I diritti umani nel mondo. Paolo Ungari: per ricordare

Tali ha voluto organizza
Questo ricordo di Paolo Ungari
Proprio sul tema dei diritti umani nel mondo perché come tutti ricordiamo Paolo Ungari più noto come Paolino perché questo nome da quand'era giovane se le sempre tirato dietro
Era stato presidente della lega
Per i diritti dell'uomo ma lo vogliamo ricordare anche per un altro motivo
Ed è qui è quello al quale io poi sono più legato diciamo nei ricordi ormai lontani di oltre mezzo secolo cioè dei tempi dell'università
Paolo Ungari come ricordiamo è stato presidente più duri che era l'unione nazionale delle rappresentanze universitaria
E tutti insieme
Vi siamo più o meno capitanati da Marco Pannella che era costituita quell'Unione goliardica italiana che ha rappresentato una pagina di sicuro grande interesse anche se non molto ricordata un po'nell'evoluzione di tutta la politica italiana a partire dalle esperienze universitaria di sintesi in quegli anni
L'Unione goliardica italiana infatti è stata un'esperienza del tutto eccezionale particolare in quanto in quei tempi
L'universo nella presenza diciamo giovanile e l'ordine organizzazioni giovanili all'interno dell'università
Erano sostanzialmente dei prolungamenti dei movimenti giovanili dei partiti e quindi non rappresentavano diciamo così una una vera politica universitaria sia sotto il profilo della riforma dell'università sia sotto il profilo della presenza studentesca ma semplicemente un prolungamento di quelle che erano le politiche universitario addirittura nazionali dei partiti politici
L'unione goliardica italiana invece ha voluto essere un movimento spontaneo nato all'interno delle università e di questo movimento Paolo Ungari è stato uno degli esponenti più importanti uno degli esponenti più in vista uno gli esponenti vorrei dire anche più bravi di hanno portato i contributi più più significativi ecco per questi due motivi Quaderni radicali ha voluto ricordare Paolo veri anche se poi Paolo Ungari non ha fatto parte poi della storia e della tradizione del Partito Radicale
In quanto come sappiamo seguito altre vie probabilmente forse perché questo ricordo io conservo molto netto lui avevo una sensibilità istituzionale
Probabilmente troppo spiccata è troppo forte per aderire a un fatto movimentista come sostanzialmente voluto essere il partito radicale
Nel bene e nel male anche vorrei dire perché poi diciamo il senso delle istituzioni la presenza istituzionale sono poi anche degli elementi fondamentali dei quali forse noi poi abbiamo continuato a fare il partito radicale non abbiamo tenuto conto non abbiamo avuto sufficiente forza per fare del partito radicale quello che agli inizi voleva sostanzialmente essere cioè poi un partito diverso dagli altri ma in istintivamente anche un partito politico
Ecco io con queste poche parole credo di aver esaudito il mio compito
E vorrei essere presenti dell'avvocato Kaito
Lo stadio
Prego avvocato se si vuole
Ora io ritengo che mia qualità di ex Gran Maestro Grande Oriente d'Italia ammicco personale di Paolo perché abbiamo trascorso mezzo un quarto di secolo insieme
Con e gli ideali comuni che ci hanno affratellato il caso di dirlo perché appunto Paolo Ungari ha fatto parte della Massoneria italiana stato iniziato nella loggia
Pisacane di Ponza oltre numero centosessanta dolente di Roma di cui io a suo tempo sono stato maestro venerabile
Per dire qualche cosa di questa Loggia questa loggia fu col costituita dal Gran Maestro Domizio Torrigiani mille novecentotrentuno quando era stato e messo al confino di polizia dato dal regime fascista
E si arriva in clandestinità creato questa l'ho già insieme ad altri uomini che erano che loro confinati appoggia e ha dato appunto il nome di Carlo Pisacane in memoria appunto forse di quello che viene considerato e mi sembra il primo socialista
Italiano anche per un utopista comunque in questa alloggia trovarono ingresso uomini appunto di buona volontà e che crearono un nucleo di persone veramente dediti al bene al progresso dell'umanità sia pure in via Isola in quelle condizioni e con la magistratura imperante
E Paolo Ungari mi fu presentato dal allora gran maestro aggiunto nel grande densità avvocato Massimo maggiore di Palermo ed io lo accolse nella nostra Loggia mi fu iniziato altra loggia nel mille novecento settantotto e da noi ebbe un'accoglienza liberamente calorosa perché e Paolo era figlia di Fassone
Padre Mario era stato iniziato una loggia di Milano
Parecchi anni prima e aveva evidentemente assorbito dal padre delle
Convinzioni delle degli degli ideali che poi hanno improntato tutta la sua vita
Quando Paolo Arrigo a Roma punto io non lo conoscevo era stato presentato il conto dall'amico maggiore e debbo dire che la fama di grande studioso di grande giurista grande uomo politico
E veramente incuteva un po'di timore quasi reverenziale nella nell'accostarsi a una persona così importante eppure debbo dirvi che la prima impressione appena conosciuto Paolo penso che i presenti che hanno conosciuto se lo ricordano molto bene
E fu quella di un uomo estremamente mite un uomo tutti devono sguardo quasi di fanciullo
Aveva una una profondità spirituale evidentemente oltre che una cultura veramente quasi enciclopedica era un uomo che si potrebbe definire un curioso era un uomo che amava guardare in tutti i risvolti dei problemi umani e anche dell'animo umano soprattutto e quindi è stato è una persona che immediatamente ha suscitato una corrente di simpatia di di affetto
E che poi si è perpetuato in tutti gli anni che abbiamo vissuto insieme fina al momento della sua tragica scomparsa come pernotto lui
Precipitato nella tromba dell'ascensore qui a Roma
Ed era andato a trovare sull'amico e fratello Pasquale Bandiera che era il presidente della Lido erano avversari insieme preparare un libro insieme sul sui diritti dell'uomo e purtroppo l'ascensore si ferma a metà strada e poi vi precipitò nel vuoto Paolo era un uomo di una ma dolcezza e di una anche ed una Russia straordinaria chi lo conosceva sapeva che amava moltissimo anche qui giochi di parole quelle quelle sottile quei modi di di essere del tipici dell'intellettuale di razza e quindi era un uomo che amava una la cultura chi fu sia stato a casa sulla via del Corallo ricorda che aveva una biblioteca spaventosa dir il caso di dirlo perché e addirittura trovarvi libri anche in cucina nel bagno ed tanto che la moglie e gli diceva fermati con con l'acquisto di questi libri tre fasce a getto continuo perché può essere che la Cassa sprofondi
E era un uomo che aveva una capacità di reggere straordinario una velocità incredibile io ricorda rimandava sempre
Ritagli dei giornali lui viaggiava tutti i giorni con una valigia piena di dei dei giornali d Italia e le cresceva leggerli tutti
E incredibile
E poi una persona perché evidentemente oberata di impegni perché e aveva interessi dappertutto viaggiava alcuna mitica io debbo dire penna Mont Blanc
Caricata d'inchiostro verde e chi se lo ricorda si ricorda che l'ha sempre le mani
Tinte di verde perché scriveva in continuazione prendeva appunti da tutte le parti e ci mandava questi ritagli dei giornali perché puntualizza la nostra attenzione su tanti fatti tante avvenimenti che hanno estremamente importanti
