Commemorazione di Bruno Buozzi nel 60° anniversario della sua uccisione

Ora
La
Le associazioni partigiane le associazioni dei combattenti con l'esercito alleato i militari dell'esercito alleato che qui sono presenti
I familiari dei martiri
Coloro che sopravvissero ai campi di sterminio
Coloro che combatterono nel ventennio la dittatura fascista
Sono qui sono qui per ricordare in questo luogo di dolore
Quattordici quattordici uomini della Resistenza
Con loro per forno trucidati mentre già gli alleati stavano entrando nella nostra città per liberarci
Alleati ai quali va la nostra riconoscenza
Militari diventi Sei Nazioni i loro morti sono i nostri morti i nostri morti sono i loro morti questo dobbiamo assolutamente ricordarlo proprio in questo giorno in questo giorno così nel quale
Forse
Ci saranno manifestazioni che in questo momento sono a noi estranei pur rispettando ognuno e ciascuno e al numero del proprio idee egli è portatore delle proprie idee e quindi va a luglio nostra rispetto ma in questo momento siamo qui per ricordare dicevo i nostri caduti
Cosa accadde cosa accade quella notte
Che nel momento in cui stavano per arrivare agli alleati il comandante e quel tono un cioè di quel momento spaventoso le responsabile di quel momento terribile che vide perpetuarsi a Roma la barbarie nazifascista
Così sembrava che assolutamente non potessimo liberarci da questo e invece ci fu questa vittoria straordinaria dagli alleati attorno ai colleghi che dai quali noi quali noi siamo saliti ieri siamo stati insieme ieri mattina sui colli sui luoghi dei Monti Lepini dove ci sono gli ultimi combattimenti per ora Liberazione di Roma ebbene proprio in quella notte quasi all'alba ecco che partono dei camion da via Tasso da questo nuovo dicevo truce spaventoso di tortura e di morte
Ebbene il primo cambio arriva su questo luogo qui vicino
E mi fanno scendere questi quattordici prigionieri
Persone che rappresentano vari ceti sociali militari
Professionisti operai rappresentano l'intera città di Roma è emblematico anche questo e vengono trucidati crudelmente trucidati
Alla loro memoria noi ci inchiniamo Rivera enti grazie di avermi ascoltato con questo sentimento che ci accomuna perché siamo tutti insieme qui per ricordarli
Per ricordargli e dire mai più avvenga questo che è avvenuto allora sessanta anni fa
Oggi è il giorno
Della memoria del ricordo
Io ricordo di una pagina importante per la nostra storia
Una pagina non ricordava Rendina dolorosa sofferta perché la strada della libertà della democrazia e della pace
E sofferta e costruita da uomini coraggiosi
Di grande esempio infatti oggi anche il giorno del ringraziamento
Ringrazio amento a tutti coloro
Che hanno dato la vita
Che si sono spesi
Per quei giorni
Ieri insieme arrendi né altri amici abbiamo partecipata una giornata bellissima
A
In un paese vicino Roma
Dove abbiamo commemorato questa giornata era presente il generale Thomas
E abbiamo scoperto una lapide per Vittorio Bo zero insieme
Ai giovani
Per trasmettere quelle giornate
Quelle giornate che dicevo sono di memoria di ringraziamento
Ma sono anche di esempio
Un esempio ancora vivo un esempio ancora necessario ed è bello essere qua oggi insieme a rappresentanti per forza sociale
I lavoratori
Che spesero gran parte tre forze politiche delle associazioni che hanno avuto grande ruolo
Quell'esempio e ancora vivo ancora necessario deve fare ancora un grande percorso perché nel mondo ancora la realizzazione della democrazia e della pace non è compiuta
E in quella giornata
L'esempio che ci veniva ricordato
Come è fatto è un fatto simbolico io voglio qua ricordare nuovamente all'ingresso a Roma la liberazione di Roma
E nel racconto che il generale Thomas ci faceva raccontava come arrivando alla Porta di Roma
Vittorio Go zero accelerava il passo
E il generale Thomas rallentava il suo passo affinché le forze partigiane accogliessero i liberatori
Liberatorie venti
