L'orso e l'agnello. Storia di un sindacalista - Presentazione del libro di Savino Pezzotta

Presenti
Elesse venuti qui questa mattina
Siamo onorati di avere di qui particolare rappresentanti come dire che sono diretta all'esterno dell'organizzazione sottosegretario beni culturali Camera di Commercio assessore della Provincia rappresentanza della Curia Muzio illusioni
La frazione usati da altri siamo scusate se mi esalto qualcuno
No veramente onorati di questa cosa è un'iniziativa che abbiamo pensato di fare non tanto o non solo come dire per ricordare la la figura di Savino Pezzotta all'interno della sinistra ma per aprire come detto usare il suo libro per io sono una riflessione per un
Una discussione fra Dinoi
Per richiamare alcuni argomenti che sono indicati in questo deserto mi chiami ti dipendono io gli acconti oppongono adesso è stata quella di introdurre i lavori non voglio fare il mignolo arrivi una una cosa che spetta che scatta da abbiamo devo ringraziarvi Mendes arrivi anche prima l'assessore regionale Massimo Toschi che che marito col quale abbiamo concordato insomma questa cosa di parlare insieme di questo libro io vorrei
Brevemente citare alcune cose che sono riportate qua dentro poi ovviamente
Chi vuole può prendersi dicono le agenzie ONU con attenzione con me o tutte le riflessioni del caso
Qui si parla di una di una persona prima ancora che di un di un ex segretario sindacale
La persona Savino con la sua storia la sua tradizione che parte dalla dalla fabbrica si sviluppa i vari percorsi all'interno del sindacato fino alla segreteria generale dell'organizzazione
Un percorso che in molti nel sindacato hanno fatto stanno facendo significativo rispetto alle
Alle idee ai contenuti che si portava dentro io sono molto contento fra l'altro di avere qui due ex segretario generale della CISL di Lucca femminili
E Pacini perché credo che sia significativo anche come dire se quel senso di appartenenza
Che loro hanno che lo stesso Savinova quindi di attaccamento all'organizzazione
Ma tornando al libro è cosa che ci sono dentro c'è tutta la partita come dire della il parte come dire storia del
Del vissuto
Di una persona che
Incontra difficoltà fin da bambino io non voglio entrare nel merito ma insomma dall'idea ecco Duke come ci si sente di come Savino come dieci Comunità la la sua il suo percorso e la sua genesi in qualche maniera nella nella parte iniziale della sua carriera da lavoratore sdraiato il mondo sociale coi sindacati richiama anche in parte sei nella politica
Dell'altro ex segretario questo mi fa piacere diessino allora uniti significativo almeno visto che io faccio il segretario questo che inserzione
Notare che c'è questo attaccamento questa funzione del suo organizzazione anche dopo aver lasciato insieme al porci
Allora dicevo grandi su questioni che riguardano il vissuto personale
Qui c'è una sorta di tracce che si sviluppa nel tempo
Con l'evoluzione di quelle che sono impegni
Presi nel via via durante l'attività prima lavorativo con il prossimo ci sono riferimenti al mondo esterno non credo come dire ci sia di destra che sia un
Un libro che racconta le la storia del del sindacato la storia del momento dei lavoratori per la fa dei riferimenti molto precisi che ci per chi ha vissuto anche quegli anni per chi come dire una società civile ha passato
Queste esperienze hanno evocano situazioni sensazioni molto particolare
Allora quindi un ringraziamento che io vorrei fare è proprio in questa direzione
Io ho una testo che in qualche maniera cerca di portare alla riportare alla mente alcune passaggi alcuni momenti anche difficili del del me del nostro della nostra esperienza pilota l'esperienza nel mondo del lavoro del nella politica nella società del nostro Paese
Per arrivare poi alle alle scelte personali forse quelle più più recenti sicuramente con il presente e non so quanto più insegnanti ma questo probabilmente sordità Sabino se sentiamo opportuno un fondo quando dal al fine del percorso interno organizzazioni si son presentati vari scenari
Dall'uscita dal sindacato per fare un'esperienza politica importante come come senatore rifiutato ben sapete dal dal mantiene però quest'impegno nel nel sociale attraverso la Fondazione Tarantelli ma anche altre iniziative io ricordo di essere stato di aver avuto la fortuna
Di essere andato a Bergamo quando la CISL locale a salutato Savino voi sapete che una componente segreterie diventiamo e quindi grazie a questa combinazione solista sapere date ottiene la possibilità di andarci
E in quell'occasione Savino poi scritto anche
A ci ha detto in sostanza io esco dal dal sindacato ma non vi preoccupate anzi mi sembra più una minaccia che un un suggerimento vi preoccupate che comunque rimango sui temi del sociale sulla politica non è mia intenzione su questi aspetti andare in pensione sogni con impegno che mi ha caratterizzato voglio portarla avanti ancora
Per un po'anzi veramente di milioni al mese quindi voglio portarlo avanti ancora
Questo come dire il contesto in cui
Inquadrare la la figura le attività l'impegno di Pezzotta
Non ci sembra opportuno poter parlare di questa cosa e soprattutto invitare a riflettere su quelle che sono i temi che sono in qualche modo tratteggiato in questo libro non tanto un non solo oggi ma come suggerimento come stimolo anche per il futuro per quello che ognuno di noi leggendo questo libro potrà ricavarne e sempre di più credo sia usiamo luoghi comuni ma mi scuserete sempre invece bisogno come dire
Di un'attenzione particolare di un guardarsi dentro
Che
Va oltre quello che è la la comunicazione di massa alla lo stelo attivo della televisione
Anche questo come dire a uno strumento per fare un'operazione di introspezione di guardarci dentro nel capire meglio come vogliamo collocarci
Io mi fermo qui perché riveda la mia soltanto una breve introduzione chiedendosi se al massimo
Di
Raccontarci un po'di esperienza nel nel Gelli Prodi sul mal sua riflessione insomma
Su questa cosa sui temi che stanno anche all'interno di questa pubblicazione
Niente do la parola
Grazie
Grazie a Bolognini di avermi dato questa occasione
Devo dire che ho Colletto quest'estate il libero
Alla fine ma
E mi ha incuriosito perché
La prima cosa
Che ho scoperto dal libro che tra me Savino c'è un anno di differenza luglio del quarantatré quindi io del quarantaquattro quindi come dire è una storia molto diversa la mia dalla sua come è ovvio ma anche molto simile nel senso che apparteniamo come si dice
Alla stessa generazione
E mi ha colpito che una storia che inizia
Un evento molto dramma
Che l'evento della morte disse suo padre
Che muore nel quarantaquattro vuole in Germania dove era stato portato dai tedeschi
E
Che lascia Mamma Rita da sola
E lui era appena firma
Circa un anno
Quindi come dire una storia che comincia con una ferita diciamo
Evento traumatico
Che credo come dire
Abbia generato molto della
Cioè come tutti gli eventi drammatici
Come dire quando sono accolti
Pur nella loro drammaticità in questo caso del padre poi smentire genera
Valori e comportamenti che come dire rimangono anzi crescono come dei segni che progressivamente portano frutto
Ben al di là delle
Dire del dramma che si è vissuto vi era appena
Intorno a una
Accanto a questo c'è la storia della mamma di vita
E
Porta con coraggio questa tragedia
E che poi sposa nel quarantasei
Angelo
Che è stato come dire il Papa per usare
Il linguaggio se avviso
Il Papa che lo accompagnato poi durante tutto
Ma anche qui con un elemento che all'inizio sembrava
Come dire un fatto occasionale in fatto
C'è questa storia dei due anelli che mi ha molto incuriosito
Come si vede a due anelli
Ovviamente uno delle nozze ma su queste poi
Sua moglie poi arriviamo ma un altro e la nello che sta che ha donato al Papa Angelo e che ha un legame con l'Africa
Perché come tu dici
