Cerimonia per il 50° anniversario della morte di Piero Calamandrei

Desidero rivolgere il mio saluto il mio ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
La sua presenza o nuova la cerimonia odierna era presente il riconoscimento più alto
Del debito etico culturale e civile che gli italiani hanno perso Piero Calamandrei
Saluto con lui il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
E gli oratori che ricorderanno la figura e l'opera di Calamandrei
Il presidente della Fondazione della Camera dei deputati il mio predecessore Pier Ferdinando Casini
Il professore Giuliano Vassalli presidente emerito della Corte costituzionale
Saluto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Chiti e le altre autorità e tutti gli intervenuti
Un saluto particolare rivolgo alla nipote di Piero Calamandrei signora Gemma
E agli altri suoi familiari presenti
Vorrei infine esprimere il mio sincero ringraziamento al professor Giampiero Orsello
Presidente Istituto Italiano di Studi legislativi e promotore del comitato d'onore per il cinquantenario della morte di Piero Calamandrei
Nel farmi tramite del suo rammarico da non poter essere oggi con noi del sito rivolge agli anche a nome di tutti i presenti l'augurio più vivo che è un punto epiloghi stabilimento
Ricordare oggi Piero Calamandrei significa tornare a riflettere sulle origini della nostra Repubblica
E sul grande contributo che l'insigne giurista fiorentino ha dato alla sua fondazione
L'apporto acuto e intransigente di Calamandrei emerge in tutta la sua forza dalla tavola dei valori fondamentali su cui l'Italia ha ricostruito la sua identità democratica e antifascista
Nei troviamo il rigore scientifico e la sensibilità democratica
Nella definizione dei principali temi della civiltà giuridica contemporanee
La concezione della sovranità popolare
La giustizia costituzionale
La laicità dello Stato l'indipendenza la magistratura la tutela dei diritti dell'uomo
Ad un'elaborazione di pensiero tanta vasta e tutto attraversato dall'impegno civile Calamandrei costantemente assicurato un centro di gravità ideale unitario e inderogabile come pochi altri
Egli ha saputo infatti innervare le radici della Repubblica nella Resistenza
Un profilo questo
Che fate la testimonianza di Calamandrei un punto di riferimento obbligato perché intende raccogliere le ragioni profonde che negano tutto agli italiani nel patto della costruzione Repubblica
Quel patto vanta tra i propri fondamenti il nesso inscindibile tra libertà e giustizia sociale
Una relazione necessaria
In cui la giustizia sociale la libertà sono reciprocamente condizioni essenziali
Una relazione che purtroppo da molte parti
Si tende a sottovalutare o e ha eludere proprio oggi quando grandi processi economici ne chiederebbero al contrario la rielaborazione
Alla manderei
Forte del magistero di Giovanni Amendola
Di Ruffini di Salvemini di Carlo Rosselli
Ha invece fatto dall'affermazione coerente di questa relazione la sua missione civile
In tutti gli ambiti in cui si è esercitata la sua complessa personalità è il suo forte impegno così sul piano dei principi costituzionali non è un caso se dobbiamo proprio lui il testo del secondo comma dell'articolo tre della costruzione
Ove si fa carico allo Stato della rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese ancora
Dal punto di vista della vocazione scientifica ne godiamo l'appassionata affermazione del principio di legalità
Anche in senso sostanziale
Che trova significato non soltanto nelle garanzie formali e procedurali ma soprattutto del contributo attivo e consapevole dei cittadini alla formazione delle regole della convivenza civile
E nello stesso quadro
Che unisce partecipazione democratica giuste vociare credo possano iscriversi la sua idea della democrazia parlamentare
Come sistema dinamico
Animato da una continua tensione verso il suo arricchimento un sistema in cui l'opposizione svolge il ruolo di interlocutore non di nemico così come la coerente avversione per Roma Parlamento dei sordi sono le parole dello stesso Calamandrei in cui da un lato la maggioranza un'accetta di discutere fa leva sulla sulla forza dei numeri dall'altro l'opposizione perde interesse al confronto e lo trasferisce fuori dall'istruzione
La passione civile la tensione ideale non hanno evitato neppure più a Calamandrei il tempo della delusione
Dopo le grandi battaglie per una costruzione dei diritti delle garanzie
Tramanda e ha vissuto con Travaglio l'attuazione delle immunità e difficoltosa di parti qualificanti della carta costituzionale
Dovuta alle vischiosità del costume degli assetti sociali ma anche all'inerzia i calcoli di convenienza dalla politica
Un travaglio che ricordiamo particolarmente intenso a fronte delle citazioni registrate
Nel processo che avrebbe condotto l'insediamento della corte costituzionale
Un'amarezza non dissimile da quella provata tra le vicende della legge elettorale del mille novecento cinquantatré o per il blocco il sistema politico
Ma è proprio la risposta di Pio Calamandrei al delinearsi dei primi fattori di debolezza del quadro politico e sociale che dobbiamo guardare credo oggi con maggiore considerazione conoscenza
Ad un mondo percorso dalle lacerazioni della guerra fredda
E oppresso dalla minaccia atomica alla mandai ha opposto un rifiuto del disimpegno
Il Mincio e santi azione anche di pedagogia civile
Nel segno di una nuova priorità ristabilire le leggi costitutive della convivenza umana
Superando la logica della deterrenza
Chi prepara la guerra anche a Fini che crei difensivi ebbe a scrivere non fa altro senza accorgersene che voleva la guerra nel nostro tempo così tormentato percorso divisioni di antico di nuovo segno l'ambizione di Calamandrei di affidare i negoziati commerciali e ad una più attenta considerazione del lavoro il compito di stringere fra gli uomini legami duraturi di cooperazione di solidarietà
Ci indica con chiarezza la via per realizzare la priorità della pace in questo senso
La voce di Piero Calamandrei in una dunque declinato solamente un insegnamento prezioso e insostituibile per la rinascita democratica italiana
A lui dobbiamo la formazione di quel patrimonio comune
Di idee e di valori che ci accompagna ancora oggi
E chi saputo segnare nella storia d'Italia
Una linea di creativa discontinuità facendo emergere le dimensioni la dimensione collettiva del popolo italiano elencando la coscienza nazionale alla libertà
Alla democrazia aggiusta vociare e alla solidarietà
A questa eredità
Dobbiamo oggi rende riconoscimento che essa merita sulla base di una certezza
Non si tratta di operare un esercizio retorico
Si tratta di rinnovare la consapevolezza che vede della Resistenza nella costruzione e nella Repubblica un trinomio inscindibile
Una consapevolezza che la passione il coraggio di uomini come Piero Calamandrei ci hanno affidato il compito di preservare
Edipo attendere nella dimensione del futuro
Allora la parola
Il presidente della Fondazione della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini prego
Ringrazio il presidente della Camera saluto modo deferente capo dello Stato presidente Napolitano e consentitemi in modo assai affettuoso perché per tanti
Ha frequentato
La Camera in occasioni come queste il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi
Con Piero Calamandrei ricordiamo non solo un giurista di straordinario valore ma anche come ha detto il presidente Bertinotti
Un uomo è un protagonista politico di anni difficili per molti aspetti tragici Cucciari per la storia d'Italia
Gli anni della nascita della Repubblica e dell'Assemblea costituente
A quegli anni la fondazione della camera anche grazie all'impulso del Presidente Napolitano
Ha dedicato molte iniziative
