Le crisi umanitarie e la comunità internazionale

Buona buonasera a tutti
Grazie anzitutto ai ai relatori che sono accanto ecco soltanto in questo momento e che fra un secondo quella vostra redazione ma ecco credo sto tirando la giacca visto che il cantautore messo comunale le e quindi spero principe delle tempeste grazie allenatore dicevo e grazie a tutti voi per aver sfidato appunto questo calcolo notevole di oggi tutti pensano che il Palazzo Clerici si riserva antico palazzo con grande cura sia un luogo fresco in realtà questi grossi palazzi versate emette comitati alcuno avrebbe quindi è molto più cauto altri ambienti dove non ha futuro di stare in questi giorni
Due davvero due parole per introdurre perché
Il le persone che la Turchia ci sono questa sera qua su un tema di cui parliamo hanno migliaia di cose in più da dire di quante non possa accennarne uno anticipare
Perché abbiam fatto questo incontro che cosa speriamo di fare perché tutti noi siamo bombardati costantemente da informazioni annuncia comunicati messaggi
Notizie sulle crisi umanitarie
Le crisi umanitarie alle quali assistiamo sono tante gli attori che si occupano delle crisi umanitarie sono tanti le persone funzionale agli operatori che sono coinvolti nelle crisi umanitarie giovani o meno giovani che io operano in questo contesto sono tanti
E proprio questo tanto tanto tanto che ho accennato tanti tanti attori e tanti funzionari operatori coinvolti saranno in un certo senso il filo conduttore della chiacchierata che faremo per questo ruolo con il mezzo sì
Per cercare di capire
Nel tunnel poco tempo
Perché
Negli ultimi anni ultimi quindici vent'anni
Stiamo assistendo a una crescita esponenziale delle crisi umanitarie
Severo innanzitutto che stiamo assistendo crescita esponenziale e se vero perché sia alle crisi cosiddette semplici che le crisi le umanitaria complesse il secondo punto è quello della cercare di orientarci brevemente sulla numerosa numerosità degli attori che offre se voi a a guardiamo le crisi ma l'Italia di venti trenta trenta quaranta anni fa gli attori
Che operavano per fronteggiare le crisi umanitarie erano livello mondiale circa un centinaio SIS guardano ripartire fondamentalmente agenzie dell'ONU poco e sono rimasti poco intorno sono cresciute escono opzionalmente
C'erano delle ONG e pochi governi
Se guardiamo allo stesso mordono oggi guardiamo una crisi umanitaria complessa qualsiasi del mondo di oggi il numero degli attori che a vario titolo può essere coinvolto nella gestione di questa crisi
Arrivato a superare centinaia sette otto novecento soprattutto e questa è una grande esplosione
Crescini fortemente il ruolo degli pure Luigi che sono quasi due terzi di questi attori che a vario titolo fra le leggi locali oggi internazionali
E si sono affacciati nel gestire le crisi internazionali nuovi attori
Imita di questo parleremo io ho avuto la fortuna di assistere a una previsione di quella che sarà la discussione poco fa di ufficio e sono sicuro che alcuni dei temi che ho poco fa ascoltato norvegesi sono pronte senz'altro militari senz'altro la Protezione civile senz'altro indumenti il calcio tanto che ho citato l'introduzione erano i tanti operatori
Ci sono tante crisi ci sono tanti attori alcune centinaia ma quello che e più o meno l'otto e che in queste crisi ogni giorno ci sono un migliaio difensore funzionale internazionali funzione più istituzionali prudenza che hanno comuni loro attività virgolette proporzionale quella di operare in questi contesti
Noi cercheremo questo di affrontare un militari chiaro abitazione di legittimità prodotta questi tre aspetti tanti divisi tanti azzurri targati funzionali ed altri e ci succedere rivolge le domande principali sono
La crescita degli attori quarantuno in positivo quarantotto ore che crea più problemi di quelli che vorrebbe risolvere
Quali sono i problemi che le questioni dell'ordinamento una crisi umanitaria fra la presenza degli unici la presenza di militari la presenza dalla Protezione civile la presenza dei due con l'operazione la presenza decisiva
Infine cercheremo negli ultimi cinque minuti di sono dieci minuti di soffermarci sulla questione degli operatori gli organi di crisi cinque domande quali sono i profili provvisionale convenienza che deve avere giovane una persona che intende operare in questi contesti di avvicinare la vita per aprire il nuovo significativo come ci si prepara per lavorare dell'emergenza norme che seguiremo prevede primo intervento di Laura Boldrini lavatrice molto nota per il ruolo svolge molto televisivo più valido immagino mi limito a fare duecento sul suo profilo sul suo curriculum dopo un'esperienza in RAI Laura Boldrini ha svolto attività all'interno della FAO del volo sul programma
Ha compiuto missioni in diversi aree di crisi inclusa la Jugoslavia Iraq e l'Afghanistan dal novantotto lavorava come portavoce dell'Alto Commissariato per i rifugiati persuasiva
Dovrà stabilirlo
Qual è uomo niente
All'interno smarrita storico perfetto quale innanzitutto gestiscono cercato ipotizzare
Diciamo che
Ci sono comunicare gira
L'agenzia dell'ONU per i rifugiati e si occupa di rifugiati di persone in fuga da persecuzioni ma anche da conflitti tra violenza generalizzata
Vorrei soffermarmi un attimo sul linguaggio che genera molto confusione i media non aiutano a far chiarezza
Non aiutano perché spesso utilizzano i termini come sinonimi
Per si parla spesso di clandestini extracomunitari immigrati profughi rifugiati no come se fossero tutti la stessa cosa sinonimi
Non sono sinonimi quello che fa la differenza diritto chi c'è sulla carretta del mare che arriva a Lampedusa che continuamente arriva a Lampedusa in Sicilia che dice chi è un furto di quella carretta del mare chi è che si prende il rischio di mettersi in un'imbarcazione sgangherata senza sapere se mai arriverà dall'altra parte dell'intera
Su quella carretta del mare lì c'è gente che fugge dalla disperazione
Sicuro
Nessuno si mette in quelle condizioni si sta bene a casa propria
I motivi sono diversi c'è chi fugge dalla povertà perché vuole un futuro migliore ma c'è anche chi fugge non volendo fuggire gente che non ha scelta il privilegio diviene nella propria casa oggi non tocca ogni abitante del paese ci sono milioni di persone oggi che non hanno questo privilegio e sono costretti a fuggire l'uno sono i rifugiati
Quindi è importante questo passaggio di chiarezza anche perché è sempre più evidente quest'atteggiamento sprezzante dell'opinione pubblica di
Condivido considerare i clandestini sempre nell'accezione negativa quindi riflettiamo che questa gente avvolti in una scelta e fugge da situazioni di estremo pericolo
Si parlava appunto di l'emergenza umanitaria questi rifugiati arrivano anche sulle nostre coste
Fuggono da Paesi più lontani ma nell'era della globalizzazione
Non è perché sono lontani da lui che non ci interessano o che non ci riguarda quello che sta succedendo nel loro Paese
è ovvio che se in Somalia c'è un caso da quindici anni e da quindici anni non c'è un ordine del Paese
è ovvio che si qualche assommano fuggendo da campi profughi magari del Kenya tanta tocca Cuma arriva poi anche delle coste italiane noi dobbiamo meravigliarci dobbiamo essere presi alla sprovvista perché sappiamo che lì in quel Paese dice il caos più totale
Quindi quando si parla di emergenze io ci tengo a ricordare che queste emergenze che avvengono magari lontano a casa nostra ci riguardano tutti direttamente e ognuno di noi può fare qualcosa
Può fare qualcosa innanzitutto porsi verso queste persone in maniera diversa
Si diceva che l'emergenza sono cambiate sono cambiati gli attori ovvero ma perché sono cambiate l'emergenza
Le emergenze sono cambiata perché è cambiata la natura della guerra
La guerra un tempo si faceva tre eserciti
Un Paese contro un altro Paese due eserciti si fronteggiano le perdite civili erano circa del cinque per cento massimo del dieci per cento negli ultimi quindici anni noi abbiamo sperimentato un tipo nuovo di guerra cioè un esercito contro una popolazione un esercito contro una componente militare
Come dire
Di natura non codificata quindi eserciti
Di guerriglia quindi in questi contesti sono caduti anche i codici comportamentali e la guerra si è fatta più dura più spietata senza riferimenti
Quindi abbiamo assistito in questi anni ha una percentuale terribile di di perdite umane tra i civili abbiamo assistito a delle pratiche violente terrificanti contro civili abbiamo assistito allo stupro etnico
A pochi chilometri da casa nostra
Ai campi di detenzione di concentramento per queste donne che dovevano partorire il figlio del nemico
Questa è una nuova guerra
E la guerra che abbiamo dovuto vivere negli ultimi anni e in questi contesti è cambiato anche il nostro lavoro di operatori umanitari
Il nostro lavoro come funzionari dell'ONU ma anche come ho operatori degli organismi non governativi che fanno un grande lavoro e che sono il braccio operativo sul terreno le emergenze degli ultimi anni ci hanno anche insegnato che sempre di più si lavora a fianco dei militari della componente militare
