Le scelte necessarie per il rilancio del Nordest

E io credo che di questi volumi e di questi dibattiti se veramente si discute di cose reali e in in modo significativo senza nascondere i problemi beh credo che in alto territorio in questo momento ne ha particolarmente bisogno ma prima di entrare nel vivo di quelle che sono le cose scritte nel volume appunto do la parola a Cesare De Michelis
In una sega
Abbiamo dato vita questa collana di libri che vorremmo avesse con una cadenza quasi mensile
Assieme all'amico di Sovico e con la rivista mensile Nord Est Europa punto it
Il tentativo è quello di raccogliere dei materiali
Perché Point mentre noi lavoravamo questo progetto e la questione si è si è vario modo anche riproposta all'attenzione generale perché esiste innanzitutto una questione settentrionale dicono
Il commenti postelettorali
E contemporaneamente esiste una problematicità della Nordeste un'astrazione che qualcuno ha chiamato crisi qualche d'un altro chiamato declino poi non tocca a me adesso
Sancire qual è la definizione corretta dello stato dell'essere del Nord Est
Resto dice Pasqualetto nell'introduzione questo arrivo non sappiamo neanche se c'è nord est o se una soltanto un'invenzione giornalistica certamente stata tuttavia una se anche è un'invenzione giornalistica è stata un'invenzione fortunata perché stata scelte acquisita da un
Po'da tutti come la chiave per interpretare quello che è avvenuto in questo territorio
Parade appunto se questa chiave una chiave giornalistica e quindi di pura immagine o se invece uno
Un modo Cocchetto di cogliere quello che era l'evento caratterizzante di ciò che è avvenuto in questo territorio questo è un pochino più perplesso però quello che è certo è che a nord est c'è preoccupazione
C'è una preoccupazione crescente che ha varia natura approvazione
Economica
Politica
Culturale questa la vecchia provocazione dai tempi in cui un altro giornalista aveva lanciato come sigla del nord est di Sky
E naturalmente di Sky coincidevano con Anna con un anno alfabetismo largamente diffuso con una scolarizzazione più più arretrata che altrove poi sequestro e devono anche questo
Oggetto di un dibattito personalmente credo che sia una soluzione troppo sbrigativa quella che adottò Stella a suo tempo e c'è anche un approvazione etica che è quella che in qualche modo suggerisce
Sua Eminenza il cardinale Scola nell'ultima delle interviste
Che Pasqualetto ha raccolto
Questa Regione dice il cardinale per una Regione con una larga maggioranza cattolica
Che però sempre meno capace di esprimersi in senso attivo e non soltanto come acquiescenza percepisce invece anche il cardinale un elemento di scollamento tra la tradizione del presente
Quindi la preoccupazione anche motivazioni forti
E che manifesta una carenza di certezze e di sicurezza
Questo non possiamo uno sperimentale ciascuno sulla nostra pelle
Al di là delle opinioni che abbiamo sul modo di uscirne dalla crisi e dal declino
Naturalmente le parole d'ordine sono spesso continuano a essere le stesse
Bisogna fare squadra
Bisogna articolari e la Rete del policentrismo
Eccetera eccetera lo sentiamo ripetere da molti mesi ma quando poi nei giornali oggi si parla di questione settentrionale c'è un molo Canovai reale in cui la squadra l'ha sempre fatta e anche era una squadra su cui ormai ne sappiamo abbastanza sulle squadre piemontesi non è vero che abbiamo avute in questi giorni informazioni anche come dire che avevo fatto volentieri a meno di avere per qualche aspetto e tuttavia la questione identica quindi non più il dubbio che sia e che le vie di uscita che fino adesso abbiamo e in qualche malato disegnato non bastino
A risolvere il problema
C'è una carenza di Progetto
E questa la percepiamo nella carenza di classe dirigente che questa Regione manifesta e devo dire di classe dirigente non di intelligenza perché abbiamo intelligenze imprenditoriali culturali politiche di primo ordine avuto credo in questa regione
Spesso tuttavia faticano a fare squadra che vuol dire in termini che non c'è un progetto condiviso che l'individualismo anche delle persone supera qualsiasi ipotesi di
Di sentirsi parte di una di un progetto di trasformazione che in qualche modo si fa proprie ecco allora qui c'è un vecchio discorso io Rollo accendo solo coi finisco rapidamente anche perché essendo l'editore non non tocca a me esprimere giudizi su risultati che abbiamo raggiunto ma non c'è dubbio che il che in questo senso della carenza e classe dirigente gli anni di decenni gli ultimi decenni Ames sembrano Stati caratterizzati da vari passi indietro rispetto a quando una squadra qui nel Veneto c'è aria magari poi fare progetti che molti non condividevano ma che lo facevano cioè una sigla autostradale
I cubi che di dimostra che alcuni decenni fa la squadra c'era andava da Trento fino a Rovigo e aveva un disegno comune
Questo per dire che probabilmente anche lo sviluppo eccezionale che questo territorio ha avuto negli ultimi decenni non nasce dal nulla nasceva da un
Forse non tutto limpido non tutto coerente ma da una progettualità che in qualche modo alloca si era espressa e che poi ha fatto maturare uno straordinario volano di sviluppo
Oggi ce lo siamo consumato questo volano se non inventiamo un nuovo progetto ho l'impressione che è inevitabile che la spinta sia molto più debole grazie
Ecco ma posta questa analisi che cita un un futuro di incertezza
Anche oggi ad esempio non so se avete visto sul foglio è partito un grossa inchiesta sul Nord Est sul Veneto e partita con un'analisi di vicenza
E anche lì in qualche modo si diceva di questa carenza di questa carenza di classe dirigente nel Veneto proprio perché il tessuto imprenditoriale che cresce ma stenta a fare sistema e quindi stenta a creare le basi per costruire poi una dinamica che porti a una classe politica realmente rappresentativa
Tra l'altro oggi si diceva proprio in questa pagina molto interessante che si parla di nord est per non affrontare invece le tematiche reali dell'area nord est e come un'area lontana un'aria un po'ci si si delinea un poco
E quindi con con difficoltà anche l'Italia si pone nei confronti del Nord Est ma allora io chiedo a Marini per la Fondazione Nord Est si percepisce davvero questa incertezza cioè dal famoso da questa dal famoso assunto che c'è stato prima un nord est un veneto dei pionieri
Poi un nord est del miracolo economico e del modello Nord Est adesso davvero questo Terzo Veneto questo terzo Nordeste che deve nascere
Non ha le basi o possiamo intravedere qualcosa su cui costruire
Grazie
Sì così a bruciapelo alla domanda è ovviamente quella diciamo così delle cento pistole
Io credo che in qualche modo
Il Nordest sia già oltre
Cioè spesso credo rischiamo di leggere gli eventi
Come dire un poco gli occhiali del passato
Della sua storia e che ormai ben conosciamo sappiamo quali sono state le sue caratteristiche
Sappiamo quali sono stati i fattori attraverso i quali questo
Sistema più che modello di sviluppo è avvenuto
Il problema è che credo più di qualche volta non riusciamo a interpretare bene ciò che sta che detta accadendo perché non abbiamo le lenti giuste
Per leggere le trasformazioni
Lo dice uno che porta gli occhiali e quindi sa bene che cosa vuol dire a un certo punto vedere sfocato e dover andare a a farsi una visita permettere le venti nuove
Allora ancora sono ricordo male lo scorso anno
Provammo introdurre fra il dibattito dopo lo sviluppo il declino un ulteriore categoria come dire interpretativa che era la categoria dalla metamorfosi o della trasformazione perché in realtà forse guardando bene cosa sta accadendo
Guardando nel profondo cosa sta accadendo forse possiamo scoprire che sì certo sicuramente ci sono alcune parti o alcuni aspetti di questo sistema che sta morto sta mostrando la corda
Però a ben vedere ce ne sono altrettanti o altri meglio che invece hanno la capacità di trasformare questo questo sistema
Il problema vero ma lo lascio in fondo e e della domanda in realtà fondamentale se sia possibile o dietro di ciò sia possibile esprimere un disegno condiviso perché poi il problema rimane comunque è sempre quello di se bene o meno a vere una leadership o una guida di questa trasformazione
Perché alla prova dei fatti il Nord Est è cresciuto così come è cresciuto in assenza di una vera guida l'unica guida che c'era era un orizzonte culturale che era quello della tivù di diciamo così o comunque di un sistema culturale
Prevalente omogeneo all'interno del quale i grandi attori e praticamente tutti dell'area si riconoscevano
La questione di fondo ma la lascio un attimo da parte è proprio esattamente questa se quest'area è oggi in grado di esprimere un disegno culturale ancor prima che tecnico economico eccetera
Ecco però la lascio un attimo sullo sfondo perché dal punto di vista diciamo così
Delle trasformazioni di questa macchina soprattutto parlo delle trasformazioni dalla macchina produttiva ecco la mia sensazione è la situazione che abbiamo sulla base delle rilevazioni anche recenti realizzate e che tutto sommato questa macchina sia in grado economicamente produttivamente parlando di rimettersi in moto
Gli ultimi di ultime rilevazioni di carattere congiunturale confermano
Come anche quelle a livello nazionale che ad oggi siamo usciti i nuovi dati sul prodotto
Sul sulla produzione industriale eccetera ecco cioè anche quest'aria dimostra di a vere ancora a partire dalla fine del due mila cinque cominciato intravedere un percorso di ripresa
No da un punto di vista economico con quali caratteristiche con le caratteristiche che chi va meglio
Sono le imprese
Di media dimensione dei cinquanta dipendenti in su sono le imprese che hanno avuto la capacità di internazionalizzarsi cioè di uscire sui mercati esteri e quindi soprattutto extra europeo
E che stanno trascinando con sé anche le le imprese più piccole e questo è il segnale della dell'inizio diciamo così di una certa cauta ripresa che assecondano queste medie imprese che vanno all'estero e quindi le accompagnano
E allora questo queste indicazioni ci dicono come anche le tradizionali categorie settore tradizionale è un settore maturo sotto l'innovativo oppure piccolo o grande crescita dimensionale non questo dimensionale
Rischino di essere delle categorie che ci sbandano l'interpretazione il che non vuol dire ovviamente che le imprese non devono crescere dimensionalmente non devono internazionalizzarsi però è possibile farlo
In un'articolazione di modi
Ciò significa che sia già passato tutto no anzi la la trasformazione ancora profonda e e ci vorrà ancora del tempo anche perché questa
Come dire una transizione di medio periodo che vedrà una serie di caratteristiche tradizionale del nord est
Come dire a lasciare acqua ancora qualche
