La scoperta dell'alba

Buonasera innanzitutto vedo che a certe cifre in onda quindi dovremo aspettare una mezz'oretta noi potremmo scherza
Buonasera grazie per essere qui io sono Antonio Di Bella direttore TG tre con Paola Cortellesi chiacchere Remo con Walter
Per il il suo libro la scoperta dell'alba
Che non è uno di quei libri politici
Cui siamo abituati ma un passo diverso a me è piaciuto molto letto proprio
L'ultima notte con un finale a sorpresa perché mancavano ultime pagine quindi Paola mi ha gentilmente prestato sul divano per vedere come andrà a finire perché c'è tutto dentro c'è un libro psicologico un romanzo un giallo se volete anche un libro che parla del passato trilla in settanta anche di politica in qualche modo e attraversa secondo me con una densità e profondità
Anche maggior rispetto agli schemi politici cui siamo abituati le nostre vite quindi io credo che sia un libro bello di cui poi mi riservo di fare alcune domande su alcuni punti
Ma mi fermerei qui lasciare magari a Paola
Una intervento prima di sì buonasera
Buonasera a tutti io
L'introduzione questa poi fa
Va
Fondamentalmente io oggi ho sbagliato scarpe e mi sento molto imbarazzo
Quindi così no non so come insomma non credo che la persona più giusta
Faccio aveva domande
Una cosa le scarpe
La persona più giusta per introdurre no non sono andato dal Papa abbiamo sbagliato manda coi quali ho con le le domande quelle giuste le vedi io posso solo parlarne bene perché se no ne che facevo quattro ore e mezza di mattina per arrivare fino a qua tanta
Quindi è un libro e mi è piaciuto molto mi piacerebbe
Lei alcune cose insomma alcuni miei passi alcuni momenti insomma di questo di questa storia molto originale
Molto emozionante
Va be'allora io faccio la prima domanda che pensando quello che pensa la gente e la prima cosa che dico eh
Un sindaco a una vita infernale
Come fai a trovare il tempo e la voglia soprattutto per alla al libro di questo tipo
Ma guarda voglia semplicemente la voglia di racconta
Raccontare una delle cose più belle che ci possa essere la vita è un fatto di come posso dire di umiltà
E di desiderio di incontrare gli altri
Scrivere per me
Mio passatempo
Cecchi Franzo collezione di medaglie
Io invece scrivo scrivo mi piace moltissimo scrivere mi viene molto facile scrivere perché evidentemente qualcuno mi ha trasferito nel DNA questa questa semplicità di scrittura
Aggiungo che
Paradossalmente la doppia condizione proprio di sindaco e di persona che scrive non dirò mai scrittore perché lo scrittore un mestiere serio io invece scrivo che è una cosa molto diversa
Probabilmente mi consente di fare meglio tutte e due le cose in che senso
Da un lato
Nel libro
Che del quale poi magari diamo qualche tratto di di di storia perché è uscito da tre giorni quindi immagino che siamo triplice qualcuno l'abbia già letto
Nel libro ci sono alcuni personaggi anche alcune situazioni che nascono dalla mia esperienza di
Di di sindaco
So se
Vogliamo allora racconto in due minuti la la storia in modo tale vado no
L'acconto in due minuti la storia in modo tale che abbiate un po'il quadro anche dentro il quale magari poi le parole che Paola leggera io voglio molto ringraziare Paolo e Antonio per essere arrivati fin qui da Roma la storia è questa poi torno alla questione del sindaco
Il protagonista è un è un uomo di circa quarant'anni che fa un mestiere che in realtà non esiste ma che sarebbe giusto esistesse
E cioè si occupa il ministero dei Beni culturali di catalogare archiviare e leggere
I libri che vengono scritti dai cittadini
è un genere letterario molto diffuso per fortuna secondo me a me piace enormemente
E cioè sono quei libri che scrivono le persone e che poi fanno stampare dal tipografo del paese e regalano ai loro amici non la casa editrice io in questo ci vedo qualcosa di assolutamente meraviglioso dono sembra un atto di presunzione io
Scrivo la mia vita invece un atto di enorme generosità io ho vissuto la mia vita e voglio fare in modo di fissarla per sempre su dei fogli di carta e trasferirla a qualcuno
E io le leggo molti ieri sera sono stato a Ferrara alla fine un una signora mi ha dato il teste un libro che ha scritto lei su una strada di Ferrara nella quale ha vissuto tutta la vita stampato da lei
Ci sono sempre delle cose molto poetiche come sempre la vita di ciascuno di noi non l'avete ciascuno di noi è intrecciata con episodi che hanno una loro dimensione poetica che spesso noi non percepiamo ma che poi quando raccontiamo chi legge trova comunque questo protagonista archivia e legge questi questi diari
è padre di due ragazzi un ragazzo di vent'anni Lorenzo che è un ragazzo con grandi curiosità con grandi passioni anche con grande generosità e per esempio questo è uno dei ragazzi che io non Luciano non Lorenzo ma insomma Lorenzo è un po'il
Il mosaico
Dei ragazzi che io incontro quando vado ad Auschwitz o vado in Mozambico in Africa con i ragazzi delle scuole romane trovo tanti così tanti ragazzi che che hanno curiosità che che hanno passione che che vogliono parlare e Lorenzo e uno di questi è innamorato di Calvino e è una persona con grande generosità ma poi si vedrà anche la storia con qualche inevitabile ventenne il limite a questa generosità
E poi una ragazza piccola di otto dieci anni
E si chiama Stella e che ha una bambina da un anche lei è una delle bambine che io ho incontrato nella mia vita di sindaco
I
E cerco di raccontare nel libro come essere da un non sia una malattia ma siamo a condizione tra l'altro di tutti i disagi e quello nel quale c'è una maggiore intensità di relazioni umane
I bambini da un sono delle meraviglie delle meraviglie
Della meraviglie di voglia di comunicare di voglia di abbracciare di fisicità e io sono veramente rapito ogni volta che faccio di incontri con loro perché hanno tantissime cose da raccontarci
Prima a Modena raccontavo Crotto celebrato un matrimonio di due bambini due due bambini e due ragazzi da un e alla fine quando ho letto la formula e ho detto il nome della legge vi dichiaro uniti in matrimonio il ragazzo ha fatto
Così col braccio nel dire ce l'ha fatta è sembrata una cosa bellissima
E questa bambina che si chiama Stella viene praticamente presa in protezione da questo fratello che diventa una specie di piccolo padre
Perché questa famiglia è un po'esplosa opporsi è
Lasciata dopo che che è venuta al mondo questa questa
Questa bambina da
E poi c'è una moglie che però è più defilata perché appunto si è caricata sulle spalle un po'la responsabilità di questa
Nascita
Il protagonista ha un buco dentro questo buco deriva dal fatto che il tredici marzo mille centosettantasette spiegherò perché c'è una data precisa suo padre è andato via
La mattina
è andato via lui si è svegliato non l'ha più trovato
E non è mai più ricomparso non ha mai dato una spiegazione
Come se fosse stato sottratto che la cosa più terribile nella nell'esistenza no la sottrazione invita
