Professioni e concorrenza

Buongiorno a tutti
Benvenuti
Un
Un saluto particolare colleghi Cavalieri del lavoro
Un saluto e un ringraziamento
Cioè lo
Un saluto un ringraziamento
Anch'io ma direbbe al lavoro un un saluto a tutti gli amici
Iniziamo
Questo convegno nazionale sulla professioni concorrenza più il gruppo centrale del Cavaliere del lavoro
Organizza
A Roma
Renzo
Innanzitutto non aprono uno al nostro presidente nazionale
Mario prezzi riuscì credo portano a saluto Uccellacci agevolazione marciano allora il Cavaliere del lavoro
Grazie
Cari colleghi signori e signori con molto piacere che porto il saluto della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro ai partecipanti a questo nostro convegno nazionale di primavera
Desidero anche esprimere al gruppo centrale il mio più vivo compiacimento per il tema prescelto professioni e concorrenza
Le cronache confronto politico più recenti questi Monia nonché il tema è di grande attualità e con implicazioni dirette e indirette sulle strategie che puntano a stimolare la crescita e la modernizzazione del sistema economico italiano rilanciando nel i fattori di competitività
Su queste problematiche la nostra federazione tiene aperto come sua consolidata tradizione un dibattito con interventi di approfondimento di proposta di Indirizzo e se necessario anche di critica
L'obiettivo come abbiamo più volte ribadito è quello di contribuire per quanto ci compete a migliorare questo nostro Paese a richiamare l'attenzione sulle cose che non vanno
E sulle quali bisogna intervenire prima che siano le stesse situazioni talora sottovalutate ad imporlo
L'argomento che ci vede qui riuniti non è forse di facile diretta percezione da parte della collettività
Che però nella vita quotidiana deve poi confrontarsi con le conseguenze concrete di un sistema di ordini di associazioni di albi professionali che rischia francamente di ingenerare confusioni incertezze una critica che si inserisce in un quadro generale del Paese che è fonte in questi giorni di non poche e non lievi preoccupazioni mi riferisco e lo potete immaginare in quanto mi rivolgo a colleghi imprenditori alla situazione attuale al vero e proprio allarme per l'economia italiana conti sempre più serie difficoltà di crescita ed entrato ormai in una fase
Particolar mente delicato
Non posso esimersi esimermi quindi da richiamare l'attenzione su un quadro generale che richiede un impegno straordinario al quale come Cavalieri del lavoro certamente non ci sottrarremo ed in questa analisi
Mi sostiene il forte richiamo lanciato ieri dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sulle necessità
Di utilizzare tutte le risorse disponibili per arginare rovesciare la tendenza discendente che le statistiche economiche manifestano ormai con chiarezza
Il tempo della responsabilità per tutti ha detto il Presidente Ciampi ognuno per la propria parte la soluzione dei problemi della crescita sta soprattutto in noi nelle nostre decisioni credo anzi sono certo che tali esortazioni troveranno risposte pronti pronte efficaci e coese
Tornando al pm odierno desidero sottolineare che anche per la necessità di restituire chiarezza ed assicurare riferimenti precisi a cittadini utenti
E dagli stessi professionisti operanti nelle varie categorie che risulta dunque quanto mai apprezzabile caro Presidente Merloni la scelta tematica effettuato dal gruppo centrale per questo nostro convegno di tale interesse delle relative problematicità sono del resto sintomatici gli argomenti affidati ai relatori che ascolteremo questa mattina l'anomalia italiana
Le esigenze dell'impresa il disagio dei consumatori la posizione dei professionisti la disciplina europea
La tavola rotonda sul riforma delle professioni cosa fare consentirà sicuramente di pervenire ad elementi utili da riversare a quanti hanno la responsabilità ed il dovere di intervenire
Oggi comunque bisogna porre fine a rinvii capaci di generare ulteriori incertezze di cui il Paese non ha certamente bisogno soprattutto in questo momento
Nella curare un buon lavoro a tutti i partecipanti tengo a sottolineare che come cittadini desiderosi di vedere un'Italia sempre più attiva dinamica e moderna il ruolo di protagonista insieme con gli altri Paesi dell'Unione europea
E dal passo con la vorticosa rivoluzione imposta dalla globalizzazione guardiamo con grande interesse a questo nostro appuntamento odierno
Fiduciosi che dal dibattito scaturita come è consuetudine dei Cavalieri del lavoro un contributo concreto di chiarezza e soprattutto per una maggiore efficienza del sistema Paese
Io vi ringrazio ancora per essere presenti ed ancora tutti buon lavoro grazie
Benvenuto presentata Sauro
Cari cari amici
Io ma preme da sparo breve introduzione
I Cavalieri del lavoro sono imprenditori e manager e imprenditore Mandela Sarca e per il loro impegno nelle attività produttive del nostro Paese hanno avuto Hill alto riconoscimento dal Presidente della Repubblica
I Cavalieri del lavoro sentono proprio come un loro particolare dovere morale con mano a loro responsabilità di parlare anche di quelle che possono essere i problemi più gravi dal nostro paese nel momento attuale è un momento anche di particolare difficoltà per l'Italia
Siamo nel pieno di una profonda trasformazione sociale ed economica del Paese quale è dovuta a molti e diversi fattori
Ne vorrei elencare alcune principali non se ne parla molto ma la struttura demografica del paese con la diminuzione dei giovani con la diminuzione di coloro che sono in età dal del lavoro è uno dettati fondamentali
Il passaggio generazionale tra coloro che hanno dato l'impulso allo sviluppo del Paese
Pazza attraverso la loro la loro attività il passaggio a alla nuova generazione non è così facile ed è pieno di incertezze
Il crescente appagamento
Periferiche io ritengo questo appagamento generale basato sulle rendite sulle rendite che hanno una tassazione ben inferiore a tutte quelle che sono invece i redditi da lavoro
Questo crescente appagamento va sostituendo ritengo l'attenzione allo sviluppo quella tensione che ci ha fatto grande nel passato
Il settore industriale manifatturiero
Quel settore che e importa materie prime nel nostro Paese esporta manufatti con cui equilibrata la bilancia dei pagamenti il settore industriale
Che per anni è stato il motore dello sviluppo dal nostro Paese oggi difficoltà nel trainare lo sviluppo come nel passato
Di fronte certo in particolare alla sfida competitiva che ci proviene dai Paesi emergenti
Sia per la loro forza sia per la loro aggressività sia per la loro volontà si di sviluppare e di crescita
La tessera sfida le imprese nazionali cercano di sopperire deve dare risposte adeguate attraverso processi di ristrutturazione certo non facili attraverso il rinnovamento dei prodotti attraverso l'innovazione attraverso la ricerca
Attraverso l'internazionalizzazione sia commerciale sia produttiva
Tuttavia
La dimensione della sfida oggi a tale da richiedere ritengo un impegno comune di tutte le componenti del nostro sistema economico anche di quei settori che tuttora restano al riparo dalla concorrenza
Dalla concorrenza interna ma di RAI Internazionale soprattutto questi attori che non subiscono quella pressione così forte che induce tutte le imprese a una ricerca sempre più alta di competitività sempre più alta di efficienza e di contenimento dei costi
Tra i settori protetti dalla corte occorrenza si collocano oggi ad esempio il settore dell'Energia
E vediamo gli utili
Delle aziende energetiche Na nostro Paese se collocano le fra certe infrastrutture dei trasporti né sono mai farà concorrenza i cinesi non faranno mai concorrenza la Società Autostrade si collocano anche settori bancari e finanziari nel nostro Paese
Ma tra questi settore si collocano anche gran parte dei servizi professionali professi i servizi professionali che sono oggetto di questo nostro convegno di oggi
Non c'è dubbio
Che ostacoli alla libera concorrenza sono nei servizi professionali i limiti all'accesso alla professione
Rappresentati dall'obbligo legale discrezione ad un ordine od un altro
Sono il numero chiuso di alcune attività professionale come i notai come i farmacisti
C'è altro limite è l'obbligo decise di praticare sarà tariffe minime pena gravi sanzioni disciplinari da parte degli ordini
Questi mi sembrano il principale
Se vediamo questi intesa
Guardiamo a questi vincoli il punto dell'attività professionale le sembra quasi di riconoscere in questo sistema di protezione dalla concorrenza l'eredità culturale delle antiche corporazioni le antiche corporazioni create nel Medio Evo che tanto pure hanno contribuito allo sviluppo dell'Italia
Ma di questa eredità delle corporazioni viene pervasa profondamente anche tutta la nostra realtà italiana e nazionale
E costituisce secondo noi un passante freno alla libertà di concorrenza
Nella società complessa e sempre più complessa di oggi i servizi professionali hanno un'importanza sempre più rilevante
Più rilevante nei rapporti tra cittadini tra di loro più rilevante nei rapporti tra i cittadini e le istituzioni nei rapporti
& particolare corbellerie prese con Seravezza istituzionale nelle riprese nelle nei rapporti tra impresa ed impresa
Basta pensare alle prestazioni specialistiche qualificate che si si che si richiedono nel campo dell'assistenza legale
Degli adempimenti fiscali delle pare dalle pratiche burocratiche necessarie all'attività delle imprese nella progettazione progettazione sia edilizia sia industriale
Si stima che in Italia il fatturato delle prestazioni professionali rappresenti circa il tre virgola cinque per cento del prodotto interno loro
Questo fa sì che l'efficienza è il costo delle prestazioni professionali abbiano un'incidenza non secondaria sulla competitività dal nostro sistema economico
Nel confronto con l'Europa d'Italia si trova certamente sfavorita
Viene spesso citato il rapporto di un istituto indipendente austriaco sulla regolamentazione delle attività professionali in Europa
E da questo rapporto risulta che il nostro Paese e quello dove queste regolamentazioni sono le più restrittive
Si traduce in questo in un'ora certo de per dei servizi professionali sui costi delle imprese più elevato da noi rispetto ad altri paesi europei
Per contrastare per porre rimedio a questa situazione sono state fatte molte proposte di legge che giacciono in Parlamento tra quali ultima quella del all'onorevole Vietti che parlerà questa mattina
Che non è più onorevole Vietti oggi sottosegretario alla Giustizia perciò responsabile del settore e ha chiesto di parlare in mattinata e non nella tavola rotonda del pomeriggio
Queste proposte sono generalmente dirette
A contemperare una certa liberalizzazione con il controllo dei requisiti professionali ed etici che vengono richieste ai professionisti
Ma attualmente nessuna di queste proposte
è arrivata in una è andata in porto ed anche alla proposta dei fra di riforma cast che era stata inserita nel governo del decreto sulla competitività è stata stralciata è posta fuori
Fuori nel in sede di approvazione per la lecci
Credo che questo settore delle attività professionali
Abbia bisogno di e un impulso che ci provenga dall'Europa un impulso che come in tanti altri settori ci ha fatto modernizzare sia fatto per essere non avremmo certamente noi raggiunto la efficienza in un certo senso la stabilità seppur limitata dei nostri conti pubblici se non avessimo avuto la la forza l'impulso la stretta dell'Europa das da soli non saremmo riusciti a vorrei equilibrare i nostri conti
Per quanto riguarda delle professioni c'è forse bisogno di uno shock che ci provenga dall'Europa
Qualcuno ha parlato quasi di un meteorite europeo che che venga etichette colpisca qualcuna di queste e regole che complica rompa
Qualche vincolo stazione molto forte attuale
Io ritengo che un primo passo avanti potrebbe essere la generalizzata ritratti generalizzato riconoscimento
Del del generalizzata applicazione del mutuo riconoscimento voto riconoscimento tre nelle professioni tra i vari paesi del beh paesi membri dell'Unione europea ossia qualunque cittadino
Europeo monitor certamente Zeller necessaria preparazione adeguata preparazione possa esercitare liberamente e il suo i suoi compiti dei suoi lavori in un Paese membro sarebbe la creazione di opportunità più ampie ritengo anche per i nostri professionisti non si deve avere la paura della concorrenza dei professionisti e di altri Paesi io ricordo con quasi con emozione quello che è stato il dibattito perché io sono abbastanza anziano dei dei quarantasei quaranta cinquant'anni fa sulla liberalizzazione degli scambi del nostro Paese
Quando la Confindustria tutti le associazione industriale si opponevano all'apertura del mercato del ma nostra delle nostre attività produttive
Alla Unione europea mentre certamente la liberalizzazione dei mercati l'apertura dell'Italia ai mercati europei è stata la molla che ha permesso il decollo e la crescita della nostra industria la possibilità di diventare una nazione progredita ed avanzata
E questo potrebbe essere ritengo anche nel campo dei professionisti non bisogna temere la concorrenza la concorrenza porta sempre stimolo penso e sviluppo
Oggi a discutere di professione concorrenza sono con noi
Arianna Vannini che ringrazio della Direzione generale per la concorrenza alla Commissione europea che ci illustrerà la disciplina europea sull'argomento
Giuseppe Tesauro che sulla sua esperienza recentemente conclusa è così presidente dell'Autorità per la concorrenza ci parlerà della anomalia italiana in questo settore
Andrea Pininfarina vicepresidente della Confindustria che esporrà il punto di vista degli industriali
Paolo Martinello presidente di Altroconsumo che riferirà sul rapporto tra cittadini e professioni con una relazione sul dei saggio dei consumatori
Paolo Piccoli
Il presidente del Consiglio nazionale del notariato
Che sosterrà le ragioni dei professionisti
Concludeva la mattinata l'onorevole Michele Vietti
Che oggi a una Knott che ha una notevole esperienza in proposito anche se oggi non è più responsabile dalla vengono Sartore nel ministero per la giustizia
Avremo poi
Verso intorno alle tredici un buffet dell'Ance
Che sarà questo sul questo stesso piano nella e non Anna la nostra adiacente in questa di agente Sala che questa o buffet lance offerto dal collega Nattino che vogliamo ringraziare pubblicamente per la sua collaborazione
Nel pomeriggio avremmo
Nel pomeriggio avremo una tavola rotonda coordinata da Mario Pirani giornalista ben noto coi parteciperanno Giuliano Amato Sabino Cassese Mario Monti
E Roberto Pinza tutti personaggi che non non non è necessario illustrare certamente però personaggi tutti coinvolti e Peng conoscenti di questi problemi è bello a a che hanno sempre approfondita dei problemi
Della concorrenza e nel professione
Abbiamo vorrei dire un presupposto per un dibattito alto e vivace è un dibattito sereno che porti avanti affaccia crescere il nostro paese grazie acquisti
Allora come da programma do la parola alla dottoressa Anna bambini
La Commissione europea ringrazia
Dunque innanzitutto Buongiorno vorrei iniziare sottolineando che la Commissione europea era attiva in questo in questo settore diciamo anche prima che diventasse che il suo ruolo fosse evidenziato in maniera consigliere così evidente nell'ambito delle discussioni che poi portarono alla determinazione della cosiddetta Strategia di Lisbona
Il Consiglio europeo infatti a Lisbona nel due mila come come certamente saprete ha ha definito un ambizioso programma di di riforme a al fine di rilanciare la competitività dell'Europa
E all'interno di questo programma di di riforme d'importanza rivestita dal settore dei servizi in generale è risultata di immediata evidenza in particolare poi all'interno del settore dei servizi che
Ricopre circa il settanta per cento contribuisce per circa settanta per cento alla al PIL d'Europa il settore delle professioni liberali riveste un ruolo particolarmente importante
Posso citare alcuni dati a livello aggregato che secondo Eurostat purtroppo disponiamo soltanto per quattordici Paesi europei
Ci segnalano che appunto il settore dei servizi diciamo resi all'impresa quindi dei servizi di tipo professionale di cui beneficiano le imprese
A produce l'otto per cento del fatturato in quattordici Paesi europei inclusa l'Italia
E di questo otto per cento due terzi sono dovuti ai servizi strettamente di tipo professionale inoltre circa il sedici per cento dell'occupazione in questi quattordici Paesi
è dovuta a questo tipo di servizi questo per dare una dimensione così un'idea dell'importanza in termini certi termini economici di questo settore con dei dati che non abbiamo ancora utilizzato nei vari rapporti che sono stati pubblicati e che mi sembra siano di relativa importanza ovviamente anche per i consumatori è un settore assolutamente cruciale siamo tutti consumatori compiamo tutti delle case abbiamo a volte delle questioni di tipo legali quindici rivolgiamo a questi professionisti e ci confrontiamo con le difficoltà difficoltà che sono dovute certamente alla alla complessità di questo tipo di servizi al fatto che in quanto consumatori possiamo ritenerci non del tutto adeguati a valutare se il rapporto prezzo qualità di un servizio che si viene offerto sia quella del guanto
Al fatto che sono servizi che hanno delle ricadute sul sistema quindi hanno delle esternalità un controllore di conti che faccia male il suo mestiere ovviamente
Comporta dei costi per la collettività nel suo complesso quindi si tratta di settori la cui complessità in parte ha giustificato delle regolamentazioni di tipo particolare io ci terrei a dire che la commissione non ha non ha mai chi se lo ha fatto vorrei smentire ho voluto rappresentare la sua azione in questo campo come una liberalizzazione selvaggia ho letto alcuni articoli almeno nella stampati qualche hanno fatto quando abbiamo iniziato questa azione diciamo più di ad Boccassi non è a questo che la commissaria mira ma a stimolare una riflessione sulla necessità come giustamente veniva evidenziato precedentemente di modernizzare questo settore
A l'azione della Commissione come dicevo in materia dico strettamente di concorrenza è duplice da un lato essa continua ad adottare delle decisioni che richiedono alle associazioni di professionisti di porre fine a delle restrizioni di concorrenza
Cito ad esempio il caso della decisione adottata dalla Commissione nel giugno due mila e quattro contro le tariffe degli architetti belgi un sistema di tariffe raccomandate che l'ordine degli architetti belgi aveva in vigore addirittura dalla fine degli anni sessanta
Dall'altro lato da Comiso in avviato già nel due mila e due un dibattito pubblico un dibattito pubblico che
Ha cercato di essere il più strutturato possibile con tutte le parti interessate
Ma siano esse le associazioni di professionisti o le autorità di regolamentazione nazionale perché c'è una forte consapevolezza del fatto che la riforma delle regole esistenti
Richiederà comunque necessariamente l'impegno di tutti gli operatori coinvolti ciascuno nel suo settore di competenza
Per quanto riguarda più strettamente più per specificamente l'abitazione del del diritto comunitario della concorrenza
Occorre distinguere fra quella che è la responsabilità dei membri delle professioni e delle loro associazioni da un lato e la responsabilità degli stati membri dall'altro
Secondo una giurisprudenza costante che stracci sicuramente nota cito solo per dovere di completezza
Mi riferisco alle sentenze degli spedizionieri italiani Walter sa Arduino in particolare e i membri delle processioni sono in prese Stalin prese in quanto esercitano un'attività economica che mira a fornire beni o servizi indeterminato mercato
Quindi uno e dalle un organismo professionale quando regolamenta il comportamento economico dei membri di una professione è un'associazione d'impresa e ai sensi dell'articolo ottantuno del Trattato che vieta Allen prese alle sezioni d'impresa di stipulare accordi restrittivi della concorrenza
Tuttavia regole della concorrenza che siano restrittive ma necessaria a garantire il corretto esercizio della professione non conti intuiscono una della storia dell'articolo ottantuno
E questo ci ci viene chiarito proprio dalla sentenza Walter se invece una responsabilità dello Stato quando uno stato adottivo mantenga in vigore regole volta ad eliminare la concorrenza cioè quando di fatto uno stato impone o favorisce o anche solo rinforzi dei comportamenti anticoncorrenziali
In questo caso viola non solo l'articolo ottantuno ma anche l'articolo tre uno e dieci due del trattato
Quindi misure statali che derivino completamente i poteri di regolamentazione ad operatori privati
Violano le regole di concorrenza a meno che le autorità pubbliche non non dimostrino di continuare a mantenere un controllo quindi abbiano diciamo la parola finale sull'applicazione di queste regole
Un ruolo fondamentale per l'applicazione della della normativa comunitaria è stato assunto dall'autorità di concorrenza nazionale a seguito della riforma del Regolamento concernente l'applicazione delle regole di concorrenza che è entrato in vigore il primo maggio di qui dell'anno scorso primo maggio due mila e quattro
E da allora le autorità di concorrenza nazionale possono decidere direttamente della compatibilità di un accordo con con questi articoli del trattato
E tra l'altro esse sono certamente le più idonea a pronunciarsi in materia di accordi restrittivi della concorrenza nel settore delle professioni liberali
Proprio perché le procedure su questo tipo di regolamentazione ha di solito un impatto limitato a un solo Stato membro
E quindi in base alle regole di divisione del lavoro all'interno di quella che è la Rete delle autorità di concorrenza nazionali fila più la commissione
La serietà di concorrenza nazionale sono certamente quelle che diciamo in futuro agiranno maggiormente in questo campo e se infatti stanno dimostrando di essere praticamente tutte molto attiva in questo settore
Inclusa devo dire quelle nei nuovi Stati membri che sono entrati a far parte dell'Unione dal primo maggio due mila e quattro
Per quanto riguarda invece il il dibattito pubblico che che la Commissione ha lanciato è stato fatto riferimento allo studio indipendente di questa università austriaca effettivamente il commissario Mario Monti nel due mila e già nel due mila e due
Aveva deciso di iniziare questo questo dibattito pubblico ma ai non esisteva diciamo una conoscenza approfondita di tutte quelle che erano le regolamentazioni nazionali in questo settore
Se quindi cercato di concentrarsi inizialmente su una fase veramente conoscitiva quindi di di diritti rassegna delle regolamentazioni ci si è concentrati su sei professioni
E questo studio appunto che è stato citato fa una rassegna delle regolamentazioni in materia di indossa i liberali reattive notai avvocati contabili ingegneri architetti e farmacisti
E successivamente
Queste stesse professioni in tutti questi Paesi gli allora quindici Stati membri ci hanno fatto pervenire le loro informazioni le osservazioni in merito a questo studio e quindi è stato possibile completarlo ulteriormente
La fase finale di questa prima attività di rassegna si è conclusa nell'ottobre del due mila e tre con una conferenza alla quale hanno partecipato circa duecentosessanta operatori di tutte le parti interessate quindi degli organismi dell'autorità nazionale di concorrenza rappresentanti delle associazioni dei consumatori
A e tutto questo equilibrato tutto questo ribatte cosa è stato reso pubblico si trova sul sito della direzione generale della concorrenza
A successivamente sulla base di tutte queste informazioni raccolte completate anche dalle informazioni relative la regolamentazione dei nuovi Stati membri quindi adesso abbiamo la visione a venticinque
è stato fatto poi questo rapporto sulle professioni liberali che è stato pubblicato nel febbraio del due mila e quattro
E che prende in esame alcune di quelle che vengono considerate le restrizioni diciamo più più più gravi della concorrenza che vanno appunto dalla fissazione dei prezzi alla raccomandazione dei prezzi alle restrizioni in materia di pubblicità
Ai requisiti di accesso e diritti esclusivi e infine alla struttura aziendale alle pratiche multidisciplinari
Tutte queste restrizioni possono effettivamente limitare o addirittura eliminare la concorrenza tra i prestatori di servizi e quindi hanno come effetto quello di disincentivare i professionisti stessi talvolta lavorare in modo efficace sotto il profilo dei costi
A ridurre i prezzi a migliorare la qualità e ad offrire servizi innovativi viene in qualche modo a mancare quella molla di cui si diceva prima proprio all'innovazione al cambiamento
La regolamentazione dei prezzi le restrizioni alla pubblicità e le barriere d'accesso alle foto alla professione per esempio possono e molto spesso hanno come il setto quello di mantenere i prezzi al di sopra dei livelli concorrenziali
Regolamentazione sulla struttura aziendale poi possono impedire lo sviluppo di servizi innovativi e di modelli aziendali più efficaci sotto il profilo dei costi
A secondo la nostra conoscenza è vero che i livelli di regolamentazione nazionale differiscono profondamente da uno Stato membro all'altro però in generale le giustificazioni che vengono apportate per questo tipo di regolamentazione sono le stesse
Un po'a riferimento a quanto dicevo prima l'esistenza della simmetria di informazione quindi l'incapacità dell'utente di giusti di valutare se il servizio reso è di qualità
E di ottima qualità e esiste un rapporto soddisfacente qualità prezzo l'esistenza di esternalità
E anche la natura di bene pubblico di alcuni di questi servizi come ad esempio l'amministrazione della giustizia tutto questo è è comprensibile
A tuttavia è dubbio che alcuni dei meccanismi che vengono scelti da alcuni Stati membri per raggiungere questo scopo cioè per proteggere l'interesse del consumatore siano effettivamente i più efficaci
E mi feriscono particolare ad esempio alla fissazione dei prezzi
A in un numero devo dire ormai ridotto di Stati membri questo costituisce ancora lo strumento scelto
Per garantire prezzi bassi e qualità del servizio almeno questo è questa è la giustificazione che viene che ci viene fornita
Tuttavia la fissazione dei prezzi non impedisce a professionisti che eventualmente siano senza scrupoli di offrire servizi scadenti a ne garantisce livelli di prezzo inferiori a quelli concorrenziali
