" La responsabilità delle coscienze il potere della politica"

Questa realtà la linfa è un patrimonio dell'intera dici quasi il suo essere più profondo
è interesse del nostro partito rafforzare questa ragnatela di opere sociali
Di solidarietà concreta le opere sono in fondo lo specchio della sensibilità religiosa del nostro popolo della coscienza dei valori comuni
Io credo che oggi ce ne renderà testimonianza di questo lo ringrazio monsignor Giussani
Giustamente definita a proposito della nostra ispirazione cristiana aveva puntualizzato nel congresso del partito tesa non significa imporre un valore che non sia acquisito dal convincimento
Ma semmai occorre adoperarsi come singolo e come partito per far crescere questo convincimento e promuovere nel dialogo e nel confronto con tutte le espressioni del nostro entroterra culturale
La coscienza dei valori dentro la società
Questo vuol dire che c'è nel mondo cattolico il bisogno di uno sforzo comune
Di una realistica assunzione della straordinarietà dei tempi e della qualità dei problemi lavorando non cento per delimitazione inutili o invasioni improprie fa per costruire un nuovo tipo di realtà e di presenza nella società
Dobbiamo essere consapevoli della nostra identità dobbiamo saper dire con forza chi siamo che cosa vogliamo
Facciamoci aiutare a don Primo Mazzolari non senza dimenticare che anche a lui
Dopo la morte toccò una inaccettabile strumentalizzazione in chiave anti democratico cristiana da parte della corretta cultura dominante negli anni settanta e tanta confusione però anche nel mondo cattolico
In un inedito pubblicato dal Centro don Primo Mazzolari il parroco di Bozzolo a proposito la Democrazia Cristiana
Nella prima parte sul ciò che non siamo e per converso su ciò che siamo sicuri
Siamo rispettosi dalla religione
Ne riconosciamo l'insostituibile di fino funzione i principi morali di onestà e disinteresse
Di giustizia e di libertà di uguaglianza di fraternità predicati da Cristo sono ai livelli cardine della democrazia cristiana
Ma la nostra dignità politica e nettamente distinta e indipendente dalla religione dai preti
Molti democratici cristiani sono anche dei credenti e non se ne vergognano
Ma per appartenere la Democrazia Cristiana
Non è necessario
C'è un salto di Kartell ecco
No no no
Questa
Come fresca
Particolari
Trattandosi
Della citazione di di rom primo non era effettivamente possibile ipotizzare ipotizzare di fare una una citazione non legandola alla stretta lettura del suo gesto
Molti democratici cristiani sono anche dei credenti e non se ne vergognano ma per appartenere la Democrazia Cristiana non è necessario essere cattolici chiunque accetta una visione il senso cristiano della vita può mantenermi anche un protestante
Anche un ebreo anch'io non battezzato anche uno che non va in chiesa
Siamo gente che guarda avanti e non indietro siamo persuasi che il tempo delle piccole riforme e delle forzate concessioni al popolo che lavora soffre Fassa
Siamo persuasi che siamo entrati in un periodo rivoluzionario dove la Democrazia cristiana e la guida più sicura per non tradire la libertà la giustizia la fraternità
Non siamo un partito il club Vaticano il proprio allora qualsiasi classe appartengono che non si vergogna di sentirsi popolo vale a dire la parte più sana onesta operoso della nazione possono essere condurre operai
Contadini artigiani impiegati agricoltori commercianti professionisti intellettuali
E tutti sono pronti a Novi accoglienza
La salvezza la ricostruzione dell'Italia non può essere per la sola classiche
Fa del Concordato sforzo dei migliori di qualsiasi classe e categoria ma qualsiasi classe categoria adesso essi appartengono la comunità che solo a completare la classe sostituirla non può nascere in maniera diversa questo don Primo Mazzolari
Sorge a maturare respinto questo ricorso nel mille novecentoquarantacinque malinconico in può vedere commessi calate dall'alba di oggi riacquisti muratore una freschezza è una modalità incredibili
Cari amici
Sulla scorta di queste considerazioni alla luce di alcune proposte che hanno immaginato un nuovo tipo di organizzazione per il partito a vita e in Lombardia mi riferisco tra l'altro allora sforzo degli amici di laboratorio politico
è opportuno richiamare qui in sintesi il tragitto che ci ha condotti a questa Assemblea un tragitto studiato insieme frutto di un lavoro di discernimento che ha impegnato intellettuali alla Cattolica uomini di chiesa ed esponente della Democrazia Cristiana lombardo
Il nostro disegno ornamentale maggiore dignità alla politica restituendo una cifra culturale ed etica la politica quando fatto di laicità non deve portare in campo ma così come strumento di garanzia dei diritti della persona e fare da tramite tra la domanda politica che proviene dall'ostaggi di delle nostre istituzioni
Il nostro è e deve rimanere lo stato dei cittadini non lo stato dei partiti si dà però dignità alla politica c'è si rinnovano i partiti e ci si formano le coscienze per un approccio disinteressato anche gratuito alla prassi politica
Il Nastro d'una moderna convivenza rivale l'azione motivata di una classe dirigente competente professionalmente preparata capace di avventurarsi sul terreno più arduo di una vera rivolta progettualità ricordiamo quello che monsignor Attilio Nicora
Ha evidenziato nel suo intervento conclusivo durante il recente convegno Farsi prossimo quando riferendosi agli uomini che stanno al potere afferma quanto segue
Una sofferenza essi hanno soltanto che troppo spesso il qualunquismo una disattenzione dentro anche i fratelli differente scarti la loro difficile testimonianza di mobili olistico
E il motivo è polemico mettendoli al margine della comunità quasi come lebbrosi invece di aiutarli con il duello tra schiettezza critica la fraternità solidale
Mentre tanti cristiani tranquilli si colgono i frutti di una situazione culturale sociale e politica fortemente voluto sì proprio grazie allorché il proprio servizio
Così si legga la bellissima pagina della lettera del merito nella quale si invitano i cristiani a vivere nel mondo il meraviglioso paradosso della Rosetta spirituale
Perché conclude regnò tuttora e tanto nobile al posto di combattimento che dicono segnalando che a nessuno e il permesso di disertare
Ci piace ricordare in quest'occasione come ieri nel quarto anniversario della sua morte un amico che non ha certo diserta
Giovanni Marcora del continuo dal
Nome giovanile dell'esistente non stona concerto per l'uomo di governo famose e con il nome era rimasto anche l'anima l'anima di un cattolico lombardo entusiasta generoso coraggioso infaticabile competente preparato
Aveva vissuto la sua esperienza nello spirito della cenere prelevata preghiera di UniCredit
Dio che sei verità e libertà facili per intesi
Sì nell'indigenza viatico nel pericolo sostegno conforto nell'amarezza
Quanto più si addensa incupisce l'avversario facili PdL
Ma la condanna della violenza della sopraffazione la stessa accorata invocazione di una società nuova uomini liberi ed intensi limpidi e puliti non potevano a loro e non possono oggi ridursi a parole
Oggi ancora più di ieri incombe cattolici queste la chiave del nostro convegno l'impegno costante ed assiduo per realizzare nel tempo una condizione più umana una gita più abitabile una comunità più fraterna
L'impegno di combattere per la vita contro la morte per la pace contro la guerra per la solidarietà contro ogni egoismo richiede di non disertare
E quello che non Democrazia Cristiana
Lo leggiamo sommessamente ma con fermezza restando al nostro posto abbiamo fatto in quaranta
E quello che continueremo sicuramente a fare per il futuro del nostro Paese
Allora
Adesso il convegno prende quota articolato sulle tre sessioni di lavoro che ognuno di voi buone conosce per avere ricevuto all'indietro
Nella prima sessione aperta un intervento di monsignor Giussani
Quindi attualmente dopo de il dibattito sia perché sia privati con gli interventi che sono stati previsti
Monsignor Giussani svolgerà la suo relazione immediatamente e debbo poi scusare o perché subito dopo dovrà andarsene però un convegno di universitari al quale deve partecipare
Avendo assunto l'invito da apparecchio
Tempo io comunque e lo ringrazio per la disponibilità che dimostra di partecipare a questa nostra in atti iniziativa cercando di legare di conciliare i due i due momenti ancora grazie la parola monsignor Giussani
Sono io che devo ringraziare per l'onore che mi ha fatto
Ormai c'è un sentimento che prevale
Che si esprime come domanda del perdono se mi son lasciato catapultare
Io in questa assemblea produce è proprio il caso di dire Sutor ultra crepi Das
Però
Per l'amicizia che hanno fatto e quindi sono forse più facilmente perdonabile così
Mi accingo non lo fare un discorso ma a a reagire puntualmente al tema che mi è stato dato
Confesso che ho un momento di
Di respiro rispetto a prima perché mi son trovato a Monno anomalo che il dottor Tabacci faceva il suo la sua prolusione
Mi sono trovato profondamente mi sono sentito Tondo profondamente d'accordo con loro e specialmente quando ha citato tutto il nostro popolo le il cui opere sono il riflesso di una sensibilità religiosa
Eccetera
La politica
E in quanto forma più compiuta di cultura
Non può che tratteneva il come preoccupazione fondamentale
L'uomo
Nel discorso non riesco il Papa diceva la cultura si situa sempre
In relazione essenziale e necessaria
Acciocché l'uomo
Ora
E così faccio la mia prima reazione
La cosa più interessante perché l'uomo era unico
Nella realtà del suo io
E ancora in quel discorso il Papa che dice
Occorre sempre nella cultura
Considerare l'uomo integrale
L'uomo tutto intero
In tutta la verità della sua soggettività spirituale e il corporale
Occorre
Non sovrapporre alla cultura
Sistema autenticamente umano
Sintesi splendida dello spirito del corpo
Lui occorre non si sovrappongono e dunque alla cultura dalle divisioni dalle opposizioni preconcette
Ore
Che cosa determina cioè dalla forma a questa unità dell'uomo dell'io
Quell'elemento dinamico che attraverso le domande le esigenze fondamentali
In cui si esprime
Guida
L'espressione personale e sociale dall'uomo
Brevemente io chiamo questo elemento dinamico
Che attraverso le domande fondamentali
Guida l'espressione personale e sociale dell'uomo
Chiamò il senso religioso
La forma della unità dell'uomo e il senso religioso
Ho detto
Che si esprime
Questo fattore fondamentale si esprime
Attraverso
Domande istanze sollecitazione personali e sociali anche nell'uomo
Ricordo del giorno al diciassettesimo capito dagli Atti degli Apostoli quando San Paolo
Spiega la la la la grande inarrestabile immigrazione dei popoli come la ricerca del dio
Ricercato Pamela perno dell'accordo ma in fondo lo invece comunque era ricerca del dio
Il senso religioso
Mi appare così la radice da cui scaturiscono i valori
Un valore ultimo mentre mi pare
Sia quella prospettiva
Dal rapporto tra il contingente e la totalità l'assoluto
La responsabilità dell'uomo
Attraverso tutti i tipi di sollecitazione di provengono dall'impatto con il reale la responsabilità dell'uomo si impegna nella risposta a quelle domande
Che il quadro che ho chiamato senso religioso o cuore direbbe la Bibbia al cuore dall'uomo
Esprime
Secondo la relazione
Nel gioco di questa responsabilità
Responsabilità di fronte il valore
Ma i valori sono non sono altro che prospettive lanciate dall'intuito nesso fra la propria esigenza
Che si giocano il contingente
E la totalità il di l'assoluto
Nel gioco di questa responsabilità
L'uomo ha a che fare con il potere
Intendo per poter quello che definiva nel suo bel libro
Così traumatizzato Romano Guardini come delineazione dello scopo
Dallo scopo comune
E organizzazione delle cose fare il suo raggiungimento
Ora
Ho il potere
E ha determinato dalla volontà di servire la creatura di Dio nel suo dinamico evolversi servire cioè l'uomo la cultura e la prassi che ne deriva
Oppure il potere
Tenderebbe a ridurre la realtà umana al proprio scopo
E così uno Stato sorgente di tutti i diritti
Riconduce l'uomo pezzo di materia o cittadino anonimo della città terrena il come così come ne parla la gaudium espressi
Voglio
In questa terza operazione
Insistere sulla
Possibilità nefasto archeologici pure ho accennato da ultimo
In questo secondo caso se il potere
Mirella solo il suo scopo
E in questo secondo caso il potere deve cercare di governare i diritti i desideri dell'uomo
Il desiderio infatti è l'emblema della libertà
Perché apre sull'orizzonte dalla categoria dalla possibilità
Mentre il problema del potere inteso come ho accennato per quello di assicurarsi il massimo di consenso da una massa sempre più determinato alle sue esigenze
Così i desideri dell'uomo e quindi di valori
Sono essenzialmente ridotti
Una riduzione del desiderio dell'uomo dall'esigenza dall'uomo e quindi per i valori
Ultimo mentre
Viene perseguita
Sistematicamente
Così i mass media e la scolarizzazione
Diventa uno strumento importante
L'induzione accanita di determinati i desideri
E per l'obliterazione o l'estromissione degli altri
La diresse misericordia nell'enciclica diversi misericordia il Papa
Nota questa è la tragedia del nostro tempo la perdita della libertà di coscienza da parte di interi popoli ottenuta
Con l'uso cinico dei mezzi di comunicazione sociale da parte di chi detiene il potere
Quarta la reazione
Conseguenza quale conseguenza non è avverrebbe quale conseguenza doveva BR
Il panorama della vita sociale
Diventa sempre più uniforme
Grigio
Pensiamo alla grande omologazione di cui parlava Pasolini
Cosicché vien da descrivere la situazione
Con la formula
Che giocavo qualche volta con il il giovane
Bisogna stare attenti che il primo potere
Non sia
Come dire
E in proporzione diretta con una ICI
Cioè con l'impotenza
Allora il potere diventerebbe poi il potere prepotenza di fronte
A un'impotenza
Perseguita
Appunto dunque all'occhio chiamato riduzione sistematica delle desideri delle esigenze e quindi del valore
Mi permetto
Citare un brano dell'intervista che
Il
L'altra Europa da chiesto al al grande scrittore Vaclav
Beh allora scrivi che è stato uno dei firmatari dei primi firmatari della Carta settantasette che adesso mi pare insiemi
A Genova
Di cui Jaca Book ha pubblicato un libro bellissimo che mi permetto segnalarli c'è già un po'di tempo però la vita al come problema politico
Dice
Tradizione europea significa non poter mai vivere
Al di là della coscienza
Riducendo la ad un apparato anonimo come la legge o lo Stato
Questa fermezza della coscienza
è una eredita dalla tradizione greca cristiana e borghese
L'irriducibilità della coscienza alle istituzioni
è minacciata nell'epoca dei mezzi di comunicazione di massa
Dagli Stati degli Stati totalitari e dalla generale computerizzazione della società
Infatti è molto facile per noi riuscire a immaginare istituzioni organizzate così perfettamente da imporre come legittima ogni loro azione
Abbiamo avuto
Tragiche esperienze nella storia italiana di questi ultimi
Dodici anni
Basta disporre di una efficiente organizzazione per legittimare qualunque cosa dobbiamo ammettere che questa è la possibilità che incombe
Così potremmo sintetizzare l'essenza di ciò che ci minaccia
Gli stati si programmano i cittadini
Le industrie i consumatori le case editrici lettori eccetera tutta la società un po'alla volta diviene qualcosa
Che lo Stato introduce
Nell'appiattimento dal desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti
N ella astenia generale
L'alternativa al quale un volontarismo senza respiro e senza orizzonte senza la genialità e senza spazio ho un moralismo d'appoggio Allo stato come ultima fonte diritto all'assistenza
Fare il flusso umano
Un'altra reazione
Questo partenza
Vale a dire
Una cultura della responsabilità
Deve mantenere vivo quel desiderio originale dell'uomo
Da cui scaturiscono Desideria malori
Rapporto con infinito
Che rende la persona soggetto ovvero è attivo della storia
Una cultura dalla responsabilità
Non può non partire
Dal senso religioso
Tale partenza porta gli uomini a mettersi insieme è impossibile che la partenza dal senso religioso non spinga gli uomini a mettersi insieme
E non con nella provvisorietà di un tornaconto
Ma sostanzialmente
A mettersi insieme nella società
Secondo una interezza è una libertà sorprendenti
La chiesa
Ne il caso più esemplare
Cosicché l'insorgere enti
Nel senso nel senso etimologico o anche lessicale del termine l'insorgere di movimenti
è segno di libertà di responsabilità e di cultura
Che rendono dinamico l'assetto sociale
Tutto l'assetto sociale
Occorre osservare che tali movimenti
Sono incapaci di rimanere nell'astratto
Nonostante tutto all'inerzia
Di chi o la mancanza di intelligenza di chi Vecchi li rappresenti io di chi vi partecipa non riescono a rimanerne all'astratto
Ma tendono a mostrare la loro verità attraverso l'affronto dei bisogni
In cui si incarnano i desideri
Immaginando e creando strutture operative
Capillari e tempestive che chiamiamo opere
Forme di vita nuovo per l'uomo
Disse Giovanni Paolo secondo al Meeting di Rimini tre anni fa
Rilanciando la dottrina sociale della Chiesa
Le opere
Costituiscono vero apporto a una non vita dal tessuto e dal volto sociale
Mi permetto anche osservare
Che l'arcano le caratteristiche di ormai generate
Da una responsabilità autentica
Debbono essere realismo e prudenza
Il realismo è connesso con l'importanza del fatto che il fondamento della verità
è l'adeguazione dell'intelletto alla realtà
Mentre la prudenza
Che erano la summa di San Tommaso definita retta ratio agibili un un urletto criterio nelle cose che ci fanno
Si misura sulla verità dalla corsa ancora realismo
Prima c'è sulla moralità
Sull'aspetto etico di bontà
L'opera
Proprio per questo ha necessità di realismo e prudenza
Diventa segno di immaginazione di sacrificio e di apertura
Vorrei trarre qualche conclusione un partito che soffocasse che non favorisse
Ho difendesse
Questo è un ricca creatività sociale
Così come
E stato più volte puntualmente
Discretamente accennato nel
Nell'introduzione di Tabacci
Comunque un partito che soffocasse che non favorisce lo difendesse questo ricca creatività sociale contribuirebbe a creare un mantenere uno stato prudente potente sulla società
Tale è stato si ridurrebbe ad essere funzionale solo ai programmi di chi fosse al potere
E la responsabilità sarebbe evocata
Semplicemente per suscitare consenso qualcosa già programmate
E perfino la moralità sarebbe concepita e conclamata in funzione dello status quo
Pasolini diceva amaramente che uno stato di potere
Così come tante volte ne abbiamo oggi è immodificabile
Lascia al massimo spazio alla utopia perché non dura
O alla nostalgia individuale perché impotente
Politica ovvero al contrario è quella che difende una novità di vita nel presente
Capace di modificare anche all'assetto del potere
Così
Concludo dicendo che la politica deve decidere
Se il favorire la società
Esclusivamente come strumento manipolazione di uno Stato
E del suo potere
Oppure uno stato
VER che sia veramente laico cioè
Al servizio dall'ambito sociale
Secondo il concetto otto mistico di bene comune
Ripreso rigorosamente dal grande dimenticato magistero di leone decimo terzo
Ho detto ho fatto quest'ultima osservazione
Pur ovvia tutti
Per ricordare che è un cammino per null'affatto facile ma duro
Come del resto il cammino di ogni verità nella vita
Ma bisogna non aver paura anche qui di qualche diceva il santo è Vangelo chi si tiene stretto
Le sue cose la sua vita da le perderà
E che darà in nome mio lo solita
La guadagnerà
Grazie
Credo di interpretare l'opinione di tutti i presenti ringraziando convivo calore
Monsignor Giussani per il suo intervento apriamo adesso la discussione
Che come avete
Visto dall'invito prevede una serie di interventi preordinata
Soprattutto tra persone che hanno contribuito alla preparazione del convegno ognuno con le sue sensibilità dottor uno credo in rappresentanza di
Di contributi che eppure sono presenti all'interno della basta realtà del mondo cattolico alla quale guarda questo nostro convegno inizia il professor Gianfranco Bettetini che incaricato di teoria e tecnica delle comunicazioni sociali la facoltà di lettere e Filosofia all'Università Cattolica di Milano
Interventi di questi di questi amici sono contenuti nell'arco di quindici siccome il programma molto rigido io fare un cenno allo scadere del tempo da Paolo Sorrentino
Come potete capire l'ordine di ogni gruppo è puramente alfabetico
E mi ripromettevo infatti di non parlare per primo
Ma l'intervento di monsignor Giussani intatto Kato alcune problematiche
Che mi coinvolgono direttamente e quindi o accettato immediatamente di parlare per primo anche per tener calda la tensione di alcune frase di monsignor Giussani alcune tematiche toccate da monsignor Giussani nella prima parte del suo intervento parliamo naturalmente nell'ottica che mi compete che mi riguarda l'ottica della comunicazione in particolare l'ottica dei mass media l'ottica delle comunicazioni di massa
Una realtà che ha corso molto più rapidamente in questi ultimi anni del sapere critico molto più rapidamente del giudizio culturale e ideologico e molto più rapidamente del progetto politico addirittura in media che sono esenti e cause delle trasformazioni sociali
Visti osservate analizzati nella prospettiva di questo convegno possono essere considerati come vere e proprie agenzie
Di educazione di formazione anche e soprattutto di educazione di formazione politica mi rifaccio ad una delle frasi che sta al cento da la programma del testo del programma
Perché essere scopa nuova della politica nella gestione della cosa pubblica la responsabilità degli agenti ed educazione alla politica
Fra la coscienza elesse scriveva qualche anno fa nel San c'è di mezzo la comunicazione che influenza la coscienza che gli uomini hanno del proprio essere
E ci potremo chiedere se tutto questo è esagerato se questo è un giudizio esagerato non credo
Parlavo poco fa di Corsa dei media
Molto più accelerata di quanto non avevo tutto S la consapevolezza critica e la presa di coscienza critica si è in questi ultimi anni reso inservibile un sapere critico nei confronti dei mass media che si era accumulato in un quante Ennio di ricerca e di studio
Si diceva ricordate un poco l'ha detto anche monsignor Giussani che in media hanno alcune caratteristiche che potremmo definire sociali collettiviste che per cui finiscono di imporre certi modelli a iscrivere i loro messaggi non ci ho più ideologico
Molto costrittive molto determinante a costruire un immaginario collettivo
Tendenzialmente internazionale molto impositivo che non lascia alcun margine di creatività e di responsabilità al soggetto
