Investire per crescere. Più cultura, più lettura, più paese

Buongiorno
Buongiorno e benvenuti a tutti
Questi stati generali dell'editoria due mila e sei che ha come
Contenuto investire per cresce prima di aprirle ufficialmente vorrei leggere il messaggio che il Presidente della Repubblica Ceca inviato Caro Presidente la prego di trasmettere a tutti i partecipanti alla secondo edizione degli stati generali dell'editoria il mio caldo augurio di successo dei lavori che hanno oggi inizio ho trovato particolarmente interessante la definizione del tema specifico da voi prescelto per questa edizione sintetizzato nello slogan investire per crescere e condivido la vostra decisione di farne oggetto di una ricerca di alto valore scientifico che vi preparate a discutere due anni fa intitolato il vostro compete il convegno più cultura più lettura più paese e ne nacque un'importante approfondimento del rapporto fra la crescita della lettura e della cultura e la crescita civile del Paese oggi scegliendo come slogan investire per crescere vi proponete di accertare quale sia la correlazione fra la lettura e lo sviluppo economico in Italia e nelle singole regioni è un tema di grande rilievo è ben noto che il maggiore benessere porta ad aumentare gli indici della lettura di Libri Come di pubblicazioni periodiche è importante che vi siate proposti di accertare di proporre all'attenzione di tutti e in particolare un modo del mondo della politica dati precisi sul rapporto inverso di causa ed effetto fra letture crescita individuando così nelle spese per la cultura in particolar modo per la lettura di libri un investimento e non un consumo
Attendo con interesse di conoscere vostre proposte proposte concrete per la promozione della diffusione del libro in tutte le regioni d'Italia
Condivido la vostra convinzione che si attende che siano in gioco non solo i legittimi interessi delle imprese editoriali ma l'interesse generale del nostro Paese
Voglia cogliere caro Presidente il mio plauso per la posto iniziativa e mio pur cordiale saluto e ancora auguri di buon lavoro a tutti voi Giorgio Napolitano ringraziamo il preside
Prego il professore diciamo Leonard Touadi assessore alle politiche giovanili rapporti con le università Sicurezza del Comune di Roma ad aprire con un saluto i nostri lavori
Buongiorno a tutti grazie presidente
Vorrei qui con grande piacere portare il saluto dell'ex sindaco di Roma onorevole Walter Veltroni
E augurare a tutti benvenuti né la nostra nella città
Il sindaco ovviamente si compiace di questa importante manifestazione
Non solo come primo cittadino di questa città ma anche come persona che scrive come dice lui anche se deve scegliere ancora quest'enigma
Di decidere se scrittore o persone che scrive dopo centoventi mila copie vendute
L'importanza di questa manifestazione
Chiaro a tutti
Questa è una città e uno dei punti di questa di questo Paese dove
Si è manifestata
Si è manifestato questo passaggio da una cultura élite vista chiusa nei monasteri a una cultura che via via attraverso i secoli si è resa fruibile accessibile a la stragrande maggioranza delle persone
Da Gutenberg in poi la cultura è stata messa a disposizione della maggior parte delle persone diventando un volano importante dell'evoluzione culturale sociale economica dell'Europa
E quindi importante le cose di cui si discuteranno durante questo incontro per la città di Roma per l'Italia per l'Europa perché come tutti noi sappiamo e come lo dimostra questo interessante rapporto
La centralità della cultura la centralità del libro per la crescita non solo culturale e sociale ma anche per la crescita e economica per parte nostra abbiamo scelto in questa città la cultura come uno dei volani centrali della del modello Roma del modello di crescita
Che ci sta dando risultati anche economici importanti a conferma di questo rapporto ma soprattutto che contribuisce a creare questo modello di città che abbiamo in mente
Un modello dove un modello partecipato un modello dove anche la periferia
Le zone più periferiche di questa città siano coinvolte in questa specie di rinascimento culturale che Roma sta conoscendo negli ultimi anni augurando a tutti
Buon lavoro e buona permanenza in questa città assicuro impegno dell'amministrazione comunale del sindaco di Roma della Giunta tutta del consiglio comunale per aiutare la vostra Nobile organizzazione negli scopi che si è prefissato di fare giungere a tutti un bene primario e che quello della cultura attraverso il libro
Segno disagio per una democrazia concreta per la democrazia
Beh davvero che non è più usata solo nei principi ma che attraverso l'acqua la cultura raggiunge tutti grazie a tutti e buon lavoro
Grazie professore e adesso un brevissimo saluto da parte dell'Assessore Politiche culturali comunicazione sistemi informativi della provincia di Roma onorevole Vincenzo vita
Che mi ha promesso che sarà brevissimo
Però conoscendolo ho qualche dubbio
Lo controlleremo
Grazie per questa presentazione così
Ci conosciamo da noi non alacremente a proprio agio però non
Vi ringrazio con quella spenti Rosato Roma è una greca che peraltro molto simpatica
De Rita sarò non solo breve ma telegrafico da un lato ringraziando lei associazione per questo iniziativa ormai annuale che ha un grande peso
Per affermare con lo spirito di questa iniziativa una verità che è sembrata qualche anno fa venir meno e cioè che il libro nell'epoca della Rete dell'innovazione tecnologica non solo non è scomparsa Manzi oggi semmai a un valore maggiore
Guai a considerare quasi con una sorta di cannibalismo né ideologico che un nuovo mezzo uccide quello che stava accadendo non avremo più il cinema il teatro la musica e siamo qui io credo tutti quanti per fare qualche cosa per il libro
Nel secolo dei saperi il tema essenziale e l'accesso democratico libero l'opportunità per tutti di conoscere ed è il traguardo della nostra democrazia
Concludo questo saluto anche a nome del presidente della Provincia Enrico Gasbarra e sollecitando anche l'altro istituzioni a fare tutto quello che si deve e si può per la lettura e non abbiamo un buon sistema bibliotecario e credo che in sinergia con le altre istituzioni locali potremmo fare ancora di più
Vorrei suggerire so che è uno dei capitoli importanti di questa iniziativa di oggi e considerando la presenza così autorevole nella bellissima Sala del San Michele che forse con il nuovo governo è venuta la volta buona che si riesce a fare quello che fin qui è rimasto un sogno cioè una buona legge sul libro una buona legge sull'editoria libraria
Non dovrei forse dirlo io che me ne sono occupato per tanti anni ma non c'è solamente la televisione generalista vicino occuparci anche dell'impronte la lettura di fare in modo che attraverso opportune iniziative anche ti agevolazione di incentivi si possa finalmente avere l'Italia qualche gradino più in alto nel livello della lettura grazie buon lavoro
Via venti
Stato bravissimo grazie
Veloce in relazione visto che c'è soprattutto il mio presidente
Mi piace ricordare che l'Associazione italiana editori forse non so se tutti lo sapranno
Del microfono abbiano funzione mi sentite
Schema di alzarlo ci vuole un librone Cyclopaedia magari
Cosa facciamo non lo so per cui io mi chiedo votiamo più alto comunque parliamo così per adesso voglio dirvi che l'Associazione italiana editori ripeto forse non tutti lo sanno e la più antica associazione italiana di categoria mille ottocento circa sessanta e
Come
Mille ottocentosessantanove e quindi credo che vuole essere anche un segno importante sul fatto che libro un prodotto che non ha vinto e che credo non non l'avrà mai
è con grande soddisfazione dichiaro aperta la seconda edizione degli stati generali dell'editoria di fronte a un pubblico così numeroso e qualificato
Siamo di nuovo qui dopo una prima edizione che molti di voi ricorderanno come alquanto vivace
Ma che al di là degli spunti polemici che la caratterizzarono mi piace ricordare soprattutto per un risultato
La crescita di una piena consapevolezza dell'importanza direi della centralità del ruolo dell'industria di braccia nello sviluppo economico sociale e culturale del Paese
Abbiamo allora voluto mettere al centro di questa edizione degli stati generali esattamente questo elemento
Il nostro ruolo le nostre ambizioni
Il contributo che possiamo dare al Paese e sulla base di ciò la nostra capacità interpretare una domanda di politiche per il libro che creino le condizioni di uno sviluppo della lettura ed è l'accusa
Il tutto nell'orgogliosa rivendicazione della libertà nostra e degli autori che cerchiamo di valorizzare nel rispetto della funzione degli altri operatori del mondo del libro
Librai e bibliotecari in primis
Ma anche considerando le nostre responsabilità
Che sono insieme imprese e di operatori culturali
Questa consapevolezza ci ha consentito di rafforzare l'unità e la compattezza della categoria
Nonostante l'estrema eterogeneità delle nostre imprese per dimensione specializzazione produttiva orientamento ideologico e culturale
Da questa base siamo partiti per l'edizione di quest'anno e la numerosità delle richieste di iscrizione al di là delle più ottimistiche previsioni ci ha molto confortato
Nell'organizzare in questa edizione all'abbiamo lavorato su più fronti
In primo luogo sulla definizione dei temi che abbiamo cercato di scegliere individuando gli snodi cruciali del rapporto tra la nostra attività e la crescita della Società italiana su questa base abbiamo poi ragionato sullo specifico del nostro settore
Delineando tre ambiti di riflessioni che hanno poi costituito la scaletta della parte centrale del programma vorremmo infatti cercare di rispondere in modo efficace le seguenti domande
Se vero che l'incremento della lettura è un obiettivo politico nazionale
Quali azioni sono più efficaci per migliorare una situazione che notoriamente vede l'Italia l'Italia agli ultimi posti
E se è vero che l'editoria cartacea e digitale ha una riga rilevanza strategica
Quali politiche industriali sono un esercito d'aria per sostenere lo sviluppo
Ed infine
Se è vero che l'Italia intende puntare sulla cultura per rafforzare la sua posizione nel contesto internazionale
Quali misure concrete occorre intraprendere perché ciò accada
Tutte domande che iniziano con una premessa se è vero che perché vorremmo far fare un salto di qualità dibattito sugli obiettivi infatti lo troviamo mai qualcuno che non sia d'accordo
Pertanto superfluo ribadirli
Vi daremo per assunti vorremmo invece confrontarci sulle azioni da intraprendere perché quegli obiettivi siano raggiunti
Ed è su questo che abbiamo chiamato al confronto i diversi interlocutori politici che avete letto sul programma e che interverranno nel corso della due giorni
E che rappresenta anche un attestato di stima e di fiducia nei loro confronti laddove l'invito così generosamente raccolto non era per una passerella ma per un confronto vero e concreto
E per questo rischioso
Quando nei primi mesi di quest'anno
Abbiamo iniziato a lavorare alla seconda edizioni degli Stati generali il clima politico era molto acceso in vista del confronto elettorale e grandi erano le preoccupazioni per la situazione economica del Paese
In cui sembrava che l'Italia perdesse terreno rispetto sia alla ripresa dell'economia europea siano incalzante competizione quei nuovi Paesi emergenti al centro del dibattito cedere continua a esserci il tema della produttività e della capacità di innovazione del sistema economico italiano ci siamo allora chiesti se questo non avesse un legame con un dato che avevamo già presentato nella prima edizione gli stati generali e che ci pareva era passato quasi inosservato
Nel due mila e tre lista aveva presentato una ricerca secondo la quale in Italia solo un quarto dei lavoratori dichiara di leggere libri per il proprio aggiornamento professionale
E in questa media sconfortante ancor più significato assume il fatto che solo la metà dei dirigenti e professionisti e meno di un decimo dei giovani in cerca di occupazione secondo le loro stesse dichiarazioni
Leggono per tenersi aggiornati
Oh allora stupire che l'Italia abbia problemi di produttività e capacità innovativa
Ci siamo chiesti se in un contesto economico in cui tutti dicono la conoscenza è un fattore primario di sviluppo il fenomeno lettura non deve essere visto anche in questa ottica per questa ragione abbiamo voluto affidare a un gruppo di economisti delle Università di Bologna e di Trento un'indagine sull'interdipendenza tra sviluppo dell'agricoltura e progresso economico
Dopo il mio intervento di apertura saranno gli stessi studiosi a esporre quanto la ricerca ha messo in luce
Qui
Vorrei solo parteciparvi la nostra sorpresa quando ci è stato detto come un effetto sui tassi di produttività è riscontrabile non solo in relazione alla lettura professionale come ci aspettavamo ma anche alla lettura nel suo complesso
A conferma in fin dei conti della correttezza della formula interpretativa che descrive l'economia contemporanea come economia della conoscenza
Ad arricchire il quadro abbiamo chiamato il dottor Cipollone è illustrare altri risultati che ci sembra vadano nella stessa direzione di ricerche fatte dall'ufficio studi della Banca d'Italia
L'importanza della dimensione economica del nostro settore non in contrasto mai perfetta sovrapposizione alla dimensione culturale
Proprio perché l'economia e cultura non possono essere più considerati due piani separati dello sviluppo spiega anche perché a sezioni questa mattina sarà chiusa dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
E anche in questo caso la sua presenza non può che essere interpretata come una sottolineatura te la rilevanza strategica dei temi della crescita culturale per le imprese italiane
Il tema
Come recita lo slogan che abbiamo scelto come titolo del convegno investire
Investire investire in lettura in cultura in libri ineducazione
Investire da parte di tutti i da parte nostra innanzitutto perché cuore del nostro compito di imprenditori ma anche da parte pubblica pomeriggio di oggi questo tema generale sarà declinato in sezioni specifiche dedicata alla crescita della lettura alle politiche industriali e alla promozione del libro italiano all'estero e di una cultura per il diritto d'autore
Perché sul diritto tuttora in primo luogo necessario fare un lavoro culturale come abbiamo dovuto nuovamente constatare la scorsa settimana quando abbiamo letto con stupore e include e incredulità le dichiarazioni di un ex ministro della Repubblica e di altri esponenti politici che si vantavano di scaricare illegalmente fai dalla Rete
Riusciremo a parlare di questi temi con maggiore consapevolezza e serietà
In questi due giorni e soprattutto nei prossimi mesi al momento delle decisioni politiche sul tema ho fiducia che la risposta possa essere positiva
E spero che domani pomeriggio questa fiducia sia rafforzato nostro obiettivo è quello di evidenziare che l'impegno degli editori i loro investimenti saranno tanto più utili alla collettività
Quanto più si riuscirà a determinare una volontà diffusa a sostegno della spesa pubblica e privata in conoscenza
A partire dall'istruzione fino ai più alti gradi degli studi e non solo durante l'età scolare
Ma sono necessari investimenti anche nella ricerca e nella valorizzazione e diffusione dei suoi risultati e più in generale nell'ampliamento di quella conoscenza informale come la chiamano i nostri amici economisti così legata al consumo di libri che pure contribuisce allo sviluppo
Quando parlo di volontà diffusa penso a tutti i soggetti pubblici e privati da cui dipende lo sviluppo della società della conoscenza
Che non può limitarsi all'effimero e all'informazione superficiale casuale ma che esige dimestichezza con tutti gli elementi comunicativi anche quelli che richiedono un maggiore impegno di comprensione gli assegni d'imputazione
In primo luogo i libri
Parleremo di cose concrete e anche di risorse quindi con la consapevolezza delle difficoltà di bilancio la data che abbiamo scelto settembre quando si sta scrivendo la legge finanziaria
Non consente mi hanno voi nei nostri interlocutori di bluffare
Chiederemo allora che prima di ogni altra cosa le risorse che sono già disponibili siano ben indirizzate
Spesi in modo coordinato senza sprechi e duplicazioni
Poi cercheremo di individuare gli ambiti dove ogni euro aggiuntivo che si deciderà di investire da parte pubblica possa dare maggiori risultati
A partire dallo sviluppo delle biblioteche pubbliche scolastiche universitarie e di quelle delle famiglie
Nonché per la promozione del libro italiano all'estero dei programmi di ricerca e sviluppo nel nostro settore per la Rete di librerie
Chiederemo che vi sia rispetto per il diritto d'autore e che si lavori alle politiche di valorizzazione dei diritti per facilitare l'accesso ha più contenuti culturali a costi limitati da parte di tutti
Avendo piena corse poco Lezza dei vincoli posti dei costi di produzione e commercializzazione dei libri
Delle politiche dei prezzi ma soprattutto del valore che la spesa in libri può assumere nella crescita del sistema Italia
Concluderemo la nostra riunione con un manifesto e con precise richieste che proprio per quanto appena detto saranno non dico a costo zero va molto contenute in termini finanziari ma impegnative sul piano politico
Faremo del nostro meglio per essere chiari e convincenti perché ci aspettiamo risposte serie e atti concreti da parte di mi auguro di poter chiudere i lavori domani con un'iniezione di fiducia la stessa che avevo chiesto alla fine degli stati generali del due mila e quattro confido che ci sia permette tutti gli editori che ho l'occhio che ho l'onore stavo dicendo onere di rappresentare una prospettiva di impegno comune per non essere condannati alla solitudine che non ci spaventa perito nostro domani ma ci preoccupa per il futuro dell'Italia la fiducia tuttavia dovrà essere fondata su prospettive concrete
Scriveva il poeta russo esogeni esclusi cento
Tutti i poeti dovrebbero essere famosi
Tutte le donne dovrebbero essere belle così come oggi si dice bisogna aumentare la lettura sostenere l'editoria libraria promuovere la diffusione del libro
Come non condividere questi obiettivi
Ma continuava in cui da quando tutti voi vi fossero famosi e tutte le donne fossero belle allora si potrebbe cominciare a capire quale punita talento e quale donna e bella di ecco lo scopo di questi Stati generali
Quello di cominciare a capire al di là dell'enunciazione vaga di principi se noi editori abbiamo il talento che diciamo di averne e quanta bellezza c'è dentro enunciati programmatici delle forze politiche buon lavoro a tutti
Grazie
Che entriamo quindi nel concreto invitando il professore Antonello score U delle università di Bologna e professore Eduardo Graffeo dell'Università di Trento a presentare il lavoro grazie
Se il grazie presidente grazie
Delle delle parole grazie del supporto che ci è stato dato nel corso della realizzazione
Della ricerca che come vedete parte da un considerazione che quasi e occhiali
Non si sente
Considerazione quasi ostile Libero è un prodotto come tale chi lo produce ricerca un profitto e chi lo consuma acquista consuma il libro perché
Consuma il libro perché gli assegna un qualche valore di mercato
Qual è il valore del libro e la conoscenza e abbiamo appena detto che la conoscenza e alla base del processo di crescita allora qual è il valore del libro qual è il valore della conoscenza la ricerca parte da questo presupposto essi inserisce in un un filone
Abbastanza consolidato della ricerca economica gli economisti bisticciano quasi su tutto non sul fatto che la conoscenza il motore della crescita
In particolare il nostro la nostra curiosità è stata rivolta a vedere qual è lo spazio per la lettura della lettura nell'ambito nell'ambito della conoscenza focali ci siamo ovviamente focalizza
Sul ruolo dell'artista e allora
è lecito chiedersi
In Italia
Si legge troppo o si legge troppo poco accumuliamo troppa conoscenza o troppo poca
Vogliamo essere provocatori accumuliamo troppa conoscenza tant'è che la esportiamo esportiamo scienziati sporchiamo ricercatori perché perché sul mercato italiano il valore della conoscenza
E inferiore che sul mercato internazionale
Proteggiamo poco
Il
Valore
Del libro il valore conoscitivo del libro perché il diritti
Degli autori non sono pienamente riconosciuti non sono pienamente riconosciuti nel sentire comune in primo luogo
E allora fine della provocazione dobbiamo renderci conto che come ha detto il presidente Motta un attimo fa
Il rischio non è quello del leggere troppo dell'accumulare troppa conoscenza il rischio è quello che nel corso del tempo si depaupera i lo stock di competenze lo stock di capitale umano nel gergo degli economisti queste conoscenze che servono ad aumentare la produttività si chiamano capitale umano
E e allora e allora le ricette di politica economica sono abbastanza ovvie dobbiamo accumulare di più e dobbiamo imparare a sfruttare al meglio le conoscenze che pian piano abbiamo accumulato però queste sono belle parole se non si riesce a dare contenuto quantitativo contenuto operativo
Al a queste considerazioni il primo passo e quello del misurare la conoscenza compito non semplice
In genere la letteratura riconosce
Una conoscenza di natura formale legata al processo scolastico all'università la misura in termini di quantità di laureati la quota di laureati e sulla popolazione la quota dei diplomatici sulla popolazione
Misura importante ma misura parziale perché sappiamo che un certo numero di anni di studio non assicurano certe competenze avere vent'anni di studio sulle spalle non sempre
Valeria avere vent'anni di studio sulle spalle non sempre da una qualche competenza forte e allora c'è anche la dimensione qualitativa di cui bisogna tener conto
Compito più difficile misurare la dimensione qualitativa della conoscenza come si fa
In genere su ci si propone di misurare la qualità dell'istruzione contesta sulle abilità cognitive
Si chiede agli studenti quanto capiscono di un testo che tipo di problemi matematici riescono a risolvere
Questo però e comunque un stock di conoscenze legate al processo scolastico al processo di istruzione formale e il libro ovviamente entra in tre assieme a tante altre cose il numero degli studenti
Il numero dei docenti le strutture scolastiche le strutture universitarie
Libro e dentro la conoscenza formali libro e dentro una insieme di conoscenze che chiamiamo conoscenze non formali molto più eterogeneo
Ma non per questo meno importante si parlava di giacca un mondo che va avanti di conoscenze stock di capitale umano che cambia anno dopo anno il competenze da inseguire da creare
Se non vogliamo avere un capitale umano obsoleto dobbiamo far sì che le forze di lavoro
Siano sempre continuamente aggiornate mi dentro la conoscenza non formale entra entrano i corsi di aggiornamento di corsi di formazione entrano
Entra l'auto ha premuto il mento
Entrare nelle maniere chiunque feroce evidente
La conoscenza a verbale
Il libro la lettura le riviste specializzate
Il libro entra libro la lettura entra anche in questo caso particolarmente importante sarà anche il l'atteggiamento che c'è verso l'accumulazione di conoscenza perché la conoscenza formale spesso e volontaria spesso non è forzata
Uno si crea i propri tempi si crea le proprie misure di ma
In questo quadro teorico il cui sommariamente ho dato conto
La ricerca si sviluppa su tre
Il primo punto verrà trattato tra una lega
La conoscenza la crescita economica in particolare alla crescita economica regionale e all'interno della conoscenza distingue Remo due dimensioni la conoscenza formale legata all'istruzione la conoscenza non fare male
Approssimata da quindici
Ma questo non esaurisce il problema
La lettura
Determina il modo sostanziale anche la qualità dell'istruzione
Avere una famiglia che legge morto che dimostra come l'esempio che importante accumulare conosce
In tante forme
Anche tramite le significa avere
Una tecnica avere fisica e probabilmente hanno un atteggiamento giusto
Perdonatemi
Il giudizio di valore un atteggiamento giusto verso l'istruzione
Vanno messi a scuola
Cioè sono importanti anche le condizioni materiali non lo neghiamo e ne terremo conto
Però in primo luogo una famiglia che investe a casa propria incultura fa andare crea maggiori chance per il figlio e questo è un punto che verrà illustrando dal professor Gatti così come l'ultimo filone di ricerca che vede le spese culturali non come consumo il reddito e le preferenze che determinano quanto leggere S. leggere in molti casi
Quanto le spese culturali viste come investimento come fattore di produzione che determina poi la produttività del singolo lavoratore e la produttività della collettività perché ci sono gli effetti di interesse comune la conoscenza di una collettività è comunque qualche cosa che è un pochino di più della somma delle conoscenze individuale
Passiamo al primo punto della eccetera
Guarda diceva di di guardare il il grafico noi spieghiamo la crescita nel corso del tempo cioè la differenza tra il livello finale il livello iniziale della nostra misura venti benessere la più usuale il reddito pro-capite questa differenza la spieghiamo
Da due fattori
Da dove partiamo le condizioni iniziali e da quanto velocemente ci muoviamo
Verso la
Il livello finale
E
Questa descrizione del abbiamo questa descrizione una
Valutazione quantitativa tramite la cosiddetta l'approccio di Kenny Roberts bar un economista statunitense che ha reso poco che l'ha reso popolare appunto che spiega la crescita del prodotto pro-capite del taglio y kiwi Silone tramite appunto questi due grossi fatto le condizioni iniziali il reddito iniziale y zero e lo stock di capitale umano nelle due dimensioni stock di capitale umano formale legato all'istruzione stock di capitale umano informale legato alla lettura
Al capitale fisico iniziale poi ad altre variabili la dinamica delle forze di lavoro la capacità di investire di insiste
Mettiamo queste variabili dentro una qualche relazione poi diamo i pesi i coefficienti le a saranno poi dei numeri Alfa Beta Delta
E così via ci daranno il peso dei vari fattori nel descrivere cosa nel descrivere la crescita delle regioni italiane nel periodo ottanta due mila tre
Come leggere questa tabella i numeri che vedete sono sono appunto i valori che abbiamo stimato mediante opportune tecniche statistiche i valori questi coefficienti
Cosa ci dice la tabella
Vedete quattro diverse specificazioni
L'intero periodo periodi più limitati diversi metodi di Spina di un risultato univoco
I risultati che otteniamo sono robusti appunto gli economisti quasi non bisticciano più nel dare importanza alle condizioni iniziali il logaritmo del PIL
Che ci dà un coefficiente negativo perché chi è già avanti come condizioni economiche
Fa più fatica a crescere già sulla frontiera ma chi è indietro ha maggiori chance di adottare tecniche missioni può più facilmente raggiungere può più facilmente raggiungere chi stava e l'ipotesi della convergenza il segno negativo e appunto ipotesi di convergenza non solo seconda secondo cui efficiente e la crescita è dato dalla crescita della un po'delle forze di lavoro a parità di altre condizioni se le forze di lavoro crescono ciascun lavoratore avrà meno capitale avrà meno conoscenza va almeno attrezzature su cui cui potrà fruire e questo a deprime era la dinamica della crescita
Anche qui il segno negativo quello terzo e poi le nostre due variabili di capitale umano la dimensione legata all'educazione
Ed un e il la quota di lavoratori che hanno un'educazione un livello medio di educazione ma potevamo mettere il livello medio e alto sarebbe stata la stessa
E positivo ed è significativo avere lavoratori istruiti è importante aumenta la crescita così come è importante aumenta la crescita a venire lavoratori che leggono
Lette settantatré l'indice di generico di lettura nel mille novecentosettantatré
Ci vuole tempo
Vent'anni dopo
E un effetto persistente
A vere lavoratori che leggono avere collettività che leggono stiamo allinea ragionando a livello regionale ci dà una crescita maggiore ci dà una crescita maggiore anche su campioni diversi cioè da una crescita maggiore anche se usiamo una variabile leggermente diversa
La lettura con riferimento all'ottantotto è una lettura di esclusiva di libri
Abbiamo un indice generico in un caso abbiamo un indice per la lettura di libri nell'altro il risultato è una scusate
Voi mi direte effetto positivo sì ma quanto pesano
Sono numeri diversi ma vanno pesati per la dimensione della variabile quando noi facciamo questa misurazione appropriata sulla base della dimensione della variabile vediamo che l'effetto esercitato del cane dal capitale umano in termini lettura e praticamente il doppio sedici punti base di crescita media annua rispetto all'effetto esercitato dal incremento della capitale umano inteso in formaggi distruzione
Abbiamo fatto anche un esercizio per vedere un pochino come andavano le cose
Quando
Si fosse ipotizzato un Sud che legge quanto il livello medio italiano voi sapete che al sud si legge molto meno le diseguaglianze in Italia ci sono anche sotto questo aspetto
E per alcune regioni la differenza è sostanziale se la Puglia e la Calabria avessero letto come si legge mediamente in Italia alla fine ci saremmo ritrovati con un otto per cento in più di crescita non è poco
Ci saremmo ritrovati con meno diseguaglianza e anche questo non è
Quindi a conclusione la crescita e influenzata dalla lettura sia a livello diretto in termini di indici di lettura sia a livello indiretto tramite l'istruzione però su questo punto il professor De Feo sarà più preciso
Grazie mi auguro si sente anche il fondo rossa come diceva il buon vecchio Adamo Smith la ricchezza delle nazioni passa per la divisione del lavoro e quindi ci vediamo fenomeni su questa su questo poi
Ok
La seconda parte del della ricerca
Si è preoccupata di dare indicazioni sulla qualità della dell'apprendimento e non solo sulla quantità dell'apprendimento che dato ovviamente dal titolo di studio dal numero di anni
Passati sui banchi scolastici che sono sicuramente un fattore rilevante ma altrettanto rilevante capire quanto ritorno c'è dal rimanere sui banchi scuola
Ovviamente l'apprendimento dipende da capacità innate di ciascuno di noi ma dipende sicuramente anche dal contesto socio economico di riferimento e per tentare di scindere queste cose è possibile ricorrere ad alcuni da cassetta insieme dei dati relativi a degli studi che sono stati fatti a livello internazionale
Studi compiuti con delle metodologie standard in modo da permettere la comparazione a livello internazionale sulle capacità cognitive di ragazzi in età scolare il più famoso dei quali
è il procura for International assessment dell'OCSE cioè il cosiddetto Pisa
E lei data sette che non abbiamo utilizzato per analizzarne la performances dei ragazzi quindicenni
In Italia
Tentando di capire qual è l'influenza di determinate variabili che sono possibile che è possibile ricavare dal da tasse stesso
Esiste una letteratura non voglio dire sterminata ma molto ampia su su su questo data sette ma generalmente si tratta di comparazione a livello internazionale proprio per la natura stessa dei dati meno me minore attenzione è stata dedicata a quello che succede per l'Italia da questo punto di vista
Ok
In data sette relativo per chi non lo conoscesse relativo al trentadue Paesi di cui ventotto dell'OCSE
Si tratta di una data sette che raccoglie informazioni relative alle abilità cognitive dei ragazzi quindicenni
Relativamente alla lettura e comprensione del testo scritto
Alla comprensione
Abilità di natura matematica compresa l'abilità natura di scienza teme di scienza dal due mila tre sia giunto a questo anche una sezione relativa al cosiddetto problem solving cioè alla capacità pratica di risolvere i problemi di porsi problemi di risolverli
Ne abbiamo utilizzato i dati del due mila perché su queste avevamo la certezza da un punto di vista statistico sulla bontà dei dati perché i dati del due mila tre ci siamo accorti che sono ancora abbastanza sportiva nel qualche maniera puliti ma questo è un lavoro lungo che ci riserviamo di fare successivamente cos'è contenuto nella cassetta allora ovviamente c'è lo scorso che viene aggiunto dai ragazzi
In queste tre abilità
Viene fatta la media pari a cinquecento è il tutto viene pesato in modo da avere uno scarto quadratico medio pari a cento quindi chi prende seicento è uno studente molto buono di Prada quattrocento aspetto molto scarso a grandi poche inoltre ci sono informazioni relative allo Stato se familiare quindi la composizione della famiglia se la famiglia famiglia nucleare quindi la tradizionale padre madre e figli nella stessa abitazione essa comporta solo dal padre se è composto solo dalla madre e così via sul possesso di determinati beni che noi identifichiamo ente beni natura culturale e quindi i beni collegate la trasmissione di informazioni tout-court quindi sicuramente la presenza di libri ma anche la presenza di televisori di computer e di telefoni cellulari i risultati che abbiamo ottenuto da questo punto di vista sono in qualche maniera notti perché ha detto i lavori
Abbastanza interessanti secondo secondo il nostro punto di vista perché ha detto i lavori non è
Come le come interpretare questi numeri
Si tratta di
L'aumento in termini di punteggio ottenuto dal singolo studente in presenza di determinate caratteristiche sulla famiglia o sul possesso di determinati beni
Allora quello che emerge da da questa prima da questa prima analisi è che sicuramente livello di educazione della madre che nella tabella originale scisso fra educazione primaria educazione
Secondaria e così via
Conta conta più dell'educazione del padre d'altro canto questo non stupisce assolutamente perché
La madre ha la cura del figlio oltre quindi la trasmissione genetica si occupa anche data socioculturale tout-court da questo punto di vista conta la nazione rinascita perché ovviamente chi nato in altri paesi ha problemi di linguaggio e quindi generalmente si associa la minore performances scolastica
Lasciamo per il momento un attimo i libri su cui torneremo successivamente i telefoni cellulari hanno l'impatto negativo
Maggiore è il numero di telefoni cellulari posseduti dalla famiglia peggiore la per forma scolastica dei ragazzi
E i computer su questo c'è un dibattito molto ampio soprattutto negli Stati Uniti fanno bene o fanno male l'apprendimento bene avere un competere in caso avere al massimo due sembra che faccia bene all'anatra fa male
Perché probabilmente avere troppi compiuta significa che si passa il tempo più a giocare che non la prendono e da questo punto di vista
Visitare i musei fa tutto sommato bene anzi più si visitano musei meglio
E andare al cinema anche questo una forma alta di cultura anche anche questo fa farà fa molto bene
E quelli no letteratura classica Noble d'arte non poesia è una variabile che indica la presenza o meno di letteratura classica o predato Poesia
Nella biblioteca familiare ovviamente la dotazione della famiglia quindi non letteratura classica significa che la biblioteca non contiene non contiene testi di letteratura classica quindi i clan grandi classici ebbene avere una biblioteca senza
La presenza di grande letteratura classica si associa in modo negativo le performance scolastiche cerca ventidue punti in meno
Così come ma l'effetto è molto più basso non avere opere d'arte in casa
Le fatto perverso è legato alla presenza Della poesia su questo ci siamo interrogati a lungo con con un con un con con Antonello non siamo riusciti ad avere una risposta definitiva a questa strana questo strano fenomeno
Senonché probabilmente per come viene interpretato appositi tali ha semplicemente avere libri in caso di Poesia assolutamente ininfluente perché tanto per non averlo gente non li legge
E quindi con ogni probabilità un risultato come questo tra l'altro un un sette punti sono abbastanza poco da questo punto di vista non conta sembra che non controlla lo della madre sembra con un continuo lavoro del padre
Sembra che non conti la composizione della famiglia tenzone questo risultato abbastanza strano perché si occupa di bio di politiche familiari
Perché avere una famiglia nucleare non a differenza dal punto vista statistico rispetto ad avere una famiglia con il suo padre o sua madre
Avere televisore in casa aveva o non aveva nove era un numero anche superiore uno non ha un impatto significativo sulla sull'apprendimento sulle capacità cognitive degli studenti
Mentre avere libri qui vi invito ritorna la prima colonna vera libri conta e averne molti conta ancora di più
Ho riportato questi valori nella slide successiva quindi sulle su sull'asse delle ordinate trovate l'aumento di punteggio e sull'asse delle ascisse trovate i libri quello che emerge è che il rendimento dall'avere libri in casa aumenta fino ad avere una pilota Caparini cinquecento libri almeno dai dati che abbiamo trovato noi
Avere più di cinquecento libri sembra che abbassi leggermente pur essendo positivo da sola perché stiamo parlando di un aumento di settanta punti rispetto alla media
Avere una biblioteca superano i cinquecento libri sembra che abbassi leggermente
Il il rendimento dei detto questo però occorre occorre fa notare che da un punto di vista statistico adesso non mi dilungo sui pasticci che occorre fare per testare per testare due parametri in termini uguaglianza comunque questi parametri per duecento cinquanta uno cinquecento e oltre cinquecento libri non sono scindibile da un punto di vista statistico quindi sembra che li rendimento sia grosso modo costante se la vogliamo dire in questa maniera
Abbiamo poi provato a controllare se questi risultati sono robusti cioè se cambiando in qualche maniera la specificazione
Potevamo dei risultati in linea con questi quello che abbiamo fatto quindi è stato quello di introdurre alcune variabili in particolare abbiamo introdotto una variabile relativa al genere
Cioè una variabile dicotomica zero uno dove zero significa che
Stiamo parlando di uno studente maschio e uno che stiamo parlando di una studentessa femmina
Quello che emerge è che ovviamente in generale
Essere femmine comporta un aumento delle performances
Anche questo non stupisce perché ha detto i lavori
E c'è un effetto positivo anche può essere interpretato dagli psicologi e io non sono un circolo quindi non mi addentro su queste cose c'ha un effetto positivo abbastanza netto dell'educazione del padre sulle femmine ma non c'è educazione al padre sui maschi
Tutti gli altri parametri in particolare anche quelli relativi alla presenza o meno di libri in casa rimangono praticamente costanti quindi
La specificazione da questo punto di vista robusta i risultati che abbiamo tenuto sono robusti e sono tra l'altro in linea con la letteratura di stampo internazionale
Ci sono alcune differenze per quanto riguarda il possesso di computer ma sulla biblioteca casalinga risultato è univoco da questo punto di vista abbiamo trovato che i risultati che ci aspettavamo e che confermano in qualche maniera la bontà di un filone di ricerca e anche hanno delle indicazioni di policy abbastanza nette sua performance scolastica
Per quanto riguarda infine il terzo filone di ricerca
Siamo ritornati ad atti di contabilità nazionale per i dati pubblicati dall'Istat che possono quindi essere scaricati tranquillamente dal sito dell'Istat
E in punto teorico dove siamo partiti seguente
Contano solamente capitale e lavoro nella cosiddetta funzione di produzione aggregata
La letteratura economica internazionale suggerisce ormai da qualche tempo che non è così che la presenza di una miriade enorme di transazioni disperse su un mercato i più vari necessitante ovviamente di una qualunque le qui l'abbiamo chiamato tecnologia ma c'è bisogno di capacità di coordinamento
Che possono essere interpretati in termini di fiducia reciproca non tutto può essere scritto in un contratto
Ci sono delle cose che devono necessariamente essere affidate a una fiducia reciproca vanno certe volte basta una stretta di mano ma la stretta di mano a un'interpretazione diversa a seconda della cultura in cui non si trova
Abbiamo quindi provato a capire se questo capitale culturale che è dato dall'insieme delle delle delle norme
Delle istituzioni in senso lato
Dei metodi in cui vengono come di metodi fisici ma anche intangibile tra sui quali vengono espressi trasmessi valori culturali di una nazione
O di una regione
Hanno un qualche impatto su di di di natura macroeconomica sul sul prodotto interno lordo
Da questo punto di vista quindi le spese culturali che sono le spese che servono ad aumentare quello che qui viene definito come capitale culturale cioè quelli l'insieme di valori condivisi che passa attraverso la trasmissione d'informazione trasmessa dico di di di di cultura trasmessa di di un'identità nazionale provate a pensare ad esempio a quanto può contare in termini scusate
