Il linguaggio della libertà. Piero Calamandrei tra impegno politico e passione civile

E credo di non essere il solo
Fra quelli che operano nell'amministrazione di questa città a sentire la suggestione
Di Firenze della sua storia dei suoi personaggi
E questo è particolarmente significativo in questa occasione
Cioè nel ricordo di Piero Calamandrei
Una suggestione che mi fa anche sottolineare la presenza mia al posto di Leonardo Domenici
Che naturalmente non è qui perché costretto
A essere per vicende molto meno piacevole letti care sulla Finanziaria con il Governo per quanto concerne i comuni e che quindi non può essere non può essere presente
Devo dire che nei confronti di Piero Calamandrei
Le considerazioni sono molteplici se non fosse un eccesso di confidenza vorrei dire che è commovente l'amore che traspare dai suoi scritti dal suo atteggiamento nei confronti della città
E che non possiamo non sentire anche emotivamente questo legale di altissimo livello intellettuale di grande sensibilità che Calamo Andrea sempre manifestato per la città non è un caso credo non molte cose non sono un caso in questa circostanza che richiamerò che stamattina abbiamo deposto una lapide
Non non abbiamo deposto una corona non sulla lapide dedicata a Calamandrei ma su una lapide di Calamandrei e su Palazzo Vecchio una lapide che come si ricordava
Calamandrei stesso città non come sua ma come uno degli elementi della città
Nel proprio posta sul palazzo della città ricordo della libertà conquistata con le sue lezioni del dell'undici agosto
Il personaggio non è soltanto anche se ovviamente giustamente si parla di un Piero Calamandrei fiorentino ma credo che giustamente la passione civile il livello della sua battaglia la la sua capacità di essere come dire pro fetta della Costituzione fanno sì che questa coincidenza sia particolarmente significativo lo dicevamo con la signora Silvia stamattina particolarmente significativa in un momento come quello che stiamo vivendo e che segna
Ci auguriamo la conclusione di un periodo in cui sulla Costituzione si è molto discusso la i testi di Calamandrei sulla Costituzione il discorso ai giovani sulla Costituzione sembra essere da questo punto di vista quanto mai suggestivo anche per una riflessione attuale
Quando
Proprio nel discorso ai giovani che viene trasmesso nella mostra in corso
Si parla si dice Giovanni che l'indifferenza alla politica è contro la Costituzione
Viene voglia di ripetere che oggi forse si dovrebbe anche riflettere sull'indifferenza della politica nei confronti della Costituzione quanto meno per significare la leggerezza con cui si va a rimettere Manno al testo costituzionale non perché debba essere un tabù ma perché ha il significato crac quindi va trattato anche con rispetto che va fatta
Credo che quello che noi abbiamo fatto che ha fatto l'università che sa che fanno le varie istituzioni che in in occasione del cinquantesimo anniversario
Abbia proprio ricordando quel discorso di Calamandrei sulla costruzione abbia anche un da registrare un altro contributo
Ed è il referendum sulla modifica costituzionale
Un referendum che proprio per sottolineare quanto dicevo qualche volta c'è l'indifferenza della politica ha mostrato che se è un una opinione pubblica
Un elettorato
Che ha
Che è andato oltre ogni aspettative e oltre ogni previsione e che ha reso omaggio alla costituzione nel dichiararne la validità e l'immutabilità
Se così si potesse dire forse inconsapevole ma certo è significativo questo vuoto con un omaggio del popolo italiano
A chi della Costituzione è stato non soltanto uno degli artefici ma forse un delle riflessioni dei dei dei profferte chiamiamolo così più profondi quelle che hanno che ha cercato di far capire a tutti da dove nasceva la Costituzione
E dove dovevamo andare a trovare nella storia d'Italia e le radici dalla nostra Costituzione
Il fatto che ci sia stato tanto dibattito sulle modifiche il fatto che ci sia stato un voto popolare di questo senso credo che possa significare possano non essere senza significato anche in questa occasione
Quindi nel concludere questo breve saluto nel ripeteva giustificazione
Del senza del sindaco devo anche aggiungere fin da questo momento che per gli stessi mondi motivi il ministro Vannino Chiti è impegnato a Roma per depurazione della finanziaria quindi non sarà presente fra noi e quindi mi spetta soltanto cioè la parola a chi gestirà la nostra la nostra seduta se tutto di oggi cioè penso
Nei sessanta giorni che ci dividono dalla scomparsa di Piero Calamandrei
Sono state tante anzi tantissime
Le occasioni per tornare a riflettere sulla sua figura sulla sua opera in questi anni abbiamo assistito a convegni tavole rotonde abbiamo letto saggi monografie
Alcune anche di grande spessore la bibliografia che si è accumulata sulla figura di Calamandrei è veramente estremamente ricca e vasta
L'osservazione che vorrei fare nell'introdurre questo incontro e perciò sarà un'osservazione brevissima
E che ogni volta che si torna a riflettere su questa figura su questa personalità a rileggere i suoi scritti
Sia sempre la sensazione di scoprire qualcosa di nuovo qualcosa di attuale
E l'aspetto più straordinario di questa sensazione quasi paradossale che più aumenta la distanza nel tempo e più la lettura accentua l'attualità di questa figura di questo pensiero
Allora io vorrei solo dedicare tre rapidissime osservazioni per cercare di capire questa attualità
E questa vitalità
Di pensiero di Piero Calamandrei
Tre aspetti
Il primo aspetto riguarda proprio la ricchezza ma anche la complessità sia umana che scientifica di questa figura
Una figura in cui si sono venute a fondere come sappiamo molte esperienze e molta sensibilità
Quella del giurista con quella dello storico quella del politico con quella del letterato
E del polemista
Quale di queste figure Possa essere prevalente nella complessa personalità di Calamandrei è impossibile dirlo è impossibile dirlo alcuni pensano che forse la vocazione fondamentale fosse quella di lettera altri mondo dei giuristi evidentemente rivendicano alloro questa presenza ma direi che è impossibile dire perché tutte queste diverse sensibilità e
E esperienze che Calamandrei attraversato sono state poi tenute insieme
Da una sorta di filo rosso che e poi la forte visione morale la forte visione di morale laica che Calamandrei aveva rispetto ai problemi del mondo
Una visione che mette al centro del mondo la persona umana
Con la sua dignità
Con la sua responsabilità con i suoi doveri e prima di tutto il dovere di partecipare attivamente alla vita collettiva alla vita pubblica
E che poneva al primo posto nella scala dei valori il senso della giustizia
Il senso della giustizia che l'uomo deve incessantemente ricercare scriveva Calamandrei attraverso i percorsi della storia la storia è la dimostrazione che la giustizia si può realizzare
Nei suoi vari passaggi
Ora per cogliere il significato profondo di questa visione morale che poi la chiave che unisce tutte queste diverse sensibilità
Vocazioni di Calamandrei credo che rimanga fondamentale non è la prima volta che lo richiamo il testo dell'editoriale che Calamandrei scrisse per il primo numero del ponte nell'aprile del quarantacinque quando uscì per la prima volta il ponte e ancora la querela in corso stava per concludersi in maniera in corso in queste editoriale Calamandrei affermava
L'esigenza di ricostruire sopra la voragine scavata dal fascismo e dalla guerra un ponte in grado di ristabilire nel campo dello spirito la continuità tra il passato e l'avvenire di legare la libertà individuale con la giustizia sociale
Di ricostruire il senso della patria e l'unità morale dei cittadini senso della paternità morale dei cittadini
Partendo cito testualmente dalla fede nell'uomo
Dal senso Piroso di fraterna solidarietà umana per cui ciascuno sente rispecchiato nella sua libertà e nella sua dignità la libertà e la dignità di tutti gli altri
In mancanza della quale la vita diventa una lotta di brutali sfruttamenti ecco comparire in poche righe qui c'è la sintesi di questa visione di morale laica che spirò la vita e l'opera di Piero Calamandrei questa visione del mondo e qui è il secondo aspetto che rapidamente accenno nasceva da un percorso formativo
Di formazione intellettuale di formazione di giurista molto particolare
Che affondava le sue radici nella cultura risorgimentale nella cultura illuminista una cultura mazziniana in particolare nelle letture di Cesare Beccaria di Carlo Cattaneo
Ma che poi si misurava con i problemi del presente e del tessuto sociale dove Calamandrei svolgeva la sua attività il suo pensiero e questo attraverso il filtro del pensiero liberaldemocratico la frequentazione
Di Giustizia e Libertà
Da Gaetano Salvemini a Carlo e Nello Rosselli da Ernesto Rossi a Guido Calogero e Tristano Codignola
Per questo mi sembra molto appropriato
La definizione che di Calamandrei ha dato né nella sua importante monografia Alessandro Galante Garrone la monografia mi pare sia il minore centime dieci anni fa mio centonovantaquattro
Dove si parla di Calamandrei come di un uomo di altri tempi per la sua formazione che ha riassunto in sé un'irripetibile
Fase di civiltà e che non ha ancora cominciato essere antico non lo Daltrey tempi che però vive nell'attualità anche per noi
E qui sta l'attualità questa vitalità del pensiero di Calamandrei si spiega dunque con quella che emerge poi da tutte le sue pagine quella grande apertura quella grande sensibilità per i problemi della società che stava rinascendo dalle tragedie
Delle tragedie della guerra quelle tragedie primo e secondo conflitto mondiale affermazione
Dei vari totalitarismi tra le due guerre quelle tragedia cui Calamandrei
Aveva assistito e di cui era stato testimoniò diretto tragedie che Calamandrei che va spesso anche nei diari avevano portato all'annullamento della persona e la morte della ragione questa è la base su cui poi nasce questo suo percorso dall'intellettuale e qui terzo punto che credo nel corso del dibattito emergerà per la presenza
I nostri autorevolissimi relatori e il punto della testimonianza di Calamandrei
Nell'immediato dopoguerra della partecipazione di Calamandrei più che della testimonianza alla costruzione della nostra democrazia repubblicana nascita della nostra Repubblica alla definizione di quei valori di quei modelli di organizzazione politica e sociale che stanno alla base e lo ricordava molto bene il nostro ospite vice Sindaco maturi che stanno alla base del nostro impianto costituzionale io credo questo ne sono bora mai convinto perché le letture Calamandrei nominiamo della scuola di Bari l'abbiamo cominciato fino da giovanissime a a nutrirsi di queste letture
Non credo che nessuno più di Calamandrei abbia Inter penetrato il senso profondo di questa Costituzione repubblicana e questo non solo per l'apporto diretto che come relatore
Lui fece su parti fondamentali la giustizia costituzionale l'ordinamento giudiziario che hanno proprio la sua impronta e queste sono le parti la Costituzione Calamandrei Anna diciamo
Ma per il senso generale dalla Costituzione quel senso generale di Calamandrei riassumeva in alcuni discorsi fondamentali ad esempio quello dell'aprile del quarantasette al momento in cui si discusse il progetto generale
Di costituzione Calamandrei più di qualunque altro riuscì a raccogliere nei in questa Costituzione l'intreccio complesso
Che nasce la nostra storia nazionale e che comincio a formarsi fina
Dai primi passi dell'unificazione nazionale intreccio complesso tra cultura liberale tradizione cristiana ideologia socialista ecco Amanda è uno delle persone che più riusciva a cogliere questo spirito che poi è stato alla base della nascita della nostra Carta e che ha portato a unire proprio in un unico percorso Risorgimento e Resistenza Resistenza costituente questo percorso direi
Più di chiunque altro Calamandrei la fissato con con nell'uscita anche nei momenti in cui a esercitato una forte pressione critica su alcuni passaggi della costituente perché bisogna anche riconoscere che no non tutto quello che avveniva all'interno una Costituente veniva condiviso da Calamandrei che molte volte rimase molte volte rimase in minoranza
Ecco perciò direi che forse rispetto a questo terzo aspetto il contributo di Calamandrei alla nascita della nostra comunità civile della nostra costituzione dei fondamenti del nostro vivere insieme della nostra cittadinanza
Direi che è proprio qui sta la percezione più profonda di Calamandrei nel senso di questa carta che che andava nascendo e che Calamandrei riassumeva in in due espressione mi pare proprio nel dibattito generale sulla su un modello costituzionale
In due espressioni che a me sembrano centrale proprio il senso profondo è questa poi la regione di un'attualità che cresce nel corso degli anni perché si verifica sulla storia questa attualità
Cioè il fatto che per Calamandrei la costituzione doveva nascere per unire e non per dividere
Cioè non erano strumento di lotta politica uno strumento di unificazione su grandi valori qui la nuova parte alla ricerca della nuova PAC due unisce doveva nascere per unire non per dividere e doveva guardare lontano doveva guardare lontano cioè doveva essere preso in Britain non mio per in quanto che le costituzioni sono destinate alle generazioni future ecco questa direi
E l'intuizione forte
Su cui poi ed nata
Diciamo la la validità il rendimento storico di questa carta costituzionale Matulli molto
Esattamente ha unito il ricordo di Calamandrei un passaggio storico recentissimo che è stato il referendum del referendum del giugno ha dimostrato quanto questa carta faccia parte del DNA
Di questo Paese perché il risultato di quel referendum la partecipazione al risultato del voto è stato trasversale ha superato sicuramente gli schieramenti politici che portavano a dare una lettura contingente di politica contingente il Paese ha detto no
A quella riforma radicale che era poi la cancellazione di quel modello da neanche in gran parte di quei valori bisogna dire perché il modello è legata ai valori
Ha detto no perché e avvertito che era qualcosa che contraddiceva profondamente a questo percorso storico a questa linea evolutiva di cui Calamandrei credo è stato coi l'interprete più lucido
E più autorevole ecco detto questo io credo che l'incontro di oggi dovrebbe proprio fare emergere queste varie sensibilità queste varie esperienze queste varie anime che stanno dietro l'impegno dietro il lavoro di Piero Calamandrei perché abbiamo relazioni che riguardano il rapporto tra Calamandrei la giustizia
Tra Calamandrei la pubblicistica la Fondazione del ponte e poi proprio il ruolo di Calamandrei alla Costituente e il rapporto poi credo anche personale che ci tratterà Baldini tra Calamandrei nell'aprile io perciò vorrei dare subito inizio a questo incontro pregando l'onorevole nell'oratorio di svolgerà il tema l'avvocato Calamandrei giudice
Negli anni Venti
C'era in Toscana un bravo magistrato
Il dottor Aurelio Sansoni
Che agiva e firmava provvedimenti e sentenze
Secondo l'animo suo
Indifferente al politicamente corretto di allora
Insomma non legava l'asino della sua pretura dove voleva il padrone
Calamandrei lo conosceva gli voleva bene
E di lui
Ha lasciato uno scintillante ricordo in una delle sue pagine sulla giustizia
