Assemblea Nazionale della Coldiretti

Allora andiamo portò bene
Iniziamo i lavori dell'Assemblea
Penso che hanno già acquistato inseguendo la relazione c'è anche occorre
Sci
Tra l'altro
Questa Assemblea si svolge all'indomani di un voto referendario che ha completato un ciclo di consultazioni elettorali particolarmente serrato e ad alto livello di tensione politica
Questo ciclo ha espresso nel suo insieme un nuovo equilibrio politico nello spirito nella logica dell'alternanza
L'auspicio di molti e certamente anche il nostro è che ora il sistema politico garantisca un periodo d'instabilità e di governabilità e che valorizzi e finalmente un bisogno fondamentale
Quello del rispetto delle regole del gioco che si fonda sul principio della reciproca legittimazione tra gli schieramenti alternativi
Noi ci auguriamo che questo voto referendario a di là del suo esito certamente incontrovertibile chiuda davvero la stagione dell'infrazione di questo principio
E che da questo momento vi sia da parte di tutti di impegno a considerare le leggi fondamentali dello Stato ed in particolare quelle che incidono sull'assetto costituzionale
Un terreno in cui è doverosa se non proprio obbligatoria la ricerca di un consenso ampio che potremmo definire di maggioranza qualificata
La nostra opinione è che il dibattito sui temi della riforma istituzionale doveva essere messo a riparo dalle schematicità imposte da un conflitto politico fortemente radicalizzata
Sapevamo che qualunque fosse stato l'esito del voto referendario la questione istituzionale sarebbe rimasta aperta ed una nuova fase di confronto e di elaborazione sarebbe stata necessaria con il concorso di entrambi gli schieramenti
Nonostante le forti diversità su punti fondamentali dalla legge sulla quale gli italiani sono stati chiamati ad esprimersi era dunque è evidente che il referendum non sarebbe stato risolutivo
E questo è un elemento sul quale una riflessione attenta sarebbe state utile e necessaria
Il carattere incompiuto da un'altra democrazia stanchi in questa difficoltà a definire con chiarezza i confini tra i momenti in cui si decidono le regole del gioco e le fasi in cui le maggioranze hanno il diritto dovere di mettere in atto i programmi di governo per i quali hanno ottenuto il consenso dei cittadini anche per un solo voto
Tenera confuse questi due livelli costituisce un danno gravissimo per la collettività
Speriamo che dopo questo voto referendario le forze politiche che si impegnino a tenerli distinti questi due questi due livelli e a riannodare sul terreno di istituzionali più di di un dialogo che guardi ai superiori interessi del Paese
Ma perché questo sia possibile occorre che si realizzi una premessa tanto banali in teoria quanto difficile da mettere in pratica
La definitiva e reciproca legittimazione tra gli schieramenti senza la quale la democrazia dell'alternanza destinata a restare immatura
E fondamentalmente instabile
Noi come forza sociale ci siamo tenuti fuori dalla parzialità dalla radicalità di una contrapposizione di cui abbiamo visto le insidie e i pericoli
Questo non significa che intendiamo rinunciare al diritto dovere di far sentire la nostra voce su questioni e temi che sono di un altro grande diretto interesse in quanto cittadini e in quanto organizzazione di rappresentanza d'impresa
La mortificante duplicata schematicità di un referendum su temi così complessi c'è imposto una sorta di presa di distanza da questa contrapposizione
Una presa di distanza che è fondamentalmente un atto di autotutela dalla nostra autonomia in quanto organizzazione ma che in nessun modo può essere scambiata per estraneità risparmio ai grandi temi della riforma istituzionale
Da questo punto di vista anzi dobbiamo tornare ad esprimere un disagio che abbiamo più volte manifestato questo disagio nasce dal fatto che nei dibattiti sulle varie proposte di riforma e ammodernamento istituzionale continua a non trovare posto il tema ruolo delle forze sociali
Ed è il modo attraverso il quale la loro rappresentatività incidere sui processi di governabilità di una società come la nostra
