Lo sviluppo delle bioenergie: il ruolo dell'agricoltura e delle imprese agricole

In servizio calore
Ci piace definire questo tipo di situazione
Con una parola energiche Ciccio
In passato si facevano i caseifici per dare maggiore valore aggiunto per esempio all'arte
Oggi possiamo pensare di fare un impianto ad di biogas
Magari siccome l'impianto di biogas per essere interessante di avere una certa dimensione quindi può riunire più di un'azienda agricola e quello diventa di fatto una NRG Fitch che fa dell'Energia soprattutto di tipo elettrica
Poi abbiamo l'altra famiglia
Di filiere centrate su sistemi agricoli industriali che sono sostanzialmente le filiere basate sulle medie e grandi centrali per la produzione di energia elettrica oppure per la produzione di biocombustibili
In questa seconda famiglia l'agricoltura tende a continuare il lavoro che ha sempre fatto cioè produrre della materia prima base che poi viene trasformata da un sistema industriale
Anche se ovviamente non si può escludere che l'agricoltura possano raggiungere un livello organizzativo tale da mettere in piedi in prese di questo tipo ma
La cosa è abbastanza difficile
Vediamo di fare una carrellata di queste filiere sintetica ovviamente
La prima il primo esempio nella filiera legno Energia ecco in queste diapositive partiamo sempre dalla superficie dall'agricoltura è chiaro che queste cose si possono fare in diversi modi partendo dal bosco utilizzando cascami proveniente da diverse origine oggi la giornata mi sembra più centrata sull'agricoltura quindi qui facciamo riferimento più alla produzione agricola in modo da avere anche una unità specifica letta no e quelle di appositi vedi riportano dei numeri che gli consentono di fare i primi conti quindi io posso pensare secondo questo schema
Ho appena finito di dire che le varianti possono essere tante comunque partiamo da coltivazione per esempio di legno produzione Licci patto trasformazione di cippato in energia termica da trasformare in energia elettrica abbiamo le tecnologie anche per accontentare piccoli numeri recupero di Energia termica per riscaldamento degli edifici che l'impiego più proficuo per in termini economici per questo tipo di applicazione
Vedete che da un ettaro si possono ricavare allo stato attuale dall'attenta circa sei mila kilowattora elettrici
Sapete che il chilowattora elettrico se sommiamo il valore dell'Energia
Valore base dell'energia più il certificato verde in prima approssimazione possiamo pensare a zero virgola quindici euro il chilowattora
Quindici centesimi facendo una moltiplicazione avete un'idea di che cosa può rendere lettera con una filiera di questo tipo in più
Come secondo indice avete anche con recupero di calore perché l'ipotesi di questi esempi è quello di fare da la cogenerazione
Quanta superficie possiamo far riscaldare in termini di abitazione
Questa filiera può essere affrontata dall'azienda agricola oppure da più azienda agricola messe messi insieme
Un'altra filiera che avuto sempre dalla prima famiglia
Sta suscitando parecchio interesse
E la cosiddetta filiera ogni ogni regia io posso pensare di coltivare una oleaginose
Lula Ginosa sostanzialmente
Spara emerga ottenendo un olio
L'Oglio può avere due direzione può essere venduto all'industria per la trasformazione in biodiesel e li vedete l'indicazione sulla produttività oppure inviato a un gruppo elettrogeno per la produzione di elettricità
Abbiamo anche un coprodotto il pannello di estrazione che può essere impiegato per finalità zootecnica e questa sarebbe la massima valorizzazione oppure potrebbe essere impiegato per anche lui per scopi energetici come combustibile solido fra la valutazione più bassa
Vedete il livello di produttività elettrico e molto cambia molto perché dipende da le dimensioni del del nostro sistema il tre mila kilowatt alla ha riferito a un gruppo elettrogeno circa trecento kilowatt
Il cinque mila chilowatt elettrici per ettaro sono riferiti a potenze già dell'ordine dei due tre megawatt cioè quindi motori un po'un po'più grosse
Un'altra filiera del primo tipo sulla quale riteniamo ci siano delle forti prospettive di crescita e quella d'appello partiamo sempre da un materiale ligneo cellulosa ecco
Otteniamo questo combustibile che sono di cilindretti
Che vantaggio danno questi cilindretti o pastiglie forse italiano più corretto dire così pastiglie di legno
Questo è un combustibile standard
E che consente molte applicazione sia a livello di impianti medio-grandi e nella figura vedete una caldaia normale ad olio
Alla quale è stato applicato un bruciatore appellati
Di una certa dimensione
E poi esiste il mercato di piccoli dispositivi di combustione in Italia non ci siamo leader probabilmente a livello mondiale per la produzione di questi piccoli dispositivi di combustione sul pellet ne produciamo Giacomo qualcosa come cento mila pezzi all'anno sono cose che si diffondono perché è il singolo che prendono la decisione quindi compra pensate che l'ultimo inverno con la vicenda del gas naturale ha dato proprio un piccolo di vendite a questo tipo di dispositivi cioè un qualche cosa che si riflette subito sul mercato con una velocità enorme
Ed è probabilmente questa filiera e la meno conosciuta
Quindi noi vediamo una grossa
Una grossa prospettiva di diffusione di questo
Di questo mezzo
Nella diapositiva per l'affare nero da un serbatoio per l'Italia da interrare
Progettato in in Germania e costruito alle porte di Milano
Tornando indietro da un ettaro possiamo produrre circa dieci tonnellate di materiale che possono servire per il riscaldamento di circa trecento metri quadri di edifici
Il prezzo all'ingrosso a livello italiano e dell'ordine dei centotrenta centoquaranta euro alla tonnellata già vi dà un po'l'idea e anche più
Adesso dipende sempre dal concetto all'ingrosso perché che si dà a questa parola
L'ultima filiera che consideriamo nel campo nella prima famiglia e quella del biogas
Noi partiamo da sostanze di diverso tipo deiezioni animali oppure cascame li vedete delle mele avariate
Se si riesce a capire oppure possiamo partire da materiale vegetale
Utilizziamo un reattore
Per svolgere della fermentazione anaerobica
Otteniamo un gas
Dal gas produciamo energia elettrica eventualmente se siamo bravi possiamo recuperare dell'energia termica sicuramente da un punto di vista energetico questa è la filiera più promettente in termini di produzione elettrica
Voi vedete che c'è la prospettiva pensando di utilizzare materiale vegetale cosa che si incomincia a parlarne adesso quindi l'idea è quella di coltivare
Delle specie magari apposite stiamo parlando di mais stiamo parlando di Sordi magari sviluppati ci ci sono le grosse case stanno già lavorando su questo concetto
Si possono produrre dagli otto mila che è una cifra bassa per questo tipo di impianti
E si possono arrivare a quindici mila e oltre kWh all'ettaro che cominciano a essere cifre importanti
Vediamo degli esempi delle filiere industriale la più nota è quella che si basa sulla o dovrebbe basarsi sulla produzione di un materiale combustibile
Prodotto dall'agricoltura
Da una serie di trasporti poi possiamo avere una soluzione quella che indicata con a cioè l'impiego di centrali medie tanto per dare delle indicazioni dieci quindici megawatt elettrici
Questa soluzione ha avuto un certo sviluppo a livello nazionale abbiamo abbiamo presenti circa una trentina di piante di impianti per circa un trecento megawatt
Oppure è questa la soluzione dalla quale si parla meno che all'estero si parla di più andare co-combustione dove esistono con in grosse centrali a carbone
Chiaramente la soluzione di siccome
è caratterizzata da alti rendimenti di conversione perché sono grosse centrali e quella che in prospettiva potrebbe dare di più
In termini energetici li avete delle indicazione di a livello di livello di numeri
Biocombustibili se ne parla molto biocombustibili sono sostanzialmente due il biodiesel quindi noi partiamo da coltivazione oleaginose
E attraverso la l'ottenimento dell'Oglio prima e l'esterificazione otteniamo questo biocombustibili molto noto a livello italiano
Oppure possiamo pensare che i le proposte di riconversione di diversi tutte Rifici si basano su questo nell'utilizzo dell'olio in conosce motori
Questo rientra un po'in quella come concerto nella filiera Kamo visto Oglio Energia
Il biodiesel può essere aggiunto
Ai ai normali combustibile oppure dovrà essere utilizzato puro vedete leghisti livello di produzione nel possiamo pensare di produrre circa una tonnellata per ettaro di questo combustibile che in termini di litri son circa mille litri equivalenti di gasolio
L'ultima filiera e quella dell'etanolo che sicuramente la filiera sulla quale siamo più impreparati
Dobbiamo partire da una coltivazione sosta zuccherina o a mendace
Passare attraverso la fermentazione alcolica produrre la col che può essere a diversi gradi di purezza può essere trasformato per essere mandato alla trazione
Un'alternativa dalla quale non si parla è quello di utilizzare dell'alcol anche per piccole turbine cioè per fare della cogenerazione diffusa
Ma con un materiale rinnovabile
Vedete che le produzioni sono consistenti non possiamo pensare di arrivare a cinque sei metri cubi di etanolo per ettaro equivalgono a circa tre mila quattro mila litri di benzina
Quali sono i problemi i problemi sono che si tratta di un processo energivora quindi vince
A nostro modo di vedere chi produce una coltivazione che produce anche dalla biomassa
La barbabietola non produce biomassa la spegniamo ci rimane un residuo delle
Le fettucce che sono poche a livello Massico se voi andate in Brasile si usa la canna
La canna rimane una volta estratto il sugo rimane la parte legnosa
E quella ecco e quello che fa la differenza fra i loro sistemi e il nostro con la parte l'ignoto che rimane noi facciamo fronte ai fabbisogni energetici di processo e in più si produce
Del del dell'energia elettrica
Quindi
L'idea giusta dovrebbe essere qua di considerare una coltivazione che dà anche biomassa un'alternativa per noi potrebbe essere Sorgo zuccherino e poi c'è anche il problema delle Borland
I sistemi che oggi vengono proposti si basano a livello di riconversione delle superfici si basano sull'uso di cereali
Tenete presente che ogni metro cubo di alcol voi avete sette otto metri cubi di Borland cioè quel sito dalla distillazione
Nei nelle filiere che vengono proposte queste vengono completamente concentrate quindi evaporate per ottenere un materiale di interesse ventottenne ecco quindi oltre alla distillazione un altro
Processo molto energico Rho
Nel caso non siamo nelle condizioni di far questo abbiamo questo materiale che dobbiamo destinare la logica dovrebbe essere quell'andare all'utilizzazione agronomica
Quindi un processo non semplice anche perché richiede grosse dimensioni vediamo un po'alle considerazioni di fondo velocemente
Qual era la difesa di la filiera più vantaggiosa e difficile è impossibile dire qual è la migliore delle filiere che Dio sinteticamente illustrato abbiamo visto che esistono due grosse famiglie
Infatti la specifici le le i fattori che incidono sono numerosi
Innanzitutto la produzione agricola che dipende dal suolo dalle precipitazione quindi la scelta di una coltivazione a ad una coltivazione di dipende da considerazioni sito specifiche e non non devo spiegarlo voi
Poi c'è sempre un fatto che viene sempre trascurato che quello del trasporto dello stoccaggio del materiale che incidono esistenza o meno di stoccaggi esistenza o meno di strutture logistiche
Un altro grosso fatto è l'esistenza di utenze termiche cioè laddove io riesco a trovare delle utenze termiche interessanti posso pensare avrà maggiore successo per far partire delle filiere
Ma queste utenze Terni che non sono così diffuse come si pensa
Poi ovviamente incidono le
I rendimenti di conversione e anche
Il problema delle emissioni gassose per esempio nel nord Italia uno dei grossi problemi che avremo nella diffusione delle piccole filiere magari basata sul pelle e quello del controllo delle missioni gassose
Cioè ci sono i vari apparati che seguono la qualità dell'aria cioè vedono con sospetto la diffusione di queste filiere per problemi di controllo soprattutto delle polveri
Aspetti economici
Le filiere più interessanti da questo punto di vista son quelle della prima famiglia cioè delle filiere centrate sull'azienda agricola la sua delegazione in questo caso noi abbiamo post abbiamo possiamo rilevare tante storie di successo che si basano quasi sempre sull'utilizzo
Dei certificati verdi e su un impiego ragionevole del calore che viene Bino male sempre coprodotto
Vedete che la produzione lorda vendibile possono variare tra i seicento e i mille cinquecento euro all'ettaro e anche più presente nel caso del biogas che sono cifre interessanti che possono far partire del questo tipo di attività effettivamente diciamo che oggi ci riescono i più bravi e abbiamo dei problemi normativi da risolvere nel caso delle filiere centrate sui sistemi agricoli industriali invece le cose a nostro modo di vedere sono un po'più tristi
Le produzione lorda vendibile quindi pensiamo alla produzione di biocombustibili oppure alle grosse produzioni di biomassa per grosse centrale
Attualmente le tele vip possono variare fra quattrocento e seicento euro all'ettaro d'altronde l'accordo che era stato firmato tra assorbito diesel
Alcune organizzazioni agricole prevedeva un riconoscimento di centottanta euro sui semi di girasole alla tonnellata la produzione media di due virgola cinque tonnellate fatta la moltiplicazione sono quattrocento euro che purtroppo queste cifre
Non accontentano nessuno
Stando le cose come sono non intravediamo grosse possibilità di decollo a meno che non si voglia proprio promuovere lanciare una politica appositamente mirata per queste per queste queste queste filiere quali possono essere passiamo alla parte propositiva
Nel caso delle filiere centrate sull'azienda agricola cioè le filiere corte quelle
Gli aspetti che vediamo da migliorare sono quelle relative alla Spielberg stabilità nel tempo della tua riforme di certificazione per fare degli vedi incentivazione
Per fare degli esempi pratici bisognerebbe pensare probabilmente ad una rimodulazione della normativa dei certificati verdi in modo da promuovere le taglie più piccole e rendere più stabile nel tempo il valore con la il valore del certificato stesso quello che è stato fatto un po'per il fotovoltaico
Il maestri in questo senso sono i tedeschi quando loro hanno messo la Germania dell'Est anche lì si sono posti il problema di cosa far fare all'azienda agricole da Vespa hanno lanciato il biogas per lanciare il biogas hanno inventato una formulazione di certificato verde dalla durata di vent'anni che va a premiare le potenze più piccole
E in questo modo come sapete si sono diffusi qualche migliaio di impianti e quindi il certificato verde che non è nato per l'agricoltura dovrebbe essere pensato per in qualche variante anche per l'agricoltura
Dovremmo se siccome ci sono forti aspettative su molti virtuosi questi impianti di teleriscaldamento a biomassa al teleriscaldamento intendo più cogenerazione insomma da solo prendete le un po'nel senso generale queste cose
Sicuramente bisognerebbe pensare alla rimodulazione della normativa dei titoli di efficienza energetica soprattutto in connessione con i certificati verdi ci sono delle regole andrebbero anche qui un po'riviste per favorire questo tipo di sviluppo e poi andrebbe fatto un grosso lavoro di semplificazione adeguamento della normativa esistente vi faccio solo un esempio
Se noi produciamo livello aziendale dell'Oglio
L'olio ce lo utilizzasse in un motore le difficoltà che io sono le seguenti i servizi gli uffici UTF provinciale ognuno la pensa a loro modo
Non c'è uniformità Davis divisione chi mi vuole applicare l'accisa per la cogenerazione chi mi vuole applicare l'accisa piena
E così via dicendo cioè ci sono dei problemi interpretativi cioè tante cose non sono considerate nella legislazione
Se andiamo a parlare con i settori ambienti provinciali tante cose non esistono nella regolamentazione quindi ripartono i dubbi cioè andrebbe fatto un grosso sforzo di rivedere la normativa non sto dicendo cambiarla
Di rivederla per considerare anche i casi che abbiamo visto prima nel caso delle filiere agro industriale
Siccome il problema di fondo è che la nostra agricoltura
Io magari lo dico delle cose un po'ma sono risapute la nostra agricoltura non è competitiva rispetto al mercato internazionale
è necessario ricorrere dei meccanismi obbligatorie stiamo pensando soprattutto all'incorporazione dei biocombustibili nel carburanti il diesel per la trazione e la benzina la legge ottantuno del due mila sei
Va in questa direzione
Il problema è quella di fu fatto se la decisione è quella di produrre
Dio carburanti con l'agricoltura nazionale dobbiamo sicuramente mettere a fuoco una serie di
Chiamiamoli decreti attuativi di regole che effettivamente vanno in quella direzione
Alcune considerazione su questi sistemi agro industriale per la produzione di biocombustibili
A livello italiano abbiamo sicuramente una buona esperienza anche se non abbiamo mai fatto partire la filiera dalla nazionale nella sua interezza il bio di poco più di sette abbiamo fatto fino adesso due trecento mila tonnellate
Praticamente è stato fatto con olio importato
Nel caso invece dell'etanolo l'esperienza molto più ridotta anche per quei problemi che sinteticamente probabilmente malamente io esposto prima
Quindi il concetto quale che se effettivamente si decide per l'uso dei biocombustibili di origine domestica
Dovremmo attivare una serie di corporazione tra i diversi settori dell'industria petrolifera industria agricoltura e così via dicendo per trovare delle soluzione anche perché occorre una programmazione per mettere in piedi un impianto per la produzione di alcol ci vogliono almeno con due tre anni quindi non sono cose non è un interruttore che posso spegnere o accendere cioè abbiamo bisogno di un disegno di una programmazione
Ultima considerazione
Non stiamo parlando di forme incentivanti certificati di titoli di efficienza energetica
Incorporazione obbligatorie che alla fine vanno ad aumentare il costo dell'energia cioè chi paga cioè alla fine siamo sempre noi è l'utente
Chiaramente da questo punto di vista andrebbe fatta una corretta informazione cioè dobbiamo essere consapevoli di questa cosa anche come utenti
D'altronde le motivazioni non mancano
L'energia verde è più cara ma è anche più stabile cioè costa un po'di più ma probabilmente nel futuro aumento di poco perché ha sostanzialmente proporzionale all'aumento dalla manodopera alla fine nel caso dei prodotti petroliferi le considerazioni sono più complesse e poi abbiamo tutti i vantaggi del quale abbiamo accennato conclusione