Anche le teorie scientifiche purtroppo hanno contribuito a rinforzare questo paradigma questo modello soprattutto tutte le teorie derivate dalla dimensione strutturali Istica e da quanto ne si è si è creato su questi presupposti il soggetto umano è stato da queste teorie appiattito omogeneizzato
Completamente poi visto dai mezzi
Ricostruito in anticipo sembrava non ci fosse spazio assolutamente fino a poco tempo fa però l'intervento politico e soprattutto per un recupero di autonomia e di indipendenza del soggetto nell'ambito dello scambio comunicativo
E accanto a questi fallimenti teorici e critici e dobbiamo anche inserire proporre in cui i fallimenti delle alternatività nei confronti dell'iter dei media soprattutto delle alte o l'attività politiche
E qui mi riferisco nel campo soprattutto della comunicazione elettronica in Italia i fallimenti del decentramento ai fallimenti dell'accesso ai fallimenti della partecipazione
L'esempio più eloquente visto che stiamo parlando in Mila no è la sede della RAI di Milano di cui un un mio nuovo tanto di fare parte luogo per l'esercizio di un clientelismo sotto culturale
O per sanare i conflitti interni o tensioni pasticci
A Bonomi assistenzialismo salottieri a volte di un solo partito
Su questo stato di cose
Si è
Fondata la privatizzazione della comunicazione elettori
Fondata su un'istanza di liberalizzazione
Ma gli affetti sono stati molto più perversi di quanto si potesse immaginare Effeti di ulteriori condizionamenti al loro all'inizio dell'operazione forse imprevedibili ma davvero imprevedibili possiamo crederci può non dico il cattolico democristiano ma l'umanista in genere
Riferirsi nel valutare questi progetti di comunicazione soltanto all'ottica mercantile della comunicazione
Può accettare come dominante la logica del successo di massa
Oggi comunque questi effetti non possono essere ancora valutati anche perché l'asso di minatoria nel campo della comunicazione e molto difficile la realtà di fronte alla quale si imbattiamo e questo abbiamo dei media sempre più distaccati dalla realtà dei media che costruiscono un universo alternativo rispetto a quello della quotidianità
Dei media che condizionano l'utente ad un tipo di evasione fondamentalmente abulica non impongono tanto modelli ideologicamente costrittivo appartenenti ad aree politiche diverse ma inducono un tipo di atteggiamento nei confronti dei valori della vita evasivo consumistico alternativo a qualunque tipo di rapporto concreto reale
Le fonti stesse sì spersonalizzo hanno nell'ambito di questa comunicazione l'utente consuma i messaggi in modo che potremo definire a testuale cioè senza rispettarne la struttura nemmeno cioè senza rispettarne senza entrare in dialettica con la struttura comunicativa di questi testi
Questi testi dei media i messaggi dei media non hanno più un referente
E si cancella quindi automaticamente con tutti gli altri orizzonti anche l'orizzonte etico se Paola infatti oggi di simulato questi mezzucci propongono un universo di fantasmi simula cavale appunto che ha poco a che vedere con la realtà quotidiana dell'utente
Nell'ambito dell'informazione si parla di news making diesel condendo reality realtà di seconda mano
I giornalisti sono mai vissuti ed interpretati come dei filtri nei confronti della realtà che lavorò con un'agenda l'agenda setting prevede già il giornale Notizie del giorno successivo
Alcuni sociale gli inglesi parlano mai di nausea della informazione i mezzi sono usati fondamentalmente ad un livello ludico superficiale di contatto immediato senza alcun tentativo di rapporto critico è nata quella che potremmo definire una cultura informatica non tanto perché sociologicamente de riferibile alle strutture dell'informatica ma quanto perché rispetta nel quotidiano dei privati
E i modelli della informatica la simulazione la singola qualità il distacco dei bisogni effettivi
La subordinazione i principi di una logica soltanto semplicemente alternativa binaria
In media sono stati vissuti e interpretati come Bo audio si vedeva un poco i suoi cartografico è un apologo questo che mi piace spesso ricordare quelli che facevano delle carte geografiche per far piaceva l'imperatore sempre più graffette in scala sempre più vicino alla realtà affinché fecero delle carte geografiche
In scala uno a uno che vennero steso sull'impegno e non servivano a nulla perché non consentivano nessun tipo
Di conoscenza nei confronti dell'impegno spesso bene queste industrie dell'informazione dell'evasione
Non sembrano affatto tende ad aumentare la libertà dei loro interlocutori una libertà peraltro non riconosciuta nemmeno della Costituzione italiana che parla solo di libertà di espressione non parla fatto di libertà del ricettore in tutto questo universo dei media elettronici e non elettronici stasera elettronici o nove elettronici sui verifica l'esistenza di una libertà apparente fasulla una specie di religione della libertà a parole di fondamento idealistico
Ritengo e questo rapidamente mi scuso avviando alla conclusione dato il poco tempo a disposizione
Ritengo che sia necessario soprattutto in ambito politico il tentativo di recupero culturale antropologico di almeno due cose da una parte il recupero del soggetto comunicato interlocutore
E dall'altro di un vero e proprio rapporto interattivo comunicativo di una parità di ruoli come pare sia già verificando in alcuni episodi molto interessanti di de massificazione
Stella di alcune stazioni televisive negli Stati Uniti
è necessario stabilire nell'ambito della comunicazione elettronica e in genere di qualunque comunicazione di massa una seria possibilità per il consumatore di scelta di lettura di approccio critico e di partecipazione anche associativa
è necessario favorire una formazione all'uso dei media di quello che potremmo definire senza nemmeno forzare molto le cose come umanesimo elettronico
Quindi ritengo perché il politico non debba soltanto impegnarsi per una regolamentazione corretta dell'apparato che è molto giusta e molto importante ma soprattutto perché esistono possibilità di verifica e di controllo sociale
Non subordinata alle sole logiche del profitto
E spirati alle due libri
Per un libertario espressione ma anche libertà del ricettore tutto questo è molto difficile non lo metto in dubbio perché implica il recupero sociale di un amore per la verità verità ontologiche verità discorsiva e qui mi rifaccio ad una all'ultima parte dell'intervento di monsignor Giussani
Di un amore per la libertà i luoghi nei quali ha preso il sopravvento lo scetticismo il dominio dell'opinione la persuasione soprattutto gli affetti di veridizione
Cioè dell'apparire veri del fatto ed è vero del far sembrare vero quanto si dice ecco vero edizione oggi effetti di realtà consumo ludico superficiale fuga dell'impegno partecipativo sono alcuni tra i rischi più significative nei quali è coinvolto anche lente pubblico nudi telecomunicazioni
I politici non possono e non debbono costituirsi a maestro di verità naturalmente Massiah costruttori ritengo di condizioni favorevoli per il recupero di quell'amore diffuso e tradito per la verità al quale accennavo poco fa
Tanto nel confronto degli apparati quanto nei confronti dell'utenza
Confronto degli apparati il discorso ci porterebbe molto lontano se dovete parlare molto della immagine che la RAI dovrebbe avvenire nell'ambito delle interrelazioni con il privato
Ma anche il rapporto con il Pubblico con l'utente è molto importante l'utenza una responsabilità a volte nei confronti dell'esercito dei media molto più marcata molto più importante di qualunque trasformazione di strategia o di tattica della produzione della diffusione dei messaggi
è necessario quindi una preoccupazione attenta alla formazione all'esercizio critico alle il all'alternatività
E anche come accennavo poco fa ad una responsabilità politica nei confronti dell'associazionismo che in alcuni Paesi stranieri ha un grandissimo rilievo e in Italia è molto zoppicante
Ho citato poco fa a metà del mio intervento un apologo di borghese e concludo con un altro che cito spesso e che si contrappone al precedente è quello dell'imperatore e del poeta e credo che sia molto utile per capire in sintesi quello che ho dovuto dire in di cosa in termini molto succinto
L'imperatore accompagna il poeta nel viaggio attraverso l'impegno per verificare i suoi beni e il poeta costruisce delle poesie su quanto vede e le poesie piacciono all'imperatore
Ma quando l'imperatore si accorge che quei beni vengono ridotti in poche parole in poesie sempre più belle
E sempre più semplici e sempre più elementari quando si ha così alla fine che addirittura il poeta riesce con due parole anzi dice Borg forse con una a sostituire il bene concreto di una certa realtà gli fa tagliare la testa
Ecco è necessario a mio parere recuperare questa questo amore per la qualità della informazioni da parte del produttore da parte dell'utente e il politico può avere tutto questo uno ruolo molto importanti
Recupero di una nuova cultura dell'informazione della comunicazione la cultura che soprattutto io ska a penalizzare gli incolti
E devono ricercare la voleva la diffonderle anche i politici almeno almeno dico però non comporta siccome l'imperatore grazie
Una parola rosso il jazz USA
Sul sociologi glielo procuro dice il politologo spettacoli per evitare
Buongiorno a tutti
Cultura della responsabilità e il primato della società c'è però brevemente di esporre qualche considerazione
Questo primato della società e indubbiamente sancito dalla Costituzione e più volte mi sembra affermato dalla dottrina sociale della Chiesa
Però mi sembra subito necessario precisare che si tratta di un primato dalla configurazione molto particolare non possiamo accontentarci
Di questa definizione
In particolare la dottrina sociale della Chiesa come sappiamo sottolinea con molta chiarezza che la società non costituisce il mero risultato della sommatoria di tanti singoli individui
Concepiti come monadi isolate ma la società è un insieme di persone e la persona non è solo individualità ma è razionalità una illazione al Litta
E solidarietà quindi con un'esigenza forte di farsi di costruirsi attraverso un processo di relazioni con altri e mi piace Ricotti ricordare proprio con quanto insistenza Giuseppe Lazzati a sottolineato questo aspetto
Questa relazionalità con gli altri il Prix con luogo
Una relazione verticale con Dio in secondo luogo relazioni orizzontali attraverso le quali appunto la persona cresce e si rende capace di far cresce
Allora su questo più pieno significato di persona si fonda una più chiara prospettiva di rapporto tra persone società fino a vedere come riceve azzardi queste iniziali questo le terme
Va bene allora questa concezione della persona
E questa concezione di società di tipo solidaristico mettono in evidenza come la persona si apre agli altri chi ha bisogno degli altri me anche aiuta gli altri
E allora se è giusto esce corretto sostenere il primato della società però solidaristica mente intesa lo Stato ma visto concepito identificato esso stesso al servizio della società
E da ciò mi sembra discendono due considerazioni
Innanzitutto lo Stato deve funzionare al meglio in termini di efficacia in termini di efficienza proprio per adempiere a questa funzione di servizio
In secondo luogo la società cioè questi insieme di corpi intermedi e delle persone deve consentire allo Stato di funzionare e delle in qualche modo con responsabilizzarsi tramite precise modalità di rapporto allora quando questo rapporto
Viene meno o degenera sia crisi dello Stato ma anche crisi della società
Ed è emblematico e il caso che abbiamo tutti vissuto e stiamo vivendo ottanta della crisi dello Stato sociale
Dovuta a mio parere anche in larga misura alla deresponsabilizzazione dei cittadini ecco il tema di oggi responsabilità della persona
Deresponsabilizzazione dei cittadini nei confronti delle istituzioni
Basti pensare per fare un esempio al mutamento della concezione dei bisogni e alla tendenza in base alla quale tutti pretendono di avere tutto dallo Stato dalle sue strutture dall'apparato politico-amministrativo
Ma lo Stato non può e non deve creare bisogni anche se può a volte essere indotta a farlo ma limite deve fare delle scelte deve gerarchizzare sulla base di proposte che gli provengono dalla società
Dai corpi intermedi dai partiti politici
Ecco allora che riconoscere il primato della società
A mio avviso non comporta per nulla ridurre la rilevanza della dimensione politica proprio per il nesso appena accennato anche se come sappiamo spesso da più parti si sostiene questo
C'è ragione di ritenere che nel nostro Paese ma evidentemente non solo nel nostro Paese questo equilibrio relazionale fra Stato Società persona presente a degli indubbi problemi
E a mio giudizio questo equilibrio precario
Non tanto per eccesso di potere delle istituzioni quanto piuttosto per la loro debolezza potrà sembrare alcuni una tesi provocatoria ma sono convinto di quanto punto qui posso semplicemente affermare per questioni di tempo
E vorrei proprio per precisare questi elementi
Far riferimento ad alcuni esempi concreti di questa debolezza delle istituzioni che si ripercuote e sullo stato e sulla e sulla società e sulle persone
Scenario rapidissimo degli anni settanta lo Stato ha cercato si dice in quell'epoca di risolvere la società civile esportando le regole del Macro dentro il micro
Lei in fasi sullo scambio politico più o meno realizzato il Welfare State
Sostenuto non realizzato ideologizzato nella versione assistenziale non riformista
Quella che è stata chiamata l'intrusione dello Stato nella società
In quegli anni come tutti ricordiamo è stata portata avanti una serie di iniziative fra cui ad esempio per fare un esempio concreto una gestione sociale della scuola in particolare o di altri settori della vita
Ma una gestione che si è risulta che è risultata fondamentalmente ambigua
Poiché non si è sciolto il nodo di fondo decentramento accentramento in realtà con una mano si dava e con l'altra si toglieva potere
Perché problema dalla gestione sociale essenzialmente squisitamente una questione di potere così come è stato richiamato i suoi termini generali
Ed ecco poi l'interpretazione secondo la quale la gestione sociale attivare appare più come una soluzione scaturita dalla scarsa capacità di controllo
Piuttosto che da uno tenti con riconoscimenti toh del primato della società
Potremmo quasi parlare di una risposta alla crisi di governabilità del sistema
Che si sentiva l'acqua alla gola col fiato grosso enorme piuttosto una risposta a una reale domanda di partecipazione democratica che bisogna riconoscere in quegli anni e probabilmente ancora oggi non c'è
Perché bisogna a mio avviso riconoscere e dati empirici continuamente confortano questa tesi non simpatica
Che la cultura della partecipazione è un qualche cosa che fa fatica a consolidarsi e a radicarsi nella nostra società
Altro esempio il prevalere della concertazione di per sé è giusta nel rapporto sindacato impresa società ebbene però si è configurata in larga misura se qui Scotti che è stato protagonista di questo momento di questa epoca anche molto interessante però in molti casi si è configurata anche come delega il ruolo dello Stato di fatti e diventato in qualche misura residuale c'è una sorta di garante dei costi delle operazioni
Si è trattato quindi di una concertazione o contrattazione non certo a somma zero
E più in generale queste tendenze degli anni settanta
Hanno messo in evidenza una tendenza a cooptare nelle funzioni decisionali dei gruppi carri con una certa capacità di aggregare consenso secondo il modello solo parzialmente realizzato mio corporativistico mentre si è venuta a delineare una sorta di confusione diciamo fra Stato e società più che di intrusione e la debolezza di questa soluzione va individuata nel fatto sì si è cercato di catturare il consenso tramite modalità prevalentemente di tipo assistenzialistico piuttosto che su programmi proprio programmi proposte e project
Anni ottanta nuovo scenario l'enfasi sulle privatizzazioni questo processo di privatizzazione più o meno silenziosa di numerose attività produttive di servizi questo fenomeno che ha indubbiamente io credo degli aspetti in sé decisamente positivi però può tradursi di fatto in un sovraccarico funzionale per alcune istituzioni sociali
La famiglia pensiamo al problema degli anziani handicappati eccetera e delle altre agenzie formative
E inoltre mi sembra che bisogna puntualizzare due rischi
Due rischi di degenerazione uno a livello personale per rimanere nel tema di oggi anzi di questa prima parte del pomeriggio e uno a livello di sistema a livello personale
Sottolinea il rischio di un
Vasto ripiegamento privatistico
Questo quindi rifugio nel privato questo scarso interesse per la politica per il collettivo anche sull'onda della cultura del narcisismo che di per sé porta a non assumere posizioni responsabilizzante quindi abbiamo chiaramente questo Prot
Esso di privatizzazione del singolo che porta a deresponsabilizzare lo nei confronti di una dimensione collettiva del vivere e quindi anche a contrarre quella che è la dimensione solidaristica spesso a livello di sistema mi sembra che ci sia da registrare come rischio la tendenza a trasferire le micron regole produttive a livello di macro regolamentazione sociale
Mi sembra cioè che ci sia una sorta di processo opposto a quello degli anni settanta c'è una sorta di rivincita diciamo così della società e in particolare ad esempio l'organizzazione
Aziendale viene assunta come modello per l'organizzazione dell'intera società indubbiamente anche qui ci sono degli aspetti positivi ma e molto rischioso questo trasferimento
Di modelli organizzativi del sociale dal micro al Macro ma accanto a questo processo di privatizzazione vorrei anche sottolineare che c'è una crescita di solidarietà ci sono delle iniziative sono già state ricordate da chi mi ha preceduto notevoli significative che forse sono scarsamente ecco pubblicizzate fatte conoscere si parlava prima Bettetini parlava prima dei mass media ma vorrei sottolineare che nella realtà concreta della nostra vita esistite una crescita di manifestazioni differenziate significative di solidarietà
Allora questi esempi ricordati e anche i rischi così accennati mi sembra che dovrebbero indurre per quanto riguarda il futuro anche se dobbiamo sempre essere molto prudenti nelle individuare prospettare uno scenario sul futuro del futuro mi sembra che ci possono essere però due linee che potrebbero essere oggetto di una qualche considerazione
Indubbiamente un rafforzamento del primato della società però a me sembra che vada subito aggiunto che per garantire questo primato occorre anche riconoscere l'essenzialità della politica come ponte fra il privato fra la società e lo Stato
La politica che alimenta e supporta la vita sociale è un primato che deve quindi tener conto della politica che deve procurare iniziative di realizzazione della stessa società
Se mi consentite lo slogan direi più politica per più società
La seconda considerazione in termini prospettici anche se prudenziali ecco a me sembra che bisognerebbe fare uno sforzo perché le leggi siano prevalentemente di tipo promozionale non tanto di tipo prego di regolamentazione rigida così come forse la legislazione garantista di compromesso storico degli anni settanta ha in qualche modo cercato di conseguire quindi leggi promozionali a mio avviso sono quelle che non si limitano a riconoscere l'importanza dalla famiglia ad esempio ma anche certi Collodi legittimarlo va sul piano istituzionale son quelle leggi che non solo riconoscono l'importanza dell'articolazione del sistema formativo
Ma anche ne agevolano la sua realizzazione effettiva su quelle leggi che non solo riconoscono l'importanza del volontariato e più in generale di questa realtà che sta emergendo che chiamiamola così anche se in modo forse un po'incerto terzo settore ma che contribuiscono alla sua realizzazione
Che qui allora si potrebbe dire più società più responsabilità individuale e collettivo più supporti di leggi promozionali
E il vorrei solo concludere ecco sottolineando come delle nelle cose tra le cose da fare in questa prospettiva qui rapidamente indicata mi sembra che occorre innanzitutto avere il coraggio di uscire dall'ambiguità facevo non a caso l'esempio prima
Del della gestione sociale in qualche misura mancata
Perché non siamo stati onesti fino in fondo non abbiamo avuto il coraggio fino in fondo nelle scelte e questo credo che sia uno dei punti fondamentali per impostare una strategia caratterizzata dalla concretezza e anche dalla semplicità
Delle proposte credo che queste siano due esigenze che non vanno confuse con il pragmatismo ma che vanno invece individuate come i bisogni reali della gente che sempre più diffidano i discorsi e di programmi ampi nebulosi ma chiedono cose concrete precise
E in particolare per quanto riguarda il settore scuola visto che prima è stato parlato del problema dei mass media
Ecco mi sembra che bisogna tener conto di quella che la nuova domanda di formazione una domanda di formazione individualizzata questa enfasi per esempio sulla qualità dell'istruzione e tutto questo porta a sottolineare non tanto che si vuole più privato nel campo delle scuole anzi direi più pubblico inteso come riconoscimento della qualità pubblica di queste istituzioni preposte alla formazione
E così allora la gestione sociale è stata un tentativo anche utile per e ampliare la democrazia all'interno della scuola
Ma credo che bisogna adesso con coraggio affrontare il problema del pluralismo non solo di tipo formale ma anche sostanziale che deve assicurare la democratizzazione all'intero sistema formativo
E qui c'è tutta una serie di lentamente riproposte anche concrete che si potrebbero esaminare ma il tempo evidentemente non lo consente così ancora concludendo in merito al volontariato
Non basta a scoprirlo o in modo più o meno consapevole strumentalizzarlo utilizzarlo ma occorre rispettarlo promuoverlo anche perché poi volontariato non chiede molto chiede solo di poter agire quindi di aver degli spazi d'azione e anche da questo punto di vista abbiamo una diversificazione norme nel nostro territorio nazionale anche in base a recenti ricerche ecco concluso
Devo dire che la Lombardia si trova ben messa anche soprattutto per quanto riguarda il rapporto sempre più mature leale fra volontariato enti locali anche su questo credo che molto ci sia da fare grazie
E costruiscono il nido imponendosi dovrebbero essere meno di un minuto immagino già bombardato guarda che poi i giovani oggi esposti detesta puntando alla morte trenta mila tentata capirci terzino Paolo
Responsabile
Cancro fondamentali
Va
Quella della glaciazione ritorni c'è una vecchia bandiera
C'è già prima e non tutti come rinnegati Gerra barra egiziano partigiane carri negato la progetto la bandiera
Padre dalla dalla verità
