V congresso del Movimento Cristiano Lavoratori

Quinto congresso procediamo ad alcune adempimenti statutari che come presidente ho l'obbligo di di di di fare dobbiamo innanzitutto e leggere gli organi che dirigerà hanno questo congresso la nostra tradizione normalmente che si fa per acclamazione
L'esecutivo si sente adesso allora l'esecutivo nazionale uscente nella sua ultima riunione ha fatto questa proposta per l'Ufficio di Presidenza e la segreteria
Io vi chiedo se l'Assemblea e concorda
La presidenza del congresso viene proposto il professor Salvatore Iacobelli
Come vicepresidenti gli amici Vittorio per Dondini Anna Maria Leone e Innocenzo Fiore
Come segreteria
Il professor Alessandro l'amico Alessandro Cassano Osvaldo Scavolini
E Maria Pia Tarducci che è stata per molti anni segretario provinciale diffidenza credo che li conosciate mai tutti questi questi amici ecco saluto il vicepresidente del Consiglio Arnaldo Forlani
Presidente Iacobelli
Eccellenze
Autorità lavoratrici lavoratori
Io siederò prima di tutto ringraziare sentitamente
è salutare calorosamente tutti i presenti
E soprattutto le delle carte i delegati che da ogni parte d'Italia e dall'estero partecipano da protagonisti a questo quinto congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori
Nell'assumere la presidenza di questo congresso
Insieme agli amici che voi avete teste e con me è chiamato a dirigere i lavori congressuali
Desidero a nome dei miei colleghi del mio personale rivolgere una parola di fraterno ringraziamento a tutti voi della fiducia che ci avete manifestato e per me
Un onore è una gioia poter offrire il mio modesto contributo per l'ottima riuscita dei lavori congressuali
Amici congressisti
Sono sicuro che per la vostra cosciente ed intelligente partecipazione e per il vostro profondo senso di responsabilità che avete sempre dimostrata nella vita del movimento
Anche questo quinto congresso nazionale segnerà un punto di riferimento per il mondo del lavoro
Le norme che il congresso democraticamente approverà dovranno essere regola di comportamento per tutti i congressisti
Inizierò da me
Nella autoregolamentare lenire brevissime riflessioni sul nostro quinto congresso nazionale
Lasciando la relazione congressuale al presidente Lucio Toth che il Congresso saluta affettuosamente
Sul tema un forte movimento cattolico per vivere insieme un progetto di solidarietà nell'Italia che cambia
Non possiamo non rilevare che questo quinto congresso nazionale
Si celebra nel momento in cui quasi si forma di cultura di sapere scientifico affonda nella prassi le sue radici le sue ansie le sue attese
E do una condizione di profonda andino non cita delle relazioni umane mina le fondamenta e delle più diverse forme della convivenza umana
Nell'era del consumismo
Dello spreco della Seconda rivoluzione industriale ma anche di intere legioni di giovani soprattutto del Mezzogiorno d'Italia ancora senza lavoro
Confermano che gli strumenti culturali liberali Omar e marxisti che hanno retto la lotta contro la scarsità non servono più sono ormai obsoleti
I principi costituzionali
Sanciti nell'articolo primo
Dalla nostra Carta costituzionale che così recita
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e nell'articolo quattro la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo tale diritto
Non hanno trovato
Purtroppo a quasi quarant'anni dalla pubblicazione una completa attuazione tali norme da cui si evince l'importanza fondamentale del lavoro nella nostra società non hanno avuto l'osservanza o meglio l'applicazione che le stesse impone il significato che il lavoro assume nell'ambito di tardive di tali dettati ha un'importanza notevole
La società presenta una molteplicità di gruppi che la rappresenta e tale situazione non può che provocare una disparità economica e sociale tra le varie classi
Disparità che come afferma l'articolo prese la Carta costituzionale devono essere rimosse dalla stessa Repubblica
Il mezzo quindi attraverso il quale la Costituzione intendo operare per rimuovere gli ostacoli che impediscono una giusta eguaglianza tra gli uomini è stata appunto individuato nel lavoro
Di conseguenza
L'uomo senza lavoro non si realizza
La disoccupazione soprattutto quella giovanile e controlla dignità della persona umana
è urgente quindi amici congressisti
Costruire una cultura del lavoro e dell'impresa adeguata alla situazione presente
Celebriamo insieme
Questo nostro quinto congresso
Quando ai partiti e voi leggete la stampa quotidianamente sono sul banco degli imputati accusati di aver occupato lo Stato stravolgendo la loro immagine e somiglianza e scaricando dispensa delle pressioni corporativi che si
Hanno accumulato
Celebriamo questo congresso
Quando il sindacato incontra difficoltà nell'azione sindacale ed è costretta a cambiare parametri di comportamento
Celebriamo questo congresso quando le istituzioni
Perdono quotidianamente
I colpi e la gente non ha tanto più fiducia
Ma amici congressisti
Ritengo che questo quindi quinto congresso nazionale vuole confermare riaffermare e lavoratori cristiani d'Italia che lavorano all'estero intendono promuovere con un'azione coraggiosa intelligente unitaria l'affermazione dei principi cristiani nella vita negli ordinamenti nella legislatura
I congressisti amici cari incontreranno domani sua Santità Giovanni Paolo secondo faro di luce da ancora di salvezza e testimonieranno la loro fedeltà alla Chiesa
Amici congressisti
Con l'augurio e anche con la speranza che anche questo quinto congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori scriverà una nuova pagina
La promozione sociale culturale e politica dalla classe lavoratrice italiana dichiara aperta ai lavori del quinto congresso nazionale grazie
E con piacere
Che abbiamo in sala già l'ha fatto il presidente Totaro nostro vicepresidente del Consiglio
Amico Forlani e
Non ancora il sale il saluto
L'onorevole Scotti Borgomeo
Segretario del partito a Borgomeo Rosato il presidente nazionale delle ACLI
Balzi
Presidente del Confcooperative
Mancia mancia Lardi e monsignor Camisasca
Di tento che poiché il Presidente della Democrazia Cristiana onorevole Forlani dovrà andare subito dopo e per impegni via ritento che possiamo dare la parola all'onorevole Forlani
No no non debba andar via subito son venuto per ascoltare
La relazione
L'amico Totti dal segretario nazionale
E per per stare un po'con voi stare un po'in mezzo agli amici del Movimento cristiano lavoratori
Non vi faccio perdere tempo
Son venuto per avere
Indicazioni
E orientamenti da questa Assemblea
Il porto il saluto
Più amichevole più cordiali
Convinto che
Dalle relazioni e dal dibattito e dalle conclusioni di questo congresso
Saprete trarre ragioni ulteriori
Di forza
Di presenza di capacità di iniziativa e di proposta nella vita della società nazionale
Il vostro presidente il presidente del congresso
Con
Parole appropriate
Ha sottolineato il fatto che siete arrivati a Roma
In giornate nelle quali
In sede parlamentare in sede di governo
Negli organi deliberanti e direttivi dei partiti
Si sta molto discutendo
Circa la necessità
Di ammodernare di migliorare
Le istituzioni del nostro Paese
Per farle
Corrispondere in modo più efficace
Al dinamismo e alla vita della società
Egli ha detto che
Ci sono ragioni diffuse di malcontento di soddisfazione
Ed è vero
Io credo che anche manifestazioni recenti
Come la marcia di Torino che aveva
Come riferimento come tema
Specifico la insoddisfazione nei confronti
Dei meccanismi
Del sistema fiscale nel nostro Paese in realtà
Siano espressione di un più diffuso
è stato tutti disaggio nei confronti dello Stato nei confronti della pubblica amministrazione
Penso cioè che più la società
Cresce
Più la società si esprime
In modo dinamico
Più la società diventa ricca e intraprendente sia pure all'interno di pro cessi
Talvolta confusi e dall'altra contraddittori
Più i cittadini
Le famiglie le impresa delle categorie
Avvertono
La di inadeguatezza
Della macchina complessiva dello Stato
Il dinamismo della società
Sempre più mal sopporta le strettoie le ruggini e la non funzionalità
Delle istituzioni e direi in termini anche più
Concreti il funzionamento della pubblica amministrazione della macchina complessiva dello Stato
Io credo che questa riflessione la si possa fare all'inizio dei vostri lavori
E credo che dobbiamo portare tutti un contributo
Una proposta più siamo radicati nella vita della società e più dobbiamo
Partecipare a questo confronto costruttivo che coinvolge le forze politiche
E che io mi auguro porti
A posizioni che convergenti
Forze politiche che sono diverse che hanno un ruolo diverso nella vita del paese
Forse di governo forze di opposizione
Tutte egualmente interessante
Ad un migliore funzionamento dello Stato
Quindi io sono d'accordo con questi impegno
E non voglio quindi essere maglie interpretato sono d'accordo in questo impegno sulla necessità di quelli visionare le istituzioni
Nel nostro Paese
Sia con riferimento
Al ruolo del governo
Alla struttura del Consiglio dei ministri
Sia guardando alla funzionalità
Del parlamento delle due Camere
Sì anche guardando alla esperienza
Che ormai si è svolta in modo tale da consentirci qualche riflessione critica al funzionamento del
Della regione
E guardando anche alle polemiche che sono intervenute in queste giornate per le nomine che dopo tanto tempo
Il Comitato interministeriale per il credito affatto per le casse di risparmio
Ecco in ordine a tutti questi problemi noi sentiamo la necessità di una revisione di un adeguamento dei meccanismi dallo Stato e anche dei criteri di selezione della classe dirigente
Ma non è di questo che voglio parlare
Ho detto che riportavano soltanto un saluto che a conclusione
Di questa riflessione
Ne voglio porre subito un'altra e cioè queste
E anche lei migliori istituzioni di questo mondo
Posto che riusciamo a metterle in atto
A poco servirebbero
Se
Non riuscissimo insieme a far prevalere
Nella vita della nostra società
Rispetto alle tensioni alle spinte dissociativi
Alle sollecitazioni disgregato anti gli elementi associativo di sintesi e di solidarietà
Ecco così io interpreterei in questo rapido è scarno saluto il tema che vi siete dati
Un forte
Movimento
Dei lavoratori cristiani
è necessario in questa nostra società
è un elemento di saldatura un elemento di solidarietà
Ecco perché il mio augurio
Al congresso
Perché troviate la risposta giusta
Per rafforzare il vostro impegno
Per trovare le ragioni
Di una convergenza basta di un impegno unitario dei lavoratori cristiani nella vita del nostro Paese
è una esigenza importante alla quale direi
Guardiamo tutti io credo quanti si muovono su un piano diverso ma secondo una comune ispirazione ideale
Guardiamo tutti con acuta sensibilità
E con grande trepidazione
Direi che oggi
Ancora più
Di ieri c'è la necessità
Di questa presenza forte ed unitario
In questa società nuove dinamica
Industrializzata
In questa società che cammina in fretta
Dove le spinte dissociativo che obbediscono spesso alle ragioni
Dell'egoismo
In questa società c'è particolarmente bisogno di una presenza forte ed unitaria
Dei lavoratori cristiani
Siccome mi avete chiamati in causa e come vicepresidente del Consiglio e come presidente della Democrazia Cristiana voi mi consentirete di dire e anche
Per le forze politiche di ispirazione cristiana non mi riferisco soltanto allettante ma dovunque queste forze hanno una loro ragion d'essere
Ed una loro capacità rappresentativa
Se vogliamo neutralizzare e respingere la spinta semplificatoria che vorrebbe dividere la società in due parti secondo uno schema ed una dicotomia
Che obbediscono a pregiudiziali ideologiche a contrapposizioni di interesse
Che risalgono ormai ad una visione e ad un residuato di tipo ottocentesco nella dialettica
Politica
Dei diversi Paesi se vogliamo non rimanere prigionieri di questa dicotomia destra sinistra conservazione e progresso
Ma vogliamo mantenere inalterate le ragioni vere originali di una presenza cristiana
E democratica c'è la necessità per questi partiti di a vere a riferimento
Dei forti movimenti unitari i lavoratori cristiani
Ecco perché e cari amici il mio saluto e il mio augurio
Non vogliamo avere niente di di retorico e nemmeno di sentimentale
Obbediscono ad una convinzione profonda che si accompagna naturalmente ad un sentimento di dignità simpatica nei vostri confronti
Vi ringrazio a nome vostro l'onorevole Forlani
Già l'avete fatto voi
Adesso e le cose che ha detto e per le come le ha detto
è in aula anche il presidente della Cairo onorevole Pavone
Ma adesso diamo la parola
Al nostro presidente nazionale Lucia tot
E la redazione congressuale
Il saluto
Del presidente Forlani è stato più che un saluto perché entrato nella tematica del nostro congresso
Io quindi lo ringrazio in maniera particolare a nome di tutti voi come ringrazio gli amici che sono qui presenti questa sera che voi avete già salutato onorevole Scotti
Amico Luca Borgomeo amico Rosati D'Amico pone che sono qui tra noi nemico ma Jelardi presidente del comitato di collegamento fra i cattolici tutte persone con le quali abbiamo lavorato per anni e che pensiamo ancora di avere del cammino da fare insieme e ringrazio tutti voi amici delegati che dopo i diversissimi congressi provinciali e la presidenza del movimento a seguito in questi ultimi mesi siete presenti qui
Per prendere i deliberati sulla linea il programma del movimento e sugli organi che dovranno guidarlo nei prossimi tre anni
Per questo quinto congresso abbiamo scelto un tema ambizioso anche fondamentalmente polemico
La radice del tema e polemica
Il suo finalismo è ambizioso perché parlano di cose che non esistono
Con la pretesa di inventare le e di chiamarle alla vita
Non esiste infatti un forte movimento cattolico oggi
Non esiste un progetto di solidarietà
Forse non esiste neppure la solidarietà
Se non a livello privato in quelle storie segrete invisibili quelle storie che nessuno saprà mai come dice un racconto di Buzzati
E forse non esiste nemmeno lo stare insieme
Che abbiamo dimenticato anche se qui dentro che stasera siamo in tanti
Se la storia fosse un prodotto del caso una catena di eventi senza senso
Non ci sarebbe motivo di porsi dei perché
Basterebbe accettare come ineluttabile questa condizione umana di sentinelle sul deserto dei Tartari
Che la scoperta la rivelazione della cultura del nostro secolo
Al massimo ci potremmo affidare a un'analisi sociologica per constatare attraverso quali di essi avvenuta questa metamorfosi
Dal duro conflitto di certezze e di speranze che non le lotte operaie all'inizio del secolo lotte operaie lotte contadine per il nostro Paese
Al relativismo di questi anni relativismo fatto di nebbia fatto di gomma
Oggi in cui sono scomparsi quegli operai gli operai delle lotte di sessanta ottanta mi fai anche quelli di trenta o di quindici anni fa scomparsi quei contadini scomparse con loro le loro certezze e le loro speranze
Poiché noi invece pensiamo e chiediamo perdono la cultura dominante di questo nostro pensiero
Che è un disegno colleghi le vicende degli uomini e che il fatto stesso di essere qui oggi su questa sera in questo momento non sia frutto del caso
Noi vogliamo chiederci perché esistiamo come movimento di lavoratori organizzato nel nome cristiano
Dovevo sapere che ci stiamo a fare qui questa sera e in Italia