Possiamo dire che la produzione di energia verde è un'opportunità per il mantenimento del settore agricolo e per conseguire risultati virtuosi e che abbia che abbiamo visto sul bilancio nazionale possono incidere in maniera verrà maniera significativa ma sicuramente non citano Strauss travolgono questo Bilancio energetico
Possiamo parlare che possiamo definirle come pratiche attività sicuramente sostenibili e questo già importante anche a livello culturale io ritengo che e necessario farli far vedere questi esempi anche a livello tecnico proprio per insegnare già si tratta anche son cose che anche queste non si fanno in poco tempo ci vuole ci vogliono degli atti
Abbiamo detto che le filiere agroenergetiche nazionali cioè che si basano sull'uso di prodotti nazionali comportano nella norma costi superiori a quelle dalle fonti fossili e quindi vanno sostenute abbiamo visto che da per certe sarebbe sufficiente magari una maggiore attenzione sull'aspetto normativo le filiere centrate sulla sulla azienda agricola se riuscissimo in effetti a a livello nazionale a impostare tutto dei ragionamenti probabilmente questo sarebbe sufficiente per far decollare molti di quegli esempi che abbiamo visto
Invece per altre quelli industriali abbiamo detto le cose devono essere un po'più decise a livello di sostegno
Quindi ci costano un po'tuttavia questo sforzo
Potrebbe essere ripagata in tempi brevi
Anche e forse soprattutto dei vantaggi che qui ho riassunto con una parola di tipo extra energetico ci mettiamo dentro tutto
Quindi a nostro modo di vedere si tratterebbe di prendere una decisione cioè se effettivamente promuovere fino in fondo questo tipo di attività oppure lasciare le cose come stanno grazie
Ringrazio il professor Riva che al suo relazione c'è stato un quadro estremamente esauriente completo delle numerose opportunità anche di alcuni punti di criticità ovviamente
Del problema appare Emilio ci ha anche fatto vedere come già oggi le tecnologie esistenti siano in grado di consentire lo sviluppo di questo settore e passerei però immediatamente la parola a coloro che sono previsti gli interventi e per l'esattezza al dottor Gerardo Montanino direttore del GRTN gestore Stella Rete dell'Energia se non vado errato prego
Buongiorno a tutti intanto porto i saluti del professor bollino presidente della mia società che non ha potuto partecipare per altri impegni
La mia società gestore del sistema elettrico a partire dal novembre scorso si concentra la sua attività sulla promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili in quanto ha ceduto le attività che riguardano la trasmissione all'Energia alla Società Terna
Le attività principali che facciamo sono il ritiro dell'energia CIP sei cosiddetta CIP sei quindi a fonti rinnovabili e assimilate incentivato dal provvedimento del novantadue li lasciamo i certificati verdi in cui si è già fatto cenno in precedenza e verifichiamo gli obblighi che hanno i produttori da fonti convenzionali a presentarci quote di certificati verdi
Qualifichiamo gli impianti e la qualificazione propedeutica al successivo rilasciò dei certificati verdi gestiamo dal settembre scorso il meccanismo di incentivazione dell'energia fotovoltaica che ha avuto uno straordinario successo trenta mila domande in sei mesi di applicazione della normativa
Perché una potenza complessiva di mille settecento Mw largamente superiore rispetto alle quantità che in base ai decreti ministeriali in essere possano essere accolte
Vi lasciamo la garanzia di origine agli impianti di produzione da fonte rinnovabile e partecipiamo all'Associazione europea delle società che emettono certificazione
Di cui abbiamo anche ricoperto per alcuni anni la presidenza
Sulle fonti rinnovabili un breve panorama al momento rispetto ai circa trecento miliardi di chilowattora complessivi di produzione nazionale
La quota da fonti rinnovabili occupa circa un sesto è pari a circa cinquanta terawattora
La quota principale è ancora quel libro Elettrica e questo spiega perché il totale
Di produzione rinnovabile negli anni e sensibilmente variabile in funzione delle condizioni idrauliche così rispetto ai cinquantacinque passa terawattora nel due mila e quattro l'anno scorso che è stato un anno più asciutto idraulico ideologicamente la produzione è scesa
A circa cinquanta terawattora le fonti più promettenti lo si vede già in questo diagramma sono quella eolica
Che è cresciuta del dell'ultimo anno del sedici per cento
L'energia da biomasse rifiuti più tredici per cento
Qua si vede meglio in modo visivo che l'area azzurra quella idroelettrica ancora copre una fetta consistente del totale energica rinnovabile nazionale
Uno sguardo a quanto succede negli altri Paesi dell'Unione europea
Il rapporto tra produzione rinnovabile rispetto alla richiesta di ciascun paese e per l'Italia poco inferiore al quindici per cento
Rispetto ad una media dell'Unione dei quindi Unione europea dei quindici del tredici e nove per cento
Ho messo a confronto in questa diapositiva la situazione dell'anno due mila e cinque a consuntivo di energia elettrica prodotta dalle varie fonti rinnovabili
Con gli obiettivi che il libro bianco si dava per l'anno due mila dieci o un anno a scelta tra il due mila otto e due mila dodici
Che a a parte l'idroelettrico e il geotermico litro mentre sembra avere ampi margini ma dipende dalla scarsa Ida unicità del due mila e cinque oramai gli afflussi più importanti sono stati già utilizzati ai fini di produrre energia elettrica
E si incontrano sempre maggiori difficoltà ad utilizzare gli ulteriori rivoli possibili a causa dei deflussi minimi vitali richiesti
La geotermica pressoché stazionaria anche da qua si vede che le due fonti su cui si conta maggiormente sono l'energia eolica l'energia da biomasse
Per le biomasse e rifiuti ho messo insieme l'andamento della produzione nazionale negli ultimi dieci anni
E tutto sommato l'obiettivo che certamente ambizioso l'obiettivo di raggiungere i circa diciotto terawattora al due mila dieci non sembra irraggiungibile
I meccanismi attuali di incentivazione delle fonti rinnovabili
Sono essenzialmente di questi due tipi o sono in conto energia e quindi si dà un incentivo all'energia prodotta e questo vale ad esempio per il CIP sei o per l'energia fotovoltaica
In cui Conto Energia e di recente applicazione
Oppure c'è un obbligo di produzione una quota da produrre obbligatoriamente questo è quello che vale per i certificati verdi
Volendo fare rapidamente un confronto tra i due sistemi
Nel caso del Conto Energia in particolare il CIP sei gli incentivi sono differenziati per le diverse fonti perché tengono in conto i diversi costi indù industriali di produzione di ciascuna fonte
è evidente che non tutte le fonti hanno gli stessi costi ce ne sono alcune
Più economico più vicina la competitività altre più lontane e il CIP sei differenziava questi incentivi
Il il il costo dell'incentivazione i viene adeguato annualmente dalla Cassa conguaglio e nel caso il CIP sei e in parte basato sul prezzo
Dei combustibili perché c'è una quota di costo evitato di combustibile e in parte invece sull'inflazione
I costi di questi incentivi gravano direttamente su una componente tariffaria e quindi sul kilowattora che ciascuno di loro di compra che viene pagato quanto serve per
Per pareggiare il conto con l'incentivazione
Nel CIPE novantadue erano incentivate le fonti rinnovabili ed anche altre fonti cosiddette assimilate
Per quanto riguarda i certificati verdi
Abbiamo gli ho detto che c'è un obbligo in capo ai produttori e importatori da fonti convenzionali di presentarci nell'anno successivo rispetto a quello di produzione
Una certa un certo numero i certificati verdi pari ad una percentuale prefissata della produzione convenzionale
Il certificato verde non è differenziato per fonte e quindi prescinde dal tipo di impianto che produce l'energia il valore del certificato verde non è fisso ma esiste un tetto rappresentato dal valore dei certificati verdi che il GRTN
Mette sul mercato per consentire di pareggiare domanda e offerta qualora ce ne fosse bisogno e quindi implicitamente diventa un tetto massimo che non viene naturalmente superato
Il costo di questi certificati non grava direttamente sull'energia elettrica ma indirettamente perché in qualche modo è incorporato nel prezzo offerto in Borsa dai produttori
Anche nel caso di certificati verdi l'incentivazione partita dalle fonti rinnovabili ma via via si sono giunto altre fonti e recentemente anche gli impianti di cogenerazione Conte riscaldamento
Sono stati ritenuti meritevoli di incentivazione per la parte di Energia termica
Utilmente distribuita
Per i certificati verdi
La quota dopo plico che i produttori importatori convenzionali devono presentarci interni certificati e pari al due virgola sette per cento per l'anno due mila e cinque
Ha subito un leggero incremento nel tempo e il ministero
Dello sviluppo economico dovrà fissare le nuove quote d'obbligo per i prossimi anni
I certificati verdi e una taglia minima di cinquanta megawatt una taglia di cinquanta megawattora
è abbastanza bassa nel senso che anche impianti di pochi kW di cinque sei kW impianti che utilizzano l'esempio biomasse lavorando sei mila ore all'anno
E quindi producendo da venticinque a cinquanta megawattora hanno sono meritevole di ricevere un certificato verdi a fine anno
Quindi è molto vicino anche le taglie piccole la durata dei certificati verdi è stata inizialmente fissata in otto anni i primi otto anni di esercizio a partire dal parallelo con la Rete
Il decreto ministeriale del ottobre scorso
Ha previsto per le sole biomasse rifiuti
Che non ricevano altri incentivi in conto capitale il rilascio di certificati verdi per ulteriori quattro anni con muso commisurati al sessanta per cento da la produzione complessiva
Il recente decreto legislativo del ma dell'aprile di quest'anno quello con le norme in materia ambientale apportato per tutti gli impianti il Periodo di validità dei certificati verdi da otto a dodici anni
Quindi al momento è l'impianto a biomasse godano di dodici anni certificati verdi per tutta la produzione più ulteriori quattro anni
Per una quota del sessanta per cento della produzione
Come accennato in precedenza dall'ottobre dell'anno scorso è possibile lasciare certificati verdi anche all'energia termica utilizzata e prodotta da impianti di cogenerazione con teleriscaldamento
Le procedure di qualifica in base a quanto previsto dal decreto sono state già presentate e sono al momento all'esame
Dei due ministeri sviluppo economico e ambiente e tutela del territorio
Stiamo aspettando che siano definitivamente approvate per procedere con la qualificazione delle numerose domande di impianti di cogenerazione con teleriscaldamento che ci sono pervenute
I certificati verdi possono essere venduti o attraverso contratti bilaterali direttamente tra chi detiene il certificato e chi desidera comprarlo oppure attraverso apposite sessioni di mercato organizzate dal GM gestore del mercato elettrico
Il GRTN e anche esso titolare di alcuni certificati verdi e sono quelli relativi agli impianti rinnovabili
Ci sei che sono ancora nei primi otto anni di funzionamento e quindi in quanto tali meritevoli certificati verdi lo scopo è quello come ho detto in precedenza di consentire di pareggiare domanda e offerta
In questo dramma si mostra la situazione dei certificati verdi che si sono presentati negli anni per quanto riguarda l'ultimo anno
A fronte di un obbligo di quattro virgola tre miliardi di chilowattora di certificati
Quelli dei privati hanno da soli quasi saturato la domanda per quattro virgola due per il prossimo anno ci aspettiamo da un lato l'aumento già previsto della percentuale d'obbligo dal due trentacinque al due sette
Ma anche probabilmente un aumento dell'energia prodotta
Oltre ad un inserimento per il riconoscimento del carattere rinnovabile alle importazioni dall'estero che dovranno necessariamente presentare la garanzia di origine in base a quanto previsto dalla direttiva comunitaria il valore dei certificati verdi del gestore
Che difatti costituisce un riferimento per il prezzo di vendita dei certificati verdi dei privati
Determinato secondo il decreto come differenza tra il prezzo medio di acquisto dell'energia CIP sei da parte della mia società e il prezzo e il ricavo medio che la società ne ottiene rivendendo l'energica
E cresciuto negli ultimi anni in misura consistente addirittura l'anno scorso diciotto per cento in quest'ultimo anno il dodici per cento
Questo perché soprattutto nel mix di impianti CIP sei nuovi che vengono presi a riferimento per il calcolo e cresciuta la presenza di impianti a biomasse
E in base ai prezzi CIP sei
Le biomasse sono quelle che ricevono gli incentivi tra tra i più alti e quindi più cresce la quota di biomasse in questo paniere rimpianti più cresce di fatto il valore del certificato verde
Preventiva ho detto prima rispetto al rilascio dei certificati e la qualificazione sul nostro sito e descritte sono descritte le modalità di presentazione
Quelle attualmente in corso sono le qualifiche degli impianti da fonti rinnovabili perché non è cambiato molto rispetto a quanto era già in atto da tempo stiamo solo aspettando per qualificare gli impianti di cogenerazione conterà riscaldamento perché sono alcuni parametri chiave
Dimensionali che necessitano dell'approvazione da parte dei ministeri
Un panorama degli impianti qualificati a a fine anno scorso e presentato in questa figura gli impianti in esercizio qualificati sono settecentoquaranta in massima parte impianti idroelettrici
Li potenziati o ricostruiti
Per quanto riguarda invece la parte di impianti a Progetto che sta sul lato destro della figura
Ne sono qualificati trecentosessanta per una potenza complessiva di sei mila e seicento
C'è da notare però che una grossa parte di questi impianti qualificati è rappresentata da impianti di produzione eolica
Non è detto che vengono realizzati tutti perché le le le opposizioni che si incontrano per la loro realizzazione
Sono consistenti
Ho terminato il mio intervento ringrazio per l'ascolto
Grazie
Ci scusiamo ma nell'intervista stamattina giudizio e non un cambio continuo da parte di o il relatore la tavola rotonda come mi capita spesso quando non c'è nessuno colgo l'occasione per riempire gli spazi quindi droga parola alla direttore dell'Unione petrolifera dottor Pietro De Simone
Per la sua relazione
Buongiorno a tutti io ringrazio gli organizzatori cui essa riunione che ci consente di esporre come settore petrolifero l'opinione sul tema delle rinnovabili dei biocarburanti in particolare
Vorrei sgombrare immediatamente al campo dichiarando che per quanto riguarda l'industria privo del settore petrolifero c'è un'assoluta condivisione sull'esigenza di sviluppare le fonti rinnovabili in linea con quelle che sono le indicazioni europee e e nazionali si tratta di Illy valutare di prestare però attenzione verso quelle fonti che sono sicuramente più sottile più sostenibili sotto diversi punti di vista e quindi dobbiamo analizzare nell'ambito dei le varie fonti rinnovabili quelli che a livello Paese sono da considerare i più
Con migliori prospettive
Tutto questo oltretutto consente di ridurre di attenuare
La dipendenza è la domanda che oggi è molto spinta nell'ambito dei combustibili fossili che ha determinato Boy un problema di squilibrio tra domanda e offerta che abbiamo una domanda sicuramente molto forte rispetto a un'offerta che contenuta tutto questo sa ha evidenziato la crescita dei prezzi in maniera esponenziale dei
Parlo dei prodotti petroliferi anche della grassa
Ti affetti rispetto a questa situazione
Mi sembra che sul ritornando al fonte al problema delle fonti rinnovabili almeno nel nostro Paese c'è un po'di confusione e di assunzioni di direzioni un po'scoordinate
Io credo che la promozione e nella fase di avvio per come dire incentivare l'uso di determinate fonti
Chiaramente occorre un intervento uno stimolo un incentivo da parte
Dello Stato ma poi bisogna lasciare andare un pochettino e forse il mercato deve essere il mercato in qualche mea regolare
Come dire l'affermazione di determinanti di determinate fonti
Mi sembra che sia importante a questo riguardo sviluppare un'analisi puntuale del mercato di riferimento per quanto riguarda i biocarburanti sostitutivi diciamo dei carburanti fossili
Quindi se andiamo ad analizzare l'attuale
Situazione dei consumi del gasolio
E della benzina noi possiamo indicare in ventiquattro punto quattro milioni di tonnellate il consumo di gasolio diesel mentre tredici punto cinque milioni di tonnellate sono i consumi attuali di benzina
Come si prospetta il mercato dei carburanti
Fossili abbiamo al due mila e dieci secondo stime e valutazioni tendenziali e in relazione a quello che diciamo lo sviluppo
Della motorizzazione abbiamo al due mila dieci secondo le nostre stime i consumi di benzina scenderanno a dieci punto sei milioni di tonnellate
Noi siamo registrando Giada alcuni anni una contrazione dei consumi di benzina
Che peraltro sono bilanciati da un aumento dei consumi di gasolio quindi la benzina come ricordavo prima o da tredici milioni punto cinque dovrebbe passare al due mila dieci a dieci milioni punto sei
Il gasolio dall'attuale consumo di ventiquattro punto quattro dovrebbe arrivare a venti sei punto sei nel due mila dieci in termini di consumo mentre al due mila e venti
Abbiamo un'ulteriore contrazione della benzina otto punto quattro milioni di tonnellate
Con una stabilizzazione dei consumi di gasolio a ventiquattro punto otto quindi abbiamo al due mila e dieci praticamente una solida del gasolio e poi il gasolio in qualche maniera al ritorna indietro fermandosi più o meno
Ai livelli attuali questi sei e la situazione come noi stimiamo di evoluzione dei consumi di benzina e gasolio
In relazione a questi sono associamo acquisto almeno per quanto riguarda il due mila dieci quelle che sono sulla base delle disposizioni attualmente manate la penetrazione dei bio comunque
Carburanti sia per quanto riguarda biodiesel sia per quanto riguarda etanolo mi pare che partiamo da una stima per il due mila e sei tenuto conto della legge
Che dovrebbe di menzionare intorno a duecento mila tonnellate
Di biodiesel e circa cento centotrenta mila tonnellate di bioetanolo per la parte del due mila e sei per arrivare al due mila e dieci sulla base indicazioni
A circa due milioni di tonnellate quindi questo è il mercato per le grandi dimensioni
E insieme esaltante insieme quindi ripartiamo da duecento mila tonnellate
Più altre cento mila a per arrivare a duecento mila a due milioni di tonnellate complessivamente questo è un ordine di grandezza sulla base delle valutazioni dei consumi
Complessi
Questo è il mercato di riferimento cui facevo cenno
Nel nostro prese quindi attualmente rispetta questo che sono i target imposti dalla legge vediamo come è la situazione attualmente per quanto riguarda la produzione nazionale
Mi sembra che sostanzialmente siamo ancorati al contingente defiscalizzato in termini di biodiesel per cui siamo in nella produzione diciamo e assorbimento da parte del mercato intorno alle duecento mila tonnellate vorrei fare presente che quando la finanziaria aveva previsto