Parole di Calamandrei
Qualcuno nei primi tempi del fascismo lo chiamava anche il pretore rosso
E non era in realtà né rosso né Bigio
Era soltanto una coscienza tranquillamente fiera non disposta a rinnegare alla giustizia per fare la volontà degli squadristi che invadevano le Aule
Era semplicemente un giudice giusto
E per questo lo chiamavano rosso
Perché sempre tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto
Vi è quella di sentirsi accusare quanto non è disposto a servire una frazione di essere al servizio della fazione contraria
Come si vede
è una esaltazione senza se e senza ma della indipendenza del giudice dal potere politico come necessaria garanzia della legalità che pilastro fondante di uno Stato perbene
Si può ben dire che Calamandrei ha fatto della indipendenza del giudice il fulcro principale della sua teoria del processo
A Londra in questo non era un pensatore solitario due secoli prima gente come Montesquieu e Adam Smith
Aveva già insegnato a questo modo
E più recentemente Luigi Einaudi aveva dettato una massima aurea
Quando la politica entra nella giustizia la giustizia esce dalla finestra
Il passo di Calamandrei horror ha ricordato e noto notissimo
Ed è stato citato Sempre sempre anche in epoche a noi più vicine a noi contemporanei più vicini specialmente
Da quando le relazioni fra mondo giudiziario al mondo politico si sono fatte come dire
Ingarbugliate
è questo il pensiero conclusivo di Calamandrei
In permetto di dire credo di no
Calamandrei nella sua vita conosciuto l'Italia liberale
Ha visto e subito l'Italia fascista
Ha vissuto da protagonista l'Italia ai primi passi della democrazia repubblicana
E sapeva benissimo e lo scriveva
Che per quanto sorprendente possa essere dirlo
L'indipendenza dei giudici in tempi di libertà
E più complessa
è più difficile che in tempi di tirannia
Che in uno stato improntato a modelli liberaldemocratici le relazioni fra giustizia e politica lo siano lisce
E che anzi stenti lo funzionare Calamandrei lo aveva segnalato e denunziato fin dal lontano mille novecentoventuno
In una prolusione all'Università degli studi di Siena disse in quell'occasione
Accade che lo Stato agisce talora come se fosse il più aperto nemico dei giudici
E i giudici se vogliono rendere giustizia devono farlo a volte più che in nome dello Stato a dispetto dello Stato
Qui in Italia tra magistrati e ministro di Giustizia si respira da un pezzo un'atmosfera di reciproca ostilità il mutuo dispetto o sospetto
Era il mille novecentoventuno
E sì che i ministri di Giustizia di allora
Avevano nomi altisonanti
Alcuni erano addirittura venerati maestri del diritto per esempio Vittorio Emanuele Orlando e Ludovico Mortara un sì carati maestri anche da Calamandrei
E allora
Dice Calamandrei quando il potere e autoritario e arbitrario
In fondo è semplice avere un'idea dell'indipendenza del giudice basta che il giudice dica no
Dicano alle parti più odiose della legislazione no alle interferenze dell'esecutivo questo già indipendenza
E non si va poi a cercare se questo suono nasce da idee preconcette credenze pulsioni estranei al processo dice no e difende l'indipendenza
Ora non è così in uno Stato democratico
In uno Stato democratico l'indipendenza del giudice e assai più complicata e difficile
Calabresi rendeva perfettamente conto di tutto questo e arrivò infatti a nutrire dubbi e incertezze su come definire l'indipendenza su come renderla possibile e addirittura se fosse mai a realizzabile sul serio
Famosi sono alcuni suoi passi in proposito
Un passo dice questo
Il giudice passo di Calamandrei
Un giudice il giudice che è chiamato a interpretare una legge come uomo e portato a giudicarla secondo che la sua coscienza morale era suo opinione politica la proprio la Biasini di conseguenza l'applicherà con maggiore o minore convinzione in altre parole con maggiore o minore fedeltà
L'interpretazione della legge lascia al giudice un certo margine di scelta e dentro questo margine chi comanda non è la legge inesorabile
Ma il mutevole cuore del giudice a meno che il giudice non sia turbato da esigenze estrarre
Nel qual caso barra la massima napoletana secondo la quale la legge si applica
Ma per gli amici si interpreta
E quest'altro passo
E arduo codificare l'indipendenza occorrono certo la terzietà e l'imparzialità del giudice
Ma occorre anche che terzietà e imparzialità siano assicurate sotto il profilo dell'apparenza per esempio dice Calamandrei il giudice dovrebbe consumare i suoi pasti in assoluta solitudine
E questo
Il pericolo nuovo che incombe sulla giustizia è la politicizzazione dei giudici
Il magistrato che scambia il suo seggio con un palco da comizio
Cessa di essere magistrato
Ascoltata questa lezione di Calamandrei
I dottori del sinedrio
I soliti difensori della vecchia idea che il giudice deve essere soltanto bocca della legge e
Incalzavano Calamandrei
E gli domandava lo
E le due interpretazioni innovative che cominciano ad andare di moda farà il irrequieti propugnatori di una trasformazione della giustizia
L'interpretazione creativa della legge e la interpretazione evolutiva della legge professor Calò vandali che cosa sono sono anch'esse un palco da comizio
Calamandrei sapeva che questo era un terreno scivoloso
Una questione tortura attrice
Un fronte che evoca il contrasto fra la decisione dell'interprete e la decisione astratta del legislatore
Dalla Mandalay vedeva che la interpretazione creativa e la interpretazione evolutiva da parte dei giudici lungi dall'essere un'affermazione della loro garantita l'indipendenza
Potevano divenire dunque grimaldelli pericolosi per far saltare il collaudato sistema per cui
Solo il Parlamento fa le leggi e il giudice si deve limitare ad applicarle per quel che sono
La risposta di Calamandrei era perciò questa
No alla interpretazione creativa
Perché parole sue quando la legge è nata
Il giudice non deve vedere che questa e non può costruirne un'altra secondo la sua personale opinione
Ma le interpretazioni questo per l'interpretazione creativa ma l'interpretazione evolutiva invece è un'altra cosa
E Calamandrei non se la sentiva di censurarla in quanto l'interpretazione evolutiva può essere utile in uno Stato democratico moderno Calamandrei rifiutava infatti lo scenario secondo cui il giudice non deve vedere non deve sentire nulla fuori dal processo parole sue
Nel processo occorre conoscere il perché umano e sociale di ogni vicenda saper la collocare nel nostro tempo vederla storicamente
Dieci anni dopo la morte di Calamandrei negli anni Sessanta
Quando in Italia ebbe inizio un interessante corso politico di stampo riformista in ogni campo della vita nazionale
Quelli di noi che si sentivano suoi allievi si industriale uno di portare il principio della interpretazione evolutiva alla ribalta del dibattito sulla riforma modernizzatrice della giustizia
E di farlo codificare come corollario della indipendenza del giudice
Furono gli anni in cui
Parlammo di liberazione dei magistrati
Liberazione dei magistrati dalla loro antica condizione di pilastri del blocco storico dominante del Paese
Furono gli anni in cui compimmo uno sforzo per estrarre la magistratura dal ruolo tradizionale di forza di conservazione
Ci sembrò di rispettare in questo sforzo
La volontà di Calamandrei
Certo
Era in gioco una questione molto ardua
Per cui occorreva prudenza
E pazienza
E lo è tutt'oggi
Si trattava e si tratta di cercare un giusto equilibrio fra due esigenze entrambe essenziali per la vita dello Stato democratico
Primato della politica e istituzionale e gestione pratica della indipendenza dei giudici un equilibrio instabile
Provvisorio da rinnovare e via via col mutare dei tempi e di costumi occorreva e occorre naturalmente
Molta prudenza e molta pazienza sia alla politica sia i giudici
Ma per l'ufficio del pubblico ministero
Valgono allo stesso modo tutti questi ragionamenti
Queste idee e questo lavorìo che anche noi abbiamo condotto
Questione estremamente dedicata
E caravan treno era tormentato
Calamandrei diceva
Il PM
Come difensore
è per sua natura parziale
La parzialità del Pubblico ministero ed il difensore è una caratteristica della loro funzione
Ed è proprio da questa parzialità che deriva la imparzialità del giudice le due parzialità sono essenziali per il raggiungimento della giustizia
Per Calamandrei dunque
Era difficile arrivare a ipotizzare per il PM le stesse identiche prerogative riservate al giudice il PM è un magistrato che va garantito e rispettato certo ma la sua toga non ha quel valore supremo e inviolabile che ha la toga del giudice
Alla mandarini e trattò anche come deputato all'Assemblea Costituente quanto si redigeva alla Costituzione della Repubblica
Sua la proposta di istituire un commissario di giustizia nominato dal Presidente della Repubblica e tenuto a rispondere al Parlamento sul funzionamento della magistratura e in primo luogo dei pubblici ministeri
Calamandrei sentiva il bisogno di un collegamento fra giustizia e potere legislativo
In definitiva avvertiva la necessità di un riconoscimento chiaro
Della supremazia del potere legislativo
Ma come sapete del commissario di giustizia cala mantra Jago
Non se ne fece di nulla
Calamandrei
Ricordato spesso spessissimo
Per un suo libro straordinario l'elogio dei giudici
Calamandrei sentiva che era necessario e giusto
Elogiare i giudici come cittadino come avvocato come giurista come patriota
E non si limitava a questo i giudici non solo li rispettava
Li definiva sacrali
E si comportava con loro come uno strenuo difensore è un autentico amico
Senza giudici liberi questo è il suo convincimento uno stato non vive
è il vecchio aneddoto
Del mugnaio francese che resiste a un sopruso del Re Federico di Prussia dicendogli esisti
Ci sarà pure un giudice a Berlino
Calamandrei tuttavia sapeva che anche i giudici sono uomini
Con le loro debolezze con Dell'Oro tentazioni
E perciò li esortava li spronava ad essere migliori soprattutto su un terreno alto
Parole sue
Non abituate il vino mai arrendere e giustizia abituate di mai a rendere giustizia ogni sentenza deve provocare in voi sempre quel senso quasi religioso di costernazione
Che vi fece tremare quando pretore di prima nomina doveste pronunziare la vostra prima sentenza non ammalate di mai di quel terribile morbo di burocrati che si chiama conformismo il giudice
Che si abitua a rendere giustizia è come il sacerdote che si abito qua a dire messa
è una concezione elevata della giustizia
Una concezione
Diciamolo francamente
Religiosa
E la ritroviamo
E con questo ho finito nella risposta che Calamandrei consegno a chi gli chiedeva
Professore
Ma che cosa ci fa cosa centra il crocifisso
Nelle aule di giustizia
E la risposta di Calamandrei è questa
Niente di male quel crocifisso in aula
Ma non dovrebbe stare dietro le spalle del giudice
Lì lo vede solo il giudicabile
Ed è portato a credere che lo ammonisca lasciar perdere ogni speranza simbolo non di fede ma di disperazione
Va messo in bici in faccia al giudice ai giudici
Ben visibile nella pareti di fronte a loro perché lo considerino con umidità mentre giudicano
E non dimentichino mai che incombe su di loro il terribile pericolo di condannare un innocente
Grazie
Grazie onorevole Lagorio per questa veramente efficace ricostruzione
Del pensiero di Calamandrei sui problemi della giustizia che furono proprio
Al centro di tutta la sua
Formazione anche i giovani
La parola adesso va Marcello Rossi direttore del ponte che ci parlerà proprio di Calamandrei il ponte
Sì
Io credo che non sia possibile dare in un intervento commemorativo un'idea esauriente non dico esaustiva e esauriente della complessità culturale e politica
Delle dodici annate del Ponte di Calamandrei
Di questo ponte
In questo mio intervento prenderò in esame a volo d'uccello un solo aspetto quello politico
Ma per rendersi conto di ciò che fu e di ciò che rappresentò il Ponte di Calamandrei
Rimando al lavoro con cui la direzione la redazione del ponte
Nel due mila cinque hanno riproposto il ponte di Calamandrei nella sua completezza con un cd rom che lo hanno presentato con un'antologia
Suddivisa per annate che nel primo tomo comprende gli anni quarantacinque cinquanta e nel secondo tomo qui che uscirà a giorni comprenderà agli anni cinquantuno cinquantasei il CD Rom e ripropone anche il volume di Piero Calamandrei che fu realizzato nel cinquantotto in memoria
Il volume la Cina d'oggi che Calamandrei fece uscire nel cinquantasei dopo un suo Movie viaggio in Cina e che non faceva parte della collezione del ponte
Inoltre il cd rom e riproduce il discorso sulla Costituzione che Calamandrei tende all'Umanitaria di Milano il venticinque gennaio mille novecentocinquantacinque
L'antologia è introdotta da Giuseppe Mussari
Nella veste di presidente della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena che con la sua presenza ha voluto sottolineare l'interesse della Fondazione all'impresa
Da Enzo Collotti con un saggio un'Italia civile che non esiste più che al Ponte di Calamandrei prima e di Enzo Enriques Agnoletti poi collaborò assiduamente Daiana
Con la scopa il linguaggio della libertà di Piero Calamandrei che da molti anni ormai studia questo problema
E da Mac che del ponte ho voluto prendere in considerazione un aspetto che ritengo non secondario il liberalsocialismo
Tutta questa grande mole di lavoro si pensi che sono state scannerizzate più di venti mila pagine
è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Che ha ritenuto il Ponte di Calamandrei un bene culturale primario dell'Italia repubblicana non solo da salvaguardare ma dal diffondere tra le giovani generazioni
Perché la voce della Resistenza che quelle pagine diffondono risuona ancora alta è chiaro
E veniamo al ponte di Calamandrei se ci domandiamo come nasce il ponte scrive Enzo servi questo Agnoletti nel dicembre settantacinque a proposito dei trent'anni della rivista da quale humus e al di là della storia individuale dei singoli
E sono esce dal fascismo
Come polo negativo Bendistinto costante al fascismo nasce cioè dall'antifascismo
E l'antifascismo di Calamandrei che da privato si fa pubblico il ponte ha così la funzione che durante la dittatura Calamandrei aveva riservato al suo diario ma mentre il diario era servito a lenire pur nella riservatezza di un documento segreto
Le molte amarezze che il regime gli procurava ora nella conquista riconquistata libertà un diario personale non aveva più ragion d'essere
Occorreva un diario pubblico una voce che senza sottintesi allusioni partecipasse i problemi della nuova democrazia
Il diario si chiude nel maggio quarantacinque Calamandrei torna al povero uomo accompagnato dal fedele Schioppo l'autista che due anni prima lo lo aveva messo in salvo si avvicinano alla villa
Sono parole di Calamandrei ecco ora che il folto non c'è più a nasconderla la Torre la torre appare da lontano Allegri la villa ancora ritta
Ma via via che ci avviciniamo si vede che dentro alle sue finestre abita il cielo
Vuota impalcatura tasse tra scheletri di pini
Sulla siepe di Piton sfori rimasta verde tra i reticolati un rametto è riuscito a fiorire
Fo il gesto di coglierlo ma schioppo mi trattiene per il braccio e mi indica in terra tra quei fiori M Duel piccole innocue Roots ore in agguato del Beaujolais erano due bombe
