"Legalità tra vecchio e nuovo processo"

Per cortesia segnerebbe prendere posto
Sede
C'è
E non solo per assolvere un anno doveroso ha detto preliminare che rivolgo il mio saluto Corviale e il mio vivo ringraziamento
A tutti il presente
Ai parlamentare
Qualcuno verrà in seguito alle autorità civili e militari
Cominciare dal signor prefetto ringrazio sentitamente come tutte le altre autorità civili e militari ai rappresentanti del foro dell'università
E a tutti i colleghi
Specialmente a quelli che vengono da altre serie
E a quanti hanno apprezzato la nostra iniziativa
Iniziativa dall'associazione magistrati di Catania la quale come promessi qualche anno fa
A nome della giunta sì inizia bio
Si è adoperata pur nella modestia delle sue forze
Di tenere un nuovo dibattito sempre vivo
Uno dei battito culturale sui problemi della giustizia che si identificano e si compongono con quelli del corpo sociale
Col quale abbiamo sempre cercando di tenere un contatto vivo e vitale per spezzare un certo isolamento in cui la magistratura per tempo da tempo si trovava un dibattito vivace
Aperto
Fragoroso
Coinvolgente volta a volta esponenti avvertiti e prestigiosi
Della Università del Foro e ovviamente della magistratura oltre che della politica in modo da dare un panorama completo e variegato delle opinioni correnti in un angolo visuale non è semplice pertinenza provinciale ma nazionale che facesse il mondo che noi conoscessimo gli altri e gli altri
Conoscessero nove
Non lo scartò l'ipotesi che qualche scettico possa intravvedere in questi incontri anche aspetti e sterile umiliati emulazione o di vani eloquenza per l'impalpabilità dei risultati immediate
Ma io sono fermamente convinto che quando fino a quando residuerà in noi sia come i cittadini che come operatore del diritto il desiderio o se volete la decisione dei lei anche quasi il coraggio di dibattere di discutere di investigare di approfondire temi che hanno stretta connessione è pertinenza ai valori fondamentali
Nella nostra civile assistenza quali quello della libertà e della legalità allora può dirsi non illusoria la speranza di costruire una società più giusta e ordinata
Questo scambio d'idee questo esercizio
Alla meditazione critica questa ricerca di verità questo confronto dialettico con il corpo sociale e cadute degli operatori del diritto non può che riscaldare le coscienze
Venendo desta l'attenzione sui pericoli spesso subdoli che minacciano il bene della libertà compromesso ora dall'esterno da fattori esogene ora anche da reazioni interne all'ordinamento forse qualche volta sproporzionate e incongruenze
I medici parlano di cause iatrogena e cioè di medicine che vogliono curare il mare il male e tante volte lo aggravano
Laddove manca il dibattito culturale ovvero Illy meno il gusto del dibattito culturale sì di dice anche il gusto della libertà
Quando l'imperatore Giuliano la posta tra che era un un grande condottiero che milizie ma anche un fine intellettuale
Vuole restaurare il paganesimo e contenere il propagarsi di quella dottrina allora rivoluzionaria la dottrina evangelica
Ordinò ai cristiani non già di chiudere i loro templi ma ordinò di chiudere le loro accademie perché era lì che si esercitava il pensiero di uomini liberi
Certo non sottovaluto
Il pericolo che ponendo problemi soltanto sul piano dottrinale si finisca per perdere di vista situazione fattuale spesso della Matica mentre rilevanti ed è
Per ciò che oggi
Parlando di legalità e di libertà in relazione alla prevista rifondazione del rito penale mi auguro si faccia un governo
Concreto
Se nato discorso circa la incidenza nell'attuale situazione
Storico ambientale per verificare in quali limiti fenomeni delinquenziali di rilevante gravità possano trovare adeguato contenimento
La speculazione dottrinale non sia perciò
Noi crediamo arido validi i principi della civiltà giuridica ma abbia anche un riflesso
Che non sia acculturare da un brano che le librerie scale ma ci soccorre del reperire assoluzione che appagano non solo armoniche concettuali ma esigenze quotidiane di sopravvivenza
Altrimenti non ci soccorre ebbene l'esempio
Del Mantione hanno don Ferrante il quale alla ricerca della categoria sostanza o accidente in cui rientrasse la peste dopo aver deciso
Che non rientrava in nessuna di queste due categorie filosofiche
Disse che non c'era eppure morì
Di peste
La mia introduzione e così è finita voglio dare l'esempio di concisione neanche per recuperare un po'del tempo perduto voi sapete che il convegno sì articolerà in due mezze giornate
Stasera parleranno
L'ordine sarà poi stabilito Giovanni Falcone giudice istruttore dal tribunale di Palermo
Abbiamo l'assenza improvvisa della professore Antonino Galati il quale aveva aderito direi con entusiasmo alla nostra iniziativa ma sue esigenze improvvise non hanno non gli permettono di essere presente molto cortesemente avremo un intervento del professore Angelo Pennisi
Poi ci sarà il sostituto procuratore Paolo Giordano
La professoressa Graziella pre nulla sociologo e presidente dell'Osservatorio sulla mafia di Catania non vogliamo anche ascoltare interventi che vengono dall'esterno del palazzo di giustizia
Poi il collega Roberto Scarpinato magistrato segretario del Consiglio superiore della magistratura infine l'avvocato non
L'avvocato Luigi esaminare il presidente della Camera penale Catania domani avremo il piacere
Di sentire i colleghi Antonio Abate che ringrazio ora Giancarlo Caselli e Vincenzo Geraci componente del Consiglio superiore della magistratura non è che ci sarebbe io Salute collega patacche sempre fanno e quindi il vicepresidente della Camera dei Deputati Giuseppe Lazzaro l'onorevole Dino per insetti che ringrazio sin d'ora vedo in in sala che responsabile
Della del per il partito socialista italiano della Commissione giustizia alla Camera dei deputati e l'onorevole Luciano Violante vicepresidente
Della Commissione giustizia della Camera dei deputati infine il professore Delfino Siracusano nostro vecchio amico capisce poco dovrei dire professore ordinaria dovreste dal della Sapienza di Roma
Svolgerà la sua relazione operazione distinte
Ora tutto lavorare alla segretario
Della giunta distrettuale dell'Associazione nazionale versati di Catania e le quale colla Valenti e colla
Concisione che gli è propria
Illustra il documento debba essere
Non so se resterò coincise in ogni caso mostrò il documento di base
Tratta di una serie di osservazioni
Che intendono dare una traccia comune alla riflessione di quanti interverranno cose questo
Convegno che oltre che dal ragione di fondo che presidente Busacca illustrato questa introduzione nasce anche
Da una ragione più specifica contingente
Dalla consapevolezza ottimistica che in questo momento nel nostro Paese dopo il sedici febbraio scorso
La casa che segna l'approvazione della legge delega per l'approvazione del nuovo Codice di procedura
Penale
Con l'approvazione di questa legge
Dicevo
Si apre una fase di riflessione che va utilizzata adeguatamente se vogliamo veramente e concretamente passare dal vecchio al nuovo vogliamo veramente dare concreta operatività alla nozione spesso accusata di riformismo
E ci è sembrato anche ottimistico tenere conto
In questa riflessione i due valori fondamentali
Valori sui quali si aggrega e si sviluppa una comunità civile
E che poi il re realizzandosi nel processo misurano la stessa credibilità dello Stato appunto la legalità e la libertà
Oggi però noi riteniamo che
Una riflessione che una nuova dalla libertà e dalla legalità debba esaminare questi valori in senso negativo
Perché
In effetti quello che caratterizza l'assetto strutturale civile e istituzionale della nostra
Nazione e una crescita considerevole patologica del tasso di illegalità a cui ovviamente corrisponde un forte restringimento degli spazi della libertà
E sono vari versanti sui quali questa crescita smodata della illegalità
Si realizza
La gestione della cosa pubblica ad esempio concretizza giornalmente una violazione dei principi di diritto amministrativo
E anche una reiterata violazione della norma penale
E questa espansione crescente del tasso di illegalità provocato importanti riforme in sede legislativa basti pensare da ultimo alle innovazioni sostanziali che sono stata portata all'assetto tradizionale
Dei reati contro la pubblica amministrazione
Altro settore nel quale
L'illegalità
A
Una incidenza considerevoli stima in quanto genera la moltiplicazione delle liceità
E la mancata attivazione delle potestà pubbliche della pubblica amministrazione e la mancata attivazione di certe potestà di autotutela che generano l'illiceità e in questa logica che va visto ad esempio
L'abusivismo
Che provoca a sua volta normative di tipo sanatorio che scavalcando la legalità innesca innescano ulteriori meccanismi di di illiceità
E il terzo ed ultimo versante nel quale la illegalità a una valenza di massa e quello della grande criminalità organizzata
Che e in questo settore
Spesso confinante con gli altri
E corno il contatto con gli altri settori acquista una valenza antisociale
Eccezionale
A ricordo io penso che la risposta dello Stato sia stata insufficiente e tardiva
E quando c'è stata avuto come risultato la deflagrazione del sistema giurisdizionale
Dicevo prima se cresce l'illegalità si restringono gli spazi della libertà evidente
Però nel nostro paese c'è un altro dato da tenere in considerazione
E cioè che non solo
Lì il restringimento degli spazi di libertà nasce dalla dall'espansione dell'illegalità
Ma ci sono anche certi aspetti di concentrazione dello stesso potere legale
Nei settori produttivi finanziari dell'informazione ad esempio certa concentrazione di poteri legali che atto allo stesso risultato c'è una contrazione della libertà
Dico questo
Perché oggi se questo è vero a me pare innegabile il rapporto tra libertaria autorità che va va realizzato nel processo oggi va visto in maniera totalmente diversa più complessa di come non si vedesse anni addietro
Nell'ottantadue io ricordo molti dei presenti vi abbiamo partecipato un congresso De Nicola che si svolse a Catania
In tema di rapporto fra esigenza di tutela del collettività
E tutela delle garanzie personali dell'imputato proclamò ricordo la memorabile relazione conclusiva
Di Giovanni Conso che fine istituzionale del processo non può non essere se non quello della difesa dell'imputato la tutela delle garanzie che gli io penso che questi cinque anni che sono trascorsi abbiano rinsaldato questa convinzione
è evidente
Però penso anche che questa forte contrazione
Della libertà complessiva imponga oggi di vedere in termini diversi questa dicotomia
Oggi non possiamo noi trovare nel processo solo un rapporto conflittuale fra esigenza di tutela della collettività e tutela delle garanzie individua
è evidente che questo rapporto autorità libertà richiama alla realtà
Composita difficoltosa
Di una prassi giudiziaria attualissima
Che è stata etichettata come maxiprocesso
Al centro dell'attenzione del dibattito generale
Che può fare presupposto da alcune osservazioni di fondo
Io farei la prima che elementare
Ma che spesso non viene fatto
Con il maxiprocesso lo Stato
Concretizza la legalità nei confronti della grande criminalità organizzata spesso lo si dimentica
Uno Stato nel quale principio costituzionale fondamentale quello dell'obbligatorietà dell'azione penale
E lo Stato può e deve farlo con i sistemi istituzionali previsti cioè col processo e deve farlo tenendo conto della natura dei processi e dei reati che col processo vengono esaminati che una natura associativa
Molte delle difficoltà e dei problemi che si pongono debbono essere misurati su questo principio su basilare
La seconda osservazione
Di fondo che va fatta
E quella che riguarda il tipo di intervento della giurisdizione il tipo di intervento della magistratura e qui io
Non mi esime lei dall'essere autocritico
E vorrei cioè dire questo
Se noi volessimo riduttivamente considerare
I tipi di intervento che in questo dopoguerra
La magistratura attuato dico riduttivamente volendo fare gli storici riduttivi potremmo dire che dopo una prima fase che più o meno si conclude a metà degli anni Cinquanta che
E stata definita molto felicemente quella della solidarietà del buon tempo antico di una netta e precisa coincidenza tra il sistema dominante la posizione
Della giurisdizione anche perché ancora non era entrata in vigore non era ancora la Corte costituzionale non esisteva diceva dopo questa prima fase con la seconda metà degli anni Cinquanta e per tutti gli anni sessanta dopo l'istituzione della corte costituzionale
La magistratura a mio parere realizza un importantissimo processo di garantismo
Di innovazione garantista di propulsione delle libertà sancite dalla Costituzione
E questo processo che è un processo culturale prima che giurisdizionale nella seconda metà degli anni sessanta provoca quel grande movimento di tutela di tutti di diritti e interessi diffusi che poi diventa patrimoni di tutta
La società civile
Questo quindi è stato l'atteggiamento di propulsione innovativa di grande garantismo della magistratura dopo questo momento negli anni settanta in quegli ottanta nel quale ci troviamo
Bisogna fronteggiare l'emergenza terroristica prima e l'emergenza criminale dopo
E allora il ruolo della magistratura è un ruolo che possiamo definire tra virgolette di difesa istituzionale
Un ruolo importante che ha grandissimi meriti tutti riconoscono ma un ruolo che però rischia di avere un respiro culturale corto ansimante e soprattutto rischia l'involuzione autoritaria
Ecco a me pare che in questa logica vanno viste tutte le difficoltà
Del maxiprocesso
Che noi conosciamo sappiamo quali siano
Riguardano
La valutazione di dichiarazione di imputati o testi che intendono collaborare per l'accertamento di reati
E di responsabili di reati
Riguarda la valutazione complessiva o frazionata delle posizioni più imputati riguarda la gestione e l'utilizzazione dei tempi del processo e di tutte le conseguenze connesse ivi comprese quelle che riguardano
La libertà degli imputati
Difficoltà notevoli rispetto alle quale a mio modo di vedere deve essere inesistente un atteggiamento di chiusura corporativa o di conflittualità
Che vanno misurante sul concreto e che sono appunto indicative di una realtà estremamente composita
Rispetto alla quale è semplicistica a mio modo di vedere affermare che col nuovo codice di procedura penale le cose si risolveranno così com'è altrettanto semplicistico e non condivisibile e dire che in una situazione del genere un nuovo codice di procedura penale non può
Esistere
La verità è che sono difficoltà
Sulle quali la riflessione deve esserci e che debbono portare all'emanazione di un codice che in ogni caso fornirà strumenti per affrontare questa realtà
E questo primo riferimento alla emanazione del nuovo Codice
Penso possa giustificare un accenno
Alla stessa nozione di metodologie riformista
Oggi e di moda riformismo
Ed è in qualche modo quindi se n'è persa anche l'entità
Di questa nozione
Se noi dovessimo considerare riformismo uguale revisione rivisitazione dovremmo dire che in quest'ultimo quindicennio il sistema processuale penalistica italiani è stato il più riformato
Tante e tali sono state
Le modifiche le revisioni rivisitazioni che su tantissimi istituti sono sopravvenute eppure
Noi sappiamo che nonostante queste revisioni magistratura classe forense classe politica insistono le chiaramente perché riforme vengono attuate allora qualche cosa non funziona
Vuol dire che effettivamente riformare non equivale a rivedere ma equivale a dare a trovare il nuovo attraverso sistemi di supporto che tengono appunto Diano sostegno al nuovo e da questo punto di vista io ritengo che in questo ultimo quindicennio il sistema sia stato soltanto appesantito e non riformato
Basti pensare alle continue riforme elastico in materia di di durata della custodia cautelare
Basta pensare ad esempio da ultimo a mio modo di vedere anche alla stessa legge seicentosessantatré quella che ha rivisto il sistema penitenziario
Innovando e introducendo principi sacrosanti che però innestandosi su un sistema anchilosato e che non riesce appunto a sostenere questo nuovo rapporto fra la libertà personale dell'imputato e sistema giurisdizionale
C'era una soltanto
Meccanismi perversi
Riformare quindi equivale a creare il nuovo armonizzarlo col vecchio e dare un sostegno questo ci pare che non sia avvenuto ed è su questo che a mio modo di vedere bisogna cominciare
A riflettere apprestandoci al nuovo
E il nuovo quali dimensioni dovrà vere
Probabilmente domani la relazione di sintesi ci darà qualche indicazione
Però io vorrei già dare qualche provocazione
Io sono d'accordissimo che e il vecchio è costituito da segretezza inquisizione
E il nuovo costituito dall'oralità alla pubblicità e accusa
Però sono altrettanto convinto che la forte diversificazione dell'antigiuridicità penale non può portare a un sistema
A un rito unico
Occorre a mio modo di vedere porsi il problema della differenziazione dei riti magari affidandoli in prima istanza un magistrato unico
Secondo provocazione
è evidente che in nella sede dibattimentale
Quella di scuola quella tipica
Il giudizio va affidato a delle nasce dalla contrapposizione paritaria tra le due parti del processo
Però e altrettanto evidente che un giudizio non potrà nascere bene se non c'è stata un'indagine preliminare accurati adeguata in precedenza
E mi pare che sotto questo angolo fisso vale il discorso debba privilegiare il tema della professionalità della polizia giudiziaria che in quest'ultimo periodo è stato sottovalutato con
Conseguenze negative sul piano della giurisdizione
Ma io vorrei anche ricordare dure aspetti
Due linee di fondo di cui occorre tener conto nel passaggio tra il vecchio dal vecchio al Duomo
Il primo un dato che deve
Essere a base il nuovo costume giudiziario anche soprattutto
Oltre che hanno modo di sentire nella società e cioè il rapporto diverso tra libertà personale dell'imputato e sistema giurisdizionale
La concede la concezione che noi oggi abbiamo di questo rapporto a mio modo di vedere e arretrata
Bisogna andare verso una concezione più avanzata che tenga conto di principi sanciti dalla Costituzione quelle dell'articolo tredici e ventisette
