"Il villaggio di vetro"

La giornata della convenzione se volete prendere posto diamo la parola per il primo intervento a Teresa Mattei spiega Goggi sta
Mi pareva
Che occorresse
In questa convenzione
Parlare di bambini
Non è stato molto parlato quasi niente direi
Mi pare estremamente serio e importante non fare una lamentela o una patetica denuncia
Sarebbe l'ultima di una serie infinita sui danni
Della televisione per i bambini di una televisione subita passivamente non voglio fare questo vorrei anzi rovesciare le cose perché forse si capiscono meglio i problemi grandissimi che nel villaggio di vetro possono avere i bambini
Il popolo dei bambini è un popolo grande in Italia nel mondo intero
E allora
Secondo noi che ci siamo dedicati Allo studio dei bambini e insieme ai bambini abbiamo studiato una capacità progettuale estremamente grande estremamente importante che viene invece mortificata dalla scuola
Mentre noi pensiamo che il livello civile di una società questo lo abbiamo studiato da quegli studiosi che
E da quelli capi politici
Di cui qui si stanno misurando le le citazioni
L'abbiamo imparato dai giovani che livello civile di una società e il rapporto sempre migliore come numero tra produttori e consumatori cioè più gente produce
La società cresce consigliere nell'economia così non l'informazione così nella cultura e i bambini fanno parte di queste società
I bambini hanno già capito
E anche prima di quel che dicesse don Milani che informare è uguale a sapere
E stanno capendo che sapere è uguale al potere e la democrazia cose se non il potere suddiviso ed esercitato dai molti questa è la base di quello che noi chiediamo per l'ingresso in una grande azienda statale con me o della scuola
è una grande azienda dove è l'unico posto dove i bambini lavorano
Abbiamo fatto nell'Ottocento si è fatta alla lotta contro il lavoro dei bambini nelle miniere nelle fabbriche lo sappiamo tutti
Ma c'è un posto in Italia dove almeno quattro ore al giorno tutti i giorni tranne la domenica i bambini lavorano
Lavorano gli insegnanti lavorano gli addetti alla scuola è il loro lavoro quello di imparare quello di acquisire tutti gli strumenti per poter esercitare cultura che oggi vuol dire anche informazione
Quindi il lavoro dei bambini alla scuola
La scuola è un'azienda da questa azienda come predisposta allora svolgimento dei suoi compiti
è come se quando è stata fatta l'unità d'Italia chi conosce nello stadio dello squalo sa quante latte sono state fatte per
Il diritto allo studio di tutti i bambini almeno non lo squalo elementare
è stato decretato che nella squadra ci dovessero essere anche i mezzi di espressione i mezzi materiali noi abbiamo una scuola oggi che nel mille ottocentosettantanove nel mille novecento agli albori della
Rivoluzionando scolastica direi
Come allora potrebbe essere stata senza Calamai senza inchiostro oggi è senza alcuni dei mezzi fondamentali per l'espressione noi troviamo che l'articolo ventuno della Costituzione proclama che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
Questo ogni altro mezzo di diffusione che cose se non gli audiovisivi usati attivamente e non passivamente la televisione
è circuitale ma noi la usiamo e non verso solo e i bambini non sono le prime vittime
I bambini devono essere veramente liberati da questa schiavitù televisiva passiva per diventare un buon lavoro protagonisti dell'informazione e lo sanno fare molto bene sapete non non è una cosa
Inventata presupposto e per noi abbiamo fatto delle piccole cooperative di produzione cinematografica e televisiva e i bambini
Aiutati dai loro insegnanti ed a qualche giovane tecnico che si è prestato per i momenti del della realizzazione finale di un documento di informazione hanno fatto documenti molto buoni ma se voi pensate come si svolge la vita di un bambino a parte una scuola in una famiglia nucleare di oggi
Pensate a qualcosa di abbastanza spaventoso alla sua solitudine a quanto poco dialogo è stato ancora questo poco dialogo
Che esisteva è stato ancora direi impoverito dall'ingresso di questa scatola nera della casa
Il bambino spesso prende la televisione come baby sitter nemmeno a mamme più tranquilla se il bambino non va per la strada dice sta in casa che in strada ci sono le cattive compagnie
E le cattive compagnie glielo procuro in casa perché i film giapponesi per esempio cartoni animati giapponesi
Meccanizzati spaventosi come contenuto come forma sono visti da milioni di bambini italiani
E non fanno il loro bene certamente occorrerebbe che a questo convegno se si volesse profondi approfondire questa parte
Venisse chiamata
Ritengo di Montalcini a dirmi quanto l'emisfero sinistro del cervello dei bambini sia colpito in modo irrimediabile
Dalla fruizione abnorme di messaggi di questo tipo
Tutta la fase immaginativa ideativa viene impoverita ma per sempre e noi non possiamo assistere a un danno di questo genere Antonio Pizzinato diceva giustamente ci sono
Trenta milioni di italiani organizzati nei sindacati ma questi trenta milioni di italiani hanno anche tanti milioni di bambini e di ragazzi
E per questi che sono dei Soggetti
Di pari dignità nel nostro paese ma che non hanno la forza di protestare di organizzarsi di chiedere dobbiamo chiedere noi dobbiamo chiedere che queste aziende a scuola sia modernizzata
E diventi un grande laboratorio di informazione l'unica maniera di far sì che l'informazione di laghi e sia non è a senso unico ma sia fruita e gestita nello stesso tempo va alla popolazione cioè quello che qui si è ipotizzato come il massimo del bene di questa parte vitale della nostra della nostra vita culturale della nostra vita nazionale e della vita di tutti gli uomini in genere
Può essere fatto se noi prevediamo giacché la scuola possa fare queste cose invece oggi cosa succede nella scuola e non solo nella scuola anche negli enti locali
Sono acquistati molti mezzi
Di
Non sono videoregistratori macchine da Presa eccetera e molto materiale già fatto
Poi non c'è manutenzione quasi niente funziona io che dedico alla mia vita ormai da due decenni a questo problema degli audiovisivi
Vado in giro per le scuole per i comuni italiani e trovo che c'è un certo parco di
Di mezzi di strumenti ma sono tutti fuori uso gravissimo trovare
Che se si va a fare una proiezione o se si deve fare una ripresa ci sia il materiale
Nel nella sua giusta manutenzione e questo è un problema molto importante che io faccio qui perché penso che gli enti locali le Regioni dovrebbero in questo senso fare qualche cosa di più occorre
Che
Gli elaborati dei bambini che dovrebbero essere fatti nella squadra guardate che leggere scrivere e far di conto è il primo il primo modo di arrivare all'informazione
Gli elaborati dei bambini che scelgono del sei qualcosa su cui fare ricerca scientificamente ricerca che poi diventa un documento data comunicare agli adulti
Perché non è giusto pensare che la televisione sia solo un flusso di informazioni per adulti e bambini
E dove i bambini pagano sempre la peggio perché i bambini ricevono delle informazioni ma non ne danno mai noi abbiamo provato a dire
Capovolgiamo l'informazione cerchiamo un po'di rispettare i bambini anche come soggetti sociali i bambini possono dirci molte cose prima di essere malamente interpretati dei cosiddetti esperti della televisione noi potremmo raccogliere un patrimonio enorme di notizie di idee di proposte dei bambini e dei ragazzi nella scuola dell'obbligo
Facendoli nello stesso tempo diventare protagonisti dell'informazione
E siccome i bambini e i ragazzi non sono narcisisti non starebbero abbonarsi sui loro documenti però questi documenti diventerebbero una preziosissima base
Per tutti coloro che si occupano di informazione perché si capirebbe che cose che noi attribuiamo ai bambini sono completamente diverse vi faccio un esempio
In una scuola elementare guardavo qui ieri Bruno Vespa che parlava dei bambini hanno detto abbiamo registrato dei telegiornali di abbiamo analizzati insieme
E i bambini hanno detto ma quel signore che parla e che ha quella faccia così triste in televisione ma chi parla chi ha davanti ha davanti un muro
Ad Avanti nessuna persona dice ma se ci stessimo seduti noi non cambierebbe faccia e forse certe cose le direbbe in un altro modo e forse certe cose non le direbbe
Perché i bambini hanno capito scientificamente cosa vuol dire la circolarità del messaggio televisivo e molti grandi questo non lo hanno ancora capito
In più cioè un altro articolo della Costituzione all'articolo trentadue che dice la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività
Sapete che quando i bambini sono in grado di dialogare con i grandi di fare informazione di comunicare veramente stanno meglio i bambini che noi abbiamo messo nella condizione di comunicare
Non si ammalavano quasi più erano contenti allegri come diceva ieri Beniamino Placido la televisione anche divertente da fare molto più divertente da fare che da guardare i e i bambini che imparassero
A creare dei messaggi saprebbero anche smontare i messaggi che vengono loro Ammaniti e diventare forse un elemento nuovo stimolante di produzioni diverse
Io penso e bisogna ricordarcelo tutti le fiabe certe volte raccontano delle cose molto vere
Che quando i furbi tessitori
Facevano finta di teste dei vestiti per l'imperatore
E l'imperatore girava in giro per le strade completamente nudo perché loro avevano detto chi non vede i vestiti è scemo
Allora la gente adulta diceva che bei vestiti che all'imperatore ma come sono belli e tutti nella paura di essere giudicati stupidi
Si adeguavano a questa furbizia dei tessitori disonesti
Chi è stato che ha gridato il re è nudo un bambino da gridato perché il bambino non ha paura di dire queste cose non le dice nemmeno con rabbia le dice gentilmente
Però il bambino è realista e se c'è da trovare qualcosa
Che
Venga indicato come un danno per tutti in questo caso era l'inganno
Il ricatto dei tessitori il bambino lo sa fare
Ultima cosa che io vorrei dirvi noi abbiamo preparato una proposta
Per un'altra autorità del tutto particolare che si occupi di convogliare nella televisione tutti i prodotti degne di ascolto fatti dai bambini nella scuola
E che si preoccupi anche di guardare ai quanto sia hanno utili o non siano dannosi i programmi che le televisioni sia statale che private ammanniscono ai bambini
Perché molte volte
I genitori si lamenta non lo dicono ma noi non sappiamo come fare però vediamo che il bambino ha poi degli incubi agitato oppure non è mai sonnacchioso come come diceva Scola
Degli adulti davanti alla televisione sempre attento fin troppo attento
E quello che noi reperisce dalla televisione molto spesso è qualcosa di molto brutale di molto violento di molto stupido anche
Noi pensiamo che una grande campagna civile un'operazione positiva un'azione positiva da proporre a tutti gli italiani
E credo che troverebbe il consenso di milioni di persone ed i genitori e di operatori dell'educazione sarebbe un associazione per chiedere
In modo forte questo che raccolga sindacati
False degli organismi culturali dell'Arci delle atti del movimento della pace delle associazioni ecologiche delle associazioni dei genitori di tutto quanto in Italia
Costituisce la preoccupazione del nostro popolo perché le cose vadano un pochino meglio e allora
Di fronte a a questa possibile associazione che sarebbe un elemento di pressione fortissimo
Sulla televisione pubblica ma anche su quella privata perché aprirebbe un discorso nuovo sulla fruizione della televisione darebbe delle regole
Delle regole veramente importanti penso che sarebbe molto importante
Che qui da questa convenzione nascesse una proposta voglio dirvi in fondo in un vecchio libro dei Arnheim che è stato ripubblicato ora dagli Editori Riuniti che lui diceva giustamente la televisione e lo diceva nel trentasei c'era agli inizi della televisione
Rivela la sua parentela con l'automobile l'aereo come un mezzo di trasporto della mente invece che dei corpi trasforma il nostro rapporto con la realtà
Ma non a voi così come abbiamo saputo usare un po'malamente le automobili
Sono diventate delle scatole che ci rinchiudono e in cui viviamo gran parte della nostra vita quando vogliamo portare in giro la famiglia nelle code eccetera eccetera abbiamo anche questa scatola in casa
Che rinchiude invece che aprire la mente
Cerchiamo quei bambini di non far diventare queste delle scatole ma dei mezzi
Chiamiamo forse una trasmissione televisiva che io mi auguro venga fuori Nora di massimo sconto in questo senso rompiamo le scatole per vivere meglio
Ora la parola Gemma almeno così lavoratrici della Selenia Spazio
In questa convenzione si è dato grande risalto alla televisione alla RAI soprattutto per ciò che concerne le produzioni di spettacoli e di informazione
Io lavoro come sistemista di telecomunicazioni della Selenia Spazio un'industria elettronica che progetta e produce satelliti vorrei pertanto dare un contributo che riguarda questo argomento che mi pare sia stato poco toccato
In un sistema di telecomunicazioni
Possono essere molto schematicamente individuati tre momenti Olivelli il primo livello è costituito dalla sorgente dell'informazione
Sono pertanto ad essi riconducibili coloro che producono confezionano e quindi manipolando l'informazione stessa i giornalisti la RAI le agenzie di stampa e di indagine di mercato e in generale gli operatori culturali
Diametralmente opposto il primo livello sta all'utenza il destinatario del messaggio la massa dei consumatori dell'informazione
Il collegamento tra questi due momenti avviene attraverso i mezzi di trasmissione che notoriamente influenzano e condizionano sia il versante produzione che quello dell'utenza
Infatti ad esempio è diverso sia il modo di informare che il modo di fruire dell'informazione a seconda che il supporto sia di tipo audio visivo la carta stampata
Ora la recente esplosione della tecnologia pone l'esigenza di considerare seriamente e in fretta tutto il sistema delle comunicazioni di massa
In particolare i satelliti come mezzo di comunicazione aprono spazi e prospettive sino ad oggi impensabili
Ritengo inutile elencare tutti i possibili vantaggi derivanti dall'estrema flessibilità e dalle norme capacità di cui satelliti sono dotati credo che siano cose più o meno note a tutti
Mi limiterò invece a sottolineare alcuni aspetti peculiari del mezzo satellite
Un aspetto caratteristico del satellite soprattutto in questa fase che definirei ancora pionieristica
è l'alto costo di produzione messa in orbita parliamo di svariate centinaia di miliardi per il solo satellite senza considerare i costi di lancio e del segmento di terra
Gli investimenti richiesti sanno pertanto ingenti
Un altro aspetto rende il satellite ancora più peculiare
Ed è l'enorme lasso di tempo che intercorre tra la definizione dei requisiti di missione e la fine della missione stessa
In altre parole cioè un satellite richiede dai cinque ai sette anni per essere progettato e costruito e lanciato e altrettanti anni di funzionamento in orbita il che significa prevedere definire oggi quello che sarà lo scenario è l'utenza da servire tra dieci quindici anni
Ne consegue un elevato rischio sia economico che politico
è evidente pertanto la necessità di una notevole capacità di programmazione e responsabilità nell'orientare lo scenario e di una volontà politica basata sui bisogni della gente sugli interessi della collettività
è ovvio che un tale compito deve essere preso in carico solo dallo Stato il quale non deve però limitarsi a programmare sulla base di estrapolazioni dell'esistente e di meriteresti di mercato e calcoli economici
Questo infatti è il tipico modo di procedere rivelatosi peraltro fallimentare del capitalismo neoliberista masso esclusivamente da una logica di profitto
Lo Stato democratico deve invece operare scelte a partire dalle esigenze dell'utenza nell'ambito di un chiaro progetto per il futuro
Non solo calcoli economici quindi come potrebbe emergere da alcuni spunti rilevati in questa convenzione ma idee e idealità il satellite grazie alla peculiarità già ricordate fornisce quindi più di altri mezzi la possibilità di proporre di offrire di indirizzare lo scenario di domani stimolando condizionando e vincolando sia il versante della produzione dell'informazione sia il versante dell'utenza
Nel campo dei mass media ci troviamo oggi costretti a proporre rimedi e toppe ai guasti della sbornia liberista dei partiti di governo e alla mancanza di iniziativa politica delle forze di sinistra
Oggi dobbiamo da un lato e proporre tardive legge antitrust dall'altro formulare poco convincenti ipotesi di alleanza RAI Berlusconi
Mi risulta peraltro che proprio in questi giorni la RAI stia già considerando la possibilità di allocare i due canali televisivi per Berlusconi sul satellite televisivo italiano sa rito di prossima
