"Nuvola rossa. I paradossi che si rincorrono e la maledizione siciliana. Intervista a Domenico La Cavera" - presentazione del libro di Marianna Bartoccelli di Altamira (Flaccovio Editore)

Beh inattesa che il padrone di casa arrivino noi cominciamo ad avere di casa e la Confindustria siciliana siccome avevano organizzato una riunione prima di questo piccole incontro stanno prolungando siccome però mezz'ora di ritardo un po'troppo vuol portare iniziamo
Iniziamo
Io cordino un po'al dibattito perché Sossi
Mi ritengo una giornalista non la scrittrice questa come perdiamo subito così ci sono equivoci e quindi preferisco essere ha fino a fare un po'il vigile urbano in questa tavolata
Questo libro How faccio una piccolissima premessa questo libro è nato morto
L'idea di questo Ribe nata molti anni fa io ho incontrato i mila Xaver mi sarebbe piaciuto fare cose molto più profonda molto più anche articolate poi gli eventi della vita sono stati tali e tanti che non è stato possibile
Negli ultimi anni l'ho ripreso e ho incontrato Sergio raccogliere mi ha detto dai facciamolo subito cioè mimi è un personaggio che va assolutamente ricordato sulla carta scritta in qualche modo in coincidenza la Confindustria
Gli ha restituito molto dopo tutto quello che era successo agli anni passati che voi scoprirete leggendo il libro
Lo ha fatto presentando orario e a quel punto insomma c'è stato un po'una riappacificazione tra tante persone tanti fatti
Gli anni passano e giusto che adesso si comincia anche a a capire a selezionare a vedere le cose come sono state in realtà veramente sono stati anni di grande confusione
Le scrivo nel libro due contesti il contesto dall'operazione Milazzo
E cosa è successo chi c'era attorno eccetera e poi in un altro contesto che chiamo conteso da far West
E che il contesto degli anni ottantacinque novanta novantacinque gli anni delle stragi negli anni dei di Tangentopoli gli anni del Processi delle carcerazioni di tutti i tipi e tutti i generi
Bene sono stati anni terribili per tutti
Importantissimi ma anche l'Iva fatta e andrebbe fatta molto più chiarezza di quello che c'è stata sino adesso problemi abbiamo cercato di farla
Un tentativo perché non è facile raccontare cinquant'anni di vita in ottantadue pagine
Tralasciando moltissima perché la storia di Mimì io sento parlare se i parenti il elica no ma questa cosa è allestita la propria identità fatture questua per fatta questa si va be'ma non mi ci stavano in circolo per via ci voleva non poteva essere e allora ecco cercando di cogliere questo aspetto perché è la Sicilia e la domanda che a un certo punto rimasta ancora al palo dopo tanti anni dopo tanti tentativi l'industria
Oggi si parla di industria del turismo ci vuole indusse il turismo l'industria basta e poi ci fu un momento del petrolio per quelle per quella zona
Tre è stata sempre una ma in realtà non c'è
Un così un armoriale non c'è una strategia
Per andare avanti almeno a me così sembra per io direi che noi iniziamo a il titolo nuvola Rossa è tutto merito di Roberto Giugni
Perché quando era direttore torna in Sicilia scritto dei pezzi tanti tantissimi su
Mi mila caveremo chiamava così perché dice Mimì la Cavera come un angolo rossa la sella tramonto che fa sperare il bel tempo
Ecco mi fa
Abbiamo sperato e continuiamo a sperare tutti
Ovviamente un grazie particolare ma anche Emanuele Macaluso che mi ha seguito
Criticato stimolato dato una mano aiuto ad andare avanti in questa operazione quando io dicevo ma no è troppo si capisce province capisco niente dico che facciano allora lui razionalizzarla e ha fatto anche la sua
Sì postfazione importante dove mette in chiaro quelli che sono i
Così contesti anche nazionali della politica di allora e poi c'è questa cosa che rimane sempre Bird bella come il primo presidente della Sea Shindo se industria siciliani sia sempre stato un grande amico
Di un un grande leader del partito della sinistra siciliana oggi le diverse nazionali
I temi sempre tante significativo per tutte le cose che poi sono successe che potrebbero succedere
Ringrazio veramente anche Giovanni Pepi che è qui con noi cioè essendo direttore del principale quotidiano palermitano niente evidentemente ha una grande memoria su tanti fatte tante storie
E poi i Alberto Tromello te anche Luis stato in qualche modo un piccolo o autore
Insieme devo dire anche a tante amiche e amici miei che mi hanno in questi anni sempre detto tieni questo foglio di questa gran parte
Doveva venire Antonio Calabrò
E stato amico anche per le loro hanno avuto un sacco di vicende comunico Mimì ma non è potuto venire perché il Senato oggi impone una grande attenzione Calabrò e direttore di una agenzia nazionale quindi ma detto io qua da un momento all'altro socio di tutti pronuncio possiamo non sappiamo ora come su cosa è successo per la seconda volta sia sono alla lettera ah ecco quindi ancora non si sa la prima votazione è andata male per tutti vedremo la seconda vedere una terza
Io inizierei ha poi verranno Ettore Artioli che il vicepresidente nazionale ha avuto la riconferma la delega del Sud e Vincenzo D'Ambra che è il presidente attuale vice industria bene io inizierei subito è inizia subito con Roberto Shakur perché mi sembra uno dei testimoni proprio più di Rettili tante storie Roberto a conoscere tutti è il direttore del giorno e Sicilia presa diretta al mattino adesso vive tra Capri e a Roma godendo si il bel tempo
è la vita come gli pare e piace
Quando ho cominciato a occuparmi o a o a scontare o a guardare o a ammirare Mimì
La Palermo e l'ASI Ilia erano cosa che forse solo i più anziani Pif possono ricordare sicuramente ricordare con tristezza
Era una società sorga una società ottusa
Dominata da una classe dirigente che non aveva voglia di capire nulla di quello che stava succedendo
Erano gli anni Cinquanta eravamo a metà degli anni Cinquanta
Non volevano capire neanche le prime i primi avvertimenti che venivano e che erano avvertimenti culturalmente molto validi io ricordo alcune date per inquadrare
La rivolta culturale perché è quella che stasera vorrei diciamo così mettere un momentino sotto i vostri sguardi la rivolta culturale di Mimì eravamo dicevo a metà degli anni cinquanta e non c'era ancora una coscienza di quello che stava succedendo a Trappeto cioè a due passi da casa dove Danilo Dolci faceva uno sciopero della fame mettendosi nel letto di un bambino morto di fame figlio di pescatori morto di fame
Scema il primo sciopero della fame mettendosi in quel letto per avvertire che cosa erano le zone arretrate della Sicilia
Era una Sicilia in cui il cardinale Ruffini non intendeva parlare di mafia dava incarico quando c'era qualche cosa di mafia francamente ce ne erano dava incarico a monsignor Petralia di tanto ricordo e allora parlava di Annibali anziché di mafiosi perché sembrava che fosse più opportuno e più accessibile parlare di cannibali anziché di mafiosi
Io tutte queste cose le ho vissute me le ricordo io ricordo le prime statistiche che giravano in cui si raccontava che i delitti in Sicilia erano ancora circa quattrocento all'anno fate il conto con adesso
E una cifra incredibilmente alto
Ricordo ricordo che cos'erano che cos'erano gli agricoltori siciliani con tutto il rispetto erano affannosamente portati ha una lunghissima serie di contenziosi a proposito dei nuovi patti e dei nuovi decede dei dei delle leggi di riforma agraria
E sia pigliavano a tutti i cavilli per potere rinviare la possibilità el questi patti diventassero fatto diventassero realtà
Boh il ricco erano anni in cui l'emigrazione era tale per cui dalla Sicilia scattavano già ingrandì forse a Milano e a Torino
E le questa emigrazione siciliani terminava il salto di Torino del quarantadue per cento di cittadini
Quarantadue per cento significa praticamente quasi la metà in più a Milano era più venticinque per cento sono cifre e vanno ricordate per dire che cos'era questa la benedetta per alla metà degli amici cinquant'
Lui arrivato a un certo punto mi fa una prima sortita che è una sortita dicendo da presidente della Sea Findus spiega cioè a un uomo che a a cuore intanto la propria categoria quindi la sua proposta è sicuramente una proposta culturalmente valida sotto il profilo corporativo
Dice si muovano Liri e legni
E succede il primo finimondo siamo nel mille novecentocinquanta tra i cinquantaquattro adesso non mi ricordo con esattezza succede il primo finimondo perché ha pronunciato la parola e IMI
E lei mi è il maledetto Enrico Mattei un uomo che sta semplicemente facendo sta facendo una grande impresa un'impresa che vedrete e vedete tutti i giorni che cose a distanza di cinquant'anni
Ebbene questo
Fa crea una specie di pandemonio perché la grande industria italiana abbarbicata su alcuni personaggi alcune grandi aziende
E sono la Montecatini che sono le Edison è e sono per quanto riguarda il petrolio e quindi il diretto concorrente di Mattei la Golf Italia che era di Nicolò Pignatelli Amleto o comunque era diretta da Nicolò Pignatelli
E la l'Italcementi
