Europa tra economia e politica: l'esperienza di un economista di professione

Certo questo colle della vita montato come Wallace o
Grazie di essere qui così numerosi è ci dispiace magari perché non è riuscito a trovare un posto
Questo incontro viene anche trasmesso in diretta sue venti GR e quindi salutiamo anche gli spettatori di questa emittente e poi su Sky
Devo dirvi che poi altri incontri
E sono previsti nel programma di domani si svolgeranno in questa sala
Con Tommaso Padoa Schioppa
Parliamo di Europa che prendiamo spunto da questo suo il suo libro Europa una pazienza attiva malinconia e riscatto
Del Vecchio Continente pubblicato recentemente da bizzosi
Tommaso Padoa Schioppa è stato membro del board della banca centrale europea
Poi
In precedenza è stato presidente della Consob
E ancora prima vicedirettore generale della Banca d'Italia
Oggi ministro per l'economia
Nel governo Prodi
Ovviamente lo spirito di questi incontri non è quello di dibattere la realtà di questi giorni immagini fare una discussione approfondita sui grandi temi dell'Europa e soprattutto dell'Europa vicina ai cittadini e alle imprese
Tenevo posso possibile che l'Europa che verrà dei suoi successi per cui in questo libro Tommaso Padoa Schioppa parla ma anche dei suoi numerosi
Insuccessi ora il nostro tutore è un europeista convinto
E nella prima parte di questo libro si incarica di sfatare tutta una serie di luoghi comuni che vorrebbero l'Europa in crisi
Prego
Ma intanto
Ringrazio il pubblico di essere qui particolare il pubblico
Le giovani ringrazio Ferruccio de Bortoli
Essere il conduttore di questo incontro
Verso Ferruccio de Bortoli da una
Gratitudine particolare perché è lui che mi ha inventato come giornalista come
Collaboratore del Corriere della Sera
E quindi mi anche il Ducato a parlare
Il linguaggio di
Ottocento mila elettori non quello
Di un libro che se vende bene vende otto mila copie o di una rivista scientifica
Che né a ottocento o di un incontro tecnico che se raggiungesse le ottanta persone sarebbe
Già un incontro molto largo
Io sono convinto che
Di tutti i linguaggi il più ricco linguaggio comune
I più Rosi sono i linguaggi tecnici riuscire
Non c'è nessuna sfumatura almeno nel campo dell'economia
Del ragionamento economico che non sia esprimibile nel linguaggio comune l'unica difficoltà che è più difficile esprimerlo nel linguaggio comune perché richiede un livello di comprensione più profondo di quello di cui si accontenta il linguaggio tecnico
E quindi la mia gratitudine verso Ferruccio de Bortoli e la gratitudine verso la persona che mia
Indotto respinto a questo sforzo di approfondimento che si deve compiere per rivolgersi
Al a un pubblico di persone che non sono specialiste della materia economica
Il titolo di questo incontro è Europa tra economia e politica l'esperienza di un economista di professione
Ma in effetti il libro non è un libro che parla di economia se non in in una misura piuttosto modesta e quindi dovrei quasi scegliere se parlare più del tema del libro o del tema
Che dà il titolo a questo incontro parto dal libro
Dico forse solo qualcosa per introdurre avviare la nostra conversazione
Innanzitutto e spiego il titolo
Europa una pazienza attiva un'espressione che mi è venuta come capita alla
Bocca prima che alla mente in una in un incontro molto più ristretto di persone
Alle quali avevo parlato di Europa e avevo espresso la mia impazienza
Per le occasioni mancate per il fatto che alcune cose che sono chiaramente necessarie ragionevoli semplici
Che benefici perché porterebbero benefici a tutti stentano a realizzarsi in Europa
Per esempio in quell'occasione parlavo di integrazione finanziaria
è stato fatto le euro eppure ancora oggi l'Euro per certi versi è il coronamento di un cammino di integrazione economica del mercato eccetera ma è anche il presupposto per ulteriori passi di unificazione economica che invece si stentano a compiere
L'abbiamo visto anche in Italia lo vediamo in materia di borsello quello abbiamo visto lo vediamo per le banche allora una delle persone che erano questo incontro mi disse beh ma insomma ci vuole un po'di pazienza
E io dissi sì però la pazienza non costa non consiste nell'aspettare la pazienza deve essere attiva se c'è un opera lunga un'opera difficile
Ci vuole pazienza compierla ma era pazienza dell'operare e non la pazienza dell'aspettare che le cose succedano
Sempre per restare sul titolo il sottotitolo e malinconia e riscatto del vecchio continente
Dispiego l'origine anche quindi questa espressione il il primo capitolo di questo libro
è con qualche modifica
Il testo della prolusione che feci all'apertura dell'anno accademico dell'università dove sono stato studente all'Università Bocconi
Mi era stato chiesto di dare un titolo purtroppo i titoli si devono dare prima di scrivere invece di poter ridare alla fine
E dissi come di di come titolo L'Europa della malinconia
Io per educazione appartengono famiglia dove
Quando ero piccolo quando eravamo bambini gli stati d'animo
Non venivano molto espresse se uno aveva dei particolari stati d'animo se li teneva per sé e quindi la malinconia che uno dei più forti antichi stati d'animo non era una cosa che io conoscessi bene
E quindi scelse questa parola sapendo qualcosa naturalmente della sua ricchezza ma soprattutto come parola che esprime uno stato di pessimismo di sfiducia di
In attività di rinuncia
E nel preparare questa prolusione entrai più a fondo nella storia di questa di questo termine che voi conoscerete molto meglio di me ma che ha due mila cinquecento anni di storia che chi inizia nell'antica Grecia come studio degli umori di un campo della medicina
Ci sono
L'uomo è soggetto a diversi umori uno di queste l'umore della bile nera che produce lo stato della malinconia
Che che gli altri temperamenti sono il temperamento sanguigno il temperamento flemmatico il temperamento collerico su questi quattro temperamenti sono legati
Alla alle stagioni dell'anno alle condizioni del corpo eccetera
Esco perse che in effetti la malinconia rappresenta lo stato dell'Europa ancora molto più ampiamente di quanto io pensassi perché il malinconico è un depresso ma è anche un furibondo anche anche il furore è un'espressione della malinconia
Ercole malinconico la statua di Ercole Farnese è quella di uno che si appoggia tristemente la sua clava esprimo una straordinaria forza ma questa forza
Sembra non sapere neanche di possederla e quindi vidi che avevo scelto un termine vedendone solo un aspetto e scoprendone altri aspetti questo rappresentava ancora molto meglio di quanto pensassi l'ambivalenza della situazione europea
Il malinconico di solito è qualcuno che ha una forte un'alta opinione di se stesso e che la sua e che traendo infetti motivo di malinconia è da quest'altra opinione di se stesso tanto quanto
Astrae dalla insufficienza delle sue realizzazioni dalla carenza di motivazione eccetera
Quello che dico in questo capitolo è che non si in realtà non siamo malinconici perché l'Europa va male
Ma l'Europa va male perché siamo malinconici cioè c'è qualche cosa nella società di oggi nelle nostre società