Qualche morto fra virgolette sul sul territorio penso ad alcune soprattutto piccole e piccolissime imprese che non hanno avuto la possibilità o la capacità di innovarsi
Però ecco chiudo qui solo per dire come in qualche misura siamo già per oltre ecco a alle ad interpretazioni tradizionali problema vero
A mio modo di vedere rimane la questione di natura culturale
Cioè di qual è l'idea che sta dietro a questo qualcuno lo chiama Terzo Veneto altri lo chiamano Nordest
Ecco perché il il problema significativo che non ci sono non si sono riprodotte ancora quelle zone quelle aree
Dove si possano riformare una classe dirigente che riesca a partire dei valori tradizionali dell'area penso al tema dell'individualità del soggettivismo dell'imprenditore eccetera però riprovare a ridare un nuovo disegno condiviso
Di quest'area
E questo a mio modo di vedere ancora non avviene perché più spesso ci si continua a guardare al nostro territorio ripeto ancora con gli occhi del passato mentre e chiudo su questo
Gli avete provato ad alzare lo sguardo a capire per esempio che la nostra ormai è un'area a forte tasso di internazionalizzazione
è un'area che si colloca ormai anche geograficamente
Al centro della dell'Europa allargata
E quindi dovrebbe essere in grado di guardare oltre se stessa per definire se stessa
Ecco
Parte proprio chiedo Innocenzo Cipolletta non c'è bisogno di presentazioni per tanti anni
Direttore di Confindustria
E imprenditore adesso l'avventura del Sole ventiquattro Ore
Se condivide quest'idea della metamorfosi avviata
Mi sembra comunque poiché dal volume emerga certamente un imprenditore ancora molto dinamico e che vince le sfide sui mercati ma emerga anche appunto questa debolezza questa difficoltà nel fare sistema casa propria cioè a una dinamicità fortissima sui mercati internazionali corrisponde poi invece una debolezza col vicino di casa
Allora ecco poste queste basi se queste sono le basi
Cosa fare dove stiamo andando
Grazie
Va innanzitutto piace anche dire
Che il volume simpatico e si legge bene
Piacevole
Il giornalista che l'ha scritto
Fa parte di una bella squadra complessivamente
Io credo che
Porre senza nulla togliere la specificità
Del Nordeste noi siamo consapevoli che quando andiamo in giro per il mondo di italiani ne vediamo tantissimi anche di successo
Stentiamo a vedere l'Italia
E questo è un po'alta io non sono mai stato preoccupato per gli italiani italiani se la cavano sempre
Il sistema Italia qualche problema ce lo pone i ci domandiamo come fa e se ce la fa e e li questa è un po'la domanda che Cattaneo mi può riaprire Nord esso stesso
Ora io vorrei dire questo anche qui ripartendo all'Italia
Ne abbiamo passato cinque anni di stagnazione economica quattro anni e mezzo di stagnazione economica la ripresa e dalla fine dell'estate scorsa
Chi guarda i dati congiunturali l'aveva anticipato e adesso la cominciamo al detiene in qualche maniera io ritengo che questa sia una ripresa del tutto spontanea avvenuta attraverso un grosso processo di selezione come avviene quasi sempre dopo una recessione ma questa volta ancora più forte qualche volta abbiamo il la tendenza di pensare che se l'economia
Cresce zero tutti tutte le imprese tutti gli individui tutti quanti crescano zero invece non è vero
Zero è veramente la media di Trilussa
Fra quello che mangia due polli e quello che non mangia neanche un pollo noi abbiamo avuto sul sistema economico un certo numero consistente di imprese che sono andate molto male
Che hanno perso si sono ridimensionate alcune sono scomparsi abbia avuto un certo numero di imprese se la crescita è stata Zero quindi dobbiamo dire che la media aritmetica vuol dire che erano più o meno equivalenti come dimensioni che pensava di bene alcune anche molto bene
Oggi il fenomeno è molto lungo nel tempo come è stato quello che abbiamo passato
E si intuisce credo non bisogna essere dei matematici per capire che quelli che si riducono più che arrivare lo zero non possono mentre quelli che crescono teoricamente possono anche arrivare all'infinito quindi la recessione a un certo punto finisce perché escono fuori dal mercato tutti coloro che non ce l'hanno fatto e rimangono quelli che invece ce l'hanno fatto
E quindi dopo questa recessione noi siamo un settore un sistema economico più magro
Più piccolo come dimensione però anche più forte perché sono rimasti un mercato quelli che in qualche maniera minano la capacità di resistere sono internazionalizzati come ha detto Marini hanno messo in moto quei meccanismi che sono riusciti in qualche maniera a sale sopra e questo credo che noi dobbiamo ricordarci e questo riprendendo sempre
Tra lei Daniele
Ecco cerchiamo di non guardare la realtà con gli occhi di ieri
Ieri eravamo un Paese che affrontavano competizioni internazionali qui ci sarebbero stati delle vittime e dei vincitori oggi spuntare sin qui le vittime ci sono state essendo rimasti vincitori sono meno
Di quelli che erano all'inizio o meno di quello che avremmo voluto
Aggiungo che secondo me sono meno di quelli che avremmo potuto avere se avessimo avuto una politica economica sana
In maniera tale che da consentire a molte più imprese di superare questa fase comunque quelli che ci sono sono relativamente validi non facciamo l'errore di pensare che siano deboli sono deboli
In una futura passione eticamente relativamente validi
E allora che politiche fare per far sì che questi che che sono rimasti abbiano una capacità poi effettivamente di di di di stare distare supermercato io credo che le politiche sono quelle di a dare a loro un quadro Esterno
Che riduca i loro costi piuttosto che gli aumenti
Cioè da una fare politiche specifiche perché le scelte industriali sono state fatte da coloro che stanno supermercato si tratta di dargli un sistema che abbia dei vantaggi piuttosto che degli svantaggi
Per questo io penso per esempio che l'Italia oggi misura principale ridurre il disavanzo pubblico perché è un grosso problema che grava su tutti quanti questo è il più grosso vantaggio che mettere
Cosa cosa farebbe Nordeste e come fare a fare uscire come si diceva prima una classe dirigente qualcheduno io penso che nessuno pensi
Al demiurgo che che sa mettere tutti quanti insieme perché non è mai esistita quando esiste peggio di quando non era e mai esistito però lasciatemi dire che l'individualismo l'altra faccia dell'individualismo e la ricerca della persona che mette in riga tutti quanti
Quando siamo tutti quanti divise individuali e non riusciamo a fiducia in noi stessi la speranza che ci sia qualche d'uno da qualche parte che ci metta in fila ecco leviamo c'era questa speranza perché più che una speranza e un incubo quindi pensiamo invece alle cose cresciamo fare
Io segua dal territorio del Nordeste penso a una cosa molto banale che sono i problemi di un territorio quelli che sono le occasioni di crescita del territorio stesso
E l'economia cresce perché risolve i problemi della gente
Quando si vende un prodotto sul mercato perché c'è un bisogno da qualche parte ha svolto uno penso un bisogno indotto ho creato me un bisogno sempre l'economia funziona in questa maniera e questo territorio as sicuramente bisogno di un grosso riassetto del territorio
Ha bisogno è un grosso riassetto del territorio perché anche leggendo gli articoli
Anche Pasqualetto ha raccolto le interviste
Si vede che c'è stato uno sviluppo che è stato abbastanza spontaneo e che necessita un certo punto di una recupero c'è una intervista scatta evidentemente parla per se stesso perché senno architetta parla anche di queste cose però dice
Secondo me alcune cose che sono condivisibili io credo che questa
Quest'area del Paese
Abbia bisogno di una metropoli e avrei bisogno di una rete di aree metropolitane
Di una certa dimensione quinto con problema che è sempre stato per quel poco che ho vissuto in questa regione comunque sono stati tre anni
Una grossa disputa perché il policentrismo perché leali e bilanciate mi sembra di risentire a livello di municipalità gli stessi discorsi dell'individualismo
Io sì se potessi mettere insieme i quattro cinque sindaci che contano
E gli farei fare lo sviluppo del territorio perché era un'area metropolitana di cui beneficia tutta quanta la Regione anche cita come Verona che possono essere un pochettino più in mezzo fra la Lombardia
E il Veneto hanno tutto l'interesse ad avere aree metropolitane forti magari perché no una Este una veste per poter giocare centrando e se hanno un buon servizio
Servono un buon sistema di trasporti e sicuramente il Veneto c'ha una zona di area metropolitana che che logica diverse che tutta quell'agglomerato che gira intorno a Venezia Padova Mestre e Treviso lì c'è la possibilità di costruire una grande area metropolitana con servizi moderni con
Infrastrutture moderne con centri di ricerca con centri di attrazione di intelligenze pensate quantità a quanto intensi a quanta attività di ricerca di tecnologia sino potrebbe tirar fuori a
Un progetto a lungo termine di costruzione di un'area metropolitana moderno dentro un Paese che ha una vasta area di cultura forte di architettura forte come siamo noi mi rendo conto a discutere le problematiche
Le proteste che ne potrebbero nascere però io credo che se abbiamo paura di tutto lo non facciamo niente se invece lo facciamo con la cultura e con intelligenza ne potremmo costruire un'area metropolitana che al tempo stesso polo di sviluppo ma e anche un fattore di attrazione di capitali ma è anche un fattore di creazione d'impresa
E badate che lecita sono il grosso problema del mondo di domani
E si esporta era soluzioni per le città domani grandi esportatori del mondo saranno le imprese che avranno risolto i problemi delle loro città perché basta pensare a Shanghai a Pechino a Città del Messico a Calcutta
O al Cairo per capire che lì ci sono dei problemi giganteschi che dovranno essere affrontati quando questi Paesi stanno un pochettino più ricche lo saranno un pochettino più ricchi e che andrà a risolvere i loro problemi andranno risolve i loro problemi quelle impressi quell'intelligenze
Quei professionisti che hanno sperimentato delle soluzioni a casa propria e ne abbiamo la materia prima per sperimentare queste soluzioni quest'area potrebbe essere una diciamo una fucina di di di di imprese e di risultati
Risolvendo alcun problema se stessi
L'altro problema che volo giusto citare mammina sollecitata la lettura sempre del del volume
L'intervista afferro sugli anziani
Anche gli anziani sono
Perché no una risorsa
Su cui investire sono un mercato che acquista servizi e prodotti
Anche sofisticati purtroppo per loro avvolta perché sono spesso anche servizi medici che comunque contengono una tecnologia molto forte
C'è un settore che se uno comincia a produrre attività per loro fanno sviluppare imprese