A quattordici anni dalla fondazione un movimento sempre più diffuse vitale a livello di base con una classe dirigente giovane volontaria selezionata attraverso impensabili difficoltà materiali e psicologiche che voi conoscete bene
Deve pure avere in sé e nella realtà che lo circonda una sua ragione di esistere e quindi una funzione da svolgere altrimenti si sarebbe già spento da anni attraverso le difficoltà che noi abbiamo incontrato
La prima domanda allora perché ci sono i movimenti perché esistono oggi nel nostro tempo i movimenti
Perché anche il nostro è un movimento
E questo fenomeno è bene che noi lo conosciamo per sapere bene
In che senso può essere necessaria questa esistenza
Si è parlato negli anni scorsi di crisi dei soggetti collettivi di riflusso nel privato
Dopo le grandi ubriacature il tam politiche Opal sindacalista degli anni sessanta la gente si è chiesta se non fosse meglio trascorre il tempo a casa propria
Davanti alla televisione magari facendo una gita domenicale una cosa che ci domandiamo che noi tante volte con andiamo in giro la domenica al sabato per le province per le regioni
Diffondere la nostra azione per vivificare le nostre realtà di base
Negli anni quarantacinque sessanta vitale aveva scoperto la democrazia si confidava nelle urne ancora restiamo uno dei paesi dove la gente va più a votare in tutto il mondo occidentale
Poi vennero gli anni sessanta settantacinque e la scolarizzazione diffusa ci fece scoprire l'ideologia a livello di massa
Sono ideologie che si son venute poi bruciando in pochi anni
Fra i moti dell'università americane
E i moti del maggio di Parigi del mille novecentosessantotto e degli anni che seguirono e che ebbero ripercussioni vennero qui soltanto uno
Ci lasciarono come scintille impazzite il terrorismo interno gli anni di piombo e sempre più la droga come rifugio e ultima ribellione
Il pragmatismo vittorioso della nuova borghesia ha così le sue estati vittime sacrificali la valvola di decompressione del suo dominio eppure gli uomini non possono rinunciare alla loro natura di animali politici se si disgregano alcuni soggetti collettivi nascono altri più rispondenti ai nuovi bisogni della gente o si trasformano quelli già esistenti abbiamo per esempio il sindacato
Le ideologie totalizzanti avevano esaltato il collettivo e compreso il valore della persona dell'individuo
In questo senso il ritorno al privato in quanto rifiuto di miti collettivi potrebbe avere un significato positivo se non fosse esso stesso sulla distanza sterile e la ed alienante quando lo era la fuga del gruppo l'annullamento del gruppo
Nelle nuove aggregazioni che si sono venute sviluppando delle democrazie occidentali da settanta in poi perché un fenomeno comune che non riguarda solo l'Italia si riscontrano due indirizzi contrastanti
La rinuncia all'ideologia come pensiero totalizzante che risolve tutto e che dà poi una prassi sulla quale muoversi la crisi delle aziende l'ideologia totalizzante ha portato a due fenomeni da un lato la gente si aggrega per contare di più cioè per difendere meglio i propri interessi individuali e particolari
Oppure si aggregano insieme per salvaguardare la propria identità di persona contro il pericolo della massificazione
L'una e l'altra forma rispondono sul piano sociologico dello stesso disegno della gente di non essere sopraffatta ed emarginata in una società complessa caratterizzata da un alto grado di fermentazione
E da una competitività sempre meno frenata da scrupoli morali
L'uomo quindi cerca di sfuggire a questa mattina siti che azione
Sul piano culturale delle forme però partono da motivazioni opposte la tendenza corporativa infatti si scrive nello stesso quadro culturale dominante stare insieme per ottenere più cose per avere di più
è una specie di democratizzazione negativa piccolo borghese delle lobby
Quello che i forti possono tenere da soli abbiamo il culto dell'individualità tipica del neocapitalismo conseguente divismo a livello di formazione
I piccoli quelli che vengono chiamati con ironia Cipputi nelle indagini
Sociologica
Devono chiedono in molti magari con qualche sciopero di categoria che intasa punti nevralgici di servizi essenziali gli esempi sarebbero superflui bisogna dire che in questo senso sindacati confederali sono stati i primi ad avvertire
Questo pericolo corporativo
E ad evitarlo
Sono manifestazioni necessarie forze di autodifesa una prova di vitalità ma si muovono all'interno del sistema
E questo stato di necessità non toglie nulla alla loro grettezza alla grettezza di un particolarismo che una piccola prepotenza collettiva su altri fratelli su altre persone che condividono gli stessi bisogni
Non si colpiscono più i padroni si colpiscono gli altri utenti dei servizi
è una falsa solidarietà nata senza amore
La seconda tendenza invece si muove in senso opposto al sistema in senso contrario al sistema la gente si cerchi e si trova non per avere di più ma pare essere di più o semplicemente per evitare di non essere di non esistere
C'è una forma un mila e storica di questo tipo di aggregazione ma molto significativa e le voglio parlare perché mi ha sempre impressionato
E l'aggregazione per l'origine etnica e culturale esauriremo molto importante nei paesi di nuova immigrazione dei paesi classici di migrazione pensiamo negli Stati Uniti nostrani in Canada quanto contano
E come ratti di origine etnica anche sul piano sindacale
Sul piano Coppoli Tyco sul piano commerciale sul piano economico
Ma è un fenomeno che è presente in tutte le società occidentali che sono sempre più collettività di sradicati
è un fenomeno che chiunque abbia esperienza di migrazione e noi ne abbiamo conosce molto bene io qui vedo fra voi molti di questi nostri emigrati che mi hanno insegnato visitando lì in giro per l'Europa questa grande verità umana di cui sono portatori
La crisi dei soggetti collettivi non li ha toccati anzi li ha potenziati i circoli e associazioni di questo genere che privilegia la dirittura più la base regionale che non quella nazionale
La gente si ritrova per non perde la propria identità di persona popolare e familiare
Per sottrarsi alla non in atto si pensino tutti i circoli i siciliani
I friulani si trovano in giro all'estero non sono un fatto soltanto sentimentale e proprio una ribellione contro la massificazione della società contemporanea
Ritrovano i loro valori naturali stando insieme con le loro famiglie con i loro figli in mezzo alle grandi città innesta le grandi metropoli
Non si trovano solo all'estero si trovano anche in Italia
Si trovano circoli di cretesi nella periferia di Atene sembra far ridere invece no perché hanno bisogno di trovarsi insieme
Ci sono circoli di leccesi nella periferia di Torino non sono all'estero sono del proprio Paese si ritrovano per parlare insieme per cantare insieme per ballare insieme le vecchie danze popolari come abbiamo visto Mico aprile qualche mese fa quando venni da voi a San Gallo
Sono esperienze che mi hanno toccato perché sono un grande segno di vitalità popolari è un grande segno di difesa l'identità dell'uomo
Sono come delle piante si fanno crescere dei vasi dei balconi delle grandi città delle grandi metropoli
Ed è una protesta alla massificazione delle società postindustriale focolai tenaci di resistenza al potere mia tecnocratico e al relativismo morale che lo sorregge
La gente rinuncia ad altre forme di divertimento pur di stare assieme queste forme hanno però un limite in se stessi amici un dato storico generazionale attraverso quante generazioni possono continuare
I ragazzi si integrano
Vivono nel paese dove stanno una cosa giusta
Piano piano questa identità culturale si perderà e allora l'uomo ha bisogno di identità più profonda e più universali ed è la seconda forma e quella che i movimenti hanno assunto sono venuti assumendo in questi ultimi anni
Non legate a fattori dati ne ha una provenienza regionale o nazionale e nemmeno degli interessi precisi da difendere non sono organizzazioni di categoria
Ma sono frutto di libere scelte personali le cui motivazioni possono essere le più diverse ma la cui finalità si concentra sulla domanda di essere più se stessi stando insieme
Cioè si scopre che per non perdersi bisogna stare insieme una scelta che nasce certamente da una coscienza di debolezza che reale
E non si appaga delle possibilità di auto affermazione personale ma insieme a una volontà di forza la determinazione di far pesare la propria presenza non casuale sulla scena della vita non sentirsi né fu scelto asportati dalla corrente
A questo scopo è successo individuale non basta
Incanalato e strumentalizzato come viene inevitabilmente ad essere per condizionamenti del potere cercare soltanto la carriera il denaro
Non serve perché ci si mette sotto si mette la testa sotto il sistema di potere non si afferma la propria individualità il proprio desiderio di essere se stessi
Di qui la funzione strutturalmente antisistema che i movimenti nati negli ultimi anni son venuti assumendo la loro carica rivoluzionaria non sta più nell'uso della violenza e della piazza ma esattamente nel loro rifiuto nella valorizzazione di strumenti interni di autoformazione
Per uscire poi all'esterno non attraverso la sola dimostrazione verbale o la semplice denuncia morale ma con opere concrete che creano fatti nella società civile creano avvenimenti
E allora domandiamoci perché tra questi movimenti ce le micelle
Nostro movimento è nato da una domanda di identità
è soltanto un'esigenza di identità le può giustificare oggi resistenza
Chi diede vita alle Mcl si considerava parte del movimento operaio perché obiettivamente lo era
Ne condivideva le lotte e le conquiste di quegli anni e non gli anni dello Statuto dei lavoratori che non abbiamo mai considerato come un danno per la società italiana anche se poi può avere avuto degli eccessi ma nell'applicare leggi nuove è facile che questo avvenga
Ma quella parte che diede vita del movimento operaio che diede vita alle mie CL non concordava con chi considerava i lavoratori cattolici
Come ala operaia del come un ala operaia del movimento
Come alla Cattolica del movimento operaio preferendo invece considerarsi
Alla operaia del movimento cattolico
Questa formula per la verità non è nostra
La distanza di quasi vent'anni
La dimostra assai datata
L'auto inizieremo perché come tutte le formule pur nella sua rigidità si presta capovolgimenti emblematici in che cosa noi non accettavamo di essere alla cristiana del movimento operaio
Non certo per i valori di solidarietà che questo movimento aveva storicamente Espresso non certo per il ruolo il movimento operaio si era saputo conquistare attraverso la rappresentanza sindacale negli spazi aperti dalla nostra Costituzione
Ma perché in quel momento si assumeva che la guida marxista del movimento operaio fosse un fatto storico non più rispettabile e quindi da impiegare come criterio di base per tutte le altre scelte operative
L'accettazione più o meno esplicita della concezione classista della lotta politica portava ad una sostanziale rinuncia a considerare la dottrina sociale della Chiesa come valore di orientamento e quindi ad ogni identità collettiva dei cattolici nella vita sociale e civile
E ad ogni autonomia della società rispetto ad un'egemonia totalizzante del momento politico certo intenzione non era questa
Ma i risultati si avvicinano molto a questo quadro che altri hanno descritto Nonino oggi sembra strano alla luce dell'evoluzione della sinistra europea dello stesso Partito Comunista Italiano
Dopo gli avvenimenti polacchi e la smentita dell'equazione movimento operaio uguale marxismo lotta di classe di fronte alle trasformazioni della stessa base sociale
Ci sembra strano oggi che ci fosse allora qualcuno anche tra i cattolici che investiva tutto sulla lotta di classe
E se quindi la scelta dell'Mcl nascesse soltanto da questo rifiuto dell'opzione ma si sta sarebbe altrettanto datata altrettanto datata di quell'opzione e non avremo ragione di esistere
Perché quell'opzione non c'è più
Il senso centrale di quella scelta era invece l'affermazione di una identità cattolica organizzata come elemento indispensabile di sviluppo civile proprio in connessione ad un processo di trasformazione che altrimenti rischiava la disgregazione il degrado morale e quindi il deterioramento delle basi stesse della convivenza
Credo abbia visto giusto un osservatore estranee al movimento il professor Zaninelli quando scrisse su di noi alcuni anni fa
Che furono l'antico radicamento nella società la natura genuina di realtà popolare
Che fece sì
Che di a darci un ancoraggio per non essere travolti tracciati assorbiti dalle culture ideologie dominanti
Nella convinzione che avevamo allora che se nella società e nel mondo del lavoro venivano cancellati i segni di una presenza operante dei cristiani
In quanto tali la società il mondo del lavoro ne sarebbero usciti oggettivamente impoverito
Ricordo che ne ha settantasei la prima volta che con molti di noi lo ricorderete anche voi incontrammo avremo l'onore di incontrare Paolo sesta e ricevette considerazione delle vicende
E il Papa ci chiese
Quanti eravamo erano dico noi quelli che sono stati fondatori del movimento Bersani Borrini ovini Valli
L'allarme Lina la vittoria Rubino
Papà ci guardo
Sorrise quando di rispondemmo continua e aggiunse subito non importa quanti siete purché ci sia
è una parola che di pensare a distanza di tempo certamente ci emozione
Pensando al cammino compiuto e queste sono le parole che Giovanni Paolo secondo ci ha rivolto quattro anni fa in questi giorni quando celebrammo il decennale della vita del movimento
Eravamo nella sala Nervi se ricordate bene
Pensando al cammino compiuto in questi dieci anni del nostro movimento il primo sentimento che nasce dal cuore un sentimento di gratitudine verso signore che illuminate sostenuto uomini coraggiosi
I quali superando le difficoltà hanno saputo garantire con la loro fede la loro azione tenace la presenza della Chiesa nel mondo del lavoro alcuni di essi non sono fermo
Ma oggi tre sentimenti Dinoi tutti diceva al Papa c'è anche quello dell'esultanza perché in certo qual modo
Le merce gli asset ha saputo salvare quei valori che furono all'origine dell'impegno sociale dei lavoratori cristiani nella società italiana fin dal secolo scorso da quando cioè dopo la Rerum Novarum del mio predecessore Leone tredicesimo
Avuto impulso la loro presenza con le loro associazioni nel mondo del lavoro dieci anni costituiscono un periodo breve
E di vostro movimento potrebbe apparire ed in parte un'iniziativa nuova
In verità andando in fondo alla vostra storia
Si può scoprire che essa affonda le radici nella storia del movimento cattolico che sorse in Italia dopo l'Unità e che sotto varie forme associative ha espresso la presenza dei cattolici nella società italiana
Qui abbiamo uomini che rappresenta l'ho vista associazioni sorelle abbiamo uomini che rappresentano l'impegno politico dei cattolici che traggono origine allo stesso movimento popolare democratico con il quale è iniziato il cammino delle leghe bianche quasi cento anni fa
Siete dunque un movimento nuovo in quanto formalmente siete espressione di recenti vicende e di esigenze emersi alla fine degli anni sessanta ma non bisogna dimenticare che venite da lontano e che lontano dovete portare il vostro impegno di cristiani in mezzo i lavoratori