La memoria di quel periodo così secondo non è soltanto un'esigenza di studio
Ma è strettamente legata vorrei dire quasi funzionale alla migliore comprensione del presente e all'elaborazione del futuro
La figura di Calamandrei all'assemblea costituente e certo preminente e il suo contributo ha riguardato quasi per intero la Carta costituzionale
Dai diritti di libertà ai diritti sociali
Dalla forma di governo al rapporto tra stato e Chiesa
Ai principi basilari della giustizia repubblicana Calamandrei entrò nell'aula di Montecitorio in quello che definiva un periodo rivoluzionario di rottura con il passato
Affermando che la Costituente sarà veramente per la prima volta il nostro patto nazionale
Rileggere oggi i suoi interventi permette da un lato di apprezzare il suo impegno politico forte e coinvolgente
Dall'altro la sua incredibile attualità la sua capacità di anticipare problemi che si sarebbero imposti nel palcoscenico della politica decenni dopo
E che oggi tuttora sono materia di acceso dibattito
Eppure come ha osservato proprio il presidente Vassalli
Se le sue prese di posizione sono state di grande respiro e competenza le sue proposte non sempre furono accolte
Anzi lo furono di grado in molti casi proprio perché la sua elaborazione il suo pensiero acutissimo erano troppo in anticipo sui tempi della riflessione politica
Penso ad esempio a quanto sostenne riguardo alla forma di governo la sua preferenza per la repubblica presidenziale al di là del modello specifico che suggeriva e delle varietà di opinioni suscitate
Segnalava un problema che grava tuttora sul funzionamento delle nostre istituzioni
Cioè quello della stabilità delle coalizioni di governo lo stesso vale per alcune delle sue posizioni in materia di giustizia tema che trattò principalmente in sede di Commissione dei settantacinque
Se infatti si battè con successo per l'indipendenza e l'autogoverno della magistratura e la definizione del giudice precostituito per legge non ebbero seguito altre sue proposte
Ricordo il divieto di appartenenza dei magistrati ai partiti politici e il collegamento tra l'amministrazione della giustizia il potere legislativo da realizzare attraverso una verifica della rispondenza della magistratura alle leggi approvate dal Parlamento
Calamandrei seppe andare oltre la concezione illiberale dello Stato tipica dell'epoca pre fascista ritenendo impossibile ignorare la questione sociale sostenne che la Costituente dovesse coniugare i tradizionali diritti di libertà con l'esigenza di affermazione dei diritti sociali
Una democrazia vitale egli scrisse può attuarsi soltanto nella misura in cui la giustizia sociale
Piuttosto che come ideale separato ed assoluto sia concepita come premessa necessaria e come graduale arricchimento della libertà individuale
Altre grande argomento oggetto di confronto tra Calamandrei ed altri insigni giuristi full inclusione dei Patti lateranensi nella Costituzione
Calamandrei la riteneva inopportuna e la sua posizione su questo tema insieme a quelle diverse dei colleghi di parte cattolica da Mortati a Leone da Moro Dossetti alla pira
Dette vita uno dei dibattiti più alti della Costituente e dell'intera storia parlamentare
Pure in quell'occasione Calamandrei mostrò un grande rispetto per le ragioni degli avversari in quanto uomini cito tra virgolette che credono in quello che dicono
Sulla necessità che un confronto costruttivo tra gli schieramenti caratterizzi l'attività di un'assemblea parlamentare tornerò tra poco
In definitiva si può dire che Calamandrei ed è forte come pochi la percezione della funzione particolare della carta costituzionale nel particolare contesto politico che si andava delineando comprese in pieno che la Costituzione nasceva non per dividere ma per unire per ricomporre l'unità nazionale in un Paese che presentava molteplici e profonde fratture sociali e politica
Alcuni antiche storiche altre più recenti ma non meno doloroso
E questo messaggio era particolarmente forte nei confronti delle nuove generazioni quelle che avrebbero costruito il nostro presente
Nel mille novecentocinquantacinque rivolgendosi ai suoi studenti
L'invito a considerare che dietro ogni articolo della Costituzione
Loro i giovani dovevano vedere altri giovani che avevano dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritti nel testo della nostra Carta e questo invito non a caso è stato scelto dalla fondazione a sigillo e chiusura della mostra sulla rinascita del Parlamento
Vorrei concludere ricordando uno scritto di Calamandrei che risale alla prima legislatura repubblicana forse uno dei meno notti
L'articolo
Intitolato maggioranza e opposizione apparso sul ponte del mille novecentoquarantotto direi che il presidente la Camera ha già accennato a questa sensibilità sul tema del rapporto tra maggioranza e opposizione
Calamandrei
Lamentando il fatto che nel Parlamento di allora l'opposizione non facesse nulla per farsi ascoltare e la maggioranza si rifiutasse energicamente di stare ascoltare l'opposizione
Osservava che il regime parlamentare non è quello dove la maggioranza ha sempre ragione ma quello dove sempre hanno diritto di essere discusse le ragioni della minoranza
E quest'ultima a sua volta deve avere rispetto per la legittimità elettorale della maggioranza e la legittimità costituzionale del Governo in sostanza diceva Calamandrei per far funzionare un Parlamento bisogna essere in due una maggioranza e un'opposizione
E non nel senso gastronomico di quel ghiottone che soleva dire che per mangiare un tacchino bisogna essere in due io e il tacchino ma nel senso alto di una dialettica di ragionati contrasti
Credo che tutti saremo pronti a sottoscrivere queste parole oggi io vi trovo un formidabile aggancio alla realtà di questi anni e di questi giorni
Prendeva la parola il professor Giuliano Vassalli presidente emerito dalla Corte Costituzionale prego professore
Signor Presidente della Repubblica
Il ventidue febbraio di quest'anno essendo presidente
Della Fondazione della Camera dei deputati
E Dini augurandovi in tale qualità
La mostra organizzata per celebrare il sessantesimo anniversario dell'insediamento dell'Assemblea costituente
Il ebbe a definire in quel momento come la rinascita del Parlamento in Italia
Di quel parlamento Piero Calamandrei
Come nobilmente fu ricordato in altra parte del suo discorso
Fu uno dei rappresentanti più degni e più meritevoli
Ed è soprattutto a questo il titolo
Come hanno testé dimostrato nei loro discorsi il presidente della Camera onorevole Bertinotti
E il presidente Pier Ferdinando Casini
Che gli viene oggi qui ricordato
In questa sala
Che abituale luogo per queste cerimonie
E che porta impresso il ricordo della triste caduta del Parlamento italiano nel mille novecentoventiquattro dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti
Grande da autentico giurista fu Piero Calamandrei e non limitatamente al campo da Roy originariamente sci elettori fino alla fine coltivato il diritto processuale civile
Ma anche maestro che formò molti allievi di valore del culto delle scienze giuridiche a cominciare dal diritto costituzionale
Parimenti egli fu poeta e uomo di lettere che anche in questo campo ha lasciato un suo segno e insieme fu uomo politico nel Parlamento e fuori di esso
Promotore di cultura anche con una rivista indubbiamente originale fortemente caratterizzata come il ponte da lui creata fondata e diretta sin dal mille novecentoquarantacinque
Contatore infine della nostra Costituzione che cercò di promuovere nella sua attuazione fino all'ultimo giorno
E probabilmente in questa ultima caratterizzazione che deve trovarsi in ragione la ragione del costante ricorrere nel cinquantennio che ci separa dalla sua scomparsa