E sono un settore di conoscenza perché contengono al loro interno una conoscenza molto forte che può essere utilizzato altrove
Ecco questo lo ricordo solo per memoria perché non è sull'esperienza ma credo che le cose che diceva ferro in queste intervista abbiano una una loro validità io credo per terminare che ne costruiremo delle classi dirigenti e costruiamo dei sistemi se invece di parlando in sensi teorici
Ci confrontiamo con quelli che sono i nostri problemi
Cerchiamo di risolverli
Dalla soluzione dei nostri problemi e sempre immersa una sistema di imprese sempre emersa dei leader sono sempre emerse
Delle persone e emergono per risolvere i problemi della gente non emergono semplicemente perché si va a un congresso di partito e si sceglie quello che sembra più intelligente degli altri grazie
Ecco
Soltanto un circa un anno fa il presidente del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini in un lungo intervento che ha dato al nostro giornale all'Arena poneva proprio una serie di problemi che sono poi quelli che discutiamo oggi cioè il problema della classe dirigente ma anche il problema della cultura legata legata all'impresa legata al territorio ecco tra l'altro è veramente un osservatorio eccezionale una banca in questo momento e così radicata sul territorio come questa nel vedere e nel delineare quelli che sono che sono di sviluppi di di un territorio ecco allora io chiedo faccio più o meno la stessa domanda
Che ho fatto Cipolletta ecco c'è veramente stata questa metamorfosi siamo a un momento di svolta la crisi è finita effettivamente oggi abbiamo i dati della produzione industriale che sono i migliori dal due mila e uno a questa parte quindi dall'attacco
Alle Torri Gemelle allora
Una banca intanto vede che c'è questa inversione di tendenza e poi vede che si sta costruendo a livello aziendale qualcosa nel libro si dice le banche non possono essere solo
Dare denaro e guardare devono farsi anche interprete del territorio e credo che quell'intervento che a più riprese poi ho visto anche su altri giornali andava in questo senso
Ecco cosa ci può dire di di quello che si vede oggi qui sul territorio del Nord Est
Credo che sia sempre no complicato cercare di dire
Cose
Sensate quando si affrontano degli argomenti così vasti variegati non a caso questo libro secondo me è molto bello ma ne viene fuori che ognuno parla per sei di sei no in qualche modo è lo specchio d'immagine
Del il nostro del nostro Nord Est tanti tante intelligenze tanti pensieri tante esperienze ma se volete
Forse di si parla di dialoghi io spero che questi riescano a dialogare poi no perché in realtà un sembrano tanti tanti sogni doppi sul sul Nord Est
Per carità l'economia credo che dà segni di vita no se noi vediamo solo sotto il profilo congiunturale delle nostre imprese beh lei nord est non è mai morto al nord est e vivo ecco quel credo che questo si può dire
Però se ci accontentiamo di dire che è un po'di riprese in Germania tra Ina
Un po'di esportazioni nel nostro Paese un po'di esportazione Nordeste dire che la abbiamo passato una metamorfosi ecco io credo assolutamente di Dino Nordeste vivo ci sono spiriti forti animali io che magari si esprimono tante volte noi negativo anche nelle recenti consultazioni politiche nel senso di timori paura di aggressione alla libertà di perdere spazio di di impresa
Io ero a vicenza al convegno della Confindustria tra l'altro non erano le prime file perché giustamente le banche almeno quelle di campagna come la nostra li hanno messi no in mezzo che ho avuto proprio la la sensazione chiara che il Chelini la nostra imprenditoria è tutt'altro che morta e è viva e dinamica è pronta anche a combattere quindi su questo io credo che diciamo in qualche misura cose ovvie se però vediamo quanto è sostenibile
Nel medio lungo termine cioè che cosa stiamo facendo per assicurare una crescita importante stabilire dei nostri territori io credo che su questo io sono francamente un pochino più pessimista non solo perché quando si va fuori
Dall'Italia e già si va in Europa si vedono ben altri ritmi di crescita se poi si va fuori dall'Europa si vede da anni un qualcosa di molto diverso e quindi obiettivamente no il fatto che adesso ci muoviamo non ci deve far dimenticare che ci stiamo muovendo comunque molto poco rispetto ad altri
Ma credo che ci sia effettivamente un problema che io non no no ovviamente diagnosi ma io credono che al fondo di tutto
Questo questo che non è un modello questo fenomeno ha avuto due motori primo subito dopo la ricostruzione è stato un motore politico o no molto è molto evidente una generazione di politici
Ciò senza fare noti a girarci intorno la Democrazia Cristiana veneta di politici che avevano una comune visione che si conoscevano hanno rimesso in piedi questo Paese hanno creato
Un una serie di cose di infrastrutture hanno fatto delle scelte anche delle scelte lungimiranti si non ricordava un convegno due giorni fa Lazzari
Milioni di metri quadrati espropriati della mattina la sera scritti così su su un terreno senza sapere di chi fosse ma ve l'immaginate oggi chi avrebbe la Collina a Verona
Ma ma vediamo cosa abbiamo fatto degli cosa stanno facendo i nostri Comuni dico quelli del lago perché vedo anche qualche qualche politico del lago che cosa
Stiamo combinando in questi anni dopo cinquant'anni di cultura e i nostri tanto vituperate classe democristiana né quarantasei quaranta sedi in piena ricostruzione dice no la collina Verona non si tocca ma che cosa valgono queste scelte ecco di cosa beneficiamo a cinquant'anni data ecco io
Questo tipo di di coraggio di di nitidezza oggi non sicuramente la politica non ce lo può dare poi ci sono stati l'imprenditore è stato una cosa non meravigliosa da cosa di massa un'imprenditoria diffusa
è cresciuta si passava
Addirittura dell'attività agricola attività industriale è stata una gran cose però siamo rimasti un paese di imprenditori e non di impresa e io credo che questo sia il nostro il nostro grande grande limite noi siamo a tutti i livelli sono poche le imprese che abbiamo costruito siamo tantissimi imprenditori ancora oggi tanti prese sono in non valutabili perché dipendono al cento per cento degli imprenditori
E gli imprenditori sono padroni di loro stessi io spesso dico ai nostri imprenditori
Talvolta sono più pratiche ricchi per cui le dimensioni della loro azienda e è quella che gli consente loro portafoglio per essere proprietari esclusivi al cento per cento di quello che stanno facendo ma potrebbero fare sicuramente molto di più
Ma attenzione a non essere un problema di andare sul mercato di quotarsi non non siamo capaci io dico non di fare squadra
Possiamo neanche capaci di fare impresa insieme perché questa la realtà quando l'imprenditore del nord est si è trovato a fare impresa non da solo
E che vuol dire fare impresa in uno in un giornale perché non in genere non è bene possederlo da soli o in una banca dove non si può possederla da soli perché ci sono dei limiti
Le storie sono finite in un determinato modo ed era solo soci privati
Quando noi ci accostiamo oggi in società miste nelle autostrade piuttosto che nelle fiere in altre cose con soci pubblici e soci privati
La musica non cambia ognuno di noi ha in mente esclusivamente gli interessi suoi propri individuali nessuno riesce a fare
Quel minimo che deve fare un buon proprietario no che si trova a dire non cos'è meglio per me ma cos'è meglio per l'impresa di cui io sono socio nella quale ho locato il mio capitale per cui siamo costretti a mediazioni
Incredibili perché se otto perché otto soci siccome non si ragiona cos'è meglio parlare o Porto cos'è meglio per l'autostrada ma cosa è meglio per me cos'è meglio per lui cosa è meglio per l'altro
Noi ogni volta che dobbiamo prendere una decisione dobbiamo fare
Giorni ore estenuanti di one to one per prendere una decisione riuscire ad allineare questi interessi per un momento con i compromessi inevitabili e tre giorni dopo in un'accezione altri in mente altre strategie pronto
A vendere o a cambiare perché magari questa no la la sua politica in quelle aziende merce di scambio in quell'altra questa purtroppo io credo sia sia la realtà dei grandi UA omini che non riescono davvero una cultura di impresa non riescono a vedere la loro attività un po'staccata nota loro stessi questo credo sia un problema culturale grande dobbiamo cercare di superarli non so cosa siano i volani se sarà la cultura del mercato se sarà la nostra cultura cattolica
Rivitalizzata e rivissuta non a caso finisce con intervista Scola ecco io non ho
E idee e per capire no certamente nel nostro mondo non c'è neanche la cultura borghese che c'è nella nella grande industria lombarda per cui abbastanza naturale per l'imprenditore guardare no ai problemi
Della comunità in cui opera perché è consolidata purtroppo non c'è neanche questa tradizione
Borghese liberale qualcosa dovrà saltar fuori se vorremo andare oltre i limiti no della nostra
Che sta evidenziando il nostro modello io sono ottimista vedo il ricambio generazionale vedo che la metamorfosi avviata però credo dobbiamo avere ben presente che abbiamo ci stiamo portando dentro dei limiti che rischiano altrimenti veramente di non consentirci soprattutto di perdere delle opportunità perché quello che secondo me scandalizzano è tanto che cresciamo no zero zero cinque per cento dell'uno eroghiamo Vito atti a cinque sei ma che stiamo perdendo delle grandi opportunità strutturali che non abbiamo il coraggio di fare quelle cose importanti che che dovendo decidere sempre da soli è chiaro che ci fermiamo a cose che sono di dimensione e abbiamo un'ottica temporale che per forza di cose più piccola rispetto a quello che potremmo avere lavorando insomma
Mi sembra una bella provocazione per il presidente degli industriali veneti Andrea Riello ecco si parlava di giornali autostrade ma anche il sistema fieristico si parlava appunto del sistema ero portuale delle dei dei grandi nodi di sviluppo allora vero che ci sono imprenditori ma non impresa ed è vero che non si riesce veramente a coniugare se non dopo
Expo è sono accaduti determinati fatti non si riesce a coniugare un consenso è una una cultura di base che può portare a a sviluppare a sviluppare il sistema
Allora gli ho ricevuto dai primi interventi intanto buona sera tutte parecchi spunti che sono tutti interessanti
Vorrei intervenire sul nord est che un argomento visto poi il ruolo che ricopro qui tengo in modo particolare partendo dal mio punto di vista individualista perché prevede la mia esperienza io sono nato e cresciuto in Veneto passato la mia dello Shenzhen lento e poi a quanto ho incominciato a lavorare l'ho frequentato molto poco il Veneto perché il lavoro che ho fatto mi ha portato ad essere sette giorni su sei al di fuori del Veneto