Esistono altri meccanismi che potrebbero garantire il mantenimento della qualità
E proteggere al tempo stesso il consumatore come ad esempio misure intese tesi a migliorare la disponibilità e la qualità delle informazioni sui servizi professionali
Che possano consentire all'utente di effettuare scelte più informate
Si parla con questo termine inglese che è molto difficile tradurre in italiano di Consumer empowerment quindi di dare in realtà al consumatore gli strumenti necessari perché possa fare posto effettuare una scelta informata
E in questo senso ad esempio alcune forme di pubblicità una pubblicità comparativa complicità informativa potrebbero aiutare realtà all'utente a effettuare questo tipo di scelte da come sane quindi già nel rapporto sulle professioni liberali aveva invitato tutte le autorità di regolamentazione nazionale
Egli organizzi professionali ad avviare volontariamente una revisione delle regole nelle rispettive aree di competenza di fatto le aveva invitate a sottoporre queste regole a un testo di proporzionalità cioè a verificare se queste regole fossero effettivamente rappresentassero effettivamente lo strumento meno restrittivo della concorrenza atto a raggiungere quell'obiettivo cioè se non esistessero regole o misure
O strumenti alternativi più efficaci e meno restrittivi della concorrenza
A questo punto dopo avere è strutturato in questo modo questo dialogo con le autorità di concorrenza nazionali
E con le autorità di regolamentazione nazionale c'è stato in ottobre a metà ottobre del due mila e quattro
In particolare un incontro del all'interno della Rete delle autorità di competenza nazionale al quale hanno partecipato anche le autorità regolamentari con la Commissione
A stiamo monitorando i progressi che sono stati effettuati nei vari stati membri
In questo anno anno e mezzo i risultati di questa attività di monitoraggio verranno pubblicati avrebbe si parla dell'Estate quindi o subito prima dell'estate ogni settembre
Diciamo che da questa attività di monitoraggio as possiamo possiamo trarre alcune conclusioni generali e cioè che in genere abbiamo osservato che si ottengono progressi più rapidi quando e esiste una maggiore consapevolezza è un'adeguata valutazione dell'impatto di queste restrizioni della concorrenza sul sistema economico
Cioè negli Stati membri per esempio dove sono stati effettuati studi specifici su questo tema e dove l'impatto delle di queste restrizioni è stato valutato sia sul consumatori sia sul sistema delle delle imprese
E quando le le riforme sono il programma di riforma è strutturato in maniera generale complessiva
In altri stati membri invece dove sono state prese delle misure più ad hoc per Stolder e problemi specifici diciamo di carattere più puntuale le riforme sembrano procedere in maniera più lenta
Posso citare alcuni esempi diciamo così virtuosi perché poi la nostra attività di monitoraggio di Altamira proprio a cercare di fornire esempi perché molto spesso come veniva giustamente detto prima il peso della tradizione può impedire uno sforzo di creatività se effettivamente queste tradizioni sono risalgono a a molti a molti anni fa se il sistema nel frattempo è rimasto molto chiuso
Posso citare qualche esempio a per esempio in Danimarca il governo ha varato un vasto programma di riforma delle professioni liberali al fine di eliminare le regole restrittive della concorrenza che non risultino strettamente necessarie alla protezione dell'interesse pubblico
E questo programma un programma molto ambizioso è stato varato grazie al lavoro di numerosi ministeri e migliore cattivi ministeri ed è stato coordinato dal ministro per l'Economia dal ministro delle finanze ovviamente Inés stretta collaborazione con l'Autorità nazionale della concorrenza
Nel Regno Unito il Governo ha commissionato uno studio per la revisione di tutti i servizi relativi alle professioni legali
Secondo questo studio il settore risulterebbe nel nel Regno Unito appunto oberato da restrizioni sproporzionate e non giustificate dalla concorrenza
E sulla base dei risultati di questo studio che è stato effettuato da Sir David Clementi pubblicato lo scorso dicembre il governo governi inglese pubblicherà ancora nel corso di quest'anno un libro bianco al quale poi seguirà una nuova regolamentazione del settore
A in Olanda è stata completamente liberalizzata la professione dei notai
Però proprio per l'esigenza di proteggere l'interesse dei consumatori a basso reddito sono state l'unica forma di restrizione che è stata mantenuta e la fissazione di tariffe massime per alcuni tipi di servizi i cui utenti sono consumatori a reddito medio-basso
Infine anche tre nuovi Stati membri come dicevo prima alcuni sono molto attivi citerei il caso della Polonia dove l'autorità nazionale di concorrenza pubblicato nello scorso maggio uno studio che analizza le restrizioni alla concorrenza nelle professioni di avvocato consulente legale
Notaio e farmacista e consulente fiscale
Secondo questo studio esisterebbero soprattutto nei servizi legali delle restrizioni alla concorrenza non strettamente necessarie alla protezione dell'interesse pubblico
E sono in corso riflessioni sulla possibilità di estendere questo studio ad altre ad altre professioni diedi modernizzare la la loro regolamentazione
Concluderei solo citando che uno dei principali concorrenti dell'Europa nella nel sistema internazionale gli Stati Uniti
A eliminato restrizioni molto seria la concorrenza come la fissazione dei prezzi
Circa venti trenta anni fa esistono negli Stati Uniti per quanto riguarda le professioni liberali delle differenze profonde nella regolamentazione non solo tra lo Stato e l'altro ma molto spesso addirittura tra una città e l'altra
Però forme di restrizione come la fissazione dei prezzi sono fanno ormai diciamo parte parte del passato ecco concluderei Quistello
Grazie dottoressa bambini
Credo molto efficace ma comparazione dette degli interventi che vengono fatte in altri paesi europei vecchia e nuova appartenenza l'unione anche questo confronto con le attività con le liberalizzazioni nel paese Stati Uniti forse il più avanzato in questo settore
Ora passando alla situazione italiana diamo la parola alla no Sauro Giuseppe Tesauro già presidente per la dall'Antitrust italiano
Cit
La ringrazio della
Cortesia di invitato qui
A parlare di un vecchio muro
Amore perché sono stato venticinque anni un libero professionista
L'avvocato cioè una delle più corporative del tranviere
Professione
Liberale
Io non dimentico naturalmente essere stato avvocato quindi sono anche particolarmente affezionati
Quindi riguardo al problema della concorrenza le professioni liberali soprattutto mettendolo al centro sugli aspetti penalizzante delle professioni liberali in particolare due l'Italia
Innanzitutto di che parliamo
Guardami sentito percentuali abbiamo sentito anche revocare il pupillo nientemeno
Cioè noi parliamo di un settore che molto regolamentato per questo
Dato evidente incontestato
Ma c'è anche economicamente molto rilevante
Non solo
Settore non economico economicamente poco significativi
Settore economico molto significativo
Abbiamo sentito quanto Val in termini di prodotto interno lordo
Ma quanto vale per l'interezza
E quindi andiamo sul piano della competitività del sistema Paese quanto vale per l'impresa un servizio professionale
Il calcolo che è stato fatto
Dall'autorità di concorrenza qualche tempo fa
Era arrivata ma con prospettive di
Elevazione
Al nove per cento più del nove per cento
Questo è il costo dell'impresa
Di un servizio professionale dei servizi professionali
Quindi parliamo di un settore molto rilevante dal punto di vista economico che addirittura ha un costo per le imprese superiore all'Energia
Superiore alle telecomunicazioni
Quindi attenzione
Non è da sottovalutare
Questo fenomeno ecco una prima anomalia italiana anomalia nel senso di maggiore regolamentazione maggiore tasso di regolamentazione rispetto agli altri paesi comunitari che da tempo
Hanno cominciato un percorso di svecchiamento complessivo e all'interno di questo svecchiamento complessivo anche di riduzione del tasso di riguardo regolamentazione
Regolamentazione significa evidentemente qualche cosa che va contro la democrazia delle relazioni economiche
Che è poi la concorrenza va contro la trasparenza va contro la correttezza dei rapporti questo è un po'il la tela di fondo che noi abbiamo quando parliamo di professioni liberali di concorrenza
Naturalmente come tutte le categorie quando si parla di concorrenza se ne parla sempre bene
è un po'come la nazionale italiana di calcio
Tutti ne parlano perché ci sono tanti commissari tecnici
E poi se ne parla la l'amiamo tutti quanti naturalmente anche la concorrenza è un po'come l'Europa tutti vanno nell'Europa la concorrenza e tutti hanno la loro ricetta naturalmente
Però poi quando si tratta di se stessi
E allora l'Europa e burocratica
è stato un Tana stando Sellano sta a Frascati
E la concorrenza ma alla concorrenza è un problema
E quindi va bene per gli altri ma non perfino
Ricordo ancora il dibattito che ci fu negli anni settanta per le banche
A absit iniuria verbis
Per le banche sostenevano che gli articoli allora ottantacinque ottantasei del Trattato perché allora erano solamente comunitario delle norme sulla concorrenza non avevamo una legge nazionale
Però erano norme comunitarie provviste di effetto diretto quindi applicabile anche dal giudice dietro l'angolo dal piccolo comune di Rocca cannuccia
Ebbene le banche sostenevano di non essere interessate
All'applicazione delle norme sulla concorrenza perché si occupavano di cose importanti la politica monetaria eccetera eccetera finché non arrivò una piccola sentenza di un giudice e poi del giudice comunitario che mise le le puntini puntini sulle i e stabili che le io gli articoli ottantacinque ottantasei erano applicabili anche alle barche nonostante la contiguità con problemi di grande importanza come la gestione della politica monetaria o della moneta
Anche professionisti
Parlano di concorrenza ma coi sostengono che non si applicano al loro le regole di concorrenza
E quindi tentano di sottrarsi all'applicazione delle regole di concorrenza negandone il presupposto principale cioè
Di essere
Impresa
Allora
Naturalmente un problema psicologico
Però è un problema che mi permetto di dire anche in quest'ambiente dove ci sono evidentemente sia i professionisti che gli imprenditori ma è un'offesa essere qualificati imprenditori
Francamente io non lo capisco
Perché i professionisti si dovevano tanto del fatto che sia pure limitatamente ai fini dell'applicazione delle regole di concorrenza c'è una giurisprudenza ormai solida consolidata è univoca che identifica nella nel contenuto economico dell'attività nella valenza economica dell'attività il connotato principale dell'essere impresa dell'essere imprenditore
Ora io prima vi ho dato i numeri perché ogni tanto bisogna dare i numeri non mi venite a dire signori professionisti di non avere una valenza economica vino svolgeranno attività
Economicamente rilevante e quindi almeno ai fini della dell'applicazione delle regole di concorrenza ho l'impressione che la battaglia dei professionisti di negare il presupposto
Di applicazione delle norme cioè l'essere impresa destinato ormai a
Perché e da quale punto di vista le regole di concorrenza innanzitutto
Gli ordini
Anche qui tutto sommato c'è un Ca'tra catastrofismo nel rappresentare
La
Lampo la diffidenza che sia da parte di chi
Ha il compito di
Applicare e far rispettare certe regole
Alla diffidenza nei confronti dei tentativi reiterati
Di alcune categorie di crearsi un ordine o di farlo creare al al legislatore
L'ordine di per sé non è una catastrofe non è una una tragedia però ecco se è un elemento che costituisce una barriera o può costituire una barriera ulteriore alle varie barriere che Gianna record regolamentazione generale frappone alla attività
Dei
Nuovi protagonisti di questi settori evidentemente ha un effetto negativo
E poi soprattutto il problema non può essere visto in generale in astratto secondo me va visto in concreto
A che cosa serve l'Ordine che cosa fa se ha una funzione
Di di di efficienza di efficacia di di di aumento di della qualità della prestazione ma perché no
Se l'ordine ecco ha una finalità che si coniuga con gli interessi dei cittadini oltre che con gli interessi dei professionisti se ne può discutere
Quello che non va bene e quando si vuole l'ordine semplicemente per consolidare e finalizzare il connotato corporativo di una certa categoria
E quindi si guarda più all'interesse della professione degli professionisti
E a salvaguardarne tra virgolette i privilegi che poi non sempre sono privilegi devo dire piuttosto che all'interesse dei cittadini
Allora sia gli ordini vecchi di agli ordini che si vogliono formare vediamo che cosa fanno che cosa possono fare
Si possono occupare della qualità
è necessario un ordine per verificare la qualità del professionista ma si sono degli esami universitari con tutte le debolezze del sistema universitario c'è l'abilitazione quello controllarla la qualità d'ingresso ce ne Sogliano altri di controlli ma allora se ce ne vogliono altri probabilmente pensiamo al controllo al controllo permanente sulla qualità della prestazione allora sulla formazione permanente
Benissimo che la facciano perché non la fanno
E solo da qualche anno ed è solo alcuni ordini che tentano
Affannosamente di
Organizzare di realizzare questo questo obiettivo della formazione permanente allora la posso capire la deontologia
L'altro l'altro giorno mi trovavo a Bali
E da lontano da un posto bellissimo sul mare vedevo questa specie di barriere cinesi questa muraglia cinese di di Palazzi incredibilmente alti sul ma
Non mi risulta che i professionisti che hanno progettato e costruito questi palazzi sono stati in qualche modo oggetto di una censura da parte del rispettivo ordine professionale
Quindi ecco non prendiamoci in giro guardiamo guardiamo in concreto l'attività degli ordini quando s'sia negata ha una funzione
Valida necessaria perché no
Ma altrimenti sembra inutile io sentivo di di di ordini degli informatori farmaceutici con tutto il rispetto al novantaquattro per cento degli informatori farmaceutici sono dipendenti delle aziende farmaceutiche che facciamo un ordine professionale informatori farmaceutici esso mi dispiace offerto un esempio che magari trova un rappresentante degli informatori oggi in Sala però effettivamente
Una tendenza emblematicamente negatività
Le altre le altre cose gli altri aspetti che si rimproverano alla regolamentazione
Riguardano varie vari aspetti delle professioni adesso appunto
Poiché ci tengo a non andare sull'astratto ma andare sul concreto vorrei pizzicare qualcuno di questi di questi connotati vediamo l'accesso l'accesso
Non può essere regolato quantitativamente
Noi abbiamo almeno due professioni
Che io definisco con
Non ci vuole nemmeno tanto coraggio ma scale da questo punto di vista ovviamente
Dal punto di vista proprio della barriera all'entrata
E sono i farmacisti è nota francamente non si spiega ma neppure per ragioni sociali
C'è un problema sociale naturalmente molto più ampio assurdo che a nord questa evidente ritardo divisa in due anche da questo punto di vista dove si costringe un un povero diavolo a fare chilometri e chilometri per trovare una farmacia
Non non non si può tollerare una restrizione una limitazione quantitativa così feroce
Per non parlare d'altro
Nel settore delle farmaci voi sapete che i due terzi dei farmacisti non fanno i farmacisti fanno altri mestieri
Ora è è una cosa veramente da eliminare così pure o comunque su cui riflettere riflettiamoci sopra non diciamo no a priori
Notai un po'di meno ma e c'è sempre una restrizione quantitativa che francamente non sento e non rispetto a tutte le attività del notaio sì
Si giustificano che ci sia una selezione severa va bene
Ma
Evidentemente bisogna anche essere consapevoli che la selezione vera quella giusta è fatto dalla vita per non dire dal mercato
C'è un altro problema che riguarda l'accesso riguarda evidentemente il praticantato il praticantato è un praticantato per molti aspetti e in molte professioni elitario
Terribilmente elitario ampliano la gamma di ipotesi nelle quali si possa praticare una certa professione non non non riguarda solo gli avvocati riguarda anche riguarda un po'tutte le professione
Le tariffe
Punto dolente
Anche qui l'Italia divisa in due lì nell'Italia meridionale la tariffa evidentemente a un suo significato
Nell'Italia danno una certa la
Città su non c'è problema di tariffe
Io mi sono sempre domandato perché c'è solo un problema di tariffe minime non anche un problema di tariffe mass
I professionisti parlando soltanto delle tariffe minime non parlano mai delle tariffe massime pure sappiamo perfettamente che nessuno le rispetta
Si parla delle tariffe minime perché si ha paura dei prezzi predatori
Sottoposto
Senza sapere che i prezzi predatori sono praticati
Sono praticati soprattutto dal grandi in prese dalle grandi amministrazioni pubbliche perfino i comuni
Dalle banche delle assicurazioni per tutte queste
Aspetti della della vicenda professionale molto ripetitivi
Ma sulla tariffa evidentemente si può riflettere
Per la stessa ad una giurisprudenza della corte molto infelice per la verità cui ha contribuito devo dirlo anche un errore della commissione perché la la la corte ha seguito la la memoria della commissione è stato inserisce nel senso che a semplicemente detto quando è lo Stato che fissa le tariffe non c'è più niente da fare affermato il discorso è ammesso il punto
Naturalmente questo che cosa che cosa determinati adesso tutti quanti si fanno fare le tariffe dallo Stato
E mi pare una cosa evidente
è molto più facile anziché incorrere incorrere in tutte le le le forche caudine le le complimenti di scatole da parte dell'autorità Antitrust altre cose ma è molto più semplice farsi fare una piccola legge con le tariffe
Ma mi permetto di dire con tutto il rispetto la Corte ha sbagliato e ha l'occasione per ritornare per ritornare su questo argomento perché tutto il sistema comunitario parlo sotto il controllo per la signora
Tutto il sistema comunitario fondato su un su uno schema su un principio
Le regole e le eccezioni sono gestite
Dalle amministrazioni nazionali dagli Stati non è vero che sono gestite sono applicate dalle amministrazioni
Dalle dalle istituzioni comunitarie al novanta per cento l'applicazione delle norme comunitarie spetta
Le autorità nazionali il giudice nazionale ben gli stati hanno determinati obblighi
Quando vogliono derogare a determinati obblighi
Allora la la commissione poi la Corte controllano la proporzionalità di queste misure di deroga
Questo riguarda tutto il sistema comunitario dalla circolazione delle merci alla circolazione dei capitali alla circolazione delle persone
Allora non si capisce
Anche le imprese pubbliche per esempio i monopoli degli articolo ex novanta oggi ottantasei
Si va a vedere che cosa se la misura è proporzionata al fine lei l'ha spiegato molto bene
Perché
La misura anche
Impone o comunque fissa una tariffa professionale che è un accordo di prezzi è inutile che significa che ci nascondiamo dietro un dito la tariffa professionale un accordo di prezzi come tale
Il il peggio del peggio per la concorrenza quando invece di farlo le imprese cioè i professionisti la tariffa viene stabilita dallo Stato qual è la differenza perché deve essere innocente quella fatta dallo Stato
E colpevole quella fatta di professionisti non è mai così nel sistema comunitario la deroga imposta dallo Stato viene verificata
In base a con questo teste di proporzionalità è invece la corte si è fermata lì si è fermata di perché era ancora al pre maschiliste
Quando non c'era ancora la un valore concorrenza inteso come valore assoluto
E questo quindi era la se mi mi dispiace di dire entrare dettagli molto tecnici ma è una giurisprudenza precedente che in assenza di una norma parametro di legittimità del comportamento degli stati indipendentemente dal comportamento delle prese aveva sempre detto quando non c'è questo collegamento purtroppo non c'è niente da fare ma da Maastricht impone abbiamo due articoli il quattro e il novantotto mi dispiace di dover ancora dare i numeri
Che avrebbero consentito alla corte di fissare il parametro di legittimità della misura
Misura statale
E di procedere al consueto teste di proporzionalità sul test di proporzionalità poi ci possiamo anche riflette perché
Era immerso nel corso della della procedura che le tariffe servivano alla qualità della prestazione
Cioè senza tariffa che cosa succede della qualità della prestazione
Io come professionista mi sentirei offeso
Se dovessi ritenere o qualcuno mi dovesse dire che la qualità della mia prestazione tanto nobile dipende
Dalla tariffa
Francamente non riuscirei a alzare più di tanto la testa
E di fatti e l'avvocato generale della sentenza Arduino disse non non ne parliamo proprio della qualità
E la stessa della stessa corte evidentemente la dialettica della camera di consiglio e una dialettica difficile che fa emergere anche qualche cosa che non si vuole dire
Ha detto cioè
No non non è che i professionisti fanno la tariffa per un qualche interesse pubblico
Quindi
Voglio dire la Corte aveva ben presente
Che la tariffa e qualche cosa che ha del negative
Però ci sono occasioni ancora per ritornare sull'argomento la pubblicità è un'ipocrisia il divieto di pubblicità la pubblicità se la fanno solo quelli che possono farsi una ghiandola capacità patrimoniale economica per fax
Organizzano convegni vanno in televisione fanno di tutto di più dal punto di vista pubblicitario allora effettivamente
Un'ipocrisia dire che la pubblicità contro la dignità delle professioniste dipende
Cetto io non posso mettere fuori
Fuori dal mio banca Riello venite da me che sono più bello che costo di meno o cose del genere non è questa la pubblicità che si vuole per i professionisti ma una pubblicità che copra la simmetria informativa rispetta ancora una volta al consumatore
Ebbene quella
La possiamo anche la possiamo anche costruire
Il consumatore spesso non sa
Che per divorziare non può andare dal dal civilista o dalla purista ma è meglio che vada dallo specialista di diritto matrimoniale
è almeno una pubblicità tra virgolette informativa la possiamo anche ammettere
è molto meglio di una
Pubblicità strisciante come quella di oggi abbia perché ripeto è il peggiore
Dei rimedi perché discriminato
L'organizzazione in forma societaria ma perché no
Questa è una restrizione della concorrenza assolutamente penalizzante per il per i professionisti italiani
E Illy piccolo o medio ma anche il piccolo imprenditore ma perché deve andare da va a fare il giro delle sette chiese per avere la possibilità di costruire un'iniziativa imprenditoriale
Non può andare da una chiesa soltanto uno studio in cui trova l'avvocato contabile dell'ingegnere il penalista naturalmente
E in modo che possa
Non dico anche il medico perché non ma insomma
Ho una una pluralità di di di servizi professionali che risponda alla sua domanda la sua do è una domanda di servizi professionali molto sofisticata ormai
Che ha bisogno di tutte le
Sfaccettature del servizio professionale per poter portare avanti e importo una una iniziativa imprenditoriale non c'è bisogno di mandarlo a Londra dai signori Smith & Wesson basta mandarlo da Brambilla o da Esposito che sono certo
Altrettanto intelligenti e bravi di Smith & Wesson non sono che sono magari meno organizzati perché magari stanno in sette chiese diverso invece che in una sola
Ma perché non possiamo andare alla multidisciplinarietà valutasse anch'essa va col riflettuta
E avere a disposizione su una serie di servizi professionali che rispondono a quella domanda sofisticata che oggi è la domanda di servizi professionali
Queste e tutto qui
E anche qui se mi permettete c'è una grande ipocrisia perché i grandi studi hanno dietro le spalle una società di servizi
è inutile che ce lo nascondiamo questo è il grande studio oggi
Quando non si si può organizzare in società una società di servizi dietro le spalle
è la società di servizi che paga gli stipendi alla segretaria che paga in leasing per l'automobile per la macchina mia fare fotocopie tutto in testa
E allora anche qui come per la pubblicità
Perché succede
Leviamo eliminiamo le
I pochissimi
Naturalmente si può studiare abbiamo tanti modelli di società può essere dice ma devono essere solo avvocati o solo contabili non ci deve essere il finanziere di turno che gioca monopoli anche con gli studi professionali avvenne
E perché no
Ci pensiamo in Francia e Germania hanno stabilito delle quote
Oltre alle quali non può andare socio non professionista possiamo anche arrivare alla totalità perché no in fretta diamoci parliamone con serietà
Senza falsi pregiudizi
Allora volendo fare qualche considerazione conclusiva perché vedo che sono andato oltre il tempo
Io direi più che pensare alle conseguenze tra catastrofiche del essere
Un'impresa o delle contee delle conseguenze catastrofiche della concorrenza
Che francamente non ci sono
Pensiamo
Adesso
Una parola molto trendy
La modernizzazione è la concorrenza pretende solamente una modernizzazione del sistema dei servizi professionali in Italia
E quindi
Una una spinta a innovarsi per rispondere meglio a una domanda
Chi non è più quella del mille novecentotrentanove
Adesso lasciamo perdere perché non voglio essere cattivo questo anno particolare le motivazioni particolari
Che pure si sono evidentemente dietro per esempio il divieto di fare una società c'era una un disegno ben preciso ma
è proprio la distanza di tempo che ha mutato il contesto la domanda di servizi professionali oggi è diverso e cerchiamo di modernizzare le nostre professioni e quanto alla specificità
Ma la concorrenza si sviluppa e nasce nasce e si sviluppa sulla specificità dei mercati ogni mercato è diverso adesso la parola nel caso non vorrei che spaventata se nessuno
Però dico è chiaro che si va a valutare innanzitutto la specificità del settore è che i servizi professionali siano un settore specifico questo nessuno lo nega
Ma questo non vuol dire che non abbiano Nava una rilevanza economica
Molto importante
E che quindi non debbano sottostare alle regole di tutte le attività che abbiano questa rilevanza ecco evitiamo gli eccessi di regolamentazione sono siamo perlomeno gli angoli che ci sono e che sono inutili e che danno anche la sensazione psicologica oltre che altro di un sistema fondato sull'idea della corporazione piuttosto che sulla esigenza di rispondere
