Incontro inaugurale della XXVII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli "La ragione è esigenza di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti" con la partecipazione del Presidente del Senato della Repubblica Franco Marini

Diamo inizio
All'incontro inaugurale del Meeting
Con presto incontro che fra la presenza la partecipazione sarà con la presidente del Senato Franco Marini
Prima di introdurre l'incontro e poi dare la parola al presidente chiederei un intervento di saluto a Fiorenzo Stolfi Segretario di Stato agli affari esteri della Repubblica di San Marino
Sono lieto di portare il saluto del Governo della Repubblica di San Marino e mio personale alla prima giornata di lavori di questa ventisettesima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli
Il contributo e la collaborazione di San Marino anche all'edizione due mila e sei del meeting conferma la nostra convinta adesione a questa prestigiosa manifestazione e si inserisce nell'ambito del rapporto di collaborazione in atto con la Città di Rimini che l'accoglie un rapporto che investe molti settori a partire dal turismo dalla cultura all'economia e che si colloca nel più generale contesto di amicizia e collaborazione allo stato sammarinese e quello italiano
Un aspetto che mi piace sottolineare e il carattere internazionale e l'apertura al mondo di questo appuntamento annuale che costituisce indubbiamente il più grande evento culturale del nostro territorio
Questa apertura al mondo e questo respiro internazionale sono tanto più importanti oggi
Quando risultano così difficili un approfondito e sereno dialogo tra società e culture diverse una reciproca conoscenza fondata sull'affermazione di una tolleranza che non diventi rinuncia disse e delle proprie radici una riflessione sulle ragioni profonde del nostro essere cittadini dell'Europa e del mondo senza rinnegare le nostre rispettive appartenenze nazionali e locali di questo il governo sammarinese pienamente consapevole alla vigilia dell'assunzione di un importante impegno attivo incarico sulla scena internazionale
La presidenza del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa
Una priorità della nostra presidenza
E la promozione del dialogo interculturale e interreligioso
Affinché le società europee da multiculturale multireligiosa e quali sono oggi divengano interculturali ed interreligiosa
E indispensabile che siano sradicati germi dell'intolleranza dell'odio e della discriminazione
Che hanno tristemente tragicamente segnato la storia del nostro continente
Partendo dalla tradizione d'ospitalità e dall'antica e sempre confermata politica di neutralità della terra del Titano
Cogliamo l'occasione che la presidenza offre per sostenere l'impegno dell'organizzazione di Strasburgo e dei suoi quarantasei Stati membri al perseguimento della pace una pace fondata sulla giustizia sulla cooperazione internazionale
Una pace che valore sommo e obiettivo irrinunciabile
La Repubblica di San Marino da sempre fiera dell'appellativo di antica terra della libertà
Riservato le e i sammarinesi hanno fatto della libertà il loro vessillo portato con orgoglio ovunque nel mondo
Che in nome dei valori della democrazia e della libertà sempre vissuti con convinzione costantemente messi in pratica dalla nostra popolazione
Che il governo di San Marino non ha mai esitato a levare la propria voce in tutte le assisi per affermare i diritti fondamentali della persona e denunziando nelle violazioni
E oggi in nome della nostra plurisecolare tradizione di pazze libertà e neutralità che offriamo il nostro Paese quale possibile sede d'incontro e di confronto alle parti che che si contrappongono nei tanti e spesso violentissimi conflitti
Ai quali l'umanità continua ad assistere questo è uno degli obiettivi che si è fissato il governo recentemente insediato si sul Titano
Fare di San Marino una sede internazionale per il dialogo e le relazioni tra popoli e culture
Per contribuire alla pacifica democratica convivenza e allo sviluppo sociale ed economico e culturale dei popoli nella mia veste di segretario di Stato per gli affari esteri e politici mi adopererò nel contesto europeo internazionale per realizzare tale obiettivo
In sintonia con il ruolo e l'azione dell'amica Repubblica italiana il cui appoggio politico la cui collaborazione sono per noi imprescindibili
Colgo l'occasione di questo mio odierno intervento pre proporre agli amici del meeting una nuova e costruttiva forma di collaborazione in questo quadro e mi auguro che da questa proposta possono nascere opportuno innanzi a partire a partire già dal prossimo anno
Grazie per l'attenzione e buon meeting a tutti
Introduco questo incontro col presidente Marini all'inizio di questo meeting intitolato la ragione esigenza di infinito e culmina nel sospiro nel presentimento questo infinito si manifesti
Molti si domanderanno qual è il nesso tra una concezione di ragione come apertura all'infinito l'argomento di questo incontro quindi l'invito al presidente loro innanzitutto io vorrei dire che la nostra identità nasce da una storia ed una cultura chiare profonde
La nostra preoccupazione non è innanzitutto politica la nostra preoccupazione innanzi tutto rimane quella testimoniata dal libro di Giussani che verrà presentato l'ultimo giorno dall'utopia la presenza noi vogliamo essere persone che fanno un percorso esistenziale totalmente umani cosa vuol dire totalmente umano vuol dire scoprire quali siano le esigenze più vere di verità giustizia di bellezza quelle che il nostro cuore il cuore di ciascuno ha dentro e scoprire nella nostra esperienza la ragionevolezza dell'incontro cristiana cioè il fatto che l'incontro cristiano corrisponde a queste esigenze umane di verità di giustizia di bellezza hanno interesso un percorso di ragionevolezza di apertura la conoscenza del reale fino al suo significato per una vera libertà tra l'altro in un momento in cui c'è la guerra noi vorremmo dire che è importante rifondare l'idea di ragione perché la guerra nasce dall'irragionevolezza dal cercare risposte alle esigenze umane in modo parziale e non umano allora se questo il nostro punto di partenza il paragone con le nostre esigenze ultime la scoperta della ragionevolezza dell'avvenimento cristiano cosa succede succede che nella vita concreta questo questo punto ripartenza non può rimanere solo un discorso non lo dico io posso citare l'intervento di don Giussani ai democratici cristiani lombardi riuniti ad Assago nell'ottantasette lei don Giussani disse movimenti che rimangono nell'astrattezza sono preda dell'omologazione del potere un'altra parole se la vita che riguarda tutti
La famiglia gli affetti lavoro gli affari la vita economica sociale e politica non è mossa da domanda di significato per quello che chiede il cuore e da questo ragionevolezza dell'esperienza cristiana la fede perde il suo significato anche se si rimane qui e si fanno discorsi o si scrivono articoli sui giornali
Una cultura della responsabilità deve mettere a tema nella vita concreta il rapporto con l'infinito
Ma questo vuol dire cercare di rispondere il bisogno questo nella nostra esperienza in istituto si chiama carità Don Giussani in un altro libro parla di tono dice commosso cioè accordi sono i bisogni concreti della gente intorno far qualcosa per rispondere nella vita quotidiana questa carità che rimane qualcosa di fondamentale come la riflessione sull'esperienza umana e cristiana va oltre a un certo punto
