L'Italia che reagisce

Pregherei di prendere posto in sala perché stiamo per iniziare i lavori del nostro convegno
Se è possibile chiamare anche di altre rimaste sul nella hall del centro congressi
Perché con un ritardo accademico per errore
Di circa mezz'ora stiamo per iniziare i nostri lavori
Si inizia
Bene ti do il benvenuto a nome dell'organizzazione questo convegno di idee della Giovane Italia il movimento e abbiamo costituito il sedici luglio
Al Midas a Roma
Prima di tutto un ringraziamento a tutti quelli si sono sobbarcati un viaggio talvolta anche molto faticoso perché sappiamo lo Stato e le nostre infrastrutture
C'è ancora gente ferma sull'autostrada A tre a Firenze e Bologna
Chi è passato dalle TR quarantacinque comunque ha trovato difficoltà ci sono stati problemi anche ieri nelle aeree quindi un ringraziamento sentito da parte l'organizzazione tutti quanti hanno sono arrivati felicemente in questo splendido posto un ringraziamento particolare anche all'organizzazione
E a tutto lo staff di Roma Italia che ha magistralmente organizzato questi lavori in un
Luogo prestigioso e di grande fama come Grand Hotel di Rimini e in un bellissimo centro congressi molto efficiente non fa che confermare il senso di ospitalità e la culla della cultura di accoglienza
Dei Romagnoli quindi un applauso per favore a tutta l'organizzazione
Il programma dei lavori prevede dei lavori durante la mattinata che iniziano con la relazione di Stefania Craxi
Cari amici
Compagni
Dichiaro aperti i lavori dell'Italia che reagisce il primo convegno idee promosso dalla Giovane Italia
Saluto e ringrazio tutti i presenti un grazie particolare tutti i relatori che hanno accolto il nostro invito e a tutti coloro che da questa nostra tribune porteranno il contributo del lavoro esperienze e delle loro idee
Alle personalità che oggi ci onorano della loro presenza
Ringrazio gli organizzatori
Ringrazio le persone i ragazzi le ragazze qualche vecchio brontolone che in questi anni mi hanno accompagnato nell'avventura della Fondazione e ora mi hanno accompagnato anche in questa senza il loro lavoro il loro impegno la loro passione oggi non sarei qui
Desidero infine ringraziare la città di Rimini per l'accoglienza che c'ha riservato
Questa è una terra di antiche tradizioni di lotta politica e sociale
Questa Regione è stata la culla del socialismo riformista Andrea Costa il primo deputato a Ravenna e nata la prima cooperativa di produzione a Parma si è tenuto il primo congresso delle camere del lavoro d'Italia
A Bologna e in atto nel mille novecentouno il primo sindacato nazionale la Federtennis fa a Di Mola nel mille novecentodue se il volto il settimo congresso del Partito socialista che segnò la vittoria del Riformista Filippo Turati
La scelta di Rimini come sede del nostro convegno di idee non è casuale
A Rimini poco più di vent'anni fa prese avvio un percorso importante per la storia del nostro Paese
La Conferenza programmatica che si tenne in questa città nel mille novecentottantadue segnò un vero e proprio salto di qualità nella politica socialista
Individuazione dei problemi emergenti dalla Società italiana l'analisi catastrofica né congiunturali Istica della crisi
La consapevolezza dell'occasione di innovazione e trasformazione che essa avrebbe rappresentato un'isola cultura socialista in grado di fare dell'innovazione invece i motivi della propria lavorazione programmatica
Individuando nella società e nuovi soggetti del cambiamento del progresso identificando il nesso tra il merito il bisogno la vera essenza dell'alleanza riformista e socialista
Facendosi interpreti della necessità di adeguare le forme politiche ha il compito di governare democraticamente la complessità sociale e di responsabilizzare la società civile a tutti i livelli
I socialisti dir diedero prova della portata del processo di rinnovamento di cui si proponevano allora come protagonisti
Oggi si indulge ad affermare che a partire dagli anni Settanta una volta esaurita si la spinta del primo centro sinistra
L'Italia ha conosciuto un lento ma inesorabile declino
Le cose non stanno esattamente così
è vero che nei primi anni ottanta e le condizioni del nostro Paese non lo pressoché spaventose con l'inflazione oltre il quindici per cento la produzione ferme le ore di sciopero da record
è però altrettanto vero che la nuova politica sostenuta dal governo Craxi Risano l'economia consentire industria di rimettersi in moto
Il made in Italy si impose ovunque nel mondo e il capitale italiano tentò all'estero le sue più ardite incursioni mai più da allora rinnovate
L'incapacità a sostenere lo sforzo una lotta politica combattuta più con i soldi che con le idee per strappare il primato e socialisti
