"Energie dolci"

Questo incontro che ha un evidente carattere seminariale non voleva essere un'adunata oceanica e come vedete non lo è l'incontro come sapete sul tema i conti sbagliati del piano energetico nazionale proposte per una gestione delle energie del territorio e dell'ambiente
Promosso dal comitato scientifico della Legambiente dell'Arci e dal Comitato nazionale per il controllo delle delle scelte energetiche
Io inviterei alla presidenza i relatori in primo luogo e ringrazierei per la loro presenza
Le associazioni che hanno aderito a questi contro Arturo Osio segretario nazionale del WWF Fabrizio Giovenale vicepresidente di Italia Nostra
Andrea Torelli responsabile di energie dolci ringrazia inoltre finalmente il ministro Pandolfi per la sulla presenza il presidente Colombo
Il ministro De Michelis che aveva assicurato la sua presenza ci ha inviato un telegramma in cui come si scusa per essere impossibilitato avvenire formula cordiali auguri per l'insuccesso della nostra iniziativa c'è in sala il dottor briganti che rappresenta il ministro
Ringrazio inoltre Gianfranco Borghini responsabile della commissione industria del Partito Comunista Italiano per avrei voluto presenziare alla nostra iniziativa che dovevo senz'altro la parola a testa che il primo relatore della mattinata
Credo che non possa sembrare assolutamente un'indebita invasione di campo
Il fatto che un'associazione ambientalista la lega per l'ambiente dell'Arci che si prefigge compiti di difesa tutela e sviluppo delle risorse ambientali
Promuove insieme ad altre associazioni questo incontro
Che intende affrontare e portare la discussione all'attenzione della stampa dell'opinione pubblica e dei legislatori alcuni questioni connesse alle future linee di sviluppo energetico del nostro Paese
Programma questo di cui si avverte l'estrema urgenza e che il ministro competente si appresta a varare
Al contrario e conseguente all'impegno di associazioni ambientaliste questa iniziativa in quanto essa corrisponde ad una generale maturazione da cui non è possibile arretrare
Di quel movimento ambientalista ed ecologico che è andato via via formando sì anche nel nostro Paese nell'esperienza di alcune associazioni e movimenti
Nella coscienza di milioni di cittadini
Ma anche come consapevolezza che appartiene ormai a larghissima i settori di intellettualità scientifica di amministratori pubblici e privati
Del fatto che le risorse ambientali costituiscono non solo parte inalienabile delle più generali risorse economiche di una nazione
Ma anche che la loro distruzione comporta conseguentemente un costo economico talvolta pesantissimo di cui occorre tenere conto e che va coscientemente computato
Ma questa maturazione ha proceduto oltre superando ogni concezione della difesa ambientale come operazione meramente conservazione mista e in quest'ottica inevitabilmente destinata a soccombere
Per arrivare invece ad indagare correttamente i nessi fra utilizzo razionale delle risorse
Chico complessivo delle merci non solo fissate nel loro valore di scambio ma esaminate per la loro complessivo utilità sociale e modelli di sviluppo
Non sembrano questo aver sempre compreso
Alcuni organi di informazione anche quando fanno vanto della loro modernità preferendo accontentarsi dell'immagine di comodo di uno spensierato movimento verde composto di cicloturisti ma corvi ottici a cui sarebbero del tutto sconosciuti i duri problemi che il mantenersi nel gruppo dei Paesi civili comporta
Non serve pare che uffici studi più che accreditati facenti parte dei massimi organismi internazionali indichino la questione ambiente come il punto reale intorno a cui si gioca la scommessa più importante dei prossimi vent'anni
Questi argomenti sembrano interessanti solo se possono costituire un utile esercizio intellettuale oppure provocare la nascita di qualche nuova ed originale moda con cui colorare le pagine dei rotocalchi per il resto meglio ignorare domande imbarazzanti
Non sembri quindi invece strano che questa preoccupazione ci abbia portato ad incontrarci con terreni che sembrerebbero appartenere ad altri campi e settori di lavoro
Anzi e proprio sulla questione energetica intorno ai problemi di sviluppo energetico
Che il movimento ambientalista ha conosciuto la sua crescita più consapevole incontrandosi con una crisi reale che a partire da alcuni ben noti fatti internazionali che hanno fortemente coinvolto il nostro Paese
E che hanno posto dinanzi agli occhi di tutti e in modo evidente la necessità di imprimere un brusco mutamento di rotta rispetto alle coordinate lungo le quali ci sia per il passato mossi
Ha determinato linee di ricerche inedite portando alla ribalta fonti energetiche nuove e in alcuni casi addirittura consegnate al passato
Ed è la questione energetica oltre che reale struttura del modo di produzione capace di determinare linee di organizzazione industriale sociale
Oltre che di provocare comportamenti collettivi dall'impatto decisivo sulla quantità e qualità delle risorse ambientali
L'incrocio intorno al quale più evidente risulta la possibilità e la necessità di una valutazione secondo un'economia complessiva che tenga conto di tutto il ciclo produzione consumo utilizzo
Del resto da molte parti del mondo politico sindacali industriale
Sono venuti i segni molto forti che testimoniano non solo della presa d'atto della qualità nuova che tutto il problema energetico assunto ma che hanno anche annunciato di voler togliere questa emergenza per modificare profondamente sistemi energetici fondamentalmente basati sullo spreco delle risorse la distruzione dell'ambiente
Ottenendone in cambio maggiore sicurezza affidabilità e risparmio
Di più
Su tutta questa problematica sono al lavoro nel nostro paese una grande quantità di energie intellettuali e scientifiche quasi mai opportunamente utilizzate
Che già hanno prodotto risultati importanti che stentano ad essere tradotti realizzazione per gli sta per gli ostacoli frapposti dalla totale assenza di programmazione energetica ed agli impedimenti costituiti dall'organizzazione degli istituti preposti
I promotori di questo convegno sono ben consapevoli dell'esistenza di un'emergenza energetica
Della gravi inadeguatezza cioè del sistema energetico italiano a fare fronte in modo in prospettiva autonomo alla necessità di crescita dell'economia della società italiana
Ma semplicemente non intendo non intendono subire il ricatto di chi e nell'in primo luogo vorrebbe con ciò coprire le proprie responsabilità aziendali le propina adempienze la propria incapacità a rinnovarsi e a procedere lungo linea all'altezza della situazione sventolando la realtà di blackout
Dovuti in primo luogo come è risultato evidente al mancato adempimento di misure pure previste per legge e la cattiva gestione del proprio patrimonio aziendale
Siamo al contrario convinti che cospicui investimenti debbano essere destinati a questo settore
E che da esso possa trarre giovamento tutto il Paese innanzitutto attraverso un profondo rinnovamento tecnologico prodotto di uno sforzo nazionale e capace di fornire estese possibilità di occupazione e sviluppo non ci poniamo quindi e si ha detto una volta per tutte e con chiarezza nel campo di coloro seppure esistono che predica avrebbero ritorno al passato e la rinuncia standard di vita elevati
Ma su che cosa questo significhi la discussione aperta e certamente non si può sostenere che riguardi ristrette minoranze fuori dal mondo
Ci poniamo al contrario decisamente nel campo di coloro che ritengono che proprio a partire da un diverso uso delle risorse energetiche sia possibile il determinare un'organizzazione sociale di qualità maggiore più equilibrata e perché no anche più democratica e giusta
E francamente non consideriamo questo incontro uno scontro mi si scusi il bisticcio di parole fra più nucleari e antinucleare
Se così fosse forse come qualcuno ha detto potremmo sembrare una squadra di serie C che rincorre il pallone sbagliato facendo confusione a centrocampo mentre la situazione ci ha già messo tutti fuorigioco
Il movimento ambientalista espresse nel suo insieme in modi diversi un'opzione contraria all'uso delle energia nucleare per i ben noti problemi che esso comporta e sui quali non tornerò
Ma molta acqua è passata sotto i ponti dal tempo del tutto nucleare da sessanta mila Mw pochi anni fa immaginati agli attuali sei mila previsti e altre questioni sono venute nel frattempo avanti
Anche se qualche domanda ancora andrebbe fatta
Relativa per esempio la situazione del Garigliano dove la centrale fa letteralmente acqua
Per esempio vista la recente inondazione che hanno subito le vasche di stoccaggio con conseguente trasporto di materiale radioattivo nel letto del fiume cosa peraltro poco nota all'opinione pubblica
O all'ormai famoso ingranaggio di Caorso che se certamente ha fatto scattare i meccanismi di arresto delle attività ha però anche allungato il già lunghissimo elenco di inefficienze e ritardi e soprattutto di quei conti sul costo del megawatt nucleare
Che nessuno ha mai fatto sul serio e che solo una miope logica aziendale può considerare avulsi e separati dalla contabilità più larga che investe fattori che stanno sotto gli occhi di tutti
O su un piano di emergenza sempre a Caorso sul quale a parte le porte sfondate perché non si trova la chiave varrebbe la pena di sentire il tagliente giudizio della regione Emilia Romagna non ci sembra insomma che passi in avanti rispetto alla conferenza di Venezia sulla sicurezza siano stati fatti e che vada riconfermato nonostante abbastanza maldestri tentativi di replicare con fatti di parte come il recente incontro di di di Firenze promosso dall'ENEL
Il giudizio largamente insufficiente che fu dato allora
A Venezia da un arco assai ampio di forze che andavano ben al di là del così detto schieramento anti nucleare per coinvolgere forze politiche e sindacali enti locali lavoratori intellettuali tecnici e scientifici
Anche accogliendo le tesi che subordinano la possibilità nucleare ad una forte trasformazione tecnologica industriale del nostro Paese
Capace di portarlo all'altezza di padroneggiare tecnologie di così grandi rischio impatto non ci pare proprio di poter constatare qualificati passi in avanti
Ancora una volta i recenti blackout hanno solo impietosamente puntato il dito sulle inefficienze dell'Ente nazionale per l'energia elettrica
Ma per tornare invece a quell'emergenza energetica sui tour su cui tutti concordiamo anche qui si tratta di intendersi intendersi innanzitutto sul fatto se pur avendo consapevolezza piena che un augurabile crescita economica e sociale del nostro Paese
Comporta un'adeguata dinamica dell'offerta energetica non sia possibile immaginare un rapporto diverso fra sviluppo economico e sociale e trasformazione del sistema energetico
Significa questo per esempio assumere la necessità di un contenimento dei consumi energetici e di un uso appropriato è finalizzato delle diverse fonti non come una specie di maledizione che minaccia allo stesso modo industrie casalinghe
Facendo immaginare oscuri scenari di povertà e di ritorno la forza lavoro animale ma come necessità provocata certamente da fattori internazionali da cause remote e prossime ma anche dovuta ad un cinquantennio di uso sconsiderato ed antinazionale
Oltre che profondamente ingiusto delle risorse energetiche
La domanda che ci poniamo è insomma Cuesta è stato veramente questo lungo periodo di energia a basso prezzo e trattata come se fossi inesauribile un fatto di razionalità scientifica economica e sociale
A essa veramente prodotto le forme più alte e desiderabili di organizzazione civile dal punto di vista dell'ambiente e della sicurezza dei cittadini ma anche da molti altri punti di vista certamente no
A chi ci accusa di dimenticarci della razionalità scientifica di farci fautori di chissà quale ritorno al francescanesimo vorremmo chiedere quale razionalità ci sia nel bruciare Pretto petrolio a mille trecento gradi per ottenere i sessanta gradi dello scaldabagno di casa nostra
Altro che campagne per il risparmio fatte con i consigli su qual è l'angolo buono per mettere il frigorifero
E altrettanto dissenzienti ci trova naturalmente gli scenari che immagino un futuro tutto nucleare
E non solo per gli immani problemi di sicurezza che qualcuno rimane aperta
Molti sempre nel fronte mi scusi la polemica dei depositari della razionalità scientifica ha scritto
A dare il voto non è successo niente non è morto nessuno
Osservazione piena del buon senso di chi fa i conti con il realismo quotidiano e non si fa distrarre dei sogni
Peccato che nessuno abbia mai sostenuto che gli ATO mi hanno la capacità di spaccare la testa alla gente e che sia invece ben noto alla gente agli scienziati che la radioattività lavora l'organismo umano in tutt'altro modo non per questo meno per il per per micio
Ma non sono solo queste le questioni per chi come noi ancora il coraggio di immaginare che sia possibile introdurre modifiche sostanziali modelli di sviluppo
Proprio perché non viziati da un eccesso di realismo che fa scordare cosa c'è oltre l'orto di casa il tutto nucleare solleva proprio obiezione che hanno a che fare con questi stessi modelli di sviluppo
Ma il piano energetico nazionale o meglio quello che fino ad oggi era noto come piano energetico nazionale e che il ministro Pandolfi pare stia ampiamente rimaneggiate andò
Ma che comunque ci pare conservare una sua validità metodologica per lo meno dal punto di vista della discussione non presuppone il tutto nucleare
Anzi introduce rilevanti novità frutto anche dell'acquisizione di nuovi elementi di consapevolezza culturale del problema
Senonché denuncia un'impressionante carenza di strumenti attraverso i quali raggiungere gli obiettivi che pure esso stesso assume
Da qui nasce il nostro dopo documento quello che vi è stato distribuito
Che si presenta forse quasi con un esercizio numerico all'interno di alcuni obiettivi minimi e compatibili
Che non presuppongono drastici cambiamenti grazie ai quali sarebbe probabilmente maggiore probabilmente possibile ottenere risultati di portata assai maggiore
Ma che si prefigge contemporaneamente di criticare sia il modo con cui si pensa di affrontare alcune scelte sia le prospettive di fondo che in un qualche modo emergono certo il piano energetico nazionale assume come dati quantitativi generali obiettivi più bassi rispetto al passato quando consumi assai più alti venivano indicati come frontiere assolutamente in arretrati
E speriamo che non sia per questo motivo per l'incapacità cioè di formulare previsioni corrette che il piano viene definito scorrevole ma che sia questo invece dovuto alla giusta necessità di legare sviluppo energetico e programmazione economica ma anche ma ancora non ci sembra che tutti gli sforzi necessari vengono fatti per porsi l'obiettivo di un governo della domanda come obiettivo prioritario ma altri dopo di me illustreranno questo punto con maggiore chiarezza mi si permetta però di segnalare un punto è stato fatto notare come se si prendono le previsioni che sui consumi energetici
Sono state fatte nel mille novecentosettantatré negli Stati Uniti e si dividono certamente in modo un poco arbitrario coloro che queste previsioni hanno fatto in sostenitori del risparmio a tutti i costi e sostenitori di un forte aumento dell'offerta energetica
Sì riscontro che si riscontra che quella che allora otto anni fa eretti ritenuta l'irresponsabile previsione di una minoranza
Coincide con quella che ha con quelle che oggi sono le previsioni dell'ala diciamo così del forte aumento energetico
Come si vede le distanze si riducono col tempo anche se naturalmente nel frattempo i primi i dolci hanno ulteriormente ridotto le loro previsioni ma a questo punto forse non vale la pena di giurare che hanno torto
Del tutto l'ICI irrisolta appare invece ancora nel piano energetico la questione del nucleare e veramente vorremmo sentire parole di chiarezza
Se infatti il piano energetico nazionale affida al nucleare un ruolo marginale tanto marginale da poter essere secondo noi evitato se sono sì riflessivi fanno i conti in modo più parco se solo si fanno i conti in modo più parco del tutto reticente il documento appare per quanto concerne le prospettive future così da far pensare che visto che non si riconverte niente si voglia fare rientrare dalla finestra ciò che si è fatto uscire dalla porta
E il fatto che il mondo ambientalista non sia viziato da pregiudizi di fondo e da partiti presi contro tutto e contro tutti
Sta forse anche nel fatto che corretta seppure nel piano decisamente eccessiva ci appare la possibilità di fare ricorso al carbone
Ma anche su questa questione occorre intendersi del tutto irrealistica innanzitutto nel piano le dimensioni di questa scelta
Ma soprattutto che cosa si intende fare per l'impatto ambientale di questa fonte che sappiamo poteva essere notevolissimo risultati rilevanti non sono stati ottenuti in questo campo presente dal Giappone
Ma da quel poco che il Piano dice e soprattutto intende voler fare non pare andare in questa direzione
Trapelano piuttosto voci di una sconfortante logica aziendale che vede ancora una volta
Protagonista l'ENEL tesa ad una contabilità interna tutta al ribasso e che non vorrebbe far farsi carico degli inevitabili costi di abbattimento dell'impatto ambientale
Come stupirsi poi se le popolazioni come già sta avvenendo faranno opposizione a Taranto persino il vescovo è sceso in campo contro l'eventuale centrale a carbone
Dove poi strutture stabili di ricerca e di controllo rispetto al carbone di cui nel piano non vi è traccia ma altri aspetti subisce però perplessità e preoccupazioni
E sono questioni che vanno ben oltre le previsioni quantitative ma investono scelte politiche sul modo di fare programmazione energetica di prevenire l'impatto ambientale e sul ruolo che i diversi soggetti istituzionali deve essere affidato
Richiamiamo qui solo due questioni
La prima il diverso rapporto che deve intercorrere fra programmazione nazionale e programmazione regionale
Con un deciso spostamento di incentivi e possibilità operative
A favore di un effettivo decentramento che non mi pare debba essere in contrasto se non a causa di rigidezza e aziendali istituzionali scorrette con una forte capacità di coordinamento di orientamento centralmente esercitata
Fino ad oggi purtroppo anche sforzi rilevanti nel settore del risparmio delle fonti rinnovabili e delle piccole risorse disponibili hanno solo trovato l'ostilità dei commissari governativi la seconda
Un deciso impegno anche legislativo ed istituzionale a favore della protezione ambientale che fine ha fatto il Comitato interministeriale per la protezione dell'ambiente
Cosa si attende a predisporre gli studi per l'applicazione della direttiva europea relativa all'impatto ambientale
Sono questioni di fondo che se vanno ben oltre gli stessi compiti di un piano energetico
Debbono costituire la necessaria cornice e l'indispensabile strumentazione che popola mettere la corretta applicazione degli obiettivi che ci si prefiggono attraverso il consenso e la partecipazione dei cittadini
Per formula
Per formulare proposte quindi oltre che critiche che non ci sembra appartengono al campo dell'oscuramento della ragione abbiamo indetto questo incontro
Che lo si voglia o no il terreno del controllo delle scelte energetiche e oggi oggetto di dibattito anche di scontro soprattutto di enorme interesse da parte di tutti i cittadini
Che piaccia o no la termodinamica e divenuta argomento diffuso e oggetto di conferenze a cui partecipano centinaia di cittadini qualcuno vedrà in tutto ciò un indesiderabile profanazione dei luoghi deputati al sapere e alla decisione
A noi pur consapevoli che occorre evitare un meccanismo che è semplicemente di produzione di conferenze attraverso conferenze come qualcuno ha detto piace vedere in tutto ciò un segno di maturazione della coscienza critica e della consapevolezza di massa
è un apprezzamento va certamente fatto anche al ministro Pandolfi che ha scelto se pur usando qualche volta un po'reaganiana mente dei mass media la strada del confronto e della discussione
O per lo meno ci si confronta per noi che ci collochiamo dentro l'associazione di massa l'Arci
Che si prefigge compiti di trasformazione progresso sociale e che vuole tenere in conto anche le norme spinte sensibilità popolare che sul terreno delle scelte energetiche si manifesta
Talvolta anche tramite i comportamenti il senso comune che certamente non tengono conto fino in fondo di tutte le misure le compatibilità ma che indicano una forte disponibilità al cambiamento rinnovamento questo è certamente un obiettivo importante
Introduzione nel merito della riforma fatta americana vorrei sottolineare che questo incontro
Questi è frutto di una suggestione di un suggerimento che il presidente Pertini in realtà ci fece in un incontro che avremo qualche tempo fa consigliando ci di organizzare questo seminario che consentisse un confronto meno a sfondo e più di merito più approfondito
Sulle questioni che stiamo affrontando
Vorrei ringraziare lo vedo in sala Sergio Ferrari responsabile del Gruppo Energia del PSI per la sua presenza
Dal senz'altro la parola al primo relatore Paolo Degli Espinosa che come sapete proporrà una lettura critica del programma energetico nazionale
Un po'gli offesi
Dunque abbiamo fatto una lettura critica di questo piano energetico penso che bisogna dare subito
La che le categorie di giudizio di questa lettura critica noi siamo organizzazioni interni al movimento i lavoratori e alla tradizione operaia
E quindi abbiamo un'impostazione responsabile nei confronti di problemi dell'occupazione e nei problemi anche della necessità che ci sia una certa continuità nella produzione non partiamo insomma da modelli astratti da da da una da un estetismo energetico che non ha alcuna possibilità di calarsi nella realtà ma facciamo delle proposte di cambiamento che sono realizzabili a partire dalla realtà attuale
Noi pensiamo che l'aspetto sanitario ambientale la questione del controllo sociale cioè la questione di trovare soluzioni adatte alle attuali esigenze della società
è una questione che può trovare soluzione oggi cioè nel senso che la maturità della crisi del modello di sviluppo in atto
Permette di cercare delle soluzioni che sono realmente praticabili e che corrispondono a queste esigenze sanitarie ambientali e di controllo sociale in questo diciamo sta la maturità della crisi
E anche per questo che anche se abbiamo un'ispirazione diversa da quella che guida il piano energetico
Noi abbiamo accettato il terreno del piano proprio perché accettiamo la concretezza dei problemi dei prossimi anni
E per questi stessi motivi noi chiediamo che questo non sia soltanto un dibattito un confronto di opinioni ma chiediamo che i rappresentanti dei partiti che sono presenti e soprattutto i rappresentanti dei partiti del movimento operaio
Tengano conto di questo degli orientamenti che noi proponiamo e li tengono conto nella pratica del dibattito parlamentare nel dibattito sul piano energetico chiediamo che anche il governo ovviamente tenga conto di quello che diciamo
Noi in questo lavoro che abbiamo fatto per i motivi che ho detto non proponiamo un rovesciamento della situazione energetica in atto
Abbiamo fatto questa scelta perché riteniamo più efficace sostanzialmente una proposta che si innesta in una realtà che è una proposta di rovesciamento ma diciamo con molta chiarezza che se se si realizza una importante profonda svolta politica si potrebbe fare molto di più per il cambiamento energetico di quello che noi proponiamo quindi in sostanza noi riteniamo di aver fu di fare una proposta
Che che che entra in un in un dibattito in uno scontro diciamo
Con orientamenti governativi in atto e che morde immediatamente non è certamente quello che noi abbiamo proposto il massimo di quello che si potrebbe fare in questo Paese
Entriamo dunque in argomento cominciamo subito dalla prima pagina visto che si tratta di una lettura critica del piano energetico leggiamo la prima pagina
Si parla ovviamente della crisi del settantatré perché l'Italia ha scoperto il problema dell'orgia nel mille novecentosettantatré o anche direi con qualche ritardo forse qualche mese e qualche anno dopo
Nel settantatré loro perché ha quadruplicato i prezzi del petrolio e poi c'ho stati altri aumenti ora questo è un fatto molto importante da cui bisogna partire e bisogna subito domandarsi se questa qua duplicazione dei prezzi del petrolio
Che seguiva un periodo ordigni decine di anni in cui il petrolio è costato Sempre un dollaro e mezzo due dollari a barile insomma e improvvisamente è passato a undici dodici
Dollari a barile se questo fatto deve essere considerato come una specie di episodio della mercato internazionale un episodio in cui dei produttori diciamo aumentano il costo della loro merce bisogna quindi così cambiare prodotti bisogna bisogna cambiare i propri orientamenti perché questa merce diventa troppo caro troppo cara oppure se questi aumenti sono stati la la evidenza di una crisi che era presente già da prima
Non è non c'è dubbio che la risposta storicamente giusta e la prima non c'è dubbio la seconda non c'è dubbio voglio dire
Che la crisi la crisi era in atto fin dalla fine degli anni sessanta e soprattutto era già esplosa all'inizio degli anni settanta
Quando c'è stata per esempio la dichiarazione di incompatibilità del dollaro da parte degli americani
E quando la bilancia commerciale americana per la prima volta nel mille novecentosettanta è andata in passivo
Cioè quando praticamente l'esportazione americana di merci ad alta tecnologia non compensava più la la la la loro la il disavanzo il deficit nella Bassa e media tecnologia è in questa situazione in cui l'inflazione è stata determinata al di fuori della questione energetica
Che si è innestata la giusta azione dell'OPEC per per per fare fronte a questa inflazione in rivalorizzare il solo la sua produzione ma va anche detto con molta chiarezza che questa valorizzazione del petrolio ha dato un segnale molto saranno a tutto il mondo lo diceva poco fa
Testa perché questo discorso di sviluppo che era andata avanti fino a quel momento
Basato su questo petrolio a un dollaro e mezzo al barile era uno sviluppo distorto perché era basato sulla distruzione di una una ricchezza Chini di chimica organica non rinnovabile
Imitata seppure poi non così non così ristretta come alcuni catastrofisti dicono ma insomma comunque limitata
E quindi su questi due dollari al barile era stata realizzata una economia mondiale dello spreco energetico e non c'è dubbio che la politica di prezzo dell'OPA e Cat
A diciamo dato un segnale di arresto a una politica di spreco energetico
Diciamo così sia realizzati di una in America ad esempio si consumano otto tonnellate di petrolio per abitante per anno otto tonnellate di petrolio nei Paesi in Europa se ne consumano Dual mezzo PRAE quattro secondo i Paesi
Mentre i Paesi del Sud del mondo ne consumano zero due o zero tre ditte di tonnellate di petrolio all'anno per persona è chiaro che è da qui che bisogna partire bisogna partire dalla riforma di un sistema basato sullo spreco dell'energia
E questo è il punto da cui deve partire questo Paese anche di fronte alla realtà degli aumenti
Che per noi sono una grossa fonte difficoltà perché è noto che gli aumenti decine di parenti ultimamente ci costeranno cinque mila miliardi di più all'anno
Il problema però non si deve affrontare quindi a partire dalla sostituzione delle fonti non bisogna dire il problema non si riduce a dire che siccome il petrolio è diventato caro
Invece che il petrolio né nostre centrali metteremo Carbone o un ragno il problema
è di andare a fondo in questa questione di modello industriale e di consumo gli odi civili basato sullo spreco
Quindi si tratta di fare un discorso che sia basato sul controllo della domanda
Noi sosteniamo invece che questo piano energetico è principalmente un piano di offerta di fonti energetiche
Un piano sostanzialmente che di fronte all'aumento alle difficoltà aree relativa all'approvvigionamento del petrolio propone delle fonti diverse propone sostanzialmente di offrire si propone di offrire di rendere disponibile il soprattutto il carbone e il nucleare e anche un aumento e sembra molto giusto del dell'approvvigionamento di metano
Ovviamente il piano
Diciamo chi ha scritto che ha fatto questo piano ascoltato molto i dibattiti sul risparmio energetico ha letto il rapporto sano giuro sul concetto di disaccoppiamento tra sviluppo ed Energia
E quindi di discorsi di questo genere nel piano ce ne sono molti
E anche c'è anche la citazione del rapporto sano giuro
Ma quando poi si va agli obiettivi concreti
E agli strumenti di pianificazione si resta nel generico cioè si dicono ho molte frasi molte cose che sono anche condivisibili ma di cui poi non si danno i singoli obiettivi i singoli strumenti di attuazione
E i tempi di attuazione
Le cose più precise che sono presenti nel piano sono invece le nuove centrali o due mila Mw
Che che di nuovo appunto hanno molto poco hanno di nuovo soltanto che invece di essere centrale due mila megawatt che vanno a petrolio saranno centrali sempre da due mila Mw che bruceranno Carbone oppure uranio
Faccio dei riferimenti precisi il primo riguarda la questione dell'OPEC campi a pagina diciannove del documento per esempio si parla del documento vita if dell'opera ma questo documento sembra che sia stato letto soltanto nella parte
Della fissazione dei prezzi
Il documento di tariffe propone un un un livello di dialogo con i Paesi industrializzati
Che Alitalia dovrebbe interessare direttamente perché uno è il paese più importatore di di combustibili OPEC del mondo insieme con il Giappone
E invece in questa pagina si parla soltanto del meccanismo di fissazione dei prezzi quindi sostanzialmente va avanti una politica di bilateralismo piuttosto commerciale
E il problema posto posto anche in termini proprio realistici all'Italia da questa condizione di dipendenza dallo perché viene affrontato soltanto in termini sostituzione con nucleare e Carbone
Secondo punto guardiamo la tabella pagina sessantadue che evade una tabella fondamentale di questo di questo lavoro in questa tabella si gioca molto sul problema delle tendenze e degli obiettivi
Sì afferma per esempio che esiste una tendenza a consumare nel mille novecentonovanta duecentoventi Mega TEP di petrolio ora non è spiegato su che cosa è basata questa tendenza
Mattioli dopo di me e approfondirà questo punto ma io le voglio fare semplicemente una questione politica
Come si fa ad affermare che c'è una tendenza spontanea in questo senso il prolungamento per esempio della tendenza settantatré settantanove non porta a questo tipo di non porta a questo tipo di di di traguardo
Noi riteniamo che essendoci appunto una forte tendenza di mercato
A fare costare di più le energie a diciamo perché costerà tutta gara ovviamente costerà caro il petrolio costerà caro al metano costerà caro il nucleare e costerà tutto molto caro
Il ci sarà una risposta di mercato ovviamente una risposta di mercato che che va in un senso di restringimento dei consumi c'è una tendenza c'è una crisi mondiale dello sviluppo come si fa a sostenere che c'è una tendenza spontanea per il duecentoventi
è chiaro che con che con questo giochetto poi è facile introdurre un obiettivo diventi nega tempo e di risparmio che io considero molto rispettabile cioè non ho niente da dire non abbiamo nulla da dire su sul concetto di un risparmio di venti mega Peppa all'anno per il mille novecentonovanta
Ma il punto è che non è giusto partire al duecento venti
E sarebbe molto facile allora dire duecentoventi a tendenza spontanea al se nel novanta arriviamo a duecento abbiamo avuto successo sostanzialmente non siamo d'accordo su questo
Chi parlerà dopo di me dimostrerà come N come la tendenza spontanea è piuttosto un verso circa centonovanta megaTEP di petrolio
Nel mille novecentonovanta e come è possibile con interventi appropriati di risparmio stare sotto centottanta megaTEP nel mille novecentonovanta
Quindi noi critichiamo la spessa ipotesi tendenza spontanea
Chiediamo che siccome stiamo ragionando su discorsi elasticità su discorsi molto generali e anche noi nel nostro lavoro ci basiamo su un discorso molto aggregato
Bisogna e tempo ormai per un Paese serio di passare da lena Lisi aggregate alle analisi disaggregate noi chiediamo al governo che fornisca che fornisca analisi disaggregate delle tendenze dei diversi settori e non soltanto delle fasce di alta media e bassa temperatura ma vogliamo sapere qual è la pendenza di consumo non so della chimica a qual è la pendenza di consumo della del della della settore automobilistico qual è la pendenza di consumo della metallurgia
Qual è la tendenza di consumo della della chimica fine e così via
E con lo stesso vale per gli usi civili non non non non è le analisi aggregate con lei per fasce di temperatura media bassa e alta sono o diciamo sono un non sono uno strumento operativo non sono strumento di programmazione
E chiediamo che ci sia anche una disaggregazione per regioni finché noi non avremmo diciamo una disaggregazione per settori per settori produttivi e per settori di consumo perché i produttori sono produttività odio industriali sono cioè un per settori di consumi industriali per settore di consumi civili e per settori di consumi di servizi come i trasporti
E quindi non faremo informa disaggregata un discorso di tendenza e poi un discorso di intervento diciamo il discorso non sarà mai concreto
Noi vogliamo questo perché questo è uno strumento di intervento nel senso del risparmio
E vogliamo che ci sia una disaggregazione e riaggregazione di livello regionale come strumento di programmazione a livello regionale
Che poi questo sia un piano di Offerta un piano cioè che sostanzialmente è un programma in cui prevale il concetto di acquistò dell'Energia lo si vede dalla mancanza di strumenti di pianificazione reale
E su questo anche sul problema della pianificazione adesso è tempo di fare chiarezza prendiamo per esempio le pagine del documento dalla pagina sette alla pagina quattordici
Dove si parla del problema dell'industria degli odi civili ed è il problema dei trasporti
Nella nel capitolo sull'industria si dice che scendono i consumi specifici e io credo che sia vero perché appunto siccome l'energia costa più cara è normale che il mercato reagisca
Nel senso che i consumi che si cercano soluzioni che a parità di produzione sono meno costosa
Io domando è sufficiente la tendenza di mercato certamente no il governo risponde con un discorso di agevolazioni finanziarie di informazione di assistenza tecnica
Io ritengo che questi strumenti questo questo tipo di incentivazione non è sufficiente
Perché questo tipo di incentivazione è efficace soltanto sulle situazioni nelle quali prima di tutto esiste
Una incidenza della del costo dell'energia dello sul prodotto molto forte
E secondo in cui esiste una capacità imprenditoriale che permette di affrontare diciamo le difficoltà del cambiamento
Io ritengo quindi che il un discorso di incentivi di informazioni di assistenza tecnica produrrà non produrrà quegli affetti di carattere piuttosto radicale che sono necessarie
Quando poi si parla del settore degli usi civili
Si parla di interventi strutturali per modificare la domanda cioè si parla dell'esigenza di interventi strutturali per modificare la domanda e mi sembra giusto questo degli interventi strutturali
Allora io domando ancora agli incentivi sono una sono uno strumento sufficiente per una politica di intervento strutturale sulla domanda
Questo A pagina undici si parla di standard di efficienza energetica per gli edifici perché non si fa questo discorso anche per l'industria
Ecco a proposito per esempio di Pianosa i sudditi del della del lavoro del rapporto sale su io c'ho qui davanti la pagina quarantadue bis del rapporto Sergiu dove si dice con molta chiarezza che i singoli agenti e cioè sia le famiglie che le singole industriali non sono o non sono diciamo sufficienti loro capacità di decisione non è sufficiente di per sé per attuare o un cambiamento energetico come quello che richiede la collettività e allora il discorso di pianificazione implica un intervento di tipo forte cioè un intervento in cui i diversi livelli dello Stato
Crea un quadro basato su standard e crea un un quadro in cui i consumi privati vengono fatti rientrare è un discorso di incentivi non basta
Su questa base bisogna produrre una diversa politica nei confronti degli enti locali
Diciamolo francamente che l'impostazione di questo piano energetico è un'impostazione centralistica
Non si affronta il problema del rapporto tra tra quadro generale cioè tra pianificazione generale
E il problema del decentramento
Non lo si affronta perché la legislazione pareggio base cioè la trecentottantadue
E il decreto sei uno sei non danno le regioni forti strumenti di programmazione energetica e io vorrei ricordare al ministro Pandolfi che in una che in un recente
Dibattito che lui a vuoto con il comitato di coordinamento interregionale
In cui il ministro ha fatto ha fatto una lista diciamo degli delle possibilità di intervento che le Regioni hanno ne è venuto fuori un discorso di spigolature tant'è vero che il presidente della Regione Liguria ha domandato se stessa ha domandato se si stava al Carnevale
Ha domandato sostanzialmente se si riteneva che con questa fila di spigolature una Regione è in grado di fare una politica di programmazione territoriale
Questo discorso non è affrontato a fondo e quello che io dico vale anche per la politica del CNEN voglio dire con molta chiarezza che i comitati regionali misti regione CNEN ENEL
Per come si sviluppano in concreto sembrano dare la precedenza al problema della collocazione dei reattori
Cioè più che essere degli strumenti diciamo che per poi il governo affida alle regioni il il la funzione di soggetti da programmazione energetica
Sembrano degli strumenti di tipo nuovo aggiornato
Per o per un rapporto un preventiva un rapporto gli hai privilegiato con le regioni che accetterebbe di reattori infatti viene data una forte precedenza per esempio la Regione Puglia ed è la regione che si è dichiarata disponibile ad accettare i ad accettare i reattori
Quindi io invece ritengo che per fare una programmazione energetica adatta al territorio come richiedono
E la lega ambiente il comitato di controllo scelte energetiche c'è un problema di legislazione e di capacità di intervento degli enti territoriali e prima di tutto della regione
Nel piano sempre a livello di strumentazione manca un discorso di riforma dei grandi enti energetici
Con estrema franchezza vorrei dire questo che oggi gli agenti principali nel campo dell'energia sono i grandi enti manca un forte centro di guida a livello nazionale
I dibattiti la dodicesima Commissione hanno dato luogo a degli orientamenti generici che non sono stati tradotti
In causata i prodotti in decisioni operative
Esiste soltanto un problema di potenziamento di una direzione del ministero dell'industria
E certamente non non si vorrà sostenere che è una direzione del ministero dell'industria è in grado di essere il centro di guida che superi la logica aziendale di grandi enti enti come l'ENEL
E come l'ENEL e come l'ENI diciamo e anche le tendenze del CNEN di cui Di Rocco
Dirò poi
Si spiega quindi che enti come l'ENI per esempio prendiamo Leni legni è un un un ente che aveva a suo tempo al tempo di Mattei ha svolto un ruolo di punta nella nella nel campo internazionale ha rotto gli equilibri delle multinazionali
Ha svolto un una politica di rapporti nuovi con i paesi in via di sviluppo oggi l'ENI non ha questa non ha assolutamente questo questo questo piglio vorrei citare delle cifre
Per esempio in Italia l'Italia in questo momento grande grande importatore di petrolio l'Italia solo il venticinque per cento del petrolio importato dall'Italia è trattato direttamente con i produttori
Circa il settantacinque per cento è trattato attraverso la mediazione varie tipi di mediazioni multinazionali Rotterdam eccetera
Venezia uno può pensare che però che tutto il mondo sia così non è vero affatto ci sono tre Paesi no tre Paesi anche essi Paesi latini la Francia la Spagna e la Grecia che hanno una quota trattata direttamente che va dal quaranta per cento al cinquantacinque per cento quindi l'Italia diciamo è un Paese che diciamo ricorre alla mediazione più via più di altri paesi
Questi dati o qui disponibili la documentazione diciamo che che sta dietro a questi dati
Per quanto riguarda l'ENEL
è è ormai in mano una frase comune che diciamo la riforma dell'ENEL una potenziale fonte energetica per l'Italia
Eh sì
Perché effettivamente basta andare a guardare la differenza che c'è
Tra gli impianti che possiede lei nel e gli impianti che c'ha inefficienza in particolare quando è il momento che la punta energetica e si capisce che è una riorganizzazione dell'ENEL
Una migliore connessione del Paese una migliore
Una migliore e temporizzazione delle delle manutenzioni degli impianti ci permetterebbe di affrontare molti problemi impiantistici ma c'è un'altra cosa da dire sull'ENEL che ha una struttura centralistica
Cioè che l'ENEL non è organizzata per regioni che perché non c'è un potere regionale dell'ENEL capace di diventare intorno qualche ora della regione
E quindi diciamo da tutto ciò in c'è un quadro centralistico e un quadro poco favorevole all'utilizzo delle capacità delle municipalizzate
E anche delle capacità degli autoproduttori io su questo faccio una domanda precisa al governo e vuole sapere
Che intenzioni ci sono sul pagamento del chilowattora elettrico ritirato dall'ENEL da dalle eccedenze degli autoproduttori delle municipalizzate
Perché è evidente che il costo di questo kilowattora è quello che che dirà se gli autoproduttori municipalizzate avranno convenienza o no a utilizzare impianti di produzione elettrica diciamo anche al di là delle loro necessità restituendo diciamo dando kWh all'ENEL per la Rete nazionale
Per quanto riguarda il CNEN
Per quanto riguarda il cane a me il cane mi sembra orientato verso un discorso di agenzia verso un discorso diciamo di finanziamento sia sia pure razionalizzato nei confronti dell'industria
E non mi sembra che ci sia la scelta di utilizzare la ricerca energetica come invece c'è bisogno in questo Paese come strumento di riconnessione del rapporto tra produzione