Una componente essenziali in alcuni passaggi
Una componente militare che ha una sua agenda
Che non è quella umanitaria ma è una sua agenda
E spesso però sul terreno si sono create poi delle tensioni tra le agenzie umanitarie il mondo diciamo degli organismi non governativi lo componenti militare proprio perché tutti venivano presentati come come dire
Agenti umanitari
La componente militare chiaramente invece ha una sua ragion d'essere è una sua accenda
E questa presenza se non è chiaro se non è stabilita nei dettagli del mandato può creare poi delle incomprensioni sul terreno ci sono organismi non governativi ad esempio che questa componente la contestano radicalmente
Noi come agenzia dell'ONU ci troviamo spesso a fare anche liaison tra la componente Cindy militare e il mondo dell'umanitario
Questo è molto utile quando si tratta ad esempio di sapere dove ci sono degli ordini inesplosi le mille né programmi di evacuazione quindi una collaborazione che comunque è utile comunque va va tenuta in piedi alimentata sono che bisognerebbe sapere se come dire con chiarezza poi chi fa che cosa in modo anche da non creare poi sovrapposizioni che sul terreno poi possono pesare
Io penso che oggi delle emergenze umanitarie ce ne sono tante oltre a quella del Mediterraneo perché questa ci tengo a ribadirlo è una vera emergenza umanitaria
Che si consuma sotto i nostri occhi e nella nostra indifferenza e pensate che si stima che circa due mila persone muoiano ogni anno nel tentativo di raggiungere l'Europa attraversando il Mediterraneo
Quindi oltre a questa emergenza è ovvio che ci sono molte altre
Che comunque sono diversi a seconda delle delle dei contesti in cui si sviluppano il continente africano è un continente dove ci sono stati importanti sviluppi positivi negli ultimi tempi sviluppi positivi che non fanno notizia
Ai giornalisti non piace la notizia che diminuisce il numero di rifugiati
Non piace eppure così accade sta diminuendo il numero di rifugiati perché ci sono molti conflitti che si sono risolti per citare alcuni casi l'Angola la Liberia la Sierra leone
Il Sud Sudan e la gente torna a casa
In Afghanistan dal due mila due oggi sono stati riportati a casa quattro milioni e mezzo di afgani
Nella due mila e uno c'erano circa novantacinque mila domande d'asilo di Appiani nei Paesi industrializzati nel due mila e quattro le domande sono scesi a nove mila questo significa che quando si investe nella pace nel mondo globalizzato tutti ne hanno beneficio perché le domande d'asilo da cinquanta mila sono scesa nove mila e nel due mila e cinque ancora a otto mila
E allora è nell'interesse comune investire nella pace che non significa solo firmare trattato ma significa investire economicamente dare reddito che torna a casa seminare ricostruire ponti e riconciliare le comunica perché il conflitto etnico a matrice dica crea questo tipo di situazioni che possono difficile rimarginare cioè riconciliare l'impunità ecco tutto questo ha un costo e se la comunità internazionale vuole fare sul serio
Devi investire nella pace decretare il militarismo abilitati la possibilità di trovare lavoro non si mobilita basta si mobilita essi offre l'alternativa alle armi
Cioè un posto di lavoro che dia il reddito la possibilità di mantenere la famiglia
Questi sono passaggi assolutamente indispensabili quando si vuole fa sul serio e si vuole dare un futuro diverso questi Paesi che escono da da anni durissimi a corte da decenni di conflitto
Io penso che i tempi sono questi nomi compro traggo più cioè dopo avremo modo ecco giusto circa
Grazie mille Geoffrey secondo giro
Benissimo
Passa generale
Ci sarà
Sicuramente noto voi
Dopo la sua attività militarmente della vita
Giannini assunto venti mila euro
Già dal comandante dopo operazioni e due mila e due il comando del Marcelletti coso
Senatore visione questa sua esperienza il suo avvocato
Ma alla luce della sua
Cosa nell'operazione
Dare vengono fare
Riprendendo quanto
Pubbliche calamità delle emergenze di carattere semplice
La stessa alluvione non è più semplice non è tanto il fatto che ci sono molti attori che intervengono ci sono anche molti scopi degli interventi che cambiano a seconda del del di chi interviene quando del perché e soprattutto
Quando si pensa che Levine sull'emergenza ha una sua fase acuto ma poi c'è un'emergenza molte emergenze acute si trasformò negli agenzie croniche ed e e addirittura strutturali che non hanno a che vedere soltanto con le disgrazie della popolazione che colpita ma riguardano le istituzioni rimangono distinte riguardano strutture dello Stato che non si riescono a a a rimettere insieme
E ripristinare bene questo questo comporta che le emergenze siano quasi sempre di carattere complesso
Ed essendo che l'emergenza di carattere complesso significa che la legge che governa e dovrebbe governare gli interventi non può essere una legge lineare è successo qualche cosa io intervengo risolvo il problema e torno a casa non è così
è successo qualche cosa e non sappiamo che cosa è successo
Si interviene e molte volte si interviene senza sapere che cosa è successo
Si pensa di avere a disposizione delle strutture e delle risorse e poi o le strutture non sono adeguate a quel tipo di intervento oppure addirittura le risorse finiscono prima ancora intervenire o comunque c'è qualcuno che già pensa che le risorse sono limitate
E lo dice già in anteprima per cui poi molti obiettivi multiscopo gli interventi vengono così aggiustati all'insegna dell'economia del risparmio
Cercando di salvare fra virgolette la bandiera o di salvare quello che è stato fatto fino a quel momento i militari in questo dal
Dalle prime operazioni di carattere umanitario e io ricordo quella che personalmente ricordo meglio quella del Libano in cui ci fu veramente uno scopo umanitario perché si trattava di difendere uno uno la popolazione dei campi di Sabra ricettiva da minacce
Veramente di violenza fisica soprattutto di sopravvivenza fisica bene l'esercito italiano le Forze armate italiane sono intervenuto con operazione che era di carattere umanitario ma con lo scopo essenziale fondamentale è chiaro
Dovevamo garantire la sicurezza
Dico la verità dal mille novecentottantaquattro dopo cinque tappe da da da dal dal periodo in cui è finito il Libano io
Questa chiarezza di scopo questa chiarezza di finalità l'ho persa un po'di vista
Perché improvvisamente siamo diventati non soltanto quelli che dovevano garantire la sicurezza ma anche quelli che dovevano portare le carrozzelle quelli che dovevano intervenire perché c'era solamente il sistema militare per intervenire non c'era nessun altro e così via e si sono in pratica formati de di stereotipi dell'intervento militare che non rispecchiano la realtà
Primo
è vero che le strutture militari per propria costituzione sono le prime che grazie alla logistica grazie una preparazione costante per una grande emergenza tra virgolette che dovrebbe essere quella della guerra
Sono ovviamente le più pronte le più predisposte per intervenire in casi di emergenza
Ma attenzione
Sono pronte predisposte per intervenire in ti emergenze in cui ci sia che fare con la sicurezza
Perché questi strumenti e questi mezzi che noi abbiamo girano tutti intorno a un grande strumento il fucile
Ma non è che ci sono delle delle cose molto più articolati ci sono delle strutture fondamentalmente articolate nel nell'ambito delle forze armate per fare la guerra per portare per intervenire
Per garantire la sicurezza contro una minaccia
Quindi
Tutto di intervento per fare qualcos'altro come quello di portare sostegno umanitario deve sempre tenere presente che comunque questo strumento è uno strumento diversamente dimensionato rispetto lo scopo immediato molte volte sono dimensionato perché quando si interviene con le forze armate
Voi site ormai lo sapete tutti quanti sono abituati ma i militari quando si deve partire si deve partire uno si mette in moto una catena enorme di centocinquanta mila e e e vi dico la verità in tutte le operazioni di pace umanitari e di sicurezza come vogliamo chiamarle a partire dagli anni novanta in poi noi abbiamo speso sempre tutto quello che avevamo
Se si trattava di mandare via di mandar fuori Italia un battaglione orientativamente ottocento persone era tutto l'esercito che si muoveva
Otto aeroplani nella guerra del Golfo era tutta l'area è un'antica militare italiana due navi nella stessa emergenza era tutta la Marina Militare Italiana che si sforzava per andare per mandare queste due cose
Lo sforzo è uno sforzo collettivo collegiale
Quindi
Questo è ma
Comporta anche una sola dimensione
Rispetto al al a quello che si deve fare soprattutto comporta molte volte che ci sia e questo è un fenomeno che è successo è accaduto nella partita dagli anni novanta fino fino a oggi che ci sia una una diversa percezione di quello che si deve fare