E lui è rimasto con la col desiderio di sapere non dico dove sia ma perché si è andato via il tredici marzo del settantasette ad oggi il giorno dopo il dodici marzo del settantasette che ha una data cruciale nella storia degli anni di piombo dodici marzo del settantasette giorno secondo me nel quale si passa dalla stagione del movimento alla stagione del terrorismo diffuso
Io me lo ricordo quel giorno ero mia città mi ricordo ho ricordo di rosso di di di di di cose che escludevano di di fuoco di Armenia saccheggiati di rumori di colpi di pistola e il giorno in cui molte cose cambiano
Allora coi mi fermo perché diciamo il racconto deve finire qua perché poi c'è una conclusione del libro ma
Dico la cosa che poi è la chiave del libro quell'anche da cui sono partito scrivendo
Il protagonista rimasto da solo perché i due ragazzi sono andati in America per una ragione che poi legge libro troverà perché la moglie sta fuori
Torna in una casa di campagna nella quale la sua famiglia andava quando erano tutti insieme
Una casa abbandonata la sua bravata con l'edera che ormai ha invaso gli alberi le sterpaglie una casa proprio di quelle che si stanno sfarina
Girato in questa casa è una giornata di agosto da un certo punto per terra vede un telefono di bachelite nera
Uno di quei telefoni che c'era una volta
E allora un po'per gioco comincia a fare e no la cosa che lo sorprende che c'è la linea cioè che il telefono a una vita cosa
Trova per terra degli elenchi nell'ottanta era dall'ottanta che nessuno era mai più entrato allora comincia a fare dei numeri ai quali ovviamente non risponde nessuno qua però per gioco fa il numero della casa dove lui abitava da bambino
E gli risponde un bambino
E lui capisce che sta parlando con se stesso bambino
E utilizza questo dialogo fingendo di essere non si io che girava per il mondo e non sia un po'bohémien
Lui utilizzate ricostruire le ragioni della fuga del Barca questa è la storia del libro
In questo senso e concludo risposta domanda di Antonio in questo senso per me l'esperienza di sindaco è stata
Nella sua meraviglia io sono incantato dall'aver avuto dalla vita la la possibilità di fare un lavoro sì bello come quello del del sindaco che un lavoro nel quale tra i propri principi propri valori e le cose che riesce a realizzare c'è un rapporto di filo a piombo proprio e se non riesce a realizzare delle cose è colpa tua non devi prendertela con nessuno
Poi la cosa bella è che ha un lavoro fatto di rapporto con gli esseri umani
è un lavoro fatto di di comunicazione calda io ho incontrato qualche giorno fa nel mio ufficio la mamma di quella ragazza honduregna che si è buttata nel nel mare per salvare una bambina romana che era caduta
In due minuti per la donna Addolorata mia
Ha fornito una una tranche di che cosa fenomeno dell'immigrazione lo dico in una parola perché diciamo si deve sapere che gli immigrati il novanta per cento degli immigrati sono come quelli che io sto per raccontare
E qui il dieci o meno per fortuna di persone di mascalzoni che vengono qui per fare gli stupri o per fare il traffico della prostituzione o il traffico di bambini per prima cosa colpisce questo novanta e più per cento di persone straordinarie
La
La
Questa donna quarantasette anni una donna bellissima anche lei
Fa la badante
Nello stesso palazzo dove Iris la ragazza che è morta passiva la baby sitter
Lei si è impegnata sì è ipotecata la casa in Honduras per pagare le cure
Di suo marito che stava male che non ce l'ha fatta
I RIS con lo stipendio quindi con il suo stipendio la madre Pagani potente Iris con il suo stipendio sosteneva tre ragazzi che sono rimasti non durasse i suoi fratelli diciannove ventuno diciannove e sedici anni
E adesso il desiderio di questa madre di vedere ricongiungere questa famiglia ne stiamo cercando di aiutarli in questo senso però ecco il mestiere di sindaco mestiere fatto della del calore di questo rapporto
Allora nel libro ci sono tante di queste cose
Di questa
Vita vissuta al caldo diciamo così delle mozioni
Però io sostengo anche contrari che forse riesco a fare meglio il sindaco
Perché c'è una parte del mio cervello che
Agisce in una dimensione che non è la dimensione ma che si inventa storie che che che crea e che costruisce a partire da da
Da quello che si vive dal progressive
Ultima considerazione e basta e questa naturalmente nel libro c'è un tema lo dico subito perché è onesta dichiararlo c'è un tema che è il tema del rapporto col padre
Della ricerca del padre in generale il tema del libro Il Viaggio nel cercare
Non fermarsi mai
E la passione per gli altri
Però c'è questo tema del rapporto col padre che evidentemente è un tema che per me importante personalmente per ragioni biografiche
Che non necessariamente tutti sanno ma chi lo dichiaro con grande serenità perché non spiegano perché non non c'è null'altro che serenità
Mio padre è morto a trentotto anni quando io avevo un anno non ci siamo mai conosciuti mai incontrati
E non abbiamo una fotografia insieme quindi è come se le nostre due vite così strettamente diciamo intrecciate fossero corse per un brevissimo tratto parallele
Persino qualche sera fa ho fatto su Google il nome il cognome di mio padre
Mio padre faceva il radiocronista prima di fare il direttore del telegiornale
Ed è venuta fuori una registrazione radiofonica di mio padre dalle Teche della RAI
Che la cronaca dell'insediamento di Luigi Einaudi al Quirinale allora mi sono predisposto a sentire la voce di mio padre
Se non che in quella cronaca la facevano due radiocronista
E io non so dire quale dei due sia mio padre perché non ho mai sentito la sua voce
Questa condizione che apparentemente può io l'ho vissuta con grandissima serenità non ho mai avuto problemi non ha mai avuto
Per larga parte per merito di una donna cioè di mia madre
Alla quale infatti libro dedicato che come sono le donne c'è una fase del libro anche quella viene dalla mia esperienza di Sindaco io visto che tutte le condizioni di dolore che mi è capitato di incontrare le famiglie in cui suggeriva una tragedia eccetera
Chi reagiva chi prendeva in mano la strategia di contenimento del dolore era sempre la donna gli uomini fanno fatica a convivere con dolore tendono a scappare a mettersi da parte sono molto più tifoni rispetto al dolore
Di quanto siano le donne
E mia madre sostituire meravigliosamente con un atteggiamento di grande ottimismo di grande fiducia sorrideva la vita come scrivo e ci ha fatto vivere la vita senza nessun problema
Nonostante si sia trovato a trentatré anni
A cambiare status sociale il mio padre faceva il direttore del telegiornale quando lui è morto mia madre si è messa a fare la funzionaria in RAI perché allora si poteva entrare in RAI quando moriva uno dei due
E con lui ci si è messa a fare la funzionaria in RAI abbiamo cambiato casa siamo andati in una casa più piccola ma abbiamo sempre vissuto in allegria in serenità quindi io non ce l'ho in nessun modo come un dramma anzi
Io
Può sembrare paradossale profetico ma ho anche un atteggiamento di grande gratitudine nei confronti di questa assenza
Questo vuoto che io ho conosciuta bellissimo e più crescono più mi sembra bella
Perché mi si immergono e trovo delle cose fantastiche
Che non trovo solo io ma chiunque di noi
