Governare il cambiamento

Prendete posto dalla sommità la parola al professore Elia
Spetta agli atenei
Come sapete nostra programma prevede prevede a questo punto due relazioni di leopoldo Elia Di Stefano Rodotà su temi sul tema valori laicità identità ed è subito la parola a leopoldo Elia
Va bene
Allora
In blocco la vostra pazienza perché dobbiamo insieme affrontare un tema dedicato ecco come come trattare
Dei temi eticamente sensibili con me come si dice come usa dire adesso ecco che sono attinenti soprattutto non solo alla bioetica ma anche ai temi della famiglia ai temi diciamo che hanno tradizionalmente anche diviso le forze che oggi sono raccolte in questo gruppo e che preannunciano o preannunci avrebbero una unione più stretta non solo sul piano dei vigili Parlamento ma anche
Della vita proprio di partito del sistema politico
Direi che Rispetto alle esperienze precedenti che sono alterne perché abbiamo avuto dei periodi abbastanza
Più o di discussione pacata su questi temi per esempio
Sulla procreazione assistita ricordo la commissione ministeriale presieduta dal professor Busnelli
Che diciamo produsse un testo che alcuni anni fa
Rispecchiava dei punti delle conclusioni di notevole interessa poi quel clima si è
Anche guastato perché abbiamo avuto periodi invece di forte tensione
Forte tensione sia durante la tredicesima legislatura io un cattivo ricordo come presidente del gruppo popolare o un cattivo ricordo di quelle tensioni
Diciamo che ebbero luogo al Senato in cui il disegno di legge poi sulla procreazione si si in pantano nella tredicesima legislatura dopo che alla Camera si era trovata una soluzione
Questa questa cattiva questa cattiva memoria diciamo riguarda anche un po'il Periodo poi del referendum in cui le contrapposizioni sono state piuttosto nette oggi ci sono alcuni segnali vorrei dire distensivi in qualche misura
Anche il cardinal Ruini nel nell'ultimo intervento al Forum
Del Progetto culturale della della Cei
Ha detto che bisogna superare queste discussioni troppo acrimoniosa de sulla diciamo sul relativismo sul famoso relativismo etico
Bisogna superare ha detto a livello pratico lo Stato loro lo stallo nato dalla contrapposizione tra i sostenitori agli avversari del relativismo
Affidando ossia al libero confronto delle idee
E rispettandone gli esiti democratici pure quando non possiamo condividerli
E questo corrisponde poi ha una impostazione ancora più impegnativa diciamo del che si trae dalla tale impostazione del nuovo del di Benedetto sedicesimo
Mi riferisco soprattutto al confronto con che ebbe alcuni anni fa quand'era arcivescovo di Monaco che ebbe con Habermas
A proposito appunto del dialogo ragione e fede qual è il punto importante che mi che mi preme di sottolineare della posizione assunta da da benedetta dal cardinale Ratzinger allora
Che corrispondono però grossomodo anche a quello che il Papa ha detto a Subiaco in un discorso piuttosto impegnativo che ha tenuto poco dopo la sua elezione quello che mi interessa è questo
è il superamento del blocco che nella nostra discussione sui temi appunto eticamente sensibili poteva derivare dal concetto dall'impostazione del diritto naturale
Che veniva continuamente prima opposto
A molte delle riforme a molte delle soluzioni che in campo laico venivano o anche in campo cattolico talvolta venivano avanzate
Cioè il Papa in questo intervento in questo intervento
Che venne la discussione con Habermas dice il diritto naturale era rimasto soprattutto nella Chiesa cattolica
La figura argomentativa con cui essa richiama alla Regione alla ragione comune
Nel dialogo con le società laiche e con le altre comunità di fede e con cui ricerca i fondamenti di una comprensione attraverso i principi etici del diritto in una società laica e pluralista
Ma questo strumento è purtroppo diventato inefficaci e ne vorrei basarmi su di esso in questo intervento
Il diritto il concetto del diritto naturale presuppone un'idea di natura in cui natura e ragione si compenetrano la natura stessa e razionale
Questa visione della natura con la vittoria della teoria evoluzionista si è persa la natura come tale non sarebbe irrazionale anche se in essa vi è un atteggiamento razionale
E poi il richiamo alla famosa formula del giurista romano Ulpiano
Sullo sul diritto di natura che è quello che venne insegnato a tutti a tutti gli esseri diventi dicendo che è insufficiente
La verità è che questo concetto di diritto di natura che ricomprendeva principi fondamentali della dottrina e del pensiero cattolico
Sono state talmente fragili Zarate in una società pluri culturale in una società diciamo
Che pluralista che il Papa stesso riconosce che questo blocco del del diritto naturale non può più essere un argomento che si oppone
A una discussione più aperta
E questo non significa che il Papa sia diventato relativista ok abbia ceduto alle
Sirene dell'Illuminismo della frottole era un a cui anzi anche anche ieri si è
In qualche misura contrapposto però ecco significa
La possibilità di un quadro generale in cui una discussione seria possa essere intrapresa su questi anche su questi temi temi di una di una grave responsabilità per noi anche sul piano politico perché perché abbiamo la responsabilità di non far risorgere gli steccati che erano caduti nel periodo di De Gasperi e nei periodi successivi in cui
La Democrazia Cristiana aveva mantenuto un rapporto pur nelle esigenze di una lotta politica molto a spera però aveva fatto in modo che i vecchi steccati venissero progressivamente superati
Non dobbiamo conserve non dopo non possiamo consentire che questi steccati ritornino anche perché si prestano a una grave strumentalizzazione a un periodo di a un pericolo di soggetti di strumentalizzazione in un quadro di neo Gentiloni n-esimo cioè della formazione di schieramenti che accampando motivazioni religiose in realtà Servono soprattutto a consolidare schieramenti politici
Di centro destra un po'come era all'origine in altro quadro non voglio paragonare i pericoli di adesso con quelli del periodo in cui Conte Ottorino Gentiloni per conto del movimento cattolico raggiunse delle transazioni con i deputati
Giolitti anni prima della guerra mondiale nelle elezioni del mille novecentotredici che furono le prime a suffragio quasi universale maschile
Ecco c'è questi sono diciamogli obiettivi tra l'altro obiettivi anche difensivi in senso buono cioè di difendere e queste discussioni da deviazioni da pericoli di abuso che in qualche modo
Sotto apparenza di difendere principi principi alti eccetera in realtà poi servono a consolidare schieramenti che si oppongono al centro sinistra le difficoltà sono molto notevoli perché i punti di partenza tra laici più anche più impegnati nello studio di questi problemi e diciamo cattolici sono effettivamente piuttosto distanti
Per un cattolico molto rimesso nella nascita specialmente alla Provvidenza al caso mentre per il laico
Diciamo bisognerebbe in qualche misura opporsi alla lotteria genetica come si dice cioè alla possibilità che pur potendo sì con interventi di diagnosi
Tre impianto ecco ovvia tentare di ovviare a possibili Bal formazioni a difetti a malattie
A impedire malattie ereditarie e così via ecco invece
Ci si rimetta
Per i per qualcuno è il caso per
Spiriti religiosi alla Provvidenza
E e quindi questa dico esagero un po'ma è una contrapposizione per far intendere quali quali sono le distanze
Ecco per cui per queste impostazioni che vogliono reagire alla lotteria genetica basata appunto Souls sull'utilizzazione dei dati
Genetici ecco si arriva si può arrivare al famoso da annota procreazione o addirittura al diritto di non nascere Titti
Nascerebbe in condizioni o di malattia o di in condizioni di grave difficoltà ora tutto questo per dirvi che i problemi si ci sono e sono problemi di gravi
E non esci non è sicura non è del tutto da meravigliarsi che nel programma Prodi per il bene del Paese ci siano alcuni accenni molto importanti e significativi per quello che riguarda
Diciamo la le unioni civili dicendo che a chi fa parte di queste unioni civili devono essere riconosciuti alcuni diritti facoltà
Ma nulla si dice su altri problemi relativi alla bioetica i problemi della nascita
Della morte perché effettivamente e un lavoro in gran parte da intraprendere insieme
Da parte nostra per vedere se ci sono poi punti di incontro se c'è una possibilità
Di ridurre quello che sembra un contrasto di parte di partenza
Di notevole portata
Ecco e tutto questo potrebbe anche consigliare una evasione non decidere
Cioè lignite e Cdp vita come anche si dice potrebbe queste difficoltà che ci sono nei punti di partenza
Potrebbero anche spingere verso una evasione dal decidere su questi problemi
Ma non è possibile specialmente se un si forma un partito che unisce componenti diverso ma che deve avere una sua unità
Poi anche sul piano pratico sarebbe impossibile perché
Un voto di coscienza o un voto diciamo libero che teoricamente potrebbe in qualche caso come extrema ratio essere anche accettato in realtà è un voto che poi sul piano teorico sul piano pratico dato che non tutti
Giocano un gioco leale
Seguendo un'impostazione personale più o meno liberale ma invece
Assumono posizioni come ho detto prima di schieramento di schieramento anche strumentale e è evidente che certi temi non potranno alla lunga essere e evitati
E non possono essere evitati bisogna affrontarli perché sono stati affrontati in molte legislazioni dei Paesi europei
Quindi e non
Non possiamo ecco pur avendo molte remore
A disciplinare taluni aspetti particolarmente contestati e discussi però non possiamo rifiutare a a priori una legislazione che non tanto diciamo è necessaria contro il far west ma è necessaria perché si tratta di problemi nuovi che tutti che tutti i paesi hanno disciplinato certo l'America
Gli Stati Uniti d'America si trovano in una condizione particolare perché disciplinano soprattutto
La diciamo l'attività di ricerca dei fondi pubblici con fondi pubblici mentre i laboratori privati
Possono perseguire senza limiti senza vincoli ricerche ed esperimenti
Di ogni tipo ma noi invece in Europa dobbiamo tener conto appunto del fatto che si è legiferato e che anche da noi
Diciamo è necessario porci proporci grandi e difficili confronti per poter uscire
Diciamo per poter
Uscire da una situazione che altrimenti può crearci grandi difficoltà
Quali sono diciamo i consigli che si possono dare per affrontare questi temi ma innanzitutto come dicevo bisogna tener conto di quello che si fa in Europa non tanto
Come Rutelli ha detto nel suo documento a suo tempo per la per il referendum della programmazione della procreazione assistita
Ha detto non non attendete di troppo dall'Europa dal Parlamento europeo dagli organi perché in realtà
Non c'è una vera maggioranza ci sono molte minoranze più o meno forti ma manca una diciamo così una presa di posizione sufficientemente
Sufficientemente diffusa e effettivamente bisogna riferirsi più che all'Europa come tale all'Unione europea e i suoi organi bisogna riferirsi ai Paesi
Ai ai agli Stati che hanno legiferato per esempio la Germania la Germania che ha
Una legge molto seria in tema di protezione degli embrioni e una Germania che a una corte a un tribunale costituzionale molto serio
Che ha motivato sentenze in questo campo quindi bisogna che ci troviamo di
Quello che è stato fatto in Europa dai da in ambiente perlomeno
Affine al nostro affine al nostro perché la dichiarazione dei diritti contenuta nella legge fondamentale tedesca è profondamente affine molto simile
Ai principi fondamentali che sono contenuti nella nostra costituzione
In secondo luogo accerto c'è bisogno di una discrezione almeno di un atteggiamento di discrezione
Che è quello che Morro
Nel suo discorso dopo il referendum del mille novecentosettantaquattro
Chiedeva un atteggiamento di riflessione che chiedeva allora alla Democrazia Cristiana ma che vale ancora oggi si richiamava si richiamava dopo il risultato del referendum in cui diciamo coloro che l'avevano provocati
Provo perché l'avevano provocato ritenevano che la maggioranza fosse dalla parte dei contrari al divorzio mentre poi risultato fu quello che conoscete
E diceva
Che rilevanti settori di opinione pubblica sono urla ben più netti nel richiedere che nessuna forzatura sia fatta con lo strumento della legge
Con l'autorità del potere al modo comune di intendere e disciplinare in alcuni punti sensibili i rapporti umani
Da questa circostanza non si può non tener conto perché essa tocca ormai profondamente la vita democratica del nostro Paese
Consigliando talvolta di realizzare la difesa di principi e valori cristiani
Al di fuori delle istituzioni e delle leggi e cioè nel vivo ha perduto e disponibile tessuto della nostra vita sociale e e chiare o diciamo è chiaro questa impostazione naturalmente non può essere
Non può essere assolutizzato a perché in alcuni casi o ho detto bisogna anche intervenire però ecco non si deve abusare del principio di maggioranza perché siamo in una materia in cui questa forzatura questa imposizione con l'autorità può risultare anche controproducente e comunque può costituire una fonte
Di divisione che di cui il Paese non ha certamente bisogna e indubbiamente anche il principio di laicità deve affermato in una sentenza della Corte deve essere tenuto presente cioè anche se non c'è una
Ma diciamo un affermata nella Costituzione un trattamento assolutamente eguale delle confessioni
Che sia realizzato solo sul piano della tutela penale per il resto la costituente a voluto parlare di confessioni egualmente libere perché capiva perfettamente che e in presenza di un concordato di Patti lateranensi
Non si poteva affermare un'assoluta
Parità però ecco come realizzare questo principio di laicità che significa da una parte e conservazione della Libertà eguale per tutte le confessioni ma dall'altra
è chiaro che implica anche come dice la formula della Corte costituzionale di non facile interpretazione implica anche una non indifferenza nei confronti del fattore religioso ora è chiaro che questa non indifferenza corrisponde anche ai tempi che hanno dimostrato che la religione resiste che non viene eliminata che non si riduce a fatto puramente privato ma naturalmente poi festa applicazione del principio
Di laicità
è particolarmente delicato in questo campo perché torno a dire come si diceva prima per il diritto naturale bisogna essere molto attenti a non far passare
Come impostazione di pura razionalità o di diritto naturale si diceva prima ecco quello che invece può essere una impostazione in realtà
Di preferenza per una posizione confessionale per una posizione più favorita rispetto alle altre
E allora come contenuti poi di queste di queste norme di queste leggi certamente c'è una reazione perché non è non riguarda solo i cattolici ma riguarda anche molte altre componenti contro uno Achilli imitata manipolabilità
Ecco della persona e del corpo e della
Della diciamo dell'uomo ecco dell'uomo diventato una nozione molto meno
Ferma di quello che era
Un tempo e soprattutto si vuole reagire a questa manipolabilità senza limiti e soprattutto quando si esprime attraverso un soggettivismo esasperato in cui il titolare del diritto in cui o perlomeno l'attribuzione di un diritto avviene nei confronti di un titolare che non uscita cura sufficientemente dell'altro se l'altro c'è
Ma se c'è questo altro bisogna anche secondo
La filosofia kantiana bisogna preoccuparsi dell'altro non si può isolare
Tutto nell'autodeterminazione del titolare del del diritto bisogna preoccuparsi anche come sappiamo di di altri soggetti naturalmente questa
Questo esame questa analisi che deve precedere Oil opera legislativa non può essere ispirata a una critica pregiudiziale alla
Alla modernità però ecco bisogna anche che ci sia una messa in guardia contro gli abusi del mercato come certo tipo di industria farmaceutica come certo altro
Tipo di impresa
E abusi di nozioni e di regole del mercato
Per poter scavalcare per poter superare limiti che altrimenti dovrebbero essere invece salvaguardati
E questa queste questi questi diciamo messa in guardia un po'questi caveat che io
Che io metto in rilievo riguardano naturalmente anche poi il Complesso della legislazione bisogna essere coerenti bisogna fare in modo per esempio che la tutela del dell'embrione non sia superiore a quella che è la tutela del feto bisogna trovare un un equilibrio all'interno dell'economia diciamo di questa legislazione
Ma io credo che
Questo questo che dobbiamo fare questa opera paziente
Di ricerca in comune su quello che è negoziabile quello che invece negoziabile non è ecco debba in qualche modo
Farina tendere a questo che la democrazia non sia privata per questi contrasti non sia privata della tensione Chicca che degli ambiti virtuosi che
Una una forte religiosità come è stato riconosciuto da Tocqueville in poi a Sturzo eccetera che una forte passione religiosa
Possa essere
A sostegno e al miglioramento della democrazia privare la democrazia di un apporto disinteressato il più possibile disinteressato di questa tensione etica sarebbe sarebbe un danno per la Repubblica democratica e diciamo
Certamente questo umanesimo integrale morale di cui ha parlato anche Aldo Schiavone recentemente questo questo comun denominatore rappresentato da questo umanesimo
Appunto che i nostri padri costituenti seppero
Realizzare a suo tempo ecco questo naturalmente esige uno sforzo anche sul piano propriamente giuridico e quindi potrebbe avere certe un ruolo anche la Corte costituzionale
E la maggiori edizione la magistratura e ancora più impegnativo di quello che non ha avuto finora perché perché si tratta in fondo Piffari incontrare
Cattolici e laici credenti e non credenti e nella identificazione dei principi supremi di cui la nostra corte ha già parlato cioè principi supremi del nostro ordinamento
Che non possono essere Violanti modificati nemmeno con il procedimento di revisione costituzionale
E questi questi principi sono principi alti
Comuni alla alla legge fondamentale tedesca e alla nostra soprattutto la dignità dell'uomo sapete che la Costituzione tedesca
Comincia con l'affermazione che la dignità dell'uomo non può essere Violante ma i nostri diritti inviolabili dell'articolo due non sono una formula diverso ma la sostanza non cambia ora si tratta di vedere come si interpreta questo principio della dignità dell'uomo che è anche una dignità sociale perché riguarda anche le formazioni sociali in cui si svolge la personalità dell'uomo questo diritto a costruire la propria personalità fino a che punto può spingersi nell'autodeterminazione dei comportamenti dei comportamenti in materia così delicata come quella appunto
Del della differenziazione della famiglia
Del trattamento della famiglia rispetto al ai componenti delle unioni
Civili in relazione anche alle maggiori responsabilità che si assumono con il matrimonio e con un la costruzione ditino impegni e di e e di contributi a una unità familiare ma ci sono problemi altrettanto e forse anche più delicati in tema di disponibilità della vita è possibile e possibile lasciare che il testimone di Geova sia auto determinino a tal punto da poter diciamo liberamente impedire che si possano venire
In soccorso di chi ha deciso di lasciarsi morire
Ecco
Così per altri a spetti per altri fenomeni fino a che punto questa autodeterminazione può giungere
Fino qualche punto
La formazione sociale in cui si agisce può intervenire in qualche modo per conservare a spetti della personalità che costituiscono anche una possibilità di ripensamento per chi diciamo è stanco anche della vita o comunque non vuole sottoporsi a talune condizioni di difesa della salute ecco il diritto della salute fino a che punto può essere conciliato con questa autodeterminazione quindi come vedete il problemi
Sono effettivamente grave
Dipendono molto da questa interpretazione che verrà data Marchesi il legislatore poi il legislatore alla responsabilità
Di dare anche lui con le leggi ordinarie non è non è necessità non è detto che si possa aspettare sempre la Corte
