VIII congresso dell'Arci

Do la parola al compagno montani Mariano di Venezia
Beh non è facile intervenire per primo soprattutto nella giornata conclusiva quindi vi chiederei un attimo di aiuto
E se l'associazione significa vivere nella società
Essere continuamente innestati immensa svolgersi articolarsi in presa diretta con il mondo e con la storia
Questo essere in presa diretta già forzati io credo cioè insegnato alla nostra alla nostra associazione adesso è un soggetto sociale essenziale
Un fondamento del consorzio civile
è una considerazione che sicuramente ci riempie di orgoglio che giustifica la qualità e la quantità del nostro intervento che ci fa comprendere sia lo sviluppo di questi anni sia un insieme di contraddizioni e di difficoltà
Indubbiamente essere in presa diretta significa avere al tempo esteso grandi potenzialità e grandi vincoli
Partire da quello che lanciò e oggi qui ed ora significa considerare la scelta confederale né come ineluttabile né come eminentemente organizzativa
Significa ritengo rinnovare la frizione forse un po'usurata la frizione che da sempre ci aggancia alla storia alla società
Ritengo che l'Arci nella ricetta confederale Deva debba affermare la propria vocazione ad essere stella polare
In questo senso anche i pannelli che
Così individuano
Contornano questo nostro complessa congresso sono estremamente espressivi
Tutti abbiamo potuto apprezzare l'evoluzione anche espressiva nella costruzione della proposta confederale
Mi piace ricordare in particolare la parola Perton che sia di forza inserita nella fredda definizione sistema di autonomia
A tutti credo quella perda immediatamente richiamato l'infinito campo di possibilità che si presenta il socio nel momento in cui si scrive a una nostra base associativa
Sa bene che da quel momento in poi passerà attraverso un gigantesco non solo ma anche
La Confederazione ci pone all'interno della società come sistema aperto di Autonomie come soggetto in grado di produrre un tale campo di relazioni una tale vitalità organica
Da qualificarci proprio io credo come stella polare
Nel dibattito dell'ANCI Veneto
Abbiamo definito come ricchezza propria dell'Arci la possibilità data ad ogni articolazione ad ogni specifico momento aggregativo di rapportarsi ad una miriade di altri momenti
Trovando così dimensione di massa intreccio di competenze scambia e crescita comune
Ancora di più a Venezia
La mia città nel nostro lavoro in comitato e dei circoli ma è già spaventato la diversità e la varietà fa parte del nostro patrimonio di valori articolare e armonizzare l'insieme degli eventi delle relazioni delle possibilità che quotidianamente creiamo
Pensiamo solo al libro per la pace Libra punto realizzato a Venezia una serie di artisti scuole e tendenze diverse stanno insieme in questo libro
Anzi loro stare assieme pacifico diventa messaggio di pace per gli ambasciatori stranieri che transitano a Venezia
E più ancora punto focale sintesi potenziamento della cultura di pace nascente né i nostri circoli
Cultura della pace per noi non è certo un'etichetta è un dato quotidiano un'emergenza esistenziale il collante spesso delle basi associative
Da Venezia dal Veneto giunge anche questo la cultura della pace deve entrare nel nocciolo duro della nostra stella polare Arci in quella che abbiamo chiamato costruzione comune democratica del programma
Non è una scelta facile quella che stiamo per compiere occorre fiato occorre come dicono spesso gli atleti
è attivo e responsabilizzante quello scelto da noi dell'UISP
O più ancora la pienezza muscolare di quell'artigiano di Murano è un'isola di Venezia che chiamiamo il soffiatura del vetro
è incredibile vederlo all'opera ogni singola parte della sua persona è tesa nella trasformazione di quel pezzo incandescente di vetro
Persino il respiro la sua anima
Un momento una danza subito compare la forma e dalla forma l'opera potrà sembrare strano o forse banale ma quei corpi il disco a Opole Sofia Tore in ogni loro singola parte coinvolti nell'opera di trasformazione è l'immagine che mi sembra più adatta a descrivere la nostra associazione
Anche nei loro occhi mis mi pare riflessa una stella polare
Fiato io credo che nei territoriali circoli polisportive abbiamo dimostrato di averne molto
Fiato e saper fare bene il nostro mestiere ogni giorno a creare il piacere di stare assieme
Saper pensare riflette portare a livello di coscienza i fenomeni importante la fatica intellettuale
Senza dubbio il momento della formazione di operatori e dirigenti è entrato nella nostra associazione l'esperienza nel comitato di Venezia
La spesa più le stesse priorità scelte nel congresso dell'UE spetta ci portano a tracciare una nuova trasversalità non si deve prescindere dal momento della formazione
Vagli associative formazione individuano e qualificano il dirigente sarà poi la cultura del fare a dare continuità alla sua azione
L'associazione è parte determinante della nostra società
E riempie il nostro tempo dell'esistere
Quando la mente pensa la psiche ricerca gratificazioni il corpo si espande nell'ambiente
L'Arci è un capitale come non cogliere nelle produzioni dell'ultimo periodo immagini positive e cariche di speranza per il futuro
Vivicittà è già un prodotto del futuro del futuro sistema di autonomia
è evidente in essa nella preoccupazione di vivere l'ambiente del piacere di stare insieme senza confini in contemporanea qui ed ora nella assunzione delle modernità come strumento per creare legami un'idea una produzione dell'Ulster ma con sullo sfondo io credo la stella polare
Ancora Ovest per un'incerta come non coglierci la profonda tensione alla solidarietà che attraversa l'associazione come non sentirla canto come abbiamo fatto noi a Venezia
Accanto alle esperienze molteplici che territoriali e base associative compiono nel mondo delle tossicodipendenze degli handicap della terza età dell'emarginazione
La battaglia per una forte una nuova e più forte soggettività nel mondo sportivo che illustra conduce non è certo cosa diversa dalla battaglia di altri pezzi della nostra associazione per diventare soggetti autonomi di o di organizzazione della società civile
L'annuncio della Goletta Verde a Venezia ha mobilitato l'intera nostra stazione in Venezia
La frattura tra uomo e ambiente la difesa della vita su questo pianeta e un'idea diffusa nella società
Fra i nostri soci però forte la volontà di intervenire
E questa opportunità la nascente Legambiente di Venezia gliela sta costruendo
Ho scelto solo alcuni esempi molto parziali legati semplicemente alla mia personale esperienza
Altri credo potrebbero fare diversi esempi tutti possiamo individuare però nell'ANCI alcuni segni positivi per il futuro
Vorrei questi segni valorizzarli nelle difficili scelte di questi giorni
Questi segni questo sistema aperto di Autonomie nascente questo sorge in un cielo aperto profondo della stella polare
Consentitemi da ultimo di evidenziare l'importanza della costituzione di interventi sui diritti civili
Il nostro sono cioè prima di tutto un cittadino non di chi non dimentichiamolo questa dimensione
Anzi la nella difficoltà quotidiana ricordiamoci di questa dimensione la ritengo sia opportuno combattere la solitudine
Grazie
Ringraziamo il compagno
Lontani
La parola al compagno Paolo Marconcini della Valdera di Pisa Pontedera
Si prepari il compagno Mauro Amoretti di Carpi
Quasi per scongiuro
Avevamo detto che i nostri congressi territoriali
Che ad Abano ci aspettavamo un congresso nazionale sulle politiche associative e non una gigantesca conferenza di organizzazione
La relazione di serie A specie nell'ultima parte corrisposto alle nostre aspettative in molta parte corretto dei nostri paure
Si tratta di vedere adesso nel merito cosa si deciderà
E se in futuro la pratica di simile teoria corrisponderà a quel senso di vita leggera di poesia
Presenti in alcuni passi di intervento dipinto che mi sono piaciuti altri mi sono piaciuti in Pomino o se la poetica associativa per così dire lascerà il posto a ben più prosaici maneggioni e spartito morì
Il punto è qui
Le motivazioni che sono alla base della Confederazione le sue finalità
Non mi piace pensare soltanto da ragioni di opportunità o di potere
Che non sono perché non sono quelli territoriali
Mi colpisce il ragionamento che ricerca ragioni politiche di fondo ma qui semmai ravviso una necessità di andare un po'avanti cioè di convincere firmamento che dice la società è articolata frammentate complessa
L'emergenza le emergenze sociali le aspirazioni individuali presuppongono un'associazione non osi ficcata in un mitico disegno di unità Mon associazione altrettanto articolata capace di una interpretazione della soggettività
Mi aspetto però che questo non significhi rappresentare l'Arci come quella conchiglia raffigurata su un manifesto dell'Aci pesca rispondente al nome di micro con smusse vulgaris
Una serie di micro Cosmi associativi protetti da un guscio duro impermeabili
Che volgarizzato riducono ad infimi termini la propria economia di esistenza
La propria capacità patrimoniale aziendale il concetto di interpretazione della soggettività che è altra cosa e che presuppone si strumenti in scala adeguata ma con una capacità di visione più larga di cui saremo proprio noi a privarci
Non vogliamo in sostanza alla domanda essere come quella parte che eppure svizzera sulla conchiglia fossile ma nemmeno ci piace se non li natura il microcosmo su volgarissimo
Bisogna conservare anche nel nostro Statuto confederale le ragioni di fondo che sta alla base dell'Arci quelle dettate britannici dall'articolo due lancia un'associazione culturale che si batte contro ogni forma di emarginazione di vessazioni giustizia di solitudine
Ponendo i circoli e la base associativa come fattore fondante e rappresentando i propri soci individuali
E cercando di rappresentare in maniera autonoma a livello sociale parti sempre più ampia della società civile
Bisogna qui a questo punto magari chiederci percorsi in primo luogo l'Arci nata all'interno di un movimento che si batteva per la conquista dello stato sociale che vuole oggi nella nella crisi dello stato sociale nella teoria del più mercato meno Stato
Noi siamo contro l'assistenzialismo ma dobbiamo anche porci alla caduta dello status sociale che significa disoccupazione diffusa che significa disoccupazione giovanile caduta dei servizi sociali
Effettuo scesi reading ristretti azioni selvagge tutto questo ci sta
Alla a fronte di del decisionismo e dalla politica del mostrare i muscoli si pensa la situazione inglese quattro milioni di disoccupati
Cioè quando lo Stato sociale smette di funzionare mette in luce una crisi di regole negativa quanto l'eccesso di regole allora bisogna battersi contro questo per proporre agli enti locali il passaggio di servizio al progetto sociale per andare avanti nella progettualità degli dell'intervento sociale
Appunto ponendo quello che sappiamo c'è il nostro tutto polmoni non tutto pubblico il ruolo delle delle la risorsa associativa del privato sociale
Anche con un amico riconoscimenti giuridici scongiurando poi sul piano politico l'appiattimento della politica solo sulle istituzioni sulla gestione di un realismo che non di appiglio a nessuna lotta alle su un'utopia a nessun movimento
In questo senso noi possiamo dobbiamo rapportarci arrecato producendo azienda Rita costruendo nostri cooperativo che vestono nostri cooperative all'apice con l'aggressivo dinamico la partita IVA la gara la gara di appalto lecita si privata
Queste le OPA su cui dobbiamo andare avanti magari con una scommessa vanificare se la prossima se è possibile gestire con leggi di mercato muovendo come fine quello di associare
Ma associare perché questa è la seconda domanda
Aggregare per noi è una passione un piacere anche ma voglio dire o ma è è un fine dobbiamo capire se sono fini a sé un mezzo credo che sia un po'tutti e due che sia giusto aggregare per aggregare non strumentalizzare crucifere sono un'attività o un servizio
Ma bisogna anche sapere
Perché ad essere per chi denuncia un'emergenza per chi vuole vivere o lasciare la vita meglio di come il modo meglio di come l'ha trovato si è al per coloro anche una forza che richiede giustizia una forza di trasformazione di progresso
Non omologata al potere o l'atteggiamento conformista ovviamente in termini diversi sui nuovi terreni che per gli altri partiti sindacati istruzioni diventano una ragione in più per noi invece diventa un motivo fondanti originale questo l'originalità che va ricercata
E allora si accendono nuovi canali di comunicazione culturale di massa
Mediale poetica per non essere passivi fruitori si va nel Kolyma per cambiare lo sport per trasformare non per lo sport del potere per la diffusione quartieri le scuole e non certo per un senso consensi minoritario
Si sta con i cacciatori ma riuscendo e magari non a colpi di referendum secondo me ma riducendo però con un inderogabili riforme della pole della politica venatoria la pressione ancora troppo pesanti del carcere sul territorio
Ci si batte per la difesa delle azioni dell'ambiente
Mantenendo le caratteristiche politiche da Legambiente che sono peculiari rispetto ad associazioni ambientaliste ma guardando con interesse anche all'esperienza di associazioni come il WWF che oltre al principe Filippo di Edimburgo
A soci diffusi una propria azienda Rita di mercato proprie stime di territorio
Nel territorio naturale numerosi plagi giovanili bisogna su questo su questo terreno valorizzare il canale di comunicazione informazione che sono già un fatto politico ad comunque mille telefonini di
La nostra opzione antinucleare va inserita nella strategia di un nuovo modello di sviluppo di qualità non inteso come crescita smisurata come aumento dei beni materiali individuali ma di una quello della scienza contro lo spreco per un per un corretto uso delle risorse per la valorizzazione e la difesa dell'ambiente per la pace e la cooperazione fra i popoli qui ci può tornare in venti per questa via secondo me anche l'adozione di ostilità di Enrico Berlinguer
Troppo frettolosamente archiviata interpretata in chiave restrittive conservatrice anche dello stesso partito comunista
E chi invece potremmo eleggere come scelta riversa di nuovi modelli di vita e sviluppo con una scommessa per la felicità e l'esistenza dell'uomo nel due mila
E sul campo della pace e della lotta contro il razzismo della solita nazionale internazionale noi dobbiamo fare secondo me la corsa solo la dobbiamo continuare questo pervenuto su questa questa è la cultura dello sviluppo e fondare una vasta associazioni internazionali nazionale
Che specifica che si scriva nel numero dell'Associazione internazionale non governative come mai richiesto a cui abbiamo molto da imparare su questo terreno non paga una verbosità politica ma paga un'operosità concreta secondo me
Con cioè vuol dire associare i liberamente la società civile sostanza vuol dire porsi su questi temi vuol dire secondo me avere strumenti canali originali per questo antenne nostri telefoni nostri
Nel campo dei diritti civili e lo sviluppo di una politica rivolta verso ampi diversi strati sociali non sto a fare ecco dico solo una cosa
Nel nel nel campo dell'aggregazione giovanile non quindi anche dei ragazzi da docenti non abbiamo registriamo ha contraddetto associazioni qua della CIA c'è ad esempio vuoti politici vuoti programmatici vuote anche associativi
Il senso di tesseramento e questo è un problema secondo
Questo intreccio di progetti distinti ma interrelati questi ecco sono ragioni di e finalità di una confederazione che non detta semplice regole del gioco
Che si fonda su un'altra decisiva che trova piacere a stare e anche a pensare insieme
E su questo punto che bisogna approfondire di più e su questo punto che sentiamo il gruppo nazionale anche il gruppo regionale talora inadeguato ostaggio di troppe pressioni e poco sensibile votiamo sviluppo reale della democrazia dell'associazione distante le territoriale della base associativa
Non può mancare oggi meno che mai non può mancare una progettualità del tutto libera e aperta
Chiediamo tre cose ad un progetto confederale che esprimo che sia avvertita quella lezione di sostanza che viene da territoriali dico della Toscana ma penso di interpretare anche altri territoriali del paese la necessità non di una unità politica mitologica certo ma di mantenere un comune terreno alcuni terreni di intesa sul piano politico associativo e anche economico patrimoniale aziendale
Cioè prevede la possibilità teorica di un'associazione che Simone a tutto sesto e che poi a Sestri acuti che sono va riunioni in sostanza a me non piace molto l'esempio del dell'incrociatore Chierchia fondazioni sembra un po'il tragico naufragio drama visivi o sonori ricorda un po'il podio tipo perché affondarlo
Voglio dire la questione mi mi sembra più corretta semmai riferirci buona stella polare di cui la c'è il nocciolo oppure a un'astronave ma di cui non ci sono tre componenti come li che si che si l'unico Mugnone Inter di pendente dall'altro si mai a un enterprise che si muove nello spazio che c'ha proprio moduli proprie antenne Falchera da proprie accelerazioni per entrare nell'iperspazio
Perché latte erano spetterà atterrare su su sui sui piani di più piccole e più grandi con diverse dimensioni possono atterrare in serio basta che non si conosce l'uno con l'altro cioè non mi piace più questo tipo di esempio e anche a livello di Statuto farebbe sì che non si cancellano le varie parole ambiente sportelli c'era ma che si prevede lo come di dislocazione teorica generale poi scavando ricercando etilene nel concreto nelle viene viene nelle nelle nelle negli statuti delle varie nostra delle varie articolazioni di queste considerazioni in secondo luogo il diritto alla confederazione ma la sua verità in maniera da rispettare l'esperienza di quei comitati che hanno una gestione di fatto con federativa ma unitaria e che ne che ha garantito fin qui l'autonomia di tutti
E infine la cosa che secondo me è fondamentale che è venuta fuori dal seminario sulle basi oggettive a Prato
Non si può rappresentare la società se non impariamo a rappresentare in primo luogo gli stessi la nostra base sociale
Occorre attuare più avanzate forme di rappresentatività Denard soggette sociali
A degli altri soggetti associati anche prevista per statuto liti dei circoli le casse del popolo Manna ma non sono le strutture tradizionali quelli tutto ciò che è associato dell'Arci anche nuova esperienza associative
Anche i cinque gli ambientalisti circoli di culture eccetera
Farle diventare parte fondante e questo era presente nelle azioni di Serri e va ritrovato fuori le varie commissioni secondo me anche nelle Commissioni Statuto anche dalla commissione politica farlo diventare parte fondante queste nostre strutture insieme alle associazioni alle unioni di una confederazione a cui aderiscono soggettivi individuali che traggono i i quali traggono anche nove ragioni di opportunità dalla valorizzazione delle strutture associate
Per questo farebbe occorrono alcuni strumenti io così ho convinto che occorra detrazioni l'Ufficio nazionale di consulenze cinque che lo che sia io io penso che sia più giusto che sia decentrato non sia centralizzato a Roma perché così non ha funzionato
Occorre applicare pensare meglio l'applicazione di politiche per i circoli per colmare i loro ritardi ma per il paziente non ho problemi giuridici fiscali di politica associativa all'interno di delle proposte di legge che abbiamo presentato con gli altri associazioni in unità
E qui su cui dobbiamo raccogliere fino a qui però denuncia un problema
Cari compagni cari amici Pino non credo che lo avremo grandi successi dal racconta il film perché c'è un problema queste le le le proposte di legge che io conosco regionali toscani nazionale sono grandi capi di diritto
Che vanno bene per il mio territoriale che vanno bene per il nazionale tedesca non vanno no minimamente riguardano l'esigenza della nostra base sociale
Quelli non presidente uscito che firma cambiali per trecento milioni pericoli costruire la casa il proprio nuova non annunciò non si ritaglia interessi in questi nove leggi
Diversamente che so da un proprietario di cinema che si fa la stessa operazione che c'ha una cisti che lo di grande c'è uno stato che che lo sostiene
Penso ma queste non sono forme di assistenza di e di garanzia pure sono sono battaglie che dobbiamo fare perché si individuano i cinque un bene collettivo non solo privato
Mi avvio a concludere solo così può essere superata la proposta della Costituzione l'Unione circoli deve essere laici in prima persona ad assumere la presenta di vita dei circoli che soci individuali non so se Franca francamente con questo ignori ricreativa
Culturale che mi sembra un po'improvvisate su cui secondo me sarebbe alle riflettere meglio dal Congresso in poi in ogni caso con le le varie i vari settori ragazzi undertakings la rifondazione dei media
E con una tessera Arci che non è un residuo ma la tessera politica di base dell'associazione
Cerchiamo di non restare prigionieri del nostro passato della della fase della del della radicalizzazione delle persone e la politica e anche di del passato del rifiuto e la frammentazione siamo capaci di interpretare e suggerire nuove idealità e aspirazione di una battaglia che allo stesso tempo vecchia e nuova
Abbiamo tolto dallo Statuto nazionale l'indicazione di un modello politico e riconfermiamo dalle città di autonomia
Ma ci continuerà a piacere sempreché la fase di Riccardo Lombardi che diceva è socialista quella società che riesce a dare a ciascun individuo la massima possibilità deciderà per l'esistenza di questi la propria vita
Nella sostanza siamo d'accordo molte anche le diverse opinioni lo sarebbero dal ci dirà forse è migliore quella società ci piace di più quella società
Perché con loro
Che che a cui piace dire che sanno farlo per più di coloro che invece denunciano come emergenze come giustizia difficoltà di farlo per questo senso generale presenti di miglioramento e di progresso degli uomini delle donne della società
Per queste esigenze voglio deliberazione molti provvedimenti anche il nostro lavoro
Bisogna valorizzare il nostro differenze non appiattirne e disperdere salvo essere in tempi della differenza che ci sono nella società adeguata per il piacere di farlo e non far passare non per far passare certo modo abusati Londra politica ma nuove forme di impegno e di partecipazione
Perché i nostri iscritti le nostre strutture Contino nell'ancestrale dell'Arci sono una forza autonoma specifica confederati ciò dico articolati abilità protagonista attiva autonoma di una società che progredisce
Ringraziamo il compagno Marconcini comunichiamo al congresso proprio è ritornato il compagno serve alla visita del compagno Pinto
Che le cose stanno procedendo al meglio trattenersi ancora in clinica per degli accertamenti direi necessari comunque le cose stanno procedendo nel migliore dei modi
La parola compagno Mauro a collettivo di Carpi dell'Arci Ragazzi si prepari Stefano Cristante
Allora io voglio portare un contributo al dibattito con riportando un po'
Alcune considerazioni che mi chiedevano soprattutto dalla mia esperienza personale in un'associazione che ritengo sia estremamente emblematica interessata al punto di vista del tipo di
Sul
Di sviluppo che sta avendo la nostra associazione parlo dell'Arciragazzi
E faccio anche ricorso alla mia esperienza personale
Quella che sto vivendo la mia città in una realtà come quella di Carpi la città della provincia
Di un'Emilia
Rossa dove appunto story svolgendo ora sto avendo un'esperienza come consigliere comunale del partito di maggioranza assoluta
Se
Dicevo appunto
In questo senso un un esperienza che
Voleva essere
Poteva essere il
Appunto riconoscimento di un di un
Più di un di una di una mia esperienza di lavoro prima in con anni di presenza del movimento giovanile nella mia città e poi con alcuni anni appunto di esprimersi annullarsi con varie responsabilità di di a livello sanare
Tutti i presupposti avrebbero portato comunque a compiere un'esperienza di arricchimento di di completamento della mia
Processo pensionati militanze
Con tutte le chance per realizzare inserendomi anche in ambito di governo della città a livello piante o idee e progetti maturati nel corso di anni
In un terreno ricurvi e di cultura che estremamente sostanzioso come quello di una ricca città appunto di provincia governata da sinistra come dicevo
All'inizio ebbene era alta invece finora in questa mia esperienza trovato soprattutto frustrazione soprattutto ostacoli anche processi che già si erano innescate precedente niente
Con un rapporto consolidato fra la nostra associazione
E l'amministrazione comunale che aveva portato individuare concreti progetti di intervento nell'educazione extrascolastiche per esempio per quanto riguarda grazie ragazzi
Con una proficua coloro collaborazione fra amministrazione comunale nostra associazione sono naufragati in un impietoso ripiegamento irrigidimento da parte dell'amministrazione stessa
Notevoli i processi di sviluppo
Di una collaborazione ampia fra noi e l'amministrazione comunale erano contatti maturati dopo anni di incubazione di un'associazione che in realtà era nata per rimediare a proibitive condizioni finanziarie
Per salvare servizi tradizionalmente consolidati cui il Comune avrebbe leso per innovare ma che ben presto hanno individuato ma che l'associazione che ben presto ha però individuato propria ambiti di crescita autonoma proprie vie di appunto individuazione di di di Prodi propri terreni
In questo senso lo sviluppo dell'Arciragazzi nella mia zona espletate emblematizza bene credo il livello di crescita ed evoluzione che nella cinquantuno può esprimersi
Sul piano educativo associativo interno un potremmo nelle zone voglio dire eppure questa venuta anche a livello nazionale
L'azione case saputa affermare un corpo sociale più una consistenza ragguardevole sia nella qualità quantità dei propri Operatori Educativi sia nella qualità anche della diffusione nel territorio nel grado di coinvolgimento motivazionale individuale
Dei singoli nostra associati sul piano esterno poi riuscita a suscitare una vasta rete di interessi da parte di soggetti educativi rari e soprattutto da parte di un prudenza e degli enti pubblici
Ha espresso l'idea di aldeidi elaborazione analisi scientifica di progettualità di professionalità individuando pure per il futuro nuovi notevoli sbocchi anche di tipo professionale professionale nuovo nuove figure soggetti di notevole rilevanza sociale ed economica
La semplice gestione occasionale precaria di servizi estivi del Comune come appunto centri estivi in città soggiorni per l'infanzia
Lazio ragazzi credo saputo elevare la propria proposta di velluti progetti d'intervento permanente nell'extra scolastico ha saputo proporre per gli stessi servizi estivi trasformazioni che portano ben oltre il servizio in sé
Nel senso di una dignità educativa più piena
Con questo l'Arciragazzi riuscita ad esprimere funzioni non di poco conto di stimolo per tutto un mondo politico e non solo politico che probabilmente mostra di avere forti difficoltà nell'individuare nuove politiche di sviluppo di trasformazione si pensi con me la prospettiva del sistema formativo integrato che pure esteri è stata indicata suscita è nata dentro
Spinte progressiste dentro la sinistra
Non troverebbe questa prospettiva possibilità di affermazione senza la chiare concreto dimostrazione di sensibilità
Determinazione da parte anche di soggetti appartenenti all'ex scuola come la nostra associazione ci pensa l'importanza anche di recuperare ritardi
Storici della sinistra per i complessi e i timori che suscitano quel sia sì ipotesi
Di di associazionismo dei ragazzi
E anche di riprendere la propria presenza nel campo dell'educazione che non sia soltanto la scuola
Ma anche quello dei diritti dell'infanzia dove dell'adolescenza nella vita è chiaro che ormai da decenni quando nel a sinistra parliamo di educazione ci rivolgiamo o ci riferiamo solo e soltanto alla scuola
L'associazione rappresenta un elemento di novità almeno nel panorama associativo presento tornando alla mia realtà locale caratteristico però della vostra associazione le motonavi di novità caratteristica quello di
Di una ferma volontà di rivolgere l'iniziativa a tutti
I cittadini a tutti i bambini gli adolescenti della città e non soltanto un corpo sociale proprio di coinvolgere in ciò in ogni caso in corsia possibile anche dentro la carne la scuola e la famiglia le altre agenzie educative
Ponendosi come interlocutore politico oltre che tecnico che tecnico e svolgendo una funzione di scollamento dell'azione di adempimento del proprio ruolo da parte di tutti i soggetti in campo appunto soprattutto quelli istituzionali e gli enti locali
Qui però vengono i problemi
Questi stimoli questa domanda che come associazione poniamo a questi vari livelli agli altri fosse lei si è ritenuto di determinare atteggiamenti ripulsa in quanto bene o male rischiano di mettere al mondo gradi carenze gravi difficoltà politiche
Particolarmente prestare alla mia esperienza come dicevo di città
Emiliana i partiti della sinistra anche l'amministrazione locale
Accusano la propria crisi culturale di cultura di governo
Con gravi difficoltà che rivelano nel saper riempire di contenuti di sostanza le conclamate volontà di lavorazione di nuovi programmi politici di trasformazione di rinnovamento
Questo riporta pericolose chiusure dentro politiche di salvaguardia dei livelli consolidati con una gestione sempre più intriso di burocrazia dei servizi sociali tradizionali e consolidati
Limitandosi a gestire settori come la sanità
Servizi con mete Maternity senza però dare nuove nuove risposte a nuove questioni emergenti sul versante culturale educativo della promozione di nuove forme di partecipazione democratica soprattutto giovanile
Questo significa rinunciare governare lo sviluppo lasciandolo alla determinazione da parte di soggetti che rispondo ai più disparati interessi il mercato il privato altri soggetti quando non alle forze che e gli schieramenti addirittura di di arginatura conservatrice
L'iniziativa politica d'amministrazioni locali invece si esprime una per una uno sviluppo che ha di facciata per l'indagine anziché per la sostanza di uno sviluppo sociale culturalmente armoniosa economicamente e socialmente armoniosa
Partendo ad un quando non vuole consenso attraverso la conquista delle per opinioni anziché attraverso la conquista l'apprezzamento di una buona cultura di governo oggi però come conseguenza di un ulteriore giro di vite nel senso del accentramento del potere penalizzando con Italia e finanze locali il sistema delle Autonomie anche tutto questo equilibrio rischia di cadere
Allora anche i Comuni che avevano affermato la propria una politica di effettivo stato sociale a differenza di quanto avviene a mio avviso in campo nazionale imbocca la strada di netta negazione rimetto supplemento di di questo stato sociale confondendo lo Conenna ecco non mero assistenzialismo mio sconoscendo addirittura i bisogni primari le necessità politica di sviluppo per una migliore qualità della vita che avevano portato a determinare
Date risposte
Questo è bene esemplificato dell'atteggiamento degli amministratori
Delle della mia realtà dove dopo quindici vent'anni disposti propri cui si è affiancata da Arciragazzi negli ultimi cinque anni in cui si è affermato il proprio carattere dignitosamente educativo dell'attività estive per esempio sostituendo il vecchio concetto di colonie e di Campiglio ricovero diurno di ragazzi con concetti di soggiorno e di campi gioco cioè destinati al divertimento del dell'infanzia re adolescenza
Oggi noi che addirittura l'esistenza di bisogno di tali interventi proprio ora quando da una parte la nostra e altre associazioni
E dall'altra anche le famiglie ragazzi cominciavano a manifestare il bisogno di un'affermazione pieno dell'educazione saprò extra scolastica per tutto l'anno
All'insegna dello slogan più mercato in uno stato del comune e i comuni della nostra realtà primo non solo il proprio ruolo di governo dello sviluppo economico prospettiva di realizzazione di cui sistema formativo integrato
Per la cui affermazione indispensabile un impegno massiccio innanzitutto delle istituzioni
Aperte e progressiste e sensibile all'esigenza di stonare maggiori aperture della scuola e maggior coscienza anche nella famiglia e quindi nell'utenza
Se si demanda tutto al mercato senza garantire che esso accordi esso possono far parte anche forze sociali organizzate come associazione dei ragazzi di genitori
Che non esprimono soltanto interessi economici privati questo ripeto una politica di puro liberalismo e non certo degna di un di posto di governo progressista e di sinistra
Lo slogan che a mio avviso deve continuare sintetizzarla cultura di governo della sinistra dovrebbero vedere quello di più dove di governare di più e gestione di meno dove operò per gestione dei servizi per esempio si possa per la gestione si possa demandare a un tessuto composito di soggetti diversi fra di loro
Fra cui certe imprese cooperative private ma anche successo nonnismo
Ma che abbiano a livello più o meno paritari risorse di mezzi che pareva quasi finito che permetta tutti di salvaguardare comunque la propria specificità e dignità
Senza dover rinunciare al proprio patrimonio culturale ai propri presupposti di qualità ingombra di carte di concorrenzialità concorrenzialità di mercato
Che di di mercato
L'esempio tale realtà specifiche a cui facevo riferimento dove la vostra se educativa per la concorrenza per rimanere concorrenziale presente con le parrocchie dovrebbe rinunciare alle proprie scelte di formare e aggiornare i propri giocatori Rino riconoscere anche di riconoscere anche economicamente i loro il loro operato
La loro professionalità acquisita e dovrebbe vere e proprie strutture di case di vacanza che non imponessero il ricorso a strutture in affitto questo significa che l'Arciragazzi
Proporrà soggiorni comunque servizi e maggiori costi rispetto quelli per esempio il proprio di altri soggetti in una situazione in cui l'utenza le famiglie non sono certo in grado di servitù scegliere in base alla qualità a scapito della convenienza economica
Ragionano sulla base di contraddizione che fino a oggi vedeva offrire questi servizi a basso costo grazie al cospicuo intervento economico dei comuni
La nostra maggior preoccupazione quindi è dovuta alla gravità dell'abbandono della da parte degli enti locali di un ruolo importantissimo fornisco disabile per l'affermazione di una politica di integrazione del sistema formativo
Nazionale
Su questo l'opera daremo battaglia senza concedere attenuante giustificazioni di alcun tipo siamo convinti che qualsiasi politica di cambiamento abbia bisogno di trovare nella società quelle capacità progettuali che i partiti chiaramente non possono esprimere favorendo una convergenza su progetti integrati da intelligenze
Le intelligenze le competenze esistenti nel territorio attraverso un confronto in tutte le frasi che garantiscono la qualità degli interventi dalla ricerca la conoscenza delle realtà alle finalità agli obiettivi e alle risorse i metodi di azione
La nostra e altre associazioni sono in grado di esprimere tali competenze
Ma nonostante ciò molto spesso i politici e gli amministratori si pongono il problema di dover inventare ex novo soggetti interlocutori rischiando di innescare rischiosi meccanismi che portano a creare nuove frustrazioni delusioni sociali
Quali la creazione di società cooperative che poi non possono contare su sufficienti opportunità di di sviluppo
E pensiamo che in questo senso
A parte
Pensavo che in questo senso a quante interpretata quante vittime abbiamo il proprio ruolo nel nostro Paese la fazione
Suggestione o di creare nuove forme di imprenditorialità o di autopromozione professionali situazioni che invece presentano soprattutto
E spero intende difficili anche per le figure sociali più consolidate e per gli enti pubblici ho finito
L'Arci come
Secondo me troppo
In realtà sono convinto comunque che in questo
Nel responso asseriva a chiedere allora di associazionismo di diventare qualcosa di diverso da ciò che siamo una cooperativa un'impresa comunque qualcosa di diverso non riconoscendo il nostro ruolo bene può essere abbiamo anche noi il problema di evolversi ridarci strutture giuridiche organizzative nuove diverse ci stiamo lavorando però questo ci si permetta è un problema nostro e che non ci si consideri in quanto successo Nismo non è accettabile
Wafer nato credo il un uomo un uomo come Otello comunque i rapporti fra enti pubblici e partiti forze politiche e l'associazionismo che abbandoni la subordinazione il tumore di confronto con la nuova etica di relazioni e alleanze per il cambiamento quelle pratiche
Di confondere quelle pratiche mafiose clientelari che hanno invece sempre costituito la base per il rapporto fra fortune ma il governo conservatrici e certe forme associative per questo timore nelle stazioni di sinistra anche anziché fiera affermare Dario monetica
Continuando anche responsabili scelte nel merito di dei tipo del tipo di proposte politiche culturali e delle competenze garanzie quantitative qualitative che le singole associazioni passo da portare boh preferiscono appunto ricadere in logiche spartitorie ridotti senatrici in non c'ero anch'io proprio favore perché capisci bene sì
Se no poi terror quindi Roveraro relative ordinanze del racconto
Tumore le mie atteso attenzione voleva se riguarda questo bisogno di nuovo rapporto niente
Ecco ti pregherei riconsegnare il tuo intervento alla presidenza
Grazie al compagno letti la parola al compagno Cristante Stefano Cities di Torino delegato da Torino
Allora
Credo che si tratti in primissimo luogo di introdurre una qualche diversità di approccio iniziale
Io credo che sia giusto negare che sia necessario obbligatoriamente dire dire in termini ovvie tradizionali che cos'è oggi l'Arci
Non mi sembra diversità così così da poco rifiutarsi di dire che cos'è l'oggetto da cui ci si attende un movimento di trasformazione radicale
O anche un movimento vuoto addirittura quasi una una statica un movimento statico in questo caso evidentemente l'oggetto si chiamarci sarebbe naturalmente colpevole se questa fosse la relazione a un congresso la relazione iniziale
Ha pesato in altri anni altre sono sembrate se le colpe già è sembrato sembrava colpevole iniziare un qualsiasi momento liturgico della della sinistra la quale più o meno tutti quanti facciamo riferimento una relazione al Congresso ad esempio che è un momento tipico di un di questa di questa di questi riti della sinistra senza mettere in primo piano sin dal principio
L'analisi dell'intera società e della relazione complete che regolavano allora attuale fase storica fino a poco tempo fa questo sembrava essere colpevole bisognava cominciare con la stazione mondiale
Poi si basava quella Rope a voi a quella nazionale e quindi si basava elencazione dei problemi talvolta frettolosa elencazione di quell'associazione in esame
Nel caso congresso in concreto dell'Arci il presidente nazionale fino ad oggi mi pare un comunista
Svolgeva un tale genere di prestazione come relatore spettava poi il vicepresidente fino ad oggi come sappiamo socialista mettere in luce con un intervento un po'più lungo degli altri
Aspetti e temi che sarebbe in seguito cresciuti nell'interesse generale della plenaria del congresso
Così fu se non mi ricordo male nel mio primo congresso quindi con la scabbia serbato i ricordi errati però mi pare che non sia così fu anche a Montecatini fumo enduro in una relazione che si presentava io ma ricordo molto più grossa molto più massiccia
Sotto l'aspetto quantitativo di quella di Serri
Ad introdurre l'assise fu poi Attene
Che coniò l'espressione di Mila e culture e chiedere indicazioni nel suo intervento che poi indicazione che fu ripresa da moltissimi tagli intervenuti al convegno al congresso e che per molto tempo ancora dovevano segnare il nostro dibattito interno mi sembra invece che la relazione di Serri questa volta ne va dato atto insomma si è stato un avvenimento in parte diverso
In quella trentina di Cantelmi cartelle non centocinquanta non vicino Trento trentasette quanto sono mi sembra contenuto un messaggio politico però anche in parte passionale di passione
E sicuramente interno rivolto a noi senza essere eccessivamente banale non credo che è stato banale
Uno sforzo mi pare che ha parlato in faccia ai problemi che sappiamo tutti quanti di avere e che in alcune altre occasioni pareva invece mi riferisco anche in parte Montecatini nascosto questo parla rinfacciano scusami nascosto in frasi e doppi sensi che non tutti potevano intendere subito
Perché non essere cercate scoperte con attenzione anche l'intervento dipinto dal punto di vista formale sì dello stile diciamo
Mi è sembrato una combinazione di questioni diverse di di modi di di fare un po'diversi
Gli slogan che appunto quello di Beppe Attene le mille culture eccetera si parlava in altri periodi più per slogan mi sembra un po'Cantonati
E si preferisce privilegiare quelle zone dell'analisi che parlano anche un linguaggio duro c'è stata da durezza intervento dipinto io l'ho anche riletto mi è sembrato così però onesto
Che pensa delle cose che tendono a rompere
Anche sulla contesa soggettivo che vale molto scale quando quando la quando onesto cioè con una presa sì prego si presenta e dice le cose che pensa
Gli equilibri esistenti un rispetto verso questo credo che la la l'assise dalla plenaria l'abbia già data interventi come quelli Mimmo e che credo che sia giusto salutare questa diversità di approccio palo per questi motivi e per questi apprezzamenti mi sembrerebbe sciocco di una mia verità né a litigare sull'Arci così come penso che altri compagni
Hanno evitato di fare in questi in questi giorni mi sembra mi sono buoni sono la caratteristica da questo punto di vista tedesco che mi che cosa c'è dentro l'Arci in che cosa potrebbe esserci è cosa completamente ci sarà perché siamo per concludere questo nostro
Congresso una domanda sembra paradossale esista l'Arci qui no è una domanda ridicola che è un non paradossale ci sono delle persone concrete tanti delegati venuti da tanti posti Italia diversi ma quando si lavora concretamente quando si usa un certo stile di lavoro che poi dirò
Talvolta questa domanda arriva esiste poi esistere c'è uno scrittore che io amo molto un francese
Che ha scritto in giovinezza perché poi è morto abbastanza giovane
Anche abbastanza giovane e che ha usato sono trovati in un libro un riferimento storico è un romanzo di tipo iniziatico si chiama la grande bevuta
è la storia di una sbronza da questo ragazzo arriva già dovuti una soffitta dove tutto il mondo è diverso e voleva gelidi questo pezzo perché l'Arci c'entra molto