Succede che da questa carità vissuta nascono opere opere significa nella tradizione cristiana risposte al bisogno fatti in modo organico tentativi di ovviare ai problemi degli uomini tenendo dentro questo desiderio del cuore questa esperienza di fede
Qui ne abbiamo un esempio il Meeting di Rimini un'iniziativa di grande spessore culturale altre sono conosciute il Banco alimentare molte iniziative imprenditoriali siamo contenti che Puerto per noi nella tradizione della Chiesa siamo l'Opera dei congressi e il tentativo umile vi risponderà la dottrina sociale della fede ed è nella tradizione italiana in cui la piccola e media imprenditoria tante iniziative fatte da tanti in appartenenti anche a tradizioni diverse da quella cattolica liberale e socialista fanno il benessere del Paese noi vogliamo vivere queste integralità dell'umano in questi tentativi contro ogni manicheismo spiritualista
Come desiderio di verità di noi stessi perché le opere sono il luogo dove il cuore verifica la sua verità
Ma proprio qui in questo muoversi nasce il giudizio perché non ci si muove senza giudizio
è un giudizio su tutto su tutta la società muovendosi costruendo opere riflettendo sulle stesse
E naturalmente sulla società che ha due cardini il primo la centralità dell'educazione intesa come comunicazione dell'esperienza idea abbiamo fatto quest'anno un appello per l'educazione l'abbiamo lanciato nel novembre due mila e cinque sottoscritto da molti intellettuali da duecentocinquanta parlamentari
In cui dicevamo la grande emergenza l'educazione perché si può parlare di schemi di progetti ma se l'uomo che c'è dietro non c'è se non c'è trasmissione di valore ideale crolla tutto abbiamo strutture ma uno non non abbiamo più la comunicazione dell'esperienza nelle famiglie dell'imprenditoria nella vita politica
La prima questione la centralità dell'educazione che significa istruzione ma non solo proprio comunicazione di un valore idea
Comunicazione di questo desiderio di verità di giustizia di bellezza nella vita concreta
E lo sentiamo lo ribadisco come il punto di partenza alla base di una pace vera quando comincia la guerra dell'Iraq facciamo un volantino in cui diciamo che il vero movimento diciamo che il vero movimento per la pace è un vero movimento di educazione in cui si affermi come coscienza del popolo la scelta che il male terribilmente presente anche in ciascuno di noi e non solo in un nemico esterno che cambia a secondo della parte con la quale ci si schierano un vita sul bene così che ogni giudizio azione siamo fattore di pace e giustizia e civiltà vuol dire che evidentemente nulla può sostituire la politica
Anche l'uso per peacekeeping dei governi dei dei dei soldati
Ma nel tempo e l'educazione a questo valore che cambia e supera le condizioni di guerra ci si metterà secoli ma sono secoli che non possono essere elusi
Secondo aspetto dopo l'educazione
Il vecchio slogan degli anni ottanta novanta più società meno Stato il primo modo di riprendere il grande tema della dottrina sociale per la sussidiarietà con le voleva dire voleva dire proprio l'idea che una nazione come la nostra e tutte le nazioni
Vivono del tentativo di molti per il bene comune e che la politica lo Stato i partiti
Devono guardare queste cose devono essere la valorizzazione di queste cose devo andar regole precise
Ma non sostituire questo devo guardarla società questa devono cosa vorrebbe dire se in Italia si prescinde S dal lavoro dall'imprenditoria dai tentativi di opere sociali dalle realtà sociale dei corpi intermedi dell'associazione dei sindacati
Sussidiarietà vuol dire valorizzazione di queste un dialogo una politica uno Stato un partito dei partiti che siano padre e quindi sappiano dialogare valorizzare costruire
E questo significa parlare di una politica che non si contrapponga in schemi ideologici ma sia capaci di dialogo per questo abbiamo collaborato anche con l'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà
Chi a cui sto duecentottanta parlamentari per questo continuiamo a parlare anche in questi giorni della necessità di un dialogo che valorizzi questi tentativi
Allora egregio Presidente noi abbiamo visto un grande interesse dal sia dal suo insediamento in tutta la sua storia politica e sociale sindacale a questi temi
Per esempio a proposito di educazione lei ha detto al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria a Santa Margherita ligure lo scorso nuovo nuove giugno
Mettere l'uomo al centro dell'economia e della società non è infatti solo una bella etiche intenzione
Lungo tutto il Novecento il tutto il pensiero più attento e profondo è stata questa l'indicazione che è venuta emergendo confini con forza contrastando queste quelle ideologie totalitarie che vedevano lo Stato
Come bene assoluto
E ancora nel discorso di insediamento invece sulla sussidiarietà dette un grande concreto impegno per far crescere la sussidiarietà sia tra i livelli istituzionali che a livello orizzontale tra le azioni delle istituzioni pubbliche e la società civile
E nel suo recente articolo sul Riformista
I movimenti di crescita sociale che hanno accompagnato l'Italia
Dall'alla fine degli anni sessanta sono insieme il primo risultato il nuovo punto di partenza di una evoluzione democratica che vive l'idea di sussidiarietà con una stella polare che attrae dal fumo dal profondo della nostra cultura sociale
Con queste due preoccupazioni generali educazione sussidiarietà
Col desiderio di essere aiutati guidati corretti in questo cammino l'abbiamo invitata perché il suo discorso che evidentemente toccherà tutti gli aspetti dalla vita fino alla politica possa essere per noi un motivo di impegno in questo meeting e andando avanti grazie
Grazie
Vita di l'indirizzo è anche bene le parole che ha voluto pronunciare
Care amiche e cari amici
Care giovani amiche cari giovani amici
Ovviamente
Io non sono qui a parlare
Di infinito come potrebbe fare un filosofo un teologo
Ma neanche solo a parlarmi di ragione
Come farebbe un politico immerso nella dialettica quotidiana
Questo tempo di agosto che almeno in apparenza sospende molte attività anche le nostre
Mi ha consentito di riflettere con più attenzione
Forse mi aiuta anche questo nuovo impegno di Presidente del Senato della Repubblica
Perché mi spinge naturalmente ad una visione più ampia e complessa della situazione
Cercherò allora di chiarire quello che secondo me
Nella mia vita personale e politica
Brevemente questo è il messo tra infinito e ragione
Confesso di aver provato una qualche emozione quando mi avete invitato
A metterlo mi costa qualcosa ma con voi lo faccio volentieri
Il motivo per cui lo faccio volentieri è perché con il vostro movimento
Ho una conoscenza ed un legame antico
Ci tornerò
Che risale al settantasei
Quando cominciavate ad essere presenti in maniera straordinaria in particolare nelle università
E poi anche nelle scuole medie
Ho seguito la strada che avete percorso ed in più di una occasione mi sono trovato d'accordo con le vostre posizioni ma veniamo al tema di oggi infinito e ragione
Per noi cristiani l'idea di infinito è diversa da quella degli uomini di scienza
Non ha riferimenti con la teoria della relatività o con la ricerca della misurabilità dell'infinito