Alla domanda di servizi professionali moderna e con essa alla
Dare un contributo alla competitività del sistema Paese
Quando noi parliamo di
Modernizzare le professioni anche in funzione degli interessi dei consumatori
Noi dobbiamo pensare una cosa molto semplice i consumatori dei servizi professionali sono in valore
Al novanta per cento le intese
Quindi non è che sia un'incidenza è morta
Quella del dei servizi professionali del modo il costo in generale non solo economico ma il costo in generale del servizio professionale
Non è qualche cosa che incide alla lontana sul sistema Paese incide direttamente immediatamente sul sistema Paese perché
I grandi consumatori dei servizi professionali sono l'inglese e le imprese evidentemente sono il sistema e quindi hanno una capacità di incidere
Direttamente immediatamente sulla competitività del sistema Paese
Ringrazio dell'attenzione
Grazie professor Tesauro per questa brillante esposizione certamente che rappresenta anche la profonda conoscenza del problema che di cui oggi parliamo
Lo ringrazio anche per questo spirito e invito alla modernizzazione del Paese che quello che come noi andiamo che andiamo sto cercando di raggiungere ora proprio come diceva passiamo la parola ai consumatori in particolare appunto le imprese rappresentante delle imprese rappresentante
Dalla Confindustria
Andrea Pininfarina
Che vicepresidente della Confindustria alleno parola
Grazie grazie
Alla Federazione nazionale lavoro al suo presidente
Per l'invito a intervenire quest'oggi a portare in questa sede alla vostra attenzione l'opinione Confindustria circa l'esigenza delle imprese italiane sul tema al centro della vostra giornata di analisi peraltro le esigenze sono state già molto ben evidenziate dalla dottoressa Vannini dal professor Tesauro negli interventi
Però mi fa piacere sottolineare che questo è un tema quello della concorrenza
A nostro avviso più generale dicevo il tema della concorrenza nostro viso di grande impatto strategico per lo sviluppo
Economico del nostro Paese al punto che lo abbiamo evidenziato inserito insieme ai temi della ricerca della sburocratizzazione delle infrastrutture e del Mezzogiorno tra il cinque temi fondamentali strategici di lungo periodo
Su cui abbiamo invitato l'esecutivo a sviluppare riforme significative mirate al posizionamento competitivo del nostro Paese nello scenario dell'economia globale
Così strategico quindi il tema della concorrenza da averlo elevato a soggetto portante del nostro convegno nazionale biennale del Centro studi di Confindustria che
Il centro studi e l'area di cui ho dei legali di diciamo di presidio nell'ambito delle attività della presidenza Confindustria e che si terrà nella primavera del prossimo anno
Il futuro economico dell'Europa dell'Italia si gioca infatti sulla nostra capacità di fare della nostra economia un'economia dinamica e competitiva basata su innovazione conoscenza i servizi alle imprese hanno quindi una funzione
Molto importante in questo processo perché accompagnano le ristrutturazione favoriscono la competitività
Degli altri settori i servizi sono una componente necessaria alla produzione dei beni finali
Una loro quindi una loro elevata produttività favorisce la competitività come già detto dell'intero sistema sostenendo in questo modo la crescita della nostra economia
Un costo alto una qualità scadente e rende più difficile per le aziende avere prezzi competitivi sono ovvietà ma mi pare giusto in questa sede a ribadirlo
Nel due mila tre i servizi alle imprese hanno rappresentato il nove per cento dell'occupazione totale nell'Unione Europea a quindici
E l'uno virgola tre per cento del valore aggiunto si stima che circa un terzo dei posti di lavoro del valore aggiunto di tali servizi consista nei servizi professionali dieci anni fa in Europa la rilevanza del settore in termini di occupazione era del trenta per cento inferiore ai numeri di oggi nel nostro Paese nel due mila tre
S impiegava il sei virgola quattro per cento degli occupati e la crescita negli ultimi dieci anni è stata ancora più rilevante circa il cinquanta per cento
Nella maggior parte degli stati le professioni sono in vario modo sottoposte a specifiche regolamentazioni secondo ambiti di applicazione e intensità che possono notevolmente variare da uno stato all'altro
Queste normative sono in genere ispirate a principi largamente derogatori rispetto alle regole della concorrenza e del libero mercato
A giustificazione di queste deroghe si porta in genere l'opportunità di garantire la qualità delle prestazioni e di proteggere i conti consumatori da comportamenti scorretti in realtà se i mercati fossero completamente trasparenti
E se la responsabilità civile per comportamenti scorretti o incompetenti fosse rapidamente ed efficacemente sanzionata da una giustizia civile efficiente
In questo come in tanti altri settori la regolamentazione sarebbe semplicemente non necessaria
Tuttavia i mercati non sono sempre perfetti la giustizia civile non sempre funziona in particolare nel nostro Paese
è un certo grado di regolamentazione e evidentemente necessario
La regalo la regolamentazione andrebbe però usata con grande parsimonia perché ai affetti economici negativi e non sempre raggiunge in modo soddisfacente i suoi obiettivi
La regolamentazione delle libere professioni comprende restrizioni in materia di autorizzazione all'esercizio come la subholding la subordinazione dell'accesso all'accertamento del possesso di determinati standard qualitativi minimi
E regole di comportamento attinente alla fissazione dei prezzi al ricorso dalla pubblicità alla scelta delle strutture aziendali e così via
Queste restrizioni eliminano o limitano la concorrenza tra i prestatori di servizi e pertanto possono disincentivare i professionisti a lavorare in modo efficace sotto il profilo dei costi
A ridurre i prezzi dei servizi forniti a migliorarne la qualità e o a offrire
Tecnologie tipologie di tecnologie innovative
I problemi di efficienza che ne derivano sono numerosi e ne cito solo quattro
In primo luogo le barriere all'accesso alla professione la regolamentazione dei prezzi la restituzione alla pubblicità possono mantenere i prezzi significativamente al di sopra di livelli concorrenziali
Infatti difficilmente la regolamentazione dei prezzi può garantire livelli inferiori a quelle concorrenziali i prezzi fissi o minimi pertanto non costituiscono un meccanismo in grado di assicurare livelli di prezzo più bassi appunto di quelli operati in regime di libera concorrenza
I prezzi massimi
Disincentiva no il miglioramento della qualità
I prezzi raccomandati possono facilitare la formazione di intese tra i prestatori di servizi sui prezzi confondendo gli acquirenti su quali siano i livelli cosiddetti ragionevoli di prezzo e sulla corrispondenza tra prezzi e qualità del servizio offerto
In secondo luogo la conformazione della struttura aziendale può impedire lo sviluppo di servizi innovativi e o di modelli aziendali efficiente sotto il profilo dei costi
Questo sarebbe sarebbero infatti alcune delle leve più significative utilizzabili per creare un ambiente concorrenziale
In terzo luogo la regolamentazione dell'accesso pone in minimizzare il rischio di imbattersi in professionisti poco capaci ma non può dare informazione sul ranking di qualità dei professionisti stessi
E infine vi sono poi gli effetti nell'interagire della regolamentazione con altri elementi del sistema normativo e amministrativo
Ad esempio vari studi alcuni li abbiamo fatti noi come Confindustria mostrano che tra le cause della patologica lentezza da congestione della nostra giustizia civile
E vi sarebbero gli incentivi distorti che derivano dal combinarsi di alcune norme del Codice di procedura civile e del sistema di remunerazione degli avvocati il quale appunto rigidamente regolamentato dalla legge
Ai rilievi sugli effetti negativi della regolamentazione spesso si risponde che la deontologia professionale più che il mercato e l'opportuno argine ai difetti della regolamentazione
Ma io non credo che sia dalla benevolenza che scaturiscono i comportamenti efficienti per l'intera collettività si dice anche che non è vero che i professionisti non conoscano la competizione anzi ma il problema non credo sia tanto la mancanza di competizione tra singole professioni ma l'insufficiente concorrenza la concorrenza un meccanismo istituzionale economico che mette in relazione e consente di combinare in tutti i modi possibili tutti gli enti gli elementi che definiscono economicamente un bene o un servizio Prezzi quantità qualità con la sola competizione a prezzo fisso il principale risultato e che i professionisti più bravi
Possono scegliersi i clienti che preferiscono con la concorrenza i consumatori possono scegliersi la combinazione prezzo qualità quantità più adatta alla loro specifica situazione
Come tutte le cose dell'economia è un problema di misura di trovare un equilibrio efficace tra i diversi obiettivi tra equità ed efficienza il vincolo che quando l'efficienza è troppo bassa anche gli obiettivi equitativi vengono di fatto vanificati
Se il problema è di misura e quindi di equilibrio oltre che di qualità delle norme di regolamentazione allora dove si colloca attualmente il nostro Paese
Gli indizi elaborati dall'Institute for advanced studies di Vienna per incarico della Direzione concorrenza della commissione europea su impulso dall'allora commissario Monti
A cui va il merito di aver posto con forza questo problema l'attenzione della politica e dell'opinione pubblica
Mostrano che l'Italia si caratterizza insieme Austria e Germania e Francia per la regolamentazione più restrittiva e anticoncorrenziale in materia di professioni
Gli opportuno ricordare che tra i Paesi a bassa restrittività della regolamentazione vi sono Paesi molto diversi tra loro come Svezia Danimarca Finlandia Irlanda e Regno Unito
Ma sono tutti paesi che per competitività innovazione dinamismo economico in questo momento sono tra i migliori sul continente europeo
La riflessione sulla relazione quindi tra regolamentazione delle professioni liberali esigenze delle imprese
Non può non incentrarsi sulla necessità di verificare fino a che punto la vigente regolamentazione del settore
In gran parte risalente alla prima metà del secolo scorso risulti oggi effettivamente funzionale all'uso di lupo delle attività professionali
E non invece indirettamente ostativa e comunque rischi di essere eccessivamente onerosa per le imprese cui adesso devono spesso obbligatoriamente fare ricorso in Italia
Da più di un decennio che il legislatore prova a riformare la normativa sulle professioni intellettuali
Vi sono stati numerosi disegni di legge nessuno dei quali però è finora arrivato alla conclusione dell'iter legislativo
Da ultimo ricordiamo le norme contenute nel recentissimo maxiemendamento al decreto legge sulla competitività poi opportunamente ritirate anche a seguito della pronuncia negativa dell'autorità garante della concorrenza
Una forte richiesta di cambiamento oltre che dalle imprese in questi anni è venuta da Bruxelles che in varie occasioni e documenti non ha mai trascurato di ricordare agli stati membri ai liberi professionisti agli ordini professionali
La necessità di riformare o eliminare la fissazione dei prezzi e le altre restrizioni che impediscono la concorrenza quando esse non siano ben giustificate da affondati motivi di interesse generale
In una in una relazione del luglio due mila due la Commissione europea ha tentato di tracciare un inventario degli ostacoli che ancora si frappongono alla fornitura di servizi a livello transfrontaliero sul mercato interno
L'impatto si avverte in tutti i settori economici
Gli ostacoli in un dato comparto dei servizi determinano effetti negativi a catena su altri servizi e data l'integrazione tra servizi attività manifatturiere sull'industria in generale
L'alleggerimento della regolamentazione permetterebbe come più volte dichiarato da Mario Monti di offrire servizi più competitivi alle imprese e ai consumatori e quindi costituirebbe contribuirebbe a far crescere la competitività dell'Europa in linea con l'agenda di Lisbona
Si tratta di un obiettivo che la Commissione europea ha da sempre perseguito e che è stato ribadito nella strategia appunto di Lisbona
Un elemento chiave di quel programma era costituito dalla strategia per il mercato interno dei servizi il cui obiettivo era quello di creare un mercato interno pienamente funzionante per tutti i fornitori di servizi purtroppo
Mentre il progetto del mercato unico dei beni può essere considerato quasi compiuto la realizzazione di un mercato unico europeo per i servizi continua ad accumulare notevoli ritardi
A riguardo
Credo che sia un fatto assai negativo il punto morto a cui è arrivata la proposta di direttiva Bolkenstein a causa delle divergenze tra coloro i quali sentono la minaccia di un potenziamento della concorrenza nel comparto dei servizi
E domandano piuttosto un incremento di protezioni e coloro che invece vedono nel completamente di un mercato unico
Un'opportunità per promuovere conciliare sviluppo efficienza ed equità
In quest'ottica la necessità di completare la realizzazione in ambito europeo di un mercato unico degli scambi di beni e servizi viene dunque ad assumere un rilievo cruciale
L'eliminazione e o la riduzione di artificiose barriere alla circolazione interna di beni e servizi
è una condizione essenziale affinché l'economia europea valorizzi al proprio interno tutte le condizioni di flessibilità necessaria alla riorganizzazione del proprio modello di specializzazione internazionale
Verso assetti in grado di fare emergere i vantaggi comparati nei confronti di Paesi terzi in particolare quelli emergenti
Per ora a risentire principalmente del cattivo funzionamento del mercato interno sono le piccole e medie imprese e i consumatori
Tutti gli utenti dei servizi pagano il prezzo di un funzionamento non ottimale del mercato interno in quanto vengono privati dei benefici di una gamma più ampia di servizi di qualità migliore e a prezzi più competitivi
In Europa passi avanti sono comunque stati fatti in alcuni Stati
In genere limitati però a determinate professioni o ambiti ad esempio la Spagna ha varato una riforma legislativa e la Danimarca e Regno Unito hanno proceduto a un riesame delle regole di autoregolamentazione
Molto importante e poi l'approvazione di qualche giorno fa da parte del Parlamento europeo ora questa approvazione delle passare per il Consiglio europeo
Della proposta di direttiva che regola il diritto dei professionisti di esercitare la propria professione in qualunque Paese all'interno del mercato unico
E che prevede il principio del riconoscimento automatico dei titoli professionali sulla base di un coordinamento delle condizioni minime di formazione
Vengo alla conclusione con quelle che sono diciamo le proprie
Prezzo in termini positivi sui tentativi di promozione della liberalizzazione dei servizi professionali in sede europea e nazionale
Come ho ricordato prima condividiamo i principi cardine contenuti nella proposta di direttiva Bolkenstein quale la semplificazione delle procedure amministrative l'istituzione di punti unici di contatto per favorire lo stabilimento del prestatore di servizi in un altro stato membro l'introduzione del principio del paese d'origine in quanto e si intendono promuovere questi principi l'internazionalizzazione e la creazione di un libero mercato dei servizi
Va evitato un aumento degli oneri a carico dell'impresa
Richieste sproporzionato rischierebbero di pesare proprio su quelle piccole e medie imprese che dovrebbero essere invece i maggiori bene chi Ciari della per tutto dell'apertura dei mercati in termini di crescita della produttività e di contributo al commercio estero
Andranno approfonditi gli aspetti relativi alle informazioni sui prestatori e i loro servizi alle assicurazioni e garanzie in caso di responsabilità professionali alla garanzia post vendita e alla risoluzione delle controversie
Confindustria considera quindi necessaria una riforma organica unitaria delle professioni nel nostro Paese tale riforma
Dovrà rispondere all'invito di Bruxelles alle recenti segnalazione dell'Antitrust
Sul decreto legge dell'acconto sulla competitività a intervenire per riformare o rimuovere le ingiustificate restrizioni alla concorrenza che gravano ancora numerose sulle attività professionali
Nella prospettiva di adeguamento esercizio e le forme organizzative a regole nuove e moderne
Crediamo che un intervento di riordino della disciplina delle professioni intellettuali che coinvolga sia le professioni storicamente organizzate in ordini sia le professioni emergenti dovrebbe rispondere altrove fondamentali esigenze la prima quella di modernizzare il sistema professionale italiano e adeguare l'esercizio delle forme organizzative delle professioni intellettuali alla mutata realtà economica e sociale del Paese
Non più rappresentativa del protezionismo e dell'atteggiamento esclusi distico degli ordini
La seconda quella di recepire le istanze di riforma rivolte dall'istituzione comunitaria Stati membri di professionisti e ordini professionali
Finalizzate a superare gli aspetti ingiustificatamente restrittivi della libertà di iniziativa economica della concorrenza
E competitività nei servizi professionali che ancora purtroppo caratterizzano la normativa vigente
E infine un terzo al terzo punto il garantire la puntuale atti attuazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione che colloca alle professioni tra le materie rientranti nella competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni per consentire un armonico inserimento del provvedimento di riforma delle professioni nel contesto del rinnovato Titolo quinto dalla Costituzione
La riforma organica del sistema delle professioni intellettuali rappresenta quindi un'occasione da non perdere però aumentare il tasso di libertà e di modernità del nostro Paese
E insieme per assicurare la sua crescita economica e la sicurezza delle prestazioni professionali
Ci rendiamo perfettamente conto che non sarà una riforma semplice e indolore
Ordini professionali e tutti coloro che godono di una posizione di una vantaggio di posizione oppongono di fatto una forte resistenza ad apertura del loro segmento al mercato
Pensando in questo modo di continuare a garantirsi extra profitti al di fuori della competizione
Se l'offerta di prodotti e servizi si trova in difficoltà a causa di mutate condizioni di mercato di operatività non è confinando in un recinto di norme restrittive che là si sostiene
Giacché ciò in realtà finisce per costituire un vero e proprio blocco alla crescita di competitività con una perdita di occasioni di creazione di reddito e di benessere che alla fine sono lo scatto di tutti
Peraltro come prova l'esperienza in Italia in molti settori penso alle banche come la grande distribuzione non è chiudendosi che si evitano i problemi e gli aggiustamenti dolorose
Chiudersi serve solo evitare che si formino forti competitors domestici
Rinunciando così ad occasione di Aspen Silone delle attività professionale organizzate fuori dal nostro mercato e rendendo la lunga più facile l'ingresso in questi settori di attività di forti e organizzati competitori di altri paesi europei
Io ringrazio veramente vivamente ancora dell'opportunità che mi è stata data di intervenire a questo vostro convegno e mi auguro che la vostra attenzione di quest'oggi è un tema così strategico
Ci aiuti apporre nuovamente con forza all'attenzione del potere legislativo ed esecutivo del nostro paese l'esigenza di aggiornare riformare un settore che giudichiamo decisivo per la competitività del nostro Paese nelle chi nell'economia globalizzata in cui le nostre imprese sono chiamate quotidianamente competerà grazie
Grazie che ne frena per quest'anno l'intervento come dire ha esplicitato appunto l'impegno per la Confindustria
A sostegno di questa di questa riforma di cui oggi discutiamo la liberalizzazione
Nel settore
Passando poi al punto tale industrie magari consumatori abbiamo presso la presenza vede Paolo Martinello che c'è come presidente di Altroconsumo ci riferiva del rapporto tra cittadini e professioni in relazione proprio qualcosa cosiddetto disagio dei consumatori grazie
Grazie presidente Merloni come giustamente lei ha detto come presidente di Altroconsumo e non come avvocato anche se io sono anche avvocata e condivido il sentimento di amore odio che il professor Tesauro c'ha
Efficacemente descritto
Nel suo rapporto con questa bella ma anche complessa professione ma giustamente come ha detto presenti nell'olio sono qui intervenga in qualità di presidente di Altroconsumo anche se ovviamente le esperienze personali hanno anche sul loro valore tra l'altro alcune di queste
Delle vorrei poi raccontare
è già stato detto molto sul contesto nel quale questo dibattito sulla riforma delle professioni si colloca in particolare è stato detto molto sul contesto europeo in cui questo si colloca ce l'ha spiegato molto bene la dottoressa Nannini il Lisbona
Due mila gli ambiziosi obiettivi che in quella sede ci siamo tutti come cittadini e come istituzioni europee dati
In particolare l'obiettivo per l'Europa di diventare una economia concorrenziale anzi la più competitiva al mondo entro ormai pochi anni entro il due mila e dieci quindi non voglio aggiungere altri dati se non due però ma anch'io per contribuire a delineare questo quadro generale in cui si colloca questa discussione di oggi
I servizi in Europa rappresentano il settanta per cento del prodotto interno lordo dell'Unione Europea ma solamente il venti per cento degli scambi tra stati membri
Indagine Antitrust italiana
Di incidenza dei costi professionali sull'economia
E sul costo delle imprese arriva sino al nove per cento cioè più di comunicazioni uno virgola cinque trasporti due per cento servizi finanziari quattro per cento messi insieme
Non raggiungono il costo dei servizi professionali nove per cento un dato che coincide emblematicamente con il costo per dimostrarvi e chiarirvi con un esempio quanto questo conti per i consumatori
Coincide questo nove per cento di costo dei servizi professionali sull'impresa e con quanto spendono le imprese di assicurazione nell'ambito del Monte risarcimento danni per speso e di gestione del contenzioso
Nove per cento di quanto oggi in Italia liquido le imprese
In quel ramo particolarmente delicato e problematico come tutti sapete per i consumatori va in specie legali ovviamente c'è anche l'inefficienza delle impresa in questo ma diciamo questo è un dato importanti per le famiglie il costo diretto dei servizi professionali sui Baget delle famiglie italiane secondo il paniere Istat e pari allo zero sette per cento cioè tanto quanto ad esempio servizi bancari e trasporti
Quanto e cosa chiedono i consumatori adesso qui voglio dare il mio contributo più significativo non sembra non senza però premettere e che ecco in questa piccola introduzione
Mi piace essere per una volta a fianco di un rappresentante di Confindustria
Autorevole e di trovarmi d'accordo
Non succede tutti i giorni tra consumatori in paese io credo che se ci confrontassimo sul più spesso scopriremo tante altre cose sulle quali siamo d'accordo
Sempre di più in questo periodo il quadro che ha tracciato dottor Pininfarina per esempio sulla competitività sulla concorrenza sulla sulle banche
Nel mercato europeo forse anche sull'export cinese se parlassimo anche di quello io credo che veramente su tante cose e sulle assurde politica che si vorrebbero oggi introdurre per limitarlo credo che se ci compra da sub specie troveremmo più spesso argomenti sui quali fermo restando l'ovvio anche conflitto di interessi che c'è tra consumatori impresa ma sano conflitto d'interesse intendo dire troveremo più argomenti sui quali sono da coro oggi però parliamo di professioni e mi piace dire ed è importante dire che su questo tema siamo dalla stessa parte e questo mi sembra un punto importante
Quali sono i problemi dei consumatori ma noi abbiamo analizzato per esempio
Due mila cinquecento casi che c'erano raccolti da Altroconsumo nel due mila e uno due mila e quattro in un triennio
All'interno dei peraltro centinaia di migliaia di segnalazioni che riceviamo annualmente abbiamo interno estrapolato questo campione di due mila cinquecento segnalazioni e lamentele contro esse che riguardavano i problemi di rapporti tra consumatori e servizi professionali
I circa il quarantacinque per cento di queste riguardavano avvocati venticinque per cento medici l'undici per cento notai quattro e sette per cento architetti di un campione
Non statistico ma direi una fotografia quali sono i principali problemi dei consumatori ma innanzitutto il primo la scelta del professionista è già stato detto
Al consumatore coso dove non strumenti adeguati per conoscere preventivamente
Le competenze l'esperienza la professionalità del singolo professionista
Questa difficoltà e accentuata dai divieti già ricordati dal professor Tesauro
E dai limiti alla pubblicità anche semplicemente informativa non parliamo degli spot pubblicitari forse qualcuno di voi li avrà visti gli spot che siedono negli Stati Uniti dove c'è l'avvocato che fa Maradona che fa gol e che ecco non è quello che vogliamo
Ma oggi ci sono limiti per non dire divieto in molti casi anche alla semplice
Pubblicità informativa da parte dei liberi professionisti divieti previsti da leggi da codici deontologici e questo il primo problema secondo problema che ci segnalano i consumatori le responsabilità del professionista le controversie questo un tema che già toccava prima il dottor Pininfarina c'è una alta tecnicità delle prestazioni professionali
Una oggettiva difficoltà del consumatore nel valutare la correttezza l'utilità la qualità il valore delle prestazioni svolte quella che definiamo a simmetria informativa
Problema rispetto al quale e gli ordini professionali non offrono alcuna adeguata soluzione ai consumatori
Questo problema oltretutto ulteriormente aggravato dal principio vigente nel nostro come in altri ordinamenti della responsabilità del professionista e della ruolo dell'oggetto professionali inteso della prestazione professionale intesa come prestazione
Di mezzi e non di risultato con tutto ciò che questo ne consegue sul piano giuridico nella valutazione delle responsabilità senza contare per esempio poi le difficoltà di raccogliere prove