Erano diventati la stessa cosa ecco io credo che questo esempio è un esempio da esportare è un esempio che dobbiamo far rivivere oggi nel ricordo ma ogni giorno nello scenario internazionale e nazionale grazie
Ha ricordato Rendina quel quattro giugno di sessanta anni fa
E il fatto che qui furono trucidati esponenti politici sindacali prima di tutto Bruno Buozzi
Professionisti operai
La immagine di una resistenza che se ancora ci fosse bisogno di ricordarlo è stato un fatto di popolo non un fatto di parte
Ed un grande fatto di unità nazionale
Citi sociali uomini donne e bambini
Religioni diverse culture diverse sono state insieme per ridare al Paese la libertà e la democrazia
Ma la Storta è anche un nome che ci fa tornare alla mente il primo degli eccidi nazifascisti
Il dieci giugno del ventiquattro l'assassinio di Matteotti ritrovato da queste parti dopo essere stato prelevato lungotevere
Sembra chiudersi quindi un ciclo un percorso di lotte per la democrazia e per la libertà che ebbero come protagonista Bruno Buozzi
Che proprio nel momento in cui quell'alba del quattro giugno veniva ucciso qui alla Storta stava alacremente lavorando al Patto di Roma al Patto di rinascita sindacale
Sindacato unitario che era alla base della rinascita democratica dell'Italia
E che vide lì
Uno dei suoi il suo leader principale divenire un simbolo un martire della Resistenza
Ecco quella storia non è appunto una storia di parte è la storia di un passo della nostra unità nazionale e anche una delle tante eroiche pagine di una nuova Europa che cominciò a costruirsi con la Resistenza e che da lì ha cominciato a fare dei grandi passi per diventare un grande soggetto internazionale
Questi sono giorni anche difficili per la pace
Sono giorni difficili per le relazioni internazionali
Vale la pena ricordare che il quattro giugno del quarantaquattro quando le truppe alleate entrano a Roma
Entrarono a Roma entrarono in tante città europee insieme ad una grande coalizione internazionale
Che era unita non solo da obiettivi militari mera unita dall'Obiettivo di abbattere delle dittature che avevano diciamo tra i loro obiettivi nella loro ideologia l'idea del dominio del mondo
E allora anche questo
è un esempio
è un pagina che va ricordata non lasciata solo alla memoria che si annebbia negli anni ma trasmessa in tutte le forme alle giovani generazioni perché possano capire possano sentire dalle radici della nostra storia anche le ragioni del futuro delle idealità e della voglia di costruire un'Italia un Paese migliore
Come ogni anno tutte le istituzione i cittadini rappresentante delle forze sociali delle associazioni di combattenti deve dieci sono qui in uno dei luoghi in cui fu commesso uno dei più tragici diritti che la storia possa ricordare trova fra l'altro fu assassinato un riformista buono Bruno Buozzi
Per non dimenticare
Perché valori come la democrazia e la libertà sono valori da conquistare il giorno per giorno tessono valore a cui
Centinaia
Migliaia centinaia di migliaia di persone hanno dato la loro vita perché noi potessimo essere liberi indipendenti
Dobbiamo fare per farlo ricordare le giovani generazioni per ricordare a noi stessi
Perché questi valori si conquistano giorno dopo giorno non dobbiamo mai dare per scontato che le libertà e alla democrazia essendo valori forti
Siano delle questioni scontati occorre lavorare anche nel lavoro quotidiano di ognuno di noi anche la la nostra azione
Per non dimenticare quello che è accaduto per ricordare per far sì che tutti i popoli possono essere liberi e indipendenti e anche per ringraziare le centinaia di migliaia di persone che vennero in Italia e che vengono in Europa
A dare un contributo di vita per liberare l'Europa dal nazismo dal fascismo per non dimenticare e perché non accada mai più perché la storia non possa mai più non si possa mai più verificare
Quello che si è verificato negli anni passati uno delle più tragiche
Avventure che la storia abbia potuto riconoscere con le dittature per non dimenticare e perché non accada mai più