Cosa può significare oggi questo mandato
Portare lontano il nostro impegno di cristiani nel mondo del lavoro ed è questa la risposta che il quinto congresso del Movimento vuole dare
Per questo abbiamo scelto un tema provocatorio un forte movimento cattolico per vivere insieme un progetto di solidarietà nell'Italia che cambia
La prima provocazione sta nel fatto che movimento come il nostro che nasce da una scissione pongo al discorso di unità
Non si pone come termini di unità perché sarebbe non solo provocatorio ma presuntuoso
Ma se vogliamo andare lontano non possiamo farlo da soli
Nessuna delle associazioni cattoliche esistono Italia credo io potrebbe farlo da sola
Il tema congressuale si svolge su quattro punti dell'individuate facilmente di cui soltanto l'ultimo è scontato che l'Italia stia cambiando è la sola cosa che non sia contestabile
Le analisi sull'argomento sono abbondanti c'è il Censis il con tutto quello che volete le abbiamo lette le più studiate dei nostri seminari di studio ci vengono riproposte continuamente si parla di un cambio epocale
Per indicare che la trasformazione profonda che incide sulle basi della struttura produttiva della struttura sociale
Inevitabilmente finirà ne ha parlato anche il presidente Forlani per influire sulla struttura istituzionale non è mai successo che imputazioni così profonde
Dello stato economico dello stato sociale non abbiano portato dei mutamenti profondi anche a livelli istituzionali per questo diventerà is interessante sapere e non soltanto sapere
Chi gestirà il cambiamento perché la l'assetto che ne uscirà dipenderanno le condizioni di vita del paese e quel che più ci importa di ogni singolo uomo che in questo Paese vive per un arco di tempo relativamente lungo
Due passaggi interessano particolarmente movimento come il nostro
La trasformazione del sistema produttivo con le conseguenze a livello occupazionale e lo sviluppo dell'informatica con le sue ripercussioni sul piano del consenso e quindi sugli equilibri del potere
La prima ci interessa come lavoratori il secondo come cittadini tutti e due ci riguarda non se poniamo al centro della storia la persona umana
E la sua domanda di libertà
Come ogni fase di trasformazione anche quell'attuali può avere in sé valenze positive o negative
A seconda dell'ordine di valori che viene posto a criterio di giudizio non c'è male nell'andare avanti anzi in avanti è sempre un bene
Quando il gioco cambia chi fissare nuove regole gestirà il potere perché o dire che c'era già in mano e da la possibilità i fissare le regole nuove se le fissa perse per poterci stare dentro comoda
E non vi è nulla di più insidioso di un ordine di valori che invece di essere tale
Pretendendo addirittura che non possono esistere ordini di valori
Come vorrebbe fare un mio pragmatismo che trova via libera del soggettivismo e nel relativismo morale che sono appunto la negazione stessa di valori obiettivamente accettabili da tutti
Passi attraverso le frontiere fra Est e Ovest passa invece questa mentalità materialista impalpabile che sta accomunando noi con i paesi dell'est europeo
Questo materialismo pratico come lo definisce Giovanni Paolo secondo che si contende il terreno all'estero con il materialismo scientifico dei regimi politici macinate che che bella amalgama
Per vivere una vita di nulla oppressi dal regime o niente dentro
Individualismo di massa lo chiamava già Ortega con un'efficace accostamento di contrari andranno all'individualismo di massa sembra una contraddizione
E solo adesso cominciamo ad accorgerci cattolici e laici che sostarono sta erodendo questo individualismo i tre valori essenziali su cui si è fondata dall'Illuminismo in poi
Si è fondato lo sviluppo politico della cultura moderna cioè i tre valori della libertà dell'uguaglianza della fraternità
C'è un pericolo di caduta di libertà per l'invadenza dei mezzi d'informazione soggetti a manipolazioni finora impensabili da parte del potere finanziario chi ha in mano
Le reti di formazione
E chi dispone di grossi capitali questa invadenza incide direttamente sulla sfera delle libertà personali chi non è informato informato male non è più libero deve i suoi giudizi né delle sue scelte anche se crede ancora di esserlo
E c'è il pericolo di una caduta di democrazia
Che la manifestazione politica dell'uguaglianza
Nel momento in cui l'inevitabile tendenza di ogni società alla formazione di oligarchie non trova più alcun controllo del consenso popolare nessuno può pensare che esista una società che non abbiano i calchi e questa è impensabile naturale che si formi questo
Ma la scoperta della democrazia nel controllo popolare nel consenso popolare
Accettare la logica di democrazie elitarie e c'è chi lo fa sulla base di criteri scientifici fondate su un dattero all'equilibrio che si verrebbe a creare tra forti interessi contrapposti
Un pensiero che anche fra i cattolici si fa strada non può essere in può essere indice di realismo ma significa rassegnarsi ad una democrazia senza popolo che la distanza si priva di ogni legittimazione per questo la chiamiamo democrazie elitarie che non è democrazia anche nella valutazione positiva di questa tendenza c'è l'illusione che il modello anglosassone sia applicabile i nostri sistemi politici quando il modello anglosassone
Affonda in realtà in epoche in cui valori religiosi erano molto forti e quindi pragmatismo di tipo anglosassone non è mai il mio pragmatismo continentali disancorato dei valori etici anzi nato su valori anti religiosi
La reazione agli eccessi dell'egualitarismo garantista non può condurre a mettere in dubbio il valore stesso dell'uguaglianza questo discorso che riguarda direttamente
Il sindacato quando ci ha parlato Borgomeo a Tirrenia l'ha toccato con parole molto forti questo tema l'uguaglianza infatti la pari dignità dei cittadini la pari opportunità di partecipare al potere il riconoscimento dei meriti della serietà della capacità del proprio lavoro non può diventare l'alibi per la creazione di nuove caste di specialisti ed esperto legittimati dalla loro solo a professionalità a prendere decisioni che rientrano nella sfera tipica della rappresentanza democratica queste l'insidia di oggi Uno di noi lo ha chiamato
Pericolo di nuovi iscritti ne abbiamo parlato molto a Tirrenia
La solidarietà infine perso valore che altro non è se non la declinazione sociale della fraternità nell'antico trinomio che la rivoluzione francese solidarietà e fraternità
Fu necessario più di un secolo perché la programmazione formale
Questa fraternità diventasse una realtà non nella legislazione e nel costume sociale
A questa vittoria contribuì in modo decisivo l'apporto popolare del movimento operaio del movimento contadino saldamente ancorati ai valori naturali nella gente che veniva a costituire il proletariato delle società industriali e trasformazioni economiche hanno oggi cancellato quasi i ceti rurali
E stanno cancellando la fisionomia del movimento operaio tanto che non si sa più dove sia che sia bisogna ricercarlo visto movimento operaio perché la composizione delle classi e completamente mutata
La Borghesi sazio della base popolare e lassismo morale prodotti dalla secolarizzazione hanno fortemente attenuato i valori naturali che sopravvivono in alcuni strati
In alcune aree del nostro Paese ormai solo a livello di solidarietà familiare quando dicevo all'inizio che la solidarietà ormai non vive più a livello collettivo ma viva livello familiari OSP penso soprattutto al nostro Sud dalla forza con cui le tradizioni familiari continuano a sopravvivere
Nel mio soggiorno o nelle Paesi nelle nelle famiglie meridionali che hanno lasciato le loro terre ma il trend indicato dagli altri paesi avanzati occidentali non cita illusioni
Sono le stesse cose succedono in Belgio succedono in Ungheria fra l'altro che è un paese di una secolarizzazione spaventosa come anche in fondo la stessa Polonia Romania
Dicevo il trend ne sancisce la scomparsa nel giro di qualche generazione forse di una generazione certi valori familiari di solidarietà
Non esisteranno più i nostri nipoti degli ospiti
Di cui ismi individuali e corporativi esaltati come sanno vitalismo della mentalità corrente portano ad un deperimento progressivo del senso del bene comune
In disponibilità al sacrificio per gli altri il venir meno della coscienza di una comunità di destino con gli altri che non sono più vissuti come fratelli ma come antagonisti con i quali appunto non sia una comunità di destino
La fraternità sta in questo concetto di mio fratello perché hanno comunità di destino la stessa origine e va avanti questo sentimento manca ormai non son fratelli anche i fratelli dispersi
All'interno di uno stesso Paese un lontano in Paesi diversi
E se la parte evitare un sopravviva nemmeno a livello familiare tra le mura domestiche come poterla portare fuori resta solo la pura casualità di esistenze che si incrociano nell'effimero come parallele perdute verso l'infinito
La solitudine dell'uomo contemporaneo e l'altissimo prezzo che stiamo pagando ad una liberazione senza amore abbiamo cercato la liberazione di ultimato la solitudine
Ecco allora farsi avanti il secondo il terzo punto del nostro tema congressuale il progetto di solidarietà da vivere insieme
E qui siamo già in flagrante provocazione nei confronti di tutti solidarietà
Progetto insieme solidarietà tra chi Progetto come insieme con chi
Tanto per cominciare la cultura nei domini sta considera queste stesse parole come obsolete chi parla di un progetto e un sopravvissuto come un contadino che lavori ancora con l'aratro a mano
Oppure un metalmeccanico alla catena di montaggio
Specie in estinzione
Noi abbiamo invece l'impressione che con questi giudizi di obsolescenza si voglia rimuovere una serie di intralci ad altri disegni per i quali queste stesse parole e i valori che queste parole rappresentano costituiscono una pietra d'inciampo
Se c'è una trasformazione in atto come può avvenire che non esista un Progetto o più progetti è un'ideologia o più ideologia che li sorreggono questi progetti
Morto l'ideologia se ne fa un'altra anche se non lo si sa la pura prassi senza pensiero non esiste nel più tram Matisse di pragmatismo chi volesse farcelo credere sarebbe barando
E allora dobbiamo prendere atto che in questo scorcio di millennio noi ci troviamo di fronte ad un tentativo o a più tentativi di egemonia culturale
Che vogliono essere lasciati liberi da ogni vincolo morale e sociale nel delineare un nuovo assetto della produzione della società che si affrancato da ogni residuo giudizio di valore
Un giudizio di valore che non si è immanente alle ragioni stesse dello sviluppo materiale se si cerca il giudizio di valore dello sviluppo spesso nelle cose razionalizzazione del sistema trova la sua ragione esclusiva delle cose stesse non più della ragione dell'uomo
A questo disegno di ultima resa della razionalità
Umana noi contrapponiamo l'urgenza di un progetto di solidarietà
Che riscatti la libertà dell'uomo la libertà della Società la libertà dello Stato stesso che la organizza di fronte al fluire cieco della storia
Che non è di per sé un fatto positivo se l'uomo non la guida la storia è stato affidato l'uovo per guidarla du perseguirla passivamente
E noi dobbiamo trovare insieme questo progetto lo dobbiamo vivere insieme
Non insieme solo tra cattolici ma insieme tra tutte le forze culturali sindacali e politiche che credono che la democrazia non sia una chimera un relitto storico che ci ha lasciato l'illuminismo romanticismo
Ma una conquista fondamentale e irrinunciabile nel cammino della storia dell'uomo
Se sono in pericolo i tre valori delle democrazie moderne libertà uguaglianza fraternità siamo chiamati a difenderli tutti quanti in questi valori crediamo e abbiamo creduto
La solidarietà diventa la scriminante di una nuova contrapposizione che spacca e attraversa tutte le forze politiche facendo passare in seconda linea le distinzioni schematiche tra destra e sinistra tra cattolici e laici
Non lasciarsi esautorare da centri di potere estranei alle istituzioni democratiche diventa l'imperativo primario di tutti i partiti e della loro base popolare per questa mi è piaciuta molto il saluto
Presidente Forlani che questo tema toccato
Non possiamo accettare che alla caduta dei miti ideologici del passato segua la morte di ogni viale di rinnovamento e di guida della convivenza civile e che il ruolo della politica anziché coraggioso ricrearsi della società e dello Stato
Si riduca all'estrinsecazione di un potere preoccupato solo di schivare il conflitto di ogni ora non mi riferisco a fatti di questi ultimi giorni leggete i giornali
E voi vedete come senza una base di solidarietà difficile portare avanti anche un disegno di collaborazione politica
Un forte movimento cattolico
Il nostro appello quindi non solo rifiuta ogni possibilità di restauro di inutili steccati ma è implicita esplicitamente finalizzato alla definitiva rimozione di ogni macelleria i ricordi questi steccati
Perché allora se il progetto deve essere comune
Noi affermiamo la necessità di un forte movimento cattolico
Qui la provocazione stranamente più interna che esterna al mondo cattolico
Si è affermato anche di recente autorevoli intellettuali dell'area cattolica
Che la nuova cristianità prospettata da Maritain come uno sforzo di integrazione tra la tradizione tomista il pensiero moderno e che fu fatta propria dai cattolici democratici italiani al tempo di De Gasperi
Si dice si è scritto da questi amici intellettuali dell'area cattolica che questa nuova cristianità si è rivelata storicamente impraticabile a causa del processo di secolarizzazione della nostra cultura
Se ne deduce la conseguenza che nessun progetto cristiano di società sia più ipotizzabile
Essendo possibili soltanto tanti progetti laici ai quali cristiani possono dare a meno sulla base di scelte opinabili
La loro adesione
Con perfetta coerenza si è giunti a contestare qualche giorno fa ed è pericoloso sintomatico la legittimità stessa di un partito politico che si chiami democrazia cristiana
Il corollario insetti parte da questi presupposti è ineccepibile
Noi invece non condividiamo il teorema principale
Che introduce questo corollario
Ed è proprio la constatazione della secolarizzazione e della conseguente caduta di valori che impone una forte presenza dei cattolici organizzati dalla Società italiana e questa presenza non è possibile senza un fondamento adeguato di Umit
Culturale
L'invito all'unità culturale ed un conseguente impegno unitario dei cattolici è stato il segno del convegno di Loreto cui tanti di noi erano presenti
Convegno che in cui la Chiesa italiana ha indicato le direttive e cattolici devono seguire nel nostro Paese
Allora ecco il Papa fece un discorso che non aveva equivoci ed è stato ripreso senza esitazioni successivi documenti della CEI
L'unità culturale viene indicata come un dovere al servizio di una Chiesa missionaria
Mentre l'unità politica non viene data come scontato necessaria anche se nel discorso di Loreto
Il Papa ne valutava in termini positivi la specifica esperienza storica dei cattolici democratici italiani di un giudizio che noi non possiamo dimenticare il problema dell'unità politica ci compete come movimento in modo non diretto non volendo tra l'altro essere tacciati insidiare anche qui al nostro consenso nostro congresso la laicità della DC