Gridano e si tratta di un agitatore queste sono le parole che vennero usate nei confronti di Mimì prima degli insulti qui non eravamo ancora agli insulti è un agitatore
E li mette egli mette contro il partito liberale perché mi è un liberale è un industriale un liberale un uomo che ha una cultura dello sviluppo al mente libera e a un certo punto dice tengano lemmi e lirico no
Questo fa rende sospettosi Tapie di questa benedetta grande struttura industriale e qui iniziano le guerre quindi alla sua riesce ad avere alcuni uomini politici un poco o sinceri un po'
Della Democrazia Cristiana alcuni sono alcuni e poi riesce ad essere come si dice compreso
Da una parte della sinistra che la parte se l'onorevole Macaluso me lo consente di fare questa parola la parte togliattiana
Cioè la parte più aperta ai ai ai motivi della del del rinnovamento della società attraverso questo benedetto nuovo partito che il cavallo di di di di Togliatti e riesce ad avere un primo nucleo di come si dice di più udienza un un nucleo di amicizie politiche in Sicilia
Accanto a questi a un'opinione pubblica io ricordo e e per questo ho cominciato dicendo che se sono stato un testimone bambino io ricordo che all'università
C'era un fortissimo gruppo liberale che era Toto Teresi
Pino Brandeburgo Lazzaro Lazzarini Vincenzo Borruso già ma anche
Questo piccolo gruppo liberale era
Parallelo a degli altri gruppi che di liberale non avevano l'etichetta ma erano egualmente aperti perché la sinistra universitaria di quell'epoca era abbastanza aperta
Perché i democristiani di quell'epoca un gli universitari non va abbastanza aperti per esempio Pino Marino era sicuramente uno che ascoltava queste elezioni di liberismo
E c'erano e c'erano persino i missini a quell'epoca con ricordo Angelo Nicosia che molti di voi avevano avevano conosciuto insomma c'era un'opinione ed era un'opinione che forte e
Riusciva a un po'per le letture che accelerano usciva il mondo
Con una con una con una diciamo così con una
Speranza
Verso il l'unione del dell'industria pubblica e dell'industria privata c'erano i primi tempi e interattivi
Napoletani di inchino compagna che e davano anche sì una una prospettiva c'era Cronache meridionali c'erano c'era c'era rinascita
Insomma eravamo
Alle letture e attraverso le letture
A fianco di questo signore che battaglia alla prendendosi gli insulti più turpi come dicevo perché su la Camera credo che sia stato detto da parte degli industriali di di di egemoni della Confindustria credo che sia stato detto di tutto
Non la vorrei fare lunga de posso soltanto dire che se poi il certe cose che ha predicato Mimì non sono andate per il verso giusto sono state però tutte degne tutte riferibili anche a un tipo di meridionalismo che avuto dei paralleli a a Napoli o a Bari e e mentre invece queste grandi aziende e il e lo si opponevano alla alla a al rinnovamento dell'industria siciliana attraverso l'intervento pubblico è attraverso una serie di
Innesti
Sono
Quella che ha giudicato la storia sono la la Montecatini sono Lella e l'Edison che era proprietaria se non vado errato della ditta del Vajont dove al momento del crollo morirono due mila persone
Ecco io credo che
Mimì la rivolta culturale Rimini sia servita poi
A molto ed è intanto servita all'innesto nel caso Milazzo ma io di questo non vorrei parlare perché qui avete un testimone
Eccezionale di quei di quei tempi che Macaluso secondo me tocca l'unica mentali io vorrei dire invece che per la mia generazione
La prima speranza fu non nella
Rivoluzione parlamentare politica che portò Milazzo la prima speranza di quei tempi fu in nella predicazione
Un po'solitaria un po'forse ingenua perché un po'forse con degli errori tattici questo dovrebbe essere approfondito in via storica e ci vorrebbe tanto tempo la la predicazione di Nimis
Bene aveva la grande capacità non solo di sapere percossa proporre ma aveva la grande capacità di sapere sedurre alla propria idea e non è da tutti Luis deduceva perché riusciva a spiegarsi a spiegare e a farsi e a trovare delle complici riusciva a Ilardi entro la gente
Non ha mai in fin dei conti fatto politica stricto senso ma sarebbe stato un bel capopopolo
Perché riusciva a portarci dietro io ricordo che sentivo del sentimento sentivo delle delle passioni
Che mi portavano a a dire sì sì sì
E
E anche ora anche ora se vada a rileggere tante cose c'è una ci sono delle bellissime pagine
In cui lui si pone il problema se sia il caso di a vere per il rinnovo dell'industria nel Mezzogiorno e segnatamente in Sicilia
Più sgravi fiscali o più strumenti
E ancora oggi una tesi imbattuto ci vogliono strumenti tossici ci si può ottenere alle alle al apicale
Ecco
Queste cose mini le ha interpretate in maniera brillante a me fa piacere avere ritrovato ottanta sincerità tante
Ante idee tante cose tanti spunti anche di approfondimento nel libro che ha scritto Marianna bastoncelli perché
E forse un libro al quale si può fare una critica avvenuto troppo tardi primi avrebbe dovuto essere inquadrato in questo senso almeno dieci anni fa
è venuto tardi ma è venuto è venuto sia e per chi come me a poi vissuto anche il periodo della nuvola rossa di quando ci si andava a confessare al e si andava Adami mia chiedere consiglio
In quelle in quel salotto prove essi inviavano un po'i suoi pullover e perché
Soprattutto quelli molto colorati che forse perciò adesso avrà un posto messo rispetta a
E si vedeva e non crede escluderlo se essi beveva e si vedeva quello che l'UCOII e quello che è l'ultima proprio testardamente chiamava
Il rischi perché secondo me Luís whiskey non l'ha saputo dire mai asse vedendo Vischi
Il whiskey
Tenendo conto e qui ho finito tenendo conto che con questo Vischi ed era il Chivas Regal credo che abbia anche commesso qualche volgare ha fatto di corruzione parlamentare
Perché qualche deputato della bassa provincia siciliana gli esami andato dietro perché aveva perso buon viso perché grazie
Sa è arrivata alla Enzo Dambra tentenna
Confindustria Sicilia allora vista anche Artioli dov'è finito
Ecco niente va va bene
Sì Enzo affiderei la fino in fondo
Mi darei la parola anche se veramente troppo tardi e
Dispiace mi scuso imperdonabile ma purtroppo disimpegni si accavallano non siamo mai padrone del nostro tempo
E quindi
Faccio questo saluto
Dicendo che siamo veramente molto lieti
Ed io particolarmente di potere ospitare in Confindustria Sicilia alla presentazione del libro di Marianna bastoncelli nuvola rossa che racconta di Mimì la Cavera e non solo in merito
Marianna basto celle faccio i nostri complimenti oltre che per la qualità storiografica nell'opera o anche per lo stile con il quale adesso leggendo il testo anche ai meno competente
Il libro con dovizia di particolari ripercorre un periodo storico quello di cinquant'anni fa
In cui alcuni protagonisti provare una di segnare una via autonoma siciliana lo sviluppo
E me la cavo era fu tra i principali protagonisti di quel periodo storico
Ai promotori di Sitchin d'osteria la prima federazione regionale degli industriali in Italia di Confindustria ne divenne presidente nel quarantanove a trentatré anni e mantenne la carica ininterrottamente per dieci anni fino al cinquantotto
Da otto nomi sta convinto sogno una sushi una Sicilia industrializzata affrancata dai grandi monopoli
Pubblici e privati e non favorivano la crescita dell'imprenditoria locale
Ieri Mimì la Cavera in quest'ottica avverso i monopoli privati Italcementi Montecatini Edison ma favorì a quell'epoca l'ingresso dell'ENEL terreni in Sicilia perché confidava che l'ENI
Anche se monopolista pubblico
Tenesse in maggiore considerazione
E coinvolgesse concretamente l'imprenditoria medio-piccola siciliana
Per questo penne accusato in una drammatica riunione di Giunta di Confindustria di favorire le imprese pubbliche quindi Mattei ha chiesto questo non era l'intendimento e lo spirito di il sostegno all'ingresso dell'ENI
La Camera
Come amaramente coro coraggiosamente affermò nel corso di un intervento ad un convegno organizzato del Sitchin Dusk credermi
A Gela nel gennaio del cinquantotto insieme con altri aveva condotto una battaglia per radicare in Sicilia la cultura d'impresa soprattutto dei piccoli e medi imprenditori stava assistendo invece al fatto e gli operatori venuti in Sicilia trascurarono le forze locali
Della iniziativa privata media e piccola per quanto riguardava la fornitura di lavori e di commesse connesse lo rimpianti all'esercizio della produzione
La battaglia a cui faceva riferimento la Cavera riguardava le risorse del nostro territorio lo zolfo il potassio il petrolio e l'agricoltura verticalizzata
Non poteva bastare
Il turismo come allora si voleva far intendere eccome anche oggi da più parti si cerca di voler fare intendere
Il turismo è certamente una grande opportunità ma altrettanto certamente non può essere sostitutiva di tutte le altre fonti di produzione di reddito di un territorio
I governi Milazzo la battaglia per la soffrisse e le amarezze successive che la Camera dovette affrontare potrebbero portare i lettori a concludere è stata una sconfitta che è stata la sconfitta di una battaglia persa in partenza