Tra produzione e territorio e tra energia e territorio cioè il questo dovrebbe servire a ricerche energetica a una riqualificazione dell'industria accerto ma per per fare soluzioni adatti al territorio
E non per finanziare soprattutto lo sforzo nucleare dell'industria che tra l'altro uno sforzo diciamo che a un che ha un campo di respiro che è di per sé molto limitato
Per quanto riguarda un altro esempio diciamo di politica di fonti e la politica del carbone ha già detto testa qualche cosa ma io voglio solo aggiungere che il carbone RIS a differenza del nucleare cioè il carbone
Se fatto male può essere anche peggio del nucleare per cominciare non c'abbiamo nessuna nessuna simpatia preconcetta per il carbone soltanto che il carbone diciamo a davanti a sé un futuro di maggiore malleabilità se uno se uno vuole utilizzare questa malleabilità
Cioè il carbone permette taglie diverse permette soluzioni di caldaia a letto fluido permette discorsi di gassificazione liquefazione permette soluzioni diciamo soluzioni avanzate di del Sol frazione di per togliere l'anidride solforosa ora i fondi eccetera
Cioè permette dello soluzioni abbastanza avanzate che si possono anche accoppiare con una politica del territorio con un discorso di teleriscaldamento e cogenerazione cioè in altre parole
Il carbone
Permette un intervento che noi possiamo chiamare come intervento di transizione se invece il carbone sarà fatto come nella come le cose sono state sempre fatte il carbone sarà tanto cattivo quanto il nucleare
Infine vorrei dire che il il piano energetico non è solo un piano di Offerta un Piano di offerta di fonti ma è un Piano di offerta orientato in senso elettrico insomma a pagina sessantadue si dice che c'è una tendenza di raddoppio della degli degli usi elettrici obbligati in dieci anni
Cioè si passa dal undici virgola quattro mega Peppe elettrici nel settantotto a ventiquattro mega Peppa come tendenza spontanea del novanta io vorrei sapere dove questa tendenza spontanea cioè cos'è che si moltiplicheranno le stufe ed elettriche dei napoletani perché non ci hanno al metano o che cosa oppure l'industria dell'alluminio che cos'è che cosa è che produrrà non non mi si parli dell'automazione perché l'automazione l'automazione diciamo non è un consumatore un consumatore tale da giustificare queste indicazione di tendenza
E nemmeno credo la informatica certo che li informa che consumerà un po'di elettricità ma veramente poca
E allora
Chi chi a chi ha dichiarato con quale su quale base si dice che la tendenza spontanea e verso un raddoppio nel giro di dieci anni
Della della della richiesta elettrica quando nel mille novecentottanta
La richiesta è aumentata del tre virgola uno per cento e forse l'anno prossimo la richiesta aumenterà meno del tre virgola uno per cento queste cose qui rientrano in quel discorso di disaggregazione che io dicevo
Però mi permetto di affermare che dietro a questa volontà di penetrazione da componente elettrica c'è un discorso di volontà di penetrazione del nucleare
Che non è giustificato industrialmente e in nessun altro modo
A pagina centocinquantadue c'è un paradosso direi sul nucleare si dice sostanzialmente così
Sì come in passato abbiamo puntato sul nucleare molto grande molto forte ci siamo assicurati dei grandi diritti di arricchimento
Nella neve negli impianti europei di arricchimento abbiamo fatto anche dei contratti con i russi eccetera eccetera adesso c'abbiamo un sacco di combustibile nucleare e quindi dobbiamo costruire attori perché se no con questo combustibile che cosa ci facciamo quindi sostanzialmente si è scoperta una nuova indicazione fino al nucleare che che prima non c'era che questa costruire attori perché c'abbiamo il combustibile perché abbiamo fatto dei contratti sul combustibile non mi sembra una un argomento molto forte
Argomenti più forti erano stati portati nel passato si trattava degli argomenti d'relativi all'occupazione degli operai elettromeccanici della zona genovese però questo discorso adesso non funziona più nemmeno perché il campo di esportazione di sistemi sistemi energetici italiani e soprattutto il campo dei paesi in via di sviluppo
Questo campo un campo diciamo che solo il tredici per cento del campo mondiale Marella gran parte del campo di esportazione dell'industria italiana
Perché noi diciamo in Europa o in America che cosa possiamo esportare anche per il nucleare possiamo esportare dei componenti
Ci saranno delegare per i reattori nucleari in Francia in Germania in Inghilterra e l'Italia parteciperà e e quale costui RAI diciamo gli scambiatori della Breda Cortiglione prostituta dei trasformatori costruirà dei componenti
Ma certamente l'Italia non costruirà reattori nucleari in Francia o in Germania o in Inghilterra i noli costerà da nessun'altra parte
Perché finora l'Italia non ha mai costruito da nessuna parte altro che componenti o la parte convenzionale
A questo punto bisogna dire che il mercato che ci interessa appunto è il mercato
Che è un mercato in espansione dei paesi in via di sviluppo che è un mercato fondato sull'idroelettrico nel quale c'abbiamo poche attività sul carbone
Sulla tecnologia del petrolio e del metano cioè praticamente con forte espansione futura della componente solare e del vento
Ecco noi diciamo la nostra il nostro ruolo internazionale e anche l'occupazione degli operai genovesi la vediamo legata a questo tipo di tematica
Non gestita a livello puramente commerciale ma gestita a livello di accordi di sviluppo e con una iniziativa internazionale che sia adeguata al problema
Infine vorrei dire della impostazione strategica del piano ha detto Chicco Testa che giustamente che il piano non è un piano iper nucleare e mi sembra vero perché sei mila megawatt nucleari non si possono definire come un piano iper nucleare
Semmai stando alle cifre sarebbe un piano iper Carbone direi
Perché la crescita smisurata è quella del carbone
Però se si va a guardare diciamo qual è la propensione di fondo diciamo del piano
Sembra prevalere una tendenza nucleare ci sono diciamo delle dichiarazioni precise in cui si dice per esempio si dice così
Noi questo piano abbiamo fatto Milano fino al mille novecentonovanta però dopo il mio centonovanta non abbiamo deciso ancora niente però non c'è dubbio che dovrà allargarsi la componente nucleare questo è così dice il testo
E allora viene fuori quei sei mila Mw non ha non hanno poi queste anche comprensibile non hanno una funzione così diciamo di tappare un buco ma hanno la funzione di aprire un discorso che è strategico e misto a scelta strategica però si può misurare fin da oggi e dove si misura nelle scelte di ricerca
Vorrei
Tempo le sopra di filosofia vorrei vorrei misurare le scelte di futuro di questo Paese
In base agli impegni che assume nella ricerca perché la ricerca è proprio l'investimento nel futuro ora noi abbiamo il CNEN con tre mila cinquecento persone che diciamo sta per il novanta novantacinque per cento a occuparsi del nucleare
Vorrei sa di ricerca nucleare abbiamo il raggruppamento Anzaldo che dedica alla ricerca nucleare il sessanta settanta per cento delle suore di ricerca
Vorrei sapere vuole sapere spero che il piano quel piano nazionale di ricerca energetica di cui si parla
Dica quanta gente sta facendo ricerca sul carbone quanta gente dire sta facendo ricerca sulla geotermia quanta gente sta facendo ricerca sul solare
Io ritengo che questa gente sia molto molto meno del nucleare
E che quindi ci sia una propensione strategica per il nucleare e questo spiega anche il fatto che le fonti rinnovabili vengono considerate come una quota marginale e certamente rimarranno sempre marginali se si investe così poco nella ricerca su queste fonti chiudo quindi dicendo in sintesi che noi riteniamo che questo sia un Piano di offerta di fonti energetiche orientato in senso elettrico sostanzialmente con una componente elettrica che deve essere coperta soprattutto da Carbone e dal nucleare aperto verso una prospettiva nucleare reattori provati reattori veloci e opponiamo a questo tipo di impostazione
Un discorso di controllo della domanda di programmazione territoriale
Di di soggettività nella programmazione re la programmazione territoriale energetica di enti come la Regione
Sì un programma basato su fonti di transizione e fonti rinnovabili vedendo il risanamento energetico con un aspetto del risanamento anche del nostro modo di vivere
Il comma indurmi io lo invita la presidenza del vicepresidente è già qui Allawi e do senz'altro la par
Onorevole dell'industria onore Filippo Maria Pandolfi
E da qui o dall'acqua la
Enrico Testa che io avrei una qualche propensione
Dopo poi c'era anche un aggettivo che ometto
Esso i mass media
Vorrei precisare il fatto che io sia qui con grande piacere
Il mio è un dialogo per così dire quadrangolare perché
Devo dialogare col Parlamento e mi spiace di non poter assistere alle ulteriori fasi di questo interessante incontro perché mi devo recare tra poco alla dodicesima Commissione industria a parlare di Crivelli
Dialogo condonata le regioni e con le autorità locali perché se
Qualche merito mi posso
Dare almeno in questa soglia preliminare della mia attività
Quello di Ten
Inter e le regioni e le autorità locali protagonisti piano energetico nazionale
Devo dialogare anche con la gente è tutto qui mi pare inevitabile utilità i mass media
Pallavolo con
Tanto impegno anche
Ora settori qualificati attivi in La Pigna reprobi facciamo così
Occasionale rosso in quanto
Dalla presidenza
Trovo una comunicazione su tutti i fronti io mi auguro di farle
Per quanto riguarda
A parte governativa una certamente qui domicilio ecologismo mistico una specie di cultura Russo via
L'altro
Proprio confronta
Il
La assunzione
Di tutte le variabili che oggi si pongono ad una cultura moderna e democratica
Con USA e le variabili che sono poste dalla società industriale nella quale noi oggi siamo e mi pare di aver
La tragitto dalle cose che allo stanziamento che aveva pure avuto in maniera marginale e prima che di occuparsi di queste cose mi pare di aver colto come una specie di duplice una per
Qui
Vuole adesso io mi sono elencato cinque punti sui quali io vorrei sinteticamente soffermarmi come una contributo incidentale al dibattito il mio è una specie di frammento di un dibattito e e come tale vuole essere il mio breve intervento ho colto cinque punti sia da questo interessante documento presentato dal comitato scientifico della lega per l'ambiente Arcigay dal Comitato nazionale per il controllo delle scelte energetiche
Che ha lo stesso titolo del convegno odierno i conti sbagliati del piano energetico nazionale sia dei due interventi di Enrico Testa e di Paolo degli Espinosa
Dei cinque punti critici su cui si sono soffermati due oratori che mi hanno preceduto sono i seguenti il primo la la contraddittorietà terrà una certa consapevolezza nuova che aleggia nella piano energetico e la sua struttura secondo il problema delle analisi e delle proiezioni che vengono fatte per quanto riguarda il futuro dell'energia fabbisogni offerta nel mille negli anni del decennio degli anni Ottanta terzo
Il tipo i soggetti della pianificazione quarto
Il governo della domanda quinto la politica della offerte cominciamo dal primo punto si nota
Che il piano energetico nazionale rispetto a precedenti edizioni di di tentativi di pianificazione energetica del nostro Paese a una consapevolezza culturale che mancava precedentemente si dice però il piano è tuttavia affetto da continuismo in quanto in maniera un po'inerziale nonostante alcune proclamazioni esorta attive
Sì io li adagia su alcune politiche più tradizionali
E io sono colpito da questa obiezione
Io ho già detto che io non rifaccio villa piano energetico per l'ennesima volta dovendo al contrario in primo luogo mostrare spero di dirlo quasi con un primissimo preconsuntivo il giorno in cui presto andremo in Parlamento discutere il piano energetico nazionale
Mi sto occupando di alcune azioni che Dio non si è mai il segnale concreto di qualche novità anche per l'approccio culturale e politico
Però poi c'è qualche rifacimento testuale io sto compiendo io tengo conto di questo obiezione
Perché non nego che un qualche fondamento essa a e il fatto che io dico un qualche fondamento dal momento che mi trovo dalla parte del piano credo che indichi una mia disponibilità ho imparato anche oggi così importanti sono in una fase di apprendimento anch'io penso dobbiamo fitta di queste cose anche se mi hanno sempre culturalmente interessato ma mi pare che questa sia un'osservazione
Da tenere in conto in in questa fase in cui il piano viene in qualche maniera ripresentato anche con una certa va modificazione di linguaggio ma vorrei dire soprattutto anche attraverso un'accentuazione diversa di alcuni aspetti che se restassero così come potrebbero generare legittimamente la censura che qui è stata mossa
Seconda osservazione
Sì dice il piano è tutto basato su una analisi tendenziale dei fabbisogni complessivi di energia al mille novecentonovanta
Questi dati vengono assunti come dati tendenziali
Si costruisce sopra resta analisi il margine pianificatorio di intervento che dovrebbe orientare le azioni lungo decennio degli anni ottanta
Beh io di piani di un po'per qualche esperienza in tema di intendo perché l'ho fatto uno anche nel mille novecentosettantotto
Beh devo dire che questa è indubbiamente una questione molto controversa
La tendenza di chi fa un piano parlo dei piani macro economici ad esempio ma non è che ci sia poi una differenza sostanziale
Sul piano concettuale su un più scatta un piano macroeconomico e un piano energetico l'attentato come dire ha una propensione naturale è quella di schematizzare il ragionamento in questi termini si assume una data evoluzione tendenziale
Siccome è stata che l'evoluzione tendenziale non è coerente o compatibile con alcuni obiettivi assunti come obiettivi di politica generale di politica economica di politica sociale di modificazione della struttura del Paese
Si indicano gli interventi correttivi e si quantifica l'effetto degli interventi correttivi come differenza tra il dato tendenziale e il dato cosiddetto programmatico
Bene io devo dire francamente che questo ragionamento se funzionerà nell'arco di medio periodo che normalmente è quello di un piano ma quel cono amico
Questo procedimento se funzionali con molte riserve
Diventa un po'temerario quando viene assunto come elemento portante di un ragionamento a dieci anni perché allora è legittima l'obiezione
Che è l'obiettivo il la lo sviluppo tendenziale e della dei diversi fattori ad esempio in questo caso del fabbisogno di energia sia in qualche maniera prefissato ad libitum
Forse anche un però per ora accentuare gli affetti di politiche deboli
In modo che alzando il dato tendenziale possa emergere l'effetto di una politica volontaria e programmatica
Accetto questa critica è già in questa Ahura parlando ad un altro seminario avevo accennato che una delle cose che modificano
Ecco desta proiezione perché in qualche maniera mi ripugna un po'concettualmente
E forse anche sul piano diciamo dalla etica Paul politica
Del beh Degli Espinosa ha aggiunto poi qualche cosa di più preciso
Ha detto che in luogo di una grande proiezione aggregata bisogna desse mai sostanziale il discorso con delle analisi proiettile Pisa aggregate
Beh qui abbiamo qualche cosa è stato fatto
Ci sono degli studi anche dal credendo che sono stati fatti qualche tempo fa vanno rivisti
Abbiamo anche alcuni i dati che sono stati elaborati dai miei così via
E certe il problema non è indifferente sapere ad esempio per quanto riguarda il fabbisogno che cosa accadrà e forse li si può anche dire tendenzialmente lasciando le cose come sono cambiandole per settori critici come la siderurgia ad esempio e io non posso dissociare in questi giorni in cui mi occupo di sedurre Gia anche con la difficile battaglia a livello comunitario per il sostegno di un settore che ritengo comunque vitale per il Paese
Dall'impegno di vedere le implicazioni che derivano dalla politica energetica rispetto all'avvenire della siderurgia ecco perché accolgo l'invito a questa disaggregazione anche se non posso assumere l'impegno che tutto questo avvenga un po'taumaturgica mentre nella stesura adesso immediata e tu curativo una piano che verrà presto e introdotto nelle sedi opportune di dibattito si assume anche mi pare questo un ragionamento importante che la disaggregazione deve avvenire non soltanto ad esempio per settori di utilizzatori di energia a livello industriale ma anche attraverso una disarticolazione territoriale per una delle regioni
Beh io qui devo dire francamente che
Io ho parlato le regioni in termini chiari e ho detto che ogni Regione deve ogni Regione deve darsi il suo piano e deve cominciare da lavorarci un suo bilancio attuale
Della delle proprie dei propri fabbisogni e della propria offerta di energia
Le Regioni cominciano a inoltrarsi in questo territorio consentito ad esempio la Regione Lombardia che ha quantificato il deficit nella proprio territorio tratta bisogni che a richiesta domanda di energia e offerta di energia sul suo territorio questo ragionamento è stato assunto tra le variabili di base
E per quanto riguarda l'elaborazione del piano regionale di sviluppo ebbene io ritengo che questo discorso debba essere l'avvocato è moltiplicato anche se mi pare un po'contraddittorio che lo schema rigido debba essere tutto contenuto nel piano energetico nazionale occorre avere poi una certa modularità per quanto riguarda poi l'autonomia delle decisioni delle regioni sia pure dentro il grande quadro di una analisi energetica nazionale terzo motivo di rilievo sulla piano energetico nazionale e il tipo di pianificazione
Si assume che il tipo di pianificazione sia debole
Sia per quanto riguarda gli strumenti che sono messi in opera ad esempio lo strumento degli incentivi
Sia per quanto riguarda i soggetti ancora un piano viziato da centralismo beh qui meglio Spinosa ha citato un mio incontro per la verità ne ho fatti due in una settimana con i presidenti delle Regioni a Palazzo Chigi
De ma ha citato una osservazione che è stata fatta quando io ho descritto la mappa degli attuali poteri regionali
Perché quando io nella seconda parte del mio intervento
Ho elencato quale secondo me deve essere la mappa dei futuri potere regionali discusso cambiato
E devo dire che io l'ho avuto una soddisfazione così molto modesta che avendo pensato di fare ricorso a quattro cinque esperti come mi era stato detto delle regioni
Per concorrere agli emendamenti che la Camera dovrà poi elaborare al disegno di legge ex seicentocinquantacinque viste al Senato io mi sono trovato dal mio ministero alle quattro pomeriggio non da quattro cinque persone ma mi sono trovato tante persone quante erano le ragioni
E io non ho seguito tutti i lavori però i risultati che mi sono stati portati ieri sera tardi sono che le Regioni hanno preso molto sul serio questo impegno e si è arrivati ad un accordo già per tre quarti degli emendamenti che devono essere introdotti tris sostanzialmente indicano una precisa definizione del ruolo delle regioni
Su un testo fondamentale che e quello che implica da un lato una politica di consumi energetici ed all'atto dall'altro lato una politica nuova di offerta del regia per quanto riguarda ad esempio le fonti rinnovabili
E altre e indicazioni che mescolate al consumo energetico dando una valenza differenti a tutto il piano
Nello punto moltissimo sulla carta delle regioni del resto abbastanza noto che una parte notevole del mio tempo io la spendo direttamente sul campo con le regioni con le autorità locali perché è un confronto da dal quale non ci si può assolutamente sottrarre non per ragioni di opportunismo pratico per avere una vocalizzazione od altro ma perché l'unica maniera
Di gestire con progettualmente una qualunque strategia energetica nel paese quindi non sono Spillo spigolature come è stato detto
Quelle a cui pensiamo ereditiamo spigolature ma dalle spigolature vogliamo arrivare a qualche cosa che rappresenti se mai una specie di fertile campo con della messe abbondante per quanto riguarda i poteri regionali c'è poi la questione degli enti energetici
Mi rendo conto noi non abbiamo una struttura della pubblica amministrazione in generale dei poteri centrali dello Stato che si adatti perfettamente ad una nuova cultura di un piano energetico nazionale
Io qui sarò molto obiettivo realistico io ho sempre insistito sul problema della pubblica amministrazione come uno dei dati più drammatici dell'attuale situazione del Paese certo ciascuno potrebbe fare qui analisi attribuzioni di responsabilità
Di un certo la coscienza molto turbata dallo stato attuale della pubblica amministrazione in Italia
Però anche qui
Io sono obbligato a seguire la regola Dio a riformare mentre allo stesso tempo in cui avvii o qualche cosa
Perché se dovessi mettere tutto in una sequenza temporale
Che obbedisce all'o sistema della sequenza logica probabilmente arriveremo a metà del mille novecento del decennio degli anni ottanta senza avere lavorato nulla ho fatto nulla in qualunque direzione si pensi di andare vengo alla quarta osservazione che fatto sul piano il governo della domanda che sarebbe molto debole nel piano energetico nazionale
Accetto l'obiezione nella misura in cui esiste una dura politica della offerta esistono alcune schematizzazione i eccessive per quanto riguarda e le proiezioni al mille novecentonovanta
E le azioni conseguenti per far fronte in termini di offerta ha un fabbisogno che e viene stimato alla fine del decennio
Però devo dire che qualche cautela va introdotta nell'affermazione che manca uno governo delle domande
E io mi sono guardato i dati del rapporto se risulta mi rendo conto che è essenziale apprendere più strutturale il processo già avvenuto in parte spontaneamente di disaccoppiamento tra energia e sviluppo
Però vorrei far presente che il nostro Paese ha margini minori dagli altri
Gli Stati Uniti hanno margini molto più forti essendo gli usi impropri dell'energia elettrica stimati intorno al trenta per cento e forse anche in altri paesi che non sono soltanto gli Stati Uniti
Ed essendo al contrario come risulta da un interessante studio dell'ENI luci impropri deve getta nell'eternità del lettera del nostro Paese essenzialmente usi termici
Dell'ordine del dieci per cento o poco più quindi non abbiamo un margine così ampio come altri paesi vorrei aggiungere un'altra nota di cautela
Abbiamo bisogno per un politica della domanda
Di politiche che in buona parte sono di carattere strutturale non si tratta cioè semplicemente di modificare tecnologie industriali o anche domestiche è per realizzare una risparmio energetico
Ma si tratta anche di alcune scelte sulla struttura complessiva dell'apparato produttivo del Paese mi riferisco ad esempio a settori ad alta intensità di consumo di energia come settori
Che utilizzano processi elettroliti Cine i quali addirittura lei la genetica sembra entrare quasi come materia prima e non semplicemente come strumento energetico nel senso abituale della parola
E tutto questo non è ecco senza vincoli nel nostro Paese perché abbiamo vincoli sociali abbiamo vincoli territoriali
Abbiamo vincoli anche in una strategia complessiva di tenuta del sistema industriale del nostro paese
Penso che gli strumenti legislativi che stiamo già approntando ad esempio questo dicevo dieci seicentocinquantacinque bis possano rappresentare uno strumento per cominciare una politica di governo dello domando letto cominciare
E io vorrei introdurre questo mi pare un elemento che può essere di qualche interesse il principio che le cifre di risorse finanziarie destinate a queste politiche debbono essere annualmente determinate dalla legge finanziaria
Una tecnica che io introdussi per la prima volta largamente quand'ero al Tesoro
Ritengo che questa sia l'unica maniera seria per garantire Parlamento forse politica forze sociali della appropriata dotazione di risorse rispetto ad una politica fondamentale come questa perché altrimenti se non tutte le volte che abbiamo esaurito i fondi siamo costretti a ritornare in Parlamento per farcele dare delle altre in sostanza mostreremo quasi di credere a questa politico come la politica episodica che debba essere in qualche modo sempre sottoposta a qualche verifica probabilmente per la mancanza di di di di forza nel e di credibilità nel nostro intento legislativo
Vengo all'ultima censura la politica dell'offerta
Una politica le offerte che sarebbe di tipo continui stinco
E che
Dopo alcuni sbandamenti traumi enfasi tutte sul nucleare
E adesso semmai una enfasi molto su Cardone non riesce bene a trovare una sua linea direttrice e io devo dire qui con grande chiarezza
Che la politica le offerte
Secondo me in ogni caso difendo questa tesi e la pongo a confronto con tesi alternative che qui sono venuto ad esempio in questo documento c'è una frase molto precisa
Pagina
Bella pagina da trovano quando lo rileggerò ma c'è scritto il nucleare non è necessario eccolo qua e a pagina dieci
E dice anzi nel caso dell'Italia con un opportuno politica della domanda di conoscerti appropriate dall'atto offerta il nucleare non è necessario si afferma invece
A pagina sedici che
Il carbone assume il ruolo fondamentale di energia di transizione
Io a questa tesi del contrappunto un'altra qui devo essere molto esplicito e chiaro
L'idea fondamentale che ha secondo me de de il piano energetico a afferma e deve essere resa più esplicita però anche nel linguaggio
è che in realtà è il petrolio che va considerato come
Fonte residuale
Cioè in altre parole la risposta a questa terza grande transizione energetica della storia
Prima dalle biomasse lavoro umano lavoro lì male legna da ardere eccetera eccetera sulle quello che serviva al carbone prima seconda dal carbone al petrolio transizione in discesa come noto terza transizione dal petrolio x ecco il punto
Occorre condurci dal lato dell'offerta strategicamente in modo che il petrolio da Energia è egemone diventi energia residuale
Residuale anche perché avendo carattere di maggiore flessibilità negli usi e potendosi applicare molto più largamente il più estensivamente di quanto non siano le altre leggi e che hanno vincoli più ristretti pare appropriato considerare il petrolio come del Gia residuale ma detto questo a me pare che convenga a mantenere aperta la come dire esplicitazione la utilizzazione delle altre fonti di radici
Si capisce con alcuni progetti a beve medio e lungo termine uno dei quali ad esempio la coraggiosa assunzione di determinazioni nel campo della ricerca delle risorse finanziarie dei meccanismi legislativi centrali e locali quelle energie rinnovabili
Qui si dice ma agli stanziamenti pari nucleare schiacciano anche l'intero da Clay negli stanziamenti per la ricerca delle energie rinnovabili vedi c'è una certa differenza perché in un campo siamo già a livello di promozione industriale ed altro qui siamo livello ancora di ricerca c'è quindi anche un diverso coefficiente Bell annullarle siamo qui per discuterne e io non ho nessuna intenzione di far schiacciare
Una impegno che secondo me è è importante anche per le giovani generazioni anche per dare un senso culturalmente più accettabile
Al modo con cui civilmente e culturalmente rispondiamo alla sfida energetica
Come voglio anche dire che l'operazione sicurezza che qui è uscito un paio schiacciata dalle relazioni che abbiamo sentito perché ho detto viene data per supposta perché apparteneva a una fase originaria del dibattito che lascia le sue conseguenze in queste anche quel tema è un tema vitale perché una specie di operazione orizzontale che attraversa tutto
Mi sia consentito per in cinese e dire che era emersa anche il carbone perché i problemi che la sicurezza il carbone sicurezza sanitaria e ambientale mi pare che siano piuttosto notevoli dagli azionisti dalle ballato profili dai particolare attiva che vengono diffusi e poi ci sono le varie teorie perché uno pensa di frenare la la emissione attraverso la dei suo formarsi UNIFIL che qualche altro pensi invece di frenare la immissione attraverso i canini ad altezza sempre più vertiginosa ma è un discorso un po'molto aperto molto aperto
E lo seguo con molta attenzione non ho nessuna volontà di essere una specie di programmatore sopra semplificatorio peraltro contraddice anche la mia natura che non vorrei cambiare nonostante le esperienze che faccio alla nella vita ministeriale vorrei essere dopo
Omero prima se mai arricchito di qualche esperienze esistenziale ma non guastato ho corrotto dal fatto di aver percorso il sentiero di qualche responsabilità ebbene detto questo è e le opzioni devono essere tenute aperte secondo me su tutti i fronti perché è chiaro che dobbiamo ad esempio
Sviluppare una politica dell'offerta di tipo nuovo c'è tutto il capitolo della cogenerazione del teleriscaldamento
Ed è una carta che io intendo giocare in maniera decisiva con le regioni ad esempio anche perché non immagino ha fatto di doverla gestire centralistica mentre e mi piace che a pagina nove qui ci sia un un testo molto chiaro che mi serve anche la portano in tasca perché lo utilizzerò perché questo non è una è un riassunto sintetico ragionato molto chiaro
Qui vengono citati esperienze come quelle di Brescia
Ma perché non pensare che c'è un piano di e fattibilità per la Regione Lombardia io ho avuto la sensazione di avere il vice presidente Aci orto lì
Che se ne vuole assumere la responsabilità per una parte di finanziamento attraverso la Bei attraverso il suo strumento la facilitazione Oltolini Nick cosiddetto ho visto in Emilia Romagna che anche lì si pensa alla utilizzazione di alcune centrali
E già esistenti non parlo di quella ricorso da e per il teleriscaldamento importanti centri dell'Emilia Romagna ma il discorso mi pare che è stata pagando sia macchia d'olio per il Paese ecco perché io ho bisogno nella seicentocinquantacinque disabile un meccanismo di risorse finanziarie flessibili
La legge finanziaria e il bilancio dello Stato indicano di anno in anno le cifre lo corrono perché non voglio determinare strozzature a priori siccome io conosco un po'i marchingegni che giungevano dalla parte del tesoro per averli trovati dall'altra quando ero d'altra parte del tavolo e qui intendo usufruì di quell'esperienza perché riaperto anche sul piano delle risorse finanziarie il discorso
Del teleriscaldamento che tra l'altro è una forma a suo modo anche indirettamente di risparmio di energia in quanto si eleva il rendimento di e centrali termoelettriche convenzionali ma poi sul carbone certo per e degli Espinosa ha detto la malleabilità del carbone che però io vorrei far presente che questo Paese si confronta con un problema
Estremamente difficile per il capo perché il carbone alla logistica
Più difficile da progettare ed ha realizzati perché ci sono sette operazioni da fare dalla attivazione dalla miniera dove dei tentò che individuava Galles del Sud d'altri Paesi Pompea Cina benissimo secondo il trasporto dalla mia al porto
Terzo il terminale del porto sempre nel Paese di origine quarto le Petroli le navi carboniere da centodieci mila tonnellate adesso si pensava quinto il terminale in Italia è già vedo problemi travato Savona per esempio per questa alimentazione di plastica panca lana in Lombardia
Beh sesto il trasporto dal terminale italiano alla centrale settimo la costruzione della centrale e poi a valle tutti i problemi che ho detto polluzione tutto quanto
E quindi io per esempio ecco questa enfasi un po'eccessiva che deriva da uno sbandamento trovato una specie di blocco sul nucleare quasi universalmente ci si è buttati sull'altra sponda del carboneria quindi questo non lo condivido
Perché preferisco tenere sotto controllo con un minimo di monitoraggio se mi è consentito usare questa espressione queste due possibilità e perché non pensare anche al nucleare
Ero qui e i io mi spiace non poter sentire gli Sos macigni sono qui Amici miei gol Colombo ed antiche mi riferiranno
In parzialmente sono sicuro sulle cose che vanno dette
Qui perché almeno abbiamo il vantaggio di parlarci civilmente ma io non riesco a esperienze dice il nucleare il nucleare io so poi molte questioni in tanto il costo beh vengono fatti molti appunti al modo come si calcola il costo M
E devo dire che siccome mi avevano presentato un calcolo un po'schematico proposito i mass media sul costo di codesta pastiglietta viluppo ossido di uranio di U due e mi si diceva costava undici dollari
Ora si confrontava con le coerenze energetica di mi pare novecento kg di carbone lire a settanta dollari e poi con cinquecento kg di petrolio di erano centoquarantasei però devo di'ma siamo proprio sicuri che sono avvenute perché a me pare che poi ci sono delle operazioni successive alla utilizzazione di questa pastiglietta perché lì ci sono un riprocessamento i trattamenti vari fino giù giù alle scorie cristiano ventuno particella infinitesimale suppongo
Ma insomma un paio di metri cubi per ogni futuro tre insomma per ambito mille Mw all'anno
E la nuova ovetti ficcato facendo fare un calcolo questa cifra da undici a venti
E io ho dato la cifra di venti
Perché a me pare indispensabile che in questa maniera si debba ragionare quindi io non sono qui a dire che il nucleare a questi corsi elementari che non so se qualcuno ha notato io presi i dati di Electricité de France
Perché mi sembrano più realistici anche nel tener conto di questi fattori che non alcuni dati di fronte il locale italiana
Che un po'più sommariamente fanno una equivalenza come se il combustibile fosse una entità assoluta e non fosse un elemento del processo con cui il combustibile viene utilizzato quindi sono atterrato io questo tipo di ragionamento
Però non mi sentirei proprio di condividere un'affermazione che ho sentito che l'energia cioè che l'industria elettronucleare italiana
Dovrebbe orientarsi prevalentemente verso Paesi in via di sviluppo che richiedono altre cose
Mentre è difficile che possa avere per esempio un esito di esportazione verso Paesi industrializzati
I sistemi ecco di sistemi beh a parte che anche lì
Ho dovuto fare un po'di corsi accelerati sulla componentistica per l'auto per l'elettronica civile e ho capito una cosa che la componentistica e di vari livelli
E c'è una componentistica di primo livello che non è poi molto dissimile dal sistema è appena al di sotto del sistema
Rappresentando un elemento talmente essenziale per cui non esiste il sistema senza la componentistica di primo livello come la questione del motore in un'automobile vero con l'automobile il processo e il prodotto finito ma anche il cambio spesso è talmente essenziale ad esempio per quanto riguarda l'efficienza di una vettura che e è componentistica di primo livello
E a parte quello che abbiamo già fatto per esperienze molto avanzate comunque le si giudichino tipo Super Phoenix in Francia attraverso i nostri impianti
Di meccanica nucleare industria meccanica nucleare ma vorrei dire che gli stessi Paesi in via di sviluppo per quel che consta direttamente a me
E domandano anche
Sistemi
E centrali
Bensì venuto pochi ho avuto una recente incontro molto interessante per parlare di prezzo del metano con il ministro Nabi
Dell'Algeria e mi sono sentito mettere all'agenda del nostro discorso ma anche il problema di una possibile collaborazione con la mostra industria elettromeccanica nucleare meccanico Luperti mi spiegava che l'ora una qualche propensione per il candore quindi c'era un problema o voleva sapere il nostro progetto Cirene come si muoveva voler insomma e questo in Algeria me mentre stavamo parlando di questa energia profondissimo serbatoio
Di gas naturale addirittura con dai dirà che gli è stata suggerita molto suggestiva di creare in Algeria una specie di bacino collettore
Dalle casse naturale e persino di quello della Nigeria è di creare sul continente europeo una un'altrettanto tante e tali bacino collettore ma per la distribuzione non appena l'Italia ma anche agli altri Paesi attraverso ad esempio dal doppio cast otto
Condivido l'opinione di Degli Espinosa e che c'è qualche cosa lo dico per chiarezza di sottostante a quel progetto minimo delle sei
Più una
Sei più ghiotto diciamo mila megawatt elettrici stanati in esercizio commerciale al mille novecentonovanta perché è chiaro si parla in esercizio commerciale a quella data
Mi rendo conto che se tutto il nostro programma forse quello allora capisco il nucleare non è necessario
Ma io devo qui dire che noi pensiamo invece ad una ad uno sviluppo armonico del nucleare io non sono un fanatico un dogmatico anche per una delle meno la possibilità concettuale
Non ho nemmeno il il come dire naturale l'attuale affezione dello scienziato per la sua teoria insomma sono abbastanza distaccato
Anche se sono molto suggestionato dalle proposizioni che mi vengono fatte da coloro che queste cose le le li affrontano
Culturalmente e professionalmente quindi no no io una propensione come dire unilaterale per il nucleare come non mi sento di averla per il carbone
Però credo che un Paese come il nostro debba avere la possibilità di di avere l'una e l'altra traduce anche perché io vorrei ammonire che sarà il corso stesso degli anni in questo difficile decenni
Ne ho citato uno qualora la logistica ma forse ne potrebbe nascere qualcuno perché questa mi pare che sia un po'una esperienza di tutti coloro che ci sono cinque ad una programmazione che avevo già di avere parlato troppo ringrazio molto dell'invito che mi è stato rivolto e sono contento di avere parlato qui grazie
Questa presidenza norme anche per l'Assemblea ringrazia vivamente per il signor ministro per il suo intervento e lo ringrazia perché ci consente di verificare che il nostro lavoro
Che ha voluto muoversi in questa sede ma in altre sedi su un piano scientifico ma che aveva un obiettivo politico
Che l'obiettivo politico di costituire una sceglierò tra un dissenso crescente nel Paese
E le decisioni che le istituzioni in tema di politica energetica
Andavano prendendo trova oggi forse per la prima volta dopo anni
Un terreno di confronto e siccome l'obiettivo credo finale per tutti noi e l'incremento della democrazia in questo Paese credo che questa sia un risultato positivo di questo spirito
Voglio ora ringraziare per la sua presenza in ambulanza Pietro Blasi che come voi tutti sapete è il leader del movimento antinucleare lei non tanto di Castro
E vogliono anche ringraziare dell'assai responsabile della
Sezione Energia del produttore
Vorrei comunicare dei il prosieguo dell'ordine dei lavori come voi sapete ci sono altre relazioni
Abbiamo cominciato col signor ministro a intercalare relazioni ed interventi sono già iscritti a parlare
Giovenale ed Zorzoli continueremo intercalare
Le relazioni con gli interventi d'ora la parola Gianni Mattioli per la sua relazione
Tocca a me entrare in maggior dettaglio nel discorso dei numeri
D'altronde ci sono dei numeri che hanno un significato politico così pesante
Dunque
Chiedo la pazienza di seguirmi un po'in questi dettagli
Anche se
Credo noi siamo stati grati al ministro per la sua presenza io dirò anche con franchezza che i nostri interlocutori in questa sede sono soprattutto le forze politiche
E permettetemi dire le forze politiche
Democratiche
Vorrei dire soprattutto le forze politiche che fanno riferimento alla tradizione del movimento operaio
Perché
Il
L'insieme dei dati su cui noi vorremmo il confronto con loro
Richiede una verifica comune sulla identità politica e culturale che può essere associata a scelte di natura di possibile natura diversa ora
Il il mio compito quello di motivare una questo studio che ora alla base del della documento che è stato presentato questa mattina e ed è uno studio che come è stato ripetuto varie volte Mele relazioni che mi hanno preceduto vuole presentare la possibilità di far fronte al i problemi energetici del Paese senza il ricorso al nucleare senza il massiccio ricorso al carbone previsti nel piano del governo
Perché questi due a priori ecco io vorrei precisare
Come credo ormai sia chiaro non non c'è una scelta in qualche modo metafisica una scelta religiosa che ci porta a escludere queste fonti dalla nostra programmazione ma una lettura de un'analisi dei fatti un'analisi della alla luce della ragione
A meno che il discorso sulla salute sia un una vuota retorica
A meno che il discorso sulla razionalità degli interventi nel territorio sia una vuota retorica a noi sembra che a lume di ragione sia molto difficile seguire il governo
Nel previsioni di utilizzazione del carbone questo passaggio dagli attuali tre milioni e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio in carbone nelle centrali termoelettriche a ventiquattro
Tonnellate equivalenti di petrolio in carbone nelle centrali termoelettriche
E il passaggio dai circa undici milioni di tonnellate equivalenti in carbone attualmente utilizzate complessivamente ai trentaquattro milioni
Noi non crediamo che abbia urna base di razionalità per le infrastrutture che sono necessarie per i problemi di impatto sanitario ambientale che il carbone
Implica
E allora noi riteniamo che questo prezioso combustibile possa trovare nell'arco di questo di decennio una utilizzazione immediata accerto ma solo in un settore quello che noi proponiamo produzioni combinate di Energia Elettrica e calore sia nel settore industriale
Sia nel teleriscaldamento ove la scelta di piccole taglie per intenderci tali che non superino gli ottanta cento megawatt sono già come sapete tagli industriali permetta l'adozione di quei sistemi di completo abbattimento degli inquinanti è soprattutto permetta la gestione di questa concentrazione viene regia nel territorio le infrastrutture ad esse collegate
Ugualmente il discorso perché no perché abbiamo cercato di fare questo studio prescindendo dalla scelta nucleare di nuovo qui o delle affermazioni sono dei flatus vocis delle affermazioni retoriche oppure noi dobbiamo prenderle sul serio
E mi riferisco a due punti essenziali nella nostra riflessiva riflessione
Ma il ministro anche stamattina giustificato ma allora lo si dica con grande chiarezza alla opinione pubblica che non si tratta di una scelta limitata per quello che riguarda il il nucleare ma allora tutti sanno le forze politiche intervengano e si assumano le loro responsabilità che quando la scelta si configura nell'ordine
Dai dodici mila megawatt il sud allora la correlazione con il la svolta nel reattori veloci diventa una correlazione obbligate qui ritroviamo la coerenza nel piano del governo di quel massiccio investimento che viene fatto per un un Progetto di ricerca in sé certo di non grande splendore la ricerca italiana qual è il piccolo reattore del Brasimone ma certo quella investimento che non ha precedenti nella storia della ricerca italiana si giustifica come scelta strategica e da una chiara indicazione degli obiettivi che si hanno