O che sia opportuno ecco aspetta ma bisogna fare delle scelte responsabili anche anche nel parlamento qui deve essere un una coralità di interventi di opinioni che vengono un maturando
E io penso che appunto questa dottrina dei principi supremi Possa
Circoscrivere quello che viene ritenuto assolutamente essenziale e che non può essere intaccato in nessuna applicazione e invece quella quel tanto di al relativismo che proprio della esperienza democratica non c'è bisogno di citare che Sanna per dire che il compromesso in senso alto come come alla fu sperimentato anche alla Costituente non il baratto non il baratto tra favori
In un settore con scambi di appoggi in un altro no non quel compromesso
A a basso livello no ma invece degli accordi al livello più alto in cui c'è un margine
Di negozi alita e dire l'attivismo in senso buono in questo senso trovavo e anche la formulazione del cardinale Ruini
Era appropriata nel senso che non ci si potesse data anche la relatività della nozione di relativismo non ci si potesse diciamo intestare su una battaglia di parole
Tutto questo è molto difficile però io traggo auspici positivi dall'esperienza che è avvenuta nel gruppo del senato all'inizio di questa legislatura all'inizio di questa legislatura
Abbiamo avuto una esperienza anche questa certamente non non semplice perché si trattava come sapete di diciamo stabilire la posizione dell'Italia a proposito del
A proposito
Del piano del setti mo'piano di interventi della
Della Unione europea nella ricerca e proprio per la ricerca poi per quello che riguarda la questione degli degli embrioni eccetera ora partendo sia pure da posizioni molto diverse però ecco c'è questo
Il volume questo fascicolo che vi consiglio di leggere scienza e politica la forza del confronto con un dialogo tra Andrea Ranieri e Paola Binetti
Che incoraggiante è incoraggiante perché su un tema molto difficile e
Trova un punto di incontro che viene poi trasferito nella mozione approvata dal Senato per diciamo
Ma a vere anche degli orientamenti per il ministro della Ricerca Mussi
In sede europea è una mozione in cui si riconosce che non si può
Non si può sono ecco distruggere
A sostenere l'impegno del governo il prosciolto il profilo finanziario in sede di Consiglio europeo competitività ricerche che non implichino la distruzione di embrioni
Valorizzando quindi la ricerca sulle celle le staminali adulte comprese le cordonata
A promuovere la ricerca scientifica avanzata tesa ad individuare la possibile produzione di cellule staminali totipotenti non derivate da embrioni
E a verificare la possibilità di ricerca sugli embrioni crioconservati non impiantabili cioè il principio di non impiantabili vita una verifica del criterio di non intanto impiantabili ITA
Che rende non utili ai fini della vita questi Superti ti embrioni ora è venuto fuori un testo che rispetta sia le esigenze dei cattolici e non si capisce come a Rimini il pubblico di Comunione e Liberazione non abbia ha capito non abbia apprezzato
L'atteggiamento della Binetti
E diciamo in questo scambio in questo dialogo tra Andrea Ranieri e la Binetti che precede il sunto del dibattito al Senato si è verificata
Una un avvicinamento che non è solo di metodo
Ma e anche diciamo una promessa è una rimessa
Per
Diciamo per raggiungere delle intese ragionevoli
E concludo dicendo che
Studi il compito che mi è parso più
Più suggestivo in questa premessa della Binetti è stato il tentativo a un certo momento di tradurre ecco la parola è tradurre tradurre in un in un linguaggio e in concetti
Laici quelle che potevano apparire impostazioni puramente religiose o di origine confessionale
Questa traduzione è importantissima tradurre in un linguaggio
Laico che faccia apprezzare esigenze su un piano che non appaia
Confessionale è fondamentale e quello che fece Dossetti alla Costituente quando tradusse
La relazione di Giorgio la Pira
Sui diritti e sulle libertà
Che non era stata apprezzata inizialmente aveva avuto una reazione di rigetto da parte di tutti i laici della prima sottocommissione perché gli era apparsa come un'architettura
Troppo cristiana dello Stato troppo legata a una visione
Storico ideologica di tipo di tipo religioso Dossetti non tradì
La la sostanza di quella impostazione nella diplomazia Izzo puramente e semplicemente ma riuscì
A tradurla veramente in formule che hanno dato luogo poiché agli articoli uno e seguenti fino all'articolo quattro della Costituzione in cui tutti si riconobbero
Quel famoso umanesimo integrale
Morale ecco in cui sperabilmente
Dopo altri lavori di traduzione speriamo che in futuro tutte le componenti del gruppo e dei gruppi del futuro partito possono riconoscersi grazie
Se la parola per la seconda relazione a Stefano Rodotà
A me pare chiaro
Dopo le osservazioni così nitide di leopoldo Elia che le questioni molto complesse che sono racchiuse sotto il titolo di questa sessione interroghino non soltanto o non non so particolarmente i partiti esistenti ai partiti avvenire ma piuttosto interi in interroghino la politica in quanto tale e il modo in cui la politica deve atteggiarsi in una situazione fortemente inedita rispetto al passato
E quindi credo che sia giusto chiedersi come ha già fatto peraltro dopo Delia che cosa accadrà quando la politica sì incontrerà fini dichiarati non negoziabili
Si inoltra su un terreno come si dice dell'eticamente sensibile affronta materia ancora diceva leopoldo Elia che si vorrebbero indefinibile
Aggiungo poi deve fare i conti con innovazioni scientifiche e tecnologiche
Che ci portano verso i territori tutt'altro che lontani
Ho confinati nel futuro diciotto è già oggi chiamiamo il posto umano
Qui sta il nucleo della questione dei valori che certamente non è solo questione italiana
E dunque giusto ed è ben come ci è stato ricordato guardare al di là delle frontiere soprattutto alle esperienze che per ragioni storico per ragioni istituzionali sono compatibili o paragonabili con le nostre e tuttavia questo confronto ci deve anche rendere consapevoli di un'anomalia della situazione italiana perché più facciamo confronti più ci rendiamo conto che la situazione italiana è molto particolare e lo dico non con spirito polemico ma registrando un dato di realtà
E che e rende più difficile
Molto più difficile in Italia la discussione su questi temi se io seguono la discussione che si è svolta nei diversi paesi europei io leggo il i pareri dei comitati etici degli altri paesi anche il comitato etico tedesco la distanza è molto forte
Di questo dobbiamo essere consapevole proprio perché non possiamo provincializzato e questa discussione
Perché la politica che viene interrogata rispetto alla quale io non ho una precetti Istica evidentemente anche se ho idee molto determinate è però questa è una discussione che deve anche liberarsi delle approssimazioni che vanno accompagnate o dei travisamenti
Ho delle deliberate falsificazioni di posizioni che l'hanno accompagnato in questi tempi e che non hanno aiutato
E che rendono difficile in ogni momento fragile revocabile in dubbio ogni apertura come quella che è stata giustamente
Ricordata da leopoldo Elia in sede parlamentare ma io vorrei anche ricordare quel dialogo tra neo senatore Marino e il cardinal Martini che venne pubblicato dal
Dall'Espresso con una certa
Ampiezza e che mi pare sia accaduto nell'assoluto disinteresse
Ora il ci sono i tifosi dallo scontro di civiltà che credono
Che siano di nuovo rinnovati i tempi per un Kulturkampf ignoranti evidentemente delle terribili conseguenze che quelle vicende ebbero proprio sul piano civile
Non servono versioni caricaturali per esempio della laicità e nel devo dire sinceramente
è utile prospettare una laicità sempre
Sotto esame per cui poi qualcuno stabilirà se c'è la laicità buona positiva
Non facciamo molti passi avanti io dico sinceramente che la mia laicità non nella con laicità contrapposta alla religiosità ma è piuttosto la laicità come modo d'essere della società e della politica
Che può o in questo modo dare alla religiosità e alla religione il ruolo proprio nella società non come elemento conflittuale ma come elemento di composizione appunto di una realtà multiforme alla quale dobbiamo fare riferimento due
Considerazioni preliminari quando noi discutiamo di valori in questo momento non vorrei perché questo sarebbe un travisamento
Della discussione Gerda i termini della discussione generale che noi ci abbandonassimo a quello che potrei chiamare il riduzionismo bioetico quasi che le questioni dei valori fossero soltanto lui concentra ci sono almeno due altre grandi questioni di valori in questo momento che ci interrogano con la stessa perentorietà
E forse per quanto riguarda i destini dei nostri sistemi democratici con ancor maggiore urgenza che sono la questione del mercato
In varie versioni anche quella data ieri da Benedetto sedicesimo la questione della sicurezza che sta prendendo come valore di riferimento il posto della libertà
Qualcuno avrà letto nei giorni scorsi quello che ha scritto Dahrendorf tardivamente
L'ha scritto con cinque anni di vita perché quando a dare aiuto al FUS sollecitato all'indomani del Patriot Act ai intervenire rimase silenzioso
C'è una responsabilità degli intellettuali che noi dobbiamo in ogni momento ricordare perché è una responsabilità diversa dalla responsabilità dei politici ma che ha anche una sua politicità
Secondo lo dico con molta sincerità di fronte a queste esperienze questioni lo storico espediente della libertà di coscienza dei parlamentari a mio giudizio non funziona più
Perché quando siamo su questi terreni la coscienza implicata essi quella del parlamentare che devo votare ma la coscienza dei singoli destinatari
Di una norma eventualmente di divieto che si vede è preclusa una possibilità discetta
E di fronte a ciò che gli appare immotivato le reazioni le conosciamo Lecco le reazioni sono ogni mantenimento del conflitto la legge non chiude il conflitto
Come noi eravamo abituati a intenderlo ma non rende più acuto perché lo formalizza perché appare una sopraffazione esattamente l'opposto del compromesso che il segnano come elemento costitutivo della democrazia
Che vol quel compromesso The Little segnano il tende sempre presenti le ragioni degli altri
Questo è il punto chiave nella democrazia seconda considerazione l'aggiramento e quindi la delegittimazione
Della legislazione non accettata non credo che nessun parlamentare io l'ho fatto per quindici anni sarebbe lieto di vedere il proprio prodotto delegittimato attraverso il turismo dei diritti
E questo è un punto e credo noi dobbiamo tenere presente perché perché c'è una conclude una conseguenza proprio sulla politica quali sono i limiti da Napoli
La politica è servizio negli obiettivi
La politica non deve necessariamente occuparsi di tutto
E non ritenere poi altro rischio e terrore che è l'unico suo strumento per affrontare problemi di grandissima rilevanza sia lo strumento legislativo
Questo è un punto molto importante su cui dobbiamo riflettere perché la riduzione della politica al solo divieto
E diventa qualcosa che ne tradisce la sua stessa natura questo vuol dire che la politica deve girare la testa dall'altra parte di fronte a problemi gravi
Per niente voglio fare un esempio così credo che ci intendiamo meglio di fronte a un problema che è stato tante volte indagato discusso
Anche analizzato con strumenti empirici che è quello dell'accettazione o meno di una persona con antica di cui i genitori conoscono la situazione private l'anno
Si dice bisogna favorire la cultura dell'accettazione
Benissimo
Ma se la cultura dell'accettazione viene perseguita unicamente attraverso strumenti che cercano con divieti di impedire il di corso in alcune situazioni all'interruzione della gravidanza questa è una strategia politica destinata al fallimento i dati empirici che cosa ci dicono
Che la cultura dell'accettazione tanto maggiore quanto maggiore è la disponibilità sociale all'accoglienza il che vuol dire per esempio che i genitori sanno che
Sta ci saranno servizi sociali disponibili
Possibilità di ingresso nella scuola possibilità di entrata nel mondo della io mi son trovato a essere reattori in Europa su una pareva in materia di diagnosi pre-impianto è una serie di indagini che non gli abbiamo condotto erano molto chiare se una coppia che sopravviveva con i due studi alcolisti gli stipendi dei due componenti la coppia medesima dei due genitori
Apprendeva che sarebbe nata una persona con un Handicap grado o consistente che avrebbe imposto uno dei due di abbandonare il lavoro per assistere questa persona
In assenza di servizi sociali decideva di interrompere la gravidanza perché e la situazione economica era tale per cui
Se già sopravvivevano a stento con le due retribuzioni a maggior ragione non ce l'avrebbero fatta con dovendo sostenere un'altra vita
Bisognosa di particolare cura questo può sembrare molto brutale come discorso ma mi porta una comprensione che potete
Discutere sulla base del caso che vi ho prospettato le strategie normative anche le strategie politiche il ricorso agli strumenti
Giuridici non è necessariamente la regolazione immediata e diretta del comportamento dei singoli
E mettere i singoli nella condizione di poter decidere responsabilmente attraverso un azione istituzionale e l'azione politica e se volete
Di militanza religiosa di cui ci ha dato un bell'esempio ricordando un famoso discorso di Aldo Moro che io avevo ben ho avuto sempre ben presente
In questi anni all'indomani del referendum sul divorzio del mille novecento novantaquattro
Settantaquattro scusate scusate
C'è dunque una sfera la politica è sempre più interrogata dalla vita dalle di cessioni intime
Da quella che negli Stati Uniti è stata chiamata pittoresca mente alla Bedroom privacy la privacy della stanza da letto fino a che punto la politica può entrare direttamente in alcuni anni diciamo
In modo più colto con Walter Benjamín
Benjamin
Può impadronirsi della nuda vita questo è il problema perché in questi anni noi abbiamo assistito a un forte ha una forte innovazione sul terreno istituzionale
Vero noi abbiamo una Costituzione sulla quale dobbiamo tornare
E io credo oggi più che ieri non solo perché il referendum c'è tra fortemente eri legittimata ma perché offre un terreno propizio e fertile per una ibridazione
Con quello che le novità di questi anni ci hanno offerto che non sono solo le novità tecnologiche perché proprio di fronte alle novità
Che venivano confusamente emergendo dal mondo della scienza e della tecnica uno dei passaggi essenziali è stato quello cito dall'articolo tre della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Che nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati il consenso libero e informato della persona interessata prima che il consenso libero e informato che è un'acquisizione recente
Fosse riconosciuta come prerogativa in inderogabile di ciascuno
Il malato era oggetto dell'attenzione del terapeuta qualcuno forse enfatizzando
Ma credo cogliendo un punto essenziale ha detto che nel momento in cui veniva riconosciuta
Il consenso libero e informato quindi la signoria il diritto a governare il proprio corpo nasceva un nuovo soggetto morale
Ecco perché ho voluto richiamare questo punto perché questo è un valore che noi dobbiamo valuta certo questo non significa illimitate sa delle decisioni possibili
Questo non l'ha mai detto nessuno
E il relativismo imputato ai lanci è una stupidaggine su questo tema
Perché bisogna dire
Che
Il laicismo è nato su valori fortissimo
Subalari fortissimi se voi leggete l'assiologica laica della Carta dei diritti non trovate nulla che sia relativo voi trovate l'affermazione di sei punti
La dignità e qui è stato ripreso il modello tedesco
L'eguaglianza la libertà la dignità prima della libertà la dignità la libertà l'eguaglianza la solidarietà
La cittadinanza la giustizia questa è una assiologica molto forte
Che non concede nulla al relativismo
E che riconosce tuttavia al proprio interno il diritto alla diversità
Ma una diversità non come qui c'è certamente una nozione di multiculturalismo che non è quella che sta dietro questo tipo di riflessione lunga non c'è solo l'illuminismo c'è il Rinascimento italiano con la scoperta
L'orazione la dignità compare la prima volta nell'horror orazione sulla dignità della persona di Pico della Mirandola serio non ricordo male mille cinquecento ventisei o giù di lì
Questa è la storia che c'è dietro che una storia molto complessa molto ricca che ha incrociato ha incontrato la religiosità
E io non credo che in questo momento per esempio sia corretta la critica continuare a ripetere come critica ha un atteggiamento socialmente e culturalmente politicamente radicato
Il dire bollente rinchiudere la religione nell'ambito puramente privati
Anche questo è nel momento in cui si trattava di sostituire una potenza mondana con un'altra potenza mondana
Quando si doveva passare dalla scuola unicamente religioso alla scuola laica quando si doveva passare dalla tenuta dei registri della popolazione dalle parrocchie all'anagrafe pubblica certo che c'è stato il la volontà ma non c'è più
Non c'è più solo piene
Che cosa vuol dire riconoscere come io credo si debba la religione nella sfera pubblica quando la religione entra nella sfera pubblica evidentemente
Ce lo ricordano giallo Paul degli appalti urlando del discorso sulle confessioni sul confessioni religiose sulla sul concordato nel nostro
Sistema costituzionale la religione viene trasferita in una dimensione che non è
Una dimensione impregnata soltanto di religiosità questo è il punto
La nella sfera pubblica la religione evidentemente non si deve chiedere alla religione di omologarsi a tale ma non si può neanche chiedere che siano gli altri a omologarsi alla dimensione religiosa questo è il punto molto importante molto difficile molto difficile
Perché
Altrimenti la pretesa diventa quella della riduzione dei valori soltanto a quelli compatibili con la religiosi
E per quanto pervasivo e socialmente pubblicamente rilevante sia il fenomeno di religioso questo
Non voglio dire che sia un fattore eccessivo storicamente certo quando si legge che nella dialettica dove è andato Benedetto sedicesimo una su una poco una popolazione di un milione duecento mila persone
Ha prodotto negli ultimi anni solo quattro vocazioni evidentemente questo è un problema ma è un problema per tutti badate non solo per i religiosi perché noi sappiamo che importiamo in questo momento religiosi dai paesi dove il tasso di vocazione più elevato quindi c'è un grande problema anche culturale anche per la stessa chi essa chi conosce un po'io non sono un laico dichiarato ma un laico curioso de e interessata al fenomeno religioso in alcune parrocchie romane il rapporto tra il parroco
E i fedeli officiato mediato da un signore che arriva dall'Ecuador dal Venezuela a assunto tinte diverso quindi io mi rendo conto che questi problemi ci sono
E però e dobbiamo tener conto di questo dato che cosa vuol dire riconoscere rilevanza pubblica del giornale
Il monopolio derivato ecco questo è un punto che credo non
Certo ha scritto cose molto belle c'è stata questa idea per un lungo per Periodo proprio la divisione tra laici e cattolici che la morale fosse confidata a chi si identificava con la religiosità
Si è detto che i religiosi erano gli esperti della natura umana
Oggi questo non è più vero evidentemente
E noi dobbiamo anche riflettere su un'altra cosa perché le strategie concettuali sono diverse nella sfera pubblica non nella sfera privata
A seconda che si assuma un'asta un punto di vista dichiaratamente di esclusivamente religioso posso assolutamente legittima e io aggiungo necessaria per la costruzione anche di valori comuni e invece sì assuma una strategia che per comodità anche se io uso ormai questo termine con quel tanto di prudenza ma per i i travisamenti che può dare origine non perché lo rifiuti una strategia Lai che le norme morali se noi osserviamo una strategia concettuale
Religiosa