E il suo interesse era fondamentalmente rivolto all'uomo
All'uomo in quanto anche se vogliamo dire creatura di di un soffio divino Paolo era un credente anche se qualcuno poteva pensare il contrario era un uomo che aveva questa sua grande forza morale questa grande desiderio di di essere vicino a tutti coloro che soffrono che vengono soprattutto privati della libertà e come noto la Massoneria
Da sempre è stata una istituzione a carattere iniziatico che ha voluto e occupata appunto della libertà e dell'uomo in tutte le sue sfaccettature sotto tutte le latitudini e ricordo per esempio quando lui fu iniziato nella nostra logica e poi ne fu anche maestro venerabile per un anno
Vorrei oberato di di impegni però conservava sempre una puntualità veramente straordinaria e in una di quelle sedute
Intervenne il fratello densamente Pineschi un un fratello cileno che era stato ministro all'epoca del fratello all'ente
E come ricorderete agli enti ha pagato con la vita la sua battaglia di libertà
E questo fratello era esule in Italia e ci venne a trovare in Loggia e poi io ebbi la fortuna che nell'onore di rivederlo questo fratello quando poi riconquistata la democrazia che civile
Ed era stato nominato pensate al ministro delle miniere pensate in in Cile
è una Branca estremamente importante per quello che sono le miniere in Cile e era stata affidata a questo ma dura onestà straordinaria questa cariche importantissima e lo ricordo ancora il quando
Mi lascio alle lo porta di Santiago che mi vide e mi accompagnò i personalmente lì con la sua macchina ministro pensate
E fino all'aeroporto e Tobias adesso vado a fare la spesa al supermercato con mia moglie vedete la modesti anche la ricchezza di animo di certi uomini è devo dire certi massoni
E Paolo è stato nella nostra Loggia un uomo che ha dato il meglio di sé
E ovviamente riportando l'attenzione dei nostri di tutti i fratelli Della Loggia su i problemi fondamentali della libertà
E quindi siccome spesso si recava all'estero come appunto presidente della commissione della presidenza del consiglio dei ministri per i diritti umani
Spesso andava in Sudamerica nel Centro America in Romania
E per le sue battaglie contro le dittature la privazione la libertà era stato ritenuto persona non gradita e quindi perché ovviamente questa divieto di accesso gli fu revocato dopo che il ritorno della democrazia in Romania ma ricordo ancora e questo proprio un ricordo degli gli ultimi giorni prima che lui scomparisse e dato in Colombia
Proprio per accertarsi cappotti nella sua qualità di quale fosse la situazione locale e ci riporto delle testimonianze terribili e quindi ci intratteneva su queste
Queste cose che veramente fanno ribrezzo ad ogni uomo civile e Paolo in tutta la sua appartenenza alla nostra istituzione ha dedicato il tutto il suo impegno alla difesa della libertà della dignità dell'uomo e al al tutela acque di tutti i diseredati nel mondo e debbo proprio darvi una testimonianza di una dedizione quasi non vorrei dire maniacale ma era un uomo che sentiva profondissima mente questa sua missione
Per lei per il mondo che lo circondava perché aspirava dare un miglioramento a questa vita di tutti gli uomini tutti i giorni e questo ce l'ha reso Caro molto vicino profondamente fratello
Coi nel senso più bello della parola e quello che ricordo ancora di quando
Lui celebrò con noi la il sessantesimo anniversario della fondazione la nostra logica alla presenza di fratelli che vennero dalla dalla Germania dal Spagna dalla dall'Austria e lui volle pare un un brevissimo intervento che vorrei di quello dei ritardi breve lettura almeno i tassi più importanti perché esprimono il suo grande
Spiriti europeistico che del resto noi ritroviamo nel suo testamento quando lui fu iniziato per chi non lo sapesse nella massoneria siccome è un'istituzione a carattere iniziatico e la parola stessa iniziare significa cominciare un cammino nuovo e quindi simbolicamente morire alla vita profana per iniziarne una nel campo spirituale e lui nella nel suo testamento perché un testamento che si fa appunto quando
Sì successa di appartenere diciamo al mondo cosiddetto profano
Disse queste questi concetti che adesso vi leggero un attimo
Dunque
Ecco lui diceva a se stesso
Impone essere conseguente non avvilirsi mai non avvilire alcuno
Alla patria che già assente duplice quella italiana
Sopraffatta dagli egoismi quella europea o euroatlantica in quel tempo di insegnante si affatica ma da lui ardentemente vagheggiata come come convinto cittadino europeo e del mondo
Del dedica l'impegno alla conoscenza e dalla tutela delle condizioni della sicurezza interna ed internazionale della Repubblica verso l'umanità
Oggetto del suo spirito universalistico e lì intende spingere il proprio col pensiero
Fin dove essa e poco riconoscendo l'umanità nella irripetibilità dei volti e dei sentimenti
Di uomini e donne singoli servendo lì sul terreno del dei principi come vedete un uomo di una elevazione spirituale incredibile che poi ritroviamo quando
Abbiamo ha aperto le sue carte dopo la sua tragica scomparsa nel suo testamento
E di cui voglio dare una lettura di alcuni punti punti che mi sembrano veramente di
Testimonianze di di incoraggiamento soprattutto per chi ha degli ideali alti da qui in cui credere
Lui diceva sostanzialmente nel suo testamento vorrei un avviso di decesso
A quanti ho conosciuto
Che dica time
Che unito a mio padre Mario della stessa fede
Mi sono riunito all'Hui nell'Oriente eterno
Per il resto funerale dei poveri a spese del Comune
Nessun sacerdote di nessuna religione solo ceneri in un'urna perché sia collocata nel cimitero degli inglesi con il nome e sottoscritto maestro massone
è un simbolo della massoneria scelto dall'altra la Gerini che era un grande suo amico poi morì prima di lui
Se voi andrete al Cimitero degli inglesi al Testaccio troverete in un angolo del di quel cimitero una piccola lapide in cui è scritto Paolo Ungari maestro massone
E quello che io li trovo che sia il tuo la più bella più alta testimonianza di Paolo quello che mi aggiunge nel suo testamento quando dice
Non voglio ricordi in pietra neanche nei minimi termini
Lo lascio qui
In carta con quei versi del poeta
Mi frutti almeno il meteo
Scusa
I frutti almeno di meritare un sasso
Dove ci sia scritto
Non mutò bandiera
Sono nato
Sono stato sempre
E con tutti leale
Fino a fino in fondo e questo almeno posso dirlo
Questo è stato Paolo Ungari e credo che tutti dovrebbero meditare sull'esempio Suma testimonianza di vita di uomo libero i buoni costumi di un grande uomo al quale tutti dobbiamo ispirare mostra condotta specie i giovani
Il commosso ricordo
L'avvocato credo affatto di Paolo Ungari
Ci ha dato perfettamente la misura il senso di una vita dedicata agli studi dedicata alla politica dedicata ai diritti dell'uomo
Do ora la parola dottor Gabriele Benincasa
Per un saluto risentito che poi si deve aspettare
No volevo anche comunicare che questi interventi di queste riunioni sono trasmessi dalla radio radicale da Radio Parma
Beh per me è un onore inaspettato che mira a cancellare la parola ringrazio Quaderni radicali
