei parametri elaboriamo impararlo insomma lavorato Sergio Chiamparino giova varato altri colleghi
E poi valutate cd su questi parametri se l'abbiamo raggiunta io sono l'abbiamo raggiunti e in relazione a questo eventualmente correggete la nostra azione
Sono dalla stessa logica del presidente Formigoni
Nel senso che è evidente che il prete Formigoni prese dalla Regione Lombardia che ha uno stato io la città anzi io sono la Regione Emilia è una città
Sostanzialmente alla Liguria e sostanzialmente la città
Ride ma entrambi ci poniamo un problema di avere la capacità di poter gestire autonomamente le proprie attività interne di assumere responsabilità politiche amministrative anche complesse
E naturalmente desideriamo essere confrontati uno stato che dica se è in realtà i parametri di buon andamento di buona amministrazione stiamo sopporta
Ultimissima considerazione qui qualche modo
Confrontandoci con gli altri ordinamenti di altri paesi il sistema dell'autofinanziamento
Che era fra l'altro presente anche in alcune delle grandi opere del passato
Da noi è molto poco praticato noi troviamo il capitale troviamo capitali dell'ordine anche di qualche miliardo di euro per fare delle abitazioni che si vendono nell'arco di cinque anni ma trovare in realtà qualche miliardo di euro per poter realizzare un'infrastruttura importante diventa estremamente difficile
Noi stiamo lavorando ad esempio per questa specie di tapis roulant che dovrebbe collegare il porto di Voltri con l'entroterra o Varese per servire la pianura
Che ha un investimento che poi ipotizzato di tre miliardi e mezzo quattro di Euro stiamo lavorando con i grandi gruppi trasportistici mondiali cioè con la Merckx comma ponte con quant'altro ma all'interno
Dalla grande capacità finanziarie che pure esiste nel nostro Paese
Non abbiamo segnali interessante e da questo punto di vista mi sembra che il ruolo anche ai fini dello sviluppo del sistema delle fondazioni bancarie e il ruolo delle nostre banche forse potrebbe essere forse un po'più aggredito e di maggiore arriva pesi grazie
Palenzona
Grazie
Grazie al sindaco rivivono i pesi massimi se momenti nel momento in cui si è parlato di infrastrutture e di collegamenti derivato presidente Palenzona che salutiamo
Allora siamo a conclusione della nostra rotonda però prima volevo chiedere
Al Presidente Formigoni come tema della settimana non solo della settimana è stato il destino di Malpensa la possibilità che addirittura al Nord possa costituire una compagnia
Aerea diversa anche se naturalmente
L'attività economica dagli enti locali e forse fin troppo sviluppata e non vorremmo avere pubblicizzazione regionalizzazione però c'è un tema pericolo parlato dei porti quindi l'accesso e poi c'è il tema che la nostra grande porta alla globalità chiamate
Problema dobbiamo viso
Concordo col fatto
Non non non non siamo sul punto di invocare nuove io via dimensione regionale o locale e tanto meno dimensione nazionale
Semmai il problema è che regioni
Comuni
Possono trovarsi di fronte ad una carenza tale
Infrastrutture o di servizi in altre direzioni
Da vedersi messi nella responsabilità di spingere operatori privati
Anche non con un concorso con un lavoro di regia degli enti pubblici
Ad assumere nuove iniziative
Malpensa
Problemi sono intrecciati tra di loro c'è un problema che riguarda l'Italia e c'è un problema che riguarda forse più importante il servizio aereo da garantire ad un Paese avanzato come il nostro
Su Alitalia
Discorsi che sono stati fatti in questi periodo sono moltissimi
Certamente non è più tollerabile per nessuno che i conti di Alitalia vengano tenuti in pareggio con iniezioni di denaro pubblico come è stato fatto ha più volte nel corso di questi ultimi e numerosi anni
Cinque miliardi di euro complessivamente almeno dal bilancio pubblico risanare deficit di Alitalia non sono assolutamente più tollerante quindi il primo discorso riguarda il destino di questa compagnia che non può più essere finanziata da denaro pubblico
Che deve trovare un poco futuro industriale o scegliere la strada che scelgono inevitabilmente tutte le compagnie essere messa sul mercato
Trovare un nuovo tipo di responsabile
Il discorso che più vi guarda invece amministratori come lui è quello di garantire alle nostre regioni alle nostre terre al nostro sistema economico un servizio adeguato dico subito che nel caso che Alitalia non fosse più in grado di garantire il servizio da Malpensa non ci troveremmo in una situazione nel facile nel semplice da risolvere
Sarebbe una situazione estremamente complessa
Probabilmente per qualche anno dovremmo scontare ulteriori difficoltà nel rapporto
Sappiamo certamente di un interesse di grande compagnia venire qui a colonizzare
Air France Lufthansa la stessa politica sono pronte già adesso probabilmente avveniva maltese negli altri aeroporti del Nord a garantire che cosa
Antiche un servizio di convogliamento verso il loro candidato che concederebbe alla mia nere quali Francoforte quelli di Parigi o quelli di Londra
è chiaro che questa non è l'ipotesi che possiamo perseguire ipotesi che dobbiamo perseguire dovrebbe essere quella di un attraverso un negoziato
Duro con Alitalia da una parte con il Governo nazionale dall'altra di garantire condizioni di una forza iniziale di Malpensa per poter garantire nel giro di qualche anno la rimessa in condizioni di navigazione di Malpensa come grande ab internazionale
Quindi se Alitalia abbandonasse Malpensa dovrebbe abbandonare integralmente abbandonare gli slot abbandonare le vie di collegamento in modo da mettere nelle nostre mani un piccolo capitale iniziale
Su cui negoziare con le grandi compagnie straniere credo che noi come regioni dobbiamo essere pronti non ci stiamo attrezzando anche tecnicamente per essere pronti a muoverci in questa direzione
Attendiamo che il Governo si decida mi permetto di usare questo verbo perché sono mesi che gli chiediamo questo a dieci le proprie intenzioni
E a fare tavolo comune con noi con il sistema economico con il sistema delle regioni compreso evidentemente le le regioni meridionali a partire dal Lazio per trovare una soluzione
E vorrei concludere riprendendo un istante il tema che ha attraversato molti nostri interventi soprattutto quello sindaco cantiere inoltre il tema della tata
Non dico
Non dimentichiamo che anche anche l'esame di oggi è venuto fuori
Le volontà che sono state prese sono molto importante l'affermazione che ha fatto sin da Rino che avevo già letto aver fatto in consiglio comunale quando ho detto io sono piuttosto disposto a sacrificare la mia maggioranza piuttosto che a sacrificare la vita è un'affermazione molto importante
Le però abbiamo delle opposizioni che sono da una parte annidate in alcune componenti dell'attuale maggioranza di governo lo sappiamo bene sono alcuni partiti che sono determinanti con il loro voto per dare quei pochi seggi di maggioranza che il governo Prodi ha e qui c'è una resistenza dall'altra parte c'è una resistenza di tipo locale
Il primo problema è politico può essere non dico risolto ma abbiamo il dovere di affrontarlo attraverso alleanza trasversale
Ecco perché come dicevo all'inizio mi sto muovendo per firmare coi miei colleghi presenti Regione e ben venga la disponibilità che oggi ha raccolto vessillo campioni del sindaco per i con gli altri
Per va va come dire
Va affrontata sul piano politico c'è una una seconda resistenza che si annida localmente che va smontata invece con altri meccanismi noi non possiamo proseguire con il principio dell'unanimità il principio dell'unanimità per questioni culturali oggi è un principio che blocca dobbiamo tornare con un salto politico e culturale coraggioso ad affermare una logica di bene comune di interesse superiore
La questione della TAV non può essere semplicemente affidata alle decisioni delle comunità locali altrimenti il nostro Paese è destinato ad una situazione
Grazie grazie
Al presidente Formigoni grazie a sindaco Chiamparino grazie al sindaco per i commi chiede Vietti se vuole concludere
No mi limito ad una osservazione questa sera questo tavolo direi che il conforto migliore alla attività iniziativa Subalpina come si vede dal nostro luogo per noi indichiamo come campo di intervento ma anche come prospettiva di azione politica trasversale il nord-ovest e dunque la Lombardia
Piemonte la Liguria che questa sera sono autorevolmente rappresentate a questo tavolo e credo che questa prospettiva questa macro regione questa grande area
Dei temi della quale sempre più noi dobbiamo ragionare e pensare questa sera ha dimostrato che può produrre iniziative efficaci anche nella interlocuzione col Governo centrale iniziativa Subalpina ovviamente contenta di aver lanciato questa iniziativa è questa provocazione domani parleremo
Di banche e ricorderemo che proprio nell'area del nord-ovest abbiamo fatto stiamo facendo una grande iniziativa di concentrazione bancaria ha una grande banca lombarda è una grande Banca torinese
Le ex municipalizzate lombarde anche quelle torinesi e quelle liguri stanno facendo operazioni di concentrazione che dovrebbero tradursi iniziative di vantaggio per gli utenti
Credo che qualche piccolo contributo anche iniziativa Subalpina fin da tre anni fa lo ha dato a cominciare a ragionare in termini di un'area vasta non possiamo più pensare di riprodurre a Milano a Torino e a Genova le stesse cose ragionando per compartimenti stagni dobbiamo cominciare a pensare
Quanto e che cosa in questa prospettiva più ampia
Di regione europea in cui si produce una percentuale straordinariamente consistente di PIL possiamo realizzare e dobbiamo apprezzabili anche perché in termini anche politici
Sì
Possa far valere in modo forte questa nostra esigenze questa nostra vocazione grazie a Roberto Formigoni per la sua presenza qui questa sera abbia grazie a Chiamparino e ha ferito io faccio una proposta operativa
Si potrebbe fare il con fibre che chi è stato strangolato prima per cominciare
Questa tavola rotonda però lo si può fare ad una condizione che tutti poi si impegnino a rientrare rapidamente per la tavola rotonda sulla regolarizzazione la liberalizzazione e la concorrenza nelle infrastrutture quindi dieci minuti dieci di Coppi prego
Marco vini Adnkronos ha il compito di
Moderare questa tavola rotonda Marco a te
Grazie buongiorno a tutti e buon pomeriggio diamo inizia questa sessione tavola rotonda pomeridiana
Che ha un titolo impegnativo per attualità ma anche di grande interesse lo vedrete per la ricchezza delle testimonianze che verranno presentate dagli ospiti redattori
Il titolo concorrenza rialzo concorrenza al ribasso economia della conoscenza permettetemi solo un piccolo inciso a introduzione di questi interventi perché credo sia utile ricordare che l'economia della conoscenza è un obiettivo strategico dell'unione
Questo concetto economia della conoscenza fu lanciato nel due mila Lisbona dal Consiglio europeo con fornendone un vero e proprio status di obiettivo strategico per il nuovo decennio quindi dal due mila e il virgolettato che chiudeva i lavori conferenza di Lisbona e dice recitava
Diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo questo l'Europa in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con uomini migliori posti di lavoro è una maggiore coesione sociale
Ogni anno in primavera si riunisce il Consiglio europeo per accertarsi dei progressi compiuti nell'attuazione di questa strategia
Qui siamo in autunno facciamo comunque il punto della situazione e quindi inizia rei un giro di tavolo pregando i relatori di mantenersi come indicazione di servizio all'interno di dieci dodici minuti d'intervento per poi
Vedere se c'è lo spazio per fare un secondo giro
Grazie
Allora darei subito la parola alla l'avvocato professore Guido Alpa che avvocato cattedratico il presidente Conte il Consiglio nazionale forense
Per chiedergli
Questa mattina l'onorevole Vietti presidente di iniziativa Subalpina ha evidenziato come sta modificandosi ruolo del garante
Ma garante quindi non soltanto di quelle che sono le leggi ma garante anche di un percorso formativo che appartiene in particolare alla professione
Legata alla all'ambito dalla giurisprudenza
Se il diritto D'Ascenzo umanistica sta diventando scienza pratica ecco quali sono le evoluzioni e qual è lo stato
Grazie permettetemi innanzitutto di porgere il saluto del Consiglio nazionale forense e ringraziamento vivo al amico e collega Michele Vietti per il quale l'avvocatura a sensi profondi di gratitudine
Non solo
Come legislatore perché ha innovato il diritto societario diritto fallimentare ma verso sottosegretario al ministero della giustizia è stato l'interlocutore che l'avvocatura ha avuto nei tempi migliori
Sia dal punto di vista e le sue proposte di disciplina della professione forense sia della disponibilità ad ascoltare le esigenze di questa professione
Che rispetto alle altre alle sue specificità ed è garante anche questa come professione perché garante dei diritti
Giustamente il nostro coordinatore e sottolineava come la formazione del giurista nel corso degli ultimi decenni sia si sia modificata
Si è modificato e per la verità più per le esigenze richieste dal giurista che non per i servizi che il giurista in questo momento può dare proprio perché c'è stato un ritardo culturale nell'allestimento della sapere scientifico ritardo culturale anche nella adeguamento di quel sapere ad esigenze pratiche
Quando si pensa alla economia della conoscenza e quindi la conoscenza del giurista si pensa dunque di Ittierre che divise in quattro fasi
La prima fase quella accademica universitaria dove tuttavia non siamo ancora riusciti
Ad introdurre programmi che siano adeguatamente professionalizzanti per cui sussistono Jato ombra tra la formazione culturale universitaria e poi la situazione professionale
Noi siamo ancora i custodi di una scienza che tendenzialmente astratta almeno così come viene rappresentata nelle università
E addirittura cosa singolare raccontavo prima il nostro coordinatore siamo i custodi della tradizione culturale e giuridica tedesca che è stata ripudiata alle facoltà di Gil diritti German
Per quanto riguarda la seconda fase la fase quella de la preparazione post-laurea ma alla all'esame di abilitazione professionale qui sono tre le strade
La scuole di specializzazione le scuole forensi e il la scelta di scelte individuali
Squali specializzazioni non hanno hanno avuto non certo la fortuna ma sono insufficienti a soddisfare la domanda le scuole forensi sarebbe sufficiente soddisfa la domanda ma dovrebbero essere qualificate maggiormente e su questo in questo campo
Al quale si dà sta dedicando molto il Consiglio nazionale forense la terza scelta che poi è quella che abbiamo fatto tutti i miei nostre i nostri leader di anni è una scelta che abbandona però il il l'aspirante avvocato a se stesso
Il problema più delicato è quello della selezione la selezione
Che viene effettuata attraverso l'esame di Stato che attualmente è subordinato ad una disciplina transitoria che sta diventando permanente e per questo abbiamo chiesto sia al passato governo sia quello attuale un intervento urgente perché l'esame sì effettivamente selettivo e tali da accertare idonea ad accertare la qualità degli aspiranti
Dovete pensare che attualmente gli avvocati in Italia sono centottanta mila e ogni anno e interesse si presentano all'esame trenta mila aspiranti quindici mila sono quelli sono ammessi quindici anni la nostra professione raddoppierà il numero degli iscritti
Per venire rapidamente la terza la quarta fase dopo l'abilitazione
Già in questa tirocinio professionale e da quarta fase quella della aggiornamento permanente per il momento è un obbligo di carattere deontologico ma in tutti i progetti di legge di riforma delle professioni si prevede che il professionista acquisisca annualmente dei crediti sia attraverso la partecipazione a convegni e seminari se attraverso la produzione
Sua carattere scientifico o professionale in modo che la qualità della prestazione così essere adeguata alle esigenze del mercato e dei consumatori
Non credo che l'abolizione delle tariffe l'abolizione del patto di quota lite l'introduzione della pubblicità possano essere una risposta adeguata a questa esigenza
Grazie box
Quindi la formazione dei nuovi giuristi non si potrà essere basata soltanto su una solida cultura di base ma dovrà in qualche modo essere anche capace di interfacciarsi correi rivolgersi devo dire
La situazione non è così tragica ovviamente perché poi le iniziative dei docenti all'università
Le nostre università di giurisprudenza sono ancora prestigiose anche nonostante le chiede in cui le categorie che fanno le agenzie di rating universitario super privilegiando ovviamente quelle facoltà che sono anche molto esclusive inglesi o americana
Ne cerchiamo per esempio l'Università di avvicinare le nozioni alla loro ricezione pratica esempio fare l'esame della casistica
Però molte volte lo iato si si riscontra una del nell'ambito delle materie processuali difficile che professore di di procedura civile e procedura penale si incaricherà di far visitare i tribunali e verificare come in concreto viene amministrata la giustizia
Forse non lo fanno per non scoraggiare le persone perché è l'unico l'unica sede visibile niente che non scoppino scoraggiante
E la cassazione o la Corte Costituzionale tutte le altre purtroppo si avvicinano
Ha dei mercati mercati orientali ecco quindi non non danno una una segno di elevata civiltà
Grazie professore immagine molto precisa
Darei la parola alla professore Enrico Karachi che presidente dell'Istituto Superiore nella sanità ma è anche stato rettore dell'università di Roma intorno a casa e presidente del Cnr quindi è una pena un uomo che di modelli di riferimento siano
Professore vorrei
Proporre questo cioè nel documento di Lisbona nella strategia del documento di Lisbona la priorità uno era andata all'asta scienze della vita la genomica di Biotecnologia ecco
Che cosa si sta facendo per valorizzare la conoscenza in Italia con particolare riferimento a quelli che sono i conti il contesto anche concorrenziale con il quale l'Italia deve competere
Ma sotto questo profilo possiamo dire che e esiste
In Italia una comunità scientifica veramente qualificata veramente competente che anche in queste aree che lei ha citato
Della genomica dei vaccini delle bionde ecologia e eccelle a livelli veramente alti
C'è uno studio pubblicato dalla comunità europea che mette in evidenza la relazione tra i ricercatori
Per ciascun Paese al a la qualità della produzione scientifica orbene Alitalia
Su da un certo punto di vista sta all'ultimo posto perché a un numero basso di ricercatori rispetto a Paesi come nel Regno Unito Francia Inghilterra e Germania ma la qualità della produzione della comunità scientifica italiana nonostante il numero basso di ricercatori e elevatissimo
Quello che manca quindi non è tanto la produzione di conoscenze che ci mette alla pari anche con con gli altri Paesi più avanzati
Quello che manca e il trasferimento di questa conoscenza la trasformazione del prodotto di conoscenza in prodotti che possono essere utilizzati a livello sociale o a livello commerciale
E questa situazione trae origine da da molti da molte situazioni anche nel passato lì in poi di errori di impostazione che sono stati fatti per esempio per molti anni
Si è pensato che il modello di intervento in questo settore fosse un modello assolutamente verticale cioè si pensava che ci fosse la ricerca di base
Portata avanti dalle università così passava un livello successivo di ricerca applicata
Portata avanti dagli enti pubblici di ricerca e poi la la ricerca industriale portata avanti dal dall'impresa senonché nel passaggio dall'uno all'alto di questo di questo livello si bensì se si perdeva praticamente quasi tutti si è capito l'errore oggi le cose almeno sono impostate in maniera diversa perché prevale il modello di ricerca integrata il modello di orizzontale che mette sullo stesso livello università industrie enti pubblici di ricerca questo significa che anche nella fase della progettazione della ricerca cioè nel momento in cui si esercita pure la fase della domanda che quella delle industrie i soggetti le istituzioni stanno insieme no pure attuando quel concetto del Duino Bai learning dopo aver learning by doing
Ovviamente le dicevo le le ragioni di questo ritardo dell'Italia stanno anche possiamo recepirle da un altro studio alla Comunità europea che metteva in evidenza qual è il rapporto di integrazione tra università
In prese e e altre istituzione allora solo per doc solo due numeri in questa classifica la Finlandia sta al primo posto con un tasso di integrazione del settanta per cento
L'Italia con un tasso del dieci per cento questo è uno studio di dieci anni fa adesso la situazione è un po'cambiata però fa capire quanto appreso ha pesato questo ritardo di integrazione
Fra le varie fra le varie istituzione e il motivo anche di questa diciamo mancata valorizzazione della ricerca sta pure in uno scollamento
Che si verifica e si realizza
Tra tre momenti essenziali per lo sviluppo di un prodotto la conoscenza in prodotto industriale che sono quelli della finanza dell'industria e dell'Accademia
Questi tre momenti nei paesi industrializzati Marciano di contesto ma sinergicamente
In Italia questo non si verifica non si è verificato forse adesso ci sono situazioni che di maggiore apertura per cui significa che la finanza non investe laddove potrebbe investire con successo anche economico elevato l'industria se non vede un brevetto sviluppato non non non non fare investimento e l'Accademia pure essa le sue nel passato le sue parti di responsabilità perché per un fino a un certo periodo cercava di evitare un rapporto istituzionale con la con con le imprese
Però ovviamente ci sono anche situazioni italiane che mettono in evidenza che si possono lo stesso realizzare delle
Dei successi
Anche economici se si vuole la posso riportare l'esperienza dell'istituto che che dirigo lo superi sanità dove grazie a una validissima scienziata veneta venuta dalla dagli Stati Uniti in Italia Barbara Ensoli sì c'è iniziato un progetto proprio a livello di ricerca di base a livello di bancone laboratorio questo progetto si è sviluppato nel corso degli anni e ha avuto lo sbocco in clinica siamo alla fase Ugo uno finita
Stiamo iniziando la fase due tutto questo con capitale pubblico quindi significa anche una proprietà intellettuale
Chiede la struttura pubblica che avrà probabilmente se poi il vaccino avrà successo avrà un ritorno economico molto importante che potrà permettere altri investimenti
Ma per fare questo ecco non si deve fare un'azione isolata di nicchia questo
Progetto ma procede possono essere anche altre avuto successo perché fin dall'inizio si è creata una stretta integrazione fra i tanti soggetti i soggetti l'Accademia soggetti delle degli istituti e dei dei prese soggetti europei
Grazie a questo progetto l'Italia
Oggi per conto all'Istituto superiore di sanità dirige un grande progetto europeo che coordina lo studio di ben quattro vaccini contro l'AIDS
Tutti i progetti coordinati dall'Italia
Quindi per lo sviluppo del del nostro sistema Italia e e e necessario promuovere il trasferimento della ricerca al livello produttivo e quindi l'Italia
Ha ritardato in questo ma si deve impegnare e uno vi una via per potersi impegnare quella di promuovere la TBC l'attività di di incubazione d'impresa incubazione che dovrebbe servire proprio a al a far nascere promuovere e le imprese competitivi cioè per fare in modo che è quella che un'idea si trasforma