Perché gli dei di carne vengono la sola regione della loro vecchiaia poi quando i loro corpi cessano di funzionare ci si sbarazza di loro
E si continuano tuttavia ad esercitare i loro poteri intermediazione degli dedicata di cartapesta che passano per l'interprete ideale di cartapesta di carne che passano per interpreti le idee di cartapesta
Tutto il sistema del resto è molto complicato
Ogni categoria di evasi delega o rappresentante perché sa che ha tra gli dèi o come dicono loro tra gli Arci vi è dunque una ci frenetico una ci giocatore una ci pittore un Arci privato un Archie Shepp unte una Lecciso fuori così
Curiosa che parlava direttamente di uno di questi nodi de in uno dei nodi di questo nostro congresso
La confederazione e dunque esiste l'Arci non gli Arci si sta all'Arci la dimensione collettiva
Se ognuno leggi farà a modo proprio a modo suo
Allora è accaduto no in questi anni che è passato questo modulo di funzionamento questo meccanismo io dissi è passato
Nell'arcipelago sardo periodo di tempo ognuna di ha legiferato per motivi maniera propria ci sono due tipi di frutti di questo albero della legiferazione propria
I frutti positivi e l'esistenza di fatto di un sistema di Autonomie
Che se non è come dice il fare venerazione approccio sistemico già determinato e comunque una seria indicazione
E politica si sono create sono nate delle nuove creature dico creatura che non è una cosa che assume una valenza positiva negativa sono nate delle cose nuove
Hanno creato dei movimenti le cose negative
C'è un dissesto ovvero del sistema delle informazioni interne cioè o non si sa o si sa poco o si fa male non si sa molto
C'è una scarsa aggressività culturale io lo dico non è che l'abbiamo persa io dico che è una cosa dobbiamo raggiungere comunque non c'è stata in questo periodo
C'è stata una scarsa capacità
Imprenditoriale non è intendo dal punto di vista necessario dei grandi affari dei grandi business eccetera parlo di approccio stilistico metodologico paradossalmente date che a fare da collante fra queste positività e questa negatività
Non è stato un appassionato lavoro politico prima di questo congresso ma un dato di sintesi di entrambe le le cose si può riscontrare sopra tutto sulla nostra
Situazione pesante di dissesto economico
Se la ci fosse un'impresa di per sé sequestri piace le cose io penso che già qualcuno avrebbe detto ma perché non la sciogliamo in qualche modo
L'Aci però non è un'impresa di questo tipo quindi questa domanda non ce la poniamo neanche questo mi se non bene occorre pensare a come migliorare non certo a come chiudere un'esperienza che non sono per la sinistra ha significato qualcosa nel nostro Paese
Ora abbiamo una parola con cui fare i conti si dice confederazione
Io immagino come un processo non lineare non penso che si possa che un salto di
Come dire tipo semantico perpetuato nuova parola indichi già la fine di un processo siamo solamente all'inizio e la vede in parte questa considerazione l'idea che ne sta dietro con una fotografia dell'esistente e anche come un rischio cioè come una una foto di qualcosa che si sta già formando ancora un po'sgranata
In qualche modo io penso che la Confederazione presso una foto invece perfettamente riuscita con degli errori che si fanno quando sei fotografi dilettanti ma che non lo sia professionisti però avendo azzeccato il soggetto una confutazione che locale bisogno di regole comuni
Per un dato molto semplice oltre che per amore delle trasformazioni perché le vecchie il bipartitismo le componenti politiche l'influenza diretta dei partiti sulla ci sono saltate
Io sostengono è una questione soggettiva penso che sia lo dico a me stesso credo io fatto battaglia politica su questo più volte anche certe volte rischiando la faziosità su questo io ritengo che questa non sia più una grossa priorità però sa associazione o meglio la fotografia che si potrebbe fare in questo momento Ri riprenderebbe ancora il bipartitismo ne abbiamo dei simulacri evidenti insomma
Evidenzi nelle figure che abbiamo eletto nel nel nelle persone lo sappiamo però appartengono i qualche modo già nostro passato prossimo ma passato quindi la prima istanza secondo me per fondare la confederazione l'aspetto di contenuto programmatico
Molti hanno detto no stato io a dirlo né altri compagni della CIT x che o si determina che Commissione c'è da però molti hanno detto letto anche l'ho rivisto nell'intervento di Mimmo che una priorità secca per la nostra associazione riguarda riguarda la situazione dei cosiddetti giovani come sono entrati i e come entrano i giovani nell'Arcese abbiamo che da un lato entrano in leghe settori e unioni specifica dell'Arci e sappiamo anche a qualcuno è piaciuta qualcuno di meno qualcuno ci odia pochissimi
Cinici amano alla follia qualcuno ci apprezza eccetera lo sappiamo che l'Arci ha scelto a livello nazionale
Una struttura di lavoro che si chiamava si chiama al CCD
Sappiamo anche che non è stata una scelta legata all'esistenza prima di questa scelta di un grosso movimento di massa giovanile che entrava nella sinistra né destrutturato i ruoli e ne chiedeva una fetta del potere a spartire sappiamo benissimo che questo tipo di scelte o quanto meno la non
Obiezione da parte dell'Arci rispetto alla Fondazione o alla creazione di segmenti di coordinamenti che poi sono diventati in parte accipiens non c'è stata quindi se straziato via libera
A questo tipo di esperienza sapendo che il tipo di presenza giovanile quel momento dentro l'Arci era non di tipo eccessivamente aggressivo perché non proveniente la stazione di movimento di massa
Ma nascente gran parte ma di percorsi individuali una cosa più tranquillo la cosa più calma erano gli anni del riflusso era settantotto ottantanove ottanta ottantuno questi sono gli anni in cui queste scelte si sono fatto che cosa portiamolo a noi che abbiamo avuto la possibilità di avere delle ruote una macchina un motore tutto sommato
A Misano cita introdurre un po'di benzina quindi la macchina davanti cosa vi porto io alla fine di questo prima parte spero o comunque di questa non spero niente in realtà in dopo questo da viaggio che cosa vi porto io a voi tutti quanti ora la così la riparare a un numero elevato di persone cosa che non sempre data dentro l'Arci per quel dissesto esterno informativo di cui parlavo precedentemente
Portiamo alcune esperienze di avvenimenti che però non abbiamo mai voluto fossero i venti fini a se stessi ma meccanismi voglio sono dovrebbe che non mi piace somala fare la lista della spesa io di rosso Meduna con l'abbiamo fatto una Biennale una struttura di ragionamento e di organizzazione sulle produzioni culturali giovanili
Oggetto specifico la nostra azione associativa non i giovani quei giovani che fanno cultura spettacolo eccetera prima chiamati con una definizione brutta che manca ci di tendenza capite benissimo quello che voglio dire
Portiamo un orizzonte non è più solamente quo del Mediterraneo della dell'Italia non abbiamo orientato una Biennale a Barcellona
E non è un caso che siamo tutti andare fuori dall'Italia per organizzarla perché in Italia non esistono comuni non lo state ci sono alcuni assessorati la gioventù in grado di decidere ed investire su questo J. produzioni culturali giovanili
Che hanno a che fare con questo orizzonte del Mediterraneo che all'orizzonte che ha in comune un'industria culturale molto simile un approccio alla politica dei da parte giovani molto simile un tipo di industria culturale che si esercita che dal punto di vista il consumo in maniera molto simile a
Di che cosa avevamo e abbiamo bisogno noi allora se no l'Arci Kitz sostiene determinate cose un conto se alcune di queste cose vengono discusse selezionate e scelte dall'Arci è un altro conto per i minuti tre minuti per fare paglierino stesso
Ha parlato di questa vicenda dell'uno per cento dei bilanci comunali
Da destinare alle attività giovanili nelle città è una proposta che non vi era da parte di un gruppo estremista di sinistra né da parte dell'Anci l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
Ma abbiamo appoggiato questa richiesta se Mattirolo convegno abbiamo parlato coi ministri anche di altri Paesi perché c'è stata questa facoltà perché non sa attività internazionali abbiamo chiesto anche insieme ad altre forze un Ministero della Gioventù o comunque un coordinamento livello sta di struttura nazionale su queste cose
L'Arci non ha detto nulla da noi poco sollecitata si potrà dire ma io ritengo che se l'Arci davvero vuole al di là al di là delle parole che si scrivono e si dicono ai congressi
Farsi carico di una priorità che una priorità che non si esaurisce in due giorni né in due anni quella giovanile
Deve fare i conti con le cose che abbiamo proposto
E con le cose che ne abbiamo domandato anche indirettamente abbiamo detto Traverso molti numerosi
Mezzi di comunicazione
Io dico io ritengo che la un'associazione che disperde i patrimoni che le arrivano è un'associazione che ha dei problemi grossi di funzionamento
Ritengo anche che questa vicenda della quarta unione che peraltro come la confederazione è un tipo di come dire di slogan e di formula che mi sta bene nel senso che ritengo che ci sia necessità di questo deve fondarsi sulla consapevolezza che l'ANCI non apprezzi l'arciere suo insieme a tutti voi noi lascia zonali territoriale e così via non ha preso molto bene i lavori dieci miglia di quest'ultimo periodo e non ha creduto
Ritengo anche in maniera la stanza fondata negarci mila così come era prima lo sappiamo benissimo che l'Arci tutti noi e tutti voi quando crediamo in una cosa quando la sentiamo nostra cene appropriamo esso scusi per la lega per l'ambiente che non esisteva
Fino a cinque anni fa ora sembra mi sembra evidente che nella natura dell'Arci un'istanza ricreativa che non sia solamente quella legata a un uso industriale di questo termine la forza lavoro operaia e dopo otto ore abbisogna di ricrearsi di rilassarsi per potersi poi riprodurre eccetera intendo ricreativo
Gioca non mi è un un un terreno è una scommessa nuova su quello che una volta una volta l'ha definito tempo libero allora se non è stato possibile per al cimitero per ragioni fondate
Essere una una dell'identità possibile interne all'Aci bisogna che questo
Ragionamento
Sulla quantomeno divenga un ragionamento sulla connessione informativa tra i pezzi dell'Arci studia con una volta a sostenere che è giusto dire pensare globalmente senza necessariamente Scolari satelliti la telematica e c'è traccia come già si faceva per Aci migliore che si è fatto pensare globalmente sapendo dare strumenti per il livello territoriale e accettando che a livello territoriale gioca l'indicazione che molto spesso hanno valenza generale
Il vero che noi abbiamo di fronte una necessità di approfondimento una strategia di network diciamo di di di messa in rete di comunicativa esperienza di comunicazioni diverso in ogni portiamo alcune una parte è un patrimonio che noi mettiamo a disposizione e qui chiudo
Convinti come siamo che gli Arci non esistano non aveva il diritto di esistere degli Dei in questo mondo di comunicazione veloce però che l'Arci esiste
E che voglio e vogliamo che continui a esistere e a legiferare
Ciascuna di queste Arce il proprio territorio però secondo una legge comune
Ringraziamo Stefano Cristante
La parola Marco Giallini presidente regionale delle mie Romandia
Io credo compagni che il dibattito di queste intense giornate di lavoro congressuale
Stia evidenziando le difficoltà insite in una scelta di ridefinizione
Ho per usare le parole non sproporzionate di Serri
Di rifondazione del nostro Progetto associativo
E di definizione delle scelte politiche organizzative ed economiche in grado di sostanziale
E Congresso quindi difficile ci ha detto
Nel quale vanno conquistate passo passo le condizioni di un'unità nuova e
Profonda dell'associazione che ha trovato io credo e non è un ottimismo di maniera
Nella campagna congressuale pur sommaria affrettata che abbiamo svolto segnali forti di vitalità di volontà e capacità di rilancio dell'associazione nelle varie esperienze territoriali
Abbiamo parlato spesso in questi mesi
Del carattere processuale che dovranno aprire questi mutamenti
Legandosi costantemente nella chiarezza delle scelte di fondo
Alla vita reale dell'associazione a tutti i livelli
Superando visioni eccessivamente teoriche
Quando non addirittura ideologiche che hanno caratterizzato talvolta il nostro dibattito valorizzando appieno il patrimonio culturale progettuale materiale che nell'associazione c'è
Certo ed accrescere e valorizzare ma non da inventare
Un patrimonio basato su caratteri di autonomia e di peculiarità anche forte non solo nell'esperienze delle unioni associazioni ma anche dei livelli territoriali
Un patrimonio che qualcosa di profondamente reale e che ha rappresentato il motore concreto dello sviluppo dell'Arci in questi anni e non un impaccio da superare
Un processo quindi che dovrà avere momenti di sperimentazione e poi di verifica precisa che io individuo non solo nella convocazione fra due anni di un nuovo congresso nazionale
Ma anche nello svolgimento entro l'anno o nei primi mesi dell'ottantasette di congressi regionali da fissarsi ovunque come indicazione di questo congresso
Questa mi pare essere anche l'ispirazione della scelta confederale
Come scelta non organizzativa ma culturale
Che non solo corregge ma per certi versi ribalta il nostro approccio con la realtà sociale
E lo rende più idoneo ad interpretare domande specifiche generali soggettività che esprimono bisogni materiali ma anche una nuova politicità che nell'Arci oggi non trovano spesso spazi e risposte adeguate
La scelta confederale inoltre come processo culturale che ripercorre le ragioni i contenuti delle forme dell'unità interna
Di un patto associativo che deve avere come scopo quello di arricchire non solo il ruolo dei soggetti che compongono l'associazione ma anche dell'associazione come entità complessiva
Che non può essere lo abbiamo detto più volte né una scatola vuota nella pura somma delle sue parti
Se questa è la motivazione e la finalità non ideologica
Ma che nasce dall'esperienza concreta che viviamo anche dalle sue difficoltà e contraddizioni non credo si possa parlare oggi di oppositori della Confederazione
Ci sono stati invece ci sono anche in questo congresso anche in questo dibattito
E vanno superate in avanti perplessità e anche resistenze
Legate alla poca chiarezza dei meccanismi e alla diffidenza sulla reale convinzione unitaria dei vari soggetti
Al timore che forte accettare una forte accentuazione delle Autonomie peraltro oggi in molti casi già ampiamente dispiegate tanto da rasentare talvolta la separatezza
Se non intrecciate con la definizione contestuale di dati comuni forti culturali e materiali
Possano mettere a rischio non posizioni di potere che non ci sono ma un patrimonio unitario
Che non è un retaggio del passato ma una realtà che ha prodotto e continua a produrre a produrre esperienze valide in molte nostre basi associative spesso le più qualificate e dinamiche
Questa esigenza
Di un nuovo rapporto tra autonomia e ricomposizione
Deve fare però i conti con una crisi di rappresentanza e quindi di legittimità che ha investito l'associazione in questi ultimi anni e che io credo sia sostanzialmente di due tipi
Innanzitutto nel rapporto ai vari livelli tra strutture dell'associazione e corpo associativo
Con l'affievolirsi non tanto di un'immagine ma di una capacità di elaborazione culturale ed iniziativa concreta
Che ha indebolito il senso di appartenenza delle nostre basi associative ma anche di tante forze non organizzate i singoli di cui parliamo spesso
Che hanno individuato in questi anni nell'Arci un luogo di confronto di espressione di un protagonismo di una nuova cultura della politica
A questo si aggiunge un problema specifico
Di rappresentanza e di rapporti tra struttura nazionale e realtà territoriali e regionali accentuata dalla crisi finanziaria che ha ridotto drasticamente le possibilità di iniziativa
Ma che concerne più in generale il ruolo e le funzioni del Comitato nazionale che vanno riviste decentrando alcuni poteri e funzioni e valorizzandone di più degli altri
Il secondo versante di questa crisi di rappresentanza io credo che riguarda il rapporto tra associazione e le unioni e le associazioni
Non solo come frutto del dispiegarsi positivo
Di una loro soggettività autonoma sempre più forte e in molti casi ricca e matura
Ma anche specularmente dall'accettazione di una lettura della domanda di associazionismo tutta imperniata sulla cultura delle specificità
Sull'inseguimento di una complessità che sembrava e sembra accorciare inevitabilmente il raggio della nostra progettualità ridurre il nostro ruolo di associazione che pretende di misurarsi anche con temi di fondo senza perdere per questo il rapporto con le sue basi materiali con le sue varie culture
Abbiamo sposato spesso di fatto la logica dell'associarsi come valore in sé tanto assoluto quanto astratto che si realizza adeguandosi a tutto ciò che nella società si esprime la cultura dell'Arci tutto che ha rischiato di essere un'ansia critica che non fa battaglia culturale che sostituisce a certi valori alle volte un po'superati un'astratta laicità
A progetti forse un po'presuntuosi la pratica del giorno per giorno
Questo ha favorito l'affermarsi di separatezze e di chiusure di incomunicabilità che nella nostra associazione si verificano che hanno annullato quella fertilità dello scambio che ci ha caratterizzato perché talvolta hanno annullato lo scambio stesso che sia ridotto ha fatto di cortesia o al momento conflittuale
è indubbio che questa crisi non è superabile se non a partire dalla definizione di un Progetto associativo e di punti di programma forti credibili e attuabili
Al di fuori del quale progetto ogni operazione organizzativa ed economica e questi sono aspetti che io ritengo decisivi che non metto da parte o dopo
Rischia di non essere credibile all'interno e all'esterno e di non mobilitare le spinte innovative di cui abbiamo bisogno
Serri si è misurato nella relazione
Che io condivido e considero una base solida per le nostre scelte congressuali
Con il problema della individuazione dei contenuti dei terreni sui quali si può sostanziale l'identità di una ci associa azione di programma una ci si stemma di autonomia ma anche soggetto politico complessivo
Io condivido gli spunti che gli indicava come temi da approfondire in una conferenza programmatica
A partire da una piena valorizzazione del patrimonio di elaborazione di esperienze delle unioni e delle associazioni e di molte realtà territoriali
Sono diversi temi che devono diventare programma comune su cui far misurare in maniera più ampia e diffusa le culture e la capacità di iniziativa di tutta l'associazione rompendo steccati e competenze esclusive
A partire certamente già molti compagni l'hanno sottolineato dalle tematiche ambientali
Un tema su cui si misura e si misurerà sempre più la dimensione individuale e collettiva della vita della gente
Non solo quindi le grandi scelte dello sviluppo e dell'uso delle risorse ma anche il modo di vivere il proprio lavoro il tempo libero la salute i consumi
Un valore culturale ideale e al tempo stesso un terreno concreto di iniziativa
Credo che qui vadano superati ritardi anche forti a partire dal problema del nucleare civile
Traducendo ordini del giorno pure importanti e significativi
In una cava vera e propria campagna di informazione e di iniziativa politica ai livelli territoriali
Per arrivare alle tematiche da della difesa e dell'affermazione dei diritti civili e sociali
Delle risposte alla crisi dello stato sociale
Di un rilancio della solidarietà sociale attraverso l'affermazione di un ruolo dell'associazionismo nella società e di un suo diverso rapporto con lo Stato a tutti i livelli
Credo che questo rimanga per noi un tema fondamentale di identità e di progetto
Noi abbiamo ripreso con il convegno di Milano preparatorio di questo congresso sulla legislazione una riflessione abbandonata da troppo tempo che non ha fornito il necessario riferimento per l'iniziativa ai livelli regionali
Una iniziativa che non può essere demandata alle forze politiche parlamentari che hanno ampiamente dimostrato in passato e a tutt'oggi sottovalutazione o addirittura indifferenza
Senza meditazioni credo che la proposta di legge di iniziativa popolare sull'associazionismo possa rappresentare lo scenario di una iniziativa diffusa nei confronti delle legislazioni regionali e dell'azione degli enti locali
Di quella battaglia di lunga durata diceva Serri ontologiche centralistiche che permangono e talvolta si rafforzano spesso accanto e non in contraddizione con le lodi del mercato e del privato
E questo può essere io credo anche un terreno decisivo di unità con le altre associazioni
Infine ma l'elenco potrebbe essere lungo
Credo che l'Arci tre minuti sì a partire da questo congresso lacci in quanto tale debba misurarsi con un grande specifico che non può essere ulteriormente rimosso nella nostra riflessione nei nostri interventi concreti nella nostra nelle nostre strutture né i nostri servizi
Quello delle donne delle loro culture dei loro bisogni di un loro protagonismo all'interno della nostra associazione
Problema che non può essere delegato a darci donna e ghiacci donna sulla base di un approccio che ho sempre condiviso non ha mai ha avocato a sé in termini esclusivi o tanto meno separatisti non credo altrimenti che potremo seriamente definirci definire la nostra associazione comune associazione che si misura con la cultura diffusa che valorizza le diversità e la cultura delle differenze
Questi ed altri sono io credo i temi sui quali è possibile definire e caratterizzare un'identità culturale forte della nostra associazione
Ma per concretizzare il Nuovo Progetto associativo che stiamo definendo c'è bisogno anche di scelte organizzative chiare ma anche duttili adatte a realtà anche molto diverse ha problemi molto diversi
C'è bisogno di un decentramento di poteri e competenze ai livelli territoriali e regionali
I quali sono chiamati ad assumere nel modello confederale un ruolo importante come da tempo svolgono nella lega ambiente e commossa e come sono stati proposti nelle scelte congressuali dell'UISP
C'è bisogno di un risanamento economico dell'associazione come condizione fondamentale della sua autonomia e del suo sviluppo
C'è bisogno di una unione che raccolga ed estenda il patrimonio non spento di accidia sui terreni individuabili e non genericamente su ciò che resta di indiviso
C'è bisogna infine di forme di governo più aperte alle realtà periferiche e di gruppi dirigenti dell'associazione fortemente legittimati a governare questo difficile processo
Credo che se sapremo fare tutto ciò definendo un nuovo patto che non può nascere da uno stato di necessità ma dalla convinzione responsabilizzazione di tutti senza forzature
Senza chi impone chi subisce e soprattutto senza chi sta a guardare e deciderà dopo se starci o no
Se sapremo fare questo allora avremo fatto un buon congresso un congresso importante e soprattutto e non era scontato io credo che non lo sia neppure oggi
Il congresso di tutta l'associazione
Ringraziamo Marcuse alpini
Sorretti dalla presidenza un telegramma impossibilitato a partecipare vostro congresso per impegni precedentemente presi porge saluti migliori auspici di risultati i lavori di questo importante associazione Valdo onorevole Valdo Spini
Perché un piacere diamo la parola al vice presidente nazionale delle ACLI Giovanni bianchi
Che lo salutiamo
Saldamente
Consentitemi
Cari compagni care amiche cari amici di portare a questo ottavo congresso dell'arte sì
Il saluto convento caldo e fraterno della presidenza e dei tutte le ACLI nazionale
Per o lungo il cammino compiuto insieme
Per incontri recenti anche molto produttivi
Per un cammino credo ancora lungo da compiere insieme consentitemi quindi anche un intervento che si propone una qualche utilità
Al di là dei saluti sforzandomi di leggere nel quadro tracciato dalla relazione di Serri sul terreno comune dell'associazionismo i processi che ci attraversano perché comune non è soltanto l'obiettivo comuni sono spesso le difficoltà e non solo quelle finanziarie e i passaggi sono comuni
Partirei da un'affermazione che mi è piaciuta l'Arci e civile dicendo subito che buona parte dalla mia simpatia e dal consenso deriva da qui oltre che dalla comune matrice operaia
Anche le ACLI sono civile
Ed è questo il termine comune che io credo ci faccia veramente simile
Ma ha subito dire civile evoca in questo Paese l'incivile che c'è
Le attività illecite hanno un fatturato annuo tra i cento e i centocinquanta mila miliardi
Una stima che ricorda per come dimensione il deficit del bilancio dello Stato
Gli addetti della società incivile si aggirano tra il mezzo milione e il milione di individui cioè tra il due e cinque il cinque per cento della popolazione attiva
Anche questo fa parte del nostro Paese
Ma il termine civile io manca anche il dissenso di posizioni diverse
Recentemente Mario Tronti su Rinascita commentando il congresso DC concludeva il suo ragionamento così ma chi l'ha detto che il meglio sta nella società civile e prima ancora a chi l'ha detto che è civile questa società
Forse bisogna ripartire invece da questa particolarissima società politica finché c'è resiste sin punte si appassiona scontrarsi a dividersi sui problemi di tutti
Leggo Mario Tronti dai tempi di contro piano considero operai e Capitale uno dei testi migliore del marxismo post guerra non condivido però a questo approccio tutto calibrato soltanto sul politico
Io credo invece sia utile
Partire da questa nuova densità del civile che insieme viviamo comunque luogo evidente dalle trasformazioni che stanno avvenendo nella nostra società
E quindi anche luogo eminente di un possibile rapporto tra i valori e le trasformazioni
Quindi un civile
Che interroga la presenza dell'associazionismo proprio per questo in lui associazionismo come fatto vivente di organismi
Che non sono l'altro rispetto alla vita economica e questo è il rischio che corre certa parte
Del volontariato cattolico mandato come crocerossina nell'area dell'emarginazione e che le grandi decisioni economiche cioè
Che affonda quindi le sue radici anche nei gangli dell'economia nella vita culturale e nei comportamenti del popolo
Associazioni quindi che non prendono la loro verità dal fatto di essere soltanto educati indirizzati dallo Stato
Che è il nocciolo duro hegeliano e che l'aveva chiaro come pochi ecco il loro ruolo degli enti intermedi ecco allora dato voi la mia simpatia e l'affinità elettiva per Lazio vedo leggo in essa
La presenza di sinistra con radici marxiste socialiste e libertarie
Me lo storicismo e se mi consentite meno hegeliana non anti istituzionale nemmeno riducibile alle rigidità e alle subalternità istituzionale
Più capace di un discorso non polemico ma di proposta
Che consente a mio giudizio l'incontro produttivo tra autonomia e l'autonomia del Civile e l'autonomia istituzionale
Di cui la nostra società complessa e complessivamente democratica e proprio per questo più matura io credo abbia in questa fase bisogna
Lasciate se mi consentite insieme alle spalle alcune rigidità dei decenni delle lotte
Quando si chiedeva al movimento operaio di farsi sta
E forse è bene che non sia successo cari amici e cari compagni
Penso infatti che se da una parte ad esempio Solidarność ha parlato italiano e per aver mostrato in Europa ed anche all'Est
Che proprio a partire da un recupero critico e propositivo dalla dimensione civile e del movimento operaio in essa è possibile tentare la riforma dello Stato quando si schiude notizie
In questo senso io credo il civile a riscopra una propria dimensione una politicità propria
Che arsenico sentite più bisogno di istituzioni e di Stato che di parti
Per questi
Si lascia il collateralismo alle spalle e rifiuta il clientelismo la riduzione pratica a dare a di lottizzazione del sottogoverno
Qui una delle facce positive della secolarizzazione della secolarizzazione dalla politica che anche proposta di nuova politica di nuova capacità riformatrice perché rende chiaro e non credo soltanto all'associazionismo
Che sempre la politica nasce da qualche politico non è dalle trasformazioni dal rapporto tra valore trasformazioni da nel senso che anche l'associazionismo tenta di dare praticamente culturalmente a questo rapporto
Ed ecco allora come cercare di dire
In una comune grammatica civile questa complessità sociale che anche frammentazione meglio
Come sostituire all'Apologia non innocente dei protagonismi individuali il fatto la pratica di nuovi protagonismi Colletti e sociale
Se divisi è stato ricordati ieri dal rappresentante dell'Arci donna non si poteva e non si può vale però io credo il reciproco che è stato un fortunato slogan delle ACLI insieme si può e credo che in fondo sia questo detto molto in fretta e un po'a fumetti il senso della solidarietà all'interno
Di questa società non soltanto in frammenti ma anche corposamente corsa oramai ed abitata dalle corporazione
Facendo i conti con il civile anche quando sembra spiazzare ac quando la nostra cultura a delle lotte fa capire talvolta anche a un confronto
Non un adattamento un confronto con il mercato può spingerci avanti mentre il rifugiarsi nelle vecchie giaculatorie progressiste ci blocca e rischia di renderci conservatori ecco allora una comune responsabilità
Che va oltre le cose che possiamo affrontare e fare insieme e sono veramente tante anche solo a tentare né un elenco telegrafica
Qui si inserisce la responsabilità nostra dell'Arci delle ACLI a far crescere qualificare esperienza unita il coordinamento degli enti sportivi il movimento dei circoli aziendali sono passi ed esempi in questo senso
Così bisogna pensare a una crescita del movimento associativo teso io credo a ottenere una legge quadro sull'associazionismo rispetto alla quale la Bassanini chiamiamola così rappresenta un utile e primo passo il metodo delle convenzioni che insieme stiamo cercando di praticando per dare respiro alla Convenzione sulla comunicazione a quelle sulla cultura all'ambiente giustamente
Marco Boato ricordava ieri la pervasività della questione ecologica il suo attraversare i gruppi sociale le classi il suo costituire in particolare spazio dei nuovi diritti con i diritti all'ambiente
Con i diritti civili all'interno della questione ecologica e lo stesso movimento dei consumatori giustamente è stato ricordato come movimento dei Cittadini per i diritti civili all'interno
Dell'economia sono tutte cose tutte piste lungo le quali nuovi errori assieme in questo senso posso assicurarvi di una cosa che per le ACLI l'ispirazione cristiana è spinta all'unità
Non alla divisione secondo tre progetti che sono tre grandi piste l'impegno per la nostra organizzazione tre grandi terreni di confronto che non a caso anche il congresso vostro sta attraversando la pace
Il lavoro e la democrazia
E a partire da queste considerazioni se mi consentite una comune riflessione conclusiva
Come questo civile
Ci impone
Ci incalza
Per un ripensamento delle forme organizzative dell'associazionismo parlo dei problemi di tutto l'associazionismo non di una sigla soltanto e credo ci sia una prima scelta da fare
Se gestire come dire
Le rendite di posizione interna o confrontarci più coraggiosamente spregiudicatamente con gli interessi e i valori che il civile esprit
Se organizzare l'organizzazione o cercare con l'organizzazione di interpretare questa nuova densità del civile vanno in questo senso i rapporti col carcere in quanto istituzione totale
Mi ha commosso l'esperienza presentata ieri io stesso ho partecipato a Milano a San Vittore ad una esperienza analoga
Vedo in questo senso e mi sento molto o vicino
Alle posizioni espresse dall'Arci dove ecco questa cultura della differenza soprattutto i tempi della differenza perché ci vuol tempo a gestire le differenze ma la differenza può essere gestita nei tempi suoi però
E così è una rivendicazione e all'interno della complessità sociale ma anche all'interno delle associazioni alle quale alla quale essere estremamente attento ebbene se queste
è la densità dei problemi cioè io credo per l'associazionismo a fronte di questo civile un problema di coesione di comunicazione interna
Non basta ad un'organizzazione l'adattamento
Non basta rincorrere le cose queste vecchia sociologi anzi è vecchio sociologismo da anni cinquanta di padre Parsons
Non risolve neppure il controllo
Che è sempre funzione di polizia anche quando viene esercitata in maniera soft e dal basso
Io credo serva piuttosto praticare all'interno dell'associazionismo e su questo confrontarci e dialogare un nuovo rapporto trasformazioni e valori quella che ho detto
La nuova densità ellittica di questo associazionismo
Il civile cioè come produttivo dei valori per cui valori vanno scoperti
Non è affare di propaganda il valore ho in mente quel che dice Barbano nella introduzione alla ricerca alla Traci Dalian a sui valori in Europa non si tratta di di diffondere i valori si tratta riscoprirne laddove essi nascono ori so benissimo anche quando dico così da cattolico che non tutte le presenze dei cristiani in Italia la pensano così
Anzi le posizioni più schierate sostituiscono sovente all'attenzione ai valori che nascono la voglia di crociata
Quasi una chiamata generale una sorta di battesimo collettivo e per far prima come diceva Lazzati battezzerà ebbero tutti con le pompe come i Longobardi della regina Teodolinda non è questi
Non è questo il nostro approccio ai valori non credo questo sia un modo per essere in tensione per essere in presa diretta con la nuova densità del cd
Un'altra osservazione che mi viene in mente e questa volta è veder non più Barbano
è la produttività anche storica dei valori che così andiamo scoprendo spesso abbiamo la sensazione anche l'impotenza o di anime belle che i valori siano qualcosa soltanto dal fuori interno
Che rende ragione della tua dignità no c'è una pagina a mio giudizio estremamente interessante la politica come professione una pagina che non a caso Weber
Scrive alla vigilia della crisi dalla Repubblica di Weimar quando i tre sta salendo al potere si interroga duramente su questo problema laddove dice no
I valori sono un fatto produttivo di realtà perché chi è carico di valori chi è portatore di valori chi è attento a scoprirli riesce a scoprire la realtà valenze dalla realtà che chi non ha valori non core
Quindi nessun adattamento non è vero e queste sono posizioni anche rappresentate politicamente al nostro Paese che aver meno a volare in meglio si cavalcano Larry nascenti è sempre lì nascenti tigri e della società civile non è vero
Io credo che su questo ci dia un compito forte e consentitemi e operaio etico senza moralismi senza Santini senza crociate di interpretazione delle caratteristiche di questa società civile e di quella che ho voluto chiamato la sua densità aiuta chiudo su una cosa
Ma se non vale l'adattamento se non vale il controllo che cosa ci consente di tenere insieme di praticare di dialogare intorno a questo nuovo ed esige tono apporto così moderno di trasformazioni Paolo
Io credo non vendo le mie la mette perché nella mia organizzazione mi occupo di questo che il punto centrale sia la formulazione
Credo dobbiamo tornare tutti a fare formazione seriamente
A riscoprire
La centralità dei processi formativi
Non così improvvisa e non il compagno chiamato da fuori per tirar su il morale della truppa non il training autogeno parrocchiale alla Casa del Popolo queste cose non se la formazione come fatto mirato se mi consentite tra virgolette scientifico che sceglie le persone gli obiettivi prime i toni che non investa caso che non semina più come l'antico seminatore della parabola con largo gesto dalla mano gesto poetico
Non più produttivo non più scientifico non più moderno non più politico ecco una formazione in questo senso mirata io credo sia il modo pestare in questo civile non semplicemente alla rincorsa del Civile
Per ripensarci e quindi per non prolungare semplicemente i nostri schemi organizzativi per non ridursi ad organizzare l'organizzazione ma tentare di interpretare organizzato era la vita e allora in questo senso era finito io credo che confrontarsi dialoga
Intorno al rapporto valori e trasformazione intorno alla centralità del processo formativo sia un modo insieme per continuare a ripensare negli stessi grazie
Ringraziamo all'amico Giovanni Bianchi
Credo del contributo scritto problematiche ascoltata questo incontro
Do la parola compagno Zanetti leopoldo Lucca e si prepari il compagno per me per RAI e Vacchi Realacci della Legambiente
Nella
Nella relazione di esse ieri
Due giorni fa
E se ne sta parlando molto
Tra i compagni
Che operano nel settore dei media e dello spettacolo
Venivo introdotto
Il dato della richiesta
Di una decisione da assumere come congresso
Di costituzione
Di una nuovo unione
Un'unione
Che debba nascere sulla esperienza
I quattro anni mi riferisco all'esperienza di Archie media che mi sembra sia la grande assente in questo congresso anche se assenti non sono i compagni che invece ne hanno verificato con molte attività il marchio
In giro per l'Italia
E che hanno anche avuto momenti significativi di dissenso nel corso di questi anni su alcune ipotesi
Su alcune su alcune proposte che venivano condotte dall'Arci media nazionale
Unione quindi da ricostruire Marco Campione
Omogenea un quarto polo associativo si è detto
E più che comprensibile quindi se nella relazione
La richiesta o l'indicazione di ricostruire unione si soffermi ad un'enunciazione più che entrare nel merito
Di quale proposta di quale di quale Progetto sembra quindi di capire che questo non è dovrebbe essere quella dei trecento mila Arci Arci
E quella degli ottanta mila dell'Arci media un'unione con una base materiale
Associativa considerevole il cui progetto la cui definizione la cui identità
E in parte nelle sorti
E nelle decisioni che assumerà anche questo congresso anche se mi sembra che i il dibattito su questo unione ed indicazioni per il momento non siano ricche propositive c'è appesa su questa questione della quarto unione
Forse quindi opportuno non tanto perché ho condiviso le sorti
Dieci medie
Ma perché
Presiedo un pezzo di questa organizzazione cioè Lucca
Che nel corso di questi anni al punto dei momenti seri
Di dissenso con impostazione teorica di Archie noi oggi riscontriamo un fallimento di questa unione e va detto a parole Tondo ed incisive
Ed è quindi il caso di capire come si arriva a questo collasso che non è unicamente un collasso dovuto ai insufficienze de direzione nazionale
Ma direi un impostazione teorica profondamente sbagliata affascinante per alcuni aspetti
Ma scarsamente corrispondente ai processi che invece sono intervenuti nel corso di questi anni ottanta nel settore dello spettacolo e dell'informazione
Un'impostazione teorica viziate a mio avviso da una lettura molto empirica di tutti i processi di trasformazione l'assunto lo conosciamo tutti
Era quella della presenza oramai nel Paese
Di una sorta di multimedialità una multimedialità che s'componeva spezzava riduceva
Ad avere un scarso ruolo lo scarso peso i settori i così detti settori dello spettacolo quelli della musica quelli del teatro
Quello dell'informazione quei del cinema
Si basava sulla convinzione
Che il dato dell'informazione assumeva in questo Paese una dimensione sempre più alta e che era in corso in questo Paese la formazione di apparati culturali nuovi in particolar modo giovanili non più riconducibili ai settori tradizionali quelli che ho annunciato prima ma apparati che Sannino miscelare mescolare contemporaneamente le attività visive con le attività con le terre con l'attività teatrale quindi l'offrire
Organizzando unione multisettoriale
Uno spazio di dialogo e di confronto
Quanto invece noi abbiamo assistito nel volgere di pochi anni
Non è tanto il formarsi di apparati multi settoriali
Ma la ricomposizione di apparati culturali
Di operatori di specialisti sempre più attenti ai processi settoriali già sede della Bindi ai momenti di organizzazione o del cinema o della musica o del teatro o dell'informazione
Direi che
All'interno
Di questa elaborazione prende forma anche quell'altro elemento
Della politica dall'Arci di questi anni
Che la cosiddetta politica delle aziende
Spesso nelle nostre realtà regionali
O territoriali al di là di alcuni singoli casi di buona gestione aziende che conducono una vita stentata
Con i bilanci in rosso
E quindi con una definizione è un ruolo all'interno dell'Arci spesso
Molto discutibile o che comunque vengono messe sistematicamente in discussione
Da chi svolge invece con l'altro mestiere che si fa all'Arci che di condurre fare associazione produrre momenti di aggregazione
Direi che se oggi la nostra attenzione
E quella di accertare come costruire un quarto polo io non mi sento di parlare oggi di unione
Parlo di Quarto Polo proprio in quanto la perimetrazione di questo quali sono i soggetti che ne concorrono quali sono gli interessi che vengono aggregati mi sembra che proprio il dibattito di questi tre giorni non abbia ancora
Consentito
La messa a punto di quali teen erario
Dobbiamo assumere e dobbiamo
E dobbiamo farlo
Mentre per
Voi come associazione ragiona ramo in termini di multimedialità
E quindi sposta Adamo la nostra attenzione a quanto interveniva
Nelle aree urbane la cosiddetta cultura urbana
Ah non mancava
Mancavano alcuni dati di conoscenza
E cioè
Che il consumo uno la spesa individuale in termini reali
Per le attività culturali per i prodotti culturali in Italia non cresceva e non continua a crescere da oltre da oltre quindici anni
Mentre come
Arci media
Si sceglieva
Le aree metropolitane inviare rom nell'area milanese
La domanda è maggiore e la crescita in termini dare maggiore è intervenuta nei Comuni medi e nelle piccole città
Quindi perdendo un'opportunità significativa che essendo noi associazioni e diffusa potevamo incontrarci
Con questo obiettivo
Con questa ondata con questa tendenza di crescita che come ho detto
è stata più forte in termini numerici nei piccoli eminenti comuni che anziché nelle grandi città
Perché sono stati commessi questi errori
E allora e che hanno condotto nel volgere di pochi anni alla perdita di rapporti di canali di rapporti con istituti di ricerca con studiosi e questo è un elemento grave che ci ha condotto ad avere un per alcuni anni un rapporto di costante conflittualità
Con la cooperazione culturale anziché avere quanto meno un tavolo dove discutere e dove stabilire assieme quale concorso era possibile tra cooperative culturali e forme forme associative sono questi errori degli
Sono questi errori nostri che devono a mio avviso essere attentamente e scandagliati quando pensiamo alla costituzione di una quarta unione o di un quarto
Ma anche quando rimangono molti interrogativi
Come conservare