A a quanto di economico e quanto invece di culturale c'è nella scelta di un Paese che fa parte dell'Unione Europea di non avere stavano interrompe lì c'è probabilmente un fortissimo fattore culturale Verona quasi questo tipo che si forma attraverso la lettura di libri un patrimonio culturale comune così
Quindi spendere in cultura da questo punto di vista significa accrescere questo capitale culturale creare un humus comune che permette in qualche maniera di oliare le ruote
Dell'economia
Per fare questo abbiamo quindi individuato una variabile tra le variabili che vanno disposizione era l'unica possibile
E che è la quota di speso in istruzione cultura e altri beni che però dentro contengono anche le spese per videocassette materiale multimediale quindi comunque sono spese che hanno a che vedere con la forma con con la con la creazione la trasmissione di cultura sul totale della spesa delle famiglie italiane
Prendo dati disaggregati a livello regionale
Cioè non provate inserire questa cosa dentro una formula che ha generalmente conosciuta come funzione di produzione sono spaventate vive spiego velocemente di che cosa si tratta
E abbiamo perché ha qualche infarinatura dei corsi di economia primo anno di università forse questa cosa il suo anche un po'familiare comunque insomma quell'idea che ciò che viene prodotto che a sinistra da serie uguale del termine nel terminal lo so che sta a destra si adegua
Attraverso una qualche scoop una una certa a scatola chiusa che è questa funzione
Crede al Mina il singolo apporto dei vari fattori K e lo stock di capitale fisico quindi
Magazzini fabbriche autostrade
Reti di trasmissione telefonica adesso non voglio entrare
In argomenti che rischia e poi abbiamo lo al lo lo spillo al la comune lo stock di lavoro interpretato in termini di quante persone effettivamente lavorano ponderate anche per la comunanza per lo stock di capitale umano ci son si possono fare delle delle cose di questo tipo
Quello tra l'altro è un invito che vi faccio personalmente dato che sono aspra da qui alla lettura del rapporto del generale così oltre a al al volume che è stato pubblicato potete anche leggere
Il il rapporto decennale e infine abbiamo una misura della di di d'della Prodi dà una misura della tecnologia dobbiamo disposizione della produttività totale maggiore CIM maggiore è l'apporto comunque che venne dato da cappa e da l h semplice ci è più basso a parità di cappelle H il prodotto sarà più basso ovviamente no
Quindi da questo punto di vista non abbiamo modellato cinica quella che viene chiamato in gergo tecnico produttività totale dei fattori che è una funzione di alcune cose
è una funzione di
A caratteristiche peculiari tipiche di una regione
Ad esempio l'assetto istituzionale e altre cose di questo tipo
Dipende da il progresso tecnologico tout court che tende ad aumentare nel corso del tempo quindi ad Approdo avere un apporto positivo nel corso del tempo quindi c'è un trend delle dietro
E dipende dalla presenza di un fattore che è comune a tutte le regioni per lo stesso istante di tempo che teme naturale l'apporto la possibile presenza di spillover tra Regioni
Quindi il fatto che in Veneto l'economia tira significa che con l'altra che probabilità ci sarà un effetto spillava sull'Emilia Romagna sulla Lombardia o almeno sulle sulle province limitrofe qui ne abbiamo abbiamo tenuto conto di questo
E infine abbiamo inserito qui dentro anche la quota di di distese
Consumi culturali sul totale della spesa delle famiglie
Abbiamo cucinato questa espressione e abbiamo ottenuto questi risultati ci sono quattro serie di risultati perché il primo è relativo a uno stimatore che prende in considerazione solamente
Gli aspetti idiosincrasie ci ciascuna singola regione
Il secondo prende in considerazione questa prima cosa ma anche il fatto che la tecnologia cresce nel tempo
Il terzo prende in considerazione gli aspetti io sin graticci e la possibile presenze spillover ed infine al quarto
Ovviamente considera tutte tra
Completezza vuole che l'ultimo stimatore sia quello che tiene conto e pulisce da tutti i possibili effetti legati a queste tre variabile quindi sia quello più affidabile da questo punto di vista
Abbiamo utilizzato in questo prima ha battuto lo stimatore che tiene conto che abbastanza robusto in piccoli campioni perché qui abbiamo tutto sommato ventidue anni per venti regioni quindi è stata di un panel abbastanza piccolo
Comunque i risultati sono abbastanza interessanti da questo punto di vista sembrano anche essere abbastanza robusti
Abbiamo che i rendimenti di scala che sono dati dalla somma del primo del secondo
Valore nell'ultima colonna sono decrescenti
Mentre se si guarda alla prima colonna che non tiene conto
Che non tiene conto di Theta alle prime due coloni non tiene conto di Theta i rendimenti di scala sembrano essere costanti
Qui c'è un forte dibattito significa che fondamentalmente molta parte di ciò che avviene
Nell'economia italiana è legata alla presenza di spillover fra regioni quindi ci sono regioni che tirano e altre ragioni per gli vanno dietro questa un possibile modo di catturare una scelta di questo tipo quando viene pulito questo affetto i rendimenti di scala diventano decrescente
Ma la variabile oggi è una variabile che pesa è statisticamente significativa
Per come è costruito il modello è una semi elasticità da un punto di vista tecnico la lettura che bisogna che bisogna fare quindi è questa un aumento di cento punti base della quota di consumi incultura quindi a parità dispense
Si associa un aumento del livello del PIL di quasi un punto percentuale
Ed è un risultato forse scontato ma che presentato in questo modo ci sembra abbia una una qualche un qualche valore
Poiché però avevamo a disposizione dei dati di natura regionale abbiamo pensato di fare una disaggregazione per ragioni ora la tabella che mi presenterò per ovvi motivi sono poco leggibili ancora una volta l'invito che nella zona porto
Per fare questo bisogna ricorrono stimatore diverso
Problemi di natura statistica insomma quello che emerge è che su venti Regioni su venti Regioni solamente in otto casi la variabile gita segno meno
In scelte di questi casi non è statisticamente significativo quindi possiamo dire che l'effetto è neutro solamente in un caso o le fette negativo è statisticamente significativo cioè nel caso del Veneto io sono veneto
E la cosa mi ha lasciato un po'perplesso
Tra l'altro se volessimo dare un'interpretazione di natura di dal punto di vista geografico quello che emerge che i dati con leggi negativo si trovano per il Veneto
Per l'Emilia Romagna
Le Marche
E per l'Abruzzo
Quella che il compianto Giorgio sua definiva l'economia Neckar nel nord est centro
Questo può essere poi può può può avere un'interpretazione di un certo tipo se si dà un'occhiata anche il valore degli altri parametri perché lì ci si accorge che capitale e lavoro
Hanno rendimenti di scala crescenti sembra contare molto di più l'accumulazione dei fattori tradizionali rispetto l'accumulazione di cultura
Noi non abbiamo inserito una slide e di commento finale perché ci auguriamo che le cose che vi abbiamo raccontato questa mattina siano lo spunto per un dibattito che nell'ambito di questo dibattito che verrà fatto in questi in questi due giorni
Vengano vengono prese Giorgio vengono individuate alcune considerazioni considerazione di fondo sui risultati che abbiamo presentato quindi a me non resta altro che ringraziare per la vostra attenzione reazioni
Grazie per questa presentazione che comma sempre in questi casi presente de de misteriose tabelle ma che credo siano
Invece anche se a volte con dati che sembrano scontati molto interessanti perché soprattutto ci pone ci pongono davanti delle domande a cui dovremmo cercare anche qualche volta di dare delle risposte
Invito il dottor Piero Cipollone del servizio studi Banca d'Italia per il suo intervento
Buongiorno a tutti
Lasciatemi innanzitutto ringraziare gli organizzatori
L'associazione italiana degli editori interni l'opportunità di discute così dottore credo che ci sia un problema di microfono e di augurio alcuni pregherei di dare una risposta una volta per tutte perché sembrano le risposte che noi aspettiamo da anni quindi provo vuole portare questo libro da spesso spegnere decoro bianco per fare due nomi ha un suo uso grazie forse
Ecco a prima di iniziare fatemi ringraziare gli organizzatori l'associazione italiana degli gli editori per darmi l'opportunità di discutere un tema che è centrale per il paese che la cui la Banca d'Italia da grande attenzione
Anche nei documenti ufficiali come dimostrano le parole del governatore
Nel ultime considerazioni
Io parlerò di rendimenti privati e sociali dell'istruzione
Fatemi chiarire innanzitutto che gli economisti pensano all'istruzione come ad un investimento innanzitutto particolare il capitale umano
Questa non è una scelta banali è tutt'altro che occhi molto spesso si pensa all'Inter all'istruzione alla forma la cultura come ha con consumo come è stato detto
E per dire quante radicata questa cosa nella cultura pensate che nelle statistiche ufficiali le spese per libri
Per musica eccetera eccetera vengono classificati tra i beni di consumo e non fra i beni di investimento siccome però noi pensiamo all'istruzione come un investimento come ogni investimento va valutato
E per questo ci interessiamo i rendimenti dell'istruzione
Come Leonardo diamo questi istruzione
O se volete la cultura pensiamo ai rendimenti esclusivamente privati
E poi c'è una grande fetta che si chiamano il mezzo enti privati e sociali diciamo dell'istruzione
Fatemi fare una breve panoramica ce ne sono almeno quattro filoni che la letteratura indagato
Quello dell'esternalità produttive abbiamo visto qualche esempio un attimo fa cioè come l'istituzione di una persona influisce sulla produttività delle altre persone di luogo i suoi colleghi non di se stessi
Gli effetti dell'istruzione sulla criminalità sulla probabilità di delinquere gli effetti dell'istruzione sulla salute propria
E infine gli effetti dell'istruzione sull'istruzione degli altri
Io cercherò brevemente di passare in rassegna queste cose qui
Chiederò alla vostra pazienza di seguirmi in questo lungo tragitto cominciamo con i rendimenti privati
Qual è la logica sottostante l'idea è che il capitale umano che noi rozzamente misuriamo come come anni di istruzione dimentichiamoci però dimenticandoci fondamentalmente della qualità
Influisce su questa benedetta produttività di ogni singolo lavoratore e come si manifesta un incremento della produttività lo vediamo in maggiori salari e una maggiore probabilità di trovare un lavoro
Queste sono le speculazioni teoriche me ma sono vere nei dati bene questi sono alcuni numeri che vi faccio vedere questi sono numeri della Banca d'Italia dell'indagine
Sui bilanci delle famiglie della Banca d'Italia non vi spaventate grafica complesso ma in qualche secondo su cercherò di spiegarglielo la Lignani Dall'Igna nera sono i salari netti di una persona che ha al massimo las la scuola media ed è distribuita per anni vedete sull'asse delle ascisse delle sulla linea orizzontale abbiamo gli anni si va da quindici anni fino a sessanta come rete di sala di queste persone crescono questi sono salari netti a prezzi due mila e quattro è una media dall'ottantaquattro al due mila quattro al due mila e quattro sì dall'ottantasei al due mila e quattro si parte da un salario che circa seicento euro apprezzi tre mila e quattro e si arriva un salario che cerca mille e cento euro nel in mensile per una persona invece questo grafico c'è un proprio per una persona invece che ha fatto almeno la scuola secondaria superiore vedete che i salari sono leggermente più alti all'inizio e continuano a crescere crescere e crescono di più di quelli di una persona che ha avuto solo la scuola ne infine per chi ha la laurea si vede la stessa cosa con i rendimenti sempre più alti notate che le barre invece sono quelli che si chiamano i rendimenti cioè sono quanto guadagna in più in percentuale una persona che va a scuola quindi diciamo questi sono quanto si guadagna in più in termini percentuali per ogni anno in più di scuola si vada un numero che circa si misura sull'asse di destra questo si va da un numero che circa il due per cento all'inizio della carriera per arrivare al numero che circa il dieci per cento alla fine della carriera questo misurando il rendimento dell'istruzione solo dal lato dei salari
Abbiamo detto che però l'istruzione favorisce anche l'occupazione delle persone
Ecco i tassi di occupazione che abbiamo in Italia questi sono dati del due mila e cinque sulle forze di lavoro
Se uno guarda alle persone con una laurea all'inizio della carriera hanno più o meno la stessa probabilità di essere occupati delle altre persone di quelli con un diploma o di quelli con una licenza media vedete più o meno la stessa probabilità circa il settanta per cento
Ma come andiamo un po'più in là con la carriera quando le persone
Hanno potuto cercare a sufficienza sul mercato del lavoro vedete che la probabilità di essere occupati per le persone più istruite è molto più ampio circa venti punti in più rispetto a una persona con una licenza media
Per il complesso dell'economia più o meno questi sono i risultati se uno mette insieme questo fatto cioè il fatto che uno quando lavora guadagna di più è il fatto che trova più la più facilmente lavoro trova questi risultati mediamente mediamente frequentare la scuola un anno in più orrende per l'intero Paese l'otto per cento non c'è un asset che io conosca che renda questa cifra in termini nel sud il rendimento è ancora più alto circa il nove per cento per il resto del Paese leggermente più alto ma stiamo parlando comunque di rendimenti superiori all'otto e cinque per cento
Che sono dei numeri del tutto di tutto rispetto
Quindi dal punto di vista privato l'istruzione è un grande investimento ma come valuta operatori pubblici e siamo interessati anche soprattutto i rendimenti pubblici dell'istruzione perché se fosse un investimento puramente privato non si capirebbe perché lo Stato o l'operatore pubblico dovrebbe intervenire nel settore se fosse una scelta ognuno si appropria dei rendimenti delle proprie scelte non c'è problema
Il vero punto cruciale
Che rendimenti sociali dell'istruzione ci interessano perché sono la spinta all'investite alla partecipazione dell'operatore pubblico all'istruzione se i rendimenti sociali dell'istruzione sono superiori questo significa che gli investimenti privati sono sottodimensionati perché se tu non ti appropri dei rendimenti di quello che fai tende ad investire meno di quello che a socialmente ottimali
Quindi dei rendimenti sociali dell'istruzione positivi significano che non incentiva lo Stato a intervenire l'intervento dello Stato in questo settore migliora al welfare complessi al contrario si sono negativi un investimento
Dello stato sta distruggendo risorse come è possibile che ci siano dei degli investimenti sociali negativi istruzione se per esempio la scuola non non insegna nulla ma è soltanto un ranking delle capacità delle persone oppure se ci sono degli effetti di congestione
Quindi capite perché ne siamo particolarmente interessati a capire se esistono dei rendimenti sociale
Il primo canale attraverso cui la letteratura ha cercato di individuare questi benedetti rendimenti sociale dell'istruzione questo
Delle esternalità produttive perché si pensa che perché si pensa che ci possa essere un rendimento sociale di investimenti in termini di interazione produttiva perché i lavoratori imparano nel nel nel confronto con gli uni con gli altri soprattutto di quelli tutti gli studi un secondo problema è quello che si discute spesso sono gli effetti di spillover della ricerca di base di uno può fare sia persone più istruite se agli ingegneri sei fisici sei tecnici
E infine c'è una complementarietà fra capitali fisiche capitale umano la stessa macchina rende molto di più se usata da una persona con un grado di istruzione piuttosto
Che dicono i risultati pirici quanto valgono quanto valgono queste esternalità beh insomma non ci sono grandi con le notizie da questo punto di vista l'evidenza non è conclusiva le stime esistenti per gli Stati Uniti suggeriscono che se esistono sono piuttosto piccole
Anche per l'Italia le stime di indicano effetti molto piccoli se non addirittura negativi
L'unica nota positiva che forse nel Mezzogiorno c'è un'evidenza di qualche rendimento privato bene allora che facciamo non investiamo più in istruzioni dal punto di vista pubblico questo ha stimolato la ricerca su altri canali
Logica e che un l'istruzione e andare a scuola leggere non influenza solo i suoi comportamenti sul mercato del lavoro influenza tutta la propria allora come si che effettua sui su altre variabili previsti tipicamente sulla criminalità su questo non ho dei numeri definitività farvi vedere ma solo delle semplici con le relazioni perché al momento in Italia non abbiamo degli studi definitivi su questo
Però
Intanto capiamo perché perché la prova perché l'istruzione dovrebbe influenzare la probabilità di delinquere c'è intanto un effetto sui prezzi un anno distruzione in più abbiamo visto Mental statali ottenibile con attività legali dal sei all'otto per dalla sei al dieci per cento
Quindi si riduce il valore del tempo dedicato a delinquere relativamente a quello dedicato attività legate questa l'incentivo a non non delinque
Per lo stesso motivo aumenta la quantità di reddito a cui uno rinuncia in caso per gli arresti questa l'effetto Prezzi diciamo sugli incentivi poscia l'effetto delle preferenze cioè la gente pensa che il livello di istruzione può cambiare le preferenze rendendo le persone meno propensi a delinquere perché più paziente più avversi al rischio
E viene poco o modificare il costo dell'attività legali quanto conta tutto questo c'abbiamo delle evidenze qualche evidenza ce l'abbiamo sono delle pure al momento riguarda faccio vedere solo delle correlazioni questa la distribuzione della popolazione
Italiana quella complessiva alle alligna le le barre blu
Le barre Crema sono quelle della popolazione carceraria distribuita per grado di istruzione la gialle il tasso di incarcerazione cioè quante persone stanno in galera per titolo di studio ovviamente come vedete le persone più istruite vanno meno in galera ma anche relativamente in termini assoluti e relativi cioè il tasso di incarcerazione cresce al diminuire del grado di istruzione
Questa è una pura e semplice correlazione a livello italiano ma che si ritrova anche se uno guarda a livello di singole regioni questa è un grafico che mostra la correlazione fra queste sono le regioni dell'Italia
Sull'asse delle sull'asse delle ascisse ho messo il grado la quota delle persone che hanno almeno una licenza su Bettini scuola secondaria superiore e sull'asse delle ordinate il tasso di incarcerazione come vedete c'è una chiara correlazione negativa
Questo lo sta dicendo nulla sugli effetti casuali causa è solo una correlazione
In Italia non c'è nulla per questo ma per darvi un'idea di quanto conti ed io ho qui è preso a riferimento un per fortuna molto famoso sugli Stati Uniti
Questi questi due autori trova non vedere dell'American Economic Review trovano che i livelli di istruzione più elevati riducono fortemente il tasso di criminalità per dare un'idea un punto percentuale della quota di dei maschi che conseguono un diploma di scuola secondaria di superiore riduce il numero dei reati contro la persona delle otto dello zero otto per cento e contro la proprietà dello zero sei
Quanto conta questo effetto conta quasi due mila e cento euro
Quel due mila cento dollari
Per per ogni ragazzo che competono scuola secondaria superiore per darvi le l'idea del peso relativo è come se il rendimento privato dell'istruzione venisse aumentato di un venti per cento quest'effetto conta per il venti per cento
Passiamo all'altro passiamo
Ai rapporti tra istruzione e salute
Qual è il legame fra istruzione salute perché investire in istruzione può aumentare il benessere delle persone interne infatti
Pagato il tentato la cattiva salute riduce la quantità di ore lavorate il costo opportunità della cattiva salute e quindi il salario da tanto più elevato quanto maggiore è il grado d'istruzione
Le persone più istruite hanno una maggiore informazione una migliore conoscenza circa i comportamenti nocivi per la salute
Se uno guarda un po'le correlazioni vede cose interessanti per esempio queste la quota delle persone con diverso livello di istruzione che per esempio fumava malattie croniche o incidenti domestici
Guardiamo solo all'indicatore sul fumo che sappiamo delle delle conseguenze certi negative sulla salute vedete che fra uno che ha la laurea è uno che alla scienza alimentare certo circa il doppio delle probabilità di fumare è chiaro che questa è correlato anche all'età delle persone ma certo la il il gradiente come si dice è impressionante
Guardate anche gli incidenti domestici ovviamente quella legata al fatto che le persone comuni minore livello d'istruzione stanno di più a casa ma lo stesso la differenza impressiona
Se voi vedete il ricorso ai sistemi al sistema sanità questi sono dati Istat non c'è niente no non mi sono inventato nulla queste sono l'indagine multiscopo
Se uno guarda per esempio sempre al ricorso esiste ai sistemi al sistema sanitario nazionale vede che c'è un bel risparmio per le persone più istruite quindi istruire migliora la salute e tende a incidere a far pesare meno
Sulla sul sistema sanitario nazionale queste sono correlazione fortunatamente sul rapporto fra salute istruzione qualche studio per l'Italia esce un primo studio l'hanno fatto due miei colleghi dalla Banca d'Italia uno si chiama
Luigi chiamare l'altro Giovanni D'Alessio Mineo della Banca d'Italia che fanno loro stimano la probabilità di essere invita ad una certa età
In funzione del livello di Street distruzione tenendo conto dell'età della residenza della presenza o meno di un coniuge che si trova se uno tiene se uno guarda alle persone che hanno settantacinque anni
Si vede che aumentare il livello di istruzione aumenta la probabilità di sopravvivere del quattro per cento tradotti in numeri questo significa per una persona di settantacinque anni avere un anno in più distruzione gli aumenti alla vita in media di cinque mesi sia maschio
Sei virgola cinque mesi per le donne non sono numeri trascurabili se tenete conto che il valore di una vita viene stima di un anno di vita viene stimato intorno a duecento mila
C'è un lavoro che stiamo facendo con dei colleghi della Banca d'Italia in cui guardiamo all'istruzione la probabilità di morire
Queste sono delle relazioni causali né guardiamo una popolazione più più giovani guardiamo buona volatile sotto ai quarant'anni
E troviamo che sette persone ottengono a un diploma la probabilità di morire cala di circa un decimo di punto percentuale tenete conto queste fette fortissimo tenendo conto che la probabilità di morire per questa gente di circa l'uno per cento quindi a un dieci per riduce la probabilità di morire il dieci per cento
Fatemi brevemente passare
All'ultimo punto a cui tengo particolarmente
Si discute molto distruzioni in questo Paese
E si discute molto di costi dell'istituzione di questo Paese
Quello che vorrà cercare di in questa con queste ultime tre slide secche azione Inversini struzzo non deve guardare solo
Agli effetti sulla persona che riceve Taddei conto una borsa di studio del posto ma all'incentivo allora e all'effetto di imitazione che questo produce sulle altre persone che lo circonda
Quindi la questione di valutare se l'essere inseriti in un gruppo più elevato livello di istruzione induce le persone ad investire di più in carica l'umana
Ci sono molte possibili spiegazioni per questa l'apprendimento facilitato gli effetti limitazione la concorrenza ci sono più risorse a disposizione della singola persona
Sono difficilissimi da valutare c'è una c'è un'evidenza che suggerisse questi effetti ci sono e più difficile indicare quanto
Un primo lavoro che cerca di valutare questa fatto dal professor Daniele Checchi dell'Università di Milano dal mio collega Francesco Zollino della Banca d'Italia
Lavora pubblicato sulla rivista di politica economica nel due mila e due loro che fanno vanno a guardare gli studenti all'ultimo anno della scuola secondaria superiore l'anno di riferimento del novantadue novantatré
E che quale che guardano guardano i voti di maturità di ogni singola persona e si chiedono ma se tu sei in una classe dove il voto medio più alto che succede al tuo voto medio di là di diploma
Loro trovano che per ogni punto in più un medio di il nel voto di diploma della classe il voto della singola persona aumentati punto settantatré quindi è come se ci fosse appunto un effetto di spillover del settantatré per cento
Con con Alfonso rosolia abbiamo fatto anche un altro lavoro sempre su questo tema un lavoro che verrà pubblicato sull'American Economic Review il prossimo anno e guardiamo agli studenti nel Sud Italia
E ci chiediamo qual è la probabilità per una persona di conseguire un diploma si è inserito in un contesto dove la gente si diploma di più noi troviamo che se la prova la probabilità di diplomarsi aumenta di zero sessantotto punti
Percentuali si aumenta di un punto la quota dei diplomati per un gruppo di riferimento quindi se in una classe se in una classe rispetto a un altro c'è un punto in più di lavoro diplomatico questo questo aumenta la probabilità di diplomarsi zero sessantotto
A che avevo qualche grafico ma non voglio incidere sulla sul vostro pranzo quindi vado direttamente a cercare di valutare quanto valgono questi effetti mi concentro solo sul nostro per mia di rosolia
Per darvi un'idea di quanto costa curdi quanto conta questo aspetto
Se noi dessimo una borsa di studio a una persona per diplomarsi quest'effetto avrebbe un rendimento di tre mila e cento euro l'abbiamo visto dei primi grafici iniziato questo però è una fortissima sottostimati quanto vale quell'investimento perché il fatto che una persona si è diplomata induce il suo collega addormentare la probabilità di diplomarsi
Le di quanto di quante queste sette punto sessantotto quindi il rendimento aggiuntivo è tre mila e cento euro per punto sessantotto quindi aver permesso una persona in più di lavoro di diplomarsi non ha solo un effetto sulla sua probabilità di diplomarsi ma anche di quella che il collega affianco questa un rendimento questo fatto che la persona a fianco pur non avendo ricevuto fare i conti la borsa di studio
Va va di più a scuola e questi gli effetti vanno sommati
Insomma
Se uno volesse tirare delle conclusioni che dice esistono i rendimenti privati dell'istruzione sulle interazioni produttive
L'evidenza non entro inclusiva
Sugli altri canali abbiamo informazioni che certamente sulla criminalità gli effetti sono forti istruzione riduce la probabilità di di criminalità
Egli e i rendimenti sono circa il venti per cento di quelli privati purtroppo non c'è evidenza dell'Italia speriamo di poterne ottenere prezzi sulla salute le prime evidenze dicono che ci sono importanti effetti causali dell'istruzione sulla probabilità di morire gli i rendimenti sono dell'ordine dell'otto per cento e avete visto l'ultimo esempio che vi ha fatto l'evidenza c'è un'evidenza robusta
Di rendimenti sociali dell'istruzione che viaggiano attraverso l'istituzione
Fatemi dire l'ultima cosa ne stiamo approfitta c'abbiamo questi ben rendimenti abbiamo capito che rendono molto più dell'attività fisica le attività finanziarie ne stiamo approfittando come paese
Questi sono i dati Pisa che hanno illustrato un attimo fa i colleghi
Questa il voto medio dei vari Paesi nella nei test di lettura vi faccio vedere l'Italia è noto che l'Italia per Ford fama fa veramente male
Siamo peggio di noce giusto la Grecia la Turchia e il mezzo ma quello che più impressionante perché se uno spacca il dato per Paesi vede che il Sud in parte questo Sud si si tratta di credo Abruzzo Molise Campania e Basilicata e ancora i risultati sono ancora peggiori e se uno guarda al alle altre regioni del Mezzogiorno fanno peggio sono solo il Messico fa peggio di loro
Correlato a questo c'è il dato degli studenti leggono un testo ma che non capiscono quello che scrivo quello che stanno leggendo che la linea blu questa la percentuale degli studenti che pur essendo in grado di leggere non sono capaci di capire quello che stanno leggendo
In Italia questo numero è pari a circa il nove per cento nel Sud è uguale al tredici per cento nelle regioni insulari
E il quindici per cento
Che fare io penso che le soluzioni le soluzioni come dire collettive se ne discuterà ampiamente nel pomeriggio per quello che mi riguarda io ho cominciato per tempo a darmi da fare il mio Rocco mio figlio Rocca solo tre mesi ne sta cercando un signor giudice
Grazie
Credo che anche questo intervento città creato interessanti spunti di riflessione discussione
E adesso credo spero avendo rispettato i tempi la parola al presidente di Confindustria dottor Luca Cordero di Montezemolo prego grazie
Ma io innanzitutto ringrazio il presidente Motta di avermi invitato qui oggi
Vorrei dirvi che sono particolarmente contento con me presidente e rappresentante degli imprenditori italiani
Di essere con voi
Non a parlare di PIL non a parlare di finanziaria non a parlare di riforma degli aspetti contrattuali ma
A condividere con voi
Alcune riflessioni
E e soprattutto alcuni indirizzi operativi che debbono seguire le riflessioni perché questo è un Paese che riflette molto
Ho apparentemente riflette molto dialoga molto a livello di progetti di idee di tavole rotonde di dibattiti convegni e chiamo una terribile
Pericolosa
Difficoltà a decidere a trasferire le idee in Progetti realizzati sia per quanto riguarda le infrastrutture materiali sia soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture in materia
Vedete io ci tenevo ad essere oggi qui pur non vi nego avendo una vita molto complicata ci tenevo perché parlare di cultura spesso anche nel nostro mondo e non solo nel nostro mondo
Sembra volare alto ma con tutti i problemi che abbiamo parliamo di cultura io credo invece che mai come in questo momento di fronte a un mondo in una colazione evoluzione straordinaria
Noi figli del dopoguerra eravamo abituati a confrontarci fondamentalmente con la Germania con gli Stati Uniti e con il Giappone
Oggi io torno ieri l'altro dalla Cina mancavo dalla Cina non da dieci anni ma da un anno e mezzo e ogni volta che torni rimani veramente impressionato ma qui non è l'impressione è solo e tanto
Della parte industriali infrastrutturale strepitosa case edifici industrie ma della parte immateriale investimenti in università
Investimenti straordinari in tecnologia
Investimenti in quella che si chiama la società della conoscenza incentivazione
Fenomenale ai propri studenti più bravi a studiare all'estero
Quindi una crescita straordinaria di quella Fabbrica delle idee di quella capacità di creare di realizzare di progettare che sarà ed è già la sfida più importante nel mondo
Se andiamo in India vediamo che ancora di più la crescita del Paese focalizzata su un rapporto conoscenza scuole università
E quindi torno a dire per un presidente di Confindustria e doveroso attuale e assolutamente necessario parlare di cultura noi siamo un Paese lo diciamo purtroppo con rammarico e ognuno di noi ha delle colpe in tal senso a chi per ricchi in ruoli diversi rappresenta la classe dirigente di questo Paese
Noi veniamo da oltre dieci anni di non scelte
Dino Shelter a trecentosessanta gradi
Credo che quando noi vediamo le classifiche del nostro Paese dove siamo abitualmente
Quella della lettura interessante ahimè non nuova
Io ho fatto il Presidente della Federazione
E editori dei giornali e se parliamo dell'indice di lettura dei giornali siamo lo stesso agli ultimi posti
Spesso mi sento dire lei è pessimista queste classifiche non servono a niente
Non sono veritiere
Potrebbe anche essere io preferirei che però anche in classifiche non veritiere di essere i primi posti non di essere sempre gli ultimi e ahimè gli ultimi posti non riguardano solo i temi seppur fondamentale vi spiegherò perché della cultura ma riguardano la competitività
Riguardano la il la la capacità di fare impresa i tempi di risposta del Paese alla burocrazia non solo del cittadino ma dell'imprenditore riguarda la produttività e di cui vorrei riparlare tra un secondo perché direi degli spunti di questa mattina ci sono due importanti uno che non avevo questo per me è una novità
Importante e quindi si potrebbe essere una campagna pubblicitaria per il vostro settore che il libro salva la vita e quindi questo è un elemento nuovo importante su cui lavorare
E l'altro che non è nuovo ma merita grande riflessione e il rapporto tra cultura conoscenze produttività
Vedete io forse è come quando mi tocca di parlare
Di cose che mi piacciono io ho due
Posti che amo particolarmente la libreria
Io ho studiato negli Stati Uniti allora New York c'erano le librerie Doubleday e compagnia bella per te tutta la notte o quasi ho dei ricordi straordinari di presenze in ogni città che vado vado a vedere come sono fatte le librerie
E auspicherei che ce ne fossero di più in Italia ma in quelle poche ben organizzate che ci sono passò molto tempo
E c'era Sellerio che ha fatto
Un piccolo libro
Sulla passione di aver i libri non necessariamente di leggerli ma di toccarli di averli è un rapporto straordinario e con tutto rispetto sento questo parlare da tanti anni della fine della carta stampata e di internet ci mancherebbe altro
Però fortunatamente rimane
Un elemento centrale e l'altra è la fabbrica perché nella fabbrica io il mio ufficio alla Ferrari e dentro la fabbrica nella fabbrica c'è creatività c'è organizzazione c'è valore umano c'è spirito di sacrificio e c'è una grandissima grandissima passione per il proprio lavoro pur nella difficoltà che questo comporta
Oggi parlare di cultura perché e doveroso intanto perché io uso finché Ray che in un Paese che viene da dieci anni di non scelte
Non scelte a trecentosessanta gradi quelle non scelte che Ri e che ci fanno indietreggiare in tutte le classifiche perché non scegliere stare fermi vuol dire andare indietro rispetto a tutti quelli che vanno avanti
Ma se guardiamo ad alcuni di dei temi più preoccupanti della non crescita o meglio della dell'indietreggiare del nostro Paese vorrei richiamarle tre
Primo abbia parlato prima di studenti stranieri
Noi non siamo tra i primi sei Paesi in Europa nella capacità di attrarre studenti stranieri
Spagna
Regno Unito Francia Germania Olanda attirano più studenti stranieri
Perché
Perché noi siamo un Paese di scarsissimo livello di conoscenza e di concorrenza
E con la volontà di fare di creare tante Facoltà condominiali per cui la il potere di un'università
Locale quanti più facoltà non centri di eccellenza io auspico e lo diciamo da tempo meno facoltà il più centri di eccellenza
Non c'è concorrenza i professori sono valutati non per quello che producono non per le ricerche ma per l'anzianità il valore legale del titolo di studio è un qualche cosa che andrebbe abolito e certamente e certamente ci sono e certamente ci vorrebbero delle concorrenza tra università per cui le università sono ingrato
Di andare sul mercato quasi come in questo momento parlare in campagna acquisti del calcio forse rischiamo la magistratura però andare a acquistare a reperire sul mercato i migliori professori italiani stranieri meglio se qualche straniero porta in Italia aria fresca cultura perché noi siamo anche agli ultimi posti nella capacità di attrarre ricercatori studenti e i professori stranieri
E allora il cane che si morde le code non possiamo pretendere che uno studente cinese indiano
Inglese americano giapponesi o greco venga in Italia a sentire i corsi in italiano lingua stupenda mai né non popolarissima nel mondo
E se noi non apriamo una grossa foto una grossa attività di in corso in lingua inglese non saremo mai capace di attrarre studenti e la cosa più molto umiliante con tutto rispetto dei paesi che ci
Battono in questa classifica Chio credo che se noi fermiamo nel mondo qualche persona parlare di storia di arte di Desailly di italianità quanti sarebbero gli studenti in giro per il mondo che poi diventerebbero i migliori ambasciatori nel del nostro Paese vogliosi di venire in Italia
Quindi una capacità di attrazione che ha negli studenti ricercatori un punto fermo Macchi ahimè vale per gli investimenti industriali che vale per il turismo in continua decadenza
La seconda riflessione sul tema della conoscenza emersa anche stamattina in modo interessante presidente il rapporto tra conoscenza e produttività
Vedete io proprio domani mattina in Confindustria
Presenteremo
Un Progetto ma una proposta perché progetti c'era già troppi
Sul tema della produttività
Noi oggi siamo un Paese che guardando sempre l'Europa attenzione non stiamo guardando Cina Brasile India Macao Taiwan Hong Kongo o altri paesi che hanno sviluppo a due cifre noi oggi siamo l'ultimo posto in Europa per produttività attenzione io non vorrei qui tornare dei discorsi fortissima produttività la Fabi io parlo da produttività paese
Perché vedete noi domani diremo che il punto numero uno per la crescita della produttività si basa sulla conoscenza
Si basa sulla capacità di innovare si basa sulla capacità di creare si basa sulla capacità di trasferire conoscenza a trecentosessanta gradi nella società non solo nei prodotti
Noi siamo esportiamo solo l'undici per cento del totale delle nostre importazioni esportazioni di prodotti di grande valore tecnologico vi rendete conto del rischio che noi abbiamo rischio copie e rischio di non essere leader avendo prodotti con così scarsa
Valore tecnico ma perché perché di nuovo le non scelte hanno portato a farsi che uno del sita non selettiva con tutto il rispetto fa laureare molti giovani
Tanto per essere laureati e ripeto per avere la cosiddetta foglio di carta e non una vera conoscenza
La moda adesso ed iscriversi a filosofia moltissima comunicazione abbiamo ora mamme atteri scientifiche poche e niente
Allora bisogna fare un piano di incentivazione e allora bisogna fare un piano per cui chi si iscrive la materia scientifica un rapporto più forte con il mondo del lavoro in altre parole abbiamo bisogno di scelte e scelte voli e dire leadership vuole indire il coraggio vuol dire capacità di scegliere e a creare prima le scelte poi il consenso credo che siamo di fronte ad un Paese che ha bisogno di un grande salto di classe dirigente
Credo che non possiamo parlare solo del nostro Paese in funzione del numero dei telefonini
Non possiamo solo pensare che i nostri giovani vengano educati Attraverso il liscio della televisione
Non possiamo pensare che gli studenti e voglia non la facoltà nemmeno nella loro ci state sta più vicino alla mamma ma possibilmente nel quartiere della loro città con una mobilità dei giovani bassissima
Non possiamo pensare che i nostri giovani solo perché sono giovani si ritengano
Destinatari di diritti che devono conquistarsi sul campo e allora quando vediamo che i nostri giovani hanno la mobilità minore la minor propensione a studiare all'estero la miglior propri Nord propensione a studiare le lingue la minor propensione a fare sanno al gioco
Be'queste preoccupanti
Perché noi siamo di fronte a un Paese che fa fatica
A confrontarsi col futuro a decidere dove vorrà essere tra dieci anni
Dove vorrà che questo Paese quale posizione occupi nel mondo tra dieci anni tra quindici anni cioè domani mattina perché dieci quindici anni con la velocità del mondo solo domani mattina e
Dove vogliamo essere ma per sapere dove vogliamo essere
Ci vuole un po'di consenso non solo con tutto rispetto delle statistiche che ho visto gli accordi sul futuro del Paese tra maggioranza opposizione si fanno nel fare uscire dalle carcere dei delinquenti e non nel costruire le carceri si fanno nel non mettersi d'accordo su niente si fanno si fanno nel non condividere con senso dello Stato consenso civile con amore per il Paese con gratitudine per il Paese ma anche con responsabilità da chi lavora in questo Paese non ci si riesce a mettere d'accordo su niente
Bisogna cercare di fare uno sforzo straordinario nei prossimi mesi per condividere pochi fondamentali obiettivi del nostro futuro
Che ha un futuro non di destra non di sinistra il futuro del nostro paese e dei nostri figli delle nostre aziende
E un futuro che deve finalmente far sì che qualcuno si occupi veramente di uno dei più grandi patrimoni questo sì che ci porta alle prime in classifica nel mondo in Italia che è la cultura
Una cultura storica una cultura di cui non sono in quanto merito abbiamo certamente i nostri nonni i nostri padri ne hanno molto un Paese che ai più del cinquanta per cento dei siti archeologici nel modo un Paese che ha persone eccezionali un Paese che paradossalmente dice molti italiani ci sono in questo momento manca l'Italia se dovessi essere provocatore nel mondo
Allora noi abbiamo bisogno di mettere la cultura nel senso più bello più vero
Più ampio più profondo più produttivo più pragmatico e meno lasciatemi dire salottiero e culturale al centro dell'attività di questo Paese
