Il Concilio Ecumenico Vaticano. II Contrappunto per la sua storia

Ruini
Onorevole presidente onorario della Repubblica Francesco Cossiga onorevole vice Sindaco Mariapia Garavaglia onorevole assessore alla cultura Gianni Borgna
Professor Riccardi monsignor Wertmuller Amici e
Sono veramente onorati
Di porgere il saluto del Centro europeo per il turismo e la cultura
A tutti voi avete accettato il nostro invito al presentarsi
Un medico Vaticano secondo contrappunto per la sua strada
Persino Margherito ben presente
Un pensiero deferente e commosso rivolgo alla memoria dell'indimenticabile papa Giovanni Paolo secondo
Sotto il cui pontificato si decise di organizzare questo odierno incontro un Papa mai dimenticato entrato nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo e che tanta parte ebbe come padre conciliare prima e come Pontefice della Chiesa universale poi nella realizzazione e nell'attuazione delle direttive del Concilio ecumenico Vaticano secondo
Oggi sul trono di Pietro siede il Papa Benedetto sedicesimo
Come cattolico e il figlio della Chiesa certo di interpretare anche i vostri sentimenti e i sentimenti
Resta autorevole presidenza
Desidero indirizzarli da questo luogo il Campidoglio così ricco di storia e di cultura un Dufy un decotto filiale pensiero di omaggio
Che si apra con la stessa e sono convinto che saprà con la stessa umanità
E con la stessa logica lungimiranza rappresentare quel punto di riferimento verso un'umanità migliore pace nella giustizia come tutti i predecessori sempre hanno fatto
Con la sua voce darà voce a chi non ha voce Erik Lamela per tutti una società migliore
Come Duemila anni or sono Gesù Cristo per questo afferra offerto la sua vita sulla croce
Mi onora grandemente ringraziare gli autorevolissimi relatori di questa presentazione storica di un momento importante essenziale della vita ecclesiale
Saluto il nostro cardinal vicario del cardinale Camillo Ruini
Saluto il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga
Se a lungo saluto il professore Andrea Riccardi
Assessore hanno accettato di presentare questo volume e saluto anche monsignor Brambilla perché sarà il coordinatore di questo incontro
Che grazie al Comune di Roma nella presenza del vicesindaco e nella presenza dell'Assessore alla cultura Gianni Borgna persona
E con grande sensibilità accolto questa nostra richiesta di ospitalità grazie assessore
Dimostrando ancora una volta
Quanto siano importanti i valori della vita e della fede e proprio da questo ultimo ringraziamento che desidero cogliere un'occasione così significativa per dar vita un importante annuncia importante per noi importante per Roma per il Comune di Roma che l'ha promossa importante per la Chiesa importante per la cultura
Ad ottobre porteremo in America la grande mostra realizzata con l'assessorato alla cultura del Comune di Roma Palazzo Braschi Papi in posa a Washington negli Stati Uniti e l'accoglierà e la proporre ah l'America il più importante la più importante fondazione culturale degli Stati Uniti il cultural Saint John Paul deve il cui presidente monsignor che e qui presente che saluto e che ringrazio
Concludo con un augurio all'arcivescovo Marchetto credo di essergli amico forse di essere Daloui contraccambiato nell'amicizia
Conosco la passione e l'impegno da Luís profusi nel realizzare questo saggio storico so anche quanto sia difficile invitarlo ad apparire tanto è schivo e riservato
Comunque
Credo che questa presentazione e la vostra numerosa presenza gli sono dovuti e anche un modo per dirgli grazie per tutto quello che ha fatto in nome di Dio al servizio della Chiesa e degli uomini grazie
Ed ora il Sindarin vice Sindaco onorevole Garavaglia darà il saluto dell'amministrazione comunale prima di un saluto dell'Assessore Borgna
Grazie presidente Lepore eminenza eccellenze carissimo Presidente Cossiga
Vedete che un vantaggio qualche volta essere efficiente
Perché mi è capitato l'onore di essere qui
Anche il piacere di essere qui
Perché è un po'l'anagrafe fa intuire la mia età e quindi che cosa ha rappresentato rispetto anche alla mia vita
Il concilio Vaticano secondo
Ricorderò che la parola ecumenico per dei bimbetti ed eredi in dette che erano scout
Era difficile forse da capire emiro capo scout che era un prete ma professore di scienza in ci ha spiegato che cosa sarebbe stato un concilio ecumenico ce li ha fatti studiare tutti e allora si imparavano a memoria effettivamente e le date e di eventi e poi gli ha fatto scoprire un rosario quello con cinque colori dei cinque continenti affinché pagassimo sempre per il mondo ed allora dimmi con Rosario chiuso
E adesso viviamo di fatto in maniera ecumenica è una parola usata e abusata e soprattutto dal punto di vista ecclesiale
Dovremmo dare un'accezione ben precisa per non fare il sincretismo
Però è stato un viatico davvero per come anche interpretare il mondo
La mia generazione a prescindere dalle appartenenze in fondo essendo noi cresciuti per la fine la conclusione del Concilio avevo potuto essere i fruitori i destinatari di molti documenti
E basterebbe una costituzione per tutte per noi chiediamo cento di far politica la gaudium et spes
E forse eminenza
Alema capito adesso abbiamo capito nel senso che metto con l'abbiamo anche i nostri maestri anche i vertici del magistero di come dare impulso acqua i laici che con le loro testimonianze forse insegneranno a capire che cosa significhi davvero la parola laico
Abbiamo tanti motivi per aver bisogno anche di precisazioni semantiche e abbiamo tanti motivi per a dire grazie a monsignore Marchetto al Cesco Marchetto perché essendo uno storico
Speriamo che si legge questi contrappunti sappia che sono in equivoci presso lo documentali
Che sono contemporanea coloro che potrebbero smentire Marchetto tant'è che come non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire c'è anche chi non può leggere
Come il precedente il testo sui silenzi di Pio dodicesimo credo che si sia già spiegato bene tutto sul reggiseno e le calunnie continuano a imperterrito
Quindi da anche il dibattito di questa sera
Che solo a vedere chi ha accolto l'invito si capisce di quanto è apprezzato il tavolo di coloro che dibattono ci mette in condizione di esprimere una gratitudine doppia a lei pure perché a voluto questa iniziativa qui a Gianni Borgna che come divide e cinquanta per cento dei responsabili e cuore perché ai suoi movimento per il turismo la cultura e dice il sindaco di Roma casualmente la delega al turismo e Borgna la delega la cultura ecco perché siamo stati fortunati ma non post polio adesso esagerare nel prendere tutto il tempo perché io mi limito a ringraziarvi di essere qui in questa casa c'è anche a causa dell'origine questa sera merita le presenze questo è il museo il primo museo del mondo voluto da un papà
Da Sisto quarto e quindi la storia di questa nostra città vince sempre l'essere sintesi di tradizione di cultura di evangelizzazione anche attraverso il faccendiere dimostrare il bello
Ci hanno insegnato
Che bello e buono convergono
Forse chi tanti secoli fa ha pensato a questo museo open non poteva immaginare che sarebbe arrivato fin qui fino alla città eterna città universale
Ma anche presso il turismo questa città eminenza in fondo in qualche maniera catechizzato
Basti pensare che cosa è stato per noi anche come sport sovrani stazione il periodo dei funerali del Santo Padre e poi della informazione Di Benedetto sedicesimo recita chissà essere accogliente e se consentite il verbo ci sa anche sopportare delle tensioni legate alla moltitudine che arriva a Roma
Dal punto di vista il turismo devo dire che alla Santa Sede e al Vaticano Roma deve moltissimo anche nei momenti di difficoltà
Il turismo religioso volete Green agì non viene meno
Ed è un modo per portare in giro per il mondo con l'immagine di Roma anche tutto ciò che in questa strepitosa città e contenuto e che si tramanda che questa sera trova anche una forma alta per trainare ciò che ha venuto a Roma
In una parte che sembra straniera perché un altro Stato e invece è così
