Investire per crescere. Più cultura, più lettura, più paese

Spazio
Adesso
Sì
Non è
Sospensione sensibilizzare
Avremmo
Cioè Conte grazie
Spegnere il motore alla casetta
Venivano
Gli stati generali delle vitella stanno per iniziare vi preghiamo di prender posto di fare silenzio grazie
Sì ma anche una
Non
Buongiorno Seconda giornata degli stati generali dell'editoria del due mila e sei
Buongiorno ringrazio tutti gli intervenuti
Ovviamente
Dò subito la parola
Parla relazione
Che è un vero e proprio manifesto per le politiche del libro che verrà illustrata da Sergio Fanucci presidente del comitato piccoli editori dell'Aia grazie
Buongiorno risentire tutti
Il compito che mi è stato affidato è quello di riassumere le ragioni che ci hanno indotto a focalizzare gli Stati generali
Perito Ria due mila e sei sulla reciproca dipendenza tra la crescita culturale
Della Società italiana e le sue potenzialità di sviluppo economico evidenziando il ruolo determinante del Doria libraria tra economia e cultura
Il nostro infatti come ieri è stato detto più volte
è un settore da cui ha rilevanza e a parole spesso esaltata mani fatti e nelle scelte di indirizzo politico sottovalutata o ancor peggio ignorata
L'orgoglio e l'esigenza assoluta di libertà che è proprio di noi editori
Sono garanzie sufficienti per chiarire in premessa
Che ciò che chiediamo alla politica
E alle istituzioni
è il concorso nella realizzazione di condizioni in cui la libertà di pensiero e quindi di edizione possano realizzarsi
Resta noi editori il rischio di investire
Ma vorremmo evitare di confrontarci con istituzioni che remano contro o che disseminano di ostacoli percorsi già di per sé difficili e impegnativi ancorché esaltante
Questa mattina
Abbiamo di fronte una rappresentanza autorevole il Parlamento e il vertice di governo
Da essi attendiamo risposte chiare se possibile nelle direzioni che abbiamo suggerito
Così come devo dire con piacere abbiamo iniziato ad ascoltare ieri
Una politica per il libero è infatti necessaria se è vero e come tale è riconosciuto
Che l'industria dei contenuti è un settore chiave in tutti i Paesi avanza
Rappresenta il cinque per cento del prodotto interno lordo in Europa
E registra
I maggiori tassi di sviluppo in termine di valore aggiunto e di occupazione
Al suo interno
L'industria del libro occupa la quota di mercato più alta sulle spese dei consumatori
Che ha un ruolo moltiplicativo sugli altri segmenti produttivi
Tanto più che i suoi confini non sono ormai definiti sorda libero come prodotto fisico ma anche dai contenuti culturali veicolati tanto attraverso i libri quanto attraverso piattaforme digitali
Come è stato evidenziato nel primo dei tre focus di ieri
Investire nella promozione della lettura significa altresì investire nello sviluppo di tutto il paese
Far crescere i tassi di lettura è perciò una priorità economica e civile e in questo modo deve essere considerata
Ne consegue che l'educazione alla lettura dovrebbe essere centrale nei processi formativi dalla scuola all'università alla formazione continua e all'aggiornamento professionale
In questa logica abbiamo chiesto e chiediamo alla politica investimenti pubblici per la promozione della lettura oltre a quelli che noi stessi destiniamo a questo scopo
E se le risorse pubbliche
Sono almeno nell'immediato estremamente contenute andrebbero comunque utilizzate al meglio rispetto a ciò che ci si ripropone di fare quanto investire dovrà essere valutato il maggiore degli obiettivi di crescita economica che si vogliono perseguire e dei vincoli di bilancio
In un tempo medio-lungo per esempio considerando l'arco dell'intera legislatura
Andranno probabilmente i previste risorse crescenti
Soprattutto se i primi auspicati stanziamenti del periodo due mila sei due mila otto daranno un risultato significativo
Pensiamo fin d'ora Cristaldi generi generali debitoria del due mila otto potranno dare visibilità ai primi passi compiuti da qui in avanti
In attesa di maggiori fondi destinati a Vitoria libraria vorremmo intanto ragionare su come spenderli
Sulle priorità
E sono gli strumenti per far sì che le risorse impiegate Diano i frutti migliori il primo suggerimento riguarda gli investimenti nelle biblioteche
La ricerca presentata ieri ci ammonisce sul fatto che mi si perdoni la semplificazione una biblioteca e più utile allo sviluppo economico di una tangenziale
Allo stesso tempo il nostro ufficio studi rileva come negli ultimi anni gli stanziamenti a favore delle biblioteche siano in costante diminuzione
è necessario invertire urgentemente questa rotta
Abbiamo bisogno di investire nei sistemi bibliotecari soprattutto nelle zone del Paese come il Mezzogiorno in cui l'assenza del leader biblioteche è drammatica
Ma è tutta l'Italia che ha bisogno di far crescere i biblioteche moderne tecnologicamente dotate aperti capaci di iniziative con bibliotecari riparati
I buoni esempi da imitare non mancano
In secondo luogo è essenziale creare le biblioteche scolastiche
Oggi penso che inesistenti nelle scuole italiani
Nella tredicesima legislatura si era iniziato a fare qualche investimento in questa direzione
E ci fa piacere che ieri il viceministro Bastico abbia richiamato quelle esperienze annunciando che saranno riprese
Negli ultimi anni invece il tema era caduto nel dimenticatoio
Le recenti rilevazioni in materia ci dicono che attualmente la spesa media per l'acquisto di libri non lo scolastico
Nelle scuole è pari a poco più di tre euro l'anno per studente
Tre euro l'anno per studente
Un dato che non necessita di ulteriori commenti basta ripeterlo tre euro l'anno per studente
Abbiamo evidenziato
Il ruolo di programmi di promozione della lettura
è necessario incrementarli verso quella campagna nazionale per la cultura che richiamava ieri Gian Arturo Ferrari che significa però anche valorizzare il ruolo di chi già opera in queste in questa
Direzione
Il ruolo delle biblioteche
Il ruolo delle librerie
Il ruolo delle associazioni il ruolo dell'impresa che già operano sul territorio
Facilitando lo scambio di esperienze
La cooperazione le economie nei costi
E soprattutto definendo priorità e strategie verso l'allargamento dell'area della lettura
Oltre a ciò se si condivide l'idea che la lettura abbia un valore sociale ed economico
Si dovranno mettere allo studio forme di incentivi fiscali sull'acquisto dei libri per promuovere la costituzione di biblioteche familiari dove ci sono figli in età scolare
E per rendere detraibili le spese per libri di aggiornamento da parte delle categorie
Che oggi non hanno la possibilità di scaricarne il costo insegnanti lavoratori a progetto e quant'altro
Ma si dovrà anche operare per valorizzare il ruolo dei libri e degli altri prodotti editoriali nei processi educativi lungo tutto l'arco della vita
Si sa gli esami non finiscono mai e questo vale per chiunque
La situazione è molto grave
Soprattutto nelle università e nella formazione continua
Si diffonde sempre più l'idea
Che si possa studiare senza libri di carta o digitali che siano che basi scaricare da internet o fotocopiare spesso illecitamente appunti dispense prese qua e là diapositive in palco
Vitale dibattito sulla qualità dell'università
E della formazione professionale
Il tema di materiali di studio e aggiornamento è per lo più ignorato
Ed è singolare che nessuno studio sulla spesa per l'istruzione si faccia mai menzione all'investimento in biblioteche e al loro aggiornamento
In questo quadro
è necessario sostenere l'acquisto di libri per lo studio e l'aggiornamento per le famiglie meno abbienti a tutti i livelli
Oggi oltre alla gratuità dei libri delle elementari esistono programmi di assistenza o facilitazione solo per le scuole medie
Che peraltro avrebbero bisogno di essere rafforzati
Ma il tema dei testi universitari e per l'aggiornamento dovrebbe essere a nostro avviso messo all'ordine del giorno
Fin da subito
Per dare concreta attuazione a quanto afferma la Costituzione
Circa la responsabilità della Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono ai meno abbienti di accedere ai più alti gradi degli studi
Un ruolo decisivo
Per la crescita delle della lettura è svolto anche dalle librerie
La cui assenza in molte parti d'Italia è un'antica insormontabile per lo sviluppo
Occorre allora studiare quali siano gli strumenti per sostenere l'apertura di nuove librerie
L'ammodernamento di quelle già esistenti con finanziamenti agevolati contributi a fondo perduto e destinare al tempo stesso risorse economiche per la formazione dei librai
Se tutto ciò costituisce la condizione essenziale per incentivare la crescita della domanda una adeguata attenzione andrebbe riservata anca settore industriale responsabile dell'Offerta
Il problema non è escogitare sovvenzioni o trattamenti di favore territoriali libraria non crediamo
E non chiediamo unito Ria assistita
Non abbiamo bisogno di ombrelli come ha ammonito due settimane fa il primo ministro Romano Prodi
Al meeting di Cernobbio
La nostra richiesta a voi uomini di governo
è piuttosto quella di non contrastare con inutile pastoie burocratiche
Con logiche discriminatorie rispetto ad altri settori dell'industria dei contenuti
O peggio con interventi di tipo dirigistico lesività libertà d'impresa
Ma quello che vi si chiede
E di agevolare lo sviluppo e l'ammodernamento delle aziende che operano il nostro settore
Ieri il secondo e terzo focus hanno evidenziato l'esigenza di una politica industriale coerente con gli obiettivi che sostenga la competitività educazione tecnologica del sistema editoriale
Con misure efficaci idonei ad affrontare i trentenni chiavi per l'impresa la ricerca e lo sviluppo la crescita del capitale umano e l'internazionalizzazione
Tenendo conto della diversa dimensione dell'impresa e delle necessarie forme di collaborazione per sfruttare le cosiddette economie di cooperazione
Entrando nel merito
Insistiamo
Sulla necessità
Di inserire il tema della gestione dei contenuti culturali tra le priorità dei piani nazionali e regionali di ricerca e sviluppo
E in particolare nei programmi di collaborazione tra università e senatore privato
Siamo pronti a raccogliere la sfida proposta ci dal ministro Mussi ieri
Faremo la nostra parte come spesso abbiamo fatto il passato
Noi non siamo in difesa ma piuttosto giochiamo in attacco
Per affrontare il nodo dell'impresa e della qui di piccola dimensione
Il sostegno alla ricerca dovrebbe essere mirato verso progetti che incentivino la collaborazione tra le imprese e tra queste e il settore pubblico
In particolare la competizione internazionale
Ci spinge a richiedere un sostegno ai processi di digitalizzazione del patrimonio dei contenuti di proprietà dell'impresa editoriali
Per consentirci di stare al passo con quanto avviene nel resto d'Europa e nel mondo
Un secondo ambito di intervento riguarda la crescita del capitale umano lungo tutta la filiera editoriale
Attraverso piani di formazione del personale più ampia avanzati che coinvolgono Autori traduttori addetti alle case editrici intermediari commerciali librai bibliotecari stimolando la crescita di una più diffusa cultura editoriale
Ciò potrà
Riguarda la formazione in ingresso generalmente post laurea
Per aumentare anche le prospettive occupazionali di Laure tradizionalmente deboli
E la formazione continua degli addetti ai lavori e dovrà essere articolata per diverse figure professionali
Il terzo ambito di intervento e corde il sostegno alle imprese per l'internazionalizzazione
Quindi Cesario
Un cambiamento radicale delle modalità di azione
Oggi si impegnano molti soldi pubblici con risultati pessimi
Molto inferiori a quelli dei nostri Paesi concorrenti
Occorre allora una razionalizzazione della spesa
Che consenta anche a parità di oneri per lo Stato
Di rafforzare la presenza del sistema editoriale italiano all'estero
Proponiamo a questo scopo la creazione di una società con accelerato ampio privati Stato enti locali
Sul modello del muro e The Nacional de liaison Frances
In cui far confluire
I diversi fondi già disponibili
E che permetta di rivedere le modalità del finanziamento delle traduzioni di libri italiani
Ma soprattutto chiediamo
E non ci stancheremo mai di farlo che il diritto d'autore venga riconosciuto come il punto di forza e il massimo valore dell'impresa editoriali
E quindi adeguatamente protetto
Sia reprimendo gli abusi
Oggi ritenuti un pesce un diritto da alcuni politici
E in particolare recentemente da un ex ministro
E che rischia di trovare una condivisione anche in alcuni politici di questa maggioranza
Come abbiamo sentito ieri
Sia promuovendo una cultura della legalità
Che comprenda la tutela della creatività del lavoro intellettuale
E indirettamente anche dei posti di lavoro riconducibili alla produzione dei contenuti
Nel mondo digitale
Il diritto d'autore l'unico valore per autori e editori
è il vero
Sostanziale patrimonio degli editori
Che diventa una volta condiviso con i lettori
Un per il patrimonio di un Paese
Se l'editoria
Non è più solo un'industria che produce beni fisici attraverso cui passano contenuti culturali
Ma si trasforma anche in un'industria che produce cultura veicolata attraverso mezzi sempre più disparati
Tangibili digitali
La partita economica
Del mercato dei contenuti a livello internazionale si gioca sul terreno del mercato dei diritti
Hanno editori piace internet anzi è un nostro sistema nostro strumento
Ma ciò non vuol dire passare sopra ai nostri diritti e a quelli dei nostri Autori
Chiediamo quindi con decisione
Una gestione attiva dei diritti d'autore
Lavorando fin da subito e di concerto contrari prese e il settore pubblico
Tutto ciò implica investimenti delle singole impresa innovazioni di processo e di prodotto
E investimenti congiunti banche dati informativi sistemi collettivi di gestione dei diritti
Che facilitino la moltiplicità degli usi riducendo i costi e aumentando così la domanda dei contenuti editoriali
Agendo in questo modo arricchiremo quel modo tra economia e cultura per cui passa come abbiamo dimostrato lo sviluppo del nostro paese
Questo insieme di indirizzi iniziative nuovi strumenti operativi
Potrebbe a nostro giudizio essere materia di quella ormai mitica legge per il libro
Che chiediamo da anni e che dovrebbe raccogliere in modo organico le competenze relative rito Ria libraria oggi disperse fa diversi enti e ministeri
Vorremmo che fosse una vera e propria legge obiettivo
Che indichi diversi ambiti di intervento delle competenze istituzionali dei privati
Della collaborazione tra pubblico e privato
E che sia un'occasione per riordinare i sistemi oggi farraginosi dispersivi e inefficaci
Con l'effetto di utilizzare al meglio le risorse disponibili
Come esempio il linea guida di ciò che abbiamo in mente
Vale la pena citare la brillante esperienza della fiera della piccola e media editoria di Roma
Più libri più liberi
Nata dall'intuizione dei piccoli editori realizzata dall'associazione italiana editori e sostenuta dalle istituzioni della città della provincia di Roma e della Regione Lazio
Il concreto
Pensiamo alla creazione
Attraverso la legge per il libro
Di un centro del libro
Sul modello di quelli esistenti in Francia e in Spagna
Ma sfruttando su alcuni punti specifici anche altre esigenza
Il centro deve intendersi come cabina di regia
Degli interventi a condizioni che competenze
Professionalità responsabilità e risorse siano ben definite
Evitando che si trasformi in un centro di puro potere politico o in un ente inutile
Abbiamo detto investire perché le scene
E questo esige appunto la cabina di regia a cui noi pensiamo diamo ordine alle cose
E le risorse impiegate renderanno davvero
Convincendo tutti a investire di più
Perché le scene di più perché cari deputati e senatori caro ministro
Noi ci crediamo davvero
Ora a voi le risposte grazie
Grazie Sergio Fanucci per il presidente del comitato piccoli editori del dell'Aja per aver concretizzato così non quello che io trovo un vero e proprio manifesto le richieste non solo al governo ma anche al Parlamento per vedere di tutto sommato a fare un'operazione culturale che quella più a lungo raggio dal lungo e investimento
E quindi quella che richiede più tempo la o polarizzazione della cultura di poterne niente i risultati
Prima di invitare i partecipanti alla tavola rotonda questo tavolo lasciatemi fare delle brevissime considerazioni perché ha detto credo siano contenute anche delle utili provocazioni per la risposta del non dei nostri vostri ospiti
Innanzitutto potrebbe fare una piccola un piccolo riassunto dei dei numeri sono usciti ieri rapidissimamente perché
Mi sono sempre appassionato dei numeri della lettura dei quotidiani e trovo che essendo sovrapponibile a quella in la gran parte quella della lettura dei libri trovo che non era una cosa va anche a braccetto con l'altra
Sapete che in questo Paese si vendono poco più di sei milioni di copie da sempre non c'è incentivo idea linguaggio che riesca sfondare verso livelli anglosassoni o giapponesi la quantità di lettura di quegli anni questo Paese bene
Riassumo in sei numeri sera che rabbia avesse avuto negli anni settanta il tasso di lettura della Liguria oggi avrebbe una produttività di cinquanta punti più alta
è il frutto di una ricerca fra dati della lettura e produzione del PIL regionale