Perché se è vero come è vero che noi siamo gli unici sì uno punti d'Europa come produttività quindi come capacità di produrre
Quanti di noi hanno conosciuto il mondo attraverso i libri
Io detto
I miei amici la terza che stimo
Io sono un amante di saggistica leggevo la fiction che mi è servita come a molti creatività idee aria fresca qualcuno che scrive cose ti leggo on delivery conosce dei personaggi conosci delle situazioni
E sono amante del della saggistica perché aumenti alla mia cultura
Lo dovremo vivere ognuno di noi che la sera prima di andare a dormire ci rendiamo conto in quel giorno quante cose abbiamo imparate quante continueremo ad imparare se abbiamo passione entusiasmo per quello che facciamo
Ho conosciuto il mondo da bambino attraverso Giulio Verne o attraverso
Le isole del Tesoro o Kipling ma poi Colin con i viaggi con i con i colleghi con i libri romanzi le storie di viaggi avventura quanti sogni di un Paese che dovrebbe grazie a Dio a nella creatività i suoi punti di forza
Allora se noi mettiamo insieme diciamo la cultura italiana è foriera
Di sviluppo c'è perfino un rapporto diretto tra cultura e industria di cui sono oggi a testimoniarlo noi dobbiamo aumentare il tasso di conoscenza del Paese se non ci va se non siamo perdenti con tutto il rispetto
E con tutto rispetto anche di cose di nicchia eccezionali
Dobbiamo mentale il tasso di conoscenza è facile dirlo oggi faccio dire al convegno trattasse conoscenza vuol dire scelte chiare e coraggiose e condivise forti urgenti dalla scuola all'università
Ma vogliamo cominciare avere la concorrenza dalle scuole elementari
Vogliamo cominciare a segnare i ragazzi la capacità di intraprendere la capacità di creare la capacità di non essere solo un Paese che chi lavora lavora per mantenere tutte le le sacche di parassitismo di non produzione
Di non di non concorrenza di non sfida noi siamo un Paese che nel dopoguerra non so dice
Sì dico sempre le stesse cose ma noi siamo un Paese signori che siamo usciti da una guerra lunga difficile Paese povero senza materie prime chiari agito ma agito sulla base della forza della capacità dell'Italia
Allora
Noi oggi abbiamo bisogno di una politica che ci trascini di una politica Ricci che affronti perché si dia delle sfide che si dia degli obiettivi
E chi non è in grado di scegliere
Chi non è in grado di mantenere le promesse
Chi non ha il coraggio chi non ha il senso dello Stato chi non ha la capacità di sapere che un Paese con più concorrenza è un paese che si fa anche più carico di chi ha più bisogno perché rapporto competitività solidarietà è fondamentale
Solo un Paese forte può farsi carico di chi ha più bisogno
Però se siamo un Paese in cui ancora adesso stiamo discutendo su uno su poche fondamentali liberalizzazioni nel mettere i cittadini-consumatori al centro
Del del paese siamo un Paese ingessato che fa fatica e io credo che se dobbiamo parlare di riforme la prima riforma che si dovrebbe fare una riforma istituzionale perché questo Paese non può continuare ad avere un progetto è un processo decisionale che se uno vuole aprire di cura Libreria commenti ed un mestiere che spero vi stia a cuore
Circoscrizioni Comune Province Regioni Stato non è possibile il mondo sta andando a un'altra velocità e chi verrà dopo di noi dirama quelli che avevano dei ruoli in quegli anni che cosa hanno fatto
Allora tornando al tema di oggi io credo
Che la cultura
Debba essere messa al centro
Ma non con un discorso teorico con un discorso pratico con delle decisioni conseguente ripeto sul mondo della scuola e dell'università
Su iniziative forti però aumentare il tasso di lettura perché non basta dire benissimo siamo all'ultimo posto allora cosa facciamo
Io quando nelle nostre aziende perdiamo quote di mercato CE o o sono più bravi gli altri o abbiamo sbagliato qualcosa noi e qui arriva l'ultimo concetto questo Paese che ha bisogno di meritocrazia
Ha bisogno di premiare i migliori nella scuola nella società nell'industria nella pubblica amministrazione se siamo un Paese in cui nessuno è valutato per quello che fa
Noi abbiamo vera difficoltà
Andati in giro per il mondo vedrete quanti studenti cinesi indiani sono nelle migliori università del mondo
Andate come andrete in giro per il mondo e vedete la capacità realizzativa progettuali di opere importanti il Paese degli architetti il paese degli architetti visive di architetti chiave il loro lavoro fondamentalmente all'estero
Perché oggi puoi fare tre mila progetti stupende migliore architetti italiani nel mondo il Time to market dal progetto alla realizzazione passa per altrettanti veti nota procedure per cui è sempre difficile
Ma basta andare in città vicine guardate e un esempio straordinario la Spagna cosa ha fatto in certe cose guardate la stessa Francia in certe aree di recupero
Allora noi non possiamo continuare però a trovarsi questi bellissimi convegni e dirci sempre le stesse cose
Abbiamo bisogno di un Paese che decida abbiamo bisogno di un Paese che guardi avanti abbiamo bisogno di un Paese che sappia
Che la crescita culturale la crescita della conoscenza la crescita del sapere Rocco chiesto che ha sei mesi
Quanti tre mesi
Io ne ho una bambina che ha tre anni e vedo l'attrazione verso la televisione l'attrazione verso la televisione e forte
Allora una villa che sta stia attento a non dare la lettura come punizione a non dare la più la lettura come coercizione non dare la lettura
Come forzatura ma dipende molto anche dalle famiglie
I nostri maestri insegnano a noi non dobbiamo insegnare ai nostri figli la cultura la conoscenza deve diventare un tema fondamentale di questo Paese l'industria che insieme che al turismo e la cultura e la colonna portante in questo Paese ha bisogno di più conoscenza
Che viene dalla scuola che viene da lui sta ma deve venire io dico questo l'Italia dovrebbe aumentare il tasso nel suo DNA di innovazione e di cultura e di conoscenza che sono due cose che vanno pari passo allora io sono contento vi chiedo scusa della lungaggine ma veramente sono temi su cui potrei in trattenervi annoiarvi per molto molto tempo perché se parlassimo di innovazione quanto quanto abbiamo davanti
Anche noi imprenditori quando sentiamo parlare di settori maturi l'innovazione
E a trecentosessanta gradi qualunque sia il prodotto tufo innovare nel marketing e la comunicazione nel parcheggi nel modo di di andare all'estero nei colori
Guardate io ho l'onore di essere il presidente della più grande azienda privata d'Italia
Questa azienda ha reagito con tre semplicissime equazioni facili a dirsi difficili a farsi e non popolarissime nel nostro Paese uno il cliente e il tuo padrone
Se in Italia noi dicessi voi il consumatore il tuo padrone a chi lavora nella pubblica amministrazione disse tu sarai premiato in funzione della soddisfazione del cliente non del politico che ti ha messo in quel posto forse molte cose cambierebbero primo il cliente
Due il prodotto
Il prodotto perché chiunque di noi che faccia un libro che faccia del dentifricio che faccia un'automobile che faccia delle scarpe
Deve avere passione straordinaria per il prodotto coinvolgere le persone
Perché per far dei prodotti straordinari ci vogliono delle persone straordinari gruppo Tim spirito organizzazione motivazione crescita far crescere i migliori prodotto
E Sensi prodotto non c'è niente da fare
E terza cosa una grande capacità di innovazione a trecentosessanta gradi nell'organizzazione e nel marketing e la comunicazione innovazione
Ecco io so benissimo che queste cose possono sembrare teorie però io debbo complimentarmi
Perché per me
Almeno per quanto mi riguarda
Poter avere aver avuto la possibilità come presidente degli imprenditori italiani di confrontarmi con voi su questi temi
Che sono fondamentali
Marchi ahimè sono spesso fuori certamente dal dibattito contingente perché se vediamo il dibattito contingente
E tutto meno che guardare il futuro spesso e ai processi del passato chi alle colpe mai a al futuro
Credo che sia un fatto positivo se è un fatto che possa rappresentare un ulteriore passo avanti per far sì che ognuno di noi per qualunque sia la sua posizione in questa società su questi temi sia d'accordo li condivida
E fallita chi ha l'onore e l'onere di governare questo Paese anche su questi temi grazie dell'attenzione buon lavoro
Grazie
Grazie al presidente Confindustria per il suo intervento come sempre appassionato
E con questo si chiude la mattinata invito al pranzo soprattutto alle due tutti seduti perché i tempi sono stretti grazie
Cominciamo la seconda parte dei lavori negli Stati generali quasi in orario
Sorprendendo il ministro musiche già pensava che
Non saremmo riusciti a tenere
Il ritmo
Del nostro programma poi sappiamo che il ministro anche il sindaco Chiamparino hanno degli impegni
Improrogabili la prima parte il primo focus e dedicato al valore della lettura verso gli obiettivi di Lisbona nelle politiche della domani
Voi sapete che gli obiettivi di Lisbona sono l'argomento generalmente più citato
In tutti i dibattiti
Non solo economici ma anche e soprattutto sul versante culturale a differenza di Maastricht non vi sono nei criteri né sanzioni
E questo è anche abbastanza paradossale perché forse avremmo bisogno di mettere paletti più rigidi anche aggiunge il mento degli obiettivi di Lisbona nell'ambito e della conoscenza e della ricerca ed è il livello della qualità dell'occupazione
Mentre in realtà un Europa un po'distratta un po'impotente non è riuscita andarsi obiettivi più ambiziosi e soprattutto non cogliere l'importanza della velocità del cambiamento in un mondo con un'economia globalizzata dove il livello della conoscenza la capacità di apprendimento e la qualità dell'offerta culturale fanno molto più di un tempo
Il livello di competitività di un Paese il la prima relazione di questo pomeriggio
Di Gian Arturo Ferrari che è vicepresidente Associazione italiana editori e presidente del gruppo petitorio di varia e direttore generale divisione libri di Mondadori chiamo Gianni se vuole accomodarsi grazie e gli cedo con piacere la parola
Grazie
Purtroppo troppo poco adesso arriva
Allora parliamo di promozione
Della lettura di libri quindi non di promozione della lettura in senso generale o generico ma specificamente di promozione della lettura di libri e cerchiamo di individuare un quadro di riferimento delle condizioni che ci consentano di formulare alcune proposte per una politica di promozione della lettura proposto che naturalmente possono essere accettate non accettate criticate modificate ma che intanto servono a costituire una base di discussione sulla quale cominciare a vedere come stanno le cose
Partiamo
Scusate
Partiamo da due appunti di metodo ma necessari la prima è che la comparazione
Assenso con paesi a noi simili e a noi vicini e molto interessante sapere per quanto riguarda la lettura di libri cosa succede in Cina negli Stati Uniti d'America in Giappone e così via ma ci dice molto poco perché sono Paesi molto lontani da noi viceversa così come ci dice poco anche la Danimarca l'Olanda che è grande più o meno quanto la Lombardia
Quello che con cui ci interessa comprarci sono paesi del nostro says della nostra dimensione che sono Francia Germania Spagna
Regno Unito
Secondo problema che noi abbiamo e dalla totale latitanza mancanza di dati di uno Stato Eurostat l'organismo statistico della unione europea non fornisce dati non da dati non solo non da dati diciamo così significativi manovrati del tutto
Quindi tutti i dati sulla lettura e su fenomeni connessi sono assolutamente opinabili e il più delle volte non confrontabili perché considerano a classi di età diverse sono fatti con criteri diversi e quindi bisogna per così dire arrangiarsi arte in cui noi non è detto che ce li diamo ma insomma in cui cerchiamo
Di
Distinguerci e quindi cominciamo il nostro discorso partendo non da un dato sulla lettura perché ripeto di dati di lettura europei confrontabili non ce ne sono realmente confrontabili non ce ne sono
Ma invece con dati sui mercati cioè sugli acquisti
Di libri che non sono la stessa cosa della lettura beninteso manca però nella nebbia in cui ci muoviamo qualche indizio ce lo possono dare questi sono i dati anche questi faticosamente messi insieme perché anche qui non c'è nessuno e in Teo cosa che li fornisca al così ci danno un grosso modo la struttura dei mercati del libro in questi cinque Paesi europei compreso noi
Da cui si vedono alcune cose assai significative la prima colonna il totale trenta comprende le quattro colonne successive di cui una peraltro è una percentuale quindi non un valore assoluto e dalla percentuale del paperback rispetto al trade adulti il trade la somma della narrativa e la saggistica in intese in lato sensu sono i libri che normalmente si vanno a comperare in libreria
Vorrei fare solo brevissime osservazioni la prima è che nonostante quello che comunemente si crede i mercati del libro anche in Europa e anche in un'area dell'Europa molto omogenea e molto simile questa è diciamo così la l'Europa Europa l'Europa più propriamente europea sono fortemente disomogenei e fortemente di simili gli uni dagli altri mercati del libro riflettono le tradizioni culturali la storia di questi paesi dei nostri Paesi che come sappiamo tutti benissimo è molto diversa e molto differente
Come vedete se prendete la colonna professionale scientifico e reference il mercato tedesco per questo genere è più grosso di tutto il mercato del treno
Sono tre miliardi e circa trecento milioni di euro contro due miliardi e settecento milioni di euro i tedeschi a differenza di noi che praticamente non ha fatto lo facciamo puramente pochissimo comprano libri principalmente per studiare per studiare non a scuola per studiare per migliorarsi accrescere il proprio valore e così via vedete la fortissima differenza che c'è con tutti gli altri Paesi da questo punto di vista la seconda differenza significative che vedete per esempio sia in Germania che in Francia i fumetti libri di fumetti non i fumetti come periodico hanno un peso notevolissimo nella struttura del mercato del libro la banda insieme Comics e così via guardate le cifre che raggiungono sono in Italia tutto ciò non accade nella maniera più assoluta ma e su questo poi torneremo la differenza secondo me più vistosa e più interessante anche per i ragionamenti che noi faremo è nell'editoria per ragazzi bambini ragazzi più propriamente giusto sarebbe dire dove non ci troviamo nella condizione in cui il mercato italiano dell'editoria per ragazzi
Vale circa un quarto del mercato francese tenendo conto che la Francia come tutti sappiamo benissimo a una popolazione molto inferiore
Alla nostra questo è un settore di arretratezza assoluta del nostro mercato non del nostro comparti produttivi della nostra editoria ma di come è fatto il nostro paese ci torneremo su perché ovviamente tutto questo ha delle conseguenze parlando di promozione
Della lettura dei libri
Queste sono osservazione che abbiamo già fatto vediamo invece i dati sulla lettura di libri in Italia che abbiamo sono questi questi derivano da una ricerca Ipsos che abbiamo fatto fare nuovi Mondadori un anno fa abbiamo presentato già diverse volte ma tanto vale che la richiamiamo tra il due mila e tre e il due mila e cinque la lettura di libri in Italia esclusi
I testi scolastici e esclusi i libri in vendita congiunta con quotidiani o con periodici aumentato del sette per cento
Cioè di una percentuale notevolissima i lettori di libri sono passati da circa il quaranta per cento trentanove per cento a circa quarantacinque quarantasei per cento
Quindi c'è stato un considerevole incremento questo incremento è stato determinato perché sul mercato del libro il mercato funziona veramente così dalla qualità qualità percepita dal pubblico naturalmente dell'offerta di libri
Mercato si contrae si si amplia e si restringe a seconda della qualità dell'offerta sei libri che vengono proposti sono o non sono attraenti parliamo qua di libri non scolastici e
Specificato chiaramente
Questo è la struttura di del cambiamento che è avvenuto allora qui vediamo le divisioni per area geografica sesso età vi segnalo solamente un dato molto molto significativo cioè letta in cui si legge di più sono quelle tra quindici ventiquattro Etra quarantacinque cinquantaquattro
Che è abbastanza normale se vogliamo cioè la popolazione nell'età più diciamo così produttiva tende a leggere meno altro da fare ha detto in parole povere lavora mette al mondo figli ha famiglia le cose prima e dopo
Nei dati di fatto legge di più
Quello che invece più importante questo questa è la come dire fotografia della reale situazione
Della lettura di libri nel nostro paese che è condizionata pesantemente da questi due fattori dal livello di istruzione e dalla classe
Socio economica è ovvio che esiste una correlazione di questo genere non è ovvio che la correlazione sia di questa proporzione e abbia questo divario impressionante
Ma la cosa più importante di tutte quella che vediamo in questa tavola questa tavola mette a confronto i differenziali due mila tre due mila quattro confrontando i due mila tre con due mila quattro
Si vede in questo modo quali sono le tendenze per così dire naturali evolutive del nostro mercato le tendenze naturali evolutive sono quelle a accentuare le differenze
Non ha diminuirle la tendenza naturale del mercato del libro in Italia è quello di favorire sempre di più che ha istruito e chiedi classe socioeconomica elevata
E di svantaggiare sempre di più chi è ignorante o comunque a livelli d'istruzione molto bassi e di classe socioeconomica inferiore se guardate questa questa questo questo schema lo vedete tradotto in questi sono numeri non è che sono insomma si capisce immediatamente
A questi due fattori fondamentali si aggiunge ma come vedete il divario è meno forte nonostante quello che comunemente si creda meno forte il divario geografico
Vale a dire sì stata cento quando la differenza tra Italia del nord Italia del sud ma l'accentuazione della differenza e meno forte dell'accentuazione della differenza tra istruiti e non istruiti è tra ricchi e poveri detto in un sintesi estrema comunque tutte le differenze si accentuano le disse la situazione si sta apprendo si sta polarizzando
Vediamo nel due mila e tre come era composta la il totale della libri letti in Italia vedete che aveva questa struttura vagamente piramidale adesso la cosa interessante il confronto con quest'altra che è quella del due mila e cinque si è allargato e gonfiato cosa che è un fatto positivo la percentuale dei libri letti da lettori forti e medi cioè la parte centrale per così dire del mercato si è allargata
è diminuita percentualmente la parte più alta i lettori fortissimi quelli che leggono più di venti libri l'anno quelli che noi normalmente consideriamo dei normali lettori di libri che in realtà sono fortissimi
I borderline che sono questa misteriosa popolazione
Di persone che leggono uno due libri l'anno ma come sappiamo questi non sono dati di fatto sono dichiarazioni
Gente che dice di leggere uno due libri hanno se sia vero se non sia vero cosa significhi questo è tutto un'altra questione perché come sapete uno dei problemi fondamentali nelle indagini sulla lettura e che non rileva dei comportamenti ma delle dichiarazioni di comportamento che è una cosa ben diverso
Noi abbiamo sostanzialmente questo è il concetto su cui Trevi pregherei di soffermarmi un attimo noi abbiamo un mercato forte
L'Italia non è un mercato del libro debole è uno dei grandi mercati del libro al mondo per la precisione il sesto mercato del libro Mondo cioè non una cosa da ridere ma la lettura il debole
Noi abbiamo un mercato molto forte ma Hilpert concentrato per quelle caratteristiche che abbiamo viste prima e che sono tipiche del nostro paese mercato italiano il sesto la sua casa di risiedervi estremamente ridotti in ampiezza e ad alta intensità
I due fattori Piero restringono quindi questa specie di fortilizi comuni Tissi modi lettori forti
è determinato dalla condizione economica e dal livello di istruzione e l'azione di questi fattori come dicevamo prima naturalmente tende ad accentuarsi ma il concetto di fondo è che noi non siamo un mercato debole siamo un mercato forte dal punto di vista del mercato ma la lettura e debole
Dietro questo questo fatto è sostenuto e alimentato e velato e coperto da una serie di ideologia elitarie
Che sono quelle che dominano il fenomeno della lettura e del libro nel nostro Paese all'insegna del motto pochi ma buoni
Coloro i quali leggono tanti libri in Italia sono più contenti di essere in pochi questa è la verità felici di essere così pochi vorrebbero anche essere forse di meno
Nel senso che sia una cosa in cui ci sono veramente i buonissimi non solo i buoni pochissimi ma buonissimi cercano DS si confondono spesso i concetti di lettori forti collettori di qualità che sono due concetti totalmente diversi
Non è affatto detto che i lettori forti siano lettori di qualità molti lettori forti sono lettori quasi seriali che hanno un'affezione alla lettura di tipo diverso da quello invece dei lettori qualitativi è diffusa la ideologia secondo la quale la facilità dei libri che è un fattore misurabile
La facilità non è un concetto astratto è un fattore misurabile dipende dalla difficoltà che un lettore ha nell'affrontare un testo equivalga a un degrado si ritiene che sia degradante averi libri più facili rispetto a libri più difficile l'ideologia generale quella del fortilizio assediato
Dalla civiltà di massa dalle masse e dai bestseller tutto ciò produce l'effetto che in Italia la lettura di libri se vogliamo dirla in sintesi non è democratica questo è la sostanza ed è animata da un potente apparato ideologico che la sostiene
Quindi la promozione della lettura dei libri è un problema nazionale perno è una condizione elementare ma necessaria di sviluppo l'abbiamo visto stamattina numerose volte non stiamo ripeterlo mi pare che debba essere sia ormai patrimonio
Comune ma è una scadenza ed ineludibile eludibile nel senso che noi non possiamo andare avanti così
è impensabile che l'Italia sia quel che desidera essere diventi quelli che desidera diventare in una condizione come in quelle in cui ci troviamo ora
E da politicamente parlando una lunga tradizione bipartisan di totale disinteresse
Questa è la realtà diceva stamattina Montezemolo che veniamo da dieci anni di decisioni non prese veniamo di dieci anni di disinteresse al problema
Della lettura di libri considerato marginale secondario non play poi tanto poi col retro pensiero che tanto comunque l'editoria libraria campare Campa perché è vero che campare campo campare Campiani
E anzi abbastanza bene complessivamente il comparto editoriale non è affatto messo male dunque son fatti loro cioè fatti nostri
Inoltre a questo si aggiunge una collocazione incerta da un punto di vista concettuale del problema della lettura di libri
Nel linguaggio delle istituzioni del nostro Paese esiste un concetto che è quello di cultura nazionale che è suddiviso in due capitoli da una parte ci sono i beni culturali dall'altra ci sono le attività culturali i beni culturali sono un concetto patrimoniale
Beni culturali sono le cose di cui il nostro Paese particolarmente ricco come veniva ricordato appunto molte volte anche stamattina e che sono un patrimonio questo patrimonio esige una Spesal in tutela del medesimo patrimonio che è una cosa santa da farsi e quindi su questo qui sia un sono tutti d'accordo
Dopodiché esistono le attività culturali e attività culturali concetto di attività culturali è connesso a quello di consumi culturali e nei fatti
Nei fatti cioè nelle decisioni prese dai governi che si sono succeduti nel nostro Paese e da quelle che stanno scritte nei documenti ufficiali dei medesimi consumi culturali si identificano di fatto con lo spettacolo
Col mondo dello spettacolo e quindi nel mondo dello spettacolo che vanno riversando sì gli stanziamenti e gli investimenti pubblici
La lettura di libri in quanto tale non è né un bene culturale né un'attività culturale
Non sta la sua parte non si sa dove stia ergo non ha un soldo
La lettura di libri noi dobbiamo asserire che è un'attività privata anzi privatissima come sappiamo bene ma nel suo insieme e questo è un punto Parra banale ma è un punto fondamentale che fino a quando ciò non diventa patrimonio condiviso della cultura del nostro Paese
Noi non faremo mai un passo avanti fino a quando non si capirà fino in fondo che la lettura di libri è un bene culturale ed è un bene pubblico la lettura dei libri
No riusciremo a progredire di molto
Che fare noi dobbiamo fare una campagna nazionale per la lettura di libri
Dobbiamo definire nell'ambito di obiettivi e stabilire la struttura operativa e capire da dove si tirano i sfori soldi
Allora anche promozione della lettura è un termine che viene usato moltissime volte e e dà origine a moltissime ambiguità molto ambiguo
Ci sono tre cose fondamentali quando si parla di promozione della lettura che son totalmente diverso né dalle altre la prima la produzione e la vendita
Pura e semplice la seconda la promozione dell'intensità di lettura far sì che coloro legano coloro che già lega collegano di più
Far sì che coloro che legano si trovino tra di loro far sì che si frequentino gli uni con gli altri perché loro costituiscono una parte di popolazione che ha delle affinità ed è giusto che il tre e infine la promozione come allargamento che è la cosa veramente difficile la promozione della lettura come il fatto che la base di lettura del paese si allarga è una cosa tutta diversa dalle prime due che abbiamo elencato
è tutto diverso per modalità anche qui vedete brevemente elencate abbiamo delle campagne promozionali nel primo caso fiere festival nel secondo caso la cosiddetta l'auspicabile campagna nazionale per la lettura del terzo grado è diversa per la leva che viene mossa Cioni vantaggi economici per l'acquirente che è in generale una cliente abituale
Nelle promozioni della vendita che tutti noi facciamo noi editori nell'ambito delle nostre normali attività commerciali e di marketing la promozione delle intensità invece fa leva sul senso di appartenenza sul contatto diretto
E invece la promozione a Como allargamento deve fare leva su un altro ordine di vantaggi non possiamo andare a dire la gente non ha mai letto un libro in vita sua
Troviamo con uno sconto perché quello non è che si muove di tanto se non ha mai lento e difficile che compri un libro perché costa il venti per cento trenta per cento in meno
Le modalità d'ordine di vantaggi
Infine
Si rivolge a diverse categorie dicevamo clienti abituali e opportunisti
La seconda si rivolge alla gente del libro agli appartenenti alla comunità dei lettori mentre la terza la promozione in allargamento va fatta non indistintamente ovviamente ma rivolgendosi a segmenti specifici di non lettori non è pensabile che si affronti il mondo di insieme della non lettura genericamente perché non se ne otterrà mai nulla bisogna individuare quali sono i segmenti più sensibili Kicks spende per effettuare questa promozione nel primo caso gli operatori del settore vale a dire di librai ed editori gli editori librai presso le due categorie professionali
Nella secondo caso la promozione intensità guardate questo è un interessante fenomeno la promozione intensità è finanziata dai partecipanti stessi da cioè pagano
Al festival di Mantova il festival di Sarzana latte alzo la Fiera del Libro di Torino la gente paga per andare lì paga per essere promosso per così dire perché è un interessante fenomeno perché questo accentua il loro senso di comunità
Che è un bene prezioso per tutti noi e non è che non lo vogliamo diminuire anzi ma che non ha niente a che vedere con l'allargamento invece della base di lettura che è a carico o dovrebbe essere a carico della comunità
Nazionale
L'efficace sono diverso nel primo caso l'efficacia immediata noi facciamo campagne promozionali noi editori per aumentare il fatturato questo il motivo per cui facciamo le campagne promozionali è che lo facciamo per altri Nobili scopo invece Ligne la la promozione in intensità lavora sul premio sul medio periodo ma la promozione vera della lettura lavora sul medio sul lungo periodo detto in altre parole non ha ritorni economici prevedibili non ha ritorni economici tra guardabile impensabili
Vediamo due punti due distinzioni a proporsi all'intensificazione d'allargamento noi possiamo intensificare la lettura o negli strati forti che è quello che si fa
Quello che viene fatto quello che in concreto in Italia noi facciamo e intensificare la lettura negli strati forti di lettura
Guardate accentuando così lo squilibrio strutturale del nostro Paese in realtà noi stiamo accentuando lo squilibrio strutturale del nostro Paese
E siccome la promozione di intensità e fatta principalmente da enti locali
Fondamentalmente dente dal perché l'Italia è un Paese di campanili
E ognuno difende il suo e se una cosa è sotto l'egida del suo campanile su tutti più contenti e partecipano Evandro son felici no tutto ciò della Pasqua sempre benissimo teniamo presente che accentua lo squilibrio strutturale
Del nostro Paese
E allo stesso modo la promozione in ampiezza si può rivolgere al due categorie ben distinti bambini e ragazzi da una parte gli adulti dall'altra parte
Allora noi pensiamo alla campagna nazionale della lettura che si affianchi ma non comprendere altre iniziative promozionali e che sia mirata in primo luogo all'allargamento del bacino di lettura
E agli Enti stia all'intensificazione della lettura negli strati deboli
Cioè noi pensiamo che una campagna nazionale della lettura finanziata come poi dopo esemplifica eremo daremo qualche traccia debba rivolgersi a quello che non avviene naturalmente perché quello che viene naturalmente avviene naturalmente
Pensiamo che invece debba rivolgersi a ciò che non avviene naturalmente debba andare per così dire un po'contro anche alle tendenze più ovvie in certa misura naturalmente ma debba adempiere ai propri compiti
E quindi non ha ritorni economici dirette
Secondo noi la scala degli obiettivi è questa in primo luogo allargare la lettura nei ragazzi bambini e ragazzi questo è il primo obiettivo che è una campagna seria di allargamento della lettura in Italia si deve proporre sono quattrini spesi oggi domani nei gli anni a venire per allargare la lettura degli adulti tra dieci anni quindici anni vent'anni
Questo è l'unica azione che ha un vero senso
Il secondo obiettivo è l'intensificazione negli strati deboli il terzo l'allargamento gli adulti quarto l'intensificazione degli strati forti
Se noi andassimo a quantificare cosa che io non ho fatto è molto difficile da fare ma mettendosi di magari qualcuno l'ufficio studi potente potrebbe farlo
A vedere tutti i soldi spesi in Italia a vario titolo e in vario modo in promozione di intensità della lettura si vedrebbe che di questi quattro capitoli quasi tutti i soldi finiscono al quarto punto
Questa è la realtà
Questa è la realtà
Il nostro primo obiettivo è l'allargamento tra bambini e ragazzi destinatari sono i genitori e in particolare le madri
E sono in Italia storicamente più sensibili dei padri una motivazione fondamentale se legge tuo figlio avrà una vita migliore questa è la cosa che bisogna dire ai genitori alle madri italiani
Modo da far sì che i figli leggano di più perché primaria è primaria perché questa azione è a nostro avviso fondamentale ma è anche facilitata per così dire da una serie di circostanze
Una è la esiguità strutturale del nostro mercato
Che ovviamente sottodimensionato rispetto ai Paesi a noi simili è quindi questa è una cosa che come dire deve avere una sua compensazione
Non è pensabile che il mercato del libro per bambini e ragazzi in Italia sia la metà di quello spagnolo la metà di quello spagnolo
E sia praticamente un quarto di quello francese tedesco molte vedete il rapporto con la gente siamo in una condizione di arretratezza veramente spaventosa dall'altra parte
Come vedete questo a tavolo un po'complicata ma poi siccome tutto questo materiale disponibile per la vedrete più comodamente mette in rapporto la lettura dei genitori con l'intensità di lettura tra i bambini
E i ragazzi come vedete non lettori i genitori di figli di genitori non lettori leggono proporzionalmente meno libri dei figli ma quel tema abbastanza un'ovvietà più interessante vado a quella dopo
Che vi dice che ci sono il tre per cento di acquirenti di libri in Italia che non leggono
Questi non sono libri venduti in vendite congiunte torno torno a dire questi sono libri venduti nei canali tradizionali dei libri un tre per cento degli acquirenti di libri non legge libri mai
Allora perché compera i libri compera libri misurando ridottissima perché li regala ma uno che non legge difficilmente li compra per i figli
E infatti questo è l'unico dato positivo interessante su questo ambito
Tra i genitori dei bambini che leggono il trentatré per cento cioè un terzo esatto sono genitori che non leggono
Dunque nei bambini la situazione si divide tra due terzi di genitori lettori è un terzo di genitori non lettori è possibile probabile io ritengo che sia così che l'ambiente sia favorevole oggi in Italia per una decisa azione di promozione della lettura presso i bambini e i ragazzi che il nostro futuro il secondo obiettivo è l'intensificazione degli strati deboli gli anziani vi ricordate che già è alta l'intensità Lilli si può intensificare ulteriormente
Gli anziani leggono di più perché sono soli questo il motivo per cui le molto semplicemente
E bisogna farli come
Faccio il più che il provolone qualcosa ti giuro che stavo per dirlo
Bisogna però naturalmente perché gli anziani leggano di più bisogna agevolarli bisogna dall'Instituto dei libri illeggibili perché una delle cose peculiari del nostro carattere nazionale gli italiani si vergognano di non vederci
Questa è una cosa una certezza assoluta vergognandosi di con vederci fanno finta di crederci quando non ci vedo non però leggere un libro lo leggo perché secolo devono leggere per sé è una cosa privata no stampati in caratteri più larghi
Questa è l'azione che il quello che secondo noi il migliore esempio di campagne di allargamento dalla lettura che quello inglese ha fatto e sta facendo quest'anno è qui veri qui credo è una iniziativa editoriale destinata specificamente agli anziani ed è una lettura facilitata
Sia da un punto di vista grafico che da un punto di vista di contenuto da un punto di vista di quello che c'è scritto dentro loro l'hanno iniziata nel mese di aprile di quest'anno era stanno portando avanti o informazioni discordanti sulla l'esito della campagna davvero alcuni dicono che è stata fallimentare nel senso che perché posso gli editori gran prodotti libri e cioè non è che gliel'ha regalato pagati editori in prodotti liberi
E altri dicono invece che sta andando bene ma la verità è che dopo quattro mesi con l'estate di mezzo non si può capire niente bisogna aspettare un anno e poi almeno dopo un anno si ragionerà
La struttura operativa ci sono tre modelli possibili con lo spagnolo quello francese e quello inglese questi non son modelli astratti sono cose che esistono allora in Spagna la promozione della lettura la fa principalmente una fondazione privata di cui io sono venuto a conoscenza tramite Pepe Laterza che pioniere in questo campo una specie di esploratore per è la Fondazione Rui Peres che sta in Spagna questo è
La Fondazione fatta con i soldi del fondatore e proprietario di una grande casa editrice spagnola che si chiama naja il quale ha scelto il proprio villaggio natio per fare un esperimento lidi intensificazione della lettura
E i risultati sono stati clamorosa intensificando la lettura con opportune biotech e così via
Il successo per così dire dei figli di timbri dei bambini diventati adulti di questo paesino qui si è ventun Plicato settant'duplicato non so che cosa è successo se investissero un po'di più
Io ne efficiente struttura di biotech eccetera però noi finora il grande magnate che ha fatto solo di quei libri che vuole mettere promozione della lettura non ce l'abbiamo
Il Francia
Il sistema invece il Sant'Nacional di Libero che è una tipica struttura napoleonica ministeriale napoleonica centrale concepita secondo il loro modello di Stato francese negli stagni e il Regno Unito invece esiste un trans che si chiama Mascia la lettura si Trust
Finanziato in parte dallo Stato in parte attraverso fundraising e che sostiene la nascevano reading Campenni
Cioè la campagna nazionale di lettura esattamente quello che vorremmo fare noi sì che noi vorremmo adottare il modello britannico
Questo quello perché avviarci nave del Santo Nacional di Libero dopo che se ne parla da dieci anni e che nulla siamo riusciti a combinare mi sembra
Allora questa cosa vuol dire adottare il modello britannico non nel sottoscala vuol dire una struttura ridotta ma autonoma cioè una struttura bisogna metterci su una struttura non la buona volontà non solo agli e non e ci vuole il mio recuperi rifinanziamenti finanziamenti devono essere innanzitutto dalle imprese del settore cioè nostri editori e librai
Finché gli editori e librai non cacciano un po'di soldi loro per la promozione della lettura in generale nel nostro Paese non sono credibili
Pera semplicissima verità quindi devono cominciare a cacciar dobbiamo cominciare a cacciare qualche soldo
Ma noi cacceremo qualche soldo se qualcun altro li caccia
E cioè principalmente qualcuno raccolto attraverso il fundraising e qui c'è il discorso fondazioni bancarie complicatissime materie normative fiscali ma insomma tutte queste polso nota vedere ma fondi dello Stato lo Stato deve contribuire
Non è pensabile che lo scrostato non cacci una lira giacché nel finanziamento della lettura delle campi della promozione della lettura you che sono stime fortemente approssimate nel senso che è molto difficile mettere insieme questi numeri spendono circa venti milioni di euro l'anno come vedete non sono cifre mostruose venti milioni di euro l'anno sono quaranta vecchi miliardi né che sono cose terribili la Spagna ne spende otto questo è lo Stato spagnolo poi la Spagna questa fondazione privata che vi dicevo che prosegue per conto suo la Francia ne spende dodici
La Germania non si riesce a capire quanti ne spende perché ne spendono i lender i singoli Länder ciascuno per conto suo
E l'Italia spende zero
Di promozione della lettura allargamento della lettura l'Italia spende zero euro e anche zero lire ai tempi delle lire
Questi sono i consumi culturali del nostro Paese li vedete articolati i libri nel totale sono il principale consumo culturale italiano più dei quotidiani più dei periodici
Naturalmente questo il consumo non sono i fatturati delle aziende nei fatturati delle aziende si aggiunge la pubblicità come chiaro nei quotidiani e periodici che liberiana
Ma i libri anche solo treni solo trait che vedete sottolinea un miliardo e quattro praticamente sono comunque il terzo consumo culturale dopo quotidiani e periodici
Questi sono i dati del due mila e quattro e questa è la interessante correlazione tra i finanziamenti statali in Italia nel due mila cinque l'entità dei consumi culturali libri che pesano per il quaranta
Nicola sei per cento hanno beccato il tre virgola sette per cento la musica che pesa per il sette virgola sette per cento ha beccato il quaranta virgola nove per cento
Questi sono i numeri periodici di vedete quotidiani li vedete
Il teatro di prosa po'poveretto che pesa per l'uno virgola sette ma intanto se peccato il dodici per cento di finanziamenti statali poi ognuno di noi ama molto il teatro
E quindi noi rivolgiamo tre rispettose domande al governo
Attuale
Che sono la prima è ha intenzione di occuparsi di promozione della lettura intesa nel senso allargamento quella che abbiamo visto in Italia sì o no
Ha intenzione di investire e spendere in promozione della lettura preoccuparsi è una cosa bellissima ma l'investimento la spesa è una cosa che va anche quantificata e ha intenzione di aumentare la spesa pro capite in lettura pubblica
Del volume che Laye a pubblicato noi abbiamo pubblicato come ariete che credo tutti voi abbiate vi prego di andare alla pagina sessantasei di questo volume dove trovate una impressionante grafico che fa vedere come la spesa totale italiana in lettura pubblica cioè in biblioteche sia andata diminuendo di anno in anno costantemente negli ultimi anni
Allora anche qua purtroppo sono semplici numeri la domanda rivolta al governo se si intende nel concreto invertire questa cose portati dai due euro a testa
Che attualmente il nostro Paese spende in biblioteche pubbliche che è un'altra cosa la promozione della lettura e ma che è un'altra cosa altrettanto importante devono aumentare o no
Ho finito grazie
Grazie a Gianni Ferrari terra questa straordinariamente efficace presentazione
Che si è conclusa con tre domande
Rivolte
Al governo
Le domande le ripeto per
Poi però la parola
Al ministro Mussi
è intenzione del governo di occuparsi di promozione alla lettura dei libri ha intenzione di investire e spendere ha intenzione di aumentare la spesa pro-capite lettura pubblica faccio una piccola premessa prima di darle la parola al ministero