Cristiana sono iscritte nella condizione della creatura e quindi posseggono un carattere ontologicamente trascende
L'altra strategia invece ci parla
Le norme sono derivano una esigenza etica
Argomentabile razionalmente
Questi sono sono due strategie concettuali che naturalmente si sono sempre confrontate continuano a confrontarsi
Il problema è che la strategia concettuale di chi vuole argomentata razionalmente una posizione evidentemente pone dei problemi a chi invece usa l'altra argomentazione e pone dei problemi lo ha detto bene credo con notevole efficacia Gustavo Zagrebelski pone il problema poi Lula messi in termini molto duri di compatibilità tra religiosità e democrazia
Perché la democrazia è compresenza con pari dignità diversi punti di vista e poi si compongono nella politica nella strategia parlamentare e in tutto il resto giustamente leopoldo Elia ha detto e c'ha indicato una strada una via d'uscita non facile
Ma una via d'uscita dialogica
E cioè quella dei principi supremi che oggi si dirà hanno perché abbiamo la nostra Costituzione ma abbiamo piaccia o non piaccia
Non ancora fornita di valore giuridico vincolante ma per esempio adottata con maggioranza larghissima dal nostro Parlamento una carta dei diritti fondamentali l'Unione europea abbiamo convenzioni firmate ratificate anche dal nostro Paese come la Convenzione europea di bionde medicina abbiamo dichiarazioni impegnative proprio su questi terreni
Da qui si possono trarre molte indicazioni
Molte indicazioni
Che ci parlano per esempio cito sempre un passaggio di leopoldo Elia di libera costruzione della personalità
Di cui si parla nell'articolo due della Costituzione tedesca e dell'articolo due della Costituzione italiana io sono convinto che la Costituzione italiana sia più ricca e come diceva Calamandrei ha dimostrato la sua presbiopia cioè la capacità di guardare lontano molto più calda con la costituzione tedesca perché in realtà il Cantil smuove la Costituzione tedesca
Esso si vede l'individuo isolato la Costituzione italiana visto lo sviluppo della personalità nell'ambito delle formazioni sociali dando quindi immediata rilevanza alle gambe sociale e quindi al problema dell'altro
Ecco dove è forte
Altro che buttare via la Costituzione altro che riscrivere gli articoli uno due tre quattro per carità bestie nere di tutto un pezzo di una Suburbs so non su sottocultura che ancora continua a in Festarch
Noi abbiamo questo problema
Abbiamo questo problema e per la dobbiamo anche trarre delle conseguenze perché quando l'Italia
Firma e ratifica una convenzione come quella di Orvieto sulla biomedicina ingoia l'articolo nove si dice che settimi il medico d'è lite questo USA come termine che giuridicamente
è abbastanza impegnativo
Tener conto dei desideri precedentemente espressi dal paziente
Che si trova in in una situazione di incapacità di intendere e di volere la questione del testamento biologico sul terreno dei principi e in realtà già risolta
Si tratta di vedere come si articola la disciplina ma l'Italia non può contraddire gli impegni già presi in via su Stream su le sue a livello internazionale
Quando il la Parlamento italiano svolta
L'articolo nove della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea dove si distingue tra diritto di sposarsi e diritto di costituire la famiglia modificando
In due punti essenziali la Convenzione europea dei diritti dell'uomo primo i diritti sono separati secondo non si fa riferimento alla diversità di sesso delle persone
Anche qui c'è un'indicazione di cui non possiamo non tener conto nel momento in cui li si chiami come si vuole
Si affronta la questione dei PACS c'è un problema che la di coerenza Interna la politica
Quando trasferiamo la discussione a livello non dei valori soggettivamente definiti ma dei valori così come noi troviamo definiti
Nella nostra costituzione o in documenti che l'Italia liberamente sottoscritto
Dunque ci troviamo di fronte a questioni complesse a questioni complesse che tuttavia
Noi possiamo affrontare
Perché io son d'accordo su un tema della centralità della persona
Quando quando si affronta il tema della tutela della persona siamo al centro del grande dibattito sui valori non è un caso che nel preambolo della parte della della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea si dice che l'Unione pone la persona al centro della sua azione e l'articolo tre l'articolo otto di questa carta danno poi sostanza concreta non posso entrare vendetta agli a questa idea di perso ma come affrontiamo il tema della persona perché questo è un punto e della sua dignità
Perché la persona è portatrice di dignità articolo uno della carta modellato sull'articolo uno la Costituzione tedesca la dignità umana è inviolabile
E deve essere
Garantita e tutelata anzi vediamo perché le parole qui hanno un peso rispettata e tutelata dunque la dignità della persona richiede attenzione pubblica che cosa vuol dire questo premio
Io vorrei ricordare rimanendo sul terreno dei valori e poi tra pochi minuti chiudo
Che esistenza libera e dignitosa non è qualcosa che riguardi soltanto la vita biologica sulla quale conclude attenzione fin troppo violenta spiegherò poi perché uso questo aggettivo ci siamo concentrati nell'ultimo periodo l'espressione che ho adoperato esistenza libera e dignitosa ancora una volta tratta dalla Costituzione italiana di nuovo con una modernità di linguaggio che nel mille novecentoquarantasette
Non voglio dire come ecco forse ha citato la pigra
E a e ha citato bene Dossetti
Dossetti ebbe la capacità di impedire una volta Scalfaro ha avuto una bella espressione parlando del fatto che fosse eliminato il riferimento a Dio che era nell'emendamento a una pira
Non si vota su giugno ecco
Dossetti impegni che si votasse su Dio ma non impedì che la tensione etica intorno alla persona interasse nella Costituzione
Ma il noi abbiamo di fronte a noi questo tipo di problemi e questo tipo di questioni come dobbiamo guardare alla presso la formula che io ho ricordato
Non si riferisce alla vita biologica le esistenziali ma la retribuzione del lavoratore
Quello è un punto essenziale cioè questi come si innesta poi questa attenzione
Per la vita in una valutazione che non si limiti soltanto legittimamente a preoccuparsi della vita embrionale o prenatale
Ma riguarda l'individuo formato socialmente inserito nella organizzazione sociale
Partecipe di un'iniziativa economica privata che come dice l'articolo quarantuno della Costituzione non può svolgersi in contrasto con la libertà la sicurezza la dignità ecco allora come il termine dignità assume una forza che lo proietta secondo il progetto costituzionale aldilà semplicemente del dato biologico e riguarda come dobbiamo guardare alla persona
Ecco dico questo perché il tema è importante la persona
Che cos'è solo un oggetto da proteggere
Come troppe volte
E accaduto di leggere dissentire in questo periodo certo c'è questo tipo di problema quando dice la Carta dei diritti
Riprendendo quella che ormai viene dopo opinione diffusissima e formula che si ritrova nelle dichiarazioni atti internazionali leggi nazionali più diverse
Parla di un divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro vuole mettere la vita al riparo dal mercato
Attenzione questo è un altro passaggio essenziale quando noi discutiamo di valori oggi dobbiamo stabilire prima di tutto che cosa può entrare che cosa non può far parte del mercato quando oggi ci interroghiamo intorno ai beni comuni affrontiamo la questione della conoscenza ci troviamo di fronte alla struttura del mercato come valore rispetto al quale dobbiamo contrapporre non soltanto la vita biologica il corpo che non deve diventare oggetto di mercato ma complessivamente all'esistenza della persona che per esempio non deve vedere di intralciato il suo accesso alla conoscenza dalla logica puramente mercantili soprattutto quando la conoscenza diventa avvenne
Non limitato e si cerca invece di recitarlo accesso alla conoscenza su internet oggi è uno dei grandi problemi che abbiamo di fronte come problema di valore di crescita della persona
Ma voglio toccare un punto così forse ci intendiamo anche meglio quello riguardante la lotteria genetica noi abbiamo vissuto l'umanità vissuto al riparo delle leggi di natura
Le leggi di natura sono state violate
Io non voglio ad operare l'argomento che molti ad operano che questa sarebbe una bestemmia nei confronti del Creatore se l'uomo potesse mettere radicalmente in discussione l'ordine naturale che ha voluto no metto da parte questa argomento che pure è al centro della discussione filosofica intorno alla natura umana che cosa dobbiamo intendere per natura umana ma proviamo a trasferire su un terreno concreto l'affermazione per esempio dell'intangibilità della natura umana che è contraddetta da tutta la storia della medicina della cura
Dell'Emilia il dolore del guarire le persone che altrimenti se dovesse essere abbandonate alla natura non dovrebbero esserci l'argomento lo so è troppo facile ma bisogna purtroppo ricorrere anche ad argomenti facili da alcune sì
Ma il discorso della lotteria genetica quando è possibile impedire la trasmissione di una malattia genetica chi nascerà senza perché questo visionare altri precetti a tutela della natura umana possiamo davvero trincerarci di fronte al rispetto di un diritto a ricevere un patrimonio geneticamente non modificato nel quale Siria assumerebbe l'essenza naturale di ciascuno di noi non è così
La legge che tedesca l'embrione Suzuki Sx la legge sulla tutela degli embrioni che giustamente per ragioni storiche la legge più severa che ci sia al mondo ammette
Che sia per esempio possibile la selezione del sesso del nascituro per impedire la trasmissione di alcune malattie genetiche come per esempio la distrofia muscolare di Duchenne perché ho citato questo cast perché probabilmente alcune settimane fa avrete tutta ho letto sui giornali che in Spagna e in e Inghilterra Gran Bretagna è stata autorizzata la selezione degli embrioni proprio per impedire alla trasmissione al nascituro nell'anno distrofia muscolare di Duchenne condurre tecnica diverso
E io richiamo l'attenzione perché questo è il problema della politica queste problema di uso corretto
Della legge dello strumento legislativo a come si è proceduto in Inghilterra non in Spagna dalla disciplina e diverso
E forse più vicina dal punto di vista culturale della struttura giudica al nostro sistema ma io credo che il modello forse dobbiamo andarlo a cercare in una cultura giuridica politica istituzionale diversa dalla nostra quella della Gran Bretagna
Lì le persone che hanno deciso di operare in modo da impedire la trasmissione di una malattia genetica e quindi di non sottostare
A una lotteria genetica dannosa per la persona che sarebbe nata non avevano il diritto di fare questa scelta hanno dovuto chiedere la autorizzazione allo Human certi certi liti & embriologia
Authority Thea seleziona tasso pecca dunque qual è la tecnica legislativa adoperata in Inghilterra né permettere tutto né iniettare radicalmente ma consentire attraverso una considerazione casistica
Nelle situazioni meritevoli di attenzione
La Francia per la diagnosi pre-impianto prevede per esempio una serie di regole particolari l'accesso a questo particolare modo di tutela della persona che dovrà nascere
Anche se volete di tutela della e persone che decideranno di mettere al mondo una persona per testi e empiricamente dimostrato cioè il rischio della trasmissione della malattia genetica induce interruzioni di gravidanza
Quindi ci troviamo di fronte a situazioni complesse
Non si o no alla lì lotteria genetica ma disponibilità culturali ad affrontare questo tema
E strumenti giuridici adeguati che consentono di tarare su questo anche il giusto principio di precauzione di fronte a ciò che ci propone la in apparente violazione della natura lo strumentario scientifica tecnologico che abbiamo di fronte
Due notazioni finali perché
E che riguardano da una parte il mercato il mercato ho già fatto un riferimento non possiamo come rischiamo quotidianamente abbandonate a le il la legge di natura quella di cui ci ha parlato all'inizio leopoldo Elia citando il cardinale Ratzinger ritenere che la nuova legge di natura sia il pm
Questo è un punto essenziale se noi vogliamo stabilire un assiologica forte se vogliamo non cedere al relativismo dobbiamo avere questa possibilità
Di non misurare tutto con lo strumento del Met
Seconda considerazione
La questione della sicurezza
E lontana apparentemente da ciò che ho detto ma voglio motivato
Oggi noi ci troviamo di fronte credo che questo sia oggi uno degli oggetti da Napoli
Di fronte a una declinazione della sicurezza come prima e unica liberta
Io cito ripeto perché non è sospetto ed Dahrendorf dell'articoletto su Repubblica la libertà non più diritto questa è la versione che per esempio ispira in questo momento la politica
Della sicurezza in Inghilterra la libertà non più diritto degli individui di decidere il proprio modo di vivere
Bensì diritto dello Stato di limitare le libertà individuali in nome di una sicurezza che lo stesso sta che lo stesso Stato e il solo a poter definire è l'inizio di un nuovo autoritarismo
Ecco io credo che noi dobbiamo affrontare una serie di questioni dirò perché l'ho citato in quest'altro aspetto fino a un alce un altro tipo di compatibilità ed è la compatibilità con la democrazia
E poi la persona la persona umana io nonno verificato reazioni altrettanto indignate
Né in Italia né fuori d'Italia ai di nuovo la parte dell'Inghilterra quando un anno fa il Corriere della Sera ha pubblicato l'immagine di un lavoratore inglese che aveva al polso una specie di grosso orologio era quello che viene chiamato lingue Rabaul computer un computer indossabili
Che imposto dalla ditta dalla quale il lavoratore dipendeva consentiva il controllo a distanza
Consentiva l'invio delle istruzioni consentiva il continuo controllo dei ritmi di lavoro ogni spostamento alla localizzazione della persone
Quale la dignità della persona
Ha ragione leopoldo Elia quando ci dice
Cerchiamo di stare attenti Handy non attribuire per ragioni ideologiche una super protezione all'embrione che io ritengo debba essere riconosciuto non è la formula dell'articolo uno della legge quaranta
Che è una sgrammaticato Turra giuridica impressionante Sele critica legislatore fatte dall'euro da giustamente nella bellissima relazione di Luciano Violante sono fondate per i conflitti che fanno nascere quell'articolo né quasi un esempio emblematico è non è possibile spiegano a un giurista fuori di questo Paese io c'ho provato senza successo no va bene
Allora l'embrione richiede tutela richiede tutela però tutele differenziate
E purtroppo quella legge ha bloccato la riflessione il dialogo che stava portando proprio alla identificazione di tutele adeguate
Ma se noi siamo così attenti all'embrione possiamo essere disattenti al fatto che il corpo della persona sia modificata per sottoporla al controllo di mercato in nome dell'esperienza dell'Est dell'efficienza
O al controllo per finalità di sicurezza per cui in Inghilterra si fa strada l'idea che tutto un certo tipo di criminali debbano essere debba essere inserito sotto pelle un CIPE per poterlo controllare in ogni momento della sua vita vogliano non ritenere che questo fa parte di quell'insieme di valori che riguardano la persona
E tela spessa sorveglianza sulla nostra vita attraverso il controllo delle nostre comunicazioni di ogni tipo riguarda la persona in primo luogo queste sono domande che credo richiedevano una risposta un'attenzione politica così come purtroppo non lo posso analizzare l'ultimo punto
Identità identità oggi è ai miei occhi una parola pericolosa attenzione
Il tanto deprecato a tanta deprecata storia l'illuminismo come male aveva guardato al di là delle identità ricordate che quella rivoluzione dei diritti aveva come finalità di fare uscire dalle identità obbligate
Della società feudale le singole persone affermare l'eguaglianza e l'universalità dei diritti
Lo ha ricordato bene recentemente Amartya Sen che è cosa diversa guardare alla molteplicità la ricchezza la diversità al multiculturalismo e ritenere che questo significhi identità separate
Il problema chiave il riconoscimento della diversità in una chiave con riferimento a diritti comuni e universali questo è il punto questo è il vero risultato del pensiero laico non avrei chiuso nessuno nel ghetto delle identità e dico questo e concludo perché questo vuol dire che i valori devono vivere in spazi liberi e pubblici di confronto uno delle virtù delle demo della democrazia ineliminabile anche quello che ciascuno deve essere esposto alla maggior quantità possibile di opinioni e per questo che la scuola pubblica è uno snodo essenziale non scuola laica contrapposta a scuola cattolica questa appartiene alla storia questa contrapposizione
Non mi appassiona e la ritengo anche anacronistica
La band o invece come luogo della formazione del riconoscimento della se noi favoriremo biglietti se noi riterremo come si continua a chiedere che ciascuno si possa fare la propria scuola in nome della libertà educativa con denaro pubblico prepareremo alla società dei conflitti
Dove dunque i valori della persona saranno sempre oppure esposti all'aggressione degli altri
Vorrei ringraziare davvero Stefano Rodotà e leopoldo Elia per le due relazioni molto ricchi e molto alta che sì stimolare una riflessione su uno dei temi che non possiamo accantonare noi abbiamo fatto una scelta che è stata quella di non fare nell'ambito di questo seminario un gruppo di studio
Sui temi che hanno votato questa sera perché l'argomento richiede ovviamente una riflessione molto più profonda
Avviare un percorso di ascolto reciproco che è mancato nei mesi scorsi e che se vogliamo imboccare una strada per fare un partito dobbiamo sapere che un partito a un partito non basta solo un programma di cose da fare
Nell'arco di una quale si nell'arco d'una legislatura quello può bastare una collisione non partito richiede anche un tessuto di valori condivisi che non può che nascere da un percorso di ascolto quello che è mancato nei mesi scorsi su questi temi di ascolto di dialogo del ricercate ascoltare le ragioni dell'altro oltre che difendere le ragioni proprie quindi credo che su questo diciamo con Anna ci sarà bisogno di una di un altro momento in cui approfondire questi temi
Prima che interventi legislativi che saranno sempre più richiesti e frequenti ci portino di fronte a scelte alle quali non siamo preparati alcune cose logistiche
Do mattini lavorerò detto riprendono le nove e trenta fino alle dodici e trenta e subito dopo l'intervento di di Prodi
Ci sono due Bousquet riportano a Roma deputati e senatori che scelgono di non pernottare qua uno parte subito alla fine lavori un altro parte alle ventidue e trenta alla fine della cena
Domani mattina chi ha bisogno del pullman si trovi alle ore otto in piazza Parlamento sul lato Banca di Roma grazie buona cena
Il tempo sì
Bene abbiamo previsto che spetti a me e a Luigi Zanda una breve apertura dei lavori di questo seminario prima
Delle relazioni introduttive di Luciano Violante Lamberto Dini ed Enrico Morando dobbiamo giustificare la momentanea assenza di Anna Finocchiaro di alcuni altri colleghi del Senato perché impegnati nella commemorazione del quinto anniversario dell'undici settembre che anche noi abbiamo voluto ricordare nel filmato di di inizio dei nostri lavori
Io utilizzerò questi pochi minuti per richiamare le ragioni che ci hanno portato a promuovere queste giornate di approfondimento
E di confronto la prima di carattere generale l'Unione ha vinto le elezioni proponendo al Paese una prospettiva di cambiamento profondo di riforme in campo economico sociale istituzionale
Non siamo andati al Governo per mantenere lo status quo