Di quello che il militare denunciato
Da operatore della sicurezza noi abbiamo assistito alla trasformazione del militare il no operazione umanitario
Operatore umanitario quindi non è più un soldato
Che deve far forza e farsi forza per garantire la sicurezza propria e degli altri mai qualcuno che deve portare aiuto invece del soldato abbiamo in scoperto il soldato di pace che incomincia a essere una una una così una contrapposizione un po'un contrasto da soldato umanitario siamo al passati addirittura Samaritana nel senso che noi abbiamo abbiamo tra di noi molta gente che pensa che sia il nostro scopo sia quello di andare a portare carrozzelle e altre cose voglio dire tutto questo potrebbe andare bene se uno pensasse all'altro stereotipo all'altra ambiguità che non ci sia nessuno che stia intervenendo o che possa intervenire
Questa è stata anche una mistificazione
I militari sono entrati a far parte del sistema delle delle delle cooperazione internazionale a scopo umanitario non perché non c'era nessuno che lo faceva
Perché sono entrati fra l'altro Pati quando quando invece le organizzazioni internazionali erano intervenuti in emergenza umanitaria ben ben prima e ben più spesso di quanto non mi sono fatto i i militari
Quindi c'era gente sul campo che poteva andare il problema è che lo scopo e la cornice non era la stessa che si poteva essere verificata in altre maniere in altri posti
E quella cornice era la cornice di sicurezza
Allora
Che cosa fanno i militari e che cosa dovrebbero sempre ricordarsi uno che quando intervengono il loro scopo è lo scopo fondamentale di dare sicurezza
Dare sicurezza alla popolazione che sicuro ad aiutare e dare sicurezza dalle organizzazioni specializzate specialistiche che hanno la competenza di portare l'aiuto alloro spetta anche a loro questo tipo di sicurezza
Se terzo collaborare con l'operato con le le organizzazioni che sono sul territorio fare in modo che queste organizzazioni ricevano l'assistenza non solo di sicurezza ma ricevono anche l'assistenza indiretta di sostegno logistico
Noi come militari abbiamo dei mezzi che i civili dopo o le zone civili faticano ad a vere
Oppure nazioni come le nostre faticano ad a vere per le organizzazioni civili ad assegnare a questo vende azioni dei mezzi estranea
Dico noi abbiamo quattordici C centotrenta EC centotrenta sono gli aerei che riescono ad arrivare in tempo
Adeguato in posti anche infami dove non si riesce ad avere un aeroporto e questi C centotrenta
Non li hanno le organizzatrici gli italiani
Ma vi assicuro ci sono abitazioni civili internazionali che altro che ci centotrenta i Galaxi che viaggiano per le Nazioni Unite in giro per il mondo sono comunque aerei che noi ci sogniamo che noi abbiamo sempre cercato di averli in Europa abbiamo anche lanciato il problema il Progetto di questo grosso aeroplano da trasporto strategico
E non ci riusciamo
Per cui ci sono le organizzazioni internazionali che de che hanno questi strumenti
No in come Italia
Non li abbiamo avuti e abbiamo dovuto sostenere a l'impatto di una grande direttiva politica
Dal mille novecento e novanta in poi la direttiva politica in caso di emergenza è sempre stata questa Due Santino fate qualche cosa
Fare qualcosa
Molte volte ha avuto la preminenza sul fare bene quel poco che bisognava fare
Fare qualche cosa ammesso in moto dei sistemi che erano o sovradimensionati come dicevo prima o o non erano adeguati
L'altra direttiva politica e comunque bisogna esserci la partecipazione bisogna starci perché la solidarietà che è un grandissimo sentimento si deve poi sviluppare anche in termini più in termini politici si deve far vedere che l'Italia che la nostra nazione partecipa questo tipo di partecipazione in alcuni casi è stato anche travisato per cui si fa lo stesso anche se poi non si capisce bene che cosa fare o ancora più gravi si rimane
A lungo
In definitiva mente nelle nelle nelle nelle aree di conflitto o di post conflitto senza vere molte volte gli strumenti i mezzi la motivazione per stare e fare sette essenzialmente il nostro mestiere
La mia non è una una una una esternazione di oggi
Sono ormai anni che vado dicendo che il ruolo dei militari e deve essere riconosciuto per quello che fondamentale per garantire la sicurezza laddove c'è bisogno di sicurezza
Per il resto noi possiamo e dobbiamo essere d'aiuto ma dobbiamo essere insieme agli altri e lasciare che gli altri esprimano appieno le potenzialità e le professionalità che hanno questo è il nostro ruolo
Cosa ci aspetta al futuro
Guardando l'assicurazione e sentendo anche la dottoressa Boldrini su quello che dice ebbe è giustissimo diminuiscono anche i conflitti ma non diminuiscono le emergenze
E ci sono dei segnali veramente inquietanti su un altro settore che corrisponde all'umanitario e corrisponde alla sicurezza ed è quello degli Stati falliti un di recente un un un lo studio degli Stati Uniti sul gli Stati in via di fallimento o ad alto rischio di fallimento ha enumerato ha preso in considerazione centocinquantotto stati li ha messi in in fila per per graduatoria di rischio di fallimento
Va bene ma i primi venti nella lista sono il Prix quelli che sono al rischio di fallire o di implosione
Perché è proprio ci sono dei parametri che non solo che non che no che non reggono che non fanno in modo di avere una una previsione in positivo
Bene
Tra questi venti
Stati in via di fallimento ci sono tutti quelli nei quali abbiamo fatto le operazioni militari tutti ma ne manca almeno uno
E sono e sono paradossalmente gli Stati nei quali l'aiuto internazionale
è stato maggiore
Quindi aiuto militare aiuto internazionale e nonostante questo le situazioni sono ancora di grave rischio c'è qualcosa che non funziona
L'altro parametro che interessante da queste da questi studi e che il il il
Nel giro dei quattro cinque anni successivi alla risoluzione di una crisi i Paesi tendono a ritornare al tempo della crisi
Ci sono dei per i ritorni degli affetti di ritorno a al al ai rischi della crisi per cui anche quelli che sono oggi Laura Boldrini ha citato giustamente Liberia Sierra leone Angola tutto il resto che sono lì
Hanno la mannaia di questa statistica
Di questa task statistica di questo bateau
Che nel giro di quattro cinque anni successivi alla risoluzione dalla crisi molti paesi ritornano nella crisi noi in pratica come militari ma tutti noi come sensibili al al sistema dell'intervento umanitario in giro per il mondo dobbiamo perciò considerare tutti gli Stati che sono nella lista di essere in foglia di fallimento è il fallimento di uno Stato comporta sempre emergenza di carattere umanitario e non soltanto di fase acuta ma di fase strutturale
Perché quelli che ritornano ad essere in crisi sono in crisi perché le istituzioni collassano perché non hanno più le strutture di governo che funzionano non hanno più le strutture di sicurezza
C'è e etnia contro Heath mia oppure e diverse dinamiche che vengono messe in moto e quindi la sicurezza è un fatto fondamentale insieme al fatto ma l'Italia e quindi non ci dobbiamo orientare se non altro mentalmente con la pianificazione non soltanto a risolvere comunque intervenire
Nelle nuove situazioni di crisi ma anche paradossalmente a ritornare
Ho a essere costretti a tornare in quei posti dove fra virgolette
La soluzione la crisi poteva essere risolto non ci prepariamo
Sperando di non fare gli errori che abbiamo fatto in passato e sperando di poter dare sempre un contributo veramente serio è veramente non ambiguo e non equivoco militari facciamo sicurezza e assistiamo quelli che hanno bisogno a sicurezza b di sostegno umanitario grazie
Sì
Grazie
Poste molto puntuale idee
Passerei subito la parola sinonimo
Ma Linate rilevato consulente la Protezione civile
La Capozza oltre ad applaudire direttore dell'ufficio volontariato
Terrazza protezione civile ad oggi non è stato
Boh coordinatore tutti gli orari delle regioni da cooperazione italiana fa
Beh grazie
Grazie della situazione credo stimolanti gli interventi che mi hanno preceduto entrambi stimolanti devo dire che condivido con con la la sorpresa di sentire un intervento come quello del del generale degenerare nidi
Sorpresa relativa nel senso che
Se mi consente di fare due minuti di premessa prima di parlare di protezione civile vorrei giustamente est-ovest tenta di restare nei dieci minuti quindi segnali il il fuori tempo
No ma mi ha mi ha colpito molto la all'introduzione del genere vivi e per parlare del nuovo di un nuovo protagonista Della di missione umanitaria mi piace molto ritornare alle tante che lui ha accennato
E che sono poi in fondo date importanti che ho conosciuto stava si stava parlando prima di Somalia ahimè io passato molti mesi durante la crisi della Somalia
Assistendo un grande ambasciatore italiano che si chiamava Enrico Gelli e ricordo
Ricordo quei tempi ben ricordo che in quel tempo della crisi della Somalia iniziava quello che genera diceva la nuove emergenze umanitarie l'emergenza complessa abbiamo cominciato a parlare di emergenza è complessa esattamente con la crisi della Somalia