Che questo è un settore che non chiede sussidi o incidenti
Vuole che in qualche modo venga riconosciuto il ruolo di bene pubblico
Per titolo e sottolinea una disponibilità straordinariamente forte e non comune
A collaborare per un'iniziativa di Kandy Simo valore sociale perché quello che diceva prima Gianni vorrei riprenderlo fu un attimo Thea che le tendenze naturali del mercato sono per accentuare queste differenze per creare una sorta di mio muro invisibile che Mina
Ah nelle fondamenta la cittadinanza di questo nostro Paese ma ancora di più ci pone degli interrogativi gravi per quello che sarà il nostro Paese in una dimensione multietnica futura non tantissimo lontana allora io le cedo la parola ministro per l'unicità dell'ICE Fabio Mussi e la ringrazio naturalmente per la sua partecipazione citava prima Ferrari che una delle caratteristiche bipartisan del nostro paese è che il totale disinteresse nei confronti del settore nonché spesso invochiamo politiche bipartisan presidente in questa tradizioni bipartisan vedesse venisse in qualche modo interrotta grazie
Ora il ministro Mussi non è titolare di questa materia tuttavia
Il cittadino Fabio Mussi cui capita anche di essere ministro della Repubblica
è piuttosto sensibile al tema che qui viene sollevato penso anch'io come ha detto Ferrari che la promozione lettura dei libri sia un problema nazionale
Si dichiara qui disposto a fare il lobbista dentro il governo per promuovere alcune di queste azioni che mi sembrano buone azioni
Parto perché intendo dire qualcosa anche scendendo nel merito con con un paio di esperienze personali
Una è capitata ieri a Venezia un convegno autorevole internazionale sulle questioni della scienza
Capitato di intervenire o alla fine all'intervento si avvicinano i presenti commenta l'apprezza noto fanno osservazioni
Venuto un signore
Credo fosse un professore universitario che mi ha detto la ringrazio perché lei parlando ha citato tre libri
Cioè le sembrava Lilli sembra questo signore un fatto piuttosto straordinario perché persino quando ci si muove a livelli piuttosto elevati Capitta s'sempre di più di fa riferimento a dei tempi
Ma non attesti e altri
La seconda è una grande emozione quest'estate con la mia
Nipotina che comincia appena a camminare a cui per la prima volta ho aperto un libro con delle figure Polo chiuso dopo qualche minuto cara accollandosi avvicinata alle liberi ha sfilato libero di Mancini me l'ha portato si è seduta sulle ginocchia perché rileggersi di Libero mi è venuto da pensare che poteva farlo primo perché c'è un adulto che per la prima volta all'aperto un libro
Secondo perché c'era una retorica vicina con libri a portata di mano terzo perché c'erano scaffale di libri per l'infanzia
Che che questa cosa così semplice
Per le era un'opportunità e per tanti suoi coetaneo coetanee quell'opportunità
Non c'è
Lisbona de Bortoli è partito ovviamente citando Lisbona ed è un riferimento inevitabile anche perché lei può chiamo un po'come un mito ma in effetti si tratterebbe di un impegno
è vero che non
Che non comporta sanzioni come gli accordi di Maastricht tuttavia un solenne impegno assunto dai governi dell'Unione di portare l'investimento medio voi cultura
Ricerca sviluppo eccetera al tre per cento del PIL entro il due mila dodici
La società della conoscenza
Abbiamo qualche scrupolo a pronunciare questa espressione perché l'abbiamo detta così tante volte che sembra ormai
Ripetitiva nei convegni
E invece
Questa suggestione apparsa qualche tempo fa comincia a diventare un fatto è stato veramente concreto su scala planetaria
Siamo probabilmente alla terza vera grande rivoluzione nella storia dell'umanità la prima la domesticazione delle piante e degli animali dieci mila anni fa la seconda è l'industria duecento anni fa ora è la società della conoscenza
In dieci anni gli investimenti globali sono triplicati da trecentotrenta a ottocento mi pare quaranta miliardi di dollari
è vero
Diciamo che gli investimenti in armi sono ancora decisamente superiori sono mille cento miliardi di dollari
Cosa che testimonia il fatto che dobbiamo ancora dimostrare di appartenere a una specie che non è un errore voluti Ivo però siccome spero che entro pochi anni ci sia il sorpasso
Il cultura formazione e scienza beh evidentemente questo rappresenta una svolta nella storia dell'umanità e il sì ha sconvolto anche il rapporto quello che un po'di anni fa sì che una rapporto nord-sud è vero che c'è l'abisso dell'Africa ma ormai il mondo si muove tutto
Si muove come si vede nell'Asia
Siamo reduci da un viaggio
In Cina dove
Evidentemente come potrebbe apparire leggendo i giornali italiani siamo sei discutere con gli interlocutori cinese di Telecom Italia poi negli intervalli abbiamo anche discusso di qualche cos'altro abbia sicuro che è stato un viaggio di straordinario interesse
Beh insomma in Cina ventidue per cento all'anno di incremento c'erano cinque anni era d'ottimo investimento
E anche se un po'più lento è ormai una tendenza che coinvolge
La Corea Malaysia all'India eccetera eccetera
Se si va a guardare
Nel Centro e Sud America almeno per una parte dei Paesi c'è bontà Investimenti
Gli Stati Uniti d'America dove hanno un'elevata quota di investimenti privati però c'è una ripartenza ad un programma decennale di raddoppio degli investimenti
Almeno nel campo chi è connesso ciò che stiamo discutendo della ricerca di base un raddoppio in dieci anni
L'Europa Bampo più lenta
Ma non tutta
Perché ci sono Paesi che ormai sono vicini all'obiettivo di Lisbona e ce n'è una parte soprattutto di area scandinava ci sono oltre gli obiettivi di Lisbona
Noi siamo indietro
In ricerca
Poco sopra l'uno o università zero ottantotto
Spendiamo di più
Per la scuola che in questo Paese così pieno di contraddizioni
Cita quelle quell'età bene che abbiamo bisogno del sax
Sesto mercato mondiale comunque i livelli diseguaglianza interni
Io credo che dobbiamo avere chiaro il quadro di un Paese curioso il nostro
E bisogna anche un po'uscirete luoghi comuni e perché se no non si acchiappa più niente
Per esempio quando si parla di formazione superiore e ricerca
è verissimo che spendiamo meno verissimo che è un sistema pieno di cose che vanno cambiate ma non si può rappresentare come una specie di Darfur della cultura
Noi siamo gli ultimi nel G otto per investimento pro-capite
In ricerca e formazione superiore ora resto al campo mi
Che ha una qualche connessione con la vendita con la lettura di libri
Ma secondo il governo inglese che ha commissionato un importante rapporto uscito su Nature qualche lei se fa i nostri ricercatori per esempio sono terzi al mondo per produttività scientifica
Tant'è vero che siamo uno dei principali mercati del lavoro intellettuale al quale attingono
Nazioni di ogni parte
Del mondo
Persino in queste classifiche una volta le classifiche le facevano gli inglesi e gli americani ora le classifiche ne fanno i cinesi perché l'ultima della tangibili Shanghai
Noi non siamo ai primissimi posti se guardiamo all'università però tuttavia la Sissa di Trieste diciassettesima quinta tornerò paranormale settimane Europa è ventiquattresima e ci sono molte delle nostre università che stanno piazzate non male
E sulle prime cinquecento al mondo la stima è che ce ne sono a riprova anche di come il mondo sia complicato
Due stanno salendo tutte quelle asiatiche prepotentemente tuttavia ancora duecento settantasei sono europee centottanta sono americani
Vertice ieri Princeton eccetera ma se si va
Quindi dobbiamo avere un
Insomma un una visione critica ma sapendo che non tutto è perduto
E anche per quanto riguarda
Dei nostri studi superiori la nostra il sistema di ricerca vale un po'qualcosa di quello che è stato
Che è stato detto Perilli
Importante sostenere l'intensità certo abbiamo bisogno di centri di eccellenza
Ma è importante è l'allargamento
Cioè aumentarle il numero degli studenti dell'aurea la qualità media nel sistema non ci si cava con poche eccellenze sopra un mare di di di di di di di di di merito mediocrità e sbagliato modello
Bisogna alzare è un po'il problema
Del mercato
E della lettura
Lì
Noi dobbiamo cambiare
Diversi numeri nel nostro Paese
Cambiare i numeri degli investimenti pubblici che devono crescere dobbiamo cambiare il numero
Delle risorse a cui siamo in grado di attingere su scala europea mica poca roba e son cinquantatré miliardi settimo piano programma quadro della ricerca nei prossimi sette anni ci sono ancora svariate migliaia di miliardi sui fondi strutturali
Cioè ci sono risorse e quelle risorse non vengono distribuite per capitolati nazionale come sapete ma per progetti
Quindi bisogna organizzare il nostro sistema
E poi cosa che ieri l'altro abbiamo discusso diciamo in modo cordiale convergente e fuori dai denti all'Assemblea alla giornata di Confindustria dei catalani circa il numero fondamentale che bisogna cambiare
Visto che stamani qui ha parlato Luca di Montezemolo
Numero fondamentale che dobbiamo cambiare a me e la propensione delle imprese italiane a investire innovazione e circa e sviluppo perché il vero differenziale rispetto al resto del mondo è qui non è degli investimenti pubblici è qui
Zero quattro sul piede
Quando non c'è Paese
Dove le imprese vanno sotto zero otto uno sul petto
Il doppio due volte e mezzo Stati Uniti le imprese investono il due per cento del PIL ogni dollaro che mette lo Stato due imprese
E qui c'è la struttura del sistema industriale italiano il nanismo eccetera ma non è solo questo c'è anche i fattori culturali noi abbiamo un problema della cultura d'impresa in questo Paese ma anche della cultura degli imprenditori
La cosa che fa tremare che se non sul valore aggiunto cioè sulla ricchezza creata lo sto parlando sulla ricchezza creata che è un valore assoluto
Italia
Investimenti sviluppo due due due-tre medio europeo a cinque otto Germania sette cinque Stati Uniti otto e sette Giappone nove sei
Poi vado in giro per il mondo e trovo imprenditori terre dappertutto che partecipano di fondi di Venture capital capitale di rischio per gli investimenti in ricerca e in Italia invece questi fondi non si formano quindi mobiliari e mattoni
è quindi bis patti chiari amicizia lunga il Governo è pronto a sostenere gli investimenti in innovazione eccetera delle imprese
Ma la mano delle Sette Sale intravvede partiti a fare un salto tutti perché se no perdiamo tre
Visto che nei prossimi anni siamo di fronte all'esigenza di un
Sono tanti i numeri a cambiare perché
La cosa che a me mi ha spaventato di più è il recente rapporto di Unioncamere
Poi lo vedo il riflesso nella si possano c'hanno tante tabelle che potrebbero essere come messe una sopra l'altro e guardate come una sinopia
Ah si capisce perché ci sono quei dati la concentrazione i differenziali e questa differenziale che cresce perché si concentra l'intensità l'acquisto la lettura e dall'altra parte invece si si si continua a cadere
Due mila sei su stimati seicentonovantasei mila nuove assunzioni il trentotto per cento e per mansioni che richiedono la scuola dell'obbligo
Un altro trentaquattro
La scuola media superiore con diploma l'otto e cinque lauree
Cioè tradotto
Se i cani bassa qualifica e leggi pochi libri in questo Paese ai maggiori possibilità di trovare un'occupazione
Questo è il bello disse il disastro
E poi li capisco perché e persino ci sia quell'effetto Fortezza Bastiani di quelli che si sentano dentro un'isola privilegiata e che vogliono perché questo è la struttura della società
Che poi si vede anche nella struttura delle tre delle retribuzioni e quindi i valori che la società se
Qui vengono premiati anche l'appunto di sei tre mozioni tutte le professioni che hanno a che fare con il potere
Ceto politico e addetti all'impotenza
Ma chissà ricerca cultura eccetera lì
Non c'è neanche riconoscimento che è tutto tutto ribaltato
E c'è da fare
Una bella rivoluzione in questa società anche dal punto di vista dei valori di che cosa si considera nelle persone importanti
Perché io l'ho detto a Confindustria Ende è assurdo che che che che un parlamentare come nei guadagni come cinque dirigenti di un centro di ricerca che sono illustri scienziati del mondiale o che un giovane che che scalda le scale dei partiti politici e diventa consigliere da qualche parte guadagni subite il doppio di un giovane che ha fatto un pc di magari è tornato agli Stati Uniti fa ricercatori e prende Lille quarantasette euro
Se parliamo di libri ho l'impressione che noi stiamo parlando di società italiane
Che deve essere viene Biagi parlava bisogna girarla un po'e naturalmente però non voglio illudere io ho avuto anche i documenti
Vostri
Su quanto riguarda le cose che mi competono
Li condivido
Abbiamo stabilito anche con i miei collaboratori di aprire
Dei tavoli per vedere da vicino questioni che riguardano la difesa della la tutela la proprietà intellettuale
La questione della riproduzione dei testi nelle università la questione dell'open access alle pubblicazioni scientifiche e la garanzia per gli editori
La questione insieme al Ministero della cultura del grande progetto europee come partecipa all'Italia
Al progetto della biblioteca digitale europea
La questione che a me sta molto a cuore c'è un gruppo che sta lavorando perché il prossimo anno vorrei presentare un progetto
Di insomma di una legge quadro sull'e-learning su
Sul sulla formazione
Lungo tutto il corso della vita come si dice
Long life learning che per l'Italia è fondamentale
Non solo perché guardare alla flessibilità del mercato del lavoro dal punto di vista della formazione continua molto più interessante che dal punto di vista di bassi salari
Ma perché essendo l'Italia è il Paese che invecchia più di tutti
Nel mondo forse fra vent'anni saremo il paese più vecchio del mondo problema di un sistema nel quale le persone l'impegno di Lisbona era il dodici e cinque della popolazione attiva nei Circuiti di riqualificazione siamo al due uno mi pare
Un progetto di Long Life learning e di learning eccetera comporta una messa in Rete
Di università scuole istituti di ricerca
Media editori
Perché dovremmo provare a fare sistema quindi
Per i documenti che che ho avuto
Penso che si possono ritrovare
Soluzioni condivise positive e
Spostato in avanti
Su praticamente tutti i punti che che mi avete fatto pervenire prima di questo convegno per quanto riguarda il piano di promozione della lettura
La
Anch'io quando ho visto con Chiamparino canta abbiamo visto i tre modelle no francese spagnolo inglese e ci siamo detti prima che venisse proposta la suggestione quello inglese forse per l'Italia
Può essere migliore
E vista anche la quantità di risorse che si stimano necessarie per poter lanciare Progetto
Che non mi sembrano tesori
In atti indicibili
Se su una spesa così si danno risultati effettivamente di una crescita nella lettura del libro io penso non posso dirvi la cosa è fatta perché mi assumere una responsabilità di per la quale noi nipote
Quindi ci sono io non c'è Consiglio dei ministri però questa
Ipotesi impegno portarla Consiglio dei ministri perché
Mi pare
Ragionevole
E soprattutto molto utile e molto importante per il nostro Paese vi ringrazio
Grazie al ministro Mussi il terzo intervento prima
Nella tavola rotonda del sindaco di Torino Sergio Chiamparino invito che poi ci lascerà perché deve deve raggiungere
L'assemblea dell'Anci e credito litigare anche con il suo governo l'attenzione delle risorse quindi ascoltiamo con grande
Se naturalmente anche il sindaco di Torino con lo scrivere un romanzo non mancherà un editore Gianaria pubblica
No io ho già dato con un'intervista se che si intitola semplicemente sindaco lì se qualcuno vuole approfittare dare un contributo gli autori verso i diritti ma io intanto ringrazio per l'invito io sono qui in realtà sostituire Leonardo Domenici che appunto è dovendo fare la relazione al direttivo dell'Anci ha chiesto a me veniva assentarvi lo faccio molto volentieri dico questo anche perché cerco di non fare un discorso troppo torinese anzi anche se poi inevitabilmente qualche esempio concreto lo dovrò fare facendo riferimento al Cinecittà con conosco meglio
Ma io intanto punto de Bortoli faceva riferimento possibili impostazione di un litigio o comunque di un confronto serrato con il governo sui temi in generale della Finanziaria il trasferimento di risorse agli enti locali o peggio della riduzione del taglio dei trasferimenti agli enti locali
E
Mi preme credo non sia banale perlomeno dal mio punto di vista sottolineare come visto che qui si parla di libri in particolare ma di cultura in generale gli enti locali con le
Differenze con molte differenze per l'amor di Dio però sono come sistema uno dei sistemi che ancora da un qualche contributo a quelle cifre pur non esaltanti che abbiamo visto e quindi credo che ci sia una qualche un primo punto che vorrei sottolineare insomma qualche contraddizione fra questo fatto cioè chi è indubitabilmente il sistema degli enti locali
Un contributo no a quelle cifre lo dà e il fatto che poi quando si tratta di concorrere un necessario risanamento finanza pubblica viene però chiamato a fare forse una parte maggiore di quello che dovrebbe fare perlomeno da questo punto di vista è questo sarà oggetto del confronto col governo
Mi preme
Diciamo così spero di incassare da parte vostra una sorta di mandato a sostenere diciamo le ragioni degli enti locali vero Fabio nella negoziazione con Padoa Schioppa
Anche il nome di un mantenimento di una soglia
Ma se vuoi ti riporti rappresenta se non
A me
Ci sono diverse spazi angolature con cui guardare ai temi della cultura non è presente a Torino Argo preferendo concreto dal momento che questo questa discussione poi in modo assolutamente trasversale
All'interno anche dei partiti dall'interno le stesse maggioranze sul fatto che quando si va in convegni è sempre molto facile parlare di cultura di libri di investimenti di musei dimostra perché come si dice una cosa che
Fa molto
Attrae
E appealing ma poi quando si va alle discussioni e se si propone di fare una mostra che costa X milioni di euro se si propone di fare caso sempre Torino una nuova biblioteca che anche grazie alla qualità del progetto ne vale cento sessanta milioni e poi ci sono subito come quelli che ma non ma questo è uno spreco questo non bisogna farlo bisogna investire per i poveri ecco perché queste sono
Io trovo importanze
La relazione che ha consentito di Ferrari ma trovo importante il di pro Bianco i documenti che mi sono stati sintetizzati perché credo stabiliscano una relazione anche con qualche ferma siamo validazione statistica
Di un nesso molto stretto fra investimento in cultura ci viluppo e coesione sociale o meglio sviluppo che comprenda la coesione sociale e questo a me pare importante perché ripeto potrei fare un lungo elenco di dibattiti ripeto parlo all'interno della mia coalizione non parlo nemmeno il Consiglio comunale dove ci possono essere ragioni come dire di schieramento che poi alla fine fanno premio sul merito delle cose non parlo all'interno della mia coalizione potrei fare un lungo elenco più o meno grande
Citato la biblioteca potrei citare delle mostre potrei citare in cui diciamo quando c'è il momento pubblico in cui c'è l'inaugurazione sono tutti in prima fila ma quando poi si tratta di prendere quando si tratta prima di prendere decisioni in molti quelli che sono in prima fila in realtà hanno sostenuto che era uno spreco allora io penso che
Il il vostro contributo possa imitare
A far capire che l'investimento in cultura non è uno spreco cioè che l'investimento in cultura io dico specie se e qui parlo di attività culturali che comprende ma non si esaurisce con libro naturalmente
Che l'investimento in cultura specie in una fase diciamo così più che di crisi di trasformazione di una società
E io penso alla mia città in particolare una fa una città che sta trasformando da molti anni il suo profilo non è una questione degli ultimi anni
La cultura l'investimento in cultura ha un valore in se in quanto
Produce delle ricadute dirette e immediate sull'economia sulla attività turistica perché no cioè quindi ha un effetto diretto diciamo su quello interno lordo ma un effetto che secondo me è forse più importante che io definisco un poco
Riprendiamo un punto che diceva Fabio che io definisco un effetto di speranza
C'è un ex nel feto di indicare una prospettiva c'è una società che investe
Che investe in futura scusate non voglio essere retorico ma una società o una città una comunità investì in cultura è una città una comunità ha fiducia nel futuro
E quindi quando una società è in trasformazione la risorsa più importante è la fiducia nel futuro quindi c'è un valore rispetto allo sviluppo che secondo me trascende
Di molto l'effetto il materiale meccanico diretto che un investimento in cultura
Sul prodotto interno allora
Poi c'è
Un altro c'è un aspetto che riguarda la oggi mi pare che tutti conveniamo sul fatto che la cultura
La conoscenza è una risorsa strategica per lo sviluppo e quindi è evidente che la conoscenza parla immediatamente di libri parla di cultura
Ero tentato non per diciamo con con Fabio c'è una discussione sul Partito democratico che qui non voglio portare perché giustamente sede
Ma e che lo porta ero tentato di riprendere un du una vecchia categoria
Non neanche del del maxi di Marx ma delle condivide l'economia classificano quella delle risorse delle risorse produttive delle risorse riproduttive
Ecco io credo che la cultura entrambi questi versanti pensando alle sfide che le nostre società hanno davanti ai decisiva perché è sicuramente una risorsa produttiva e questo l'ha già detto ha illustrato Mussi bene diciamo purtroppo in negativo per noi l'impegno diretto in ricerca che sicuramente oggi una delle chiavi di volta della competitività internazionale io vorrei aggiungere anche per l'esperienza più diretta mia
Che la un investimento in cultura è una risorsa anche riproduttiva importante perché è una città che voglia cimentarsi sul
Ed essere competitiva sul piano della creazione di risorse deve essere una città come dire vivibile ti Piazzi che perché la conoscenza quella risorsa e poi viaggia sulle perso come che viaggia sulle cose sulla materia e le persone
Voglio giustamente vivere in condizioni di Lilli tipi di vita quindi di città in cui certo contano gli aspetti materiali grezzi si sposti agevolmente che si respira un'aria buona ma anche una città in cui ci siano condizioni di vita e di cultura che siano che siano crescenti e che siano significati allora mettendo insieme tutto ciò io penso che
Sì diciamo la il contributo che per quello che ho capito viene da questo come un contributo punto importante perché
Si fa capire fino in fondo il valore che la risorsa culturale sui vari aspetti a oggi per lo sviluppo e per coesione sociale allora io per
Vorrei affrontare due questioni che ultime che sono quelle che mi stanno particolarmente a cuore perché da un lato è quella diciamo del se spesso una contrapposizione primo accennato la contrapposizione fra chi considera una cultura importante per le inaugurazioni
Salvo poi considera la meno importante quando si decide la destinazione delle risorse c'è un'altra contraddizione che invece questa merita una ed è quella fra la cultura intesa come
Lasciatemi dire strutture per la cultura e la cultura intesa come organizzazione dell'evento
Che ha una qualche ricaduta da molti punti di vista ivi compreso quello delle risorse
Io cui
Mi permetto di dire questo lo faccio proprio citando l'esempio del libro
Che ci può essere una strada che io
Definisco senza particolare originalità quella di puntare ad organizzare dei sistemi culturali che abbiano attenzione alle diverse risorse che compongono la cultura il libro uno
Le arti figurative sono un altro la musica un terzo dei sistemi culturali in cui riuscire in ogni città a intrecciare in modo organico le strutture i beni per la produzione della cultura e quegli eventi che consentano di valorizzare queste stesse strutture per la produzione culturale
Nel caso del libro nel caso degli
Noi organizziamo la Fiera del libro che grande evento che si è fermato a livello internazionale che promo permette di dare una qualche dice visibilità e valorizzazione e ad alcune di quelle diciamo a quelle colonne che Ferrari si faceva vedere prima e al tempo stesso però hanno in questo ci siamo sforzati in questi in questi anni di inserirlo in un contesto in cui abbiamo rifatto con investimenti comunali tutto il sistema delle biblioteche di circoscrizione
E in cui stiamo cercando e io dico porteremo a compimento entro per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Quindi nel due mila undici la nuova biblioteca centrale che stiamo realizzando diciamo come biblioteca inserita in un contesto culturale più vasto con il teatro come altre attività per la divulgazione culturale
Ecco secondo me questo intreccio fra l'evento di livello internazionale che attira perché non dirlo che attira l'attenzione degli operatori l'attenzione dell'opinione pubblica sulla città e al tempo stesso però riuscirà incardinare questo in un sistema che poi ha una sua continuità io qui ho parlato
Delle biblioteche perché voglio stare al tema del libro
Questo secondo me aiuta a evitare chiede evento sia un un qualcosa che finisce in sé magari importante al tempo stesso evita che il sistema strutturato in questo caso delle biblioteche ma potrei parlare nel petto dei musei
Diventi un sistema magari efficace ma che non viene valorizzato sufficientemente che non riesce presente ad entrare in dialogo con altre risorse che provengono da altre città da altri Paesi ecco io credo che ho questa strada della costruzione di sistemi culturali riferita diverse risorse sia la strada sulla quale noi siamo impegnato ma è una strada che secondo me può permetterà anche dal punto di vista delle risorse di recuperare diciamo quello scatto quel Gatti abbiamo visto e se c'è dell'ultimo tema che voglio affrontare questo si diceva il modello inglese ho visto che de Bortoli storce un po'il naso
Io penso io parlo della della nostra esperienza allora credo che se non la mia esperienza dice che se noi non riusciamo a mettere insieme trovando anche degli strumenti e forse anche qualche modifica dal punto di vista delle di della fiscalità
Del delle delle regole che che regolano le erogazioni del dei privati alla cultura che fornisca qualche convenienza in più ma se noi non riusciamo a grande gli strumenti in cui sia possibile far convergere le risorse che provengono certamente dal pubblico
Perché la mia esperienza dice che se non c'è GT diciamo così il CIPE che però non ci consistente insomma del pubblico
Non parte
E questo io credo che non lo possiamo accettare
Però se poi su queste non si riesce a far convergere più privato e lo chiamo il privato sociale che poi soprattutto penso alle fondazioni bancarie non so se è corretta la definizione
Io penso sia difficile reggere in modo sistematico continuativo guardando al medio lungo periodo
Quel una politica di finanziamento di quei sistemi culturali a cui ho fatto riferimento prima esemplificando temi allora a questo punto mi porta non so se è esattamente il modello tedesco e inglese però io credo che la strada
Non posso che essere questa noi quello che riusciamo a finanziare a sostenere lo facciamo creando degli strumenti nuovi le fondazioni qualche volta anche
Non dico boicottate ma rallentate non darmi dai governi ma dalle burocrazie centrali
Le quali Rifondazione possono essere lo strumento attraverso cui si fanno convergere le risorse provenienti da quelle altre da quelle altre
Fonti private privato sociale
Si può coi i cercare di trovare dei meccanismi anche che moltiplichino queste risorse
Creare dei fondi che siano in grado a loro volta autonomamente di attrarre risorse cui entra il disco discorso su un po'di fantasia anche sulla meccanismi fiscali che presiedono al ai trasferimenti di alle donazioni però tuttavia insomma il senso di questa mia il ultima battuta e che se non ci riusciamo
Magari anche con delle sperimentazioni locali sostenute o quant'quanto meno accompagnate dal governo a inventare qualche nuovo strumento di moderno mecenatismo
Io penso sia difficile recuperare il tempo perduto e sostenere la sfida che abbiamo davanti per un investimento in cultura che sia adeguato alla sfida che il Paese ha davanti a sé grazie
Le ragazze sindaco grazia se Chiamparino per il suo contributo noi siamo un po'in ritardo rispetto alla nostra tabella di marcia ma recupereremo dopo avere ascoltato queste Grazioli introduttive
Diamo inizia la nostra tavola rotonda io chiamerei qua al tavolo prima la dottoressa Mariangela Bastico viceministro dell'istituzione che che alziamo
Poi il dottor Giuseppe Laterza che presenta casi invece la terza
Poi Paolo Peluffo che capo dipartimento informazione editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri che ringraziamo
E Gianna tu contenga che ha svolto la relazione introduttiva questa prima parte
Ecco mentre si accomoda partecipa enti alla nostra tavola rotonda io volevo fare soltanto una piccola considerazioni in margine agli interventi
Interessanti che hanno fatto Mussi
Chiamparino
Pregandoli naturalmente di guardare bene impiego i modelli che sono sia quello Francesca io penso che se a un certo momento cioè forse colleghi sono d'accordo con ansia che aveva una certa centralizzazione anche di plasmare un po'il mondo editoriale non troveremmo difficoltà raccogliere un esempio come quello francese insomma
Il problema è semplicemente quello di porsi nell'ottica di quella parte del dell'intervento di Gianni Ferrari che riguardava la posizione dell'industria del libro nella cultura nazionale cioè il fatto che andasse sulla filiera dell'attività culturale dei consumi culturali
E che lo spettacolo e non tengo quella parte di patrimonio pubblico culturale
Per il quale diciamo lo Stato e i governi hanno un'attenzione ben diversa per cui guardando queste due filiere mi verrebbe da dire canto venga azione onorevole levi appena arrivate saluto mi dovrebbe dire che una caserma che è un bene che fa parte del demanio recessione sono diverse dismesse
Stanno più nella filiera verso la quale c'è un'attenzione alla valorizzazione di un patrimonio più pubblico
Mentre i libri che stanno dall'altra parte hanno un'attenzione relativamente ridotta se non qualche volta assente allora noi
Io direi proporrei a tutti un intervento di una decina di minuti ciascuno cominceremo anche ai da Giuseppe Laterza che come è stato ricordato è un po'il pioniere di questi manifestazioni e del fatto che si possa in qualche modo calare nelle realtà socioculturali spiega anche faccia mente nelle città e laddove le librerie purtroppo non ci sono e sono molti molte le parti d'Italia dove non c'è uno spetta di libri e non ci sono almeno delle biblioteche pubbliche ecco manifestazioni che nel territorio hanno fatto sì che ci fosse una promozione per la lettura
Che ha rappresentato anche forme di aggregazione sociale straordinariamente efficaci che hanno dato vita anche a manifestazioni di grande successo e che hanno avuto un dividendo sociale straordinario che non si misura soltanto dal rendiconto economico delle manifestazioni ma che si può vedere anzi è quasi palpabile
Come la il livello di comunicazione anche lo stato della convivenza pubblica siano migliorati prego
Ma io ringrazio molto l'Associazione editori
Per aver creato questa occasione di incontri discussione che mi sembra preziosa
Tra avermi invitato e ringrazio molto Ferruccio de Bortoli per quello che ha detto
Credo si riferisse all'esperienza dei Presidi del libro
Noi oggi parliamo della domanda quell'esperienza nata cinque anni fa in Puglia è presente oggi in cinque regioni italiane vuole proprio dalla constatazione che
Il deficit la scarsezza relativa di dell'offerta
In Italia prima di tutto penso le biblioteche
Penso in particolare perché scolastiche ma anche a liberi in generale alla presenza dei libri
Può essere questo deficit può essere combattuto anche agendo per l'appunto dal lato della domanda
La domanda sono i lettori
Lettori che compiono un atto individuale solitario spesso la lettura di un libro un atto spesso solitario ma che poi si scambiano consigli suggerimenti
Infatti
Passaparola
Il veicolo più forte
Per la lettura quindi lettori sono
Aggregabili e anzi superato un primo imbarazzo costituire gruppi che si scambiano fari consigli idee e che poi da lì promuovono per parlai tutt'altro pezzi piccoli pezzi di società civile colta
Può essere un modo per sollecitare la domanda
Questa domanda nel senso che quel gruppo di lettori si è aperto
Se cioè muove all'interesse dei cittadini nel nel loro complesso
Non
Al libro in quanto tale ma l'infinita quantità di temi che libri portano con sé
Al patrimonio di idee di emozioni di sentimenti che Lippi agli Uffizi possano attirare non lettori queste esperienze gruppi lettore molto interessante perché tanto si svolgono in luoghi più strani uno i nostri presidi presenti a Lecce del da una parrucchiera
Questa signora ha una passione per la lettura legge molti libri promette pubblicati da Charlie Ferrari quindi non si classifica comune l'Italia per una grande elettrice
E a un certo punto ha deciso che le sue clienti condividendo questa passione anzi chiedendole consigli poteva farle venire a leggere nel suo negozio il pomeriggio che chiudeva ha costituito un presidio dell'il gruppo che si è collegata alla rete dei gruppi in Puglia aiutata da noi
In tanti modi nel rapporto col sindaco verrà poi apre più spazi per avere ulteriore attenzione a parte gli editori per farvi far venire un autore per avere spazio ai media che spesso appunto come diceva Chiamparino pensano i grandi eventi nei lecita ma non in quelle
Magari piccoli centri quindi
Acquisire non lettori si può a partire anche dai lettori stessi ci tornerò tra un attimo
Quindi mi pare questa un'occasione preziosa per porre questi temi e il tema è anche giusto
Questo è il tema che noi abbiamo posto al centro del nostro forum di Bari l'anno scorso il Forum si chiamava leggere libri che innovazione e abbiamo aperto il forum
Come lo pretese scientifiche devo dire dei bravi ricercatori stamattina ma facendo vedere quelle correlazioni discutibili per carità come tutte le correlazioni tra la lettura è e gli indici di innovazione abbiamo preso un libricino molto semplice che tutti potete trovare i liberi ha pubblicato la casa editrice fusi orari della rivista internazionale che libici o dell'Economist che si chiama il mondo incinta
Se voi prendete le cifre sulla lettura sia la lettura che l'acquisto di libri acquisto libri pro capite che è un dato che è parzialmente corregge la cifra di Ferrari su l'ottimismo di far sul sulla sul mercato complessivo vedete che c'è una correlazione positiva tra la lettura dei libri e tutti i tassi di sviluppo apertura capacità competitiva
Apertura le nuove tecnologie dell'informazione
E poi anche con fatti sociali nei paesi dove si legge di più c'è più uguaglianza uomo-donna
Nei Paesi dove si legge di più viene percepita meno corruzione eccetera eccetera
Quindi un tema importante quello di che credo vada continuato e sviluppato
Occorre però e questa è la nota di volevo portare questa discussione
In questa partita in questa battaglia che di lungo periodo e questo non ci spaventa perché pubblichiamo progetti prodotti come sono i libri che aspirano per definizione a lungo periodo quindi le battaglie lungo periodo non ci sto fra in questa battaglia secondo me c'è un punto molto importante
Se la vogliamo fare noi editori in maniera veramente efficace secondo me dobbiamo essere più aperti e dobbiamo ascoltare di più gli altri
E mi riferisco sia alle esperienze che vengono fuori dell'Italia
Esperienze importanti problematiche ma a cui guardare e sono contento che Gianni Ferrari abbia citato
L'esperienza spagnola Consales era un tal forme l'anno scorso soprattutto quelle inglese
La Giulia Strong che la direttrice da British nasce nel camper reti in campeggio il dieci e l'undici novembre sarà a Bari per il forme di quest'anno a raccontare l'esperienza inglese quindi sette piante deve diventare un punto riferimento vi invito tutti a venire
Ma io non sono un pioniere Gianni io semplicemente sentito una libraia
Silvana Sola e lei che ne ha fatto il nome Giulio astro cioè ho ascoltato altro da me e questo secondo me è l'atto fondamentale che dovrà fare anche in casa
Io lo dico con molta come dire
Con molti puntini puntini perché me pare in questi stati generali ci sono alcune assenze assenze pesanti
Librari bibliotecari insegnanti rappresentanti di associazioni culturali depositi intelligenza
Nella promozione la lettura in questo Paese
Non è un'alleanza occasionale che dobbiamo fare con con loro se il tema di questi dati generali e la promozione la lettura se il tema è un legittimo tema che ha più a che fare con interessi possibilmente contrastante diverso
Ma se il tema è la promozione lettura come grande questioni nazionali dall'inizio sì deve partire con loro perché
A mio parere questo strano Paese in cui viviamo
Con tante contraddizione è un Paese in cui ci sono tante buone pratiche a livello locale
Certo si conoscono poco non sempre sono sotto la luce dei riflettori
Ma l'esperienza dei presidi Forum mi ha messo a contatto in questi anni contante intelligenze che sono spesso proprio mi bibliotecaria che operano magari iconici magari le biblioteche scolastiche straordinari insegnanti che quelle cose che siamo abbiamo sentito dire stamattina le sanno già da anni
Le praticano già da anni solo il loro come dire pane quotidiano
Ci fa piacere che gli economisti
Scusate ci ci fa piacere che gli economisti Dio no anche una forza dell'argomentazione scientifica e questa importante molto importante non però è un'esperienza che si che cammina anche sulle gambe di questi operatori che a mio parere costruisco una forza fondamentale non solo dal punto di vista l'esperienza e l'intelligenza ma diciamoci la verità anche dal punto di vista dei numeri il tema qui è creare una rete dei lettori aperta sul territorio ai non lettori una rete che interagisce fortemente sul tema la cittadinanza
E qui io credo che il appunto non è solo come disse Umberto Eco venendo il primo anno al forno un'agiografia di splendide invenzioni dalla bibliotecaria di grado che porti i libri in spiaggia
L'estate fino alla
Esperienza di tanti librai che che che animano la lettura in città e e altri
Qui il problema è che insieme si conta di più anche molto semplicemente mettendoci insieme si conta di più e sei ministro Mussi andrà a fare il lobbista
Il Consiglio dei ministri credo che avere dietro
Un po'di lettori che stanno insieme pre esempio cominciando da quei tre milioni di lettori forti beh qualcosa conterà in democrazia i conti contano contano
Come
Le aggregazioni
Tra lettori ecco io a me fa piacere sono contento che Gianni abbia parlato della possibilità d'utilità di fare un'agenzia del libro come Gianni ricorderà un progetto a cui lavorammo insieme nel due mila cinque la lanciarmi insieme ci lavorano
Ritengo intorno a un tavolo una cinquantina di operatori tra i migliori delle varie categorie ecco io credo che queste lavora fa bisogna fare un grande sforzo di apertura e di lavoro insieme con altri nel mercato è fuori dal mercato perché il settembre la promozione della lettura bisogna collegarsi a chi chi fa della lettura un problema di servizio pubblico la scuola ha un ruolo fondamentale e al di là dell'istituzione e sono molto contento che ci sia Mariangela Bastico al nostro tavolo ci sono tante esperienze di insegnanti e le biblioteche scolastiche sono il vero punto di partenza del discorso e lì e ci sono esperienze positive da cui partire quindi io credo che dobbiamo essere e possiamo essere ottimisti
Ottimisti la misura in cui come dire si esca da tutte le corporazioni il nostro è un settore che purtroppo ha sofferto nella difficoltà complessiva
Di un un atteggiamento spesso di chiusura ciascuno nel nella nella propria nella proprio
Nel proprio orto credo che l'atto che ha fatto l'Aie sia due anni fa sia oggi sia un atto molto importante perché ha posto un problema generale ha detto sì noi editori come associazione abbiamo interessi ma vogliamo discuterne
Con la politica con le istituzioni con gli altri ecco credo che quest'atto bisogna fare un passo ulteriore
E costruire un'alleanza una grande alleanza che sia un'alleanza stabile strutturali di ascolto reciproco e credo che come dire sempre seguiremo questa strada nel lungo periodo potremmo tenere credo buoni risultati
Creme grazie
Una delle caratteristiche del mondo dell'editoria italiana non è soltanto quello che avete tutti ascoltato che spero abbiano ascoltato soprattutto i rappresentanti del Governo di essere estremamente disponibili e di non chiedere ma di essere parte di un progetto anche quello come ha detto estrema di fare le critiche delle autocritiche sull'atteggiamento del mondo imprenditoriale
Adesso dare la parola a