Dei richiami alla sua figura del suo insegnamento
Della pubblicazione ripubblicazione dei suoi scritti
Della dovizia di commemorazioni assai più indubbiamente di quanto sia accaduto per altri parimenti valorosi giuristi della sua e di altre generazioni
Grazie chi si accinga a ricordare a nome del comitato per le celebrazioni odierne
Di cui è promotore e segretario generale il professor Giampiero Orsello al quale rinnovo qui gli umori
Di completa guarigione dalla malattia che gli ha impedito di intervenire oggi fra noi
Ebbene
Chi si accinga questo ricordo rimane quasi sgomento pensando ai materiali che occorrerebbe avere diligentemente consultato
Perciò dopo qualche cenno taluni degli aspetti salienti di questo italiano multiforme per in un genio per impegno e perversione indugi ero sul tema dei rapporti fra Calamandrei costituzione
Tema che tra l'altro mi sembra appropriato oggi dopo che dall'insediamento dell'Assemblea chiara e Costituzione dette vita sono trascorsi sessanta anni
E all'indomani di un voto popolare che di quella Costituzione ha inteso ribadire il valore
Comincerò da un cenno sull'uomo politico
Politico nel senso di interessato all'attività politica anche in prima persona Calamandrei fu sempre sin dalla più giovane età e sempre con le stesse idee solidarietà con i poveri libertà giustizia inimicizia per le dittature
E amor di patria
Era stato volontario nella prima guerra mondiale
Considerata non solo nei vecchi libri di testo dal nostro a quaranta guerra di indipendenza
Ed aveva avuto la ventura com'era a ricordare con una certa emozione d'essere stato con il suo di duecento diciottesimo Reggimento di Fanteria il primo ufficiale
A vent'italiana ad entrare in Trento libertà si oppose come altri reduci da quel fronte all'avvento del fascismo
Fece parte dell'Unione nazionale di Giovanni Amendola
E poi del circolo creatosi intorno al periodico non mollare
Firmò il Manifesto degli intellettuali promosso da Benedetto Croce
Durante il Ventennio sia partito del tutto immerso nell'attività didattica in quella forense riuscendo a non prendere la tessera fascista
La sua attività clandestina ricomincio a quanto è dato sapere intorno al mille novecentoquarantuno nel Partito d'Azione
La sua collocazione antifascista era nota
Tanto che si trova ad essere tra i rettori di università scesi tutti con lo stesso criterio dal Governo Badoglio all'indomani del venticinque luglio mille novecentoquarantatré continuo indetta militanza clandestina e riappare Bacon deciso intento di partecipazione dopo la liberazione della Toscana
Fu sempre per il Partito d'Azione e membro della Consulta nazionale
E fu tra i nove deputati del partito stesso eletti all'Assemblea Costituente tutti nel collegio unico nazionale
Sciolto si quel partito nel mille novecentoquarantasette confluì con l'amico Tristano Codignola ed altri nel movimento di su l'Unità socialista
Che si affiancò sia pure con parecchio senso di indipendenza al Partito socialista democratico e con esso sotto il nome appunto di unità socialista si presentano alle elezioni del diciotto aprile mille novecentoquarantotto candidato per la Camera dei deputati in tre collegi riuscì eletto come presentato al quarto posto della lista nazionale dopo Ivan Matteo Lombardo Roberto tre Melloni e Alberto Simonini
Ricordo di aver partecipato ad uno solo dei suoi comizi in un teatro di Genova
Quando lesse non senza facondia un lunghissimo testo sul concetto di socialismo che aveva redatto dopo parecchia preparazione e con impegno da professore universitario
Nel gruppo di unità socialista si schierò subito come suol dirsi a sinistra
Fu contro l'adesione italiana al Patto Atlantico e su questo come su vari altri temi entrò in conflitto con Saragat
Nel mille novecentocinquantatré avviandosi da fine della prima legislatura prese posizione contro quella che veniva chiamata legge truffa a causa del premio di maggioranza in essa previste
E con altri dette vita al Movimento di unità popolare
I cui voti uniti a quelli raccolti dal Movimento di Alleanza Democratica fondato da Epicarmo Corbino
Impedire uno congiunti naturalmente quelli delle sinistre al provvedimento impedirono il provvedimento nel frattempo approvato in Parlamento dopo memorabili scontri di far scattare il meccanismo del premier
Negli anni dal cinquantatré cinquantasei Calamandrei contino le sue battaglie fuori del parlamento
Nella conduzione della rivista il Ponte in altri modi oggetto di varie versioni ma generalmente riconosciuto per la sua dottrina il suo impegno
Ma Calamandrei fu anche e soprattutto dall'inizio alla fine della sua vita è un professore universitario di diritto
Originale amante quanto correre
Come occorre per tutti gli scrittori in particolare per i poeti della solitudine e dell'usura mento fu tuttavia maestro e guida per tanti nostri studiosi non solo per i suoi allievi e collaboratori diretti come Paolo Barile
Ed altri della sua scuola fiorentina
Ma per tanti che pur non appartenendo alla cerchia dei processo a rischi amavano fasce si riferì libri e dei suoi insegnamenti sito fra questi Massimo Severo Giannini e Norberto Bobbio
I quali hanno scritto su Calamandrei pagine memorabili
Dovrei aggiungere una serie di storici del diritto e soprattutto di costituzionalisti ma il timore di dimenticare sul momento qualche nome me ne trattiene
Tra i tanti e i tanti scritti su Calamandrei il volume di ventidue saggi dovuti ad altrettanti professori
è edito a cura di Paolo Barile nel mille novecentottantanove in occasione del centenario della nascita dell'onorato
è una miniera di alto valore di fronte ai cui contenuti chi debba ancora parlare del tema si trova quasi smarrito
Gli scritti giuridici di Piero Calamandrei sono un'opera monumentale
A riassumere i contenuti della quale non basterebbe una giornata
E si furono raccolti da Mauro Cappelletti altro allievo Insigne in dieci splendidi volumi editore Morando che Napoli sotto il titolo di opere giuridiche nel mille novecentosessantacinque mille novecentottantaquattro furono sistemati in varie sessioni riproducenti la raccolta dei sei volumi di studi sul processo civile
Pubblicati i primi cinque durante la vita dell'autore
E contengono sia le opere sue fondamentali quali la chiamata in garanzia prima monografia dell'autore allora appena ventiquattrenne
Il trattato sulla Cassazione civile e l'istituzione di diritto processuale civile sia le opere di minor volume
Da quelle dedicate alla sua materia prediletta a quelle strettamente connesse dell'ordinamento giudiziario dell'avvocatura
E a quelle che spaziano in un orizzonte più vasto anche se sempre collegato e al quale potrebbe darsi l'aureo nome di giustizia
Un intero volume il terzo raccoglie gli scritti di diritto costituzionale sotto il titolo diritto e processo costituzionale ed è preceduto da un'ampia approfondita presentazione di Costantino Mortati
In esso sono contenuti anche i principali contributi di Calamandrei sul concetto di legalità e su quello di democrazia
Calamandrei future protagonista dell'epoca su guai che rappresento racconti sonetti poi metti dello stesso raccolti sin dagli anni Venti oltre che nei diari
Nel ricco epistolario raccolti in due grossi tomi da Giorgio Agosti Alessandro Galante Garrone nel mille novecentosessantotto
In interventi pubblicati dalla rivista il ponte da lui fondata e diretta fino alla sua morte infine nei suoi tormenti e nelle sue speranze
Fu letterato di rara finezza e sensibilità
Nel volume intitolato inventario della casa di campagna oltreché in tutte le sue opere non programmaticamente letterarie
Tale fu infatti la ricchezza della sua cultura che non potevano non riflettersi nell'esposizione d'ogni argomento anche il più arduo fu scrittore politico di primo ordine anche se come rilievo Bobbio come tale comincio a cinquantacinque anni nel mille novecentoquarantaquattro