E ricordo che proprio in quel periodo inizia la amo questo rapporto
Che con i militari che nel passato negli anni precedenti nel decennio precedente una il trentennio precedente quindi revoca di guerra fredda quando esisteva una regola universale chiara che diceva
E come diceva Laura chi era il nemico all'epoca della guerra fredda c'era un nemico da identificare quasi dappertutto all'epoca della guerra fredda
Eravamo in qualche modo abituate a lavorare con i militari io avevo lavorato con loro in Etiopia ci sostenevano veramente ma avendo un codice di comportamento è un mandato una regola d'ingaggio che era molto chiara
Il militare era il militare il supporto dei militari nell'aiuto umanitario la crisi alla Grande Crisi dell'Etiopia dell'ottantaquattro fu chiarissimo i militari ci aiutavano a trasportare del cibo in una situazione di crisi
Non c'era confusione di regolare di ingaggio dal novantuno Carpisa Somalia nasce
Questo questa crisi
Per cui c'è la coabitazione tra umanitarie tradizionale io ricordo e le difficoltà che avevamo di convincere gli obiettori di coscienza salire suo Icahn del dei militari che erano insieme a noi a fare sto mestiere a convincere la Croce Rossa dirlo ma guarda che questi sono qui per aiutarci
Mi ricordo esattamente questo però minima oltre e fa una riflessione che mi stimola molto ma che soprattutto mi vita alcuni elementi su cui ritengo sia utile riflettere nel prossimo futuro
Io capisco bene credo di capire bene che c'è una profonda crisi proprio quasi il venti enne atti questa studi questo sistema esiste l'apparato militare
Venendo a cadere la la chiarezza del proprio mandato ha dovuto reinventare se stesso
Lo stiamo assistendo ad esempio nel nell'ambito NATO l'ambito NATO esattamente sta costruendo l'intervento sul civile
Per giustificare in fondo la propria vera importante esistenza oggi
è la stessa cosa mi pare che vada grosso modo sia coerente con quello che dice il generale quindi una un processo che Bafana Rizzato perché la crisi del sistema militare non è molto lontana dalla crisi dell'Umanitaria generale a cui abbiamo assistito perché è vero il militare cambia regole d'ingaggio forse nella e nella fase di transito di transizione e in quella in quella porto delle nebbie dove non è ha chiaro qual è il suo mandato in questo momento non ha chiaro come lo era nel passato il suo ruolo e la sua competenza oggi sta vedendo se deve essere appunto militare di pace poco tradizionalmente almeno il militare di pace va benissimo però bisogna spiegarlo e cercarlo cercano di mettere carré di metabolizzare
Come mai uno che costruito per far la guerra e quindi per difendere il proprio Paese diventa un militare di pace però a parte questo
Beh vediamo un un pochettino rappresentazione del di quello che di quel sistema di quell'apparato le quali un lavoro da ormai cinque anni e che come diceva il professor Mario è uno dei nuovi protagonisti in effetti l'UE lo è non solo in Italia
Importante che sia chiaro come
A livello internazionale due perché stanno cambiando sta cambiando in Europa sicuramente a livello internazionale la percezione e l'utilizzo di risorse e credo che una delle ragioni importanti per cui protezioni Cipro titoli civile sia diventato un protagonista importante anche nelle nelle nelle grandi crisi umanitarie nelle nelle situazioni di emergenza internazionale
Deriva dal fatto che ormai la percezione nei nostri Paesi del diritto alla protezione civile
Del diritto a questo tipo di servizio assunto dei ribelli
E dei proprio una forza e una preponderanza tale per cui ci sentiamo oggi in diritto a richiedere al nostro sistema che qualcuno ci porti l'acqua minerale se restiamo due ore in più in fila in autostrada
Sotto il sole cosa che probabilmente dieci anni fa quindici anni fa manco ci passa per la mente
Immaginare che qualcuno ci doveva portare quindi una percezione del diritto all'assistenza non parlo del diritto alla salute non parlo del diritto alla non sofferenza perché faccio un accenno che annui ha colpito molto negli ultimi cinque anni abbiamo avuto una grande tragedia nazionale che si chiama terremoto del Molise vi ricorderete tutti due mila e due terremoto ottobre del due mila e due una scuola precipita e muore ventinove persone tra cui ventisette bambini quella è stata una tragedia nazionale
Qualcuno ha citato forse Laura o non mi ricordo se generare ha citato il Pakistan pachistano avuto ottanta mila morti
Per noi è stata una tragedia nazionale avvenne ventisette bambini morti nel Pakistan sono morte a ottanta mila persone quattro milioni sono rimasti senza casa durante l'inverno del nord del Pakistan
La comunità internazionale è totalmente assente
C'è una differenza naturalmente perché la percezione del diritto alla salute del diritto alla non sofferenza il costo il valore della vita e della sofferenza in Occidente enormemente differente da quella che il valore della vita e della sofferenza in Paesi lontani in Paesi terzi
Per cui in tutta Europa in tutto il mondo civile ricco è nata questa struttura che deve dare risposte deve corrispondere alle aste cattive dello della dell'opinione pubblica del proprio sistema guardate tanto per fare un esempio la crisi che e avvenute negli Stati Uniti
E grazie al fallimento dell'intervento di quella potenza mondiale che gli Stati Uniti a seguito dell'uragano Katrina il fallimento della più grande potenza tecnologica economica militare di tutto quello che volete
è stata il re nudo la scultura inesistente di confronti del proprio cittadini si diceva prima se ci fossero state le elezioni due settimane dopo la crisi di Caterina sicuramente Bush avrebbe perso quelle elezioni
Perché è stata evidente a tutto il popolo americano quanto sbagliata sia stata quanto quanti quanto un vuoto abbia avuto la capacità di reagire per la propria popolazione
Quindi Protezione civile nuovo protagonista nei nostri Paesi nel nostro pianeta e protagonista proiettato all'estero
Proiettato all'estero anche in altre situazioni in questo l'undici settembre è stato un per noi tutti un elemento è una tappa storica veramente importante perché l'undici settembre a ha reso evidente quanto
Protezione civile sia solo sì non sia solo
Evitare le sofferenze dovute alle catastrofi naturali l'undici settembre ha reso evidente che è possibile anche legato alla madre buoni
Anche grazie a quello che l'uomo può fare di devastante di negativo di persecutoria nei confronti dell'uomo stesso
Quindi una protezione civile che ha come ha spaziato e sta stanziando sulla tutela dei dei cittadini non solo legata alla divisione del disastro naturale ma anche legata alle possibili capitale le dovute abbiamo
Finisco i miei dieci minuti per fare un accenno su alcune situazioni che ci hanno visto protagonisti e nei vari credo qualche per i quali qualche riflessione sia interessante fare
Perché
Voglio citare fra tutti l'esperienza dello tsunami esperienza tutti una nicchia come tutti voi ricorderete avvenuta un anno e mezzo fa
L'esperienza interessati importante una situazione di che le grandi crisi in una parte dell'universo difficile consigliere Franca l'Indonesia la Thailandia parte delle coste dell'India
Un intervento importante ma legato ad un progetto altrettanto significativo come mai questa grande emozione lo siamo ce lo siamo chiesti tanti tanti si sono date risposte le voglio sintetizzare un ci siamo Inter siamo intervenuti c'è stata questa grande nazione nello tsunami sì rigorosamente hanno ragione molto semplice semplicemente per il fatto che dici sono vuoti degli occidentali
Che la comunicazione che la morte della sofferenza degli occidentali è stata trasferita in tempo reale a casa nostra eravamo e in epoca natalizia eravamo in un momento importante del nostro benessere io ci intenda occidentali ricchi io ricordo che i salariati arrivavano le telefonate delle persone che sopra i tetti delle case stavano viette indossavano soffrendo la tragedia dello tsunami
Quindi l'associazione di occidentali morti comunicazione diretta
Quindi il villaggio globale per la prima volta ci rendiamo conto che non siamo più una casa nostra solo quando siamo in Italia siamo a casa nostra anche quando stiamo male mantiene quanto stiamo in Sri Lanka quando stiamo in India quando siamo in questi posti
La percezione di questo modifica del della sociologia e della della nostro essere nell'universo ha fatto sì che la risposta è sì è stata impressionante una risposta forse
Debordante rispetto a quella che è la capacità reale di quei Paesi di utilizzare questa grande massa di risorse
Finanziaria che sono state dedicate a questi stessi Paesi
A distanza di un anno e mezzo molti di quei denari non sono ancora stati spesi molte di quelle risorse non sono ancora state utilizzate a distanza di un anno e mezzo
Venendo ad una una citazione fatta da Generali vini