Nella pagina ventiquattro del libro l'anello donato da Papa Angelo è fatto con dei metalli di monete applica
Perché dico questo
Perché alla fine il libro finisce con l'Africa
E quindi quello che all'inizio era solo come dire un gesto di tenerezza verso il padre
Come dire
Che li li lascia questa questo anello ecco in realtà di nuovo e un segno che poi in qualche modo indica
Mi pare di capire
La parte finale alle a questo libro dell'impegno Sabino cioè il tema della quindi come vedete i fili poi sono molto
Interessante molto bene
Per rimanere ancora come dire a questa
A questa cifra diciamo che la vita personale
Lui poi fare la scuola elementare tredici anni entra in fabbrica
E
Prende la terza media
Solamente nel settantacinque
Come dire quando era già un po'più o grandicello diciamo così
Settantacinque aveva trentatré anni
Forse non sono perché è interessante il settantacinque
E su questo e la prima domanda che io pongo a Sabino in questa in questo percorso
Io mi ricordo perché appunto qui scarta anche la memoria personale
Che in quegli anni io lavoravo nel sindacato a Lucca
Nella CGIL quindi come dire in terra Rizzitelli diciamo così
E e c'era l'esperienza delle centocinquanta ore
Tu non ne parli esplicitamente nell'utero
Però è stata un'esperienza di grande rilievo
Guarda caso portata avanti soprattutto da grandi dirigenti nazionali della CISL penso a uno in particolare tipo Morelli
E guarda caso noi scopriamo in Savino Pezzotta
Un uomo di grande cultura un uomo di grandi letture che legge tanto
Bisogna anche dire
Che questa lettura questa passione per la lettura
Come dire la vive che viene accompagnata dall'incontro con la la sua maestra per la terza media che poi diventa sua moglie
Ma attenzione in quel momento nel sindacato siamo alla metà degli anni settanta c'è questo grande tema di una nuova cultura
Che per usare la formula di allora la classe operaia aveva bisogno di più strutturarsi consumi
E pone il tema della cultura grande tema di lotta sindacale e politica
Ma su questo no non
Sarebbe insomma mi
Se Savino poi interviene l'altro l'altra questione
Siamo ancora all'inizio
La vita di diciott'anni quindi siamo nel sessantuno
Lui parla della sua esperienza religiosa e della sua conversione scusi scusa proprio
Questa parola conversione
E fa riferimento a un testo classico
Che il racconto dell'esperienza del fuoco di Pascal nei suoi pensieri
Quindi un testo non facilissimo non consueto
Tenete presente che quando lui parla di Pascal
Appunto questo testo parla della sua conversione cita questo testo lui aveva fatto
La quinta elementare
Come titolo come dire
Scolastico
Quello che mi ha colpito o di nuovo cosa facevo io a diciott'anni
Io avevo un anno sessantadue l'inizio del Concilio parola ed evento che tu non ricordi mai nel
Mi domando perché
Perché evidentemente non è che non l'ha vissuto ma ovviamente ognuno sceglie delle cose da dire delle cose da non dire come sempre in un libero
Non si dice tutto in un libro anche possibili cento mila pagine ne rimarrebbero fuori altre cento mila e questo ovviamente è un libro agile un libro semplice un libro che racconta alcuni passaggi della vita non è tutta la vita Savino Pezzotta anche perché c'era ancora più del doppio davanti e quindi non non è non entro
Però questo è un dato interessante
Perché questo non compare mentre invece anche nella tradizione del sindacalismo CISL
Penso che questo tema
Di rinnovamento ecclesiale poi producesse anche un rinnovamento politico anche un rinnovamento dei contenuti dell'esperienza sindacale
è stato presente in quegli anni
Basterebbe ricordare
L'esperienza della giochi in Francia della
Gioventù cristiana operaia francese che pure ha avuto un grande peso eccetera
Prima e dopo
L'altra l'altra questione
Su cui forse la parte ma può darsi che sia
Come dire
La mia sensibilità ricchi
L'altro forse la parte più debole del libro quando tu parli dei rapporti complicati con Berlusconi
Un punto che almeno non convince del libero
Penso che la firma di quell'accordo sia stato un errore perché
Quando si firma con qualcuno bisogna partire dall'idea che quel qualcuno mantenga la parola
Quando uno per definizione non mantiene le parole è difficile poi firmare un accordo questo il mio giudizio tra come dire è un dato
Mentre invece il libro insiste molto su questo sindacalismo CISL
E allora la la richiesta la domanda che io faccio Savino ecco che cosa portatori come dire qual è stata
L'educazione che la CISL e ti ha dato
Qual è la cosa più importante che l'esperienza Cisl anche con le sue sicurezze
A anche con le sue durezze
In fondo la tua uscita un filino anticipata appartiene a queste durezza
Piatti ha lasciato
E quanto l'esperienza religiosa
Ti aiutato asportare con anche le durezze della lotta sindacale
Racconti diversi episodi ma non non solo i dettagli voglio dire che ci interessa e almeno a me interessa
Poi devo dire che arriviamo all'ultimo all'ultimo
Pezzotta diciamo passati
Che è questa
Come dire apertura
Verso l'Africa
Che avviene
Anche qui è un dato interessante
è un avviene in un momento di grande difficoltà dell'Italia
Cioè non è l'Italia va benissimo
Tutte le cose procedono e quindi in sovrappiù visto che tanto l'Italia tutte le cose vanno bene beh c'è anche l'Africa che è un problema serio
Ovviamente il problema molto se no
L'apertura all'Africa io
Il nuovo
Non so se tutto nasce da quell'anello ma l'apertura all'Africa ovviamente
è stata maturata nel tempo non è non appare una scelta occasionale
Ma certo solo fa riflettere che l'impegno l'apertura all'Africa avviene in un momento di grande difficoltà in Italia dell'Italia
Dove un dirigente sindacale deve spendere tutte le sue energie per contribuire a risolvere problemi che evita
Come questa è sembrato una delle cose più belle del dito
Non si può pensare di affrontare secondo anche i problemi dell'Italia
Dimenticando come dire
Dimentica di mendicanti dimenticando l'intero continente
Ma in realtà
Si affrontano al si affrontano meglio anche i problemi dell'Italia se li collochiamo in un orizzonte mondiale di cui la cartina di tornasole la
In questo davvero Savino Pezzotta ha ragione
Io la la la dico così
E mi piacerebbe sapere da lunghi
Come è nata questa apertura all'Africa
Come dire quali sono state proprio le
L'origine
Gli episodi che hanno certamente anche tante letture certamente l'incontro con la rivista Nigrizia non è che tutti quelli che incontrano o leggo la rivista Nigrizia all'improvviso poi
Pongono l'Africa con la forza attenzione io dico
Con un atteggiamento costante
Può darsi che mi sbagli nel giudizio
Sì sottovalutazione da parte dei sindacati
Dei grandi problemi del mondo
Mettiamo della
In genere il sindacato si occupa di altri di problemi in altri Paesi ma si occupa di problemi sindacali Dante
Per esempio quando in Brasile c'era
Una lotta politica durissima regime dei colonnelli e poi e poi e poi c'era un sindacato molto impegnato qui leader l'attuale presidente cellula e e i
Di
Sindacalisti italiani sostenevano ovviamente il sindacato di Lula
Ma la novità dell'impostazione di Savino Pezzotta che poi promuove insieme a Veltroni a Sant'Egidio eccetera la prima grande manifestazione di massa in Italia sull'Africa
Non è per per difendere i diritti sindacali degli africani
Ma è per affrontare la questione Africa e molto di più
è una cosa molto più grande molto più ambiziosa molto più difficile
Che però davvero e e la una delle grandi questioni del secolo per l'amicizia
Non penso no non è immaginabile
Che l'Europa possa svolgere un ruolo centrale nel mondo come dire scaricando l'Africa
Ma inevitabilmente costruendo rapporti di partenariato con la non di dominio ma di partenariato
La linea di Pezzotta va esattamente in questa direzione e ci va portando il peso di una grande organizzazione sindacale
Non solamente
Del singolo