La ripresa della conflittualità sociale dispersero i benefici raggiunti e il declino riprese continuo sotto tutti i governi della prima e della mai nata Seconda Repubblica
Nessun tentazione nostalgica nella nostra scelta ma noi oggi a Rimini
Vogliamo ripartire per riflettere per dire cose ragionevoli interessanti concrete
Concedetemi solo per iniziare alcuni inoltre sono giovani taglia nome del movimento è quello di una gloriosa associazione risorgimentale
Ci riconosciamo in esso perché evoca un Progetto oltre che una speranza quella di un neo rinascimento di un neo Risorgimento
La forza di un Risorgimento politico morale che ci sorreggere la volontà di impegnarci a fondo per arresti arrestare il declino verso il quale il bipolarismo all'intagliata sta conducendo il Paese
La giovane Italia è un movimento politico
Culturale a struttura federale
Teso a favorire la nascita di una libera associazione di solidarietà d'incontro tra personalità diverse militanze diverso organizzazione DiVersi
Un movimento non un partito che si pone l'obiettivo offrendo stimoli proponendo impulsi di rilanciare sviluppare una serie approfondito dibattito sulle questioni di interesse generale
Un movimento che sui temi essenziali sappia esprime una volontà comune
Parlare un linguaggio comune per tornare a investire sulla politica come valore condiviso come capitale sociale del Paese da crescere con impegno
La proposta di un movimento nuovo che restituisca Alitalia i valori dell'umanesimo socialista liberale cattolico-liberale nasce da una serie di considerazioni che ne sottolineano la necessità e la possibilità di realizzazione
Nel corso dei miei frequenti spostamenti da un capo all'altro dell'Italia ho maturato la convinzione che c'è un numero sufficiente di persone disposte a impegnarsi in un lavoro diretto dalle forze di colore
Ai stanze di cambiamento e di rinnovamento
Occorre mettere sul campo la volontà di comprendere la società nella quale viviamo di scandagliare più a fondo nuove realtà che avanzano
La nostra società ci appare come un insieme complesso dove possono esistere ed esistono forze interessi desideri diversi
Ma che per questa ragione richiede un presupposto necessario
Che ciascuno assolva in primo luogo ai propri doveri
Perché solo il senso dei doveri comuni scriveva Mazzini che può elevare la società ed accrescere le possibilità di un progresso equilibrato di un'effettiva convivenza civile
Il convegno di idee Italia che reagisce si propone di sviluppare le tesi che stanno alla base del programma della Giovane Italia
Fornendo nello spunto necessario per una politica propositiva che unisca la lotta delle idee la concretezza delle cose da fare
Spero che questo appuntamento contribuisca promuove una discussione nitida
Sulla reale situazione italiana sul deterioramento delle condizioni sociali sulla disoccupazione giovanile non suoi disperati prospettive di molte aree del Mezzogiorno su ritardi scientifici tecnologici e culturali
Intendiamo in questa due giorni di dibattito presentare le nostre proposte e raccogliere grazie al confronto con personalità della politica dell'economia della cultura
Ulteriori analisi suggestioni indicazioni concrete
Per far fronte al declino economico politico morale che minaccia il nostro Paese
Partendo da Rimini oggi intendiamo apportare un contributo di riflessione progettuale al dibattito politico nazionale
E per questo che abbiamo inteso organizzare un convegno di idee che tra la retorica dell'ottimismo e quella del pessimismo scelga la prima manovrando Ragione e sentimento crediamo che in questo Paese si cresca più facendo che piangendo
Si aggreghi di più se ci sono cose da fare che sciagure da evitare si costruisca di più inseguendo il diritto alla felicità e non ha il dovere alla tristezza e alla malinconia
Serve una speranza progettuale e questo ci dà la spinta di impegnarci a guardare avanti raccogliere energie a sollecitare partecipazione ad assumere iniziative
Cari amici i lavori del convegno si articoleranno in tre sessioni gli argomenti di discussione pur diversi tra loro sono strettamente collegati
Le tre sessioni infatti col verbo al fine di individuare le iniziative delle quali partire per contrastare la crisi che minaccia il nostro Paese
Non può esserci sviluppo se le istituzioni non funzionano non può esserci sviluppo se l'Italia non è in grado di estendere la propria influenza nell'area mediterranea in cui particolari e preminenti sono le sue responsabilità
Ed ancora
Non si può ragionare in termini di sviluppo duraturo e consolidato se non si ha coscienza della propria identità
Della propria vocazione produttiva e delle modernizzazione necessarie per e cupi recuperare vitalità per impedire che ogni sforzo finisca nel vuoto
Il nostro Paese combatte contro una crisi economica e sociale ormai strutturale