Per il mondo del lavoro una giornata significativa siamo qui per ricordare quattordici cittadini quattordici lavoratori la cui unica colpa era quella di essere antifascisti
Quattordici cittadini che combattevano per la libertà per la democrazia e per la pace e che hanno perso la loro vita esattamente il giorno in cui si cominciava a intravedere la pace nel nostro territorio
La nostra
Nazione ma credo doveroso sottolinea da tutti voi due messaggi che ci sono pervenuti come segreterie generali di CGIL CISL e UIL
Il primo della presidente del Senato il secondo del presidente della Camera e credo giusto e doveroso per rispetto al fatto che hanno sentito
Il diritto dovere di inviarci questi messaggi di leggervelo vi ringrazio per l'invito a partecipare alla cerimonia di commemorazione dell'assassinio di Bruno Buozzi che si terrà a la Storta il quattro giugno prossimo
Purtroppo concomitanti impegni mi impediranno di essere presente desidero tuttavia esprimere la mia ideale adesione a questa manifestazione
Che sono certo cerbera degnamente l'opera e l'esempio di colui che è stato uno delle più importanti figure del sindacalismo italiano
Un uomo di grande alcune ingegno fautore del socialismo umanista illiberale che ha sacrificato la propria vita per un ideale di democrazia e di libertà
L'occasione mi è gradita per rivolgere a voi e a tutti gli intervenuti un cordiale saluto Marcello Pera Presidente del Senato della Repubblica
Il secondo sempre inviato ai segretari generali della CGIL della CISL e della UIL recita testualmente vi ringrazio vivamente per i crediti invito a partecipare alla manifestazione promossa da CGIL CISL e UIL in occasione dell'anniversario della barbara uccisione di Bruno Buozzi
Mi unisco idealmente a voi nel ricordo di una delle figure più significative del sindacalismo e dell'antifascismo italiano
La cui coraggiose azione continua a rappresentare un punto di riferimento forte ed ineludibile
Nella difesa dei diritti dei lavoratori e nell'impegno ad assicurare loro più opportunità e più sicurezza
Nel formulare il più vivo auspicio per il migliore esito della celebrazione invio a voi tutti i miei saluti più cordiali Pier Ferdinando Casini presidente della Camera dei deputati
Credo
Credo giusto ricordare che in questo luogo morirono
In questo luogo perirono quattordici lavoratori quattordici cittadini sì ma che non possiamo non ricordare noi espressione del mondo del lavoro del sindacato
Quanto quel l'uomo che ha tanto combattuto per quel sindacato riformista a cui tutti di cui tutti oggi parlano di cui tutti oggi si richiamano rappresenta prendi per tutto il mondo del lavoro questo patrimonio morale questo matrimonio questo patrimonio ideale
Un simbolo che ha rifiutato improponibili scambi per salvare la propria vita improponibili scambi compete compromessi con il fascismo
Uccise il quattro giugno settantuno giorni dopo le Fosse Ardeatine insieme ad altri tredici compagni la cui unica colpa come ricordavo era stato di essere antifascisti
E mentre all'altro capo della città entravano gli americani a Roma gli americani figli di un'America democratica di cittadini e di lavoratori
Riconosce che siamo riconoscenti a quei cittadini a quei lavoratori
Non solo agli ornamenti mossi da loro interessi e mossi da loro potenti devono poteri finanziari ma soprattutto per i cittadini e per i lavoratori di quella nazione
E insieme a loro
Che oggi viviamo quell'Italia quell'Italia che di popolo il cui buono voci non poté vedere la rinascita sia di un'Italia libera sia di quel sindacato libero di cui tanto aveva cercato di operare per realizzarlo
Quel sindacato che rappresentò il tema di fondo dei suoi colloqui nel carcere parigino della Santé condivide torio
Convinto sostenitore di un sindacato unito a livello nazionale come a livello internazionale convinto dell'intreccio tra politica e nazionale politiche internazionali
Come opportunità per il progresso dei lavoratori ed elemento essenziale per la pace nel mondo
Un terreno arato fu definito da bocce di Vittorio quando si rincontrano a Roma