I suoi scritti e discorsi politici compresi i discorsi parlamentari furono appunto raccolti e pubblicati da Bobbio nel decimo anniversario della sua morte mille novecentosessantasei
E Bobbio giunse nella sua introduzione di cui due volumi editi dalla nuova Italia in Firenze
Che era opera di Caravà Andrea in questo campo nonostante si sia svolta in due soli lustri ha lasciato una testimonianza della battaglia per il rinnovamento democratico del nostro Paese
Non solo tra le più alte per mobilità di ispirazione ma pur tra le più ampie documentate
Illuminanti per la continuità e tempestività degli interventi per la ricchezza sostanziale dei contenuti per importanza storica dei problemi suscitati e discussi Piero Calamandrei fu anche avvocato e quale avvocato
Anche in questo settore ebbe sempre una posizione di spicco negli scritti e negli stessi orari che anche in materia civile potevano assumere un notevole valore e non esclusivamente dinanzi alla Corte di Cassazione
Da quest'ultima cioè dai suoi magistrati Calamandrei fu come altri maestri di quell'epoca sempre ammirato e riverito considerato meritevole di incondizionata stima lo aiutavano a grandemente la sua figura originale il suo stile oratorio toscano forbito e raffinato
La chiarezza espositiva nei fatti del diritto la capacità somma nel raggiungere un'interpretazione convincente
Qualche volta anch'io lo ascolta fino alle aule della Cassazione
Non potrò mai dimenticare una discussione in materia di disconoscimento di paternità
Nella quale le due parti contrapposte erano difesi e una da Calamandrei una da mio padre
Era ora era affollata di ascoltatori sembrava pur tra argomenti giuridici ardui e delicati di assistere a uno spettacolo dialogato tra due attori di alto livello Calamandrei accetto anche rifece penali
Soprattutto nel periodo del dopoguerra quando l'attività politica lo metteva più immediato contatto con certe realtà in particolare fu difensore delle parti civili nel processo contro la banda Carità
Difensore di parte civile per Ferruccio Parri in un processo per diffamazione e difensore del giovane scrittore e riformatore sociale Danilo Dolci
Furono gli fece variamente celebrate
In quel contesto ebbe anche ad occuparsi come avvocato e non solo in sede politica portando la contestazione in Parlamento in altri pubblici discorsi sui giornali degli ex partigiani imputati per fatti commessi durante l'occupazione nazista
Processi che si svolgevano quando invece i collaborazionisti del nemico erano già stati nella massima parte liberati a seguito dell'amnistia del ventidue giugno quarantasei
Era anche quella una grave ingiustizia e Calamandrei delle ingiustizie si indignava a prescindere da ogni considerazione politica
Nel mille novecentoquarantasette sempre come avvocato cara mandare aveva contribuito nella causa civile ostino contro Fantini
All'affermazione del tribunale di Torino che le formazioni partigiane inquadrate nel Corpo volontari della libertà facevano parte delle forze armate dello Stato italiano
Ed erano parificate all'organizzazione militare del governo legittimo
Dell'avvocatura così dei suoi compiti come delle sue esigenze in particolare della necessaria sulla moralità fu interprete e rappresentante sommamente apprezzato
Così pure assurse a simbolo del rapporto tra avvocatura e magistratura o meglio tra avvocati e giudici perché Calamandrei in piacevano le astrazioni
Tuttora celebre o comunque spesso ricordato il suo libro elogio dei giudici scritto da un avvocato
Che vide ben quattro edizioni comprendente qui quella postuma
Dal mille novecentotrentacinque al mille novecentotrentotto al mille novecentocinquantaquattro progressivamente arricchite ma senza che mai ne cambiassero negli umor nella sostanza
Tale volume è divenuto un'opera letteraria importante
Per il modus operandi per lo stile particolarmente felice tra il serio e l'ironico
Per la vena di moralità che tutto lo percorre tralerin poche opere che in vari tempi sono state dedicate a questi rapporti direi che questa serie Calamandrei sarebbe il primato almeno in Italia
è un'esplorazione a tutto campo dei costumi e della psicologia di tre categorie giudizi avvocati e parti private cioè clienti
Per ognuna ed è quel che le spetta nel bene come nel male nel serio come nel ridicolo
Ma ne soprattutto un grande autentico amore per il mestiere di fare giustizia e per coloro che vi contribuiscono
Nel dopoguerra Calamandrei fu per dieci anni presidente del Consiglio nazionale forense incarico che resse con grande impegno e con alto prestigio il suo nome renderà luminoso nella storia dell'avvocatura italiana vengo al tema che mi sono rassegnato
Nei rapporti tra Calamandrei e Costituzione come mio così di dire in altre occasione avuto la benevolenza di ricordarla Pier Ferdinando Casini sono quasi dieci anni non è difficile distinguere quattro fasi
Quella del preannuncio della Costituzione democratica dell'Assemblea costituente dell'affermazione della loro necessità mille novecentoquarantacinque quarantasei quella del contributo dato alla scrittura della stessa Costituzione
Svolto con assiduità di deputato del Partito d'Azione all'Assemblea Costituente quarantasei quarantasette
Accompagnata da una serie di scritti e discorsi pronunciati per lo più fuori dell'aula di Montecitorio nei primi mesi del quarantotto
Terza quella che occupa circa sette anni della sua vita compreso il quinquennio di ulteriori attività parlamentare quarantotto cinquantatré
I primi due anni trascorsi nel gruppo del Partito socialista democratico
E il terzo mille novecentocinquanta nel gruppo del piccolo partito socialista unitario che peraltro la Camera aveva ben quattordici deputati ed ebbe come segretari prima Sirone e poi Mondolfo
E gli ultimi due di nuovo nel Partito socialista democratico ma in posizione dissidente come già accennato rispetto alla maggioranza addirittura passando poi a creare Unità popolare
In questa fase che si protrarrà sotto tale profilo per armeni altri due anni in rapporto tra Calamandrei era costituzione è quello di un uomo fortemente deluso ma estremamente combattivo
Deluso in parte per gli stessi contenuti e per alcune formulazioni raggiunte non la carta
Ma soprattutto deluso per la mancata attuazione della stessa
Da Rui Costa un tenente denunciata in Scritti e discorsi anche se la sua posizione non è del tutto priva di speranze e infine la quarta fase quella dell'ultimo anno di sua vita
In cui le speranze si accendono per l'avvenuta entrata in funzione della corte riduzione male Daloui tanto fortemente auspicata e per l'estensione delle sue competenze
Calamandrei condusse una grande piazza uno dei suoi ultimi articoli sulla stampa del sei giugno mille novecentocinquantasei dal titolo la Costituzione si è mossa
E l'ultimo suo contributo alla rivista di diritto processuale sono appunto dedicati a questo tema
Ed ora qualche cenno forzatamente Breve su ciascuna delle fasi suddette la tematica costituzionale affrontata da Calamandrei nei primi due periodi ai quali ho accennato estremamente vasta parte da semi veramente di fondo come il concetto stesso di democrazie ma si estende ai vari settori
Dominano anche nel primo periodo della ricostruzione del quadro storico di mutamenti in atto
In particolare la rivendicazione di una rottura della continuità istituzionale
Che lo portò a criticare aspramente del resto con altri uomini politici quello che ieri Fini e di definire compromesso della tregua istituzionale
Deciso nel giugno quarantaquattro il decreto legislativo del marzo quarantasei che confermava salvo poche eccezioni