Io ho vissuto l'esperienza lavorativa ed esperienza associativa guardando questa questo Nord Est da distante
Da un anno sto guardando al Veneto e
Ho preso quest'incarico di presenti Confindustria Veneto che trovo
Molto importante molto difficile
Parlando con tante persone che più o meno esprimevano tutte gli stessi concetti che ho sentito ripetere qui questa sera
Esprimevano anche quella nota di pessimismo che da presidente Fratta Pasini è arrivata
Sul fatto che questa situazione possa cambiare velocemente perché alle radici nella cultura della nostra gente non in fatti endogeni economici che e competitivi però sul fatto che possa cambiare velocemente io penso si può essere pessimisti sul fatto invece che debbano cambiare io penso disonesto e fortemente ottimisti
E vi dico dopo quindici anni di non frequentazione della ditta veneta tanto di più che anche la mia conoscenza sul territorio vetta era limitata e reciprocamente limitata di posso dire come abituato a girare il mondo per necessità nel senso per lavoro
Come io ho trovato questo verdetto
Parliamo del territorio Toto Cipolletta parlato di metropoli
Io ho trovato una sola grande metrò
Abbiamo quattro milioni e mezzo di abitanti sul territorio sufficientemente diffuso
Diciamo che è anche dignitosamente facile da attraversare ben protetto
Con delle infrastrutture indecenti
Ma comunque una metropoli dove anche oggi tolto un sistema ferroviario adeguato al primo dopoguerra e un sistema autostradale non ancora ottimale perché i tappi rubi secondo me l'ha fatta perché dovrà andare a Jacko scemare perché partiti da vicenza per arrivare ad Asiago
Non è che sia stata una illuminazione caduta dal cielo forse se avessero continuato a giallo ora non saremmo qui a parlare di Valdastico Sud oggi mi sembra che siano ventiquattro chilometri di autostrada
Però
Visse e con i cantieri che vedo aperto oggi io vedo che dal punto più sfortunato del Veneto Verona
Al punto più distante in termini di capoluogo di provincia a Belluno ci impieghiamo in automobile dovremo tirarci in treno se viaggiasse o con la stessa media con cui viaggiano i treni non in Giappone in Cina
Dovremmo in nei territori sviluppati duramente Agati circa quarantatré minuti quarantadue minuti facendo anche qualche fermata se non se l'abbia dei sindaci di vicenza e poi di Padova di Venezia di Treviso
In macchina ci si impiega un'ora e mezza chi è abituato a chi ha vissuto in una grande città come Londra con me Milano come New York sacche per andare da un posto all'altro
Metterci quarantacinque minuti cinquanta minuti una cosa abbastanza normale
Ho trovato una grande metropoli impressionante da punti vista dello sviluppo industriale se voi
Avete la fortuna di fare un viaggetto in elicottero piazzate da Verona arrivate sino a Belluno trovate sostanzialmente senza soluzione di continuità tante piccole fabbriche
Silupa attesi senza nessuna regola architettonica
Senza nessun coefficiente verde mq coperto senza nessuna diciamo sinistra Indirizzo di sviluppo sviluppati si selvaggiamente in nome del fare impresa subito sempre e comunque a qualsiasi costo
Ma penso che questa responsabilità non sia una responsabilità che si può attribuire alle impresse
Perché come ha ricordato a vicenza mette certo molto rispondendo alle Iene il professor Cipolletta se esistono situazioni monopolio l'imprenditore non hai il diritto di accedervi ha il dovere di accederci e la politica che non deve lasciare o deve governare dall'esterno eventualmente delle situazioni monopolio ma l'imprenditore per mestiere fa risolti
Poi sono ripeto ricche hanno anche un'attenzione al sociale altri che ne hanno meno ma l'in fare impresa significa fare profitto era investire il profitto nella crescita dell'impresa
Allora interne industriale ho trovato uno straordinario territorio una grande metropoli di quattro milioni e mezzo di abitanti che non ci vantiamo la testa che siamo in tanti collegata sufficientemente male
E con
Gli ultimi dieci anni
Un governo che è stato per dieci anni sempre lo stesso
Ho trovato anche all'interno del mio mondo i miei colleghi imprenditori che sono qui lo sanno ancor più divisioni di quelle che ho potuto verificare nel mondo della politica
E allora io unisco quelle tre prime osservazioni sulla carenza di progettualità e capp incapacità di fare squadra in una mancanza di classe dirigente
Perché essere classe dirigente a mio avviso non è qualche cosa di naturale
Non è indagato
Lo si impara e per imparare ad essere classe dirigente bisogna avere qualcuno che te le insegna
E è indubbio che il mille novecentonovantatré forse il quinquennio se non il decennio che ama preceduto la grande crisi politica del novantatré novantaquattro che ha portato la politica degenerare su alcuni comportamenti quel decennio a fatto saltare alla mia generazione una generazione di classe dirigente non è un caso che oggi non parlo della politica che ha un'età media che esattamente la doppia
Le associazioni industriali della maggior parte delle territoriali venete siano guidate da quarantenne
Questo non avveniva dieci anni fa ma non perché un problema generazionale per la capacità ad imparare ad essere classe dirigente per una certa visione che lo stesso avvenuto nella politica che cosa significa lo stesso è venuto e la politica
Parlando con il governatore con alcuni dei nostri assessori regionali io quindi mi fermo a livello regionale per evitare gelosie territoriali
Ho posto una domanda molto provocatoria e ho chiesto loro se voi dieci anni fa aveste avuto la moderata certezza di poter governare questo territorio quindici anni
Certezza che la democrazia cristiana di una volta veniva su questo territorio la logica con la quale il loro potevano ragionare era di gran lunga più lunga rispetto a quella che gli sistemi attuali che sono molto più democratici che garantiscono l'alternanza del
Permettano
E le logiche politiche non sono sbagliate o illegittime sono in contrasto con gli obiettivi di lungo termine oggi sono altrettante visite allo se voi aveste potuto avere la moderata centrista di governare quindici anni avreste fatto le stesse cose
O vi sareste comportati in modo diverso
Se non le hanno fatte mi permetto di dire e perché quella classe dirigente non aveva imparato ad essere classe dirigente politica che guida un territorio così importante l'ha imparato strada facendo
Allora io sono molto ottimista perché perché vedo emergere un
Giorno dopo giorno vedo emergere una vittima una visione diversa che non supererà l'individualismi tipici dei veneti e le sinergie tipica del Veneto
In una settimana un anno due anni o tre anni ma che emergerà e porterà a ragionare in termini intenti che sono tempi più adatti a quelli che devono essere non solo i modelli di sviluppo l'ultimo capitolo del cardinale Scola
è straordinario perché da l'obiettivo chiaro che è semplicissimo
Provate a pensare un veneto che da modello di sviluppo diventi un modello di civiltà che secondo me è straordinaria questa differente visione di quello che deve essere il territorio nel prossimo futuro un posto dove non si lavora per dare di più perché ormai effettivamente si fa fatica a pensare di lasciare a chi viene dopo di carte qualche cosa di più di quello che ha avuto che è stato il motore principale
Dello sviluppo economico del Nord Est dove generazioni due generazioni hanno lavorato né con il cuore orientato a far fare al figlio qualcosa di meglio e di più di quello che avevano fatto loro
Che lasciare qualcosa di meglio in cui si vive meglio si lavora meglio si si fa impresa in modo migliore ci si muove meglio
Partendo dal presupposto che le tre aree fondamentali di servizio pubblico che sono la salute la scuola e la sicurezza rispetto ad altre aree non solo del nostro Paese ma anche europee sono assolutamente
Buone in senso relativo migliorabili ma può
Uno stimolo per andare avanti
Il impegnarsi a lavorare insieme l'avrà cura in una logica di di medio periodo
La situazione è veramente difficile ancora oggi nel dialogare
Però io penso che noi dovremmo concentrare come imprenditori per il nostro piccolo perché noi non possiamo permetterci di sostituirci alla politica ne possiamo pretendere dobbiamo pretendere di fare politica
Secondo me dobbiamo con le fu che risarcisce su su due grandi temi che rendono questo territorio straordinariamente
Ben posizionato come ha detto dottor Marini per quel nuovo mercato che mercato l'Europa orientale che si sta aprendo che vicino non tanto geograficamente ma che culturalmente
Scuola infrastruttura
Io sono convinto che sì verrà completato nell'arco di del prossimo quinquennio
C'è ottimista
Dieci anni va be cinquant'anni offre diciannove del prossimo decennio
Quel corridoio Ovest ed Est che ci permetterà di non rimanere tagliati fuori dall'Europa se no passano di sopra
Avremo l'autostrada è libero così tempi interisti sa saranno contenti ma non avremo più le imprese lungo l'autostrada
Sì completeremo velocemente quelle tre quattro grandi infrastrutture che portano ad essere regione metropolitana grande metropoli anche Trento
Che deve essere collegata all'Est del dente
Se riusciremo ad ammodernare anche le altre piccole infrastrutture ferroviarie che abbiamo in questo Paese se riusciremo ad abbondare aree anche lei a viabilità di questo Paese stanno costruendo la la Milano Bergamo che aveva fatto la Fiera Nuova Milano ha fatto lo faceva a Milano Bergamo a Milano
A Genova rifatto il porto io mi lamento di come siamo stati trattati in senso relativo rispetto a quell'altra parte del Paese che produce l'altra dieci per cento del PIL del del d'Italia
Avremo una grandissima opportunità di avere un mercato di sbocco perché ne siamo l'apporto naturale per tutto il centro cresciute meriteranno né Confort di quel mercato e da qui passeranno le merci che andranno supermercati per le nostre imprese sarà straordinariamente positiva come opportunità
La seconda cosa l'università
Non so se c'è qualche il magnifico rettore ogni tanto in sala io devo ancora capire
Due cose
Sto studiando incomincia a capirlo perché pur alla fine si scopre che le nostre università sono finanziati in base al numero dei corsi di laurea che hanno
Straordinaria questa e in base al numero di studenti che si laureano
Cioè l'applicazione del principio della meritocrazia
Al quadrato
Non ha quanti si iscrivono a quanti si laureano comunque no e quindi abbiamo sistema che finanzia le diversità
Che in contrasto con l'odore se università meritocratica allora l'Università di Venezia
L'università di Padova non parliamo e qual è il vero insomma non si parlano proprio
Cioè spot ognuno sta nel suo mondo