Chiunque di noi
Nel rapporto col padre più ancora che nel rapporto con la madre a un segno profondo di quello che ha
Poi vissuto conosciuti scrivendo questi libri prima senza padri se questa tempo ruotano attorno allo stesso tema
Tanta gente mi ha scritto mi ha incontrato c'è gente che non ha mai avuto dal padre una carezza in tutta la vita
Una signora una volta mi disse guardi voglio chiedere un consiglio perché mio padre se ne sta andando io non l'ho mai abbracciato in vita mia anzi lui non ha mai abbracciato me
Ci sono tante cose così
Allora la ricerca di queste motivazioni la ricerca del senso di questa esperienza
è una cosa che mi affascina molto
E poi insomma in fondo appunto e e questa dimensione del viaggio che è quella bella e se con le parole scritte si può viaggiare anche viaggiare nelle mozioni
è credo la cosa più bella che possa capitare lo dico da lettore e da appassionato di letteratura la persona che ne ho letto il cacciatore di aquiloni questi questa questa estate che è un libro che mi ha molto emozionato
Un libro molto coinvolgente che meraviglia che quando uno legge una pagina e gli viene da piangere
è il massimo della vita
Perché
Piangere per un tema già più facile
Ci sono immagini la voce ma piangere per delle parole scritte è una cosa straordinaria
Io ricordo una volta che andrebbe in treno proprio a Bologna qualche anno fa
Stavo leggendo il mio libro preferito che Bambini nel tempo Ian McEwan
E nelle prime pagine di questo libro meraviglioso che descrivono
La disgregazione di una famiglia prefetto del fatto che il padre è andato in un supermarket con una bambina di con sua figlia di quattro anni
E a un certo punto mentre paga il conto si gira sua figlia non c'è più
Le tre pagine nel quale si descrive la scomparsa di questa bambina vedete che torna almeno un mese tema del vuoto che la scomparsa della ricerca le tre pagine dedicate alla scomparsa è stata abbinata sono somme un capolavoro da letteratura mondiale
Io lo stavo leggendo il mi accorgevo che Michel devo lacrime la signora che era seduta davanti a me che mi aveva
Ci hanno riconosciuto si chiedeva se stessi legge non so i risultati elettorali di qualche
E invece io stavo leggendo una storia inventata da un signore la sua casa ed è questa la meraviglia della letteratura perché scrive che inventa e per chi legge che si emoziona
Volevo interrompere questo applauso
E
C'è un momento a proposito di questo rapporto padre-figlio che torna
In cui
Giovanni protagonista narratore di questa storia
Comunica deve comunicare a suo figlio Lorenzo
Che la sua sorellina a un problema non è come tutti gli altri bambini questo Lorenzo qua insomma nella storia sarà anche lui un piccolo papà tanto questa questa bambina
Lorenzo c'è un problema gli dissi lo so mi rispose
Mi disse che era un bambino ma che avrei mostrato scarsa considerazione di luce avessi pensato che non aveva capito
Che mamma in clinica io in casa non avevamo l'allegria che tutti dimostrano quando nasce un figlio o più semplicemente non avevamo la felicità di quando lo avevamo salutato andando all'ospedale
Che cosa aspettano
L'ultima parola erano più difficile mi sembrò ancora una volta troppo grande io avevo smesso di pronunciarla quando avevo tredici anni mio padre un giorno se ne andò chiuse la porta dietro di sé esca in casa non si poteva neanche nominare
è una convenzione tra me e mia madre io avevo paura del suo dolore ricordo perfettamente nel non vi trascorse senza farmi vedere accovacciato contro la porta della stanza dove mamma piangeva a dirotto e anche io lo facevo insieme
E quelle lacrime sono state il nostro patto non detto il vincolo del Silenzio tra noi il fiume della grande rimozione iniziata nei giorni successivi alla scomparsa
A tavola tolto il suo posto esso tovagliolo il suo bicchiere preferisco i suoi vestiti finiranno bene imballati in cantina insieme alle sue carte ci lascia così un giorno cancellando tutte le orme dei suoi passi
Da allora solo qualche volta sono giunte cartoline senza luoghi riconoscibili e con timbri di tante città e paesi c'era scritto Sempre vi saluto con affetto Giacomo
Nella scelta di non firmarsi il Papa c'era la destituzione della mia esistenza
Mi aggrappo avo quelli di pensando che includesse anche me e quella parola che mancava nelle cartoline mi è mancata tutta la vita
Ed ora eccomi qua
Devo recapitare al mio ex idolo una cartolina dura in brutta la devo scrivere nel modo più giusto e la firma non andrà mai via
Stella è una bambina diversa gli dissi lo mi guardò osserverà un po'sorpreso
Tutti i bambini siano diverse sì Mastella un problema che le comporterà peritati che le farà capire le cose più lentamente e poi avrà gli occhi più piccoli come una cinesina
E forse parlerà male
Abbassare la testa avevo paura di quello che avrebbe detto
Insomma come Marco si Lorenzo come Marco ci fu un silenzio lungo ed esplicite si sentiva solo l'acqua della cascata e lontano la bambina una macchia viola che urlava ridendo papà mettimi giù
Voltare la testa e lo vidi piangere dignitosamente piangere
Gli strinse la spalla con il mio braccio dopo cioè a me
Non ti preoccupare papà ci penserò io
E mi rendo conto che in quell'istante gli era passata per la mente ogni cosa
Marco il suo compagno di classe tener test
Quello che avrebbero detto i suoi amici
Mi disse che tutti si vergognavano quando andavano in gita per Marco e che tutti si sarebbero allora vergognati per Stella sua sorella
Non mi disse anche che si era vergognato del suo pensiero e che se stelle ritardo lui che lei era più vicino l'avrebbe aspettata
Io vorrei una cosa qualche le persona che come me a legge poco i romanzi lo devo dire che come molte persone abituati a pane e politica credo anche qui dentro leggiamo spesso e volentieri di moriamo saggi politici piuttosto che romanzi
Quindi quando ho letto questo romanzo devo dire o comunque insomma sarà un romanzo che parla di cose private non è nella vecchia ideologia che tutti noi abbiamo il pubblico e il privato amo nel pubblico si parla di socialismo capitalismo e poi nel privato di cuore amore ecco facendo questa sforzo di leggere che io credo di potere invitare senz'altro a fare anche chi è digiuno di romanzi chi è abituato a pane e politica io credo che si trovi qualcosa di politico qui dentro
E credo che questa sia una delle chiavi più interessanti e provocatoriamente chiedo a Walter segreti d'accordo con me in che modo c'è un pozzo leggendo questo libro dentro questo di volo anche di Pepsi e del nuovo Partito democratico
Va be
No nel senso che diciamo partito democratico non stando ancora sta un po'dappertutto questo in parte è vero ma
Crediamo che sia presto in un luogo
Però
Però Antonio ha ragione su un punto cioè sia chiaro almeno per me quando scrivo una storia quando ho scritto questa storia non è che avessi intestati
Mandare un messaggio no
Andò ostici facevano i film nel sessantotto si vedevano i finisse la domanda era qual era il messaggio
Però un messaggio cioè
Implichi c'è alla fine lo si trova
E il messaggio è semplicemente questo è un messaggio che passa attraverso per esempio il fatto che nel libro c'è