Il potere legislativo al governo nonostante l'esistenza dell'Assemblea costituente
Istituto stesso della luogotenenza generale del Regno e poi gli AB dichiarazione del re Vittorio Emanuele terzo in favore del figlio
Centrale tra le sue numerose opere di questo periodo è il libricino costruire la democrazia
Contenente una serie di scritti migliori che vanno dal dicembre quarantaquattro settembre quarantacinque il cui sottotitolo è premesse alla costituzione dominano qui le idee centrali della libertà e della legalità
Calamandrei denuncia sia quella che è stata la soppressione della legalità propria di certe dittature rivoluzionari o sedicenti tali sia quella che dire abile come carattere della dittatura fascista italiane
La legalità cioè adulterata o falsificata
Che ha lasciato pesanti tracce sulla concezione di vita o sulla stessa coscienza dei cittadini
E pone in rilievo il legame indissolubile tra libertà e legalità la libertà ai condizione ineliminabile della legalità dove non vedi pertanto non può essere di legalità nel quando l'acqua nel grande quadro
Delle libertà peraltro fondamentali sono le libertà politiche tra le quali Calamandrei include anche le libertà civili
Perché i diritti di libertà di ori in un regime democratico non devono concepire sì come il recinto di filo spinato entro cui il singolo cerca scampo contro gli assalti della comunità ostile
Ma piuttosto come la porta che gli consente di uscire dal suo piccolo giardino sulla strada
E di portare il suo contributo al lavoro comune libertà non garanzia di isolamento egoistico ma garanzie di espansione sociale queste due parole
L'individuo non deve chiudersi in se stesso e perdere il senso della solidarietà collettive
Questo rione di concetti è ripreso nel delineare sulla base dell'insegnamento di Francesco Ruffini i rapporti inscindibili tra libertà individuale e sovranità popolare
Esse si affermano insieme come espressione di una stessa concezione politica
E insieme troveranno la loro sistemazione giuridica nella Costituzione come due aspetti complementari e inscindibili della democrazia tradotta in ordinamento positivo
Ma accanto ai diritti di libertà solo oppure essenziali in democrazia i diritti sociali
Anche questi sono a ben vedere i diritti di libertà iscrivendosi ad una visione più ampia di quelli che già si sollevano chiamare libertà positive
Una democrazia vitale egli precisa può attuarsi soltanto nella misura in cui la giustizia sociale piuttosto che come ideale separato ed assoluto
Sia concepita come premessa necessaria eccome graduale arricchimento della libertà individuale
In questo richiamo gli si riferisce al Socialismo liberale di Carlo Rosselli
Al liberalsocialismo di Guido Calogero alla Giustizia e Libertà del Partito d'Azione e alla stessa democrazia progressiva dei Comunisti italiani
Osservo che quest'ultima era all'epoca per qualcuno la grande illusione ma era anche la moda del tempo
Calamandrei pago adesso il suo tributo comunque come risulta anche da altri scritti e anche dallo schieramento politico Daloui poi prescelto la sua fedeltà politica soprattutto a quella a lei dedicato allo Rosselli
L'esigenza di giustizia sociale a livello del tre pagine di costruire la democrazia come esigenza di libertà
E ancora
Democrazia sociale e in quella in cui i diritti politici dei diritti sociali sono messi sullo stesso piano
In cui si potrebbe anche dire un certo grado di benessere economico riconosciuto come un diritto politico del singolo verso la comunità
Inoltre il significato dell'opera di Calamandrei in quei tempi è quello dello sforzo rivolto a tradurre gli ideali politici di Giustizia e Libertà in formule giuridiche e cioè appunto in precetti costituzionali positivi
Sul rapporto tra diritti libertà e diritti sociali Calamandrei tornerà durante l'esperienza dell'Assemblea costituente e anche successivamente
L'esame di questo punto nodale del suo pensiero sulla Costituzione
Ha suscitato l'interesse di alcuni studiosi anche in relazione ad una contraddizione che si potrebbe arrivare a proposito della collocazione da riservare ai diritti sociali nella Carta costituzionale e cioè in un posto diverso da quello centrale
Riservate ai diritti di libertà nel vecchio dibattito tra i diritti di libertà intesi come diritti negativi
Diritti e rispetto da parte dello Stato e diritti libertà inteso invece come libertà positive
Per cui lo Stato deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che si frappongono alla libera espansione morale e politica della persona umana sarà poi questa la formula
Ad essere riflessa in termini di maggiore ampiezza
Nel comma secondo dell'articolo tre della Costituzione italiana
Calamandrei finirà per optare per questa seconda posizione lo Stato deve quanto meno rimuovere gli ostacoli di natura giuridica e garantire la sicurezza sociale ma il punto critico
Non è tanto qui quanto nel collegamento tra libertà e legalità e i diritti di libertà non solo autolimitazione dello Stato quanto limitazione della stessa legalità
Nel senso che occorre assolutamente una Costituzione rigida
Come quella che appunto venne adottata in Italia con la potestà superiore legge ordinaria e tuttavia nel quadro dello Stato
Una possibilità di annullamento delle leggi contrarie a quei diritti ad opera di una Corte Costituzionale anzi ad un certo momento Calamandrei sembrò aderire
Alla posizione dei sostenitori dei diritti libertà come diritti sciupare costituzionali
Che sembra nel senso che essi debbano essere collocati accanto ai principi fondamentali dell'ordinamento repubblicano non sottoponibili nemmeno alla procedura di revisione costituzionale
Come è noto questa posizione peraltro non pervenuta non passò
Ma questo concetto della inviolabilità riferito ad alcuni diritti fondamentali è rimasto iscritto in alcuni articoli della Costituzione
Per esempio per il diritto alla libertà personale oltre che per il domicilio il segreto epistolare e per il diritto di difesa giudiziaria
Quanto ai diritti sociali che rappresentano come avvenuto per altre Costituzioni del dopoguerra e come era avvenuto nel primo dopoguerra ma con me è scarso successo con la Costituzione di Weimar e con la costituzione della Repubblica spagnola
La grande innovazione della struttura della carta rispetto allo Statuto Albertino il punto di crisi starebbe non già nel riconoscere la loro suprema dignità
Quanto nel realismo che deve accompagnare tale riconoscimento
E ciò in relazione all'impossibilità dello Stato di provvedere a tutto di trovare il lavoro a tutti di assicurare a tutti un lavoro dignitoso è un'esistenza dignitosa e così via
Fu appunto in relazione a questo problema che Calamandrei alla Costituente presentò due volte un ordine del giorno
Per collocare i diritti sociali in un preambolo come un compito a cui la Repubblica fosse venuta a provvedere ma a cui non era possibile assegnare da stessa vincolatività positiva che doveva essere propria dei diritti di libertà fu indotto a ritirare il primo ordine del giorno da Togliatti Mortati ed altri mentre il secondo non ebbe neanche modo d'esser posto in votazione
Due motivi possono essere individuati per questa posizione che potrebbe altrimenti sembrare singolare il primo motivo è da ricondursi all'abito tradizionale del giurista autentico avvezzo a vedere nei diritti una pretesa realmente esigibile
Ed è in relazione a ciò che egli poté perfino essere accusato di voler in definitiva una Costituzione borghese
Il secondo collegato del resto al primo Espresso nettamente nel suo discorso preliminare in Assemblea del quattro marzo quarantasette discorso famoso che è stato anche pubblicato autonomamente con il titolo chiarezza dalla Costituzione e nel quale si rintraccia una chiara distinzione tra programmi o di impegni da un lato i diritti esigibili dall'altro un problema di metodo che era per lui anche un problema di sostanza