L'incentivo la defiscalizzazione su un contingente di trecento mila tonnellate tutte le trecento mila tonnellate erano completamente assorbite dal settore petrolifero quindi non c'è un problema
Di come dire di corto o di situazioni di di difficoltà da parte dell'industria petrolifera nell'assorbire questi quantitativi
Mi sembra che affronto i di una capacità produttiva livello Paesi che oscilla per quanto riguarda il biodiesel intorno al settecentocinquanta ottocento mila tonnellate credo espandibile a breve
Intorno al milione di tonnellate
L'attuale produzione verso il mercato interno come ricordavo prima siamo su quei centottanta duecento mila tonnellate in esenzione di accisa
Quindi da un punto di vista di capacità produttiva di biodiesel l'Italia non mi sembra che abbia problemi e chiaro che un'altra constatazione su questo situazioni di mercato che la la maggior nulla quasi totalità
Del prodotto che viene immesso sul mercato e di origine e di importazione mi pare che
La quota di materie prime nazionali sia assolutamente marginali per quanto riguarda il biodiesel se consideriamo il bioetanolo anche qui rispetto a una defiscalizzazione prevista
Dell'ordine settantacinque mila ottanta mila tonnellate anno di etanolo in realtà l'anno scorso mi pare che la produzione
Di bioetanolo destinato a produrre TBE è stata di appena otto mila tonnellate quindi questi sono le dimensioni del mercato attuale per quanto riguarda la stima della capacità effettiva di etanolo anni però almeno per quanto mi riguarda non sono stato in grado di capire esattamente quale la capacità disponibile nel nostro Paese
Noi abbiamo una capacità di produzione nazionale di ossigenati di eterei che sono poi i diciamo gli additivi che vengono abitualmente
Utilizzati nella composizione degli del carburante benzina
Quindi il sistema industriale bio annoiato con queste cifre ma soltanto per dirvi che il sistema industriale petrolifero non ha nessun tipo di problema per assorbire in maniera a assolutamente senza nessun tipo di scompenso per assorbire quantitativamente i prodotti che sono programmati sulla base della normativa attuale allora il problema quindi non è tecnico a questi livelli e ma pone un problema di domanda perché e la produzione da fonte nazionale da materie prime nazionali agricole non è non è decollata cioè abbiamo una situazione che tutti i prodotti che vengono oggi in qualche maniera diciamo destinati all'industria all'additivazione ai combustibili fossili non ha trovato un'origine nazionale evidentemente il livello di incentivazione
Che è stata
Ma come dire impostata non è sufficiente perché se dobbiamo ritenere che il sistema agricolo in qualche maniera donne e non è stato in grado di di di di sviluppare una produzione nazionale evidentemente
Questo è il tipo di considerazione che emerge allora
Andiamo ad analizzare che cosa è accaduto negli altri paesi europei con i quali ci confrontiamo gli altri Paesi europei hanno adottato dei sistemi di incentivazioni per avviare diciamo lo sviluppo di una produzione agricola adeguata a livello dei singoli Paesi con due forme sostanzialmente di incentivazione
Una forma è quella di differenziare il livello di accise quindi creare un meccanismo di incentivo disincentivo tale che ha fatto decollare
La produzione nazionale esempi solo sotto gli occhi di tutti quello che è avvenuto in Francia quello che è avvenuto in Germania quello che è avvenuto in Austria
Altri sistemi che hanno consentito di sviluppare le produzioni nazionali sono collegati a un meccanismo tipo certificati verdi anche questo è un altro era diciamo un altro sistema per sviluppare e far come dire far decollare questo tipo di produzione
Chi in Italia noi abbiamo una situazione che e e appunto si differenzia dagli altri Parisio europei a tutt'oggi
Come ricordavo prima non si è sviluppata una produzione nazionale ma praticamente si è spinta l'importazione di prodotti dall'estero
Quindi si tratta di chiedersi se l'entità l'entità delle agevolazioni che sono stati
Che sono state previste sono adeguate e sufficienti oppure richiedono evidentemente una riconsiderazione e vediamo qui al meccanismo della legge del marzo due mila sei la numero ottantuno che obbliga dal primo luglio le aziende per lui fra immettere al consumo l'un per cento via via
Crescente di anno in anno fino a raggiungere la quota del cinque per cento che era poi quella sostanzialmente suggerita dalla direttiva comunitaria
Del due mila e tre
Ecco l'obbligo qui entriamo un pochettino in una situazione che necessita come qualcuno ricordava prima io credo di qualche e aggiustamento di qualche riconsiderazione
Dal primo luglio credo che non accadrà nulla di diverso da quanto già non sia accaduto agli anni precedenti cioè la quota esentata viene come ricordavo prima tranquillamente
Digerita diciamo dal sistema petrolifero e lei in termini quantitativi indicati non si pone alcun problema
Dal primo luglio mi sembra che questo è oggetto di discussione si imponga alle aziende
L'additivazione però la derivazione dell'avvenire da produzione di filiere nazionali
E e qui entriamo giace in un in un in un ambito in un ambito un po'incerto che cosa vuol dire se la filiera nazionale non è in grado
Di attivare il sistema la norma non si applica o si applica lo stesso primo punto interrogativo
Secondo l'obbligatorietà di attingeva dalla filiera nazionale qui il bisogna che ci capiamo un momentino
Vuol dire che l'industria petrolifera e costretta a assorbire questi quantitativi costi quel che costi questo è un altro aspetto secondo me che poi è l'aspetto sostanziale le intorno a cui ruota tutto il perno dell'avviamento o meno di questo
Di questo meccanismo
E chiaro che le regole di mercato vanno in qualche maniera rispettate le imprese petrolifere possono essere obbligate cioè da una certa data viene fatto alla norma per cui le aziende devono a vidimare dopodiché mi sembra un po'difficile che si possa contestualmente dire
Devono additivati questo quantitativo recepito esclusivamente sul mercato nazionale
Ai prezzi
Che il mercato nazionale né farà a prescindere da quello che è un confronto quantomeno europeo quindi qui io credo che sa il nodo che in qualche maniera bisognerà dipanare bisogna trovare e e questo
Io sono ignorante e il nono nessuna indicazione ma si tratta di capire se il sistema agricolo nazionale e in condizioni di produrre biocarburanti sullo stesso livello di costo e di prezzo
Che praticamente è già in atto negli altri paesi europei
Se questo avverrà il mercato è assolutamente nelle condizioni di sviluppare le potenzialità senza alcun problema nei limiti quantitativi che dicevo prima quindi credo che prima anche da da quanto ricorda il professor Riva all'inizio
Nei limiti quantitativi di quelle che sono le potenzialità produttive nazionali c'è un'assoluta tranquillità da parte dell'industria petrolifera
Di assorbire questi quantitativi
In termini di biodiesel e credo che il sistema sia già consolidato anche tecnicamente non ponga nessun problemi
Fino al cinque per cento se parliamo di e tibie anche questo non si pone nessun problema di tipo tecnico la vidimazione di bioetanolo da quale
Poco pone invece qualche tipo di problema tecnico sia per quanto riguarda le specifiche
Dei carburanti dal quale che devono essere probabilmente rivisti in termini di emissioni in termini di prodotti volatili di tensione di vapore quindi abbiamo buttata sei specifiche della benzina che andrebbero determinati
Oltretutto per quanto riguarda un altro aspetto tecnico che dovrà essere
Approfondite valutato noi ci troviamo come sistema petrolifero con una situazione di produzione sostanzialmente concentrata nelle isole mentre i mercati di consumo sono nel continente quindi c'è una forte ci sono forti flussi di cabotaggio il benzina e gasolio vengono prodotti sostanzialmente in Sicilia in Sardegna che abbiamo i più grossi poni di raffinazione e poi l'aria di consumo e al nord quindi questo pone dei problemi di trasferimento del prodotto che vengono spiazzati normalmente con acqua
Sia il biodiesel sia l'etanolo voi l'avete negli anni sono sensibili all'acqua quindi si pongono anche dei problemi logistici da risolvere quindi di integrazione tra i poli di produzione i voli di consumo
Per quanto riguarda diciamo le soluzioni quindi di incentivazione che secondo noi possono essere utilizzate in una prima fase proprio per avviare il mercato per stimolare una produzione nazionale non è che ci siano grandi che idee originali probabilmente si tratta di come dire di e mollare quanto già è stato fatto negli altri paesi europei io credo che diciamo guardare attentamente che il sistema francese con un meccanismo viatico di di accise in qualche mia tarate in maniera tale da agevolare ed assicurare la produzione potrebbe essere un esempio da guardare attentamente eh
A questo visto la situazione italiana che probabilmente meno concorrenziale
Potrebbe essere associato un meccanismo di certificati verdi
è chiaro che tutto questo a un impatto in termini di costi per l'erario che in qualche maniera devono essere discussi a livello a livello governativo a livello dei responsabili credo questi in termini molto essenziali siano gli aspetti fondamentali sui quali bisogna ragionare e credo che sia opportuno riaprire un tavolo di discussione allargato tra tutti i soggetti che fanno parte in qualche maniera di questo processo perché solo con una comprensione dei reciproci problemi dei reciproci vincoli io credo che si possa anche in Italia avviare un mercato serio dei biocarburanti grazie
La parola ora alla dottoressa Maria Rosaria Di Somma per un saluto della su costi e
Gli atti e ringrazia ignora è veramente un saluto non senza novità
Di
Preparato credo che vada evidenziato l'importanza dell'incontro di oggi
Siamo alla vigilia del famoso primo luglio
E mi pare che un'analisi dei vari problemi sia veramente importantissima proprio perché ciascuno di noi poi può delineare un percorso da fare insieme per raggiungere l'obiettivo comune
Mi pare che l'esposizione del direttore di Simone sia stata puntuale concreta noi siamo a fianco del industria petrolifera proprio perché
La nostra logistica e sempre allora disposizioni e quindi il messaggio che possiamo dare come logistica e che siamo pronti a ricevere questi biocarburanti i nostri impianti da sempre fanno tutte le attività di miscelazione additiva azioni siamo lungo le coste siamo all'interno quindi noi nella nostra funzioni di agnello tra i produttori del mercato siamo ben lieta di metterle anche a disposizione del settore dei biocarburanti
Altrettanto dicasi dei produttori di biodiesel il direttori dei Simone ci ha detto c'è una capacità di produzione importante
Può darsi che ci sia un'espansione quindi mi pare che il messaggio un buono sia che sotto il profilo dell'industria petrolifere nel genetica
Operativamente il sistema c'è e pronto e ben lieto a rispondere alle esigenze del debito carburanti bio combustibile
Mi pare però che ci siano tutta una serie di problemi che devono essere analizzati per far partire il meccanismo
Io vorrei parlare di biodiesel perché mi pare che forse è il settore attimino più pronto il biodiesel avuto se ora si parla di estendo gli espandere lo però noi oggi nel due mila sei abbiamo disponibile nel nostro mercato nazionale centottanta mila tonnellate
Gli avevamo trecento mila la Finanziaria parlava di duecento mila lei Ventimila devono essere di filiera nazionale ad oggi il produttori di biodiesel dispone ha disposto forse ha già consumato perché l'industria petrolifera voi muoia di cento teatri centottanta mila tonnellate
Io credo che dobbiamo affrontare questa criticità del momento se vogliamo costruire un futuro di sviluppo
E il il professor richiama ha detto tre cose importanti che ho segnato cirmolo un raccordo fra i vari soggetti bisogna cominciare a ragionare e ci vuole la semplificazione delle procedure allora il mondo agricolo deve ragionare con il mondo emergenti quel mondo energetico deve ragionare con il Montale dico ci vuole questa grossa unione i problemi dell'uno devono a trovare confluenza dall'altra parte e viceversa
Il dialogo deve essere aperto deve essere costruttivo chiaramente la logica di libero mercato ben evidenziata dall'Unione petrolifera
Il dentro ragionare innanzitutto dobbiamo stare attenti a non perdere nell'immediato questa capacità di produzione e non perde il mette a disposizione dei produttori di biodiesel e di poter sviluppare questo loro potenziale oggi la criticità
è di norme vengono proposte Bozzi di provvedimenti che non risolvono secondo noi i problemi di nessuno
Allora prima di arrivare in fondo a determinare come poter dare le informazioni non le eventuali funzioni forse bisogna partire dall'inizio
Il se non se nell'immediato non c'è una disponibilità di prodotto di filiera di materia prima di filiera internazionale bisognerebbe nel frattempo dire si assorbe tutto quello che c'è a disposizione però sibili si applica la legge mettendo compensando la parte rimanente con materia prima che viene fuori dagli altri Paesi il trenta deve essere quella che ci dice la legge ottantuno nelle condizioni eque e ai di libera concorrenza però noi dobbiamo gestire una transenna la fase transitoria nel modo più sereno e cercando ciascuno di fare un sacrificio per la propria la propria parte
Se non possiamo trovarci
Oggi a non sapere qual è la parte con che sotto contingente avrà una sua destinazioni d'uso perché la parte obbligatoria deve andare all'autotrazione
Come a poter gestire la convivenza di queste due diverse gestioni fiscali dobbiamo vedere qual è il la la materia prima che serve al produttori di biodiesel
Quindi dobbiamo ha forse ancora prima che le amministrazioni e comincino con grande piacere abbiamo sentito abbiamo letto anche nel disegno di legge Energia del ministro
Bersani che i biocombustibili sono all'attenzione abbiamo sentito a Pecoraro Scanio
Forse ancora prima che le amministrazioni comincia a capire la che cosa deve fare ciascuno potremmo essere noi e questa è un momento importante di incontro
Noi vari attori quindi a cominciare dall'agricoltore lo Spring Ettore il produttore di Ulisse la logistica e l'industria energetica cominciare a ragionare insieme
Anche proprio sottopasso l'iniziativa di ciascuno di cercare di risolvere problemi e di veramente di fare anche noi un passo che ci porti all'altezza che ci porti in sintonia con i Paesi comunità se no è un'opportunità
E se l'industria petroliferi sui consumi li ha e mi rispetterà
è l'opportunità che perdono la logistica i produttori di bio di essa distributori e gli agricoltori sarebbe un peccato sprecarla io è questo il saluto che faccio l'augurio è chiaro che da parte nostra siamo pronta Faber imboccando Cinema Anica grazie auguri
Ha una data Rolando Toro Albino Gorini segretario nazionale della Fail Cisl
Ma una serie di convegni dibattiti di approfondimenti
Su questo tema delle Dio energie solo ricorrenti in questo periodo
Sì accorre incuriositi
Qualche volta sentiamo anche dell'imprenditore anche un po'preoccupati circa lire dei lavoratori preoccupati
Però sono infermiera molto importante anzi credo che sia giusto ringraziare gli organizzatori soprattutto la Confagricoltura la CIA con cui noi abbiamo rapporti sono da noi conosciuti abbiamo rapporti perché noi in qualche modo rappresentiamo il mondo del lavoro e il mondo il lavoro in una agricoltura che italiana che
Ancora bisogno di grandi quantità di manodopera
Con delle aziende agricole che ancora rappresentano la maggior parte della produzione agricola italiana
E che si avvalgono appunto di manodopera dipendente quindi ringrazio per aver coinvolto anche questa questo fattore di produzione che lavoro che normalmente
Viene abbastanza dimenticato
Diciamo vi sono iniziative come queste che rendono centrale il problema e quindi in qualche modo le rendono poiché realizzabili i nostri progetti creano il consenso
Rendono le idee praticabili insomma credo che sia un segnale di cambiamento di cui c'era necessità in qualche modo l'atmosfera politica alla ricerca di di consenso sulle cose da fare
E quindi mi pare giusto in qualche modo dire che queste iniziative servono per pianificare una nuova stagione i sindacati dei lavoratori hanno recentemente celebrato i loro congressi
Il tema anche quello di oggi ha trovato anti anti azione né al nei propri dibattiti congressuali
Certo si è partiti da da sensibilità un po'diverso a cuore cioè il tema l'occupazione
Soprattutto l'occupazione messa in discussione messo in forse in alcuni settori
Perché appunto la nostra preoccupazione è quella dei livelli occupazionale sarebbe però riduttivo ecco anche per voi
Pensare di acqua l'approccio a questo tema soltanto in termini salvaguardia dal dall'occupazione
Perché il sindacato è partecipe del dibattito dalle preoccupazione generale
Ed è convinto che soltanto grazie al superamento delle due emergenze che sono state indicate rispetto di parametri
Di Kyoto e l'approvvigionamento energetico del Paese
è possibile anche nel nostro Paese
è doveroso nostro Paese scoprire tutti gli ambiti che possono dare appunto risposte a queste due indicazione fra cui quello che può essere fatto dalla agricoltura come fonte di produttiva di Venezia
Quindi una ragioni di natura ambientale le ragioni economiche in qualche modo animano anche noi
A pensare che su questo tema si sia una qualche garanzia in più rispetto alle tante parole che in passato si sono fatte
E in qualche modo anche noi siamo convinti che non siamo di fronte al solito fuoco di paglia mi pare che la metafora tutto sommato ci stia anche bene
E il nuovo contesto
Chi offerto dalla riduzione del dal sostenere il prezzo del produzioni agricole
Sostituito la recentemente dal sostegno diretto dei redditi il cosiddetto disaccoppiamento solo la cornice che può motivare con un cambiamento radicale sulle conduzione strutturali rispettando le buone pratiche agricole ricorrendo a produzione di biomasse sostenibili sotto il profilo ambientale e senza riflessi sulla produzione dei prodotti agricoli finalizzati alla alimentazione
E non c'è dubbio che il premio disaccoppiato in favore dei seminativi favorisce l'affermarsi di scelte molto più elastiche
Del passato nelle culture da parte degli imprenditori
Ed è per questo che sarà forse necessario un forte impegno della politica agricola dalla dal nostro Paese
Perché Possa così garantire un equilibrio fra le culture alimentari tradizionali emblematico pare che sia il caso che lavora duro la cui coltivazione a rischio sia per orientare
I tutti gli usi non alimentari di materie prime fra cui appunto quelle energetiche
Infine bisogna dire che in questa politica agricola che si rende necessaria
Dovrebbe trovare un posto un'antica rivendicazione anche da parte del del sindacato
Di valorizzare finalmente recuperare are agricole abbandonate