Continua cioè a mancare il tema della concertazione che in tanti in troppi continuano a scambiare come un'opzione politica ma che in realtà è uno dei capisaldi fondamentali della governabilità in una democrazia complessa
In questa società è in questa economia ragionare soltanto in termini di tradizionale ingegneria istituzionale
In cui tutto il pluralismo si riconduce al ruolo dei partiti è insieme un limite dell'idea stessa di democrazia ed una compressione inaccettabile dell'autonomia delle forze sociali e che viene di fatto negata
Questo si percepisce a maggior ragione nei meccanismi elettorale di tipo maggioritario che tendono ad una semplificazione talvolta davvero eccessiva dei processi decisionali
E qua non stava esprimendo un punto di vista negativo verso il maggioritario
Dico soltanto che la semplificazione degli schieramenti
Che esso comporta deve essere bilanciata da una maggiore attenzione al pluralismo sociale ed economico che è il sale di una società e di una democrazia moderno
E questo pluralismo deve avere un esplicito e chiaro riconoscimento istituzionale secondo noi deve averlo ovviamente attraverso la concertazione
Ribadisco una concertazione concepita come metodo cioè come forma di concorso alla governabilità e non come opzione politico
Perché tutto ciò sia chiaro noi aggiungiamo alla parola concertazione l'aggettivo progettuale
Anche e soprattutto per marcare le distanze da una forma di concertazione
Che si è venuta imponendo nel tempo e che si esprime di solito nella mediazione governativa del conflitto all'interno del sistema delle relazioni industriali
Nessuno nega che la definizione di punti d'equilibrio salariale normativo nella contrattazione sindacale rappresenti un prezioso contributo alla gestione del conflitto sociale
E quindi una base importante soprattutto per le scelte di politica industriale
Ma è un limite ed un errore gravissimo quello di far ruotare intorno a questa mediazione l'intero impianto della politica economica
In passato questa divisione parziale limitato della concertazione
Ha comportato gravi errori di politica economica di cui ancora oggi il sistema Italia supporta le gravi conseguenze in termini di perdita di competitività
Non solo la concertazione deve essere dunque impostata a tutto campo
Ma essa deve fondarsi su un chiaro impianto progettuale alla cui costruzione alle forze sociali devono essere chiamate a dare il loro contributo
Anche per misurare la coerenza delle loro scelte
Ovviamente nessuna confusione deve esservi tra il ruolo delle forze sociali e quello dell'autorità politica
Quanto più è trasparente ed approfondito sarà il metodo della concertazione tanto più evidente sarà la distinzione dei ruoli e delle responsabilità
La decisione finale spetterà sembra comunque l'autorità di governo
Ed intanto resterà in caso di dissenso il diritto al conflitto sociale da parte delle forze sociali nelle forme e nei modi che riterrà necessari per mobilitare la propria base far valere la propria capacità contrattuale
Una concertazione che abbia un respiro così ampio Haute aiuterà tutti a crescere e costruirà un formidabile incentivo a contenere e combattere le spinte di ricatti corporativi
Il grande nemico della concertazione è il collateralismo
E con esso tutto il vasto campionario di scambio politico elettorale e che niente Lara che questa forma di dipendenza delle forze sociali dai partiti e dagli schieramenti politici rende possibile e necessari
Il collateralismo è un grande ombrello al riparo del quale forze sociali tendono a dare il peggio di sé e comunque si sottraggono al salutare esercizio di mettere in relazione le proprie importazioni
E rivendicazioni con gli interessi generali
Nel fare questo discorso noi non partiamo allora dall'anno zero
Possiamo anzi dire che proprio il settore agroalimentare ha cominciato a sperimentare in questi anni gli effetti positivi di una concertazione progettuale
Lo ha fatto con fatica ovviamente perché ogni volta è stato necessario fare i conti con resistenze corporative che in tutti i modi hanno cercato di opporsi a questo nuovo importazione e che talvolta si sono saldate con le paure le ambiguità e l'indisponibilità al nuovo dei governi e delle forze politiche