Permeata eterne ha così tanto le nostre città quindi un grazie di essere qui è un saluto da parte di chi mi ha mandato qui rappresentata da parte del nostro sindaco che alla stessa ora credo che la sua agenda qualche volta mescola le carte alla stessa ora aveva più di un impegno e quindi non fa in tempo a raggiungerci ma credo che loro possono apprezzare il fatto che invece di esserci un messaggio un telegramma ha mandato una persona e sarete così a generosi da aver accettato anche me grazie
Saluta da parte dell'assessore Gianni Borgna
No ma adesso non vorrei che esagerati si rompe
La Giunta e qui ampiamente rappresentata in particolare dal vice Sindaco che rappresenta anche il sindaco di noi tutti e le sue parole sono state già ampiamente esaustive come si dice io
Faccio così un breve saluto soltanto perché ci tenevo molto a quest'incontro del resto con signora ci vescovo
Agostino Marchetto posso anche dire che fondi forse non che siamo amici ma insomma che da tanti anni ormai collaboriamo ricorda anche tutto il periodo del Giubileo che fu intensissimo di impegno e di iniziative comuni
Quindi in occasione anche dell'uscita di un volume così interessante così importante che rievoca la vicenda del Concilio ecumenico Vaticano secondo ma anche all'interno di una riflessione più generale sul Concilio
Ci tenevo molto essere qui oltre alle messa a disposizione una sala delle più belle nella nostra Pinacoteca e dei nostri musei capitolini
Per il resto poi Pino Lepore mi anche bruciato l'unica cosa che avrei potuto difetti questo piccolo scoop che volevamo fare lo ha già detto lui e cioè che appunto in ottobre nel prossimo turno andremo negli Stati Uniti
A presentare la mostra che fu inaugurata qui a Palazzo Braschi quella sui Papi in posa una mostra molto bella che è piaciuta moltissimo e che punto è stata talmente apprezzata che adesso andrà Oltreoceano e speriamo anche poi di portarle in altre grandi capitali in altre grandi città del mondo della stessa Europa
Altro lo devo dire e credo che
Posso direttamente io cedere la parola al monsignor Walter Brandi nulla il quale fra da moderatore a quest'incontro come sapete a questi tre straordinari
Relatori per affrontare appunto nel dibattito sul libro
Qui signor Marchetti grazie a tutti
Senatore eccellenze
I listini signori e signore
Non c'è dubbio il concilio Vaticano secondo e un concilio i superlativi
Nessuno dei concili di tutta la storia della Chiesa venne preparato con simile intensità ecco in voci ma in tutti i tanti esperti nessun altro Concilio vide la partecipazione i tanti padri conciliari erano infatti due mila quattrocentoquaranta nessun altro Concilio bene mai si è capito in tutto il mondo come il Vaticano secondo grazie all'operanti circa un migliaio di giornalisti
Concilio ti superlativi ciò vale anche per l'estensione dei suoi decreti
Mentre il più importante e più influente concilio del Medioevo cioè il quarto lateranense nell'edizione dei concili ormai come il quorum di Creta
Occupa solo quarantuno pagine e il Concilio di Trento che fornirò le credenze e la vita della Chiesa fino ai nostri giorni si accontenta Pete centoquaranta pagine
Il Vaticano secondo ha avuto bisogno di trecentoquindici pagine cioè i più di un quarto di tutti i concili della storia
Un concilio quindi sotto vari aspetti inedito
Solo a questo fatto ha già provocato l'attenzione da parte degli storici
C'è però anche un altro motivo
Quasi subito negli anni che il post Concilio scoppio una controversia non è ancora giunta al termine sulla corretta ricostruzione e interpretazione del Concilio
Si è arrivati persino al punto di affermare un contrasto tra la lettera e lo spirito del Concilio
Mutatis mutandis cominciò un processo simile a quello che si era verificato anche dopo il Concilio di Trento
E che e simili riflessi nella storiografia conciliare
Cinquantacinque anni dopo che il cardinale Morone legato tipi o quarto al Concilio di Trento pronuncio il Tito Minniti e in pace Orsi la prima storia del Concilio
Dovuta all'aprile anche pennate servita Paolo Sarpi che proprio per le sue comunemente riconosciute qualità letterarie
Nonostante i suoi notevoli difetti storiografici e per grande successo soprattutto nel mondo a cattolico
Interi ambienti si era contenti del violento attacco contro il Papa che la riforma cattolica poste trentina che stare qui aveva lanciato con la sua Storia del Concilio Tridentino
Passarono ai di trentacinque anni prima che uscisse una nuova storia di quel Concilio scritta su incarico di papa Innocenzo decimo Tages Vito gesuita Pietro Sforza Pallavicino
Questa storia del Tridentino invece fu diversamente da quelli a restare qui passata su uno ricco e di autentico materiale documentario e poter quindi rettificare gli errori Sal piani e rifiutare negli attacchi ingiustificati
A tutte e due fu però comune un'appassionata parzialità nella presentazione storica del Concilio
In un contesto analogo
Si colloca il lavoro storico sia il tipo di sua Eccellenza Agostino Marchetto che da non pochi anni sta predicando il suo scarso tempo libero alla corretta comprensione del Vaticano secondo
Attraverso le sue dice anche puntuali e critiche
Mi pare che il ruolo giocato allora dal Pallavicino lo possiamo oggi attribuire all'eccellentissimo
Autore della raccolta dati scritti che stiamo presentando stasera
Col libro che nuovamente ammette il risanamento l'importanza della ricerca storica per l'interpretazione e l'applicazione attenuata di un concilio
E in questo modo il volume offre un indispensabile contributo a un futuro quattro storico realistico sereno analogo appello dovuto al grande storico del Concilio Tridentino cieco parchi e dire
Allora illustre membro del nostro Pontificio comitato di Scienze storiche
Speriamo che il Concilio Vaticano secondo diversamente da quello di Trento non dovrà attendere trecento anni prima di trovare i suoi che Tinto chiedo questo
Invito elementi stimo signor cardinale vicario
Di prendere la parola
Grazie osservando il e grazie a monsignor Marchetto per avermi invitato
Questo libro è l'opera di uno storico eminente
Storico della Chiesa anche se non fa di professione lo storico perché altre compiti e responsabilità mai tuttavia anche uno storico eminente
In particolare storico del Concilio Vaticano secondo e in questo volume c'è un'altra più grande che l'ha preceduto in questo volume sono raccolti in particolare non soltanto ma soprattutto gli studi dedicati al Vaticano secondo
Il titolo parla di un contrappunto il Concilio ecumenico Vaticano secondo contrappunto per la sua storia e perché effettivamente è così
Non è una storia il contrappunto soprattutto rispetto al alla storia in cinque volumi del Concilio Vaticano secondo diretta dal professor Giuseppe Alberigo e pubblicata dall'editrice il Mulino
Soprattutto in una terza parte
Del volume di monsignor Marchetto si possono esaminare le sue valutazioni critiche rispetto a questa grande opera certamente molto importante che però si può si può dire Montoro forse un po'scherzoso può essere paragonata a quella di Paolo Sarpi riguardo al Concilio di Trento a cui già accennato monsignor Brambilla
Molte bacchetta non fa soltanto un contrappunto
Da anche un orientamento molto chiaro un orientamento storiografico e oltre l'orientamento storiografico da grandi contributi per una diversa storia che però onestamente è ancora da scrivere
Attendiamo abbiamo bisogno e mosse marchetta forse potrà farsi carico di guidare questo assicura abbiamo bisogno di un'altra grande storia in positivo del concilio Vaticano secondo
Perché ne avevo bisogno perché questo concilio è troppo importante
Nel nella parte settima del suo volume morsa Marchetto propone
La lite linee portanti della sua interpretazione e di quella che potrà essere una futura Storia del Concilio
Io qui parlo dal teologo o meglio più realisticamente da ex teologo dato che non sono propriamente parlando uno storico o mi sono occupato nella giusta ecco nelle Biagi ventuno mi sono occupato un po'anche di storia dei libri delle idee ma non sono uno storico
Comincio