Al consigliere Paolo Peluffo che capo del dipartimento informazione vittoria della presidenza del consiglio dei ministri che per sette anni lo ricordo perché la collega s'è pubblicamente a fianco come uno dei più stretti collaboratori del Presidente Ciampi c'è stato un grande amico dell'impronta anche e soprattutto per la sua attività all'estero come presidente tra Società Dante Alighieri
E quindi mi fa piacere che adesso ricopra insieme Ambra
Onorevole levi un posto straordinariamente importante alla presidenza del Consiglio
Prego
Grazie grazie Ferruccio devo dire sono contentissimo di aver risentito alcune cose da Gianni Ferrari che avevo sentito un anno fa alla convegno di Bari dei Presidi del libro con una parte operativa che oggi diciamo mi riguarda direttamente un po'di più di di allora quando diciamo come vicepresidente della Società Dante Alighieri facemmo insieme una riflessione sulla promozione internazionale del libro e di tutte le difficoltà che si incontravano nel conservare una struttura la domanda del libro italiano a partire dalle risorse esistenti e ad esempio dalle carte dei di di italiano che stanno chiudendo e tutte queste questa difficoltà che noi a in qualche modo col presidente nota anche avevamo affrontato al Quirinale pensando a come i viaggi distacco le visite di Stato il presidente potevano avere una parte che riguardava la promozione del libro e l'incontro delle istituzioni italiane con gli italianisti
Nel mondo che rappresentano in realtà un patrimonio straordinario che andrebbe un po'curato ecco questo era diciamo l'antefatto cui mi riportavano i dati di un anno fa di di Gianni Ferrari che però hanno una parte applicativa oggi che questa idea della campagna nazionale di promozione del libro su cui io credo di poter dare in qualche modo e poi lo farà più compiutamente il sottosegretario Levi una risposta positiva immediata noi stiamo pensando di alla programmazione programma di comunicazione istituzionale per l'anno due mila sette in questa programmazione ci sarà una campagna per la lettura partendo dalla considerazione che la lettura è un bene sociale un comportamento sociale da favorire a è un investimento ma soprattutto a quegli affetti che dà i dati di Gianni Ferrari emergono chiaramente di uguaglianza sociale
Cioè l'allargamento una campagna generale per la lettura e poi dirò alcune cose di dettaglio su come si può promuovere la lettura in diverse forme di comunicazione
Anche ovviamente all'effetto di allargare la base quello il nostro obiettivo al punto tre che diceva Gianni Ferrari allargare la base dei lettori riduce la disuguaglianza sociale che negli ultimi anni in tutti i Paesi occidentali
Attendeva e tende tuttora accrescere quindi in questa campagna che noi faremo sul seguendo i compiti istituzionali
Del dipartimento indubbiamente utilizzeremo il prezioso lavoro fatto da voi in termini di ricerca che ci avvantaggerà nel farla bene e quindi richiameremo a darci una mano
Però ci sono c'è un problema generale di riportare la lettura
E la lettura del libro all'interno diciamo delle forme di comunicazione
Voglio dire abbiamo già ragionato in passato sulla presenza dei libri nel partito
Perché si vedono pochi libri gli sceneggiatori le utilizzano poco in qualche modo anche un po'di attenzione no nel travasare comportamenti sociali in cui il libro è presente in magari sceneggiatori che prendono dei libri a base sarebbe una cosa utile
Radiotre tante volte ha provato a fare esperimenti di bookcrossing no sono piccole cose che però a volte hanno dei grandissimi risultati io diciamo nell'esperienze passate avevamo tentato di farne una ricordandoci per caso
Che l'anno scorso era il centocinquantenario
Di Giovanni Pascoli non se n'era ricordato quasi nessuno tranne a Barga dove avevano pensato qualcosa ora se noi pensiamo quando c'hanno ossessionato dico in positivo
Amici stranieri su poeti anche diciamo non proprio di primissimo piano che aveva nel centocinquantenario
E addirittura convincendo ci noi a fare degli investimenti maggiori sul loro autori promossi che non avevano nemmeno un centenario e noi abbiamo uno dei maggiori puliti della storia
Moderna diciamo in assoluto l'avevamo completamente dimenticato ecco ci siamo imbattuti per caso in questa vicenda del centocinquanta di Pascoli poi siamo andati a vedere e le antologie però disponibili non erano diciamo nemmeno molte c'è un problema di tutto come dire conservazione di alcuni patrimoni vuol dire una politica degli anniversari
Anche in questo campo riduce i costi della comunicazione che andiamo a fare sulla promozione del libro sempre a patto che si riesca a raggiungere una massa critica sufficiente di questi eventi e qui vengo al problema della modello inglese francese o spagnolo che ci si proponeva siamo attenti cioè partendo dal ragionamento sui modelli secondo me perdiamo un po'di tempo cioè può essere utile andare a costituire una nuova istituzione che ha come suo unico compito quello di promuovere la lettura potrebbe essere una bella cosa ci vogliono vari mesi ci bisogna trovare fare del fundraising pubblico-privato è un percorso che si può fare
Però l'Italia a tantissime strutture e il problema è creare quelle iniziative sistemiche che in qualche modo aggregano queste strutture nelle aspetto la promozione internazionale la cosa è evidente
Siete stati voi stessi a dirmelo quando c'è stata iniziativa di Parigi immediatamente le istituzioni privati son coagulati hanno ottenuto grandi risultati nell'acquisto di titoli Tercera poi altre operazione di questo tipo non sono state più fatte
Ci sono percorsi solo pubblici o percorsi solo privato
Ora è in un Paese come l'Italia che tende alla polverizzazione delle iniziative e forse anche la sua caratteristica dei inutile andare a pensare opera autoritarie che costringano con la mitica e pericolosissimo parola del coordinamento a a diciamo mettersi insieme per forza
Forse le buone idee di alcuni eventi come possono essere questo o i Presidi del libro su cui far massa critica è forse una maniera per poi far costruire delle azioni con un loro maggior organizzazione dico politica di anniversari perché noi stiamo usando pochissimo lo strumento della comunicazione relativa ad anniversari che hanno a che fare con i libri
Poiché l'anno prossimo l'anniversario
Di Giosuè Carducci il centenario è il bicentenario
Di Garibaldi sono eventi
Su cui ovviamente l'editoria non può non riflettere ora adesso faccio una piccola critica a a Gianni Ferrari perché dico io nel l'anno scorso quando ho cercato un'antologia su Pascoli ne ho trovate va no
C'è quella bellissima
Di Garboli c'è quella bellissima di Barberi Squarotti eccetera
Oggi diciamo come dire un'antologia di punta moderna sul povero Carducci non c'è cioè ci sono delle cose ma non sono proprio un'innovazione ora arriviamo all'anniversario diciamo sarebbe bello farlo come lo lo hanno imposto gli austriaci per la loro capacità di festeggiare un Centocinquantenario di Freud o il l'anniversario di mossa perché non era un centenario neppure no allora nelle librerie tedesche uno trova addirittura il totem
Cioè questi indubbiamente è è potrebbe essere uno strumento di traino ora uscendo rimanendo nell'ambito la comunicazione
Il turismo culturale è un è uno strumento poco sfruttato si era immaginato qualche anno fa io mi trovavo per caso nel consiglio d'amministrazione dell'imprenditoria giovanile Spada che un agente era un'agenzia del tesoro
Di immaginare quest'idea delle dei parchi letterari che nasceva da un'idea della Fondazione Nievo e che poi non ha dato i frutti sperati però l'idea era buona
Anche soltanto partendo dalla cartellonistica dall'uso della letteratura e della parola scritta come insegne di arredo urbano son tutte strade poco poco utilizzato
Chiudo dicendo quindi disponibilità anzi di più io speravo di far bella figura dicendo che eravamo già pronti a fare una campagna Libralesso me l'avete chiesta quindi diciamo diciamo che la faccia
Lavoriamo in senso di creare azioni sistemiche senza creare l'organizzazione sistemica prima di aver fatto degli esperimenti perché a volte i modelli vanno misurati sulla capacità di realizzata d'iniziative che il sistema riesce a produrre
Voglio dire è e in inimmaginabile che l'Italia non faccia delle azioni internazionali di livello internazionale
Sul centenario di Garibaldi di Carducci Carducci è un grande poeta europeo Garibaldi è una delle poche icone diciamo moderne di cui disponiamo così riconosciuto
In questo senso come dire si fanno degli esperimenti che siano da traino per vedere la strada istituzionale da percorre le risorse ci sono voglio dire quando fate vedere questi dati
Pensiamo sempre a che cosa si riferiscono sono le campagne acquistate no con i mezzi e la legislazione del Paese vigente ovviamente se noi pensiamo a legislazione di cui disponiamo abbiamo dei mezzi per far delle campagne
Sociali in cui il valore economico è enormemente superiore a quello impegnato perché ci sono diciamo degli obblighi del servizio pubblico di un certo tipo
Per cui se noi andiamo a far delle campagne raggiungiamo facilmente quelle cifre basta solo come dire in termini economici non in termini di bilancio del valore economico delle campagne ci sono campani che hanno valore anche superiore e solo che son fatte con altri strumenti diciamo normativi io sono disponibile
Ultima cosa di cose un po'più solide indubbiamente il problema è la domanda organizzata in strutture sul territorio
Su questo io non ho competenza Diretta ma indubbiamente il problema delle biblioteche delle librerie che son tutte cose che attengono a ordinamenti diversi è quello anche lì la biblioteca è un luogo pieno di fascino
Se quando uno ci va non si trova in una situazione diciamo degradata ai primi libri li ho letti nella biblioteca della scuola Cinieri
Ora ci sono casi
Pepe li ha raccolti tutti attorno a un tavolo e ci sono delle librerie le biblioteche fuori di sé
Quella le esperienze di Empoli che portavano cioè ci sono iniziative
Ora anche di pensiamo alla comunicazione necessaria e utile perché queste esperienze come indire facciamo da esempio e Tranquillino il sistema
Bene grazie a Paolo Peluffo
Ora completiamo un intervento da parte del governo con
Una totale Stam Mariangela Bastico che vice ministro dell'istruzione che ringraziamo per aver accettato
Ringrazio per l'invito e devo dirvi che condivido profondamente l'idea guida che è stata posta come base di questi stati generali dell'editoria più cultura più lettura più paese in una in un altre parole è più sapere istruzione più formazione più coesione sociale più sviluppo economico di qualità e competitività
Ancora in una parola la strategia di Lisbona
Nella quale non univoci ritroviamo pienamente
Pur sapendo che fatichiamo stentiamo a renderla operativa
E qui mi leggo le parole del ministro Mussi dicendo che se crediamo davvero che la strategia di Brindisi buona sia quella vincente quella che ci dà futuro dobbiamo operare insieme operare insieme istituzioni pubbliche mondo dell'impresa associazionismo cioè e un tema economico sociale istituzionale congiunto e in questa direzione noi siamo disponibili ad un lavoro congiunto perché crediamo che quelli siano gli obiettivi che fanno il nostro futuro detto questo io vorrei provare a riflettere e non di corrispondere ma apportarvi qualche contributi al tema che è stato presentato da Ferrari
Come allargare i lettori come allargare la lettura secondo un processo democratico e di pari opportunità
Perché voglio proprio quelle carni a questo aspetto non è sufficiente l'allargamento e rafforzare i già forti ma a mio avviso parlando il rappresentante del governo di un'istituzione pubblica credo che abbiamo il compito di allargare i lettori
Danno lettura elettori o rafforzare i lettori deboli questo e il punto fondamentale per fare questo per provare a dare una risposta a una domanda complessa
Io partire dalla considerazione che ci ad affidato rodare
Il senso della lettura un sesto senso se lo vogliamo chiamare così va coltivato e quindi va costruito e per me va costruito verso le pari opportunità dalla prima primissimi Infante
Questa è la prima osservazione che volevo farle come coltivarlo
Concretamente parlando a mio avviso il primo punto che noi dobbiamo garantire a tutti era Gasti tutti e non uno di meno è sappia leggere
Sembra banale ma non lo ecco perché saper leggere non significa soltanto avere la tecnica della lettura ma vere la comprensione del testo di avere l'amore per il testo
Sono tre aspetti Kirk costituiscono tra i momenti magari successivi dell'evoluzione dell'apprendimento di una persona ma sono tre momenti fondamentali e allora se vogliamo diffondere la lettura dobbiamo diffondere il saper leggere
Cioè dobbiamo investire decisamente fortemente sull'istruzione di base di tutti i ragazzi non uno di meno
E questo è un ma Complesso e di grande prospettiva per il nostro Paese perché ricordiamoci che i dati OCSE Pisa ce lo confermano noi siamo un Paese dove abbiamo dei livelli di competenze di saperi dei ragazzi
Abbastanza differenziati a macchia di leopardo nel nostro territorio nazionale non usi patimenti dell'OCSE Pisa perché sono dati che non rispondono alla realtà vera del nostro Paese
Perché su una media e come tale non è la fotografia di un Paese che invece è fortemente diviso e differenziato sui livelli di saperi e di competenza di ragazze
E allora io di copre che il nostro primo compito è elevare quei livelli di sapere di competenze e lo faremo attraverso l'innalzamento dell'obbligo di istruzione almeno i sedici anni
Per tutti
Attraverso un azione di investimento strategico di lotta all'abbandono alla dispersione scolastica perché noi siamo un Paese che ancora oggi ha il venticinque per cento di ragazzi che non raggiungono né un diploma né una qualifica professionale
Lasciano nella sostanza dopo un percorso più o meno fallimentare in terza media
Andate a prendere i ragazzi che lasciamo in terza media dopo questo percorso fallimentare
Fatte delle prove di lettura non sanno leggere un testo semplice e non sanno scrivere un'esperienza di vita quotidiana in modo corretto il possiamo trovare io ero assessore della Regione Emilia-Romagna facevo questi test nelle prove di ingresso per gli apprendisti
Trovavamo questa situazione ed è questa la situazione sulla quale intendiamo investire investire investire e per fare questo dice l'innalzamento dell'obbligo con una strategia unità su due fronti
L'intervento su zero sei anni
Cioè generalizzando la scuola dell'infanzia tre sei anni operando con una maggiore investimento non solo sul nido ma almeno sull'anno di età due tre anni
Che Possa aumentare il numero dei bambini che vanno già in una sorta di pre scuola
Quindi zero sei anni come punto strategico su cui avviare percorsi di pari opportunità e su cui innestare il valore della vettura l'altro e l'educazione degli adulti
Cioè lo snodo post-diploma là dove noi abbiamo ancora il trenta per cento della popolazione adulta che ha soltanto la quinta elementare
Quando ce l'ha
Cioè a un'istruzione elementare e quindi questo costituisce un elemento ovviamente di basso livello di istruzione nella popolazione adulta e anziana che condiziona fortissimamente i rendimenti scolastici dei ragazzi condiziona
Fortissimamente quel livello di amore alle letture di possibilità di lettura di cui si parlava nel recente di questa mattina
Questo è la nostra strategia su cui innestare
Ovviamente tutto il ragionamento di una promozione di lettura
Si legge se c'è una istruzione buono di base si può arrivare punti alti dell'istruzione tecnica scientifica culturale
Si può rafforzare l'università la ricerca la posto università solo se abbiamo un livello di diffuso di competenze di base di istruzione di base
E questo è un investimento strategico che deve fare il nostro Paese
Secondo punto per diffondere la lettura ci devono essere i libri
Anche questa cosa banale ma ancora cosa da realizzare e parlo dei libri nella scuola a mio avviso dobbiamo sempre più garantire che già da anni dopo già dalla scuola dell'infanzia ci sia l'angolo dei libri
Dobbiamo ad esempio garantire che nella scuola elementare ci sia il libro nella classe oltre che nel plesso scolastico
Dobbiamo favorire l'esperienza ad esempio nella scuola media di autogestione dei ragazzi lo possono già fare della biblioteca la biblioteca di plesso la biblioteca di classe
Dobbiamo pensare che nelle scuole superiori ci siano biblioteche che servono ai ragazzi durante della scuola ma che sono aperte alla cittadinanza
Quindi un'articolazione della presenza del libro nella scuola ben definita ben collocata non generica non vogliamo dei libri buttati lì
Vogliamo dei libri usati che riferiti ad una strategia didattica quindi io li vedo bene nella classe ibrido bene presenti maneggiati toccati dei bambini e dei ragazzi anche per eventuali a toccare questo oggetto e non solo la tastiera del computer o altro ecco questo mi sembra importante come strategia come anche importante perché nel nostro Paese è vero che le biblioteche pubbliche non sono così diffuse
Che noi favoriamo d'un progetto su cui stiamo già lavorando anche in questa Finanziaria
Di ragionare della scuola come presidio disservizi io dico anche preside di cittadinanza in territori dove questi servizi questa cittadinanza non c'è questo punto della cittadinanza di aggregazione cittadinanza di doc dei numeri che così possiamo capirci forse meglio di questo senso diffuso della presenza della scuola la scuola a nel nostro paese quarantun mila e seicento plessi statali e cinquantasette miliardi ottocento complessivi
Se noi pensiamo ad esempio di una realtà che nel nostro immaginario pensiamo assolutamente diffusa gli uffici postali ad esempio sono tredici mila e settecento contro cinquantasette mila ottocento
I carabinieri le cui caserme sentiamo diffuse no una presenta significativamente nostro territorio sono quattro mila e seicentocinquanta allora cosa voglio dire la scuola e il vero
Pressing io dell'istituzione pubblica nel territorio abbiamo cinquantasette mila scuola sessanta mila frazioni nel nostro Paese e allora dobbiamo utilizzarla commesso nudo della cittadinanza della comunità questo è un punto importantissimo ed un progetto che noi stiamo anche inserendo nella nostra finanziario una Finanziaria travagliata ma che per noi deve essere una finanziaria anche di sviluppo
Anche di scelte fondamentali
Questa è una certa magari non non grande ma di grande significato e allora vi sto dicendo che lavoreremo per la cosiddetta scuola Peart a per valorizzare questi nostri quaranta due mila prestiti del territorio ma lavoreremo riprendendo quelle scelte che furono avviate dal ministro Lombardi
E che fu che furono poi riprese dal ministro Berlinguer
Di promozione alla lettura nell'ambito delle scuole e successivamente di investimento nelle biblioteche scolastiche ci sembra una linea che vada ripresa dal nostro ministero perché molto significativa
Possiamo rafforzarla si con costruiamo progetti comuni con un lavoro con i territori
Comuni provincia associazionismo fa un grosso lavoro diffuso nel territorio
I librai librerie fanno un grosso lavoro e allora io ad esempio ritengo che sarebbe molto utile organizzare un insieme di presente degli autori nelle scuole con le scuole anche il nei luoghi pubblici perché guardate il testimone fisico l'autore che ha scritto il libro e uno straordinario veicolo di educazione e di formazione vera carte
L'effetto del testimonia a una scortata educativa di proposte di grandissimo allora se non vogliamo fare amare la lettura lo possiamo fare
A molto attraverso le testimonianze anche di scrittori giovani pensiamo ad esempio al valore dello scrittore giovane dell'autore no che può trasmette anche la sua esperienza personale oltre al testo
Ad esempio la lettura viva voce
Sono esperienze che abbiamo visto quei ragazzi di valore straordinario ecco non sono cose costose le possiamo realizzare possiamo mettere a disposizione dei finché la struttura stessa del ministero anche come azione simbolica no discetta di strategia del ministero della pubblica istruzione
E allora volevo concludere questa parte del ragionamento dicendo che io credo che i libri ci debbano essere ho detto come devono essere nelle scuole penso ad altre esperienze importanti che possiamo insieme diffondere esempio i libri negli ospedali
Presenta del libro della videoteca è di straordinaria importanza se volete anche di di per le persone che ci sono e comunque è un tema una presenza importante penso ad esempio a promuovere azioni di lettura nei treni
Si son fatte descritto con i ragazzi in questo caso noi ragazzi pendolari e qualcuno che gli avvia alla lettura all'interno del del vagone organizzare anche cose di questo tipo tutte piccole cose dal valore simbolico
Terzo punto il libro deve essere però un oggetto bello e adatto alle persone che lo leggono
Allora io credo che non riusciamo a fare un lavoro serio sui ragazzi sulla diffusione della lettura sui bambini sui ragazzi investendo sulla qualità anche diciamo del libro oggetto che significa la qualità delle immagini dell'impaginazione come te senti lavoro sugli anziani è determinante come sono scritti i libri
La è il carattere ha detto cioè una maggiore attenzione a chi legge e quindi un tema di minore standardizzazione nel prodotto libero perché diventa un un elemento assolutamente determinante come a mio avviso è un elemento determinante quanto veniva indicato nella valorizzazione dei nostri i libri all'estero
Determinante e a un rimbalzo anche al nostro interno di carattere straordinario adesso io credo che alcuni grandi classici la nostra letteratura il valore che viene tributato all'estero può essere un rimbalzo straordinario nel nostro Paese possiamo citare Dante come elemento diciamo simbolico ma ne possiamo citare infiniti altri e anche questa secondo me è una strategia per da perseguire e concludo
Pensando di avere dato una risposta positiva alle domande che sono state avanzate e dicendo questo che io credo fermamente che il Progetto di promozione della lettura sia un progetto di lunga lena
Non pensiamo di fare operazioni dall'oggi al domani è impensabile
Deve essere un progetto fortemente sostenuto da azioni concrete piccole magari neanche tanto costosa e coerenti
Con l'obiettivo che si intende raggiungere quindi l'obiettivo è una strategia minuta radicata nei territori che valorizzi gli attori a che io dico insegnanti librai sono soggetti fortemente da condividere e ultimo questo progetto lo possiamo fare insieme
Cioè l'insieme significa ognuno nel proprio ruolo nella propria competenza
Svolge le una può svolgere una funzione importante per questa promozione che significa poi dare pari opportunità e innalzare i livelli del sapere nel nostro Paese e quindi costruire il nostro futuro
Bene grazie
Mariangela Bastico
Concludiamo la nostra tavola rotonda con le considerazioni che chiaramente riprendano anche le osservazioni che sono state fatte alla sua relazione iniziale con commenti finali di Gianni Ferrari prego cioè
Allora
Dice Pepe Laterza
Occorre fare un'alleanza del libro sicuramente sì io credo
Questo vuol dire anche un
Evoluzione come dire istituzionale delle rappresentanze tre categorie che si occupano del libro
Da un punto di vista concreto vuol dire muoversi verso il modello
Vigente in Germania Barsanti Franco cioè un'associazione la quale comprende contemporaneamente tutti gli operatori della filiera nel libro
Editori distributori retailer finali
è questa una prospettiva praticabile in Italia sino
Io ritengo di sì io sono sempre stato favorevole a questa ipotesi
Personalmente anche non personalmente nel senso che azienda che rappresento
Ed è una prospettiva attuale beh noi abbiamo
Raggiunto L'Unità per così dire della categoria degli editori di libri molto recentemente nel ultimo
Biennio che ci separa dei precedenti Stati generali dell'editoria in questo biennio noi Mondadori tutte le nostre case editrici siamo entrati nell'aia
è entrato nell'aia è ritornato siamo ritornati ed è tornata nel mare del Feltrinelli ritornata nevaio giunti è un fenomeno molto recente come dire la unità per così dire dalla categoria degli editori di libri è un fenomeno recentissimo nella verità dei fatti
E quindi probabilmente adesso siamo anche nelle condizioni di pensare di cominciare a ragionare sul fatto di una struttura la quale tenga insieme tutte le componenti della filiera del libro in Italia sul modello che viene attuato in in Germania
Dal punto di vista della promozione della lettura che la promozione della lettura debba vedere contemporaneamente al di là degli agenti imprenditoriali sulla filiera del libro coinvolti tutti coloro che di libri viceversa si occupano a titolo ovario ma essenziale come sono appunto i bibliotecari di insegnanti e così via certamente sì
Io ritengo che perché questa seconda cosa sia veramente efficace bisogna avere la prima sano di necessità questa seconda e poi una una specie di sì voglio dire
Fenomeno come dire di di riunificazione molto caloroso piacevole e così via ma rischia poi di non avere
Conseguenze conseguenze pratica
Un punto che mi sembra toccato qua e là su quel però io vorrei insistere particolarmente questo
Riguardo all'assetto istituzionale del nostro Paese e del Governo
Noi abbiamo come sappiamo le competenze relative al libro sono sparse all'interno di diverse strutture istituzionali la Presidenza del Consiglio dei ministri il Ministero per i Beni e le attività culturali mistero
Per la
Pubblica istruzione
Insomma adesso è stato divieti tornato pubblica amministrazione quindi insomma eh sono abbastanza divise e su questo abbiamo da tempo come editori avanzato la richiesta di una chiarificazione da questo da questo punto di vista ma quello che voglio sottolineare adesso che cui accennava anche prima e che un conto i libri un conto è la lettura
Lettura è un'altra cosa rispetto al libro come bene e come industriale come attività e come tutto il resto
Quello che vorrei sottolineare ripetere che la lettura è un bene nazionale il livello di lettura di libri di un paese è un bene e non si capisce chi ne sia
Diciamo così irresponsabile chi si è intitolato a occuparsene all'interno del governo questa sarebbe una cosa interessante da vedere dal governo ad ottenere dal governo c'è una chiara definizione di dove va a riportare il tema complessivo della lettura dei libri che ripeto a avviso nostro posso dire dell'Associazione italiana editori è un bene
Nazionale in quanto tale
Che poi sia possibile come dice il mio caro amico Peluffo ma incrementare questo bene nazionale celebrando il centenario di Garibaldi di Carducci ha una sua opinione che io non contrasto
Non condivido ma un contrasto non voglio contrastare mi sembra che questo attenga a un altro ordine di problemi altrettanto importante ma diverso da quello rispetto a quello cui ci stiamo occupando oggi questo attiene al problema di un'identità culturale nazionale
Il fatto che noi abbiamo il nostro Paese per tutte le infinite ragioni storiche che ben conosciamo
Abbia grande difficoltà soprattutto per le vicende relative alla prima parte del secolo Trust trascorso abbia una grande difficoltà a identificare la propria cultura nazionale a esserne consapevole e orgoglioso è un problema
è un problema profondo
Molto voglio dire poi con molte comunque molte sfaccettature molti aspetti ma è a me pare che non sia la stessa cosa del problema della diffusione della lettura in questo Paese
Temo che sia sia importante reintegrare nel problema dell'identità culturale nazionale le grandi figure della nostra cultura con Carducci oggi in pubblico dominio quindi ognuno è libero di non è non appartiene a nessun editore quindi io in tutti sono liberi di cimentarsi nelle edizioni più
Ma insomma dico non non non mi pare che sia questo che uno dei problemi fondamentali e temo che anche le celebrazioni del centenario voglio dire anche tolte da un lato da una loro vernice un poco retorica che necessariamente hanno ma anche tolta questa vernice un poco retorica attengano al problema dell'identità culturale nazionale non al problema
Dell'allargamento della lettura infine un ultimo problema macro problema enorme problema che è stato sollevato dal sottosegretario Bastico che in sintesi la scuola
Io non ne ho volutamente parlato nel breve relazione che ho tenuto volutamente per due motivi il primo è che la scuola è una specie di scaricabarile nazionale
Quando non si sa che cosa dire su qualsiasi argomento si dice che è colpa dalla scuola
Tutto ogni male dell'universo del nostro Paese in ultima analisi la responsabilità e la scuola temo che sia in gran parte è vero
Perché è vero che lo ma voglio dire attribuire poi alla scuola indistinte responsabilità è un'operazione che scarica barile quindi questo non ho voluto fare dall'altro lato c'è la tendenza contraria e cioè che la potenza della scuola stessa
Che è esattamente quello che il sottosegretario ci descriveva prima cioè la struttura più capillare
Che lo Stato nazionale possegga Stato nazionale così come noi nelle nei nostri mestieri la struttura più capillare sulle edicole
Per lo Stato le edicole dallo Stato sono le scuole perché così appunto di diceva giustamente segretario le stazioni dei carabinieri che tutti noi pensiamo siano in ogni sono invece quattro il rotte mentre le le scuole sono sessanta mila vi ricordo
è questa la struttura di maggiore capillarità che lo Stato ha proprio questa grande potenza come dire dello strumento rischia di far sì che ogni volta che noi affrontiamo il problema della della allargamento della base di lettura finiamo per essere per come dire trasferire alla scuola questo compito e farci egemonizzare in questo compito dalla scuola stessa cioè far sì che siano gli insegnanti ad assumere questo
Problema come il loro problema di cui sono poi Lori decisori io ritengo che noi dobbiamo lavorare un Progetto
Di promozione della lettura di libri nel nostro Paese che all'origine sia per così dire indipendente
Dalla scuola e dopodiché una volta elaborato venga a contatto con la scuola enti raccolga tutte le esigenze le cose così via ma non si può partire su quella strada lì se no inevitabilmente
Si finisce in una specie di Marchetto è troppo è troppo grossa troppo grande troppo potente troppo quindi per poter far qualcosa
Di concretamente visibile utile abbiamo bisogno di una cosa un poco più di me dimensionale
Concludo brevissimamente ultimissima cosa io non concordo neanche in questo col mio caro amico Peruffo sul fatto che non sia necessaria ci sono già troppi enti istituzioni e cose nello Stato dice
Peluffo per raggiungere un altro cioè una struttura che faccia da reading capendo la campagna per la lettura sì allora io non è che ricrea voglio sono ansioso di fondare venti e cose di questo genere ma dedichiamo né una di quelle esistenti allora cioè sia chiarito che una di queste si stenti a una missione specifica che è quello non è necessariamente il fatto di crearne una nuova ma senza un risvolto concreto
Qualsiasi iniziativa di promozione della lettura è retorica
Pura retorica
Grazie Gianni Ferrari grazie lui accetta la parola Dario Di vico che conduca alla seconda parte dei lavori nel pomeriggio grazie
Allora se i relatori
Potessero prendere posto mi
Attorno al tavolo così iniziamo subito
Abbiamo siamo un po'in ritardo quindi abbiamo bisogno di metodi spartana diciamo
Allora Nizza tra poco la tavola rotonda nella quale parlerà il vicepresidente dell'Aie Fernando Follini
Vediamo un momento
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi
Pietro Boroli Claudio Calabi
Il ricco gli argomenti e Stefano Mauri scusatemi sono costretto a fare l'appello
Per velocizzare
Allora
Avevo visto
Scusate c'è
Quanto il momento
Ad aspettare dottor Follini
Allora
Perfetto
Il tema della tavola rotonda e quello di politiche dell'offerta
Nella nel precedente nel precedente giro di tavolo abbiamo discusso le Poletti le politiche dalla domanda iniziamo adesso vedendo che cosa gli editori hanno in mente di fare che cosa propongono
Scusate c'è una modifica dovuta impegni di governo allora
Chiamo al podio il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione alla comunicazione ed editoria
Ricardo Franco levi che avrà così il compito di introdurci questa tavola rotonda in cui discutiamo i rapporti tra cultura industriale industria culturale le politiche dell'offerta
Poi aprire post prenderà la parola il dottor Follini e poi apriremo
La discussione
Scusate l'ultima cosa se poteste scusate c'è un un rumore di fondo abbastanza intenso
Grazie dell'invito
Scusate la intrusione nei tempi della discussione
Di questa parola
Io ricordo
Una visita qualche anno fa alla National Library di Washington in occasione di un'esposizione di tesori che provenivano dalla Biblioteca Vaticana
C porto in giro uno straordinario
Bibliotecario il bibliotecario
Della nascerà laicamente può darsi che Boris Biancheri se lo ricordi un mitico personaggio della Washington di qualche anno fa
Un'esposizione stupefacente nella quale c'erano
Le lettere segrete di Enrico ottavo
Ad Anna Bolena e non so come fossero finite nella biblioteca vaticana c'erano libri che provenivano dalla biblioteca personale di Petrarca
E alla fine del del
Del viaggio in questa raccolta di meraviglioso il bibliotecario ci disse
Io quando morirò spero che il paradiso assomiglia a questa biblioteca ecco essere in mezzo ai libri e parlare di libri resta la cosa più bella del mondo per cui vi ringrazio dell'invito
Non mi sono portato testi scritti che pure sarebbe stato facile avere perché vorrei
Rispondere
Alle sollecitazioni molto concrete che sono arrivate dal presidente Motta questa mattina credo che questo sia il modo più concreto e serio di affrontare la discussione con voi
Questa mattina nella sua relazione che io purtroppo potuto solo leggere non ascoltare e vi chiedo scusa del di questa mancanza avrei davvero desiderato essere con voi per tutta la giornata
Il presidente morto diceva vorremmo far fare un salto di qualità al dibattito
Sugli obiettivi infatti non troviamo mai qualcuno che non sia d'accordo
E pertanto superfluo ribadire lì li daremo per assunti vorremmo invece confrontarci sulle azioni da intraprendere perché quegli obiettivi siano raggiunti
E ci invitava tutti ma ovviamente compresi noi che abbiamo responsabilità di governo ad un confronto vero e concreto e per questo rischioso
E facevo una serie di domande poneva una serie di quesiti ai quali non voglio sottrarmi
Raccontando di delle cose concrete che faremo
Non avrei intenzione alcuna di esporvi ulteriore analisi perché nessuno meglio di voi conosce gli elementi del vostro mestiere quando qualche manciata di minuti fa
è stato fatto cenno alla pregevolissimo a ricerche economiche è stata presentata qui coordinata dal professor Scocco sia
Alzato spontaneo
Un applauso quando uno dei partecipanti alla tavola precedente detto ma voi queste cose che sapete benissimo realtà sapete tutto bene per cui è inutile che io vi ripeto queste cose vi dirò semplicemente sono ciò che noi come Presidenza del Consiglio
In particolar modo come dipartimento per l'editoria informazione intendiamo fare
Nei limiti
Di quella geografia dell'amministrazione che ricordava Gianni Ferrari
Dicendo e sottolineando in parte lamentando il fatto che le competenze sul libro sono diffusi all'interno
Del governo ottava agli attori perché c'è la Presidenza del Consiglio c'è ministero alla Pubblica istruzione e c'è il ministero
Io non mi propongo qui di ridisegnare la mappa del governo meno che mai a proporre
Me stesso e le strutture che da me dipendono come centro dell'attività focale dell'attività del libro invece voglio però dire cose che concretamente faremo a partire dai prossimi giorni non settimane
In particolar modo il presidente Motta questa mattina sollevava tra gli altri tre temi e chiedeva risposte concrete sul tema della crescita di una lettura
Della promozione del libro italiano all'estero
E del diritto d'autore
Io su ciascuna di queste vorrei dire di che cosa stiamo mettendo in cantiere
Nell'ambito di un'attività
Che è è bene che venga ripetuto anche se voi lo sapete quella del dipartimento che pure si chiama dell'editoria dell'informazione largamente concentrata sull'editoria
Quotidiana meglio libri e periodici
Non a caso mi fa piacere salutare
Boris Biancheri qui davanti presidente della Federazione italiana degli editori dei giornali che interlocutore
Quotidiano nelle nostre battaglie che si svolgeranno anche attraverso la Finanziaria primari costi
Allora crescita della lettura
Cosa può fare il dipartimento per favorire la crescita alla lettura del
Può fare ciò di cui ha parlato prima Paolo Peluffo e al netto
Del dibattito tra Paolo
Gianni Ferrari sul
L'utilità o meno dei centenari degli altre cose la cosa che noi possiamo fare la cosa che non faremo è per quest'anno ma seguire negli anni seguenti
Una campagna di comunicazione a favore del libero e della lettura delle letture del libro in particolare
Paolo Peluffo a ricordato anche per questo abbiamo risorse che non solo in
Nel senso che le cifre che noi abbiamo i nostri bilanci per la comunicazione sono cifre ma che ne stiamo nell'ordine dei dieci milioni di euro per cui quasi niente ma e il mare importante possiamo contare sull'accesso gratuito alla televisione di Stato per diffondere le nostre campagne di comunicazione e possiamo contare su sconti estremamente consistenti che di fatto ci consentono di raggiungere quasi la gratuita garantita dalla RAI sulle altre televisioni
Per cui il
Un volume di
Risorse che si possono mettere a disposizione di una campagna di comunicazione a favore della lettura non sono indifferenti spetta a noi farla in modo intelligente per questo vi chiediamo un aiuto
Vi chiediamo un aiuto per immaginarla di chiedere un aiuto per comporre una ma richiederemo un aiuto anche perché
è stato detto prima tra l'altro dalla mia collega
Bastico così come non c'è alcun dubbio
Che ad esempio nelle scuole o in qualsiasi altro luogo basta pensare a Mantova al festival della letteratura
La presenza dell'autore stimola in modo straordinario la fantasia del lettore la curiosità del lettore immaginare che ci possano essere testimoni tra i grandi più popolari autori che possano rendersi disponibili
Per
Portare il loro contributo a una campagna di comunicazione a favore della lettura e del libro in modo particolare credo che sia una cosa da non scartare per cui vi chiedo un aiuto concreto su
Secondo punto promozione del libro italiano all'estero
Qui la cosa si fa
Un filo più complicata in quanto
Le competenze anche qui sono distribuite con un ulteriore attore che ha rappresentato qui in modo autorevole da Ugo Intini del ministero degli affari esteri a cui compete la responsabilità
Dei Istituti italiani di cultura all'estero ma con loro
Con le trasmissioni internazionali della RAI su cui invece noi dipartimento della presidenza del Consiglio e dunque io abbiamo una responsabilità diretta e semplice perché siamo noi che paghiamo la RAI per RAI International e siamo alla vigilia egli ha parlato ieri tra l'altro proprio con il direttore generale Cappon
Dal dare il via ad un lavoro per ridisegnare il profilo di RAI International e all'interno di questo la presenza e dunque la promozione
Della cultura e dunque dello lettura e dunque del libro italiano saranno assolutamente centrali per cui attraverso di questo io posso assicurarmi che tutto ciò che potremo fare lo faremo
Da lì a dire che questo risolva il problema della presenza della cultura italiana all'estero non mi sento di dirlo ma immaginando in questa azione di coinvolgere gli istituti italiani di cultura le sedi internazionali della Dante Alighieri e quello straordinario mezzo di comunicazione che la RAI e la televisione in genere io credo che molto si potrà fare
E questo lo faremo in modo concreto a partire dai prossimi giorni come Progetto e a partire dai prossimi mesi come realizzazione in tutto il mondo
Terzo elemento
Il diritto d'autore
Il mondo dell'editoria libraria è insieme all'industria della musica e all'industria del cinema
Un settore che soffre in modo pesante delle violazioni del diritto d'autore
La pirateria è
L'elemento più palese
Con connotati
Più palesemente criminogeni di questa partita ma è una partita che si gioca in sedi diverse dalle biblioteche universitarie dove si fotocopiato libri di testo sino alla dall'Odinga o dallo scarico gratuito da internet di articoli libri interi
Brani musicali per ciò che riguarda la musica e prossimamente abbiamo scoperto anche
Il cinema perché la possibilità di accesso a tecnologie semplici per lo scaricamento gratuito o comunque non lo scaricamento in genere
Di intere pellicole cinematografiche da da internet è ormai cosa che sta entrando nella pratica
Anche qui agiremo in modo concreto io ho ricevuto un paio di giorni fa una lettera dal presidente Motta col quale come vendetta abbiamo dialogo stretto che mi dice ho appreso che è sua sia mia intenzione di ricostituire il comitato per la tutela della proprietà intellettuale
Previsto dall'articolo diciannove della legge Tal dei Tali