L'unità culturale diventa invece un imperativo preciso e questo ci interessa come movimento perché l'unica rendere possibile in termini concreti è storicamente incisivi la nostra presenza dei cattolici nella società
La costatazione per alcuni traumatica di essere un cattolicesimo minoritario di una società secolarizzata può certamente indurre specie chi già da prima
Aveva evitato di mettersi dalla parte della minoranza quindi ha capito presto che eravamo minoranza hanno fatto la data di aver fatto no
Può indurre a diluire la propria carica specifica l'ispirazione cristiana per rendersi assimilabile alle culture dominanti potere attraverso questo umiltà culturale di comunità virgolette
Riportare e culture stessa la verità del Vangelo come il sale delle vivande
Ma si sa che la scrittura va letta per intero anche i versetti vanno lette per intero e Sensale diventa insipido manca alla sua funzione
Paradossalmente la diversità di valutazione sul dovere dei cattolici in una società come la nostra deriva dalla prevalenza o meno di una impostazione primariamente politico oppure religiosa
Quasi una contrapposizione cattolicesimo minoritario è un concetto politico
E l'umiltà culturale diventa strumentale o può diventare strumentale la conservazione del potere non si sa per quanto alcuni dettagli strumentale
Chiesa missionaria invece un concetto religioso e non teme il confronto aperto perché la prova del Signore non può essere divisa diluita adattata anzi storicamente da Thomas Becket ai lager hitleriani ai gulag staliniani molte volte la fedeltà ai valori religiosi ha portato lo scontro col potere
Chi è fedele però religiosi
Ci riesce tanto d'accordo né con Fidel Castro né con i termini consoni
Ma è uno scontro che si può anche evitare no in un andiamo cercando la Chiesa delle Catacombe non andiamo cercando una posizione politica minoritaria non siamo diciamo bucati alle sconfitte anticipato ma lo scontro che si può evitare proprio se si cerca non demonizzando il potere in sé il nostro movimento che non demonizza il potere se si cerca dieci informare le strutture istituzionali alla verità perenne della rivelazione nei termini in cui è possibile ma cercando di farlo
Perché sì sì evita la divaricazione dal potere pubblico dello Stato e i valori della religione certamente diventa più difficile lo scontro e la gente non viene messa nelle condizioni di una scelta aut aut
E quanto fecero fra l'altro i padri della Costituzione che anche allora come cattolici erano culturalmente minoritarie
Ma non si arrese lo e si credeva nella nuova cristianità ma riteniamo cioè in un ordine oggettivo di valori connaturato nella regione dell'uomo
è per questo che il nostro appello di oggi per un progetto comune rivolto a tutte le forze del Paese e al tempo stesso il più cristiano dei messaggi ma il meno integraliste confessionale come diceva quindicesimo in uno dei suoi messaggi
Non può esserci nulla di profondamente umano che non sia profondamente cristiano
Questo appello per noi nasce dalla sede dell'uomo Dio per gli altri
Per chi non condivide la nostra fede da una riscoperta della dignità della ragione umana non più di sociabilità valori religiosi ancorché assunti solo come un dato storico culturale degno di rispetto
Se c'è un pericolo comune di caduta di libertà di uguaglianza di fraternità e perché si sono di seccate nella cultura dei popoli quelle radici religiose cristiane che sono state la forse il segreto della civiltà dell'Europa
Per questo ricostruire dell'uomo occidentale l'amore per se stessi e per gli altri la fiducia nel progresso
E in quello degli altri e progresso proprio degli altri è un dovere religioso insieme civile
L'esaltazione dell'autosufficienza della ragione dell'autosufficienza dell'uomo ha portato la sua negazione all'abbandono della ragione stessa al trionfo del cinismo della violenza
Accettare posizioni di subalternità culturale rispetto ai guasti della cultura contemporanea
Prendendo a patti
Venendo a patti con visioni della vita che sono antitetico indifferenti rispetto alla verità e un tradimento verso la Chiesa verso l'uomo don Giussani ama dire che ci sono c'è oggi una mentalità diffusa che non è più ampia o contro Dio contro di giorni ma indifferente come se Dio non esistesse
La Pira ci ha dato un esempio che occorre meditare oggi
Partecipò alla stesura della nuova Carta fondamentale del nostro Paese
Ma non tardò ad accorgersi che la secolarizzazione in atto nelle società occidentali faceva venir meno i presupposti etici sui quali l'edificio costituzionale poggiava cioè quell'accordo tra cultura cattolica cultura laica in cui aveva creduto De Gasperi
E che allora esisteva
Scrisse parole accorate La Pira di un'attualità impressionante denunciando il pericolo di un potere che peraltro conservarsi trasforma la politica l'arte del possibile in una mediazione quotidiana fine a se stessa perché priva di un progetto globale
Negli anni settanta la subordinazione culturale dei cattolici all'ideologia liberal borghese o quella marxista non credo siamo di liberaldemocratici ma c'è una subordinazione ideologica
Che non è propria della dottrina sociale cristiana certamente oppure a quella marxista fece sì che l'apertura del mondo cattolico voluta dal Concilio Vaticano secondo si realizzasse nella slide diaspora nella perdita di identità
Fu un tentativo diciamo coraggioso con tentativo che anche guardato a distanza di tempo assume dei connotati positivi perché fece cessare in collateralismo meccanico rimetteva i movimenti posizione subordinata rispetto ai partiti
Ma porto appunto alla diaspora cioè alla divisione dei cattolici esistono oggi presupposti con la rinascita dei movimenti cattolici di un'apertura non ricercata nella super vendita culturale ma che parte invece da una forza identità collettiva ecco perché quell'insieme del nostro tema congressuale ha una valenza Interna insieme come cattolici e una valenza esterna insieme come uomini come cittadini come lavoratori di una comunità riconciliata
Un progetto di solidarietà dovrà indicare alcuni obiettivi primari della dottrina sociale cristiana da quando abbiamo creduto
E che oggi ci vendicata della chiesa come la linea maestra sulla quale procedere
La centralità dell'uomo e del suo lavoro rispetto al sistema economico il primato del lavoro sul capitale quali viene da ferma riaffermato nella buona nel senso che porta ad una prima richiesta
Che la rivoluzione produttiva in atto tenga conto che non è il profitto dell'impresa o l'accumulo di ricchezze il fine ultimo dell'agire economico ma l'uomo con i suoi bisogni reali
A nulla servirebbe un nuovo slancio di crescita della produzione dei paesi occidentali che in atto in questi anni se essa dovesse causare disagi sociali
Di proporzioni così vaste e così incidenti sulla vita di tantissimi strati della popolazione da contraddire le finalità stesse della crescita c'è un maggior benessere effettivo materiale e psicologico
Le fasi di riconversione industriale questo discorso che ci riguarda proprio dentro il sindacato con la conseguente perdita progressiva dei posti di lavoro dei settori tradizionali
Non può avvenire senza una programmazione concordata tra le forze produttive e senza il vigile intervento dell'autorità dello Stato democratico
Forte del consenso popolare da cui trae legittimità
Noi non siamo degli statalisti
Ma non indulge ama forme di qualunquismo neoliberista che significhi il progressivo ritiro dello Stato della sua espressione di tutore del bene comune dalla regolamentazione delle scelte economiche contrario alla tradizione popolare dei cattolici italiani
La deregulation non può avere il significato di abbandonare il mercato l'automatismo di supposte leggi economiche che tali sono solo in parte mentre in realtà nascondono disegni di egemonia di grandi gruppi finanziari
Non si tratta di arrestare il processo di conversione sarebbe una follia con effetti disastrosi sulla nostra competitività internazionale
Ma si tratta di regolarlo questo processo di riconversione in modo che il decremento dell'occupazione in alcuni settori sia gradualmente compensato dallo sviluppo i lavori nuovi nei settori del terziario e nell'industria avanzata in fase di espansione
Anche l'agricoltura italiana sta vivendo una fase di aggiornamento per recuperare l'autosufficienza che non mortifichi capitali ed energie umane gli avevo sentito dei grandi
Uomini di successo dell'agricoltura privata del mondo agricolo privato che investono più all'estero che in Italia
Dire che l'agricoltura italiana specialmente nel Sud negli abbandonarla perché ha dei e i limiti di redditività talmente bassi che meglio investire in Brasile o in altri posti ma siamo d'accordo per questo condividiamo le lotte che la Coldiretti stanno con giusta conducendo in questo momento per restituire alla piccola la media proprietà
La sua funzione dando una caratteristiche imprenditoriali
La prima vittima di un processo a forbice e il nostro Mezzogiorno i dati degli ultimi mesi ci confermano quella denuncia che noi lanciamo a Lecce
Col nostro convegno di marzo l'Italia a due velocità il Mezzogiorno fra trasformazione produttiva crisi dello stato sociale
Anche il recupero occupazionale che come sapete già si profila nel centro nord
Mostra di non estendersi alle aree meridionali perlomeno secondo le proiezioni che arrivano fino al mille novecentonovanta
Le distanze tra le due parti del Paese
E nei primi anni di guida democristiana dell'Italia siano venuti accorciando fra il cinquanta e il settanta si stanno nuovamente allargando so spingendo sempre più il nostro su ai margini dei processi di sviluppo europei
Nessuno nega che l'Italia debba guardare oltre le altri come ha detto Agnelli
E debba accettare la sfida delle altre nazioni industrializzate prima cosa che vorremmo chiedere anche non solo il rinnovamento degli impianti ma anche una ricerca scientifica in cui si investono più capitali per non restare indietro
Rispetto agli altri Paesi diventare Vassalli sul piano dell'innovazione tecnologica oltreché poi alla fine significa dimezzare Vassalli culturalmente un paese di seconda categoria
Ma non possiamo trascurare il dovere della solidarietà nazionale senza il quale perde ogni significato la stessa unità politica del Paese e la sua integrazione della comunità europea ci sono fenomeni
Di centrifughi nel nostro Paese sono minoritari certamente noi ci opponiamo a questi fenomeni come ci siamo posti in passato
Pochi settimane fa ci fu un convegno storico del movimento separatista siciliano movimenti indipendentisti a Sicilia
Ancora ci sono delle tendenze in questo senso certamente se la Sicilia o Mezzogiorno vengono abbandonati possono avere anche Regioni ci sono dei fenomeni di razzismo interno come quelli manifestati dalla Liga Veneta
Dei paesi delle Tre Venezie dolorosissimi movimento come il nostro che ha le sue radici in gente che viene da tutte le parti d'Italia si ritrova insieme nel movimento e con il movimento lotta per le miglioramento delle condizioni sociali in quegli stessi Paesi dove si producono questi fenomeni il razzismo interno
Per noi cristiani la difesa dello sviluppo del Sud ha un valore emblematico proprio perché costituisce un caposaldo dell'identità della nostra azione una nazione che per noi non è nata con il Risorgimento
Lo vogliamo fermare lo ricordiamo sempre ma trova la sua radice in quei secoli a cavallo del mille che videro il sorgere di tutte le grandi nazioni d'Europa l'Italia è uno Stato giovane ma non è una nazione battaglie una Nazione nata
Come sono nate le altre grandi nazioni d'Europa
Nel quadro di una rinascita di civiltà che fu strettamente legata con la cultura del cristianesimo
Il degrado dei centri storici del Mezzogiorno sono il simbolo di un tentativo di cancellazione di una tradizione culturale e di sradicamento ancora peggiore della stessa emigrazione perché rende gli uomini stranieri nella rosso stessa patria la smania di un'industrializzazione non mirata ha reso anche i cattolici italiani disattenti rispetto a questo progresso processo di all'inazione che discende direttamente dall'adozione di modelli culturali astratti qui ci si rende subalterno
Ci sono degli amici di Siracusa
Io ricordo quello che lo scempio negli impianti di Augusta
E quelle che sono le condizioni del centro storico di Siracusa una delle perle della civiltà della cultura italiana
Un altro punto essenziale come questo lo possiamo nominare tanti Napoli Palermo Catania Lecce
Un altro punto essenziale la difesa della famiglia della cui lealtà non si tiene quasi alcun conto nella disciplina fiscale mi trattamenti salariali e normativi la CISL sta già impostando ha già impostato una battaglia in questo senso che ci vede perfettamente solidali
In questo ambito la riduzione degli assegni familiari
Nelle ultime leggi finanziarie
è sintomatica di una cultura che disprezza la dimensione familiare dell'uomo considerando soltanto come una monade senza quel suo habitat naturale che dà un significato il suo lavoro a suo tempo libero
E non parliamo come cattolici alle battaglie che avremo davanti sul piano delle manipolazioni genetiche
è una condanna sarà una battaglia dura noi non contestiamo il processo tecnologico della biogenetica
Ma siamo preoccupati che si disperdano energie che potrebbero servire a conservare la vita o produrre la vita anziché sacrificare
Milioni di di
Certamente di embrioni per poter creare eviti artificiali che noi accogliamo come si accoglie qualsiasi cosa qualsiasi creatura che viene da Dio perché ha certamente quello che succedeva oggi esattamente la stessa cosa
Però noi vediamo con pericolo questo processo vediamo come un gioco scientifico che sicura più del risultato plateale
Che non di quello che può succedere ricordiamoci che la questione genetica fu una delle battaglie essenziali contro il nazismo oggi ci viene riproposta in termini di cultura io le cisterne illuminista
Perché è quello che abbiamo combattuto trenta o quaranta anni fa lasciamo passare oggi addirittura salutandolo con entusiasmo
Tra una battaglia durissima che ci aspetta nei prossimi anni
Noi abbiamo lottato con il movimento per la vita e continuiamo a lottare per salvaguardare le forme naturali in cui la vita viene al mondo questa società artificiale reprime la vita dove nasce nel creare l'altra artificiosamente c'è qualche cosa di una assurdità di una follia tale fare veramente impressione a questo si aggiunge il problema della denatalità che ormai tutti i paesi europei stanno conoscendo anche su questo dovremmo fare un ragionamento e delle riflessioni approfondite nei prossimi anni
Perché la denatalità è una gravissima insidia alla permanenza della cultura europea della cultura occidentale
La disoccupazione giovanile
E l'altra grande piaga nel nostro Paese oggi nella quale siamo impegnati queste esige una revisione totale del sistema del collocamento che abbiamo presente onorevole Scotti che è stato veramente gli iniziatori pioniere di una revisione di tendenza in questo senso
E la cistite gli è stata vicina