Per portare veramente questo mio brevissimo a testimonianza di ricordo di Paolo di Paolino dopo le splendide parole l'avvocato Virgilio Gaito mi è venuto alla mente
Quando nel senso di curiosità estrema che arriva Paolo proprio che lo intendeva come missione nei confronti dell'umanità
Mi ricordo quando una sera a cena
Tra le tue le sue carte
Importantissimi di livello istituzionale fatto fuori un giornalino uno di quei vecchi giornalini che da ragazzi si vedevano che si usavano in caserma i fumetti io ero giovani domandai
Hanno Paolo Ungari cui c'era un massimo rispetto proprio per questa sua figura importante dissi ma dissi come mai dico a che cosa serve capire dice questo mi serve per capire come i giovani che cosa leggono che cosa fanno i giovani che cosa fanno i giovani all'epoca si occupava delle questioni del ministero della difesa perché le caserme sono in questa maniera
Ecco da questo mi è venuto sempre alla mente
In questi anni capire le cose importanti capire il il sistema attraverso le cose Simplicio attraverso le due minuti di tutti i giorni in cui probabilmente molte volte e chi è preposto a incarichi importanti sorvola
Ecco Paolo era l'uomo che partiva probabilmente sicuramente anche dal particolare della vita di tutti i giorni degli uomini comuni per e levarli assieme per comprendere che cosa Cuccia fosse ed è proprio questo che credete mi è sempre venuto in mente l'uomo che intendeva poi la politica con la P maiuscola
E io credo che proprio di questi tempi che noi siamo adusi vivere sia importante ricordare Paolo Ungari ma un ricordo che deve essere testimonianze trasmissioni alloggi agli uomini politici dell'oggi e anche soprattutto i giovani perché la politica non è il semplice mero tatticismo la politica è un qualcosa di alto di elevato va inteso come missione e credo che tutta la vita anche politica di Paolo Ungari
Siamo sempre stati intesa da uomo liberale in questo senso la politica maiuscola con la P maiuscola la politica fatta per il bene degli uomini grazie
Ringrazio il dottor plan che abbiamo sentiamo adesso entro professore senatore Luigi Compagna
Ci sono intellettuali anche intellettuali liberali che amano tenersi lontano dalla politica
Preoccupati di non apparire organici alla maniera di Gramsci
Spesso non amano vivere il proprio tempo neanche al modo di conoscere difensori delle rinunciabili prerogative della libertà dalla politica sono poi i parsimoniosi fruitori di libertà politica
Guardano alla politica come a una invadente turbativa dell'ordine dei propri studi
Ventotto settembre
Paolo Ungari non è affatto così
Della libertà dalla politica nutriva il massimo rispetto
Ma dell'uso continuo quotidiano cronico in dosi limitate
Di libertà politica non ha mai potuto fare a meno
Aveva cominciato prestissimo a scuola era stato presidente degli studenti del liceo Parini a Milano
Direttore dello del giornale la Zanzara
Poi responsabile nazionale per gli studenti medi nella gioventù liberale del Partito liberale
All'università sarebbe stato vicepresidente e poi presidente dell'UCOII
Protagonista di battaglie politiche i cui motivi sarebbe lo spessore affiorati anche nelle generazioni successive
La politica e la per Paolo un autentico sostantivo
Aggettivi come liberale democratica radicale repubblicano e quant'altri
Dovevano sentirsi onorati di qualificare e affiancare
Quel sostantivo nobilissimo politico
Machiavelli non fu mai per Paolo Ungari voce di assolutismo
E tanto meno di totalitarismo
La sua bella rubrica di commento politico tenuta per quasi vent'anni sulla Voce Repubblicana s'intitolava il principe in Repubblica
Paolo Ungari
Può forse apparire
Uno straordinario enfant però dice
Rimasto enfants
A qualche altro l'interprete di un grande avvenire dietro le spalle
Come nel titolo amarissimo di un libro di Vittorio Gassman che a Paolo era molto piaciuto
Ad altri ancora Ungari suggeriva l'immagine di un frenetico disordine
Frenetico nell'inventarsi reinventarsi di continuo ruolo abitudini attitudini
E invece nella sua multiforme personalità
C'era un punto interiore
Di granitica Ghost coerenza
Lungavilla studente era già uno studioso
Così come lunga di studioso era ancora uno studente
Quel mondo di democrazia rappresentativa universitaria
Che nel sessantotto sarebbe stato brutalmente sradicato e definitivamente seppellito
Dal
Movimenti cattivissimo movimento studentesco
Non era stato per Ungari l'apprendistato professionale di una carriera politica
Ungari amava troppo la politica
Per non volersene sentire altro che un dilettante
Con tutto l'orgoglio del dilettante
Per lui
Il mondo l'esperienza del clima della democrazia universitaria
Aveva segnato il suo primo incontro
Con la realtà delle istituzioni
E in Ungheria le istituzioni erano anche passioni
Nella vita universitaria civile
Politiche anche di questi anni
Il profilo di Paolo si sarebbe spesso incrociato sovrapposto
Contrapposto ricomposto
Con quello di Marco Pannella
Nel suo bellissimo necrologio in morte dell'amico Marco Pannella scrisse
In contatto quarantacinque anni fa
Dispersi ma non persi da allora
Lui così sapiente e non saggio
Lui solo ma pur così singolare luglio
Dolce e dolente
Lui uno di noi da non dimenticare
Ecco
Al di là delle parole di Marco Pannella
A sentire ancora oggi sei anni dalla sua scomparsa in Paolo uno di noi che se ne va
Saremmo stati
In tantissimi
E non sarebbe
Laico
E riceve una barriera
Di illuminismo di non so quale bigottismo fra il ricordo di Paolo e la impronta da lui lasciata
Su molti di voi e sul nostro debito di gratitudine verso di lui
Ci sono tantissimi Ungari
C'è lunga ai
Maestro massonico va ricordato l'avvocato Barbetta
Lunghi anni intellettuale studente
Sconfitto quarantadue a quaranta in un memorabile congresso dell'UDC
Ed è bene ricordarlo assai bene
Dicevamo prima con Gianfranco Spadaccia
Bettino Craxi
Anche lui scomparso
Che Bettino Craxi
Non senza attribuire onore vanto ad un Presidente del Consiglio
Che si chiamava Craxi
Di aver poi nominato Ungari del mille novecentottantaquattro
Al vertice della Commissione diritti umani della Presidenza del Consiglio
Cellulari
Avversario intransigente di ogni totalitarismo
Pensabile
E c'è la parabola affascinante di questo intellettuale
Cattedratico storico del diritto
Sceglie di mettersi al servizio dei diritti
Ed è molto peculiare Ungari e uno storicista e incrociano dopo la botta all'Istituto Sturzo nella quale studiato a Sociologia il diritto dei partiti politici Ungari è studiato a Napoli all'istituto conosce
Conosce
L'anti illuminista mo'
Di Croce
In parte lo fa suo
Conosce
Le bellissime pagine di a Magenta
Servono i diritti umani
Quando siete arrivati del diritto ad avere i diritti eppure
Ungari
E affascinato
Da questa dimensione
Nuova della politica internazionale
Come osservatore garante di Human Rights una delle cose che più ci piacevano e a fare l'osservatore internazionale alle elezioni
Osservatorio internazionale le elezioni Romania dovunque era stato un po'dappertutto quegli incarichi che di solito i parlamentari anche quelli che dovrebbero fare perché fanno parte delle deviazioni del Consiglio d'Europa e dell'OSCE considerano dispersi
Benissimo
Ungari
Non può considerarsi però non lontano
Da quella Italia degasperiana