Né per cancellare semplicemente le brutte leggi della destra e neppure per raccontare un'Italia che non c'è attraverso dei media che non possediamo che non abbiamo occupato e che non abbiamo intenzione di occupare governare nel segno del cambiamento richiede coraggio il coraggio delle riforme noi dell'Ulivo che siamo gli azionisti di maggioranza di questo governo la parte fondamentale della maggioranza parlamentare abbiamo l'obbligo di sostenere queste riforme e di promuoverle nell'interesse del Paese
Abbiamo scelto di concentrare questo seminario su tre aree tematiche
Che da un lato ci consentono di affrontare tutte le principali questioni all'ordine del giorno della ripresa dell'attività parlamentare e dall'altro rappresenta nei principali banchi di prova della nostra capacità riformatrice
è così infatti sulle politiche istituzionali
Dopo lo straordinario risultato del referendum di giugno
Che ha rigettato il pessimo tentativo della destra di modifica della Costituzione abbiamo la responsabilità di definire un percorso trasparente di impegnativo per le riforme
Efficacia ed efficienza dell'azione di governo federalismo regole nuove e moderne nel campo dell'informazione e dei rapporti tra politica economia e finanza leggi elettorali si tratta in altre parole di dare risposte alle domande di modernizzazione del sistema istituzionale che vengono dalla società nella direzione di un allargamento e di un approfondimento della democrazia ad ogni livello
In politica estera il governo del centrosinistra ha già dato prova di coerenza e di grande dinamismo oggi è l'undici settembre il quinto anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle che alle lasciato un segno drammatico sulla scena internazionale
Il quadro che abbiamo di fronte con ferma pesantemente quanto sbagliata fosse la strada dell'unilateralismo e della guerra
E quanto necessario sia che la comunità internazionale trovi la forza per riprendere la strada del multilateralismo delle Nazioni Unite della politica contro le più gravi minacce che affliggono il pianeta
Il governo italiano si è mosso fin qui con grande determinazione e forza nella direzione indicata dal programma rilancio dell'impegno dell'Italia in Europa e per l'Europa dialogo e cooperazione transatlantica su un piano di pari dignità
Rientro del conditi contingente dall'Iraq e conferma degli impegni presi in Afghanistan e negli altri teatri con le istituzioni multilaterali come la NATO e l'ONU
Partecipazione alla missione ONU in Libano e rilancio dell'iniziativa politico-diplomatica per la soluzione del conflitto israeliano palestinese impegno sul dossier iraniano
Ne è scaturita un'immagine l'immagine di un Paese che può davvero tornare a giocare un ruolo di primo piano
Nella promozione di una pace giusta e Medioriente con il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese d'Israele e contribuire ad aprire una nuova fase nel processo di integrazione europea
Dopo le difficoltà e lo stallo seguiti alla bocciatura della Costituzione in Francia e Danimarca
La linea seguita dal Governo non solo raccoglie l'eredità migliore della tradizione politica
Della politica estera italiana ma incontra senza dubbio il consenso e il riconoscimento di larga parte della nostra opinione pubblica
Per questo sarebbe davvero incomprensibile se alle dichiarazioni confuse contraddittorie di Berlusconi la Casa delle Libertà dovesse far seguire un voto non favorevole sulla missione in Libano
Infine il confronto che ci attende sulla prossima legge finanziaria
Sarà senza dubbio un banco di prova della nostra capacità riformista abbiamo detto rigore sviluppo equità sempre Sempre insieme mai separati
Agli occhi degli italiani e dell'Europa le scelte economiche sociali dovranno distinguere il governo dell'Unione da quello della Casa delle Libertà
Rigore significa lotta agli sprechi e all'evasione semplificazione e miglioramento della pubblica amministrazione riorganizzazione della spesa pubblica
Sviluppo significa incentivi a chi crea lavoro a chi produce sapere con la scuola l'università la ricerca a chi si impegna per un ambiente più sano
Significa liberalizzazioni apertura al mercato e alla concorrenza valorizzazione delle risorse inespresse sottovalutate delle donne e dei giovani del nostro Paese
Equità dovrà essere la chiave con la quale interpretare tutte le nostre scelte
Non faremo una finanziaria contro ma per non contro i pensionati ma per chi una pensione rischia di non averla e per chi conta dai trecentocinquanta ai cinquecentoventi euro di assegno mensile
Si può e si deve farlo discutendo con i rappresentanti di interessi consolidati come i sindacati ai quali dobbiamo chiedere di fare uno sforzo in più
Per quei giovani che già si rivolgono a loro che già si iscrivono alle loro organizzazioni cercando tutele che ancora non hanno con lei in prese alle quali dobbiamo chiedere di mettere al primo posto l'innovazione la crescita e di rischiare
Con le regioni e con gli enti locali ai quali possiamo chiedere di qualificare la spesa se riconosciamo loro autonomia e peso politico
La prima finanziaria del governo di centrosinistra può essere l'occasione per un nuovo grande patto per lo sviluppo e l'equità ma proprio qui si misura la capacità nostra dell'Ulivo di incarnare la radicalità delle riforme necessarie
Come avete letto nel programma abbiamo previsto che a conclusione della giornata di oggi leopoldo Elia e Stefano Rodotà
Svolgano una riflessione sul tema valori lei cita identità
Abbiamo scelto questa formula per allargare il nostro orizzonte sapendo che poi dovremo tornare con un apposito incontro di approfondimento su questioni più specifiche ed attinenti al nostro lavoro parlamentare ritengo che questo approccio possa aiutarci a mettere in relazione e a valorizzare al meglio le nostre differenze
Credo sarebbe sbagliato affrontare i cosiddetti temi eticamente sensibili riducendoli ad un confronto ad esempio PACS sì PACS no
Il governo di centrosinistra si distingue da uno di centrodestra anche perché interviene a migliorare ed estendere i diritti
Per questo personalmente ritengo che non possiamo fare niente di meno di quello che abbiamo scritto sul programma dell'Unione in tema di diritti civili e mi auguro che non si usino tra di noi le posizioni più estreme come alibi per non fare nulla
Non veniamo dalle stesse tradizioni ma ormai nemmeno i partiti a cui ciascuno di noi ha dei RIS sono monoliti indiscutibili
L'Ulivo è una sfida se riesce a portare con sé la voglia di cambiamento che hanno mostrato i cittadini che hanno votato il nostro simbolo e che si sono mobilitati per le primarie
Nessuno di noi quando ha fatto la fila per le primarie si è domandato se quella persona
Davanti o dietro di di Luís fosse del suo stesso partito
Senza rinnegare le nostre storie discutiamo troviamo di volta in volta una sintesi per cambiare il nostro Paese per renderlo più aperto e più giusto per tutti
Cominciamo da qui da questo seminario proseguiremo nei giorni prossimi in Parlamento
Ch'io vi porta via pochi minuti
Per per salutarvi e per così ancora che voi e a me stesso buon lavoro queste due
Giornata
Tu che credo che questa sia la prima volta non soltanto in questa legislatura ma anche rispetto alle legislatura passata che c'è una viene convocato una riunione complessiva
Così vasta i parlamentari del centrosinistra
Abbiamo pensato è stata pensata come una riunione che dovesse trattare di temi specifici della nostra prossima agenda parlamentare ricordava adesso Marina la legge finanziaria alle riforme
La situazione internazionale le questioni etiche
Ma io debbo dirvi che credo che questo seminario
Abbia un valore positivo non soltanto perché ci consentirà ci dovrebbe consentire mai vorremmo che ci consentisse di lavorare meglio su questi temi nei prossimi le prossime settimane nei prossimi mesi io credo che il fatto che non ci si trovi tutti assieme qua oggi abbia una rilevanza politica molto particolare penso che costruisca un fatto politico molto importante perché lo che non sia un caso che noi ci si veda proprio all'inizio di lei di legislatura dopo poco più di tre mesi dall'inizio della legislatura coppe non è un caso che nei gruppi parlamentari
Penso al Senato ma anche alla Camera ci si sia riuniti frequentemente in Assemblea ci sia riuniti per discutere lavori dei nostri lavori parlamentari ma insomma ci siamo riuniti io ricordo rispetto alla passata legislatura con una frequenza che che prima non era abituale non avevamo mai fatto e credo che questo non accada per caso credo che esistano delle circostanze
Politiche che suggeriscono questa frequenza che ci hanno indotto a vederci con questa frequenza con questa urgenza ed è e credo che queste circostanze politiche abbiano a che fare con molti con molti i fattori compresa anche la durezza dei dei lavori parlamentari del fatto che questa legislatura siamo in maggioranza ma credo che abbia a che fare anche con la natura particolare dei nostri gruppi noi discuteremo in questi due giorni di questioni che attengono a nostra attività parlamentare ma io voglio dirvi che a mio parere non sarebbe male se questo nostro seminario né potesse seguire anche anche anche in tempi brevi nel seguisse un altro che par nel quale noi potessimo discutere
Anche e direttamente dei temi politici dei temi politici più delicati di questa fase a cominciare dall'appuntamento con il Partito Democratico con il problema dei suoi contenuti con il problema
Di quale sia dei quali dovrebbe essere nostro impegno per la sua costituzione e quale ruolo abbiano i gruppi in questo in questo dei gruppi parlamentari io credo che noi abbiamo un grande interesse a discutere questa questione questo tema non è un intesa legato soltanto al fatto che noi siamo tutti deputati e senatori del Margherita dell'Ulivo e dei DS
Ma credo che noi abbiamo interessa anche a risolvere in qualche modo alla nostra condizione
Di gruppi parlamentari dei gruppi parlamentari dell'Ulivo alla Camera al Senato perché questi nostri gruppi sono il frutto di una decisione coraggiosa che io condivido la decisione saggia dei nostri partiti per di più seguono anche lezioni alle quali alla chiama dei deputati non si perché vi si sono presentati insieme ma sono pur sempre dei gruppi parlamentari che si riferiscono a due partiti diversi
Io credo che non sarebbe non sarebbe giusto solo non non rilevare che questo fattore questa condizione rappresenta una qualche anomalia che noi possiamo comprendere soltanto nella prospettiva che entro un tempo ragionevole impartiti da cui veniamo poi si ritorni insieme in un partito in un partito unico un partito nel quale i gruppi unitari possano riferirsi naturalmente a un gruppo parlamentare ecco credo che se questa debba essa poi io comunque se si debba se se ne discute questa prospettiva credo che anche gruppi parlamentari non soltanto i partiti debbano affrontare l'argomento
Io penso lo debbano fare anche perché qui lo diceva Marina
In in altro modo e lo dico diversamente anche perché nei gruppi parlamentari in qualche modo il partito unico già nato Madina dicevo e quando si è andati alle primarie non si poteva distinguere chi stava vicino a noi dal a che partito appartenesse io credo lo dico
Non vorrei sembrarvi
Ingenuo forse sommario credo che anche nei gruppi parlamentari la nostra attività parlamentare sia molto difficile poiché distinguere delle iniziative la nostra provenienza e ci siamo divisi abbiamo discusso abbiamo discusso molte cose abbiamo avuto su molti argomenti anche opinioni diverse
Ma io non ho mai rilevato che questa diversità di opinioni fosse presse trovasse la sua origine nel partito di origine mi è sembrato che ogni volta in ogni caso discussione deve differenze fossero differenze sul sulle opinioni su vari argomenti e non e non certamente sul sul sulla base di un'origine di ciascuno di noi io quindi credo che i nostri gruppi stiamo già cambiando in qualche modo il metodo di far politica
Perché in politica in Parlamento e che credo che questo cambiamento vada in una direzione di una maggiore unità e se permettete perché riguarda la mia opinione questa marginalità e nella direzione del partito democratico penso che potremmo riunirci per parlare di questo anche presto grazie a tutti noi buon lavoro
Grazie Luigi non avevo detto in apertura che a questo nostro seminario sono stati invitati anche i nostri colleghi del Parlamento europeo ce ne sono alcuni che voglio salutare purtroppo le date non sono felicissima per loro perché credo che sta ti ha per ricominciare domani l'attività
Hanno già impegni quindi non ce ne sono molti ma li ringrazio perché dà il segno anche di un lavoro che stiamo facendo seppure in luoghi diversi anche in forme diverse un lavoro che ci unisce per la prima delle tre relazioni introduttive tematiche chiamerei Luciano Violante che non vedo però l'avevo intravisto privata peggio che in fondo presidente Violante non so se vuole parlare da qui o da lì
Ruoli
Poi subito dopo vediamo se senatore Dini arredata lo sa seduto chiedo scusa agli atti correlatori voi dopo devo andare via perché stasera
Un impegno a Modena per l'undici settembre
Vi chiedo scusa
Dunque il referendum del ventiquattro e venticinque giugno è stato una sorta di spartiacque tra due modi di intendere la Costituzione
Quello populista e quello democratico
La vittoria del no assegnato la prevalenza della concezione democratica
Ma non tutto ciò che era stato proposto dal centrodestra era sgradito alla Pubblico opinione anche se era sgradito noi
Sembra infatti che per la vittoria del no sia stato decisivo il giudizio negativo sulla devolution e in particolare il timore che fossero ridotti i servizi sociali nei confronti dei soggetti più poveri che nelle aree più povere del Paese
Diverso invece sarebbe stato l'orientamento degli elettori se nel dibattito pubblico avesse prevalso l'attenzione all'aumento dei poteri del primo ministro
Per la ricerca citata in un recente studio del Mulino risulta che dopo le elezioni politiche e prima del referendum
Circa il quarantotto per cento degli elettori si era dichiarato favorevole all'aumento di potere del Presidente del Consiglio
Trentasette per cento contrario e quindici per cento incerto
Tentiamo di trarre alcune indicazioni da questi primi dati
Primo
Nessuna riforma deve mettere a rischio i diritti sociali potete a a rigettare da mettere a rischio i diritti sociali
Seconda
La riforma deve mirare ad una forma di governo stabile efficace in grado di realizzare il programma presentato agli elettori
Deve essere tale per raggiungere democraticamente gli stessi effetti che nell'immaginario collettivo appare conseguire la concentrazione dei poteri sulla sulla persona
Questo aspetto da riforma tocca non solo il potere del Governo in Parlamento ma anche e forse soprattutto la legge elettorale
Peraltro il rafforzamento degli esecutivi deve accompagnarsi ad una sorta di rianimazione delle sedi della rappresentanza politica
Oggi i consigli comunali provinciali regionali e per alcuni aspetti anche il Parlamento vivono una crisi di ruolo
Alta dannosa onnipotenza propria della prima fase della storia della Repubblica sino ai primi anni ottanta ha fatto seguito una progressiva espansione degli esecutivi in nome del valore della governabilità valore positivo
Ma una democrazia non è fatta solo del comando dei più votati e fatta di pluralismo diritti delle minoranze controllo
Perciò occorre un riequilibrio tra rappresentanza e decisione tra Consiglio e Governo anche per temperare alcuni eccessi di personalismo Kediri dirigismo che l'elezione diretta porta inevitabilmente con sé
Terza indicazione
La vittoria dei no propone alla nostra attenzione il rifiuto dei cittadini per leggi di riforma onnicomprensive incomprensibile alle lettura
Destinate in più a siglare un patto politico tra i contraenti che a costruire un ordine costituzionale
Detto in termini diversi basta con l'uso politico della Costituzione
Con tentativi cioè anche nobilissimi di siglare attraverso la riforma della Costituzione fatti che riguardano la contingenza politica
Il patto per la riforma fra parti che hanno divergenti ruoli Tim ruoli in Parlamento deve riguardare certamente gli indirizzi di fondo ma non può condizionare la redazione delle singole norme che deve essere svincolata da obblighi derivanti dalle convenienze per obbedire a criteri di chiarezza sobrietà immediatezza proprie delle costituzioni
Non si tratta di un tecnicismo
Le norme costituzionali per loro natura sono destinate a durare nel tempo anche oltre le singole fasi politiche
Devono regolare la vita dei cittadini e delle istituzioni in modo chiaro sintetico e necessariamente elastico
Vista lo spiccati del lunga durata della loro efficacia
Questi criteri non sono riconoscibili né nel testo della Commissione bicamerale della tredicesima legislatura nella riforma sottoposta a referendum nel giugno scorso
Nella prima infatti prevalse la grande esigenza politica propria di quella fase di avvalersi delle informa Pella rinviare la legittimazione reciproca tra le due coalizioni
Nella seconda ha prevalso l'esigenza di rinnovare attraverso una riforma il Patto di maggioranza nella Casa delle Libertà
Per questa ragione i testi che entrambe le riforme in molti punti appaiono farraginosi contorti e a volte addirittura incomprensibile
L'esito negativo della consultazione popolare non ci condanna all'immobilismo
Indicazioni significative sono venute dal Presidente della Repubblica nel suo discorso di insediamento e successivi interventi
Sottolineato il quadro i principi fondamentali ma il massimo messi in questione il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità di verificare anche dopo il referendum
La possibilità di nome proposte di riforma capaci di raccogliere in necessario largo consenso in Parlamento
Evidentemente è finito il tempo del riformismo creativo che nutriva in via principale la preoccupazione di prendere le distanze tra i valori e dallo spirito della Costituzione del mille novecentoquarantotto
Ci servono invece riforme evolutive che partendo dei grandi valori di quella carta siano capaci di declinare nel contesto della società contemporanea così contribuendo al loro consolidamento
Noi non abbiamo condiviso nello spirito nel contenuto dalla riforma approvata nella passata legislatura tuttavia sarebbe ingeneroso disconoscere la fondatezza di alcune ispirazioni l'attuazione del federalismo il superamento del bicameralismo perfetto il rafforzamento dell'esecutivo in Parlamento
Non abbiamo condiviso il modo in qui in quelle ispirazioni si erano tradotte in norme ma nessuna riforma può prescindere da quelle esigenze
Da quanto sinora caduto dobbiamo responsabilmente trarre alcune lezioni la prima la riforma serve a dare un ordine costituzionale alla Repubblica non un ordine politico alle coalizioni
Secondo
Abbiamo alle spalle il terzo fallimento in dodici anni della riforma complessiva della seconda parte della Costituzione
Nel mille novecentonovantaquattro la commissione di Mita idioti presento alle Camere un progetto di revisione costituzionale della seconda parte
Il progetto non fu esaminato per anticipato scioglimento della legislatura
La commissione bicamerale costituita nel novantasette presieduta da Massimo D'Alema sia Renon nel maggio novantotto quando l'onorevole Berlusconi allora leader dell'opposizione ritirò il sostegno del centrodestra al prosieguo dei lavori di riforma
Il referendum cancellato da riforma approvata dalla CDL nella scorsa legislatura
Se ci sono stati tre fallimenti consecutivi dobbiamo prendere atto che è diventato improponibile in modello spesso di grande riforma come innovazione radicale contestuale di diverse parti della Costituzione
Questo modello di intervento si è dimostrato sbagliato perché dalla prevalenza le contingenze politiche rispetto alla coerenza costituzionale
Resta indifferente al problema dell'attuazione scoraggia per la sua complessità un dibattito ragionato e può condurre a reazioni di rigetto alimentate da motivi che nulla hanno a che vedere con la riforma in quanto tale per questo complesso di ragioni un ulteriore tentativo di grande riforma sembrerebbe destinato non a chiudere ma prolungare l'attuale instabilità costituzionale