Ed entrambe entrambe non sono presenti all'interno di nessuna classifica rotaia perché sono tra le altre
Però se si va a parlare con i magnifici rettori di queste diversità così di cui il professor Rondini
Ognuno di loro pensa di avere l'umiltà migliore del mondo la presenza di dottor Marilia tutti dati i professori non italiani in quell'università non arriva al cinque per cento e la presenza di professori non inglesi alla Lando business scura del sessantasette per cento
Ci sarà un motivo
Se noi riusciamo a fare sistema anche sull'Università cosa di cui io dubito fortemente ma incominciamo a lavorare per
Aprire quei borghi
Feudali mi piace questa parola perché mi danno proprio l'idea di quei Borghi feudale con il ponte levatoio dove ogni tanto lo butta giù per fare entrare qualcuno dopo averlo la divora affatto aver di fatto la confessione se si è d'accordo con noi entri se non c'è da considerare la prima cosa che dici ti mandiamo fuori e poi continua a tenere il ponte levatoio su quando io vedo lo faccio in tono polemico inaugurazione degli anni non giudiziarie accademici
Per scelta non ci sono andato e condivido la sfilata di professori con né Siemens Rosi Bellino l'ermellino perché l'ermellino addosso
Ma vengono i brividi
Perché a me piace la tradizione rispetto delle tradizioni e rispetto della forma
Però sinceramente purtroppo e poi cosa ci fanno laureare senza divisa nello scantinato dell'Aula tre perché questa è la realtà che il boia Padova lo uso soltanto se sta per dare l'amore honoris causa e non ad onor Moresca
La curiosità e l'altra tematica molto importante i e l'università serve anche per fare cultura
Io sono in tour queste sono le due tematiche dove dobbiamo focalizzarsi presidiare perché sono fondamentali per lo sviluppo sono stato un pochettino più prolisso degli altri ma sono un pochettino più giovane so controllarmi meno grazie
Ecco io poi
Dopo con Daniele Marini e tornerei su questo problema della della cultura e dell'università e dei cervelli che fuggono ma prima volevo chiedere
A Cipolletta allora qui si dice da un lato che siamo in ritardo nel fare sistema ma poi gli imprenditori dicono in realtà si è saltata una una generazione quindi tutti noi ci stiamo adeguando è vero che ci sono questi problemi ma c'è l'ottimismo per per fare però si pone anche un problema di tempi
Cioè è vero che si può fare si può imparare e si arriverà certamente perché perché lo si farà però
Anche Fratta Pasini diceva bene se però noi guardiamo a Germania guardiamo tutto quello che sta avvenendo sui mercati internazionali ci accorgiamo che poi il la variabile veramente decisiva non è solo e anche il tempo ecco sulle parole di di Andrea Riello ecco ci sarà il tempo perché si formi una classe dirigente consapevole Tel dover fare sistema
Dieci anni per farne infrastrutture e poi il sistema fiere i tedeschi che stanno esaminando in Cina e a Shanghai hanno già posto le basi di un sistema Paese che aveva
E noi siamo qui certamente a dire che perché che si sono già poste le basi siamo in ritardo e rischiamo di perdere la partita o siamo ancora in tempo
E che c'è una risposta precisa
A questa serie Grandi voglio ricordare
Che noi siamo un Paese in ritardo siamo sempre stati
Il ritardo
è una caratteristica del nostro della nostra economia ci siamo industrializzati dopo gli altri
Abbiamo introdotto tutti i sistemi sociali quando gli altri cominciavano a smantellare l'impegno abbiamo avviato di di dei recuperi quando gli altri stavano già su altre strade la storia dell'Italia è fatta in questi termini rei ritardo è un grosso svantaggio
In limitati momenti può anche tradursi in un vantaggio
Per esempio la Cina oggi grazie al ritardo che ha preso sta crescendo in maniera molto forte perché si è messa a copiare quello che fanno gli altri ed è partita in avanti
Non è che l'Italia si è fatto diversamente negli anni Cinquanta meglio ramo
Un Paese di agricoltori e ci siamo messi a copiare come si facevano i frigoriferi i ventilatori altrove con un costo del lavoro più basso
Abbiamo fatti cinesi di un tempo io credo che noi abbiamo questa possibilità ancora oggi di recuperare il ritardo perché queste grosse infrastrutture
Sono già state progettate nel resto del mondo e ci sono le tecnologie per portarle avanti abbiamo tutti gli strumenti per poterla portare avanti l'idea di Farnace più una classe dirigente poi porterà avanti la soluzione
Tralascerei nostro lato di cattolici cristiani che aspettiamo il Messia
Penso che sia meglio cercare di lavorare con le cose che c'abbiamo oggi
Per cui
Io innanzitutto farei un atto di fiducia alle istituzioni che ci abita
E comincerei a evitare di spararci uno addosso contro l'altro
Abbiamo vissuto lunghi anni di di lotta fra le istituzioni di chi fosse il più colpevole ma le istituzioni sono la nostra società civile
E quindi dobbiamo collaborare tutti con le istituzioni per riuscire a recuperare una capacità di fare le cose insieme
Lo dico anche un piccolo investimento all'amico Riello giusto permisero ha ha ragione su quello che ha detto sull'università ma ma se l'imprenditore sparano contro sita dicendo che sono dei fannulloni e se io poi vado all'università sentì professori mi dicono che i perché gli imprenditori sono dei rubagalline
Che appena possono mette i soldi in tasca distruggono l'ambiente
Non andiamo molto avanti da nessuna parte
Dobbiamo credere di avere una magistratura buona anche se qualche volta i nostri processi non ci piacciono
Dobbiamo essere convinti che c'è una giustizia dobbiamo credere che il sindaco di una città
Stalla per risolvere i nostri problemi e quindi andare a cercare in qualche maniera di cioè risolvere con lui i nostri problemi
Io credo che abbiamo bisogno
Di un grosso investimento di fiducia in noi stessi
E su questo investimento di fiducia in noi stessi e di cercare di risolvere i problemi più immediati che c'abbiamo questa è la strada per far nascere una classe dirigente
Io lo ripeto quello che ho detto prima fa nasce una classe dirigente e quando si risolve i problemi non a caso quando De Michelis prime ricordava l'unica lassi dirigente ha ricordato una piccolissima ma comunque progettuale infrastruttura
Autostradale non ha ricordato delle persone cioè e nella soluzione dei problemi che si trova una classe dirigente non è prima la classe dirigente e poi vengono i problemi scrisse proprio per dire grazie
Ecco Daniele il problema della classe dirigente
Come dove disputa hai in mano statistiche hai fatto studi importanti il problema appunto del tempo della formazione della classe dirigente rispetto alla alle sfide che ci attendono e a quello che succede attorno e poi il problema effettivamente che è stato posto dell'università
E la fuga di cervelli della difficoltà nel trovare risorse
Si trova come diceva Enzo Cipolletta è difficile dare una risposta nelle varie relativamente i tempi cento sappiamo che i tempi se possibile sono più veloci delle soluzioni e quindi il problema e cercare di capire
Se in che misura sia in grado di reggere le sfide rischia di questi tempi
Io qui credo sì effettivamente ci sia il vero e proprio salto culturale dell'Area
Nel senso che
Allora
Io accolgo con con favore ovviamente è un'esperienza sul campo quello del Presidente Fratta Pasini che denuncia tutti i limiti
Dell'impresa della mancanza di imprese mise degli imprenditori nella difficoltà di dialogo eccetera eccetera
E questo è assolutamente vero
Però forse dobbiamo anche cominciare a vedere laddove le cose
Come dire
Funzionano o ci sono esperienze positive che possono essere prese a esempio
In termini anche di capacità di fare sistema
Penso per esempio a molti piccoli comuni
Che anche in Veneto hanno cominciato a fare insieme una serie di servizi per risparmiare sulla carenza di risorse che divengono dei trasferimenti statali per esempio
Poi scusate se faccio un'auto citazione ma forse la Fondazione Nordest è uno dei casi in cui il sistema nord est ha saputo fare sistema perché seppur con fatica dirigo una struttura che tiene insieme le associazioni degli imprenditori
E delle Camere di commercio dell'intero Nord Est
Forse cioè avendo un obiettivo è un'idea chiara probabilmente si riesce a creare quel consenso
Ripeto non tanto per creare un leader ma per avere una leadership perché i leaders ci sono sul territorio
Allora
Dove dove sono dove potrebbero essere neve
Intanto io sono d'accordo con quanti Cipolletta valorizziamo ciò che abbiamo
Cioè cominciamo a valorizzare quello che quello che c'è
A partire dalle piccole e medie imprese apparteneva agli imprenditori a partire dai lavoratori che ci sono e che hanno grandi professionalità anche poi non non dimentichiamo il cinquantotto per cento degli attuali imprenditori di aver dalle fila dei lavoratori dipendenti
Quindi abbiamo un patrimonio per le mani che insomma non è poca cosa
Allora partendo da questo sono possiamo cominciare forse a vedere qualcosa di di più positivo
L'altro elemento adesso la in qualche misura la anticipato ma io vorrei forzare la cosa
Proviamo cominciava a fare anche un elogio della politica
Che qui al nord est e in Veneto segnatamente è sempre stata caratterizzata in senso fortemente negativo
Fortemente negativo perché chi si dà alla politica
O chi si dà a cariche associative di un certo tipo viene immediatamente percepito come in particolare nella politica o quello che non è stato in grado di fare un'impresa oppure ha rubato pure agli interessi suoi
Allora forse forse varrebbe anzi no forse a mio modo di vedere varrebbe la pena di cominciare a valutare vedere positivamente anche la politica come soggetto che oggi oggi ne abbiamo veramente bisogno in quanto ruolo regolatore dello sviluppo non decisore ma regolatore dello sviluppo perché le stesse imprese gli stessi imprenditori in questi anni hanno cambiato
L'atteggiamento cioè c'è la domanda di un soggetto regolatore autorevole allora gli si dà autorevolezza anche su disco comincia a dare un valore più forte di quella di quanto non viene dato finora
L'ultimo aspetto ma non ultimo per importanza eh
E questo diciamo che questi due sono obiettivi come dire nell'immediato a me gli otto a medio-lungo termine il problema vero è dove forniamo alla classe dirigente dove si forma la classe dirigente
In un'area però il problema qui e che interpella a mio avviso tutti sono in particolare tutti i soggetti associativi
Dal sindacato alle imprese alla Chiesa ai mondi del volontariato che comunque ci sono e sono serventi ma lavorano tutti come tante formichine senza riuscire a costruire
Formicaio
Perché dico questo perché se guardiamo indietro queste sono state le scuole dove si è formato latte dove si è formata la classe dirigente il ceto dirigente di un'area
E non possiamo non pensare di rimettere in moto queste questi soggetti se vogliamo ripeto nel medio periodo vere