Sono cinque italiani su cento
Quindi il cinque virgola sette della popolazione
Leggono un libro il mese solo il cinque per cento dei comuni delle regioni del sud delle isole possiede una libreria ma questi sono tra questi sono ben trecentosedici comuni con più di dieci mila abitanti esserne sprovvisti
Se prendiamo a guardare la come gli italiani spendono in questo settore scopriamo che un voi dite in una serata in trattoria per due a dire una serata in pizzeria verdure Ormanni cioè ogni anno attesta si spendono una in meno di sessantacinque euro per l'acquisto di libri
Poi se vogliamo continuare con analogie fra i consumi popolari quelli culturali
Forse un cappuccino in piedi al bar equivale quel due virgola zero due euro pro capite vanno in cui avete misurato le risorse disponibili per l'acquisto dei libri da parte delle biblioteche di pubblica lettura
E infine qui proprio al bar non non ci si fa più niente ormai sono zero trentun centesimi di euro la spesa giornaliera per l'acquisto di prodotti sul di prodotti sussidi didattici per studente
Ecco se i numeri che dicono grosso modo tutto no sul sia sullo dato strutturale che Alberto della spesa dei consumi vedete al sottoscrittore settimana che abita da una fortuna due giorni fa
Non ho dovuto moderare un paio di tavole rotonde in Confindustria perché era la giornata della ricerca li abbiamo saputo come ricerca uguale innovazione uguale competitività e quindi uguale ricchezza
Ma io trovo che queste cose sono pari pari trasportabili nella cultura vediamo al contrario meno cultura meno innovazione meno competitività e dunque meno ricchezza in fondo la ricerca non è un pezzo della cultura io poi come membro della Società dell'Informazione so benissimo e questo è un pezzo di della società della conoscenza non era società della conoscenza
Personalmente in base alla mia esperienza poi ho fatto il direttore dei programmi radio giuridico Radio ventiquattro
Posso aggiungere che il grande responsabilità do ai grandissimi mezzi di comunicazione di massa sul basso
Livello di diffusione di una sensibilità la cultura ma devo dire poi che soprattutto penalizzata e l'attività della radio questo perché perché ammetto che in televisione
Molto si debba gli introiti pubblicitari e dunque la cultura si fa dopo uno di notte la radio invece che più agile e meno condizionante voi guidate ascoltate alla radio leggete ascoltato radio scrivete potete ascoltare la radio
Può permettersi il rischio di mettere opere per esempio teatrali o letterarie in orari più appetibili
Bene io siccome sono cinquant'anni dalla fondazione del Piccolo Teatro sono in contatto con Escobar vorrebbe fare qualcosa con noi ma il costo dei diritti per una radio privata soprattutto che non ha il canone della radio pubblica sono praticamente proibitivi
Ma qualcosa di proibitivo c'è anche per la radio pubblica perché io che sono innamorato di Diego Cugia quando nel novantotto lanciai Alcatraz alle quattordici lo volli replicare dopo tre mesi perché fu un fenomeno che crebbe dunque le prime puntate si erano perse dunque trovavo utile potrebbe riproporre e beh mi son trovato a dover pagare diritti come se fosse una prima assoluta cioè mi si è nettamente raddoppiato il costo altrettanto quest'anno facendo sacrifici ho potuto fare con zombie su Radio ventiquattro è però devo dirvi che io capisco che l'Asia e non è la tutela del diritto d'autore da oggi si sovrappone abbastanza dall'immagine quindi attenzione si possono sotto più profili fare opera di promozione della cultura in questo Paese
Cosa posso aggiungere soltanto una battuta sulla tecnologia sulle modo eccetera
Ricordate che la famiglia romanesca di anni fa andava in onda su Rai tre
La rete di coglierne in cui Serena Dandini era la madre popolare e popolana che invitava il figlio Lorenzo che era Corrado Guzzanti a prepararsi bene per la maturità e dice allo hai letto I promessi sposi te stai preparando e Lorenzo risponderà ma non c'è una videocassetta
Ecco questo perché far capire come poveri la diffusione di altri mezzi e di altre cose possono mettere in un N crisi agevolare o meno
La diffusione della cultura questo punto veramente finisco e invito in ordine rigorosamente alfabetica senatore Rocco Buttiglione
Buongiorno si accomodi
Membro dalla commissione Istruzione presidente anche dell'UDC sentiremo le risposte dei rappresentanti parlamentari della politica
A vedere se c'è una sensibilità condivisa il più possibile al di là delle divisioni fra maggioranza di governo
Polo di opposizione
Su alcuni temi che interessano tutti i cittadini non sono certamente né di destra né di sinistra
Ho il piacere di vedere quindi richiamare l'onorevole Andrea Colasio deputato segretario della Commissione cultura responsabile cultura della Margherita eccolo qua
Ci siamo molto interessati in una analoga situazione a Venezia la vigilia della mostra del cinema
Onorevole Oliviero Diliberto Commissione affari costituzionali segretario dei Comunisti Italiani e deputato Sacco
Se lo dice vittoria Franco presente alla Commissione Istruzione s'accomodi
Contravvenzioni
Onorevole Adolfo Urso Deputato commissione delle attività produttive
S'accomodi buongiorno
Alla botta senatore Giuseppe Vegas senatore Nando dalla Commissione bilancio grazie benvenuto
Io
Non vorrei io propongo di io faccio cinque domande e risposte circolari a tutti
In maniera chiedere una cosa vivace anche dialettica non tanto fra me e voi quanto anche fra voi
Però vorrei disillusa ed è questa assemblee ai partecipanti a questa riunione a questo evento
In questo senso quando in campagna elettorale si sentono i partiti tutti voglio una democrazia più libera più avanzata più aperta più tuttora sono dicevo tornare indietro
Immaginate voi che qualcuno possa dire no rispondere no la domanda voi siete favorevoli alla diffusione della cultura
Impensabile
E questo però lo dico per incitare qui i nostri amici e a dire qualcosa di più a dire qualcosa in concreto in fondo sono dieci anni che si aspetta la legge sul libro
Però di ho chiesto perché dieci anni soltanto per diretta questa legge sul libro poteva essere in attesa del settore poteva prenderla da cinquant'anni e non da dieci hanno messo a dieci perché dieci anni fa
Pare che ci fu un ministro che fosse Veltroni che aveva immaginato di poter fare una legge sul libro che conteneva varie cose poi naturalmente tutto è andato in crisi è entrato in un in caduto nel dimenticatoio
Buttiglione ha dato atto è immaginato di poter riavviare un discorso del genere
Però anche lì non non non non non ci si è arrivati in tempo dico Buttiglione in quanto ex ministro della pubblica salute istruzione naturalmente ecco innanzitutto allora vorrei chiedere a a Rocco Buttiglione cominciamo dal de minimis diciamo non lei ha suggerito la creazione dell'istituto del libro lei ha sentito adesso che nel manifesto degli editori
C'è la richiesta di un centro del libro
Se l'immagina uguale
I due concetti sono sovrapponibili e ancora accettabile
Noi due concetti non sono sovrapponibili sono due corpi diverse ma solo due stati di evoluzione del medesimo volge
Non si sente il più vicino più vicini dicendo che non son due cose diverse però sono due stadi del medesimo progetto noi non volevamo fare d'istituto per il libro lo volevo fare il Centro per il libro
Però non avevamo i soldi per fare il Centro per il libro nella dimensione che lo giustificava
Non avendo i soldi e quindi non potendo costituire una scultura effettivamente nuova adeguatamente attrezzata abbiamo cercato di almeno segnare un punto indichiamo che qui c'è un obiettivo specifico che va perseguito
E va perseguito per il momento all'interno di strutture preesistenti e collocazione di risorse che sono già disponibili
E così è nato l'istituto quindi ben venga il Centro per il libro
Dieci anni e deve che anche la legge per il libro perché aspettiamo da dieci anni la legge per il libro posso dare una risposta che questa domanda come alla roulette perché sono dieci anni che il Paese non cresce
Sono dieci anni che chi governerà il Paese deve fare i conti con vincoli di bilancio strettissimi
è ovvio quando Veltroni ha proposto una legge per il libro noi viviamo in un Paese che era abituato a ritmi di crescita
Nel decennio precedente Richini greci erano stati intorno al tre per cento l'anno adesso posso sbagliare Vegas mi correggerà dove Vegas ecco la la grosso modo
Più o meno e il decennio successivo a questo ritmo di crescita molto più bassa allora i problemi del libro sono veramente legati con i problemi
Del Paese adesso e io ho dovuto gestire il settore con dei finanziamenti ridotti all'osso
Adesso il Paese va meglio abbiamo una ripresa dell'economia italiana forse questo il momento in cui si può chiedere che per il libro in Italia vengano destinate le risorse che precedentemente non sono state destinate
C'è da aggiungere una cosa più ci convinciamo che la cultura è un investimento per il Paese
E mi pare che il succo dalla vostra ricerca
Da professore mi consento di dire con qualche ingenuità perché è ovvio che non è tanto che la lettura trainare lo sviluppo avuto nuovamente
E che la lettura e fattore del medesimo processo che porta allo sviluppo e se posso dargli un soggetto cioè bisogna parlare di scuola perché il vero problema del paese e che noi abbiamo un tasso di diplomati e laureati è ancora molto basso
Se la gente non completa di iter scolastico è ovvio che dopo regge di meno e che la nuova generazione a dei genitori che non leggo le quindi non impara a leggere
Nei progetti che vengono fatti accanto al Centro per il libro e credo che dovreste essere esaminata attentamente il problema
Delle deduzioni o detrazioni fiscali per l'aggiornamento da commisurare alle famiglie includendo quindi anche i giovani che studiano e non semplicemente alle singole persone liberando le magari assoggettandola un qualche tipo di documentazione ma liberando le dalla dai meccanismi che attualmente le rendono molto difficili da usare
Noi abbiamo un grande una buona parte uno un settore importante di quelli che vengono in Italia sono i professori della scuola ma per i professori della scuola poter utilizzare adeguatamente la detrazione presto il ragionamento molto difficile eppure molti di loro queste spese ne sopporta
E le sopportano a carico proprio allora questo è un settore nel quale io credo che dovremmo voi dovreste noi dovremo poi da parte vostra e da parte nostra dovremmo in qualche modo cercare di intervenire quindi ben venga concludo
Distinti il il il Centro per il libro che l'istituto autonomiste atto e dotato di risorse adeguate
Non togliamolo però dall'ambito della direzione generale per i beni librari
Assicuriamo un collegamento funzionale efficace ben venga anche una società per azioni mista pubblico privato
Che intervenga su questo anche qui però non facciamo venir meno la essenziale funzione di controllo del ministero attraverso la direzione generale per i beni librari
Io la ringrazio la ringrazio lei è qui con me
Ex ministro alla Pubblica istruzione ma è un uomo colto questo lo sappiamo
Ci fa molto piacere naturalmente la sua opinione voglio chiedere su quello che ha detto Buttiglione rispondendo a una domanda così se volete banale se il centro dell'Ulivo l'istituto libero la stessa cosa però Buttiglione ha detto delle cose o risentire Oliviero Diliberto che sicuramente non è soltanto nove sinistra ma anche un intellettuale
Ma io ho sentito Fanucci innanzitutto dire che
Il Centro per il libro sarebbe una cabina di regia
E cioè il e io sono d'accordo
Cioè l'idea che la nuova legge istituisca un un luogo di raccolta e raccordo coordinamento dei finanziamenti è delle iniziative però a questo proposito io vorrei avanzare con voi qualche
Qualche elemento di riflessione ulteriore perché di questo tema
Io personalmente come parlamentare mi sono occupato più volte
E ogni volta che ci troviamo come ha fatto a Santa al massimo un istante fa vengono ricordati dei dati paurosi
Popper gogna osi per il nostro Paese relativamente alla lettura io ho studiato con molta attenzione il libro bianco diciamo così che è stato
Presentato in questi stati generali
E ci sono dei dati che effettivamente sono abbastanza bizzarri per esempio il fatto che solo il quarantasei per cento dei dirigenti di questo Paese quindi non stiamo parlando di categorie
Non scolarizzato e dei dirigenti il quarantasei per cento legge tutto il resto non legge nemmeno un libro l'anno contro l'ottantuno per cento dalla Francia
E via discorrendo c'è un altro dato che colpisce molto che quello delle librerie al Sud ci sono sette milioni e mezzo di italiani che non hanno la possibilità di avere nel proprio Paese una libreria allora
Tre cose molto rapide
E anche se vogliamo se si volesse operative primo
Promozione della lettura
Beh io credo che così come si può promuovere un prodotto o di altra natura meno importante del libero altrettanto lo Stato dovrebbe avviare una campagna sui media sui grandi media televisione e radio
Sulla promozione della lettura
Badate che si può promuovere qualunque cosa
Tanto più si possono promuovere i libri
E ci sono i professionisti del settore che immaginano le campagne così Presidente il whiskey per le sigarette non si può fare la pubblicità come è noto ma ci sono mille modi di far vedere quanto è bello fumare
Per il libro perché non si è mai fatta una cosa di questo genere
Badate che e io so perfettamente che la fidelizzazione con il libro avviene quando sei a scuola e nel percorso scolastico e lì come dire un tema che che va molto al di là degli stati generali dell'editoria perché appunto
A che fare con la formazione con i modelli formativi
Con con con modelli pedagogici
Ahimè arretrati i semi
Però alcune cose si possono fare
Subito
Dal punto di vista della promozione
Io ho molto apprezzato che le vostre proposte del Manifesto si parli di eventi collegati con il luoghi del libero per esempio le biblioteche secondo me essenziale per per tenere a contatto all'idea e vento con il il luogo fisico dove si possono trovare i libri penso a quello che fa adesso siamo a Roma la Biblioteca nazionale centrale dal punto di vista dei dipendenti
Però badate che se si vuole aiutare le biblioteche bisogna passare dall'idea appunto uso un termine per capirci e e i uso un termine di una persona che che ha fatto molto ma che poi è stato seguito come il con un esempio negativo bisogno uscire dal Miccoli Nismo cioè dall'idea della cultura dell'effimero
Vi ricordate mica il mitico assessore alla cultura di Roma l'effimero no bisogna investire sulle strutture delle biblioteche
Bisogna investire sul personale delle biblioteche bisogna rendere i precari storici delle biblioteche di ruolo ossa nullità vent'anni
Eh bisogna investire badate s'nel due mila tre due mila cinque il due mila e sei
L'ultima finanziaria del precedente governo non non è una valutazione politica è semplicemente un dato aritmetico investe sette virgola sei milioni di euro sulle biblioteche
è una cifra
Vergognoso pro primo soldi
Quindi pubblicità e investimenti dello Stato per far capire quanto bello leggere
Soldi sulle strutture sul personale
Detraibilità fiscale per per i cittadini normali quando acquistano libri presentando lo scontrino ma se io posso detrarre le spese mediche dal dal mio sette e trenta sì
Ma perché non posso detrarre le spese per per l'acquisto di cultura non sarà altrettanto importante per me essere colto oltre che essere sanno e se sono colto sono miglior cittadino quindi avendo un servizio per lo Stato non si può fare subito tutto facciamo una quota parte
Facciamolo per alcune categorie
Ma scusate perché un avvocato può detrarre gli acquisti del per specie di produzione del reddito e un'insegnante no
Io acquisto libri ahimè almeno per fortuna acquisto molti libri ma faccio il deputato oltre che il professore quindi a me lo posso permettere ma un professore deve abbassare l'acquisto libri se vuole un professore normale che abbia una famiglia se vuole mantenere la famiglia e ci sono tutti i dati li avete in questo libro alla detraibilità fiscale
E infine aiuti alle librerie
Io qui tocco un tema con gli editori su cui forse non saremmo d'accordo
Ma badate che non si può creare la fidelizzazione con una volta orrenda parola
Di dei privati cittadini e soprattutto dei giovani con i libri cioè farli diventare lettori se non forti almeno medi sei libri si vendono supermarket
Ecco io credo che questo sia un punto molto delicato
Io sono contrario alla deregulation io sono per gli aiuti alle librerie librerie generaliste soprattutto in alcune zone deboli del Paese penso al Sud formazione e per esempio incentivi fiscali
A Roma si è fatto un esperimento vedremo poi
Gli esiti non so come stanno andando le librerie che sono state aperte nelle borgate recentemente nell'ultimo anno
Con i finanziamenti comunali
Però cavoli scusate l'espressione questa sua scelta coraggiosa
Naturalmente bisogna aiutarli poi anche a sopravvivere accerto che se a fianco c'è un un market che vende i libri con uno sconto del trenta per cento le librerie chiudano
E non credo che sia un buon come dire un po'un vantaggio vorrà fare nemmeno per gli editori
Quindi a monte di tutto finito