Chiedo la sua disponibilità a fare in modo che la voce degli editori sia presente in questa operazione
Io voglio confermare perché nei prossimi giorni spero di poterlo fare già la prossima settimana
Se non è la prossima settimana e comunque la questione di giorni ricostituire Emo il comitato per la tutela della proprietà intellettuale è un comitato composto da cinque persone cinque perché uno di loro sono io che lo presiedo poi ci sono quattro persone indicato uno dall'Asia uno dall'Autorità garante per le telecomunicazioni e due dominati da bere con l'incarico di formulare proposti operativa per affrontare il tema della lotta alla pirateria
Io non ho alcuna intenzione di immaginare questo comitato come l'ennesima commissione
Che produca un altro libro da mettere su uno scaffale credo che di analisi su questo tema ce ne siano sin troppe credo che si sappia sin troppo bene considera al comitato che ripeto cercano di istituire la prossima settimana per poi convocarlo nei tempi più rapidi possibili chiederò di produrre in un tempo ristrettissimo che sia un mese o due ma vorrei che fosse davvero non molto di più
Un'ipotesi di intervento concreto che vada un intervento in campo legislativo qualora voi operatori consideraste che ci sono alcune normative da colmare a un'operazione di contrasto sul territorio tant'è che conto di coinvolgere nel comitato la Guardia di Finanza e la magistratura
Tutte queste sono operazioni molto concrete che
Saranno sufficienti no sono poca cosa io c'ho tenuto a proposito delle piccole cose che siamo in grado da noi dei nostri uffici di fare le faremo un'altra piccoline simbolica che è quella di ridisegnare credo Paolo Peluffo che mi guarda non abbiamo concordato ve lo dicessimo qui oggi va be'lo dico lo stesso ridisegna Remo i premi per la cultura della Presidenza del Consiglio
A me l'idea che noi diamo non so quante centinaia o migliaia di premi di pochissimo valore
E che si disperdono nella comunicazione di mette male al cuore per cui riformuleremo i premi e la presidenza del consiglio per farne una cosa importante visibile se possibile intelligente e duttile per la promozione della cultura nazionale e se possibile all'interno di questo ovviamente anche in modo specifico
Del libro della lettura anche per questo vi chiederemo un aiuto
Molto altro da dirvi nono se non che queste sono cose che già annunciato che faremo concretamente nei prossimi giorni
Ho detto che vi chiederò aiuto ovvero rovesciare alle vostre porte e continuerò a farlo finché non avrò ottenuto da voi una risposta positiva sia ciò che ci serve per essere in sintonia
Con le vostre esigenze che voi conoscete meglio di chiunque
Grazie
Ringrazio il sottosegretario e do la parola Fernando Follini che vicepresidente dell'Aie quindi esporrà le tesi degli editori
Grazie buonasera a tutti
Abbiamo ascoltato far questa mattina oggi pomeriggio
Degli interventi estremamente qualificati che ci hanno portato da un lato a concentrarci sul mondo del libro
In modo particolare in modo molto particolare
E dall'altro a percepire delle aperture molto interessante da parte pubblici amministratori che hanno preso degli impegni come ultimo fra tutti in ordine solo di tempo il sottosegretario Levi ora qual è il mio compito è quello di scombinare un po'le carte nel senso che dei fuori contesto a rizzare i discorsi che stiamo facendo vedendo le con un'altra ottica e cercando di capire a questo punto grazie a questa ottica come l'editoria italiana può contribuire al rilancio di questo Paese
Bisognerà capire perché qui sono presenti anche molti non addetti ai lavori per fare un discorso comune significa anche parlare in modo molto chiaro che consenta di italiani
Beh lo possiamo considerare realmente un patrimonio nazionale un patrimonio che si è costruito nel tempo pare che il primo editore vero sia stato mando Manuzio l'italiano perché Wüttenberg viene considerato più lo stampatore
E che cosa è successo in questi cinque secoli è successo che si sono accumulati saperi e no a veramente molto specifici che hanno fatto dell'editoria italiana un particolare modello nel costituire una cinghia di trasmissione della cultura risultato oggi che abbiamo tre mila cento imprese con diciotto mila addetti senza controllare senza contare le micro imprese altrimenti andiamo a cinque mila con cinquantatré mila titoli hanno è una ricchezza e anche come potete vedere nelle cifre un indizio di alcune notevoli fragilità come il fatto che in un momento di addetti sia se gli addetti per impresa ma su questo torniamo più avanti
Che cosa fa questa industria che si colloca al centro dell'industria culturale ma innanzitutto vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che non offre prodotti oggi come oggi gli editori non pensano a se stessi come produttori di libri di riviste o di altre questi sono supporti
Dedito riproducono e trasformano contenuti e allora quello che è interessante e vedere come diversificata stiamo parlando di offerta da parte degli editori quanto sia diversificata all'offerta di contenuti
Beh su cinquantatré mila titoli l'anno solo per far riferimento i libri ma il discorso potrebbe essere chiaramente più vasto ne abbiamo otto mila seicento di narrativa contemporanea
Per questo ce lo aspettiamo abbiamo quattro mila duecento titoli del comparto culturale scolastico cultura saggi ma addirittura tutte le richieste sono riempite ne abbiamo riportate solo alcune perché poi vedete che il non fa cinquantatré mila il totale di questa tabella riporta solo degli esempi
Abbiamo cinquecentodieci titoli all'anno sulla cucina abbiamo mille titoli all'anno di Sociologia ne abbiamo tre mila duecentotrenta di diritto quindi l'industria editoriale italiana dal punto di vista di Ecoterm dei contenuti si è attrezzata per andare a metabolizzare
E offrire e fornire contenuti praticamente in tutti sotto della cultura
Come lo fa lo fa diversificando anche i canali di vendita perché ormai i canali di vendita non son più sono le librerie tradizionali
Qui vediamo per esempio i milioni di euro di fatturato incerto prevale ancora la libreria come vedete la grande distribuzione organizzata a detergenti ad un volume veramente notevole lo stesso gli scolastici adottati ancor di più i collezionabili il bookshop musa ideale museali cominciano a contare
Gli allegati ai quotidiani sono un una una grossa realtà così come stanno diventando una grossa realtà l'editoria offline e l'e-learning dove questo dato conglobata produzione dei contenuti e anche la fornitura dei servizi di rilevamento
Tutto questo avviene ha dei prezzi che sono molto diversificati anch'essi perché se vediamo questo grafico
Il venti per cento nel due mila quattro il venti per cento dei libri costava qui ci siamo i libri costava il sette e settantacinque fino a sette euro settantacinque il trentanove per cento quaranta per cento fino a quindici euro e cinquanta e così via
Significava che le due e quattro il sessanta per cento dei libri costava meno di quindici euro e mezzo
Nel due mila e cinque il dato sale a oltre settanta per cento intorno al settantadue per cento quindi un'offerta di cultura a prezzi molto diversificati anche accessibili
Ma poi questo discorso fondamentale l'editoria non è solo libri
Proprio per questa visione secondo la quale i gli editori si considerano
Del un'industria di trasformazione dei contenuti colturali chiusa ai supporti tecnologici come supporti
E accaduto
Che nel tempo l'innovazione tecnologica sia stata usata dagli editori sotto due forme una e quella di migliorare di perfezionare i processi produttivi interni
Oggi nulla si fa più se non passando metabolizzando i nostri prodotti attraverso sistemi elettronici
Ma soprattutto abbiamo utilizzato l'innovazione tecnologica
Per
Un aprire nuovi supporti sui quali innovare anche dal punto di vista della comunicazione dei contenuti e quindi siamo partiti affiancando dei cd
Con dei contenuti magari scritti magari con grafici o misti
Ai libri siamo andati avanti sviluppando dei prodotti molto dedicati Succi disordini di con banche dati dizionari e repertori
Sono stati sviluppati prodotti poi multimediali con filmati ricchissimi i quali l'Italia è stata
Veramente all'avanguardia tanto che editori italiani per fare un nome di Agosti hanno vinto il premio internazionale ma bussa con dei prodotti multimediali e poi con l'arrivo della Rete
Gli elettori sono passati a promuova utilizzare il conte non a promuovere prodotti deliberare anche morti realizzare la rete sotto varie forme dal dalla promozione appunto delle vendite ma che l'aspetto banale che lui non ci interessa
All'uso
Di tutti questi strumenti di tutti questi supporti una forma mista informa blended come si dice
Per raggiungere meglio degli scopi di comunicazione e di formazione molto specifici
Allora a questo punto ci domandiamo a questa ricchezza di Offerta
Che cosa può corrispondere
Bene se tutto diciamo anche perché per completare il discorso che tutto questo velocissima panoramica corrisponde dal punto di vista industriale a dei know how e dei processi d'usare poco conosciuti segrete queste due grafici quello di sinistra e la filiera editoriale secondo la rappresentazione che andava per la maggiore ancora pochi anni fa anche nel settore cioè c'è un autore in primis cioè l'auto
Che passa ai suoi la tumefazione del suo ingegno da presso ingegno a un non si sa bene se editore e tipografo il quale poi lo mette in distribuzione e arriva al lettore
Questa rappresentazione estremamente semplicistica quella che vedete a destra è una un pochino più reale
Dove le le tutte le fase che è di competenza di una casa editrice sono quelle che vedete in rosso e partono dalla progettazione a monte ancora delle scelte autoriali dalla progettazione delle collane dalla progettazione di titoli
E hanno moltissime fasi intermedie di intervento
Tutte le case editrici più grandi o più importanti o più serie hanno degli editor
Seri che entrano vedere i redattori che entrano nel merito dei contenuti che dialogano con gli autori che intervengono sull'auto
Quindi è il la produzione di un libro ma ancora di più la produzione di contenuti
Su supporto digitale su supporti di contenuti multimediali estremamente articolata ancora più di così perché intervengono altre figure professionali estremamente specializzati
è un tipo di know how che non è facilmente costruibile e non è facilmente riproducibile
In un momento
Allora il problema dove si pone si pone nel capire come tutta questa ricchezza di offerta possa aiutare accrescere questo Paese
Abbiamo sentito le dichiarazioni secondo il quale la cultura è un asset fondamentale per la crescita dei prossimi anni
Va be'non ci troviamo di fronte purtroppo due ordini di problemi o un ordine di problemi è costituito da una società civile che non è preparata questo
Una società civile che osanna l'innovazione ma che la identifica con il consumo di prodotti tecnologici
Ora consumare un prodotto tecnologico cioè PETA acquistare dei prodotti tecnologici è una cosa utilizzarli per creare valore è una cosa completamente diversa
E allora scopriamo che queste sono poi alcuni pochi atti che porto come esempio scopriamo che per il pubblico un romanzo a un tetto di valore percepito di diciotto euro e mezzo
Se è un editore ha in mano un detto un autore malissimo
Chi ha scritto nelle pagine il il contenuto un romanzo fantastico corre dei grossi rischi se per motivi anche solo dimensionali cerca di mettere sul mercato questo romanzo a venti euro
Non c'è quel premiare i la qualità
Non è diffuso il concetto di premiare la qualità
Così come era auspicato anche dei discorsi che abbiamo fatto questa mattina
E ancora
ITunes è un fenomeno mondiale di successo anche in Italia si va al chiuso viene utilizzato vengono scaricati molti brani musicali ma si ha quasi la sensazione che zero virgola nove euro per un intero brano musicale in buona qualità
Siano un po'pesante un po'troppi e però c'è un mercato di suonerie di telefonini che costano tre euro mediamente l'una che sono brani del brunch piccole Bagnasco poche battute del brano musicale in bassa qualità e sono otto milioni di euro l'anno
Allora facciamo un un riferimento parliamo di cultura la mostra che ha avuto più successo l'anno scorso in Italia e quella di Monica Brescia avuto quattrocentoquaranta mila visitatori ha fatturato la metà quindi da questo si possono trarre alcune dite così come dal fatto che il CDC allegato un libro anche se si tratta di un CD interattivo anche se si tratta di un cd multimediale
Non viene percepito come un aumento di valore del libro
è quasi un dovere è giusto che ci sia il CTU marzo CDA un costo
E non solo ha un costo ma un reale valore perché aumenta la fruibilità dei contenuti del libro oli implementa o fornisce altre utilità vere
No
Non deve costare di più indietro
Allora dopo non dobbiamo meravigliarci tanto per dare due possibili dati sulle conseguenze
Che il contributo al PIL
Dei tutta l'industria culturale italiana sia l'uno e uno per cento mentre la media UE e del cinque per cento pensate che arriviamo al due cinquantaquattro se mettiamo dentro anche tutto anche le la frequentazione di teatri
Quindi è un dato veramente spaventoso
E lo stesso per quanto riguarda i libri comparto culturale mettano insieme scolastici universitari saggistica eccetera nel mille novecentottantacinque
Componevano il diciannove otto il venti per cento del totale dei libri nel due mila cinque il nove per cento o c'è veramente da domandarsi
Se l'atteggiamento
Del Pubblico nei confronti dei prodotti e dei consumi culturali veri non il giocattolo ciò che crea valore ciò che migliora la cultura migliora Croce se l'atteggiamento è questo
E c'è da farsi veramente delle domande
Perché da un lato siamo una società di mercato ancora si dice il mercato vere benissimo ma davvero possiamo andare avanti
Con questo Paese pensando che l'acquisto di suonerie tre con me la prendo preferita perché questo anche loro produttori cioè non è un fatto industria stop sono Fabi scorso diverso a possiamo pensare che l'acquisto del suoneria
Possa portare questo Paese un rilancio evidentemente e difficile afferma
E poi abbiamo rilassato nessuna fatica di Sisifo per
E quella di noi editori quando cerchiamo di portare avanti i nostri discorsi abbiamo secondo ordine di problemi
C'è tutta una serie di vincoli e di ostacoli all'azione che se pensiamo all'editoria come un fatto più ampio di quello che finora abbiamo inquadrato e che quindi si inquadra male nella già come diceva prima il sottosegretario Levi nella geografia
Attuale
Governativa di ripartizione delle delle delle degli incarichi di ripartizione delle responsabilità
Effettivamente pervasivo perché andato perché noi ci dobbiamo confrontare a tutti i livelli con una percezione distorta del valore delle pubbliche amministrazioni per cui molto raramente le pubbliche né sanzioni investono i contenuti
Hanno investito casomai
Nelle strutture tecnologico ma non nei contenuti per utilizzare
Ci dobbiamo confrontare con aspetti infrastrutturali inadeguati
Lo conosco l'azienda che mai nel triangolo industriale che non ha avuto preoccupandosi editoria digitale una connessione ADSL
La risposta della direzione generale di Telecom Italia l'ha fornito l'esperienza è stata che loro fornivano servizi dov'era conveniente farlo perché pensavano i loro interessi adesso poi di ci sono non voglio entrare negli aspetti che sono troppo caldi scottante questo momento ma ci sono evidentemente altri problemi come ricadute
Ma evidentemente questi problemi infrastrutturali sono problemi grossi e poi ci sono gli esempi specifici pervasivi in tutte le settori che vengono toccati dall'editoria e che riguardano non solo l'attività della Presidenza del Consiglio l'attività dell'istruzione l'attività del università e ricerca
Ma per esempio
Mi dicono gli editori universitarie perché uno dei nostri gruppi per fermarci ad oggi ma noi abbiamo soffriamo presente di un inefficiente lotta le fotocopie e su questo abbiamo avuto un'apertura una rassicurazione
Ma soffriamo anche moltissimo del fatto che un mercato che poteva aprirsi con le nuove lauree brevi
è un mercato che di fatto non non esiste ma non esiste perché perché la qualità delle lauree brevi talmente
Bassa
Che i testi per loro non sono
Siamo a livello di di di testi di testi della scuola secondaria
In molti casi non si riesce importare testi dagli Stati Uniti perché questi dei college americani sono più pronto a Ponza
Parliamo di editoria d'arte se ne è già discusso credo anche in altre sedi
Ci sono delle delle strutture private non pubbliche
Internazionalmente notte come il Corbis che un'agenzia che che Fendi me
Immagini di ogni genere anche settanta milioni di immagini andiamo noi editori abbiamo fare delle ricerche tramite internet
I nostri i nostri collaboratori trovano qualcosa di interessante pranzando immediatamente sanno qual è il prezzo lo pagano e immediatamente hanno l'immagine altre soluzioni e a un prezzo accessibile e vanno avanti a costruire il prodotto il contenuto
Purtroppo non siamo ancora una situazione in cui tutti i beni culturali italiani sono ben lontane dall'essere censiti iconograficamente e lotte nere
Queste immagini per costruire dei libri non è una cosa impossibile per carità ma estremamente farraginoso perché bisogna fare delle ricerche che non sono ricerca on line bisogno di staccare degli uomini a Roma bisogna guardare cataloghi bisogna compilare domande scritte bisogna andare alla posta a pagare bollettini
Il tutto complicato da una ottima legge che quello era un checché
Valorizzata effettivamente i nostri beni culturali ma che non è più adeguata alla globalizzazione dal punto di vista proprio metodologico delle tariffe del nuovo sistema di pagamento per cui oggi non si riesce a cedere troppo caro e l'editoria d'arte italiana di fronte un vantato sessanta settanta per cento di beni culturali nel nostro Paese rispetto al totale mondiale
Non riesce a tenere il passo con altre editoria d'arte non riesce a fare quello che dovrebbe fare cioè esportare contenuti d'arte visto che noi siamo i detentori
Perché debba queste queste queste cose scopi sono un vincolo sono un freno veramente enorme
Nell'editoria giuridica faggio ripeto solo alcuni casi
La disponibilità dei dati pubblici salvo alcune banche dati ormai istituzionalizzate è abbastanza critica perché non esistono meccanismi per accedere velocemente ai dati pubblici per cedere in modo sicuro ripetitiva in atti pubblici l'editoria medica
C'è stato recentemente un recepimento delle direttive dell'Unione Europea che ha inquadrato il fatto che case farmaceutiche comprino libri di medicina per distribuirli come un atto gravissimo lesivo dell'ordinamento nazionale quanto si poteva prefigurare come comparaggio e questo naturalmente è un ostacolo perché la struttura del mercato e di un certo tipo è un ostacolo circolazione
Del delle informazioni e della e della cultura scientifica viceversa ci sono sono sei anni che un ministro de la Repubblica seppure precedente Governo comunque vista la Repubblica a messo per iscritto che fra sei mesi parte il la la formazione a distanza nella educazione continue mi eccita Farris obbligatoria Tunioli operatori sanitari le case editrici si sono attrezzate hanno preparato prodotti e programmi e dopo sei anni nulla ancora si sa hanno investito hanno perso
Allora che cosa occorre fare ci sono varie ordini di necessità
Ma se tutto occorre che le case editrici facciano gli editori che facciano il loro mestiere facciano il loro dovere allora mi associo a quello che diceva Gianni Ferrari non è pensabile che altri ci mettano dei soldi dove c'è un nostro interesse dobbiamo esserci Nouri
E dobbiamo tagliare quello che è necessario per allora che cosa possono devono dare le case editrici
Ma innanzitutto devono andare avanti come stanno facendo già a fare ricerca e sviluppo
Perché chiaramente segnaliamo portare
A contribuire al rilancio del Paese bisogna farlo con dei contenuti e con dei modelli di trasmissione dei contenuti avanzati perché siano compatibili veramente con il rilancio del Paese
Poi devono cercare di risolvere
In un certo senso comunque lenire questa fragilità costituita dalle tante imprese di piccole dimensioni
Che è contemporaneamente una fragilità è un'opportunità
Ma facilita proprio motivi industriali è un'opportunità perché non tutti piccoli lettori ma molti mitologica aziende di piccola dimensione si sono organizzate per competere sulla base della qualità parte chiaramente questo non basta
Allora si sta pensando
A si stanno già attuando strategie di collaborazione
Pre competitiva all'interno del settore per cui le aziende per scopi comuni
E magari in collegamento con quelle che sono le necessità pubbliche e quindi in collegamento con le pubbliche amministrazioni svolgono delle attività finalizzata faccio degli esempi
Le imprese hanno sviluppato insieme delle applicazioni di te le orde ring per snellire la distribuzione le spese hanno sviluppato un sistema di rilevazione per i dati ad opzionali dei testi scolastici
Hanno creato un sistema o certificato Uni ISO nove mila uno per i testi scolastici così come è stato creato un sistema di certificazioni UNI
ISO nove mila uno per la formazione ad est della formazione in medicina quindi c'è una volontà è una possibilità di collaborazione fra impresa e e fra imprese e pubblico
A questo punto che cosa può fare pubblico beh ci sono c'è la necessità di politiche industriali a tutto campo politiche industriali di ordine generale perché evidentemente
Quell'editoriale è un'industria anche se un'industria culturale con le sue specificità
Ma un'industria e quindi deve deve essere diciamo sorge assoggettata e favorita da idonee politiche culturali generali
Quindi non lo so la ricerca e sviluppo di specializzazioni produttive in ambito culturale su questo poi torniamo all'incentivazione alla creazione di distretti virtuali cosa possibile
O poi invece meccanismi riconoscimento incentivazione de la qualità ne abbiamo già parlato già cenato poco fa io ma già un tema ricorrente
L'accesso al credito per le case editrici piccole dimensioni ma poi ci sono i problemi specifici che sono quelli veri Di Maggio sta per esempio l'editoria professionale se è vero che aumentare la cultura aumenta il PIL e allora va perché i professionisti non devono poter avere un incentivo anche piccolo fiscale per i consumi culturali
Poi scopriamo che non si aggiornano meno dalla media dei dei dei professionisti di di di altri paesi abbiamo già scoperto grazie editoria d'arte sarebbe in teoria sulla carta semplice ma rivediamo i regimi di licenze tariffe
Adottiamo di tecnologie informatiche andiamo consideriamolo prioritario andiamo a fondo su questo progetto di di di di catalogazione ma di catalogazione utile dinamica delle i beni culturali
Oppure ce ne sono in editoria medica c'è un grosso né know-how accumulato da parte degli editori sfruttarlo per avviare la formazione a distanza di tutte le categorie sanitarie che è così sulla necessaria
Perché in tutti i settori un'esperienza italiana noi abbiamo delle eccellenze
è una media molto bassa
Allora il senso di questo discorso di questa proposta di queste tesi degli elettori quale
Vorrei togliere il dubbio non è una serie di rivendicazioni
Non è una lamentazione di categoria
è un invito alla nostra categoria alla Società tutta agli insegnanti alla scuola alle pubbliche amministrazioni a volare alto perché se non riusciamo a mettere a punto e rendere operativo un progetto di ampio respiro che veda nella cultura
La fonte della rinascita di questo paese del rilancio di questo Paese
Temo di dover ripetere le parole di non Tezenis non lo questa mattina cioè che questo Paese non ha futuro grazie
La ringraziamo il dottor Follini mi sembra che prima il sottosegretario ci ha detto una cosa
Anticipandoci un po'le cose che farà c'ha detto che diciamo un aiuto importante speriamo di avvenuto alla televisione perché i sembra che
Io strategia poi sia molto passeggeri promozione sia molto centrata sull'uso che la televisione l'ex cattiva maestra che in questo caso dovrebbe darci una mano
Queens questo mi sembra un elemento che poi nel corso discussioni ci sarà e il dottor Follini ci ha detto insomma non siamo tipografi siamo content provider
Cioè quindi la nella catena del valore noi siamo quelli che produciamo affittarla fitta più significativa e purtroppo però ci ci scontriamo con un ambiente o o con un mercato che ancora non riconosce
Questa questa peculiarità
Ma io Di Rupo su un secondo prima esperienza che a me è capitato per carità senza voler generalizzare sabato scorso
O mi è capitato di presentare l'ultimo libro di Francesco Giavazzi a Mantova sabato alle ventuno c'erano seicento persone paganti
E la Francesco Giavazzi non Erica Jong senza seicento persone risalgono paganti il che personalmente ovviamente sto attento a qualsiasi generalizzazione è stata un'esperienza significativa devo dire che Kimi abbastanza abbastanza colpito
E quindi introduco un una bellissima piena di ottimismo
Do la parola quindi al dottor Pietro Boroli diciamo chiedendo di stare dieci minuti così come lo chiederò agli altri partecipanti grazie buona sera a tutti
Io voglio riprendere dalla scuola perché per me la scuola il primo anello nella catena del valore dell'industria culturale e dell'anello fondamentale l'abbiamo sentito dal viceministro Bastico oggi
Che penso siamo tutti contenti che il Governo si proponga di migliorare la condizione della scuola i lettori li creiamo lì se non riusciamo a creare degli appassionati lettori Empoli sedici diciott'anni di vita di un ragazzo questo non leggerà più ed è secondo me fondamentale farlo
Questo una platea penso di super appassionati lettori perché nonostante dei programmi scolastici degli anni cinquanta sessanta settanta hanno ombra particolarmente appetibili
Sono nati tanti editori che non possono non ha non avere nel proprio cuore nel proprio DNA la passione per la lettura
La mia esperienza personale quella infortunata e quella di aver avuto una professoressa in un terza liceo scientifico che senza badare troppo e programmi scolastici che ci obbligano per un anno a leggere i Promessi Sposi per un anno l'Elia delle mete imparare a memoria la Divina Commedia c'ha fatto legge Calvino levi Cassola Silone anyway
Buzzati e anche saggi saggisti come Alberoni come la Fallaci insomma bisogna appassionare i ragazzi alla lettura
In questi anni con queste riforme si sono fatte molte cose
Non ne sono un grandissimo come ci conoscitore per quanto riguarda le leggi ne sono per le figlie ne ho tre una disse il nove e l'altra di quindici e l'altra di diciotto che hanno appena iniziato concluso delle calze carriere di scuole superiori e medie o primarie
E ho visto quello che si fa
C'è stata stanti Sima sperimentazione in questi anni ma secondo me oggi bisogna decidere dove orientarsi e dare istruzioni più precise fin dalle scuole elementare bisogna insegnare a leggere questo è vero ma bisogna anche farlo con letture Idone e con metodo stamattina se parlate oggi molto dell'Inghilterra ebbene la scuola inglese nelle scuole prima direi in prima elementare
Cosa fa tutti i giorni obbliga la maestra lo applica poi è una delle molte metodologie
A leggere per quaranta minuti un'ora un racconto barra una storia una favola tutti i giorni per duecento giorni dell'anno duecento giorni della i bambini si appassionano devo dire che molti professori nelle scuole medie e nei licei oggi stanno lo stesso iniziano la lettura dei romanzi e poi lasciano sul più bello
Ai ragazzi
Diciamo la facoltà e la voglia di continuare quindi nelle tecniche nelle mitologie a mio parere c'è molto da fare ed è importante che siccome guardi alle cose pratiche concrete da fare nella scuola sono piccole cose
Ma che fanno di pari passo con la formazione della lettura
Su questo secondo me è una delle cose più importanti da fare
Per quanto riguarda l'offerta invece di prodotto da parte degli editori beh io devo dire che
Non me la sento di chiedere aiuti al governo da un punto di vista degli aiuti finanziari se non
Per scopi come quelli della fondazione dell'IPO comes com'è stato fatto le biblioteche scolastiche sono fondamentali e questo un altro delle grosse cose che esiste in Inghilterra che non c'è da noi
Però secondo me molto si potrebbe fare sul piano dei media noi abbiamo bisogno di comunicare attraverso media che non sono sempre i nostri di lettori appassionati quindi quelli di quotidiani e di periodici che peraltro ci offrono sempre a noi editori condizioni di particolare appoggio interesse dobbiamo porci è poter accedere alla televisione e alla radio perché solo lì si fanno nuovi consumatori
E fare questo bisogna che il servizio pubblico dedichi tempo e spazio al all'editoria italiana
E non solo
Alla lettura di romanzi perché abbiamo sentito tutti i beni Benigni recentemente declamare la Divina Commedia beh e anche divertente bello sentirlo forse si può fare anche audience con i libri coi testi con la lettura
E poi offrire condizioni obbligatorie di favore di sconti nei confronti degli editori che investono in televisione questo secondo me è un altro degli elementi importanti su cui batterci la cose tecnicamente
Fattibile e semplice perché basterebbe che a livello di sistema media
Venisse conteggiato
L'occupazione di spazio in misura ridotta rispetto all'attuale e ci sarebbe posto per comunicare così come fa il cinema in modo sempre presente
Tutto l'anno in televisione anche per gli editori e queste secondo me sono due cose importanti ci tenevo a dire quelle in parte vengono anche dalla mia esperienza internazionale l'esperienza di dello stile che opera in così tanti Paesi ne abbiamo viste di tutti i colori ma abbiamo visto anche quanto la forza della televisione
Riesca a far crescere la divulgazione e la vendita di libri
Direi anche ultimissimo tema illo costa Rillo coste qualcosa di cui si sta parlando molto il low cost sono oggi i collaterali che hanno avuto così grande successo il secondo me hanno dato un altro piccolo incentivo lo sviluppo dell'acquisto dei libri continuano a darlo non dimentichiamoci che i prezzi sono un elemento molto importante molto sensibile per i giovani a cui dobbiamo pensare grazie a voi
Grazie dottor Boroli che quindi sembra condividere quell'elemento di valutazione c'era stato posto al sottosegretario sul sulla forza della televisione come canale decisivo
Do la parola al dottor Claudio Calabi
Buongiorno io anche per cercare di contenere e di rispettare il tempo vorrei ho riflettuto ne sentirebbero che è stato detto da questa mattina da oggi io neve
Neanche limitarmi a arrivare
E riprende un concetto che fossi sembra ovvio e che tutti diamo per scontato ma io tempio mi sto rendendo conto dell'esperienza professionale che stiamo facendo le nostre arterie editoriale non lo è
Che è quello di non dare per scontato di conosce la domanda
Di capire a domani
Io credo che noi dobbiamo continuare a lavorare con la massima intensità perde capire il mercato capire la domanda e non partire a quello che noi offriamo era quello che noi sappiamo fare
Io spesso e volentieri vedo e credo che non lo vedo solo da noi
Si parte da quello che si sa fare dalle nostre competenze al nostro know how e che poi lo andiamo a verificare sul mercato e e de quello il momento in cui poi andiamo ad adeguare
La nostra offerto un altro prodotto
Credo che questo sia sempre meno valido lo è soprattutto se vogliamo
Come il tema della giornata allargare
Il nostro mercato allagare la nostra base ecco questo dodici a uno sforzo che dobbiamo fare costantemente incessantemente
E ovviamente poi da da questo concetto posso molto generico Poma Nale poi dobbiamo incominciare affinarlo
Ci sono bisogna di capire il più possibile quello che vuole la domanda il mercato in termini di contenuti ma anche in termini di fuoco
Lo dobbiamo poi sotto segmentare in termini di categorie di di consumatori di clienti attuali o potenziali che vogliamo servire i giovani i bambini
Gli anziani
A me è capitato incidentalmente di occuparmi di tutto il problema dei non vedenti
E dico in cosa si può e e di quanto l'editoria in certe forme elemento assolutamente di allargamento della suo Offerta ed è la sua capacità di di di avere successo per il mondo i non vedenti
Con punto con con con dei metri con delle forme con dei prodotti studiati per ma troppo impeto partendo da dalle nuove esigenze non parte una progresso che Moffa
E ovviamente poi questo Arvedi chi reazioni completamente differenti se parliamo di narrativa se parliamo di saggistica se parliamo di testi illustrati
Se parliamo di testi tecnici divulgativi info informativi
Como compì aspetti molto diversi che di differente passaggio dal tradizionale al virtuale
Prima
Che propone ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere perché né l'esperienza che stiamo facendo che ho quasi per scontata ma è vero ci sono delle fortissime sinergie tra diversi mezzi per può muovere
Il testo per può muovere gli Ibo
Non lo stiamo vedendo nella tra la sinergia che stiamo facendo non solo per noi ma in generale per il mondo dell'IPO attraverso la radio
E stiamo vedendo quanto trasmissioni dedicate al mondo dei libri a spiegare i libri e illustrare il voto fatto però in maniera tale che sia corretto per quello che il pubblico a cui ci riferiamo apprezza e questo di nuovo un elemento fondamentale sulle ci rimettiamo fa alla recensione del libro può fare gli eccessi rilievo punto continuiamo a a dare quello che sapeva fare non abbiamo la capacità di capire quello che il nostro atto cliente è opportuno che noi vogliamo diventino sapiente desidera
Un altro tema importante credo che noi elettori dobbiamo continuare ad investire perché questo non è un costo che non è un investimento
Nell'allargare nel mettere nelle condizioni Chio oggi
Non è non è capace non è stato messo nelle condizioni di accedere all'i bordi accedervi ovviamente con e in termini come opzionali è in termini commerciali questo uno sforzo che la devastante perseguire credo che lo sia appunto io Bruno confido un costo così don Investimenti
Ultima cosa
Anche noi
Sono d'accordo cui certo attira presenti Confindustria dobbiamo le nostre aziende continuare ad insistere per mantenere altissimo
Lo sforzo imprenditoriale credo che la chiave di insuccesso o di successo delle delle delle varie situazioni è proprio questo
E se convinti noi
Dare motivazione
Convince che dobbiamo sistematicamente evolvere sviluppare i nostri prodotti prima facciamo dei prodotti di un certo tipo ma sono prodotti sono prodotti che hanno la stessa
La stessa dignità di una caramella di automobili lo scooter
A quello che il mercato dell'Inter sono è fondamentale questo e soprattutto a quello che il mercato desidera in termini di consumatori ripeto non per perciò noioso cliente attuale ma soprattutto cliente che non è nostro cliente che noi dobbiamo avere la capacità di capire cosa desidera per andare a fare grazie
Del dottor Club inserito una discontinuità in questa discussione Lattanzi persa
Quindi il problema non è solo obbligare la scuola mi sembra di aver capito voglio forzato obbligare la scuola a fare il suo dovere pubblicare il pubblico in generale a fare il suo dovere ma noi dobbiamo capire meglio una società civile insomma poi si si muove e quindi hanno andarci a cercare degli spazi gli spazi
Quindi una discontinuità
Chiedo un po'di inserire anche questo elemento la riflessione del dottore dico oggi gli argomenti prossime tappe
Ma io partirò tale
La discussione di Ferrari che dice che siamo orgogliosamente il sesto Paese produttori di vino e questo mi fa molto piacere
Vorrei in caso di ricchi
Chi sogna Istituto di replica adesso sono detti sono gli editori in Italia
E questo mi serve per dire altre cose sull'argomento doveva affrontare sta stasera imita i sopra i tre mila sigle editoriali
Oltre il novanta per cento di queste sono piccole e medie o piccolissime impresa editoriale
Se con questa struttura e che rappresento il trenta per cento della produzione generale se un questa struttura editori
Siamo a sesto posto io credo che ritorna spesso a parte la la loro parte abbiamo già fatta nettare dell'investire nel fare ricerca nel fare sviluppo io parlo per i piccoli editori che rappresento
Stamattina Luca di Montezemolo ha fatto l'elogio della fabbrica la Faber come laboratorio idee ed entusiasmi di novità
Però poi parato anche di innovazione le piccole aziende editoriali che sono i più diffuse nel Paese che sono in tutti i lati del Paese certamente investo tutto ricerche sviluppo non possono investire in innovazione e questo è un grosso limite
Stamattina il presidente Motta tetto facciamo questa riunione prima della Finanziaria sperando così che nella finanziaria abbiamo una maggior attenzione a quello che il libro
Sulle politiche della lettura divampato tante condivido tutto vorrei parlare soltanto un attimo sulle politiche del libro nei riguardi delle imprese i tra i produttori del Paese piccole e medie c'è una tabella
Scusate
A pagina A pagina centosei politiche di sostegno per cui i settori dell'industria dei contenuti e che in questa tabella risulta che nel due mila quattro
Sosta Gatti quattordici milioni di euro circa all'editoria
Di cui dodici mila era la credito per la carta consumata sembra che tale credo fosse finanziarono sei più previsto quindi scorporando questa credito
L'editoria avuto incentivi per circa tre milioni di euro la metà di quello che hanno avuto i circhi ora io dico con tutto il il bene che vogliamo i circhi
Forse sanno che lì dove si deve fare capriole e acrobazie quindi siano possibili lato pare io credo se l'industria editoriale è così importante
Nel ramo del gusto i contenuti una maggior attenzione nella distribuzione delle risorse credo che sia necessaria
Le politiche dà lettura non possono essere affidate secondo me solamente al volontarismo
Diamoci da fare diamo a trovare gli insegnanti che si impegna sviluppiamo perché il tanta questo metà Paese moderno la Pesa normale
Ci vuole veramente che lo Stato Creta nell'importanza reale della lettura e della cultura di progresso del paese e quindi l'idea di chi una maggior attenzione
Gli editori sono pronti a fare la loro parte come l'ha fatta fino adesso ma mi auguro che da questi dibattiti di questi due giorni si abbia veramente più chiara la funzione dell'editoria lo sviluppo del paese grazie
Troppo dottor Stefano Mauri
Sentite sì finché non ho preparato un intervento volevo puntualizzare alcune cose dette oggi
Stamattina stamattina
Abbiamo ha preso li ha preso o abbia avuto una conferma statistica del fatto che la cultura
Presidente lo sviluppo il pensiero lo sviluppo del PIL
Qua forse tutti lo sappiamo ce lo ricordiamo vorrei però forse perché troppo scontato vorrei ricordare che fa anche altre cose insomma se alla fin fine la lettura non consente soltanto di far crescere il PIL che pure è un ottimo risultato ed è quello che probabilmente quel triste e politici dà lettura come tutti i lettori sanno consente di attraversare l'esistenza meglio di avere più presenza nel proprio tempo di affrontare meglio il cambiamento
Una cosa che
Vedo che raramente viene considerata e ogni volta che posso ricorda che l'editoria libraria è un business fondamentalmente europeo tutte le multinazionali del libro sono con sede europea mi ricordo Pio stornando ma auspica netta e anche gruppi italiani come De Agostini Mondadori Rizzoli che hanno consistenti capitali investiti in imprese estere
E di conseguenza ritengo che il il modo migliore per difendere sì all'euro all'interesse aveva qualche quelli dell'Italia sia la difesa dei contenuti a difesa del diritto d'autore io IBA agito assolutamente no zio ma che il settanta ottanta per cento del Copyright mondiale sia in mano a impresa europee
Per quel che riguarda i libri e non è così per quello che riguarda la musica non è così per quello che riguarda il cinema
L'industria culturale più importante in Europa e in Italia il libro non è così negli Stati Uniti dove di quella cinematografica sicuramente più importante probabilmente quella discografica in Inghilterra
Quindi il libro è una realtà europea una specializzazione nel mondo globale una specializzazione europea in qualche modo e credo che il futuro dell'Europa se giochi bello difendendo i contenuti e non invece la telefonia l'accesso gratuito largo battaglie in parte perse già dall'Europa
L'offerta italiana a mio giudizio tono attualmente molto competitiva e remunerativa della creatività parlo del mio settore quello della Varia narrativa e saggistica cosiddette lo si vede dalla proporzione fra gli anticipi che gli editori italiani pagano per conquistare d'essere internazionale e quelle che sono le realtà demografiche di questo Paese sulla narrativa non non facevano invidia nessuno poi se si va a guardare dal lato dell'offerta
Anche questo raramente sì viene presa in considerazione dei principali Paesi europei che ormai hanno tutti l'euro
Non parliamo del del della Gran Bretagna dove i prezzi sono ancora più alti né novità proposte in Italia la spessa novità hanno il prezzo più basso e quindi ritengo che il sistema editoriale italiano sia