La terza lezione
Abbiamo bisogno di riforme che rispondano non alle esigenze del sistema politico ma i bisogni della società italiana
E se quindi dovranno rispondere a tre criteri di fondo o dovrebbero rispondere
Riqualificare il potere pubblico modernizzando semplificando in funzione di funzionamento avvicineranno le esigenze dei cittadini
Assicurare un migliore garanzia dei diritti dei cittadini anche sul piano della vita quotidiana
Realizzare il più economico ed efficace funzionamento degli apparati pubblici di modo che la razionalità economico-finanziaria costituisca il presupposto per l'organizzazione dei pubblici poteri
Sulla base del lavoro sicura compiuto nelle diverse legislature si possono individuare quattro possibili campi di intervento
Primo campo macro questioni superamento del bicameralismo perfetto
Struttura e poteri del Senato
Forma di governo procedimento legislativo poteri di controllo del Parlamento sul governo riforma della legge elettorale ordinamento giudiziario
Nuove frontiere secondo campo bioetica cittadinanza tutela dell'ambiente della natura
Questioni monotematiche riduzione del numero dei parlamentari Roma Capitale città metropolitane
Numero di mandati per sindaci e presidenti di Provincia tema su quali dobbiamo decidere con una certa fretta per evitare di arrivare alla soglia delle prossime elezioni amministrative senza avere sciolto questo nodo conflitto d'interessi
Interventi comunque obbligatori
Riforma del titolo quinto come a sua volta riformato dal centrosinistra della tredicesima legislatura tenendo conto delle decisioni della Corte costituzionale e di questi cinque anni di applicazione
Attuazione del federalismo fiscale
Attuazione dell'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila uno
Articolo che prevede l'integrazione dei regolamenti del Senato e della Camera per assicurare la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni delle Province autonome degli Enti locali alla commissione per le questioni regionali
Interventi richiedono modalità e procedure diverse
Alcuni richiedono leggi costituzionali
Il federalismo fiscale l'attuazione articolo centoquattordici eventuale terzo mandato richiedono leggi ordinarie
Il quattro campi hanno l'idea di di maturazione di impatto assai diversi tra loro un principio di buonsenso richiederebbe di riprendere il lavoro di riforma partendo dagli interventi che sono più urgenti insieme più maturi
Non vendo sì in questo ordine di idee le commissioni Affari costituzionali della Camera e del Senato hanno deliberato di dare vita ad una comune indagine conoscitiva sullo stato di attuazione del federalismo l'indagine è stata approvata alla unanimità entrambe le Commissioni e da aspetti nuovi
Si tratta di un lavoro di carattere seminariale cui parteciperanno insieme ai sindacati Confindustria Anci UPI conferenza dei presidenti di Regione e Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali
I temi sono quattro e ciascuno è stato dedicato una seduta ripartizione delle competenze tra Stato Regioni sei ottobre federalismo fiscale garanzie dei diritti sociali sente il governo concreto dei rapporti tra Stato Regione il tredici Roma Capitale aree metropolitane quattordici
Ai nostri interlocutori sono state inviate a fine luglio per ciascuna sessione alcuni specifici quesiti
Evitare discussioni generiche la discussione si svolgerà attorno alle risposte che ciascuno gli intervenuti darà requisiti proposti dalle Commissioni
Qui c'è un paragrafo che salto dove contro le tre del testo scritto turistico perché abbiamo scelto questi quattro temi rifaccio grazie
Nel dibattito precedente al referendum ci si è molto soffermati su come riformare ricorderanno i colleghi se attraverso l'articolo centotrentotto come adesso con robusti ITO così come propone il programma dell'Ulivo
Oppure attraverso l'Assemblea costituente tesi che noi non condividiamo
Oppure attraverso un'assemblea redigente
Devo dirvi colleghi che con una certa prudenza quando all'orizzonte di un possibile processo riformatore il tema del come riformare sembra prevalere sul tema del che cosa riformare
Rischia di proporsi l'esigenza che appartiene più alla politica che la società in ogni caso che i dati su credo che sia meglio procedere attraverso dei di ordinaria del centotrentotto eccetera ed attraverso progetti distinti
Spetterà la forza della politica il compito di tenere fermo un quadro di coerenze costituzionali e politiche che tenga insieme le diverse proposte di riforma
Il tema del federalismo della ripartizione delle competenze tra Stato Regioni e della individuazione dell'organo destinato a governare questi rapporti ci conduce ad una breve riflessione sul mutamento del ruolo della Corte costituzionale del nostro sistema politico
Nel passato il compito pressoché esclusivo della corte consisteva nel decidere sui cosiddetti giudizi incidentali quelli sollevati da un giudice nel corso di un procedimento civile penale amministrativo fu tributario
Nel tempo questa categoria di decisioni se ne aggiunge un'altra più politica che comprende le decisioni su conflitti tra Stato e regioni e quelli tra poteri dello Stato in particolare tra magistratura ordinaria Parlamento in ordine all'autorizzazione all'arresto eccetera
Il presidente Zagrebelsky nella conferenza stampa del due mila quattro relativa all'attività svolta dei giudici costituzionali nel due mila e tre
Riferiva che per la prima volta nella storia della corte gran parte della sua attività era stata impegnata per la risoluzione di conflitti
Cioè per la prima volta la funzione di arbitro per la ripartizione delle competenze tra Stato Regioni e tra poteri dello Stato prevaleva quantitativamente e qualitativo qualitativamente sulla funzione tradizionale l'anno successivo il bilanciato qua presidente Onida che informò come nel due mila e quattro il numero delle sentenze pronunciate nei giudizi introdotti dallo Stato dalle Regioni abbia superato e di molto gli altri tipi di decisione
Unità ricordava che la corte ha iniziato in termine sistematicamente sospetti fondamentali dell'organizzazione della repubblica
Nel due mila e sei sempre con riferimento l'anno precedente al mille cinque il presidente Marini informava per sentenze pronunciate nei giudizi in via incidentale nostra ottanta cioè la via tradizionale mentre quelle relative ai conflitti erano state novantanove il sorpasso del frutto di un consolidato andamento del lavoro della corte sempre più spesso chiamato dal governo dalle regioni dal Parlamento dalla magistratura a svolge la funzione di arbitro di un conflitto
Nel corso di una conferenza stampa di presentazione del rapporto il presidente cercava comprensibilmente di attenuare il significato politico del dato
Spiegando che una parte rilevante di conflitti dipendeva dalla scarsa chiarezza da informa il titolo quinto nella seconda parte della Costituzione
Anche i presidenti Zagrebelski Onida hanno cercato di limitare la portata del dato invitando ad andare oltre le apparenze perché molti casi di decisioni sui conflitti
Avevano anche deciso su diritti fondamentali dei cittadini come la salute e la tutela dell'ambiente i livelli essenziali e di diritti civili e sociali
Ma dal punto di vista politico le cose non cambiano anzi la tutela costituzionale dei diritti fondamentali anzi se la tutela costituzionale dei diritti fondamentali Ceccherini passasse oggi
Più attraverso la soluzione di conflitti tra putti della Repubblica che attraverso le decisioni su eccezioni resterebbe comunque il segno di un mutamento dello della corte e conseguentemente della geografia politico costituzionale del Paese
In definitiva sta nascendo una nuova funzione della corte costituzionale giudice dei diritti suo malgrado al giudice dei conflitti
La funzione arbitrale delle corti è tutt'altro che sconosciuto in altri Paesi federali ai statunitense Germania al campo del Belgio ed in quei Paesi ormai acquisito che la corte rientra nella governance del Paese
Il suo una storia del sistema legislativo americano lo respingono sostiene che la Corte suprema ormai un ruolo fisso e chiaro in un sistema citato di gamma la stessa cosa si può dire degli altri Paesi citati un processo analogo è in corso il nostro Paese solo che non ce ne siamo accorti
Sì aprissimo gli occhi saremo costretti a prendere atto che in tutti i Paesi che trae le corti appartengono sistema di governo ma l'Italia regione della crescita dei curdi trame dei giudici dalla Consulta non sta in una scelta razionale e condivisa
Stante l'imperfetta formulazione della riforma in leggi approvate nella scorsa legislatura che violavano palesemente la ripartizione delle competenze tra Stato e regioni
In sostanza cioè nel mondo politico una sorta di indifferenza al nostro mondo alle conseguenze istituzionali delle scelte che si effettuano e dalla elevata conflittualità tra le istituzioni
Devo dire di colleghi che guardando alcuni disegni di legge che escono anche recentemente dei ministeri non si comprende se ci sono burocrazie ministeriali chi ignorò la sentenza della Corte oppure burocrazie per le quali la moltiplicazione dei conflitti tra Stato e regioni giova alla salute dalla Repubblica
Sia chiaro e società di oggi sono certamente più conflittuale di quelli di ieri se non altro per la maggiore percezione i propri diritti che hanno i cittadini e delle proprie prerogative che hanno le istituzioni
Ma l'Italia la conflittualità un tasso quasi patologico determinato dalla crescita di un'abitudine pubblica e privata all'anno accettazione della regola
Figlia di questa abitudine e la cattiva costruzione delle norme se le regole non sono così importanti non è neanche importante scrivere in modo chiaro
Il corollario e che la battaglia parlamentare attorno alla costruzione delle regole e più spesso un terreno di scontro per la definizione di un primato politico c'è un confronto per decidere gli effettivi ambiti operativi della norma in costruzione
Non è possibile intervenire in breve tempo correggere abitudini nazionali
Ma è possibile intravedere alcune strade per evitare di scaricare sulla corte oneri impropri
Innanzitutto è prevedibile che i conflitti tra magistratura e Parlamento si riducono in questa legislatura per la minore propensione dell'attuale maggioranza politica digiuno indulgenziale nei confronti dei parlamentari
Segnali positivi si vedono anche nell'altro versante il ministro Lanzillotta competente per gli affari regionali esponenti proprio programma davanti alla Commissione affari costituzionali della Camera ha informato l'iter avviato con le singole regioni un confronto sul contenzioso in corso nei confronti dello Stato
Per addivenire a soluzioni concertate che riducano la conflittualità e conseguentemente la pressione sulla Corte
La stessa procedura fondata sulla concertazione è stata adottata per il futuro
Evidente che questa metodologia se seguita con costanza tutte le parti potrebbe alleggerire la tensione politica sulla Corte costituzionale contribuendo alla normalizzazione della fissione sua fisionomia
Tuttavia il programma del ministro costringe a fermare l'attenzione sul secondo punto
Nel tradizionale stati centralistici il Parlamento ha una sola funzione sovrana quella dell'indirizzo politico dell'approvazione delle leggi del dare e togliere la fiducia ai governi nello stato federale con lui stiamo progressivamente diventando a quella funzione si accompagna un'altra la regolazione autorevole ed efficace dei rapporti tra Stato Regione Autonomie locali che funzioni sono due
Attorno a questi due funzioni potrebbe forse portare la Future distinzione tra Camera e Senato
La Camera potrebbe continuare a svolgete attuali funzioni ed il Senato invece potrebbe svolge prevalentemente l'altra funzione sovrana quella di regolare funzionamento del federalismo attraverso la relazione quotidiana tra tutte le istituzioni interessate
A questa conclusione si arriva anche considerando che la commissione per le questioni regionali ormai l'organismo troppo fragile per la complessità dei problemi
E che la stessa riforma del titolo quinto provato lo centrosinistra prevede l'articolo undici vado ma transitoria in vista della riforma tra parte relativa al Parlamento quindici anche lui quando mi ha fatto la riforma del due mila uno abbiamo pensato necessità di vedere complessivamente questa materia
Mercoledì prossimo inizia cioè dopodomani presso la Commissione affari costituzionali della Camera l'esame del progetto di legge presentato pronti i presidenti di gruppo dell'Unione per una nuova disciplina del conflitto di interessi
I primi due anni di applicazione della legge Frattini hanno rivelato fragilità applicative inesistenza di sanzioni adeguate a scongiurare l'uso del potere pubblico per finalità private
Incongruenze e contraddizioni
Le due autorità cioè l'autorità antitrust è quella sulle comunicazioni che hanno la vigilanza sulla materia hanno segnalato al Parlamento nero relazioni da necessità di ben quindici correzioni alcuni radicali per tentare di rendere efficace la legge
Affronto brevemente qui il problema né sospetti politico-costituzionale
Nel dibattito pubblico l'esigenza disciplinare anche in Italia il conflitto di interessi
Quel CIPE con ingresso a Palazzo Chigi dell'onorevole Silvio Berlusconi nel mille novecentonovantaquattro
Questa coincidenza va depurata di sostanza dei sospetti polemici
Ricondotta suo significato politico costituzionale
Elezioni politiche del novantaquattro sono le prime che si tengono dopo il crollo dalla Prima Repubblica
Sino a quel momento il personale politico accedeva alle più alte cariche dello Stato attraverso una selezione operata dei partiti che privilegiamo non coloro che si erano dedicati professionalmente la politica
Non era mai accaduto sino a quel momento che cedessero al vertice dell'esecutivo titolare di grandi aziende
La fine della Prima Repubblica determinata dal crollo i principali partiti di governo dalla trasformazione di altri dalla nascita come forse dalla legge elettorale maggioritaria coincide con la fine dello stato di partiti
Con la fine della netta separazione fra società politica e società civile con un temperino della netta distinzione tra stato e mercato tipica della democrazia classica
Il mancato chiarimento di carattere di questa fase che all'origine di molti equivoci sulla finalità di una legge relativa conflitto di interessi
Non è stato l'avvento al potere di uno specifico uomo d'impresa che ha posto la questione del conflitto di interessi la questione si è posta per ciò che con l'avvento comportava e comporta nel sistema politico italiano
Ed è significativo che successivamente in alte responsabilità di governo a livello nazionale regionale e locale il fenomeno si sia ripetuto con frequenza si ripete oggi con frequenza
Ha avuto fine monopolio dei partiti sulle cariche pubbliche
Personalità forti del mondo dell'impresa sono entrate nella coni politica con proprie formazioni o all'interno di formazioni nuove e conseguentemente si sono conseguentemente sono posti la nostra democrazia problemi del tutto inediti
Tra questi problemi c'era e c'è quello del rapporto tra gli interessi privati di cui la Saar sia titolare e gli interessi pubblici che devono tutelare che deve tutelare la sua attività di governo
Un difficile equilibrio tra il favore per l'accesso di nuovi soggetti alle più alte responsabilità politiche garantito dall'articolo cinquantuno dalla Costituzione
E la necessità di prevenire processi di privatizzazione della politica che ledono il principio democratico classico come contrapposta principio patrimoni a vista
Negli scontri che ci sono stati ci sono sul tema si confrontano anche due diverse culture politiche
Quella che tende a privilegiare il ruolo dei partiti nella vita pubblica e quella invece che tende a considerare come Piera garanzia democratica il primato di quella parte della società che stranieri partiti
Corollario di questo scontro la diatriba sul professionismo politico
Posto che dilettantismo al governo ne ho curati a nessun Paese sappiamo qualcosa l'esperienza ci dice comunque che un buon livello di professionalità può essere acquisito anche da chi non viene dalle file dei partiti
Tuttavia innegabile che l'outsider al governo propone di per sé problemi nuovi quando un dirigente di partito assume una funzione di governo la sua attività si svolge prevalentemente lungo le vie di mediazione tra Stato e società che sono proprie del partito politico
In tal modo il suo tavolo diventa una sorta di luogo di sintesi tra istanze sociali e logiche politiche
Come
Ma scusate
Quando invece l'eletto assume responsabilità di governo in forza della sua capacità di stare sul mercato
Nella sfera politica irrompe una potente scheggia di quel particolarismo che fattore costitutivo della sua identità che non è temperata né immediata un filtro politico quale quello del partito
Inevitabilmente a questo punto si pone il problema di tenere separato potere pubblico interessi privati
Tanto più che mentre nel mercato ciò che spesso conta e il risultato a volte con una certa disinvolta disattenzione per le regole nello stato rispetto delle regole e l'essenza stessa democrazia
Al di fuori di ogni polemica a me pare che l'insofferenza per le regole e penso eventualità incaricati di applicarle e fatte rispettare
In non limitati casi di apologie dell'impunità e di uso del potere politico per conseguirlo i casi di irrisione di principio di eguaglianza di fronte alla legge
La proliferazione dei condoni quali misure dirette ad evitare l'applicazione di sanzioni a chi la legge ha violato non sono frutto di una personale perversa e sono personale propensione all'estorsione potere politico per finalità private
Ma la conseguenza di quell'ingresso impetuoso di settori di mercato dello Stato
Che arricchisce la platea di coloro che possono esercitare funzioni politiche ma che può avere effetti distruttivi di fondamentali assetti democratici qualora continuassero a mancare adeguati contrappesi
Voglio dire che come l'eccesso di peso dello Stato sul mercato porta conseguenze disastrose per l'economia così l'eccesso di peso del mercato dello Stato può essere mortale per fondamentali valori democratici
Non credo che sia un caso che il Paese che più efficacemente si è dotato di un imponente complesso di misure per prevenire il conflitto d'interessi se non proprio gli Stati Uniti
Tanto fermamente convinti della centralità del mercato quanto caldi misticamente preoccupati dello sviamento di potere pubblico per finalità puramente private
Una buona normativa sul conflitto di interessi infine non deve avere lo scopo di dissuadere chi proviene da un'esperienza il mercato dalla partecipazione alla vita attiva la vita politica
Ma deve farsi chianche questa partecipazione se ispirate a criteri costituzionale della imparzialità e buon andamento tra pubblica amministrazione
Uno degli istituti americani c'è più approfondito la materia ha scritto che il regime ideale di conflitto di interessi consiste nel meno oneroso complesso di restrizioni che sia compatibile con la promozione di un contesto istituzionale eticamente efficace
Si tratta credo di un criterio valido anche per il nostro lavoro di riforma
La riflessione sulle ragioni politiche costituzionale di una legge sul conflitto d'interessi mi permette di passare all'ultima parte di questa esposizione i cinque anni che ci stanno le spade ci hanno portato a sei vicini ad una crisi costituzionale della Repubblica e si sarebbe compiuta se nel referendum avessero prevalso i siti
Intendo riferirmi ad un processo profondo caratterizzato dalla crisi di effettività della Costituzione intesa con le crisi che suo riconoscimento diffuso
E crisi che significato stesso del costituzionalismo come teoria giuridica dei limiti al potere politico
Il cambio di maggioranza non è sufficiente a farci dichiarare superato il pericolo Lidia del potere politico libero da vincoli parlamentare regole procedurali
Finalistica mente orientato perseguimento del risultato indipendentemente dalle regole