Una mancanza di fiducia in noi stessi una mancanza di di ambizioni che la causa del fatto che l'Europa non si realizza e e che quindi è l'origine più che la conseguenza delle insufficienze dell'Europa
L'elemento di fondo qui e
Per la mia generazione la motivazione era la pace io spiego nel libro che una persona nata nel quaranta come me
è nata in tempo per aprire
Per respirare l'atmosfera
Di di di paura di insicurezza di angoscia che la guerra porta e anche per vedere fisicamente la guerra vedere il carri armati vedere le città distrutte vedere le bombe che scendono dagli alberi
Lì non c'è problema di malinconia c'è un problema di volontà di sopravvivenza elementare
Per la generazione dei giovani che sono in questa sala ma anche di chi oggi abbia trent'anni ho quarant'anni
La la molla e
Proprio uno delle origini della malinconia il desiderio di grandezza l'attenzione verso l'infinito il desiderio che l'Europa o i nostri Paesi che ne fanno parte non siano emarginati dalla storia
Se l'Europa non si realizza è perché questa attenzione insufficiente
Ed è quindi la malinconia che poi nei secoli si è chiamata CD annoia gli psicologi la chiamano depressione cambia nome quasi in ogni in ogni diverso secolo la malinconia è il male da cui nasce la non realizzazione della storia
E alla fine siccome quell'arma lezione giovane diceva ai giovani non andaste dallo psicologo
Datemi un obiettivo
Alto e uscirete anche dalla malinconia
Bene grazie anche perché leggendo questo libro ma anch'leggendo anche le altre cose che il ministro ha scritto in questi anni nella sua attività di pubblicista e anche la sua attività di saggista
Non ci sono grandi motivi per essere sì preoccupati sì ma malinconici tristi e depressi no
Perché comunque abbiamo una percezione dell'Europa scrive Tommaso Padoa Schioppa
Quella che è in realtà
Ci sono verità e favole intorno all'Europa per esempio l'idea che l'Europa sia in declino soprattutto rispetto agli Stati Uniti che leu ha abbia prodotto più guai che fattori positivi diciamo che abbastanza diffusa non soltanto
Nella di polemica per le forze politiche neanche diciamo a livello generale ci sono dei luoghi comuni che resistono ecco vogliamo elencarne alcuni e cercare di vedere verità e falsità nel dibattito europeo
Sì questo sarebbe un tema un tema lungo
Sicuramente la lettura dei giornali
Incrocia la parola Europa la parola crisi
Con più frequenza di come incroci la parola crisi con quasi qualunque altro sostantivo salvo forse la parola calcio in questo momento
Contemporaneamente c'è una letteratura recente che curiosamente prevalentemente americana e inglese sono usciti alcuni libri importanti che che il mio libro citare riassume in cui si racconta dell'Europa una storia completamente diverso dal si si racconta
L'Unione europea come non solo uno straordinario
Successo economico ma come la realizzazione di una formula di organizzazione delle relazioni tra gli Stati e del dei sistemi politici che quella dell'avvenire mentre la formula del passato di cui l'Europa è stata la culla che è quella dello Stato nazionale che non riconosce
Che ha una concezione della sua sovranità
Assoluta per cui non riconosce che questa sovranità possa essere in alcun modo limitata al di sopra di sé
Costituisce la formula del passato armata alla fine delle guerre di religione addirittura la formula su cui nacque che x se si appartiene a una regione si deve appartenere anche alla religione di quell'area Regione e che le sovranità degli Stati dovevano essere intoccabili e che se questo ordine fosse mantenuto la pace
Si sarebbe instaurata questo avveniva a metà del Seicento e per circa trecento anni è l'idea di relazioni internazionali che ha dominato si è via via creduto che se la questione religiosa fosse risolta e poi la questione nazionale e poi la questione sociale e poi di lettura la questione della razza
Se l'ordinamento degli Stati fosse stato coerente con un principio religioso il principio sociale eccetera la pace si sarebbe instaurata e non si è mai messo in discussione che gli stati che sovranità e sovranità
Illimitata al di sopra di sé dovessero essere la stessa cosa bene questa letteratura
Riconosce la novità dell'esperienza dell'Unione Europea come quella dell'accettazione libera del fatto che la sovranità deve riconoscere un limite al di sopra di sé perché ci sono questioni che sono di interesse comune a più stati e possono essere solo affrontate
Operando insieme
E poi si documenta attraverso i risultati economici attraverso perfino materie sulle quali l'Europa non è ancora riconosciuta come efficace come per esempio essere una forza di pace al di fuori dei propri confini laici così detto peacekeeping o la ricostruzione di società e di paesi distrutti
Da guerre civili è tutto un campo in cui la presenza europea è molto più forte della presenza americana al di fuori dei confini dell'Europa in mostra il successo di
Il successo di una formula
Queste cose noi quasi non ne riconosciamo Fini
Siamo un più lettori di giornali che lettori di libri quindi più frequentemente ci imbattiamo in una descrizione della crisi che in una descrizione dei successi naturalmente c'è una verità anche nella descrizione della crisi perché
L'Europa incompiuta
Molte delle cose che aspira a fare poi non le riesce a fare perché non ci si riesce a mettere d'accordo questo concetto che
La sovranità e qualcosa che va condivisa è enunciato ma non è poi realizzato in alcuni campi in cui
Ce ne sarebbe un estremo bisogno però qui è di nuovo il discorso della malinconia è chiaro che realizzare un modello di relazioni tra Paesi completamente nuovo nella storia umana non è cosa che si fa in poco tempo
E e la pazienza deve essere attiva senza deve essere
Ecco in particolare una delle difficoltà uno dei paesi che più difficilmente riconosce questo limite la sovranità e la Francia di cui lei parla spesse volte che sul la cui crisi europea intervenuto numerosi in numerose occasioni
C'è stato il no e ferendo un ma
Francese sul costituzione europea un no che lei spiega in maniera diverso da e soprattutto il tema che comunque spesse volte sono stati grandi Paesi fondatori con le loro battute d'arresto a dettare un po'dei tempi diversi alla costruzione europea oggi per esempio abbiamo una blocco francese perché fino alle elezioni presidenziali del due mila e sette probabilmente innovato non accadeva nulla
Ma la Francia il Paese che ha inventato l'Europa la ha inventato la comunità
è stato il ministro francese Schumann ispirato da Jean Monnet che nel mille novecentocinquanta ha avuto l'idea da cui le Comunità europee sono partite
Diciamo nega poco a meno di trent'anni durante la prima guerra mondiale aveva organizzato gli sforzi congiunti della Gran Bretagna della Francia per certi approvvigionamenti di guerra era un genio della cooperazione
Concreta pragmatica succose pratiche tra i Paesi però è lassista Francia quella che ha regolarmente fissato il limite di quanta Europa unita si avesse ha bocciato ma nel
Cinquantatré il trattato sulla Comunità europea di difesa ha bocciato il referendum
Nella maggio del due mila e cinque
Si devono vedere tutte e due questi aspetti perché quasi in quasi tutti i Paesi europei
La la politica europea è la stessa