In una impresa
Che alla fine poi poiché sarà anche quotata direttamente in Borsa e quindi il la l'integrazione serve ad aiutare l'impresa in questo trasferimento tecnologico che non va visto solo in sede locale ma va visto anche in sede
Internazionale
E quindi ovviamente se noi teniamo presenti queste situazione quindi anche con strumenti che sono quelli dall'appunto come ho detto la promozione del dell'interazione dell'aggregazione nuovi meccanismi di finanziamento pubblico e privato che mettano insieme vari soggetti
Semplificazione di procedure amministrative e burocratiche spesso sono molto obsolete
Solo se mettiamo insieme tutti questi soggetti si può superare questo detta ecco non si può pensare
Che solo agendo con uno strumento anche con per esempio il semplice aumento del dei fondi a ricerca che pure necessario se non interagisce non agisce insieme agli altri fattori potrà anche questo vanificarsi
Ma il professore molto interessante sentir parlare di termini come modello della di ricerche integrata incubatore d'impresa sembrano quasi termini da new economy come come tipo di approccio forse questo consentirà di avere meno casi io ricordo nel due mila famoso biologo americano che aveva una piccola azienda che fu il primo ad aver sequenziato sia pure a frammenti di intero genoma umano prima battendo sul tempo il consorzio e internazionale ecco quindi forse questa integrazione fra piccole grande potrà essere
Un qualcosa di più concreto dal punto di vista realizzativo certamente bene grazie
Proseguì lei proprio per poter dare spazio a
Le diverse esperienze che vedono nell'economia della conoscenza una realtà che è applicata non solo in termini di base teorica ma anche sulla
Al la la pratica quotidiana e l'aspetto della praticità proprio operativa a ad una persona che la dottoressa Maria Caramelli che medico veterinario e direttore direttrice del centro
Di riferimento nazionale per le inceppano prati animali cioè è la persona che ha statali punto di riferimento per quanto riguarda riguardato dall'epidemia che la BSE cioè volgarmente detto mucca pazza ed è a Torino presso l'Istituto di Enzo profilassi ed è una scienziata in trincea ecco quello che ci piacerebbe sapere da lei dalla sua esperienza dato che sempre nel documento di Lisbona datato due mila nelle priorità numero cinque veniva data come elemento di ha un valore e strategico per il nostro sviluppo la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari qual è lo stato dell'arte oggi in Italia anche nel ferimento del contesto internazionale
Non posso farla penso già di ignoti di oggi sta per dire perché signora questo microfono attenta Stark russi
Ma in acché la Biesse cercare premessa noi la inizio in Italia sta mettendo sta comparendo negli Stati Uniti sta aumentando in altri paesi europei e quindi dobbiamo ancora lavorarci molto si sicuramente la le tecnologie le competenze e sicurezza alimentare in Italia possono costituire una buona leva per attrarre Investimenti per per attrarre e trattenere ricchezza
Questo non accade ancora tanto ed è un peccato perché soprattutto in sicurezza alimentare sicuramente possiamo attrarre dell'economia che altrove non trovano un'applicazione cioè siamo dei buoni attori ma siamo ancora molto male equipaggiati l'esperienza mi ha un po'meno felice di quanto ha raccontato pensò Caracci dal punto di vista della conclusione un po'modello zoppicante di economia della conoscenza perché lei va bene quello che facciamo noi controlliamo nella nell'aria la diagnostica la sorveglianza delle malattie da prioni in Italia sono malattie drammatica perché son malattie che colpiscono il cervello anche delle degli uomini senza terapia senza quindi un faccino senza possibilità di di prevenzione
E solo malattie molto misteriose su cui non c'è ancora la possibilità di fare una diagnosi mentre si è si divide in tre si invita quello che è accaduto noi l'abbiamo fatto la scoperta piuttosto importante perché abbiamo identificato una forma diversa di Biesse una seconda forma di BSI
Si partiva al dogma era quello che c'era una sola forma quelle inglese che si sa come si distribuisce nel bovino chissà come pericoloso per l'uomo
Le siamo andati un po'pirla ci siamo chiesti ci siamo messi a cercare questo prione c'è questa proteina alterata diabolica che che determina le lesioni in altre aree del cervello abbiamo descritto un'altra forma di di malattia questa avuto una risonanza enorme perché il nostro lavoro è stato
Pubblicato sul PIL mese stato edito dal premio Nobel prolusione
E finito in sul New York Times e da lì questo dico tutto per dare un esempio di come quella diffusione su internet immediatamente le pochi giorni ci ha fatto arrivare un'infinità di contatti il il Governo degli Stati Uniti
Ci ha chiesto di collaborare alla controllo della malattia negli Stati Uniti in quegli anni c'è parlo di due anni fa c'erano i primi casi con impatto devastante che c'è ovunque per questa malattia perché al di là del fatto se la malattia rara il il costo economico di queste crisi alimentari spaventoso
E la la presa già esistente sì scusi se la interrompo ma io farei un applauso a questo punto di eccellenza della ricerca italiana perché voglio dire
Grazie passa da R. insomma a alto celebrata troppo no no no sì allora arriviamo al momento mentre è più triste che è un'azienda
è importante Stati Uniti che fa produzione di diagnostici di vaccini ci ha chiesto di portare di di ma vere non suonava deportare d'investire in ricerche in in Italia in Piemonte invece non apre nostra vicinanza
E mettere su una un'impresa di produzione di testi in vita che quindi avrebbe avuto con la valenza importante etica e di investimento e di di di assunzione diritti personali importante insomma per farla breve non ce l'abbiamo fatta luce approntata per motivi cioè sono andati a farlo altrove
E questo è un peccato perché questo sarebbe stato un grande ritorno dal punto di vista poi di di ritorna la ricerca stessa quindi un ritorno benefico alla collettività
E per i motivi sono quelli che sappiamo tutti cioè motivi operativi motivi gestionali una lentezza stamattina l'onorevole Vietti diceva che il tempo è cruciale la tempistica del settore pubblico per il nostro non è ancora compatibile con quella del privato
Però sta lentezza e anche una di fatto una cultura che rifiutò un po'la contaminazione con la col contatto insomma col privato ha fatto sì che abbiamo perso questa occasione spende Vernate lealtà quello
Che
Penso che si possa si debba progressivamente fare introdurre il privato nella nella nel settore della ricerca pubblica per introdurre del valore di di meritocrazia di flessibilità che non abbiamo ancora grazie
Il fatto che non si sia poi arrivati al punto finale non nulla toglie credono alla capacità di ricerca che comunque il suo istituto
è stato capace di esprimere quindi ancora complimenti
Cambierei fronte perché se la dottoressa con me anche il professorale fa guardano alle nuove generazioni come opportunità per quanto riguarda la competizione quindi essere capaci lire sostenere la concorrenza dando la parola al professor Lorenzo Ornaghi che rettore nazionale dell'Università Cattolica
Chiede e che quindi è proprio come posso dire come il nostro il il nostro vivaio relativamente a quelle che sono interventi coliche perché auguriamo Simi talenti nel nostro futuro
Per farli proprio una donna una domanda un pochino più specifica su qua su
L'aspetto concorrenziale cioè qual è la condizione dell'università italiana immune un contesto così competitivo ecco come
Quello straniero relativamente proprio la formazione e la capacità di di sviluppo e anche di opportunità poi di collocamento nel mondo del lavoro
In termini proprio di qualifica grazie
Sapesse il moderatore permette io partirei nella primissima parte il delle mie considerazioni da alcuni rilievi generali che io sono un po'dalla domanda posta che però credo abbiamo a che fare con il tema di oggi perché è stato un bel titolo concorrenza rialzo concorrenza al ribasso
Che dimostra che poi la concorrenza magari è una però gli effetti dalla concorrenza soldi verso il petto a seconda che al ribasso o al rialzo
Che tutti noi consideriamo sempre la concorrenza contatto naturale appunto c'è la concorrenza in natura
C'è la concorrenza a partire dalla famosa osservazione di Adam Smith un attimo nella benevolenza del macellaio ma il suo interesse
E quindi la concorrenza determinata da interessi che punto concorrono e talvolta confliggono fra di loro
E accanto a questo però c'è il secondo dato e quindi poi arrivo la questione la concorrenza tra diversità innaturale ma lo sperimentiamo in ognuno di noi lo sperimentiamo delle collettività
Ciascuno opporrebbe non aveva nemmeno degli altri ciascuno vorrebbe avere qualcosa più degli altri due fenomeni sembrano coincidenti ma non lo sono
Perché queste osservazioni perché se non ci vediamo a che cosa serve la concorrenza tra le università non risolviamo il problema ma ci aggiriamo nei consueti luoghi retorici che affliggono il nostro Paese da parecchi decenni
Il secondo la formula dell'economia dalla conoscenza che andrebbe esplicitata
La concorrenza dell'uscita si fanno un solo perché le ogni singolo insita i docenti che vi insegnano almeno dire siamo fra i prati del mondo concorrenza travestita serve se al rialzo che al ribasso al Paese intero quindi la concorrenza delle università il fatto che un Paese disponga di università davvero in prima fila nel sistema globale serve al paese questo è un elemento se presente Sarno si capisce più cosa la concorrenza al rialzo
Secondo aspetto altrettanto importante arrivò l'ora
Alla questione delle università in che situazione siamo occorrerebbe soprattutto in un'epoca in cui la realtà delle cose viene vista attraverso occhiali ideologici in base al ciclo elettorale per cui ogni tanto va tutto bene ogni tanto anche se dal mare si ricomincia andarvene quindi non si capisce più
Qual è la realtà vera
E credo che occorra una certa dose di realismo e quindi dire ma mi pare che sia l'intervento del professor Alpa sia il discorso Caracci andavano in questa direzione viviamo in una situazione di chiaroscuri di luci e ombre alcune cose vanno bene e bisogna dirlo e alcune cose vanno invece male bisogna dirlo
Talvolta si c'è soltanto il male no cioè tutti gli inconvenienti del sistema universitario e non si invece non si vedono invece quegli aspetti
Del sistema universitario che ancora funziona
A che punto è l'università ecco allora che comincio a rispondere più esattamente da domani e nelle situazioni in cui ha vissuto e non ancora finito di attraversare un processo di trasformazione voluto dall'esterno non la trasformazione di ordinamento universitario sono stati i primi in Europa il così detto tre più due tre e due che avuto tutta una serie di conseguenze che avrà punto allarga triennale vedremo che effetti tra un po'davvero avrà sul mercato del lavoro e la laurea specialistica magistrale
Si dirà al grosso pubblico tutte queste cose non interessano interessano solo intanto in quanto al piano il figlio da immatricolare vero
Però sull'interesse nazionale del Paese queste traslazioni conta e contano perché come risultato ormai irreversibile di questa trasformazione
Vediamo un primo livello in cui d'università e tenuta soprattutto a dare una formazione di qualità
Cerchiamo tenendo alto una tradizione che è sempre stata alta nelle nostre città di dare una buona formazione universitaria pro al primo livello
L'investimento vero e quindi le grandi decisioni andranno prese sul dalla laurea specialistica o magistrale al cosiddetto terzo livello cioè dottorati
Master scuole di dottorato perché lì dove quei talenti arrivo corrisponde la domanda dovranno cercare di essere talenti bravi non solo nel campo della nostra provincia italiana ma in campo internazionale quindi di investimento ovvero degli atenei
Ma aggiungerò non è possibile che sia tutti gli atenei a farlo perché appunto come natura non siamo tutti uguali anche se tendenzialmente bisogna arrivare a esserlo almeno formalmente e si giocheranno le sorti del Paese rispetto ad alcuni temi
Rispetto alcuni temi perché altro luogo comune che infesta le nostre discussioni
Ciò che è cambiato in più di un secolo è non solo non tanto il modello di università ma se ci riflettiamo bene quella che vorrei essere chiaro in questa affermazione l'utilità sociale delle singole forme di scienza
Che non abbia avuto solo un processo di
Specializzazione delle varie discipline che riguarda un po'tutti ma una crescita nell'utilità sociale ad esempio delle scienze mediche allora
La percezione dell'utilità sociale si chiudesse la gran parte ma per le persone qui presenti qual è la scienza molti media per la scienza medica prima ancora che l'astronomia o la fisica o nei termini in cui l'età moderna fermato la scienza l'egittologia
L'utilità sociale i settori non tutti allo stesso modo dalla medicina enormemente superiore a quella di altri settori
Non è una come dire questa costatazione che si può mettere da canto perché l'università
L'università raccoglie ancora tutte le discipline quindi accanto di solito
Alla facoltà di medicina quella di giurisprudenza le facoltà in cui c'è l'egittologia ce la fa più logica c'è la numismatica e che sono conoscenze anch'esse che si dicono ridente sono conoscenze scientifiche ma con un grado di utilità sociale diverso
Su che cosa investire ecco arriva il tema se il primo livello importante dello stacco della formazione il secondo livello è quello della ricerca scientifica della preparazione dei talenti e la futura ricerca come far sì che alcuni atenei del Paese siano davvero competitivi e questo è
Il punto critico
Non risolta perché noi diamo deposita due grandi problemi avremo uno appunto le giovani rissoso su quello sono assolutamente ottimista non solo per la ragione naturale in questo caso che l'intelligenza stocastica e vero che qualcuno potrebbe dire anche influenzato talvolta da elementi biologici culturale
Per cui come c'è il declino delle civiltà ci può essere declinata in The licenzi docilità ma questo argomento che non mi sentirei di considerati i sei tranquillo che i nostri studenti sono bravi dimostrazione chi insegna presso l'ARPA può testimoniarlo quando l'abbiamo gli studenti Erasmus che vengono da altri Paesi
Fatta la tara sulla conoscenza linguistica e cieca ma diciamo i nostri sono ancora meglio
Il problema è se la ricerca scientifica e le risorse questo è il punto cruciale
Dove però probabilmente anche questo lamento comune sulle risorse statali
Chi ha pure un fondamento sia pure un fondo
Dovrebbe vedere la grande innovazione congiunta frazioni della classe politica mondo imprenditoriale e quant'altro che nessuno mai darà ai e centri di ricerche esistenti siano essi universitario no soltanto risorse statali
Perché nessun sistema politico in grado oggi di finanziare
La ricerca è una ricerca scientifica che richiede risorse sempre più grandi solo con riserva risorse chiamiamole così statali barra pubblico con tutte le distinzioni allora
Il tema che sta davanti che sta davanti alla ricerca scientifica che sarà anche siete scientifica nell'università è quella di fare in modo che la società civile tradotta nella saletta immagine la classe politica diciamo il Paese attui forme sempre anche in questo caso federate
Di intervento sul nel campo della ricerca questo credo sia davvero il punto in cui la competitività dei nostri atenei che anche per molti e te ne ancora buona povere quelli di più necessario nel prossimo domani grazie professor fatti
Capaci fa piacere sentire che a questo concetto di declino delle intelligenze dei che fa era abbastanza un po'simile a quello che diceva stamattina l'onorevole Vietti
Del paese dei tutti promossi non so se vi ricordate il passaggio nel nel nel quale l'onorevole Rieti aveva citato questa situazione qua mi sembra che sia abbastanza
Ma Ornaghi e comunque gli altri colleghi non torniamo subito parla
Ma era no ma perché chiaramente una frase estrapolata da un contesto più ampio ma sentire parlare di formazione di qualità sicuramente un elemento
E molto molto rassicurante i cambierei completamente fronte perché abbiamo l'opportunità di ascoltare il
Dottor Giorgio Lodi che l'amministratore delegato della Publicis la pubblici sono il primo gruppo europeo nel settore della comunicazione
E siccome sempre sulla strategia di Lisbona nelle priorità numero due c'era alle tecnologie per la società dell'informazione ecco
Sarebbe molto interessante capire come questo tema entra nel mondo della comunicazione tenuto conto che comunque la nostra formazione la formazione anche e dei dei dei
Dei più giovani passa proprio anche attraverso quelli che sono gli strumenti della comunicazione grazie
Ma il buon pomeriggio a tutti
In questi pochi minuti io prendo spunto da quello che ho detto Marco Bini
Però consentitemi di fare il mio intervento in due spezzato in due tronconi
Ma quando mi era stato proposto questo intervento lo cedono molto volentieri perché comunicatore sempre visto come un soggetto strano
Cioè a seconda del dell'angolazione o è un come dire un mercante piuttosto che un con le convince io faccio il come responsabile della paesi Italia per una multinazionale che è quotata in Borsa prigioni orche
Il Cac quaranta di Parigi e altre logiche ovviamente di profitto
Quindi faccio il manager potrei farlo in un'azienda produttrice di beni di consumo in un'azienda farmaceutica lo faccia la sua di comunicazione
Mi interessava quindi dare un taglio un po'diverso dal solito forse anche un po'provocatorio ma in fin dei conti in pochi minuti magari forse meglio lasciare qualche cosa che non e partirei da dire che cosa l'economia della conoscenza perché non voglio offendere nessuno quando mi hanno posto comincio a guardare bene internet e mi sono reso conto che pur vivendo in un settore tecnologico eccetera sull'economia conoscenza
Vergogna un po'ma esattamente cosa quanta gente
Il telegiornale non è che parla dei progetti dominio europeo su economia la conoscenza bisogna andare un po'in profondità
è un modello una strategia di sviluppo economico che prevede il passaggio dall'economia incentrata sulla produzione di manufatti a un'economia basata sulla produzione del sapere e della conoscenza
E cioè terra lavora capitali diventò in quest'ottica fattori di produzione secondari rispetto alla conoscenza
Coscienza verso informazione rapporto qual è la conoscenza del prodotto ad alto valore aggiunto diverso dal semplice informazione si tratta di computer laboratori non di mera raccolta di dati
Ora io non so in questa sala quanti avessero ben presente che cose da come tra conoscenza e quindi mi domando quanti Dinoi pone la loro realtà di tutti i giorni e cercano di mettere in pratica questo concetto
Io per quello che vedo del Paese Italia
Vedo un arroccamento ripeto qui ci sono politici sono conosco bene Michele Vietti eccetera Non voglio Solitro riscosso Julio quindi prende proprio come una una riflessione a voce alta
Ma noi continuiamo ad arroccarci sui nostri benefici sulle nostre categorie
Giustamente il dibattito in televisione mettono in risalto il fatto che due persone una davanti all'altra una precari e una fisso è vero io gestisco un'azienda in cui ho un precario davanti a uno fisso
Il problema è devo essere in condizione dello licenziare quello fisso o dobbiamo gestire socialmente un rapporto un po'più complesso io credo che sia la seconda
Perché nella nostra economia che non è un'economia proprio di conoscenza al momento attuale purtroppo viviamo il fatto che abbiamo chi produce le nostre merci i nostri servizi forse è meglio costo più basso
Quindi potrebbe cominciare a porci noi detto a nostra realtà che sia una realtà politica di gestione di un di una impresa pubblica l'ingestione di un ente o necessario azienda privata stiamo sufficientemente riflettendo su questo tema
Quindi quanti sono disposti a mettersi in discussione
Noi siamo attaccati al passato ma gli ho fatto una ricerca come pubblicista devo fatta in sette Paesi
Sulle divinità che abbiamo fatto a settembre l'anno scorso come momento in cui cioè al massimo pessimismo abbiamo avuto cercare di capire il made in Italy come messo per i militari non è messo male io magari non sono visti male italiani sono apprezzati gli italiani sono invidiati quindi quando parliamo di bis dobbiamo stare attenti perché
Piaccia o molto piace il nostro stile di vita però dà fastidio il fatto che la Società disorganizzata poco strutturata eccetera vi va bene a bere macchine di lusso faccio una bella vita
Qui dobbiamo essere coscienti del fatto e questo amore verso italiano è tanto verso è perso uno stile di vita ma dobbiamo essere molto attenti la costruzione del business
E quello che è venuto fuori dai punti di vista dei Plan riprende son coloro che studiano strategie di comunicazione negli altri Paesi è che viviamo abbiamo dei grandi valori che il fattore umano grave questa grande dice che se potrà dire che il volo di taglio il fattore umano
La passione l'artigianalità questo il vero vuole che noi abbiamo tant'è vero che nella grande industria abbiamo praticamente perso di grosse scommesse mi auguro che l'università riesca a ridare stimoli e cervelli in grado di rientrare in pista con le nuove tecnologie perché ho scommesso son mai perse però oggi se vogliamo la farmacia diversi vogliamo alchimia se guardiamo anche l'auto mestamente tutti contenti per la FIAT Croma è un primo passetto in mezzo a dei giganti
Ecco gli stimoli ci devo ironia separato gli usignoli raccoglierle però questa realtà ma oggi siamo apprezzati
Per la qualità di vita quindi food artigianato vestiti eccetera che sono il fattore umano bene la critica che viene
Sentendo facendo interviste per strada questionari tramite internet è che siamo troppo legati al passato cioè la reinterpretazione della nostra artigianalità de verso il valore aggiunto del futuro non rimanere attaccati esattamente bis sgomento al passato
Quindi venendo
Al al secondo pezzo rapito il mio intervento la comunicazione come si pone
Tanto vi dico a parte l'Armando Testa che l'unica agenzia italiana di rilievo Prodi rilievo vuol dire che è forte in Italia
E avrà due tre sedi all'estero qui cultura pochi interessi italiani cioè non è una realtà questa è la realtà dei fatti
Quindi anche nella comunicazione noi che ci crediamo fortissimi siamo debolissimi io lavoro prossimità estera Murro Società italiana
è chiaro che io cerco di mettere il meglio per promuovere Società italiana all'estero però quando poi vedi le mentalità degli imprenditori la mentalità dei manager
Che hanno difficoltà anche a pensare a un mercato globale il mercato globale oggi sentendo l'intervento del collega della Telecom
A un euro al giorno televisione telefono tutto
Quindi che significa immaginato un modello di questo tipo
Non volendo che stravolge completamente quindi noi vogliamo pagare un euro al giorno per poter parlare con tutti in questo sì post vedere tutti
Però non siamo esposte mette in discussione il nostro modello economico che ha dei costi altissimi
E quindi non siamo disposti a pensare che questo globalizzazione come da questi vantaggi da degli svantaggi lo svantaggio significherebbe io riflettere
Faccio un esempio in Francia stava facendo degli alberghi con personale cinese e con gli arredamenti interni per i cinesi