Però già chiediamo ad una dal Partito popolare paghiamo a un giuramento almeno stando alle libertà
Ai sindacati italiani di andata ad un buon esempio Eugenio di Savoia ab abbia spinto i turchi
Beh zero cento in genere decise è suo cuore rei di tagli Alborghetti uguale dignità da al suo partito
Le cinque giornate di Milano
Belgique chiamate chiamarla vanno
Vanno hanno avuto un conforto religioso alzato POR ma tutto intorno alle parrocchie
Era gennaio Nadia hanno hanno iniziato quindi io e il popolo gli alterni nato a con la portato oggi sulla bandiera notare indagati dai cristiani
Il giuramento di Pertini tipica va be'rinnegati non acqua lottiamo patto per drammi Gentiloni Abelli
Desert Fayard no padroni badando a rientrare dall'altra petardo al piano è stato ucciso troppo
Venti anni dimenticato ad Alitalia ha ricevuto l'organo di tagliarli tette aperti già combattuto garbati partita dell'Italia Zapatero collegiale estivo
Bella Casal pattugliare prima a Milano mandato alla medaglia d'oro Osvaldo Pagni altri gli a unità di ordinate città chiara dipendente dalla Congregazione vitalità
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Merita infine Banana Republic oltretutto paghiamo dai meno
A parlano arrivata all'alba partigiana piantava parlato i vantaggi sperimentazioni magari non farei mai vista nell'agriturismo fare un orlo opportuna entrò parla di Alitalia pagava la in quanto allora lei no no ma danneggiano nove Corini ottenuta in quanto in entrambe le norme dicono all'inglese ed Agrigento egli ha finito i sindacalisti
Bertolt giochi fondata dal Partito popolare disturba l'ha voluta da tante Lagarde appagante insidiano la terza perde ingaggia una bevanda implicita nel suo Francesca Inaudi nove miliardi riprendiamo dopo quando arrivano
Ma Barbara banali
Ma
Io
Non è
La
Allora
Una rendendo
Allora quello che volevo era stato conta grazie grazie adesso vediamo cosa profonda
Ecco però ti crei
Chiedo di essere il più brevissimo però non interrompa di Roma avete fatto anche perché io non ho al vasto una
Io ritengo che sia difficile molto difficile
In pochissimo tempo e ti prego di essere spietato
Affrontare un tema così ampio delicato come questo
E
Dimenticare ma non possiamo dimenticare
E siamo in mezzo alla mischia come uomini politici non tanto come studiosi
Ho in altra veste
Cioè dimenticare che abbiamo precise responsabilità politica
Abbiamo dei doveri di scelta
E abbiamo anche il dovere ritengo di fare corrispondere alle idee che professiamo
I comportamenti concreti
Perciò io
Farò un intervento
Nell'ambito del tempo accordato basato su tre punti una mia opinione sul problema generale
In particolare per quanto riguarda i rapporti tra impegno politico e responsabilità morale
Tre esempi concreti e due interrogativi finali
Debbo dire che condivido l'impostazione che è stata data al convegno
Vale a dire
Basata su un punto che
Non spetta alla politica il compito di redimere l'uomo
La politica non ha questo compito
E questo deriva dalla nostra concezione dell'uomo ma anche dalla nostra concezione del pluralismo
La quale concezione del pluralismo non attiene tanto è solo al riconoscimento d'una pluralità
Delle realtà delle forze delle istituzioni non è soltanto una sorta di Macedonia all'interno la quale c'è tutto Mattiello soprattutto secondo la nostra concezione
Alla capacità di tenere distinti i ruoli chiave dire che questo è il vero pluralismo
Distinguendo tra ciò che appartiene alla politica e ciò che appartiene alla religione
Tra ciò che appartiene alla società civile ciò che appartiene alla società politica tracciati appartiene alla cultura e ciò che appartiene alla propaganda di partito
Dire questo il nostro pluralismo è anche questa la forza vera di un movimento come il nostro
Cioè
Non dobbiamo a mio avviso correre il rischio di sovraccaricare la politica di attese che non sono della politica
Le aberrazioni più grandi di questo secolo sono derivate dalla presunzione di assegnare alla politica traguardi e compiti morali totalizzanti
Dobbiamo cioè tutti insieme sforzarsi per sottolineare se mai limiti un argomento caro amico Martinazzoli questo della politica
Considerare cioè la politica un qualcosa che è sopra strutturale dobbiamo dirlo a quelle che sono i dati fondamentali non solo dell'esistenza
Ma anche della storia della storia del lungo periodo
Ma distinzione ecco il punto secondo me non vuol dire assolutamente separazione
Dobbiamo quindi chiedersi che cosa ecco l'interrogativo che secondo me come politici dobbiamo porci tutti
Dopo le sollecitazioni che ci sono venute dal cardinal Martini da monsignor Giussani o tanti altri
Che cos'è
L'uno e sta in politica
Quando un politico può ritenersi onesto
Io ritengo con chiarezza e franchezza
Che almeno la penso così
Che non può essere l'onestà quella che si riferisce al Codice Penale
è un'onestà necessaria indispensabile
Ma non è assolutamente sufficiente
è un po'come quando si fanno i concorsi
è indispensabile avere la cittadinanza italiana è indispensabile aprire non sana e robusta costituzione ma non è sufficiente per vincere i concorsi
Io ritengo che l'onestà politica
Pretendono nuovi qualcosa di più profondo come impegno
Cioè pretendo dall'uomo politico
La forza
Di avere un disegno di dichiararlo apertamente
E di lavorare umilmente per ora realizzazione di quel disegno
Onestà politica secondo me è soprattutto questa
Onestà politica significa capovolgere il tetto Makuuchi Avagliano
Che il fine giustifica i mezzi
L'onestà politica secondo me significa non essere indifferenti
Nei confronti dei mezzi
Avere sempre l'avvertenza che certi mezzi
Hanno dei figli Manenti che allontanano dal fine per noi voliamo
Per seguire non sono neutrali i mezzi
Anche la ghigliottina è un mezzo chi oserebbe dire che la ghigliottina non è un mezzo ma a un su file immanente che non è certo quello di tagliare le patate
Io ritengo che se ciò è vero
Questo volevo dire anche gli amici
Padre Macchi e tanti altri che
Se la strada della testimonianza
E la più pulita
E anche la più guerre
La strada della politica se è vero quello che ho detto e anche la più lunga
Perché accidentata
Pieno di tentazioni
Fatta di cadute
Di riprese
Di tenacia di perseveranza se si vuole continuamente rapportare questo il dramma anche i politici i mezzi che si usano con il fine che si vuole raggiunti
E proprio perché abbiamo una visione che io non ritengo pessimistica ma realistica dell'uomo io ritengo
Compito la politica soprattutto quello di aiutare di tentare di aiutare la parte migliore dell'uomo
E non incentivare
Quelle che io ritengo la parte peggiore dall'uomo
Proprio perché
Abbiamo sottolineato il limite della politica noi dobbiamo anche avere la consapevolezza delle conseguenze morali e qui faccio i tre esempi
Per dimostrare questo delle nostre scelte politiche
Sono tre esempi concreti che investono direi qui a migliaia e migliaia di amministratori locali che operano in una regione di mille cinquecento comuni come Lombardia
Non abbiamo un sistema amministrativo che è il primo di autonomia e di responsabilità
L'amministratore locale
Non potendo disporre di mezzi propri intesi come comunità
Deve ricercare la protezione in alto o nella regione o nello Stato
Il risultato è che chiami in alto
I cosiddetti santi protettori ai contributo
Chi non via a niente
Quando ero assessore regionale agli Enti locali mi sono divertito di fare una statistica
Alcuni Comuni tutto avevano su tutte le leggi su tutti gli elenchi altri che non avevano questi santi
Poco altri ancora che avevamo la sfortuna
Di avere presentate liste civiche ci quindi non che si richiamavano a nessuno dei partiti dell'arco costituzionale erano sistematicamente tagliati fuori
Cioè l'amministratore viene posto in un'alternativa spesso senza scampo o mantenersi fedele a se stesso alle proprie idee e perdere la possibilità concreta
Di operare nella collettività oppure adeguarsi come si suol dire essere un trasformista rinunciare alle proprie idee essere quindi rieletto la volta successiva
Cioè in sostanza questo sistema ecco l'esempio concreto incentiva il trasformismo
Per cui alla fine ogni mezzo
Viene utilizzato per raggiungere quel determinato fine secondo esempio
Problema dalla spesa al problema che investe oggi
L'intero sistema non solo finanziario ma anche politico italiana
I contributi che vengono dati trasferimento dallo Stato sono tutti basati sulla spesa storica
Il che significa che tutti gli anni sono gli stessi soldi con in più il margine in flattering frazione
Mentre e questo da dieci anni mentre la realtà del Paese in dieci anni
Ha subito trasformazioni enorme
Per cui
Abbiamo Enti Locali ULSS eccetera che non sanno come spendere i soldi altre che ricevono sempre gli stessi soldi Sempre la stessa data come con la canzone
Non riescono sopperire alle esigenze d'una società in rapida trasformazione il risultato è stato che
Si è rotto il rapporto tra spesa e fabbisogno e che è stato tutti gli anni chi aveva sprecato non viene punito ma viene premiato anzi tutti gli anni viene indicizzato lo spread
Per cui abbiamo ecco il dato morale
Amministratori che si trovano irresponsabili
Perché
Non sono responsabili delle entrate
Hanno spesso molto danaro
E devono inventare come spenderlo
Denaro irresponsabile inventare come spendono
Ditemi voi se la tentazione non è immensa
Per fare cose strane
Quindi ne siamo in presenza di un sistema che tende ad incentivare
Non la parte più nobile dall'uomo e dall'amministratore ma la parte la parte peggiore
Altro esempio e ho finito
Noi sappiamo che nel nostro Paese è in vigore
Da almeno
Dalla riforma tributaria dello del settantatré
Ma soprattutto dal settantasette un sistema complessivo
Che marcia in una direzione ben precisa
Cioè va bene da un lato accentrato tutte le entrate
E a bere otto mila circa otto mila cinquecento centri autonomi dispensa ha reso la spesa incontrollabile
Ministro
Gorizia non è in grado di con nessuno sarebbe in grado di controllare sarebbe come pretendere di fermare con le mani
Le cascate del Niagara Niagara
Questo creato un debito pubblico che sapete
Questo ha provocato un trasferimento di risorse e di ricchezza
Dalle realtà produttive
Alla rendita
Per cui di fatto noi siamo in presenza di un'alleanza
Tra i feudatari della spesa e i possessori dalla rendita
Un'alleanza perversa perché questa Spesal
è funzionale alla rendita parassitaria e la rendita parassitaria è funzionale allo spreco e alla spesa
Il risultato di tutto questo
è l'abbandono a se stessa e di tutte le realtà più deboli ed in difesa del nostro Paese
Il Mezzogiorno le donne
I giovani abbiamo il primato della più alta disoccupazione
Giovanile ho finito
E quando un giovane
Le statistiche sono spietate
Parlo dei trentasette giovani su cento
Dei quindici ventinove anni in cerca di lavoro
Non si realizza in quell'età non trova non è soltanto un dato economico è una vita che rischia di andare distruttiva
Perché quell'eletta
Nella quale attraverso il lavoro ci si realizza ma anche il tempo dall'amore è il tempo in cui si trasmette la vita quanti giovani amici
Rinvii erano il matrimonio perché non riescono a sposarsi non riesco a trovare a trovare lavoro
Quindi vedete con un dato di questa natura
Che lei delle conseguenze di carattere morale
E ho finito le due domande sono e ricordo a me stesso ma che rivolgo anche
Agli amici qui presenti
Se è vero questo
è sufficiente
La politica spettacolo per dare una risposta a questi problemi
E su un paziente giocare di fuochi d'artificio ceo
Bettini ha sottolineato da maestro
Che cos'è la politica spettacolo
In una società consumistica e la confezione dei pacchetti non so se capite anche voi che più è bella la confezione
Perché studi consumismo punta a quello il cervo otto dentro
Prima domanda ultima domanda
Se
Il rinnovamento
Che noi vogliamo e lo vogliamo tutti nella Democrazia cristiana
Come in porta come spesso troppo spesso comporta
La dilatazione
Di mezzi di strumenti
Che si chiamano trasformismo
Arrivismo
Per cui alla fine
Cambiano gli uomini ma i metodi
Sono sempre quelli o addirittura peggiori del passato siamo in presenza del rinnovamento
Ho più un peggioramento
E se
Dobbiamo come dobbiamo affrontare Caro De Mita grossi problemi per il partito
In una situazione nella quale il processo ai cattolici continua in questo Paese il tentativo di lei delegittimare il nostro ruolo la presenza nella società
Va avanti e continua io chiedo a me stesso a voi all'amico De Mita
è con uomini abituati a camuffarsi a rinunciare le idee a rincorrere la morale del risultato dal successo che Luigi
Dati e ci apprestiamo ad affrontare le battaglie di oggi di romani e soprattutto a mantenerci fedeli alla nostra identità cristiana e democratica grazie
Riaprirlo per avevano Giallombardo sei
Come come si anzi ti prego di sull'autotelaio che un po'prima
Allora comparano alcune novità assoluta
Ci ha preso con il discorso di Capodanno del Presidente della Repubblica
Non eravamo abituati a sentirci chiamare dallo schermo televisivo alla responsabilità individuale come valore politico in sei
Come valore politico generale per far cambiare il rapporto tra gli uomini tra gli uomini e le istituzioni
E non poteva essere altro che un cattolico democratico quello che si rivolgeva così al Paese
Chi non è cattolico e democratico
A tiene fa anzi attenere troppa importanza al sistema delle istituzioni pubbliche
Come la risposta totale totalizzante
Ai bisogni dell'uomo
E noi in questo inganno forse per un decennio un quindicennio anche siamo caduti o siamo stati trascinati a causa anche delle regole democratiche
Perché su certi temi minoranza eravamo minoranza siamo minoranza rischiamo di rimanere in se ci rassegniamo all'idea che i numeri
Che fanno prevalere le tesi riescono anche a sancire la verità
Noi
Siamo qua il partito che non ritiene essere lo Stato a conoscere l'uomo i problemi dell'uomo
Ma che sia l'uomo
Che può riconoscere l'altro in quanto uguale in quanto fratello
Ma per un decennio e più abbiamo ritenuto che attraverso le leggi cioè attraverso atti formali potessimo stabilire quali devono essere i comportamenti dell'uomo
E quando la legge aveva la sanzione della maggioranza ritenevamo perciò spesso che avesse la forza per modificare i comportamenti anche di chi da minoranza aveva respinto la legge e si dà da fare noi immaginiamo per respingerli la ideologia il nostro partito
Dalla gestione precedente del segretario ha istituito un ufficio
L'ufficio dal volontariato
Pericolosa in senso è stata perfino la proposta perché il rischio era forse per alcuni rischio è che la Democrazia Cristiana con un suo ufficio volesse strumentalizzare il volontariato
Non era e non è questa la nostra impostazione rischiamo comunque di essere fraintesi e per quanto sarà capace di spiegarmi dirò perché
La Democrazia Cristiana sul volontariato vuole studiare innanzitutto per acculturare sei spessa partito
Affinché se il partito in grado di recepire
Quelli che sono i motivi profondi che animano il singolo uomo
Un gruppo di uomini essendo autonomamente motivati a comportarsi in maniera non indipendente dalla società
Ma in una maniera per cui la società possano capire dal comportamento e non dalle parole quali sono gli obiettivi finali quali sono le verità in cui essi credano
Allora e volontariato
è per chi lo esercita e per noi che vogliamo esserne attenti una stazione di partenza però un nuovo ciclo di civiltà
In questi anni proprio sulla scorta di quell'errore ideologico da cui siamo stati abbagliati anche noi abbiamo spesso utilizzato malamente la parola solidarietà
Li abbiamo riconosciuto solidali alcuni comportamenti che sono capziosi
Un momento fa Vincenzo Cesareo
Che ha condotto una bellissima e utilissima ricerca anche per noi sul volontariato nel Sud ci ricordava che sono molti che sono vitali i movimenti di volontariato
E potremmo su questa affermazione ricavare motivi di soddisfazione ma è un volontariato spesso che finisce in sei nel senso che non c'è
Il sei mesi
Per ottenere più volontari il volontariato radicato su valori etnici religiosi
Il volontariato laico
è quel volontariato che è apparso nell'associazionismo di certa militanza sia sindacale che politica testata funzionale alle istituzioni sindacali e politiche quindi create per essere Unalat
Para sindacale para politica per rafforzare la marcia verso obiettivi politici
Noi che siamo in una regione nella quale le specie di volontariato pure ci sono assai viventi
Siamo una regione in cui il fenomeno urbano e anche molto accentuato rispetto a quello del resto del Paese
A noi interessa verificare questa libertà della società civile che cosa è in grado di dire alla Democrazia Cristiana affinché ai liberi le forze della società civile per rendere le istituzioni capaci di interpretarle
Non le istituzioni capaci di assumerle per fare tutte le stesse poi occupino gli spazi di libertà della società civile la nostra città la città di Milano
Credo che al di là delle macchine
Di volontariato del così detto privato sociale su cui abbiamo già insistito e oggi qui non è il caso di fare affermazioni e approfondimenti di carattere teoretico era città
Che rappresenta di più
Le relazioni patologiche fra il cittadino e le istituzioni
Perché sono relazioni anonime
Sono relazioni burocratiche sulle relazioni per cui un cittadino è solo di fronte riduzioni ed è solo di fronte agli altri cittadini
Una città come Milano o una società organizzata in funzione dei consumi e non dei bisogni unto e logici dell'uomo
è una società destinata a far sentire ciascun uomo solo la solitudine diventa la mancanza di senso della propria vita la mancanza di senso delle relazioni umane
Il volontariato perciò è il fenomeno su cui un partito come il nostro riflette nomina per assumerne comportamenti il baritono è uno strumento di relazione esso spesso è un canale di dialogo esso spesso non può SR illa volontariato perché nella sua struttura diventa esso spesso quand'anche al suo interno c'è una forma di volontariato nell'agire diventa esso stesso istituzione il volontariato
Serve al Paese serve al sistema democratico ecco perché parlando per sintesi e chiedo scusa a voi amici
Abbiamo letto momento fa che si fonda su presupposti di carattere etico religiosi
Perché occorre conoscere arredi l'uomo la solidarietà non nasce a posteriori rispetto ad un modello di società che abbiamo precostituito
La solidarietà non è solo lo zero cinquanta per cento che si può mettere in un conto in una contrattazione la solidarietà coincide con la conoscenza dei bisogni non quelli indotti e i bisogni veri quindi la conoscenza dell'uomo si tratta quindi di a vere una concezione antropologica di un certo tipo
E non tutti non tutti i partiti non tutti i filoni culturali che sono presenti nel nostro Paese hanno la stessa concezione antropologica
Ciò che a un partito interessa sapere in questo senso è che la solidarietà si esprime solo impartiti che non inseguono l'effimero
Perché l'effimero la risposta ai bisogni edonisti ci dei karate individuale
Forse istruiti in massa ma risposte singole al singolo invece di dare risposte generali ai bisogni che sono quelli perenni perché sono i bisogni dell'uomo
Allora il volontariato è un modello a cui ispirarsi per sapere se e come poter divulgare una concezione una cultura
Che rende solidali invece che il cui stile austeri invece che consumisti
Che renda attenti agli altri invece che con i centri vicini che valorizzi le relazioni sociali invece che la solitudine
è l'approfondimento del volontariato uno strumento per impostare la politica di domani
De Mita insiste nel ritenere che noi perché non abbiamo vincoli legacci ideologici siamo in grado di interpretare il luogo il nuovo è spesso nella coscienza del singolo che diventa movimento quando i singoli che si riconoscono partecipi delle stesse motivazioni
Si associano questo partito non ideologizzato che mette al centro della sua attenzione l'uomo
è il partito in grado di assumere quei comportamenti solo i comportamenti più difficili da trasmettere ecco tutto il discorso di Bettetini ecco un discorso che dobbiamo proporci per il futuro comunicare
Ciò che è difficile da realizzare perché esige il sacrificio perché esige l'autolimitazione della capacità di desiderare non dei desideri
L'uomo che ritiene che per il fatto stesso che può desiderare non deve porre il limite ai desideri è l'uomo radicale non il volontario non è solidale quello che ritiene di poter usare l'altro
Per realizzare i propri obiettivi quindi è l'uomo che domina l'uomo l'uomo che c'è nel documento di un partito alleato che si appresta a suo congresso
Non c'è la possibilità identici gli aerei per tutti
Il sistema democratico ottiene lentamente e faticosamente il consenso richiamando alla responsabilità delle decisioni che valgono per tutti
Quando c'è qualcuno
Che assecondando il non allenamento nel sacrificio in un allenamento alla solidarietà in un allenamento al volontariato quando c'è qualcuno che asseconda questi comportamenti che si sono sedimentati
Può facilmente avere il consenso sul fatto che la scorciatoia di uno che decide per tutti di uno che interpreta la volontà di decidere per sia il sistema democratico il sistema democratico esigente tempi lenti
Ed è per questo che il richiamo alla responsabilità e concludo è un richiamo di carattere politico non c'è lo spazio per cui ciascuno ritenne che tocca all'altro
Fare di più fare di meglio impegnarsi
Lo spazio per ridare sistema democratico e nell'assunzione diretta di responsabilità nel proprio lavoro nelle scelte politiche nelle scelte religiose
E la responsabilità esige la esplicitazione esterna di ciò che si pensa ecco perché diventa politica in quanto alle idee seguono quelle che don Giussani questi praticamente chiamava le opere grazie
Quando oppure sono è arrivato qui un giornalista siano intervista mi ha chiesto
Cosa pensavo di questo taglio di questo incontro
Ho detto che mi sembra una cosa nuova importante
Anche se restava qualche legittimo dubbio e resta su quanto sia un elemento di novità
E quanto rappresenti effettivamente invece un desiderio di cambiamento profondo quale espresso nel programma
è stato esteso che le due relazioni principali siano tenute l'introduzione da don Giussani da padre Macchi è anche questo un fatto nuovo mi si consenta di dire in parte negativo cioè non mi piacciono molto i sacerdoti che vengono a parlare ai laici in una sede politica sono convinto che l'assunzione di responsabilità sono nostre i vari livelli però invece mi sembra molto positivo in questa occasione
Per le ragioni dette di novità
Siccome gioco leale non o non gioco del tutto in casa ma gioco leale non sono un iscritto militante ufficiale del partito
Però mi sento amico con molti di voi e condivido moltissime vede sono portate avanti e dico anche che tra le molte citazioni
Fatte da Tabacci così riflettevo d'addio Nieto