Continuamente quasi ossessivamente
Questo richiamo al valore della letteratura
Parole del raccontare no c'è il ragazzo che innamorato di Calvino e ci sono tante cose di questo tipo
Il mestiere che abbiamo detto fa il padre
Il messaggio è questo sostanzialmente la bellezza della vita
Sta nel vivere altre vite
Sta nel conoscere altre vite
Peter reali o vite immaginarie
Starei quasi per dire c'è poca differenza per esempio faccio un esempio concreto
Qualche giorno fa ho visto con le mie figlie Novecento di Bernardo Bertolucci volevo farglielo vedere son trent'anni mi piaceva da di questo senso dell'etica
è un certo punto vedendo lo mi sono accorto che uno dei personaggi del Novecento stava un po'dentro il personaggio dell'ozio del libro che vuol dire che io che avevo visto a trent'anni fa questo sì
Avevo ottenuto per trent'anni il personaggio di Ottavio si chiama il Novecento che
Fratello di Romolo Valli e
Insomma il il bohémien che va a Parigi in una famiglia di agraria molto severe molto chiusa aveva ottenuto per trent'anni questo personaggio dentro il quale una volta scrivendo un libro è riuscito fu tutti noi ma non dico necessariamente i personaggi dei libri ma quelli dei film quelli dei fumetti in quelli le immagini che abbiamo visto nei quadri
Le dicono con noi sono una parte della nostra vita non sono fatti di carne ed ossa ma sono
I personaggi quando legge un libro bello ti fa male se un personaggio soft
Paradossale perché sai che è tutto inventato
Ma questa invenzione di prende il cuore perché il tuo cuore e in attesa di essere preso
Ma la stessa disponibilità alle altre vite
E quella che si incontra nella vita vera
E persone che incontri quelle che ti nel modo in cui ti innamori
E persone con il quale stabilisce un un rapporto una relazione ma anche le persone che aiuti
Le persone che hanno bisogno di te che ti trovano sono le altre vite questo è il messaggio si può in qualche misura sì un macabro messaggio di ciò che dovrebbe essere partito democratico comunque dovrebbe essere un poi
Nostro modo di essere
Proprio questo cioè in una società molto individualista molto cinica
Molto violenta da questo punto di vista la bellezza del non essere solo se stessi la bellezza del portare dentro di sé un arcobaleno un'enciclopedia un catalogo di altre vite
Che è la cosa in fondo
Siamo al gioco di Antonio che la cosa in fondo dalla quale nasce all'origine estrema l'idea della sinistra
E cos'è la sinistra
Mi proprio in ultima analisi a sinistra è quel movimento di di esseri umani che decide di stare insieme
Per cercare in qualche modo di proteggere di promuovere
Coloro i quali si trovano condizioni maggior disagio e coloro i quali hanno maggiore talento
Nasce così la sinistra
Cosa sono le cooperative se non questo cos'è il sindacato se non questo cos'è il soccorso rosso per risalire alle origini se non viscosa erano le leghe contadine
L'idea che un contadino non dovesse essere da solo di fronte al padrone a dovesse essere con altri questa idea un po'si è smarrita
Che invece ma posso dire
Posto
La ragione della nostra esistenza non come esseri umani ma come grande movimento di di donne e di uomini
Allora penso che la forma moderna nella quale di queste diciamo di questa ispirazione c'è sempre più bisogno perché ci sono sempre più povertà sono sempre più solitudini
Ma dovremmo un pochino recuperare allora ecco l'unico messaggio che c'è in questo libro è proprio questo
Insieme ad un messaggio di speranza di fiducia
Ecco il libro un libro duro anche non è proprio un libro buonista diciamo è un libro che ha le sue durezze ebbe anche le sue malinconie però un libro sereno anche la sua conclusione
Anche persino questa categoria dell'alba
Questa idea dell'alba che mi affascina molto perché l'alba e due cose transizione attese
Anche il tramonto transizione ma transizione verso il buio l'alba e transizione verso la luce
Tramonto e l'inizio della fine della giornata all'alba e l'attesa di ciò che potrà essere chi guarda l'alba e in attesa dell'annuncio che poi avviene nella nella vita concreta diciotto che sarà la sua stessa esistenza
Allora io vorrei e concludo
Che noi noi tutti fossimo anche e lo dico ad una festa
Anche più gioiosi
Cito questa qualche tempo fa ho aperto la la la cassapanca
La cassapanca che avevo in casa dove ottenuto tante cose del passato
Certo punto c'era un mucchietto di fogli di carta che oppresso
Ed erano gli interventi che io facevo alle riunioni negli anni tra il settanta il settantatré fate conto quand'era una persona seria
Che ci scriveva tutte le cose mi scrivevo tutto è tutto catalogato riunione della cellula della FIGC del riunione del circolare collaudata tutto perfetto
E io mi scrivevo io me ne ricordo quelle notti passate a scrivere può davanti rinascita parte rancido quindici anni ma che capissi Gramsci tempo però suonava bene
Mi sono andato a rivedere quegli interventi
Ed è molto bello persino temi e non solo perché c'è un bambino scriveva queste cose insomma
Quindici anni
Ma perché più o meno cominciavano tutti allo stesso modo
Il Paese vive una drammatica crisi della capitale tutti così cominciano hanno tutti più o meno così
E il dramma
Il dramma e che adesso non diciamo non tengo più le cose che che che che dico ma probabilmente
E il no allora vorrei invece forse
Più che occuparci dei tramonti cosa dalla quale abbiamo fatto nella nostra storia molte volte cominciassimo
Un pochino di più a occuparci dell'alba che forse anche a ragazzi che hanno quindici e sedici anni come me che non vogliono passare notti a scrivere che il Paese vive una gravissima crisi ma vogliono vedere un po'di luce nel futuro può essere di maggiore compagnia
Questo libro è un bel viaggio c'è un viaggio nel tempo
Questi verso questo telefono di bachelite appunto permette di
Per conoscere di unire gli Giovanni contemporanei Giovanni bambino è un viaggio forse io non lo so questa è una mia libera interpretazione ma nella memoria forse perché fingendosi suo Zio poi Giovanni contemporaneo riesce a ad indagare affari indagare il piccolo Giovanni sulla scomparsa di sui motivi della scomparsa di suo padre no quindi forse era qualcosa che lui già sapeva che aveva già
Anche già conosceva ma che doveva scoprire non dopo maturare
Ho sbagliato turno capirono se ho capito ho capito
See you
La voleva leggere momento in cui Giovanni giovani contemporaneo scopre
E per questo telefono insomma funziona ancora
Compose ancora il numero che avevamo negli anni settanta un numero che doveva essere il mito imito come la mia famiglia la casa in cui abitava questo stesso vecchio telefono al quale appoggiamo pazzo il mio orecchio sinistro
Abituato ad ascoltare i suoni del nuovo millennio
Nella concitazione avevo però predisposto mentalmente un piano un piano di attacco la linea
Ancora sono libera questa volta gli squilli Furno di meno e quella voce di bambino rispose ancora
Stavolta un po'più infastidita pronto viste calcando sulle prime due lettere respirare profondamente vissi d'un fiato Pronto chi parla