O con la sua stessa conformazione fisica
L'infinito per chi crede io ne sono convinto è piuttosto una dimensione della fede
Del rapporto con la presenza di Dio e con l'eternità
Dunque e il sentire o meglio
Come dice bene il tema del meeting che un presentimento di una certezza religiosa
Siamo però
Almeno in apparenza ancora lontani dalla dimensione della ragione e diamo di avvicinarci di più
Chi crede a un sentimento della presenza di Dio era soprattutto una speranza di incontrarlo
La speranza di incontrare Dio si traduce poi nella nostra vita concreta
Io penso in un impegno di ricerca continua
La ricerca e allora secondo me la chiave di relazione tra infinito e ragione alla ricerca
La ricerca di infinito entrò nella vita di tutti i giorni nel concreto delle cose che abbiamo di fronte
Il cristiano ricerca Dio nella vita quotidiana della dimensione umana anche in quella civile politiche
Infinito ed eternità si alimentano dentro di noi ogni giorno
Non in un'astratta proiezione futura
Lontana dalla realtà come pensavano i mistici medievali
O potremmo anche dire come pensano taluni fondamentalisti contemporanei
Dunque l'infinito si può trovare dentro di noi ma dà anche dentro le cose parziali che viviamo
Quelle che facciamo ogni giorno
Ecco allora che per muoversi ogni giorno tra le cose serve la ragione
La ragione diventa elemento essenziale per stare dentro le cose per capirle
Per orientarle perno la ragione diviene così per il cristiano anche responsabilità delle cose della vita
Dentro quello che facciamo e di via ognuno nella sua diversa realtà concreta
Gli avevo detto in apertura che non avrei parlato di infinite ragioni in senso teologico filosofico
Ho voluto però raccontarvi sinteticamente o quello che il mio approccio personale a queste dimensioni
In genere quello che tengo per me
Ma che ho voluto parteciparvi
Capite così anche il senso della mia emozione con voi perché mi avete un po'costretto a darvi conto di quello che sento infatti avete dato a questi vostri incontri nel corso degli anni
Un bisogno di sincerità
Che non è usuale nei rapporti sociali e politici
La bellezza del meeting e proprio in questa sfida di stare con voi di incontrare con semplicità e concretezza
Trovandoci corsi insieme rafforziamo la nostra comunità
Una comunità che anche se non si manifesta
Nella quotidianità della ditta tocca certamente molti dei comuni ideali i nostri più profondi
Prima di venire ho a lungo pensato a cosa dia disobbedì infatti che il meeting non è un luogo di conferenza accademiche me uno dei tanti convegni politici estivi
E per voi un appuntamento nel quale confrontarsi nel quale ascoltare nel quale Colucci anzi
è un'occasione per dire qualcosa a vivere di concreto al tempo stesso
Ho capito infatti che avrei dovuto parlare di di me non solo delle mie idee ma di come ho cercato in questi anni di attuarlo
Quando mi avete invitato la mia memoria è subito andata come vi dicevo
Ai primi al primo incontro con voi alle vostre prime esperienze di presenza universitaria
Era il settantasette
E quelli di voi che a qualche anno se non più giovanissimi e non hanno potuto viverlo
Sanno cos'era il settantasette nelle università italiane
Voi vi presentavate allora una novità una novità dirompente
Per alcuni di noi che operavano nella società nel lavoro dei sindacati nella politica
Fu qualcosa di bello da subito di nuovo di importante
Per altri le posizioni dominanti nella scuola e nell'università
Subisce UTAP la nascita di Comunione e Liberazione la mobilitazione di questi giovani vivi e attivi quasi come una provocazione
Io ricordo era uno dei dirigenti nazionali della CISL
Non ricordo bene furono gli anni in cui lama fu cacciato dall'università di Roma la Sapienza dai movimenti estremisti
Il mese non lo ricordo ma si sparse
Una sera nella sede del sindacato io ero uno dei dirigenti nazionali della CEI che avevano aggredito un gruppo
Di giovani di Comunione e Liberazione all'università di Roma alcuni erano stati feriti io lo ricordo un nome detenuti in mente forse qualcuno di voi lo conosce Lucio Brunelli
Stimato vanificate vaticanista della RAI furore in quelli che furono accompagnati all'infermeria
E allora
Non so bene chi decise di fare il giorno dopo una manifestazione di solidarietà all'università di Roma la Sapienza io ricordo che fui invitato allora Zaccagnini segretario della Democrazia Cristiana
E chiamarono mentre
Che non ero il segretario della CISL ma insomma ero già un sindacalista nove otto
Perché in anni in cui in clima di unità sindacale quando ci chiamavamo nelle assemblee sindacali
Qualcosa di più anziani di voi lo ricorda amici e compagni io mi accorsi che da un certo momento in poi anche settori della CISL si chiamavano compagni saltando gli amici
Ed era noto perché io da quel momento
Cominciai a rivolgermi anche agli esponenti della CGIL chiamando gli amici fino ad arrivare in una manifestazione a dire adesso do la parola all'amico l'arma ci fu un qualcosa insomma di sconcertato dentro fui chiamato
Per una cosa semplice
Che io ritengo però è importante
Che nel confronto nel dialogo che ne è necessario nella vita nostra così complessa e articolata
Nelle ideologie diverso ognuno parte e vuole il rispetto della propria identità senza una propria identità non c'è neanche dialogo
Chiamarono me
Ora sicuramente qui seduto tra le prime file c'è il mio aiutante del Sud sul settore della stampa che sarà preoccupato diceva lasciato i fogli chissà quando finirà finisco subita raccontare di questa cosa
Io mi presentai la mattina di buonora era alle dieci la maglia all'università di Roma
E erano tempi in cui non era facile fare un'Assemblea né studentesca gli ho detto l'aggressione
Ne sindacale noi eravamo abituati nelle grandi manifestazioni sindacali ad avere insomma attivisti una specie di servizio d'ordine perché si infiltrarono in queste piazze piene allora gruppi incontrollato insomma di estremismo dichiarato che cercavano di disturbare tutto e quindi eravamo un po'addestrati a queste cose io che ero giovane allora più combattivo di ora penso
Mi preoccupa e che la mattina all'università venisse anche una robusta rappresentanza di attivisti della CISL e ricordo che il funzionario addetto al servizio d'ordine
Preoccupato perché conosceva il clima dell'università più di noi e per i fatti che c'erano stati il giorno prima mi riconobbe si avvicinò venisse ma dottor Marini ma chi sono questi signori
E io dissi una piccola bugia poi so
Ma cattolico attento che una bugia a fin di bene forse Nostro Signore c'è la perdona e io gli dissi guardi che qui oggi c'è un'assemblea di studenti e lavoratori assieme ed entra cominciamo non venne Zaccagnini venne Rognoni io rappresento un so per quale ragione cominciamo la manifestazione io mi debbo dire che fui colpito in questa sala molto in salita piena come un uovo di ragazzi ragazzi giovani e presente in moltissime ragazze è un segno di novità per le nostre abitudini nelle assemblee di allora
Cominciamo con degli impianti con la chitarra che suonava ma mentre si parlava il mio orecchio addestrato comincio a sentire slogan me che si avvicinavano eravamo dentro l'università
E quindi si erano organizzati con una manifestazione proprio questi gruppi più estremi pervenire dove noi facevamo l'assemblea e bastò uno sguardo perché questi più addestrati a queste cose uomini Parma tubi Giovanni