Persone che siano in grado di avere una visione che validità
Del del piccolo orticello
L'ultima cosa l'invito e lo dice lo dico
Parlando dalla diciamo così da una fondazione che in qualche misura studia lo sviluppo di quest'area ripeto e quello di guardarsi meno
Al proprio interno e di guardarsi con le proprie caratteristiche come un'area che laboratorio per per l'intera nazione
Perché noi continuiamo ad avere una serie di caratteristiche che non sono soltanto nostra a differenza degli altri ma sono le nostre che ci caratterizzano all'interno di un contesto più ampio e quindi non siamo in grado di uscire da noi stessi oppure probabilmente questi dialoghi del Nordeste che Claudio Pasqualetto ha raccolto che ci rimandano appunto questa immagine rischieremo probabilmente quel prossimi dialoghi che Claudio raccoglierà di ritrovarsi a riparlarci in qualche misura addosso
Ma io a questo punto coinvolgere il proprio Claudio Tito come li è trovati questi imprenditori che ha intervistato appunto le trovate in pronti a parlare di quello che e che che non va bene fuori non fare autocritica molto imprenditori poco impresa ottimisti pessimista pronti a livello abbiamo letto quello che hanno detto ma a livello così epidermico come come come ti sembra
Ah io devo dire che contrariamente a quanto al pensare comune c'è ancora una una buon una discreta dose di ottimismo in giro
Devo dire anche che ho fatto un lavoro un pochino
Controcorrente non non ho cercato di solito un libro si fa partendo da una tesi è uno cerca in qualche modo di dimostrarla
Non ha fatto questo ho cercato di andare perché questo è il mio mestiere lo faccio tutti i giorni cercato di andare a sentire una serie di personaggi di mettere un po'in fila di capire di interpretare
Un po'quello che dicevano
Ne esce un quadro che poi
Negli autorevoli interventi
Di di questa sera è molto preciso molto dettagliato cioè riflette esattamente quello che si ha detto questa sera cioè significa che questi imprenditori
In qualche modo danno perfettamente il polso della situazione non sono tutti imprenditori e questo anche ho cercato di andare a a capire un pochino a a tastare il polso un po'a a vari settori e e ci sono anche alcune alcuni vuoti importanti
Quando Riello prima parlava dell'università
Qui manca l'università manca la cultura perché effettivamente nel sentire comune in quello che io ho cercato di interpretare come sentire comune
Manca proprio questo rapporto non c'è non c'è la necessità quando si parla di insieme di soli lo qui è vero
Il rischio è che finisca per essermi semi soliloquio vero è anche un altro fatto cioè che dietro questi soliloquio e ci sono o considerazioni e riflessioni molto importanti bisogna solo capire chi ha il compito chi riesce a mettere assieme tutte queste considerazioni c'è un dato molto importante a questo dietro a questo che emerge ed è il dato dell'esistenza di un forte capitale umano dentro a questa a questa realtà
Io credo che ci siano alcune frasi scritte nella prefazione da Ferruccio de Bortoli
Che riassumono perfettamente questo quando lui dice che la vera fragilità e che poi sono state dette anche prima no la vera fragilità sta nelle cose di casa a conquistare il mondo infondo è più facile la prima generazione dell'imprenditoria del Nord Est celebre in tutte le latitudini capelli grigi ma non è per niente appagata e pronta a nuove battaglie a coniugare idee tecnologie
Lavoro sì insomma del mercato ma anche senso della vita io credo che questo sia molto importante quando trovo un'imprenditrice Comella feluca in Friuli che mi parla della riscoperta della terra ad esempio del ritorno determinati valori non sono solo non solo dal punto di vista così ambientalista ma proprio perché in qualche modo si ritornano eccessivi torna a valorizzare alcune cose e poi sintesi di tutto credo sia il più volte citato discorso il dialogo l'intervista con il cardinale Scola con la che le considerazioni che fa sulla necessità
Di di avere un veneto che si esprime Nordeste che sia espressione che sia un modello di civiltà credo che questo emerga con abbastanza forza e con bastasse evidenza da tutti questi dialoghi che poi in qualche modo sono anche un po'
Hanno hanno anche un po'di colore se vogliamo perché quando ad esempio vado a a chiacchierare col sindaco del più piccolo paesino per fare emergere il più piccolo paese del Veneto che ha pochi poche decine di abitanti per fare emergere quali sono i problemi dell'amministrare un Comune una come come amministrare una famiglia credo che poi la proiezione venga immediata sul fatto di come si debba amministrare la cosa pubblica esattamente con il buonsenso con determinati valori
Che che che appartengono a questo territorio ecco un'altra un'altra delle un altro dei vuoti che c'è in questo libro è appunto la cosa pubblica il governo pubblico non cioè non ci sono perché comincia Marini prima
Scrive mettersi in politica il politico visto sempre in qualche modo con un qualcosa di negativo come qualcuno che non è riuscito in un'altra parte qualcosa e quindi si è messo a fare questo
Un'ultima osservazione volevo fare e torno anche al lavoro fatto dalla Fondazione Nord Est perché Fondazione fa ogni anno questo rapporto molto corposo che cerca di fotografare esattamente ecco la Fondazione stessa per prima
Ma ammette di non riuscire a fotografare cioè ogni anno Daniele inventi una definizione diverso il mago ma questo e quell'altro perché questa realtà è talmente strana talmente composite talmente sfuggente che non riesce ad essere inquadrata in nessuna definizione non si lascia ingabbiare in definizioni per cui quando si dice quando si diceva prima di non guardare alla realtà con gli occhi di ieri ecco purtroppo questa nord est è finito sotto i riflettori sempre letto con occhi da fuori occhi di ieri
Forse se qualcuno cominciasse a guardare a guardare verso il domani atti a togliere tutte quelle tutte quelle bardatura di un certo passato quegli schemi mentali forse avremmo prospettive decisamente più positive
Ecco insomma si è tornati un po'sul problema della classe politica non quest'anno abbiamo beh celebrato Gonella e lì di di di dei prospetti che c'erano poi Zanotto che ha fatto per per Verona per la città ma anche per il Veneto cose importanti ecco io volevo chiedere
A Carlo Fratta Pasini che mette sempre nei suoi interventi appunto l'accenno su questo bisogno di di una nuova classe dirigente tra gli interventi che ci sono stati dopo suo si è tentato un po'po'di risollevare l'idea che in embrione e comunque c'è c'è questa questa questa classe dirigente che si va formando e si e che presto potrebbe esserci
Qualcuno che tira una sintesi ecco in base anche alle celebrazioni che abbiamo fatto che Verona ricordo di questo personaggio lei vede appunto
Che esiste questo tipo di embrione che può portare da qui a pochi anni a queste nuove personalità politiche o siamo ancora un po'lontani
E poi per quanto riguarda appunto il tempo della formazione io faccio anche lei la domanda che ho fatto Cipolletta noi abbiamo tempo per aspettare oppure oppure dobbiamo fare qualcosa
Le domande sono tante non la prima scusate la prima osservazione che vorrei fare forse mi sono espresso male nel mio intervento che io tutt'altro che un'opinione
Negativa
Di quello diciamo che di quello che c'è nella nella mia regione anzi ho un'opinione estremamente positiva proprio per questo delle volte denuncia le difficoltà che le opportunità che perdiamo ma proprio perché vedo che abbiamo un patrimonio enorme un breve è stato detto abbiamo un patrimonio enorme in termini di territorio di patrimonio artistico di forza imprenditoriale di iniziative di attenzione sociale di terzo settore di propensione
Anche a oltre a far bene il nostro lavoro anche a voler bene a preoccuparsi di chi sta peggio di noi io credo che ne ho pochissime
Territoriali ma questo tipo di ricchezza come cioè il nostro ecco la rabbia se volete qualche volta che può scappare proprio vedere
Queste enormi opportunità che non vengono colte per quello che dicevo prima perché ci per per perdiamo in questo labirinto di individualismi e di personalismi e non riusciamo a creare dei progetti dei progetti condivisi questo volevo significare ma anch'io non ho nulla da recriminare sulla classe politica che è espressione del dico
E che va vista in generale perché diciamo la la la e espressione del senso civico della disponibilità a investire che tutti noi abbiamo sulle cose no di tutti oltre che su quelle nostre particolari non non ho nessuna opinione negativa anzi io
Credo però che molte cose oggi transitano anche della politica chiedo solo alla politica di fare il suo ruolo di pretendere di di di di dire di dare indicazioni non solo di fare le cose concrete che ci servono le strutture le cose ma di dare in alcuni casi non le indicazioni o o addirittura di dare il senso di alcune di alcune grandi scelte ecco credo che sia importante volevo tornare a un discorso che è stato fatto in precedenza io credo che la classe dirigente nasce qui la grande sfida del Nord Est è riuscire ad allargare il focus la la popola la visione della nostra classe imprenditoriale e politica c'era
Un pochino di più di quello che è stata diciamo fino adesso ognuno di noi ha guardato se stesso o al massimo non la sua famiglia ma già la famiglia si è parlato di passaggi generazionali avete visto no che fatica
Già guardare non se stessi ma la famiglia ma si guarda sono un po'di più nostre comunità alle nostre città vedere gli effetti no di queste cose complesse che sono le impresa che sono le banche che sono l'entità che vengono prodotte continuamente dalla società civile per io credo che se questa forza questa capacità queste energie questa determinazione noi riusciremo ad applicarla anche in obiettivi più larghi e più proiettati nel tempo io credo che il futuro di questo territorio sarà importante ecco credo che sia significativo non dobbiamo rinnegare niente io non sono dell'idea scusate che noi si debba perdere
L'idea
Che dobbiamo trasmettere a quelli che vengono dopo di noi qualcosa di più grande di quello che abbiamo ricevuto sarà poi l'ho avuto la fortuna di fare Presidente a Banca Popolare una prova no
Talmente importante che dico sempre ho combinato una serie di Capello e nessuno se n'è accorto perché mi avevano dato una cosa talmente forte e robusta in mano che mi sento in qualche misura no obbligato a passare a chi verrà dopo qualcosa di di più importante di più forte di più solido ma questo è la logica la Moratti il sentire comune Lettica delle nostre famiglie
Cioè uno che che distribuisce riserva i soci che vendeva cioè questo non fa parte del nostro del nostro sentire la nostra cultura nella nostra cultura c'è proprio quello di costruire e di trasmettere quindi io non non non non credo