Forse lo su
E tuttavia rappresentò un seme nella coscienza politica e tuttora produce esperienze ed episodi da non sottovalutare
Non volendo togliere altro spazio esclusa non ulteriormente per il ritardo
Ai qualificati interventi che dovranno essere ancora svolti ritengo che dovremmo essere riconoscenti a Mimì la Cavera per l'autorevolezza che riuscì a dare astici nutria nel rapporto con i governi regionali che si alternarono
E per e per il suo disegno mirata a dare un ruolo attivo alla Sicilia nel percorso di sviluppo
Qualcuno l'ascolto forse molti altri a molti altri avrebbero dovuto ascoltarlo
Grazie per espellere
Tema di fondo che ha posto Dambra mi pare un tema che continua a essere al centro del dibattito che vuol dire industrializzare la Sicilia oggi
Oggi si parla di industriale turistica dice basterebbe queste abbasserebbe sviluppare questo per dare sviluppa la Sicilia
Basterebbe il punto interrogativo
è una domanda che io farei adesso Lubello anche perché Luís credo abbia in qualche modo essendo un esperto di queste queste cose di questi temi ma che vuol dire industrializzare la Sicilia mi mi ha sempre detto ci vuole industria il tombino dobbiamo fabbricare qualcosa di simile insomma no
Domando indusse il turismo è una Pettinao ma è una cretinata
La sola indusse il turismo è una crisi a come Mimì predica da qualche decennio indusse industria del turismo assieme all'agricoltura verticalizzata che è un concetto oggi banale ma quando tale stato fuori Rui banale non era
No quando sei tirato fuori Luís sì sì sì sì mi avvicinai vicino al Parco dei
E lui se l'è tirato quando ha salvato sulla Corvo di Salaparuta
Che era in agricoltura verticalizzata non era un concetto così il quotidiano anche perché nel mondo Dell'Atti fondo nel mondo della rendita nel mondo di chi riteneva di poter vivere
Della proprietà ma persone scorso che a quell'ora accenna soltanto alla fine e infatti pensando di avere fare nell'ordine intervento per ultimo e quindi pensando di avere alle spalle già tutti i i discorsi di commemorazione assumimi
Personaggio straordinario e su un mini pezzo di storia medico tienimi la carne forme dico che è un amico amica un uomo con cui è piacevole chiacchierare imparare stare a discutere
Raramente pure azzuffarsi e un amico
Secondo è un pezzo di storia perché non c'è dubbio dico e va be'presunti Filippo di Marianna mi pare che racconti in maniera come io molto turbolenta questo
Cinquant'anni di storia siciliana che in un modo o no no non pretenda assolutamente raccontare nessuna savoiardo la giocabilità unitarietà intervista che raccontava i fatti e vari momenti tu hai fatto nordista ma in questo interludio di fatto ci sono cinquanta anni di storia che partivano
Ballano in maniera debbo dire degno del personaggio attorno a cui
Alla norma
Ma io presupponevo di fare l'intervento quando tutto questo già avesse alle spalle quattro cinque interventi li avranno piazzando sempre per mano n perché presuppone infatti romanico venti mi fai parlare eccetera
Dico perché c'è un terzo punto qui è una risorsa oggi per ecco allora ci comincia contestando la cosa che tu hai detto benissimo non c'è una strategia per andare avanti poco fa di Shelley oggi plebeo
Questa strategia nelle parte che mi mi ha lasciato non sarà tutta non sarà aggiornata c'è se io oggi facendo il mio mestiere da colorare a mettere assieme
Temi su cui discutere per politiche da mettere in atto io potrei tranquillamente a cominciare da tre fosse i IMI
La prima che fa riferimento soltanto non alla legge sull'industrializzazione che poi lui ha accettato che si approvasse nel mille novecentocinquantasei e che aveva elementi positivi ma aveva già il germe di tutta
La cattiva roba che sarebbe poi cresciuta porno agli enti pubblici all'industria pubblica negli anni Sessanta
Ma il disegno di legge che Restivo aveva presentato nel cinquantaquattro su proposta di della della Sicilia lo sa di la Cava
Ma il disegno di legge per quattordici dieci cinquantaquattro numero quattrocentottantasei probabilmente potrebbe servire approvarlo oggi utilizzarlo oggi perché è un disegno di legge che primo prova a mettere assieme in maniera ragionevole incentivi finanziari
Massimo il venti per cento non il cinquanta il sessanta che poi si sono dati seguendo quello che era l'indirizzo dell'ingegner Cenzato napoletano che diceva che bisognava dare un aiuto alle imprese
Tale da compensare la mancanza di agglomerazione diceva Cenzato cioè un po'un piccolo aiuta e poi aiuto al credito
Aiuto al consumo di energia si prevedeva in quella legge aiuto erano previsti per opere per che per migliorare le condizioni igieniche sanitarie dei lavoratori ce n'era bisogno c'è aiuti rammentano la qualità
E l'impresa la qualità del lavoro e la novecentocinquantaquattro e poi già nel disegno di legge si chiama soffrisse e mi voleva chiamarla Istituto mobiliare siciliano e per quella che era la sua idea di anni cinquanta è un'idea ripeto che io oggi mettere in pratica per una sorta primo che era nel controllo dei privati
Il pubblico serviva a integrare a garantire e a garantire il risparmio privato che venisse come dire finalizzato all'investimento industriale per una sorta di di penso al capitolo io sono peggio di Mimì nello pronunciare l'inglese
Però con un aiuto pubblico
Il risparmio che veniva canalizzato perso l'impresa pubblica locale con alcune garanzie e questa loro funzione del pubblico ma il tutto in mano delle imprese
La primo cambiamento di quel disegno di legge poi rimasta giù al cinquantasette era il fatto che invece la Sofiso dovrà essere almeno cinquantuno per cento
E quindi ha cambiato natura diventato tutt'altro l'ho fatto anche cose
Importanti formidabili negli anni e il Milan Sismondi con questo strumento ma era uno strumento che era destinato o poteva essere destinato poi di fatto è stato destinato a a rompersi a diventare lesti a diventare una vicenda che oggi ancora non è stata non sia riuscita a chiudere si continuano a
Io dico io con il primo punto io partirei dal disegno di legge numero quattrocentottantasei del cinquantaquattro
Secondo io partirei dal progetto dalla Siria
Il progetto delle aree attrezzate dei servizi reali all'impresa che e gli anni ottanta Mimì come IAS ma
Ha cominciato a mettere in piedi hanno messo in piedi hanno portato dentro legge sessantaquattro hanno cominciato ad avviare che qui è morto per
Un concorso di insipienza
Ai duecento mila cosa che che sarebbe troppo lungo provare riassumere un progetto che tutt'oggi sarebbe importante utile sicuramente più solido quei pezzi di questo genere che stanno dentro alcuni pezzi riforma la pubblica amministrazione USA
Posso interrompere un attimo perché così diventa anche più semplice seguire alcune cose si riapre sia Pasini fico un processo lunghissimo nel libro a un certo punto io descrivo quella che secondo me è stata una sorta di ultima conferenza di Mimì conferenza che Luigi attenuti in un'aula di tribunale quando ha spiegato ai giudici il che cosa voleva essere la sira però
Mentre c'era un processo in corso un processo che ha determinato poi determinato per carità a contribuito a determinare la chiusura totale di questo progetto oggi sparsi per la Sicilia voi prevedete lei grandi edifici distrutti dove pascolano le pecore eccetera eccetera
E nulla lì tutto quello che era stato pensato cioè delle zone attrezzate per aiutare e gli artigiani e le piccole industrie sparse nella Sicilia
Un grosso Progetto ecco
La sira prestato in qualche modo cerchiamo di raccontarlo esemplare di tutto questo meccanismo dove c'entravano i grandi sogni la grande idea
E la mafia la magistratura
I segnali che arrivano dalla loro aspetto necessari il crollo né Paci mettere tutto perché ognuna di questa storia foglie di nomina la dimensione politica la dimensione di buona o cattiva giustizia e complica però la vorrei fare
L'operazione è semplicissima come si fa a fare sviluppo e se abbiamo strategie ricorda le cose che ha fatto mi mi uno due servizi reale all'impresa è una terza che ora vi dico c'è già il nerbo di una strategia che servirebbe oggi serve oggi attenzione tutto il dibattito su come aiutare l'impresa nelle aree arretrate
All'interno delle regole europee oggi e tutto un dibattito che ruota fibra provvidenze e aiuti del tipo di quelle del disegno di legge del cinquantaquattro cinquantacinque con aiuti diretti alle imprese
E o e probabilmente insieme servizi reali all'impresa con e il modello si riapre uno dei più interessanti era è stata costruita che tutt'ora potrebbe essere utilizzato è messo in pratica fra questi due Poli sta tutta la discussione e il modello in gran parte deve avere questi due poli come riferimento
Un pezzo un testo che deriva dalla dal dall'ultima faccia del capitalismo che fa riferimento alle tecnologie avanzate che fa riferimento ai gli anni Novanta di rivoluzione americana sulle sulla e tecnologia delle dell'informazione interna tutto collaboratori e fa riferimento alla strategia europea di Lisbona che fa riferimento agli indizi che l'Europa cita e da era l'utilizzo dei fondi strutturali che dovrebbero servire allo sviluppo la coesione c'è lo sviluppo delle aree arretrati