All'interno di questo alto di questo quarto polo
Le specificità cioè le conoscenze settoriali
L'esperienza tre minuti della mutato
Mentre si parlava di multimedialità
E si riteneva hanno scomparsi
I circoli di cultura cinematografica che hanno consentito e hanno concorso a dare una forte credibilità all'Arci negli anni Sessanta e settanta circo legalmente
Che venivano meno perché diverse erano le condizioni oggettive le televisioni eccetera
I nostri circoli
Assumevano una politica di acquisizione sale sembrerà strano ma questa associazione gestisce oggi in Italia qualcosa come settanta sale cinematografiche di prima visione spesso che hanno scelto un target di mercato ben definito
Ed è stata un'evoluzione di una trasformazione da cineclub alla gestione della cosiddetta alla gestione dalla cosiddetta sala d'essai cioè voglio dire che mentre al centro il livello di elaborazione si dimostrava insufficiente inadeguato
Sbagliato la dimensione associativa mutava cambiava si arricchiva e assume e si consolidava
Ora all'interno di questa quarta unione quali rapporti
Quali regole del gioco
Come salvaguardare momenti di specificità
E definizione di un quarto che lo sottolineo
Sono questi interrogativi
Che a mio avviso devono essere sistematizzato il o meglio va assunta la decisione da parte di questo congresso che entro l'anno
Si è stabilito un appuntamento che chiarisca
Cos'è questa
Quarto nuovamente come si articola come si salvaguardano all'interno specificità valori individuali interessi
Per settori perché questa è una ricchezza non è ovviamente
Una una povertà
Di questa associazione mi sembra che in questi giorni il dibattito e giustamente ci sia polarizzato sulla questione confederazione e sulla triade
Legambiente l'attività venatoria Ali le attività sportive Louis per come stanno all'interno di questa confederazione e quindi è ovvio è comprensibile
Che ridotte contenuto è il livello di elaborazione attorno questo quarto polo ed è per questo che credo sia opportuno che il Congresso assume l'impegno che entro l'anno e lo consegni ai nuovi organismi si arrivi ad un appuntamento nazionale
Che definisca cos'è questa quarto volume come si articolano i rapporti all'interno di questa qua
La commissione verifica poteri comunica ufficialmente che ero cedole relativi alle deleghe consegnate saranno accettate fino alla chiusura della seduta antimeridiana cioè fino alle dodici e trenta tredici la commissione verifica poteri è convocata per le ore diciassette per la stesura del verbale definitivo
Ha ora la parola Ermete Realacci e quindi parlerà Terenzio Vergnano delle cooperative culturali
Credo che in questo congresso non sia tanto in discussione l'esistenza dell'Arci o il suo futuro ma il fatto se l'Arci sarà ancora un oggetto interessanti o sarà un concetto più interessante nella società italiana
O quello che a me personalmente sta più a cuore sia come scelta personale che come uno delle ragioni fondanti dell'Arci se sarà in grado di motivare un impegno da parte della gente
Io ho molte volte ho vissuto comunque io presumo con malessere questi ultimi due anni dentro l'Arci perché molte volte non avevo il senso partecipando gli organismi dirigenti dell'Arci di partecipare a un qualcosa che avesse costrutto perlomeno avesse sempre costrutto
Mi capita a volte di fare delle cose molto sciocca e inutile andando in giro per l'Italia per ecologisti da Poggibonsi a Perdas de Fogu e però pensare di stare facendo un qualcosa che aveva senza altre volte di partecipare anche i massimi organismi dirigenti di questa associazione senza che questo mi desse quel minimo di spinta personale il senso di stare facendo ma qualcosa che era in qualche maniera utile io non credo che ci sia bisogno come Carlin facendosi trascinare un po'dall'oratoria che lo contraddistingue
Di dire a questo congresso quello che la lega dall'ambiente pensa sul futuro dell'Arci cosa vuole farsi cosa non vuole fare ho tutto avete in cartella il nostro documento congressuale ne cerchiamo di parlare in genere con lingua non biforcuta credo che sia una delle ragioni del nostro successo in questi anni e l'hai spiegato l'Arci che vorremmo l'Arci in cui vogliamo lavorare l'Arci per cui ci vogliamo impegnare non credo che questo sia l'oggetto del contendere ed è chiaro che questo impegno se ci sarà nelle forme in cui si doveva prevederà anche tutte le conseguenze di questo impegno in termini finanziari interno di impegno personale in termini di rapporto con tutto e con tutti
Ben sapendo e qui Carlina veramente andato un po'sopra tono nel suo intervento che la lega per l'ambiente non ha vinto un un il Totocalcio non ha contributi del Coni non a contributi del marzo non ha grandi benefattori
E che la scelta di autonomia finanziaria della lega per l'ambiente costerà lacrime e sangue ai soci della lega per l'ambiente in primo luogo e che comunque in questo quadro siamo disposti a sopportare anche tutte le cose che si riterranno necessari discutendone assieme per il futuro dell'Arci
Questa scelta che noi faremo credo
Non sarà una scelta non è una scelta dettata da motivi di riconoscenza ma da modifiche egoistici sanamente egoistici perché l'Arci c'è utile e poi vi spiegherò perché c'è necessaria e poi vi spiegherò perché
Non da motivi di riconoscenza che pure ci sono e sono sempre sensibile ai richiami etici
Perché credo che la riconoscenza sì almeno biunivoca
Da Legambiente deve essere riconoscente all'Arci ma anche l'Arci deve essere riconoscente la Legambiente che credo onestamente ha fatto la sua parte dentro questa associazione e vuole continuare a farla per costruirla renderà più forte
Noi PIL devo anche dirvi con grande franchezza che non riesco ad appassionarmi troppo neanche la discussione sulla questione della Confederazione
Non riesco appassionarmi non perché non ci siano delle cose importanti da discutere ma perché la vedo come una scelta in parte obbligata certo si possono non era sporco e io voglio dire altrettanto francamente che non era una scelta scontata alcuni anni fa
Qualche persona che a noi sta a che a qualcuno di noi sta ancora cuore diceva che l'anatomia dell'uomo una chiave per l'anatomia della scimmia ma non è vero il contrario cioè non possiamo oggi riconoscere nelle cause che hanno portato a questa scelta confederale delle origini lontane
E possibile che ci su a ci sarebbero potuti costruito anche dei percorsi differenti ma oggi è così
Una scelta che dobbiamo fare credo con grande ragionevolezza sapendo che l'Italia non è tutto uguale che l'Arci non è tutta uguale in giro per l'Italia che una scelta che anche le immagini sperimentazione molto ampi
E che quindi dobbiamo verificare rispetto la sua praticabilità e la sua efficacia ma mi sembra scelta sinceramente che non non che nella relazione di servire definite con grande chiarezza io condivido sia quella parte della relazione di Rino che tutta la relazione
Ma che mi sembra non meriti uno spaccatura un conflitto particolarmente aspre in questo congresso
Ancora una cosa voglio dire però quest'uomo se la Carling anche per l'affetto che ci lega e che si è appannato per qualche decina di minuti nel corso di questo congresso
Sulla cosa su quanto questa generosità che c'è stata e che spero sia come le ragioni fondanti anche per il futuro da parte nell'arcigno intercorre terreni nuovi a volte non sia stata produttiva nelle Langhe non esiste una lega per l'ambiente a Bra perché non esistono le che per l'ambiente apra perché Carlin che è una persona generosa che ha fatto delle cose e greggi e io tutte le volte che sono andata là ci sono andato per l'Arcigola e per visitare le stupende bottiglieria percentuale dopo
Che Carlina a me sembra un giro della zona
Però le le iniziative di lega per la benda sono state iniziative finte nel nel senso inizia non finti inizia di a vere di divulgazione ambientale ma non legate a una soggettività culturale ambientalista ecologista che poi è quella che ne sta molto a cuore
Così è potuto accadere che nelle Langhe ci fossero il metanolo Casale due passettino vercellese senza che ci fosse una reazione ecologista consistente questo significa che anche che tu dobbiamo riflettere su quanto mettere firmare solo far comparire solo delle sigle non sia sempre una maniera efficaci Press presenti nella società che bisogna agire in maniera differente
Ma io credo sinceramente che l'intervento che più ha colto uno dei punti di
Ti per per me che a me stava molto a cuore che ritengo discriminanti in questo congresso è stato il l'intervento di Folena Folena Pietro in un bell'intervento ha presentato a questo congresso una mela avvelenata a mio avviso la mela avvelenata sono stata contando tra parentesi che mi pare che la mela sia stata in parte respinta anche da anche prendo i giardini precedente e Lamela dell'associazionismo come valore in sé
Io non credo alla società all'associazionismo come valore in sé o meglio io credo sicuramente che l'associazionismo sia un elemento di civiltà però poi per esempio non ritengo affatto ha fatto sufficiente per motivare il mio sforzo non ritengo sufficiente per motivare il mio impegno come non ritengo sufficiente per costruire un qualcosa di diverso in questa società su questo la la la mela avvelenata è molto attraente perché purtroppo ha una ragione fortissimo
Che nonostante tutto quello che noi diciamo la gente che vive nell'Arci soprattutto molto spesso più i dirigenti che non Lior le organizzazioni più di base i comitati territoriali eccetera non credono alle cose che dico
Io voglio dir vero con grande franchezza provare a fare un esercizio interessante prenda The prendete la direzione nazionale dell'ARCI dell'ultimo congresso quello da fuori da Montecatini confrontate la con i sopravvissuti
Non c'è stato un The day after se c'è stata una guerra nucleare non ce ne siamo accorti però antico di quella gente per la gente componeva neanche il direttivo la direzione il massimo organismo dirigente nazionale dell'Arci ne sono sopravvissuti un quarto all'incirca potrei sbagliare di qualche per cento
Di questi tre quarti che sono andati via
Guardate io non voglio assolutamente pala proporre un modello di vita per cui uno come esiste il rapporto monogami con in campo alcune opzioni per il rapporto magari con in campo sentimentale esistono pressioni con rapporto monogamia anche nel campo dell'impegno civile del lavoro eccetera figuriamoci però quando i tre quarti di organi del massimo organismo dirigente di un'associazione che ritiene di avere un grande ruolo da svolgeva Società scompaiono i quattro anni è un segno di malessere pesante
Poi come sono scomparsi sono scomparsi tutti quasi tutti finendo all'interno di un mercato politico per cui uno nei casi migliori
Da direzione nazionale lacci finiva cosa degnissima inutile provente anche per l'Arci a fare il l'assessore in qualche ente locale il consiglio in qualche ente locale ma la gran parte in quel miliardi di mia vedi di di posti che il mercato della politica italiana
Propone un po'a tutti
Dalla Confesercenti alla Confcommercio alle al c'è un grande agglomerato Archie nel nel consiglio d'amministrazione di cecità e insomma in tutti quei posti che però mai il clientelismo politico italiano il mercato politico italiano propone a tutte a a all'Arci alla sinistra tutti i partiti
Io penso che questo problema dell'associazionismo come valore in sé sia proprio un boccone avvelenato del resto portava Pietro Folena fare una Spoon a una una interessante salto della quaglia per cui lui
Dirigente di una interessantissima FIGC che ha favorito e raccolto le firme sui referendum antinucleare antinuclearisti referendum contro la caccia
Proponeva l'Arci di non pronunciarsi su questo tema perché sarebbe stato un argomento in qualche maniera che poteva turbare questo associazionismo come valore in sé rispetto lasciando sostanzialmente le le opzioni politiche le scelte politiche che poi spostano in qualche maniera la società appannaggio ad altri magari un po'più grandi per la moderna tip ma sempre espressione di un mondo politico tradizionale io credo invece che la soluzione l'associazionismo abbia i movimenti associativi organizzati abbiano un grande ruolo in questa società ma soltanto se sapranno esprimere alcuni tipi di scelte cioè sono molto convinto che i partiti politici non soffrono una crisi per quanto riguarda la loro esistenza
Anzi stanno benissimo e non c'è neanche una crisi del di di consenso in termini di consensi elettorali L'ultima lezione siciliani si sono abbia aumentato le schede bianche e nulle un po'distratti vari ma sostanzialmente hanno visto un aumento del voto della gente
Non solo ma hanno visto addirittura l'intero Paese il governo del Paese dipende dal fatto se un partito pigliavo un per cento in più o in meno
Se un per cento di siciliani avesse votato per il PSI Craxi probabilmente non sarebbe stato oggi dimissionario era una visione della politica che trovo sinceramente un po'scostante ma che ha una forza delle cose enorme io non credo che i partiti siano in crisi quello che in crisi di dare la politica
E da questo punto di vista Bianchi nel suo conto intervento forse ad a dettagli non ha anche quello molto buono non ha raccolto questo una cosa precisa che è vero che i partiti hanno abbassato di molto il profilo etico e culturale
Ed è vero che questo abbassamento forte del profilo etico e culturale certo qua ci sono delle differenze nessuno vuol fare del qualunquismo di bassa lega
è una condizione essenziale per mantenere dei margini di consenso molto ampi ma che poi sono incapaci quasi sempre di compiere delle scelte tant'è vero che alcune parole d'ordine vengono cavalcati ormai da tutti
Io sono partito da Roma con Roma tappezzata di manifesti della Democrazia Cristiana
Che indice il congresso regionale sulla parola d'ordine del meno partiti più società
Che insomma mi pare un po'complicato dato il pulpito però è una parola d'ordine che oramai può essere cavalcata veramente da tutti
Mentre invece le scelte che poi contano sempre di più nella vita dei cittadini che sono scelte legate alle modificazione culturale e sono delle scelte legate alle grandi scelte tecnologica scelte in campo ambientale ha scelto in campo della pace raramente producono delle fratture politiche
Prendete questa questione del nucleare
Su questa questione del nucleare
Il Parlamento italiano non ha mai discusso non ama deciso hanno al più discusso e deciso il primo rappresentanti gli esponenti dei consigli d'amministrazione dell'ENEL dell'Enea dell'Ansaldo di tutti i partiti politici sono sempre stati d'accordo nel favorire questa scelta e anche ora la il massimo di apertura che c'è stata da parte delle grandi forze politiche è stata quella del partito comunista che ha proposto un referendum consultivo per perché i cittadini decidessero un po'poco un partito dovrebbe anche essere in grado alcune volte di decidere lui stesso cioè di proporre al Paese
Di proporre al Paese delle vie d'uscita credo che sarebbe stato convincente anche perché i sondaggi sono stati già fatti il Corriere della Sera pubblicato lo sappiamo tutti andranno in giro
Però io credo che un associazionismo quello che a me sta a cuore che credo l'arcieparca almeno dovrebbe incarnare perché nessuno può pretendere dovrebbe essere un movimento associativo organizzato in grado proprio di interpretare questi questi queste nuove tendenze da società e di fare politica attraverso le prove specifiche forme di organizzazione
Io voglio fare un esempio senz'altro non esaustivo però pensato un pochino anche ritornando a questa vicenda nucleare a come qualitativamente sia stata differente la reazione in Italia negli altri Paesi
L'Italia sicuramente reagito sulla questione del nucleare in maniera molto più convincente visibile parlando alla va alla gente il movimento ecologista italiano di quanto non sia accaduto in altri Paesi dove anche questo momento co-regista e più forte e più infeudato e talvolta si è trasformata in forza politica
Questo ha sicuramente origini differenti compreso il fatto che in Italia sicuramente la l'oppidum le aree meno forte che in Francia o in Germania dove il numero di centrali molto maggiore dove c'è anche la force de frappe
Però è anche il frutto di un e un in merito ai anche in parte considerevole a mio avviso della lega per l'ambiente ed è la maniera in cui la lega per l'ambiente ha saputo dare al movimento ecologista italiano una maniera di azione politica
Non hanno organizzato in forma partitica però in grado anche di essere efficace
Per essere banali se abbiamo visto per televisione in Germania gli scontri sotto le centrali
E non abbiamo visto però la manifestazione cento mila persone centocinquanta mila persone a bordo non l'abbiamo visto i giornali tedeschi riportare dati e informazioni alternative a quelle governativi
Questo è merito anche della maniera peculiare in cui la lega per l'ambiente ha cercato di impostare una battaglia ecologista in questo Paese
Ma il modello lega della lega per l'ambiente non è senz'altro esportabile né nell'argine fuori quello che però si tratta di capire in questo congresso nella pretendiamo e ci è un po'creerebbe anche a noi se fossimo dei clonati sia dentro l'Arci e fuori
Quello che però non vorremmo che questo congresso
Il primo che su su cui vorremmo in questo caso facesse uno sforzo a cercare di capire se l'Arci vuole entrare in sintonia con questa maniera di fare anche politiche di essere presenti nella società
Da questo punto di vista la questione della caccia presente una delle questioni io ne ho un grande imbarazzo a parlare dello se la caccia per vari motivi uno delle quote dei motivi è che sul nuovo sinceramente ho molto affetto per parecchi dirigenti dell'ARCI caccia e guardando il contingente l'Arcicaccia sembrerebbe quasi che le frase di tutti e di essere un cacciatore quindi un uomo buono sia ancora attuale perlomeno in parte dentro l'Arci
Quindi ho l'imbarazzo personale né io credo che ci siano dei meccanismi io non neanche credo diciamo alle imposizioni per via legislativa di principi etici
Io sono perfino contrario la cosa a De Carne che propone tre che propone di impedire ai ragazzini di meno di sedici anni di fumare perché lo ritengo la scelta sbagliata
A parte paternalistica e probabilmente controproducente perché poi ammantare di un alone di mistero di trasgressione il fumo forse se i ragazzi sono ancora simile a come ero io allora
Forse può provocare più danni che non essere efficaci ma ritengo sbagliata in via di principio quindi non è questo il terreno però è sicuramente vero che l'Arci
Deve assolutamente dare dei segnali per cui nel futuro non sarà la mediazione fra le corporazioni interne avrà una sua soggettività politica avrà delle sue ragioni di esistere e la caccia su su quella caccia un segnale in questo senso va dato Terranova innanzitutto
Finisco
Per noi innanzitutto perché alcune cose sono ovvie è chiaro che i cacciatori si estingue hanno in Italia naturalmente sono già in forte diminuzione una pressione culturale che si esercitano altrettanto chiaro che non sono un fenomeno unico
Io mi rifiuto di di di pensare che i cacciatori del piccolo paese la Toscana si accomunabile non basa chi sa quale principio al cacciatore romano che in media è un barbaro incivile che massacra il territorio intorno
Però è anche vero che lo dobbiamo dire con chiarezza che la riduzione del fenomeno donatori in Italia in maniera forte e pesante è un obiettivo che là ci si propone e che se questo obiettivo non sarà raggiunto in maniera credibile per via legislativa l'Arci appoggerà il referendum di associazioni ambientaliste che hanno posto questo problema che altrimenti non sarebbe stato sollevato nel Paese con questa forza come non è stato sollevato il Paese
Voglio finire chiedo scusa soltanto per dire perché la lega per l'ambiente ha bisogno dell'Arci ne ha bisogno come il pane noi soffriamo in questo momento di una di un pericolo forte
Che è quello dell'eccessivo successo non so come dirlo e anche un successo che legato tutto agli errori alle catastrofi la vignetta di tango sulla redazione di Nuova ecologia che brinda
Perché le peggiori previsioni su una si erano affiorate sul Cernobyl è una fotografia un po'di questa è un po'eccessivo anche perché non è vero che noi prevedevamo che una centrale che aveva un grave incidente in Russia
Da ci rompono le scatole anche qua non era neanche nelle nostre peggiori previsioni però è un sintomo di quello che sta accadendo e questo provoca nella lega per l'ambiente eventualmente Cologgi sta una sindrome particolare che la sindrome del don Chisciotte ISMU
Cioè abbiamo un quadro politico bloccato che sostanzialmente non risponde alle esigenze che in materia ambientale e su altri campi non è solo questione l'ambiente emergono abbiamo un consenso dei cittadini apparentemente amplissimo i sondaggi sul nucleare parlo di un settanta ottanta per cento della popolazione italiana i referendum sui centristi sulla chiusura dei centri storici al traffico notato percentuali fra il settanta e l'ottanta per cento
In tutte le città per la visura decimi dal traffico privato
Un consenso da però tarda addivenire efficace politicamente
Questo crea una sindrome molto affascinante perché poi se c'è un impegno politico anche questo torno a dire sempre dovuto anche a motivi egoistici uno fa un si impegna politicamente e culturalmente e civilmente
Anche perché pensa in questa maniera di vivere una vita più intensa ne ha più gratificazioni ne ha delle gratificazioni come si dice in forma adulta non materiali
Però questa condizione crea una situazione particolare per cui gli ecologisti gli ambientalisti tendono a immaginarsi come le grandi don Chisciotte che oltretutto hanno ai lati della strada delle folle plaudenti che li accompagnano si lanciano in questa impresa perdendo di vista il problema fondamentale che è quello di ottenere degli obiettivi
Per ottenere gli obiettivi la lega veramente ha bisogno come il pane che ci sia una società civile estremamente ricca a intorno perché non abbiamo fiducia che senza di questo sia possibile incidere sulla stessa pur sulle sulle forze politiche sulle frodi sulle istituzioni
Se non ci fosse l'acino saremmo in qualche maniera costretti ad inventarla saremo costretti a creare un qualcosa di simile se non ci fosse l'Arci che noi ci immaginiamo c'è un altro tipo di Archie che sinceramente non ci interessa
Ce l'ha il senso non ci fosse la CIA come la pensiamo saranno probabilmente costretti a inventare ed è per questo per motivi molto egoistici
Molto egoistici che noi pensiamo indispensabile continuare a rafforzare questa presenza dell'Arci
Mi perdonino gli ambienti perché io sono alla mia arteriosclerosi propose mi ha fatto fissare su una favoletta che io ritengo molto esemplificativa della sindrome che noi corriamo il rischio di ricorrere che la favoletta del drago cinese
E c'è un cacciatore di draghi cinesi che passa tutta la vita e chiuso in un castello per han per imparare come si ammazza nitrati quando infine esce dal castello scopre che Draghi si sono estinti
è il rischio che corre la cultura ambientale oggi in Italia ecco la Legambiente tutto il momento ecologista non ha bisogno di una casa Castello entro il quale entro la quale rimanere chiusa
Ha bisogno di uscire a stanare i draghi non vorremmo stanare i draghi come Archie e con l'Arci e su questo però vorremmo che questo congresso si pronunciasse grazie
Allora la parola ora Terenzio Vergnano
Delle cooperative culturali
Carignano parla anche a nome della lega nazionale delle cooperative
Care compagne e compagni dell'Arci
Portando questo congresso anche a nome della presidenza della lega nazionale delle cooperative il saluto dell'intero movimento cooperativo
Desideravo entrare nel merito e fare alcune riflessioni in particolare stimolato dalla relazione introduttiva e dal dibattito che si è sviluppato in questi giorni
Come lega delle Cooperative abbiamo seguito con grande attenzione e disponibilità il complesso cammino di questi mesi dell'Arci che via Condotti a questo congresso
Che segna per dirla con sei errori
Come ha detto Serri nella sua relazione introduttiva l'apertura di una nuova fase costituente dell'Arci
Anche per la lega delle cooperative per il movimento cooperativo nel suo insieme questo ottantasei è un anno importante un anno di bilanci
Andiamo infatti nella ricorrenza dei cento anni di vita della lega ad un congresso che dovrà definire le strategie di sviluppo di un movimento
Che sempre di più si va strutturando come un forte e originale sistemati in paese nel panorama economico del Paese
Credo allora sia opportuno cercare di portare un contributo concreto a questo vostro congresso andando per rapidi titoli mi scuserete la schematicità a partire dall'ASP dalla specificità economica della nostra esperienza per individuare i problemi aperti e i terreni di una possibile concreta collaborazione
Un primo terreno di confronto mi pare nasca dal dato stesso della situazione sociale ed economica del Paese
Abbiamo assistito in questi ultimi anni radicali trasformazioni del quadro economico e sociale del Paese a garantire impetuosi mutamenti negli assetti sociali
Da un lato i grandi gruppi industriali nazionali e internazionale che si andavano via via ristrutturando sotto i colpi della crisi economica
Hanno operato ingenti trasferimenti di risorse i settori una volta considerati marginali per lo sviluppo economico del Paese l'informazione la cultura lo spettacolo il patrimonio dei beni culturali e ambientali
Settori che stanno ora diventando strategici per lo sviluppo economico del Paese
Anche attraverso la massiccia immissione di silenzio in sala per cortesia
Settore che stanno diventando ora strategici per lo sviluppo economico del Paese anche attraverso la massiccia immissione il tecnologie innovative
Che connotano sempre di più questi settori come settori ad alto valore aggiunto era ad alta intensità di occupazione
Dall'altro lato il modificarsi dei tradizionali a rigidi confini fra tempo di lavoro e tempo libero
Ha creato nuove vaste possibilità sia di intervento politico che nuovi spazi di mercato per l'industria culturale dei consumi di massa
Parallelamente a questo l'esplosione del drammatico dato della disoccupazione giovanile a livelli patologici
Fa sì che si colga anche da parte dei poteri pubblici che il problema non è più risolvibile con i tradizionali metodi dell'assistenza ma che occorrono strumenti legislativi di tipo nuovo
Per rifinanziamento cioè non dell'occupazione ma di progetti di impresa che possono creare occupazione stabile sul mercato
La stessa Carrisi ristrutturazione dello stato sociale
Pone in primo piano ed in termini nuovi sia il problema del rapporto pubblico privato sia il problema della gestione di determinati servizi sociali
Della previdenza e assistenza integrativa della difesa e gestione non speculativa del risparmio popolato
Tendono inoltre trasformarsi rapidamente nel Paese le modalità e le forme dell'aggregazione di base che non si realizza più solo attraverso un generico associarsi etico-politico
Ma anche attraverso la volontà arrivi diventare imprenditori di se stessi
Attraverso cioè l'autogestione di iniziative economiche
Tutto questo mi pare pone in primo luogo la cooperazione ma anche all'associazionismo nuove opportunità di sviluppo ma anche una nuova e più complessa sfida politica ed economica
Come movimento cooperativo accettiamo questa sfida per lo sviluppo e l'occupazione
Ponendoci il compito di sviluppare ancora di più un sistema moderno di imprese diffuse nel Paese di cui la cooperazione sia la forza trainante ma non l'unico soggetto non più e non tanto quindi solamente terzo settore tra il pubblico e il privato ma anche e soprattutto un moderno sistema di imprenditoria diffusa nel Paese
Dal momento in cui cari compagni l'Arci si propone di promuovere sosteneva ipotesi imprenditoriali occorre però nel concreto affrontare alcuni nodi di fondo
Se non si vuole rimanere in un generico discorso di azienda vita ma entrare nel vivo dei problemi della costruzione dell'impresa
Tali navi sono molteplici essi riguardano il livello minimo di soglia economica sotto il quale non ha senso parlare di sviluppo d'impresa a meno di non fare propaganda
La necessità di diffondere cultura d'impresa all'interno del movimento associativo
Io ritengo che la cultura amministrativa e gestionale non può e non deve essere considerata un optional della formazione dei di recenti politico sindacale
La consapevolezza che il capitale proprio il rischio d'impresa non possono scaricarsi sulla struttura politica
Occorre cioè affrontare e chiarire fino in fondo il problema della commistione
E dei rapporti tra organismo politico e struttura d'impresa affinché si possa produrre risorse e non distruggerle attraverso la gestione di iniziative di paralisi
Ritengo quindi aperta la possibilità così come posta nella relazione introduttiva di sperimentare concreti terreni di accordo
E di collaborazione
E sia riguardano in particolare a mio avviso una possibile rete di servizi comuni alle imprese e ai circoli in particolare servizi amministrativi di informazione e consulenza
Dall'altro lato un grande terreno di sperimentazione comune dovrà essere l'attività di formazione professionale su cui occorrerà prevedere al momento di riflessione specifico
Sarà altresì possibile concordare terreni di collaborazione nella produzione culturale e nella gestione di servizi sulla base però di un chiarimento di ruoli e competenze molto preciso
Ancora troppi sono infatti ad oggi i casi di concorrenza impropria sul mercato da parte di strutture politiche dell'Arci nei confronti di imprese cooperative sul terreno della gestione di servizi e di eventi culturali
Un'ultima conclusione un'ultima riflessione avviando mia concludo
è una scelta coraggiosa compagni quella che come associazione vi accingete a farlo quella della Confederazione produsse comporta al suo interno problemi non semplici e non facili e di ottimizzazione delle risorse economiche
Da parte della lega delle cooperative non finire
Come invece sentito paventava in qualche intervento ovviamente volontà di condizionamento
Io bensì volontari confronto concreto sui possibili percorsi comuni per sviluppare oggi in Italia un forte rinnovato movimento di autogestione
Allora alcune notizie per quanto riguarda i lavori della mattinata che proponiamo di concludere attorno all'una una e un quarto
Parleranno i seguenti compagni Grillini Franco segretario dell'Arcigay Licio Palazzini dalla segreteria nazionale Riccardo fabbriche per l'Emilia e Giammarco Giammario Missaglia questi sono gli interventi della mattinata
Nel primo pomeriggio quando riprenderemo i lavori svolgeremo un'altra serie di interventi fino alle diciannove e trenta
Le conclusioni di Rino Serri dovrebbero venire domani mattina in prima mattinata
In questa maniera c'è modo di assistere alla partita c'è modo di fare funzionare le commissioni e ci vuole di ascoltare una buona parte degli interventi non tutti ma una buona parte degli interventi adesso la parola a Franco Grillini
Si prepari Palazzini
Microfono
Vedere Amina ha già parlato per quanto riguarda l'Arcigay
Delle problematiche delle proposte che la nostra associazione
Fa e delle riflessioni che a nostro scusa se ne fa nell'ambito di questo congresso per quanto riguarda il suo rapporto con l'Arci e per quanto riguarda ciò che noi pensiamo dell'Arci
E di come le scelte culturali e la strategia dell'associazione ci vorrebbero sviluppare io vorrei invece usare questo poco tempo cercando di essere più breve possibile
Per fare un intervento invece più sullo specifico credo uno delle rare volte
Che uno di noi può parlare riesce a parlare al al corpo complessivo della sottrazione di cui facciamo parte di cui ci sentiamo parte pienamente
Credo che l'appuntamento precedente sia stato quello di Montecatini proposto di Montecatini mi raccontavano prima che la presenza dei che erano novità in qualche modo e che le battutine legumi tartine i Lazzi frizzi sono sprecati
In questo congresso il clima è nettamente decisamente diverso a testimonianza anche di un cambiamento radicale che nella cultura del corpo complessivo dell'Arci avvenuto però si corre il rischio di passare dalle battutine all'indifferenza
Oggi lei per noi è una giornata particolare il ventotto giugno è la giornata internazionale del Gay Pride
Forse molti non sanno il perché il ventotto giugno è un po'il nostro primo maggio o il nostro otto marzo forse paragone migliore con l'otto marzo
Ed è dovuta al fatto che nel mille novecentosessantanove
A New Yorker
La polizia fece irruzione distruggendo un locale frequentato da gay malmenando brutalmente i presenti arrestando nella metà senza motivazione alcuna
E il giorno dopo cento mila tra omosessuali e femministe sfilarono per le vie di Manhattan fu la prima grande manifestazione la prima volta che gli omosessuali reagirono alle brutalità della polizia e all'ignoranza della gente
E questa questa data è diventato un po'il simbolo della capacità di reagire degli omosessuali
Da parte di chi vive e qui lo voglio sottolineare con forza
Perché si riesca a capire fino in fondo quello che è la problematica
Di un gruppo di cittadini sia pur minoritaria ma decisamente consistente come abbiamo sempre avuto modo di dire l'organizzazione mondiale della sanità parla per l'Italia di tre milioni di cittadini omosessuali
E quella di una condizione
In cui l'individuo si trova a vivere nella maggioranza dei casi
Anche contro la propria volontari per quello che appunto parlando di condizioni noi parliamo quando ci sono fatti contro gli omosessuali
Parliamo di razzismo anti omosessuale
La differenza tra la situazione americana e quella italiana è una differenza notevole come tutti voi sapete in America i gruppi omosessuali si sono costituiti in gruppo di potere in gruppi di pressioni di lobby
Che hanno grande potere economico grande capacità di influenza anche elettorale e sono riusciti in alcuni casi a strappare anche dei delle responsabilità di governo nelle amministrazioni locali
Italia istruzioni riversa in Italia non c'è stata questa immigrazione interno imponenti migrazioni interne che ha caratterizzato costruzione americana che ha costretto gli omosessuali a raggrupparsi in alcuni grandi centri alcuni grandi ghetti
Perché in Italia non esiste quella ideologia puritana repressiva che ha caratterizzato invece questo movimento negli Stati Uniti
In Italia esiste un'ipocrisia diffusa
Quella delle lega alla Chiesa cattolica della gestione della morale quella delega che è stata operata anche da parte delle forze politiche di sinistra e su questo io volevo insistere in maniera particolare nel mio intervento di oggi
Quella delega che appunto ha consentito
Ha fatto sì che non esista la nostra legislazione non esistono i nostri esazione a differenza di altri paesi come per esempio in Europa rimane ancora l'Irlanda
Avete letto i giornali di oggi quali sono le caratteristiche dell'Irlanda visto che avevano appena respinto la legge la proposta sul divorzio con il sessanta per cento dei voti
Non esiste quindi una legislazione anti omosessuale
Nel nostro nel nostro Paese in pratica nel nostro Paese dal punto di vista della sessualità si può fare tutto ciò che uno vuole purché non si sappia in giro purché uno non lo dica questo vogliamo sessuale voluto dire
Stabilire una sorta di compromesso con lo Stato con
La polizia con il potere
Della chiesa per cui si rileva la propria vita in clandestinità si vive tuttora la propria vita clandestinamente limitando la propria identità la proprio possibilità di vivere in quanto omosessuali a poche ore al giorno
E spesso anche per pochi giorni al mese vivendo questa condizione di clandestinità per cui nella stragrande maggioranza della propria vita si finge di essere ciò che non si è il nostro convegno di Roma a cui peraltro hanno diritto tutte le forze politiche tranne la Democrazia Cristiana il movimento sociale
E credo che sia stato una delle poche iniziative dell'Arci di una delle sue stazione dell'Arci sia stata in grado di schierare
Dai liberali fino fino ai verdi credo che bisogna andare indietro le battaglie sul divorzio e sull'apporto per ritrovare una unità dello schieramento laico e progressista e di sinistra su questi su questi terreni in quel convegno ne abbiamo approfondito
Queste queste problematiche abbiamo fatto quelle proposte che voi avete trovato nella relazione all'interno della della cartella abbiamo posto le premesse per una modificazione profonda
Della anche della legislazione dell'atteggiamento che complessivamente esiste la nostra società
Nel nei confronti nei confronti degli omosessuali la Chiesa cattolica cui è stato delegato qui è stato delegato la gestione della morale e del costume e io credo ci dovrà discutere domani salterà anche l'area c sul perché
Nella storia anche le organizzazioni del movimento operaio hanno rinunciato ad avere una posizione diversa soltanto adesso
Soltanto adesso tanto in questo momento soltanto negli ultimi anni e per quanto riguarda gli omosessuali soltanto negli ultimissimi anni è cambiata la posizione l'atteggiamento delle forze politiche di sinistra io credo che bisognerà riflettere sul perché è avvenuto nella storia
Questo questo fatto però non c'è dubbio che link e sull'intero arco di questo aspetto dalla politica di questo importante aspetto della politica se pensate che sempre di meno
Le persone sono coinvolti in attività produttive sempre di meno le attività produttive sono il luogo di socializzazione ed è la vita delle persone è sempre di più il privato la convivenza le amicizie rapporti relazioni rapporti fuori da tempo di lavoro costituiscono il luogo reale
Della socializzazione degli individui sempre di più quindi le problematiche che riguardano la soggettività il privato e il costume
Diventano assumono importanza agli occhi e alla vita delle per la vita delle delle persone e quindi bisogna riflettere sul perché la sinistra ha ceduto alla all'avversario a sinistra anche le forze laiche
Su questo su questo terreno pensate
Al complesso delle problematiche che investono che investono la vita la nascita la crescita il passaggio dall'adolescenza alla maturità
Il modo con cui si stabiliscono le forme dalla convivenza lo stesso problema della morte e ricordava Serri nella nella sua relazione tutti i ritmi umani scanditi
Dalla liturgia religiosa tutti i ritmi tutti i momenti su cui la cultura della sinistra ha scelto di abbandonare il campo in questo momento
In questi ultimi anni c'è stata una riflessione dicevo prima è stata la riflessione ancora molto debole molto incapaci regredire Complesso di questi fenomeni profondamente umani e credo che la vicenda dell'ora di religione sia dell'ora di religione e della legge sulla violenza sessuale sia molto significativo da questo punto di vista io devo dire che noi abbiamo vissuto con amarezza e con tristezza la scelta della sinistra di votare a favore dell'ora di religione
Abbiamo anche l'esodo con difficoltà al fatto che l'Arci e non se ne sia occupato che un unico articolo apparso di un dirigente Arci sia stata quello sottoscritto sul manifesto ha proposto dall'ora di religione
Abbiamo vissuto anche con difficoltà a questa faccenda della legge sulla violenza sessuale di cui parlò subito dopo
Dove l'impegno anche dell'Arci è stato un impegno minimo cioè questo alle loro delusione per ed è bene dire chiaramente che non si tratta
Di un fatto contingente non si tratta di un fatto episodico marginali si tratta per esempio per noi per quanto riguarda l'Arcigay magari con credo anche per quanto riguarda le donne il movimento femminista di un fatto grave perché l'insegnamento della dottrina ufficiale cattolica perché di questo si tratta non sarà un insegnamento gialle circolare ci diceva Rodotà
Sono molto significative ricorda questo punto di vista non si tratta di un insediamento su una sensibilità religiosa o sulla storia dello dottrina cattolica a parte il fatto che bisognerebbe ragionare sul perché Della do soltanto della dottrina cattolica non anche di tutte le altre fedi religiose
Ma sta di fatto che non si tratta appunto le coalizioni prima si traggano insegnamento dalla dottrina ufficiale cattolica
E non è mio non se ne parla nemmeno per quei impossibile fare educazione sessuale alle scuole per quello sessuale sono dei mostri queste la dottrina ufficiale cattolica e quindi francamente
Francamente lei
Non siamo riusciti a capire perché perché la sinistra
Sinistra debba consentire non abbia fatto una battaglia contro questo obbrobrio tra l'altro l'ultima enciclica di Giovanni Paolo dure dice chiaramente che il marxismo all'espressione di Satana
Che l'individuo non può scegliere alle soglie del Duemila per conto proprio ciò che è bene e ciò che male c'è c'è bisogno dei preti c'è bisogno del papato per stabilire ogni individuo ciò che è bene e ciò che è male
Ora per questo è il primo ufficiale cattolica che dice che il marxismo alla cola satanica che è peccato ci sarà l'insegnamento perfino nelle scuole materne non siamo costretti
Noi siamo costretti a chiedere allo Stato a chiedere le forze politiche della sinistra che ci sia garantito un insegnamento non discriminatorio che i preti non insegnano nelle scuole che gli omosessuali appunto sono dei mostri o sono dei peccatore
Quindi noi purtroppo ho visto che parlando a braccio e non per iscritto il tempo il tempo passa
Anche sulla questione della della violenza sessuale io credo che quello che è successo in Parlamento si un fatto gravissimo è che sia successo anche per lo scarso o nullo mobilitazione
Da parte delle forze politiche della sinistra pensate che la democrazia cristiana sono letto male sul giornale fatto passare un emendamento per cui
I rapporti tra minori consensuali sono reato
Per cui il rapporto tra un adulto e un minore consenziente punibile fino a otto anni di carcere
Una legislazione degna di un paese di un paese certamente non moderna come nostro d'altronde bisognava essere bisognava essere al nostro campeggia l'anno scorso in Calabria bisogna vedere preti e suore colle Tona che sola stante a raccogliere firme casa per casa
In un paesino governato da una giunta con sindaco comunista giunta anche con i compagni socialisti a raccogliere firme a casa per casa dove si dicevano che quelli dell'Arcigay volevano ammazzare infettare i bambini bisognava vedere i bisogna vedere i che cos'è la modernità del partito dalla Democrazia cristiana della vita
Pone la questione dell'AIDS altra grande occasione persa dall'Arci no avevamo proposto di fare una grande campagna in difesa delle libertà sessuali sulla questione dell'AIDS che una questione particolarmente grave
Ed è una questione su cui gli omosessuali purtroppo pagano le condizioni in cui complessivamente questo socio taglia costretti a vivere
Ai DS il frutto della condizione delle marginazione