Fare agricole marginali
Specie in zone interne zone svantaggiate
Ma anche direi una certa finalizzazione della produttiva dalla nostra forestazione
Specie nel Mezzogiorno di cui si parla poco
Se ne parla tante volte a sproposito
Solo o se ne parla solo nelle emergenze quando Rossi si vogliono tagliare i famosi le famose migliaia di lavoratori forestali della Calabria che poi
Come si saranno non solo le guardie forestali non sono e i forestali del sud dove invece si sono regione dove il numero di concentrazione di forestale molto molto più alto bisogna uscire un po'da questi da questi stereotipi aveva invece il coraggio di aprire un dibattito serio per finalizzare non solo quelle presenze dei lavoratori a protezione dell'ambiente ma appunto a costruzione di ricchezza
Quel lavoro che oggi era piena lavoro assistito
Ho detto che non siamo di fronte a un fuoco di paglia ne siamo convinti
Ma non vogliamo nemmeno cadere nell'illusione migliora anti invito antitutto
E la partecipazione alle scelte anche qui l'ho sentito stamattina
Troppo spesso ci si è limitati in passato accoppiare esperienze straniere
Esperienze straniere normalmente nascono in contesti produttivi tante volte diverso dal nostro
Con costi di produzione diversi dai nostri poi dopo noi italiani dopo aver copiato coi siamo anche
Bravi a a vedere che magari i nostri i nostri indicatori sono negativi rispetto agli integratori di questi Paesi
Quindi non bisogna in qualche modo copiare bisogna certo utilizzare esenti positivi
Come del resto non ci si può limitare a tentare di sviluppare solo una parte della filiera la produzione energia senza la garanzia dell'esistenza di un'economia di processo lunga tour lungo tutta la la filiera
Un investimento di di energia da fonti rinnovabili di origine agricola e forestale richiede una capacità di programmazione di lungo periodo
E quindi un contesto normativo chiaro stabile
Che preveda un impegno per un periodo sufficientemente lungo
La cosa più semplice da fare sono gli incentivi i sostegni ma non sono sempre la garanzia di raggiungere l'obiettivo
Quindi direi che la sollecitata anche l'ultimo intervento partecipazione chiamiamola come vogliamo concertazione sindacato ama tanto questa questo Terni era importante credo che sia mettersi attorno a un tavolo sapendo che
Governo parti sociali
Possono dare il proprio contributo certo pensando che il tavolo concertativo così come l'abbiamo concepito nove non è un tavolo dove ciascuno va per portare a casa qualcosa ma ciascuno va per portare qualcosa e in cambio porta anche via qualche risultato
Credo che
Una una
Un incontro di questo tipo possa in qualche modo ecco individuare una via italiana alle energie rinnovabili che tengo a conto del nostro particolare contesto ambientale
Nostro particolare contesto produttivo e e dove le parti sociali appunto possono essere in questa particolare geografia economica guida esperta sapiente ho iniziato questo intervento dal mondo lavoro che necessariamente dovrà essere di questo taglio non non saremmo non più non possiamo entrare nei nei particolari interessanti che sono stati anche illustrate anche se li utilizzeremo anche voi per qualche riflessione ma ho iniziato la mia il mio contributo questo dibattito
Con una sottolineatura sulla sensibilità occupazionale che a noi sta a cuore e che voglio riprenderà appunto in conclusione
La crisi dello zucchero come si sa in qualche modo ha scatenato anche noi
Questa attenzione questo interesse verso le Wiener zie
Potrebbe non essersi soltanto lo zucchero
Ci può preoccupare
Sicuramente però questa crisi è stata una spinta propulsiva
Vera
Appunto sappiamo bene che non può potrebbe non essere l'unica
Ma è la la più immediata quella su cui ci si può misurare con lo spirito costruttivo di cui possiamo anche nuovi lavoratori essere portatori insomma è urgente la convocazione di un tavolo di energetico
Per portare
Così risposte per dare risposte alla riconversione di filiere agricole che sono messe in discussione
Tentare così un passo vero verso questa via italiana alle inerzie
Da agricoltura grazie
Ma con un loro prodotto sorpresina fu ucciso il Vicepresidente del macho giudice
Buongiorno a tutti ringrazio di avermi dato questa opportunità anche se non ero ufficialmente il relatore previsto a parlare a nome del settore dei produttori di a subire disagi comunque mi sembrava
Doveroso intervenire
Perché mi sembra che il messaggio
Forte che avrebbe voluto rappresentare
Presidente del Soviet diesel e che
L'industria
Del biodiesel non è
Un'industria nuova in Italia in particolare anzi vorrei dire che siamo stati tra
I primi in Europa sviluppare questo è mettere a punto questo prodotto e
Oggi possiamo affermare di disporre nei nostri impianti delle forse più o sofisticate tecnologie di produzione non è la tecnologia non è un'innovazione ma sicuramente
Le il know how di tutti il Processo e le conoscenze
Chimiche
Che industriali che abbiamo sviluppato a partire dagli anni Novanta perché stiamo parlando di un'industria che ormai ha quindici anni in Italia hanno raggiunto livelli di eccellenza
Questa è una prima considerazione e quindi siamo Unindustria pronta e preparata ai massimi livelli vorrei dire mondiali e a questo punto e
Non solo
Abbiamo in questi quindici anni di sviluppo del settore
Creato capacità
Dislocati in modo omogeneo anche sul territorio perché negli impianti vanno dal nord Italia alla alla Puglia
E quindi in grado anche di essere vicini alle esigenze
Del mondo petrolifero nelle sue raffinerie o nei depositi costieri
E
Non solo ma le industrie pronta anche in termini di dimensione della capacità possiamo dare ripeto purtroppo non hanno le immagini che avremmo potuto mostrare questa mattina ma Ling la capacità produttiva installata e tale da poter essere da oggi pronta a onorare anche gli obiettivi
Di legge previsti anche a termine cioè alla al due mila dieci stiamo parlando
Tra quella già operativa e quella potenziale che sarà breve comunque sarà pronta avrebbe parlo veramente del breve periodo sei dodici mesi siamo da da pronti a onorare gli obblighi anche della legge ottantuno
Quindi non c'è bisogno di capacità non c'è bisogno di tecnologia
In in coerenza con quanto affermato dal direttore dell'Unione petrolifera oserei dire non c'è neanche bisogno del mercato nel senso che l'industria petrolifera
Parlo a nome parlo del biodiesel e
Conosce il nostro prodotto e e si è anche già dimostrata disponibile in quanto ad assorbirlo come ha fatto
In questi anni
Potrebbe sorgere in aula la domanda come è gestita oggi questa capacità visto che la normativa attuale per consente un'immissione al consumo sul territorio nazionale oggi non superiore alle duecento mila tonnellate annue
Ecco dirette interviene un po'una nota dolente ma penso sia patrimonio comune che i produttori oggi appunto per cercare nel tentativo di saturare
Le capacità installate commercializzano principalmente all'estero
E direi a questo punto due riflessioni uno questo significa che all'estero
Io e parlo di mercati non lontani quindi di mercati tolta d'Oltralpe già si sono create le condizioni normative per assorbire non solo le produzioni locali ma quindi anche quelle di esportazioni in particolare dall'Italia
Quindi
Un primo punto forse siamo un po'in ritardo proprio sugli aspetti normativi che consentano che creano le condizioni di sviluppo dei mercati
Secondo un punto voglio dir positivo che vuol dire che il nostro prodotto è accettato anche dall'industria petrolifera estera quindi vuol dire che abbiamo raggiunto degli standard qualitativi
Elevati
Soprattutto somma che rispondono all'esigenza dei nostri clienti sia esso all'industria petrolifera sesto all'industria motoristica che esigenze molto sofisticate in materia
Ecco allora veniamo al punto che proprio quello del dell'inquadramento normativo di questo prodotto
Anche qui per certi aspetti siamo stati innovatore in Italia perché siamo stati forse il secondo Paese in Europa che ha consentito l'ha già agevolazioni fiscali e che quindi ha consentito l'avvio delle produzioni e dei consumi
Poi c'è stato una una stasi una certa stasi un certo non saprei come definirlo però diciamo disinteresse ai biocarburanti ecco io il il forte ringraziamento che vorrei fare oggi
Al mondo petroli al mondo agricolo sia nelle sue organizzazioni che il ministero delle politiche agricole e quello di a vedere
Potrei dire ritentato i riflettori su questo settore la legge ottantuno abbiamo visto e e perfettibile quelli di loro che hanno fatto interventi primi di me
Hanno già evidenziato degli aspetti critici
Sia la compatibilità con la parte
Contingentata delle produzioni di volumi e quella eventualmente non sia la certezza della disponibilità della materie prime di origine nazionale e quindi gli aspetti critici già li abbiamo evidenziati però sicuramente avuto il il grande perfetto il il grande vantaggio per noi industria petrolifera di riparlare del biodiesel di chiamare tutti gli
Interlocutori responsabili dello sviluppo di questo settore attorno a un tavolo
Nella completezza del delle loro rappresentazioni quindi a partire dal mondo agricolo fino al mondo petrolifero
Quindi direi che è una è una grande occasione è un
è un treno ecco che passa che non vorremmo perdere e quindi l'augurio è che questo tavolo già auspicato eccitato dei relatori per precedenti sia convocato il più presto possibile
Faccio degli esempi che un po'più pragmatici abbiamo lavorato pur brevemente sull'avvio di una coglie di una filiera gira sole non perdiamo l'occasione di risentirci per parlare della filiera Cozza perché ripeto le opportunità ci sono quando dicevo che l'industria non è un'industria così giovane che quindi ha già insomma certo quindici anni rispetto all'industria petrolifera è un'industria giovanissimo però ha già qualche esperienza alle spalle
Ha già anche qualche esperienza di collaborazione del menu con il mondo agricolo
E in queste esperienze abbiamo sicuramente mantenuto o come ricordo che
Negli negli anni novanta per esempio si facevano cento mila ettari di Cosenza oggi sono spariti ma questa afferma che il potenziale anche agricolo in Italia esista
Questo è quanto mi premeva dire che sia veramente un la legge ottantuno e la discussione sulla sulle eventuali modifiche erano messi in atto
O un momento d'incontro di tutti gli anelli della filiera mondo agricolo produttori di biodiesel logistica e
Mondo petrolifero grazie
Passo
Fascio il compenso no
Dottore forestale
Giornalista
Prego buongiorno a tutti GRA perché invitato a questa coordinare questa tavola rotonda io sono un giornalista scientifico ambientale e mi occupo di scienza e ambiente da tanti anni al Corriere e la prima cosa che ha colpito di questa iniziativa bella
Della Confagricoltura della Confederazione italiana agricoltori e quella di volere sottolineare l'importanza della quota che oggi occupano le nell'ambito delle energie rinnovabili le cosiddette Agri energie io penso che se noi chiediamo ministro alla maggior parte della della gente
Quali sono le rinnovabili più importante in questo momento in Italia tutti risponderebbero il il solare e l'eolico perché giustamente si parla di incrementare queste due importanti energie rinnovabili però se vediamo quella torta che forse altri relatori prima
Dinoi hanno mostrato vediamo che in questo ambito di circa sette del sette per cento delle rinnovabili nel all'interno del della patrimonio energetico italiano il le Agri energie in particolare il millennio Energia occupa il venti per cento a fronte di unire di un idroelettrico che certamente fa la parte del leone che sta al cinquantasei per cento però è una quota importante ed è una quota per quello che io ho sentito più volte ripetere che vuole essere incrementata addirittura raddoppiata questa è la l'obiettivo che si prefigge il mondo dell'agricoltura nell'ambito nel giro di qualche anno
Allora
Qui bisogna chiedere sì secondo le due cose fondamentali
Intanto questo venti per cento di Energia che noi ricaviamo da legno Energia
E utilizzato in maniera corretta in altri termini siccome bruciando
Il legno bruciando biomassa si produce inquinamento si produce sia anidride carbonica che quindi a mente quello che già viene utilizzato è utilizzato in maniera corretta
Quello che si vuole raggiungere per andare al raddoppio di questa quota potrà essere egualmente utilizzate ma è corretta noi sappiamo che se il ciclo del carbonio si chiude in maniera giusta cioè facendo consumare durante la combustione quella stessa quota di anidride carbonica che lei piante hanno incorporato durante la crescita allora effettivamente il legno Energia è una una Energia a zero emissioni però bisogna bisogna starci attenti e quindi io penso che questa tavola rotonda oltre a questi interrogativi post anche rispondere all'interrogativo importante su come sostenere le imprese anni energetiche che oltre a sviluppare le loro colture tradizionali vogliono oggi inserirsi in questo panorama di produzione energetica
Se il ministro può restare un po'di tempo con noi io per primo darei la parola al presidente della CIA Enzo al vicepresidente della CIA Enzo Pierangeli a meno che il ministro non voglia intervenire prima
E poi facciamo dopo il primo intervento è un'ora d'intervento si
Siccome so che qualche volta sollecita il
Ah va bene
Sì sì anche da lì da Statale Mary's ci grazie
Io le la l'occasione
Oggi importante per noi perché la l'abbiamo occasione di ritrovarci con Confagricoltura e Monte dei Paschi in questa iniziativa che ha una valenza ampia e ne noi con Confagricoltura
Abbiamo fatto questa grande manifestazione a Bologna l'anno scorso e la l'incontro attrezzi organizzazioni agricole è una banca con il Monte dei Paschi è dovuto anche al fatto della grande sensibilità che questa banca spesso anche negli anni scorsi è tuttora nei confronti del mondo agricolo attraverso la costituzione negli anni due mila della Banca Verde
Che prima in Italia sì cimentò nel nel tema del rapporto fra credito e energie rinnovabili ritengo che questo sia un fatto di di grande rilievo che va
Ricordato e e infatti usato se si vuole
Io concordo molto con la relazione che stamani è stata sviluppata dal professor Riva per l'equilibrio e per la dovizia di informazioni che essa contiene io ritengo che compito nostro sia a questo punto di dare delle
Valutazioni
Di politiche su quello che il tema che oggi abbiamo davanti io ritengo che prima di tutto per quanto mi riguarda la riflessione che l'organizzazione CIA fa è quella che non si può prescindere oggi nel momento in cui si affronta il tema delle agroenergie non si può prescindere da una visione unitaria dell'agricoltura di questo Paese
Vale a dire rifuggo da una riflessione che potrebbe portare al fatto che le scelte fatte per quanto riguarda l'agricoltura che si prodotti che si confrontate se confrontata con l'alimentare vale a dire un'agricoltura incentrata sul territorio incentrata sul rapporto qualità legata al territorio
Possano valere come paradigma come impostazione per un'agricoltura che invece si dovesse rivolgere al non food e al al discorso energetico io ritengo che bisogna avere la capacità di una visione unitaria di questo perché noi non possiamo pensare che un Paese come l'Italia con l'agricoltura del nostro tipo che non è quella continentale ossa sviluppare una filosofia qualitativa sull'alimentare una polizza di una filosofia quantitativa
Ecco sul non alimentare sul nostro
Noi abbiamo già percorso per certi versi alcune anni fa io ricordo la Confederazione italiana agricoltori a Ripetta
Organizzò un convegno su l'agricoltura no food alla alla presenza del
Raul Gardini che a quell'epoca propose all'agricoltura italiana come dire un patto solo rapporto agricolture chimica e quindi anche energia che dovesse essere perché poteva essere risolutivo poi no non è nato niente sostanzialmente da quell'approccio e io dico questo per per dire quali possono essere i rischi oggi se non andiamo a vedere un se non abbiamo apportare una visione unitaria dell'impianto anche rispetto ma le altre alle agroenergie
Quindi noi se vogliamo essere coerenti in una visione globale dell'agricoltura italiana dobbiamo affermare senza indugio il fatto che un'agricoltura come la nostra basata su una qualità legata al territorio che essi concretizza
Coro un'impresa agricola diffusa nel territorio stesso e quindi a partire dall'esperienza dell'impresa agricola noi possiamo uno non possiamo andare avere visioni
Come dire che siano virtù del tuo anche il tema della filiera se volete ancorato
A questo e non ci possono essere altre altre soluzioni la io ringrazio anche il il rappresentante del sindacato dei lavoratori dipendenti della dei lavori dei lavoratori dell'agricoltura perché la loro presenza infatti anche questo convegno è dovuta al fatto che occorre misurare certe strategie che ora si pongono esce il tema anche difficili che si pongono alla all'agricoltura ma non solo anche all'industria e mi riferisco anche al tema della riconversione delle degli su che riferisce che in atto e la presenza la non neutra
Del di una di un discorso fatto sull'occupazione per noi di di grande importanza vale a dire se l'approccio diciamo è quello del mantenimento di un dell'occupazione pura e semplice io ritengo che quella visione unitaria che c'era prima nel rapporto fra lo zuccherificio il suo bacino d'utenza che era un hinterland intorno adesso produttivo di materia prima dello zuccherificio
A questo punto se il sindacato pensa all'occupazione dipendente e quindi risolvibile anche con l'approvvigionamento di olio di palma che può arrivare nel porto più vicino
A questo punto si perde questa visione unitaria perché manca il riferimento al territorio di un luogo di trasformazione che mentre prima era funzionale a un territorio e quindi ad un'agricoltura oggi bene
Questo impianto portarlo a Livorno Civitavecchia Ovada più vicino al porto perché è più vicino alla nave
Per capirsi perché il termine questo quindi il richiamo alla visione unitaria della dell'agricoltura unitaria vuole essere un po'il senso della dimensione di questo e che oggi l'agricoltura non può rimanere isolata in questo in questo in questo confronto perché la la sua collocazione la sua produzione
Ancorata a un territorio e questo e questo non può essere diversamente quindi c'è un punto di
Di riferimento che che può essere che può essere portato in in in una valutazione di questo tipo qui che vuole essere di di grande importanza quindi l'incontro che ci può essere fra
Sul
Quindi il confronto che ci può essere fra alla diciamo la la parte agricola in una nuova il riedizioni di un rapporto alla pari di un rapporto di filiera fra l'agricoltura e l'industria che oggi si ripropone sul tema delle agroenergie è tutto verificabile è tutto da verificare sulla piena rispondenza che questa che quel progetto possa avere possa avere nei confronti del dell'impresa agricola quindi c'è un o un punto di riferimento che che va visto e è questo che nel momento in cui si dice che la l'agricoltura si struttura in una impresa agricola che è diffusa nel territorio io ritengo che il punto di partenza di un ragionamento anche sul tema delle agroenergie