Più cultura più libri significa più PIL secondo me significa avere cittadini migliori è questo comunque una ricaduta fantastica per lo Stato investire sulla intelligenza dei nostri cittadini
Grazie a Diliberto
Nel quale ho colto una tessera di mosaico in più nel senso che se no senatore Buttiglione aveva parlato di importanza dell'Università della scuola in questa diffusione della cultura attraverso la lettura dei libri Diliberto ci ha aggiunto la componente della famiglia
Io trova salutare assolutamente interessante se famiglie determinante se famiglia scuola navigano su due livelli completamente diversi se non divergenti beh come l'armo dell'otto dovevano rema da una parte l'altro non rema quasi la stessa cosa trovo che scuola
E famiglia sono i due cardini fondamentali per creare una sensibilità alla cultura alla lettura quella dei libri quella dei nuovi prodotti tecnologici eccetera eccetera
Vorrei evitare un attimo prima di parlare colonna Andrea Colasio dal quale mi aspetto di essere stupido come se lo conosco bene così da questo punto di vista un attimo la parola con una battuta a senatore Buttiglione ricordando due cose
C'è un altro dato agghiacciante che il cinquantasette virgola sette per cento degli italiani sono non lettori è una cosa da brividi
E leggere parte dell'appuntino aveva mandato prima dice ricordiamoci però che i dati della vettura sono in scala con quelli della dei titoli di studio sei quarantaquattro per cento degli italiani ha un diploma va ricordato che in Gran Bretagna il settantatré per cento ma questo sapevamo ma la misurazione gliene siamo grati Buttiglione non
Non mi volevo dire un'altra cosa perché mi sono preoccupato pensando a Vegas che ha sempre in testa i conti dello Stato che sta già calcolando cosa questo può costare ma lo sapete voi che noi spendiamo un sacco di soldi per il sostegno al libro
Un bar una montagna di denari che però al libro non arrivano perché nelle nostre tasse la deduzione per le spese di aggiornamento c'è
Ed è forfettaria va a chi legge e va a chi non legge
So che è una provocazione che non avrà nessuna conseguenza pratica o forse sì varrebbe la pena di riflettere ma se noi invece sostituì Simone il sistema della deduzione forfettaria con delle deduzioni documentate portando il conto
Delle spese effettivamente sostenute
Grazie prima di classe allora passiamo subito la palla senatore Giuseppe Vegas in quanto membro della Commissione bilancio con un'altra premessa
Abbiamo una palla al piede grosso modo agli anni Sessanta io sono cresciuto quando sono cominciate andare in rosso i bilanci dello Stato con una parola che è diventata un mito
Nella mia memoria la congiuntura
Alla congiuntura è una cosa che passa la cifra il rosso del bilancio dello Stato e diretta da strutture inutile chiamarla ancora cocciuto e lo è strutturalmente abbiamo sulle spalle un masso dal peso insopportabile che il debito pubblico ha detto che questo padana per tutti perché viviamo si trovava per la ricerca per la sanità per la mobilità per l'efficienza della pubblica amministrazione figuriamoci se non lo fa per il libro Vegas
Ci faccia sognare
Non sarà facilissimo
Crea
è ovvio che lei il peso del debito pubblico comunque anche se l'economia riprende un po'resta lo stesso e quindi non è che si possano io ho sentito il decalogo di Fanucci interessante ma forse è un menu molto abbondante come quando si va al ristorante insomma il menu si contempla ma non si riesce a mangiare tutto quindi forse nella prossima legge per il libro che mi sembra invece un'ipotesi molto interessante occorrerà definire dei principi generali e poi fermarsi concretamente solo qualche aspetto perché checché se ne dica tutto è un po'tanto all'immediato sicuramente la questione delle detrazione fiscale è una questione molto interessante
Non si capisce la ratio per cui certi tipi di lavoratori hanno le detrazioni altri tipi ce l'hanno forfettarie o nella sostanza non le hanno
Certo bisognerebbe come dire avere un approccio un po'più friendly col contribuente cosa che mi sembra un po'tramutata negli ultimi mesi forse bisognerebbe considerare che il contribuente non è di per sé è un evasore potenziale ma è una persona che cerca di contribuire alla dal bene comune e quindi deve avere anche dell'agevolazione per migliorare la produzione di ricchezza perché se la l'analisi che avete fatto voi a una certa grado di verissimi gli Anza quello del rapporto tra letture e sviluppo del paese è chiaro che tutto con in qualche modo contribuisce allo sviluppo del Paese quindi ciò che contribuisce di più in qualche modo va incentivato
Però io farei un ragionamento come dire un un po'più di carattere generale anche per l'impostazione di questa legislazione sul libro cioè il settore dell'editoria libraria è un settore market o non market perché se un settore non market allora hanno senso certe logiche che forse sono anche un po'troppo assistenziali siamo settore market allora bisogna incentivare tutto ciò che si e si relaziona si corre la col carattere di bene con una particolare caratteristica culturale però bene che viene offerto e viene anche richiesto dai cittadini ai consumatori in modo da evitare di forzare certe regole di carattere generale prima di libertà ha parlato dei libri in nel supermarket
Certo per le
Libreria può essere fastidioso però mi sembra che per esempio se l'impostazione dell'attuale governo quella di vendere i farmaci perché non i libri se il concetto e vendiamo di più libri cerchiamo di distribuire più la cultura che libro nell'edicola
Dire di più da dal posteggiatore sia molto più alti nacque queste queste al giudizio di carattere morale non è un giudizio economico quindi no non sono in grado di come dire di apprezzarlo compiutamente però voglio dire se l'oggetto è vendere più libri va benissimo anche libro venduto dall'ambulante per strada
Se quello il meccanismo
Ma questo si correla anche in qualche modo a un un pericolo che mi è sembrato un po'aleggiare nella giornata di ieri cioè quello della vera salvaguarda il diritto d'autore perché se noi vogliamo vendere dobbiamo vendere un prodotto che ad una certa qualità per avere una qualità ci vuole e l'idea che sia un'idea valida se l'idea non è ben retribuita allora si si rischia come dire in qualche modo di andare a produrre a offrire prodotti quasi seconda scelta se non c'è una chiara definizione del diritto d'autore di come funziona la sua retribuzione eccetera io credo che noi andiamo a impastare il sì in un meccanismo che poi dopo ha delle controindicazioni
Detto questo altri aspetti per esempio quello delle biblioteche ridotte con aspetto molto importante è vero che ci dedicano pochi soldi forse dipende anche come diceva prima Buttiglione dalle contingenze economiche però per esempio qualche sforzo è stato fatto perché l'idea di far partire la Biblioteca Europea di Milano è un'idea relativamente recente per cui ci sono stati finanziamenti anche adeguati è anche non solo l'idea di far partire una biblioteca innovativa multimediale eccetera ma anche di creare una sorta di vetrina
Che in qualche modo potrà avere un effetto di trascinamento per le altre biblioteche vera il settore nel suo complesso
Ovviamente ci sono problemi di formazione nella scuola e per quanto riguarda soprattutto il personale insegnante
è chiaro che su questo sui giovani e sulla scuola bisogna insistere lì bisogna concentrare effettivamente le risorse per cui se si deve fare una selezione di agevolazioni di benefici fiscali è giusto farla per le famiglie ma credo che vada concentrata di più
Sulla parte insegnanti insegnanti hanno avuto dell'agevolazioni per esempio per l'acquisto di computer cosa utilissima adesso che hanno avuto quelle passiamo anche al contenuto dei computer che potrebbe essere una cosa almeno altrettanto utile
Per gli insegnanti e per le famiglie degli alunni
Forse anche un certo tipo di produzione di libri scolastici denota
Non voglio dire nella loro strutturazione nella nell'apparati che affiancano la parte presto denota una certa pigrizia mentale che negli ultimi anni si è instaurata Nene ragazzi e anche in qualche insegnante forse anche una revisione critica della struttura dei libri potrebbe aiutare
A creare quello spirito critico negli alunni e gli insegnanti che è l'indispensabile base
Per avere una sorta di pluralismo culturale perché se io leggo acriticamente un libro e leggo solo le parti in grassetto sottolineate poi non ho neanche lo stimolo per vedere le differenti posizioni quindi magari per acquistare un libro che ha una opinione differente che mi può aprire un po'di più la mente quindi sostanzialmente un minimo di forse autocritica anche da parte dei produttori di libri in questo senso potrebbe essere svolta e questo potrebbe giovare all'apertura del mercato
Una maggiore tutela dei diritti di autore in tutte le loro forme indispensabile ovviamente anche combattere le riproduzioni clandestine questo è essenziale per poter dare o mercato
Ma a base di stabilità per quanto riguarda l'impegno pubblico tenendo conto ovviamente della ristrettezza della sede
Delle situazioni economiche
Io spero possano migliorare lo spero però insomma vedremo e bisognerebbe anche qui agire soprattutto sul lato fiscale e fare un ragionamento
Per farai un giorno o l'altro una valutazione del seguente tipo a più
Ha sempre maggiore importanza nella nostra società la società dell'informazione della notizia quindi da cultura così ammannita rapidamente col mezzo stampa mezzo televisivo e deve essere sempre così ho bisogno un pochettino riorientare si desse una cultura di base più diffusa e magari un po'più pesante e allora forse un ragionamento di come dire alleggerimento di certi tipi di finanziamenti che esistono per i giornali e con la a parità di risorse andare ad agevolare un po'di più il libro forse sarebbe un'operazione culturale che potrebbe vedere anche l'accordo di molte parti politiche
Grazie devo dire che Vegas somiglia molto al ritratto che
Diciamo Mussi ha fatto in Confindustria la famosa giornata ricerca di Tommaso Padoa Schioppa corso versanti opposti di fronte alle richieste di Pasquale Pistorio di avere più di agevolare investimenti pubblici privati nei confronti delle scelte scientifiche per rinnovo quindi per l'innovazione per la produzione più PIL Mussi di fronte ad una distanza di sei Tommaso Padoa Schioppa risponde sempre sempre
Mi sembra una richiesta ragionevole ma non azzarda nulla di più Vegas come ci somiglia depose mestiere
Sempre stimolando nel libro bianco voglio richiamare la vostra attenzione su questa tabellina di pagina diciotto
Bene allora un fatte pari a cento le performances scolastiche mette in rapporto alle performances scolastiche dei ragazzi con la consistenza della biblioteca di famiglia
Allora invece che fate pari a cento la performances scolastiche
Degli studenti nelle cui famiglie non è presente alcun libro
Al crescere della biblioteca familiare si registra un significativo aumento dei risultati scolastici le fette molto più evidente in Italia udite udite che nel resto dei Paesi dell'OCSE
Leggo partendo tutti accento quelli che non hanno un libro in casa a pensare che nelle case in cui ci sono oltre cinquecento libri ultimo esempio fatto la tabella
L'Italia arriva un indice di centosedici mentre l'OCSE si ferma centocinque
Lo trovo strabiliante trovo abbastanza incongruente
Il non cale in cui è tenuta la diffusione del libro della lettura della cultura o o meno apparente non care diciamo no comunque continuiamo a offrire materia perché i nostri presidenti Fanucci al Motta prendono appunti perché queste sono risposte voi
Allora i pro Bianco e veniamo Andrea Colasio Colasio quando dicevo che lei capace di stupirmi Sempre mi ha mi dà una conferma il fatto nella sua
Biografia c'è perfino una proposta di legge
Che aveva presentato come responsabile cultura della Margherita
Intitolata nuova disciplina per il settore dell'editoria per la promozione della lettura non ancora pubblicata ma ci vorrà contare che cede pubblicata benissimo ci può raccontare cosa c'è dentro neanche assegnato alla consistito meno
Si sente
Chiusa vicine mentre si sente mamma si sente ha messo perfetto
Ma prima di entrare nel modo analitico nella proposta di legge che è assegnato alla Commissione da centodiciannove ma io avevo chiesto di sentire Vegas perché è sempre facile farsi prendere dagli entusiasmi quindi Vegas aiuta
Criteri i piedi per terra vedete ci sono alcuni aspetti relativi alla domanda e all'Offerta che vanno analizzati in modo molto analitico
E vero Diliberto lo strofinava con forza vi sono alcuni dati relativi agli indici di lettura che comparativamente al quadro europeo beh sono a dir poco preoccupanti problematici ma lo ricordava anche Buttiglione abbia un isomorfismo
Cioè
Il tasso di diplomati e di laureati e ricordo che siamo al quaranta per cento i diplomati e nove per cento di laureati
Si riverbera chiaramente sulla propensione alla lettura è evidente che noi abbiamo un basso capitale culturale complessivo del Paese e correlativamente abbiamo gli indici di lettura che abbiamo quarantadue virgola tre che visto dall'altro lato vuol dire che il cinquantasette virgola sette per cento degli italiani nell'ultimo anno non ha letto un libro adulti che bambini compresi
Anche se poi i bambini fortunatamente in questo Paese hanno ancora una forte propensione alla lettura meno dei cinque e tredici anni esclusi sessantacinque per cento
E problematico che nell'anno di passaggio dalle medie e le superiori Carla drammaticamente la propensione alla lettura come se il processo educativo scolastico non fosse un fattore di stimolo alla lettura è chiaro che si internet critica però c'è qualcosa che non funziona
Ma il dato più interessante sul quale riflettere è proprio quello deve delle diverse modalità di accesso al consumo culturale del libro ci sono squilibri territoriali che sono evidentissimi probabili correvamo
I sette Griselli sette milioni seicento mila cittadini del Sud sono quei famosi trecento sedici comuni oltre dieci mila abitanti dove non c'è
Una libreria
Ma a dir la verità se ne disse crediamo il dato per territori di stesse disomogeneità di propensione alla lettura le abbiamo tra il nord e il sud del centro è evidente che i diverso capitale culturale correlato arricchito produce diverso propensione alla lettura
C'è un dato c'è un dato il Fanucci ricordava all'articolo tre molto caro a Diliberto perché al comma basso no
La Repubblica deve rimuovere gli ostacoli il famoso comma basso che definisce la nostra Costituzione come una Costituzione che deve rimuovere appunto gli ostacoli di ogni ordine e grado B
E vero è vero Santana si fa perché vi sia un meno uno e biblioteche in casa so che Buttiglione poco convinto della capacità predittiva delle scienze sociali però ti assicuro questa funzione nel senso che la presenza o meno di una biblioteca in casa è fattore predittivo del successo scolastico da ragazzo non ci piove anche le ultime ricerche inviata andiamo a vedere sui consumi culturali e sull'esito su il successo scolastico di ragazzini
Evidenziano con forza questa correlazione non vi è solo quella propensione delle maggiori per forma seicentodiciassette in realtà che sono documentate dalle ricerche Pisa di è proprio il fatto che a vere una biblioteca in casa
è inutile definisce un processo socializza torio di tipo anticipatorio alla lettura del libro e questo fa la differenza
Una cosa una cosa importante
Noi diciamo che dobbiamo a pericoli una chiara ricognizione sulla domanda
Quindi c'è anche un altro problema noi abbiamo non solo noi abbiamo anche un undici per cento chiamiamoli di lettori inconsapevoli perché poi se non ci auto fragile diamo in realtà il dato è superiore al cinquanta per cento direttori in Italia perché a domande di controllo questi hanno letto comunque manuali e dai tre cose
Il vero dramma è che noi siamo sotto di venti punti rispetto agli altri grandi paesi europei
Nome Spagna Francia Germania ed Inghilterra hanno indici di lettura venti punti diversi giustamente Lionel vostro libro bianco si sottolinea la stretta correlazione tra investimento mille Tura quindi in capitale culturale
E propensione all'innovazione se noi non si investe sulla competitività è evidente che noi abbiamo considerato e forse è una critica che come classe politica possiamo farci tutti cioè non c'è centro destra e centro sinistra anzi io mi auguro che da questo tavolo emerga proprio sulla scorta di un lavoro che non è si è fatto d'intesa con il presidente Motta con le associazioni degli editori ma anche dei librai
E dei bibliotecari si individua un percorso normativo a Santa al massiccio indica poche cose perché lo dico con chiarezza
Io so che abbiamo perso cinque anni ma non per cattiveria nel senso che
Si pensava di avere i fatidici cento miliardi cinquanta milioni di euro Vegas che attenta a queste cose sa benissimo che con la Arcus purtroppo si era sbagliato appare metri Zahri ricavi l'afflusso si sosteneva avrebbe portato cinque mila miliardi in più nelle casse dello Stato modi apportati
Per quanto concerne le politiche della cultura quindi noi si era pensato con l'amico Adornato ed altri che il sottosegretario Bono di fare una legge su un libro avendo a disposizione diciamo al cento miliardi non ci sono