Penso al settore medico ma anche al settore professionale notarile o o forense
Sulla
Errore sulla negligenza eventualmente commesso dal professionista prova per la cui raccolta spesso per non dire sempre è necessaria la collaborazione di altri professionisti
Legati da un vincolo di solidarietà con il collega negligente
Terzo problema che ci segnalano i consumatori ovviamente quello delle tariffe e dei costi del servizio
I consumatori anche su questo lamentano una mancanza di informazione preventiva sui costi delle prestazioni professionali al momento dell'affidamento dell'incarico non esistono sostanzialmente preventivi o quasi nel settore professionale
Poi vedremo anche le ragioni così come lamentano i consumatori e richieste di compensi ritenute eccessive o sproporzionate o comunque superiori al previsto all'esito dell'incarico e indipendentemente dal suo effettivo risultato anche in tal caso il problema che il Sud consumatori ci denunciano trae origine dal sistema di regole vigenti in materia di tariffe professionali in particolare dall'esistenza di tariffe minime inderogabili
E dalla conseguente impossibilità del professionista di redigere preventivi affidabili e certi
Così come dall'obbligo di remunerazione delle prestazioni indipendentemente dal risultato conseguito così come dal divieto di accordi che leghino il compenso al risultato
Questo contesto evidentemente Fassi che il costi del servizio sono ignoti al consumatore e ne il professionista può legittimamente fornirglieli prima se non in termini estremamente generici e vaghi prima dell'erogazione del servizio
Questi tre problemi li abbiamo
Oggi verificati anche nell'ambito oltre che dalla raccolta delle segnalazioni
Di cui vi ho parlato adesso nell'ambito di una piccola indagine che altro consumo piccola ma molto ficcante oserei dire indagine che altro consumo ha condotto nelle scorse settimane
Di cui ho il piacere di annunciarvi oggi alcuni risultati è stata anticipata in parte dal Corriere della Sera di oggi
Senza nessuna ovvia pretesa di carattere statistico con lo stile che contraddistingue la nostra associazione nelle indagini sia sui prodotti che sui servizi abbiamo visitato venticinque studi
Notai e avvocati Milano e Roma e abbiamo sottoposto due scenari molto semplice
Separazione consensuale dei coniugi
In comunione dei beni
E acquisto compravendita di un appartamento
Norme una normale compravendite appartamento negli studi notarili
E poi abbiamo chiesto alcune informazioni anche agli ordini degli avvocati sia dei notai sia degli avvocati che dei notai
Sono state sostanzialmente registrate delle risposte qui non si è trattato ovviamente di valutare lei la qualità della prestazione non era questo l'obiettivo dell'inchiesta Ney ripeto di trarne delle conclusioni di carattere generale statistico ma si è voluto fare una fotografia un'istantanea su questo campione di professionisti e ci sono con risultati io trovo abbastanza interessanti partiamo dagli studi legali
I preventivi dei costi che è stato ovviamente una delle richieste fatte sono stati fatti tutti verbalmente e sono scivolati da mille a due mila cinquecento euro
Parliamo ovviamente del ricorso per la separazione consensuale
In solo due studi su sedici hanno informato che la separazione consensuale si può fare anche da soli senza bisogno del presenza dell'avvocato
Per il colloquio preliminare è stato chiesto
Un compenso da oltre la metà degli avvocati oscillante da trenta euro fino a duecentottantacinque euro
E voi capite bene come il fatto di dover pagare un colloquio preliminare in una situazione nella quale un consumatore alla ricerca degli delle informazioni per scegliere a quale avvocato affidare la propria pratica è una barriera non indifferente alla libertà di scelta
Ma soprattutto l'aspetto più interessante riguarda le tariffe il preventivo
Il rispetto alle tariffe vigenti dove abbiamo scoperto che praticamente la metà dei propri degli avvocati
Ci hanno fatto preventivo che in linea o sotto i minimi tariffari
Otto su sedici hanno fatto un preventivo oscillante tra i mille e mille cinquecento euro che vuol dire
Del cinquanta per cento sotto il minimo tariffario o in linea con i minimi tariffari
Poi commentiamo questo dato passiamo ai notai
Nessuno dei professionisti intervistati contattati a differenza degli avvocati ha chiesto alcun compenso per il colloquio preliminare
Solo un terzo degli studi notarili ha fornito un preventivo scritto
Ad eccezione di un caso gli onorari preventivati secondo le nostre stime
Hanno superato i massimi tariffari
Ora qui un primo risultato è chiaro in questo piccolo in questa piccola istantanee che vi ho descritto ed riguarda le tariffe
Per dirla in una battuta ma già l'aveva detto prima professor Tesauro le tariffe massime
Non vengono rispettate
Le tariffe minime servono attenere artificiosamente alti i costi della prestazione se venissero regolarmente rispettate il consumatore pagherebbe più di quanto molti professionisti sarebbero disponibili a chiedere in un contesto di assenza delle tariffe
Il fatto che già oggi per una prestazione relativamente semplice come quella della separazione consensuale ma credo che la stessa cosa la si possa poi riprodurre per i recuperi crediti dell'impresa i sinistri stradali eccetera
Un numero significativo di professionisti sia disponibile a offrire una prestazione semplice facilmente preventivabile nel suo nel suo diciamo iter
A costi inferiori ai minimi credo che la dica lunga su quanto oggi i minimi limitino la concorrenza e servano attenere elevati i costi dei servizi passiamo agli ordini
Passiamo agli ordini professionali abbiamo intervistato quindici ordine dei notai e quindici ordini dei avvocati ai quali sono state poste delle domande ovvie banali devo separarmi
Cerco un avvocato devo fare un rogito cerco un notaio
Dati vado quanto costa
Quanto può costare
Ordine degli avvocati
Risposte alla domanda chi posso rivolgermi
Ad eccezione di due avvocati di due ordini che probabilmente violando le regole hanno dato in un caso un nominativo in un altro caso cinque nominativi
In tutti gli altri casi la risposta è stata consultare l'elenco del telefono consultare il sito internet dell'ordine degli avvocati consultare inviare richiesta via fax o in alcuni casi consultare le pagine gialle
Quali qualche ordine ha reso noto che la perché era possibile svolgerà la pratica di separazione senza bisogno del senza legale due su sedici gli altri non l'hanno detto e alla richiesta di quanto può costare questa pratica nessuno ha fornito risposta
Gli ordini gli ordini dei quindici ordine dei notai interpellati
Dai da questi ordini dei notai da Velate emerge un quadro diciamo sostanzialmente analogo in alcuni casi sono stati più spesso che nel caso dei notai e degli avvocati sono stati forniti alcuni nominativi
Noi gli altri casi c'è stato un rinvio alle pagine gialle all'elenco del telefono e sulle tariffe
Possibili nessuna risposta
Cosa che fanno quindi gli ordini
Ma diciamo che secondo i professionisti gli ordini
Tendono a considerare l'appartenenza da parte del professionista come sinonimo di garanzia
Per il consumatore
Beh l'esperienza dimostra che questo non è vero non corrisponde alla realtà
Piuttosto io penso che la funzione noi pensiamo che la funzione che viene svolta
Dalle sistemi di regolamentazione di autoregolamentazione esistente nelle libere professioni e degli stessi ordini professionali appare prevalentemente quella di controllare direttamente o indirettamente l'accesso quantitativo
Questo già lo diceva professor Tesauro e non solo qualitativo quantitativo
Alla professione
Di fissare le carico di contribuire alla fissazione delle tariffe minime e massime di controllarne l'applicazione e il rispetto di certificare il diritto del professionista ad un certo compenso in caso di controversia con il consumatore col cliente
Di garantire forme di mutua protezione tra i colleghi
Applicazione dei codici deontologici di impedire ai professionisti iniziative pubblicitarie diretto ad informare il pubblico sulla loro attività di ostacolare l'offerta di servizi interdisciplinare tra diverse categorie professionali
E quindi visti difendere se non addirittura allargare i confini delle attività riservate agli iscritti una delle proposte del degli dei miei colleghi degli avvocati è stata è quella di includere nella riserva
La consulenza legale
La consulenza legale l'attività di consulenza legale che oggi non è coperta dalla riserva
In Europa si sta io Europa non esiste dove esiste e si sta pensando di toglierla in Italia proponiamo di inserirla
E a volte si ha veramente l'impressione che l'Italia su questo tema anche su tanti altri ma su questo tema sia davvero lontana dall'Europa davvero lontano dall'Europa
Io ero Lisbona la settimana scorsa e ho assistito a un dibattito sugli ordini professionali in cui un numero rilevante di studi legali portoghesi non londinesi o Statunitensi portoghesi
Stanno chiedendo ai loro ordini sono gli studi più moderni più aperti che lavorano di più in contesto internazionale stanno chiedendo ai loro ordini di abolire non il divieto di pubblicità quello l'hanno già abolito il divieto di poter indicare né il loro curriculum che inviano ai potenziali clienti ovviamente di una certa dimensione
Che devono scegliere advisor o legali sul mercato europeo e dove questi studi portoghesi ripeto competono con studi tedeschi inglesi e francesi
E sono svantaggiati dal fatto di non poter indicare in questi loro
Depliant prosciutto curriculum non i casi trattati perché questo già loro lo possono fare cosa da noi assolutamente impedita i nomi dei clienti
Stanno chiedendo di poter fare come in Inghilterra poter indicare i nomi dei clienti
In Portogallo
Qui da noi non si sa nemmeno parlando della possibilità di informare
Il pubblico attraverso l'indicazione dei casi trattati non dei nomi dei casi trattati di nemmeno di questo qui stiamo parlando mi avvio rapidamente alla conclusione
Non senza però aver raccontarvi brevissimamente la mia esperienza anche come avvocato col mio ordine che non la voglio settorializzare perché però è un esempio di quello che può succedere
A a un'associazione di consumatori o chi si occupa di consumatore anzi parlano altre dell'ordine dei medici voleva il tra i semplici slash mille novecentonovantacinque la Commissione europea promuove in Italia un Progetto sull'accesso dei consumatori alla giustizia
Lo affida alla nostra associazione era un progetto molto semplice che consisteva nel mettere a disposizione dei consumatori dei cittadini un attività di assistenza legale davanti ai giudici conciliatori non c'erano ancora i giudici di pace c'erano i giudici conciliatori
Per le pratiche che i consumatori possono introdurre personalmente
Senza l'obbligo di assistenza di un avvocato
Quindi quelle pratiche che diciamo così non fanno di per sé concorrenza gli avvocati perché sono pratiche che possono essere gestite personalmente ma che di regola il consumatore non riesce anche se semplici a gestire personalmente
Viene messo in piedi una struttura giuridica fatta da professionisti iscritti agli altri
Che offre questo servizio gratuitamente anche perché si tratta di pagato dalla Progetto dalla Commissione si tratta anche di sperimentare la prova un progetto pilota di sperimentare queste procedure davanti ai giudici conciliatori per vedere se funziona
Se i professionisti aderiscono se riescono a trovare un accordo il pro e il progetto sarà un grande successo avremo un campione di quasi mille casi risolti rapidamente su piccole controversie nel settore del consumo
L'ordine degli avvocati di una città di provincia dove questo progetto era stato esteso oltre che a Milano
Mette sotto indagini sotto procedimento disciplinare il sottoscritto in quanto responsabile del Progetto
E lo condanna alla censura per aver disonorato la professione nella vera organizzato un servizio diciamo gratuito che attiene l'attività legale
Il Collegio nazionale forense riformerà riformerà la decisione
Mille novecentonovantotto Belgio all'associazione nostra partner Test achat fa un cent testa comparativi negli ambulatori nelle Lele Molin chiede la collaborazione dell'ordine dei medici di due dei diceva pardon onde lordi due medici i due medici collaborano con l'associazione consumatori per delineare degli scenari attraverso i quali valutare
La capacità e la e la l'apre la qualità della prestazione professionale degli ambulatori quei due ordine dei medico i due medici vengono sottoposti a procedimento disciplinare dalla da parte dell'ordine dei medici e in quel caso finirà male fra l'altro due mila e cinque crac Parmalat Altroconsumo come altre associazioni dei consumatori organizza servizi di assistenza legale
Che non è solo informazione ma che arriva anche ad ipotizzare a proporre la possibilità di fare azioni giudiziarie collettive come ovvio in questi casi raggruppando il maggior numero possibile di persone
E introdurre quindi era rubare all'interno di procedimenti giudiziari unificati
Proponiamo ai ai consumatori di intenzionati ad aderire a questa iniziativa di e che intendono rivolgersi a noi di versare una quota di anticipo speso di alcune decine di euro quarantacinque euro e dare procura un avvocato che ovviamente ha un anzi ha più avvocati
Di cui non faccio i nomi sono tra i massimi esperti italiani in materia di diritto finanziario
Che l'associazione ha richiesto ha scelto e con i quali l'associazione si impegna a remunerare secondo le tariffe professionali vigenti
E offre ai consumatori quindi la garanzia attraverso questo filtro dell'associazione che loro pagheranno solo in base al recuperato
Salvo questo piccolo anticipo speso il resto sarà l'associazione a garantire che i legali vengano remunerati secondo le tariffe l'ordine degli avvocati di Milano ci convoca immediatamente per valutare se questo accordo viola le attuali norme la questione sospese vedremo come andrà a finire questi sono tre Flash sul rapporto allora cosa chiediamo e conclude
Dei molte cose che qui sono già state dette il contesto di liberalizzazione in cui vorremmo tutti i consumatori oltre che impresa che venissero quanto prima a svilupparsi le professioni ci trova pienamente concordi ma vorremmo anche concretizzare quali sono le cartine di tornasole sulle base delle quali valuteremo se le riforme future speriamo tempestive saranno buone o cattivi
Sono queste le cose che voglio l'abolizione delle tariffe professionali minime
L'abolizione del divieto di pubblicità e di informazione al pubblico da parte dei professionisti
L'abolizione dei limiti quantitativi di accesso alla professione e delle esclusive territoriali il diritto dovere dei professionisti di preventivare i costi anche la possibilità di concordarli anche in base al risultato della prestazione l'affidamento agli ordini professionali di funzioni attinenti alla formazione all'aggiornamento dei professionisti
E alla fissazione di standard di qualità dei servizi resi perché anche gli ordini hanno un ruolo ma non è quello che vi ho descritto prima a mio parere
è questo che ho detto adesso che dovrebbero fare come tra l'altro autorità antitrust ha più volte detto copertura assicurativa obbligatoria dei professionisti per la responsabilità civile sistemi di soluzione delle controversie tra professionisti e consumatori efficaci affidabili poco costosa anche in sede extragiudiziale Ria purché indipendente
Libera prestazione di servizi multidisciplinari ed interprofessionali da parte dei professionisti associati o di società di professionisti che mette insieme non solo cinque avvocati
O cinque notai ma che metta insieme per dare un miglior servizio ai clienti ai consumatori se è il caso si esibisce per esempio lo studio si occupa di infortunistica un avvocato e un medico
Se uno studio si oppressione cupa di urbanistica un avvocato un notaio e un architetto questa è la qualità dei servizi che oggi non è possibile
Piero Garelli da parte loro e da parte nostra di consumatori chiede infine revisione e riduzione delle attività riservate a professionisti iscritti per servizi meno complesse riduzione delle aree di Research e qui molto avremmo da dire sui notai anche se la recente decreto sulla competitività ha introdotto una piccola briciola di questa cosa che ho appena detto nel limitare se non escludere del tutto
L'intervento del notaio nelle compravendite di auto moto
Tutte queste cose
Tutte queste cose che ho detto è bene dirlo oggi nel momento in cui l'Italia si trova sono a costo zero per lo Stato
Tutte queste cose non costano una lira anzi un euro
Può dire che non comportano costi certe comportano un alto costo politico
Comportano un costo di coraggio
Il fallimento delle riforme che nel corso degli ultimi anni abbiamo verificato sino all'ultima di poche settimane fa con la definitiva esclusione dal decreto sulla competitività degli articoli sulla sulle professioni
Che forse anche un bene dal nostro punto di vista perché se quella doveva essere la riforma meglio non farla
Tanto poco c'era dentro ma io credo che il fallimento di tutte queste iniziative di riforma è stato dovuto alla essenzialmente non al confronto con la società civile con il le in prese i consumatori è dovuto ai contrasti interni alle professioni è l'accusa sono le corporazioni che non riescono ad autoriformarsi questo è il quadro che abbiamo il che prece tesi ancora più preoccupante
Il che per cioè ma se c'è una cosa che da questi immensi forse ormai anni di esperienza abbiamo imparato e che io spero possa venir fuori in modo forte da o questo convegno di oggi e Ketty rimetterà mano a questo argomento
Che sia questo ministero un futuro ministro questo governo un futuro governo non lo dovrà più fare solo parlandone e trattando con i diretti interessati
Non è più ammissibile che la riforma delle professioni dopo tutto quello che abbiamo detto in questi mesi e danni
Continui ad essere un affare privato tra governanti e professionisti perché così fino ad oggi purtroppo è stato e questa è anche una causa del fallimento di questa riforma
Sappiamo l'intervento che ha fatto la Commissione europea l'Antitrust italiano ma io denuncio che in questi mesi tutto il dibattito che c'è stata nel nostro Paese è stata una questione chiusa nelle sale nelle stanze dei ministeri dei sottosegretari e dei rappresentanti delle peraltro sempre più numerose categorie professionali interessate
Il pubblico i consumatori lei impresa la società in questo non è stata minimamente coinvolta questo deve finire perché la riforma che noi vogliamo
è una riforma deve essere fatta non solo nell'interesse dei diretti interessati
Ma anche e soprattutto nell'interesse di tutti noi della società dell'economia del nostro Paese la ringrazio ringrazio
Abbiamo dato la parola a tutti la parte appunto
Regolamentazione europea e italiana la parola agli utilizzatori alla Confindustria fanno rappresentanza dei consumatori adesso sentiamo la rappresentante dei professionisti dottor Paolo Piccoli presidente del Consiglio nazionale del notariato
Ne sosterrà le ragioni io lo ringrazio dottor piccoli perché accettato di venire qui mezza Noemi in un dibattito che certamente
Orientato verso una liberalizzazione ben più ampia del sistema delle professione ma vogliamo bene ascoltare appunto da lui quelle che sono le ragioni che che vorrà portare ed le proposte anche che che
Ci presenterà
Grazie è una parola a grazie presidente
Per me è un onore parlare ad una platea così qualificata sia dal punto di vista degli ascoltatori sia anche dal punto di vista dei relatori della tavola rotonda dei partecipanti alla tavola rotonda di questo pomeriggio
Perché qui c'è gran parte dei protagonisti della vita economica e sociale del Paese e io sono quello che si trova al peggio perché sono ad un tempo avvocato
Sono stato giornalista professionista adesso sono un notaio che sono quello che si trova peggio perché come ebbi a dire qualche mese fa presidente Prodi incontrandolo a Trento in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della morte di De Gasperi io un pareggio gli dissi ai suoi occhi perché sono un ciclista e un grande difetto perché sono il presidente dei notai italiani e anche europea di quest'anno e Prodi sorrise
E
Ed è così anche oggi e quindi potrei cominciare con con la famosa frase del dio illustre concittadino che visse alla conferenza della pace a Parigi tutto contro di me in questa sala tranne la vostra personale cortesia
Ma poi vedrete che non è così
E quando il presidente Merloni qualche giorno fa non molti per la verità mi ha invitato a sostituire il presidente Alpa che aveva un altro impegno
Sapevo che non riuscivo a prepararmi con una relazione articolata e quindi mi sono un po'sentito come Daniele nella fossa dei leoni ma poi ho pensato a quella scritta che c'è nella nel capitolo quinto nel versetto quinto manette che nel fare sta che viene interpretato da Daniele
Nata a Baldassare che è il figlio di Nabucodonosor che praticamente significa la fine del suo regno la fine del regno dei Caldei e la spartizione tra i media i persiani nel senso che io non ho mai sentito parlare in questa sala non ho mai sentito riecheggiare la parola uomo
Mai
Allora il io sono figlio di un commerciante quindi il mercato ciò che corse
Ma il dio mercato è un'altra cosa allora io spero di vivere abbastanza anno prossimo avrò anch'io la carta d'argento quindi sono abbastanza avanti nonostante la faccia da bimbo
Negli anni spero di vivere abbastanza per vedere
Che incominciamo a parlare anche dell'uomo perché le esigenze dell'economia sono estremamente importanti
Figuriamoci in questi giorni in cui vediamo che il Paese a delle difficoltà che dovrebbero portare ciascuno di noi
Io l'ho detto un anno fa in prima di assumere la carica proprio due mesi prima che il presidente Montezemolo lo dicesse ai suoi
Confindustriali
Noi dobbiamo imparare a restituire al Paese parte di ciò che abbiamo ricevuto io l'ho detto ai miei lo ripeto qua
E ripeto quindi la disponibilità in questo senso ognuno di noi deve fare un sacrificio perché il Paese Recuperi
Competitività presenza a livello mondiale e poi in definitiva la vita di tutti noi e il benessere e la possibilità di sviluppo
Però ci sono alcuni elementi
Che fanno pensare
Ci sono alcuni elementi che fanno pensare ad una situazione a livello mondiale
Che è molto vicina per alcuni aspetti a quella del capitalismo della rivoluzione industriale cioè questo turbo capitalismo americano per cui vengono avanti modelli come quello della qual Marta per cui i consumatori vengono naturalmente
Forniti di prodotti che arrivano dalla Cina e che poi si rivelano presto poco funzionali
E i dipendenti vengono ridotti ad un livello molto vicino a quello dello sfruttamento perché il sindacato dentro quelle che attiene al industria commerciali non entra non può entrare
E queste catene così grandi hanno un fatturato quindi un'influenza talmente forte a livello anche dei loro governi che questi temi dovrebbero farci riflettere anche in temi di democrazia
E poiché viviamo in un momento in cui la pax americana perché è così sta diventando preponderante è chiaro che i temi dell'economia
Rischiano di
Diventare esclusivi esaustivi e di spazzare via tutto il resto tutto ciò che c'è in mezzo alla società civile ai bisogni della gente gli uomini in quanto tale è singolare che parliamo di consumatori io consumatore devo consumare perché devo far funzionare l'ingranaggio del meccanismo economico e in quanto tale i miei diritti sono legati al fatto che sono portato e indotto a consumare allora la differenza tra l'impresa e le professioni è tutta qua
L'impresa o il commercio
Deve vendere frigoriferi agli eschimesi e fa benissimo fa benissimo perché il suo obiettivo è il profitto qualche volta al profitto diventa finanziario a quel punto come dire discorso sarebbe ancora più ampia
Il professionista deve dire all'ISPI mese che quel frigorifero non gli serve perlomeno Riserve finché rimane in Alaska
Allora nessun dubbio su quello che dice il professor Tesauro e cioè
Che il professionista sia dentro il tessuto economico e produttivo e come tale debba anche rispettare le regole della concorrenza sia interessato dalle regole della concorrenza
Ma il professionista a un un di più un qualche cosa di più che ha a che fare con l'etica
E di questo evidentemente bisogna tenerne conto nell'applicazione delle regole della concorrenza e sono tenui di cui si è occupato con grande attenzione con grande precisione anche il Parlamento europeo che ha sempre detto in una serie di
Interventi che l'applicazione della concorrenza ai professionisti fa calibrata in relazione a queste peculiarità
I temi che sono stati trattati sono estremamente rilevanti interessanti sono emersi spunti di grande interesse su cui io
Non avrei nulla da aggiungere perché ne posso sottoscrivere molti ci sono ovviamente alcune precisazioni da fare
Sempre tenendo presente che la ottica da cui noi muoviamo che non può prevalere una società in cui la necessità della liberalizzazione porti a far sì che vinca il più forte
Devono esserci delle regole
Che sono legate all'etica che sono legate alla solidarietà che sono legate alla tutela dei deboli
Che impediscano
Che un patrimonio sociale tiene millenario che è il patrimonio europeo del modello europeo
Fatah disperso in nome della lex Mercatore via che pure alla sua importanza che pure aveva evidentemente assecondata in molti aspetti qui ci sono due temi sono stati su questo tavolo ci sono due temi la riforma delle professioni che la concorrenza sulla riforma delle professioni me la cavo in un attimo nel senso che la modernizzazione è assolutamente necessaria molte delle cose che sono state dette qui che sono
Entri nonostante siano volontario oppure dei ministri molto presto se combini qualche cosa e probabilmente fanno il loro mestiere meglio degli ordini nostri però voglio dire esiste un collegamento con degli organismi che deve garantire il cliente proprio in relazione a quella simmetria informativa di cui si parla dalla con per la complessità del servizio professionale ma questa riforma di cui sentiamo tutti parlare di cui ci occupiamo da dieci anni e più
Il fatto che non veda la luce danneggia in primo luogo i professionisti i quali SIS sotto si sentono dire un giorno sì e l'altro pure che questa riforma non la vogliono
Vero in parte vere le considerazioni che ha fatto il dottor Martinello in relazione al fatto che ci sono stati dei conflitti all'interno