Il ragazzo presa di sorpresa rispose casa astengo
Abbassai di nuovo vergognandosi di nuovo
Chi era quel ragazzo che portava il mio cognome dove era come faceva ad avere il telefono della mia casa di trent'anni fa e perché quel numero era il solo con il quale questo telefono muto di bachelite era riuscito a comunicare non sapevo cosa fare nei cosa pensare
Mi fermai un per un po'per ritrovare condizione di me passeggiare su e giù per la stanza illuminata dal sole forte con il pulviscolo che volteggiava impazzita attorno a me
Fece passare del tempo mi preparai diverse ipotesi di conversazione anche le più folli le più irrazionali
Passata mezz'ora o di più composite numero rispose di nuovo il ragazzo questa volta era più tranquillo Tissi rischiando di impazzire pronto casa astengo
Sì mi rispose lui tranquillo
In quella mezz'ora avevo pensato tutte le possibilità pianificato ogni conversazione possibile per ogni ipotesi è possibile
Ero agitato ma sicuro c'è c'è la più estrema la più folle sicuro che sarebbe fallita e tutto sarebbe tornato a una razionale possibile anche se invisibile spiegazione
Dissi
Sei Giovanni
E mentre lo dicevo mi rendevo conto che la mia mente stava per volare verso la luna ero ha un telefono muto in un luogo deserto danni a chiedere a un ragazzo che rispondeva al numero della mia casa di trent'anni fa se ero io
Ma lui si preoccupa per assicurare sì sono io rispose stavo parlando con me stesso
C'è un altro momento
Meravigliose poi ieri di
Stanca la mia voce Petteni Pianca picchiarmi io posso anche in cui il piccolo Giovanni ricorda la sera in cui il Papa non rientrò in casa
Cominciai a girare per la casa ma non c'era nulla l'unico segno della sua presenza erano quei giornali per il resto niente la mamma disse sedendosi sul letto forse sarà dovuto partire di corsa vedrà che c'è chiamerà appena troverà un telefono a gettoni
Passarono ore
La mamma comincia a chiamare amici e parenti e ripeteva al telefono che tanto non poteva essere successo nulla che la mancanza della valigia diceva chiaramente che era partite richiamato da un impegno improvviso che bastava avere pazienza
Lo diceva agli altri rassicurava se stessa si sforzò in quella domenica di ostentare un inesistente tranquillità
Mi faceva domande sulla scuola asso degli amici io rispondevo ma vedevo i suoi occhi altrove si interessò persino con un meraviglioso sforzo di sostituzione all'andamento della partita che io seguivo su una televisione privata
Mi piaceva molto quel modo di vivere le notizie del calcio più della radio infatti in quella trasmissione campeggiava una grande palla bianca che si accendeva quando qualcuno faceva gol
E l'istante che trascorreva tra la luce esplodeva e la luce del campo dove risultata era cambiato mi provoca una grande agitazione ma tutto era finito quel giorno nella nostra casa anche la mia eccitazione
Pian piano nel corso della giornata la casa si riempì di nonni parenti amici la mamma certo lo zio Giorgio che però era in viaggio in un paese lontano
Un collega di papà telefono agli ospedali e a un suo amico che lavorava in un giornale non era successo nulla che riguardasse professore astengo Giacomo astengo
Notizia che un po'rassicurava poi questa non era successo nulla ma lui era sparito
Non risultavano improvvisi convegni domenicali sull'architettura né riunioni del consiglio di facoltà cosa aveva potuto farlo precipitare fuori di casa senza un biglietto nulla
Tutto era affidato a una telefonata tutto era racchiuso nella possibilità che il telefono di bachelite nera stile las e che dall'altra parte del filo il professore astengo desse una spiegazione chiara o almeno una spiegazione qualsiasi da fornire
Passò così tutto il giorno ognuno avrebbe una congettura un'ipotesi tutti erano un po'psicologi un po'investigatori uno ricordava una frase che gli sembrava spiegasse tutto
La mamma per incarnarsi si dava un gran daffare in cucina e offriva attutite caffè e pasticcini
Sembrava la festa triste per l'amico volatilizzato ma era triste che festa
A sera poco prima che tutti andassero via il telefono di bachelite nera squillo lo aveva fatto spesso in quelle ore ma il momento sembra particolare la giornata che finisce in effetti era così mamma rispose e sbianco tutti le erano attorno lei fece un gesto con la mano
La compagnia di curiosi affettuosi come si era compattata in silenzio attorno al telefono così si sparse in ruscelli di chiacchiere nelle varie stanze della casa
Io non sapevo cosa fare se considerarmi uno del gregge da disperdere o se dovremo far vedere il mio ruolo restando vicino a mamma
Scelse la seconda strada e sbagliai anche a me lei fece un cenno ogni accarezza la testa per addolcirla ma capì che doveva andare via
Non ho mai dimenticato quel momento e la frustrazione che provai andai in camera mia che però era piena di persone ci ha volanti allora mi rintana nel bagno che mi sembra che se la casa fosse stata scoperchiata e qualcuno in volo avesse potuto vedere la scena dall'alto
Tutto sarebbe stato chiaro
Allora una donna che conversa al telefono e aspetta di sapere cosa sarà della sua vita
Decine di persone che mangiano pasticcini commentano fatti private di questa famiglia già esplosa un formicaio di parole inutili e tutto sommato indifferente alla tragedia che si stava compiendo
E lì nel bagno un bambino seduto sul piede con le mani davanti agli occhi che aspetta piangere si sente abbandonato ora persino escluso così era la mia casa la sera del tredici marcia mille novecentosettantasette quando la telefonata finì la mamma riunì tutti nel soggiorno io capì che si era fatto silenzio e uscì dal mio rifugio non aspetta che qualcuno mise a chiamarmi anche per la paura che nessuno lo facesse
La mamma renderli doveva dire qualcosa ma non ne aveva voglia disse solo era Giacomo sta bene non è successo nulla ha solo bisogno di stare un po'da solo di viaggiare un po'tornerà presto a vi saluta tutti euro scusate
Il gregge variopinta si mosse presero il loro cappotti eroga ombrelli e in ordine sparso raggiunsero l'uscita
Facevano improbabili commenti si preoccupavano come attori del varietà che escono di scena di lasciare a mamma un messaggio di rassicurazione accompagnato sempre da un insopportabile te lo avevo detto che non era successo nulla
L'io ti ai
Usciti da lì sarebbero andati al cinema in pizzeria o a casa dei loro figli invece quando la porta si chiuse dietro
Mi più ritardatario del gregge la mamma e io restammo soli proprio soli la casa sembra enorme per l'assenza per i silenzi se qualcuno volando la veste di nuovo guardata dall'alto
Avrebbe visto che le pareti si facevano mille volte più alti soffitti diventavano lontani come il cielo le stanze si allontanavano l'una dall'altra separate da corridoi interminabili la mamma mi tiene la mano e mi disse non ti preoccupare Giovanni
A parte il fatto che non ho mai sentito una madre dire al figlio preoccupati
Mi sembrava un po'poco per quello che stava succedendo
Mi spazientiti e per farlo capire ritrasse la mano dalla sua