E soprattutto di rispetto della Costituzione quale sarebbe stata letta dopo la sua emanazione Calamandrei non voleva che la Costituzione in corresse in quella stessa sfiducia dei cittadini
Che aveva caratterizzato alcune leggi in periodi antecedenti della storia italiana
Questo era Calamandrei un giurista serio e nello stesso tempo una grande personalità ispirata di ideali di progresso sociale
Prezzi protesa verso l'avvenire di giustizia di solidarietà sul piano nazionale come su quelle internazionali ma l'impegno era una cosa il riconoscimento dei diritti come di qualcosa di già conseguito un'altra
Come è noto la Costituzione realizzò un metodo diverso da quello proposto da Calamandrei nei suoi ordini del giorno
In alcuni articoli riconobbe prima il diritto e poi aggiunse l'impegno per la sua effettiva realizzazione o protezione esemplare l'articolo tre due suoi commi
Qualche altra volta fuse riconoscimento dopo un movimento come nell'articolo cinque dove è detto che la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali
In altri articoli è rimasto solo promuovere comunque risulta una Costituzione anticipatrice lo strumento di una rivoluzione giuridica legalitaria quale Calamandrei aveva pronuncia prova Bologna
Personalmente io penso che quella di costituente sia stata una buona scelta
L'evoluzione della giurisprudenza costituzionale sta a dimostrare quante volte anche le disposizioni che venivano chiamate programmatiche ci sono aperte al riconoscimento di alcuni diritti
La partecipazione di Piero Calamandrei alla costituzione della nuova Costituzione insieme alla Costituente fuori di essa
Con la sua grande costante presenza dico scrittore di cose politiche giuridiche non si limitò di certo ai grandi temi dei diritti libertà e dei diritti sociali
E li lascia un'impronta in molti settori dell'ordinamento costituzionale anche sul proposte di rado finirono per essere accorta
Egli viene ancora oggi citato come sostenitore di una polipo Bunica previdenziale faccio accennato anche Pier Ferdinando Casini che l'incerto era la formula preferita del Partito d'Azione
Per l'esattezza non si trattò di una vera e propria battaglia ma di Fermi accenni a questa propensione testualmente preciso
Non è indispensabile che si adotti integralmente in Italia lo schema della repubblica presidenziale quale rigori in America
Basterebbe che ad essa ci si avvicinasse in un punto che è quello dell'innalzamento e rafforzamento dell'autorità del capo del governo attraverso l'approvazione solenne popolare o delle assemblee legislative almeno del piano in cui sia fissato alla politica che intende seguire e ribadì
Il problema fondamentale della democrazia cioè il problema della stabilità del governo nel progetto di costituzione di questo non c'è quasi nulla
Altra importante battaglia perduta e sulla quale non c'è certo il tempo di soffermarsi fu quella contro la costituzionalizzazione dei Patti Lateranensi
Fu da lui vinta la minore ma pure importante taglia per la non costituzionalizzazione della indissolubilità del matrimonio
Delle autonomie regionali Calamandrei fu pure sostenitore fervido anche se non mancò di esprimere preoccupazione di fronte ad alcune prime prove date dall'autonomia regionale siciliana
Del federalismo europeo fu sempre convinto fautore e tale rimase fino a dopo la costituente nazionale partecipando nel quarantotto alla costituente per la federazione europea
Fu detto giustamente che uno dei motivi per cui Calamandrei sarà come per la sua formazione ideale era in quei tempi quasi ovvio uno degli avversari dell'adesione dell'Italia al Patto Atlantico era proprio quello di tenerne un abbandono della possibilità di una federazione europea
Altri temi che attirano la sua attenzione di costituente e anche nella prima legislatura fu il sistema dei partiti come fonte di partitocrazia ed inutili contese e la patologia della corruzione parlamentare
Né si può dimenticare l'impegno tutt'altro marginale sui quei temi della giustizia che non avevano appassionato sin da giovanissimo professore avvocato e che sempre lo appassiona l'anno finora piuttosto sconfortato terza edizione
Prefazione naturalmente del suo celebre elogio dei giudici scritto da un avvocato
Già come componente della commissione presieduta da Ugo forti istituite presso il Ministero della Costituente ricordo che ministro era Pietro Nenni è il capo di gabinetto Massimo Severo Giannini
E poi come deputato all'Assemblea Costituente di prese di posizione per l'indipendenza della magistratura
Per l'inamovibilità anche dei magistrati del pubblico ministero per il così detto autogoverno della magistratura
Per l'importanza dei consigli giudiziari legionari come ausiliari del Consiglio superiore per il divieto di appartenenza dei magistrati a partiti politici per il dovere di motivazione dei provvedimenti giurisdizionali
Per il giudice precostituito per legge non gli piaceva l'antiquata formula del giudice naturale mare noto che la costituzione della dottor entrambe
Per la riparazione delle vittime degli errori giudiziari per il concorso come presupposto per l'ingresso in magistratura ovviamente aperto anche alle donne
Per i giudici onorari come giudici singoli o monocratici e insomma per tutto un insieme di punti qualificanti in senso democratico alcuni dei quali furono accolti e passano la Costituzione così ad esempio è sua anche la formula della soggezione del giudice soltanto alla legge
Non passò invece la sua proposta di reintrodurre unicità della giurisdizione con conseguente scomparsa degli organi di tredici amministrativa
E nemmeno fuori corsa come è nota la sua proposta di un procuratore generale commissario di giustizia
Nominato dal Presidente della Repubblica è tenuto a rispondere al Parlamento sull'andamento della giustizia e sul funzionamento dalla magistratura
Comunque si trattava di una formula che è ritornata qualche volta attuale perché esprimeva il bisogno di un collegamento tra giustizia e potere legislativo e in definitiva la supremazia di quest'ultimo
Quanto meno come controllo della rispondenza del funzionamento della giustizia alle leggi del Parlamento il terzo periodo il più lungo
Dei rapporti tra Calamandrei la Costituzione e quello della sua penetrante implacabile protesta contro la sua mancata attuazione
E si trova un di presso dal quarantotto al cinquantacinque e coincide con la versione dell'autore per il regime democratico cristiano che sarà restaurato dopo il diciotto aprile mille novecentoquarantotto pure essendo uscito tale regime rafforzato da una battaglia alla quale lo stesso Calamandrei dalla posizione del socialismo democratico aveva partecipato a riguardo con riferimento all'attività parlamentare va non solo Calamandrei parlò con una di quelle sue locuzioni felici di ostruzionismo della maggioranza
L'elenco dei adempienze oggetto di quell'ampia disamina è molto lungo e può dirsi che esso copra nell'intento dello scrittore intera area delle norme costituzionali
Numerosi furono i capisaldi della in attuazione costituzionale denunciata da Calamandrei in quello scritto del febbraio cinquantacinque
E negli anni precedenti ma oggi e pur giusto un confronto con quanto accadde nei decenni successivi e con i traguardi conseguiti
Perché la manderei la democrazia non poteva essere soltanto la Repubblica in cui fossero riconosciute garantite giuridicamente le fondamentali libertà civili e politiche l'uguaglianza giuridica dinanzi alla legge ma doveva anche essere varato oramai secondo comparato oramai il secondo comma dell'articolo tre una società in cui fossero stati rimossi
Gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
All'organizzazione politica economica e sociale del Paese e quindi non semplice democrazia politica ma democrazia sociale
In cui l'uguaglianza venisse realizzata anche nei fatti
Giustizia libertà intesa alla giustizia in capi giustizia sociale
E la libertà come libertà anche dalla schiavitù economiche mancava invece chiaramente nonostante la Costituzione la garanzia effettiva del lavoro ed è la sua formulazione della sua remunerazione
Della formula
Repubblica democratica fondata sul lavoro rimaneva a suo avviso in sostanza soltanto la parola Repubblica
L'ordinamento costituzionale era rimasto frammisto in modo confuso con un ordinamento non conforme almeno in molte significative parti alla costituzione soprattutto gli bruciava a distanza di sette anni la mancata entrata in funzione della corte costituzionale anche se leggi fondamentali in proposito erano state varata nel quarantotto nel cinquantatré
E cioè dell'organo che avrebbe dovuto vigilare sull'adempimento legislativo degli obblighi di conformità re costituzione inadempimento si spendeva tutti i campi al CSM all'ordinamento regionale al referendum
Al comitato nazionale dell'economia e del lavoro e quant'altro nessun compito era stato assolto sicché il Periodo quarantotto sette giugno cinquantatré passerà alla storia secondo Calamandrei come il quinquennio dell'inadempimento costituzionale
Con riguardo ai diritti sociali abbiamo ricordato e Caravà Andrea che ha dimostrato in proposito molto realismo volendoli soltanto in un preambolo nella Costituzione come solenne impegno
Ma una volta che erano stati consacrati nella Costituzione alla stessa stregua ad altri diritti occorreva ormai farvi fronte senza indugi
Di qui il ritorno al tema della loro mancanza di effettività al carattere platonico dell'affermazione del diritto del lavoro e la retribuzione sufficiente dignitosa del diritto alla scuola e ad altre forme che egli non vedeva neanche avviata e di trasformazione sociale
I diritti sociali conclude rimangono per ora una remota promessa eppure questo sconforto non gli aveva impedito di lavorare tanto attivamente nelle costituente fuori per la nuova Costituzione del Paese di fondare continuare a divisi ad alimentare il ponte da essere sempre la testa del Consiglio nazionale forense di contribuire alla fondazione dell'Associazione tra gli studiosi del processo civile
Di continuare con fascino indiscutibile nell'insegnamento universitario
E nella promozione di una riforma degli studi nel costituire per ogni dove da alimentare quale coscienza civile minacciata è compromessa da quella che lui chiamava la desistenza
Sì gli fosse vissuto
Va lungo certe relazione taluni adempimenti molto più lungo
Egli avrebbe visto e realizzate molte delle istituzioni e molte delle riforme rispetto della Costituzione nelle quali egli ancora nel cinquantacinque poteva legittimamente lamentare la mancanza pochi anni dopo la Corte Costituzionale entrava in funzione i colleghi del cinquantotto il Consiglio superiore della magistratura il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza subiva i primi colpi da parte della Corte costituzionale
E alla fine del mille novecentocinquantasei sistema veniva modificato quanta la competenza per le misure di polizia che diventava alle misure di prevenzione e passava alla giurisdizione
La libertà di stampa veniva maggiormente tutelata al segno da far nascere preoccupazione in senso sporto per il rispetto dovuto alla integrità morale alla dignità dei singoli
I civili in congedo dal servizio militare passavano sotto la giurisdizione penale ordinaria sicché non più si riprodusse il clamore destato dal processo contro Renzi a darvi star qua per l'armata fa capo al Codice di procedura penale del mille novecentotrenta venivano portate progressivamente una serie di modifiche
Le più importanti ancora nel giugno cinquantacinque quando Calamandrei viveva adoperava sino a quando venne messa in cantiere agli inizi degli anni sessanta una legge delega per un nuovo Codice che vedrà la luce dopo il tre tre oltre trent'anni di lavori parlamentari
Le garanzie dei singoli rispetto alla pubblica amministrazione si vede lo facendo più intense capillari e penetranti pur nella sopravvivenza del Consiglio di Stato come giudice d'appello rispetta i tribunali regionali amministrativi istituiti nel settantuno
Nel frattempo si era disciplinato l'istituto regionale ed erano state varate le regioni a statuto ordinario nello stesso anno settanta era stata varata la legge per il referendum popolare a Proietti
La parità dei sessi all'interno della famiglia nel lavoro oltre che nel voto in carriere come quelle della magistratura ed altre veniva ad essere assicurata attraverso gli anni in modo crescente nel settantacinque interveniva la riforma del diritto di famiglia
E gli stessi diritti sociali venivano ad esser meglio garantiti sia pure in collegamento con istanze non di rado parziali o soddisfatte in modo clientelare gli articoli trentasei e trentotto conoscevano affermazioni progressive
Non si è dubbio che che si debba concludere che l'attuazione della Costituzione difficilmente poteva essere fatto è non solo un momento
E che essa non poteva che essere legata a momenti di trasformazione politica l'ultimo pericolo e finisco Presidente
L'ultimo periodo dei rapporti tra Calamandrei costituzione fu invece un periodo breve durò poco più di un anno cinquantacinque cinquantasei ma particolarmente felici
Non solo si accesero le sue speranze e divenne di intensità senza pari la sua attività ma questa attività fu coronata da grandi successi
Il più grande di questi successi è legato proprio alla corte costituzionale non solamente alla sua entrata in funzione ma l'affermazione della sua giurisdizione sulle leggi anteriori alla costituzione cioè sulle leggi del periodo fascista e di quello per fascisti e non solo su quelle successive alla Costituzione oggi a denunciare queste cosa si potrebbe rischiare di non essere capiti ed invece la porta era grandissima
E grande il pericolo perché vi era un forte partito dei sostenitori della tesi secondo cui il sindacato di costituzionalità su leggi ordinarie
E se gli atti aventi forza di legge dovesse essere riconosciuto dalla corte
Solamente per le disposizioni emanate dopo il primo gennaio mille novecentoquarantotto tutto il resto non avrebbero potuto che essere materia di abrogazione da parte del potere legislativo
E Dio sa
Quando sarebbero state abrogate e sostituite
E questo partito trovava il suo nucleo forte autorevole nientemeno che nella corte di cassazione orbene Calamandrei
In vista dell'inizio dell'attività della corte costituzionale che sicuramente si sarebbe dovuto occupare proprio di ordinanze che avevano sollevato questioni di legittimità in relazione a leggi del periodo fascista
Si dette ad una campagna che condusse per tutta Italia
Con discorsi dirette a illuminare gli uomini di legge avvocati e magistrati su questi problemi
Questa campagna culminò bello ricordo perché ero tra gli ascoltatori con un discorso tenuto nell'aula magna al piano terreno del vecchio palazzo di giustizia in Roma
Al quale egli tra gli altri aveva invitato proprio i magistrati delle sezioni civili e penali della Corte di Cassazione
Quasi tutti primo presidente in testa erano ad ascoltare la prima fila erano ad ascoltare il loro contraddittore di interlocutori
Il grande maestro del diritto processuale
Che quasi quarant'anni prima aveva prodotto un'opera fondamentale sulla Cassazione civile
Che aveva scritto l'elogio dei giudici
Che era un professore di diritto e avvocato tra i primissimi d'Italia e per le bravura e per generare estimazione