A don Mazzolari e poi la storia di questo partito alla storia del recente passato ma la storia anche del presente
Va bene c'è una forte discrasia cioè non possiamo pensare di assimilare rapidamente e di fare ridiventare maestre di comportamento
Persone da cui il nostro comportamento certamente è stato ed è spesso in
Rinvia diverso
Anch'io come don Giussani voglio toccare il problema
Facendomi toccare e perciò rispondendo sul tre punti il tempo è quello che
Cultura della responsabilità
Mi sembra si siano due aspetti quando si parla di responsabilità
L'uno è il volerla assumere il secondo è il saperla assumere sono osservazioni scontate ma che di fatto non lo sono cioè nella pratica nella concretezza non lo sono c'è un numero molto elevato di persone un numero molto elevato di giovani
Che non ha voglia di assumere responsabilità c'è un numero molto elevato di persone che hanno assunto responsabilità ma non sono in grado di gestirle le gestiscono male
Mi sembrano due comportamenti tutti e due purtroppo negative tutti e due critici dietro questo si apre un problema molto grande che mi aspettavo Mariapia Garavaglia nel così articolato parlare del volontariato
Poi lo dicesse si apre il grande problema dell'educazione che non è certamente compito essenziale e primario di un partito politico
Io ritengo che in parte lo sia cioè si fa certamente educazione io penso si debba fare ho l'impressione che il segretario del partito
Stia facendo educazione stia cercando di fare educazione del suo partito e con lui le persone che con lui collaborano ma c'è soprattutto un problema
Di educazione un po'più alla lontana di educazione del mondo giovanile
Allora se questo osservazione fosse condivisa è chiaro che il problema dell'educazione se non altro come problema politico diventa un problema importante per la Democrazia Cristiana
E allora iper educazione che non è solo il problema della scuola ma è certamente in modo rilevante il problema della scuola viene ad assumere una rilevanza molto maggiore di quanto non sia riuscito ad averlo nel recente passato nel nostro Paese
Io che per la Confindustria mi sono occupato da due anni a questa parte del proprio alla scuole son diventato quasi un esperto
Sono scandalizzato da come il dibattito sul problema della scuola in Italia non riesca a superare l'atteggiamento spot del partito alleato come è stato detto prima
Per cui il problema è scuola pubblico scuola privata è l'ora di religione
Ma non si riesce a mandare avanti con coerenza e serietà quello che è il grande problema del riforma dalla scuola italiana con attenzione anche questi aspetti
Educazione riguarda il volere
Assumersi responsabilità e questo per ciò vuol dire coscienza del bene comune fatto che non ritengo in questo momento scontato nel mondo giovanile
E spirito di servizio e questo va detto vere Mariapia Garavaglia
C'è un secondo problema che è quello di saperla gestire questo vuol dire educazione del carattere educazione alla competenza
Il rischio che mi sembra di cogliere nel mondo giovanile non socio solo giovanile oggi ecco il numero elevato di persone tentato il disimpegno
E un numero più ristretto e tentato invece ha un forte impegno ma in chiave individuale cioè per il proprio tornaconto per il proprio interesse per il proprio successo ma con scarsa attenzione al bene comune
Ho l'impressione che in una situazione articolate quale quello in cui noi viviamo oggi non reggano atteggiamenti fondanti cioè un atteggiamento attivazione di questo tipo
Nella pura razionalità
Che purtroppo è velleitario in un contesto così complessa
Né il fanatismo etico che a mio modo di vedere salva e afferma la purezza dei principi ma non manda avanti effettivamente le cose
Nella coscienza individuale che viene schiacciata dalla complessità delle situazioni
Ne è un puro senso del dovere è stato già ricordato prima che diventa troppo labile in un contesto in cui nessuno sa impartire ordini che siano certamente giusti e perciò il la pura obbedienza
Non è più accettabile
Ho l'impressione qui si parla in una grande maggioranza fra persone cristiane
Che oggi tengano e siano in grado di dare testimonianza reale soltanto coloro che non hanno come ultima istanza la propria ragione il proprio principio la propria coscienza la propria libertà la propria virtù ma siano disposti a sacrificare anche questo quando sono chiamati a un'azione responsabile obbediente nella fede e in un vincolo esclusivo con Dio
Nono molto timore a usare questo un modo di parlare che tra l'altro le nella linea delle riflessioni che mi sembra sorgesse don Giussani
Occorre un nuovo coraggio civile
Ed esso può scaturire a mio avviso solo dal libero senso di responsabilità dell'uomo libero
Seconda riflessione
Il corso è legato alla competenza quella parte della riflessione di prime toccava la competenza io vedo che questo Paese abbia bisogno di una grossa iniezione di maggiore rispetto della verità
Rispetto la verità vuol dire a dispetto della complessità delle situazioni però vuol dire anche rispetto dei dati di fatto
Ho sentito prima l'appassionato non me ne voglia Fontana mi è sembrato un po'troppo appassionato e silenzi discorso
Sulla disoccupazione giovanile su altri fatti
Ecco non è vero che questi fatti non hanno anche dei responsabile delle cause
Questi responsabili sono incerte leggi fatte male sono in certi comportamenti sindacali del passato oggi rinnegati ma che sono stati assunti hanno dato conseguenze gravi
E questo è avvenuto proprio perché non si è voluto rispettare sufficientemente i dati di fatto
Allora questa banalità che il problema del rispetto della parità della verità hanno visori diventa oggi un problema importante
C'è un modo di tradire la verità ed è quello di fare demagogia c'è un altro modo di tradire la verità e quello di fare uno utopia velleitaria irresponsabile non so se padre Macchi
Concorda ma credo che questo sia uno dei problemi molto difficile che hanno non solo tutti i cristiani ma in modo drammatico il magistero e cioè l'opportuno rispetto della distinzione dei piani
Non basta purtroppo fare affermazioni del tipo che non vogliamo la disoccupazione giovanile che vogliamo essere dalla parte degli ultimi che vogliamo che ci sia più giustizia perché questo di fatto si realizzi e se per caso le stesse persone che affermano queste cose in piena buona fede si comportano poi in modo per cui si ottiene esattamente il risultato opposto
Questo apre un problema morale assai complesso ma che comunque io credo vada affrontato allora
Non vi è dubbio che esiste uno spazio Magister Riale che anche di tipo profeti cono laddove annuncio
Ma esiste poi uno spazio politico uno spazio dell'assunzione della responsabilità in cui la coerenza dei gesti si misura anche nei riguardi dei risultati che si ottengono
Ed è un discorso molto delicato per una forza politica mio vice un problema molto bello
In questa linea io spendo una parola sul problema del senso della qualità
è sceso dalla qualità contro la volgarità e la demagogia
L'arroganza io penso che abbia la sua essenza nel disprezzo di tutte le distanze umane
Ed è un tratto tipico dell'atteggiamento plebeo uso evidentemente questa parola non nel senso di classe sociale ma di atteggiamento comportamentale
E quello che mercanteggiare favori della roba dell'arrogante e quello che gli fa la corte
Io credo ci siano dei momenti in cui vale la pena di battersi compassione per il rispetto delle distanze umane della qualità dell'uomo
Anche accettando il rischio di essere fraintesi e di essere sospettati di non aver un giusto e sufficiente senso sociale
La qualità è il nemico più forte di ogni genere di il regimentazione
Sul piano sociale ciò significa la rinuncia alla caccia alle posizioni di potere al culto del successo
Cercando di mantenere lo sguardo libero verso l'alto e verso il basso
Il piacere anche della vita segreta accanto al coraggio di quella pubblica
Terza e ultima osservazione lo stile con cui vivere queste cose questo impegno
A me non sembra sia una cosa secondaria non mi sembra che sia il modo in cui noi testimoniamo le cose in cui crediamo cioè non è un orpello Esterno la ragione per cui non è neanche indifferente il modo in cui parliamo in cui ci presentiamo
Perché vorrei mettere in evidenza due dimensioni una l'ottimismo l'ottimismo sull'uomo e sui giovani in particolare ma anche l'ottimismo sul futuro
Che è quello che ci permette di tentare una programmazione un impegno lo diceva anche Tabacci rappresentazione in un momento in cui il mondo si presenta evolutivo come in pochi altri momenti storici
La nostra invece capacità di progetto ambizione di pensare in largo di pensare al futuro appare molto bassa
Ora un partito di ispirazione forte come questo non riso non può rinunciare non potrà d'altra parte fare questo progetto se non era di Kato in un forte ottimismo
Sappiamo tutti che è più da furbi a essere pessimisti questo ci permette di porci davanti agli altri senza rischi e senza compromettersi
Ma l'ottimismo profondo non è un modo di vivere la situazione presente ma è un'energia vitale
è la forza della speranza laddove altri si sono rassegnati
Certo esiste anche un ottimismo stupido e vile
Ma l'ottimismo come volontà di futuro non deve mai essere disprezzato anche se porta a sbagliare cento volte
La seconda notazione di stile
La semplicità e la chiarezza
Io ho molto apprezzato i comportamenti del segretario del partito le volte in cui con pervicacia avere a dire quasi con umiltà
Ha tentato di riportare i termini chiari dei problemi quando questi venivano confusi nel dibattito politico
La semplicità e la chiarezza è qualcosa di cui il Paese oggi ha bisogno di cui la gente a sette e una delle poche in cui riesce effettivamente a riconoscersi
è stata fatta una citazione
Di Mazzolari del quarantacinque cioè di circa quaranta anni fa ne faccio una anch'io
Di un teologo protestante buona sera perché e proprio morto pochi giorni dopo avere scritto queste cose
Nell'alla fine dalla guerra in un campo di concentramento e riflettendo su quella situazione politica certamente molto diversa dalla nostra ma per altri versi non poi così diversa diceva
Non di geni Nedi cinici né di gente che disprezza gli uomini lady tattici raffinati abbiamo bisogno ma di uomini aperti semplici diritti
C'è rimasta tanta forza interiore tanta sincerità verso noi stessi per ritrovare mantenere la strada della semplicità e della rettitudine
Io credo che nel taglio che questo incontro oggi assunto dei Quaderni spiana riflessione del genere non siano fuori posto grazie
Appunto il
Comma quindici chiude la serie di interventi dello stesso lo lo
Ringrazio Tabacci e credo che questa occasione
Sia un'occasione veramente nuova di riflessione che il partito offre ai suoi quadri e anche a chi
Ne condivide l'impostazione pur rimanendone Esterno
A me è stato chiesto di svolgerà una relazione
Partendo dalla esperienza e dalla riflessione da me condotta nel campo delle politiche del lavoro
E credo che
Tenendo conto anche di una certa stanchezza dell'uditorio valga la pena
Di tentare
Di accostare il la problematica generale responsabilità delle coscienze e potere della politica
Più che da un punto di vista generale per poi tirare qualche conseguenza esemplificativa
Da un esempio concreto per vedere quali sono le implicazioni che un esempio concreto
A rispetto alla tematica generale
Quando diciamo la politica del lavoro quando diciamo il problema del lavoro diciamo qualcosa che interpella sicuramente le coscienze che già qualche intervento che mi ha preceduto ha avuto modo di sottolinearlo
Ecco nel mio vorrei semplicemente svolgere qualche considerazione per mostrare come il modo con cui il problema interpella le coscienze
Richiede una modificazione radicale del ruolo che noi siamo soliti assegnare da una parte alle coscienze dall'altra alla politica relativamente al problema del lavoro
Qual è il
Molto schematicamente il criterio e il sistema di istituzioni a cui tutti noi facciamo riferimento quando pensiamo al problema dello occupazione
Pensiamo che si tratti che naturalmente si tratta di distribuire tra tutti quelli che vi aspirano le occasioni di lavoro che si che si vengono a creare naturalmente
Poste certe condizioni perché queste occasioni si creino
E di distribuire il reddito che produciamo in modo equo tra le persone che hanno partecipato
I nostri punti di riferimento sono sinteticamente i seguenti il primo
Stabiliamo alcune regole generali per cui non ci sia chi lavora di più e chi lavora di meno cioè orari rigidi per tutti no al doppio lavoro no al part-time no gli straordinari
Questa è una affermazione che si sente spesso fare anche da parte di autorità ecclesiastiche quando richiamano al problema dell'equità distributiva delle occasioni lavorative
Il secondo principio che abbiamo in mente è che
Si tratta di collocare le persone giuste ai posti giusti e cioè che sia possibile si pensa che sia possibile
Da parte di un qualche operatore
Stabilire quali sono i posti in un certo momento e quali sono le persone adatte ad occuparli questo operatore per alcuni può essere il mercato
La locatore ottimo per altri può essere lo Stato l'Ufficio di Collocamento ma il presupposto culturale lo stesso che sia possibile sapere quali sono i posti e sapere quali sono le persone adatte
E terzo il modo per stabilire una equità distributiva del reddito
è molto semplice se gli orari sono tendenzialmente uguali per tutti rinviamo anche i salari tendenzialmente uguali per tutti così otterremo automaticamente una e qua distribuzione dei redditi
Questo è il modello concettuale che tutti abbiamo in mente e spesso al modello concettuale con cui le coscienze mobilitate del mondo cattolico si muovono verso il problema del lavoro
In queste da visione il ruolo della politica è enorme anzi direi quasi unico la politica gestisce le regole la politica in senso lato comprendendo in essa anche
Quella parte che dipende dalla contrattazione sindacale gestisce la regolazione degli orari gestisce la regolazione dei salari
Gestisce in proprio l'allocazione delle singole persone ai singoli posti gestisce in proprio tutti i servizi che possono essere
Connessi con il lavoro la formazione l'orientamento nel i sistemi di sicurezza sociale questo è il modello in cui stiamo vivendo
Questo modello non funziona questo modello fa acqua da tutte le parti
E
Di norma
Le coscienze avvertite
Di fronte al non funzionamento di questo modello
Spesso suggeriscono che il problema dipende dal fatto che le persone non fanno il loro dovere
Non sono sufficientemente oneste perché se tutti fossero onesti le cose funzionerebbero il che non è vero
La cosa non funziona non perché chi ricopre i diversi ruoli non svolge
Adeguatamente
I compiti propri del del del del ruolo che occupano ma perché il modello concettuale che sta dietro questa impostazione è inadeguato ad esprimere la realtà del lavoro di oggi e di conseguenza
Le strutture
Che ancora oggi presiedono ai problemi dell'equità distributiva sia del lavoro che del reddito
Non possono funzionare
Perché non funziona questo moderno
Perché si fonda in ultima analisi su una concezione oggettivi spicca
Statica e individualistica dal lavoro
Elaborata da cent'anni di riflessione economica e supportata da ideologie contrapposte accomunati sotto questo profilo che purtroppo anche il mondo cattolico assorbito senza contrapporre un le conseguenze della sua antropologia
L'Antropologia a cui accennava la Garavaglia
Che oggi si rivelano feconde nell'analisi e nelle proposte
C'è un concetto che sintetizza questa impostazione oggettivi Istica statiche individualistica il concetto di posto di lavoro
è oggi etilisti Co si pensa che il lavoro sia occupare un posto cioè qualche cosa di definibile oggettivamente sulla base degli impianti dell'organizzazione
E della struttura data
Allora lavorare occupare questo posto così definito definito come oggetto lavorare prestare la propria forza fisica o psichica per realizzare le mansioni previste in quel posto previsto dalla pianta organica si dice
Ma questo non è più
Nessuna impresa oggi
Nessuna impresa che si deve
Confrontare con il mercato oggi definisce il il lavoro dei suoi uomini in questi termini
Nessuna impresa si rivolge al mercato per occupare dei posti
L'impresa si rivolge sul mercato
Per acquisire risorse umane capaci di decidere di affrontare il cambiamento di collaborare con altri soggetti di assumersi delle responsabilità di fronte a un futuro che non è prevedibile soltanto nella pubblica amministrazione e in qualche settore protetto si ragiona ancora in termini di posti e il lavoro è occupazione di un posto
Ma laddove c'è un'esperienza dinamica di confronto con la con la con le tecnologie con i mercati il concetto di posto non è operativo
Questa
Questa oggi è presunta oggettività
Si fonda su una concezione statica si può parlare di posti laddove l'organizzazione non cambia si può parlare di posti là dove dalla tecnologia e data
Ma dove l'organizzazione la teologia cambiano non si può più parlare di posti si deve parlare di so oggetti capaci di azioni responsabili di atteggiamenti responsabili non a caso i criteri prevalenti delle
Delle agenzie di ASPI di
Di assunzione di selezione del personale sono proprio quelli di verificare queste capacità al di là naturalmente di una base di competenza indispensabile
Ma perché tutto questo discorso
Se lavorare non è occupare un posto che cos'è lavorare
Lavorare oggi è intraprendere un percorso di cui non si conosce
Il destino
Fino a poco tempo fa lavorare era percorrere un percorso determinato la carriera si sapevano i posti e le successioni tra i posti oggi non è più così non è più così anche se si rimane la stessa azienda che si sia in Giappone
Perché
Non si sa fra cinque anni quale sarà il compito che verrà assegnato al lavoratore si sa però che questo compito dipende da ciò che è avvenuto precedentemente è un percorso probabilistico in cui il passo successivo dipende dal precedente ma che non è prevedibile
Ma allora
Difendere il lavoro in questa situazione
Distribuire lavoro in questa situazione che cosa significa
Faccio solo tre esempi
Pretendere di collocare le persone giuste nei posti giusti oggi è impossibile sia al Collocamento sia al mercato
è l'idea stessa di ottimo che viene meno non abbiamo il tempo di sviluppare questo concetto ma tutto il pensiero economico fondato sul concetto di ottimo è un pensiero che si basa su un presupposto sulla staticità dei presunti sulla staticità delle condizioni ma quando queste condizioni cambiano viene meno il presupposto per cui si possa parlare di ottimo e viene meno
La possibilità stessa di concepire un intervento dello Stato o del mercato che assegna a ciascuno il suo posto giusto e allora che cosa vuol dire
Intervenire per sostenere il lavoratore
Vuol dire intervenire per sostenere un soggetto chiamato a un'assunzione di responsabilità
Che ha bisogno di essere capace di discriminare tra molte informazioni ha bisogno di una formazione continua ha bisogno di essere sostenuto nel rischio crescente di questo percorso probabilistico da una rete di solidarietà
Che deve essere ricostruita
Allora la politica del lavoro l'equità nella distribuzione delle occasioni
Passa attraverso la realizzazione di nuovi canali informativi informativi e assicurativi che nessuno Stato oggi è in grado di inventare
Perché si tratta di innovare in un campo in cui la burocrazia è impossibile che nemmeno incominci a cimentarsi
Secondo aspetto
Che senso ha irrigidire
Gli orari
In una situazione di cambiamento così rapido sappiamo tutti che il cambiamento il cambiamento di lavoro spessissimo è determinata si accompagna con una situazione di doppia collocazione e nessuno intraprenderà ebbe una nuova attività se non avesse la precedente qualsiasi momento di cambiamento nel nella storia economica è stato Carazzato da questi da questi fenomeni la pretesa di regolamentare gli orari di avere il modello full-time a tempo determinato come modello di riferimento per cui qualsiasi altra posizione dista come posizione
Sospetta
è un criterio da abbandonare alla radice
Dire no al doppio lavoro è un errore in una situazione innovativa dire no al part-time è un errore in una situazione come la nostra purtroppo siamo in questa in ancora reduci da una mentalità da cui è difficile liberarci
Ma certo che se se tutto questo è vero
Ci si potrebbe obiettare ma allora se lasciamo sa se allarghiamo le maglie consentiamo maggiore libertà difforme al rapporto di lavoro
E contemporaneamente
Valorizziamo la capacità di autodeterminazione del lavoratore l'equità distributiva a che cosa la possiamo attaccare
E qui cade il terzo presupposto quello a cui accennavo prima delle qualità ritmo
Dei salari
Certo in una situazione in cui gli orari non sono più uguali per tutti e questa è la situazione che corrisponde tra l'altro all'esigenza dell'offerta di lavoro perché non tutti vogliono lavorare otto ore al giorno
Non tutti pretendono di fare carriera diventare dirigenti non tutti pretendono
Di avere lo stesso tipo di lavoro ma se questo si attuasse e che ne sarebbe della giustizia redistributiva dal punto di vista del reddito
è chiaro che l'unico modo per recuperare un'eco una
Redistribuzione equa
è quello di non legarla
Al Salario che deve essere proporzionato alla prestazione
Pena altrimenti il penalizzare proprio coloro che si vorrebbero difendere il motivo per cui in Italia il trentasette per cento dei giovani
è in cerca di occupazione rispetto agli altri Paesi è fondamentalmente legato al livello dei salari giovani
Negli altri Paesi la disoccupazione allo stesso livello che da noi la la pesantezza dalla situazione dei giovani nel nostro Paese dipende fondamentalmente dal fatto che nella
Nell'alternativa tra un giovane è un lavoratore maturo a parità di salario non c'è imprenditore
Che abbia dubbi su questa sulla scelta
Cosicché le qualità riso anziché tradursi in una distribuzione equa si traduce in un'iniquità profonda e allora che cosa attaccarsi
Bisogna recuperare
Il punto di vista del reddito familiare come unico punto di vista su cui ricostruire l'equità distributiva
è assurda è assurdo affidare l'equità distributiva l'eguaglianza salariale quando in una famiglia ci possono essere tre persone che lavorano in un'altra una sola persona che lavora
E sarebbe evidentemente assurdo pretendere di addossare all'impresa il diverso carico delle situazioni a seconda dei dice vede differenze situazioni situazioni familiari è soltanto la politica redistributiva che può rimetterei a posto le cose
Si tratta cioè di intervenire
Con una politica fiscale nuova assolutamente nuova non aggiustata
Assolutamente nuove soltanto una politica fiscale nuova in questo senso una politica dalle regole del rapporto di lavoro allargata