Dovremo operare sulla scorta delle poche risorse esistenti presenteremo il ministro Rutelli sulla base di un impegno politico però è evidente che dobbiamo lavorare
Anzitutto razionalizzando le risorse e soprattutto andando di intervenire su quegli elementi che urlano vendetta nostro paese è uno dei più grandi contenitori di patrimonio culturale gli editori che sono attivi del settore della valorizzazione iconografica di ciò che parta Archinà il patrimonio statale sanno quanto sia difficile operare
Per le licenze manca uno sportello unico ma soprattutto noi non siamo attrezzati rispetto alla sfida della digitalizzazione la convergenza multimediale non nessuna minaccia non ho sentito il presidente Folena però le dobbiamo stare attenti darete
è una grande opportunità non può essere un dissoluto dice di valore
Il diritto d'autore rappresenta la consistenza patrimonio patrimoniale degli editori se no in un anno non capiamo questo facciamo dei disastri la rete è una un'infrastruttura
No no no non rappresenta un valore in sé è una infrastruttura ma i fornitori di contenuti siete voi se non cominciamo a dare centralità strategica
Alla tutela e alla valorizzazione del diritto d'autore noi ammazziamo la nostra industria culturale in questo Paese è uno dei punti critici e proprio non capire che l'industria culturale e strategica vengo alla legge
Vorrei dire un'altra cosa di biotech anche le biblioteche scolastiche nostra legge prevede interventi selettivi pochi semplice ingrati
Il Berto mio turno corso il rischio di pensare a detrazioni e deduzioni fiscali non perché Marocco sentito con Vegas ma perché temo che non vi sia le risorse io dico poche cose sulle quali magari possiamo raggiungere un accordo il ministro l'allora ministro Buttiglione ha fatto una cosa coraggiosa
Istituto per il libro è un passo avanti oggi possiamo farne un altro il Centro per il libro appunto rispondo voi editori sul modello spagnolo sul modello francese
Rappresenta un elemento che definisce in modo sintetico una cosa
Si iniziano a definire compiutamente
Delle politiche di sistema vedete la frammentazione dopo gli evocata è ricordata da Buttiglione Diliberto giudica s'è che le politiche Danovi sono segmentati e settori Albizzate manca una struttura di raccordo prevedo poi un Comitato di consulenza un comitato direttivo che dia voce alla molteplicità dei soggetti pubblici e privati che operano nel settore del libro della promozione della lettura
è evidente non solo con la riforma del Titolo quinto ma già con i decreti delegati del settantadue alle regioni si sono conferiti ovviamente poteri in materia benissimo
Parlo a esperti del settore nei vent'anni Buttiglione che vanno dal mille novecentosettantadue i primi decreti delegati al mille novecentonovantadue
Si assiste ad una cosa che ti sta a cuore Diliberto ad una crescita esponenziale dei di biblioteche municipali grazie al ruolo forte dei governi territoriali si passa da dodici mila a diciannove mila e non meno vero che il sessanta per cento di quelli biblioteche a meno di venti mila volumi sono piccoli biblioteche che vanno rafforzate allora cosa può fare il centro tenuto conto se siamo d'accordo che il sistema editoriale
è un distretto virtuale nazionale bisogna che vi siano delle politiche forti al centro
Di coordinamento strategico però con quegli attori e sono importanti governi territoriali di associazioni che svolgono un ruolo di stimolo e sollecitazione noi dobbiamo attivare e chiudo interventi selettivi immigrati su tutti gli le articolazioni della filiera il centro il consiglio direttivo con con funzioni strategiche di raccordo che mette assieme
Tutto ciò che è editoria compra promozione della lettura promozione della lingua e dell'editoria italiana all'estero guardata guarda Santana si queste di gli editori italiani
Sui cinquanta mila titoli che grosso modo vengono fatti ogni anno undici mila sono traduzioni chiunque abbiamo avuto periodi anche si si arrivava al trenta per cento delle traduzioni benissimo oggi l'editoria italiana
Riesce ad essere presente nei mercati internazionali trovo molto importante che si sia passati da mille ottocento
A due mila duecento titoli venduti però frasi di sia un e ben più presente quando diritto richiedono ma facciamo una società pubblico-privato che ne abbiam chiamato cultura Italia sul modello appunto di via Edison Franzese
è evidente che lì il ministro D'Urso su questo si può dare degli elementi che noi non abbiamo quella stessa aggressività rispetto alla promozione delle tradizioni che altri Paesi hanno cosa dico io dico che si può fare una legge che definisca poche grandi priorità le librerie quelle storiche l'innovazione tecnologica is
Di di agevolazioni fiscali il credito d'imposta a quegli editori che fanno innovazione tecnologica ma soprattutto Santa ammassi una grande capacità di azione strategica continuativa dal centro
Restituire centralità strategica alle politiche del libro che rappresenta non solo una grande infrastruttura ma un fattore strategico per la crescita del capitale culturale che vuol dire per la competitività del nostro Paese
Grazie
Approvato
Adolfo Urso lei oltre che membro del
Come se l'attività produttive è stato anche il viceministro recente legislatura seguito per esempio
Delle problematiche dell'editoria anche andando alla Buchmesse di Francoforte quindi uno che di viaggi all'interno di questa materia
Signore chiedo con la sincerità
La Dolfo Urso persona che e non dicendo accetto tutto perché tanto non governo io governo gli altri vogliono degli altri che fanno o che sono capaci di fare
C'è tutto da sottoscrivere quello che nel manifesto degli editori o qualcosa lascia perplesso
Ma io innanzitutto con sincerità e onestà
Essendo come dire capendo concluso
Cinque anni di esperienza di governo trovandomi di fronte ad richieste specifiche riguardano le competenze che la sorte dell'internazionalizzazione devo dire cosa ho fatto in questi cinque anni e i problemi che mi sono trovato davanti affinché coloro che il Governo possono sopperire ove non fosse Lucia fa
E problemi che riguarda innanzitutto
L'iniziativa istituzionale all'estero l'internazionalizzazione che voi affrontate lamentando il manifesto
In più volte in più passi questa frammentazione della promozione e delle risorsa messa allora coso ho fatto abbiamo fatto cosa non siamo riusciti a fare e quello che mi auguro che gli altri facciano
Lo dico perché credo che sia utile una continuità nell'attività istituzionale
Per noi abbiamo trovato io ho trovato
La riforma e l'articolo il Titolo quinto dalla Costituzione
Che prevede
Costituzione vigente
Alla quale tutti si devono attenere
Il governo nazionale le regioni e gli enti locali se letto in un giornale
L'altro giorno in Cina nella fiera di Canton è che noi abbiamo organizzato che il ministro Bonino ha completato realizzato si sono trovate le regioni che hanno spopolato non vi era sostanzialmente un'immagine del paese non è che è dovuto al fatto le regioni sono cattive
E dovuto al fatto che l'attuale Costituzione vigente modificata nel Duemila
E uno nella legislatura precedente alla nostra prevede che le Regioni possano fare
Perché il commercio estero e a legislazione concorrente
Quindi si possono muovere maniera concorrenziale sì o lo Stato che le Regioni e gli enti locali
Per questo di fatto autonoma carta costituzionale vigente
Quella modificata dall'allora governo di sinistra
Dice allora che avete fatto nulla
Abbiamo operato a Costituzione vigente per cerca di razionalizzare questo abbiamo cercato modificare la Carta costituzionale
Le due cose devono fare a Costituzione vigente e cercò di modificare la Carta costituzionale aggiungo abbiamo trovato la riforma dei ministeri che ha cancellato il ministro del Commercio con l'estero
Per cui o vedendo evidentemente per non dare l'impressione di voler moltiplicare i ministeri che erano stati da altri razionalizzati noi abbiamo mantenuto
L'innovazione delle il ministro attività produttive con all'interno il commercio con l'estero questa resa ancora più complicata la gestione della promozione all'estero
Cosa abbiamo fatto a Costituzione vigente una sede iniziative come DDL per l'internazionalizzazione complica il coordinamento dell'attività agli sportelli Italia all'estero gli accordi di programma con le regioni
La riforma della Sace della Simest e purtroppo non vernice e una sedia iniziative contro la contraffazione come la creazione ed esca anticontraffazione all'estero molte di queste cose devono essere attuate dall'attuale governo
So che riesca anti contraffazioni vogliono chiudere
O comunque cancellare mi auguro che così non sia
E abbiamo cambiato il titolo quinto
Poi i cittadini hanno rigettato la riforma costituzionale
Ma in quella riforma costituzionale al comma dell'articolo centodiciassette del titolo quinto la promozione l'immagine dell'economia del paese tornava di competenza dello Stato
Al comma articolo centodiciassette Titolo quinto cioè tra la politica esterna poi difesa abbiamo inserito anche la promozione bene mangio delle come dire sta generazione Italia
Avendo i cittadini rigettato con la riforma hanno rigettato anche questo quindi oggi accuse dirigente non si possono non si può obbligare la Regione a muoversi in armonia con lo Stato
Cosa mi auguro che faccia l'attuale Parlamento che riprenda almeno questo aspetto della riforma per far tornare questa competenza promozione dell'economia nazionale l'immagine della nazione allo stato in modo che possa coordinare quello che oggi non può fare
L'attività delle regioni e degli enti locali
E ovvio che abbiamo cercato di fare di più non è facile
Nell'ultimo piano promozionale per esempio abbiamo inserito come elemento centrale per la condizionale la promozione dell'Italia immateriale termine esatto Italia immateriale ovviamente
Tanto più il libro ma tutto quello che rappresenta l'Italia il materiale questa riscoperta del made in Italy
Estremamente importante perché mi dimetterei un'immagine
E prima e prima ancora che la promozione di nuove la bozza di una cultura che passa attraverso
La produzione di uno stilista
Che passa attraverso un prodotto agroalimentare non a caso la battaglia per riconoscimento diritto poteva intellettuale vergognarci d'origine che passa attraverso
Un mobile o che può passare attraverso
Un libro
E la promozione dell'Italia il materiale che da vitali ma al made in Italy
E quindi
Mi auguro che tutto questo continui avrà il nostro supporto certamente il mio
Nel contempo io faccio una riflessione che riguarda anche la mia esperienza personale
Mia come genitore ovviamente io non sono né un professore universitario nei come dire un esperto di cultura infatti non so la Commissione cultura retti da produttive
Nella mia
Cassa
Sia io che mia moglie leggeva moltissimo con prontissimi libri
Proveniamo dalla Sicilia dove non ci sono librerie
Mi figli hanno vissuto a Roma dovesse al centro di Roma dovesse piena di librerie
A casa mia ci sono cinquecento ma cinque mila dieci mila libri
Diversa natura perché mia moglie compra soprattutto romanzi libri ma io saggi i miei figli un anno mai toccato un libro di quella libreria
Svolgono attività universitari anche lavorativa
Particolarmente importante sul piano anche culturale
Non hanno mai toccato un libro di quella libera
Perché il secondo non entra a casa mia e dei miei genitori mi pare la seconda elementare non c'è una libreria
A casa mia di genitori Mentana se complementare non c'era
E vedevo una città di provincia della Sicilia
Eppure i miei figli hanno una visione della vita della società della cultura forse più adeguata della mia
Come è possibile questo perché in Italia patria del made in Italy
Dove tutti riconoscono l'Italia un dato dalla qualità culturale del prodotto
Se andate in Giappone piuttosto che in Cina non vi chiedono quanti libri leggono italiani
Visco losco italiane una capacità artistica e culturale in qualunque attività lavorative o svolgano superiore allo
Al punto tale da ammirare l'umidità
E loro mi chiedo se non è strutturale
Il fatto che la cultura nel nostro Paese a differenza di altri
Non passa prevalentemente attraverso i giornali chi sono i giornalisti
Ma per la sua storia per la sua natura per tutto quello che ci circonda per tutto quello che circondano in questa sala
La nostra capacità creativa
Se volete ci acculturiamo diversamente
Nella società che viviamo
In un borgo siciliano a Ragusa piuttosto che
Ai Blair
C'è molto più cultura
Che una grande libreria al centro di Tokyo
E questo passaggio noi attraverso sensazioni che abbiamo sin dall'atto la nostra nascita forse ancora nel ventre materno per cui paradossalmente noi siamo riconosciuti avvolto nel mondo con i produttori di cultura per eccellenza anche la nostra
Attività professionale
Senza aver letto sufficientemente libri e giornali
Quindi potremo fare di più sicuramente per il libro di quando già facciamo per i giornali
E io credo che sia sicuramente importante
Liberalizzare il più possibile a vendere libri perché abbiamo liberalizzare i telegiornali l'altro giorno con l'adesione delle in un Autogrill l'ho trovati li ha comprati lì non per questo con li compra libri sotto casa libri non sono scomparse
Col fatto che ci siano tanti venditori di libri nei supermercati
Hans probabilmente
Si è diffusa in qualche misura venti dei giornali di poco
Ma si è diffusa
Molto poco ma si diffuse e comunque non è quello l'elemento ostativo io credo che quindi si debba che si possa fare di più
In questo campo
Ma senza avere la presunzione o l'ossessione
Che dobbiamo ad ogni costo
Per il bene dei nostri figli far leggere dieci libri l'anno anche quando loro sia cultura no in maniera diversa
è una provocazione ovviamente ma per capire per capire che evidentemente il nostro patrimonio culturale talmente straordinario
Che viene comunicato in modo diverso da quanto avviene in altri Paesi certo tutto quello che si può fare per diffondere il libro per me che sono un manipolo dei libri
Va fatto il supporto daremo anche dall'opposizione con responsabilità spero anche con serietà
Grazie
Grazie Adolfo Urso ringrazio anche per aver risposto indirettamente alla mia domanda e ha dato una risposta estremamente interessante e stimolante insomma
Di fronte a certi problemi che esplodono presso i nostri figli la risposta spessore e questa è un pezzo di quella risposta che gli input che piovono sulla sui figli sono straordinariamente più di più di quelli che avevamo noi perché vogliamo sì e no il libro giornale discorsi intravede oggi c'è internet la televisione la radio da sola
Il cinema c'è un bombardamento che alterato dalla psicologi l'evoluzione la psicologia dell'età evolutiva
Quindi la risposta è stata immensamente importante lascio per ultima ma non voleva essere una scortesia era dovuta alla natura dalla domanda e voglio fare a vittoria Franco presidente la commissione cultura del Senato e tra l'altro il luogo dove sarà più elevata la temperatura del confronto tra maggioranza e opposizione su tutte le tematiche dunque compresa la no non è così beh questo si rasserena allora però devo fare un'altra domanda che riassume nella quale deve mettere anche la sua Seat sapienza di essere donna
Anche non solo
Io sono sempre stato potrei raccontare un aneddoto aneddoto della Rai fin dalla televisione fine anni Cinquanta cioè l'appena nata cinquantotto cinquantanove Ruggero Tagliavini conduceva quella che all'epoca erano in nuce la tribuna politica devono così come si sta così svolgeva due poltrone settecentesche sui quali erano seduti taglierini l'ospite politico di turno alle spalle una bellissima libreria contanti libri probabilmente ci proprio dieta Viano
Oplita né che c'era perché i dorsi apparivano tutti uguali
Quando si cambio ostile io escono visto che ne ho chiuso il conto
Quando si che cambio il format della tribuna politica arrivano gli operai e segare uno quella che alle spalle una finta libreria era una scenografia dal settimo piano giunse la Livni senza riferimenti personali perché non c'era bisogno del settimo piano attiene a quel quarantacinque per cento dei dirigenti no di cui parlavamo prima
Venne la richiesta al singolo operaio della CRP armene metti da parte due metri tre metri quattro metri perché me l'ha detto a casa
E io andai a toccare vidi che le costole di quella Enciclopedia era un cartone rigorosamente piegato ma se andate a cercare di estrarre uno di quelli non ci riuscirà perché era un pezzo unico a mente
Allora questo per dire sono stato fortemente critico nei confronti per esempio del servizio pubblico Rai perché in una certa stagione della televisione ne riferisco segnatamente a Domenica In di Pippo Baudo e globale
La prima quindi non ricordo più neanche quanti anni fa fu e tutto quello che invitava Pippo Baudo fosse latore di un fucina di un film fosse fattore di un'opera teatrale fosse l'autore di un libro fosse
Era sempre la cosa più bella che mi presentarsi tutto questo chiedo che abbia contribuito in questo Paese alla consolidamento di un atteggiamento acritico
Magari lei quando in mezzo ai telegiornale che il momento Massimo il mito tutto viene messo sullo stesso piano i tre minuti di politica del mio rispettare quel premio di sport in re min. notizie culturale