Produzione in barba alla nostra ipotesi di legge antitrust il satellite può invece offrirci l'opportunità di una impostazione programmatica cerchiamo di non perdere anche questa occasione
Mi sembra troppo debole
La definizione del compagno Veltroni dello Stato come calamita per i privati non basta che lo Stato fissi le regole del gioco
Occorre che lo Stato imponga dei veri e propri vincoli sulle scelte produttive dei privati orientando il mercato con investimenti diretto verze precise direttrici ad esempio pur non avendo il processo di diffusione di antenne centralizzate di condominio complesso residenziale
Per una ricezione di tipo comunitario da satellite
Il satellite dovrà entrare a far parte di una rete integrata a banda larga per l'unificazione di servizi quali voci video testi dati sfruttando un'altra peculiarità del satellite che è quella di far convivere servizi di tipo diverso sulla stessa carrozza
Ma con quali strumenti con quali gli enti si può esercitare in ambito spaziale questa azione di governo e di indirizzo da parte dello Stato
Certo non si può pensare di ricorrere a singole industria partecipazioni statali manifatturiero di servizi che siano occorre infatti che le varie istanze ed esigenze dei diversi settori siano ricomposti e armonizzati
A me sembra che la proposta di un'agenzia spaziale italiana sia da accogliere con favore anche per quanto riguarda il settore specifico delle telecomunicazioni
Resta però da garantirci che anche in questo ente che anche questo ente non finisca per essere il solito carrozzone clientelare
Oltre quarant'anni di strapotere mal governo DC ci hanno resi estremamente sospettosi
Nei confronti dell'iniziativa pubblica quanta gente in questi ultimi anni forse perché devi usare scoraggiata si è lasciata tentare dalla dilagante ideologia liberista
Si tratta di atteggiamenti comprensibili sul piano umano ma estremamente pericolosi sul piano politico
Moltissimi fra noi in questa sala conoscono benissimo quali enormi capacità umane e professionali esistano all'interno di enti e industrie pubbliche
Queste risorse sono spesso mal utilizzate e frustrate per precisa volontà politica
In questa convenzione è nata la situazione in RAI
Vorrei però citare il caso del CNR piano spaziale
Questo ente essendo sottodimensionato nanostrutture atomo risulta subalterna alle industrie cioè non funziona pur avendo al suo interno a forze sane e capaci
L'agenzia spaziale dovrà invece aver un ruolo forte un'autorità che le deve essere legittimata da una forte capacità progettuale impositiva che deve abbracciare tutti i momenti e i livelli del sistema di comunicazione
Come struttura penso a qualcosa di simile all'Ente spaziale europeo la resa che operistico una sua autonomia e managerialità ma secondo direttrici politiche chiare del Parlamento
E qui sta forse il punto più delicato
Le nostre proposte hanno senso solo se il Parlamento riacquista il suo ruolo di sede di vera rappresentante del popolo
Se c'era le esigenze e le richieste anche le contraddizioni e conflitti della cosiddetta società reale
Tramandando il Parlamento e nella sua azione il modo di esprimersi ma per questo è necessario ricucire i rapporti tra la politica e la qualità della vita fra i politici da una parte i tecnici della gente comune dall'altra
Occorre un grande sforzo da parte delle forze politiche del PC in primo luogo dobbiamo inventare occasioni e sedi dove questo confronto sia possibile non occasionale
Perché per esempio non creare non comunisti dei centri di iniziativa politica a cominciare da Roma sui temi dell'informazione
Deve chiamare i giornalisti i lavoratori i ricercatori del settore delle telecomunicazioni operatori culturali a costruire momenti di dibattito di analisi di proposta insieme alla gente
La gente sino a quella vera gente con i bisogni aspirazioni conflitti gente reale in carne ed ossa
Perché il mondo in cui viviamo è oggi in Italia in tutto l'Occidente è ben diverso da quello che ci si presenta da quello che ci si vuol far credere che sia non vende nelle postmoderno popolato degli yuppies manager rampanti che bevono whisky di marca che dieci anni fa portavano l'eskimo delle Clark mentre oggi vestono Valentina sanno di successo e continuano a leggere Repubblica
No il mondo reale oggi più che mai dopo la gigantesca ristrutturazioni capitalistica degli anni scorsi è fondato soprattutto sulla logica del profitto ovvero dello sfruttamento
Uno sfruttamento che si esercita in primo luogo verso i Paesi del Terzo Mondo ma che permane e anzi si rafforza anche all'interno dei Paesi sviluppati
Si tratta di uno sfruttamento che in parte ancora quello dei tempi di Carlo Marx ma è soprattutto lo sfruttamento di tipo nuovo è più subdolo più sottile come ricordava D'Alema ieri
è uno sfruttamento che investe non più soltanto gli operai e braccianti ma anche larghissime fasce di tecnici e ricercatori
è uno sfruttamento che si avvale anche dell'informazione come alleato non solo come il caso di Genova dimostra ma anche proponendo falsi modelli sociali e inducendo falsi bisogni
Accanto allo sfruttamento si rafforzano soprattutto nelle grandi città i fenomeni di emarginazione e di disperazione tipici del capitalismo il vecchio e il nuovo questa gente non può essere ridotta elemento statistico oggetto di sondaggi di opinione questa gente in realtà non è passiva ma vuole essere soggetto infatti in realtà si organizza torna movimenti di tipo nuovo
Penso agli studenti alle donne al movimento per la pace a quello per l'Ambiente contro il nucleare questa gente deve conquistarsi il diritto ad essere informata manca di informare e il nostro partito deve costruire nelle basi
E per questo che concludo rinnovando al partito la proposta di creare centri di iniziativa politica sull'informazione
Mi sembra che potrebbe essere questo il modo concreto per stimolare la nascita di quel movimento di massa che il compagni poltrone sollecitava nella sua relazione non solo trasparenza al villaggio di vetro ma anche partecipazione
Prende la parola Alberto la Volpe giornalista della Rai
Walter Veltroni
Ci ha invitato
Ad entrare nella villaggio elettronico
Ma io che in qualche modo ci abito
Inviterei ad uscirne gli obiettori perché forse quello che dovrebbe fare un giornalista che voglia essere inviato speciale tra la gente lo dico
Senza demagogia
Per incontrarla per stare insieme per evitare come ricordava Veltroni quello che si va sempre più diffondendo cioè questo abbia definito il fasto fonte della notizia
E lui ricordava anche il motivo la testimonianza di Chambéry del New York Times
Secondo il quale lo IOR quale potremmo dire Roma Milano l'Italia sembra sempre più fatta da gente che mangia molto ristorante che compra molti vestiti
Che va in vacanza che gioca in Borsa o costruisce grattacieli magari ricostruiamo di meno li abbiamo già fatti e ma
E questo è un rischio reale
Cosa posso diventare la televisione la verità
E che oggi giornalista e lo ricordato Bechelloni si trova collocato dalla frusta le funzioni culturali e politiche che oggettivamente svolge
In una sorta di crocevia attraverso il quale passano discorsi e tendenze ad una velocità superiore a quella che di solito caratterizzano altre istituzioni e professioni
Questa caratteristica del giornalismo fa sì che il nesso che chi non è solo quello di esso si serve come fonte primaria per i suoi orientamenti conoscitivi e decisionali
Si trovi in mancanza di una esplicita armatura concettuale capace di restituire spessore
Al flusso degli accadimenti e delle notizie in una singolare situazione quella di restare abbagliante
E con i giornalisti corriamo il rischio reale
Di restare abbagliati
Il problema ovviamente non è quello di spegnere le luci sulla società anzi altre ce ne guardi
Ma direi che tutto il giornalismo dei grandi paesi delle grandi democrazie oggi appare in difficoltà in un servizio di Giuliana Pajetta pubblicata pubblicato qualche giorno fa sul manifesto
Si ricordava che autorevoli esponenti della stampa americana ammettevano che prima dell'esplosione dello scandalo verità indietro
Chi sapendo qualcosa tentava di scriverne immediatamente veniva zitti
Poi certo
Giornale americano
Ha ripreso quota e giornalismo americano ripreso quota anche perché il gli Stati Uniti sono un Paese dove può accadere che una commissione d'inchiesta anche se nominata dal presidente come nella Commissione tavole
è una vera commissione d'inchiesta
E questo ci fa riflettere anche su incresciosi sgradevoli confronti tra quelle commissioni d'inchiesta le nostre Commissioni inchieste
Ma tentano un'ulteriore riflessione sui grandi avvenimenti internazionali ci fa capire le grandi difficoltà del giornalismo pensate quanto abbia giocato e quanto giochino nella informazione internazionale quella che non non a caso i sovietici chiamano la disinformazione
Cioè la disinformazione che operata da grandi centri anche per facente capo ai servizi segreti senza voler fare
In questo caso della dietrologia d'accatto tutti ricordiamo
Ecco i tre giorni del condor tanto per restare in tema ecco se uno ha visto quel film è se uno pensa come le vicende che si svolgevano all'interno di tre giorni del Condor potessero essere poi trasmesse notizia informazione
Pensiamo a quello che gli stessi americani hanno detto a proposito dei satelliti che distribuivano agli iraniani agli iracheni di volta in volta informazioni sbagliate quattro faceva uno stato pensate che cosa si può fare per un ad un giornalista questa è la grande questione che sta davanti a noi così come nel campo economico
E non mi riferisco solo alla famosa vicenda di Genova
Dove certa intervenuta una grande società che qui non va demonizzata
Che dava che abbaglia tanto per usare al all'espressione che ho ho ricordato prima
Accerto lui non è che siamo attrezzati questa stessa società poi pare ho letto sull'Unità che sia stato usato dai sovietici per lanciare l'immagine di Gorbaciov a Reykjavik
Ora indubbiamente ecco questi sono strumenti importanti che sono davanti a noi ma in campo economico non basta andare tanto lontano
Sì anche quello
Che sono considerati secondo quello che ho detto anche Walter giornalisti intelligenti
Parlando dello scandalo di Torino ed era giusto che se ne parlasse
Non riescono a pronunciare in televisione la parola FIAT ne accennare al dottor Cordero di Montezemolo che ha preso ottantacinque milioni dal signor Maiocco nascondendo che perfino al dottor Romiti
E tanto per restare in tema
Mi chiedo come mai nessun giornale abbia posto il problema dell'opportunità alla presenza di questo signore alla testa del comitato organizzatore dei campionati internazionali di calcio
Efficiente prendere per filmakers io ho ripetuto
Del Movimento Sociale Italiano che chiede al governo
Se sia giusto che questo signore sia appunto alla testa di questo organismo importante probabilmente pensiamo che sia un pentito definitivo è per cui difficilmente incorrerà in questa distrazione
Che risale ad alcuni anni fa e mestiere difficile quindi quello del giornalista Manlio qui davanti a voi vorrei porre un altro nato dal sulla base dell'ottima inchiesta che è stata insieme alla relazione di Walter presentata dall'Abacus dove un dato mi ha preoccupato
Dove cioè a fronte delle prive dodici trasmissioni a parte il telegiornale che più seguono i nostri telespettatori non c'è una trasmissione giornalisti che non sia ripeto il telegiornale
E allora questo ci porta ad un'altra ad un'altra riflessione
Quello che anche placet ricordava ieri sul problema famoso
Fra gli indici di ascolto e chiamiamoli indici di gradimento
E allora
In una società come la nostra come quelli cosiddette più industrializzate
In tutto qui stucco mentre il famoso terzo di cui parlava agro
Questo terzo rispetto ai due
E come rientrano i due terzi dell'umanità
Rispetto a un terzo in questa volta siamo ma il terzo ricco
E quando noi andiamo perché questa è un'altra questione io lo voglio dire con molta franchezza
Quando noi che facciamo programmi tentiamo di sottrarci
A questo abbraccio direi mortale che delle volte avviene sulla torta che pure importante che bisogna seguire e tentiamo di andare oltre le Alpi l'attualità di affrontare i problemi che segnano la vita appunto dai due terzi dell'umanità pensiamo all'indebitamento del terzo mondo
Forse noi come speciale siano stati una delle poche trasmissioni
Che ha tentato di porre l'accento
E devo dire con grandi difficoltà di ascolto
Perché la tendenza all'emozione allo scoop a trasmettere soltanto
Appunto emozioni che vengono cancellate le uno dopo l'altro
E dopo poi non resta Bonnie più niente e rimane l'emozione del giorno dopo e un altro induzione
E quindi non sembra che non ci sia più spazio per il ragionamento per l'approfondimento per la riflessione tutto a un ritmo veloce che certo fa parte del milione problema infatti non è quello come si dice fra
Programmi leggeri programmi intelligenti o programmi non chiusi e programmi non noioso
E quindi se noi
Crediamo che questo sia uno delle questioni dobbiamo anche pensare
Che la vera crisi che non è solo la crisi italiana come dicevo il giornalismo
E la crisi europei una crisi che non è il solo televisiva ecco io purtroppo non ho potuto seguire i vostri lavori perché ero impegnato in televisione devono preparare la trasmissione però mi è parso che anche gli esponenti del cinema
Esponenti la cultura in generale hanno posto solo l'accento sul dato quantitativo
Della crisi di produzione dell'aria certamente c'è cinematografica ma credo che non sia stata fatta abbastanza luce sulla crisi ideale cioè quali d'acqua di firma noi abbiamo fatto di grande respiro internazionale che sono andati ma questo mi pare che sia un punto essenziale il nostro cinema il nostro modo di raccontare rischia di diventare sempre più provinciale sempre più ruspante nel senso negativo della parola e quindi evidentemente
Mancano valori problemi questioni che appartengono a una società cioè come la nostra e noi greche europei è questo il punto una lettura diversa perché certo che bisogna rifarsi per non essere provinciali per non essere la periferia dell'impero mai anche doveroso detto questo prospettare lavori prospettive ecco che il regalo dinanzi anche a questo grande dibattito che c'è mi e continua ad esserci una grande nazione americana come in Unione Sovietica
E quindi è tanto per restare ancora in Italia
Dobbiamo io lo dico senza demagogia
Restare ai problemi
E quindi e questo lo dico anche il Comune non non nascondo di essere umano della sinistra stiamo delle volte da spettatori
Alla grande sfida che viene rivolta dai cattolici sfida alla quale la sinistra non riesce più a contrapporre neanche più la solidarietà che pure era la base
All'origine del movimento nel movimento socialista pare la nostra attenzione per gli ultimi quelle finte attori ci giustamente chiamato per gli ultimi per i deboli per i bambini
è consentito una cosa Veltroni tu giustamente ai ricordato e ai sottolineo sottolineato l'esigenza di un'Authority
Sì e controllino controlli che Gregory Peck il sistema complessivo delle grandi comunicazione
Ma nessuno e lo dico io dunque a questo punto che non sono questo punto lo riguardi programmi giornalistici chi si occupa dei programmi televisivi per i bambini nell'insieme soprattutto per quello che riguarda le televisioni private
Questa è una grande questione che andrebbe a nessuno Stato civile affida in questo caso a una deregulation
Il problema delle trasmissioni
Per i bambini questa è una grande questione che non tralascia non è mai presente nel nostro Diba
Ecco questo significa cogliere anche quello che c'è in questa società che viene messo da parte perché sembra che la vita sia solo successo
E quindi una democrazia e lo scriveva caduto sul letto nel famoso articolo pubblicato nel design nel settantasei ha bisogno diceva Carlucci mi perché i cittadini non solo vi vanno insieme
Ma che io un senso alla loro vita in comune anche quello che la gente dice sempre Schmitt pensa di se stesse degli altri sentimenti che la gente ha solo un fatto politico
Ed oggi aggiungeva il cancelliere manca un senso comune tra genitori e figli fra insegnanti ed allievi tra politici e cittadini alcuni dei nostri guai nascono proprio da questa da questa mancanza e se anche i partiti
Dice sempre Schmitt oltre alle finanze alla sicurezza alla politica estera pensassero anche a questo fosse almeno avremmo una tv migliore
E non dovranno più aspettare il monito di monsignor Barone
Per fare il digiuno televisivo
Riduttivo credere che sia la televisione ovviamente ad essere di per sé diverso Emilio
Certo i canali di comunicazione sono spesso trattati gli stessi partiti non riescono a comunicare
I grandi gruppi economici o altro genere di altro genere riescono a trovare altri altri canali in altri modi per far arrivare lecco però noi dobbiamo abbiamo bisogno sto per concludere di un giornalismo