Cioè voi immaginate quando è andato in un posto estro in cui visitate la cultura la tradizione e poi entrante in una stanza d'albergo con gente che parla italiano se voi vi fa anche due spaghettini oltre cinque cinesi e avete vi sentite a casa forse lo preferite
Allora questo è un sistema che crea business l'economia la conoscenza anche questo cioè capire riflette non vale soltanto il proprio voto non fermarsi o ciò che abbiamo sempre fatto ma costruire e informare e comunicare che è la parte più vicino a noi
E chiudo con una
Battuto sulla concorrenza
Che si lega in maniera molto banale all'economia della conoscenza
Due nella giungla un leone i due sono davanti al leone
Leone si sta accingendo a saltare uno dei due bene un paio di scarpe da ginnastica seriamente
L'altro fare certi miti e scarpe da ginnastica con quelli che diciamo guarda il mio problema scontri corre più veloce di te
Allora
L'economia la conoscenza in maniera molto banale
Riflettere costruire un modello applicarle per nessun vantaggio competitivo perché quel vantaggio competitivo dura fino a che uno studio un altro modello che ha non le stesse identiche situazioni ma riesce a dare un servizio maggiore utente
E quindi stiamo entrando in un sistema in cui
Non ci si può fermare ma bisogna sempre pensare che il cambiamento in positivo può essere quello ci mantiene a galla grazie
Grazie
Da ottimo comunicatore è riuscito a mischiare l'olio con l'acqua perché parlando di artigianalità in un contesto multinazionale no perché come mettere insieme veramente due elementi difficilmente
Mixati di fra loro però sicuramente una sfida molto interessante
Ecco chiuderei con il professor Francesco Profumo che rettore del Politecnico di Torino
Che ringraziamo di aver partecipato come tutti gli altri relatori ma perché in particolare abbiamo avuto modo di scambiare due battute prima dell'inizio della della della della tavola rotonda e mi sottolineava un punto di eccellenza cioè quello di essere è come punto come obiettivo
Quello di essere il ponte tra la società della conoscenza e l'economia della conoscenza ecco
è molto interessante come tema se magari lo possiamo sviluppare grazie sui grazie grazie molto
Dico la verità che sono contento di essere l'ultimo di questo Giro
Perché nella realtà
Quasi come una sintesi io vorrei fare proprio questo ponte tra la società della conoscenza che è un po'la l'università tradizionale in cui noi offriamo formazione e ricerca
Di qualità buona di qualità ottima adesso dipende molto dalle università
Ma il vero elemento che probabilmente può cambiare
Il rapporto anche con la società è un'estensione di missione verso il trasferimento tecnologico e i servizi al territorio e al sistema socio economico
Dove però io oltre sul rettore di una scuola pubblica quindi deve essere chiaro che la nostra missione principale rimane ricerca e formazione
E gli elementi di estensione sono quei due elementi che ci procurano ci possono procurare maggiore Risorse per offrire veri ricerca migliore e per formazione e per offrire a formazione Miglio
Alla realtà questo che cosa vuol dire adesso il modello Torino adesso c'è il sindaco qua davanti e questo mi fa anche piacere credo che sia un buon esempio no
Noi abbiamo avuto come Politecnico anni se volete tristi in cui avevamo un raddoppio che stava dietro la la la nostra la l'aria dove noi siamo in corso Duca degli Abruzzi
E che era diventata uno stacco diciamoci la verità tante volte con il sindaco ne avevamo parlato non ne perdevamo lo sbocco
Probabilmente poco più di un anno fa un anno fa circa io mi ricordo di essere andato tanto dal sindaco e gli ho detto senti io credo che io vado che non deve più chiamasse raddoppio perché raddoppiare vuol dire fare la copia di qualche cosa che abbiamo già e cioè vuol dire fare ancora un'estensione di università che faccia solo ricerche formazione e non è questo che può risolvere il nostro problema
Il nostro problema è fare un qualche cosa di diverso e allora abbiamo inventato un po'insieme questo nome Cittadella Politecnica in cui facciamo convivere la formazione la ricerca il trasferimento tecnologico e i servizi al territorio e sistema socio economico ecco
E nella vita ci vuole anche un po'di fortuna perché dopo che c'eravamo raccontati più o meno queste cose forse un mese dopo più o meno viene da me General Motors deve leggere a modo schiera appena arrivata a Torino poco più
Io gli faccio una breve presentazione delle delle nostre attività e poi in termini di cofani sapete io stiamo cercando di trovare anche le risorse se forchette no per trasformare questa grande Aria son centosettanta mila metri quadri che sono nel retro del Politecnico di un grande campus
Questo signore si chiama Roger Giovan sono in America uno lo svedese che ha vissuto molti anni se ne va e sorride sembra un giorno il giorno dopo mi telefona e dice viene un po'da me
Io vado da lui e e lui mi mi mi dice senti quello che mi ha detto mi mi mi mi mi ha mi mi sembra interessante io sto cercando un'aria per costruire il centro di ricerca per lo sviluppo dei motori diesel di nuova generazione quelli a basso inquinamento allevato rendimento e lo voglio fare
E lo voglio fare a Torino perché per tre motivi primo perché c'è la cultura ci sono le risorse che provengono dall'ambito FIAT secondo perché ci sono i componenti IST se io devo fare comprare un componente per fare questo motore debole averceli vicini
E il terzo perché c'è una scuola come Ingegneria dell'autoveicolo che c'è solo qua non c'è c'è probabilmente altri due o tre posti nel mondo però questo Paese mi dà delle risposte sempre un po'così non non so bene quando potrò fare queste cose
E io dico va bene senti tu dimmi che cosa vuoi fare e forse troviamo una soluzione
Ci mettiamo lì vediamo che lui vuole venti mila metri quadri vuol partire nel febbraio del due mila otto
Vuole partire con centocinquanta dipendenti
Quasi tutti con il PCB con il dottorato crescere a quattrocento nel giro di due anni
E lo può fare in fretta bene
E senza avere troppi guai
Allora io dico va bene lasciami pensare
Ritelefonato
A mio amico sindaco e i cosentini cosa gli risponde però attenzione qui modalità for fun brutte figure perché si diciamo una cosa a cui non la facciamo diventa pasticcio
Lui dice Vai vai tranquillo stai tranquillo allora noi il ventitré dicembre questa cosa era avvenuto il ventuno ventidue novembre ventitré dicembre firmiamo un pre-accordo il trentuno di marzo abbia firmato l'accordo
Il diciannove di settembre di ottobre abbiamo aperto le buste il primo dicembre cominciamo a costruire il ventotto febbraio del due mila otto gli daremo i venti mila metri quadri
Allora il ponte l'abbiamo costruito il ponte c'è
Abbiamo ancora due elementi da superare uno e il problema del provincialismo
Per fare queste operazioni noi dobbiamo essere capaci di attrarre talenti di mescolare il sangue i nostri figli non possono andare a scuola sempre con gli stessi compagni
A degli stessi compagni dall'asilo all'università o non si parlano più o dicono banalità
Noi dobbiamo trovare il modo di attrarre su questo territorio persone che vengano da altri mondi che abbiano altre culture altre esperienze
E non nel nostro piccolo abbiamo fatto questa l'abbiamo raddoppiato il numero degli studenti stranieri
Abbiamo duecento cinesi che ormai girano a tutte le parti io sono stati Incino firmato otto sette accordi nei nei giorni scorsi il modello è partito nella realtà quindi dobbiamo superare il problema del provincialismo
E il secondo è quello della parcellizzazione cioè dobbiamo fare in modo che i nostri progetti abbiano questa visione rischiamo anche un po'nella realtà insomma se se noi quel giorno che ci siamo visti dal sindaco avessimo voluto avere tutto tutto fatto non l'avremmo fatto o non fatto i pezzettini piccoli ma non saremmo arrivati info
Oggi bisogna avere questa anche se volete capacità di progettazione divisione che consenta di fare progetti grandi che ci consenta di competere
Con il Nord Europa non inutile l'Italia lunga ma lì non possiamo competere con le parti
Più deboli di questo Paese ai nostri ferimenti devono essere dall'altra parte
Vito ancora due elementi che ritorna non posso quello che è stato detto in precedenza
Poi credo che lo sappiate noi come Paese perdiamo trenta mila ricercatori all'anno che vanno all'estero
Questo è un elemento ma l'elemento peggiore e che noi siamo capaci di richiamarmi solo tre mila
Questo significa che noi produciamo delle persone di qualità che sono volute dagli altri Paesi ma non siamo capaci di attrarli su questo Paese
Pensate che ciascuno di loro è costato circa settecentocinquanta mila euro fate il conto di quanti soldi perdiamo da questa operazione
Secondo una cosa molto più piccola
Una città come Torino ormai a circa trecento studenti all'anno
Forse sono i più bravi
Che decidono di andare a studiare a Londra Losanna grano noi in questo momento non siamo ancora capaci di attrarre studenti che vengono da Londra dallo standard credo che questo sia uno dei problemi sui quali dibattere grazie buonasera grazie alle
Solo una piccola battuta lei a duecento studenti cinesi che
Tenuto conto che in Cina sfo la Cina sforna un milione e mezzo di ingegneri l'anno speriamo che ne venga una percentuale bassa se non è una svedese deve requisire dà spazio ed egli ha dato per la costruzione dei motori nel senso permette
Diamo un'altra va bene va bene il sindaco lo sai cogliere voglio dell'Albéniz
Bene allora
Riteniamo chiusa questa tavola rotonda di ringraziamo che abbiamo penso che abbiamo capito che
Economia della conoscenza per i traguardi che si pone come obiettivo abbastanza svincolata da quello che forse era un po'la convinzione di tutto cioè di tutti forse
Che era quello di avere la conoscenza dell'economia cioè che fosse soltanto un problema di quattrini insomma qui il problema è un problema di organizzazione le eccellenze le abbiamo in casa la dottoressa
Caramelle è stata molto chiara ci ha dato dei segnali molto precisi ringrazia ringrazio anche l'onorevole Vietti è iniziativa Subalpina per questa opportunità di confronto buona sera
Proviamo a cominciare
è un po'di ritardo è fisiologico anche perché insomma steso non è proprio dietro l'angolo
Bene
Care amiche cari amici a nome di iniziativa Subalpina do il benvenuto a tutti i partecipanti a questo che ormai è il terzo convegno che si tiene a Stresa promosso dalla nostra associazione
Ringrazio in particolare gli autorevoli relatori che hanno accettato di discutere con voi
Di questo tema
Delle liberalizzazioni itinerario o o scorciatoie il mio compito
Sì esaurirà in una
Breve introduzione in cui cercherò semplicemente di dare il segno di qual è stata la ragione della scelta di questo titolo
La parola liberalizzazione e una parola che è entrata nel gergo comune nel gergo giornalistico nel gergo mediatico e anche nel gergo politico economico ed è diventata una sorta di ricetta generalista che sembra quasi come una bacchetta magica dovere essere in grado di risolvere tutti i problemi
Ora per la verità non solo se sia davvero così o se non valga la pena riflettere e questa è la provocazione che il nostro convegno vuol fare
Sul contenuto esatto di questa espressione di liberalizzazione cominciando a partire dal dato che la liberalizzazione e
Per definizione uno strumento non è un fine
La liberalizzazione è uno strumento che e mira a rafforzare o dovrebbe mirare a rafforzare la competitività è la competitività l'obiettivo eh la competitività
La sfida del nostro sistema economico e la competitività cioè la gara cioè la capacità di correre come e più degli altri
Quello che dobbiamo perseguire e dunque la liberalizzazione
A declinata in relazione all'Idi obiettivi di competitività che non possono essere indeterminati e generalisti ma debbono essere individuati e valutati e articolati caso per caso chiarito il nostro sistema patisce delle rigidità patisce
Dei nodi che vanno sciolti ma le rigidità hanno spesso cause diverse e dunque è necessario esaminare partitamente le cause per poter individuare i singoli rimedio dunque immaginare che si possa applicare questa panacea della liberalizzazione utilizzandola come uno slogan che risolve tutti i problemi è una superficialità a cui noi vorremmo porre rimedio nel nostro piccolo Congo la riflessione di questi due giorni vedete
Immaginare che basti dire liberalizziamo per risolvere i problemi economici produce i risultati che abbiamo visto con il cosiddetto decreto Visco Bersani
Ci è stato detto che sarebbe stata fatta la liberalizzazione dei taxi 'sti
Abbiamo visto come è andata a finire
Nessuno si è preoccupato
Del problema vero che era il fatto che una licenza di taxi costava centinaia di migliaia di euro e dunque un provvedimento emanato in una notte senza informare nessuno metteva a rischio l'investimento di questo piccolo imprenditore
Il tutto è finito a tarallucci e vino con Veltroni e chiunque gira per Roma sa che la situazione dei taxi certamente non è migliorata ma se possibile e addirittura peggiorata
Perché è stato spiegato che sarebbe stato fatto col decreto Bersani la liberalizzazione delle professioni
Come abolendo le tariffe minime e abolendo ogni limite nella pubblicità
Qualcuno si è accorto che c'è stata maggiore competitività tra i professionisti negli ultimi mesi io non credo evidentemente è una soluzione del tutto posticcia
E di facciata che non tiene conto che la prestazione professionale è ben altra cosa rispetto alla vendita di beni e di servizi e dunque non può essere trattata come la vendita di beni e di servizi c'è un rapporto in cui gioca
L'intuitu personae c'è una sproporzione in forma attiva tra le due parti che ha bisogno di un controllo di qualità
Che deve essere svolto dagli ordini professionali ora agli ordini professionali hanno tanti difetti
Vanno cambiati vanno modernizzati ma non si può pensare attraverso la strada surrettizia dell'abolizione delle tariffe
E della pubblicità indiscriminata che di fatto abolisce il controllo deontologico cioè abolisce l'unica funzione per cui ci sono fatti gli ordini di aver liberalizzato il sistema non lo abbiamo liberalizzato se mai abbiamo messo a rischio
Il controllo di qualità
Che è la funzione moderna che noi vorremmo che gli ordini facesse Co ne discuteremo in questi giorni oggi pomeriggio ci sarà il presidente Alpa del Presidente Consiglio nazionale forense il quale certamente ci spiegherà come gli ordini vanno e aggiornati in questo ruolo di garanti della prestazione del professionista nei confronti dell'utente ma la scorciatoia Bersani francamente risibile
Abbiamo immaginato che bastasse
Far vendere i farmaci nei supermercati per risolvere il problema del costo della farmaceutica d'Italia più alto rispetto agli altri Paesi peccato che non ci siamo detti la verità cioè non ci siamo detti che il problema è il monopolio delle case farmaceutiche a monte che impone i prezzi e non è che se quel farmaco lo vendiamo nel supermercato avremo un grande vantaggio rispetto a venderlo in farmacia
Parleremo della economia della conoscenza oggi pomeriggio e credo dovremo porci il problema anche qui che la concorrenza nell'università
Forse non va fatta come l'abbiamo fatta noi abbiamo immaginato che si potesse aprire un'università in ogni borgo ciascuna di queste si inventa se la moltiplicazione dei corsi e dunque dei professori e dopodiché avendo tante università tanti corsi e tanti professori avremmo fatto la qualità della formazione non è così la nostra qualità formativa è scaduta
Gravemente siamo un Paese in cui non si fa più formazione siamo il paese dei tutti promossi siamo il Paese in cui non c'è selezione meritocratica siamo il paese dell'Università posteggio dei disoccupati
Intellettuali siamo il paese in cui la concorrenza nell'università e nella formazione è una concorrenza gravemente al ribasso
Abbiamo pensato che si potesse dire liberalizziamo le utility se liberalizziamo i servizi liberalizziamo le forniture dell'Energia
Del gas liberalizziamo il settore dei rifiuti il settore delle acque il settore dei trasporti
Facendo un'operazione che sostanzialmente si è tradotta nel sostituire il monopolista centrale con il monopolista periferico
E liberalizzazione
Francamente non credo non per nulla
Noi paghiamo l'energia il trenta per cento più degli altri presidente Gnudi certamente ci spiegherà perché ma
L'utente da questa sedicente liberalizzazione che di fatto è consistita soltanto nella sostituzione dell'azionista
Ma senza cambiare nulla in termini di concorrenzialità e di competizione evidentemente non è la strada giusta nelle infrastrutture parleremo di infrastrutture oggi pomeriggio in una tavola rotonda espressamente dedicata a questo ci saranno oggi il presidente Formigoni presidente della regione Lombardia con il sindaco di Torino il sindaco
Di Genova ebbene la concorrenza delle infrastrutture certamente non vuol dire scegliere e i la compra in competizione tra il Ponte di Messina o la TAV vuol dire avere un piano strategico infrastrutturale
Che consenta di collocare l'Italia
Al centro delle degli snodi di comunicazione dell'Europa perché è l'unico modo perché l'Italia possa pensare di essere competitiva
è che sia in comunicazione veloce con il resto del mondo oggi
Il tempo non è più una variabile indipendente dell'economia oggi il tempo è la condizione essenziale dell'economia non può esserci competitività se non c'è immediatezza di trasmissione non soltanto in termini di trasmissione telematica di dati di informazione ma anche di movimentazione delle persone e delle merci
I tempi di movimentazione delle delle merci e delle persone sono determinanti
Per la concorrenza e la competizione e noi stiamo assistendo ad un balletto vergognoso in cui tutte le grandi opere infrastrutturali che erano state messe in cantiere forse con qualche enfasi di troppo forse tentando di recuperare troppo velocemente il gatto che si era creato ma comunque mettendole in cantiere oggi vengono tutte rimesse in discussione il Ponte di Messina non si fa più sono contenti i nostri amici
Siciliani mio amico Caratozzolo che potranno continuare a prendere i loro battelli per andare a Reggio Calabria ma non si fa più neppure la TAV perché per la verità si continua a discutere
Non sei farla perché quello sarebbe troppo smaccato ma quando e come
E gli scooter il quando e il come allunga talmente i tempi che i nostri amici europei ai nostri amici francesi già ci hanno detto che si si va avanti così non si andrà da nessuna parte ebbene
Ho voluto provare a tracciare questo filo rosso che lega i temi delle nostre tavole rotonde per dire che il contributo che noi vogliamo dare con questo dibattito è un contenuto anzitutto di riflessione
La liberalizzazione attiene al mercato il mercato non è un dato
Geografico il mercato è un luogo artificiale che è fatto dalle regole che noi siamo in grado di David
Un mercato che ha buone regole
è un mercato che funziona bene è un mercato in cui la competizione si produce automaticamente un mercato che non ha buone regole può avere anche sopra il timbro della liberalizzazione ma sarà un mercato che non sarà competitivo allora le regole suono uno strumento fondamentale della politica economica
Le regole gli ordinamenti sono un elemento essenziale della competitività nel mercato globale in cui i capitali si muovono in libertà
Le risorse vanno ad allocarsi laddove ci sono ordinamenti più agili più flessibili più moderni
E così facendo determinano la competitività del sistema ecco
Allora la liberalizzazione non è uno slogan buono per tutte le stagioni la liberalizzatore non è una bacchetta magica la liberalizzazione fa declinata in regole specifiche settore per settore
E questo è compito della politica
Che cosa deve fare la politica la politica deve scrivere le regole come lei deve scrivere
Concertando le con gli operatori noi oggi siamo qui a confrontarci uomini politici e operatori economici
Per ne capire Ricci
Per aiutarci nella difficile operazione di tradurre la liberalizzazione in regole per consentire al nostro Paese di essere più competitivo questo è il contributo che iniziativa Subalpina vuol dare alla politica del Paese
Non è in alternativa
A nessuno certo
Con tutto il rispetto per chi va in piazza e ci sono mille ragioni per andare in piazza questa Finanziaria ha scontentato tutti e tutto e è legittimo per carità
Protestare ma ci permettiamo di dire che il contributo di chi oggi non è in piazza
è un contributo non solo egualmente legittimo ma forse anche più costruttivo perché aiuta
A riflettere su quali debbono essere le correzioni che possiamo apportare non solo a questa manovra economica ma la politica economica del nostro Paese
Forse aiutandoci anche a far sì che quando torneremo a governare questo Paese magari faremo meno errori di quelli che abbiamo fatto quando abbiamo avuto la responsabilità dell'economia
Certo
Il riformismo cioè la politica che traduce la liberalizzazione in regole
Faticoso e più faticoso che andare in piazza
E più faticoso che gridare gli slogan
E più faticoso perché comporta
Questo sforzo di comprensione
Lo sforzo di confronto lo sforzo di elaborazione lo sforzo propositivo lo sforzo ritradurre i progetti in leggi attraverso il farraginoso meccanismo parlamentare
Di cui noi siamo dotati che però anche alla fin fine qualche suo vantaggio di selezione finale
Ebbene questo è lo sforzo
Che noi vogliamo fare
Chiediamo agli operatori economici agli studiosi agli scienziati di aiutarci a riflettere e poi ci impegniamo a fare politica cioè ci impegniamo a scrivere regole che fuori degli slogan traducano
La liberalizzazione in competitività perché questa è la sola ricetta Piave su cui il nostro Paese può uscire dalla crisi grazie buon lavoro a tutti
Buongiorno mi chiamo Giampiero Amandola lavoro la RAI di Torino ho il compito di moderare questo dibattito che in realtà è già iniziato con questa lunga interessante introduzione dell'onorevole Michele Vietti che presidente di iniziativa Subalpina nonché portavoce nazionale dell'UDC
E io inizio il dibattito intanto semplicemente con l'informazione di servizio perché non abbiamo fra i relatori Carlo Sangalli bensì che che il presidente di Confcommercio Melfi Massimo Ponzellini che l'amministratore delegato del Poligrafico dello Stato
E perché Sangalli indisposto
Quindi
Dalle parole divieti intanto partiamo per organizzare questo dibattito lui ha ha detto che le liberalizzazioni vanno regolamentate sembra quasi una contraddizione in termini in realtà probabilmente viste le caratteristiche del mercato viste le differenze dei settori vista la formazione storica dell'industria della produzione disservizi in Italia
è inevitabile che la liberalizzazione vada regolamentata
Direi che
Vietti ha detto a in chiacchiere lettere che le liberalizzazioni tentate finora non sono state mal regolamentate per lo più mi pare che soprattutto sulle ultime regolamentazioni abbia impuntato la sua polemica
Forse si potrebbe anche accennare che questo governo liberalizzando in realtà anche un'altra faccia cioè diverse facce del la Fregoli è uno scherzo rispetto a quello che abbiamo visto fare dal Governo nel senso che
Dal
Dalle tentate liberalizzazioni di Bersani siamo passati anche alla allo statalismo autostradale
Di cui leggiamo oggi in questi giorni sui giornali a proposito della vicenda degli spagnoli autostrade del veto posto dal ministro Di Pietro e dal richiamo da parte dell'Unione Europea
Contro questo veto proprio in quanto individuato come operazione statalistico
E partiamo sempre a quel che ha detto Vietti per capire se queste liberalizzazioni tentate