Una di quelle aree di grande crisi
Che l'area di conflitto tratta mille singalesi ha ripreso
Naturalmente il suo tragico conflitto e decine centinaia sono stati e sono quasi quotidianamente i morti che si registrano in quella tragica situazione quindi chiudo con
Questa situazione ricordando che è è vero
Non sono solo i denari non non è solo l'intervento e la grande disponibilità universale a risolvere nelle crisi nella miseria ma soprattutto l'instabilità ci fu ben altro sul raccordo con il generale ci vuole ben altro ci vuole una bella diversa partecipazione della comunità alla soluzione di questi problemi sopravvenienti
Consiglio
Ricordo
Nazionale
Fissato
Ne donne
I
I
Nuova
La parola miracolo molto
Una presenza
Totalmente d'accordo
Sì è vero anche se devo dire che in sala ci sono rappresentanti di ONG molto più degni di me da questo punto di vista io sono cresciuto all'interno di questo mondo lì rimango fortemente legato e trovo che che ruolo delle leggi sia fondamentale
Vorrei però arrivare un attimo al punto cercando di spiegare un po'avete avete sentito dai vari interventi la quantità dei temi di di di problemi di contraddizioni di di di di di elementi conflittuali anche interpretativi molto complessi che ruotano attorno a questo a questo mondo del dell'umanitario
Coop perché c'è tutta questa attenzione tutta questa vivacità perché semplicemente perché a un certo punto esattamente diciassette anni fa come ricorderete crollò un muro in quel di Berlino e il mondo viene stravolto da questo evento
Non solo viene stravolto perché finisce la guerra fredda ma viene stravolto perché in conseguenza della fine della guerra fredda
Tutti quei Paesi che rientravano in un modo o nell'altro nei due grandi imperi che si erano confrontati fino a quel momento entrano in uno stato di di di di grande instabilità instabilità non vuol dire solo guerre e dissi che di guerre ne vediamo tante perché rispetto alla decina di conflitti che erano in corso negli anni settanta negli anni ottanta
Con gli anni Novanta arriviamo ad avere un'ottantina di conflitti in corso
Quindi c'è una moltiplicazione esponenziale delle guerre
Non solo la natura di queste guerre come notava giustamente lauree dicono e gli altri che mi hanno preceduto cambia completamente non sono più guerre tra Stati guerre tra eserciti che rispettano delle regole delle discipline in qualche modo gestite ma diventano delle guerre di tutti contro tutti delle guerre interne conflitti anarchici genocidi bande irregolari milizie
Con l'apoteosi della del genocidio in Ruanda dove uomini donne vecchi e bambini prendono un machete cominciano a fare a pezzi il proprio vicino in una specie di di di di di orgia di follia omicida
Quindi l'impatto di queste cose e enorme devastante la la Laura Boldrini ci potrà dire come il numero di rifugiati che sono si sono prodotte negli anni Novanta decuplicato
La popolazione dei rifugiati rispetto al decennio precedente all'improvviso ci troviamo un Paese grande come l'Italia quasi sessanta milioni di persone che non hanno uno Stato non hanno una cittadinanza non hanno un accidenti di diritto
E soprattutto di istituzione che difenda quel diritto se norme quelle organizzazioni umanitarie come l'Alto commissariato per i rifugiati che che nella limitatezza dei loro poteri hanno questo compito cioè un mondo che cambia in modo molto pesante
Ma non sono solo le guerre dicevo perché avviene anche qualcos'altro l'instabilità la fine dei blocchi
L'incapacità della comunità internazionale dei Paesi più ricchi e fare fronte agli impegni che avevano preso fin dal mille novecentosettanta in termini di aiuti internazionali per lo sviluppo
Prodotto producono un mondo dove la povertà diventa un problema sempre più gravi
A volte l'indicatori economici Cingano perché stando agli indicatori puramente economici si può dire che in generale il mondo oggi un po'più ricco di di dieci o vent'anni fa
E questo è vero ed è vero per alcuni Paesi ed è vero per alcuni gruppi di popolazione all'interno dei Paesi
Ma se guardiamo alle condizioni di vita delle grandi masse di popolazione dei paesi in via di sviluppo ci rendiamo conto che le loro condizioni di vita sono peggiorate gravemente nella stragrande maggioranza dei casi la gente più vulnerabile
La gente più povera la gente più debole più fragile più indifesa di quanto non lo fosse prima
Il che vuol dire che se per esempio arriva un uragano su una città dell'America Latina piuttosto che un'inondazione su una città dell'Asia fa molte più vittime di quanto ne avrebbe fatte vent'anni prima
Perché la gente vive peggio vive affollata perché la gente si sposta dalle campagne verso la città perché in campagna la miseria non ha vie d'uscita incita c'è sempre la speranza di rimediare qualcosa da fare
E allora abbiamo enormi masse di popolazione che si spostano verso le città
Per andare a vivere in baracche di lamiera
Per prostituirsi per dedicarsi ad attività criminali per essere sordo vittime di violenza per essere vittime di uno sfruttamento da lavoro indecente
E disumano ed ecco che questo aumento della vulnerabilità Fassi che l'aiuto umanitario esca dei confini molto ristretti in cui era nato l'aiuto umanitario era nato per occuparsi della guerra
Poi piano piano ovviamente visto che le condizioni della guerra le ritrovavamo pare pare in situazioni di disastri naturali ecco che l'aiuto umanitario si comincia a interessare anche dei disastri naturali
Ma l'aiuto umanitario non è solamente il reagire ad una crisi non è solamente operatività non è solamente distribuire acqua cibo
E e e curare le persone l'aiuto umanitario
è uno di quei delle componenti di che il sistema Marie internazionale si è dato il sistema di relazioni internazionali si è dato per porre un limite alle agli strapotere allo strapotere della politica lo strapotere della violenza lo strapotere dell'economia fa parte di quel sistema di controlli e contrappesi
Che servono per tutelare sempre comunque qui diritti
Fondamentali inderogabili dell'essere umano che possono essere minacciati dagli altri poteri
L'umanitario non sta lì solo per curare sta lì anche per dire fermati un momento
Caro soldato caro politico cara impresa cara forza
Debordante
Tu qui sta il minacciato i diritti fondamentali delle persone e quando parliamo dei diritti fondamentali delle persone non parliamo della privacy non parliamo del diritto al passaporto stiamo parlando di acqua cibo un tetto sopra la testa
I generi un minimo di assistenza medica stiamo parlando delle cose che consentono a persone di vivere tout-court vivere
L'aiuto umanitario e lì per dire un momento perché voi state minacciando questi diritti delle persone
E quindi tentare di porre un freno a tutte quelle forze che a volte in modo conflittuale e contraddittorio caotico
Ma minacciano questi diritti fondamentali
E quindi intervenire si nella guerra intervenire nelle catastrofi naturali intervenire sui flussi migratori intervenire anche su fenomeni nuovi che ci si prospettano in questo momento
L'aria di azione comunitario si sta espandendo o idee perché noi oggi abbiamo problemi come il moltiplicarsi delle catastrofi climatiche
Le condizioni climatiche stanno cambiando e ce ne accorgiamo in questa sala questa sera in modo particolarmente evidente e non è una battuta
è veramente così
E queste condizioni climatiche stanno portando un moltiplicarsi delle grandi tragedie atmosferiche gli uragani le inondazioni le siccità
Che colpiscono gente molto più vulnerabile di prima
Noi oggi abbiamo il quadruplo di fenomeni disastro catastrofici naturali di quanti ne avessimo negli anni Sessanta noi abbiamo nove volte più vittime oggi che negli anni Sessanta e soprattutto abbiamo un rapporto di quindici a dieci mila rispetto le vittime dello stesso evento in un Paese ricco o in un Paese povero
Un terremoto qui fa quindici vittime lo stesso terremoto in Pakistan ma ne fa dieci mila come citava prima presenti Agostino a proposito del terremoto in Molise ventinove vittime in Pakistan ottanta mila
E questo è dovuto alla vulnerabilità delle persone
L'azione dell'umanitario quindi si spinge deve spingersi necessariamente per tutelare quei diritti fondamentali questo il suo compito deve spingersi molto al di là dei confini tradizionali delle guerre del campo di battaglia
O o o o del o dei disastri naturali per affrontare nuove sfide Lights
Beh vediamo Lights come una malattia la x non è solo una malattia la x è un fenomeno di portata devastante in un'Africa dove nei prossimi dieci anni moriranno settanta milioni di persone portando la x in testa alla classifica delle grandi catastrofi della storia l'umanità
Finora la più grande è stata la seconda guerra mondiale con cinquanta milioni di vittime la x supererà questo record con settanta milioni di vittime abbiamo venticinque milioni di persone infette in Africa per Lights in Botswana abbiamo il quaranta per cento della popolazione infetta