Che da dieci anni presiedeva il Consiglio nazionale forense
Un'autorità quasi senza pari posta al servizio d'una nobile causa fu un momento straordinario
Ma l'ultima battaglia fu condotta proprio dinanzi alla Corte costituzionale nel corso della sua prima memoria dell'udienza il ventitré aprile mille novecentocinquantasei presidente Enrico De Nicola
Relatore della causa zeri etica negli anni successivi sarebbe succeduto va bene con l'allora presidente della corte io facevo parte di quella fortunata schiera di avvocati che discusse la causa dinanzi alla Corte in quel giorno
Calamandrei era il nostro indiscusso capofila fu grande sobrio e come sempre efficace l'accompagnare la stazione Termini al solito ultimo treno notturno per Firenze
Mi sembra di ricordare che già avevamo la felice notizia della vittoria sin dal giorno dopo
Dopo solo cinque mesi dalla conclusione di quest'ultima grande battaglia dopo un lungo viaggio in Cina nell'estate inopinatamente Calamandrei venne a morte ha seguito l'intervento operatorio di non grande momento neanche per quell'epoca dal quale così gli pensava e scriveva il figlio Franco si sarebbe rimesso dopo una breve sosta in ospedale
Invece il trenta settembre cinquantasei eravamo tutti a Firenze ad accompagnarlo all'estrema dimora di Trespiano
Per concludere vorrei permettermi di ricordare che Calamandrei leggo sempre il discorso della Costituzione quello della resistenza
Perfino ricordato discorso del quattro marzo quarantasette quello che egli stesso intitolò chiarezza e la Costituzione
E che tutto rigorosamente articolato su temi di stretto diritto nel passo finale interrogandosi su quello che sarebbe stato il giudizio dei posteri sull'opera dei costituenti di quell'anno non potete fare a meno di ricordare i caduti
Essi sono morti senza retorica dissi
Senza grandi fasi con semplicità
Come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere
Il grande lavoro che occorreva per restituire all'Italia libertà e dignità
Di questo lavoro si sono riservati la parte più dura e più difficile quella di morire
Quella di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia
Allora è rimasto un compito cento volte più agevole
Quello di tradurre in leggi chiare e stabili e onesto il loro sogno di una società più giusta e più umana di una solidarietà di tutti gli uomini alleati a debellare il dolore assai poco in verità chiedono i nostri morti
Non dobbiamo tradirli
E come posso terminare un coro minuto grazie
E come pure dell'indotto in numerosi discorsi successivi all'entrata in vigore della Costituzione quando si trattava di difendere di attuarla
Caravà Andrea dei collegherà ripetutamente i valori essenziali a quelli che erano emersi durante le sofferenze i sacrifici e le speranze della Resistenza in questa Costituzione c'è dentro tutto
La nostra storia tutto il nostro passato tutti i nostri dolori le nostre sciagure
Le nostre storie le nostre glorie
Sono tutti sfociati in questi articoli a sapere intendere
Dietro questi articoli si sentono voci lontane
Grandi Voci lontane grandi nomi lontani ma ci sono anche umili nomi voci recenti la Costituzione non è una carta morta è un testamento è un testamento di cento mila morti
Così colui
Che fu meritatamente definito per l'Italia il cantore dell'esistenza e il costruttore di un'autentica corre epopea singolare
Mi sia consentita quest'ultima parentesi che tuttavia attuare la sorte toccata di presso una parte della critica storia letteraria degli ultimi anni
Proprio l'anno scorso con una bella prefazione di Carlo Azeglio Ciampi
Fu ripubblicato dall'editore Laterza un libro Celebre del mille novecentocinquantacinque che era divenuto oramai introvabile uomini e città della Resistenza
Una dirigente raccolta di scritti di Calamandrei nell'ultimo decennio della sua vita è una grande opera di letteratura fu detto che aveva trasformato la guerra partigiana da storia e mito da cronaca epopea
Ebbene qualcuno ebbe ad osservare che dette esaltazione scarsamente sia dicevano all'uomo Calamandrei
Che non solo non aveva partecipato alla Resistenza ma che era stato addirittura un degli stent essendosi ritirato per tutto il periodo che va fino al giugno quarantaquattro epoca della liberazione di Roma dell'Umbria ed è la Toscana meridionale
In una specie di eremo alcol Cello umbro quasi in contrapposizione alla scelta del figlio Franco che era un elemento di punta dei cattocomunisti romani
Ebbene questo è uno dei tanti giudizi ingiusti che contrassegnano questi nostri anni
Calamandrei al sorgere della resistenza aveva superato i cinquantaquattro anni
Un'età che era rara tre esistenti intesi come militanti attivi contro i nazifascisti
Tre previsioni di rito di quella generazione io ricordo solo Paolo Greco
Ordinario di diritto commerciale a Torino
Liberale e presidente del Comitato di liberazione del Piemonte
O altrimenti devo arrivare a Giuseppe Ferri pure ordinario di quella materia che era nato nel mille novecentootto cioè aveva vent'anni meno di Calamandrei o ancora più indietro romanista Edoardo Volterra che era del mille novecentoquattro
La media dei professori di diritto intervenuti o caduti come Luigi cosa Attini o Mario Fioretti apparteneva alla generazione del figlio di Calamandrei
Ma
Inoltre Piero Calamandrei dal settembre quarantatré era sommamente esposta ad arresti a rappresaglie nell'agosto precedente noto come antifascista aveva accettato dal Governo Badoglio la carica di rettore dell'Università di Firenze
Ce n'era quanto bastava per i fascisti repubblicani altri lettori dei quarantacinque giorni come Luigi Einaudi a Torino erano subito espatriati in Svizzera
Altri come Concetto Marchesi di Padova
Se erano dovuti dare la macchina
Ed erano spariti dalla circolazione e poi che si vorrebbe dire che chi non ha partecipato personalmente la Resistenza pur avendo vissuto da adulto in quegli anni non potrebbe celebrare me i meriti e i riti Calamandrei all'indomani del quarantaquattro rielaborò nella sua mente quel che era accaduto e ancora cadeva
E costruì nella Resistenza un quadro ideale che forse almeno in Italia non ha pari vorrei rileggere quelle parole anche se a tutti note che gli dettò per una immaginaria rapide da porsi sul monumento
Che durante il processo subito a Venezia per crimini di guerra davanti a un tribunale inglese aveva evocato il maresciallo Kesselring
Gli italiani dovrebbero farmi un monumento
Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretende da noi italiani ma con che pietre si costruirà
A deciderlo tocca a Novi
Non coi sassi affumicati dei borghi inermi straziati del tuo sterminio
Non con la terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità
Non con la neve inviolata delle montagne che per due inverni che sfidarono
Non con la Primavera di queste valli che divide fuggire ma soltanto con il silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo passo giurato tra uomini liberi che volontari sia durarono per dignità non però Dio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo
Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posticci ritroverà i morti e vivi con lo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama Ora e sempre Resistenza
La lapide dettata da Calamandrei fu poi effettivamente apposta il ventuno dicembre mille novecentocinquantadue
Nel palazzo comunale di Cuneo
Per ricordare la strage nazista di Boves dell'autunno quarantatré e le altre che seguirono in quella provincia e qui mi fermo essendo il mio discorso divenuto troppo lungo anche se tante tante sarebbero le cose
Con il con il più sentito ringraziamento al professor Giuliano Vassalli per questa importante evasione si concluderà come mozione di Piero Calamandrei nel cinquantesimo della morte grazie