Proprio il culto dell'Italia degasperiana lo portò in uno dei non tantissimi suoi scritti sul Mondo di Pannunzio
Ma un profilo storico politico del grande degasperiana o Maio Scelba
Talmente apologetico da mettere Mario Scelba
Sullo stesso piano
Dei grandi leader della Destra storica liberale dell'Ottocento
E ancora per molti anni dopo
Un amico che gli era molto caro Spadolini
Di rimproverarla
Con una certa sportiva di chi era diventato cattedratico dieci anni prima di Paolo piccolina ma tu non puoi mettere Sheba sullo stesso piano di Ricasoli
E Paolo col suo sorriso dolce ma con la sua intransigenza etica civile
Egli rispondeva ma se tu ed io
Degasperiana
Non lo facciamo
In un Paese nel quale la sinistra ebbe ad aggredire come Governo esseesse
Il governo Scelba fare Agathe
Vuol dire che Dossetti si è preso la rivincita su De Gasperi
E quindi tu ed io abbiamo perduto
Quell'Italia degasperiana nella generazione
Posso degasperiana ecco perché rispetto a uno Spadolini
Vincitore del primo Concorso cattedrale di storia contemporanea
Paolo dieci anni dopo vincitore del primo concorso a cattedra di storia del diritto moderno e contemporaneo
Si sentiva molto meno modo Teo molto meno giolittiano ma niente affatto meno degasperiana no
E questo spiega perché Paolo fin da ragazzo anche questo me lo diceva
Qualche minuto fa Gianfranco Spadaccia aveva eletto i suoi punti di riferimento ideale
Nei grandi degasperiana I dell'Italia laica Mario Ferrara
Ma io pagine
Attraverso loro era approvato
A quel mondo liberale perché la destra sionista era liberalismo
Diverso il discorso per il resto dell'azionismo
Ma le divise dei pagine dei Salvatorelli di Omodeo l'Acropoli era no liberalismo
Ecco perché
Da un punto di vista politico
Più che quella del centrosinistra degli anni sessanta
La stagione di Paolo era stato il momento
Della Ralli a monte
Fra mondo liberale molto socialista
Reso possibile
Dalla personalità e dall'opera
Di Bettino Craxi
Certo nella storia politica del suo Paese
Ungari non è stato un uomo di tutte le stagioni
Ne uomo di una sola stagione
Forse la sua stagione non era ancora arrivata
Forse c'era già stata forse non sarebbe mai arrivata
Paolo non se n'è mai preoccupato
La politica Ungari voleva troppo bene per degradarsi
A chiedere a qualcuno meno che mai a se stesso
Quanto la politica volesse bene a lui
Ecco perché
In quell'uno Dinoi di Marco Pannella
C'è anche la riconosci mento
Di quella straordinaria figura
Di uomo di cultura capace di avere insieme senso della storia il senso del
Sono pochissime
Magari ce l'aveva
La sua disciplina
L'aveva inventata Gaetano Cozzi il concorso per lunga gli fu bandito a Padova quando la preside Guido Lucatello
Già allora
Alla prospettiva storiografica
Dei ovvero dei riferisce
Degli Acquarone
Gli studi di Ungari avevano portato qualcosa di nuovo
Proprio Renzo De Felice
Riconosceva come le intuizioni del lavoro di Ungari sul blocco liturgia giuridica del fascismo
Gli avevano dato l'idea
Di quell'approccio al fascismo e a Mussolini
Che caratterizzò
Quasi tutta la stagione della sua vita distrutta
Poi c'era il diritto dei partiti
E lì Ungari fin da giovanissimo
Aveva saputo
Attrarre il fascino di studiosi di Storia del diritto molto più tradizionali
Che venivano dal mondo del Medioevo
E quando sentivano Paolino che diceva ed è il diritto dei partiti e come diritto medievale ricco di regole e povera di sanzioni ne pubblicano gli statuti di studiava con Guglielmo Negri da funzionario dell'ufficio studi della Camera
La simpatia e la stima che avevano per Paolo grandi maestri
Volterra Parisi
Piano mortali
E quella considerazione quella stimate Paolo
Non è mai venuta meno
E a Paolo piaceva
Essere circondato
Da tanta simpatia dagli storici del diritto
Della generazione precedente ed anche per questo non si sentiva un traditore della disciplina
Quando negli ultimi dieci anni preferiva insegnare Human Rights anziché la più tradizionale
Storia del diritto
Con Paolo Ungari
Se ne andò allora
Portando con sé
L'inquietudine il proponimento di creare il nostro diritto costituzionale
Ha qualche più nitida garanzia della libertà
Per dire a dare gli incubi dei totalitarismi ribassisti manicheismi
Il meglio
Di almeno tre generazioni di cultura liberale radicale se potete
Di quella inquietudine e di quel proponimento a chi dire sopravvissuto l'impegno ammette indegno Garzia
Grazie senatore Compagna che sia trascinato una completa figure del Paolo Ungari
Intellettuale
E Rocco che ci ricorda molto il mondo della nostra giovinezza quando per noi è stato veramente un un passaggio di grandissimo rilievo
Lo studio del pensiero crociano che ci ha dato la misura di quell'antitesi storici stile visivo ottenere tra l'anti illuminista mo'
Ma anche poi quel fondo di lumini Isma'che rimane dentro ciascuno di noi che ci porta sostanzialmente a fare la politica in un certo modo e con certe aperture
Ungari e intellettuale ma intellettuale anche politico che quindi non si trincera e non si degli studi e non si è lì non si aliena non si allontana dalla realtà politica
Ungaretti e questo voglio dire perché fa parte delle delle mie tante ignoranze
Che non sapevo fosse stato il direttore della zanzara tutti conosciamo tutti ricordiamo la Zanzara il significato che ha avuto anche proprio per noi questa esperienza del liceo Parini di Milano ma io lo sapevo
Che Paolo Ungari vi fosse stato il direttore allora e questo spiega anche il perché
Di una certa Gencer che ha avuto diciamo tanto significato
In quegli anni
Sentiamo adesso Gianfranco Spadaccia
Segretario ex segretario del Partito radicale e il party ma anche del partito radicale insieme con Pannella e poi con tutto quello coda di altri Radice compagnie che siamo stati noi che quel partito radicale che abbiamo fatto abbiamo vissuto
Ma io dopo lo splendido intervento scritto e pensato
Attentamente sede compagnia
Posso solo portare qualche testimonianza
Di un lunga amicizia fra due persone che proprio usando le parole molto belle
Dette da Pannella
Si sono persi ma mai dispersi
Eravamo venuti insomma quasi aveva eravamo quasi coetanei adesso non ricordo se avevo qualche mese in più o in meno di Paolino dove veniva dall'Università di Pavia la gloriosa Università di Pavia
Se non ricordo male dal Collegio Bisleri
Io facevo parte l'università di Roma e dei quell'associazione goliardica romana che era stata fondata
Da ma da Marco Pannella
Una associazione di cui facevano parte Tullio De Mauro Stefano Rodotà per dire soltanto alcuni nomi Luisa Malfatti
E
L'incontro
Fu in quegli anni su alcuni temi che poi ritorneranno nella storia politica italiana
I temi erano del rapporto fra laici e cattolici in una Italia a maggioranza democristiana i temi erano quelli della riforme della scuola e della riforma dell'università all'interno dell'umorismo
In un paese in Q che aveva una scuola elitaria
E
E una scuola abbastanza asfittica
Anche sì le sue università a differenza di quelle oggi producevano una classe dirigente di eccellenza in molti settori in molti campi
Erano gli anni in cui Ungari era negli anni della vigilia della formazione del partito radicale in cui Ungari era dopo essere stato dirigente dell'Unione goliardica italiana