E corrisponde chiunque governi il Paese nel particolare momento ed era di carta in
In una cultura politica in un atteggiamento così di fondo della società che e anche della storia recente
Per Paesi come la Germania o come l'Italia l'Europa è stata la via per riguadagnare dignità rispetto di se stessi presenza internazionale
Per i paesi piccoli e molto spesso l'Europa e lo strumento per far parte di un consesso più ampio per la Spagna per la Grecia per i Paesi del Centro Europeo è stato l'ancoraggio di una democrazia ristabilita dopo
Lunghi anni di dittatura
La Francia ha un atteggiamento doppio perché non è uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale ed è tuttavia il Paese che ha fatto lo straordinario atto di generosità nel cinquanta di dire
Alla Germania di altri paesi il carbone e l'acciaio lì amministriamo insieme
E però e anche la culla stessa dell'idea di sovranità e di sovranità nazionale e quindi il Paese che ha
Delle riserve delle queste due anime sono presenti nella politica francese in una maniera quasi equivalente mentre una delle due di solito prevale in un paese o in un altro e quindi alla Francia che ha dato questa specie di bilanciamento
Fra il passi avanti le battute d'arresto e della Francia il Paese che ha in fondo stabilito quanta Europa unita ci potesse essere in un particolare momento
Io credo che la il no francese abbia solo in parte a che vedere con queste parte apre le a che vedere con
Con un'evoluzione del sistema politico francese del sistema sociale francese ma è difficile che l'Europa
Possa ripartire senza per la partecipazione piena della Francia non sarei d'accordo che
Non c'è nulla da fare fino a dopo le elezioni francesi c'è una grande occasione per l'Italia per la Germania in questo momento di preparare il terreno a una ripresa di iniziative europee o chi ne è una cosa molto telegrafica perché
Il nostro paese ha più interesse ad essere vicino a Francia e Germania anziché per esempio
All'Inghilterra come peraltro è accaduto nella precedente legislatura sono due scelte legittime perché dovremmo preferire una anziché l'altro ma non è una scelta di Parisi è una scelta di idea dell'Europa
L'intuizione che ebbe l'Italia nell'immediato dopoguerra
In primo luogo di un uomo che viene da queste parti come De Gasperi che era stato parla parlamentare italiano al Parlamento austriaco in gioventù poi in Italia è un caso curioso l'Italia spesso alcuni dei suoi più grandi uomini
Di governo erano italiani solo in parte Cavour parlava francese essere educato fuori
Dalla dal Piemonte
Qualche cosa di simile successo con la figura di De Gasperi quindi gli italiani che vedono l'Italia in parte anche da fuori oltre che è che da dentro l'intuizione fu che
Non solo vi era un'esigenza di unire l'Europa per evitare nuove guerre ma che per l'Italia questa era un'occasione formidabile di sviluppo economico civile e istituzionale di consolidamento della democrazia e questa intuizione
Via via conquistato tutte le forze politiche italiane che man mano che essi si avvicinavano all'esercizio del potere ha conquistato i socialisti negli anni Sessanta divenne divenne un ministro degli Esteri
Fortemente europeista dieci anni dopo esser stato fortemente ancorato a Mosca il Partito Comunista fece lo stesso cammino
Fini ha fatto lo stesso cammino in Italia negli ultimi dieci anni e cioè la scoperta del fatto che non solo il Paese ma le stesse forze politiche che nascono spesso da una matrice diversa trovano poi attraverso l'incontro con l'Europa la loro occasione di di maturazione
Lo quindi non è una scelta della Germania e l'Italia di stare con la Germania o di stare con la Francia e la scelta di stare con l'Europa e certo l'Europa è progredita sul sul motto del rapporto fra la Francia e la Germania rapporto nel quale l'Italia spesso ha operato da mediatore operato facendo
Facendo la differenza fra
Due Paesi che avevano spesso ragioni di
Di concordanza ma spesso anche ragioni di tensione
Perché ci si sente così poco europei si è parlato di crisi d'identità cioè si fatica sentirci parte di un'Europa che forse è cresciuta troppo ormai a venticinque Paesi che si è allargata a destra forse perché sono state fatte quattro grandi riforme mercato unico moneta unica allargamento Costituzione ovviamente rimasta a metà in troppo poco tempo
Ma io darei due era
Ce ne sono puramente molto di più ma due ragioni due risposte due elementi di risposta alla alla domanda
In primo luogo si rischia di dare l'Europa per già fatta
E quindi ci si appassiona dopo poco perché non si pensa che sia una cosa per cui vale ancora la pena di darsi molto da fare
Non so come la pensano di nuovi giovani presenti in questa sala ma un giovane che fa un anno con l'Erasmus che in viaggio da senza passaporto in gran parte dell'Europa dice ma l'Europa c'è già cosa cosa del caso mai si preoccupa del mondo si preoccupa della povertà
Del sottosviluppo e
A questa
A questo stato d'animo io rispondo che anche nel mille novecentoquattordici si credeva che l'Europa ci fossero già
E la distinzione fra una condizione di pace una condizione di tregua non è così facile da da fare credo di citare nel libro
Un bellissimo film che si chiama Prima della pioggia in cui un regista
Credo serbo o di un paese della dei Balcani racconta come in un piccolo paese dei Balcani dove convivevano tranquillamente
Musulmani e ed ortodossi
Da generazioni al si scambiavano
I generi alimentari quando mancavano andavano le stesse Fontana prende l'acqua si insinua a un certo punto l'odio si rompe la L'Unità di questa
Comunità e
Quella che sembrava una convivenza pacifica diventa uno stato di guerra noi siamo ancora oggi in questa condizione non solo nei Balcani ma non solo nel mondo ma perfino in Europa e quindi la prima risposta è non crediate che l'Europa sia già fatta
E la seconda risposta è di nuovo in termini di ambizione e di e di malinconia cioè la certo se
E se ci si accontenta Kelley insorti del mondo siano decise da qualche altra parte si può star bene l'Italia ebbe tre o quattrocento anni di decadenza in cui rimaneva il Paese
Più ricco d'Europa nel seicento e nel settecento più bello tutti venivano a fare dei viaggi in Italia l'Italia però non non c'erano contavano poi è venuto un momento in cui si è capito che anche essere attori della storia è qualcosa per cui valga la pena
Io dico che l'Europa è dopo la Grecia e l'Italia la terza penisola di quell'Europa è stata definita una penisola all'estremo ovest dell'Asia
è la terza penisola che rischia una decadenza un'emarginazione dalla storia se non c'è un elemento di di ambizione di volontà di contare nella storia del mondo si parla di decadenza morale e civile
Ma
Credo che non sia d'accordo sulla retorica del declino economico del nostro Paese perché anzi assistiamo a una ripresa consistente abbiamo grandi potenzialità possiamo sprigionare
Grandi risorse forse i grandi uomini che decidono l'Europa è anche il nostro Paese nascono nei momenti di crisi
Fossimo in momenti di malinconia non nascono
Io credo che le individualità contino morto
Quindi sono anche convinto che
Lo stesso sviluppo economico abbia bisogno di individualità