Lei seguisse un tavolo rispose la mia domanda stizzita posso sapere cosa che ha detto papà mi ha detto che è stanco un po'esaurito che ha lavorato troppo in questi mesi ha bisogno di un po'di riposo ha bisogno di un po'di silenzi e di dormire di non pensare nulla
Ha bisogno di tutto meno che di noi non è questo Giovanni e che nella vita può capitare può capitare di avere voglia di sì e che tutti anche le persone che più ambiti stanchi no può capitare di avere bisogno di silenzi
Oltre dieci anni posso aver già stancato qualcuno e mio padre soprattutto
Capita amore mio comunque queste sono le situazioni in cui bisogna avere più amore per chi si ama bisogna accettare che quello che non si richiami giusto bisogna saper aspettare con fiducia cioè dobbiamo fare quello che non lui non ha voluto fare no Giovanni quello che lui non è riuscito a fare
Dunque noi dovevamo essere più bravi di mio padre il che non mi sembrava difficile Lehman domandai a bruciapelo che ha chiesto di me
I suoi occhi confessarono uno smarrimento solo un istante
Poi si riprese disse
Sì certo mi ha detto di abbracciarti tant'è che ti pensa
Ma quell'istante era stato troppo troppo lungo troppo intenso
La mamma era costretto a una bugia e forse ha una duplice vergogna quella per un marito che era fuggito senza neanche una parola per il figlio e quella per se stessa che non gli aveva chiesto cosa doveva dire a me
Dormi di nuovo nel lettone ma anche lui era cresciuto con l'arresto della casa era immenso nella notte la prima notte da figlio senza padre
Perché non ho la pazienza di sentire tutta la lettura dell'intero romanzo che faremo questa sera dico due ragioni pratiche faccio potrà banditore per cui secondo me è utile leggere questo libro e utile proprio interessante perché ci sono due elementi utilissimi che ho scoperto vivendo in America dove ho vissuto a lungo
Che Walter forse inconsciamente o forse consciamente perché americanofilo come me a immesso nel libro che sono elementi uno è
Aiutare il vostro in acciaio cioè parlare dialogare col bambino che c'è in voi che ovviamente come in questo brano letto e chiari nel dialogo al telefono essenziale dicono in America
E
Per guarire da qualsiasi problema per migliorare per maturare fanno e il secondo è condividere la sofferenza
Cosa che io ho fatto praticamente quando mi attacco al Polo sento Padellaro sempre dall'Unità ci consoliamo vicenda ma dove ognuno sa il come come aiuta come aiutare non sentirsi soli come aiuta condividere anche la sofferenza e conosce la sofferenza però voglio dire era Walter una cosa se non crede io ho visto qui in questo libro letto anche con gli occhi della politica
Generale e della politica di sinistra non c'è anche in qualche modo un'autocritica implicita ai limiti che una politica astratta c'ha un posto e la via anche per superarla c'è quella ma mi ricordo la Pollastrini se c'è una campagna Milano scrivendo umanità di umanità
Ecco non credi che sia questa anche una delle chiavi per l'alba della nuova politica o della bella politica come l'ha chiamata in un altro occasioni
A guardare
Diciamo una risposta e ovviamente si ovviamente sì nel senso che la politica verso la definizione è una scienza calda e non fredda
Non si può far politica se non siamo
Poco qualcosa di grande dentro al cuore nella
Persino l'umiltà di di sapere che la funzione di chi fa politica in primo luogo quello di condividere
Di conoscere e di condividere di sapere quando la politica si fa
Diciamo zona neutra
Quando si fa
I tassi quando entra in dinamiche del tutto autoreferenziale quando il problema della politica diventa cosa faccio io
Quando il problema della politica è passare giornate intere a decidere chi nominare da questa o da quella parte la politica non è più politica
è un'altra cosa
La politica quella bella la vera
E risolvere i problemi
Risolvere il problema la appunto bellissima esperienza di chi amministra e qui diciamo sono diversi che hanno fatto l'esperienza o che fanno esperienze di amministratori
E proprio questa
E tu finisci una giornata ti guardi indietro
E scoprì che
Che almeno due o tre problemi che riguardavano la vita di una due cento mille o cinquecento mila persone
Deriso
E la politica è questo e questo intreccio meraviglioso di concretezza
E però anche di visione che questa concretezza ispira muove determi
La
Ci siamo la umanità il calore assolutamente essenziale ma persino essenziale per i cittadini
Tanto più per esempio la televisione diventa decisiva nella vita
Anche nella vita politica
E tanto più bisogna recuperare un elevatissimo grado di autonomia da questo mezzo
Io sono tra quelli che vanno di meno in televisione azione celato quasi mai prescelta sì ci vado nei telegiornali quando voi raccontate le cose che facciamo quell'inevitabile ma per esempio nelle trasmissioni io vado molto poco
Solo perché per il lavoro che faccio un ombrellone sarebbe giusto occupare il tempo così ma anche perché penso che la televisione consumi un po'chi non la fa per mestiere con l'ha fatto
Ma chi fa un altro mestiere si trova costantemente io per esempio nell'ultima fase la campagna elettorale politica guardate che se ci pensiamo adesso sembra una cosa c'era tutte le sere
Tutte le sere qualche volta due volte per sera
Lo stesso dibattito con gli stessi protagonisti che dicevano inevitabilmente le stesse cose
Quello consuma la politica
Io ho
Sempre avuto nono difficoltà confessarlo anche ventidue anni dopo la sua scomparsa un grande amore per Enrico Berlinguer
Enrico Berlinguer era
Era uno che
Tanto mi piaceva
Proprio come persona non ha personale di una
Meravigliosa riservatezza discrezione ma anche di una grande intensità
La gente vedeva la faccia di Enrico Berlinguer e capiva che era una persona di cui si poteva fidare
Cioè funerarie sono stati una cosa gigantesca proprio perché
Anche chi non era del PC occhi non era di sinistra aveva per quell'uomo un grande rispetto
L'andamento in visione pochissimo
Perciò ha pochissime interviste non era di quelli naturalmente la società era diversa come ovvio
Però ogni volta che andava era una specie di grande attese no perché aveva un modulo stranissimo modo di comunicare che era molto poco spettacolare
Ma molto vero
Cioè si capiva che diceva cose che nei quali credeva
E ci sarebbe stato giusto
Sì comprare una macchina usata da un uomo come lui come si dice appunto negli Stati Uniti
Aveva calore
Era un uomo politico caldo nonostante fosse apparentemente freddo il calore non è dato dal carattere sono uomini politici freddi con grande e viceversa
Problema è che i cittadini devono se dentro chi parla c'è o non c'è una luce
Specie d'ispirazione
E che in qualche modo dà senso alla missione dell'uomo politico perché se quel no politico non è una missione
E così
Martin Luther King quando stava in carcere diceva Cluj
Non aveva tanto paura
Per le parole dei disonesti ma del silenzio degli onesti
Era una grande sollecitazione a vivere diciamo il protagonismo nella vita civile come una degli aerei diciamo delle risorse fondamentali di una società e la politica deve attivare questi deve riuscire a chiamare a raccolta
Le energie e le persone
Gli esseri umani uno per uno