Il dibattito sul modo in cui le regioni dovranno utilizzare i fondi due mila sette due mila tredici e nel segno di queste novità
Che l'Europa da e che fanno riferimento a Lisbona e che poi sostanzialmente sono una cosa molto semplice
Fare impresa che sia sui mercati oggi devi legarla all'innovazione alla ricerca all'università alla frontiera dell'attacco non logica non puoi farla più sul tradizionale perché sul tradizionale
Vince la Cina è molto semplice non non ce la fa andare lontani si può soltanto per localizzare e allora e innovazione ricerca
Quindi da un anno
Tempesta
Tutti gli attori questi storia a cominciare da lo che Costanzo abbia ricevuto due o tre di queste lettere
Ma l'ha ricevuto il mio rettore Silvestri in cui e lui tira si è tirato fuori una metafora bellissima con cui indica quello che bisognerebbe fare
Bisogna fare scoccare unisce l'arco voltaico tra le università e le imprese è un'immagine Pella visiva induce va bene che dice sostanzialmente quella che è la linea di sviluppo dette oggi indica l'Europa che indicano le cose
Per quelli fatto quando io prendo il modellino di aiuto all'impresa tramite incentivi e strumenti finanziari linee quando prendo il modellino sia di un modo di dare servizi reali alle in paese
E quando prendo la direzione non che oggi è quella dell'arco voltaico tra impresa e ricerca
Io ho già una strategia non per andare avanti per fare decollare questa Regione per portare a sistema alcune cose sensate e qui non piangiamo ci soltanto addosso e negli ultimi dieci anni si sono fatte perché dico
Quattro imprese
Ci sono è un minimo di dinamismo economico accetto
Però sicuramente c'è ancora un ceto politico che indietro è un sistema che assolutamente indietro rispetto a ciò di cui abbiamo bisogno e alle potenzialità che ci sarebbero se si facessero le politiche giuste
Io ripeto sì poi ci potremo a giugno tanta altra cosa ma io parto da Mimì la Cavera anzi si è parso al presidente onorario di Sitchin Duster
Da quello che gli ha lasciato come traccia di Goggia un grosso punto di partenza e ho già il nerbo di una strategia per andare avanti
Questo
Dico che sono le
C'è e mi ci serve serve quello che ha pensato serve quello che pensa anche perché in questo modo pulire molto fantasioso come dire di di di di sintetizzare di dare un immagine rispetto ai percorsi a fare ce l'ha oggi
Io non fossi da come l'aveva cinquanta anni fa perché lo conosco prime soltanto dal novantaquattro dico ma soltanto dal novantaquattro quando l'ho invitato a fare una relazione in facoltà dentro il mio corso e lui cominciò dicendo
Io lezioni non ne posso dare perché ancora oggi ho bisogno di imparare tutto
Io non do lezioni
Io sono qui per rendere una testimonianza di un'attività che ho sviluppato nel periodo che va al cinquanta cinquantotto dice lui mi fermo perché la settimana dopo ci sarebbe stato Emanuele Macaluso raccontava il Personal cinquantotto in poi cioè raccontava il Milan si smonta io qui potrei chiudere questa cosa se non con un'ultima battuta
Pesci uni parlava di cultura dello sviluppo c'è una cosa interessantissima nell'intervista e che Marianna con il suo come dire un girone fa tira i fatti da fuori rapporto con la mafia
Il rapporto con la mafia e mi mi tira fuori una cosa su cui premente bisognerebbe riflettere
Dice ma io manca nonna incontravano uno incontrata poi ci pensa dice sì certo perché la mafia interessata latifondo alla svendita io facevo altro
Io mi occupavo impresa di profitto
Cioè il che fa dopo io una cosa che mi dà molta molto da riflettere bisognerebbe scava ci sono perché voi gli anni settanta ottanta con la mafia di ultima generazione una cosa diversa negli anni sono stati sì perché in quegli anni l'impresa è vero si poteva sviluppare in qualche mondo
Non non interferendo con la mafia e non interferendo con la cultura della rendita però la cultura Dell'Atti fondo quindi alla mafia ma che è una cultura di chi diceva Mimì su questo veramente chiudo
Dove aspettate perché
Una cosa
Non lo trovo
I
Un grosso perso ecco qua
Ma chi te lo fa fare aprire una fabbrica significa creare operai e poi danno forza al pc al sindacato ti stai battendo per rafforzare i nostri avversari politici
Cioè c'era una grande latino che dice era Restivo era Franco sta era una cultura cioè attenzione è una persona poi perbene non era Canalgrande politica siciliana la cultura era questa era quella del a brava però tutto Origo alla fine cioè era una cultura diffusa
E ora la cultura per cui cambiar le cose era pericoloso
Ed era la cultura dentro cui a mafia prosperava
Con un pizzico soltanto della cultura per lo sviluppo Erminia aveva in pieno
Si sarebbe potuto allora cambiare la faccia di questa terra agilmente
Mentre oggi è andata un po'più difficile da quando a mafia e non solo mafie purtroppo anche la politica ha capito e come dire si è messa come una più una la Piovra più una più corretta sulle attività imprenditoriali e perché come dire
Possono portare consenso possono portare i profitti
E questa è un'altra come dire ciò non toglie che la strada è solo quella non dico però anche questo aspetto della Tel per pensare al al discorso mafia impedimento Allo sviluppo perché la mafia e continua a essere la strutturazione criminale della cultura della rendita
E la mafia non può gestire l'impresa a mafia poi gestire rendita velati fondò della proprietà la proprietà cittadina o della finanza scavalcando privatamente
Agli applausi si capisce la tendenza il pubblico
Ma non tutti hanno applaudito
Comunque all'interno sì ad andare avanti sola contabilità ventosi nuovi fondi interni stamattina accompagnato Marini ed Andreotti una corsia non scritta risulta scritta dal suo
Bravo
Luana
Bene io sono molto contenta l'intervento di Vito Romaniello perché entrava no è la prova che queste libertà è una sorta di libero di appunti perché veramente ci sono tante cose che potrebbero essere chissà magari a qualcuno gli servirà come traccia per approfondirla
Tante cose tanti fatti tantissime storie tantissime anche Teoria ecco
Che per cui ognuno di noi la legge secondo me trova dei degli aspetti per esempio a me piace moltissimo sottolinea una cosa siccome sono sicura che qualche insuccesso
Sono sicura che siccome a ciò solo uomini quindi è difficile che gli venga testati peggiore questa cosa
Mi piace sottolineare la la dico così fuori quota
Io parlo della parte un certo punto di mimico in quella che oggi è sua moglie che Eleonora Rossi Drago
Competenti in cui mila conobbe per la sposo ora lo è ancora una delle donne più belle d'Italia una grande diva ma
No
Sicuramente ma infatti la rimasta affascinata io devo dire che la cosa che mi ha divertito da morire è stata l'approccio tra Mimì ed Eleonora ed è che fa l'attrice arriva a Palermo o per recitare una cosa che mi mi non piaceva gli sembra una cretina Gina insomma Palù dava prende perché insieme ad Olga villi con un suo amico con cui facevano queste cose d'incontri con la grande vive nove in via ai la segue la seconda campagna finalmente la segue a Roma ma lei era una donna che veniva la storia abbastanza tragica la sua vita e lo invita a cena
Lei dice guarda non è il caso una dire oggi diremmo levarci mano
Sono sono troppo stanca so la la sua frase famosa sono arida risposta di Mimì
Ma anche su una roccia può nascere un fiore
A quel punto evidentemente ha reso la donna si è sentita diceva come se queste capace di fare nascere un fiore da una roccia forse il caso che vada a cena con lui e così è stato e poi diventata sua moglie
Ecco Ettore
Tu sei stato riconfermato responsabile del sud ovvero il vissuto c'è un macigno sulle tue spalle insomma no ai questo libricino a questo piccolo dibattito in qualche modo potrebbero anche servire
Per capire
Dobbiamo fare
Provoco
Vale
L'espulsione
Tentato grazie devo dirvi che il
Il acceso l'accesso
è difficile ci
Sono impreparato questa sala nomine non viene non mi è nota avendo come dire avuto l'opportunità di di immaginare la lista di creare le condizioni perché si facesse ma poi un'opportunità aggiuntiva che Confindustria Sicilia abbia offerto a quella di come dire guardare come dicevi tu da Roma dall'alto il problema mezzogiorno all'alto geograficamente amene dal basso operativamente problem mezzogiorno mi ha dato poche occasioni di essere ospite in questa sala e devo dire mi fa particolarmente piacere esserlo oggi
Alla compresenza di due presidenti di Confindustria Sicilia perché Enzo me lo consentirai siete qua in due il presidente di Confindustria Sicilia Mimina Cavara Presidente emerito di Confindustria Sicilia di cui andiamo orgogliosi Enzo Dambra presidente di Confindustria Sicilia che ha voluto questa questa iniziativa nella quale teoricamente bisognerebbe prima tutto prego complimentarsi con la camera ma io non lo faccio lo faccio perché credo che oggi l'occasione di
Parlare anche su