Che noi dobbiamo immaginare che il futuro nostro tradita nostra capacità di venire meno a questa forza questa dinamica perché decidiamo incerto mangiato potrei vivere un po'meglio
Di lavorare di meno di tornare alla terra o di metterci tutti a fare il tenutario di agriturismi e venditori di bottigliette di olio no perché io questa deriva non mi piace per il Paese ancorché ci sia qualche fondazione qualche centro no di di ricerche economiche o sociologiche che ogni tanto la ripropone mi piace ancora meno per il Nord Est perché non fa parte del nostro del nostro modo di vedere le cose non fa parte della nostra identità e della nostra civiltà
Cosa dobbiamo fare lo sforzo credo in più rimanendo noi stessi no di cercare di guardare un pochino oltre dico solo un esempio che c'è un esempio lo so concretissimo no per dire
Noi abbiamo stiamo cercando di far nascere però il Polo Finanziario credo che sia un progetto importante stiamo coinvolgendo istituzioni di tipo diverso anche abbastanza eterogenee su un progetto di questo tipo no
Io credo che cioè la politica avrebbe dovuto dire che aveva in mano il pallino avrebbe dovuto dire va bene
Fate questo polo finanziario ma poi che cosa che cosa fatte che cosa darete
Ecco io credo che un'idea tante grandi istituzioni finanziarie che hanno fatto grandi investimenti mobiliari trovano il modo all'estero di tramite darlo alle università soprattutto quando sono in qualche misura no
Utilizzatori di competenze scientifico professionale quando in qualche misura devono avere titolo per orientare per chiedere che l'università vale a creare quel tipo di eccellenza la io non sono nessuno ce l'ha chiesta ma io vi dico mi sono trovato solo eppure per carità nostra sta cooperativa quotata con tutte le difficoltà del caso ma dov'è lo scandalo
Se a un certo punto ho portato a casa il ritorno dell'investimento mobili immobiliare quello che nel tempo andrò a generare non poteva andare direttamente a nostra università e fanno un fattore competitivo
Importantissimo no no non è stato possibile farlo ma nessuno neanche le ha chiesto ma io vi dico
Io vorrei avere no un mondo dove queste cose vengono in qualche misura richieste richieste con forza dobbiamo secondo me esporci anche a livello individuale e qualche volta nei chiederò nel pretendere qualcosa perché se no lo scatto non c'è è vero che la classe dirigente non si fa a tavolino si fa sui progetti vincenti ma non si fa da soli
O se no
Se uno pretende o diventa l'uomo del destino il che non è nessuno si candida per fare questo nuovo altrimenti
E il processo diventa un po'elefantiaco ventiquattro mesi per produrre un secondo che magari ti parla stando a Treviso e poi alla fine primo stormi di fine della classe dirigente una generazione non si fa faccio per dire che credo che ci siano effettivamente le le opportunità no cioè ci si sta cominciando io credo a rendere conto che si possono fare tante cose parliamo spesso di responsabilità non sociale delle imprese ecco
Da imprenditore prese prese socialmente responsabili se riusciamo a fare rapidamente questi due tre passi io credo che c'è il che sicuramente riusciremo a sfruttare meglio le enormi potenzialità di questa terra le solo l'ultimo pensiero
Io spero che ci saranno altri interviste nel prossimo volume che mi è molto piaciuto e che questa volta Claudio Pasqualetto varcherà anche la linea del dell'Alpone Tramigna magari così ci fa sentire parte del Nord Est altrimenti non fa che alimentare non le tendenze
Eccentriche che purtroppo a Verona sono piuttosto robusta
Ecco io chiederei ad Andrea Riello mi spiace io faccio sempre domani delle cento pistole e poi ringrazio che risponde dice nello specifico ma la tematica ovviamente vasta il mio se vuole un po'quello di di fare un piccole provocazioni che poi poi vengono fortunatamente recepite
Ecco qui siamo beh intanto bisogna dire il il l'intervento è stato molto interessante quello fatto da Andrea Riello e tra l'altro dimostra che che c'è un'imprenditoria sana io ho parlato recentemente come imprenditore che mi diceva quando io vedevo quest'estate RCS tutto quello che stava accadendo e personaggi che in un giorno con la finanza
Guadagnavano centinaia di miliardi io mi alzavo e quando andavo aprire le porte della mia azienda mi sentivo quasi un fesso
Poi ho visto invece che
Adesso che noi avevamo ragione che in fondo la porta io la però è una porta solida e sto costruendo qualcosa
Non solo per me ma anche per il territorio e e bisogna dirlo che anche dalle interviste e escono imprenditori che fanno impresa ma impresa e tengono al proprio territorio indipendenti non sono mai qualcosa di slegato dall'azienda ma spesso appunto sono amici e mi mi intimo legame tra aziende del territorio ha permesso anche lo sviluppo
Del Nord Est ma soprattutto anche di una cultura di azienda che poi si è tramutata in cultura del territorio
Ecco io quindi l'intervento è stato è stato significativo di un imprenditore che che ha ha posto l'importanza dell'imprenditoria ecco ora io chiedo perché nell'imminenza di un nuovo governo Prodi in tutto quello che è successo qui c'è stato c'è stata anche un passaggio non indifferente a vicenza eccetera
So che è una domanda molto molto generiche non di facile risposta però cosa cosa si può chiedere di fronte a un un Nordeste che ha votato in gran parte nel al centrodestra ecco forse si chiede anche l'imprenditore di aver di di fare un forse una mediazione o comunque di di di di di fare da cerniera e di portare delle istanze a questo governo e confusa cosa cosa chiederete voi cosa potete chiedere al nuovo governo che si andrà formando probabilmente settimana prossima
Grazie visto le sette meno un quarto io cercherò di essere se ce la faccio più sintetico di prime intanto che si condividono le opinioni di opinioni di Presidente Fratta Pasini
Che penso sia cresciuto
In una buona scuola perché le grandi aziende come le grandi banche sono delle buone scuole che formano le classi dirigenti nei si dice sempre che per esempio checché se ne voglia la FIAT interni di applicare determinate metodologie sempre formato dei grandi Venezia
Con grande metodo
E il le l'avvocato Fratta Pasini è un esempio secondo me lampante del
Difficoltà che incontra una persona classe dirigente di un grande banca non di una banca grande non lo slogan suo questo giusto
Noi vogliamo una grande banca hanno una banca grande però sotto sotto sta presenta la banca più grande mantiene concesse una grande banca
Perché siamo in casa tua se fossi un il creditore ha detto lo stesso
Ma adesso sin come è giusto che sia allora da difficoltà di di di colloquiare con chi ricopre posizioni di responsabilità chi non è capace di esprimere la medesima visione perché non ha avuto una scuola
Che
Si trova su un livello diverso è inutile negarlo che poi le cose non esistono se esistono le persone che dialogano che
Collaborano che condividono visioni diverse nell'interesse comune che raggiungono i elaborano progetti che poi mettono in in pratica e quindi e questo problema della mancanza di progettualità che sia fortemente legata a una mancanza una carenza di classe dirigenza per motivi oggettivi esistente abbiamo sul tavolo è un problema che supereremo col tempo io non ho dubbi di questo
Alla politica e cosa chiederemo tra l'altro abbiamo l'assemblea di Confindustria il venticinque Sacchi maggio l'assemblea pubblica l'assemblea pubblica come sentono ottima occasione per
Presentare elenco della spesa al governo
E elencare quali sono le priorità ieri abbia avuto un consiglio direttivo di Confindustria in cui abbiamo definito che cosa comunicare
Perché non sappiamo se avremo un interlocutore all'Assemblea nel senso che non sappiamo ancora se avremo il governo in tempo per l'assemblea sicuramente avremo il il Presidente del Consiglio in pectore sicuramente avremmo il presidente la Camera sicuramente avremmo Presidente Senato cancello sempre onorato presenza
E avremmo molti dei prossimi ministri
Ma che cosa
Chiedono il gli industriali che cosa chi di una categoria importante al governo sballo sanno sono sono sostanzialmente le stesse cose io penso che non questa volta metteremo al centro però visto che poi è stato oggetto di campagna elettorale
Da parte del governo che sta da parte della Fed la maggioranza è stato elevato al paese in modo dominante chiederemo questo provvedimento eclatante dei cinque punti di di cuneo fiscale che forse nemmeno molti della RAI centro sinistra avevano capito il molti della il centrodestra non ho capito di cosa si trattasse
Lo chiederemo subito proprio come segnale di riportare all'insegna al centro dell'attenzione del Governo la competitività del sistema manifatturiero dell'impresa e perché il cuneo fiscale aiuta di più manifatturiero rispetto servizio quello non v'è dubbio
E questo è un impegno simbolo di là delle venne priorità che ci sono
Per quanto riguarda sempre modo di relazioni io non posso che
Apprezzare il fatto che il Presidente Fratta Pasini sia estremamente ottimista io sono straordinariamente attivista sulla situazione del Nord Est
La sento una situazione che non potrà che migliorare fortemente nei prossimi anni ovvero il punto di partenza dal quale siamo e
Anche prendendolo confrontandola con altre realtà con altre realtà europee
Raccontavo un amico un po'di tempo fa che sono andato a prendere una rapporto un aereo a Treviso
Prima di partire ho fatto chiamare per sentire se c'era da parcheggiare alla rapporto il Treviso
Se fossi andato a Colonia Dusseldorf Stoccarda non dico a Francoforte non mi sarebbe venuto in mente di chiamarla rapporto per sentire se c'era un posto dove lasciare l'automobile
Però se penso a dieci anni fa
Qualche parcheggio in più davanti a te lo porti gli ho trovati magari non ancora sufficienti perché ieri alle undici non ho trovato posto a Verona e ci sono le macchine che arriverò mai fino al Golfo di Sommacampagna
Che ho sentito che logo energie cento si saprà fare parcheggio per l'aeroporto del corso
Vedo che le cose si stanno muovendo so che si stanno fa stanno facendo sistema rapporto di Venezia rapporto di Treviso questo mi sembra abbastanza importante mi sembra chiaro porto
No non sono ancora non sono ancora in carica sono non mi sembra che ero porto di Verona rapporto di Montichiari abbiano nonostante siano la stessa cosa abbiano fatto tanto sistema
In un periodo di forte crescita di traffico sia merci che passeggeri avendo dei tassi Cresti inferiori a quelli medi
So che ci sono alcune problematiche che assillano i nostri giovani Vito dei rappresentanti del sindacato se ne approfitto per chiudere su questo
Perché poi gli imprenditori quando parla ma il sindacato non sbagliano mai