Della dell'individuo dalla popolazione omosessuale oltretutto la diresse che è stata addebitata come castigo di Dio poi lo si capisce bene visto che colpisce gli omosessuali maschi non le lesbiche evidentemente le lesbiche sono predilette da signore
Ma voglio dire
Su questa questione abbiamo un'altra perla e qui poi finisco dicendo due cose sulla sì mi chiedo scusa ai compagni d'altronde un abbiamo avuto soltanto un paio interventi a questo congresso c'è questa cosa è stata un'altra perla della del dei democristiani Degani intervenendo nei giorni scorsi ha detto che dato che l'AIDS colpisce in Italia prevalentemente il e i tossicodipendenti e visto che gli omosessuali sono interessati soltanto al trenta per cento poi ci sarebbe da discutere su queste percentuali ma il tempo non me lo consente allora la prevenzione si fa soltanto sulle questioni sul sui tossicodipendenti mentre tutti gli altri gruppi s'arrangino
E qui è evidente ed è una mostruosità perché noi da tempo abbiamo chiesto un incontro al ministro Degan il quale rispondendo positivamente la nostra richiesta ha incontrato una delegazione del Partito Radicale
Vogliamo telefonato dicendo ma veramente non e il partito reca Lampard con cui noi abbiamo ottimi ed affettuosi rapporti ma non è l'Arcigay
E quindi abbiamo proposto al ministro della Sanità una prevenzione a tutto campo
Però è una prevenzione che lei passa anche attraverso l'organizzazione degli omosessuali perché gli omosessuali si dicono soltanto nell'organizzare gli omosessuali e e e quindi e la DC deve riconoscere il fatto che in Italia la prevenzione su questa cosa possiamo fare soltanto no voi pensate che a Milano
Dove la Regione ha stanziato mezzo miliardo che non sono ancora uscita spende la perché non sanno come spenderli avevamo chiesto venti milioni per fare la prevenzione e ci sono stati negati perché darci venti milioni significava riconoscere
L'esistenza e le organizzazioni dei gay
Il nostro rapporto con l'Arci mi pare un rapporto che non ha bisogno di spiegazione anzi mi pare che la necessità per un'organizzazione come la nostra di fornire servizi di associare i propri aderenti di associarli anche pubblicamente pratiche sociali anche non pubblicamente perché non lo desidera lasciando grande libertà per ogni singolo membro per ogni singolo
Individuo mi pare che sia del tutto ovvia
La nostra partecipazione la nostra adesione convinta ad un'associazione come l'Arci però credo che l'Arci debba fare uno sforzo in più per sostenere un'associazione come la nostra l'abbiamo lavorato due anni
Quando da quando abbiamo deciso di costituire di trasformare l'Arci che in un settore di lavoro in un'associazione nazionale delle propria con grandissima fatica con grandissima pena pagando anche dei prezzi personali non è facile lavorare in una condizione in cui non hai una lira
In cui gli appoggi sono veramente pochi in cui non c'è qui è il punto nodale il sostegno materiale della sinistra e anche dell'associazione quaranta milioni in due anni non so sono una cosa ridicola rispetto alle problematiche
Che non ci troviamo ad affrontare sulle quali dobbiamo e sulle quali dobbiamo lavorare e quindi su questa questione del sostegno materiale al nostro sottrazione ma credo anche l'Arcidonna non si può
Parlare di rinnovamento di cultura delle differenze di apertura a alle nuove soggettività se poi queste nuove soggettività sono costretti a vivere al lumicino la grande invidia vedere come la Democrazia cristiana sostiene Comunione e liberazione perché hanno riescono a tenere soldi dappertutto perfino delle giunte di sinistra la Giunta Regionale dell'Emilia Romana iellato duecentocinquanta milioni educazione avuta la faccia tosta di protestare perché erano pochi
Quindi è una grande idea su come i movimenti che sono le organizzazioni che fanno riferimento ad altre ragioni ideali sono sostenuti con efficacia dottor della democrazia cristiana quarant'anni al potere ci sarà pure una ragione
Quindi io credo che bisogna risolvere questo Prodi di chiediamo di risolvere questo problema del sostegno materiale organizzativo e finanziano sto soluzioni di chiediamo di aiutarci a costruire l'Arcigay in tutte le situazioni dove non esiste
E dove l'impegno diretto dei territoriali è assolutamente fondamentale e vi chiediamo di farlo perché
Si può discutere
Di di cultura si può discutere come dicevamo prima appunto della cultura delle differenze
Però quando si tratta di risolvere i problemi umani profondamente umani drammaticamente umani di una minoranza di un gruppo di persone di tre milioni di cittadini che la storia ha sempre negato finora nel fango
Allora se si vuole fare in modo di togliere dal fango appunto tre milioni di cittadini dal fango della storia degli assunti dalla storia dall'ignoranza della storia liberamente impegnarsi fino in fondo perché io credo che alle soglie del due mila ci sia anche per gli omosessuali il diritto alla speranza e alla felicità perché questo deve essere lo scopo della politica perché altrimenti non si capisce bene perché stiamo a far politica perché stiamo soffrire in lunghissime riunioni in drammatiche
Riunioni con il caldo con la sofferenza
E tutto e tutto il resto lo scopo della politica non può che essere migliorare la qualità della vita
Seguire un percorso di liberazione umana e avere come lo sfondo la felicità individua alla realizzazione la felicità individuare grazie
Alti informa i congressisti che in sala l'onorevole Laura Baldo della svista indipendente che salutiamo per la sua presente
Ha ora la parola Licio Palazzini della segreteria nazionale uscente e si prepari Riccardo Fabbri la regione Emilia Romagna
Che il compagno Grillini ha fatto riferimento alcuni silenzi dell'Arci su questioni importanti accadute in questi mesi nella vita italiana
E ho ritrovato questa preoccupazione anche in molti compagni in questo cambino congressuale che in questi mesi hanno ripetutamente Espresso una preoccupazione
La preoccupazione per il rischio di smarrire il senso e il significato dell'essere nell'Arci
Dell'Arce nella società italiana quasi la paura a un certo punto di ritrovarsi stranieri in un Paese che è cambiato e che in qualche modo ha dimenticato l'Arci
E credo che vincere questa preoccupazione sia la sfida vera di questo ottavo congresso nazionale
Che ci permetterà di vivere la confederazione con una scelta per il futuro nostro e della società italiana
Invece che come un ripiego organizzativo per mascherare la sconfitta del progetto politico di Montecatini
E allora l'intreccio fra noi e il mondo diventa naturale
E credo che il primo elemento di confronto sia un bilancio un bilancio in gran parte negativo per le mie valutazioni
Dell'obiettivo di riformare la vita pubblica del nostro Paese che anche noi come ANCI abbiamo perseguito in questo decennio
Però dopo tante analisi credo che sia arrivato il momento anche di alcune risposte per poter capire rispetto a queste risposte come questa associazione può avere un futuro
è stato più volte richiamato
Ripetutamente anche nella relazione introduttiva che condivido
Che la reazione del sistema dei partiti alla crescita politica della società civile e alla politicizzazione delle istituzioni è stata quella di occuparli entrambe ma se non si introducono altri elementi mio quadro si continua a pensare che i partiti occupino la società civile e le istituzioni per una cosiddetta volontà politica
O per incapacità a riformarsi
Credo che la realtà sia un po'più preoccupante
In questi primi anni ottanta è avvenuta una redistribuzione del potere economico nel nostro Paese redistribuzione a mio avviso principalmente a favore di tre soggetti
La grande impresa capitalista
Che in questi anni è stato probabilmente il principale soggetto culturale del nostro Paese
Riuscendo a portare il dibattito sul mercato e sull'impresa non più visti solo come fatti economici ma anche come riferimenti culturali
Secondo soggetto credo la grande criminalità
Che si è inserita nella crisi dello Stato e dei partiti che lo gestiscono sostituendoli per alcuni aspetti facendo sì essa stessa Stato e pubblica amministrazione
Arrivando a produrre un reddito che nel mille novecentottantadue è stato stimato ammontare quasi al cinque per cento dell'intero approdo
Toh lordo nazionale
Terzo soggetto l'industria militare e le forze armate riproponendo sì la prima come soggetto economico rilevante in espansione continua
Le seconde con una nuova immagine sociale
Riprendo dalla Repubblica di domenica scorsa si dice l'obiettivo delle forze armate e oggi ha agganciato e alla riscoperta del mondo militare all'emergere di una corrente d'opinione abbastanza favorevole alle stellette
Una richiesta di nuovi mezzi di nuovi finanziamenti volendo essere concreti si parla di una spesa di almeno dieci mila miliardi in cinque anni come rivela senza remore timidezze il generale poi capo di stato maggiore dell'esercito questo La Repubblica di domenica scorsa questo alle soglie della partecipazione italiana al programma di Guerre stellari
Questo a fronte dei suicidi nelle caserme e degli attacchi all'obiezione di coscienza al servizio militare
Tutti e tre questi soggetti sono produttori e destinatari di ricchezza economica
Ebbene di fronte a questi processi è di fronte a questi processi che il sistema dei partiti si è dovuto confrontare e scoprire di essere subordinato
è un merito credo debba Tito socialista aver intravisto queste trasformazioni le aveva cercato di essere l'interlocutore della grande impresa come dell'industria militare a prescindere da giudizi di merito sul modo e i contenuti
Ed è su questo e anche su questo
Su chi è il partito interlocutore che credo vada ricercata una delle cause della crisi del pentapartito
Ma questo non toglie niente al fatto che in tentativi di riformare i partiti a mio avviso sono falliti certo per divergenze interne
Ma soprattutto per la loro fragilità economica non è un caso a mio avviso che si sia messa la sordina alla questione morale
Soprattutto alla sua base economica
Perché Aldo Moro l'esempio più alto a mio avviso di lungimiranza politica e di tensione morale nella DC aveva bisogno di sereno offre alto
Come fa un partito politico arrestare esterno alla corruzione e alle tangenti che mi si dice più fiorenti te mai
Di fronte a questi interrogativi vero banco di prova della riforma della vita pubblica del nostro Paese oggi c'è un silenzio un tetro Silenzio
Se queste difficoltà alle incontra il sistema dei partiti
Che ha pure un finanziamento pubblico
Quali esperti possono manifestarsi del Movimento associativo cosa ben più piccola e indifesa
Allora questi nodi proseguire o credo purtroppo riprendere l'opera di rinnovamento della vita pubblica nel nostro Paese
Far crescere la democrazia e la partecipazione essere liberi per agire non sono interrogativi retorici ma il cuore della battaglia politica di questi anni
E l'Arci dentro questa battaglia c'è già interamente non ne abbiamo però piena consapevolezza e non estraiamo tutte le conseguenze
Anche dentro il movimento associativo il bilancio di una possibile riforma politica è deludente se non negativo
è pur vero come richiamato nella relazione introduttiva
Che continua l'espansione del Movimento associativo anche se si tratta di un'espansione sempre più per alcuni aspetti a prescindere dal ruolo e dall'immagine nazionale in cui il pensare globalmente e agire localmente e il risultato eccezionale della politicizzazione della società
Ma sono vere anche altre cose
Nella considerazione politica il Movimento associativo continua ad essere considerato un interlocutore secondario
Parziale strumento di altri
Assistiamo alla ripresa del collateralismo ai singoli partiti di alcune associazioni laiche da esse mai rinnegato
Al costituirsi di bracci secolari collaterali di movimenti integralisti cattolici ha difficoltà inedite di associazioni cattolico democratiche nella normalizzazione wojtyliana
L'immagine dell'associazionismo che ne alla gente comune di uno strumento o di singoli partiti o simpatico ma effimero attraversato dalla questione morale
In azione Ali sono una brutta copia delle direzioni dei partiti o di qualche ministero e spesso sono di ostacolo alle trasformazioni interne
Il Movimento associativo ecco le casse vuote
La crisi dei trasferimenti sociali e assistenziali da parte dello Stato ha messo a nudo come per i partiti la dipendenza economica del Movimento associativo
E questo ha ripercussioni rilevanti soprattutto per coloro che più hanno teso in questi anni ad essere soggetti politici l'Arci e le ACLI
Allora la prima conseguenza da trarre da questo preoccupato bilancio è quello di dare gambe ai sogni ristrutturando il tagliando dove c'è da tagliare
Investendo nella produzione di risorse ordinarie che ci permettano di esseri liberi e capace di interloquire con tutti a testa alta
Non essere costretti a ricorrenti e sempre più ardue sottoscrizioni dentro e fuori il movimento sottoscrizioni indispensabili ed urgenti oggi per vivere
Non affidarci d'altronde neanche ad una palingenetiche a legge di riconoscimento come soluzione dei problemi economici
Ma ha senso costruire le gambe se ci sono i sogni
Il presidente della relazione introduttiva
Ha insistito sulla necessità di contribuire ad una cultura diffusa fondata su valori di trasformazione e di progresso
Ed ha indicato in questo un ruolo possibile della Confederazione delle unioni delle associazioni
Credo che ciò sia estremamente importante ma se inserito in un altro processo già contenuto nell'arcidi Montecatini reso più urgente dalle trasformazioni di questi anni
L'evoluzione da associazione culturale ricreativa associazione sociale
Che partendo dalle sue risorse di posizione il tempo di non lavoro un milione duecento mila cittadini associati undici mila seri di partecipazione
Si prefigge di svelare le interferenze fra la nostra vita quotidiana e le grandi scelte un però come il saggio cinese per spronare non cucina i pesci ma insegna per Scarlino
E insegna attraverso idee proposte ma anche lotte e mobilitazioni
Allora il valore politico della Confederazione sta qui nel passaggio da associazione culturale ricreativa ad una confederazione che svela la dimensione politica della nostra vita quotidiana e non abbiamo eccessivi timori perché in molte esperienze lo stiamo di già
Non è questione dell'oggi ma probabilmente dovremo pure cambiare nome
I quali obiettivi riempire la fase costituente proposta dal presidente che condivido
Il risanamento dell'associazione al centro e nelle periferie nell'Arci e nelle unioni innalzare la produzione di risorse economiche approfondire in questi anni il ruolo e il nodo della quarta unione a cominciare da Rifondazione di Archie media sulla base dell'esperienza territoriali essenza mega progetti in gestione al centro
Realizzare il nuovo sistema di unità e autonomia confederali con la gradualità e pragmatismo che ci contraddistingue
Ma soprattutto innalzare la qualità del confronto interno e della capacità di iniziativa della Confederazione delle unioni associazioni su questo obiettivo convergono numerosi problemi che è necessario affrontare più attentamente e in primo luogo esiste mediamente una preoccupante dipendenza culturale di questa associazione dall'esterno
E genera spesso un abbeverarsi spesso acritico a fonti esterne senza l'indispensabile confronto con la nostra realtà
Quante teorie sono apparse come me sei ore nel cielo dell'Arci e sono rimaste patrimonio della sola direzione nazionale per alcune verrebbe da dire meno male
Per superare questa dipendenza che cosa occorre
Occorre una classe dirigente confederale come delle unioni e delle associazioni
I cui requisiti di autorevolezza e rappresentatività capacità si fondino su standard di qualità superiori agli attuali in cui la qualità prevalga sulla quantità
Senza però facili scorciatoie
Di importazione di persone dall'esterno che pur valide in sé hanno storicamente dimostrato in questa associazione la difficoltà ad essere contemporaneamente
Intellettuali personaggi e dirigenti di questa associazione
Questo per incrementare decisamente il senso di appartenenza alla Confederazione
Perché l'Arci non riesce a mobilitare i propri soci a portare in piazza ad esempio per rivendicare il diritto dell'associazionismo
So bene e soprattutto il ceppo tradizionale dei nostri soci si sente militante dei partiti della sinistra soprattutto nel Partito comunista e del sindacato
Ma questa è solo una parte della spiegazione
Questa fa il paio con la trascuratezza che ci ha caratterizzato nell'affrontare questa questione perché i compagni di Firenze di Pisa pongono il problema dell'associazione dei circoli
Non possiamo trovare risposte esterne errori nostri come giustamente ci richiamava il presidente Sergio
Altro passaggio
Il passaggio alla Confederazione introduce rilevanti novità anche ad altri livelli
Il vicepresidente a cui auguro veramente di ristabilirsi immediatamente se fosse possibile
Apposto nell'ultimo cd N il problema del monocolore comunista nella direzione dell'Arci delle unioni e delle associazioni e dei danni
Per la nostra immagine e autonomia ha espresso a suo modo una preoccupazione che abitanti credo di tutti
Evitando il rischio di considerarla come una questione di bandierine di colore diverso su un immaginario teatro di guerra essa va vista come sintomo e risposta ad un problema di fondo
Perché le varie culture socialiste riformista autonomista non sono il rapporto sufficiente con noi
Perché nonostante tante presidenze o vicepresidenze c'è un'insufficiente presenza dei compagni socialisti nel lavoro quotidiano dell'associazione
Dipenderà forse
Da qualche volontà del Partito Socialista di continuare a mantenere da una parte il controllo della ex dall'altra l'attenzione estremamente positiva nei confronti dell'Arci
Ma dipende soprattutto dal fatto che noi come associazione abbiamo difficoltà a proporre qualcosa verso queste aree culturali che io ritengo tra le forze riformiste e di progresso in questo Paese
Come d'altra parte analoga difficoltà la riscontro ad esempio per Solaria cattolico democratica
è indubbio però e se il problema vero dalla soluzione del quale assieme ad una rinnovata iniziativa sociale e a una ritrovata o forse per la prima volta raggiunta solidità economica
Ne uscirà una immagine nuova e quindi un ridimensionamento della lettura partitica dell'Arci il passaggio alla Confederazione pone in modo inedito la questione della rappresentanza della Confederazione stessa
è vero che il problema non è il vicepresidente a mio avviso comunque da affrontare con questo congresso
Ma è la presidenza
Come è possibile come possibile organo di garanzia vero o millantato verso soggetti esterni all'Arci
E giustamente il presidente il vicepresidente hanno espresso gli elementi di profonda novità e sono emersi in questi anni per il superamento di fatto di questi rischi
Noto però che la permanenza di una struttura doppia mantiene anche la permanenza del rischio quindi possiamo evitare il rischio attraverso il superamento della struttura a doppia
Ma in un'ottica confederale è il ruolo del presidente chi assume aspetti nuovi e quindi richiede passaggi moti e su questo vorrei portare un contributo personale
Nei materiali congressuali si individua la funzione di fondo del Presidente rappresentare ed esprimere l'unità del sistema associativo confederato
Questo se significati e per una certa fase l'elemento carismatico dovrà prevalere su altri elementi significa anche il superamento di un presidente tradizionalmente comunista
Non è questione dei tempi immediati non è in discussione l'attuale presidente
Ma è indubbio tenne l'identikit del futuro presidente l'essere comunista non potrà più essere un elemento di fatto indiscutibile
è un passaggio importante e delicato
Occorre avere il senso delle proporzioni e proprio rispetto al senso delle proporzioni nessuno farà drammi per una soluzione congressuale in un senso o nell'altro
Nella consapevolezza che l'importante per il futuro della Confederazione delle unioni e delle associazioni
è la costruzione di un associazionismo che interpreta il nostro senso comune delle trasformazioni
Che pesa ed è rispettato perché è capace di farsi sentire all'esterno ma soprattutto di farci sentire noi cittadini e soci dell'Arci
Le unioni e le associazioni affezionate ed appartenenti a questa associazione
Allora momento lo fa voglio fare
Una comunicazione io cioè alle ore quindici e venti i delegati della Legambiente sono pregati di trovarsi presso il bar per un breve incontro una comunicazione alla fine tu adesso e poi alla tribuna e Riccardo Fabbri e quindi parlerà come ultimo dalla mattinata Gian Mario Miraglia presidente dell'UISP
Io volevo chiedere l'ultimo sforzo ai capi delegazione riguarda la consegna dei questionari come voi sapete noi abbiamo messo i questionari nella
Nelle cartelle necessario che i capi delegazione si facciano carico nel corso della
Dell'ora di pranzo di raccogliere a idee i questionari che ancora non sono stati compilati questo ci permetterà introdurre per domani mattina una prima analisi su i dati anagrafici di dei dei delegati grazie
Parlo
Ma devo dire spero di non sbalordire nessuno che questo intervento volessero contributo molto pragmatico e concreto a un minimo di riduzione dalla complessità del congresso internazionale dall'altro sensazione cioè perché è un intervento scritto a quattro mani da quattro iscritti a parlare tutti rigorosamente emiliani però tutti
Come dire rigorosamente distinti per formazione culturale e politica
E via discorrendo si va dall'Arci old fashion dei compagni Torresani dell'Arci di Parma ai modello peronista di sinistra di Oscar Micucci dell'Arci di Cattolica per arrivare a me compagni perché Benassi
Di Modena un intervento a quattro che per esigenze sceniche molte volte dovrò leggere in chiave personale però la sostanza è questa ma Colao partire con un primo rilievo
Che credo la sottolineatura della giusta importanza che va data alla relazione d'apertura del nostro presidente nazionale
Dato credo importante sorprendentemente mio parere non ripreso da molti degli interventi una relazione buona che ci permette a nostro avviso di aprire una fase sicuramente complessa dalla nostra associazione partendo dall'impostazione adeguata molti sono gli elementi delle chiamare mi interesso a partire da uno
Che mi pare l'aver posto le condizioni per un ulteriore scatto in avanti
Di autonomia dalla nostra associazione in una logica che giustamente processuale non è solo il dato che richiamava adesso giustamente di Izzo
Che riguarda il superamento del meccanismo di garanzia bipartitica insita nella difesa definizione dalla presidenza come soggetto garante dell'unità non c'è solo questo mi pare molto più importante tal proposito
L'aver posto in positivo la questione d'autonomia
Delineando come dire primi contorni convincenti
Di un'associazione che sia auto legittima
Grassi e prevalentemente alla propria capacità creativa ed innovativa
Di rappresentare quella società civile movimento che abbiamo in qualche modo definito nei lavori di questo congresso ecco faccio questo rilievo perché credo sia ancora troppo angusta
Troppo soffocata la dimensione in cui abitualmente collochiamo la questione dell'autonomia dalla nostra associazione non credo si tratti in questa fase anzi forse
E non le menti qualche modo minore tre problemi che abbiamo di un problema riducibile al rapporto con la sinistra o col sistema dei partiti
Se è vero che l'autonomia e
Il contrario di dipendenza credo che il problema che ci si pone immediatamente e su quali fondamenti politici e culturali su quale progetto associativo appoggiamo la nostra presenza non subalterno all'interno dalla Società italiana allora l'autonomia Home per meglio dire con l'abbia chiamata più volte la capacità di essere soggetto politico autonomo
La dobbiamo senz'altro misurare rispetto ad uno spettro di soggetti sicuramente più ampio rispetto ai partiti ai partiti dalla sinistra
Ecco senza voler negare ovviamente gli affetti davvero nefasti di una dipendenza dalla sinistra che a mio parere un elemento non secondario di un imbarbarimento dei nostri gruppi dirigenti che c'è stato chi va sicuramente richiamato
Causa non trascurabile di quella provvisorietà che abbiamo definito fra le caratteristiche meno gradevoli del nostro bagaglio culturale
Va però pur detto
Che è un problema di autonomia esiste in termini più compressi esista un problema di autonomia rispetto al campo delle istituzioni abbiamo citato anche in qualche intervento la fase che qui dannosissima di ripiegamento subalterno da nostro cessazione
Nella fase del processo di decentramento istituzionale
Esiste più complessivamente problema di autonomia anche settore per settore dalla nostra della nostra associazione penso alla collocazione della UISP rispetto al Coni penso la collocazione l'Arcicaccia rispetto la Federcaccia
Penso rapporto dalla Legambiente col polo verde e via discorrendo
Ecco da questo punto di vista scomodando per un attimo il buon Luhmann non credo realistico pensare all'Arci come dire come soggetto pienamente autoreferenziale ma credo peraltro che sicuramente degli degli elementi di autoreferenzialità
Di capacità in altri termini di trovare prima di tutto all'interno nostro di noi stessi dalla nostra esperienza soggettiva fondamenti sufficienti a motivare la nostra esistenza li dobbiamo acquisire lentamente
A tal proposito l'ipotesi con federativa io credo che abbia il suo senso compiuto se le diamo con fu convinzione quelli abili scelta strategica
Che ha come il proprio corollario indispensabile la piena affermazione dà la dimensione civile come aree interest d'interesse dell'Arci
Una dimensione che mi pare essere nella sua relazione ponesse
Come dire con forza operando anche qualche passo in avanti in aree di lavoro concreti che sono stati in qualche modo definite credo che dobbiamo avere la consapevolezza piena che un ciclo di sviluppo dell'Arcy per alcuni spetti ricco di risultati positivi certamente si è però definitivamente chiuso
Che le scelte che andiamo compiendo non solo frutto dell'emergenza o dalla necessità di trovare un qualche punto di equilibrio burocratico che ci permette di non disperdere un patrimonio soggettivo a cui tutti teniamo
Ma credo che lei abbia rimesso la consapevolezza che la Confederazione assenso
In quanto non esigenza astratta di un progetto culturale complessivo dell'Arcy ma in quanto capacità politica di fare i conti con quelle che la prima grande esigenze che ci unifica a noi tutti qui anche in questa sala
L'esigenza la necessità credo
Di porre con forza con grande forza all'attenzione del Paese quella che dobbiamo chiamare credo legittimamente la questione associazionismo questione che dobbiamo porre certe in termini moderni
Consapevoli della ricchezza che si esprime oggi nel movimento associativo ma in termini sicuramente i più radicali di quanto abbiamo fatto finora non è solo un problema di legge-quadro che sono sempre bene a richiamare nei nostri interventi
Credo che vi sia complessivamente un problema di quanto incide oggi il Movimento associativo nella determinazione dei processi di decisione gestione e controllo al nostro Paese
Ma vi è anche una nostra esigenza a mio parere di confrontarsi con i livelli alti macro della discussione sul riordino istituzionale faccio solo un esempio non credo che appartenga ad un astratto dove resterà una qualche strana forma di dovere politico
Ma invece nostre precise convenienze politiche ad esempio contribuire alla demolizione nel nostro Paese di molto si tratta
Di quanto rimane dei processi di consociativi tacco atta nel sistema politico istituzionale italiano in altri termini o credo che una questione rilevantissima che ha tirato qualche modo anche l'attenzione di sistema politico come la riforma del sistema elettorale italiano sia un terreno di lavoro nostro concreto concreto a partire dalle nostre esigenze non da estratte ad astratte esigenze politiche
In altri termini che credo che dobbiamo chiederci
Quanto sia concreto quel sistema aperto che definiva osservi nella sua relazione
E non si è piuttosto una sorta di suggestione sociologica e quanto noi invece possiamo contribuire concretamente per aprirlo fino in fondo questo tipo di sistema ecco seguiamo questo respiro l'ipotesi confederale
Allora credo diventi evidente come il problema centrale si è quello di definire procedure e forme procedure forme che ci consentano di esprimo una qualità globale alta dalla Confederazione
Percettibile anche all'esterno come come dire tessitura delle migliore tranne che oggi si sviluppano all'interno dell'Arci è vero si tratta certo
Di rispolverare egli aggiornare le matrici libertarie che sono una parte rilevante del nostro background culturale
Ma credo che occorrerà anche la consapevolezza che non si tratta di un processo lineare ed indolore i credo vada anche detto con estrema franchezza è un limite che a mio parere c'è nelle peraltro ottime né peraltro ottimi atti congressuali
Come il peculiare intreccio che ha caratterizzato l'esperienza del movimento soggettivo italiano con quella del movimento operaio italiano
Ecco in questo intreccio non siano mancati anche elementi di una insopprimibile voglia di farsi Stato
Elementi di cultura statalista e centralista che di tanto in tanto riaffiorano anche l'Inter l'ostruzionismo non solamente nella società e nelle istituzioni faccio un esempio concretissimo
Io credo che i valori di autonomia libertà ad esempio siano tutti da riaffermare
In situazioni quali quali quelle innescate ma maniera particolare all'interno delle cosiddette regioni rosse con la definizione di esempio di quei di questi treni progetti che si cavano progetti anziani e progetti giovani
Non vi è solo in queste esperienze un rosso centralismo da parte delle istituzioni davvero rosso peraltro ma vi è anche una concreta disponibilità alla municipalizzata Simone alla municipalizzata Simone
Da parte di soggetti a tutto a tutti gli effetti parte davano stare soggettiva penso in particolare alla questione dei centri sociali per gli anziani in Emilia dove sono nostri dirigenti che chiedono la municipali trazione dei centri sociali anziani che hanno un rapporto attuale
Con l'associazionismo in altri termini credo che quella che serve definito nuova fase costituente
Debba vedere il passaggio dell'associazionismo da soggetto debole a soggetto forte da soggetto con poco potere a soggetto con potere capaci di autolegittimazione delizie e anche di legittimarsi l'esterno
Ma debba credo anche vedersi uscire dalle molte davvero molti collocazioni in mezzo al guado che oggi si caratterizzano se infine un'ultima questione
Io credo mi rendo conto di inserire un argomento può sembrare bizzarro sviluppati mia così veloce il credo però che dobbiamo superare una visione eccessivamente cristallizzata ma anche pedagogica
Di come concepiamo oggi l'associarsi i processi associativi e la stessa posizione che abbiamo di democrazia non solo lettere all'associazione
Io credo che di fronte alle diverse intensità ma anche alla molteplicità di opzioni che caratterizzano oggi la disponibilità della gente ad entrare in logiche di azione collettiva e che io credo che non ci presentiamo ancora come soggetto eccessivamente rigido
Per intenderci credo che né l'Arci oggi ci sia spazio solo o per forme estremamente hard pesanti d'impegno non molto diverso dal concetto di militanza tradizionale nei partiti se non però via collocazione oppure per soddisfare peraltro dignitosissimo e credo che solo camicie per ricordare esigenze di servizio e che io credo noi crediamo che sia realistico
Pensare a forme associative nuove a forme che io chiamo soft il termine possiamo discutere quanto vogliamo
A forme comunque soft di approccio con esigenze di rapporto con l'impegno sociale
Che oggi sono radicate ed emergono informe che muove nel nostro Paese per intendersi a forme di associazionismo a mio parere ad alto tenore informativo e a basso tenore partecipativo
Il riferimento ovviamente comici storicamente Espresso il concetto di partecipazione nel nostro Paese e che a mio parere possiamo sperimentare anche con una certa rapidità su alcuni fronti particolari pensi particolare
A tutto il grandissimo fronte più ampio di quello che forse chiediamo usualmente dell'organizzazione di consumatori che credo davvero possiamo organizzare in maniera tradizionale
Per intendersi eterno l'intervento credo che si tratti di Nesta di innescare un processo che porti l'Arci essere non solo un soggetto autorganizzazione grande contenitore di democrazia
Ma mi rendo conto che la definizione
E poco piacevole anche soggetto consumatore attraverso l'esperienza dei suoi soci di democrazia
Di rapporti con lo Stato la pubblica amministrazione si tratta a mio parere di un dualismo da mantenere aperto
A cui vanno trovate soluzioni inedite di organizzazione civile in ogni caso credo e termino non rinchiusi bile sarebbe estremamente dannoso con ricuciture di tipo ideologico
Allora l'ultimo intervento dalla mattinata
Presidente dell'UISP Giammario missionaria
Care compagne e compagni cari amici io credo che ci sia
Una domanda secca in fondo un è una sola che sta davanti a questo congresso
E che ne determina l'eccezionalità e ne determina il senso ultimo è anche il successo e l'insuccesso
Ci chiediamo infatti ci viene chiesto dalla società e anche da molti degli interlocutori degli ospiti che sono intervenuti
Se ha ancora senso prospettiva di vita nella società italiana un'associazione una libera aggregazione di tanti e diversi soggetti per l'Obiettivo disegnato dall'articolo due del nostro statuto
Vivere insieme le esperienze di cultura di sport e di svago e lottare contro ogni forma di sfruttamento ignoranza di ingiustizia di discriminazione di solitudine ed emarginazione
Ma i segnali sono pesanti e negative
Noi partiamo
Questo congresso parte da un dato pesante e negativo di crisi di crisi profonda dell'esperienza storica di questo lavoro crisi economica ed impatto culturale crisi effettiva di credibilità
Ma la speranza che è stata riposta in noi da tanta gente da tanti interlocutori che ci è stato ricordato anche qui io credo che possano essere tradito
Credo che possiamo rispondere di sì che c'è ancora un senso e una prospettiva di vita
Possiamo dirlo tutti insieme
A patto che si riparta esattamente da questa definizione
Distinguendo con rigore ciò che è essenziale da ciò che transitori
è già stato detto che per affermare il valore in sede l'associazionismo in fondo non c'è più bisogno della l'Arci si fa si sia un'ambizione culturale politica più alta anche espresse nelle forme più semplici e quotidiane
Ma l'ambizione la ragione di fondo dell'Arci e quella di quell'articolo dello Statuto e non bisogna farsi ingannare dalla sua apparente semplicità per la sua apparente natura di cappello politico
Bisogna guardare dentro quella definizione e leggersi che l'Arci e per noi l'associazione di chi riconosce nel civile un luogo di conflitti e di contraddizioni e nove
Un borgo
Operoso è pacifico
E di chi in queste contraddizioni e conflitti e deciso a prendere parte non è neutrale non è indifferente non delega ad altri
Questo Patta
E di chi considera la propria esperienza associativa anche la più semplice come la forma politica di retta non propedeutica ad altre con cui questa battaglia si compra
Infine da chi con questi obiettivi e con questa concezione l'associazione stipula un libero patto associativo
Tra tanti diversi tra tanta gente tante esperienze tante culture
E sempre più saranno tante e sempre più saranno diverse in una società complessa come la nostra
Le differenze cari compagni le differenze associati tra i soggetti della cresceranno e non diminuirà
è illusorio è sbagliato pensare che la confederazione che questa proposta serva per mettere un freno un punto fermo alla crescita delle differenziazioni associati
Esse sono legate alla rendersi sempre più complessa di questa società e alla severità serietà e rigore dell'impegno di quanti nei diversi comparti sociali si organizza
La Confederazione altro e lo sforzo di guardare al futuro di rendere produttiva questa crescente differenziazione
Di non renderla l'elemento che conduce la frantumazione ma l'elemento che conduce a produrre maggiore ricchezza comune
Inutile
Cercare di battersi contro un fenomeno che è ineluttabile e positivo la crescita della specificità la crescita delle differenze associati anche nella struttura anche nel modo di governare anche nel modo di pensare e di vivere la propria esperienza associativa
Tra quattro anni o tra due se per raccolta la proposta
Fattura compagno Serghei condivido come condivido la sua relazione
Noi saremo dal punto di vista associativo ancora più diversi tra di noi di quello che siamo adesso
Quello che dobbiamo fare oggi
E decidere se subire questa differenziazione
Ora io organizzarci in modo tale che questa crescente positiva differenziazione
Diventerà un fatto produttivo per fare di questa associazione
Quello che la sua ambizione diede
Essere davvero come abbiam provato a dire un soggetto politico
Capace di incidere di contare nella società italiana di cambiare la vita quotidiana dei suoi soci di rappresentare un punto effettivo giorno per giorno di riferimento e lo ripeto una forma di retta della politica una forma di retta del del vivere nella società
Una lettura continuista dunque
Ed evoluzionista della Confederazione io credo sia poco produttiva e per certi versi addirittura disastroso la Confederazione invece contiene dobbiamo dirlo anche un elemento di esplicita e consapevole rottura della continuità
Un salto necessario prima di tutto per conservare il patrimonio comune di esperienze e di solidarietà che abbiamo costruito
Non bisogna farsi ingannare dal fatto che
Su piccola scala sembrano pagare ancora le vecchie regole
La tendenza è un altro
E chi guarda al futuro e un congresso deve ragionare in termini nazionali deve fare delle scelte esplicite che riguardano il complesso dell'organico
E che si collocano ben salde nel corso della tendenza che si va affermando
Per non subirla ma conferma
Richiamo alla solidarietà alla causa comune anche se non a caso come voi sapete bene che l'urto non è precisamente uffici ma quello che stiamo facendo non è passare da una famiglia patriarcale è un clan
Quello che stiamo facendo disegnare una griglia di proposta politica e culturale in cui gente esperienze culturali e associative che abitano oggi in altre case e che soprattutto una ritenuta nessuna parte possono trovare un punto di riferimento un punto d'incontro c'è scritto abbiam provato a scriverlo di quanti
è l'Arci di quanti vogliono lottare contro quelle moderne forme di oppressione sociale
Questa è l'unica condizione non ci devono essere altre forche caudine sotto cui far passare la proposta di stare con noi e di lavorare con
La Confederazione poi è indispensabile anche
Perché la nostra politica associativa davvero si sviluppi a trecentosessanta gradi e parli all'intera società abbiamo le spalle
Sconfitte che bisogna ricordare
Lo scioglimento dell'ENAV a cui avevo dato un contributo essenziale non c'ha pagato in termini
Di conquista
Di grandi aggregazioni di esperienze popolare che pure in quella forma così subalterna si erano espressi del mille novecento settantasei
Anno dell'unificazione ad oggi nessuna nuova su ci azione è entrata
Nell'Arci e nel modello associativo che ha Napoli è stato bisogna lo spettatore la prima e l'ultimo
Certo
Abbiamo prodotto non nove grandi aggregazioni ed è segno indubbio di grande vitalità culturale bisogna guardare anche l'altra faccia della medaglia quanti movimenti associativi e culturali ispirati ai nostri stessi lavori i ai nostri stessi valori si sono mossi si sono affermati anche se sono distrutti in questi dieci anni nella società italiana dobbiamo sapere dobbiamo chiederci se la nostra proposta associativa è stata all'altezza Dellas i tecnici veniva rivolta se non dobbiamo fare su questo punto una severa autocritica e l'autocritica si fa ridisegnando la forma politica culturale aggregativa della nostra proposta ci sono tre qui gli unici entrarvi che la confederazione secondo me dovrà affrontare e subito prima di tutto ricominciare a studiare e studiare le forme nuove in cui nell'uscita italiana appaiono i conflitti proprio lo sfruttamento l'emarginazione da soli
Se le nostre categorie di interpretazione sono sole e non li vediamo più ciò non significa che questi conflitti sono spariti secondo luogo noi dobbiamo saper lavorare con meticolosità
Per fare analisi e programmi di settore nei grandi punti dieci per i grandi punti decisivi della società dove questo scontro sia
Piani integrati perché sappiamo bene che lo Stato il mercato non conoscono compartecipi la compartimentazione dell'associazionismo e Simone a trecentosessanta gradi lungo tutto la società di chi vuole affrontare stato il mercato e sistema politico ci donare deve dotarsi di strumenti trasversali di unità politica di strumenti trasversali di programmazione gli strumenti unificanti di riorganizzazione Terzo bisogna ben lavorare e da subito perché ci siano per questo lavoro servizi e le imprese comuni necessari servizi che sono per definizione strumenti al servizio di questo nuovo politica sociale
Non è un caso che è giusto Alberta così acutamente questi temi perché la nostra specificità culturale e associativa qui oggi sollecitata grandemente dai cambiamenti profondi che avvengono nel nostro settore sociale
Nello sport il movimento sportivo fino a proporci la scadenza ravvicinata di un'esperienza addirittura di governo
Del nostro movimento associativo alla guida
Di un grande comparto sociale
E quindi lo sappiamo prima di tutti e lo prevediamo con lucidità in tre sei mesi un anno più anni noi ci saremo ancora più diversi di oggi per forma associativa per strutture e regole interne dalle altre l'azione e quindi vogliamo perché ci crediamo all'unità politica perché ci crediamo questo progetto che qui si risente anche per noi una prospettiva credibile che non ci costringano contro non costringa tutti a una fanno USA e continua rivisitazione revisione delle regole di vita interno dei regolamenti delle modalità concrete
Come si può pensare di stipulare un nuovo patto associativo così complesso con i nuovi soggetti a cui pensiamo fuori dal nostro clan se non sappiamo cogliere i oggi le tendenze profonde il cambiamento di autoriforma che nella più grande delle associazioni che aderiscono all'Arci lustro sono in atto ICI condurranno molto lontana
Noi in qualche modo quindi come whisky
Siamo impegnati in un lavoro che ha già stabilito dei punti fermi molti compagni si sono risentiti di quest'
Anno letto
In maniera devo dire strepitosa mente soggettiva il congresso dell'uso
Come se non avessimo fatto questo congresso avessimo tentato le nostre regole precise limpide inequivocabili
Di vita interna