Ricordo anche le categorie si allontanarono scesero andarono io sentii questi slogan minacciosi che si avvicinavano quasi vicino alla sala dove eravamo
Poi piano piano ero dentro non vedevo
Si cominciano ad allontanare gli slogan e noi potremmo avevano visto la presenza le persone più uno insomma robuste addestrate a queste cose e mi raccontarono che questo corteo si avvicinò alla sala dove eravamo poi con una curva dove torno dietro continuando quegli slogan ma si allontanò e noi finimmo questa bella grossa manifestazione che a me aprì di oggi sulla forza il rilievo di questo
Movimento che nasce da
Io mi impegnai assieme con altri allora non solo perché avevamo molti denti comune a partire dalla lunga storia di condivisione dell'impegno sociale della Chiesa
Ma anche per se ho sempre creduto in quei principi antichi autorevolmente indicati alla fine dell'Ottocento che spingevano i cattolici ad impegnarsi corresponsabilità informe di libera organizzazione e presenza nella vita sociale
E dall'inizio guardato con molta attenzione al vostro impegno per i giovani e per gli studenti specie per i più deboli
L'affermazione di CL
Allora nelle scuole nelle università fu una cosa inattesi quasi un miracolo
Vuoi portaste allora una presenza viva dei cattolici nelle scuole e nelle università
In una realtà che sembrava ormai omologata al dominio di una sola ideologia e all'estremismo
Una riga di impegno sociale quella dei giovani verso la quale anche
Una struttura fortemente radicata come il sindacato ha trovato sempre molte difficoltà erano anni duri talvolta di scontro molto duro tra fasce di movimenti giovanili anche di lavoratori e quello che veniva definito allora il sistema ho ricordato l'episodio anche perché per il mio modo di fare azione sociale politica per la nostra democrazia
Ho sempre ed abbiamo sempre considerati importante che tutte le realtà organizzate potessero manifestarsi ed esprimere le loro posizioni
Era il settantasette non tutti la pensavano così anche nel sindacato anche in quello di ispirazione cristiana allora come la Cina
Talvolta l'intolleranza si sposta Sava al settarismo e il conformismo uccideva il libero confronto
Allora trenta trentacinque anni fa era necessario sostenere anche con forza il diritto alla libera manifestazione del pluralismo e della partecipazione
Ma qualcosa
Voglio sottolinearlo per venire poi alloggi
Pur tra le difficoltà allora si muoveva in senso positivo nel profondo di una società che era ancora chiusa il rigida
La lunga stagione dei movimenti sociali e politici produsse una spinta quasi rivoluzionaria per modificare equilibri e poteri antichi
Le conquiste sociali di emancipazione di partecipazioni furono decisive pensate ai nuovi diritti dei lavoratori dei giovani degli studenti delle donne anche noi cattolici negli anni dopo il Concilio abbiamo percorso un'infinità di strade
Dando vita ad una molteplicità di esperienze
Ognuno era la ricerca la propria espressione religiosa e sociale
Sono cucinate comunità e movimenti testimonianze diverse ricche che hanno vivacizzato è articolato anche la vita ecclesiale e quella dei cattolici impegnati nel sociale
Questa lunga stagione ha determinato una straordinaria apertura un vero e proprio cambio di passo della nostra società con effetti culturali e sociali enormi
Il mondo non era ancora globalizzato come oggi ma tutte le società occidentali non solo la nostra conoscevano quasi contemporaneamente questi processi di apertura e di trasformazioni in Terna
Che nell'Europa orientale avrebbero assunto una portata a dir poco epocale con il crollo dei regimi del socialismo reale
I tempi che viviamo se ci pensiamo bene sono nuovamente difficile
Anche se il tema oggi è diverso molto diverso
Siamo infatti di fronte ad una spinta
Per alcuni versi avvolte incontenibile verso la frammentazione soggettiva
Verso le esasperazioni individualistica oggi
Gli stessi interessi economici e sociali si sono disgregate parcellizzati
La politica fa molta fatica a ricostruire con nuove sintesi
Persino la Chiesa talvolta pare in affanno di fronte all'imprevedibile sfida della contemporaneità
Abbiamo tutti visto l'enorme difficoltà trasversali ad entrambi gli schieramenti politici
In queste settimane di delineare primi interventi di liberalizzazione il riordino delle attività e delle prestazioni di alcune non ampie ma significative categorie produttive
La ricerca dell'interesse generale talvolta sembra cedere il passo alla tutela di quelli particolari settoriali e corporativi
Una frammentazione che è ormai anche individuare individualistica
Fino a rappresentarsi con forme di responsabilità individuale e collettiva
Fino a pretendere forme di protezionismo platealmente confliggenti con l'interesse generale con quello dei giovani che deboli incide inserirsi nell'attività produttiva in particolare
Una disgregazione che sul piano dell'etica personale si traduce spesso nella costante ricerca di un certo edonismo fine a se stesso
Ha scritto lucidamente Enzo Bianchi il priore
Della comunità di Bose viviamo in una società che si nutre di un nuovo ordine libertario
Peraltro pieno di contraddizioni soprattutto nel definire la propria etica
Ciascuna invitata a vivere secondo il proprio desiderio e ogni desiderio se le risorse tecniche scientifiche lo consentono va realizzata
Poi però
Si condannano gli esiti estremi di alcuni di questi desideri e si resta sconcertati per esempio di fronte agli abusi sui minori agli stupri individuali o di gruppo
Forti sono dunque le contraddizioni
Fra un esasperato libertarismo individuale e la difficile ricerca di una sufficiente etica comune indispensabile per rafforzare il nostro senso collettivo di comunità civile
In questo scenario nuovo anche per noi cattolici che stiamo dentro una certa storia rischiamo la dispersione e l'irrilevanza culturale
Questa difficoltà
Di questa dispersione anche della nostra azione
Per me viene prima ed è più rilevando delle stesse difficoltà dell'agire della politica
La crisi italiana degli ultimi due decenni anche il risultato di questo processo di crescita e di frammentazione assieme nella vita sociale e personale
Tardano ancora risposte forti ed efficaci a queste crisi
Risposte che impegnino la coscienza e la responsabilità politica non come indicazione tattica ma come orientamento strategico della nostra crescita
La risposta politica che in questi anni gli italiani hanno dato da soli
Con il maggioritario
E con l'avvio della democrazia bipolare è per me nel segno della semplificazione
E della razionalizzazione dell'al sistema politico
Questa svolta voluta dai cittadini a larghissima maggioranza di ricordo il referendum del novantatré che introdusse questo nuovo sistema ha significato anche per noi cattolici venir meno di quello strumento politico che largamente ci aveva rappresentato e ci sosteneva la Democrazia Cristiana
Una esperienza sociale politica questo è il mio giudizio che ha rappresentato anche il più grande strumento collettivo di crescita e di emancipazione sociale
E politica per il nostro Paese
Nel sistema bipolare quello che viviamo oggi naturalmente i cattolici si sono divisi
Ma non è questo per me è motivo di particolare preoccupazione
Sono i nostri atteggiamenti