Io dico finisce sul futuro di Pezzotta dice sul presente
Sabino Pezzotta
Mi pare se uno ha scelto l'Africa che abbia scelto bene
Poi se lo fa dal Presidente della Fondazione Ferrante se lo fa in altre forme
Francamente
è un dettaglio Gian
Che ovviamente nella sua vita personale sa molto importante ma il vero problema
Di avere scelto
Con
Un forte determinazione questo tema dell'Africa non è consueto
E uno lascia una grande organizzazione si ponga questo grandissimo pittore
Mi fermo qua perché mi viene a fare il qualche battutaccia qualche sindaco dice che poi quando si dice fare il sindaco farà
Ma in realtà
Quello che ha fatto farfallina Pezzotta non è qualcosa nel futuro nei prossimi dieci anni ma è qualcosa che si muove
E devo dire che da questo punto di vista
Questa scelta che viene da lontano che viene da quell'anello
E davvero la scelta non che conclude il libro
Ma che testimonia la qualità spirituale culturale il male politica di Savino Pezzotta grazie
Piazziamo massima perché come al solito non
Non si accontenta repliche sede anche se Marco insomma di
Fare un test prestarsi fra virgolette a un cosa che non che non che non vide prima personalmente quindi le le domande che poteva Savino le riflessioni che ha fatto
Sull'ultima partita in particolare dell'Africa credo che tutti sappiamo
Qual è il suo impegno quindi la sua particolare
Attenzione io ho citato questa cosa proprio perché puntando sull'uso massivo e sul fatto che per chi si ricorda
Il primo congresso che semina fatto dal segretario ha posto questo tema proprio nel sua relazione introduttiva lasciando abbastanza perplessi devo dire siccome che il Congresso centro
Che è sembrata una di quelle delle tante dichiarazioni che si fanno nei congressi e che poi però non hanno seguito abbiamo visto che non è stato così
Per Savino non è stato così per la CISL penso che abbiamo ancora da fare anche come CISL è magari facciamolo insieme però a questo punto la parola tesserino per
Le tue come dire risposte poi soprattutto per inquadrare un po'questo libro dal tuo punto di vista
Per prima cosa un giorno
No io sono
Arrivo con la se non è un microfono Anton predicatore questa USA io sono non lo dico anche
Io sono molto contento di essere ritornato a Lucca
Per il semplice motivo che rincontrare ritrovare degli amici
Sempre qualcosa di di bello ed interessante più uscì
Poi questa osservazione incontro con la Pastorale del lavoro sul lavoro
Nel compendio spero che qualcuno di voi abbia attento anche pervenire le
E
Ma anche proprio dico così contento di essere qui anche se Mussolini segretario che
Per cui vi ringrazio per l'iniziativa però io devo sempre confessare una cosa
Che vivo ritocca farlo
Un principio cercano di spiegargli anche perché
Che vivo queste presentazioni con un certo imbarazzo
Proprio perché si deve parlare di me nella mia storia
E io nella mia nella mia vita e sul tetto fioritura per lasciar parlare i fatti
Buoni o cattivi
Ti ci potevano essere che non
Mettermi io in prima persona
E non sentite
Povertà io più di così non so nel palazzo ci riprova
Provate a venire più avanti
Cioè non mi dispiace va bene anche dietro il coro senza
Però dico dopo essermi prestato alla stesura del libro
Io non posso sottrarmi
Perché il libro
Il libro nasce da una sollecitazione di don Antonio Mazzeo
Che poi fa anche l'autostazione
Don Antonio Mazzi lo conoscete tutti
Dirige anche una collana per le Paoline
Che pubblica testi che implicano un poco sociale
Poi mi lega don Antonio una
La profonda amicizia
E anche un impegno dentro e i surplus
è che credo che situazione Jesus non è solo una sottrazione
Che sicuro delle marginalità
Io sarei direi che ne cura tante
Dalla droga e carcerati
Alle madri che hanno dei problemi
Ma è un'associazione che interessandosi della marginalità
Ha una grande attenzione
L'attività educativa
Che è la parte meno conosciuta ma più interessante dal mio punto di vista
Dell'attività di Jesolo
Dico questo perché io mi rendo sempre di più contro il modesto diventando vecchio
Che oggi odierno più di ogni altra cosa
Bisogno di strumenti
Che aiutino a educare
E a educare
Cioè di fare quello che la scuola fa
Perché di fatto la nostra scuola non etico in segno una forma
Non è dunque
Perché questo è il dato di fondo e probabilmente non lo può neanche fare io non voglio entrare e in queste disquisizione prendo atto che se devo fare l'elenco delle agenzie educative io faccio fatica mette ciascuna Italia
Insegna la matematica la storia
Non è non costruisce non fa crescere persone dal punto di vista del carattere attenzione e sensibilità
Le famiglie
Fanno fatica delle opere
Penso io non ho due figli
Parlo per testimonianza mia dirette così non accuso nessuno
Difficilissimo
Nel senso che quando io rientro alle undici gli estremi richiesto
Tanto per dare un'immagine Picone son cambiate le cose
Ma dico anche visto
Che anche il resto dalla comunità fare una pratiche per cui averi delle agenzie educative
Che si interessano in modo particolare dell'adolescenza laddove il carattere delle persone si forma io credo che oggi sia importante utile e necessario non solo alle persone ma anche alla nostra società e la democrazia ecco perché il mio interesse
Profondo attivo per i surplus
Questa mia amicizia
Profonda quando con don Mazzi
Perché il libro nasce in questo contesto di amicizia di di relazione
Di speranze condivise
Per cui non è un fatto narcisistico
Ma risponde a una domanda che è quella di raccontare un'esperienza
Di dire da dove nasce un impegno
Da testimoniare un percorso
Oggi le mentre il primo venti resisteva dobbiamo vedere la resistito molto
Oggi mi sono convinto che era bene farlo
E il fatto che vi sia convinto che la Venier farlo è stato l'incontro con chi ha scritto che è uno scrittore anch'
Cioè con Diletta sereno
The pestaggio una lista che poco più grande dei miei figli se lo è
Che mi mandava Max Weber direi come vediamo se è possibile fare un libro
Che parli del sindacato della tua esperienza personale
Ce l'hai il mio stupore
Ma lo dico perché dovrebbe essere uno stupore dovrebbe cogliere un po'di sindacalisti
Il mio stupore va a parlare con una giornalista con una ragazza che si interessa di comunicazione
Che è attenta alla dimensione sociale ma che non capiva
Perché il mio linguaggio non era il suo
Non era il problema su
Era un problema mio
Cioè non è che lei fosse stupito non capisce
Il problema è che io parlava un linguaggio che l'organo sono conosciuti
E mi sono interrogato se noi come sindacalisti forse non abbiamo bisogno di ieri imparare alcuni vialetti o con i linguaggi
E di come la nostra storia che non gli auto celebriamo
Se una storia ormai messa ai margini tra di noi
Provate a parlare coi vostri ragazzi per i vostri figli e fatevi raccontare il sindacato se siete capaci
E se non lo raccontano i vostri figli che sono figlio di sindacalisti provate a immaginare degli altri
Provate a immaginare deviate voi pensate che un movimento come sindacato possa sopravvivere se la nuova generazione non sente estraneo
E lei che nascerà avvia l'attività che c'era la Consip
Ma era un modo come se io dovessi raccontare i miei figli
Il senso il significato dalla mia vista
Perché questo è la motivazione da cui nasce questa intervista
Chi non parla di tutto
Risponde a delle domande
Che sia una cosa ma mi veniva chiesta magra dicendo
Perché rispondevo ha delle domande a degli interrogativi e cercavo di rispondere in modo che lei riuscisse a capire a comprendere e a penetrare dentro un'esperienza per cui con un linguaggio che più suo che il mio
Anche dal punto di vista degli interessi dalle cose se molte resistenze Anita c'è molta emotività per questo
Perché se non riesco a trasmettere quali erano i miei sentimenti noi non parliamo mai di sentimenti ne parliamo sempre di ragione facciamo delle relazioni lunghissime tutte belle apposto guai a sbagliare una virgola sei non c'è sempre qualcuno che te lo dice dei sentimenti delle motivazioni delle emozioni che il nostro impegno suscita ne parliamo così poco