Per fare un dispetto all'associazione o per precostituire gli esiti del congresso ma compagni le regole che ci siamo dati
La nostra usato il termine durante il congresso dell'UISP la nostra ricostituzione piena come Libera associazione la società italiana non corrisponde a una qualche nostra pure importantissima
Polemica interna ma corrisponda una obiettiva necessità del nostro lavoro noi siamo così noi siamo così quella socio pone che ha
Avrà
Al centro nei regionali nei territoriali quelle regole pienezza gli organismi dirigenti
Responsabilità piena del bilancio economico proprietà indiscussa del nostro patrimonio
Il che non significa affatto prescrivere ai nostri compagni Nico i dati territoriali nel circo nei comitati regionali una forma o l'altra di gestione di questa piena autonomia ma la si affida di nuovo al confronto politico alla volontà unitaria
A regole inequivoca abolite gioco di cui fa parte il rispetto dell'autonomia perché se non rispetteremo l'autonomia di chi c'è già dentro ma come pensiamo di poter fare una proposta che edibile a un'associazione che oggi sta fuori e a cui bisognerebbe chiedere sei d'accordo su queste su questi valori sei disposto a discutere a studiare insieme a lavorare insieme per una botola politico culturale e quello ti risponde i siti punto it poi tu gli devi aggiungere che però per farlo deve mettere in discussione la sua autonomia successiva in qualche punto si lederebbe così il principio stesso dell'associazione che è l'autogestione che è la piena indiscussa propri dieta di se stessi l'associazione inno ogni associazione si fa per questi e come la rispettiamo fino in fondo per le case del popolo i circoli
Che ne a cui noi riconosciamo piena e totale autonomia economica-patrimoniale culturale e curioso che non la si debba
Accettare non come un ricatto ma come la forma naturale con cui l'associazionismo in questo Paese si afferma nelle associazioni nei soggetti collettivi che devono dar vita a questo progetto politico e culturale
Se la Confederazione sarà imperfetta
Sarà colpita la confederazione se la Confederazione sarà timida contraddittoria conterrà elementi
Di confusione e di incertezza sarà saranno guai per confederazione saranno è la premessa per fatti o fa per fare insieme tanta fatica inutile però invece nei prossimi anni per cui ci vuole un grande coraggio perché questo congresso parli chiaro si fidi ciascuno
Si fidi ciascuno degli altri compagni che con lui sono qui per fare l'Arci
Dunque l'apparente saggezza della conservazione del timore del futuro e oggi Piero proprio avventurismo
E contro l'avventurismo bisogna battersi con rigore confinanti ne vogliamo una nuova e più libera solidarietà una unità non più solo e soltanto legata alla in affidabili
Garanzia delle strutture associative che devono invece e anche se non devono saranno perché così si muove la società mobili plastiche
In costante adeguamento ai tempi della cultura della politica che noi non decidiamo
Ma affidata sempre di più alla sincerità uno sforzo di dialogo di studio di lotta per cambiare la vita quotidiana i cui pezzi di società civile e politica in cui lavoriamo grazie
Allora la seduta solenne pomeridiana dalle quindici e trenta dottor
Penso che si muove più o meno su questi filoni su questo tipo di valutazione
Sono le cose che in qualche modo sono venivano accennate in gran parte nella relazione introduttiva sono state riprese da alcuni compagni intervenuti che io giudico molto positivamente ma forse la cosa che mi ha spinto a intervenire era soltanto una domanda chiamavano così di prestare ancora maggiore attenzione a questo tipo di ragionamento e soprattutto non considerarlo come un ambito particolare di di appannaggio soltanto di alcuni settori l'associazione in particolar modo la Legambiente l'Arcigay insomma quelle a quelle parti dell'associazione che fanno dei le discussioni al con i contenuti più con tra virgolette consistenti qualificati ragionamento vorrebbe essere questo noi viviamo
In questi ultimi quattro cinque anni subiamo come movimento progressivo come forze della sinistra uno un clima di restaurazione tutti gli elementi sono stati continuamente richiamati è inutile ricordarli però sicuramente c'è stata nel Paese
Dalla fine degli anni settanta una grossa un grosso tentativo di recupero delle forze reazionarie su tutti i terreni questo in una situazione molto dinamica fluida soprattutto rispetta la Società Civile che ha portato anche a l'arricchimento dalla nuove riflessioni all'interno della sinistra e quindi anche nella nella nostra associazione si è detto di rifiuto degli ideologi Isma'
Per la nostra associazione in particolar modo un grosso sforzo ma per tutti credo i movimenti di massa la ricerca dell'autonomia dei partiti politici attraverso la definizione di ambiti sparsi di intervento nella società civile e soprattutto la di inizio né di nuove identità culturali nuovi ruoli noi abbiamo parlato anche di un confronto con il mercato abbiamo ho indicato come possibilità di intervento questa rete del cosiddetto privato sociale io ecco una prima raccomandazione che faceva anche in commissione un richiamo era quello di i
Non ha non avviare questo confronto che di fatto già già è presente già nel vivo né nella nostra vita risposta vita quotidiana la sua attività però con
Ne
Con un atteggiamento disarmato con una con la messa in discussione della nostra capacità critica nei confronti di quello che obiettivamente il mercato delle contraddizioni che per noi portatori di determinato determinati valori ideali comporta
Quindi io credo che se è vero che bisogna diffidare gli elogi Simo e certe pesantezze del passato non bisogna però d'altro canto
A bando ma sia una sorta di laicismo alla sterilizzazione di tutti i contenuti etici avevo ad uno smantellamento totale del nostro patrimonio ideale e non dico questo facendo riferimenti soggettivi a questa a quel dirigente o cose di questo tipo ma vedo un rischio oggettivo
Momenti in cui appunto viene vengono avanti queste rassicurazioni nella società vengono avanti questi attacchi da parte di alcune forze e la risposta complessiva della sinistra appare ancora incerta e deboli gli io che ci sia bisogno
Di una de ridefinizione organizzativa della nostra associazione sul sulla base indicata dal documento della relazione
Quindi sul discorso sulla confederazione però a condizioni che questa ridefinizione organizzativa possano appoggiare su un un rilancio del patrimonio ideale culturale dell'associazione arricchito da tutti gli elementi inediti che si sono sviluppati in questi ultimi anni
Un confronto aperto con tutte le istanze della serietà con gli elementi più avanzati quindi credo che ci sia bisogno di affermare una una cultura che era sappia raccogliere sappia individuare quello che in questi anni emerso nelle forme di espressioni di antagonismo sociale negli ultimi vent'anni caratterizzata tutta una serie di movimenti imprimono al duro il movimento dei nati negli anni Sessanta
Che ha visto nella contestazione giovanile nel mettere più di rottura rispetta certe pratiche ad una cultura consolidata avevo operai e così via ma ancora di più alla radicalità della presenza del movimento delle donne e quello che ha rappresentato e quello che purtroppo ancora oggi non è poi non è considerabile come un dato acquisito all'interno della
La nostra come di tutta la cultura della sinistra e penso ancora alle lotte del movimento contro la psichiatria e tutte le istituzioni totali da psichiatria segregati IVA classica
Che con il contributo di un
Di un grande pensatore come Franco Basaglia riuscita sto a scardinare a portare avanti grandi conquiste come superamento del manico a mio ma non riesce oggi a fare in modo che quel processo vada avanti nella sinistra che quel processo sia sostegno avuto da un movimento forte capace di generalizzare quel messaggio che veniva dalle lotte la nuova psichiatria generalizzato per esempio Attraverso e qui credo che sia importante l'impegno dell'associazione attraverso una richiesta mi chiusura dei manicomi giudiziari di cui ormai non si vede
Non si riesce nemmeno più ad individuare una definizione giuridica
E così ecco
Come la capacità di prendere in seria considerazione le esperienze i libri le valutazioni il dibattito che è uscito fuori in questi ultimi anni soprattutto anche l'esperienza di movimento dall'interno delega Celi abbiamo sentito interventi molto toccanti molto interessanti però oggi io credo che oltre alle iniziative validissime dell'informatica nel kart ieri e della costituzione dei circoli occorre una politica complessiva così come veniva indicato anche dal compagno Folena Perrelli rivisitare la cultura della pena cioè una cultura vendicativa da parte dello Stato che non ha più nessuna motivazione in quanto attinge a Lima dall'alla cultura borghese settecentesca che si basava soprattutto sul la presunzione e sulla
Sull'utopia veramente o il caso di chiamarla così della funzione rieducativa del carcere io credo che affonda le radici in questi che sono i drammi più forti più gravi più pesanti della nostra società
Significa non certo contraddire quanto diceva il compagno Grillini
Di motivare la la nostra iniziativa politica nostra presenza alla serietà a partire dalla ricerca della felicità
Vi sarei grato se ci fosse un tantino d'attenzione distratta fatto il rompighiaccio credo che farò anche il rompiscatole della
E dicevo non credo che sia in contraddizione questa attenzione che io credo doverosa nel costruire un'identità culturale e politica della nostra associazione a partire da questi riferimenti che sono i i punti morti più gravi del dello scontro sociale dell'il delle contraddizioni delle ingiustizie che ancora si vivono nella nostra società sia a livello nazionale che internazionale perché poi ovviamente i riferimenti vanno fatti anche in altri in altri campi a basta pensare questione nord e sud del mondo e così di però per rimanere un ambito più ristretto io credo che invece è stato audio qui la capacità di dare delle risposte aggregative momenti di sociali l'azione interventi parziali capacità di mettere insieme le persone io esempio non sono molto convinto di quanto diceva Ermete stamattina che l'associazionismo in sé per sé non sia poi un granché un non sia un valore da ribadire io credo che sia un fatto importante quando vado nei e nei nostri circoli il fatto diverse che alcuni tanti compagni tanti amici accettano già il il tesseramento questa forma che viene ormai quasi demonizzata come un fatto puramente burocratica e così via invece lo vedono anche una sorta di entusiasmo se pensate che per esempio in tre mesi abbiamo aperto un circolo a Montalto di Castro dove c'è questo mostro della della Giunta l'in costruzione abbiamo fatto ottocento iscritti nel centro storico dove praticamente quest'intervento è riuscito a cogliere i bisogno ogni di diverse fette di popolazioni dagli anziani ai più giovani io credo che allora anche se fino ad oggi non siamo riusciti
Sì concludo
Per esempio a
Ma a produrre Grandi Progetti grandi iniziative con questo circolo però la semplice risposta aggregativa come base di partenza è un fatto estremamente importante però ovviamente va arricchita va arricchita con una presenza con identità culturale con delle dei degli elementi forti con la soggettività dell'associazione capaci di intervenire autonomamente dei partiti autonomamente da qualsiasi altra forza in un rapporto aperto con la seduta e con le istituzioni
E
Concludo con questo ho questo richiamo proprio per monto su Montalto nei documenti della relazione si è parlato di una iniziativa sul Brasini pone Felipe iniziative per la pace e così via io voglio ricordare che era stata indetta una manifestano anzi manifestazione nazionale a Montalto per bloccare definitivamente quella centrale in costruzione
Sapendo che il rischio grave che stiamo correndo nella lotta antinucleare è proprio che si parli di per fermare la costruzione di nuove centrali smantellare quelle che saranno col tirate obsolete ma il rischio grosso che con un compromesso tipico di questi tempi si continuerà a costruiremo tanto perché sta alla metà del metà dei lavori e ci sono sei mila operai che quindi Premolo permanente garantirsi posto di lavoro purtroppo questa disattenzione anche nel dibattito così il fatto che la manifestazione è stata rinviata ci mette in seria difficoltà quindi ne chiediamo che innanzitutto nel nostro nel lo statista di posizione sul per quanto riguarda il nucleare ci sia un impegno fermo e preciso anche nel bloccare le centrali in costruzione quindi in particolar modo montato che è la più grande centrale d'Europa in costruzione con tutto quello che significa facendosi carico anche dei problemi sia dell'occupazione sia dell'impatto che sconvolgente che ha avuto su un in quella realtà
Ecco io
Concludo su questa cosa sperando che già in Commissione abbiamo individuato la la possibilità di inserire questa chiamavo la così raccomandazione in un documento unificato con i compagni della Toscana
Comunque documento non documento credo che sia importante che momenti in cui l'Arci l'associazione si pronuncia per una scelta antinucleare a sostegno dei referendum
E quindi per un certo tipo di Indirizzo questo sia portato fino alle estreme conseguenze non da un punto di vista ideologico come diceva qualcuno perché non si tratta di biologi ma si tratta di una scelta fondamentale che andrebbe approfondita soprattutto sul piano della discussione della qualità dello sviluppo che va oltre quindi l'impatto emotivo ma ballerà alle radici di quello che appunto un'idea diversa nel modello di vita di di produzione e così via
La parola compagna Petrini per una mozione d'ordine
Va bene
Company io propongo che venga mantenuto l'ordine dei lavori così come ci era stato proposto nella cartella ecco
Cioè che in serata si chiuda la parte del dibattito con la replica alle conclusioni del compagno serve questo per un motivo molto chiaro noi stiamo lavorando in modo indefesso nelle Commissioni specialmente quella Statuto che non dimentichiamoci sarà poi l'atto che avrei correrà la vita associativa in tema di questa associazione
Prevedere conclusioni domani o la replica domani mattina con la sala piena perché non possiamo far parlare il nostro presidente
In onore in ora
Levantini dove tanti sono ancora a dormire ecco andremo a finire chiaramente verso mezzogiorno
Significa che poi tra una cosa e l'altra lei saremo costretti ad analizzare ottantaquattro punti di uno statuto molto ma molto controverso che dovrà a che metterà alla prova i nostri nervi la nostra capacità di essere veramente unitari di essere costruttivi
Ecco io non penso che nella giornata di domani Pollari se non riusciamo a fare questo assolutamente
Solo parlare dello Statuto ce l'ha poi nelle scelte elettorali tutti gli adempimenti congressuali a me pare che sul stiamo sbagliando completamente per cui la mia proposta è questa
Primo
Non chiudere il dibattito andare avanti anche dopo cena anche dopo cena ed eventualmente che le conclusioni la replica vengono fatte sulla sulla sulla tarda serata
Secondo come insieme in subordine in subordine
Che né a replica se il compagno Serri non ritiene opportuno chiudere nella giornata di oggi che la replica o le conclusioni del compagno serre avvengano alle ore otto e trenta di domani mattina
Chiedeva la compagna serve
Il Congresso valuti tranquillamente questa proposta mi sono informato ci sono circa mi pare
Mingardi conferma ventidue interventi ventidue richieste di intervento vuol dire che le possiamo esaurire diciamo uno e ascoltare una buona parte
E questo è un fatto positivo intanto al di là diciamo adesso della decisione che il Congresso prenderà sulla proposta
Fatta dal compagno Petrini
Io ho pensato a delle alternative
Fare una notturna questa sera di due tre ore
Magari dopo la partita per potere
Perché comprendo bene una certa esigenza i tempi
Oppure dedicare come ha proposto Petrini io sono perfettamente d'accordo la mia preoccupazione non è di quanta e quanti delegati sono in sala devo confessare i gli amici e i compagni molto tranquillamente che la mia preoccupazione è un'altra
Io se intendesse devo fare una replica
Devo dire che l'andamento del congresso mi esime largamente dal farla mi sembra che sia malgrado tanti problemi largamente unitario
Il congresso ma sarà una replica breve però la vorrei fare seriamente e io questa sera non riesco a fare
Voi avete visto che io sto qui seduto ad ascoltare e continuerò così a fare oggi perché ritengo che l'assemblea si è il momento chiave di questo dibattito
Anche se ci sono tanti compagni che la stanno operando nelle commissioni che mal magari qualcuno avrebbe voglia anche di intervenire nella discussione tra i ventidue che sono per cui non so se interpreto bene Carlin la tua proposta
Si potrebbe trovare una soluzione intermedia ma molto rigida
Che dica che noi stasera andiamo avanti con il dibattito se rimangono uno due
Tra interventi che non riusciamo esaurire a partire da domattina alle otto e mezza anche se ci sono tre persone compreso il sottoscritto
Le le vi facciamo e le conclude la replica che durerà circa una mezz'oretta se devo farla va se decidete che lasci conclude stasera io rinuncio alla replica mi pare la la cosa più seria nel senso che non no
L'ha fatto un lavoro di riflessione di approfondimento di raccolta di tutti gli stimoli che sono venuti dal dal dibattito quindi non voglio dare risposte improvvisate di cui non sono capace poi sono abbastanza stanco
Come tutti voi
Quindi la la mia proposta intermedia e di accogliere la sostanza della proposta che ha fatto Carlin nel senso di garantire che da domattina verso le dieci comincino le votazioni sulla politica sullo Statuto
E che domattina dalle nove alle dieci dalle otto e mezza le dieci si possono risolvere due o tre interventi che ancora rimangono se rimane un amico un compagno di una regione che non ha ancora parlato la mia replica comincia alle nove e mezza
Di domani mattina dura mezz'ora alle dieci si cominciano le votazioni questa è la mia proposta raccogliendo lo spirito mi pare se riesco a interpretarlo se no ripeto il congresso sia tranquillamente
Carne
Cioè te
Se io scusate le farei una in subordine a tutte e due momento calma che le con le trame se voi posso anche tracce
Che gode di tentare di concludere entro sera se per caso vediamo che non ce la facciamo adesso vediamo anche di fare un po'di lavoro con i compagni niente ci impedisce niente ci impedisce di finire sulle sette e mezza otto il dibattito e se non riusciamo a concludere tutto prima di passare a domattina tentare ugualmente di chiudere in nottata cioè tentare dalle dieci a mezzanotte di fare gli ultimi interventi e le conclusioni
Fra affrancamenti alle otto e mezza di mattina
è emersa no però mi pare una gran differenza va bene decidiate ritardi raccordo
Cioè riflettiamo un attimo
Allora al massimo vado allora o che allora comunque domani mattina serve d'accordo
Verifichiamo se questa sera tentiamo di fare una replica di due ore dopo cena per altri interventi ma lo decide al più tardi d'accordo
Certo d'accordo allora la mozione sostasse queste che alle dieci del mattino ha comunque comincia il lavoro sul sulla sulla parte delle votazioni chieda cosa si lava e va be ok alla
Per
Alle sue Seveso già chiuso presso nei fatti
Diamo allora le chiediamo anche formalmente
Ha la parola comparire nelle di spirito di Alessandria si prepari Felice Cipriani di Roma
Ha sempre guardato con preoccupazione sta al microfono perché ho detto chissà quale dovrà parlare se ci riuscirà a parer dentro rimane sempre scappa E-Land
Volevo
Non non appartengono Arcidonna come il tesseramento però appartengo all'Arci
E e come donna volevo cominciare a parlare dal mio vissuto anche perché al di là di di questo congresso poi dopo credo che ognuno di noi torni nella propria realtà e e li debba operare li debba il debba vivere lì abbia i suoi luoghi di incontro e di scontro quindi il credo che delle riflessioni che non siano né complesse né complessive
Che però
Partano da quello che uno ha dentro da quello che vive tutti i giorni
Possano forse portare qualcosa al al dibattito
La prima cosa della quale volevo parlare era il il il dualismo che si sente qui nel congresso che i si vive io nella mia provincia lo vivo tra tra come si
Si agisce quotidianamente e quelli che poi sono i giochi le mediazioni tra partiti componenti questa non è una cosa secondaria l'Arci ha molte anime
Però o al di là di al di là di di tutte queste anime
Credo che ci debbano essere degli degli obiettivi comuni altrimenti l'Arci non ha più senso a furia di di parlare di diversità rischiamo di perdere di vista quelli che sono i punti comuni
Il
I due livelli di
Di gioco da una parte del tra le componenti tra tra i partiti politici
E dall'altra parte invece del lavoro che ogni giorno fanno i compagni
Credo che debbano portare una riflessione seria soprattutto sulla sul fatto di quanto poco spesso l'Arci si oppone alle istituzioni per paura di per paura di
Che è poi il quell'assessore non dia più le il convenzionamento o per una certa cosa per paura che è quella componente si Scazzi
Per paura che effettivamente compagni stiamo attenti a bene io credo che se questo è il modo che l'Arci rivendica alla società
Di di fare politica non sia un bel modo
Non credo che il la il denaro pubblico possano essere speso in questa maniera non credo che l'Arci abbia voglia di ottenere e debbo tenere convenzioni riconoscimenti
Che pure sono importantissimi che pure consentono all'Arci di di vivere di di sostenere le proprie iniziative non credo che lei debba ottenere Attraverso
Mediazioni di di partito attraverso il fatto che in segreteria a qualsiasi livello ci stanno i compagni di questo o di quel partito per cui poi andando dall'assessore più facile
Perché perché è una questione di civiltà il lacci non può proporsi su questo piano la ci deve proporsi su un piano di di onestà di di discorso di di spartizione della della cosa pubblica in in termini di rappresentatività deve dare un nuovo segno di civiltà delle cose non può ricorrere a
Questi piccoli ragionamenti permettetemi la parola grossa mafiosi
Il
Bene da questo discende anche il fatto che l'Arci dovrebbe impostare al suo interno un un modo diverso anche di
Di diversi come associazione complessiva troppo spesso dicevo da qui sono state invocate le differenze però abbiamo un progetto comune
Vogliamo effettivamente
Andare a far crescere il il corpo sociale dell'Arci vogliamo che il tesserato che si tessera
Senza sapere perché magari perché gli fa virare due due calci alla palla non sa neppure di avere in tasca una tessera Arci al limite
E il vogliamo che questa persona impari ad avere una visione diversa della della società vogliamo che impari a pensare
In una maniera più globale più complessiva
Il io credo che il nell'arcigno ancora a tutti i livelli manca questo manca uno scambio di esperienze tra
Tra le varie unioni tra le varie
Tra le varie persone addirittura che fisicamente compongono poi nel a livello nei livelli provinciali livelli zonali l'Arci cioè
Io non credo il discorso di Ermete stamattina non non secondo me non può essere condivisibile
E io sono della Legambiente non può essere condivisibile solo in quei termini il assolutamente io credo che le unità vadano ricercate
I in una intelligenza superiore
Non si può prescindere dalla realtà nella Circe c'è l'ARCI caccia potrà essere una una specie in via d'estinzione come ho sentito più volte dire
Al limite così come dobbiamo accettare
Come dato di fatto il calo demografico in Italia possiamo accettare anche questo questo calo progressivo dei dei cacciatori
Però perché non andiamo a ricercare le le affinità che ci legano invece di andare a ricercare le le diversità
Io so che questo è un discorso
Io so che questo è un discorso difficile
Però o onestamente credo che vada portato avanti se giochiamo una un discorso della Legambiente parafrasi amo una cosa della Legambiente diciamo questa e l'unica vita che abbiamo vogliamo viverla bene e allora a questo punto giochiamo su queste affinità il io non non considera una cosa
Immorale andare a proporre all'ARCI caccia dire bene voi girata il territorio noi possiamo al di là delle differenze che ci sono ci sono in ogni famiglia ci stanno anche nell'Arci ben vengano per questo siamo dico
Di discussione di accrescimento non non non siamo il motivo per per una prendersi a entrate no allora vogliamo andare a fare un monitoraggio del territorio voi dello percorrete sempre dove stanno le discariche abusive dove stanno gli scarichi sospetti
Forse noi della lega ambiente teorizza diamo molte cose e talvolta poi non non conosciamo il territorio no il nostro territorio illa
Così come talvolta però per preconcetto credo che il
L'ARCI caccia rifiuti aprioristica cioè non l'Arcicaccia nel suo complesso intendiamo i grandi vertici e quello che si vede ogni giorno a livello di base no sì sì rifiuti poi una un contatto una un'apertura con
Con con altre realtà proprio per questioni aprioristiche
Bene
Il
Questo andare a a cercare degli obiettivi comuni ho fatto l'esempio forse più più eclatante credo che debba uniformare di qui in poi il nostro lavoro
Il io credo che a noi tutti non debba importare fare più tessere di una certa unione
Nella globalità del già del del del tesseramento Arci può importare che più gente aderisca globalmente all'Arci però quello che ci deve portare maggiormente e che si allarghi l'aria della conoscenza
Ognuno di noi per i suoi specifici interessi può dare più cose
A livello a tutti gli altri a livello anche di base
Ad esempio è mancata nel nel mio territorio e credo dovunque il un'iniziativa della della UISP che anche dopo i fatti del Belgio si sia posta come
Come traccia per un discorso su quella che è la tifoseria no
Però dove dov'è il luogo dov'è luogo fisico in cui una uno di un'altra lega dell'Arci ha potuto andare a dire a Luis perché non facciamo questo questi luoghi fisici mancano
Il io credo che il i circoli i così come è adesso sono quelli che prendono la licenza per per il bar no quindi fanno un certo tipo di affiliazione
Bene noi vogliamo che restino così cioè a noi basta che l'Arci sia quella cosa che offre ai circoli il la possibilità di vendere liquori a un certo prezzo così oppure noi
E e quindi avere poi dall'Arci in cambio dei servizi e l'Arci Ciaia chiaramente i soldi di questa filiazione
A noi basta questi dopo oppure noi vogliamo che i i vecchietti che giocano a bocce nella nel paese sperduto il la
E le quattro persone che si ritrovano nella nel fumoso barra Arci della di di qualche zona così possano essere invece il la base dalla quale partire per un ragionamento diverso diceva non mi ricordo chi il in questa in questo congresso che effettivamente chi non ha niente da dare poi non ha non sa prendere dagli altri qualcosa
Il io credo che invece noi questo patrimonio di di gente dovremmo saperlo sfruttare dovremmo saperlo sfruttare con dei corsi di alfabetizzazione
Non nel senso della pur grave del dello di un analfabeta su cinque allora analfabeta reale ma nel senso del dell'analfabetismo come incapacità di di capire la complessità del
Della vita che ci circonda e allora non è molto più facile invece che contendersi
Dire poi stupidamente contendersi
Tra componenti questo quei posti litigare magari in Commissione Statuto che per la prima mattinata che ha lavorato ha lavorato su quattro articoli e i compagni gli dicevano che c'era l'accaparramento della Della Pastro Fodella virgola dell'aggettivo bene invece al di là di questo non è meglio che noi ci impegniamo a dei corsi di alfabetizzazione della della gente a partire dal proprio vissuto mi spiego molto chiaramente
In in un circolo
Il nulla in una realtà di base
Cioè della gente che vuol fare colpo cosa vuol fare dello sport bene allora noi diamo ci so no i i gli impianti sportivi per fare questo se hanno non ci sono perché non ci sono
Il ante qualora la politica del Comune dove vanno a finire i soldi che potrebbero essere dedicato a questo i bilanci io credo che il la gente la si possa far ragionare
In termini politici farvi capire sostanzialmente come vanno le cose quindi poi indurre a pensare con la propria testa che e questo l'obiettivo che l'Arci dovrebbe avere no allargare proprio l'area della della della coscienza e della conoscenza
Il credo che la si possa indurre a pensare molto a partire da questi bisogni anche minimi
E in questa alfabetizzazione però e chiaro che qualcosa di ritorno anche ai livelli di di dirigenza poi dell'Arci ci deve essere cioè il questo
Questi ambiti separati questi grossi giochi
O piccoli giochi che ci possono essere appunto io rivivo a livello della della mia provincia dell'Arci provinciale
Si vivono qui perché ognuno se li sente sulla pelle
Viene bisognerebbe trarre una lezione di di unità è una lezione di civiltà da queste cose
Il
Perdonate questi così
Questo libero pensiero questo parlare a braccio però effettivamente e quello che io volevo era molto probabilmente non ci sono riuscita però fare un discorso che io avessi potuto fare a qualsiasi compagno incontrato davvero nel circolo a giocare a bocce
Perché perché credo in in questa cosa qui credo in questa visione alternativa in questo mondo non complicato anche se questo mondo molto complicato non si può essere ingenui
Il un'ultima cosa voleva riguardare ecco l'Arcidonna il
Il discorso pure molto bello della compagnia secondo me peccato ma di
Della mancanza del dell'analisi sul sul fatto che
La donna per avere del tempo libero deve prima avere la possibilità di averlo questo tempo libero cioè deve avere un'occupazione deve avere un proprio sostentamento economico che la ponga in grado di
Di essere poi libera nelle sue scelte
Questa cosa è mancata
E credo che però dovrebbe impegnare a in una riflessione comune
Il problema del il problema del lavoro il vero problema del del trovare nuovi sbocchi occupazionali
Il problema che forse non tutti sanno che i livelli è giunto nella Legambiente questo
E questo dibattito su o sua ecologia e e sviluppo economico che pure è molto interessante ecco mancano questi forse io ho sentito ieri una così un intervento che parlava di di scienza
Con la S maiuscola
Bene credo che se noi
Se non si ragiona su quelli che sono le possibilità economiche di questa società e nuovi posti di lavoro il se non si va a proporre una
Un modo un modo di impegnare il il tempo libero anche nel senso di di trovare delle degli sbocchi
Degli sbocchi occupazionali per offrire dei servizi ecco non non si possa compiutamente poi avere un
Così poter parlare di di un tempo liberato
Grazie
Grazie deve rispedito la parola compagno Magni Vittorio dell'Arci Casa nazionale si prepara Felice Cipriani pardon presidente del CIPE esca Federal tragica c'è momentaneamente poi si vedrà
Ma amici compagni
La Giunta sparito
L'estendersi e approfondirsi nel dibattito congressuale
A me e agli altri compagni delegati da unione che io qui mi ha inviato arreso corposamente evidente la validità della scelta di fare dell'Arci una confederazione associativa
Ora ritengo che sia retorico affermare
Non sia retorica affermare che l'Arci può aspirare ad essere a divenire un'entità una cosa ancora più grande di quanto non lo sia già oggi proprio in virtù di questa scelta
Questo ce ne siamo capaci di far pienamente esprimere e Marin prestarsi tutto il potenziale creativo di tale scelta
è stato detto
Ripetutamente che mille mille e spesso inesplorati sono i bisogni che si sommavano e si manifestano nella società civile sapere intravvedere Cappelli rapportarsi con essi
Significa per il resto pazzi terreni nuovi sterminati all'iniziativa dell'Arci forse non ancora tutti individuati e forse non ancora non in grado tutti di affrontarli
Avendo sempre però la consapevolezza che operiamo in una società
Ovvero il tempo di non lavoro le forme del suo godimento la felicità
Non si trovano non si acquistano al supermercato
Ma hanno richiesto richiedano l'impegno sociale e civile lotte che spesso vanno condotte su terreni e sentieri inesplorati e certo non facili
E richiedono capacità d'analisi e di proposta e sottolineo di proposta
E due strutture
Che associno per partecipare per decidere e godere il bene a cui si aspira
In questi spazi nuovi riteniamo debba trovare il modo di collocarsi non in modo settoriale certamente no anche la che pesca
E mi sia consentito un inciso e mi rivolgo volutamente alla presidenza
Senza trascurare il ruolo insostituibile dei delegati
Che non è stato simpatico per i delegati dell'Arci pesca che ci siamo dovuti sentire un poco emarginati in momenti importanti del congresso che ci ha ignorati che ci ha un poco esclusi
Deve essere chiaro però che non stava facendo una lagnanza
Non è nel mio stile
Non sono il rincrescimento perché non c'è stata c'è stata preclusa la possibilità di portare in un apporto più esteso
è ci sia consentito anche modestamente qualificato nella commissioni congressuali
Ed io intervengo infatti tentando di collocare mi nell'ottica nuova è esaltante dell'unità
Che non darebbe incrinare alcuni episodi che qui sono avvenuti e stanno avvenendo nell'ottica nuova esaltante dell'unità nella costruzione della Confederazione associativa dell'Arci
La pesca sportiva si presenta oggi con un'attività una manifestazione che si riconduce a problemi
E interessi molteplici ci porta dentro cui studiavo i vandali della nostra epoca
è un fatto di massa
Praticato a cui si dedica alla oltre tre milioni di uomini e di donne di ragazzi
Era un vero e proprio lo sport e per tutti
Solleva direttamente la grande questione della salute delle nostre acque
E degli invasi idrici e quindi dalla difesa del patrimonio idrico che aspetto di portata ormai sovrannazionale
Si scontra
Con l'urgenza di rendere le acque libere da diritti esclusivi di pesca e balzelli dimagrisce feudale e tardo ante romani Quantica
Si sostanzia quindi di un aspetto disinteresse generale
Per arrivarci rappresentato dal ruolo insostituibile che abbiano assumendo l'associazionismo culturale in questo settore nella gestione delle acque e delle forme di sostegno
Da darsi adesso proprio per il tipo di esperienza che noi ci portiamo
Esperienza che felicemente si collega
Alla pesca che sempre più viene caratterizzandosi per il suo stretto rapporto con il turismo la vita all'aria aperta allo sportello
Da questo nostro ruolo scaturisce anche l'inevitabilità di un intervento di norme di sostegno e quindi l'ineludibilità di nuove norme giuridiche e legislative
Voglio solo evidenziare che siamo in presenza di una delle solite questioni non siamo in presenza di una delle solite questioni settoriali
Dobbiamo invece misurarci a lavorare
Su terreni Opel pur partendo dal momento specifico interesse nostro alla pesca circolano inducono immediatamente a questioni politiche e istituzionali di grossa rilevanza
Noi tentiamo di stare al passo con tali problemi delicati ecco amplessi tuttavia riteniamo anche che non siano solo problemi nostri
E realizziamo anche qualche risultato apprezzabile io
Ho piacere di informare l'Assemblea che martedì primo luglio nella sede del club ogni terremo la conferenza stampa non so se la prima di tutte le associazioni di pescatori e nazionali per rivendicare tutti uniti una nuova legge quadro sulla pesca
Che sono in attivo incontri per definire con la Phipps qualunque ruolo nel programma di iniziative di lotta
Abbiamo abbinato alla costruzione di un vero e proprio un sistema nazionale di gare sportive dell'Arci pesca
Stiamo ottenendo il riconoscimento sostanziale da parte delle regioni di molte regioni ed al ministero dell'Agricoltura Foreste
E io e in fondo anche con un certo orgoglio
Che nel mille novecentottantasette il nostro Bilancio il bilancio dell'Arci pesca per la prima volta nella sua storia
Sarà aiuto finanziato dai pescatori stencil senza riuscire senza ricorrere a interventi vi sostò il mio mi pare si collochi proprio nell'ottica della tematica che qui stiamo dibattendo ora tutto questo non è calato da mani di linee
Ma è avvenuto grazie al contributo voglio sottolinearlo ai mezzi che ci ha messo a disposizione l'ARCI caccia in primo luogo contemporaneamente
è avvenuto in particolare grazie all'impegno
Di alcuni compagni che io ho qui pubblicamente ringrazio per avermi aiutato quando ha assunto l'incarico di presidente
In questo impegno di lavoro con intelligenza con capacità che questo gruppo dirigente ha saputo esprimere
Ma alla domanda sterminata e concludo il problema dei tantissimi
Che ci stanno di fronte rendano necessario che noi portiamo qui al congresso questi problemi
Quando mandò insolito tipo di aiuto io propongo invece delle iniziative nello spirito della costruzione dell'Arci confederazione
Ritengo che il sistema nazionale di gare che noi stiamo lavorando per far crescere e portare dalla Sicilia in ogni altra parte d'Italia
Prende il problema di come si lavora in unità al CIPE esca adesso
E c'è anche lo sport all'aria aperta se veramente vogliamo non dividerci intanto i compartimenti stagno anche all'interno dell'Arci
E inoltre
Ritengo che siano mature le condizioni perché inizia a prendere corpo un'iniziativa nazionale e locale
Che contenga elementi associativi
Parlo dei gruppi degli amici dalle acque
Perché nei consumi con cilindrici nei grandi centri di Malindi
Sorgano e possono costituirsi i gruppi comitati o chiamateli come volete degli amici delle acque che sia uno una struttura di supporto e di battaglia questo grande problema della salute delle nostre acque
Ma questo ritengo a Pusiano realizzarle costruirlo in un impegno comune con l'Arci
Sicuramente con la lega ambiente che non può sottrarsi ad affrontare in concreto questi problemi insieme con loro all'Arciragazzi
Alla prosciutto e all'Arci pesca su questi terreni su questi spazi sterminati noi proponiamo di incontrarci di operare fino da subito è in questa forma di unità
E non di diatribe spesso troppo strumentali che noi pensiamo di portare il nostro core contributo al congresso ed è caratterizzato Cinelli l'Arci comunque resta caratteristica che credo faccia bene alla salute di tutti
Grazie ai compagni ormai sia guadagnato quattro minuti sulle il terrore la parola Felice Cipriani presidente dell'Arci di Roma si prepara Chicco Testa
In questi anni compagni si è attenuata
La tensione ideologica la spinta reale e la partecipazione alla politica alla politica intesa né i partiti né al sindacato né organizzazioni più disparate comunque negli organismi negli organismi di partecipazione come i Consigli scolastici consigli di quartiere circoscrizione
Io ho tradizionali di partecipazione appunto le persone avvertono sempre più l'esigenza invece di ritrovarsi incontrarsi discutere e affronta affrontare le tematiche legate ai temi della salute
Dell'ambiente dell'attività del tempo libero dei diritti civili e della cultura
A questo occorre aggiungere che lo sviluppo sociale di questi anni di questi ultimi anni ha consentito ma di realizzare bisogni materiali misura sicuramente maggiore di quanto non fosse mai accaduto nel nostro Paese ma credo anche nel contesto internazionale
E mentre la conquista dei diritti sociali e civili consentire oggi apparentemente la soddisfazione di molte esigenze che sono però più quantitative che qualitative
Si avverte anche il dovere di ciascuno nella società
Per benessere che è quello di realizzare nel minor tempo possibile quel potere immateriale che lo distingue garantisca
Nuove esigenze sociali sono avanzate proponendo una nuova complessità della struttura produttiva non più assimilabile alla vecchia centralità del lavoro dipendente
Ma queste spinte individuali alla soddisfazione dei bisogni non materiali alla realizzazione di sé si è scontrata da un lato con il permanere di ampie sacche di povertà nel mondo dall'altra come nuove stridente contraddizione
Se infatti vengono riproposti continuamente i vecchi e nuovi miti di individualismo più o meno rampante le condizioni di accesso ad una professionalità riconosciuta ad un lavoro non alienato sono limitate e selettive
Mentre la società resta sostanzialmente ferma dal punto di vista burocratico e partecipativo penalizzando proprio le individualità migliori
Vi è quindi uno scarto una divaricazione tra consapevolezza e desiderio giù una vita quotidiana migliore il reale che continua invece a dimezzare l'umanità personale pregiudicato dalla logica del profitto e del potere
La civiltà dei mass media
Che attende tutto a concretizzare a rappresentare attraverso le immagini a proporre i partiti i sindacati l'organizzazione
Soltanto esclusivamente attraversi leader piuttosto che attraverso l'intima più complessa che questi rappresentano provavano emarginazione e solitudine ed è infelicità
Di tutto questo ne soffrono soprattutto i giovani che hanno sempre meno riferimenti reali e sono spesso vittime di scelte autolesioniste antisociali per arrivare sino alla estremo della devianza
Quindi la questione giovanile è una questione centrale che ci deve interessare che deve dire una questione centrale per l'Arci tutta seduto anche le attraverso l'organizzazione di unione che sono più idonea ad affrontare questo problema come l'Arci ragazzi o lui spera di territoriali
Altro problema degli anni Ottanta il degrado senza precedenti a cui l'uomo ed una certa concezione del progresso alla condotto la natura l'ambiente in cui viviamo gli stessi rapporti tra i popoli e le persone in questo caso mi riferisco alla guerra del Golfo della Sirte al Libano di altre situazioni
Di guerriglia o di guerra a livello internazionale siamo ad un punto cioè di ritorno o si cambia da subito la logica che finora ci ha guidato
Il signor recessione sta qui si rovescia questa concezione
Del progresso dischi del degrado saranno inarrestabili metanolo sofisticazione alimentare delle alte lamentazioni delle bevande nucleare discariche rifiuti urbani inquinamenti delle acque di superfici come fiumi laghi mari
Compromissione di falde acquifere che costituì sei milioni di anni costituitesi in milioni di anni sono state compromessi invece non un ventennio chiarificazione forsennata del territorio sono le grandi questioni dagli anni
Ho tanti
La questione alla caccia dei cacciatori
Romario ricorre spesso nei dibattiti nazionali sulle grandi questioni
Anche in questa occasione essi non si è perso occasione di dire di Roma riferendosi ai cacciatori romani
Ora sicuramente Ermete è rimasta libri di storia pensando ai romani come cacciatori perché oggi purtroppo i romani vanno a caccia soprattutto in Toscana
Perché il territorio laziale purtroppo è stato pregiudicare compromesso da un'edilizia selvaggia
E quindi possiamo dire che i cacciatori domani ora appartengono alle vignette della domenica apre il Corriere in quanto tali qui io credo che forse un riferimento più opportuno appropriato sarebbe stato a quelle draconiani calabresi che aspettano il falco inattesa giù in Calabria che certamente non credo che possono ascriversi al patrimonio dall'Arci queste realtà contro edizioni pericolose che esistono in Italia con Luca Romano voi su questi temi arriveremo scopre presto ad un convegno mettendo insieme a Legambiente