E un sostegno al percorso lavorativo fatto di servizi informativi formativi e assicurativi può affrontare in modo adeguato il problema del lavoro oggi
E allora
E concludo
Se questo è vero
Il ruolo della politica si deve ridimensionare
Il ruolo dello Stato si deve ridimensionare nel senso che il suo compito è quello di stabilire le regole e di attuare una politica fiscale adeguata
Opere capaci di rispondere a questi bisogni con quella genialità è quella creatività che sola può venire da una motivazione ideale compito della politica è quello di fare spazio e valorizzare queste grazie
Convoca conferma dato inoltre affermate
Sia arrivata ad un pubblico alto situato in una giornata molto impegnativa
Credo comunque poter contare sulla comprensione abbiamo subito la parola Angelo ma direttore del giornale sociale ringrazio vivamente
Reato il dibattito sullo secondo sessione riguarderà solo se ogni volta anche se con un unico aveva chiaramente risoluzioni sono sgomenta racconta onde Monserrato risponde grazie ancora ad Angelo ma vediamo un futuro
Io penso che il vostro partito sia molto vaccinato dal clericalismo
Da non avermi fatto comprendere quel piccolo appunto che Giancarlo Lombardi ha fatto il suo inizio di una certa sorpresa di vedere dove sacerdoti rivolgervi la parola qua dentro don Giussani a me
Io avrei fatto veramente anche molto volentieri a meno per diversi motivi perché già ha sostato con voi a Sirmione
E anche perché fino a ieri ero a letto un po'con un qualche grado di febbre e anzi mi sono meravigliato come gli organizzatori si erano riusciti ad avere tutti voi
Senza averci più contattato da circa una decina di giorni poteva succedere l'iradiddio ci siamo tutti qua ma tutti si potevano ammalare mi dicono che a Roma sono a letto con l'influenza circa un milione di persone mi pare esagerato
A Roma
D'altra parte
Caro Lombardi
La storia del movimento cattolico nel nostro paese e anche fuori dal nostro Paese
è stata la storia di un impasto dove hanno partecipato vari ingredienti
E dove è fuori di dubbio che il ricatto adatto un grandissimo contributo
Ma anche la parte del clero
Anche dei sacerdoti sono stati importanti nella elaborazione nella costruzione di questo movimento
Ed è un movimento che continua ed è soltanto per questo motivo che noi ci troviamo qui
Avete fatto molto bene chiama che don Giussani perché ritengo che il suo venuto tra di voi rappresenti un fatto di qualità
Che non dimenticate che nei momenti bui della fuga dalla politica da una gran parte della gioventù di ispirazione cattolica e della crisi di tutti i nostri movimenti cattolici parlo
Anno mille novecentosessantotto mille novecentottanta
è stato la persona
Che è riuscita ad aggregare attorno a sé un gruppo di giovani ai quali ha consegnato il gusto del fare politica
Come un servizio di autentica tradita
E la simpatia che io nutro verso don Giussani verso il movimento che Luigi ha avviato e tanto più grande quanto più un accordo che a distanza di qualche quinquennio la Chiesa italiana e la Chiesa ambrosiana riscoprono la verità e la giustezza dell'intuito che lui ha avuto
Pertanto e concludo la mia introduzione cave lombarde accetta ci così come siamo come un fatto positivo come una goccia che da un apporto a un mare molto più ampio di Toni
Questa seconda parte
Ha come titolo coscienza della persona e senso dello Stato ed è in questo contesto che farò qualche riflessione
Partirò con una citazione della gaudium e spes
La coscienza è il nucleo più segreto
E il sacrario dell'uomo
Dove egli si trova solo con Dio la cui voce risuona nell'intimità propria
Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge
Che trova il suo compimento nell'amore di Dio e del prossimo
Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità è per risolvere secondo verità tanti problemi morali che sorgono sia nella vita dei singoli che in quella sociale
Quanto più dunque prevale la coscienza netta
Tanto più le persone e i gruppi sociali
Si allontanano dal ceco all'obitorio
E si sforzano di conformarsi alle norme oggettive della moralità
Ho citato questo brano del Vaticano secondo perché
Pur nella ricchezza dei problemi che solleva
E ai filosofi qui presenti i problemi non sono hanno certamente sfuggiti e sono importantissimi e difficili
è un brano che mette in evidenza il valore la funzione e il primato della coscienza
è la coscienza infatti lo strumento attraverso il quale la persona umana sita una scala di valori
Che informano la sua azione quotidiana
E attivano la sua responsabilità
Gli accenni contenuti nel passo da me citato alla coscienza retta che implicitamente il richiamo alla possibilità che la coscienza degli individui possa non essere eletta
Ma erronea
Male informata
Pongono l'ineludibile problema della formazione delle coscienze
Alla domanda a chi appartiene la funzione educativa delle coscienze
Storicamente nemmeno oggi
E data una risposta univoca
Infatti i sistemi politici possono essere discriminanti
Proprio sulla base del come essi pongono le strutture politiche statuali
In rapporto alla funzione educativa delle coscienze e più in generale in rapporto alla produzione e alla diffusione della cultura che è come labilità
E intorno in cui le coscienze ricevono spesso impulsi educativi determinanti
La sociologia dei sistemi politici evidenzia mi pare che ne esistano alcuni
Nei quali al vertice della piramide è posto lo Stato e il partito politico che lo incarna
E lo Stato il partito si radicano in una cultura ideologica che viene imposta alla società civile
La
Dove la cultura è lo strumento nelle mani di un partito unico che incarna lo stato e che si serve di essa per consolidare il suo potere sulla società civile non c'è libertà di cultura non c'è libertà politica non c'è libertà religiosa in una parola non c'è la libertà
Lo Stato e il partito
Sono i depositari dei tutori della verità ideologica e sono i padroni della società civile che mantengono asservita
Anche attraverso la funzione educativa delle coscienze nelle quali viene inculcato una scala di valori corrispondente a che cosa alla ideologia dello stato del partito unico
Ci sono invece sistemi nei quali il primato
Viene riconosciuto alla società civile la quale viene posta al vertice della piramide
E entro la quale si sviluppa i prende forma una cultura che influisce sulla formazione delle coscienze prima e poi sui valori che ho una comunità politica si dà attraverso la sua carta costituzionale
E la carta costituzionale a sua volta non influisce attraverso la legislazione ordinaria sul costume sulla cultura
E sulle coscienze
In una circolarità come vedete di cause e di affetti
Il primato della società e della cultura rispetto allo Stato e alla politica
è insieme l'effetto e il segno di sistemi liberi che non sono riconducibili neo lo Stato ideologico nello Stato etico Massolo allo Stato laico correttamente inteso
Probabilmente nella realtà
Le concettualizzazione fatte dalla sociologia politica
Non si trovano realizzate con quel rigore
Che la necessità della scienza di ridurre a categorie molto precise gli oggetti di cui tratta richiederebbero
E pertanto
Sia nei primi che nei secondi sistemi
Ci sono sfumature
Che attenua nuovo da un lato il rigore dal primato dello Stato sulla cultura e sulle coscienze
E dall'altro il primato della cultura e delle coscienze sulla politica ma in ogni caso la concetto licitazioni credo che giochino a chiarire le idee
In questo contesto credo non si possa dubitare
Che la nostra carta costituzionale abbia scelto il secondo tipo di sistema per la nostra comunità assorbendo principi e valori di libertà i quali anche se non in maniera esclusiva sono tuttavia parte essenziale del pensiero ed è la storia di quel movimento a cui questo vostro partito appartiene quasi in maniera essenziale
Pensiero e storia che sono confluiti in importanti e recenti documenti della Chiesa cattolica
Documenti dei quali adesso vi faccio qualche breve citazione chiedendovi scusa della pazienza che richiederà da parte vostra
Nella recente istruzione su libertà Christian deliberazione si scrive che
Il diritto di ogni uomo alla cultura è assicurato solo se è rispettata la libertà culturale
Troppo spesso la cultura degenera in e ideologia
E l'educazione trasformata in strumento al servizio del potere politico o economico
Caro Lombardi anche il potere economiche una cosa da cui dobbiamo guardarci qualche volta
Non è nelle competenze dell'autorità pubblica determina che la cultura
Ripeto
Non è nelle competenze dell'autorità pubblica determinare la cultura la sua funzione è di promuovere e di proteggere la vita culturale di tutti
Ivi compresa quelle delle minoranze
Nei documenti del Vaticano secondo si afferma
I diritti delle persone delle famiglie e dei gruppi e il nono esercizio devono essere riconosciuti rispettati e promossi non meno dei doveri ai quali ogni cittadino è tenuto si guardino i governanti dall'ostacolare i gruppi familiari o culturali i corpi o istituti intermedi
Nell'epoca divino della loro legittima ed efficace azione che al contrario devono volentieri e ordinatamente favorire si guardino i cittadini sia individualmente che associati dall'attribuire troppo potere all'autorità pubblica
Ne chiedano inopportunamente ad essa eccessivi vantaggi
Con il rischio di diminuire così le responsabilità delle persone
Delle famiglie e dei gruppi sociali
è ancora nell'istruzione solo libertà cristiana e la liberazione si afferma che il compito educativo appartiene fondamentalmente prioritariamente non allo Stato ma alla famiglia
E la funzione dello Stato e sussidiaria il suo ruolo consiste nel garantire nel proteggere nel promuovere nel supplire
Perché quando lo Stato rivendica a sé il monopolio scolastico oltrepassa i suoi diritti e offende la giustizia
è il genitore che spetta il diritto di scegliere la scuola a cui mandare i propri figli e di creare e sostenere dei centri educativi in sintonia con le proprie convinzioni
E dopo la famiglia il dovere di educare spetta ad un titolo tutto speciale alla Chiesa
Oserei dire che se fosse stato un documento ecumenico e non intera cattolico si sarebbe benissimo potuto dire spetta alle chiese
Non solo perché è la chiesa
Va riconosciuta anche come società umana capace di impartire l'educazione
Ma soprattutto perché essa ha il compito di rinunziare a tutti gli uomini la via di Cristo aiutandoli con sollecitudine incessante a raggiungere la pienezza di questa attività
Queste citazioni
E ho concluso il ciclo delle citazioni mettono in luce
La conformità
Esistente secondo me tra il pensiero della chiesa Cat
Monica e la struttura costituzionale che il nostro popolo anche attraverso il determinante apporto del vostro partito si è data dopo la caduta del fascismo
Immagini che alcuni organi di informazione
Hanno dato di me per quanto riguarda il mio giudizio sul vostro partito
Recentemente è stata quella di un Savonarola
O di un gesuita pragmatico e sferzante
Sono immagini entrambe mi paiono un po'esagerate anche se soprattutto la prima
Un Savonarola
Contenga qualche briciola di verità
Perché l'equiparazione a Savonarola mi gratifica solo almeno in quanto si cominci a parlare di lui come di un prossimo ipotetico Santoro
Comunque
Con la medesima schiettezza con la quale in altre sedi Dio fustigato
E ho posto in evidenza i motivi per i quali si è ingenerata nel mondo cattolico una disaffezione verso di voi
Devo oggi in questa sede nel contesto del tema proposto Avenir coraggio e non ce ne vuole tanto di dati anche un riconoscimento
Ma i quarant'anni della vostra attiva presenza nella gestione della cosa pubblica
Mi pare che il vostro comportamento non si sia assolutamente allontanato dai principi e dagli orientamenti che ho precedentemente esposto
Anche se ciò abbia potuto attirare ed infondate accuse di mancanza di senso dello Stato mentre secondo me di senso dello Stato né avete avuto fin troppo
E abbia potuto generare delle incomprensioni non correttamente motivate nei vostri confronti da parte di alcune componenti del mio mondo cioè del mondo cattolico
Intendo dire
Che nel mondo cattolico all'indomani del diciotto aprile mille novecentoquarantotto si era venuta formando una corrente di opinione secondo la quale avendo il partito di ispirazione cristiana ottenuto una grande legittimazione a governare il Paese
Si dovesse fare molto affidamento su di voi
Come uomini di governo come parlamentari e come amministratori pubblici al fine di perpetuare un evento se una cultura cristiana nella nostra società
Non è
Che si sia voluto dare a voi una delega di fare il Polo pagatori del Vangelo e i catechizzato vi delle coscienze
Ma la vostra occupazione del Paese legale ha fatto creditori ad alcuni Chierici e laici che essi Chierici e laici potessero impegnarsi con minore assiduità
Nell'evangelizzazione
E nella catechizzato azione
Questo parziale minori impegno
Si verificava proprio nel momento in cui la vostra azione politica ispirata al valore della libertà
Creava le premesse e apriva gli spazi per il realizzarsi come si è realizzata di una delle più libere e pluralisti che comunità mondiali
La cultura marxista prima e la cultura radicale poi hanno avuto in questo contesto di libertà e di pluralismo che voi avete essenzialmente contribuito a creare hanno avuto un influsso
Molto diffuso in molto profondo nell'imprimere nelle coscienze delle nostre giovani generazioni
E nel generare nel Paese una cultura molto lontana dai principi evangelici e dalla morale cristiana
Se la società italiana che si continuava a ritenere che fosse cristiana
Si è rivelata cristianamente minoritaria in occasione ad esempio del referendum sul divorzio e sull'aborto
è stato un errore e continuerà ad essere un errore il ritenere voi responsabili di queste eterogenesi dei fini
Se nei momenti forti di una decisione di coscienza
Le conoscenze della maggior parte degli italiani si sono rivelate non rettamente formate le responsabilità vanno ricercate dove nelle agenzie che erano preposte alla formazione delle coscienze
La confusione dei linguaggi che esplose all'interno di una delle principali agenzie di formazione morale
Qual è la Chiesa cattolica e giustamente vuole rivendicare questo sacrosanto diritto la confusione dei linguaggi
è stato un segno delle tremende difficoltà in cui il mondo cattolico si è venuto a trovare e non certo
Network colpa nel per responsabilità vostra
E c'è un ultimo punto che vorrei rapidamente toccare
Se è vero
Che il compito di un partito politico
Anche di ispirazione cristiana non è quello di formare la coscienza morale dei cittadini
Ma quello di varare regole
Che riconoscano e garantiscano l'esercizio effettivo di quelle importantissima funzione da parte delle agenzie di formazione che sono collocate nella società civile
Dovete però aprire una chiara consapevolezza che in maniera riflessa e indiretta anche voi
E tutte le forze politiche del Paese
Esercitano un influsso sulla cultura del Paese e in ultima istanza sulla formazione delle coscienze
Voglio dire
Che le idee che voi andate proponendo alla società
Le leggi di cui vi fate promotori
Le alleanze interne e internazionali che intrattenne temi le solidarietà che promuove i gli interessi che tutelate
I programmi che la povera lo stile di vita che fatte valere nei vostri rapporti interni la coerenza della vostra vita privata e pubblica con i principi che professate
Le virtù che testimoniate io no niente commettete non sono privi di significato mai esercitano
Una profonda incidenza sulla cultura del Paese sul modo di pensare e di giudicare della gente e in definitiva sulle coscienze
E ancora
Non dimenticate che anche voi avete una coscienza
Che ha bisogno di essere formata nettamente
E ha bisogno continuamente di essere tenuta viva e vigile
E per delle persone che liberamente scelgono di fare politica
Abdicando sì peraltro in una cultura di ispirazione cristiana e questo radicamento è una scelta vostra un solitamente libera
La fonte formativa della propria coscienza
Non può essere ricercata aldilà
O al di fuori del terreno su cui poi liberamente intendete rimanere dica
La laicità della politica
E la vostra legittima doverosa autonomia nel prendere le decisioni per il bene comune di tutto il Paese e non soltanto della sua componente cristiano cattolica
Non possono essere concepite attuate
Come separazione della vostra coscienza
Dalla fonte destinata a formarla
Perché se così fosse non più di laicità si tratterebbe
Ma di vero e proprio laicismo e d'altronde
Questo vostro accettare
La fonte primaria formativa della vostra coscienza
Non può essere intesa come limitativa delle possibilità vostre di danari a questa società in nome del suo bene comune le leggi che autonomamente e con prudenza e con saggezza
Ritenete giusto di dovere dare
è un discorso di grande delicatezza per carità che non è la l'uno la possibilità di elaborare ma mettete ben in chiaro in poi rimette ben dentro nelle vostre menti
Che tutti e due i valori vanno salvaguardati la vostra autonomia
E il vostro e il il radicamento della vostra coscienza nella cultura che il mondo cattolico e cristiano vai lavorando
A me pare
Che la scelta della fonte informativa della vostra coscienza possa essere considerata oggi è nella prospettiva del futuro il punto profondo di collegamento
Tra il vostro partito e il mondo cattolico
Quindi un superamento radicale dei vecchi collateralismi e semmai di un nuovo collateralismo si deve parlare eccolo
Il farsi che voi rimaniamo te radicati in questo mondo per assorbire da questo mondo le ispirazioni per la vostra coscienza
In un momento in cui mi pare
Stia aprendosi una stagione nuova
Da più di un decennio dopo più di un decennio di eclisse
La Chiesa italiana Loreto
E la Chiesa ambrosiana col farsi prossimo
Torna a riappropriarsi
Del dovere di formare la gente e le coscienze
All'impegno politico
Facendolo scaturire
Da una esigenza di una virtù tipicamente cristiana l'atterrita si deve tornare a fare politica perché l'accanita l'ho esige
Il mio discorso ha preso avvio da don Giussani
E vedete come la circolarità adesso si chiude
La Chiesa ambrosiana e la Chiesa italiana mi pare abbia con una certa distanza capito
A posteriori l'importanza diciotto e don Giussani ed è riuscito a introdurre come fenomeno culturale nuovo nel Paese e nel mondo cattolico
Se questo dovere
Che la Chiesa italiana si sta assumendo sa che ha svolto con la dovuta profondità e con la dovuta assiduità in tutte le diocesi
Nell'ambito della nostra comunità nazionale sì però formando un patrimonio di persone orientate al fare politica
Certo sulla base di una motivazione religiosa la carità
Con una coscienza morale viva ed esigente certo
Un patrimonio di persone che avrà bisogno però di comprendere come il fare politica ha anche le sue regole
E sono regole che possono in certi casi tollerare anche il male
Concepito come tale da un'etica cristiana quando Cuesta tolleranza di un male morale
è vista come un rimedio necessario ammali maggiori che non si riescono a contenere
E sto discorso Amici Miei potrebbe valere in una situazione di dramma qual è quello dell'aizza eccetera eccetera ma non voglio entrare dentro in questioni molto delicate
Non si tratterà allora ripeto di instaurare nuovi collateralismi
Però la possibilità del vostro partito
Di lucrare i benefici
Di tale patrimonio
Sarà secondo me solo proporzionale
Alla capacità che dimostrerebbe
Di proporre di decidere di agire sulla base di una coscienza che sia in profonda sintonia con le persone che costituiranno quel patrimonio grazie della vostra
Un sono valutabili ordinario di Sociologia dalla Facoltà di Scienze Politiche Università Vittorio
Non so
Adamo
Ammetterete che per un giornalista anche se sono stato presentato come professore
Di parlare dopo una relazione
Così piena di fascino ma anche così impegnativa
Come quella Vito marchi
Lascia
A un giornalista la tentazione fra l'andare avanti e il fare postilla Petrone
Ma io qui
Non sono come giornalista
Quando l'amabilità dei
Di Tabacci e dei suoi collaboratori ha voluto chiedermi di venire anch'io a partecipare a questa discussione io mi sono domandato ma io che cosa posso dire
Sul tema di questo convegno sulla responsabilità delle coscienze il potere della politica e ancora una volta il giornalista abituato di solito a fare titoli ha avuto subito la tentazione
Di rovesciare il titolo e di proporre questi quindici minuti con un discorso sul potere delle coscienze e sulla responsabilità dei politici
Perché questo poi in fondo è un po'o ha tentato di essere qualche volta il nostro mestiere di giornalisti anche qui al Milan anche col Corriere della Sera
Poi sono arrivato qui e ho sentito don Giussani
E
Mentre appunto mi domandavo ancora se chi aveva avuto la responsabilità del Corriere
Negli anni così un poi gli errori in via delle discussioni delle polemiche aveva titolo in ragione
Di parlare in questo convegno
Sono rimasto incoraggiato dal fatto che l'unico intellettuale cattolico cattolico tra virgolette
Italiano che don Giussani ha voluto citare due volte era quello che io avevo portato sul Corriere della Sera quindici anni fa e allora mi son sentito tranquillizza
Mi son sentito anche che i tempi per Milano
In qualche modo perché allora come dire
Avevo qualche timidezza qualche titubanza qualche perplessità a portare
Pasolini sulla prima pagina del Corriere della Sera
E da qualcuno magari anche cattolico come dire queste timidezze queste titubanze erano state anche come dire un pochettino incoraggiante ci avevano fatto un pochettino ricchezza
E quindi questo mi ha dato coraggio a ripensare a dire che forse anche noi gli avevamo un piccolo contributo da Porta
Cronisti che a mente se voi mi consentite
Cronisti Cametti io fra i due osservazioni
La prima di abbracciando mia domani che è questa
I due grandi partiti italiani vivano una singolare
Posizione parallela nei confronti come dire della ispirazione ideologica
Che alle loro spalle
La democrazia cristiana da una parte e il Partito comunista da il Partito comunista almeno mi sembra cronisti che a mente che negli ultimi anni in qualche modo nelle sue elaborazioni dottrinali nei suoi congressi nei suoi documenti
Si allontana o almeno rende non più cogente o non più necessario un aggancio con il massimo
Il marxismo in qualche modo viene messo abbastanza io sono rovinato perché siccome il segretario è uscito tutti si sono norme spostati su quella parte lì nessuno mi sente più c'è un gran chiacchiericcio sul forse
Sostenuta
Il Partito comunista mi dicevo mi sembra che metta tra parentesi
L'ispirazione il criterio la logica il metodo di analisi che il marxismo veniva proposto per molto tempo
Qualche volta che la democrazia cristiana è sembrata vivere parallelamente una tentazione
Di laicità emettendo ma chi ci ha spiegato che con la laicità non c'entra niente di mettere tra parentesi la seconda parte del suo titolo che un po'di più che mettere tra parentesi un filosofo ispirato