Bellunese io stornato Belluno quasi per caso quella è una regione come sappiamo da cui si mi grava fino a trent'anni fa forse anche meno
è uno dei grandi miracoli economici del dell'ultimo trentennio nello stesso tempo si si continuava a negare quando già il miracolo stava si stava producendo e molti lì non se ne accorgeva
Io sono convinto che sono state anche alcune singole figure di imprenditori
Chiesa
Forse per caso per fortuna sono
Natty su quel terreno ad aver cambiato le cosa aver mostrato che si può si possono cambiare le cose la stessa cosa io credo che succeda anche in Europa è uno degli elementi della crisi attuale è una carenza di di leadership europea
Degli elementi perché il declino o non cominci o non si produca ci sono tutti questo
Vale per l'Italia vale per l'Europa il livello di vita la qualità di vita straordinariamente alta le risorse ci sono forse è diminuita la la volontà di rischiare
E dice giustamente che l'Unione Europea unione di minoranze nel senso che progredita esportando la democrazia anche là dove non c'era però vediamo che i nuovi Paesi entrati a far parte dell'Unione Europea
Cito un esempio
Che calzante che può essere la Polonia
Insomma
Sono già antieuropeiste
Cioè pochi partecipò hanno un'idea rivendica fronti dell'Europa
Spesse volte ci sono derive populiste
In qualche caso anche peggio russo
Ecco non preoccupa forse questa idea cioè e come se avessimo esportato anche tessuti deboli e dobbiamo fare fare i conti anche con delle società che non sono fosse preparate alla a lecco alla democrazia e allo sviluppo economico così come lo conosciamo noi i Paesi europei di prima generazione europea delle dell'unione ecco questo preoccupa un po'allora tutto sommato l'allargamento avrà un limite perché insomma
L'Ucraina dovremmo farla entrare però dovremo fare entrare anche i Balcani perché poi a discriminazione è stata straordinaria tra l'altro notate prima eravamo dieci anni fa concentrati su quello che accadeva alle porte di casa adesso abbiamo un disinteresse pressoché totale mentre stanno accadendo le cose estremamente interessanti e con l'allargamento non è stato Tosto voce eccessivo frettoloso prima forse bisognava completare il percorso costituzionale
Si racconta una storia sull'Europa la storia di uno che va dal sarto
E che gli fa il Sartori fa un vestito alla prima prova del vestito e
Lui constata che una manica
è troppo corta il sarto dice no ma guardi lei deve semplicemente ritirare un po'il braccio prevede che la manica Rattus e alla seconda prova no perché la spalla non calza bene il
Il sarto dicevamo guardi lei deve semplicemente alzare un po'la spalla e vedrà che la la giacca le calza beh insomma la fine quando esce col vestito finito cammina praticamente come uno sciancato e il vestito gli calza perfettamente camminando in questa in maniera dice anche altre la gente lo vede passa per strade dice certa uno così da avere un bravo sartoria e
Questa è la
Scrive descrive molto bene come
L'Europa cammina sciancato a perché ha avuto un cattivo sarto il cattivo sarto purtroppo sono
Sono coloro che l'hanno realizzata che hanno per esempio fissato
Degli obiettivi comuni delle ma hanno decretato che certe materie sono mattini e comuni ma non hanno
Costituito delle regole per decidere a maggioranza dei bilanci di risorse sufficienti per perseguire quegli obiettivi e poi allora l'Europa fa moltissima retorica sulla difesa comune ma poi non ha i mezzi non si mette d'accordo su quale debba essere la politica in Iraq non è che gli europei fossero divisi sull'Iraq
Più di quanto fossero divisi gli inglesi e dove si sa che l'opinione era spaccata a metà però dell'Europa si dice che è divisa del
Della Gran Bretagna no perché alla fine in Gran Bretagna con qualunque altro Paese c'è un metodo per definire una politica solamente l'Europa non ce la
Ecco
Se i polacchi si di Zamorano dell'Europa in parte perché la vedono sciancato non perché
E se si presentasse per quello che poi che può essere che era concepito che fosse o la dove si presente a perché in molti aspetti sciancato Arnone
Si presenta per quello che veramente deve essere
La reazione completamente diversa al al referendum sul Trattato di adesione all'Unione Europea il settanta per cento dei polacchi è andato a votare
Pochi mesi dopo alle elezioni per il Parlamento europeo c'è andato se ricordo bene meno del trenta per cento
Cioè se si propone qualcosa di forte la risposta cioè se si vola molto basso gli aerei sinistro accendano sulle colline
Ecco l'Europa assente su alcune grandi questioni internazionali citava prima
La l'intervento in Iraq dove l'Europa si diviso che alcuni hanno partecipato c'è stato il documento degli Otto che ha spezzato punita che l'Unione europea tre anni fa nel confronti per esempio della crisi mediorientale l'Europa parla spesso una voce flebile c'è anche da dire naturalmente che finora
Nel dopoguerra
La difesa europea è stata garantita dal contribuente americano attraverso il finanziamento delle spese militare americana
Ecco uno Coppa che diventa anche autonoma sotto profilo militare deve rinunciare al suo sistema di Welfare State che è un po'il fiore all'occhiello di un'economia di mercato sociale con l'abbiamo conosciuta negli anni del dopoguerra
No io credo di no scopre secondo me l'Europa
Nella seconda metà del ventesimo secolo parte
Parte anche prima a inventato due cose
Straordinarie nel
Nella civiltà moderna una è quella che ho citato prima e cioè
La scoperta della necessità che la sovranità degli Stati sia non assoluto non sia abolita
Ma non sia assoluta perché esistono dei problemi che stanno al di sopra della dimensione degli Stati e secondo e la solidarietà sociale perché
Che si consideri che fa parte dei compiti di uno Stato
Non solo assicurare le libertà politiche la libertà religiosa certi diritti umani elementari ma anche alcune forme fondamentali di solidarietà sociale è qualcosa che non era parte
Della idea di quello che lo Stato debba avere come doveri fino a
Forse fino alla fine dell'ottocento ma certamente l'affermazione dello Stato sociale è avvenuta
Dopo la seconda guerra mondiale e in parte per effetto della seconda guerra mondiale se si pensa per esempio e al al cammino che ha fatto l'Inghilterra nella seconda metà degli anni Quaranta
Non c'è nessun motivo che si debba rinunciare a questo del resto vediamo che già oggi in Europa i Paesi la cui
E riuscita economica è massima non sono paesi che hanno rinunciato allo stato sociale sono i Paesi scandinavi come la Svezia come la Danimarca come la Finlandia anche Paesi piccoli e hanno un problema di finanza pubblica
Sì ma intanto far politica in un paese piccolo per quello che ho visto può essere ancora più difficile che in un Paese grande le le tensioni che ci sono non sono funzione della dimensione del Paese
Ci sono dei vantaggi a essere un Paese piccolo per certi aspetti per esempio non si coltivano ambizioni di campioni nazionali di indipendenza di autosufficienza economica che invece paesi più grandi fanno fatica ad abbandonare
Però questo aspetto che la combinazione del mantenimento di un sistema di protezione sociale molto forte con la piena accettazione di principi di concorrenza della globalizzazione eccetera