Ti ricordi schioppo quella mattina di settembre che riuscì 'sti a portarci in salvo le pinete erano verdi ma all'ombra c'erano tende tedesche sul vialone allora lucido l'asfalto sfilavano artiglierie tedesche
Sulla spiaggia c'era un formicolio di esseri inutili
Rose come vermi che cantavano a comando che facevano il bagno nel nostro mare
Schioppo guarda intorno questa funebre sconvolta solitudine e dice con un sospiro meglio così
Sì ha ragione schioppo cento volte ragione meglio così che allungando il braccio con gran cautela per non dar noia Alleruzzo le riesco a cogliere il rametto Fiorito
Quel meglio così e il rifiuto nel ventennio fascista la presa di coscienza che qualcosa di nuovo sta nascendo pur nel sacrificio e nel dolore
Il rinascere a nuova vita e l'inizio di un Calamandrei che anche se in età ormai matura si fa scrittore politico
E quel ramoscello fiorito di Britos Foro e il ponte la rivista che nell'intento del suo fondatore
Ritiene che per risalire da questo investi alimento si debba cominciare a ricostruire in tutti i campi la fede nell'uomo
Questo senso operoso di fraterno operosità umana
Per cui ciascuno sente rispetti HP specchiata nella sua libertà nella sua dignità la libertà e la dignità di tutti gli altri
E in mancanza della quale la vita vivente una diventa una lotta di brutali sfruttamenti
Alla quale si può dare via via il nome di tirannia di Pluto Croazia di nazionalismo
Di fascismo di razzismo
Per risalire dall'investì alimento Calamandrei si fa azionista e dell'azionismo privilegia quel gruppo pisano fiorentino periti perugino che si chiamò liberalsocialista
E non a caso perché l'azionismo aveva diverse anime
Per semplificare direi che nesso liberal socialisti e liberaldemocratici si contrapponevano e proprio dalla loro contrapposizione deriva in gran parte la fine del partito nel quarantasette
Norberto Bobbio ricordando nell'ottantasei quegli anni dell'impegno politico all'interno del Partito d'Azione commentava
C'era una preoccupazione molto diffusa tra noi adesso azionisti la preoccupazione di un partito che non si rassegnava a essere il partito dei ceti medi e ad essere collocato al centro
Questa preoccupazione contraddistinse proprio gli azionisti che venivano dal movimento liberalsocialista
A un partito che aveva innalzato la bandiera della rivoluzione democratica non poteva capitare peggior disgrazia secondo noi
Che è quella di essere attratto verso la palude dei ceti medi che erano stati la massa di manovra del fascismo
La storia di questi anni ha dimostrato che lo spazio politico per un partito di questo genere non c'è mai stato né allora né poi
Un discorso completamente diverso credo si possa fare per lo spazio ideale
Non so quanto sia legittima questa distinzione fra spazio politico e spazio ideale ma credo si capisca quel che voglio dire quando sostengo che la forza direttiva di un movimento che sia insieme liberale e socialista
Che non ripudia i la grande tradizione liberale dei diritti dell'uomo e lavoro lunghi nella continua a mani conclusa la battaglia per l'emancipazione dei non liberi e per le Quaglia mento dei non uguali non è mai venuta meno
Se non lo spazio politico il ponte intende riempire lo spazio ideale di una nuova società nata dalla Resistenza
In questo spazio ideale si muovono Calamandrei
Codignola ed Enrico S. Agnoletti dando vita dopo la scomparsa del Partito d'Azione a una miriade di movimenti tutti quanti legati da un filo da uno stesso filo
Il figlio liberalsocialista
Calamandrei Codignola irrigue Seragnoli siamo in presenza di tre garanti e se Calamandrei per età per cultura e per fama fu il maestro gli alle gli allievi furono alla sua altezza
Lo si può constatare analizzando le prime annate del ponte dove la linea dettata da Calamandrei si sposa con il liberalsocialismo
Facendolo uscire dalla pura teoria e sostanziali idolo dei problemi reali e concreti che l'Italia del l'immediato dopoguerra stava
Attraversando
Una con che concretezza ma si potrebbe dire anche un'idealità
Che non è mai accettazione delle esistenze ma proposta di soluzioni in linea con quanto la resistenza voleva di innovativo e alternativo
Queste la bandiera del ponte una bandiera che tutti i collaboratori della rivista agitano con appassionato convincimento
Alberto Bertolino il redattore economico per esempio sostiene nel maggio quarantasei che la Costituente dovrà occuparsi anche di economia e lo dovrà fare in termini radicali
Non basteranno alcuni ritocchi
Correzioni o integrazioni agli istituti esistenti occorreranno nuove fondamenta sociale
Ma perché quel socialismo che avrebbe dovuto accrescere la libertà
Della società e dei singoli non si è realizzato Calamandrei ha una sua risposta
Perché gli ideali della Resistenza sono stati traditi
Le grandi speranze che avevano preso corpo durante la Resistenza
Il vento del Nord e che avrebbe dovuto spazzare via tutte le brutture del regime fascista hanno lasciato il posto a una restaurazione strisciante che Calamandrei già denuncia nel dicembre quarantasette
In occasione di un numero speciale non a caso intitolato Crisi della Resistenza
E ancora un anno prima aveva titolato uniti un editoriale desistenza
Diceva Calamandrei si è scoperto che il fascismo non era un flagello piombata dal cielo sulla moltitudine nascente ma una tabella spirituale lungamente maturata nell'interno di tutta una società divenuta incapace come un organismo esausto che non riesce più a reagire contro la virulenza dell'infezione
Di indignarsi e di insorgere contro la bestiale follia dei pochi
Questo generale abbassamento dei valori spirituali da cui sono nate in quest'ultimo ventennio tutte le sciagure d'Europa merita di avere anch'esso il suo nome clinico
Che lo isoli e lo collochi nella nella storia come necessario opposto della Resistenza desistenza
E ancora
Ci sembra di avvertire ed intorno a noi e dentro di noi i sintomi di un nuovo disfacimento
Ciò che ci turba non è il vedere circolare di nuovo per le piazze queste facce note il pericolo non è lì non saranno i vecchi fascisti che rifaranno il fascismo
No il pericolo non è il loro e negli altri è in noi in questa facilità d'oblio in questo rifiuto di trarre le conseguenze logiche dall'esperienza sofferta
In queste ore attaccarsi compirà Nostalgia alle comode cieche viltà del passato
Questo nuovo disfacimento che Calamandrei mette in luce al quarantasei è un fenomeno ancora inconsueto che prende corpo in seguito e che io chiamerei l'anti antifascismo dei benpensanti italiani
Non è un ritorno agli ideali del fascismo ma un'ostilità un livore verso le gesta i valori della Resistenza
Una resistenza accettata obtorto collo ridotta il più delle volte a puro fatto di guerra guerra civile guerra per bande guerre insurrezionale
Azione assolutamente secondaria rispetto alla guerra combattuta dagli alleati azione che si deve chiudere secondo i ben pensanti con la fine delle ostilità
Che la resistenza dei Rivi che dalla Resistenza derivi un nuovo modo di essere della politica italiana che dovrebbe inverarsi nella Repubblica nella Costituzione
I benpensanti non lo hanno mai accettata questo il loro anti antifascismo
Kalem Calamandrei per primo in Italia dalle colonne del ponte batte continuamente su questo tasto e afferma un concetto di resistenza che dall'Italia si deve estendere all'Europa
E al mondo per la creazione nella pace riconquistata di una società nuova una società socialista
Purtroppo anche all'interno della stessa sinistra della spinta propulsiva della rete della Resistenza si è sempre parlato poco e vagamente
Sembrava in un primo momento che con la Repubblica nata dalla Resistenza tutto il vecchio impianto stesse per saltare
Ma le speranze ebbero vita breve e questo perché lo Stato italiano non aveva avuto la capacità di liberarsi dalle vecchie strutture di rompere con la continuità monarchica e fascista per quanto la resistenza
Instaurando la Repubblica avesse realizzato una rivoluzione istituzionale
Dice Calamandrei
Di rivoluzione si può parlare oltre che guardando alla forma costituzionale e sotto questo aspetto giova ripeterlo c'è stata innegabilmente in Italia una rivoluzione
Anche considerando la sostanza economica e sociale
Ed è proprio da questo lato che più si avverte oggi in Italia a paragone delle speranze fiorite al momento della liberazione una soffocante atmosfera di restaurazione
Di rivoluzione in senso economico si può parlare qua solo quando si verifichi un cambiamento generale rapido del sistema di produzione
E di distribuzione della ricchezza un rinnovamento che abolisca o limiti i diritti di proprietà
Ed era in vita
Che regoli diversamente il punto d'incontro tra l'interesse individuale che l'interesse collettivo tra l'iniziativa privata e la pianificazione o il controllo pubblico
Di rivoluzione in senso cioè sociale si può parlare quando si verifichi in maniera brusca un generale cambiamento della classe politica dirigente
Ora c'è stata in Italia un momento in cui è sembrato che il crollo del fascismo potesse aprire la strada oltre che alla rivoluzione istituzionale anche a una più profonda rivoluzione in senso economico e sociale
L'aspetto più originale più significativo dei comitati di liberazione nazionale
è stato in questo tentativo di mettere al posto della vecchia classe dirigente responsabile del fascismo uomini nuovi temprati dalla lotta clandestina
Certe iniziative dei comitati di liberazione campo economico e sociale avevano a carattere schiettamente rivoluzionario e proprio per questo sono state rapidamente stroncate
La disinfezione del fascismo doveva nelle speranze
Essere insieme avviamento di trasformazione economica cioè di trasformazione del sistema economico che l'aveva generato rinnovamento della classe dirigente risanamento morale e purificazione del costume politico
Ma proprio qui le speranze hanno fatto fallimento proprio qui si può a buon diritto a parlare di restaurazione
Il Ponte di Calamandrei si propone proprio di combattere questa restaurazione strisciante questa repubblica monarchica dei preti come era solito dire Salvemini per affermare una discontinuità tra l'Italia monarchica e fascista e l'Italia repubblicana la Costituzione pensata come una carta in fieri una rivoluzione promessa secondo la definizione di Calamandrei avrebbe dovuto sancire questa discontinuità
Le cose per ragioni interne e internazionali sono andate diversamente
Già quando Parri patria ha in Parlamento a proposito di repubblicana da nata dalla Resistenza aveva accennato alla DC discontinuità rispetto alla storia precedente
I ben pensanti e nel e non solo loro insorsero e preferirono avvalorare l'idea della resistenza quale secondo Risorgimento cioè l'idea di una continuità che finalmente Giulio giungeva al suo compimento
E a tutt'oggi c'è ancora chi è legato a questi immagine che è senz'altro meno dirompente più se rassicurante di quella che il liberal socialisti proponevano
Ma è un'immagine che non rende giustizia a chi ha nella anela Ava un rinnovamento profondo legato ai valori della Resistenza dello Stato e della Società inni
Civile in Italia e in Europa
La Resistenza come dicevo
Avrebbe dovuto proporre un nuovo modo di essere all'Italia all'Europa e per questo Calamandrei il sedici marzo quarantanove alla Camera dei deputati
Prese una posizione netta contro il Patto Atlantico
Sotto l'aspetto della politica europea disse Calamandrei
Noi socialisti federalisti pensiamo che un patto militare anche se difensivo che trasforma gli Stati europei in satelliti di uno dei blocchi che si fronteggiano
E da al suolo europeo la funzione di un trincee lamento di prima linea per eserciti che stanno riserva lì al di là dell'Atlantico allontani la nascita di quella federazione occidentale europea politicamente e militarmente unità indipendente
Che noi auspichiamo né alleata né ostile ma mediatrice tra i due blocchi opposti e capace di conciliare in una sintesi di democrazia socialista
Due esigenze per noi ugualmente preziose irrinunciabili quella della libertà democratica e parlamentare e quella della giustizia sociale
Democrazia socialista per la libertà democratica e parlamentare per la giustizia sociale ecco i valori che l'antifascismo abitava all'Italia all'Europa
Ma al quarantanove i giochi erano già giunti a compimento e l'Italia democristiana inadatta a mediare tra i due blocchi opposti preferii preferiva sta salire sul carro di uno dei contendenti
Assicurandosi senz'altro una formale libertà democratica e parlamentare
Ma mettendo in secondo piano la rimozione di quegli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana
Che la Costituzione in uno dei suoi dettami più alti e significativi sancisce l'antifascismo riceveva un vulnus che poi per le scelte successive dei governi a conduzione dici si sarebbe accentuato
Il discorso di Calamandrei contro il Patto atlantico le ragioni di un no non fu capito
Le sinistre social comuniste ritennero questa posizione sterile né efficace
La Democrazia cristiana e la destra una posizione da utili idioti come si disse allora cioè proprio di tutti quei borghesi che non si rendevano conto di portare acqua
Al mulino del comunismo sovietico
Non fu assolutamente colto né a destra né a sinistra l'afflato morale con cui Calamandrei difendeva il bisogno di pace per tutti i popoli della terra diceva Calamandrei io temo che quando si dice che con questo patto militare la guerra si allontana
Si ricada in quel tremendo equivoco del vecchio motto illusorio si vis Pacem para bellum me che gli uomini ciechi continuano a ripetere
Senza accorgerci senza accorgersi d'accento tragiche esperienze che per voler la pace e non c'è altra via che quella di prepararla coi trattati di commercio e di lavoro
Che stringono tra gli uomini legami di solidarietà
E che chi prepara la guerra anche affini che crede difensivi non fa altro senza accorgersene che volere la guerra
Ma Calamandrei non si dà per vinto e poco più di un anno dopo nel novembre del cinquanta riapre sul ponte il problema dell'unità politica dell'Europa con un'inchiesta sul federalismo
Siamo a a pochi mesi dallo scoppio della guerra in Korea è in piena guerra fredda
L'idea di un'Europa federalista che realizzi una sua politica equidistante dai due blocchi contrapposti
Se in via sembra ormai tramontata anche se molti federalisti dice Calamandrei i quali hanno sempre considerato il federalismo europeo come strumento di pace e di neutralità europea
Si trovano perplessi e disorientati sulla funzione le mete di esso nella presente
Situazione mondiale
Ma non per questo è lecito a gettare la spugna
Calamandrei
Secondo un suo modo di pensare che lo ha sorretto per tutto il lungo periodo della dittatura fascista non si ferma all'accettazione dell'esistente
Scrive nessuno può dire se e quando si arriverà a un'Europa unita federata come nessuno può dire se e quando lo l'Europa organizzerà la propria economia in senso socialista
Ma essere pessimisti sulle possibilità immediate non vuol dire rinunciare a cercare di realizzarle nel modo in cui oggi sono possibili soprattutto se non si vede un'altra alternativa di politica europea
Forse il pessimismo sarà giustificato degli avvenimenti ma prima o poi prima di altri
Catastrofi
E dopo Lierse l'impulso ad allargare i confini della patria non mediante guerre conquista ma mediante una libera associazione di popoli