Era diventato presidente dell'umorismo l'organismo nazionale rappresentativo degli studenti italiani che rappresenta che era praticamente il consenso nazionale degli organismi rappresentativi delle diverse università
E la caratteristica che Ungari impresse
A questa sua presidenza fu quella di
Sollevare
La politica universitaria dalle questioni dalle piccole gestione questioni di gestione amministrativa per affrontare i grandi temi della riforma dell'università e della scuola
Ragionando molto da ministro io vorrei ricordare in quegli anni perché ne ho parlato da LIPU perché Ungari è vivo e quindi è stato un rapporto vivo e un rapporto anche fatto
Di dissensi nella nostra nella nostra vita di rotture distinte erano incontri
L'UDC aveva una grande ispirazione nelle sue nel porsi quasi come ministero del della pubblica istruzione alternativo quella di guardare a un modello che era il modello dei Colle dei collegi Brees forse perché veniva dai commi dal Collegio Ghisleri di Pavia dagli una delle poche università che arriva
Colleghi eccellenti
E io ricordo che quando andò mi incontrai prima di trovare in una situazione in cui Ungari parlava con Carlo Antonini
Della riforma dell'università
Esponeva questa sua idea
Che Carlo Antoni lo ascoltò con molta attenzione
Che poi visse e questa cosa mi colpì molto perché fu molto formativa per la mia vita successiva e IPSEMA
Questo è un Paese in cui bisogna
Diffondere l'università
Che quindi non abbiamo non è che ti mancano i luoghi di eccellenza non dobbiamo spingere poche persone della provincia italiana in grandi College di eccellenza ma dobbiamo portare delle le università
Lì dove oggi non ci sono perché nuove persone e questo discorso che poi ritornerà alla vigilia la fondazione del Partito Radicale
Da in una dell'articolo che scrisse Carlo Antoni su sul perché la parola radicale che li ricordava ricordare ai Radicali erano idee i Gracchi cioè non si fa non sfida partito radicale senza un'idea di trasformazione radicale
Della società io credo che questa cosa me colpi molto con molta formativa nelle mie scelte politiche successive e è tornata poi questa esperienza quando ci incontravamo sotto Giolitti voi abitava
Qui vicino il M e mi e quasi mi h parlava per parlarmi per sentire da mille cose eccetera ma abbiamo avuto dei momenti di grande lontananza lucine andò con Ki inchino compagne
E Vittorio De Caprariis persone in cui abbiamo voluto tutti molto bene segnando al partito radicale per tornare nel partito Repubblica nel per andare nel Partito repubblicano di Ugo la Malfa
E anche con Ugo Hamas non sempre raccordo perché poi si ritrovò anche spesso senza essere par certo diventare Pacciardi hanno sicuramente molto alla destra dello stesso de de dello stesso la Malfa
E una delle cose che Checchi sulle quali io insistevo era qui
Della laicità
Per le che il problema non è il che minoranza perché tutti eravamo minoranza ma come dalle posizioni di minoranza si potesse guardare
A una lotta politica capace di cambiare il Paese
E su questo abbiamo discusso a lungo
Anche se io devo dire che sono sempre rimasto impressionato dalle cose che lui ha scritto perché compagnia l'ha detto
Non era facile occuparsi di Storia del diritto de Historia del diritto in una università in cui la storia di diritto la Grande Storia del diritto e della Storia del diritto medievale
E lo invece scrisse la Storia del diritto contemporaneo
E andando a cercarla
Proprio nel punto più difficile ma che il punto di confronto
Con il ricco con il regime fascista con la realtà del di di un solido e quindi nel grande giurista che poi grande giurista autoritario che poi è stato
Ingessato Rocco
Io per onestà devo dire che su questo questo mi ha fatto piacere sapere che lui ha voluto scrivere maestro massone sotto la sua che io ricordo un
Dopo la P due
Lui era molto angosciato per la piega che aveva preso la legge sulla società prego segrete e via di seguito che io e parlammo di cui esso cioè io gli dissi
Che secondo me la P due
Di cui noi eravamo stati feroci avversari ma poi il fumo anche avversari da leggende associazioni sulle associazioni segrete che io non ero massone non ero su mai scritto non saprei perché perché la Massoneria aveva vissuto in modo più uso è separato
Separato anche della sua storia precedente dalla storia e Garibaldi dalla storia
Dell'Unità d'Italia aveva vissuto in modo se chiuso segreto separato dalla società
Il la propria la propria convinzione la propria la la propria e che la pittura è stata il portato di questa scelta più generale della Massoneria della massoneria italiana
Io penso che lui abbia riflettuto su questo se ha sentito il bisogno in morte di mettere maestro massone sotto la sua fatica anch'io lo ricordo i dissensi e il mille e nelle vicinanze
Sono
Mi sono trovato per puro caso sono stato Guzzon contento di di di a a trattare con Craxi quello moderne quand'è ottimo il modesto stanziamento che consentì tuttavia nella presidenza del Consiglio di costituì l'agenzia per i diritti umani
Di cui poi lui pensato a lungo presidente e è stato positivamente presidente io son contento che Emma Bonino abbia avuto divenuto il premio Ungari nella della lega dei diritti umani proprio in questi giorni
E appunto in quel in quei discorsi anche molto franchi sulla massoneria io dicevo ma insomma in Francia
C'è un presidente a Repubblica può rivendicare il fatto di essere trentatré in Francia non sarebbe possibile
No vivere la massoneria la propria esistenza non sorride come quasi una Q e i perché ci si è ridotti a questo non è sposato solo col Adige dimezzata colpa di scelte sbagliate di come la vittoria democristiana è stata vissuta
Dal non solo dalla massoneria il particolare ma sulla via ma poi da tanti da tanti laici bene anche per me
Fra piace ricordare oggi
Ungari come uno di noi perché poi abbiamo tutti stiamo abbiamo tutti e continuiamo fino a quando
Sarà consentito avesse dei participi di storiche interi tutti
Idealità a volte divergenti a volte convergenti ma che poi si ritrovano in questo filone in questi anni difficili della storia d'Italia grazie
Ringrazio i ricordi e le testimonianze di Gianfranco Spadaccia do la parola all'onorevole Mario Catalano
Ma io ringrazio l'avvocato che ha voluto
Soprattutto un in questo momento mi pare
Bene ha fatto dal qua dai i radicali di chi invitare quindi sottolineare un un aspetto anche verrà culto della personalità della cultura tv Ungari
Perché lo ringrazio di questa sottolineatura di questa
Che legata anche a un mio ricordo personale con un gradi
Che piccolo Kirk connubio numero di congressi universitario Brunori credo fosse Cattolica io ero
Giovane studente credo primo Tremonti primo anno di università
Ero Panda atto allora c'era in quell'anno credo fosse sessanta sessantuno sessanta
C'era il problema
Dell'apertura del del Lucci
Anche alla sinistra tutta la problematica e che quindi ecco nobili questo Paolo Ungari si mi colpì per il per per alcuni aspetti oltre ad altri la Sapienza che era soprattutto aveva una dialettica prorompente ma non era che niente cattedratico
Non era per niente canonico diciamo no per niente professorale è
Mi ricordo che una volta
Parlando pronto della significa lui io allora
Ero giovane comunista quindi