Il che vuol dire che in Botswana tre dieci anni non ci saranno più persone per lavorare per gestire il Paese perché guarda caso poi quelli che prendono l'infezione sono quelli tra i venti e i quaranta
La parte produttiva la parte attiva della popolazione
Ecco la portata di questi fenomeni è talmente immensa che la comunità internazionale
Deve trovare il modo di affrontare queste cose deve cominciare a riflettere seriamente sul modo di affrontare queste cose
Non si può più utilizzare lo strumento maritare io con uno strumento politicizzato come uno strumento di propaganda far vedere quanto siano buoni quanto siano bravi che militari son simpatici
Che le Nazioni Unite servono servono veramente a qualche cosa eccetera eccetera in questo senso l'ingresso delle leggi nel sistema umanitario è stata la risposta un bisogno evidente
Cioè non bastavano le forze esistenti già per i primi anni novanta non bastavano più le forze esistenti
Pensate che quando viene costituito look l'Ufficio umanitario alla Commissione europea della Comunità europea nel mille novecentonovantuno ecco
Ecco lavora con dei partner supero sia con delle istituzioni delle organizzazioni con cui ha un accordo stabile permanente di collaborazione
E queste all'inizio erano per un terzo le Nazioni Unite per un terzo il sistema della Croce Rossa e per un terzo le organizzazioni non governative all'epoca in Europa c'erano venticinque organizzazioni non governative che lavoravano sull'aiuto umanitario
Nel mille novecentonovantanove quando si tratta di rinnovare l'accordo quadro di partenariato ci si accorge che le organizzazioni go non governative europee che lavorano nelle aiuto umanitario sono diventati cinquecentottanta
Allora un po'per carità facciamo la cresta un po'per opportunismo un po'per riciclarsi perché questi fenomeni ci sono sempre nell'umanitario cominciano a circolare un sacco di soldi e qualcuno opportunisticamente fa questa scelta ma soprattutto perché ormai le le l'imponenza del problema era tale che c'era un bisogno assoluto di forze che lavorassero in questo campo
è stato proprio un bisogno di mercato se mi consentite il termine come facciamo a fare fronte a cinquantasei milioni di rifugiati come facciamo a fare fronte a trecento milioni di persone vittime di conflitti e di catastrofi umanitarie se non immettiamo forse nuove fresche nel sistema in questo senso
Chiedo scusa le ONG hanno hanno avuto un compito fenomeno al vento importante
Straordinario e hanno fatto un lavoro nella maggior parte dei casi meraviglioso ma come tutti i sistemi complessi composti da tanti attori di dimensione di natura e di caratteristiche diverse si tratta anche di un sistema quello non governativo che ha tante debolezze da Correggio
Sicuramente per esempio c'è un bisogno di aumentare il livello di professionalità
Cosa molto difficile
Soprattutto per un motivo perché le leggi sono condannati alla povertà
Sono condannati alla povertà perché c'è ancora soprattutto da parte dei politici da parte di chi prende le decisioni da parte dell'istituzione una visione del leone oggi come di gruppi di volontari gente che non avendo niente di meglio da fare e probabilmente non avendo il problema di guadagnarsi da vivere può dedicarsi come le dame di San Vincenzo a compiere delle opere buone
Non ci si rende conto che le cose non stanno più così le leggi sono una forza funzionale che svolge un servizio pubblico indispensabile per la comunità internazionale e lo deve svolgerà ad alti livelli di professionalità
E per fare questo non possono campare di elemosina hanno bisogno di specie certezza delle proprie strutture dei propri mezzi di poter investire in qualità in professionalità in sviluppo tecnico dell'orrore delle loro azioni
Questi questo è uno dei grandi temi di fronte ai quali ci troviamo e ai quali tentiamo di dare una risposta nel caso dell'ISPI anche con con la
Ma la formazione
Chiudo qui per il momento rispetto ai magari aggiungere qualcos'altro grazie
Dopo
Pubblico
Il suo
Ma è una domanda
In guizzo
Zona
L'Italia
Una volta
Di Rizzato
Io ricordo molti
Portata l'accordo
Attraversare la somma la Oscar nacque senza
Da quel momento e io
Non solo
In qualche modo citare
Con un vivere
Molto scarpe
Poteva dentelli
Perché non mi darà quindi
Istintiva
Drammatica
Io faccio no sacrestie
Continui contatti invece
Emendamento Marino
Inizio
Quindi
Da un alto sax
Questo cioè
I nuovi fabbisogni per riuscire ad arrivare
Oggi zero
Bello messo cioè
Venga venga
No potendo molto chiaro
Qualunque sia la decisione novanta con le acque
Non possiamo
Da
Finanziare dal
Lux c'è ma sistemi e l'abbiamo avuto così
Che in Afghanistan e l'Iraq soltanto
Ma
Fantasia
Quindi non
Partito allora chiaramente una domanda economica il tema della operazione degli attori del vantaggio numero della recente
Già il luogo del quadricipite dottore indicato della necessità dell'armonizzazione delle volontario
La gente porta centotredici cominciato parlano appunto di armonizzazione e per quanto riguarda l'emergenza di classe su
Per paesi Patrizia di riferimento sistemeremo al perché dall'acqua quindi propongo tutto l'aiuto come proposto dal network d'ufficio frazione
Questo sistema perché alcuni Paesi adottato Uganda varie annullato fatalmente anche nell'ambito del Pakistan elegante ricordo in in altre situazioni
Devo chiedere se non è il caso che istituto così importante come si può significare giri di ricerca riflessione voluta comunque questo processo tuttora il appunto credibilità funziona PEI dubbiamente da missione verrà
Non proprio pubblico mortali restituirgliela
La Turchia balbettante soltanto impotenza visitare il coordinamento sono ma è importante tutti sappiamo sì tentativo fatto l'altro approccio tanto successo allo Stato sappiamo sottovalutazione il primo cosa raccontare che con cinque livelli
Purtroppo
Metto colto
Chiediamo
Sì
Sì
Parliamo fu
Va
Secondo
Domanda
Fermo generale non voglio assolutamente Valentino
Ossia possibile fa meglio
Più che altro smontando un paio di luoghi comuni
Uno riguarda il coordinamento in termini generali ogni volta che succede qualche cosa c'è chi grida alla mancanza di coordinamento
A me sembra che il problema è la mancanza di coordinamento non sia più un problema di prima grandezza ormai da diversi anni diciamo dopo la lezione del Ruanda se fatto uno sforzo considerevole soprattutto a livello di nazioni unite
Ma anche tra le ONG tra le protezioni civili gli uni con gli altri
E anche con i militari attraverso tutta una serie di organismi che hanno avuto lo scopo appunto di creare coordinamento di ottimizzare lo scorso di di tutti e credo che su questo si sia fatto un progresso notevolissimo che poi è richiesto di un commento sullo tsunami politico debba inventarsi qualcosa da dire sparare sul coordinamento
è sempre facile come dire non ne so niente ma dico che manca il coordinamento non avendo nessuna competenza per dire nient'altro vi sensato rispetto alla materia
Ed ecco che si spargono le voci allora c'è il presidente Bush che propone la coalizione di volenterosi altre proposte fantasiose
Dimenticando che il governo americano si avrebbe nell'organismi di coordinamento assieme agli altri governi assieme all'agenzia delle Nazioni Unite assieme alle ONG a Ginevra regolarmente
E quindi come dire dandosi la zappa sui piedi qualche dandosi del cretino da solo
Ma a parte questa nota
Sicuramente poi per quanto riguarda il rapporto tra militari e civili che un rapporto che ha avuto fasi molto alta e che di grande collaborazione in certi momenti di grande ostilità in certi altri diciamo molto chiaramente che nel momento in cui i militari si sono messi a fare come diceva giustamente il generale Mini un lavoro diverso
E soprattutto nel momento in cui i Paesi che fino a quel momento erano dei Paesi donatori che si occupavano di prestare assistenza umanitaria nei conflitti sono diventati protagonisti dei conflitti
Ecco che lì le contraddizioni sono diventate esplosive ma questo è un terreno che meriterebbe ben altro tempo esplorazione volevo solamente concludendo sottolineare ci tengo perché come dire siamo nella sede di di di un master che cerca di cercherà e ha cercato finora lo lo anche fatto vi sono anche alcuni dei nostri studenti in sala
Di di formare degli operatori degli operatori umanitari sedi competenti
Volevo solo sottolineare un punto togliamoci l'idea una volta per tutte a proposito dei falsi miti che l'operatore umanitario sia a un volontario che appunto deve impiegare il il suo tempo per combattere la noia
Be che s'Dustin saper leggere scrivere avere due robuste braccia per fare questo mestiere
Rendiamoci conto che oggi all'operatore umanitario si chiede
Di sostenere la responsabilità della gestione
Del completa della vita di una comunità una comunità spesso composta da migliaia di persone migliaia di rifugiati villaggi abbandonate a se stesse nel mezzo di un conflitto interi quartieri di città