Delle professioni segnatamente tra gli ordini e le professioni non regolamentate
Non vero che le imprese non sono coinvolte perché le imprese non regolamentate sono quasi tutte le inserite nelle associazioni che sono collegate al mondo dell'impresa cioè dalla Confindustria quindi al tavolo
Sostanzialmente a Confindustria eccetera
Allora se avessimo avuto la saggezza tutti quanti le professioni ma anche il mondo politico e il coraggio il mondo politico al mondo politico deve decidere deve esercitare le sue scelte
Di chiudere la partita su quel testo che era il testo Vietti chiamiamolo così che alla fine riusciva a a a fare la quadratura del cerchio non sarà stato un testo perfetto ma in ogni caso chiudeva la questione meglio era dopodiché abbiamo assistito stavo dicendo che meglio sarebbe stato se avessimo chiuso sul testo dell'onorevole Vietti
è lui arrivammo Michele sempre il potere di arrivare nel momento automatica
E invece poi abbiamo assistito ad un balletto prima nove testi prima nove articoli poi sessantasei poi ventisette
Era chiaro che in una situazione affannosa come quella non si possono fare le riforme a colpi di di maxiemendamenti e di delle leghe
Che poi non si sa dove vanno a finire
Però la riforma Saba fare problema è proprio l'equilibrata soluzione tra ordini e professioni non regolamentate da questo punto di vista la direttiva recente che è stata approvata anche se non è ancora finito l'iter dal Parlamento nei giorni scorsi sulle qualifiche professionali
Interessante perché fa riferimento al fatto che sia autorità competente qualsiasi autorità organismi investito di poteri dagli Stati membri
E quindi la direttiva europea parla del ruolo degli ordini
E poi dal mio punto di vista dunque si chiuda finalmente questa partita che è durata troppo a lungo e si definiscano i compiti degli l'ordine delle associazioni dissi vincoli a compiti deontologici e formativi qui sono assolutamente d'accordo
Si apra la strada organizzazioni professionali moderne come Società tra professionisti con caratteristiche legate alla tipicità del signor professione ma anche questo è un punto di vista personale altri ordini non ne vogliamo sapere la multidisciplinarietà perché io sono convinto che il futuro stare nel fornire una prestazione completa e poiché ormai la specializzazione diventa sempre più forte è chiaro che è necessario mettere in campo un pool di professionisti
Che abbiano competenze diverse si consenta la pubblicità il Consiglio nazionale del notariato adottato sentendosi dare del traditore da qualche altro ordine e anche a livello europeo
Una delibera un mese fa nella quale ha detto che la pubblicità si fa tranquillamente
Purché sia una pubblicità legata a criteri di verità e di verificabilità operiamo mente cioè io non posso dire sono bravo
Devo dire cose che siano verificabili
Una volta che questo è evidente che se scrivo che ho preso una laurea che poi non l'ho preso a sarà il mercato assai Nimis pubblicheranno immediatamente e questo l'abbiamo detto nell'incontro con l'autorità della concorrenza nazionale in cui ha avuto un lunghissimo incontro su tutti questi temi
Anche sul fatto che per noi la pubblicità è assolutamente libera con questi criteri
Si attribuisca allo Stato il compito di fissare ove necessario le tariffe di garanzia per i clienti
Da questo punto di vista io anni tanto devo parlare anche di noi anche se faccio un discorso di carattere generale abbiamo detto più volte al ministro
Che la tariffa notarile così come quella sia Medioevale perché ha fatta di una serie di voci
Che non consentono di arrivare ad una determinazione certa e che determinano una serie di differenze
Che non sono solo legate alla differenza delle spese generali di studio che è chiaro che a Milano sono un po'diverso e che non a Rocca cannuccia
Ma alla valutazione di tutti questi elementi io ho chiesto una tariffa trasparente che mi consenta di metterla in internet che mi consenta di fare un ragionamento con le associazioni dei consumatori perché il cliente è colui che deve avere il controllo della situazione non il professionista
Abbiamo anche detto al ministro che noi siamo disponibili a proposte di riduzione della tariffa in casi particolari soprattutto per le fasce basse e per le fasce sociali si stabilisca l'assicurazione obbligatoria dei professionisti del Consiglio nazionale del notariato ha assicurato legatoria mentre tutt'till iscritti tutti notai appena entrano a ruolo sono automaticamente iscritti con un'assicurazione obbligatoria
Che serve non a tutelare il notaio ma serve a tutelare il cliente quando il cliente entra in uno studio notarile deve sapere che non può a vere rischi di sorta perché noi abbiamo un ruolo di garanzia
E da questo punto di vista poiché diciamo il sistema si regge non solamente sul sui prezzi ma si regge anche sull'efficienza si regge anche sulla giustizia preventiva si regge anche sulla sul non contenzioso a posteriori noi abbiamo monitorato la situazione abbiamo avuto centoventuno un caso nel due mila due e centoventiquattro nel due mila tre nei quali abbiamo dovuto intervenire a livello assicurativo questi casi che comunque ristorno il danno subito dal cliente per per errore dal notaio
Sono rapportati a un milione e settecento mila transazioni immobiliari all'anno lascio a voi fare il conto di quale sia la percentuale delle sofferenze praticamente inesistente
E questo sono costi risparmiati non solo per i clienti soprattutto con un sistema giudiziario come il nostro
Ma per il Paese perché evidentemente l'efficienza al controllo di legalità permettono di sviluppare meglio anche i traffici giuridici e anche la vita societaria
E
In questo come dicevo il notariato ha già anticipato molte delle indicazioni che continuano a venire da questa
Riforma annunciata e mai arrivata per quanto riguarda la concorrenza premesso che in qualche caso sommati professionisti qualche volta sono visti dal vostro versante come un fastidio
Perché l'imprenditore deve andare all'obiettivo deve realizzare la propria la propria intuizione la propria capacità realizzativa è chiaro che qualunque
Regola qualunque soggetto che abbia anche una indipendenza rispetto alla catena gerarchica un qualche fastidio glielo procura
E chiaramente gli procura anche qualche fastidio il costo di tutto questo allora io PAC si parla del nove per cento si parla dei ritardi io
Qui devo e posso parlare per me
Il costo di delle nostre operazioni societarie
Superata la primissima soglia bassissima che non non è significativa sullo zero tre zero quattro per cento e quindi l'altro Otto e mezzo ditemi dove
Io tra due settimane farò un conferimento di centosessantotto milioni di euro
Avrò un lavoro notevolissimo che se dovessi fatturare col sistema americano del orologio che parte come nelle partite di scacchi vi assicuro sarebbe mostruoso
Avrò delle responsabilità notevolissime avrò dei problemi di efficienza straordinari perché e di organizzazione nel mio studio perché ho mille cespiti immobiliari che devono essere accatastati volturati
Intestati al tavolare e prima verificati perché se ci sono dei problemi giuridici chiaramente conferimento non si fa la mia parcella per per quello che dice la tariffa nazionale Baccaro varata dal ministero sarà di dieci dodici mila euro cento sessantotto milioni di euro i vostri consulenti
Credo che dopo questo operazione chiudono lo studio se ne vanno alle Bahamas per qualche anno e vivono tranquilli
Questa è la realtà allora andiamo a vedere le cose una per una nella realtà altrimenti facciamo discorsi aggregati ma i discorsi aggregati spesso poi non ci permettono di capire
Allora detto questo io credo che dobbiamo uscire da questa stucchevole questione dell'identificazione professioni preso non le identificazioni non è affatto un impugna un'offesa essere identificato come diceva
Il professor Tesauro all'impresa il fatto è che io non sono un imprenditore sono soggetto a regole di concorrenza perché questa evidente ma non sono un imprenditore
Lo dice il codice civile italiano dove lavoro intellettuale è un'altra cosa dall'impresa lo dice la Carta affonda in tale dell'Europa dove l'articolo quindici parla delle libere professioni all'articolo sedici parla degli imprenditori
E lo dicono tutta una serie di testi del Parlamento dopo se vogliamo dire
Che lì professionisti devono sottostare alle regole della concorrenza nulla quaestio purché si capisca che questo non vuol dire un inglobamento in un ambito che ha delle caratteristiche completamente diverse
Io credo che l'iniziativa che è stata fatta in sede sia nazionale che comunitaria dal professor personale dal professor Monti sia stata benemerita perché le professioni chiaramente vivevano
Nelle loro torri d'avorio eravamo molto son Chianti addormentati s'anche su privilegi e su situazioni che chiaramente andavano modificate è stato uno choc benefico
Non tutte le cose che sono state dette sono state proposte sono condivisibili ma comunque sia hanno tracciato quelle quelle iniziative una strada
Quando parliamo di liberalizzare ovviamente
Dobbiamo trattare di temi come l'accesso come gli ordini come la pubblicità come la multidisciplinarietà alcuni di questi ho già detto che cosa penso come le tariffe allora per quanto riguarda l'accesso io trovo danno taglio che ha il numero programmato curioso che continuiamo sulle altre professioni a dire che in Italia ci sono i limiti all'accesso
Gli avvocati da cinquanta mila in dieci anni sono diventati centocinquantadue mila quest'anno saranno centosessanta anni la e la progressione continua a crescere i ragionieri e commercialisti sono novantasette mila sono sono raddoppiati negli ultimi dieci anni
E hanno sessanta mila praticanti
Il mercato chiaramente non non sarà sufficiente per
Regolare il numero il mercato determinerà
Una forbice tra professionisti di grande qualità e professionisti i quali saranno disposti come dicono tutti gli studi in materia all'azzardo morale
E poi determineranno quello che che che viene chiamata la selezione inversa cioè l'espulsione di molti professionisti seri dal mercato
E alla fine chi avrà Problemi saranno i consumatori i quali rischieranno di avere delle interlocutori di più bassa qualità e se vorranno avere delle prestazioni decenti pagheranno di più
è stata evocata qui la liberalizzazione del notariato in Olanda incantano nel proprio così nel senso che
è stato abolito quello che viene impropriamente chiamato il numero chiuso cioè una pianta organica prestabilita ma in realtà c'è una contrattazione con il ministero dell'economia con il Ministero dell'economia e della giustizia
Nel nella quale il notaio candidato deve dimostrare con un piano finanziario che apre una sede si apre un ufficio a Rotterdam quell'ufficio reggerà dal punto di vista finanziario quindi vedete che poi alla fine arriviamo ad un numero programmato Avalle invece che a monte ma questo è evidente perché il notaio a una pubblica funzione
Che deve essere garantita nella dignità e nella possibilità di svolgimento
Che cosa ha determinato questa vicenda ha determinato non quello che tutti pensavano e cioè che ci fosse immediatamente un abbassamento del dei prezzi ha determinato secondo l'osservatorio del professor di Dini Luis esattamente il contrario le imprese hanno avuto vantaggi e anche i gruppi di pressione molto forti i consumatori hanno avuto un aumento dei costi del dodici per cento
E così in Danimarca la rinuncia ad un regime dei prezzi raccomandati alla rimozione dei vincoli blu pubblicitari le professioni liberali non ha innescato la ripresa attesa
E non ha determinato una riduzione dei prezzi dei servizi offerti in Irlanda
Sempre secondo questa fonte l'eliminazione del divieto di pubblicità per i servizi legali ha stimolato una tale politica pubblicitaria che alla fine sono tornati hanno fatto marcia indietro
Allora tutto questo per per dire che le situazioni vanno valutate caso per caso ed è necessario assumere delle decisioni
Che tengano conto anche delle specificità locali come del resto ha detto la direttiva sui servizi professionali che ha fatto riferimento proprio al alle disposizioni in vigore nello Stato di destinazione del servizio e quindi agli ordinamenti nazionali che è poi un tema che in un articolo di qualche settimana fa ha sviluppato il professor Cassese sostenendo in sostanza che
La globalizzazione deve portare ad una armonizzazione che tenga conto dei sistemi locali e non ad una sovrapposizione di un sistema sull'altro sistema perché di questo si parla di un confronto scontro tra un modello di società e di sviluppo e un altro modello di società di sviluppo
Tra l'altro i due modelli hanno una differenza di peso in termini di prodotto interno lordo che notevolissimo perché il sistema di common law ha un proprio
Prodotto interno lordo del trentotto sessantasette per cento il sistema di sigillo
Ha un prodotto interno lordo a livello mondiale del sessantuno e cinquantatré per cento
Fonti dell'Università di Ottawa e quindi non sospetti
Nel frattempo accadono altre cose in Cina
Dopo dieci anni di
Verifica
Tra la funzionalità di un modello di Servillo è un modello di comodo hanno deciso di scegliere il modello che Servillo
E stanno scrivendo un libro dei diritti reali decidendo l'avevano deciso già da un po'di tempo ma non l'avevano detto che la proprietà non è più un furto
Scrivono un libro sui diritti reali fondato sul diritto romano e introducono il notariato il che vuol dire che tutto sommato non è che le professioni
Ho le professioni che svolgono una pubblica funzione sono un impaccio allo sviluppo posto che lì il perito dello sviluppo e del nove e mezzo per cento all'anno
Dunque
I discorsi potrebbero essere molti ma chiudo
Sì alla modernizzazione noi avevamo dato l'assenso tutte le professioni ordinistiche al modello che era stato individuato nella bozza Vietti quando Vietti era sottosegretario alla giustizia
Ma per quanto riguarda il discorso della concorrenza
Va visto con una
Capacità di tener conto della complessità delle situazioni perché non vorrei che si riduce sino alla fine a quel titolo dell'Unità
Di tre mesi fa quando si propose la eliminazione dell'autentica notarile per quanto riguarda gli autoveicoli dove per inciso l'anomalia non sono i notai il Pubblico registro automobilistico perché in tutta Europa non esiste il Pubblico registro automobilistico
E la vera modifica che è stata introdotta è stata proposta da me e cioè l'abolizione della utenti Casciu tutto
E dopo ad un certo punto sul nuovo tanto è vero che il nuovo in questo momento viene iscritto senza bisogno di nessun passaggio poi il governo ha fatto un pasticcio
è tornato indietro e ha deciso che todos caballeros autentiche per tutti compresi hit di titolari delle agenzie automobilistiche
Quanto questo servirà a risparmiare ai privati ai cittadini lo devo capire anche perché tra un mese i bolli
E le tasse provinciali aumenteranno e quei famosi venti euro il cittadino agli avrà già scordati il titolo dell'Unità era i notai salvano lei prese allora se gli interventi sulla competitività si risolvono a queste misure povera Italia Torno a quello che abbiamo detto all'inizio noi siamo disposti a restituire al Paese e a quello parte di quello che abbiamo ricevuto
Che vuol dire
Che le questioni che tutto sommato sono non fondamentali per quel che riguarda la tutela del cittadino agli interessi essenziali come trasferimenti immobiliari la tutela della costituzione delle società e le vicende societarie
E le vicende familiari è successo che
Sono vicende accessorie
Per le quali lo Stato può dire tranquillamente queste cose non servono più si semplifica il notariato in quanto tale non dirà nulla perché quello che va verso la semplificazione vera da noi sarà sempre accettato lì imbrogli nel senso che facciamo finta di semplificare ma in realtà non semplifichiamo ciò che non è coerente con il sistema chiaramente non è facilmente accettabile
Io credo
Che noi tutti professionisti consumatori impresa dobbiamo trovare il modo di fare una grande alleanza
Perché questo Paese ha bisogno delle risorse di tutti delle intelligenze di tutti
Ed è la competenza di tutti ciascuno nel proprio settore l'imprenditore ha una grande importanza è un pilastro fondante della nostra società
I professionisti nel loro settore lo sono nella rapporto tra il le impresa per quanto riguarda i servizi da tè all'impresa il cittadino e le istituzioni
Tutto questo e e le associazioni dei consumatori con cui noi abbiamo spesso lavorato assieme per spiegare ai cittadini le loro possibilità i loro diritti io credo che dobbiamo arrivare ma qui dovrebbe essere la politica che
Governo a tutto questo che sì del Fatah catalizzatore di tutto questo dobbiamo arrivare ad una grande alleanza se ciascuno capisce il ruolo degli altri noi
Ci rimettiamo su un binario di grande
Futuro e questo sarà utilissimo per il Paese se ognuno pensa
Come dire al proprio comparto e non tiene conto delle specificità che gli altri comparti
è chiaro che finiamo come Gallitelli capponi di Renzo e alla fine chi ci rimette è il nostro Paese ciò di cui noi abbiamo grandissimo
Grande il bene del nostro Paese evidentemente lo abbiamo a cuore ebbene il primo punto anche nella valutazione delle proposte di modifica di ammodernamento e di
Sviluppo delle professioni e ci auguriamo io vorrei sentire da da Michele Vietti che
è andato in un altro posto di lavoro ma anche da lì credo che possedere una influenza importante
E proprio perché è un posto dove ci si occupa di economia un impulso straordinaria in questo senso perché questa riforma la vogliamo punto
Grazie dottor piccole per questa sua enunciazione credo che dal Trentino come lei difende bene le ragioni del della sola parte ovviamente professionale
Però molto aperto come ha detto alla modernizzazione
Anche queste riforme POR mantenendo come lei dice la valorizzazione della persona la valorizzazione dell'uomo
Credo che adesso come conclusione dalla mattinata all'intervento dall'onorevole Vietti sia veramente cruciale e poi avremo Buffelli lancia il proprio qui al piano potremmo comporre rilassarci alle quattordici inizieremo per la tavola rotonda
Prego
Grazie presidente grazie alla Federazione nazionale cavalieri
Del lavoro particolare
L'amico se posso permettermi Francesco Merloni per questo invito a riflettere di un tema che
Quando
Fu deciso il calendario di questo
Convegno sembrava un tema in dirittura d'arrivo quanto voleva possibilità finalmente di vedere
La luce come riforma
E che viceversa oggi
Forse un po'mestamente
Deve prendere atto che
La riforma ha segnato il passo e allo Stato con molta franchezza debbo dire la riforma non c'è
E altrettanto debbo dire difficilmente mi pare immaginabile ormai vorrei deludere il mio amico Paolo Piccoli su questo ma
Difficilmente ho mai si può immaginare che prima della fine della legislatura in questo contesto di particolari difficoltà che stiamo vivendo Possa arrivare
Dico questo con molto dispiacere perché molti sanno quanto tempo e quanta energia ho dedicato a questa materia convinto come ero e come sono che
Il tema della riforma professionale esiga un profondo e radicale intervento riformato
Tuttavia come già nella legislatura precedente ogni tentativo di modificare le regole del mondo professionale si è infranto
Per la verità forse questa volta dobbiamo dire più che in passato non tanto fede resistenze corporative che pure ci sono stati ci sono ma anche forse per una certa insipienza nella gestione
Di questa vicenda
Piccoli ricordava che ci fu un momento in cui pareva che avessimo trovato punto di equilibrio che aveva messo d'accordo
Gli ordini le associazioni non ordinistiche e in qualche modo anche l'opposizione
Purtroppo rispetto a quel tentativo poi non si è riusciti a chiudere
è passato il treno della competitività
Chi si è caricato sopra
Un vago il vaccino
Come qualche accenno a questa materia che per la verità ha lasciato tutti insoddisfatti
Il tentativo poi in Senato in sede di conversione del decreto di che aggiungerci una delega per la riforma complessiva è abortito di fronte alle resistenze che forti sono venute a quel punto da tutti maggioranza opposizione e professione
L'unica nota positiva credo che oggi possiamo registrare è il fatto che
L'Europa approvato finalmente seppure non in via definitiva deve intervenire ancora il Consiglio ma la direttiva sulle professioni per la verità non risolve tutti i nostri problemi
Però
Il fatto che la direttiva intervenga sul riconoscimento delle qualifiche professionali
Le articoli in cinque livelli stabilisca percorsi omogenei per l'esercizio delle professioni relative collegandoli ai livelli in in tutta Europa elimini quel cosiddetto qualifiche Shawn shopping per cui il professionista andava ad acquisire il titolo nel paese in cui era più facile acquisire poi andava a esercitare la professione laddove i requisiti erano più stringenti questo non sarà più possibile è un dato positivo credo dico però la direttiva è abbastanza limitata a queste materie non risolve certamente tutto l'universo dei problemi del nostro mondo professionale
La dovremo recepire entro due anni questo probabilmente sarà uno stimolo io mi auguro forte perché se non in questa almeno nella prossima legislatura la riforma si faccia
Tenendo conto che contemporaneamente sale dal basso cioè dal livello regionale una pressione forte su questa materia perché in forza della riforma del Titolo quinto quella vecchia non quella in itinere adesso
La materia delle professioni è materia concorrente tra Stato e regioni
E dunque in forza di questa concorrenza molte regioni hanno assunto e stanno assumendo iniziative sulla materia delle professioni con il rischio a mio parere è un rischio assolutamente da evitare di frantumare il sistema delle regole professionali che certamente va cambiato ma va cambiato in modo uniforme io non riesco ad immaginare e un sistema delle professioni regolato diversamente a Bolzano e a Palermo
Io credo che
Se c'è una materia in cui va mantenuta unitarietà e questa non per nulla nella nostra proposta di riforma costituzionale
Si prevede di restituire alla competenza esclusiva dello Stato la materia delle professione
Ma
Qual è il tema chi è agitato e agilità le prospettive di riforma delle professioni
E il tema come è noto è un tema che è frutto di sollecitazioni che ci sono venute dall'Europa ci sono venute dall'autorità della concorrenza ci sono venute dal commissario Monti
Bisogna ispirare
Il mondo professionale le regole del mondo professionale al principio che la concorrenza
Noi abbiamo un mondo delle professioni che in qualche modo
Si è chiuso in una nicchia protettiva non sufficientemente esposta alla concorrenza
Io credo che sul principio nessuno possa discutere siamo tutti d'accordo
Il problema è che la concorrenza che dobbiamo imporre a questo mondo deve essere una concorrenza leale
Perché come è noto esiste anche la concorrenza sleale
Che è quella che si muove in condizioni di disparità
Noi vogliamo la concorrenza leale per il sistema delle merci per il sistema dei servizi e anche perché il sistema delle professioni
E allora qui sta il punto
Che cosa vuol dire introdurre nel mondo delle professioni una concorrenza leale
Per rispondere noi dobbiamo assolutamente tener conto della peculiarità che le professioni hanno rispetto al resto del mercato dei beni e dei servizi
Nel rapporto professionale
Cioè quella che si chiama una più o meno profonda a secondo delle professioni
Simmetria informativa
Cioè
Il cliente
Acquirente della prestazione professionale normalmente non è in grado di valutare la qualità della prestazione che acquista
Perché perché il professionista è
Dotato di un patrimonio
Conoscitivo e informativo
Che gli è proprio e che il cliente normalmente non condivide non conosce
Ora la a simmetria informativa nel rapporto tra professionista il cliente è quella che deve
Informare un corretto sistema di concorrenza del mondo delle professioni perché io non posso limitarmi
Applicare la concorrenza che applico al mercato dell'acquisto dei bei nel mercato dell'acquisto dei beni ciò che e conta e soltanto il rapporto prodotto prezzo
Nel mercato dell'acquisto dei servizi che non sono professioni ciò che conta è soltanto il rapporto servizio presso nella professione contano altri elementi nella professione conta il percorso formativo del professionista
Conta la sua abitazione conta nei Paesi come il nostro in cui egli è in vigore il valore legale del titolo di studio possiamo discutere se è un buon sistema offre un cattivo sistema ma noi viviamo in un Paese in cui c'è il valore legale del titolo di studio dunque conta la attestazione di possedere il titolo di studio avente valore legale
Conta il fatto che questo titolo di studio abbia dato luogo attraverso un esame di Stato all'iscrizione ad un albo conta la tenuta dell'Albo conta la garanzia della formazione permanente di questo professionista
Conta la garanzia del controllo deontologico di questo soggetto erogatore di servizio conta il fatto che questo soggetto se non è deontologicamente corretto a un'autorità che lo sanziona disciplinarmente
Tutti questi elementi comportano l'esigenza di un garante
Cioè a differenza del normale mercato di beni e servizi questa simmetria di posizioni
E l'esigenza che il professionista possieda tutta questa serie di e qualificazioni richiede un garante richiede un certificatore di qualità potremmo dire con una
Terminologia moderna
Chi è il certificatore di qualità del professionista
Nel nostro sistema latino
Sono stati gli ordini ad avere questa funzione di diamanti
E io debbo dire
Non lo hanno fatto male tanto che la qualità dei nostri professionisti la qualità media dei nostri professionisti non è certamente inferiore a quella europea
Non è certamente inferiore a quei Paesi in cui non ci sono gli ordini ma
Come l'Inghilterra ci sono associazioni che Paul per la verità sono talora più rigide più restrittive dell'accesso che nomino Schio ordini perché per far parte di certe associazioni e se non se ne fa parte non si lavora
Si passa spesso per percorsi più stretti più rigidi che sta non quelli del nostro accesso agli ordini professionali
Comunque è storicamente dagli inizi del Novecento la più vecchia legge professionale quella dei notai mille novecentotredici Paolo se ben ricordo
Poi vi è quella degli avvocati del trentatré
E così via
Leggi molto vecchie certamente leggi da cambiare ma leggi che tutto sommato hanno consentito a questi ordini
Più o meno bene di svolgere questa funzione di certificatori di qualità
Ora quale