Collegando è quello che stiamo sondando il sulla importanza del Concilio
Mossa Marchetto usa spesso ne solo uno una parola tigna un po'stupito non dice il grande concilio ma dice il Concilio Mario ma io come Carlo Magno Alessandro Magno eccetera eccetera Concilio Mario
E
è grande questo Concilio per tanti motivi ma in particolare perché appare una nuova epocale nella storia della Chiesa
Ho in altri termini consente alla Chiesa
Di entrare nella nuova epoca che stiamo vivendo e per questo vorrei rifarmi alle parole di Giovanni Paolo secondo nella lettera apostolica Terzo Millennio ad niente numero diciotto e venti di questa lettera
Leggo le sue parole
Dieci Giovanni Paolo secondo
Praticamente nel trentesimo anniversario del Concilio che il Vaticano secondo si è presentato come un concilio simile ai precedenti eppure tanto diverso
Un concilio concentrato sul mistero di Cristo nella Chiesa ed insieme ha perduto al mondo in risposta evangelica all'esperienze sconvolgenti del secolo ventesimo
Esso segna un'epoca nuova il merito e la Chiesa attingendo però molto dalle esperienze e dalle riflessioni del periodo precedente in particolare dal pensiero di Pio dodicesimo
Aggiunge il papà nella storia infatti il nuovo cresce dal vecchio e il vecchio trova del nuovo una sua più piena espressione
Tutto questo numero diciotto può e numero venti parla di un'enorme ricchezza di contenuti ma anche di un tono nuovo prima sconosciuto
Nella presentazione di questi contenuti
Che costituiscono quasi un annuncio dei tempi nuovi i padri conciliari del Papa hanno parlato con il linguaggio del Vangelo del discosta montagna e delle Beatitudini nel messaggio conciliare dire presentato nella sua assoluta signoria su tutte le cose ma anche come garante dell'autentica autonomia della realtà temporali questo numero venti
Quindi dunque quindi queste parole del Papa abbiamo la novità ma anche la continuità del Concilio il Concilio non opera una cesura e questa tesi fondamentale di monsignor Marchetto
E mi permetterete teologo di dire che una cesura è anche teologicamente non ammissibile
Teologicamente non ammissibile per la continuità della fede nella rivelazione di Cristo che è la rivelazione definitiva non più superabile e anche per la continuità della continuità dei credenti in questa rivelazione di Cristo
Ecco perché sotto il profilo teologico una cesura non può essere realmente proposta
Io vorrei però confermare questa mia affermazione con parole di Giovanni ventitreesimo che leggo dal suo discorso inaugurale il celebre discorso dell'undici ottobre mille novecento sessantadue
A pagina quarantacinque di questa libertino del Concilio ecco testo un po'lungo dice lo scopo principale di questo concilio non è la discussione di questo o quel tema della dottrina fondamentale della chiesa
Indi ripetizione diffusa dell'inserimento dei padri dei teologi antichi e moderni quale si suppone sempre ben presente e familiare allo spirito
Per questo non occorreva un concilio
Ma dalla rinnovata serena e tranquilla adesione a tutto l'insegnamento della Chiesa nella sua interezza e precisione quale ancora splende negli atti conciliari da Trento al Vaticano primo
Lo spirito cristiano cattolico apostolico del mondo intero attende un balzo innanzi verso la penetrazione dottrinale di una formazione delle coscienze
è necessario che questo dottrina certa immutabile che deve essere fedelmente rispettata sia approfondite presentata in modo che risponde all'esigenza del nostro tempo
Altra cosa è infatti il deposto stesso della fede vale a dire le verità contenuti nel nostro dottrina e altra cosa è la forma con cui quelle vengono enunciate
Conservando avesse tuttavia lo stesso senso e la stessa portata
Queste parole credo indicano bene quella continuità e quelle e insieme quella novità che fin dall'inizio hanno guidato diciamo così l'intuizione di Giovanni ventitreesimo ma monsignor Marchetto nel suo libro
A una citazione di Paolo sesto che è molto importante nella stessa direzione lo troviamo a pagina trecentosessantatré del volume di monsignor Marchetto
Giovanni Paolo Paolo sesto il diciotto novembre sessantacinque afferma
Giovanni ventitreesimo a questa parola programmatica aggiornamento non voleva attribuire il significato che qualcuno tende a darle
Quasi essa consenta di relativizzare secondo lo spirito del mondo ogni cosa in una chiesa dogmi leggi strutture tradizioni mentre fu così vivo il fermo in luglio il senso della stabilità dottrinale strutturale della chiesa
Da farne card del suo pensiero e della sua opera e si potrebbe continuare a leggere la stessa pagina c'è un'altra citazione molto interessante
E finalmente vorrei citare ancora libro A pagina trecentonovantuno per il giudizio che ha dato a Papa Giovanni Paolo secondo nell'anno due mila nel simposio sul Concilio fatto durante l'Anno Santo siamo diceva pagina trecentonovantuno
Dice il Papa
La Chiesa da sempre riconoscere le regole per una vetta ermeneutica dei contenuti del dogma sono regole che si pongono all'interno del tessuto di fede e non al di fuori di esso
Leggere il Concilio supponendo che esso comporti una rottura col passato mentre in realtà esso si pone nella linea della fede di sempre è decisamente fuorviante questo giudizio di Giovanni Paolo secondo nell'anno due mila in concreto dove sta l'apertura al nuovo del Concilio l'apertura al nostro tempo
Sta certamente apertura che è stata operata certamente anzitutto attraverso un grande ritorno alle fonti alle fonti bibliche alle fonti patristiche
Bene questa apertura in concreto si pone dire in primo luogo sul versante antropologico che però per il Concilio è inseparabile mente anche versante cristologica
E per questo vorrei rimandare non posso leggerlo al numero ventidue della che altrove spesso che un nodo nel quale si vede come la cristologia illumina non solo la teologia ma anche l'antropologia la conoscenza che l'uomo a di se stesso
E in questa chiave antropologica ma anche cristologica
Viene ricoverata
Quella svolta antropologica quella svolta che pone il soggetto al centro che sta alla base dell'epoca moderna dall'umanissimo e dal Rinascimento in poi
E qui è sempre importante ricordare la seconda enciclica di Giovanni Paolo secondo la diversi Misericordia nel suo grande inizio
Solo per veramente grande grandioso inizio numero uno dove parla dell'antropocentrismo e del tiro centrismo che non solo da contrapporre l'uno all'altro manda un indire in una sintesi feconda chiaro appunto il suo centro in Cristo
E così si può dire viene posto fine a una certa lettura soltanto negativo catastrofica dell'epoca moderna ma non si rinuncia per questo alla lettura critica a una lettura che capaci prende le distanze
Dalle deviazioni dagli errori anche gravi che sono presenti nel patto moderna pure assumendone la linfa positiva
Il Concilio sappiamo è stato soprattutto è che geologico nel senso che ha parlato molto della chiesa non è però in alcun modo un concilio e che il suo centro ecco e qui vorrei ricordare la puntualizzazione e il padre del Libardo uno dei grandi interpreti anche a un
Protagonisti del Concilio il padre non ride ribatte ci dice che è vero che concilia parla quella chiesa
Ma non in funzione della chiesa bensì in funzione di Dio e dell'uomo di Dio che salva l'uomo concetto basterà chissà come mistero qui sa come sacramento
Chi non ha il suo centro di se stessa male la salvezza di cui deve essere il luogo luogo nel quale la salvezza si concretizza per gli uomini
Anche il tema della gerarchia del popolo di Dio e visto in una prospettiva analoghe
Certamente la gerarchia è per il popolo di Dio abbiamo sempre per il presente anche questa circostanza storica il Concilio si è concluso nel sessantacinque
Poco prima che partisse in maniera improvvisa rapida la così detta contestazione che ha che attraversata l'Europa e anche gli Stati Uniti in maniera così imprevedibile il Concilio dunque non ha la preoccupazione di difendere l'autorità della Chiesa da possibili attacchi che allora non c'erano