Ma abbiamo sempre visto che alla fine la coerenza paga dei comunque issare una sorta di salvacondotto di fronte a manifestazioni ricorrenti di confusione di improvvisazione nei processi di governabilità
La determinazione nel portare tutto e comunque sempre sul tavolo di concertazione
Senza rinunciare alla mobilitazione sociale
è stata la carta vincente di una serie di battaglie che in questi anni abbiamo portato avanti per riformare radicalmente la politica agricola e per renderla spendibile in un progetto più ampio
Di ridisegno del comparto agroalimentare e di proiezione nella politica economica
Non ha bisogno di ricordare i successi che abbiamo ottenuto grazie a questa coerenza e grande lavoro di innovazione e modernizzazione che grazie ad essi abbiamo potuto impostare
Ma sappiamo che questi successi sono un prezioso e irrinunciabile punto di partenza
Per un'azione a più ampio raggio che ancora dobbiamo consolidare per dare l'agricoltura italiana un saldo impianto imprenditoriale e per fare del comparto alimentare
Investendo sulle risorse e sulle potenzialità deleteria del made in Italy
Uno dei settori trainanti della ripresa e dello sviluppo dell'economia italiana
Questo è il terreno sul quale ci dobbiamo ora misurare e sul quale dovremmo avere la forza e la capacità di aprire un confronto con il nuovo governo
Naturalmente il primo segnale chiaro di quale sarà l'orientamento di questo Governo sulla politica economica lo avremmo con il DPEF in occasione della preparazione di questo documento capiremo se ci si prospetta davvero un salto di qualità nella politica di concertazione
Non voglio parlare media avvisaglie negli indiscrezioni
Dobbiamo stare ai fatti
Siamo all'immediata vigilia di un passaggio che ci aiuterà a capire se con il nuovo governo la concertazione avrà o no il respiro che auspichiamo e che ci attendiamo
Capiremo senso tenderà a relegare la politica agricola in un ambito settoriale o se invece puntando sulle condizioni di filiera mostra di voler investire verso il comparto agroalimentare come propulsore propellente di una politica di sviluppo che abbia il respiro del medio e lungo termine
Questo lo capiremo molto presto e molto presto capiremo in che modo noi dovremo portare avanti la nostra iniziativa nel nuovo quadro politico
Voglio essere chiaro
Noi apriamo una seria linea di credito verso il governo presieduto da Romano Prodi
Per ragioni storiche obietti
Perché il suo primo governo con il suo primo governo è decollata sulla base del confronto che fu messa mentre Franco e dura la serietà di dare spazi e respiro istituzionale alla politica agricola poi implementata con l'istituzionalizzazione del tavolo agroalimentare
E successivamente perché lo abbiamo trovato come presidente la Commissione europea accanto a noi lungo tutto il percorso che ha portato alla fondamentale coraggiosa riformatrice
Però obiettivi da di giudizio non dimenticherò quindi dare atto al precedente governo e al ministro Alemanno di essere stati con noi interlocutori attenti e positivi
Per alimentare con continuità e con significativi dati di fatto la concertazione al tavolo agroalimentare
Crediamo dunque di poter dire in tutta franchezza che in questa fase nuova
Abbiamo il privilegio di poter dare ulteriore sviluppo ad una politica riformatrice il cui DNA ha passato a pieni voti e a più riprese la verifica di parte
E che spetta ora il presidente Prodi
E al ministro De Castro non sottovalutare il prezioso capitale che abbiamo faticosamente accumulato nell'arco di un decennio e sul quale intendiamo fermamente investire per una nuova e più ambiziosa stagione di cambiamenti e di riforme
Naturalmente ci attendiamo un salto di qualità
Non tanto ovviamente era la politica generale di concertazione perché ci sembra che il quadro politico sia ancora resti io a recepire le importazioni globale di effettivo coinvolgimento delle forze sociali nella politica economica
Ce l'aspettiamo però sul tavolo agroalimentare
Perché da un lato siamo consapevoli di poter mettere in gioco strategie vincenti e una forza contrattuale di tutto rispetto basate sulla credibilità dell'altro progetto e sulla capacità mobilità attiva del patto con i consumatori