Con regolamentazioni dubbie come sono state fatte nel in Italia hanno avuto per gli utenti che anche il fa parte del titolo di questo di questa parte del dei convegni
Di questa due giorni
Vietti ha citato esplicitamente l'ENEL qui abbiamo il presidente dell'ENEL ha detto Vietti questo penso sia comprovato dagli utenti che sono aumentate le tariffe elettriche nonostante il più il tentativo di liberalizzazione eccetera quindi quello che dovrebbe si dovrebbe tenere con la concorrenza cioè la riduzione dei prezzi
Proprio perché esistono diversi operatori così via sul mercato non sia ottenuto adesso la parola quindi alla difesa delle nel da parte di Newbury
Come tutti voi potete pensare io non sono completamente d'accordo con quello che ha detto
A proposte sia l'amico Michele
E adesso cercherò di argomentarlo
Quale però prima forse pensare di carattere lessicale
Sì sì
Si sente verso
Forse boh
Perciò in bocca vadano a parlare allora
Perché
Anzi dove in un mercato liberalizzato non ci sono più attenti ma ci sono clienti questo importante cioè gente che può scegliere
Questo è un discorso che noi facciamo spesso a casa nostra e spiegare a Anal coloro che colora logoro con noi che il l'utente può scegliere e quindi va trattato in modo di con con un'attenzione diversa dicono che si tratta e credo che su questo il su questo settore in questi anni si è fatto fare
Ma
Veniamo con ordine
Certamente il settore elettrico e la madre di tutte le privatizzazioni cioè è stata la presunzione che ha avuto più difficile perché era più complicate che credo che abbia anche nei confronti del CIO di normale un impatto maggiore
La questione energetica oggi e sull'agenda di tipo di tutti i governi non per l'ultima non per Lourdes gli ultimi due G otto hanno il primo argomento all'ordine del giorno il problema energetico
Perché quando si parla di energie si parla di sicurezza
Di competitività dei sistemi e di e di e anche di ambiente perché adesso cioè anche giustamente legato il problema dell'ambiente
Cioè sia un po'le le le proprie l'energia è un elemento strategico per il Paese l'ultimo rapporto l'ultima l'ha portato in Francia sul sistema elettrico l'ha fatta il ministero della difesa
Se per darvi un'idea di quanto sia strategico per il mondo il ripetuti di i Paesi il problema eletti
Adesso avete voi avete visto che
Ci sta cambiando rapidamente il panorama dell'etico del mondo ed energetico nel mondo guardate raccordo che stanno facendo i il il i russi con gli algerini sta stanno creando una minimi OPEC del gas che quindi sarà in grado di regolare
Meglio impressi sul lato dall'Offerta
Cioè bene dobbiamo
Sapere che le le poca dell'energia a basso costo è finita per la verità questa frase era stata già detto nel settantaquattro settantacinque dopo la crisi del più puro
Ma la crisi del campo era una crisi congiunturale adesso siamo in prede siamo di fronte a un a una crisi che è che strutturale perché l'aumento della domanda ad una il motivo della crisi e l'aumento della domanda la tremenda va be'domande dovuto al maggior richiesta fatta dai Paesi con le mie in forte sviluppo quindi Cina India Brasile Indonesia eccetera
Che non è prevedibile che pro nei prossimi anni questa alle domande Accardi e quindi ci sarà un gatto fra domanda e offerta
L'altro motivo della crisi attuale è e il basso costo del petrolio che abbiamo avuto alla fine degli anni Novanta c'è stato in un anno che il petrolio era andato sotto i dieci dollari
Questo ha fatto sì che le in tutte le imprese petrolifere ha smesso di investire se uno va a vedere i bilanci delle quattro aziende petrolifere più importanti del mondo si vede che negli ultimi anni questi hanno più distribuito più agli estremisti che quello che ha investito perché perché investire in pectore non era più conveniente
Se tra il petrolio nel nel Nord Europa stava quindici dollari al barile e il presto e per togliere dieci dalle barriere
Adesso le cose sono cambiate le imprese hanno incominciato investire ma in questi settori oggetto investi adesso e i risultati ce l'hai per cinque dieci anni quindi ci porta il tempo il è l'Agenzia Internazionale dell'Energia che ha sede a Parigi e che è stato incaricato del G otto di fare dei parlarle di scenari nel settore energetico
Stima che da qua al due mila e trenta ci sarà un aumento del cinquanta per cento dei consumi regia
Ciò porterà a un una quantità enorme di Investimenti
Sì dell'Aiea sempre estive anche dei nei prossimi venticinque anni si spenderanno diciassette mila miliardi di dollari cioè vuol dire che nel settore energetico si spenderà undici volte il PIL italiano
La unione europea ha stimato che dai dei prossimi vent'anni solo in Europa si spenderanno mille miliardi di euro
In Italia si è liberalizzato
Se facessimo la classifica di tutti i Paesi con di tutti i Paesi europei chi ha di paralizzato di più chiara ed esatti meno noi dopo l'Inghilterra i Paesi scandinavi veniamo primi
Ecco quindi abbia liberi da parte della Francia e della Germania della Spagna
Guardando a casa nostra noi lena oggi al trentaquattro per cento della produzione regia mentre una volta ottantacinque quindi noi siamo stati ha fatto una grande cura di dimagrimento
Negli altri paesi non è venuto crebbe in Francia deve facciamo ottantanove per cento della produzione del mercato e della produzione di energia elettrica in
In in Francia
Noi abbiamo dovuto dire c'abbiamo sia abbiamo fatto un'opera di dimagrimento abbiamo dovuto vendere quindici mila megawatt
Di poi di di generazione
Per dare un'idea è esattamente la prosa del Belgio
Abbiamo venduto Terna cioè la società che gestisce la trasmissione di tutta l'energia elettrica in Italia
Ma
Giustamente
L'amico Vietti diceva ma i clienti hanno avuto il mittenti hanno avuto vantaggio da questa prevenzione o no
Questa la domanda credo che si debba fare se per vedere se è servito o non è servito
Ecco certamente abbiamo paghiamo nel cercare certamente elementi sia negli ultimi anni cresciuta ma bisogna bisogna
Bisogna anche
Vedere che c'è questo decreto è successo il costo del petrolio
Se noi andiamo a fare una confronto di tutti presti dei vari servizi che sono stati dati ci sono ritardi telefono luce e assicurazioni trasporti alimentari eccetera
Noi siamo
Le rispetto al costo della vita l'unica gli unici due servizi che sono stati sono cresciuti meno del costo della vita siamo i gli energetico e telefonico
Tra perché noi continuiamo a pagare nelle richiede spiccare legati anzitutto il delta fa il prezzo medio italiano è il prezzo medio europeo è calata ma è calato drammaticamente oggi siamo sul venti per cento no perdevamo punte anche del cinquanta per cento
La qualità del servizio Emilia rata e si e si misura c'è un un preciso misura che poi
Ho
Dottor ci spiegherà come funziona cioè c'è un un preciso meccanismo della che misura la qualità del servizio che sono le i minuti di interruzione che in questi due ultimi cinque anni sono calate a metà
Perché però nonostante ciò Venezia Carrà ecco perché l'Energia
Produrre zia ci sono tre fasi la generazione la trasmissione la distribuzione le ultime due falde sono regolate da tariffe
E grazie all'opera dell'amico essi noi abbiamo le tariffe fra le più basse d'Europa
Dove siamo cari siamo Carmela generazione ma perché siamo carne generazione perché noi produciamo energia su con petrolio e gas che è il modo più caro per produrre energia gli altri Paesi la producono con carbone nucleare e ecco quindi che costa meno quindi quindi finché non
Funziona meglio questa
Avanti
Esso cambio
Finché non cambiamo il sistema
E ancora peggio
Invadenza ma non è facile far parlar con vetrata Rinpoche
Allora
Finché noi continuiamo a produrre diceva energie col petrolio pagheremo né Gph vi per dare un'idea e produrre Energia con carbone nucleare costa da trenta a quaranta dollari detta a euro al mega ma al negato Wh
Produrla con case d'olio costa il doppio
E siccome
Il combustibile incide per il sessanta per cento del costo generazione voi avete capito perché in Italia paghiamo l'argine delle energie perché bisogna cambiare il modo di produrre energia cioè Mangia ma cambiare il mistico di combustibili in un Paese come il nostro che al più alto indici di di di dipendenza energetica l'Europa noi abbiam dipendiamo dall'esterno e per l'Energia per tutti i settori energetici per l'ottantasei per cento mentre gli altri Paesi dell'Unione europea dipende per cinquantasei per cento
Poiché
Si è pensato di risolve il propellente ed energetici Italia investendo con la professione a gas negli ultimi anni sono stati aperti nuovi impianti per quindici mila megawatt da qui al due mila dieci si si apriranno altri dieci mila megawatt e quindi non è più del sessanta per cento a fare nel due mila e dieci dell'energia elettrica che nei problemi vitali della TAV la produrremo col gas cioè c'è stato tutta questa corsa al gas senza porsi il problema dove lo andiamo a prendere
Che noi purtroppo riprendiamo il gas del teatrante i tubi che vengano dalla dalla Russia il tube che vengono dall'Olanda
E at come giusti mi faceva sedere dove Amendola il nostro in il nostro inverno nelle mani di Mosca queste el Age tanto per esser consolanti il li titolo della Stampa Fabio penso che stia interno al problemi non ce ne saranno speriamo è nel lungo periodo questo problema che c'è adesso perché noi in Italia e non abbiamo fatto i gassificatori
Non abbiam fatto per motivi che karate che non nessun'comune d'Italia ha consentito a nessuno di Porto di costruirne nomi gli i gassificatori
Nel mondo che si pittori persone Chiappone ne ha vinti cinque tanto per dare un'idea la Spagna ne ha cinque in Italia ne abbiamo uno piccolissima Panigale fatto nel sessantacinque per altre cose
Adesso improvvisamente tutti vogliono costruire Galli peccatori
In Italia tormenti sono tredici progetti per nuovi che significato
Adesso tutti vogliono in Europa o vogliono costruire gassificatori e non ci si pone il problema che si vuole il gassificatore ma ci vuole anche la macchina che ti rende liquido gastrica il gas quindici voli liquidatore
E ieri oggi al mondo i gassificatori hanno la capacità doppio dei requisiti ebbe delle liquidi finché attori
Quindi siamo abbiamo già un collo di bottiglia bisogna che risolviamo del gossip di quel collo di bottiglia perché il gassificatore da solo non risolve il problema
Da parte nostra
Da parte dell'ENEL l'ENEL in questi anni
Ha cercato di
Ha cercato di cambiare il mix la produzione energetica
Cioè investendo in impianti a carbone oggi la tecnologia degli impianti e carbone è una con tecnologia pulita ci sono c'è la possibilità ormai di impianto a carbone inquina meno di un terzo di questi atti impianto a a petrolio
Però hanno nonostante ciò le c'è un'enorme difficoltà nel fare consigliere del poter costruire questi impianti noi ne stiamo costruendo una Civitavecchia ma se uno legge il giornale di civiltà che tutti i giorni una lotta continua
Presidente dato che poi ci sarà un altro intervenendo ecco
Allora per conclude di bisogna che circa e credo che questo problema deve celtico varesotto spiava europea bisogna che in Europa troviamo quello spirito di collaborazione che c'era negli anni Cinquanta ce lo fa vedere come è nata l'Unione europea meno europea nata dalla da problemi emergenti che ci il primo atto dell'unione europea è stata la cieca del cinquantuno il secondo è stato l'Euratom della cinquantasette
Cioè non è che crede fra i Paesi europei dice che ritroviamo quella collaborazione modo che si possa parlare con i fornitori quindi vedi Russia con un'unica voce e che ci siamo una che ci siano progetti
Europei che valgono per tutti sistema c'è stato nel nel febbraio scorso il fitto il libro verde che dà delle indicazioni e crea il credo che se noi seguiamo queste indicazioni credo che in Europa per il problemi potremo risolvere
Io vorrei altro di Emma dirà nel secondo intervento otto c'è già qualche dopo qualche domanda il surf
Ma intanto io adesso cambierà il settore perché potrebbe intervenire a Ortis acconti Rapanà il settore elettrico ma invece io andai sull'altro grande settore che che se questa sequele perché è stata la grande madre delle privatizzazioni insomma
Quella telefonica è stata un evento per il capitalismo italiano anche in parte di lacerante sconvolgente alcuni equilibri e così via
In parte pagata anche dagli utenti per i miliardi di debiti che sono stati fatti per acquistare la tele comma senza immettere denaro
Praticamente immettere denaro fresco da parte degli imprenditori che si sono susseguiti alla guida di Telecom
E padre appunto il settore telefonico farei un invito essere Brevi perché dato che vorremmo appunto intervenire più volte con più round di interventi e qui abbiamo il rappresentante di Telecom che Carlo su venti
E che si dovrebbe spiegare questa liberalizzazioni di Telecom
Quali risultati ha portato dal punto di vista le tariffe per gli utenti a tra l'altro ho scoperto che sono l'unico forse assieme a Rieti Marietti un politico quindi fa parte di un altro mondo
L'unico utente puro perché qui si parla di liberalizzazione il rapporto con gli utenti io sono l'unico dente puro quindi Porro le domande degli utenti viagra che voi siete tutti fornitori di servizi e quindi
Vale poi vedremo quanto stiamo Loredana contenta è un cliente
Sceglieremo quella formulazione riguarda il problema e quanto devo pagare per i servizi al di là di come sono chiamato utente i clienti Telecom come pagano i servizi ultimamente non non pare che è stato un grande calo di del delle tariffe no
Il fisso rimane il canone
Grazie spero che si senta
Però cercherò fa lo stesso
Allora io cercherò di essere breve di articolare il mio intervento su tre cioè due punti però fare una una una premessa
Lo capisco Grass
Allora il dibattito c'è in Italia si parla c'è un dibattito su privatizzazioni di precisazione forse era meglio privatizzare prima di liberalizzare pone il contrario liberalizzare prima di privatizzare aziende come quella che oggi rappresento
Cioè secondo noi è un falso dibattito perché è ovvio che e le privatizzazioni deliberazioni devono andare viaggiare di di pari passo in Italia si deciso nel novantasette di privatizzare totalmente Telecom Italia dico totalmente perché altri Paesi europei sono state fatte le scelte diverse Francia con stelle come ancora partecipata dallo stato docet Telecom in Germania
Anch'essa partecipata dallo Stato noi invece coro così come in altri Paesi tipo Spagna con Telefonica abbiamo abbiamo privatizzato il cento per cento dell'azienda o quasi dopo c'è stato il tre per cento dello Stato che è uscito qualche anno fa
Questa privatizzazione si è fatta in contemporanea con contemporaneamente alla li dell'esazione voluttà ce inquadrata dalla Commissione europea dall'Europa
Nel nostro Paese poiché vi farò vedere due-tre numeri questa rivelazione è stato un successo cioè non lo diciamo solo noi ma lo dicono regolarmente rapporti annuali di implementazione della del mio europea
Dove riconoscono che l'Italia avanti rispetto a tanti altri Paesi europei in questo in questo in questo processo
Dato di fatto che in questo in questo settore paletti LCD l'Italia un numero di contenziosi con l'Europa pari a zero o quasi il che è una bella performances per un Paese come il nostro che colleziona un certo numero di contenziosi nonché di procedure di infrazione
Ecco questa ora una premessa mi concentrerò fondamentalmente sulla telefonia fissa
Per risparmiare tempo poi magari sedermi farà delle domande ma anche perché l'immobile è nato in un mercato aperto molto competitivo c'è sì sin dall'inizio in Italia abbiamo degli attori attore molto aggressivi Telecom Italia perso quote rilevanti di dire
Di mercato nel settore mobile oggi siamo al quaranta per cento c'è un altro competitor britannico che ha una quota se non vado errato paragonabili alla nostra e poi Wind per non citarla a un nuovo operatore home TS che è sta crescendo molto bene
La immobile viaggia per conto suo c'è stato un busto come dicono gli inglesi su quel settore lì con la number portability che ha facilitato il passaggio da un operatore all'altro però direi che in quel in quel settore di di di attività cioè dice piena piena concorrenza
Primo punto liberalizzazione e i benefici di questa riorganizzazione come diceva Amendola mi ha parlato di prezzi i criteri sui quali misurare il tasso di successo in relazione appunto sono i prezzi e l'offerta
Ma vediamo un attimo l'andamento dei prezzi di chiederei di fare della prima la prima slide
Se vedete l'indice dei prezzi al consumo cioè di dati cosiddetti Utilities dal gennaio novantotto agosto due mila e sei vedete che servizi telefonici l'andamento dei prezzi e servizi telefonici lo vedete la riga rossa in basso c'è sette ex planning cioè è l'unica l'unico settore ripeto le così dette i Utilities che ha visto un calo delle tariffe dal novantotto quindi privatizzazioni barra di detrazione ad oggi siamo ventinove per cento al di sotto l'indice
Generale dopo di noi come diceva prima il presidente giudice Energia Elettrica che ha visto un'impennata di recente legata all'andamento del prezzo del del petrolio
Slide successiva
Grazie i risparmi per le famiglie comunque vi faccio vedere la variazione la spesa annua nei servizi telefonia fissa
Partirei dalla
Cannone vedete che il canone è aumentato il trentanove virgola nove per cento ma come cioè liberalizziamo aumenta il canone
Voi dovete sapere che nel novantotto carrozze per la privatizzazione
Il canone era sotto costo c'è ed è l'unico modo cioè per l'azienda all'epoca di diffondere il servizio quindi far pagare un canone molto basso e poi catturare i servizi
Questo incremento del canone c'è stato imposto dalla commissione UPEA che con una direttiva ad hoc ha imposto un ribilanciamento tariffario no in contemporanea c'è stato un calo drastico del traffico voce quindi quello che noi cioè perché anch'io pago le bollette Telecom paghiamo identità il il il rettangolo Carone più traffico voce e di meno ventitré virgola tre percento
Queste queste voglio dire c'è la situazione l'andamento dei prezzi
Nella novantotto sembra un secolo fa c'era d'abbonamento e basta uno del telefono telefonata e non non c'era niente di di diverso oggi oggi gli ho fatto vedere questi dici però sapete tutti che abbiamo cioè ma non solo per i comitati anche sui concorrenti decine di offerte tariffarie anzi cioè pochi mesi fa tele come anche di altri operatore se tornerà anche una trentina adesso abbiamo razionalizzato e abbia una decina di offerte sul traffico voce e una decina di offerte sul traffico dati lati Hessel
Detto questo c'è è vero anche che cioè noi dobbiamo cercare di erano vere c'è imitare erosione del del del set fatturato e come fare come fare per compensare il calo del prezzo cioè la soluzione offrire sempre più servizi oggi constatiamo che ha perimetro invariato di Baget c'è le persone fanno più cose quindi non è che cala è calato il consumo di traffico cioè con lo stesso Baget uno non solo parla ma c'è viaggia sull'internet utilizza tutto l'asse di servizi di cui vi parlo brevemente dopo
Brevemente sì sì molto brevemente una chiederei di fare della slide successiva a
Perché adesso parliamo di di Offerta cioè se vedete le posizioni del traffico cioè dal Duemila ad oggi e delle stime per i prossimi anni parliamo in miliardi di minuti ve la faccio vedere perché c'è interessa scritta credo che sia interessante vedere come come sta evolvendo quelle quel settore
Vedete la fascia fisse voce fissò che quella tradizionale c'è il tende leggermente c'è a calare
Il voce mobile quindi la telefonia mobile e tende più che leggermente tende aumentare cioè non si vede non si capisce molto bene vedendola così però se andate a vedere il due mila otto il traffico voce mobile
Sarà cresciuto di quattro cinque volte rispetto al volume per il due mila poi c'è il naso banker
Da errata non valuta posto qua descrivere la la cosa ebbe e e il attaccare il computer al al doppino tradizionale e poi c'è il boom del traffico broadband
C'è che è spettacolare
Cioè in cima vedete che c'è anche il traffico Broadbent sul mobile e qui parliamo di traffico dati UMTS non mi dilungo troppo tutto ciò per dire di e nel due mila c'erano grossomodo centottanta miliardi di minuti di traffico Italia e questo contatti nazionali è tutt'tutto cioè tutte le aziende se sono cioè non è un dato telecomandato proprio paese
Nel due mila sei siamo circa quattrocentocinquanta miliardi quindi questo cioè di far mi fa vedere che lui servizi l'offerta di servizi e che è cresciuta in modo in modo spaventosa
Ora vi dicevo prima c'era la voce oggi servizi quali sono sul fisso cedro dando cioè quindi internet che ormai tutti tutti utilizziamo c'è il voi sopra hippy di cui tutti parlano perché c'è questa sera se storie di Sky
Che è stato il primo a lanciare e a la telefonia su protocollo internet molti si sono abbonati tra virgolette nasce l'abbonamento basta collegarsi si fanno in le le telefonate a poche centesimi
Con gli amici in America piuttosto che in Asia c'è questo offerte non le abbiamo integrate c'è anche noi proponiamo dei pacchetti con il traffico voce che viaggia su protocollo interprete questo da un serio contributo anche al calo delle tariffe
C'è anche l'ai PTP dalla TV su sulla la banda larga che sta partendo adesso vedremo come come come evolveranno nel settore mobile cioè tutti usiamo l'onorevole Vietti ne ha uno adesso in mano il BlackBerry c'è quindi c'è sempre più traffico dato sul mobile e c'è anche il DVB-H DVB-H e la televisione digitale sui telefonini cioè stiamo partendo adesso poi vedremo anche di come come evolverà le cose
Evidente che la velocità di introduzione ed evoluzione di questi servizi sono figlie non solo il fatto che gli operatori sono bravi ma sono figlie della concorrenza voglio dire cioè oggi senza servizi c'è innovativi c'è gli operatori c'è assistono passivamente erosione di quote di mercato è una cosa che noi non possiamo permetterci di di fare
Poi magari torniamo sul terzo punto e ultimo la concorrenza
Evidente che l'obiettivo del regolatore e quello di rendere il mercato con contendibile dove ci sia piena libertà di entrata e di uscita da parte delle delle delle aziende
Il tetto citazioni decretazione
è stato come vi dicevo introduzione guidato dalle norme dalla normativa europea cioè però d'Italia il regolatori italiano nell'applicare queste queste regole comunitaria è stato molto rigoroso e molto stringente rispetto ad altri paesi europei e questo ha avuto un impatto sulla concorrenza di cui di cui di sto parlando adesso
Cioè dici tu un esempio uno solo sempre per risparmiare tempo e chiederei di Passarella slide l'altra ancora ecco grazie lo sviluppo delle linee scusate il termine full unbundling in realtà stiamo parlando dell'ultimo miglio cioè vi faccio vedere questo questo grafico perché perché l'ultimo miglio la liberazione di ultimo miglio c'è e il lo strumento maestro per la concorrenza
Quando noi c'è cediamo l'ultimo miglio ai concorrenti noi perdiamo completamente il cliente
Vedete
L'andamento del processo di liberalizzazione dell'ultimo miglio cioè nel due mila uno quando è partito la liberazione Ramos sei mila linee oggi siamo a grosso modo un milione e settecento mila lire ultimo miglio spaccati
Questo posizione d'Italia in cioè siamo secondi dopo la Germania in
Volumi di linee staccate
La strada successiva
Grazie a questo numero quindi c'è vedete che comunque noi cioè vivere andiamo sempre di più l'ultimo miglio viaggia di pari passo cioè l'andamento dei prezzi