Che io definirei cocciuto di un giornalismo che non salta il soltanto da un argomento all'altro e lo cancella
Ma tornare sulle cose quello che si chiamava una volta la campagna
Questo a questo non siamo più abituati
In televisione abbiamo approvato qualche modesto contributo l'abbiamo dato anche loro facendo tre trasmissioni in occasione della conferenza sul nucleare
Facendo due trasmissioni sui problemi del Mezzogiorno
E noi pensiamo di affrontare altre questioni legandoci anche ai movimenti dei cittadini perché i diritti dei cittadini siano rispettate
E questo è anche un modo di essere in questo caso servizio pubblico e quindi ritrovare il gusto anche della professione e poter nuovamente ricordare anche se in termini cinematografici la famosa frase
Del famoso film la si diceva è la stampa bellezza e noi vorremmo dire e la tv bellezza grazie
Alla parola Loredana Rotondo programmi sta della RAI
Poco meno di un anno fa il Congresso di Firenze attraverso una serie di significativi emendamenti alle tesi la posizione del PC sulla questione femminile è stata precisata e qualificata
Sì l'ho riconosciuto il valore di trasformazione della contraddizione di sesso
è ovvio che le delibere congressuali di un partito da sole non cambia in abiti mentali al senso comune
Rimane fino a che non è
Abbiamo chiedete chiediamo a tutti uno sforzo perché possiamo lavorare tutti quanti pazienti Carla ricchi delle riprendere
Ma non emana meno
Dicevo che è ovvio che le delibere congressuali di un partito non cambiano abiti mentali al senso comune
E sento tuttavia che oggi esiste una maggiore attenzione uno spazio un'opportunità per le analisi le proposte l'azione delle donne comuniste il nonno
A tutt'oggi però l'intera società le istituzioni la politica la scienza e la cultura
Si mostra refrattaria la differenza sessuale l'intero sistema delle comunicazioni di massa
Occulta la contraddizione di sesso non le dà visibilità nel diritto di cittadinanza
E dall'uscire subito dall'equivoco che non esista una comunicazione rivolta alle donne
E però fondamentalmente una comunicazione unidirezionale che trasmette un modello inalterabile di donna una comunicazione esterna sui punti di ritardo
Fatta di condizionamenti culturali mercantili laghetti bravo che ha intenzione per responsabilizzare ante il soggetto parlante assolutamente prevalente volano
La da lui insiste paradossalmente solo se in quanto subisce la negazione della sua soggettività
Si tratta a ben vedere una presenza fantasmatica una finzione da società dello spettacolo
Bene se il sistema delle comunicazioni pensa al femminile non lo pensa al femminile nelle riflette veramente interessi diventa cultura come si sono venuti configurando in questi ultimi anni di grandi lotte di grandi cambiamenti
La cantata dall'entrata nella politica con il segno della novità
Condizione per affermare il diritto all'informazione ed entra nella carta e perderà valore al nostro punto di vista è un
Allontanamenti per dare loro come le altre le une alle altre forte Vallone e fiducia
Soprattutto nella dalle polemiche la forza delle donne una forza di qualità tutta nuova fatta di consapevolezza e di quella mozione speciale che da riconoscersi
In un progetto comune l'affermazione della propria funzione nella storia
Non più studio di Paperina cittadine
Sono Giolitti già capaci partendo dal set della propria esperienza di una critica della forza intesa nel senso di forza materiale dominio oppressione per entrare nella vita delle donne conosciamo i problemi sollecitarle a prendere la parola è indispensabile una strategia di comunicazione tra donne
Ed una strategia delle donne rispetto alla comunicazione alla cui costruzione d'attuazione le donne che lavorano nei mass media possono dare un contributo decisivo
Se la comunicazione al femminile avesse corso
Il quale lui potrebbero vedersi riflessi nuovi e non viceversa come sono abituati a fare come ci hanno abituato a fare
Dal confronto potrebbe nascere il nuovo pensare a vedere il mondo in modo autonomo rispetto agli uomini eversivo in serie
I contenuti delle donne
Sono davvero in esprimibili e mass media
Quanto appare oggi sugli schermi televisivi la nostra immagine di donne ma in direzione opposta spesso ci procura profondo disagio
Ma qua spazio nei programmi alla quotidianità alla vita concreta e poca presenza poco potere poca partecipazione delle donne alle scelte si registra anche nel settore in cui siamo maggioritari
Per esempio nei settori amministrativi o in cui siano maggiormente presenti
Allora i tv siamo al quarantadue per cento tra i programmi stile giuristi
Ma il processo di femminilizzazione del ruolo di provviste regista sia accompagnata ad una perdita di potere decisionale che si è spostata verso i dirigenti e giornalisti tra cui sono rare le donne al TG uno ci sono sette donne su cento sette uomini va detto ad onor del vero che la riduzione di autonomia reale riguarda tutti gli over gli operatori della comunicazione uomini e donne
E l'ambiente che la sottrazione di potere che viene dall'alto inneschi Venus una specie di guerra tra poveri verso il basso i giornalisti verso i programmi misti gli uomini verso le donne
I pochi programmi fatti da da una dal settantasei all'ottantuno sono stati cancellati dal palinsesto con l'eccezione della rubrica radiofonica ora di anche qui ad onor del vero va detto Piero Brega di donne per le donne
Non sembrano aver contribuito alla diffusione di un'immagine non stereotipata della donna
Si deve ad enti che abbiano funzionato come una sorta di ufficio reclami delegato a esaminare i problemi delle donne sollevando tutti gli altri dirigenti registi giornalisti dalla responsabilità della diffusione di immagini stereotipate e sessista
L'esperienza complessiva dei programmi fatti da donne tuttavia è stata importante e utile
E costituisce credo titolo sufficiente per chiedere ancora illegittimamente di incidere nelle scelte editoriali o di offerta dei programmi per chiedere di esprimere il nostro punto di vista d'ora in poi a tutto campo
Non vogliamo più tanto sentire parlare delle donne ha sentito tanto parlare le donne
Per questo è necessario essere di più
Anche se non basta esserci l'abbiamo visto bisogna contare
Bisogna esprimersi a tutto campo bisogna essere professionalmente preparate bisogna far riferimento alla cultura delle donne più attiva e virtuosa di quanto non si sappia troppo presto se n'è certificata una morte presunta bisogna verificare se e quanto sia proponibile negli attuali rapporti di forza la logica degli spazi contrattati
Bisogna creare uno stimolo critico esterno agli apparati della comunicazione che prenda in esame sia i prodotti innanzitutto forse proprio quelli realizzati da donne e mette in discussione l'assetto di sostanziale omologazione semplificazione su quali sono basati ma che aumenta soprattutto in discussione ad una delle merci in mezzo in sé
Per capirlo in Ruanda in viaggio in grado di produzione e l'intreccio di interessi che nessuno ha mai avute insomma per non subirla ma per per danneggiarlo
Perché il villaggio di lettura Brembilla per pugni si riappropria nella trasparente per splendore intrinseco
Deve crescere una cultura belliche proprio perché salva emendamenti per litigare come diceva ieri Beniamino Placido né per mitigare documentati
E pure auspicabile
La costituzione di una o più agenzie delle donne per far pesare il punto di vista della danneggia la fonte nella selezione delle notizie
E necessario l'organizzazione di momenti di riflessione più organica che consentano l'incontro tra professioniste
Un paio d'anni fa operatrici politiche sindacali studiose dell'Università del Cnr ce ne sono moltissimi baricentri di cultura e si sono sviluppati
Un Studies molto importanti in tutt'Italia ma poco se ne sa e non è un caso
Appare utile e necessaria la tessitura di una rete di rapporti di scambi di iniziative di conoscenze tra donne tutte premesse indispensabili per un vero patto di solidarietà una solidarietà vera concreta e non ideologica
E particolare importanza assume anche nell'operazione la mia teoria della comunicazione di genere che ci aiuti a legare tutto questi figli esprima le nostre ambizioni inoltre le pur necessarie esigenza di rendere visibile il pensiero delle donne e di rendere note le iniziative vi chiedo ancora un minuto di pazienza e anche un modo per aumentare il suspense è una cosa importante nella comunicazione quindi un attimo ancora pazienza
Il nostro punto di vista valorizzato nelle redazioni nelle strutture di programmazione nei luoghi in cui si decide l'ordine della priorità nelle scelte dei temi da affrontare dei programmi da produrre dei film da acquistare trasmettere per gli orari o delle pagine in cui collocare messaggi persino nella scelta di un'inquadratura di un sorriso di una scollatura non non viene quasi mai che si tenga conto del punto di vista delle donne
Né si può ignorare che esistono donne che assumono come proprio il modello maschile quando per assimilazione quando per imitazione sempre attraverso una negazione di sé quanto meno di una parte di essi sarà sufficiente portare un certo numero di donne a posizioni di uguale responsabilità con bambini perché automaticamente trovi una rappresentazione i valori culturali il punto di vista delle donne
Non avrebbe semplicemente inventato delle donne di potere non dissimili negli stili di vita e di lavoro dagli uomini di potere
Quella delle donne con il potere a un rapporto ambiguo di estraneità appartenenza di appropriazione espropriazione assai concettuale inquietante
Forse per il cosiddetto comparso di Cenerentola forse perché la nostra minore presenza sul fronte della politica ci rende meno contabili
Forse perché il potere ci considera minuto errori degli uomini si direbbe che le donne mi piacciono al potere è il potere non piace alle donne quanto meno semplicistico
Resta il fatto che per decidere cambieremo serve il potere occorre cioè essere dove si decidono i mezzi e fini che piaccia o no che ci piaccia o no
E senza rinunciare alla scommessa culturale insito nel rapporto donne potere è il potere che modifica le donne o saranno le donne a modificare il potere e questo è un dato su cui è necessario continuare a riflettere un noto teorico ha già presente anzi centrale nel pensiero della differenza sessuale
E quindi quanto meno ingeneroso paradossale un tantino strumentale che per esempio la critica della carriera come alienazione come snaturamento come titanismo come sottrazione di presenze e di affetto che diamine
Una dichiarazione di voto dalle dalle verso Napoli ci possa pervenire anche ritorta contro
Che arriverà oggi che ogni Regione dovranno nell'area del potere nei centri di decisione sia una una condizione necessaria anche se non sufficiente per estendere la nostra presenza è condensato spicca abilmente probabilistica mente la nostra differenza
Anche perché le donne sono il cinquantadue per cento circa della popolazione di questo Paese ed il cinquantasei per cento dell'utenza radiotelevisiva pubblica e privata il che sfugge spesso ai politici ma non i pubblicitari
Anche questo danno anche quella che nell'albo dei giornalisti almeno radio e tv
La dalla cui unione vera e propria maggioranza silenziosa che subisce paradossalmente un trattamento ispirato ad una logica di novità
Da queste considerazioni credo risulti chiaro e concludo che nella grande battaglia democratica che intervenga non c'era come PC nella vertenza per i diritti dell'utenza il ruolo nella dalle proprie nominano particolare quantitativo e qualitativo
E dunque nell'escludere quella che come donne del piccino abbiamo lanciato con la carta delle donne e rilanciato in questa sede sui due versanti del direttore Dan nella comunicazione
Ed è il frutto dell'operatrice di nel settore della comunicazione a contrario ad esprimersi
L'intero partito
E chiamato a rafforzare l'attenzione di tutti i compagni e le compagne su questo tema su queste tematiche a superare il punto di resistenza e di ritardo a combattere con uguale vigore ciò che offende la dignità degli uomini e ciò che offende la dignità delle donne in ogni settore
Il settore delle comunicazioni di massa non è forse quello in cui opera la vita anche brutale e l'oppressione nei confronti delle donne ma c'è altro quello in cui questa pressione sceneggiata è rappresentata sintonizzata
Quello nel quale milita di grande responsabilità autonoma in ogni sfera della vita può avere conferma o continuare ad essere le smentite
Dalla donna e quindi la forza delle donne la forza per aprire un confronto collettivo con un potere sul potere
Ha la parola Vincenzo vita responsabile del settore editoria del PC
L'informazione è una risorsa
Ebbene ormai considerato primario dal senso comune della gente dalla cultura collettiva è un diritto soggettivo fondamentale che va ben al di là dell'ingegneria degli apparati te ne organizzano il funzionamento
è un tratto essenziale della società democratica
Il grado il tasso stesso di democrazia sono alti o bassi ma i fatti a seconda dell'espansione in qualità e quantità delle procedure della comunicazione
Riconoscere la valenza generale di ciò di cui qui discutiamo
è la premessa per ogni passaggio successivo
E impone il radicale superamento delle ottiche Chiusoli conservative che tante volte hanno accompagnato l'approccio a questi primi
In questo senso arrivava la relazione introduttiva di Walter Veltroni
E da lì che dobbiamo partire l'ultimo decennio cioè il segno tumulto
E stata all'epoca della più acuta spinta conservatrice
Tradotto nel linguaggio consueto ha significato il passaggio dal vecchio statalismo ad una sorta di liberismo assoluto
Dalle linee e dai tentativi di riforma al rifiuto delle stesse domande a cui quelle ipotesi cercavano di dare una risposta
Ora quando sembra un po'attenuata la fase montante dell'ondata privatistica
Attenuata non spenta in crisi incipiente non definitiva
è il momento di riprendere la via del cambiamento
Non commettendo l'errore di considerare l'ultimo periodo una specie di parentesi da chiudere tornando indietro con gli orologi del tempo politico
Lo scenario infatti è cambiato in modo sostanziale
E nessuna tentazione può esservi di riannodare astrattamente un filo di discorso interrotto riprendendo schemi slogan e parole d'ordine di un periodo strutturalmente diverso rispetto a quello attuale
La spinta privatistica si eretta infatti anche su qualche dato obiettivo uno tra tutti
Per il suo tipo accelerato di sviluppo l'informazione non poteva rimanere confinata a lungo nel territorio degli Stati nazionali governata da politiche restrittive bloccate l'argine comunque stava per rompersi
Il problema è che la rottura è avvenuta al di fuori del controllo democratico
Per le strade apparentemente spontanee ma in verità tutte interne alla nuova funzione assegnata dai rapporti di produzione alla parte di merci e dell'informazione
Non si è mai fatto una riflessione senza remore su quel passaggio forse si è dibattuto a lungo di pubblico e di privato di emittenza grande di emittenza piccola ma si è tenuto sullo sfondo il quadro dentro il quale le cose si muovevano l'economia politica potremmo dire del sistema dei mass media
Gli elementi di congiunzione tra i mezzi di informazione e l'innovazione della macchina tecnologica
Elettronica ed informatica come base materiale di una delle maggiori rivoluzioni della storia
Accanto agli elementi più strutturali irrompeva sulla scena poi un nuovo enorme bisogno sociale
La rottura della separatezza dei saperi e la domanda di conoscenza di notizie in tempo reale di intrattenimento nel tempo di non lavoro
Davanti ad una simile miscela di novità ci si è trovati impreparati la cultura di sinistra ha vissuto degli attimi lunghi di difficoltà
Da un pezzo però la consapevolezza è cresciuta e gli strumenti teorici e pratici all'altezza delle caratteristiche assunte dallo sviluppo si sono affinati
è il caso quindi di realizzare nella nuova fase che si sta aprendo una saldatura tra gli obiettivi interni al mondo dei media e le questioni che si pongono all'insieme della nostra politica
è l'informazione è un elemento cruciale della costruzione di un nuovo blocco sociale
Perché qui in maniera concentrata si addensano tante difficoltà ma si schiudono pure potenzialità enormi
Di sperimentare ad esempio forme di riunificazione del lavoro mentre esso si trasforma di congiungere vecchio e nuovo settori estratti che perdono valore con altrettanti che aggiungono valore
Che aggiornare insomma le nostre categorie è questa che viviamo una di quelle frasi destinati a lasciare lungamente il segno a rimodellare assetti e poteri a rimettere in un ordine diverso prioritario gerarchiche a conferire un sapore nuovo anche alle cose che sembrano uguali a prima