Io non credo che sia questione di dimensione del paese e lo vediamo pienamente realizzato in alcuni Paesi europei fino che punto bisogna preoccuparci del fatto che canti impresa restino di proprietà un Paese europeo
Ma io penso che è molto probabile che un paese europeo che ha
Un'economia sana
Competitiva
E che non spreca risorse
Abbia anche
Un importante numero
Di impresa e che sono non solo fisicamente localizzate
Nel suo territorio ma che sono anche nella loro proprietà prevalentemente possedute
Perché perché è un Paese che produce ricchezza che attira Investimenti ma che producendo ricchezza improprio produce anche capacità di essere forte azionista di questa impresa
Quindi non credo che lo scopo o vada perseguito in quanto tale lo scopo da perseguire in quanto tale la sanità e la robustezza del sistema economico
Che la nostra sia che è un'impresa finlandese abbia la maggioranza dei suoi azionisti fuori dalla Finlandia
In realtà interessa relativamente
Gran parte dell'attività di ricerca della Nokia si svolge in prima della finanziaria fatto una politica che e di istruzione di liberalizzazione di promozione dell'innovazione tecnologica da cui nasce il successo della notte erano che quotata in molte borse e si dà il caso che ma nessuno si pesa per questo di fare della Nokia il satellite di un'altra indussero di portarla fuori dalla Finlandia
Diventa quasi un problema irrilevante quello di sapere come si distribuisce la proprietà azionaria
Europeo non è neutrale rispetto alla proprietà delle aziende dove abbiamo avuto un decennio di grandi privatizzazioni però sono sempre stante privatizzazioni positivi a suo giudizio qualche volta non lo sono stato
Ma è difficile esaminare in generale
Quando l'Italia ha fatto le grandi privatizzazioni negli anni novanta
Le ha fatte per due ordini di ragioni uno è che c'era un grave problema di finanza pubblica e quindi un po'una necessità di cedere una parte delle proprietà esattamente come farebbe un impresa una famiglia che per per ridurre il proprio deficit o il o il proprio debito venga un quadro rende Argenteria eccetera
E la seconda ragione è che quando queste imprese erano in perdita le norme sulla concorrenza europea non permettevano più di ripianare le perdite perché
Costituivano cosiddetto aiuto di stato che era un pratica contraria alla concorrenza nel mercato per esempio
Molte delle imprese edili
Si trovarono a questa stretta
Per effetto di questo naturalmente può accadere che
Per vendere al più alto prezzo possibile un'impresa pubblica che magari
Monopolista nel suo campo
è non lesivi non si sia restia introdurre concorrenza in quel campo perché questa impresa varrebbe di meno Co rende di più vendere un monopolio che vendere un'impresa che ecco in concorrenza con altri quindi alcuni osservano che e l'urgenza di vendere di vendere al più alto prezzo possibile può venire prevalso su quella della di liberalizzare il settore in cui quell'impresa opera
Fatto per esempio come nel caso delle banche ovviamente le banche entro nel giorno nel mercato italiano perché è un mercato ricco mercato dove c'è una tasso di risparmio estremamente elevato tra l'altro abbiamo assistito né nei mesi scorsi a una parte del risparmio consistente che viene ormai gestite da stranieri insomma
Ma certamente il fatto che arrivino banche straniere di per sé non vuol dire che i costi bancari scendono e che il mercato diventa più concorrenziale e competitivo ci vuole qualcos'altro probabilmente
Sì di la proprietà in sé e non non determinante tutto
Se ci sono in prese che infatti si appunto corner esempio che facevo prima delle privatizzazioni se il passaggio da un monopolio privato pubblicò un monopolio privato
Gli inconvenienti del monopolio ci sono in entrambi i casi
E così se ieri in un particolare settore le imprese operano in un modo inefficiente vanno degli accordi tra di loro per cui la concorrenza
è carente non è perché qualcuno di questi passa da l'essere di proprietà italiana ad essere di proprietà straniera che questo difetto del mercato viene meno anzi può essere addirittura quello l'elemento che attira il compratore che viene da fuori non per essere agente di riforma ma per essere per sedersi a tavola con gli altri e partecipare a al banchetto
Ministro oggi in Italia bisogna preoccuparci più di liberalizzare di premiare il merito o di avere maggiore attenzione per la solidarietà sociale e per un l'attenzione a una maggiore no una minore disuguaglianza tra le classi sociali
Ma guardi io non credo che
La solidarietà sia in conflitto
Col mancato riconoscimento del merito anzi
La povertà è una cosa la mediocrità è un altro
Non riconosce il merito significa non voler vedere
La differenza fra chi
Fa bene chi fa male
La solidarietà è una cosa completamente diverso sono ben consapevole del fatto che
La
La battaglia contro la meritocrazia s'sì serve dell'argomento della solidarietà ma usurpa completamente un valore e anzi
Una cosa fondamentale proprio di separare questi due concetti
Ecco le volevo chiedere in questi
Abbiamo alla ma la conclusione ma avremo lo spazio per alcune domande dalla dal pubblico
Si discute molto sulla lo ha detto anche il governatore della Banca d'Italia sulla qualità della nostra istruzione soprattutto della della nostra istruzione fino nelle università non abbiamo in Italia troppe università e poche università di eccellenza il valore legale del titolo di studio deve rimanere o no
Io non credo che sia una questione di valore legale del titolo di studio quando Roma Capitale ho fatto un tentativo che non è riuscito che era quello di scusi glielo racconto brevemente la Banca d'Italia fa dei concorsi
Le domande sono un multiplo molto alto del numero dei posti messi in palio non si può fare il concorso a tre mila persone quindi si dice
Con meno di centodieci e lode torniamo al problema della meritocrazia comunque o centodieci si selezionano i migliori quindi è molto difficile senza centodieci o centodieci e lode essere anche solo ammessi al concorso
Sappiamo che il centodieci per centodieci e lode non sono dati con la stessa
Severità
E attenzione al merito in tutte le universo università e ci si può laureare in legge senza forse oggi non è più vero ma una volta ci si poteva laureare in legge senza aver studiato alcune materie fondamentali
Perché la scelta del corso di studi era estrema ma senza aver scritto nulla
Ecco perché allora io proposi che si facessero questi concorsi selezionando non in base al voto di laurea ma in base al voto ricevuto in diciamo sette esami Sette Martiri giudicato dieci fondamentali
E col chiesi implicitamente sì rendeva indispensabile che nel curriculum dello studente quelle materie ci fossero non solo riuscito a convincere il
Il servizio legale della Banca d'Italia che questa è una cosa perfettamente fattibile
Perché mi sostennero l'argomento del valore legale del titolo di studio io credo che fosse credo che sbaglia sono loro non io
Però la cultura del formalismo talmente forte che anche la possibilità di rompere l'attraverso semplicemente la libera determinazione di come si fa un concorso bisogna essere laureato però bisogna in più usa per l'inglese
E altre cose di questo genere