Ma deve tenere conto all'interno della giurisdizione
Di una diversificazione della sanzione che deve avere funzioni mirate e poi anche
Di una allentamento del peso della sanzione penale
E poi un altro problema che a mio modo di vedere a
Valore sostanziale
E quello del rapporto tra Processo di avvocatura
La magistratura e avvocatura
Occorre invertire quella linea di tendenza di divaricazione che l'emergenza ha provocato
E questo non certamente per ragioni di di solidarietà tra categorie
Non è questa temo di vedere il problema
Gli interessi sono molto più alti attengono essenzialmente alla vera e concreta realizzazione del diritto alla giustizia di quello che è stato felicemente definito da Luciano Violante come diritto alla giustizia
Io ricordo
Nel mille novecentosettantacinque
Il congresso nazionale forense
Che si svolse a Catania
Metà degli anni Settanta prime avvisaglie dell'offensiva terroristica c'era una legge delega per l'emanazione di un nuovo codice di procedura penale che aspettava di diventare codice di procedura penale
E in quell'occasione unanimemente
Ricordo la relazione conclusiva del professore siracusana si disse
Il codice di procedura penale va fatto perché è un codice di rito non deve essere né severo nel mite
Deve avere una funzione di garanzia e una posizione neutra rispetto a quelle che sono le contingenze esteri
Sappiamo tutti come si è andata a finire
è venuta l'emergenza e quella legge delega rimasta nel cassetto
Ha un disegno unico e armoniche complessivo di riforma del sistema è subentrato invece il disegno disgregato ore e disarmonico della emergenza
Io mi chiedo
Se
Le cose
Sarebbero andate a questo modo se diverso fosse stato il rapporto tra avvocatura e magistratura anche questa è una domanda che vuole provocare un dibattito però me lo chiedo
Oggi ritengo che non non dobbiamo fare
Lo stesso errore
Specialmente oggi in un momento cioè in cui le avvisaglie di una nuova offensiva terroristica esistono ci sono e quindi si può anche in questo momento porre la premessa per un ritorno o se volete anche per una assuefazione
All'emergenza quindi è tempo di
Di passare dal vecchio al nuovo e tempo soprattutto di sottolineare oggi e farlo con maggiore consapevolezza che le regole del gioco processuale hanno una funzione di garanzia e hanno una posizione di neutralità rispetto agli eventi esterni ed è soprattutto tempo che si dica con chiarezza che l'affermazione concreta del diritto alla libertà alla giustizia non è
La missione di pochi e io vorrei qui ricordarne uno Chioggia deve piacere avere qui a salutarlo di pochi come Giovanni Falcone mai il compito di tutti
Ringrazio il giovane D'Angelo verrà per avere illustrato la relazione
Di fase che servirà per l'ulteriore dibattito do ora la parola al collega scardinata
Personalmente ho l'impressione che in quest'ultimo periodo
Il dibattito pubblico su problematici del processo penale si stia impoverendo
Sempre più imperversa e acquista terrena di influenza una cultura che definirei
Cultura della rassegna stampa
Una cultura che opera una drastica semplificazione del problema
Appiattendo le sue quotidiani sul contingente
E privandoli di memoria storica
Una cultura binaria manichea
Che divide l'opinione pubblica con toni da crociata
Imponendo perentorie aprioristiche scelte di campo di schieramento a favore o contro
E così per esempio la complessa problematica del pentitismo del maxi processo sembra essersi ridotto a un quesito al referendum pentitismo si pentitismo no maxiprocesso si maxiprocesso è una logica conflittuale
Ispirata alle categorie arcaiche pre giuridiche amico o nemico
Totalizzante incapace di operare necessario distingue che tende a rimuovere la sostanza reale dei problemi cancellando con colpi di spugna dialogica ciò che non piace
Ma ciò che desta maggiore perplessità a mio parere che a volte si ha la sensazione che anche la politica giudiziaria e la politica criminale attendano muoversi sulla stessa lunghezza d'onda dei mass media
Divenendo sempre più di corto respiro
Oscillando da un estremo all'altro passi su Cuba anche se di un aspirante emotività collettiva io credo che oggi compito primario degli operatori di giustizia
Almeno di coloro che non siano divenuti anch'esse
Prigionieri succubi della cultura da rassegna stampa sia quello di laicizzazione dibattito che assume sempre più i toni di una vera e propria guerra di religione
Di liberare i problemi dall'estremizzazione ideologiche e di immettere nel circuito culturale una nuova razionalità collettiva una razionalità collettiva che traducendosi in una nuova razionalità istituzionale
Posso portare un più elevato livello di civiltà giuridica
Insomma per dire l'attimo la parola è tempo di smetterla di agitare insegne bandiere è tempo di fermarsi e di riflettere seriamente sulle cose
E il primo passo in questa direzione io credo che consista nel restituire problemi spessore culturale
E memoria storica
Quella memoria storica che la cultura da rassegna stampa di cui parlavo
Sembra avere completamente smarrito
Ed è per questo motivo non certo per una mia particolare propensione per gli affreschi storici che io prima di affrontare alcuni problemi odierne il processo penale vorrei ricordare brevemente i problemi di ieri
Per cercare di cogliere tra gli uni e gli altri cioè tra i problemi di oggi e problemi di ieri
Un filo rosso che fornisca una chiave di lettura organica complessiva
E in questa mia telegrafica ricognizione storica inizierei da una nazione istituzionale
Sappiamo tutti che nel processo penale esiste una costante nella ineliminabile tensione tra due valori dialettici tra due interessi potenzialmente contrapposte il diritto individuale alla libertà dell'imputato
E le esigenze della collettività di difesa dagli attacchi e la criminalità individua è stato costituiscono i due poli intorno a cui ruota il processo penale
La storia Interna del processo penale cioè non la storia delle modifiche normative che si sono susseguite nel corso degli anni voglio dire la storia della sua concreta applicazione Laplace nella prassi e la storia della continua oscillazione tra questi due valori individuo è stato garanzie individuali garanzie collettive in relazione al mutare del clima culturale politico delle esigenze sociali
Ne ha cinquantasette anni di applicazione del Codice Rocco attraverso il medesimo impianto normativo processuale
Si sono alternati periodi in cui attraverso il processo è passato una politica giudiziaria che ha privilegiato la difesa sociale e periodi in cui attraverso il processo il medesimo processo è passata una politica giudiziaria che ha Capo accentuato l'esigenza di tutelare l'indirizzo
Esiste quindi all'interno del processo un coefficiente di politicità endogena cioè tutta interna al circuito processuale che consiste appunto nell'oscillazione tra questi due poli all'interno del processo
Il momento saliente in cui si esprime questa politicità endogene del processo è quello della valutazione delle prove
Perché la valutazione delle prove non è un'operazione di pura logica che si possa condurre diciamo così more geometrico
Ma una operazione nel corso alla quale il giudice se mi arrendo meno conto in quanto essere sociale esprime valori culturale di cui è portatore autoritario libertarie
Questa sia chiaro non è un'affermazione di principio di valore è risultata posteriore dell'analisi storica e credo che la dimostrazione di questo assunto derivi de di come cioè nella valutazione delle prove nel momento dalla valutazione le prove si esprimono dei valori culturali
Delle scelte di politica giudiziaria derivi dall'analista di la storia dei processi di mafia
Io credo che si possano distinguere tre periodi
Nel primo periodo dal dopoguerra agli anni Settanta i processi di mafia si concludevano come tutti sappiamo sistematicamente con la formula per insufficienza di prove con formula piena
Servirà appunto degli imputati
Portati a giudizio tratta giudizio sessantanove volte e sessantanove volte assolte
L'impianto normativo del processo era nella sostanza identico a quello attuale anzi era più accentuato il momento inquisitori autoritario e tuttavia il processo si risolveva in una sistematica impotenza input dubitativa
Perché questo accadeva
Certo c'era un motivo oggettivo cioè l'estrema difficoltà di rinvenire prove testimoniali Ankara a causa del muro di omertà che protegge aveva che proteggeva l'associazione mafiosa
Ma c'era anche un altro motivo motivo di carattere soggettivo
Che va individuato nell'atteggiamento ideologico culturale dei vertici della magistratura in quel periodo
In quegli anni infatti molti uffici giudiziari le zone di mafia erano retti da magistrati la cui consonanza ed immedesimazione con le logiche di potere dei gruppi dominanti ed era era elevatissima
E che quindi consideravano la mafia non come un'organizzazione a delinquere ma con un'organizzazione che controllando gli antagonismi di classe tutelava l'ordine costituito
Emblematico di questa mentalità è un episodio che ho avuto occasione di ricordare già in precedenza a Catania un altro convegno
Nel mille novecentocinquantacinque il procuratore generale presso la Corte la cassazione cioè il massimo vertice della magistratura inquirente scriveva sulla rivista giuridica processi senza suscitare alcuna critica
Che non è affatto vero che la mafia era un'organizzazione criminale e che anzi aveva collaborato con la magistratura e con la polizia nella repressione detta nitide fuorilegge
E concludeva augurando a Genco Russo definito autorevole successore di don Calogero Vizzini di continuare proseguire nella sua opera di miglioramento della società
Questo atteggiamento ideologico culturale si traduceva in una precisa scelta di politica giudiziaria di valutazione delle prove
E dice sia videro persino i commissari di maggioranza della Commissione parlamentare antimafia
Di quale nella loro relazione evidenziare il collegamento esistente tra le sistematiche pronunce di assoluzione e la cultura delle della prova di quei giudici
Una cultura della prova che si sostanziava nella sistematica svalutazione della prova logico critica indiziaria e ne depotenziamento della stessa prova testimoniale
Accade infatti costantemente che i vari testi che nell'immediatezza dei fatti rilasciava dichiarazioni alla polizia interrogate dal magistrato qui trattassero sistematicamente per il timore di rappresaglie fisiche
Di questa realtà sottostante alla dinamica di tutte le ritrattazioni la magistratura di quel tempo sembrava non voler temere temere nessun conto
Le dichiarazioni rese alla polizia definite semplici propalazioni
Venivano poste nel nulla in base al principio applicato a criticamente che le dichiarazioni rese dinanzi al magistrato erano circondate dà maggiori garanzie quindi avevano un valore superiore rispetto alla dichiarazione resa alla polizia
In sostanza sotto un garantismo di maniera di cui oggi sembra a volte di risentire l'eco sotto la maschera del formalismo giuridico si nascondeva una sostanziale sudditanza agli interessi dominanti
Il secondo periodo può essere ricompreso tra la seconda metà degli anni Settanta agli inizi degli anni ottanta
L'impianto normativo del processo penale resta nella sostanza uguale
L'omertà è sempre fortemente radicata eppure si cominciano a registrare le prime condanne perché
Cos'è accaduto
E accaduto un mutamento profondo nella magistratura
E quindi nella cultura delle prove di cui essa è portatrice
Lo smantellamento della vecchia organizzazione gerarchico piramidale ereditata dal fascismo e l'emancipazione della base la magistratura del potere di condizionamento della classe politica quel potere di condizionamento che oggi si vorrebbero introdurre determina la forte riqualificazione di tutto il segmento giudiziario e nasce un nuovo tipo di giudice
E il periodo di Terranova re costretti Miceli Ciaccio Montalto eccetera
Questo mutato atteggiamento culturale si traduce in una nuova cultura delle prove
Il problema da affrontare e da risolvere sempre lo stesso sfondare il muro dell'omertà
Per conseguire questo risultato vengono tentate due strati vengono seguite due diverse strategie
La prima di cui e antesignana la sentenza del tribunale di Reggio Calabria del ventiquattro gennaio mille novecentosettantanove consiste nella rivalutazione della prova logico critica dalla prova indiziaria quella stessa prova che era stata svalutata nel periodo precedente
Il reato di associazione a delinquere viene ricostruito processualmente quindi provato per se stesso in base a un quadro indiziario costituito prevalentemente da un reticolo di comportamenti
Che in processi di altro tipo sarebbero considerati penalmente neutri ma che in un contesto sociale mafioso
Assumono uno speciale significato e spessore probatoria
E così in quella caso ventotto sessanta deputati vengono ritenuti colpevoli
E viene provata l'esistenza l'associazione a delinquere ritenendosi che determinati comportamenti come l'accaparramento prezzo irrisorio di terreni e di attività commerciali rapiti arricchimenti
L'affidamento dei lavori è un'impresa dopo che la gara per l'aggiudicazione dell'appalto è andata deserta fossero manifestazione tipica dell'agire mafioso
è una strada che viene ben presto abbandonate giustamente
Perché il coefficiente di soggettività
Di politicità nella valutazione del quadro indiziario troppo elevato
E in una strada in fondo alla quale si agita il fantasma del tipo normativo d'autore
La seconda strategia di politica giudiziaria consiste nell'autorizzazione in sede probatoria del risultato acquisti acquisiti mediante le investigazioni patrimoniali societarie bancarie
è una strada che agli inizi conduce buoni risultati ma che ben presto diviene sempre più difficile percorrere perché una delle caratteristiche delle tecniche d'indagine delle tecniche probatori nei processi contro la criminalità organizzata e la progressiva obsolescenza
Dopo i primi successi investigative la mafia imparato la lezione
E ha quasi completamente abbandonato il circuito bancario
Il circuito finanziario classico
E ha trovato canali alternativi che sono in parte sconosciuti per la movimentazione del flusso di denaro che deriva dall'attività illecite
E quindi
Verifica
L'impraticabilità della via probatoria consistente nella valorizzazione della prova logico critica delle masse ed esperienze tribune a Reggio Calabria
In via di progressivo essiccamento la fonte probatoria derivante dagli accertamenti patrimoniali
Sì profilare il serio Benito pericolo che sui processi di mafia si abbattesse nuovamente per lungo periodo la saracinesca dell'assoluta impermeabilità probatoria
Ed è in questo periodo di latente grave impasse probatoria che inizia la terza fase l'attuale una fase critica di transizione in cui il coefficiente di politicità endogene del processo quella politicità di cui parlava all'inizio
Raggiunge livelli di guardia
Uno dei fattori che determinano la lievitazione del coefficiente di politicità endogene del processo consiste nella penetrazione nell'aria della valutazione delle prove
Di una nuova ambigua fonte di prova mi riferisco alle dichiarazioni accusatorie alle chiamate in correità dei cosiddetti pentiti
Che diventano il baricentro l'asse portante dei processi non per una scelta strategica dei giudici ma perché erano l'unica prova disponibile per potere costruire progetti
Ho parlato di nuova fonte di prova non soltanto in senso storico ma anche in senso giuridico nuova
Perché nella tradizione processuale italiana esisteva già la categoria generale della chiamata in correità ma si trattava di una categoria estrapolata da precedenti esperienze assolutamente non omologabili al pentitismo
Nella in materia di processi contro la criminalità organizzata si trattava di chiamate di correità nell'ambito della devianza occasionale marginale estorsione rapine o nelle bande terroristiche
Le problematiche giuridiche in tema della valutazione della prova sottesa a queste precedenti esperienze erano estremamente semplice
E quindi governabili applicando la grammatica della prova collaudate un secolo di esperienza e pentitismo e processi ma che invece prospetta problemi giuridici assolutamente nuove inediti
Sia per l'ambiguità dei moventi
Sia perché le dichiarazioni accusatorie dei pentiti a volte hanno per oggetto fatti specifici omicidi estorsioni riscontrabili oggettivamente ma in larga misura sono finalizzate all'accertamento del reato associativo
E quindi hanno per oggetto non fatti specifici ma l'assistenza di una sede di relazioni personali
I rapporti intersoggettività tra individui se e quali occorre esprimere un difficile giudizio di significatività giuridica ai fini dell'inquadramento nella fattispecie giudizio che tanto più difficile in quanto per la consumazione del reato non è necessaria l'esistenza di un programma criminoso
E la statura professionale necessaria per governare giuridicamente questo fenomeno non è la stessa che bastava per il processo tradizionale
Occorrono nuove categorie interpretative occorre una nuova cultura della prova tutte cose che allora mancavano
E non si tratta di carenze professionale imputabile a singoli magistrati anche se non si può negare che ci sono state
Delle gravi cadute di professionalità ma si tratta io credo a mio parere di un vero e proprio gap culturale dell'intero ordinamento processuale italiano dell'intera cultura giuridica penale italiano
Il nodo cruciale consiste nella valutazione del quantum di prova offerto dalla dichiarazione dei pentiti
E per effettuare questa valutazione occorre dare risposte ad una serie di problemi riguarda i quali agli inizi degli anni Ottanta esisteva una quasi totale carenza di riflessione scientificamente apprezzabile
La chiamata decorre in correità svestita
Può avere un rilievo probatorio autonomo qualora si esprime un giudizio positivo sull'attendibilità intrinseca del teste del pentito sì o no
Che questo può essere attribuito e riscontri incrociati quanto segue che siano quanto più pentiti rilasciò dichiarazioni concordate
E riscontri incrociati possono qualificarsi come riscontro obiettivi
Qual è il rilievo probatorio questo attribuito all'accuse pentiti del solo parzialmente riscontrate e parzialmente no sino a che punto il riscontro obiettivo per un dato può diventare prova logica per un'asta e potrei continuare per una mazzo per una mezz'ora con questi interventi tutte risposte