E oggi abbiamo per esempio i contratti di formazione lavoro che hanno dato dei risultati positivi anche se bisogna andare al di là perché la fascia coperta dai contratti di formazione lavoro e abbastanza limitata
Il nostro paese ha un tasso di disoccupazione giovanile in particolare di laureati di diplomatici che ci avvicina ai Paesi del Terzo Mondo
Anche questo è un elemento che va evidentemente rivisto
L'educazione all'imprenditorialità privata soprattutto attraverso le forme cooperative
Deve sostituire la ricerca rigida del posto fisso in questa direzione si sta muovendo la recente legge De Vito e noi siamo impegnati Movimento cristiano lavoratori insieme con altre espressione del mondo cattolico
Sotto diciamo la guida tecnica la Confcooperative abbiamo qui presente Presidente Mengozzi in un consorzio di cooperative che Garcia in cui siamo accanto alle ACLI Orvieto popolare la Coldiretti
Lavoriamo insieme in questa direzione speriamo che si riesca a dimostrare che la legge De Vito non è un pezzo di carta ma qualche cosa che riesce veramente a far lavorare i nostri giovani nel Mezzogiorno
Ma questo invito a ritrovare il gusto del rischio non può prescindere da una riforma del sistema bancario e da un controllo degli utili di borsa
Diventa immorale e lanciare i nostri giovani d'avventure imprenditoriali con un costo del denaro ancora così elevato proprio nel Sud
Dove il denaro costa più di quanto costa il no c'è un prelievo dei risparmi come ben sapete dalle banche del Mezzogiorno al nord
E con la più totale permissivi tante l'accumulo di rendite parassitarie dove sta bene distingue quando son prassi fare quando non lo sono ma certamente ci sono sottratte a qualsiasi controllo e questo è un discorso che tutte le forze politiche stanno affrontando
Se la gente deve costruirsi un proprio banco di lavoro come diceva la buonanima Saint-Saëns
Se deve trovare il gusto della responsabilità nell'intraprendere come verremo a dire anche fra qualche giorno nel convegno organizzato da un gruppo di cattolici imprenditori sindacalisti movimenti cattolici
Che si svolgerà a Roma il tredici per commemorare le buone esercenti dico se si deve invitare i giovani alla responsabilità dell'intraprendere bisogna poterlo fare in un quadro di libertà e di uguaglianza concrete
Il lavoro di un uomo la sua fatica la sua intelligenza i suoi meriti non possono avere valori diversi pesati su bilanci falsificati dalle distorsioni del sistema
Noi non possiamo dire alla gente imparati il gusto diventare imprenditori se poi la situazione è quella di lanciargli allo sbaraglio
Bisogna dargli la protezione necessaria perché anche il rischio non può essere un rischio diciamo privo di ogni sicurezza
Una nuova cultura del lavoro non potrà continuare a lungo in una dissennata corsa i consumi
Che accresce la nostra dipendenza dall'estero sottraendo risorse agli investimenti produttivi per costituiscono il solo modo sano e non assistenziale per vincere la battaglia dell'occupazione che su questo è un settore nel quale i partiti devono meditare
Investimenti produttivi sono il modo attraverso il quale uscire anche dalla fase il processo di aumento della disoccupazione del Mezzogiorno in respingere aprioristicamente questi investimenti
Non è un diciamo atteggiamento che noi come movimento di lavoratori possiamo condividere
Ne saremo coerenti come lavoratori se non guardasse un con diversa attenzione al fenomeno degli immigrati dai Paesi del Terzo Mondo
I loro costante afflusso ancora non paragonabile con gli altri Paesi
Ci pone una riflessione critica
Sia per ridimensionare le statistiche sulla disoccupazione nazionale tuttavia c'è ma certamente va vista in una luce particolare sia per accordare a questi fratelli sradicati da altri continenti un'accoglienza che sia degno di un Paese
Che ha conosciuto a sua volta il trauma dell'immigrazione
Noi che sappiamo cosa significhi andare in Paesi stranieri
Dobbiamo essere particolarmente vicini a chi viene da noi forse un inglese un francese lo conosce meno questo dolore questa sofferenza questo disagio noi l'abbiamo provata nella nostra gente che è nata all'estero anche all'interno dell'Europa
I cattolici italiani non possono però limitare la loro testimonianza la denuncia è passato il tempo in cui si chiedeva tutto allo Stato e agli enti pubblici
Bisogna lavorare in proprio creare iniziative sociali autosufficiente che siano la dimostrazione della capacità della società civile
Di riconquistare il proprio spazio di fronte all'invadenza e all'inefficienza dimostrata dalle strutture pubbliche
Non c'è contraddizione tra la richiesta allo Stato democratico di garantire l'uguaglianza e la libertà e la rivendicazione di spazi di iniziativa la società civile questo che il nuovo sviluppo della democrazia moderna più spazio la società civile ma lo Stato che garantisca
Il TG spazi di libertà e di uguaglianza il recente Documento della Congregazione per la dottrina della fede noto anche come documento Ratzinger ci dà la chiave risoluzione di questa apparente antinomia
E quindi la solidarietà e la sussidiarietà esigono una nuova definizione di sparsi tra il sociale pubblico e sociale privato la sussidiarietà diventa un'espressione della solidarietà perché dove il privato interviene
Sostituire un pubblico che non è capace di dare gli stessi servizi
I movimenti cattolici stanno rivelando anche una grande attenzione ai problemi della pace e alla loro connessione con i problemi dello sviluppo e del rispetto dei diritti civili
L'apostolato di pace di Giovanni Paolo secondo fino alle giornate di assise l'ottobre scorso ci dà la linea di un impegno che non sia strumentalizzabili a fini di parte
Giovanni Paolo secondo ci insegna che la tradizione della Chiesa che non si può chiedere pace se non si rispettano i diritti dei popoli alla libertà personale all'indipendenza nazionale all'identità culturale e religiosa allo sviluppo economico
L'accento posto sull'identità culturale il tratto più originale della missione di pace nella chiesa contemporanea
Nessuno sviluppo e quindi nessun aiuto allo sviluppo sono possibili se si capestro calpesta l'anima dell'uomo di cui è parte integrante la sua tradizione culturale popolare
Esemplari sono in tal senso i discorsi del Papa i giovani islamici a Casablanca paio di anni fa
Quelli pronunciati nei suoi viaggi in India per ricchissima di esperienze religiose o anche quello recentissimo agli aborigeni australiani
Lo spessore millenario della cultura come quella indiana una sua primitività come quella degli aborigeni dell'Australia non fanno velo all'uguale dignità di un uomo il papa rivolge loro lo stesso invito e la stessa accurata attenzione
C'è una frase che il Papa ha detto giorni fa
Questi superstiti di un popolo sperduto nelle sterpaglie dello straniero
Siate come un albero dalle radici forti in una foresta bruciata
Voi ne avete visto anche l'immagine e la televisione
Ma la stessa cosa si aprì un albero forte dalle radici forte
La stessa cosa la sta ripetendo a noi europei dell'Est e dell'Ovest da molti anni
E la nostra foresta bruciata e la società secolarizzata e la devastazione spirituale dell'Europa che è seguita al nazismo e la seconda guerra mondiale
E l'albero della nostra identità culturale europea sta nelle sue radici cristiane e su di esse che potremo e dovremo ricostruire l'unità del continente
L'Europa non può essere il fanale di coda dei paesi occidentali
Deve ritrovare se stessa perché in questo ritrovamento che una speranza di pace di Rifondazione di valori per tutti
Come sapete tre cristiani hanno creato l'unità europea che oggi sta vivendo momenti così difficili la richiesta della nostra cultura non può trasformarci in un malinconico museo abitato da gente senza certezze e senza speranze
Che può essere visitato degli americani quando non hanno pure del terrorismo quando le loro agenzie lasciano veniva fra di noi
L'Europa ha vissuto in questo secolo le ansie le tragedie più fosche prodotte da culture disumani esatte senza Dio
Le scuole di pensiero più vivaci del nostro tempo sono ancora di matrice europea anche in questo dopoguerra
Sull'Europa si stanno incrociando oggi riflessi del nuovo integralismo islamico dei fondali sfrutta divismo americano
Mentre osserviamo con apprensione insieme con speranza qualche segno di cambiamento nell'Europa orientale
E le nostre città sono minacciati dal terrorismo e cui centrali sono ormai meno ignoti di quanto forse ci faceva comodo voi stessi pensare perché non trarre da questa congiuntura anziché la tentazione di abbandonarci ad un tramonto rassegnato un impulso di nuova forza spirituale
L'Europa deve ritrovare questa sua certezza del futuro proprio nelle sue radici cristiane per questi papà continua a raccomandare ci questa realtà dell'Europa che va al di là di dati puramente economici dei problemi dell'attico del burro
Certamente cari amici
Influisce sulla mia fiducia nella forza dell'Europa e anche sulla mia disillusione nel non vederla effigie diciamo pesare sulla scena del mondo come tutti noi desidereremmo una mia particolare esperienza personale italiano delle regioni orientali ho vissuto in un ambiente che aveva assorbito tutti gli umori le inquietudini della Società centroeuropea la cultura centroeuropea che era in parte cultura decadente aveva anche individuato alcuni problemi essenziali dell'uomo di oggi
Alcuni problemi che poi la cultura americana è venuta scoprendo negli ultimi decenni
E dopo condiviso con milioni di altri europee un'esperienza di esilio una piccola esperienza visiva certamente perché ho perduto soltanto la mia città in Dalmazia hanno perduto iniettano Paesi sono qui nella mia Italia nel mio Paese
Sono stato accolto ricordo che ho fatto personale e mi piace anche ricordare perché fa parte della forza che ha dentro di me che mi dà il coraggio di continuare in questa azione cui ha colto in terra marchigiana
Con una patriottismo semplice senza retorica gente semplice nei quali ho vissuto poi gli anni dell'adolescenza della gioventù
Dico che questa esperienza mi ha segnato
E mi ha segnato
Perché mi ha insegnato
Mi ha mostrato quanto fosse illusorio il cercare la libertà la giustizia senso vera dice spirituale senza una radice religiosa
E mi ha dato niente Ducato lo devo dire la verità un'avversione profonda ad ogni forma di totalitarismo e di qualsiasi insidia la libertà della persona anche se mascherata da grandi idealità sociali
Bio uscivo come tanti di voi una guerra combattuta in nome della democrazia e ho dovuto pagare dei prezzi giustamente forse ma di prezzi che la mia gente non merita
Ed ha rafforzato in me la convinzione del legame inscindibile tra la libertà e la verità il primo passo verso ogni tirannide e la negazione delle piccole grandi verità sull'uomo e sul suo destino
Per questo non credo si possa costruire una via di solidarietà senza una forte carica di rinnovamento cristiano l'estate scorsa contornato con mio padre in Dalmazia vicino a Zara
Sono dati a visitare un vecchio convento francescano
Fondò un pallone il commento di cani
Trovato frate croato di quasi ottanta novanta fra gli ottanta novant'anni parlano ancora un po'di italiano parlare e parato negli anni del seminario ha sparato
E mi ha detto che le parole che mi hanno colpito abbiamo ragionato un po'insieme
E mi ha detto voi che siete in Italia siti vicino al Papa
Aiuta a contatto perché voi lo potete fare
Noi non possiamo farlo possiamo farlo poco questo messaggio mi son portato con me
E me lo tengo dentro e mi dà la forza per lavorare insieme e per continuare insieme questo lavoro che dovremo assai con questo congresso anche alle generazioni nuove di dirigenti delle micelle perché certamente in avvenire
Non solo chi ha fatto una scissione anche chi ha condotto in movimento in questi anni dovrà certamente lasciare il passo alle generazioni nuove per grande fortuna il nostro movimento è pieno di giovani segno che le sue radici nella società italiana sono più vitali che mai
Vostra applauso mi esime dal dire altre parole
Il ringraziamento affettuoso del congresso
Al presidente otto la sua fatica
E per la sua bella relazione ma soprattutto per l'intenso lavoro caso volto nel triennio passa
Ed ora
Ha chiesto di parlare l'onorevole Enzo Scotti vicesegretario
Cioè la democrazia cristiana
Lo stabiliamo
Salutiamo con affetti spinga onorevole
Cari
Amici
Presidente del partito
Ha già espresso con grande chiarezza
Le ragioni
Dell'attenzione
Che
Il partito della Democrazia Cristiana
Ha avuto
A
Ed avrà
Per il vostro lavoro
Per la vostra riflessione per il vostro impegno
Nella società italiana
Noi sappiamo
Che le radici
Della nostra esperienza politica
Affondano
All'interno di quella grande esperienza
Religiosa
Civile
Umana
Che è stata e arresti
La presenza dei cristiani nella società
Italiana nelle sue forme più diverse
E l'articolo
Oggi
C'è qualcosa che ci unisce più profondamente
E che unisce al di là delle esperienze diverse che conducono
I cattolici cristiani nella società
Italia
Totta descritto
O a meglio ha ricordato
Le profonde trasformazioni di cui si hanno
Partecipi
E in gran parte antiche protagonisti
Queste cambiamenti e queste trasformazioni ci sfidano
Sul terreno
Della presenza
Sociale e civile della presenza politica
Ha risposto il
Più impegnative e nuovo
Sentiamo tutti
Quanto sia importante
Animare
In profondità l'impegno civile
E politico
E come sia fondamentale
Ricercare nella nostra ispirazione
Religiosa
Non solo la forza
Ma anche l'ispirazione
Per delle risposte concrete ai problemi dell'uomo
Modera
Voi avete posto
Al centro della vostra riflessione
Il tema della solidarietà
Io voglio qui dire
Fare con voi tre brevissime considerazioni
La solidarietà
Come fondamento
Della costruzione
Di una società ed i suoi ordinamenti
Più giusto
Oggi la nostra società esprime un bisogno di giustizia
E questo bisogno di giustizia
A questo bisogno di giustizia noi dobbiamo risponde
Molte volte si discute
E tornano i lo ha ricordato più di cui prima di riordino delle istituzioni della nostra vita sociale e Poli
Facendo appello a un'esigenza di razionalità e di efficienza
Ma queste non sono valori sono strumenti
Le istituzioni non sono
E qui c'è
Sono giuste
O ingiusto
L'inefficienza diventa ragione di ingiustizia oggi
E per questo le istituzioni vanno cambia e adeguata
Noi abbiamo di fronte a noi
Dicevo prima tre sfide a cui rispose la prima sfida resta ancora quella della unificazione
Della nostra economia e della nostra società
Voi fate Pack
Come la crisi degli anni settanta a cancellato
Qualcosa che
Era
Un patrimonio comune della nostra comunità nazionale cioè l'impegno all'unificazione del nostro paese la Democrazia Cristiana
Si è mosso
Sin dai primi suoi passi dopo la seconda guerra mondiale
Con l'obiettivo di portare a compimento
Questo storico process
E agli inizi degli anni sessanta
Questo risultato
Poteva
Essere considerato
Almeno avviato nei suoi termini fondamenta
Il nuovo meridionalismo
Fu costruito
Su una grande intuizione
Che nelle regioni meridionali
Occorreva
Espandere quel processo di trasformazione industriale
Concentrato nelle regioni centro settentrionale
Oggi
Da parte di tutti
Le forze sociali e politiche del nostro Paese
Il problema della industrializzazione
Delle regioni meridionali sembra
Cancella
Al massimo
Al massimo
Si discute intorno alla valorizzazione alla utilizzazione delle risorse