Il prezzo per l'unbundling in Italia di nove trentacinque euro come vedete e quello più basso c'è rispetto agli altri e i cosiddetti big Faito non è che Telecom ha deciso di applicare un prezzo molto basso c'è stato imposto dal regolatore voglio dire è sempre questo cioè per far sì che la concorrenza sempre si è sempre più agguerriti detto ciò e e li guardo lei e chiudo
Come sta evolvendo ce come stava evolvendo le quote dell'incumbent Telecom Italia chiedo di farle della frazione grazie
Qua vedete le quote per quote di mercato sulle cave di traffico di traffico voce nel novantanove eravamo al novantacinque per cento quindi cioè appena privatizzati cioè di altri operatori stavano partendo non avrà una posizione extra dominante di mercato
Oggi c'è proprio dato di migliore di qualche giorno fa siamo al sessantasei virgola nove per cento vedete che c'è un cane allora graduale delle nostre quote di mercato voglio dire che in un arco temporale non così vastissimo cioè stiamo parlando che vanta nove due mila fine due mila cinque inizio due mila sei se andiamo a vedere il il la slide successiva
Cioè vediamo qua la quota di mercato di Telecom Italia sempre pace convention con con altri Paesi europei
Non solo sul traffico voce ma anche con l'accesso perché c'è l'accesso c'è anche il canone
Vedete che l'Italia si posiziona c'è nella media europea voglio dire abbiamo settantotto settantasei virgola otto per cento quelli prima di noi sono i tedeschi che al settantadue virgola cinque due dopo di noi ci sono gli spagnoli
Questo come si spiega c'è uno potrebbe dire amabilità ancora delle quote molto alte c'è se andate a vedere la quota del dell'United Kingdom passiamo anche all'azione successiva torna secondo sul traffico voce che molto bassa rispetto all'Italia ma questa una spiegazione anche abbastanza semplice in in Gran Bretagna così come in altri Paesi europei tipo la fra la la il Belgio scusate o l'Olanda
In quando è stato privatizzato il liberalizzato il settore telecomunicazioni c'era comunque già presente sul territorio ce lo presenti dei operatori caduti fu che erano in grado di offrire telefonia cioè quindi è chiaro che l'incumbent si è ritrovato subito con dei concorrenti molto forti perché c'è ad esempio in Belgio il cavo in tre tutte le case non ci sono le antenne e questi operatori qua
Hanno scatenato una sana
Giusta guerra e ha fatto sì che comunque il ce le quote di mercato dell'incorre in quei Paesi sia più basso di quelli come come l'Italia dove in Italia il capo team non c'è e c'è cerchiamo in assenza cioè ad esclusione di investimenti che sta facendo dei concorrenti molto bravi a Maria senza di di infrastrutture alternative ecco questo questa è la cercavo di fonderie alla sua domanda grazie
Per la verità dunque
Intanto un'avvertenza di sopravvivenza del dibattito e anche di loro addormentamento appunto bisogna Brad Pitt e tutti gli altri attori devono essere decisamente su ritmi più veloci anche perché forse il dibattito potrebbe anche chiudersi per motivare un po'prima di quello che è previsto abitate idee come dire che noi non eravamo tanti interessati al fatto che Telecom ha perso quote di mercato
Ma al fatto che le bollette nonostante la liberalizzazione privatizzazione per l'utente non sono scese
Sì si domandava ad esempio cosa di cui non ho sentito chi rimanda ad esempio se i miliardi di euro di debiti credo quaranta anni aveva dei debiti
E allo stesso tempo la necessità di remunerare gli agli azionisti colazione Telecom che è scesa
Non porti Telecom ad avere tariffe che sono comunque elevate e per questo perde quote di mercato rispetto a concorrenti che hanno meno problemi a muoversi hanno B e forse hanno anche altri vantaggi di tipo organizzativo aziendale
Ma qui io devo essere breve anche io perché adesso dobbiamo parlare delle assicurazioni che sono un altro elemento che assilla gli utenti
E scusa a scusa Giampiero io con peraltro ho fatto questa scenetta col Blackberry che ovviamente era era concertata per fare un po'di sport pubblicitario a Tele come sta perfetto ne ha bisogno
Rispondiamo un secondo giro sperando di riuscire a farlo dipende allora aiuta all'imputato allora una una parlare di traffico di Deep di tariffe oggi ha poco senso c'ha sempre meno senso perché la gente compra dei pacchetti dello fare questa è la cosa oggi non abbiamo cinque milioni di persone che comprano dei pacchetti di offerte flat c'avete visto i manifesti uno un euro al giorno per lei Pitigrilli la la telefonia vocale quindi cioè
Le tariffe e le nostre tariffe sono in linea con quelle con quelle con quelle europee voglio dire
Per il debito che francamente non ero venuto qua per parlarvi questo però visto che l'ha citato si introduzione che come domanda
C'è il debito di Telecom Italia cioè è assolutamente paragonabile a quello di altri operatori grandi operatori europei cioè se andiamo a vedere quello della Francia quella la Germania quello di Telefonica
Che un'azienda modello citata spesso e volentieri dalla stampa il debito di Telefonica è molto più alto di quello di di di Telecom Italia però vorrei rassicurarla in qualità di clienti e non più di utente
I flussi di cassa di Telecom cioè permettono di sostenere comma così come per gli altri operatori incumbent europei di sostenere questo debito e il debito non ha nessun nessun impatto sull'andamento delle tariffe cioè non
Questa mia risposta risparmiamo risparmiamo tre minuti di conversazione qui con che noi non paghiamo la bolletta ma comunque dobbiamo avere una come egli abbia abbiamo un limite avevo parlato prima delle assicurazioni e quindi ormai devo dare la parola a Fabio Cerchiai che presidente dell'ANIA e che ci spiegherà perché lei assicurati italiani sono più care delle altre in Europa nell'RC auto sequestrata generalista elevato ma insomma bisognerebbe verificare tutti i settori ma non so quante volte ho torto allora io partirei dalla più che dalla provocazione legittima
Da quanto aveva detto Vietti nella sua premesse
Liberalizzazione non è addetto Vietti e io personalmente condivido
Da tecnico venditore quell'uomo al mondo agricolo mobile fai da te boia non è siamo
Usiamo in tutti e due vediamo che succede
Non è una Bach parola una formula magica
La liberalizzazione perché si abbia un contenuto positivo al di là del suo contenuto meramente lessicale deve produrre degli effetti degli effetti positivi
Positivi per il mercato in termini di aumento di produttività in termini di ampliamento e diversificazione dell'offerta in termini di riduzione dei prezzi e in termini di tutela degli utenti
Sì siamo d'accordo su queste affermazioni cercherei di rispondere anche alla piccola provocazione dell'amico amandola
Avendo riguardo ha un'esperienza che recentemente è stata etichettata come liberalizzazione
E a interessato il settore assicurativo in un tema di nostro generale interessa perché tutti abbiamo l'automobile siccome il decreto Bersani ha inteso liberalizzare cioè nelle sue proposizioni raggiungere questi affetti con un intervento normativo nell'ambito dell'RC auto mi sembra un esempio molto pertinente
Cosa prevede il decreto Bersani non riusciamo prevede che dal primo gennaio due mila otto gli agenti di assicurazione in Italia non possono più essere per quanto riguarda la distribuzione dell'assicurazione divertono civile automobili
A il legati a un mandato di esclusiva nei confronti di una compagnia di assicurazione in altri termini identifica il fattore chiave per produrre questo risultato positivo sul mercato
Migliore qualità dell'Offerta diminuzione di tre sì tutte degli utenti
In una fattore caratteristico della distribuzione assicurativa
Assume addirittura un provvedimento legislativo
Che al di là dei suoi profili di incompatibilità secondo noi è evidente
Con principi di carattere costituzionale la libertà di fare impresa e con principi di carattere comunitario che sono o da riferire ordinamenti prevalenti su quello nazionale come tutti sappiamo
Rischia di a mio giudizio camminare sulla strada sbagliata perché parte da un'analisi errata fra parte dall'analisi che i prezzi
Che in Italia sono più alti nell'assicurazione auto che in Europa quindi rispondono con una prima conferma
Vino motivazione e origine in una caratteristica della distribuzione la forte prevalenza nel mercato italiano di agenti leganti a un'esclusiva di marchi
I prezzi sono più alti perché qualunque esame anche non troppo approfondito avrebbe potuto verificare può fare indicare che i prezzi sono più alti perché i costi in Italia sono più alti quali costi quell'impresa allora un problema di efficienza di aziende no sono più alti rispetto all'Europa i costi dei sinistri sia in termini di frequenza numero accadimenti che in termini di costo Maneggio
Sia l'Antitrust italiano che il nostro governo prende spesso riferimento un mercato virtuoso che a tariffe RC auto più bassa della nostra mi riferisco a prezzi più bassi dei nostri nervi Scola Francia
Ebbene se guardiamo questi due parametri frequenza il costo medio che fa costo dei sinistri la Francia a un'incidenza di frequenza dei sinistri del quattro virgola cinque per cento l'Italia dall'otto virgola sei per cento cioè il doppio
Se guardiamo i costi medi dei sinistri l'Italia ha un costo medio di nel due mila cinque di quattro mila duecento euro circa la Francia di tre mila euro
è evidente che a parità di margini per l'industria assicurativa i prezzi dell'RC auto in Francia e in Italia non possono che essere sensibilmente diversi e più elevati di quelli italiani
Identificare le fatture prezzo più elevato di altri paesi in assenza di una qualunque
Minima verbali ritardi comparazione un fattore indicativo di un difetto di efficienza di mercato e di una limitata concorrenza
Abbastanza superficiale come tipo di approccio il secondo la seconda considerazione
è quella che a conferma di questo dice ma le imprese italiane che assicurazione sono tutte in attivo guadagnano
Questo fortunatamente vero parecchio
Ecco in parecchie sbagliato guadagna
No quanto in Europa se prendiamo i margini dell'industria assicurativa italiana e i giornalisti in particolare dovrebbero verificare questi fattori ladro su delle parecchio con esattamente nel nei margini che ci sono nell'industria assicurativa europea
D'altra parte probabilmente come assicurati non gradiva sta in modo particolare a vedere
Rapporto di protezione di assicurazione con aziende in crisi mi auguro che non sia questo l'obiettivo che che ci si vuole proporrà no però quindi il margine di remunerazione del capitale allocato elitaria dalle compagnie d'assicurazione casomai leggermente al di sotto lo potete verificare facilmente
Della media europea e sicuramente al di sotto dei paesi più avanzati anche in termini di vivacità di concorrenza
Per cui se non ci si sofferma la superficie dei fatti massiva alla realtà dei fatti si vede che se si vuole sperare in una riduzione dei prezzi invece di fare degli interventi a gamba tesa che rischiano come dirò nella rapidissima conclusioni di peggio il problema
Bisognerebbe cercare intervenire sui fattori
Che determinano questa situazione e i fattori sono evidenti
Non abbiamo una densità di circolazione per chilometro di mezzi Automobili 'sti ciglia utopico in Italia molto più alta la media però abbiamo un'inefficienza dei trasporti pubblici che tutti possiamo stimare la nostra funzioni gli utenti o clienti
Abbiamo delle difficoltà con la giustizia
E con le frodi che tutti possiamo leggere sui giornali così non mi riferisco ai dati delle compagnie d'assicurazione ma quello che viene pubblicato abbiamo un sistema che può essere molto migliorata
Quando si è intervenuti su questi fattori veri e lo si è fatto negli ultimi cinque anni
Anche per l'attività dell'autorità di controllo con norme regolamenti che sono andati sempre più incidere sulla trasparenza sulla possibilità di rendere facile il confronto di prezzi oggi esiste un'offerta molto diversificata si può facilmente o chiunque di voi con chiunque sia assicurato
Se identifica la variabile prezzo come la sua variabile di scelta come il suo unico fatto ricetta di è internato può consultare e trovare il dieci quindici per cento di possibilità di risparmio quindi mercato non è assolutamente indossate conclusione
Perché voglio un po'rispondere alla all'invito del moderatore
Nella nostra valutazione sotto la parola liberalizzazione del decreto Bersani va probabilmente nella direzione opposta a quella che sono gli obiettivi che si è prefisso per migliorare l'efficienza del mercato che arrivare una riduzione nei pressi
Cioè entrando questo provvedimento sugli intermediari fa sì che la concorrenza fra l'impresa che cioè si sposti come prima attenzione anziché sull'essere
Più efficiente e quindi meno apprezzo il miglior servizio rispetta mio concorrente altra compagnia assicurazione su cercare di avere una rete
Di agenti che potrebbe ormai
Non solo non ne sanno più legata da un rapporto di esclusiva potrà offrire prodotti anche di terzi molto fidelizzato qual è lo strumento più facile per fertilizzare una rete di intermediari
Non occorre grande fantasia visto che sono retribuiti con le Commissioni lo strumento meno difficile allora diciamo così è aumentare le commissioni se questo avverrà
Fini pigra aumentare i costi
Se questo verrà non significa certamente con buona pace delle buone intenzioni che io sicuramente riconosco
E gli obiettivi che Bersani si è prefisso al ministro Bersani non sia sui sicuramente essere avviato sulla strada della riduzione dei prezzi né dello tutela degli ultrà
Grazie
Mi permane qualche dubbio che la situazione per i guadagni non meno di quelle euro della media europea però non ho verificato ma vedendo quel che e quel che fanno le grandi assicurazioni all'interno del mercato come dire capitalisti per esempio l'intervento ultimo delle Generali in tele come c'era
Mi fa pensare che abbia una certa disponibilità ecco di di denaro e che deriva ovviamente da guadagni come dicevo prima che io ho definito parecchio ma grandi ora c'è mi mi segnala un rischio di addormentamento di cui ho già avuto le prime i primi accenni prima
Noi abbiamo la possibilità forse di uscire da questa fate che è inevitabile perché ognuno ha i suoi dati ad mostrare come il il suo settore la sua azienda funzione quindi niente interventi sono per forza abbastanza lunga argomentati
Passando a un livello credo più aforistico abbiamo un grande costruttore Pd metafore di Affori mitiche Massimo Ponzellini che era direttore delegato del Poligrafico dello Stato ma
E soprattutto
Come lo scorso anno
Ha mostrato come dire grandi capacità di definire che cosa sono ad esempio in questo caso e liberalizzazioni in termini che sicuramente risvegliano l'uditorio vediamo che anche quest'anno vince la scommessa
Grazie io sono molto grato
Di essere stato invitato per la terza volta a questa manifestazione
L'anno scorso parlai dei boiardi di Stato e del fatto che essi godevano degli stipendi e dei bonus privati con la sicurezza del posto di lavoro pubblico come vedete dalle polemiche di questi giorni sui giornali che hanno presi con le mani nella marmellata e quindi stanno studiando anzi stiamo studiando potrà dare gloria qualcos'altro spero che il prossimo anno mi possa dare qualcosa di interessante
Quest'anno invece vorrei parlare di un altro tema molto interessante di cui sono grato all'onorevole Vietti della scomparsa dall'avanspettacolo purtroppo la televisione ha distrutto il modo dall'avanspettacolo
E ci siamo privati di un divertimento che attanagliava tanti di noi però è stato sostituito in modo egregio dalla convegnistica la convegnistica parecchi punti in comune con questi settore
Infatti le star sono sempre le stesse in ruoli diversi ma come si usava una volta appunto la la la la la cantante una volta fa la parte tragica la parte come buona parte romantica
Io ho speso solo produttore a volte una volta solo veduto copre Preside della Banca europea l'anno scorso come amministratore del patrimonio dello Stato quest'anno come amministratore del Poligrafico
Il tema è sempre di attualità ma giri intorno a temi col nome di un certo esotismo pecore evidenti contrasti ossimori per interessare la gente così come c'era la vedova allegra c'è concorrenza è stato e il più gettonato dito i titoli è sempre aggiungi un posto a tavola
Il guanto alla fine di ogni convegno Cipro premesse si propone sempre qualche nuovo gingilli otto ore ti capita di regia comitato
Che poi farà sentire la sua cucina e sarà protagonista del prossimo spettacolo che andrà in onda il paese dei campanelli i titoli
I titoli vere di un convegno che interesserebbe tutti dovrebbero essere la gente si è rotta le scatole
I pensionati non ce la fanno arrivare
A fine mese
L'industriale vanno via perché troppo complicate si pagano troppo tasse ma non lo sono più madre coraggio è un titolo che ha sempre fatto poca cassa
Lo spettacolo comincia con l'arrivo del corteo della compagnia di giro limousine fuoriserie la Peugeot tori scorte
L'escluso del le allegrie esplode nelle valli voi arrivano le forze dell'ordine e sale su schiera addobbato di tacchi
Arrivano finalmente le nostre star
L'impresario onorevole Vietti cita come sempre il meglio del mercato e convincerlo i vari atti
Alla fine di ogni attico dottore chiede l'ultimo giro di tavola come si usava il pubblico grida Passarella e le star sfilano l'ultima volta portando avanti le tesi delle loro il difendibili posizioni ma vengo al tema di oggi
Con la legge istitutiva del dell'autorità garante del mille novecentonovanta lo Stato si affila i denti e lima le unghie perché trova un nuovo ruolo da Stato gestore può essere anche Stato regolatore
Ecco che quindi il passaggio di questo Stato mette subito in difficoltà i sistemi industriali razionali perché c'hanno una nuova incomprensibile serie di regole che di che ha portato sulla testa
Questo però porta a
Soprattutto dei Paesi stranieri meno del nostro alla difesa di alcuni campioni nazionali e cosiddetti campioni nazionali i settori chiave dell'economia il caso francese adesso illustra come questa chiusura a riccio per difenderle cose
Questo porterà poi all'affievolirsi delle vere e proprie politiche di mercato
Infatti vi è un grande entusiasmo per le Authority nazionali dei maggiori paesi europei però questo ha di fatto del regime intatti i sistemi industriali adottando un'amplissima gamma di strumenti di conti di menti del di contenimento dell'azione dello Stato
E creando per tale sistema numerosissimi vincoli e regole di cui vedremo fra un attimo
I risultati
In realtà l'accordo e a tre perché c'è da un lato si da difendere il consumatore
Dall'altro ci sono di esigenze la voracità delle aziende di servizio poi da noi comprati a debito quindi devono rendere propagare capitale poté vorrebbe far pagar le banche
Nello stesso tempo si pretende che faccio politica industriale
L'apertura del mercato infatti non va difesa a priori va finalizzata all'incremento del benessere sociale il mercato non può essere un rifugio per sfuggire alle complessità di una moderata di una moderna politica delle colazioni
Dei mercati si sono inventati buone parole copre Ticino cooperazione e competizione insieme si è parlato dir deregolamentazione simmetrica
Tutto questo per difendere questo paradosso che viene riguarda gli interventi di politica industriale porporati supponendo lo Stato un quadro di regole che permette di consentirebbe deficit e quindi le liberazioni d'altro canto quello stesso Stato non vuol rinunciare ad orientare fortemente le proprie politiche industriali a mettere i propri uomini e a fare Dale
Le proprie aziende uno strumento vero e proprio di politica e tutto questo naturalmente va speso dell'utente finale
Ma vorrei prima parlare di un punto dove l'Italia ha veramente una situazione imbarazzante perché non è stato citato da nessuno quelli attorno a questo tavolo che sono le concessioni
Le concessioni in Italia sono date alle aziende a dei prestiti si confrontati con il resto dell'Europa solo ridicoli
Ultimamente il ministro Di Pietro ha messo all'asta la concessione per la Società dei parchi per l'autostrada Società Autostrada dei Parchi che rappresenta il quattro per cento nella rete nazionale
Consigliato da alcuni banchieri importanti A B su un prezzo molto alto cinquantacinque milioni di euro per questa concessione all'anno
La la concessione best sono già arrivate offerti somma verrà assediata non sappiamo ancora chi ma sopra i sessanta milioni di euro
La Società Autostrade la famiglia Benetton a cinquantatré per cento della Rete cui dovrebbe pagare con questo criterio su settecentocinquanta ottocento milioni di euro all'anno in realtà paga centotrenta milioni di euro e a fronte di queste ore per fare investimenti che Grassi per loro e purtroppo per noi a sindaci mio Pino vengono fatti si parla di privatizzazione della RAI la Rete Uno lombardi qua la rete trema sul cavo satellite e tutto quanto
Il costo delle concessioni per lettere I d'Inghilterra e di quattro punto sette miliardi di euro Fiditalia ed i cinquanta milioni di euro
Io non farei privatizzazioni farei pagare quei pressi e poi dopo vedrete cosa succede
In ogni modo vorrei no parlare poi di un ultimo tema che quello che attanaglia le menti fare ride
Degli economisti
E vorrei fare un esempio con cui mi scuso in anticipo con le signore
Cioè il problema se vada fatta prima alla liberalizzazione e poi la privatizzazione o viceversa
In realtà questo è un tema molto dibattuto nel sesso maschile
Cioè ci si lava le mani prima di fare la pipì per rispetto a questo nostro importantissimo e fondamentale
Amico ed alleato
Con gli anni ogni tanto riottoso oppure
Si sfilava
Ci si lava le mani dopo per rispetto agli altri perché si stringe qualche mano pur se stessi si mangia equilibri trovarsi
L'Italia ha fatto una scelta come sempre originale durante
Voi capite
Che per queste scelte sono necessari alcuni accorgimenti tecnici
Bisogna cambiare il tipo del sanitario che si usa da prendersi tutto
E si vi sono possibilità strane discutibili più dischi esigeva voglio parlare
E infatti delle Authority durante fatte durante come abbiamo fatto noi mi solo manager pubblici
Merger di aziende private agenti di cambio
C'è un po'di tutto la rappresentazione
E quindi immaginate
Visioni vendette rancori alleanze inciuci gli schizzi appunto di lavarsi le mani durante il risultato qual è
Risultato è molto semplice che le tre grandi aziende privatizzati dallo Stato e dove lo state devastazioni e nel ENI e Finmeccanica
Hanno un loro ruolo sempre sotto al cinquanta per cento del totale del mercato
Mentre le due grandi date i privati tele come da Autostrade solo sopra il cinquanta per cento del mercato
Risparmio la situazione dell'Alitalia per misericordia
E quindi voi capite come il private in realtà del dirigibile delle Authority abbia saputo agire con più accortezza con più scaltrezza e computer direi impudenza di quanti invece le aziende dello Stato hanno fatto cercando di interpretare al meglio il ruolo del regolatore
In realtà allo Stato regolatore è una forza ancora più evoluta di democrazia una forma complicata e se deve cercare il difficile ma virtuosi equilibrio sopra citato
Un equilibrio tra democrazia delle dei cittadini di protezione dell'ambiente politica industriale profitti mercati pari opportunità margini di alto livello
Insomma una visti era molto difficile e ha proposto il quanto dicevo prima
E all'inizio ci manca tanto tutto grazie
