Bruxelles, 11 giugno 2001 h12.12 - Il presidente della Commissione Europea ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato ai giornalisti i due punti di maggiore interesse, "lo sviluppo sostenibile e l'allargamento dell'UE", che verranno discussi durante il Consiglio di Goteborg, che si terrà il 15 e 16 giugno.Per quanto riguarda l'allargamento Prodi ha sottolineato che "i negoziati andranno avanti come previsto e stiamo facendo notevoli progressi in questa direzione".
"Stiamo lavorando - ha spiegato - "affinché l'allargamento ad alcuni paesi si formalizzi entro il 2002 per fare in modo … che cittadini di questi stati possano partecipare alle elezioni del giugno 2004".
Il presidente dell'UE ha poi sottolineato: "Non dobbiamo mai dimenticare che l'allargamento è un progetto di cui abbiamo beneficio noi non meno che i nuovi venuti.
Questo messaggio di interesse reciproco è il messaggio forte che dovrà uscire da Goteborg".
Di grande rilevanza anche il vertice Usa-UE, che Prodi ricorda essere "il primo vertice transatlantico da quando si è insediata l'amministrazione Bush".
Con il Presidente americano, ci sarà "una discussione franca" e l'Europa "discuterà pari a pari con gli Usa in quanto sta già affermandosi come protagonista sempre più autorevole sulla scena mondiale".
Il presidente Prodi ha auspicato che gli Stati Uniti "continuino a svolgere un ruolo attivo in questo partnerariato e resistano alle tentazioni di protezionismo e di unilateralismo".
Infatti solo "collaborando, Stati Uniti e Unione Europea possono determinare le priorità sul piano internazionale" mentre "se sono divisi le possibilità di un successo vanno spesso perdute".
Nel corso del vertice si discuterà anche delle questioni relative al cambiamento climatico: "Ci felicitiamo - ha dichiarato Romano Prodi - per i segnali provenienti dagli Stati Uniti che finalmente prendono atto del problema del cambiamento climatico e dimostrano buona volontà".
"Siamo pronti - ha aggiunto - a dar prova di flessibilità costruttiva e trovare soluzioni" che però "vanno ricercate nell'ambito del quadro fissato dal protocollo di Kyoto".
L'Unione Europea rimane infatti "convinta che la ratifica del protocollo sia la soluzione migliore e siamo qui decisi a rendere operativi e a rispettare gli impegni assunti".
"Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile - ha affermato il presidente della Commissione Europea - ci siamo fissati degli obbiettivi ambiziosi: quello che abbiamo fatto in ambito economico e sociale va fatto anche per l'ambiente".
La pace e la democrazia nei Balcani, la cooperazione in Medio Oriente, saranno gli altri punti all'ordine del giorno. .
"Stiamo lavorando - ha spiegato - "affinché l'allargamento ad alcuni paesi si formalizzi entro il 2002 per fare in modo … che cittadini di questi stati possano partecipare alle elezioni del giugno 2004".
Il presidente dell'UE ha poi sottolineato: "Non dobbiamo mai dimenticare che l'allargamento è un progetto di cui abbiamo beneficio noi non meno che i nuovi venuti.
Questo messaggio di interesse reciproco è il messaggio forte che dovrà uscire da Goteborg".
Di grande rilevanza anche il vertice Usa-UE, che Prodi ricorda essere "il primo vertice transatlantico da quando si è insediata l'amministrazione Bush".
Con il Presidente americano, ci sarà "una discussione franca" e l'Europa "discuterà pari a pari con gli Usa in quanto sta già affermandosi come protagonista sempre più autorevole sulla scena mondiale".
Il presidente Prodi ha auspicato che gli Stati Uniti "continuino a svolgere un ruolo attivo in questo partnerariato e resistano alle tentazioni di protezionismo e di unilateralismo".
Infatti solo "collaborando, Stati Uniti e Unione Europea possono determinare le priorità sul piano internazionale" mentre "se sono divisi le possibilità di un successo vanno spesso perdute".
Nel corso del vertice si discuterà anche delle questioni relative al cambiamento climatico: "Ci felicitiamo - ha dichiarato Romano Prodi - per i segnali provenienti dagli Stati Uniti che finalmente prendono atto del problema del cambiamento climatico e dimostrano buona volontà".
"Siamo pronti - ha aggiunto - a dar prova di flessibilità costruttiva e trovare soluzioni" che però "vanno ricercate nell'ambito del quadro fissato dal protocollo di Kyoto".
L'Unione Europea rimane infatti "convinta che la ratifica del protocollo sia la soluzione migliore e siamo qui decisi a rendere operativi e a rispettare gli impegni assunti".
"Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile - ha affermato il presidente della Commissione Europea - ci siamo fissati degli obbiettivi ambiziosi: quello che abbiamo fatto in ambito economico e sociale va fatto anche per l'ambiente".
La pace e la democrazia nei Balcani, la cooperazione in Medio Oriente, saranno gli altri punti all'ordine del giorno. .
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