Esasperata delle dimensioni di massa dei processi al pentitismo e alle quali ripeto la cultura giuridica ora riesce a dare risposte
Adeguate ma che allora neo cuciva ad non erano suscettibile risposte adeguate e quindi in assenza di un sapere collettivo formalizzato regole giuridiche in massime di esperienza che potessero incanalare la valutazione e la prova su un piano di obiettività si aprono nuovi spazi di soggettivismo interpretativo nella valutazione da pro
Ed è attraverso questi spazi egli evita la politicità endogena del processo
Questa crescita di polizia intendo oggi ma si manifesta in modo particolarmente evidente in alcune vicende processuali emblematico il caso del processo Tortora Napoli
Le centoquattordici assoluzione Ingram
E verificato come nella fisiologia di ogni processo una divergenza di valutazione della prova calibrata sulla posizione dei singoli imputati ma un ribaltamento dell'intera filosofia della prova del giudice di primo grado
Si è verificato c'è un conflitto tra la cultura della prova del giudice di primo grado e la cultura della prova del giudice secondo Prato
Un conflitto culturale che ha attraversato i conti d'attraversare tutto il corpo giudiziario e casco e che costituisce a mio parere la chiave di lettura per esempio delle code polemiche che oggi seguono la conclusione di ogni processo tra il giudice del dibattimento che assolvono i pubblici ministeri che hanno istruito il processo vede il recente processo di Messina
Tra i giudici di primo grado che condanna i giudici secondo grado che assolvono vedi il caso Tortora tra i giudici in merito alla Cassazione che annulla vedi caso Carnevale
Si tratta secondo me di una riedizione del compito che era sempre contrassegna la storia del processo penale moderno contrapponendo coloro che infatti zone il principio del libero convincimento in nome delle esigenze di questa sociale e fotoni della reintroduzione di limiti legali al principe libero convincimento il nome dell'esigenza di tutela del l'indirizzo
A quest'anno umana
Gli evita azione della politicità endogena del processo si è sommata penetrando come una tossina nel circuito processuale una politicità esogena esterna spuria
Il ribaltamento di giudizio nei vari gradi del processo gli annullamenti delle sentenze la parte la Cassazione sono stati detti dall'opinione pubblica non come vicente Fisiola fisiologica connaturate alla naturale dialettici tale processo ma piuttosto come spire segno inquietante di un conflitto culturale che attraversa tutto il corpo giudiziario
E sui mass media si è sviluppato così un riflessione pubblica che affianca quella specialistica ma che ben presto si arrese radicalizzata
Scadendo a quella di religione tra il fronte di coloro che caricano di significati simbolici processi vivendo lì come terreno di scontro definitivo tra il potere statale potere criminale
E che quindi sono disposto attribuire patenti di fede privilegiate pentiti fronte opposto di coloro che demolizione stessa realtà che vivono i maxi processi come mostruose macchine repressive
Pedoni pentiti come una fonte di inquinamento e gli uni e gli altri questa enclave tentano di influenzare pesantemente giudice di interferire sul process di orientare la decisione si tende a portare fuori dal processo sulle pagine dei giornali la valutazione delle prove
Con effetti poi dentro il processo
Si sta ora così un duplice circuito perverso all'interno del quale si alimentano reciprocamente amplificando se confondendosi il penale il politico vi sono momenti in cui si ha quasi la sensazione di una collettivizzazione dei processi di una socializzazione delle decisioni
E la politicità insorgere non si manifesta soltanto prima della sentenza ma anche dopo sempre più i mass media tendono a omologare e ci sono i giudizi al modello delle decisioni politiche
Secondo una logica generalizzante che prescinde dalla specificità delle singole vicende processuale così la sentenza di del processo di Messina sarebbe un segnale per il maxiprocesso di Palermo anche se due processi hanno una storia diversa
E hanno un'impostazione probatoria diverso
La politicità esogena sommandosi alla pubblicità eh politicità endogena rischiano di intossicare definitivamente circuito processuale con uscire da questa grana pass come a rilegittimare il processo
Io credo che occorra muoversi su diversi terreni
Il primo obiettivo è quello di espellere vigorosamente dal circuito processuale la polizia la politicità esogena esterna spuria occorre che chi scrive sui giornali
Chi ha accesso agli strumenti di informazione di massa e non sia portatori di oscuri interessi
Acquisisca diffonda la consapevolezza che all'opinione pubblica di un Paese veramente democratico no spetta di esercitare pressione sulla Magistratura perché emetta sentenze storiche nell'uno o nell'altro senso
Ciò che l'opinione pubblica deve garantire una forma di controllo più limitata ma più rispettosa dello spirito di un processo degno di un paese civile
Vigilare affinché la dialettica processuale assicura un equilibrato bilanciamento tra difesa sociale garanzia dei diritti individuali la politica giudiziaria e la politica criminale non possono muoversi sulla stessa lunghezza d'onda test mass media
Dell'emotività dell'opinione pubblica
Altrimenti vi è il rischio di cadere in un sostanze ritmo di breve periodo cangiante di segno nel senso della colpevolezza o dell'innocenza a secondo del cancello delle mode e delle campagne
E così oggi che la mafia scelto la strategia del silenzio dell'occultamento calati Iunco che passa la china prevale sostanziali sulla dell'innocenza se domani dovessero esserci nuove CD nove assassini
E allora probabilmente io credo tornerebbe in vigore sostanziali sono della colpevolezza ci sarebbe un brusco forse cambiamento giurisprudenza
Il secondo obiettivo è di ridurre nei limiti fisiologici la politicità endogene del processo di ridurre cioè quanto più possibile gli spazi soggettivismo interpretativo nella valutazione delle prove
Per evitare di lasciarsi fuorviare la teoria probatorie fondate su opposti ex estremismi per evitare le oscillazioni trombati che dalla cultura del pentitismo a quella l'anti pentitismo corre di acquistare la consapevolezza dei termini tecnico professionale dietro
Negli ultimi anni dal mille novecentottantaquattro ad oggi la cultura giuridica
Ha prodotto un serio imponente sforzo di riflessione per inquadrare giuridicamente entro le categorie generali penali il tenore del prontissimo e per elaborare una nuova drammatica per la prova adeguata alla complessità dei problemi è coerente con i valori di fondo dello stato di diritto
Il Consiglio sopra la magistratura impegnato uno sforzo detta socializzare queste nuove conoscenze ad arricchire il corredo professionale dei magistrati sono stati organizzati seminari sulla valutazione la prova a cui hanno partecipato centinaia di magistrati a tutt'Italia e altri sono in programma ma tutto ciò non è ancora forse sufficiente
Per quanti sforzi si possono compiere inevitabile che residui sempre all'interno del processo un coefficiente seppure minimo di politicità endogena
Per banalizzare tra la chiamata di corretta vestita
E quella
Svestita
Esiste una ampia gamma di situazioni intermedie
Pretende di individuare regole valide per ciascuna situazione impossibile
E allora probabilmente per diminuire ulteriormente questo coefficiente di soggettivismo di politicità endogena corre cercare di Rimini dei rimedi sul piano normativo
Una delle vie da seguire potrebbe essere quella di un'anticipazione parziale mediante una legge stralcio per le dichiarazioni dei pentiti del modello dell'incidente strutture previsto nuova legge delega adattato alle specifiche esigenze dei processi ma la fattibilità giuridica di tale proposta di interventi normativi necessari correttivi per impiantato nell'attuale processo inquisitorio
E per evitare di bruciare tutte le potenzialità probatorio delle dichiarazioni del pentito sono state esaminate in diversi studi ed evito di ripetere cose già dette
Non si tratterebbe di una disciplina di emergenza eccezionale ma di un'anticipazione del nuovo processo
E qui mi mi fermerei spero di avere recato un mio modesto contributo con questa Scarpellini di ragionamento a quello sforzo di recupero di razionalità collettiva di cui parlavo all'inizio
Uno sforzo che non solo i magistrati ma tutti in questo momento devono compiere per uscire dalle sterili
Pesanti contrapposizione dalle pericolose generalizzazioni che da troppo tempo inquinano il dibattito e costituiscono l'humus su cui possono svilupparsi
E su cui in parte sono già sviluppate le manovre di coloro che non sono interessati a migliorare il processo a rendere più giusto il processo ma delegittimare il processo a delegittimare la giurisdizione indebolire la risposta è tutt'istituzionale democratica contro i poteri criminali grazie
Ringrazio il collega scatenato per la lucida panoramica
E naturalmente viene un interrogativo spontaneo cioè e questione di cultura della prova
O è questione di procedimento cioè in nuovo sistema che si sta perenne sta urlare inciderà positivamente o negativamente tutto rimarrà come prima
Se la mentalità del giudice dell'avvocato rimarrà tale oppure sarà da stimolo questa nuova normativa procedimentale per visioni e nuove e quello che io spero di sentire dai gli oratori e seguenti dò intanto la parola al professore Angelo Pennisi
Io ringrazio gli organizzatori del convegno Verre
Il gradito invito
Invito improvviso
E pertanto mi scuso con il qualificato uditorio
Per la necessaria improvvisazione
Devo però e anzi sento il bisogno prima di esprimere qualche breve considerazione
Suggerita dalla relazione introduttiva del giudice D'Angelo di esprimere la mia più viva Mina ammirazione
Per la relazione
Che ho testé sentito
Tanto impietosa quando approfondita e documentata e che attraverso una visuale ristretta che quella della valutazione delle prove ascolto e colpito tutti i problemi oggi più importanti che gravitano attorno al processo penale e che gravitano attorno al tema di questo convegno che è quello della legalità e della libertà
Io condivido la dimensione che al tema
Che alla valutazione di questi due valori ha dato D'Angelo
Mi riservavo di fare una correzione che però visto che già è stata ampiamente
Effettuata dall'intervento di Scarpinato
E cioè il fatto che il problema della tutela della legalità della libertà nel processo penale non è un problema che riguarda soltanto la posizione dell'imputato anche se di solito a questa posizione si fa riferimento ma è un problema che attiene alla anche alla tutela della collettività
E questa non è una novità degli ultimi anni questo è un problema che nato con il processo penale che ha avuto sempre tra i suoi scopi fondamentali quello di conciliare la tutela dell'individuo la tutela dell'imputato
E la tutela della collettività
Spostando nei vari momenti storico politici l'accendo e l'asse
Ora sulla tutela dell'individuo imputato nel processo ora sulla tutela della collettività ne sono esempio le cosiddette leggi né dell'emergenza che hanno costituito uno spostamento verso la tutela della collettività
Ne sono state esempio in passato quelle leggi le leggi succedute immediatamente al dopo l'entrata in vigore del nuovo regime democratico che hanno spostato l'interesse verso la tutela dell'imputato
Il tema centrale
Del convegno
Mi pare che sia il tema di esaminare e vedere se il Codice di procedura penale vigente il vecchio Codice di procedura penale vigente riesca a garantire in quest'ampia dimensione che abbiamo visto i valori della libertà e della legalità
E se pertanto risulti necessario e indilazionabile l'entrata in vigore di un nuovo codice di procedura penale
Io per mia natura sono un conservatore
E fino a qualche tempo fa ritenevo che e un nuovo codice di procedura penale non fosse necessario
Il che riuscissi a soddisfare le esigenze di libertà e legalità il vecchio codice di procedura penale
Così il abilmente intelligentemente adattato dalla Corte costituzionale alle esigenze
Della nuova società
Oggi devo ricredermi
Su questo mio convincimento
Oggi mi rendo conto che il vecchio codice di procedura penale vigente no non riesce a soddisfare queste esigenze
Oggi mi rendo conto che la necessità di un nuovo codice di procedura penale e una necessità ineluttabile indilazionabile
Ci sono problemi certamente nell'attuale codice di procedura penale ci sono problemi di natura tecnico-giuridica di prove di natura sociopolitica di natura organizzativa
Ma tutti questi motivi si fondono e si concentrano su un motivo fondamentale
Il Codice così come oggi non risulta dopo
La la distruzione di quel tessuto primitivo attuata dal legislatore dell'ultimo quindicennio e un codice che ha perduto i suoi principi direttivi e l'operatore del diritto in un codice cerca essenzialmente le linee fondamentali cerca i principi direttivi a livello scientifico io oggi mi trovo in difficoltà di indicare agli studenti quali sono i principi direttivi dell'attuale Codice di procedura penale
Se questa è la difficoltà a livello scientifico figuriamoci quale non non è quale è senz'altro la difficoltà a livello operativo dello dell'operatore del diritto che deve utilizzare questo Codice
Un codice che ha perduto qualsiasi principio direttivo
E questo opera del legislatore che come voi sapete ed è superfluo che io mi soffermi su questo punto attraverso una serie di riforme e contro riforme a fatto perdere al Codice di procedura penale
Quelle quelle linee portanti quelle linee maestre indispensabile per il funzionamento di qualsiasi codici
Occorre allora un nuovo codice di procedura penale
E e e l'impegno deve essere di tutti
Deve essere impegno degli operatori del diritto e l'impegno soprattutto in questa fase di transizione bene suggerisce D'Angelo nella sua relazione introduttiva questa non è una fase di attesa
Questa deve essere una fase operativa deve essere una fase di impegno per consentire la sostituzione del nuovo al vecchio
Io limiterò perché mi piace limitare per non parlare di tutto perché i suggerimenti della relazione introduttiva insomma sono tanti io mi limiterò a dire che fra tanti impegni
Un impegno prioritario deve essere l'impegno del legislatore
Badate quando io parlo delle detonatore
Non mi riferisco soltanto al legislatore delegato
Certo
Compiti essenziali compiti fondamentali sono quelle delle senatore delegato che deve farsi di tradurre questi principi direttivi indicati nella legge delega
In un progetto di codici efficiente garantista
Ma l'impegno del legislatore deve essere
Valutato nel suo complesso
Deve essere valutato nel suo complesso per evitare che accanto al legislatore delegato
Ritorni un altro legislatore
Perché la storia del processo penale che ci ha caratterizzato nell'ultimo quindicennio è la storia di due legislatori
Un legislatore delegato che prepara un codice
E un legislatore delle leggine se così possiamo definirlo che fa di tutto per impedire che il lavoro del legislatore delegato giunga a compimento
E allora vediamo
Quale deve essere l'impegno delle senatore delegato e vediamo quale deve essere l'impegno del legislatore non delegato ma del legislatore visto nel suo complesso
L'impegno del legislatore delegato
L'ho già accennato deve essere l'impegno a creare un progetto di Codice
Garantista ed efficiente
Quando io dico garantista ed efficiente a mio giudizio non esprimo due esigenze contrapposte che devono essere fuse che devono essere coniugate
Questo cui questa questa visione di queste due opposte esigenze e una dizione che spesso a chi ha una visione contorta dell'efficienza
Cioè chi vede nell'efficienza il mandato di cattura
Chi vede nell'efficienza la sentenza di condanna anche se poi il mandato di cattura dopo qualche giorno viene revocato e se la sentenza di condanna dopo qualche mese viene riformata
L'efficienza non può essere disgiunta dalla garanzia la vera efficienza e l'efficienza Kissin raggiunge si ottiene con la garanzia il cittadino non cerca un colpevole il cittadino cerca il colpevole il cittadino non cerca una condanna il cittadino cerca la condanna del cocktail colpevole pertanto efficienza e garanzia
Sono due termini che devono andare insieme e che si integrano e si fondano a vicenda
Quello che invece Hummel sembra inconciliabile ed è questo e che il legislatore delegato deve soprattutto considerare
E l'esigenza di efficienza e garanzia da una parte e di speditezza processuale dall'altra
Noi sappiamo che l'esigenza fondamentale di un nuovo codice di procedura penale si ricollega alla necessità di ridurre i tempi del processo penale
Il nuovo processo penale proprio perché processo che si prefigge di ISO dissipare queste esigenze di garanzia e di efficienza
Io ritengo e ne sono certo sarà un processo penale lungo sarà un processo penale lunghissimo sarà un processo penale molto più lungo del processo tutt'suora applicato
Perché no non illudiamoci che con lo spostamento dell'ansia di gravità del processo
Dalla fase istruttoria scusate il lapsus non ci sarà più fase istruttoria dalla fase preliminare al dibattimento i tempi del processo si accorcino
Perché se è più breve sarà la fase iniziale
E su questo io ho i miei dubbi
Certamente più lunga molto più lunga sarà la fase del dibattimento voi tutti avete esperienza de dei processi
Condotti con rito con l'attuale fritto con l'attuale processo penale voi sapete che succede quando un processo non viene istruito o viene male istruito
Dibattimento interminabili e dibattimenti interminabili non solo nel giudizio di primo grado
Ma diventa dibattimenti interminabili anche nel giudizio di appello perché poi nel giudizio di appello
Dato questo spostamento in avanti dell'attività istruttoria nel giudizio di appello se ripropongono tutte quelle necessità che oggi sorgono nel giudizio di primo grado
Questo devo dire e il il punto che armeni lascia pessimista
Sugli altri punti io non posso approfondire
La problematica sul nuovo processo penale
Ritengo però di esprimere delle considerazioni non di pessimismo ma di cautela e quindi un invito alla coupé la e alla ponderazione anche per il legislatore delegato