Sul libro che viene presentato vi costringe a fare i complimenti per il Gotha Marianna Bartoccetti perché devo dire che ho curato io faccio il giudizio che attualmente è in corso una contestazione sul voto utile a questo voglio dire cosa volete ostacolava il piatto anche nei condomini vada di moda parlare di imbroglio evidente vi dico perché
Per seicentosessantadue in questi
Convergono dicitura Marini Francesco
Offrire non va quindi questo
O
Fermato per il presidente o per un voto non ce la fa ma e poi l'azzurro della penna potrebbe non essere idoneo al colore gradito alla coda quindi voglio dire anche quello perpetrato il terzo va be diciamo il conto della del ridicolo che nelle istituzioni
E orgoglioso il
Il gusto del ridicolo che le istituzioni sta comportando credo un'ulteriore penalizzazione di tutto il sistema italiana quindi anche il sistema economico
Purtroppo non non credo che debba contagiare chi vuole anche l'occasione seria importante luogo nella presentazione questo libro
Ragionare un attimo su quello che il percorso che di cui mi è testimone ma dicevo voglio fare i complimenti a Mariana Bartoccetti perché avere la possibilità e la capacità di scrivere un libro con mimica suddivisi
Deve essere una cosa folle
Io nei due o tre anni che ho avuto opportunità beneficiare spesso di primissima mattina dei consigli di Mimì vi assicuro
Mi dicono che sono un po'frenetico che parlo veloce quando salvo su occasione come questa
Ho l'opportunità di parlare in pubblico non c'è sempre qualche amico e mi raccomanda parla piano perché se no non ti si riesce a seguire eccetera eccetera vi assicuro che seguire elimina Cavara riuscire come di raccogliere tutto quello che lui vuole trasmettere e avrà poi metterlo
Diciamo compassione e con serenità intelligenza nero su bianco deve essere una follia
Ogni qual volta
Fare davanti intatti sinora ma si può fare di tutta l'Italia quindi dire che ricevo recarsi a Tonino animi ogni tanto al telefono perché non mi faccio sentire spesso non raccolgo spesso l'opportunità che mi offre la mattina di dissentire sui commenti ai suoi le sue valutazioni
Sui fatti del giorno perché magari non ce la faccio
Devo dire mi mette in difficoltà in imbarazzo perché sono sempre preziosi consigli e attenti attentissimi analisi di quello che succede con la stessa lucidità con cui per anni ha avuto la responsabilità di cercare di guidare fuori dall'Hummel ma cui sta sempre siamo come sistema economico questa terra e per cui dico veramente di complimenti a Marianne che ha avuto la capacità di di per rendere con chiarezza e con con intelligenza quello che e un portato di di cultura d'impresa di di poi sia di fare di voglia di far crescere questa terra di impegno di di
Questa carica di facciamo è questa continua disillusione nel non si può fare perché c'è sempre qualche cosa che contrasta
La lucida logica di potere tutti insieme in un territorio che dà tante opportunità cercare di tirar fuori questa terra e quindi il contesto sociale perché poi non dimentichiamocelo far crescere l'economia significa semplicemente creare le condizioni perché cresca il contesto sociale
è un vero peccato ma io credo che
La fase della crescita del sistema economico perché comunque una grande crescita del sistema economico c'è stato in Sicilia negli anta ormai gli anni sessanta ancora nei primi degli anni settanta proprio sull'onda di quelle che sono tante
Tanti sforzi tanti impegni tante indirizzi
Che venivano date anche da quella Confindustria Sicilia
Che nasceva e veniva vista come una grande potenzialità una grande opportunità per la nascita per la rinascita nel dopoguerra del nostro territorio credo che siano state un germe importante di cui probabilmente per primi noi classe imprenditoriale dell'isola
Guana graficamente chi più chi meno ma per primi noi classe imprenditoriale dell'isola non abbiamo saputo cogliere quando bisognava cogliere i frutti positivi non abbia avuto il coraggio di scommetterci non abbia avuto il coraggio di lottare
Non tanto e non soltanto con la mafia nelle tante forme di cui avete già
Fatto cenno ma con una mafiosità
Che fa parte dell'humus del DNA
Della del del meridionale del siciliano sicuramente che sono un po'in contrasto con un'altra parte del nostro DNA che quello della voglia di fare dell'arte nell'arrangiarsi della voglia di trovare comunque soluzioni della molteplicità dei ruoli delle funzioni delle capacità con cui ciascuno di noi è abituato poi affrontare la vita quotidiana
Spesso devo dire
Anche con un pizzico di piacere mi rendo conto nel sistema confindustriale parlo di quello perché quello diciamo alla lo spaccato della la vita non lavorativo che mi che mi coinvolge di più
Vengo visto e veniamo visti noi meridionali come soggetti capaci di di dare e indirizzi trovare soluzione di trovare come dire lo spunto per superare anche mo'situazione difficoltà in un contesto associativo complesso come il nostro sempre più complesso quello sociale tanti che vanno merito proprio delle nostre capacità di di di arrangiarci tutto era un mago nel rappresentare questo ma io credo che
Tutto questo non abbia avuto poi il coraggio e la capacità la conseguenza di metterlo a frutto quando andava fatto gli anni settanta in qualche maniera sono il momento in cui si rompe un meccanismo c'era comunque partito
Lo Stato e alcuni Illuminati alcuna illuminata intelligenza di questa terra fanno in modo di con lo Stato usando la maiuscola che non va più di moda quando si parla di soggetti istituzionali che hanno una valenza forte
In qualsiasi contesto sociale sicuramente in quello italiano si fa carico di forzare la mano a grosse impresse a come dire i leader del sistema economico di allora perché venissero al Sud nel Sud Italia investire perché
Pur caricandosi dei costi scommette estero su territori che naturalmente non erano la culla dello sviluppo economico
In Sicilia arriva FIAT arriva Sicil FIAT arriva alla chimica arriva al Petrolchimico arriva qualche pezzo di una cantieristica che invece in altre aree meridionali diciamo
Si fa carico di
Portare sviluppo economico arriva nel Meridione la siderurgia arriva con la grande impresa che supportata da denaro pubblico doveva dare il la a un non solo a un cambio della cultura diffusa comincerà a generare cultura d'impresa ma doveva essere anche il motivo per creare infrastrutture per sviluppare una logistica per incominciare a a far generare una capacità di creazione autoctona di micro impresa attorno ai grandi stabilimenti nascono sempre il micio insegna tante piccole imprese che prima come subfornitori o come fornitore di componentistica poi come fornitori di servizi e quant'altro incominciano a vivere attorno alla grossa impresa ma poi se c'è capacità li dobbiamo riconoscere che la capacità
Degli imprenditori siciliani non è stata eccelsa incominciano anche a non vivere solo dalla luce riflessa dalla grossa commessa Del Grosso committente la grossa impresa ma incomincia ad accertarsi dei percorsi autonomi e forse la vera responsabilità che la classe dirigente
Industriale dell'isola avuta quella ricca di non capire che negli anni settanta la uscire dal guscio dell'impresa grande che era stata forzatamente portata in Sicilia significava cercarsi i mercati e non cercare come invece purtroppo abbiamo fatto le scorciatoie attraverso la politica la pubblica amministrazione gli affarucci che potevano portare hanno portato sicuramente un certo tipo di sviluppo economico
Ma che è stato l'abbia lo vediamo oggi lo sviluppo economico ha le gambe corte che non ha fatto crescere nel una capacità di come dire focalizzarsi sull'attività
Che avesse un senso su questo territorio ma che guardasse da mercati né una reale capacità di fare gli imprenditori perché dobbiamo riconoscerlo l'imprenditore colui che mette insieme vari fattori della produzione ma che ha un obiettivo principale il mercato
Mettere soltanto in piedi fattori prova della produzione perché qualcuno ti crea il mercato
Qualcuno ti dice come fare il prodotto e qualcuno magari ti dice anche dove compra la macchina e materie prime garantendo di dei prezzi di cartello quando facciamo riferimento allegra sempre se logicamente fornitori li danno indirizzi sufficientemente puntuali per
Mettere in piedi l'impresa beh quello di fatto semplicemente il reparto di un'azienda come dire Tarzia Rizzato
Non abbiamo avuto questa capacità lo dobbiamo riconoscere e continuiamo a muoverci
In mezzo a un guado non capiamo molti non capiscono che oggi continuare a pensare che la politica la pubblica amministrazione un sistema gli aiuti più o meno
Corretto per alcuni molto spesso meno corretto non l'utilizzo per altri non è quello che ci potrà far far tra fa guarda fra tra guardare
Il futuro di un sistema economico che si deve fare carico di una responsabilità dar da vivere a cinque milioni e mezzo di persone perché ricordiamoci che il sistema economico in qualsiasi territorio deve avere l'essenziale fine
Dell'arricchimento dell'imprenditore e io credo che il problema della come dire della della del del profitto
Per l'impresa non è più un problema in Italia superata anche dalla Chiesa quindi non è più un problema quel tipo di di impostazione della logica d'impresa non è più un problema che l'imprenditore correttamente deve trarre profitto dal proprio investimento ma non si esalta a sufficienza