Da lì deve dell'esistere quindi il confronto
Fra il mondo il momento produttivo agricolo e il momento dell'utilizzazione così come nel un mondo del della produzione alimentare non può più essere pensato come una forma di agricoltura di imprese agricole che producono materia prima per l'industria così come non è più o oggi improponibile
Nel nostro Paese pensare che il ruolo dell'agricoltura sul sul sul settore alimentare sì esaurisce nel consegnare la materia prima all'industria che trasforma quel prodotto alimenta alimentare così nel nell'energetico non è pensabile che ci sia un rapporto di questo tipo perché la filiera così come non è partita fino ad oggi non a caso siamo a dieci giorni
Dall'entrata in vigore della legge sul discorso delle percentuali d'delle delle parti Dio delle dei carburanti il motivo per cui non è partita è perché probabilmente i patti
Le gli accordi interni al sistema non non non ci sono non sono sufficienti e non a filiera la il passato lo dimostra quando e gli accordi non sono sufficientemente di diciamo validi oggi oggi or o d'ogni interlocutore non riscontra valore all'interno le filiere non partono e non funzionano quindi è un dato di fatto che noi ci fosse ci vediamo
Di fronte quindi noi auspichiamo che il governo che si è appena insediato affronti questo tema convocando il tavolo della filiera agroenergetica recepisca il piano d'azione per le biomasse dell'Unione europea vale a dire in un in un Paese come l'Italia addirittura ho letto in questi giorni sulle montagne che addirittura in Francia hanno qualche dubbio sul sul fatto che questa filiera agroenergetica possa essere di un qualche significato di una qualche valenza per gli agricoltori un un un articolo critico di questi giorni di le monde in un Paese come la Francia che ha delle caratteristiche da questo punto di vista completamente diverso
Da noi si è hanno dei dubbi loro l'agricoltura italiana certamente non può pensare
Ad una sorta di schizofrenia sala qualità legata al territorio nell'alimentare e poi delle produzioni dati all'industria senza sapere poi che fine fanno quindi un richiamo a questo a questo concetto di unità secondo me
è utile nel momento in cui il legislatore italiano ha fatto un'operazione interessante sul discorso del della condizione fiscale sull'impresa agricola vale a dire il considerare le produzioni energetiche
Agricole connesse con l'agricoltura questo secondo me è un passo capita raramente che la legislazione fiscale sia anticipata rispetto al dato economico di fatto oggi è successo questo in Italia l'azienda agricola e viene considerata attività connessa alla produzione di energia sia termica che leggerà questo suo non è un fatto importantissimo proprio nel ragionamento di partire dall'azienda agricola perché su questa base si può agganciare noi proponiamo oggi che da parte delle della potere legislativo ma anche dal potere esecutivo ci sia una riflessione se non sia il caso di passare da questa nicchia diciamo di di di di valore fiscale ad una migliore definizione di impresa ed energetica
Esistono impresa agrituristica che negli anni Ottanta non si sapeva bene cos'era oggi tutti sanno cos'è un'impresa agrituristica è stata definita fiscalmente e giuridicamente
Pronti si può potrebbe essere il caso di confrontarsi sull'impresa agroenergetica che a questo punto ribalta il concetto della materia prima consegnata a terzi ma provoca una centralità dell'impresa diffusa nel territorio che può avere più valenza stare nella filiera se trova le convenienze ma può stare anche in un accordo territoriale con gli enti locali
Dove il professor Riva stamattina ci faceva vedere che poi alla fine le migliori convenienze per l'agricoltore sono nella filiera locale magari a partire da legno più che nelle convenienze di una di una filiera quindi la genetica dei legata carburanti che ha delle delle oscillazioni diciamo di valore di prezzo che l'agricoltore non governa quindi centrare sull'impresa agricola che si ricolloca come impresa Green ergetica che può essere multi funzionale quindi qui va ritrovata il senso delle rigido lentamente in queste paese a cinque anni dalla data dal suo varo la legge d'orientamento deve essere coerentemente soggette diciamo oggetti strumento di una programmazione che dia questo valore deve agroenergie un un senso baricentro Ivo e omogenea quindi un po'lasci a far riferimento
A questo più c'è bisogno termino perché per dare spazio anche agli altri sul tema del credito oggi abbiamo una banca importante che dichiara di scoprì scoprire il suo cuore verde
Di scoprire il suo essere banca verde io ritengo se questa approccio sistemi comunitario
Ha bisogno se si cala sull'impresa di un'attenzione da parte del credito che non è più sensibile solo ai mega impianti magari del voltaico
O dell'eolico ma possa essere interessato a finanziare anche quelle aziende agricole singole o associate
Che possono che vogliano
Cimentarsi sulla produzione collegata o alla filiera energetica da una parte o all'utilizzo di energie locali con gli enti locali le amministrazioni del posto
Finanziale anche impianti che possono essere considerati da un punto di vista di economia di scala in una maniera ordinaria possono essere considerati non convenienti per la banca ma io chiedo
A alla banca a all'MPS Banca Banca per l'Impresa un'attenzione anche perché gli impianti che possono essere anche sotto il milione di euro
Che è una fascia che ora viene considerata come sotto la quale non c'è il finanziamento se si va verso l'impresa diffusa
E il suo ruolo dignitoso dentro
Il il Progetto anche energetico nazionale occorre che anche il sistema del credito abbia un'attenzione per quegli impianti che potrebbero sembrare non convenienti dal punto di vista della banca stessa
Mi fermo qui poi magari se c'è da
Grazie al vicepresidente della CIA Enzo Pierangelo lì nel frattempo è arrivato anche il ministro delle Politiche
Agricole De Castro e quindi siamo al completo ma noi manteniamo l'impegno di fare parlare per prima il ministro Pecoraro Scanio il ministro dell'ambiente in modo tale da lasciarlo poi libero io se mi posso permettere gli chiederei qual è l'orientamento del governo come prima cosa per incrementare in maniera sostenibile l'uso delle arie energie in Italia
Sì
Ma io
Ero qui qualche giorno fa a intervenire
All'assemblea annuale dell'Unione petrolifera questa sala
Era un altro partendo ovviamente
E e c'era anche il ministro dello sviluppo economico
Avevo piacere devo dire che ci fosse anche oggi permesso lo sviluppo economico perché noi questa cosa deve trovare un
Una forte pressione anche in quel dicastero
Però è molto importante che insieme a Paolo De Castro
Si lavori davvero a a sviluppare un una politica dell'Energia che io in cui ovviamente il settore agricolo può dare un contributo fondamentale perché perché si tratta di energie rinnovabili assetato di conseguire un obiettivo di tipo internazionale del protocollo di Kyoto
Noi dobbiamo io ho detto con molta chiarezza anche ai petrolieri quindi qua ovviamente anche più semplice farlo
Percepire ma sostanzialmente noi abbiamo sottoscritto accordi internazionali e dal due mila otto inizieremo ad aprire
Delle multe
E ho detto ai petrolieri che conoscevano meno la materia
Che da quello che mi è stato descritto appena mi sono insediato al ministero ho visto una specie di dieci o più
Cioè
L'Italia a definito una cifra di emissioni industriali quote di emissione
Arrivo al ministero e l'a patto che l'Agenzia di protezione ambientale non molto curata in questi anni diciamo così infatti dobbiamo una mano non ha l'elenco delle emissioni fatte nel due mila cinque l'anagrafe delle emissioni non è ancora definita
Ovviamente alcune aziende dell'Energia hanno deciso che vogliono far ricorso al TAR rispetto all'assegnazione delle quote di emissioni di CO due
So se qualcuno vuol divo e che ha un po'a che vedere con l'agricoltura a me tutta questa tiritera mi suona
Ovviamente significa che se poi le cose vanno male si pagano multe che non sono quelle piccole di cui a cui stiamo già pensando noi ma sono quelle di miliardi di euro previste dal Trattato sul protocollo di Kyoto allora questa volta
Non siamo però alla fine del percorso ma siamo all'inizio di un possibile guaio e avendo
Su può
E verificato una vicenda che si chiama quote latte
Non vorrei che questo Paese oggi iniziasse la vicenda delle quote aria per cui si dice agli industriali non vi preoccupate voi insomma alla fine troviamo un sistema e in questi ultimi anni invece di ridurre le emissioni di CO due sono aumentate
Adesso che è successo che la Francia la grande inglese la Germania altri hanno dichiarato una cifra di missione molto più alta di quelle che davvero facevano mentre l'Italia correttamente in questo caso non è imbroglio
Ha detto la cifra che veramente metteva di C o due quest'anno la Francia e la Germania solo quindi condizioni di vendere quote di emissione di CO due e l'Italia dovrebbe comprarle ovviamente la situazione è molto diversa perché qua stiamo parlando di inquinamento e quindi continuare a inquinare e anche un danno alla salute oltre che alle tasche di questo Paese
Allora già datiamo delle missioni più devo fare entro il trenta giugno si cambierà decisamente registro perché la differenza rispetto a cose del passato che questa volta siamo all'inizio
Di un possibile guaio da Italietta deteriore Italia delle furbizie
Che pensa che si possono aggirare le norme che pensa che è meglio trovare delle soluzioni surrettizie perché poi comunque qualcosa sia giusto non sia giusto niente abbiamo sottoscritto protocolli d'intesa internazionali non è tollerabile che l'Italia debba pagare dal due mila otto una sorta di tassa di sovrattassa
Perché irresponsabilmente non si dice anche incominciare delle grandi aziende dell'energia perché poi il problema Kyoto sono le produzioni delle grandi centrali termoelettriche di questo Paese questo è il dato inizia quindi non è nemmeno tutto il comparto industriale
Abbiamo due grandi temi
A cui potete dare una risposta o contribuire a dare una risposta come mondo agricola
Uno è le emissioni per la produzione di energie l'altro è le emissioni per la circolazione dei veicoli
Il settore del Civile il settore del del resto dell'industria sicuramente da problemi e può fare degli interventi di riduzione ma non è certamente a livelli di sforamento
Dei limiti delle emissioni di CO due delle industrie dei produzione di energie e della circolazione dei veicoli questo Paese
Le due risposte possono essere in parte perché nessuno sta pensando che adesso risolviamo tutto con i biocarburanti le biomasse ma sicuramente le biomasse sono una risposta alla produzione i biocarburanti sono risposta la circolazione
Quindi se c'è un ambito in cui ci sono entrambe le risposte
Nella filiera agro ambientale come la vogliamo chiamare
Sicuramente c'è questa situazione
Allora il problema qual è dobbiamo fare in modo che il mondo agricolo entri a pieno titolo
Anche non della produzione generica energie
Ma nella risposta
In positivo ha un obiettivo nazionale ed internazionale che l'obiettivo di Kyoto
Questa importante perché è paradossale che ci sono aziende che dovranno comunque in una fase comprare
Certificati diritti di emissioni e che magari vanno a comprarle in Francia e cose quando in realtà se si produce in modo serio un elemento di qualità il mondo dell'agricoltura può essere uno dei settori che contribuendo alla riduzione della CO due offre anche un servizio aggiuntivo produzione di energie e contributo diciamo in termini certifica diverte tanto per capirci in termini di possibilità di aiutare il complesso sistema internazionale dei crediti di emissione eccetera intervenendo in questa ma dobbiamo capire quindi va utilizzata
Una prima consapevolezza diversamente da altri settori
Il campo dell'agroenergia risponde non solo a dare un reddito perché produce energia e ti metti sul mercato ma anche contribuisce a un obiettivo internazionale di primaria rilevanza
Di primaria rilevanza
Se guardate questo sarà il vero elemento determinante dei prossimi anni
Perché abbiamo sottoscritto un'infinità di accorti
C'è bisogno di ridurre l'inquinamento nelle aree a rischio di questo Paese e Celli pittrici che entra in vigore dal due mila e sette
E le aziende le addizionali che non si adeguano rischiano di chiudere è chiaro qual è il rischio rischiano di chiudere perché nel sistema europeo non sarà tollerato dalle aziende di altri paesi sono adeguate le migliori tecnologie esistenti di competere con aziende che non hanno fatto questi investimenti e quindi poche è un libero mercato non ci saranno sconti all'europea perché è chiaro che se un'azienda è un altro Paese ha rispettato le normative sulla qualità dell'aria e sei dotata di tutti gli strumenti di alta tecnologia e ha fatto di Investimenti non tollererà che è un'azienda italiana competa non avendo fatto questo investimento allora questo problema come l'ho spiegato agli imprenditori
Forse il caso che tutti come sistema Paese iniziamo essere consapevoli perché i prossimi due-tre anni sono anni strategici che a questo punto i rischi sono a fare i piani di qualità dell'aria
Si dovrà rispetto al protocollo di Kyoto
Abbiamo ed entrano in vigore una serie di normative o tutto questo importante a questo si aggiunga che essendoci una nuova politica agricola comune ma di questo sicuramente il ministro alle Politiche
Agricole alimentari e forestali dirà meglio di me
E il tema di come usiamo la politica agricola comune per fare in modo che anche lì
Ci sia un investimento sulle misure agro ambientali di cui sicuramente le misure sinergia sono a pieno titolo importante allora se ne dobbiamo spostare gli investimenti come aiuto al reddito
Se dobbiamo finalizzarle in modo positivo
Noi dobbiamo utilizzarli sicuramente perché è chiaro che noi non possiamo pensare che produciamo su tutti i biocarburanti evidente che il costo di consolidare dei biocarburanti
Sarà decisamente sempre superiore a quello che costano in Brasile o a quello che cosa sono i Paesi dell'Est europeo
è ovvio
L'occhio
Ed è evidente anche
Che se non costiamo bene dall'inizio la filiera
E il meccanismo giuridico noi ci troveremo sicuramente di fronte alla necessità di dire a non volete aprire i mercati non volete consentire la libertà di circolazione dei biocarburanti come glielo dici
Allora ho due costruito dall'inizio perché anche qui memori degli errori passati
Evitiamo di fare errori oggi allora è chiaro che se io i soldi agli agricoltori gelido sulla base dell'aiuto al reddito
Facciamo in modo di intervenire dando valore a questo tipo di produzione
Noi facciamo in modo di creare un meccanismo chiuso io sono molto contento che l'obiettivo degli
Del mondo agricolo e di fare piccole produzioni di energia queste molto importante perché esattamente nella filosofia del sistema che lo dobbiamo realizzare quadrate l'energia del futuro andrà consumata fresca
Cerba consumata prodotto il più possibile vicino casa
Voi dovete entrare in questa logica che la logica della modernità in passato mi sembrava impossibile che uno aveva il telefonino ha preso il telefono andava Conte perché sembrava che telefonerà per Forza del destino fisso oggi sembra impossibile pensare che l'energia si debba autoprodurre il futuro è nella produzione diffusa di energie
Non me le mega centrali nome dei grandi opere gigantesche che sicuramente ci saranno perché non sto parlando del da oggi a domani aiuti sì però il gigantismo in questo settore non è il futuro è il presente ed è in parte il passato
Perché altrimenti la sensibilità crescente la popolazione dispetto al passaggio degli elettrodotti rispetto al costo di interramento delle grandi su evidente che cresce e qui costo è quello perché non non contabilizziamo mai la differenza di una produzione di piccole regia da da consumare vicino a casa e la produzione la grande centrale a cui devi collegare i costi i in enormi delle grandissime linee di attuazione
Che non è che scompariranno
Ma sicuramente bisogna andare verso una diversificazione progressivo del meccanismo di produzione dell'energia
Allora da questo punto di vista è evidente che la strategia
Di produrre piccole centrali a biomasse
E anche qui
Chiarissimo
è inutile fare trucchi
Che uno inventa che fa la centrale a biomasse e la fa diventare una cosa tanto grossa che posi assume un inceneritore è una cosa che la gente la capisce
Le comunità locali locali non sono cretine
E allora cerchiamo di non imbarcarci in cose che alla fine determinano Valutazione impatto ambientale negativo e quindi la blocca
Interventi infiniti di contesto in di contestazioni giudiziarie cause infinite io vorrei che la finissimo di essere un Paese che si imbarca sempre le cose più complesse
Con ostilità enormi mentre per esempio in questo caso il settore agricolo ha la possibilità con i piccoli impianti
Di avere anche una forte riconoscibilità delle comunità locali
Dei comuni delle comunità montane di tutta la Rete
Sul territoriale e utile la vicenda dei distretti allora da questo punto in sé portando il quadrati dietro le biomasse per essere chiari
Ci sono invece anche cose che posso determina grandi problemi perché se io penso di farlo c'è da biomasse magari nel Parco nazionale del Pollino
E poi penso di importare il consolato dal Brasile e penso che questo sia vagamente gradito come un'iniziativa ecologica e vi dico che è difficile al di là delle opinioni personali che in termini proprio istituzionali queste cose possano trovare un avallo dal ministero dell'Ambiente ed al pari del terzetto questura resta molto chiaro e perché come si dice
Meglio esser Chiari prima
Come anche il piano energetico nazionale bisogna che il mondo agricolo si veda al tavolo in cui si discuterà il piano energetico nazionale che si dovrà fare
Perché si può mai parlare in questo Paese quale quindi siamo come dire la quintessenza della non programmazione un Paese dove ogni posto sta parlando esso dei rigassificatori si capisce quanti ne serbo uno due tre cinque denti quantificazione ognuno si barrica senatore sotto casa qual è meccanismo per fare cosa
Per utilizzare quel gas dove
O invece per diventare oggi mutate mutanda è una situazione in cui l'Italia diventa una specie di grande meta avuto in tutta l'Europa cioè interroghiamoci uno può decidere che l'Italia vuole fare questo
Bene allora incompatibile col fatto che vogliamo diventare grande paese del turismo sostenibile di qualità delle città d'arte uno deve dirlo che siamo una piattaforma logistica dentro mi Terragni
Grillo molto caramente quando pronto a trovare sia Prodi che almeno ha detto che aveva chiesto al figlio se gli piaceva vivere su una piattaforma logistica figli era scappato di casa perché giustamente la piattaforma logistica non è proprio il massimo