Potrebbe essere ritenuto anche in buona fede Lunik idoneo a garantire il Paese in un sistema internazionale fortemente competitivo e più veloce di quanto spesso non consente nuove regole della democrazia
Perciò non sono certo che i germi e oculati nel sistema politico dalla vecchia classe dirigente si siano estinti dopo le elezioni di aprile
è andato avanti un processo di banalizzazione la democrazia come il potere nelle mani di più da Tucidide
Che tra l'ascia però gli altri tre pilastri della moderna democrazia e cioè il pluralismo delle istituzioni rappresentative il rispetto delle minoranze e la possibilità da parte di queste ultime del controllo delle maggioranze
Non si esce da questa fase senza alcune idee di fondo si compiti ed è responsabilità dell'attuale classe politica dirigente nei confronti delle principali istituzioni della Repubblica
Il problema tocca il potere giudiziario nel suo complesso oggetto per anni di aggressione di spoliazioni parlo del potere giudiziario non parla tre classi di operatori
Ed oggi mancante di un ubi consistam
La questione non si risolve limando le unghie alle misure del centrodestra
Si risolve a mio avviso con un'idea diversa del potere giurisdizionale della sua funzione di servizio per i cittadini della sua responsabilità e della sua indipendenza forse un'autonoma e apposita riflessione su questi punti potrebbe essere utile più grave e il problema dello Stato
Dobbiamo ripensare lo Stato
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una progressiva spoliazione delle funzioni dello Stato e delle prerogative della sua antica sovranità in tutte le direzioni
Verso la Commissione Europea presso la corte di giustizia verso le Regioni verso da tributi locali verso le diverse magistrature si pensi solo al peso tanto silenzioso quanto condizionante della magistratura amministrativa della vita pubblica
Verso l'autorità indipendenti verso i commissari straordinari versi monopoli privati quando si è privatizzato senza riuscire a liberalizzare
Lo Stato nella sua dimensione politica ha perso i velluti i ricavi e corone di Scettri pantofole poggia il piede strascichi e ma lei continua a volte a ragionare come se fosse ancora legalmente vestito
Ed è saltiamo come segno di lodevole modernizzazione ogni ulteriore sottrazione di panni a qualcuno che ormai indotto esposto alle intemperie
Non tutte queste spoliazioni sono criticabili anzi molte di esse Unione Europea federalismo ad esempio sono il frutto di scelte moderne e democratiche che tutti i cittadini
Ma oggi dobbiamo porci una domanda di fondo
Che cosa oggi è meritevole di essere dello Stato
Quali sono ripeto oggi le prerogative ineliminabile del potere pubblico statale
Forse bisognerebbe fermare la macchina chiedersi dove sta andando lo stato e se la destinazione così individuata coincida con i bisogni legittime dei cittadini con le nostre aspettative i nostri valori i nostri ideali mi ha colpito che aveva deciso nel due mila e tre la Corte costituzionale al fine di non spogliare lo stato di alcuni suoi essenziali funzioni a inventato tra virgolette la sussidiarietà rovescia ritenendo possibile attribuire allo Stato sulla base del principio costituzionale dell'Unità ed indivisibilità della Repubblica
Funzioni che apparentemente risulterebbero attribuita alle Regioni
D'altra parte l'ordinamento certamente attento alle prerogative del federalismo come quello degli Stati Uniti prevede la clausola di supremazia clausola di supremazia come deroga a normale ripartizione delle competenze insomma
Una parte della nostra riflessione il nostro impegno dovrebbe essere destinata alla individuazione delle responsabilità e dei poteri di ciò che deve essere dello Stato nella società contemporanea
Parallela intrecciata questa riflessione e la ripresa di autorevolezza e dignità dell'azione politica
Non so se ce la faremo in queste due giornate ma la riflessione potrebbe forse cominciare proprio in quell'occasione e ringrazio
A grazie a Luciano Violante e adesso la parola a Lamberto Dini volevo avvisarvi che qui a fianco c'è un'altra sala con una televisione a circuito chiuso per chi non trovasse posto qui anche se avviso anche che ci sono delle sedia ancora libere
Grazie grazie
Cari colleghi cari amici
A cento giorni dall'avvio della nuova esperienza di governo credo che possiamo riconoscere che l'azione dell'esecutivo assegnato quella svolta nella politica estera per la quale c'eravamo impegnati nel programma di fronte agli elettori
Una politica proattiva di impulso intesa a dare un contributo alla ricerca della pace e della sicurezza
L'obiettivo essenziale è quello di garantire la difesa dei diritti umani e la promozione della democrazia
Una politica estera dunque che vuole sapere come ha giustamente detto il ministro D'Alema una forte connotazione Etica
Questo è un carattere che noi riteniamo fondante dell'azione dell'Italia iscritto nell'articolo undici della nostra carta costituzionale
Che vede quale strumento principe della politica estera la promozione per le organizzazioni internazionali e l'attiva partecipazione alla loro azione
L'appartenenza agli organismi internazionali è e deve essere la dimensione strutturale della politica italiana lo è stata sin dall'inizio della Repubblica con la scelta del governo De Gasperi di aderire all'Alleanza atlantica un'alleanza che la storia ha mostrato essere un essenziale strumento di promozione di pace
E quella di partecipare alla costruzione dell'unità politica dell'Europa con obiettivi subito ambiziosi le Nazioni Unite sono lo strumento universale di quella visione della politica estera fondata sul multilateralismo sulla ricerca quindi del consenso più largo
Solo il consenso rende giusto a livello internazionale ciò che è forte
Sono davanti agli occhi di tutti i fallimenti di politiche unilaterali fondate sull'uso della forza seppur motivate dal perseguimento di obiettivi dichiaratamente nobili
Queste politiche noi gli abbiamo osteggiate e continueremo a farlo
Crede era molti Larizza lirismo non è una fuga fuga dalle responsabilità nazionali Branzi richiede un impegno ancor più complesso
Lo abbiamo dimostrato con l'attività che ha portato alla missione in Libano
Un intervento delle Nazioni Unite di cui ora sul campo ci troviamo a portare un essenziale responsabilità
è stata l'azione del governo italiano coraggiosa nelle sedi internazionali a determinare un impegno così significativo di Paesi appartenenti all'Unione Europea in quel difficile scacchiere
è una responsabilità che ci siamo presi e che dobbiamo spiegare al Paese
L'intervento in Libano si è imposto per evitare un ulteriore allargamento del conflitto
Dalle dimensioni e conseguenze imprevedibili in una zona del mondo che sappiamo essere carica di problemi ma legata a noi dalla storia e dall'agiografia
L'attenzione verso l'ASPI la sponda sud del Mediterraneo e del Medio Oriente è uno dei tratti che connotano la storia di lungo periodo del nostro Paese
Una storia fatta di relazioni economiche e culturali di scambi umani fecondi ma anche problematici
Il governo ha giustamente ripreso un ruolo da protagonista nella politica mediterranea verso la quale dobbiamo richiamare l'attenzione di tutti i partner europei
Lavorando a una riattivazione del processo di Barcellona che purtroppo in questi anni per le condizioni esistenti non ha dato tutti i frutti sperati
è necessario muoversi in maniera coerente sui tre aspetti di detto Processo di Barcellona quello culturale quello economico e quello politico come parlamentari
Dovremmo cercare di valorizzare tutti i fori di dialogo per costruire un consenso su soluzioni condivise con i governi e i popoli della sponda fu sud del Mediterraneo e del Medio Oriente
A chi chiede di seguire soluzioni semplici di dichiarare lo stato di eccezione di prendere atto che esistono guerra con l'Islam politico l'Islam che usa cioè la religione per finalità politiche
Dobbiamo spiegare
Che serve una strategia politica più efficace nella giusta lotta contro il terrorismo fondamentalista
Un'azione politica culturale ed economica per isolare il terrorismo e conquistare
E che cito la grande maggioranza delle opinioni pubbliche dei Paesi arabi e islamici a un'azione comune contro il terrorismo come ha giustamente ricordato con queste parole in Senato il ministro degli Esteri
A questa azione anche noi parlamentari dobbiamo dare un contributo usando in primo luogo quelli strumenti della diplomazia parlamentare
Che si sono andati sviluppando in questi anni penso per esempio all'assemblea parlamentare euromediterranea che l'Italia ha contribuito a costruire durante il semestre di presidenza dell'Unione
Nel programma con il quale ci siamo presentati agli elettori sono inoltre puntualmente indicate le iniziative verso le quali ci dobbiamo impegnare dalla creazione di una banca di sviluppo euro-mediterranea alla promozione di strumenti per il dialogo interculturale come la Fondazione Anna Lindh
Noi sentiamo una chiara responsabilità dell'Italia
Nel contribuire allo sviluppo della sponda sud del Mediterraneo e alla soluzione dei conflitti in essa presenti siamo consapevoli della complessità dei problemi a partire da quello israelo palestinese
Ma oggi più che mai
Anche grazie alla nostra presenza in Libano dobbiamo impegnarci a ricercare una soluzione negoziata internazionalmente una nuova roadmap
Per una pace qua e duratura che comporti confini incerti e riconosciuti fra due Stati quello di Israele e costituendo Stato palestinese
Non si tratta di fare bella figura per fini di politica interna il nostro coraggioso impegno è motivato dall'interesse nazionale di dare stabilità quell'area per la nostra stessa sicurezza
Dallo sviluppo di quelle regioni del mondo inoltre il nostro se paese non può che trarre vantaggi sociali ed economici abbiamo dunque il dovere di essere protagonisti
I nostri rapporti storici economici e sociali con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente sono una risorsa per la comunità internazionale
Non essere eredi di imperi coloniali né essere una potenza nucleare e nei nostri rapporti con quei Paesi un elemento di forza
Che ci permette di essere interlocutori credibili ed ascoltati anche nella ricerca di una soluzione politica del nucleare iraniano
L'Europa ora presente in Libano grazie all'azione del nostro governo che apportata alla riunione dei ministri degli esteri del venticinque agosto dell'Unione Europea
Dobbiamo utilizzare tutte le risorse che il quadro istituzionale europeo mette a disposizione e credo quindi che dovremmo spingere affinché sulla questione libanese il Consiglio dei ministri dell'Unione
Addotte anche azioni comuni che definiscano interventi puntuali e vincolino con un preciso programma operativo tutti gli stati membri
Ma qui veniamo al punto dolente alla fragilità del quadro istituzionale europeo
Che proprio in questa maniera si va in questa materia si basa su meccanismi inadeguati come il principio di unanimità che regola l'adozione appunto delle azioni comuni
Un principio che nel corso del processo di definizione del Trattato costituzionale sanno siamo riusciti solo a scalfire e soprattutto la mancanza di una figura autorevole capace di guidare la politica estera dell'Unione
Parlo di quella figura del Ministro degli Esteri europeo che tenacemente con successo siamo riusciti a inserire nel Trattato costituzionale
La cui assenza oggi più che mai si fa sentire come ha riconosciuto recentemente anche l'Economist che pure a suo tempo aveva espresso pesanti riserve sul testo costituzionale di fronte alla crisi libanese lo dobbiamo infatti dire con franchezza le istituzioni dell'Unione la Commissione l'Alto rappresentante sono rimaste silenti
Sono stati gli stati a coordinarsi in seno al Consiglio di sicurezza
Costruendo quella bozza di risoluzione presentata dalla Francia che è alla base dell'Arizona della risoluzione mille settecentouno che fissa il mandato dei caschi blu nel sud del Libano
E solo grazie all'azione del nostro governo che è stato possibile definire un documento comune nella sede propria del Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione Europea anche se ripeto
Dovremmo batterci perché si arrivi alla definizione di una vera e propria azione comune
Emerge così anche in questo frangente la necessità di dare un quadro istituzionale forte all'Unione oggi dopo la stagione del grande arrangiamento ai Paesi dell'Europa dell'est del Mediterraneo
Che si dovrà completare nel rispetto degli impegni presi è il momento dell'approfondimento e del rafforzamento delle istituzioni comuni per noi
Per il Parlamento italiano che si è pronunciato con un voto quasi unanime la prospettiva quella quale lavorare resta quella del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa
Divieto di esso vi oggi una maggioranza distanti del e della popolazione europea
Da questo dato si deve partire quando ci si siede era al tavolo del negoziato che ripartirà l'anno prossimo sotto la presidenza tedesca
E troverà un primo momento importante con la celebrazione il venticinque marzo del cinquantenne esimo anniversario dei Trattati di Roma
In quell'occasione a Berlino gli stati membri adotteranno una dichiarazione solenne con cui ribadire il comune impegno sui principi valori e gli obiettivi della costruzione europea
Una dichiarazione a cui noi parlamentari dovremo dare il nostro contributo
E il Parlamento italiano credo dovrà svolgere un ruolo propulsore di elaborazioni dire di costruzione di consenso con i colleghi europei in tutte le occasioni
Che avremo a disposizione
Non possiamo accettare atteggiamenti rinunciatari che si accontentino delle soluzioni fornite dai trattati vigenti o di piccoli aggiustamenti
La crisi aperta dal referendum francese e olandese va affrontata senza cedere a calcoli miopi di corto respiro
Non dobbiamo tradire l'ambizione che abbiamo sempre avuto di costruire un'Europa politica forte
Il Presidente Napolitano ci ricorda sempre che dinanzi alle sfide della competizione globale non vi è alternativa e neo vi è nessun'alternativa in particolare per l'Italia al rilancio della costruzione europea
Credo che il due mila sette sarà un anno cruciale la Germania infatti che deterrà la presidenza dell'Unione nel corso del primo semestre è determinata in questa azione vi sono poi le elezioni francesi che daranno a quel paese un nuovo presidente
La stessa Francia l'anno successivo l'anno precedente le elezioni del nuovo Parlamento europeo avrà la presidenza di turno quello sarà il momento in cui la Francia dovrà scegliere
Tra una politica di freno assecondando mio Pd visioni nazionali o la scelta di essere di nuovo protagonista della costruzione europea
In questi delicati passaggi l'Italia ha il dovere di esercitare un'azione coerente con il ruolo federatore che astorico niente ha svolto un ruolo autorevole che si guadagna anche con il rigoroso rispetto delle regole che disciplinano la nostra appartenenza all'Unione
Le regole innanzitutto che reggono il settore più avanzato della nostra integrazione la moneta unica
Il rispetto degli impegni che abbiamo preso con la mozione con la Commissione europea
Di ridurre l'indebitamento della pubblica amministrazione a un livello inferiore alla soglia del tre per cento del tre per cento del PIL indicato dal Trattato di Maastricht
Non solo è indispensabile a fini interni ma per per rilanciare la crescita della nostra economia ma è anche un elemento essenziale per accrescere era credibilità del Paese nella sua azione esterna la nostra fede europea deriva dal convincimento che il futuro del Paese legato indissolubilmente a quello dell'unione il nostro è una un'OPA ritmo un europeismo convinto il reversibile non intermittente come alcuni giornalisti ha voluto hanno voluto dire negli ultimi giorni
L'Italia a pari degli altri grandi paesi europei solo nel contesto di una rafforzata solidarietà dell'Unione potrà fronteggiare le sfide della globalizzazione e coglierne le opportunità
Le opportunità di un mondo che cresce con nuovi grandi attori che recuperano sulla scena mondiale il ruolo che nei millenni hanno avuto come la Cina e l'India
Un mondo che cresce anche lasciando indietro molti Paesi che rischiano il collasso delle loro strutture divenendo terreno fertile per la criminalità e il terrorismo
Penso in proposito alle particolari responsabilità storiche il nostro Paese per una soluzione della crisi somala
L'Europa dovrà parlare con un'unica voce in tutti i consensi internazionale
Quel che oggi avviene nel da produttivo
Cioè a dire nell'Organizzazione mondiale del commercio deve avvenire nelle istituzioni finanziarie internazionali
Unificando le quote dei paesi membri nel Fondo Monetario nella Banca mondiale almeno per quanto riguarda i Paesi dell'euro dobbiamo continuare a batterci per un seggio comune europeo nel Consiglio di sicurezza dell'ONU
A questa prospettiva implicita nel Trattato costituzionale
Dobbiamo lavorare contribuendo alla riforma dello statuto delle Nazioni Unite e nell'immediato dobbiamo utilizzare la nostra presenza nel Consiglio di sicurezza quale membro non permanente a partire dall'anno prossimo
Come uno strumento messa a disposizione della politica estera comune dell'Europa
Potremmo pensare
Di integrare nella nostra delegazione come in una constituency rappresentanti di altri Paesi europei o del Consiglio della presidenza di turno
Al riguardo visto il nostro convinto sostegno agli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite per lo sviluppo e la lotta alla povertà
Sarebbe opportuno che l'Italia desse un segnale almeno un segnale con la prossima legge finanziaria che l'Italia intende invertire la tendenza negativa nella cooperazione allo sviluppo
L'impegno europeista non è in contrasto anzi è perfettamente complementare con l'altro pilastro della politica estera italiana la relazione transatlantica
Vi è una profonda condivisione di valori ma anche una distinzione nella scelta degli strumenti per perseguire questi obiettivi
Per rafforzare il rapporto transatlantico occorrerebbe istituire tra l'Unione europea e gli Stati Uniti un meccanismo di concertazione sistematico è strutturato che vada oltre i formali incontri annuali tra la presidenza di turno dell'Unione e quella americana
Si potrebbe pensare a un sistema di concertazione come quella su tempo esistente tra Paesi europei all'inizio della cooperazione politica codificato nell'atto unico del mille novecentottantacinque
Che è stato il presupposto per avviare la politica estera e di sicurezza comune
Successivamente ricettività nei trattati di Maastricht anzidetta Nizza
E ora nella Costituzione
Sarebbe necessario un nuovo un atto formale un nuovo confinante fra Unione Europea e Stati Uniti
Proprio come l'atto dell'ottantacinque fra i Paesi europei
Esso potrebbe comprendere sia la concertazione economica sia quella politica
Certo è questo un obiettivo ambizioso
Che darebbe però l'Europa quel riconoscimento di grande partner politico degli Stati Uniti in linea con la sua dimensione economica la dimensione economica che l'Europa
La NATO e l'altro pilastro della relazione transatlantico
Della relazione transatlantica essa la NATO deve tornare a essere il luogo privilegiato nel quale si confrontano le concezioni strategiche dell'Europa e degli Stati Uniti
L'Alleanza deve essere il luogo di elaborazione delle strategie comuni la NATO da struttura difensiva deve divenire una forza flessibile reattiva capace di pronti interventi nelle aree anche lontane
Ma vitali per l'Europa e gli Stati Uniti come dimostra l'intervento in Afghanistan
Serve tuttavia una complementarità tra l'ammodernamento dell'alleanza e la creazione di una capacità militare dell'Unione
Quest'ultimo obiettivo verso il quale si stanno facendo progressi richiede a tutti noi europei di assegnare all'ammodernamento delle forze armate una quantità sufficiente di risorse ne dovremo tener conto nella board nell'elaborazione della prossima Finanziaria a questo riguardo