è tutto stirato sullo stesso piano senza più profondità di campo graduatorie di valore
Detto questo questo lungo cappello Berbenno subita domanda
Senatrice
La riforma Moratti aveva introdotto il giunto se non sbaglio
Io trovo che chiudo sia una figura molto importante perché quello che accompagna lo studente con la consulenza con delle indicazioni con degli indirizzi alla vettura cioè capaci di rintrodurre quella analisi critica che altrove non la troviamo più
Se non sbaglio è stata abolita la figura del tutor al di là della polemica per quei giorni va abolisce la Moratti torinese
Ecco ci può dire se questa è una figura che manca sarebbe utile che poi questa viene connesso anche la preparazione del personale di tutta la filiera dal commesso della singola Liberia fino a certi professori all'interno della scuola certi addetti alle biblioteche scolastiche oltre che le librerie alle biblioteche tout-court
Grazie della domani intanto volevo dire sulla commissione che non potevo sperare una commissione migliori di quella che Prince errore come per ora per ora beh quello che ho visto finora questo fa ben sperare anche per il futuro almeno solo su alcuni argomenti come quello di cui stiamo discutendo stamattina
Ero io se mi consente prima di risponde riflettere terroso domande lo farò
Volevo agganciare un po'alle cose che diceva Urso prima
Mi sembra contengano degli spunti interessanti che contraddicono un po'in parte quello che diceva Bega se che sosteneva anche prima di luglio Buttiglione
Io non credo che la scarsa attenzione che i governi e la politica tutta ha dedicato negli ultimi dieci anni diciamo alla cultura
Tutti i settori in tutte le espressioni della cultura dal cinema lo spettacolo al libro ai beni culturali
Sia dovuto prevalentemente o per qualcuno esclusivamente a questioni di bilancio e ha questioni di congiuntura economica come diceva prima Santa al massimo io credo invece ed è questo che ci deve per un verso preoccupare ed è questo di cui per l'altro verso dobbiamo invece farci carico di più e meglio
Sia una questione di cultura politica cosa voglio dire con questo voglio dire che la cultura che la politica italiana
Non ancora non è ancora giunta a un livello di analisi dei processi di trasformazione sociale e Cuno ed economica
A livello tale da produrre essa stessa una modifica e una trasformazione anche nella ricerca di soluzioni ai problemi
Io dico che la Società italiana e la la politica italiana la politica italiana
Non è ancora giunta a capire cosa vuol dire governare una società postindustriale perché non siamo già in una società post industriale che ha a che fare
Ormai con un bene sempre più immateriale che l'argomento di cui stiamo discutendo
L'argomento in materia la ribelle immateriale il sapere e conosce la conoscenza
E e e e tutto ciò che veicola conoscenza sapere per ricerca
E e quindi ecco perché ancora la politica fatica a riconoscere il ruolo centrale e io vorrei dire anche trainante dell'industria culturale nelle strategie di sviluppo del Paese
Io ho coordinato il tavolo dell'unione dedicato alla al capitolo cultura
E nel programma dell'Unione in quel capitolo le analisi che di cui voi avete parlato qui ieri stamattina
E e di cui si parla in molti luoghi della ricerca e anche della politica ora si comincia a farlo sono tutti presenti
Tutti
Abbiamo abbiamo detto in quel capitolo che la cultura deve assumere una centralità nelle strategie di sviluppo del Paese e però io vedo la fatidica di far passare le conseguenze di questa affermazione
Generale
Tra l'altro abbiamo letto tutti e e lo vediamo le analisi che voi avete presentato anche ieri sono interessantissime ci mettono di fronte a al a dati di fatto ma già qualche anno fa era uscito un bellissimo libro
E di Richard Florida che parlava delle tre etti
Tecnologie talenti tolleranza è lì
Cioè la dimostrazione di quanto è venuto e avviene da da molto più tempo in altri Paesi dove c'è una maggiore densità di produzione culturale c'è maggiore capacità di trasferire innovazioni tecnologiche maggiore coesione sociale
E quindi maggiore per tolleranza di siamo ormai convinti di questo ma col e è un po'o un ellittiche convinta di questo le la le politiche le politiche non sono spesso conseguenza di questa convinzione di questa necessità io credo che se vogliamo
Promuovere davvero lo sviluppo del nostro Paese e collegarci meglio all'Europa dobbiamo cogliere questa grande opportunità chi è uno a una necessità io faccio anche e comincia risponda alla sua domanda un'altra osservazione
La necessità di di disegnare di costruire l'orizzonte della società della conoscenza in Europa
Ha prodotto il famoso bellissimo è importantissimo documento di Lisbona
Che si è posta degli obiettivi da raggiungere entro il due mila dieci beh non siamo dire indietro e poco rispetto a quegli obiettivi siamo di un'arretratezza sconsolante
Lei sa mi scusi l'interruzione che c'è addirittura dicono illustri economisti dicono vogliamo andare avanti dimentichiamoci Lisbona
Straniero tutto ciò ridiamo ma ormai è una stella è una stella polare e io io dico che deve continuare a guidarci quella stella polare
Ovviamente da con questa con questa arretratezza dobbiamo fare i conti emorragia Tezze che comincia dalla presenza dei degli asili nido nel nostro Paese Lisbona dice entro il due mila dieci dobbiamo arrivare al trentatré per cento non siamo al sette per cento
Al sette per cento di copertura della la popolazione infantile
E arriva poi gli scarsi investimenti alla ricerca ma queste son cose che sappiamo
Allora la scuola beh se è vero come è vero e tutti i tortellini dati le ricerche lo confermano che i nostri ragazzi sono quelli che hanno maggiori difficoltà a capire il testo che stanno leggendo
Per vuol dire che qualche cosa bisogna cambiare la scuola che ti guarda anche la modalità del della didattica
Le modalità didattiche dobbiamo fare più aggiornamento degli insegnanti allora ecco il problema dell'aggiornamento che
Avete
Di cui avete discusso anche ieri nella nella esposizione Servidati aggiornamento degli insegnanti importantissimo come importante la l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita questo è qualcosa che che non possiamo illudere che non possiamo eludere
E che si fa poco e affidato in gran parte anche alle Regioni le Regione alcune lo fanno lo fanno anche bene altri non lo fanno per nulla e quindi anche qui bisogna provvede quindi io dico che per promuovere meglio la scuola bisogna promuovere meglio anche l'autonomia scolastica
Quando si parla di biblioteche bisogna incrementare la rete di biblioteche le scuole scuole sono state definanziate per quella legge che doveva invece a accompagnare la costruzione dell'autonomia c'è una legge che finanziati progetti
Che che le che le scuole falla nella quattrocentoquaranta è stata continuamente definanziate negli ultimi nei cinque anni di governo DC di centro destra e le scuole non hanno neanche i soldi per comprare le cose la carta quindi figuriamoci se vanno a comprare il libro
E lì i la biblioteca quando c'è e frutto del volontà della volontà del degli insegnanti dei singoli delle quelle famiglie ma io però poi ci sono anche degli aspetti positivi e l'altro giorno ero la nevicata visitare una un istituto comprensivo eravamo in un piccolo comune di montagna della Toscana
Questo dirigente che era un vogliosi Simo della sua la scuola mi ha fatto vedere la ed era orgogliosissimo soprattutto di una piccola biblioteca della scuola dell'infanzia
Aveva un certo numero di bambini questi bambini avevano non so quante decine di volumi al loro a loro disposizione quindi c'è ci sono punte d'eccellenza e ci sono invece zone del Paese che non hanno neanche una libreria oltre a non avere una biblioteca
Nelle scuole è quello di mi mi pare che anche la viceministro Bastico ieri ne abbia parlato ma quello della scuola aperta fisicamente aperta anche di pomeriggio e quindi dare delle risorse perché questo accada beh questo significa anche promuovere la lettura se quel passaggio e anche e anche accompagnato il tutto
Se c'è un problema di del genere di cui stiamo parlando oggi nelle scuole non è certamente e se c'è o non c'è il tutto il tutto tra l'altro è stato istituito non era previsto neanche dalla legge cinquantatré è stato previsto in un decreto delegato
Non è andato in in in vigore nel senso che doveva andare in vigore l'anno scorso ma sulla scuola pochissime scuole la l'hanno fatto
Con qualcuno l'ha sperimentato ma insomma non è non è lì il problema io coi vedo molto la figura del tutor la figura specialmente all'elementare nell'ampio della figura materna che si prolunga invece i ragazzi oggi sono abituati già molte figure il la la la squadra il team credo che sia più adeguato pure a creare più interessi a sollecitare più interessi per negli negli negli studenti quindi mi pare che perché non sia di sia lì il problema quindi la promozione concludo con questo la promozione del libro e necessariamente necessariamente un'opera cooperativa che riguarda la scuola e la scuola ineludibili e il menu di è lite il problema il problema vero è lì che si impara si impara anche a imparare e quindi si impara a leggere ma devono esserci modalità didattiche nuove con col favorire anche la promozione del libro presso gli insegnanti e quindi sono molto d'accordo con la previsione di una detraibilità colpi di un riconoscimento del libro come uno strumento di lavoro degli insegnanti deve essere a opera dello Stato e qui la al disegno di legge di cui ha parlato Colasio
Ed esiste uno anche al Senato molto simile questo vuol dire che va bene utili che siamo molto d'accordo
Sul proporre una modalità nuova di intervento dello Stato che si appunto un centro che raccolga
Tutti i ministeri competenti tutte le competenze compresi gli Enti locali compresi comprese le Regioni compresi privati eventualmente mi chiedo e questo polo chiederemo anche a Rutelli
E se non sia se non si possa fare già a prescindere dalla legge una una riorganizzazione veloce della delle competenze comunque questo poiché lo vediamo l'importante però che che vi sia un punto a cui tendiamo che è quello della riorganizzazione attraverso un centro di promozione di promozione anche a anche all'estero
Ruolo delle regioni e degli enti locali gli enti locali fanno molto forse sono gli enti che fanno di più
Il festival della letteratura della filosofia che sono tutti sponsorizzate sostenuti dagli enti dagli enti locali a e hanno creato un grandissimo Successo la lettura di Dante
Che è stata che che viene fatta a Firenze periodicamente
Non soltanto da da Benigni ma nel in Santa Croce
Tutto tutti gli anni viene fatta questa lettura pub cattura di di di personaggi hanno un grandissimo grandissimo successo
Le Regioni le regioni per esempio posso prevedere dei bonus a favore degli studenti perché non lo fanno non mi risulta che nessuna Regione delle regioni quando la competenza il sistema bibliotecario
E ci sono regioni che l'hanno fatto benissimo la Lombardia le mille allievi soli dell'Emilia Toscana altri teatri di John beh non so quanto nelle regioni del Sud questo
Venga fatto mille le regioni hanno grandissima competenze poi i media lei parlava del della della televisione che fa vedere semplicemente un quadro con il disegno delle dei volumi dell'enciclopedia beh io mi chiedo se nel nostro Paese abbia avremo mai il coraggio di fare come è stato fatto in Francia per anni una persona può perché non non riesco più a vedere quel canale ma ante in the che faceva apostrofi in prima serata e l'ha fatto per anni entrato esperienza che ora Arrigo ha raccolto in un bel libro
Legge l'esperienza di leggere
E
No non credo attraverso televisione fa pochissimo per la promozione del libro fa pochissimo e in ore in cui la televisione la guardano veramente
In pochi fa un po'di più forse la radio con fare Night con qualche
Ecco
Sì sì sì va be'però c'è qualche trasmesso in Cina in cui presentano i libri quindi diciamo che quel pochino che fa è del tutto inadeguato e insufficiente qui troviamo anche nuove modalità di per promuovere la lettura il libro
La e la cultura perché poi con la se abbiamo anche in in mente di fare una legge sul cinema in cui la televisione promuova anche il cinema italiano promuova lo spettacolo quindi è un problema generale che riguarda il rapporto che la politica con la cultura che non è soltanto perché la cultura è bella importante per la crescita individuale
E portate per la crescita sociale perché è una necessità ormai che riguarda la possibilità di sviluppo anche economico del nostro Paese e quindi è una necessità quindi o la politica il governo la politica tutta prende prendiamo cura questo problema oppure parleremo sempre di compatibilità di bilancio che non è secondo me l'approccio giusto alla questione grazie
Io che la ringrazio se avesse Franco solo per dire non è che io avessi introdotto il concetto di tutor per accendere un contrasto che per ora dalla sua commissione non c'è fra ex maggioranza attuale maggioranza
Non l'ho preso come esempio della
Di quello che oggi manca in questo Paese che la
La l'induzione di una capacità critica non va bene un Paese dove tutto è bellissimo tutto il migliore tutto non è così non è così e non bisogna insegnare questo a mio avviso queste giuste
è mezzogiorno qui era prevista la Fininvest a tavola rotonda del testo sforare sui programmi però anche approfittando del fatto che Rutelli che lo si è impegnato come ogni venerdì e cade in un consiglio dei ministri
Approfitto per fare a tutti tra le dieci mila domande in questo settore si potrebbero fare quella che io considero l'ultima di prego di dare una risposta lampo
Cominciando proprio da lei
Semplice cioè ecco vorrei fare
Il contrario dunque parliamo di spese
D'investimenti nella cultura ci sono mille modi di fare investimenti mi ha incuriosito un dato sul quale qui è stata richiamata l'attenzione anche ieri
Il frazionamento delle competenze da parte del ministro all'Economia che deve tirare fuori soldi Diritto d'Autore fa capo alla presidenza del Consiglio
Una parte star Ministero delle attività produttive e un'altra parte sta per quanto riguarda l'internazionalizzazione al ministero per il Commercio Estero in parte fa capo al ministero dell'Istruzione basta pensare alle biblioteche
Pubbliche eccetera eccetera in parte per
Fa capo per fino al ministero degli affari esteri basta pensare agli Istituti italiani di cultura insomma no
Allora visto che se non ricordo male del Manifesto degli editori c'è un riferimento a una centralizzazione del delle risorse quindi a una strategia unitaria nella promozione
Della vettura loro fanno capo se non ricordo male a maggioranza la francese mentre ieri è stato fatto l'esempio della di quello che fa l'Inghilterra per la promozione del libro che ha centrato tutto in un in un organo dove confluiscono finanziamenti privati e pubblici
Ecco le chiedo c'è intenzione di unire oltre alle forze politiche anche le forze economiche in maniera che tutto sia sottratta quell'impressione di lottizzazione dei Poteri che questa cosa a me vecchio ormai questa frammentazione richiamo forse sono mio difetto di essere cresciuto dentro la RAI per tanti anni per cui lavoro tipizzazione dei significati precisi propria sicure quando si dividono il risorse perché ognuno c'ha la sua fetta di amministrazione
Le sue linee
Personali o particolare da privilegiare e tutto è il risultato di uno scoordinamento tragico dal punto di vista del risultato
Perché questa è un'eredità vorrei la risposta franca perché non tanto a me è quello che vi hanno chiesto una delle tante cose che vi hanno chiesto e non credo che sia quella più secondaria è un'eredità che viene da lontano che magari
In qualche anno fa o all'origine poteva avere anche un senso ora non c'era più quel senso io ho già detto che sono d'accordissimo su questo punto con tutto il manifesto ma comunque su questo punto ritrovo irrazionali ragionevoli dispendioso
E inefficace la frantumazione delle competenze io l'ho già detto prima
In un in un passaggio che addirittura proverei affare questa ricomposizione delle competenze in un luogo unico già prima della legge perché poi la legge dovrà prevedere misure di agevolazione fiscale altre e altre cose questa riorganizzazione che non non presenta costi se se non invece a liberare risorse
Proverei a farla addirittura prima di avviare l'iter legislativo quindi sono talmente d'accordo che proverei a farla a farlo indipendentemente dal da una legge quadro da una legge
Complessiva che affronti tutti i problemi di cui qui stamattina abbiamo parlato particolare l'onorevole con la grazie per la brevità e la concretezza risposta grazie verde
Colasio
Stessa domanda o lo stile la risposta di tutti poi gli altri faranno incontri che ha mantenuto fede io amante vorrete fra cinque anni fa quando Soranzo ma
Io credo
Lampo anche le causa risposta lame con interverrà cioè nel senso che esista una proposta di legge la numero centodiciannove che definisce è stata costruita d'intesa con le associazioni cioè una legge assenso sei costruita con il consenso delle categorie se non non cammina