Del piacere per il bel paese e sicuramente per il mondo agricolo e vuole fare dell'Italia anche spero qualche produzione agricola di qualità ancora non solo agroenergia probabilmente dobbiamo fare le produzioni di agroenergia ma l'Italia non è una piattaforma logistica
L'Italia è un grande Paese che ha un grande sistema
Agricolo
Portuale dentro il quale sicuramente si fa anche logistica di qualità ma non è una piattaforma logistica
Italia è un Paese che deve fare sul piano delle Energia
Un percorso integrato discutendo con tutti gli attori
Perché è evidente che il mondo agricolo se è presente nel pianeggianti connazionale può dare un contributo importante propria raggiungimento delle quelle quote essenziali
Di energie rinnovabili
Lo può fare bene
Dobbiamo studiare anche lì una cosa razionale cioè capire anche qual è il limite
A cui ci vogliamo muovere perché è chiaro che non possiamo adesso perché è un Paese questo il motivo che va per mode non vorrei che l'azienda sarà nostra la modella greggi e poi come dire dimentichiamo che la vocazione principale sulle produzioni agricole di qualità importanti sulle quali siamo al notificati in questa no ma io lo dico come dire a scanso di equivoci perché voi
E noi adesso Qualcomm diciannove gli agricoltori nuovi petrolieri e adesso siamo tutti facciamo tutti agroenergie no
Cerchiamo di sapere come dobbiamo sviluppare i comparti sappiamo che come l'agriturismo bed il paragone è legato al fatto che però c'ha un anti impresa agricola
E faccio anche attività turistica è cosa diversa invece quella specie di caricature di agriturismo che si vedono per l'Italia dove dietro non c'è nulla di agricoltura
Anche qui facciamo in modo che lo sviluppo dell'agroenergia sia una cosa fortemente collegata al contesto al distretto agricolo facciamo in modo che magari si comincia anche a fare le fattorie solari cioè mettere i pannelli fotovoltaici
Sulle fattorie sulle realtà produttive che già esistono ci sono tante cose integrate c'è il micro enormi corna che bisogna pensarla come Energia soltanto sul versante le biomasse microeolico non impattante non le grandi palificazioni
Che tanto problema hanno dato di contrasto anche con il mondo agricolo
Le nuove realtà del micronido sono cose di grande qualità e che possono servire dei distretti locali però io credo che da questo punto di vista c'è un mondo di opportunità
Dobbiamo gestirlo con una capacità di programmazione capire quali zone destiniamo come facciamo
Avere un un confronto serrato col mondo industriale per cui se ci sono alcune attività che prendo l'impegno di filiera ad acquistare il prodotto interno perfetto
Ma dobbiamo anche essere molto attenti perché la preoccupazione che cioè di alcuni impianti si facciano lungo le coste cioè deve essere molto chiaro un tema
Se si importa biomassa da fuori la si brucia in Italia
Si danneggia il nostro contributo all'emissione di CO due e quindi quell'operazione non è che va contestata per un'autarchia del sistema agricolo ma perché è sbagliata da un punto di vista industriale perché noi non possiamo importare
Dall'esterno queste biomasse per bruciarle porse diverso il discorso sui biocarburanti parzialmente però dovremmo anche la essere capace di utilizzare i nostri biocarburanti ma sicuramente sull'eventualità di centrali se noi importiamo da fuori e bruciano in Italia aumentiamo
La quota nostra di emissione non abbiamo avuto un vantaggio abbiamo uno svantaggio quindi dobbiamo essere molto Chiari da questo punto di vista fin dall'inizio questo deve essere previsto nelle norme e nelle linee guida non so se c'è zio di leggi o non leggi credo che ce ne sono di questo insieme al piano energetico nazionale va fatta cosa che lui europea prevede che Rita non fa mai la valutazione ambientale strategica lavasse
Tella risoluzione del problema del disastro di questo Paese con le opere che si bloccano
Perché qual è la procedura che imita drammatica io faccio il piano energetico nazionale contestualmente faccio la valutazione ambientale strategica e quindi definisco prima dove si fanno le centrali termoelettriche o dove invece ci sono i rigassificatori dove servono invece le opere dei conti dopodiché sì ho fatto una valutazione dalle strategica sedia Leiria cioè le votazioni dibatto abitare sono più semplice
Perché gli imprenditori e i soggetti economici sanno in anticipo più ha però un greca si tiratore sull'Adriatico lo sul Tirreno oppure due due non lo so quello che si saprò che avrò un tot che viene dal però noi dobbiamo insistere e deve insiste nel sistema dell'impresa
Per aprire la valutazione d'impatto ambientale strategica contestuale grandi piani così come abbiamo detto a sport apriamo delle dell'Energia perché in questo modo tu invece di andare volta per volta in una lotta tra tra dieci soggetti che propongono dieci centrali negli stessi posti condisce comunità locali che da una parte si oppongono e dalla parte sono favorevoli questa cosa blocca una volta che ti fa la discussione la fai all'inizio e stabilisce qual è il disegno generale e c'è il tipo di processo allora queste sono le considerazioni molto serena molto seria e molto di Appello che lo faccio al mondo agricolo perché come dire abbiamo fatto insieme negli anni in cui abbiamo collaborato in un altro dicastero siamo usciti a fare anche la legge di orientamento fisicità
Con lo spirito secondo me di una concertazione produttiva non di una concertazione che punta a bloccare tutto di una concertazione in cui si discute sapendo di addetti
Ora io credo che insieme a Paolo De Castro sicuramente in questo come dire c'aiuta come di lavoro
Anche di contesto europeo nel quale possiamo fare questo questo compito perché per alcuni versi siamo obbligati e voi sapete che vi sia un Paese che quando è obbligato a raggiunge l'obiettivo probabilmente ci riesce
Allora poiché siamo obbligati dalle normative ambientali abbiamo le opportunità e siamo obbligati anche dalle normative e dalle scelte nel settore agricolo dove è chiaro che il disaccoppiamento la necessità di sostenere il reddito e non le guarda rivoluzioni possono aiutare
A fare un lavoro che fin dagli stoppa parta bene ben sapendo che prove che ne abbiamo un'agricoltura compromessa
Abbiamo una qualità delle nostre produzioni agricole è chiaro che noi anche sulle produzioni per biocarburanti e biomasse non possiamo e non dobbiamo fare scelte dissennate da un punto di vista di quali produzioni agricole faccia di quanta quantità non dico che voglia gradire che facciamo tutti i biocarburanti
E le biomasse da agricoltura biologica
Ma sicuramente nemmeno possiamo pensare che andiamo la logica iper produttivistica e i non diamo il paese di pesticidi perché magari poiché quelle non food questa roba tutto sommato si può fare bene c'è questa cosa cambiamo la prima perché altrimenti un'altra delle cose possibili
E che se uno dice devo produrre il più possibile possiamo aderire altri tipi di problemi peduncoli allora sono spunti iniziali Maspero molto chiari sono convinto che il fatto stesso che ci sia una banca con il Monte dei Paschi di Siena
E quindi c'è un sistema bancario che intuisce capisce che questo è un investimento produttivo
è un segno positivo
E credo che da questo punto di vista noi dobbiamo soltanto come dire lavorare fin dall'inizio sapendo però
Che
Le dichiarazioni sono tutte belle perché a parole siamo tutti d'accordo ma che io quando tentai anzi quando spostare da duecento mila trecento mila tonnellate la la quota di biocarburanti esenti dall'accisa col ministero dell'industria ci misi credo quasi un anno con una guerra frontale con i funzionari e gli apparati del ministero indusse che oggi si chiama sviluppo economico Magni funzionale sugli stessi
Dove dentro quel ministero legittimamente ci sono molte persone che vengono dalla dall'ENEL perché lei deve grazie settore e che Fini come dire in nella convegnistica non saranno mai contrarie biocarburante alle biomasse eccetera
Ma non sono così convinto che queste nostre idee così come dire innovative non trovino non un'opposizione di principio perché di principio ma troviamo ma poi nel dettaglio quando dobbiamo andare a vedere quali risorse si mettono dove si tolgono le accise dove si finanziò le cose io temo
Può darsi che penso male seria però temo che nel apparati del ministero dello sviluppo economico come del ministero che è il orchestra dell'industria sostanzialmente ci sia una forte resistenza
A consentire che il mondo agricolo diventi sotto Cetto e non oggetto di un'attività come la produzione di energia quindi sappiamo lo all'inizio e in modo che il confronto su queste cose lo possiamo fare in modo serrato consapevoli che però non è che poiché queste sono cose giuste cose belle cose buone diverse ce le fanno fare come se niente fosse non è mai così
Perché intaccare alcuni grossi interessa consolidati è cosa complicata e comporterà una azioni molto decisa e dire molto energica parlando in tema di energia grazie vola
Grazie al ministero
Come al solito interventi del ministro Pecoraro Scanio sono molto pieno i di passione ma anche di spunti polemici che inducono delle riflessioni
A proposito dei di quel una bella metafora sul telefonino sulle centrali diffuse da utilizzare come il telefonino mi ha ricordato questa citazione
Un la lettura di un quaderno giovanile di Guglielmo Marconi quando c'era da sedici anni l'ho visto a Pontecchio Marconi in una visita e in cui scriveva che bisognava raggiungere quest'apparato della comunicazione sapidi è quello l'ha fatto ci poi mi dedicherò scriveva in questo quaderno a sedici anni
A un apparecchietto che serve a da attrarre Energia dai gas che stanno nell'aria in modo da ottenere energia delocalizzata non disse questo ma il concetto era quindi già pensava a queste cose il il giovane Marconi poi non l'ha fatto
A questo punto io mi scuso se lo saluta sì sì sì prego il ministro deve lasciarci il ministro Pecoraro Scanio grazie a ridere lo scontrino
Vediamo
La parola all'altro ministro al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e ben noti venerdì lo per competere
Che però ha promesso dopo il suo intervento di restare se può a sentire gli interventi di Carpinelli è vecchio prego
Bene grazie buongiorno a tutti io mi metto in piedi perché al contrario dell'amico Alfonso ho bisogno di stare in piedi per guardare la faccia di diretta di tutti voi dunque
Beh diciamo la premessa di carattere generale va fatta bene Alfonso per cui non mi dilungo sulla introduzione importanza la necessità di affrontare in maniera seria questo tema del di Kyoto degli impegni che ha preso il nostro Paese
Vado direttamente su le cose pratiche e voglio iniziare son sicura che poi gli interventi successivi del delle organizzazioni insomma delle degli amici entreranno ancora più praticamente diciamo sull'oggetto di oggi innanzitutto sfatare
Questa sensazione che si respira più tutto agli nostro paese che le agroenergie risolverebbero tutta una serie di problemi
Adesso c'abbiamo centinaia di migliaia di ettari che devono trovare sparsi perché c'è stato il disaccoppiamento del grano duro che sappiamo ha ridotto la superficie in maniera significativa
C'è il problema del delle bietole altrettanto pacchetto importante di superficie si doveva ridurre o la se tutto questo Arena Po facilmente essere utilizzata impiegata con le agroenergie questo ha generato un po'di confusione generale perché il tema è di estremo interesse però bisogna affrontarlo
Con molta serietà con i piedi per terra sulle opportunità vere che ci possono essere
E non generare adesso l'illusione che dappertutto si può fare agroenergie con grande convenienza economica di tutti gli attori della filiera in particolare degli agricoltori che vedrebbero con le agroenergie
Redditi abbondanti e soluzioni attore non è così
Non è così quindi
Purtroppo abbiamo avuto da questo punto di vista
Diciamo un ulteriore elemento di confusione che è stata la riforma del settore viticolo saccarifero che
Con il ricco tra virgolette patrimonio nella ristrutturazione degli impianti spie piccoli
A ulteriormente generato aspettative sul territorio che adesso arriveranno le agroenergie risolvono tutti i problemi per cui l'agricoltore che prima facevano barbabietole adesso a Foggia sono ventisei mila ettari fanno Ventimila etnica
Tutto ciò richiede quindi plaudo all'iniziativa di oggi sono dovuto venire anche con questo Obiettivo tema importante e genera una serie di opportunità interessantissime
Perché adesso poi entriamo anche nella positività della questione l'importante è partire
Con i piedi per terra
Allora
Distinguiamo innanzitutto con molta molta nettezza ciò che riguarda
Biodiesel e vi erano da ciò che riguarda biomasse perché sono praticamente campi completamente diverse quando dico biomasse includo tutti micro impianti quelli che in parte Alfonso giustamente sono perfettamente d'accordo con lui lo abbiamo sostenuto insieme in Consiglio dei ministri quando Bersani perché oggi purtroppo è potuto venire ma insomma ne abbiamo abbondantemente discusso in Consiglio
E abbiamo approvato in consiglio la i principi della legge delega di cui il governo si avvarrà per emanare decreti legislativi in materia di energia e in particolare anche di agro
Energia e abbiamo parlato di questa grande opportunità che possono dare questi micro impianti micro tra virgolette perché non stiamo parlando stiamo parlando comunque di impianti che richiedono un certo volume di investimenti
Ci sono delle tecnologie nel settore per esempio del biogas che hanno avuto particolare sviluppo in Germania
Ci sono tecnologie nella combustione di residui di prodotti alimentari dell'industria di mentali residui forestali siamo il pacchetto delle biomasse variegato e da già oggi da subito opportunità di investimento immediate relativamente relativamente semplici perché stiamo parlando di qualche milione di euro di investimento
E anche qualora
Come nel caso di biogas si trattasse di bruciare massa verde con o senza il letame a seconda di tecnologie silos orizzontali con l'aggiunta di letame ce ci sarebbero molti siti del nostro paese in particolare nelle Arezzo tecnica la Pianura Padana
Dove la produzione di massa vegetale in zone di pianura irrigua e
Facilmente può raggiungere le dimensioni
Per dare all'agricoltore una produzione lorda vendibile che con i ventuno ventidue euro tonnellata massa verde che più o meno il prezzo arriva a quella produzione lorda vendibile non reddito
Produzione o dalle intorno ai due mila ettari due mila euro a ettaro che una produzione
Insomma che so rende già immediatamente interessante conveniente realizzare l'operazione sono anche dimensioni produttive
Limitate si parla di moduli che già con trecento quattrocento poi vedo qui mio sottosegretario Boco ne abbiamo parlato a lungo
E la dimensione la dimensione di tre quattrocento ettari è già di per sé sufficiente ci possono essere moduli che arrivano in Germania fino a settecento mille mille ettari ma comunque come vedete dimensioni facili uno Pontiggia immaginare rapidamente la costituzione di queste impresse agroenergetiche come le abbiamo chiamate diffuse
Anche cooperative io cioè formule che in qualche modo mettono assieme un investimento industriale perché c'è bisogno che l'impianto che l'ha gestito questi impianti piccoli non sono particolarmente almeno quello che occhio ti ho visto ad oggi
Sono impianti molto semplici non solo delle grandi centrali
Ed è molto interessante perché evidentemente c'è intanto una produzione lorda vendibile alta e quindi giustificabile già immediatamente l'interesse agricolo e contemporaneamente stiamo parlando di impianti che producono energia elettrica
Per cui stiamo parlando di impianti che possono godere dei certificati verdi
Piccola parentesi Perrot entusiasmare il pubblico stiamo studiando e Stefano Boco lo sa macchine amici
Del ministero c'è Riccardo deserti qui in giro della segreteria tecnica stiamo studiando un'ipotesi di
Come dire trasformare il certificato verde o aggiungere al certificato verde una sorta di Class
Chiamiamolo certificato verde doc come volete che possano tribù vive a quelle azienda quell'impresa agroenergetiche che trasformano materia prima agricola
Del territorio un qualcosina in più rispetto al tradizionale certificato verde che come è noto può essere anche ottenuto semplicemente trasformano in energia
Masse vegetali sottoprodotti o oli combustibili dal resto del mondo ne importiamo li bruciamo e trasformiamo Energia
Poi vengono particolare su questo punto ma stiamo delle biomasse
Qui il terreno e veramente pronto io già giovedì prossimo che però Vasco Errani con alcuni presidenti di Regioni perché dico sia che ci troviamo in un momento fatidico molto importante le regioni stanno mettendo a punto i loro piani di sviluppo rurale
Cioè la programmazione due mila sette due mila tredici in quei piani la speranza è che le regioni non si facciano trascinare dalla spinta che che purtroppo nel territorio c'è di utilizzare queste risorse con il sistema del tradizionale dei in settantotto a Ostuni venti del genere ma che concentrino queste risorse invece nella direzione di misure volte alla creazione e diffusione di queste impresse agroenergetiche già immediatamente fattibili perché le condizioni di mercato gialle rendono fattibili
E oltretutto se poi riusciamo a dare anche qualche classi in più evidente che gli agricoltori riuniti tra di loro nella impresa agroenergetica godono non solo del reddito che deriva dalla vendita del prodotto ma anche da una parte di quei certificati verdi che possono essere un ulteriore integrazione di reddito interessante
Questo impianto è su questo ripeto c'è una perfetta identità di vedute nel governo
Più ne facciamo meglio è anche dal punto di vista di quella
Diffusione sul territorio nazionale delle imprese allergie etiche perché come e su questo c'è un approccio molto condiviso da Bersani da me
E quello che diceva Pecoraro Scanio cieche il futuro è legato alla diffusione di questi impianti ripeto in Germania no ne hanno fatti non dieci venti ma ci risultano che sono vicini ai mille mille impianti diffusi nel territorio per la produzione di energia da
Biomasse biogas e più masse ingenti di questo mi fa capire che effettivamente siamo veramente in una condizione di conditi di competitività già immediatamente realizzabile occorre uno start-up occorrono start-up intanto con una chiarezza di intenti del governo e questo nel piano agricolo agro energetico nazionale cercheremo di renderlo chiaro ma occorre uno sforzo innanzitutto delle regioni
Nel senso che sono loro che attraverso il nuovo PSR questi eterni debbono con molta forza Energia ed entusiasmo dedicare una parte significativa dei loro PSR a finanziare le misure di sviluppo di questi impianti
E questo si può fare da subito non ci diciamo così ostacola nessuno
Completamente diverso e il tema della Dio disse o del bioetanolo