Il caso dell'editoria italiana e assai emblematico al riguardo
Eravamo abituati a considerare il campo della stampa un campo arretrato l'assistito cronicamente in passivo con un rapporto a doppio filo con i partiti
Negli ultimi anni il quadro è cambiato in modo sostanziale
Tre sono i fenomeni che vanno sottolineati
In primo luogo l'introduzione delle tecnologie in gran parte delle redazioni sono entrati vedo terminali e sistemi editoriali
La distanza tra redazione e tipografia è diminuita l'organizzazione del lavoro è veramente rimessa in discussione
Investire di oggi sono diversi così come diversi sono i ruoli richiesti dalla macchina produttiva una intera categoria quella dei poligrafici va rapidamente riconvertita e in tal modo tutelata da un lento esaurimento di fatto non può e non deve accadere in Italia ciò che sta avvenendo in Inghilterra dove il peso delle politiche liberisti che si è fatto sentire in tutta la sua rozzezza anti operaia
Governare il mutamento tecnologico e quindi una necessità
E va stretto un patto contro la dipendenza tecnica e culturale tra l'intero arco degli interlocutori politici imprenditoriali sindacali sociali
Uscendo da visioni parziali e burocratiche siano esse di semplice rifiuto rinvio dell'innovazione o siano esse di acritica accettazione della modernità sarebbe critica semmai non lo sgomento
In secondo luogo stiamo assistendo ad un rilancio a pieno titolo della filosofia di impresa
Le aziende editoriali sono tornati in attivo e quindi l'elemento di maggiore novità sono parte di un profondo rivolgimento del capitalismo italiano sia descritto tutto questo con l'ostentata formula della finanziarizzazione dell'economia
Va rimarcata subito la contraddizione più grave mentre i Bilanci Vannino attivo e la quantità delle copie di quotidiani venduti cresce insieme all'importante ritorno dei flussi pubblicitari per certi giornali ne parlava ieri anche Gottardo
Si assiste ad un abnorme concentrazione in poche mani dell'editoria non possiamo prendere sottogamba il pericolo degli oligopoli
Intanto per la limitazione di democrazia una parte consistente di società non ha possibilità così di accedere alla fattura dell'informazione le fonti si rinchiudono sono appannaggio di una ristretta oligarchia di gruppi
Si ricrei si amplia al nord e un Sud anche in casa nostra e non solo nelle aree geografiche
Ad un mercato forte protetto dei grandi complessi che si quotano in Borsa si affianca un mercato debole costretto a prendere le briciole
E qui non parlo unicamente delle piccole iniziative che pure suscitare il nostro interesse politico e culturale ma di tanti soggetti di media grandezza alcuni trust esistenti impediscono di esercitare una concorrenza corretta
Pensiamo proprio al caso dell'editoria locale ed editoria delle donne
Può apparire persino strano che siano i comunisti a difendere una tradizionale bandiera liberale come l'Antitrust o la libertà di mercato ma non si sfugge da tale premessa se si vuole costruire una società democratica dell'informazione
Inoltre il tipo di sviluppo in atto per i suoi gravi squilibri rischia di rivolgere contro se stesse le premesse positive faticosamente acquisite
Ecco un riferimento a quello che diceva Giovannini presidente della FIEG preoccupato
Di questa tendenza infatti l'accelerazione quantitativa senza una cornice chiara di regole del gioco permette sì
E in altri settori dove la deregulation è stata enorme lo si è già visto permettersi la crescita ma fa pagare prezzi molto alti in termini di qualità del prodotto
E di affrancamento da quelle logiche subalterne che proprio l'ottica dell'efficienza di impresa è riuscito in un primo tempo a conquistare la soggezione alla pubblicità e non si intende la pubblicità corretta tabellare come si dice mai redazionali la ricerca spasmodica di contenitori de sponsor
Le pratiche occulte o meramente lobbistiche rischia di sostituire di affiancare i vecchi condizionamenti senza senza liberarsene realmente
Analogamente l'affannosa ricerca di controllare testate poli produttivi accentua la semplificazione e l'omologazione degli orizzonti culturali dell'editoria incrinando né la credibilità e la stessa presa sui lettori
Le indagini sulla lettura tra l'altro mostrano che legge più cose kitsch alla legge mentre rimane scoperta la quota di coloro che non possiamo considerare utenti abitudinari pensiamo al sud
Insomma c'è il pericolo di sprecare una grande occasione che le tecnologie attorno al sistema dei media
E la medesima espansione degli investimenti in pubblicità
Che il Partito Comunista a più di una volta già d'uscita già giudicato positivamente può paradossalmente diventare insieme ingombrante insufficiente se non si ha il coraggio di invertire la rotta dello spontaneismo di un mercato irrigidito
Non per caso ci siamo sempre opposti all'eccesso di affollamento pubblicitario perché per esempio non riprendere una proposta qual è quella dell'istituzione di una Audipress come si chiama anche per la stampa oltre che per la televisione
Qua abbiamo denunciato l'assenza di una legislazione in materia
Non per spirito vincolistico se mai per il contrario per contribuire a rendere dinamica una situazione che potrebbe impantanarsi
Regole chiare e garanzie per tutti trasparenza libertà vera di impresa
Per questo abbiamo sentito come preoccupante la stessa vicenda del porto di Genova anche sul versante del rapporto tra stampa informazione Società di pubblicare l'azione non per dimenticare che le società di pubbliche relazioni possono c'è sono palesi rendere persino più chiaro il quadro dell'informazione
Ma per e liberare sì di una linea d'ombra nel rapporto tra informazione fonti giornalisti così pubblicità informazione richiedono la marcatura di un confine netto per tutelare l'una e l'altra
Ancora un aspetto va ripreso per descrivere i mutamenti in atto la relazione con la politica
L'influenza dei partiti è presente come è noto in alcuni casi è ben dura come sappiamo e come abbiamo tante volte negli stessi subito
Ma non è più solo elemento del rapporto tra la stampa l'informazione il mondo esterno dobbiamo intenderci la politicità dell'informazione è una conquista da cui non recedere
E in camicia però la sua eccedenza strumentale asfissiante penosa
L'emancipazione dal giogo di questo o quel partito è un passo essenziale non basta però liberarsi da un vincolo per imboccare un altro o altri non meno insidiosi
Nelle ultime vicende che ha attraversato la stampa penso al ricambio dei direttori di importanti testate si può leggere il segno di una novità
Ci auguriamo che il passo successivo si è la riscoperta piena dell'autonomia dell'impresa editoriale perché non varare quindi uno statuto dell'impresa giornalistica che sancisca ruoli poteri autonomie
Ne va forse del futuro stesso dell'editoria
Un accenno alla legge dell'editoria appena varata dal Parlamento certo è un compromesso con punti positivi e negativi
Ci ritorno solo un attimo ribadendo i giudizi che abbiamo già espresso per ricordare che è uno dei suoi limiti sta semmai nel non aver affrontato il problema della peculiarità dell'azienda editoriale
Perché allora non riaprire questo capitolo non so se serva di per sé una legge o se sia sufficiente una legge un accordo tra le parti potrebbe facilitare da subito le cose
I termini non mancano sull'orlo della pubblicità ad esempio diversi comitati di redazione si sono impegnati già positivamente come al Sole ventiquattro Ore o in altri casi
è insomma da riaprire un impegno di riforma nel corso della trasformazione che viene avanti nelle redazioni e poi la riforma dell'accesso alla professione che va rivisto profondamente per bloccare
Il quadro di oggi il problema dei concorsi nel servizio pubblico radiotelevisivo per i giornalisti
Il tema delle scuole di giornalismo è un po'il tema che il gruppo degli avvisi di Fiesole ha preso impugnò e che ci sembra di grande importanza ne ha parlato qui anche il segretario nazionale dello stesso ordine di giornalisti Faustini
Tante altre cose si potrebbero aggiungere
C'è una lacuna nella legge Telethon ricordano alcuna che noi dobbiamo sanare quanto primo la questione del libro proponiamo a questo riguardo una riforma bis dell'editoria proprio sul libro
Che non è il fratello minore dei grandi media ma lo strumento indispensabile dell'affermazione del diritto al sapere
I criteri in un'ottica di riforma sono la creazione di servizi e strutture per la produzione e per la distribuzione
Le esperienze dei giornali locali a basso costo e di estremo interesse ad esempio e va sollecitata e rilanciata
Sarebbe interessante per esempio ne hanno parlato in diverse occasioni diverse compagnie ipotizzare una agenzia delle donne
Per non dire della zona di congiunzione tra editoria e nuovi media la cosiddetta editoria totale
Qui l'intervento pubblico ha molto da proporre da fare anzi direi per riprendere il discorso sulla funzione pubblica diminuendo la riqualificando la nello stesso tempo diminuendo la rispetto a forme anomale di proprietà di un atto di testate il Mattino di Napoli la Gazzetta del Mezzogiorno di Bari il giorno di Milano l'agenzia Italia
Rafforzando la invece nella promozione di uguali condizioni di partenza relazione di mercato e nella delineazione di piani straordinari di intervento nei settori da rilanciare
A meno di non voler ritagliare alla struttura dell'informazione italiana il compito di consumare distribuire tecnologie e prodotti di altri mercati certo neppure europei
Insomma anche l'universo delle vittorie richiede un ottica diversa
Non è pensabile rinviare ad altri momenti la battaglia politica un segnale d'allarme va lanciato quell'ora quelli entrati di appiattimento banalizzazione c'è una fetta di scatole vuote rischia di comportare si salda questo le norme capitolo delle professioni dei mestieri
Un'ultima battuta proprio su questo
Un invito va rivolto ai protagonisti del settore perché si ritrovino insieme canali di comunicazione positiva volti a scoprire un livello maturo di confronto su come tutti i politici giornalisti addetti del settore
Si riesce a rappresentare la dal racconto della società italiana
è un elemento la rappresentanza che lo riguarda neppure più un settore o un altro ma ha a che fare con il rinnovamento delle nostre culture politiche
Il distacco tra i temi della politica e la società sia allargato toccando le soglie di rischio preoccupanti è una parte della questione democratica che stiamo sollevando
Ecco tutto quanto il mondo delle comunicazioni di massa ha da dire e da fare moltissimo
Per ripristinare i canali della comunicazione tra le istanze della società per ridare il senso alle battaglie per legge riforme
I protagonisti della comunicazione sono un momento di congiunzione essenziale un momento di formazione di nuove intellettualità
Nella giornata ieri direttore dell'Ansa molto opportunamente
La stessa preoccupazione sacrosanta per lo scadimento dei contenuti dell'informazione per i rischi di colonizzazione culturale dell'Italia e tipo la quota dell'Europa trovano una reazione attiva una capacità di riscossa si riprende un vero movimento culturale al centro alla periferia e luoghi della produzione nelle correnti di opinione
Uniti nella vita di informazione chiede una nuova capacità soggettiva tra i professionisti e lavoratori riscoprendo la passione per una politica specifica per un nuovo impegno
Con carichi con caratteristiche da ripensare magari non necessariamente mutuate da altri movimenti di massa
La materia le contraddizioni a partire da quelle su qualità del prodotto e sull'organizzazione degli assetti di impresa non mancano ma anche forma lo specifico serve un salto una visione strategica dei processi in corso è un lavoro lungo e difficile
Ma presto pure deve migliorare la nostra battaglia uscendo dalla contraddizione tra vecchi strumenti eppure parallelismo rispetto alle tendenze reali
Sappiamo che il compito ambizioso che spetta ai protagonisti dei media e quello di riattivare il circuito i democratici
Una delle maggiori responsabilità dei partiti delle coalizioni che tipo hanno retto il Paese sta nell'aver oscurato tre regolamentati i processi decisionali e la circolazione di informazione
Quella coalizione in crisi e forse il suo stesso modello di rapporto con l'informazione comincia ad esserlo
Ora tocca a noi rendere possibile un nuovo passaggio di fase sapendo che i nostri obiettivi per
Per il sistema della comunicazione di massa sono devono essere un pezzo del nostro progetto anzi un'occasione per ridare vigore alla necessità spesso di una nuova straordinaria progettualità
Prima di dare la parola Giovanni Cesareo studioso delle comunicazioni di massa vogliamo ricordare che hanno rinunciato a parlare e consegneranno intervento scritto per i quali li ringraziamo e che andrà agli atti
Rosita Marchesi Gianni Grottola Alberto Severi Tito Cortese de Toni Muzi Falconi Roberto Dellera Ivano Cipriani Marino Livolsi Gianni Puccini Roberto Casalini Maurizio decina Giuseppe Vacca Omar Calabrese Mauro Volpi
Terenzio Verniano Luigi Zancan Sergio rogna Carlo Lizzani Paolo Volponi Umberto Rossi e Citto Maselli c'è anche giunto un documento scritto dell'Associazione italiana dei fotoreporter alla parola giovani Cesario
Beh devo dire parlando a questo momento
Non so bene se sono lo spot pubblicitario che interrompe il programma o il programma inatteso lo spot pubblicitario
In ogni caso
Siccome ho alcune cose da dire l'epico ovviamente
Anche perché interessa molto sottolineare non soltanto la novità che molti hanno sottolineato in questo suo buon ultimo di questa convenzione ma un aspetto di questa novità che mi sembra particolarmente interessante
E chiedo io definirei come la ripresa la rilegittimazione piena il rilancio
Della cultura critica rispetto al sistema dell'informazione
Non sappiamo molto bene credo che in questi anni più recenti
La cultura critica è stata presentata spesso come una sorta di pratica vergognosa fastidiosa perché è proprio la degli scontenti di quelli che non sono mai contenti di quelli appunto che si mostrano scontenti di tutto
Ora devo dire francamente che se l'alternativa fosse questa
Io personalmente credo che molti di quelli che stanno qui perderebbero essere
Scontenti piuttosto che soddisfatti rimbambiti per esempio anche se mi rendo conto che resterà l'informazione ci sono molti che sono soddisfatti e per nulla rimbambiti ovviamente
Comunque il problema non è questo perché la cultura critica è qualcosa di molto diverso e la cultura dell'analisi
E la cultura dell'analisi è una cosa particolarmente importante
Il riguardo riguarda un sistema che si è sviluppato finora impetuosa mentre ma fondandosi su grandi squilibri e grandi contraddizioni
Analizzare queste quattro edizioni questi squilibri connesso generati quali tendenza hanno avuto quali soluzioni possono esserci
Mi pare sia stata la caratteristica della relazione di Veltroni e di molti interventi e in particolare di quello ieri sera dei D'Alema è importante questo perché io non bisogna illudersi
Sulla possibilità che le controdeduzioni degli squilibri vengano tutti tranquillamente conciliati
E gli squilibri parlano tranquillamente equilibrati
Cioè mentre io ero non sarà
Anche perché tra l'altro non sarebbe nemmeno conveniente il fatto di attendere che le contravvenzioni gli squilibri sì c'era il meno per poi richiamarle riequilibra lì da questo punto di vista io credo che avesse molta ragione ieri sera D'Alema quando polemizzando con Pannella diceva che sarebbe assurdo all'erosione del formazione nel quale lo strumento fondamentale la denuncia continua delle violazioni certo io non sono per tanto ingenuo da non sapere che Pannella fatto qui la proposta
In un comitato che denunci continuamente tutte le violazioni da parte dei giornalisti perché pensava di mettere così concretamente alla prova in modo immediato il Partito comunista
Però io credo che questo sia ancora una volta un modo di vedere le cose con quella ottica miope e di corto respiro dicendo però di certo ci sono gli altri problemi di cui parleremo dopodomani no i problemi dopodomani son quelli di oggi e il problema non è quello di riequilibrare continuamente
Ma è quello di trasformare allora dice determinate cose perché gli squilibri non si Gennarino
Nel modo in cui fino a oggi sono già arrivati da questo punto di vista è del tutto evidente che le leggi sono importanti ma non bastano
Fra l'altro esistono dei conflitti anche Frattini delitti che vanno risolti e credo che da questo punto di vista Rodotà che ha parlato ieri abbia piena coscienza di questo esistono conflitti fra diritti
Che vanno risolti con molta attenzione e al di là di questo esiste il fatto che
Come ha detto Veltroni una frase che io considero molto importante l'insurrezione