L'esigenza oggi
Quella di eliminare gli ordini
Ragioniamoci
Ma se noi eliminiamo gli ordini non eliminiamo il problema di un certificatore di qualità lo dobbiamo sostituire dobbiamo trovare un altro
Perché se noi non inventiamo un altro certificatore di qualità
Sì possiamo dire che la certificazione la farà il mercato ma il mercato la fa
Inevitabilmente a posteriori cioè il mercato la può fare soltanto quando un professionista che dimostri di non aver avuto una sufficiente formazione di non aver fatto un percorso de formativo di non aver avuto un'abilitazione di non aver fatto l'aggiornamento professionale permanente di non essere deontologicamente corretto sbaglia danneggia il cliente a quel punto il cliente gli farà un'azione di risarcimento certe il mercato reagisce per evitare questo si dovrà introdurre un sistema assicurativo globale
Con costi che inevitabilmente si ribalterà hanno sull'utente finale e in ogni caso come l'effetto dell'intervento sempre a posteriori
E se no
Se noi vogliamo continuare a mantenere un tentativo di certificazione di qualità Aprilia ori che in qualche modo tenti di di prevenire il danno anziché inseguirlo onori
Ci inventiamo qualche cosa che non si chiami ordini professionali ma che faccia lo stesso mestiere oppure ci teniamo gli ordini e proviamo a modernizzato
Il mio sforzo nel tentativo di riforma che qualcuno qui ha richiamato è stato questo cambiare profondamente gli ordini ma
Mantenendo anzi esaltando questa loro funzione di certificatori di qualità
E allora abbiamo provato a intervenire sul accesso
Oggi ha ragione piccoli l'accesso
E poco discriminatorio certe forse troppo poco discriminatori perché il dato che lui citava sui centocinquanta mila avvocati per la verità è un dato che a me un po'pre occupa perché un Paese normale
Non
Non regge centocinquanta mila avvocati e soprattutto non regge un ritmo di crescita di dieci mila avvocati l'anno
Perché io mi chiedo che cosa faremo fare agli avvocati stiamo stanno dando l'assalto alla diligenza dei notai ma una volta svaligiata la dirigenza dei notai
Io non so che altro far west apriamo
Poi ho registrato con piacere nell'intervento di piccoli un primo accenno sulle percentuali che
I notai prelevano sugli atti societari lì stavo per chiedergli una royalty come autore della riforma del diritto societario
Poi però ho sentito unghie impianto impianto successivo che gli avesse l'imbarazzo in cui noi non glieli chiedo più quando però avrete occupato il mercato cinese via allora ha detto
Neri discutiamo però è vero perché io fui testimone al ministero della giustizia di una delegazione cinese che è venuta per studiare e far propria la legge professionale del notariato che noi consideriamo vecchissime superata
E che invece i cinesi guardano con con molta con molta attenzione età dove i cinesi come stiamo verificando non sono sprovveduti e fosse anche noi dobbiamo fare qualche ripensamento ma
L'accesso il tirocinio va profondamente cambiato il tirocinio oggi non c'è più
Il vecchio avvocato che trasmetteva al praticante non solo per gli strumenti della professione ma anche lo stile anche l'approccio anche la la correttezza che era tutto uno con il modo di fare la professione
E questo purtroppo da un certo punto di vista non c'è più ma tante e allora il tirocinio però va ripensato noi avevamo immaginato nella riforma di prevedere pochi di tirocinio all'estero di prevedere tipo Cini presso enti presso istituzioni presso banche presso i tribunali perché no dobbiamo puntare molto sulle scuole di specializzazione post laurea oggi la laurea è insufficiente per affrontare la sfida professionale
C'è bisogno proprio perché l'accesso è così indiscriminate a maglie larghe di dare una deformazione professionale specifica
Io credo molto nelle scuole cosiddette Bassanini del Col universitaria e di specializzazione post-laurea ma anche nelle scuole professionali gestite dagli Ordine degli avvocati de dai notai
Chiaro bisogna che noi diamo a questi ragazzi delle prospettive cioè bisogna che noi facciamo sì che chi esce dalla scuola di specializzazione abbia un accesso privilegiato all'esame perché se poi noi i mettiamo a fare gli esami nelle stesse condizioni di quelli che non han fatto le scuole di di formazione evidentemente nessuno tranne pochi soggetti particolarmente
Votati al sacrificio ma a iscriversi alle scuole professionali io vado ripetendo da ormai quattro anni
Bisogna che chi ha il diploma di specializzazione vada direttamente agli quantomeno vada direttamente agli scritti eviti le prove preselettiva o addirittura dove non c'è la prova preselettiva vado direttamente agli orali
Questo è un modo per incentivare le scuole di formazione e introdurre un momento di formazione che sia insieme formazione teorica ma finalizzata alla professione e tirocinio esperienza pratica multidisciplinare
Penso alle scuole giuridiche in particolare che è fondamentale
Dobbiamo riformare la struttura organizzativa degli ordini rendendola più democratica la dobbiamo rapportare meglio al territorio Perkin o vuole dobbiamo dare una dimensione di livello regionale che molti ordini non hanno dobbiamo riformare la pubblicità l'Europa ci rimprovera perché il nostro sistema pubblicitario professionale e troppo limita certo anche qui non stiamo parlando di saponette e quindi alcuni limiti vanno posti non si può fare pubblicità negativa non si può fare pubblicità denigratori però la pubblicità informativa deve essere in qualche modo liberalizzato
Le tariffe e le tariffe sono o obiettivamente un problema intorno a cui ci siamo molto arrovellate
C'è chi dice le tariffe sono tout-court un limite alla concorrenza
In forza di quel ragionamento sulla specificità della professione io dico però attenzione cerchiamo di evitare che l'eliminazione di qualunque minimo tariffario innesti chi una concorrenza al ribasso
Perché il minimo tariffario ha la funzione poi non sempre lo dico francamente non sempre la la raggiunge la conseguenza ma la funzione
Cioè ci direbbe per l'impresa si venda sottoposto
Anche il professionista ma il problema di non Bendazzi sottocosto perché chi vende sottocosto vuol dire che si sotto valuta ma Interpol direi in qualche modo si valuta la qualità della sua prestazione
Allora il garante il certificatore della qualità
Tagli a preoccuparsi che la sua prestazione non si sbaglia lutti cioè che non ci si tenda
Questo vuol dire che tutte le prestazioni devono essere assistite dal minimo tariffario obbligatorio no
Credo che si possa fare un distinguo tra prestazioni che attengono davvero agli interessi di carattere generale penso in particolare per le professioni che riguardano diritti costituzionali come la difesa la salute
E che riguardino attività davvero relativa interessi di carattere generale e attività che invece non riguardano interessi di carattere generale su queste ultime credo che si possa fare a meno dei big dei limiti tariffari sulle prime
Personalmente solo per avere grande cautela e tendenzialmente mantenere e i e minimi tariffari a garanzia della qualità della prestazione
Abbiamo ipotizzato di riformare il sistema disciplinare degli ordini
Perché sì che un difetto lo dobbiamo riconoscere da professionisti se c'è un difetto oggi degli ordini e la scarsa incidenza del potere disciplinare
Troppo pochi professionisti vengono censurati dai propri ordini
La giustizia Domestica
Che io difendo perché io sono convinto che sia un diritto-dovere degli ordini avviene la giustizia domestica però la giustizia domestica impone grande senso di responsabilità
E non possiamo lamentarci soltanto con i magistrati che al Consiglio superiore e non c'è un suo con i propri colleghi e tendenzialmente di assorbono sempre e dobbiamo dire che anche gli ordini tendono a esercitare la giustizia domestica come un eccesso di accondiscendenza
Ora se noi vogliamo essere credibili quando diciamo che l'ordine è il certificatore di qualità è il garante della qualità dobbiamo essere rigorosi nel pretende che l'applicazione delle sanzioni disciplinari
Il professionista deve rispettare il suo Codice deontologico e se l'ordine non glielo fa rispettare l'ordine perde la sua ragion d'essere
E allora ecco l'ipotesi che abbiamo introdotto di garantire il giusto processo anche nel procedimento disciplinare
Dividere la fase istruttoria dalla fase decisoria pretende che l'obbligo di motivazione delle decisioni
Assistere in qualche modo il il soggetto che deve essere censurato da con tutte le garanzie ma poi richiedere che se sanzione deve esserci questa sia reale non come spesso capita in questo Paese anche con la giustizia penale
Grandi proclamazioni e pochi per fatti e pochi risultati
Ebbene e e mi avvio a chiudere perché non voglio abusare della vostra pazienza
Questo era il Progetto
Accanto a questo vicario del mantenimento del sistema ordinistico per le professioni che davvero riguardano interessi di carattere generale perché dico con altrettanta chiarezza nun credo che ci siano ventinove professioni che attengono a interessi di carattere generale mentre noi abbiamo ventinove ordini il che è un'anomalia in Europa
Nel mondo
Allora bisogna procedere ad un accorpamento degli ordini esistenti per Analogie di percorsi formativi
Non è facile perché chi vi parla ha lavorato quattro anni per riuscire a fare l'unificazione dei ragionieri e dei dottori commercialisti con riserve tremende
In cui
Ci è stato detto che ha tentavamo al dalla dignità del titolo dottore commercialista pretendendo di confonderli con
Urla sotto casta dei ragionieri
E questo è anche il nostro Paese
Paese il cui tutti vogliono le riforme ma in realtà poi hanno atteggiamenti di conservazione assoluta di fronte a qualunque tentativo di cambiamento e viceversa se vogliamo essere credibili anche con l'Europa
Gli ordini gli dobbiamo in qualche modo accorpare cioè dobbiamo razionalizzare un sistema che non può vedere ventinove ordini e soprattutto non può vedere come molti progetti in Parlamento prevedono la creazione di ulteriori ordini
Poi c'è un binario lo accenno soltanto nella nostra proposta di legge perché prevedeva il riconoscimento delle professioni cosiddette non ordinistiche
Cioè siamo tutti consapevoli che il mercato ha creato domanda e risposta di nuove professionalità
Sono professioni che non rispondono a interessi di carattere generale ma rispondono ad esigenze socio economiche
Le vogliamo lasciare nel far West oppure vogliamo dare anche a loro un minimo di regole in quella logica della certificazione della qualità cioè anche chi fa una professione non ordinistica ebbene che abbia qualcuno che garantisce che chi vende il prodotto abbia la qualità che promette di vendere
Ecco perché avevamo immaginato che le associazioni di queste nuove professioni
In presenza di determinati requisiti potessero chiedere al ministero della giustizia il riconoscimento ottenerlo e rilasciare attestati di qualità rispetto agli appartenenti a queste associazioni è ovvio che questa non poteva diventare come qualcuno ha immaginato e come gli ordini hanno temuto una scorciatoia per fare entrare dalla finestra quello che non è poteva entrare dalla porta cioè un modo per bypassare
E i vincoli ordinistici però doveva essere un modo serio terre riconoscere una realtà esistente sul mercato
E dare loro quel minimo di regole che senza ingessare alle consentisse di fare meglio il proprio mestiere
Tutto questo
Vi ho detto
Credo con qualche entusiasmo che rivela la passione che ho cercato di mettere in questa
Battaglia non ha visto la luce però io credo che non sia
è stato speso in danno che io mi auguro che chiunque rimetterà mano a questa materia ripartirà
Dal lavoro che abbiamo fatto insieme ai professionisti perché abbiamo cercato lavorare sempre con le categorie interessate questa non è una riforma che si può calare dall'alto sulla testa dei professionisti una riforma che deve essere condivisa
Deve essere condivisa in una logica che è la stessa logica per cui abbiamo fatto la riforma del diritto commerciale per cui spero di riuscirà a fare la riforma del diritto fallimentare cioè
Dare opportunità non imporre vincoli
Canalizzare risorse i professionisti sono una grande risorsa
Ma non non devono essere dispersi in rigagnoli devono avere canali che trasformi questa risorsa in Energia
Questo è il senso della riforma delle professioni convinto che ci sia nel Paese una grande risorsa
Accanto alla industria canto l'agricoltura accanto al terziario che è quella delle professioni
Che può dare molto al Paese nel momento di difficoltà economica se noi sapremo mettere in grado di fare meglio il proprio mestiere questa
Era la sfida io spiego con un po'di ottimismo di poter dire che non l'abbiamo perduta l'abbiamo soltanto rinviata grazie
Gara grazie onorevole Vietti per per la sua illustrazione
Grazie se ha visto la sua competenza e la sua passione insomma per questa riforma purtroppo lei ci ha detto che non prevede che in questa legislatura questa riforma possa procede comunque siamo sempre fiduciosi zero ma che come imprenditori si guarda sempre con ottimismo al futuro e speriamo che neanche qualche che cosa procedesse vada avanti verso la modernizzazione ora facciamo il coffee break eccome
Con fibra è che che anche Boffetta lancia perciò
Sì accomodiamo eccetera ritroviamo alle ore quattordici
Allora cominciamo quella impropriamente detta tavola rotonda dove siamo su sulla stessa linea almeno da un punto di vista essere un attività obiezione di mani sì ma non è la sola
Abbiamo sentito questa mattina tutti i motivi
Le speranze frustrazione che hanno accompagnato
L'idea di fare una riforma delle professioni degli ordini
A mio avviso se vogliamo non ripetere le cose già dette collocarle
In un contesto forse politicamente in corretto ma più realistico
Credo che dovremmo porre il quesito sulla riforma delle professioni
Che cosa fare vedo per senza punto interrogativo per fortuna
Al centro come coda di un più vasto
Quesito che attanaglia Europa
Secondo me noi siamo al centro di un vero e proprio dramma nella costruzione europea
Le difficoltà il fallimento va trovato questa legge in un singolo Paese
Non è che un epifenomeno a mio avviso
Delle stesse difficoltà che incontra l'approvazione della Costituzione europea
Per fortuna che in Italia non c'è il referendum
E del fallimento
Che ha avuto che ha incontrato la direttiva per liberalizzare i servizi
Contenuto nella cosiddetta direttiva Bolkestein Carlesso viene ripresa
Sempre si dice alla luce
Di salvaguardare le caratteristiche europee del modello sociale europeo che un modo per
Per castrare ogni iniziativa
Di liberalizzazione reale
I servizi sono il settanta per cento del prodotto interno del PIL dell'unione europea dunque ci rendiamo conto del peso che ha avuto lo stop incontrato dalla direttiva Bolkestein
Che secondo me anche quella una premessa delle difficoltà della Costituzione
Ora io credo che noi forse s'è giunto il momento di affrontare quelle che sono le contraddizioni
Che ci stanno attanagliando e che attanagliano appunto la Costituzione la Bolkestein che qui da noi anche la riforma degli ordini
Se c'è una contraddizione generale che tra consumatori e produttori
è chiaro che le liberalizzazioni avvantaggiano in modo diretto e immediato
I consumatori
Sono viste spesso con preoccupazione
Dei produttori intendo produttori non solo l'impresa ma anche le professioni e anche i lavoratori che sono all'interno delle imprese
E che sentono le liberalizzazioni
Nel vibrazioni nel senso più vasto nella libera concorrenza
Europeo e mondiale un pericolo
Poi vi è una contraddizione più specifica che in seno
Maurizio Turco avrebbe detto in seno al popolo insieme all'unione europea
Se noi riprendiamo quello che sta avvenendo nei Paesi dell'Est entrati o rientranti nell'Unione Europea
Il nucleo non solo dei fondatori ma degli aderenti
Storici
Noi vediamo che oggi abbiamo anche una concorrenza interna che qualcuno mi pare
Fosse l'onorevole Vietti oggi diceva sleale ma la con Coop identificando gli sleale
Il prezzo più basso che è un po'una forzatura teorica vogliamo dirlo
Quando concorrenza se non c'è il prezzo più basso per concorrenza e
Alcune
Ma in seno all'Unione Europea noi vediamo su due punti
Uno secondo me
Quello del costo del lavoro preoccupante nell'immediato e a breve termine un altro più preoccupante e dato dalla differenza fiscale
Recentemente il senatore Amato aveva scritto un articolo che poi mi son permesso di riprendere sulla fatta spray sulla cassa
Unica dei paesi dell'Europa dell'essere imposta unica comunica aliquota che andava mi pare dal dodici per cento delle Stoney al ventisei per cento trenta della Polonia
E che oggi si sta estendendo in tutti i paesi di paese
I quali
Hanno ma qualche ragione formale nel rispondere che non è vero che esercitano un dumping fiscale in quanto ieri non c'erano queste imposte oggi sono perché negli Stati socialisti
Del socialismo rare non c'era l'imposta era incorporata
Nella stessa
Politica dei prezzi amministrati
E d'altra parte è chiaro che un'impostazione di questo genere
Presuppone un modello sociale molto diverso dal nostro modello sociale che vede due del fare
Ridotto a dei limiti estremamente limitati
Non per niente ieri
Quasi tutti i governi di gruppi governativi dei Paesi dell'Est vengono dalle scuole economiche americana
Indubbiamente che qui si apre una contraddizione sulla libertà o meno di concorrenza sulla convenienza di questa concorrenza tanto più che questi Paesi saranno sovvenzionati da noi proprio in ragione dalla diversità di livello economico all'entrata cioè un'altra con sua dizione da questo punto di vista
La terza contraddizione Esterna
E la contraddizione di un dell'amore che ci deriva dalla
Globalizzazione
Da un mercato sempre più libero nelle sue delocalizzazioni
E nelle sue nessuno
Import ed export
Non nutritivi ricordo le cose recenti discussioni
Previsione di misure sul quanto riguarda la Cina ma io credo che se leviamo un po'guardiamo un po'più il mappamondo ci accorgiamo subito passi ma la Cina c'è l'India ci sono i paesi del Sud-Est asiatico ci sarà probabilmente buona parte anche dell'America Latina
Di fronte a tutto questo
Rispondiamo con la nostra ricetta teoricamente considerata quasi una religione della liberalizzazione
è un quesito che io pongo
Ricordo con grande maestro
Di storia
Ti do Momigliano diceva un ricercatore un buon ricercatore lecito appare delle domande opportune a meno che
Non pretenda di dare risposte esaurienti io assolutamente non non so dare delle risposte ma credo che dobbiamo porci il quesito
E a vedere un atteggiamento meno politically correct per cui non si può discutere di liberalizzazione
è proibito parlare di protezionismo
Ora ci si può anche chiedere chiedere semplicemente se non va ad avvisare i testi non bisogna cominciare a pensare ad un protezionismo europeo di fronte a queste contraddizioni Don un protezionismo di due o tre mesi ma più lungo termine
E se non dobbiamo o ricordarci che in fondo il primo grande mercato comune che il mercato occupa la politica agricola comune
è nata su presupposti protezionistici
Con l'idea inizialmente giusta di assicurare un rifornimento a lui agroalimentare autonomo dell'Europa
Assicurare il mantenimento del paesaggio agricolo europeo assicurare il mantenimento di una popolazione contadine
Tutti sappiamo come da questa principio in sei giusto e contemporaneamente giusto siano di private delle conseguenze come sempre accade nelle eterogenesi dei fini che sono andate molto al via
è chiaro che nel momento in cui la produzione agricola era protetta ed essa si estese enormemente la linea del garante del grano della coltivazione del grano è salita di parecchi paralleli in Europa la produzione di latte di burro è andata livelli che sappiamo abbiamo dovuto bender impedire addirittura dare alle vacche la polvere di latte invece cioè c'è in ogni ricetta
Una come dire una componente che portata poi oltre porta a conseguenze avverrà
Purtuttavia bisogna capire se ci sono come dire delle ricette intermedie temporanee Moro utilizzabili
Che non traducano certe posizioni posizioni religiose
Perché altrimenti noi ci troviamo di fronte ha delle rivolte irrazionali dicemmo anche queste religiose quelle contro l'Europa
Ad esempio il referendum francese ma lo sentiamo serpeggiare anche in Italia che addossano le all'Europa
Fanno dell'Europa la causa di malanni che non derivano dall'Europa ma probabilmente dal modo come
Presentiamo e conduciamo la politica europea sulla base di ricette
Direi intermedie in cui il liberismo assoluto diventata che poi non è praticato ma è diventata una specie appunto di slogan politically correct e dunque non convincente
Ultimo c'è la contraddizione specifiche italiana per cui non riusciamo a fare
La riforma degli ordini professionali rientra in tutto questo sarebbe curioso che riuscissimo a fare una riforma degli ordini professionali
Discussa con gli ordini stessi da parlamentari che tutte che fanno parte di quegli ordini medesimi
Allora dico anche qui
Concerto gradualità di dobbiamo chiederci ordine non no io penso che gli ordini andrebbero aboliti ma è una posizione mia ho sentito che vieti vuole estenderli in realtà perché ha detto per ventisette ci sono troppi ma per tutte le molecole Stio ne vuol fare delle associazioni che sarebbero gli ordini sotto altro nome
La questione delle tariffe anche questo abbastanza assurdo mantenere delle tariffe le nuove professioni secondo me non hanno nessun bisogno di ordine vengono come dire ordinate dal mercato
Alcune altre cose che su questo sono state dette e che è inutile ripetere ma che mi lasciano Mila scettico sulla nostra
Capacità autonoma Interna di riforma spero che la riforma ci venga come altre volte dall'Europa
Da questo punto di vista dei nostri ultime disposizioni europee le ultime decisioni ci danno qualche speranza
Io non credo che a queste mie tra virgolette provocazioni risponderanno qualcheduno il genero messe la mia esperienza mi dice che i moderatori servono così per introdurre ma poi nessuno raccogliere cose che dicono perché ognuno ha il suo discorso da fare per cui
Da sceglierei senz'altro senza alcuna pretesa che mi rispondono da un così autorevoli
Devo dibattere ma è consentito Suicidal libertà
Darei ed ognuno
Potrebbe almeno due giri di di tavola profonda
Il in ordine alfabetico quasi nessuno si offende
Cominciando da Giuliano Amato
C'è un silenzio sia no ma forse si sente lo stessa
No no no serve al microfono no no presi da un assistente perché aveva sì vero no e die dieci secondi non di più te li dedico Mario
Per diretti il primo che sbagliato rispetto al sistema da cui siamo governati porre un dilemma liberismo protezionismo rispetto all'economia mondiale
Perché anche se alcuni non lo sanno e altri fingono di non saperlo
Che il sistema dal buio ti io è un sistema che ha dei congegni che permettono di fronteggiare flussi anomali di importazioni che che Rea hanno coi il la domanda di protezionismo in chi non sapendo a quale altro santo votarsi dice fermate i cinesi punto io
Cito sempre quando mi occupo di queste cose è una ricerca di cui mi hanno riferito fatta nel Nord Est
Sull'atteggiamento dell'imprenditore medio del Nord Est davanti alla strategia di Lisbona ricerca e innovazione
Lui risponde mediamente secondo questa ricerca con parole non così facilmente riferibili davanti ad un pubblico eletto di dire levate Mida ICI i cinesi e non mi rompete letti contro la ricerca e l'innovazione no ecco questo e determinato da una situazione in cui questo si trova ma non c'è bisogno del di instaurare il protezionismo il sistema di governo mondiale del commercio che è ispirato al principio del libero commercio prevede tuttavia e quando vi siano importazioni in misura talmente anomala da rendere grave la situazione del Paese destinatario delle importazioni
Possono essere adottate delle misure di rallentamento della mia tesi
Quindi insomma il ci sono margini di elasticità sufficienti perché Siglienti coloro che sono irritati
Da dall'estremismo che attribuiscono a posizioni altrui
Non diventino estremisti nel sostenere posizioni proprie cioè rispetto al sistema in cui viviamo
Il dilemma o libero mercato protezionismo è un dilemma che finisce per essere ideologico e si è preso sul serio porta in realtà a delle soluzioni a dir poco inutili che poi possono avere dei costi superiori ai benefici
Il secondo punto è vero che la parola liberalizzazioni è una parola che oggi viene pronuncia per con minore entusiasmo di quanto accadesse alcuni anni fa
Questo è indiscutibile abbiamo diverse evidenze di questo senza entrare ora nella disputa
Voglio far notare che per diversi ambiti quando si parla di liberalizzazioni in realtà ci si riferisce al completamento del mercato unico
Cioè alla eliminazione di perduranti barriere nazionali
Alla creazione di mercatisti effettivamente integrati a livello europeo per prodotti o servizi che questi mercati dovrebbero a vere che hanno invece ancora mercati nazionali
A questo punto non ha nessun senso che da una parte i Chicago Boys dicano liberalizzazioni e dall'altra i Bertinotti dica non mai liberalizzazioni perché non c'entrano nell'uno o nell'altro a questo riguardo
Qui liberalizzare vuol dire eliminare barriere nazionali in effetti ed è regolare né né null'altro che secondo e ciò di cui in questo momento l'Europa nella zona euro
Ha particolarmente bisogno per togliersi fuori dai guai in primo luogo questa liberalizzazioni
Mercato elettrico è sotto gli occhi di tutti in effetti e ed è una cosa a cui tutti gli italiani dovrebbero dichiararsi concausa proprio
Condivisa da tutti assolutamente d'accordo noi oggi non abbiamo politiche immediati numerose politiche immediate per rimettere in forze la nostra economia malata
Tra le poche cose che abbia mo'abbiamo quelle che nel più breve tempo possibile possano ridurre i costi delle nostre imprese
Qualcuno scriveva ieri molto giustamente dodici anni fa l'Italia in una situazione come quella di oggi avrebbe fatto una svalutazione competitiva
Oggi non è in grado di farla cerchi di adottare misure equivalenti nell'aspetto a quella che sarebbe una svalutazione competitiva di qui per esempio la preferenza di molte persone tra cui invece per la concentrazione delle poche risorse pubbliche a disposizione sulla riduzione del cuneo fiscale che l'unica cosa che va direttamente
A ridurre i costi delle imprese italiane e non ad altre forme di beneficio