Mi rivolgo qui al senatore Morando sarebbe opportuno che il bilancio della difesa
Evidenzi separatamente dalle spese correnti del ministero i costi delle missioni internazionali e questo non solo per ragioni di trasparenza
Sempre con riferimento alla NATO è importante sottolineare che per far fronte alle nuove minacce globali quali il terrorismo la proliferazione delle armi di distruzione di massa
I pericoli derivanti dagli Stati falliti
Si assiste a un'evoluzione all'interno della NATO pensione volta trasformava è l'alleanza in un'organizzazione mondiale per la sicurezza organizzazione globale per la sicurezza
Un simile sviluppo richiederebbe naturalmente la definizione di un nuovo concetto strategico che non può non passare per la definizione di un nuovo trattato da sottoporre alla ratifica parlamentare
è previsto che questo progetto di trasformazione della NATO sarà al centro del summit atlantico di Riga il prossimo nove novembre
Ritengo opportuno che il dire che il governo tenga informato il Parlamento di questi sviluppi
Solo l'azione congiunta dell'Europa e degli Stati Uniti può ridare il senso pieno alle Nazioni Unite alla ricerca di una politica delle relazioni internazionali che passa attraverso i vincoli da esse dettati
Altrimenti il mondo diverrebbe per l'unica solo superpotenza un bacino dove pescare di volta in volta agli alleati utili e funzionali ai propri interessi secondo la teoria
Che chi tiene le chiavi della potenza suprema ha il diritto di non subire la volontà degli altri
Noi tutti accettiamo che la posizione degli Stati Uniti quale superpotenza unica debba costituire il punto strateghi il punto di partenza delle strategie ma anche l'azione americana ha bisogno di consensi e quindi di legittimità internazionale oltre lo stesso campo degli alleati più stretti
L'unità l'unilateralismo e la guerra Italia irachena ne hanno dimostrato la necessità solo su queste basi sarà possibile evitare di costruire insieme l'ordine internazionale in chiave democratica e liberista
Solo in questo modo la lotta al terrorismo non rischia di divenire una lotta per le regioni legge Monia attraverso l'uso della forza e l'imposizione della democrazia in paesi individuati selettivamente
L'illusione alla quale sottrarsi e proprio la sopravvalutazione della dimensione militare del potere e di ciò che possono fare coalizioni specifiche
Le Nazioni Unite devono essere quindi il fondamento ultimo dell'uso della forza oltre le frontiere nazionali dobbiamo europea americani
Lavorare insieme per salvaguardare adeguarlo alle nuove sfide
Non possiamo metterle da parte altrimenti si creerebbero insanabili contraddizioni all'interno dei nostri paesi ma anche tra i ricchi ed inserita ti dell'intero piano dell'intero pianeta
Si tratta quindi di aggiornare la Carta delle Nazioni Unite come ho detto in precedenza sia per quanto concerne le istituzioni composizione del Consiglio di sicurezza ruolo delle unione europea e altro
Ma anche per quanto riguarda l'interpretazione delle regole
Ad esempio il limite della difesa collettiva definiti nell'articolo cinquantuno oggi diversi rispetto alla minaccia senza volto e senza frontiere del terrorismo
Oppure anche il carattere affievolito della sovranità nazionale rispetta violazioni massicce dei diritti fondamentali ho in mente naturalmente il Kosovo ed altri
A questa di definizione non si può arrivare tuttavia per scelte unilaterali
Serve un ampio consenso alla cui costruzione l'Italia che si accinge a entrare come membro non permanente nel Consiglio di sicurezza deve dare il suo contributo
Grazie per la vostra attenzione
Grazie grazie a Lamberto Dini
Adesso Enrico Morando
Per la grazie per la stesura di questi appunti dico subito perché se non si senza questa premessa
Si capirà poco delle scelte che ho fatto di prima io mi sono riferito esplicitamente alle controversie in atto diciamo sulla Finanziaria e sulla legge di bilancio dico subito questi appunti non contengono un riassunto di quello che c'è scritto nel documento di programmazione economica e finanziaria e di quello che c'è scritto nella risoluzione
Un po'dimenticata nel corso della discussione
Agostana che lo ha approvato integrandolo per parti particolarmente significative ad alcune delle quali farò riferimento
Fatta questa premessa vengo adesso agli agli appunti la discussione agostana
Che è tuttora in corso
Ha revocato in dubbio a mio avviso ciò che nel Documento di programmazione economica e finanziaria e nella relativa risoluzione parlamentare sembrava chiaro
Cioè ha revocato in dubbio l'obiettivo centrale della prossima legge finanziaria e di bilancio
Nel DPF nella Risoluzione di luglio l'obiettivo centrale era la crescita più due per cento all'anno per molti anni in via aumento della produttività totale dei fattori nella discussione ad agosto l'obiettivo centrale è sembrato diventare il rispetto del vincolo europeo
Sotto il tre per cento nel rapporto indebitamento netto prodotto interno lordo e i suoi tempi in un anno il due mila sette o in due due mila sette e due mila otto la domanda questa domanda a una chiara risposta non solo nel Documento di programmazione economica e finanziaria ma anche e soprattutto nella Risoluzione siccome tutti sono solo dimenticata qui faccio una citazione letterale
Impegna il Governo il Governo dice la risoluzione parlamentare che reca le firme di tutti i capigruppo dell'Unione
Ed è stata approvata da Camera e il Senato dall'Unione perché quelli del centrodestra votato contro impegna il Governo a conseguire l'obiettivo di indebitamento delle pubbliche amministrazioni pari al due virgola otto per cento del PIL nel due mila sette
De al due virgola due nel due mila otto all'uno virgola sei nel due mila nove allo zero otto nel due mila dieci e allo zero virgola uno per cento nel due mila undici fine della citazione
Ma non è
Vorrei dire subito non è questione di forma e cioè non è che adesso ci dobbiamo mettere a dire il Parlamento ha già ha deciso la questione deliberata non faccio riferimento alla lettera della Risoluzione su questo punto per questa ragione che chiamerò burocratica
è questione di sostanza nel DPF nella risoluzione questi obiettivi di finanza pubblica non sono definiti in funzione del vincolo europeo
Tengono conto degli impegni presi con l'Europa ovviamente ma prima e soprattutto
Sono definiti in funzione degli obiettivi di crescita della ricchezza nazionale che ci siamo dati e che consideriamo il vero banco di prova della nostra azione di governo
L'Europa i nostri partners dell'Euro si preoccupano poco della nostra crescita e ancor meno del nostro recupero di capacità competitiva in particolare pochissimo di quest'ultimo per ragioni che mi sembrano
Anzi in fondo da questo lato preferiscono un'Italia crescita zero purché rispetti il patto di stabilità e di crescita e non scarichi gli effetti della sua indisciplina fiscale all'esterno
Quando era solo o prevalentemente questione di stabilizzazione e di risanamento
Il vincolo esterno il vincolo europeo era davvero dominus nella politica economica e soprattutto della politica di bilancio rispettato quello il resto veniva da solo
Ora
Che l'obiettivo è la crescita sempre che intendiamo ribadire che l'obiettivo è la crescita avvia un momento della produttività totale dei fattori
E lo è
Perché questo ci chiedono gli italiani e perché noi abbiamo scelto di farci misurare su questo su questo obiettivo l'Europa ha sempre un peso rilevante ovviamente poiché come ha detto recentemente il ministro Padoa Schioppa presidia impara i parametri di finanza pubblica nel contesto dell'area europea
Ma il vincolo europeo se l'obiettivo è la crescita hanno e via aumento della produttività totale dei fattori non ha più
Il peso di una volta siamo noi che ci siamo dati l'obiettivo della crescita dalla nostra produttività e abbiamo definito i termini di una gestione della finanza pubblica
Funzionale eccolo essenziale al conseguimento di quell'obiettivo
Lo dico più chiaramente
Questo almeno a mio parere anche se non esistesse il vincolo esterno noi dovremo comunque impedire un'ulteriore crescita
Della spesa pubblica corrente primaria sapete cos'è la spesa corrente al netto di quella necessaria per finanziare il debito in rapporto al PIL
Perché questa crescita oggi fino a ieri incontrollata più due virgola sette per cento di prodotto interno lordo in cinque anni un'enormità sto parlando della spesa corrente primaria di questo Paese
Questa crescita incontrollata è uno dei principali fattori di depressione della nostra capacità competitiva
Non solo perché divora risorse che potrebbero altrimenti se la crescita della spesa corrente primaria non fosse così forte essere destinate ad obiettivi di sviluppo
Ma anche e soprattutto perché Di Vona futuro perché azzera l'avanzo primario e per questa via torna a far crescere il volume globale del debito
A proposito del quale nella Risoluzione
Che tutti si sono dimenticati sta scritto a chiare lettere altra citazione volume globale del debito sotto il cento per cento del prodotto interno lordo nel due mila undici e ciò che rileva assai di più
Avanzo primario al quattro virgola nove per cento del prodotto interno lordo nel due mila undici non sto leggendo il Di Pietro sto leggendo la risoluzione parlamentare che lo ha approvato
E intanto prosegue la risoluzione parlamentare al avanzo primario al due virgola uno per cento partendo dall'attuale zero sei nel due mila sette
Forse è più difficile fatemi fare questa annotazione conseguire questo obiettivo dell'avanzo primario del due mila sette di quanto non sia quello del quattro e nove nel nel due mila nel due mila undici del resto
In questo dibattito come vedete sono venuto subito al al merito tra spalmare e fare subito l'operazione di stabilizzazione necessaria
Sembra del tutto di Sperber sì
Il senso progressista della discussione che abbiamo fatto lungamente sul Patto di stabilità e di crescita europeo volta a renderlo meno ingiusto e per usare la famosa espressione del nostro Presidente del Consiglio o meno stupido
In sostanza tra due anni
E vorrei ricordare che noi siamo qui per
Governare il cambiamento per cambiare il Paese e per questo vogliamo durare cinque anni quindi quando dico tra due anni non sto parlando di qualcun altro
Sto parlando del fatto che noi siamo abbiamo intenzione di essere ancora qui a governare l'Italia
Tra due anni
L'aggiustamento necessario sarebbe più difficile e socialmente più penoso più gravoso
Non solo ma tra due anni quando il ciclo eventualmente speriamo che non accada ma diciamo non ho bisogno di fare qui un breve excursus sulla teoria dei cicli economici per dire che è possibile che accada
Quando il ciclo avesse girato verso il peggio tra due anni
Potremo avere sei avremo fatto oggi il risanamento necessario potremo avere i margini finanziari
Per intervenire in chiave anticiclica cioè non in maniera stupida come faceva il vecchio patto di stabilità pro ciclica e migliorare la congiuntura che si sarà fatta più difficile
Tutto il contrario invece se dovremo fare allora con un ciclo più debole ciò che avremmo potuto fare oggi con un ciclo più positivo
L'andamento del Prodotto interno lordo migliore di qualche punto decimale
Di quanto non fosse previsto nel due mila sei al di là delle statistiche che sia migliore lo dicono i dati di gettito in partico a mio giudizio in particolare dell'IVA e l'andamento del gettito questo decisamente migliore
Tanto da far ritenere che ci che circa cinque miliardi di euro di maggiori entrate abbiano carattere strutturale cioè non siano ne è frutto di una tantum per esempio la rivalutazione dei beni d'impresa
Norma innovativa introdotta quest'anno dell'ordinamento che ha avuto un peso nel determinare questo aumento delle entrate due mila sei né derivanti dal ciclo rendono semplicemente ma queste novità positive
A cui aggiungerei un certo andamento del fabbisogno anche se lì sarei molto più cauto rendono
Semplicemente più realistici gli obiettivi che ci siamo dati nel DPEF nella risoluzione in particolare dalla rendono più realistiche quelle politiche dal lato dell'offerta
E per la crescita del prodotto interno lordo e dell'equità di cui abbiamo parlato nel DPF che adesso io via richiamo per titoli
Riduzione del di cinque punti tutta quest'anno del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro infrastrutturazione materiale materiale del Paese ammortizzatori sociali sostegno alle famiglie
Più
Deboli politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno a una condizione ovviamente
E su Julio voglio richiamare l'attenzione dicendo apertamente la mia opinione
Naturalmente pronto a prendere atto che l'opinione dei più magari contraria che noi non riduciamo l'entità della manovra di correzione dei tendenziali al di là di quanto è già avvenuto con la correzione di cinque miliardi
Già avvenuto di fatto perché vorrei dire ai rappresentanti del governo che mi starà ascoltando che dovrà essere una nota di aggiornamento del DPEF a registrare formalmente quella correzione
Con la presa d'atto di un miglioramento delle entrate per circa cinque miliardi
Delle due infatti Luna
O non è vero che le riforme dei quattro grandi comparti della spesa pubblica sapete tutti di cosa parlo costituiscono una componente organica delle politiche per la crescita e il miglioramento della qualità sociale
E costituiscono questo in sé perché si tratta di settori decisivi per la buona efficienza dell'apparato produttivo di beni e servizi e per gli spazi di riqualificazione della spesa che esse aprono le riforme
Ma allora se non è vero questo tutto l'impianto del DPEF e della risoluzione parlamentare il primo del governo il secondo nostro seconda nostra è da buttare
Oppure è vero come io credo che sia vero
Ma allora il piccolo miglioramento del PIL e il buon andamento del gettito devono essere portati a rafforzare l'asse del DPEF poiché rendono più facilmente realizzabili gli obiettivi che esso definisce
Ricordate il dibattito che facemmo in luglio
Dico quello con le persone serie
Che che che abbiamo fatto
Moltissimi persone serie dissero il DPEF è molto ambizioso nei suoi obiettivi
Ma è realistico e lì tutti a parlare di tenuta politica tenuta sociale rapporti e così via sapete a che discussione mi riferisco
Certo il minimo che si possa dire autocriticamente credo che qualcosa in questo senso dovrebbe dire anche al governo è che non abbiamo le usato le novità positive riferiti al PD riferita al gettito e
Timidamente anche forse al fabbisogno
Per rafforzare la risposta positiva questa domanda si è ambizioso ma è realistico
Ma siamo ampiamente in tempo per farlo ora
L'accento però va spostato a mio giudizio decisamente sull'obiettivo della crescita e dello sviluppo se non si recupera questo asse noi facciamo una discussione che ci porta nel pantano a mio giudizio su questo punto
In questo senso se mi posso permettere un'osservazione critica sarebbe forse stato opportuno gestire meglio il miglioramento dei tendenziali per cinque miliardi
Affidando ad un serio dibattito politico la decisione sull'entità della correzione da trentacinque a trenta
In modo da rendere chiaro che anche quei cinque miliardi in meno di manovra sono il frutto di una nostra decisione politica
Non scontata si potevano usare per esempio per cominciare a finanziare la riforma degli ammortizzatori sociali
E soprattutto non imposta dall'esterno siccome è il tema del vincolo esterno che ci viene riproposto sistematicamente
Questa osservazione non è fine a se stessa
Perché serve per arrivare ad una conclusione precisa dobbiamo almeno su questo punto assolutamente impedire che lo sviluppo ulteriore della discussione
Determini un progressivo scivolamento verso il basso delle ambizioni della legge finanziaria e di bilancio sul versante delle politiche della crescita e dello sviluppo
Se vogliamo restare coerenti come noi vogliamo con le scelte come mi sembra che noi vogliamo con le scelte del DPF della Risoluzione
Dobbiamo considerare il volume delle risorse per lo sviluppo altrettanto rigido di quello delle risorse destinate all'aggiustamento
Senza quest'operazione temo che lo scivolamento al di là delle nostre buone intenzioni ci sarà
In negativo
Secondo aspetto l'equilibrio interno della manovra tra maggiori entrate e minori spese
Dell'equilibrio tra quota da destinare allo sviluppo
E quota per l'aggiustamento grossomodo metà e metà insomma se quattordici e sedici ho già detto
Venendo al tema del rapporto tra maggiori entrate e minori spesi nell'ambito della determinarsi della correzione
Va anzitutto registrato un limite del DPEF e della relativa risoluzione non è indicato il livello della pressione fiscale ricordo che la pressione fiscale la somma di tutti i tributi
Centrali e periferici più tutti i contributi in rapporto al prodotto interno lordo
Ne tendenziale cioè né quella che si determina se non si modifica alcunché della legge delle leggi di entrata
Ha prodotto interno lordo dato né programmatico cioè quella che noi vogliamo determinare modificando quella che si determinerebbe tendenzialmente se non facessimo nulla
La questione è di grande rilievo e la nota di aggiornamento del DPEF che bisogna presentare dovrà colmare questo vuoto di informazione
Tuttavia è già certa un dato la pressione fiscale due mila sei stanti gli attuali andamenti sì sì povera venne al di sopra quasi un punto di prodotto interno lordo cioè un'enormità
Un'enormità di quella relativa all'anno due mila uno non mi sfugge la ragione per la quale faccio questo parallelo col due mila uno vero
Due osservazioni in proposito la prima a che fare con il passato e con la polemica tra centrodestra e centrosinistra sulle tasse
A legislazione fiscale tremontiana
Vorrei che fosse chiaro cioè
Regole per basi imponibili aliquote tributi e contributi del due mila sei solo quelle che ha stabilito il centrodestra solo quelle di Tremonti quindi a legislazione fiscale tremontiana in prese e famiglie italiane pagano di tasse di più di quanto non pagassero conico quelli che loro chiamano il Dracula del centrosinistra
Questo va un poco detto
Perché è un punto di partenza del nostro approccio al tema
Voi avete fatto per cinque anni
Avete fondato per cinque anni il rapporto col Paese sull'idea della riduzione ma a consuntivo oppressione fiscale due mila uno pressione fiscale due mila sei la pressione fiscale in rapporto al si è alzata
Naturalmente
Naturalmente sulla distribuzione tra i contribuenti di quella pressione
Contribuenti sono diversi si può e si deve discutere tant'è che noi interverremo diffusamente sul punto ma del suo livello complessivo non si può discutere questo è un numero è un calcolo è una cosa che dice l'Istat non un comitato centrale di un partito
è così
Le tasse complessivamente sono mentali
La seconda osservazione invece concerne il future riguarda il confronto interno al centro sinistra la lotta all'evasione e all'elusione fiscale è un'assoluta priorità
E già abbia l'abbiamo considerata tale abbiamo fatto il decreto di luglio
Non vorrei che ci fossimo fatti dire dal centrodestra che vogliamo lo stato di polizia fiscale e tra di noi dicessimo che non stiamo combattendo la lotta ecco attivamente alla lotta all'evasione e all'elusione no
Quella è una priorità è tanto una priorità che il primo atto del governo per metà è dedicato esattamente a quello tant'è che abbiamo avuto le reazioni scomposte di coloro che hanno gridato allo stato di polizia fiscale
Ma nella discussione agostana si è proposto un tema è inutile che stiamo qui a far finta di non averlo capito il tema è stato proposto da quelli che han detto la manovra
Non c'è bisogno di riforme per mettere sotto controllo l'evoluzione della spesa bastano le maggiori entrate da lotta all'evasione e all'elusione fiscale
A fronte di questa discussione di questa posizione non basta dire eppure va detto che il buonsenso
E la legge di contabilità vietano di coprire estese certissimi presenti e aggiuntive rispetto all'attuale con i proventi futuri