Dovrà pure arrivare e costituire l'interesse fondamentale degli europei
Meglio decidersi prima che di troppo
Dunque al quarantanove cinquanta cavalli Kalem Calamandrei dalle colonne del ponte conduce una duplice battaglia
Quella per l'attuazione della Costituzione in una repubblica democratica che deriva il suo valori fondanti dalla Resistenza
E quella per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa
Mediazione indispensabile tre deroghe i due blocchi contrapposti per una pace tra i popoli
Anche i numeri monografici che verranno dopo
L'esperienza socialista in Inghilterra che del maggio giugno cinquantadue democrazia e socialismo in Scandinavia che del novembre cinquantatré democrazia olandese che è del luglio agosto cinquantaquattro
Anche questi numeri sono non la ricerca di un modello da imitare supinamente
Ma la proposta per quelle forze che vogliono innovare la politica di una via per gli Stati Uniti d'Europa
Questa duplice battaglia atterrò in Italia un nemico dichiarato che la Democrazia Cristiana il partito che ha raccolto in suo interno la gran parte degli anti antifascisti
Che ha cercato con ogni mezzo di mettere in ombra i valori della Resistenza che invece di battersi per un'Europa equidistante dai due blocchi contrapposti nella guerra fredda ha scelto senza esitazioni e ripensamenti
La via del capitalismo
E dei fatti la Democrazia cristiana dell'immediato dopoguerra è il risultato di una mistura di anticomunismo e di conciliazione Isma'cattolico a cui il fascismo prima e l'americanismo Boy avevano dato voce
In essa erano confluite molte delle forze
Conservatrici del Paese
è sintomatico
Enormemente significativo secondo me al proposito un articolo del mille novecentocinquanta
Di Piero Calamandrei
Ne leggo una pagina
Dice Calamandrei proprio questa dichiarata ed ostentata discesa delle forze religiose nella Lizza politica
Questo non dissimulato abbassamento dei motivi spirituali ad argomenti di propaganda di partito questa calata delle gerarchie ecclesiastiche nella mischia elettorale
Ha portato in meno di tre anni a dare alla Repubblica italiana
Questa natura ambigua e di parità oscillante tra la democrazia laica ed il totalitarismo confessionale
La schiacciante vittoria elettorale del diciotto aprile
Fu conseguita dalla Democrazia cristiana soprattutto collo sfruttare se non dobbiamo dire il fanatismo la sensibilità superstiziosa delle masse specialmente femminili
Rappresentando abilmente quella lotteria elettorale come il duello decisivo che non lasciava terza alternativa tra le forze della fede forze coalizzate dell'inferno
L'ossessione del comunismo nemico numero uno dalla quale nel ventuno nacque felicemente in Italia il fascismo pesa oggi di nuovo sul mondo
Ma quello che c'è di nuovo oggi è la Presa di posizione assunta dalla Chiesa
In questa lotta a morte con la scomunica solennemente proclamata il primo luglio quarantanove del comunismo inteso non più come dottrina ma come movimento politico la Chiesa non offre non ha voluto soltanto facendo quello che non aveva fatto col fascismo e col nazismo condannare nel campo spirituale il materialismo marxista
Ma intesa di fare un atto politico mettendo al bando un partito connesso tutte le sue istanze economiche sociali
E additando alla riprovazione all'esecrazione dei fedeli
Gli appartenenti a questo partito
Sì
Mi scuso della lunghezza corro velocemente
Corro velocemente
Questo articolo che Calamandrei scrive
Le mille novecentocinquanta che non a caso è intitolato
Repubblica pontificia
Documenta
Quanto per la penna del direttore del del ponte
Sì videro con chiarezza e si denunciarono con forza e senza essenza
Equivoci un costume che lungi da rifiutare gli antichi mali che il fascismo aveva letto a regola di governo li pose iniziava con il bigottismo e Jason Petyr mo'cattolici
Gesuiti Ismael bigottismo che soffocano a qualsiasi istanza di riunione in terremo pratico della Società Lactitalia Ana che pur esisteva in alcuni uomini politici cattolici in modo particolari se intellettuali
Il tono la crociata che essi Jan negli anni Cinquanta
Si attenua naturalmente ecco con il centrismo
Ma le posizioni che si possono facilmente rintracciare nel ponte a proposito della realtà della democrazia cristiana in realtà donne non multano una democrazia cristiana sempre attenta da una parte all'ESP aspettative del Vaticano e dall'altra gli interessi della grande industria pur comprendendo che l'esperienza del del centrismo era mai
Era ormai in crisi come poteva raccordarsi
Con la sinistra
La risposta e in quello che è avvenuto dopo nel centrismo senza sempre più asfittico e nel craxismo
Forse aveva ragione Moro quando nel sacco settantatré affermava che la democrazia cristiana poteva essere solo alternativa a se stessa
E in realtà lo fu finché non fu travolta
Da Tangentopoli
Il sogno del ponte
Il sogno che il Ponte di Calamandrei aveva coltivato
E che con Capitini si può riassumere nella formula in Massimo Rizzo chavismo con il massimo di libertà
Aveva bisogno di ben altro ben altro per realizzarsi occorreva che i partiti della sinistra come era solito dire Calamandrei fossero presso il Pitti
Ma la presbiopia non fu una dote della sinistra ufficiale che presa dalla realtà politiche del momento non seppe andare oltre la vulgata di un marxismo letto nell'ottica sovietica
Voglio dire che la possibilità di fare rinnovare il socialismo nel segno della libertà non fu neppure un'utopia della sinistra ufficiale di allora
Forse fosse essa quella del PC o quella del PSI e rimase patrimonio di un gruppo Mimì minoritario come quello del ponte che aveva avuto però la fortuna
Di essere animato da un uomo di grande slargo culturale politico quale fu Calamandrei
Oggi dopo la caduta delle grandi illusioni i Progetti le indignazioni le prediche inutili di Calamandrei e dei pontieri additano forse una via possibile per la sinistra
L'interrogativo edito
Vorrei chiudere di
Dicendo questo qui a Firenze
C'è un luogo che per noi è sacro
è il quadrato Rosselli
Dove c'è il giacciono a Carlo e Nello Rosselli Gaetano Salvemini nello tra i quali tra quanti e dove un cippo ricorda il sacrificio dell'avvocato porci
Mancano le spoglie di tre persone
Piero Calamandrei il Tristano Codignola credenze riflesse Agnoli
Questo ricongiungimento con chi ha nutrito per lunghi anni gli stessi ideali e allora ho dovuto
Da questa tribù una da questo palazzo che è espressione della volontà del popolo fiorentino
Io mi rivolgo al sindaco perché prenda in esame questa proposta che proviene dai nuovi ponti grazie
Grazie Marcello Rossi
Nel caso di russi ringraziamento si estende anche da tutto il lavoro che
Rossi ha svolto in questi anni per il ponte la possibilità che il celebrato di recente di Putin rilegge le le prime annate attraverso quello splendido pubblicazione che è stata curata Monte dei Paschi
Con una piccola inversione dell'ordine dei lavori la parola vorresti offrono Merlini che ci parlerà di Calamandrei la formazione della Carta
Molte grazie
è un compito praticamente impossibile il mio
Perché se dovessi se dovessi
Tracciare anche se in maniera sommaria
Le linee della contributo che Calamandrei dette alla costituzione della Repubblica
Credo che la mia relazione dovrebbe durare almeno un paio d'ore
E mi limito quindi a tracciare in questa relazione
Soltanto alcune
Linee di fondo
Che secondo me
Col sì che secondo me congiungono
I
Vari numerosissimi e ricchi contributi che Calamandrei dette alla nascita della costituzione
E prima di parlare però
Nel dettaglio di questi contributi
è necessario che io parli di quello che fu secondo me il contributo fondamentale che Calamandrei tette alla costituzione e cioè
La battaglia
Perché di questo si trattò di Calamandrei a favore della Costituente
Enzo Cheli ha detto giustamente
Che è difficile distinguere in Calamandrei fra il giurista il politico il letterato ma se si guarda alla battaglia di Calamandrei che va dalla mille novecentoquarantaquattro alla fine del mille novecentoquarantasette quando l'Assemblea costituente chiude i suoi lavori
E credo che si debba riconoscere la prevalenza di Calamandrei politico su Calamandrei giurista
Perché l'azione che Calamandrei svolse a partire tal Tippett dalla suo ritorno a Roma dall'esilio in Umbria
E quindi nella primavera del mille e novecento quarantaquattro fu il contributo di un politico uno dei politici più alti e migliori che questo Paese abbia mai avuto
è vero che si trattava però di un politico del tutto particolare un politico inconsueto in questo Paese
Perché Calamandrei era un politico per il quale la politica doveva essere fondata
Sull'etica e quindi su convinzioni etiche profonde e doveva essere fondata anche su un giudizio storico lucidissimo
Sull'Italia sulle prospettive italiane sulle forze politiche che si muovevano in quel momento nel Paese
Questo è palese fino dall'inizio e palese da quando Calamandrei incomincia e proprio sul ponte
A scrivere
Sul Processo che poi porterà alla Assemblea costituente
Calamandrei si batte su due fronti
Il primo fronte è quello della negazione di qualsiasi continuità istituzionale e costituzionale fra il prefazioni ISMU
E la situazione nuova determinata dal patto di Salerno
Il secondo fronte e quello delle limitazioni di fatto alla sovranità italiana
E il il punto che riguardava la negazione di qualsiasi continuità costituzionale fra il pre fascismo rappresentato dalla monarchia
E quindi danno dalla luogotenente e la presente situazione politica in Italia
Era determinato
Da un intento molto preciso quello di ridurre il ruolo della monarchia
Che degli alleati soprattutto gli inglesi e soprattutto dopo la morte di Roosevelt
Consideravano come
Garante
Della passaggio della road map diremmo oggi fra
Sulla l'armistizio e la caduta della morte della patria come Satta ebbe a definirla l'otto settembre del mille novecentoquarantatré e la rinascita politica dopo il patto di Salerno
E indubbio che sulla monarchia sul luogo te sullo luogotenente puntavano
Quelle forze politiche Esterne all'Italia ripeto gli alleati ed interni all'Italia che volevano che il trapasso fra la fra il il Prete lasci Isma'e la futura democrazia avvenisse nel senso di una continuità degli istituti politici del pre fascista mo'
Allora il la rivendicazione da parte di Calamandrei
Della nuovo fa del decreto legislativo luogotenenziale numero centocinquantuno del mille novecentoquarantaquattro quello approvato immediatamente dopo la Liberazione di Roma come vera e propria costituzione provvisoria a questo serve
A rivendicare la frattura e a rivendicare il ruolo dell'Assemblea costituente che dovrà affondare le sue decisioni soltanto sul principio della sovranità popolare quindi nessun legame rispetto al passato
Nessun condizionamento o perlomeno il minimo di condizionamento possibile da parte del Governo alleato c'è e anche qui proprio sul ponte un arte una una una un intervento di Calamandrei molto bello immediatamente dopo la costituzione
Del governo Parri di CLN articolo nel quale chiede Calamandrei Parri e quindi a un uomo che apparteneva al suo stesso partito ma quali sono i limiti alla sovranità italiana quindi quali sono i limiti all'azione dell'Assemblea costituente
Che stanno scritti in quelle clausola in quei patti segreti
Che sono Stati annessi e che sono annessi alla l'armistizio l'armistizio lungo quello che seguiti a quello della l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
E d'di fronte a questa posizione
La emanazione da parte del governo De Gasperi governo di CLN
Del di un nuovo decreto legislativo luogotenenziale
Il decreto numero novantotto del marzo del mille novecentoquarantasei che cambio i termini della di quella che Calamandrei
Considerava la Costituzione provvisoria destò proprio per questo in Calamandrei
Una profonda indignazione più che sconcerto quel decreto legislativo del mille novecentoquarantasei numero numero novantotto operò effettivamente un cambiamento profondo
Della Costituzione provvisoria perché sottrasse
La decisione sulla questione istituzionale all'Assemblea costituente così come era scritto nel decreto numero otto centocinquantuno del mille novecentoquarantaquattro e lo affido invece al popolo Attraverso referendum
Calamandrei dei fini questa soluzione
Una soluzione di tipo plebiscitario anzi la definì addirittura un colpo di Stato colpo di Stato a favore della monarchia perché è vero che in quella decisione e c'era il tentativo favorito dagli alleati di
Sottraendo all'Assemblea costituente la decisione sulla questione istituzionale di riaprire il gioco è evidente che i partiti del CLN antifascisti
Tutti se avessero dovuto decidere a maggioranza sulla questione istituzionale avrebbero per quattro sesti deciso a favore della Repubblica era invece evidente che se si fosse affidato direttamente al popolo
La soluzione della questione istituzionale e la monarchia avrebbe trovato nuovo spazio e accanto ai nuovi spazi della monarchia attenzione si sarebbe ristretto lo spazio di sovranità effettiva dell'Assemblea costituente in quanto un'ombra conservatrice si sarebbe stesa in maniera sinistra sull'Assemblea costituente De Gasperi accettò le richieste degli alleati le accettò perché
La democrazia cristiana era drammaticamente spaccata al suo interno no sulla questione istituzionale
Beh io ricordo mio padre che era allora segretario provinciale della DC a Firenze forse il primo comizio che ho sentito in vita mia l'ho sentito a favore della Repubblica fatto da Luís ma appunto per dire che la spaccatura dentro la DC sulla questione istituzionale era profonda e quindi De Gasperi
Anche per salvare la DC e da una scelta che era una scelta che forse avrebbe spaccato in due il partito accettò questa richiesta degli alleati ma attenzione paradossalmente il risultato della decreto Hope della scelta operata dal decreto numero novantotto del quarantasei quello di affidare il referendum al popolo paradossalmente giocò a favore della di una compiuta affermazione della sovranità dell'Assemblea costituente perché ma perché anche se per il rotto della cuffia il popolo decisa
E decise in maniera inaspettatamente per gli alleati in maniera del tutto opposta a quelle che erano le aspettative di parte degli alleati gli inglesi e della monarchia che lo sapete del ovvero riapparve Vittorio Emanuele terzo appiccò il re di maggio e così via
La scelta fu irrevocabile e fu una scelta che sottolineo il fatto che l'Italia attraverso il referendum paradossalmente attraverso un referendum popolare imposto dagli alleati aveva riacquisito il popolo italiano aveva riacquisito una sovranità vera e così quando l'Assemblea costituente in questo fu poi riconosciuto dallo stesso Calamandrei che rese omaggio a De Gasperi per questo e anche se sottolineando i rischi gravissimi che erano stati i corsi quando l'Assemblea costituente si riunisce dopo il due giugno del mille novecentoquarantasei proprio grazie al referendum gli spazi di sovranità popolare che erano prima estremamente restrittivi
Sì riaprirono quasi completamente perché beh se e si applicano completamente per cui e la nostra Costituzione fu scritta attraverso un dibattito serrato
E qualche volta più che serrato
Molto come dire condotto condotto con con anche con asprezza
Fra i DiVersi programmi dei partiti politici italiani
E perché perché a quel punto e a differenza di quello che