Delinea ripeto in continuità con quanto operato dall'allora ministro Buttiglione come dicevo all'inizio un salto di qualità mi mi farebbe piacere di fosse convergenza cioè in Francia in Europa ci si muove con delle agenzie che definiscono delle strategie benissimo
Si parlava di necessità di una cooperazione sistemica per la rete scritto nel libro bianco bene il centro a quella cabina di regia che definisce una continuità operativa sulle politiche
Accanto a questo da proposte di legge definisce altri interventi che sono non differibili e servono appunto a definire compiutamente un punto fermo
Non è più pensabile che un Paese come il nostro non definisca una strategia centrata centrata sul carattere strategico dell'economia della cultura
L'universo un libro universo libero inteso nell'accezione anche multimediale quindi il materiale quindi della Rete rappresenta una risorsa strategica che però ha bisogno di politiche dico una cosa che su quale fosse c'è il consenso di Diliberto il Buttiglione
Anch'io credo che non abbiamo bisogno di effimero per questo tipo queste tipologie di politica sono quelle politiche che si innerva non nella lunga durata perfetto nella lunga durata e qualora importante che la politica dia una risposta alta
Esiste un tavolo tecnico politico mi auguro che si possa definire con l'attuale opposizione un percorso condiviso che dia finalmente quella risposta che il Manifesto degli episodi ha evocato con così grande chiarezza e linearità non siamo proprio as brevità e concretezza anche Vegas grazie
Come dire la riorganizzazione poteri ministeriali sarebbe una bella cosa purtroppo l'inizio questo governo ha dimostrato che sono aumentati i ministeri quindi diciamo i primi segnali lasciano qualche dubbio
Ma io fare una battuta siccome sostato quasi redarguito per curare troppo il lato finanziario è meno lato culturale
E sempre e ogni azione che si fa anche una questione di risorse disponibili
E allora se si facesse un bel giorno un ragionamento su come sono state distribuite nel passato queste risorse se sia il caso
Di cambiare dall'una all'altra che ne abbiamo delle posizioni di rendita consolidate e delle altre un po'meno allora mi domando posto che il consumo di cultura è
Sostanzialmente un bene pubblico un bene meritoria quindi è no dico che sia per certi aspetti finanziate come si può vedere livello ha sempre motivo di esistere un finanziamento per esempio dalla cultura spettacoli così cospicua consulenza meta culturale acquisizioni librarie così più limitata o si può arrivare a rivedere
Faccio una battuta rubando un po'al mestiere all'amico Diliberto
E se fino adesso nel nostro Paese se io vado alla Scala Pato un biglietto che equivale a circa venti per cento del costo di produzione dello spettacolo
Il resto lo paga tutta la cittadinanza i contribuenti con le loro tasse magari anche quelli che nella vita non possono permettersi di andare alla Scala
è è giusta una redistribuzione del reddito dal povera ricca in questo modo o per caso non è sempre corretta
Una redistribuzione del reddito su un prodotto culturale come può essere il libro non vada opera Enrico Baj tutti in ugual modo e forse anche un pochettino pie
Grazie anche qui molta concrete
Corso
Chiaro
Sì ovviamente non si può fare il ministero del libro si può scorporare per esempio dall'argomento dell'internazionalizzazione che fortunatamente hanno recuperato col ministero la parte la promozione del libro perché altrimenti la promozione all'estero sarebbe a sua volta più frammentato
Io credo che si posso trovare una convergenza su qualcosa che mondo che abbia delle linee di conti comiche direttrici molto chiare io penso mio parere che bisognerebbe concentrare risorse negli aspetti l'uno quello del cittadino consumatore
E quindi ben vengano detrazioni deducibilità i bonds
Come il bonus scuola che ammette di scegliere la famiglia la scuola più adeguata
E dall'altra parte su quello delle indicazione che il pubblico può dare in questo caso attraverso un'agenzia che cerca di ricondurre a unità quello che sulla base alla Carta costituzionale vigente e inebetiti in mente frammentato quindi da una parte l'agenzia credo che sia opportuno dall'altra la deducibilità c'andare direttamente al consumatore
Non polverizzare i diritti e le diciamo le risorse poche che ci sia un cantante che siano credo temo temo poche in tante altre attività di sostegno di sussidio di incentivazione
Meglio concentrare solo su due direzioni io esemplificato in questo modo piuttosto che accontentare da una parte i piccoli tori dall'altra parte le piccole librerie l'altro le biblioteche che poi alla fine significa polverizzazione di risorse quello che lui stesso denunciati
La ringrazio Diliberto a lei la parola
Con altrettanta sintesi concretezza grazie
Ma la sintesi totale nel senso che io son d'accordo per la centralizzazione vendette
E beh non aggiungo altro
Però profitto che la parola per dire una cosa sulla televisione di trenta secondi qualcuno ricorderà che in Italia ad un certo punto un libro molto difficile bello molto difficile intitolato L'insostenibile leggerezza dall'essere
è diventato un fenomeno di costume non so quanti l'abbiano letto ma in tantissimi l'hanno comprato
Perché una trasmissione televisiva intelligente e divertente di Renzo Arbore quelli della notte ha inizio inizio a parlarne
Allora la televisione può fare moltissimo dipende anche da come lo fa perché se uno fa una trasmissione sui libri noiosissima
Va da sé che la guarderanno forse i lettori molto forti e quindi abituati anche ad essere hanno gli altri ma non si guadagna Marco Guerzoni libro in più
E io credo che viceversa ci sia vedremo come saranno le nomine in RAI perché nel ahimè nomi tra come vale per la lontana molte illusioni però però badate che questo quando si diceva gli stimoli dei giovani che hanno umili incerto e bisogna intervenire lì
Oltre che sulla scuola e su tutto il resto finisco dicendo che rispetto a quello che diceva vittoria Franco
La televisione non è che fa poco con la televisione fa tantissimo per diseducativa alla lettura ogni trasmissione dell'Isola dei famosi è un colpo Perale alla lettura
Ringrazio Diliberto perché mi ha infine americano ed è una considerazione io sono sempre stato contro la comunicazione culturale mi piace molto la comunicazione corta sapete che faccio fatica a far capire certi colleghi a differenza che c'è fra una trasmissione un programma culturale una trasmissione un programma colto
Faccio molta fatica e lì la differenza che una trasmissioni di intrattenimento con molta ottiene dei risultati che non ottiene una trasmissione culturale Buttiglione del flash di chiusura alle
L'idea di centralizzare tutte le competenze in un ministero mi piacerebbe in quanto ex ministro dei Beni culturali ma è sicuramente impossibile per ragioni di potere nessuno ci disposto a cedere le competenze ma in alcuni casi non sempre in alcuni casi solo per ragioni di potere in altri casi anche per effettive ragioni funzionali invece quello che possiamo ottenere e quello che mi pare se la conosco bene la proposta con la ripropone vedi che ti faccio quella propaganda e un coordinamento funzionale se noi in questo centro ci mettiamo i rappresentanti di tutti i ministri competenti
Se poi riuscissimo a ottenere una qualche delega di poteri di in materia quindi perfezionato ulteriormente il modello non riusciamo a raccordare funzionalmente una politica culturale senza iniziare una battaglia perduta in partenza in parte anche per ragioni giuste in parte per ragioni sbagliate in parte do ragione giusto per portare tutte le competenza dello stesso
Io credo che sia compito d'un'opposizione responsabile lavorare su di un tema come questo insieme con la maggioranza mi permetto di fare alcune osservazioni in merito a questo progetto perché credo che l'effetto politico di oggi potrebbe essere proprio questo che si comincia a lavorare assieme all'idea di una legge su Libero
Quella proposta da con la sua non è proprio una legge sul libro però ci si avvicina abbastanza perché si possa cominciare a lavorare a partire dalle allora io direi
Nobile validamente Buttiglione la prego brevemente come gli altri molto brevemente
Non dimentichiamo la proposta di Vegas ingiusto che noi spendiamo trecento milioni di euro per la lirica e quindici milioni di euro per il libro all'interno della degli stanziamenti che facciamo del settore
Non c'è una sproporzione a favore di altri consumi culturali forse non così essenziali come il libro prima secondo vogliamo riflettere sul tema di rendere documentabili le spese di aggiornamento e quindi di togliere perché così Vegas noi non faremo spendere allo stato un soldo in più perché i soldi già vengono dati ma praticamente in una riduzione delle tasse generalizzata a tutti
Se noi prendessimo deducibili con espresso documentazione non con ciò stesso daremo un grande impulso alla al alla cultura dell'INPS non disperdiamo dentro il futuro Centro per il libro reduci occorre una politica da quarant'sapere nel definire delle priorità per me la prima priorità e il libro per bambini
Perché scoli proprio mini Finpart a leggere e l'Italia e nel mondo leader nel settore del libro per bambini sarebbe una concentriamo le poche risorse che abbiamo sulle cose veramente importanti
Lavoriamo con la scuola il piuttosto serve come severo biblioteca scolastica perché negli altri Paesi OCSE anche ma in assenza di biblioteca familiare i ragazzini se la cavano meglio perché ci hanno qualcuno che gli rende il gli segue giorno per giorno e gli chiede ed indirizza anche la lettura oltre che perché hanno delle biblioteche scolastiche che suppliscono a questa questa carenza non diamo troppi poteri discrezionali e lo Stato vediamo dovunque possibile di agire con meccanismi quali lascino dentro la politica di promozione però le scelte nelle mani dei degli editori degli Autori e dei lettori valorizziamo la libertà di scelta dei lettori e poi
Siamo attenti sulle scelte personali perché una cosa così deve avere una fortissima caratura culturale non deve essere una scelta di parte dire che dice il presidente deve essere una persona di alta profilo culturale deve essere anche una persona non faziosa
Perché poi può capitare che se metti uno che ha un alto profilo culturale poi fazioso può capitare come è capitato recentemente che il profilo culturale affonda per qualche grande fesseria che ha fatto
La faziosità rimane grazie Rocco Buttiglione
Dopo la pausa caffè di dieci minuti la parola al presidente Federico Motta poi vice presidente del consiglio Ministro Pubblica istruzione fra MIUR anzi Francesco Rutelli grazie
Fotografie hanno fatto il loro dovere quindi
Salutiamo vicepresidente e Ministro per i Beni e attività culturali
Abbiamo sempre problemi qua non siamo ancora riusciti a risolverlo
Ieri c'erano dei libri che supportavano
Così si sente no
Stanno arrivando i libri beh almeno di quelle non siamo sprovvisti
Spesso allora
Saluto vicepresidente ministro per i Beni e le attività
Culturali Francesco Rutelli e lo ringrazio essere qui perché sappiamo
Credo interrotto
Un Consiglio dei ministri per essere
Il Consiglio continua a lui lo ha lasciato
La lasciato e quindi lo ringraziamo per l'attenzione mostrata
E dopo ovviamente siamo tutti inattesa
Del suo intervento che evidentemente per noi
Riveste grande importanza
Cosa dire adesso
Devo dire che due anni fa
Intervento era stato ed era molto più facile
E la Risonanza che ebbe
Chiaramente agendo su quelli che sono per i giornalisti gli aspetti sempre più interessanti
Aveva creato intorno
Agli Stati generali
Un'attenzione che mai
Abbiamo avuto
Credo che
Il risultato di questi Stati generali sia dovuto in gran parte
A quelli di due anni fa
Ma non solo come avvenimento e manifestazione
Ma soprattutto e qui fu credo il grande successo di allora
Di averci fatto capire
Che la nostra categoria che gli editori sono
Una categoria forte
Una categoria capace una categoria che pur nell'ambito di condizioni non ideali
Di mercato di riferimenti
è capace di esprimere una vitalità
Un dinamismo
Una positività
Che rende veramente onore
Agli editori
Ed è questo che
Devo dire mi fa essere fiducioso oggi
Perché
Questa compattezza che come ieri
Gianni Arturo Ferrari diceva si è creata proprio dopo gli stati generali del due mila e quattro
Un segno
Forte
Di quello che questo Paese può non solo produrre ma dimostrare
E quanto noi
Possiamo contribuire
Alla crescita
E al valore di questo nostro paese
E credo che interventi degli editori che si sono succeduti
A questo tavolo hanno dato il senso
Delle mie parole e
Mi hanno dato anche come dire dimostrazione di quanto
Si è in grado di entrare nel dettaglio
Nella serietà metodologica
E soprattutto l'apertura intellettuale che ci dobbiamo riconoscere non è autocelebrativo né
E non vuole essere autocelebrazione vuole essere solo un ringraziamento
A tutti i miei colleghi
Per le loro capacità e per la serietà
E per questo fatto di aver ormai per troppi tanti anni The presieduto questa associazione e che ha reso facile queste loro capacità reso facile a sua volta svolgete questo mio compito
E
E a questo li ringrazio e vorrei che ci facessi mo'e tutti facessimo un applauso non tanto alla categoria degli editori ma a quello che noi siamo in grado di fare e di dimostrare grazie ai miei colleghi grazie
Chiaramente sempre ne esca eredità di due anni fa probabilmente ci si aspetta che io oggi dica
Qualcos'altro
Forse non di sinistra come diceva qualcosa
Ma termini o polemici o o contro un'idea che c'è
Di
Di editoria di libri di lettura e di quant'altro
De
Io devo essere anche fiducioso
Forse più che fiducioso un'apertura di credito
Verso quello che noi abbiamo ascoltato e verso le dichiarazioni
Di volontà di arrivare a un finalmente
Alla conclusione
Di tutti i progetti di tutti i discorsi che in questi troppi anni abbiamo fatto e questa volontà questo ascolto
Tutti delle nostre affermazioni ci fanno in un certo senso ben sperare e devo dire
Come oggi è stato alla tavola rotonda che ci ha preceduto oltretutto
Da parte di tutti e questo era spettante importante a testimonianza che la cultura non può essere né di destra né di sinistra ma che è un valore fondamentale a cui dobbiamo dedicare tutta la nostra massima attenzione e tutte le nostre grandi e massime capacità
Devo dire che abbiamo anche sentito cose che non sempre ci sono estremamente piaciute evidentemente
Ma questo diciamo fa parte
Del dibattito
Alcune mele sono segnate
Chiaramente
Non siamo certo noi
Se vogliamo ad esempio limitare il mercato
I libri secondo me giustamente si vendono nelle librerie
E poi si vendono anche in altre parti
La grande distribuzione oggi
Un valore
Per la categoria e per il mercato del libro
E ha avvicinato probabilmente tante persone al libro e alla lettura
Come ridente mente non ci siamo mai opposti
E questo vorrei sottolinearlo
A quando ci fu il grande boom è comunque ormai non è più certamente un'eccezione quello degli allegati ai giornali
Forse ecco
Quello che magari vorremmo è che tutto questo avvenisse
In contesti in quadri di riferimento
In cornici che
Come dire non regolano ma definiscono meglio il campo in cui operare
Il
Ecco una cosa su cui ci tengo molto
Noi non chiediamo assistenza
Enti mi spiace prima avere sentito questa parola
Perché io chiedo
Negli ultimi quindici anni quanti sono stati soldi sono stati dati all'editoria di libri
Zero
E non voglio
Stare qui a discutere quanti ne ha ricevuti il cinema
Quanti ne ha ricevuti il teatro
Ed altro
Noi non vogliamo questo e non abbiamo chiesto soldi per noi
Abbiamo chiesto condizioni
Che permettano l'aumento della base di lettori e che ci sia una politica della Lettura questo non credo che sia una richiesta di assistenza della categoria che via che credo che sia la percezione di un grande senso di responsabilità verso il Paese
E verso le condizioni in cui questo Paese deve essere messo se si vuole confrontare con gli altri Paesi perché è questo che io non riesco a capire
Perché il confronto con gli altri Paesi va bene quando è finalizzato a una certa cosa ma poi non conta nulla
Quando invece il deve essere il confronto
E non possiamo negare che da altre parti esistano condizioni migliori e che queste condizioni migliori permettano uno sviluppo migliore
Non solo evidentemente del libro
Ma permettono uno sviluppo migliore di tutto la società che l'aspetto fondamentale di tutto la nostra attività
Mi ha fatto piacere che
La grande maggioranza si espressa nel sulla tutela del diritto d'autore in maniera certa e in maniera
Un sicura a parte alcune
Dichiarazioni
Di alcuni membri purtroppo devo dire di questa maggioranza
Ma che ho trovato anche coraggiose
In davanti a un'assemblea come questa perché dobbiamo anche riconoscere che venire a parlare
Di libertà cioè di Berta di di che bisognerebbe arrivare un mondo ideale senza diritto tutore qui in questa sala e sinceramente una
Un un atteggiamento coraggioso
Qualcuno forse direbbe incosciente non lo so
Ma questo è molto importante diritto motore l'abbiamo detto tutti oggi
Un valore ed è il valore dell'industria dei contenuti senza quello non è che ci sarebbe più libertà e più disponibilità non ci sarebbe niente