Locali esistenti a un equilibrio
Estremamente ricca
Di
Sopravvivenza ed un Paese più avanzato e più ricco può tranquillamente
Reggere
Il sottosviluppo
Nel Mezzogiorno quello che sembrava
Impossibile
Ai vecchi meridionalis
Che lo sviluppo del nostro Paese o sarebbe stato lo sviluppo delle regioni meridionali o non sarebbe stato sviluppo
Non
Esistevo sbaglia
Oggi su questo primo tempo l'unificazione
Economica sociale del nostro Paese
Ci misuriamo in termini di solidarietà
Il mondo imprenditoriale italiano così moderno così avveduto così aperto sotto tanti punti di vista
Non pronuncia più
E non si pone più questo obiettivo
E non
Si misura
Con questa questo l'usabilità fondamenta
Non lo fa neppure il movimento sindacale
Nei termini in cui questo
Sarebbe necessario
E le stesse forze politiche sono trasversalmente tagliate su questa posizione
E il tema del Mezzogiorno resta il
Tema
Di un cordone sanitario
Da stendere intorno a un'area sempre più sopraffatti
Da Crimea milita organizzata chiaramente pesante e soffocante la vita civile
Di questa comuni primo tema di solidarietà all'interno del nostro paese che è il tema dell'occupazione dell'occupazione giovanile e il tema della trasformazione industriale di questa Regione
La società la nuova società industriale
Demme misurarsi con questo tema
Se vuole esprimere
Una forte spinta
Di unità e quindi di solidarietà all'interno
Secondo dato su cui siamo sfidati
E quello relativo
Allo Stato sociale
Al grande compromesso storico tra capitalismo e forze antagoniste
E qui noi non possiamo restare in superficie
Ne possiamo soltanto
Limitarci
Ad un problema
Che attiene
Al rapporto
E ai limiti
Dei processi di redistribuzione di reddito
All'interno del nostro Paese
E l'impianto
Che occorre rivisitare con forza
E il superamento
Di una cultura statalista
E il superamento
Di una esperienza
Te altamente positiva su cui le democrazie moderne
Hanno consolidato il consenso popolare
Che noi dobbiamo
Sul quale dobbiamo riflettere e avete una grande forza di proposta ed iniziative
Non si costruisce una nuova esperienza se non rifondato la su un nuovo concetto di solidarietà
Un concetto di solidarietà nuovo e diverso rispetto alle esperienze storiche che sono alle nostre spalle
Ma senza del quale
Le democrazie
La nostra democrazia
Rischia di non
Radicarsi ulteriormente
Di non permanenti
E quindi il secondo tema sul quale insieme siamo sfidati e questo
Della
Riconsiderazione delle forme storiche dello stato sociale
Oggi
E Dom
Il terzo tema e l'ultimo sul quale si hanno
Misurati è quello
Dello sviluppo
Total ricordato
Il crescere il prevalere
Di una costume e di una cultura a crescita zero non solo demografica
Ma anche e con
Su questo dobbiamo reagire con molta forza
Perché questo è il segno più forte
Di una crisi
Della solidarietà all'interno del nostra comunità nazione
Avere
Una cultura dello sviluppo
Della crescita significa avere una cultura profonda della solidarietà
Il nostro impegno
Comune
Su un versante di responsabilità diverse
Ci pongono un problema
Che il problema antico che ha ricordato quinto
E che ha sottolineato anche Forlani prima
Che della nostra capacità di dialogo di comprensione e di collaborazione con le altre culture con le altre tradizioni
All'interno della nostra comunità nazioni
Noi non possiamo a vere una cultura minoritaria chiusa
Dobbiamo essere il vi evito il sangue
E tanto più noi saremmo capaci di evitare e di essere
Punto di riaggregazione di ricomposizione
Per le forze sociali e politiche all'interno del nostro Paese tanto più avremmo assolto al nostro compito
Sto
In un momento difficile
E in cui le forze politiche sembrano ricercare più quello che li séparé
Che quello che le unisce in un disegno comune di cambiamento del Paese la nostra risposta deve essere quella di lavorare con grande pazienza ma con grande determinazione
Per offrire un disegno politico
Sociale di cambiamento sul quale ritrovarsi insieme a lavorare nel nostro paese
Noi non abbiamo niente da guadagnare
Abbandonando la cultura degasperiana
Noi non abbiamo niente da guadagnare
Accentuando una posizione di divaricazione ed isolamento per noi è importante fondamenta
Nell'ambito delle nostre responsabilità le nostre sul piano della società civile le nostre sul piano della responsabilità politica a lavorare perché
Intorno
Allora ritrovamento di alcuni valori fondanti la convivenza
Civile e politica
Possano coalizioni di governo e grandi solidarietà tra forze sociali rappresentare la condizione per un ulteriore progresso e cambiamento del nostro Paese
Chi si immagina
Un futuro del nostro Paese
Non fondato
Su questa pazienti
Difficile
Ma coraggiosa
Capacità di mediazione alta all'interno della nostra comunità
Nazionali
Lavora disperdere
Quello che abbiamo conquistatore realizza
Io voglio concludere dicendo a voi
Attenzione noi stiamo uscendo
Danni
Nella quale è sembrata prevalere una cultura della crisi e delle emergenze
Una cultura rivolta al tamponare al fronte Giare giorno per giorno
Le situazioni
Perdendo di vista
Una cultura del cambiamento del Progetto
Di cui abbiamo bisogno
Che non è una fuga nell'aspra atto
Ma e un da fare
Coerenza e forza
All'impegno discreto paziente efficace
Giorno per gioco
Ecco le ragioni del nostro dialogo otto
Che non sono
Organizzative
Di o diploma
Ma che vanno ben aldilà e che cosa leggono nella nostra esperienza politica
Il bisogno profondo che voi esprimete
Per un cambiamento della società
Su basi soldi
Di giustizia
E di solidarietà
Il nostro nostra ripresa
Di dialogo col mondo
Cattolico non nasce da ragioni
Particolari
Di ritrovamento
Di buone maniere odi
Dialoghi diplomati
Nasce dalla necessità che il partito a
Oggi
Di esprimere compiutamente tutto quello che va emergendo con forza
All'interno della comunità ecclesiale del nostro Paese
Per esserne ingranaggio
Di rappresentarla senza nessuna prego presunzione di
Monopolio ma cercando di raggiungere nel profondo l'intesa
Per cui ci si possa riconoscere in un comune lavoro
Nella nostra comunità nazionale
Ringraziamo onorevole Scotti vice segretario nazionale della Democrazia Cristiana per le cose che ci ha detto e salutiamo l'onorevole pubblico
Al quale diamo un caloroso saluto
Invitiamo invece presidente nazionale delle ACLI
Domenico Rosati a prendere la parola
Io come giusto data la natura
Per i rapporti diciamo così
Genetici delle nostre organizzazioni ho preparato
Un testo scritto ma vi confesso che ecco venendo qui io non mi emoziono facilmente ma avevo qualche esitazione perché dopotutto
La prima volta che il presidente delle ACLI parla
Poi me lo consentirete venendo qui mi sono rasserenato perché ho visto che precedeva l'amico Iacobelli e allora che sono in qualche modo trovato in famiglia
D'altra parte amici il tempo
Trascorso
E anche i chiarimenti intervenuti
Consentono al presidente delle ACLI di rivolgere un saluto
Ho studiato l'aggettivo un saluto sereno
Al congresso di un'associazione che reca nel suo atto di nascita un segno di grave lacerazione che ha lasciato su di noi una traccia non lieve
Del resto
L'evoluzione e la verifica dei fatti consentono almeno io ritengo riaffermare che il mondo associativo si arricchisce piuttosto con una le pluralità di presenze vitali che con una unità quando questa dovesse essere subita come un sistema di vincoli inaccettabili
E molte delle tensioni che provocarono la rottura degli anni settanta trovano spiegazione a mio giudizio più che nei fatti della cronaca in riferimenti che sono più grandi
Di ciascuno di noi e delle nostre stesse esperienze associative
Nei riferimenti di una storia del mondo cattolico che non è mai stata tutta unitaria e tutta lineare
L'importante allora che ciascuno sia se stesso e rappresenti l'autenticità di quella parte della tradizione in cui si riconosce meglio
E in questo senso ciascuno può rendere un servizio utile trovando la collocazione più coerente in termini di opzioni culturali e politiche
Pure all'interno di un identico riferimento spirituale ed etico mai messo in discussione e di una disponibilità al dialogo al confronto alla collaborazione che va sempre mantenuta il disastro amici
Si verifica solo quando il nome di differenti scelte operative
Tutte opinabili e provvisorie si pretende fra credenti da una parte o dall'altra di mettere diciamo così fuori campo l'interlocutore il diverso
Mentre è solo accettando le diversità che può recuperarsi quell'unità sulle cose necessarie che reclamata dalla comune ispirazione
Non meno che la libertà sulle cose e dubbie e la carità in ogni comportamento
L'ho detto in italiano e non il latino perché se dico indubbi se Libertas onorevole Forlani la prende come un'investitura elettorale il il passato non va messo per ciò tra parentesi o manipolate
Ma lo sforzo maggiore deve essere quello di esercitarne il presente le responsabilità che preparano il futuro
Per i movimenti comunque collegati all'esperienza del mondo del lavoro e per quella che chiamerò in genere la sinistra sociale c'è oggi a mio giudizio e c'era qualche spunto nella relazione di top il rischio di un cambio di nomenclatura che io considero sommario e talvolta anche opportunistico
A volte anche a sinistra si legge il termine mercato laddove prima si leggeva classe con la stessa enfasi fiduciosa e Acri
Il richiamo al discernimento è sempre un invito a guardarsi dagli idoli e dal pendolarismo culturale
Non è mai fuori luogo l'invito a relativizzare tutte le formule assolutizzato ed esclusive
E se in passato si è esagerato su un versante ora non si deve esagerare sull'altro
Se le classi sociali della prima rivoluzione industriale sono oggi tutto è in profonda trasformazione non ne deriva necessariamente il quadro di una società giusta e pacifica
Il paradosso è quello di un sistema o se si vuole con le più recente Censis di un sistema di sottosistemi
Dico il più recente perché il rapporto del Censis sempre il penultimo ad aspettare l'ultimo che cambia poi la nomenclatura il paradosso è quello di un sistema che si rivela oggi capace di produrre di più
Più ricchezza e più povertà insieme
Oggi la pretesa di egemonia culturale si manifesta nell'esaltazione di una filosofia dell'impresa e dell'intraprendenza
Che se non si modificano radicalmente criticamente rischiano di legittimare una sorta di darwinismo sociale
E perciò assai pertinente io credo il richiamo che hanno rivolto i vescovi americani sulle profonde ingiustizie dell'assetto economico del loro Paese quell'assetto che da noi viene presentato spesso come un modello da imitare
E in ogni caso da incoraggiare io credo ogni Presa di coscienza sul tema del lavoro a partire dal fatto che il mercato né risolve il problema della disoccupazione né esalta valori solidali
La sfida dell'ala Bore Mexès senza proprio sul tema della disoccupazione e assai impegnativa come impedire pur nelle mutate condizioni il declino dello spirito vitale della solidarietà degli uomini del lavoro per estensione io dico degli strati popolari dei piani bassi della società
Quella solidarietà che rappresenta al di là delle forme degli episodi il retaggio storico del movimento operaio
E come tradurre nel concreto quella domanda che viene omessa rimossa della la Bohème sette quella domanda di pianificazione globale
Che la stessa enciclica pone come esigenza di risposta alle ingiustizia della disoccupazione
L'iniziativa cattolica io credo vada qui esercitata anche nella direzione di una nuova capacità dello Stato democratico di essere e di essere considerato come lo stato di tutti i cittadini
E i cittadini Italia sono tali se la Repubblica garantisce loro le condizioni su cui essa stessa dice di essere fondata
L'ultimo Giuseppe Lanza atti viveva con l'angoscia e si farà un convegno tra qualche settimana dell'articolo uno della Costituzione
Può essere cittadino di una Repubblica fondata sul lavoro un uomo una donna un giovane che non ha lavoro o speranza di lavoro si spiega così
L'affermazione per cui il lavoro di tutti per tutti è oggi la misura storica per la giustizia
Ma porre questo obiettivo significa tingersi a ridisegnare la mappa delle priorità sociali
Con la conseguente massiccia redistribuzione di ricchezza dall'alto in basso dal nord al Sud del mondo dal nord al Sud del soggetta
E questo non si fa
In assenza di una iniziativa di un nuovo stato sociale capace di esprimere per consenso e partecipazione popolare il bene comune attuale cioè il massimo ben umano possibile nell'epoca presente
Il richiamo allo Stato democratico e mi ha fatto piacere su questo punto la relazione di top questo questo differimento non è fuori luogo oggi in presenza di sollecitazioni non dico autoritaria ma appare autoritarie comunque si implichi cattolica
E in presenza di stimoli culturali ad un superamento dell'esperienza dei cattolici democratici che in mancanza di precisazioni suscita elementi di preoccupazione
Non sarà Miccichè il presidente di un'associazione che ha compiuto la scelta del voto libero a riproporre il vincolo di moduli unitari di organizzazione politica dei credenti in quanto tale su questo spero che voi vi farete Pepe
Ma il pluralismo delle scelte non è sventa gli ha mentito opportunistico
Se si esprima a partire da un tentativo di manifestare costantemente nell'azione politica un punto di vista generale che vuol dire un punto di vista valido non solo per noi ma valido per tutti
Ho accettabile da tutti e sempre però nel rispetto di quell'autonomia della sfera politica che rappresenta il bacino più efficace contro ogni integralismo così si esaltano le responsabilità personali che si alimentano e si verificano nel richiamo ai principi di fondo e nell'elaborazione associativa
Io ho proposto pubblicamente ripropongo anche qui di aprire un dibattito sulla questione della democrazia ricordando il ruolo che i cattolici hanno svolto i cattolici che non sono venuti al mondo Democratic
La democrazia
Era cosa aliena come era cosa aliena per altre componenti del movimento operaio e il destino dell'Italia ha voluto che fossero proprio queste componenti a creare la nuova democrazia
Il ruolo dicevo che i cattolici hanno svolto nell'affermazione dalla democrazia politica in Italia
Dei convinto che potranno ancora contribuire a svilupparla operando dentro il circuito per la democrazia piuttosto che pensare a varie interruzioni o al nostalgici ritorno
Da ultimo ed è il più impegnativo e richiama la pace e dalla responsabilità dei credenti per la pace nello spirito che non si può ridurre ad una giornata di quella che ho chiamato la profezia di Assisi
Le persone religiose nel momento stesso in cui aprono la coscienza la realtà che le trascende per invocare la pace
Con ciò spesso sono chiamate a convertirsi ad un impegno che investe la vita la giustizia lo sviluppo sulla terra la pace così riguarda gli uomini tutti gli uomini senza distinzione alcuna investe il problema della sopravvivenza della vita e della morte e perciò la pace o è di tutti o non è
Il segnale religioso di Assisi Vallora tradotto
In termini di ricerca e di almeno tentativo di convergenza epica tra tutti gli uomini che vivono sulla terra nessuno escluso nessuno va escluso e nessuno può chiamarsi fuori
La pace ha detto ad Assisi Giovanni Paolo secondo
è un cantiere aperto a tutti e non soltanto agli specialisti ai sapienti agli strateghi la pace una responsabilità universale essa passa attraverso mille piccoli atti della vita quotidiana