Dall'altra crediamo che ci stiano creando le condizioni per un miglioramento netto del clima dei rapporti di filiera e per la realizzazione di sé agli accordi Tara agricoltura industria e distribuzione
Tesi a valorizzare il made in Italy in tutti i suoi aspetti qualificanti
Sia soprattutto creato un clima favorevole sul tema delle indicazione della valorizzazione dell'origine
Vista anche dall'industria non più come un limite alle politiche di valorizzazione della marca ma come un'occasione davvero rilevante ad una loro ulteriore qualificazione
Sono risultati questi frutto dell'aria nuova che sotto la spinta la Coldiretti si comincia a respirare in Europa dove il presidio del Copaco Genga
Approvato quasi all'unanimità e quando dico quasi senza per fortuna quei Paesi che non hanno l'agroalimentare
Perché non poteva essere altrimenti negati l'anno e non c'era
Non poteva essere altrimenti perché magari l'Olanda ce l'ha in mano ma non trasparenza per cui non diciamo anzi forse è una fortuna che ci sia
Un'approvazione a maggioranza che fa dei distinguo su delle importazioni di moralità di qual è il medico idriche si vuole il ma la fallimentare che si vuole in euro per cui anche questa approvazione di testata
A stragrande maggioranza senza due consensi
Di fatto non fa altro che rafforzare la posizione
E allora io dico che
Nella futura legislazione comunitaria è stato provato in materia di etichettatura degli alimenti occorre prevedere è stato deciso soprattutto per i trasformati un'indicazione obbligatoria dell'origine dei prodotti agricoli impiega
Non è una cosa di poco conto
Qualche anno fa c'era chi sperava che ogni volta nuovi subisce nuovi importazioni di un'Europa che è vecchia
Che è superata infatti da tutte le situazioni che accadono tutti i giorni degli anni oggi noi possiamo vantare invece il fatto di avere cambiato questa tendenza anche se a prima delle una deliberazione vide categorie di rappresentante della cooperazione ero arrivato importantissima che partita anche da un'altra battaglia popolare
Una battaglia fortissima democrazia
L'ha fatta lei non è costata niente ai cittadini ma che è rivolta soprattutto ad Ali la trasparenza e la sicurezza degli alimenti e che qua non ha trovato lungo la strada tra lo diceva anche ieri a un'Assemblea nessuno contrario Paolo interrogare semmai
Tutti quelli che andrà a sfidarsi contro quella che poteva essere un'azione trasparente no quante poiché si parla di rigore di trasparenza il tuo Paese
No noi abbiamo fatto una politica di rigore trasparenza sugli invece di rigore e trasparenza sono le zone de delle delle norme che possono portare veramente soddisfazione certo oggi possiamo anche vantare che c'è un'aria nuova un cambiamento in atto e che a livello comunitario se non si prende questa strada eh io vorrei come fanno capire quando intende indicazioni geografiche anche all'interno del Buttiglione sia l'indagine
Se non si ha questa che all'importazione depositate nella maniera alta e non da Renato una declinazione forte
E molte delle rate Naba di rata e non trovare la modalità con la quale veramente una volta per tutte si dipende fino in fondo anche produttore la contraffazione
La credo che qua
Sì è un grande risultato ci atteniamo quindi che il nuovo governo come i precedenti assalti a cogliere le opportunità e i segnali di modernità che si aprono per il made in Italy con la nuova cultura della sicurezza alimentare e si faccia promotore sostenuti ore
Nell'Unione Europea delle sette di avanguardia fatte dalla legislazione nazionale sull'obbligo di indicare luride gli alimenti in etichetta partirà i provvedimenti sulla passata di pomodoro e del pollame
C'è troppo un'abitudine anche qua a dire che dobbiamo stare in vietati a cui da nove l'ho detto prima noi siamo in Europa dice che dobbiamo siamo tenuti a cambiare le regole che non funzionano che non difendono le imprese che operano dico a maggior ragione le imprese no perché operano in un sistema di questo genere l'ha rovinata