Perché quando parliamo io capisco che si fanno delle dichiarazioni che non ci si rende conto di quello che si sta dicendo bene allora facciamo un esempio
Facciamo un esempio l'editoria universitaria in Italia sta scomparendo
Ed è un valore che viene a mancare io mi chiedo se ci rendiamo conto di questo
Il mercato delle fotocopie se non ha superato ormai Yet pari al mercato ufficiale
Dall'editoria universitaria
Ma la cosa drammatica che i luoghi dove avviene questa illegalità sono proprio i luoghi le istituzioni che dovrebbero formare i giovani e dare a loro il senso dello Stato e senso di partecipazione civile e sociale allora questo non può avvenire in un Paese civile
In un Paese civile questo non può avvenire
E io faccio fatica a volte a capire perché se c'è una legge
Che stabilisce che l'università devono fare delle convenzioni con le categorie rappresentativa in questo caso gli editori
Sono più di due anni
Che le l'università si rifiutano di sedersi al tavolo per stipulare una convenzione con noi una convenzione che prevede due euro a studente
Forse tardivamente per le fotocopie di questo stiamo parlando
E allora su questo noi non accettiamo
Cambiamenti non vogliamo accettarli e continueremo insiste su quello che per noi sono valori fondamentali ma che ripeto non di protezione
Della nostra categoria ma dico la protezione di questo Paese che si dichiara paese civile
Poi abbiamo un altro grande problema che è il problema molte volte sottaciuto
Spesso si dà colpa i politici
Di non raggiungere né scoppi
No di non raggiunge gli obiettivi e a volte forse di non avere
Neppure obiettivi però quando poi ci sono questi obiettivi si dimentica spesso
Che abbiamo un sistema amministrativo
Che non è in grado di raggiungere questi Obispo obiettivi un sistema amministrativo complicato musichette ma amministrativo in cui i meccanismi
Sono polverizzati le competenze sono polverizzate
Sono
Articolati in modo tale che non ci possono essere le di intensificazione delle attività con raggiungimento degli obiettivi
E che non si riesca quindi a tradurre con quello che c'è che potrebbe anche essere abbastanza in vere e propri risultati
Questo è un altro problema
è un problema che conosciamo molto bene
In cui dobbiamo riscontrare
Persone
Dirigenti
Dello stato
Che hanno una grande attenzione è una grande volontà di portare i problemi alla soluzione
Che si prestano al colloquio a e anche a voler fare certe cose ma poi loro stessi si scontrano contro delle realtà di difficile soluzione questo è un problema e quindi
Il Centro del libro come lo vorremmo chiamare
Non è una nostra ideale casa dove poter fare quello che vogliamo
Ma è veramente assenso se viene dotato della possibilità veramente di coordinamento delle attività perché senza quello non ha senso
E allora questo centro del libro dovrà essere veramente il luogo
Dove
Vengono attuate le politiche dove vanta attuati gli indirizzi politici ma soprattutto dove si metta veramente insieme le forze che ci sono perché se ben gestite
Sebbene in manovrate possono anche essere con quello che sono veramente delle aperture formidabili per il nostro settore
Perché così perché noi dobbiamo muoverci non possiamo per organizzare una missione in Cina
Far passare più di un anno
Una missione in Cina oltre tutto a nostro carico a cui abbiamo chiesto ovviamente di supporto
Logistico e organizzativo
Delle istituzioni che sono in Cina ovviamente preposti a questo
Ma da ora che si decide ora che si stanziano i fondi ora che questi fondi passano da una parte all'altra ora che ora che ora che noi abbiamo speso più di un anno
E
Nel frattempo ci sono andati i francesi
Gli americani
I tedeschi che hanno un ufficio stabile a Pechino e via dicendo allora
Noi abbiamo bisogno di questo noi chiediamo questo
E noi speriamo che questo possa effettivamente arrivare ha una sua conclusione
Come la diceva giustamente precedentemente il grande problema del coordinamento delle regioni che giusta l'autonomia ma poi
Se l'autonomia significa fare quello che si vuole è chiaro che qualche problema lo pone basta andare alla Fiera di Francoforte
Del libro per vedere che gli stent più grandi
Quasi cattedrali dire nel deserto delle regioni che non si capisce bene in con nel contesto di una Fiera del libro
Non dico le regioni ma veramente delle cose eccezionali e quando noi rappresentanti dell'Italia e dell'editoria italiana che dobbiamo comprare lo spazio nella della Fiera e siamo sempre a combattere
Con dieci mila euro in più dieci mila euro in più lo stanziamento l'ICE e cetacei tra capite che in questo sistema forse qualche stortura qualche stortura cioè
Io non voglio fare un riferimento preciso voglio solo dire che s'secondo noi dove si legge
Più si legge
Non ho mai visto un posto dove ci sono i libri e la gente non legge
E devo dire che dato da tutte le indagini da tutti gli indici
Le regioni dove più si legge sono quelle che consumano sempre di più
Consumi culturali evidentemente
E così via dove ci sono le biblioteche la gente va di più nelle biblioteche
Pensate che nella
Nella cerchia dei Navigli la cosiddetta cerchia dei Navigli cioè un fazzoletto di terreno
Che è quasi un quartiere di una grande metropoli
C'è un
Assembramento di librerie i grandi librerie di eccezionali librerie e tutte
Tutte vivono perfettamente
Allora il problema è questo io non ho mai capito mi si fa comprare un libro se il libro non c'è
è questo uno dei grandi
Enigmi che io mi pongo perché quando guardo le statistiche dei miei libri e dico ma insomma quali libri poi mi dicono il numero di libreria in cui sono distribuiti capisco come si fa a non vendere libri perché se non ci sono librerie
Se non ci sono biblioteche e in un anno di stanziamenti per comprare i libri
Se non c'è un tessuto nel Paese destinato a questo è chiaro che comprare libri è un po'difficile è come se uno volesse comprare le macchine non ci sono i concessionari
Ne comprerà per corrispondenza probabilmente arriveremo anche a questo
La scuola che è un elemento fondamentale
E che noi volutamente
Abbiamo tenuto
Non dico fuori al margine ma non nella logica di questo
Di questa manifestazione che vuole essere incentrata soprattutto sul valore economico della lettura e quindi di un valore concreto e reale del Paese
Possiamo solo dire che noi
Non vogliamo essere ovviamente gli unici interlocutori ma vorremmo essere uno degli interlocutori
Vorremmo poter dare il nostro contributo fattivo di competenze di intelligenze e di quello che possiamo fare
Chiediamo forse un'unica cosa
Visto che c'è stato anche detto che dovremmo fare me lo sono segnato
Un'autocritica
Su come sono fatti i libri
Ecco vorrei dire che noi l'autocritica la faremo
Anzi i miei colleghi
Gli scolastici da mi siederò intorno a un tavolo e fa a mordi com'era credo ai tempi di Mao c'era
Ci si sedeva e si faceva autocritica
Però vorrei anche dire una cosa fateci capire che scuola sarà
Fateci capire a che cosa ci dobbiamo riferire
Come dobbiamo fare i libri per cosa
Periti Uto Rose inseriti Uto per le lingue o se in sei lingue
Per il tempo pieno senza il tempo pieno
Sapendo che
Sotto l'aspetto tecnico credo che sappiamo bene fare bene il nostro lavoro
E se forse
Ci sono dei passaggi in neretto
O delle notte forse quelle non sono messe come abbellimento
Te la pagina ma come valore
E modalità di apprendimento sulla scuola noi siamo molto seri
E io lo dico ai miei colleghi
Non dico che siamo perfetti
Ma abbiamo il senso di responsabilità
Certo che se ogni giugno e luglio
L'unica e cose che appaiono sulla scuola
Sono che i testi costano troppo
E se diciamo che i testi sono troppo troppo perché è uno al liceo spende duecentocinquanta trecento trecento città seconda comunque coi tetti che non siamo certo noi a sforare
E se uno ha solo questo tipo di messaggio
E non a un messaggio sul valore del libro che molte volte e anche l'unico tipo di libro che entra in una casa
Chiamate diteci come dobbiamo fare il nostro mestiere
Impareremo e cercheremo di farlo meglio io credo che però il senso di responsabilità ci dica
Che dobbiamo lavorare insieme
Noi vorremmo poter fare
Un grande sforzo sulla scuola insieme al ministero e insieme a tutte le altre parti che evidentemente fanno parte
Di questo mondo così delicato perché è in gioco l'educazione e la crescita dei nostri figli
Molte volte quando discutiamo delle nostre cose parliamo sempre di eccellenze anche prima l'abbiamo detto
Beh io mi sono fatto un'idea
Che il tema delle eccellenze significa che dietro c'è grande povertà
Perché se noi abbiamo sempre bisogno identificare un'eccellenza significa che il resto evidentemente non funzione
Quindi vanno bene le eccellenze però proviamo a guardare cosa c'è dietro proviamo a misurarci con quello che c'è dietro proviamo a misurarci soprattutto con quelli che ci stanno intorno
Io credo che oggi noi siamo un Paese europeo
E quindi dobbiamo parlare in in questo senso
E come Paese puro Peo
In cui siamo fortemente centrali credo che dobbiamo capire che se gli altri funzione fanno certe cose forse non che dovremmo copiare ma forse le potremo fare meglio
Perché forse siamo anche più bravissimo se fossimo solo in grado di poterne fare
Chiaramente
Mi avevano preparato un discorso questo lo capite
E e devo dire che sono i miei collaboratori bravissimi perché sanno sempre molto interpretare molto bene di
Di sensibilità ai le idee
Ma io questa volta io cambiato tutto non l'ho letto e quindi adesso sinceramente non so neppure bene magari come
Interpretare queste cose
Ma credo che alcune cose vorrei sottolineare che mi sembra giusto
Vorrei ricordare ministro Mussi aveva detto ieri che compito dell'impresa aumentarle gli investimenti in ricerca
Quest'quali parole
Io credo che noi ogni giorno lo facciamo
Quale altro mestiere fa sì che ogni giorno bisogna pensare un prodotto nuovo
Che ogni giorno bisogna cambiare il prodotto che c'è già
Che ogni giorno bisogna inventarsi una nuova politica commerciale una nuova campagna di marketing una nuova approccio al mercato quindi noi
Siamo abbiamo preso le parole nel ministro Mussi
Abbiamo ascoltato con molta attenzione ispettivi speriamo che faccia quello che ha detto cioè che ci che porti nell'ambito del Consiglio queste nostre
Riflessioni
Ministro Bonino ci ha chiamato a programmare a rivedere gli accordi di settore
Per sull'internazionalizzazione mi sono speso prima il problema è solamente di tipo temporale
Internazionali d'azione non può aspettare i nostri problemi
Ma deve adeguarsi e problemi di quello che ci sta fuori
E quindi anche su questo piano noi siamo pronti a dare tutto il massimo contributo e il massimo supporto
Poi vorrei dire una cosa
Questo giorno che è stato questi due giorni stati chiamati Stati generali dell'editoria
E hanno parlato solo
Editori
Oltre che ovviamente esponenti politici e di governo
Beh c'è un po'c'è un significato in questo
Significato che ha voluto anche dire un'assunzione di responsabilità
Noi siamo pronti a investire per crescere
E siamo anche orgogliosi quello che facciamo e sentiamo fortemente la responsabilità verso le nostre aziende e verso il Paese
Ma siamo anche e soprattutto consapevoli
Della complementarietà dei ruoli e delle competenze
E quindi è questo che vorrei dire
Vorrei dirlo alla pubblica amministrazione
Che deve vedere noi tra virgolette degli amici cioè di persone che vogliono collaborare però quando parliamo di collaborazione vogliamo dire di gente che fa insieme delle cose
E soprattutto ai bibliotecari ai librai
E a tutti quelli che fanno parte di questo mondo e giornalmente contribuiscono al suo successo ecco
Questi stati generali ripeto sono stati generali dell'editoria ma vuole dire che sono gli stati generali del nostro mondo e che noi dovremmo veramente cercare di lavorare insieme
Come spesso con l'amico Rodrigo Dias
Ci scambiamo delle idee
E dovremo forse trovare fosse venuto anche il momento come diceva sempre Gianni Arturo Ferrari
Che cominci cominci a pensare a qualcosa di più importante
Di più articolato qualcosa che veramente mette insieme le nostre competenze le nostre energie e ci permetta di superare quelle che sono a tali città e tradizionali problemi
Io non voglio rubare altro tempo
E soprattutto ripeto siamo qui per ascoltare le parole del vicepresidente
Ed è difficile concludere questi stati generali
E molto difficile per me perché anche devo dire scusatemi una personale di variazione un po'anche la fine
Della mia presidenza
Che sono dieci anni che faccio il presidente di questa associazione
Do cominciato ero evidentemente molto più giovane
Ed è anche la mia presidenza iniziata in un contesto diverso molto diverso da quello che c'è oggi questi dieci anni sono successe tante cose
Da parte nostra
Devo dire che però in termini poi di risultati o di concretizzazione dei problemi del risultato i problemi purtroppo questo
Non è non ha visto non ha visto nessun tipo di assoluzione
Però
Cereda passione rimasta intatta
La nostra passione verso
Il nostro lavoro e verso i problemi non è mai cambiata non è mai diminuita
Non vorrei fare dalla retorica evidentemente
Ma credo che forse anche questo muoversi sempre in un contesto di difficoltà e di problemi
C'ha rafforzato ICE rafforzerà sempre di più
Però
Deciderà e che la serietà non deve non deve escludere la fiducia
La speranza
Il sogno anche di fronte alle situazioni più difficili
E credo che per noi questo sia assolutamente necessario noi che facciamo libri
Che i libri sono lo strumento che consente al sogno di proiettarsi anche al di là della notte
Noi ci addormentiamo coi libri
Di me e poi le mettiamo sul comodino e fanno parte della nostra vita
Siccome non li sappiamo fare
Credo che noi dormiamo sempre sonni belli e tranquilli grazie
Isola parola al vicepresidente Rutelli
Grazie vi ringrazio molto anche per avere avuto la pazienza la cortesia di aspettarmi il venerdì mattina è una giornataccia a seconda di come lo si veda per la presenza della
Convocazione del Consiglio dei ministri e dunque
Spero che i miei colleghi non abbiano fatto sono pieni da anni nella mia durante la mia assenza non credo confido confido che così non sia ma rinnovo le mie scuse per avervi costretto ad una attesa supplementare
Però vorrei ringraziarvi innanzitutto per il taglio di impostazione adesso riassunto al presidente Motta
Che pure ringrazio quale faccio gli auguri per compimento di questo lavoro che ha svolto in tuta anni tanto straordinaria dirompente e difficile trasformazione
Vorrei complimentarmi per il taglio che avete deciso di attribuire a queste due giornate di lavoro in cui siete stati ospiti del San Michele
Parto da una considerazione personale
Durante tutta la mia adolescenza e dei vari traslochi che ho fatto
Prima di avere una famiglia da quando ce l'ho mi sono sempre posto il problema che la prima cosa a cui pensare da trasferire fossero i libri
Pericoli liberi più ancora che non dovrebbe forse dirlo venisse non è che io sia proprietà titolare di non ho dei Rembrandt nella me però prima ancora che le che che i quadri cui oppure uno legato volle o gli oggetti d'arte di affezione propri dura famiglia lì l'identità la fisionomia di una persona è tantissimo legata alla formazione che ha avuto anche quanto alla scelta di legarsi a sua volta dei volumi e dei libri per la lettura
E anche per la capacità di di sogno di di viaggio
Che un libro porta con sé anche il più apparentemente arido quanto il suo contenuto scientifica
E do una simpatia antichi avverrà l'attività e l'editore che debbo confessare mi viene dalla lettura di di un tratto autobiografico di un letto di un editore di un secolo fa quasi
Che tra gli appunti sulla fisionomia del suo mestiere che poi declinava
Attraverso anche la formula della figura ideale dell'editore così descriveva il suo lavoro
Ho in mente una mia figura il ideale di editore mici con solo la sera dei giorni più tumultuosi e gli racconta quattordici ore di lavoro al giorno tra tipografia cartiera corrispondenza
Libreria biblioteca perché l'editore scrive deve essere fondamentalmente è uomo di biblioteca di tipografia artista e commerciante prosegue descrive il mestiere l'editore
E però descrive appunto questi suoi giorni sono venti righe che
Meritano forse che io ma rinunci tax tagli di due minuti il mio intervento mici Consolo e Piero Gobetti che parla
Dopo aver scritto dieci lettere e venti cartoline rivedute le terze bozze del libro di Tilgher o di Nitti preparate gli annunci editoriali per il libraio
La circolare per il pubblico le inserzioni per le riviste litigato col proto che mi ha messo un errore nuovo dopo tre correzioni
Mandato via rassegnato dopo quaranta minuti di discussione il tipografo che chiedeva un aumento di dieci lire per foglio senza concederglielo
Aiutato il facchino a scaricare le casse di libri arrivate troppo tardi quando ci sono solo più io ad aspettarlo Schio data io stesso la prima cassa per vedere i primi esemplari e soffrire io solo del foglio che sbiancato
In una coppia
E consolarmi che tutto il resto va bene che ne il legature né il macchinista han fatto nessuna germi nella arrivato infine con solo trenta secondi di ritardo alla stazione dove tra un treno e l'altro devo combinare un contratto con un lettore straniero ricevute venti telefonate
Dieci facce nuove che vengono con le proposte più bislacche