E talune nostre omissioni prima della politica che invece mi preoccupano
Da un lato infatti è forte in alcuni di noi la nostalgia del passato
E il sogno di poter ricostituire un'area partitica centrale
A forte ispirazione cattolica attraverso la quale difenderci o condizionare gli altri
Dall'altro vi è la forte trenta azioni di una sorta di diaspora silenziosa
Che a volte l'espressione di una forte sfiducia altre volte di un orgoglio smisurato
Fra sogni di un possa di un passato che non può tornare
E dispersione individuale silenziosa il rischio forte è proprio quello di un sostanziale disimpegno
Quello che mi preoccupa però non solo i comportamenti individuali dei cattolici nei confronti della vita civile e politica
Mi preoccupano piuttosto gli effetti di questi comportamenti dispersi
Che determinano una certa caduta di rilevanza dei nostri temi ed argomenti più importanti
E mi è un ragionamento per i partiti veniamo mobilitati avvolti solo a difesa radicale dei nostri principi più profondi
Per Melli è ovvio che ci ritroviamo però quasi sempre su temi e casi davvero particolare
Che altri gruppi altri movimenti
Pongono con forza nell'agenda della politica
Siamo così
Costretti a rincorrere un'agenda di temi dettata ma altri magari da ristrette minoranze attive da Guerrini
Allora la mia riflessione è la mia proposta
E nel senso di dirvi
Perché non li prendiamo più responsabilità nell'agenda culturale e politica del Paese perché non poniamo noi con ragionevolezza e convinzione alcuni temi e ci impegniamo a confrontarci con le altre culture per costruire le risposte più adeguate a certi problemi
Perché in sintesi non creiamo un luogo e delle modalità di lavoro comunque
Per le grandi questioni pur militando nel bipolarismo supposizioni politiche diverso
Voglio riferirmi
E lo voglio toccare anche se conosco la delicatezza di questo per indicarvi poi tre punti di lavoro sulla proposta che il mondo cattolico potrebbe fare voglio riferirmi innanzitutto al delicatissimo tema della bioetica
Sul attuale ci tengo a dirlo come qualcuno di voi sa
Anche per le posizioni che ho sempre pubblicamente assunto la prudenza della Chiesa sul rapporto tra scienza e frontiere della ditta mi convince senza riserve
Quindi ho idee ferme su questa come su altre cose da questa parte per rapportarmi con gli altri perché poi dobbiamo dialogare cercare le soluzioni
Su questo problema ci troviamo ad un da tornante io credo della storia dell'umanità
Voglio qui rammentare il severo giudizio di Habermas non di uno della nostra cultura
Quando scrive come dobbiamo interpretare
Questa possibilità di intervenire sul genoma umano sono parole di un filosofo laico bandiera né laicismo
Come dobbiamo in perpetrare questa possibilità di reintervenire sul genoma umano come una crescita di libertà che chiede di essere disciplinata rigorosamente sul piano normativo
Oppure come l'autorizzazione che l'uomo si darebbe da solo a produrre in base alle proprie preferenze soggettive trasformazioni che non hanno bisogno di autolimitazione
Su questo terreno lo dico sommessamente perché so quanto il dibattito su questo problema sia aperto e tocchi profonde sin si mobilita su questo terreno assai difficile al Senato nelle scorse settimane sia pure con un compromesso per noi non pienamente soddisfacente
Io credo sia legittimo affermare che le posizioni più lontane dalla nostra impostazione un passo un semplice passo di avvicinamento nel confronto aspro lo abbiamo compiuto
Penso poi
Ad altri temi sono tre che velocemente voglio richiamare
Assai rilevanti ed a volte trascurati per la nostra vita economica e sociale
Sui quali dovremmo riprendere con forza una Rai sport una responsabilità comune di proposta
Guardiamo per esempio al tema
Della integrazione degli extracomunitari
Sono giornate per norma io non credo per noi cattolici soltanto spero per tutto il popolo italiano doloroso per le tragedie che accadono nel Mediterraneo e per questo sfruttamento che organizzazioni vere
Operano nel mercato e nello spostamento di popolazioni di gente in difficoltà
Guardiamo all'integrazione dei carichi extracomunitari il cui apporto non voglio dire con chiarezza non Mogno arrotondarla quelli il cui apporto essenziale per l'alito organizzata e per la nostra economia
Aspetto trascurato nel dibattito quotidiano oltre un milione e mezzo di anziani e disabili e ha assistito a domicilio da una persona proveniente ad altri paesi
E non è pensabile che diminuisca questo numero
Se si guarda alla struttura della popolazione italiana il suo andamento anzi questo numero crescerà abbiamo poi interi settori dell'economia
In agricoltura nell'industria ma anche nei servizi nei quali senza questi lavoratori e lavoratrici non saremo in grado di produrre nulla a condizioni competitive non c'è ancora dubbio
Che le piccole e medie aziende del Nord possono svilupparsi solo perché hanno centinaia di migliaia di queste lavoratrici e lavoratori
Il nostro futuro di paese è sempre più affidato a questo enorme di tale processo
Voglio dire che le risposte che abbiamo fin qui dato
Sono tutte solo in termini di preoccupazione per la sicurezza che certo è un problema
O di difesa della nostra identità culturale che da questi afflussi sarebbe minacciato
Paesi
Come la Germania o la Francia
E prima ancora gli stessi Stati Uniti
Hanno saputo realizzare processi di integrazione organici ed impegnativi offrendo accoglienza e cittadinanza
A fronte cento rigidamente dell'accettazione delle leggi civili e dell'ordinamento sociale che il Paese ospitante ma con una visione
Di un'idea più forte dell'accoglienza visto che il nostro sistema né abitualmente bisogna
Non si tratta solo
O tanto di fare generica azione sociale
Ma di sviluppare politiche a livello centrale regionale e locale capaci di assicurare il pieno in serra mento sociale inserimento sociale e civile ed economico di queste persone
E di valorizzare queste energie per la nostra crescita complessiva l'obiettivo dovrebbe essere anche quello di favorire una piena integrazione culturale senza timori per i profili religiosi ma con attenzione a queste diversità
Vorrei fermarmi un minuto poi anche sul tema toccato da Vittadini fondamentale della formazione e della scuola a cui siete stati voi
Profondamente sensibili sempre
Un tema tra l'altro molto caro a don Giussani che può a lungo insegnante professore di scuola
Di fronte ad una società così articolato
Come lo velocemente richiamata dove molte culture devono integrarsi con la nostra
E con il nostro ordinamento civile
Non è forse necessario articolare una nuova offerta formativa
Con l'occhio
Anche all'economia oltre che alla società perché le due cose si intreccia
Io non sto parlando qui nel contrasto a mio parere fin troppo vecchio tra scuola pubbliche scuola privata o peggio tra scuole di state scuola cattolica
è chiaro infatti che la scuola la formazione sono un essenziale dove Repubblica e poggiano su di una basilare diritto costituzionale
Ma la mia affermazione rivolta la progettualità educativa
Alle stesse modalità gestionali nell'ambito di un quadro forte comune di diritti e doveri che attengono alla sfera pubblica
Abbiamo riconosciuto negli ultimi anni l'autonomia delle scuole
Ma questo non ancora determinato quegli esiti di maggiore dinamismo progettuale e gestionale che ci attenda vanno quella maggiore capacità di rapporto con i diversi territori locali la ricchezza delle diverse realtà locali