Non ci attendiamo che il DPEF raccolga gli stimoli che vengono da un comparto che gli economisti più attenti considero un formidabile punto di forza per la competitività del sistema Italia sia in Europa che nel mercato globale
E che ne assecondi le potenzialità la crescita e lo sviluppo attraverso una serie di misure strutturali che noi abbiamo già indicato nel nostro piano di attuazione le politiche di remunerazione
Misura che riassume in quattro punti
Misure di attuazione della politica di connazionali della PAC permettere l'impresa agricola in condizione di cogliere tutte le opportunità che i provvedimenti sui due versanti
Le aprono e per combattere le situazioni di rendita quando dobbiamo mai stancarsi di battere questo parte noi dobbiamo pretendere di spiegare bene l'applicazione della par nella sua opportunità
Noi dobbiamo avere il coraggio di essere i primi ad applicare queste riforme perché siamo stati quelli che le han voluto
Per cui di conseguenza ogni volta li dobbiamo mettere come finché non si avvalgono tutte come uno degli elementi fondanti
Le riforme Interfax non sia abbiamo ottenuto insomma un grande vantaggio neurologico giocarle anche negozio bisogna applicare
Siamo il Paese che è riuscito per primo ad applicarle anche in Europa qualcheduno deve ancora farlo però siamo oggi nelle condizioni di Moffa nella bontà di questa applicazione
Un pacchetto di misure di carattere strutturale Tito ad affrontare le situazioni di crisi di mercato determinate da strozzature nel processo di filiera che bruciano valore tolgono potere contrattuale prototipo italiano
E determina una situazione di squilibrio della struttura dei costi di scandalosa disparità nel processo di formazione dei prezzi
Noi tra tenteremo di inserire anche qua nel DPF alcuni di questi punti perché ovviamente l'abitazione a parte non c'entra nel DPF ma le misure che riguardano l'investimento nato pelle sì come quelle e che portò allora a creano
Quelle situazioni di investimento sull'in partiture e sulla valutazione dei prodotti in modo tale che veramente si crei valore misure di politica economica tesa ad incidere sulla struttura dei costi d'impresa
E se da un lato
Debbono togliere all'impresa agricola gli svantaggi competitivi determinati dalle arretratezza di natura infrastrutturale logistica di trasporti dalle rigidità della politica energetica e dall'altro lato devono rendere disponibili all'impresa servizi creditizi finanziari assicurativi di maggiore efficienza e accessibilità
Quarto progetti di distretto
A prevalente o parziale vocazione agroalimentare relativamente a modelli di sviluppo locale che possono essersi miliardi al concetto economico e giuridico di distretto
Una ripartenza rapida ed efficace dei lavori a tavola movimentare dunque quanto mai necessaria ed opportuno
Ci attendiamo che il nuovo governo lo faccia in sintonia e contestualmente al varo del DPEF
Che deve saper raccogliere gli stimoli sulle citazioni di cui prima ho parlato e sui quali si va qua cumulando un'ampia area di consenso e di convergenza tra i soggetti della filiera
Avviare il dialogo serrato su questo terreno
Appare come la condizione indispensabile per affrontare con credibilità e forza propositiva gli impegni che ci attendono sia sul fronte internazionale il negoziato WTO soprattutto il nuovo round comunitaria soli OCM del vino all'ortofrutta sia sul fronte regionale con il varo dei PSR che potranno essere un'ottima occasione per far decollare la concertazione a ragionare a partire da un'utilizzazione intelligente lungimirante delle risorse destinate al secondo pilastro della PAC
Per quanto riguarda i negoziati WTO si è visto come sia stato importante
Arrivare
A questa nuova e forse decisiva fase potendo contare sulla credibilità di un impianto di politica agricola Rope che può essere agevolmente difesa dall'autorità europee in sede negoziale sia nel confronto con gli Stati Uniti che pongo dei paesi in via di sviluppo come India e presi
Quanto all'intero gli appuntamenti sulla PAC e noi dobbiamo assumere un atteggiamento di grande coerenza rispetto alle scelte cardine la riforma fiscale
Lo possiamo fare in un solo modo abbiamo ribadito anche un Consiglio nazionale fatto a Bruxelles dove è stato presente lui in sede internazionale il ministro attuale ministro De Castro con il quale abbiamo messo su cui da subito in chiaro questi ponti