Che molto spesso l'operatore umanitario l'organizzazione umanitaria è l'unica struttura l'unica istituzione l'unica organizzazione a cui la gente possa fare riferimento nel momento più tragico della sua esistenza
Quando ha visto morire i propri cari quando ha visto la propria casa distrutta quando ha sofferto le più orribili teme
Allora fare l'operatore umanitario oggi significa essere medico essere sindaco essere pompieri essere psichiatra essere tutto per una comunità è un compito gravosissimo che richiede una professionalità estremamente sofisticata articolata specializzata
Che richiede una tenuta emotiva notevole che richiede una sensibilità umana e culturale eccezionali
E a cui bisogna prepararsi con grandissimo impegno e con grandissima attenzione non sono più i tempi del barelliere che va a raccogliere il ferito sul campo di battaglia
Come si
è una cosa veramente fama ecologica Marina Militare c'è il forno circonferenza del
Da
Norme degli ebbene
E questo deve essere
L'indirizzo sul Golfo
Non il mio nome però bisogna stare attenti a cosa succede poi c'è il finanziamento viene da
Perché se non viene dato finanziamento vero sotto la parte cosiddetta umanitaria che dal palco che dicono di fare vorrebbero fare o dietro dietro al quale si si maschera che altre attività vengono a mancare manca educazione sostegno alle operazioni sicurezza che invece sono fondamentali e che continua a rimanere
Determinati
E che
La Francia anche sia stato di crisi ed ex post conflitto la sicurezza e ancora fondamentalmente è un bene sconosciuti
Le banane cura c'è la libertà di movimento ci sono eseguite sicurezza venga fuori risoluzioni dicendo che di e lì è preposto a garantire il sei pensi più vale ma sono
Agente non può non si comprende all'altra confonde macchina da un posto all'altro se non c'è questo non c'è libertà di movimento celibe Roberto non c'era
Non c'è e quindi la sicurezza è un turno è una una cornice nella quale bisogna comunque va nuove e promuove le attività no io non ho mai è perfetto e giusto
Qualifica giustificato però terapeutiche con la semplificazione l'eccessiva semplificazione poi vengono cancellati su e ci sono delle situazioni di sofferenza che rimangono vengono addirittura per cui bisogna stare attenti acquosa affettuosissimo io sono d'accordissimo sul fatto che dobbiamo essere chiari soprattutto nei confronti dei nostri politici
Non tardive
Promosso con altri due colleghi che ha comandato le operazioni internazionali grande
Ospiti gli appelli
Sullo stress far ecco queste cose non lo possiamo fare nome cognome dobbiamo banalmente non dobbiamo andare oggi faccia qualche altra cosa dobbiamo cercare una motivazione in quello che facciamo quello che sia soltanto perché facciamo un determinato tipo di attività nomina immersi nel fondamentale da fare e nuovo su questo mestiere
Senza andare a cardinale o senza togliere risorse ad altri
Questo è il l'unica via preoccupazione
Problemi sono consuntivo
Non no
Sempre più
Del Risorgimento
Insomma si non si sottraggono
Nuove pavimento una verificata continua
Di acqua minerale iniziata o pensiamo per lui davvero e più rilevante
Ventotto
Pronti
A
Il
La raccomandazione racconti c'è la professionalità che sapere io concordo perfettamente inutili altro Stato
Uno una domanda operato come che debba coordinarsi vera sinergia com'è anche sicurezza Gentucca degli aprirebbe professionalità ed mentre professionali strumenti strumenti sia venti anni fa interventi di dire delle cose fondamentali a dice
La gente bene vere latitante l'ho visto imposta Carlo unicamente dalla l'organo dell'azienda
Le remiganti prevediamo nonché porterà manodopera ad operare fuggono piuttosto che un altro grande della mortalità rammento venisse per non si può fare bisogna delineare
Verrà sapeva
Ripudia non lo so
D'autorità poteva
Bisogna saper gestire le il tempo è fondamentale e soprattutto perché c'era sempre anche le di hanno bisogno decisioni negli anni magari stare anche attenti a gestirlo in maniera ordinata terremoto se bisogna partire in fretta soltanto perché sottile bisogna partire atti lato strumenti giusti emendare posti giusti non si può partire come diceva giustamente il primo a vedere la questione si fa posti vanto delle strutture per spendere i suoi per potere intervenire sulla verità quattro degli ammendanti ci sei
Quest'anno quindi gestire ieri compagnia ora questi trascorsi bisogna essere consapevoli quella legge e piuttosto che andare senza sapere niente e avere la notizia su che cosa sta succedendo e non su quello
Bisogna saper gestire i soldi la condivisione del resto
Bisogna essere sicuri che gli utili posto una medaglia dedicata chiaro morti devono avere vediamo comune di uno stato di guerra che cosa succede temono che almeno che alcune fa funzionano
Bisogna stabilire se eccessivo
Tutte queste cose gestito dall'agenzia aveva è una cosa veramente a partire da cosa veramente virtuale la percezione è fondamentale se oggi viene accordata nell'attività di molti Paesi bisognerà anche ci sarà anche ad aumentare possibilità di chi guarda applicare per
Già
Bisogna anche saperla sfruttare e gestire le conseguenze
La gente parte pensando di andare soffre problema che lì
Dalle
Tale utilizzo infantile nel gestire le conseguenze di quello che è successo erede insistenze delle diciamo azioni che si fa
Bisogna saper gestire questo documento commenta i magistrati bisogna saper gestire in opportunità
Sì mi sento un uomo anziano se l'opportunità che se uno non sa nei distrutta ci sono né le risorse fili della Camera e e utilizza ripete ritengono dal dal nazisti hanno sofferto che stanno sul questo degli strumenti che giusta
Non mi hanno delle delle procedure
Pietro è vero degli stupidi agricola sicurezza dell'azienda ci sono strumenti particolari che sanno gestire le conseguenze attenzione istituzioni ci sono multifunzione ci sono i futuri multipli
Che si possono esplorare tradizione quindi a chi si avvicina dal punto di vista anche di formazione a questo punto io auguro soltanto che abbia la capacità di informazione gli atti sostanza definire unici sia gli strumenti ormai fondamentali chiglie di agire nel settore umanità della sicurezza vendita dobbiamo fare
Fare è anche il giardino l'avvocato
E grazie ai contributi ma cioè su quelli con l'immagine del del militare che delle fresco valenza un po'ingessato chiede che irretito ho fatto anche ecco lo dico io l'ho visto nel curricolo avrei voluto vedere all'epoca grazie grazie davvero Agostino Ecuador Guthrie
Non oppositivo ma dichiaro Simona o una considerazione che poi l'obiettivo del master il master vuole informare qualcuno che si avvicina a questo universo condivido al mille per cento quello che è stato detto questa una professione difficile che nessuno si immagini di andare a fare l'operatore umanitario così perché gli fuggire di fare l'operatore umanitario forse tra tutti gli organi le le professioni diciamo così proiettate al così detto un voto in via di sviluppo quella più complessa quella più difficile quella che necessità di quella cultura che anche bisogno di a vere e condivido in particolare uno degli aspetti devi saper guardare anche quello che non vedi immediatamente davanti a tre devi saper guardare al di là di dietro di sopra e di sotto
Tutto fa parte del suo mandato
Però io vorrei sgombrare il campo da un grande equivoco che ogni tanto Ariccia
Quello che abbiamo capito quello che è il mandato che è già in crisi perché si capisce che c'è una crisi del mandato del militare il mandato dell'umanitario
Bene per cortesia avrete il libro mastro per studiare queste cose deve approfondire elaborare queste cose l'umanitario non è quello che fa la pace ma l'Italia non è quello che risolve problemi che hanno ben altre responsabilità
Che non venga in mente nessuno di andare in un Paese con la sindrome del premio Nobel per la pace proprio visti di quelli che vanno in giro per il mondo dicendo adesso vi faccio fare io la pace la pace ha tempi diversi ha necessità di impegni diversi a politiche diverso non ci stiamo mettendo la corda a casa nostra se continuare un'operazione piuttosto che l'altra figuriamoci se siamo stati capaci se saremo mai capace di voi di far fare la pace fra musulmani e cristiani fra tutsi e hutu oltretutto nei tempi nostri e dei tempi dei vostri progetti che in gergo su sei dodici mesi figuriamoci se riusciremo mai semmai avrete la possibilità di risolvere queste verità pure queste propaganda che vi sia chiaro nella mente voi andate a fare il modo migliore per difendersi da questo equivoco cambiare bene il mestiere che chiedano di fare il mandato pettinato di fare fanno con coscienza farlo con intelligenza solo con umiltà e soprattutto studiare capire e cercare di capire dove stai andando a finire che cosa stai andando a fare tutto il resto sono balle perché dovrebbe e non fate di contagiare transito del premio Nobel per la pace perché questo è il più grande errore che comunque resta e quello che ti fa sentire onnipotenti e quello che vi fa può andare senza vedere i rischi che avete di fronte a voi