La politica amici e interrogata fondo indifferenti ambiti su questo punto
L'organizzazione internazionale il metodo delle strutture del dialogo del negoziato le scelte per una giusta utilizzazione delle risorse oggi disponibili per liberare il mondo dalla guerra e dalla fame una revisione profonda si impone Essa concerne sia i gesti che i comportamenti e le intenzioni c'è una risposta orgogliosa
Quella che dice noi siamo già sulla strada dell'impegno per la pace
E c'è una risposta più oneste autentica io credo quella che riconosce che non si è ancora fatto abbastanza perché la pace non c'è mentre noi siamo certi che la pace è possibile
Allora dobbiamo tutti interrogarci radicalmente per verificare se abbiamo fatto e facciamo ciò che è necessario per riempire i tre inseparabili panieri della pace
Il paniere della sicurezza il paniere della cooperazione il paniere della tutela dei diritti umani sono i tre panieri dell'accordo dell'Atto finale di Helsinki che a mio giudizio è la via maestra della costruzione della pace i a integrazione superamento anche degli incontri al vertice che oggi poi sono diventati a volte spettacoli che appena finiti vengono dimenticati a turno da una parte o dall'altra
E penso che dovremmo soprattutto Noemi mettere a fuoco un nuovo concetto di sicurezza
La via della cooperazione economica scientifica e culturale tra tutti i Paesi tra i Paesi anche dell'Est e dell'Ovest una cooperazione mirata a creare le condizioni di sviluppo nel meridione di tutto il mondo
A guardar bene di questa impresa comune tutti avrebbero bisogno e tutti ne trarrebbero giovamento
è l'ultima parte anch'essa dimenticata del comunicato congiunto del Vertice di Ginevra del mille novecentottantacinque l'alternativa all'equilibrio del terrore e l'impegno comune per umanizzare la terra e sapete che ha detto questa frase
Solo lungo questa strada ciascuno da e riceve garanzie che nessuna rincorsa bellica può assicurare sulla terra e nello spazio
Lavoro democrazia pace nei termini che ho cercato di esporre e che si potranno si dovranno confrontare nel dibattito che teniamo aperto vogliamo tenere aperto con tutti sono i vettori di una nuova proposta ideale
Ma non ideologica pratica ma non pragmatica una nuova proposta politica in senso lato che orienti i nostri gesti abbia significato a ciò che facciamo
è la sfida delle sfide
Sapere se la società civile
E immessa le associazioni a riferimento cristiano nella diversità dei loro carismi laici riusciranno a trasformarsi fino al punto di portare all'appuntamento comune di un'umanità in ricerca le idee le proposte le energie necessarie a trasformare la società Secondo valori autentici e non secondo aggiustamenti meccanici tutto questo ci concerne tutti mentre ne parlo a voi ho ben presenti i limiti dell'elaborazione e della testimonianza della mia organizzazione ma questa amici io credo e la strada sulla quale occorre progredire per costruire la città dell'uomo degli imminenti anni due mila vi ringrazio per l'attenzione gli altri o no
Ringraziamo l'amico Rosati con fraterna amicizia e pelle riflessioni Chiappa
Iniziano il segretario confederale della sinistra
Luca Borgomeo a prendere la parola
è un brevissimo saluto amici dell'Mcl
Fatto a braccio non avendo come CISL alcune reputazione
Ed è un saluto perché porto con un doppia soddisfazione doppio in senso di duplice soddisfazione personale e politica
Politica perché a nome della CISL cioè di tre milioni di lavoratori
Porto un saluto cordiale a questo vostro congresso
Ribadendo che il saluto di una organizzazione gelosa ed orgogliosa della sua autonomia e quindi della sua laicità e la sua aconfessionalità
Ma consapevole che al suo interno nella CISL sono numerosissimi in stragrande maggioranza i lavoratori cattolici ma il saluto a nome di tutti anche di coloro che non hanno un impegno di fede all'intendono nota organizzazione che militano con pari diritti e pari dignità all'interno della CISL
E poi un saluto personale per una lunga consuetudine di rapporti che mi lega alla vostra organizzazione a voi tutti alla dirigenza al movimento da quando ero segretario a Roma oggi ed è del movimento del quale ho apprezzato lo dico con grande sincerità con grande schiettezza da sempre non da oggi il coraggio di alcune scelte
E la chiarezza e se mi consentite la semplicità di alcune scelte dove semplicità sta per autenticità
Nel senso che qualche volta si possono condividere o non si possono non condividere ma sono scelte chiare espressione di un sentire i problemi che si affrontano e credo che di questa autenticità abbia dato prova Lucio Toth nella sua relazione
Con la quale ha espresso io credo in modo
Notevole
Ma identità della organizzazione i suoi programmi i suoi obiettivi che cosa quali finalità intende perseguire nella sua ratio
E mi rifaccio proprio ad alcuni punti molto brevemente
Nella relazione di Lucio
Per la quale ho apprezzata la tensione morale respiro culturale
Perché pur pervasa di un certo ottimismo che non può che essere l'ottimismo del cristiano
Ha palesato in più di un punto
Una certa preoccupazione
Io ho annotato così
Credo in modo diligente ma comunque certamente in modo frettoloso le riflessioni di Lucio ha detto ci sono rischi per la libertà
E li vediamo tutti non mi soffermo su questo ci sono pericoli per l'uguaglianza
Ed ha aggiunto ancora c'è poca solidarietà
Credo che il congresso avrà modo di discutere su questi tre aspetti strettamente collegati intimamente collegati fra loro
Ma è indubbio
Che su un'affermazione
è bene che tutti ci interroghiamo nel movimento sindacale ma nel momento Céline tutti le organizzazioni sociali mi partiti in generale la società sul fatto che si denunci con fermezza la carenza di solidarietà e c'è tanto Moggi sono tanti modi per esprimere ma questa carenza di solidarietà
Ci sono i fatti clamorosi luce annunciato il Mezzogiorno ha enunciato la disoccupazione che sono lì a testimoniare on line mega Texa di alcuni dati che nessuno può contestare
La gravità di una situazione la mancanza quindi di una solidarietà in particolare per quanto riguarda la disoccupazione
Credo amici delle Mcl
Che è sotto gli occhi di tutti
Questo tentativo a volte sottile a volte anche molto eclatante
Di dimostrare che la disoccupazione non è il grande problema che noi ad esempio nel movimento sindacale denunciamo suffragati in questi anche da alcune statistiche non certo di parte come quelle dell'IST
E l'approccio e di vario tipo
Cioè quello di tipo sociologico quello della del ricercatore
C'è quello che non va un po'per il sottile dice ma chi è bravo il posto lo trova chi ha voglia di lavorare il posto lo trova o ancora il paradosso della disoccupazione o ancora per assurdo se tanti fossero i disoccupati del Paese dovrebbe esplodere ci dovrebbe essere la rivoluzione tante e tante altre cose che hanno tutt'una punto di verità
Ma che molte volte sono ordinate ad un disegno tendente ad appaltare apparire inventore della disoccupazione chi ne denuncia la gravità insisto impegna quotidianamente per risolvere il problema
A molti di questi osservatori sfugge un dato
O se non sfugge fingono di ignorare
Che cambia come cambia tutto il Paese l'Italia che cambia cambia anche la disoccupazione nel nostro Paese
Cambia l'essere disoccupati
E non è assolutamente far corretto far discendere dal fatto che oggi disoccupato non sia il morto di fame degli anni Cinquanta la negazione del fenomeno
O a sumeri il dato del disoccupato non è disponibile a fare un qualunque lavoro per contestarne la validità dell'affermazione o addirittura quante volte abbiamo sentito dire ma chi vuole lavorare ballava arranca cinquecento chilometri di distanza da dove vive e no
Attenzione sono tutte riflessioni importanti Galli come il movimento sindacale stanno svolgendo perché ci sono mutamenti significativi e importanti nell'essere disoccupate nella disoccupazione come fenomeno ma non si può accettare perché subodorare profondamente erronea
Mirato oltretutto tendenzioso il tentativo di contestare la valle la
Valenza sociale di questo
Gravissimo no
E su questo credo che il congresso avrà modo di soffermarsi alle premeva utilizzando pochi minuti qui al vostro congresso mette in evidenza questo dato
E se consentite ancora due minuti
Vorrei Penta
Così Lucio ha parlato di tre provocazioni
E poi provocazione non sono su stimoli a pensare quindi se no no spingono importanti culturalmente
Se mi consentite di una una provocazione sul tema solidarietà
Sarebbe interessante chiedersi la gente cosa pensa per solidarietà
E ci accorgeremo amici dell'Mcl che forse per solidarietà la gente intende assistenza
Intende beneficenza intende carità attivarle cattolico su tutti i concetti importantissimo non c'è sottovalutazione che l'assistenza e la degenza della carie
Quando un movimento Renzo sindacale quello che mi riguarda un movimento sociale pur profondamente
Permeato di ispirazione cristiana voglio dire
Utilizza il termine della solidarietà con un pacchetto
Per modificare cambiare le condizioni di vita all'interno del Paese non può dare esclusivamente una valenza morale al termine di solidarietà
Nel termine di solidarietà è una categoria di giudizio sociale e politici
Potendo dimostrare che alla lunga se non si fanno scelte nel senso della solidarietà nel senso del sentirsi uguale nel senso di affermare valori di uguaglianza non è possibile nemmeno nel tempo consolidare un sistema democratico e affermare valori di più Tizio
Quindi non un senso di carattere etico e morale pur molto importante ma assumere la solidarietà come categoria
Di giudizio politico categorie di giudizio sociale
Altrimenti nella prima accezione che ripeto da cristiano e molto importante
La carità non può che essere grato no
A beneficenza non può essere nato no nel secondo caso come l'allegoria politica diventa un obbligo
Diventa un mi e l'impegno di chi fa politica né il partito né il sindacato né le associazioni e quella di far calare nella realtà di un del tessuto sociale questo valore uniformando a questo valore non in astratto ma in concreto le scelte che si ispirano ai valori di uguaglianza
Allora in questo senso un progetto di solidarietà e quanto mai utile per affermare nel nostro Paese maggiore libertà per affermare nel nostro Paese maggiori ricchezze sociale
E io credo amici dell'Mcl che non ci sia un modo per affermare questi valori che non partendo dagli ultimi
Che non partendo da coloro che sono emarginati
Da coloro che nei fatti non partecipano a questa festa generale che sembra esserci nel nostro Paese per cui chi parla di disoccupazione chi richiama l'arretratezza del Mezzogiorno
In fondo in fondo viene visto come chi vuole rovinare la festa
Credo che questo convegno questo congresso
Dal momento che assume non come slogan ma come criterio orientatore e tutti i lavori di questi giorni principi di questa fatta non può che non dare una mano nella direzione di modificare le condizioni
E credo che per tutto il movimento sindacale o se poi volete CP segretario federale la CGIL compagno Guarino
Per tutto il movimento sindacale ma certamente per quel che mi riguarda per la CIRM operando voi in quella direzione date una grande mano al movimento sindacale tra
La ringraziamo l'amico al portone per i sentimenti che ha voluto apportare al congresso
E per le considerazioni che ha fatto
è in mezzo a noi monsignor Ferdinand Cherie presidente la pastorale per la sorella
Concreta la facoltà con grande emozione
Ha chiesto
La parola o lo indichiamo a parlare l'onorevole Dario man Cozzi presidente nazionale della composta come
Cari amici con questo intervento desidero innanzitutto portare il mio saluto è quella dell'intera Confederazione cooperative italiane al vostro quinto congresso e all'amico top in particolare il tema da voi scelte ardue lo stesso tempo affascinante ma quello che mi colpisce di più e la captazione di una tensione oggi avvertita in tutto il movimento cattolico
La necessità di progettare qualcosa di nuovo per questa nostra Italia che sta cambiando in fretta
è importante questa valutazione perché come cattolici abbiamo il dovere di uscire allo scoperto con i mezzi a nostra disposizione
è importante perché questi mezzi nascono da esperienze storiche culturali capaci di riproporsi in nome di una rinnovata vitalità
Ho letto con attenzione le tesi preparatoria questo vostro congresso
E devo dire di aver apprezzato la lucida analisi sociale dell'Italia di oggi
Vorrei a questo proposito soffermarmi su alcuni punti che toccano il movimento cooperativo di ispirazione cristiana che qui rappresento
L'idea centrale che si deve riscoprire è quella della solidarietà
Oggi parola per certi versi abusata e spesso modificata nei contenuti
La vera solidarietà ha delle sue precise caratteristiche
Non è inventare un posto di lavoro che poi si dimostra inutile o improduttivo ma fare in modo che il lavoro sia in grado di valorizzare la persona dal suo interezza dandole la coscienza di essere parte integrante della società
Per questo la società di oggi con il rischio di confondersi ancora di più quando vide messi in moto meccanismi impostati ad una socialità che solidale solo sulla carta
Noi come cristiani sappiamo dove nasce e come carcere cresce la vera solidarietà perché questo fa parte del nostro patrimonio ideale
Come Confcooperative puntiamo molto su questo principio quale prima base della partecipazione ad un meccanismo economico
La cooperativa non perderà mai il suo grande valore intrinseco se fin dal suo nascere saprà educare i soci a convivere e a dividere il bene ed il male della locazione economica
I risultati sono importanti ma non certo i più importanti a livello strettamente economico nell'Italia di oggi che valuta il successo per la quantità del risultato molte cooperative non avranno mai abilità di stampa
Voglio fare qui riferimento alla vicenda vicenda delle cooperative di Napoli per degli ex detenuti che ha visto coinvolta anche la nostra organizzazione delle persone dei locali dirigenti
Pesci intendo in questa sede da necessarie considerazione circa l'autonomia gestionale amministrativa delle unioni nostra territoriale in questa sede voglio solo ricordare un principio
Che sostenemmo allora quando le pubbliche autorità ci sollecitano a formare cooperative e che ribadiamo adesso
Una cooperativa per nascere e per avere posizioni stabili a livello sociale deve in primo luogo rispondere ad un criterio di fondo che è quello del solidarismo spontaneo
L'esperienza di Napoli per riferirmi a quella che avevamo accolto allora scettica mente dietro forti sollecitazioni di autorità locali si fa ancora più di più oggi ribadire l'assoluta necessità
Che tale criterio di fondo debba essere rispettato pena la degenerazione del principio associazionistico e la confusione di precisi compiti sociali
Nelle vostre tesi si legge la vera solidarietà verso l'inoccupato il sotto compatto il cassintegrato viene espressa quando si crea occupazione riscoprendo vecchi mestieri e professioni obsolete
Quando si crea lo cooperative agricole che rimettano in produzione terreni abbandonati
Quando si riesce a far fruttificare esperienze acquisite e dote personale che anche i nuovi lavori quando si creano strutture sussidiarie nel campo della cultura dell'assistenza e dei servizi là dove lo Stato è assente o carente