Su quelli che sono gli istituti più originali gli istituti più nuovi
Del progetto della legge delega che dovrà essere trasfusa in un progetto di codici
Voi sapete che il progetto del settantaquattro è fallito per due motivi fondamentali perché in quel progetto era ancora presente la figura del giudice istruttore
E perché in quel progetto non si prevedevano riti alternativi rispetto al rito principale
Oggi la figura del giudice istruttore scomparsa
La figura del giudice istruttore scomparsa
E
Con una più oculata scelta di funzioni e di posizioni
Si è creata in questa fase preliminare
Una disparità di compiti tra
Polizia giudiziaria da una parte Pubblico ministero dall'altra giudice dell'udienza preliminare o giudice dell'incidente probatorio dall'altra
Però io mi chiedo
Il rilevo a me stesso
In questa fase preliminare
Il legislatore ha voluto lasciare la decisione
Il legislatore ha voluto conservare alla fase preliminare la funzione di filtro
Della notitia criminis la stessa suppergiù uno funzione di filtro che oggi assolve la fase istruttoria
Ora a me sembra inconciliabile
Che in questa fase iniziale
Si lascino delle decisioni si lascino dei giudici comunque si vogliano definire
E al tempo stesso
Si cerchi
Di sfoltire
L'acquisizione probatoria
Perché se un giudice deve giudicare quando io mi riferisco al giudizio mi riferisco al giudizio sull'assoluzione perché si è voluta lasciare a questa fase preliminare la possibilità di decidere
Anche sei attraverso una terminologia un po'strana cioè attraverso una distinzione tra le sentenze di merito e sentenze di non luogo a procedere
Ma i giuristi avranno di che sbizzarrirsi quando esamineranno e controlleranno che fra le decisioni di rom luogo a procedere
Assieme alle decisioni di natura processuale si affiancheranno dice visioni sul fatto non sussiste l'imputato non l'ha commesso anche se qualificate da una evidenza della prova
Ora secondo me la scelta che dovrà essere fatta era la scelta che
Molto oculatamente diversi decenni addietro aveva fatto Carnelutti nella famosa bozza Carnelutti
Se noi vogliamo sfoltire la fase iniziale del processo dobbiamo escludere dalla fase iniziale del processo la decisione
E dobbiamo lasciare soltanto una delibazione quella delibazione che si sostanzia nella decisione sull'archiviazione della
E perché
L'esigenza della decisione non può essere disgiunta dall'esigenza di dare al giudice la possibilità di decidere e quindi di acquisire o direttamente o indirettamente
Come formula l'ultima legge delega e cioè attraverso l'attività contrapposta dell'imputato
Del difensore del Pubblico ministero
Di decidere sulla notizia criminis
E il le ultime
Leggi delega
Proprio per queste necessità della decisione avevano conservato al giudice dell'istruzione dell'udienza preliminare e al giudice degli incidenti
De delle dell'incidente probatorio
La possibilità di un nuovo potere di istruzione surrogatorio cioè la possibilità di completare la prova qualora le prove offerte dalle parti non fossero prove sufficienti ai fini della decisione
Ci si rese conto che lasciare questo potere completi completamento delle prove
A questo giudice della fase preliminare avrebbe creato il rischio di introdurre cioè introdurre l'articolo duecentonovantanove quindi nuovamente la figura del giudice istruttore
E pertanto nell'ultima legge delega è stato abolito
Questo potere del giudice di richiedere l'acquisizione delle prove che egli ritenga utile ai fini della decisione
Ma questo determina un ulteriore snaturamento della funzione del giudice perché un giudice se deve giudicare deve avere la possibilità di acquisire la prova
La decisione questo non lo dico io questo lo lo diceva tanti anni fa il professore siracusano in uno dei suoi lavori fondamentali la decisione del giudice
E un concreto processo di ricerca nel quale egli avverte il momento per momento la maggiore o minore di certi motivi mentali
E la sua posizione indecisa rispetto ad altri fino al raggiungimento del convincimento
Come si può dare al giudice la possibilità di decidere se non gli si dà anche la possibilità di acquisire la prova badate possibilità che razionalmente il legislatore delegante ha lasciato al giudice del dibattimento
Perché questa è un'esigenza imprescindibile della decisione
Ecco perché io ritengo e mi limito soltanto ad affrontare questi Bondi che a me sembrano qualificanti io ritengo che occorre molta cautela e occorre molta ponderazione nel legislatore delegato per la relazione di questo progetto
Badate relazione Progetto e su questo non sono d'accordo con Scarpinato che deve essere deve essere deve creare un codice unico deve creare un processo da servire per tutte le necessità
Un processore servire anche per le necessità dei maxiprocessi
Perché i maxi processi ci sono stati ci sono e ci saranno in avvenire
Perché il maxiprocesso e un fatto che si lega a certe forme di criminalità organizzate
Criminalità organizzata che c'è stata e ci sarà sempre e anzi si incrementerà sempre più fin quando i valori della nostra i valori più ambiti della nostra società civile saranno il danaro il potere
E il maxiprocesso e pertanto non è come
Demagogicamente si legge in qualche organo di informazione è una diavoleria creata
Dalla fantasia dei pubblici ministeri o dei giudici istruttori il maxiprocesso di una realtà che si fonda sulle esigenze di natura sostanziale derivanti dalla creazione di certe forme di reato
Forme di reato che per essere accertate e valutate implicano il la valutazione di svariate in numerose posizioni processuali
Questo deve essere pertanto il compito fondamentale del legislatore tradurre del legislatore delegato tradurre la legge delega in un project in un progetto efficiente e garantista
La funzione del legislatore in generale deve farsi delle simulatore non delegato deve farsi da non intralciare così come finora ha fatto il compito e la funzione di legislatore delegato
Da Angelo citava poco fa
Una una legge che a me tanto vicina la la la legge
Del del dell'ottobre scorso sulla riforma dell'ordinamento penitenziario citando la come esempio di legge alla quale vengono meno le strutture organizzative per la sua applicazione ma io dico più questa legge è una delle manifestazioni più evidenti della schizofrenia del legislatore contemporanee
Perché quando il legislatore approva una legge di riforma dell'ordinamento penitenziario che ha come suo presupposto fondamentale che ha come filosofia fondamentale che tutta la filosofia dell'ordinamento penitenziario
Quella del merito cioè la filosofia in base alla quale il trattamento del detenuto deve essere fondato sul merito e nonno sulla clemenza
Questo legislatore deve fare in modo che tutta la legislazione precedente succede successiva si uniformi e si armonizzi a questi principi
E invece il mese dopo troviamo un'altra legge la legge di applicazione dell'amnistia e dell'indulto Rho che ubbidisce ad una filosofia diametralmente opposta
La filosofia della clemenza e determina disorientamento non solo nell'operatore del diritto ma determina disorientamento nel detenuto stesso
E determina disorientamento anche con un'altra ecco perché dico l'impegno deve essere un un impegno armonico di dei due legislatori
Ne determinerà una contraddizione con un'altra legge portante che anch'essa costituiva un'espressione della filosofia del merito del merito processuale perché beh del merito processuale fondato sul premio
Quando parliamo di legislazione premiale dobbiamo stare attenti perché i fondamenti della legislazione premiale sono diversi per il diritto sostanziale per il diritto processuale e per il diritto penitenziario
E io mi rendo conto che la la filosofia premiale è una filosofia che mal si addice al diritto penale sostanziale
La filosofia premiale può applicarsi
Al diritto processuale e si applica e sarà applicata secondo alcune direttive della della legge delega anche nel nuovo processo penale perché i modelli di processo alternativi il processo
Sul fondato sul patteggiamento si ricollega a questa
Che lo sappia premiale
E
La filosofia premiale invece indispensabile essenziale nell'ordinamento penitenziario nel quale assolve
Una funzione completamente diversa e questo è un chiarimento necessario perché oggi si parla di diritto premiale in modo indifferenziato senza differenziare i diversi contenuti diversi ambiti diversi settori di applicazione
Del premio
Dicevo
Questo questo legislatore nel mille novecentottantuno
Con quella legge fondamentale di modifica del sistema penale aveva già introdotto il patteggiamento
Aveva già creato le premesse per stabilire se
Queste queste innovazioni contenute nella legge delega
Avevano avuto successo nell'applicazione pratica
In realtà credo che il pretore D'Angelo che così da vicino ha potuto applicare questa legislazione me ne può dare atto credo che questa legislazione
Sui procedimenti alternativi non abbia avuto molto successo ma non avrà più successo oggi dopo che il legislatore ha invertito quella tendenza con la logica demenziale
Perché se qualche scusate la parola sesso aveva optato per il pelle del rito alternativo per il patteggiamento
Oggi deve ricredersi di questa scelta perché non conveniva il patteggiamento conveniva proseguire poco commi conveniva attuare il procedimento tradizionale perché poi il reato sarebbe stato estinto dal provvedimento di clemenza
E e non avrebbe neppure pagato quello che la la conseguenza dell'importo
Ire del del di di di questa procedure abbreviati
Pertanto che il legislatore oggi se veramente si vuole
Realizzare questo nuovo codice di procedura penale deve stare attento
Deve stare attento ad armonizzare le leggi che via via emana prima dell'entrata in vigore al nuovo codice ma restare attendo anche ad un'altra
Evenienze deve stare attento a non anticipare quelle che sono le novità e i contenuti della nuova legge delega perché anticipando così come è stato finora fatto anticipando alla legislazione attuale alla legislazione vigente i contenuti della nuova legislazione
Fa venir meno la necessità e l'urgenza dell'entrata in vigore del nuovo Codice procedura penale e la fa venir meno senza però figlia di costituire quella
Chiarezza dei principi e delle linee direttive che come dicevo prima sono essenziali per un codici per qualsiasi codice e soprattutto per un codice di procedura penale
Concludo
Concludo sempre su questo tema dell'impegno del legislatore
Con
Una considerazione che riguarda sempre questo impegno questa funzione delle slide ore in questa fase di transizione per il vecchio e nuovo
Fase di transizione che deve vedere l'impegno del legislatore certo io mi auguro di non aver superato il il tempo a mia disposizione se è stato superato concluderò subito
Che deve vedere impegnato il legislatore no delegando
Certamente
E verso l'adozione di strutture importanti necessarie per l'applicazione di un nuovo codice di procedura penale
Verso una maggiore qualificazione degli operatori del diritto
Sì attraverso una preparazione più specialistica con corsi post-laurea e attraverso nuovi criteri e metodi di valutazione nel reclutamento dei magistrati degli avvocati
Ma soprattutto vorrei dire il legislatore deve tassi da garantire forse anzi
Meglio ancor meglio tutelare l'indipendenza del magistrato mi pare che Scarpinato questo tema anche se sotto nell'aspetto sotto il profilo della valutazione delle prove lo abbia già toccato
Io lo riprendo in generale e un tema essenziale un tema fondamentale
Perché nessun codice di procedura penale potrà rispettare i principi di legalità e libertà se questo Codice non si affida ad un giudice
Che sia indipendente assolutamente indipendente ancor più indipendente di quando lo sia oggi
Non solo dal potere politico ma da ogni forma di condizionamento esterno per riprendere un concetto di scatenata anche interno
Allo stesso potere giudiziario perché non è soltanto il condizionamento esterno ma il condizionamento interno
Che deve essere valutato ai fine di garantire l'indipendenza del giudice e questo lo dico
E proprio con riferimento a questo impegno delle il relatore perché oggi sappiamo chi ci sono iniziative legislative e referendarie dirette a minacciare
Questo presupposto fondamentale per la garanzia della legalità e delle della libertà
Le carenze e le le iniziative pretendente al al la legge sulla responsabilità civile del magistrato iniziative che mi rendo conto trovano un terreno fertile
Un terreno fedelissimo nella sfiducia del cittadino nei confronti del potere giudiziario nella sfiducia del cittadino nei confronti del magistrato
Però io vorrei un po'sottolineare quelle che sono le cause di questa sfiducia perché le cause della sfiducia non risiedano così come vogliono far credere i mass media illudendo il cittadino soltanto nelle manette facili o nelle condanne ingiustificate
Le cause della sfiducia risiedono soprattutto nel fatto che la domanda di giustizia del cittadino viene troppo spesso disattesa
E se le cause della sfiducia sono queste e io ritengo che siano queste l'introduzione di una legge che limiti l'indipendenza del giudice
Non potrà fare altro che a cui re l'insoddisfazione del cittadino
E aumentare il tasso di legalità grazie
Ringrazio il professore
Pennisi
Per questa
Sua relazione crea una base proprio pragmatica e cioè si prefigura quel che può succedere con un nuovo Codice di procedura penale
Egli ottimista nel senso che
Ritiene che maxiprocessi processi alla grossa delinquenza possano essere condotte anche con questo rito in verità
I dubbi e le perplessità persistono noi presenteremo anche altre opinioni ammesso anche il diritto su un argomento scottante del momento e cioè su questo tema referendario del quale abbiamo parlato in altre volte
Nord e al quale noi abbiamo detto che l'attenzione non deve essere rivolta al giudice ma la giustizia come la giustizia in generale posta meglio funzionari passo la parola ora al collega Giordano
L'emergenza
Intesa come
Restrizione delle regole democratiche a un nucleo essenziale in conseguenza dell'eversione terroristica ha interrotto un processo storico di evoluzione dell'ordinamento processuale penale che si stava avviando verso un uomo modello culturale rito accusatorio credo che sia utile porgere un contributo di riflessione
Su un problema che è stato in parte oscurato dalla lotta contro il terrorismo prima da vota contro marchiato
Ah che tuttavia resta sia pure in qualche misura
Ho nubilato
Resta al centro del dibattito culturale come nodo ancora insoluto e che sarà l'oggetto della mia analisi se cioè esistono le condizioni o le precondizioni
Per porre le fondamenta di un sistema penale e processuale penale moderno culturalmente avanzato e aderente o una società che si avvicina alle soglie del Duemila pur nelle sue contraddizioni di sviluppo
Non è in gioco soltanto un problema di ritardo culturale o di arretratezza ma soprattutto di capacità del sistema di trasformarsi e chiarire i termini del discorso occorre prendere le mosse dalla considerazione che il processo penale una struttura ontologicamente orientata verso due modelli da un lato un modello ideale
Il processo come strumento di accertamento delle responsabilità penale dall'altro lato un modello reale il processo come momento di strategia di controllo
Politica della devianza
Storicamente si è passati da una dimensione epistemologica ha una dimensione politica e complessi ficcata del processo penale nel diritto romano classico il sistema delle prove legali ancorava la responsabilità a un'operazione di pura logica giuridica sia pure rudimentale
Nel diritto medievale comune il processo penale inquisitorio era impregnato da un'esigenza etica quella di reprimere la devianza soprattutto religiose la politicità della struttura che ha parlato Scarpinato sia pure da un'altra ottica
Si estendeva alla funzione deterrente della esecuzione della pena nel mondo contemporaneo che per il processo penale
Inizia con l'esperienza della codificazione
Allorché all'esigenza etica di reprimere la devianza subentra l'esigenza libertaria
Di osservare le regole del gioco più che di giungere comunque una verità quale che sia le due dimensioni epistemologica e politica convivono e anzi dal modo in cui si compongono dialetticamente dipende irreale strutturarsi del processo
Come ogni struttura il processo penale riflette il contesto culturale politico istituzionale in cui esso opera ed inoltre lo studio della struttura deve essere diversificato attraverso l'esame del piano strettamente normativo astratta previsione delle legge della legge e di quello effettivo la prassi giudiziaria degli operatori diritto questa in considerazione importante
Perché non si può imporre una struttura dall'alto in funzione trainante ma ogni strutture sempre il portato di una grande elaborazione culturale
Il processo penale ed ecco che io vorrei portare il contributo di riflessione su un altro versante che fino ad ora non è stato toccato ma che a me pare essenziale processo penale dicevo non può essere disgiunto dal diritto penale perché questi due poli costituiscono un sistema globale che reagisce alle dinamiche della società civile differenziando i specializzando le proprie strutture le proprie funzioni
Ora ogni sistema si regge innanzitutto sul consenso delle funzioni decisione cioè sulla le l'accettazione della legalità con espressa dalle sentenze dagli atti del giudice
E si regge inoltre sulla legittimazione cioè sulla coincidenza tra i valori di cui è portatore il sistema i valori che sono espressi nel comune sentire della società e dei suoi gruppi un primo dato e che non c'è consenso se non ci sono certezze da questo punto di vista vi è una profonda crisi del sistema
Perché vi è un rapporto di conflittualità all'interno del potere giudiziario fra giudici di merito ai giudici di legittimità e anche all'interno dei giudici di legittimità per esempio sulle tecniche di valutazione della prova
E vi è una conflittualità fra magistratura e potere politico come conseguenza anche degli abusi della supplenza oltre che fra magistratura e alcuni gruppi sociali e la tematica referendarie la cifra più eloquente di questa ultima conflittualità