Il ruolo ancor più forte ancor più fondamentale che l'impresa d'avere un territorio perché se c'è un pezzettino di profitto che va all'imprenditore il massimo profitto dell'attività dell'impresa a ricaduto su quei territori dove si crea occupazione dove si crea ricchezza dove si distribuisce richieda dove si contribuisce al sostegno di tutti quelli che sono i servizi d'attività
Che la collettività il pubblico il sistema sociale deve quando si pensa che un'impresa come dire che fa profitto
Paga le tasse dovrebbe pagare tasse se correttamente gestite impostata e quindi contribuire appunto alla soddisfaceva soddisfacente servizi nel contesto sociale e questo non per non passano intorno al suo territorio e credo che la grande responsabilità di cui tutti dobbiamo farci carico e non aver contribuito a far sì che questo concetto passibile tipo concetto fondamentale bisogna fare impresa bisogna fare un'impresa ricca profitti che crea profitto che si inserisce sui mercati che ha una propria prospettiva autonoma di vita che prescinde come dire dalle comodità o dalle relazioni del territorio di può offrire
Perché si possa dare risposte al territorio ed è invece la politica la pubblica amministrazione deve creare i presupposti perché quell'impresa si cerchi mercati e posso esiste
Se su questo non incomincia intenderci sia al nostro interno che con quella che viene considerata dovrebbe essere la classe dirigente tutta del nostro territorio credo che continueremo a parlarne convegni potremmo rammaricarci leggendoli bei libri come quello che oggi ci ha chiamato cui un parterre eccellenza perché devo fare i complimenti a Marianna mi mi per la qualità della dell'attenzione di questa
Del pubblico presente in questa sala ma credo che tutto questo non passerà non passerà a sufficienza nei confronti nella
Capacità nella cultura ti dovendo avere in mano né per lei né del fare non le leve del potere ma leve del fare dell'indirizzario il fare su questa terra comprenda che non è soddisfacendo l'immediata esigenza di un po'di gente che vuole comunque
Il lavoro ma oggi lavoro sappiamo che si interpreta come la retribuzione
Che vuole in qualche maniera soddisfacimento alle proprie esigenze primarie esigenze prima la prova famiglia portando a casa elementi sussistenza ma non vuole contribuire in qualsiasi maniera e con qualsiasi ruolo alla crescere questo periodo darci risposte
Io credo che questo e credo di averlo detto abbondantemente Giovanni rispondendo indirettamente alla tua domanda è un deficit di classe dirigente che un deficit della classe in dei dei dirigente tutta di questo territorio
In cui ci sono poi tanto illuminate
Eccezioni alcune presenti anche in sala ma purtroppo le poche eccezioni non riescono ad essere come dire sufficienti a indirizzare la questura decida di questo territorio come non mese vorrà credo che a questo contribuisca il deficit di classe dirigente politica
E quando parlo di classe dirigente politica non parlo della classe dirigente politica che ci governa oggi ma di tutto
Con i soldi e l'arco costituzionale che ne pensa troppo a soddisfare piccole immediate esigenze poco a creare le condizioni perché sia naturale soddisfare grandi esigenze domani
Che traguarda poco la crescita reale del sistema economico cercando invece di distribuire qualche cosa per soddisfare immediate e piccole esigenze che traguarda poco una crescita reale del territorio delle infrastrutture della logistica che dovrebbe essere oggi uno degli assi portanti o lo sviluppo del nostro territorio dei mercati
Che sono oggi quelli di qualsiasi parte del globo è finito il tempo in cui l'industria in Sicilia pensava di soddisfare l'esigenza ma sono pochi anni fa sono quindici venti venticinque anni fa quelli in cui si produceva in Sicilia per vendere in Sicilia oggi
Sintetizzare dicendo internet ma qualsiasi sistema di comunicazione telecomunicazioni ci mette in condizione di sapere esattamente immediatamente qual è l'offerta qual è il listino qual è il prezzo con cui il nostro competitors che sia coreano o cinese che si indiano statunitense ho sudato
Sudamericano mette sul mercato quel prodotto in quanto tempo ce la fa ce lo fa
Arrivare
Dove richiesto e per tempo oggi intendiamo ore non intendiamo più giorni me settimane e quali sono le caratteristiche del prodotto quali sono i vantaggi per il cliente per il consumatore dell'acquirente questo però credo che sia in deficit che
In qualche maniera caratterizza anche chi dovrebbe incidere fortemente sulla creazione di opinione pubblica su questo territorio perché quegli stessi colletti bianchi o con la stessa mediocrità di una classe politica che
Scrive impresa e peggio pensa assistenzialismo
Che scrive
Sviluppo del dell'economia ma si conosce il termine mercato
Trova in qualche maniera supporto spazi in quello che dovrebbero essere i soggetti che indirizzano la creazione all'opinione pubblica o si facciano carico la creazione e l'opinione pubblica
Sullo suo territorio e quindi non mi se ne vorrà ma credo che anche la stampa così come la classe imprenditoriale classe dirigente dell'imprenditoria a forti responsabilità in questo non riuscendo in qualche maniera smarcarsi da un equilibrismo che deve caratterizzare in qualche maniera che su questo territorio delle anche trarre
Nelle forme più differenti vendendo vendendo il proprio prodotto vendendo come dire gli spazi degli dei propri
Dei propri prodotti sui mercati che ci sono che spesso sono mercati alla pubblica amministrazione ma dovrebbe in qualche farsi un caso farsi carico anche della responsabilità di indirizzare seppure questo può essere scomodo io credo che
Da abbiamo un esempio recente il Corriere la sera si è assunto una responsabilità spropositata senza la copertura dei propri editori perché sappiamo perfettamente tu sai perfettamente conche atto di coraggio mia inviava esposto la posizione del Corriere condiviso dalla dal proprio comitato di redazione ma non come dire condivisa è coperto dalla la dal proprio lo ha ritenuto un politico però lei ha fatto un atto di coraggio e lo ha fatto lo hanno fatto altri opinion maker sul territorio nazionale io credo che oggi per crescere tutti insieme abbiamo bisogno di pochi coraggiosi uomini politici che anche se comodamente
Non li ho in mente dico
Che si facciano carico della responsabilità di rompere un sistema di pubblici amministratori che si facciano carico dalla responsabilità di lavorare per obiettivi e finalizzando l'attività e la pubblica amministrazione non soltanto come via facendosi carico della responsabilità distribuire retribuzioni sotto le forme più differenti
Di un'opinione pubblica che venga sollecitata in tal senso di una classe di imprenditori coraggiosa che incomincia a guardare al mercato
E non soltanto agli aiuti io credo che la piccola parte che Confindustria può fare in questo anche grazie a tanti spunti che ho ricevuto in questi anni a Mimì ci ha portati e non è stato facile non è stato comodo come Confindustria Confindustria io oggi rappresento
E che ieri ha ritrovato a ha ricevuto peraltro con una maggioranza francamente imbarazzante un via libera per il programma del secondo biennio ci siamo fatti carico di dire noi gli aiuti non ai contributi siamo stati fortemente contrari a qualsiasi meccanismo di come dire di consolidamento di un sistema di aiuti che spesso cambia faccia ma non cambia la natura la sostanza e continuiamo a dire c'è bisogno di dare risposte non all'impresa ma al contesto in cui l'impresa può crescere
Noi ci stiamo impegnando perché si investa l'infrastruttura si investe logistica si investa in un fisco chiaro semplice amico si investa su una pubblica amministrazione dia risposta
Confindustria negli ultimi due anni non ha speso una parola perché si creino nuovi strumenti di aiuto alla singola impresa perché si consolidi la quattro otto otto di cui non ci facciamo omerico tra merito che è stata modificata la legge perché avremmo voluto che venisse abolita
In quanto riteniamo che aiutare il singolo imprenditore la singola impresa vi assicuro che una posizione scomoda anche al nostro interno
Non è strumento di sviluppo per il contesto messi due sentimento di sviluppo per qualcuno che dignitosamente potrà far meglio il proprio mestiere ma non dà delle ricadute sufficienti al al al territorio credo che l'ultimo
Augurio l'ultimo complimento l'ultimo grazie lo dobbiamo fare anche all'editoria l'editore palermitano di questo testo che anche lui combina capacità imprenditoriale con coraggio vi mette in condizione di andare in libreria grazie
E no io adesso do la parola a Emanuele Macaluso la parola finale cioè concluderà sì sesto infatti dulcis in fundo
L'affare lo faccio perché volevo sottolineare l'intera libro c'è è un doppio liberò cioè salotto c'è tutta una fascia di notte
Dalle sono specificati i nomi fatti piccole cose cosa che
Nel discorso non vengono fuori ma anche chi legge avrebbe capire chi è inoltre anzitutto cene entro il conto del giorno in cui la Confindustria buttafuori