Continuiamo con questa sostituzione dell'avanspettacolo che è il nostro convegno ebbe un quotidiano anche con la metafora che è stata fatta perché a bordo di lavarsi le mani c'è qualcosa che quando tocchiamo in effetti tutti ci laviamo le mani ma ce l'abbiamo anche metaforicamente parliamo di rifiuti sia nelle mani perché non li vogliamo vedere li dimentichiamo eccetera
Ora noi abbiamo Stefano la Porta che si occupa che si occupa di rifiuti dopo la situazione campana si è premurato gli assicurò di di di di assicurare che lui si occupa di rifiuti in nel Lazio
E quindi la non non non non ha da parlati delle cose terribili che abbiamo visto e che in Piemonte stiamo anche ospitando per una parte
Per cui io vorrei chiedere liberalizziamo i rifiuti
I questa vorrei raramente avanspettacolo di prima ma no dopo do do dopo dopo l'intervento del di di Massimo Ponzellini è veramente difficile poi parlo di una materia sport ed è con qualche ragione che viene definita sporca
Ma intanto volevo ringraziare perché l'occasione di oggi e motivo per fare un approfondimento su un tema che è quello di rifiuti ma quello più in generale sui set dei servizi pubblici locali
Tanto per dare un'idea del del problema in Italia ne produciamo circa diciotto venti milioni tonnellate annue di rifiuti
Ciascuno
Dinoi ciascuno di voi cari amici produce circa un chilo di rifiuti al giorno
Non vi dico qual è il giro economico che sottende alla materia perché le cifre ce ne sono alcuni ufficiali poi c'è quello che non è ufficiale che comunque è una componente importante
Ed è un tema sul quale comunque i provvedimenti legislativi che sono stati anche dotati dall'esecutivo all'inizio di questa legislatura hanno un'incidenza profonda
Se ma dei rifiuti come diceva l'amico moderatore ne abbiamo un Paese realmente spaccato a metà
Fino alla Regione Lazio sembra che il sistema funzioni sufficientemente dall'azienda su tutte le Regioni più grandi ad eccezione della Sicilia che però è uscito dal commissariamento a dicembre
Scusate a giugno a giugno di quest'anno il Lazio la Puglia e la Campania e la Calabria sono commissariate da otto dieci anni il che significa che la classe
Politica dirigente non è riuscita a risolvere il problema soprattutto eh
Andata
Liberandosi delle proprie liberalizzando sì delle proprie responsabilità
Io sono il vice commissario per il Lazio la regione che ospita tra l'altro a capita che nella quale la capitale italici a Roma ed è da dal novantanove che siamo in in commissariato nel regime commissariale
Però io vorrei limitarmi a fare velocissimamente alcune riflessioni provocatorie sul tema del convegno una prima considerazione e quella di carattere
Generare una considerazione di contesto io devo fare una domanda che cosa fa un commissario invece di un politico commissario sostanzialmente a
I poteri commissariali e quindi straordinari
Che la legge consente di poter assumere per risolvere la situazione chiudere l'intervento in materia di chiusura del ciclo dei rifiuti questo significa sostanzialmente determinare attraverso provvedimenti e decisioni l'assetto della gestione dei rifiuti su scala regionale prescindendo da una serie di passaggi di carattere amministrativo burocratico alcuni sono confermati ma assumendosene la responsabilità e quindi andando in deroga a alle alle normali procedure
Cioè svicola le regole normali svicolare non non è un termine
Esatto nel senso che le applica improprio evitando di fare i passaggi amministrativi commissario di governo si deve attenere alle regole per lo meno al rispetto della della legalità
No però volevo grazie anzi per la per la domanda ma volevo semplicemente osservare che la materia dei rifiuti e quindi anche quella dei servizi pubblici locali solo nel due mila sei
Anche per il cambiamento di governo è stata interessata nell'ordine da quattro provvedimenti normativi
Il falco dice nuovo Codice sull'ambiente il decreto legislativo centocinquantadue due mila sei
Poi c'è su questo Codice sono intervenuti dei decreti attuativi decreti attuativi sono stati sospesi dal nuovo esecutivo dello stesso decreto legislativo centocinquantadue è stato modificato nella seduta del Consiglio dei ministri del tredici ottobre scorso
O il decreto legge competitività Bersani-Visco di cui si è già parlato
O il decreto di riforma sui servizi pubblici locali vi faccio grazia di tutte le pronunce giurisprudenziali ma è ovvio che per chi deve decidere perché chiamato a decidere non è facile districarsi
E soprattutto non sono settori nei quali
Di fatto il presidente Casini mi fermo
Salutiamo intanto sente che lei mi pare che l'applauso di accessi esaltato
Sei quattro provvedimenti si aggiunge anche che la circostanza che è stata istituita una commissione per riformare il testo unico sugli enti locali
Io credo che il quadro sia sufficientemente frammentario per poter impedire a chi deve decidere di avere un'idea un'idea chiara
C'è un secondo aspetto velocemente riguarda lo spettro che viene agitato del vincolo comunitario per eliminare gli affidamenti diretti e quindi per liberalizzare o come si dice per aprire il mercato al mercato
Beh in materia di servizi pubblici locali tenda rifiuti io desidererei chiarire che non esiste un vincolo comunitario che impone agli Stati membri una disciplina
E neanche il libro verde sui servizi pubblici locali lo impone esistono esperienze diverse che vanno dal modello spagnolo di completa liberalizzazione
A modello tedesco e francese nel quale il controllo pubblico
è mantenuto però le differenti esperienze comunitarie rivelano un trend consolidato
E cioè un assetto univoco tra l'ASS tra tra l'assetto proprietario delle reti e la fornitura e la gestione del servizio credo che questo sia un dato sul quale riflettere anche alla luce di qualche esperienza nazionale recente
Una terza considerazione è quella che il settore dei servizi pubblici locali
è un fattore di sviluppo decisivo ma non può essere ridotto ad una mera utili chissà cioè a un segmento di mercato Q attraente
Non può essere cioè sono un'occasione di facile business
In molti commentatori hanno parlato ritengo a ragione di nuove forme di capitalismo municipale di un processo di Ivica tensione del settore
è un rischio concreto ma non si può dimenticare che dal due mila anno di entrata in vigore il testo unico degli enti locali ad oggi molte le in molte realtà locali si sono costituite società pubbliche o partecipate che hanno gestito questi servizi pubblici
Pensate che abbiamo le quattro quattro grandi realtà italiane Roma Milano Bologna e Napoli
Nelle quali lavorano circa di oltre dieci mila persone ecco l'attuale provvedimento di riforma sui servizi pubblici locali rischia di produrre una svendita di quest'impresa e di determinare conseguenze preoccupanti in ordine alla sorte dei lavoratori
A un aumento dei costi del lavoro e quindi delle tariffe quindi un onere che verrebbe a gravare sui cittadini
Ritengo però che alla fine il dato che deve prevalere ed emerso già dai degli interventi di questa mattina il dato della qualità dei servizi e della soddisfazione dell'utenza del cittadino io non credo che questo sia per lo meno nella materia di cui mi occupo un obiettivo pienamente raggiunto soprattutto non lo è nel Mezzogiorno d'Italia bene
è vero la invitavo a stringere un po'i tempi del Veneto
Dura
Da questo punto il reddito degli interventi Flash e cioè visto che mi è stato detto che non sono l'unico utente ma c'è qualcuno che tutela gli utenti come Alessandro Ortis che si occupa checché presidente dell'Autorità energia e gli altri spero che con un intervento pacifica se in quanto a energia elettrica e gas tutto ineccepibile in Italia dalle privatizzazioni avanti al comportamento di queste aziende al rapporto che hanno con gli utenti all'entità della bolletta per questi servizi brevemente
E brevemente dura perché in realtà essere brevi su questo tema da parte dell'autorità è ben difficile
Siamo nati per una legge del novantacinque per promuovere la concorrenza e tutta l'équipe e tu tutelare i consumatori e e questo è un argomento davvero
Importante anche dinamico e devo dire subito al moderatore e a tutti che per quanto riguarda il settore dell'energia noi non siamo soddisfatti
Vale a dire e che c'è ancora un sacco da fare
Per sviluppare la concorrenza per tutelare meglio i consumatori lo dico fin da subito
Perché
Prima di entrare nell'argomento e vorrei anche prende lo spunto da quello che ha detto nella sua introduzione l'onorevole Vietti presidente Vietti
E cioè è una cosa fondamentale
Le liberalizzazioni sono uno strumento sono un mezzo
Ecco allora per rispondere anche al convegno al titolo del convegno itinerario percorso sono nostro vento lungo itinerario
Che
Non può dare come dire soddisfazione
In questo particolare momento perché è uno strumento che deve portare a una competizione vera ha una bella gara e noi non siamo ancora in queste condizioni vedete una bella gara ha bisogno di uno stadio di un bello stadio
Di ottime regole e poi di Beja letti dei grandi campioni altrimenti la gara non c'è ora in realtà anche in Europa
Soprattutto
In Europa comprendendo l'Italia non abbiamo ancora finito di costruire lo stadio stiamo ancora affinando le regole
E dei campioni stiamo ancora continuando a parlare piuttosto di campioni nazionali che di campioni europei e-Bay gli atleti
Ora mi è capitato di partecipare alla tavola rotonda organizzata dal nostro ministero degli Esteri una Parigi è una a Berlino recentemente e guarda caso proprio in quelle capitali si è cominciato a ridiscutere sulle liberalizzazioni sì no voi sapete l'atteggiamento dei francesi e anche dei tedeschi
Io mi servo permesso di dire che non è più tempo di continuare a discutere liberalizzazioni si liberalizzazioni no bisogna andare avanti
Bisogna continuare a lavorare perché le liberalizzazioni vanno fatte bene
Soprattutto vanno completate
E in Europa questo ancora non è successo perché siamo in una situazione di grandi asimmetrie rispetto allo stato d'avanzamento delle liberalizzazioni e dell'apertura dei mercati da Stato è stato voglio raccontarvi un aneddoto abbiamo la moneta unica
E mentre dobbiamo fare una linea di collegamento fra Italia e Austria che dovrebbe passare sul Passo di Monte Croce Carnico in Friuli si scopre che in Italia si può mettere il cavo in terra o anche aereo e francamente passandogli un bellissimo come dire passo montano dove nascono le stelle alpine lì proprio in quel punto lì forse consigliabile interrare il cavo
Ma guarda caso dall'altra parte in Austria viene detto no in Austria è proibito mettere i cavi sotto terra quindi immaginate voi noi dovremmo arrivare sotto la caserma della Guardia di Finanza
Col cavo dall'Italia in terra poi immediatamente salire perché al di là si bagna in aereo quindi cominciamo intanto anche a mettere d'accordo le norme almeno sulle spine quindi c'è molto da fare per completare perché se vogliamo dare uno spazio aperto uno spazio dove il consumatore possa scegliere con efficace con scelte convenienti questo deve essere ancora fatto e deve essere ancora affinato io qualche volta penso che la ridiscussione riparlare
Sull'ipotesi ma torniamo indietro intermedio sia un alibi di chi ha qualche difficoltà a completare affinare perché il lavoro di mettere a punto le regole è difficile
E in settori in importanti come quello dell'energia sono lavori anche di grande innovazione di ricerca di immaginazione di messa a punto di sperimentazione
E di affinamento ecco che allora il discorso per l'Energia tocca anche quello che diceva Ponzellini riguardo al pittorico come dire ad esempio del se viene prima alla liberalizzazione e la privatizzazione io devo dire mi tolgo subito dall'imbarazzo della scelta perché nel settore dell'energia se c'è una cosa da fare
Ancor prima e la scaletta per me è semplice non c'è dubbio liberalizzazioni prima di brevettazione ma ancor prima lampanti la separazione
Nel settore energetico rispetto ad altri settori noi dobbiamo stare molto molto attenti perché dobbiamo prima di tutto distinguere quelli che sono i monopoli naturali tecnici
Laddove non si possono sviluppare le competizioni come gli altri settori vale a dire le reti elettriche le reti del gas gli stoccaggi e via dicendo da quelle che sono le attività rispetto alle quali si può aprire il massimo della concorrenza quindi la produzione elettrica la produzione anche di idrocarburi la vendita il trading la commercializzazione ecco
E delicatissimo questo aspetto bisogna temerlo bene incontro ecco sotto questa nel questione sotto questo aspetto ricordo anche un altro stimolo dell'onorevole Vietti quando ci legge il mercato non è una savana
Un che da costruire non è una savana selvaggio quindi il mercato ha bisogno di regole ecco qui il problema di impostare bene le regole e ci ha richiamato a un tema molto importante è l'interlocuzione
La il rapporto con chi le regole deve applicarle e qui ho il piacere di dire che come Autorità dell'Energia abbiamo dato e stiamo continuando a dare un notevole enfasi a quella che la consultazione
Quindi consultazioni e audizioni seminari e l'introduzione e io Spica lei che fosse generalizzato questo dell'analisi di impatto regolatorio però l'anno ogni norma che si mette in piedi almeno le più significative
Analizzare quale l'impatto regolatorio in modo tale che si possa capire come si va avanti
E perché no pubblicare le proprie intenzioni come anticipo ecco perché ci siamo permessi di offrire a tutti gli interlocutori stakeholder del settore la nostra posizione come un piano addirittura triennale delle nostre intenzioni regolatore dicevo per quanto riguarda l'Italia chiudo perché cara e spero di avere poi un altro giro
Siamo insoddisfatti siamo meno insoddisfatti per il settore elettrico dove viva Dio
Ci sono adesso finalmente degli impianti che sono entrati in servizio l'ha detto Gnudi
C'è un'Offerta superiore alla domanda abbiamo vissuto sulla nostra pelle lo short etici del due mila e tre ve lo ricordate io me lo ricordo bene mi ricordo bene quei giorni del due mila tre
Ero direttore generale ministero dell'industria e francamente non è piacevole vivere quelle questioni legate blackout solo carenza di energia elettrica ma oggi abbiamo più centrali abbiamo più potenza abbiamo una borsa elettrica che funziona
Deve essere sviluppata coi prodotti derivati abbiamo nuovi operatori lo diceva ogni Udine UDC trova dei concorrenti fra i piedi ed è bene che così sia
E abbiamo una rete terra ma indipendente terza rispetto a tutti gli operatori che quella rete obbligatoriamente il monopolio tecnico di cui vi dicevo deve usare non è così nel gas
Nel gas siamo stretti
Due inverni che abbiam passato come le emergenze
Quindi abbiamo bisogno di fare in modo che ci sia più Offerta e per avere più Offerta bisogna avere una capacità di adduzione maggiore
Condizione necessaria certo non sufficiente dopo bisogna trovare gli interlocutori che ti danno il gas in giro per il mondo ma bisogna vere
La capacità di importarlo dei bisogna avere i rigassificatori bisogna potenziare per tempo i gasdotti bisogna potenziare per tempo gli stoccaggi ecco il problema anche dello sviluppo delle infrastrutture nel Gasquet seria più serio
Di quello che non sia nel settore nel settore elettrico e poi nel settore elettrico abbiamo fatto un'operazione quella che ricordava duty nel settore del gas abbiamo ancora o un dominante che è dominante in tutte le fasi di filiera
E quindi noi dobbiamo occuparci di questa questione
E dei connessi ritardi negli investimenti
E quindi è un lavoro serio duro che dobbiamo portare avanti ecco perché sono anch'io dell'idea
Che
Per dare una risposta al titolo del convegno
La liberalizzazione non è e non può essere una scorciatoia
è un itinerario sul quale dobbiamo continuare a lavorare seriamente e non attardarsi sulla discussione Serse o non c'è c'è bisogna andare avanti verso maggiore concorrenza
Lo dico perché ripeto ci sono qua e là ogni tanto in qualche seminario alcuni che alzano la mano e dicono ma c'è convenuto bene allora
Chiudo dicendo ci come le tariffe e i prezzi sono l'elemento più sensibile nel settore elettrico abbiamo sentito il sessantadue sessantatré per cento della nostra bolletta a casa
è legata ai prezzi del petrolio e questa è una questione di politica energetica che non riguarda evidentemente l'autorità è il mix delle coperture le scelte quali combustibile o meno eccetera dico soltanto ricordiamoci anche del risparmio energetico dell'uso razionale e intelligente dell'energia le tariffe delle reti sono sempre in diminuzione quindi noi e constatiamo che una precauzione delle liberalizzazioni fino ad oggi
A parità di prezzo del petrolio e del gas avrebbe portato ha portato ha un vantaggio dell'ordine del trenta per cento quindi il problema serio importante per quanto riguarda i prezzi energetici riguarda la questione
A dei combustibili del Meis delle coperture e questo è il fatto più importante con una notazione nelle bollette di casa verificate le della Rete che il gas e di più più importante una famiglia media
Consumati
Su spende due volte più di due volte in gas rispetto a quello che non spenda in elettricità eccolo ora perché ci si deve attrezzare secondo me
A sviluppare il dialogo con tutti gli stakeholders
E andare avanti sulla strada dell'ile banalizzazioni serene soprattutto dedicandoci il masso di impegno professionale a stabilire le regole che siano più opportune e più confacenti questa la mia risposta al titolo del convegno e quindi credo che aver dedicato due giorni a queste tematiche sia più che salutare più che importante in questo particolare momento delicato
Per il nostro Paese e soprattutto lo sottolineo ancora per le ha simmetria che ancora esistono all'interno dell'Europa
Noi dobbiamo superarli dobbiamo fare in modo che norme siano armonizzate se noi abbiamo in testa di creare un single market un mercato unico europeo abbiamo bisogno di Senghor Ours e questo significa armonizzare le norme e le regole
Sicché cadono certe frontiere all'interno almeno dell'Unione europea rispetto alla fluire e al commercio di commodity come quelle energetiche grazie
Prendiamo atto dell'insoddisfazione probabilmente condivisa anche dagli utenti per quel che riguarda la fornitura soprattutto del gas e dell'energia elettrica da parte dei controllori
Del pro per quel che riguarda energetica gas adesso vediamo invece sono soddisfatti delle assicurazioni quelli dell'ISVAP che dovrebbero contro l'assicurazione vorrei capire se in questo in terra intervento quel telegramma finale mi dice
Ci sarà rimbomba era qualche nome come oligopolio cartello Trust all'interno del settore
Sì farò un intervento telegrafico perché io credo che siamo tutti ansiosi di ascoltare il presidente Casini io farò due due brevissime osservazioni una in sul tema toccato dal presidente Cerchiari che riguarda il mercato delle assicurazioni le tariffe
Devo in parte diciamo smentire quello che ha detto il presidente Cerchiai
Ho sentito in sala quando il presidente Cerchiai faceva riferimento al fatto che l'andamento delle tariffe o le più alte tariffe esistenti in Italia nel settore RC auto non dipendono dalla basta una scarsa concorrenza io devo però citare alcuni dati
Che Eurostat i quali ci dicono che nel negli ultimi anni per il riferimento del novantasei due mila tre in Italia le tariffe relative ai servizi assicurativi quindi non solamente le tariffe RC auto sono cresciute del centodiciassette per cento controllo il contro il ventotto per cento dalla media dell'unione europea ora evidentemente questo immaginare che un dato di questo tipo così rilevante non abbia un qualche legame con degli assetti concorrenziali nel mercato ci sembra difficile
Voglio invece e da questo punto di vista devo dire che il sul punto del del plurimandato che anche se è stato sollevato dal presidente Cerchiari credo di poter di poterlo confortare
In quanto il presidente Cerchiai e ha fatto riferimento alla possibilità che
Una eventuale corsa all'aumento delle provvigioni da da parte le compagnie sugli agenti assicurativi possa portare in realtà un rincaro delle tariffe ma in realtà noi come Isotta stiamo per emanare un regolamento che disciplina le provvigioni quindi che da trasparenza alla forma nella formazione di tariffe
RC auto un provvedimento di discorso delle provvigioni che in realtà insomma un provvedimento avrebbe dovuto essere adottato forse anche prima faccio un secondo sul brevissimo diciamo punto più generale
E mi richiamo a quello che l'onorevole Vietti ha detto nella sua introduzione mi pare che dietro a Rieti apposto il problema della gradualità degli interventi in tema di concorrenza e di liberalizzazione
Credo che
Che certamente sia opportuno un approccio pragmatico
Perché un interventi decisi in tema di concorrenza liberalizzazione hanno sempre possono avere un effetto boomerang sull'efficienza del sistema del resto diciamo la la stessa dottrina economica non parla più di una concorrenza pura che è un po'una primera parlano Rizzo una pole Competition quindi ci e voliamo verso quel detto questo però bisogna anche calare questi concetti in una realtà concreta
Del nostro Paese che è una realtà di ritardo
E qui vorrei brevissimamente toccare un tema che è stato sollevato che io condivido da Mario Monti sul Corriere la sera in un articolo dello scorso febbraio che quello del primato del consumatore
Credo credo che il nel nel nostro Paese la cultura del dell'interesse e della tutela del consumatore sia una cultura che ha una sua arretratezza noi abbiamo solamente nel mille novecento intento novantotto costruito un primo corpus di norme a tutela dei diritti fondamentali del consumatore
è del settembre del due mila cinque il Codice del consumo che organizza in modo sistematico la tutela dei diritti fondamentali ma sul piano della tutela dell'interesse del consumatore
Di sempre nella nell'approccio di politica economica del nostro Paese l'attenzione è generalmente spostata sull'interesse
Dei produttori e questo è un ribilanciamento che è necessario Monti nel suo nel suo nel suo articolo sottolinea come i paesi dove la politica economica il più sensibile
All'interessi dei produttori sono i Paesi anche meno competitivi a livello internazionale quindi mi fermo qua ringrazio per la partecipazione
Ringraziamo tutti i relatori capiamo che il pubblico non ci sarà il secondo giro però la passerella di cui parlava Ponzellini Ovidio nel secondo giro di valzer degli interventi la convegnistica o l'avanspettacolo come sempre per la difesa di Ponzellini finisce qui a perché anche perché siamo in prossimità prevista appunto per questa ora delle intervento del presidente Pier Ferdinando Casini cui io cedo la parola
E invito i relatori a così era chiuso il convegno
Non Dolent n-esimo benvenuto al presidente Casini pecche già glielo abbiamo teatri tributi o le caramelle sono tutte per te materia diamo alla fine se ti comporti bene e invece
Grazie a nome di iniziativa Subalpina
Per la tua presenza qui oggi consentitemi anche di dire un grazie davvero sincero e amichevole a Enrico Cisnetto che è e qui oggi ad intervistare il presidente Casini
Casini e ci ha tenuti in ansia fino all'ultimo sulle sue modalità di partecipazione al convegno e questo ha fatto sì che si sia un po'perso per strada alcuni giornalisti intervistatori Enrico Cisnetto che non è nel programma però ci onora della sua presenza è un solo un grande di Horizon grande competente di materia economica ma è anche un profondo conoscitore