Un terreno che seminò inoltre con Achille Grandi proprio lista d'antifascismo cattolico per una unità saldamente ancorata anche alle correnti di pensiero socialista e cattolica
Convinto della fondamentali ITA della apoliticità dell'autonomia dalle forze politiche affinché il sindacato non divenisse mai uno strumento di lotta politica
Unità nella dialettica unità che sapesse raccogliere il consenso di tutte le articolazioni sociali presenti nel mondo del lavoro unità per realizzare con più forza la partecipazione dei lavoratori e processi di decisione delle imprese
E proclamò il primo grande sciopero nel marzo del quarantatré contro una guerra ingiusta rovinosa per la democrazia la libertà contro la povertà per il miglioramento economico i lavoratori
E fu detto noi non siamo uno Stato liberale che si fa ricattare da uno sciopero
Un commento che sembra degli uomini del governo di oggi ma invece sono le parole di Mussolini a Come Into di quello sciopero
Uno sciopero che rappresentò il primo fiero colpo a regime e all'occupazione nazista
Il primo fiero colpa d'un liberismo a senso unico che favoriva il capitale privato anziché innalzare la possibilità di sviluppo di crescita economica in direttrici programmatiche che superassero l'Anarchia del libero mercato
Potrebbe essere una dichiarazione di intenti dei nostri giorni a testimoniare l'attualità e la modernità di un uomo del suo tempo capace però di cogliere gli elementi di cambiamento attraverso il dialogo e rispetto dei propri interlocutori
Nel suo messaggio del due giugno il Presidente Ciampi ha affermato senza rispetto non c'è dialogo ed il dialogo e l'essenza della democrazia e della libertà democrazia che Bossi afferma nel sindacato con il suo impegno per le commissioni interne
Che dovevano essere trenta tutti i lavoratori e non solo dagli iscritti
Valore della democrazia anche nel sindacato contro la sua burocratizzazione ancor più fondamentale per un uomo che da operaio metalmeccanico diventò segretario generale della Confederazione generale del lavoro
Democrazia e dialogo come unico vocabolo oggi possibile la concertazione per costruire una società moderna in cui sviluppo e giustizia sociale siano strettamente correlate
Un sindacato che ieri come oggi sappia confrontarsi con concretezza con i tempi che cambiano egli sappia interpretare senza rigidità ideologiche e con il dovuto gradualismo
Una lezione quella di Bossi di alto profilo su come interpretare la politica sindacale
Un esempio positivo della nostra storia per trarre utili insegnamenti per costruire un futuro migliore non solo riconoscenza per chi ha dato maggiore forse le proprie idee sacrificando la propria vita
Ma anche per dare valore ad un testamento di pace e di progresso per l'intera umanità che vogliamo e che dobbiamo continuare a perseguire
Ma io credo sia importante
Può essere che questa mattina essere venuti qui a la Storta ricordare la contemporaneità di due avvenimento la liberazione di Roma
L'assassinio
Di persone diverse professioni
Magari anche diverso orientamento politico
Io sindacalista per quanto ci riguarda senza con questo sminuire altresì
Che sono stati così a fondamento di quello che oggi noi possiamo voti
Se entro sessanta anni fa la liberazione di Roma fu un grande amore
Quella battaglia di all'importanza notevole attrasse le forze tedesche Gallotta dissennata trans a Cassino indebolendo la resistenza nazista allo sbarco in Lombardia
Ecco perché la liberazione di Roma merita di essere ricordato
Essa non è solo un fatto militare importante decisivo
Ma rappresenta un rovesciamento simbolico concreto dico alla marcia su Roma che vent'anni prima
Aveva instaurato il regime fascista decretato con la complicità di molti la fine per la democrazia del nostro Paese
Ricordare per noi quella data e mantenere viva una memoria e dire con chiarezza alcune cose
Rivelazione di Roma evidenze aveva che le grandi democrazie che pure avevano mantenuto