E in questa ottica Serena il Concilio da una parte ripensa il rapporto fra sacerdozio e laica risotto ministeriale laicato valorizzando la Pina padre Enza di tutti e la responsabilità di tutti la dignità di tutti nel popolo di Dio dall'altra complete il Vaticano primo
Riguardo rapporta fa primato e collegialità e questo certamente non uno dei nodi dell'interpretazione su cui più più si è soffermato monsignor Marchetto
Io personalmente cosa molto discutibile però vedo in questa doppia accentuazione del del Vaticano secondo che da una parte raccoglie integralmente l'eredità del Vaticano primo riguarda il primate del Papa
E dall'altra affianca il primato del Papa una forte sottolineatura della collegialità
Bene in questo non una sintesi già del tutto compiuta sia del tutto naturale
Ma l'indicazione per un cammino di sintesi che attende noi che tende esattamente ideologi Matteo Bianchi Pastore della Chiesa attende il vissuto della Chiesa in questo inizio del terzino del terzo millennio
E poi c'è una una nota qui vorrei in pratico ci sono alcune pagine degli primo San Marchetto alle quali vorrei in particolare a rimandare sono le pagine trecento otto trecentododici
Nelle quali cosa Marchetto si rifà a ciò che dice il Concilio l'allora cardinale Ratzinger nel suo libro la mia vita ricordi mille novecentoventisette ed hanno inquinato mille novecentosettantasette l'anno in cui diventato arcivescovi Monaco ecco in queste pagine del cardinale Ratzinger dall'allora cardinale Ratzinger
Rileviamo il dibattito su un documento conciliare forse meno conosciuta al grande pubblico ma di fondamentale importanza la Dei Verbum il la la costruzione sulla Divina Rivelazione e in queste pagine
Il cardinale Ratzinger ci illumina sull'origine di quella divaricazione
Che dapprima ha attraversato i protagonisti stessi del Concilio in particolari teologiche ha lavorato al Concilio e poi le interpretazioni vive del Concilio
Che sono state date proposti nella nel vissuto della Chiesa degli anni subito dopo il Concilio e che adesso attualmente attraversa le interpretazioni storiografiche devo riassumere all'essenziale perché il contenuto è impegnativo storicamente impegnativo la domanda è questa viene prima per la Philips l'interpretazione storico critica del testo biblico
E quindi lavoro degli specialisti degli della del testo biblico ovini prima invece la chiesa come comunità viva dei credenti
Aziende mente cardinale Ratzinger opta
Per questa seconda alternativa che è l'unica sostanzialmente che l'unica dal punto vista teologico veramente sostenibile è ammissibile e qui ritorniamo a quello che dicevo prima sul perché alla fine non poche prevalere la continuità
Quando invece prevale diciamo l'interpretazione storico critica e diventa determinante per i contenuti della fede allora si arriva alla fine nota giustamente canale Ratzinger si arriva anche auspici di democrazia di parte di di democrazia parlamentare in una chiesa per cui le posizioni della Chiesa i distesi dopo mi dovreste dovrebbe essere sempre sottoposti a una verifica di maggioranza e minoranza
Questa sono école sostanziale che volevo dire mi avvio alla conclusione
Borsa Marchetto mostra molto bene come non è fondata la contrapposizione fra i due pontefici dei Concilio Giovanni Bettini in ventitré esimo e Paolo sesto
Per queste potete leggere le pagine ma insomma che tutto tante Massimo sull'archetto vorrei ricordare in particolare le pagine trecentottantatré trecentottantaquattro
E io vorrei aggiungere che quella che possiamo chiamare la storia efficace la storia efficace della chiesa dal Concilio oggi
Sta vedendo appunto il superamento dell'interpretazione di rottura e interpretazione di del Concilio come rottura
Che è stata
Diciamo così concretamente assai forte
Negli anni mediamente dopo il Concilio ha perso progressivamente peso e adesso praticamente è debolissima e quasi più senza agganci senza appigli nella storia reale nella storia effettiva della chiesa
Però prova per questo è ancora più importante che la storia di Alfie addotta libri di Storia del Concilio possano adesso che quarant'anni dopo abbiamo in qualche modo anche la distanza storiche necessaria possa compiere la storia dotta anch'essa un passo analogo che alla fine oso dire un passo di verità
Quando si parla di interpretazioni può sembrare presuntuoso
Mettere in mezzo la parola verità batte il doverla mettere in mezzo la verità dell'integrazione del conte l'interpretazione del Concilio ma nella direzione indicata da monsignor Marchetto
Ed è essenziale che questa posizione trovi piena espressione anche in una completo lavoro storiografico il libro dimostra Marchetto e l'opera di complessiva limosa di Borsa Marchetto che auspichiamo vivamente proseguono anzi siamo certi la sua tenacia la conosciamo il suo ardore per questa causa ecco possono dare sono e hanno ci abbia già dato un forte contributo in questa direzione
Abbiamo ascoltato con l'intervento molto autorevole fisicamente a per il quale ringraziamo di cuore e invito il professore Riccardi a prendere la parola
Sì io sono molto contento di partecipare alla discussione di questo libro di monsignor Marchetto sia per l'interesse del volume che è forte ma anche per un altro motivo per la vecchia amicizia che mi lega a lui
Nata più di vent'anni fa quando lo vidi nella delegazione apostolica di Maputo rientrare con uno zaino sulle spalle da una località sperduta di quelli del Mozambico che nemmeno ricordo
Io non sospettavo che dietro a quel prete accaldato
E ha faticato non troppo da un viaggio pieno di imprevisti com'era nel Mozambico di allora si nascondesse lo storico lo studioso di storia invece mossi ormai scritto nonostante le sedi disagiate
Ha continuato a coltivare
Il gusto della storia che ha appreso alla scuola di monsignor Maccarone che fu storico della Chiesa di grande livello e conviene ricordare lo ha fatto come poteva procurandosi liberi ed è rimasto un lettore
Più che un lettore uno studioso critico sui temi della storia della Chiesa
E direi che in questo volume da questo volume non emerge solo il suo busto non emerge solo il suo senso critico ma emerge anche l'ipotesi storiografica che ha maturato
Io lo dico con grande simpatia e credo che questa nostra festa attorno a lui si è importante perché ritengo che il deficit di cultura storica nella chiesa sia un deficit piuttosto grosso che è frutto di una mentalità
Per cui in maniera utopistica si può saltare la storia magari saltare venti secoli di storia e in maniera miracolistica ricollegarsi alla comunità delle origini
Ma la storia non si salta anche se non si scrive perché la storia vive dentro di noi
E Marc Bloch ricordava che il cristianesimo è religione storica fino al suo intimo non solo ma fino al suo intimo
D'altronde
L'intreccio tra storia e tipologia si ritrova in tutti quei grandi teologi che hanno preparato interpretato il Concilio Vaticano secondo il cardinal vicario parlava di De Lubac basterebbe questo nome
E Gregorio Magno affermava che la parola di Dio cresce in chi la legge e in chi la vince ed è il verbo un spiega questa antica istruito intuizione quando afferma la dei Verbund Crescent
La comprensione tanto nelle parole tanto nelle cose trasmessa ma storica fare storia non è chiacchierare
Non esprimere delle opinioni fare storia è un faticoso investimento di energie ed è una pazienza è un lavoro lungo
Questo rinvia al problema
Dell'investimento personale e qui dobbiamo dire che monsignor Marchetto avuto su questi problemi su questi temi un grande investimento personale
Malgrado faccia anche un altro mestiere che è da sottolineare poiché al problema degli archivi
L'accessibilità e l'ordine dell'archivio del Vaticano secondo sono contento di salutare monsignor Carbone che è stato sempre prodigo di attenzione verso gli studiosi questo va detto perché spesso dietro
A tanti storici brillanti ci sono tanti invece uomini d'archivio che che non conoscono diciamo il primo piano ma senza i quali non ci sarebbe nessuna ricerca storica grazie
Io sono stato sempre convinto che l'accessibilità certo non indiscriminata agli archivi
Consenta di creare un'opinione storica la più corretta possibile ci sono dei paradossi per esempio si è studiato