Un secondo dato è che il sistema è in crisi anche sul piano delle legittimazione delle funzioni decisione perché nella società civile c'è una domanda di legalità nuova
Che ha come contenuto il diritto al giustizia vale a dire il processo giusto
Mentre i magistrati si sono assunti il compito di attuare nel processo e attraverso di esso le linee di politica criminale che il potere politico ha di fatto delegato ai giudici abbigliamento ha una sua funzione propria
La prima condizione preliminare per creare le basi di un nuovo rapporto tra processo e Società e dunque il recupero della certezza del diritto come presupposto per uscire da questa crisi di legalità che consiste nella difficoltà come sempre
Di trovare un soddisfacimento soddisfacente equilibrio tra un sistema che sia espressione di una Magna Charta libertatis
è un sistema proteso a strumento dalla difesa sociale
La crisi ovviamente investe anche il sistema delle sanzioni il carcere è una struttura criminogena e la pena è diventata mera retribuzione con finalità di pura emarginazione
Anche se vi è un grande merito nella società e nelle intenzioni della riforma dell'ordinamento penitenziario verso una concezione la pena come prevenzione recupero sociale
Ma la crisi ha investito anche il rapporto fra legge penale sistema politico istituzionale nel senso che vi è una gestione eminentemente processuale della difesa sociale
Proprio a causa dell'assenza di una lungimirante strategia politica che avrebbe dovuto invece intervenire in tutto l'arco della rilevanza penale dalla prevenzione all'esecuzione della pena
Sintomo più appariscente di questa crisi è la cosiddetta doppia supplenza del processuale nei confronti del penale che culmina nell'assegnare alle misure coercitive personali è reale una funzione anticipatrice delle decisione di merito anziché puramente cautela e la supplenza del penale sugli altri settori della vita pubblica
Per effetto dell'inefficienza dei controlli amministrativi e dell'inerzia del legislatore il quadro delineato è a mio giudizio la conseguenza del passaggio dal garantismo inquisitorio all'emergenza è vero che il garantismo assegnato
Una frattura fra prassi giudiziarie postulati ideologici a prassi escogitato varie tecniche di elusione delle norme di garanzia al riparo dalle nullità le dichiarazioni spontanee dell'arrestato eccetera
Secondo perché vi sono state almeno due incarnazione del garantismo
Una interpretazione liberale giusnaturalismo che concepiva le garanzie come strumento di tutela della libertà dell'individuo
è una concezione solidaristica tendente a proteggere le libertà individuali nei rapporti tra individui è stato nel senso che in questa concezione gli attacchi alle libertà provenivano prevalentemente dallo Stato apparato nello schema liberale la preoccupazione predominante e l'inviolabilità del diritto di difesa
Ricordiamo tutti le sentenze numero cinquantasei del sessantacinque ottantasei del sessantotto dalla Corte costituzionale sull'estensione delle garanzie di difesa alla presto confusione mappa degli atti di polizia giudiziaria e a margine di questa centralità del diritto di difesa la riflessione di giuristi si incentrava anche su altre tematiche la tutela della libertà personale vista però ancora su un piano formalista
La garanzia del giudice naturale con le questioni connesse sulla rimessione di procedimenti ed infine la scelta del rito da parte del pubblico ministero che faceva dire un grande giurista come Giovanni Conso
Già alla fine degli anni Sessanta faceva coniare quella famosa frase crepuscolo dell'istruzione somma
Nello schema solidaristica la preoccupazione dominante costituita dalla elaborazione delle tecniche di tutela degli interessi diffusi e delle tecniche d'imputazione della responsabilità civile
Gli interessi diffusi venivano visti sul piano sostanziale come controllo da parte di chi non detiene il potere dello svolgimento delle attività economiche
Quindi il problema la costituzione di parte civile
E le associazioni non riconosciute assume in questo quadro una valenza nuova cioè non soltanto come espressione di una domanda risarcitoria
Ma soprattutto come funzione di sostegno delle libertà individuali aggredite dal reato come anche dall'attività di impresa dalla pubblica amministrazione nonché come funzione di canalizzazione nel processo
Di una nuova istanza di punizione che ha reso inadeguato per certi versi anche lo schema
E il principio di obbligatorietà dell'azione penale
Il garantismo nasce all'insegna di una grande contraddizione
Perché contiene in sé sul piano dell'effettività e nelle sue diverse articolazioni ideali una carica antitetica
Sì che il passaggio dal garantismo all'emergenza non avviene in modo traumatico perché la filosofia del garantismo non riuscì a permeare di sé l'universo della questione giustizia
Questo passaggio comunque si coglie pienamente in tanti
Setto nella diversità delle tecniche di investigazione e di valutazione della prova da un lato la concezione del giudizio come semplice verifica della fondatezza dell'accusa tipica dell'Inquisizione
Dall'altro lato le finalità della decisione nell'acquisizione di una certezza in termini di corrispondenza al vero di una ricostruzione processuale
E ancora nella diversa funzione della punibilità e nella parificazione quote appena ma di talune ipotesi consumati con il tentativo nelle tecniche normative di formulazione delle fattispecie lasciando spazio alla discrezionalità del giudice
E si potrebbe continuare ancora
Nel ruolo della funzione inquirente perché vi è stato un travaso di ruolo tra pubblico ministero e giudice istruttore soprattutto i maxiprocessi
Nella natura sanzionatoria della carcerazione preventiva che è stata amplificata a dismisura dalla stampa e dei mass media nel ritocco della disciplina dalla competenza territoriale soprattutto nei suoi riflessi sulla connessione di procedimenti come volano per l'accelerazione
Dell'esito del giudizio e nel conferimento alla polizia giudiziaria di sicurezza di più vasti poteri per esempio nelle attività per cui è il passaggio dal garantismo l'emergenza non è stato caratterizzato e in questo punto io dissento dal opinione del professore Pennisi oppure è stata ripresa da altre giuristi
Non è stato caratterizzato questo passaggio da una sorta di schizofrenia legislativa
Nel senso che mentre venivano emanate le leggi dell'emergenza si continuava a dare impulso di valori ai lavori
Del nuovo codice di procedura penale che venivano approvate le leggi del mille novecentottantadue sull'istituzione del Tribunale la libertà del vino centottantaquattro sulla riduzione dei termini di custodia cautelare mi sembra questo
Uno schema arredi riduttivo
In realtà la dinamica sociale ha dato luogo a un processo di differenziazione
Quanto più accentuate erano le regole imposte dalla difesa sociale tanto più si andava formando nella società civile istanze per un processo giusto
Emergenza lo ribadisco e mi riferisco soprattutto ma all'epoca immediatamente successiva al terrorismo
è stata la limitazione a un nucleo essenziale e imprescindibile delle regole democratiche
Cioè un sacrificio in nome di un valore che in un dato momento storico è apparso più importante di altri valori la lotta contro il terrorismo e poi la delinquenza mafiosa
Ma questo sacrificio poteva essere sopportato solo in chiave di transizione e solo perché il terrorismo stava minacciando le basi della stessa convivenza sociale
Ma certamente il limite di guardia di questa fase di transizione che probabilmente destinata a durare molto più di quanto non si creda
Deve essere ricercato questo limite di guardia in ciò che un altro grande processualista come Cordero scriveva qualche decennio fa
E cioè che non è importante per veline a una verità quale che sia quando che il risultato sia il frutto di una metodologia corretta e radicata nella legalità
Anche la legge rognone Rognoni la Torre si inscrive nel capitolo dell'emergenza anche se per molti versi essa costituisce una decisiva inversione di tendenza e contiene in tre positivi elementi utilizzabili per il futuro
Per la prima volta il legislatore infatti non è il ricorso a una tecnica normativa di puro inasprimento dall'appena o di un mento dei poteri della polizia giudiziaria o di anticipazione della soglia della punibilità
Ma è ricorso a una serie integrata e coordinata di misure penali processuale fiscale amministrativa
Parigi antimafia da un lato ha riconfermato la dimensione politica del processo penale cioè come articolazione dinamiche dialettica della strategia di controllo della devianza
Processo penale visto come luogo privilegiato in cui possono essere messe a punto le strategie di lotta contro la criminalità mafiosa dall'altro lato ha posto un problema centrale per il futuro del processo penale quello dei grandi poteri criminali
La cui crescita è stata favorita come tutti sappiamo dalle disfunzioni dalla pubblica amministrazione dalla stessa inefficienza sul piano del coordinamento e della memorizzazione dei dati del sistema giudiziario poteri criminali che hanno fatto un salto di qualità
Mediante il controllo del traffico internazionale di stupefacenti
La dimensione internazionale delle associazioni criminose il frazionamento e la specializzazione dell'attività delittuosa
Lo schermo di società apparenti finanziari e di import export i collegamenti fra le varie organizzazioni costituiscono i caratteri delle nuove forme di criminalità organizzata
Il problema dei rapporti fra legalità e libertà oggi è un punto di snodo la cultura del pentitismo ha imposto nuovi problemi nelle tecniche di valutazione della prova e nelle regole di verifica
Dei sillogismi e delle massime di esperienza
E ha caratterizzato un ritorno a metodologie inquisitorio
è anche uno scollamento fra fasi investigative fase del giudizio assieme a una caduta del principio tipica dell'epoca moderna secondo cui il metodo di indagine e più importante del risultato mentre vi è una riscoperta del diritto al processo giusto in funzione di armonia con i principi della nostra carta costituzionale
Come si può uscire da questa impasse senza intaccare l'efficienza delle strategie di lotta contro la mafia
Non certo con il ritorno al garantismo degli anni settanta che è stata una fase storica ambivalente e che si è ormai esaurita
Garantismo oggi ha assunto una nuova connotazione
Non più presidio di libertà individuale che sono abbastanza garantite ma difesa delle libertà collettive di mobilitazione contro le lobbies e le organizzazioni criminali e le loro infiltrazioni anche negli apparati pubblici
Per ripristinare quel concetto di legalità che i leitmotiv dalla nostra Costituzione e ciò proprio perché i poteri pubblici e privati hanno manifestato tendenze più accentuate verso la illegalità
La prima linea di intervento spetta al legislatore e deve necessariamente migliorare il funzionamento della legislazione attraverso varie tecniche
E attraverso una semplificazione è una chiarezza delle norme che costituiscono il presupposto sia per la certezza del diritto sia per la efficacia e accettazione della no
Una seconda linea di intervento deve essere preordinata ha una grande prospettiva riformatrice dell'ordinamento penale
Attraverso una compiuta presa di coscienza delle più importanti acquisizioni criminologica moderna in primo luogo dei caratteri e della struttura delle forme associative criminale
E necessario accentuare
Le tecniche di formulazione della fattispecie attraverso il ricorso a modelli altamente tipicizza applicando inoltre il principio di lesività che privilegia nella struttura del reato la causazione del danno in senso naturalistico nonché il principio di colpevolezza soprattutto per le condotte atipiche in tema di concorso
Un decisivo rilievo deve avere la riforma dei reati contro la pubblica amministrazione perché la concezione affaristica del munus pubblico rappresenta l'habitat migliore per il proliferare del malcostume o delle clientele in definitiva Perri il riprodursi informa metastatica delle forme di criminalità mafiosa
Riforma che deve ubbidire al principio di una netta separazione fra condotte penalmente rilevanti e illeciti di mera rilevanza amministrativa attraverso la elaborazione di fattispecie volte reprimere gli illeciti profitti arricchimenti dei pubblici ufficiali
Nonché di fattispecie la cui punibilità sia condizionata al verificarsi di un danno effettivo per la pubblica amministrazione e ciò soprattutto per rimediare agli effetti indotti della supplenza del giudice primo fra tutti
L'immobilismo della pubblica amministrazione l'impressione per gli apparati pubblici ritrovarsi sotto tutù tela giudiziario
Sul piano dei modelli processuali
Va respinta a mio giudizio la tesi del rifiuto del processo accusatorio bollato come utopistico in rapporto alla lotta contro la grande criminalità organizzata sulla base di una argomentazione di in conceria inconciliabilità logica non è affatto vero che la lotta alla mafia e processo accusatorio siano tra loro inconciliabili
Se inconciliabilità viene queste individua bene tra le tecniche di indagine del vecchio processo penale e i bisogni e le aspettative di una società moderna
Ma questa supposta antinomie fra lotta alla mafia e processo accusatorio può essere comunque superata attraverso vari strumenti primo introducendo meccanismi processuali differenziati a seconda della tipologia criminale
E degli interessi in gioco secondo accentuando valenza degli istituti come il patteggiamento e la depenalizzazione volti ad alleggerire gli uffici giudiziari dal lavoro di minima rilevanza sociale
Terzo elaborando una netta separazione e differenziazione di discipline fra la fase di ricerca e assicurazione delle fonti di prova
Le indagini preliminari del pubblico ministero e della polizia giudiziaria fase e naturalmente deve essere improntata segretezza e la possibilità di penetrante inchieste e la fase del giudizio come luogo di valutazione e di analisi nell'effettivo contro Ettore delle parte del tema di prova
Predisponendo infine attraverso il meccanismo dell'incidente istruttori uno strumento di e le eliminazione e decisione delle questioni preliminari istruttori e sullo status libertatis
E chiaro che nessuna riforma come anche nessuna struttura può adeguata adeguatamente funzionare
Se non si recupera un rapporto nuovo di leale dialettica e di reciproco rispetto di ruolo tra avvocati e magistrati nel senso che la legalità deve anche diventare per tutti Codice deontologico
Ed ancora
Occorre potenziare l'indipendenza e la terzietà del giudice valori che vanno visti come garanzia di buon funzionamento di tutte le garanzie processuali la comunità deve prendere coscienza per il fatto e gli attacchi più o meno palesi contro la indipendenza del giudice e anche del pubblico ministero si traducono in definitiva in ostacoli alla realizzazione del diritto alla giustizia
Il disegno riservato riformatori infine non potrà andare in porto senza che venga affrontata in termini complessivi la questione che anche importantissima della professionalità del Pubblico ministero e del giudice
Che comprende ovviamente il problema del reclutamento del tirocini aggiornamento dire anche formazione permanente del magistrato
Questione che riguarda l'utilizzazione di ogni struttura in termini di efficienza di trasparenza i democratici
Concludo
Dicendo che mi pare che la nuova legge di delega si muova in questa filosofia anche se al momento della normazione delegata si può rendere perfettibile il quadro generale delineato per realizzare una finalità ultima quella di far ridiventare il processo penale esclusivamente uno strumento di accertamento della responsabilità penale
Perché le strategie Paul di politica criminale
Non devono più essere delegate alla magistratura ma assunte in prima persona dal potere esecutivo e diversificate negli apparati dello Stato a ciò preposti attraverso una più razionale distribuzione delle funzioni istituzionale
Al collega Giordano chiudere ascoltiamo
Con interesse e con curiosità anche la voce non ha detto lavori
Sì la precisazione iniziale è assolutamente necessaria
Quando gli organizzatori di questa tavola rotonda mi hanno invitato a parteciparvi io pubblicata e lusingata della cosa
Sono stata presa da un evidente senso di inadeguatezza e ho fatto presente al loro che non essendo né un tecnico né un operatore del diritto non avrei potuto portare alcun contributo specialistico al dibattito
E mi hanno risposto mi ha risposto D'Angelo lo ha ridetto prima il presidente Busacca che era utile anche a sentire una voce dal di fuori
Una voce diciamo così dalla parte del cittadino anche se spesso rischia di cadere in quella cultura semplificatoria dicotomica manichea in quella cultura rassegna stampa di cui parlava prima Scarpinato che io spero di evitare e comunque una puntura del cittadino è portatrice anche di un sentire comune di un impegno civile come quello che esprime l'Osservatorio sulla mafia come quello che esprime il centro di difesa dei diritti del cittadino che stiamo cercando di fondare a Catania
E quindi come tale diciamo così io mi sento di intervenire naturalmente questa premessa non giustifica Nela imprecisione negli errori del mio linguaggio e dei miei argomenti queste rimangono ovviamente niente
Volevo partire da una considerazione molto generale i valori democratici della libertà e della legalità che sono quelli di cui parla convegno di oggi e poiché di fondamenti di democrazia qui si tratta possono venire intaccati in due modi e su due fronti
Da un lato in modo diretto da ciò di cui si è parlato qui dall'esistenza di forze eversive o di poteri criminali così pervasivi
Da configurare quella che Dangelo definito ma è stata definita ampiamente ormai di illegalità diffusa in libertà sostanziale quando nemmeno la vita nemmeno la sicurezza sono garantite
Ma possono Amedeo svuotati questi concetti questi contenuti in un modo Menendez meno diretto e più pratica e meno plateale ma altrettanto pericoloso con uno svuotamento strisciante delle sedi e delle forme del potere legale
I due fondi non sono alternative non sono separati anzi spesso si aiutano a vicenda
Non c'è democrazia se le ristrutturazioni economiche sociali e di potere vengono sottratte alle procedure democratiche così che in esse abbiano spazio ossia logica monopolistica e sia sedi sotterranee