Perché altrimenti certo soltanto in un'ottica di industria assistita si potrebbe pensare che si poté si posa proporre al settore termo elettro e cani con un piccolo piano nucleare e in questo pretendere il controllo della tecnologia e la garanzia di qualità perché poi al di là delle affermazioni di facciata
Chi ha messo il naso nella industria elettromeccanica pesante
Italiana sa quali siano le effettive condizioni di controllo della tecnologia che la nostra industria oggi a dopo che quindici anni fa fu
Distrutta la nascente industria nucleare italiana e del resto la penosa esperienza quotidiana di Caorso ne sarebbe la prova principale
Ma Anna al di là di queste attenzioni alla razionalità della programmazione industriale resta anche che dunque si dovrà pur dare un seguito coerente anche a quello stesso principio
Che è alla base della se sarà di o protezione quello della giustificazione del rischio
Come nel nella pianificazione di questo difficile
Periodo di transizione si possa vedere nella lettura razionale dei numeri una possibilità di far fronte alla domanda di energia del Paese
Senza il ricorso alla ai rischi associati alla scelta nucleare allora mi sembra che Laras
Sì alla vita politica ma anche qui direi un certa obbligo morale dovrebbe portare a questa riconsiderazione
Allora noi abbiamo fatto questa questo studio numerico e la metodologia io spero che sia una metodologia che e e sufficientemente chiara noi non presentiamo qui un piano energetico alternativo perché questo richiede come è stato credo chiarito da Degli Espinosa una analisi addirittura disaggregata della evoluzione Days delle strutture produttive della qualità della vita
E così via ma soprattutto questo richiederebbe una scelta strategica nel settore in settori energetici Diversi da quelli che sono l'oggetto della scelta governativa
Noi ci limitiamo a un punto di vista diverso e cioè noi prendiamo i dati della piano governativo
Correggiamo questi dati alla luce ci sembra di quello che è emerso e in modo prudenziale nel dibattito degli ultimi anni in seno agli esperti e dall'interno della logica governativa mostriamo che il ricorso massiccio al carbone il ricorso al nucleare evitabile
Il primo punto di riflessione certamente la costruzione della previsione di consumi
Già è stato analizzato da Degli Espinosa il l'assurdità della previsione che sono che è indicata nel piano del governo e questo anche sulla base di un recente dialogo che ci fu qui in quest'aula con il senatore Colajanni io vorrei che questo su questi numeri si potesse stringere un accordò un dissenso ma si potesse parlare non di cifre fantastiche ma di cifre precise per vedere se su questi numeri c'è almeno una rete di sicurezza cioè poi si potrà fare ancora di più ma almeno questi numeri se possano trovare accorda
Il la scelta del governo è una scelta io credo inaccettabile
Dal punto di vista metodologico
Perché appunto il compito del programmatore semmai è quello di fare della elasticità un obiettivo della riduzione Della l'elasticità un obiettivo di programma mentre appunto noi ci troviamo molto perplessi a vedere che questo rapporto
L'elasticità appunto tra l'incremento dei consumi energetici e l'incremento del prodotto interno lordo
Che negli anni dal mille novecentosettantatré al mille novecentosettantanove si è mantenuto pari sono le cifre che recita il coro documento del governo
A zero virgola trentacinque possa avere questo balzo di discontinuità dal mille e novecentottanta al mille novecentonovanta passando per uno sviluppo del reddito pari al tre per cento possa passare a uno virgola due io credo che questa è una cosa che è fuori della realtà
E noi in modo prudenziale con un allo studio limitato a nel tempo ad alcuni settori prioritari in particolare la chimica la chimica
Di base la chimica fine la siderurgia la metallurgia in generale noi riteniamo che pur scontando aspetti contingenti
Di compressione dell'elasticità sì posso assumere in via largamente prudenziale una elasticità pari a zero virgola sette
Noi non crediamo sia ben chiaro che la elasticità sia un dato del programmatore al contrario riteniamo però che possa essere un elemento di controllo dell'altrui programmazione
Per controllare quanto l'altrui programmazione mette come suo obiettivo l'uso efficiente ed appropriato della Energia
Se allora si accetta questo questo criterio
Beh sembra credo permettetemi questo scherzo sembra un po'come quando i bambini giocano alla battaglia navale e disegnano su fogli a quadretti corazzate che non ci sono
Così i consumi indicati dal governo diventano consumi che non ci sono e ugualmente i risparmi indicati sono risparmi che sono tratti di penna su consumi che appunto non ci sono
Partendo da gli usi i consumi finali del mille novecentosettantotto novantadue milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
L'adozione di una e la elasticità pari al sette per cento a parità di incremento del
Prodotto interno lordo porterebbe a centoventi centoventuno milioni di tonnellate equivalenti di petrolio ai quali vanno aggiunti ovviamente gli usi non energetici
Della in del fonti primarie i bunkeraggi vanno aggiunte le perdite il grosso settore delle perdite le perdite per conversione le perdite nelle varie
Trasformazioni delle fonti per primari per queste voci vi risparmio il calcolo dettagliato per queste voci noi abbiamo assunto la metodologia del governo anche se riteniamo che in alcune di queste voci sia possibile introdurre alcune correzioni un recente documento della Direzione Programmazione dell'ENI
Da alcune indicazioni assai consistenti di riduzione di queste voci che noi non abbiamo fatto
Il totale dei consumi previsto alla mille e novecentonovanta scende allora a una anno quota totale di cento settantasette virgola
Nove
Milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
Abbiamo adottato nello scendere a questi centosettantotto milioni di tonnellate equivalenti di petrolio un uso dei risparmio energetico che è in tutte le voci che qui mi limito ad elencare largamente al di sotto dei documenti che negli ultimi anni sono stati hanno circolato tra gli Esperti mi riferisco al più completo forse quello energia ottanta del mille novecento
Settantanove e poi successivamente
Un po'a tutto quello che è comparso da parte dell'ENI più recentemente la giornata della Fast noi abbiamo adottato in per tutte le voci che qui sono utilizzate e il
Un una calcolo estremamente prudente sempre al di sotto della media indicata in questi documenti e noi abbiamo una voce dell'ordine dei ventisei miliardi di kWh di possibile risparmio di energia elettrica tra uso efficiente ed uso appropriato
Se ci limitiamo soltanto all'uso efficiente questo si traduce in un milione e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio il Complesso della risparmio può portare a una riduzione di undici milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
Un milione e mezzo può venire
Dal settore dei trasporti in cui noi abbiamo considerato miglioramenti nei consumi specifici delle auto razionalizzazione dei trasporti e della dinamica delle merci trasporto collettivo dimensione delle aree commerciali
Eccetera
Due milioni e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio può venire dalla l'industria interventi sulla produzione e distribuzione di energia termica miglioramento medio nei rendimenti di bruciatori forni e caldaie
Eccetera risparmio non elettrico in siderurgia industria dei materiali da costruzione
Ancora cinque milioni e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio possono venire dal settore domestico agricoltura e terziario e particolarmente incisivi ci appaiono gli affetti nei settori
Miglioramento negli impianti di riscaldamento nel settore domestico commerciale pubblico isolamento termico degli edifici nel settore residenziale commerciale e pubblico
E una piccola quota dal risparmio da rifiuti solidi urbani solidi industriali del settore agricola
Il come si copre allora questa domanda di circa centosettantotto milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
La Scalia farà il la calcolo disaggregato nel settore elettrico io mi limito ad elencare i contributi di fonti primarie che vengono dal settore elettrico in cui in voi abbiamo assunto i programmi dell'ENEL per quello che riguarda il settore idroelettrico
Con una lievissima modifica che ci porta ormai ad essere dei funzionari molto indistinguibili da funzionari dell'ENEL oramai il divario tra quello che noi chiedevamo un tempo e quello e il niente che lei nell'era disposta a dare nel settore dell'idolo elettricità e dell'AGEA termo elettricità
E divenuto e inconsistente come nel dettaglio
Scalia farà vedere chiediamo che l'ENEL di almeno quello che prometteva nella conferenza
Di Siena del mille novecentosettantanove e allora se avete la il gusto di sommare due milioni un po'più di due milioni di Mega TEP di geotermia elettricità tredici milioni di idolo elettricità e poi le quote indicate nel piano governativo noi assumiamo le quote governative del gas naturale trentasette milioni
Di tonnellate equivalenti di petrolio di va in gas naturale e quella mitica soglia Centro Trevi Pergola quattro Mega TEP di petrolio
Che il piano di Bisaglia ritiene il la soglia al di là del quale
Si apre la tragedia nazionale e noi accettiamo questa soglia aggiungendo appunto come un unico risultato di un modesto piano di teleriscaldamento e di produzioni combinate
Nel settore industriale diciotto milioni di tonnellate equivalenti di petrolio in Carbone
La somma di questi numeretti fa circa centosettantacinque milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per arrivare ai centosettantotto milioni di domanda
Noi aggiungiamo un ricorso alle fonti rinnovabili che c'era però nel nel l'esperto di fonti rinnovabili e nel militante
Degli e di movimento antinucleare certo potrà sembrare scandaloso per la sua pochezza
Zero nove milioni di tonnellate equivalenti di petrolio i legna da ardere è il documento del governo a indicarlo
Mezzo milione di tonnellate equivalenti di petrolio di acque caldeggio termiche ma tutti sanno che questo numerino che viene di nuovo dal documento governativo è un numerino risibile
Un
Milione e e sette nel settore dell'energia solare a bassa temperatura
Scandito in zero quattro Mega TEP per sostituzione di scalda acqua con ha scaldato Assolari zero tre mega Terp uso dell'energia solare in edifici scolastici e centri sportivi
Un uso dell'energia solare in agricoltura e industria e per riscaldamento un mega Terp
I colleghi del cinese riga riconosceranno le loro cifre abbassate spesso più che dimezzate sommando tutti questi contributi si arriva a centosettantotto megaTEP di risposta per la copertura di questa domanda ma questo esercizio numerico io spero che sia risultato chiaro è un esercizio numerico che volesse non più che una specie come diceva di rete di sicurezza se si accetta il punto di vista della difficoltà di praticare la scelta nucleare per i motivi che prima ricordavo la scelta del carbone intensivo
Che appunto prima ricordavamo ecco un modesto cautelativo ricorso ad altre fonti e soprattutto a una corretta programmazione energetica mostra che non c'è questa necessità di questo ricorso
Ma altro sarebbe lo spirito se noi assumessimo la nostra programmazione come programmazione e quindi rivolto soprattutto ai rappresentanti del grandi forze politiche della sinistra ben diverso sarebbe se noi facessimo qui una vera e propria pianificazione energetica in cui la Scelta
Per le fonti energetiche rinnovabili fosse una scelta strategica in cui spostare
Quelli oltre ventitré mila miliardi che il piano del ministro Bisaglia dedica al carbone al nucleare contro i sette mila miliardi che dovrebbero
Essere
Coperti che dovrebbero coprire idroelettrici Taggia termo elettricità e poi il più che modesto ricorso ad altre fonti rinnovabili ecco dunque un'ultima riflessione
La voglio fare sui costi
Già il ministro ha preso atto di una maggior cautela nel nel dare quei numeri in in su i costi del chilowattore c'è una incredibile inspiegabile alle regia della stampa italiana alla matematica noi non riusciamo a capire
Perché la stampa italiana debba nel migliore dei casi assumere con le dovute eccezioni per carità ma debba assumere come oro colato i numeri del nel così ha fatto Ron Carey nel l'editoriale del Corriere della Sera ma più volte lo stesso nonché l'ha fatto in passato così il giovane Grisenti sempre sul Corriere della Sera
è possibile che il giornalismo italiano abbia un'antipatia così profonda per la matematica di per non andare a vedere un po'come sono costruiti quei costi quei numeri e allora scoprirà che che certo quando un ente elettrico calcola il costo del kilowattora ai morsetti incerto può avere un costo così modesto del del chilowattora nucleare aggiungerei del chilowattora a carbone del kilowattora petrolio perché in quei conteggi certo non mette per tutte e tre
Questi kilowattora i quanto costa l'abbattimento degli inquinanti o perché non si fa o perché altri lo pagano quanto costa alla ricerca che deve essere fatta si tratta ancora di ricerca fondamentale quindi chi può mettere un costo sulla ricerca fondamentale che deve essere fatta ancora nel settore dello smaltimento delle scorie radioattive
Quanto costa un serio piano di emergenza per un impianto nucleare quanto costa attivare tutti quei gli organismi che sono pur iscritti nella carta certo non sono cose che paga lento elettrico le paga lo Stato il più delle volte le paga la collettività perché neppure esistono questi forse sono voci che dovrebbero in entrare nel costo del kWh nucleare ed allora sposterebbero queste i fantastici numeri che hanno girato in questi giorni ecco il mio compito è finito
Vorrei che fosse possibile
Perché in qualche modo uscisse dà un'immagine di comodo che spesso si è data di dell'ampio fronte che in questi anni ha espresso dei dissensi rispetto alle scelte che venivano fatte sul piano energetico
Usciva sì un po'mettesse da parte questa immagine di comodo di un fronte fatto di un misto di folklore emotività utopia
Presentiamo in questa sede alle forze politiche dei numeri con la pesantezza dei numeri come il significato dei numeri vorremmo che le forze politiche si confrontassero corner questi numeri
E perché noi ammettiamo tanta importanza
Perché noi crediamo che questi numeri che oggi noi vi abbiamo presentato mentre sono un piano minimale che pur permette il non ricorso a fonti problematiche fonti energetiche problematiche come il carbone il nucleare
Però permettono allora il decollo di una diversa programmazione energetica che noi riteniamo possa imbrattare risposta in modo più soddisfacente
Ai problemi dell'occupazione ai problemi della salvaguardia e della pianificazione del territorio ai problemi della penetrazione del nostro Paese nel mercato internazionale ai problemi della innovazione tecnologica che stanno a cuore a noi come stanno a cuore credo a tutti
Ma nello stesso tempo possano essere coerente anche con un modello di sviluppo per il nostro Paese
Che sia in maggior raccordo con gli ampi discorsi di carattere politico di partecipazione democratica che spesso nell'aula parlamentare sono risuonati
Grazie a Marchionne i nostri lavori si chiuderanno alle quattordici per riprendere alle quindici ed ora la parola Fabrizio Giovenale vicepresidente di Italia Nostra
Amanda ordina
L'ultimo via
Perché la figura
Molto brevemente volevo dire Italia Nostra ha aderito a
Questa manifestazione ed ha condiviso il l'analisi critica che è stata fatta di questi documenti sul piano coordinati
Del del programma energetico governativo
Però come dire
Vorremmo mettere in evidenza una nostra angolazione particolare perché l'aver accettato la logica della contestazione dei numeri io non ci soddisfa fino a un certo punto perché voi altri siamo quelli che guardano il territorio guardano i metri quadrati chilometri quadrati le cose che ci stanno sopra ed allora pensiamo che certe compatibilità possono poi ancora esser contraddette dalla propria incapacità dello spazio di recepire contenere certi fenomeni certi fatti
Dio mio qui il ministro Pandolfi parlava della fase delle preoccupazioni ambientali come una fase superata
Non ci sembra che i chilometri quadrati del territorio italiano siano aumentati ci sembra che siano aumentate le cose che ci stanno mettendo sullo perciò non consideriamo oggettivamente arretrata una posizione che se ne preoccupi
Gianni Mattioli parlava ora dell'allergia della stampa i numeri e i nuovi dossier PTA ma limita lamentare l'allergia della cultura politica italiana lo spazio al concetto di spazio fisico
Vorrei ricordare mi dispiace che il ministro quando che non sia presente ma appunto egli si è assicurato che che gli sarà riferito le cose
Per quattro capitoli si parlava di prospettive economiche indipendentemente dallo spazio fisico e dal territorio così come se ne sarebbe potuto parlare per l'Australia e per un altro Paese
Al capitolo cinque si diceva le regioni che hanno competenza per il territorio che esso prenderanno tutte queste cose che abbiamo detto nei quattro precedenti capitoli e le faranno entrare nel loro territorio
Noi crediamo di no crediamo che il territorio condizioni a monte certe possibili scelte e che sotto questo profilo il discorso del programma energetico oltre questa revisione che è stata fatta nei termini in cui è stata fatta dagli amici che mi hanno preceduto debba ancora essere fatta sotto il profilo delle compatibilità territoriali
Ecco questo interessava dire interessava ride anche in relazione alla all'altro argomento ridi battito quel ministro Pandolfi accennato cioè e il
La legge seicentosessantacinque bis per il risparmio energetico che dopo esser passata al Senato adesso sta passando alla Camera scusate io devo dire una cosa sola su questo perché è abbastanza importante ci saranno altri che parleranno di questa legge
Noi pochi giorni fa insieme con gli amici del dell'associazione Energia non ci abbiamo fatto una piccola conferenza stampa di presentazione il commento di questa legge l'Italia Nostra ce n'è stato qualche riferimento sulla stampa
Un punto solo
Questa legge si chiamava sul risparmi la legge sul risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia poi in Commissione industria del Senato
La Commissione industria aggiunto al testo governativo
Una capire un articolo diciassette era giunto al titolo del disegno di legge spesso anche un accenno al all'incremento degli impianti energetici in diversi dagli idrocarburi
Che cosa significa questo che è stato aggiunto in questa legge la mancia
Per le amministrazioni comunali e per le regioni che accettino sul loro territorio centrali nucleari o a carbone cioè il tentativo di vincere lo famoso oggetto causato referendum eccetera
Ora io vorrei far presente qui siamo in un Paese in cui sembra che quando si arrivi a contrattare una cosa si sia arrivata sulla piattaforma giusta ma che qui siamo di fronte al tentativo
Di far passare giuridicamente qualcosa che in precedenza è stato fatto con mezzi di corruzione perché se guardiamo Porto Tolle se guardiamo una serie di altri esempi precedenti abbiamo veduto l'ente di Stato
Praticamente finanziarie
Amministra opere di amministrazioni comunali pur di ottenere appunto l'autorizzazione all'installazione di certe centrali
Io vorrei che noi ci mettessimo di fronte a questa atteggiamento pardon specialmente agli amici della stampa
E con l'atteggiamento del singolo cittadino io pago la bolletta della luce d'accordo la pago perché cosa per avere l'energia elettrica la pago per pagare un'amministrazione comunale perché possa farsi delle infrastrutture più di un'altra no
Questo lo dei quattrini levati la mia tasca che vanno per un fine che non è quello per cui io li pago
E questa è una prima considerazione che mi sembra che sia ancora molto molto sottovalutata
La seconda è questa se un comune dice no all'impianto di una centrale avrà i suoi motivi non lo farà per capriccio
Lo farà probabilmente perché teme a torto o a ragione dei pericoli per l'ambiente per il per la salute dei suoi cittadini della comunità
Ora queste cose se ci sono degli inconvenienti tenuti non si pagano non è con i denari che degli inconvenienti per i cittadini si possono eliminare terzo argomento ancora se questo comune con questi quattrini con la Mezzalira kilowatt che Lenglen egli pagherà per i suoi impianti
Che cosa ci farà non è che si rimette in tasca l'amministrazione ci farà delle infrastrutture sul territorio no
E io allora nascono due cose una sperequazione perché così e quell'altro no no ci saranno i Comuni più ben serviti perché hanno la centrale per il più mal serviti perché non servono a nessuno per incanto al tema centrale
Ma poi abbiamo trovato ancora un altro protagonista dote mitigazione territoriale la pianificazione territoriale ce la fa l'ente elettrico dando quattrini al Comune per fare infrastrutture
Ecco io vorrei
E finisco
Portare tutta l'attenzione possibile sul tipo di immoralità pubblicai amministrativa che stiamo lasciando scivolare sotto silenzio in questo modo grazie
Grazie penale la faraona al presidente del CNEN Colombo
Credo che
Debba anch'io ringraziare il comitato scientifico della lega per l'ambiente dell'Arci e il Comitato nazionale per il controllo delle scelte energetiche
Per aprire organizzato questo seminario
Anche per il livello
Civile di questo dibattito
Al quale
Noi volentieri partecipiamo
Perché ritengo che
I problemi dell'Energia il problema dell'energia Italia debba essere discusso e che le decisioni debbano essere prese con il contributo di tutte le componenti
Rilevanti
Della cultura
Italiana nell'argomento
Io vorrei fare sono pochi commenti sul piano energetico
Per poi invece dire qualche cosa sul niente dato che sono stato chiamato in causa soprattutto dall'intervento molto interessante degli degli Espinosa
Io credo che il piano energetico dobbiamo essere tutti
Almeno fra noi convinti
Che è un piano che contiene alcune idee valide che certamente non è un documento perfetto che è molto perfettibile
Ma personalmente lo considero un primo sforzo in una direzione diversa anche dal punto di vista culturale rispetto ai piani del passato
Perché e una direzione diversa perché contiene alcune idee guida anzitutto ecco una cosa che su cui mi sembra che dovremmo accentuare almeno mettere in evidenza il contrasto di De attorno a quelli che si sono avvicendati
A questo tavolo
Ecco noi riteniamo che sia assolutamente necessario e prioritario ridurre la vulnerabilità dell'Italia dalla intollerabile
Dipendenza petrolifera è una forte dipendenza in termini assoluti non è più forte di quella della Francia perché anche la Francia in parte circa cento milioni di tonnellate di petrolio come noi ma per la Francia questi cento milioni rappresentano una percentuale molto più modesta perché il consumo energetico francese
E molto più elevato di quello italiano
Noi importiamo il novantanove per cento del petrolio che consumiamo e il petrolio che consumiamo e il sessantanove virgola quattro per cento della quantità di Energia che in totale viene consumata in Italia
In tutta la nostra dipendenza energetica all'ottantadue virgola sette per cento quindi sessantanove diviso ottantadue
La percentuale della dipendenza che è dovuta al petrolio e siccome il petrolio lo importiamo per quattro quinti dall'area
Dall'aria operette
Io credo che sia importante cercare di ridurre questa dipendenza lo dobbiamo assumere come elemento primario è stato detto che si possono fare accordi di sviluppo con i Paesi produttori certo questa è una politica da seguire che il nostro Paese deve continuare a seguire con maggiore impeto e maggiore impegno però non possiamo negare che anche i migliori accordi di sviluppo fatti dall'Italia con i singoli Paesi produttori non eliminano la vulnerabilità
Della dipendenza eccessiva dal petrolio se pensano solo il conflitto Iran Iraq e a quello che può ancora succedere nell'aria o perché nell'area OPEC dobbiamo ragionevolmente attenderci che
Questa vulnerabilità sia elevata
E quindi che nonostante tutti gli impegni che pure vanno perseguiti e qui l'ENI certamente un grosso ruolo ma anche per conto di tutta l'industria italiana il sistema produttivo italiano io credo che sia saggio ridurre questa volle l'abilità attraverso una riduzione del petrolio e la messa in moto di ogni sforzo per ridurre il petrolio da questo deriva il concetto già espresso dal ministro Pandolfi di residualità del petrolio a me preme qui
Indicare una ragione che il ministro non ha indicato ma che secondo me è la ragione principale dell'assunzione del petrolio con me e ne sono sorgente energetica residuale
è il residuale perché abbiamo già tutte le infrastrutture per poterlo usare e ne abbiamo anche troppi perché abbiamo un'Italia piena di raffinerie piena di impianti che usano il petrolio quindi è molto facile ridurre o aumentare l'uso del petrolio
In funzione di quello che succede sulle altre fonti non si può assumere come residuale una fonte
Della quale la necessità potrebbe venire improvvisamente a verificarsi e quando ci vogliono dieci anni o cinque anni o a sei anni per mettere in moto quella
Per
Fare sì che quella necessità si trasformi in in un servizio effettivo all'offerta quindi l'unica fonte che può essere veramente residuale
è quella di che possiamo restringere o eventualmente mantenere qualora non si raggiungesse gli altri obiettivi ma che già abbiamo perché abbiamo quelle infrastrutture
Se no non siamo onesti sul significato di residualità e lo si usa disonestà mente per mascherare una scelta che non vogliamo fare
Oppure onestamente come hanno detto del resto le amici qua
Che tipo Matteoli così dove dicono non è necessaria questa scelta perché noi abbiamo visto che se ne può fare a meno se solo si risparmia
Altre fonti di energia e allora la il primo grosso punto di collisione è questo
Che tra coloro i quali ritengono che sia prioritario ridurre a tutti i costi
Economia apporto la dipendenza eccessiva dal petrolio e chi invece ritiene implicitamente di poter mantenere l'attuale dipendenza magari ridurla sono di poco ma che ritiene prioritario eliminare dal gioco delle sorgenti che ritiene pericolose o inadatte al nostro sistema ecco qua c'è il primo punto di dissenso
Dove il governo e dove credo anche gli enti o chi ha collaborato come noi alla redazione del piano energetico anche se non ne siamo responsabili parola per parola evidentemente perché io sono anche critico rispetto a certe
Forme con cui è stato presentato questo piano alla a come è stato redatto era quello che manca nel piano
Ecco questo mi sembra che sia il primo punto di vero dissenso
Ecco
Naturalmente da dalla residualità del petrolio discende che con ogni fonte dobbiamo andare avanti al massimo di quello che la fonte può ragionevolmente dare quindi siamo ben lontani
Ma i tempi dei dei vede l'IRI nucleare delle sessanta centrali al mille novecentonovanta delle centoventi centrali al due mila nove riteniamo che due mila megawatt l'anno
Per un numero consistente di anni sia quello che il sistema italiano ragionevolmente può dare e che questo rappresenti un apporto significativo ma non totalizzante alla offerta energetica italiana riteniamo che il carbone debba essere portato avanti non è un ritorno al passato ma un carbone con con tecnologie nuove moderne essi che salvaguardino l'ambiente che siano il più moderno è possibile anche perché dobbiamo inserire in ognuno di questi campi la nostra industria attivamente sui mercati mondiali perché la domanda
Di queste tecnologie di queste energie è una domanda che non è limitata il caso italiano quindi non dobbiamo essere provinciali
E guardare al programma energetico come se si trattasse solo di risolvere il problema
Dell'approvvigionamento energetico per l'Italia c'è tutto un sistema è un apparato industriale
Che ha nel settore energetico elettromeccanico meccanico quello che vogliamo un un settore di punta
è uno dei pochi sui quali ci si misura o ci si misurerà nei mercati di esportazione quindi il senso anche di una scelta pluralistica è quello di mettere in marcia l'industria italiana nei mercati internazionali prima con i componenti con i sottosistemi e poi mano a mano che sia acquisisce sicurezza
E esperienza
Anche nel campo dei sistemi di così corretta ma non nel termine di
Sicurezza nucleare voglio dire sicurezza industriale insomma
Tanto per non essere equivocato
E tutto questo va fatto nel quadro di altri
Due fondamentali requisiti uno una politica vigorosa di risparmio energetico
Due una politica di ricerca e sviluppo sulle nuove fonti energetiche su questo punto non non ci debbono essere incertezze e quindi anch'io mi associo a quanto è stato detto da Degli Espinosa
Solo nel modo come essendo stato presentato il
Programma di piano
Della tendenziali età duecentoventi con lei grande risultato da Medaglie d'Oro asse si riesce a fare duecento rinnega tetto al mille novecentonovanta io credo che questo sia un discorso fondamentalmente da rivedeva perché sono convinto che a duecento milioni di tonnellate di terra l'equivalente il sistema è in grado di arrivare senza fare
Quegli sforzi di cui invece dobbiamo tutti sentire la necessità e il bisogno proprio per una naturale evoluzione del sistema energetico e anche perché sono oggi disponibili delle tecnologie di risparmio energetico
Basate sull'elettronica basate sulla sul controllo del col dei consumi energetici dei sistemi sui nuovi materiali che consentono a quella che la tendenza storica del passato di modificarsi nel futuro quindi no alle dicendo arriveremo a duecento e faremo la grande politica di risparmio che si può essere soddisfatti la politica di risparmio deve essere fatta come prioritaria
E poi
Se da duecento ci porterà a centottanta lodato duecentoventi ci porterà duecento da Dolce o da duecentodieci a centonovanta questo è un discorso secondaria e nemmeno a relativamente importante perché fa parte anche questo della residualità
Della Fonte petrolifera intendendo il risparmio con una fonte virtuale di energia al pari delle altre fonti
E per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo sulle energie rinnovabili credo che ci sia poco da dire alcuni potranno contestare il poco previsto dal piano io credo che dobbiamo tutti essere coscienti che per mettere in moto le sorgenti di energia rinnovabili occorre uno sforzo lungo serio
Molto per l'orso molto rilevante e
Possiamo avere idee diverse su quelli che sono i traguardi da raggiungere
Potremmo anche dire che siccome il piano è certamente ottimistico sul carbone forse ottimistico anche sul nucleare e tanto vale essere ottimistici anche sulle altre fonti perché se no sembra di averle penalizzate a priori
Con un discorso un quasi di concessione agli antinucleari quindi anche su questo punto io credo che ci sia la possibilità di
Cambiare proprio la prospettiva in cui viene scritta redatto il Piano e credo che questo sia del resto in atto da parte del ministro fanno
Ecco
Adesso
Io volevo dire che però mi pare che una volta che
Il problema è che questo piano è carente
Ma
E perfettibile col ricorso di tutti come gli altri come ho già detto prima e
Dobbiamo tener conto soprattutto che quello dell'Energia non è solo un problema settoriale del settore Energia né solo un problema ambientale
Anche se certamente un problema settoriale un problema ambientale ma è il problema chiave del dalla cui soluzione dipende la sicurezza economica e lo stesso sviluppo del nostro Paese
Quindi una volta che una sicura maggioranza si sia formata sulle scelte di base
Occorre a mio parere procedere
Prioritariamente
Su questo tema mentre il ruolo del gruppo dei gruppi di opinione è quello pregevolissimo mio giudizio di stimolare di pungolare il sistema e di sorvegliare che tutto proceda nel rispetto dei vincoli precisi che sono stati posti e senza imbrogli di sorta
Ecco due parole sul cinema adesso perché il tempo stringe
Devo dire anche qualche ho apprezzato i discorsi che sono stati fatti per la loro franchezza sulla necessità di riformare rendere più efficace più efficienti gli enti energetici credo che il cumenda sia ben lungi dall'essere un ente nelle migliori condizioni di efficienza e di validità operativa
Ma credo altresì che nel cuore esistano e siano state preparate nel corso di ventun'anni ormai della sua esistenza delle validissime risorse professionali
Fino dai tempi di Pall interprete ho vissuto a lungo nell'eredità di Polito e adesso cerchiamo un pochino di di di andare avanti di superare diciamo così un un grosso periodo di crisi del cinema
E il nostro compito principale è quello di rendere più efficienti queste risorse e di attivarle per metterle a disposizione del Paese senza pregiudizi o preconcetti di sorta noi non siamo il piazzista dell'energia nucleare M
Il servo sciocco delle pensiamo niente tecnico al servizio del Paese
Per l'attuazione del programma energetico del Paese se il Paese decide di andare avanti con la opzione nucleare allora il nostro ruolo dato che e non mente
Che fino ad ora si è occupato di nucleare è quello fra gli altri di consentire che l'opzione nucleare venga rilevata
Nelle migliori condizioni di efficienza per il sistema industriale nelle migliori condizioni di sicurezza degli impianti
E dei lavoratori nelle migliori condizioni di salvaguardia dell'ambiente e in modo tale anche da appoggiare la capacità di esportazione dell'industria italiana
Siccome abbiamo ritenuto necessario anche corte oralmente per svegliare responsabilizzare l'ente che l'ente si occupasse Lori
Dato che la mente che ha dimestichezza
Con quel particolare aspetto della legame tra ricerca e produzione industriale e non esistono altri enti che operano da cerniera tra ricerca e produzione industriale abbiamo ritenuto che fosse corretto e giusto in analogia a quello che è stato fatto con gli altri paesi negli altri paesi che fosse Eastman ad assumersi il ruolo di promuovere e di sviluppare anche altre tecnologie energetiche nel soprattutto nel risparmio energetico e nelle tecnologie alternative nelle energie alternative
Noi riteniamo che questo sia un fatto estremamente positivo che il parlamento che il Governo abbiano risposto a questa nostra istanza
E proprio nei giorni scorsi è stato convertito in legge il decreto legge di anticipazione finanziaria per il mille novecentottanta per il primo quadrimestre ottantuno
Che attribuisce una parte dei fondi alcuni
Al compito specifico di
Lavorare nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico oggi in discussione
E il finanziamento quinquennale del quindi è ancora maggiore importanza avrà il doppi il provvedimento di legge il disegno di legge sulla riforma istituzionale del treno
Quando qualcuno ci accusa che poche sono le risorse destinate alle energie rinnovabili a risparmio energetico rispetto al nucleare io vorrei semplicemente ricordare che il trecentonovanta contro due mila cinquecento miliardi rappresentano il quale il quindici virgola sei per cento
Che non è di per sé è scandaloso se si pensa che il nucleare alle spalle oltre venti anni di attività di ricerca sviluppo e di attività industriale nel bene e nel male mentre il solare energia nascente che ancora alla stadio incipiente di sviluppo ma vorrei soprattutto invitarvi a riflettere che questo quindici e sei per cento non il statico nell'arco del piano si parte dal sei virgola quattro per cento nel primo anno
Venticinque su trecentonovanta miliardi che sono il sei virgola quattro per arrivare al ventisei virgola quattro per cento al mille novecentottantaquattro
Prego centoquaranta su cinquecentotrenta miliardi quindi c'è una progressione che a mio giudizio è anche temeraria niente a favore delle energie rinnovabili del risparmio energetico perché chi si intende di ricerca industriale
E della efficienza della ricerca industriale essa che c'era un limite alla alla velocità con cui si può inventare uno sforzo del mantenendolo efficiente se Massi diventa velleitarie spreconi e noi non vogliamo esserne velleitari né spreconi vogliamo spendere bene queste risorse ci consideriamo
Vogliamo essere un ente serio nello stesso modo dico no
A quanto ha detto Degli Espinosa
Cioè il mio parere è che lui abbia
Esagerato nel ritenere che il convegno si sposti
Verso un ruolo di agenzia penso che siano critiche giuste che ci vengono fatte ma vorrei rifiutare questa interpretazione anzitutto perché nell'arco del quinquennio del piano il cinquanta per cento delle risorse finanziarie vengono destinate a all'interno dell'ente e il cinquanta per cento all'esterno dell'ente quindi
Non è una agenzia quella che spende il cinquanta per cento fuori il cinquanta per cento dentro
Non esiste d'altra parte nessun peccato originale nel fare della promozione industriale è un modo corretto legittimo in accordo con i trattati della Comunità voglio anche accennare perché essendo le stesse se esistono dei modi di irregolari e di aiutare l'industria si va a cadere sugli articoli ottantacinque ottantasette ottantasei del Trattato di Roma
Mentre invece la promozione industriale eh tollerata accettata anzi perseguita da tutti i Paesi
Del mondo occidentale
Quindi spendere il cinquanta per cento per promozione industriale non è peccato
Ma soprattutto è la qualità di questa spesa il modo come questa spesa deve essere organicamente collegato alla Spesal e all'attività di ricerca e sviluppo all'interno dell'ente
Se fossero soldi che si spendono per attivare delle ricerche che non hanno nulla a che vedere con quello che si fanno in mente
La critica sarebbe corretta noi ci ripromettiamo e spero di riuscirci che sempre più nel tempo non dico che ci siamo già oggi a questo risultato ma questa è la nostra intenzione
Che la promozione industriale la ricerca siano due facce dello stesso discorso di uno stesso programma e che quindi sempre più la promozione industriale sia legata alla ricerca del CNEN
E a quella che viene fatta nell'industria
Nell'ambito di programmi gestiti col d'altra parte io dicono anche a chi vorrebbe che si facesse ricerca
Senza fare promozione industriale perché tutti coloro che conoscono il problema del trasferimento della tecnologia e dei rapporti tra ricerca e sviluppo da un lato e produzione dall'altro sanno che non è pensabile più sono modelli antiquati quella del della ricerca che viene fatta degli enti e dei laboratori di ricerca e poi il pacchetto dei risultati del know how viene trasferito a un'industria che è stata estranea a questo processo
Il processo di ricerca e sviluppo è una cosa che deve vedere industria e ai gruppi di ricerca e sviluppo di promozione strettamente connessi e strettamente collegati nel quadro però di un programma che deve vedere come il motore proprio anche un motore a livello di definizione delle strategie e dei ruoli per evitare quella confusione che ha dominato fino ad ora nel settore industriale italiano
Proprio all'Ente di promozione industriale e io ritengo che questo sia il grande ruolo dei niente che con piccoli
Relativamente piccoli fondi a disposizione però deve esercitare uno sforzo catalitico al neon
Nel modellare il sistema industriale
Facendo sì che questo esprima il meglio delle sue forze e che si evitino e da un lato posizioni di monopolio dove non è il caso di dar luogo a monopolio dall'altro condizioni di di concorrenza eccessiva in un settore che non è parente con l'economia di mercato perché quando c'è un solo acquirente per Paese non siamo in settori di economia di mercato ma come minimo siamo in settori programmati
Dove almeno al concetto dell'efficienza del mercato si deve unire una programmazione precisa
Ecco ma vorrei anche aggiungere e con questo finivano in pochissimo due o tre minuti ancora che tra
Lì argomenti prioritari l'interesse dei Queen c'è la protezione ambientale noi intendiamo che la protezione ambientale Requiem diventi un servizio nazionale già abbiamo operato a fronte del problema di Seveso
Adottanda tecniche di protezione ambientale
E di decontaminazione proprie della tecnologia nucleare alla alla tentativo di risoluzione del problema di Seveso non li abbiamo dato che i cui no opera in un settore intrinsecamente ad alto grado di rischio
E quindi in un settore dove la sicurezza deve permeare tutte le attività degli operatori noi abbiamo un delle conoscenze che intendiamo mettere a disposizione del Paese
Anche per quanto riguarda ricerche in materia di protezione ambientale in altri campi e per questo abbiamo messo a punto una un gruppo di ricerca chiamato Vese che vuol dire valutazioni
Effetti ambientali di sistemi energetici che è affidato alla responsabilità di Giancarlo Pink era e mi fa piacere vedere a questo tavolo fra i partecipanti a questa riunione il mese non de tanto un laboratorio di ricerche quanto un'unità strategica di coordinamento di ricerche di committenza di ricerche che vengono fatte dai lavoratori del cuore e penso anche spero anche altrove
Ecco poi altro imponga un impegno importante e qualificante credo dei programmi del cinema e quello sulla sicurezza che deve entrare come argomento orizzontale in tutte le attività dei Nam
E l'impegno preciso a distaccare la di rischio dal negli come Ente di promozione e ricerca perché trovarsi in questa situazione scomoda di controllore e controllato non fa piacere a nessuno anche se noi riteniamo di svolge il nostro lavoro con onestà
Siamo diciamo in uno stato di legittima suspicione che non ci fa assolutamente piacere
Quindi vogliamo di staccare la display ne vogliamo aiutarla a diventare un ente del tutto indipendente e il nostro sforzo del perito di transizione doveva essere quello di potenziare
L'ha visto sia come ente di controllo e di autorizzazione sia soprattutto anche come ente di committenza di ricerca di sicurezza perché
Alcuni discorsi l'ho sentito fare poc'anzi sul controllo di qualità e sull'affidabilità mi trovano completamente consenzienti sia a livello dell'ente
Elettrico nazionale sia a livello dell'industria italiana dobbiamo cercare di migliorare di di migliorare in ogni campo
Di dare un militare decisi passi in avanti
Altri campi di priorità dei Queen sono quello del ciclo del combustibile
Dove io ritengo che in passato sia stato fatto troppo poco e quindi abbiamo insistito sul ciclo del combustibile soprattutto a valle