Il problema dello stato comunque del Governo non è quello di intervenire direttamente per esempio quello produttivo nella sistema di formazione ma è quello di creare le condizioni
Perché il sistema per i formatori cambi
E questo è importante ma queste condizioni sono provinciali non solo di principio non sono ideali ma anche concrete non è solo questione etica e anche una questione pratica
E questa è una cosa che noi dobbiamo tener presente continuamente per esempio
Del tutto chiaro secondo me che mi davano del giornalista
Uno dei punti fondamentali che tra l'altro sono un punto fondamentale analisi marxista che il rapporto attratta impone il lavoro nero un cardine che noi dobbiamo affrontare perché è del tutto evidente che in un sistema che sviluppa veloci accrescente
Se non si erano già crescente si diminuiscono per esempio gli addetti alla voce settori il risultato non potrà essere comunque un risultato che funziona
Ma dall'altra parte bisogna anche dire che è una rete altri due fondamentali del sistema dell'informazione sullo sviluppo è stata la contraddizione tra sviluppo della distribuzione e sviluppo per la produzione
Si dice tanto forse stamattina sarà ripetuto
Che la pubblicità oggi è l'anima delle comunicazioni di massa nel senso che finanzia rende possibile l'informazione io credo che questo certamente non potrà essere negato a una condizione però
Che si rifletta sul fatto che la pubblicità è innanzitutto finanziasse spessa
Nel senso che essa finanzia il sistema di distribuzione della pubblicità
Nel senso che la moltiplicazione dei canali in obbligazioni e strumenti la moltiplicazione delle aree è servita ad aprire spazi sempre maggiori alla pubblicità
Questa è una cosa di cui non ovviamente dobbiamo prendere atto sapendo che cosa significa ma non fingendo che così non sia da questo punto di vista quindi tra l'altro riuscirà a risolvere la controversia tra sviluppo della distribuzione e sviluppo della produzione
Basta vedere per esempio gli organigrammi dal collega di casa editrice
Le autrici per capire qual è la percentuale per esempio i coloro che si occupano del prodotto ricordo che si occupa di come vengono di come promuoverlo di come farlo arrivare di come pubblicizzarlo revocherà proporzione molto precisa
Da questo punto di vista non li dobbiamo renderci conto che fino ad oggi restano sempre più importante l'atto comunque sembra sempre più importante
Vedere come vendere un prodotto e come farlo se non vogliamo rovesciare questa tendenza o per lo meno come si usa dire equilibrata
Ci sono alcune condizioni concrete che vanno risolte profondamente e sono condizioni che riguardano per esempio la ricerca l'attrezzatura
La preparazione la garanzia di accesso al mercato delle nuove fonti che noi vogliamo moltiplicare e quindi da questo punto di vista vorrei concludere con un episodio
Che mi sembra molto significativo e che indicava una selezione è tratto da tutt'altra area ma secondamento indica molto bene alcune delle cose
Che non ci troviamo dinanzi un mese fa a Porto Marghera
Un operaio inviate le fabbriche del gruppo Montedison negli ha scritto una lettera alla direzione
Dichiarandosi obiettore di coscienza contro la lavorazione delle sostanze chimiche cancerogene questo operaio il cui non lo voglio fare qui si chiama Gabriele Bortolozzo
A Mestre
Sì è stato costruito subito mentre operaio di obiettori di coscienza contro la lavorazione delle sostanze cancerogene la cosa mi sembra di grande interesse non solo perché qui si immette
Nella al vero pieno del di della classe operaia o degli operai una tradizione che non è del non detto
Ma anche perché questo significa avere una rifiuto che non è solo immediato e personale io sono il rischio che per esempio il corruttore mille mi portai qui mi rifiuto di lavorarlo
Ma pare venga alcuni problemi che sono fondamentali per il sistema di informazione per esempio
Il problema delle speranze ciniche oggi lavorate
Che vengono chiamate come forse non tutti sanno colleghi politici gli alberi i signori di stagioni riassumano in larga banda chierico preciso ed esaltano soprattutto pubblicizzate il direttore dello IARC
Sì loro nero con Enzo Tomatis ha affermato che metà ante Voltaire che lo agli alti istituto internazionale di ricerca sul tanta non riesce a fare le ricerche perché le imprese non danno l'elenco delle sostanze che lavorano
Questo è un problema precisa il diritto all'informazione che tra l'altro con Felice certamente col diritto che è un'impresa può pensare di mantenere la riservatezza sulle proprie informazioni ma qui va risolta la cosa in funzione del pubblico
Ma allora se così è se questa per esempio gesto di Bortolazzo perde questo problema da così lontano per l'informazione
E fare altro se non possiamo prendere atto del fatto che questo gesto a questa lettera questa Costituzione questo tempo non ha fatto notizia per nessuno il che è abbastanza interessante allora io credo che noi dobbiamo capire che in questo gesto di Bortolozzo c'è qualcosa di quella cultura critica che io dicevo prima che mi sembra molto interessante
Perché se vogliamo è una cultura del rifiuto
Chiederei un rifiuto di qualcosa che non si vuole basta magari la cultura di olio perché noi ovviamente Carlo Alberto l'Orso non intende non lavorare più ma la cultura del rifiuto dice che sbagliato inquinato inquinante
Nella prospettiva di cambiare di trasformare di avere qualcosa di meglio ecco io credo che ogni la caratteristica fondamentale di questa convenzione sia appunto a questa quella di rifiutare ciò che oggi non ci piace per cercare cioè tempi meglio noi vediamo tra
Ha la parola Silvio Berlusconi presidente della Fininvest
Ecco io non ho dubbi
No il dubbio di Cesare o sul essere
Programma o pubblicità io credo di essere la pubblicità
Ringrazio per l'invito rivoltomi a prendere la parola
In questa prima convenzione Suma e sui media organizzata dal Partito comunista italiano
E prima di ogni cosa desidero esprimere il mio plauso a chi ormai da tempo sta dimostrando una particolare attenzione al mondo delle comunicazioni di massa
E una notevole serietà nell'approccio ai problemi nell'analisi delle situazioni in atto e nell'attitudine a formulare proposte di soluzione o di sistemazione
Ho rilevato anche compiacere nell'ascoltare i vari interventi svolti su questi temi dagli esponenti del Partito comunista italiano negli ultimi anni
Un sempre maggiore avvicinamento fra posizioni un tempo per me arterie di prevalente ideologismo
E le realtà del nostro sistema economico fondato su principi diversi ispirati a dottrine liberiste e di mercato
E certo frutto di questo cammino convergente l'esortazione di Walter Veltroni per un accordo generale fra televisione pubblica e televisione privata nel nostro Paese
Un passo questo del discorso di Veltroni che ha particolarmente gradito e che sono pronto a sottoscrivere di tutto cuore
Così come condivido la dichiarazione di principio formulata da Veltroni secondo la quale lo Stato deve fissare le regole del gioco senza delegarla ad altri ma non vere giocare
Se questa affermazione deve essere interpretata secondo il significato peraltro chiaro delle parole non esito a identificarla con principi che vado io stesso fermando e difendendo non certo da oggi purtroppo però questa sintonia con le dichiarazioni del relatore ufficiale si ferma alle soglie dell'enunciazione dei vari punti propositivi
Nei quali Veltroni ha articolato la sua ipotesi di attuazione pratica delle buone intenzioni sopra ricordate da me condivise
Trovo infatti che alcuni punti della proposta Veltroni siano in parte contraddittori rispetto alle premesse e in parte espressione divisioni preconcette
In ogni caso essi non paiono tenere conto della realtà del sistema in cui ci muoviamo
E soprattutto delle prospettive che lo attendono sul piano tecnologico e in senso lato politico con l'inarrestabile processo di estensione del mercato ha dimensioni continentali
In questa ottica che la mia ottica confesso di guardare certe problematiche su cui totalmente si incentra la relazione del Partito comunista
Come a un insieme di temi ormai naturali superati da una realtà assai migliore rispetto a quella che un tempo da taluni si temeva e inadeguati ai fini della costruzione di un efficiente e utile il sistema proiettato verso il futuro
Per questa ragione non ritengo di dovermi addentrare con troppi particolari sui vari punti della proposta Veltroni mi limito invece a qualche obiezione di massima
Una normativa antitrust viene auspicata ormai come un luogo comune senza alcun attendibile verifica della realtà della situazione in cui dovrebbe reagire
Ci si scaglia contro un'asserita situazione di oligopolio nell'informazione
Quando poco si è trovato da eccepire in passato ad una situazione monopolistica che comportava l'accentramento del controllo delle notizie da parte del sistema partitico
Ci si dimentica che attualmente i network privati non dispongono della concreta possibilità di svolgere attività di informazione quotidiana
E dunque non costituiscono pericolo alcuno per il pluralismo invocato giustamente per questo settore
Se concentrazioni essi rappresentano ciò riguarda pertanto la sola attività di spettacolo e intrattenimento
Cioè un'attività squisitamente commerciale del tutto paragonabile a quella esercitata da altri gruppi economiche industriali italiani
Nei più svariati settori dei beni di consumo in regime di oligopolio vien più e cinturato senza che alcuno abbia nulla da obiettare
Si trascura infine che proprio l'esistenza dei network nazionali può assicurare la presenza di un centro di diffusione delle informazioni
Idoneo ad equilibrare quello delle reti di Stato
E dunque la coesistenza di un centro di televisione privata equipollente rispetto alla tv pubblica costituisce semmai garanzia di ricchezza e di pluralismo nell'informazione
Esattamente il contrario da quanto presupposto dai suoi critici ancora
La proposta di abolire il tetto pubblicitario RAI conservando nondimeno il canone seppure in misura un po'inferiore e addirittura introducendo un ulteriore finanziamento pubblico degli investimenti RAI
Appare in insanabile contrasto con i propositi preliminari espressi da Veltroni circa uno Stato che fissa le regole del gioco ma che non deve giocare
Se venissero accolte quelle proposte
Non soltanto lo Stato continuerebbe nel gioco di fare la concorrenza ai privati
Esulando dai suoi compiti istituzionali e comprimendo libertà di iniziativa invece garantite costituzionalmente agli invii agli operatori privati ma per di più lo farebbe con una presenza e un impatto destabilizzanti
E impensabili Perkins sia conscio della delicatezza dei meccanismi e degli equilibri del mercato
Quanto agli altri punti essi appaiono non meno di quelli già ricordati espressione di preoccupazioni ingiustificate circa la vitalità e la capacità di autoregolamentazione di autocontrollo del sistema radiotelevisivo globalmente inteso e manifestazione di tendenze dirigistiche incompatibili con le scelte fondamentali della nostra Repubblica e foriero soltanto di prevedibili crisi di rigetto
Penso all'auspicato controllo dei flussi delle risorse la parte pubblica penso all'alta autorità come improbabile organo indipendente tecnico di garanzia del sistema
Penso alla non meglio precisata articolazione del sistema produttivo tale da invertire la tendenza alla centralizzazione sono le parole di Veltroni e mettere in circuito le risorse dislocate nella periferia del paese
Non vorrei che queste mie osservazioni dissenzienti veri sono interpretate come in altro occasione già avvenuto alla stregua di un milioni frutto peraltro impossibile di una regolamentazione legislativa del sistema misto delle televisioni
La mia posizione è da sempre quella non già di rifiutare una legge ma quella del tutto legittima di porre in guardia contro norme generate dalla prevenzione
Dalla disinformazione dalla improvvisazione da interessi di parte
Come ho già avuto occasione di dire i progetti di legge di varia provenienza che in questi anni mi son trovato a leggere
Non avrebbero sicuramente prodotto se approvati altro che il progressivo indebolimento e la subordinazione delle televisioni private rispetto al colosso RAI
Con risultato finale di un ritorno al passato forse caro ai nostalgici di quel monopolio dell'informazione che a parole dichiarano di voler combattere per questo ho più volte ripetuto che alla stregua di quei progetti di regolamentazione della televisione privata avremmo forse oggi la legge ma non l'avremmo più la televisione privata stesse
E senza tema di smentite afferma che questo risultato non sarebbe certo quello voluto dalla nostra collettività
Le indagini demoscopiche del resto confermano tale convinzione
Gli italiani non si lamentano certo della pluralità di offerta televisiva di cui fruiscono grazie all'avvento dei network nazionali privati e delle televisioni locali
Mentre gli indici di ascolto dei vari programmi ne dimostrano il tutt'altro che scadente livello
Non intendo davvero lanciare mi in ottimistiche descrizioni del nostro sistema attuale come il migliore dei sistemi possibili
Ma vorrei soltanto che si guardasse adesso con maggiore obiettività e senza preconcetti ideologici nel nostro sistema attuale come esistono tre poli
Che pur perfettibili in molti loro aspetti assicurano il rispetto di tutte le esigenze che a turno si sentono rivendicare e contemporaneamente quello delle libertà garantite dalla nostra Costituzione
Un polo pubblico altamente qualificato svolge grazie al calore la sua funzione istituzionale di informazione educazione sotto il controllo dell'Autorità parlamentare
E alcol tempo concorre con i privati limitandoli nell'esercizio dell'attività commerciale
Un polo di Networks nazionali privati
Risultato non si dimentichi della libera e legittima competizione iniziata sì con la partecipazione dei maggiori gruppi imprenditoriali italiani dell'informazione
Questo però l'esercito ai massimi livelli di professionalità ed efficienza iniziativa economica fino a porsi nella posizione di grande protagonista internazionale
E di interlocutore di partner ricercato in quanto esportatore di talento conoscenza esperienze italiani un polo quello dei networks che comunque nel settore che gli compete viene fronteggiato sia dalla concorrenza delle reti pubbliche si era quella delle televisioni locali
Un terzo polo costituito appunto da queste ultime offre spazio alle multiformi e vivaci realtà periferiche o cittadine
Completando la gamma dei prodotti televisivi quotidianamente offerti e concorrendo anche esso nell'attività pubblicitaria a beneficio dell'impresa è la dimensione locale e regionale
Costituenti un ben preciso di importante mercato estraneo alle attività dei Networks
Una carenza e grave del sistema va ravvisata semmai nella preclusione delle trasmissioni indiretta per i networks nazionali
Un divieto anacronistico ingiustificato
Che tutti dichiarano di voler abolire e che io spero venga presto abolito ma non apprezzo del sacrificio altrettanto ingiustificato e anacronistico di prerogative di facoltà legittime e inoffensiva
Mi sia consentito di concludere con un riferimento a quello che nella mia visione deve essere individuato come il vero mondo della comunicazione di domani
L'evoluzione tecnologica
Con l'appena iniziata la grande stagione dei satelliti per telecomunicazioni
E comunque la prossima dei satelliti a diffusione diretta abbatte di fatto i confini nazionali per le attività attività basate sulle missioni televisive
Cioè amplierà destinazioni continentali ed anche transcontinentali in mercati interessanti dall'aspetto economico dell'attività televisiva e i campi di influenze interessati da quello culturale e informativo
L'impresa televisiva non potrà più misurarsi sul metro del territorio nazionale né su quello del confronto con realtà economiche interne e per ciò stesso minori
La sua dimensione il suo campo di prova sono invece già da oggi internazionali
I suoi concorrenti sono i grandi gruppi della comunicazione operanti nei principali paesi industrializzati e su scala internazionale
Le sue possibilità di affermazione di sopravvivenza future dipenderanno dalla sua capacità di fronteggiare i concorrenti sul piano della produzione della programmazione dell'organizzazione
Le risorse che potranno garantire all'impresa televisiva il futuro saranno rappresentate dai mezzi finanziari tecnici e culturali
Con i quali sarà in grado di emanciparsi dai grandi centri americani di produzione televisiva
Divenendo produttrice Diretta di programmi di alta qualità di grande professionalità capaci di conquistare il mercato europeo ed internazionale
Oggi il mercato mondiale delle immagini e dominato dalla produzione americana
Qualcuno vuol far passare questa situazione come una internazionalizzazione della cultura ma la verità è che c'è un Paese che produce e gli altri che consumano e tra questi Paesi l'Italia Europa i programmi di fiction per le nostre televisioni per tutte le televisioni europee sono prodotti per il novanta per cento negli Stati Uniti d'America