Dobbiamo andare più velocemente avanti nel far crescere l'autonomia sul territorio in un quadro di finalità e di programmi di base comuni
L'obiettivo forte di oggi e quello di confrontarsi coraggiosamente
Per ritrovare ragioni di impegno comune al di là della congiuntura politica
Poi solo valorizzando l'autonomia delle scuole di ciascuna scuola
Fuori dall'eccesso di norme burocratiche che rischiano di soffocarla sarà anche possibile
Recuperare e rilanciare l'impegno educativo e formativo degli insegnanti e quindi di fatto rimotivare tutta la scuola italiana qui il discorso sarebbe lungo io credo che una delle responsabilità più grandi del nostro Paese
Che viene anche da lontano di tutti comprese
Dei tempi passati delle organizzazioni sindacali io voglio svolgeva un ruolo di rilievo sia stato quello della sottovalutazione del ruolo dell'insegnante dell'uomo della figura dell'insegnante traffico
Problema fondamentale
Da riscoprire ricentrare
Io poi per non farla lunga
Vi invito invito quelli che hanno qualche esperienza dietro le spalle a ricordare
Nel percorso della propria formazione
E lo faccio con me di quello che siamo oggi della nostra di certi
Io presentarlo parlando di me
Ha influito la famiglia moltissimo
Ha influito io posso dire anche la parrocchia giovani dell'Azione cattolica
La mia frequenza con questi ambienti ma se debbo fare una graduatoria non molto dopo arrivano due figure straordinarie di insegnanti che io ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita scolastica
Una una signora che insegnava lettere alle medie
Chamot stare la grande preparazione ma una insegnante capace rispetta una classe di venti venticinque alunni di insegnare preparare e seguire le figure dei singoli alunni una per una
Io lo dico scherzando per quanto mi riguarda
Mio padre che voleva farmi studiare
Perché andavo bene
Ma insomma le sue condizioni di operaio con una famiglia numerosa nella cittadina dove eravamo si era fermato all'aspirazione giusta
Sacrosanta dal suo punto di vista ridere questo ragazzo studia lo mandiamo alle magistrali a svolgere un compito se ci fossi andato grande rilievo insegnante elementare
Perché diceva come faccio
A mantenerlo all'università
Ragionamento che padre da bene sette io fa
E questa signora io ero ragazzo reca non ha parlato con me ma so che lo ha fatto con altri si è presentata un giorno a casa mia da mio padre è insomma lo convinse il dice questo ragazzo deve andare al liceo domande al liceo ma dinanzi alle obiezioni che potete immaginare di mio padre letta non si preoccupi e poi ci penserà l'unico
Io ho potuto fare sta l'altra figura
Un professore di Storia e Filosofia al liceo un laico
Professore un antifascista e anticomunista allora la che aveva come riferimento continuo la grande vera grande esperienza delle grandi socialdemocrazie del Nord Europa
Ma che allora negli anni cinquantuno cinquantadue Luisa singaporiana di essere socialdemocratico vorrei dire ora è tornato di moda questa farò ma nel cinquanta era insomma dentro una certa sinistra quasi un'offesa a chiamare uno socialdemocratico
Luigi era uno studioso di queste società che erano cresciute si erano sviluppati con il rispetto delle idee altrui di principi veri democrazia con la costruzione di uno stato sociale che è stato un riferimento per tanti anni per tutti i Paesi europei anche se ora siamo in una fase diverso ovviamente
Sono figure che hanno inciso profondamente nella mia educazione
E nella mia formazione
Credo che nel quadro attuale sia necessario correre proprio il rischio di questa maggiore autonomia
Di un più forte contatto della scuola con la propria realtà locale valorizzando gli apporti che dalle comunità locali possono provenire
In uno spirito questo accettare la ricchezza delle esperienze locali in uno spirito come si sta facendo come mi pare stia ispirando la propria azione il ministero della pubblica istruzione
Giuseppe Fioroni
Ragionando di aggiustamenti anche di scelte che negli anni scorsi sono stati fatti e non di un polemico ripartire da zero distruggendo tutto quello che avevamo dietro le spalle
Il rischio educativo come lo chiamava don Giussani significa non fuga dalla realtà sono sue parole per affermare separatamente il bene
Ma confronto con la realtà intera confronto rischioso se così lo si vuol chiamare ma meglio si direbbe confronto impegnativo
Io allora
Mi chiedo
C'è la possibilità che i cattolici impegnati nella vita sociale e civile sollecitino con serietà questi temi non tanto per rivendicare gli ho per imporre ma per affrontarli con altri che vogliono riformare l'attuale realtà l'attuale stato di cose
Penso che se saremo capaci di forme intelligenti di collaborazione su questi temi fondamentali potremmo avere risultati
Che più si avvicinano alle nostre idee alla nostra storia
Lo straordinario patrimonio della dottrina sociale della Chiesa infatti il contributo più vivo e vitale che la storia del Novecento
Consegna i cristiani a tutta l'umanità
Un contributo che il grande Papa polacco a rafforzate da aggiornato raccogliendo attenzioni straordinarie in ogni parte del mondo
Voglio poi ancora fermare nessuno ultime l'ultimo esempio è poi vado alla conclusione
Penso al completamento e al bilanciamento del federalismo
Di questa nostra riorganizzazione della società e della società politica
Sono convinto che questo possa essere un altro degli aspetti fondamentali per rinnovare e far crescere il nostro Paese
All'inizio del Novecento
Quando il Giolitti Simo non riusciva più
Ad assicurare la crescita del Paese di tutto il Paese nelle sue tante diversità locali
La risposta della nostra cultura quella dei cattolici
Fu quella di partire dalle Autonomie locali e regionali Sturzo
Il fascismo spazzò via ogni volontà di coinvolgimento popolare dal basso abolì le elezioni amministrative sostituì sindaci e consigli comunali con il podestà
La crescita delle Autonomie locali e dunque avvenuta in ritardo in Italia
La Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali dice la nostra Costituzione
Solo nel settanta Piero sono state istituite le Regioni con l'avvio del decentramento amministrativo
Poi arriva la riforma del titolo quinto della Costituzione la nostra riforma quella del centrosinistra
Una riforma dico io e dicono molti anche Dinoi troppo unilaterale di incompleta che ha introdotto una notevole incertezza in molte materie
Ad ordinamento concorrente come la Corte Costituzionale ha posto in evidenza
Con soddisfazione posso rilevare come si sia fortemente allargata la consapevolezza che riforme di questa portata debbono largamente coinvolgere le forze presenti in Parlamento non si può procedere su queste materie a colpi di maggioranza
Abbiamo
Poi rafforzato i poteri locali con l'elezione diretta di sindaci e presidenti
Dobbiamo ora completare il sistema con l'autonomia fiscale
E disegnando un modello di federalismo fiscale che valorizzi le risorse locali di ciascun territorio ed assicuri nel contempo un'adeguata e moderna solidarietà tra le aree più forti e quelle ancora più deboli l'articolo diciannove della Costituzione modificata lo prevede esplicitamente con la Costituzione di un fondo di solidarietà a favore delle regioni più deboli