Se lo inviti fece no poker voi comunisti non potete capire queste cose avete anche denunciando anche quella che era stata che era un po'le persecuzioni o un la repressione che né per gli dissi
Del resto si faceva perché io dovetti lo spiazza dicendo guarda purtroppo
Ti devo dire che ti devo del lettore su questo perché non sono massone ma sono figlio di marzo
Anche lui rimase molto colpito tanto che quando pare alcuni Manin dopo l'incontro
Alla cannella cose mi diceva a lei che è sempre massone si è trovato sono figlio di Vasco questi perché sempre la sua disperazione
Questo era
Questo episodio che mi ha colpito che mi mi ha mi ha fatto piacere che ricordare anche
Il corsetto che corale tenuti il ricorso di Paolo Ungari di quella stagione
E di una di un intellettuale liberale
Molto appunto
E anche di una intelligenza quasi di una cultura anche sofisticata
La cosa e cioè
Mentre dire la era era molto importante ricordare questo perché una volta a seguito di averlo di questa conoscenza che avevo avuto con lui
A Cattolica
Lo invitai in un come facevo parte di un circolo culturale napoletana De Santis che certe lo invitai proprio a un dibattito
Si pone il problema della rappresentanza in su infiniti definitiva sul problema dalla Costituzione
Della questione istituzionale insieme allora Colletti sia ancora era
Uno dei punti teorici non canonico non ortodosso già allora
Un però eretico
Ma ancora marxista e questo in questo dibattito mi mi ricordo molto interessante
Molti di risente per la formazione di Ungari che voglio riprendere e che ogni tanto che proprio adesso inciampa ogni tanto ricordo il problema che lui poneva appunto era
La capaci la legittimità di una rappresentanza
Politica che
Diciamo
Si incarna che si legittima all'interno della prima della cellula sociale primitiva
E quindi in questo senso
Tutta quella che era la polemica che già allora erano indiani sessanta a metà anni Sessanta prima del Sessantotto
Che anche a sinistra diciamo la polemica contro lo per la Democrazia Diretta contro Adele che ha tutto queste cose lui difendeva
Proprio con questo con questa argomentazione la delega come elemento
Il reale
Danza sociale come e capacità quindi
Dare corpo e legittimità e
Rappresentanza alle alle istituzioni
Era una una era un discorso diverso da per dire
Del liberalismo la libertà tutte queste no e proprio quindi la sua polemica dama da un lato era direzione chiaramente contro il marxismo e soprattutto la concezione giacobina della rappresentanza diciamo no
E dall'altra anche tagliava fuori però a mio avviso tutta la questione della rivoluzione come rivoluzione sociale cogliendo però o un aspetto serio
Gitti cioè che dare per l'altro potrà la rivoluzione
Principalmente essenzialmente come rivoluzione politica aveva inizio i germi
Dell'autoritarismo
Il come dire
Essa per qualsiasi altra riforma un trasformazione
E questo ritengo ripetevo ricordo questo questo dibattito che ricordo anche questo questo argomento molto forte lo ricordo perché
E qual è la sua autorità Anna ma a mio avviso stellare l'attualità di tagliare di infatti lui era proporzionalista convintissimo
Non a caso
Contro le volle forme da un lato di populismo di cultura Delli di seguito
E poi ti dall'altra parte contro il gioco buonismo giallo contro la rivoluzione come processo autoritario di fatto e
Mi sembra un fumo un un elemento molto e che è un un elemento molto importante scendo proprio perché perché è importante
Confronto a mio avviso
Teoria e no
Nel sociale e di legittimazione
Formazioni che un no leggi su quegli anni e il problema della rappresentanza è una dialettica a mio avviso molto a mio avviso molto Pertile molto importante
La verità e che proprio a sinistra
Non si è percorsa questa strage
O chi è
Latino concezione
La mentalmente
Da pagina diciamo tasse testuale
Testuale io dico
Dopo da un lato ossia bentornato totalmente ha detto bene mentre e tutto succede allora sottotipi però al
Pare che quindi ma
Una situazione in cui voglio dire si è perché si è perso il frutto il nucleo Fertile di un confronto di un dibattito che impedisce e a mio avviso
Deve al deve ritrovare finiti i termini di un dibattito e la possibilità
Muti un di una lo sviluppo politico e cultura ecco corto di Ugarit questa questa capacità questa questo moto non banale di estrarre libera non a buon mercato di essere liberale ma la sua come dire capacità anche di scafo
Forse quello che viene e definito il pessimismo a volte è soltanto una capacità perché tante volte Luisa anch'io mi sono sentito dire nella mia parte noi perché queste pessimistico non è questione più che pessimismo eh
Predire lo scavo della problematica e del dubbio grazie
Versiamo Mario Catalano il quale attraverso il suo intervento ci ha dato una
Una sensazione molto vivace dell'attualità di alcuni problemi che a Paolo Ungari stavano profondamente a cuore sui quali ha speso molto dei suoi interessi
Sentiamo allora prendendo a modello
E poi tra un po'sarà il momento delle conclusioni che trarrà il direttore di Quaderni Radicali Giuseppe De Rita grazie mi dovuto anzitutto un ringraziamento a dottor perché almeno con le moto il moderatore ai presenti e un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Io sono stato sostanzialmente la scintilla che di questo incontro grazie soprattutto a Geppi che poi ha una in sostanza o organizzato tutto
E ricordo che qualche tempo fa proprio concetti parlando di questa amicizia comune di Paolo Ungari
è stato naturale pensare di farne un incontro con gli amici con quelli che lo hanno conosciuto che che lo ricordano perché riteniamo molto importante
Ricordare Paolo Ungari e andaluse de anche dei dei fatti che che interessano sempre più che fu sconvolgono questa questa società
Io ho avuto modo di conoscerlo Paolo Ungari e per me è stato il professor Paolo Ungari perché da studente universitario nel novantotto andavo alla ricerca di materiale per la mia tesi di laurea nel sul diritto l'associazione in particolare l'associazionismo segreto e non potevo non imbattermi in Paolo Ungari prima e e nell'avvocato Gaito coi
E ricordo di quando conosciuto Paolo Ungari avevo un grande timore referenziale perché sapevo quale personaggio di quale statura andava a incontrare ma a con il suo sorriso dirompente proprio riuscì a rasserenare mi immediatamente
E e subito si creo un rapporto che affossando dall'inizio al di là di quello tra professore cattedratico l'allievo che che assetato di di avere nozioni
E Luini mi chiamava ripeteva il mio nome è la prima volta diceva venerando venerando ce l'ha allora se un film già un fratellino ecco è mi ricordo ecco erra a spiegarmi i confini dell'associazionismo o segreto
E mi dava appuntamento al Bar del Fico che poi era vicino a casa sua lui mi pare abbiamo avviato il corallo perché mi diceva non voglio privarsi del piacere comunque di guardare delle belle ragazze
E un particolare ricordo la sua distrazione egli parlare viene ogni tanto così lo vedevi assolto in altre cose ma era invece attentissimo a tutto ciò che che si diceva
E poi ecco rio in particolare ricordo che mi scrisse con quella sua Mont Blanc d'Oro verde
Degli appunti MD scrisse non aveva chi cercava tutto intorno si frugava alla fine mi descrisse su un fu uno scontrino