La crisi modernista senza l'archivio segreto vaticano e da quando l'archivio sul più decimo è aperto di più adesso aperto nessuno studia più la crisi modernista
Io sono convinto che sarebbe intelligente da un punto di vista i tubi istituzionale abbiamo qui monsignor Pagano sarebbe sempre più intelligente e quello di forzare gli studiosi alla serietà e all'investimento di tempo sulle carte ma non è questo il nostro problema
C'è la fatica soprattutto dell'acquisizione della mentalità storica nel mondo della chiesa perché la mentalità storiche una grande scuola della complessità del reale e alla fine della verità
Un ex alunno del Seminario Romano Giovanni ventitreesimo uno dei protagonisti di questo libro
Vorrei dire uno dei due protagonisti di questo libro con Paolo sesto
Era un papà storico anche se non riuscì mai per sua fortuna probabilmente ad avere la cattedra di storia
E coltivo la storia come e il gusto privato bene mi ha sempre colpito un episodio un confronto tra due personalità
Quella del patriarca Roncalli e quella di un fervido riformatore padre Lombardi su cui aleggiato troppo una leggenda nera i due si incontrano il patriarca io di Venezia il gesuita parla della crisi della Chiesa e Roncalli gli dice
Ma caro padre io ho studiato a fondo la situazione italiana al Concilio di Trento guardi io le dico oggi le cose vanno molto meglio il riformatore
Preso da una specie di ira dà un pugno sul tavolo e urla insomma oggi le anime vanno all'inferno il patriarca mi dice che le cose vanno bene o meglio di Tridentino ma che m'importa del Tridentino
Noi vediamo a confronto due mentalità differenti che sono due mentalità che in fondo fanno bene alla storia del alla vita della Chiesa ma c'è bisogno di una coscienza storica Agostino Marchetto
Con una presenza persistente sul Consiglio vuole stimolare innanzitutto a questa sensibilità ai temi storici questo un volume di notte e di recensioni ma è anche un volume in cui l'autore vuole
Disegnare davanti a sé una visione critica e quasi tracciare una mappa per nuove ricerche
C'è una forza e c'è una debolezza ma di polizza è quello di non essere unica ricerca la forza di tener deste preoccupazioni fondamentali di non nascondere le sue visioni Green critiche e soprattutto la sua forza è quella di tracciare una visione
Delle ricerche dello stato delle ricerche ma anche di porre delle prospettive importanti l'autore ha uno stile da recensore lo posso dire con per l'amicizia che mi lega a dire in un italiano pizzica tutti direbbero a Roma io mi sono andato a guardare le pagine qui la conoscevo ma mi salvo
Ma anche altri autorevoli autori si prendono delle rilievi puntualizzazioni tuttavia il suo obiettivo Livio pesanti suo obiettivo principale è come ha detto il cardinal vicario l'esame critico delle posizioni della scuola di Bologna Giuseppe Alberigo
Dove è forte l'eredità di Dossetti e la continuità con ruolo e la visione del carina Lercaro al Vaticano secondo
La storia del Concilio
E le opere di contorno costituiscono certo un lavoro in conto un abito per chi studia questa materia
Altri hanno investito questo gruppo investito molto in queste ricerche altri hanno investito di meno e noi sappiamo che nella storiografia
Quando si occupano alcuni spazi per primi non è facile ridiscutere le posizioni acquisite così è stato su tantissimi temi e questa è la logica
Ma monsignor Marchetto vorrebbe mettere in discussione la lettura del Concilio come un evento e soprattutto attraverso le sue e le sue note e le sue richieste vorrebbe chiedere di studiare il continuo in un modo nuovo anche se forse mi sembra chiediamo noi a luglio di continuare le sue ricerche sul Concilio
I consigli si possono studiare tutti i concili allo stesso modo ma i consigli recenti Trento Vaticano primo
E secondo sono diversi tra loro tra loro il primo si misura con la riforma il secondo con l'Europa laica e liberale il terzo il Vaticano secondo non sceglie di misurarsi sul comunismo ma trova la sua principale alterità e il suo principale punto di confronto nel cosiddetto mondo moderno da parte mia sono convinto che non si può fare Storia del Concilio se lo si fa storia di lungo periodo e non si capisce l'ha detto il cardinal vicario il Vaticano secondo se non si coglie quello che è venuto subito dopo
La rivoluzione antropologica del sessantotto la crisi delle culture tradizionali d'Occidente una certa egemonica della cultura marxista
Insomma quel sessantotto che è una rottura con le istituzioni della tradizione la scuola l'università la chiesa la famiglia l'esercito il che ha influito molto sulla sul dopo Concilio chiamiamola sulla ricezione del concilio
Ma bisogna notare un'altra cosa questo Consiglio ha un'esperienza unica perché come si recepiva riconcilia e la storia attraverso i decreti dei vescovi le visite pastorali simili no questo Consiglio è stato recepito attraverso la stampa il ruolo dell'informazione cattolica la stampa Abueva assimilato delle categorie tratte dalla poté litologica allora per esempio il Concilio come costituente in questa prospettiva si mosse l'ex costituente Dossetti oppure il Concilio come rivoluzione
In un'intervista di Dossetti a Melloni c'è una frase significativa del padre di Dossetti quando Dossetti dice io lascio la Democrazia cristiana e scelgo per il sacerdozio il padre gli avrebbe detto
Non sei riuscito a fare la rivoluzione nello Stato ora voi farla nella chiesa ecco
La critica all'applicazione del Vaticano secondo considerata limitante letteralità utilizzò le categorie della rivoluzione tradite della Costituzione inapplicata
Le categorie con cui
Si guardava un'altra grande figura del no una grande figura nostro tempo al CIPE De Gasperi considerato normalizzatore della Resistenza e della Costituzione e il De Gasperi del Concilio è stato Paolo sesto peraltro grande estimatore del leader trentino
Ma il consiglio fu una rivoluzione nella chiesa
Nessuno lo sosterrebbe oggi ma bisogna fare storia di quella mentalità in cui il consiglio fu connesso a un certo spirito di rivoluzione
Monsignor Marchetto dedica spazio alle riflessioni sulla ricezione del Vaticano secondo un consiglio non si isola la recezione decisiva
Ma va anche ricordato come la concezione cattolica della ricezione sia molto diverso da quell'ortodossia perché per la Chiesa ortodossa la ricezione decisiva come accoglienza del popolo della gerarchia dei monaci così un concilio come quello di Firenze pure sottoscritto dal patriarca di Costantinopoli ed altri gerarchi fu respinto
La ricezione del Vaticano secondo è stata molto turbolenta
Un personaggio particolare era Michel deserto teorizzava proprio in quegli anni la rottura creatrice era il sessantotto una specie di conquista della Bastiglia e la Chiesa recependo il Vaticano secondo sarebbe tre sport trasformata in parola Assemblea orizzontalità rottura
E allora il Vaticano secondo segnava la fine di della cristianità e qui vorrei dire una piccola cosa sulla questione della fine della cristianità alla cristianità non era già finita con la crisi della restaurazione ottocentesca e finiva proprio negli anni Sessanta
Eppure nel sessantotto la rottura conciliare fu esaltata come levatrice di un nuovo cristianesimo
E nel settantasette c'è anche l'umore in uno sferzante saggio si chiedeva le cristiani sisma parti muri erano sarebbe stata la morte del cristianesimo della tradizione e la rinascita di un nuovo Cristianesimo
Ma la storia chi studia la storia chi studia gli uomini popoli sentimenti problemi mostra come il Vaticano secondo non è stato una rottura cioè il Consiglio non è stata una rivoluzione invece vita a cui è seguito poi una rivoluzione bolscevica
Un consiglio non è una rottura normalmente ma è una ricapitolazione della tradizione
E la coscienza vive complessa della tradizione a mio avviso si sfilaccia di più nel tempo ordinario della Chiesa che nel tempo straordinario di consigli dove alla tradizione bisogna ritornare e la tradizione bisogna interrogare
Il Consiglio di per sé sono eventi con cui in cui rifluisce con più forza la tradizione proprio perché