Dando esempio di rigore di onestà intellettuale nell'applicazione corrente la riforma della politica agricola e dimostrando nei fatti che stiamo lavorando sia nel senso dello sviluppo del sistema delle imprese agricole sia nel senso della rigenerazione dell'agricoltura
Il che significa che dobbiamo investire sulle sette qualificanti la riforma in particolare disaccoppiamento modulazione
E mantenere una forte attenzione critica verso le distorsioni e vecchie e nuove che lasciano spazio a rendita e assistenziali
I dati dell'esperienza di questo primo periodo di attuazione ci conforta soprattutto per quanto riguarda l'utilizzazione delle possibilità di sviluppo d'impresa che sono legato ancorato ricorso al disaccoppiamento sappiamo bene che il disaccoppiamento è un'arma a doppio taglio
E che è una sua utilizzazione furbesca anche da parte di piccole minoranze
Può gravemente screditare agli occhi dell'opinione pubblica la validità della riforma fiscale del percorso di incentivazione dell'imprenditorialità che essa prefigura in agricoltura
Ma siamo ben consapevoli che una scelta coerente rigoroso del disaccoppiamento che è per sua natura transitoria costituisce una grande irripetibile chance di sviluppo di un'agricoltura di qualità capace di cogliere due obiettivi fondamentali
Dare alle imprese agricole la possibilità di essere davvero competitive sul mercato ed efficace credibile e la gestione ecosostenibile delle risorse dell'ambiente e del territorio
Nella fase che si apre a livello europeo con l'avvicinarsi delle decisioni sugli OGM per vino ortofrutta dobbiamo dunque essere coerenti con questa impostazione e di portare a livello comunitario le sensazioni positive l'esperienza che abbiamo avviato in Italia
Non senza dover fronteggiare resistenze burocratiche e corporative che abbiano avviato in questa prima fase di attuazione della riforma
Abbiamo da un lato la dimostrazione che di logoramento è percepito come una vera chance dell'impresa e dall'altro che sopporta automaticamente in trasparenza i comparti in cui si applica sono questi gli obiettivi che dobbiamo assolutamente perseguire anche per il settore del vino e dell'ortofrutta che come ben sappiamo sono tra i più qualificanti del medico
Non è difficile rendersi conto che un handicap per l'Italia dovrà affrontare questi due CM così importanti per la sua economia fuori dal quadro generale della riforma che questo non deve più avvenire il futuro ma proprio per questo ci attendiamo un comportamento forte e determinato da parte del governo italiano il negoziato che prenda non pochi punti di difficoltà
Come si vede in alto disegno di concertazione progettuale pianissimo innesto fondamentale del tavolo agroalimentare deve necessariamente dispiegarsi su più dimensioni e diversi livelli istituzionali
Da quello globale a quello europeo nei negoziati e nelle politiche internazionali a quello regionale e territoriale sul piano nazionale
Occorre inoltre che parta seriamente la concertazione a livello regionale
E che è territorio e territoriale laddove essa in questi anni avrebbe dovuto maggiormente qualificati il carattere imprenditoriale delle scelte e che invece di in troppi casi continua ad alimentare flussi di assistenzialismo e direi noi crediamo che i PSR i cosiddetti piani di sviluppo rurale siano un banco di prova molto importante per dimostrare che la nuova PAC viene applicata con lungimiranza e rigore in funzione del K di tariffe Tibet dell'impresa di dare valore aggiunto al perito
Ci sono diverse scuole a questo proposito
La più inaccettabile delle quali sostiene l'opportunità che queste risorse siano distribuiti indiscriminatamente di fatto come integrazione al reddito senza effettive verifica della loro efficacia sul piano strutturale dello sviluppo
Questa tesi che trova rispondenza nel modo piuttosto sbrigativo con il quale viene deciso l'impiego delle risorse in alcune regioni alimenti è legittima una tesi opposta che noi naturalmente respingiamo al mittente quella secondo cui è inconcepibile che questi fondi siano di esclusiva pertinenza