Tra queste misure ci sono queste liberalizzazioni se noi oggi avessimo o a distanza di sei mesi a un mercato elettrico europeo quel trenta per cento in più di costo dell'energia che grava sulle imprese italiane in qualche modo si spalma erede sull'intera Europa comunque
E porterebbe un un un significativo beneficio
Il rischio in affetti seggi si mette di traverso rispetto a queste cose e che in una situazione economicamente difficile
Ciò che viene difeso sono rendite rendite o finanziarie o rendite indirette che in mancanza di formazioni e di ricchezza dovuta alla stagnazione
Diventano ancora più preziose e allora nessuno
Molla niente
Perché è importante in questo contesto la riforma delle professioni in questo contesto la riforma delle professioni è importante perché noi ci stiamo rispose stando con le difficoltà che alla produzione
Ad un sistema che le risorse lei alimenta le produce le custodisce in settori di terzi che in mancanza di produzione finiranno loro stessi per afflosciarsi
Non a caso appunto oggi la ricchezza sta più nelle professioni e nei beneficiari della bolla immobiliare che non nel mondo della produzione ma questo è di evidente né possiamo pensare ad una economia anche riesce a diventare interamente terziaria non avendo sotto di sé una base produttiva questa è una cosa che non sta in piedi proprio non sta in piedi
Il cuore dei servizi di un'economia che funziona e di determinato è costituito dai servizi alla produzione effettive
Che magari potrà essere anche un'isola più piccola di quello che era cinquanta anni fa ma è perno essenziale di una economia la l'ottica per me della riforma delle professioni oggi è principalmente questa qua
E cioè consentire che cosa consentire la possibilità di a vere servizi che costano meno e che sono più in grado di adattarsi ad un sistema in cambiamento la velocità dei cambiamenti richiesti oggi alla produzione alla logistica all'organizzazione della produzione all'organizzazione del mercato contrastano per definizione con la fissità
Delle strutture degli organismi e delle regole professionali che e che proprio in ragione di questa loro fissità finiscono per non corrispondere alla necessità che abbiamo di ha detto guarda sì non alle pieghe di una realtà afferma ma alle pieghe di una realtà che si va modificato
Da questo punto di vista entrando rapidamente nelle questioni della riforma
Io vorrei segnalarne quelli che secondo me sono i punti più problematici perché su alcuni punti dovrebbe essere acquisito che un accordo che più che possibile su una premessa che va fatta questa manifestazione
I governi devono smettere di discutere delle professioni anche il mio va fatto scossoni tanto con gli ordini professionali
Perché questo proprio viola una fondamentale regola di Due Process oltre a rendere più difficile il negoziato perché e cioè occorre parlarne insieme con i produttori dei servizi professionistici
E commenti destinatari dei servizi professionistici che sono il mondo dell'impresa in primo luogo il mondo dei consumatori
In un contesto del genere
A mio avviso si dovrebbe a evitare di essere aggressivi Nico come sei tu nei confronti della esistenza stessa degli ordini professionali questo serve soltanto a fare alzare barriere difensive
C'è uno uno spazio più che adeguato per giustificare l'esistenza di associazioni professionali se queste associazioni per tradizione si chiamano ordine questo non mi spaventa l'importante è quello che ci si mette dentro ma ogni categoria
Di operatori Cipro insomma ha ha mille ragioni per ritenere di dovevate
Proprio organismo esponenziale dire
Sì si comincia a discutere con i notai con gli avvocati qui medici dicendo in premessa per me il vostro ordine non ci dovrebbe essere ma discutiamo pure la discussione preclusa
I inesorabilmente
Il secondo punto è voi siete giustificati se garantiti avere sette concorrente davvero a garantire la qualità
Ed è no del del delle prestazioni dei vostri associati ed è noto è pacifico che oggi non è così
Io o una
Esperienza fatta all'Antitrust l'indagine dell'Antitrust sulle professioni fu fatta quando io non ero presidente ho gestito diversi casi io ricordo ancora o un caso che ho citato più volte in cui un ordine professionale sanzionò il comportamento di un suo iscritto perché aveva fornito la sua prestazione ad un prezzo più basso della tariffa minima prevista
E quella decisione diceva che vi sarebbe stata una successiva è separata istruttoria per verificare se la qualità della prestazione era stata inferiore agli standard professionali
Per chi conosce la materia questa era una confessione da parte dell'ordine che la tariffa minima esiste non esisteva a garanzia della qualità come si sostiene
Perché se fosse stata garanzia della qualità non ci sarebbe stata una diversa procedura per accertare il livello della qualità quindi veniva considerata un insetto
La cosa che si rispettasse la tariffa minima questo era è è una delle tante prove quindi esiste un problema legato a questo che porta a mettere in discussione le tariffe che porta a mettere in discussione il divieto assoluto di pubblicità compresa la pubblicità informativa
E quindi le risposte che stamani ci riferiva
Il presidente di Altroconsumo sono veramente deplorevoli sì vado in ordine a chiedere di a chi mi posso rivolgere dei vostri associati quello dice guarda l'elenco telefonico le pagine gialle
Sapendo benissimo che lei quello trova soltanto un elenco in ordine alfabetico di nomi cognomi e numeri di telefono
E quindi esattamente al punto di partenza non ha alcuna indicazione neppure sulle specializzazioni
Che ci sono all'interno per esempio della professione forense come ci sono tre medici almeno ai medici è consentito dire cardiologo
Neurologo urologo così uno che ha una cistite evita di andare dal cardiologo
E viceversa mentre quando si tratta di avvocati in questa utile mappa viene negata in questo rende semplicemente la vita più complicate
E dovrebbe essere relativamente semplice fare accettare la questione dell'organizzazione societaria di cui stamani si è parlato chi è particolarmente importante per le imprese allo scopo di consentire un fornitore multidisciplinare di servizi questo lo ha detto Tesauro stamani e questo il dove noi dobbiamo fare in modo di diminuire i costi per l'impresa
E chi è per noi un tema essenziale mettere davanti all'impresa l'operatore multidisciplinare risparmia un sacco di tempo e un sacco di soldi perché se invece si deve rivolgere a dieci professionisti distinti ci sono dieci spese generali che gravano
Moltiplicate da uno a dieci su questo insieme di prestazioni almeno quelle potrebbero essere risparmiate con i moti io credo che su queste cose si può arrivare Re in modo argomentato e venne consigliato a raggiungere dei risultati già migliori rispetto a quelli a cui sta arriva era arrivato al disegno di legge del dell'attuale governo
Dini dico quelli che secondo me sono i nodi veramente difficili che aggrediscono la questione della rete
In ordine alla mente difficili qui sono quelli delle Riserve niente delle esclusive riconosciute a ciascuna categoria perché questo è il vero
E non ci possiamo girare intorno a questo lo dobbiamo affrontare avendo una qualche chiarezza di idee
Perché dove che si annida veramente la rendita che non è ammissibile quando non è ammissibile laddove il loro ordine viene costituito non per dare una fisionomia associativa di una categoria di professionisti
Ma viene costituito Allo scopo di essere accoppiato con una riserva legislativa di un insieme di attività agli appartenenti a quell'ordine sono anche appartenenti ora non c'è da gridare allo scandalo se esiste questa tipologia perché questa tipologia risponde a situazioni reali in cui a una sacrosanta ragion d'essere
Guai se non fosse riservato ai chirurghi di ficcare un bisturi dentro la pancia di esseri umani io non vorrei che venisse eliminata la riserva e credo che nessuno tra i presenti
Abbia qualcosa da dire sul fatto che soltanto chi ha fatto un certo corso di studi a una certa specializzazione eccetera è abilitato e no il primo che arriva e dice ma io sono bravissimo a lanciare i coltelli non vedo perché quindi esistono delle Riserve e questo è l'esempio più farci ma gli ordini sono riusciti a portare dentro la riserva delle attività che non hanno nessuna ragione di starci dentro la vera difficoltà di discussione con gli organi no cioè certe ci sono anche altri esempi che la faccia
Te lo assicuro è esattamente questa qua
Io ho gestito con grandissima difficoltà tutta la questione dei commercialisti dei ragionieri e dei tributaristi
No no i commercialisti è che erano riuniti consulenti d'impresa riteneva no tempo addietro di essere gli unici che potevano assistere l'impresa nel fare la dichiarazione dei redditi
Mentre si veniva formando una diversa e specifica professionalità di tributarista e di assistente fiscale che era in grado di fornire in certi casi anche meglio questa stessa prestazione
Un problema
Un'altra cosa che irrita tutti noi spaventosamente la riserva all'attestazione dell'autenticità delle firme da parte del notaio
Che a un unico equivalente che l'andare in comune e fare attestare dal competente ufficio del Comune la la propria firma ma queste e un'altra cosa io più volte ho chiesto ai notai ma a voi vale la pena studiare tanti anni superare un esame così difficile
Per poi orgogliosamente poter dire che queste una vostra attività riservata la vostra vera attività la contrattualistica la ho organizzazione di compravendite complesse di costituzione di atti societari compressi
Ma qui oggi si vengono a loro stessi scontrando con gli avvocati perché buona parte dell'attività degli avvocati è diventata extragiudiziale e buona parte degli avvocati e consulenza legale
Nella quale essi sono in realtà sullo stesso terreno dei notai ma ecco che come ci veniva riferito stamani gli avvocati vorrebbero avere la riserva della consulenza legale
Che ecco questi sono i problemi davvero delicati lei lei ieri sera al di fuori dei settori in cui sono oggettivamente legate a specializzazioni irripetibili
Sono tendenzialmente da escludere proprio perché contrastano con la dinamica delle conoscenze
Con la dinamica delle interdisciplinarietà come assi normali di specializzazione delle conoscenze
E quindi pongono necessariamente in concorrenza professionisti appartenenti a dal di diversi e quindi un primo punto dovrebbe essere io ti riconosco l'ordine anche come garanzia di qualità e vediamo come ma l'appartenere ad un ordine non significa necessariamente essere titolari di attività riservate significa semplicemente perché il questo è un primo problema
Difficile da affrontare ma grosso ed è a mio avviso il vero importante Scoglio un altro scoglio che va affrontato e poi finisco a beneficio dei professionisti in questo e
Cercando di dimensionare il rivendicazionismo nei loro confronti la questione della responsabilità professionale
Il consumerismo ha portato con sé uno moltiplicarsi di azioni giudiziarie a garanzia controlla quella che anche in italiano chiamiamo in inglese alla malpractice professionale
In italiano contro l'esercizio negligente o colpevole della propria professione che porti risultati manchevoli però guardate
Siamo arrivati al punto che ormai salvo in sede chirurgica
Salvo i casi di operazioni poco universalmente ritenute particolarmente complesse di fronte a situazioni di pazienti problematici salvo queste poche situazioni la prestazione chirurgica e si è trasformata in una prestazione di risultato
Cioè mi se ne sta facendo cambiare in sede giurisprudenziale della natura
Perché il chirurgo più ancora degli altri professionisti ma questo vale in genere per i professionisti è uno e del quale io pago l'opera ma non il risultato perché non mi sta vendendo un prodotto mi sta vendendo un servizio ministra costruendo la casa mista operando o mi sta assistendo in un processo e quindi non è una prestazione di risultato è una prestazione dopo è una prestazione di mezzi la giurisprudenza sta in più casi arrivando al punto che se è mancato il risultato quasi se ne desume che c'è stata negligenza un contributo questo sta creando una situazione di invivibilità sta portando le assicurazioni a livelli che il medico non è in grado spesso di assicurare a se stesso
Rischia di portare a una lievitazione di costi che può POR altro che queste sono riforme senza costo queste rischiano di essere riforme costosissime
Da questo punto di vista io sono spaventato quando vedo da parte dei consumatori la richiesta dell'assicurazione obbligatoria
A carico dei professionisti perché la vedo come un preannuncio di guerra di sfondamento fondo qui non riesco ad immaginare l'esistenza di un Fondo vittime per la Chirurgia parallelo al Fondo vittime della strada cioè ci sono queste questi nodi che sono venuti fuori di cui non si parla molto
Ma dei quali dobbiamo parlare
Che insomma affrontati insieme col dovuto e qui
Ma ecco io sconsiglio di prendere questo Toro delle professioni per le corna il rischio che
Cornacchini spiano nella parte sbagliata alcun dritto sino
La parola al professor Sabino Cassese
Il nostro moderatore ha invitato
L'incipit dei Promessi Sposi secondo la nota ricostruzione cinematografica di Umberto Eco il quale ha detto che in fondo quel ramo del lago di Como come va macchina da preso a bordo di un elicottero che scende lentamente
Fino arrivare in casa di Renzo e Lucia quindi
Consumatori e produttori la globalizzazione delle iniziazioni infine le professioni lo deluderò perché parlerò solo per le professioni e quindi Michel nero solo sull'uscio di Terenzio e Lucia
Per dire due cose che possono apparire contraddittorie
La prima che bisogna essere a favore della liberalizzazione perché questa conviene alle professioni
E secondo che bisogna essere a favore del protezionismo ma non della protezione dei professionisti ma della protezione delle professioni
Comincio con un primo punto che mi pare ovvio visto che diciamo sempre d'essere in Europa l'Italia è uno dei Paesi a più elevata intensità di regolazione delle professioni
Questa frase non la dico io mai scritta nello studio fatto da un istituto che si chiama per gli altri studi di Vienna che è stato incaricato qualche anno fa di fare un'indagine nel due mila e tre
Comparata sulle professioni l'Italia è uno dei tre Paesi che c'ha la più alta intensità di disciplina questo è un punto di cui dobbiamo tener conto e di cui ha tenuto conto nei giorni scorsi l'autorità Antitrust quando ha scritto che in improcrastinabile un profondo rinnovamento della disciplina degli ordini professionali
Problema che disciplina la riforma del vigile del della disciplina degli ordini professionali e quindi delle professioni regolate presenta numerosi problemi il primo deriva dal fatto che le professioni regolate sono circa trenta ma sono più di cento quelle che vogliono entrare nel recinto della regolazione dalla quale che noi vorremmo abbattere
Quindi noi abbiamo circa il sette per cento degli occupati in Italia che producono qualcosa tra il quattro e il sette del prodotto
Per cento del prodotto interno lordo che stanno in un recinto che vogliono difendere e nel quale vogliono entrare molte altre professioni
Questo è il primo problema che rende difficile la questione secondo problema e che gli ordini professionali e quindi le professioni regolate hanno a loro volta un eccesso di potere tutela
Hanno un atteggiamento fortemente protezionistica andate a vedere quello che fa l'ordine degli ingegneri per esempio davanti a tutti i tribunali italiani difendendo fino all'ultimo millimetro le competenze degli ingegneri
E poi alla fine sono assimilati alla pubblica amministrazione
Quindi sono in qualche modo si si costruiscono dei vincoli addosso perché poi alla fine arriva anche la corte dei conti va a controllare gli ordini professionali e non vi dico che cosa fa il Consiglio di Stato nell'assimilare
Le regole della pubblica amministrazione nell'attribuire nell'assegnare le regole della pubblica amministrazione agli ordini professionali
Terzo problema
Che come dire difficile affrontare gli ordini professionali formalmente son quasi tutti regolati da norme del tra il sessanta e il settanta diciamo del secolo ventesimo ma di fatto la disciplina l'archetipo sta nel mille ottocentosettanta quattro
Cioè quando fu creato il primo ordine professionale era quello degli avvocati e dei procuratori
Gli altri si sono allineati
Voi conoscete la parentesi del fascismo in quel periodo furono tutti soppressi e sostituiti da sindacati professionali di settore quindi enti pubblici e il problema e che quindi hanno una disciplina vecchia
Ma è una disciplina che non corrisponde alle dimensioni del fenomeno perché poi nel frattempo negli anni sessanta e settanta sono stati istituiti da metà degli ordini che o prima menzionato quella trentina che dicevo
E tra l'ottantasette novantasette vi è stato un incremento del sessanta per cento dei professionisti appartenenti agli ordini
Protetti alle categoria professionale protette quindi questo è un autentico rompicapo voi capite bene perché abbiamo una disciplina così antica che è andata a come dire
Al regolare un campo che è diventato così vasto quella disciplina andava bene per poche persone va male per tante persone questo è abbastanza
L'ulteriore difficoltà deriva dal fatto che le professioni anche le professioni protette costituiscono un beneficio
Che non possiamo perdere cioè e troppo facile dire liberalizziamo le professioni quali sono i benefici delle professioni
Danno un apporto di un sapere organizzato di mestieri che se non si perderebbero
Secondo costituiscono un fattore di democratizzazione non sottovalutate l'importanza da questo punto di vista delle professioni in quanto riconoscono il principio del merito dell'accesso selezionato e quindi naturalmente distruggono quello che poteva essere l'appartenenza per nascita o per classe ad una certa professione
E infine non sottovalutiamo una cosa che ha aspetti positivi e negativi l'apporto che le professioni danno al nostro Stato
Pensate soltanto che che il trenta per cento dei parlamentari è costituito da persone iscritte agli ordini professionali delle professioni protette il che naturalmente è un beneficio enorme perché vi sono dei professionisti che collaborano alla gestione della cosa pubblica ma è anche presenta un costo altissimo perché ovviamente come dire una un terzo delle assemblee parlamentari fanno una forza cospicua atti che come dire rafforza condizionante di qualunque tipo di intervento nelle professioni
I punti chiave del i punti critici fondamentali delle professioni sono state Giancarlo stamattina c'è ritornata adesso Giuliano Amato
Quello dell'area riservata il monopolio quello della autonomia degli enti che sono addirittura pubblici gli ordini come enti pubblici chi l'ha detto che gli ordini debbono essere enti pubblici
Quello del Poteri degli ordini all'interno rispetto ai professionisti cioè il loro potere ordinatorio Onno
La loro potestà nello stabilire la disciplina degli appartenenti agli ordini
E infine la questione degli ordini sottoposti a vigilanza statale cioè questa immedesimazione che c'è tra gli ordini e lo Stato
Ecco se questi sono i problemi quali possono essere le soluzioni io provo ad elencarvi cinque ordini di soluzioni primo
Non bisognerebbe istituire nuovi ordini
Noi stiamo discutendo della riforma degli ordini professionali esistenti ma intanto si costituiscono in nuovi ordini professionali
E perché no
Fondere quelli attuali stamattina abbiamo sentito da Bietti cioè piegato in quattro anni a un i n due ma molti altri se ne potrebbero unire e così si avrebbe una limitazione
In alcuni casi c'è una legge del novantanove che ha già previsto questo ordinare gli ordini professionali su due categorie anche considerando che ormai i livelli di di titoli che loro che gli appartenenti agli ordini e hanno nell'università sono differenziati e quindi ci sarà bisogno all'interno di un ordine di una ripartizione per categorie
E naturalmente riconoscere anche il fatto che vi sono delle nuove professioni ma non necessariamente le nuove professioni
Debbono comportare nuovi ordini
Con professioni protette con quel recinto di cui parlavo prima
Quindi perché non disciplinare le professioni in due categorie le professioni con ordini professionali e le professioni invece con associazioni professionali
Dove ha riconosciuto il titolo non la professione modello inglese sostanze secondo problema e e qui aveva ragione Amato poc'anzi dico l'area riservata e troppo ampia
Perché le professioni non possono avere un'area riservata molto limitata e poi un'area libera molto più ampia dove e consentito
E ai Saccenti altre professioni e professionisti che non può non appartengono ad un ordine professionale di intervenire
Facendo in questo modo si ridurrebbe l'area riservata che costituisce il vero e proprio privilegio dell'ordine naturalmente i privilegi peggiori sono quelli com'è noto dei notai e farmacisti che ci hanno anche riservato il numero dei posti che quindi impedisce l'accesso di altri soggetti
Io penso che un altro rimedio consista nel dei pubblicitari gli ordini perché gli ordini professionali debbono essere enti pubblici perché debbono esercitare un potere pubblico nei confronti dei loro iscritti
Perché i loro iscritti debbano andare avanti e giudici amministrativi nei confronti degli ordini c'è una sorta di vestizione degli ordini delle associazioni dei professionisti di una vestizione pubblica
Che non ha nessuna ragion d'essere
Così come non ha sorretto da essere il potere tariffario specialmente le tariffe fisse le tariffe minime su cui si è pronunciata più volte l'autorità garante della concorrenza e del mercato dal novantaquattro fra della tua inchiesta Giuliano fino fino ai giorni scorsi grande è stato il venti marzo del due mila e cinque che l'ultima segnalazione fatta dall'Antitrust al governo e al Parlamento
Potere tariffario che potrebbe essere benissimo come dire ridotto in un potere dell'ordine di rilevare le tariffe renderle pubbliche no a fini conoscitivi
Per far sapere al pubblico quali sono le tariffe che vengono normalmente fatte ma senza dare al professionista questa sorta di difesa per cui dice ma questa è la tariffa minima che è determinante
Voi capite bene la tariffa massima si può dire che sta lì a funzione del e in funzione della protezione del consumatore la tariffa minima certamente protezione del professionista norma non del consumatore consentire la pubblicità
Comparativa non comparativa sopprimere i contingentamenti dei professionisti ovviamente mi riferisco ai notai e ai farmacisti
Vi sembrerà paradossale ed è per questo che vi dicevo
Che le mie conclusioni sono duplici
Io rafforzerà LA per altri versi gli ordini perché gli ordini non svolgono una funzione pedagogica di confronti propri scritti perché non fanno delle scuole di formazione in modo da avere dei professionisti
Più seri
Perché non fanno la determinazione di standards professionali
Perché non fanno della certificazione di qualità perché non fanno un controllo della deontologia stamattina qualcuno diceva che erano pochissime le le procedure iniziale degli ordini per mancato rispetto delle regole deontologiche
Questo rafforzerebbe l'ordine rafforzerebbe l'ordine come nella sua funzione più seria quella che riguarda il contenuto della professione e lo indebolirebbe naturalmente per la sua professione per la sua funzione
Che io ritengo obsoleta che è quella della professione della tutela del professionista e non della professione e perché non introdurre maggiore imparzialità nella selezione voi sapete che è uno dei problemi più discussi in Italia
L'accesso alla professione deve essere consentito
Dopo una prova selettiva di cui non debbono essere maggioranza giudici gli iscritti alla professione perché la tentazione della protezione di quel circolo ristretto e molto for
Nonostante quello che ci dicevano stamattina alcuni delle dei relatori nonostante il grandissimo numero di professionisti
Perché è proprio questo possibilità di aprile di chiudere il rubinetto che le professioni stesse hanno che poi alla fine determina il mercato delle professioni
E infine io penso che la cosa ultima cosa bisognerebbe fare di consentire ai professionisti di organizzarsi in forma societaria perché questo è uno dei modi di organizzazione della società oggi e non vedo perché non si possa fare nel corso a queste come vedi
Mario ho dato una risposta contraddittoria cioè io sono a favore di una maggiore protezione della professione che non sia una protezione dei professionisti
Quest'ormone
Verrò anch'io inevitabilmente al tema delle professioni però molto brevemente e alla fine del mio intervento anche perché condivido in larghissima misura quello che sul tema specifico hanno detto Giuliano Amato Sabino Cassese
Mi sembra invece importante riprendere gli spunti agli interrogativi profondi sull'Europa che ci ha rivolto e si è rivolto Mario Pirani
In particolare se il dogma politicamente corretto almeno per inerzia della liberalizzazione non stia condannando agli occhi di molti l'idea di Europa
Io vorrei fare un paio di riflessioni su questo cercando di osservare l'Europa nelle sue diverse componenti perché questo tema secondo me lo esige
Oggi in Germania e soprattutto in Francia abbiamo una reazione contro l'economia di mercato che quasi automaticamente viene definita ultra liberale e anglosassoni che è un paradosso nella costruzione europea
Perché chi ha inventato in Europa l'economia di mercato è stata la Germania degli anni cinquanta con era e Adenauer l'economia sociale di mercato
E attraverso una serie di azioni di trasposizione in Europa con l'aiuto della Francia e anche dell'Italia passate attraverso il Trattato di Roma giù giù fino al Trattato di Maastricht quel modello di economia di mercato che potremmo chiamare
Tedesco francese è diventato il modello europeo
Questo avveniva vent'anni prima o più di vent'anni prima che la signora Thatcher portasse l'economia di mercato nel mondo anglosassone che era pale o socialista allora non era ultra liberale
Quindi io vedo in questa
Mancata rivendicazione storica dell'avere messo in Europa l'economia di mercato da Francia da parte di Germania Francia il riflesso di due difficoltà che questi due Paesi hanno in questi anni
La Germania il peso non ancora riassorbito della riunificazione in Francia il peso
Sempre più acuto mi pare del constatare che inevitabilmente l'Europa formata se negli ultimi dieci o quindici anni
Non è più un'Europa di marca francese dal punto di vista linguistico culturale delle concezioni sotto diversi profili