Un atteggiamento indifferente tante volte ambiguo nei confronti dei regimi fascista nazista erano in campo per la nostra libertà
Ricordare la liberazione di Roma significa ricordare la figlia di quel periodo tragico per la città
La razzia degli ebrei romani
Il loro del portamento lei campi di sterminio
Finiva così l'oscenità delle leggi razziali
Vergogna profonda per chi le mise per chi li approvo e per coloro che di fronte ad esse furono ignavi
Ferita profonda
Quella delle leggi razziali nel cuore della nostra cultura la nostra storia del nostro diritto
Ora noi vediamo oggi sulle foto le fonti sui giornali di quella giornata
Vediamo questa gioia che traspare dai volti
Ma vediamo anche che sono molti diversi
Pronti i romani
Volti
Di razze diverse che venivano con l'esercito dagli alleati
E dando così anche da questa immagine gioiosa l'idea di che cos'è la democrazia
Questa capacità di tenere insieme diversità opinioni diverse razze diverse religioni diverse
Perché proprio scusi ci richiamano quella tutti questi ragazzi inglesi americani francesi polacchi
Italiani soldati dell'Impero britannico e francese cadute o per evitare che non solo a Roma ma l'Europa
Fosse dominata dal totalitarismo marxista nazista il sacrificio di molti di tanti di troppi tra cui quello di Bruno Buozzi
Un sindacalista la cui unica colpa era quella di aver voluto nell'esilio nella clandestinità nell'impegno antifascista e democratico la ricostruzione delle vasi per la rinascita del sindacalista
La sua unica colpa è stata quella di essere un sindacalista
Noi ogni tanto sprechiamo del tempo per definire che tipo ti sindacalista era non serve a molto oggi questo esercizio
Il termine sindacalista basta per definirne la figura ritratti
Ci sarà pure una ragione perché nell'iconografia delle nostre tre organizzazioni
L'immagine di Bossi si è rimasto per tutti e tre anche al permane anche dentro le nostre divisione
Perché ci rammenta quello che fu l'impegno di tutto il sindacato
Per la democrazia e per la libertà perché questo sindacato pur dalle sue differenze ha in comune un'ala ha in comune la sua nascita che un'asta che sta dentro la resistenza che sta dentro la lotta per la democrazia
Ed è bene giusto oggi ricordare il sacrificio di tanti giovani che sono venuti da tanti Paesi da Oltreoceano a sacrificare la loro vita per la nostra libertà
Se l'espressione non fosse un po'alla carica dire che il tre il popolo italiano e i popoli da cui provenivano se determinato un patto di sangue che nessuno potrà rompere
Non ci sono questioni politiche che possono infrangere quel legame ma nello stesso tempo noi dobbiamo rammentare a noi stessi il sacrificio di italiani come quelli che qui leggiamo su questa lapide dobbiamo dire che con il loro sacrificio hanno dato onore al nostro popolo quell'onore che la dittatura e i suoi numerosi complici aveva calpestato
Queste sono vite che andrebbero lette in ginocchio
Tutte le parole e le analisi le interpretazioni che possiamo proporre non Rio usciranno mai a ridare forza all'atto concreto di questi testimoni anzi così come si fono furono manifestate in quel preciso istante davanti all'inammissibilità provoca azione di forza potere oppressione uomini e donne del quotidiano
Padre di famiglia operai contadini militari artigiani adolescenti del colmi di passioni si son messi in gioco per gli altri
Per liberarsi e liberare dall'ideologia totalitaria hanno preferito dare la loro vita ecco perché li ricordiamo siamo più lunga fare avvenimenti che i due i due avvenimenti che si legano profondamente si intrecciano che danno senso compiuto alla giornata di oggi
E credo che al fondo di tutto stia la questione alla nostra democrazia
Le democrazia progrediscono se ci sono uomini coraggiosi ma il coraggio non nasce da un moto dell'animo esso scaturisce dalle virtù civiche il repubblicane un'etica civile
Che fa dell'uguaglianza Della libertà della giustizia dalla solidarietà il suo fondamento in fondo non è altro questo che l'affermazione dell'azione responsabile