Del utilizzo del combustibile imperatore quindi processing perché dovremo attrezzarci ad a vere se
Il nucleare non deve essere un episodio ma se dovesse essere un episodio limitato nel tempo ai sei più reattori
Insomma c'è da domandarsi che se avessimo già questo partito preso che convenienza avrebbe mettere in piedi uno sforzo industriale uno sforzo di ente di sicurezza di autorizzazione se finito se
Se
Fosse solo per una rondine che non fa certamente primavera quindi il ciclo del combustibile va studiato perché ci sarà bisogno probabilmente di un impianto nazionale di ritrattamento e perché il problema delle scorie è un problema importante al quale dobbiamo in tempo debito dare una risposta adeguata in parallelo con gli altri Paesi
E veloci e con questo chiudo
Io credo che critiche vengono fatte di continuo dagli antinucleari sul fatto che il Menna si lancia nel progetto
Ha detto e nessuno ancora ha smentito il CIPE se desidera
Che pure non avendo ha fatto questa scelta a livello industriale
L'Italia deve essere in grado di tenere aperta l'opzione dei veloci per un futuro
Quando questa opzione potrebbe necessariamente essere reel rilevata
E questo futuro lo colloco tra il mille novecentonovanta e il mille novecentonovantacinque tanto perché per essere estremamente chiari
E in funzione sia dal
Del progresso che avrà fatto il programma energetico italiano in particolare il programma nucleare italiano
Sia dal modo come sarà evoluta la situazione energetica mondiale in tutti gli altri campi credo che l'opzione dei veloci dovrebbe non essere rilevata in condizioni di relativa tranquillità energetica qualora gli sviluppi di altre fonti siano stati estremamente promettenti qualora anche la stessa fusione avesse fatto eventualmente passi in avanti giganteschi che oggi non sono attesi ma che potrebbero verificarsi sì da consentirci di fare a meno di passare attraverso la fase dei reattori veloci
Ma se la situazione energetica forse ancora dov'è molto più dura dell'attuale se la fusione forse ancora a venti trent'anni di distanza se il prezzo dell'orario attendesse a aumentare pericolosamente se e gli altri Paesi avessero fatto gli altri principali paesi Totti questa scelta credo che per l'Italia si porrebbe un problema analogo a quello che oggi si pone
Per il fatto di essere sostanzialmente fuori dal programma nucleare quindi il senso della nostra scelta sul programma pecca è quello di mettere il sistema italiano in grado
Di potere al momento opportuno esercitare esercitare questa opzione in senso positivo se questa verrà richiesto con la piena capacità
Tecnica di poterla fare qualche controllo della sicurezza
Di questa operazione questo e non altro è lo scopo del petto mi si dirà e per questo spendiamo seicento e cinquanta miliardi
E io dico che come ho già scritto in un ho già detto in un'intervista che apparsa in questa rivista molto bella di cui ho visto oggi il primo numero quali nel quale energia o quali energie non mi ricordo più esattamente il titolo
E dico che anzitutto la differenza quantificata in in miliardi di lire mille novecentottanta tra il fare e non fare IPEX sono quattrocentocinquanta miliardi perché dobbiamo tenere conto e quello che è già in marcia irreversibilmente
Non ritengo che questa differenza sia un costo molto elevato di questa opzione ma questo è il costo delle grandi opzioni energetiche di oggi l'opzione fusione l'opzione reattori veloci sono azioni estremamente costose
E non mi si può dire che questi soldi vietati subito sull'energia solare darebbero risultati io credo che faremo daremo un contributo a rendere poco serio nel campo dell'energia solare
Credo che potremo risparmiarli ma questa dipenderebbe dal fatto che il Paese avrebbe già fatto
Una scelta prima del tempo di non esercitare mai questa opzione e io credo che onestamente dobbiamo dire queste cose io ritengo che sia giusto mantenere aperta questa opzione anche se nell'intimo del mio cuore
E molto apertamente lo dico c'ho la speranza che questa opzione noi non avremo mai bisogno di esercitarle grazie
Neanche il presidente la parola a Massimo Scalia
Il col
E dovendo dare un po'di numeri la cosa capisco risulterà un po'pesante a quest'ora ma per abbreviare il tempo a mia disposizione consacrato interventi avessero divergere direttamente gli appunti che ho preso certo il problema tecnico di cui ero parlare con la copertura del fabbisogno di novecentonovanta mi sembra che in questa sala manchi di un interlocutore naturale perché non mi sembra di vedere nessun rappresentante dell'ENEL forse questa è l'assenza significativa
Forse meno preoccupante di assenza può più significativa che tranne poche eccezioni vede in questa sede un numero estremamente ridotto di parlamentari
Ancora pochi giorni fa il sottosegretario al al ministero dell'industria agitato il problema di gravi carenze di energia elettrica che colpirebbero il Paese nei prossimi anni su questo solo due parole abbiamo mostrato più volte che i blackout elettrici anche quelli delle ultime settimane dico che settimane fa non possono certo essere imputabili a carenze di potenza elettrica come spie solenne l'ha affermato di nuovo riproponiamo a la strada alla stampa la prima Repubblica le forze politiche i nostri numeri trentanove mila e ottocento megawatt al trentun dicembre ottanta e la potenza netta disponibile alla punta della domanda in condizioni d'inverno rigido dichiarata dall'ENEL
E invece la domanda di punta non ha superato i trentatré mila Mw per cui abbiamo grosso modo quasi sette mila megawatt di riserva e cioè una riserva di potenza elettrica
Superiore leggermente superiore al venti per cento per capirci quanto più di quanto in generale si consentono a molti altri Paesi industrializzati dell'area OCSE
Si è detto per giustificare questi blackout si è parlato di mareggiate e di scioperi
Mi pare che gli scioperi non abbiano inciso per più di un trentesimo rispetto alla potenza netta disponibile e peraltro voi non ha non imputare ai lavoratori dell'ente elettrico colpe di responsabilità
Dal momento che mi sembra siano stati sempre da uno dei più comprensivi nei confronti delle esigenze aziendali
Quindi questa questione degli scioperi non ci convince molto come anche molto poco convince la questione delle mareggiate dal momento che non credo che sia la prima volta che si siano avute in inverno
Delle mareggiate che quindi renderebbero non possibile l'attracco delle dei quantitativi di petrolio ordinati e peraltro ci risulta che l'ENEL dovrebbe aver a sua disposizione delle scorte strategiche per novanta giorni
Quindi non capiamo neanche questa spiegazione delle mareggiate
Per quanto mi riguarda il futuro va detto con chiarezza e quindi mi dispiace che non ci siano rappresentanti qualificati dall'ENEL
Che un buco
Questo famoso buco di energia nei prossimi anni ci potrà essere solo se l'ENEL continuerà la come la colpevole politica di slittamenti nella realizzazione di centrali badate di centrale che già da tempo risultano negli stessi documenti dell'ente elettrico come nella classificazione che si fa come autorizzata
In conclusione su questo primo punto direi che se l'ENEL adempirà agli impegni assunti e limitatamente al settore degli impianti di base di tipo convenzionale sottolinea convenzionale
Già a queste centrali saranno in grado di produrre energia elettrica in misura tale da rendere evacuò anche per i prossimi anni ogni discorso sui buchi di energia elettrica
In caso contrario cioè in caso di inadempienza assai gravi saranno le responsabilità e del tutto ingiustificate non solo dell'ENEL ma anche del Governo questa premessa mi sembrava una necessaria puntualizzazione per poter affrontare il tema della mia relazione cioè il problema alla copertura dei fabbisogni elettrici al mille novecentonovanta
Si tratta ovviamente innanzitutto di determinare una stima della domanda sia del G anche della potenza elettrica per quella data e poi vedere come farvi fronte
Per i dettagli più analitici di questa mia esposizione rimando al materiale disponibile in sala e chi non volesse sostenere la spesa del nuovo numero della nostra rivista quale Energia potrà trovare questi dati non nato interna pubblicata dall'Istituto di Fisica
Comincio dalla stima di crescita tendenziale dei consumi finali di energia elettrica al mille novecentonovanta
Scusate un po'di pesantezza ma sono di nuovo i numeri che pure hanno un contenuto il significato anche sociale politico
Adottiamo un incremento medio annuo del tasso di crescita del prodotto interno lordo nel periodo settantotto novanta pari al tre per cento elasticità relativa ai consumi elettrici pari a uno virgola sei
Cioè adottiamo gli stessi indici che adotta la pianificazione del Governo
Con il che si attiene sì abbiamo esagerato è vero qualche si ottiene un incremento medio annuo dei consumi finali energia elettrica pari a poco meno del cinque per cento
Perché settantotto i consumi finali di energia elettrica sono stati centocinquantuno miliardi e mezzo di chilowattora si attiene al novanta una previsione di duecento sessantacinque punto nove miliardi di kWh
Su questa cifra si può ragionevolmente intervenire sia in termini di USA appropriato dell'energia elettrica sostituendo cioè altre fonti energetiche agli usi elettrici impropri e c'è da lavorare anche se il ministro Pandolfi si diceva che sono un dieci per cento lavoriamo su questo dieci per cento
Sia attraverso un uso efficiente dell'energia elettrica vale a dire eliminazione degli sprechi riconversione dei processi e dei settori produttivi
La riduzione dei consumi finali elettrici per uso appropriato nel settore domestico nell'industria si possono fare scendere sommando le diverse voci a sette nove miliardi di kWh
Le riduzioni invece per uso efficiente riconversione nei processi prima indicati a diciassette nove miliardi kWh per un totale di venticinque punto otto miliardi di kWh
Pertanto la stima dei consumi finali di energia al mille novecentonovanta può essere ridotta da quella cifra che prima davo cioè duecentosessantacinque punto nove alla cifra di duecentoquaranta miliardi di kWh
Si tratta ora di tenere conto delle perdite di trasmissione e distribuzione pervenire ha una stima definitiva dell'energia elettrica richieste in Rete al mille novecentonovanta
Si può chiedere all'ENEL non c'è appunto ma che lo chiediamo spesso di assumere l'obiettivo di ridurre entro i prossimi dieci anni le perdi vedi trasmissione distribuzione dall'attuale dieci per cento circa dei consumi finali
All'otto per cento e mezzo avvicinandosi cioè a quel valore medio che la Comunità economica europea che oggi è già il sette virgola sette per cento
In questa ipotesi molto caldo e peraltro doverosa per me interattivo nazionale
Le perde direbbe assommano a venti miliardi e quattro di chilowattora e pertanto la stima dell'energia elettrica richieste avete al mille novecentonovanta è di duecentosessanta miliardi e mezzo di chilowattora
Vogliamo sottolineare che a questa stima si è pervenuti tenendo conto correttamente a nostro avviso irragionevole interventi di risparmio da esplicare sull'arco di dieci anni in maniera in modo quantitativo assai limitato grossomodo il dieci per cento la domanda stimata tanto più ragionevole ci appare la dimensione di questi interventi quando ricordiamo che nel dato di partenza che abbiamo assunto cioè i consumi finali elettrici del settantotto è incorporato l'elevato fattore di indisponibilità delle centrali termoelettriche che in quell'anno sembrano ricorderà superiore al venticinque per cento
Partivano genetica richiesta si desume immediatamente la domanda di potenza elettrica la punta invernale al novanta secondo la metodologia adottata dall'ENEL assumendo alla riutilizzazione di cinque mila trecentocinquanta ore
E si ottengono quarantotto mila settecento Mw come potenza richiesta la punta invernale
A questo punto come di coprire queste due domande quella di energia e quella di potenza elettrica
Espongo le nostre proposte in modo assai rapido
Sì ancora un po'di minuti vedo che al trentun dicembre settantotto la potenza disponibile dichiarata dall'ENEL a trentasei mila euro megawatt e rotti
Assumiamo il programma di nuovi apporti al novanta formulato dall'ente elettrico e lo depuriamo del contributo netto nucleare che peraltro se le cose andassero come a Caorso assai difficilmente potrebbe essere conteggiato
Si tratta in tutto di sedici mila centosettanta megawatt di parchi di impianti idroelettrici geotermia lettrici termoelettrici a olio combustibile turbogas
Noi per quello che ci riguarda proponiamo ulteriori apporti di Potenza così ripartiti
Quattro mila Mw dirlo elettricità ed è soltanto il rispetto degli impegni assunti dall'ENEL alcun alla convegno di Siena del mille novecentosettantanove
Non vogliamo inoltre altri novecentocinquanta Mw di impianti già termoelettrici e di nuovo questo è assai meno di quanto indicato al convegno promosso dal settantasette dalle regioni Toscana Lazio e Campania tenutosi a Chianciano
Da quelli che erano i migliori ed erano e sono i migliori esperti dire mondiali nel settore
Proponiamo per tre mila novecento megawatt di impianti di produzione combinata di calore elettricità ripartiti nel mille megawatt per la cogenerazione industriale e due mila e novecento megawatt da teleriscaldamento teleriscaldamento
Questi ulteriori apporti di potenza delle proposte assommano otto mila ottocentocinquanta Mw e se li andiamo a sommare ai contributi enunciati precedentemente arriviamo a un'offerta per il mille novecentonovanta un'offerta di potenza di sessantatré mila megawatt e qualcosa
Il divario con la domanda di punta prevista ricordo quattro quarantotto mila settecento Mw è dell'ordine di quattordici mila megawatt e cioè una riserva di potenza pari al trenta per cento dalla domanda massima
Per chi avesse paura di buchi elettrici credo che la risposta sia esauriente
Per quanto riguarda la copertura della domanda di energia elettrica
Sarò brevissimo e la traduzione in kilowattora dei i contributi di potenza previsti eh pari a novantasette miliardi di kWh che sommati all'esistente al mille novecentosettantotto
Portano a duecentosessanta miliardi e qualcosa di kilowattora come copertura ed è una copertura esatta della domanda
Io sono pressoché arrivato alla fine del mio intervento dicono consentitemi di riassumere in sintesi perché credo sono questi numeri balleranno la testa qual è il senso di questa proposta
Noi diciamo che la copertura dei fabbisogni attrice quaranta
Nel giro e potenza elettrica può venire assai che realisticamente qui consentitemi un inciso vorrei che fosse estremamente chiaro come già altri prima di me hanno ribadito che queste proposte avvengono dal quasi dall'interno della logica
Del piano energetico governativo quindi non solo come è stato detto sui giornali il possibile contrapposto al reale ma un reale anche abbastanza Cauto va bene un reale forse è più realistico di questa proposta affascinante
Riconosciamo la primogenitura alla presidente del can Colombo di un petrolio come residuale prontamente afferrata dal ministro Pandolfi che indubbiamente visti i tassi di crescita attuali del petrolio e vista la previsione che lo stesso Piano energetico nazionale fa novanta di centotré megaTEP di petrolio consumati
Ci sembra tutto sommato più un divertente gioco di parole che non una proposta che poi abbia una qualche implicazione concreta sullo sviluppo energetico del Paese
Allora ricordo come copriamo questa domanda di potenza energia elettrica badate in sintesi con l'attuazione dei piani operativi del nel settore termoelettrico sottolineo convenzionale e e mi riferisco a quei piani già da tempo provati
Due con un ricorso l'energia idroelettrica pari a quello che è il nella stessa aveva promesso speriamo non fosse un fiore all'occhiello
L'anno scorso come ricordavo prima al convegno di Siena
Quanto scusate il punto tre è questo contributo isolati una parentesi per dirlo i numeri sono quattro mila megawatt non è coi punto molto poco
Un ricorso infine alla geotermia esplicita assai più limitato lo ricordavo prima di quello indicato dagli esperti del convegno geotermia regioni di quattro anni fa
Quanto al massiccio e questo sì del tutto irrealistico ricorso al carbone
Proposto come combustibile per le centrali nucleari dal piano energetico firmato da Bisaglia nella misura di circa ventiquattro megaTEP complessivi al novanta
Ci sembra che lo stesso ministero ministro industria abbia preso anche oggi come ha già fatto altre volte distanze da questa incredibile carbonizzazione
Noi ci consentiamo invece di proporre un uso più modesto realistico del carbone
E in numeri circa sette mega tette aggiuntivi all'esistente nel settantotto
Sottolineava un uso tassativamente illimitato a quelle dimensioni di impianto che possono utilizzare l'ecologia di abbattimento degli inquinanti già oggi disponibili
In particolare si può pensare a una rete di centrali d'Italia relativamente piccola sessanta ottanta cento Mw che attraverso la produzione combinata di elettricità e calore possano soddisfare rilevanti quote dell'utenza urbana
Sia per il riscaldamento che per l'elettricità
E ribadiamo qui e concludo alla nostra distanza
Su queste proposte mi sembra già di averla colta negli interventi del ministro industria anche del presidente del clan Colombo seppure con una certa disponibilità a un confronto che vede però ancora posizioni molto lontane
Tra di loro e probabilmente la più lontana non solo con loro ma anche con altri settori del mondo produttivo o delle forze sociali e politiche
E che come emerge con chiarezza da questi numeri che gli ho dato io non chiedo
Che voi siate convinti di questi numeri chiedo però che e a questi numeri si risponda e si risponda in moto motivato nessuno si deve sposare i numeri però le risposte devono essere non vaghe e generiche non i Bertoldi di Bastida mancheranno devono essere di merito come noi di merito ci siamo sforzati di darle dicevo
Dalla presentazione fatta da tutte le relazioni emerge contrariamente a quanto è stato spiazzato con grande appoggio dei mass-media in questi anni non c'è da qui al novanta nessuna necessità di ricorrere al Gia elettronucleare
E del resto già è stato ricordato dall'oltre sessanta centrali nucleari da mille megawatt che Lerner ipotizzava solo pochi anni fa per il novantuno
Si è passati alle sei centrali nucleari da mille megawatt proposte dal piano energetico di cui stiamo parlando
Io credo che a questo punto spetterà al governo convincere non solo le popolazioni coinvolte dagli insediamenti nucleari e quindi abbiamo dei rappresentanti ma anche lì dall'industria elettromeccanica pesante nazionale che vale la pena di sostenere le numerose ristrutturazioni connessi alla garanzia di qualità per una così esigua committenza e a questo proposito meraviglie e dispiace che da settori della sinistra che pure si erano battuti per una qualificazione della scelta nucleare nel senso di autonomia tecnologica di fronte a una situazione che è di questo tipo che è di questo ordine di grandezza
Sì sì addirittura proposto b se le cose stanno così ma allora le centrali nucleari compriamo le all'estero grazie
Do la parola al dottor briganti
Che come ho detto prima sostituisce il ministero
In queste fede in quella sede
No porto il saluto e in rappresentanza del ministro avevo semplicemente
Intervenire nel dibattito
Anche a titolo personale perché mi sembra che alcune cose
Che tra l'altro voi
Compagni ed amici del della lega per l'ambiente abbiamo più volte dibattuto in sede di comitato scientifico vengono di nuovo poste all'attenzione di un
Convegno di un del dibattito che da questa mattina ha portato una serie di interessanti contributi alla chiarificazione
Del le scelte di fondo della politica energetica in Italia
E siccome tardi e siccome non voglio annoiare i i presenti con una
Ripetizione sui temi generali
E gli assunti che sono alla base del pianeta dico nazionale
Mi limiterò
A dare un idea di come su questo problema che pure investe in maniera pesante
Lei industrie italiane a partecipazione statale si è cercato di intervenire a livello per lo meno di analisi e di direttive programmatiche
Nel corso degli ultimi mesi
Ho questo non mi impedisce però di fare una piccola premessa sul fatto che alcune delle cose dette qui oggi sono ormai talmente entrate nella asso nella cultura diciamo
Del sia degli addetti ai lavori ma soprattutto quello che è più importante delle forze politiche sindacali e dei movimenti di massa da farsi che in questa sede abbiamo sentito il ministro Pandolfi abbiamo sentito
Autorevoli rappresentanti del delle del enti energetici italiani dire che è vero va sulle assunzioni sul quale basare il piano energetico
Vanno riviste anche sotto fu come forma di modelli e che sono stati adottati
E con i criteri di proiezione fatti nel Cornel nella
Nella nel piano energetico
Detto questo rimane il problema di come si fanno queste cose indubbiamente l'industria pubblica italiana e impegnata attraverso i suoi
I suoi enti
Dall'ENI
Ai raggruppamenti dell'industria elettromeccanica nazionale
Su tutta su tutto il vasto arco i problemi che sono stati qui sollevati
Il tentativo che è stato fatto
Nel corso degli ultimi mesi al livello del ministero delle Partecipazioni statali e che è contenuto in misura anche se ridotta però pensiamo abbastanza chiara nel rapporto sulle partecipazioni statali presentati da presentare al ministro De Michelis
Contiene anche lì una serie di non di novità
Dal punto di vista delle indicazioni strategiche che sia accentrano
Su alcune delle cose che già acquisita s'che stamattina sono state discusse una la prima e principale che mi sembra di bordo boccole poi che sia necessario portare alla discussione perché va ancora verificata nelle sue capacità di attuazione è il discorso della differenziazione
Della pro delle fonti energetiche a partire dal discorso dell'approvvigionamento via via attraverso le tecnologie fino alla a alla
Programmazione dell'offerta che essendo questa una parte industriale evidentemente è la l'apprestamento dell'Offerta è la caratteristica tipica dei modi di movimento di questo settore
Le direttive programmabile che si stanno verificando tra l'altro a livello dei programmi degli enti e che naturalmente hanno bisogno di essere poi supportate dal dibattito detta alle forze politiche alle nel Parlamento vanno nella direzione della riduzione della dipendenza dal petrolio
E questo può avvenire soltanto attraverso un maggior peso che anche nelle strutture industriali del Paese si dà
Ad altri
Tecnologie
E non soltanto a la
Diversi alla diversificazione sulle fonti stesse di approvvigionamento ma anche in questa direzione dell'approvvigionamento e delle fonti tradizionali combustibili fossili
Petrolio e carbone soprattutto si dà si è data un indicazione
Di cambiamento anche della politica
E questa cambiamento della politica non può che passare attraverso una una sempre ma maggiore attenuazione
E l'atteggiamento mercantile cioè di semplice approvvigionamento sul mercato come è stato anche ricordato questa mattina per passare attraverso ad accordi con i paesi produttori
Che riescono a a trasferire il livello di scambio anche sui sistemi energetici complessivamente e in questo senso una politica integrata tra gli enti ai quali è preposto
Prevalentemente l'approvvigionamento e gli enti ai quali che sono preposti prevalentemente all'apprestamento dei sistemi emergenti
Un altro punto importante è che la differenziazione e l'utilizzazione di tecnologie diverse passa attraverso un potenziamento
E della ricerca all'interno degli enti del dell'industria pubblica e del raccordo di questa ricerca da un lato con la promozione industriale dall'altro con gli ampli gli enti gli enti pubblici di ricerca
è indubbio che è anche con le tutte le limitazioni che si possono intravedere sull'utilizzazione del carbone
Il carbone verrà a giocare
Un certo ruolo anche se mi sembra che questa mattina di comincia a intravvedere non da questa mattina da un po'lenta questa barca anche un ridimensionamento degli obiettivi di fondo del piano energetico sul quale io dico qui personalmente
Sono d'accordo perché non credo nella possibilità del sistema italiano sistema Italia come ciclo chiamare il professor Colombo
Di arrivare nel mille novecentonovanta a una capacità tale di consumo e di uso del carbone così come indicato nel piano energetico e comunque ripeto il fattore Carbone gioverà una certa sarà di una certa importanza nei prossimi anni e a nostro Paride e quindi in questo senso ci si sta muovendo all'interno dell'indulto per le infrazioni stradali
Dovrà estere soprattutto un gioco che viene fatto a livello della presta mento delle nuove tecnologie
è questo uno dei punti qualificanti anche per l'industria nazionale perché il nulla il carbone di cui abbiamo parlato oggi non è soltanto nel sua utilizzazione termica immediata
Nelle centrali che può portare un contributo effettivo alla riduzione della dipendenza petrolifera quando anche nell'apprestamento di tutta quella serie di nuove tecnologie di utilizzazione sostitutiva del carburante
Lega dei dei carburanti che secondo me noi siamo molto indietro ancora a livello nazionale
In questa direzione mentre potremmo trovarci fra pochi anni anche in questo settore a dover comprare tecnologia come è stato fatto tutti a persiste
Quindi un livello di internazionalizzazione dei rapporti per lo scambio anche di tecnologie nel momento in cui si va a comprare quello che c'è necessario un apprestamento di tecnologie
Che permettano anche al sistema industriale di inserirsi in un nuovo tipo di mercato e questo discorso vale immediatamente anche per l'apprestamento di offre di capacità di offerta industriale in tutto il settore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico
E interesse intenzione
Del ministero promuovere
Una
Serie di iniziative che già tra l'altro sono in atto a livello ENI e a livello i venti
Di differenziazione
Delle capacità di offerta industriale quindi di apprestamento ad esempio dell'industria di base del silicio
Amare in Italia che è uno dei punti stretti attraverso i quali nei prossimi anni si troverà a passare la utilizzazione per usi elettrici del fotovoltaico
Questo aspetto è molto chiaro
E se partiamo ancora una volta in ritardo
Riusciremo semplicemente anche in questo settore ad avere una dipendenza che a questo punto è anche peggiore per la semplice dipendente delle fonti di approvvigionamento perché significanti per dipendenza e a per l'acquisto di tecnologie che non siamo stati in grado di sviluppare
Altrettanto dicasi nel settore del risparmio
Esiste una vasta zona di esperienza nell'industria elettromeccanica italiana che può essere favorevolmente indirizzata in questa direzione e mi sembra di poter dire con una certa con
Tranquillità che
L'esplorazione di queste strade anche da parte dell'industria nazionale può costituire quello che stamattina era una delle preoccupazioni del ministro Pandolfi l'apprestamento di capaci
L'estrema positività ma tanto per sottolineare che la spetti della politica energetica si debbono si riflettono indubbiamente anche sulla indirizzo politico dei quello che poi uno dei ministeri più sottoposti alla a diretta capace dalla diretta diciamo impatto con il con il mondo industriale
Ed è quello del confronto a livello dei piani regionali
Stiamo organizzando qualcuno ha già fatto qualcuno è stata già fatta una serie di conferenze regionali delle partecipazioni statali
Con lo scopo specifico di arrivare a una definizione a livello territoriale non solo delle esigenze in termini di domanda ma anche delle esigenze in termini di offerta industriale
L'elemento della conferenza regionale è uno strumento tecnico oltre che di contatto diretto non lo strumento tecnico in quanto va si va a vedere
Contemporaneamente fra le amministrazioni locali che hanno la necessità
Di
Esprimere la loro domanda e chi ha il dovere anche di offrire le soluzioni tecniche necessarie perché queste queste richieste vengano essere attuale detto questo che voleva essere diciamo la fornire un quadro anche di riferimento ai convenuti
Per discutere anche su certi aspetti concreti di trasformazione che si stanno avviando nell'industria
Nell'industria italiana a partecipazione statale senza perdere d'occhio tra l'altro una necessaria correlazione con l'industria privata che sta al centro anche del discorso della raccordo fra politica economica delle industrie pubbliche e la politica economica complessiva del Paese
Io volevo concludere con una osservazione che personale sul discorso che è stato fatto qui da Mattioli e da Scalia ha precisato quegli aspetti di la lirica energetica devo tagliare
Sulla
Discorso della reale capacità
Di
Far fronte alla domanda energetica nel nostro Paese io ha letto con molta attenzione le i conti che hanno presentato i compagni stele in effetti hanno indubbiamente il fascino della della chiarezza e della semplicità
Mi rimane un punto di dubbio che volevo qui sollevare è che attraverso il loro discorso non mi pare che essi riduca quanto meno percentualmente l'influenza del petrolio
Cento mega detto sui loro centosettantotto discorso che appunto posso accettare in tutte le sue premesse mi sembra che siano una livello di intervento di divi di incidenza percentuale notevolissimo
Ebbene allora se questo discorso è valido cioè cioè noi dobbiamo rivedere le fa le le cifre a monte i due mila e i duecento dov'è che ha detto o i duecentoventi addirittura per quella sembra un po'ridicolo a tutti quindi è stato mi pare ridimensionato nei fatti questa questo questo traguardo ma discutiamo ancora sui duecento e vediamo se necessario e possibile abbassarla questo livello beh io direi
Che bisogna porci con estrema attenzione il discorso se questi cento mega detto sono loro da dover abbassare a questo punto e quale le l'elemento di sostituzione
Può essere il carbone
Ma il carbone
Comporta tutta una serie di
Difficoltà
Che sono state sottolineate comunque non dobbiamo sottrarci a questo discorso se la capacità di poter introdurre più carbone significa ad una minore dipendenza di petrolio Bell hanno detto tutti hanno detto anche i relatori del de che sono hanno parlato questa mattina la possibilità di approvvigionarsi di carbone e aggiungo io come cotto intanto di sottolineare prima la possibilità di utilizzare il carbone attraverso le nuove tecnologie
Non deve essere un fatto che prese trascurato proprio nell'ottica che hanno proposto i relatori cioè nella riduzione dell'incidenza della dipendenza Pietro della dipendenza energetica del dell'Italia
Un'ultima cosa e ho terminato
Il discorso sulla
Partire dalla domanda beh io ho sentito le osservazioni che ha fatto il ministro Pandolfi direi che in una certa misura mi trovano abbastanza d'accordo
Cioè noi non abbiamo un margine dal nostro Paese tale che ci permetta di non considerare anche il discorso dell'offerta con un certo margine in più rispetto ai conti pur precisi
Eppure condivisibili nella loro massima nell'al massimo grado che si sono stati presentati qui oggi
Non vogliamo assumere indici economici
Obsoleti come il coefficiente di elasticità e sono perfettamente d'accordo però non si possono non tenere conto
Non si può tenere conto del nostro paese che è uno dei Paesi industrializzati dal fatto che siamo a livelli inferiori per i sviluppo dei consumi sia a livello industriale che pro capite che comunque non possono neanche questi essere assunti
Come in dieci
Assoluti ma che in effetti indicano è l'unico modo alla neanche all'economia di sinistra è riuscito a inventare nuove nuovi nuovi termini di riferimento ad un unico modo che riesce ad ancora a quantizzare la differenza di sviluppo economico tra un Paese e l'altra
Quindi o ci mettiamo d'accordo su queste cose e diciamo che il livello minimo che vogliamo mantenere
Riesce a comprendere anche questa che ho questo necessità di sviluppo che sta ancora nel nostro Paese oppure facciamo un discorso che si ferma che molto buono ma che si ferma a un certo punto
Ecco perché ritengo che da questo dibattito e con tutto il contributo che ripeto condivido appieno sul tipo di analisi dei conti sbagliati tra virgolette che sono stati fatti cerchiamo di evitare di fare un altro conto sbagliato
Quello cioè di non a prestare al livello a livello economico complessivo del Paese le capacità di uno sviluppo che altrimenti mette proprio i suoi strumenti va be'non ha non ha presenti i suoi strumenti Checco naturalmente secondo me sono anche e la capacità di apprestare un'offerta adeguata con tutte le differenziazioni possibili ma questo elemento ci deve essere grazie
Grazie briganti prima di dare la parola affinché per la sua relazione di informo che i lavori si chiuderanno con l'intervento di giocatori responsabile
Della Commissione economica Energia del Partito Comunista italiano e con l'intervento di Dupré per energie denuncia
A me spetta parla dei problemi ambientali
D'altra parte la convegno è stato organizzato dalla lega per l'ambiente dell'Arci
E dal comitato nazionale per le sue tre oggetti che è giusto che si parli direttamente problema abbiamo anche il problema ambientale nonché di quello che proprio oggi nel suo complesso
Non investa direttamente anche poneva dell'ambiente dell'uso del territorio ma ora cioè su alcune questioni relativa l'inquinamento sicurezza erano toccate propri metto cari questo io vorrei
Dire a proposito dell'amica e compagna briganti dire una cosa
Briganti ha detto giustamente sulla questione della della dell'Energia tante cose che io condivido ma alla fine ha citato alcuni con parametri alcuni coefficiente quelle variabili
Obsolete ha detto lui giustamente ha parlato di coefficiente elasticità eccetera eccetera ma ha detto pure
Il secondo me fra questi va considerato obsoleto anche pro capite anche il consumo per Abete abbia per pedalate latitante
No ma ascolta ascoltarla sceglie qualcosa nessun parametro da sola no nessun parametro do solo sufficientemente significativo ma se devo scegliere uno io pesco scegliere l'intensità energetica
Umberto Colombo e Bernardini non in un pregevole lavoro presentata lo scorso alla Commissione se un giorno di cui hanno fatto parte Colombo
A fanno analisi storica dei dei pezzi da energetiche Illy io ho imparato alcune cose retata per esempio
Che non è vero quello che normalmente si afferma che in Italia non c'è possibilità di risparmio energetico perché noi siamo a dei livelli di consumo che abita troppo bassi assente usiamo quest'altro parametro quanti chili
Di equivalente petrolio usiamo per produrre mille lire di di di reddito nazionale Djibril temi di Bad interi servizi eccetera eccetera si usava questo appannata troviamo che il sistema Italia inefficiente e se confrontiamo l'Italia con la Francia col Giappone abbiamo delle sorprese
Abbiamo la sorpresa che fra Francia e Giappone per esempio hanno delle intende del del intensità energetiche
E il venti o trenta quaranta per cento al massimo maggiori di quelle italiane ma se andiamo poi a confrontare i redditi per abitante
Questi Paesi ci distanzia o di gran lunga maggiore c'è Osvaldo sbagliata di il discorso da fare per diversamente seppur farfalla giurano sulla intensità
Della il consumo di energia per abitante questi Paesi ci hanno Nabucco sull'energia per abitate solo il venti o trenta quaranta per cento maggiore di quello italiano asserisce parliamo di reddito per abitante
Il divario è molto maggiore
Cioè loro col una certa quantità d'energia per l'obolo molto più ricchezza di quello che fa l'Italia
Ora il discorso è molto lungo io voglio dire se uno va a fare l'analisi disaggregata dei di quello dei due dei diversi sistemi che ho citato trova che anche in Italia c'è un margine di risparmio notevole
Prendiamo la questione ambientale l'importanza della questione nucleare non deve far dimenticare i problemi sollevati dalle altre fonti energetiche
Mentre si discute sul nucleare di fatto alta si opera ci costruiscono impianti di altra natura
Questa lezione non credo che certamente va fatta il i compagni della di ecologia e fra l'altro da sempre si toccò nato a Pola questi argomenti
Le prove ambientali di tutte le fonti energetiche non limitatamente alla agli impianti nucleari
Loro pesante il carbone hanno un ruolo crescente la produzione di energia elettrica in altri settori di impiego industriale
Anche in presenza di un auspicato ridimensionamento del ruolo del carbone del piano energetico nazionale
La quantità di carbone che si brucerà nei prossimi dieci anni in questi dieci anni dovrebbe salire a livelli di gran lunga maggiori qui le attuali che non sono però irrilevanti perché accanto alle centrale termoelettrica e diceva giustamente Gianni Gianni Mattioli
Ci sono poi gli i cui consumi nel campo siderurgico e complessivamente sono già abbastanza rilevanti
Ma c'è modo e modo di manipolare e bruciare carbone diversi solo i livelli di inquinamento associati a questi diversi modi di Verdi sfruttare il carbone
Fare affidamento come dice l'ENEL solo sulle tecnologie tradizionali con eventuali piccoli aggiustamenti e sul trinomio sul trinomio camini alti
Filtrazione e carbone a basso contenuto di zolfo è questa la strada da seguire
Io credo che se questa fosse la strada che vede mensili dei prossimi anni certamente il carbone incontrerà Unipol un'opposizione dura come l'ha incontrata il nucleare
Oppure come si fa da tempo l'alternativa presta quale come si fa da tempo d'altra parte in Giappone in alcuni Paesi europei
Efficaci mezzi di depurazione
Che aggrediscono non solo non solforico posti dove zoppo banche gli altri illo fonti inquinanti
Nuove tipologie ma non ma nuove nel senso della dell'Italia ma sono già dal a da da da tempo sperimentata altrove
Processi raffinati migliorati per abbattere drasticamente i dati sugli ostile liquida reti dovuti agli ossidi di zolfo agli ossidi di azoto
Ai metalli alle sostanze tossiche alle polveri dagli idrocarburi agli idrocarburi incombusti o idrocarburi invece trasformati questura particolarmente dannose
Ovviamente non basta questo bisogna risolve i problemi logistici che ex che di cui di cui ha già pagato altri e che comunque non sono molto diversi da quelli che sono stati già affrontati e risolti in altri Paesi europei
D'altra parte essenziale sempre su questo e carbone quella di condurre in collaborazione con i Paesi più avanzati attività di ricerca e sviluppo dimostrazione nel campo di queste nuove prudentemente tecnologie di sfruttamento del carbone
Paolo Degli Espinosa parlato i processi Aletti fluidi tecnologie innovative per quanto riguarda la difesa dell'ambiente e della salute certamente suo letto ecologia in particolare quella letto fluido che potrebbe che avrebbero un un affetto importantissimo letto fuori non so spiegare come cos'è e molti lo sanno ma altri non lo sanno ma comunque è un processo che permette di separare
I vari componenti della della combustione quindi separare anche dei dei vari agenti inquinanti direttamente nel corso del processo e non dopo certamente il discorso è molto più complesso ma questo per per semplicità
Naturalmente però non basta un'affermazione di principio o anche studi pregevoli sull'argomento del dei problemi di inquinamento il carbone e il petrolio della delle varie fonti energetiche
Occorrono standard ambientali o con devasta occorre uno standard relativi alle prestazioni impianto io mi permetto di sottolineare questa parola standard relativi alle prestazioni impianto che può sembrare
Difficile ma la cosa molto molto importante oggi non domani
In diversi paesi del mondo industrializzati accanto agli standard di qualità dell'acqua distante qualità del suolo stando e qualità dell'aria
Esistono non solo per le centrali nucleari ma anche per gli impianti a combustibili fossili standard che ponga dei vincoli direttamente alle prestazioni dell'arte dell'impianto stesso è un fatto importante
Perché non basta prendere chissà quanti milioni tonnellata di composti risorsa Poirier tanto c'è un camino alto duecento trecento metri qui a Civitavecchia da un'inquilina qui a ammantano non inquina però tanto che mi frega di
Di di di della del Paese la città a cinquanta sessanta a chilometri oppure come qualcuno sarcasticamente dice che mi porta che poi inquina la Svezia
A parte questo sarcasmo che non è accettabile perché non è così lontano la ricaduta dall'Italia la Svezia di Kaluga più vicino la ricaduta degli inquinanti ma va detto che comunque il sistema naturale i corpi ricettori che fanno perché costituiscono che fanno parte della della della dell'ambiente in particolare l'atmosfera
Comunque riceverebbero queste enormi quantità di degli inquinanti quindi il problema non è solo la diluizione con un effetto camino
Ma il problema è importante fare sì che per una certa quantità di energia prodotta non si superano certi livelli di quantità di inquinanti in parte isolati come in chili di di di inquinante rispetto no a alla quantità di calore prodotto nell'andata al degli impianti stesso d'altra parte questi standard sono oggi alle leggi in altri Paesi come il partiva il Giappone già poi non è più il Giappone in una volta che supportare faceva tante cose oppure copiava mai sarà è avanzatissima protestato ecologia le difese d'ambiente ma lo Stato rimontando anche in alcuni Paesi europei
Occorrono controlli efficaci preventivi ripetuti durante il funzionamento degli impianti interessante sentire alcuni alcuni dirigenti degli enti alcuni assessori alcuni responsabili enti locali quando raccontano come nella realtà vengono fatti questi controlli non impianti convenzionali Simi banali
E non solo nel Mezzogiorno ma anche gli auguri ad esempio ho collette sotto controllo tutti i settori dell'impiego di combustibili fossili o derivati nell'industria scusate che io dico una cosa può sembrare ovvio ma io credo che non possiamo secondo la lega per l'ambiente
Illa
Non tener conto dei problemi che copie che solleva il cementificio la fabbrica di ceramica la siderurgia le raffinerie alla oltre che la centrale termoelettrica
Non possiamo non tener conto di questo scandalo che è ormai diventata la città italiana grazie l'inquinamento acustico e chimico
Dovuto alla agli autoveicoli motoveicoli siamo ormai a certi livelli di record mondiali fra i Paesi industrializzati questo livello quindi
Lei nelle case degli uffici io sono preoccupato per me è un fatto di massa il modo come si usa da tempo allora il gas in bombola in buona parte del Mezzogiorno d'Italia è una cosa rende allucinante chi conosce personalmente Coppone si lucra