In poche righe abbiamo un quarto un quadro che riassume molto bene l'impegno che noi come organizzazione organizzazione cooperativa stiamo portando avanti e non senza difficoltà
Cari amici come voi dite la battaglia di un certo punto non è solo economica ma culturale
E culturale la battaglia che stiamo portando avanti per la corrette fruttuosa gestione della legge De Vito sulla nuova imprenditorialità giovanile nel Sud educando nuovi giovani imprenditori a gestirsi dalla formula cooperativa
E culturale la battaglia per la nascita di cooperative da aziende in crisi secondo la legge ex Marcora
è culturale la battaglia per la nascita di nuove cooperative di servizi per l'assistenza sociale ammalati bisognosi handicappati handicappati nella ristrutturazione dello stato sociale
Cari amici per fare tutto questo è però necessario riscoprire la base i nostri valori confrontandosi di nuovo constante venti con questi più saremo in grado di proporre dall'esterno per quanto saremo convinti del nostro agire
La società di oggi aspetta risposta e vuole non solo impegni concreti mansioni cristalline che facciano in certo modo da catalizzatore di varie esperienze
Avviandomi alla conclusione di questo mio intervento voglio ricollegarmi ancora ad una frase che mi ha colpito molto laddove si dice che la vera riconciliazione auspicata dalla Chiesa italiana
Non può non passare attraverso la coscienza di aver peccato a lungo contro i giovani deludendo nelle attese
La la le attese non è questa la sera per fare della dietrologia ma può essere la sede per riaffermare un impegno davvero tale verso i giovani che sembrano la categoria sociale più debole e nello stesso tempo più esposta a rischi e a strumentalizzazioni
Mentre afferma il nostro impegno per la promozione di cooperative gestite da giovedì dico che dovremmo anche farci carico in futuro di trovare strade nuove perché il lavoro compiuto
Non sia vanificato da un apparato economico che rende difficile Nasser il PSD simili esperienze
Su questo punto in particolare occorre che tutte le organizzazioni di ispirazione cristiana operanti nel sociale siano unite ed in grado di proporre un progetto che guardi al futuro e uno di questi potrebbe essere la nascente esperienza di quel consorzio ricco
L'imprenditoriali dell'imprenditorialità giovanile nel Sud insieme a CISL Coldiretti Movimento Popolare e attivi
è importante fatto aver colto in un'unica esperienza le diverse componenti che hanno comuni ispirazioni ideali e che operano concretamente nel sociale
Nella speranza che questa esperienza posseggo con esiti sempre costruttive favorevoli non posso in questa sede non auspicare che su questo campo tante altre cose si possono fare insieme
Concludo questo intervento augurando a tutti voi un proficuo lavoro che sia in grado di giungere a conclusioni valide e che queste siano di stimolo per tutti
Senti hanno gli onorevoli Forlani che ci lascia lo ringraziano della sofferenza
Dato cadere ascoltato con particolare attenzione le parole dell'amico Mengozzi con il quale stiamo percorrendo un cammino insieme
Diamo con piacere la parola ad un'altra associazione che c'è ammiccanti un tanto vicina l'associazione cristiana artigiani italiani e al suo Presidente nazionale onorevole Vincenzo Pavone
In verità dobbiamo dire che
Il presidente
Poco
Diciamo c'erano offre il mutuo
Nella sua relazione una ricchezza di stimoli
Stimoli che certamente voi avete preso e che quindi in questi giorni dibattere che le problematiche che lui a posto io
Caro anziano non entro nelle merito della tua relazione così a caldo direi che
Mi trovo in essa
Anche se dobbiamo studiarla approfondirla
Ed in particolare dobbiamo approfondirla anche nelle metodologici
Forse la parte che maggiormente ci può e ci deve chiamare a un confronto che possiamo avere dopo questo congresso
In modo ecco da portare avanti quello che è stato detto stasera però credo che questo quinto congresso sta è iniziato con un un fatto veramente significativo io non ho creduto mai
Che fa forse
Christie ispirazione cristiana ci fossero stati steccati
Ma se qualcuno l'aveva ripetuto stasera chiedo che abbia avuto modo di fitness e questo è il bello di questo inizio stasera di questo congresso
E la RAI la RAI si trova qui per il suo saluto
Più di un motivo ha portato la rappresentanza degli artigiani cristiani raccolti nella Gai qui tra voi al quinto congresso nazionale dell'Mcl intanto nome di cristiani nella vostra e nostra denominazione dapprima in secondo luogo perché voi e noi
Accogliamo nelle nostre file autentici lavoro lavoratori che tali sono anche i nostri artigiani
Essi stessi infatti
Sono non solo imprenditori non essi stessi lavoratori che partecipano personalmente
Anche io manualmente
Al lavoro secondo la di finzione dell'artigianato contenuta
Nella fondamentale legge quadro varata nell'agosto del mille novecento ottantacinque e ora in corso di recepimento nella normativa regionale per l'artigianato
Infine
Lo stesso tema di fondo di questo posto quinto congresso un forte movimento cattolico per vivere insieme un progetto di solidarietà nell'Italia che cambia
Si accumula per perseguire nei rispettivi campi di azione identico obiettivo
Non siamo certo oggi al nostro primo incontro
Nell'ambito dell'ufficio nazionale di convegni sociale del lavoro che segue con tanta cura le nostre due istituzione assieme a tutte le altre che fanno parte
Ci siamo nel passato anche assai recente ritrovandosi per questo sforzo comune così incisivamente indicato nel tema di questo vostro congresso
Seguiremo con attenzione i vostri lavori per la parte di comune interesse dell'augurando per la parte interna diessina il rinnovo delle cariche sociali
Sulla base infine delle concussione in cui il congresso per terra
Con l'approvazione delle previsti appositi emozione intendiamo rinnovare il patto che ci lega di solidarietà
Intanto tra di noi e poi nel contesto socio economico e quale siamo chiamati ad operare desidero concludere questo mio fraterno saluto a nome degli artigiani cristiani di tutta Italia corrono augurio che per me e fin d'ora una certezza
Che ci ritroveremo presto non solo in incontri a carattere nazionale
Mai più modesti livelli territoriali nell'ambito delle Chiese locali e dei collegamenti che esse stabiliscono tra noi laici
Enorme il potenziale i lavoratori cristiani in Italia
A tale sarà in concreto sì è così si ritroveranno giorno per giorno nella realtà di ogni giorno con comprensione appoggio
Sulla base dei principi sociali cristiani nelle reciproche esigenze
E si mantenga cioè che prima di fraternità fin qui e di fraterna fiducia
Di ricerca dei comuni valori di impegno di quel Progetto di solidarietà nell'Italia che cambia
Che non è non può essere l'impegno di un giorno ma di tutta la nostra azione nel tempo con l'aiuto di Dio e di Santa romana chiesa
Grazie
Grazie nemica dell'HIV
Ora ringraziano delle sua partecipazione il professor cura presidente dell'ancora i diamo laterale la alla a pari Antonio Perrone che ci fate il saluto dell'entità e in un momento così particolare per le scuole cattoliche
Nel frattempo Riccarda che si spiedo di prepararsi all'amico Renzi indicando che dalla conquista di salute delle micelle di Veron di Roma ci sarà la celebrazione Eucaristica
Grazie per avermi dato la parola sono il presidente delle scuole cattoliche italiane che l'affidare
Io ringrazio anzitutto dell'invito a partecipare a questa sessione inaugurale del vostro congresso e porto i saluti della federazione
Che raccoglie oltre mille cinquecento istituti circa cinquecento mila alunni in tutta Italia
Io esprimo il consenso pieno
Alla panoramica dei problemi che è stata fatta sia nella relazione
Del presidente Pozzo e anche nelle tesi preparatorie che ho letto attentamente e ovviamente come interessato ai problemi della scuola il mio breve intervento e su questo settore
E trovo che tra i vari problemi c'è anche ovviamente dalla vostra angolazione quello della scuola
Però ritengo che sia stato molto s'velatamente diciamo trattato
Vorrei sottolineare un aspetto di questo problema della scuola perché l'argomento
Principale di questo vostro congresso della solidarietà mi spinge a chiedere solidarietà oltre ad offrire la per quanto riguarda le vostre tematiche anche a chiederla a voi tutti alla presidenza
Del congresso della vostra associazione del movimento e a tutti voi che venite da ogni parte d'Italia
Ora la solidarietà la chiediamo per la grande battaglia della libertà della scuola
Che in Italia è stato anche accennato letto attentamente e le parole riservate sulla tesi a questo argomento in Italia
Realmente non c'è si parla qui per esempio di una di un ruolo pedagogico egemone che una certa scuola ovviamente parlando di scuola si intende qui soltanto la scuola statale
è voglio rilevare che oltre a questa realtà sia pure numericamente limitata c'è anche la scuola non statale
Questo ruolo egemone della scuola che non riesce a coprire la scuola stessa e che comunque non le compete se non in via sussidiaria rispetto alla famiglia
Ed è quello che noi andiamo continuamente ripetendo
Che lo stato di perse
Non ha un ruolo primario nella educazione ma un ruolo sussidiario mentre il ruolo primario spetta alla famiglia
Di cui la Libera istituzione sono in qualche modo un prolungamento una forma di collaborazione e la scuola cattolica si situa come risposta alle libere iniziative dei genitori alle libere richieste di genitori
Ora voi sapete come c'è in atto in Italia una un cammino che non è ancora concluso e di cui non si vede ancora il traguardo quella di ottenere una reale effettiva parità scolastica tra la scuola dello stato e la scuola non statale
In una parità di diritti in una parità di doveri ma con piena libertà ecco quella libertà che voi giustamente chiedete per la vostra associazione per il nostro movimento come per ogni persona noi operatori della scuola la chiediamo anche per la istituzione scolastica
Chiediamo quindi la vostra solidarietà siamo sicuri di poterla ottenere la espressione non slogan che noi abbiamo lanciato e che corrisponde un poco al vostro tema identità nella libertà come scuola cattolica vogliamo esprimere una identità che si rifà a quei valori che sono identici con quelli che sono stati qua indica ma vogliamo che questa identità si possa esprimere in una pienezza di libertà che consenta veramente una libera scelta della scuola cioè l'esercizio dei diritti educativi della famiglia
Ecco chiediamo la vostra solidarietà e auguro buon lavoro al vostro comunque
Siamo sono chiamati ad interpretare il pensiero di tutti gli amici elementi l rispondendo all'invito di padre Perrone dicendo che i problemi della scuola cattolica sono certamente anche i problemi del Movimento cristiano lavoratori
Prego e l'amico Renzi Quirino presidente provinciale delle micelle di Roma di venire a portare il saluto nei
Tempo saluto a nome della presidenza la delegazione della CGIL capeggiata da il segretario confederale
Grazie amici
E con immenso piacere e perché non dirlo
Con un senso di vive mozione che assolvo il gradito incarico
Di porgere alle autorità intervenute da cui tutti
Il saluto più cordiale delle merci e del
Della provincia di Roma
Unitamente al più sincero benvenuto nella nostra città
Giungo a questo importante quinto congresso nazionale del movimento sull'abbrivio del nostro congresso provinciale romano che ha tra l'altro testimoniato la vitalità non solo romana
Della nostra organizzazione
In quella sede e nei congressi di base i preparatori dello stesso sulla scorta delle indicazioni tracciate dal Consiglio naz Canale abbiamo approfondito il tema del lavoro in rapporto alla dimensione e dalle esigenze dell'uomo degli anni novanta
Ne è scaturito uno spaccato che ritengo possa essere elemento di credibile simulazione per una problematica che interessa tutto il Paese
Roma oggi non è più soltanto la sterminata e caotica metropoli della burocrazia e dei ministeri
Ma la capitale dell'informatica
E grazie ad una siffatta inattesa quanto sintomatiche stazione tipica del cosiddetto terziario avanzato tendenzialmente il terzo polo Industrija industriale dell'Italia che cambia tanto per dirne ma con un espressivo segmento del tema del congresso nazionale
è questa l'Italia che cambia
E l'abbiamo emblematicamente proprio noi sotto i nostri occhi la viviamo ogni giorno
Non soltanto negli angusti e del Papa del traffico e subendo i rischi di altissimo tasso di in cui di inquinamento e del degrado del centro storico ma la paghiamo sulla pelle dei nostri giovani che non trovano lavoro
E la città dove c'è un maggior spezzettamento del lavoro
O è più diffuso il secondo lavoro o quello occulto con Nero part-time
E questi danni menzioni distorte perversa tra un uomo e il lavoro che noi consegniamo al Congresso per una riflessione approfondita e avanzata rispetto alle soluzioni da proporre auguriamo a tutti un fruttuoso dibattito congressuale
Che analizza con forza le ragioni del nostro cammino e delle nostre ambizioni
è necessaria una mobilitazione straordinaria le cui motivazioni affondano le radici della nostra storia di forza sociale che vive con intensità alla sua esperienza del movimento operaio
E persegue con impegno l'obiettivo di incarnare la dottrina sociale della Chiesa nel mondo del lavoro
In tal senso il nostro Progetto di solidarietà va oltre lo slogan per approfondire i temi e i meccanismi di una s'società che sembra essere vicino sempre di più agli interessi forti neo corporativi che non agli utenti della speranza
Lo spartiacque tra chi progetta e pratica la solidarietà e chi volta le spalle ad essa
E questo tema è un'immensa prateria che dobbiamo percorrere da laici che vivono nel proprio tempo il futuro dell'uomo grazie e buon lavoro a tutti
Grazie l'amico Renzi e ora e siamo arrivati anche se non proprio di questa prima giornata del nostro congresso è stata una giornata molto importante che non può che concludersi con un altro appuntamento altrettanto importante la celebrazione Eucaristica che deve vederci qui insieme Torno per chiedere la forza di continuare ad essere testimoni del Vangelo nel mondo del lavoro prima di chiuderei questa volevo ricordare
Dare alcune comunicazioni e domani mattina dobbiamo fare uno sforzo per essere veramente puntuali i otto e tre da siano veramente alle otto e trenta anche perché saranno tra noi alcuni amici ma amici particolari due vescovi monsignor Riboldi monsignor Grillo e poi l'amico don Giussani non possiamo certamente farli aspettare dobbiamo ascoltare lei non ogni con particolare attenzione e dopo c'è anche un momento organizzativo che ci deve vedere puntuali e quindi saranno distribuiti i pass
Di Enza del Santo Padre altro momento fondamentale importante di questo nostro congresso io sono certa che nessuno di noi mancherai quindi domani mattina alle otto e trenta saremmo veramente puntuali in questa sala grazie tra qualche minuto inizierà la santa messa buonasera a tutti
Pensato
CPP
Però
A
Pacifica come documentazione perché non si stadio ben
Tutto quanto contiene ma
Di quando
No
Limiti e
Va bene ma
Ma
Sì
Residente
E organizzata
Allora amena prestazioni delineerà commenta sa indicare incentrata
Sì