Si pongono il problema di ripresentare la tradizione nel tempo in cui vivono
Il Vaticano secondo dobbiamo capirlo di più e studiarlo di più come una sintesi conciliari originale
Dell'itinerario del cristianesimo del primo millennio e anch'io qui volevo dire quello che ha detto il cardinal Ruini quando si parla di primato di collegialità e forse una costruzione ancora incompleta ma si sente il soffio de una sintesi dell'esperienza teologica e storica di un millennio
Ed è una sintesi che viene fatta fatto strano unico nel secondo millennio alla presenza di osservatori non cattolici il che per alberi codice monsignor Marchetto fa sì che questo non sia un concilio generale ma un concilio ecumenico
Ma monsignor Marchetto non concorda anche se riconosce la grande importanza degli osservatori allora studiare un concilio lo si deve fare in connessione con la recezione
Per questo io credo che non si può fare Storia del Concilio e a me è sempre interessato il Concilio in rapporto ai due grandi Papi del Concilio
E Roma e decisiva nella relazione nella ricezione dei concili ma e decisiva al massimo della ricezione del Vaticano secondo
E allora qui si comprende l'angoscia di monsignor Montini davanti alla convocazione conciliare Musio puntini cardinal Montini sapeva cosa vuol dire governare la chiesa e allora di fronte la prima notizia del Consiglio reagisce in un modo preoccupato dice un concilio dice la Pina ma non si sarebbe potuto fare un seminario sui problemi della chiesa
Ecco si capisce il panico di un uomo che sa cosa vuol dire governare il Concilio
E poi la lettera citata Museo Marchetto a carica Cicognani sul Concilio all'inizio quando dice quando dice cui manca un disegno organico ma poi e Paolo sesto che si fa architetto del Concilio e vorrei dire
E ne sono convinto il Papa la Santa Sede escono rafforzati e non indeboliti dal Concilio
Nonostante la contestazione di cui ho parlato il nuovo ruolo delle conferenze episcopali di tanti nuovi soggetti della chiesa ma proprio per per tutto questo il ruolo del Papa e il ruolo della Santa Sede risulta rafforzato non si può capire un concilio e questo concilio senza studiare i papi del Concilio
Ma monsignor Marchetto dedica una forte attenzione agli studi sui personaggi del Concilio uomini sono diversi complessi tante volte sono più vicini di come li si descrive
Io direi per esempio questa catalogazione che attraversa il Concilio che la divisione molto parlamentare tra progressisti e conservatori che corrisponde al voto dell'Assemblea
Ma la realtà è più complesse il pontificato di Giovanni Paolo secondo ha sciolto questa specie di bipolarismo ecclesiale
Tale bipolarismo occulta la complessità le posizioni sono più vicine
E sono di più più c'è più spiritualità più correnti più di diverse sensibilità egli antitesi non sono talmente radicali come si dice per esempio due personaggi antitetici carine assiri da un lato e carina Lercaro
Rappresentano due visioni una diciamo preconsiliare e l'altra conciliare
Eppure ci sono tanti tratti oltre quelli normali della dottrina cattolica della comunione de la comune origine genovese ci sono tanti tratti che riuniscono per esempio il forte senso dell'autorità del vescovo e la comune avversione al disegno di Giovan Battista Montini L'uomo che volle la recezione del Concilio a partire da Roma e sotto la guida del Papa
Del resto
Ognuno volle nella sua diocesi in senso diverso una recezione particolare del Vaticano secondo ad al di fuori di quella che era l'idea di papa Montini una ricezione attraverso l'acciaio
E io ricordo un intervento e cani assiri che fu una difesa vibrante di Lercaro
Contro le dimissioni di Lercaro indifesa dello hutu Rita del vescovo ecco io vorrei dire tante volte stiamo attenti in quelle che sono delle contrapposizioni che alla fine sono giornalistiche ma gli uomini sono più vicini di come sembra un vecchio film era intitolato Dio ha bisogno degli uomini
E qui monsignor Marchetto ci dice chi sono gli uomini del Concilio
E ci sono tanti personaggi maggiori come carne a Ratzinger le osservazioni del cardinal Ratzinger sulla liturgia che è un aspetto che qui non posso sviluppare ma molto importante o personaggi minori come quella mitica di Aleppo mossi ora è del beat
Che rappresenta il contatto vivo con la tradizione orientale
Dice ai vestiti patriarca Atenagora voi ci avete rappresentati al Concilio resta il fatto che dal Vaticano secondo l'Oriente ortodosso entra nell'orizzonte del cattolicesimo come un riferimento di grande importanza concludo dicendo che Giovanni Paolo secondo ha dato un contributo decisivo alla recezione del Concilio
Giovanni Paolo secondo
Ha dato un contributo secondo la sua sensibilità quasi con una Girotti ecologia
Una trilogia delle elezioni dei destini storici in cui si sente il peso della spiritualità l'etologia e un po'a distanza quasi il soffio del pensiero vi sono piazze
Concludo con una domanda
Gli studi storici tra cui i tuoni don Agostino non smentiscono una vulgata sulla storia della Chiesa quella borgata che giovane lessi nel libro di Adrian dal sette al che la Chiesa una grande cosa ma sbaglia sempre gli appuntamenti de con la storia e l'unico appuntamento riuscito sarebbe stato proprio quello del concilio Vaticano secondo in una specie di provvidenziali smog a storie diversa
Alla modernità il cattolicesimo trotto cento novecento risponde io utilizzo una parola brutta ma con l'intransigenza
Un'intransigenza sempre più levigata non un'intransigenza assoluta che significherebbe Eremiti mo'o settarismo ma la volontà di non farsi dettare l'agenda dallo spirito del tempo questo non è il Vaticano secondo
E direi che la storia del cattolicesimo degli ultimi due secoli e non farsi dettare l'agenda dallo spirito del tempo e qui la grande differenza con la Bica n-esimo che da religione di Stato diventa religione della società e dello spirito del tempo
E allora di generazione in generazione questa intransigenza si aggiorna si rivede altrimenti si pietrifica rende ma il Vaticano secondo non significa abbandono di questo atteggiamento di fondo il bar nel Vaticano secondo si assiste a due progetti storici a due processi storici il radicamento nell'identità il rilancio nella missione e Paolo sesto dice l'obiettivo primario del Concilio è stato annunziare il Vangelo all'umanità del ventesimo secolo
Questo è il filo rosso che lega il consiglio al post Concilio l'evangelizzazione come si ritrova nel magistero di Giovanni Paolo secondo per questo e concludo veramente il discorso della missione
E monsignor Marchetto lo sottolinea non si può non collegare a quello decisivo sulla libertà religiosa e sulla libertà umana
La chiesa vuole parlare del Vangelo a un uomo libero e la Chiesa parla del Vangelo in un mondo in cui è divenuta
Altamente consapevole che esistono altri cristiani e non cristiani non credenti non è una dimissione ma è certo un aggiornamento della missione che richiede un Consiglio ecumenico capace di ricapitolare un millennio e più un concilio che noi possiamo capire meglio se abbiamo l'intelligenza del dopo e l'intelligenza storica del dopo
Per questo grazie ad Agostino grazie a sua eccellenza monsignor Marchetto che ci ha fatto riflettere criticamente su questi temi che ci ha insegnato che c'è tanto da studiare da scoprire e soprattutto che apre in cantiere a nuove ricerche alle sue e spero a quelle di molti di noi grazie
Allora
Ascoltiamo
Il presidente Francesco Cossiga
Certo quota leader e forse dovette Bernardino che ad un laico di formazione non ti ho logica e non storica
Venne affidato e ancora più che gli accenti il compito di concorrere a presentare un'importante opera qual è quella dell'amico Agostino Marchetto vescovo
Storico teologo e diplomatico
Sul Concilio ecumenico Vaticano secondo dei primi antecedenti gli atti temerari che io ho compiuto ed è certamente non responsabile
Del secondo me la responsabilità di grado inferiore sono io ma con un'aggravante
Non essendo la prima volta che mi cimento immodestamente non immodestamente senza modestia immodestamente significa ha due significati in italiano senza modestia