Dalla Confindustria Mimì la Camera ed è divertentissimo perché a un certo punto Farina per esempio era il capo della Montecatini dice la Camera legato ai comunisti essi è legata comuni inermis ambizioni politiche oppure ben Jansen del capo dell'Edison cioè diventi siano minore famose padroni del vapore la politica di Natale era di fiancheggiamento delle aziende statali è una politica da comunisti
Insomma è tutta queste o trattasi crimini venisse presentato fuori dalla Confindustria i comunisti erano Emanuele Macaluso
Per il quale servirà Russel per
Provocare come dissi allora
Penso ciechi l'imposta ancora ora variano
E
Ma io penso questo che leggerà
Questo
è libero di Marianna
Si porrà una domanda Aldo Manta credo che sia legittima
La domanda è questa
Il racconto
Di uno sconfitto
E di una sconfitta
Ora che le
Racconto
Di una possibilità ancora aperta per la Sicilia
Io credo che questo sia una domanda appunto che
Ognuno di noi deve forse
La
Qualcuno può dire sono domande in ogni caso pessimistiche
E qualcuna dice che io in questo periodo sei meno pessimismo
Ma Leonardo Sciascia diceva che
Se la situazione è pessima non posso essere che pessimista la situazione e penso
Ora la
La questione interna
Il fenomeno diciamo così
Politico culturale come è stato detto da Roberto giù nei
Negli anni quaranta e cinquanta
Fenomeno della siti industriali delle vie la camera di quello che significo rottura
In quel periodo ma appunto collocato di lingue in quegli anni
Che sono quelle che ha ricordato Roberto
E tuttavia io voglio fare un'obiezione alle cose che ha detto su che sono sacrosante
Perché lui giustamente ha detto guardiamo quale diciamo così qual era il livello
Culturale di quella di quella Sicilia quando appunto non si parla pronunciava la parola mafia quante il cardinale Ruffini accuso
Disse che le cose che faceva
Danilo Dolci erano diffamatori ieri per la per la Sicilia
E
E però ecco
Io un ricordo diciamo così
Io sono arrivato a a Palermo nel mille novecento e quarantasette venivo da Caltanissetta
Dove avevo diretto la Camera del lavoro venne a Palermo per fare il segretario regionale della CGIL
E
Come vidi Palermo quel con sede a Palermo in quegli anni e voglio parlare di questo perché qui siamo
Nella città di Palermo
Dove c'era questa questa chiusura
Tuttavia questa città aveva una forte identità
Una forte identità urbanistica una forte
Una una storica diciamo così di capitale
E c'era anche c'erano due Monti diciamo così il mondo incluso della ancora della della dell'aristocrazia perché Palermo c'era allora c'erano anche i circoli chiusi circoli
Circolo degli
Della dell'aristocrazia c'erano
I circoli della della borghesia
Era erano ancora due mondi separati e la
L'abisso Grazia e la borghesia anche nei circoli
è
La la borghesia
Palermitana però
Aveva delle
Dei riferimenti
E riferimenti che ne hanno anche delle delle arti attività industriali
Perché a me mi colpì io venivo dona d'una provincia dove c'era il feudo dell'industria già fin d'ora
Qui c'era una una una borghesia primo più un modo più movimentata diciamo così c'era c'era il cantiere navale
C'era la omessa c'era la Russia in cura cedo alla dicono
La Ducrot era una grande una bella straordinaria indusse aveva fatto gli arredamenti in tutte le grandi navi dal re che essa lavora a tutte le grandi le grandi e le grandi navi c'era l'Arenella privi di di di di Frascati Frasca Polara c'era c'era c'era Raspanti c'era che c'era c'era Bilica l'industriale ancora ma monitoria
Cioè c'era
Un'attività
Poi c'era anche l'industria delle dell'edilizia poi c'era anche il cotonificio di la Cava
In definitiva c'era un
Un minimo di apparato
Perché c'era appunto questa questa parate a questa Calasso operaia
Che era abbastanza forte e anche colta c'era una umana c'è classe operaia della io li ricordo bene gli operai verrà che del cantiere del del dell'Arcigola denominata Giovani molto molto molto determinati anche poi c'era certo il popolino come lo chiamano il popolino dei quartieri
Degradati
Debbo della di tutta la di tutti i cartoni diciamo come diceva venivano definiti da nella di di questa di questa città
Ora noi abbiamo avuto
Proprio in quegli anni
Abbiamo avuto una certa rivoluzione sociale
La rivoluzione sociale è stata anzitutto
Portata dalla dalla riforma agraria da lei grandi lotte per la terra perché quelle furono
E le lotte che non tanto per le terre assegnate che furono poca corsa in definitiva
Quanto per le la
Il colpo dato a alla vecchia classe dirigente
E infatti quelle che
Non subirono gli scorpori
Delle delle terre vendettero le terre ci fu una grande ondata dipende dalla terra attraverso la legge della piccola proprietà contadina c'era un modo di evadere la riforma agraria ma era anche un modo per rompere il vecchio assenti
E la
L'aristocrazia diciamo così perde
Arde quota nella nella di nel nell'egemonia della della del culturale e civile di questa di questa città di questa Regione
Questa è stata secondo me la prima vera grande rivoluzione
Una rivoluzione perché la la siciliana e Palermo ENAC ancora la capitale è appunto in cui c'era il principe Barone il cane ch'erano queste ma la quella che aveva aveva la voce
E allora ecco la questione che si può usarlo ora
La questione era se quella classe borghese
Di quelle industrie
Edi intellettuali anche delle università delle delle professioni
Che avevano fatto da tramite con la vecchia classe aristocratica
Potevano
Fare fare alla Sicilia
Il salto che con l'autonomia era pre era stato previsto
E cioè salto di
Dello sviluppo
Dell'industria e della borghesia perché allora la borghesia significava appunto una borghesia industriale è una trasformazione dell'agricoltura quella che è chiamata la verticalizzazione all'agricoltura che poi è quella appunto di fare il vino di fare e il le le richiedesse scatolare il le il prodotto che ora in parte sta a avvenimento che diciamo così la borghesia
Agraria e non più nulla intermediazione feudale che c'era ancora questo fu
Il diciamo così che il disegno
Che ha avuto un disegno che
Molto fatto proprio
Questa fu una novità
Dalla sinistra
Financo dal sindacato che pure a un ruolo diciamo così
Corporativismo ovvero
Ma fu la intuizione che in definitiva in Sicilia la possibilità di uno sviluppo della borghesia
Favoriva la modernizzazione della
E questo era certo diciamo così era un'eresia rispetto al leninismo
Perché leninismo come sempre pensava che la rivoluzione potevano farla
Anche i contadini come l'avevano fatta in Russia
Ed era invece una reinterpretazione del marxismo
E cioè che non si possono saltare
Le epoche e che
Dopo
L'età feudale ci deve essere letta della bordi dello sviluppo della borghesia
Perché se non c'è lo sviluppo della borghesia non ci può essere la rivoluzione socialista questa era l'interpretazione diciamo così socialdemocratica socialista da noi
E questo fu l'intuizione in definitiva
Se fare sviluppare in Sicilia la borghesia
Era nell'interesse della sinistra che si sviluppasse il certo questo subì delle critiche con ricordo discussioni
Straordinaria nella nell'ambito nell'ambito della della della sinistra rispetto a queste a questa ipotesi
Ma era l'unica ipotesi possibile
E l'uso quindi anche della Regione
L'uso della regione
Per questo fine per questo per questo obiettivo
Ora
Io non vado a raccontare tutta la storia di questa vicenda io dico che i primi governi appunto i governi di Restivo governi di destra di centrodestra perché qui non c'è legge nemmeno il centrismo degasperiana perché non c'erano illiberale non c'erano
I socialdemocratici e repubblicani come
Come forza tale da condizionare e da stare insieme alla democrazia cristiana il governo era di Berardi
Ma un ATC e democrazia cristiana presieduto questa era il blocco che era un blocco morto
Legato a quello che era stato
Appunto la la vecchia siciliana
Nel mille novecento e cinquantacinque
Si rompe questo
Questo
Asse politico
E a romperlo dobbiamo dire le cose come stanno a romperlo è Giuseppe Alex
Il quale capiti
Questo disegno
Alessi l'ho capito
Lo capì e lo interpretano
Tanto è vero che quanto lo si riapre l'assemblea regionale cinquantacinque non si fa più la vecchia alleanza
Alessi fa urne monocolore ballerino diciamo così
In cui c'erano i socialisti soprattutto nonché vice Michele Russo che gli davano una mano e i comunisti che lo facevano governare quindi quella che si chiamava un'opposizione diversa
Cioè più responsabile
E
Quindi lazy cento Ustica
Trova
Nel di chi in questa situazione politica la possibilità
Nel cinquantacinque
A Roma è eletto Gronchi
Presidente della Repubblica ed è anche lì una rottura
Una rottura diciamo così quasi sistemica
E uno dei primi viaggi che fa grondanti e in Sicilia chiamato ad Alessi
Inutilmente quella grande manifestazione di Julio ricordo anche in questa intervista
Una grande manifestazione alle al massimo in cui sono presente calare promossa da adesso in cella siccitose leale e c'era la CGIL regionale c'è la sinistra
E c'è quindi una specie di di di patto diciamo così di cui Alessi è la la e l'espressione terre