Come si riciclano le bombole nel Mezzogiorno d'Italia con in maniera selvaggia non c'è solo la impresa romana che risucchia il gasolio avete appena dimesso nel serbatoio della tua
Dell'atto della della porcate riscaldamento ma c'è anche chi ti risucchia per usare la stessa espressione e bombole gasolio e poi diamo quello stillicidio di notizie che nessuno ancora messo insieme
Vede della di di di bombole che scoppiano perché consenso catastrofiche a parte gruppo i fari fa dei fatti più eclatanti Def quel famoso spara a camion porta non evocano porto bombola un camion portare Gasser
Ali del fatto che in Spagna provocò quella catastrofe vicino al campeggio ancora peggio di due tre anni fa e poi c'è il il pauroso
Non c'è anche l'inquinamento incidenti da elettricità anche qui io vorrei essere molto curioso se si facesse un confronto fra il modo come si costruiscono le case in Italia dal punto di vista della terra delle sicurezze
E quelle degli altri Paesi europei veramente incredibile a parte la barzelletta del cosiddetto la cosiddetta perda che viene cioè delle cartacce eccetera
I cantieri edili non ne parliamo
Il drammatico la drammatica situazione del trasporto e stoccaggio dei prodotti petroliferi
Il prete del proprio lì fra alludo all'ingannare i pretoriani detenere lato Bolchi eccetera eccetera agli oleodotti alle mi evita Dorothy
E l'ultimo caso quello di Porto Tolle che attualmente c'è un un grasso grosso contrasto fra Silla la dagli enti regionali
E la e lei nel sul fatto si fa passare o no un oleodotto nella zona delle valli di Comacchio eccetera eccetera
Anche qui se uno confronta il modo come sono stati storicamente realizzati questi impianti di trasporto a tramite condotto in Italia altri Paesi siamo veramente indietro
Pesante quindi il pezzo che in termini di vite umane malattia di danni all'ambiente naturale c'è eccetera gli italiani pagano rispetto agli altri Paesi industrializzati
Non si chiede la luna nel pozzo si chiede che anche in Italia si raggiungono livelli di protezione ambientale sanitaria
Analoghi a quelli che altri paesi industrializzati giardino hanno già hanno paesi che producono e commerciano erbivoro
A in condizioni di di redditività economica e sociale
Con quali noi usualmente ci confrontiamo ma i confronti normalmente Lili limitiamo apposta non so perché ad altri aspetti e ignoriamo invece quello che si fa in quei posti per una difesa dell'ambiente una la difesa della salute
La situazione italiana in materia di standard normativa organizzazione dei controlli per la difesa dell'ambiente e per la sicurezza
è caratterizzata da insufficienze incompletezze nazionalità ma anche una legge sulla legislazione organica che permette un approccio complessiva e globale al problema
L'urgenza di razionalizzare e potenziare il quadro normativo organizzative istituzionale per la prevenzione e il controllo dell'impatto ambientale non discende solo le esigenze ecologiche paesaggistiche territoriali o sanitari
Ma discende anche dalle necessità di offrire agli enti territoriali agli aiuti alle imprese che opera nel settore energetico industriale un quadro di riferimento accerto l'urgenza discende pure dall'esigenza di creare un processo di adeguamento delle procedure e delle strutture alle direttive proposte della Comunità economica europea in merito a due problemi diversi problemi diversi
La valutazione dell'impatto ambientale di determinate insediamenti industriali
E non industriali la così detta procedura VIA e il problema dei rischi di incidenti rilevanti connessi con determinati attività industriali
Per quanto riguarda il primo problema ho visto con piacere che c'è un interessante articolo di Bernardo Rossi Doria che non vedo ordina in aula sull'ultimo quello ecologia che fra l'altro Pelizzoli non appena appena sfogliato quell'articolo che lo sosterrà sostenuto il quella tesi in quella sede quello che va dicendo da molto tempo che per tutti gli impianti
Che hanno problemi di impatto ambientale quindi dalle centrali nucleari alla centrale a carbone accetta la petrolio anche da gettare impianti geotermici contestarle problemi
Occorre una procedura rigorosa che coinvolge le strutture tecniche le strutture elettive politiche ma una grossa partecipazione dei cittadini e dei lavoratori al problema
C'è Bernardo Rossi Doria che insiste giustamente ed è anche la posizione della lega dell'ambiente quella di una lettura estremamente partecipativa e democratica
Alla prova alla procedura VIA proposta dalla Comunità economica europea perché vi sono diverse interpretazioni possibili c'è una pronta attuazione tecnocratica di quella procedura e c'è un'interpretazione che fa tesoro e tutto quello che è stato il movimento ambientale
E anche sindacale il movimento partecipativo partecipativo di popolazioni associazioni eccetera eccetera che è stato il patrimonio soprattutto in Italia scadente ricco
Rischi di incidenti rilevanti però che molto spesso si dice alti rischi non vorrei fermarmi topo dati va rapidamente alla fine
Occorre pertanto definire sviluppare un quadro operativo ben dimensionato provvisto di necessarie competenze scientifiche e tecniche amministrative articolata su strutture a livello nazionale e a livello regionale locale equivalenti
Si fermano un punto più punto estremamente importante perché se no se non per rispondiamo gli strumenti per poi attuare e per verificare controllare per queste partecipazioni poi non è non non si è sotto i risultati che se è giusto tenere
Le strutture a livello nazionale dovrebbe avere compiti di indirizzo generale di definizione dei criteri regolamenti standard e procedure di omologazione
E ovvio io credo che il Polo posso condividere il parere persino persino da Confindustria quando recentemente ha detto non possiamo tornare a un'Italia dei Comuni
C'è un'Italia in cui ogni singolo Comune si fissa dei suoi standard ambientali o dei suoi stand e sicurezza d'altra parte lo avrebbe anche le capacità tecniche e scientifiche par già oggi succede quello che succede con il gioco dei non so come si chiama i colibatteri
D'estate azioni così fa la sua normativa per cercare di difendere la la propria industria turistica io penso che a livello di standard
Dice ma noi pensiamo che le aree standard la sede deve essere quella nazionale
Qui invece
Per quanto riguarda l'alternativa ai controlli qui si che le sue promesse regionali e locali sarebbe assurdo delegare al centralismo romano che poi ha lasciato lasciarci a questa trave stataliste
Ed ebrei brutte esperienze scarsa esperienza non solo negli ultimi trent'anni direi che vicende già dal secolo scorso questo centralismo i gli aspetti negativi di questo centralismo romano ebbene la normative e controlli che volesse fortemente affidati alle strutture regionali e locali facendo tesoro di quello che è la legge di riforma sanitaria
Ovviamente bisogna e questo senza ho coordinato utilizzare bene le strutture esistenti e per conto del resto che la legislazione che c'è naturalmente le funzioni di prevenzione contro l'interesse e tutte le fonti energetiche
Insufficienti infine sono le conoscenze scientifiche disponibili nostro Paese relazione al comportamento degli inquinanti nell'ambiente degli aspetti tossicologici ed epidemiologici nella situazione italiana
Nella situazione italiana perché ha ragione Giovenale quando dice che il TAR c'è un problema di carico di territorio c'è un problema di densità di popolazione c'è un problema di quanti larghi un metro avanti ad energia che prodotta perché la mq eccetera eccetera di quanti insediamenti industriali la situazione italiana è diversa dal deserto dell'Arizona
Quindi occorre che noi conosciamo delle questa studi scientifici li facciamo appello presenta la situazione italiana oltre che quella geniale del mondo
E dunque da questo punto di vista comportamento di inquinanti aspetti tossicologici epidemiologici siamo in forte ritardo come pure per gli aspetti tecnologici e problema della depurazione
Antinquinamento
Data la vastità e complessità dei problemi risulta evidente la necessità di un grosso sforzo tese a potenziare le strutture di ricerca studi e sperimentazioni esistenti in modo da consentire un'intensificazione dell'attività da svolge laddove necessario in modo coordinato e integrato
Veramente l'ultima frase come afferma un recente documento di un partito di sinistra
Se vi sia uno due tre citazioni didattica Ripa di credito tre partiti disco c'è una sua dico di un partito di sinistra
Siamo ad un bivio o si imbocca la strada che porta un piede qua in un più equilibrato rapporto tra industria ambiente e territorio o si continua a negare l'urgenza del problema
Lasciando che la situazione si deteriori fino a quando ha più aspre lacerazioni si produrranno del paese e più insanabili diverranno le contraddizioni
Finita la citazione a fronte di tutto ciò troppo timide appaiono le aperture che sia pure per la prima volta in tema di protezione ambientale
Appaiono e del nella elaborazione il piano energetico alludo alla bozza dall'MPA centottanta è la prima volta che un documento del energica leggeri contenesse la sanità affronta il problema della difesa ambientale secondo noi di manica troppo timida grazie
No la parola diamo la parola Giambattista Zorzoli responsabile Commissione Energia del Partito Comunista Italiano
Beh data l'ora che ci stimola a fabbisogni energetici un po'diversi da quelli
Su cui ci siamo soffermati questa mattina cercherò di essere il più sintetico possibile convinto d'avere almeno da questo punto di vista il plauso di tutti i presenti
Risparmio quindi
Quello che non dorme non dovrebbe essere da parte nostra una
Considerazione di pragmatica ma una concreta valutazione positiva per questa iniziativa che la lega Arci per l'ambiente ha fatto oggi se confrontiamo il dibattito che si è svolto questa mattina con altri dibattiti degli anni
Scorsi
Non si può non verificare i notevoli passi avanti
Che si sono fatti non soltanto nel confronto
Un confronto più meditato come alcuni hanno affermato un confronto più civile ma anche come su un numero sempre crescente di ponti si stia creando un consenso abbastanza vasto su cui è possibile per circa pecche in particolare
L'intervento del ministro Pandolfi
Che anche qui appartato accenti nuovi rispetto ai suoi predecessori ci stimola
Combattere con armi
Adeguate
E non come sovente i generali hanno l'abitudine di fare con le armi e le strategie della guerra precedente
Fondo qui si tratta di portare in avanti
In modo positivo e propositivo le critiche giuste che noi condividiamo è che anche qui sono state portate queste mattina alla bozza il piano energetico nazionale che finora e circola
Io non le riprenderò tutte qui
Vorrei sottolineare soltanto la scarsa correlazione che in questo piano viene data fra i temi generale dello sviluppo e lo sviluppo dei fabbisogni energetici
La non attenzione almeno in questa bozza a uno degli strumenti fondamentali per una programmazione energetica nonché la riforma da un lato degli enti pubblici preposti
A a quest'opera e dall'altra una riforma più complessiva della pubblica amministrazione del modo stesso di gestire poi le decisioni governative
E anche il ruolo delle regioni non l'abbiamo osservato anche in altra sede è molto più avanzato presente nel disegno di legge sei cinque cinque così come è stato approvato
Dal Senato che attribuisce alle ragioni molti più compiti e molte maggiore responsabilità di quanti la bozza del piano energetico metta in evidenza permesso quindi che è oggi non è su tanto su queste critiche che occorre attestarsi quanto su una capacità propositiva
La nostra posizione abbiamo ribadito non più tardi del ventidue gennaio scorso in un convegno che si è tenuto proprio in quest'aula
Basato innanzitutto sulla politica della conservazione dell'Energia sulla politica di sviluppo di tutte le fonti endogene presenti nel Paese
Su questa base noi riteniamo che si possa non fare fare non soltanto una politica necessaria e giusta di risparmio energetico ma una politica attiva di riconversione industriali noi riteniamo che in questo modo si possa creare una domanda aggregata
A livello di e nuove tecnologie e soprattutto nella crescita nel Paese di una serie di strutture tecniche di servizio che passa matricola se anche libero di cooperative di piccole strutture pubbliche
In grado di assistere la molteplicità dei soggetti economici sociali che sono chiamati in causa da una reale politica di conservazione energetica offrendo quindi anche uno spazio occupazionale
Soprattutto a quell'offerta di lavoro giovanile qualificata quale oggi è presente nel Paese
Ciò premesso non ci nascondiamo la complessità di una politica di risparmio energetico l'abbiamo detto e lo ribadisco qui
E illusorio pensare che la politica di risparmio energetico sia una facile scorciatoia rispetto a una più complessa politica per l'approvvigionamento di nuove fonti d'energia
La complessità e forse maggiore
I limiti proprio del piano energetico nazionale stanno a nostro avviso principalmente qui non aver messo in evidenza
Come sia difficile una volta raschiato la parte più facile va bene delle
Delle possibilità di risparmio attuare una politica di questo gene che non marcia attraverso se non c'è anche una profonda trasformazione produttiva di articolazione del territorio e della stessa società ed allo stesso modo
Di esistere di articolarsi dei consumi pubblici e privati sia da quindi di una vera e propria rivoluzione
E quindi se anche sulla carta certi livelli di risparmio energetico sembrano concretamente fattibili dobbiamo poi scontare
La difficile battaglia politica e anche sociale e culturale che occorre portare avanti perché questi numeri diventino realtà concreta realtà operanti
E tuttavia pur con tutti i necessari interventi per la conservazione dell'energia e per lo sviluppo delle fonti andarcene
Le valutazioni che noi facciamo
Sono nella direzione di uno sforzo aggiuntivo a livello di disponibilità energetiche che il Paese deve darsi nel prossimo futuro
Viene opzione metano e qui voglio ricordare l'importanza in particolare che questa iniziativa del metano algerino a per lo sviluppo del Mezzogiorno italiano noi ci stiamo battendo
In particolare a livello degli enti locali e dell'organizzazione nazionale degli enti locali perché il metano non rimanga l'ennesima beffa ai bisogni e alle aspettative delle popolazioni per i canali
Abbiamo fatto una proposta concreta della parlata avanti una battaglia in questo momento qualche risultato è stato ottenuto ed è giusto ricordarlo è qui
Nella cosiddetta prima fase della metanizzazione del Mezzogiorno trecentotrentatré comuni del mezzogiorno italiano saranno metanizzati con contributi finanziari tali da rendere questo capitale praticamente trascurabile e questo corrisponde a circa il cinquantacinque per cento
Degno di utenza potenziale nel Mezzogiorno d'Italia e in aggiunta a questo
In seguito al terremoto dell'Irpinia noi abbiamo portato avanti una proposta concreta che è stata presentata a Napoli la settimana scorsa che opera riproposta al Governo e al CIPE epici batteremo perché mentre nella legge
Il risanamento e rilancio delle zone terremotate perché tutti e sessantuno i Comuni terremotati dell'Irpinia siano attrezzati con metano e che questo azione avvenga nel momento stesso in cui si rimette in sesto sia le strutture per esempio gli acquedotti le mozione dell'acqua e predisponendo tutta l'edilizia la nuova edilizia in modo di potere senza costi aggiuntivi ospitare il metano ci batteremo altre sì perché la ricostruzione dell'Irpinia avvenga con le più aggiornate tecniche di risparmio energetico
Di solarizzazione passiva in modo di portare anche per questa via un concreto contributo allo sviluppo di queste zone
E coloro che siamo a questo punto il metano riguarda evidentemente solo l'edilizia per i consumi civili ma anche i consumi agricoli e i consumi industriale
Tuttavia anche
Fatto tutti gli sforzi possibili in questa direzione noi riteniamo e dire che in questo siamo confortati dalla maggior parte delle valutazioni oggi esistenti che uno sforzo aggiuntivo vada fatto per disporre di energia elettrica
Attraverso fonti diversa da quelle tradizionali
Qui sono state ricordate molte cifre la nostra posizione è nota noi riteniamo che al mille novecentonovanta siano necessari quattro mila megawatt aggiuntivi nucleari rispetta a Montalto di Castro e lo riteniamo che anche qualche migliaio di negava di centrali a carbone siano per la stessa
Scadenza necessari qui che appunto ricorda anche quanto diceva il compagno Greganti prima non non possiamo non garantire le condizioni essenziali per lo sviluppo
Tuttavia vi è un discorso di strategia più ampio respiro che non si ferma al mille novecentonovanta che vada oltre e che si basa su una considerazione di fondo
Al mille novecentottantacinque per il tipo di politica
Energetica che il nostro Paese ha portato avanti una politica energetica chiaramente condizionata in particolare dagli interessi delle multinazionali petrolifere
Non ci troveremo ad avere in funzione
Un complesso di centrali termoelettriche voi dell'ENEL voi di autoproduttori vuoi di municipalizzate che daranno l'incarico se non si fa nulla
Tra trenta e trentacinque milioni di tonnellate di olio combustibile all'anno
Ora trenta trentacinque milioni di tonnellate di olio combustibile all'anno per produrre energia elettrica in questo Paese tenuto presente di una minima quantità aggiuntiva di olio combustibile per altri fabbisogni produttivi del Paese
Significa che noi congediamo se non si pone rimedio noi continuiamo la situazione di questo Paese all'infinito sulla dipendenza da circa cento milioni di tonnellate di petrolio perché cinquanta milioni circa di tonnellate di olio combustibile sono ciò che con una rapida azione primaria sì estrae da cento milioni di tonnellate che noi ci le diamo mani e piedi a una strategia che condizionerà per il prossimo ventennio il nostro Paese a una fonte che non solo sarà economicamente sempre più scarse nel senso di sempre più costosa ma di cui tra cui disponibilità e anche discutibili e occorre quindi privilegiare per cui gli usi non sostituibili o non facilmente sostituibili sul medio periodo come sono alcuni componenti per le pregiate come gasolio e come la benzina esiste quindi accanto ai nuovi fabbisogni
Un po'la strategia necessaria di sostituzione del tempo e delle centrali termoelettriche alimentate a olio combustibile con altre fronte regge e anche qui noi riteniamo che
Un discorso equilibrato nucleare e Carbone vada pertanto avanti vada portata avanti
In una logica
Che contenute in un documento
E laboratorio congiuntamente della sezione industria della sezione ambiente della sezione Ricerca scientifica della direzione del Partito Comunista Italiano su i problemi complessivi della sicurezza e della protezione ambientale
Rispetto a tutti i tipi di impianto con elevato rischio potenziali
Noi l'abbiamo presentato è un documento aperto alla discussione e contributi di tutte noi stiamo già predisponendo anche alcune iniziative a livello parlamentare perché si comincia a tradurre in concreto le indicazioni che in questo documento ci sono
Prevede la sicurezza e la protezione ambientale ricordava prima Trinchera e non un patrimonio esclusivo delle centrali nucleari ma un patrimonio un problema legato
Al complesso delle attività produttive e in particolare delle attività energetica non intendiamo per questa via
Volendo ci pone indicazioni vengono documento sono date coniugare ad un tempo le esigenze dello sviluppo del Paese quell'esigenza della sicurezza e della protezione ambientale e queste non solo affermazioni di principio
Perché il nostro atteggiamento ieri e oggi
A Caorso ieri e oggi a Montalto di Castro oggi di fronte alla richiesta di una costruzione di una centrale a carbone per esempio a Bastida Franca Rame
Nelle vicinanze di Milano sono coerenti con questa posizione di fondo con questo obiettivo che noi ci siamo dati lo riteniamo che la complessità di qualunque scelta energetica oggi derivi proprio da questo intreccio tra momenti produttivi i momenti territoriali ed ambientali e problemi gruppo generale di sviluppo locale e per questo motivo e qui mi avvio alla conclusione che noi non riteniamo contrariamente a quanto il giornale e affermato qui che l'introduzione della legge sei cinque cinque
Di dell'articolo diciassette sia da considerarsi un aspetto negativo
Non dimentichiamoci come nacque questa proposta questa proposta nacque come una proposta elettorale della del ministro Andreatta allora ministro del Bilancio
Durante le amministrative del mille novecentottanta ed è ed è una proposta quella sì
Di monetizzazione pura e semplice
Del rischio dei problemi ambientali connesse l'insediamento di centrali elettriche perché si parlava in quella sede da un lato di regalare le energie elettrica quelli con tanti saluti per il risparmio energetico alle popolazioni dei comuni in cui venivano insediate centrali elettriche
Sì considerava queste cifre aggiuntive come cifre da distribuire a pioggia all'interno del Comune interessato mentre l'articolo diciassette dell'attuale formulazione
Prevede tre punti fondamentali innanzi tutto
Questi fondi sono destinati allo sviluppo energetico prioritariamente e territoriale e ambientale della zona dove insediata la centrale elettrica in secondo luogo questi fondi
Interessano non soltanto il Comune che amministrativamente sede di questa centrale ma complessivamente il comprensorio di comuni che sono coinvolti da questo punto di vista ed è un modo tangibile reale
Per
Coniugare l'esigenza di sviluppo con l'esigenza di protezione perché diciamocelo chiaramente una volta garantite e queste vanno garantite prima
Tutte le condizioni di sicurezza e di protezione ambientale che non sono oggetto di contrattazione e di monetizzazione rimane pur sempre un'altra risorsa scarsa il e qui sono d'accordo con giornale in questo Paese questa risorsa scarsa e il territorio
E una centrale elettrica una volta anche salvaguardate tutte queste condizioni
Mette in discussione e occupa una risorsa scarsa come il territorio
E allora deve essere un'occasione di sviluppo del territorio questa è la compensazione che vada uno sviluppo concreto collettivo e
Permette come può essere la disponibilità del calore residuato gli interventi per l'isolamento delle nell'edilizia e così via e lo sviluppo di nuove fonti permette una occasione
Di salvaguardare gli interessi locali con interesse complessivi perché e così a nostro avviso
Che occorre procedere occorre procedere e credo che da questo punto di vista la costituzione ormai l'attività che sta portando avanti la lega alti per l'ambiente sia una positiva testimonianza
Non in circoli chiusi gli specialisti ma mordendo sì in mezzo alla gente confrontandosi laicamente come qui ci stiamo confrontando oggi
Con la popolazione con le persone i soggetti sociali che realmente sono coinvolti dalle scelte energetica penso quindi che la legarci per l'ambiente in questa direzione potrà dare un contributo positivo è importante
Alla non definizione di una strategia energetica che compito di altri ma alla verifica pratica al controllo sociale a livello locale che per passare per diventare fatto concreto quasi si politica energetica deve
A vere grazie
Per l'ultimo intervento per l'ultimo intervento poi sospenderemo i lavori Francesco pre per la sottrazione nel giro oltre
Data l'ora drammatica inviterò osso in modo assolutamente telegrafico
A dare uno occhiata all'estero
Questo non perché noi dobbiamo scimmiottare gli altri paesi ma per il semplice fatto che l'Italia è l'unico Paese
Industrializzato che ancora non ha un piano energetico è l'unico Paese che ancora non ha una completa legislatura energetica
Un esempio la Germania dal settantatré a oggi ha già due volte modificato i propri regolamenti edilizi ogni volta inasprendo gli standard isolamento che effetti hanno avuto all'estero
Queste cose
Un primo effetto è che in tutti i Paesi industrializzati
La c'è una moratoria di fatto sulle centrali nucleari da due anni non c'è più nessun nuovo ordine centrali nucleari dei non solo eseguiti quelli vecchi a parte
La Francia
I Paesi dell'Est
E i paesi che sorgono nel nel Terzo Mondo
Tutto tre esempi tutti di paesi fortemente centralizzati nel governo gli altri Paesi hanno tutti bloccato
è da domandarsi se è il caso che Italia finita su una strada simile
Nella quale evidentemente qualche cosa non funziona
Per esempio in Austria sappiamo che è bloccata l'unica centrale già costruita in Danimarca hanno deciso di rimandare qualsiasi decisione al novanta oltre alle calende greche negli Stati Uniti
è la cosa è uguale
Negli Stati Uniti si vede anche perché non vengo più costruite col centrali nucleari perché Illy dovrebbero costruire società elettriche che sono private
A livello economico e finanziario non ce la fanno
E qui è chiaro
Sì se la cosa viene decisa a livello centralizzato l'economia e le finanze non hanno non è necessario che Quadrino quanta eventualmente sì che dopo dieci anni il fiasco se invece la società privata devi decidere subito
è chiaro che deve far quadrare i propri conti
Un
A causa di questi fatti qua
Si sta rivelando ma proprio adesso nell'ultimo anno incomincia apparire la potenzialità enorme del risparmio o degli o è meglio dire della dell'uso efficiente dell'Energia
Sia come ampiezza che non è limitata cinque dieci per cento sia come rapidità con cui può inserirsi nel processo economico
E questo è soprattutto risparmio piuttosto che son sorgenti rinnovabili
Nel settantanove si sta si è visto un arresto nei consumi di e di energie fossili negli Stati Uniti nella Svezia nella Danimarca cioè questi Paesi
Nell'ultimo anno che è stato ormai sistemato hanno già visto
La crescita zero la tenuta crescita Tellini regia
Però il prodotto nazionale lordo andata avanti il due tre per cento
Andando analizzare come è avvenuto questo arresto si ritiri questa resto dovuto per il novantacinque per cento al risparmio e sulla cinque per cento all'ingresso di nuove fonti rinnovabili
Perché è vero le fonti rinnovabili su uno lente nel loro sviluppo richiederanno parecchio tempo la vera fonte e il risparmio
Come si fa a fare questo risparmio beh lo si fa con strumenti tariffari economici istituzionali di regolamenti un solo esempio negli Stati Uniti da meno di un anno c'è una nuova regolamentazione che impone alle società elettriche prima di costruire un nuovo impianto di acquistare tutta l'energia elettrica che le viene offerta a prezzo inferiore a quella cui le lei lo vende
Il risultato in questo regola di questa regolamentazione sono otto mesi circa che in altri che attiva e che sia una codetta esplosione della micro elettricità si formano dappertutto gruppi di piccoli indoor imprenditori un salto d'acqua
Eoliche copio Massa cogenerazione che producono energia elettrica e la vendono alle società
Un effetto molto drammatico di questo
Una grossa società una delle più grosse società americane quel la Edison della su della California meridionale atti a dicembre annunciato un ribaltamento della propria politica industriale
Da ora in poi punteranno tutto sullo sviluppo dei energie rinnovabili con le quali pensano in futuro di arrivare a coprire il trenta per cento dell'energia da produrre
E scusate se è poco
Una domanda in questo senso è stato è stata fatta per esempio o dal World qualche la il fante che aveva chiesto una certa di moderazione all'energia elettrica comprata da privati attualmente lei nel la compra fra diciotto e ventisei lire al chilowattora
E esposti è stata data una risposta che e meravigliosa edita ed è stato detto un ente pubblico
Non può look su look completare il privato non può dare i soldi al privato
Intanto è meravigliosa la domanda di tipo economico si dà una risposta moralistica vorrei sapere poi gli appalti alle grandi centrali a chi vanno eccetera chiuso il discorso
Ultimo punto la complessità delle interazioni in tutto il problema energetico con tutto qua struttura industriale a società al Bundestag tedesco
Spinti da da da queste critiche come stiamo rifuggendo oggi
Hanno l'anno scorso messo in piedi una commissione d'inchiesta che ha portato fuori che adesso pubblicato i risultati
Nella quale hanno sviluppato quattro scenari due scenari nucleari e due non nucleari uno di massima uno di minima uno di Massimo Neri minima in parallelo
Il risultato sull'ente stupefacente di questa analisi fatta tutte insieme
E in entrambi i casi si ha un aumento del carbone circa equivalente il quaranta per cento in Germania cioè il carbone da sviluppare
Però il problema è sugli idrocarburi
Petrolio e gas ebbene i due i due scenari nucleari danno una riduzione per il consumo del petrolio
Scusate non mi ricordo se per il novantotto e il due mila risate per la stessa traguardo del dodici per cento e circa il quaranta per cento
I due scenari non nucleari danno rispettivamente la riduzione quarantacinque per cento e del settantasette per cento cioè la conclusione e il nucleare Luserna risparmiare petrolio se ne consuma di più come mai
Perché l'energia nucleare serve solo per il G elettrica cioè elettrificati più la società e una società più elettrificata a anche bisogno di più petrolio
è chiaro la società tedesca è molto diversa però credo che una risposta un risultato così stupefacente richiede di essere analizzato anche a livello italiana
Scusate che le ho trattenuto oltre l'orario
Bene allora ci rivediamo alle tre e mezzo puntuali per la ripresa dei lavori
Quella
Qui
Ritroviamo in pagare sul piano di un dibattito
Ce le troviamo ripagato in termini perdenti perché non reggono
C'è un altro punto io credo richieda un altro passo avanti nella relazione giustamente si afferma che una linea di programmazione omicidi che deve andare anche nel senso del decentramento benissimo per me questo non è un problema anzi abbiamo sollevato in un'epoca in cui sembrava una specie di stranezza criterio del genere oggi è ampiamente condiviso l'abbiamo sentito anche dal ministro Pandolfi in qualche modo
Però deve fare un passo avanti
Sonanti avviene creando degli operatori nuovi a questo livello
Signor inserendo evidentemente meglio Nanni al momento della determinazione di un piano energetico
Sì io però anche dotando questi strumenti in piedi tutto regionale di un adeguamento rispetto a quello che non c'è attualmente
Ci sono le strutture didattiche locali in qualche caso ma che rispondono a situazioni vecchie e non certamente a questa nuova ipotesi di sviluppo energetico che noi poniamo
Quindi noi riteniamo che sia necessario sostanza sviluppare delle aziende di servizi energetici a livello regionale o comprensoriale come nuovi attori anche noi interlocutori che rompono anche un certo monopolio in sostanza delle votazioni
Ma anche per un motivo
Di cui non vedo alternativa di soluzione
Quando con tutti d'accordo diciamo che dobbiamo
In pratica sviluppare il teleriscaldamento
Ordine di Jihad assente al TA
Goretti metallifere mezzogiorno e su questo punto credo che già un accenno è stato fatto un invitante abbiamo grande importanza questo problema del metano metodo non mi del fondo se non per farne un piccolissimo accenno ma chi gestirà questo sistema decentrato
Sì parliamo di decentramento parliamo di fonti alternative di risparmi energetici e non colleghiamo in termini istituzionali
Le cose beh noi in realtà lasciamo quel campo libero
A delle occupazioni che forse non rispondono al criterio del decentramento per necessità di cose non è emerso cattiveria di nessuno evidentemente
E qui c'è una sola selettive mi consentite spero di fare alla relazione del compagno Torelli che mi sembra trascuri questo aspetto
Perché concede una c'è un'attenzione certamente dovuta agli autoproduttori
Ma non mi sembra che pone in evidenza la necessità strutturale del ruolo pubblico decentrato
E questa è un po'un'osservazione che mi sembra di poter fare anche la relazione generale
Questo è un altro punto di critica e io credo che dobbiamo farci queste critiche merce fra qualche in un altro
Metto ancora i piedi nel piatto citando proprio nel nucleare
Con un'osservazione critica ne sono d'accordo con Mattioli
Quando Mattioli ricorda che il nucleare in Italia subito crisi ritardi gravissimi
Non colmabile con qualche pezzo di carta sostanza
E che un piano di realizzazioni centrali nucleari così fatto di numeri di centrali non gratta ci sembra abbastanza realistico e poco responsabile
Ma doveva stare attenti di non commettere lo stesso errore la stessa furbizia del piano energetico
Perché essa che non vuole affrontare i temi vietare a nostro parete del problema nucleare
Se ci si ferma entro i termini temporali del mille novecentonovanta
Con le premesse sulla revisione dei numeri su cui si è parlato ampiamente che possono facilmente a eliminare
Entro questo trapasso temporale Nada necessita di un ricorso al nucleare
Attraverso certamente forme di risparmio attraverso forme di fonti alternative attraverso contributo del carbone su cui poi tornare un attimo
E dicendo che quindi entro novanta non è più necessario il nucleare e ritenere a questo punto chiuso il problema
E beh non mi sembrava giovamento
Scusate un po'il termine brutale ma molto seri perché poi energetico non termina nel novanta
Il Piano e questo meno degli altri certamente forza necessita di un ricorso al nucleare
Ma negarne la necessità quelle che ci si ferma a realizzare i problemi al minore centonovanta non mi sembra la soluzione molto serie
C'è un altro aspetto quindi che va sviluppato con coraggio sappiamo questo è un punto delicato nell'arco dell'intera
E però se non discutiamo di questo di cosa vogliamo discutere
Ha la sua posizione credo che sia sufficientemente ma ma noi abbiamo sempre in qualche modo rifiutato di considerare
A riprova il conto nucleare non il referendum il sì o il no
Le guerre di religione o a maggior ragione naturalmente i piani faraonici credo che dobbiamo
In qualche modo recuperare una autonomia di giudizio al di là di queste di questi elementi che la riunione di oggi l'incontro di oggi mi sembra certamente segni anche in questo campo degli elementi più più validi
E comunque queste due impostazioni per semplificare ci sono entrambe pericolose
Perché entrambe possono aiutare di entrare nel merito del discorso reale del questione nucleare
Preparandosi a delle condizioni di impreparazione come quello che ricorda Mattioli
Ogni sostanza di subalternità politico sociale
Noi siamo per ridurre al minimo barista del ricorso nucleare
Non ne vogliamo fare una certa mentre una scelta privilegiata abbiamo chiamata residuale adesso qualcuno dice che il petrolio e residuale
Insomma sta intenderci io mi sembra che cento mega tetto nel mille novecentonovanta sia difficile considerare residuale
Però insomma son problemi a Campo nominalistici questo punto
Per noi non è una scelta privilegiata
Quindi se riusciamo a ridurre le certezze Tanzi riducibili sul nucleare certamente con delle forzature fa diceva che stamattina sul carbone
Ebbe hanno dei limiti che quelle noi
Abbiamo chiesto anni fa un intervento significativo del carbone e ne siamo stati un po'ricoperti a questo punto forse purtroppo se ne è andato
Ed è anche qui c'è un problema di amarezza senza contare che i problemi sono stati oggetto della sei Trinchera di natura ambientale su cui non mi soffermo perché mi sembra fin troppo
Per cercare di evitare però nel nucleare una politica non credo molto responsabile per una sinistra che voglia porsi come sinistra comunque sia in qualche modo con responsabilità di guida del perché
E questi problemi che si pongono nel campo nucleare poi non sono così diversi da quelli che dobbiamo porci per alcuni aspetti anche nel campo di altre tecnologie
Mi domando ad esempio che senso avrebbe sulle nostre capacità di adottare una determinazione politica economica e sociale i saperi che qualche grossa multinazionale disposta Silvio c'è un processo di liberazione del carbone
O che senso al fatto che il nostro Paese venda all'estero una fabbrica di raffinazione del silicio
Mentre tentiamo di avviare una politica di autonomia degli approvvigionamenti energetici e di fonti rinnovabili
Ecco allora ci sono alcuni punti che realtà non sono così diversi certamente non sono tutti uguali
La relazione è stata presa questa mattina afferma giustamente il carattere intersettoriale proprio regia su questo siamo d'accordo molto raccolto
E critica la separazione posto nel piano energetico e tra insediamenti energetici da un lato e problemi ambientali dall'altro
Ma se è giusta questa critica severa allora occorre anche in questo caso trarre tutte le conseguenze
Occorre cioè riconoscere che anche la politica ambientale predica del territorio potrà essere potranno aversi entro i binari complessivi del contesto economico sociale che avremo nel nostro Paese non potrà essere molto diversa potrà subire qualche scatto in più o meno
Ma certamente all'interno del complesso della politica economica e delle situazioni reali che avremo nel paese che si potrà determinare quel tipo di politica ambientale
Ecco in questo senso allora illudersi di vincere la battaglia del nucleare accettando qualche magari parziale sconfitta sul carbone cioè un'operazione pericolosa operazione che rischia di farci perdere tutte e due le battaglie
E anche alcune che sembrano privi di questo rischio come quella per l'energia solare non sono battaglie assolutamente privi di risvolti negativi
Non è la stessa natura eminentemente del nucleare o del carbone ma alcuni come quelli connessi al processo di evoluzione produttiva e di autonomia politica sociale sono certamente simili
E allora se il problema del nucleare non si pone in realtà entro gli anni Novanta
Lei non solamente perché i conti fatti in un altro modo consentono di eliminarlo
Ma probabilmente perché siamo nel mille novecentottantuno e piaccia o non piaccia entro novanta credo che la rete elettrica italiana al di là delle redazioni in corso non avrà contributi nucleare quindi mi sembra oltre ad un po'un falso problema
Ecco allora se questo è un po'modo il movente alla sinistra
Questo problema del nucleare l'ha visto nei termini storici reali al di là e allora va affrontato per quello che si porrà perché oltre il novanta le scelte energetiche dovranno tener conto delle nostre determinazioni in termini ancora di ricorso o meno al petrolio e qualcuno citava stamattina che cento megaTEP sulle centottanta previste non sono poche
In termini di politica industriale in termini di politica sociale teme gli investimenti
Non furbescamente eludendo il problema fermandoci almeno centonovanta non mi sembra che questo sia l'operazione che per la sinistra porti Anna qualche vantaggio
E sono problemi che
La ritroviamo anche in altri campi
C'è una tendenza a parlare di fonti alternative di fonti rinnovabili su cui noi siamo striati non abbiamo nessun problema
E però come scelte quasi che non si ottengono anche loro delle politiche sociali e delle politiche industriali
Ecco stiamo attenti e di non sostituire così ai reattori comprati cosa si diceva chiavi in mano
E se io qualche altro sistema altrettanto chiavi in mano
Ecco può illudersi che con questo tipo di dipendenza economica e sociale noi importiamo autonomamente una situazione ambientale di politico del territorio alternativa di Spoleto contesto mi sembra abbastanza straordinario
Così come non possiamo illuderci piaccia o non piaccia che certe scelte tecnologiche
Non sono così autonome nel nostro Paese
Viviamo in un contesto dal quale non ci possiamo isolare la Repubblica perché dice io non la vedo c'è una grossa battaglia verbale
All'interno di politica estera
Non cito qui i problemi dell'accordo nord-sud perché sono ci porterebbero fuori
C'è tutto un complesso di problemi che però sono tali in quanto viviamo all'interno di un certo contesto politico internazionale quindi anche qui non illudiamoci d'inventario divisi inventare certe cose
Dovremo prendere atto con coraggio di queste situazioni
Tornando un po'ispirazione iniziale del convegno
Dalla propria ambientali
Mi sembra che si è fatto un passo avanti nel senso che senza offendere nessuno ma sarà realtà
Si incomincia a intravedere i problemi ambientali come un elemento di una politica complessiva non come la mania di qualcuno no copre stranezza
E si rischi sui Comuni sia quelle gravi problemi di politica ambientale ai piedi di politica economica tout court
E allora qui c'è un qualcosa che dobbiamo ancora fare mentre questo è dovuto sul versante della politica ambientale forse meno volo sul versante la politica industriale tecnica non è una critica al congresso convegno una critica all'esterno notiamo ormai più sensibilità più desiderio di completezza di sintesi complessiva
In chi partito da problemi ambientali con delle magari deformazione iniziali Cremona sull'altro versante su altro versante
Noti hanno più riconoscimenti di facciata che non impegni reali
Non si tratta più di posizioni maniche evidentemente il dialogo di oggi mi sembra estremamente positivo
Però questo elemento che credo vada detto
Va detto così come sappiamo e cerchiamo di mettere i piedi sul piatto quando parliamo tra di noi
E beh questo evidentemente non è più sufficiente dobbiamo anche mettere sul piede di piedi l'operazione poco gradevole ma insomma nei piatti degli altri
Ma ritengo che questa sia l'occasione perché nella sinistra ci si mette un pochino i piedi sul piatto
Nel senso che spero voi tutti abbiate capito ti ringrazio
Siccome abbiamo molti iscritti a parlare pregherei nei limiti del possibile colori che intervengono di mantenersi nei dieci minuti senza voler con questo
Prego la parola se è d'accordo l'architetto Fulco Pratesi presidente nazionale del WWF
Mi dispiace dire non poteva sensato questa mattina e sentire la relazione Binche era che probabilmente ha già detto alcune cose che vorrei dire io ma comunque piperita Human
Problema secondo me lo dissi tempo stando più creato sul fatto di fattibilità e di economia sulla programma mediatico nazionale
E secondo me questo è una strada che ci può portare senza in senz'altro solamente a un vicolo cieco
Perché quand'anche trovassimo e altri ripristino potrebbe anche essere che la tecnologia ci riuscisse ad arrivare un'energia a basso prezzo disponibile ovunque
E non danno USA parimenti problemi nel nostro futuro non si sarebbero sarebbero risolti
Una equazione Energia uguale sviluppo sviluppo uguale benessere secondo me tutto da verificare