Della politica e quindi credo che sia la persona ideale per alzare la palla che certamente il presidente Casini schiaccia era può dibattito
Bene grazie grazie del dell'invito dalla presentazione otto come ieri qualcuno che vuole utilizzare il telefonino per legge l'agenzia Ansa ma parla riassumo perché vedo che il suo la sua apertura da dei fischi e quindi eliminiamo il problema
Credo che comportano arco anch'perché
Siamo a Baveno in provincia di Verbania di vicenza
I verbali no io preferenza l'ha comunque approvato tradizionalista meno questi microfoni messi qua le orecchie queste altre cose piastra più queste cose capace regolamento sport sì tradizionali queste cose
No sembra che siamo siamo qui
Si sente ero
No no siamo provincia di Verbania si evince che ci siamo sbagliati non diciamo vediamo aveva mai no no dall'altra parte hai qualche confusione no no no no io Galanda Josè prigione Pavona o semplicemente la l'agenzia che volevo leggere era che a vicenza sotto la pioggia migliaia di persone hanno manifestato vedevo anche Giovanardi che diceva l'UDC presente però mi sembra che fosse quasi tutta quattordici
No battuta qua no perché siamo abbiamo due milioni e mezzo di voti no senso vertice
Sono aperti
Cioè una volta che aveva appena voglia che rioni e mezzo i voti e i sondaggi ce ne danno tre per cui voglio dire non anche revoco il sondaggio aperti sono avvolti da un euro
Ormai la malattia diffusa dire che se siamo stati contagiate un po'tutti da effettivamente quando che aveva a casa Prodi
Guarda
Guardando quarta al treno per Bologna Ferrara il treno per Bologna parte tutti i fine settimana però il problema non è questo adesso rispondo seriamente a queste provocazioni di bassissima lega perché anche ma leghista aveva aveva perso bassissima lega non
Quella quell'altra
Ma no dunque voi sapete che
C'è
Oggi nel Paese
Anzitutto una visione diversa su questa legge finanziaria
E debbo dire che il minimo comune denominatore che unisce idealmente coloro che sono qui oggi e quanti sono in piazza a Vicenza è che questa finanziaria non ci piace e che questo governo riteniamo sia ostaggio dell'estrema sinistra di questo Paese
Le cose sono molto semplici non c'è una piazza che vuole mandare a casa Prodi
E una UDC che vuole tenerlo a Palazzo Chigi noi siamo giornalmente impegnati nel Paese ma soprattutto in Parlamento perché è questo che ci chiedono i nostri elettori
Per manifestare la totale inadeguatezza che questo Governo ha perché c'è l'inadeguatezza di questo governo spero che mi si darà popoli di chiarirlo dopo
L'inadeguatezza di questo governo non è un problema derivante da proprio è un problema derivante dalle condizioni politiche
è un Governo che è stato possibile grazie al condizionamento dell'estrema sinistra e che ha fatto una finanziaria sotto dettatura delle sue parti più estreme facendo in questa finanziaria scelte politiche che no casualmente
Hanno privilegiato coloro che sono gli azionisti di riferimento
Questo è quello che ci unisce
E poi c'è un'idea diversa
Noi riteniamo che la piazza
Sia sempre un evento democratico ma che una grande opposizione
Che tale per mandato degli elettori
Debba impegnarsi a sviluppare una riflessione profonda su come può governare meglio su come può creare un'alternativa migliore
Giusta la protesta
Meglio ancora la proposta questa è la ragione vera della nostra presenza qui oggi
La ragione per cui amici tutti Italia oggi fanno iniziative come queste noi vogliamo sviluppare intessere profondamente con la parte del Paese che è fortemente impegnata e si è visto in questa tavola rotonda quale apporto di qualità ci sia stata una riflessione per migliorare le cose
Perché è vero che l'emotività può portarci ad essere diciamo così appagati dal dire no agli altri o da gridare qualche slogan
O da fischiare qualche cosa che si può fischiare ma il problema oggi Milone nei fischio nei no il problema è creare una alternativa
Chi ha chiuso questa tavola rotonda ha ricordato una cosa importante credo dottor Cecchini ha detto in Italia non c'è la cultura del consumatore
Noi vogliamo sviluppare questa riflessione ad esempio forse banale io non credo che lo sia
Il processo di liberalizzazione in Italia è stato al servizio del consumatore o in tante circostanze non ha finito per sostituire a volo pori pubblici dei neo monopoli privati il consumatore è stato protagonista lo è stato con il centrodestra lo è stato con il centrosinistra c'è in Italia una cultura del consumatore un centrodestra
Delle forze moderate si debbono porre questa questione o questa è una questione irrilevante perché basta mandare a casa Prodi e i problemi saranno risolti io credo purtroppo che la realtà non sia così semplice
Mandare a casa Prodi è utile ma non è sufficiente a creare un'alternativa che i governi in meglio il nostro Paese perché l'Italia è in uno stato di difficoltà
Da cui intende fuoriuscire con delle ricette di costruttività di positività
Non solo con la spinta emotiva degli uni contro gli altri ieri contro Berlusconi oggi contro Prodi dopodiché francamente solo gli atti che parlano per il partito che io in cui ho l'onore di militare gli atti di una posizione costruttiva a volte c'è stato rimproverato
Qualche costruttività di troppo sull'Afghanistan sul Libano ma vedete la nostra concezione questa l'Italia è una macchina
è bene che tra noi e Prodi ci sia una competizione più chi la guida
Ma quando il motore di una macchina e fuso credo che non serva a nessuno la competizione per guidare quell'auto quell'auto starà inevitabilmente nel parcheggio ferma l'Italia oggi si sta fermando l'Italia va rimessa in marcia questo è il senso costruttivo e positivo di chi vuole un salto di qualità nella politica italiana e noi siamo tra questi
Proviamo a conseguire questo ragionamento dividendo in due parliamo prima dalla finanziaria e poi diciamo del contesto politico allora a finanziare si deve fare mi pare che il ragionamento sottostante a quanto dice che fino adesso è proprio questo
Allora questa è una finanziaria che
Emendabile che modificabile che vale la pena di provare a ad aggiustare in corsa o è il re irrimediabilmente sbagliata e non c'è niente da fare anzi tutto questo è una finanziaria
Inadeguata per delle ragioni
Non è inadeguata così per caso è inadeguata per delle ragioni concrete
è inadeguata non per un problema di quantità
è inadeguata per un problema di qualità
Perché questa Finanziaria agisce non del taglio rigoroso delle spesi degli sprechi
Allora facendo leva sulla pressione fiscale diretta e indiretta
Presenta una manovra quantitativamente rilevante ma non supportata da Italia strutturali
Questo è il problema vero che tutti fanno finta di non capire e che le agenzie di rating hanno spiegato in termini chiari bocciando questa legge finanziaria
Non è che è stata bocciata solo l'Italia è stata bocciata questa manovra perché è questa manovra è più rilevante di altre manovre perché questa manovra è stata fatta
In un momento particolare per gli osservatori internazionali per ciascun banchiere che sappia fare il suo lavoro con serietà
Conta il doppio il triplo la prima manovra di una legislatura perché dalla prima manovra di una legislatura tutti capiscono che aria tira se il buongiorno si vede dal mattino ecco questo è il mattino
L'ultima Finanziaria Tremonti evidentemente da mercati era valutata per quello che era necessariamente la finanziaria di una stagione preelettorale infatti non è piaciuta la prima no non è piaciuta la va be'prima di Tremonti sì non è piaciuta la prima ma adesso qua siamo abbiam passato legislatura stiamo valutando questa questa finanziaria viene bocciata per questo limite
Detto questo questa Finanziaria emendabile
Sicuramente emendabile come tutte le cose ben databile noi in Parlamento facciamo una battaglia a difesa di interessi di categoria che vogliono emendarla però sia chiaro
è l'impalcatura della finanziaria che rende molto difficile una correzione
Perché con questo tipo di impalcatura quali sparsi oggettivi di correzioni esistono
Certo qualche spazio di correzione in corsa già ha ha visto che c'è agli atti sono già loro dar conto ma perché per forza perché cozza contro il buonsenso perché quando nei confronti dell'impresa con una mano dà il cuneo fiscale con l'altra metti TFR ma anche questa idea
Di mettere lo sbarramento a cinquanta dipendenti di un'azienda parliamoci chiaro non è una cosa intelligente perché finisce inevitabilmente per bloccare la crescita fisiologica dell'impresa che opera a creare uno sdoppiamento virtuale delle il prese
Con aggravi profondissime anche in ordine all'impatto con la pubblica amministrazione per cui non è la risoluzione della questione
Infatti le imprese da cento dipendenti diventeranno due imprese la quarantanove nelle sedute ma non c'è dubbio e tutto questo contrasta
Con l'interesse del settore produttivo italiano che è in crisi di crescita e che una classe politica seria deve cercare di far crescere è ovvio che loro cercano di limitare i danni
Ce ne sono tante cose
Scusate
Quando si dice che le famiglie e i cittadini pagheranno meno
Non è vero
Perché noi non abbiamo solo da andare a verificare la tassazione diretta l'IRPEF quelle che sono le aliquote noi dobbiamo guardare la questione rilevantissima di tagli che essendo tagli figuranti
Esempio alla spesa sanitaria debbono da qualcuno può essere pagato il mio non a caso come si compensano Italy figurati sulla salita
Con lo sblocco delle addizionali IRPEF per gli enti locali e per le regioni quando si sono sbloccate le addizionali IRPEF questo vuol dire che indiscriminatamente tutti i cittadini italiani avranno
No
Da aggiungere alla pressione fiscale da fiocchi che deriva dallo Stato una pressione rinnovata e più forte perché i limiti sono stati superati da parte delle regioni e degli enti locali
E così vale per la tassa di scopo e così vale per la tassa di soggiorno e così vale per tante tasse che rischiano certamente inevitabilmente di
Assommarsi in una sorta di pressione fiscale sempre più forte
Ho mi pare di capire che si possa riassumere il giudizio noi ad esempio noi ad esempio scusa se ti interrompo ma dato che ho ho citato la discorso e addizionale IRPEF
Noi qualche proposta la faremo in finanziaria come quella di dare la facoltà ai Comuni
Di metter una progressività sulle imposte IRPEF sbloccate cioè questo per dare una mano ai redditi bassi rispetto ai redditi alti
Però comunque di blocco si tratta
No dicevo che se se è pensabile riassumere il giudizio così la finanziaria che nasceva per fare sviluppo equità e risanamento
Ha fatto farai risanamento perché sicuramente si rientra sotto i parametri di Maastricht ma scontentando comunque le agenzie di rating che volevano interventi più significativi proprio perché la prima finanziaria di una legislatura specialmente sul debito
Non ha fatto sviluppo ed equità però dall'altra parte non è nemmeno vero che abbia fatto la macelleria sociale che è una definizione secondo me esagerata che si usa per contrastarla probabilmente il giudizio negativo su questa Finanziaria
Sta molto di più in quello che non c'è rispetto a quello che c'è e così dunque
Dato che noi stiamo facendo un discorso di prospettiva e di futuro del nostro Paese
Facciamolo fino in fondo
Prima finanziaria della legislatura i nodi oggi sono al pettine
Allora io voglio fare tre esempi
Io
Non mi scandalizzo per i ticket sulla sanità
Certo poi nella demagogia dell'opposizione tutto fa brodo
Ma il ticket sulla sanità per alcune prestazioni
Può essere antipatico ma parliamoci chiaro il tema dell'abuso delle strutture sanitarie da parte degli italiani esistere
Esiste
L'altro giorno ho rotto un vetro d'una doccia mi è capitato che un
Un frammento mi sia andato nella mano non ti domando cosa faccio
No mi facevo la doccia sono abilità al mattino tu ti fai la doccia non so se no avevano Uguagliati da un lato è scoppiato il vetro una cosa molto semplice e banale
Sono andato al pronto soccorso perché ho detto ma insomma quasi quasi meglio andare a a a farmi vedere al pronto soccorso
Probabilmente se avessi messo un cerotto e basta lo sarebbe capitato niente di diverso approdo soccorso l'hanno chiesto se mi volevo mettere un punto l'ho detto no beh insomma
è solo un esempio banale se avessi pagato un ticket su quella incontro che comunque ho dato al pronto soccorso essendo un reddito che se lo può permettere non sarebbe stato stravolgente
Allora il tema della quantità della spesa sanitaria è un tema enorme
Previdenza noi siamo alle soglie di una rivoluzione generazionale
Noi abbiamo nel due mila e trenta avremo l'età media degli uomini che supera gli otto gli ottant'anni di età vide di permanenza in vita già oggi le donne sono ottantatré anni
E stiamo parlando di pensioni a sessant'anni
Ma amici miei i nostri figli ci diranno ma come voi siete nelle condizioni di avere sempre di essere Bessi al riparo voi
Vi siete auto garantiti voi anziani e noi saremo in cui in condizioni di non avere un immessi in grado di fare a fronte in impegni pensionistici
Questo è lo squilibrio drammatico che si sta creando è uno squilibrio drammatico perché le rivoluzioni e questo rischia di portare il nostro Paese
Al confine di una vera e propria rivoluzione generazionale
Una rivoluzione dei giovani contro di noi vogliamo porci il tema della previdenza e vogliamo agganciare questo tema al tema degli extracomunitari
è perché parliamoci chiaro sono essenziali gli extracomunitari per tenere in equilibrio i nostri conti previdenziali
Per cui anche il cui altro che bingo bongo
L'opposizione si fa con le cose serie perché col bingo bongo non si va da nessuna parte e si rischia di non comprendere l'essenzialità
Che gli extracomunitari so costituiscono per la nostra industria per i nostri Paese per le nostre famiglie
Certo amici poniamoci anche il problema di che tipo di extracomunitari ne facciamo venire perché ci sono Paesi come la Germania l'Inghilterra che corteggiano gli ingegneri indiani o pachistani che vengono ad applicarsi su internet
Mentre noi abbiamo un ex una un afflusso di extracomunitari in gran parte non scolarizzati
Ma questo fa parte del sistema Paese potrei aggiungere su questo tema e perché le donne gli extra comunitari che vengono in Italia
Anche
Con un'identità culturale e religiosa che sia più facile da integrare nella comunità nazionale testo sono le grandi scelte di futuro del nostro Paese
E infine e infine e infine cui prima avevamo i grandi capi delle liberalizzazioni ma io voglio dire una cosa amici
Ma
Ecco dove l'ha sfidata da sinistra altro che andare in piazza contro il decreto Bersani
Il decreto Bersani va contrastato in Parlamento incartando Bersani
E spiegandogli perché la liberalizzazioni finte che lui propone non si estendono ai servizi pubblici locali che oggi hanno creato nuovi Moro poi rendita di posizione per la sinistra
Perché mi dovete spiegare
Vi dovete spiegare perché
Il cittadino oggi dovrebbe sentirsi appagato se ha dei monopoli nazionali si sostituiscono dei monopoli locali
Invece se ci fosse quella cultura del consumatore di cui si è parlato prima bisognerebbe aprire i servizi pubblici locali ad un livello di liberalizzazioni guardate la plebe Pizza il processo di privatizzazione se non si fonda sul libero mercato nona alcun senso
Se ha un monopolio pubblico si sostituisce il monopolio di un privato e non si apre il mercato il consumatore cittadino non avrà alcun beneficio
E questa è la realtà
è questa la realtà anche di finte privatizzazioni che sono state fatte nel nostro Paese
Nei giorni scorsi si è parlato in Telecom
Nel novantasette si priva di Zola pelle comandando trova cercare l'avvocato Agnelli
Che fece il gran sacrificio di prendere lo zero virgola sei per cento di Telecom
Per costituire una sorta di nocciolino duro immaginate di quanto nocciolino e quanto duro con lo zero virgola sei per cento due anni dopo
Si fece una privatizzazione che sostituì a questo nocciolino o nocciolino degli amici più amici
Perché questa è la realtà al punto che l'allora direttore generale del Tesoro Draghi
Non poté partecipare all'assemblea di Telecom perché il governo D'Alema glielo vietò ma questi sono i peccati originali questo tipo di privatizzazione
A un nome e un cognome perché avvenuto con governi di centro sinistra
Noi abbiamo smosso le acque il centrodestra è riuscito veramente a far sentire questa Ardia travolgente di novità nel processo di liberalizzazione e di privatizzazione abbiamo cambiato le carte in tavola abbiamo sbagliato ma io se è successo non me ne sono accorto
Non me ne sono accorto e allora amici noi vogliamo andare avanti verso questa realtà lo abbiamo letto che il programma di alcuna quando è andata al governo della Spagna
Asmara aperti i mercati certi Spagna ci sono gli inglesi ci sono i francesi ci sono gli stranieri
Ma il consumatore spagnolo è un soggetto che ha beneficiato di questo processo di liberalizzazioni guardate il programma dei conservatori inglesi o dello stesso Blair
Noi come centrodestra riteniamo che questi siano questioni
Che non ci riguardano possiamo andare avanti coi bingo bongo o dobbiamo porci queste questioni per il futuro dell'Italia la sfida nostra è passare dalla protesta alla proposta saltando
Tutto quello che non serve costruendo una qualità alternativa vera oggi non tutti capiscono questo è possibile amici oggi può darsi che questa sua scelta non sia semplice da far passare
Ma domani inevitabilmente sarà la società disse vieta su cui costruire il fondamento di un'alternativa
Chiudiamo questo aspetto sua finanzierà con ulteriore definitiva domanda c'è spazio per il tavolo del così detto dei volonterosi o la questione
Probabile di fiducia
Nota a margine che era abbondante anche cinque anni scorsi
Chiuderà gli spazi non ci sarà più post Loretta io anzitutto debbo dire dato che sono una persona coerente
Che ha subito l'apposizione della fiducia sulla Finanziaria come presidente della Camera che faccio fatica a ritenere che l'apposizione della fiducia sia un colpo di Stato
Perché in quel caso vorrebbe dire che era stato provato che ce ne sono state quattro precedenti e non me ne sono accorto come presidente a Camera per cui teniamo anche le parole sono pietre cerchiamo di usarle consenso delle misure
L'apposizione della fiducia è un esproprio del Parlamento e una forzatura delle regole del gioco
L'apposizione della fiducia e Sempre un punto di debolezza per il governo quando il governo porre la fiducia a un governo debole non un governo forte quando non è certo delle sue ragioni non è coeso al suo interno porre la fiducia
Io invito Prodi a non porre la fiducia
E invito l'opposizione hanno un dare alibi approvi per porre la fiducia
Guai se l'opposizione preferisse anch'essa in una sorta di gioco delle parti
Implicito se non esplicito la posizione del voto di fiducia
La macchina in realtà sappiamo tutti che nella maggioranza e nell'opposizione ci sono settori trasversali che preferirebbero l'apposizione della fiducia
Gli uni porterebbero a casa una finanziari immodificabile gli altri potrebbero urlare all'esproprio del Parlamento
Noi che siamo persone ragionevoli dobbiamo incalzare il governo
Sfidarlo a non porre la fiducia dire che il passaggio parlamentare sempre maggiore sostanza democratica per una legge finanziaria ma sia chiaro
Dire queste cose significa anche predisporre a un pessimo predisporsi a un'opposizione che non si ostruzionistica perché se si presentano cinque mila emendamenti è ovvio che si dà su un piatto d'argento a Prodi
La possibilità di mettere la fiducia e nemmeno ci si potrà scandalizzare perché Prodi dirà l'omessa perché loro volevo fare ostruzionismo
A partire dal decreto fiscale di oggi io dico no alla fiducia
E dico anche no all'ostruzionismo che è l'anticamera della fiducia
L'ostruzionismo è l'anticamera è il presupposto della fiducia
è l'alibi e l'alibi il presupposto e cioè il presupposto in questo senso in quanto alibi dal presupposto
I volonterosi
Io credo ai volonterosi
Credo che sia sempre più utile l'apporto dei volonterosi dell'apporto di chi in qualche modo vuole solo sfasciare però
Dopo aver detto che credo al lavoro dei volonterosi
Dico anche che poi volonterosi al termine di questo percorso parlamentare dovranno aprire gli occhi
Perché mi sembra che la lesa mai vista la scomunica il tavolo dei lavori dei volonterosi
L'abbia dato il presidente Prodi con più forza di qualsiasi altro non ho visto la scomunica di Berlusconi ha visto la scomunica di Prodi volonterosi
Per cui mi auguro che anche al personalità come Capezzone che sono siedono a questo tavolo prendano atto puoi della papera Pasqualina di Prodi era scontata importante che non ci sia quella di Rutelli D'Alema cono
Beh mi sembra che ci sia quasi stata anche quella purtroppo devo dire la verità se c'è una cosa che mi rattrista e che la scomunica di Prodi
A seguito quella di D'Alema e di Rutelli ha ha preceduto quelle da lei né Rutelli che hanno addirittura impedito ai loro di non andare più al tavolo dei volonterosi
Ecco vediamo un si dice rispetto a quello che può succedere si dice non cadrà Prodi
Perché adesso al di là della finanziaria perché nel centrosinistra la sinistra
E con lui e D'Alema Rutelli o non hanno la forza non si possono permettere di far cadere Fassino dice bisogna cambiare passo ma insomma sono diciamo aggiustamenti lessicali non c'è la condizione perché dentro
Il centrosinistra maturi questa cosa dall'altra parte si dice non cade perché nel centrodestra io non si è ancora deciso chi comanda c'è il problema della leadership quindi Spallato non spallata
Alla fine il centrodestra non è pronto a giocare la partita allora vediamo di capire se sono fondate queste due cose
Riguardando vicenza sì ma poi però passo perché così più dato che è dovuto spegnere il telefonino tu sei uno di quelli che senza telefonino cosa fai la tua vita sta dedica S essendo il telefonino precedono io lo spengo
Più Aspenia e Marco sei potenti possono scrivere poveretti tenuti all'accesso
Va bene allora mio caro a CISL e mi pare che abbiano così la più grande la vicenza si grida la più grande sciocchezza
Che si può dire oggi è che qualcuno dell'opposizione non fa cadere Prodi per il calcolo che se non cade subito al meglio
Allora io qui davanti ai miei amici e gli amici del Piemonte voglio dire che io questo calcolo non lo faccio perché se cade Prodi poi ci si penserà dopo ma se cade il meglio per cui per cui
Per cui
O magari che ti metterò in imbarazzo ma ma sa ecco essa mai voi alle sonorità di sinistra segue trasversali o sono non si stagliano esistono verso comunque detto questo il problema vero è uno cosa succede se cade Prodi perché al di là della propaganda nessuno pensa che si possa tornare alle sezioni perché questa è una fuga dalla realtà e i primi a sapere che non si torna alle elezioni sono proprio quelli che lei evocano
Importo in particolare
Gli alleati di Prodi che brandiscono la minaccia delle elezioni come se qualcuno fosse spaventato ma poiché
Io all'asilo della politica ci sono andato che facevo la seconda liceo classico a Galbani a Bologna francamente che ci siano le lezioni lo credo come che io sia un astronauta non lo sono ecco sono qua e sono in terra
Le lezioni non esistono l'alternativa approdi è una nuova assunzione di responsabilità che non può che nascere
A trecentosessanta gradi nella politica italiana
L'alternativa a Prodi non sono le elezioni