E credo che non riusciamo a trasmettere alle giovani generazioni il senso il significato di quello che abbiamo fatto se non siamo in grado di raccontare questa cosa
Ecco io
Ho pensato ai miei figli e cioè mentre guardavo di letta pensavo ai miei figli e presa la Giuditta Emanuel
E a questa generazione che ci sta di fronte
E che poco o nulla si sa di nuovo il
Che poco o nulla sa di questa grande storia che i sindacati
Normalmente i giovani meno questa è la mia impressione
L'impresa che ho maturato anche durante il periodo feriale avendolo fatto incontri con i ragazzi della Fuci due o tre giorni di dibattito insieme
Non è per i giovani vedono il sindacato è come una istituzione
Come quell'organizzazione che ogni tanto organizza qualche manifestazione
Che fa il grande concerto del primo maggio perché questo se lo ricordano
E tendano ad equiparare l'ha un po'all'assetto istituzionale come i patti
Abbiano il problema
è un problema
Perché almeno per la mia esperienza e per come ho cercato di raccontare la
Il sindacato invece un grande movimento di libertà ed emancipazione
Di crescita delle persone sia sul piano collettivo che su quello individuale personale
I ecco allora io li ho capito
Che quelle le cose che dovevo raccontare
A raccontare eccetto attraverso il filtro
Nella mia vita del mio impegno
Che ogni filtro limitato
Non è la storia del sindacato
è come uno di sotto il sindacato nel bene e nel male che Fellini che i suoi difetti
E non è neanche un tentativo di fare un bilancio delle cose fra
Perché non tocca a me giudicare le cose fa tocca a chi deve giudicare ne tocca raccontarle dirle per come le ho vissute percepite per come per come li affronta
Come dette allora io
Cedar guardate se leggete il libro per legge deve così
Strutturato
Almeno su quattro blocchi
Il primo è l'educazione alla libertà
Ritorno su questo tema che per me è fondamentale
Secondo blocco e quello della pratica delle un'anticipazione
Il terzo quello della crescita della responsabilità
L'ultimo è quello dello stile di vita che stava per me cose che si stanno che stanno insieme che sono strettamente relazionale
Educazione alla libertà
Io non so se noi adulti hanno libertà
Per quello vado a a a vedere dove ho imparato io
Non per merito mio ma dove ho imparato
Allora quello che può sembrare un racconto così no nelle vicende della mia famiglia
E soprattutto almeno un'intenzione può essere ci son riuscito almeno questo euro giudicherete voi
Ha l'intenzione di dire
Io arrivo a vere un'idea della libertà perché che cosa che che cosa a confronto chi me l'ha trasmessa mettono sempre a pensare a quanto siamo indietro poco in grado di trasmettere il noi
Per cui ha voluto rapina rare le vicende la mia famiglia e quello della mia giovinezza
Perché dentro questo ed entro quei passaggi che io sono stato educato a essere una persona libera
Poi con tutti i condizionamenti che ogni persona si porta in cioè non esiste ma è una libertà in senso assoluto
E a imparare che è per essere liberi bisogna fare fatica
E forse tante volte per essere libere bisogna soffrire e rinunciare a qualcosa
Ed è dura
Il costo sempre
Non c'è una libertà gratis per nessuno
La libertà è sempre una fatica
Il problema è capire se ne vale la pena io penso di sì però
Ecco nella mia famiglia per quello che narra queste storie
Io ho imparato a questi
I miei non erano
Intellettuali erano contadini
Mia madre operaia tessile
Non erano molto politicizzati
Anzi
Le vicende politiche le rivelano attraverso la loro dimensione esistenziale
E dentro di queste del come vivevano la loro vita
E di che cosa dovevano affrontare che maturano delle convenzioni
E credo che abbiano a monte ed è anche attraverso elementi di sofferenza attraverso delle dignità calpestate
Che almeno tre nella mia famiglia si matura una profonda avversione al fascismo
Io vorrei sentire i tuoi genitori che mia madre mio nonno che cosa erano contro il fascismo basta
Ma era radicale questa cosa
Cioè io cresco in un ambiente in cui questa avversione al fascismo
Evita il senso dall'Africa del dell'essere al mondo c'è quella roba lì no
Chiesa e avevano basato su questa tutta la uno alla loro idea dal mondo dura politica tracima nel male il resto si poteva discutere
E la libertà e grande venne
Io credo di essere e la libertà forse valeva più del poco pane nel mio nonno aveva questa idea
Che era forse meglio mangiare qualcosa in meno che piegarsi a un'altra
Terna fu
Persone abbastanza resi dal punto di vista del carattere perché tra mia mamma e mia madre
Ci sono per me due figure emblematiche di come eravamo noi
Nella rigidità erano rigidità vero cioè non c'era molte concessioni né agli affetti né altre cose avanti Trizzino oserei dire che erano un po'calvinisti se dovessi usare una categoria di descrizione
Cioè il tema era non più come non piegarsi mai proprio se sia fortemente costretti nasce non piegarsi mai rinunciare a qualcosa piuttosto che essere subordinato
Cioè essere generosi si attenti anche cordiali puri non disprezzare mai nessuno ma non piegarsi mai
Cercare di essere fedeli fino in fondo la propria dignità
E a questo imparato e credo che racconta con l'attuale
La racconta perché io li imparo germi si forma il mio carattere
Che poi è quello che che più o meno cercate con alti e bassi come tutti gli pratica nella mia vita oggetto mia madre era molto Uster
Peraltro per alcuni versi fortemente orgogliosa
Ma
Proprio lei no schiera è stata vedova
Comincia a farsi un'altra vita sposa il mio papà
Che tempo era un po'questo calvinismo dalla mia famiglia perché lui era allegro mi piaceva la musica gli piaceva suonare di più ci sono i colori
E pertanto io sono corso e Aniello un po'perché da mia madre prendo con questa ritrosia all'apparire al mettermi in mostra
E la parte del mio papà invece raccogliere un po'le le bellezze e le soluzioni se le cose buone che stanno dentro la dentro la vita
Ecco da questo punto di vista credo chiedo mastri facendo il titolo del libro abbia un po'colto quali sono il carattere che mi attraversa cioè essere figlio di questi due temperamenti di questi due caratteri credo che sia una cosa importante una cosa molto prego
E credo che sia proprio questo è essere è stato orientato ed educato alla libertà che costò
Presso
Mi porterà a scoprire anche il mio modo di essere cristiano
Perché non abbiamo parlato del consiglio perché la facevamo un trattato di di teologia non non ci interessava alla ragazza voglio interessava capire perché tu sei cristiano
Che cos'è che chi ha convinto che cos'è che è avvenuto in un certo momento per cui tu hai accettato
Deciso
Questa scelta e io tento di descrivere utilizzando alcune cose che non sono solo nel mille perché avviene in tutti che a un certo punto bisogna decidere
Scegliere
Io dico a diciotto anni io scelgo
Oppure per essere il più coerente
Sono portato a scegliere no a capire
E credo che questo cioè ma viene da questa desiderio assunzione di libertà un cristianesimo assunto con me scelta libera
Certo che non è stata non è facile neanche qui perché
Perché
Scoprire la fede cristiana vuol dire metterti Sempre nella condizione di interrogarsi di domandare atti di avere sempre di non essere mai contento fin dal punto di vista appagate no
Ma è sempre che la ricerca di una fede non bigotta
Sempre spinta sull'orlo del rischio
E sarà questo modo no che mi aiuterà sempre a tutto il corso del nel percorso della nel percorso dalla mia della mia della mia vita
Questa è la prima parte del libro
Descritta così poi non so
Nel senso che mi interessava molto dare l'idea di questo percorso educativo fatto in modo informale non non calcolato fatto sugli esempi sui caratteri per dire che forse anche per noi