I PSR devono invece essere coerenti con obiettivi di sviluppo ed ammodernamento dell'impresa e di maggiore competitività del territorio
Noi siamo convinti che questa sia per la Coldiretti e per le sue federazioni regionali
Un vero banco di prova un'occasione per dimostrare la serietà delle scelte relative al secondo pilastro ma anche un'occasione forse unica per ancorare
All'attuazione di questi piani l'avvio di una politica di concertazione regionali in cui possiamo dimostrare che la pertinenza regola di queste risorse è inattaccabile
Perché è ampiamente legittimato dalla loro finalizzazione ad investimenti e ad interventi struttura
Non si può sfuggire il fatto che l'accettazione di piani che fanno ricorso ai sussidi a pioggia è l'anticamera della loro futura eliminazione
Ce lo facciamo ciò diamo ragione a quanti vogliono questo fatto qua e credo che veramente quando parliamo allora di questa grande opportunità cioè di realizzare sul territorio attraverso i PSR i PSR la prima impostazione di fondo il profilo progettuale che da allora dimostrazione di creazione di valore dell'diventa per noi la carta vincente come opportunità soprattutto la dimostrazione che lo sviluppo rurale è un obiettivo non perseguibile
In realtà noi siamo convinti che concedono sviluppo rurale vada superato in sede comunitaria e che adesso De Falco sostituisse un concetto più pertinente di apporto dell'impresa agricola allo sviluppo dell'economia territoriale
Nella quale la vocazione agroalimentare avrà ambientale pienamente completamente lo sviluppo armonico delle aree urbane specialmente di piccole e medie dimensioni
Sei ridente che non possiamo attenderci neppure a medio termine un'innovazione così significativa nel linguaggio della cultura comunitaria non di meno emendato interesse ragionare come se essa fosse davvero immediatamente realizza e questo perché abbiamo un bisogno vitale di accelerare i tempi della valorizzazione delle potenzialità molti funzionari dell'impresa agricola dando ad essa la possibilità di offrire prodotti e servizi effettivamente competitivi sul mercato
E visibilmente rispondenti all'interesse collettivo
L'impresa multifunzionale termine oltre a internalizzare alcuni processi che in genere affida all'esterno e che invece tendono a costruire Teresa un fortemente
Questa dei PSR dunque una carta importante che dobbiamo giocare come capacità innovativa e con grande determinazione
è chiaro che questo lo possiamo fare tanto meglio quanto più abbiamo maturato una capacità di lettura ad ampio spettro dei problemi del territorio e siamo in condizione di sopportare il sistema d'impresa in quello che si impone come ulteriore passo avanti
Sulla strada della rigenerazione
Misurarsi con questa nuova impostazione significa aprire davvero il capitolo di un rafforzamento dell'alta capacità di presidio organizzativo
Che innalzando la qualità in altri servizi ci porta a trovare prima di tutto sul territorio quelle risorse quelle competenze quelle motivazioni di cui abbiamo vi talmente bisogno per affiancare l'impresa Vadacca
A questo fine sono dirette gli obiettivi del progetto di crescita organizzativa del sistema di Coldiretti che si caratterizza per un insieme di fattori quali la coesistenza della indivisibilità del momento dalla Printemps a quello dei servizi
La coesistenza del momento decisionale centrale e quella di autonomia territoriale
La solidarietà tra le strutture perseguita mediante l'erogazione dei flussi finanziari
Naturalmente queste sono indicazioni metodologiche che saranno arricchite di articolati piani operativi ci darà vita a un team di apportò per ogni singola realtà regionale che dovranno tra l'altro monitorare costantemente i processi di implementazione della cultura d'impresa
Sia sul versante del progetto di Campagna Amica sia sul versante della gestione dei servizi affidati nel tema dell'impresa
Qua abbiamo avviato veramente un sano lavorò che posso dimostrare che oggi ci sono tutte le condizioni perché di una fatto sistemi perché abbiamo realizzato e che poi anche attraverso il bilancio che esamineremo possiamo constatare che di bilancio oggi sempre di più diventa sostanza nuova lo la lettura dei numeri ma la lettura di iniziative di azioni politiche che abbiamo messo in campo