L'alternativa a Prodi è un governo che si assuma la responsabilità di svincolarsi dal ricatto permanente dell'estrema sinistra perché un Paese civile come l'Italia non può essere su comunque di Rifondazione comunista di un partito comunista che hanno un'impostazione ideologica razzista
Fare ci sono così convinto di non essere isolato in questa riflessione che se non sbaglio bene il coordinatore di Forza Italia l'ho visto al tavolo dei volonterosi sì vuol dire che
C'è chi pensa le stesse cose mariti e di mie ma ritiene più conveniente non dirlo
Ha detto quello che ritiene che non conveniente dirlo Berlusconi dice
La sinistra ha occupato tutte le istituzioni Napolitano è uno di loro
Beh Napolitano è un uomo di sinistra Napolitano ma è un uomo e e come senatore a vita e riscritto al gruppo parlamentare dei DS
Ma Napolitano è un uomo che io non ho esitazione a dire che rappresenterà tutti gli italiani e che farà prevalere
La sua funzione di garanzia sulle sue convinzioni politiche io
Lo ritengo un galantuomo e una garanzia per tutti gli italiani anche per la nostra metà d'Italia
Anche per coloro che non l'hanno votato in Parlamento anche per l'Italia che contro Prodi io penso che Napolitano si una garanzia e guai
A far scendere
Le istituzioni nell'agone politico quotidiano questo io l'ho in qualche modo ereditato forse anche da una vicinanza al l'attuale presidenta Repubblica che ho conosciuto
Con cui abbiamo discusso a volte no non sono nemmeno in raccordo colui sulle sue cose sull'eutanasia ad esempio non sono affatto d'accordo con lui
Ma questo non non mi porta certamente a ritenere che non sia un buon garante è un buon garante i fatti parleranno per lui
Allora abbiamo detto Prodi prima se ne va meglio è le elezioni non sono all'ordine del giorno Argo
Qualcuno parla di Marini stamattina libero me prima mi ha rubato denuncia il titolo dicendo occhio rosso rosso con la sua non so usato per tenerti sul
Né d'altra parte anche com'è un buon usiamo speriamo che la matrice Serpa altro che papiro è poi certi
Comunque ti l'altro giorno ho visto che la vedi Striscia davano il tapiro Rutelli e ho detto chissà quando lo danno a me perché così lo vorrei portare a casa mia figlia Caterina l'hanno data oggi per cui una giornata serena e tranquilla casa
Avrà a questo punto di spiegare perché tra l'avvocato no me l'hanno data per Follini che pure me l'ha data per quei Che male tagliato fuori dato via per via di come l'Audi A benissimo che lo porta a casa accertano merita da insomma
Ma poi sapete che ognuno c'ha dei punti deboli della lite io Fo o o o nonostante tutto quello che è capitato un rapporto di affetto di amicizia e di stima con Follini che non verrà meno certamente da scelte che non condivido però il rapporto di amicizia e di stima non viene meno anche se c'è un dissenso sulle sue scelte politiche attuali
Se fosse tutto così la politica sarebbe meglio allora dicevo che Libero titolava occhio rospo quindi allora prima si parla di Marini poiché rospo sarebbe tradotto dal linguaggio di Feltre Dini
No ma
E così cosa abbiamo allele proviene Frost quasi vienitene
Non Spadea nel somma diciamo così che ci sono tante possibilità ci sono tante ipotesi io credo che queste possibilità e queste ipotesi
Non possono certamente essere discusse oggi che c'è un governo
Vediamo che cosa farà questo governo io non sono il mago da Avellino non so non posso predire il futuro ma certamente
Non mi sembra che sarebbe una buona cosa immagino che ci sembra che le sue condizioni di salute stiano così bene ha poi è anche vero e la storia ce lo dimostra che certi gracili sono poi andati avanti tanto per cui non è mica detto che il fatto che non stia bene o che sia un pochino così
Fragili no non non li possa consentire una vita lunga ho pensato al centro della foto tutti i cinque anni
Passiamo a novanta successiva no però voglio dire se se come dire la la cosa vicina o auspica o anche solo che auspicabilmente vicina è buona cosa porsi il problema anticipatamente non aspettare
E ci si io penso che le elezioni poi per quale delle delle quote no workshop nessuna ipotesi io sono solo per dire in gergo nome elezioni politiche non ce ne saranno
E secondo me a quel punto ciascuno si dovrà assumere le proprie responsabilità
Anche chi parla di di fare leggi elettorali facendo finta di non capire
Che la legge elettorale che oggi c'è in Italia senza le preferenze e quello che c'è in Spagna in Germania senza che nessuno urli all'esame stare copre comunque se questa legge si deve cambiare
Si potrà anche discutere su questo importante avere chiara l'idea su come cambiare
Tu saresti per una legge elettorale di tipo tedesco con lo sbarramento al cinque per cento Lospinuso etico è l'unica alternativa realistica questa legge la legge elettorale tedesca non ci sono altre leggi alternativa fresca
Cioè
Ho
La mia strada maestra è questa una legge
Una legge come questa
Con le preferenze e con uno sbarramento
In questo modo si restituisce lo scettro
Ai cittadini
E nello stesso tempo
Tutto
Avviene con maggiore chiarezza non ci sono tanti partiti eccetera c'è una se questo non è possibile l'unica alternativa è la legge elettorale tedesca non ci sono alternative possibili
Non ci sono alternative possibili il perfido Vietti mi dice che
L'infido ieri l'indice dice
Perfido va be'infilò no è che se no sana
Capitano secondo Tapiro agli
A ex no dicevo che mi stava raccontando che ci sono agenzie che dicono che suonando Fratelli d'Italia in piazza dei Signori a vicenza ci sono si sono levati dei fischi molti fischi
è una
Non credo affatto che il popolo di centrodestra Possa fischiare l'inno nazionale
Mi rifiuto di pensare che il popolo di centrodestra che la metà degli italiani chi ha votato per i partiti di centrodestra Possa fischiare la l'inno nazionale qualche imbecille
Nel centrodestra c'è ma d'altronde lo vediamo giornalmente qualche imbecille gente
Ho allora però
Proviamo arrivare a a un nodo che mi sta molto a cuore perché
Sento che siamo orgogliosi il popolo di centrodestra quando sente l'inno nazionale prova l'orgoglio e l'emozione dell'inno nazionale così quando come quando vediamo la bandiere il tricolore che io debbo dire
Che se c'è una cosa che debbo attribuire come merito storico a Carlo Azeglio Ciampi proprio
L'orgoglio per l'identità nazionale tramite la bandiera e l'inno nazionale queste sono cose di cui si è sempre avuta poco per cessione in Italia ma che per fortuna oggi stanno riacquistando una giusta un giusto spazio di valore un giusto valore
Stavo dicendo molti del centrodestra dicono a b noi in cinque anni non è che abbiamo brillato tante alla fine invece di raccogliere i frutti e avevamo cento parlamentare differenza la Camera certo questi stanno facendo peggio
Come a dire insomma nessuno dei due ha dato i risultati e d'altra parte basterebbe vedere la curva del PIL confrontarla con quello degli altri Paesi per capire che c'è una certa continuità
In termini negativi
Dopo di che si fa il ragionamento che
Sia nel centrosinistra con la presenza i due partiti comunisti dei Verdi dei massimalisti dei giustizialisti alla Di Pietro sia nel centrodestra con chi fischia
E non sono proprio una sparuta minoranza che che fischia l'inno nazionale insomma ciascuno dei due poli così come configurato
Si porta dietro delle cose che sarebbe meglio che non ha non avesse e allora il tema non è secondo te è quello del superamento di questo falso bipolarismo all'italiana
Da un lato potrebbe essere questo
Da un altro lato potrebbe essere un altro questione
Il bipolarismo in sei c'è stato sempre in Italia perché tra la Democrazia Cristiana il Partito comunista è una forma di bipolarismo
Oggi perché ci sia il bipolarismo non è un reato il problema vero è che il bipolarismo questi non sia ostaggio dell'estremismo mentre il bipolarismo
è ostaggio dell'estremismo oggi debbo dire la verità
Non vorrei fare dei delle per de delle citazioni di persone ma non c'è dubbio che con alcuni che stanno nel centrodestra l'UDC non abbia molto a che fare
E a qualche disagio e mai intendersi sulle questioni care con qualcuno del centrosinistra invece sì
Qualcuno nel centro sinistra certamente a un'omogeneità ma scusate scusate se noi prendiamo per astratto
Noi abbiamo una parte della entrambe le coalizioni da un lato la Mussolini l'Estrela lega etc dall'altro
Il Partito comunista
I Verdi concerto giustizialismo Rifondazione Comunista
è chiaro che poi al centro ci sono persone
Come posso essere io Rutelli ma come può essere anche Fini e e D'Alema voglio dire che non è il solo certo la pensano diversamente mai sulla base di un rispetto reciproco
Ora c'è invece
Una
Linea divisoria che in qualche modo
Fa stare metà Italia da una parte metà dall'altra e obbliga ad andare d'accordo con persone che sono ancora più disomogeneo come mai il Comune ma scusate cui si può buttare giù il muro ma si può anche fare un'altra cosa
Che è quella di interpretare diversamente il bipolarismo italiano perché M. in altri Paesi ma non è così perché egli signora Schröder il bipolarismo tedesco l'ha interpretato diversamente
Perché non ha fatto l'accordo con la Fontaine perché quando con governava in in spingere Magna e ci sono stati repubblicani Aprilia isolati non ha governato con l'estrema destra
Quando le Pen ha preso il quaranta per cento alle all'Espresso inerziali francesi con il sistema elettorale che c'è lì l'estrema destra è stata isolata
Mentre noi abbiamo interpretato tutti assieme esattamente all'inverso questo bipolarismo c'abbiamo interpretato questo bipolarismo come includente e abbiamo fatto la caccia all'ultimo voto che rischiava di disperdersi
E in questa contraddizione si abitato centrodestra prima si abitato al centrosinistra dopo
Ma siccome lei ecco perché io credo che non sia un'alternativa oggi il voto
L'alternativa è la costruzione di una capacità di innovazione della politica che non c'è oggi perché inevitabilmente le demagogiche reciproche impediscono di confrontarsi con le grandi questioni che il Paese ha sul tappeto
Le grandi questioni che al tappeto sul tappeto l'Italia sono questioni che si affrontano con l'impopolarità
Mentre queste coalizioni cercano reciprocamente la popolarità cui abbiamo la Ricordi Spiro Gnudi tutti questi altri grandi soloni di cose affettuosamente perché siamo amici ed è del del mondo dell'Energia etc
Ma in Italia c'è una cultura del vino
Ma non in Italia ahimè in Campania abbiamo tutte le mattine lo stoccaggio dei rifiuti che parte per altre regioni OPA addirittura per la Germania ma come potete pensare che è una regione come la Campania
Con la criminalità dall'altra da un lato con la povertà Possamai emanciparsi quando non c'è la cultura di fare un inceneritore per il pattume nel proprio territorio ma come pensiamo come pensiamo qui affrontare il deficit energetico dell'Italia con il prezzo del petrolio che quello che se non si ha il coraggio di sbloccare Civitavecchia Otis bloccare gli altri iniziative in cui l'Italia è per questo che sta ai margini amici
Per questa sorta di prevalenza della cultura dell'inno
E le forze politiche assecondano progressivamente inno perché con le elezioni alle porte o con le coalizioni così eterogenee è più facile inseguire il no che dire dei sì
Selmut Colt quando ha fatto l'unità della Germania fosse andato a sentire la gente la parità tra il marco dell'Est è quello dell'Ovest non l'avrebbe mai fatto
Ha avuto il coraggio di stabilire quella parità ma quella parità dato l'unità la Germania e quella scelta gli ha consentito di entrare nella storia
Ora io dico nessuno di noi forse ha la presunzione di entrare nella storia ma in qualche cronaca un po'più dignitosa forse dovremmo cercare di incominciare a entrare
Se posso citare un'altra esperienza ricordo quando aveva le braghe corte ha cominciato a fare politica come per da studente nella federazione giovanile repubblicana che un signore che si chiama Ugo la Malfa ci diceva sempre a noi giovani
Le il pane il la classe dirigente di un Paese deve stare non uno ma dieci passi avanti al Paese assumersene la responsabilità guardata l'Italia a
Una grande bisogno di lezioni come quelle la ma al fianco
Se io debbo dire ho militato convintamente nella Democrazia cristiana
Ritengo che oggi il mondo sia caratterizzato da una rilevanza enorme
Per fortuna nel mondo occidentale c'è rimasta la chiesa per fortuna nel mondo occidentale a richiamarsi ai valori a richiamarci ai valori dell'identità cristiana dell'Occidente è rimasta la chiesa davanti alla pavidità della politica che non ha più il coraggio di almeno di dire e di affermare che siamo
Ma detto questo c'è bisogno sul piano economico e sociale oggi c'è una grande bisogno di ricette la marziana
E di quel Partito Repubblicano che anche rispetto alla Democrazia Cristiana
Ha avuto la capacità in un momento di di importante della vita nazionale di denunciare quegli aspetti degenerativi che poi ci siamo portati dietro tutti e per cui devo dire che io molte volte ho pensato a quell'esperienza anche oggi
Che le acque si confondono la politica ricambio dicendo che anch'io sono d'accordo per fortuna che c'è la chiesa detta da laico
Pensi che Assemblea costituente
Possono essere lo strumento uno strumento utile per provare a fare l'operazione
Politica che prima descrivevo Edi
Tu l'hai messa in termini un po'di bon ton
Miglioramento del bipolarismo io la metterei un po'maniaco più secca ma insomma ci siamo intesi non c'è dubbio che le regole vanno scritti assieme l'assemblea costituente potrebbe essere una strada prescrive l'assieme naturalmente
L'Assemblea costituente deve essere figlia di una volontà ampia che c'è tra le forze politiche di di scrivere queste regole del gioco io penso che oggi ad esempio sul Titolo quinto della Costituzione noi siamo chiamati a a fare un'operazione di serietà
Il Titolo quinto Bari fatto e vari fatto assieme non è assolutamente accettabile l'idea che qualcuno evoca che il Titolo quinto possa andar bene così se c'era un aspetto della riforma della centrodestra che era migliorativo era proprio sul tema della del Titolo quinto guai lasciare questo titolo quinto
Questo vuol dire che tu sei d'accordo sull'idea che anche mia che uno delle peggiori eredità che ci lascerà la Seconda Repubblica sarà quella di questo che abbiamo chiamato pomposamente federalismo che in realtà è un localismo molto becero
E che ha moltiplicato i costi al complicato i meccanismi decisionali io penso che il federalismo sia una cosa seria
Ma il il processo di deresponsabilizzazione istituzionale dei livelli periferici
E la moltiplicazione dei centri di spesa non abbiano niente a che fare con un serio federalismo sono convinto che se non si rimette ordine da questo punto di vista i guai ci saranno e saranno tanti
Non a caso anche gli osservatori internazionali oggi quando parlano di spesa fuori controllo citano in gran parte anche gli enti locali non c'è dubbio
A proposito a proposito di Chiesa c'è appena stato del
La riunione della Cei a Verona dove stando ai giornali sarebbero emerse due anime della chiesa peraltro due anime che già si era manifestata che nel passato e che può forse giornalisticamente maniera forzata sono state ricondotte a Ruini e a Tettamanzi
Lentamente la vita di oggi Milano cambia l'inquilino ma ha una sua continuità di atteggiamento
Tanto questa rappresentazione ti sembra corretta se è corretta quale delle due anime ti sembra che aver prevalso e che tipo di conseguenze possono esserci nella politica italiana da questo discorso il mondo cattolico italiano
Non può essere considerato come un unicum
Movimenti realtà Clisi Ali parrocchie fedeli uomini politici oggi ciascuno ciascun cattolico si muove
Sul
Diciamo sul versante del pluralismo pluralismo ad esempio delle scelte culturali delle scelte
Associative delle scelte politiche
Detto questo guai a ritenere che la CEI sia un partito politico in cui ci sono due correnti io ho visto che c'è stato una grande diciamo così strumentalizzazione dei giornali sul discorso di Tettamanzi su quello di Ruini vedo che l'uno completa quello dell'altro
E tutti li riassume il discorso del Sommo Pontefice su cui direi c'è stata una una grande chiarezza cioè il Papa ha richiamato ad alcuni valori imprescindibili
Questo pontificato afferma una verità semplice chiara che la Chiesa
Che tanto cuore a nel volontariato nella solidarietà nella lotta per le contro le disuguaglianze la povertà per la pace ma non è una grande ONG
La chiesa non è una grande organizzazione di volontariato perché non c'è bisogno di essere cattolici per fare il volontariato si può essere anche non credenti e fare del volontariato straordinari la Chiesa è
Una grande organizzazione che afferma una realtà spirituale e chela afferma non per compiacere tutti voi ma perché fa parte del suo essere della ragione della sua essenza
Con lo stesso dentro afferma
Alcuni valori il ritorno su cui non è possibile contrattare o aprire una sorta di di di mercato ci sono valori irrinunciabili per i cattolici
C'è un'identità cristiana da salvaguardare del dialogo con gli altri il Papa dice una cosa semplice noi dobbiamo dialogare con tutti ma quale dialogo aggiungo io è
Aggiungo io quale dialogo possiamo fare con gli altri
E con uomini e donne profondamente motivati della loro identità spirituale se noi non abbiamo più la percezione di quello che siamo se siamo in uno stato confusionale tale
Che il dialogo con gli altri realtà diventa un cedimento giornaliero le ragioni altrui
Io credo che qui sia il problema vero dell'Occidente la Fallaci diceva nel nel modo sbagliato cose giuste
Affermava controllo
Fortemente volutamente polemico e sgraziato alcune verità reali
Che abbiamo la necessità di ricco di riscoprire l'identità cristiana dell'Occidente
E questo non è un messaggio spirituale un grande valore civile dell'Occidente la nostra identità cristiana e un punto unificante tra chi ha il dono della fede chi non la
O il mondo laico
Ora società civile italiana capisce che l'identità cristiana del nostro Paese è una ricchezza per salvaguardare il nostro futuro oppure credo veramente
Che un Paese che ha questo indice di crescita queste natalità così basse questo livello di consapevolezza di sé è così scarso rischia in futuro molto molto molto troppo
Quali possono essere arriviamo verso la conclusione quali possono essere secondo te sotto questo profilo delle iniziative che simboleggiano il discorso che tu hai fatto per esempio in FIAT una decisione sul la questione del velo può essere le dico una cosa
Rispetto appaltante ipotesi può essere come dire simbolicamente
Assunta come l'inizio di una
Consapevolezza il velo
Leggermente
Messo sui capelli
Il foulard apposto di capelli tra l'altro è anche un'abitudine italiana quando lo spione vicina o quale sono o quando c'è un patto è un un segno anche di è come e come per le donne
Italiane che magari vanno da
Se si appongono qua Pinna certe circostanze certamente non gridare allo scandalo
Il velo come ostentazione di appartenenza
Non debbo essere io a rispondere
Risponde la presidente delle donne marocchine
Che ci dice con chiarezza le donne marocchine in Italia che ci dice come chiarezza questo è uno strumento di condizionamento politico aprite gli occhi
E guai se la società civile italiana
E se le autorità pubblica italiane mostrassero più indulgenza di quanto le mostrano i muri i musulmani moderati nei confronti dell'estremismo islamico in Italia se passa l'idea
Se passa l'idea
Che noi lasciamo soli
Coloro che nelle comunità islamiche in Italia fanno una battaglia per la libertà della donna noi saremmo dei politici irresponsabili su questo bisogna essere chiari allora
Io io scrivo il ministro Amato
Ma sono preoccupato a volte di un qualche timore con cui lo vedo affrontare il problema ad esempio dell'UCOII
La carta dei valori la firma non la firma noi non possiamo dare l'idea di essere pavidi
Davanti alle organizzazioni estremiste islamiche in Italia perché il risultato di questo finisce inevitabilmente per essere quello di regalare all'uomo tutto il mondo islamico in Italia
Il mondo islamico in Italia
Il mondo islamico in Italia e fatto da gente che si vuole integrare nella nostra cittadinanza in modo profondo se diamo l'idea loro
Che i detentori del rapporto col potere legislativo e politico italiano sono le organizzazioni estremiste noi abbiamo regalato l'estremismo islamico gli extracomunitari italiani
Su questo bisogna essere chiari rigidi io sono per una cittadinanza quattro anni cinque anni sono pochi questo sia chiaro sono pochi
Perché non sono sufficienti a verificare se c'è una volontà di appartenenza così radicale ha la cittadinanza italiana ma una cosa voglio dire con chiarezza c'è essere cittadini italiani significa accettare l'idea che non si viene in un paese terra di nessuno ma che si viene in un paese in cui ci sono regole e valori identità che vanno rispettate
Per cui
Per cui
Noi non siamo la Francia dove il simbolo i religiosi sono vietati
E io non potrei mai accettare che un piccolo crocifisso qui fosse vietato in nome della laicità dello Stato
Ma andiamo piano lo dico a Fini a dimostrazione che destra centro ormai sono categorie superate andiamo piano a escludere iniziative di legge
Che specifichino meglio quelli che sono obblighi doveri anche in ordine
All'uso di
Ad esempio vestiti per quanto riguarda gli uffici pubblici
Perché questi non sono fatti irrilevanti o da confidare nella sfera privata
Ho detto il piccolo velo il piccolo simbolo questo ma deve deve poter essere consentito a ciascun cittadino perché fa parte non di un'ostentazione ma quando il modo di vestirsi diventa ostentazione ma
Noi sappiamo tutti mi auguro che in Bosnia Erzegovina oggi è scoppiato a questa cosa ma che in gran parte le organizzazioni di volontariato pagano le donne permettersi certi abbigliamenti religiosi
Lo sanno tutti nel mondo occidentale che non è una spontanea adesione ma che in gran parte
Questo modo di vestirsi e queste donne velate che si moltiplicano in Occidente sono anche figli di ricatti in famiglia o
Di sponsorizzazioni economiche delle associazioni di volontariato che vengono profumatamente pagate da Paesi come l'Arabia Saudita
Apriamo gli occhi restano facciamo fare se no facciamo la parte di Alice nel paese meraviglia
Accetti è tardi e quindi Davide o di un aroma chiudo chiudo con una domanda che contiene un auspicio come si fa
In questo Paese un partito Forte che abbia grande capacità di leadership nei nomi di De Gasperi la Malfa
C'è un grande spazio per creare un partito che non viva dell'onda populistica demagogica dell'emotività
Ma che si faccia carico di parlare a questo Paese linguaggio duro della verità e dell'impopolarità questo è un Paese che è cresciuto che non è più in uno stato di minorità
Noi dobbiamo scommettere sul futuro dell'Italia quello è questa è il tentativo difficile
Che noi stiamo cercando di fare scommettere sull'idea che la gente abbia capito che non ci voglio non ci sono più bacchette magiche disponibili per risolvere i problemi italiani sono finite le bacchette magiche e poi in gran parte si è visto che non hanno risolto il problema
Oggi il duro lavoro e anche il linguaggio serio e severo dell'impopolarità l'unica condizione per dire agli italiani costruiamo un nuovo miracolo ma non
Quello così basato sul nulla il miracolo economico degasperiana nulla ma il piano che in Italia si è creato è stato costruito sul linguaggio della verità e della responsabilità
Queste due parole responsabilità e verità debbono essere le parole cardine di un partito di centro moderato alternativo alla sinistra che vuole dire la sua sul futuro dell'Italia
Anzi
Io ho messo