In questo come tomba di Orvieto presentare una volta Kondo
Lo storico che mi ha preceduto dalla chiesa di Santa Maria in Trastevere
E la seconda al meeting di Comunione e Liberazione due opere del grande archeologo tedesco Josef Ratzinger e non mi è dato di dirlo ma credo che prossimamente farò anche di peggio
Il mio comportamento è aggravato dalla presenza del concorso del e ce ne eminenti sia sensibile consente
Amico carissimo cardinal Ruini vicario di Sua Santità
Che io ho sempre detto essere anzitutto un prete
Nelle acque di sarebbe stato un eccellente farlo ecco non è che non se ne celebra l'incarico ma siccome io credo che il parroco che il cardinale convertano ipocriti Paruzzi Montiferru farlo complimento dicendo
Nelle acque difese eventuale nelle sedi opportune
Il primo potendo contare un ammicco la Congregazione della dottrina della fede l'attuale prefetto non lo conosco quindi
O la speranza di poter contare questa presentazione è la continuazione di un colloquio che monsignor Marchetto Egidio avremmo di fronte alla chiesa in cui erano state esposte le spoglie mortali del cardinal Casoli
Io ero Capo dello Stato e qui mi accolse
E lo non più capo dello Stato e lì mi accolse è citava pervengono giornata piena di sole a parlare del volume recentemente pubblicato della della grande opera di al medico ed egli il giusto poi io sì qui quello che lui scrisse L'Osservatore Romano
Però iniziamo il colloquio lo prendo sul marchette un'ontologia ordinata aggiornata integrata degli studi articoli successione su un tema che gli ha scelto da tempo come oggetto da sue indagini la storia e le storie del Consiglio Ecumenico Vaticano secondo la sua opera assolutamente non certo inferiore per valore
Anche se è
L'Istituto di studi religiosi Bologna
Fondato da don Giuseppe Dossetti dal diretto del cui spedito diciamo è la continuazione
Non voglio essere frainteso io ho
Però molto amico e del voto ad un pittore
Politicamente cessare di essere Dossetti hanno sedici anni
Quando scoprì De Gasperi Gianni Baget Bozzo mi disse sempre tardi ma questo è un altro discorso
Non ricordo che colui quando ero Presidente
E quindi un colloquio di quattro ore e mezza
Quando andai a trovarlo
Non ho dubbi che vuol forse uno spirito autenticamente religioso
è un grande santo
Anche se poi di un condivisi molte delle sue idee politiche
Soprattutto delle più recenti
Quando egli assunse un difesa della Costituzione come un fatto sacrale
Perché posso confermare quanto detto a proposito del padre ammalato non sei riuscito non a fare la rivoluzione a fare la riforma dello Stato ho capito che adesso si vuol cimentare con la riforma e la Chiesa
Sì
Con una
Eccetto correggo assume ha detto ricordando l'evoluzione
E una volta Louis si
Io feci un'intervista a Libero
E riuscì dose molto del titolo Caselli ad alto
Che venne data questa intervista il rigore che scrive una lettera perché l'Unione scrissi una piena d'amarezza poi insomma io dissi che io ero responsabile l'intervista non non del titolo B lui a ben vedere era uno spirito né oggi o perché hanno lui credeva che la riforma dello Stato non si potesse fare senza la riforma dalla Chiesa
Ma azzarderei divide che la riforma della Chiesa non si poteva fare senza una riforma dello Stato
Secondo un sì comprende se non non si comprende la difesa della Costituzione come fatto sacrale che gli fece degli ultimi anni della sordità altri collaboratori sono gli studiosi dell'università che ho appreso in questo tempo s un tempo essere denominata cattolica
Adesso non più
Di Lovanio o lo fa mio fiamminga provvista di Erasmo da Rotterdam con l'approssimazione che materia tanto delicata e la mia scarsa preparazione impongono le due opere segnano due posizioni interpretative
Dello sviluppo del concilio Vaticano secondo
Uno a quel Marchetto puramente conciliare legata alla realtà storica del Concilio alle lettere ospite del più certi e dal magistero ordinario della Chiesa convalidati i documenti del Concilio
L'altro legato al progetto scritto post conciliare che del Consiglio vede non un programma da realizzare non punto da cui partire del vento in concluso tra sviluppate
Debbo dire senza fare dove anche per non mettere in imbarazzo
Il cardinal Ruini che questa è stato da posizione condivisa anche do molti anni fa nel consistono di discussione che il Papa Giovanni Paolo secondo convocò da umile nettissimo cardinale che auspico la convocazione a breve tempo del consiglio di un altro Consiglio
Quando io lo chiamai al telefono
Perché degli per dirgli che non avevo ben compreso Louis Malle come lo sa è coperto da segreto ma io dissi non pontificio quindi insomma
Non sono né un teologo nel mondo storico dall'archeologia ma dopo è stato è stato in gioventù con consiglia Lista progressista
Mi sono assestato supposizione di un realismo conciliare rifuggendo da quel progressismo che a mio avviso ha ritardato
Credo spaccò l'orto
E anche alterato penso alla riforma liturgica la piena e veliche attuazione del consiglio stesso
Come mi spiegò un eminente cardinale
Chi fece la riforma più logica pretende che il fatto che il popolo che il prete d'essai
Le spalle alto Paolo fosse un fatto diminutivo per il popolo è invece non sapeva
Il punto di Dino diventato produce Purtuc l'altro
Non sapete il poverino che il sacerdote dava non le spalle era il primo del popolo di Dio che prega Beddio
L'opera Marchetti un documentato colto pacato ma rigoroso contrappunto la ricostruzione progressista del concilio Vaticano secondo anche nel punto più delicato della forzata compro contrapposizione del Concilio abilmente di Giovanni ventitresimo e del Concilio ad un ente di Paolo sesto
Il Papa che pur avendo l'ho continuato e portata a conclusione denunziò per primo i pericoli dell'interpretazione progressista ed evoluzionista dello spirito del Concilio
Le sue spaventate se si può dire così di un Papa e tremende parole che lo spirito del diavolo stava filtrando negli interstizi della chiesa
Basti pensare
Che in realtà un il Concilio lasciato sempre dietro di sé discussioni e polemiche
Ho apprezzato lo sforzo
Dell'amico Andrea Riccardi
Che ha cercato di mettere insieme tutti cioè il fondo ma per carità Lercaro andava d'accordo consigli Silicon mercato Sweden
Con altri cardinali da questo non è facile
Non questo
Siccome sono stato un mese e mezzo in clinica oltre aver letto
Il libro dell'amico Marchetto letto anche perché mi son fatta di vari libri citati da marchetta dopo è stato ad esempio
Al Concilio e fuori dal Concilio si sono state autentiche soffre
Ma cosa che umana perché la Chiesa una dimensione spirituale ma anche una dimensione di carne
Io le ho dato il Concilio ha lasciato sempre dietro di sé discussioni e polemiche basti pensare a quelle dolcissime anche negli aspetti e le conseguenze ed etico scismatica
Del Concilio Vaticano primo anche per l'intolleranza e l'integralismo sia precedente che contemporaneo successivo della corrente degli ultrà montane
E dalle polemiche interpretazioni lo stesso Vaticano alle vedove doc come di questo Consiglio l'infallibilità la giurisdizione diretta universale del Papa sulla Chiesa
Come il pio nonno diede le misure contro l'esagerazione dell'hotel Montana approvando con una sua lettera le tesi contenute nella famosa lettera pastorale alla conferenza con la C maiuscola perché ancora non esistevano
Episcopale dei vescovi tedeschi che si erano trovati ad affrontare la reazione dolorosa della parte della Chiesa di Germania che minacciava uno scisma
Le osservazioni delle interpretazioni evoluzionisti di molto i documenti del Concilio Vaticano secondo particolarmente quelle relative all'ecumenismo al dialogo interreligioso e alla collegialità sono certamente derivati anche dal carattere non esplicita esplicitamente non definitorio dei documenti ma da loro anche per otto Rita Dalla Chiesa carattere eminentemente pastorale
Ciò che in parte il causa delle analisi e l'interpretazione evolutive che hanno portato stranamente
Dopo la confutazione della teologia politica