Volte veramente a dare competitività sistema alla nostra macchina dei servizi che la chiamiamo macchina d'impresa
Perché solo così possiamo essere efficienti crearla solidarietà solo così possiamo creare condizioni di intervenire investire
Da dove non si è efficienti per una serie di motivazioni fortemente consolidate ma dove si può essere più esigente proprio debito
Credo che noi da questo punto di vista un lavoro che ha avviato da dopo la riunione con i presidenti di Napoli per arrivare all'impegno che abbiamo assunto con i lettori a Bologna da lì abbiamo fatto avviato un lavoro interno
Che veramente passando dalla giunta esaminerà allora la buddista operativo le cose che si dovranno realizzare in fretta alcune sono già partite altre rientrano in questo piano ma certamente un piano operativo che va veramente oggi nelle condizioni di forza che abbiamo a ad investire per il futuro
Noi dobbiamo avere il coraggio di investire per il domani dobbiamo essere pronti adesso è un'organizzazione che sta al passo e davanti all'impresa diciamo di dobbiamo farlo
Per farlo allora dobbiamo modesta operativa
Passare attraverso queste fasi dobbiamo chiudere le situazioni che si trascinano e che vi comunicherò anche attraverso
Diciamo lettere perché ovviamente ci siamo dando dei tempi che
Da questo punto di vista possono mettere fine a delle situazioni e e a partire dal due mila sette di quanti entrano nel sistema idrico partire da dal due mila sette con un'icona se vogliamo anche qua sistema a livello nazionale
Dei Caf perché questo si sta è stato deliberato una serie di provvedimenti che oltre a quelli come dicevo prima di investimento vanno a completare un processo che oggi è nelle condizioni di impegno che ci siamo dati
Nell'impegno che ci siamo dati
Noi quando siamo stati del dopo congresso abbiamo avviato fin da subito perché ce ne sono le condizioni per tipo di qualcosa
Noi dobbiamo allora ecco con coraggio affrontare tutti insieme perché quello che ha voluto ribadire qua intermedi con penalità ricordato tante volte ho detto mette in evidenza che non c'è un centro una birreria non c'è la Coldiretti
E che tutti siamo sullo stesso piano che tutti dobbiamo concorrere a partecipare da dove sta facendo questo tipo di lavoro a sentirsi parte integrante di quel procede nessuno escluso non è che si tratta di una ragione allora immenso ma io me ne guarda si tratta di un sistema che dobbiamo toccare che diciamo investe tutta la cooperazione
Abbiamo Tonga molto da fare ma il carattere veramente stimolante della rigenerazione zeppo ad aver trovare strade sempre nuove intrecci d'impresa che rappresentiamo della collettività dei consumatori che sono in atto i veri grandi alleati in questa battaglia per un nuovo modello di sviluppo che trova consensi sempre più hanno dobbiamo saper crescere come organizzazione in funzione delle aspettative che ci sono creati nei nostri confronti e di quelle che noi abbiamo imparato a coltivare per i nostri spesso c.t.
Ma di una cosa possiamo star certi tanto più si allargano i nostri orizzonti tanto un saldo il nostro insediamento sul territorio
Qui stanno le radici ma anche in futuro di Coldiretti
Ecco come diciamo avrete capito io ho voluto inserire
Così anche per un discorso del Libardo dopo sia il punto due che il punto quattro che può riguardare l'aspetto delle azioni le attività territoriali e operative organizzative in modo tale che ci sia allora adesso la lettura del bilancio e che poi si facciano anche qua non so perché il dibattito lo facciamo dopo no tutto insieme
Da questo punto di vista come abbia fatto ad alta voce
Però di seguire questo schema perché è vero che siamo tutti punti ma io direi di fare un lavoro che in qualche maniera metta tutti quanti tutti insieme perché come dicevo prima c'è parte integrante e nella nel bilancio consuntivo ma che preventivo ma soprattutto in quel programma che vi ho annunciato in modo che Chicchi rintervenire abbia tutto il quale insomma carciofo a suo favore grazie
Si chiude
A
No