Ecco Paolo Ungari era un po'forse anche questo cioè nel senso era un po'il genio è esiti delle con l'altezza se se se così si può dire
Perché io sono rimasto poi molto colpito perché pochi anni dopo intorno al due mila uno con l'avvocato Gaito negli a Kimi del Grande Oriente ritrovai proprio il testamento spirituale di Paolo Ungari che prima letto l'avvocato Gaito
E mi è rimasto
Particolarmente impresse ed è stato un forse un momento importante anche per la mia formazione di di uomo
Insieme a quattro del documento ho trovato un altro documento che vi voglio leggere anche un po'per riportare le sue parole qui con noi questa sera
Ed è un discorso molto breve che fece durante le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Loggia Pisacane di Ponza od di Roma
Che si tenne il trentuno maggio mille novecento novantuno
Rivolgendosi ai fratelli che erano presenti a quella manifestazione
Lui diceva ci troviamo molto vicini al compimento di un passo decisivo verso l'Unione Comunità europea
Perciò oggi è particolarmente cara la presenza dei fratelli tedeschi austriaci e spagnoli alle festività che ci accingiamo a commemorare perché ci permette di sottolineare come gli ideali di fratellanza e di pace tra i popoli che sono proprie della nostra istituzione
C'è Sortino a stare tutti insieme in questo tempio tutti insieme persino prima ancora che l'Unione unità europea sia stato effettivamente realizzata e dopo che ognuno di noi ha superato nella propria coscienza civile dette discordie storiche tra i nostri rispettivi popoli tutti insieme diceva Ungari per festeggiare un avvenimento la fondazione della Loggia Pisacane che con un soldo come evento che non riguarda soltanto l'Italia bensì l'intera Europa e sicuramente la Germania l'Austria e la Spagna
Continuava dicendo sottolineerò soltanto un concetto
Come nel mille ottocentoquarantotto quando visse Pisacane
I tempi erano così immaturi che a tutti era chiara la mera sopravvivenza del regime del tempo e l'ormai irreversibile orientamento del mondo verso una nuova giustizia nazionale piuttosto che dinastica ed un verso un'Europa delle nazioni e non più delle dinastie così oggi tutti noi siamo fermamente convinti che la storia offre la grande circostanza favorevole di costruire un ordinamento dell'Europa
Che salvaguardi gli interessi della società
Che decideremo pace sicurezza
Il paragone tra le due situazioni chiaro come nel quarantotto mille ottocentoquarantotto gli italiani che per secoli avevano combattuto l'uno contro l'altro diventavano consapevoli che l'ormai tempo di cancellare i piccoli Stati
Che dividevano l'Italia così adesso per la prima volta dopo il mille novecentoquaranta
Quando il presente ordinamento l'Europa venne edificato si oppone effettiva opportunità di modificare davvero l'ordinamento europeo i modelli di condotte dallo Stato e i concetti su cui si fondano la pace e la sicurezza
Come quel tempo molti Mazzoni diceva Ungari presero parte al grande appuntamento con la storia così oggi noi Mazzoni dobbiamo essere presenti al grande appuntamento alla storia
Noi dobbiamo gettare e consolidare le fondamenta dell'edificio che costruiremo così come riconoscere e allontanare i più grandi e pericolosi ostacoli che si contrappongono a questa costruzione
Sono sicuro
Che saremo in grado di fare questo noi che siamo qui riuniti avremo la forza di costruire un chiaro nucleo almeno di unità culturale europea
Ecco già nel novantuno ma ancora prima Paolo aveva ben chiaro che l'unione europea non poteva che non essere possibile solamente attraverso un'aria culturale grazie
Do la parola a Giuseppe Ripa per le conclusioni
Credo che tutti abbiamo al centro di Roma trovato qualche volta Paolo Ungari per strada con le sue borse le sue carte sui libri
L'immediata sua esigenza di comunicare un evento che per lui è assolutamente ovvio e naturale dovesse appartenere all'interlocutore che rintraccia Bechis identificava come in sintonia con le sue sensibilità culturali
E io voglio anche dire che gli ultimi anni
Sono state numerose le occasioni in cui Paolo ha partecipato a delle riflessioni comuni ancora in questa sala
Lo ricordo quando in un momento di turbolenza del Partito Radicale Paolo Ungari partecipo appunto ad una riflessione critica naturalmente con una lettura che non era intanto gli occhi Partito Radicale abbia vissuto direttamente
Ma che lo spingeva apprestare attenzione a tutto quello che si poteva muovere all'interno di un filone politico-culturale che con intensità hanno voluto esprimere
Sicuramente Paolo Ungari
Può essere identificato come un talento intellettuale rigoroso ma e anche l'anticonformista
Non soltanto per i suoi comportamenti dello che lo spingevano
Ad essere qualche volta paradossale e quindi assolutamente anche tranquillizzante perché non vi era mai una uno stile che potesse essere riportato al potere nel modo in cui potersi rappresenta Paolo Ungari frequentava le stanze del potere ma aveva una definizione dell'identità dell'uomo di essere che tutto sommato era qualcosa che ti confortava ti dava la sensazione che potesse essere la politica un modo per dare senza proprio progetto di vita dentro ha degli aspetti in cui i valori nutrivano i comportamenti
Io non voglio aggiungere molto altro quanto è stato detto che e abbastanza completo sia pure i limiti in cui abbiamo trattato io volevo sostanzialmente fissare due elementi che mi hanno particolarmente colpito di Paolo Ungaretti trovo assolutamente preziosi anche nel tempo attuale
Il primo di questi elementi io lo identifico sostanzialmente su quella che e ex collega perfettamente alle ultime infiltrazioni di vera venerando riguardano proprio la sua passione per l'Europa il suo scetticismo per l'euro
Paolo Ungari rivela quanto l'Europa sta vivendo in questo in questo tempo attuale
Che la sua sostanziale inadeguatezza partendo proprio da una lettura
Anche proprio degli strumenti tecnici e giuridici con cui l'Europa
A fronte i temi con cui dovrebbe caratterizzare la sua identità complessiva non si tratta soltanto di elementi economici di supremazia di poter economiche proprio
E l'impianto europeo che i vive un suo sostanziale distacco se come è vero
Che il referendum francese potrebbe comportare un terremoto anche sulla capacità fattuale dar corpo all'euro
Paolo Ungari descrisse con molta puntualità proprio questa questa
De il dato complessivo degli strumenti politici ossidati
E la ricerca di nuove vie e strumenti giuridici per tutelare i diritti dell'uomo che diciamo che la piscina dei diritti dell'uomo non si è mai allontanata da una centralità di azione politica che potesse fornire strumenti propri della lotta politica quotidiana
E questo a mio avviso lui lo fa con una con una puntualità che a mio avviso è stato poco indagato nonostante tutto perché di Paolo Longo e non abbiamo poi un'azione di sistematica accumulazione del suo sapere in quanto tale sicuramente era paradossale pensare a Paolo Ungari come un soggetto del tempo attuale perché sembrava il soggetto dell'internet attuale era sicuramente un motore di ricerca Paolo Ungari eppure credo che non avesse nessuna dimestichezza con un computer