Doveva cadere in Germania ed in Giappone e davvero l'assemblea costituente divenne quello che Calamandrei chiedeva che fosse fino da la dalla metà del mille novecentoquarantasei un'Assemblea davvero sovrana un'Assemblea
Che si apprestava a scrivere
Norme era affare scelte che avevano come unico limite quello appunto del mandato soprano conferito all'Assemblea Costituente da parte degli elettori il punto è che e che lo per l'incontro fra i partiti politici
In base ai loro programmi istituzionali
Fu oltremodo difficile perché soprattutto all'inizio della Costituente e ci si trovò di fronte a scelte che erano scelte difficilmente componibili opzioni difficilmente componibili e da un lato dunque c'è era anzitutto una un blocco quello che Calamandrei
Definirà poi il tripartito che era il blocco
Comunista socialista e democristiano e che raccoglieva all'incirca quasi il settanta per cento dei seggi all'Assemblea Costituente e dentro altri partito i programmi istituzionali dei partiti non avrebbero potuto essere più diversi da un lato c'erano le sinistre che
Portavano una tradizione politica erano portatrici di una posizione politica così a mezzo fra russo Marx Elleni in perché perché erano a favore i comunisti e socialisti della massima espansione politica della rappresentanza in seno ad un'unica Assemblea
E sostenevano che l'Assemblea legislativa rappresentativa
Doveva svolgere funzioni non sindacabili da parte di nessuna altro organo
Sostenevano che questa Assemblea come disse la Rocca
In Assemblea Costituente dovesse decidere legiferare quindi essere organo esecutivo ad organo di controllo
Quindi rifiuto del principio della divisione dei poteri ma quello che è più preoccupante rifiuto di quel principio della superiorità della Costituzione che invece i partiti politici a parole tutti
Dicevamo di volere e di favorire è dall'altro c'era la democrazia cristiana
Con progetti che erano progetti più articolati di quelli che vi ho descritto che erano propri del sinistre però erano progetti estremamente contraddittori perché è vero che la democrazia cristiana ad esempio da un lato sostegni sosteneva una forma di governo che si fondava sul parlamentarismo pre fascista anche se un po'rivisitato razionalizzato ma d'altra parte e d'altra parte la democrazia cristiana era a favore del principio della divisione dei poteri ad esempio favorevole alla formazione di una suprema corte costituzionale però di fatto poi il principio della separazione dei poteri veniva applicato solo parzialmente ad esempio e questo è un tema che riguardò Calamandrei si diceva che la magistratura deve essere indipendente ma solo la quella parte giudicante
Della magistratura non ad esempio il Pubblico ministero era la Democrazia Cristiana favorevole
Al principio dell'autonomia e quindi a una forma di Stato democratica e articolata di tipo federale le regioni di Sturzo però d'altra parte questo principio era coniugato con un Senato che non era un Senato federale era un Senato di tipo corporativo in quanto aver dovevano far parte del Senato anche le associazioni professionali di rappresentanza e così via allora ecco di fronte a questo Calamandrei e il Partito d'Azione
E io credo che
Gran parte del percorso che poi i partiti politici italiani seppero compiere all'interno e l'Assemblea costituente perché gran merito di quei partitiche
Erano come dire avevano decollato con programmi con prospettive molto confusa e spesso anche molto rosee fu però il fatto di avere preso così sul serio la funzione costituente da convincersi a vicenda e a migliorare migliorare notevolmente in maniera come come dire inaspettata la loro cultura istituzionale
E il Calamandrei fu
Il Magli è unita e il full allevatrice
O perlomeno fra le piuttosto il più importante maieutica di questo miglioramento del tasso di cultura istituzionale dei partiti politici alla Costituente
E non poteva essere diversamente se pensate che Calamandrei il Partito d'azione ma il Partito d'Azione nei suoi programmi istituzionali doveva praticamente tutto a Calamandrei si presentarono alla Costituente con una posizione sulla Costituzione la Costituzione
Che era quella di pura matrice anglo sassone quella che Friedrich
E destro descrive nel suo
Bellissimo libro e questa saggio un saggio degli anni Cinquanta nel quale rende omaggio anche a la costituzione italiana su da questo punto di vista e il costituzionalismo americano è un'idea della Costituzione
Che intanto è costituzione in quanto costituisce dice Friedrich un limite efficace alla politica ed in particolare alla governo allora questa era l'idea di Calamandrei e questa era l'idea del Partito d'Azione non a caso Calamandrei Partito d'Azione
Del tutto del tutto
Tesi
Ad affermare
Un principio della separazione dei poteri anche questo ti derivazione anglosassone
Ma un principio di separazione dei Poteri
E che è quello del federalista di Hamilton un principio della separazione dei poteri che è fatto
Non per garantire il potere in quanto tali l'uno rispetto all'altro ma per garantire i cittadini e le libertà dei cittadini la separazione dei poteri intanto vale intanto è efficace
Come diceva Friedrich in quanto serva a fare la tutela della libertà dei cittadini delle libertà politiche e delle libertà civili
Calamandrei dimostro
Questa impostazione questo assunto a partire dalla sua famosa relazione richiamata anche da Enzo Cheli e
Da Lelio Lagorio
Con la sua relazione
Alla seconda sottocommissione della Commissione dei settantacinque perché Luís ebbe l'incarico di preparare la relazione sulla potere giudiziario e sulla sul problema Corte costituzionale
Allora le tutte entrano nottetempo qui ovviamente
Di ripercorre nelle nel dettaglio l'idea della magistratura molti spunti Lagorio ce li ha già dati sulla magistratura ma se voi leggete se voi leggete il focus al propone il focus se cercate di immaginare di capire qual è il focus delle proposte di Calamandrei su la magistratura
Vi renderete conto facilmente che a parte alcune norme sostanziali fondamentali quelle sull'abolizione della pena di morte risarcimento notte del dei danni
In caso di errore giudiziario tutte le altre proposte di Calamandrei sulla magistratura che cosa tendono tendono non a garantire in astratto l'indipendenza della magistratura in omaggio
Alla indipendenza di un corpo quello dei magistrati ma perché attraverso le garanzie della magistratura che Calamandrei andava elaborando delle delle quali avrebbe voluto la piena costituzionalizzazione egli pensava che si sarebbe arrivati in questo modo ad un processo giusto questo era il il punto
E che Luigi aveva in mente le garanzie per i cittadini
Quindi la soggezione dei giudici alla sola legge
La precostituzione del giudice la motivazione delle sentenze
La pubblicità delle udienze l'obbligo di ascoltare l'altra parte la gratuità dei processi per i cittadini indigenti sono tutte norme che non servono ai giudici
Sono norme che servono agli imputati servono alle parti nel processo civile perché solo attraverso queste norme
Sì realizza un un giusto processo
E e così per anche quelle quelle norme
Che riguardano l'indipendenza del potere giudiziario e che Calamandrei eccetera cercoteri inserire nella Costituzione anche a queste righe rispondono
All'imperativo costituzionale della giustizia giusta a iniziare dalle garanzie di indipendenza dei magistrati anche per quello che riguarda la loro carriera distinzione dei magistrati solo per diversità di funzioni anche questa norma Calamandrei Diana
Assunzione per concorso non elettività dei giudici come voleva la sinistra ad esempio errore gravissimo che la sinistra stava per compiere assunzione per concorso
Inamovibilità dei giudici retribuzione indipendente tal grado temporaneità degli incarichi direttivi anche questo ha una grande intuizione di Calamandrei
Pur molte di queste norme in Costituzione furono recepite altre no o ma ma dato che la sostanza di queste norme tra eh tra passata per fortuna nella nostra Costituzione beh in la il contributo di Calamandrei a questa parte della nostra carta costituzionale possiamo considerarlo davvero fondamentale
Così come possiamo considerare fondamentale il contributo di Calamandrei alla nostra Costituzione per quello che riguarda un punto toccato dalla Gorio quello che il pubblico ministero
E insomma se in Italia abbiamo un pubblico ministero che non è dipendente dal ministro della giustizia
Se abbiamo una norma che è quella dell'obbligatorietà dell'azione penale e guardate che questi due principi indipendenza del pubblico ministero dal potere politico e obbligatorietà della azione penale
Stanno necessariamente in sé insieme come si dice simul stabunt aut simul cadent no questi due principi queste due norme
Le abbiamo grazie alla battaglia
Accanita di Calamandrei anche contro Leone il quale correlatore sulla giustizia la pensava in maniera completamente diversa e voleva invece la dipendenza del Pubblico ministero di fronte alla rispetto al ministro della giustizia
Lo so
Lo sappiamo che questo risultato è un risultato inedito è un in Europa
Perché l'Italia è il solo Paese d'Europa che ha una così accentuata indipendenza del pubblico ministero rispetto al potere politico
è vero
Che tutto questo
Può creare ed a volte crea dei problemi è vero che Calamandrei si rese anche conto
Della problematicità di questa soluzione ma nella la sua proposta
La sua proposta quella del commissario di giustizia no
Che Luís propose
Beh in realtà questa assoluzione era una soluzione molto problematica che attenzione non toccava in nulla l'indipendenza del pubblico ministero all'interno era semplicemente una norma volta a favorire il coordinamento fra le cosiddette politiche giudiziarie condotte dalle varie Procure e in ogni caso Calamandrei
Calamandrei arrivò a questa soluzione
Per evitare perché a un certo punto sembrava inibita inevitabile dati i rapporti di forza che c'erano in assemblea costituente che il Pubblico ministero sarebbe stato posto alle dipendenze
Della ministro della giustizia come soluzione di compromesso lui tirò fuori questa
Accadde nel frattempo
Che nel da nel maggio del mille novecentoquarantasette Degasperi sbarcò le sinistre dal Governo ed allora e solo allora la sinistra si convinse che non era più il caso di favorire il rapporto fra
De di dipendenza fra il
Ministro della giustizia il Pubblico Ministero e quindi Togliatti cambio opinione dette una mano a Calamandrei e la indipendenza del Pubblico ministero
Da alla ministro della Giustizia fu per questo
Sancita ma ancora questo fine della giustizia giusta e la struttura della magistratura ma portò Calamandrei ad assumere una posizione
Che purtroppo i costituenti non seguirono ma
Nulla seguirono e tuttavia quanti problemi aperti sono rimasti per questa mancanza di da da parte dei nostri costituenti Rispetto a questo problema e Calamandrei voleva
Proprio perché pensava
Che sia una giustizia giusta solo quando il giudice indipendente voleva l'abolizione di tutte le giurisdizioni speciali ivi compreso il Consiglio di Stato
Voleva la abolizione della riforma di Silvio Spaventa della creazione del la quarta sezione del Consiglio di Stato lo quella giurisdizionale e la voleva perché diceva ed aveva perfettamente ragione che i giudici amministrativi non sono giudici indipendenti
Sono giudici al servizio del potere politico o comunque influenzabili dal potere politico e quindi Calamandrei voleva la che i diritti anche i i diritti i gli interessi legittimi fossero affidate a una sezione specializzata della magistratura ordinaria ahimè e c'era Ruini il presidente della Commissione dei settantacinque che era il presidente del Consiglio di Stato no allora sapete il conflitto di interessi in Italia c'era una storia molto lunga
E che capite che ecco con è questa presente presenza ingombrante di Ruini Cuesta Progetto ti Calamandrei
Questo progetto di Calamandrei non poté essere realizzato e per concludere sulla magistratura
L'opera assolutamente fondamentale di Calamandrei che riguarda il Consiglio superiore della magistratura e l'istituzione
Della Consiglio Superiore della Magistratura inteso come garanzia delle garanzie
Qui la Sembler costituente
Seguiti l'input di Calamandrei anche se ne ridusse la portata Calamandrei voleva un Consiglio superiore della magistratura
Formato da soli magistrati ci fu una mediazione questa volta efficace di leone che trovò una soluzione anche per il problema della presidenza che fu affidata al Presidente della Repubblica
Ma in ogni caso la parte fondante
Antella Consiglio superiore della magistratura e una delle delle del del del dei grandi contributi che Calamandrei ha dato alla un alla nostra Costituzione
Corte Costituzionale qui davvero non posso soffermarmi ma e questa istituto fondamentale senza il quale non ci sarebbe costituzione rigida perché non ci sarebbe un vero controllo sul potere legislativo e non era così scontato che fosse scritto nella Costituzione e Togliatti considerò la proposta di distrutti istituire la Corte costituzionale una bizzarria nel discorso del marzo del quarantaquattro quello sul Progetto
Generale di costituzione eh la vecchia classe politica liberale italiana Nitti Orlando erano nettamente ostili
Ad una giudice sulla politica quella tradizione italiana e fra era come quella francese
Cioè il Parlamento senza giudici il Parlamento esprime la la sovranità popolare quindi nessuno può dubitare sul Parlamento la ragione per la quale la Costituzione lo Statuto Albertino fu fatto a pezzi era questa no cioè che il Parlamento quando faceva le leggi e se cambiava anche se di fatto la Costituzione
La Costituzione era in giù non giudicabile bene quell'impostazione di Calamandrei
Che ho ricordato prima quella che si rifaceva alla grande tradizione della Costituzione degli Stati Uniti del mille settecentottantasette
E invece finiti per affermarsi ma finì per affermarsi con un corollario che secondo me è altrettanto importante della premessa cioè l'esistenza della corte costituzionale
Per Calamandrei e anche qui giustizia giudice funzione interpretativa
Da parte del giudice Calamandrei volle che il modo di accesso normale alla Corte costituzionale passasse attraverso la porta dei giudici
Perché fu lui che alla Corte costituzionale
Propose e difese
Il giudizio di rilevanza di non manifesta infondatezza no
Che nel nostro sistema costituzionale è la strada normale attraverso la quale si arriva alla Corte costituzionale
Ma il risvolto di questa
Di questa un
In norma non fu soltanto quello di unificare magistratura e corte costituzionale no in un corpo unico che tutela e difende i principi della Costituzione quindi che si oppone agli abusi del potere legislativo fu il risvolto di questa posizione di Calamandrei dicevo prima fu quasi più importante del corollario perché i giudici furono immessi nella difesa della Costituzione
E quando prima Lagorio si poneva quel problema importante sulla interpretazione
Interpretazione creativa interpretazione
Crea dei interpretativa o adeguatrice
Ma c'è un un un terzo tipo di interpretazione che è venuto fuori da questa soluzione di Calamandrei è l'interpretazione costituzionale
Perché i giudici hanno il potere di rimettere le norme alla corte costituzionale quanto né rilevano la probabile