Non c'è se i cittadini vengono sostanzialmente spossessato i dei loro diritti rispetto alle istituzioni nell'ambito di una concezione della politica sottratta ogni criterio di utilità sociale ridotta a puro mercato può scambio pragmatismo senza principi
Io riassumerei così i motivi congiunge intrecciati come ho detto che svuotano di senso i principi formalmente dichiarati della legalità
Primo l'esistenza di una criminalità organizzata con caratteristiche non patologica e non di emergenza ma strutturali connaturate al sistema
Secondo le deviazioni non controllate e non controllabili di apparati dello Stato
Terzo la corruzione diffusa nella pubblica amministrazione del potere politico la commistione di ruolo politico e di ruolo gestionale la non coincidenza tra livelli di decisione e esiti di responsabilità
Quarto la centralizzazione Elektra nazionalizzazione del potere economico che sottraggono anche questo potere ai controlli nel Paese Bobbio diceva Democrazia e l'esercizio del potere pubblico in pubblico ora al potere non è pubblico né in quanto non privato né in quanto trasparente
Vado a ritroso e accenno soltanto al quarto punto quello dell'economia
Nel nostro Paese in troppa parte questo rientra nel potere invisibile non palese non controllabile spesso determina distruzione dei grandi risorse pubbliche penso al dire e pensare Italgas ma si potrebbero fare decine di esempi
La mancanza di controlli rende gli abusi più facili li rende praticati li rende impuniti
E spesso è soltanto l'intervento del giudice che le Grandes di Nizza questo potere solo nelle sue forme più perverse nelle sue punte più evidenti e quindi questo intervento è pochissimo gradito
Certo sarebbe forse sufficiente un controllo politico amministrativo efficiente a parte funzionare bene le cose
Ma ciò non avviene e non solo per gli evidenti interessi a mantenere lo statu quo ma anche la per la mancata previsione di strumenti normativi adeguati e anche perché la democrazia bloccata ha ostacolato controllo politico
Anche l'opposizione politica è stata più spesso impegnata nel tentativo di col Governo che in una funzione di controllo
Per quello che riguarda la corruzione nelle prassi amministrative anche a questo accennava già D'Angelo lo voglio riprendere per non limitare il discorso al al ai processi ai maxiprocessi
Nelle prassi amministrative nella stipula degli appalti nella redazione dei piani regolatori delle loro varianti la corruzione il favore interessato dei partiti di governo sembrava una regola
E in questi ultimi anni innumerevoli indagini hanno accertato quando la spesa pubblica soprattutto degli Enti locali sia inquinata è condizionata dal pagamento di tangenti
Anche qui gli scandali sono venuti alla luce quasi sempre per opera dei giudici e quasi mai autoanalisi dell'amministrazione
L'azione della magistratura in questo settore e soprattutto in alcune sedi penso a Torino ma ce ne sono anche altre
è stata incalzante e ha via via rotto paratie stagne vi rassegnata indifferenza di complicità e di supina accettazione verso pratiche a morali di gestione della cosa pubblica
Anche questo però con grande squilibri come dicevo da un luogo all'altro del Paese
E questi squilibri tendono a rafforzare purtroppo nel pregiudizio collettivo ma questa volta non mi pare rafforzamento infondato
La sensazione di arbitrarietà dell'azione giurisdizionale è un effetto perverso di una semplificazione lo capisco ma questo è quello che passa dall'opinione pubblica da un lato e tendono anche ad attribuire vocazioni personalistiche a questo o quel magistrato con gli esiti perversi dal punto di vista dell'immagine complessiva della magistratura che noi sappiamo
Il sistema
Di dei reati dei pubblici amministratori puro con le recenti modifiche e l'impianto complessivo della pubblica amministrazione era studiata in modo da essere funzionale a un'organizzazione autoritaria accentrata dei poteri pubblici
Non risponde più alle esigenze dello Stato pluralistico decentrato nel quale amministrazioni in larga misura autonome ed elettive sono investite di poteri amplissimi
Le trasformazioni che hanno toccato la pubblica amministrazione sono profonde reversibili
E le riforme della giustizia e della pubblica amministrazione a mio parere devono camminare insieme
Se no giudice amministratore continueranno di volta in volta apparire o come carnefice come vittime su cui ancora una volta si scaricheranno i problemi lasciati irrisolti dalla legislazione da istituzioni troppo lontane dalla realtà
è mancato un processo coerente di adeguamento delle regole giuridiche alla nuova fenomenologia dello stato sociale c'è stata una colpevole Stasi un enorme ritardo nelle soluzioni legislative organizzative
Le principali leggi che regolano la materia dei servizi e delle procedure amministrative risalgono allo Stato liberale al regime fascista o al massimo ai primi anni della Repubblica
I mutamenti strutturali della Società della politica dello Stato hanno cambiato radicalmente le questioni della pubblica amministrazione come così come era stata definita nello Stato liberale
Pensiamo ad esempio anche solo alla legge sui controlli amministrativi tutte incentrate sui controlli dell'atto e che prescindono da qualsiasi intervento sugli effetti dell'atto spesso
Non si è avuto in tutti questi anni nessuna forza politica per modificare queste norme
All'inadeguatezza dei criteri di controllo fa riscontro quella degli organi di controllo anche i controlli hanno finito per attestarsi lecito Livio Paladin su un piano di contrattazione politica più che di stretta legalità
D'altronde nel nostro Paese su tutti i piani tarda a farsi strada una cultura del controllo che pure essenziale per la democrazia nella stampa assorbe ormai più a questa funzione che pure identificherebbe come Quarto potere
Si controllano troppo spesso le forme troppo moderato le sostanze
Nel complesso nell'attuale sistema dei diritti e lo lamentano sempre i cittadini ma sono poco ascoltati evidentemente è troppo ampio lo scarto fra ciò che viene garantito in astratto e ciò che viene assicurato in concreto
Alla potenza delle grandi organizzazioni criminali ma anche la connessione tra i vari settori del sistema terminali manca lo strapotere delle concentrazioni industriali ma anche la corruzione politica
Giovanna giustizia debole inefficiente lenta impossibilitata l'accertamento rapido della verità
Il cittadino che riesca a ottenere in concreto attraverso la giustizia quanto gli spetta rappresenta un'eccezione e non la regola
Si parla sempre della giustizia penale e questa d'altronde oggi qui è il tema del dibattito ma per quella civile così come per quella ministre Piva tributaria eccetera troppo spesso si può parlare di vera e propria negata giustizia
La crisi forse diversa da quella del penale ma non è nemmeno preoccupante
La democrazia non funziona non c'è legalità e quindi non c'è libertà quando i diritti rimangono sulla carta
Quando non c'è dialettica fra le decisioni e le domande dei cittadini se questi non hanno strumenti per conoscere i procedimenti decisionali per tappezzare i loro bisogni
E vorrei dire qui è una cosa che non è stata ancora citata ma accanto ai diritti d'impianto tradizionale di cui è teoricamente almeno assicura la tutela anche se poi in pratica è frenata dall'inefficienza globale del sistema giudiziario
Emergono diritti nuovi
Il consumatore i cittadini e l'ambiente l'identità e la riservatezza personale rispetto alle banche dati il diritto a non avere manipolato il proprio patrimonio genetico
Sono diritti nuovi che non sono sicuri ma in certi i soggetti più deboli non sono non ce la fanno rivendicare o di non sono non tendono a tutela ma spesso neanche di conoscono la loro vita quotidiana in realtà e senza diritti
E allora necessaria sì la presenza attiva dei movimenti ma anche un rafforzamento della tutela giurisdizionale il riconoscimento che è un insieme di bisogni ed interessi così vasti
Il riconoscimento di questi come diritti significa renderli situazioni come si dice con un termine orrendo giustiziabili
Certo la tutela sostanziale dei diritti del cittadino può e deve passare innanzitutto attraverso la pubblica amministrazione
Però è anche vero che è da respingere l'idea che i diritti nuovi derivanti dallo stato sociale e quelli che derivano da un'evoluzione scientifica e tecnologica per i quali si parla di nuova cittadinanza sociale
Siano affidati unicamente agli apparati politici o a quelli burocratici
L'aumento della domanda di giustizia è una tendenza di fondo nella società contemporanea ed è da favorire certa innanzitutto intervenendo prima che si ponga l'esigenza dell'accesso alla giurisdizione
Ma anche assicurando poi l'effettiva praticabilità dei vecchi e dei nuovi diritti
Certo è un peso ulteriore sulla giurisdizione certo aumentandola domanda può derivare un'ulteriore diminuzione di efficienza nelle risposte che il sistema giudiziario in grado di dare ma per evitare questo e al contempo garantire davvero a tutti i cittadini a tutti i diritti d'accesso alla giustizia occorre da un lato ripensare in profondità al modo di concepire la giurisdizione
Dall'altro riaffermare con forza l'idea di efficienza della macchina giudiziaria della stessa legislazione certificazione
Bisogna superare l'idea io credo che per qualsiasi problema si possono assicurare le medesime garanzie con le medesime strade e bisogna pensare anche a forme di giustizia alternative a quelle rese dei giudici funzionari
D'altronde qualsiasi sistema di garanzie non funzione se le leggi sono mal fatte troppo numerose troppo frammentarie se la giustizia è lenta antiquate inefficiente se cittadino come accade oggi e qui è scoraggiato dal ricorrervi
Le cause civili vanno avanti in media per sei sette anni il penale obbliga lunghi estenuanti carcerazioni preventive
Non sono i possibili certo errori dei giudici a creare lo spazio del sistema giudiziario e nelle e siamo nell'epoca tende la tecnologia siamo nel postindustriale si scrive con la penna
Si spende per la giustizia lo zero virgola due del reddito nazionale
Nel mille ottocentosessantuno c'erano sei mila giudici per trentasette milioni di abitanti oggi non si arriva a sette mila ci si permette il lusso di oltre mille magistrati sottoutilizzati
Non si comincia neppure a ridisegnare la mappa delle circoscrizioni giudiziarie un progetto nazionale coraggioso presentato anni fa da ministro Boni faccia fu affossato da una generalizzata reazioni di tipo insieme carte campanilistica corporativo
L'ingolfamento del lavoro la mancanza di strutture aumentano a dismisura i margini di rischio degli errori umani
Al di là dei pericoli per l'indipendenza della magistratura poi fortissimi a cui è già stato accennato il meccanismo della responsabilità civile avrà lesi Televis Carpin evitabile di moltiplicare la catasta arte dei processi
Ogni inquisito tirata in causa al giudice e si andrà incontro a un altra infinita catena di procedimenti tutti i duplicati
Non solo la legalità ma anche la libertà assume oggi un senso diverso rispetto al passato
è già stato accennato qui nella vecchia concezione dei diritti civili il rapporto fra autorità e libertà vedeva come protagonisti sono lo Stato e i cittadini
Proprio perché allora non esistevano grandi poteri che potessero competere con lo Stato e quelli che c'erano erano profondamente integrati con lo Stato medesimo
Per questo garantismo tradizionale si preoccupava soprattutto di difendere il singolo dai soprusi del potere pubblico cosa certo positiva ma che non è più sufficiente oggi perché non sicura di altri soprusi
Quei poteri che citavo prima legale legali invisibili
Hanno nei confronti dei cittadini una capacità di questione pari se non superiore a quella dello Stato e questo rende più delicato il POR antico dilemma della ricerca di equilibrio fra libertà individuale difesa sociale
Già si pose il problema con il terrorismo senza peraltro a realizzare granché in termini di difesa sociale
Sì blocco allora è stato anche detto l'evoluzione garantista della giustizia sotto la spinta della così detta emergenza
Ora di fronte a poteri criminali che si rivelano sempre di più
Un fatto strutturale lo voglio ripetere perché rifiuto concetto di mafia come emergenza
Un fatto strutturale della nostra società lo smantellamento delle logiche dell'emergenza offre una grande occasione per rilanciare i temi delle grandi riforme delle riforme di struttura
Il processo riformistico per graduale che sia deve avere la pretesa di attuare complessivamente una strategia globale non è possibile pensare aggiustamenti minimali o a mere strategie di contenimento
Quando il cittadino si trova ad avere due punti di riferimento nei suoi rapporti politici sociali ed economici uno rappresentato dai criminali e uno espresso dai poteri legali
Ma non riesce a separare uno dall'altro perché il primo controlla spezzoni del secondo quando accade questo bisogna prendere atto che questa organizzazione mette in crisi i valori fondamentali dello Stato
Che sono esclusività del monopolio della forza e unicità dell'ordinamento e bisogna aggredire questo problema con l'ampiezza di risposte che l'ampiezza del suo spettro impone l'attuale disciplina normativa è inadeguata questo livello dell'attacco sia come oggetto che come collocazione sistematica dei reati ma non sono problemi che il solo piano penale possa affrontare
La magistratura si è trovata a dover affrontare da sola il moltiplicarsi il decentramento dei poteri occulti quelli armati e quelli non armati
E Man mano che si è affermata la sua indipendenza
E un suo inedito atteggiamento nei confronti del suo entrare dei santuari del potere è cresciuta nei suoi confronti l'inquietudine all'insofferenza di chi da troppo tempo si era abituato all'uso appunto di un potere incontrollato
Quel concetto di libertà quello a cui accennava Scarpinato periodo Ytzhak Dosso discorso
Era quello di tutela dei già protetti di coloro che hanno una posizione di rilievo nella società di coloro che possono intimidire i giudici erano sempre fatto
Non tanto con la forza diventa della violenza della corruzione del ricatto
Ma anche con la forza ben più sottile della cultura dominante di un sistema di valori che scopre garantismo come hanno fatto molti giornali siciliani solo quando a garanzia dei forti e dei potenti
Vedi caso le critiche contro i settori più esposti della magistratura vengono proprio da chi mancando ai propri compiti non si è mai battuto nelle sue sedi proprie politiche istituzionali
Contro la vergogna palese dei potentati camorristici e mafiosi
Da chi ha confuso sempre comodamente due cose assai diverse la responsabilità morale e politica e la responsabilità penale e questo ha chiamato legalità
Chi ha trasformato l'insufficienza di prove in una specie di bandiera
La responsabilizzazione non deve valere solo per la magistratura ma per tutti gli apparati pubblici
E se non si vogliono più supplenze ammesso che mai ce ne siano state ognuno deve assumersi le proprie responsabilità soggetto singolo soggetto collettivo che sia voglio finire come ho cominciato citando Bobbio perché Daloui ho imparato quelle poche cose che so sulla democrazia
E Bobbio ha scritto recentemente proprio a proposito di processi penali non era scoperta della corruzione che destabilizza ma era corruzione
Ringrazia la professoressa pre nulla per questa sua esposizione ai magistrati
Greche consolante che anche il corpo sociale
Dimostri di essere a conoscenza dei problemi della giustizia che non si possono schematizzare con votazioni però o contro la magistratura abbiamo saputo dai Messmer mass media una non l'inchiesta fatta dal Secondo Programma televisivo che ci sarebbe un cross due per cento contrari alla magistratura e cioè che bolla questa inefficienza che ci sia questa caduta di credibilità è vero però non si può schematizzare dicendo che tutto va male perché il giudice non paga quando pagherà tutto andrà meglio i problemi sociale sono molto complesse e noi abbiamo avuto una panoramica davvero acuta interessante passa ora la parola al collega alcol
Nella fase attuale di un ripensamento critico del funzionamento dalla giustizia e del ruolo dalla magistratura nel nostro Paese il processo penale è stato esattamente individuato come uno dei punti cruciali della questione giustizia
E alla recentissima approvazione della legge di delega per la riforma dettava il codice costituisce indubbio segnata positivo di una maggiore attenzione alla classe politica ai problemi e alla giustizia
Trattasi senza dubbio di un evento storico destinato ad influire profondamente sulla nostra civiltà giuridica e che produrrà significative modifiche anche sulle strutture giudiziarie
Una riforma tanto impegnativa impone a mio avviso un'adeguata preparazione con una serena e non emozionale ricognizione dei problemi esistenti ed una rigorosa analisi di quelli che il nuovo codice di un rito potrà determinare e ciò al fine di evitare al massimo che scelte affrettate possano in concreto vanificato ma soprattutto occorrerà tenere ben presente che alla riforma non costituisce che il primo seppure importante passo nell'adeguamento complessivo ormai improcrastinabile della macchina giudiziaria
E che altro non meno significative riforme saranno necessarie insieme con un eccezionale impegno anche finanziario per l'apprestamento di strutture materiali e di personale che alla riforma imporrà
Uno dei problemi di maggiore momento è quello concernente la rispondenza del nuovo processo alle esigenze di difesa sociale
Resta impellenti da un terrorismo politico troppo affrettatamente ritenuto sconfitto e da una criminalità organizzata
Tanto radicata nel tessuto sociale che lungi dal costituire un'emergenza come si mostra di credere e da tempo una piaga endemica con cui ci si dovrà confrontare ancora Bondi
L'analisi del problema deve necessariamente prendere le mosse dalla situazione esistente con particolare riferimento alla criminalità mafiosa
Non vi è dubbio che uno dei segni più appariscenti dell'intensifichi MiFID intensificato l'impegno statuale nella repressione della criminalità organizzata comune politica