In quanto anche se regia posto disponibile non si potrebbe risolvere Nesta maniera gli altri nodi del nostro futuro il nodo dell'inquinamento il nodo dell'erosione del territorio il nodo della diseguaglianza il nodo della distruzione dell'ambiente che abbiam viste l'unico nell'una e la galassia
Il fatto di poter viene del Gia a basso prezzo disponibile ovunque e non danno USA chiudo boh utopistica mente si può anche prevenire non ci non ci non ci risolve il problema dall'istruzione completa della foresta tropicale de la produzione di ossigeno dei nostri oceani
Da discussione da produttività dei mari di tutto quello che una maggior disponibilità di energia non farebbe altro che accelerare
Così l'aumento delle anni di decreto carbonica nel nostro nostro sfera sulla la possibilità di effetto serra in un senso o nell'altro non potrà certamente essere risolto con la reperimento di regia disponibile e a basso prezzo
Tempo fa direi due anni fa sull'Atlantico su colle della sera
Un giornalista diceva ora gli ecologi ecologisti sono anche contro il l'idroelettrico e il petrolifero cioè termoelettrica dove si vuole arrivare ecco
Quel dove si vuole arrivare secondo me ecologica risponde in un articolo successivo a questo signore
Ero andato non faranno We dove si vuole arrivare perché sono i primi sugli diamo la l'incremento di consumo e di regia
Solamente gli anni novanta e non si tiene conto come già si è detto qui che dopo il novantasei novantuno cioè due mila di cui dieci mila e venti in cui molte persone che se ne questa stanza donna continuare a vivere secondo me son dei conti assolutamente sbagliato
Se vogliamo continuare appendere dovunque Energia strappare a questo pianeta ormai esausto l'energia sito arrivare senz'altro a riaprire il dibattito grosso della distruzione della Val di Genova conto quello combattuto per anni per il tratto l'arte megawatt
Riscossione dell'attività li volete
Nel parco del Gran Paradiso e avanti di questo passo per cercare di aumentare DT supplire sempre maggiore richiesta di energia e di produzione prima distrugge ovazioni cosa ancora vivente su questo nostro pianeta
E questo è il posto non è accettabile questo non può essere una stalla da proseguire
Si diceva anche la documento presentato oggi dice be arrivare a tre mila megawatt Idro elettrici previsti almeno ai quattro mila ahimè cinque soli quattro mila previsti in un precedente documento
Senza pensare che le e l'idroelettrico oggi la situazione attuale il retico possibile senza gravi disastri e purtroppo gli altri ce ne sono stati
è ormai improponibile ispira ancora dei grossi canale di gronda fare degli impianti di tipo di Pippo di pompaggio nel Parco d'Abruzzo
All'esclusione di altre vallate alpine come quella della del dell'alta valle del gesto nel cuneese e avanti così ma se questa è la logica di continuare
Ah procede in avanti tenendo come unico termine di paragone il livello di benessere sebbene steso si può chiamare degli Stati Uniti certamente ride rimanga questo
Dice Alberto nonché in un articolo di qualche giorno fa perché proporre in sulla proposta di un eventuale cambio completamente di tendenza di sviluppo perché dove stanno i primi fondo l'Italia da prima in tante cose magari dannose nocive ricordiamoci che pone il fascismo è nato qui perché non potrebbe essere noto tanto
Diciamo la l'antesignana di un nuovo ordine delle cose tanto più che stando le cose come sono il proseguire in questo in questa rincorsa nei Paesi sviluppati secondo me ci prova perdenti sono e deve cercare di ricca riqualificare riguardare quale del nostro nostro futuro quale la possibilità in un altro ordine
Delle cose in un altro ordine di rapporti tra uomo e uomo natura ordine di rapporti tra uomo e natura
Questo penso che sia un un parlano da tenere presente un padre presente esattamente quanto no presenti parametri di produttività di economia e di sviluppo
è un discorso poi mentre fuori completamente le righe ma io penso che in una serie come questa di fronte ha dei problemi come questi un discorso di futuro e di sviluppo alternativo va fatto grazie
Un'ora la parola a Gianfranco Borghini responsabile la commissione industria del PC
Partito comuni
Ma credo che il compagno George Oria via già stamane
Illustrato la posizione del partito comunista sul piano energetico e quindi forse abbia risposto anche ad alcune delle obiezioni sollevate nelle relazioni introduttive io vorrei solo fare qualche
Rapidissima considerazione politica
Sulla questione dalla quale stiamo discutendo oggi la prima è questa noi consideriamo assolutamente positivo e importante l'attenzione nuova alla sensibilità in particolare dei giovani ma anche diffusa fra i lavoratori per i problemi della tutela dell'ambiente e della sanità della sicurezza degli impianti
Energetici in particolare ma non solo di quelli energetici
Questa attenzione questa sensibilità e positiva ed importante perché su di essa le forze democratiche di sinistra e quindi anche il Partito comunista per quello che gli compete può fare leva
Per modificare o cercare di modificare le linee dello sviluppo economico e sociale del Paese
E per conquistare una politica energetica un piano energetico
Che sia ispirato a criteri nuovi che sia funzionale al raggiungimento di questo obiettivo che tutti proclamiamo di un diverso sviluppo economico e sociale di una diversa qualità dello sviluppo
Ma soprattutto questa sensibilità nuova che adesso si è tradotta anche in forme organizzative come l'Arci ambiente
è importante perché consente di dare concretezza al discorso che si è cominciato a fare su una democratizzazione del sistema energetico nazionale cioè su una gestione del sistema energetico che non sia più affidata esclusivamente alle tecnostrutture ma che veda associati alla gestione dello stesso sistema energetico le amministrazioni locali e le forze sociali
Le organizzazioni ascientifica e culturali
Noi come comunisti condividiamo appieno
Tutte le iniziative che spingono in questa direzione quindi tutte quelle quelle iniziative che sono volte a sollevare questi problemi a dare rilievo e importanza
La politica energetica per la quale ci battiamo e finalizzata essenzialmente a questo a determinare un diverso sviluppo del Paese a garantire il massimo di sicurezza e di tutela dell'ambiente di qualità della vita e a ridurre la dipendenza energetica del nostro Paese
Per questa ragione noi abbiamo posto al primo al primo punto della nostra politica energetica riteniamo che debba essere l'impegno prioritario anche del governo
Il problema del risparmio e dell'uso razionale delle fonti è una partita questa estremamente complicata
E che va seguita con una grande determinazione richiede una forte volontà politica perché comporta tutta una serie di trasformazioni profonde
Di riconversione dell'apparato produttivo di modifica dei consumi io personalmente mai una questione del tutto personale ritengo che questa sia la cosa più difficile in assoluto da fare
Mentre ritengo totalmente infondati gli argomenti
Di coloro i quali dicono non si può fare la programmazione per esempio nell'industria dal lato dell'Offerta io ritengo sia molto più facile a riconvertire l'apparato produttivo
E sostenere una politica di ristrutturazione
E di riconversione con gli strumenti della programmazione che non modificare i consumi perché il tentativo di modificare i consumi per via democratica e non è mai riuscita a nessuno è un'impresa nuova e difficile
Io voglio solo ricordare lo ricordo a me stesso innanzitutto che quando noi lanciamo giusta o sbagliata che fosse la parola d'ordine dell'austerità che al fondo nasceva
Dalla consapevolezza che bisogna mandare a una modifica dei consumi a una riduzione di determinate consumi quella politica andata incontro a un a un insuccesso per tante ragioni ma anche perché obiettivamente difficile modificare i costumi e le abitudini
Della gente ma credo che questo tentativo vada comunque fatto
E quindi tutte le proposte che sono state avanzate su queste su altro e su altri terreni
Ci trovano pienamente consenzienti così come condividiamo la critica che è stata rivolta al Governo per i ritardi e le inadempienze
Però l'obiettivo essenziale su questo vorrei soffermarmi rapidamente prima di chiudere della politica energetica
Deve essere secondo noi è quello di ridurre al massimo la dipendenza
Dal petrolio questo è il punto che noi che noi solleviamo nel senso di ridurre la utilizzazione del petrolio a fini energetici e quindi di andare una diversificazione massima delle fonti di energia
Questo obiettivo ma anche esso perseguito con grande determinazione da un obiettivo molto difficile da conseguire però in qualche misura un obiettivo strategico che noi consideriamo come tale ora qui è stata fatta sollevata la questione dei numeri mi dispiace che non abbia potuto venire il compagno Colajanni che forse avrebbe potuto anche su questo terreno
Intervenire e precisare io ritengo che il pericolo noi riteniamo che il pericolo di un buco energetico ci sia e che sottovalutando sia un errore
Ma al di là della questione dei numeri cioè se sia strettamente necessario uno diversificare le fonti diversificate in un certo modo la questione che noi solleviamo e di verza e appunto una questione di carattere strategico per tutte le ragioni note ampiamente illustrate
L'uso del petrolio a fini energetici è una cosa che tendenzialmente deve essere superata
L'affermazione che ha fatto Pandolfi se volete paradossale di tendenza però qua me personalmente trova consenziente nel senso di considerare il petrolio come una fonte residuale cioè come una fonte che progressivamente deve essere abbandonata
Anche perché il petrolio deve sempre di più quello che c'è servire ad altri usi ad altri usi più avanzati e più utili che non quello di bruciarlo nelle centrali quindi questa è la questione politica sulla quale diciamo a discutere
Se si condivide o meno questa ferma Tione cioè che bisogna avere una politica energetica la quale tenda nella misura del possibile realisticamente tutto quello che volete voi ma tenda a rendere sempre meno dipendente dal petrolio il sistema energetico nazionali
Questa scelta comporta l'uso a Massimo
Di tutte le fonti alternative e rinnovabili e nessuna di queste fonti è del tutto priva di inconvenienti
E anche quelle che presentano i minori inconvenienti sul terreno di vede delle questioni delle quali si è discusso oggi sono però anche quelle che allo stato attuale dei fatti possono dare un contributo molto modesto al soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale
Ciò nonostante noi riteniamo necessario forzare i tempi sia i tempi della ricerca sia la utilizzazione di queste fonti io
Condivido il ragionamento che faceva stamattina Colombo sul fatto che la ricerca i suoi tempi le tecnologie hanno i loro tempi ciò nonostante e necessaria anche una forzatura una forte volontà perché si vada in questa direzione però tra le fonti alternative alle quali necessariamente secondo noi si deve ricorrere c'è anche il carbone e c'è anche il nucleare
Noi pensiamo ancora naturalmente può essere discussa ed è discussa anche al nostro interno ma non pensiamo e la nostro orientamento
Che si debba ricorrere ad entrambe queste fonti certo tutte e due presentano dei problemi non è vero che il carbone non presenta problemi è già stato ricordato in carbone presenta problemi enormi
E anche tutte le tecnologie che pure dobbiamo acquisire di classificazione del carbone queste dicendo sono tutte tecnologia a lunga scadenza un massiccio utilizzo del carbone pone problemi immensi e difficilmente risolvibili
Non solo di trasporti ma anche di carattere ecologico ambientale
Pongono problemi di sicurezza entrambe anche le quelle centrali a carbone più che altre fonti su questo non c'è dubbio e bisona comprenderlo per questa ragione l'utilizzo di queste due fonti deve essere un utilizzo graduale e controllato
Noi siamo convinti che però i problemi della sicurezza del controllo della padronanza delle tecnologie esistono ma sono anche risolvibili
Non sono problemi il resto Lupini
La sicurezza è una conquista non esiste una sicurezza a priori è una costruzione storica il prodotto di un processo storico nel quale che che va acquisito che non può essere predeterminato
è vero quello che è stato detto che noi abbiamo accumulato sul terreno della sicurezza in generale dei ritardi storici enormi
Per responsabilità notissime che è inutile qui ricordare però se non si si comincia a misurare con questi problemi pur tenendo conto dei ritardi Verona questi problemi non si risolveranno mai e il Paese non acquisirà mai quegli strumenti che lo metteranno in condizione di avere una padronanza di garantire sicurezza
Il compagno finché era in un dibattito che abbiamo fatto un po'di tempo fa usava un'immagine secondo me felice parlando del nucleare ma la cosa può essere estesa anche ad altri
Settore diceva abbiamo di fronte una parete di sesto grado e Chiara con la parete di sesto grado la si affronta in un certo modo con via gli strumenti necessari ma bisogna cominciare a salire la questo è il punto sul quale noi ben altri paesi è più ridotta
E si ci vuole far arrampicare certa e la cosa è una questione seria dei fatti certo sì viene buttata in burla è chiaro che è difficile poi intendersi
Sta e il risultato di una politica fatta di tante cose la ricerca una riforma degli enti
L'acquisizione il dominio delle tecnologie la crescita di nuovi strumenti di controllo gradualmente ecco perché noi parliamo di un utilizzo graduale del carbone e del nucleare graduale che vuol dire un utilizzo
Commisurato ai tassi che concretamente il Paese compie sul terreno della sicurezza del controllo questo vuol dire un utilizzo graduale però e concludo su questo perché questo argomento era sollevato da Mattioli un argomento sul nome di fondo
C'è anche un altro aspetto dalla questo una quale vorrei rispondere perché mi sta particolarmente a cuore
In pratica se non ho male capito ragionamento di Mattioli della sua relazione peraltro per tanti aspetti pregevole e condivisibile il ragionamento che fa e sostanzialmente queste troppo tardi non vale più la pena
L'Italia non è in grado di impegnarsi in questo settore questo il ragionamento accumulato un ritardo enorme e ricorda il CNEN cioè ricorda la vicenda Ippolito e il fatto che questo ritardo non è il frutto del destino ma il frutto di una manovra politica che allora fu portata avanti dalle multinazionali americane dal partito americano in Italia che portò a dare almeno un colpo mortale che portò poi a una perdita di peso su questo terreno
E questo fatto è vero è vero non abbiamo accumulato dei ritardi però è un ragionamento che io non credo possa essere accettato perché cessi un ritardo ma guai se ne considerassimo il ritardo su questo terreno come un ritardo irrecuperabile perché lo stesso ragionamento che viene fatto su altri terreni ho letto ieri unite non l'altro in un'intervista di De Benedetti anche lui dice una cosa giusta dice noi
Nel settore
Della grandi calcolatori siamo tagliati fuori non per il destino perché nel sessanta la Olivetti vendette è vero vendette alla non mi ricordo più a chi ha un alla generale le tre che chiamata rimpianti benissimo perché il governo italiano che era mio e già allora anziché sostenere l'Aulì reti per ragioni strategiche nazionali consentì questa operazione e quindi noi siamo tagliati fuori dobbiamo adattarci a stare in una tecnologia intermedia
Stesso ragionamento per la chimica per la chimica noi siamo è in crisi nella petrolchimica ma non siamo in grado di fare la chimica fine perché abbiamo accumulato anche su questo terreno un ritardo che non si supera benissimo
Ma se noi ragioniamo su tutti i terreni in questo modo allora concludiamo allora diciamo fino in fondo come stanno le cose l'Italia un Paese tagliato fuori dai mercati internazionali
Destinato a occupare una ad avere una collocazione margine anale questo ritardo è irrecuperabile rassegniamoci noi pensiamo che non è così noi pensiamo che c'è un ritardo ma che questo ritardo può essere recuperato e superato attraverso un impegno di una politica di programmazione di sviluppo della ricerca di potenziamento del nostro apparato produttivo che può essere realizzate dunque i ritardi ci sono ma possono essere essere recuperate se noi dovessimo accettare come ineluttabile il declino del Paese né allora davvero la prospettiva per la quale ci battiamo di un diverso sviluppo di una qualità nuova del Paese dalla vita non avrebbe più nessun significato concreto saremmo semplicemente destinati a regredire ecco perché non insistiamo sul punto che è possibile cominciare a compiere alcuni passi in questa direzione della tecnologia nucleare ma di altre tecnologie
Non accumulare ritardi ma superarli con una politica attiva che ci metta nelle condizioni di potere fare una politica energetica di tipo nuovo questo naturalmente comporta una battaglia politica e sociale che deve essere condotte le viscere condotta in primo il luogo dalla classe operaia dal Movimento dei lavoratori che la forza che ha il più grande interesse
Ad avviare un diverso sviluppo e ad avere una diversa politica
Energetica per il Paese ma deve essere una politica energetica che corrisponde ai bisogni più profondi del Paese che sono quelli di una qualità nuove dello sviluppo non sono quelli di uno sviluppo perché io non riesco a immaginarlo detto tante volte Mattioli è un tema ricorrente del nostro interloquire io resto convinto in questo con Marx che il problema nostro è di determinare uno sviluppo delle forze produttive il controllo sullo sviluppo delle forze produttive non riesco a immaginare uno sviluppo per intenderci all'indietro quindi il problema delle tecnologie del controllo delle tecnologie dello sviluppo delle forze produttive un problema chiave del socialismo e in quanto tale è un problema che la classe operaia non può non affrontare
Grazie raccomanderei dieci minuti do la parola l'ingegner Vincenzo Troiano che terrà la comunicazione prevista per la sottrazione del Gia dolce sul risparmio aggettivo non ricordo esattamente il titolo più cattolici
Energia dove c'è un'associazione molto piccola
Per cui noi non a ci addentreremo in discorsi di cose futuribili nei in complesse considerazioni sul piano energetico nazionale nella quale sono impegnate forze ben più consistente delle nostre il fatto di poter parlare per noi già è una soddisfazione perché finora eravamo una piccola voce nel deserto
Perciò esaminerò in questo breve intervento solamente i problemi che nascono dal dal disegno di legge seicentocinquantacinque bis che è stato approvato dal senato pochi giorni fa e che passa adesso alla Camera
Anche questo disegno di legge è un piccolo aspetto del più grande problema dell'energia che è stato dibattuto stamattina però al nostro parere l'importanza di questo disegno di legge non è piccola come potrebbe sembrare in effetti con l'intitolazione del disegno di legge
Lo sviluppo delle energie alternative rinnovabili e contenimento dei consumi energetici
Energia dolce insiste che il disegno di legge così come ha preparato
Al dal Senato venga migliorato alla Camera sui quattro punti seguenti primo il controllo dei consumi energetici nell'edilizia che per sui quali assiste la legge trecentosettantatré che una legge tutto sommato buona precisa che risolve i problemi salvo piccoli miglioramenti di carattere locale
Non si non questo disegno di legge non non si sa fino a che punto viene applicato per cui noi chiediamo che nel nella nuova normativa che va in essere vengano previste specifiche disposizioni perché si facciano delle indagini a campione
Quanto più estese più rappresentative possibili e quindi in modo da poter controllare un'effettiva gli effettivi affetti di questa legge continuare a parlare di leggi senza controllarne gli affetti e ci sembra che sia una esercitazione puro che mente accademica di quei discorsi di convegni che servono a preparare convegni cui stamattina se ha accennato
In secondo luogo chiediamo che questa legge trecentosettantatré che riguarda tutte le nuove costruzioni
Venga estesa anche al al patrimonio edilizio esistente e siccome anche in questo convegno più volte è stato fatto cenno ha problemi concreti a nord e a cose non diciamo così dell'altro mondo noi a posto vogliamo che questa applicazione della della normativa perdurare il il patrimonio edilizio esistente venga
Fatto perlomeno in occasione di grandi modifico di grandi ristrutturazioni quindi niente di inapplicabile ma una cosa devo tutto possibile e che
In base alle statistiche delle nuove costruzioni secondo noi sarebbe molto più produttivo poiché sono le case che si producono sanno di meno
Il terzo punto sui quale noi insistiamo in tema di contenimento dei consumi energetici è una politica
Tariffaria fortemente progressiva per quello che riguarda i consumi di elettricità in pratica per evitare che invocare un'energia elettrica che è un del Gia mostra pre molto pregiata venga impropriamente usata nel riscaldamento domestico
Ora su questo argomento sono stati fatti vari accenni in questo convegno tutti quanti sanno che che il calore
Trasmesso nelle case per mezzo dal usando come vettore la trasformazione in energia elettrica un uso estremamente impropria perché significa spendere tre volte tanto
Da dell'energia termica da effettivamente utilizzata quindi si chiede che questa politica sia progressiva una potrà una politica tariffaria una TAC una tariffa progressiva sui consumi elettrici non non consista solamente nero aumentare il costo del chilowattora consumato in proporzione ai consumi ma anche nel ridurre la quota fissa perché come tutti sapete nella bolletta dell'energia elettrica ci sono due componenti una parte fatta dai consumi una parte fatta dalla quota fissa
Ora la quota fissa si giustificava perfettamente in termini
Nei periodi nei quali l'energia elettrica si diffondeva che erano dei periodi di abbondanza di energia per cui si tendeva a sollecitare il consumo è uno ergo trovava questa lunga tali da questa quota fissa trovava giustificazione nel fatto che o le società che dovevano costruire gli impianti volevano una garanzia di un minimo dei proventi presa altrimenti non avrebbero trovato le condizioni di convenienza per realizzare gli impianti siccome oggi tutti sanno che ci troviamo in un in in periodo di super utilizzazione degli impianti il discorso va rovesciato l'energia elettrica e una linea è un'energia a costi crescenti quindi ogni unità aggiuntiva consumata corrisponde a dei costi sociali maggiori è la tariffa dei consumi deve tener conto di questo
L'altro punto sul quale nel Jihad out cessi si è impegnata per questo disegno di legge seicentocinquantacinque bis
In
La questione per le energie dell'utilizzazione dell'energia diffuse o dolce come dir si voglia alternative
Sono in questo convegno più tutti più o meno ne hanno accennato tutti più o meno hanno sorvolato però a me è sembrato di vedere sulle labbra di tutti un sorriso quasi ironico come dei un avvenimento che lontano che possiamo tramandare ai nostri nipoti senza una pratica
Possibile attuazione adesso
Io sono convinto che le cose non siano così un'energia alcuni settori di Energia dolce di fonti rinnovabili e non sono più solo non sono sono mature ma sono pronte erano un un ostacolo per la loro diffusione per il loro affermarsi in Italia è costituito dalla normativa del vennero che regola gli acquisti dell'energia elettrica siccome l'Energia Elettrica un'energia più flessibile
Sia diffusa per questo perché facilmente trasportabile trasformabile in qualsiasi
Altra fonte di energia un uso se noi vogliamo avere delle prospettive concrete di espansione dell'Energia diffuse non possiamo fare a meno dal passaggio attraverso in una trasformazione in energia
Elettrica ma caratteristica dell'Energia diffuse non è la loro inattualità ma è il consiste principalmente nel fatto che vengono prodotte in un in un momento in un posto diverso da dove dal posto dove potrebbero essere utilizzate quindi sotto questo profilo il potere in me trasformare queste energie immettendo ve n'è una rete elettrica nazionale che fa da base
Fra vibratore fra produzione e consumo significa costitutiva significa poter realizzare effettivamente questo incremento di utilizzazione deve Energia diffuso il disegno di legge sul quale io mi sono investo soffermando
In effetti nel liberalizza questa produzione però in fatto di una bella di Uribe realizzarla senza acqua consentirne un'utilizzazione ricco costituisce un una dichiarazione nominale senza che effettivamente vengono create le condizioni perché questa utilizzazione possono essere effettuate ora noi sosteniamo che venga dovrebbe pagare l'energia elettrica prodotta da fonti diffuse non diciamo a cifre astronomiche ma ai suoi costi marginali
Io non riesca a capire perché noi il ministro Pandolfi l'altra sera una televisione ci ha detto che il costo del kilowattora emette coprodotto da fonte petrolifera e il settantatré lire noi da di queste settantatré lire aggiungo io cinquantacinque lire abbiamo allo sceicco
Io non capisco perché noi non dovremmo dare una settantatré lire a un un un italiano che sia esso privato oppure ente pubblico municipalità il quale ci fornisce questa questo servizio questo bene però quale abbiamo bisogno
E quindi secondo noi è invitiamo perciò tutti quelli che condividono questa nostra posizione di sostenere adesso nel prossimo esame alla Camera la necessità che la liberalizzazione di produzione venga contestualmente accoppiata anche a un a una disposizione legislativa perché questa energia prodotta possono essere collocate a condizioni congruenti
Ora io penso di avere intravede così captato anche da qualche intervento che è stato fatto prima che questa potrebbe essere una posizione diciamo così un liberal mistica che non tiene conto delle unità delle degli enti locali in effetti una siffatta norma legislativa che consentisse di potrebbero permettendo una vendetta di poter produrre queste Mgm etnica avvantaggerebbe prima di tutto
Maggiormente proprio gli enti locali organi pubblici è io termino citandovi qualche esempio gli impianti di depurazione dell'acqua di fogna tutte sono stati sembra ritenuti come una fonte di energia
Elettrica in effetti questa opinione tecnicamente deve essere ridimensionata perché in genere gli impianti di depurazione consumano poco meno della corrente che potrebbero produrre però non è un impianto di depurazione delle acque di fogna può essere può invece produrre la sua energia elettrica con un diagramma beh con un diagramma regolabile per cui potrebbero essere per presi questi impianti che sono tutti in mano pubblica
Essere attrezzate per prelevare da venerdì notte alla corrente di scarto e di giorno restituire quella prelevata la notte quante supero di Potenza che loro potrebbero da in termini di numeri sono seicento milioni etiche innovatore hanno che questi impianti di depurazione potrebbero immettere in rete
Nelle nelle ore di punta
Quando noi abbiamo appunto i picchi di consumo ora un ente per poter trasferire da una ora di notte all'ora di punta un kilowattora di energia alla deve spendere uno virgola quarantuno
Oltre a dover fare un impianto di pompaggio gestirlo con tutti i costi connessi ma il solo consumo energetico di un chilowattore di energia elettrica arresto nelle ore di punta prelevato
In nelle ore notturne da un impianto termoelettrico tradizionale costa uno virgola quarantuno
Quindi i seicento milioni di kilowattora in cui vi ho accennato corrispondono a un risparmio netto di duecentoquaranta milioni di kWh all'anno ebbe un piccolissimo esempio che vi ho portato e il PD gli impianti idroelettrici si è parlato di tre mila cinquecento megawatt che volendo che vuole rimettere in funzione o costruire ex novo benissimo però con questa non è non si sono esaurite le possibilità
In effetti venne al può gestire degli impianti che abbiano un minimo di consistenza perché la sua organizzazione interna alle pressioni sindacali fanno sì che avvenne debba venire almeno dieci dodici persone per una centrale io che taglia nettamente sulla fascia inferiore di possibili autorizzazioni
L'acquedotto sussidiario di Palermo c'è un impianto di depurazione delle acque che debbono essere distribuite a cento metri da un possibile sax alto idroelettrico
Che non viene attuato perché non è non può farlo perché per dieci milioni e non ne parliamo proprio che ci si mette lui a a gestire questo impianto invece una società municipalizzata che gestisce l'acquedotto non può farlo perché è una legge gli ammobiliata
Io un altro esempio e chiudo il potenziale di producibilità da biogas degli allevamenti italiani a non considerando tutto il carico un di bestiame assistente corrisponde al tredici virgola otto miliardi di kilowattore vanno questi impianti non si possono realizzare
Comportamenti una una importazione miliardi tredici virgola otto miliardi e il potenziale teorico io dico portiamolo alla metà portiamo va al trenta per cento
E noi arriviamo a possibili economia da un ordine di un gruppo termonucleare di quelli che si vanno facendo adesso siccome questi impianti zero tecnici però hanno degli in corde i costi di costruzione è logico che da debba essere consentito a questa azienda di poterle ammortizza noi non diciamo che questa energia deve essere al loro comprata ha dei prezzi esorbitanti ma sei pezzi
I costi per renderlo acconsentono per quale motivo noi non dobbiamo
Consentire queste utilizzazioni salvo poi a prendere
Nei vari piani Quadrifoglio viaggiavo di verde che si fanno per l'agricoltura ad andare a dare un'elemosina agli agricoltori manderà questo chiamo da un lato di un'offerta con questi potrebbero fa
La stessa cogenerazione negli impianti del riscaldamento domestico diciotto milioni di tonnellate di petrolio hanno un potenziale
Metrico dell'ordine di sessanta settanta miliardi di kilowattore vanno quindi quando io sento dire che il potenziale dell'Energia diffuse
è minimo io non non posso trovarmi d'accordo perché piccolissimi esempi a me note dimostrerebbero il contrario
Secondo me anche allora ieri in questo contesto il discorso della ricerca cento miliardi duecento miliardi per l'Energia diffuse ma una prima ricerca da fare quella di consentirne un'assistenza io credo che si potrebbero avere dei risultati e c'è un ente anche senza spendere niente perché con una volta che c'è un mercato di di richiesta di queste apparecchiature nel normale legge giro industriale commerciale si troverebbero quelle quelle quelle fonti finanziarie per poter attivare una una ricerca queste sono in sintesi le poche cose che come energia dolce noi abbiamo da dirvi cose piuttosto concrete che stanno forse venti metri dietro le mie spalle perché il disegno di legge
Di cui stiamo parlando sta in esame e qui al Parlamento grazie
Sì chiudere con le comunicazioni che erano previste nel programma dando la parola Ferruccio Mori oli per la comunicazione prevista sulle questioni relative la ricostruzione del Mezzogiorno
Raccomando ancora il contenimento dei tempi
E dei consumi
Voler affrontare oggi il territorio meridionale significa porsi di fronte ad un'articolazione di situazioni molto complesse si va dalla città industriale ad un'industria senza città dalle pianure irrigue della costa alle zone dell'interno semi abbandonate
Dalle città o Paesi anche dell'interno fortemente Tarzia Rizzati fino alle grandi conurbazioni urbane
Dentro a questa schematica classificazione scopriamo che per esempio la stessa industria collocate in contesti territoriali diversi produce effetti sociali ed economici profondamente diverso
La stessa diversità che produce per esempio la terziarizzazione in una città o in un paese ci troviamo cioè di fronte ad un mosaico per ciascuna tessera del quale bisogna avere la volontà e la capacità di trovare la soluzione adatta sotto ogni punto di vista compreso quello per l'energica
Un fattore unificante che anche nel Mezzogiorno in questi anni ci sta vivendo è la crisi del sistema industriale urbano nel nord è la crisi della città che si è rovesciata nella grande fabbrica nel sud è la crisi della grande fabbrica che si è rovesciata sulla città o sul territorio in termini distruzione di risorse naturali
E di lacerazione profonda del tessuto economico e culturale precedente alla fabbrica
Tessuto vitale anche se insufficiente nella quantità della ricchezza che produceva e distribuiva
La cosiddetta modernizzazione delle popolazioni del Mezzogiorno nei meccanismi socio economici del modello di sviluppo perseguito fra la fine degli anni Cinquanta i primi anni Settanta ha prodotto essenzialmente un trasferimento delle popolazioni meridionali dal suo della sua città industriale europea del nord del Paese
Un trasferimento all'interno del Mezzogiorno dalle campagne verso le aree metropolitane che si reggono su economia marginali di terziario parassitario
Uno sviluppo dell'agricoltura in fasce territoriali circoscritta di intensificazione produttiva più in generale il modello di sviluppo applicato nel Mezzogiorno provoca due ordini di conseguenze negative
Il primo ordine si può individuare con le parole di Graziani il meccanismo di sviluppo nel Mezzogiorno appare perfettamente circolare gli investimenti produttivi eseguiti nelle regioni meridionali creano nuova domanda monetaria
Ma l'ampliarsi del mercato attirando nuovi importazioni distrugge capacità produttive preesistente nei settori tradizionali
Le regioni meridionali divengono così sempre più bisognose di sussidi a Sterne e divengono tipica economia di sussidio proprio come conseguenza degli investimenti che dovrebbero compro moderne lo sviluppo
Gradualmente il meccanismo di sviluppo trasforma il Mezzogiorno da regione povera e autosufficiente in regione povera ma più strettamente dipendente per inciso mi chiedo se questa logica non si è in definitiva la logica con la quale si rischia di metanizzate e sulla rizzare l'edilizia del Mezzogiorno per remota
Il secondo ordine di conseguenze ha natura strettamente territoriale proprio perché lo sviluppo urbano industriale lo stesso sviluppo agricolo investono quote limitata del territorio meridionale si approfondisce lo scarto fra aree Esterne da un canto e quelle interne del Mezzogiorno
Dall'altro
Che pure costituiscono gran parte del territorio meridionale
Il Mezzogiorno tradizionale era caratterizzato malgrado tutto
Da una certa integrazione fra montagna e pianura assicurata sostanzialmente dal permanere all'agricoltura di forme di produzione pre capitalistica
Lo sviluppo industriale il gigantismo metropolitana terziarizzazione crescente provocando squilibri spaziali diseconomie esterne approfondiscono la frattura fra colpa e osso e lacerano L'Unità territoriale del Mezzogiorno
Al di là di ogni orditura e mediazione infrastrutturale
Di fronte a questo quadro stanno delle scelte da fare rapidamente non è difficile prevedere infatti che lo stesso mantenimento del livello di sviluppo urbano agricolo industriale della pianura
Dipende dal ruolo che si assegna le all'interno basti pensare alle conseguenze che si possono essere per la pianura irrigua per l'industria e per la vita delle città come effetto della cattiva gestione dei bacini idrici montani del conseguente interramento di bacini di accumulo eccetera
Esistono ancora margini nel sistema italiano produciamo ricchezza sufficiente per permetterci di mantenere tre quinti del territorio del Paese al nord come al sud allo stato di riserva indiana
La drammaticità del terremoto in Campania Basilicata sta nell'aver contratto in una manciata di secondi affetti che Ciampi che sarebbero stati comunque anche se distribuiti in un arco di tempo molto più lungo
La sua vastità pone problemi di gestione del sociale che saranno certamente più facili da dominare laddove maggiore la dispersione la separazione e l'isolamento se è vero come sembra essere vero che solamente sulla stabilità delle concentrazioni urbane si gioca la stabilità complessiva del Paese
Ecco rispondente mente vero che una instabilità anche profonda delle zone interne la cui separatezza soprattutto dal punto di vista istituzionale se toccata con mano all'indomani del terremoto
Risulta con una variabile indipendente che può anche impazzire senza per questo alterare il meccanismo sociale del Paese
Abbiamo cioè di fronte oggi un territorio nelle stesse condizioni in cui lo avremmo visto alle soglie del Duemila perdurando nel frattempo le stesse politiche fin qui seguita
E si badi bene la forza del clientelismo non sta tanto nelle piccole o grandi ruberie o corruzioni ma sta piuttosto nell'aver assunto ormai una dimensione culturale con profonde radici nella società peraltro nessuno si nasconde che le difficoltà nelle quali si dibatte si dibatterà nei prossimi anni il Paese costituiscono probabilmente un muro invalicabile rispetta la necessità finanziaria correttamente dimensionato ad arginare gli effetti del terremoto
In queste prospettive pochi se non inesistenti sembrano essere i margini per mettere in atto un progetto diverso
Personalmente partirei da un'affermazione teorica ed estrema il metano va fermato ad Eboli
Inserire la questione del metano cioè in una chiara è completamente diversa rispetto all'attuale politica dell'energia nel Sud
Dove sperimentare forme decentrate è legata alle caratteristiche territoriali di produzione dell'energia avviando al sud quella trasformazione strategica alla quale ormai da più parti si annette anche una sostanziosa e qualificata quota di occupazione
Fare cioè del Mezzogiorno di quello interno in particolare il luogo dell'uso razionale dell'energia tale da condizionare in certi settori ulteriori investimenti nel Centro-Nord
Dove verosimilmente si dovrebbero concentrare gli sforzi in direzione del risparmio ed è la massima razionalizzazione dell'esistente
Con ciò varia segnato Avezzano interno un ruolo produttivo il concetto di riserva di natura ad uso e consumo delle zone sviluppate va rovesciato
Si tratta di concepire il Mezzogiorno interno come riserva di materia Energia eletto all'agricoltura dall'interno nelle condizioni di re impossessarsi per intero dei propri cicli
Dal territorio le produzioni primaria quelle derivate all'uso degli scarti di nuovo al territorio si tratta di esprimere politiche definite sulla base di scelte interni all'intera catena di trasformazioni e tecnologia pronto appropriate possibili in loco
Mentre per sperare di pianura e ipotizzabile una politica produttiva che privilegi un'unica catena tecnologica con l'orientamento verso la monocultura per le aree interne
Di collina e di montagna la varietà geomorfologica del terreno e del microclima suggerisce scelte produttive che vedano sinergicamente con presenti più processi produttivi in economia integrata la differenza fra un modello di produzione centrato sul potenziamento di un'unica catena tecnologica monocultura
è un modello di produzione integrato basato sulla Gissing orgia di più cicli produttivi
è che il primo ha un forte impatto ambientale determina la lunga instabilità ecologica impoverimento del territorio mentre il secondo rispetta il principio che la complessità dei sistemi ecologici naturali Fasan dello spreco
Lo spettro di utilizzazione delle risorse e ritmo di trasformazione di queste sulle caratteristiche fisiche e biologiche del territorio
Ciò comporta per esempio contro la continuità dei processi produttivi a grande scala e la loro relativa rigidità scelte di processi produttivi discontinui e flessibilità di organizzazione del lavoro
Se è vero che è una scienza sociale cioè diffusa e di massa definita letterariamente cultura contadina è riuscita per volere o per forza partorire sistemi di intervento che hanno mantenuto vitale il ciclo dell'autoconsumo fino agli anni cinquanta
è altrettanto vero che la definizione di questa cultura come cultura contadina ad un canto ghettizzato questa realtà in un limbo nostalgico e dall'altro ha impedito che il reale
Questo si patrimonio di conoscenza spontanea stratificato si storicamente e utilizzato per il lavoro di trasformazione del territorio meridionale divenisse scienza forse in questo caso sì rispettata e valutata per quello che effettivamente era trasformandola in geologia in pedologia in biologia in ingegneria eccetera la natura di questo processo di progressiva scientifici scientifici l'azione della cultura contadina
Divenuta in pratica letteratura c'è stata scomparsa ai suoi assieme ai suoi titolari invecchiati morti o immigrati buono ormai per l'antropologia culturale o per prodotti genuini da boutique alimentare
Evidentemente per molto tempo se ha pensato che il sottosviluppo italiano non avesse bisogno di scienza
Se comunemente si attribuisce alla scolarizzazione alla maggiore responsabilità per la fuga dalla Terra anche questo punto di vista va capovolto
Lo studio è stato uno dei due investimenti possibili dell'emigrazione l'altro è stato la casa solo che si sono prodotti tecnici diplomati e laureati da alienare al territorio destinati o alla fabbrica o al pubblico impiego
Esiste cioè oggi nel Mezzogiorno un patrimonio di risorse intellettuali e tecniche che va certamente convertito e per questo esistono strumenti sia nell'ambito dell'intervento ordinario che straordinario ma che alla fine deve radicarsi su quel territorio dentro presidi scientifici
Della gestione di base del territorio quali devono diventare i Comuni le comunità montane eccetera
La facoltà di ingegneria di Salerno la nuova Università di Basilicata prevista nel disegno di legge sul terremoto le altre università meridionali esistenti fuori esistenti fuori di questa ottica somiglia davvero troppo ai grandi con
Eh sì industriali ai quali va chiesto a quelli delle partecipazioni statali in particolare di riorganizzarsi per diffondere l'accumulo di conoscenza che bene o male rappresentano si tratta certo di una sorta di
Rivoluzione culturale ma finché non riusciremo a far sì che le popolazioni del Mezzogiorno interno tornino ad aver fiducia nelle proprie risorse l'unica risorsa praticabile sarà ancora il clientelismo grazie
Ecco sarò molto molto breve anche perché Volley
Affidandoli alla cortesia della Presidente sollevare qualche piccola perplessità sull'andamento di questo convegno perplessità che nasce da una lunga direi così da un lungo lavoro nel movimento antinucleare e dal timore che questo movimento antinucleare che come da molte parti si è detto Stia oramai esaurendo il suo compito e che si stia arrivando piuttosto una fase diversa a una fase in cui si danno dei contributi all'elaborazione di una politica che viene vista come politica unitaria