Incostituzionalità la non manifesta infondatezza ma questo ha significato la diffusione della cultura costituzionale in un corpo quello della magistratura c'era del tutto estraneo a questo tipo di considerazioni se c'è stato in questo Paese un processo di modernizzazione della giustizia
Lo dobbiamo con cui importante di imponente lo dobbiamo soprattutto a questo cioè al fatto che i giudici giudici ordinari anche quelli amministrativi
Se lo volevano e sono diventati operatori della giustizia costituzionale e quindi hanno aggiunto e alla problematico problema dell'interpretazione del quale si parlava prima quello della interpretazione costituzionale due poco più che due battute su due punti che invece sono fondamentali la repubblica presidenziale
E la questione religiosa repubblica presidenziale
Io qui sul vado come dire proprio per assiomi anche perché abbiamo dedicato a questo problema al convegno di marzo
Qui a Firenze molto spazio
Tutti sono un po'sconcertati del fatto che Calamandrei
Però Paul propose
Alla seconda spera sottocommissione
Una scelta a favore della Repubblica presidenziale per ciò che riguarda
La forma di governo
In realtà se si va a vedere non solo il dibattito in seno alla seconda sotto commissione su questo punto poi gli articoli a incominciare da quello su Italia Libera che Calamandrei scrisse subito dopo ma se si fa a quelle che erano le premesse di questa scelta di Calamandrei ci si accorge in realtà che lo scandalo non c'è perché beh anzitutto perché
La ragione per la quale Calamandrei in prima battuta optò per la repubblica presidenziale fu questa Calamandrei avrebbe voluto e che si formassero in Italia
Governi di coalizione
Trascinati
Ad unità politica dal due elementi fondamentali
La scelta dell'iter da parte del corpo elettorale
E la approvazione di un programma da parte del corpo elettorale
E quindi da questo punto di vista come voi capite in prima battuta la scelta della repubblica presidenziale
Era ovvia quando si elegge un presidente dato che il Presidente deve essere eletto dal cinquanta per cento più uno del corpo elettorale e dato che
Già attento succedeva negli Stati Uniti i presidenti della Repubblica si presentano al corpo elettorale con un programma che è un programma di partito
Calamandrei riteneva che la scelta della repubblica presidenziale avrebbe obbligato i partiti politici italiani no
A scegliere con chiarezza un leader prima delle elezioni ed un programma
Ma alla base di questa scelta c'era il fatto che Calamandrei aveva sostenuto insieme al Partito d'azione questa volta una battaglia durissima a favore delle riforme sociali
Le grandi riforme sociali che l'Assemblea costituente avrebbe dovuto fare direttamente
Perché Calamandrei non fu una battaglia giuridica quella sulla spettanza all'Assemblea Costituente anche del potere legislativo ordinario noi spesso l'abbiamo letta così ma se ci si va a riflettere si scopre che la ragione che spingeva Calamandrei a rivendicare il potere legislativo ordinario
All'assemblea costituente era questo Calamandrei voleva che i diritti sociali fossero realizzati
Anche se almeno in parte con lui disse più volte
Dall'Assemblea costituente attraverso le riforme sociali le grandi riforme sociali ma non era mica una opzione rivoluzionaria questa in Francia nel quarantacinque l'Assemblea costituente aveva nazionalizzato l'energia elettrica
Allora di fronte a questo rifiuto tenace del tripartito
Perché perché perché di tripartito voleva la politica era quella dei due tempi prima si fanno le riforme istituzionali dopo penseremo alle riforme
Allora
In base a tutto questo voi capite che era del tutto ovvio che poi tripartito scegliesse una forma di governo quella forma di governo
Della quale godiamo
Ho soffriamo come vi pare tuttora che è quella
Di una forma di governo parlamentare razionalizzata perché è una forma di governo che non solo non impone partiti di scegliere preventivamente un leader e un programma Manzi consente ai partiti politici
Di avere le mani completamente libere a dopo le elezioni di essere gli interni temi no in ma interpreto io non controllabili del loro corpo elettorale
Un piccolo una piccola aggiunta Calamandrei si batte alla Corte costituzionale disperatamente
Per che la norma della Costituzione sui partiti politici i partiti politici contribuiscono con metodo democratico al determinare la politica nazionale
Fosse precisata nel senso che il metodo democratico riguardava non solo l'azione esterna dei partiti politici ma anche quella in Terna
E cioè che gli ordinamenti interni dei partiti politici dovessero essere democratici che dovessero tutelare le minoranze
Che la scelta degli elettori dove fosse fatta attraverso la tutela delle minoranze di partito
Battaglia anche questa terza da Calamandrei battaglia anche questa attualissima perché purtroppo la degenerazione del sistema partitico politico italiano è ormai così evidente che anche su questo bisognerà ritornare
Calamandrei la libertà religiosa non ho tempo di parlarne dico solo due cose che insomma l'articolo sette della Costituzione
Beh anche quello ce lo abbiamo
Calamandrei si battè contro il primo comma dell'articolo sette della Costituzione lo Stato e la Chiesa sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e soprani ma che bisogno c'è appunto di riconoscersi a una sovranità vicenda sette e la sovranità l'Italia non ce l'avesse non saremmo qui noi come Assemblea costituente notò Calamandrei
Prodromico però questo primo comma al secondo i loro rapporti sono regolati dai Patti lateranensi e su questo secondo comma che Calamandrei dette il meglio di sé
E dimostrando come in questo modo per trasparenza sì venivano ad inserire
Nell'ordinamento giuridico italiano tutta una serie di norme a incominciare da quella che affermava articolo primo della non della trattato lateranense
Che la religione cattolica e la sola le religione ufficiale dello Stato si inserivano nel nostro ordinamento giuridico
Una serie di norme che colpivano alle a radice alcune delle fondamentali libertà che contemporaneamente costituenti stavano scrivendo
Anche qui aveva torto aveva ragione di Calamandrei ma
Credo che avesse fondamentalmente avesse fondamentalmente ragione se non avesse avuto fondamentalmente ragione anzitutto non si sarebbe arrivati nell'ottantaquattro
Alla modifica del Concordato che ha come voi sapete cancellato le parti più insostenibili
Della concordato ripeto trasfuso nell'ordinamento giuridico italiano per trasparenza come diceva Calamandrei ma al di là della della modifica del mille novecentottantaquattro del concordato e ci son tanti problemi che rimangono aperti perché la Corte costituzionale costituzionale con due
Sentenze certamente pregevole la trenta del settantuno e la diciotto dell'ottantadue
Ha detto che perché la trasposizione delle norme concordataria nell'ordinamento giuridico italiano non è completa perché non si non possono considerarsi trasposte quelle norme che sono contrari ai principi fondamentali
Della Costituzione italiana
Ma solo ai principi fondamentali e Calamandrei avrebbe voluto una soluzione ben più radicale di questa e poi il Concordato dell'ottantaquattro è un nuovo concordato e quindi per questo
Sottratto all'articolo sette della Costituzione no o è invece e come la Chiesa sostiene in realtà una modifica del vecchio trattato e quindi sia una modifica tutelato dall'articolo sette dalla Costituzione sono come vedete questioni
Ancora del tutto aperte e anche su queste questioni come dire si conferma quella che una regola generale quando si parla di Calamandrei si pensa Calamandrei Pellicano andrebbe spesso ragione all'Assemblea Costituente a b ebbe anche spesso torto
Ma anche quando ebbe torto posto dei problemi che continuano ad essere come giustamente diceva Cheli quanto più ci si allontana da Calamandrei qua storicamente quanto più
Sì ci si rende conto che lui aveva ragione ci si rende conto che i problemi che Calamandrei apposto continuano ad essere terribilmente attuale grazie
Grazie a Stefano Pellini per questa veramente completa ricostruzione del ruolo svolto da Calamandrei nel percorso costituente ricostruzione che contiene
Espresso anche tanti giudizio profili nuovi nei vari personaggi
Adesso ascoltiamo per Luigi Berdini che ci parlerà sulla pira Calamandrei
Leggendo i loro libri le lettere
Che si sono scambiate con molte di queste sono disponibili
Vedendo i loro interventi nel consiglio comunale o nell'assemblea costituente ci si rende conto nel lungo periodo
Della diversità profonda dei due personaggi e una diversità profonda per formazione riferimenti
Paura
Orientamenti
Ma due personaggi che sono uniti dagli affetti in questo lungo periodo e dal vocabolario degli affetti
Anche nei momenti di
Dissenso sulle vicende della lotta politica
E del dibattito parlamentare
Sono diversi per formazione basta pensare la Keira che attive con Lozio occhi Occhipinti
In una Messina ancora distrutta Bush arrivano il quattordici
Dal mare morto del mille novecentootto studente all'istituto tecnico e che nel dopoguerra simpatie non nascoste futuriste dannunziano
Che scrive un articolo dice a fra diciassette diciotto anni
Entusiastico rispetto all'impresa del ventotto ottobre del ventidue
E quegli stessi anni invece tanto diversi per riferimenti sputi frequenze amicizie letture
Liceo Michelangelo il Risorgimento perché alla manderei delle tradizioni paterne
Questo padre
Che ha sempre come riferimento fautore della democrazia ottocentesca a Michel seguace di Cavallotti
Poi passato nelle file repubblicane deputato di Santa Croce per un breve periodo sostituisce Masini dichiarato ineleggibile fra mille novecentonove
E mille novecentodieci negli anni della prima giunta rossa del blocco popolare seguita a Firenze proprio nel periodo nel quale il pare Rodolfo e poi Calamandrei volontario in guerra vincitore giovanissimo
Di una cattedra che ancora in questi anni del dopoguerra Calamandrei non dimentica quelle chiamerà le sue illusioni giovanili sui irredentismo il suo interventismo alla sua passione per Trento e Trieste
I riferimenti sono diversi per il tira futurista e per il la Pira convertito per Calamandrei riferimenti sono Mazzini e Battisti nel lungo periodo ritornano continuamente
Nel suo frequente ripensare neanche scrivere
Alla prima guerra mondiale vede Battisti come l'eroe che ricongiungere due secoli non solo ottocento e novecento ma il Risorgimento e il socialismo e in particolare quel socialismo umanitario che nel primo dopoguerra avrebbe sempre più conosciuto e apprezzato attraverso la consuetudine di amici come Salvemini
E come Alessandro levi
Diversi anche negli anni Venti di un La Pira convertito di un Calamandrei impegnato oltre che nella vita universitaria
In attività politica fra l'altro nella Fondazione
Del circolo di cultura sono tutte e due alla fine degli anni Venti la chitarra prima l'incarico nel trentatré soltanto sarà chiamato alla cattedra di di diritto romano
Sono tutte e due presenti animatori con cammeo con Calasso affondava che confini sì di una stagione davvero peculiare felice
Della didattica nella prima facoltà giuridica fiorentina ma anche qui quanto DiVersi i loro riferimenti
Per La Pira
Come è stato più volte sottolineato il diritto romano
è il segmento d'un lungo itinerario metafisico
La fila lo confessa lo scrive lo vive
Lo scrive nella biografia vivi con echi in cui appare evidentissima la scelta operata per una forma di apostolato laico
Sono diversi i loro maestri Betti e che io venda
Sono diversi i sistemi delle fonti quello di Calamandrei recisamente positivistica o della tradizione illuministica risorgimentale
La tira come riferimento costante San Tommaso giusnaturalismo cattolico
Quanto diverso ancora Calamandrei che insiste
Sulla natura speculare del Processo che descrive le grandi architetture
Del processo ma c'è credo da allora
Dagli anni Trenta un credo una questione che li punisce
E la questione dell'atteggiamento da vere rispetto al tiranno e sono le riflessioni e gli scritti sul principio di legalità
Che anche il significato di un argine controllare fischio instaurato dal regime
Calamandrei e tra per la fine del quarantaquattro che dedica il suo primo corso di diritto costituzionale a fissare alcuni appunti sul concetto di legalità su cui tanto poi è stato scritto
Diversi ma vicini basta pensare all'esperienza della mensa dei poveri a San Procolo
Calamandrei non è vicino soltanto alla pira con l'affetto con la stima
E vicino perché finanzia San Procolo in maniera
Importante
Come la birra dice in pubblico e in privato
Diversi ma vicini quando la tira scrive pensa principi questa singolare rivista di scienza giuridica nella misura in cui un programma venne varato e condotto con la metodologia del giurista con gli strumenti di analisi del giurista con una prevalenza di apporti di giuristi
Professionali
Con una premessa che certo poteva esser lontana per riferimenti dal sistema delle fonti di Calamandrei
Macché nelle conclusioni li univa profondamente
Contro la dittatura
Lo si vede anche per uno operosità quotidiana nella vita di Firenze del tempo la frequenza di Calamandrei a via dei Pucci sede della gioventù di Azione cattolica
Dove monsignor Montini veniva spesso ad animare la Fuci dove Calamandrei farà una serie di conferenze
Quella che ricorda nelle sue lettere quella famosa del quaranta in cui interroga gli studenti cattolici si interroga sui sui temi della fede
Del del diritto agli occhi della polizia fascista questi personaggi così diversi
Sembrano però un tutt'uno la polizia li pedina li controlla li associa anche erroneamente nei rapporti come nel quarantadue quando l'aprire Calamandrei vengono ritenuti responsabili di organizzare una settimana di cultura
Vicenda nella quale Calamandrei sarà del tutto è strano come in altre iniziative la Pirijani ma agli occhi della città dell'apparato poliziesco dell'Ovra ho letto alcuni inediti singolari rapporti sembrano davvero la stessa persona così Diversity in tutto nello stile come nello scrivere no nel parlare
Come nelle corrispondenze oltre che nei nei libri del modo di intendere
L'avvocatura
Ma anche qui una una singolare coincidenza Calamandrei scrive nel quarantatré la foga dell'avvocato era rimasta in tanta bassezza l'unico simbolo su Festi di fierezza civile
Sono parole che USA anche la tira solo parole nelle quali si ritrova Piccioni dal mille novecento ventisei a Firenze dopo la breve e infelice esperienza popolare
Torinese
Sono insieme dei momenti tragici a Roma nel quarantaquattro un appunto inedito della filiera
Ci trovavamo Calamandrei e io a Roma e dell'inizio del quarantacinque questa appunto l'inedito quando vennero la notizia del bombardamento di Firenze
Si piangeva non solo perché era una città ma perché era la Firenze nostra bombardata
Come gli ebrei di Babilonia quando fan Savannah Gerusalemme piangevano
Piangevano insieme c'è questa sintonia di fondo che che riguarda anche l'impegno da profondere nella vita politica si stanno riaprendo degli spiragli Firenze non è ancora liberata ma un comitato di liberazione è un comando militare già agisce e poi oltre a questa sintonia sull'impegno da svolgere c'è anche una consapevolezza comune quotidiana
Della misura della lista sono espressioni che ritornano frequentemente leggendo
Alcune lettere che mi hanno colpito scrive la mira in quegli anni egli scrive frequentemente dopo