E l'Arcicaccia se non ci saranno novità o cambiamenti per discutere una legge regionale che la Regione sta varando al livello laziale una Reggi
Che dici non solo disciplinava la la caccia messi pone questioni la difesa e la salvaguardia del del del territorio della fa una dalle gli vanno laziale
Quindi non è con la caccia certamente è un problema
Beh però fanno un problema centrale nel dibattito fare un problema per tutta l'Arci
Ma d'altronde avere la certezza assoluta di esprimere una politica di potenza attraverso i tesserati o attraverso appunto questa politica di peso all'interno dell'organizzazione
Mi riconosco nella relazione che ha fatto il compagno Serri
Molto importante l'equilibrata ho apprezzato la franchezza Mimmo Pinto ferma rilievo e Realacci anche questa e l'Arci un parla chiaro senza sottintesi e soprattutto senza Franchini tiratori
Il Congresso tutto questo lo deve apprezzare e valorizzare al massimo e non utilizzare invece come lacerazioni questa diversità di giudizi questa diversità di impostazione culturale di e di esperienza
Quindi allora se vi è un'esigenza
I problemi della società di affrontano per la società di vedere i valori della difesa dell'ambiente e della salute occorre reclamare come Archie il diritto di vivere bene
Con queste parole si intende porre come questione attuale con le condizioni progresso il diritto delle persone di vivere una società misura umana
Non come un'utopia ma come condizione dell'esistenza questo significa recuperare pienamente i bisogni di libertà e di affermazione dell'individuo e prodiani pensare allo sviluppo in funzione di una possibilità reale generale di accesso al sapere nella sua eccezione più ampia come strumento per compiere esperienze personali e collettive soddisfacenti che progresso più civile
Una modifica sostanziale del rapporto uomo progresso natura ponendo la propria incondizionata la difesa dell'ambiente e della salute
Un sistema di servizi che restituisca al tempo personale ai bisogni collettivi la dignità di elementi essenziali l'esistenza del progresso e non di aspetti marginali e assistenziali
Le condizioni infine sociali formativo strutturali per il diritto al pieno sviluppo della sessualità inteso come elemento di conoscenza lavora nel suo attuarsi in differenti forme età ed è espressioni
Quindi l'Arci come luogo di cambiamento
A fronte di questa situazione emerge con forza la necessità che si sviluppino esperienze associative capaci di saldare le due tendenze sopra descritte il bisogno di fare la società dissenso
Non è pensabile oggi aprirà un forte terreno di conflittualità per il cambiamento se non si parte dallo specifico della persona dei suoi bisogni dalla voglia di fare partecipare esperienze legate al tempo di non lavoro e ai bisogni non materiali
Lasciva presente a questo punto di saldatura tra il fare l'essere tra la pratica libera che oggi è l'unico modo di scambio possibile per realizzare un protagonismo della persona e una nuova solidarietà
Senza più timori e subalternità verso l'ideologia politica con la P maiuscola le cui logiche interne hanno dato risultati negativi nelle fasi in cui si sono incrociati anche dentro l'associazione mafia di un patrimonio di fatti e di idee la cui complessità differenziazione e la nostra vera forza
Arriviamo al congresso
Ho avuto modo di verificare partecipando ai lavori della commissione statutaria che serpeggia un certo non nervosismo immotivato
All'interno del congresso
Ho fatto l'altra Commissione statutaria
La mia presenza all'interno dalla Commissione era scevra da problemi a logiche di Bibi alcun tipo era un un apporto spassionato
Ebbene aveva modo di verificare attraverso ammiccamenti ha perso la presente la presenza massiccia dei rappresentanti delle unioni
Come se qualcuno intendesse destabilizzare questa intesa sulla confederazione
Quando invece si trattava di aggiustare uno statuto che era anche se che a mio giudizio presentato male nella forma possiamo dire etimo tragica nella forma della forma stessa
E quindi anche questo è un elemento né di preoccupazione nel senso che lo dobbiamo fare questo congresso con tutta la serietà tutto era all'inizio quando ho fatto gli apprezzamenti per la capacità dell'Arci che affrontare i suoi problemi di politica esterna anche sui problemi interni con tutta la la la franchezza possibile guiderò io credo debba con la mia poca esperienza almeno interpellarci che non ci sono problemi
Vietti al continuo venuti che non c'è alcuna lei tende a destabilizzare che ho conosciuto un rapporto corretto
Tra le unioni e i criteri più tetro e territoriali che non si può pensare che di fare la fine ma nel caso il sindacato in cui le confederazioni trattavano e i consigli di fabbrica in alcuni qui in questo caso dei doriani notavano a braccetto con i lavoratori
Bisogna creare una sintesi unitario di tutta questa realtà di tutto questo patrimonio dell'Arci senza arroccarsi in pregiudizi possono esser quella parte dell'Unione in virtù della potenza era per la presenza vinta dall'Arci o quella dei consigli
Territoriali
La recidiva ma brevemente per negarla problema nazionale
Come acidi Roma in questi ultimi posso negli ultimi mesi abbiamo dei momenti difficili
Lo sfratto dove ha sede il blocco dei finanziamenti dopo da parte di amministrazioni locali che erano cambiate
Più di un anno fa
Abbiamo scontato problemi per il fatto che a Roma ci siamo conquistati uno spazio autonomo una certa autonomia
Ebbene noi a Roma abbiamo superato questi problemi l'Arci viene chiamato a collaborare con al Teatro Stabile dall'Ente Provinciale del Turismo a proporre referendum con la Repubblica organizza il primo cinque all'interno delle carceri
Fa una politica di investimento patrimoniale acquistando una sede una struttura nella sua sede
E beh tutto questo è stato possibile grazie all'impegno la lealtà e l'unità del gruppo dirigente dell'Arci
Tre per sempre presenti gli interessi dei primari per l'associazione al di sopra di tutto al di sopra delle componenti politiche ammalarci al di sopra degli interessi specifici di quella quella determinata unione collega c'ha sostenuto la forza di credere in questa associazione unica in Italia per la sua originalità la sua caricaturale
E appunto sotto questa spinta ne abbiamo approvato l'altra settimana con il congresso della confederazione a Roma
Prato e tutto questo per dire anche che io e la mia esperienza invece a livello nazionale di circa un anno di più di un anno non è stata tale o simile io voglio che esprime ancora volta l'apprezzamento per il servizio e per Mimmo Pinto per quello che riescono possono fatto per l'arciprete Bodiroga qualcosa non ha funzionato a livello nazionale io ripeto
Mi trovo all'Arci da un anno e mezzo per un anno circa partecipava anche i lavori
Del direttivo nazionale
E della direzione però debbo dire che molte cose mi sono sempre sfuggire non riuscivo a capire dove system dov'erano i problemi
Nella scelta l'abilità nel dibattito nel dialogo
All'interno dell'Arci non si sia non si riesce mai la Ferrari una certa situazione Espoo era sempre sfuggente non diano problemi certamente di componente all'interno dell'Arci problemi esistevano non si riesce mai a concludere
Una riunione in un modo unitaria su un documento o su una prospettiva di programma ecco questo è un problema che ci sta di fronte e cercare di lavorare con la massima impegno e con la massima lealtà in modo da avere la questo congresso una ci più forte un gruppo dirigente o più unito più omogeneo
La parola Chicco Testa presidente Nazionale Legambiente
Si prepara Luigi Covatta
Nostro ospite gradito
Io credo che abbia fatto molto bene Serri
Purtroppo io
Così okay
Io credo che abbia fatto molto bene c'è Serri
Apporre all'inizio dalla sua relazione introduttiva quello che è il tema vero di questo nostro congresso
Tema che magari nel giusto entusiasmo di una iniziativa congressuale corriamo il rischio di non vedere o di mettere in secondo piano
Tema di questo congresso è la situazione di crisi di difficoltà in cui si trova la nostra associazione
Una crisi che ha molte facce che ci ha fatto correre il rischio che ci fa correre il rischio
E i ragazzi se microfono arriva non so che fa
Non si alza la coppa sub
Mi abbasso io
Allora
Una crisi vera che ci ha fatto correre il rischio c'è lo fa ancora correre che sia messa in discussione in un qualche modo la sopravvivenza stessa
Della nostra associazione dell'Arci e noi siamo giustamente noi tutti i delegati e appartenenti alle varie parti dell'Arci
Preoccupati preoccupati per una situazione che ci ha impedito negli anni passati di dispiegare le potenzialità della sottrazione fino in fondo e preoccupati per un futuro difficile che ci sta di fronte
Le facce di questa crisi sono diverse e vano viste ritrattate tutte assieme
Non non è vero che la crisi solo di natura finanziaria vi è una grave difficoltà finanziaria che certamente costituisce una condizione
Che se non riusciamo a risolvere corre il rischio di ipotecare
Anche altre partite la nostra attività ma altrettanto difficile grave a mio parere la crisi organizzativa dell'associazione e più di tutti grave è la situazione politica in cui versa Lazio
E come forse anche la mia natura è quest'ultimo elemento che io vorrei particolarmente sottolineare sollevare perché io ritengo che qualsiasi organismo come il nostro che in qualche modo è impegnato in un campo di attività sociale
Sebbene sa definire i suoi obiettivi
Se pensa a definire la sua linea politica e gli strumenti attraverso la quale perseguirli
Allora a buone possibilità non dico che sia automatico ma ha buone possibilità di individuare soluzioni organizzative e rimedi finanziari adatti alla bisogna
Viceversa se noi volessimo pensassimo di poter partire dagli aspetti finanziari organizzativi ivi compreso l'aspetto la Confederazione su cui tornerò
Per dare attraverso strumenti di ordine pragmatico soluzione ad un problema che io ritengo eminentemente politico io credo che forse potremo dilazionare
Nel tempo attraverso accorgimenti tattici la risposta a domande profonde che sono quelle che io ritengo reali e importanti per la vita della s'in questo congresso noi dobbiamo decidere la Corte la trasformazione della ragione statutario dell'Arci in una confederazione
Io credo che questa scelta sia una scelta giusta
Forse non ho capito bene tutti i risvolti sentendo buona parte degli interventi di questo congresso mi sono sempre più convinto ma vorrei ricordare a me stesso
Che l'origine di questa proposta mi è sembrata del parco nel passato quando se ne è cominciato a parlare
In buona parte un'origine di tipo di dire difensivo cioè un aggiustamento che diciamo una escogita azione organizzativa
Di buon livello fatta per porre in un qualche modo rimedio per dare risposta ha problemi di governo dell'associazione a cui non si riusciva più a dare risposta in un qualche modo è stato così anche per il sistema delle autonomie voi
Ricordate che questa associazione lentamente scivolata da un sistema di governo unitario ad un sistema di governo fondato sulle Autonomie non ancora statutariamente sancite
Nell'organizzazione confederale
E se questo è stato in parte positivo perché ha liberato molte energie molte forze ivi compresa quella della lega per l'ambiente
Dall'altro in un qualche modo non possiamo nasconderci che questo ha progressivamente significato un decrescere di responsabilità politiche complessive da parte del centro dall'associazione
Ossia l'auto le il sistema delle Autonomie è stato il sistema attraverso il quale noi abbiamo invitato gli organi dirigenti dell'Arci hanno evitato di dare risposta a problemi che essi stessi in un qualche modo avevano suscitato dando vita ad un articolato sistema di autonomia
Per questo non ritengo che la proposta di uno Statuto confederale possa o debba essere semplicemente una proposta di ingegneria organizzativa dalla nostra associazione
Ho l'impressione che ci sia qualcuno che pensa questo dentro questo congresso vi voglio dire con franchezza che questa non è l'ipotesi della lega per l'ambiente non vogliamo lavorare ad un sistema di garanzie
Difensive dentro il quale poi a ciascuno
è lasciata sostanzialmente di lì la libertà di fare quello che gli pare non avremmo bisogno in per questo di essere confederati all'Arci non sarebbe questo il problema è se dovessimo fare un congresso di questo genere
Tanto sarebbe balzo riuniti di fronte ad un notaio per divide per dividere i patrimoniali per stabilire i poteri diritti e i doveri di ciascuno all'interno della associazione non è questo il problema
Bisogna fare molto molto di più io credo che sia ancora giusta ed era un'affermazione che veniva tempo fa ripetuta molto spesso l'interno dell'Arcigay diceva
Che anche all'interno di un sistema di massimo sviluppo delle varie autonomie l'Arci è e deve essere qualche cosa di più della somma delle sue parti
Che allora il problema che abbiamo di fronte il problema a cui non possiamo sfuggire cari compagni e cari amici e proprio quaestor dove sta quel qualcosa in più che contraddistingue l'Arci rispetto alla somma delle sue parti dove sta
Io non credo che possa essere nella semplice
Sottolineatura del valore dell'associazionismo esce e spiegherò poi perché
Non credo acconto non credo è solo un'opinione differente da Giammario Missaglia in questo che lacci debba essere o possa essere esclusivamente una sottrazione programmatica
Un alcuni anni di militanza politica mi hanno insegnato che normalmente le organizzazioni sociali politiche incominciano a parlare
Di programma quando la loro crisi la loro la crisi della loro identità politica e culturale talmente forte da non riuscire più a strutturarsi intorno ad alcuni punti chiari allora si cerca una soluzione pro pragmatica problemi che sono
Di ordine
Culturale io credo che lacci possa e debba essere un sistema associativo certo
Ma fortemente orientato verso un sistema di valori
Le varie e le diverse forme associative tutte certo libera espressione della società incivile
Del nostro Paese non sono tutte uguali laziale il diritto e il dovere di filtrare le diverse formule associative le diverse identità soggettive che in Italia esistono numerosissime attraverso il filtro del sistema dei valori dei fini della batte le battaglie
Alle che che vuole condurre verso le quali vuole orientare la società italiana senza la congiunzione di questi due elementi che cosa accadrebbe
Beh accadrebbe qualche cosa che io ho sentito
Girare in questo congresso cito tra interventi quello di fermarli Hello quello di Quercioli e persino per alcuni aspetti quello di Pietro Folena
E mi spiego secondo me soprattutto l'intervento di Quercioli questo era particolarmente presente vi è una tendenza interna ed esterna l'associazione
Interna perché qualcuno trova questa tendenza è questa lettura molto comoda esterna perché qualcuno vuole assegnare i ruoli all'Arci
Questa tendenza vorrebbe che l'Arci fosse un mero rispecchiamento della società civile nelle sue tendenze contraddittorie
Si vuole collocare l'Arci in un ambito prepolitico prepolitico in cui il dovere principale dell'Arci è quello appunto di dare espressione alla società civile comunque essa sia
Una volta sostenuto questo principio ne viene conseguente un altro che essendo contraddittorie queste tendenze qual è la funzione e il ruolo che giustificano l'esistenza dell'Arci
La funzione e il ruolo di una mediazione
Che molto spesso si traduce poi nel Nord Parrinello non prendere parte tra le diverse spinte che dalla società civile spingono su questo corpo della sì
Vi sono qui delle questioni gravi vi è una rinuncia alla soggettività politica
Dell'Arci
Io capisco i motivi per cui ferma Riello ha in qualche modo sostenuto questa tesi addirittura sostenendo che un'eventuale problema che io non pongo non ha mai posto il problema all'uscita dell'ARCI caccia dalla dall'Arci non ho mai posto il problema dell'abolizione della caccia
Va
Mi rifiuto caro Carlo via accettare una teoria secondo la quale un'eventuale uscita dell'ARCI caccia dall'Arci dovrebbe essere interpretato come un segno di radicalismo politico dell'Arci e quindi come qualcuno qui ha detto
Con una perdita di autonomia politica dell'associazione e no non è quale sto il problema e lo penserei allo stesso modo se si ponesse il problema dell'uscito dalla lega per l'ambiente dall'Arci l'Arci ha il diritto e anzi più guida il processo di orientamento delle tendenze che stanno al proprio interno più è forte la sua identità politica e culturale
E io non accetto cari compagni non lo accetta la lega per l'ambiente
E questo lo voglio dire con chiarezza a tutti non accetto cari compagni appunto quello che sta dietro questi ipotesi qualcuno
Quello che dovete ipotesi che è sostanzialmente appunto il fatto fate il vostro mestiere voi associazione ma lasciate a noi i soggetti politici
Nella tre nella tradizionale tripartizione che c'è nel movimento operaio per cui vi sono i sindacati partiti politici e le associazioni prima del tempo libero oggi della società civile bene io non accetto questa tripartizione rivendico per la lega per l'ambiente
La possibilità e il dovere di correre a tutto campo dalla società civile alla politica senza necessariamente passare e anzi senza volere passare come qualcuno qui ha cercato di ventilare
Spaventare i deboli attraverso la scorciatoia elettorale o la subalternità a questo o a quell'altro partito ivi compreso il Partito Verde io credo che vi sia per la lega per l'ambiente e per l'Arci
La possibilità di giocare fino in fondo e a tutto campo dalla società civile alla politica è il proprio ruolo
Filtrando ciò che essa vuole organizzare all'interno di un sistema di valori che è quello che ci siamo scelti e che sta nel nostro statuto
Ieri la giornata del nostro congresso ha vissuto un po'intorno a questa contraddizione caccia e ambiente e io di questo ha un pochino voglio parlare avendo ribadito le cose che ho appena detto
Per
Rafforzare se posso il mio ragionamento io non credo che il tema dello scontro tra lega per l'ambiente la caccia sia il tema dominante di questo congresso figuriamoci
Ne verrebbe a mancare prima di tutto il mio interesse per questo il congresso nono posto quei problemi
Che ho ricordato prima anche se devo dire che continuasse a sentirmi profondamente
Come dire perplesso quando sento per esempio Carlo affermare che una mutazione culturale che escludesse l'attività venatoria
Mutazione culturale non ho parlato di referendum o di altro dalla pratica dell'attività umana sarebbe da considerare una mutazione innaturale così tu hai detto ieri nel tuo intervento ritengo continua a ritenere
Invece desiderabile desiderabile un mondo senza violenza gratuita sugli animali e continua Rizzi riterrei un mondo di questo genere il frutto di una positiva evoluzione della specie umana
è un obiettivo difficile ma mi rifiuto di pensare che queste evoluzione non sia possibile e che l'attività di violenza nel rapporto tra l'uomo e gli animali violenza gratuita
Sia invece da considerarsi come facente parte in modo inevitabile predeterminato del patrimonio genetico della specie umana va detto può esco
C'è un secondo elemento
Cari compagni per cui io non ritengo e lo dico con molta franchezza
Non ritengo interessante questa discussione che vorrebbe mettere in alternativa all'ARCI caccia e la lega per l'ambiente
Perché a carico Pagni ho la presunzione di pensare come cittadino prima che come presidente della lega per l'ambiente
Che mentre
L'ARCI caccia e le altre organizzazioni venatorie sono espressione di un punto di vista certamente legittimo ma particolare
Di difesa dell'interesse ricreativo sportivo chiamatelo come volete di un gruppo di propri iscritti che praticano quell'attività
Bene cari compagni io ritengo invece che i temi ambientali siano oggi grandi temi di interesse generale che riguardano la maggioranza della popolazione e l'insieme delle collettività in cui viviamo
Vi è una differenza di fondo
E sbaglierebbe l'Arci e sbaglia Quercioli quando vuole dire siccome c'è la caccia da una parte e l'ambiente dall'altra allora all'Arci garantisti se stessa mettendo sì nel mezzo
Perché non è questo il problema tanto è vero che voi qui oggi ringrazio servi per questo atto tardivo ma ha dovuto di adesione al referendum antinucleare tanto è vero che qui dove ci stiamo orientando tutti insieme ad aderire ad una grande tematica ambientale non e non abbiamo chiesto al partito dei pro o nucleari
Di scriversi all'Arci perché così lacci potrà schierarsi in mezzo tra gli antinucleari pro nucleari
E dare così espressione a tutte le forme della società civile io mi opporrei a se la questione fosse posta in questi termini e allora certamente vi può essere uno spazio per l'Arcicaccia nell'Arci vi è un altro problema che quello del superamento dell'attuale legislazione di cui dobbiamo discutere e dormo tempo qui per approfondirlo vi sono molti Paesi
Mi sono molti paesi in cui le associazioni ecologiste non pongono il problema della
Nei dell'abolizione della caccia né hanno un atteggiamento aggressivo nei confronti delle associazioni venatorie ve ne sono molti anche in Europa dove l'attività venatoria è regolamentato in altre modo e rappresenta nel contesto sociale geografico di quel paio di quei Paesi
Tutta un'altra questione e questo problema non viene mai non viene non è mai stato porto quindi ritengo legittima la permanenza dell'Arcicaccia
A prescindere dalla discussione che dobbiamo fare sulla nave se gli otto ma e concludo
Cari compagni il problema se spero di essere riuscito ad esprimerlo con chiarezza è in questo nella scelta di questo qualche cosa in più che deve contraddistinguere la nostra la nostra confederazione anche la lega che l'ambiente oggi sostiene l'ipotesi della Confederazione ma lasciatemi dire compagni che non è che le cose sono sempre predeterminate o frutto della cattiva astuzia di tutti di qualcuno
Due tre quattro anni fa per la lega per l'ambiente non si poneva questo problema
Il rapporto tra l'Arci la lega per l'ambiente era un rapporto propulsivo e sinergico insieme condividano condividevamo fino in fondo le linee di sviluppo dell'associazione abbia abbiamo dato una mano per quanto possibile sempre scarsa ma abbiamo condiviso il progetto di fondazione di nuove associazioni di nuove parti della sottrazione di Prato il discorso che io ho fatto nel rapporto tra ambienti Arcicaccia vale e vale altrettanto la compagna Corciulo il compagno Grillini lo hanno spiegato bene
Rispetto a a due al problema della contraddizione che la questione femminile o la questione omosessuale sollevano vogliamo dire che anche lui è un problema di pesi e di misure per cui tutti devono pesare allo stesso modo sui piatti della bilancia
Non si non si poneva alcuni anni questo problema si pone oggi si pone oggi perché purtroppo siamo passati attraverso una lunga fase di crisi abbiamo di fronte a noi un bivio Company
Un'interpretazione condominiale della Confederazione in cui fatta la riunione di condominio stabilite le quote riparti affidato l'amministratore il rispetto dei bilanci preventivi ognuno selettore nel suo appartamento saluta gli altri che ci si scambia qualche stretta di mano quando ci si incontra sulle scale
Vi è un'altra possibilità cari compagni che quel qualche cosa in più che sta dopo aver sommato tutte le parti
Che compongono l'associazione si manifesti con forza nel gruppo dirigente nella linea politica dell'associazione a tutti i livelli
Noi preferiamo di gran lunga questa seconda soluzione ma una soluzione che va conquistata sul campo le battaglie ambientali non sono solo il nucleare la caccia
Ce ne sono tanti e noi vorremmo partecipa vorremmo che l'Arci partecipa Silvio queste battaglie come vorremmo partecipare
Come l'abbiamo fatto per la grande stagione del movimento pacifista alle capacità che l'Arci ha avuto di progresso e un punto di riferimento e di proporre terreni di iniziativa politica
Questo lavoro cari compagni non lo ricominceremo tra quindici giorni a Perugia siete tutti invitati speriamo che questa sia la conclusione di questo congresso
A parole compagno Massimo Calanca segretario di cultura e sviluppo segue Luigi Covatta
A me sembra che l'andamento il dibattito fino a questo punto
Dei vini una situazione più positiva
Di quanto non fosse ipotizzabile soltanto fino a qualche giorno fa
Anche se ancora restano delle adempienze importanti
Da compiere che si annunciano anche abbastanza conflittuali mi pare che il dibattito abbia evidenziato
Che la giusta esigenza di autonomia delle unioni
Non è di per sé contraddittoria con il positivo spirito di unità
Che rimane forte nel complesso dell'associazione determinando un clima di confronto costruttivo che può farci affrontare io credo con buone prospettive di successo i gravi problemi politici economici e di identità
Che l'Arci sta vivendo in questo periodo
La relazione di serve innanzitutto e anche alcuni interventi fra cui quello di minimo Mimmo Pinto hanno delineato mi sembra un quadro di proposte di carattere strutturale programmatico
Che è una base positiva per la individuazione di quella nuova identità di cui l'associazione pur senza rotture traumatiche col passato a oggi assolutamente bisogno
Quello su cui io ritengo sia necessario un maggiore approfondimento anche un arricchimento della proposta già a partire da questo dibattito non soltanto attendendo la conferenza programmatica che servì ha proposto è proprio il programma
Che a mio avviso anche se sono d'accordo con alcune cose che ha detto Chicco Testa nel suo intervento precedente a mio avviso è e sarà sempre più un elemento fondamentale della nuova identità confederale dell'associazione
Io credo che esistano motivi molto profondi per stare insieme e il dibattito lo sta ricordando a tutti quanti i motivi culturali motivi etici
Di sensibilità comune di patrimonio storico anche se non di patrimonio tout-court purtroppo ma comunque i debiti comuni non sono un elemento trascurabile di unità
Ritengo però che il programma sia l'unico modo per fare uscire tutto questo dal vago e per dare un fondamento reale e obiettivi concreti al nostro stare insieme
Stare insieme che oggi di fronte alle forti spinte di autonomia che testimonia a mio avviso una crescita politica culturale ed organizzativa importante di molte unioni
Diventa però sempre più il frutto di una scelta consapevole e non più un dato ineluttabile frutto di necessità pratica oppure di retaggi ideologici superati
E allora ecco mi piace parlare da questo punto di vista della scelta che abbiamo compiuto di costruire la nuova associazione di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Arci cultura e sviluppo per l'appunto di cui hanno parlato già seri nella relazione e ieri Alberto Benzoni nel suo intervento mi piace parlarne non come un altro pezzo che si aggiunge ai tanti già esistenti nell'associazione
Ma come uno degli elementi del programma comune
Tra le associazioni confederate in quanto le riguarda tutte direttamente sia dal punto di vista delle iniziative e dei programmi di cooperazione con i paesi in via di sviluppo che possono coinvolgere diverse unioni
Sia dal punto di vista dell'interesse di molti soci delle associazioni stesse
Quanti soci dell'UISP o della Legambiente o anche dell'Arcicaccia magari attraverso la sua associazione per la protezione civile
Dell'Arci donna dell'Arciragazzi eccetera sono persone interessate al problema della cooperazione con il Terzo Mondo politicamente eticamente idealmente ma anche molto concretamente attraverso prospettive di lavoro di viaggio di esperienza
L'obiettivo è l'ambizione più alta che abbiamo come Arci cultura e sviluppo
Insieme a quello di fare una seria attività di cooperazione attivando i fondi pubblici previsti dalle leggi italiane europee per questo
L'obiettivo più alto è quello di coinvolgere in questo processo in forme diverse
Quelle forze intellettuali giovanili studentesche le associazioni circoli culturali sportivi ecologici insomma il complesso e articolato Movimento associativo che l'Arci e le sue unioni esprimono e organizzano forse che sono sensibili ai problemi del terzo mondo
Della solidarietà e della cooperazione internazionale
Che hanno partecipato al movimento per la pace di cui come ARCI siamo stati una porta una forza importante è che ancora oggi continuano a produrre una miriade di iniziative anche in questa fase di crisi del movimento vere e proprie
Forze che sono disponibili o credo di esprimere una solidarietà concreta in forme più incisive creative di quelle ideologiche del passato e ciò sia in termini economici che di impegno volontario e professionale
Per questo i primi progetti su cui stiamo lavorando
Insieme alle unioni dell'Arci solo nel campo così detto dell'educazione allo sviluppo e dell'informazione
Cioè la sensibilizzazione dell'opinione pubblica italiana ai problemi dello sviluppo del Sud del mondo e alle conseguenze positive e negative che tutto questo ha sul nostro sviluppo
E per questo stiamo lavorando insieme all'UISP che ha deciso di impegnarsi seriamente dentro la nuova associazione per verificare la possibilità di utilizzare la risorsa sportiva l'attività motoria e le migliori tradizioni della dello sport per tutti
In modo integrato a progetti di salvaguardia igienico sanitaria e ambientale di alcuni Paesi in via di sviluppo
E altrettanto stiamo facendo insieme all'Arci donna l'Arciragazzi e sulla stessa linea
Stiamo lavorando con la lega per l'ambiente per presentare al suo congresso fra pochi giorni un'ipotesi concreta di impegno in questo momento così drammatico per le questioni dell'energia nucleare
In progetti di ricerca e di sfruttamento di forme di energia pulita in alcuni paesi del terzo mondo
Ovviamente questo processo di costruzione della nostra nuova associazione non vogliamo che si tratti di un processo tutto interno all'Arci alle sue unioni anzi misurandoci con questo nuovo campo di impegno siamo entrati via via in rapporto con un tessuto di associazioni piccole grandi che operano da anni in questo campo
Un arcipelago abbastanza vasto interessante di forze radicate nel sociale nel senso che sono formati dalle persone più attive oggi sul terreno della solidarietà internazionale della cooperazione con le forze sociali e culturali più avanzate dei Paesi del Terzo Mondo
E che esprimono e si collegano a fermenti di solidarietà umana molto radicati molto vivi nel tessuto democratico italiano e nelle culture politiche sociali e religiose del nostro Paese
Con queste forze siamo entrati in un rapporto positivo
Nonostante la nostra esperienze sia molto recenti
Sia perché tali forze esprimono un bisogno oggettivo di coordinamento Ornella difesa orgogliosa della loro autonomia
E l'Arci con la sua struttura con le sue dimensioni la sua storia si pone di fatto come un punto di riferimento per loro
Sia perché noi siamo entrati in questo campo con la nostra specifica identità di associazione culturale senza assumere false identità e senza quella presunzione che qualche volta ci deriva dalle dimensioni stesse della nostra associazione
In un certo senso non abbiamo fatto altro che riprendere e sviluppare alcuni elementi positivi della storia dell'Arci
E di questa deve anche della storia recente e dell'esperienza in questo campo internazionale
Che ha fatto l'associazione e alcuni valori di fondo contenuti nello Statuto dell'Arci
Per questo abbiamo chiamato la nuova associazione Arci cultura e sviluppo
Per richiamarci alla nostra specifica identità di associazione culturale di massa
E soprattutto perché consideriamo la cultura non come un bisogno di élite ma come qualcosa di strettamente collegato allo sviluppo economico e sociale anche in Paesi arretrati dal punto di vista dei bisogni fondamentali della stragrande maggioranza della popolazione
Sappiamo cioè dall'esperienza e dalla lavorazione dell'Arci pietra aspetti quantitativi e qualitativi dello sviluppo c'è un rapporto inscindibile
Non solo nel senso che per lo sviluppo tecnologico in una società di massa occorrono più alti livelli di cultura diffusa
Ma anche nel senso che la cultura intesa come ricerca scientifica come capacità creativa più o meno specialistica ad alto livello come informazione come sapere diffuso capace di accrescere la responsabilità di tutti e di ciascuno
è e può essere contemporaneamente un supporto e un volano importante per lo sviluppo economico e sociale e per l'autodeterminazione di tutti i popoli e di tutti i Paesi e abbiamo anche ha preso dalle nostre prime esperienze di cooperazione che c'è sempre una dimensione culturale dell'intervento
Che se non si tiene adeguatamente in considerazione può rendere ogni progetto di cooperazione più dannoso che utile creando più contraddizioni conflitti e degrado culturale ambientale di quanto non riesca a sanare
Non si tratta questo impegno dell'Arci finisco in questo campo in nessun modo di una furbizia per accedere ai fondi pubblici per la cooperazione e in questi ultimi anni sono diventati considerevoli più di tre mila cinquecento miliardi nel mille novecentottantacinque scatenando quindi appetiti
Più diverso anche se voglio dirlo con chiarezza non è affatto trascurabile la possibilità concreta che insiste per l'Arci di attivare qualche miliardo di fondi pubblici per le proprie iniziative in questo campo
Viste anche le grandi difficoltà economiche che stiamo attraversando
Se non altro in questo campo è possibile attraverso attivare un movimento ampiamente autosufficiente anche dal punto di vista economico
Ma la cosa più importante mi sembra essere la volontà positiva e costruttiva
Di una grande associazione di massa come l'Arci e come le sue opinioni
Di contribuire con la loro specificità a un processo che riguarda nell'immediato la vita e le condizioni di enormi popolazioni del Terzo Mondo
E in prospettiva anche se sono parole grosse la stessa possibilità di sopravvivenza dell'uomo su questo pianeta
Visto che i problemi del rapporto tra il nord e il sud del mondo è forse il più drammatico e complesso e oggi deve affrontare l'umanità
Prima di dalla parola Luigi Covatta ricordo che in sala Ruggero canterini vicepresidente nazionale della ex che saluto a nome della presidenza donarvi la vettura di un telegramma
Nel ringraziare per il cortese invito sono spiacente non poter essere presente vostro congresso Stroke formulo miglior cui buon lavoro Gianni Manzolini vicesegretario nazionale del prestito
Do la parola al compagno Luigi Covatta della direzione nazionale del Partito Socialista Italiano
Compagne e compagni
In questi giorni abbiamo avuto qualche difficoltà Roma
Difficoltà ai trasporti ovviamente era questo che mi riferivo
E però ha fatto di tutto per essere presente a questo vostro congresso
Non solo
Per la stima che nutro nei confronti dei due amici che dirigono o che hanno diretto finora la vostra organizzazione compagno servi e compagno Pinto
Ma perché considero
L'esperienza dell'Arci
Un'esperienza preziose
Per la democrazia italiana e soprattutto per la sinistra italiana
Preziosa
Innanzitutto per quello che ha fatto l'Arci nel passato
Diciamoci la verità
Negli anni
Passati
In quelli magari remoti
Non era facile
All'interno della sinistra
Rappresentare
Bisogni
Realtà
Desideri
Che non rientrassero rigorosamente in quelli che erano i criteri
Di una certa vulgata marxista
Occuparsi di ricreazione di cultura di sport
Sembrava un lusso borghese
Ebbene io credo
Che il lavoro fatto
Da i nostri compagni più anziani
Sì è stato un lavoro prezioso
Per la sinistra di oggi
Il compagno fermeremo forse non lo sa ma io lui e Mimmo Pinto siano quasi paese anni
Perché io sono di Forio d'Ischia
E la prima manifestazione di massa che ho visto nella mia vita quand'ero bambino
Non era una manifestazione operaia
Neanche braccia Antille
Era una manifestazione di cacciatori
Che protestavano
Per la tassa sui cani
Che era un mentalmente
E che trovarono naturale
Aggregarsi in questa loro protesta
Attorno a quello che percepivano come l'alternativa allo Stato fiscale
Certo una forma rozza
E ingenua discutibile
Di manifestazione di un disagio di massa
Però io al mio paese per molti anni
Manifestazioni operaie o braccianti ivi non le ho viste
Ho visto
Aggregarsi il disagio attorno a quello che allora probabilmente sicuramente con una cultura che oggi tutti insieme respingerlo
Veniva percepito come un bisogno
Di espressione
Credo quindi
Che sia stato prezioso
Quel tipo di testimonianza e quello di chi si occupava dell'Arci
Quando non era di moda
Occuparsi dei nuovi bisogni della società complessa
Del postindustriale
Così come
Ancora più preziose determinante
L'esperienza dell'Arci
Oggi
Oggi che
Tutti i temi
Attorno ai quali si sviluppano i conflitti sociali
Sono quelli
Che la vulgata
Nazista quella su cui si sono formati i socialisti prima
I comunisti dopo
Considerata sopra strutturale
Il tema dell'ambiente
Il tema del sesso
Il tema della generazione
Il tema della giustizia
Il tema del consumo
Il tema del rapporto tra centro e periferie della collocazione di ciascuno di noi rispetto a questo rapporto e quindi il tema dell'emarginazione
Sono questi i temi attorno ai quali oggi
La gente lotta
Discutere si misura si confronta si aggrega
L'asse della conflittualità sociale è sempre meno
Quello rappresentato dalla contraddizione fra capitale e lavoro è sempre più
Quello rappresentato
Dalla contraddizione
Fra ambiente e sfruttamento dell'ambiente dalla contraddizione
Attorno al problema della sessualità al tema della sessualità
Dalla contraddizione generazionale e così via
Ed è merito
Dell'Arci
Aveva avuto il coraggio
Di aprirsi anche a presenze scomode lo so anch'io
Che costituire la lega ambiente
Non è proprio la cosa più comoda che si potrebbe fare all'interno
Di un'organizzazione
Perché determina come tutte le esperienze di aggregazione allo stato nascente
Un'implosione di radicalismo
Che sicuramente entra in contraddizione con le esigenze di governo di un'organizzazione così complessa come la vostra
E però
Bene ha fatto l'Arci
A giocare questa scommessa ad accettare questa sfida
Ebbene farà soprattutto ad accettare la sfida fondamentale
Quella che alla fine unifica tutta la complessità
Di questa nostra epoca
Quella che alla fine era presente
Tutte le contraddizioni
E le possibilità di questa nostra
E qual è questa sfida
Quella per cui
La cultura
La comunicazione
Il sapere
La produzione e la comunicazione
Informazioni e di sapere
Rappresentano l'asse fondamentale
Dello sviluppo
Quello che
L'industria manifatturiera
Ha rappresentato
Per la seconda parte del secolo scorso nella prima parte di questo sì
La cultura come
Sede di produzione di ricchezza
Come luogo dei conflitti fra gli interessi
Come
Nuovo fondamento strutturale di questa società
Come elemento
Attraverso il quale si produce ricchezza
Come materia prima
Della ricchezza nazione
E allora io vedo anche i vostri problemi organizzativi
Come problemi
Non inediti
Nella storia
Della sinistra
Anche il movimento operaio
Si organizza prima attraverso le leghe di mestiere
E poi trovo le ragioni
Per confederale arsi
Per cercare attraverso la sintesi confederale
Di superare
I corporativismi e i radicalismi
Che erano insiti nell'organizzazione dimestichezza
E se è vero come è vero
Che la cultura sta al ventunesimo secolo
Come l'industria è stata al ventesimo
Non c'è niente di strano anzi c'è molto di positivo
Nel fatto che
Dalle leghe di mestiere
Dalle organizzazioni che giustamente si preoccupano di un solo obiettivo
Nascano
Nasca un'organizzazione confederale capace per quanto possibile
Di portare a sintesi
Questo
Insieme i esperienze di rivendicazioni di lotta
I culture
I saperi che sono anche contraddittorie fra loro così come
E contraddittorie
La politica o può essere contraddittorie
La politica del sindacato dei metalmeccanici rispetto a quella del sindacato dei poligrafici
Vengono accentuate sensibilità ed esigenze e interessi
Diversi tra loro
E ci sono anche i momenti di mediazione
E di rappresentazione unitaria
Questo non significa
Evidentemente che larici sia un sindacato di riserva
Significa esattamente l'opposto
Che rispetto anche a una difficoltà del modo tradizionale di organizzarsi del movimento operaio attorno a questa nuova problematico è un'esperienza nuova e originale
Come può essere quella rappresentata da questa Arci confederazione
Può costituire una risposta
Una risposta importante
Perché compagni
Due rischi corre la sinistra
Il primo ovviamente quello di rimanere sorda
A questi fermenti a queste novità che si manifestano nella società civile
Ma questo è il rischio più ovvio da evitare
Se non altro più sottile
Che è quello di farsi costruire una sorta di paradiso artificiale attorno
Per cui il fatto che ci siano ambientalisti garantisti
Femministe
No non sessuali
Consumi e ministri
Che si prestano a fare i compagni di strada
E l'impressione che sia
Analoga a quella che hanno quelli che fumano doppio
E che la realtà sia dei cui
Alla propria misura
Ecco io credo che l'Arci non deve rappresentare il paradiso artificiale della sinistra
Sarebbe pericoloso
Se
Comunisti socialisti
Radicali demo proletari tutte quelle robe che
A torto o a ragione si autodefiniscono sinistri
Si consola asse Roma rispetto al loro ritardo culturale
Grazie all'apporto di qualche compagno di strada il danno sarebbe duplice per i compagni di strada e per la sinistra e mentre delle sorti dei compagni di strada se consentite mi si mi disinteressò
Quelle della sinistra invece mi interessano pari
E quindi bene che la contraddizione che c'è
Fra
Questi nuovi bisogni
Questi nuovi fermenti
E una cultura tradizionale della sinistra trovi le sedi in cui esprimersi
A tutto tondo
Ed è quindi bene
Che un'organizzazione come l'Arci
Abbia la possibilità
Gli sviluppatori fino in fondo questa sua capacità di rappresentare
Queste contraddizione contraddizioni con la cultura tradizionale della sinistra
E contraddizioni anche intrinseche
A quello che
La cosiddetta società complessa a quelle che sono le varie emergenze che nascono nella nostra società
In modo particolare per quello che riguarda il tema della politica cultura
Rete compagne e compagni c'è una sproporzione impressionante
Fra
L'entità dei soggetti che si occupano di politica culturale
Che l'entità degli interessi che sono in gioco
Se c'è un settore in cui c'è ancora una incompatibilità di codici linguistici fra i protagonisti politici
E i protagonisti sociali ed economici e proprio il campo della politica culturale
Questa settimana ho letto su un settimanale
Progressista che appoggia anche in prima persona il referendum sulla caccia e tutto sommato anche quelli sul nucleare
Un servizio
Che voleva essere scandalistico
Sul fatto che si spendono ben venti miliardi