E quello che vi fa cadere in grandi errori infatti fa fare quegli errori che costano la vostra vita ma anche la vita di quelli che sta di fianco perché l'errore di valutazione che voi potreste fare può essere calare questo accada o al militare che vi deve venire a salvare What pure l'acqua Michele a quelli che lavorano con voi io che sono avvocato rumori nel lavoro che state facendo
Finisco
Perché
Credo che questa questo questa tavola rotonda vi abbia dato tanti di quegli elementi AN stiamo stiamo parlando di cose che sono di un'importanza straordinaria il coordinamento e abbiamo parlato per secoli del coordinamento delle situazioni di grande emergenza
In effetti è vero il problema è quasi superato
Problema oggi con invitati coordinamento perché c'è chi lo fa c'è chi è in grado di organizzare un coordinamento il problema è in sì unanime universo questo circo Barnum dell'umanitario che gira impazzito come con come schegge impazzite
Basta aprire mille euro da parte sia di un operatore organizzazioni liquidity operazioni umanitarie queste un altro errore devastante
La polverizzazione è il microcosmo di questi delicati che vanno in giro quanti dividiamo continuamente in tutte le sacrosante emergenze con mille due mila e cinque mila euro in tasca a voler cambiare la situazione
Lasciò il campo perché doveva concludere alle sette e mezza ma lascio il il campo e quindi la chiusura a analoga rappresentante delle Nazioni Unite che rimangono sempre un punto di riferimento pur benché benché sia un punto di riferimento AN
Assai diciamo così affaticato diciamo affaticato e quando Ferrari del cluster vittimismi nei
Incentivato il fatto nei fatti ritornare alla all'argomento la trasformazione classe interesse trasformare l'emergenza a vederlo chiedere a loro di trasformarsi secondo la ragione caste
Non è una nuova qui si fa così entrasse risale a tre mesi fa la politica di classe
Probabilmente un pochettino come la modifica del cambio della del del mancato dell'Italia non è semplice chiedere alle Nazioni Unite comunque tanti auguri a una quello per quello che farà intervista un mandato
Ha già fatto
Va bene allora io prima non solamente sfiorato al al mandato dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati perché ho voluto subito puntare su chi sono i rifugiati fare chiarezza sul linguaggio
A voi che come dire state approfondendo questa materia dell'umanitario probabilmente avete anche interesse a sapere di più che cos'è questa agenzia in due parole ve lo sintetizzo è un'agenzia crea un mandato internazionalmente riconosciuto per i rifugiati che sono coloro che hanno attraversato una frontiera
Internazionalmente riconosciuta quindi si fugge da persecuzioni si fugge da guerra si attraversa la frontiera si è rifugiati
Se si fugge per gli stessi motivi ma non si attraverso la frontiera si rimane dentro e si è sfollati interni
Il mandato di questa agenzia dell'ONU oggi si sta ampliando rispetto a questa gente questa gente che non attraversato la frontiera
I cosiddetti sfollati e l'approccio Klaus di cui si parlava prima riguarda in particolar modo questo gruppo che quello più vulnerabili cioè di chi non attraversato la frontiera
Ricordo come si opera in una emergenza che è stato detto sempre più spesso essere complessa ci deve essere un coordinamento l'agenzia per l'ONU dell'ONU per i rifugiati in caso di spostamenti di popolazione al ruolo di coordinamento
A cui accennava a questi nostri che è un ruolo difficile tanto più quando non si hanno le risorse per finanziare gli organismi non governativi
Se in passato potevamo di Baget tali che ci consentiva di finanziarie o direttamente o indirettamente quelle diciamo poche ONG che lavorano in questi teatri internazionali oggi questo baciate più ristretta anche perché è aumentato il numero delle leggi che hanno altre fonti e altri finanziamenti quindi lavoro di coordinamento anche è diventato molto più difficile perché una ONG che non prende nessuna Formentini finanziamento dei livelli lei raro dovrebbe comunque fa riferimento a questo tipo di coordinamento
Solamente per senso di responsabilità ed è quello che avviene devo dire ancora oggi per senso di responsabilità c'è questa tacito accordo diciamo di far parte o comunque di questo sforzo di coordinamento
Il lavoro di questa agenzia in una grande emergenza complessa diverso del lavoro in Italia
L'emergenza complessa a il lavoro di sostenere il Paese dove si sono riversati rifugiati che ha lumi il Paese la responsabilità della sicurezza dei rifugiati
Questa responsabilità coricare sull'agenzia dell'ONU se in Ciad
I gruppi ribelli entrano in charter nei campi profughi e reclute hanno giovani forzatamente la responsabilità di questo reclutamento forzato non è dell'agenzia dell'ONU che gestisce campi bensì nel Paese il Ciad che non riesce a garantire loro sicurezza quindi questo passaggio deve essere chiaro
Si fa un lavoro di prevenire la crisi si fanno delle dei contingency plan si cerca di fare una proiezione del lavoro se succederà questo quanta gente fuggirà se succederà questo più quello cosa succederà
Allora per ogni proiezioni normalmente tre proiezioni per ogni crisi bisogna avere in loco gli aiuti necessari per quelle proiezioni seppur cinquanta mila persone dobbiamo avere gli aiuti già già in loco cento mila cello Cochin quei cento mila cello questi sogni contingency plan quindi lavoro inizia prima della crisi il l'alto commissario normalmente lancia degli appelli
E in sede di Consiglio di sicurezza e in sede di Comunità internazionale rispetta la situazione sul terreno spesso questi appelli non vengono minimamente raccolti
Poi si deve fare la valutazione dei bisonti se la crisi esclude
E c'è una fuga bisogna fare l'assessment dei dei bisogni perché non si può fare un con soli dieci drappi alle con tutte le altre agenzie dell'ONU un appello consolidato se non si sa quanto all'entità del bisogno
Quindi una volta che sia la la natura della della della crisi si fa l'appello e poi si inizia questo a questa attività
Che come dire è una lotta contro il tempo perché le emergenze scoppiano sempre nei posti più remoti quindi in tutto questo ci vogliono delle professionalità e per questo ho fatto il cappello le professionalità sono diverse
Abbiamo bisogno di giuristi avvocati esperte nella tutela nella protezione delle persone e dei diritti umani c'è bisogno di economisti
C'è bisogno di io gesti c'è bisogno di gente che abbia anche una espertissimo tecnico quindi non so ad esempio per quanto riguarda l'acqua
No strutture fognarie ingegneri quindi ci sono tante tante professionalità che possono essere considerate utili abbiamo bisogno di giornalisti che vogliono occuparsi appunto di prendere nota alla alla stampa le attività quindi c'è tutta una rosa di professionalità che sono utili in questo ambito
è un mestiere come è stato detto
Importante perché ci mette a contatto con la storia con la realtà come si sviluppa senza i filtri lo vediamo lì e sul terreno che si sviluppa la storia
Ci mette a contatto con il peggio col meglio dell'essere umano una grande prova anche dal punto di vista dell'equilibrio personale
Quindi ci vuole solidità
Ci vuole calma ci vuole lucidità per fare questo mestiere non bisogna mai farsi prendere la mano è un mestiere che ha venticinque trent'anni è l'esperienza più formativa in assoluto che una persona possa fare a quaranta cinquant'anni cominciasse un lavoro che ha un costo in termini di vita perché questo non è un lavoro sull'è uno stile di vita
E allora ci si fa le domande sulla famiglia sui figli e su tante altre cose quindi una strada che implica uno stile di vita e questo non va sottovalutato perché ci si trova un certo punto
Che non si può più tornare indietro specialmente in un Paese come l'Italia dove queste specialità
Queste specializzazioni non vengono le assorbite dal sistema Paese e quindi è bene che si sappia che poi al dunque ci possano essere dei nodi che vengono però vi devo dire che io sono molto contento è molto orgogliosa di fare questo
Come successivo perché siamo già commediole Naro miliardario
L'ente Giannino il
Non venticinque bisogna
Come
E
Ordina questa sera sì valido russo
Case
Che
Senza Milingo
Rilievo normale servizio
Però basso Linea Notte impone formazione sedici visionare
Gianni davvero l'istituzione e mi tira e comunità
Che niente questi errori basso rilanci o posso
E
Dentro a però il muro allora unico ora
I costumi
Questo
Usare
I grandi dopo probabilmente
Diciamo la memorabilia della
Per cortesia aveva i revisioni ora questo lo si emana vorrà altri Carmine Donzelli che ci non innanzitutto nella giornata per Cosimo
Grazie adesso mi chiedo fatto spot pubblicitari
Capo istituiti sicura adesso mi serve parlare ecco mi spiace soltanto però fissato secondo quello è finalmente tutti voi anche visti cerchiamo nostra Madden sul tema massima avvocato una situazione
Grazie a tutti voi per la paziente era il capo dello Stato pensato quaranta