Questa situazione deve essere cambiata
Non è un'utopia si può si deve fare
Le televisioni pubbliche hanno saputo realizzare solo occasionalmente produzioni capaci di conquistare il mercato internazionale raramente quello americano
In nostro gruppo dopo la sua fase di crescita sta producendo in meno di due anni oltre a più di cento film per il mercato nazionale cento ore di fiction la per il mercato internazionale
E buona parte di questi programmi costoro gli europei autori europei paesaggi europei sono già acquisiti dalle televisioni degli Stati Uniti
Con programmi di alta qualità di grande professionalità ripeto si può invertire la corrente
Ma perché tutto questo si possa realizzare del nostro nel nostro Paese non bisogna puntare a ridimensionamenti all'indebolimento delle imprese in grado di competere a tutti i livelli con i gruppi internazionali
Bisogna anzi procedere nel senso esattamente opposto senza sacrificare le nostre possibilità
Oggi elevatissime su scala mondiale per soddisfare aspirazioni arcaiche interessi apparenti contrapposizioni di parte provinciali e SMI e piccole utilità o presunte tali
Mi riallaccio a questo punto al passo del discorso di Veltroni che ho più apprezzato
Quello che auspica un accordo generale definitivo tra emittenza pubblica emittenza privata
Ma come avrete compreso nella mia visione tale accordo dovrà vere e proprie attivo non soltanto un armistizio ma soprattutto l'armonizzazione e il coordinamento e ove possibile anche l'Unione
I due grandi forze della come dell'economia e della comunicazione italiana nella prospettiva di una loro apertura affermazione sui mercati esteri con benefici incalcolabili per tutti ad ogni livello a nome del mio gruppo manifesto la più totale reale disponibilità per correre insieme alla RAI questa strada
Che ritengo una vera strada di progresso di civiltà di emancipazione di affermazione di valori nazionali
E dallo spigolo la più ampia convergenza in questa prospettiva anche di quelle forze vive della società italiana che come afferma Veltroni sono oggi tese a superare vecchi ritardi e a definire nuove proposte grazie
Reclama il presidente della Fininvest vediamo la parola Antonio Bernardini consigliere di amministrazione della RAI
è fuori dubbio che a questo punto il mio il ruolo dello spot pubblicitario Diodato l'andatura di
No ancora ebbe però approfitto anche
Per l'occasione in cui si colloca questi intervento per
Riprendere
Anche il filo con quanto ieri mattina
è stato proposto nel dibattito dal presidente della Rai manca e che oggetto di titoli e di grande interesse sul i giornali di stamane
In intervenendo ieri mattina nel dibattito il presidente della RAI ha riproposto la centralità del servizio pubblico radiotelevisivo
Intenzionalmente ha voluto sottolineare repetita iuvant il termine centralità le parole spesso scorrono come acqua ma in politica pesano soprattutto quando non paiono essere sfuggite nella foga del parlare
Il riproporlo dovrebbe divenire notizia tema di discussione o no
Si dirà e naturale che la riproponga il presidente della RAI certamente si potrebbe marginalmente osservare che in tal modo sia a sia voluto da parte dell'onorevole manca un esempio concreto di forte autonomia
Ben aldilà di ogni rapporto di idee lega col proprio partito osservazione su cui si è intrecciata una polemica tra manca la relazione di Veltroni
E su cui aveva risposto D'Alema ieri sera
Ma poco prima l'intervento del compagno Cassola aveva lucidamente riproposto i termini essenziali di ciò che ha diviso comunisti e socialisti negli anni passati il sì
Ha detto Cassola
Adottato sin dall'inizio
A favore di un sistema misto competitivo tra iniziativa pubblica e privata in cui il mercato ha uno spazio anzi assai ampio mentre il PC e non solo il PC
Ha raffigurato un quadro al centro del quale gli era solo la RAI attorniata da tante piccole emittenti di emanazione più o meno politica anziché imprenditoriale
Necessariamente precari die e alla ricerca di assistenza da parte dello Stato
A parte la caricatura fatta delle posizioni del vicini sulle televisioni private almeno a partire dal convegno dei gruppi parlamentari del mille novecentottantadue e le relative proposte di legge
Si è evidenziato così il nocciolo duro dell'IST dissensi che non solo a sinistra
Ma dentro la stessa maggioranza di governo hanno impedito in tutti questi anni di dare certezza di diritti al sistema misto radiotelevisivo certezza di diritti e di dovere
Dissensi che stando all'intervento del compagno con Cassola non mi paiono di certo superati
Certo questa vicenda del sistema radiotelevisivo della mancanza di leggi potrebbe essere assunta di sé ad esempio di ciò che Agnelli ha inteso dicendo di recente in elogio al governo Craxi che il miglior governo e quello che fa il meno possibile
La mancanza di leggi infatti non è stata un fatto neutrale in tutti questi anni ma un modo concreto di operare una scelta di farla camminare consolidare senza assumersene Pierina pubblicare responsabilità
La situazione di duopolio con la quale ci troviamo a fare misurare bisogna fare i conti con cui dobbiamo necessariamente misurate
E lo vorrei ricordare anche all'onorevole Bogi ieri intervenuto neppure il ministero delle Poste e telecomunicazioni e Stato neutrale in questi anni ma piuttosto acconsentito e ha contribuito che si facesse poltiglia
Del bene frequenze ed approva la sia nel settore della radiofonia allorché la decadenza del segnale la possibilità di recepire il segnale radiofonico e di molto diminuita sull'intero territorio nazionale
L'intervento di manca a io ride ci indicato una scelta decisa forte di rilancio del ruolo della RAI lo ha fatto in questa sede e ciò forse ha un senso
La centralità non è stata declamata come un rito ne è stata avanzata come pretesa di condizioni privilegiate protetta da rigidi steccati legislativi non potremmo esserne d'accordo
E stata indicata invece come obiettivo legittimo da raggiungere in una strategia di ristrutturazione e rilancio del servizio pubblico
Mi pare che ciò questo modo di concepire il rilancio della RAI possa essere considerato in sintonia con la proposta della relazione di Veltroni per un ritorno della Rai ad essere servizio pubblico
Su questa proposta si è dichiarato attente concorda il presidente della Fia europee Rebecchini
Che
Ma il suo accordo lo ha portato in verità a stravolgere l'essenza stessa della proposta
Per piegarla ad una logica di ridimensionamento del servizio pubblico
Che dovrebbe lasciare campo libero ai grandi gruppi privati
E non capisco perché questa fruga nel sostenere questa tesi da un rappresentante di una emittente locale che opera in un territorio cittadino
Nel mercato pubblicitario per affidare il finanziamento della RAI esclusivamente al cannone sempre più contestato nella sua legittimità o ad altre forme di finanziamento pubblico
E curioso che molti di quelli che ed è l'assoluta libertà di mercato fanno tecnico un feticcio
Poi pretendano di mettere in catene il concorrente Everett Giannino dallo Stato norme rigide e unidirezionali di governo delle grandi risorse finanziarie
L'intervento del presidente di un'associazione che aggrega grandi reti nazionali ed emittenti locali io ho avvertito anche suggestioni seppur non chiaramente esplicitate
E che mi sono parse curiosamente in sintonia con la proposta nei giorni scorsi avanzata di privi battezzare
Uno dei principali canali RAI questi idea è stata con forza respinta da mancati che l'ha definita un esplicito attacco al servizio pubblico sono d'accordo con lui
Si tratta solo di un incauto improvvisato ballon d'essai
Visto che la proposta è stata avanzata dal dottor Malgara
Presidente dell'UPA
L'associazione cioè che raccoglie le grandi aziende che decidono il grande mercato pubblicitario non è affatto da sottovalutare o trattare con un'alzata di spalle
D'altro lato da tendente a trasformare la televisione in una macchina di produzione disposte per mezzo di sport e forte nel sistema ed è forte la spinta a ridurre l'intero sistema delle comunicazioni di massa al pericolo per il messaggio pubblicitario
E io credo che allorché ci si deve preoccupare della funzione dei mass media
Del della salvaguardia del pluralismo ci si debba riferire non soltanto alla completezza dell'informazione
E politica ma anche alla capacità di trasmettere i valori di non piegare essenzialmente la funzione dei mezzi all'efficienza commerciale
Anziché entrare in una fase di disarmo controllato e bilanciato come giustamente auspicava Veltroni nella relazione
E che sarebbe un inutile fase di tregua per un migliore utilizzo delle risorse anche alla vigilia dell'avvento del satellite da parte del pubblico e dei privati
Nei tempi realisticamente possibili per preparare una moderna legge di sistema e però me lo consenta al dottor Berlusconi non può essere soltanto la registrazione dell'esistente
Italia e poi di su cui articolare il sistema
Anzi ne stanno bene li ha descritti anche Veltroni nella sua relazione
Bisogna evitare gli equivoci tre poli non possono nascondere un soggetto dominante nel sistema questo è il senso della normativa anti tre liste della legislazione di delle proposte di legislazione
Di cui si discute
Ora le proposte questa proposta che è stata lanciata dall'UPA
Preparatore assegni invece in modo al tempo di guerra nuovi tempi di guerra io prendo atto della risposta qui data da
Berlusconi di attenzione e di disponibilità di apprezzamento della proposta avanzata da Walter occorre esaminare nel concreto operare come questa possa e raduno si completarsi comunque per la RAI la RAI deve attrezzarsi a nuovi livelli di sfida il cui esiti non potranno giocarsi più soltanto fondamentalmente nei campi dell'Auditel contrapponendo film firme o avvitandosi nell'edizione dello star system
La RAI deve affermare come giustamente è stato detto il diritto ad essere una grande televisione che si rivolge all'insieme del pubblico
Questo richiede non più solo una politica dei palinsesti ma della produzione televisiva di un suo coordinate di un suo chiuso coordinato delle risorse dei mezzi delle intelligenze
In fondo a me
Ha fatto piacere credo che lo dovrebbe fare a tutti i dirigenti soprattutto ai dirigenti della RAI la sfida qui lanciata da Berlusconi
Del sapersi muovere a livello di produzione europea perché qui e il campo il nuovo dove la RAI deve misurarsi rivalutare le sue capacità
Riaffermare
Se ne ha la capacità le energie io credo che lo può sapere
La sua centralità nel sistema delle comunicazioni sociali non solo come azienda di informazione ma grande azienda di sviluppo tecnologico di sviluppo della cultura nazionale
è in questa logica
Che hanno significato le nomine di un nuovo gruppo dirigente
Le novità di queste nomine sono state fortemente sottolineate da diverse parti non ritorno
Accanto alle novità del fatto ne abbiamo evidenziato l'ambiguità
Io rischi possibili
Non mi pare che abbia gran senso pensare quanto in modo vi sia o quanto di vecchio se sia maggiore positivo poi il negativo io credo e sia il più giusto ritenere che sia spostata ad un nuovo livello l'impegno nostro la sfida di con noi stessi con gli altri e ora forse preferibile una situazione che ci escludeva pregiudizialmente e per questo stesso umiliava tante professionalità e non solo di Area anche di nessuna Area
Che spostava i centri direzionali decisionali al di fuori dell'azienda non mi pare
Io non sono in preda ai fumi di ottimismo e sbaglia dieci descrive soddisfatti per aver ottenuto un posto a tavola
Con preoccupazione e inquietudine seguo ciò che nell'azienda Java accadendo in queste ore
E su cui potrebbe esercitare sì il potere del direttore generale con scarse possibilità di influenza da parte del consiglio di amministrazione
In un'azienda per lungo tempo compressa
E naturale che oggi vi sia un grande fermento ma c'è anche un impegno votato dal consiglio secondo il quale occorre affrontare la fase di ristrutturazione dell'azienda
Ad essa allegando l'affidamento di nuovi incarichi di responsabilità noi ne chiediamo il rigoroso rispetto se tutto dovesse risolversi invece in una catena di caselle da riempire con più o meno equilibrati dosaggi politici ci sarebbe sprecata una grande occasione
Mi auguro che non sia così ma la verifica di tanti discorsi non tollera ritardi rinvii il gruppo dirigente eletto sollecitato proprio per le scelte che si sono fatti Attali urgenti e ristrutturazioni
E in questo quadro che assenso la nomina di un forte direttore vicedirettore generale con uno staff al coordinamento e della televisione
Ma soprattutto è urgente questa ristrutturazione dalla decisione da noi non condivisa da noi contrastata che riteniamo erronea di scorporo del TG tre
E che rischia di essere estremamente negativa nell'azienda almeno per non si abbia la capacità immediatamente
Di fare vi seguirà è un progetto profondo di ristrutturazione delle sedi regionali di ridefinizione diciotto è il decentramento di diversa collocazione dell'informazione il cuore rosso si pone anche qui di fronte a questa nuova articolazione che assumerà l'organizzazione dell'informazione radiotelevisiva un'idea per fare un'operazione analoga a quella rappresentata dalla vicedirezione generale di Emanuele Milano un'analoga operazione di coordinamento per l'uso della risorsa informazione nel settore
E in RAI
è l'insieme della struttura RAI
Della sua organizzazione come raccoglie i denari e come li spende come selezione del personale come lo utilizza che richiede profondi rinnovamenti ed è nei passaggi concreti di tale ristrutturazione
E la piattaforma generale su cui manca ha ottenuto ampi consensi
Sì ritiene strategica di rinnovamento si verifica nella pratica non rimane soltanto documento
Su cui raccogliere ampi consensi come qui e si è verificato descrivere costruire la RAI di domani
Significa aprire agire come ieri sera ha ricordato a D'Alema con far sapere cambiare la RAI di oggi perché se continua ad operare la RAI di oggi è impossibile arrivare ad una RAI diversa domani il consiglio di amministrazione e concludo avviato un lavoro di grande interesse
Ma spesso come per la radiofonia o a criteri nuovi per l'assunzione del personale rischia di perdersi in una celato in un sito aziendale che allontana impantana ogni momento di decisione
Sulle questioni delle risorse sia aperta una fase di ricerca ormai è chiaro dalle cose che abbiamo sentito dire qui da esponenti politici
Da un torneo con i rappresentanti delle televisioni private e la questione dell'uso delle risorse non è più soltanto un problema per la RAI ma è un problema di sistema che coinvolge il rapporto tra pubblico e privato
Ci sono grandi convergenze nelle dichiarazioni di fatto però vedete voglio sole semplificare questo il senso di quello che cercavo di dire nel rapporto tra la descrizione della RAI del dover essere della RAI e poi il suo concreto essere di ogni di ogni giorno quando si arriva a fare il bilancio della RAI
Ci si trova poi ancora di fronte nella politica delle entrate nella politica delle specie non solo ai misteri di questo Bilancio a cose che non sono chiare
Ma ci si trova di fronte ad una concezione del Bilancio a piè di lista come se la RAI fosse ancora monopolio come se fosse ancora l'occhio il fiore all'occhiello del sistema
Di potere degli dei governi che ogni tanto che ogni anno dice
Tanto è necessario tanto speso tanto mi e dovete dare non è più così non lo è e lo hanno dimostrato le vicende dell'ultimo anno quel trascinarlo sì delle decisioni non ancora risolte
Sul canone sulla pubblicità
Non non lo è più Corsini bilancia piè di lista per questo noi abbiamo contestato il modo con cui si è agito l'aumento del canone perché una RAI che voglia riaffermare
La sua funzione centrale nel sistema non può presentare bilanci a piè di lista
Deve avere un bilancio in pensione essere costretta a fare di necessità virtù per cambiare profondamente e non solo per esigenze di moralità
Di trasparenza ma per esigenze di efficienza aziendale per sapere acquisire la velocità
Di precisione che ha il concorrente e il privato e in questo senso Keegan noi abbiamo raccolto la sfida e abbiamo contribuito a Rafah
All'avvio della formazione di un nuovo gruppo e dirigente di un servizio pubblico radiotelevisivo ha bisogno l'intero sistema e dei mass media
Non vuole non il tempo non mi consente di fare un'altra osservazione però voglio solo ricordare riconoscendomi appieno nelle cose che ieri sera diceva D'Alema a proposito degli esclusi dal villaggio di vetro
Vorrei dire che in questi giorni
E successo
Un fatto nuovo in questo vortice in questa girandola di denaro e il potere che tira sempre che è uno dei suoi centri dell'informazione e il Belize di Gardini