Che non si fonda sul proprio tornaconto sul conflitto di interessi né tanto meno sul calcolo dei propri meriti e ancor meno e la necessità di salvaguardare la propria purezza
Essa nasce come ci insegnano quelli che ricordiamo dall'esigenza di dare risposte
Alle comprava lei esigenze concrete di libertà di giustizia in una prospettiva che guarda alle generazioni future del bello no questa mattina ci sono questi ragazzi qui con noi
Perché essi morirono per loro oltre che per noi perché ci fosse la possibilità di un futuro diverso di uguaglianza di libertà per questo Paese
Oggi in Italia
Oggi ENI
Taglia per una visita ufficiale il Presidente degli Stati Uniti
Noi vogliamo esprimere riconoscenza delle lavoratrici e dei lavoratori dei pensionati italiana per il contributo che il popolo americano adatto per la liberazione del nostro Paese per la nuova nostra patria europea
Senza questo impegno i sacrifici e le sorti e il destino del nostro continente sarebbero stati sicuramente diversi
Ed è proprio per questa gratitudine e amicizia che portiamo al popolo americano che non possiamo non dire da amici sinceri
Che non abbiamo condiviso e che non condividiamo la politica dell'amministrazione americana nel vicino Oriente
Non siamo antiamericani quando diciamo che quello dalla guerra preventiva è stata una scelta sbagliata che le torture offendono più che le compete chi le subisce che la democrazia non si impone con la forza
Da questo luogo
Che per noi ha insieme luogo di morte e rinascita chiediamo con forza che sia messo fine all'intervento degli alleati e tramite le Nazioni Unite si rinvia l'Iraq agli iracheni e alla democrazia
E chiediamo che l'Europa si faccia protagonista di questi obiettivi come lo chiediamo al nostro governo certo
La lotta al terrorismo e l'esigenza è una necessità
Ma questa potrà essere efficace saliremo parole chiare sulla violenza quella violenza che ormai si è infiltrato in tutti i settori che sta diventando fenomeno troppo diffuso
Occorre mettere in campo strumenti e culture non violente in grado di erano termini presupposti
Non è pensabile che la violenza si sgraditi con la violenza o il terrorismo internazionale si possono vincere con le guerre preventive
Andare avanti su questa strada e condannarsi alla cultura del Brenta
In cui tutti lì dentro potenziali nemici bisogna trovare le forme i modi per uscire da questa spirale che crea nemici e vittime senza fine
è necessario che vengono abbandonate le ipocrisie e continuare ad affermare che la pace possibile desiderabile
Ma per uscire dalla dalla spirale per vincere il terrorismo bisogna combattere l'ingiustizia economica e l'arroganza culturale
Bisogna purificare anche la nostra memoria e non occultare davanti a noi le responsabilità del passato e del presente si tratta di assumersi delle responsabilità e fare dell'ideale della pace una forza attiva verso il cambiamento e utilizzare questo ideale come una lente
Che ci aiuti a decifrare la realtà complessa di tutti i conflitti il mondo ha bisogno di pace
Lo dobbiamo dire qui dove persone sono morte per la democrazia perché c'è un nesso indissolubile fra democrazia e pace il mondo ha bisogno di convivenza di solidarietà di giustizia
Fino a quando si continueranno a spendere ingenti soldi risorse nelle armi nelle guerre quando invece sarebbe utile intervenire contro la fame la miseria le malattie l'analfabetismo
E finché è questa rivolta non ci sarà noi non potremmo essere panini
Ci sono due date simbolo della liberazione del Paese
Una e il quattro giugno
La data in cui fu liberata Roma la capitale
Quella Roma che poco più di vent'anni prima era stata oggetto di una marcia che diede vita al regime antidemocratico che tagliava le libertà e la sicurezza delle persone
E l'altra data il venticinque aprile
Che segnava la liberazione di Milano e cioè dell'Alta Italia dell'altra Italia che fu liberata un anno dopo
Io trovo davvero simbolicamente importante