Il caso delle professioni come si inserisce in questo ma io vedo il caso delle professioni come semplicemente il caso limite di una tipologia
Molto più generale
Se noi guardiamo anche sulla base del studio comparativo appena citato dal professor Cassese dell'istituto di alti studi di Vienna
Il grado di regolamentazione anticompetitiva delle professioni che
Per paradosso convenzionale chiamiamo libere
Maggiore nei paesi a tradizione corporativa
Cioè nei paesi nei quali in generale non solo per quanto riguarda le professioni le politiche pubbliche le politiche pubbliche economiche
Sono sensibili o sono dettate dall'azione spesso concertata delle forze della produzione
Gli imprenditori i sindacati
E da questo punto di vista in Europa oggi veramente osserviamo due situazioni molto diverse
Nel mondo politico economico nell'establishment di nuovo francese tedesco ma ma anche italiano
Si fa fatica a motivare politiche con l'interesse dei consumatori
Viene obiettato che soprattutto in una situazione di difficoltà competitiva dell'economia europea l'interesse da guardare per primo è quello dei produttori che dopotutto i consumatori sono anche lavoratori eccetera
In Europa lo dico col massimo rispetto il campione di questa visione
Della prevalenza dell'interesse del produttore meglio se dell'industria tradizionale manifatturiera e il cancelliere Schröder
Ma anche in Francia
Io sono stato molto colpito una volta non so se il dottor Martinello fosse presente a Bruxelles a una riunione europea delle associazioni dei consumatori
I le le associazioni francesi dei consumatori in modo del tutto dissonante rispetto a quelle di tutti gli altri Paesi
Portavano avanti due bandiere essenzialmente come consumatori la politica agricola comune
E i servizi pubblici servizi di interesse economico generale erano molto più francesi e consumatore
Le politiche che l'Unione europea ha fatto in questi ultimi anni in quel diversi ultimi anni
Materia di concorrenza di liberalizzazioni eccetera effettivamente hanno preso sempre di più a parametro di wafer di riferimento l'interesse dei consumatori
Ma incontrano una difficoltà di spiegazione e di accettazione in Paesi nei quali storicamente sono le corporazioni a dettare le politiche
E
La
Lo sblocco credo possono consistere nell'evidenza empirica e cioè nel mostrare che in quei Paesi
Regno Unito ma Stati Uniti e anche
Tuttora non è membro dell'Unione europea in quei Paesi nei quali le politiche pubbliche sono più ispirate all'interesse dei consumatori
Ebbene l'esito è più favorevole ai produttori perché quelle economie diventano più competitive su scala internazionale le imprese prosperano di più
E tra parentesi si crea anche più occupazione
Io credo che questa logica generale bisognerebbe cercare di farla valere anche nel campo delle professioni
A proposito del quale
Il il nostro moderatore
Sì sì si chiede insomma se o o implicitamente si chiede se la ricetta delle liberalizzazioni che sta alienando gli europei nei confronti dell'Europa
Debba essere fatta valere come nei confronti delle professioni ecco io credo che qui possiamo affrontare il tema con animo più leggero perché
Se su certe questioni di liberalizzazione Esterna dell'Europa
Possiamo chiederci come commisurare le con misure di protezione dub Trio ne comporta eccetera
Beh io credo che se c'è un caso in cui certamente una liberalizzazione gioverebbe alla competitività delle dell'economia della sua affermazione
Sul piano internazionale e la liberalizzazione ragionata delle professioni
Non è tanto una apertura men che meno a simmetrica verso l'esterno ma è una
De Petri ficca azione di mercati all'interno e abbiamo sentito stime al nove per cento dei costi delle dell'impresa
Mi sembra che dovremmo anche nel nell'opera così complicata politicamente giuridicamente della liberalizzazione delle professioni
Dare sempre più valore all'aspetto economie esterne della liberalizzazione delle professioni io vedo in questa liberalizzazione delle economie interni diciamo ovvie immediate difficili da conseguire Movilă sul piano logico
Cioè la riduzione dei costi per gli utenti che siano in prese che siano
Consumatori
Ma mi sembra che si possa anche parlare di economie Esterne della liberalizzazione delle professioni
Nel senso di apertura di spazi politici per interventi di liberalizzazione su altri fronti
Di economie o di un'economia come quella italiana che ne hanno molto bisogno per esempio molto si è fatto nel campo del mercato del lavoro e nel mercato dei prodotti per quanto riguarda liberalizzazione e concorrenza
Ma credo che siamo tutti convinti che devono essere fatti altri passi
A me sembra che sia difficile politicamente che vengano accettati questi altri passi se le professioni possano restare ferme nella condizione di partenza quindi vedo anche un potenziale di contributo esterno dato in un'ottica più ampia di liberalizzazioni se si può mostrare che questo settore si muove
Lane prese abbiamo la fortuna credo di trovarci in un momento in cui l'espressione ufficiale dell'impresa
Quindi non solo i Cavalieri del lavoro ai quali va reso atto per questa iniziativa di oggi ma anche Confindustria invocano dicono di invocare dobbiamo crederci più politica della concorrenza
Quindi dovranno evidentemente per coerenza accettare anche interventi concorrenziali più vigorosi sui mercati che li toccano direttamente
Ma sarà difficile che possano farlo e persuadere la loro base
Verso l'accettazione di di interventi più liberalizzatori e con e competitivi se una parte importante dell'economia quella professione rimane
E penso anche all'università che anche che è un'espressione esemplare di una parte importante del sistema che
Largamente governata da logiche corporative e dove i produttori cioè i professori hanno molta ma molta ma molta più voce in capitolo dei consumatori cioè gli studenti e i potenziali
Datori di lavoro agli studenti nella determinazione degli orientamenti e delle decisioni
Un'ultima considerazione che vorrei fare apparentemente priva di rapporto col tema delle liberalizzazioni e della liberalizzazione delle professioni
Io credo che ci sia stata in questi anni un'eccessiva concentrazione di attenzione sulle tasse come fattore di competitività di un Paese
Oggi in Europa ASS semplificando moltissimo c'è un'area di un'Europa che non cresce o che cresce poco che è fatta dalla Francia dalla Germania in questo momento purtroppo in modo particolare
L'Italia sono Paesi mediamente ad alte tasse c'è un'Europa che cresce ma dentro la quale si individuano sempre più chiaramente due sotto Europa che crescono una parte nordoccidentale Gran Bretagna Irlanda che ha crescita abbastanza alta in effetti tasse molto basso
Ma anche una parte nordica nordica scandinava che in questo momento cresce molto bene
Che ha tasse a
Forse
Forse non è del tutto irrilevante che cosa lo Stato fa con il gettito delle tasse
Dal punto di vista la competitività di un'economia
E se andiamo a guardare e se guardiamo i risultati dello studio di Vienna in quei Paesi nordici così come nei paesi nord-occidentale dell'Europa le e in in mercati sono più liberi questi Paesi hanno un tasso di trasposizione delle norme sul mercato unico migliore dei paesi
Germania Francia Italia ci ha spiegato Giuliano Amato come queste
Comi recepimenti del mercato unico siano fattori di liberalizzazione a modo loro e di dinamismo e hanno ci mostrò lo studio di Vienna sistemi di regolamentazione del professioni più liberi e meno anticompetitivi
L'iniziativa della Commissione europea che ha bene illustrato questa mattina dottoressa Vannini
Aveva lo scopo e sta credo conseguendo gradualmente l'obiettivo di dare un impulso politico una base conoscitiva e anche di aver indicato un percorso di intervento che solo in minima parte può essere da Brussel ma che deve vedere impegnati i governi nazionali e le autorità nazionali dalla concorrenza
Io condivido molto l'atteggiamento credo che Giuliano Amato in particolare
Non su come compiere questo percorso non aggressività radicale verso le professioni perché questo rende persino troppo facile avere la chiusura a riccio
Ma
Credo che sia cruciale far salire la pressione dalle constituency s'potenzialmente interessate a professioni davvero più libere che sono le imprese e consumatori
Di qui importanza credo dell'iniziativa di oggi di Francesco Merloni dei Cavalieri del lavoro perché ha fatto questo
Credo che più che un'analisi è un approfondimento abbia avuto questo significato
La mia ultimissima riflessione che non bisogna perdere la speranza siamo a Palazzo Altieri siamo ospiti dell'Abi
Io ricordo qui dibattiti negli anni ottanta in cui si parlava timidamente di liberalizzazioni del sistema bancario di rimozione dei vincoli
E regnava la sindrome di Stoccolma nel senso che i banchieri stessi presidente allora di questa associazione erano i primi a opporsi a proposte
Intese a renderli più liberi da vincoli
E se ci pensiamo allora le resistenze alle liberalizzazioni erano ancora molto più formidabili di quelle che oggi
Rendono difficile la liberalizzazione professioni perché c'era in gioco anche il grande interesse dello Stato a trovare vie di finanziamento abbastanza semplici per il proprio ingente disavanzo pubblico e un sistema bancario imbrigliato serviva molto a questo a questo scopo
Insomma oggi la situazione è radicalmente diversa
Saranno imperfetta ma è radicalmente diversa e quindi se in un periodo lungo ma non secolare quello è stato fatto credo che si possa veramente essere fiduciosi anche per quanto riguarda le le libere professioni
Porre l'onorevole Roberto Pinza
Evidenzio dagli ultima prova del rosso Monte
Sono bell'augurio ma spiccio è anche una preoccupazione
Perché siccome mi capitò di occuparmi allora del Testo unico bancario di quello che sembrava suo modificazione inizi degli anni novanta con qualcuno dei presenti
Ricordo anch'io tutti i mille ostacoli che si determinano nacque gli ostacoli li vincemmo perché c'era una norma cogente
Cioè perché c'era la seconda direttiva ceri che in qualche modo ci imponeva rapidamente di modificare il nostro sistema lo dico professore vedere io son d'accordo con lei vorrei sperare che non sia necessario di nuovo per una direttiva cogente per fare qualcosa sui servizi professionali questo mi pare un po'il problema è una cosa che mi fa più impressione
è questa
Sembra di è sicura di una fine di una stagione in cui sono state fatte riforme importanti
Pongo basti citare per tutti il Testo unico bancario Testo unico della finanza e per dire una cosa che è interessata a livelli diversi Giuliano Amato almeno stesse stessa questione delle fondazioni tante tanti problemi di grande momento sono stati affrontati poi improvvisamente la vena Sineri ditte e due dei delle questioni principali di tipo organico che in questo momento
Ci sarebbero già dovute risolve o comunque si seduto affrontare con ben maggior forza chiamiamo la tutela del risparmio chiamiamo con questo titolo per un verso le professioni per l'altro si stanno tranquillamente incamminando verso una fino a legislatura inconcludente
Quel calore questo sia no ma una ragione come fosse di auto mortificazione semplicemente come dice lei giustamente una ha ragione di impegno maggiore pur con le cautele di cui parlava Giuliano Amato
Cioè credo anch'io che non sia il caso di affrontare di cercare nemici a tutti i costi quando si affrontano temi di questo genere
Però questi temi vanno affrontati
E vanno affrontati perché
Lo dico in modo un po'paradossale sbrigativamente
Questa è una società che sembra fatta per le professioni
Quando noi diciamo tutti ripetendo quello che è diventato un luogo comune che profondamente vero che questa è una società della conoscenza in cui il possesso dei dati conoscitivi elemento premiante
Della vita professionale imprenditoriale dalla presenza sul mercato
Automaticamente dovremmo dire allora il tempo delle professioni
Nella società della conoscenza dovrebbero avere una capacità di particolare di avere un ruolo di particolare rilievo le professione che per ragioni storiche ma che attengono a loro natura vengono effigie professioni intellettuali e questo dovrebbe esser loro momento la perché non è
E avviene esattamente il contrario
La ragione di una modificazione di un intervento anche legislativo possa interventi di costume di comportamenti eccetera Stein testa spesi vischiosi in teoria questo dovrebbe essere l'ambiente giusto per come posso dire per un massimo ruolo delle professioni invece questo non avviene
E e non avviene per chi conosce il mondo le professioni lo conosce a fondo nella sua interezza
In per tanti motivi uno dei quali è sicuramente anche l'udienza del professionale il cui giustamente si sono soffermati tutti quelli che sono intervenuti e l'hanno perfettamente ragione di queste è uno dei temi
Sarà anche il nostro sistema imprenditoriale fatto così e tende a riprodurre le professioni a sua immagine e somiglianza sarà anche la storia del nostro Paese queste assai che abbiamo nella testa un una forma individualismo esasperato sarà perché adesso interessa fino a un certo punto però il dato di fatto è che non abbiamo riprodotto nelle professioni le caratteristiche del paese che uno di essi ha molti piccoli
I nostri professionisti sono molti esageratamente molti
I raffronti numerici fra il non fa il nostro da altri paesi non per la verità in tutte le professioni ma la maggior parte evidenzio che siamo molto più per abitante per un progressista per abitante di quello che non avvenga
Negli altri Paesi essa siamo correlativamente molto piccoli come struttura professionale
Questo naturalmente si vede di meno perché ha nella sua attività dimensioni grandi quindi va automaticamente cercare un professionista
Che abbiano strutture adeguate eccetera ma è così le professioni oggi in realtà stanno subendo la stessa divisione fra due gruppi pochissimo comunicanti che ha subito a suo tempo la distribuzione
Ci sono alcuni grossi studi alcune grosse realtà che camminano la modernità
Possono avere costi elevati ad ognuno giudichi come vuole ma insomma non loro capacità di risposta
E c'è una quantità enorme di piccolissime strutture professionali che è reattiva nei confronti della modernità
La ragione per cui le professioni non conducono la modernità ma la
Lo Stato
Non tutto si capisce ma in parte ed allora questo epico professioniste le dalla modernità con un problema
In una struttura
A buchi si può capitare investito dotazioni librarie di computer modeste
Capacità di formazione bassissima perché ha in ogni momento la cosa da fare quindi non ha un tempo per la riflessione e per la formazione per la formazione culturale
Ogni volta che vede la novità che si affacci che siamo novità dimensionale c'è da fare un contratto al cinque dieci mila chilometri di distanza o non importa di quale altra natura un settore nuovo che si apre una normativa diverso avverte con fastidio
Non conduce la modernità non lama
è questo il problema quando illa
Prima
Tutti in particolar modo Sabino Cassese faceva poneva il problema della qualità professionale questioni di ponti alla assumente ha ragione
Non è che non ci sia concorrenza
E che spesso a basso livello
Cioè nel rischio un pochino quello che si è verificato attraverso il sistema della della del massimo ribasso del
Negli appalti senza pre-qualificazione cioè l'unico risultato pratico e che gli appalti li ha sospesi cinque sei volte ben giudicati al massimo ribasso ad imprese che non erano vere alla qualità per per per rispettarli lo dico paradossalmente non è esattamente così nelle professioni ma è un po'così
In questo momento quello che sta avvenendo nei livelli medio-bassi delle professioni la loro popolarità di sezione danno poco ricevono poco in cambio
Gli studi non si stanno fortificando si stanno di struttura indoor grandi studi no
E agli studi stanno strutturando eccome
Ma lo stile picco oggi si destruttura
L'avvocato con una segretaria e sostituito dal cinque avvocati con una segretaria lavoro sui costi non potendo lavorare sui fatturati
Cioè fa perché fa di commercio
La parabola negativa della distribuzione iniziò così
Quando non avendo più le dimensioni giuste e non potendo lavorare sui fatturati perché erano i responsi degli cercò di lavorare sui costi prima mano licenziano e commesse poi ridusse ancora con cui chiuse
Allora
Lo dico questo per
Sottoporre le altre delle altre considerazioni e per dire non tanto ricette insomma per dire come si può intanto io non porrei limiti per quello che riguarda la struttura organizzativa professionale francamente che si tratti di una di una persona si che si tratti di una situazione professionale che si tratti di una società di persone che si tratta di qualche altra forma o anche le società di capitali purché con ovviamente stante l'abilitazione individuare io francamente non vedo differenze in questo anzi tutto quello che può servire al potenziamento della struttura oggi qual è la realtà
Perché Monti per nascondere la testa dell'apporto di capitale e non rompere il principio identità della professione si crea una società di servizi
C'è un professionista singolo che ha alle spalle una società di capitali
Che è una forma di infingimenti non serve io credo che la sua Monti se Del Monte conosce scompare credo non serva assolutamente niente e credo che invece spingere il mondo le professioni verso come posso dire delle strutture più robuste sia un primo sì un primo elemento e secondo elemento sempre sul tema della qualità io arriva rapidamente alla conclusione ma insomma
Opinione dice Serianni Mahjoub prossima legislatura perché temo che in questa sala
Possibile fare ben poco insomma
Il secondo aspetto è quello di cui si parlava prima cioè secondo aspetto è quello è quello della formazione cioè se gli ordini professionali devono continuare ad esistere punto interrogativo B e questo quello di cui si devono occupare magari non in esclusiva
Ma questo ciò di cui si devono occupare oggi gli ordini professionali visti realisticamente di che cosa si occupano qualche opinione entri tariffe quando il rapporto fra i progressisti cliente rotto quindi si occupano della patologia per apporto e quindi non c'è costruttività è semplicemente il preludio ad un'attività giudiziale attraverso i quali professionista recupera ciò che
Deve avere e qualche limitata sanzione disciplinare tagliato organizzata
In in modo molto cauto perché perché perché quelli che erogano le sanzioni sono gli stessi che sono eletti e dalle persone fra le quali ci sono quelle che sono destinatari delle sanzioni quindi è un cioè chiuso abbastanza poco incivile
Allora io vorrei per un attimo affrontare il problema ordini professionali sia muovermi in senso distruttivo non credo che questo Giove non ci giova assolutamente nulla però non c'è dubbio che se questo deve essere l'unica sostanza Ordine professionale beh allora si giustifica
Se comincia invece a lavorare sulla qualità del rapporto professionale e quindi sulla formazione e quindi sulla formazione sulla adeguatezza delle modalità di svolgimento di questo rapporto dove volevano si copre terza ed ultima non parlo delle tariffe insomma ci sono delle cose che non ci sono più una realtà le tariffe servono soltanto dei giudizi di come punto di riferimento dei giudici all'altro liquidazione dei compensi nel rapporto diretto più niente
Professionista non ce ne sono gli sci proprio di dire un attimo andiamo spogliare le tariffe
Anche la definizione in percentuale
Che è qualche cosa che la maggior parte periferie pugno ma è diventata una prassi
Perché ovviamente colui che si serve di un che chiede un servizio professionale ha bisogno di mettere un sistema di costi e quei dovendo mettere un sistema di Cortenova auto secondo criteri che non ha niente a che fare con quello del minimo della Massimo professionale in ogni caso che nella maggior parte dei casi preconcordato
Mi interessa invece dire qualcosa sull'ultimo ponte con questo finisco
Che il tema della responsabilità professionale al già Giuliano e poi son così
La giurisprudenza evolve negativamente nei confronti dei prestatori di servizi professionali come volle negativamente nei confronti del prestatore di servizi bancari oggi hanno giurisprudenza che è molto più sensibili alla tutela del terzo
E quindi è la tutela del cliente alla tutela del consumatore alla tutela del risparmiatore investitore voglio dispense tutto di questo senso qui ma non Italia Italia
E Ford Italia il perché non dire che in questo c'è anche
Una
Una validità sabato dato che la dispersione di vita di Oriente di orientamenti
Questa strada è una strada sulla quale
Bisogna con lei in qualche modo Bite bisogna arrestare insomma come pensa qualche ordine professionale mettono a mano contro il torrente lo fermai lo pongo si fa la stessa fine delle mani che si mettono contro il torrente il trenta tra musulmani vengono rotte
Delle volte anche chi ha tentato nega
Non è non è questa la soluzione io già non son d'accordo Conte solo su tutto un lieve dissenso ce l'ho su questo punto anch'io sono un po'come posso dire incerto di fronte all'obbligatorietà
Delle delle assicurazioni però qual è il problema questo Chen sei nostri grandi giuristi civilisti che quando il fenomeno diventa molto ampio al concetto di responsabilità deve sostituire il concetto di rischio
Cioè quando si svolgono delle professioni che hanno un'attitudine al rischio a generare a girare dischi per colui per coloro che prestano
Non è più il problema della contesa fra teme io erogata la prestazione utile ricevuta vediamo sull'erogato male tu mi crea una vertenza diete litighiamo discutiamo tutta la vita
Rendersi conto che ormai questo è un rischio che è entrata nella realtà sulla quale si lavora con criteri si lavora con criteri statistici
Io credo che convenga questa come soluzione altrimenti l'alternativa è un contenzioso past sesto
Che è quello che sta dilagando progressioni già in progressione geometrica cioè i nostri tribunali sono intasati di cause di responsabilità dei professionisti tutti geni e spezie
Anche per quello che diceva prima uno degli intervenuti e cioè agiranno spesso che ricevo ormai nell'utilizzato dalla prestazione c'è la certezza del risultato non la richiesta che venga svolta
In modo adeguato però so di avere un problema che sicuramente non non piaccia ad alcuno a qualcuno ma insomma
Una domanda ed io mi sono sempre posto esse non occorre una delimitazione della responsabilità patrimoniale dove sta il problema dell'assicurazione strane limitatezza del rischio
Non vorrei far torto qualcuno c'erano prima l'ho visto uscire un sasso altri presenti qual è il problema della sede responsabilità nei confronti dei revisori dei conti e sono state per centinaia di miliardi
E ci sei mila denunce sicuro
Limitatezze del rischio in termini quantitativi merende di farsi di fatto difficilissima superò assicurabilità
E non c'è più nessun collegamento con la prestazione son collegamento anche un compenso D'Andrea ha fatto l'indagine su Parmalat
è emerso che c'era una società di rating non deve visione
Non sa di rating ha percepito un compenso diciamo modesto nell'ordine di qualche centinaia di milioni di lire dell'esposto e responsabilità nell'ambito di qualche migliaia di miliardi di lire
Questo fa saltare il sistema c'è congegnato così il sistema assicurativo non risponde allora il professionista scoperto fa Codice Vito generano scappa
Che quello che già sta succedendo nelle sale operatorie
Cioè il professor scoperte di fronte al rischio di una stima esercitare travolgente che distruggerebbe la vita scatta
E di fronte all'operazione a rischio in cui poi dopo ci può essere anche un esito negativo ma c'è comunque la certezza resta negativo se non si interviene non interviene
O comunque molto portato a non intervenire molto spinto intervenire ora io tante volte mi sono chiesto in perfetta solitudine
Se invece non però avevo cercato di introdurre giusto risparmi e devo dire che ha voluto anche assensi all'ultimo momento mi chiedo se non varie Vezzola
Però coccole alcuna responsabilità così delimitate quello sicuro se dal suo stesso al terzo fruitore che alla fine il risultato lo terrà
Mi ha molto impressionato quello che uscito ieri a Blera inizio sul terzo mandato ha intitolato il suo ipotetico Reform spetti
E nel
Petto c'ha messo per prima cosa
Sto di fronte alle prestazioni sanitarie mattoncini
Cioè non lasciando le persone allo scontro medico il cliente ma congelando sistema anche di conciliazione assicurativo eccetera in maniera soluzione non lo so è uno dei poi mentre si possono fare in tema di responsabilità professionale
Ho allora credo che possiamo concludere io debbo soltanto come dire ringraziare soprattutto il professor Monti e anche gli altri questo Monti perché deve
Dato un po'più di
Corpo le mie provocazioni agli altri debbo dire che le motivazioni erano due una che intatto altresì cominciata questa tavola rotonda attorno alle quattordici commento della siesta era necessario quanto meno un minimo di provocazione per impedire a calata delle palpebre la seconda e cioè quello che hai detto vittoria sveglio non gliela resti avrei detto Mara adesso comma con maggiore cautela interessi maggiore cautela
L'altro è che io
Avendo dato come
Il però è di cent'anni di solitudine o che le hanno pure in via trentaquattro batte che va dal trentaquattro battaglie perdute tutte io ero andato molte battaglie liberiste brutta una tra e tante quella contro l'ordine
I farmacisti e in genere essendo liberista convinto
Mi è venuto il sospetto come altre volte durante la mia vita che l'eccessivo attaccamento alle proprie posizioni porti a un
Banchi lo si nella nei confronti del mutamento delle situazioni
E dato che la situazione europea e questa ondata di antieuropeismo mi preoccupa molto credo che una stai
Come dire dei termini che avrei dato qualche anno fa sia una risposta così di
Di condanna tout-court di queste di questa ondata anti europeista senza trovare gli argomenti
No credo che ogni volta bisogna riproporsi l'analisi concreta della situazione non essere attaccati re
Ingiustamente Ruggero organicamente a delle posizioni di principio e analizzare la situazione per quella che del resto essendo stato stalinista nell'gioventù uno Luft forse l'unico insegnamento che mi arrestato è una brevissima risposta che scali
Dette ad un intervistatore Kingsbury Smith Capa Tuvalu
Lei si contratti mi disse ebbene sì mi contraddico
E intreccia appunto
E con questo di