Non dobbiamo mai dimenticare che qui siamo a esuli e che la patria vera che ci attende e quella celeste Gerusalemme che insieme sur Summa e gloria
E Calamandrei scrive sono così abituato da anni ha una profonda malinconia che sotto la mia serenità
Sono abituato a considerare la mia vita e quella di tutte le persone a me care come una rapida misteriosa fuga verso la morte
Io trovo che questa misura consapevole della vita
Lì unisca profondamente negli anni trenta negli anni quaranta di fronte al tema dell'aggressione della Polonia di fronte a vicende personali degli anni trenta e cinquanta scriva ancora Calamandrei un senso di pace pungente struggente
Come un'angoscia avverto scrive dal mare par d'essere già nel mondo di là questa serenità pare il sorriso di chi dice addio e si sforza di non piangere
Insomma molti sentimenti appunto e un vocabolario davvero comune nella diversità
Delle vicende dopo la Liberazione rettorato per l'uno e impegno nell'Ente comunale di assistenza per l'altro due modi diversi di pensare al futuro ottobre quarantacinque a Firenze si svolge dopo l'interruzione forzata
La prima Settimana sociale del dopoguerra a Santa Maria Novella dedicata al tema costituente costituzione
La Pira parla su esame di coscienza di fronte alla Costituente è una vera e propria anticipazione di quello che sarà il suo contributo in senso di assemblea in quegli stessi giorni esattamente il quattordici ottobre
Del quarantacinque si svolge in tutt'Italia la giornata per la Costituente Calamandrei parla a Santa Croce ricorda il padre deputato
Di quel collegio e prospetta anche lui un'altra Italia profondamente diversa
Da quella nella quale hanno vissuto fino ad allora ma nei due discorsi si notano accenti comuni e impegni che vogliono essere concordi
Professor me li ricordava la vicenda delle referendum
Calamandrei la commenta con un dito con un articolo bellissimo su un giornale milanese ricordando
Fra i molti casi di questa Italia singolare quello di una repubblica caso unico al mondo scrive Scelta con paziente lette sa e con il re sul trono no
La Repubblica che vince
In un modo singolare per la quale si impegna neanche qui in modi molto diversi l'uno nella prima Commissione
Sul tema dei principi relativi a rapporti civili rilegge rileggendo il i diritti sociali per una traduzione italiana l'altro sui grandi temi della forma
Di governo della magistratura della corte eppure loro e poi i partiti trovano occasioni per fare quel patto
Che rimane ancora un patto vitale non entro nelle differenze nelle convergenze mi preme soltanto richiamare una convenzione che è stata per loro comune nel tempo della tragedia nel tempo
Di una Repubblica da fare durante il cantiere della Repubblica
Ed è che le nuove istituzioni potevano vivere solo se animate da una costante tensione efficacia in fondo questa convinzione
Fra virgolette religiosa che si ritrova anche nella proposta di la finirà
Che non viene accolta in Assemblea costituente nell'intervento di Calamandrei quella proposta di inserire un preambolo con il riferimento addio il popolo in nome di Dio si dalla presente Costituzione una
Proposta che la Pira fa come una constatazione di fatto ma che non era una constatazione di fatto
Un appello che raccoglie non solo per l'intervento di Togliatti di Marchesi ma soprattutto di Calamandrei
La tira ritira la proposta certa o per non dividere l'Assemblea nel momento in cui stava per dare il voto finale ma soprattutto per l'intervento di Calamandrei
Per le cose che dice sulla religiosità sui morti che intende richiamare sul senso della morte e sulla memoria dei morti che devono animare non solo l'ultima fase dei lavori ricostituente ma le istituzione nuove della repubblica il riferimento è ovviamente al resistenza ma il pensiero di Calamandrei e anche ai morti
Della Grande Guerra della prima guerra mondiale
Diversità profonda coi dopo certo nelle vicende della politica italiana e sulle prospettive europee sulla visione federalistica dell'Europa da un lato sull'attenzione uno universalistica di la Pira dall'altro
Uno sindaco di Firenze grazie a una legge che assicurava i due terzi
Ha una forza una coalizione di forze apparentate che avesse ottenuto soltanto la maggioranza relativa e Calamandrei non eletto questa volta candidato nelle liste di socialismo partito socialista unitario Psv e la seconda volta invece eletto nel cinquantasei ma su nella lista
Invece
Del
Partito soci di Unità popolare
Dicevo posizioni diverse sui grandi temi della politica internazionale
E della politica interna ma Calamandrei e vicino alla pigra in tutti questi anni del suo impegno di sindaco
L'impegno sul tema de gli è vicino nell'impegno per i cantieri del lavoro chi è vicino nella progettazione di nuovi quartieri nella logica nella prospettiva di un nuovo piano regolatore
Gli è vicino con i consigli per le requisizioni di case e di fabbriche è un consulente
è un amico anche all'interno del Teatro Comunale dove nel cinquantaquattro non verrà riconfermato con grande delusione di Calamandrei con disappunto
Dello stesso La Pira come dice
In molte lettere è vicino alla tira nelle vicende
Nelle vicende internazionali che la Pirani ma nei convegni nei cinque convegni per la pace per la civiltà cristiana con teologi famosi con capi di Stato compensatori illustri che vengono
Da tutto il mondo con il premio Nobel per la fisica
Americano del mille novecentoventisei che parla nella Firenze del cinquantadue non solo contro la guerra ma contro la bomba atomica è vicino alla tira con una bella lettera anche se a Pechino quando La Pira riunisce a Firenze nel cinquantacinque il convegno dei sindaci del mondo
Non ci sarà invece quando La Pira continua con un consenso che aveva dato al Progetto questo impegno secondo in un solco in una direzione diversa ma con le stesse intenzioni di convegni e del Mediterraneo aprendo una prospettiva
Per tanti aspetti davvero attuale
Calamandrei è ancora un riferimento importante per la tira anche nella vicenda non fortunata
Di una breve esperienza di Sindaco la vicenda del mille novecentocinquantasette Calamandrei si ritira per consentire l'elezione di sindaco di una giunta non vitale senza maggioranza durerà poco ma anche allora un grande segno di stima e di amicizia e di affetto in privato e in pubblico
Scrive La Pira a Calamandrei tu lo sai nella gerarchia dei miei
Vincoli interiori affetto vero uno dei posti di vertice aperte trent'anni di amicizia e di quale valore
E di quale natura ricordi Roma mille novecento quarantaquattro e il primo assegno di lire cinque mila
Una cifra enorme per San Procolo nel mille novecentotrenta
E tutto il tessuto di grazia e di amicizia che il signore spesso ha costruito fra di noi
Queste sono le parole che scrive in privato in alcune lettere inedite e che ribadisce e motiva in pubblico quando lo commemora
Il ventotto settembre del mille nel Novecento cinquantasei nel salone dei dei cinquecento quando ricordo che quella presenza per il livello umano e politico è una presenza incancellabile in Palazzo Vecchio che nella città
La tira ricorda la parte essenziale di Calamandrei a Firenze il campeggio appartiene Luís
I suoi interventi a quella categoria di eccezionali uomini e di dibattiti cittadini il cui Palazzo Vecchio è stato testimone nel corso avventuroso
Della storia
La birra usa anche un aggettivo
Decisamente importante forse troppo parlavi
La figura di figura in certo modo michelangiolesca
E dice
Non ditemi che esagero perché mi fa velo in questa affermazione la fede l'affetto veramente immenso che mi legò per trent'anni nelle esperienze più diverse da quella scolastica quella scientifica da quella caritativa quella culturale
Da quella legislativa quella sociale e politica basti ricordare l'azione svolta per la difesa degli oppressi
E dei perseguitati un'altra lettera bellissima e per la difesa che Calamandrei aveva fatto nel processo dolci no
Durante periodi dolorosi della nostra storia di ieri a questo fraterno indimenticabile amico ma la sua levatura morale culturale in senso lato politica
è stata tale da giustificare l'affermazione da me fatta di un uomo davvero straordinaria e ricorda l'amore
Anche questo un vincolo che li unisce profondamente l'amore di Calamandrei dal profondo del suo animo senza misura
Per la città
E conclude la pigra in questo intervento
Quel che merita dire e questo
Che il suo spirito era strutturato in guisa in un certo modo da fare un'unica cosa con lo spirito stesso della città
Era spiritualmente piantato in questa città misteriosa dal cui suolo ricco di tanto fermento di grazia e di bellezza egli trasse la linfa che diede lineamenti del volto alla sua opera e alla sua persona
Da Firenze voi non potete staccarlo come non potete da Firenze staccare nessuno dei suoi grandi figli di ieri e di orge
Grazie Pier Luigi Bellini che veramente già fatto cogliere molto bene le affinità profonde che legavano queste due personalità in apparenza così diverse e distante
Conclude il quadro degli interventi Gianfranco Pasquino che riporta l'attenzione sul tema Calamandrei e la Costituente ieri e oggi
Sì qui lo farò esseri premesse perché sono stato spiazzato dallo spostamento vin Merlini prima di Ballini in realtà quali Ballini era fondamentalmente una conclusione una appropriata conclusione secondo me
E l'altro problema che mi ero posto leggendolo negli interventi era è meglio essere dopo Stefano Merlini e quindi potere sfruttare la sua scia
E a questo punto un pochino più difficile essendoci stato Ballini in mezzo o meglio essere prima però subire le conseguenze di eventuali contraddizioni di eventuale correzioni e così via
Non sono giunto a una conclusione quindi affido poi al pubblico di decidere se era meglio che parlarsi prima oppure se è andata bene così oppure Stramilano parlarsi per niente
Intendo esatta rispondere al al titolo che è stato dato al mio intervento che fondamentalmente ho scelto il Leo e cioè cerco di chiarire
Tre punti fondamentali
Su uno di questi Emmeline intervenuto però io ho idee leggermente diverso e che non sono necessariamente in totale contrasto ma che credo valga la pena di esporre e sulle quali forse utile riflettere ancora
Che la repubblica presidenziale anche se ho perso comica di marzo e quindi non so esattamente che tipo d'approfondimento e che tipo di vettura è stato dato di questo il secondo è il problema dei partiti sui quali pure Mellini ha detto qualcosa ma avrei Antimo opinioni leggermente diverse esitazione c'è un tema importante secondo me
Che che è molto importante per Calamandrei e che è un po'caduto nel corso del tempo ma io continuo a ritenere che sia significativo e soprattutto che sia utile e cioè il problema delle famose norme programmatiche
Sulle quali come noto Calamandrei combatte una battaglia molto dura un'assemblea costituente discendono si può fare una Costituzione me mettendo delle norme che non hanno una possibilità di essere poi azionate
Lo sulle quali non c'è sanzione possibile credo che sia utile invece riflettere su questo
E e incidentalmente si fosse comincerebbe il contraddittorio con con Stefano che un amico e che quindi ha grande pazienza nei confronti credo incidentalmente che non sia giusto dire Calamandrei aveva ha ragione o aveva torto credo che l'espressione corretta in questo contesto cioè nel contesto alla valutazione di quello che ha fatto in Assemblea Costituente soprattutto
Forse ha vinto e ha perso
Dopodiché si va a vedere quando ha perso perché ha perso e sette le i punti sui quali ha perso continua a essere vitali perché si può perdere benissimo come è noto perché si è lavorato è una visione alternativa che ha una sua verità anche nel futuro
E en passant qualcuno di voi non sono però in grado di dire chi forse forse forse Enzo Cheli a ha detto che c'è una visione generale un senso generale della Costituzione in Calamandrei e vado che possa apparire anche riflettendo sui tre punti
Che ho quello sottolineato e che possa apparire in maniera sufficientemente chiara sufficientemente definite e allora comincio dalla Repubblica presidenziale
Perché il punto fondamentale chi io credo che sia da sottolineare
Di questo genere cioè Calamandrei temeva
Come alcuni ma non tutti l'Assemblea costituente temevano governi fragili e instabili
Questa è una posizione moderna in quel contesto e se uno guarda a che tipo di paese abbiamo continuo essere assolutamente moderna anzi oserei dire contemporanea
E quindi la repubblica presidenziale era soprattutto finalizzata alla stabilità dell'esecutivo
Che poi sappiamo che l'Assemblea costituente
Fu risolto con un ordine del giorno il famoso ordine del giorno per assi alla fin teniamo a trovare dei meccanismi di stabilizzazione delle dell'esecutivo che non trovarono mai naturalmente che non conti o non esiste
E che incidentalmente poiché giustamente
Matulli aveva richiamato quello che era successo in quest'ultimo periodo che non erano comunque quelli previsti dalla casa redatta quelli non erano meccanismi di stabilizzazione ma erano meccanismi di Compass chiamare
Di ingessatura o di congelamento dell'esecutivo
Quindi prima preoccupazione trovare una modalità per rendere esecutivo stabile
E la repubblica presidenziale a questa qualità vale a dire l'elezione popolare diretta del capo dell'esecutivo
Secondo però che il punto sul quale invece convergo con quello che diceva Stefano prima
E questo tipo di elezione e questo Ibo dissoluzione serviva anche a semplificare lo schieramento dei partiti
Perché questo era un punto già rilevante allora e che è diventato ancora più rilevante oggi cioè l'alter la repubblica presidenziale obbliga al bipolarismo
E il bipolarismo in una certa misura sin semplifica e quindi era un ulteriore contributo al dibattito che c'era ma ha saputo alla situazione politica così scolla quale si stava si stava alla fine
Con costituendo il sistema apartitico italiano naturalmente che la madre sapeva anche che poteva non essere questa la soluzione accettabile in assemblea costituente
Fu sempre molto attento ai rapporti di forza non perché poi voleva schierarsi con chi vinceva il famoso effetto bando va in due con ma semplicemente per capire dove dove era il punto su quale premere con qualche possibilità di successo
E quindi penso che tutto sommato il problema poteva anche se affrontato in un altro modo Chiara sistema elettorale ma una volta visto che esistono Ettore prescelto
Era un sistema elettorale di tipo proporzionale per di più abbastanza il termine sicuramente molto tecnico sgangherato decise che la Repubblica presidenziale era l'unica soluzione che riusciva a impedire la frammentazione del sistema partiti naturalmente qui c'è un seguito perché noi sappiamo che quando i la non so se dovete la Democrazia Cristiana quando De Gasperi Scelba
Deciso di trovare una soluzione che chiamerò ingegneristica alla debolezza dei governi e nella fattispecie alla crescita del movimento sociale che rischiava di diventare importante per la formazione dei governi e quindi proposero la famosa legge che la sinistra giustamente definito un fatto
E a quel punto se abbiamo a che che Calamandrei si oppose alla legge truffa
Ma la legge truffa non era un meccanismo maggioritario che avrebbe condotto verso la stabilità dei governi perché non conteneva nessuna sanzione periti truffaldini che ottenuti seggi si fossero poi allegramente separati