Che la festa della nostra Repubblica e quella della nostra Costituzione si celebri tra la giorno della liberazione di Roma e quello della liberazione dell'Alta Italia
Perché insieme segno del grande valore democratico e di libertà
Che la nostra Carta repubblicana contiene ed è il simbolo de L'Unità nella democrazia e in quei valori dell'intero Paese
Il quattro giugno fu per questa città buongiorno di festa
Di gioia
Lo si legge ancora oggi vedendo i fotogrammi nelle feste che accompagnarono di popolo Fini un regime chiuso finirono norme che colpivano libertà diritti e dignità delle persone
Fu anche il giorno in cui rinacque il sindacato italiano
Proprio in quell'alba del quattro giugno con il Patto di Roma rinasceva il sindacato democratico e unitario Italia
Per molti invece fu un giorno di dolore
E fu un giorno di tragedia
Come per le famiglie delle persone che furono barbaramente assassinate in questo posto e degli altri morti chi a liberazione avvenuta della città
Fu possibile venire a conoscenza
Riflettendo su questo fatto su questa combinazione
Tra il grande valore della festa della Liberazione
E il dolore per la morte di tante persone
Mi sembra che appaia in tutta la sua barbarie in tutta la sua insostenibilità umana il civile l'atto che qui fu compiuto non c'era nessuna ragione al mondo
Tanto meno umana né militare mia che portava a prelevare questi prigionieri e atroci darle in questo modo barbaro in un giorno in cui la città veniva liberato
E colpisce anche qui come in tanti altri posti d'Italia dove si sono consumati delitti efferati il fatto che a perdere la vita furono persone di ogni ceto
Di ogni strato sociale di ogni professione
Basta leggere i nomi e le qualifiche delle persone che qui sono morte
Lavoratori
Insegnanti
Tipografia meccanici
Persone dalle attività professionali e tanti militare
Militari De gradi più bassi i militari dei gradi più altri
E qui fu ucciso anche un inglese
Del quale come per tanti non si sa né il nome né il cognome e quindi neanche il perché
Dobbiamo rifletta e questo è il valore di queste cerimonie sul senso di questa barbarie
Perché se ha un senso sempre permanente a ricordare i morti per questa via
Il senso vero è che chi è morto così richiede il rispetto della vita del suo valore e della sua straordinaria identità
Mai più e il gesto e la parola che anche qui dobbiamo ricordare come l'abbiamo ripetuta in tutti i posti dove ci furono grandi tragedie e grandi massacri
E il valore della vita della persona quella che ci guida nel chiedere pace nel chiedere democrazia nel chiedere che il mondo ora da Rizzi la teste la sua ragione
E debiti di avventurarsi lutti e in spirali irrazionali e che porteranno solo ad altri lutti
Poi per noi
E anche il modo con cui ricordiamo una figura importante per il mondo del lavoro
Non voglio dire molte cose le cose che sono state dette
Voglio solo ricordare una frase Buozzi disse nel ventiquattro
Lo stesso anno nel quale fu ucciso Giacomo Matteotti che ricorderemo insieme tra di noi e con il Comune il prossimi giorni diceva Buozzi nel ventiquattro vedendo le aggressioni che si faceva no alle Camere del lavoro ai lavoratori e sindacalisti
Quando venivano devastate incendiati le sedi uccisi molti lavoratori
Diceva possono fare quello che vogliamo
Ma io penso che basterà un attimo di libertà per fare rifiorire destituzione del mondo del lavoro meglio di una volta
Qui c'è il paradosso più amaro
Vasto uno spiraglio di libertà come aveva detto per far rinascere le libertà il sindacato più forte Ditri
E in quell'attimo di libertà in quel momento Luís con i dodici suoi compagni fu invece colpito a morte
A loro tutti va quindi
Il nostro ringraziamento del nostro sentimento di persone oggi libere che anche grazie al loro sacrificio sanno che la libertà una volta persa si riconquista e che va per questo difesa da tutti ed a tutto
Con l'unità e con i valori che la rendono permanente
No
Quindi
Che
Che
Torna
Che
Credo
Il Pubblico
Tra
Intorno alle
Il timore
Credo
Tre
Il Pubblico
Per terra
Torno a
Il torneo
Intorno alle