Avviare sia una nuova legge dell'industrializzazione sia quello che qui è stato ricordato anche un discorso credo riguardi l'industria distaccato l'industria pubblica lenti ellittica
Bene io ieri ho ho presentato
Un altro libro il libro
Di una storica di Palermo la porta alone
In cui sono riportate le lettere
Che si sono scambiati che non solo Milazzo
E Luigi Sturzo a Alessi e Luigi Sturzo
Sono tutte le lettere
Che riguardano la Sicilia
Perché appunto
Dopo a lei essi già Sturzo comincia a storcere il naso già con quelle iniziative di Alessi
E dopo Alessi viene cade Alessi perché lo fa cadere fan farle la Loggia viene alla Loggia con un governo appoggiato a destra
Il governo la Loggia
Si sconta da e non solo con la sinistra ma con la con la Sicilia Ustica una parte appunto della democrazia cristiana
E viene quindi è inutile raccontare si fa lo e l'operazione Milazzo l'operazione Milazzo nasce da e dalla dalla da quella lente decide si evince una cosa
Che c'è un processo
Sociale che quello a cui ho accennato
E c'è anche un processo politico
Processo politico e quello che
Riguarda diciamo così Fanfani
E all'interno della Democrazia Cristiana
Quelle che lottavano campane che erano Sturzo Scelba
Alessi
E Milazzo eccetera che era alla portata
I quali in un primo momento sostenne lo diciamo così l'opposizione e anche l'operazione
Della siccitose l'operazione Milazzo fin alquanto
Tante fan Fanny alla
Nelle monastero degli doroteismo
Fanfani
Comincia la lotta di peggio perché Milazzo si ritiri
E le lettere di
Di Sturzo sono significative da questo punto di vista
Sono significative perché dice a Milazzo stai attento tu diventi prigioniero dei comunisti e dell'industria di Stato
La Camera diventa il canale questo dice Sturzo per fare entrare Martelli per fare entrare l'industria pubblica
E quindi siamo alla statizzazione è alla comunisti iniziazione
Questa era la campagna che fu
Ora io la questione che voglio dire quale quando
Detto che c'era una contraddizione
Tutta l'operazione alla contraddizione quale fu
Non solo perché la Camera si scontrò
Con la Confindustria nei termini che ha ricordato ora Marianna
Quindi fu la una contraddizione forte
Alla contraddizione coinvolse le forze politiche
Coinvolse dello Stato negli apparati statali
I giornali il Corriere della Sera
Uscì con un articolo in cui diceva con un editoriale non firmato
Che fatta l'operazione Milazzo bisognava mandare l'esercito
Per mettere a posto la Sicilia
Questa era fu fu il clima
Il clima quindi siamo ne teniamo conto che siamo negli anni nel cinquantotto
Quindi da un canto c'è una una sfida diciamo così che una sfida economica sociale ai grandi gruppi è una sfida politica la democrazia cristiana è una sfida politica anche alle parti più avanzate
Della politica nazionale perché è in incubazione il centrosinistra
è l'operazione Milazzo disturbava anche quella operazione quindi i socialisti erano combattute una parte era
Era decisa per portare avanti un'operazione che riguardava la Sicilia altri guardavano ai problemi ai problemi nazionali quindi
Quindi non resse
Non resse e sappiamo ove non resse perché effettivamente le contraddizione Renna norme e la cravatta gruppo che era torna Milazzo era anche troppo debole fragile e anche diciamo la verità corruttibile una parte come poi si è si è verificato
Quindi questa storia però ecco vado verso la conclusione
Questa storia
E questa vicenda ci dice una corsa
Che quel tentativo quindi non fu il tentativo d'un inciucio il tentativo
Una rivolta di Palazzo perché tra l'altro a piazza Politeama quando si fece il Governo e c'erano cinquanta mila persone
No non fu una fu un fatto il popolo
Fu una speranza che sia prima che
Una riappropriazione dell'auto della della regione dell'autonomia da parte del popolo siciliano e delle forze sociali siciliani
Fu quindi un grande un grande movimento reale
Reale di massa
Fu una sconfitta per fu una sconfitta
Perché fu una sconfitta perché
Lo ha ricordato le cose che io ho detto va ricordato tempi perché
Ha una classe dirigente come quella casa avevamo pensato
Era una classe dirigente puntata
Sul un ceto produttivo su un ceto che produce ricchezza
Cioè la borghesia produttiva
Si è sostituita una classe dirigente
Che e vissuta all'ombra di una spessa pubblica dispersiva
E che ha alimentato anche forme di mafia
Questa è la questione
Guardate io nelle
Nel mille novecento e sessantasette
Sono tornato in Sicilia perché era piantato
Alla dire a lavorare alla direzione del partito sono tornate in Sicilia a fare per la seconda volta il segretario regionale del partito
E scrissi un articolo un lungo articolo fu chiamato le parole chiare sulla Sicilia un un saggio
In cui mettevo in evidenza le distorsioni che già c'erano nella spesa pubblica regionale
Ponendo questa domanda
Già allora nel sessantasette guarda
La Regione così come
Serve ai siciliani o serpeggia solo agli utenti di quella spessa
Ha il quelli che hanno diciamo così nonni siciliani ma
Quelli che sono funzionari impiegati i quelli che prendono comunque qualcosa
Dai da questa spesa pubblica quei sarà la domanda
E il tentativi di modificare questa situazione
Sono falliti
Diciamo le cose come stanno perché è una testimonianza la nostra perché io
Ormai sono in uscita non solo dalla vita politica ma anche dalla vita tout-court
Questo ma augurarvi va per tanti anni aveva era ma è anche vero
La
La Regione via via la distorsione che ha avuto
Oggi non giorni impiegate la Regione non si sa quanti sono
Serrande cinquanta mila
Il comune ha dilatato i suoi i precari
Le Province eccetera eccetera
Cioè la spesa pubblica la spesa pubblica oggi è la spesa che serve appunto ai precettori
Di questa di questa di stadi questo tipo di distribuzione
E allora la domanda e questa
Se vogliamo ottenere
Predicare tesoro fare un esperienza
è possibile
Ecco la domanda che dobbiamo riproporci alla è possibile pensabile
Con la Regione così come
Non basta dire io amo la Sicilia e amo i siciliani come dice lei con il suo Presidente della Regione in questi manifesti ridicolo
Bene
Con la regione così come
è pensabile
In una modifica del Montello
Siciliana così come
Lo voglio io lo dico anche se governasse la sinistra importante
Non era un problema
Cioè non è che io non ci credo affatto che se vincesse la sinistra mantenendo queste strutture cambierebbe sostanzialmente le cose sostanzialmente dico può cambiare anche qualcosa nel modo di governare sostanzialmente io non credo
Perché oggi è
Una
Una rivoluzione politico culturale
Che si ponga il problema della riforma radicale della regione
Di una riforma radicale non ne vedo le condizioni bassa guardi dare per per parrebbe vedere anche questa
Campagna elettorale
Perché ci fornisce perché
Il modello della Regione Campania per ridare un modello che funzionale non alla Sicilia di quella che era nel mille novecentocinquantotto
Ma alla Sicilia del due mila verso il cinquantotto
E cioè una Sicilia che si deve porre altri obiettivi dalla Sicilia il del nell'apposte
Nel post fordismo
E cioè una Sicilia che guardi a questi già questi anche segnali importanti
Dell'agricoltura
Sviluppata
Macché guardia a a quelli che sono le attività che possono innescare uno sviluppo è uno sviluppo è uno sviluppo produttivo
Ecco io ritengo che se non ci si pone questo obiettivo questo
E cioè di ridare alla Regione la le diciamo la la ragione della sua del suo essere
E che ci siano altri la Camera diciamo che nel mondo della produzione ma io penso anche nel mondo della cultura delle università delle delle nuove generazioni che si pongano questo problema
Problema di una regione che sia un'altra corsa perché così come non è non seppe assolutamente Allo sviluppo reale della Sicilia se non ci si pone questo obiettivo questo obiettivo io non credo che le cose cambino
E del resto l'insegnamento appunto di questa vicenda dei di di la Cavera questo
Questo era l'obiettivo allora fare della regione qualcosa che servisse appunto alla formazione di una nuova classe classe dirigente che sostituiva quella vecchia
Aristocratico quella è fallita ma non è detto
Che può che non può riprodursi
Una nuova una nuova storia
Io non penso che la che tutto finito non sono a questo punto di pessimismo però dico che se non c'è una generazione
Che si impone io questo obiettivo questo obiettivo non c'è speranza per la Sicilia grazie
Diamo magazzini si chiudiamo chiudiamo bene ovviamente grazie a tutti quanti
Chiudiamo con un saluto a brevissimo dimmi mio avviamento note a tutti quanti è un brindisi che faremo fuori tutti insieme volevo anche dire che domani si continua questa discussione a Monreale sui indicava del che sindaco di Monreale a Palazzo buttò alle cinque e mezza chi vuole venire partecipare porca clinico e viene già no
Io non vi trattengo assolutamente permesso una motivo perché siete stanche lo sono pure io io vi ringrazio sono commosso ringrazio tutte quante
Ottimo Botto di chiudere o non potesse aspettare questo meglio e paga di tante amarezze di tanti sacrifici che ho fatto
E non ventiquattro ti voglio bene
Allora