Poi che è successo
è successo che in realtà una lettura intelligente rispettosa dei testi del Partito Comunista dell'elaborazione della sua intellighenzia fa vedere che la messa tra parentesi del marxismo
è la consapevolezza che in questo tempo sono passate
Alcuni vicende alcune vicende storiche che hanno fatto capire che non tutto ciò che il marxismo dava come interpretazione storica era o come anticipazione come visione utopica e cioè era assolutamente congruo con i tempi
Che cioè i tempi storici della lettura del marxismo hanno portato a capire che la lettura che il marxismo avrebbe dato che la società contemporanea non regge
In buona parte
E con intelligenza credo il Partito Comunista a
Recepisce del marxismo ciò che regge e non ne fa più certamente un obbligo filosofico ideologico
Per noi e questo lasciatemelo dire da cristiano e grande soddisfazione di vedere che per parte nostra non dico di democristiani da di cristiani è avvenuto il contrario
Oggi
è difficile essere in sintonia con i tempi
Senza recepire una grande parte del messaggio cristiano
Oggi sono gli altri partiti in qualche modo
Soffrono
Della inconsapevolezza
Di anni passati quando per dittature di mezze culture non poterono scegliere nel sottotetto nel nel loro sottotitolo dei nel loro codicilli la parola Christian
E questo non è una dichiarazione di fede
Questa è una costatazione da cronista
Se oggi uno si avvicina
A qualsiasi laboratorio scientifico
Se uno si perde
Nelle particelle di nulla della materia senza essere Zichichi perché Rita
Ognuno si compiace a leggere le mappe dell'astrofisica scopre che oggi ci vuole più fede essere laico a essere ateo che essere credenti
Se oggi uno
Si perde nella realtà
Della sociologia per passare da una scienza forte a una scienza
Umana
E si trova di fronte
Alla difficoltà con cui tanti scienziati sociali oggi recupera in mezzo a traduzioni dal tedesco dall'inglese la parola complessità
O interruzioni dall'inglese la parola persona
Posto perire che quel concetto di complessità o quel concetto di persona sono intuizioni forti e moderne proprie del pensiero cristiano
Quindi il partito della Democrazia cristiana si trova oggi di fronte a una situazione
Singolare
Per molti anni
Una parte di esso
E soprattutto una parte degli intellettuali che potevano onesto collaborare da posizioni dai cistite avevano considerato l'aggancio
Alla visione della Chiesa e alla visione del cristianesimo e alla visione interpretata dalle istituzioni dal cristianesimo si legano come la Chiesa cattolica come come dire un fardello da portarsi appresso per lealtà e fedeltà
Oggi sono un incoraggiamento ad essere più Monte
Io so che la parole molto logorante
Sarò attentissimo arte
So che la parole molto lunga
Però è difficile trovarne una
Oggi nel mondo è difficile trovare un sistema di pensiero più moderno di quello religioso
Voi potete scegliere i campi più diversi scegliete il campo della operatività della pace
Ma al di là di quella che può essere come dire la lettura
Che di Assisi è stata data da chi è vicino a uno spirito religioso da un punto di vista strettamente politico strategico era difficile i trovare un sistema di per parlare fra uomini di culture diverse di lingue diverse qual è la preghiera
Anche chi non crede oggi sa che non esiste uno strumento con la quale persona con il quale persone
Che partono da punti di vista lontanissimi dal lingue lontanissime dal vero da Dei lontanissimi tra di loro da culture lontanissime facevo da filosofi erano tre risme tra di loro si possono ritrovare
Su un punto immediato impreca
Si può passare da questa campi completamente diversi come via
Si può per esempio assistere a quella che è stata
La Patetica
Brevissima avventura
Di considerare l'uomo non persona ma unicamente individuo nella società
Bene
Io so ambitissimo della deregulation selvaggia
Non cade soltanto
Perché è stato male attuato ma l'interprete
Ma cade perché gli economisti religiosi o non religiosi oggi si rendono conto che l'efficienza con solidarietà efficienza più solidarietà è più efficiente della efficienza senza solidarietà anche in termini di non valore anche se io non credo in Dio non posso
Trattare gli altri in termini di non solidarietà se voglio aumentare la produttività altrimenti accumulo una serietà di disvalori di di di non efficienze nella società che poi si ripagano e questo sia sotto gli occhi di tutti
è sotto gli occhi più esasperati dolenti di coloro che sono andati in fatto con la situazione della sofferenza
E la Garavaglia mi sembra che vi ha ricordato che cosa vuol dire volontariato volontariato non vuol dire soltanto gente che fa del bene ad altra gente
Vuol dire
Economicistica mente
Una alla realtà che è l'unica in grado di operare in certe zone dove non basta unicamente pagare retribuire dare
Ci sono troppe parti
Nelle quali se non si ragiona in termini cristiani i conti non tornano più
Da troppe parti
Nasce una forte richiesta di senso comune
Come governerà
Una società che nel due mila secondo le proteste proiezioni di Futurama sarà per tre quarti anziana una società che non sia dei valori cristiani
Qui sta avvenendo una cosa paradossale
Che carica di norme responsabilità e io credo anche di forti destini politici il partito della Democrazia Cristiana
Il fatto che non so domati se questo sia eretico ma che oggi conviene anche a chi non crede invidio essere cristiani
Probabilmente è una battuta al limite della bestemmia e io me ne mi
Pare ma anche chi non ha l'intelligenza di arrivare a capire che ciò che conviene
E ciò che è vero in questo caso perché si radica un altro valore di convenienza
Non saprà risolvere i problemi della sua società senza venire a chiedere al cristianesimo in prestito anche se non ci crede alcuni canoni di comportamento
Del modo di essere cristiani io so che qualcheduno mi dirà che sono son venuto a fare la carità Tina integralista magari per qualche speranza della di carne
Direi a chi lo pensa con talmente parte
Voi sapete voi sapete che qui se uno potrebbe anche non trovare più il posto quando torna attacca prova voi sapete però
A queste a quegli uomini e non credo hanno e che io rispetto profondamente
Perché non credano in onestà io vorrei ricordare
Che nel mille novecento quarantasei quarantasette ci furono uomini onesti che non credevano che chiedono in prestito al cristianesimo il primo concerto del cristianesimo
E lo misero dentro la Costituzione infatti non si spiega la Costituzione italiana senza il fatto che le forze popolari marxiste consapevoli accertarono che si calate dentro la Costituzione un concerto di persone che non è per citare Boniek permanente ma è tutto no
Vorrei dire anch'io una cosa finale dell'esercito
Cosa che per carità non se ne parla non se ne deve parlare guardi nei giornali per pruderie figuriamoci in una sempre sia ma lui lo ha accennato voglia Cinelli
C'è un problema che sta coinvolgendo le coscienze in questo periodo e stai coinvolgendo purtroppo anche le paure
Ed è il problema della è un problema che richiama gli uomini che fanno politica
E gli uomini che hanno la responsabilità politica nei confronti di chi crede che i concreti di saper parlare in modo di essere stimati degli aiutare chi crede Pechino
Io voglio dire soltanto questo
Da una parte io mi auguro e spero
Che il ritorno forte della riscoperta di Dio nel nostro Paese non abbia nulla a che vedere
Con quel fondamentalismo d'accatto che circola degli Stati Uniti d'America
Io non riesco a immaginare una posizione più lontana Dio di quello di certo fondamentalismo d'accatto che si vede per esempio nelle televisioni seguito negli ultimi e spero che a nessuno venga coordinato di come dire anche nella massima buona fede di prendere in prestito dal fondamentalismo d'accatto qualsiasi metafora qualsiasi idea
Nel rispetto delle coscienze proprio di quelle altrui io credo che un virus è un vero
E non è infatti
E undici un virus che può colpire forte come può colpire forte Valerio ma nel due mila Treviglio ebbene chiamarlo soltanto
Allora
Che si sbaglierebbe di grosso
Coloro che impiega se organizzassero di poter riprendere provvisoriamente la morale cristiana comune specie le norme profilattico pro tempore per salvarsi dalle loro
Io penso che ognuno debba regolarsi come crede come la sua religione lo stile non migliora certamente King ha delle responsabilità pubbliche dovrà trovare quell'equilibrio a cui ha accennato ma non lo invidio quando ci aspettiamo che l'otto ce lo aspettiamo anche da persone tristi
Una società provvisoriamente moralizzatore per paura di morire sarebbe una gran brutta soggetti io penso che i ragazzi ognuno nella sua coscienza di padre gli educatori insegnerà bene come comportarsi anche questa volta
Ma gli ricorderà anche come mi è capitato di scrivere sul mio giornale
Che non c'è una castità che vale almeno altrettanto quanto alla quella di non avere paura di dare la mano
A chi soffre più di noi malato o no Cassidy e io non me la sentirei immaginabile quindi stare conferma
Partorito in consiglio regionale io mi chiedo scusa
Se sarò io un po'schematico e stringato ma ho l'ambizione di svolgere un ragionamento
Su un tema
Che è uno di quelli sui quali si misura la vitalità storica della Democrazia Cristiana
Sono d'accordo comparve Macchi
Sulle cose che ha detto
E amanti
Io vorrei dire con la stima e l'affetto che ci lega di non farsi scrupoli avvenire parlare in mezzo a noi
Perché noi consideriamo uno dei più agguerriti capocorrente che abbia
Sono ovviamente raccordo con le cose dette da Barbiellini Amidei
Nella lettera alla diocesi
Che l'arcivescovo di Milano ha scritto
Per rendere conto del convegno Farsi prossimo concluso qui ad Assago
Vi sono alcune riflessioni semplici e chiare sulla carretta cosiddetta politica
Sulla educazione a questo modo di farsi prossimo alla quale faceva riferimento per le macchine
Sulle prospettive circa le specifiche relazioni tra chiese e istituzioni pubbliche
E sulle diversità delle strade che cristiani possono percorrere secondo la vocazione le circostanze
Sotto l'urgenza della carità che prende a cuore la realizzazione della giustizia nella società e nell'ambito delle istituzioni
Queste sono le riflessioni del cardinale
Anche la carità cosiddetta politica che stimola ammettere le proprie forze al servizio del bene comune per la costruzione della città
Insieme con tutte le forze vive e operanti in essa nasce dal desiderio di servire con amore e con disinteresse
La costruzione del bene comune cerca dunque il rapporto con tutte le forze vive operanti nella società
E c'è
Una educazione alla carità politica e c'è la procedura dell'esperienza politica
Ora padre macchine siamo grati al Movimento Popolare
Per quello che ha fatto
Ma proprio per ciò che ha fatto i ragazzi del Movimento Popolare hanno il dovere
Di conoscere quella storia del movimento cattolico alla quale tu hai fatto riferimento e di sapere che non sono stati i primi in questa storia ma che prima c'è stata l'Opera dei congressi c'è stato Murri c'è stato Sturzo c'è stato pronti c'è stato degli astemi c'è stato morì c'è stato Pistelli c'è stato Marco
Il contributo dei cattolici alla costruzione della società italiane alla edificazione di uno Stato democratico e cominciato molto tempo fa
E la educazione e conoscenza storica in politica
Nell'investire anche la politica con la propria forza di illuminazione di nel regia di capacità
La carità assume connotazioni particolari si tratta di un confronto particolarmente ardue complesso che esige uno sforzo educativo specifico
Per quanto riguarda il rapporto tra comunità cristiane comunità civile l'immagine cui è stato fatto riferimento e quella di una intima solidale partecipazione dei cristiani
Alla condizione comune degli uomini e degli ordinamenti del proprio Paese
Ma insieme
Ed ecco qui il rapporto fra fedeltà alla propria coscienza e fedeltà allo Stato
Ma insieme di una eccedenza di ideali di vita rispetto alla giustizia puramente legale
Che indizi l'anticipazione di rapporti umani eticamente più densi aperti ha un orizzonte precendente
Ed ecco il punto che la risposta puntuale al nostro tema
I cristiani sotto l'urgenza della carità che prende a cuore la realizzazione della giustizia dalla società nell'ambito delle istituzioni
Possono percorrere secondo la vocazione le circostanze diverse strane
Quella della profezia
Quella della testimonianza e quella della elaborazione proposta culturale e politica
Che tende ad un consenso
Che travalica il riconoscimento della fede credo che lo abbia detto Maria Pia Garavaglia
La proposta politica e proposta culturale che tende ad un consenso anche dei non credenti e come tale e idonea a concorrere alla costruzione di un ordinamento civile alla costruzione cioè dello Stato
I cristiani
Si dispongono a questo compito assumendo pienamente l'esercizio della loro laicità
E cercando l'incontro con chi anche non credente sia animato da coerente sincero spirito di costruire una città degna dell'uomo e aperta alla sua realizzazioni integrati
Ora l'esercizio pieno della laicità significa prima di tutto
Evitare certe distorsioni che storicamente sembravano superate ma che ogni tanto tendono a ricomparire sia pure sotto forme mutante e alle quali si fa allusione oggi nei dibattiti politici
O cattolici e integralisti cioè non democratici o democratici e modernisti cioè non cattolici
Storicamente sono esistiti cattolici di destra
I quali pensavano di avere nella dottrina sociale della Chiesa il loro programma politico e i cattolici di sinistra che avrebbero voluto esaurire il cristianesimo dell'impegno temporale per rispondere all'accusa marxista di un cattolicesimo formale e astratto
In sostanza l'una e l'altra posizione non possono significare definizione di un'azione politica
Ma solo qualificazione politica di un'azione religiosa
Qualificazione che ponendo l'accento sul termine cattolico costituisce un equivoco intorno all'atteggiamento dell'uomo religioso verso la realtà sociale non dell'uomo politico
E queste distorsioni caro padre Macchi non sono ancora scompare
L'impegno laico dei credenti vuol dire concorrere secondo una propria valutazione
Secondo una propria cultura alla costruzione dello Stato insieme ai non credenti alla elaborazione di regole comuni alla costruzione dalla casa comune
L'impegno politico laico non è un modo distorto di dare la propria testimonianza non consiste nell'apporre etichette religiose improprie a realtà natura
Non c'è una esperienza umana che sia cristiana a seconda della qualificazione formale che abbia di Cattolica tanto meno l'attività politica
La qualifica di cattolico nella politica non può ridursi ad una etichetta ne e una qualifica che possa stare sullo stesso piano delle altre
La qualifica politico artistico letterario se esistono realtà come la politica l'economia all'arte e via dicendo la qualifica di cattolico non crea una realtà nuova
Ma esprime soltanto una finalizzazione di quelle realtà
E quando un cattolico si impegna in una esperienza non è che voglia forzarla come se volessi imprimere avesse una logica diversa da quella naturale ma si preoccupa di cogliere in essa il valore spirituale
Le prime parlare al bacio
Ora la politica
è una esperienza come tutte le altre
E per i cattolici sono possibili tante politiche diverse quante sono le loro culture di fatti salvi o in una comune base di fede i valori religiosi
Ora dalla cultura storica e sociale dei cattolici deriva alla loro maggiore o minore sensibilità verso quella forma di governo non necessaria ma preferita che la democrazia il principio democratico non viene racchiuso per noi in una sola tradizione storica è un ideale uno stile di vita sociale e politica non ci scorci il cosche di bile o esaurite le integralmente in una tappa del processo storico
Le strutture democratiche costituiscono quindi un tentativo necessariamente imperfetto e caduco di risposta all'esigenza democratica
E normale che i popoli approfondiscano la coscienza della propria dignità umana e cerchino attraverso strumenti giuridici istituti diversi di darle consistenza sul piano politico
Nella ricerca di quegli istituti e strumenti giuridici non è impedito al cattolico di pervenire a conclusioni comuni con gente diversa ideologia il valore della democrazia non si identifica per un cattolico con un solo fatto storico
Allora non c'è da scandalizzarsi se i cattolici concordino con altri i metodi della costruzione dello Stato
L'impegno culturale dei cattolici si esplica non tanto nelle intenzioni di uno Stato cristiano ma nella organizzazione di un ordinamento giuridico che faccia salvi i valori della persona che sono in esse implicati
E il giudizio
Sulla rilevanza morale di una esperienza politica non è rimesso alla gerarchia
Anzi esso è rilevante o direttamente dal cattolico laico nella sua competenza e in certe esperienze soltanto Daloui
L'attività politica la cui lei cita e teologicamente fondata va definita con criteri politici un partito anche sedi ispirazione religiosa non perda la sua autonomia laica
L'ispirazione religiosa non significa proporsi confine religioso ma introdurre nel programma del partito l'intento di promuovere i valori umani civili quali concreta traduzione politica di esigenze enunciata nella morale
Posto nel relativo il partito ha tuttavia come presupposto la verità cristiana che lo trascende
Forse nessun democratico cristiana colto il rapporto fra ispirazione cristiana e impegno politico come Aldo Moro
L'esperienza cristiana e gli diceva
E principio di non appagamento
Di mutamento dell'esistente nel suo significato spirituale e nella sua struttura sociale
Come forza di liberazione accanto alle altre l'ispirazione cristiana diverse per la loro motivazione loro modi di essere
Alla quale rispetto e fiducia nell'uomo tolgono la tentazione del ricorso romantico illusoria la violenza ed attribuiscono un compito di evoluzione
Che per essere realizzato attraverso i canali del sistema democratico non è perciò meno incisivo e radicale
L'affermazione dei valori morali e religiosi e dunque un'affermazione non secondo l'assolutezza proprio di questi valori ma nella lotta nel dibattito nella gradualità nelle incertezze nella procedura come ha detto Martini della vita politica ciò dimostra il salto qualitativo che i dati della coscienza morale religiosa sono costretti a fare quando passano ad esprimersi sul terreno del contingente
Quanto sono affidati ad una difesa efficace o come quella di un partito politico ma con strumenti e modi propri della lotta politica
Laicità politica significa dunque autonomia sovrana dello Stato
Il potere politico risale a Dio ma attraverso la natura umana e storicamente non si dà un solo umanesimo cristiano ma diversi umanesimo
Scopo della politica e cercare quelle condizioni le quali consenta non lo sviluppo integrale della propria personalità nel
Nel grado maggiore possibile in un dato momento storico lo Stato realizza quelle condizioni esterne necessari all'insieme dei cittadini per lo sviluppo della personalità
Il potere politico si costituisce nella dipendenza da Dio attraverso la natura umana per il bene totale dei cittadini per una via estranea a quella della gerarchia ecclesiastici
Ma se in astratto e vengono scoperti
I cattolici in genere i cattolici democratici sono vincolati da soluzione non solo vincolati da soluzioni rigide essi sono vincolati dalla storia
Fermo restando che le loro ragioni ultime non si identificano con i fatti storici di qua il richiamo doverosi
In questa sede
Che deve essere fatto alla nostra esperienza politica
Che nata per ragioni particolari come esperienza politica dei cattolici ha visto nascere al suo interno una tendenza democratica che si propone di dare ancora oggi un suo contributo allo sviluppo democratico del Paese per ragioni sue
Per una propria giustificazione culturale
E tuttavia la storiografia lei cistica continua a ritenere che sia col giovane Sturzo che col vecchio De Gasperi
Nel movimento cattolico avrebbero finito col prevalere le correnti clerico moderati all'insegna dell'unità politica dei cattolici soffocando la corrente democratica
Anche oggi
Da Baget Bozzo ci viene messa davanti l'alternativa
Ho rimanente il partito cristiano e allora siete fuori della storia o conservate la vostra consistenza elettorale e allora dovete perdere la vostra connotazione cristiana
Ma sul piano storiografico va detto che il Partito Popolare non intense essere mai il partito dei cattolici
E che l'azione di De Gasperi ha posto le premesse per il pieno riconoscimento della connotazione laica del partito oggi pienamente raggiunto
Gli eventi del concilio Vaticano secondo
Gli insegnamenti pontifici
Ci hanno fatto capire come la distinzione dei piani fra religione e politica che comporta un preciso spazio di autonomia responsabilità per il partito e che esclude ogni pretesa
Di rappresentanza esclusiva del mondo cattolico sia stata approfondita dalla stessa Chiesa cattolica dopo che il partito aveva recepito gli insegnamenti di Sturzo e di De Gasperi
Anche se di fatto la DC è stata per una certa fase il partito dei cattolici
Essa non ha cessato mai di essere un partito di cattolici il partito dei cattolici democratici
Ci sono delle vicende che lo mettono in chiara luce i rapporti di De Gasperi con la Santa Sede
La vicenda dell'operazione Sturzo le stesse ragioni che portarono alla cosiddetta legge truffa il rifiuto cioè di De Gasperi di rincorrere la destra per rafforzare il centro
Diranno poi gli storici in che misura l'unità dei cattolici sia stata voluta dalla Chiesa o dalla DC
Io credo che essa sia stata determinata in misura notevole dalla particolare situazione politica nella quale essa servì a De Gasperi affini democratici
A De Gasperi non interessava una unità purché sia
Ma una in forza all'idea democratica
E questo fu il suo capolavoro politico
Come si esprimeva plasticamente il compianto Pistelli
Compito del partito era quello di portare le fanterie cattoliche sul terreno democratico o come noi si diceva su Stato democratico di ottenere dal retroterra cattolico sentimentalmente ostile
Allo stato tradizionale il suo consenso allo Stato democratico che i cattolici democratici
E qui è stato dato opportuno rilievo al loro contributo dato alla Costituente che fa piacere che padre Macchi abbia sottolineato questo aspetto avevano contribuito a Fontana ora altro che clericalismo
Quando io vedo
Appioppare sul Corriere della Sera l'etichetta di cliccare di clericale
Ai grandi partite in particolare al nostro da parte di giornalisti
Che pure appaiono seri come Bettiza
Io mi chiedo se questi signori abbiano mai letto la storia italiana oppure se i loro livore anti religioso li porta a distorcere i fatti della storia