Altamente competitivo perché paghiamo e remunerati diamo ampiamente l'attrattività
Riusciamo a offrire libri tempestivamente e che un prezzo molto contenuto
Faccio presente che spessissimo il secondo Paese ad acquistare un libro americano dopo gli stessi Stati Uniti Alitalia ad esempio
Adesso proprio a New York quello che si dice d'Italia mercato migliore
Per noi
Per loro
Mussi stamattina
Probabilmente abituato a una coazione a ripetere quanto a che fare con imprenditori italiani sia un po'anzi iniziato male io pensavo hotel mi ricordavo urbane quando ha detto non è mia competenza o può invece ha finito benissimo e preciso in mezzo però con coazione a ripetere sia come bacchettate per lo scarso livello di di investimento di imprenditori italiani ora né il acquisizioni in diritti crea in diritti d'autore c'è in creatività i famosi anticipi
Non saranno considerati un investimento ma sono di fatto il nostro investimento perno innovazione del prodotto
Nella mia azienda che non credo sia diversa dalle altre mie concorrenti sono pari al venti per cento dei ricavi netti cioè immobilizzò costante degli anticipi cioè crediti verso il dottore pari al venti per cento i ricavi netti non lo zero virgola quattro per cento
Quindi io penso che gli editori italiani dimissionaria come insomma qualcosina hanno hanno già fatto su questa strada
Nella Massa che ci ha fatto vedere Follini sul fasi
Dell'editoria che già sembrava molto più complicata di quella che è l'idea che alla maggior parte delle persone mancava un sacco di di fase ancora lì manca tutto quello che riguarda il marketing tutte decisioni che deve prende sul consumati quindi in definitiva io credo che noi ci siamo l'importante è che il governo capisse che esiste
Esistono edito in Italia esiste una realtà importante esiste un'associazione che ci vede in questo momento peraltro anche molto uniti e combattivi che si ricordi che se trattati male ci uniamo ancora di più come è successo dopo Bunny
Dopo l'intervento di urbane che ha dimostrato e se così alieno così alieno dalle nostre dall'idea che le piccole cose che ci dividono son diventate immediatamente minuscola e confronto dell'alterità
Ricci rappresentato urbane comunque
Prego importante sia questo
Per quel che riguarda le richieste la questua naturalmente vorrei che nessun aiuto ci venisse dato nel settore dell'acquisizione
Degli Investimenti per l'acquisizione dei diritti e quindi innovazione di prodotto nel marketing perché questi sono questi aiuti altererebbero il gioco competitivo credo che invece qualche riflessione e qualche aiuto avendo una industria che coincide con una lingua che coincide con un Paese qualche riflessione vada fatta fare il governo se servitori Vittori tutti sulla creazione di uno standard digitale perché nel digitale su internet vince il più grosso Rastrelli come fanno Angiari iniziato a fare in Germania anche noi trovassimo uno standard ideale in cui iniziare a trasferire dove è possibile abbiamo i diritti nostri contenuti per un domani commercializzati renderli disponibili a pagamento secondo formule condivise dagli editori
Forse forse pro su questo ci aiuterebbe a prevenire danni peggiori grazie
Rapidi
Dopo qualche minuto e poi con un seguito dal dottor Calabi perché stavo ragionando che il vocabolo che abbiamo più sentito oggi pomeriggio se non sbaglio difesa ora ci mancherebbe probabilmente nel carattere nazionale qualcuno potrà giungere che abbiamo vinto i Mondiali grazie alla difesa però sintomatico no è sintomatico in qualche maniera che tutti noi sulla carta stampata
Ci sentiamo un mondo assediato mondo assediato da
Non so dalla televisione dalla società civile fare che comunica solo tramite gli sms
Dai politici che non sono insensibili che sono insensibili e non riescono a mettere all'ordine del giorno vedere cose da fare fortunatamente non ci sono i cinesi in questo settore perché se no anche loro
Aumenterebbero l'elemento di di timore di terrore allora io per carità voglio
Dire che il vocabolo principale dove dovesse essere esatto opposto cioè attacco perché mi permetto di invertire l'agenda così clamorosamente però diciamo una via di mezzo cioè movimento
Voglio dire prima è giusto è giusto difendersi lo si può fare in qualche maniera in una maniera i in una visione ma esagera un pizzico rassegnata
E sindacale e lo si può fare con la strategia di movimento allora scusate da dove in questo caso il moderatore diventa uno stimolatore
Mici Urso strumentalmente il dottor calati che aveva aperto uno spiraglio per dire che insomma lei che della società civile ha detto di non aver paura
Prodi un po'a dire poi questo movimento come lo facciamo
No mai
Intanto io credo che
Uno degli elementi che caratterizza l'editoria
In senso lato e una parte editoria infatti va il mondo irriguo
E la lingua e la lingua per certi aspetti è un elemento di protezione ce li abbiamo una ditta una bandiera una valida educazione ESA ed è una allora io ripeto credo che questo che dobbiamo vivo in positivo o in negativo e qui non chiuderci perché sappiamo che
Avendo questa Potez ora forse abbiamo minori problemi nuove difficoltà
Credo che la capacità la nostra capacità di essere il più possibile porti
E perché lei ci sono delle realtà
Delle aziende di questo Paese eccellenti in e riescono a competere in tutti i mercati
Con estrema dignità oppio perché danno i cinque emettono il meglio di se stesse perché sanno che siccome abbassano la guardia diventa complicatissimo
Allora io credo che questo sia faccia parte del del nostro governo poi evidente che tutto quello che ci complica la vita
All'interno del sistema stesso noi dobbiamo farci portatori perché questi nodi vengano sciolti
Però appunto io credo
Singolarmente soggettivamente credo che la nostra parte però la dobbiamo fare fino in fondo e noi dobbiamo essere noi i primi convinti che se capacità smetto innanzitutto Iran nelle nostre realtà
Sì interventi aggiunge poi scusate Pagnin tirate fuori cartellino giallo se esagero ma la società civile non è che si stampa attenzione perché questo ragionamento che dato che si comunica o via sms sembra una società civile arida e no ci sono più conosce cioè Patrizia ce ne sono incomparabili per il livello per il livello di di di nozioni di riflessioni che hanno con noi conoidi una volta quindi complessivamente le nuove generazioni e la società civile non si sta impoverendo dal punto di vista culturale sì forse non conosceranno Carducci d'accordo
E e non penso che francamente un un grande centenario di Carducci ci aiuterà ci aiuterà molto probabilmente ci aiuterà più Federico Moccia scusate
La volgarità quindi voglio dire la società civile non si sta impoverendo e perché a società civile povera è chiaro che l'offerta libro Dida ecco
Grazie non per voi non c'è non c'è niente da fare la società civile è più ricca cioè ci sono più idee in circolazione le lingue di suggestioni tre mila cosa adesso sapete meglio di me io non voglio fare
Come dire maestrino
Quindi se la società civile è più ricca vuol dire che il mercato è più interessante device il più offerti non solo quali aggettivi usati ergo e il problema è proprio le politiche dall'offerta che certo sono un po'spiazzati perché quelli coi capelli grigi di chiamano quando cambiano casa la prima cosa che decidono due mettono la libreria eccetto evidente non sarà più così nascosto quando cambieranno casa i nostri vigili sarà evidentemente le priorità sano altre però ci si può adeguare anche in un mondo tutto sommato con che che ne so io dico faccio un'altra con cui smetto davvero inizi i produttori di occhiali hanno inventato una cosa fantastica una volta noi non il mio piccolo vanno un paio di occhiali unico solo quello
No loro sono usciti aumentare il fatto che gli occhiali son diventati un oggetto di moda per cui una Cina cinque sei sette otto cioè voglio dire hanno capito con la società civile si stava muovendo e aveva deciso di mettere in movimento nel look nell'immagine nella seduzione proprio mi pare anche quella roba lì che prima era intesa solo come fattore strumentale
Per vederci
Sosta di grande
E da questo è nato adesso esagero Del Vecchio permettetemi di concedetemi qualcosa
è ecco allora non vuol dire che insomma una politica di movimento una politica l'offerta intelligente a fronte di una società civile che non si è impoverita forse qualche successo ce la si può invece speriamo appunto gli spot del governo citrato di Carducci
Auguri e tutti noi come però non è una conclusione celebrato folli
Se non è stato forse
Chiaro vorrei riprendere dicendo che sembra di non aver mai citato il termine difesa in tutta la relazione
E anzi diciamo immaginato preconizzato una vero gioco d'attacco dove l'editore dicono perché noi con i nostri difetti coi nostri limiti con le nostre fragilità siamo arrivate fin qua
E siamo tanto disponibili che chiediamo al governo che cosa soldi no magari anche qualcosa fossero letture Ciampi ma fondamentalmente offriamo offriamo la nostra partecipazione
E richiediamo con questo testo presente su tutti i tavoli in cui si andrà a parlare di sviluppo di questo Paese in chiave di cultura perché chiaramente il nostro know how il nostro sapere accumulato può essere utile e anzi ritengo che dovrebbe essere indispensabile
Per poter sviluppare strumenti legislativi o meno per poter sviluppare azioni per poter sviluppare qualcosa di concreto quindi effettivamente quello che sta cercando di dire o sostenitori
Al cerchiamo di essere presenti fateci essere presenti su tetti tavoli che non sono di trattativa sindacale ma sono tavoli tesi a creare il futuro del nostro Paese perché abbiamo qualche cosa da dare abbiamo qualche cosa da dire
Grazie
Grazie a tutti do subito la parola Antonio Calabrò chi organizzerà guiderà la prossima tavola rotonda
Enfatica fra no la pausa che festa double arrivavano notizie più freschi
è stata abolita per poi accelerare i lavori
Scusi dottor Calabrò prendo microfono dall'alto
Scusate mi un attimo solo siccome vedo che la gente comunque si sta trasferendo la pausa caffè
Se nelle chiaramente nell'ambito di dieci minuti siete in grado siamo siamo logici dieci minuti grado di risiedervi anche perché abbiamo onorevole avvocato Ugo Intini che deve intervenire poi ha degli impegni politici per cui ci deve lasciare per cui per favore capiamo facciamo un break che però ti veramente vi chiedo Massimo rispetto dell'orario grazie
Non era sì allora dai
Giovanissimo
Che mai
Del giudice di
Giudice
Morboso ventinove no no no esordendo con modalità
Omicidio
Stiamo iniziando siete pregati di accomodarmi in azienda
Quella mattina dall'età della parola
Sì dell'invenzione Soderbergh nell'articolato fa
Non è adeguata alle imprese
Fonte soltanto
Saranno i fatti a la relazione
Bene io so bene che tardo pomeriggio è che molti di noi sono qui da stamattina che sono state dette moltissime parole
E altre sono rimaste sospese però
Approfittando
Dell'interesse del tema e la qualità di chi ascolta noi ricominciamo a ragionare ricominciamo a ragionare proprio dalla coda della tavola rotonda precedente moderato da Dario Di vico
E cioè dei temi delle politiche dell'offerta e dell'industria culturale
E parliamo di valori e contenuti cioè il patrimonio culturale diritti di internazionalizzazione le cose in parte stanno insieme in parte sono separate
Qual è il tema che l'industria editoriale italiana
E insisto l'industria e i tori all'italiana
Si trova a dover affrontare da una parte la qualità specifica della sua connotazione dall'altra i limiti di lingua e limitino struttura produttiva che fatta moltissimo da piccole e piccolissime imprese
Con un forte valore di capacità ideazione e con una carente capacità economica dal punto di vista delle strutture d'impresa
E però se io guardo l'andamento della struttura imprenditoriale italiana vedo che nel corso degli anni si sono rafforzati ed espansi alcuni gruppi anche sul piano internazionale
Le idee
Del made in Italy culturale hanno avuto accoglienza positiva sui mercati dell'immagine dei contenuti della parola un po'in tutto il mondo che l'essere italiano è un assetto in materiale di valore
E che
Alcune piccole imprese anche piccole hanno dimostrato una straordinaria capacità di creazione e cose e anche di messa in relazione di contenuti che vengono altrove insomma
Siamo provincia ma non siamo una provincia depressa io partirei da qui per cominciare i nostri ragionamenti per tentare di capire quali sono
Non di strumenti di assistenza
Ma gli strumenti di stimolo per fare crescere in termini culturali e di qualità questa nostra indusse editoriale come cioè si può giocare sul piano l'internazionalizzazione sapendo di avere come leve alcune imprese editoriali che si sono già internazionalizzate penso all'accordo recentissimo di Mondadori penso alle iniziative di RCS
Sul mercato spagnolo penso a sei alleanze so potrei fare de un elenco molto lungo di cose positive che sono state fatte vedo che si muovono sul versante dell'Emilia e compagni società italiane che stanno a cavallo tra l'editoria innovativa è e telecomunicazioni così davanti a me insomma ci sono dei riferimenti ci sono delle regole sulle quali vale la pena ragionare ci sono degli strumenti sui quali vale la pena insiste
Pensando al punto che il rapporto dal mio punto di vista di cronista che osserva fenomeni economici italiani molti anni Nando che la sintesi corretta è tra una capacità di impresa è una strumentazione è una cornice che favorisce le capacità di imprese allora come ci muoviamo in questa direzione come si valorizza il nostro patrimonio culturale quali sono gli investimenti che possono essere fatti come si cammina come si continua a camminare sulla strada dell'internazionalizzazione
Il primo gli interventi e di Ugo Intini viceministro per gli affari esteri onorevole Intini
Come vuole
Parlo di qui perché sono abituato a parlare in piedi e non perché parlo a lungo non vi spaventate
Dovete scusarmi ho sentito la tavola rotonda precedente che era molto interessante purtroppo poi i tempi si sono un poco sfasati penso un poco dovrò lasciarvi volevo però rapidamente fare una riflessione
In principio era il Verbo dice l'anno scorso l'audizione si potrebbe dire
In principio era il libro nel senso che tutta la civilizzazione nasce dal libro
Era così un tempo soltanto non è più così nell'era della società dello spettacolo dell'immagine del cinema della televisione e della scienza no io credo che sia così anche adesso guardiamo gli Stati Uniti che sono al centro di questo tipo di modernizzazione beh l'industria cinematografica dello spettacolo della televisione sono alimentati
Negli Stati Uniti da una fortissima editoria libraria che fornisce i Soggetti temi gli autori gli scrittori dei testi la debolezza della nostra produzione cinematografica e televisiva nasce anche dalla debolezza della nostra e vittoria
Questo vale anche per la scienza i libri scientifici e di culture di divulgazione scientifica portano i giovani verso gli studi scientifici
Noi invece in porteremo ingegneri indiani le nostre università continueranno a produrre leguleio e tuttologi disoccupati perché in Italia fosse insufficiente la cultura scientifica
Si parla di bassa qualità della politica e del giornalismo italiano
Beh un tempo i leader politici scrivevano libri io ricordo di aver accompagnato in questo palazzo Spadolini per la inaugurazione adesso i leader politici non solo io voli scrivono ma neanche li leggo nei libri
Un tempo i giornalisti dei quotidiani producevo dei quotidiani leggendo i libri oggi giornalisti televisivi producono la televisione leggendo i giornali e quindi naturalmente livello in quanta superficialità non si alza
Bene io sono in una fase di apprendistato se così si può dire perché mi occupa il ministero degli Esteri da poco tempo della cultura italiana all'estero della sua promozione non ho delle certezze ma chiedo il vostro consiglio poi leggerò i resoconti su alcuni punti a proposito dei quali ho dei dubbi alcuni punti che riguarda una iniziativa all'estero e alcuni punti più in generale
C'è confusione nelle iniziative italiani all'estero in materia di cultura perché ci sono più ministeri che si occupano della stessa cosa e poi ci sono le regioni che si occupano di questo e quindi c'è una grande dispersione che impedisce economie di scala e pianificazione degli interventi
Lo Stato spende poco per finanziare la traduzione all'estero di libri italiani spende bene
Io ho molti dubbi intanto perché ci sono due erogatori il ministro degli Esteri e ministero della cultura
E poi perché non c'è un criterio centralizzato in questa erogazione non c'è un piano non c'è un progetto
Non c'è una guida dello stato che segue non c'è una valutazione sul risultato conseguito cioè non si valuta quante copie venda poi il libro tradotto
Gli stanziamenti poi sono fatti per singoli Paesi non per aree linguistiche
Come sarebbe forse più ragionevole in definitiva il ministro degli esteri ogni anno da il due mila tre mila euro alcune centinaia di traduttori
Si può fare meglio io penso di sì e penso che qualche consiglio in materia possa venire da voi
Noi spendiamo per diffondere la lingua italiana all'estero e però in ogni spesa occorre riflettere sulle priorità
E più importante l'immagine dell'Italia o il più importante la lingua italiana
Io penso che l'immagine dell'Italia promuove lo studio della lingua del mondo
Ecco al contrario penso anche con lo studio della lingua promuove l'immagine dell'Italia ma in quale misura accadono i due fenomeni nei due sensi saperlo e approfondire questo tema ci aiuterebbe a ragionare sull'opportunità o meno di spendere di più per l'immagine
E di meno per la lingua o viceversa
Una riflessione più in generale
C'è il tema anche di internet
L'Italia corre il rischio di non cogliere fin dall'inizio le pari opportunità di sviluppo editoriale offerte dalla Rete e la mancanza di attenzione agli sviluppi tecnologici può produrre risposte legislative e politiche inadeguate
Secondo uno studio del World internet Stay
A giugno del due mila sei la Rete sarebbe stato usata da un miliardo quarantatré milioni di persone nel tentativo di regolamentare questi nuovi scenari aperti del diritto d'autore bisogna tenere presenti le caratteristiche di condivisione creativa compartecipazione nella scrittura nonché di miscela di vecchi e nuovi contenuti che hanno ispirato alcune degli architetti della rete nuove e più efficaci forme di governo digitale dei crediti d'autori dovrebbero essere considerate continue innovazioni tecnologiche che consentono una distribuzione di contenuti senza frontiere nazionali o di sistemi operativi nonché la necessità di regolamentare questi nuovi sviluppi cercando di elaborare norme che possano bilanciare gli interessi degli autori ed editori quanto le scelte esigenze dei clienti
Inoltre per quanto riguarda la produzione di opere con denaro pubblico o la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nazionale si potrebbero adottare leggi che ne promuovano gratuitamente alla fruizione ma anche la riutilizzazione andando affermare anche in Italia il cosiddetto pubblico dominio questi nuovi approcci non devono essere visti come attacchi al diritto d'autore bensì come un nuovo sviluppo possibile in ambito digitale di quanto fino ad oggi aveva caratterizzato la realtà di un mercato di beni tangibili
Da sempre presente il dibattito che invita la riduzione a quindici o vent'anni la validità dei diritti d'autore
Delle opere in distribuzione nella rete allo stesso tempo come la coalizione di governo sostenuto chiaramente anche in campagna elettorale
Piuttosto che criminalizzare la tecnologia come è avvenuto in Italia con la legge urbani che mette fuorilegge il peer to peer che consente di scambiare pacchetti di dati da computer a computer occorrerebbe regolamentare tutelare le varie reti nella rete
Al fine di consentire la lecita condivisione di ciò che si produce o possiede
Ho mette a disposizione degli altri tramite il proprio computer facendolo fungere da centro di via di rimbalzo della trasmissione
Inoltre andrebbe stabilito sull'esempio del governo americano
E tutto quanto viene prodotto con denaro pubblico sia fruibile ma anche duplicabile da chiunque senza nessun costo aggiuntivo per promuove la nostra cultura e lingua nel mondo favorendo integrazione
Tra pubblico e privato
Sulle questioni più generali ancora poche parole
Noi spendiamo somme consistenti come sistema pubblico per l'editoria ma ne spendiamo per i quotidiani non per i libri
E a chi vanno queste somme consistenti vanno a quotidiani diciamo la verità
Che tutti i giorni tuonano in favore del mercato contro i sussidi pubblici e contro la spesa pubblica
Questo potrebbe essere definito curioso
Oppure vanno spesso qualche volta
Diciamo la verità a quotidiani finti
Di cui nessuno conosce l'esistenza che si stampano solo per avere i contributi pubblici e questo non è curioso ma scandaloso
I rapporti tra SIAE da una parte e RAI e Mediaset dall'altra
Sono trasparenti
Chi sono i più pagati
Tra gli autori dalla SIAE
I grandi scrittori i musicisti i drammaturghi i commediografi no sono i più pagati
Iberici attori televisivi e cioè i protagonisti dei conduttori mo'dico scherzosamente dei talk show televisivi
Così stanno le cose sono autori veri no c'è qualche diritto da difendere no perché il talkshow nasce e muore nel momento in cui viene fruito non è un film o un libro una canzone
E unite è un tributo inevitabile questo dato allo star system no perché lo star system e internazionale
Io capisco i tennisti di calciatori del rock staranno mercato delle quotazioni internazionali ma i nostri conduttori televisivi a Nizza già non sono più conosciuti
E allora e allora forse occorrerebbe una iniezione di trasparenza e di rispetto per gli editori e gli autori veri la televisione spazzatura uccide il libro che la cultura non è giusto che gli uccida con la compartecipazione se così si può dire della SIAE oltre che nella fare una proposta semplice ancorché scherzosa la RAI e l'Asia sono due
Istituzioni pubbliche in qualche modo mettano da parte quanto spendono per finanziare questo tipo di televisione
Metà lo restituiscono al contribuente e Motta lo diranno a tutti noi che fosse lo spendiamo per promuovere la cultura meglio per concludere il libro
E l'altra e l'omelia di ogni ragionamento che riguardi la cultura in principio che era il verde il libro deve stare in principio e cioè al primo posto
Ritorniamo a metterlo dove lo mettono tutte le grandi nazione questo aiuterà la cultura aiuterà di conseguenza lo sviluppo economico e ci sarà come dice lo slogan più paese
Grazie onorevole Intini se non sbaglio il riordino della spessa per contributi per tutte le attività editoriali al centro dell'attenzione degli appositi uffici di governo lo riflettendo su come si mette ordine in questo settore devo dire con l'esperienza di chi guarda i fatti economici e politici oramai da moltissimi anni che queste buone intenzioni sono state più volte detta l'ottico Verni e poi invece non sono state rispettate perché il gioco del nobile le pressioni degli interessi è molto forte
Però ci sarà prima o poi una volta buone una cosa succede
C'è una seconda parte l'intervento onorevole Intini su cui mi interessa passare una riga e sottolineature del quella in cui si parla di internet
Ora
Tutti noi ci ricordiamo bene la profezia sbagliata
Di del responsabile presidente al fondatore di Microsoft
I biglietti che diceva bella carta stampata durerà ancora un popoli destinata a sparire per molti anni siamo stati alle prese con le chiacchiere sull'e-book sulle trasformazioni del suo arresto l'e-book circola pochissimo i libri se Dio vuole circolano un po'di più di prima anche grazie a iniziative editoriali di gruppi che hanno allegato i libri e quotidiani misura molto controversa che però ha portato molti più libri nelle case degli italiani credo non facendo diminuire la vendita in libreria
Allora
Internet non è uno spauracchio e sappiamo perfettamente come internate funzioni in parecchi Paesi come uno dei canali di vendita di prodotti editoriali e com'funzioni moltissimo anche per tenere in piedi fare crescere una comunità attenta direttori chiunque abbia un minimo di abitudini frequentazione blog letterari sa che lì sì cilentano
Energie si verificano capacità di scrittura si conoscono scrittori e si promuove la lettura stessa
Allora internet internet mostrò il nostro rientro alleato in questo dalla pena probabilmente discutere questa tavola rotonda in internet che strumento internazionale per eccellenza può essere un ottimo canale di Petra azione di pezzi culturali italiani
Facilitando naturalmente la diffusione della lingua italiana ma non soltanto cioè stando dentro per logica della retta e stare dentro oggi che la rete vuol dire pensare in modo innovativo anche la questione dei diritti di cui proveremo a parlare tra poco perché potrà non piacere Arci
Ma internet c'è e c'è una cultura diffusa soprattutto tra le generazioni più giovani che possono quella qui bisogna parlare che considerano a torto o a ragione non ha importanza internet come un luogo di contenuti gratis bisogna fare una battaglia culturale per smontare preside ad internet gratis però questa percezione c'è dobbiamo imparare a fare i conti e siccome ciò dei tempi buoni Steve Jobs eh ai Pod con cui scarichi film
Non gratis ma un prezzo possibile
è una serie di altre iniziative forse nel momento in cui ci poniamo il PRA e dei diritti dobbiamo da una parte e contrastare la tendenza al gratis sempre e comunque
Dall'altra però non fare gli orrori che giustamente ricordava Intini poco fa così urbani del pensare che alcune evoluzioni tecnologiche siano bloccati di per il solo fatto che abbiamo fatto a norma che lo vieta
Il sentiero per queste tendenze molto stretto e proposte su questo sentiero val la pena ragionare
Io ascolterei le opinioni degli editori da questo punto di vista con un intervento Giulio Lattanzi che è responsabile dei libri di RCS e vicepresidente dell'Associazione editori
Grazie
Buongiorno
Questo focus intende approfondire i temi legati al rapporto fra editoria e mercato internazionale
Che è un rapporto in prima battuta legato all'esportazione di contenuti e quindi questo ci ha indotto a mettere al centro di un passaggio di questo focus il tema del diritto d'autore
Il primo fondamentale punto critico lo citava già stamattina il Presidente Motta
Che l'Italia una scarsissima cultura di diritto d'autore esempio ancora citato stamattina dal presidente
Delle dichiarazioni di un ex ministro sulla fatto che lui si diverte a scaricare gratis sono solo l'ultimo a supporto dimostrazione di questa nostra affermazione
Questo deficit si traduce in un livello di pirateria libraria che non ha pari in Europa
Fonti diverse hanno calcolato quanto questo ora quale sia il valore della perdita che rappresenta questo per l'intera filiera libraria in circa trecento trecentocinquanta milioni di euro
Che significa incluso l'indotto quasi più di cinque mila posti di lavoro ma a parte ciò manca la cultura della gestione di diritti l'idea che i diversi usi delle opere debbano essere remunerati
Ad esempio la raccolta pro-capite di diritti sulle fotocopie legali è un quarantesimo della media europea
Allora per esempio su questa su questo aspetto gli negli altri Paesi l'avvento del digitale
Comporta sostanzialmente il passaggio del pagamento da un diritto di riproduzione la fotocopia a un diritto pagato direttamente in Rete
Nel nostro caso per quel tipo di diritti si tratterebbe di pasta di passare da una
Utilizzo gratuito la fotocopia illegale al pagamento di un diritto questo difficilmente può sviluppare in questo settore un mercato significativo dall'altra parte e e credo che sia importante perché l'accenno a cui faceva prima che faceva prima Calabrò è chiaro che ci sono iniziative come la videoteca universale di Google o le teche numeriche europea in pongono in evidenza la necessità di contemperare lo sfruttamento della rete per l'allargare l'accesso all'organizzazione del sapere e la difesa del diritto di autori ed editori al riconoscimento della proprietà intellettuale
Ancora volta noi pensiamo come editori che costruire difendere gli sbocchi sul mercato i nuovi canali anche attraverso la gestione di alcun diritto d'autore sia un nostro compito e che le nuove tecnologie debbano essere viste come un'opportunità più che una minaccia
Però nessuno può pensare che la modernizzazione del Paese possa fondarsi sull'impoverimento della sua base creativa
L'altro argomento l'internazionalizzazione parte dalla constatazione che i mercati culturali sono diventati ormai globali
L'editoria italiana come gli altri settori dei contenuti dal cinema alla musica è fortemente dipendente dall'acquisizione di diritti di edizione dall'estero
Mentre non dispone di strumenti infrastrutture strategie politiche & investimento da parte di soggetti pubblici comparabili per risorse o visione a quello di altri editori europei per svolgere una funzione di maggiore presenza e vendita di diritti e di libri italiani verso i corrispondenti mercati stranieri
I dati che ci sono nel libro bianco e che quindi non ricito mostrano una tendenza crescente da parte dell'editoria italiana a proporsi sui mercati internazionali dei contenuti cessione di diritti sostanzialmente come dicevamo prima
Che avrebbe bisogno di politiche di indirizzo e di sostegno
Intini citava i finanziamenti alle traduzioni e questo è un capitolo reale che a che fare
Principalmente col coordinamento dei diverse istituzioni che possono che che questi finanziamenti erogano e altro elemento tipico del nostro Paese la complessità amministrativa e burocratica che dietro a queste cose sta
Ma non è solo i finanziamenti alla di finanziamenti alle traduzioni che la cessione di diritti può alimentarsi e anche quello che aiuti o incentivi l'interscambio di risorse editoriali o la gestione della nostra presenza alle fiere di settore
E ancor più la crescita dei contenuti delle dell'Inter l'azionista dei contenuti avviene sul fronte delle coedizioni nei seguenti che sono di eccellenza dell'editoria illustrata italiana l'arte la fotografia d'architettura
I ragazzi la cucina le guide turistiche
Anche qui si tratta di individuare i catalizzatori capaci di trasformare queste esperienze di eccellenza internazionale
E di valorizzarle in una strategia condivisa fra i soggetti istituzionali sia a livello centrale che delle amministrazioni regionali che è un altro degli elementi i dispersione di di che diciamo ostacolano questo tipo di sviluppo
La promozione commerciale nel settore librario si intreccia con la promozione della cultura e della lingua italiana
Effettivamente può sembrare controtendenza discutere di diffusione della lingua italiana all'estero specie ricordando quello che disse il ministro Urbani a discorsi Stati generali adesso Mauri prima sì
In un gatto su questo tema sembra di sparare sulla Croce Rossa però ministro disse a proposito che ormai i libri si scrivono e si leggono in inglese
E quindi parlargli diffusione della lingua italiana può sembrare in controtendenza ma è anche di questo che vogliamo parlare quando parliamo di promozione della cultura italiana forse non è e non si tratta di sollevare il tema della eccezione culturale
Ma certo i dati esposti nel Libro Bianco a proposito di corsi di italiano all'estero lettorati nell'università estere consistenza del patrimonio delle biblioteche degli istituti italiani di cultura all'estero sono
A dir poco sconfortanti
Vale credo per la promozione della lingua e della cultura italiana un ragionamento analogo a quello che faceva Ferrari per la promozione della lettura
E che è un ragionamento che secondo me vorrei richiamare rispetto a quello che Di vico prima diceva mi sembrate un po'indifesa
In realtà dove abbiamo detto come abbiamo detto a proposito della promosse lettura dal punto di vista del mercato gli editori considerano di essere che il mercato funzioni che noi siamo in questo momento in una situazione in cui guardiamo con un certa tranquillità con una certa sicurezza le nostre al nostro mestiere ma no in questo in realtà vale per la promozione della lettura un ragionamento che dice che esportare i libri
Sviluppare quei dizioni progetti tra illustrati vendere in altri Paesi i diritti d'autore italiani è il nostro mestiere e il mestiere di Vittore dobbiamo svilupparlo con le nostre capo competenze capacità ma lo sviluppo della domanda e tema che non riguarda più sono gli editori
Ma il Paese nel suo insieme a partire dal riconoscimento che la diffusione della cultura italiana sui mercati internazionali ha un ruolo propulsivo per lo sviluppo complessivo del Paese
Dice Giuliano da Empoli in un recente saggio sulla scritti si intitola la sindrome di Meucci
Che è quella per cui il caffè italiano nel mondo venduto da Starbucks
Contro le Cassandre del declino italiano dice l'Italia un vantaggio competitivo fondamentale del nuovo capitalismo culturale che sembra destinato a dominare l'economia globale del ventunesimo secolo
Purché non si consideri la cultura italiana una risorsa naturale ma un'area che catalizza gli investimenti pubblici nella quale si sperimentano soluzioni innovative che finiscono con l'avere un effetto di trascinamento sull'intero sistema produttivo
Guardate l'Italia nel confronto europeo perché può sembrare paradossale ma non è uno dei paesi che spende di meno
Nel suo complesso
è un po'è uno dei Paesi che ottengono di meno rispetto a quello che spendono e questo perché principalmente pensiamo noi editori per la mancanza di coordinamento tra i diversi soggetti dice il Ministero per i Beni culturali il ministero degli Esteri le regioni che genera un enorme spreco di risorse
In più procedure burocratiche vincoli amministrativi che diminuiscono ulteriormente l'efficienza degli interventi
Allo stesso tempo
Vi sono elementi di vantaggio competitivo delle imprese italiane sul mercato internazionale
Grazie alla professionalità imprenditoriale degli editori italiani
Aziende del nostro Paese hanno raggiunto recitava Mauri prima ruoli di primissimo piano attraverso acquisizioni joint ventures apertura di proprie sussidiarie in molti mercati e anche extra europei
E non è solo
Non si tratta solo di iniziative appannaggio dei grandi gruppi delle più grandi imprese ci sono editori medi e anche piccoli che hanno scelto con decisione il successo la strada dell'internazione esazione
Dall'altro lato è significativo che la multinazionale come la Walt Disney abbia deciso di concentrare in Italia le attività più strettamente editoriali per tutto il mondo trovando evidentemente nel nostro Paese a conferma di quello che dicevo prima
Un humus favorevole per capacità professionali creatività innovazione nelle formule editoriali
è un esempio importante su cui poi credo che Alessandro Belloni posso intervenire nella tavola rotonda
Allora gli obiettivi di una politica industriale italiana per l'industria culturale proiettata verso l'estero possono essere definiti attraverso la finalità più generale di sostenere una specializzazione produttiva italiana in ambito culturale
Forse un ambito è un obiettivo da tutti non celato a cui occorre provare a dare un po'più di concretezza
Allora se lo si vuole tradurre in fattore di sviluppo il fatto che in Italia c'è il più grande del patrimonio culturale del mondo il tema va affrontato attraverso un approfondimento delle politiche economiche
Che devono prendere atto di ciò che autonomamente molte aziende hanno fatto farlo diventare fattore strategico di sviluppo tanto da comprendere un aumento dell'attività di ricerca e sviluppo delle nelle attività di ricerca e sviluppo della parte dedicata alle attività culturali un aumento delle esportazioni anche dei diritti d'autore suo per italiani e della capacità di interagire con i mercati internazionali
Un ripensamento complessivo lo diceva il viceministro Intini della politica delle traduzioni da inserire in piani strategici di penetrazione delle diverse aree linguistiche culturali economiche
è chiaro che noi siamo molto dipendenti sostanzialmente dal mercato anglofono niente esportiamo in negli altri negli altri mercati peraltro questo è un dato lo dico con le cito come inciso ma interessante di una certa omogeneità Vimercati editoriali abbiamo visto nella fiera del libro che si è tenuta recentemente in Cina alcuni dati lo stesso livello di dipendenza dei mercati anglofoni avviene per l'editoria cinese e il bestseller di questi sei mesi nelle classifiche cinesi è il Codice da vinci
Allora
Credo che nel ripensamento della politica delle traduzioni e in generale della penetrazione degli all'estero delle nostre delle nostre opere una delle possibilità sia quella della creazione di una società mista a capitale pubblico e privato
Che si occupi specificamente delle politiche di valorizzazione del libro italiano all'estero e di promozione dell'editoria italiana proprio come momento di coordinamento fra tutte queste diverse centri di erogazioni di spesa di competenza
L'altro punto che l'ultimo vorrei sottolineare e ruolo di leadership internazionale che l'italiano e lo sviluppo di nuovi standard per l'identificazione degli oggetti digitali in reti membra la società creata da ai e dal Cineca
E i gestisce oggi quasi l'assetto insomma secondo me importante agenzia Doi al mondo e realizza quasi il settanta per cento del proprio fatturato all'estero
Ecco questa credo sia fra le linee su cui noi potremmo con potremo confrontarci all'interno anche di questa tavola rotonda e che non poniamo alla base di una possibilità di incrementare l'internazionalizzazione dell'editoria italiana grazie
Grazie due Franzi di stimoli ce ne sono ce ne sono parecchi
E probabilmente se ne può giungere ancora uno cioè la possibilità di giocare le sinergie sui prodotti editoriali italiani sui libri italiani tra televisione fiction produzione di fiction eh editoria italiana
Noi abbiamo visto in Italia il grande successo Venda seria è quella di Montalbano Camilleri indotta da libero sviluppata dalla televisione che è ritornata poi su Libero
E persino su alcuni piccoli prodotti multimediali che nascono da libero cioè ci sono delle sinergie virtuose possibile probabilmente avendo sviluppato una buona capacità di produrre fiction
Per la televisione possiamo perfettamente esportare quella penso anche che abbiamo esperienze di produzione italiana
Che sia la Lux a fare da capofila di una gigantesca operazione di produzione di Guerra e pace la dice lunga sulle capacità imprenditoriali che ne abbiamo in un settore specifico Calamo nel cinema che possiamo perché a rilanciare da di arrivare al Lido è abbastanza è abbastanza semplice bene proviamo a ragionare allora su questi temi partendo Guerra e pace russa ma Lux firma italiana
I Paesi che producono Guerra e pace sono nove con una prevalenza di pesce europea insomma c'è un tutto un gioco molto sofisticato da questo punto di vista gli attori principali uno è italiano insomma c'è molta Italia dentro questa coproduzione così complessa
Allora vediamo i temi cominciamo con un'esperienza di incrocio tra una multinazionale e
Un ambiente culturale come Italia Alessandro Belloni signor Weis presidente Disney publisher due uguali d'sotto chiamato in causa come esempio di una sinergia possibile virtuosa trame e logiche di una grande azienda di contenuti internazionale quelli che Anna di matrice e realtà come quella italiana come funziona
Be'riferendoci alla nostra che esistono i credo di poter toccare almeno quattro punti che sono stati già trattati come temi stamattina nel pomeriggio e naturalmente sono anche l'oggetto di questa discussione
Sono importanza data tradizione editoriale italiana
L'importanza della formazione della ricerca e sviluppo lo spazio all'innovazione
La l'elemento dell'internazionalizzazione come una chance importante delle imprese italiane
E il ruolo e il e il posizionamento dei contenuti editoriali e quindi sarò brevissimo ma tocco questi quattro aspetti tradizione per noi è ovvio che non avremmo potuto raccogliere quello che abbiamo raccolto dal essere diventati in centro di sviluppo e di gestione dell'editoria di una parte dei vittoria Disney se non ci fosse stato la storia che è incominciata dagli anni Trenta come pittore toscano Nerbini e tutta la gloriosa tradizione della licenza
Disney Mondadori quindi la nostra il nostro successo nasce poi da know how che è stato richiamato più volte quattro dell'editoria italiana
In generale così come tutti i nostri partner attuali hanno contribuito in questa direzione
Cos'è successo nel novantanove e nel novantanove ne siamo riusciti a
Valorizzare gli asset esistenti italiani che erano a Seat creativi
Per essere posta in questa situazione privilegiata di centro di sviluppo del dei contenuti editoriali
A l'elemento secondo me è fondamentale è l'investimento
Informazione e in ricerca e sviluppo che è cominciato all'inizio degli anni novanta quindi una una decisione una visione per una volta si usa la parola secondo me inerire in maniera determinate definita che ha permesso a noi di avere un vantaggio competitivo rispetto alle Disney di tutti gli altri Paesi