Quindici un po'cisti nasconde secondo me dietro non sono sicuro che se il valore legale del titolo di studio venisse abolito verrebbe meno
Una serie di distorsioni
Di non riconoscimento del merito che sono quelle che veramente pensa
Ecco le volevo chiedere perché noi abbiamo poco pochi giovani purtroppo perché siamo una società anziana
Li trattiamo relativamente male solo se è d'accordo su questa mia affermazione perché effettivamente sono loro che però devono muoversi è perché spetta però però insomma non è mai successa Olivetti abbiano riformato
A questa è una è una buona
Risposta però è anche vero che stiamo creando maniera anche un po'disordinata una società multietnica abbiamo già un numero di immigrati piuttosto elevato fra un po'avremo un ceto medio di immigrati c'è già
Specialmente nei piccoli centri ceto medio dei migranti avremo poi la concorrenza di laureati
Di immigrati di prima o seconda generazione nei confronti dei nostri studenti ecco che cosa abbiamo sbagliato nella politica distruzione di politica i giovani ce li abbiamo protetti troppo sono andati poco all'estero rispetto alla sua esperienza in altri Paesi cioè il tema del fatto di dare maggiori possibilità ai giovani
Sia nella per sensibilità si ma non della precarietà come condizione
Perenne insomma come qualche volta può accadere ecco perché tutto sommato una società anziana accusi scarsa attenzione per il giorno
Io non sono non ho la presunzione di
Il sapore io ho tre figli che hanno fra i trenta e i trentacinque anni
Ho esperienza del caso loro
Certo essere giovani nella generazione dei miei figli è stato molto più difficile che nella mia
Per tante ragioni
Compreso il fatto che
La il rischio dell'inganno nella generazione dei miei figli è stato molto più forte
Che nella mia
L'inganno sulla sul fatto che
I problemi potessero essere rinviati non potessero essere
Affrontati subito
Credo che ci sia una responsabilità dei genitori non c'è dubbio
Nello stesso tempo le cose nella società cambiano quelli che hanno meno di quarant'anni non cambiano quelli che hanno la mia età e quindi bisogna spero bisogna sperare che dalla generazione
Dei giovani venga la risposta per questo ho fatto prima con la battuta non se no non
Lo bisogna che la generazione mia sia c'era un articolo di
Un illustre economista
Che non cito ma che forse anche qui che lamentava il fatto faceva la questione dell'età anche se la prendeva un ponte commerciale diceva che tutti sono vecchi e quelli che hanno formano questo governo eccetera
Non si capisce che cosa volesse questo quarantenne che si faccia si faccia largo che che
Che si dia da fare cioè non è mai successo che i vecchi si ritirino da soli
Devono essere
Tipico atteggiamento vittimista di un giovane di straordinario talento perché l'autore di quell'articolo è considerato uno degli economisti più illustri di cui l'Italia possa far vanto e ancora faceva il lamenta come se fosse il figlio di qualcuno che non fosse un adulto che deve semplicemente
Cambiare l'unica società
Lei che conosce le classi dirigenti dei Paesi europei e non soltanto dei Paesi europei
Come la nostra classe dirigente rispetto a quella di altri Paesi europei
Non posso
Ecco è tra è una cosa troppo complicata da
L'abbiamo pazienza e non
Alla pena non ci fermeremo qua e lasceremo spazio se naturalmente se lei ministro d'accordo alle alle domande
Quindi fatevi avanti se ci sono delle domande fieri ministro poi risponde vediamo fosse c'è anche un
Un gelato come si dice di edilizia
Perché non so se funziona sì cioè un enorme c'è un ecco la dovete dire per favore vostro nome ecco Cinzia citato
Due cose una mi è venuta sufficientemente si prestava anche abbattuta dei giovani
Quello che dice il ministro è sicuramente vero però lei non negherà che in Italia c'è una cultura che però non appartiene agli anziani insomma le ai ai alle persone di una certa età ma a partire esattamente ai giovani che quella di non fidarsi dei giovani stessi
Cioè in altri paesi a trentacinque anni poi trovare un dirigente di un'azienda stimato è considerato valido dai suoi colleghi in Italia è molto più complicato se un giovane trentacinquenne è in una posizione dirigenziale una tenda incontra enormi difficoltà a gestire i rapporti umani e personali con i propri colleghi sia coi taniche più anziani quindi questo è un problema culturale che però non è ma non è colpa degli anziani che non se ne vanno dev'essere chiaro è un problema culturale che però abbiamo tutti noi compresi noi giovani compresa
Invece volevo fare una domanda al ministro tornando alla prima parte della vostra discussione
Sul sogno sull'Europa
Mi è molto piaciuta la differenza che le ha fatto sarà le motivazioni che portavano la sua generazione a credere e a lavorare per un'Europa e quelle che portano noi a lavorare per eventualmente chi lo fa per una Europa cioè quasi un'esigenza RIS di sopravvivenza di una necessità di conservazione della specie
Nella sua generazione quindi la necessità della pace e oggi invece l'idea quasi una sorta di manie di grandezza non vorrei aver frainteso mi chiedevo se lei vede questo insomma questo progresso dell'Europa l'Europa è riuscita nel tentativo di portare la pace se questi ha una tregua non so ma non non lo sappiamo insomma finora è riuscita a portare la pace in Europa
Vede nel modello Europa un modello a cui l'intero mondo possa aspirare come possibile soluzione di quella che insomma una volta canta avrebbe chiamato la pace perpetua grazie
Bene piazza una risposta più breve della domanda presi
La
La risposta è sì indotti
L'idea chiave che è quella che
Sovranità
Dior lo stato dello Stato nazionale
Non sia necessariamente una sovranità che nega ogni autorità al di sopra di sé questa è l'idea chiave certamente l'idea per l'Europa ma è un'idea per il mondo media per gli Stati Uniti per esempio che da questo punto di vista sono molto meno pronti a questo
Passaggio di concezione
Dello stato
E l'Europa può essere un esempio sia perché è un esempio di come ci possono essere aggregazioni regionali
E è guardata con estremo interesse dai Paesi dell'America latina dai paesi dell'est asiatico
Come l'esempio di cooperazione fra Paesi in una grande regione del mondo sia anche come idea guida intuita da Dante poi accanto eccetera che l'idea della pace perpetua sulla terra non solo su una Regione
Bene grazie credo che ci sia una domanda lassù in alto aveva credo il
Il microfono al microfono
A ecco no
Poi arrivo al dunque c'è stato alcune a o alcune ore fa la relazione dello studioso Albertazzi insomma immagino lei
Conosca sul tema delle disuguaglianze di reddito e di ricchezza all'interno della società e ha presentato una tematica estremamente interessante anche impressionante nel fatto che in questi ultimi
Quindici vent'anni non l'abbiamo avuto Elena si nelle nazioni europee un progressivo impoverimento della parte più povera e un grandissimo arricchimento della parte più ricca ecco io vorrei chiederle non le chiedo se lei pensa che questa dinamica sia positiva o negativa perché credo per è senz'altro mi risponderà che non è positiva
Però indubbiamente sia avvenuta delle delle ragioni ci sono evidentemente c'è una chi ha ritenuto che fossero
Una una dinamica
Da favorire