Della lotta all'evasione fiscale che per definizione oggi l'otto domani prendo il gettito non è che prima prendo il Jedi dopo il lotto
Non funzionava il così il il il il meccanico ai
Ma
Bisogna subito aggiungere a questa cosa di buon senso
E relativa alla legge di contabilità che impedisce dis di coprire nuove spese con i proventi da lotta all'evasione non è che lo fa per caso lo fa perché il ragionevole imprudente come comportamento
Bisogna subito aggiungere che come del resto aggiunge la Risoluzione del sul DPF di cui troppi si sono dimenticati che i risultati di maggiore gettito determinati da lotta all'evasione fiscale dovranno via via che si determineranno a consuntivo
Essere chiamati a concorre alla riduzione del peso del fisco sui contribuenti che pagano onestamente e da sempre
Magari facciamo qualche esempio concreto a partire dalla restituzione del fiscal drag che che sono cinque anni che non viene restituito
A partire dalla restituzione dello scippo che è stato fatto sul TFR dei lavoratori dicendo che era un errore è un errore commesso quattro anni fa non l'hanno più corretto per cui gli hanno portato via cinque punti di aliquota in più dal diciotto al ventitré
Senza nemmeno chiedergli il permesso a quello è un furto
Va restituito ai lavoratori italiani
O dalla più rapida liquidazione dei crediti sapete che il tema della lenta liquidazione dell'imposta è un grande tema del rapporto tra i contribuenti onesti
E il fisco non tra i i i i i cialtroni al fisco
In ogni caso dobbiamo definire con buona approssimazione l'obiettivo di pressione fiscale che consideriamo coerente e funzionale agli obiettivi di crescita e di qualità sociale che ci siamo dati ed agire all'interno di quel livello complessivo
Per la redistribuzione del carico tra le diverse basi imponibili e i diversi contribuenti
Per ciò che si riferisce al due mila sette mi pare difficile evitare che la componente entrate la faccia ancora da protagonista determinando un ulteriore accrescimento
Spero un poco meno di un punto della pressione fiscale
Nel due mila sette se si tratta di un fatto limitato nel tempo cioè dopo il due mila sette il profilo della pressione fiscale sul PIL dovrebbe abbassarsi di un punto e poi diventare piatto con un PIL che cresce
E di buona qualità cioè meno peso sul lavoro sulla produzione un po'più sulle rendite è accettabile a queste due condizioni e accettato
Alla condizione ulteriore però che gli effetti della manovra negli anni successivi siano prevalentemente determinati dal dal lato della riduzione della spesa quando si dice le riforme devono essere strutturali si intende questo
Certo riforme strutturali possono al primo anno se sono strutturali davvero nell'immediato non determinare un grande risparmio il tema è è calcolabile negli anni qual è il risparmio strutturale di spesa che si determina facendo queste riforme
Per esempio se io decifrata mi pare un esempio così è più chiaro se io decido
Che entro il prossimo anno faccio un grande piano in base al quale tutti gli uffici periferici del governo centrale vengono accorpati in uno solo
E magari si decide che non è obbligatorio che se c'è una provincia ci sia anche il prefetto questore tendere ad avere tutto quello che viene dietro e tutto quello che viene dietro è chiaro che nel primo anno
Non non potrò mai unica vera il miracolo
Ma io posso programmare da un'iniziativa di questo dico che si deve prendere lo lo sto facendo comunque Aso di scuola come si dice
Come si dice in questi casi diciamo
Nel negli anni io mi presento con quella riforma del due mila sette non mi dà moltissimo
Ma nel due mila otto due mila nove comincia a darmi deriva se io unifico Lins all'imputato
Faccio un'operazione di portata enorme potenzialmente dal punto di vista anche dei risparmi
Nel due mila sette non mi darà granché ma noi andiamo a presentarci con chi ci vuole giudicare tra virgolette con riforme di questa portata dal lato della spesa e vedrete che nessuno di si metterà lì a calcolare ma questo lo avete fatto in undici mesi e mezzo e non e non in qualche invece che in sei e quell'altro l'avete fatto in quattordici invece che in dodici
Il problema è le riforme strutturali ci sono o no se ci sono va bene
Il problema che ci devono stare circa che ci devono
Ci devono essere alla
Quindi
In una parola le riforme nei quattro comparti fondamentali devono essere davvero tali cioè devono essere cambiamenti strutturali nella qualità della spesa
Per il miglioramento delle per delle prestazioni determinando per questa via la stabilizzazione
Di quella spesa in rapporto al PIL e non devono essere tagli disperati alla cieca come quelli che sono stati fatti nel corso di questi anni perché i tagli disperati alla cieca non riducono la spesa corrente primaria
Peggiorano le performances della pubblica amministrazione deprimono la capacità competitiva
E lasciano le cose sostanzialmente come stanno da affrontare l'anno successivo
Veniamo un terzo tema e finisco rapidamente tra le riforme
Dei quattro comparti di spesa indicati dal DPEF dalla risoluzione e dalla Risoluzione e cioè sanità previdenza pur previdenza pubblica amministrazione Autonomie regionali e locali
Ha fatto molto parlare di sé nell'agosto e tuttora il tema della previdenza mi scuserete se inesorabilmente devo dedicare
Un poco di parole a questo sento anch'io come sentite voi la gran quantità di appelli a lasciare perdere a rinviare non in finanziaria poi vedremo
E se possibile non in finanziaria e mai
Anche in questo caso e non è la prima volta in tema di pensioni
Paghiamo un prezzo pesante al nostro approccio difensivo
La sostanza è in data approccio è preferiremmo lasciar perdere ma c'è l'Europa matrigna maggiore CCD spingono allora
Ora qui diciamo le cose come stanno Inc su questo tema l'Europa non chiede assolutamente niente per la banalissima e precisissima ragione che ha già avuto
Lo scalone del governo di centrodestra primo gennaio due mila otto
Quindi non è vero che lui agisce il vincolo esterno il vincolo esterno se se di quello ci stiamo preoccupando l'Europa ha già preso atto due mila otto succede che ci vogliono tre anni di più per andare in pensione che problema c'è
Intervento strutturale di aggiustamento della spesa previdenziale strutturale perché si ripete negli anni punto
Io credo che
Le cose non stiano con questo approccio sia sbagliato e bisognerà che
Noi ci sforziamo di rendere chiaro un approccio diverso al tema
Poi l'intervento avrà i tempi che sceglieremo come più opportuni anche in rapporto all'esigenza di ottenere un largo consenso sociale sull'intervento spesso un consenso sociale che a mio avviso con cui stabile
Se usciamo dalla difensiva
Si deve partire dalle scelte che in proposito ha compiuto il governo di centrodestra che sono così riassumibili primo
In presenza di un aumento delle attese di vita tra il novantacinque ed oggi di due anni e mezzo il governo non ha proceduto alla ridefinizione dei coefficienti prevista dalla legge Dini e soprattutto ha messo tutto l'aggiustamento necessario a carico di una corte limitatissima di lavoratori quelli che hanno la sfiga di maturare le condizioni per il pensionamento il avrebbero potuto maturare dovuta solo il primo gennaio del due mila
Del due mila otto fino al trentuno dodici due mila sette rimane tutto come nella notte del primo gennaio le condizioni per risanamento si aggravano di tre anni
Secondo
In ciò imitando i governi di centrosinistra diciamo le cose come stanno il governo di centrodestra non ha fatto l'elenco dei lavori usuranti così siamo tutti i minatori e metalmeccanici alla catena di montaggio come si sente
Ripetere anche nel corso di questi giorni
Terzo ha rinviato al due mila otto la partenza dei fondi pensione integrativi l'accantonamento l'uso dell'accantonamento del TFR a questo scopo eccetera eccetera e a un po'aiutato il bonus
La parte più forte del mondo del lavoro che infatti è quella che lo ha utilizzato
Il centrosinistra nel suo programma si è impegnato a eliminare lo scalone sapete tutto di cosa sto parlando
Far partire subito i fondi pensione integrativi cioè anticipare e cambiare qualitativamente l'operazione prevista dal centrodestra per il due mila otto
Armonizzare le aliquote contributive da assicurare una qualche continuità contributiva i cosiddetti lavoratori atipici
Quarto rivedere l'indicizzazione delle pensioni più basse o semplicemente riassunto gli obiettivi del programma dell'Unione
Esistono le condizioni per realizzare parti decisive di questo programma già in questa fase all'inizio della legislatura o no
A mio avviso sì purché risulti chiaro che sia per avere le risorse necessarie per eliminare lo scalone
A regime tra quattro cinque miliardi di euro sia per ragioni di equità tra le generazioni è indispensabile tenere conto nel realizzare il programma tenere conto della maggiore attesa di vita determinata sì tra il novantacinque ed oggi
Perché scelgo novantacinque lo sapete tutti è l'anno della riforma Dini lo scalone del centrodestra fa brutalmente quest'operazione a carico di pochi con una scelta politicamente e socialmente insostenibile
Esistono soluzioni che consentono di fare questo aggiustamento secondo principi di maggiore equità
Procedendo al contempo e immediatamente alla definizione dell'elenco dei lavori usuranti perché i lavori usuranti non si possono usare come usbergo per non fare niente sull'altro versante
Certo possiamo decidere di non far nulla ma questo significa lasciare intatto lo scalone pronto a scattare il trentuno dicembre del due mila sette
Sento già l'obiezione nel programma dell'Unione c'è l'eliminazione dello scalone e le cose che ha richiamato non c'è altro
Infatti credo che sia possibile rispettare quel programma ma non credo affatto che sia possibile coprire quella misura sapete Putilov parlano cosa vuol dire coprire finanziariamente quella misura con risorse prelevate dal bilancio a carico della fiscalità generale perché sia ben chiaro una norma che dice
Lo scalone è eliminato deve recare per il due mila otto una copertura da tre miliardi su di euro pensiamo di poter prendere tre miliardi dalla fiscalità generale dal bilancio per portarli a copertura dell'eliminazione dello scalone
Chi lo pensa si faccia avanti io credo che sia una soluzione in troppo inibire
Se sullo scalone e la situazione contingente si interviene subito se si anticipa al due mila sette l'intervento sui fondi integrativi
Se si definiscono finalmente i lavori usuranti Point con legge delega fuori dalla Finanziaria si potrà fare il resto
Se non si fa nulla adesso temo che sarà difficile rispettare per tutta la legislatura il programma che ci siamo dati vorrei almeno che questo tema venisse discusso
Ciò che non dobbiamo mai dimenticare di ribadire che la riforma in tema di previdenza quella tra virgolette è stata già fatta e va bene così come e quella Dini del novantacinque
Il governo di centrodestra la stravolta e non attuata in punti essenziali li ho già richiamati noi dobbiamo tornare alla Dini
Certo
Se già nel novantacinque novantasette il presidente Dini se lo ricorderà avessimo fatto ciò che la Svezia ha fatto da solo riadottato esattamente dopo di noi il nostro stesso sistema previdenziale ha riformato il sistema adottato no sulla volta tanto abbiamo fatto scuola
In Europa e non con un'Europa qualsiasi con la Svezia solo che la Svezia immediatamente ha fatto il contributivo pro rata temporis per tutti i lavoratori non ha fatto i tre regimi oggi avremmo se avessimo fatto questo avremo una transizione verso la piena applicazione del regime Dini più facile
Ma è inutile recriminare se non nel senso però è utile ricordare se no perché perché ricordare ci serve a capire bene a confermarci nell'opinione che bisogna fare subito le cose giuste perché se non si fanno quando il tempo poi farle dopo le cose che nel frattempo si sono rivelate giuste è più difficile il punto essenziale è il seguente
Politicamente e socialmente insostenibile l'innalzamento di tre anni in una notte dei requisiti di pensionamento
Certo che a Bruxelles hanno preso atto che l'aggiustamento c'è ed è di tipo strutturale ma se va bene allora non può andare bene a noi
Lo stesso aggiustamento si può e si deve ottenere con maggiore gradualità e più equi equità tra generazioni in ogni caso di questo dobbiamo discutere
Non certo del rinvio dell'intervento in tema di previdenza in cui i calcoli si fanno a cinquant'anni previdente quando si pronuncia la parola previdenza il calcolo diventa attuariale e proiettato a trenta cinquant'anni
Secondo alcuni noi lo dovremo discutere di questo intervento perché il gettito del due mila sei è un po'meglio del previsto mi sembra che ci sia una sproporzione tra queste tra la natura di queste due cose assolutamente chiara
Nel corso della discussione del DPEF sono emerse venga ad un altro punto diffuse insoddisfazioni nella maggioranza e in particolare nei gruppi dell'Ulivo cioè tra di noi in tema di politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno
Il governo farebbe male a sottovalutare due passaggi della relazione della Risoluzione Brevi ma non per questo meno significativi
Il primo è quello che sottolinea la priorità degli interventi sulla rete stradale ferroviaria portuale del Mezzogiorno nel contesto di scarsità delle risorse che ha nel frattempo sto campo
Che nel frattempo drammaticamente emerso questa indicazione di priorità acquista maggiore e decisivo peso
Il secondo è quello relativo al ripristino dei crediti d'imposta automatici per le assunzioni aggiuntive e a tempo indeterminato nel Sud
E quello che impegna il governo a verificare con Bruxelles altre ipotesi di cosiddetta fiscalità di vantaggio
Anche in relazioni credo che dobbiamo qui parlare un linguaggio di verità come abbiamo fatto nella risoluzione parlamentare in questo diverso dal DPEF significativamente diciamo le cose come stanno
Anche in relazione all'impatto territoriale della riduzione di cinque punti del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro
Che riduce il costo dove lavoro c'è e lavoro è prevalentemente nel Centro Nord quindi questa misura importantissima a una una capacità di selezionare al contrario rispetto agli interessi delle due parti del Paese
L'attuazione di questi due indirizzi
Fin dal primo anno fin dal primo anno è essenziale per il conseguimento di un obiettivo di una più intensa crescita dell'economia del Mezzogiorno a sua volta contrazione del ritorno del Paese su di un sentiero di crescita stabile
E duratura perché si può crescere di più dove si è più
Indietro rispetto a dove il livello di sviluppo si è
Già determinato a livelli molto elevati
Ultima osservazione l'ultima davvero è quella che riguarda gli strumenti della sessione di bilancio e la trasparenza dei conti pubblici italiani
Nel DPEF
Non sono indicati i provvedimenti collegati alla legge finanziaria
A luglio facemmo notare la cosa e non è successo niente ora leggo di disegni di legge collegati
Se è così bisognerà che la nota di aggiornamento al DPEF colmi formalmente questa la cura
E badate che non è solo questione di forma
Se c'è il formale collegamento si possono ottenere tempi e modalità di esame
Del relativo disegno di legge particolari e diversi da quelli ordinari e con la situazione che noi abbiamo al Senato non fatemi dire che forse qualche opportunità in questo senso cioè
In secondo luogo sento parlare di deleghe e le tele che eventuali non possono stare nei nella legge finanziaria né dei decreti possono stare soltanto nei se si vogliono fare collegati ma per farlo bisogna indicarli
Leggo di un decreto fiscale di accompagnamento alla legge finanziaria
è probabile che sia inevitabile ricorrervi specie per misure ad esempio l'armonizzazione delle aliquote di prelievo sulle rendite da capitale che debbono entrare immediatamente in vigore per non determinare Effetti
Diciamo indesiderati per usare un estremismo
Certo fa riflettere però il fatto qui siamo parlamentari quindi dobbiamo vedere bene questo problema fa riflettere il fatto che eliminato da noi nel mille novecentonovantanove il disegno di legge collegato di sessione
E allargato di conseguenza al contenuto proprio della legge finanziaria adesso si fa adesso e danni si faccia sistematico ricorso ad uno strumento che non è previsto dalla regolamentazione e cioè il decreto legge di sessione
Bisognerà valutare a questo punto visto che siamo al quarto anno se si fa quest'anno che
Abbiamo un decreto di sessione essenziale per la manovra bisognerà valutare se non valga la pena di prevederlo formalmente così da poterlo trattare secondo regole più specifiche e anche più trasparenti
La Corte dei Conti infine in audizione sul DPEF ha detto che sono oscuri
Non è che lo dico io ha detto proprio oscuri la Corte dei conti i criteri in base ai quali si costruisce il bilancio a legislazione vigente faccio notare che
La
Il bilancio a legislazione vigente è la base di tutta la decisione di bilancio se oscuro il criterio in base al quale fatto quello tutto il resto è più che oscurò naturalmente di conseguenza
Il Fondo monetario internazionale dell'ultimo rapporto sull'Italia dice i conti italiani sono opachi non è proprio oscuro ma insomma
Nel DPF il governo ha preso impegni
Riforma dell'Istat è maggiore collaborazione della Ragioneria col Parlamento che sembra voler rispettare dico se ne avevo letto poco molto con un giudizio molto positivo da parte mia naturalmente per carità la intervista sul punto
Del ministro Padoa Schioppa che ribadisce queste intenzioni
Badate la trasparenza dei conti pubblici italiani nel contesto mondiale per gli osservatori è un bene pubblico primario cioè la credibilità del Paese quanto paghiamo di tassi di interesse deriva anche dal livello di trasparenza dei conti non pensiate che sia una una mina Tina per addetti diciamo ai lavori una una cosa una cosa rilevante
Durante l'elaborazione della Risoluzione sul DPEF e quindi del lavoro parlamentare si sono registrate significative disparità di opinione in tema di attività del Parlamento sull'analisi dei conti sulla trasparenza interni alla maggioranza e più specificatamente
Diciamo le cose come stanno
Tra il nostro gruppo del Senato e quello della Camera opinioni abbastanza diverse si è giunti infatti
In proposito non so quanti se ne sono accorti a a significative differenze sul tema tra la risoluzione presentata alla Camera Finocchiaro prima firma eccetera e la risoluzione per alla al Senato e la risoluzione presentata alla Camera
Franceschini
Forse queste l'occasione per un approfondimento partendo io credo da ciò che sta scritto a pagina duecento scusate il burocratismo del programma dell'Unione
In linea generale dice il programma dell'Unione va rafforzato il ruolo del parlamento proponendo addirittura
L'unificazione dei due servizi del Bilancio e loro potenziamento anche attraverso cioè qui c'è l'idea del Sibiglio italiano in sostanza cioè l'Ufficio del Bilancio parlamentare no
Io sono d'accordo con questa linea abbiamo registrato delle difficoltà non restiamo nel io sono di questo parere e gli altri della Camera sono più dato parere non ne facciamo nulla
Discutiamo e facciamo grazie
Grazie a monte a Enrico Morando l'applauso sottolinea
L'Italia e la sua introduzione
Fini Dossola oltre informazioni con pratiche che ci servono per continuare il nostro lavoro allora adesso facciamo una pausa caffè e ci sono due due posti uno e qua sotto e una di sopra dove si può prendere un caffè riprendiamo tra circa mezz'ora
Alle diciotto vi dà un'informazione per domani mattina qualora alcuni decidessero di non fermarsi i gruppi di lavoro che si terranno cui interessare qui avranno una durata leggermente inferiore a quella prevista dal programma nove trenta dodici e trenta
Per poterci riunire in plenaria intorno alle dodici e trenta
Quando ver sarà con noi Romano Prodi che interverrà al nostro seminario domani intorno alla pausa diciamo un po'prima della pausa pranzo quindi vi chiederei via essere presenti sia coloro che partecipano ai gruppi ma anche ai colleghi che dovessero invece ritornare nel pomeriggio
Pausa fino alle diciotto