Abbiamo un'istituzione che si chiama catena che la scuola degli scrittori sterilizzazioni dei testi degli sceneggiatori e disegnatori Disney che hanno così conquistato
Un primato mondiale quindi si è creata una comunità degli artisti
Grazie a questo investimento che ovviamente ha continuato nel tempo artistiche sono caratterizzato tra l'altro da una grande forza di innovazione che un po'la cifra della della Disney italiana abbiamo come potete immaginarvi delle policy delle regole estremamente precise dalla casa madre l'abilità dei creativi italiani di riuscire a esprimersi molto liberamente ad inventare delle soluzioni nuove stando sul filo delle regole dettate dalla casa madre per cui faccio un esempio banale ma il Paperino diventar supereroi Paperinika che assolutamente creazione italiana
E tutto questo messo al servizio della produzione mondiale per cui ovviamente si è trattato poi di conquistare la fiducia non solo delle quote ma dei vivai editori padre che abbiamo in tutto il mondo e valorizzare per una volta la l'origine italiana di tutti questi contenuti
Il punto dell'internazionalizzazione è stata un'esperienza estremamente interessante cambiare dipende una filiale a farla diventare tra virgolette un ex quarter
C'è stato un investimento nella cosa più semplice ma più importante che è poi quello della lingua inglese non tutti me leggere erano preparati
Per il salto non tutti creativi erano pronti a dialogare con creativi europei operativi asiatici usando la lingua inglese e quindi questo è un è un aspetto secondo me molto importante quando si pensa all'internazionalizzazione alla formazione
E alla capacità di essere estremamente flessibili e di dialogare con culture lontane
Abbiamo ottenuto tra i più grandi successi facendo lavorare insieme a scarti Istica venivano dalla tradizione del fumetto delle storie scritte occidentali con autori e disegnatori manga della tradizione giapponese
Ultimo punto i contenuti editoriali la Disney ha scelto di investire su di noi ma dice a mi me nell'editoria in generale perché l'editoria il cuore del sistema dei media questo è un punto che deve essere assolutamente chiaro a tutti noi abbiamo potuto sviluppare grazie allo sviluppo di storie di sceneggiature di testo quindi scrittura
Dei programmi originali per la Disney è uno di questi è stato un week dedicato alle ragazzine preti che sono poi diventati televisione sono diventati a siti web applicazioni per mobile e così via quindi l'editoria e comunque al centro di tutto questo sistema di media anche in una multinazionale come come la Disney
In sintesi investire in formazione ricerca e sviluppo investire interprete internazionalizzazione non dimenticando la formazione che implica il voler investire internazionalizzazione
Investire sull'editoria perché è un vile investimento sul futuro di media si investe sull'editoria non come investimento su un media di carta che invecchia ma sul futuro
Di tutti noi per finire niente piaciuto particolarmente riferimento di Gianni Ferrari ha la priorità nella promozione del libro nei confronti dei bambini
Non abbiamo settimanale che Topolino che da sempre svolge una funzione importante in questo senso
E lo metteremo molto volentieri a disposizioni di tutti per la promozione della lettura
Garcia
Io ringrazio Belloni perché molto rapidamente stile molto americano possiamo dire così ci ha detto alcune cose essenziali sulle quali val la pena concerne aggiornare allora
Lei dice che l'attività flessibilità dialogo con altre culture che sono tre caratteristiche perfette per quel che riguarda la tradizione culturale in questo Paese siamo cretini siamo bravi siamo flessibili siano aperti
Siamo stati una terra di dialogo nel corso de la nostra storia è un assetto culturale importante
E c'è una seconda cosa che dice Belloni
Interessante del abbiamo messo insieme qui in questo porta una serica elettivi e di uomini d'impresa che hanno imparato a ragionare in lingua inglese dette così potrebbe sembrare contraddittorio con tutto il ragionamento che abbiamo fatto
A proposito della diffusione della lingua italiana invece come direbbe Moretti non c'entra ma centro
Perché
Torno libero di da Empoli che citava giustamente Lattanzi cosa dice Da Empoli il l'unico modo per combattere la sindrome di Meucci la cultura del declino quindi etilismo esasperato è quello di mettere in piedi una grande capacità di attrarre talenti
In questa nostra realtà in questa nostra Italia
Ci sono nazioni che sono in grado di fare questo dagli ingegneri indiani agli ingegneri cinesi agli scrittori in varie parti del mondo noi abbiamo una serie caratteristiche geografiche di qualità della vita che possono essere perfettamente da stimolo per una cosa del genere
Se riusciamo ad attrarre talenti
Riusciamo a te attirare qui capitale umano straordinario sviluppo si costruisce sulle attrazioni e capitale umano
Se apriamo talenti qui e poi talenti sono mobili finiamo per trovarci all'interno di una rete di comunicazioni che poi resta come rete italiana esattamente come c'è una rete inglese è una rete francese nei circuiti culturali al mondo
Allora se avessimo creativi cinesi come ingegneri indiani come disegnatori di fumetti giapponesi che vivono un'esperienza creativa in questo Paese del loro imparerà ebbero l'italiano
E staremmo noi italiani dentro una rete di comunicazioni positive che poi fa da infrastruttura culturale di fondo per la nostra editoria ci sarebbe un segno italiano
Un dato connotativo italiano forte dentro processi culturali complessivi probabilmente questa è la strada certo la difesa da lingue di fusione libertaria non c'è dubbio
Ma le hit italiana non cresce soltanto perché un po'più
Di persone imparano italiano nel mondo anche ma perché noi diventiamo un punto in cui è piacevole venire a vivere e a lavorare
A lavorare e attivare perché attorno a questa capacità trattamenti noi costruiamo un'infrastruttura culturale che può stimare editoria processi creativi e così continuando l'esempio i Disney assolutamente replicabile
Questo apre un tema politico grosso ed è come si fanno arrivare qui talenti modifichiamo la Bossi-Fini per esempio se Dio vuole e velocemente
Facciamo una politica di attrazione della immigrazione di qualità agevoliamo i processi culturali universitaria rompendo finalmente la gabbia delle retribuzioni dei professori in qualche modo voi per tutti e così via di questo passo cioè facciamo delle robuste iniezioni di cultura liberale all'interno dei nostri modi di pensare di leggere riprodurre e di scrivere
Ed è per queste cose io passo la parola all'onorevole Folena giungendo a queste riflessioni un'altra riflessione in particolare abbia operato al costo ragionata i diritti
E di diritti e di internet tema molto controverso in cui c'è da una parte l'esigenza forte ribadita secondo me giustamente agli editori di tutelare il diritto d'autore e dall'altra c'è da fare i conti con le abitudini anche con le cattive abitudine Rete onorevole Folena
Sì grazie io ringrazio lo strazio imprenditori per questo invito
Questo non è solo un convegno di imprenditori in prese credo che insomma il dinamismo di cui Calabrò parlava ora anche Lattanzi testimoniata da questa esperienza
Citata ora Belloni
è un dinamismo economico ma è un dinamismo anche di quali Tahiti intelligenza due cose vanno insieme ma non sempre sono andate insieme tanti altri campi e credo che i problemi che vengono posti oggi al governo e al Parlamento
Sono problemi su cui non bisogna
Fare retorica
Per me non è facilissimo sul punto che Calabrò citava intervenire come ed è facile ma voglio dire
Gli organizzatori dell'Aie sanno
Che le mie posizioni rispetto diciamo la coppia oppositori sia alcuni li faceva riferimento sono più propense a comprendere la le ragioni dei dei ragazzi che non le modalità con cui noi abbiamo noi istituzioni diciamo difeso e tutelato il diritto d'autore i diritti connessi
Proprio per questo è urgente farlo perché diciamo se si pensa nella globalizzazione che il tema sia una linea penalistica e repressiva
Di cui c'è anche bisogno del tutto evidente e che li possa venire la risposta io non sono d'accordo
Se invece noi vediamo quanto in queste domande a volte estremizzare anarchiche
Che con la Rete si sono esaltate
C'è una domanda di apprendimento di conoscenze e di cultura
Che può essere una potente spinta per l'allargamento sostanziale dei mercati culturali e dell'industria della cultura io credo che abbiamo un approccio
Diverso
Ora io so bene che corazze diceva che carmina non Dante appare nemmeno il diritto d'autore qualche modo
Voleva dare una risposta a questo problema millenario dobbiamo dire tuttavia che la letteratura l'arte e la musica per millenni sono andati avanti senza
Copywriter
Tuttavia il problema esiste perché credo che una qualsiasi opera d'ingegno ha bisogno soprattutto in un mondo globalizzato come questo di studio di lavoro di tempo di creatività di cui l'Italia è
Diciamo campione e che soprattutto quelle che lo fanno di mestiere non possono aspettarsi di vivere grazie contributivi qualche diciamo illuminato
Qualche buco Visco
Sessanta
è indispensabile che una produzione culturale appunto
Diciamo da cui non si può
Venire meno corrisponda anche un profitto che non solo la gloria e così è evidente che le impresa e che permette la diffusione della cultura quinto gli editori abbiamo il diritto a non vedersi sottratti in modo illegale dei possibili tra dico di più che in una società in cui contenuti culturali perché qui questo qua dobbiamo ragionare anche di modelli culturali sono tenuti in non in grandissimo conto perché una velina un presentatore televisivo cacciatore
Giudice Lentini
Un presentatore televisivo sono quasi sempre più famosi sicuramente molto più pagati
Di uno scrittore di un artista l'attenzione verso chi si dedica alla cultura piuttosto che certi tipi di di show diventa
Una politica che erano di una pubblica politica sta tennistica assolutamente doverosa
Per cui io credo che questo dovere dovrebbe portare diciamo ha delle conseguenze io ho letto il Manifesto
Per le politiche del libro che dirò come voglio fare una proposta concreta sul decimo punto cioè quello della legge per il libero
Dell'istituzione del Centro per il libro a livello nazionale e come diceva Lattanzi una società pubblico-privata per la formazione di precariato all'estero propose mi sono distratti dare interessa
Il primo ne dobbiamo trovare tutti i mezzi necessari questa un po'meno pubblico per aumentare la domanda di cultura
E questo problema che riguarda anche la finanziaria la prossima settimana se cominciamo a fare un ragionamento in cui questa voce viene inserita geneticamente
Nelle voci di spesa pubblica senza guardare che cosa mi produce quanto si moltiplica anche in termini economici e non solo culturali il sapere a mio modo di vivere facciamo un grosso terrore in secondo luogo dobbiamo proporsi l'obiettivo di tutelare l'industria culturale come uno strumento uno degli strumenti forse il principale per rispondere a questa domanda
Sapendo che la fame di cultura non può essere soddisfatta se non facendo in modo che i prodotti produttori culturali possano vive del loro lavoro
Ora il copyright è nato come tutela non tanto come tutela degli editori degli degli autori ma come compromesso fra un'esigenza di diffusione della cultura
E quindi il diritto di individuale di ogni cittadino di poter accedere i contenuti culturali e la difficoltà di produrre cultura senza una remunerazione adeguata per gli autori
Insomma lo Stato a nome dei cittadini ha proposto autori editori un contratto io ti tutelo per un tot di anni impedendo ad altri di pubblicare una certa opera tu però la scadenza di quel termine se obbligata accede alla società la tua opera direi che anche la definizione di proprietà intellettuale impropria perché una casa non a termine se la proprietà di una casa no si acquista una casa nessuno potrà togliermela utilizzata dopo venti ho novant'anni però per ingegneri verso la società ha il diritto di riprodurre che soltanto lo Shakespeare senza doversi preoccupare degni di dare un obolo ai loro e reti e questo diritto ce l'hanno anche i titoli concorrenti del primo editore di un'opera
Che altrimenti per negligenza o per valutazione singole imprenditore potrebbero subire l'oblio io non voglio citare un caso o meglio citerà un caso personale ma non per ragioni personali padre un grandissimo intelletto e già francofoni e a riscritta il dizionario fa
O meglio lavoratori con la casa editrice hanno rifatto questo palazzi che poi diventano Palazzi Folena all'inizio degli anni Novanta
Tra le opere che lui e la sua scuola hanno realizzata se lo volete andare a individuare la data e di scrivere dizionari di origine
Primo diciamo esempio di questo tipo ebbene quest'opera poi quindici istituti ordini editoriale delle delle case editrici italiane è passata di mano in mano e infine è finita nelle nella proprietà del tutto legittima di un editore pubblicando altri dizionari dizionari sono per evidenti ha fatto
Sostanzialmente scomparire quell'opera vivente ora io non mi stancherò mai di dire che altri dizionari che scrivano alla data dell'igiene delle parole non hanno il diritto di farlo perché è un contributo che viene dato alla cultura generale di cui vorrei solo che venisse riconosciuta all'origine discutono del fatto che posso anche un'opera vivente collettiva il dizionario una perso definizione un'opera vivente collettiva possa essere lasciata morire
In un diciamo su un binario per ragioni di natura imprenditoriale queste in qualche modo richiamo alla responsabilità del pubblico e quali strumenti al pubblico non il privato per ora non è mio o di qualche altro erede dei diritti d'autore ci può essere anche quel profilo lì ma non è interessante il problema è come io tutela un bene culturale che dovrebbe appartenere
In modo più generale alla società insomma io vorrei dire che a volte istanze del tutto giuste a cui voglio rispondere facciano qualche proposta di Autori Editori attraverso una risposta che è un po'provinciali Istica che
Il legislatore tende a dare il nazionale a volte anche europeo
Rischia di diventare eccessive o eccessivamente indigeste arresto che la società
Se non non si trova un punto diciamo di incontro con la moderna da un po'di equilibrio con la domenica moderna domanda dei fruitori di cultura da una parte e quella moderna Offerta
Che viene dei produttori di contenuti culturali uno sconto che a mio modo di vedere nel campo librario sarebbe del tutto ridicolo perché son mentre il software qui non ne voglio parlare la cosa diciamo lo scontro che c'è stato e che è in corso altre dimensioni altre problematiche ma è del tutto evidente che nel caso degli editori degli autori e dei lettori è indispensabile prospettare come voi state facendo immateriali
Della dei di questi Stati Generali un'alleanza senza la quale diciamo non non si andrebbe da nessuna parte e si verrebbe travolti dall'industria solo dell'effimero
Quindi il problema principale che c'è in Italia quello che al centro di questo convegno cioè che in Italia si legge poco
E quindi sarebbe del tutto folle se io qui venisse a proporre di innescare una guerra fra lettori editori
Altri altri problemi sono quelli legati all'audiovisivo o come dicevo un attimo fa anche al software io quindi sono a favore della necessità di sanzionare è stato difeso di Lattanzi riferiva alla pratica delle fotocopie
E a quanto questa incide soprattutto nel mercato scolastico e universitario ma non si può farlo solo prevalentemente sul versante della penalizzazione o dei metodi polizieschi
Penso per esempio che noi dobbiamo attuare politiche in Italia momenti di bolletta economica per le famiglie quanto costa un figlio che va a scuola le famiglie di reddito medio-basso lo possono testimoniare
So che inibiscono altri ministeri sono un capitolo estremamente importante e bilanci di molte case editrici
Abbiamo bisogno di politiche pubbliche che però ci permettano di superare un gap il ministero ci dice che per le scuole medie superiori fatta cento la Spesal media sui libri di testo di uno studente delle scuole superiori al nostro Paese in Germania il costo e ventidue in Inghilterra ventuno
In Spagna sessantasette e lo stesso vale per l'università
Ora giustamente si rivendica io sottoscrivo questa rivendicazione la preminenza dello strumento libro rispetto alle dispense agli appunti fotocopiati
Non si può spezzare di studiare e diventare collettive di reggere anche la sfida culturale studiando sussulti di sunti Di Summa
A fine
Magari di fanghi fotocopia sbiadita insomma no è una pratica che però nasce anche dalla assenza di una politica fiscale ed economica che permetta di aiutare
Gli editori e di intervenire nel mercato sul tema del costo dei libri
E anche sul tema di come la pratica diffusa delle nuove edizioni che magari differiscono dalle precedenti solo per qualche esercizio l'inserimento di alcune foto quanto questo poi uccide diciamo della vita concreta delle
Delle famiglie io sono anche favorevole a quello che dice Intini e cioè che occorra
Spostare l'attenzione dall'editoria sotto la presidenza del Consiglio Richi levi a all'editoria deliberò anche qui senza demagogie perché se vogliamo dirci tutti i dati
I principali quotidiani che hanno fondi pubblici sono i tre quotidiani non voglio fare nomi che grazie come contributi dirette nei contributi indiretti
Fanno parte di aziende quotate in borsa per cui io vorrei che mi rendo conto che queste aziende hanno bisogno anche di questi fondi
Però bisogna pur dire e nel momento in cui magari come pubblico come Governo a questi a grandi aziende editoriali di quotidiani lavoriamo per aprire dei mercati televisivi e pubblicitari o in altri campi sarebbe necessario probabilmente spostare quei fondi parliamo
Sole ventiquattro ore che lo è nell'ordine diciotto
Diciannove milioni di euro all'anno non parliamo di diciamo cose irrilevanti poi c'è l'unità poi c'è che che giustamente rendite fondi poi c'era finta cooperativa che nasconde una proprietà su cui bisogna fare una politica di diciamo Sant'di pulizia utili di risanamento
Quindi io sono d'accordo sulla necessità di far tornare il libro al centro della cultura voi dimostrate è stato dimostrato nel lavoro dell'alieno per questo convegno io legame fra lettura il PIL non so se sì posso semplicemente dire che uno è causa dell'altro Huo diciamo
Quanto entrambi questi fattori poi sia sia alimentano ma penso che su questo bisogna intervenire ora sta approntando la finanziaria abbiamo una fase di ristrettezze ma su questo terreno io credo che bisogna diciamo intervenire con con una certa decisione
E per concludere
Io credo che sia necessario un forte aiuto per permetterà industria culturale italiana di competere a livello internazionale ora io non sapevo
E chiedo scusa sono due mesi che faccio strutture rientra Commissione cultura che che Paperinik diciamo ha sconfitto Donald Duck sostanzialmente no che quindi c'è che questa creati e questo è un grande successo di cui essere fuori da retorico orgogliosi come sono orgoglioso lo dico perché mia figlia dodici anni e il fatto che un grande prodotto editoriale per ragazzi
Stilton c'erano Geronimo Stilton sedimentato un freno
L'Internazionale
Di enorme rilievo dimostrazione che anche a questo livello si può si può operare moltissimo
Però non lo facciamo abbastanza la Rete degli stili italiani di cultura all'estero diciamo di sì io li ho incontrati a Perugia durante conferenze fatta a luglio forno parato con Intini con Ranieri abbia un enorme potenziale che però è paralizzato rinuncia non non non non diventa quello che potrebbe essere nei due sensi anche nel secondo senso che lei diceva Calabrò di quanto possano essere dissi non gli sportelli pervenga qualcuno pensava ma diciamo gli strumenti attraverso cui attrarre mi è stato detto da inoltre cosa visitare di culture in Asia
Che la principale ragione dell'esplosione dell'iscrizione ai corsi di lingua italiana in quei Paesi è il belcanto ce ne sono gli studenti giapponesi cinesi dell'Asia
Che intendono imparare
Diventare cantanti lirici
Quindi beh cantore in generale la cultura italiana ha un potenziale nella globalizzazione assolutamente gigantesco e su questo noi abbiamo io credo moltissimo moltissimo da fare
Per esempio il governo insieme agli editori potrebbe per quello che riguarda la traduzione e l'invasione di molti prodotti editoriali stranieri in Italia insomma lavorare magari attraverso questo centro
E questa società di cui Lattanzi ha parlato per fare in modo non voglio dire che per ogni libro americano
O francese pubblicato in Italia un libro italiano
Venga meccanicamente pubblicato in quei Paesi ma sostanzialmente diciamo a bere un accordo internazionale che permetta di lavorare operare in questo senso questo vale anche per Paesi per rapporto fra noi e Paesi emergenti Paesi arabi
L'India Paesi africani occorre secondo me usare questa nostra presenza all'estero parlerà con il ministro Bonino dirà le sue opinioni sull'indice io ti ho detto prima del ruolo degli studi italiani di cultura insomma io credo che per esempio produrre film aiutare il film ma qualche cenno faceva Lattanzi
O produzioni a audiovisive tratte da libri italiani per abituare il gusto degli stranieri soprattutto dei ragazzi è uno degli strumenti su cui si può costruire qualcosa di molto importante insomma chiudo lo spirito di collaborazione secondo me fra editori queste iniziative quelli che all'istruzione si occupa di cultura può avvenire attraverso una forma come posso dire di compromesso
O di scambio fra questo tipo di interventi e diciamo pongo la tutela ma fatte in modo ragionevole intelligente necessario ma ragionevole intelligente nel modello proprietario del copywriter per quello che mi riguarda io vorrei proporre l'Associazione italiana editori
In occasione della presentazione la finanziaria audizione presso la settima Commissione pure alla Camera che io presiedo per mettere le basi di questa riforma legislativa e mi pare decisivo per le istituzioni francesista altrove esiste del Centro per il libro
Italiano
Diciamo svolta che su questo terreno
Il Parlamento il legislatore debbono
Grazie grazie onorevole Folena
Le rette rifiuti cultura italiana va benissimo alla rete di altre strutture Trione pensa Dante Alighieri va benissimo potremmo persino alla protezione che lancia Umberto Vattani
Pensare al come usare le reti del made in Italy le catene di negozi Armani o Prada per dirla tutta come luoghi in cui si vendono certo abiti borse scarpe cappellini ma anche prodotti Oriali che abbiano un forte segno italiano in lingua italiana o meno potrebbe anche non importare S le tre uccisioni io prete anche Ringo e fossero un canale di apertura questa riflessione perché impedisce la seconda riflessione c'è una un ruolo del liceo importante per la diffusione proprio italiano le fiere
Editoriali penso a Francoforte penso a Londra ma anche la tempestività dell'intervento perché se c'è una cosa gli editori mi pare di capire rimproverano al dice come altri imprenditori e mai Grazia
Spesso indipendentemente dall'indice tra i tempi dell'impresa e del mercato e i tempi delle scelte fatte da strutture pubbliche
Ambasciatore Vattani
Molte grazie sono molto grato associazione
Editori per questo invito che mi ha rivolto sono molto lieto di poter prendere la parola
Saluto l'onorevole ministro tutti gli editori qui presenti ma anche vedo rappresentanti di varie amministrazioni dello Stato che hanno molto da dire in questo settore libero è stato detto poco fa usando un linguaggio che certamente ricalca quello dell'industria
E anche un oggetto si parla di produzione di innovazione di distribuzione
Sandro Belloni accentuato l'aspetto della ricerca e dello sviluppo non c'è dubbio che e come tale anche un oggetto da promuovere e da portare dappertutto
In questo siamo non siamo agli albori siamo arrivati tardi
Gli editori italiani dei tempi di Aldo Manuzio i giovani e Bordoni
Hanno sempre occupato una posizione di altissimo rilievo nel campo dell'editoria sono stati tra i primi a usare i caratteri mobili e quelli che hanno fatto del libero uno per andarci
Ebbene
Sotto questo profilo non sorprende che l'Università di Coimbra o lasciamoli non di Oxford o altri organizzino delle mostre di libri italiani
Proprio per sottolineare il d'importanza anche artistica di questi volumi sia allora un altro viene naturale di pensare come fare per scortarle di più o farli conoscere né certo ci sono le fiere specializzate
E ce ne sono per lo meno dodici alle quali dice partecipa ogni anno
Dalla più famosa e la più grande al mondo che la Buchmesse di Francoforte alla Landon buffet
Alzano un giudizio di Parigi a quella di Varsavia che sta crescendo molto così come a quelle negli Stati Uniti altrove
Ebbene l'ultima di queste Pechino alla quale gli editori italiani sotto la guida di Federico Motta hanno cominciato a partecipare già quest'anno e credo con dei risultati che cominciano a essere promettenti
Ma ci sono anche le fiere italiane
E noi lavoriamo anche per quelle perché a quella di Torino alla Fiera Internazionale del Libro di Torino la Fiera del Libro dei ragazzi di Bologna o alla festival del libro d'arte anche di Bologna noi dedichiamo molta attenzione
E facciamo in modo che visitatori stranieri vengano in gran numero proprio per conoscere meglio le produzioni italiane
Ma basta pensare solo alle fiere di settore certamente no perché anche le fiere più generiche penso per esempio al Salone del mobile di Milano
Potrebbero essere un fantastico mezzo di veicolo della del libero italiano
Perché non promuovere una biblioteca italiana un un tipo di libreria nella casa
Che
Certe volte scomparso perché se andiamo a vedere molte di queste fieri ci troviamo tutto degli imbottiti alle consolle a immobili
Ma non vediamo per esempio proprio quello che potrebbe interessare il contenitore topi libri dovrebbero
E quindi noi pensavamo che di promuovere per esempio
Col Salone del mobile di Milano una specie di gara tra architetti
Per mostrare come una biblioteca italiana potrebbe apparire a oggi di Pertica multimediale dove non c'è soltanto la carta ma ci sono anche altri su strati e così via
Ma è stato accennato dal presidente Folena anche agli istituti di cultura
E naturalmente noi pensiamo anche agli uffici
In quasi tutti gli uffici ci all'estero sono centododici noi vorremmo che la sala di riunione fosse anche una sala di piante
Cioè che il libro italiano apparisse ma non soltanto per la narrativa o per i primi ragazzi o per le guide
Ma anche per la gastronomia per tutti quei gli elementi che avvicinano come in un telescopio gli oggetti lontani
Ebbene non c'è dubbio che libero non è più un oggetto se lo guardiamo così diventa un fatto uno strumento straordinario una leva
Di influenza di influenza per il turismo per lo stile di vita per i consumi italiani e quindi da questo punto di vista la sua presenza anche nei luoghi dove meno ci si aspetta di trovarlo può diventare una calamità
Nei confronti del nostro Paese
Venne
Non c'è dubbio che questi strumenti siano stati utilizzati moltissimo negli ultimi anni e in particolare lo studio che è stato realizzato dall'ICI nel due mila e quattro sull'export import dei diritti d'autore la dice lunga sul valore che assumono oggi i mercati emergenti la Polonia
Per quanto riguarda l'Europa la Cina per quanto riguarda grazie
Ebbene
I ne acquistiamo cercando di studiare nuovi mezzi di penetrazione
Come aggirare l'ostacolo dei costi della lingua e probabilmente lo strumento della compravendita dei diritti d'autore quello che offre maggiori prospettive più promettenti prospettive in questo campo
Siamo al termine di una giornata molto laboriosa con molti incontri molto è stato già detto ma non ancora da tutti ma non vorrei per questo aggiungere o ripeterò tornare su alcuni argomenti che sono stati citati
Vorrei però fare un ex un riferimento al ruolo che gli imprenditori hanno cioè gli editori
Non c'è dubbio che potrebbero forse un pochino di più nel momento in cui pensano alla pubblicazione di un volume
Riflettere alla sua al suo destino e alla sua diffusione
Nel mondo anglosassone ne parlavamo con Ferrari un momento fa un editore pensa non al mercato nazionale
Ma in maniera globale a quello che può essere il destino di quelli però ecco tenuto conto della simpatia che circonda la produzione italiana e la nostra attività mi chiedo se non sarebbe certamente un fatto positivo quello di guardare sempre
A cosa fare del libro non soltanto nelle fiere specializzate o nelle altre ma negli incontri in genere e a questo riguardo a dire che l'incontro tra editori assume un'importanza fondamentale
E noi saremmo lieti il ministro Bonino ne parla nel suo libro linee programmatiche
Ma credo che nell'accordo di settore che dovremo stipulare con la ieri
Dovremmo vedere in che modo queste missioni tra editori soprattutto in questi Paesi emergenti potrebbero portare effettivamente hanno maggiori diffusione dei nostri voti
Prima di concludere
Vorrei dire che c'è una frase che mi ha molto colpito rileggendo tempo fa certi appunti e ed è sorprendentemente etichette
Che diceva ogni libero è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto ma che produce interessi incalcolabili
Ecco la parola interessi e un po'quella che anima questo dibattito dato che il volume che è stato prodotto proprio per questi stati generali pone il rapporto tra liberi lettura e PIL in primissimo piano
E vorrei dire che probabilmente in rete si riferiva proprio a quelle magnifiche edizioni alpine che conservava nella sua biblioteca e per parte mia vorrei augurarmi che non soltanto i libri italiani producano questi interessi favorevoli per i nostri editori ai quali comunque vorrei formulare di migliori voti di successo ma anche gli elettori che in Italia indubbiamente stanno crescendo di numero ma che dovrebbero forse grazie proprio a queste iniziative che insieme potremo portare avanti anche fuori raggiungere livelli molto più elevati terzini
Io ringrazio l'ambasciatore Vattani mi sembra che convergenze su cosa fare Ciencias pare che in questa tavola rotonda e lascio la parola al ministro del commercio internazionale politiche europee buone abbinamento Emma Bonino
Da qui va bene
Presidente residenti
Vari
Signore e signori
Ieri intervengo con piacere alla fine di questa giornata che dal programmo vista è stata per voi molto laboriosa molto impegnativa
Stata impegnati molto indicativa anche la mia quindi cerchiamo di in più non è neanche finita e quindi cerchiamo di essere breve
Io non voglio ripetere i dati sia quantitativi che qualitativi che oggi avete presentato e però mi sembra questi dati
Dimostrano un grande peso del settore dell'editoria per la crescita anche economico oltre che quella culturale del Paese
E in più da quello che ho sentito nei vari interventi al di là delle dei posizioni magari anche diverse
Mi sembra che tutti hanno sottolineato che l'idea di teoria può anche diventare uno strumento strategico comunque la si pensi
Per la penetrazione dico commerciale perché in questo momento parlo come ministro evidentemente del commercio internazionale ma dicevo Perna penetrazione commerciale delle nostre imprese
La mia convinzione è che i mercati culturali al pari di tutti gli altri mercati
Sono divenuti i mercati globali ma non voglio sminuire la cultura quando parlo di mercato culturale l'inverso sto cercando di dare una connotazione diciamo in più rispetto a quello che genericamente
In fondo si intende per cultura io ho spesso l'impressione
Specialmente quando si parla di dialoghi interculturali insomma
Che a volte si tende a dare alla cultura quasi una connotazione statica come se fosse una cosa un po'ideologica invece di essere un settore il culto mentale insomma molto dinamico che vive però anche lui di prodotti e che come tale per essere dinamico ha bisogno che i prodotti dalla mente
Qualunque sia la forma in cui si incarnano che sia quella stampata con comunque hanno bisogno di circolare di essere conosciuti altrimenti
Noi rischiamo di dare alla cultura un senso molto Stati con una roba
Che non si scambia e che non sicché evidentemente lutti l'utilizzo sempre più massiccio del computer e di internet la diffusione della televisione anche nei paesi
Non dico quelli emergenti poi anche la smettesse mai di chiamarmi emergenti quelli sono emersi più di Novi come
So nemmeno eccetera
è si stanno sviluppando in un modo veramente esplosivo mi capita per lavoro attualmente per vocazione da militante radicale transnazionale di aver molto vissuto
Nelle parti più virgolette anche sconosciute del mondo ma per esempio mi ha molto su sorpreso favorevolmente per esempio in Afghanistan dove e proprio i nuovi strumenti tecnologici di cultura
Che possono essere veicoli di buona cultura o di pessima cultura ma che comunque hanno una penetrazione che ha una rapidità di di penetrazione che va al di là di tutte le come dire lentezze no
Mentre si discuteva che ne so se la la nuova costituzione doveva mettere o non mettere un richiamo alla sharia Tolo TV
Trasmetteva a modo alla nostra soap-opera un tutto un dramma appuntate di una ragazza che in lingua ovviamente locale che si rifiutava a Dunga matrimonio organizzato e che fuggiva e tutto già visto per carità ma quelli discutevano sul richiamo della sharia nella Costituzione Tolo TV rappresentava tutt'altra realtà che
E la con la divertente di Tolo TV è che in un in una Società pure così maschilista eccetera eccetera
Andava in onda questo vecchio vecchi vecchio signore a cui questa ragazza era stata promessa che non si si non si dava pace di essere stato rifiuta
E quindi c'era un dramma in pubblico sostanzialmente a livello di società di un tabù maschilista con questo signore che è diceva ma insomma non c'è più religione sostanzialmente non intende in Afghanistan uno viene rifiutato da una signorina peraltro figlia di una famiglia poverissima tradizionalmente ha sempre virgolette
Venduto le figlie insomma non c'è più religione sostanza questo vuol dire che gli strumenti di penetrazione e di una cultura di Mattei di cultura buona o meno buona Interna però sono poi veicoli di trasformazione di società in un senso o in un altro molto brilla
Ma stavamo parlando della cultura italiana e qui voglio dire chiaramente due cose un po'certo esportare per portare insomma la penetrazione della cultura italiana diversamente da tutto il mondo anglosassone a una barriera linguistica e questo
Che poi la lingua italiana piaccia a tutti e che tutti la sentano come un canto presta un'altra storia
Allora faceva riferimento presente calabro alla in realtà uno dei modi più straordinari di penetrazione della cultura quindi poi del
è attrarre talenti in Italia
E io non possa essere che più d'accordo con lei perché in tutti i paesi dove vado c'è la fila che siano studenti ingegneri del bel canto del cattivo canto di quello che volete che non riesce a venire a studiare in Italia
Per mille appunto dei limiti peraltro per esempio della Bossi-Fini
Oppure di imprenditori imprenditori da noi invitati che devono fare la fila manco avessero niente da fare ma personalmente in consolato per avere il visto avvengono anche richieste di una fideiussione
Oppure di imprenditori partner di imprenditori italiani che avendo appunto non è una legge particolare che rende al rilascio del visto praticamente molto complicato vengono in Italia via Francoforte
Ovviamente poi magari ci rimangono pure
Non parliamo degli influssi e dei riflessi e delle conseguenze di questo norma per esempio sul flusso turistico
Cioè se voi aggiungete che non abbiamo contatti aerei diretti con molti Paesi
Più gli aggiungete la storia dei visti più gli aggiunge perché non abbiamo avuto una politica insomma di attrazione culturale se io penso che ha che insomma altri paesi
Ospitano decine di migliaia di studenti che stanno alla classe
Imprenditoriale e politica del futuro anzi del presente e che quindi nel paese dove hanno studiato per anni il quel Paese diventa il loro riferimento di tutta evidenza
E Novi
Ne è un un come dire un treno che è un po'abbiamo perso e che però io sono molto d'accordo che va ripreso perché la penetrazione come dire culturale va nei due sensi certa la promozione
Diciamo fuori Italia ma anche una a avvicinamento culturale all'Italia da parte di studenti imprenditori turisti o come vi pare di paesi emersi
E che si famiglia rientrano col Paese che produce quello che loro amano più al mondo e cioè che il sogno insomma il made in Italy dove per me di lire all'Hilton si intende solo la giacca o design'ma è un'emozione un modo di essere
Ma vuol dire il libro vuol dire la produzione vuol dire persino le macchine tessili perché anche quelle sono frutto del genio
Italiano sostanzialmente allora
Penso che attrarre talenti in tutto i rami dello scibile e anche dell'imprenditoria sia la prima cosa che dobbiamo fare o comunque la il la marcia in più che non abbiamo avuto che ci dobbiamo e che ci dobbiamo dare
Perché certamente funzionare meglio gli istituti di cultura ma su questo non voglio aprire o utilizzare anche meglio possibilmente i centododici uffici dell'ICE mi sembra sacrosanto visto che sono strutture che esistono e quindi tanto vale utilizzare al meglio ma credo anche fondamentale darci una marcia in più
Di attrazione nel nostro Paese di talenti o di in
Insomma di intelligenza in tutti in tutti i settori possibile
Insomma la promozione internazionale delitto vittoria
A mio avviso è un obiettivo in se stesso
Ma
Nel mio nel mio ruolo lo vedo anche come uno strumento all'espansione della possibilità anche di business nel sistema produttivo italiano non c'è niente di male in tutto questo anzi io penso che sia una sinergia molto utile
Vedo cioè questo settore lo vedo come un settore che può svolgere una funzione di traino
Persino del me del made in Italy ovvero la cosa dinamica può attrarre e può essere come dire parte della frazione Streets
Ai prodotti editoriali spetta il compito certa molto delicato di far vedere le realizzazioni produttive del sistema Italia e le ho già dette prima però penso che complice in una ricostituzione della ministero del commercio internazionale debba essere volta anche a questo obiettivo
Chiaro e io vedo non solo con gli strumenti che tradizionalmente abbiamo usato ma penso per esempio che possiamo avere dobbiamo avere politicamente un strumento in più per una più rigorosa protezione diciamo del diritto d'autore
Lo dico per questo è un elemento importante non si tratta mio avviso come dire di porre barriere di nessun tipo si tratta però di riconoscere appunto che il diritto d'autore
Le il diritto di un'espressione evidentemente creativa e quindi a mio avviso deve essere
Deve essere
Protetto tutelato in modo più rigoroso e mi pare altrettanto che bisogna valorizzare la una funzione di leadership internazionale dell'Italia nello sviluppo dei nuovi standard
Per legge l'identificazione degli oggetti digitali in Rete altra questione che sarebbe bene
è come dire avere la nostra attenzione insomma penso che noi io sono interessate il governo lo è il ministero lo è lì c'è a disposizione per intraprendere una politica di internazionalizzazione delle imprese editoriali
Questo è la nostra funzione io lo vivo con grande intensità e che devo un po'permeare l'azione di governo quindi più talenti in Italia maggiore sostegno all'internazionalizzazione
Anche delle imprese editoriale il che vuol dire intanto un programma
Che riunisca tutte le azioni promozionali in corso in un'ottica però di Lou di medio lungo periodo altra questione fondamentale non può essere una cosa di
Juan sciatica per intendersi
Ma esattamente questo tipo di prodotti ha bisogno
Di una Costanza proprio perché i risultati arrivano esponenzialmente dopo un periodo di investimento che può anche essere stabile all'inizio per crescere poi in modo esponenziale in particolare se tutte le iniziative appunto poi convergono in un modo più sinergico
Infine
Sono profondamente convinta che l'economia della conoscenza può sviluppare una società più inclusiva
E un'economia più competitiva più dinamica proiettata sul futuro insomma penso che questo settore deve essere parte integrante di quello che viene chiamata la strategia di Lisbona
Nel senso che più innovazione più ricerca più conoscenza vuole anche dire a mio avviso a tentare di costruire società più equilibrate ma anche più inclusive
Società in cui illa conoscenza viene riconosciuta come
Valore portante dello sviluppo dello sviluppo umano
Non è ovviamente solo un obiettivo europeo a me pare un obiettivo di ogni società moderna su cui occorre investire così come mi pare di aver visto nel vostro slogan e accrescere la dimensione internazionale questo vuole dire a mio avviso e mi auguro che da oggi possa partire una collaborazione più intensa per rafforzare le nostre imprese editoriali e anche i nostri prodotti all'estero grazie mille
No allora io qua appuntamento a domani grazie per l'attenzione