Sì è stato quello della celebrazione di diversi processi contro numerosi imputati collegati dai reati associativi
Ma è dal pare indubbio che detti processi hanno sollevato notevoli perplessità sul piano del lavoro reale efficacia ai fini repressivi e soprattutto in tema di tutela di diritto di difesa del sì
La polemica ha assunto toni dia più crescenti è come spesso accade serio riflessioni critiche sono state talora soffocante da interessati tentativi di strumentalizzazione
In proposito come è stato efficacemente osservato professor Amodio
Se si guarda i maxi processi senza la lente deformante liquidatoria dell'approccio emotivo non può non riconoscersi
Che gli stessi non sono di per sé legati alle cosiddette emergenza del terrorismo e della criminalità mafiosa
Ma costituiscono nel nostro sistema processuale un dato che rientra nella fisiologia di un sistema sociale
Che produce l'illecito con le stesse macrostrutture caratteristiche della sua morfologia globale
E non sono soltanto in reati concernenti la criminalità organizzata per così dire tradizionale a produrre maxiprocesso
Basti pensare processi per contrabbando di petrolio per traffici illeciti delle fustelle di medicinali a diversi procedimenti per truffa nei confronti di enti pubblici è possibile
In tutti questi casi accanto ad un limitato gruppo di imputati in cui sono stati contestati reati associativi vi è un ragguardevole numero di coimputati costituenti la folta schiera di coloro che si sono avvalsi o hanno goduto degli affetti dell'attività illecita posta in essere dei primi
Ne sono sporadici i processi di notevole dimensione determinati dall'ingente numero non degli imputati bensì dalle vittime
Si pensi ai diversi processi per disastro colposo per truffa o per bancarotta fraudolenta in cui non di rado si registra un elevato numero di persona offesa dal reato
Trattasi di processi che in numero crescente avvengono instaurati presso gli uffici giudiziari creando tutta una serie di problemi di gestione organizzativi di non agevola soluzione
Non è dunque soltanto la criminalità mafiosa un'eversione terroristica ad eliminare il fenomeno ad alimentare il fenomeno del maxiprocesso
Ma la struttura di massa della società moderna a fare assumere caratteri extra ordinem
A procedimenti nei quali impera la legge dei grandi numeri per quanto riguarda gli autori dell'illecito o delitti
Va rilevato come voi per quanto concerne i processi alla grande criminalità organizzata che gli stessi possono essere sì prodotti dal ricezione affrettate acritica della rivelazione dei cosiddetti pentiti
Ma che per converso è proprio l'esigenza imprescindibile di effettuare gli opportuni il riscontro di tali dichiarazioni a determinare come conseguenza ben difficilmente eliminabile la creazione di processi di notevoli dimensioni
In altri termini
Se si vuole contenere il rischio delle assoluzioni generalizzate nei confronti dei membri delle organizzazioni criminali occorre necessariamente impostare inchieste giudiziarie di ampio respiro e di notevoli dimensioni
Al riguardo possono essere utili le seguenti considerazioni tratte dalla mia esperienza del distruzione dal processo contro numerosi membri di Cosa Nostra attualmente al vaglio dibattimentale davanti alla Corte di Assise di padre
In un rapporto del settantotto relativo alle informazioni fornite dal noto mafioso Giuseppe Di Cristina poco prima di essere ucciso
I carabinieri del nucleo operativo di Palermo così si esprimeva
Le notizie fornite dal Di Cristina rivelano una realtà occulta davvero agghiacciante
E cioè che accanto all'autorità dello Stato esisto un potere più incisivo e più efficace che è quello dell'arma
Una mafia che agisce che lucra che uccide che perfino giudico
E tutto ciò alle spalle dei pubblici poteri
Realtà indiscutibile che perciò indigna e sgomenta per la inammissibilità di questo stato di cose che mortifica ed avvilisce gli sforzi che vanno compiendo i pubblici poteri
Il nobile sdegno dell'estensore appare anche alla luce degli avvenimenti successivi pienamente giustificata
La Sicilia
Registra il viso onorevole primato
Dell'uccisione per mano mafiosa dei vertici più significativi dallo Stato e dalle pubbliche istituzioni e di un numero incredibilmente ampio di pubblici funzionari eliminati solo per la loro posizione dallo strapotere mafioso
Il traffico degli stupefacenti inoltre e la belluina ferocia degli eventi della cosiddetta guerra di mafia Charlot reso tristemente noti in tutto il mondo
Portando a una identificazione pressoché generalizzata anche se grossolana ed ingiusta fra la Sicilia la mano
Questa e alla realtà con cui quotidianamente si confrontano polizia e magistratura
Troppo spesso ignorata specie quando le organizzazioni mafiose per aver raggiunto un equilibrio interno o per altri motivi non si offendono autrici di gesta Covatta
Tale realtà
Compiutamente emersa adesso in tutta la sua carica di pericolosità per la stessa stabilità delle istituzioni democratiche era appena avvertita dal passato
Sì io ricorderà che fino a tempi recenti si discuteva addirittura se alla mafia si stesse e comunque se costituisse associazione per delinquere
Non erano pochi infatti quanti sostenevano che il fenomeno mafioso non sarebbe altro che un comune sentire delle popolazioni meridionali
Prodotto dal disinteresse dello Stato è fondato su valori in sé non censurabile
Il Manzini richiamo in proposito il noto discorso elettorale di Vittorio Emanuele Orlando del ventotto luglio venticinque in cui quest'ultimo ebbe ad affermare
Se per mafia si intende aiuto da amico ad amico se per mafia si intende amor proprio di popolo
Se per mafia si intende un affetto portato al parossismo la fedeltà fino all'esasperazione allora da palermitano palermitani vi dico che io sono il primo mafioso
Concetti questi
Che troviamo riprodotti con straordinaria singolare efficace in un manoscritto proprio del mafioso Rosario Spatola sequestrato gli durante la sua detenzione nel carcere dell'Ucciardone
La vera mafia e legge di potere per conculcare più tempo
Vogliamo definire quella che i giudici voi governatori definiscono mafie non si chiama ma si chiama omertà
Cioè uomini d'onore che aiutano e non profittano dei deboli che fanno sempre del bene mai dal ma
Ed è per questo che vi vogliono distruggere così il potere del di ingiustizia resta nelle mani dei giudici e dei governatori che si servono da la parola mafia usandola come legge di poter assunte
Ed è veramente singolare che mentre alla mafia continuava a compiere misfatti ed omicidi catalogati dagli organi d'informazione come compiuti da ignota mano assassina
Al livello dottrinario perfino i giuristi più illustri sostenevano che anche se le organizzazioni mafiose in quanto tale sono da codificare come associazione per delinquere occorreva pur sempre dimostrare ai fini della responsabilità penale del singolo
Per quali debiti lo stesso si era associato
In altri termini era ben radicata la convinzione che la mafia non sono non avesse un'organizzazione unitaria ma soprattutto che non avesse un programma comune criminoso
Di qui sa che gli innumerevoli delitti compiuti dei suoi membri erano il frutto di scelte contingenti consumato il loro mandato
Questi concetti si sono tramandati fino a tempi recenti
Ancora nel settantasette la suprema corte pur affermando che la mafia costituisce associazione per delinquere
Ha operato un'infondata distinzione tra vecchia e nuova ma mentre l'unione permanente cito testualmente ed organizzata di più persone a carattere mafioso che non abbia un preordinato e specifico programma delinquenziale come avveniva nella vecchia mafia
Non costituiva associazione per delinquere
Sussistono invece gli estremi di tale reato nel caso in cui come avviene di solito dalla nuova mafia
Una consorteria mafiosa sia organizzata per commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio o contro la libertà morale oppure alla Vuitton incolumità individuale
Ne sono state rare le pronunce in cui si è affermata la possibilità di una sorta di germinazione spontanea del fenomeno mafioso avulsa dalla terra di origine del fenomeno stesso
E della scendi brevità
Della qualità di mafioso dall'appartenenza a qualsiasi organizzazione così negando incredibilmente in radice l'esistenza imprescindibile del fatto organizzativo perché possa parlarsi di ma
Gli inquirenti palermitani ben sapeva
Che un'indagine giudiziaria fondata su modelli ispirati al tipo d'autore era pertanto destinata all'insuccesso
E si è preferito quindi porrà l'accento sugli specifici delitti delle organizzazioni mafiose come mezzo per raggiungere la prova anche del delitto di associazione per Todi
Solo con questa tecnica gli equivoci tradizionali indizi di appartenenza dalla mafia degli imputati avrebbero acquisito ben diversi e spesso rilevanza
Attraverso cioè il loro inserimento in un mosaico probatorio compatto e rom
Occorreva concentrare quindi gli sforzi sui reati tipici della criminalità mafiosa in particolare sul traffico internazionale dello stupefacente
Privilegiando i metodi di indagine cosiddetti indiretti ad esempio le indagini bancarie ed utilizzando in modo più razionale ed incisivo i tradizionali metodi utilizzati
Sarebbe troppo dunque dispersivo in questa sede a fornire un quadro dei principali problemi derivanti da questa impostazione dell'istruttoria
Basterà ricordare a mero titolo esemplificativo le difficoltà di collaborazione giudiziaria internazionale specie in tema di indagini bancarie con magistrature appartenenti ad ordinamenti giuridici profondamente diverso dal nostro
La mancanza fino a tempi recenti dei necessari supporti informatici per istruttori di così ampio Respighi
La cronica insufficienza delle risorse umane e materiali negli uffici giudiziari le carenze nel coordinamento delle investigazioni nei diversi organismi di polizia giudiziaria
E più volte si è sottolineata la necessità che l'immane lavoro giudiziario spettante alla magistratura nel campo della grande al termine del tavolo realizzata non fosse lasciato come era finora avvenuto alle eventuali iniziative di questo o quasi singolo magistrato inquirente
E si era chiesto che venissero poste le premesse
Per la crea zione di un tessuto organico e ben coordinato di uffici inquirenti un continuum che consentisse di portare avanti il lavoro giudiziario in modo sistema
Tali auspici di razionalizzazione delle indagini giudiziarie come era peraltro facile prevedere non hanno avuto alcuna concreta realizzazione
E così anche in questo settore è stato affidato alla buona volontà del singolo magistrato d'intervento repressivo reclamato da una collettività sempre più allarmata dagli orrendi crimini commessi dall'Ama
Adesso vengono appena ricordate le centinaia di omicidi di stampo mafioso commessi solo qualche anno fa
E lo stesso assassinio dal profeta Dalla Chiesa che tanta emozione sgomento suscitò nell'opinione pubblica tende adesso a dissolversi nelle nebbie dall'oblio
Ma chi ha dovuto attraversare quel periodo tremendo in cui i mezzi di informazione scandivano inesorabilmente la progressione degli omicidi quotidianamente consuma e gli amici più cari venivano eliminati dal piombo mafioso solo per aver compiuto il proprio dovere ricorderà sempre il senso di frustrazione e di impotenza di quei giorni e le difficoltà nel proseguire con fermezza e serenità Maria tracciata di fronte a una criminalità mafiosa dilagante ed apparentemente inarrestabile
Tuttavia tra innumerevoli difficoltà le indagini giudiziarie sono proseguite consentendo di mettere a fuoco la realtà di un fenomeno criminoso molto compatto più compatto ed unitario di quanto si suppone ben diverso cioè da quella greca atto disomogeneo di fazioni in perenne lotta fra loro che molti lo ritenevano costituisse l'in sede all'Ama
Del resto le centinaia di morti legati al di là di ogni ragionevole dubbio da unicità di causale costituivano indiscutibile a conferma di tale acquisizione probatoria
A questo punto
La necessità di un unico processo non era più il godibile non solo per una necessaria valutazione finché unitaria dei fa erano stati contestati più volte talora in diversi processi pendenti spesso pressa autorità giudiziarie differenti
Ma anche nello stesso interesse degli imputati
Ancor prima dunque della rivelazione di qualsiasi pentito l'esigenza del maxiprocesso era un effetto immediato e diretto di un fenomeno criminoso unitario e di enormi dimensioni
La collaborazione di alcuni imputati in sostanza lungi dall'essere stato la causa del maxiprocesso è la base portante dell'impianto probatorio ha costituito utilissimo riscontro delle prove già acquisite per altra via
Consentendo una preziosa vettura dall'interno dalla realtà mafiosa e una più precisa attribuzione delle responsabilità per i vari delitti che non di rado si è risolto a favore degli stessi imputati
Alla luce di quanto si è detto mi sembra doveroso affermare che alla vastità delle inchieste giudiziarie
Non è necessariamente come talvolta anche autorevolmente si afferma il frutto di una diffusa mentalità operativa sorretta da un'irrazionale legislazione dell'emergenza
Ma piuttosto ma conseguenza necessitata di fenomeni criminali di inusitata ampiezza
Sì io mi viene da molti che questa situazione subirà un mutamento radicale perfetto dalla riforma del processo penale che impedirà in concreto ma instaurazione di processi contro numerosi imputati
Affermazione questa che di per sé mi sembra cara perché alla soluzione del problema dei maxi processi si vorrebbe affidare alle strutture del nuovo processo senza alcun riferimento alle cause profonde dei maxi processi stessi
Indubbiamente a mio avviso le indagini in tema di criminalità organizzata dovranno subire degli aggiustamenti di metodo in relazione alle esigenze del nuovo Codice
Ma non avverranno di per sé mutamenti e radicale
Sparirà la figura del giudice istruttore e con essa la fase istruttoria
Essendo riservata tendenzialmente all'acquisizione delle prove al dibattimento salva la possibilità attraverso l'istituto dell'incidente probatorio di un'acquisizione anteriore
Ma l'attribuzione in via esclusiva al PM della titolarità delle indagini è bella iniziativa delle in tema di acquisizione della prova non sposterà i termini del problema
Che dipende strettamente dal principio dell'obbligatorietà dell'azione penale e dalla previsione legislativa di diverse figure di reati associativi
Sono ben note le garanzie le ragioni di garanzia ispiratrici del principio di obbligatorietà dell'azione penale la cui modifica
Comporterebbe una sorta di reazione a catena dal nostro ordinamento principalmente in tema dello ruolo del PM nel disegno complessivo dei pubblici poteri previsto dalla Costituzione
In questa sede non è possibile affrontare una problematica tanto arduo e delicato
Ma deve essere sottolinea che fin quando sarà obbligatorio perseguire tutti gli addebiti di associazioni criminose
Il problema del maxiprocesso in presenza del nostro Paese di fenomeni di criminalità di massa di non viene proporzioni non subirà apprezzabili motivi
E ciò è confermato dall'esperienza di paesi con l'ordinamento diversi dal nostro nei quali pure in presenza
Di fenomeni di criminalità organizzata del tutto analoghi non si è registrato il fenomeno del maxiprocesso
E il caso appunto dagli Stati Uniti d'America dove non vige l'obbligatorietà dell'azione penale mentre una previsione legislativa del reati associativi ha caratteristiche affatto diversa da quella italiana
Indubbiamente la previsione nel nuovo codice dell'istituto del patteggiamento
E i morti e di modelli procedimentali differenziati e più snelli per i casi meno gravi contribuirà a ridurre il numero degli imputati che affronteranno il dibattimento
Ma di fronte a fenomeni di criminalità organizzata così vasti e complessi come quelli che purtroppo affliggono il nostro Paese è illusorio pensare che il problema sarà risolto di per sé e dal nuovo Codice
A meno che non si voglia pensare alla solita soluzione all'italiana e cioè all'elusione di norme penali obbligatorie per l'impossibilità della loro concreta applicazione
Rimarrà quindi sempre necessaria
La necessità di un richieste di inchieste di ampio respiro condotte dal pm che si apra caratteristiche più accentuatamente di parte rispetto al vigente Codice sarà dotato tuttavia di nuovi e più ampi poteri che indubbiamente nel rivitalizza daranno certamente loro
Anzi
Non va trascurato che di fronte ad indagini che saranno condotte e coordinate direttamente dal PM in assoluta segretezza
Sarà imprescindibile un adeguamento dall'acqua assapora ex per potere contrastare efficacemente alla pretesa punitiva statuale ad un avanzata da un pubblico ministero ancora più temibile dall'attuale e non vi è dubbio che specie di fronte a istituti come il patteggiamento dovrà mutare il clima dei rapporti fra magistrati avvocati
Spesso pervasi nonostante declamazioni formali di di via acqua cornuto da una conflittualità e certamente non giova i gravi problemi della giustizia
Vi è da aggiungere come aspetto certamente positivo dalla riforma che sarà resa ancora più necessaria la metodologia già illustrata in precedenza della impostazione delle indagine sui reati fine delle associazioni criminali
Anziché semplicemente sul reato associativo
E che ciò se renderà ancora più cogente
La necessità di quelle indagini di grande ampiezza di cui si è detto potrà servire certamente per la celebrazione di processi di più il re ridotte dimensioni
In cui pur non perdendo così di vista il fattore associativo potrà essere posto l'accento sui fatti un reato specifico
Ma ciò potrà essere realizzato a patto che sia compiuto il necessario ammodernamento degli uffici giudiziari
Con la dotazione dei mezzi e del personale necessari per gestire efficacemente una così importante riforma
E soprattutto che la professionalità dei magistrati compiacque il necessario salto di qualità indispensabile per l'espletamento di indagini tanto complesse e delicate come quella sulla criminalità
Dopo la relazione testimonianza delle colleghe Falcone che ha recato
Un quadro della situazione attuale perché sul rito differenziato
Si è parlato proprio in relazione certi fenomeni
Mi manchi
Recentemente ho saputo ho letto sul giornale che le camere penali avveniristica