Tralasciando alcune condizioni di particolare convenienza in alcune aree dove la produzione di energia da oli combustibili girasole colza quello che adesso si parla di piante la somma siamo comunque su parametri che non si allontanano molto da un minimo di seicentocinquanta settecento Euro a ettaro di produzione lorda vendibile fino a
Ottocento novecento nelle aree più produttive di girasole con prezzi più alti
Quindi già ci rendiamo perfettamente conto che un argomento completamente diverso dal precedente
Su questo terreno ci sono interessanti sviluppi anche qui non voglio più diminuire l'importanza rispetto alle biomasse ma è evidente che qui bisogna agire su due fronti completamente diversi uno e il fronte europeo
Su cui vedo qui Albino Gorini ma in un'iniziativa dei sindacati
Assieme ci tiene glieli abbiamo lanciato questa idea non è che qui ha generato molti entusiasmi e io la rinnovo quindi impegno tra l'altro fa parte dell'agenda del semestre finlandese questo dibattito succhiotto agroenergie a Bruxelles
Ora quarantacinque euro a ettaro che quello che oggi viene dato e evidentemente una cifra troppo bassa che con quei livelli di produzione lorda vendibile
Non ci può essere l'entusiasmo sfrenato di Federico Vecchio c'è certamente un impedito Federico Vecchioni del prendono simbolo ovviamente degli imprenditori dagli atti è chiaro che è una roba che va studiata ci sono aree dall'altro interessanti perché dove parliamo di grandi aziende elevatura padana di qualche centinaia migliaia di ettari certamente la cosa può essere molto interessante ma se devo andare
In alcune zone dove la la la la dimensione aziendale di pochi decina quando va bene o di pochi ettari nella maggior è chiaro che è una questione un pochino più complicato
Diverso può essere se l'Europa che ci viene in aiuto Europa che dovrebbe a mio avviso è qui anche con la commissariato la Fischer Boel ne abbiamo discusso fino a ieri
Fino a ieri perché abbiamo avuto un incontro una bilaterale con lei su alcune questioni riguardava il tema dello zucchero e e c'abbiamo messo anche un pochino qualche riflessione perché evidente che il punto l'indifferenza
Non è che siano delle cifre stravolgenti per il bilancio e l'Unione Europea si facciamo uno sforzo arrivare in duecento Euro diciamo duecento duecentocinquanta euro
E una cifra che se uno immagina
Come bilancio comunitario rispetto a tanti altri capitoli importanti del bilancio
Potrebbe essere uno sforzo che in Europa e in questo caso la legittimità a un intervento del genere non deriva solamente dal tema produciamo Energia creiamo opportunità agli agricoltori al sistema alle filiere no qui c'è anche un obiettivo di Kyoto molti Paesi non lo rispettano altri Paesi lo rispettano male quindi dobbiamo farlo questo lavoro se lo dobbiamo fare
Beh questa integrazione non c'è dubbio che ci avviciniamo molto a quello che è appunto il punto indifferenza nella funsero da vendibile dei cereali anche anche
Declinando la domanda mondiale di come sapete sta crescendo a fronte di un'offerta che cresce meno per cui noi siamo in una situazione in cui i prezzi delle materie prime probabilmente cresceranno non caleranno quindi e c'è anche da considerare oltre al prezzo del petrolio il prezzo del grano mais e la soia mondiale che di fronte a questa pressione della domanda alimentare che come sapete è stata esce perché la cosa assurda
Chiedo scusa agli amici una piccola parentesi agroalimentare la cosa sulla che la domanda mondiale sta crescendo a ritmi mai visti nella storia
Il problema è che noi non riusciamo a collegarci a questa domanda mondiale ma i tassi di crescita in alcune aree del mondo superano il sei sette per cento l'otto per cento l'anno
Lo dice ma allora voi come che avete il made in Italy agroalimentare che vede le produzioni migliori del mondo come che di fronte a una domanda mondiale che cresce la tutela e il problema è proprio quello come collegarci a quella domanda mondiale
Allora chiusa la parentesi il tema è molto importante a una fattispecie europea che va sviluppata va valutata
è ovvio che io sia condomini busserò col francese che mi sono visto i giorni scorsi sia con la Elena Espinosa spagnola che verrà
Perché sapete che i modelli qui ci sono due no al modello francese che può più integrato con la parte agricola modello spagnolo che in meno integrato ed è già diventato grande importatori di materia prima da altri Paesi del fuori dall'Europa
Con tutti e due stiamo discutendo su come poter trasformare in un obiettivo europeo io mi spingo ovviamente mi spingo con entusiasmo a immaginare anche uno CM agroenergia europea non la vedo un fatto negativo
Perché c'è un obiettivo Kyoto da rispondere dobbiamo ridurre le emissioni da carburante fossile lo dobbiamo fare l'Europa potrebbe andare in questa direzione io lo dico in tutte le occasioni
Non perché voglio creare un'attesa e poi dopo trovarmi nei guai tra sei mesi un anno per dire l'Europa non ci dà niente
Ma lo dico anche perché il mondo delle organizzazioni tutte tutte quindi mondo delle imprese mondo il sindacato può lavorare e sostenere questa linea
Perché oggi in un'Europa a venticinque conta molto in gioco che possiamo fare assieme nel portare avanti alcuni obiettivi europei non basta che il ministro vada lì
Estratti cosa astratto si tratta di capire se c'è
Una larga convergenza una spinta anche a livello delle organizzazioni europee penso al Copaco Geca penso
Alle organizzazioni sindacali penso a tutto quel mondo che in Europa può dire ma insomma lo vogliamo rispettare Kyoto Kyoto vogliamo dare una grande opportune odiamo fa subito tre milioni di di ettari in Europa ecco questo è un elemento che già da noi potremmo immediatamente immaginare
Importanti sviluppi
Ha duramente questo contemporaneamente
Non deve assolutamente interrompere il lavoro della messa in funzione della legge ottantuno Parigi ottantuno ce l'abbiamo la dobbiamo mettere in funzione dobbiamo creare il mercato della legge ottantuno generava ma che poi non ha realizzato
Noi già con Bersani da subito quando abbiamo costruito i principi della delega sulla
Sull'energia abbiamo inserito una norma con molta prudenza lo dico qui perché non è che nessuno pensa sanzioni insomma io sono la persona più come dire
Molto così piedi per terra quello che si può fare perché sappiamo bene che l'obbligo dell'un per cento e scadenza luglio
Se se se non c'è se non è che io li posso mettere una sanzione
E e De Marco dove lo trova voce bisogna creare le condizioni creare il mercato la legge ottantuno ha fatto dei passi avanti importanti qui lo voglio dire
Il fatto stesso di riconoscere l'agricoltore i produttori di energia che è un'attività connessa all'attività agricola è una grande opportunità che dobbiamo sfruttare dobbiamo evidentemente far capire agli amici che non è che tutto ciò si traduce nella creazione di siti industriali per l'importazione di olio Di Palma perché se è questo l'obiettivo finale
Beh è chiaro che io come ministro dell'Agricoltura le politiche agricole alimentari certamente lavorerò
Per creare condizioni di vantaggio di opportunità per gli agricoltori nulla questua sugli impianti industriali di grande interesse ma penne io devo cercare di trovare il modo di collegare con l'agricoltura questo lo dico non perché ho bisogno di fare con voi qui il partigiano
Degli agricoltori ma lo dico per una ragione ambientale che Pecoraro Scanio potrebbe dire insieme a me perché se questo bilancio ambientale non è fatto con prodotto che noi produciamo e poi bruciamo
Se noi lo importiamo da fuori questo bilancio ambientale energetico non c'è c'è va a vantaggio del Brasile o va a vantaggio della Cina a seconda di quale materia prima importiamo
Quindi noi per quanto possiamo fare ogni iniziativa volta a scongiurare l'utilizzo di materie prime che vengono datata da Dacia che comprano sul mercato
Dall'olio di palma le altri sottoprodotti noi cercheremo di scoraggiare contemporaneamente invece cercheremo di incentivare l'utilizzo delle materie prime europea come recita la legge ottantuno tranne precettato uno Vanessa
In atto e con questo ci sono alcuni
Passaggi da fari uno ripeto lo abbiamo fatto con Bersani ve lo ritroverete appena approvata la la legge delega che c'è proprio su misure incentivi e sanzioni volti a premiare la produzione di materia prima
Europea abbiamo dovuto mettere europea
Sempre europea perché qui ragazzi inutile che ci piglia facciamo le nostre campagne pro dopo ci scontriamo con l'Europa l'abbiamo già detto tante volte
Noi dobbiamo partire dall'Europa e poi venire a Roma e vedere che cosa possiamo fare perché se partiamo da Roma poniamo a Bruxelles e russe ci della sempre di no perché facciamo i conti senza l'oste
Questo non riguarda le agroenergie riguarda un modo di pensare collettivo che io chiedo faccio appello a tutti voi
Come la settimana scorsa l'ho fatto a tutti gli assessori regionali all'agricoltura che abbiamo riunito come primo incontro formale con il ministro
I sottosegretari e gli assessori gli abbiamo detto felici è inutile che ci inventiamo delle cose
E poi dopo dobbiamo dire sui giornali quante cattiva l'Europa l'Europa è contro di noi noi dobbiamo costruire le nostre speranze di successo di di divi sommati di di vincere questa sfida internazionale nuova che abbiamo se saremo capaci di agganciarci a quelle norme europee se poi non ci piacciono
La poniamo per cambiarle ma questa idea di mandare i provvedimenti sotto banco tanto poi dopo Bruxelles non se ne accorge arrivano inesorabilmente le procedure di infrazione
Quindi anche in questa materia lavoriamo sull'Europa e vediamo che cosa riusciamo a portare a casa in un impianto europeo magari perché no questo sogno di uno CM agroenergetica per il rispetto e poi da lì decliniamo una serie di azioni abbiamo la legge ottantuno
è stata dei notificata lavoriamo per riuscire a creare dalla legge ottantuno le opportunità vere e ce ne sono tante ce ne sono tante
Anche perché qui mi aggancio un pochino la riforma viticolo saccarifero in alcuni siti che si stanno costruendo realizzando nella trasformazione di impianti ex piccoli
Beh ci sono opportunità che possono derivare anche nella costruzione di piccole centrali elettriche quindi bruciando olio questo caso per la produzione di energia a volte all'alimentazione della centrale il caso per esempio
Se spero mi auguro si realizzerà della centrale la raffineria di Manfredonia
Perché lì idea che può essere interessante anche per gli agricoltori perché in questo caso
Non è che io sto facendo l'impianto per vendere energia no facendo l'impianto per produrmi trentacinque kW che mi servono per mantenere la mia centrale altrimenti me la devo comprare
Dalle nelle mi costa molto di più allora vi si possono creare delle condizioni interessanti di prezzo anche degli agricoltori però ripeto l'obiettivo è mettere in moto attivare la legge ottantuno
Cosa dire ancora niente cioè
Partire in maniera molto seria
Chiedere un una mano affinché ci possa essere un approccio condiviso
Su questo ripeto c'è da lavorare molto con le regioni c'è da lavorare molto con le regioni non possiamo partire con venti piani
Agroenergetici nazionali dobbiamo fare un piano nazionale ogni Regione ha determinate specificità e giocherà sulla sua specificità come collocare alcune volte
C'è il CDR insieme agli oli vegetali altre volte ci sono condizioni perché c'è la raffineria altre volte in altre regioni ci sono condizioni per valorizzare i siti industriali sotto prodotti dell'agroalimentare interessanti
Facciamo diventare una corre vince questo piano energetico generali il cui obiettivo deve essere sviluppare le impresse agroenergetiche con i piedi per terra senza farsi illusioni ma dando gambe ad un settore che può rappresentare una grande opportunità
Anche se questa grande opportunità va ben calibrata ben attivata senza creare false illusioni
Noi faremo di tutto grazie
Grazie mille
Quindi un intervento che appunto riporta al realismo e i piedi per terra e ora la parola alla banca degli agricoltori Saverio Carpinelli presidente di Mps Banca per l'Impresa S.p.A.
Ma io penso dopo il Palio di realismo e di concretezza che
C'ha sottolineato il ministro De Castro io mi ritiro a qualche osservazione debbo anche dire per la verità che il bagno di realismo e di concretezza mi pare sia stato il fico ispiratore della di tutta l'iniziativa del mattino a cominciare dalla relazione
Che ci ha dato un quadro davvero esauriente c'ha immediatamente posto di fronte a uno dei temi fondamentali come il tema diciamo dell'agroenergia sia un tema da segmentare ministro a anche gli ripreso non è un tema che si può generalizzare quindi a questo punto l'altro aspetto che a me è sembrato abbastanza interessante su cui tornerò dopo un attimo nella relazione iniziale e quello delle tecnologie cioè del fatto che noi possediamo di già oggi
Per ciascuno di questi secche menti delle tecnologie sufficientemente avanzate diciamo così in grado di poter procedere lungo questa strada io considero questo tema di tecnologia abbastanza importa però vorrei fare un'osservazione di carattere generale che avvalora appare il mio mi rendo conto di dire delle cose note e anche un po'dei luoghi comuni però io penso che la consapevolezza comune di tutti noi dovrebbe essere qual è lo scenario del mercato dell'energia
Perché oggi è uno dei grandi problemi è uno dei grandi discussioni
Io penso che noi dobbiamo considerare perlomeno nel medio periodo permanente questa situazione cioè nel senso che potremmo avere degli elementi di volatilità ovviamente come in tutti i mercati ma il costo diciamo dell'Energia deve di quella di origine fossile sicuramente sarà un costo elevato questo è il primo elemento il secondo elemento è che non esistono allo stato attuale membro nelle medio breve periodo tecnologie interamente risolutive
Io non so quale sarà il futuro non so se sarà vero o non sarà vero quello che diceva il ministro Pecoraro Scanio che futuro saper sarà decentrato futuro purtroppo sempre come dire diverso da come ce le immaginiamo noi quello che possiamo dire che sicuramente oggi le tecnologie a cui si lavora
Idrologico il la fusione nucleare non sono diciamo per il medio periodo quindi possiamo impostare del ragionamento abbiamo impostare dei ragionamenti che ci consentano di avere un periodo di transizione anche da un punto di vista economico
Penso anche che avremo ne abbiamo visto le avvisaglie e temo che ne vedremo anche l'anno venturo avremo un uso politico delle leggi in particolare noi italiani che ormai dipendiamo abbastanza anche dal gas dobbiamo attenderci nonostante i nostri ottimi rapporti di amicizia con la Russia dobbiamo attenderci un uso politico
Del genere CIA questo è un tema che nei prossimi mesi si sperimenterà perché la Russia ha riconquistato
Dipendente mentre qualcuno può pensarlo negli pare diciamo una stabilità politica e nel loro come dire non hanno tanti elementi positivi ieri c'hanno petrolio gas
Che e siderurgia siderurgia Sergio già comprate in Italia in particolare che come voi sapete la Lucchini ed altre
Si accingono a comprare altro siderurgia di hanno in mano uno strumento importante da questo punto di vista quindi i prezzi diciamo sia pure volanti rimarranno
Levati quindi sicuramente siamo tutti consapevoli che diciamo non si potrà risolvere tutto con le bioenergie però sicuramente hanno un futuro visto il PRG e non sono soltanto una multa dobbiamo pigliarlo con realismo che qui è stato rappresentato però da questo punto di vista si può costumi io penso anche voi che ovviamente ci conviene guardare cosa fanno gli altri
Di guardarlo con una certa attenzione no no non penso mai che gli altri facciano necessariamente meglio di noi ma sicuramente in vari segmenti delle energie alternative possiamo trarre qualche utile elemento e qualche sputo è stata molto citata la Germania
Si può citare per l'eolico la Spagna che contemporaneamente ha costruito
La produzione eolica e l'industria eolica oggi se uno vuole fare un impianto eolico va in Spagna o in Germania e compra l'attrezzatura per quelle e quelle strutture di quindi qualche spunto interessante lo possiamo cogliere io penso quindi due o tre cose veramente voglio esserci
Che cosa abbiamo ti critico diciamo anche dal punto di vista appunto di un istituto bancario o di strumenti finanziari noi abbiamo bisogno io non vedo grandi elementi di criticità nel senso che scomponendo i sentimenti perché ovviamente ci troviamo procedimenti molto diverso e un conto è finanziare la costruzione di uno di quei piccoli impianti no
In cui si sta già sperimentando in Lombardia hanno legati dal un conto è riconvertire gli ex zuccherifici ovviamente sono due problemi dal punto di vista bancario e finanziario di fare e quindi adotterei mossi stemmi di di finanziamento sistemi tecnici differenti quello di cui abbiamo bisogno e in questo trovo una grandissima consonanza con le cose che sono state dette
Da i rappresentanti delle organizzazioni che hanno promosso l'incontro dal Confagricoltura dalla scia abbiamo bisogno di una stabilità
Dobbiamo sapere per costruire gli investimenti sia gli imprenditori
Sia i finanziatori vogliono sapere quale sarà diciamo così la strana ovviamente sappiamo tutti che le strade si cambiano sia giusto no però che ci sia un indirizzo diciamo programmatico
Abbastanza consistente questo chiede due aspetti uno che la normativa sia abbastanza consolidata parlo di normativa quindi non solo di leggi ma di orientamenti eccetera e cioè mi rendo conto poi e ministro De Castro ha giustamente sottolineato come dire l'accordo con le regioni cioè che si non possiamo aprire per esempio una normativa molto diversa perché se non industria nulla creiamo se noi abbiamo normative diverso regione per regione è chiaro che diventa difficile costruire diciamo una struttura sufficientemente elevata la seconda questione che mi sembra pura molto presente è quella del rafforzamento della filiera
Sicuramente uno dei critici da che per costruire qualsiasi
Quale che sia diciamo uno di questi segmenti che si vogliono costruire ci sono diversi attori diciamo in questa filiera e quindi dobbiamo trovare una forma più organizzata della filiera che possa essere interlocutore non solo col sistema bancario
E finanziario ma col resto diciamo
Così questa è secondo me uno presupposto la seconda questione ma su questa strada è un tantino più ottimista perlomeno spero di essere più ottimista e che dobbiamo andare più avanti sulla liberalizzazione del mercato energetico
Mercato energetico italiano e troppo ingessato
Noi abbiamo due ex monopolisti
O quasi monopolistiche sono nel campo e l'energia elettrica lei nel nel campo della produzione degli idrocarburi delle benzine e di quant'altro che sono lei e un problema questo vi che sicuramente anche l'importazione del gas stamani parlavo presidente Vecchioni sappiamo benissimo che le barriere per esempio all'importazione di gas non entro nella questione dei rigassificatori ce ne corre troppo elevata