Una logica di trasmissioni di alcune cose torna e deve tornare a essere paese presente
La seconda dicevo secondo blocco alla pratica delle merci frazione come questa pensione la libertà diventa elemento rientra ora io parto da quest'la fabbrica per me
è stato
Il luogo dove sono diventato grande
Cioè il giorno in cui ho timbrato il cartellino e ho preso la mia prima paga io mi sono sentito grande
Era la mia iniziazione alla vita adulta
Perché potevo tornare a casa con la mia pare Cairo anch'io libero quanto loro
Cioè io non so se oggi i ragazzi vivono questa dimensione io dico la fabbrica per me le entrare no qua non sono andato a fare il lavoro minorile che è un'altra la prossima capivo neanche bene
A quando io entro la Reggiani il fatto di timbrare il cartellino e che a fine mese e prendere la paga io mi sono sentito grande
Mi sono sentito nuove
E credo che questa sia un altro segno che mi fatale che fa impiego che mi aiuta a leggere la fabbrica
Ricordo accettano la fatica del e cioè lei non so se voi conoscete i fini saggi c'è un lavoro non tanto per umido l'acqua i colori gli acidi tutte queste ore qui son lavorare come ci obbligavano allora dalle sei del mattino alle sei di sera alle sei di sera alle sei del mattino non era una cosa estremamente piacevole
Cioè la fatica la subordinazione il paternalismo
Ci penso io a te
Che lo
Hobbit discreta
Purché tuo
Stia tranquillo purché tu non mette in discussione quello che era la mia forse il mio suocero e qui dentro
Ma a fabbricare anche luogo delle amicizie
Il luogo della relazione
La condivisione
Oserei dire che per quasi per una naturale spontaneità e pago tutte le contraddizioni le beghe di invidie per carità
Però anche la solidarietà
Il sapere che comunque o si stava insieme o si prendevano botte da tutte le parti
E lì la scoperta del sindacato
La scoperta del sindacato come capacità di stare insieme
Anche nelle nostre differenze dei nostri invidie del fatto che io ero passare avanti a sé e che tu volevi fare capo io non volevo fare un'altra cosa e via dicendo ma il fatto di dire c'è un qualcosa di più grande che va otto
Il
Se ripenso adesso è in nei primi anni di impegno sindacale
In questa Commissione Interna grandissima
Il dibattito più pregnante non era quanti soldi porta d'occasione
Che oggi sembra quasi un'assurdità no oggi economica contratto a casa per quanti soldi porta a casa a fine mese se no no in un problema che non gli aveva meno
Io vivevamo con intensità quasi drammatica per alcuni versi
Era quanti spazi di libertà riuscivamo a conquistarsi una zona farli
Veniva prima risolto
E mi ricordo di aver fatto una che abbiamo fatto una volta una una una cosa che le scrivo anche nel libro di aver detto di no alle provvidenze paternalistica e ce ne fossero tutti non andammo stare meglio
Ma riuscimmo a capire che quella era la strada
Allora io credo che la fabbrica sia stata mi interessava raccontarlo
Una scuola una scuola di programmi quali formazione di umanità
Una formula scuola di incontro dell'umano
Cioè le rivendicazioni vissute sempre dentro questa tensione io mi ricordo il giorno in cui
Due gli allacci per un certo periodo di tempo eravamo un po'titubanti e perplessi sullo Statuto dei lavoratori
Io non so ancora i volantini che dicevano che era meglio non fare
Ma mi ricordo anche il giorno che in fabbrica si seppe che ormai dalla cosa Donat-Cattin l'aveva liberata incassi visse come una grande cosa la Costituzione che entrava in fabbrica
Più dei contratti di lavoro
Perché probabilmente quella fase era una fase in cui il tema delle libertà dentro i luoghi di lavoro era un tema forte
E si capisce per chi è ha vissuto quell'esperienza il perché ogni qual volta si mette mano sullo Statuto dei lavoratori c'è una reazione
Che non è solo una reazione del tempo meno reazione della storia del modo con cui noi abbiamo vissuto percepito voluto quel tema delle dirette
E costruire il sindacato era allora un lavoro paziente faticoso passare a raccogliere le quote no gli assegnini
Perché prima di arrivare alla delega c'erano gli assegnini che si passano di tanto era una fatica immane per una volta trovavano l'altra volta di direzione delle miserie perché non hai fatto una certa cosa
Che però era una una una costruzione paziente attesa che voi andare spiegarti spiegare il perché si doveva dare i soldi per fare andare avanti il sindacato e deve fare questo lavoro costante metodico
Oserei dire assillante per alcuni versi se no non ce la si faceva
Diventava anche uno strumento di informazione
Di costruzione di crescita cosa che non facciamo più uno sui faccia a primavera e arrivederci e forse ci vediamo fra un po'di tempo
Magari la fa caldo neanche le assemblee Farmiga perché Scott sono un po'diventa faticoso sta lì anche ad ascoltare quando trapiantate cosa no abbiamo più tempo
Allora il tempo era questo potrei dire che era la la cura quasi personale dal non iscritto
Tre aerei così cioè quel reparto ci sono dieci non iscritti e adesso e alle un anno due anni alla fine qualcuno cedeva
Perché poi alla fine qualcuno cedeva o per volta o per insistenza però presto ti aiutano a crescere a capire
A entrare in relazione a fare in modo che il sindacato non fosse un apparato burocratico fosse una cosa vitale di relazioni di amicizia di compagnia ma anche di dialettica di sconto di durezza
Anche con gli altri sindacati era una bella concorrenza
Ma questo violazione a crescere
Ecco io credo che della mia esperienza sindacale
Che è un'esperienza grande
Il ricordo più bello usuale del termine bello
Dal punto di vista dell'emozione
Dal punto di vista dei ricordi appunti risente ante consente proprio bello per me quello che ho passato i fatti
Al punto tale che per lunghissimi anni adesso ormai sono diventati tutti i vecchi quando io tornavo Averion andarono al bar Ventura a prendere il caffè perché mi ritrovavo tutti o quasi tutti i miei compagni di consiglio di fabbrica di commissione interna
E credo che per me la farò io sì è stata una cosa estremamente importante adesso siamo nel postindustriale sembra un po'un ricordo ricordo strada
Da questa allenamento perché è un allenamento
C'è anche la curiosità e il la mia voglia di leggere di sapere di conoscere nasce dal fatto che se vuoi fare bene ci dicevamo bisogna sapere che una legge bisogna o ci scambiavamo libri leggevamo ci nascondevamo a leggere di notte nei reparti così costante del PIL
Nasce da lì diciamo la un po'dalla curiosità tu io non posso vedere un pezzo di carta stampato se non vado a mettersi sull'occhio che cosa è
Ma nasce proprio dalla voglia di sapere di conoscere per avere argomenti ha delle possibilità e riuscire a dialogare meglio dare il senso di una certa sicurezza ai tuoi compagni di lavoro e nasce da lì tutta la mia propensione io
La terza media che ricordava lui non viene delle centocinquanta ore viene dalla mia sfida
Cioè se vado io glielo insegno io a quelli perché questa era un po'la mentalità no
E mi ricordo che ero talmente ingenuo anche se l'aveva una certa età che non chiese la
L'esonero dalla ginnastica
Ero lì con tutti questi ragazzini di dodici tredici anni e volevo fare ginnastica io ne aveva trenta
I momenti né non ero neanche piccolo mi sottile
Tanto per essere sincero
Però era una sfida no costantemente la sfida che ogni tanto nell'affrontare
Il il terzo blocco
E quello della crescita della responsabilità
Cioè il primo maggio settantaquattro
Lascio la Reggiane
Vado in aspettativa
Vado a fare l'operatore a tempo pieno
Io la bellissima zona dalla Bergamasca dove c'erano tante piccole Camicerie
E c'erano ancora i bottoni sfizi
Io mi ricordo queste ragazze che tagliavano le
Le conchiglie che le conchiglie o lei madreperla così cioè se voi da pensarsi adesso