Che ha conquistato la Montedison immediatamente e forse bisognerà anche chiedere che si mette in movimento il garante ha immediatamente delle conseguenze nella modificazione
Della proprietà dei giornali ed agli incontri tra le proprietà dei giornali dal Messaggero
Allora presenza di menta nel gruppo Rizzoli coro sera
E va e poi dobbiamo ricordare l'alleanza la presenza di De Benedetti nel gruppo Gardini son continua a muoversi in questa realtà
E un continuo processo di concentrazione non è detto almeno in questa fase che i i grandi potentati non dia la prova di saggezza penso ai nuovi direttori nominati di recente valori non possiamo affidarci alla saggezza
Di un qualche momento anche perché non è soltanto Pannella che può cambiare opinione rispetto ma spesso lo dimostra l'esperienza dottor Berlusconi della Francia
Possono cambiare opinione i potenti gli uni e gli altri quelli che detengono il potere politico quelli che detengono il potere economico
è dovere della politica assicurare regole certe non di mettere le brache al mondo ma di regole incerte in cui i diritti degli individui e degli individui anche organizzati possono essere possono esplicarsi appieno
Gara nell'ultimo intervento prima della conclusione dell'onorevole Achille Occhetto a Franco Bruno presidente dell'ANCI
Ringrazio
La direzione di questa convenzione dell'opportunità offerta vedi prendeva Chiola per dico subito che rispetterò dei termini strettissimi del mio intervento
Quella popolazione che c'era giri batteria di audiovisivi tra il cinema e la televisione
In un anno se il calcolo cinque miliardi di cultori televisivi contro centoventitré milioni di spettatori paganti al cinema
Tra i fenomeni più Ristori a dimensione mondiale dello sviluppo tecnico economica e sociale del mondo contemporaneo negli anni settanta e nella prima metà degli anni ottanta si colloca la vera e propria esplosione del consumo di immagini esaltato dal perfezionamento del trasferimento elettronico delle immagini spesse
Ma solitamente ancora rantolo ai tradizionali schemi produttivi per mezzo cinematografico
Sul cinema sul modo di esprimersi per immagini concretizzatosi intorno all'evoluzione del film si basa ancora oggi tutto il settore dell'audiovisivo in senso più ampio
Sui palinsesti fossero privati globuli rossi dei film penso che soffrirebbero di ore il miglior perniciosa
Accanto alle norme il gruppo del consumo di immagini e accanto al problema di un suo corretto inserimento della maggior disponibilità di tempo connotazione che con rotazione precipua
Del panorama postindustriale si colloca la preoccupazione che noi ripetiamo anche in questa sede
Per il progressivo depauperamento culturale e di aggregazione sociale che consegue alla contrazione drastica in alto
Del patrimonio e delle strutture spettacolo ed in particolare delle sale cinematografiche e teatrali che lascia zone urbane e addirittura geografiche completamente sprovviste
Di punti di riferimento essenziali alla menta delle singole comunità
Se si considera l'ulteriore spinta al consumo casalingo di immagini
Dall'editto di tipo esperienziali in atto nel settore Pennati informatica e della telematica appare non certo è morta la previsione di una romanità del futuro la chiusura
In una sorta di ritorno e altre forme di isolamento primordiali vere e proprie sia pure sofisticate insieme caverne elettroniche
E nel momento in cui i governi prende la consapevolezza delle tendenze in atto ed emerge emergenti
Ci pongono il problema di prodotti cinematografici audiovisivi che mantenendo le caratteristiche culturali nazionali trovino della dimensione sovranazionale europea in particolare il proprio naturale ambito di circolazione diremmo dell'attività evidente che analoga attenzione deve essere riservata al problema del mantenimento delle strutture di spettacolo
Ed anzi ad un adattamento dei contenitori alla caratterizzazione ed utilizzazione emergenti ed a quello ipotizzabile che in un futuro prossimo almeno al prossimo
Si tratta da una parte vi salvaguardare alcune specificità come la fruizione collettiva dello spettacolo e dell'immagine
Che possono considerarsi ineliminabile in qualunque tipo di aggregazioni umane
Dall'altro di prevedere con tempestività la possibilità di utilizzare tali strutture per impieghi alternativi e in particolare come supporto dei possibili sviluppi che provengono dall'evoluzione dell'informatica della telematica
Una polivalente delle sale quindi in una concezione globale che tende a superare differenze originarie tra le varie forme di spettacolo e un giorno ultimo diario interattivo in per quel campo di totalmente vasto il con il trasferimento della conoscenza avviene sempre più con l'utilizzazione di nuove tecniche elettroniche e informatiche per soddisfare il bisogno umano il partecipazione collettiva all'apprendimento
è in quarta protettiva che si colloca la nostra proposta
E in questa sede l'anticipo di effettuare una ricerca studio per verificare sui principali mercati internazionali se esistono le premesse economiche e tecnologiche perché nel Medioevo lungo periodo
Le sale di pubblico spettacolo possano essere trasformati innocente di una infrastruttura telematica europea integrata
Che consente la diffusione dipende di eventi spettacolari in contemporanea nelle varie città eletto unitamente all'accesso non si informatevi internazionali
A tale scopo l'altissimo attraverso la propria società dei servizi la proletaria ha avviato contatti con la società Ansari del gruppo io rispetto
Per una verifica preliminare di una tale prospetto ricerca in particolare non ci proponiamo di tracciare un profilo il più dettagliato possibile in relazione a due obiettivi
Quello più specificatamente attinente allo spettacolo ed in particolare alla possibilità offerte dallo sviluppo della tecnologia
Si pensi ad esempio a collegamenti o sul grande schermo già sperimentato e per la diffusione in sale cinematografiche di manifestazioni irripetibili opere patito di calcio eccetera varato con il vantaggio di recupero di tasse degli spettatori giovanissima ed anziani
Quello dell'integrazione della normale attività di spettacolo utilizzando la rete delle sale come supporto totale o parziale per funzioni telematiche collettive università distanziate l'informazione teledidattica
Blocca raggio d'informazione da banche internazionali eccetera
Sulla base dello scenario complessivo che si vorrà dedicare a a seguito di questa ricerca che ripeto contiamo di effettuare con una società del gruppo ieri sarà possibile a passare a taglio più concretamente operative
Analisi di esigenze e bisogni caratteristiche dei singoli livelli nazionali bella individuazione di specifiche linee di inserimento e delle nuove tecnologie nelle società dei singoli Paesi con integrazione nel contesto europeo
Iniziative riguardanti ambiti più ristretti locali
La concreta realizzazione di salto multimediali interattive utilizzando gli strumenti del marchio trattative perché tali usare rispondono alle esigenze del mercato del servizio negli anni novanta
Un'ulteriore evoluzione l'inserimento di tale sale nel contesto di una infrastruttura telematica al servizio del gruppo sociale e culturale delle realtà prevedibile intatti
Che negli anni Novanta le norme e produzione di energia informativa immagini dati e i suoi anni potrà trovare concreti e vantaggiosi sbocchi in infrastrutture telematiche al servizio della collettività
Ed in futuro tali infrastrutture sostituiranno sempre più nel tempo le infrastrutture di trasporto individuale e collettivo con riguardo al trasferimento e della conoscenza lui conclusione
Si tratta pertanto ancora tante dell'autorizzazione individuale delle tecnologie informatiche e telematiche
Cioè Rocca lo spettro di una futura Taverna elettronica
Salvaguardare l'esistenza e la vitalità dei centri di vita sociale quando istruttori spettacolo che inserite lui per struttura telematica europea portarcelo ulteriormente il valore di stimolo allo sviluppo sociale e culturale
In un sistema delle telecomunicazioni per immagini gli importi con la trasformazione di attore esattamente non si può restare a piedi ma nemmeno a piazzare in presenza grazie
No vogliamo ringraziare coloro che per tre giorni ci hanno consentito a ridiscutere e di confrontare le proposte dei comunisti sul sistema delle comunicazioni di massa in particolare vogliamo ringraziare la stampa
La RAI TV gli ospiti numerosi e autorevoli e naturalmente vogliamo ringraziare le compagne e i compagni che hanno lavorato alla preparazione e alla rivendicazione e hanno consentito anche la riuscita di questa nostra prima convenzione
La parola ora delle conclusioni l'onorevole Achille Occhetto coordinatore della segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano
Mi sembra che è uno degli aspetti più significativi
La sua gestione più rilevante che emerge da questa convenzione sull'informazione
E che essa per l'impostazione per il tipo di dibattito estremamente ampio articolato che abbiamo avuto qui in questi giorni
E per merito in particolar modo della relazione di Walter Veltroni
Fa cadere se ancora ce n'era bisogno
Una delle caricature più facili
Riguardanti l'idea secondo la quale il nostro sarebbe un partito arretrato conservatore
Alieno dalla modernità
In sostanza estraneo alle tematiche nuove che si sono imposte sul terreno dello sviluppo delle società moderne
Ebbene io credo che sia apparso a tutti chiaro
Che in questi giorni
Che siamo impegnati in modo aperto e competente
Con una delle espressioni più rilevanti ed emblematiche della società moderna
La Società dell'informazione come si dice
Con tutti i suoi risvolti e le sue implicazioni in termini di messaggio di contenuti
Di organizzazione dei rapporti sociali di uso delle tecnologie dunque lo abbiamo dimostrato siamo dentro la modernità
Ma è uno dei grandi meriti della convegno dell'introduzione di Veltroni
è stato proprio quello di dimostrare e di farlo non in modo per dantesco ideologico
Ma nel modo stesso di operare senza complessi dentro la modernità con la forza non solo dell'analisi ma anche della capacità di proposta
E dimostrare che non esiste un rapporto necessario tra l'essere moderni e un atteggiamento apologetico né ottimista ha detto ieri scova nei confronti di tutta la realtà
E questo è il primo equivoco io ritengo da cui dobbiamo sbarazzare tutto il dibattito politico e culturale all'interno dell'assegni
E cioè la pretesa identificazione tra modernità e apologia dello schifo
Del resto una serie di contraddizioni nuove che salutano la società moderna
E che impegna non su una rinnovata riflessione sulla natura dello sviluppo tutta la sinistra europea
Tra cui quella di grande rilievo che riguarda il rapporto tra produzione ambiente non a caso hanno riaperto una feconda e tormentata riflessione sulla qualità dello sviluppo
Sulla necessità cioè di passare dalla crescita quantitativa allo sviluppo qualità
Ma dico di più su questo terreno cioè sul terreno della modernità
Io credo che dobbiamo avere la forza di andare con maggiore decisione all'attacco
D'ingaggiare una fiera battaglia culturale come ha fatto ieri in modo brillante Beniamino Placido nel suo intervento abbandonando complessi di inferiorità innanzi al luccichio senza significato certe affermando con forza che alle soglie del due mila e nelle re con logica non ci si può dire moderni al di fuori di un rapporto problematico con le tecnologie
L'effettiva modernità in questa fase della storia umana
Sta nella capacità di elaborare una tecnologia superiore che è quella di sapere controllare in termini di compatibilità umana ambientale e sociale insieme delle tecnologie del loro uso del loro metodo di impiego
Delle loro finalità della finalità cui sono applicate
Con la consapevolezza che per fare questo
Non è certo necessario un arresto la famosa crescita zero ma al contrario si rende necessario un potenziamento di tutto lo sviluppo scientifico e tecnico attraverso un salto gigantesco che è quello di fornire alla scienza nuovi obiettivi e nuovi punti di orientamento ma allora se ragioniamo così lo voglio dire ai compagni socialisti
Noi siamo oltre la falsa alternativa tra loro quegli anni ottimisti
Perché il vero confronto sarà necessario lo scontro
Non è tra moderni e conservatori
Ma è solo un modo di stare nella moderni sul modo di orientarle a di dirigerla di controllarla
In rapporto a determinati valori rispetto ad altro
D'altro canto e proprio questa intuizione di fondo
Che ci ha fatto dire che lo sviluppo delle tecnologie nelle cosiddette società post industriali sconvolgeva tutti gli assetti sociali cambiava in profondità la stratificazione del Paese rendeva necessaria una ricomposizione delle forze a partire dal programma
Come dicono i tedeschi dal programma fondamentale cioè da una serie di proposte collegate ai valori intenso come veniva per una scomposizione e riaggregazione delle forze in una situazione in cui non esiste ancora uno schieramento riformatore formato e questo è appunto il senso alto e politico
Della sfida
Della convenzione programmatica di cui questa stessa convenzione sull'informazione come sono state altre ricordo quella sulla giustizia e ne avremo ancora sull'università e su altri temi rappresento momento significativo di prepararsi un momento particolarmente significativo perché su questo terreno quello dell'informazione
Non solo affrontiamo aspetti specifici che sono stati e sono particolarmente rilevanti ma si misurano gli orientamenti di fondo sulle caratteristiche reali
Dell'Italia che cambia sul valore e sulla portata della questione istituzionale e cioè della questione democratiche
Alcuni hanno messo in discussione l'uso da parte nostra di parole come degenerazione o come regime con una critica facile che la critica che è stata fatta da Leiria Veltroni cioè Visco disconoscere le ragioni dei progressi compiuti nel settore ma in generale nella società e
Anche qui mi sembra che ci troviamo dinanzi a un equivoco curioso
E cioè l'equivoco secondo il quale degenerazione regime possono essere osa usati soltanto in una fase di stagnazione ma questo è un altro aspetto della visione acritica eccome Erika dello sviluppo che va profondamente sbagliata
In realtà merita tempo abbiamo visto gli elementi di dinamismo che sono interni persino le politiche neoliberiste neo conservatrice
Gran ce l'ha parlato persino di elementi progressivi nel fascismo nel senso che vedeva anche in quella fase elementi di riorganizzazione delle forze produttive
Perché oggi dobbiamo saperlo il contrasto non più come avveniva nelle società agrari e industriali da una conservazione
Classica ottusa contraria a tutto ciò che si muove e la nozione di progresso proprio del balletto Excelsior la questione
E proprio sulla natura sul controllo sulla direzione
Che deve avere il dinamismo della società
Di questo discutiamo noi comunisti e di questo dovrebbe discutere tutta la sinistra moderna tutta una nuova sinistra capace di orientarsi appunto sulle grandi opzioni di fondo capaci di mettersi in causa in con nel contesto di una ridiscussione generale degli obiettivi dei valori della sinistra nell'attuale fase di sviluppo delle forze produttive ma aggiungo anche che noi ci riteniamo parte essenziale degli elementi di dinamismo operanti nella società hi-tech
E oggi ci rivolgiamo come abbiamo fatto qui in questo convegno alle parti più dinamiche moderne della società e
Per dire che anche quel dinamismo in forse se non si fa un salto nella direzione di una innovazione di sistema e il problema centrale dell'innovazione di sistema e lo stato e la questione democratica
E come si suscitano nuove creatività e nuove imprenditorialità e come il pubblico riesce a creare il terrena favorevole alla innovazione alla ricerca alla creatività spezza e allora visto da questo sotto questo profilo il sistema informativo si colloca al centro della questione istituzionale
E della questione democratica assieme all'altro grande tema dimenticato dal riformismo italiano e quello della democrazia economica su cui particolarmente impegnate invece sono le grandi socialdemocrazie del Nord
Quindi l'informazione sì presente si è presentata nel corso di questa convenzione come una grande allegoria della questione istituzionale