Ecco la domanda è questa liquami il quattro verso quali mezzi lei pensa che queste dinamiche si possano invertire in particolare un tema su cui latin suona molto spericolato
Il tema della tassazione la tassazione può intervenire su questo
Grazie ma ente ma enorme
Sì credo che la tassazione posso intervenire su questo ma non sia molto più che un mezzo direi quasi residuale
è il modo in cui l'economia funziona e in cui funzionano certi istituti
Perché della protezione sociale nell'economia quello che può determinare o correggere
La situazione che lei ha descritto
Ritorno a quello che ho detto prima molto spesso
Le categorie che riescono ad appropriarsi dell'argomento della solidarietà non sono le più povere non solo le più sofferenti sono quelle che hanno una forza sufficiente per appropriarsi di questo motivo di difendere ottenere qualche cosa che invece sarebbe più necessario destinare
Alle fasce più povere che lei descrive la prima
Da un certo punto di vista
Il problema è che
La capacità di certi interessi di organizzarsi può essere più forte del riconoscimento che quegli interessi dovrebbero ricevere da parte della cosa pubblica
Se questa valutasse secondo un criterio di solidarietà sociale
Bene i casi se c'è una domanda su vi pregherei di qualificarmi primati rivolgere al mare un sesto dei capi sono funzionario in pensione dalla Commissione europea
Al nella prima parte della conversazione signor ministro lei aveva accennato al fatto che questo fosse un in questo momento ci siano delle buone opportunità per il rilancio del Progetto
Di costituzione europea in particolare da giocare
Stava in Italia e Germania ancora prima di che arrivino le elezioni francese può dirci qualcosa di più c'ho capito bene
Sì io credo che
Tornando alla domanda che lei mi faceva
La caratteristica della politica europea dell'Italia prevalente
Nell'arco di cinquant'anni è stata quella di essere
L'alleato di chi
In quel particolare momento voleva far progredire l'Europa
Chiunque esso fosse
In questo momento
Probabilmente la Germania ce ne sono dei segni chiari
A un'intenzione di rilancio europeo nel nuovo governo del cancelliere Merkel
Come l'Italia
è un uno dei grandi Paesi fondatori che hanno ratificato il trattato
Giustamente la Germania dice
Alla nostra ratifica vale almeno tanto quanto la vostra non ratifica per non parlare di quelli che addirittura non vogliono più nemmeno affrontare la ratifica e quindi si sono già messi fuori dal Trattato per il solo fatto di non avere rispettato
è l'impegno di portare il trattato alla ratifica
Ci sono stati altri momenti in cui la Germania e l'Italia per esempio nel c'è il famoso Hartog & share Colombo che negli anni
Ottanta se ricordo bene costituire un momento di preparazione di un rilancio europeo che poi coinvolse anche la Francia quindi ci sono condizioni per cui non dico solo l'Italia e la Germania per esempio il primo ministro belga molto impegnato su questa cosa quindi possono esserci altri altri Paesi è uno dei temi di questo rilancio e
Il processo in cui si è incagliata la ratifica della Costituzione i Paesi che hanno ratificato possono già oggi la maggioranza dei Paesi dell'Unione hanno il diritto di pretendere che la loro ratifica valga qualcosa
Non era preferibile fare un referendum tutti insieme sì era sicuramente preferibile perché
E non è mai successo che
Il popolo che si debba rinunciare popolo dell'Europa non è il popolo dicendogli Parenzo
La domanda la sua cucina poi c'è una persone più persone qua è un
Ci avviamo verso prego grazie signor ministro io volevo chiederle una cosa diventa proprio anche da questa domanda nasce da questa domanda da la la mia domanda a a sua volta io sono mi chiamo Salvatore Palermo sono segretario del Movimento federalista europeo di Como
Le chiedo una cosa questa ratifica della Costituzione è stata controversa
Da molti Paesi
E pur avendo la firmata alcuni di questi rimane ancora uno scoglio molto importante da superare
Allora noi come Movimento federalista europeo abbiamo chiesto ai Paesi fondatori di farsi garanti di una situazione diversa da quella attuale cioè di superare l'attuale stato confusionale in cui è caduta l'Europa proprio per una Costituzione che forse è calata dall'alto sui cittadini europei e quindi di andare ad una nuova azione come Paesi fondatori per rilanciare il progetto di unità europea
Questa è la nostra posizione soprattutto in Lombardia per questo per e per questo chiediamo a questo governo italiano un'azione convinta ed energica soprattutto nei confronti di Francia e Germania per sbloccare la situazione
La ringrazio bene grazie
Est
Prendono
Per
Allora abbiamo velocissimo dissero manda la prego buona sera se se potere qualificarmi sì Renato sono legati ecco volevo sapere se la variabile macro economica monetaria può essere una variabile rilevante per l'Europa rispetto al resto del mondo S e visto che esperienza anche legate alla Banca d'Italia S la politica fiscale è l'unica variabile di cui attualmente sentiamo parlare nei dibattiti politici o se esiste qualcosa che può essere
Ulteriormente sottolineato nell'ambito dalla politica economica italiane e quindi
Sì che l'Europa abbia una moneta unica è una cosa estremamente rilevante
Per l'Europa e nel panorama mondiale non mi dilungo ma l'immagine della la maniera in cui si guarda all'Europa da quando l'Europa a all'Euro io l'ho constatato per esperienza diretta visitando gli stessi Paesi gli stessi interlocutori
Pubblici e privati prima e dopo
Stata trasformata dall'Eur
Al seconda domanda
Certo la mia
Preoccupazione fondamentale nel compito che ho adesso riguarda la finanza pubblica perché il ministero dell'economia
E delle finanze e
Prevalentemente occupato dalla questione dei conti pubblici
Però e i conti pubblici non solo devono essere risanati ma devono essere volti alla promozione della crescita e dello sviluppo oltre che della solidarietà quella meritevole di questo Terme
Ma è vero che le stesse tre finalità che sono l'equilibrio la stabilità se vogliamo
L'equità sociale e la crescita
Hanno bisogno di strumenti ulteriori rispetto alla al bilancio alla spesa e al e all'entrata
Che sono strumenti di regolamentazione di come funzionano le amministrazioni pubbliche di legislazione e fra l'altro di strumenti a livello nazionale ma anche a livello regionale a livello provinciale
E ci sono quindi altre parti del governo altri colleghi nel governo che hanno esattamente lo stesso tipo di
Mobilitazione anche se
Il loro compito preminente può essere quello di azionare
Strumenti di legge o di regolamentazione o di esercizio dell'amministrazione pubblica
Grazie
Salve mi presento sono mica il coccodrillo studente al primo anno per la facoltà di economia di Modena Reggio Emilia lepri ha fatto quella battuta sui giovani
Però io volevo far notare che nel mondo accademico universitario è difficile per i giovani trovare spazio e farsi notare anche perché dato il numero degli studenti i professori fanno più difficoltà
Ed è questo è abbastanza ovvio a rilevare le personalità migliori e diciamo i cervelli quindi secondo me esiste una una sola ricetta che esteticamente molto brutta per risolvere questo problema bene si parla tanto di quote rosa se si mettessero delle quote giovani per le aziende Perrot per la politica per tutto