E sono un po'le cose che ha detto Colombo che ha detto Pandolfi oggi che ha detto jolly
Ringraziando Pandolfi e Colombo il Comitato nazionale per le scelte energetiche lacci per la cortesia per la competenza dimostrate e Giorgione in particolare parlando di politica unitaria ora io mi voglio proprio parlarne dire queste cose molto rapidamente molto anche perché non ho cose molto precise da proporre
Anche
Insomma scusate per alla sostanza delle cose
Credo che un errore nel quale noi rischiamo di cadere e questo di accettare anche la logica del piano energetico così come e di criticarlo dal di dentro cifra contro cifra
Quanta Energia si ottiene da questa fonte e quant'altro era quest'altra fonte quali sono i vantaggi del carbone quali quelli del solare quante o la geotermia
E così via perché agire
Ragionando in questi termini puramente interni alla logica del sistema alla logica il sistema energetico italiano dico
Ci troviamo di fronte ad antagonisti competenti cortesi come sono stati Colombo Pandolfi per esempio che hanno dietro di loro la possibilità di aprire centri studio computers questo e quest'altro
Per il quale e che sono anche disposti a venirci incontro
Accettando la validità di alcune delle cose che dicevamo qualche anno fa
Per esempio che il nucleare va studiato meglio di quanto sia stato studiato finora comunque perfettamente d'accordo su questo Pandolfi anche per esempio che il piano di Donat Cattin un piano eccessivamente ambizioso sono d'accordo con noi per esempio che il problema della sicurezza del nucleare un problema serio
Sono d'accordo con noi e allora che cosa ci dicono va alla fine dei conti ci dicono voi stessi non mettete più l'accento sul problema della sicurezza
Voi stessi rinunciate a discutere di questo problema si quei ti poni discuterete alto ma insomma oggi non discutete
Benissimo allora scelta tecnica per scelta tecnica noi diciamo Pippo procedere col nucleare e molto prudentemente e molto lentamente è necessario quindi quello che noi diciamo due centrali da mille megawatt all'anno è una scelta molto limitati
è una scelta fatta con prudenza è una scelta che ci consente di andare avanti appunto con lentezza e con prudenza e di vedere fra due anni fa a quattr'anni fa sei anni fa otto anni come vanno le cose
Tornando indietro se questo dovesse essere necessario ma aggiunge Colombo
Se questo non dovesse essere necessario è ovvio che non facciamo due centrali quattro centrali o semicentrali per far solamente queste perché la cosa di per sé assurdo
E allora si farà un nucleare perché Mammano andrà più avanti e poi ci sarà la questione dei reattori veloci in cui fin da ora cominciamo a spendere per aprire una tecnologia che ci servirà mettiamo nel Duemila non ci serve adesso mandiamo
Ecco io ritengo veramente che su questa base noi come movimento antinucleare qui spero che la presidenza me lo consente di fare un discorso puramente interno hanno gli stessi nomi puramente interno al nostro movimento
Su questa base di discussione qua noi ne usciremo sempre totalmente battuto
Pecca
Perché ossia il coraggio di accedere ai grandi temi che stavano dietro al movimento antinucleare che sono essenzialmente a mio avviso due uno la questione della sicurezza
Noi non accettiamo non abbiamo mai accettato non l'abbiamo fatto per Montalto non l'abbiamo fatto in altre occasioni
L'idea che un gruppo di tecnocrati per quanto cortesi e per quanto illuminati e si siano possano decidere tante fatalità quanti morti sono compatibili con lo sviluppo industriale e tutti sanno che la centrale nucleare diffonde una certa radioattività nell'atmosfera l'ultimo numero di quale Energia
Porto un articolo su queste cose qui quanti gli sono le conseguenze a lunga scadenza su genetiche quali sono le conseguenze sulla Cello a quanto tempo ci vuole perché queste conoscenze né queste scusate di queste conseguenze vengano fuori
Bene quando noi diciamo rifiutiamo questa logica e in noi riteniamo che su questa logica si possano dare avanti
Noi abbiamo dato battaglia sull'uno dei pochi Tellini vincenti che abbiamo e Volonté Rino su cui voglio aggiungere penso che abbiamo completamente ragione
Perché quello che noi dobbiamo porci con chiarezza come ha fatto del resto Fulco Pratesi poco tempo fa e quello di aprire e quello di esaminare i fino a che punto questo modello di sviluppo con le sue conseguenze disumani Zanchi sia accettabile dalla gente
Sia fino a che punto la gente quando gli si porta chiaramente questi problemi davanti sia veramente decisa da citare campo leucemia in cambio di posti di lavoro automobili e televisivo
Cioè la poi il problema di dire
Si può consumare di meno per assicurare una migliore qualità della vita non è un problema astratto
E un problema che come movimento antinucleare noi dobbiamo opporre alla gente l'idea del referendum è un'idea buona a mio avviso altri non sono d'accordo con la maglia del referendum non si parla più inutile tornarci sopra
Però questi problemi di scelta generale
Debbono essere portati di fronte alla gente e non ci si può limitare ad una questione unicamente tecnica
L'altro punto che vorrei sottolineare che e questo non esitate a questa discussione
In termini che avrebbero potuto essere fatti non regge in Svezia in Groenlandia senza cambiare molto
Cioè si è detto tanta Energia tanta possibilità di produrre lo Stato deve intervenire in questo modo meglio il carbone meglio questo meglio questa alto
E si è andati avanti e discutere
La sostanza delle cose è questa non ricordo più quale tecnico favorevole al nucleare dice ITA
è necessaria in una società annucleate una caccia come una casta sacerdotale di gente al di sopra di qualsiasi sospetto
Di modalità indiscutibile di competenze indiscutibile che amministri questa società nucleare perché i rischi altrimenti sono troppo grandi
Ora non ci troviamo di fonte il lo faccio con esitazione questo discorso per non essere accusato poi dei compagni del mio stesso partito di essere per la nuova destra
Ma noi ci troviamo di fonte Allo stato occidentale Allo stato industriale dell'Occidente onestamente senza demagogia più condotto incisi
Lo stato in cui continuamente ogni tre mesi ogni sei mesi ogni anno ogni due anni salta fuori un grandissimo scandalo legato non sempre ma per uno o più al punto dove più facilmente si ottengono tangenti al punto dove più facilmente ottenere denaro fuori dal controllo popolare che il settore dell'Energia che il settore dell'energia over da questo Stato
Da questo Stato noi andiamo ad affidargli la costruzione di queste macchine pericolosissime nel quale sbagliare anche di poco Milelli di sicurezza
Già di per se stessi come antinucleari sempre aggiornarsi ma in Svezia se ragionassimo in Canada
Già di per sé stessi considereremo questi livelli di sicurezza
Tecnologicamente insufficienti
Ecco in questa società noi andiamo a proporre questi macchinoni come se non esistesse il fatto che dovunque ci sia stato un problema di raffinerie Paolo petrolifere c'è stato legato al problema delle raffinerie petrolifere c'è stato un problema di bustarelle
Si è parlato poco fa della chimica il caso Cefis insegna Cefis è uno degli uomini più ricchi oggi dell'Occidente
Tenute proprietà grandissime in Canada c'è accanto a queste tenute proprietà grandissime in Canada c'è il disastro della chimica italiana
Ecco noi in questa situazione andiamo a partire su un problema di al suo ma poi su un piano di questo genere sia pure lentamente sia come pure con prudenza sia pure con cortesia che ci viene proposta da persone alle quali questi accuse di conduzione sono certamente non debbano essere dirette pago di Colombo e parlo di Pandolfi le persone che sono state qui persone al di sopra di ogni sospetto
Detto questo però con questo Stato ci imbarchiamo in questa in questo programma quindi ecco queste sono a mio avviso i due grosse i due grossi problemi il resto il confronto fra le cifre il confronto fra i numeri il confronto fa questo questo e quest'altro secondo me non ci poche portate su un terreno sul quale siamo battuti
E voglio aggiungere ne sono profondamente convinto battuti atto
Grazie mille
Sergio Bellassai responsabile del settore del Giro del Partito di Unità proletaria
Come rappresentante di una forza politica mi sembra corretto raccogliere l'invito che mi sembrava che aveva fatto questa mattina che era quello di chiedere alle forze politiche un pronunciamento chiaro
Sulle relazioni sui documenti che questa mattina la lega ambiente dell'Arci comitato di controllo per le scelte energetiche ci hanno presentato anche perché saranno proprio le forze politiche su questo si esprimeranno coi in Parlamento sul piano energetico nazionale così come sotto gli altri provvedimenti che allergie in qualche maniera sono collegati
Bene io porto qui la convinzione dell'altro partito del dunque per il con il quale ci esprimiamo nettamente a favore della linea che questa mattina c'è stata presentata e tutto sommato è anche una cosa abbastanza ovvia visto che molte compagnie molti compagni del nostro partito lavorano in queste organizzazioni
E quindi ci prendiamo qui l'impegno di portare avanti queste linee l'ambito del dibattito del piano energetico in Parlamento e anche studiato i provvedimenti che in qualche maniera al problema dell'energia sono collegati
Dovrebbero fare un paio di osservazioni su quello che ho sentito da parte degli esponenti delle altre forze politiche
Per quanto riguarda il Partito comunista ho sentito spero di aver capito male questa mattina il professor Zorzoli in qualche maniera
Dire che
Le sedi Viciglione sono altre non sono queste
Che può essere una cosa ovvia nel senso che indubbiamente certe cose si deciderà in Parlamento
Però vorrei che fosse chiaro
Qual è la ragione per cui le forze politiche sono state invitate a questo dibattito o almeno lo spirito con la quale noi ci siamo presentati a questo dibattito
Che era quello di sentire quali sono le opinioni espresse da sociale organizzato dai movimenti di massa e sulla base di questi in qualche maniera raccogliere indicazioni con le quali confrontarci sulle quali discutere e sulle quali poi batterci nelle sedi istituzionali ma quello che vi abbia preoccupato è stato l'intervento dei compagni Borghini che di nuovo se non ho capito male mi sembra abbia in qualche maniera affermata il fallimento della possibilità di una programmazione per via democratica
Nel momento in cui ha parlato sul problema della domanda e dell'offerta
In qualche maniera affermando che l'unica programmazione possibile avviene a livello dell'offerta e non dalla domanda e con le sue posizioni di questo tipo credo che siamo in profondo disaccordo
Per quanto riguarda il partito socialista abbiamo sentito
Ferrari esprimersi in un certo senso positivamente rifiutando le guerre dell'UDC unici al trono siano quelle guerre di religione
Siamo per le guerre laiche se così vogliamo resta riconosciamo paggio sia Istria sembra portare avanti battaglie laiche
Però le battaglie si fanno e si fanno su sé contenuti bellici sembra che Ferrari
Oltre ad aver detto che non vuol fare guerre di religione poi non ha detto però quale battaglia vuole fare
In particolare sul nucleare tanto per essere estremamente chiari
Ha parlato del fatto che qui si è discusso soltanto delle previsioni fino al mille novecentonovanta che sarebbe più Carletto parlare fino al Duemila però non ha detto chiaramente
Qual è l'opinione del suo partito la sua personale se vuole sì da qui al due mila e nucleare allora si debba mettere in conto o meno
Perché altrimenti il venti alla Regione Colombo all'aveva ragione Pandolfi nome del quindici un'opzione aperta ce la dobbiamo fare per lasciare sia perde mica possiamo stare con le mani in mano qualcosa dobbiamo pur fare
Allora anche i compagni socialisti forse sarebbe gradito che esprimessero con più chiarezza la loro posizione
Ma quello che mi interessava comunque portare alla vostra attenzione
Era essenzialmente un contributo su due aspetti specifici
E questa Sensi al mente per il fatto che noi riteniamo che il lavoro
Delle organizzazioni che hanno organizzato questo incontro non finisca certamente qui
Sono necessari ulteriori approfondimenti valutazione soprattutto è necessario un rinnovato impegno nel sociale perché le battaglie eseguì riconosciamo a vengono portate avanti
E allora ecco vogliamo indicare due aspetti sui quali secondo noi
è necessario andare un poco più avanti in alta definizione di linee la definizione l'alleanze nella definizione dei gruppi sociali in poche parole nella definizione delle battaglie su cui ci dobbiamo muovere
La prima è quella l'aspetto internazionale
Sopra l'anno internazionale noi riteniamo che e mi sembra abbastanza ovvio sì difficile pensare a una definizione alternativa come in qualche maniera si è cercato di fare oggi di un piano energetico senza tener conto delle influenze internazionali che pesano sulle nostre scelte
Per questo e vi invito fin da ora sabato prossimo quattordici marzo al Teatro Centrale terremo un incontro un dibattito sul tema Energia rapporto nord-sud qual è il ruolo dell'Italia in questa situazione abbia abbiamo invitato a cui hanno assicurato la loro partecipazione
Rappresentanti diplomatici dei Paesi in via di sviluppo come Algeria Iran jugoslavi ecco riteniamo che sia importante fare il punto della situazione da questo punto di vista perché perché come dicevo i rapporti internazionali proprio per la condizione di mancanza di una serie di fonti energetiche almeno di quelle finora usate nel nostro Paese i rapporti internazionali rivestono un ruolo fondamentale e noi riteniamo che il punto di partenza per affrontare questi problemi e che qui vi sottoponiamo proprio il quello che vi dicevo prima vale a dire la necessità che si vada avanti sulla preparazione di proposta sull'approfondimento dei problemi soprattutto sulla sollecitazione sulla sull'inizio di iniziative di massa su questi problemi
Dicevo è quella scelta su cui ci muoviamo è quella di un netto rifiuto di quella che è stata l'impostazione del vertice l'anno scorso di Venezia dei paesi industrializzati
E quale in pratica il problema dell'energia si è tentato di risolverlo cercando un'unione di tutti i Paesi dell'Occidente contro l'OPEC perché è stato ritenuto come il massimo responsabile della situazione in cui adesso ci troviamo noi invece siamo per Ranieri impegno attivo e di supporto a certe iniziative che all'interno dello stesso perché all'interno del movimento dei Paesi alleati in quest'ultimo tempo si sono manifestate
Siamo cioè per una linea che vede l'Italia
E più in generale dell'Europa come l'interlocutore per questi per questi movimenti per per queste iniziative in particolare lo riteniamo che sia necessario andare a un riequilibrio dei rapporti di scambio con i paesi del quarto mondo sui quali in questo momento grava due volte sia il peso dell'aumento del resto necessarie come mi sembra qualcuno stamane accennava de il prezzo dei prodotti petroliferi ma su cui grava contemporaneamente l'aumento dei prezzi di tutti gli altri prodotti che i Paesi occidentali fanno su di essi gravare in conseguenza dell'aumento degli stessi prezzi petroliferi
Riteniamo quindi che sia necessario dalla ricerca di nuovi rapporti di scambio con questi Paesi
Cioè i dati non tanto sulla fornitura di prodotti tecnologici quanto come essi stessi richiedono basati sulla fornitura di assistenza tecnica di tecnologia di formazione professionale e anti sull'apertura su certe questioni politiche
Qualcuno di voi ha avuto l'occasione di avere notizia
La Conferenza che c'è stata a Rimini l'anno scorso con la partecipazione di tutti i rappresentanti dei Paesi dell'OPEC e cioè la perché arabo ci può essere reso conto che alla base del loro giuste rivendicazioni
Esistono soltanto un problema di scambi economici scambi tecnologici ma esistono anche dei problemi politici tre quali ovviamente prioritario e voleva del riconoscimento del lp ecco io credo che ha problemi di questo tipo
Noi non possiamo sfuggire
Se queste ecco questa grosso modo all'impostazione che noi riteniamo debba essere data che offriamo alla vostra discussione per le successive iniziative che la lega ambiente del comitato di controllo per le centrali Gerico vorranno prendere
Con la convinzione e cambiamenti di questo tipo è il nella politica internazionale siano collegati a un colpo a un profondo cambiamento di nuovo del nostro modello di sviluppo
Perché una politica internazionale di questo tipo significa ovviamente indirizzata in maniera diversa la produzione perché diverse sono le richieste che ci verrebbero dall'esterno significa passare da accordi commerciali fatti venti alla Comédie commercializzati
Dal paese nel suo complesso questo significa quindi una programmazione dello scambio con l'estero
Significa in poche parole quello che è un po'una nostra parola d'ordine un cambiamento del modello di sviluppo interno all'Italia
Il secondo aspetto che ci interessa sottolineare è un aspetto per così dire istituzionale
Abbiamo sentito parlare in questi giorni io scusate in queste ore del problema delle delle regioni lo hanno ripetuto
Sia coloro che esso che hanno parlato per la relazione sia alcuni interventi
Noi riteniamo che sia un punto fondamentale questo del riconoscimento dell'importanza della realtà regionali così come quello dell'importanza delle realtà locali però non vorremmo che fosse una semplice petizioni di principio questa richiesta di contare di più
E tanto per essere concreti cerchiamo di vedere poi nella realtà e la concretezza dei fatti delle iniziative delle leggi come questa
Nuova capacità d'iniziativa da parte delle regioni degli enti locali si può in qualche maniera realizzare
Allora noi riteniamo che questo sia possibile me ne proponiamo due o tre esempi che non sono certamente lo stigma che in qualche maniera possono indirizzare l'iniziativa sia di movimenti di massa sia per quelli che ancora sono presenti dei partiti politici all'interno del lavoro attività parlamentare rete
D'accordo
Sì
E allora tre esempi sinteticamente direi che la prima cosa da fare il riconoscimento in termini legislativi io abbia capacità programmatica della visione in tema di e regia
Che però esiste e che non sia soltanto una capacità programmatica ma che sia poi la capacità di controllare la gestione dei fondi e qui solo per inciso ricordo il decreto sei cinque cinque bis di cui già qui si è parlato che caratterizzava sei interventi a pioggia dei quali alcuni sono messi male regioni alcuni ma la comunica ma con una logica completamente frammentario senza dare la possibilità alle Regioni di potere preparare un piano organico
Un secondo aspetto che a me sembra importante provvedere alla ristrutturazione dell'ENEL
In senso di prevedere sul passaggio dall'organizzazione dipartimentale così come è adesso farlo struttura di tipo regionale in modo che sia possibile un confronto più seri più articolato più continuo con la realtà regionale
Un terzo aspetto che vogliamo sottoporre è quello della costituzione di società miste per un aspetto particolare tra Regioni enti locali ieri
Per quanto riguarda la progettazione del collaudo della rete di distribuzione del metano argomenta che questo che è stato trattarlo da cui interventi
Che nel Mezzogiorno indubbiamente riveste un'importanza fondamentale ebbene se vogliamo che ebbe a certe affermazioni di principio sul riconoscimento delle realtà locali
Diventi una pratica realtà ecco bene anche da una parte a livello di massa dall'altra a livello istituzionale dobbiamo impegnarci per impegnarci perché certi strumenti siano messi in atto
Ecco qua non vorremmo fermarci soltanto agli aspetti istituzionali
Sì Presidente o ultimo canale in quello che a noi dal punto istituzionale quello che interessa ancora più della riconosciuta capacità alla vicina agli enti locali di potere dell'iniziativa su questo settore sul settore dell'energia quello che ci interessa e la crescita di nuove istituzioni sociali per così dire quello che ci interessa e la crescita del movimento cooperativo e la crescita del volume intanto destinatario
E la crescita degli strumenti di partecipazione democratica a livello locale prende che noi riteniamo che nel momento in cui esiste indubbiamente una crisi istituzionale sia giunto il momento in cui tutti ci impegniamo sia con movimenti di massa
Sia in quanto partiti e quindi in quanto forze che hanno la possibilità di intervenire a calendario istituzionale perché queste nuove realtà
Cresciute a livello sociale che devono continuare a crescere
Provino anche invero strumenti legislativi
Per poter esistere per potersi rafforzare e su cui soprattutto noi riteniamo debba essere sempre più concentrata la nostra iniziativa per farli cresce rinnovando quindi l'invito a partecipare
Alla nostro incontro risanato vi ringrazio
La parola adesso l'ingegner Sinibaldi del mi
Pregherei tutti però ci sono ancora parecchi interventi riveduti attenersi rigidamente ai dieci minuti possibilmente anche di meno annuncio gli interventi quattro interventi successivi sono Giancarlo Matteotti del WWF Giacomo Buonomo del coordinamento campano e l'ingegner Manna dell'ENEL
Io sono al palo qui aveva a titolo strettamente personale
Cambiamenti prospettiva i discorsi sono fatti qui oggi segnala un cambiamento di prospettiva rispetto al piano energetico nazionale l'ultimo il quale a sua volta segnava un rilevante rilevantissimo grandemente prospettiva rispetto ai Piani energetici precedenti
Numeri sono sono fatti parecchi oggi e io le faccio qualche altro dicono consentito di anche se mi se ripeto per dire poi una cosa sui numeri
E nel mio centosettantacinque si erano previste per il mille novecentottantacinque la prima bozza di piano
Un consumo complessivo che leggevo banale per duecentoventi duecentosessanta milioni tetto oggi mille novecentottanta sappiamo che nel mio centottantacinque certamente ottocentosessantacinque non ci andiamo io quindi lo svarione è stato rosso
Se andiamo alla alla se andiamo ai alle previsioni consumi elettrici le cose sono ancora più clamorosa dicono il mio Novecento settantacinque si prelevano contro consumi elettrici al mille novecentottantacinque
Per trecento trecentoquaranta miliardi di chilowattora se non vado errato queste cifre poi sono state successivamente diciamo ridimensionata ma ancora pochi mesi fa anche nel programma programma decennale Helenio centosettantanove si dà una prospettiva di consumi al mille novecentottanta la mila centonovanta scusate di trecentosessanta quattrocento miliardi di kWh
E piange nazionale accoglie una previsione di trecento e quindici miliardi kWh oggi sia detto con i conti che ha fatto dall'amico Mattioli che la prospettiva più realistica è di duecentosettanta miliardi ghiotto io condivido questa questa prospettiva
Scusate mi faccio il il piccolo il saputo dalla sete attuazione io secondo me l'ha detto già cinque anni fa soltanto tre anni fa ho avuto modo di pubblicarle ecco dico tutto questo per dire che cosa per dire che chi in questo Paese chi ha fatto svarioni così grossi sa sempre la
Fa sempre la dico le le le persone responsabili di questi numeri sballati è non è che hanno cambiato posto mestiere
E so io non sono animato da spirito vendicativo nei confronti di queste persone ma dico un utopistica mente mi metto il spero di essere in un paese spero diciamo
Utopistica mente ecco di essere un Paese di persone responsabili responsabili significa anche che chi sbaglia paga e chi fa questo per mestiere sbaglia una qualche forma di
Di prezzo dovrebbe pagarlo
Qual è la prospettiva realistica i consumi e già nel nostro Paese si dice in due parole in due parole consumi di combustibili ormai sono fermi siamo di fronte a un mercato stazionario consumi Angeletti a cresceranno ancora
Per un decennio fino al tetto che ho detto duecentosessanta lire settanta mila diciotto duecentocinquanta duecentottanta diciamo la forchetta
Per poi fermarsi e tutto questo non ha niente a che fare non sviluppa attività economica non esiste alcun legame non c'è niente di scientifico diciamo punto di vista economico che sta possano per cui si possa dire che questo costituisce un prospettiva di di di fermata latita economia nostro Paese fermata ci saranno ci saranno ma non perché mancherà Energia non perché questi livelli di consumi strozza l'anno strozza e l'anno l'attività economica semplicemente queste le energie di cui il Paese Alabiso
Bene se queste cose sono vere io credo che sono vere intorno a queste cose i conti non ci si si crea un consenso crescente
E veniamo al problema dico durano dai due allora si sgonfia si sgonfia
Perché perché non c'è mercato
Io ho preso come io non sono assolutamente un un antinucleare per per partito preso per ragioni di sicurezza
Vado al business è un cattivo affare
Preso come stamattina diceva giustamente dice ma quasi si tratta di fare sei più una centrale dice vale la pena intralciano io Caruso il problema
Temo proprio che siamo in questa situazione quale centralità pare saranno sei più una io ci sarà spazio per altri quindi
Dispiace non c'è più compagno bollino è un fatto di ritardo ecco oggi noi sono convintissima Ida e siamo perfettamente in grado di fare le ottime centrali nucleari è un fatto il mercato non c'è più mercato è un è un business cattivo
Si parla spesso a questo proposito dice di riduzione del grado di dipendenza dal petrolio al nucleare serve anche a questo
Ma quale questa è l'altra sciocchezza insomma no e che significa riduzione di rado dipendenza dal petrolio ci Abbiati beati francesi che stanno alla insomma al sessantacinque mentre noi stiamo al settantacinque Abbiati tedeschi che stanno quarantanove mentre se mettiamo in termini di sicurezza la cosa non significa assolutamente niente perché i giorni gollista mancare petrolio certe cose fondamentali per il modo di vivere
Cui siamo abituati si ferma cioè benzina non c'è più per nessuno si ferma il sistema di trasporti tutti i Paesi quindi questo concetto di sicurezza e relativo dico anche se il grado di dipendenza fosse del venticinque per cento fino al momento in cui non c'è più
Per una qualsiasi ragione vengono a mancare i rifornimenti petroliferi dico il il paese si ferma comunque che sia venticinque o che sia settantacinque
Bene io a questo punto però credo parlato solo tre minuti altri tre per dare una prospettiva ottimistica che ha secondo me un significato politico molto importante noi viviamo in un Paese di un p scatole
Abbiamo in un Paese in cui la classe politica ci tartassata sistematicamente con prospettive economiche cioè ci fa terrorismo economico però a questa classe politica si accoda un codazzo di ecco economisti diciamo più o meno
Più o meno al servizio delle forze eguali pratica ugualmente terrorismo economico dico se no andiamo a leggerci quello che è stato detto dai politici e dei comunisti evita italiani
Negli scorsi vent'anni la maestà già un Paese inesistente affossato non so in quale in quale inferno
Ecco quindi si fa un uso un uso politico della informazione economica
Bene cerchiamo di di di papà c'è il codazzo di giornalisti no perché i giornalisti stanno al seguito sono due alla terza fase no
Lo sentire e molto meno non è affatto non è affatto catastrofica prospettiva direi cose godiamoci la vita porca miseria
Dopo alcune note ottimistiche Dio noi siamo di fronte a un decennio in cui
Investimenti si dice a il problema energetico implica investimenti massicci non avremo risorse finanziare per fare fronte bene se si fanno i calcoli sui numeri del tempo il nuovo dell'ultima bozza di temi che
Come si è detto più volte qui e certamente confinato in certe cose quanto meno la centrale elettrica costruire costituiscono il venticinque luglio che sugli il cinquanta per cento degli investimenti previsti Itta indice che si spenderanno in lire ottanta
Nei prossimi dieci anni quarantacinque mila miliardi in Italia
Sul treno
Aumento degli investimenti nel settore energetico settore Gerico d'altronde è intuitivo di Valiani settaria cessata ci siamo riempiti il paese di raffinerie oltre che di centrali elettriche di cui faremo ancora un po'no
E che costa un sacco di soldi raffineria
Dico quindi siamo in una prospettiva di fabbisogno finanziario del settore energetico decrescente in percentuale sul prodotto interno lordo cioè siccome bene o male Pluto interroga gli anioni si svilupperà un po'in termini a prezzi costanti gli investimenti sanno pare quegli anni settanta l'incidenza degli investimenti richiesti al settore giardino sarà Milone di quella del passato quindi abbiamo più risorse libero d'investimenti e questa per inciso una condizione generale con il reale cioè preposti dieci anni non ci troveremo di fronte a un problema di reperire risorse finanziare per investimenti che dovremo fare
Facevo piuttosto l'ipotetico dal problema opposto di avere risorse finanziarie disponibili per investimenti che non sapremo fare di cui non sapevo bene dare la destinazione
Quindi dico io ero dal punto di vista investimenti e non non non ci sono problemi insormontabili anzi direi la situazione a un punto di vista insediamenti lo siamo di fronte alla prospettiva anche qui abbastanza cose oscene nel nel prossimo decennio sappiamo per certo che in Italia non si faranno
Non si fanno impianti siderurgici
Non si fanno alla fine quel bando non per battaglie degli ecologisti no Positano perché non c'è mercato e fermare il mercato di queste cose non si faranno cementerie si farà qualche nuova Rossa centrale elettrica
Bene questo dà spazio dico dà spazio a che cosa dà spazio a una migliore gestione territorio civile
I danni che si sono fatti al territorio negli ultimi vent'anni nei prossimi dieci anni non saranno sostanzialmente aggravati anzi probabilmente signora dello spazio
Per riparare a qualche male fatta del passato no
Dico per esempio ci sono oggi tante centraline elettriche piccole vecchie ambiente urbano che parla di libri probabilmente potranno essere dismesse utilizzata meglio ove sia possibile presente integrarle con reti da pesca alimenti perché
E ha finito
Ultima nota di lei ottimistica e il risparmio il tema di cui si ha tra si parla tanto bene i risparmi un'altra cosa che si fa soprattutto sul piano normativo e tariffarie per fortuna volontà di tutto quello che si dice vitale delle cose buone sono state fatte in materia ad esempio già le tariffe elettriche abbiamo adesso sono un grosso passo avanti in questa per questa strada
Anche il risparmio non richiede gli investimenti dell'altro mondo ripeto si fa sul piano Maria Teresa tariffaria dopo una una boutade una cosa che dicono quasi sempre in queste occasioni ma che abbastanza divertente significativa io ho fatto un calcolo e attendo ancora smentite ho fatto il calcolo che se in Italia il cinquanta per cento del vetro cavo
Cioè delle bottiglie dei flaconi di vetro tornasse indietro in forma di bottiglia
A a chi lo deve riempire cioè i produttori di bevande e dire
Invece di andare nell'immondizia di andare ai rifiuti si potrebbero risparmiare da cinque seicento mila tonnellate di petrolio equivalente cioè tutto quello che si pensa di poter risparmiare con il sistema iscritta riscaldamento di Milano che investe tre mila abitanti richiede due mila miliardi di investimento no io qui basterebbe l'imposta di obbligazioni sue bottiglie che le portasse il valore commerciale cinquecento lire perdere tutte le bottiglie che tornano indietro
Con un altro vantaggio accessori importantissimo che è quella di eliminare bottiglie rifiuti urbani che costituiscono le bottiglie stesse uno dei fattori di intrattabilità mistico tagli trattamento rifiuti maggiori
Per esempio io sono convinto in conclusione che l'Italia si troveranno tra qualche anno a constatare con piacere di aver costruito sia pure in modo così scassato
Un sistema genio niente male no io sono convinto che fra cinque anni francesi ci diranno Abbiati voi cari reti AIED imboccato la strada del metano e la strada delle
Di non aver imboccato la strada è tutta elettrica avrebbe imboccato infelicemente quindici anni fa grazie
Giancarlo Matteotti del WWF
La mancanza di interlocutori interlocutori validi e l'ora mi sconsiglierebbe di di intervenire se però non dovesse invece esprimere preoccupazioni molto simili a quelle che ha espresso Caracciolo sullo svolgimento della della della presente riunione e noi abbiamo seguito la esposizione del piano energetico nazionale
Di cui il ministro Pandolfini ci ha fatto una
Vendita sintesi
Onesta
Reale
E ci ha però stretto fra le catene del bacino economico soltanto si è parlato dei bisogni futuri
Si sono fatte estrapolazioni ci sarà consumo di duecentoventi milioni di tonnellate di centosettanta
Poi si è parlato di esaminare i bisogni disaggregati la chimica e la siderurgia e trasporti
Le regioni e poi l'indipendenza nazionale necessario tutti tutti argomenti che hanno che hanno un certo valore
Come domanda
A queste sia sintetizzata l'offerta una volta abbiamo usato il legno i suoi tempi dal legno si è passato nelle miniere di carbone si è scoperto il petrolio oggi sentono con buone poi poi il nucleare
No non cenno del ministro ai problemi che tutto questo in bolgia ecco ecco il ed è qui il vero pericolo di riunioni di questo genere e su questo tipo non un cenno
Soltanto il fatto economico
Beckham poneva date si è detto è per scomodo perché perché occorrerà trasportarlo con delle navi ci saranno i bacini di raccolta eccetera ma quello che viene dopo la centrale
Le centotrentanove mila tonnellate di anidride solforosa e permute per mille negava te e le duecento mila tonnellate di ceneri che lascia unici per questa questo sembra che sia un problema che non in che non che non interessa
Ma la la più grave direi che c'è venuta e io ho pregherei purtroppo non ci sono e gli interlocutori a prendere i nostri movimenti di tenere conto il presidente del CNEL ci ha detto ci annunciato qui in modo ufficiale che dico è finito sei mila Mw come primo saggio ma indubbiamente questo non è un punto di fermata
Si parla di due mila megawatt ogni anno
Da installare nel nostro paese e poi perché no un impianto di trattamento e perché no vede rese il caso come come si bruciò il caminetto vedere se per quando non fosse necessario magari bruciare il petrolio il il il il plutonio in quanto reattore veloce
Già dopo pochi forse la fusione
C'è stata una così con semplicità badate che questa e la voce del governo quindi noi prendiamo atto da questa seduta che con le cortesie dovute con la civiltà della discussione per carità questo fono raggiunto però c'è questo dato di fatto allo stato attuale i nostri tecnici le nostre autorità tecnologia e Governo
Puntano
Su due mila megawatt all'anno da installare da installare nel Paese
E non ci sono qua ma io li vorrei egli vorrei Garibaldi a questa precisa domanda
Un simile atteggiamento presupporrebbe se c'è un minimo di onestà
Che voi abbiate risolto i problemi che sono a monte e a valle dell'energia nucleare avete risolto questi problemi e vorrei questa risposta
E mi sembra abbastanza irresponsabile una frase che è stata pronunciata da questo banco in cui si è detto l'energia nucleare una scalata di sesto grado intanto iniziamo la poi gli strumenti cioè gli ce li procureremo che immaginate un alpinista che inizia una scalata di sesto grado senza avere preventivamente tutti i calcoli strumenti ma è vero che è così
E allora ecco io vorrei rivolgere appunto da questa sedia queste autorità che ci dicono diteci se avete risolto per esempio i l'enorme immissione di acqua calde
Cinquanta metri cubi al minuto secondo per la centrale di mille neonati gettati nell'ambiente nei fiumi e mari quali sono le conseguenze né l'avete mai studiato avete saputo guardarci potete dire qualche cosa
E ci potevi dire qualche cosa sull'emissione di trenta mila più lì l'anno di gas nobili radioattivi inafferrabili cioè trenta volte della lega dieci volte le cure mediche che vengono usati per molto gettate nell'ambiente che si concentrano le catene alimentari
Il ministro è sembrato che permise questi problemi non esistono
Vero
Poi offerto un uno un un uno stabilimento di ritrattamento dei rifiuti
E non so se sia informato che alla falda
Per ritrattare ottocento mila tonnellate si seminano le ambiente nove milioni di titoli di Krypton e seicento mila di trizio radioattivo
Che hanno già abbondantemente inquinato il golfo dell'Atlantico davanti alle alla alla fabbrica rifiuti infilato nella ho ottocento ottocento scusate sì sì scusate il lapsus che ottocento tonnellate di di di di i rifiuti di ogni centrale per molte centinaia di metri cubi l'anno
E di rifiuti ad altra detenuta possono durare centinaia di migliaia di anni hanno trovato il luogo dove dove metterli definitivamente è sembrato che questi problemi non esiste se non i nostri tecnici
E amici ecco questo questo è il punto lasciamo portare gli incidenti abbiamo soltanto alle nell'occasione del del del del terremoto del Belice i Ippolito che c'ha detto che mo'le le case di cemento armato sono state polverizzate ma si poteva stare sicuri perché ha una centrale nucleare in quel terremoto non sarebbe successo nulla
Dichiarazione ufficiale nei giornali non smentita da da da dalle autorità del governo bestialità di questo genere vero e noi abbiamo il dovere il dovere di denunciare perché è così
Che poi si gira si ignorano queste cose e si trattano soltanto sul sul terreno sul terreno economico
Ora ecco io vorrei stabilire vorrei cercare di fermare una cosa io non dò in questo una grande responsabilità agli uomini politici con indebolito stato io tanti anni mento so benissimo non possono intendersi di tutto
Un uomo politico necessariamente domanda il ministro Pandolfi credo che non sia stato ma ingegnere nucleare io non saprò mai ingegnere tonico i i l'uomo politico si informa dai tecnici
Ecco noi dobbiamo denunciare questa disonestà morale dei nostri
Questo
Salta da questo tipo di discussione
Sono al corrente di queste cose
Sono in grado di risponderci come le hanno risolte e se non sono in grado di risponderci seriano risolte perché all'uomo politico che gli va domandare Maggioni Energia non pongono i due problemi
E perché tacciono sempre quello dei pericoli
Ecco quello in cui è in corso secondo me e un poco anche questa nostra seduta di oggi sia pur bellissima interessantissime escursioni sul piano economico ma silenzio assoluto da parte di Thaci subì problemi che coinvolgono la biosfera sulla terra perché uno sviluppo nucleare di di il Pd decine di migliaia di megawatt mette in forse la proprio le leggi stesse delle difese la biosfera guai se lei associazioni che sentono questo problema si lasciassero trascinare soltanto nelle discussioni fermate nel bacino economico non mettessero di fronte all'opinione pubblica il vero grosso problema per cui bruciare il pretorio bruciare e bruciare il plutonio non è la stessa cosa che che brucia della legna da ardere
Giacomo Bonomo
Parlo a nome del Comitato campano di opposizione al programma nucleare che si costituì nel gennaio del mille novecentosettantasette
Aggiungo subito che da oltre un anno il Comitato campano sollecita anche il Comitato nazionale per il controllo delle scelte energetiche affinché tutto il movimento antinucleare si occupi discuta si confronti non solo sulle scelte che riguardano il nucleare
Ma su quelle che riguardano il petrolio il carbone il solare
Solo una visione globale consenta di esprimere un giudizio realistico sulle scelte di fondo
Ci spiace perciò apprendere dall'opuscolo del comitato scientifico della lega per l'ambiente e del Comitato nazionale per il controllo e le scelte energetiche che il carbone dovrà essere introdotto come Energia di transizione e non come semplice sostituto il petrolio come perentoriamente affermato a pagina sedici
Mi spiace soprattutto perché nel movimento antinucleare si era d'accordo fin da luglio dell'ottanta di confrontarsi sulla scelta del carbone prima di prendere posizione
Confronto slittato varie volte e che non c'è stato mai
Oggi una componente del movimento antinucleare rende noto che a favore del carbone anche se per un numero di centrali limitato e di tanghi ridotte
E che ha scelto il confronto con le istituzioni
Vale a dire con il ministro Pandolfi e col presidente del CNEN Colombo che hanno fatto qui la loro solita passerella picchi poi sono andati via per impegni più importanti
E hanno scelto anche il confronto con i principali partiti della sinistra partito comunista il partito socialista che in realtà hanno già compiuto le loro scelte energetiche a favore del nucleare cosiddetto ridotto e con le solite garanzie di sicurezza
A favore della scelta del carbone piumino ridotto
E con un incentivo alla ricerca degli idrocarburi anche in mare
O c'è qualche revisione voce alla revisione della vigente dalla vigente legislazione
In per quanto riguarda ricerca e sfruttamento di idrocarburi
E un un accenno superficiale alle energie rinnovabili tanto per stare a posto con la coscienza
A a riguardo c'è una delibera del Senato del tre luglio mille novecento ottanta
Benissimo lente qualche considerazioni Carbone
A pagina novantuno del programma energetico
C'è scritto che lo Stato potrebbe promuovere un programma di trasformazione al carbone delle caldaie dei complessi ospedalieri convitti caserme eccetera questo tanto per dare un'idea della delle prospettive
A livello di governo autorità lasciando a parte le considerazioni sul costo del carbone che in aumento
Fantastico l'alcuni anni a questa parte che come è stato detto alcuni tecnici danno bene quando è stato qui in questa sala il convegno del PC sull'ecologia è stato agganciato al costo del petrolifero combustibile del metano e che quindi moto proprio mentre da pochi anni raggiungerà il costo di questa C due fonti energetica
A pagina novantadue viene fatto riferimento alla liquefazione indiretta del carbone o sistema Fischer-Tropsch che dice che si dice è stato utilizzato su scala industriale in Sudafrica ora bisogna ricordare e poi sente Apani novantadue scritto si sostiene che le tecnologie in corso di sviluppo sempre per la di che Fazio del carbone
Nel corso del prossimo decennio potranno avessi soltanto molesti utilizzi per usi particolari
E a scopi dimostrativi ora sarebbe casi ricordare che il sistema Fischer-Tropsch è stato
Trovato nel mille novecentoventisette perfezionato prima della seconda guerra mondiale quindi in Germania o un'attività che già da tempo viene esercitato su scala industriale a pagina centocinquantaquattro fabbricazione di combustibili per i reattori veloci Agip Nucleare