Che hanno voglia di fare qualcosa per il prossimo
Allora appunto poi ci siamo siamo andati una un'altra parte rispetto al libro però forse neanche poi tanto lontano
Allora ecco l'unica cosa veramente che non bisogna mai dimenticare questa dimensione dell'azione trasse gli altri se in una società solipsistica e e agonistica anche noi ci facciamo prendere guardate il rischio c'è non è che siamo esenti
Non è che non bussa alle nostre porte una logica diciamo di trasformazione della politica e mestiere
Ma dobbiamo combatterla con tutte le energie e possibilmente anche con tutto
Tutta la sobrietà nel libro esce un inno a favore di quelli che io chiamo gli uscenti no cioè quelli che a un certo punto della vita hanno il coraggio dimettersi da una parte
Magari quando tutti i riflettori sono accesi su di te
Tutti mette da una parte anche perché altrimenti arriva il giorno in cui tu stai sul palco tutti i riflettori sono gestite poi senza che tu sappia quando e come i lettori si spostano tu non te ne accorgi e continui a parlare come un pazzo su un palco nel quale nessuno ti vede
La vita politica è anche fatta di rinunce anche fatta di mettersi da parte anche fatta de la sobrietà dei gesti e del loro valore simbolico
E anche fatta del disinteresse
Il disinteresse del sapere che c'è sempre qualcosa di più grande di te
E che tu sei una parte di un grande fu di un grande flusso storico
C'era un personaggio di Linus di Pinus
Che amava
Annunciare il compleanno di Beethoven forse qualcuno di voi si può ricordarsi Masciarelli
E girava con un cartello con scritto siccome nessuno se lo filava nella sua passione per la musica risuonavano Charlie Brown agli altri lo fregava assolutamente niente lui girava con un cartello quando si avvicinava il compleanno di Beethoven in cui diceva mancano dieci giorni al compleanno di Beethoven oppure mancano nove giorni poi arrivava il compleanno di Beethoven e che era una cosa esaltante meravigliosa in cui per lui la vita sbocciata
E però era riuscito a costruire attorno a questo compleanno una tesa perché aveva coinvolto aveva fatto vivere aveva in qualche modo comunicato parlato
Ecco io penso che insomma il modo in cui noi intendiamo la politica debba essere questo debba avere questo sottile invisibile filo con con gli esseri umani
E non sono elettori sono cittadini sono esseri umani
E non importa per chi voteranno e non importa come la pensi no ma hanno bisogno di luce
Se c'è qualcuno che può sottrarre alla solitudine e esattamente la politica nella sua forma più alta
Un amministratore che si preoccupa degli anziani ultraottantenni che stanno da soli a casa fa una cosa gigantesca
Un amministratore che se ne disinteressa
Fate la pessima politica
Questa è in fondo la differenza tra la politica come mestiere la politica come missione
Passiamo
Pensiamo stiamo stiamo stiamo finendo quindi
Beh ha bisogno di aiuto per introdurre forse questo momento
No no non in quel senso no un aiuto solo nel senso no grazie molto cari tanto cari no no
Beh insomma il momento in cui Giovanni incontra la donna che ha ucciso il il collega del suo papà per Maggi prima di assolutamente sì ma è scomparsa e alziamo Milia mica una
E siamo mica Pettinari bambole allora
Giovanni il Giovanni grande ecco diciamo ecco temporaneo
Incontra la donna che
Che uccise il collega il professor mi ricordo il nome aiuto testando testando
Collega di suo papà e
E Giovanni ci lascia credere
Sto facendo farò sta per rivelare qualcosa no insomma Giovanni crede che probabilmente la scomparsa di suo padre sia legata a a questa a questa morte insomma la morte di questo suo amico
Probabilmente la scelta che andarsene cassetta estrema fatta per proteggere la la sua famiglia insomma visto il clima di pazza folle
Violenza in cui si viveva in quegli anni
Giovanni incontra la donna che ha ucciso quest'uomo
Che che che ha scontato la sua pena la trova lavorare in una biblioteca stilerà chiedere il libro
Che parla dell'uccisione di quest'uomo ebbe ciò che ha comportato nella vita dei suoi cari questo libro è stato scritto dalla figlia di questo professor testando morì ucciso da questa donna ingresso della biblioteca è grande ben tenuto
Quando arrivo c'è poca gente entra nella stanza delle richieste dei libri c'è una signora sessant'anni o giù di lì che sta lavorando al computer a una targhetta con il nome Laura giunti mi guarda con aria stanca e mi dice posso esserle utile
Ai capelli grigi raccolti e degli uccelletti che scivolano sul naso deve essere stata una donna bella molto bella
Le dico sì avrei bisogno di due libri Doppio sogno di Arthur Schnitzler il Progetto il sangue di Patrizia Salvetti
Lei mi guarda distratta e dice cominciando a consultare computer il primo l'abbiamo sicuramente glielo prende il secondo non l'ho mai sentito statiche controllo aspetto digita più volte titolo e autore
Non lo trovo cos'è un saggio e si ricorda l'editore è un diario e credo sia stato pubblicato in proprio ah ecco perché non c'è manteniamo i diari che non siano pubblicati dedito riconosciuti
Mi risponde gentile
E perché le chiedo con altrettanta gentilezza non hanno diritto di essere conservate le storie vere delle persone valgono solo le storie immaginarie le riflessioni non vale la pena il dolore l'ansia e la gioia il sangue la speranza di persone semplici che hanno avuto la forza di raccontare agli altri la loro vita
Anche per la memoria vale solo l'esistenza dei ricchi e dei potenti dei famosi un essere umano molto da raccontare sa anche se nessuno ha mai raccontato di voi
Mi guarda stupita solleva gli occhiali non perde le staffe e composta per questo è stupita ma non turbata non spaventata
Io sono anche d'accordo con lei ma forse sono troppe non c'è spazio e comunque non dipende da me di cosa parlava questo libro
E il diario della figlia di un uomo ucciso
Come un cane in mezzo alla strada
Ora si ore turbata il suo sguardo
Si fa struggente vorrebbe essere in un altro luogo invece lì davanti a un uomo che non conosce ma che allude a cose che lei sa
L'autrice incalza si chiama Patrizia Salvetti ma il cognome da sposata prima si chiamava era un altro modo si chiamava Patrice Patrizia testando ori
La sua agitazione invece di aumentare si placa il suo sguardo si fa duro la sua espressione fretta lei cosa vuole da me
Dirle che io la rispetto per quello che ha pagato e non ho nulla da obiettare che lei sia qui a vivere tra i libri cosa che molti vorrebbero fare
Però dovrebbe leggere quel diario e capirebbe il dolore che ha provocato lei con quelle pallottole non ha spezzato una sola vita mi aspettate molte Isso proiettile ha superato il corpo di quel pover'uomo è uscito da lui ha superato angoli di strade attraversato piazza è salito scale sfondato porte ed è arrivato alle gambe di una donna e di una bambina
Poi ha proseguito ancora ha fatto ancora chilometri indisturbato è entrato nella mia casa e ha spezzato altre gambe quelle di mia madre che le mie lei non c'è più e io ancora non cammina nonostante sia venuto qui da lei volevo solo sapere se questo ha pagato per un omicidio ma le hanno abbonato il ferimento delle nostre vite e la nostra permanente invalidità