E bisogna sentire per vedere l'idea che vi portano scrutare le scegliere il giovane ad aiutare e il presuntuoso da mettere subito alla porta
Gobetti sì forse merita un riconoscimento per l'editore intellettuale artigiano creatore
Instancabile
Fascinoso quanto affascinato al suo mestiere
Il mio compito qui però è un altro il DAR quindi un tributo un riconoscimento ad un lavoro che oggi è assai meno artigianale che è costretto è chiamato a competere
In un contesto straordinariamente difficile tuttavia debbo dire che questo strano lavoro dell'editore
è difficile che venga riassunto con l'aggettivo proprio di un'industria matura
Perché non è un'industria davvero matura cioè un'industria satura quanto al settore di attività poco vivace in cui la domanda o è ferma
O addirittura regredisce
Non si può dire lo stesso delle vittorie
Perché i tassi di crescita ne parlavo con il mio amico Giuliano da Empoli tassi di crescita di questi ultimi anni sono stati per alcuni aspetti degni della new economy l'esplosione che c'è stata nei decenni passati
Il boom dei collaterali dei giornali
Criticato l'inizio non compreso forse ma è un fatto un fenomeno un cambiamento profondo che ha riguardato milioni di famiglie italiane
Oltre che tutte le vittorie è un cambiamento che detto maniera semplice entrato profondamente nelle nostre famiglie e nella vita quotidiana delle persone vi assicuro non solo per riempire dei buchi in una parete
Non solo per mettere in fila
Delle edizioni che nessuno apre che nessuno sforzo
Insuccesso di manifestazioni come il Festival della letteratura trovate dei
Giovani scrittori timidi che vengono accolti come rockstar
Anche se noi popolari come ha riposto ero il Codice da vinci is possano cambiano
Un mondo intero Gennaro affari da miliardi di euro le cifre che voi avete riaffermato in questa
Vostra
Conferenze questi stati generali ci dimostrano che l'industria Riba libraria vale circa quattro mila milioni di euro quattro miliardi di euro c'è una crescita due mila cinque dell'uno e otto sul due mila quattro se inseriamo collaterali editoria digitale andiamo su quattro miliardi e tre abbondanti
Siete il principale comparto dell'industria dei contenuti in Italia
Ventotto virgola sette per cento e nel momento in cui tutta l'Italia si sta interrogando sulla questione di compagnie dei media non media companies
Non media media parola Latina media companies
Ah c'è un un un un fanno di questa mia di questa mia tesi da me sono grato l'ho l'ho presa Lollo sostenuta anche in America quando ha incontrato quando dialogava con Enti coste interlocutori istituzionali CEO per favore dite media rassegnate a dire a me che non dobbiamo essere noi
Come come i francesi che pretendono di pronunciare in francese parole inglesi ma quando avrò e latina se possibile pronunciamo la Secondo la no almeno noi ecco poi è difficile chiedono gli americani
Se tutto il mondo risconti discute e l'Italia come vediamo anche una certa vivacità di media companies
Ecco facciamo il conto con il fatto che oggi il libro rappresenta tra le industrie che producono contenuti ancora il fattore di leadership
E questi sono messaggi da dare anche alla classe dirigente del Paese che tende a non considerarlo necessariamente
Allora il tema fondamentale e riduco a questo il mio intervento per poi venire alcune proposte alcune dichiarazioni di impegno che raccolgono
Spero almeno alcune parti della dichiarazione che avete sottoscritto che rappresenta un po'il perno della vostra conferenza di questi Stati generali la mia riflessione è rivolta alla promozione della lettura
Vorrei ridurre il tema e il compito del pubblico
Fondamentalmente perché è vero come dice presidente Motta che che avete detto
A più riprese non stiamo parlando di una ricerca di assistenza di sostegno pubblico ma per quanto riguarda la promozione della lettura dei libri sì ed è giusto che sia così
Perché questo sì questa sì che è una missione pubblica e questo sì che è un compito strategico per il Paese e per la cultura del Paese
Allora sotto questo profilo
I numeri sono invece tristi
E non solo da una scontri allora se come ho detto mi pare veramente apprezzabile l'impostazione che voi avete dato alla alla conferenza cioè che
La lettura la presenza dei libri nell'ambiente familiare fa crescere i risultati scolastici nel suo insieme questa promozione
E culturale e civile rappresenta un fattore determinante per la crescita economica non torno sul taglio che avete dato dato che mi pare
Perché l'età in parte e anche una constatazione dello stato dell'arte cioè evidente che c'è più capacità di crescere novazione laddove si legge
Quindi lo possiamo prendere anche dall'altro lato proprio però io voglio assumerlo in pieno a prenderlo per come l'avete indicato voi cioè che quanto più si semina attraverso la lettura tanto più si raccoglie in termini di coscienza non solo di conoscenza in termini crescita economica di capacità competitiva questo taglio lo condivido mi pare l'acquisizione più importante tra le non poche di questa
Conferenza
Il punto nero naturalmente eh appunto la scarsa propensione alla lettura dell'Italia
E quindi il fatto che voi ci diciate che solo quarantadue virgola tre per cento italiani legge almeno un libro non scolastico
Diamoci l'obiettivo di superare il cinquanta per cento
Tra guardiamo immediatamente avere almeno un italiano su due secondo le rilevazioni sanno sempre discusse proviamo sulla base di parametri omogenei dei traguardi di crescita nella diffusione
Media della lettura senza trascurare però il fatto che
Noi abbiamo una crisi anche dicevo prima tra le classi dirigenti anche tra gli intellettuali persino
Perché se è vero quello che dice De Mauro e cioè che circa il quaranta per cento italiani tecnicamente non sono in grado di prendere un libro in mano di leggerlo
E quindi abbiamo a che fare con una Gatti
Strutturale nella società italiana
Non è meno serio e meno insoddisfacente il tema che riguarda le categorie più elevate nella condizione socio economica perché se in Francia l'ottantuno per cento di quanti svolgono attività professionali e intellettuali dichiara di legge almeno un libro all'anno
E il settantadue per cento riguarda intermedie il sessantasei per cento degli impiegati e dei lavoratori indipendenti in Italia ma per penetrazione della lettura tra dirigenti e professionisti ferma quarantasei percento
Quindi
Anche il fatto che neppure un quarto dei laureati nella fascia d'età quarantacinque sessantaquattro anni appartenga la categoria dei cosiddetti lettori forti quelle che vengono membro al mese
Riassume ulteriormente i termini del problema questo lo dico perché le molte iniziative che si fanno e ne cito alcune meritorie e positive cito per il due mila e sei anche con il sostegno al ministero
Dei beni e attività culturali
Questa di Torino capitale mondiale del libro con Roma la all'avvio delle iniziative l'istituto del libero presso il ministero per i Beni e attività culturali
Tra queste iniziative c'è ottobre piovono libri che è molto significativa in generale il fatto di avere delle programmazioni concertate con gli enti locali con i comuni in particolare e rivolte specialmente a mezzogiorno ecco sottolineo questi aspetti come aspetti incoraggianti positivi però il succo scusatemi
Alla fine e quello dei numeri delle cifre citate prima
Di accento negativo
Dobbiamo costruire un sistema per rendere attrattiva la lettura tra coloro che non lei
E occorrono dunque probabilmente anche strategie di marketing vostre ma Buso uso la parola
Che anche in questo caso non può essere marketing ma deve essere promozione per noi
Che riguarda le istituzioni pubbliche è un compito che riguarda le vedute che sto scolastica è un compito che riguarda attualmente
Il tessuto delle biblioteche nel territorio ma sappiamo a chi entra in una biblioteca entra perché ha già deciso di avere a che fare con un libro noto problema e di di allocare con tutti coloro che
Non ci pensano proprio nel cui universo di vita
Di relazioni e di approfondimento
Personale il libro non è
Questo mi pare un un compito dell'importanza fondamentale per noi e a questo fine
Vorrei proporvi alcune cose che spero raccolgano almeno in parte le sollecitazioni che sono venute nel corso dei lavori tra le sollecitazioni
C'è la l'implementazione della norma sulle fotocopie
è una piccola cosa mai simboliche del giusta c'è l'accordo con la SIAE e va perfezionato e completato e io stesso mi adopererò perché questo avvenga in tempi rapidi poiché è già stato sottoscrittore deve funziona
C'è anche il tema dei diritti di prestito e voglio ricordare che il mio Ministero presentò già per la legge comunitaria un emendamento che recepiva
Questa esigenze non è stato ha colto per i motivi difficoltà la finanza pubblica
Vedo qui la senatrice vittoria Franco che presiede la commissione cultura autorevolmente del Senato c'è Danielle Mazzonis sottosegretario che si occupa con grande passione e competenze questi temi nel nel nostro ministero
Dobbiamo fare in modo che nella Finanziaria lo riproporrò nella Finanziaria il tema
Dei diritti legati ai prestiti venga recepito dall'alto molto apprezzato la linea degli editori e dire non siamo pronti
A devolvere alla ulteriore promozione della lettura quanto verrà a noi mi sembra una scelta saggia
Che ancor più interpella
Il Governo e il Parlamento a
Quanto meno insomma di intervenire prima che ci sia una sanzione a livello comunitario che sarebbe sinceramente
Infelice cioè dovere agire sulla base di una decisione impulso diciamo di di di impulso da parte della Unione Europea non mi pare saggio né utile possiamo credo dobbiamo riuscire a farlo anche magari gradualmente a partire finanze quindi inseriti anche questi aspetti che so sono stati al centro non solo delle vostre sollecitazioni da tempo ma delle posizioni espresse qui
Io di proporrei questo primo siccome sono intervenuti alla conferenza contenute agli Stati generali diversi rappresentanti del governo e ognuno ha portato una grano di saggezza nel senso di di un contributo a una riflessione
Confido utile
Li riuniamo tutti a Palazzo Chigi con gli elettori con voi su proposta su convocazione
E mia in quanto vicepresidente del Consiglio e Ministro per i Beni e attività culturali
Insieme con voi facciamo il punto nave delle questioni emersa tre questioni che avete messo nel vostro documento
Degli impegni che sono stati presi per cercare di ottimizzare le prestazioni in base alle competenze di ciascuno nessuno pensa di togliere al agli esteri quelle creare riguardanti può le traduzioni la promozione internazionale però rimanendoci insieme possiamo fare forse quello che in passato è rimasto un po'confidato in camerette ore stanze stagne
Sottolineo
Ovviamente che il nostro ministero quello che ha sede tra l'altro qui
E particolarmente sensibile alla è geloso giustamente dei doveri di tutela
Del patrimonio librario che nessuno intende indebolire anzi intendiamo potenziare
Pur facendo i conti con un contesto di risorse che sappiamo essere molto difficile quindi non entrano in discussione le competenze assegnate in base alle leggi e alle vicende che tutti conosciamo nel tempo dei ciascun di ciascun dei singoli ministeri
Bensì il concorso di tutti coloro che hanno una voce in capitolo per la promozione della lettura
E allora questa riunione io confido riusciamo a farla nei prossimi dopo la Lehman azionando la legge finanziaria siamo entro il mese di ottobre
Si sono riscontrate in questa sede delle significative convergenze sulla legge per il libro la legge sul libero che deve essere mi pare giustamente un atto d'iniziativa parlamentare sono vari strumenti depositari però abbiamo ascoltato nel corso del dibattito
Una significativa convergenza tra esponenti della maggioranza e dell'opposizione benissimo e credo che
Voi di possiate impegnare ha ha inserito nel nei calendari talmente terminata la sessione di bilancio perché eravamo arrivati quasi ad un'approvazione passa legislature sera faticato per quanto riguardava in particolare la disponibilità finanziarie
L'Istituto per il libro Io vorrei
Trasformarlo non c'è da fare né leggi né particolari
Atti particolari novità lo vorrei trasformare in un vero e proprio centro per la promozione della lettura
E questo centro per la promozione a lettura
Deve coinvolgere naturalmente territorio e molto importante ci sono i comuni perché le cose che abbiamo detto prosa dal fatto che i libri per poterli avere bisogna trovare un posto dove comperarli posto che se ne se abbia la volontà e se nel Mezzogiorno d'Italia abbiamo centinaia di comuni che non hanno nessun luogo dove comprarli neanche una cartolibreria dove conta un
Questo è un problema per il quale le regioni secondo me del Mezzogiorno debbono essere incoraggiate a incoraggiare la nascita i luoghi nei quali
Il libro si possa acquista quindi coinvolgendo il sistema territoriale regioni e enti locali comuni province e in molti casi partecipano generosamente vedo qui tanti editori che hanno concorso con
Comuni amministrazioni locali io ricordo
Le cose vedete io ricordo le cose che ho cercato di fare da sindaco ma se ripenso a dodici anni fa quando inizia a fare il sindaco e penso al tema editoria libraria
Dico immediatamente dopo il mondo è cambiato
Quindi del le soluzioni qui di cui abbiamo parlato che sembravano sensazionali apertura serale delle librerie Romario se è stata la prima a ad aprire quando ero Sindaco le le librerie di sera e di notte non le abbiamo incoraggiate abbiamo cambiato non solo la regolazione ma abbiamo dato una grande promozione un grande supporto ma da allora è cambiato il mondo perché diciamo che il rapporto con internet
Soprattutto per i nostri ragazzi da allora ad oggi
è un tantinello Dino mutato quante cose sono cambiati che avrebbe pensato che i collaterali allora avrebbero avuto successo forse se qualcuno avesse detto allora ma proviamo a sbattere dei pezzi di Enciclopedia assieme a un quotidiano
Qualcuno avrebbe detto ma siete matti agente parlava in edicola mica mica va in edicola con il tiro con la sporta c'era invece ha funzionato cioè voglio dire da in questi anni mutamenti che abbiamo vissuto von stati tanti forse alcuni Dinoi sono anche resi conto magari a mille
Premi letterari Italia sono un po'tanti inni che magari forse converrebbe
Farne di qualcuno di meno e di maggiore successe che forse conviene anche agli enti locali anziché promuovere
Centinaia di premi letterari non necessariamente di primo piano altre attività per la promozione della della lettura magari
Dei Comuni che ospitino dei dei grandi scrittorio dei giovani scrittori emergenti pagando loro il soggiorno perché possano scrivere stando vitale magari parlare in Italia ma mi fermo tutti
So che beh vedo che mi sto allargando concludo concludo per dir questo
Tutti gli attori
Pubblici
E i soggetti privati
Debbono a mio avviso concorrere a questo centro decidiamo insieme la sua articolazione sarà presso il ministero per i Beni e attività culturali si relazionerà con le competenze
Degli altri ministeri assorbirà e amplierà di compiti attuali dell'istituto
Per il libro
E avrà come compito di concordare possibilmente conti invece deve fare il marketing noi dobbiamo fare la promozione della lettura
Delle strategie innovative per arrivare là dove né voi né noi riusciamo ad arrivare cioè i ragazzi che non sempre agli adulti cioè alle famiglie e cioè anche a coloro che pur avendo una formazione medio alta non leggono quindi delle strategie nuove
Creiamo un luogo nel quale abbiamo ottenuto la disponibilità del sottosegretario la presidenza Richi levi che è venuto ieri a dire però con grande e chiarezza perché le risorse che la presidenza del Consiglio Dipartimento per l'editoria anche l'amico Peluffo intervenuto a a disposizione e che può versare
E non sono insignificanti possano fare parte di una strategia che decidiamo insieme di promozione della lettura quindi la la proposta che che vi faccio è a tre
Stati la legge per il libero sì con il parere favorevole al governo nella via parlamentare il Centro per il libro presso il ministero per i Beni e attività culturali
Anche con il coinvolgimento diretto attraverso un un organismo una presidenza un organismo di Indirizzo lo decidiamo insieme degli editori italiani per fare della promozione
Del libro una delle missioni fondamentali
Per la cultura contemporanea italiana voi non avete bisogno che vi insegniamo noi
A fare il vostro mestiere non abbiamo non avete neanche bisogno che vi facciamo secondo me che vediamo particolari consigli prediche richiami e così via
Avete bisogno di una sede nella quale il governo e a questo fine sarà orientata la visione che mi impegno a fare a Palazzo Chigi entro il mese di ottobre che il Governo raccordi le diverse competenze individui un centro estremamente fattivo concreto che abbia a cuore questo obiettivo tra i tanti altri si sviluppano la promozione del lettura per raggiungere coloro che oggi libri
Non so eleggono ma tendenzialmente non intendono leggere e che invece se spinti
A questa scoperta
Scopriranno di essere italiani certo e scopriranno di essere più felici vi ringrazio
Ringraziamo vicepresidente e chiudiamo gli stati generali dell'editoria dove SI grazie a tutti