Eppure la paradossale palude era di fatto una un luogo lo Onno Yahoo del nostro tempo era assolutamente in grado immediatamente di riconnettere di dare percorsi sensibilità e quindi stabilire collegamenti scovare particolari ignorati e dimenticati
Lo ponevano già in una dimensione planetaria
Lui con grande anticipo si legge i processi globalizzati e l'interconnessione che questi mantengono tra di loro da un punto di vista economico dal punto di vista morale delle obbligatorietà morale con cui si agisce sui diritti umani sono il gradiente fondamentale per i
Fornire a questo Volandri ragioni dell'essere del del
E dell'agire e anche da un punto di vista politico
Ricordo che in buona sostanza questo aspetto luppolo trasferiva in molti altri piani
C'è stato un memorabile il suo intervento in un convegno che ne organizzammo negli ultimi giorni prima del referendum sulla caccia nel quale il referendum sulla caccia assunse una dimensione direi fondamentale filosofica etica con una intensità che credo poche altre persone potessero esprimere con tanta puntualità
Ma e per chiudere ricordandolo con un senso preciso la mia sensazione è che e Pound Grecia bianche anticipato un impegno molto preciso nel respingere alcuni degli aspetti su cui si è poi che nutrita la Realpolitik
Io voglio leggervi e su questo concludo una un suo in una parte conclusiva brevissima di un suo intervento fatto appunto in occasione di una la sua in un suo intervento con un gruppo di studenti all'università Luis nel quale tra l'altro potrebbe trasparire quasi cui che amava tanto truce
In realtà compro OSCE manteneva una non dico sorta di perplessità ma non accettava il pessimismo di Paolo umbri che molti hanno richiamato alla fine non era un pessimismo che si consegnava ad un'attività poveri non amava il pessimismo come forma di di perplessità nel senso che anche e gli altri hanno descritto
Nella loro ricordi e anche nel senso del dubbio come diciamo strumento proprio di Energia
A un certo punto lo stesso sottolinea come un giudizio espresso da Croce vice eticità proprio sul sulle dichiarazioni di universale dei diritti dell'uomo del quarantotto
Che appunto vide il grande filosofo affermare che ma queste astrattezza illuministica
Forse dal vissuto in una chiave che non era assolutamente accettabile e lo riproponeva gli studenti dicendo appunto
In questo modo i Trattati di Roma era sbagliato perciò lui indaga sulla sulla connessione come il concetto diritto dell'uomo diventa il vero e proprio ingrediente di comunicazione
Paolo Ungari dice appunto che in questo giudice riconosce siamo a metà tra la secolarizzazione paradosso dà la speranza cristiana
Ma se avessimo ragionato in questo modo gli ultimi cinquant'anni cioè se ci fossimo realisticamente affidati alla forza pura dello Stato nazione
E qui c'era anche quindi una capacità identificare dove c'era
Il buco nero su cui poi l'Europa non è decollato e cioè il lo stato notevole Luís amante del diritto non dico della istituzionalizzazione dei processi politici ma della capacità di assicurare al diritto il luogo preciso di certezza che guardie di attutire garanzie
Quindi in questa chiave qui un soggetto assolutamente particolare e quindi anticonformista non legato a una burocratizzazione delle situazioni quale appunto la scheletrica rappresentazione del robot G.C. Contri
Se avessimo ragionato dicevo appunto se ci fossimo realisticamente affidati alla forza pure dello Stato nazione oggi non avremmo la le concezioni internazionali i patti interregionale sui diritti dell'uomo nel tribunale europea sui diritti dell'uomo
Insomma un Ungari che combatteva lo scetticismo presuntamente realistico con cui la cultura politica in specie
Specie appunto dell'Europa continentale considera spesso la questione dei diritti dell'uomo e se non fosse vero questo non avremmo avuto sempre Nietzsche non aveva avuto situazioni clamorose che hanno poi segnato il declino dell'autorevolezza dell'Europa stessa
Negli ultimi tempi credo che Paolo Ungari avesse proprio su questo concetto della Realpolitik
Una
Determinazione particolare come appunto questa si configurava come la più tragicamente utopistica
Delle politiche perché ancora vincolata la vecchia idea appunto dello Stato nazione dicano Riggio politici e strumenti giuridici che nel mondo della globalizzazione vanno scomparendo
Se fosse vivo oggi Paolo Ungari sarebbe sicuramente in sintonia anche con le ipotesi della possibilità di dar vita agli Stati uniti d'Europa e d'America cioè alla
Società delle democrazie all'insieme del del modello democrazia come volano per assicurare una possibilità di sviluppo che non vada nella direzione appunto
Del delle dinamiche che sono davanti a noi
E del resto per a te cosa portava la Realpolitik con diciamo come già ho cenato prima continentale nei confronti della serve negli anni novanta
E come capire quello che stava accadendo a Timor Est senza ricordare che solo nel mille novecentonovantatré cioè da quanto la tragedia di quel Paese cominciava a circolare i Paesi occidentali avevano assunto un atteggiamento più o meno intransigente di confronti e Indonesia ma gli altre gatte tragedie che ci sono potute sviluppare che hanno lasciato in qualche modo il segno dello smarrimento che viviamo adesso
I data la sua ricerca di strumenti giuridici e politici
La ricerca di questa enciclopedia vivente era il tentativo di attrezzare il mondo degli strumenti
In termini di civiltà giuridica democratica che potessero dare al nostro tempo una possibilità di uscire dai conflitti delle frantuma fiori sulla via della libertà e delle garanzie per tutti
E credo che in buona sostanza non sia retorico affermare che su di lui come dire sposa molto bene cade molto bene la la frase
Di
Di un un pensatore significativo come Toma Spice
Dove appunto egli afferma dove non è la libertà è la mia patria in buona sostanza questa Energia questo collegamento tra le domande di libertà e il bisogno urgente di andarci
E da riscontrare diciamo identità forte politica culturale di Paolo Oberti
Qualcuno potrebbe in termini anche drammatici pensare che questo sua fragile accanimento potrebbe aver costituito anche la causa dalla sua debolezza
Nel senso di essere stato poi esposto a rischio la tragedia in cui si è venuto a trovare una tragedia che può essere letta sul piano dell'incidente su altri piani
Non siamo in grado di poterlo valutare quello che è stato il procedimento giudiziario non ha dato il fornito altre possibilità
Però è indubbio che il suo modo di procedere alla sua attenzione direi forsennata
Esponeva Paolo ad un a dei livelli di rischio che non sono stati accorti ma confida chi da un paese dove tutto sommato la doppia verità il cinismo
Della indifferenza delle pubbliche virtù e dei vizi privati in qualche modo hanno segnato per cui un punto di debolezza che credo in buona sostanza dobbiamo conservare non per salvare lui o per non esporlo al rischio di essere diciamo così debole fragile ma per conservare i tratti importanti
Per salvare appunto quella traiettoria di civiltà democratica e di cultura della libertà che a mio avviso costituisce il patrimonio a quale ci sentiamo tutti legati tutti o ci siamo ritrovati per ricordare questo questo piccolo grande genio che appunto Paolo
Grazie