Per finanziare le manifestazioni di Firenze capitale europea della cultura
La Madonna venti miliardi
Come se
Per la cultura si dovessero spendere solo le elemosine Salvatori
Andare a frotte a Palazzo Grassi
Quando la FIAT decide
Che il Futurismo
La moda culturale di quest'anno
L'altro giorno
Ho fatto un convegno a Roma
Su questa storia dei giacimenti culturali
Anche lì
Seicento miliardi in due anni
Circa un centesimo di quello che ci costa la fiscalizzazione degli oneri sociali per le industrie decotte
Circa un decimo dei fondi di dotazione di carrozzoni come l'irriverente
C'erano seicento persone metà delle quali in piedi perché non avevo calcolato
L'adesione che avrebbe avuto questo convegno degli addetti ai lavori si sono incalzanti
Sui giornali il professor Cederna
Era quasi offeso
Che tanti pure belli
Potessero mettere le mani su quello che finora riservate ai professori alle quattro Nesta
All'età né di San Vincenzo della cultura
E l'idea che attorno al patrimonio culturale italiano finalmente
Si sviluppi uno degli operai se ci sia un conflitto
Tra soggetti imprenditoriali ci sia possibilità di occupazione non assistenziale
Che si crea un rapporto tra cultura e mercato era un'idea che mi faceva andare Julie Christie
E questo è un primo problema di aggiornamento
Della politica culturale della sinistra
Ora a sinistra si rende conto che il problema della cultura
Della produzione di cultura e dello sfruttamento dei giacimenti culturali delle epoche passate
Poema attorno al quale oggi nelle società industriali opposto industriali
Sì aggregano interessa
Interessa i grossi
Per cui a quel livello bisogna intervenire oppure continuerà
A pensare che è questione di professori di accademie
I patron messe nella migliore delle ipotesi
E cercherà di fare una sua banale politica di alleanze alleandosi di volta in volta
Con questa o quella lobby accademiche
Con questo con quella lobby
Sedicenti né ce ne
Temi non viversi quanto la sproporzione
Tra soggetti
E consistenza e natura dei conflitti
Si potrebbero
Mettere in campo per quello che riguarda altri due settori decisivi della politica cultura
Settore della scuola
E quello dell'informazione
La sinistra forse non si è ancora resa conto
Che si hanno nella civiltà del telecomando
Per cui il problema
Della libertà e dell'insegnamento
E il problema della libertà dell'informazione
Non possono essere più visti solo dal punto di vista della fronte
Ma debbono essere visti anche dal punto di vista dell'utente
Del consumatore
Dell'ascoltatore
Il quale ha tutte le possibilità tecnologiche
Di interagire
Con la fronte
Gli ha tutte le possibilità quindi di essere soggetto attivo
Rispetto alla politica dell'informazione alla politica Scola
E debbo dire francamente
Che se un appunto possono creare all'Arci
E quella di essersi fatta sentire poco su questi temi
Di essersi fatta sentire poco quando in modo non effimero
Si è sviluppato un movimento di Giovanni
All'inizio di quest'anno scolastico in modo non effimero perché sbaglierebbe
Chi pensasse
Che i movimenti studenteschi hanno cadenza novennale
E quindi adesso per altri otto anni stiamo tranquilli
Così come sbaglia chi pensa che la battaglia per l'informazione possa essere condotta ancora secondo le vecchie categorie
Che ineriscono in un modo o nell'altro attorno al tema
Della lottizzazione
Sia che si pensi
Di vincere essendo più forti al tavolo della lottizzazione
Sia che si pensi di vincere
Limitandosi a contestare il metodo della Lockheed
Il problema è diverso problema oramai va al di là
Di questa questione
Problema riguarda la capacità
Dello stato
Di governare lo sviluppo
Dell'industria della comunicazione
E la capacità d'altro canto della società civile
Di organizzarsi
Attorno al tema dell'informazione e della comunicazione
Per questo compagni e compagne io credo che si possa dire che individuare oggi nuove forme di governo
Della politica culturale
Equivale a fare la riforme istituzionali non umana riforme istituzionali
Che proprio il problema del governo della politica culturale il problema irrisolto che rende difficilmente governabili tutta una serie di fenomeni
E che è una
Letta che la sinistra si potrebbe porre
E proprio questo quello di inventare nuove forme
Di governo della politica culturale e cioè del rapporto fra Stato e società civile da un lato
Tra Stato e fonti di produzione della ricchezza dall'alto
Certo c'è un problema di rapporto fra i movimenti
E il sistema politico
Sistema politico italiano sistema politico europeo in genere
Si è formato attorno alle categorie dell'Ottocento
I movimenti esprimono ritengono di esprimere le categorie del due mila
C'è un problema
C'è un problema di rapporto col sistema politico c'è un problema di rapporto col sistema istituzione
Difficile pensare
Di risolvere questo problema
Difficile pensare di risolvere questo problema solo
Con
Diplomazia
Importante che ci sia rispetto delle regole del gioco da tutte e due le terre
Importante soprattutto che le istituzioni
Siano trasparenti nel loro funzione
Io credo
Che istituzioni in cui una crisi di governo nasce
Nel segreto del voto segreto
Non siano istituzioni sane che funzionante
Ecco
Io credo compagne e compagni
Che
Il problema
Della ridefinizione
Di un'identità e di una politica della sinistra nel nostro Paese
Passa attraverso un chiarimento su questi temi
Passa attraverso la capacità della sinistra di ridefinire assi in funzione delle Categorie
Che sono rappresentante anche dall'esperienza
Dell'Arci
Ed è per questo
Che considero come dicevo prima utile e preziosa la vostra esperienza e auguro quindi buon lavoro ai posti di lavoro
Ringrazio il compagno con l'altra la parola Angelo Zennaro per l'argine presidente della CIA
Quest'anno sono stati coinvolti in tanti avvenimenti che per la loro grande portata il video direi velocità di di come i son presentati se non fosse per la ragione della memoria uno escluderebbe l'altro
La conclusione dell'esperienza delle giunte di sinistra in alcune città i congressi del sindacato e dei partiti
La speranza di pace derivata dalla ripresa del dialogo tra le due massime potenze il bombardamento sulla lì da parte del governo americano ed il conseguente pericolo per il nostro Paese
Di essere coinvolti in un conflitto non voluto e come ultimo esista il disastro di Chernobyl
Sono indice dall'atmosfera tesa contraddittoria Ehcheychi ascensione vorrei farle silenzioso dal
Dicevo sono indice dell'atmosfera tesa contraddittoria e densa di incertezze in cui ci troviamo a vivere
Laici che vuole porsi a soggetto attivo del quotidiano necessariamente si trova immersa in questa contraddizione
Il problema è far sì che il contraddittorio diventi momento di crescita e non vi ostile opposizione il dialogo sempre aperto che abbiamo cercato di mantenere all'interno della nostra associazione
è il punto di forza per il continuo auto superamento
è questo che ci consente di operare per un utente la cultura della pace
Che possiamo ritrovare nelle senta della nostra associazione nel suo essere punto di fusione di molteplici culture modo di pensare attività che
Pur nella loro diversità contribuiscono ad uno slancio unitario verso l'emancipazione dell'uomo e da un universo che lo circonda
Creare le condizioni per una libera espressione della creatività della cultura dell'entusiasmo proprio di ogni persona
Una tensione quindi rivolta alla persona come soggetto delle proprie iniziative e non oggetto delle speculazioni altrui
L'Arci appare come un contenitore di idee professionalità nascono nuove forme di pensiero invece di rimanere chiusa in libri ho in mente isolate o emarginate si incontrano e si confrontano per l'ideazione e la costruzione di nuovi progetti etico sociali
Siamo stati capaci di essere dentro questi protetti senta tanto rumore
O meglio con tanto rumore e con tanto silenzio
Un silenzio che non è nominato ma è una diretta espressione dignità ed etica di qualcosa di fortemente organizzato
Che sono i nostri circoli
Un'etica che abbiamo incontrato nel nostro lavoro è scelto facendolo diventare un obiettivo da rincorrere senza farsi però quindi volgere
Dal frastuono che che spesso vizia i nostri orecchi rendendoci Sordi alle novità
è difficile io credo ed esisterà il fascino del Precotto
Che non implica alcuna fatica fantasia e creatività
I silenzi bisogna anche capirlo per questo dovremo stare attenti a darci una forma che possa aggiornare la domanda di chi siamo cosa vogliamo cosa facciamo
Nostro compito e saper cogliere i continui cambiamenti cambiamenti che ci entusiasmano
Ci sconcerta no
Nei confronti di una società che si sta sempre più orientando al nuovo le nuove tecnologie stanno aprendo spazi alternativi a nuove professionalità
Ciò che un tempo era la portata di pochi o di sta diventando un'esigenza diffusa che coinvolge sempre più persone ed in particolar modo le giovani generazioni
Dotato determina una consistente in continua evoluzione del pensiero comune
Oggi si parla con più frequenza di diritti di qualità della vita di soggetti della società di sfruttamento di cultura della pace dell'ambiente
Oggi l'uomo vuole essere e vuole parlare di sé spesso della sua possibilità di scelta della sua partecipazione nella gestione della cosa comune del suo tenore di vita
Di dove e come vive vuole essere protagonista della propria esistenza hai bisogno di rielaborare incondizionatamente le sue idee lontano da strutture ideologiche esclusi viste e settari
E proprio in questo momento che ci rendiamo conto che le nostre esistenze non sono del tutto rispettate
A questo proposito proprio la città in cui vivo Venezia è un esempio eclatante
Dorigo normali cittadini i pesci Elea e che della sua laguna invada troppi visitatori disordinati e da di Chironomidi fastidiosi
Chi cerca in sostanza di vivere meglio tra simili riversi tra sviluppo e difesa dell'ambiente per la costruzione di un'autentica cultura di pace
Pace ambiente dunque che a ben guardare sono le due facce della stessa medaglia in quanto ambedue partono da un dato fondamentale di rispetto e tolleranza per la complessità di quanto vive sulla faccia della terra
Sia esso culturalmente o sensitiva mente vicino o lontano a noi
Si cerca lo sviluppo e ci si preoccupa dei guasti che questo produce dopo le recenti catastrofi
è successo qualcosa di drammaticamente nuovo a mio avviso i popoli hanno preso coscienza della pericolosità rappresentata dalle centrali nucleari
Da questa catastrofe è un'entrata la paura sia manifestata l'impotenza
Elementi che si contrappongono alla necessaria emancipazione dell'uomo che vede precluso ogni suo progetto per il futuro
Paura di non potersi difendere di non poter individuare il pericolo paura per il nuovo uno portatore di distruzione
è questo il momento di cambiare il modo di pensare
Per realizzare un mondo moderno nel quale la gente possa vivere senza tremare di paura e nel quale sia possibile procreare in accordo con la propria coscienza
Affinché la terra e ricoperta di reattori funzionanti credo non sia possibile pensare ad un disarmo nucleare efficace totale ed universale
Si propone con forza quindi l'affermazione di un'autentica e vera cultura della pace di una cultura che sappia imporsi sui guasti prodotti dall'uomo
Ed è una novità proprio di questi giorni la notizia che il consiglio comunale di Venezia ha approvato un ordine del giorno di vastissima portata
La dichiarazione per tutto il suo territorio di zona denuclearizzata invitando il Consiglio regionale veneto
A far propria questa scelta e lavorare affinché tutta l'aria delle Tre Venezie e delle regioni europee confinanti fatta altrettanto applicando fino in fondo le proposte della commissione palme
è una scelta importante
Questa del comune di Venezia che non trova esempio né a livello nazionale per quanto riguarda il governo lei nelle intenzioni ripartiti da quello che abbiamo potuto legge sui giornali
Questa importante decisione non deve rimanere isolate nemmeno
Un puro fatto formale madre mobilitare tutte le forze sociali ed in particolar modo l'argine per dare corpo e concretezza a pari impegno che li consegni Venezia la sua vocazione internazionale di citare il padre
Sono elementi importanti della nostra esistenza sono questioni che interessano tutti sono terreni sui quali l'Arci deve essere presente con tutta la sua forza la sua originale collocazione di associazione pluralista
Ambientalista pacifista sportiva e ricreativa
Non possiamo più vivere in un Paese in cui predominano gli interessi particolari di gruppi o di persone dove scandali corruzioni sono notizia quotidiana
Dolore de interi Stati dedicano gran parte delle proprie risorse economiche alla corsa al riarmo
Dove numerosi conflitti locali minacciano di estendersi dove l'incubo di un conflitto atomico
E l'esplosione nucleare minacciano l'intera umanità
Siamo la sottrazione dove i diversi devono convivere maniera tale che nessuna prevalga sugli altri
Mi sembra che gli interventi precedenti sottolinea solo con forza questo
Riproponendo così quella logica della senza riproporre appunto quella logica della prevaricazione che noi vogliamo continuamente a debellare
Quindi sia l'autonomia di gestione di vari settori ma senza ricadere una logica della separazione del predominio pensa donarsi che dopo aver garantito il circolo
Avevi dato giusti statuti riconoscimenti da parte della pubblica amministrazione
Valori ideali forti condizioni finanziarie decenti
Deve individuare professionalità capaci a cui affidare incarichi precisi per qualificare maggiormente il nostro lavoro in collaborazione riesce a Dini e con gli enti locali
Per rafforzare la democrazia nel nostro Paese cioè la partecipazione e non la delega alla realizzazione di un sano quotidiano
Delle professionalità al nostro interno sono già presenti
I nostri dirigenti tecnici cieco non Arci come terreno per sperimentare i in modo originale le proprie professionalità altre ne nascono molte si scoprono
L'Arci o per nuove occasioni di lavoro pensiamo agli istruttori di vari settori UISP musica e computer e con la proposta di una nuova forma di governo della cosa pubblica in un rapporto di collaborazione con gli enti locali
Può sicuramente soddisfare la necessità di nuove occupazioni è un'occasione per rispondere si tenta di una diversa qualità del lavoro
Aderire all'Arci quindi significa scegliere il nuovo capire ciò che il nostro tempo propone attraverso un costruttivo vaglio critico e dialettico per concretizzare
L'eterno desiderio dell'impossibile
Certo che si rende sempre più presto stante l'esigenza di uno dei un riconoscimento istituzionale come diceva la relazione di servi del ruolo dell'associazionismo
Inoltre si richiede la presenza viva e costante della nostra associazione nelle battaglie civili come tentavo di spiegare prima che riguardano l'uomo la sua dignità i suoi diritti
Convinti che la nostra azione deve proseguire in modo attivo assieme a quanti si impegnano proprio le qualità della vita
Per essere ancora una volta anche uscendo da questo nostro ottavo congresso protagonisti delle trasformazioni per dare corpo e forza alle idee
Ha la parola Lorenzo Barney vicepresidente nazionale dell'UISP
Si prepara Osvaldo Veneziano
Dai compagni
Il dibattito congressuale
Ha già sottolineato a più riprese come profonde trasformazioni
In atto nella società hanno attraversato non solo la sfera economica ma anche la la sociale culturale nel suo insieme
L'affermarsi di una varietà enormi i modi di organizzazione da autorganizzazione della società civile hanno posto oggi una nuova motivazione della sociale
Oggi la gente si associa in base ai propri interessi alle proprie spinte bisogni culturali e sceglie l'associazione il movimento che li rappresenta ed in particolare quella che li rappresenta meglio
Ed è per questo che sono in crisi vecchi parametri ormai superati ideologici e tradizionali come quello del partito e della classe
Non capire questi profondi mutamenti
Riproporre strutture rigide burocratiche presentare una visione unitaria dell'uomo in cui sentimenti e bisogni devono per forza convivere in equilibrio tra loro e mediato in una struttura unica vuol dire essere perdente
Per venti in una situazione politica e sociale in cui occorre affermare insieme un nuovo modello associativo
Aperto in cui si debba riconoscere il maggior numero dei cittadini di fronte agli attacchi che dal mercato e dalla destra culturale provengono verso il Progetto associativo
Di fronte ad una prospettiva dove sono convinto qualsiasi alternativo di cambiamento e di progresso nel Paese si forma e passa prima nella società civile e poi negli schieramenti
Per non parlare dello stesso contributo del Civile alla stessa riforma dello Stato a cui faceva riferimento Giovanni Bianchi stamani mattina
Per questi motivi l'UISP e si è presentata al congresso con senso di responsabilità e di unità con spirito costruttivo consapevole della sfida politica non Interna ma esterna che aveva davanti
Uscita da un recente congresso con un grande progetto che la legittima ad essere per la portata dei temi e lo spessore degli obiettivi forza di governo non solo nello sport e ma anche nella Arci
Un'esperienza di governo nell'Arci non vuol dire non significa rivendicazione di incarichi di massima direzione politica e quindi nessuno si debba preoccupare per questo né tanto meno
Con contare proporzionalmente rispetta le quote di rappresentanza in base ad un fatto puramente rappresentativo essendo unione di maggioranza relativa
Nemmeno porre condizioni Oberti pregiudiziali
Essere forza di governo nell'Arci vuol dire invece portare il nostro contributo le nostre esperienze per la costruzione di un Arci Forte rappresentative ed autorevole
Qualcuno che ancora considera lo sport
Come un fatto marginale e secondaria senza dignità culturale e qualche segnale emerso anche oggi nel congresso si dimentica che l'UISP e quasi quarant'anni che nella società civile
Che ha avviato nel corso della sua storia esperienze importanti dai centri di formazione per giovani ed anziani alle manifestazioni di massa finalizzate alla lotta contro ogni forma di ingiustizia di solitudine ed emarginazione
Che ha lanciato campagne politiche sportive
Perché ha sostenuto la difesa e tutela dell'ambiente per una città a misura d'uomo che ha sostenuto attraverso scambi internazionali iniziative politiche una linea di pace e di cooperazione tra tutti i popoli
Laddove sono ignoranza sopraffazione vecchie e nuove incertezze di potere privilegi da rimuovere e nello sport purtroppo sono ancora tanti UISP presento sta per arrivare questo è il patrimonio e la ricchezza di esperienze che l'UISP porta in dote alla Confederazione come l'ha portata sempre con lealtà e serietà all'interno dell'Arci fino a oggi
Consapevole che Louis Pasteur essa si può arricchire attraverso lo scambio reciproco di esperienze d'informazioni di opzioni ideali con gli altri soggetti collettivi e fare acquisire una conoscenza diffusa sulle grandi tematiche che attraversano il Paese ai propri associati
Ma allo stesso tempo rifiuta e respinge
Qualsiasi tentativo di intolleranza di marginalità di subalternità e di gerarchia
Sarebbe ed è ridicolo
Riprodurre internamente quei segnali che condanniamo altrove
Ed è per questo che non capisco
Come sia possibile lavorare da un lato per la costruzione unitaria insieme a tutte le unioni di un'associazione certo di valori ma anche di programma perché senza programma non si può lavorare vincere
Dove devono coniugarsi forme di democrazia conflittuale con certezze di poteri
E dall'altra contemporaneamente non riconosce alcun valore etica al lavoro tradizionale di un suo comparto forte e rappresentativo come l'Arcicaccia
Certamente sul problema referendario ognuno ha una sua opzione etica di individuale che non può essere delegata a nessuno
Ed in questo quadro si colloca anche l'intervento di compagni autorevoli in questo congresso ma dobbiamo anche farci carico del nostro essere un'associazione pluralista democratica e laica
Che consente lo scontro il libero confronto ed il dialogo
Io sono convinto che contestualmente ad un impegno collettivo di tutti per regolamentare meglio in maniera più rigorosa la caccia sarebbe stato più produttivo un patto di alleanza con l'Arcicaccia per obiettivi comuni
Diceva ieri ferma a livello la pace la libertà i diritti dei cittadini la sicurezza l'amicizia e per impegnare questo patrimonio di risorse ideali e di energie umane
Che altro in termini reali stanze di progresso nella lotta contro le vere speculazioni il vero inquinamento il vero sfruttamento del territorio
L'invito di molti interventi congressuali
Al Parlamento per nuove e più rigorose leggi di settori in comparti importanti della società italiana siderale estendere oggi anche allo sport
Il congresso dell'Arci dalle sottolineare l'esigenza che il vasto processo riformatore ispirato alle conclusioni unitarie della conferenza nazionale dello sport
Trovi nel più breve tempo possibile il proprio compimento con l'approvazione della legge quadro dello sport
Che sancisca finalmente l'autonomia del movimento sportivo e la solidarietà istituzionale nel rispetto del pluralismo culturale ed associativo
Un programma di riforme per lo sport italiano deve richiedere contemporaneamente interventi legislativi su materie specifiche
Defiscalizzazione scuola sanità impiantistica atti a favorire ulteriormente la diffusione della pratica motoria e sportiva e ad assicurare gli adeguati sostegni alle società dilettantistiche
In questa direzione
Lui s'intende avere schierata tutta l'associazione con più interesse mobilitazione di ieri e con meno distrazioni
Con la certezza che i contributi conquistati anche dal Coni con la nostra azione la nostra forza non certamente regalati non ha non è frenato né attenuato
Il carattere duro e incisivo con cui rivendichiamo oggi una legge di riforma e denunciamo gli sprechi i privilegi gli episodi di malgoverno diffusi proprio del mondo sportivo ufficiale
L'ho vista e non è né in vendita nei liquidazione
Per questo ci aspettiamo dal Congresso la costituzione di quella rete di norme regolative surrene che consenta di governare le politiche del cambiamento di sciogliere i nodi conflittuali tra le unioni
Infatti sono convinto che la causa diretta dell'ingovernabilità dell'Arci era rimane il divario tra complessità della struttura è un sistema regolativo
Il compagno Giorgio Ruffolo nel suo ultimo interessante libro la qualità sociale
Cita
L'autonomizzazione funzionale dei sottosistemi diventa secessione quando varca il limite critico cioè assenza di sistema normativo e sistema politico di riferimento
Questa citazione si lega perfettamente al problema delle confederazioni ed errore dell'unioni che pretendono nell'interesse dell'Arci e del Paese regole del gioco e costruzione del Progetto
Essendo lettore accanito personalmente Tex Willer
E profondo conoscitore quindi di confederali e di secessione
Sono fortemente preoccupato del clima di tensione che è aleggiato talvolta forse più nelle commissioni di lavoro che nel congresso
Ma sono convinto e mi avvio alla conclusione
Che la tensione ideale la passione la voglia di costruire una grande associazione la militanza politica di ognuno di noi e intendo aprire una parentesi
Militanza che non deve essere demonizzata
Perché questa rappresentato la garanzia e lo sviluppo di questa associazione in anni più difficili di oggi
E perché sarebbe pericoloso sostituire la libera appartenenza politica di ognuno di noi alla costituzione di lobbies culturali rappresentative garanti solo di se stessi
Le prospettive di domani ci impongono responsabilità ed equilibrio e quindi sono convinto che faremo un buon lavoro nell'interesse dell'ANCI e del Paese un compagno di cui non dico il nome ma solo il cognome giunti
Ieri mi ha detto e lo condivido che in fondo in fondo dentro ognuno di noi pur discutendo animatamente c'è un cuore che pulsa stupidamente per l'Arci
Stando a farlo pulsare sempre di più
Con fantasia con creatività con orgoglio
La parola Osvaldo Veneziano vicepresidente nazionale dell'ARCI caccia si prepara il compagno Stefano su
Io voglio partire con una l'apprezzamento per la la relazione del compagno se
Io credo che
Rispetto al dibattito
Congressuale
Sviluppato
Abbiamo un grande merito questa relazione
Rispetto alle domande che
Paese la discussione montavo rispetto l'identità politica dell'associazione al modello associativo alle regoli democrazia di governo alla sua capacità di produrre risorse sufficienti per garantire la voglio autonomia del proprio sviluppo
Questa relazione al metro
Il merito di unire
Le linee di fondo di risposta alle grandi questioni
A
Le risposte piccoli problemi
Ecco io
Rispetto anche al dibattito
Negli ultimi tempi negli organismi dirigenti l'associazione avverto voglio come cosa passata lontana la serie discussione che a un certo punto si era creata tra servirsi e politica che sembrava quasi antitetica
E rispetto a questo invece avverto un grande sforzo vere rilanciare l'associazione sul Tirreno delle grandi questioni
Alla ricerca di quelle finalità che permettano di dare sparse di trovare un ruolo per la Confederazione per cui stiamo lavorando
E qui ore venti futuro gruppo dirigente avrà e questo congresso riconsegna questo gruppo dirigente problemi notevoli da affrontare
Ristrutturazione il processo di risanamento
Però anche qui non siamo di fronte a semplici enunciazioni ma di fronte a fatti a cose concrete a progetti
Su cui cominciare a lavorare lavorare su io credo che anche rispetto a obiettivi che nel passato
Questa associazione si era data
Sia possibile concretizzare
Alcuni anni penso ad esempio alla legge di finanziamento della dell'associazionismo penso che questo debba e possa essere un impegno concreto che assume prossimo dirigente che cerca di portare a compimento l'analisi delle scadenze già per il prossimo appuntamento congressuale indicato nel credo anche
Che abbiamo la forza regie le possibilità e questa Assemblea
Lo dimostra per far fare anche un grande salto di qualità e di quantità nostro tesseramento io sono convinto che
Il milione e duecento mila soci che ormai ci ha ci accompagnano come dichiarazioni sono pochi rispetto alle potenzialità che questa associazione esprime dobbiamo e possiamo attrezzarci per avere molti chiuso associati e questo certo anche attraverso una rinnovata e più qualificata politica di servizi per le basi associative
E per i soci ma soprattutto rilanciando rivedo su grandi questioni il ruolo e la sua reazione e facendo di queste momento trainante del lavoro delle stesse
Unioni
Nella sua azione
Credo anche che occorrerà
Aprire una
Riflessione forse un po'più attenta l'abbiamo fatto in questa campagna congressuale convegno
Il prato ma cercare di capire quale proposta culturale
Dire meglio sente più sua il nostro la nostra base circoli istiga la sega del popolo i circoli aziendali c'era occorre secondo me
Riflettere capire come la Confederazione ritrova e Rita questi pugile ferimento forse del Gia per essere sempre più interlocutori questi della Società nelle loro realtà
Credo anche che è un passo avanti
Occorrerà fare rispettare un cessione per fare dell'Arci l'associazione nazionale troppe volte diciamo lettura detto il questore troppe volte abbiamo Bougadine bunga tutti gli appuntamenti rispetto al Meridione
Non abbiamo una proposta ma occorra lavorare in questa direzione per superare i ritardi
Confederazione l'altra risposta che abbiamo la modello associativo una confederazione un sistema economie per esaltare l'associazione sempre più ai Carlo pluralista e democratica
E che fa di questo la sua forza per una battaglia per la vita per una migliore qualità della vita
In questa direzione l'Arcicaccia s'impegna da ed è impegnata a superare molte difficoltà anche ancora oggi abbiamo di fronte
Per realizzare il modello per realizzare e portare a compimento imporre il modello fine nelle sue strutture Periferie territoriali
Credo
Che
Rispetto anche al patto associativo attorno al quale siamo anche noi stiamo lavorando in questi giorni abbiamo dato nel passato occorra fare chiarezza
La ci caccia
Lo ricordava gli interventi altri compagni precedentemente ha fatto dalla questione dalla soap dolomia la battaglia di fondo
Ma insieme alla battaglia per l'autonomia affatto
La battaglia di fondo per l'unità dell'associazione per l'appartenenza a questa associazione in cui ha creduto e continua a credere con forza
Quando
Qui
Me lo consenta
Compagno desta
Riprenderemo momentino anche alcune questioni di merito però che riguardano l'Arcicaccia
Ecco io sono rimasto un po'stupito devo dire la verità dell'intervento gli dico
Kiko
Ci voleva di fronte ad alcuni problemi rispetto all'impegno che più prioritario che lui rivendicava
Alla lega ambiente nella difesa dell'ambiente
Io
Voglio dire a chi con fraternamente vere l'amicizia che ci lega
Per quello che ho fatto lavorando anche insieme che ho l'impressione che riconosca male l'Arcicaccia
Non dico che la volta del tutor paiono a Mosca molto male
Noi abbiamo fondato l'ARCI caccia questa Associazione nata mettendo al centro
La questione di fondo della difesa della natura non parlavamo l'altro linguaggio voi siamo usciti dalle altre associazioni dicendo che al centro della l'autorizzazione c'era
Il binomio natura e cacciare piano lei non siamo perché lo credevano che noi volevamo imbrogliare questa occasione persa era
La linea che è già portato a costruire l'Arcicaccia Chicco questo non può dimenticare valica litigano perché non è parte del passato ma quando lavoro quotidiano che stiamo facendo loro che fanno i nostri circoli le fanno i nostri calciatori in campagna
E questo non può essere cosa di secondo piano questa è battaglia per l'ambiente e noi ci sentiamo portatori quanto lui di questa battaglia
E voglio dire anche un'altra cosa perché forse
Oltre a quello che facciamo noi penso al volontariato ma gli interventi dei boschi Chicco voce un popolo pure
La storia di questa associazione e lavoro
Che le case del popolo i comitati territoriali dell'Arci hanno fatto contro l'inquinamento contro la speculazione ideale aziendali quel sa il patrimonio della battaglia ambientale il padre padrone di tutta questa sua passione certo
Forse qualche ritardo cessato
C'è stato
C'è già al mette forse ecco qui abbiamo varcato il passo rispetto a questa
Battaglia per la difesa della vita
Che oggi è
Non è così giustamente e per merito anche del lavoro dei compagni della Legambiente coscienza diffusa nel nostro Paese
Ecco io credo che forse qui laici doveva e poteva fare qualcosa di più perché aveva le energie le forze all'interno per fare qualcosa di più e qui indubbiamente credo che dovremo fare uno sforzo per recuperare rispetto al passato
Se questo presupposto è vero e se figlio di Claus confessarmi rispetto a questo impegno allora anche a questioni caccia assume
Un problema diverso
Anch'io non voglio che il congresso abbia al centro la discussione questo però compagno Pinto altri compagni giustamente hanno posso con se infermità franchezza la questione a congresso e su questo credo che alcune cose vadano dette
Voi piccolo
Qual era il problema non dell'abolizione ma
Della regolamentazione faceva riferimento a Paesi europee ma questa in merito
Queste sono cose di cui noi vogliamo discutere
Questo è un terreno che noi abbiamo offerto ai compagni da Legambiente continuerà lo scrivo perché siamo convinti che si può trovare una ricomposizione si possano mettere insieme energie le forze per questa battaglia per l'ambiente però non non può continuare atteggiamento del passato
E dunque
Compagni sapranno uno tutti
Questo è colpa anche nostra che è da anni che stiamo lavorando per modificare la legge non c'era referendum ancora in discussione e noi lavoravamo con le regioni con gli agricoltori
Sentendo i sindacati sentendo altre componenti perire modificare la legge novecentosessantotto e dare delle risposte quella direzione che chi consesso chiedeva rapporto cacciatore e territorio gestione delle oasi dei parchi
Chi conosce anarchico e gli altri compagni a Legambiente hanno rifiutato questo confronto io credo che ci siano le condizioni invece ancora oggi per tornare a discutere di merito e in questa sarà fatto anche molto laici
Non è vero che su questo terreno non c'è una posizione della sospensione Congresso può ridefinirla chiaramente
Però la direzione dell'Arci ha fatto delle scelte fatto delle proposte e fattore rosse che partivano
Anche da un confronto interno perché nasconderlo Wilson e partivano fondamentalmente tenendo conto delle posizioni che gli ambientalisti e la morale erano rispetto Agaci cerchiamo di raccogliere quelle stanze
Ho fatto la proposta che punirà e più
Se sarà approvata non sarà una proposta indolore per il mondo venatorio noi abbiamo apprezzato però e continua a pensare questo inferiore l'associazione perché riteniamo che questa possa sbloccare una situazione che è incancrenita nel nostro Paese e che se vede di questi due fronti contrapposti rispetto alla al battaglia ambientale fornisce alibi a strumentalizzazioni
La speculazione non consente in piedi degli usare positivamente
Queste energie quindi pur comprendendo i problemi
Legittimi
L'identità che la stessa Legambiente ha rispetto ai suoi alleati
Che grande legame tra rispetto alla società perché l'approccio al testo che indubbiamente diverso alle questioni della caccia
Ecco io bianco prodotto questo sono preoccupato
Per
Quanto sta avvenendo anche in queste ore manda un po'trova occupato per l'Arci compagno
Perché riterrei sbagliato il momento in cui noi stiamo lavorando per far fare un lo stato di qualità questa associazione e per ricostruire anche
In molte parti un tessuto che se la logorato di rapporti tirarci unioni perché a questo risponde anche la Confederazione mette in moto nuove energie nuove forse
A dare forza la proposta politica ecco io credo che un
Una lacerazione che sarebbe inevitabile
Gli ordini del giorno da Legambiente per esempio
Mi preoccupa anche in questo senso perché nuovamente rimette in discussione
E sollecita alla posizione dell'ANCI che
Si esprime favorevolmente alla riferì al referendum sulla caccia chiaramente mettendo in discussione la pari dignità d'appartenenza a questa professione
Ecco tutto questo credo che sia un problema che sia un problema grave questa associazione in questo momento e allora
Io
Concludo
Ecco facendo un invito al congresso a valutare l'importanza di questa associazione e quindi a ridefinire all'interno di questa importanza anche
Non dico la marginalità dei problemi perché non è qui Maddalena il il peso effettiva a al al ai problemi che stiamo affrontando rispetto alle grandi questioni dell'ambiente per esempio e su questo non so senta che la considerazione polemica
Ermete quante come quante firme a fine raccogliendo sulle prendo sulla caccia ma non perché voglio qui minimizzare la cosa perché credo che di fronte alle grandi questioni per esempio che sono esposte in questi giorni che il Congresso richiama Cernobyl l'altro agente
Ha firmato cinque hanno posto cinquecento mila firme già sulle prendo per nucleare e trova difficoltà a concludere l'operazione per quello sulla caccia c'è una bella diversità in questi problemi agente ne è cosciente
Però credo che siccome questo è un problema che può essere marginale occorra veramente renderlo
Ricondurre nei giusti termini rispetto a attenzione a quanto questo congresso se esprimendo su queste questioni ecco c'è un e chiudo veramente una
Immagini che rilevava Pedrini
Nel suo intervento il cacciatorpediniere
Tutto Bugaro ma io credo che a quel punto del congresso abbiamo già portato cacciatorpediniere nel porto abbiamo tolto le mine che potevano anche alcune De Mita che potevano far saltare il cacciatorpediniere e stiamo lavorando per ripararlo ci mancherebbe solo che per una salva di mortaretti buttiamo a mare cacciatorpediniere
Vorrei avere il tempo ma non ce l'ho di fare una specie di confessione autobiografica
Era contare non so da dove vengo ma che cosa ho fatto di male di meno male
Vorrei intanto ricordare a me stesso
Che ho partecipato agli anni dell'unità nazionale con militanza orgoglio e convinzione
Sono stato berlingueriano convinto
Ritengo che quel periodo abbia contribuito svelenire la politica nel nostro Paese che poi andasse superato come è stato superato
Negli anni di piombo ideologicamente pur con tutta la carica di Utopia degli anni precedenti e anche di frustrazione
Ero con il generale Dalla Chiesa non perché io facessi carabiniere
Ma perché
Stava dalla parte
Ciò nonostante stimavo e apprezzavo
Amici compagni
Che in quegli anni difficili Buy e complicati
Pur non stando congenere Dalla Chiesa anzi combattendo in parte lavoravano perché quel baratro verso il quale l'Italia è alcune generazioni stava andando non si aprissero tutto anzi si chiudesse
Quegli anni in parte li abbiamo superati però forse alcune contraddizioni
Alcuni legami un po'troppo feroci alla nostra origine e al nostro modo di pensare settario ognuno di noi da una parte e dall'altra sono rimasti
Io credo che faremmo un grande errore a pensare che l'Arci oggi debba diventare ossia già o in un Cul Como possa essere il luogo franco
Dove tutto quello che di veleno non si è sciolto fino in fondo di quegli anni posso trovare luogo
Credo invece il contrario che l'Arci proprio perché strana in questa associazione attraversato quegli anni non tanto indenne perché c'era nel mezzo
Ma con un atteggiamento meno esposto meno settario meno partecipativo
Più ancorato ad alcuni valori antichi del volontariato della solidarietà del solidarismo
E una cultura politica pur di sinistra ma fortemente direi quasi liberale più che libertaria
Democratica
Beh lerci proprio per questo oggi a qualche titolo non tanto per candidarsi ma per riconoscersi con un certo orgoglio
Fuori dalla mischia di quegli anni degli anni precedenti e anche degli ultimissimi e delle attuali vicende
Fuori dalla mischia troppo settaria troppi infarcite ancora di biologi ismi e di politica come la fanno i partiti e in parte anche i movimenti con tutti i loro carico di sogni ma spesso anche di anche lì di frustrazione e di voglia di di fatica
E collocarsi in una situazione originale
Autonoma
Tendenzialmente
Sana mi verrebbe da dire sono fosse un termine ambiguo
Da rafforzare da rafforzare come patrimonio della vita associata nel nostro Paese della vita politica
Come patrimonio culturale come reale ancoraggio perché i cittadini prima ancora di militanti io gli uomini di sinistra delle toghe di sinistra perché i cittadini
Possono trovare un luogo una serie di spazi momenti tecniche del ritrovarsi insieme di fare delle cose
Non tanto fuori dal mondo
Ma che permetta di fare queste cose insieme appunto con meno veleno meno settarismo loro particolarismo forse con meno carica totalizzante bisognerà che assumiamo fosse un profilo meno troppo ampie di quanto vorremmo avere come ARCI un po'più piano un po'più medio ma sicuramente più incerto e sicuro
Abbiamo passato due anni piuttosto complicati molto duri io li ho fatti al centro due anni che non la vorrei ripetere anzi che sicuramente se si ripetono uguali io personalmente non ripeterò
Due anni e quelli l'angoscia e continuerà come salvare una situazione drammatica non solo al centro al centro in periferia
Come d'altra parte non perdere nulla del patrimonio della ricchezza di iniziativa politica che l'Arci delle mille culture di questi anni
Stanare cacciatore tutto quello che si è detto strane metafore però è difficile prenderla con una metafora unica questa associazione perché sfugge
E con come dire il tentativo determinato di costruire un centro un punto di riferimento una base solida alcune regole a partire dalle quali le mille culture le mille anime le diverse i diversi approcci con cui molti di noi in Italia in giro per il mondo abbiamo fatto cose potessimo confrontarci perché per il meglio chi eravamo
E per potere disegnare una prospettiva
Io sono convinto che si è risultato di questi due anni faticosi per tutti c'è stato cento che ha lavorato in periferia
E chi neanche sentito parlare
Ho Chi l'ha letto che sui giornali occhi gli arrivato disponga
Ok derivato magari un po'distorto all'interno esempio di una serie di un partito
Dove arrivavano spesso i clamori o i titoli di piombo dei giornali più che la realtà sanguigna corposo di un milione duecento mila soci e delle famose dodici mila basi soggettive
Se il risultato sarà che non ci portiamo casa dopo questo congresso
Un'identità più certa non mille identità una identità magari più media più mediana che non blocchi però altre possibili identità future più ricche
Però le dita chiare e riconosciuta da tutti e non da nessuno
Interpretabili in modi contrapposti
Se ci portiamo a casa un nuovo modello di rappresentanza politica e di organizzazione
Un piano di risanamento di questa associazione al centro e alla periferia o per lo meno la volontà unitaria di andare in questa direzione
E soprattutto la possibilità di costruire un'associazione nazionale non un'associazione con il nazionale come l'Arci
Io sono convinto che questi due anni esprimeranno avranno espresso il massimo del risultato politico di questa associazione e del nostro lavoro
Non credo che i dibattiti che in questi giorni e che congressuali in modo un po'forzoso fra nuclearisti o meno
Vi disse azionisti incorpori divide la cassa o meno nel senso del corpo dalla Chica
Non credo che questi sono le tematiche si sono state quelle che forse ci hanno divertito di più ci hanno fatto più soffrire apparentemente quelle che hanno minacciato la spaccatura ipotizzata che poi rientra tutto avevo tre dalla parte da che lato non credo siano queste le tematiche principali
E non credo neppure che una dose massiccia di politica che non ci possiamo fare un'overdose prima d'andare via
Magari qualche mozione che voteremo sicuramente su tante cose ci porterà a casa su quel piano dei risultati i risultati principali che ci porteremo a casa se saremo capaci di portarci le case a mio parere
Sono i quattro che ricordavo prima la confederazione
Beh intanto
Io non non in abbiamo scritto tutto abbiamo detto tutto stiamo confrontandoci in primaria nelle Commissioni continueremo anche domani
E non lavorano ignorano domani perché fisseremo quattro cinque pilastri chiari quattro cinque
Elementi di identità e di modello organizzativo precisi poi c'è un processo davanti serena la relazione compaiono Serri c'è nelle nelle nello spirito con cui stiamo lavorando
Certo tutti cercano di non farsi fregare evidenti però alla fine arriveremo a una soluzione nella quale se ci convinceremo da lì poi continueremo a ora
Come lei territoriali questa confederazione questo un tema che non si discute fino in fondo e che nasce ambiti di preoccupazione
Ma intanto territoriali il processo comincerà domani
Ma dopodomani
Ed è un processo che è già cominciato prima che al centro