Non so quanti dei nostri andrebbero a farlo perché estera ragazze su questo torneo con questa contiene che puzzava venivano solo puzzava un'enormità con l'acqua tagliar fuori i bottoni no
C'è un lavoro massacrante bruttissima ragazzo meraviglioso il punto di vista la passione politica prossimi sindacale e cose di questo genere
Lui imparare un'altra cosa
La soluzione la responsabilità
Cioè non pensare più
All'immediato
L'azione di Parri che è un'azione immediata da oggi e domani ma pensare un po'in termini di prospettiva
E a capire che però sindacalista tante volte cosa diversa in una fabbrica provata almeno per quanto mi era capitato Inter mia esperienza
Che però sembra Calista tante volte occorre gestire il possibile il meno peggio
Che tante volte devi assumerti la responsabilità del meno peggio non del meglio
Perché il meglio tante volte
Nemico del bene
In certe situazioni oppure a quando
Gratifica o la mia visione estetizzante da sindacalista quello che non perde mai
Quello che fa il duro
Quelli erano in parola crisi ai testi degli anni a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta da Vittorio se la ricorderà
Fu un macello non sollevava occupato venti fabbriche province ma il problema era quando tu dovevi andare a spiegare le ragazze che salvare i dieci posti e lasciare i Fori trenta quaranta
Se può sembrare semplice facile
Però mi ricordo sempre un'assemblea che per me Real Madrid mi rimarrà nella memoria per tutta la vita
L'Assemblea alla alla cassiera camiceria cassiera seicento ragazze
La più vecchia avrà avuto venticinque anni perché era nata in quegli anni andarli a spiegare a queste ragazze che l'unica possibilità dopo tre mesi di occupazione
L'unica possibilità che avevamo per salvare quella zia
E c'è ancora
Era quella di passare dal Seicento al Novecento
E bisognava dirglielo
Calato impari
A capire qual è la differenza che c'è tra ideali che devi mantenere e la durezza dalla realtà
Nella quale devi operare gestito
Il tempo il tuo carattere incomincia a pensare a ragionare in termini diversi
I comincia a capire quali sono le sofferenze le difficoltà che non sono solo le tue
Ma sono quale di queste ragazze che intanto che gli spiegarmi guardate che quattrocento di voi dovranno uscire ti guardava nati interrogati dicevano chi
Narrava che TTT sconvolge la mente ti fa star male dei giorni e giorni
Perché chi
Le ragazze che io avevo conosciuto con le quali avevamo fatto tante cose manifestazioni incontri e cose di questo genere
E tempra il tuo carattere otto capacità di stare in campo di non rinunciare mai a letto idealità di sapere che anche facendo queste cose alla fine di far trionfare un briciolo di vene quando non riesce a fare altro
Poiché gli anni dalla passione dell'unità e la delusione dell'unità contemporaneo no
Io faccio il congresso di scioglimento dei tessili della cisti Vernuccio ancora una medaglia d'argento
No e poi ritornare a spiegare che non era più possibile che bisognava ricostruire quello che si era pensato di doversi oltre
E se non gli amiconi cresce la responsabilità l'attenzione il ragionamento politico la la capacità della mediazione che non è compromesso
E questo è diventa un percorso di vita di volti di sofferenze di fatiche
E più che accresce almeno per me
Il senso
Che è un sindacalista un solo dovere quello di rappresentare non di rappresentanza
Voi noi ma i sindacalisti ogni tanto ci rappresentiamo ti piace molto non
Ci curiamo molto dalle nostre carriere di chi farà il segretario generale fra dieci anni e ci mettiamo in fila non cerchiamo di fare tutte queste cose qui badate che questa è una una cosa che non aiuta
Il problema vero è sempre a vere la consapevolezza che tu se chiamato a rappresentare che ogni qual volta fai una cosa deve tener conto di quelle che stanno dietro di te di quali saranno i vantaggi ai danni di un attuazione
No se tu volessi bene o male
Ma di quali saranno i vantaggi ai danni di coloro che tu sei chiamato a rappresentare assumendoci tu la responsabilità
In termini diretti in modo chiaro in modo in modo consapevole l'avrei anche fatto per l'Italia questa cosa qui io vi invito a riflettere con attenzione
Perché qui c'è un concetto di democrazia che non possiamo mai dimenticare c'erano facciamo degli errori
Il governo Berlusconi non l'ha eletto il sindacato
L'hanno letto gli italiani
Ed è il governo dalla Repubblica di questa Repubblica non di un'altra Repubblica
E io con il governo di questa Repubblica
Sia esso di destra o di sinistra
Faccio i conti come un Governo di questa Repubblica come espressione dalla volontà popolare
Se io introduco altri criteri come sindacato mette in discussione il principio della democrazia perché tocca i cittadini agli elettori di scegliere il proprio governo
Io credo che questo sia un dovere da repubblicana perché credo alla Repubblica
Io mi sono trovato il governo Berlusconi di fronte volevo fare l'accordo col governo Berlusconi come quando mi capitava di avere dei padroni carogna di fronte e faceva l'accordo non padrone Carone non ho alternative
E se ci ripenso se
Sono oggi più ancora convinto
Che era bene fare quella porta
Va molto più contenti
Perché sono convinto che se quel governo
Avesse mantenuto fede ma la colpa è suo l'ha pagata naturalmente avesse mantenuto fede agli impegni che aveva assunto col sindacato probabilmente oggi
Non staremmo a discutere se il buco è largo se dunque stretto
Ma questo mette ancora di più in discussione il fatto che il sindacato si assume le proprie responsabilità
Va sulla strada della modernizzazione colui che non ha voluto modernizzare questo Paese col Governo
La nuova gara certo io
Perché non gli ho lasciato nessun alibi
E se voi guardate anche nella polemica la CISL non è mai stata trascinata nella polemica
Perché ha mantenuto una coerenza
Ho fatto un accordo colta ti ho chiesto di applicarlo non ha non l'hai applicato faccio come faccio sempre mi son messo a fare lo sciopero la battaglia quando Fini in questi giorni dice i sindacati devono andare in piazza
Perché quando ci sono andato in piazza racconta una bugia
Se così posso dire
Anche se il termine non mi piace dice una cosa non non non vera perché noi col governo Berlusconi un accordo l'abbiamo fatto
Alla fine deve riflettere sul fatto che il suo governo
Non ha rispettato un accordo fatto voi sindacati
O perlomeno con una parte del sindacato che cosa doveva fare il sindacato quando a un governo che non rispetta un accordo cioè non fare lo sciopero
Allora io credo che oggi con il l'attuale governo bisogna fare uno sforzo per fare un accordo siamo all'inizio di legislatura
Io dico all'inizio di una legislatura si dà affidamento
Quando si verifica con rigore ma questo è il senso dell'autonomia e il senso dell'appartenenza a una democrazia
Che diritto ho io dai luglio una parte non politica di dire che quel governo voluto dagli italiani non va bene io vado devo giudicare sulle cose mie valeva per Berlusconi vale per Prodi
Io sono che anche il governo Prodi sia misurato nel merito
Ci sono delle cose da fare Telesud responsabilità da assumere si cerca fino in fondo di trovare un accordo e poi nel tempo lo si misura ma questo è fare il sindacato
Oserei anche dire
Che tutto sommato
L'aver fatto quell'accordo ha consentito ai sindacati e dico ai sindacati in plurale di attraversare la fase del centrodestra senza avere dei grandi danni
Provate a pensarci anzi Chamot aumenta noi e la CGIL
E probabilmente sia la CISL che Cofferati hanno fatto più o meno l'operazione quasi similare
Cioè si sono aggrappati alla propria identità e per noi l'identità era l'autonomia la negoziazione alla contrattazione per attraversare una fase che era quella del centrodestra
Provate a pensarci ma sulle proprie identità rafforzando politici Zandolin per alcuni per alcuni versi
Io credo che questa sia stata diciamo
La necessità
Se poi devo parlare di accordi sottoscritti
E non applicati note solo quella con Berlusconi e