In sede di Parlamento
E dunque giustamente cioè non c'era contraddizione
L'opposizione a quella legge che fu incidentalmente era proporzionale più premio di maggioranza se a qualcuno gli elementi svenimenti qualcosa di contemporaneo esattamente così e dunque non c'era contraddizione ed era anzi una logica conseguenza
Fra l'altro vi ricordo cruciale perché la creazione di quel partitino produsse quel deflusso di voti di voti necessario a non fare scattare la legge proporzionale
La legge truffa dunque questo elemento secondo me continua a esserci cioè ancora importante riflettere sulla forma di governo italiana
Perché non abbiamo trovati né cristallizzazione e forse incidentalmente qualcuno di voi ha detto parlamentarismo razionalizzato noi il parlamentarismo italiano non è affatto razionalizzato semmai irragionevole ma non era razionalizzato e ci vorrebbe ben altro
Quello che Calamandrei temeva era che quella sovranità parlamentare fosse e lo scrive
La sovranità dei partiti dentro il Parlamento con molti saluti a alla sovranità popolare
Primo punto
Secondo punto i partiti per l'appunto
Chiunque di noi
Abbia avuto un qualche rapporto più o meno stretto con i partiti e con i partiti in Parlamento sa che la situazione non è mai stata brillante alcuni di noi hanno goduto e qui posso anche richiamare la figura di Enzo Mari questi animaletti che io conobbi in Parlamento
Hanno goduto di una straordinaria libertà di voto in Parlamento grazie al partito comunista che una volta che ci aveva eletti ci diceva arrangiatevi voi della sinistra indipendente certo qualche volta si lamentavano anche ma per loro fortuna noi dicevamo delle cose che i loro parlamentari non potevano dire e noi le dicevamo
Però attenzione il problema vero continuava a essere sul fatto che quando si arrivava come dire alla sovranità di chi nel Parlamento italiano era la sovranità dei partiti e in particolare dei patti di grandi
Però poche
Quale dunque il punto che Calandre interessato ad esplorare è un punto delicatissimo che rese esattamente quello che se i partiti diventano onnipotenti in Parlamento sarà il caso che ci sia qualche modalità di controllare la formazione delle decisioni al loro interno
E la scelta delle candidature che nel frattempo è esplosa con la nuova legge elettorale
E qui Calamandrei a alcuni suggerimenti vi ricordo che quello l'articolo quarantanove è un articolo Complesso
è un'attività articolo che viene variamente contrattato
Sulle sul quale ci sono diversi emendamenti che poi vengono anche ritirati democristiani volevano in realtà un qualche cosa di che stabilisse che quel metodo democratico ora mezzo che non riguardava soltanto la competizione fra partiti ma riguardava il modo con cui i partiti erano strutturati succede un po'di tutto su quello è perché in realtà i comunisti percepiscono che qualcuno vuole andare a guardare dentro loro star Statuto
E che era certamente una conseguenza dei di stabilire in Costituzione che il metodo democratico come inteso dei democristiani
E calano le riesce peraltro a cogliere i primi due punti centrali che sono che da un lato e deve esserci un metodo democratico con cui i partiti perseguono i loro fine
Dopodiché può benissimo essere che partiti perseguono fini che che perché si potrebbero anche essere autoritari però questo è un altro discorso e dunque il assemblea costituente e sull'articolo bisognava stabilire il metodo Luca dico proprio per riuscire a tenere aperto il dibattito dentro i partiti ed favorire un qualche tipo di non di controllo ma di come dire di competizione all'interno per scegliere le candidature qui o una citazione che adesso leggo però il punto fondamentale e che mentre dice queste cose Calamandrei sa benissimo che questo si riferisce fondamentalmente al Palio comunista allora ma naturalmente anche al Movimento Sociale di allora e sa anche però e qui questo è un aspetto molto importante
Che sia una democrazia dura costringe anche coloro che poco democratici sono a diventare democratici accettare
E non soltanto il metodo ma anche i figli la citazione questa nella libera lotta politica qui comincia la situazione rispettino i mezzi propri del metodo democratico i partiti e per il resto comande aggiunge lasciare la risposta alla storia
I partiti devono essere democratici nei modi con cui si formano i programmi e nei modi in cui si scelgono gli uomini che poi vengono eletti con sistema democratico
L'organizzazione democratica dei partiti e un presupposto indispensabile perché si abbia anche fuori di essa vera democrazia
Questo punto rimane come dire vivo e vitale cioè e necessario continuare a discutere su questo ed è necessario cercare delle soluzioni a questo certo potrei esibirle superano delle primarie non lo faccio però questa è una elezioni una soluzione praticabile e che in qualche modo troppo poco topo saltuariamente in maniera non particolarmente convinta e già stata Praz forse praticate troppo è stata utilizzata però la la tematica rimane rimane importante e quindi di nuovo si può benissimo riflettere su questo
Non non a futura memoria perché il mio titolo ieri oggi
Come ecco esatto
Perfetto quindi questo rimane nel senso dell'oggi e poi c'è il terzo punto
Il punto e e quello nero che avevo annunciato come il punto delle norme programmatiche qui c'è una battaglia intensa continua
Perché accade in molte di quelle norme della prima parte della Costituzione che la vulgata dice non bisogna toccare mai non piacevano molto semplicemente non che fosse contrario all'indicazione che veniva da quelle norme
Ma era contrario al modo con cui vengono formulate qua qualcuno di voi potrebbe dirmi che sente né di più di me che il positivismo giuridico che lo dicano andare era eccessivi
Boh e che ci doveva essere una visione più aperta io non lo so però quando uno legge queste quello che scriveva in materia che diceva in Assemblea Costituente
In realtà è sufficientemente convincente oltre al fatto che io dica la madre ha preso anche ironia qualche volta la la come dire il fatto che queste frasi beffarde che meritiamo un certo tipo di spirito fiorentina e così via e quindi tutte queste norme vengono variamente da luglio a Port profanate
Qualche volta si parla di sermoni e inutili introdurre la Costituzione sermoni qualche volta parla di Magistri programmatici qualche voto dice che si tratta semplicemente di di propaganda
Qualche volta di dichiarazione di di principi che però non sono impegnativi neppure per il legislatore
Stavolta
E non
Sì quindi o un'altra a un altro tipo di di valutazione che da un certo punto che molto delicato e che peraltro continua a essere utile anche nel nel dibattito contemporaneo
è anche vero che su alcune tematiche era come dire più disponibile a intrattenere l'idea per esempio quando si arriva diritti sociali
Dice i diritti sociali costituiscono la premessa indispensabile per assicurare a tutti i cittadini il godimento effettivo del libertà politiche ma anche queste sui diritti sociali sono nome programmatiche il diritto al lavoro è una tipica norma
Programmatica però riesce tenterà d'la comprò per capire come dire
Riuscendo a individuare il punto importante che che questa è una premessa per il godimento di di altri diritti che invece sono puntualmente indicati nella nella Costituzione
Sappiamo anche che tutti questi diritti diritto alla scuola per esempio
Per esempio il famoso articolo tre che un tipico articolo programmatico che bisogna operare per ridurre le diseguaglianze sono tutti norme che vanno surplus che cadono sotto la critica di di Calamandrei anche sono norme sicuramente importanti
Con la quale Calamandrei sì con i quali clandestini si riconcilia
E rimanendo però della sua opinione che credo avesse una sua plausibilità e credo continui ad avere una sua plausibilità
Qui quello che voglio settimane sono due elementi da un lato il fatto che non è soltanto una questione di tecnica giuridica
E quindi non è soltanto perché sono norme programmatiche e che Calamandrei teme da un da una parte quello che diceva Stefano Maniglio a chi lo fa
Dall'altro teme che là non attuazione di queste norme programmatiche di dedito alla spalla scuola al lavoro e altre cose del genere
Produca un un discredito per le istituzioni e quindi per la Repubblica questo secondo me e più forte come timore di quello che Stefano enucleato un attimo fa
Ed è un timore importante
Perché non casualmente molti di coloro che criticano la Costituzione italiana spesso si appigliano al fatto che c'è questo tipo di inadempienza che nessun'opera per tradurre quei quei diritti quei diritti che sono norme programmatiche
In effettive azioni da parte del governo
E qui e punto sul quale intervengo
E perché riguarda per la per per l'appunto la la seconda la prima parte della Costituzione abitualmente ritenute intangibile che io invece credo che possa essere cambiata questi intervengono a una parte da una parte chiamando in causa visto che che Stefano anta qui vanno me lo consento e non faccio nessun passo indietro ha erroneamente chiamato in causa Benito per la divisione dei poteri mentre c'è l'uomo da chiamare casa lì e Madison
Sì
Il pass M&A concede concede chiama in causa anche Jefferson
Sì perché qua qualcuno di voi ne dibatte decreto la Costituzione che Calamandrei vede è una costruzione e che lui stesso dice prese di tette
Guarda molto in là ed è vero e in un certo senso va anche bene che l'acquisizione sia presbite perché dovrebbe durare perché plasma la vita non di una ma di diverse generazioni ma è possibile avere una un'interpretazione opposta
Che non casualmente viene dagli Stati Uniti ed è già attraverso il quale s'quando andrete a Washington entrare te lo splendido ma nel memoriale di di Jefferson
E s'è scritto chiarissimo la ogni generazione deve avere la possibilità di cambiare la Costituzione
Intendiamoci poi gli americani si sono ben guardati lasciando guarda la la Camera riduzione dice ci hanno fatto una sedia emendamenti effettivamente ma non hanno cambiato
I principi portanti nonché le istituzioni però quello su questo solo per segnalare che è possibile intrattenere l'idea d'un cambiamento dalla Costituzione
Ed è naturalmente qualcosa che Calamo alla quale Carmelo cesserebbe certamente opposto perché aveva una visione dinamica è un non una visione bloccata congelata dalla Costituzione e quindi un gol giungo al punto che mi preme
Cioè ho l'impressione che queste norme programmatiche dovrebbero essere presi sul serio vale a dire che c'è tutto da una parte gettano discredito ma attenzione non sulle istituzioni ma sui governi
Cioè servono a valutare quanti governi o se volete a quanto determinate fasi politiche hanno fatto per attuare quei diritti quelle norme programmatiche e quindi qui c'è tutto un lavoro sociologico molto importante
Possono anche suggerire
Che non è colpa dei quelle norme programmatiche
Mai colpa della seconda parte della Costituzione che inadeguata come avrebbe detto Calamandrei
Perché non ha risolto il PRA della stabilità dei governi non ha semplificato lo schieramento partitico non ha concentrato il potere in un esecutivo che peraltro sarebbe stato controllato accuratamente anche dalla Corte costituzionale
E che quindi le due cose si tengono insieme
Pertanto questa è una visione davvero come si dice tecnicamente sistemi e qui c'è un lavoro da fare che però in come dire implicanti intervenire su alcuni articoli della della prima parte io mi sono sono perfettamente d'accordo naturalmente sull'articolo sette della della Costituzione italiana che no e anche dovrebbe esserci ma So che la la posizione continue mi aspetto Nomentano al cardinale Ruini entrare raccontarmi che invece deve esserci
Sono però convinto che ci sono almeno dual tre interventi possibili uno dei quali certamente Calamandrei avrebbe condiviso e cioè quando le donne di tanto in tanto ci raccontano che bisogna scrivere la costituzione del femminile la mia risposta è sì provateci
Ma la risposta di grande come sarebbe stata certamente sì perché una delle battaglie per far entrare le donne in magistratura cioè per consentire alle donne di diventare magistrati e dunque una visione in un certo senso di totale parità
Del ruolo delle donne che non è solo articolo tre mai concretamente in una istituzione importanti
Naturalmente si apre quindi anche la quello che che mi pare un elemento cruciale e cioè l'articolo ventuno quello sull'informazione che è uguale che sembra una norma positiva ma che aveva attorno non risolti non risolve il problema della libertà
E dell'informazione
E qui mi arrivo alla conclusione arrivo a conclusione e che che nonché effetto con una frase di Calamandrei
Molto problematica ma che può essere come dire arricchita leggendo quello che ha fatto ha fatto e quello che ha detto la frase viene dai diari e dice cioè è un quesito
Siamo i precursori dell'avvenire o siamo i conservatori di un passato in dissoluzione
Io credo che la frase spesso citata a proposito la costituzione di Calamandrei quella famosa una rivoluzione promessa in cambio di una roccia è mancata secondo me queste ancora più pregnante
Che cosa davvero sono stati i costituenti non tutti non in blocco alcuni di loro erano certamente il precursore dell'avvenire e certamente Calamandrei altri ahimè erano invece soltanto i conservatori di un passato in dissoluzione
Una dissoluzione che hanno saputo prolungare e che un continua a lambire il CIPE forse è il caso di riflettere su come ces fare cessare la dissoluzione costruire un avvenire migliore
Tra
Grazie Gianfranco Pasquino per questa brillante relazione che pure composizione
Personalissime che spesso Pasquina Espresso mi pare sia integra se integrata perfettamente con le altre nazioni in particolare con quella di Stefano Merlini chi
Toccava la stessa materia
Il complesso delle relazioni che abbiamo ascoltato ci hanno consentito di ripercorrere mi sembra i momenti cruciali della vita
Della e dell'impegno
Intellettuale morale e politico di Piero Calamai
Per la completezza
E della profondità delle cose che abbiamo ascoltato credo dobbiamo essere grati ai relatori che veramente si sono molto impegnati nel loro lavoro come è stato accennato all'inizio il ministro Chiti trattenuto da un impegno relativo alla formazione della finanziaria non può concludere però il ministro Chiti ha mandato scrupolosamente un testo che verrà inserito negli atti di questo incontro appena sarà pubblicato con questo io concludo la parte relativa alla alle relazioni e prego il vice sindaco Matulli di chiudere l'incontro
Da parte mia la conclusione naturalmente e quella di un doveroso ringraziamento
Intanto
Al professor Cheli che ha egregiamente presieduto quest'incontro tutti i relatori onorevole Lagorio Marcello Rossi
A bollini e a Merlini ai quali va anche le le mie scuse perché un impegno coi tassisti diciamo pure perché è una cosa molto importante mi a portarne allontanato per qualche ora vi aspetta se
E un ringraziamento al professor Pasquino
E il ringraziamento particolare vessillo voglio rivolgere
Alla signora Silvia Calamandrei perché la sua presenza in tutte queste circostanze rappresenta
Anche questo collegamento emotivamente significativo nel ricordare un personaggio di cui abbiamo portato questa sì