Di un grande il filosofo e giurista Carl Schmitt perché in forza di S. aveva in un primo tempo addirittura delitto al nazismo
Confutazione fatta dal grande teologo prima
Protestante e poi cattolico ma a dire il vero come disse un eminente cardinale poco utilizzato la Chiesa cattolica Eric Peterson che nello la possibilità e la validità di una teologia politica
E che hanno portato alla nascita di una teologia politica conciliare
Basti pensare all'opera peraltro importante del teologo tedesco in mezzo
E per non dire poi aveva a Gutierrez il gesuita e poi francescano che portarono alla teologia della liberazione con orizzontali sbottò tale non ancora del tutto scomparso tre cattolici recentemente con la tipologia del non globali ISMU e del pacifismo assoluto
Si può forse dire che i documenti che come le recenti studi hanno dimostrato furono il più contrastati nel Concilio quello sulla libertà religiosa
E quello sugli ebrei sono stati anche per l'opera profetica di Giovanni Polo secondo il più accettati emerga interpretati
Certo la stessa composizione di problemi caro quale quello della con la chiavetta
E quello che la composizione della doppia giurisdizione universale sulla Chiesa
Quella del collegio di del Papa e quella del collegio dei vescovi e anche quello relativo alla composizione della concorrente soggettività dell'infallibilità
Il patto
Il collegio dei vescovi e cosacche e poco conosciuta benché riaffermato dal Concilio di Trento della stessa comunità sfide di un perché una ferita una un'affermazione che in un tacco Martena dalla comunità in terra dei fedeli costituisce ereditata
E qui c'è il famoso la famosa opera per la quale prima
Fu inquisito il cardinal Newman
E cioè del diritto dei fedeli di essere consultato in materia di fede
E ma che poi si trovò a essere confermata dal fatto come appare obiettori
Che Pio Nono prima di proclamare il dogma
Della Immacolata Concezione scrissi e vescovi non solo perché per la loro opinione
Ma per chiedere come questa affermazione fosse ritenuta e creduta dalla comunità dei fedeli
Non porta certo a faccia l'opposizione anche per l'eccesso di mentalità giudizi cistica civilistica che certo è presente la chiesa
E dico il Conte Antonio amico vescovo di Lugano Eugenio corretto grande canonista fu critico affermando che la scienza del diritto canonico e una scienza teologica che va trattata con metodo teologico
Mentalità civilistica che vuole applicare categorie giuridiche temporali
Come sovranità supremazia a realtà misteriose come quelle della Chiesa che il diritto canonico sposò lo imperfettamente presentare e disciplinare
L'opera del Marchetto da voi c'è opposizione che sarebbero rimaste forse d'ombra
Rispetto all'impegno e alla mole di ricerca di collaboratori della scuola di Bologna della scuola di Lovanio
Posizione il cui significato e valore di concorso alla piena verità non può certo disconosce il sinistro nel solco della tradizione culturale sempre pluralista
Salvo ma per motivi difesa la parentesi tra la metà del secolo diciannovesimo e l'inizio del secolo ventesimo con la chiave di Patrice cui mise termine non polemicamente Giovanni Paolo secondo essendo prefetto della Congregazione dall'utile la fede il cardinale Josef Ratzinger
Con l'enciclica Fides et ratio
La Chiesa conobbe il tomismo gli scolastici uno scolastici gli assegnano i seguaci d'una avventura insomma ticinesi dominicane acustiche carmelitane e teologi gesuiti del sedicesimo e diciassettesimo secolo si pensi alla controversia di abusivismo per cui il Papa dovette intervenire dicendo adesso basta nessuno di voi né domenicale nei gesuiti sono come gli altri intervengono ed etici
Pascal e mi consenta
Dipingiamo stilistiche forse
Dato che sembra da alcuni documenti che sia tutto un equivoco il contrasto cattolici e luterani che non ci sia differenza tra dagli anglicani be allora in casa nostra ricordiamo che i jazzisti facendo tipologia ritenevano di servire la Chiesa combattendo il calvinismo e certo erano di esemplare vita cristiana
Da anni da Niccolò ad Abano
Non è che io sia già esista anche su cambiale m'ha detto che forse un tantino giansenista sono e mi chiesi perché ha detto perché sono sardo e la spiritualità giansenista è
Entrata dalla dal Piemonte
Dopo essere passata al Piemonte dalla Francia
Il mercato si pone sulla posizione di due grandi grandi teologi e moderne
Da Delhi bacca Congar da Orson mortale a razzo invece non e e qui lo dobbiamo dire solo dapprima duramente sospettati ed oltre dal Sant'Uffizio
Che ad uno di essi negò perfino l'accredito quale perito conciliare
Accredito che le fu concesso sotto lo dopo la elezione di Paolo sesto
Ma che poi perché la provvidenza non paga il sabato pare la domenica fu e come riabilitato dalla provvidenza
E alla collega difensore della linea dal tradizionalmente left prestazione del Concilio si ispirò poi Paolo sesto e in realtà Giovanni Paolo
Secondo che qui i sospettati di dal Santo Uffizio acquisiti tutti dal fatto fare
Che allora insediamento si era ispirato
Il Concilio
Fortunatamente non tutto quello non tutte le inchieste del Sant'Uffizio hanno il bollo
La chiesa è una comunità che conosce in realtà
Salvo alcuni periodi oscuri quale quello degli eccessi altri poi
Misure larghe si
Basti pensare ad Agostino e Tommaso
Meglio redatto Rosmini e più tardi talmente ancora si ricordi che Giovanni Paolo secondo patto e filosofo
Ai filosofi cristiane
Essendo in Kirch Al Gore
Posizioni fondamentali Aristotele e Platone
Poi Agostino se non vado errato Tommaso Anselmo ebbe un'avventura e poi con la mera
Mette Pascale che
No per la sinfonia di voci che poi genera della Chiesa alla bello
Questo libro dell'amico Museo Marchetto era prezioso è necessario e per questo io notoriamente cattolico
In e ignorando
Grazie di cuore
Qual è il momento ti invitare
è stato citato è dotato autore deliberò presentata
Non temete non faccio un altro discorso
I nostri amici tedeschi
Tutti comincia
No no adesso io mantengo
Mantengo i nostri amici tedeschi giocando
Dicono
Venti anni e
Uguale ringraziare
Siccome io sono pensoso
è libero e lo dice se avete il coraggio di affrontarlo
Che è un po'difficile Chino
Sono anche per
E quindi ringrazio
Sentitamente vivamente
Non subunità conclusioni senza livellare
Le bellissime personalità che abbiamo stasera qui
Ringraziarlo
Ringraziare dunque coloro che ci hanno invitato a coloro che hanno parlato
E aggiungo anche tutti voi carissimi
Che ci avete supportati
In cose che non sempre sono facili
Ma l'avete fatto anche per amicizia
E questo per me è una cosa importante e ho visto alcuni che io ho incontrato nel corso della mia vita in Africa in altri continenti
Questo vuol dire che oltre alla
L'ecclesiologia alla cristologia l'antropologia c'è anche una realtà di amicizia cristiana che si potesse pur andando vagabondi per il mondo pur con una grandissima
Giungo solamente
Andrea Riccardi
Tutto in questo
Il ricordo timo signor Maccarrone
Che è già
All'altra sponda
Il quale
A un certo momento con forza
Al Medioevo che è il mio primo amore il mio grande amore studio per Mediobanca
E mi ha detto adesso lei mi dava sempre del lei cominci a interessarsi della storia contemporanea completamente il Concilio ecumenico Vaticano secondo sulla sua parola ho gettato la rete
E questo credo che sia un po'un frutto di questo comando di questo grande maestro mio e non sono
La seconda persona
Il nostro carissimo professore monsignore e dice prete di campagna
Non so io rispetto queste sue definizione monsignore Vincenzo Carbone l'ho voluto qui questa sera
Come para
Che la tradizione di un personaggio del processo ebraico
Una persona che si metteva vicino all'accusato
E senza dire niente lo difendeva con la sua presenza e con la sua autorevolezza
Senza il sessantadue tomi degli Acta conciliari credo che non si possa storia del Concilio specialmente gli ultimi tomi letti da pochissimi perché arrivati un po'verso la fine della sua brillantissima e nascosti sì ma attività e cioè quelli che riguardano le la direzione del Concilio
Con questo son rimasto fedele