Io mi ricordo il patto grande portato in Parlamento del precedente governo D'Alema vogliamo fare oggi
Vedere quante cose sono state applicate dall'accordo per carità capita le contingenze la politica le situazioni in modo i mutamenti sono quelli che sono ma vedo la parte del rischio sindacale dalla capacità del sindacato di stare in campo
Perché non c'è mai un elemento diciamo così di staticità
E credo che queste siano diciamo alcuni elementi
Io credo che aver fatto tutti questi percorsi sia dentro una cultura che poi la cultura della città
Io che cosa ho imparato io dall'azienda io ho imparato dalla Cisco alto senso della relazione con le persone
Perché noi non siamo un sindacato della classe della massa
Noi siamo un sindacato di persone di lavoratrici e lavoratori pensionati
E questo ti obbliga ad avere una relazione con le persone diverso
Ho imparato l'autonomia
Io nell'autonomia del sindacato ci credo fortemente come credo nell'autonomia dalla società civile
Che non può essere subordinata alla politica
La società deve avere la capacità di rappresentare interessi bisogni desideri di alimentare le speranze la politica deve rispondere
Ma il sindacato agisce nella società nella sua autonomia è un modo diverso di fare politica non è meno politico
Ma non è diciamo una logica di schieramento e la lo dirà io sono schierato proprio perché sono una parzialità sono schierati
Stop dalla parte dei lavoratori erogatrice dei pensionati indipendentemente da dove sta il mio partito il mio partito
Ma perché questa corda sindacato ha il compito della determinazione del pluralismo della libertà in questo Paese
Perché se dividiamo il paese in due in tre in quattro e tutto il schierato politicamente non si respira più noi abbiamo bisogno di respirare
Ma serve alla politica
Alla politica non serve un sindacato amico serve un sindacato autonomo in grado di sfidare la di appoggiarla di contrastarla inserzioni dargli senso di una libertà organizzate ma serve molto alla politica che già di per sé in questi tempi e tesa essere autoreferenziale a ripiegarsi su disse
Se non avesse neanche un sindacato che la stimola che la proroga
A dire
E io credo che questo sia quello che io ho imparato
Ho imparato dalla Cina e ho imparato anche lo stile di vita per alcuni versi
Io penso
Di aver ricevuto molto da questa organizzazione
Forse troppo
C'erano i metto nella schiera di chi dice io ho dato nessuno vuole sapere che cosa diceva ho già ricevuto
Ma credo sia anche un motivo di orgoglio per l'organizzazione pensare che un operaio
Riesca a diventare dirigente della sua organizzazione
Cioè un'organizzazione dei lavoratori consente un operaio di diventare il segretario generale
E per me è una cosa grande
Ma è grande perché è grande questa organizzazione
C'è una cosa che sembra banale no neppure se noi guardiamo è una cosa significativa per molti punti di vista
Per molti punti di vista lo fu per Pastore
Al quale io continuo sempre guardare con ammirazione per quello che ha fatto per quello che era
Lo è per tutti coloro che partendo da da un percorso interno riescono piano piano lentamente a assumere delle responsabilità
Ma credo che questo debba anche sempre farci pensare
Che occorre avere la coscienza di rappresentare non di rappresentanza
Perché anche questo è uno stile di vita
Cioè io devo sempre avere dentro di me l'idea che sono lì rappresentare altro
Perché il giorno che mi viene in mente l'idea che son lì a rappresentare me stesso non solo io faccio un'opera di tradimento
Ma indebolisca l'azione sindacale perché il mio interesse diventa più forte rispetto all'interesse di coloro che li vorrà presentare
Ma serve anche lo stile di vita
C'è uno stile di vita non dico austero per carità
No sindacalista deve avere uno stile di vita sobrio
I sindacalisti che fanno una vita da borghesi
Non va bene
Un sindacalista deve aver uno stile di vita sobrio come l'hanno le persone che rappresenta
Se no io qualche dubbio ce l'ho
Ma lei si rimproverava sempre de di non riuscire mai ad abbinare la granata con con la camicia col vestito e continua a farlo
Ma non mi sembrava importante
Per cui anche da questo punto di vista
C'è uno stile di vita sobrio dignitoso
Bello
Per cui la gente ti riconosca
Come uno dei suoi nome come un qualcosa di diverso credo che sia anche questo
Significante l'altra questione che io ritengo
E di avere costantemente un riferimento chiaro i valori questo mestiere il mestiere si può chiamare e anche elementi di mestiere di professionalità
Guai a dimenticare
Vive se i valori acché predichiamo li pratichiamo
Non basta dire che se per l'uguaglianza e se per la solidarietà
E fare il comizio in cui lo vide tutti i venti lo deve dimostrare lo devi vivere
L'uguaglianza significa che vi diamo i ruoli dentro il sindacato non in termini di chi sta più sulle di chi sta più in giù
Ma vi diamo i ruoli dentro il sindacato come elementi che mettiamo a disposizione per gli uni e per gli altri
E che fare il segretario generale fare alcuna cosa e comunque importante alla stessa maniera
Perché è un modo di stare dentro
Allora gli ideali diventano veramente il punto di riferimento che ti consente di vivere ma che ti consente anche di fare quelle mediazioni che ogni tanto sono necessarie possibili
Quando tu smarrisce i tuoi ideali smarrirsi gli elementi del della dell'onestà e dell'eticità e allora può succedere di tutto
Io credo che nella cinesi ne parlo anche nella nella mia narrazione questa ragazza
Il senso dell'idealità il senso e la moralità io l'ho assunto l'ho imparato poi c'ho anch'io i miei limiti le mie debolezze diceva che ieri sera ad alcuni amici
Che noi stiamo in politica da penitente cioè sapendo quanti limiti quanti quante ne volesse abbiamo alle nostre spalle
E repertare pertanto a tenere sempre fermo l'attenzione agli obiettivi
E io credo che oggi nella situazione in cui non ci troviamo bisogna avere in mente
Più di quello che realizzò oggi il principio di responsabilità
Che non è un principio di responsabilità sul presente
Ma è sul futuro che non vale solo per le questioni ambientali
Dove è stato evocato per le questioni bioetiche vale anche per le questioni sociali
Cioè io mi interroga e mi domando
Io da sindacalista mi devo preoccupare solo dell'oggi
O devo ricominciare a preoccuparmi doveva questo Paese e quale sarà la vita di mio figlio dei miei nipoti
E pertanto la vita di mio figlio dei miei nipoti diventò più importanti dei sacrifici che io debbo forse poter fare oggi
Se noi introduciamo questo concetto non abbiamo molto spazio perché non è possibile che noi possiamo continuare a pensare
Che i debiti nostre li scarichiamo sulle spalle degli altri
Perché alla fine così non succederà
Alle vette siano gli elementi importante pecore e si lega testata un grande una grande scuola
Io e la politica
Strade
Io non ho accettato la candidatura che mi era stata offerta
E di cui ringrazio
Perché non ritenevo giusto ma non è che sia obbligatorio e
Non ritenevo giusto uscire dal portone di via Po entrare dal portone di Palazzo Madama senza interruzione
Perché dopo aver portato tanti di voi
A scontri durissimi con le altre organizzazioni sindacali appunto io vado in giro ancora con lo sport
Dopo avere fatto fare queste cose in nome dell'autonomia non mi sembrava giusto dal mio punto di vista non lo dice lo statuto e non è un giudizio su nessuno dal mio punto di vista passare da un portone all'atto
Io ritengo che fare il sindacalista non è un modo per accumulare crediti per fare una politica
Uno fa il sindacalista perché vorrà presentare degli ideali vorrà presentare delle persone vorrà presenta razze
Da qui nasce il mio rifiuto
E che non è che io cerco nei qualche imbecille ha detto e scritto che ciò una con disprezzo per la politica no a me la politica piatti da quattordici anni mi sono iscritto a un partito