Gran parte dei territoriali in Italia oggi possono USA in un qualche modo
Una casa comune con regole costruiti faticosamente sul campo diverso da una parte rispetto all'altra che non si parlano fra di loro da territoriale territoriale della stessa regione
Ma in qualche modo assomiglia già un po'una confederazione in molti territoriale perché certi processi di crisi di risanamento Rino fatti prima che il centro
Anzi la crisi ritardata al centro ricopia per certi aspetti qualche successo anche di positivo in giro per l'Italia
Quindi unioni lei che aziende patrimoni realtà avremo tempo
Più
Concretamente con un modello nazionale cui fare riferimento di discutere singola realtà regionale territoriale su come sistema
I debiti beh quelli sicuramente dovremo pagare insieme
Quindi questo è un punto di grande coesione di questo processo confederale nei prossimi mesi se non sarà così ebbe allora verificheremo concretamente
Concretamente che questa confederazione o associazione non avrà grandi prospettive e i debiti sono tanti al centro e in periferia
Probabilmente in una rapporto
Quasi del doppio
Conoscendo le cifre del nazionale beh lascio voi pensare quanto lavoro dovranno fare i compagni solitariamente Unione per l'Unione circolo per circolo lega per lega soggetto politico per soggetto politico
Prima di poter ricominciare Fini fonda campo pieno a discutere di altri salti in avanti che faremo come associazione e quanto lavoro oppure con nuove regole autonomamente dovremmo fare ancora unitariamente per discutere a livelli più tra livelli superiori di è qui che di politica di organizzazione e di Mogadiscio
Un problema mani comitati territoriali dolori non non ci sono come si fa a fare i comitati territoriali
Sono i comitati territoriali Petrini prima qualcuno lo teneva stretto perché era incassati sono sul fatto che non sapeva esattamente come doveva fare farà Legambiente e UISP o altre
Unioni o altre leghe in in mancanza di una serie di condizioni o di quadri dirigenti Cerba è questo qui la risposta è molto chiaro
Costruire insieme anche questa realtà confederali Ettore e territoriale e non sarà responsabilità o del livello territoriale o dell'Unione sarà un processo di maturazione
Intrecciata dialettica e complessiva perché unioni più mature
E meno male che alla svelta questo congresso chiarisce le Autonomie e anche le responsabilità
Abbiamo bisogno di gruppi dirigenti di metodologie di pratiche di linee politiche di lavoro tanto lavoro dell'inno nazionali non dei nazionale di riunioni delle Unioni nazionali
Delle leghe nazionali quindi è che qui c'è un salto da fare molto grosso perché senza senza questo lavoro senza questa grande mutazione dei singoli soggetti interni alla Confederazione la stessa confederazione non avrà prospettive
E allora forse fra un anno due anni tre anni quando avremo fatto molto lavoro molta strada avremo fatto alcuni grandi mutazioni investimenti modernizzazione della stessa vite delle unioni
Allora sicuramente riusciremo capire meglio
Come il Comitato territoriali in dallo Statuto e pochi dello Statuto dovrà organizzare se stesso attraverso riunioni possenza di unioni osso Daloui produrli unioni o riunioni produrli comitato territoriale la realtà e multipla differenziata
Nessuno è senza come dire scagli la prima pietra chi è senza debiti che senza difficoltà chi a quadri dirigenti completamente soddisfacenti chi ha linee politiche definite con chiarezza chi fin in fondo in grado di insegnare agli altri
Noi abbiamo l'associazione
Abbastanza stremata sia al centro che in periferia
Questo non significa che i gruppi dirigenti certo ci saranno le storie anche per fare se avremo regole nuove avremo anche controlli e possibilità finalmente di cominciare anche a valutare i gruppi dirigenti
Perché di questo un associazioni moderna seria ha bisogno
Ma non è qui il punto
Questa elemento di di estremo generale mette rilievo che probabilmente c'è un modello e l'abbiam discussi in questi mesi attraverso congressi documenti eccetera
C'è un modello complessivo di produzione di questa associazione di vita di organizzazione che è in grande difficoltà
I circoli e le basi a partire dalla fino ad ottocento hanno costruito con un'aria di mercato con un rapporto stretto con i loro soci
Con un punto di riferimento ignorare che in genere il quartiere la zona qualche volta anche la città
Hanno saputo costruire da allora sono ancora vivi pulsanti vivaci con grandi problemi giganteschi Malagola ma con una gran voglia di sopravvivere anzi nascono nuovi circolano realtà di base
Con una capacità di costruire progetti idee spesso utopie
Molto legate alla concretezza e alla possibilità e ai risorse
E alle opportunità di realizzarle hanno fatto sbagli ma alla lunga storia che permette che gruppi dirigenti pratiche metodologie e ideali in quelle realtà siano molto più vicini fra loro
Qualche volta mancano di spessore politiche culturale generale qualche volta no
I comitati Arci non sono nati come momento di rappresentazione gli all'inizio lo erano di più
Non si può dire però che in questi ultimi vent'anni le dinamiche ricostruzioni dei gruppi dirigenti del rapporto fra Teoria
E pranzi nelle Arci orizzontali territoriali regionali soprattutto al centro abbiano avuto lo stesso tipo di rapporto vicino fra idee mezzi risorse uomini quadri metodologie tecniche tempi
E mezzi è questo il risultato
Che abbiamo una situazione in cui in gran parte del nostro Paese i circoli le basi territoriali non si sentono fino in fondo alla presentate dai comitati ma non solo dei comitati orizzontali dell'Arci anche dei comitati delle unioni
Per questo il lavoro e Grosso riguardano solo la figura del dirigente del quadro e del livello territoriale ma anche dell'Unione
Allora ne abbia bisogno di più rappresentanza o meglio dire presentarsi più legittime dei dirigenti di queste associazioni aveva bisogno di una cultura economica che largamente ma anche a queste associazioni e compagni per conto economica
Come dire prevedo la critica che rimbalza di continuo quando viene fuori questo tema non si intende il volgare economicismo di fare botteghe che peraltro non è affatto disprezzabile quando funzione
Si intende esattamente quel rapporto fra idee mezzi risorse e possibilità tempi
Cultura di competenze
Più scienza all'interno dalla nostra associazione più rapporto con i centri di produzione della cultura e della scienza questi in parte nelle Unioni e leghe sta avvenendo anzi l'elemento di novità della vita e dell'Unione delle leghe e proprio questo
Dal comitato scientifico dalla lega ambiente e rapporti come dei tecnici intellettuali del mondo sportivo dell'Uisp e via discorre
Aveva bisogno di più controlli di più regole certe chiare per tutti è l'associazione P incasinato Alitalia e più priva di statuti e di regolamenti o meglio con tanti Statuti tante economie simili spesso sovrapposti fra loro
Abbiamo bisogno metodologie di costruzione dei gruppi dirigenti che ci metta in condizione di avere la continuità della vita politica dall'associazione
Non perché il leader trasmette lo scettro un altro leader e con lo scettro trasmette anche o del territoriale in Unione che un pacco di cultura politica di idee e di programmi
Abbiamo bisogno di altri tipi di certezze se vogliamo che i giovani la gente gli altri sì frequento in modo più aperto più chiaro e anche con un pochino più di fiducia di che cosa di potrà capitare
Lo scettro va passato da organismo a organismo devono esserci regole che permettono di individuare come si governa questa associazione che diritti che tutele ai soci del circolo il sodalizio
Come in che modo sia l'organismo che trasmette una cultura poi certo poi c'è un lungo dibattito nella sinistra momento operaio dell'intreccio fra organismi e gruppi dirigenti non mi sottrarrò mai a questa dialettica però deve essere una dialettica non ci possono solo essere le logiche dell'orda selvaggia la nostra associazione e quindi solo i gruppi dirigenti e mai gli organismi chiari inappellabili certi e sicuri
Ci sono certamente aspetti di corporazioni impedì corporativismi questa posizione alle cose che sto dicendo modo schematico e forza
Io non ho paura del corporativismo la libellula prima di mettere le ali
è un lurido in sé un brutto affare è un pacco probabilmente i bachi allora Bakhita che per loro è un elemento invece di grande raffinatezza però per le libellule no
è però non credo che la libellula posso diventare libellula in spirito se non accetta fino in fondo la sua Bakhita
In altre parole il corporativismo va attraversato fino in fondo senza paura e con consapevolezza se si vuole superarlo e arrivare a trasformare prassi regole modo di stare insieme interessi volgari
In momenti ideali e di prospettive chi metti invece prima e solo l'attenzione politica ideologica e ideale assente una grande funzione di rottura e di avanguardia
Però poi ci sono i tempi medi dell'organizzazione il nostro non è un movimento la nostra è un'associazione
Che è fatta anche di movimenti che solleciti promuove i movimenti che l'ente deve avere alle antenne le cose che Ermete chiedeva all'Arci sono come dire non solo statutarie né l'Arci ma sono la vita di questa associazione
Se l'avessi non era capace fino in fondo di avere le antenne e di poter in qualche modo accogliere anche gli elementi più a tratti lontani dalla propria vita materiale corporativa ma come mai sarebbe nato o sarebbe potuta nasce la lega ambiente o l'Arcigay o l'acido hanno altri momenti
Estremamente avanzati della vita politica e non solo soggettiva di questa associazione e il patrimonio Roma e di patrimonio ormai dedita all'interno
Finisco rapidamente
Lerci strumento di organizzazione della società civile questo è un punto che vorrei fossimo in grado vorrei cominciassimo approfondire chiarire bene ha fatto i compagni asserì inserirlo all'interno dalla relazione una relazione equilibrata
Una base seria di lavoro un punto di accordo unitario credo valido per tutti noi
Su questo punto dovremo lavorare parecchio
Perché l'affermazione l'ANCI strumento di organizzazione della società civile perenne e ancora un po'troppo ideologica
La società civile immensa dentro c'è anche Agnelli c'è anche la mafia e c'è anche l'associazionismo come dire non propriamente civile laico e democratico
E allora probabilmente l'affermazione che l'Arci e civile non perché l'ha fatta lei a qualcuno di noi che c'è rimasto magari affezionato dentro a contiene un saltino superiore non siamo già una parte della società civile e una parte che è nata contraddizioni una cultura politica legata al Movimento Popolare col ventre i nostri statuti nostro bagaglio culturale ideale pacchi grossi così
Ma severi importanti fondanti dell'etica progressiste riformatrice di questo Paese
Ed è il movimento popolare e democratico
Allora cominciamo a dire che esistiamo sì siamo laici eh siamo un soggetto siamo un milione duecento mila siamo undici mila circoli siamo otto nove dieci milioni
E quindi non abbiamo paura dea mancanza o della scarsezza di presenze di e Dini ed identità dobbiamo viceversa fermare un nostro modo di essere nella società civile
E allora non basta dire che siamo strumento di organi e se la società civile anche la mafia lo strumento versus la società civile
Non invece siamo civili nel senso che in qualche modo ci riusciamo a riempire di contenuti Pinto recentemente ha anche nel suo intervento insistito su questo io sono d'accordissimo con tutti quelli che fanno questo ragionamento dobbiamo riempire questo questa parolina questo aggettivo civile
Lo ha fatto bianchi questa mattina usando le stesse argomentazioni criminologi che abbiamo operato in questi tre mesi quindi fra l'altro non siamo soli siamo in bella compagnia
Dobbiamo riempirlo di contenuti di metodologie perché l'Arci può essere diciamo soggetto ma può essere anche un soggetto civili
Beh perché probabilmente oggi in Italia intanto storicamente battaglie civili
Riempire di associazionismo di organizzazione democratica gli interstizi fra il potere i cittadini movimenti oggi uno spazio di grande impegno non solo civile anzi direttamente politico oggi costruire questi impegno civile
E i diritti eccetera eccetera eccetera sicuramente per questa associazione è un compito è un dovere
Io dico e anche probabilmente una Roma uno stile un modo particolare di comportarsi di fare e su questo forse dovremmo trovare qualche elemento qualche scatto eccetera una battuta correva l'Arci confini civile
E con più riesce a essere convincente mente civile compie dieci incivile la società e lo Stato
Ecco questa sequenza logica me convince molto di più che affermare in continuazione che l'Arci è e deve essere per la pace
Per la difesa dell'ambiente per i diritti civili non basta più dirlo è da trent'anni dentro i nostri statuti ecco il punto numero due anzi è la soglia per entrare nell'Arci in un qualche modo dobbiamo trovare moti originali perché questi pezzi della cultura non solo nostra male la sinistra e non solo dalla sinistra della democrazia europea diventa un un modo peculiare di affermare l'associazionismo e concludo con questa affermazione
Molti compagni chiedono dalle unioni chiedono all'Arci quali identità avrà l'Arci
Chiedono all'Arci che politica farà l'Arci chiedono se laici sarà o no un soggetto interessante
Dove sta il qualcosa in più che verrebbe dalla somma delle varie parti nell'Arci
Io questa domanda
Poiché l'Arci diventa una confederazione e in parte è sempre stato una casa madre con una funzione suscita attrice di associazionismo io questa la giro tranquillamente i compagni che pongono questa domanda la risposta è siamo qui abbiamo fatto tanta strada assieme assieme costruiamo
L'identità futura dell'associazione costruiamo la politica e il programma unitario dell'associazione confederale costruiamo
E le caratteristiche d'immagine più interessanti e i modi di lavorare di questo soggetto eccetera abbiamo un sacco di lavoro fa quindi in qualche modo l'associazionismo visto che questo un elemento fondante del nostro stare insieme e ci siamo qui dentro abbiamo la possibilità di continuare svilupparlo
Credo sia la prima volta di temi che sono d'accordo interamente con l'intervento del compagni Folena segretario della FGCI perché realtà quella vera quella mela avvelenata che apporto l'Arci a un me ha un'identità e associati è l'associazionismo civile si vede che se letto le tesi mentre invece la FIGC è un movimento non eccetera eccetera eccetera è un soggetto politico diverso eh so c'ha proprio preso
C'ha proprio preso io son proprio d'accordo con le compagne Folena all'incontrario gli altri compagni
Perché l'associazionismo per noi non è un diritto astratto costituzionale certo lo è e addirittura il banale dire che non basta per fondare l'identità dell'Arci
Dire che l'associazionismo il nostro punto di coagulo fondamentale perché lo sappiamo associare l'ho detto anche prima che la mafia è un'associazione anche la massoneria
No perché in qualche modo questo diritto astratto che c'è nella Costituzione patrimonio di qualsiasi popolo est in azione civile be'per noi proprio perché si un milione duecento mila perché abbiamo fatto la lega per l'ambiente che abbiamo fatto l'UISP
Perché per non noi non l'Arci noi tutti insieme
Siamo stati fatti insieme UISP Legambiente e quant'altro beh per noi questi diventato qualcosa di più il diritto l'abbiamo già esercitato oggi però lo strumento oggi per noi è un valore
Oggi però è una scelta metodologica di lavoro un modo per stare nella società deve diventare sempre di più un mestiere
Un mestiere che noi siamo capaci di utilizzare all'interno dell'associazione meglio di quanto lo stiamo facendo e i primi passi stanno avvenendo di un forte scollo home in questa direzione
Ed è un mestiere che dobbiamo esercita esercitare alla all'estero questa casa madre dell'associazionismo che ne possiamo che in parte siamo e possiamo diventare significa anche poter insegnare non bluffando
A tutti quelli che non hanno capacità on esprimo in parte o grandi eticità o grandi bisogna esprimere penso che anche la forma associativa in parte per realizzarli in parte per contare nella società in parte per l'Asinello di fare tutte quelle battaglie non solo di riconoscimento e sindacali dell'associazionismo ma generali di diritto e di civiltà
Un'ultima battuta mi scuso se ho sforato tutti ho fatto le ho cominciato io me ne scuso le famose favole favolette
Ecco tutte vicine ungheresi un regime il drago e tutto il resto allora Serenella ricordato favolette iniziale era di tutta questa storia
Di favole era e che era quella dell'anziano che aveva una serie di doti
Che aveva costruito una casa che ospita di questa casa tutta una serie di persone che sapendo che l'assaggio aveva trovato la via della saggezza volevano Daloui imparare ognuno la propria saggezza
Però poiché il concetto strato di saggezza nella realtà si concretizza diventa sangue ognuno di noi poi lo vedi in modo particolare e spesso legato allo stomaco e ai bisogni magari anche le idee ma che sono sempre molto vicine
Vedi quando decidemmo male poi pensiamo anche di traverso
E ognuno andava lì e non cercava erano in Cina cercava di impratichirsi diventare maestro nella tecnica dell'arco quell'altro voleva diventare maestro dalla tecnica della spada quell'altro voleva il Tao la via dalla saggezza e ognuno voleva le sue
Più o meno come no
A un certo punto il che continuava a a non dare e tutti chiedevano vecchi ma darci dei darci delle risposte spiega ci dacci la saggezza e questo continuava a insistere
E quotidianamente insegnare ognuno di loro e a chiedere ognuno di loro di costruire un pezzo questa casa in cui tutti abitavano perché mangiavano insieme dormivano
Allevavano i bambini avevano dei servizi comuni Ravani campi e c'erano tutte queste ognuno poteva allenarsi uno poteva istruirsi non poté impratichirsi alla sua arte
Ma tutti dovevano fare qualcosa in questa casa
Carte detta Casa comune ha già dovuto e siccome il vecchio non dava risposte pratiche concrete ideologiche nella direzioni che ognuno dei ricercare la propria strada
Con grande tumulto ognuno comincio andarsene per i fatti suoi e chi andò a fare diventò maestro di Arco chi diventò maestro di spada che diventò maestro di saggezza e dita occhi diventò poeta chi diventò ceramista indiretto artista chi diventò filosofo
E poeta il vecchio certo punti vecchio e morì stava per morire
Si sparse la voce tutti tornarono perché c'era una scintilla dentro ognuno ricordo dalla casa madre dove erano stati insieme tornarono al capezzale del vecchio e al vecchio morente tutti catatonico
Catatonico tutti chiese lo ma
Adesso che sta per morire ci vuol dire qual è la vera via della saggezza qual è la via per cui tu sei saggio e in parte noi possiamo nella nostra via originale trovare la saggezza quella vera con la S maiuscola
Il vecchio sorrise ricorda Pinto nel suo apologo
Di rimandi vecchie sorriso indico la casa
Naturalmente tutti compreso noi vecchi muri e tornarono a lavorare in questa casa la casa diventò un grande monastero il più grande della Cina non mi ricordo più esattamente come fino a poco però diventava un monastero nel quale non solo si costruivano nuove pratiche nuovi associazionismo ma si combatteva contro le ingiustizie nel momento dalla carestia e si ospitavano gli affamati si curavano i malati di passaggio si ospitavano nuovi pellegrini c'era sempre un posto in più a tavola per quelli che arrivavano e questo monastero fece anche le grandi battaglie i principi dire lo Stato
Bene allora il punto reale non era a casa sua per
Cioè perché
Respinto diceva ma la la non è la costosa non era l'ha casa insieme
E infatti fu frainteso il vecchio il punto reale era e quindi l'Arci in qualche modo
Magari fra cinquanta mila c'è non c'è più
Magari fra dieci anni non c'è più questa ce ce n'è un'altra magari fra cinque anni succede che avremo tre quattro con non lo so che cosa succederà
Magari dopodomani magari alla fine di domani sera può darsi sicuramente intanto l'avremo un'altra Rispetto ieri e oggi
Ed era a costruirla questa casa insieme
Ed era una metodologia un'economia una Psicologia una cultura una filosofia una pratica associativa del costruire Caracas
Se non la prendiamo e diventa questo non solo un diritto ma un valore è un mestiere probabilmente saremo in grado di insegnare a noi stessi e gli altri
Il moto non solo di costruire una casa Simenon orma di costruire tutte le case le più diverse possibili che ognuno in Santa tre in qualità e otto è sicura costruire
Chiamandola tribuno il compagno Roberto fai di Siracusa comunico che Arcidonna si convoca in meglio per mentre nella hall dell'albergo
Comunica ancora e le seguenti regioni valdostano Bolzano Trentino Alto Adige e Umbria Abruzzo Molise e Basilicata
Questa sera devono inviare un qualche loro delegato alle ore ventuno in questa sala per essere contattati dalla commissione elettorale infine la riunione plenaria della commissione elettorale e convocata presso questo albergo nella sala che sarà indicata questa sera alle ore ventidue prego fai
Ma
Credo
In questo congresso giusto una domanda fondamentale attraversato
Questo questo nostro congresso una domanda fondamentale che è atteso anche a conferire a questo nostro appuntamento
Più il carattere di una riflessione in Terna
Anche se appassionata e a campo aperto piuttosto che quello di un'occasione di analisi sulla società italiana e i suoi mutamenti in atto
Questa domanda è che cos'è l'Arci oggi quale l'identità politica e culturale della nostra associazione ora io non credo proprio per la profondità della crisi della nostra associazione che qui è stata anche da autorevoli compagni denunciate ed evidenziata
Non credo dicevo che se la nostra discussione stanno prevalendo
Elementi di riflessione Internal strutturale organizzativa di identità
Tutto questo significhi un ripiegamento culturale un restringimento angusto degli ambiti della nostra riflessione sul rapporto tra l'Arci è la società italiana per cortesia per cortesia menu rumore
Anzi proprio per il fatto che la nostra presenza organizzata crescere cresciuta anche in questo mille novecentottantasei pur in presenza di un arcipelago abitato ho detto prima o alla ricerca di precisare la propria identità programmatica ed organizzativa
Allora vuol dire che insistere sulla formarci se posso usare questa espressione risponde ad un'esigenza vitale che l'associazione nel suo complesso
Deve porsi se vogliamo avere un senso di esistere nella società italiana incidere nel sistema politico partecipare del carattere complesso della società civile in tal senso mi pare che la relazione dei servi abbia compiuto lo sforzo di verità
Messo al centro i nodi reali dell'associazione invitato tutti ad uno stile di confronto e di comunicazione tra i gruppi dirigenti nel suo complesso
Al fine di liberare il confronto politico e programmatico da ogni riserva da ogni irrigidimento e senza che ognuno restasse irretito nelle proprie a volte presunte verità allora incominciamo a discutere delle cose
Accogliendo anche l'invito di Giammario Missaglia che invitava finché ognuno si fidi dell'altro
In riferimento autocritico ad esempio il riconoscimento contenuto nella relazione di servi di un appannamento dell'immagine esterna dell'Arci in questi ultimi anni
è un problema che investe tutto il gruppo dirigente nazionale nel suo complesso leghe ed articolazioni comprese anche quelle che in questi tre anni hanno avuto sul piano dell'immagine della presenza politica
Una sorte diversa
Dell'Arci nel suo complesso l'espandersi vorrei dire del processo di autonomia delle unioni e delle leghe
Fatto decisivo di importante la crescita della loro presenza politiche tra l'opinione pubblica costituiscono a mio avviso l'altra faccia speculare
Rispetto all'opacità e indeterminatezza che hanno contrassegnato l'immagine la presenza dell'Arci nel suo complesso e incerto
Anche per la legge e per le unioni si pongono problemi di riflessione progettuale e programmatica ma non è difficile non riconoscere che l'identità dell'UNESCO della Legambiente
Trovino poi in opzioni funzionali come il fare allo sport o etiche come il tema del della difesa dell'ambiente un nuovo rapporto tra uomo e natura il loro percorso starei per dire naturale afferrare invece precisare l'identità dell'Arci in questi anni
è diventato più difficile più complesso quando non si è trattato più di offrire una sponda culturale ideale come era stata a cavallo tra la fine degli anni settanta e l'avvio degli anni ottanta
Dopo la crisi del terrorismo e i processi di riflusso uso cui questa espressione come dire per intendere una frase insomma e quando abbiamo visto che non serviva più alle nuove generazioni scese in campo disincantata eh
E forti solo del loro problematico presente parlare loro con l'immagine del concetto di Patti Smith o del Rolling Stones oggi può anche interessarci parzialmente
Attribuire la ragione del nostro Parlamento appannamento al fatto che in questi tre anni problemi dall'associazione abbiano occupato una ristretta cerchia di dirigenti
Che le enormi difficoltà economiche dell'associazione non solo dell'Arci abbiano pesato fortemente sulle sue capacità di proiezione esterna ed elaborazione programmatica
è il fatto che in tutti questo in tutto questo abbia passato un atteggiamento di autosufficienza o di presunzione delle unione o delle leghe il punto è capire la disponibilità concreta e politica il reciproco riconoscimento delle singole autonomie attorno a quell'obiettivo che seria indicato come l'aperto dura di una nuova fase costituente della nostra associazione e le tappe intermedie e le forme organizzative proposte affinché questa fase costituente
Possa tradursi in un'ampia capacità progettuale e programmatica dell'Arci e qui voglio dire che quando intendiamo e ci soffermiamo sul tema
Sull'espressione programmatica certamente non vogliamo pensare ad un'attribuzione come dire priva di valore o quindi pragmatica come penso facesse Chicco Testa in tal senso proprio per il carattere aperto sperimentale che tale fase non può non avere sia la proposta con federativa ma di una confederazione il cui ruolo non venga delineato per esclusione quasi che debba limitarsi a mediare tra posizioni diverse tra le singole autonomie o ritagliarsi degli spazi
Non occupati dalle singole unioni ma semmai a farsi portavoce di grandi campagne di mobilitazione
Organizzatrice in prima persona di grandi idee forza e di appuntamenti di lotte di rivendicazione a tagliare l'analisi salva società italiane quindi a indicare al terreno anche di iniziativa anche quando si investe il terreno specifico ai temi delle singole unione
Dicevo la proposta della Confederazione il Congresso tra due anni
La costituzione della nuova Unione tendendo a unificare le attività culturali diffuse di comunicazione di spettacolo di teatro
E sia la proposta di rilanciare il circolo territoriale quale collante struttura di base dell'intera Confederazione e non di una singola unione tendono a ridisegnare il ruolo dell'associazione comun soggetto politico autonomo
In grado di esprimere una capacità programmatica nel territorio nella società
Rilanciando alla quale un soggetto associativo non uno specchio genericamente rappresentativo delle nuove soggettività ma protagoniste incisivo in grado di intervenire nei mutamenti in atto
Dobbiamo in altri termini rifuggire da una visione schematica nell'immaginare i rapporti tra società civile e politica quasi che la società civile sia Lethem della libertà
E il sistema politico il mondo parco è chiuso della decisione che non ci riguarda né mi pare che l'Arci possa pensare se stessa ritagliandosi una collocazione a metà strada tra il civile e politico quale oggi ci si configurano
Certamente non possiamo stare fermi ad aspettare il rinnovamento alla riforma della politica tante volte proclamata e mai attuata anzi
Proprio perché la politica tende sempre di più a ritagliare se stessa come una funzione che pensa a riprodurre il proprio ceto dei professionisti
è indubbio che l'Arci non può non partire da quella che abbiamo definito definito la dimensione del Civile che vuole rappresentare proprio per attaccare il potere nelle sue forme costitutive
Rifuggendo certamente da quell'idea che i bianchi
Richiamava Poletto in polemicamente che negli anni Settanta ancora caratterizzato il movimento operaio c'è quel farsi Stato delle masse che seppure pensata come un processo di socializzazione della politica
Mostrava ormai i suoi logori e consunti schemi terzi internazionalisti ICI il punto sarebbe quello di far sì che la politica possa essere di tutti senza l'obbligo la necessità di doverla praticare come professione
Ed anche qui per fare un esempio l'adesione l'impegno sui tre referendum sul nucleare
Devono vedere l'Arci in prima fila non tanto per il fatto che si tratta di referendum e quindi di una diretta espressione della società civile ma per la valenza etica culturale vitale che la questione nucleare contiene in sé
E che c'è una bella in praticamente posto all'opinione pubblica mondiale anche se il tema del del nucleare non si rinchiude dentro le frontiere italiane ed è per questo che esprimo un mio dissenso da quelle ipotesi che ha ieri affacciava Marco Boato
Non so sulla base di quale analisi culturale nel puro nel suo pure interessante intervento
Quando per riguadagnare difendere le sorti della società civile accomunate messo nel calderone i referendum abrogativi e sul nucleare assieme a quello sulla giustizia
Per carità io vorrei che mi si risparmia se
Questa presunta innocenza ed eccentricità per cui si può stare contemporaneamente dentro una pratica rampante della politica spregiudicata del potere statale poi giocare con la società civile le soggettività che essa esprime e FAS i portavoce del disegno di trasparenza della società civile come quella che sembra caratterizzare certe idee di del compagno Martelli voglio concludere esprimendo la mia adesione alla proposta dalla Convenzione nazionale della Societ Nismo io credo che dobbiamo impegnare forse potrà costituire il primo terreno di un grande rilancio dell'iniziativa nazionale dell'Arci una vasta campagna per la legge quadro sull'associazionismo io vorrei prima di concludere un punto sulla questione meriti tale fare alcune riferimenti sul tema della caccia perché sono stato stimolato da questo dall'intervento di testa ora io ho avuto la sensazione ascoltando un potestà che affrontare il tema dalla caccia così come quella fatto mi dà la sensazione che in sostanza la nostra la critica all'attività venatoria dipenda non tanto da una valutazione di squilibrio che esiste nel nostro territorio tra il prelievo faunistico e l'attività venatoria stessa ma da una sorta di sensazione secondo cui la caccia sarebbe in sé un alle ore negativo per cui il terreno di partenza della nostre iniziative valutazione politica e culturale non scaturisce da una valutazione laica qui ed oggi del prelievo faunistico rispetto al territorio nazionale che è sbilanciato RIS petto alle caratteristiche del territorio ma da una situazione appunto di valutazione in quanto valore negativo in sé della caccia ora io ritengo che l'Arci può decidere che la caccia vada regolamentate ristretta fin dove questo scudo il primo è richiesto e non tanto perché io non cacciatore Chicco Testa e Mimmo Pinto un gruppo di dirigenti abbiamo decise pensato che la caccia non faccia parte del patrimonio genetico della specie umana se noi seguissimo quest'la strada probabilmente cadremmo in quel rischio che abbiamo denunciato agli altri cioè di una sorta di paternalismo e di visione totalizzante della società e dei valori confondendo anche che il valore non è la caccia negativa in sé il valore può essere Landi è cioè solo rispetto a questo valore che può essere incrinato da un rapporto squilibrata tra l'attività venatoria non certo privando evidentemente chi comunque vuole cacciare se c'è un equilibrio che viene affermato perché sono dovessimo verificare che la cacce come valore in sé fosse iscritta all'interno nostro evidentemente qui non farò commetteremmo il rischio come dire di decidere noi i valori perché tutti e non come dire un giusto rapporto tra l'uomo e la natura un'ultima questione per concludere riguarda la questione del Mezzogiorno io e
Se guardiamo l'identikit sul corpo sociale della forza organizzata dall'Associazione c'è stato un opuscolo che è stato destituito ha forse ieri io ho stamattina il Mezzogiorno rappresenta poco più del quindici per cento sul totale o ma io qui non voglio proporre il solito piagnisteo sulla questione meridionale voglio porre un problema nazionale ad un'associazione che per le cose che diciamo con la sua propongono nazionale sui processi sociali culturali e politici del Paese che cos'è il sistema politico mezzogiorno e qual è la dimensione del Civile nel Sud che cos'è la società civile meridionale è un problema che riguarda l'Arci nel suo complesso qual è il livello di riflessione politica che dal nostro osservatorio dalla funzione specifica che non è solo diamo ce lo l'abitazione della cultura del tempo libero di nuove opzioni etiche noi abbiamo come ARCI nazionalmente sul Mezzogiorno qui non si tratta di dare né un posto in più ai compagni delle regioni meridionali né di tenere il prossimo congresso nazionale a Catanzaro a Pale elmo né di inviare qualche inviato speciale nelle realtà del Mezzogiorno si tratta di capire in che modo noi come ARCI ci poniamo una funzione nazionale dell'associazione del ruolo di direzione nazionale dell'Arci non si tratta di rivendicare Segni di solidarietà verso l'Arci dal Mezzogiorno da parte delle regioni forti ma del bisogno di una riflessione politica e programmatica sul rapporto Arci e Società Meridionale da qui bisogna passare se vogliamo alzare il tiro di una dei pressione politica e culturale che riguarda tutta l'Arci qualche anno fa al centro del nostra della nostra associazione l'obiettivo di una conferenza meridionale venne posta che comunque segnalava un'esigenza coglievano attenzione politica in questi tre anni in questo appannamento dell'associazione la questione meridionale e il rapporto Arci Mezzogiorno ci si presenta lì nella stessa identica valenza io non so immaginare qui ipotesi di soluzione segnalo l'esigenza di un problema che sollecito la riflessione politica nazionale all'associazione ci sono le condizioni perché proprio attraverso il rilancio dell'associazionismo culturale sportivo nel Mezzogiorno si possa avviare una battaglia che di democrazia per il sud e quindi per il Paese
Ci sono fermenti soggettività nel Mezzogiorno e la società civile meridionale non è solo arretratezza anche se il peso decisivo ed ha finito dei flussi statale della spesa pubblica rendono la società civile meridionale fortemente dipende ente dal sistema politico del Mezzogiorno ma il terreno dell'associazionismo può rappresentare Poro proprio per le forme di unificazione nel costume negli orientamenti che in questi anni si è aperto tra le nuove soggettività nuove opportunità
Credo quindi che sfruttare quest'occasione può avere grande significato per l'Arci e per la sua crescita ma anche per il Paese questi probabilmente attueremo quell'articolo due dello Statuto che stamani ci ricordava Giammario Missaglia
Grazie fai
Allora alcune rapide comunicazioni di servizio domani si mangia gli alberi me arrivato così pari pari
Domani si mangerebbe a pranzo il gruppo su a risanamento risorse si trova qui alle ore ventidue in questa sala dopo la partita
Regolari come ceduto va be'voi ci troveremo un modo altro intanto lavoreremo per quindi diciamo che il gruppo economico e siccome gli ausiliari risanamento risorse si trova qui diciamo da quella parte
Basta a ricordo a tutti i compagni domani mattina di portare le deleghe Otto e mezzo perché da domattina si comincia a votare e votano solo ovviamente quelli che hanno le deleghe la seduta comincia le ore otto e trenta perché entro le dieci si conclude tutta la fase dibattito e con l'uso dei compagni serve alle dieci in punto iniziamo tutto l'iter di disanima del lavoro delle commissioni euro
A questo punto dopo parola Guido Cimatti segretario nazionale del movimento federativo democratico
Dopodiché farò parlare ancora un altro e poi sospendiamo qui ci sono alcuni ancora interventi molti hanno rinunciato molti Inter manderanno gli interventisti di domattina avremo tempo almeno al massimo per un paio di interventi per le conclusioni alle otto e trenta in punto grazie
Parlato scusa scusa guida come
Tra loro tutto come
Cioè Cerri del B Debbie c'è in giro
No
Allora Gallo Barry
Neanche
Franche Cecchini
Commissione tra Francesco Scalco
Francesco beccato l'ultimo intervento è Scalco
Prego nel portare il saluto del Movimento federativo democratico a questo tavolo ingresso nazione del l'Arci non possono ricandidarsi non ringraziare intanto il compagno Rino Serri e voi tutti per l'invito che avete voluto rivolgere al nostro movimento a partecipare ai lavori di questa Assise
Sono state numerose in questi anni l'occasione che ci hanno visto in si è
M Arci organismi democrazia diretta che il Movimento federativo democratico ha promosso in Italia dal Tribunale per i diritti del malato alle milizie territoriali dei collettivi di medicina nel quarto di quartiere ai comitati democratici per la difesa dalla famiglia a tutti quello quindi di base creati per la difesa delle classi subalterne sul fronte di casa apprezzi trasporti scuola ambiente e territorio dello qui riconoscere presidente serie da è anche una grazia tutti quei compagni e del Veneto ma come della Sicilia ma come della Sardegna del Lazio delle Marche che hanno rafforzato aiutato lana il Movimento federativo democratico a nascere ospitando lo spesso dentro la loro casa questa grande casa che gli ha dato non solo ospitalità ma incoraggiamento e
Sprono se volete politico i nostri militanti che spesso sono anche se volete ruspanti è un po'
Indifesi da un punto di vista di strategia politica non possiamo non riconoscere e apprezzare il profondo processo di rinnovamento della vostra associazione che sta trovando in questo congresso una tappa importante un processo di rinnovamento che viene da lontano anno che ha visto l'Arci protagonista del tentativo di adeguare la propria struttura e la propria cultura di associazione ai profondi mutamenti in atto della società e del italiana
E dico questo lo dico credo anche che in questo momento di trasformazione questa Garzeria chiamato nuova fase costituente dell'Arci
Abbiate considerata anche voi la possibilità che ci sia un prezzo da era in questo un prezzo che certamente avete messo in conto e che riguarda la oggettiva difficoltà di rintracciare una soluzione nuova immediata i problemi che nascono dall'esigenza del rinnovamento e credo che spetti al Congresso stabilire quale sia l'entità di questo prezzo da are consentitemi però di affermare che questo prezzo va valutato in relazione ai molteplici affetti positivi che la presenza dell'Arci e in generale delle forze più vari della sinistra italiana possono vere nell'attuale situazione politica
E sociale del Paese e penso di poter dire questo e di fare queste con diversi dell'azione in quanto il Movimento federativo democratico nel quale convivono le diverse famiglie culturali e politiche italiane può essere considerato come un piccolo osservatorio ma che esprime il punto rivista della Società Civile di quei cittadini cioè che lavorano che fanno politica non identificandosi in una ideologia la fanno politica perché hanno l'obiettivo della difesa dello sviluppo del territorio in cui vivono e da questo punto di vista da questo osservatorio io vorrei sottolineare tre fenomeni che emergono e che credo che siano interessanti per capire qual è la posta in gioco in questo congresso un primo ordine da fenomeni riguarda indubbiamente il contesto internazionale della politica italiana in questo contesto in riferimento al grande tema della pace
Un osservatorio della società civile non può non registrare l'emergere al di là del conflitto Est-Ovest di una lotta fra nord e sud del pianeta e bombardamenti americani di Tripoli non sono che una piccolo accenno di questa lotta i processi di mutamento sociale culturale in atti destinato nel sud del mondo comportano una radicale messa in discussione del modello di sviluppo dell'accidenti caratterizzato dall'esclusione di masse sempre più numeroso di uomini dalla vita sociale bisognerà lavorare molto e qui noi salutiamo la nascita del l'Associazione cultura di sviluppo perché bisognava lavorare molto per
Erode il concetto di Stato nazione e per lavorare per un nuovo internazionalismo delle società civili teso a Lella eliminazione delle sperequazioni delle disparità degli squilibri la prospettiva di sviluppo policentrico e congiunto se questo è il quadro internazionale nel quale si inseriscono le vicende del nostro Paese un altro ordine di fenomeni il secondo e quello che io chiamerei la grande questione sociale
La questione sociale di cui parla si sostanzia nel fatto che con la fine dello stato sociale con l'affermarsi della cultura neo borghese e diventata dominante l'idea che sia necessario per il rilancio dell'economia del progresso del Paese mettere ai Marge della vita sociale almeno un terzo della popolazione per usare l'espressione del socialdemocratico tedesco Clothes il terzo ordine di fenomeni è quello relativo al diritto o meglio il nuovo diritto emetto qui l'accento sull'aggettivo no ecco perché l'impegno per i diritti del cittadino che sta venendo in primo piano non consiste in una generica richiesta che riguarda i diritti civili mai prima di tutto la lotta per affermare il diritto dell'uomo comune a restare cittadino anche nella crisi dello Stato su tale
E quindi l'impegno per la difesa e la promozione dei nuovi diritti che costituisce il senso della lotta per la tutela dei malati nell'ospedale per la creazione dei servizi di medicina di base per la riapertura del mercato di le case in locazione per la socializzazione dell'loro domestico per un funzionamento dei servizi sociali che sia regolato sulle esigenze degli utenti e non su quelle della burocrazia per la creazione di un sistema di breve
Signore di rischi di calamità e di catastrofi fondato sulla mobilitazione popolare conflitto nord sud questione sociale di ritorno
Dopo questi temi che si colgono dall'osservatorio della società civile possono costituire grandi prospettive di azione politica perché come voi e perché come noi non è disposto abbandonare il Paese e le sue tradizioni del
Pratiche a interessi privati è una logica antipopolare auguro a voi tutti un buon svolgimento del congresso di un proficuo lavoro che abbia frutti non solo per voi ma per la democrazia del Paese
Caldo col
Scalco rinunciato lo ringraziamo a questo punto sospendiamo la seduta domattina alle otto e trenta puntuali
Come
Commissione partite commissioni belle donne alle
Allora
Nove