In questo campo occorre un coraggio nuove di un approccio nuovo
E un campo nel quale nell'attuale maggioranza né l'opposizione possono rivendicare posizioni di assoluto e sul civismo
C'è bisogno di uno sforzo comune
L'esperienza dell'intergruppo sulla suscita invidia Riglietta mi pare
Da voi promosso mi pare vada in questa direzione
Le nostre idee
Valore
Delle comunità locali e sul rispetto delle loro risorse ma anche la competizione globale che ormai
C'è anche tra le singole Regioni chiedono oggi di costruire con modernità nuovi equilibri
Fermi restando i diritti costituzionali comuni di ogni cittadino italiano bisognerebbe avvalersi di più ad esempio
Delle esperienze e dei metodi dell'Unione Europea per responsabilizzare le aree più deboli
Io robustina rinnovare lo Stato nazionale dunque
Intendo forti e vitali anche dal punto di vista economico e fiscale i governi locali
Il nostro impegno di autorganizzazione sociale
Per la sussidiarietà sociale istituzionale
Può trovare Carlo Vittadini cari amici
Nuova linfa vitale nell'articolazione piena e nel consolidamento dell'assetto federalista verso il quale siamo incamminati ma che dobbiamo rapidamente completare
Da questo potrà avvenire anche
Una risposta nuova alla domanda di efficienza degli apparati e dei servizi pubblici che viene con insistenza dal mondo economico e dal mondo imprenditoriale
Possono i cattolici italiani che hanno una lunga storia di impegno sociale democratico
E che hanno alle spalle una dottrina sociale della Chiesa è più che mai viva e vitale offrire un contributo riconoscibile di proposta e confrontarsi a fondo con gli altri per maturare queste fondamentali riforme
Possono i cattolici italiani insieme a tutti i cittadini italiani
Che sentono la responsabilità per il loro Paese così ebbe a dire De Gasperi nei primi anni della Repubblica e aggiungeva
Nuovamente impegnarsi per alcuni grandi obiettivi di crescita comune
Per i quali lo Stato eclissi prendete proprio forma e forza l'idea nostra di sussidiarietà per i quali lo Stato diceva De Gasperi da solo è ormai quasi impotente
Possono secondo me c'è grande spazio
Credo che dovremmo tutti insieme interrogarci affonda e dare una risposta positiva e forte credo che neanche la forte dialettica politica che viviamo oggi tra maggioranza ed opposizione possa impedire ai cattolici
L'iniziativa di un forte impegno culturale dell'interesse del Paese
Prima di concludere il fatemi però fare anche qualche considerazione più direttamente politiche
Riferita alla nostra situazione di oggi
Io vi debba avvertire che
La farò ma con il freno a mano col freno tirato
Per la responsabilità che oggi io
Perché molti di voi forse che non sanno i presidenti della Camera hanno per giusta
Giuste consolidata tradizione
Dovere l'obbligo e il la fine di stare svolgerà un ruolo che rappresenti tutti sopra le parti
E quindi non da uomini proprio di partito ma voglio farle queste considerazioni politiche corrette credo
Il nostro Paese stenta ad inserirsi stabilmente
In un bel corso di crescita e di sviluppo di cui sia urgente bisogno e l'Europa è la Germania in particolare stanno dando segni di vera ripresa più forte della nostra
Non devo snocciolare davanti a voi cifre percentuali che indichino lo stato di sofferenza della nostra economia
L'Italia chiede nuovo slancio
Occorre imprimere un'accelerazione al processo di modernizzazione del sistema Paese lo sperano soprattutto i giovani i tanti giovani quelli che sono qui che sono fuori che vedono progressivamente spostato in avanti il momento dell'ingresso stabile del mondo adulto e sono spinti così a sognare di meno e a creare di media
A mio giudizio una premessa indispensabile costituita
Da una sana competizione tra i due schieramenti
Dico competizione visto che viviamo nel bipolarismo non guerra
Tra i due schieramenti
Perché il conflitto pregiudiziale tra le coalizioni e quando di peggio si possa fare se abbiamo l'obiettivo di promuovere gli interessi generali o come diremmo con un linguaggio più un nostro il bene comune
Quindi in una organizzazione bipolare competizione si guerra contrapposizione frontale tra i due schieramenti no
La democrazia bipolare può aiutare la crescita cade in tutte le democrazie mature
La delegittimazione reciproca dello scontro fine a se stesso tra gli schieramenti possono paralizzare le nostre istituzioni e mortificare la nostra vitalità sociale
Il nostro bipolarismo è ancora giovane e non troppo solito mancia prodotto alcuni risultati
Le indico tre
Penso alle legislature che abbiamo alle spalle le ultime due che hanno completato il loro ciclo naturale
La politica italiana era abituata a scioglimento i continui anticipazioni di votazione
Penso alla decisa azione dei governi del centrosinistra
Per agganciare la nostra economia all'euro
Penso alla opportunità in parte colta dal centro destra nella passata legislatura di poter portare largamente a compimento il programma presentato agli elettori nel due mila uno
Oggi siamo in sofferenza su questo versante
Perché una pessima legge elettorale che andrà modificata il prima possibile ha determinato un evidente squilibrio tra i risultati elettorali di Camera
E senato
Se guardiamo al Senato agli eletti in Italia
La maggioranza
Che
Oggi governa il Paese
Ripeto lasciando stare i senatori a vita in sei nata il sei eletti all'estero
La maggioranza eletto due senatori in più
Ridotto del cinquanta per cento col fatto che il presidente non vota
Quindi è un elemento certamente da valutare con freddezza perché in democrazia si vincono le elezioni anche con deputato in più ma naturalmente questo non esclude che pesi sulla situazione politica la divisione in due del Paese
Questa legge ha quindi indebolito la governabilità del Paese una fase nella quale le esigenze oggettive e le potenzialità richiederebbero invece una più sicura e soli in azione di riforma e di governo
Anche in ragione di questo
Sono sempre più convinto
Che serva all'Italia
Un clima di dialogo e di confronto
Alla luce del sole
Tra maggioranza ed opposizione
Soprattutto su alcuni punti rilevanti tra cui l'aggiornamento di alcune parti della Costituzione come ho detto
La riforma della legge elettorale ma anche la politica internazionale e alcune grandi scelte di politica economica
Sul piano internazionale è evidente che il nostro multilateralismo deve accompagnarsi ad una presa di responsabilità per intervenire
Con il fine di pacificare aiutare lo sviluppo civile ed economico di aree cruciali del mondo
La pace è un processo che sui costruisce con azioni concrete
Su diversi piani
Nel nostro Paese dobbiamo rafforzare questo convincimento e questa responsabilità
Nell'ambito di un comune impegno europeo e degli organismi internazionali rivolte a tale scopo
Sfuggire da questa impostazione vuol dire non avere a cuore per davvero le ragioni della pace io
Debbo dire so bene come credo tutti gli italiani che seguono anche
In maniera non approfondita la vicenda politica
Che la scelta dell'Europa sul Libano
Dopo la fine
Delle ostilità
Con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Ci sono problemi aperti e se ne discute apertamente tra i governi però con la impostazione chiodata i rapporti tra i due raggruppamenti di maggioranza e opposizione almeno fino ad oggi in attesa di scelte operative che erano visibilmente non solo l'Italia male Europa impegnata per la pace in Libano visivamente con la sua forza e la sua autorevolezza all'Europa io ho espresso ed esprimo lo riconfermo davanti a voi grande soddisfazione quando