Da ragazzo civico
Perché la politica di piazza
Perché la ritengo giusto perché era cristiano ritenga che sia un'espressione della carità della solidarietà
Ma non ritenevo giusto dal mio punto di vista fare un passaggio di questo genere
Perché se no non ci servono anche quando si pratica tanto ogni tenta ogni tanto servono anche gesti che cosa avrei potuto spiegare ai miei amici
Dicasi adesso abbiamo parlato tanto di autonomia ma siccome mi capita una sedia a Palazzo Madama facciamo finta di niente
Cioè anche il tema dell'autonomia né sarebbe stato indebolito questo non vuole essere un giudizio su nessuna se non altri è una cosa che mi appartiene che difendo e che chiedo solo che sia rispettata questo sì
Ma non è né disimpegno ha espresso la politica
Il mio problema ottusi quando penso la politica così lo dico tuttora
Riguarda solo una cosa
Ed è un interrogativo al quale io non sono ancora in grado di rispondere per cui non so se farò politica
Però non Rovello l'interrogativo che viene dalla mia storia che viene dalla mia esperienza e cioè se in questo Paese la cultura del cattolicesimo democratico da un punto di vista politico deve scomparire o meno
O come deve rinnovarsi e dove deve rinnovarsi
Ma questo rovello che a partire almeno dal sindacato
Perché io sono convinto che così come siamo
E parlo della cultura e cattolici democratici riferendomi a Sturzo
Estroso riceve i cattolici si possono dividere in due no i cattolici democratici e cattolici clericali moderati
Stando io da una parte
Il mio è la mia domanda il mio interrogativo quando penso alla politica e se questa cultura che è una cultura politica chi non confondo assolutamente con la Chiesa
E con la mia appartenenza ecclesiale che mi interessa e mi sta a cuore
Ma una cultura politica deve scomparire o meno questo è il mio rovello di oggi al quale non ho ancora dato una risposta ma lo pongono interrogativi per coloro che la pensano come me
Se dobbiamo annullarsi nei fiori nelle piante o in qualcos'altro o se invece occorre dentro i fiori e dentro le piante che ci sia un cespuglio un petalo che sia significativo di questa cultura
E questa è la domanda io non ho la risposta che se l'avesse della di lei ma non ce l'ho quando ho preso la politica penso a queste cose che cosa farò
Che è sempre quello che mi si domandano
E io non posso dire cosa farò da grande perché potrei dire cosa fa notare che la cosa non mi piace
Vista l'età no perché ormai non arriva sessantatré Arne non può dire Da grande farò da vecchio faro la giustamente
Cioè la mia passione altra veste sociale
Voi avete letto i giornali in questi giorni c'è questa ipotesi non ancora definita
Di questo progetto di una Fondazione per il Mezzogiorno fatta dalle fondazioni bancarie
Nella quale io dove svolge un ruolo mi interessa perché sta dentro la dimensione del no profit nel sociale e se ne interessa
Poi come andrà chiudesse questa partita io spero bene non lo so
Sono molto interessato alla vita della mia chiesa
Muto
Sarò indegnamente uno dei relatori a Verona è una cosa che mi angustia un po'
Perché è una responsabilità non sono molto interessato alla vita della Chiesa perché io credo che i cattolici devono fare unità nella Chiesa non nella politica
L'unità della Chiesa sarebbe una cosa estremamente interessante e positiva in questo in questo Paese
E farmi curare no non lo so dei rifugiati degli immigrati
E se riusciamo a lanceremo una iniziativa per quanto riguarda l'ATE che in tempi
Ora io non ho il pallino dell'Africa
è un'altra delle cose che mi è stata attribuita come se uno avesse dei pallini ma non è piazza
Interessarmi conosco abbastanza bene il continente africano per esserci andato molto quando che non faceva professione generale diverse volte
Il mio ragionamento pur politica
Io sono convinto che nella globalizzazione ci sia lo spazio politico che si chiama euro Africa
E che noi siamo molto più vicini all'Africa che non altre realtà
Anzi noi confiniamo con ma è una contro finiamo più con la Francia né con la Nicola né con la Germania né con l'altra no confinava ancora un po'con la Svizzera nel confine tanto lapide
Ma con l'Africa confiniamo
E se vogliamo un futuro di pace nel mondo
Occorre che la relazione di chi abita in questo diciamo spazio politico geopolitico diventi una relazione più stretta
Perché e sapete perché
Se voi andate in Africa in Africa si parlano lingue europee
Pertanto vuol dire che in Africa pezzi della cultura europea sono penetrati
E questo favorisce l'in il dialogo la fraternità la Fratellanza perché l'Africa non è un Paese povero ho condannato strutturalmente la povertà è un Paese dove ci sono i poveri
In un Paese che ha grandi ricchezze umane grandi ricchezze culturali grande anche ricchezze
Commerciali perché i cinesi investono in Africa alla grande come stanno investendo adesso
Perché l'Islam investe tanto in Africa
C'era un problema di futuro per l'Europa che si chiama Africa
Se no guardate anche il tema dell'immigrazione che è un grosso problema che ha no stiamo affrontando nei modi dovuti perché massima diciamo no alla Bossi-Fini e siamo d'accordo dopodiché
Nella mia città gli immigrati si fanno una città nella città ne facciamo finta di non lo
Perché tanto stanno lì riteniamo lì
è un problema
Ma se è vero che noi dobbiamo lavorare per una dimensione di pace
Non basta mandare i nostri soldati a tenere separati
Occorre che troviamo il modo per cui si costruiscano dei percorsi di sviluppo che non consentano
Il formarsi delle separazioni dalle guerre
Allora l'Africa il futuro dall'Europa come la l'Europa il futuro dell'Africa
Perché siamo indissolubilmente legati
Lo dico anche dal punto di vista culturale tanto si parla di neon comandi
Di scontri di civiltà
Dove è un paese dove nelle stesse famiglie convivono mussulmani e cristiani
Nella stessa famiglia
E che hanno imparato a convivere a stare insieme
Abbiamo tutto da imparare
Perché il futuro è questo
Allora la mia propensione il volere che la cifra di questo è l'unica cosa di cui ho veramente rivendico come mia scelte interessarsi dall'Africa perché ritengo che il nostro futuro stia in questa dimensione
Per cui io continuerò a fare quello che riuscirò a fare con i miei mezzi con le mie debolezze
Bisognava sicuramente che una grande organizzazione come la ci si aprisse questo orizzonte
Perché è l'orizzonte al futuro
Oh io aggiungo bisogna che si apra di più al tema della pace
E che cominci a ragionare anche sul tema della non violenza
E la non violenza è la costruzione di una possibilità di stare dentro a fatica e so che non violenti dal tutto non riusciamo mai a diventare nel cominciare a pensare anche Loris a forme meno rigide a forme di relazione a forme di amici si riversa è una necessità questo è il perché e dall'Africa il perché della pace perché la non violenza
Perché oggi gli uomini hanno la possibilità di distruggersi
E oggi gli uomini sono arrivati al punto che possono scomparire
E per non scomparire hanno bisogno di amicizia di interculturalità di pazzi di non violenza e credo che questo diciamo deve essere l'impegno che anche un sindacato deve mettere in campo per questo dico ho tentato di narrare
Di narrare una storia la mia storia
Narrata è una ragazza con un linguaggio e con delle attenzioni che erano rivolte alle e a chi come lei
Il resto poi dico non ho fatto né è un'opera di letteratura né un saggio non racconto
Così come i nostri vecchi raccontavano i propri prodotti che cos'era successo durante la guerra del quindici diciotto e io la conosco tutta no così io ho tentato di fare il buon nonno di raccontare una storia una storia dentro il sindacato
Poi per le cose dalla politica al Vaticano secondo
A giorni uscirà un altro ambiente un altro mio libro intervista sul podio a tutte queste cose non è una cosa a parte e a un'altra finalità grazie