Un'allegoria che si colloca in un contesto più ampio in cui abbiamo parlato gli elementi di degenerazione del sistema democratico alcuni hanno espresso una certa contrarietà e stupore per il fatto stesso che noi abbiamo parlato vide degenerazione del sistema democratico ma aggiungo subito che non capisco quella contrarietà soprattutto quando viene avanzata da esponenti del partito del Presidente del Consiglio il quale ha fatto la più grande dichiarazione i fan il mento della politica governativa affermando che lo Stato non va avanzando la proposta di un radicale mutamento istituzionale lasciando aperta un'inspiegabile contraddizione tra la conclamata visione apologetica di tutto operato governativo è un lascito così pesante di crisi istituzionale e richiede addirittura il ricorso a una nuova repubblica contraddizione curiosa perché sempre o molto spesso i movimenti che hanno avanzato mutamenti istituì tali rilevanti partivano da una visione catastrofica o per lo meno pessimistica della realtà ciò non vuol dire che non esiste un programma serio per le nostre istituzioni noi l'abbiamo detto anche nell'ultima riunione del comitato ce n'tale affermando che oltre alle responsabilità soggettive di che ha diretto lo Stato ci troviamo ed è questo uno dei punti che abbiamo affrontato in questa convenzione di fronte a problemi oggettivi tra cui quello della concentrazione e quello de la grande mondializzazione del processo questioni formidabili sulla funzione degli Stati nazionali sull'esproprio delle decisioni sul peso i poteri più forti di quelli del Parlamento noi quindi Ritten amo che esiste un problema dello Stato e dell'istituzione a partire dalla grande questione degli strumenti della programmazione del controllo dei potentati e delle multinazionali di come la mano pubblica diventa per davvero pubblica problemi tra ali che ci dicono che la soluzione non va ricercata nell'elezione del presidente della Repubblica e che la stessa questione della possibilità del cittadino di decidere sul governo che è un problema serio posto sul tappeto va ricercata in al tre direzione noi affermiamo certo che siamo di fronte alle menti di degenerazione ma non nella forma e nei modi di un collasso catastrofico delle istituzioni
Tuttavia occorre guardare con onestà intellettuale
Al modo in cui si impongono determinati processi di dislocazione del potere al carattere assunto dalla configurazione dei centri di comando e non c'è dubbio che tutto ciò propone un rapporto problematico tra le società complesse detta vitalismo sviluppato e sistema della democrazia poi il tema della democrazia ridiventa tema centrale in questo ultimo scorcio di secolo e al centro di questo tema ci sono i processi decentralizzazione industriale finanziaria e nel
La informazioni
Non capisco come ci si possa stupire del fatto che abbiamo posto al centro questa questione ampiamente illustrata per interventi di Bassanini e di Rodotà
La verità è che il processo di
Centralità azione che ha investito il campo delle attività finanziarie produttive informative non ha precedenti nella storia italiana e il problema di concentrate la di concentrazione attuale che riguarda in misura crescente il conto
Parlo dei flussi finanziari determina rapporti nuovi e perversi tra economia e potere e nel potere del informazioni è inutile nasconderlo sono presenti in questo Paese alcuni potentati e di fatto insindacabili non soggetti ad alcuna forma di controllo democratico che incorporano banche impresa e finanza assicurazioni giornali ora questa rete di potentati può essere per propria natura indotta sulla via della riduzione della complessità pluralistica dalle grazie e di una limitazione della libertà l'informazione naturalmente voglio essere chiaro su questo punto questa analisi realistica della tendenza opera in Italia nel contesto di un corpo socio alle politico ancora vivo e reattivo se permettete anche perché ci siamo noi ma perché esiste una ricca pluralità di anticorpi democratici nello stesso settore dell'informazione nella con evita intelligenza democratica dei giornalisti né i fatti nuovi e significativi come quelli che sono stati presentati con l'esperienza del Gruppo di Fiesole ma è proprio perché noi crediamo in questa vitalità democratica
Non ci abbandoniamo illusioni magiche che dovrebbero venire dall'alto per superare i problemi delle istituzioni italiane ma continuiamo a pensare che il problema fondamentale della democrazia italiana è quello della partecipazione ma di una partecipazione che
Abbia in sé la possibilità della decisione infatti ecco il punto quei processi di concentrazione cui accennavo ci hanno condotto una soglia oltre la quale mutano le sedi e i profili dei processi decisi una Agli essenziale insisto c'è qualcosa di oggettivo inerente al tipo di sviluppo della società e della concentrazione e richiede a tutte le forze democratiche di riconsiderare il modo di inverare sì della libertà e della democrazia in questa fase e non c'è dubbio che il rapporto tra proprietà e libertà diventa un problema estremamente delicato nel settore dell'informazione e della libertà di stampa in cui sempre più alta
Appare la soglia della libertà di accesso e della pari opportunità tra i cittadini italiani si tratta di dislocare in avanti tutta la frontiera democratica si tratta i determinare una nuova frontiera di azione di un problema non so
L'italiano ma europeo che lo si affronta partendo dalla piena affermazione dei diritti fondamentali della democrazia politica lungo il cammino che porta ai temi della democrazia sociale e della democrazia economica ponendo al centro i fondamentali
I diritti di cittadinanza diritto all'informazione alla giustizia alla tutela della sicurezza in questo contesto non si può stare fermi dai non siamo su una posizione di mera difesa costituzionale anche se la difendiamo ovviamente ne sui principi fondamentali tutta la democrazia italiana è chiamata a ripensare a se stessa anche attraverso una vivono batte riflessione costituente così come abbia ho fatto in questo settore a proposito dell'articolo ventuno e l'informazione si presenta con un aspetto nodale di questa nuova riflessione costituente
è un caso
Che non ci siamo posti il problema del minutaggio non ci siamo posti in questa convenzione il problema del posto dei partiti e del nostro partito è ben venga come ha detto ieri Vespa una revisione del modo di far il telegiornale per cui al centro si colloca la notizia il Paese non il palazzo e non la passerella obbligata dei leaders di partito ma proprio per questo occorre rivedere le riforme dal punto di vista dei cittadini dal punto di vista dei diritti collettivi e individuali dal punto di vista degli utenti e non di un partito il suo intenso con un'occupazione del potere
Noi lo abbiamo detto con chiarezza i partiti devono avere il coraggio di ritrarsi da ciò che a loro non compete il problema vero è un altro
E quello del rapporto tra libertà e mercato ne ha parlato ieri D'Alema e qui sorge una domanda in una fase di prevalente oligopolio quali sono le opportunità con cui si esprime la libertà di informazione in gran Porto alle diverse capacità e potenzialità di intervento nel mercato esiste un libero mercato sembra anche a me che ci troviamo di fronte quando si parla di mercato a una idolatria che fa sorridere e che non dà conto
E la storicità stesse permetterà
Ed è proprio per questo che in questa fase di riflessione istituzionale occorre aprire una riflessione sul diritto d'informazione come faceva ieri Rodotà sul diritto a cercare e ricevere raccoglie
L'informazione sul diritto a essere informati sul diritto a conoscere per deliberare nello stesso tempo le innovazioni tecniche la diffusione dell'informazione ci impongono di ripensare alla libertà ha come essa vive e concreta tutte e cioè a pensare un nuovo liberismo nel contesto dei grandi processi di socializzazione infatti solo così si evita la prospettiva rutelliana dal momento che non è possibile tornare indietro di fronte agli aggettivi Prot
E se d'integrazione mondializzazione dal momento che non possiamo parcheggiare la libertà di un piccolo mondo antico ma possiamo utilizzare questo sì la tecnologia non solo dall'alto verso il basso ma in modo circolare lunedì tradizionale perché anche le nuove scoperte della tecnologia nel campo dell'informazione superano l'opinione che fu di Weber secondo la quale nello Stato moderno non si potevano più riprodurre le condizioni dell'Agorà della democrazia greca perché
Il tema il dominio era della centralizzazione e della burocrazia no oggi informatizzazione può restringere i confini d'
Mobutu e del Paese e rendere insieme a rapida e democratica l'innovazione e la decisione stesse
Colpirà i vediamo quindi queste grandi possibilità che si schiudono davanti a noi
Con l'ottimismo di una forza di progresso ma è proprio rispetto a queste potenzialità che noi misuriamo l'inerzia di intervento democratico editore il nostro giudizio è l'opposto di quello di Aniello che lo dal governo
Perché non interviene ed è l'opposto di quello presentato qui ieri da Cassola che in modo sia pure elegante molto signorile ha fatto l'elogio della deregulation dello stato di cose esistenti dove l'errore sembrerebbe sempre dalla parte della Pro
Posta perché tende a mutare gli attuali equilibri in un mondo che si presenterebbe come il migliore dei mondi possibili vorrei però fare notare Cassola è una logica di mercato quando si arriva alla mercé informazione può entrare in rotta di collisione con le libertà costituzionali con i fondamentali diritti del cittadino ecco perché qui si pone un grande problema di libertà su cui non si riflette ancora con la necessaria serietà
Perché dal liberismo dalla famosa libertà di antenna caro persona si è passati al monopolio oligopolio e qui si pone il problema classico della democrazia di chi ha la libertà di antenna e di chi non ma completamente tali
Perché bisogna saperlo la questione assume le proporzioni di un grande tema ideale perché questa merce l'informazione non può essere trattata come tutte le altre merci perché questa Mère cioè si chiama libertà e non credo affatto voglio dirlo a Berlusconi che anche l'intrattenimento la cultura e lo spettacolo possono essere oggi acquisita e come attività squisitamente commerciale
Noi pensiamo alla funzione dei grandi contenitori aveva funzione sul piano non solo dell'informazione persino dalla formazione e della cultura ecco perché in questo contesto si colloca tutta la tematica di un nuovo liberismo dentro i grandi processi di socio citazione nel solco di un'impostazione strategica che riguarda i rapporti tra pubblico e privato tra stato e mercato che ha superato ormai definitivamente le vecchie nozioni dirigistiche in cui siamo noi esponiamo qualunque talmente sul tappeto il problema della riforma del mercato e nello stesso tempo della sua rivitalizzazione nel senso che noi pensiamo al mercato come una pluralità di soggetti capaci di muoversi in un quadro di riferimento pubblico
O che garantisce la socialità attraverso una forma nuova di governo di tutto il sistema al cui centro c'è la proposta dell'Authority ieri così bene illustrata darò da cui emerge con chiarezza
E questo non è apparso chiaro forse H sole nemmeno adesso neppure interessante intervento di Berlusconi che il problema nuovo che noi poniamo non è più solo il rapporto tra pubblico e privato ma è anche una trasformazione
Del modo di essere del pubblico in una prospettiva non statalista ma prevalentemente socializzante dove i problemi di libertà di controllo di garanzia dei cittadini devono porsi nello stesso modo nei confronti dello Stato
Nei confronti dei privati e in questo contesto di ragionamento e noi siamo contro sia la notizia lottizzata che alla notizia povera
Cioè la notizia di Palazzo la passerella dove non c'è la società l'informazione ripete IVA
E ci poniamo la domanda che qui con efficacia apposto la volte la volpe commenta il famoso terzo di cui parla grosso e poi spostato a livello del mondo e la grande maggioranza dell'umanità la mal
Danza dei grandi temi il mondo delle donne come ha detto Gloria Buffo il punto di vista delle donne il pensare al femminile come ha detto questa mattina Loredana Rotondo a partire da tutta la tematica della liberazione del lavoro per superare in concreto la divisi né dei ruoli per arrivare a quello della presenza delle donne nell'informazione nel quale anche occorre operare un forte riequilibrio corre un'informazione al Sir vizio del potere femminile cosa che noi porremo direttamente anche in pista gli eventuali elezioni che la presenza delle donne nelle istituzioni per non parlare c'è la grande sfida dalla grande sfida che viene dai cattolici lo ricordava la volte non solo la grande area della sofferenza e prendo l'occasione per inviare di qui un saluto commosso agli operai ma
Oggi sul lavoro
Ma più in generale la sfida dalla socialità
Nei confronti degli ultimi ha detto favola
E il grande tema trasversale
Dell'infanzia
Che oggi vede un esproprio della famiglia della scuola contemporaneamente ben io sono d'accordo non si può lasciare l'infanzia la deregulation al mercato perché sul mercato ci sono tante cose sul mercato c'è anche la droga
Ecco perché il grande problema
è quello di far vivere la notizia di collocarla nel contesto della vita politica italiana facendola vedere e giudicare pluralisticamente attraverso un'autentica e forte professionalità aggiornata ma nello stesso tempo occorre come hanno detto scuola Beniamino Placido garantire il diritto a una qualità di cultura e di informazione alta pluralistica autonoma in opposizione alla cultura un muro
Nizzardo importata colonizzata che sta spegnendo la produzione e il cinema italiano e ha detto bene Berlusconi prodotti per il novanta per cento vengono dagli USA questa situazione
Deve essere cambiata si può fare ha detto Berlusconi però vorrei dire certo se si per si può fare anche con un po'di dirigismo se no non si fa tutto questo
Una delle condizioni fondamentali per muovere in questa direzione e quella di superare la distinzione delle reti tra i partiti i superare le famose canne d'organo
Noi ci siamo battuti con impegno in questa direzione per questo abbiamo apprezzato lo ha già detto ieri D'Alema le intenzioni espresse qui dal presidente della RAI Enrico Manca però vorrei dire che quanto è avvenuto nelle ultime nomine sono
Un primo passo significativo ma deve essere chiaro che non rappresenteranno quella svolta se non si collocheranno in quel processo di riunificazione e di ripensamento generale di cui abbiamo parlato più in generale ne siamo convinti
E in tutti questi anni è stata fatta della grande strada nell'azienda giornalistica e la nostra critica non va certo né al pubblico nei giornali noi ci poniamo invece ci proponiamo di aprire un nuovo fronte di lotta per il di
Sto all'informazione attraverso nuove garanzie in forma e al pubblico attraverso il diritto di informare e di ricevere corre corrette informazioni e questo deve di dare anche un nuovo terreno di lotta di controllo di ma per fare emergere la realtà del Paese sommersa la realtà del Paese che non giunge all'informazione attraverso forme di organizzazione attiva
Degli utenti ho visto che Ruffolo ha proposto contro l'anno in Coppa la micro persecuzione burocratica un'associazione di difesa del cittadino ebbene cittadino va difeso anche contro la disinformazione
Noi ci siamo in questi giorni presentati qui con la serietà di una forza di governo abbiamo presentato alcune opzioni generali che a nostro modo di vedere sono quelle che segnano lo spartiacque tra conservazione fra adesso abbiamo sottoposto alcune soluzioni concrete su cui è possibile discutere trovare insieme ad altre proposte ancora più soddisfacente
Abbiamo lanciato una proposta concreta lo ha fatto Veltroni chiamandola scherzando di disarmo bilanciato tra la RAI e Berlusconi e abbiamo avuto una prima disponibilità per la prima volta in questa direzione questo è un fatto che è avvenuto abbiamo in sostanza aperto la strada a una nuova fase della riforma
Non so se nei meandri tortuose dell'attuale crisi di governo si discuta di cose così importanti con le stesse ne dubito fortemente
Rimane il fatto
Che l'esempio che noi abbiamo voluto dare qui con serietà in pegno è una dimostrazione eloquente di che cosa intendiamo in concreto quando parliamo di riforma dell'Ascoli di che cosa intendiamo quando affermiamo che occorre partire dai programmi ed è la dimostrazione eloquente della poi severità di dare la parola le competenze agli operatori e ringraziamo tutti a partire dai giornalisti per l'impegno e la serietà con cui si può dire hanno lavorato con noi in questi giorni anche nella diversità delle posizioni e le suggestioni
Tutto ciò dimostra che questo Paese a al suo interno energie vitali per una sua Autori generazione sarebbe già importante che il villaggio di vetro rispecchiasse questa possibilità attraverso
Una dialettica reale capace di andare oltre il copione stanco delle formule e degli schieramenti
Questa è la grande speranza che abbiamo aperto i risultati l'attenzione e l'interesse suscitati dal questa convenzione ci dicono che non dobbiamo demordere ci dicono che dobbiamo perseguire sulla linea della preminenza dei programmi e che quella speranza incomincia anche con il vostro aiuto a diventare una certezza