E va liberalizzato di più perché soltanto liberalizzando di più quel mercato si offrono anche opportunità anche ai piccoli produttori di avere delle alternative
Ci vuole un pochino e concorrenza anche lì perché siamo in possiamo chiedeva soltanto sempre gli altri bisogna costruirla anche nel settore ecco l'altro elemento però vorrebbe davvero mi avvio alla conclusione e che io credo che non si debba trascurare appunto l'elemento tecnologico perché lo dico un po'anche da non ha detto pienamente ai lavori
Trovo che c'è un punto su cui bisogna lavorare un po'di più un ruolo coglieva ovviamente da par suo
Professor De Castro sul tema diciamo dell'alimentazione per esempio di queste centrali che deve essere non un assenso visto pezzo si possa convenire col senso comune è inutile andare a piedi dalle biomasse da fuori per bruciarle
Unitariamente dobbiamo bruciare le nostre però quel tipo di produzione ovviamente deve stare sul mercato non può stare completamente
Allora io credo che qui penso si possono o lavorare di più
Diciamo sulle tecnologie che sono le tecnologie da due punti di vista che sono le tecnologie produttive innanzi
Mi pare che Vecchioni qualche intervista di qualche mese fa abbia sollevato un tema scabroso ma che forse varrebbe la pena di affrontare con diciamo con molta laicità cioè quello di capire se Nibbio tecnologie che noi abbiamo diciamo vietato e fece giustamente sotto il profilo della precauzione per il l'alimentare
Nel caso del non food possano essere utilizzate perché quella e la strada per quel tipo di produzioni cioè l'impiego più elevati tecnologico e l'ulteriore sviluppo della tecnologia del rendimento energetico se uno pensa cosa erano le centrali a biomasse e di quindici o venti anni fa e che il rendimento avevano oppure per fare un altro esempio
Quale sarà il rendimento dei pannelli solari di ultima generazione che anche in Italia ci si accinge a costruire si rende conto di un gatto a che negli altri nel nel giro di dieci quindici anni
E e gigantesco quindi possiamo lavorare moltissimo
Che questo significa abbattimento di costi finali per l'utenza diciamo per il costo dell'energia nel caso dell'energia elettrica o nel calcio gli altri carburanti ecco io penso che mi sono limitato diciamo a questo aggiungendo un tema che anche questo mi pare sia stato giustamente sollevato dalle due organizzazioni e su questo forse potremmo muoverci tutti quanti più rapidamente mi convince abbastanza questa idea del contratto di programma bioenergetica perché perché lì ci possiamo sapere un po'tutti in questo caso anche diciamo debba anche per esempio le finanziari regionali che possono svolgere un ruolo insieme o le banche i consorzi fidi che possono di garanzia che possono svolge allora li possiamo costruire per esempio una specie di modello di prodotto chiamiamolo così immediatamente utilizzabile quindi con questa convinzione e con questo piccolo ottimismo
Vi ringrazio
Sì ci vuole l'ottimo
Facciamo solo la rassegna delle cose vanno
Presidente Vecchioni Confagricoltura
Ma io vado rapidamente alle conclusioni anche perché la platea è stata devo dire assolutamente
Storica resistere fino a quest'ora con un argomento che anche nella parte iniziale è stato sospiro ma assolutamente tecnico e quindi anche di
Difficile metabolizzazione però credo che oggi sia nostro compito sottolineare alcuni aspetti prima di tutto che non stamattina abbiamo differenziato con la CIA le iniziative che fino a oggi abbiamo tenuto e che si sono tenute in Italia su questo tema perché abbiamo avuto al nostro fianco una banca una grande banca come MPS impresa come Monte dei Paschi e abbiamo avuto la presenza di due ministri del ministro dell'ambiente del ministro dell'agricoltura dell'alimentazione
Questo lo dico perché il capitolo della viene oggi in Italia avrà una definitiva applicazione realizzazione quando la volontà imprenditoriale e la volontà politica faranno una sintesi di quelle che sono le cose da realizzare
E creeranno quel contesto di norme di regole definitive affinché un imprenditore possa programmare la sua attività vedete io ho molto gradito è anche condiviso direi
Interamente l'intervento del ministro De Castro indipendentemente dalla competenza che
Comunque ha sempre dimostrato nell'affrontare i nostri temi però
Io credo che sia importante oggi essere molto chiare perché abbiamo avuto una serie di interventi anche da parte dell'Unione petrolifera di assorbe diesel che hanno direi conclamato la convinzione del mondo industriale su questo percorso mai oggi qui sotto il profilo agricolo sottolineammo che l'agricoltura italiana vuole
Esserci vuole fare un percorso da protagonista siamo assolutamente consapevoli che siamo tutti imprenditori quindi ognuno costruisce il suo piano finanziario costruisce il suo percorso imprenditoriale guardando ai propri interessi
Quello che chiediamo è che ovviamente vengano realizzate quelle condizioni affinché l'agricoltore possano avere così come diceva bene il direttore dell'Unione petrolifera anche quel percorso di incentivi che fino a oggi evidentemente essendo stata anche l'agricoltura non particolarmente motivata su questo capitolo non sono stati così in grado di motivare il comparto della produzione
Allora vediamo a all'intervento del ministro De Castro perché all'interno di questo intervento ci sono alcune risposte alle sollecitazioni della mattina e della mattinata
Agricoltore per entrare in questo circuito e distinguiamo lo subito correttamente come è stato fatto però poi alla fine dell'intervento Livia chiuderò in un internet ovviamente in una sintesi percorso della produzione di energia dell'autoproduzione di energia nell'azienda agricola il percorso dei biocarburanti che quindi fanno riferimento comunque a un impianto di caratteristiche diverse
La prima considerazione relativa agli incentivi ma abbiamo bisogno di differenziare i certificati verdi bene il percorso che può prevedere un certificato verde specifico differenziato perché questo è stato detto stamattina nella relazione tecnica introduttiva vanno rimodulati vanno differenziati
Bene il percorso di verificare la possibilità di intervenire sui quarantacinque euro a ettaro ricordiamoci ministro lo sa bene che non abbiamo soprattutto per la pianura padana la necessità di considerare colture energetiche anche la soglia d'Italia oggi non ha questo requisito e soprattutto per il discorso o lei che è necessario ricomprendere questa cultura bene la valutazione che si è fatta di valutare anche uno CM ricapitola Graner Gia può essere stasera parleremo anche del WTO gli OCM vanno in quella scatola gialla che sotto sotto assedio a Ginevra bene il ragionamento dei PSR io aggiungo i PSR devono essere integrate dei Piani energetici regionali
Aggiungo anche che idee i PSR nascono questa è notizia ovviamente nota
Al ministro al ministero nascono dalla necessità di avere un coordinamento nazionale
La questione della Conferenza Stato Regioni sulla politica energetica non è secondaria
Perché noi o riusciremo ad avere dei piani di sviluppo regionali rurali che abbiano comunque un filo conduttore comune
E allora quando presenteremo purtroppo dico io ventuno piani di sviluppo rurale a Bruxelles Bruxelles dirà subito di sì
Oppure se ogni assessore andrà per la sua strada ne avremo degli interventi disorganici ma soprattutto creeremo una sperequazione che guardate si è già verificata né per i di programmazione due mila due mila sei tra imprenditori che stanno a poche centinaia di chilometri di distanza
Regioni attive hanno fatto proprio sugli impianti a biogas scelte diverse
L'hanno fatto anche la politica dello smaltimento e del digestato cioè di quello che rimane dai le strutture di di gestione
E quindi non si può far sì che l'imprenditore che sta in una regione piuttosto che un'altra abbia una materia prima da utilizzare all'interno delle proprie terre e un'altra di un rifiuto da smaltire perché qui si crea immediatamente una sperequazione tra soggetti che invece stanno nel medesimo mercato
Quindi la politica regionale deve essere vigilata
Con grande attenzione dal ministero nella Conferenza Stato-Regioni i Piani energetici vanno integrati nel piano energetico regionale e tutto questo deve essere chiaramente recepito da chi sta sotto io questo lo dico perché vedete che si parli di piccolo impianto aziendale o che si parli di grande impianto poi l'imprenditore ha a che fare non con il ministero a volte neanche con la Regione a volte neanche con la Provincia ma con la Comunità montane comuni e allora sono e vogliamo fare una politica in Italia che tenga presente la microgenerazione distribuita cioè gli impianti aziendali ma anche i progetti distrettuali fatti da agricoltori ed è industriali in distretti ben definiti
E anche qui sgombra il campo con prudenza
Se noi prendiamo come stiamo facendo come Confagricoltura lo presenteremo al ministro De Castro ne abbiamo quattro Progetti nord centro e sud per aree distrettuali per la produzione di bioetanolo e per la produzione di energia da biomasse
Su dei bacini dei veri e propri distretti beh sono distretti che viaggiano dei trentacinque quaranta Da mila e cinquanta mila ettari e sono degli impianti che non stiamo parlando di cattedrali
Particolarmente invasive per il territorio per cui nel capitolo delle agroenergie io ritengo che sia che si parli di impianti aziendali da un megawatt che utilizzano Manzo che utilizzano reflui
Okay utilizzano residui di potatura sia che si parli di gruppi di agricoltori che si mettono insieme per poter continuare a coltivare le commodities in Italia in porzione di territorio con grande realismo
Si parla comunque di impianti che non hanno una ricaduta territoriale tale da determinare nelle comunità locali delle reazioni particolarmente violente soprattutto dal momento in cui si spiegherà bene che quegli impianti fanno qualcosa di sotto il profilo ambientale assolutamente compatibili
Stiamo parlando anche perché qui si che inciderà logistica sempre di porzioni di territorio
Sotto questo profilo Confagricoltura siglato proprio per tener presente la regista attuale un accordo di intesa con Assoelettrica di cui ringrazio presidente Agata che qui davanti a me
Per a vere con ENEL un capitolo prioritario con ENEL con gli associati di Assoelettrica
Sulle centrali per identificare proprio questi bacini quindi non andare a determinare altre situazioni che possono dette dal punto provocare nelle comunità locali delle apprensioni ma per andare a sviluppare quella politica energetica che veda nell'agricoltore un soggetto attivo partecipe e che faccia reddito
Allora se la politica degli incentivi deve essere chiaramente incentivata facendo un gioco di parole per l'agricoltore con il certificato verde più lungo ricordiamo sempre ministri che noi abbiamo certificati verdi che sono ancora dodici
E dobbiamo portarli aventi come in Germania ricordiamo che noi abbiamo la necessità di avere questa differenziazione ricordiamo anche una diversificazione delle accise che non abbiamo citato ma che qualcuno stamattina ricordava che io condivido ricordiamo che questa politica degli incentivi deve essere affiancata da una definitiva applicazione di quella legge ottantuno che dia un quadro stabile
E ricordiamo che sia che si parli dell'impianto piccolo sia che si parli di impianto grande abbiamo sicuramente bisogno dei contratti di programma abbiamo sicuramente bisogno dei PSR perché questi impianti
In tutti i paesi europei e quindi anche in Italia devono poter godere
Di anche una incentivo sotto il profilo del credito e del contributo in conto interessi un conto capitale quindi di un incentivo sotto profilo finanziario che rende peraltro progetto più bancabile
Allora sotto questo aspetto la legge ottantuno recita il CIPE e gli accordi di programma anche sotto questo aspetto io credo che sia importante da qui la volontà per quanto mi riguarda come Confagricoltura di presentare concretamente quattro progetti i ministri e di di di noi siamo pronti e siccome lo siamo si parte
E si può partire con gli agricoltori con chi farà la trasformazione oppure con impianti costruiti ex novo così come nella generazione distribuita cioè un problema che è la vendita dell'energia questo lo condivido
Avente energia noi abbiamo delle regioni che stanno esplodendo sotto questo aspetto qualcuno ricordava giustamente la Lombardia si parla di duecentocinquanta impianti aziendali
Bene questi impianti non saranno tutti da un megawatt ma genereranno una produzione di energia
Lo dicevo sempre prima Presidente gatto non abbiamo bisogno di un confronto diverso con ENEL
Perché avevo bisogno di definire bene come mettere questa quantità di energia in Rete di avere un atteggiamento di disponibilità sulla media ad alta tensione di dare anche qui all'agricoltore gli strumenti per entrare nel mercato energetico saranno Lescaut saranno i consorzi di acquisto ed energia saranno altri strumenti con sottili beh noi abbiamo necessità anche sotto questo profilo di un atteggiamento più flessibile
Più motivato e anche più convinto sotto questo aspetto che diano è agricoltore la possibilità di vendere l'energia in surplus che abbiamo prodotto
Vado a rapidamente in conclusione nel dire che c'è un dato che voglio sottolineare
E che relativo alla applicazione della riforma zucchero
Ma io non credo sotto questo aspetto che dal nostro punto di vista come agricoltori ci sia stata una condivisione approfondita anche nella riformulazione nella ristrutturazione degli impianti ex bieticolo saccarifero questo è una richiesta che io faccio il ministro De Castro
Gli agricoltori in questa fase che è cruciale per l'allocazione corretta delle risorse derivanti dall'OCM zucchero ma anche per la realizzazione di quei piani industriali che dovranno consentire la possibilità per l'agricoltore di essere parte attiva affinché si possano con coro coglie la componente industriale
Ristrutturare questi impianti in una logica che tenga presente le caratteristiche a reali produttive italiani perché è chiaro che se tecnologicamente io dimensioni impianto con determinate caratteristiche
Avo sarà molto difficile che possa andare a utilizzare una materia prima nazionale ode europea allora cerchiamo anche lì di essere consapevoli che ci sia una grande attenzione
Affinché questi piani industriali tengano presente che se sono in centri Italia ci sono certe produzioni che si sono in Nord Italia ce ne sono altre ma che soprattutto siamo in Italia e non siamo in altre situazioni produttive
Quindi un'attenzione sotto questo aspetto credo che sia prioritaria anche per definire concretamente come potremmo anche qui partire rapidamente dopodiché
Credo anche che
Ma l'ha fatto un'ultima dichiara una ultima sottolineatura mentre per le India dielettrica siamo pronti si diceva prima la generazione distribuito può partire e sta già partendo perché solo nella nostra realtà associativa noi abbiamo decine di imprenditori che si stanno orientando alla generazione distribuita con impianti aziendale
Teniamo presente che per il bioetanolo siamo lontani siamo lontani perché gli impianti sono impianti che richiedono comunque diciotto ventiquattro mesi per essere realizzati c'è una distinzione perché ne a volte diciamo sempre di etanolo ma parliamo di di tibie cioè parliamo comunque di anti detto adesso non entro nel somma di additivo che è comunque quello che poi diciamo sotto profilo industriale più interessante per le caratteristiche che noi abbiamo nel nostro mercato allora anche sotto questo aspetto credo che a maggior ragione la volontà politica che abbiamo sentito stamattina debba portare i quattro ministri competenti a definire rapidamente un quadro di regole perché per fare questi impianti ci vogliono due anni più ci sono tutte le componenti autorizzativa io vengo da un piccolissimo impianto di mia
L'età appena bocciato in conferenza dei servizi del mio Comune quindi sono molto sereno ma dico semplicemente che se per i piccoli impianti continuiamo così figuriamoci per impianti di maggiore dimensione e sotto questo profilo aggiungo un dato e su questo concludo vedete io credo che sia correttissimo essere dell'avviso che questa filiera non rappresenterà la soluzione di tutti i mali
Ma rappresenta un'opportunità per l'imprenditore agricolo che in organizzazione rappresentiamo e che vogliamo continuare a rappresentare e per continuare a rappresentare una componente come l'imprenditore agricolo dobbiamo far sì che l'Italia rimanga un Paese produttore
Se noi pensiamo che l'Italia sia destinato a diventare un paese di servizi
Ma allora sotto questo aspetto significa che strategicamente abbiamo scelto una strada che noi non possiamo accettare
E allora sotto questo sotto questo profilo credo che la valenza del percorso agroenergetico vada vista anche in questa direzione non è un percorso esaustivo
Ne definitivo ma è un percorso che dà in alcune aree del Paese la possibilità di rimanere sul territorio a produrre a produrre materie prime e a produrre in questo caso materie prime che servono per l'appunto a produrre energia elettrica che poi va proprio alla componente dei servizi quindi credo che questo sia l'elemento strategicamente più importante per il nostro Paese
Concludo col dire che abbiamo avuto in questi mesi un ottimo rapporto anche con GRTN quindi ringrazio il dottor Montanino per essere stato qui con noi stamattina così come tutti gli altri relatori e concludo anche col dire che stamattina questa iniziativa visto Confagricoltura e CIA organizzare una mattinata come queste vedete forse non per tutti coloro i quali siedono in questa sala questo può apparire un elemento strategico e invece io lo ritengo tale cioè
Nella situazione in cui siamo
Il comparto agricolo non deve unirsi per una liturgia ideologica che snatura la dignità organizzativa dei presidenti o la storia dell'organizzazione
Si deve unire perché l'agricoltura per rimanere strategica deve avere degli assi portanti in cui i leader sindacali si uniscono perché essere leader non era presentare se stessi riuscire a declinare in maniera corretta le aspettative di chi era presente
E allora in questi momenti oggi noi abbiamo avuto non ulteriore
E lo dico al ministro
De Castro dimostrazione che Confagricoltura e CIA questo percorso l'hanno metabolizzato e ci credono ci auguriamo che questo per questo tragitto venga condiviso
In maniera esaustiva da tutti gli attori però credo e sotto questo aspetto lo dico invece da presidente di Confagricoltura che siccome i miei associati hanno dato al sottoscritto mandato sotto questo profilo oggi noi non arretreremo sul passo di un passo di un metro su questa convinzione e cioè che il comparto agricolo
A maggior ragione su temi così delicati e in cui ci sono delle componenti
Perché inevitabilmente così più forti
Richieda la capacità di essere sintesi di una componente economica del paese che l'agricoltura italiana io vi ringrazio e ringrazio ancora una volta il ministro ha presentato