Credo che in questa
Uno dei motivi per cui almeno questo libro è l'analisi di un delitto che spesso faccio autocritica noi giornalisti liquidiamo in maniera frettolosa senza dare quella dimensione che dato una pallottola che colpisce una persona certe volte sembrano dei bollettini quest'Durini
Nostre cronache invece c'è dietro una sofferenza collettiva che talvolta non riusciamo a trasmettere ed è bello che in questo libro ci sia questa dimensione che può e deve essere tutt'altro privatistica ma appunto politica in senso ampio
In chiusura allora io ho detto i motivi per cui per cui leggere questo libro motivi pratici ti senti aiuto personale motivi politici perché il programma concluso del Partito Democratico in luce quindi io volevo chiudere si permette un excursus extra letterario voglio mese non posso esimermi siccome siamo una festa de L'Unità l'alba scoperta in questo libro e parallela un'alba di un governo che si sta avviando con un delle buone iniziative con delle difficoltà
Come lasciamo chi è questa sera con abbiamo davanti a un governo che sta andando avanti bene faticosamente e in che relazione c'è il progetto politico complessivo del Partito Democratico che può deve poste non affiancasse potrebbe indebolire come con che prospettiva di alta politica ci lasciamo stasera
Ma
Dunque stasera ne abbiamo un altro di baci scritti forse sarebbe comunque sia la la deroga rivelarono
Non lo dico in due parole molto semplici primo
Governo e partito bene partito nel modo migliore possibile sono cento giorni le fa un buon lavoro ha svolto una funzione molto importante sul piano internazionale adesso deve affrontare l'emergenza finanziaria lasciata dal governo precedente
Non è facile deve centrare degli obiettivi di rigore finanziario al tempo stesso confermare gli orientamenti di equità sociale che sono scritte nel DNA del governo stesso
E e questa è la sfida difficile la quale governo impegnato e dobbiamo tutti aiutarlo perché possano raggiungere questo obiettivo secondo il Governo ha bisogno di avere condizioni stabilità politiche migliori giustamente Romano Prodi ha parlato della necessità di una riforma della legge elettorale
Mi auguro che ci sia perché questo Paese ha bisogno di stabilità politica ha bisogno di poter avere un governo che governi per cinque anni
I cittadini hanno bisogno di poter votare e sapere che chi viene scelto governa con certezza di maggioranza per cinque anni
E realizza il programma per il quale è stato scelto dunque ci vorrà una legge che accentui il bipolarismo italiano e non lo faccia diminuisce
Terzo
C'è bisogno che cresca
La prospettiva del partito democratico tutti dicono di volerlo
Mi pare che le elezioni abbiano dimostrato abbastanza chiaramente
Abbastanza chiaramente tutte le elezioni dal novantasei ad oggi
Gli elettori ci dicono dal novantasei ad oggi la stessa cosa
Con la stessa intensità
Ogni volta che ci presentiamo uniti ci danno i voti ogni volta ci presentiamo divisi ci penalizza l'hanno detto da dieci anni e non possiamo far finta di non sentire io penso ci dovesse già sentire dieci anni fa e va bene sono passati dieci anni vediamo se questa volta vinciamo sempre
Il nostro obiettivo
Deve essere quello di costituito di costruire una grande forza del campo riformista e democratico di questo Paese
Non possiamo accettare di essere i DS il sedici per cento la Margherita il nove per cento eccetera eccetera
Abbiamo visto che l'Ulivo può arrivare al trentatré per cento
Senza esserci diciamoci la verità perché non è che l'Ulivo c'è nella società italiana non è un partito organizzato è una sigla che non vorrei fosse utilizzata solo alle elezioni
E con questo come quest'anno diciamo la particolarità di aver usato in un ramo del Parlamento e non in un altro e la cosa paradossale che tutti quelli che percepisce vedrete tutti quei saggi nove ci sono
Vedrete che i partiti separati prenderanno più voti esatto successo esattamente il contrario
Il fattore di unità da dieci anni premia rispetto al fattore di identità perché siccome l'identità non sono più quelle che c'erano prima dell'ottantanove piena identità forte treni il fattore allora
Allora noi dobbiamo non possiamo continuare a essere il sedici il nove eccetera anche perché
Insomma
Questo sedici per esempio ha composto per larga parte da voi
Questo sedici per cento al fatto dall'Emilia Romagna dalla Toscana dall'Umbria dalla mia città da Torino
E ma ci sono altre zone nelle quali non è proprio così
Allora
Lo dobbiamo puntare ad avere una forza che possa essere subito del quaranta per cento e non ci vuole molto siamo trentatré senza esserci
Allargando ancora io penso per esempio ne dovremo rilanciare questa prospettiva ai socialisti democratici eccetera noi possiamo arrivare rapidamente al quaranta per cento ma l'ambizione deve essere ancora maggiore
L'ambizione deve essere tendenzialmente maggioritario
Se un giorno avremo in questo Paese stiamo anche solo al quaranta per cento una forza riformista e democratica del quaranta per cento cambia la storia d'Italia
Ma bisogna avere quello di cui parlavamo prima la generosità di guardare a questa grande prospettiva siamo dieci anni di ritardo adesso passa questo treno non possiamo farlo passare senza prenderlo e il nostro
Ci vuole coraggio
Vuole voglia in futuro ci vuole la disponibilità a creare un grande partito di popolo non un'assemblea di di di rappresentanti delle istituzioni e di membri di consigli di amministrazione un partito di popolo in cui si possono riconoscere i militanti dei partiti
E quei milioni di persone alcuni militanti di partiti altri no che sono andati a votare l'elezioni primarie e che sono un patrimonio con il quale il partito democratico può ragionevolmente uniti in mente fare i conti
Questa è secondo me diciamo la la tripla dimensione nella quale dobbiamo collocarci in questa fase con ottimismo ma anche con determinazione
Le settimane contano
A me non importa quando si concluderà il processo
Mi porta che inizi importa che si mettano delle tappe mi porta che si cominci davvero mi importa che si cominci a dire a quei milioni di persone guardate che stiamo lavorando per costruire un luogo politico nel quale ci siete anche voi
Altrimenti alle prossime elezioni non potremo riverniciare l'Ulivo perché dopo cinque anni ci sarà la ruggine
E noi dobbiamo togliere la ruggine dall'Ulivo perché con l'Ulivo che abbiamo vinto le elezioni nel novantasei e nel due mila uno e dobbiamo farlo crescere con l'Ulivo perché la garanzia che la nostra forza del nostro successo
Posso solamente dire una cosa prima di concludere
Vorrei ringraziare a nome di tutti noi
Paola Cortellesi
Dell'attuale
Della quale dovete andare a vedere lo spettacolo che tornerà a Bologna faccio promozione
E avvenuti sono già avvenuti Malaparte allora tornare perché tu torni a Bologna quando intento collega sindaco di Bologna anche il mio collega sì nelle colonie e poi
Il direttore del TG tre un grande giornalista una persona
Che ha un'idea bella
Metto collegate