Ha costituito insieme al commissariato all'energia atomica una società denominata SF Società fabbricazione per la realizzazione di impianto previsto in Basilicata e quindi questo è un altro pregare che se volete fare al Sud nel campo del nucleare
E colomba confermato che ci sarà infatti bisogno di impianto nazionale per i vari trattamenti Petronio a pagina cinquantadue del programma energetico è scritto che la stima della futura disponibilità nazionali di idrocarburi dipende principalmente dalla valutazione del potenziale Grassi fiero o petrolifero che ancora resta da scoprire
Le incognite indicano il gioco sono tali e tante da rendere comunque approssimativo ogni esercizio in proposito queste detto a pagina cinquantadue
A pagina centosettantadue la situazione geologica italiana non ha rivelato e non promette riserve di idrocarburi paragonabili a quelle dei grandi paesi produttori ma naturalmente dimentica di dire trame energetico che
Dal
Assenza totale sostenuta data da tanti di idrocarburi uno sottosuolo alla vere idrocarburi come i Paesi grandi paesi produttori c'è tutto un una gamma di possibilità
A pagina centotré invece poi sia per l'appunto che esistono ancora temi validi di ricerca nella pianura padana nella piattaforma continentale Ensoli sopra dei duecento metri nel fuori costa ultimi cento metri cioè fino a mille metri
E a tal riguardo voglio ricordare che nel gennaio dell'ottanta sono stati rilasciati quattro permessi alla Phillips Petroleum ad AN fa la totale e all'Agip soci al venticinque per cento per cercare io carburi al largo della costa pugliese in acque profonde settecento metri una vera follia noi riteniamo si si pensa soltanto al disastro del Golfo del Messico del giugno del mille novecentosettantanove
In cui per un incidente un pozzo petrolifero sottomarino in acque profonde solo cinquanta metri stato eruttato petrolio in vari fino ad aprile del mille novecento ottanta
è sorprendente che Pinker era il quale ha parlato sul tema non so se ci sia conservatori anche lui che ha parlato sul tema impatto ambientale delle fonti di energia non abbia fatto riferimento ai rischi della ricerca per rifare il mare specie nelle acque profonde
Visto che ha parlato di rischi costituiti dal trasporto del petrolio con le petroliere e dai incidenti ai gasdotti agli oleodotti e gasdotti
In effetti forse avrà tenuto conto che c'è una scelta del Partito Comunista fatta lì il tempo del dibattito sul tram energetico nel settembre ottobre mille novecentosettantasette in cui l'onorevole Milana punto disse che bisognava intensificare la ricerca anche in acque profonde degli idrocarburi
A pagina centosettantacinque cos'è una cosa molto riteniamo molto grave del programma energetico c'è scritto che è necessaria un'adeguata riforma della vigente normativa petrolifera e chiaro il riferimento al ripescaggio
Del famigerato disegno di legge due mila e quarantuno che fu approvato dal governo Andreotti nel gennaio del mille novecentosettantotto un disegno di legge che voce appunto a avere come obiettivo la intensificazione ricerca di idrocarburi anche in mare prevede ulteriori sovvenzioni alle compagnie petrolifere
Tra i quali per esempio con la riduzione delle aliquote da pagare lo Stato che verrebbero unificati al quattro per cento sugli idrocarburi estratti
E lì addirittura scenderebbero al due per cento per gli idrocarburi estratti a profondità maggiori di quattro mila metri oggi la ricerca c'è da ricordare che questa e questo famigerato disegno di legge due mila quarantuno ebbene come relatore il comunista Grasso in città ed è davvero sorprendente
E c'è da ricordare anche che oggi la ricerca petrolifera si avvia proprio verso profondità superiori ai sei sette mila metri
Solare ecco noi riteniamo che l'alternativa sia solare riferimenti molti dicono ma voi siete contro tutto non diciamo che siamo contro la ricerca per unire in acque profonde siamo contro l'attuale legislazione che ci metta diventi un Paese coloniale e quindi siamo contro questo tentativo di modificare l'attuale legislazione ancora più a favore delle compagnie petrolifere siamo contro il carbone
Perché pensiamo soprattutto che si antieconomico senza parlare delle incidenze sull'ambiente sulla salute pubblica
E riteniamo non soltanto noi facciamo riferimento a uno degli studi molto seri e l'alternativa c'è ed è quella di produrre energia elettrica attraverso la utilizzazione della luce solare
Con le celle fotovoltaiche
Pagina centonovantaquattro del programma energetico
Negli USA l'ideazione fotovoltaica potrà realizzarsi nei prossimi anni solo con un'adeguata politica pubblica pagina centonovantacinque per il prossimo decennio lo sviluppo della tecnologia di conversione fotovoltaica sarà basata essenzialmente sul silicio
In contrasto con queste affermazioni c'è da ricordare che nel novembre del mille novecentottanta
Il gruppo Montedison a partecipazione statale ha ceduto definitivamente nonostante le polemiche che c'erano state dalla primavera dell'ottanta ad un gruppo tedesco dinamite Nobel la SNIA il che produci silicio i per puro per l'elettronica lo stesso silicio che serve per le celle fotovoltaiche
Ferrari lo stesso sì non lo stesso ci dice il per puro l'ho detto lo stesso silicio come elemento che serve che materia prima per le celle fotovoltaiche
Ferrari ha fatto cenno alla cessione della Smith nel non ha menzionato la Montedison ma vorrei che Ferraris sei ancora qui
Dice se che cosa ne ha pensato il ministro socialista delle partecipazioni statali della cessione della se migliaia e perché non si è fatto sentire perché l'opinione pubblica è stata tenuta all'oscuro di questa cessione vergognosa
A pari soltanto un piccolo trafiletto sul Sole ventiquattro Ore nel novembre dell'anno scorso
C'è da dire che contemporaneamente a quanto è accaduto in Italia in Francia l'azienda che produceva silicio per l'elettronica
è stata assorbita da una nuova società il cui pacchetto azionario e nelle mani della CGIL la filiale francese della generale i letti quella che produce che costruisce il reattore nucleare ad acqua bollente
Per quanto riguarda la possibilità di puntare sul fotovoltaico facciamo ancora una volta riferimento allo studio della Union of consente scientist statunitense il qua studio che ha preso la bellezza di tre anni e che è molto convincente
Occorre soltanto la volontà politica di puntare su questo tipo di
Energia elettrica
Per concludere
Vorrei ricordare a Borghini il quale insiste su crisi energetica come disse anche qui in questa sede nel convegno del PC del ventidue gennaio che anche oggi ha parlato di buco energetico ecco vorrei ricordare che c'è un libero dice lasciare di Obama
Energie la grande svolta di un bar e membro del comitato centrale del Partito comunista francese
E
Chi legge questo libro rimane stupito dall'ampiezza delle risorse energetiche nel mondo compreso il petrolio
E qualora non è certo il libro del Partito comunista francese sull'Energia ma sarebbe utile che i comunisti italiani lo leggessero per convincersi che il caso di smettere di parlare di crisi energetica con i buchi energetici e noi riteniamo che in questo caso si fa della disinformazione
Questo commento a questo libro francese lo abbiamo trovato nella rivista Revolución numero quarantotto del trenta gennaio cinque febbraio mille novecento ottantuno
Con buona pace del ministro Pandolfi e si sforza di convincere gli italiani i cosiddetti incentivi alle popolazioni dagli enti locali che ospitano impianti per la produzione di energia elettrica nucleare e carbone non sono il salario della paura
Riteniamo che in realtà si cerca di comprare con i miliardi l'assenza di coloro che dovrebbero avallare delle scelte suicide
Sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della difesa e l'ambiente e della salute pubblica e l'articolo diciassette del disegno di legge seicentocinquantacinque bis approvato il venti febbraio dal Senato e la confisca intanto lei nel continua a trasformare le centrali fiducioso combustibile perché possano utilizzare il carbone nello stesso tempo Leni conclude un accordo per avesse una lettera d'intenti ma dovrebbe essere perfezionata entro sei mesi con la occidentale
Per entrare con essa anche nella presentati miniere di carbone negli Stati Uniti
Nello stesso tempo il cane in sigla accordi con le regioni Puglia il Piemonte per centrali nucleari
Assurda quella scelta presente anche per la regione Puglia
Perché è proprio in Puglia pochi giorni fa il ministero dell'industria a concesso sedici permessi di ricerca di idrocarburi a profondità superiori a otto mila metri
Alla Agip che e in compartecipazione sessantacinque per cento con la Texaco che Heiz al trentacinque per cento della combinazione l'acqua
Resterà ad aderire e ho finito se il movimento antinucleare saprà riguadagnare la sua combattività anche nel campo delle scelte di settori petrolio carbone e solare
Resterà da vedere come reagiranno a delle scelte di vertice le popolazioni che dovrebbero subire sulla loro pelle le conseguenze di certi insediamenti ai quali già oggi c'è un'alternativa pulita ed economica che il solare
Un signore Nando dell'ENEL
Mi dispiace che questa mattina è stata denunziata la latitanza dell'ENEL
E in effetti meglio piace effettivamente molto per il va per un disguido che ho chiarito con la segreteria non eravamo ma non avevamo ricevuto l'invito che invece era stato mandato
Questo ci dispiace per due motivi prima per avere dato l'impressione di volere evitare un colloquio
E secondo perché noi ci teniamo a colloquiare ci teniamo a colloquiare prima di tutto perché crei crediamo nei confronti delle idee dei da cui speriamo che entrambi riescono escono
Arricchiti da un confronto non crediamo di aprire il monopolio della verità
Fatte queste scuse c'è un fatto che non essendo stato qui con questa mattina
L'ho potuto solamente leggere gli estratti degli interventi e non ascoltarli tutti
No scortati quelli del pomeriggio e già si migliori si deve riferire solo a quelli del pomeriggio che richiederà la presidenza di farvi restare qui annoiarvi
A sentirmi per un'ora ma io cercherò di se mai di chiedere qualche minutino in più ma di essere telegrafico
Ho visto la relazione che in una relazione di base che contesta i numeri del piano energetico nazionale l'ho letta
E e ho visto che il punto di partenza mi trova ci trova troppo prova l'ENEL perfettamente consenzienti dove dice che le mie via e un mezzo è questo qui bisogna tenerlo bene in Avanti nessuno mangia petrolio le leggi elettrica si usa il talquale solo per la sedia elettrica
Quindi bisogna parlare
S'del a che cosa serve FIAT Energia quindi un discorso sulla domanda di Energia
Va fatto in termini di riscaldamento di nuove case la fatti in termine di trasporti va fatto in termini di tutte quelle che sono i nostri bisogni
E su questo punto io sono prima di tutto e è d'accordo quando sento il conte Caracciolo dire che non bisogna parlare di cifre ma parliamo di case parliamo
Di il trasporto parliamo di nascite e allora potremo fare delle previsioni quando saremo è d'accordo su quello che poco vogliamo fare
E quindi bene ma siccome questi discorsi non si fanno e dice ben e giustamente che Borghini che sono discorsi molto difficili
Da dovessi fare tranne che in qualche il regime che ci togliesse del tutto la libertà e di e decidere quello che vogliamo fare
Allora vediamo al a come si possono come si fanno le previsioni
Come li facciamo le previsioni dico di tutto anche che li facciamo con grande umiltà perché per lei vedere il futuro a distanza come siamo condannati a fare e cosa molto difficile
Si può sbagliare tutti sbagliano basta vedere le previsioni più ufficiali economiche a breve distanza un anno per l'altro eh cd mostrano delle previsioni del del del tutte Arrone
Quindi siamo dopo gli ho dire e soddisfatti dei nostri errori
Ma diciamo sono certamente inferiori a quelli e degli altri
E quello che è importante è che questi questi errori non sono sempre fatti
In maniera ottimistica ma pessimistica
L'Italia è stata data per morta diverse volte nel invece ha avuto uno sviluppo economico superiore a quello che sì Ray si era stato detto nelle sedi più autorevoli internazionali non mi riferisco alle previsioni
I italiane che possono essere ritenute inquinato
Ora
Leggendo questo documento
Negli ultimi anni si è avuto un calo della elasticità
Il è successo è successo perché sono avuti prima di tutto delle economie e queste sono una cosa apprezzabilissima
Fatte specialmente in un Paese come il nostro che non si può dire che in molti nel nel benessere la cinquecento e nati in Italia non negli Stati Uniti
Ma c'è stato anche un altro fenomeno che alcuni dei settori emerge intensive sono andati in crisi parlo della chimica della siderurgia e la crisi di questi e settori si è tradotta in un aumento formidabile delle importazione cioè a dire i nostri impianti sono stati fermi
I nostri operai in cassa integrazione e noi abbiamo e pagato una e fattura che conteneva le materie prime levi regia e lavoro quindi quando si parla di elasticità bisogna andare attenti cioè scegliere quello che noi vogliamo fare nei prossimi anni
Un altro punto vi è una scelta politica
Questo qui ma una volta fatta questa scelta politica cambiato il modello della nostra Paul produzione alla fine l'elasticità ritornerà o uno perché uno le assistita e superiore o inferiore all'unità sono in fase di cambiamenti quindi è illusorio dire che avremo sempre una siccità bassa questa non ha senso
Una una a un'altra o o su un altro richiamo Big viene fatto a rapporto se il Tour
Il rapporto si misura e si citano delle cifre richiamo e l'attenzione che queste cifre molto ottimiste si riferiscono ai potenziali di risparmio cioè a dire sensi su tasse al massimo quanto e teoricamente e non economicamente è possibile fare se noi ci riferì Simo ai potenziali indisponibilità di Energia la crisi energetica non insisterei e perché nel mondo si sa che ci sta tanto petrolio tanto carbone tanto uranio si è si tratta di andarlo a prendere e andare a fare ed economia costa degli investimenti
Perché è solamente i ed eliminazione degli sprechi non costa niente è il rapporto essendo sur lo dice chiaro per realizzare delle forti economie prevede un tasso di incremento del prodotto interno lordo della comunità
Del quattro per cento come minimo Sella comunità deve crescere del quattro per cento credo che l'Italia dovrebbe crescere del cinque per realizzare un programma coerente quindi siamo ben lontani
Dalle cifre che sono alla base del piano energetici senza dubbio è stato osservato o molto bene che dal dottor Ferrari che diciamo discutere delle cifre dire che duecento e centonovanta e duecentocinque significa niente sì sì significa che quello che avviene in un anno si sposta l'anno dopo all'anno prima i problemi rimangono perché non credo forse qualcuno e penserà che il due mila e la fine del mondo ma inviano ai centonovanta non credo che sarà e la fine del mondo e dovrebbe continuare a vivere anch'e dopo il due mila
Ora una critica più forte è stata fatta alla prete revisione dei fabbisogni di elettricità
Ora anche qui premesso che ieri noi facciamo queste previsioni con umiltà dico che correggere Sica bisogna andarsi a te andare ancora più attenti che con le altre fonti perché se mancano il via elettrica
Si crea una crisi mentre dei programmi più importanti possono essere
E ridotti ma vorrei ad dice anche un'altra cosa che oramai la previsione della domanda di energia elettrica ai fini della costruzione di impianti ha perso molto di significato perché ci sono dei argomenti di maggior peso che dirò tra Q un istante che hanno svalutato la previsione in di energia elettrica perché bisogna cambiare il sistema di produzione
Ora pochi giorni fa sono stata a Milano a un convegno analogo organizzato dal partito comunista e si è parlato della Lombardia la Lombardia e a mi pare a me la regione che rappresenta un modello di sviluppo avanzato quello che credo che ci si augura per per l'Italia cioè una e regione in cui ci sia un tessuto industriale
Di industrie leggere ad alta tecnologia ora la Lombardia a dei consumi energetici complessivi inferiori alla media del Paese
Più alti di energia elettrica perché le industrie ad alto contenuto tecnologico richiedono più energia elettrica quindi che io che parlare di modello di sviluppo nuovo e combattere ed energia elettrica e una contraddizione in termini
Cioè o si vuole andare a un modello pre-industriale e allora siamo d'accordo che si può fare a meno ma se vogliamo andare a un modello di industria avanzata è necessario regia elettrica questo è dimostrato in tutto il mondo erotica e anche nel www guardando regione per regione sia una conferma in Italia
Ora
Vorrei parlare un po'di quelli che sono i programmi in nostri cioè il fatto come anche il lato manda l'entità della e domanda ha perso il peso ha perso del peso perché e questo li ha messi in tutto il mondo che se si produce energia elettrica bruciando del petrolio il costo e più del Duca
Ora questo non è che ha un significato un significato per la competitità inattività della nostra industria se e questo non solo per l'industria come potrebbe sembrare per industria ad alto contenuto e energetico ma mi facevano osservare degli industriali
E di industrie reggere che se è vero che i per alcuni tipi di produzione il costo dei presso il costo energia elettrica incide poco ma anche i i margini di guadagno di di di competitività sono stretti
Quindi basta qualche punto di differenza che una industria può trovarsi fuori dal mercato la nostra situazione è una situazione che se non si corregge subito rischia di mettere in grave crisi e i segni si hanno già la nostra competitività
Noi dobbiamo e ridurre illuso del petrolio al massimo è è la produzione di energia elettrica è una via più rapida si è perduto molto tempo nel realizzare i programmi nucleari
E per questo dobbiamo ricorrere al carbone
Questa è una e necessità che bisognerà bisognerà affronta ora ci sono state delle osservazioni seri consentono qualche minuto cioè a dire si è parlato di sistemi tariffari per contenere i i consumi domestici
Ora militare ci sono già dei tariffe progressive che agiscono in questo senso per scoraggiare i consumi per usi termici anche se questi consumi Italia sono relativamente limitati
Ma abbiamo ben presente di andarci cauti perché dove più viene utilizzata levi regia elettrica per riscaldamento e nel Mezzogiorno nel Mezzogiorno si hanno consumi per utente dello stesso livello di equilibrio elitaria dei del nord e questo perché nel Mezzogiorno mancano altre fonti alternative quindi penalizzare
Determinati consumi significa mettere la tassa sul sale
Quindi andiamoci anche attenti incerte nel del far East
Te Pepe l'Italia ne ha di queste esperienze di provvedimenti presi per salvare il Mezzogiorno che poi si sono introdotti in una penalizzazione del Mezzogiorno
Per quanto riguarda gli altri interventi io credo che forse il mio ho parlato direttamente le e nel cerca di fare il massimo per pagare le energie di superare gli autoproduttori ma non ecco così semplice fare
Il dei conti fino alla fine
Qua adesso di dirle il il mi pare intorno ai alle trenta lire a chilowattora però lei tenga è presente che mica si può guardi non è che si può fare il conto diciamo appare il conto così immediatamente e via dicendo si risparmia tanto e io ti dotato Pepe perché io debbo Devilman apprende devo fare James essi venti e quello che io risparmio cioè un discorso un po'lungo che credo che ci porterebbe un poco un poco lontano ben nostre centrali piccole non è che ci sono dodici tredici a detti ma non c'è nessuna detto perché noi abbiamo avuto mi automatizzato
Centrali e non solo eletti Colette ma anche quelle grandi queste sono delle piccole per registrazioni un altro intervento di una certa che i militari è quello del professor Scaglia che richiede qualche precisazione
In questo
Documento si dice che sembra strano che come avendo lei nel un margine di riserva e quest'anno del venti per cento sia Successo quello che è successa
Io glielo appeal venti in più per i primari di tutto il venti per cento che viene indicato come un margine alto non è affatto alto in Francia e in Germania c'è invece il trenta in grammi e in Gran Bretagna il quaranta per cento
Ora come sparisce questo margine io dico rapidamente quando siamo andati in primo luogo questo mare di data Italia come fatta che Arduini sole
è chiaro che e ripartito cioè la Sicilia e la Sardegna richiedono degli aliquote più elevate che il resto del Paese perché sono isole
Ma è vero al alla Sicilia
Dopo di che in quei giorni che non crei credevamo di farcela perché l'ENEL lo dico con forse con con una certa presunzione pone male nelle funziona bene e noi credevamo che pur avendo dei margini inferiori ce la potevamo fare è venuto un insieme di circostanze sfavorevoli
Fuori servizio di alcune di centrale queste qui lo sapete bene perché in questi qui ci sta per esempio Caorso era considerata parlo dell'Italia e del nord in funzione nei trentanove il e ottocento e invece ha cominciato a funzionare dopo altre centrali erano fuori se servizio si sono aggiunti i gli scioperi e qualche guasto è chiaro che siamo andati in difficoltà
Piuttosto e limitate al Nord in Sicilia dove c'erano margini di sicurezza de Baldini di riserva del cinquanta per cento si sono avute delle delle delle ma leggere dei guai perché si sono unite le mareggiate si si si sono uniti dice diciamo anche in termini di sistema e sì così parla di rischi cioè a dire può anche succedere in termini di probabilità che tutte le unità che stanno in Italia S-Bahn vanno contemporaneamente fuori servizio
è una probabilità estrema ma la nostra vita è fatta di di probabilità
L'ingegnere mafia Polettini è uno Stato danno per la Germani in Inghilterra il sedici per cento di riserva di San Severo guardi io sono a disposizione
Il PIL per controllare queste cifre io le mostrerò riso Petre prenderemo questi e bollettini che probabilmente qua qualche cosa è scappato perché innata e alcuni Paesi non figura tutto ma Ioele nelle mossero i documenti della comunità stessa
E dove tutto fu logaritmo e le cifre che io le ho indicate non non diciamo sulle cifre credo che ci si mette più facilmente d'accordo che se le e che sulle idee
Ora
Io però e vorrei chiedere chiudere questo intervento che è stato scusate di un po'lungo con una nota ottimistica come gli interventi che io ho sentito di del dottor Borghini quello che ho potuto vedere del dottor intera lasciano intravedere
Cioè a dire
Lei nel garantisce assolutamente che le sue e centrali saranno fatte
Con la massima sicurezza e nel rispetto dell'ambiente
Lei nelle cerca il colloquio con le regioni per lavorare insieme
Per e noi abbiamo l'ambizione che i lui siti dove e sorgeranno le centrali per effetto di interventi infatti a difesa dell'ambiente non solo in Centrale ma anche di teleriscaldamento anche di migliorie dell'ambiente per altre vie si Piano dei posti da prendere ad esempio come posti in cui il l'ambiente si è salvaguardato anzi migliorato e non mi sento questo è un impegno che è stato preso rompendo io ma che ha preso il nostro per residente e che io ho il piacere di confermare con un impegno
Se io come mi auguro che il il colloquio Contini e che non degeneri mai in rissa perché credo che guardi all'ambiente a una vita come viene dei sita ma ci chiediamo tutti quanti prima io che credete che a me non piaccia che io voglio morire di cancro e poche io non mi piace mangiare i cibi già Ruini ora è che e che no
Diciamo bisogna per essere coerenti nel sostenere queste cose perché purtroppo e vediamo che le regioni dove l'ambiente e più salvaguardato e si muore avventati
Resti neutrale
Guardi
Potrà anche essere vero
Domani
Io ringrazio
Andrea Toselli di energia dolce
Va bene
Dunque sono state fatte da parte dei gruppi del WWF più che altro da Caracciolo e da da due dagli atti dei veti WWF qualche obiezione a questo tipo di convegno dice venendosi appunto a dire che aveva portato è spostato sul terreno delle cifre delle considerazioni di carattere economico il discorso
Come se ciò potesse rappresentare un segno di debolezza ecco io devo dire che a mio avviso invece in questo convegno ecco non è stato introdotto questo nuovo elemento di ricerca portato proprio sul questi dati e risposte e dialogo su questo non c'è stato cioè le forze politiche che son venute qui a parlare hanno continuato esattamente lo stesso discorso che avrebbero potuto fare in occasioni precedenti
E laddove invece questo tentativo di parlarne sia stato è stato a mio avviso fatto in maniera estremamente debole è sbagliato è stato Ferrari quando ha portato qua poi così no dice facendo quell'equivalenza che allora a quel punto quella ricerca che era stata fatta ad un istituto di vistati uniti che prevedeva meno di vari
Circa vostra era allora più a sinistra che l'altra e quando ha detto duecento duecento vinti centottanta non conta e no
No assolutamente cioè noi siamo costretti a fare questo gioco di indovinelli da indovinare il futuro come diceva prima l'ingegnere dell'ENEL sul quale tutti si può sbagliare alla classe dirigente che assume la responsabilità di queste scelte a il dovere
In più di di mettere in questa ricerca il massimo di onestà e ricercare azzeccare il più possibile la reale tendenza non può essere un discorso un discorso in cui ma non c'è responsabilità c'è grave responsa vita su questo e allora su questo piano energetico che dice duecentoventi poi con risparmio duecento il quello che è stata chiara a tutti quanti che l'abbiamo visto a a prima vista la prima truffa di quel piano di cui di cui di quella cosa
Candidamente qui mi pare che Colombo è venuto a dire il vero ora considerate che quello è un documento abbastanza ufficiale ci hanno lavorato gli Enti di Stato con è uscito solo pochi mesi fa sì Pandolfi lo modifico modificherà perché ma insomma candidamente si viene a dire questo su un arco
Sarebbe insomma tenete presente poi anche quando Pandolfi lui dice che è stato veramente quando ho capito che è stato per dirlo alla televisione che sia documentato quindi sulle dieci lire dalla
Dica che invece di venivano venti lire no ma tenete presente ecco voterà detto Pandolfo tenete presente che se qualche giornalista riparlerà del costo del chilowattora nucleare
Se qualche giornalista dirà qual è la tendenza naturale state tranquilli che nei prossimi mesi diranno duecentoventi diranno undici lire ecco e questo è un po'lo scoramento no alle parlate questa mattina quando quest'Aula era piena o parlare adesso che siamo rimasti solo in pochi intimi forse è lo stesso no è questo che è grave no perché passano tutta una serie di nozioni
Assolutamente insoddisfacenti ora io spigolo un attimo fra due o tre cose che sono state dette non ho la pretesa di fare un intervento organico per
Quanto riguarda certe comunicazioni che intendevamo fare cogliere l'occasione l'associazione sia dolce le ha affidate alle persone che hanno già parlato
E due cose ecco per esempio io credo che abbia ragione l'ingegnere avete avuto nessun contatto di dati sulla potenza di riserva che hanno gli altri sistemi elettrici così anch'io ho sempre vent'al ho sempre pensato che un sistema fortemente nucleari Zagato
E è un cesto come in Francia ad esempio ha bisogno di trovare un'utenza che anche un'utenza termica dell'energia elettrica di vasta portata tant'è vero loro questo l'hanno realizzato con la famosa tariffa diurna notturna
Era un appunto che noi facevamo all'ENEL guarda che puoi guadagnare sulla potenza installata che ha il moltissimo facendo questa questo tipo di tariffa però non ci rendevamo conto che questo allunga in dare razionalizzarla incarico attuale ma allunga dare era un modo per fare instaurare nuovo carico perché cioè e tenete presente che i sistemi del genere sono molto instabile un sistema in cui c'è l'utilizzazione di energia elettrica per l'illuminazione Huppert frigorifero per normali elettrodomestici
Ha una risposta ormai prevedibile costanti un sistema in cui c'è un'alta utilizzazione termica a risposte in premi believe laddove si verifichi in una situazione acuto di vide temporanea la punta invernale di freddo particolarmente intensa e infatti infatti il primo blackout è avvenuto in Francia e primo blackout che fu mi pare del novembre del settantasette un grossissimo blackout avvenne in Francia in relazione proprio ad una situazione di particolare asprezza e durezza dell'inverno quindi io credo che appunto un sistema elettivo che abbia una grossa utenza termica
Comporti quella necessità di una grossa di una maggiore riserva quindi ancora più basato per furto sul suo specchio sul fattore antieconomico noto per aver grossi investimenti per poi poter solamente limitati periodi dell'anno erogare potenza perché altrimenti il sistema Persico occorre rischia di saltare
Ecco quindi perché noi insistiamo sul discorso delle tariffe elettriche e il problema del Sud non è un problema guardi perché risolvibili noi dobbiamo dare un segnale su questo si deve scegliere con le tariffe attuali designa Sinibaldi qui diceva alcune cose buone sta non allora se è vero che alcune cose stanno andando da sé e cioè il problema energetico se fosse stato davvero nei termini in cui dopo nei la le ponevano le ricerche le analisi del Premio di Roma all'indomani anche del settantatré non avevano nemmeno loro colto la nuova tendenza in atto
è chiaro che sarebbe stato disastroso è impossibile da risolvere la realtà mi pare il senso dell'intervento che ha fatto qui Sinibaldi e che si sta molto aggiustando da sé perché perché proprio per la finitezza fisica di una serie di altri fattori ieri
Torino numero di abitanti case da scaldare case dove mettere il frigorifero quando a Bizzi sono saturate la crescita non ci sarà più nulla e così era veramente una cogli ornata però in cui sono incorsi moltissime persone
Pensare che i ritmi di crescita dovuti appunto all'introduzione frigoriferi capitolazione lavatrice al fatto che nessuno aveva la macchina chiave quando nessuno l'arma nostri a poco a poco tutti l'acquisiscono tu hai una crisi energetica notevole no
Quando il saturo questo tu avrai la foto continuerai a consumare termico quindi è una cosa che detta sul aggiustando le aste
E per e io ritengo che a un certo punto quando si sa che il normale sette di apparecchiature letto domestiche del vede così di una vita civile moderna noti una vita che che che che che ormai questi conforta li considera consolida l quei consumi sono assicurati
Ecco io non vedo perché il primo governo andò non dovrebbe dare un segnale mettendo un pezzo proibitivo dei chilowattora al di sopra di tre mila chili al di sopra dei no di tre mila kWh all'anno sarebbe un segnale sarebbe una
Età significava qualcosa il problema del Sud ma risolvibile basterebbe che questo segnale fosse dato con la debita gradualità si potrebbero fare in cinque a a distanza di tre anni quando arriva il metano adesso diamo al centro nord quando al metanolo diamo al sud
Ecco voglio dire fra le due fra le due fra i due scenari fra i due scenari che le sempre più lavorando sul sistema come avete scelto voi noti lavorare sul sistema dei dati aggregati sono stati qui disegnati no l'altro è stato disegnato nel petto
Quale sarà che si avvererà ecco ma io debbo dire così forse oggi si potrebbe scommettere al cinquanta per cento non sull'uno o sull'altro forse molto probabile che proprio per le tendenze che metteva più risalto Sinibaldi relazione non sulla questa Sat
Un'azione dei consumi a livello degli usi civili ma anche a livello dello sviluppo delle industrie ad alta intensità dimenticano nemmeno il discorso che faceva l'ingegnere che faceva che faceva l'ingegnere sul tasso di elasticità eccetera in un mix della produzione può va creare ancora per molto tempo in certe direzioni è ben vero che se la crisi siderurgica cioè se noi poi importiamo la siderurgia che non produciamo a un altro discorso il discorso è che questo fu questa crescita della siderurgia Assistance la Turandot né in tutte le società industriali avanzate lei altro dopo un altro elemento non so quanto c'è di vero non so su quel particolare ma nei settori scusi l'edilizia afferma
Il materiale da ma è ferma perché mai fare ma non è un dato di crisi andiamoci Piano quindi
Non è un dato di crisi necessaria ma non è un dato di crisi se la popolazione non cresce lì ci sono dispersioni distorsioni del mercato delle abitazioni sono altri problemi ma se la popolazione non cresce non è un dato di crisi a meno che non immaginiamo appunto che dobbiamo costruire le case poi abbatterle non so no mi scusi tanto lei a parlare scusi lei ha parlato io vado avanti
Per cui per cui ecco per cui formò perduto un attimo il filo questo questi fatti di saturazione questi fatti di saturazione
Sì si verificano per cui appunto ritengo che sia più vera e più realistica sì così si avvererà è probabile che vinceremmo Cescon mettessimo sull'ipotesi dei centottanta anziché su quella dei duecento nozze più se ci fosse un boom è che su questo le distanze però prontamente poco ravvicinate che dipende da cose che vengono scelte da scelte che vengono operate ecco io ritengo che quello che succederà non dipenderà tanto dall'esito del dibattito che si avrà in Parlamento sul piano energetico nazionale Macrì più che dipenderà in larghissima misura dal fatto se nella legge sei cinque cinque sul risparmio energetico lo sfruttamento dell'utilizzo delle fonti rinnovabili verranno introdotte o non alcune cose ecco questo è stato oggetto di una conferenza stampa che abbiam fatto insieme all'Italia nostra quest'va ad oggetto di un'elencazione di questi punti la fata per per energia luce prima di geriatria non non ci ritorno sopra guardate che su quelle cose
Ecco sono a mio avviso più importanti più determinanti ai fini di quello che succederà nel campo della crescita verde dei consumi di energia
Che nulla discussione sul bello grazie
Ci sono adesso due interventi del Piemonte io pregherei stradello e Martinetti se che sono rispettivamente da Legambiente del comitato che contano certo ergere che se si possono mettere d'accordo
Io anche perché la leggo abbiamo limiti di tempo opaco di chiusura della sala
Grazie
Cercherò di essere molto telegrafica conciso il mio intervento è diviso in tre parti
Primo alcune osservazioni sul nucleare secondo sull'accumulo chimico dell'Energia che qui mi sembra non nessuno ne ha parlato mentre invece in Germania spendono miliardi di franchi
Terzo su quello che succede in Piemonte a Torino
Allora brevi flash sul nucleare
E mi è sembrato di cogliere una
Come domandato di fondo ridiscutere del nucleare in modo così poi finale contestatore è un'anomalia italiana non è affatto vero cioè l'Italia è l'unico paese credo della della della cerca subito accettato i missili con testata atomica in Olanda non hanno accettati
Altro Fleurs sull'energia quindi non è un'anomalia nel contesto politico internazionale come le è sembrato da certi interventi altra Flash il nucleo Ale tradizionale non è una tecnologia avanzata io credo che questo sia uno dei ritardi culturali di certi partiti della sinistra storica il nucleare tradizionale a vent'anni i dare atto vorrei PVR pubbliche devono avere se l'America non li venderanno l'Italia li venderanno Lou Aglaia ai Paesi sottosviluppati
La tecnologia avanzata e l'affitto è la la fissione l'affissione dei fertilizzanti sono ibride Eros ma allora bisogna dirlo anche se nella relazione di Mattioli c'è
Questa è il rischio bellico più grosso che l'umanità di mai corso io ho consultato il sexy s'Dellera da che l'agenzia di Stato americana che fa la diffusione sull'energia nucleare gli studenti americani stanno progettando le bombe al plutonio in quanto se riesco a rubare
Il trasporto un chilo di plutonio fanno una bevanda tra l'altro se non dato di fatto che tali impianto di produzione dagli isotopi dell'uranio e plutonio a Breeders c'è una fase di trasporto tutti gli americani cioè ma a livello nazionale sono preoccupati che qualche pazzo anche qualche studente si impossessi di un chiedo di poter al mio e faccio una bomba che mette in pericolo una regione degli Stati Uniti allora su queste cose bisogna confrontarsi cioè non si può prendere allegramente gli altri fertilizzanti come se fosse una panacea tutt'altro gli stessi americani come principale preoccupazione andò a quella della proliferazione
Un altro feste varie non ho ben capito un certo intervento credo l'energia del bene per cui secondo questo signore l'energia elettrica ad alta intensità sarebbe usata nella tecnologia avanzata
Fallito fare questa domanda le energie elettronica USA energia ad alta intensità ecco per favore non lo so
Da
Passo secondo argomento accumulo chimico
Ci sono oggi dei metodi avanzati ma ci sono sempre conosciuti però stanno entrando nella fase realizzativa che sono discussi in cioè trattati in Germania ad esempio di accumulo dell'idrogeno insiste via di duri in a Francoforte ci sono dei motori dei negli autobus che funzionano già idrogeno in Germania ci su uomo c'è già pronta in Progetto una rete di gasdotto idrogeno quindi ha detto questo questo tema dell'accumulo chimico attraverso l'idrogeno non so quanto peso a nella ricerca e nello sviluppo tecnologico delle Italia altra forma di accumulo chimico ci sono certi sistemi ad esempio di disidratazione di soluzioni soda caustica e acido solforico che sono anche essi stessi una fonte molto importante di accumulo di energia
E anche questi vengono studiati
Adesso brevissimamente notizie diciamo regionali
Mi sembra che qualcuno ha accennato al ripristino del
Progetto in costruzione degli impianti di riscaldamento a pannelli solari già installati su edifici di proprietà dell'azienda
E poi c'è un progetto dell'azienda municipale ed ecco raccolta rifiuti a Torino che
Ha già lui Annunziata fasi di attuazione di un progetto di recupero di biogas dei rifiuti solidi urbani c'è per adesso quest'impianto garantisce l'autonomia energetica dell'azienda ma in futuro potrebbe anche essere estesa e poi c'è una analogo impianto del Consorzio Po Sangone che sta con costruendo un impianto di depurazione anche questo prevede il recupero di biogas per gestione per per avere la l'autonomia energetica dell'impianto grazie
Ringraziamo l'ultimo intervenuto per la sua brevità ovviamente un incontro come questo non ha non vuole conclusioni due sole precisazioni una un momento solo per te Nicola la prima riguarda qui qualcuno ha affermato che non è serio fare
Programmi energetici al mille novecentonovanta perché bisognerebbe farli al due mila oltre devo dire che doveva abbiamo un punto di vista completamente diverso secondo noi molto poco serio fare grandi scenari energetici al due mila e venti due mila trenta laddove ho detto molte volte riservare invece la brutta in piedi sia del fare quello che si può fare al medio termine mi sembra che quando voi se appunto si scende
Nel merito delle questioni certe posizioni molto ben delineate molto preciso e forse danno fastidio a qualcuno e sulla preoccupazione che tu hai esternato io vorrei solo diretti
Non non è che noi abbiamo spostato il terreno dalla sicurezza ha un terreno che tu giudichi per noi perdente
Non abbiamo mai abbandonato il terreno della sicurezza in tutte le sedi in cui abbiamo ritenuto fosse importante far sentire una voce di merito su questi problemi siamo intervenuti e basta
Che ti ricordi la conferenza nazionale sulla sicurezza nucleare a Venezia e non credo che allora il governo abbia potuto segnare un punto a suo vantaggio con le posizioni abbastanza rozze schematica che erano venute fuori ed alleanze Salvetti ma anche dalle stesse relazioni conclusive del ministro Andreatta tant'è vero che poi neanche un mese dopo la Regione si rifiutarono di scegliere i siti proposti da Matta del CNEN nei siti nucleari e chiesero e hanno tenuto di fatto poi un rinvio la costituzione di commissioni paritetiche che a occhio e croce prolunga di altri due anni poi la decisione vera e propria come però voglio ricordare qui magari non c'è più nessuno che soprattutto una di organizzazioni che hanno promosso questo convegno c'è da sempre mosse battuta per non dire soltanto no al nucleare e solo sulla sicurezza che tra l'altro un problema importantissimo ma perché si è sempre posta la famosa domanda quale energie ma per quale sviluppo allora riteniamo che un confronto di questo tipo pur con tutte le griglie che sono state mosse che vanno senz'sa altro accettate ottenuto è un confronto appena iniziato abbia una sua utilità non perché nessuno di noi abbia la mitica la mistica scusate un'illusione mitica del confronto in quanto tale quanto perché se non altro dalla sede come queste io credo e poi che nessuno potrà uscire almeno in termini di opinione o certi nostri mezzi nei confronti dei mass media sono molto poveri ma continuando a ripetere che noi siamo quelli che non abbiamo proposte da fare noi siamo quelli che si rifiutano di cavalcare le tigri perché sostanzialmente non hanno capito che cosa il progresso credo che quel l'esasperante ripetitività che c'è stata in questi anni Conf sì curare chi si oppone a certe scelte energetiche giudica sbagliate come appunto un'accozzaglia eterogenea di futuristi di bucolici di chi più ne ha ne metta credo che dalla giornata come oggi un opinioni del genere o immagini in più appiccicate a nome del genere non abbiano più motivo di sinistre e credo che questo sia anche un risultato importante certo
Non è nell'unico nel solo né e credo che la nostra attività si esaurirà nell'organizzare convegni in Aule più o meno prestigiose dietro le nostre abitazioni esistono poi movimenti esistono opinioni diffuse che gente che negli anni scorsi si sono mobilitati sono scesi in piazza e non credo che nessuno di noi pensi di rinunciare a interventi di questo dico questo è solo un momento per nostra iniziativa che appunto poi ognuno potrà giudicare se era un terreno in cui perdevamo vincevamo ma forse è un po'troppo presto per anticipare il fatto che su questo terreno noi perdiamo peraltro abbiamo potuto constatare significativa interessanti punti di convergenza con interventi fatti da esponenti di forze sociali e politiche come al come anche grossi distanze ancora in odio in una dialettica che ci sembra molto aperta e che come minimo dobbiamo registrare come fatto interessante grazie
Qui
Qua
Qui
Quest'
Qui