Il rapporto fra DC e mondo cattolico è venuto mutando non solo per la riflessione conciliare ma sulla scorta di ciò che avveniva nella politica che certamente il Concilio non ha potuto ignora
Ma la fine di un certo rapporto necessario
Reso necessario da circostanze politiche superate non fu il dire e su questo mi pare ci siamo tutti d'accordo fine di ogni rapporto per un partito che si dica cristiano e per un mondo cattolico che non veda la politica come fatto diabolico
Tanto più che un retroterra cattolico
Che oggi non guardasse alla DC
Si vedrebbe decapitato nella sua rappresentanza politica
Posto che in Italia non vi sono le condizioni storiche di un reale pluralismo nelle scelte dei cattolici a livello di massa
E posto che tutti i partiti detti laici sono caratterizzati da esasperate connotazioni ideologiche e tutta la vicenda intorno al polo laico lo dimostra
E tenuto conto anche della fine che fanno nei partiti laici i cattolici che vi approderà a sua volta la DC
Se si sradicare se esplicitamente o surrettiziamente dal Tirreno su quale Jermaine alla cultura cattolica e pensassi di occupare gli spazi oggi coperti dalle culture marxiste radicali non solo cesserebbe di essere un partito di ispirazione cristiana
Ma sarebbe destinata ad esaurire la propria esperienza storica
Il rapporto e dunque di una funzione trainante della DC e di un ruolo propulsivo da parte del mondo cattolico
Tocca al mondo cattolico
Dare l'ispirazione tocca l'alimentazione cattolica tenere desta l'attenzione ai valori alle implicazioni dell'uomo nel concreto svolgersi della vicenda politica
Tocca al partito dare il giudizio storico laico su come si pongono concretamente in Italia i problemi della libertà e della giustizia
L'azione politica di un cattolico non si esaurisce nella giustizia legale vale a dire nello Stato
C'è quella eccedenza di idealità di vita di cui parla Martini che non contraddice lo Stato ma che pone le premesse per l'adeguamento continuo di esso alla libertà e ai diritti della persona umana
Ho capito
Credo cedo ora ormai davvero così tarda e anche il desiderio di fare parlare gli altri chiese sono elencati il invito che abbiamo ricevuto tutti ospiti a un discorso fatto più per flash che non per un considerazione organizza e di carattere esaustivo
E perplessa appunto io affronterei il tema anche è oggetto di questa sessione cui coscienza cristiana e senso dello Stato
Domandandomi anzitutto quale la concezione cristiana dello Stato ecco questa mi pare che forse sia stato ancora non del tutto messo a fuoco
La concezione cristiana dello Stato
A possiamo considerare già all'inizio dell'insegnamento cristiano ad inizio della nostra epoca storica
Come una concezione di tipo dualistico che si paga il governo del genere umano indù e Poteri il poteri spirituali e il potere temporale dei nettamente distinti e che tuttavia devono collaborare fra di loro
Sono concetti che a noi possono apparire come concetti scontati su cui non c'è più niente da dire
E invece io credo che già su questo concetto una quanti e meditazione e posta essere fatta
Se noi guardiamo all'epoca prima del Cristianesimo cioè l'età dei martiri
Noi vediamo che all'origine della nostra storia storia la lotta del cristianesimo è anche una lotta politica non è solo una lotta religiosa
E una nota che cerca di distruggere la concezione illuministica dello Stato lo Stato Romano lo Stato pagano assommava ogni potere il potere spirituale come il potere temporanea dei e i martiri cristiani finiscono per andare a morte erano i ragionamenti svolti pesa considerata tutto sommato secondaria cioè perché rifiutano di tale Vincenzo di bruciare l'incenso di fronte alla statua dell'imperatore
E con questo ricordo storico ci porta a fare una considerazione cioè cioè lo Stato secondo la visione cristiana deve respingere ogni tentazione di Jersey a divinità onnipotente e ogni borghese impotenti
Gruppo contro questa tentazione aumentare il movimento cattolico di ogni epoca
Abbia richiamato l'attenzione negli ultimi tempi credo che il merito debba proprio essere riconosciuto al movimento chieda presentato qui verso libere monsignor Giussani
Movimento popolare
Che naturalmente non toglie nulla ai meriti storici dei movimenti presenti ma può a mio avviso essere confuso con quelli semplicemente il Movimento Popolare
Mi pare abbia ereditato riassunto su sei la consapevolezza di quanto i presidenti movimenti
Enrico De Mita citava l'Opera dei Congressi come altri quanti presidenti movimenti avevano operato ora questo richiamo alla concezione gestionale dello Stato non ci deve fare d'altra parte gli indicare che vi sono all'interno stesso della concezione cristiana dello Stato due tendenze
Che si può dire hanno delle incarnazioni storiche poi in tutte le epoche e anche nell'epoca risente una e la tendenza possiamo definire tomistica anni ha già fatto cenno anche il padre Macchi e l'altra è la concezione agostiniana ognuna di queste due tendenze
A una pacchia accentuazione dei conti dello Stato che a sua volta deriva da una visione filosofica dell'uomo
La concezione tomistica
Chiaro anzi aristoteliche dell'uomo essenzialmente come una natura buona e lo Stato
E visto come una società naturale per funzionamento della persona umana
Quindi l'atteggiamento della platonico del gestiamo anche appartenga a questa visione è un atteggiamento di tipo
Collaborativo nel senso più ampio del termine
Invece l'altra concezione basso turnover concezione agostiniana
Solo in modo indiretto può essere collegata a Sant'Agostino ha avuto sul trionfo del mille trecento con i registi di allora concezione agostiniana di derivazione storico ciceroniana
Vede lo Stato come è stato risolutore di tutti i conflitti sociali come Stato che deve miliardi allenato racconta dell'uomo uno stato tiene
Potrebbe non esserci ove riprende restrizioni di Maggiorelli l'uomo fossero buoni fondatore gli uomini fossero buoni
Ma poi che gli uomini non lo sono lo Stato deve frenare la normale brutalità dell'uomo evidente che in questa visione stiano in questa concezione cristiana
L'appalto che gestiamo il posto per darci andati del passato e un apporto limitato non è di collaborazione attiva ma appunto di cercare di frenare gli istinti malvagi dell'uomo
Ora
Qualunque delle due visioni essi intenda o si preferisca
A me pare che nella realtà moderna sia emersa ancora una diversa visione con una accentuazione maggiori della esigenza di collaborazione
Tra la società civile e la società degli USA questa esigenza credo sia stata accentuata soprattutto a seguito dell'opera e dell'insegnamento del Concilio ecumenico Vaticano secondo e una collaborazione tra società civile e società religiosa che deve essere vista come una collaborazione a tutela della persona personaggi giustamente lampada di linea inviterei è un concetto che mutuiamo dalla storia giudiziaria emergono anche coloro che i cristiani non si dicono
Tutela della persona perché la persona sia in grado di realizzare nel concreto
Solo nell'astratto link relativi la sua coscienza alcune coscienza stiamo come in genere coscienza religiosa
Quindi tante
Imparato in questo modo a metà richiede il problema finisca poi per sottolineare passare attraverso altre argomentazioni
La collaborazione tra società civile e società religiosa deve anzitutto rispettare alcuni valori fondamentali
Parlo di appunto che la tradizione Giustiniana comunque la si voglia intendere ha esposto come imposto come emporio militari e così la tutela della famiglia la tutela della scuola o dell'educazione della libertà religiose tutti del volontariato giustamente la caparbia lo sottolinea va ora lo Stato pluralistica chiede scelta dalla nostra Costituzione e appunto uno stato che e gli ho detto a soddisfare queste esigenze e va ricordato qui come sottolineare queste esigenze traducendoli precise norme giuridiche
Nella assemblea costituente l'opera dei cattolici indignati al punto che l'assemblea costituente sia stata al essenziali
Direi addirittura decisiva senza con ciò volere sminuire l'opera parallela simmetrica anche delle forze d'argento
Un aspetto ulteriore su cui vorrei attirare l'attenzione almeno di sfuggita
E commenta tutta questa visione cristiana
Che è stata paralizzata dal Concilio ecumenico Vaticano secondo Nascar la esigenza a cui questo convegno sembra venire incontro di un altro conto tra l'impegno ecclesiale ed il cinque dicembre il relax Elisa e l'impegno dello Stato nella opera di costituzione della società quindi dello Stato stesso
E a questo proposito vorrei fare una considerazione anzi quasi una testimonianza di carattere personale
Io partecipato come presidente di una commissione dedicata a è stato violenza e solidarietà sociale al convegno Farsi prossimo convegno della chiesa ambrosiana
Nella fare la chiesa
Sì egli appropriata convinta abbia delitto militare Maggi del dovere di formare le coscienze in ogni suo aspetto
Questo è l'impegno della Chiesa ambrosiana ha portato ad enucleare un concetto che è apparso ad alcuni commentatori come nuovo
Addirittura anche eccessivamente nuovo e cioè l'impegno al canta politica come scaturente o come Fontaine meglio dell'impegno politico in senso stretto
Nel partecipare a quel convegno appuntarsi il prossimo io ho fatto alcune considerazioni alcuni riscontri c'era negli eleganti almeno all'inizio un senso di soddisfazione per il fatto di ritrovarsi insieme questo fosse stata la nota più sottolineata dei giornali ma questa somministrazione anche Pansa contesta significativo al di là di quello che può essere l'aspetto così piuttosto superficiale teste significativo
Della carenza passata del mondo dell'Azione cattolica il fatto che i convegnisti ritrovassero il gusto di stare insieme significava a mio avviso anche una critica
A quando l'Azione Cattolica precedentemente non l'aveva fatto con la mia uscito affari
Nello stesso tempo mi è apparso contesta del desiderio c'è da parte dei fedeli nella chiesa prenda maggiore coscienza del dovere informativo cioè deve esserle proprio ora questa presa di coscienza del dovere vincolate dove formativo è stata senz'altro
Attuata dai vertici della Chiesa da relazione per esempio di monsignor Nicora
è stata precisamente in questo senso mentre nella fase ho riscontrato angolo consenso di delocalizzazioni molta diffidenza nei confronti ad esempio in bella politica
Quasi una sfiducia nei confronti dello Stato
Quasi una misurazione e direi che questo punto di vista c'è proprio questo
Di taglio tra il vertice ed base c'è attende ancora di essere colmato addirittura da parte di alcuni convegnisti
Si vedeva lo Stato secondo quella progettazione agostiniana che dicevo prima
Lo Stato e la sua legge come una forma complessiva di violenza
Persino
Atto che un pensionato potesse vedere quando questo esempio un doppio lavoro era vista come una forma di violenza nei confronti di chi non ha lavoro la forma di violenza a cui la legge dello Stato si chiedevano non riesce a come treno o quantomeno le istituzioni non guardano con attenzione
Il raffronto tra impegno ecclesiali impegno civile deve focalizzare non soltanto l'impegno della Chiesa chi mi pare sia stato impostato nel convegno farsi prossimo con il rilievo bella educazione alla politica
Ma anche deve essere impostato al riguardo dello Stato
Tra si all'inizio di questa seduta di questa giornata anzi affermato che il compito della politica e dare delle risposte
E io non sono attestarsi sul fronte della denuncia che sarebbe tanto comodo magari pagando e forse anche aggiungo io un poco demagogico
Io sono perfettamente d'accordo formula quanto ha detto Tabacci
Vorrei aggiungere e penso anche di interpretare il suo pensiero che compito della politica in questo momento e con l'aiuto di tutti compreso il mondo cattolico
Personalizzare il senso dello Stato
La mia impressione può essere superficiale anche al contatto con le giovani generazioni e che si stia attendendo il senso dello Stato
Occorre passa verità in un concetto astratto di Stato a un concetto concreto quando un intervento del pubblico della della politica
Generi esca a realizzare quei traguardi in astratto indicati ma poi nella realtà concreta tempi lontani
Come si può realizzare questo
Io credo anche avendo appartenuto a una istituzione ove il Consiglio superiore della magistratura
Tutt'altro oggi esigente nonostante quanto si possa pensare e che si rafforza il senso dello Stato dando al cittadino
Non solo la sensazione ma anche la certezza
Che le istituzioni sono efficienti non sono macchine di vanno con una raccolta oltre luoghi nuove guerra l'uno contro l'antenna
Sono rimasta molto colpita di recente da una seduta vere attuare il Consiglio superiore della magistratura
Rivolta ad esaminare il famoso pacchetto giustizia e con la seduta è stata talmente aggressiva
Nei confronti del pacchetto giustizia che consente Rognoni architetto Singapore ma deve essere valutato probabilmente da fare risalenti siamo ormai alla guerra non più con delle istituzioni come il passato ma alla guerra di corpi dello Stato ingenuamente una producente ai fini della credibilità non solo della Rustica naturalmente in una società politica
E in questo
Affermare che occorre un senso dello Stato e rafforzare il senso dello Stato mette in undici voti e coloro che vivono nell'istituzione questo senso dello Stato devono averlo tendevano a livello anche a costo di affermare
Delle tesi di minoranza
Io sono sempre rimasta colpita per esempio ma evitando così Consiglio superiore
Che vi fosse chi del sesso problemi anche gravi degli ordini attenzione non lo capisco perché occorre avere il coraggio di esporre le proprie idee volto sia aurei ossia controlli più il monumento equestre in cui si possa dive nel limbo delle estensioni bis bisogna scendere sul campo prende ognuno alle proprie responsabilità
Non ci sono le istituzioni efficienti che non siano in lotta l'uno contro l'altro sono una condizione essenziale
Per generi lo Stato venga un impegno civile convergente da parte dei cittadini ma occorre probabilmente anche arrivare a una concezione quanto meno a un traguardo
Che veda meno Poteri Allo stato
Ma i poteri dati dallo stallo Stato
Sì davvero efficace punto ed efficienti meno poteri allo Stato più responsabilità alle persone più responsabilità ai gruppi chi è all'interno dello Stato vivono
E mi pare che il da questo punto abbia fatto bene tali immagini a richiamare l'attenzione del mondo cattolico direi oggi addirittura rimproverare il mondo cattolico
Di considerato esaurito il proprio compito quando quarantotto diede una legittimazione sia abbandonando poi al partito di ispirazione cattolica o il perseguimento di ulteriori parte con tutte le conseguenze di critiche spesso ingiuste e spesso anche ingiuste che noi tutti sappiamo credo poi giri per rafforzare il senso dello Stato occorre che le istituzioni siano più credibili
Sono incredibili in quanto le persone sì sono inserite nelle istituzioni abbiano il senso delle medesime esistenti
Partecipare a qualcosa che è di tutti la lotta politica non deve più come nel passato è stato essere una lotta personali il cittadino e stanco di questo io non so se andremo ad elezioni anticipate cosa che io non auguro ma sentendo il cittadino qualunque la mia netta sensazione che pubblici fossero elezioni anticipate conferenza è una grande avventura l'esenzione perché l'Italia è stanco di vedere chiedono politica e una rotta personalizzata
I giornali probabilmente esagerano nel sottolineare amplificare in quelle che possono essere vitalità anche legittime di persone ma noi dobbiamo sempre tenere presente quella che detta poi l'impressione Pella opinioni pubblica vorrei finire ricordando che che però andando a Roma
E vedendo questo mondo pagano in cui tutto era centrato in cui lo Stato che lega addirittura divinizzato e imperatore di fosse Dio
Ed è una esternazione chi fossi molti non ricopriva più ecco dall'ironia
Ecco io mi auguro che con la consapevolezza di tutti questo e contraddittoria rivolto al mondo politico non ci sia il più sia completamente cancellato piuttosto venga ad essere attuato misfatti
Che il concorso responsabile sia della società civile sia della società religiosa un'altra frase cristiana
Che il dato necessari questi discesa dati addio quelli di Dio che non significa separatezza non significa stato regista ma significa Stato veramente banco
Offrono
Ex tutto
Volevo dare la documentazione circolano sia richiesto particolare
Va
è stato non è giusto
O
Torre Galfa
Storico Sima breve
Anche perché
Voglio lasciare spazio a Virginio Rognoni
Io mi pongo una semplice domanda
Esisto è una tradizione politica del cattolicesimo lombardo
Una tradizione capace di fornire agli uomini d'oggi non un arredo culturale
Ma un patrimonio di memoria fatto di esperienze di proposte di lezioni ieri comportamenti coerenti
Capace di assicurare profondità e respiro
Alla quotidiana assunzione di responsabilità
O dobbiamo rassegnarci a giudicare la Lombardia
Una contrada benestante un post morta
Magari decadente a suo modo
Incapace di contenuti e proposte per l'insieme del Paese
E quindi giustamente sotto sviluppata è sottorappresentato sul piano politico
Non è un caso che oggi si sia osato parlare di un regno dei due Piemonti al di qua e al di là del Ticino con capitale Torino
Padrone della finanza dell'editoria dell'innovazione tecnologica in grado da trattare da pari a pari con Regno meridionale
Mentre qui in terra lombarda sarebbe sotto gli occhi di tutti la calata dei noi buzzurri
Il subalpini appunto portatori insieme di un futuro
E detentore di un passato di tradizioni di egemonia politica e di sapiente gestione del potere
Ai lombardi toccherebbe in questa spartizione di compiti una volta spenti i grandi fuochi delle dinastie produttivo ottocentesche oramai ridotte a pascolo per gli storici
A gloria di un passato oggi ben poco significativo toccherebbe vi dicevo solo una laboriosità dalle corte vedute
L'effimero luccichio del terziario
E in effetti se il centro politico starò mai quello imprenditoriale si colloca a Torino e quello finanziario non conosce frontiere la Lombardia resterebbe spossessato delle decisioni vere
Paga forse di un opaco benessere
Incapace di creatività autentica il progetto di rischio
Solo da quella che si suole chiamare la cappella di Sant'Ambrogio di San Carlo sia elevata forte e perentorio un richiamo a pensare in grande
A rompere l'angustia esistenziale il miso Nismo il troppo basso profilo in cui si è accucciata la vocazione civile della metropoli che un tempo pretendeva il rango di capitale morale
Io credo invece che qualche cosa ci sia in questo passato e ve lo dico semplicemente l'intollerabilità di domini non confortati dal consenso l'insofferenza di egemonie come si e di differenze sociali troppo forte
Il gusto schietto dall'autonomia
Qui da noi forme politiche gerarchie sociali sono prima o poi condotte una severa verifica
Tutto senza timori e senza iattanza viene ripensato e giudicato come hanno imparato a loro spese imperatori d'Oltralpe e giornalisti Romagnoli
Persino i preti sanno di essere patres non domini
Padri non padroni in una terra che da tempo ormai non conosce vescovi-conti
Chi esemplarmente interpreta questo primato assoluto della coscienza lasciata da Dio lo storico e Manzoni
Le sue scelte dalla conversione agli eterni interrogativi religiosi
Alle larghe preveggenti scelte risorgimentali e unitarie sono circondate dal silenzio confinate in private conversazioni nella solitudine della corrispondenza
Nessuna mediazione gerarchica
Manzoni non si intruppati piuttosto sceglie tira diritto guardando al futuro neppure il Papa interferisce
E quando il Progetto per l'Italia si definisce in termini di libertà e di indipendenza la fede sincera non è mai remora all'autonoma assunzione di responsabilità temporali
Ecco allora in piena luce il cittadino Manzoni
Pienamente maturo e responsabile secondo linee di condotta assunte in libertà
Fuori di ogni perpetuazione dell'infanzia di sudditanza psicologiche di deleghe operative
Nulla di intellettuali Stich in questa coerenza
Essa rifugge dall'insidia anzi dalla tentazione oggi così comune delle esperienze
Questo regno di effimere evasioni dalla dura concretezza delle responsabilità
La dimensione preferenziale della coscienza non significa questa stregua soggettivismo relativistico e trova un suo fruttuoso equilibrio in un alto senso dello Stato
E questo ne spesso da ormai consunta logorata dalla prassi quotidiana e penetrata da riferimenti ideologici e tuttavia ancora Manzoni Elia ed a dimostrarsi con la sua storia personale
Che il più drammatico vissuto religioso non esclude anzi coinvolge determina un grande e degno sentire per la res pubblica ecco la lezione la singolare attualità di Manzoni
La profondità della riflessione storica della sua tensione religiosa nulla tolgono alla limpidezza incontrovertibile delle scelte politiche
L'Italia aveva già allora lingua e terra popolo di religione
Ma aveva bisogno e ha bisogno dello Stato la forma che dà sostanza a realtà disarticolate parziali indipendenza e certezza di diritti a tutti
Perciò il PG singolarista pratico non esita lo scontro con la sua stessa chiesa quando occorre
Perciò va a Torino a votare al Parlamento nazionale ed accoglie non solo Cavour ma lo stesso Garibaldi lui che non aveva mai voluto ricevere nessun viceré asburgico
Non v'è dubbio che la cifra segreta di lettura della sua opera poetica sia proprio la ricerca di una perduta dignità personale e collettiva la sofferenza di costruttrice mai piagnone
Mai intellettuali Istica della giustizia necessaria I promessi sposi non solo ma tutto un popolo
Quando i muri maestri dell'individuale del collettivo cioè della coscienza dei singoli e del senso forte dello Stato sono solidamente costruiti allora le travature della laicità della politica dell'impegno di servizio e dell'utilità generale reggono bene e con naturalezza
Lo sapeva perfettamente un altro lombardo chi era riuscito buon costruttore coraggioso combattente saggio l'iter Giovanni Marcora ma per lui
Riuscire personalista assenze individualismi e uomo di Stato senza vertigine di potere era cosa istintiva frutto di una vocazione naturale
E quell'equilibrio naturale che possiamo riproporre con inalterata convinzione quell'equilibrio naturale tutto lombardo che sboccia all'incrocio della tensione spirituale della creatività politica
Ora
Brevissime riflessioni sul relazione di padre Macchi
Che io peraltro non ho potuto ascoltare
Macchie o letto
Seppure affrettatamente
Qui si parla su un argomento
Che è stato sempre caro alla tradizione dei cattolici democratici
Direi che questo movimento
Dei cattolici democratici
è nato
Imponendosi
E proponendo sì il tema del rapporto fra
Fede e politica
Fra cattolici organizzati è stato
Ed è un tema sul quale probabilmente
Mai sarà va ha dato una parola definitiva anche se
Cambiano le colture cambiano i