E e io vorrei riportare il l'impresa il mondo dell'impresa il mondo del lavoro soprattutto vorrei riportare il loro dove ci sono i problemi veri il professor Marini il la prossima presentazione dello studio Nordeste evidenzierà come quei tassi di disoccupazione ancora
Poco significativi del nostro territorio che sono cresciuti però negli ultimi periodi siamo al quattro e mezzo per cento si sono fortemente focalizzati però su alcuni settori principalmente il manifatturiero
E se in termini complessivi non incidono ancora così tanti in termini di segmento di settore incidono molto S andiamo ad analizzare chi sono quei disoccupati
Ci accorgiamo che quei disoccupati sono quelli che hanno creato il modello del Nordest sono per lo più persone intorno ai cinquant'anni
Che hanno lavorato identificandosi con le fabbriche non come i miei collaboratori e oggi che
Per cento lire in più vanno dal concorrente non è vero ma culturalmente ancora legata la sua azienda che si sono identificati con le fabbriche che non lavorato sentendo infatti ISO non voglio essere retorico sentendo il torneo dell'azienda un poco suo
Un po'coloro ho sbagliato l'aggettivo un po'coloro
E che oggi per
Fattoria
E che oggi per fattori esterni a quelle che alla volontà tipica si trovano a vivere o si trovano già vivere dei momenti grandi difficoltà perché hanno perso il posto del lavoro o si vivono con angoscia questo momento anche perché queste persone che era una fascetta e torna cinquant'anni sono cresciuti in quel Veneto che culturalmente in cui culturalmente dominava
Mogli e buoi dei paesi tuoi quindi quel era cresciuto
Pensando di dover trovare lavoro sotto casa era stato formato anche per quello nell'istituto tecnico Termomeccanica o se abitava Legnago vicino alla livello testi è servita Valdani vicino la Marzotto
Grafico esatto era vissuto rientrato dalla propria famiglia che aveva si era appena trasferito alla campagna all'industria
Che gli stava costruendo la casa con risparmi infatti abbiamo l'ottantasette per cento delle famiglie che sono proprietà della casa ma non è merito della mia generazione e mezzo metro di quella che mi ha preceduto è tutta merito di quella ancora precedente
Ed è una una classe
Al novantanove virgola nove per cento indice era nata cresciuta su questo territorio e quasi sempre anche monoreddito perché negli anni settanta non andava di moda tra moglie andasse a lavorare
E quindi si trova in situazione di oggetti non andava di moda ho detto non che non andassero a lavorare però se guarda la percentuale di occupate donne di quegli anni vedrà che siamo a livello di Paesi islamici
A casa col burqa
Metà a mezzadria
Questo il sindacato e
Questo il sindacato che che che fa i picchetti per cinque euro in più dopo invece di guardare i prezzi dell'insalata
Allora dicevo ci stiamo dimenticando di quella fascia che in questo momento è molto debole che fa molto più appeal parlare di precariato
Fa molto più appeal parlare di giovani che hanno dei problemi dovete dire dove sono i problemi di questi giovani che riempiono le piazze i bar e discoteche del nostro Veneto
Fa molto più resa
Parlare di quest'senso di insicurezza dominante che ha la gioventù di rapaci
Io stage giovane tanto insicuri non li vedo mi sembra di poter dire mentre vedo grande sicurezza in quella fascia allora mi non vorrei che ci dimenticassimo di andare a tutelare quella fascia che ha fatto il Veneto ricco che ha fatto le imprese di imprenditori del Veneto ricco a scapito di una moda dominante che si preoccupa di quei giovani che invece sono cresciuti facendo quel che volevano studiando dove volevano orientando siccome preferivano dando sfogo alla loro passione
Questo è un richiamo che vorrei fare perché
Io penso che questo sistema di nuovo welfare di cui parleremo a breve ci toccherà parlare a breve perché è all'interno del programma del nuovo governo
Deve proteggere in particolar modo non tanto i giovani ma chi ha costruito dagli anni Settanta che nel novantasei questo territorio questo Paese grazie
Le faccio il sindaco
Grazie
Ma io direi di chiudere chiedo a siamo partiti via Cesare De Michelis serio che chiedere a lui di chiude si è detto l'imprenditoria libanesi
Insomma abbiamo analizzato tutto però alla fine lo snodo era è stato tutti hanno sottolineato che la cultura allora è uscito anche un un messaggio di ottimismo allora nel Nord Est come fare la cultura e dal punto di vista di un operatore della cultura possiamo essere ottimisti
Non solo possiamo ma dobbiamo essere ottimisti anche perché non c'è alternativa nella vita che sedotti visti credo però ecco che nel fare nel chiedere trattano e abbiamo perché era l'università sono piene di problemi io ci vivo dentro e quindi mi mi sono ben conscio
E tuttavia abbiamo delle punte di eccellenza ancora a livello universitario di cui dobbiamo andare i piedi
Non faccio il campanile per la mia università lascio perdere però voglio dire sono punti di eccellenza
C'era di facoltà di medicina come quella di Padova hanno insegnato il trapianto mezzo mondo e congelamenti partiamo arretrati ovunque è vero abbiamo dei grossi problemi nella trasformazione nella metamorfosi anche dell'università che è avvenuta con proprio pimpante nel momento in cui la crisi della classe dirigente del territorio è stata credo che una rilettura della storia del Veneto sia l'accumulazione di materiali sia importante perché non credo che basti la buona volontà per costruire la classe dirigente
Noi abbiamo avuto alle spalle abbiamo una serie di piccoli successi ecco io vorrei che qualcuno ce lo ricordassimo
Ne ricordo solo uno considero un grave insuccesso della del tentativo di costruire una classe dirigente è venuto il federalismo
Se abbiamo perso dieci anni su questo obiettivo risultato
E lì ci sono bruciati molti dei potenziali leader di questa Regione su questo
E partite Iva da una parte il federalismo dall'altra sembravano la soluzione del nostro problema non è stato così io pigliamo atto che abbiamo sbagliato oppure la classe dirigente non la facciamo
Bisogna aveva il coraggio di dirlo qui ormai continuano abbiamo fatto il federalismo hanno fatto il federalismo col Parlamento ultimo e il risultato è che facciamo
Che c'è un mal muore un malessere che ecco allora questo però palco il federalismo non è un po'solo l'obiettivo dalla lega
Che era una delle modi in cui si è pensato di uscire dalla Prima Repubblica in questa regione
Ma io ricordo movimenti vedere rischi di sinistra capitanati da Cacciari altri che hanno fallito
Questa è questi signori non hanno mai voluto fare i conti col fallimento
Di una scelta politica e questo Galletta la formazione di un'altra classe di gente che se ogni volta che si sbaglia si fa finta che gravi giocavamo a un'altra partita re non credo che arriveremo molto lontana
Eccellenza ricchezza benessere sono tutte regioni che ci lasciano supporre che certo che le mo'fuori certo che una metamorfosi e non è una catastrofe d'arresto il fatto che facciamo liberi che facciamo oggi mensili
Che tra l'altro tra ventun giorni siamo già pronti col secondo
Che sarà dedicato un delle candid Duster d'eccellenza che la sua quota di di Zeno ciò avviene in caso come di altro che ottimismo di di sviluppo forzato credo che sia il segno che l'ottimismo non può non esserci ecco però credo anche che misurarsi sulla esatta portata storica dei problemi perché io non sono neanche convinto che lo sviluppo di questa di di questo nord est è stato tra virgolette selvaggio
Questi le le zone industriali in ogni comune le hanno votate i comuni il la pessima qualità dei capannoni del Veneto è l'effetto di una scelta politica in cui come dire il presto e bene dall'unica speranza che c'era per questa regione
Allora io non sto non voglio fare critiche su quello che è stato fatto vorrei capire però come mai questa Regione è diventata a un certo punto
Molto ricca rispetto a quello che la e come mai a un certo punto qualcosa si è cominciato anche un po'a inceppare certo che che d'inceppare non vuol dire che tutti falliva nove sono capitoli e quel poco che non che non avevo capito prima l'ho capito stasera da Grazia puntuali prese di posizione però il punto vero è che qualcosa si è inceppato
E che se qualcuno va oggi pomeriggio tra a Quarto d'Altino c'è una coda di diciassette chilometri
E non è che possiamo alzare le spalle dicendo che non ce ne importa nulla io una volta ho fatto un conto su un'azienda come la mia che fattura
Può più di sei milioni di euro l'anno quindi Mirko azienda
Ma annerito via son tutte piccole le le strutture abbastanza aperto meno
Noi spendiamo dai cento ai centocinquanta mila euro l'anno
In più perché i trasporti non funzionano
Allora voglio dire
Vuol dire che il due per cento del mio reddito che viene volatilizzato dalle code al Quarto d'Altino da è una cosa su cui posso raccontarla come vogliono quando mi dicono che tra otto anni forse sono felice io se già teatro otto anni sono in pensione e non me ne importa assolutamente nulla cioè qui il tempo e i la soluzione e siccome queste cose
Mi ricordo perfettamente purtroppo perché ci vorrebbe un po'ad alzare i ogni tanto per non soffrire le abbiamo cominciato a discutere nel settantadue
Sono passati trentatré trentaquattro anni
Tra otto anni saremo fuori quarantadue due generazioni attuale classe dirigente ecco credo che questo dirselo ricordarselo
E interiorizzate lo serva di più HP è una classe dirigente che semplicemente generale ottimismo è giusto essere ottimisti perché questa regione Espresso intelligenza capacità professionalità e ricchezza anche che non fa schifo
Però cominciare a ricordarsi quali sono gli errori quali sono le scelte qui c'hai col darsi io con sono vecchio e come tale probabilmente non riesco l'ottimismo di Marini di guardare davanti Fenice poi sono anche uno storico e questo fa sì che mi o la tentazione innata guardarmi indietro
E trova un po'di errori denunciati e catalogati aiutano anche a evitare di ripetere e a trovare soluzioni perché insisto continuiamo ogni tanto a rimettere in discussione anzi con unità d'spessissimo consigliamo spessissimo a rimettere in discussione ciò che abbiamo deciso tre anni fa due anni fa un anno fa con otto decisioni consecutive e ancora qualcuno non è contento e pensiero tre forse qualche volta è meglio fare del male
Nel meglio tanti brutti capannoni che il Veneto nelle condizioni degli anni Cinquanta
Quindi non i voti capannone bisogna cambiarli abbiamo la ricchezza e le risorse per farlo ma non starei lì a pensare che era meglio prima che stavamo meglio quando stavamo peggio grazie
Pesava grazie dopo questo intervento il dibattito potrebbe ricominciare noi ci diamo appuntamento alla presentazione del nuovo libro grazie a tutti