Hanno sollevato dei grossi dubbi su certe innovazione legislative
Legge Mancino Galante
Il dilemma legalità
E libertà ripropone interessante sentire l'avvocato semina
Obbedendo
Al tema del dibattito farò un breve discorsetto proprio sulla legalità la libertà tra il vecchio il nuovo processo
Valori questi che sono irrinunciabile sono inseparabili dal processo dalla democrazia e dalla civiltà
Intanto sul vecchio processo noi dovremo vedercela per quattro cinque anni ancora
La Camera quasi all'unanimità ha approvato la delega legislativa e le direttive al Governo per la emanazione del nuovo Codice processuale penale
Il vecchio doni più codice fascista
è stato ampiamente rivisitato dalla Corte costituzionale moltissime norme sono state riformulate però siamo tutti d'accordo
Che
Esso
Denuncia dei vizi strutturali che determinano gravi degenerazioni
E pesanti limitazioni delle diritto di difesa in fondo sono i vizi strutturali congeniali alle sistema inquisitorio
Il quale
Prende il difensore estraneo alla formazione della prova
Fa del Pubblico ministero insieme l'inquisitore e il giudice
Determina una lentezza intollerabile per l'opinione pubblica per innocente
E incompatibili anche con la emenda del colpevole che viene ad essere giudicato molti anni dopo il delitto ora il momento di rottura tra il processo da una parte
E la legalità e la libertà dall'altro
Libertà e illegalità sono concetti complementari ha coinciso certamente con le emergenze
L'emergenza terroristica quella della criminalità associata e poi dei poteri occulti e poi della tutela degli interessi diffusi
Ora queste battaglie avrebbe dovuto combatterle lo Stato con decisione con convinzione e sul terreno della prevenzione e della difesa sociale e queste battaglie si dovevano fermare dinanzi alle soglie dei palazzi di giustizia
E invece la guerra è stata delegata ai magistrati
Ottusità e insipienza del Parlamento certamente
Complicità di molti politici
E non è senza significato che tutti abbiamo constatato che la delinquenza associata si è profondamente insinuata nel tessuto istituzionale politico economico-finanziario del Paese
Ora in questa lotta certamente la macello dura rigido grandissimi meriti meriti esaltati nel sangue parecchi e nel sacrificio di morti
Però
Il processo
E divenuto esso stesso uno strumento di difesa
Sociale è uno strumento di prevenzione
Ed ha rinunciato
Effettuò almeno
Ad essere
Un meccanismo di garanzia personale
Perché è stato imposto un dilemma mistificare
Se si dovesse operare la scelta tra la tutela del diritto degli imputati e la salvaguardia dei diritti della collettività
Nel processo una sola scienza si può fare
O affermare o negare il diritto
Il diritto cioè le regole
Che da un canto custodiscono la legalità dall'altro garantiscono la libertà
Ora il maxiprocesso
C'è pure a quelle motivazioni delle quali ha parlato il giudice Falcone
Certamente e il culmine nella patologia del processo inquisitorio
Perché costituzionalmente il maxiprocesso
Deve negare le regole
E deve esigere la decretazione di urgenza
E spesso abbiamo veduto tutti
Che i giudici
Non sono stati i valutatori di prove ma delega Toni di coscienza i pentiti
Spesso
Hanno rinunciato
A verificare la fondatezza delle imputazioni
Per
Adottare o respingere teoremi accusatori
Spesso ci sono sacrificati i diritti dei cittadini alle cosiddette verità sostanziale in una visione appunto sostanzialistica del project sono il quale deve avere invece sempre un solo obiettivo l'accertamento della De Rita processuale
Il quale accertamento sarà tanto più vicino alla verità sostanziale
In quanto
I titolari della pretesa punitiva da un tanto
E
Le la parte privata dall'altro avranno insieme compiuto il loro dovere e il loro dovere eh l'applicazione delle regole
E in questo leale e frontale scontro dialettico si pone la prospettiva delle giudizio del magistrato della sintesi
Di un giudice e sarà veramente anch'dietro è terzo
Sono sotto gli occhi di tutti i risultati
Fallimentari
Dei maxiprocessi di quelli che si son fatti
E forse di quelli che si fanno
Si faranno ed è a questo punto
Che l'opinione pubblica prende effettivamente coscienza della inadeguatezza del rito inquisitorio a rendere giustizia
Il rito accusatorio dovrebbe e saltare l'accertamento della verità
Secondo le regole
Dovrebbe essere la garanzia della libertà per la effettiva persi età del giudice
La garanzia della legalità per la parità stavamo accusa e la difesa e per la limitazione del potere coercitivo del Pubblico ministero
Dobbiamo guardarci certo dalla in dalle infatti già azioni
Ed alle attese miracolistiche noi non avremo mai un processo di tipo americano nel dovremmo mai a un spiccarono
Anche perché il processo americano
Postula due presupposti che da noi non sono realizzabili
Quello della giuria popolare che noi non avremmo mai
E già troppo che ne abbiamo una mista la quale certamente ha dato pessima prova
Durante il tempo della sua vigenza perché abbiamo avuto giudici popolari inutili silenziosi dal nostro se loquaci
Non avremo certamente all'altro
Presupposto della discrezionalità dell'azione penale
Ed è bene
Respingere questa tentazione
Perché il controllo sociale sugli interventi giudiziari e la politicizzati la politicizzazione delle iniziative da parte del Pubblico ministero
Determinò fatalmente gli arbitri laddove noi avvertiamo tutti l'esigenza di un pubblico ministero indipendente che conservi costato sul del magistrato
Il nostro sarà un processo accusatorio misto
In cui si annidano
Molteplici e gravi rischi sui quali
Conviene iniziare una riflessione
Le indagini della polizia giudiziaria e del pubblico ministero insieme
Potranno durare sino a due anni
E quindi potrebbero non sottrarsi
Ad inquinamenti inquisitori
E potrebbero queste indagini essere utilizzate in danno delle garanzie
Avremo un unico un'udienza preliminare
Nella quale si deciderà se archiviare
O mandare al dibattimento
E io sono molto preoccupato
Perché
Da quando la Cassazione ha detto qui si deve rinviare il giudizio tutte le volte in cui il dibattimento certamente non sarà inutile di procedimenti istruttori ne vediamo sempre meno
E corriamo il rischio di non vedere più un'archiviazione nel processo
Del rito accusatorio
E poi ci sarà l'incidente probatorio cosiddetto meglio dire l'incidente istruttorio
Bene l'incidente istruttorio nel common law
Può realizzarsi
Solo quando il testimone in pericolo di vita
O per malattia o per rischio di soppressione noi invece nel nuovo processo penale
Dovremmo avere un incidente
Istruttorio nel quale sarà possibile
Fare interrogare testimoni
Fare eseguire confronti e far compiere perizie
E mi pare che sia fondata una preoccupazione che avendo voluto accantonare il famigerato fascicolo espellendo la nuova porta lo faremo rientrare dalla finestra
E così
Quella legge di conservazione che ha governato il processo di rito inquisitorio conservazione degli atti raccolti dalla polizia giudiziaria
Dal Pubblico ministero dal giudice istruttore questa legge di conservazione permarrà nel nuovo processo
E noi avremo preciso il rami del processo inquisitorio e avremmo lasciato le radici che proverranno nuovi e più vigorosi germogli
Ora questo è un pericolo legato anche a quella plurisecolare cultura giuridica
Processuale e di tipo inquisitorio alla prassi giudiziaria
è un ostacolo che già ha impedito al processo civile di realizzarsi secondo il vaticinio Vitti lo aveva istituito
Il Parlamento cosa faranno
Auguriamoci che le direttive date dalla dei larga siano sottoposte a attente
Profonde revisioni
Il rito alternativo così come disegnato
Revisioni certo chi
Certamente sono direttive direttive queste della legge delega il Parlamento può queste direttive
Applicarle con maggiore o minore intensità la revisione nell'ambito delle direttive evidentemente ora nelle direttive si parla di riti alternativi ma sarebbe bene che il Parlamento ampliasse il ventaglio dei riti alternativi che eliminasse euro il dibattimento
Quel dibattimento per il quale sono state
Già avanzate delle riserve delle preoccupazioni
Di interminabile lunghezza da da Pennisi
Ora il patteggiamento e le sanzioni sostitutive il procedimento per decreto
Dovrebbero accompagnarsi ad una massiccia depenalizzazione di fatti che attualmente costituiscono reato
La costituzione di parte civile degli enti e nelle associazioni nelle giudizio nel dibattimento e anch'essa fonte di grave preoccupazione perché e destinata
Questa innovazione
A allungare appesantire il dibattimento dibattimento per il quale i termini di decorrenza dalla custodia cautelare saranno sospesi
E quindi quel tetto dei quattro anni di custodia cautelare potrà essere abbondantemente superato
L'insufficienza di prove se viene abolita
Ma vengono lasciate in vita vengono lasciati in vita le varie formule assolutorie mi sarebbe sembrato più corretto più giusto eliminare le varie formule assolutorie
E far dire al giudice l'imputato non è colpevole
Perché
Imporre al giudice la scelta fra la condanna ho la declaratoria che l'imputato non ha commesso il fatto io credo che si tradurrà in un incentivo per un numero maggiore di condanne
La necessità di anticiparlo il nuovo codice processuale penale e già il suggerimento e nella vocazione di base dell'eccellente infaticabile giudice D'Angelo
Dobbiamo questo nuovo Codice
Ma personalmente applicarlo sin da ora cioè dobbiamo anticiparne noi l'attuazione dobbiamo certamente mettere in moto sin da ora il rinnovamento del processo
Dobbiamo cioè assicurare le condizioni di praticabilità tra il vecchio e il nuovo processo
E così ci dovrebbe cominciare ad abolire le norme che sono oggettivamente contrastanti con quelle del nuovo Codice
Processuale
Bisognerebbe fare una deforestazione della legislazione di emergenza penso all'articolo duecentoventicinque del codice processuale il quale attualmente consente l'interrogatorio fuori dalla presenza del difensore
Penso
Alla all'adeguamento alla nuova prospettiva processuale delle norme vigenti
Certamente sarebbe un bene
Che si fosse meno pigri nella valutazione delle prove per procedere a quelle archiviazioni e a quelle sentenze di proscioglimento che poi al dibattimento appaiono quasi
Scontate e ci si meraviglia come non si sia giunti prima all'esclusione dal reato o della responsabilità e così le nuove norme sulla connessione non c'è dubbio che bisognerebbe sin d'ora intervenire legislativamente e la disciplina dell'uso del pentitismo
Disciplina che potrebbe scoraggiare la istituzione e la celebrazione dei maxiprocessi per i quali non mi sembra del tutto peregrina l'ipotesi di una riflessione sulla necessità di mantenere in vita gli articoli quattrocentosedici e quattrocentosedici bis
E non me al loro posto configurare delle aggravanti qualifica attrici del concorso nel reato
E così per la facoltà di catturare per il Pubblico ministero e di giudice istruttore credo che sia un esigenza avvertita da tutti che questa facoltà di cattura venga limitata
Ai casi di pericolo di fuga o di inquinamento delle prove
Mentre per il caso del periculum libertatis sì che sia un organo collegiale a decidere
Un organo collegiale che faccia da filtro a certe a certi costumi dei manette facili
Penso al patrocinio
A spese dello Stato
Se la legge non verrà fatta prima
Il processo penale del rito inquisitorio sarà inevitabilmente un processo per gli imputati di alta quotazione in Borsa
Per gli imputati i quali potranno disporre
Di manipoli agguerriti di difensori di legioni di periti di tecnici e anche lui ha detto che perché il nuovo codice processuale consente la indicazioni al giù dice dei precedenti penali delle persone offese dei testimoni e Decaro che questa indagine deve essere svolta da specialisti di questo il parlamento ci dovrebbe seriamente preoccupare
Ora qualche Indirizzo positivo nel pacchetto Rognoni si coglie qualche indirizzo collegato alla regolamentazione della cattura ed alla libertà
Però pare che in direzione opposta
Vanda la proposta Mancino sulla quale oggettivamente propone un rischio di involuzione del sistema
La necessità della riconversione culturale degli operatori di giustizia ed è la pubblica opinione ne ha già parlato molto incisivamente il giudice Falcone
La
Riconversione strutturale degli uffici e delle attrezzature per la meccanizzazione e la informatizzazione dei servizi
La piena utilizzazione dei magistrati certo diceva professoressa per nulla che magistrati ce ne sono poco più che tanti anni fa però ci sono molte e molte centinaia di magistrati
Che non esercitano funzioni giurisdizionale che sono dislocati presso Enti pubblici amministrazioni dove potrebbero essere benissimo sostituiti da avvocati e di Cana fama che rientrino nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali
La revisione delle circoscrizioni e possibile che il Parlamento non riesca a superare le resistenze dei sindaci dei boss locali e di qua The parlamentare interessato elettoralmente per impedire che centinaia e centinaia di magistrati siano costretti
A chiedere gli appelli della procura dalla Repubblica per dimostrare che quel tribunale a un numero adeguato di processi
E se tutto questo non si farà
E credo che siamo
Nell'ambito del dibattito di questa sera se tutto questo si farà la riforma del Codice processuale penale sarà una riforma manifesto
Come quella sanitaria
O come quella penitenziaria o come quella scolastica
E allora corriamo il rischio noi di passare dalla paralisi della giustizia alla catastrofe
Della giustizia stesse bisogna che ci siano nuovi magistrati
E quindi bisogna rivedere largamente ma è un tema del quale ci siamo occupati in altro dibattito i sistemi di reclutamento di selezione di addestramento il sistema di promozioni e di assegnazione di funzioni dei magistrati
E bisognerebbe e il Consiglio superiore mi permetto
Di indicare questa necessità
Ve n'è uno presente sensibilissimo stasera bisognerebbe che il Consiglio superiore della magistratura
Imponesse la revisione del
Dei consigli giudiziari e quali dovrebbero avere più poteri e minori minori condiscendenza
Il Consiglio superiore il quale dovrebbe dare una risposta disciplinare più pronta e più ferma alle deviazioni dei magistrati
Dovrebbe avere un potere di iniziativa e oggi Roma perché l'azione i titolari dell'azione disciplinare sono il ministro e il procuratore generale della Cassazione
E non sappiamo quanto questo possa essere causa di inquinamento delle iniziative stesse
E bisognerebbe e nella intuizione
Delle sanzioni ci raggiungesse quel profilo alto e è stato toccato mi pare soltanto nel caso della P due mentre in auto per i tanti casi
Il Consiglio superiore
Non è soltanto certamente così pronto e severo
Profilo alto e e auspicabile anche nelle nomine dei dirigenti che devono essere sottratte al gioco delle correnti uno o magistrato un loro avvocato
Un avvocato che non deve essere un ipocrita collaboratore del giudice
Ho un servile mendicante di benefici giudiziari o peggio ancora com'è capitato e capita un disinibito ausiliario dei propri clienti
Essere un garante scrupoloso e intransigente
Lei diritti e l'ordinamento riconosce ai propri assistiti un avvocato che deve collaborare col giudice fuori dal processo affinché il processo
Sia condotto secondo le regole
E per ottenere questo è chiaro
E bisogna
Rivedere largamente la formazione culturale dell'avvocato all'università la formazione professionale nell'apprendistato
E bisognerà anche vedere l'organizzazione degli studi perché non vedo come potremo fare assaltare da una una all'altra
Per discutere nell'altra dopo avere finito di discutere nella prima quando un dibattimento oggi impegnerà a tempo pieno e ci impegnerà per tempi che si prevedono lunghissimi
Vorrei dire che accanto al nuovo magistrato il nuovo avvocato bisognerà che sorga una nuova opinione pubblica
Quale opinione pubblica e condizionante dalla stampa e dai mass media
Oggi noi vediamo e la piazza viene sollevata contro i dispositivi delle sentenze
Prima ancora e le motivazioni vengano depositanti viene sollevata contro le sentenze che sono ancora revocabili viene addirittura parlamenti Rizzato il diritto di critica sino al punto e ci sono stati dei Messeri che siedono in Parlamento i quali hanno chiesto che si facessero indagini su certe sentenze
Le quali dovrebbero essere sottoposte questo controllo di legittimità del Parlamento ora è una situazione che ci deve preoccupare molto Petter prefigura questo
Quello che accadrebbe nel nostro Paese se ci fossero i giudici elettivi e se il Pubblico ministero dovesse andare alle dipendenze dell'esecutivo
La stampa
La tv
Si parla di sentenze scandalose di sentenze sconcertanti il vero scandalo è questo
Che si criticati aspramente si condanni una sentenza prima di leggerla e si condanni la sentenza senza sapere che cosa c'è nel processo
E sarebbe
Anti democratico sarebbe
Il liberale
La introduzione
Di una norma penale che ricavo casse quella della civilissima e liberali si va in Inghilterra
La quale norma prevedesse il reato di oltraggio alla Corte il comma tre oppone
Senza dire che e di questo non ci si rende conto
Che
Criticare così dissennatamente
E naturalmente le sentenze vuol dire proprio insinuare nella coscienza collettiva motivi di dissuasione e motivi per rinuncia nella lotta contro la mafia che si propone come una un potere inattaccabile dal momento che di questo potere sono complici i giudici
Ho parlato troppo
Ho abusato dalla vostra pazienza
Ho creduto dubbi
Proporre delle considerazioni
Che ci rendono inquieti sul nuovo processo
E che ci impongono una seria riflessione peritare ognuno di noi un contributo alla migliore definizione di questa legge
Perché tutti siamo convinti
Che sul tavolo del nuovo processo penale
Sì giocheranno interessi di importanza primaria ed essenziale si giocheranno proprio come come dice
Il tema del nostro dibattito la legalità e la libertà
I quali sono valori
E
Misureranno
La crescita di civiltà del nostro Paese
Accomunò io non ringraziamento tutti il relatore nonché i presenti per l'attenzione prestata
Finisce così in termine pugilistico il primo round domani i lavori continueranno alle nove e quarantacinque ci saranno i rappresentanti del Consiglio superiore della magistratura e i parlamentari grazie