Il quadro nel quale di volta in volta questo problema si ripropone
Certamente oggi il quadro è diverso da quello di una volta
E non a caso perché la storia va avanti
Perché questa pratica soprattutto della democrazia
Italiana
Nel quarantennio repubblicano
Ha spostato molto in avanti paletti
Ha reso assuefatti cattolici allo stato la convivenza democratica la grande lezione di De Gasperi poi ripresa da Moro
Che poi la lezione della Democrazia Cristiana questa sua sofferta ricerca di espandere sempre di più
Il consenso alle istituzioni democratiche che cosa altro fu se non l'applicazione di quella lezione
Oggi intanto noi siamo domestici alla democrazia e allo Stato
Che sembra non soltanto noi ma anche agli altri purché obiettivi capaci di lettura obiettiva sembra che l'accusa
Esseri cattolici privi di senso dello Stato sembra veramente un'accusa collocata fuori da ogni stagione
Capace di essere oggetto dalla nostra memoria
E questo non perché la riflessione da sola
Non
C'avesse portato per l'innanzi a questa conclusioni ma perché argomento sei più eloquente i fanti fatti comportamenti hanno portato a riconoscere questa grande dimestichezza dei cattolici nei confronti dello Stato
Ad apertura di libro
Dalla cronaca politica di ultimi di questi ultimi quarant'anni
Potrebbero essere allegati esempi di questo senso dello Stato
E allora
Dobbiamo partire dalle premetta premesse assolutamente indiscutibili
Viviamo in una società pluralistica
Ha ragione padre Macchi viviamo in un sistema libero perché la cultura è libera
Perché il primato della società civile
E viviamo in un sistema che ha recepito questi valori inserendoli nella Carta costituzionale e non a caso quella carta proprio in ordine a questo capitolo a risentite enormemente del graffio dei costituenti democratici cristiani
Vediamo dunque in questa società pluralistica
Primato dalla società primato della cultura
Considerazione dalla politica per quello che la politica può dare non chiediamo alla politica quello che la politica non può dare
E chiedendo poco la politica o quanto meno chiedendo quello che la politica può dare
Facciamo un grande servizio era
Siamo contro una società ingabbiata
E a mano a mano che questa riflessione va avanti
E qui non so se sono d'accordo con tutti
Gli amici di partito diventiamo e doverosamente diventiamo un partito meno partito Progetto di quanto non si pensasse una volta perché in una società come questa
Fortemente caratterizzata dalla scienza fortemente era caratterizzate da risultati dalla scienza applicati i margini di opinabilità
Finiscono per essere più ristretti
E allora
Perché progettare con una operazione costituente
Di ragione i giorni a venire
Molto più partito di regole partito che garantisce il processo o i processi autonome che si manifesta una libertà con un saggio e corretto equilibrio fra proposta che deve essere inserite da parte
è nostra perché noi siamo parte all'interno di un quadro democratico in questo in questi processi autonome che
Che
Vengono fuori dalla scritta
E nei quali tutti siamo proponenti e dei quali tutti
Singoli e partiti siamo tributare
Ma c'è qualcosa di più però e qui vengo a qualche osservazione di politica attuale
Noi siamo il partito della democrazia so bene che queste un'espressione care anche alla tradizione repubblicana
Ma per vero siamo noi il partito della democrazia che poi altri ritenga di esserlo benissimo ma noi siamo il partito della democrazia
Voglio dire che è connaturato in noi questo questo sentimento della democrazia
Intesa come governo dalla gente in mano alla gente
A questa conclusione vado per rapidi cioè porta la riflessione sui valori a cui noi siamo ancorati
Riflessione
Che è confortata anche dal movimento dei cattolici democratici dal modo con cui questo nostro Paese è venuto avanti
Perché noi siamo il partito che centra la sua problematica politica sulla persona
E siamo il partito che in ordina alla vita di gruppo
Partendo dalla persona organizza i fatti periferici e dalla persona
Le società intermedie la Società in tutta la sua articolazione siamo il partito delle autonomia e siamo il partito dell'autonomia
Siamo il partito della solidarietà
Siamo il partito delle convergenze
C'è nel partito
Che ha nella sua tradizione
Quelle quei fatti
Quelle prospettazioni quei giudizi che oggi anche altri partiti danno sulla società e sul suo tendenziale movimento
Forse perché occupati dalle cure dallo Stato noi rispetto a questa cultura abbiamo presentato di volta in volta in questi ultimi decenni o in questo ultimo ventennio qualche timidezza
Qualche timidezza che ci sia con schiettezza e ammesso dalla condizione di vedere altri partiti con altra tradizione
A presidiare con alterigia e con la superbia spazi e questioni e prospettazione di queste questioni che meglio avrebbero potuto essere cavalcate da questo nostro partito
Io non so se abbiamo perduto Ciriello Concia
Ma io non credo che abbiamo perduto o che minacciano il nostro partito di perdere con la nostra azioni contatti coi partiti minori non lo credo
Anche se dobbiamo sempre essere avvertiti a questo riguardo
Ma più ancora che questo problema in una contesa di discorso come questo che prende le mosse da lontano dobbiamo preoccuparci di non lasciare occupare lo spazio
Che è proprio dalla nostra tradizione da altri partiti
Per esempio io credo che se ricordassimo la gente che di fronte alle prospettive politiche
Nelle quali la Democrazia Cristiana non assume di avere una parte egemone ma assume di aver una parte importante rispetto a queste prospettive c'è lo schieramento socialista
Non lo scoramento riformista
Per quale ragione il riformismo di Martelli di Craxi deve nascondersi rendersi un pochino reticente rispetto al socialismo
C'è lo schieramento socialista
E in questa espressione schieramento socialista e lo schieramento
Nazista ma molto meglio parlare di socialismo c'è uno schieramento socialista
Questo è importante perché per il gioco delle contrapposizioni che è un giuoco politico noi assumiamo una posizione di partito e di perno di un re lo schieramento democratico senza aggettivazioni
Che poi trova la sua legittimazione in tutto
Ti in tutti quei problemi che oggi alla società moderna pone una società diventata assai meno ideologica di quanto non fosse o ideologizzata di quanto non fosse una volta
Siamo sotto questo profilo il partito il partito con le carte più in regola purché si sia fedeli e leali nei confronti di questa nostra distinti nostra tradizione
Enrico De Mita infatti accennato io condivido questo questo giudizio essere cioè gli altri partiti ancora carichi di ideologia tanto qui si potrà discutere Enrico accennava alla alla mancanza di un pluralismo reale talché i cattolici hanno difficoltà oggi ad avere riferimenti diversi che non si è riferimento democratico Rita non lo so questo è un dato di fatto
Mi pare mi pare che nonostante
Tutta lei evoluzione che sta alle spalle dei nostri partiti concorrenti si possa parlare di uno schieramento socialista
Di contro ad un o dirimpettaio non non schieramento che socialista non è
E il la prova di questo costano il taglio di discorso politico che dalla nostra tradizione viene a determinate problemi che sono quelli di oggi
La struttura dello Stato le istituzioni il rapporto fra società e istituzioni
E così via
Queste erano le osservazione che io volevo fare a margine di una relazione che ho soltanto
Sentito in maniera assai assai assai marginale
Tema di questa di questo dibattito di questo pomeriggio e anche coscienza e potere
Io mi rimetto non credo che ci sia molti marci siano molti margini di di differenziazioni fra di noi rispetto a quello che su questo argomento ha detto padre ma
E si rischia sempre quando si accenna a questo argomento a uscire in discorsi di tipo volontaristico di tipo o di tipo
Moralistico cosa che io non voglio fare
E non volendolo fare però
Volendo dallo stesso tempo dire qualcosa su questo tema
Io introduco offro alla meditazione di ognuno di noi un grande tema
Che prova del modo con cui
Non un personale politico in genere postare nelle istituzioni ma ciascuno di noi
Portava la restituzione
E cioè la coscienza di un valore inestimabile si parla tanto di questi tempi Ombretta dalla imparzialità del giudice dalla terza età del giudice ma c'è un'imparzialità dell'uomo pubblico c'è una imparzialità imparzialità come valore
Che la controparte dell'uguaglianza che la controparte dalla giustizia che deve essere presente presente deve essere al oggetto di testimonianza continua
Imparzialità dell'istituzione ma imparzialità
Del uomini che occupano le istituzioni
Tu accennavi a un caso quello del CSM tra l'altro questa aggressività io non non credo che sia stato aggressivo e CSM ma certamente questo giudizio che poi tra l'altro è stato dato su un singolo provvedimento
Forse dimenticare di ruolo che nel quadro dell'istituzione ha il CSM nei confronti dei tributari il parere medesimo
Ma l'imparzialità
Ed è difficile
Testimoniare la imparzialità perché noi siamo in un sistema sotto questo profilo che si muove correttamente
Le istituzioni come aree
Direi vuote
Che devono essere occupate da un personale che certe procedure che ci siamo dati consente di farne fare occupare
Queste stesse spazi queste si rivelerà un personale politico i partiti i partiti che raccolgono il consenso e cliente
Per tanti sbocchi istituzionali hanno il dovere della indicazione dell'uomo quindi un'indicazione d'origine
Partita rinviata di origine di parte ma volta che gli uomini indicati dai partiti vanno nelle istituzioni
Ecco la la magia dalla politica o la magia del diritto o la magia della moralità questi uomini di parte devono sapere gustare e testimoniare fino in fondo la imparzialità
Perché la istituzione impone loro di essere imparziale
E qui è è era coscienza e qui sono valori individuali e qui e la moralità del singolo
Tanto forte e tanto richiesta che poi giustamente si dice che la malavita dei più o la moralità sotto questo profilo e in qui e per questi problemi di una società e la sommatoria di tante moralità individuale
Ecco queste sono le osservazioni che volevo fare
In un dibattito
Che a ridosso di tanti problemi sembra un come dire
Dare testimonianza di un personale politico
Vuoi distratto
Parliamo di queste cose
Mentre fuori di qui
Ci sono cose che qualcuno direbbe più concrete o dibatte in coda testimonianza
Di un personale politico e quindi di un partito che non prende e non perde le distanze
Dai quei valori ed a quelle riflessioni da quella tradizione da quella memoria storica che sono le condizioni perché noi Democrazia Cristiana se posso andare al
In tempi ritenevo ho detto sia una cosa importante di questa ringrazio fu
Espongono i documenti
Viola favorito dalla signora ritornano lo sblocco a
Madre
La parola e
Grazie io credo che
Lo svolgimento dei lavori
Conferma la felicità dell'intenzione di Bruno Tabacci
Di aprire un dibattito aperto ricco articolato sulle radici dell'esperienza politica nella Democrazia cristiana
Penso che questo sia un momento e debba essere un momento e se non lo viviamo così credo ne perdiamo molta della sua
Validità
Sì è un momento di grande speranza
Ma anche di grande responsabilità anzi un momento che inchioda alle nostre responsabilità storiche di cattolici credenti
Come ci ha ricordato Padre macchie come con toni affascinanti ci ha fatto intuire Barbiellini Amidei
Il clima direi anche psicologico di questa di questa giornata
Credo che possa tranquillizzare
Chi ancora qualche timore assolutamente infondato peraltro nessuno in questa sala si crede padre del movimento cattolico
O o primus inter pares
Tutti siamo qui sono impegnati nel trovare motivi più profondi per dare piena e totale responsabilità alla nostra coscienza di uomini
Io vorrei svolgere molto brevemente vista l'ora di visto
Che la mia all'inizio più che le pro sindaco l'iniziale del mio cognome mi costringe a parlare adora ad ora così tarda
Ecco io vorrei svolgere in breve veramente due pensieri
Che hanno già trovato spazio negli interventi
Di monsignor Giussani di padre Macchi
Entrambi peraltro per me maestri
Anche se con toni
E riflessi personali diversi
E il primo punto lo
Per affrontare primo punto partirei da una
Quasi da uno slogan da una frase
Che può anche dar fastidio nella sua sinteticità e per certi versi brutalità che il Santo Padre ebbe a rivolgere ai partecipanti al meeting di Rimini del il ventiquattro agosto del mille novecentottantacinque
Quando nel messaggio
Augurale
Si parlava del destino dell'uomo
La bestia Parsifal eccetera
Disse e ammoniti presente a quel meeting i quali discussero praticamente poi tutto il miti su questa frase
Che solo Cristo restituisce l'uomo a se stesso
E su quella frase si meritò nel senso che fu chiaro che il Papa voleva dire questo che solo qualcun altro da noi può renderci pienamente umani
Che è poi quello che credo don Giussani monsignor Giussani abbia
Abbia detto oggi quando si è riferito all'espressione senso religioso
La posizione espressa allora dal Papa costituisce evidentemente una posizione che si pone diciamolo pure in polemica con l'atteggiamento predominante dell'uomo moderno che invece ha affermato la negazione di ogni valore morale oggettivo
Nel su un sabato di questa settimana
Buttiglione ritorna su questo tema
Sottolineando giustamente come nell'epoca moderna in un primo momento l'uomo
Di oggi ha ha cancellato Dio ma non i valori e dici che stavano dietro l'esperienza religiosa
Parlando di valori comuni che accomunavano tutti gli uomini
Ma in questi ultimi tempi invece oltre alla morte di Rossi
Oltre aver ucciso Dio si è anche si sono anche uccisi valori che stavano dietro
Quella quel esperienza riducendoli dice Buttiglione
Questi valori a pura convenzione sociale visto che per vivere insieme
Occorre pur
Far capo ad alcuni valori comuni se non vogliamo vivere in una pura energia
Noi diciamo invece che per costruire l'uomo e la sua moralità e quindi la sua politica
E la sua cultura
Occorre liberi riferirsi a qualche ad un valore oggettivo
Come diceva come dice sempre quell'articolo Buttiglione occorre vivere una appartenenza cito il filosofo dice il principio della moralità è una e quindi della politica è un'appartenenza
Per l'uomo essere morale significa prima di tutto riconoscere che non si è fatto da solo
Che riceve da Dio il suo essere che deve quindi adottare un atteggiamento fondamentale di riconoscenza di questo dono di appartenenza disse al suo al suo autore
La moralità è qui che la politica quindi non è possibile senza appartenenza cioè senza un riferimento ad un'esperienza viva e coinvolgente e da questo punto di visto di vista paiono patetici
I tentativi di ricostruire la moralità perché l'uomo non può farne a meno comunque checché se ne dica
Che alcuni nostri amici laici in questo anche in questi giorni
Stanno portando avanti attraverso dei surrogati dalla moralità perché tali si devono ritenere i riferimenti che alcuni fanno agli onesti ai saggi eccetera come se fosse possibile una onestà ed una saggezza senza
L'appartenenza ad una vita vissute in un contesto preciso
Da queste questa osservazione vero vorrei trarre una prima osservazione una prima conclusione e cioè che chi educa deve far crescere dentro le persone questa appartenenza questa oggettività
E io credo che su questo fronte mi pare lo accennasse padre Macchi la cristianità diciamo pure la Chiesa cattolica ha avuto paura in questi in questi ultimi decenni non ha avuto il coraggio di svolgere questa funzione educativa
Indicando così che con questa paura la il pericolo di una subalternità alla cultura laicista che crede di poter costruire il senso dello Stato su di un individualismo sempre più assoluto
E io qui vorrei ricordare che compito di queste educazione non è della politica diamo uno show il compito di questa educazione è dell'esperienza religiosa eh
Per dirla in parole
Nelle parole usate da padre Macchi
La chiesa
Alla può o le chiese
Va be'in Italia siamo realisti
Alla politica devono arrivare uomini che prima appartengono ad un'esperienza che li ha illuminati e li ha fatti crescere
E la politica potrà risolto potrà essere rilanciata se riceve questi uomini non spetta a lei formare questi uomini
Quindi sempre si potrebbe aprire anche un discorso sulla funzione di un movimento giovanile in una in un partito
Con questo vorrei affermare la relatività quindi del compito della politica
Che è un compito ben specifico non assoluto
Ma anche l'indizio l'indilazionabile ITA che del compito educativo che deve essere riassunto dalla comunità cristiana
La cristianità deve ricominciare da educare
Se vuole poi pretendere anche che un partito come la DC si rimette ad ascoltare questa esperienza
Come la DC deve rimettersi ad acqua ad ascoltare nella misura in cui ci sono queste esperienze se vuole costruire un rapporto non opportunistico col mondo cattolico ma un rapporto
Essenziale per la sua stessa identità
Questo non è credo un discorso spirituale o spiritualista che sarebbe fuori luogo soprattutto se fatto dal sottoscritto
Credo che sia un discorso molto concreto perché è un uomo che non appartiene a niente
In effetti non può avere pervenire al tema più specifico della seconda parte del
Dei lavori di oggi non può neppure avere il senso dello Stato anzi rischia di appartenere solo a chi nello Stato manipola il potere solo chi ha coscienza della propria persona come appartenente ad un'esperienza più grande disse
E nelle condizioni di avere il senso dello Stato perché lo Stato moderno è nato come un insieme di appartenenza
Del resto la nostra stessa costituzione la quale è bene ricordarlo venne fatto in un momento storico in cui il senso del l'appartenenza se non altro al popolo c'era e non a caso si riusciva a fare una Costituzione e non a caso oggi non si riesce a non si riescono a modificare le regole del gioco costituzionale perché forse AN
Ma anche il senso dell'appartenenza a un popolo che sappia dettare nuove regole
Nuove regole non si possono costruire a tavolino ma solo se si proviene da un'esperienza popolare
E e allora domandiamoci agli occhi perché noi stessi non riusciamo a proporre regole accettabili
Da tutti comunque dicevo del resto la nostra stessa costituzione prefigura un uomo di questo tipo nuovo appartenente per così dire quando l'articolo due che troppo spesso noi e la nostra cultura dimentichiamo l'articolo due della Costituzione dice che la Repubblica riconosce garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
E l'articolo tre dice che compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana
è indicare quindi che è un uomo e senza personalità se non vive informazioni sociale
E allora io dico che non solo in base al discorso fatto sul senso religioso da don Giussani
Oggi pomeriggio
Ma anche in forza della nostra Costituzione peraltro citata da don da padre matti avere il senso dello Stato significa lavorare per porre le condizioni perché le formazioni sociali possono vivere crescere
E questo è il compito proprio per dare a ognuno il suo dalla politica
Porre le condizioni di libertà perché le formazioni sociali possono svilupparsi del resto don Sturzo è noto
Non cessava di affermare che lo Stato moderno che rifiuta la libertà tradizionali delle associazioni dei Comuni delle Regioni porta inevitabilmente allo stato totalitario e allora io credo che qui debba porsi
Il vero nodo di questa giornata
Noi dobbiamo chiederci se la DC è sempre stata fedele a questo suo compito che compito strettamente politico e questo è il suo compito
A noi spesso è stato rimproverato di non aver educato la gente in un certo modo ma questo rimprovero non possiamo accoglierlo perché non è proprio di chi fa politica
Dobbiamo invece accogliere il rimprovero che ci viene fatto per la nostra funzione politica e credo che questo rimprovero vada identificato in quella domanda siamo stati fedeli all'acqua ad una concezione politica che vede il suo compito essenziale nel dare spazio di libertà alle formazioni sociali in cui la personalità dell'individuo si svolge e qui che si misura in concreto se non vogliamo fare astrattezza il rapporto reale tra fede
E politica va ricordato anche il ministro Rognoni poco fa
Ma anche allora vorrei chiedere
Se ci fosse
Se siamo stati coerenti con quel partito delle autonomie con quel partito
Della persona
E quindi credo che queste giornate se vogliono avere un senso concreto in questo momento storico della vita del nostro partito debbano debbono porsi questa questa domande chiediamoci allora sì abbiamo fatto tutto il possibile in tema di libertà di educazione
In tema di di libertà della cultura di politica culturale in tema di libertà
Della politica assistenziale dove per esempio anche molte regioni a direzione democristiana sembrano porre all'attività assistenziale tutti quei lacci che lo Stato non ha non aveva mai
Ma il posto quasi più attenta a
Ah intruppato e che a liberare tutte le risorse che il mondo cattolico ha sviluppato nei secoli su questo tema dell'assistenza
E io credo per andare verso il termine che proprio su questi temi
Della dell'educazione della cultura e dell'assistenza cioè nel servizio alla persona io credo che si giochi la credibilità della nostra cultura
In una società che nel due che nel due mila vedrà presenti presenti a Milano
Una persona su tre nella condizione di persone anziane quindi persona persona sola
E io credo che ciò che gli assessori di sinistra hanno fatto con la cultura negli anni Settanta ora noi dobbiamo farlo
Con
Con la gestione di questi assessorati all'educazione all'assistenza per passare dalla tutela delle finora la tutela delle appartenenze al popolo che chiede risposte
E vorrei terminare con una nota bene ma che ritengo essenziale
Tutti i discorsi che stiamo facendo oggi devono se non vogliono ridursi a al pericolo di una in osteria del moralismo
Devono diventare cultura cultura per fabbricare per incidere in modo diverso nella nostra società
Io credo che molti molto mondo cattolico abbia un po'alla tentazione di concepire siccome la croce rossa del mondo che altri manipola
Manipolano come la Croce Rossa chiamate in soccorso delle disgrazie create dagli altri
Io credo che non saremo veramente fedeli alla nostra vocazione se più che far la croce rossa lavoreremo per incidere nel mondo affinché la Croce Rossa non ci sia cioè cioè affinché si possa costruire una società
In cui
Ci sia posto per tutti per una vita dignitosa
In altre parole vogliamo essere i protagonisti dei futuri cambiamenti
Affinché ci siano le condizioni per una vita che rispetti le dimensioni fondamentali della conoscenza di ogni uomo
E io credo che ciò di fronte a Dio ci renderà orgogliosi di essere stati cattolici e di fronte agli uomini ci deve rendere da subito orgogliosi di essere ancora democristiani
Tale
Come all'onorevole regolatore degli album
No
Non è ancora
Va bene
Da
Non