Le due Camere riunite con le commissioni Esteri e Difesa hanno votato mi pare per la prima volta in maniera solenne di questa legislatura unanimemente l'ammissione dei nostri ragazzi e quale cosa di maggiore rilievo nel momento in cui il Paese deve inviare per ragioni di pace un contingente dei giovani militari all'estero vedere il parlamento che nessun per almeno tre questo le divisioni e le contrapposizione e vota contro concorda la fiducia e l'augurio a questi ragazzi che vanno in Libano quando andranno per difendere la pace aiutare a sciogliere
Un nodo altamente intricata
è stato un punto importante
Della nostra dialettica politica di questo periodo sul piano economico e finisco veramente poi non possiamo eludere i nodi derivanti dalla necessità di razionalizzare la spesa pubblica destinare contemporaneamente maggiori investimenti al rafforzamento delle reti infrastrutturali
La nostra competitività ha bisogno di infrastrutture più moderni ed efficienti oltre a ridurre gli sprechi dispensa e a contrastare più incisivamente l'evasione fiscale dobbiamo anche impiegare meglio le risorse per la spesa sociale
Cresce il numero degli anziani e il bisogno di nuove cure mentre la vita media si allunga come dicevo prima
Con le forze sociali disponibili mi pare in un clima di maggiore libertà per le scelte alle esigenze di ciascun cittadino lavoratore
Bisogna costruire un nuovo equilibrio che dia più tutela nella vita anziane assicuri trattamenti previdenziali adeguati per le giovani generazioni questa è la nostra scommessa
Bisogna fare delle riforme in questa direzione e io voglia aggiunge sì ad una razionale flessibilità del lavoro no alla condanna magari a vita allunga periodi a un lavoro esclusivamente precario e incerto per le giovani generazioni
Per fare
Queste cose occorre un clima di dialogo sulle grandi questioni l'ho ripetuto molte volte o con una moto maturazione del nostro bipolarismo ed una responsabilità comune per il bene superiore del Paese
Ne parlo dal giorno del mio insediamento alla presidenza di Palazzo Madama
E ho visto come vi ho detto con l'ultimo episodio che con il trascorrere delle settimane
Questa linea
Perché risponde ad un'esigenza naturale del Paese ha raccolto parecchi consensi
è urgente e necessario quindi che nel rispetto dei ruoli ci possa essere un dialogo costruttivo tra maggioranza ed opposizione
Penso sì riguardo all'economia e alla società che un'occasione possa essere offerta già dalla definizione della prossima legge finanziaria
Il governo con il Documento di programmazione economica e finanziaria ne ha delineato la cornice solo la cornice
Mi chiedo se non sia possibile tentare ed è un invito che faccio alle forze politiche a parlamentare divi individuare assieme maggioranza ed opposizione alcuni terreni
Comuni di confronto e di sviluppare attorno ad essi un approfondito dibattito parlamentare
Naturalmente e questo mi pare importante spetta poi al Governo e alle forze politiche e parlamentare sviluppare una strategia di questo genere
Da parte mia continuerò ad insistere su questa linea
Convinto come sono che un viale lungo entrando trasparente sono un frutto buono del bipolarismo
La prova della sua solidità e non la minaccia alla sua
Vitalità
Ho cercato
Di raccontarvi come infinito e ragioni siano due dimensioni forti della nostra vita
E del nostro impegno civile e politico
Ho cercato anche lì dirli che ritengo necessaria una nuova stagione di impegno culturale comune per noi cattolici
Anche in un quadro diverso
E forse anche con strumenti diversi da quelli del passato
La trasformazione del nostro paese passa ancora una volta dall'impegno sincero libere forte di noi cattolici io lo dico con orgoglio questo perché ne sono convinto
Bisogna che il criterio della convivenza umana
Scrive don Giussani nelle sue prime tracce di esperienza
Bisogna che criterio della convivenza umana sia l'affermazione dell'uomo in quanto e
Allora l'ideale e concreto della società terrestre sarà l'affermazione di una comunione
Tra le diverse libertà e ideologicamente impegnati invita al confronto
Esplicito
Dobbiamo tornare a proporre con convinzione chiarezza le nostre idee
E fare la nostra buona battaglia
Per migliorare la nostra vita sociale e civile
I cristiani ripete sempre Enzo Bianchi che una volta ho già citato
Non dialogano perché afflitti e contagiati da un relativismo trionfante
Ma perché il dialogo fa parte del loro statuto costitutivo
Il dialogo e il rispetto dell'altro
Dialogare dunque non vuol dire abbassare la soglia delle nostre aspettative etiche civili
Vuol dire piuttosto affrontare le sfide concrete a volte anche ascoltare e l'impegno di realizzare
Voglio dirvi
Ancora una volta tutti voi
In conclusione
Che il vostro invito mi ha fatto piacere veramente piace e questa vostra straordinaria attenzione di cui è di vi ringrazio
Questo invito mi ha offerto
Un'occasione
Per un nuovo incontro ovvero con voi meno teso quello del settantasette in mezzo a bordo
Vi ringrazio dunque
Con amicizia
E con attenzione al vostro cammino buon lavoro
No no delle
è l'incontro inaugurale del Meeting io penso che il presidente a veramente inaugurato questo miti perché celato spunti che saranno ripresi molti incontri prima tutto tutto il suo percorso sulla ragione esistenziale che sarà il punto cruciale di questo meeting
E poi questo impegno questa proposta di impegno culturale come cattolici che ci trova profondamente consenzienti
E poi questa delineazione di alcuni punti l'integrazione razziale l'educazione la bioetica
Il lavoro tutti i punti che saranno ripresi un incontro nei prossimi giorni e il grande tema politico del dialogo che ci trova particolarmente vicini io penso che questo sia un invito a approfondire questi temi
E che questo meeting sia questa possibilità come sempre a trecentosessanta gradi ma poi lo spirito delle multe bene parole che diceva
Un meeting per l'amicizia dove l'amicizia e la ricerca della verità tra gente che vuole pensarla diversamente quindi cogliamo l'invito del presidente e ci impegniamo in quello che lui ci ha suggerito lo ringraziamo ancora moltissimo
Do alcuni brevissimi avvisi segnaliamo Opel con l'incontro il concetto di ragione nel Corano previsto per lunedì ventuno ore diciannove è stato annullato per indisponibilità di uno dei due relatori ma c'è un incontro molto interessante su argomenti ti simili
Cioè ambienti simili il senso religioso è stato tradotto in senso religioso il lingua araba e ci sarà un incontro su questo tema con don Stefano Alberto docente di introduzione alla Teologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore Farouk qua il professore di scienze islamiche
Alla facoltà copto cattolica del Cairo introduce Ambrogio Pisoni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore giovedì ventiquattro agosto ore quindici sala tre e infine segnalo il catalogo generale del meeting che ha cambiato formato e veste grafica e contiene contributi approfondimenti
Su alcuni dei temi più importanti che verranno trattati ne consigliamo l'acquisto il catalogo in vendita presso i punti informazione nella Hall Sud e Ovest al costo di un euro grazie arrivederci