Ma
Sì io credo che questa possa essere
Parte della
Soluzione per esempio io personalmente ritengo che quando c'è una
Una riunione è un
Discussione di certi temi se mettiamo che si faccia una riunione di trenta persone se non ce ne un congruo numero di persone che hanno piuttosto la sua età che la mia
La discussione si impoverisce in maniera
In maniera gravissima e si crede di avere concluso qualcosa soprattutto se si parla del futuro se ci son solo persone della mia età è chiaro che non non si va molto lontano insomma quindi
Questi sarebbe bene che ci fosse questa abitudine però ancora una volta
Bisogna se se si creassero queste quote giovani sarebbe per la spinta vostra
Perché viene da voi più non non contate che vi venga concessa dall'altro perché i vecchi son delle brutte bestie non
Non è
E poi soprattutto possono tirarsi indietro agli anni quindi rientrare nella quattro giorni
Possono Scozzi lavoro in direzione risorse umane all'ENI
Io credo relativamente alla questione generazionale che
Ci sia bisogno di un duplice esame di coscienza diciamo uno dalla parte dei giovani nel senso che secondo me molto spesso di noi viene a mancare
La voglia di sacrificarsi di sudare oggi di dare troppo per scontato nel riuscita a raggiungere gli obiettivi quando invece per raggiungere determinati obiettivi bisogna sudare
E aver voglia come aveva detto lei di volare altrove di credere in quello che si fa dall'altro lato però ritengo che chi oggi effettivamente al potere debba farsi su esami di coscienza
Perché viene a mancare spesso l'istruzione quella formazione adeguata quel capitale umano che fondamentale voi per fare in modo di creare dar vita alla classe dirigente e poi l'altra cosa che volevo dire fare diciamo un po'una domanda così retorico sapere quant'è difficile per un giovane che viene che non ha nessuno dietro poter emergere
Ma io son d'accordissimo son d'accordo su tutto quello che ha detto salvo forse l'ultima affermazione quella che ha scatenato l'applauso perché
Sono assolutamente d'accordo che c'è una grandissima responsabilità non ho detto che siete voi a dovermi muovere non intendevo mica dire che siete voi i responsabili di questa situazione intendevo dire che dipende da voi che essa cambio non cambi responsabili sono chiaramente le persone
Della generazione passate un po'di esame di coscienza forse è utile che lo facciano anche i giovani nel senso che
C'è un elemento
E io dicevo che è più facile era più facile essere un giovane alla mia età perché c'era la spinta del bisogno
Che nel caso vostro è molto più debole
Se si voleva
Si si si voleva costituirsi una famiglia avere un'indipendenza poter accedere a certi livelli di vita bisognava farlo la la disposizione a
Accettare qualunque lavoro purché desse un reddito era molto più forte
Molto più forte
Questo tipo di spinta del bisogno oggi nella generazione
Dei trentenni diciamo
è minore perché perché le famiglie hanno un atteggiamento diverso perché i genitori di un trentenne di oggi in media sono molto più benestanti di come erano i genitori di un trentenne di quarant'anni fa
E e ci sono altre cose di questo tipo quanto al fatto
Dell'aver qualcuno dietro dipende molto da
Da circostanze da regioni da costumi eccetera
Però non vada non va sopravvalutato io non credo che
Se si diffonde l'idea che Lucy l'unico modo per farsi strada e di avere qualcuno che ti spinge sia una visione distorta e complessivamente rinunciataria che non è utile
Bene allora diamo ancora due domande
Una lassù in cima dicono nei Bazzoli Pasquale con interessi di storia filosofia e politica
Signor ministro il
Penso che tutti le riconosciamo una grande esperienza nazionale e internazionale volevo chiedere in prospettiva
Che tipi di rapporti prevede si possono instaurare a livello culturale
Politico ed economico
Europa Cina in via e viceversa grazie
Vasto programma
Tanto mi fa piacere che lei ha comuni Cina e India perché si parla moltissimo di Cina si parla molto meno di India Federico Rampini qui le ha fuse in un'unica espressione e credo che abbia
Pienamente ragione strano ma
L'attenzione è molto più forte sulla Cina che sull'India
Sarebbe affascinante parlare confrontare
I due casi beh io mi sono accorto che
Quindici anni fa
Fino a quindici anni fa dieci anni fa anche nei precedenti anni andavo negli Stati Uniti
Quattro cinque volte all'anno
E
In Estremo Oriente circa una volta all'anno e praticamente sempre in Giappone
Negli ultimi dieci anni
Il numero dei viaggi verso l'Estremo Oriente verso
Il Nord America
Sì è circa uguagliato e i viaggi è difficile che io andassi negli Stati Uniti Iss senza l'andare a New York o a Washington mentre lei mette dell'Asia erano almeno quattro o cinque
Tōkyō
Con Congo Pechino
Seul Singapore come minimo
Questo dalla diciamo è una piccola esperienza vissuta che fa vedere quanto si sia completamente trasformato
L'equilibrio e l'interesse
In questi Paesi l'interesse e il desiderio di avere rapporti stretti con l'Europa è fortissimo e parlano di Europa anche se spesso si parla di Europa anche laddove essa esiste poco quindi è una straordinaria occasione per l'Europa oltre che essere certo un concorrente uno una sfida eccetera
Non posso dire di più di questo di queste poche frasi generiche perché il tema è troppo ampio
Bene grazie ultima domanda ultima grazie per la pazienza professore Paolo per lo fa Bolzano imprenditore la domanda è questa non pensa che ci sia una carente strategia dell'Europa per quello che riguarda la strategia dell'euro a livello mondiale cioè l'impressione che per esempio la parità di cambio col dollaro sia deciso a Washington Ariarate a Pechino
E noi siamo quasi spettatori della nostra stessa moneta dimenticando il potenziale che potrebbe avvenire per esempio in in tutto latino America
Guardi su questo non sono d'accordo è strano come
Non solo lei ma siano tantissimi in Europa che credono che ci sia una strategia del dollaro che si decide a Washington
E che noi europei subiamo
è un'espressione della malinconia europea cioè dell'idea di vivere in una condizione di subordinazione a qualche forte potere nascosto che decide le nostre sorti
Se se si viaggia in Europa tutti quasi tutti parlano del cambio dell'euro se si viaggia negli Stati Uniti nessuno o quasi parla del cambio del dollaro l'economia europea grande tanto quanto quella americana il grado di apertura dell'economia due economie cioè l'intensità dei rapporti con l'estero rispetto al loro volume economico non è diversissima Earth ognuna delle nostre economie Italia Germania eccetera era infinitamente più aperta
All'estero di quanto lo sia l'Europa nel suo complesso eppure c'è questa idea io non nella mia esperienza di questo mi sono occupato molto o di altre cose che sto facendo adesso sto imparando ma questa la conosco
Bene
Non c'è un burattinaio del cambio che vive in America e che e che determina il cambio per lei
Benissimo allora noi terminiamo qui questo nostro incontro ringraziamo Tommaso Padoa Schioppa grazie
Armani domani e con Dahrendorf credo dopodomani si terrà qua grazie a tutti buonasera
Che uniscono
Beh
O ecco se