Il sistema Italia non regge più il peso delle consulenze statali di un tasso di evasione fiscale troppo alto della diritto puro pratico proprio della pubblica amministrazione vecchie empirismo diffuso
Tutte situazioni di privilegio che ci allontanano ogni giorno di più della speranza di poter vivere in un Paese moderno che investa sulla società attiva del lavoro sulle garanzie e non sui garantiti
L'Italia continua a perdere punti e posizione nella classifica dei Paesi industrializzati colpa di un costo del lavoro troppo alto che porta l'industria spostare i processi produttivi a destra Massud a oriente
Tutto questo pur possedendo capacità e potenzialità materiali
Ne è un esempio tra gli altri la genialità e l'impegno degli scienziati italiani che in molti campi mantengono il Paese la ricerca nazionale senza che le strutture in deficit di modernizzazione di fondi Risso portino a dovere
Questo Paese è noto più per la numeri verso sistema economico che di quello politico
Un sistema medievale
Che vive di regole i suoi di un salotto suo di un mercato suo grandi capitali individuali concentrata in pochissime mani che hanno lavorato con i profitti del privato e le garanzie del pubblico
In questi ultimi mesi
Proprio della straordinarie tragicomiche avventure del taglio delle tasse ha confermato ove ve ne fosse stato ancora bisogno quanto sia difficile in Italia modificare le cose e quanto siano resi quelle forze veramente disponibile al cambiamento
In un Paese che escludendo la Francia alla più alta tassazione il più alto numero di dipendenti pubblici ma insieme il più basso
Tasso di servizi tagliare le tasse ridurre la pressione fiscale e quasi un dovere morale
Se poi si guardasse all'economia con spirito imprenditoriale liberalizzatore una forte riduzione del prelievo fiscale
Sarebbe probabilmente la ricetta migliore per riavviare la produzione per consentire un aumento di crescita economica
Ma nel nostro Paese non solo non si tenta la strada ristoratrice persino un po'di giustizia fiscale un po'di lotta agli sprechi si trasforma in una vera impresa
Guardiamo il caso di Alleanza Nazionale
Da quando è iniziata la corsa alla successione di Berlusconi
Gianfranco Fini ha deciso di crescere essendo però sprovvisto di qualsiasi inventiva non ha trovato di meglio che appoggiasse i poteri forti prima la magistratura poi la grande lobby ebraica poi il sindacato del pubblico impiego la Banca d'Italia di Fazio la Confindustria di Montezemolo
Ha finito in tal modo per soffocare qualsiasi progetto di innovazione e di modernizzazione
La liquidazione di Tremonti ha poi gettato nel caos la politica economica del governo
Fini non rappresenta la destra né del governo né di qualsiasi altra cosa è rimasto la scorporazione
E al più dritto doroteismo di marca dici
E con queste forze
E con quelle molto non molto dissimili della sinistra che l'Italia è scesa rompi collo nella scala dei produttori mondiali
Oggi mentre economisti di destra di sinistra lamentano la dimensione troppo modesta delle nostre industrie le vorrebbero europeo addirittura mondiali
I grandi gruppi italiani battono tutti ritirata
FIAT ha ceduto i francesi di Auchan la Rinascente alimentare Tim si è ritirata dal Venezuela Benetton complotto strade Pirelli si ritira dalla gomma e compratele con con i suoi impianti e i suoi abbonati fissi invece di crescere di ingrandirsi nell'industria insomma i gruppi italiani si rifugiò in settori ben protetti con spiccate preferenze per le situazioni di monopolio
E dal crescente nervosismo del presidente di Confindustria Montezemolo per l'alterna vicende dell'Iraq appare ben chiaro che per quanto se ne dica la grande industria italiana non ha perso il vizio di guardare allo Stato S i soldi come cosa di proprie appartenenze
A Montezemolo che invita a comprare italiano viene voglia di rispondere fai bene le macchine
E oggi più che mai necessario cari amici
Ritrovare coscienza di noi stessi della nostra identità del nostro patrimonio di ricchezze naturali storico-artistiche in sostanza del nostro tratto identitario riconosciuto in tutto il mondo
Reagire il declino significa apprezzare Italia del suo mercato aperto e competitivo che investa sull'ammodernamento delle infrastrutture della mobilità e dello sviluppo
Occorrono massicci investimenti pubblici e privati i parametri di Maastricht l'Europa non possono arrestare il nostro futuro
Inoltre prese operando in un'economia aperta sono obbligata in coma incorporare innovazione per contrastare la concorrenza internazionale
E la risorsa base per i processi innovativi è dato dalla ricerca scientifica e tecnologica o riusciamo a produrre conoscenza trasferì nuovi prodotti e processi o saremo costretti a in portarle reagire al declino vuol dire fare dell'investimento nella ricerca nell'innovazione impegno strategico per il Paese
La spesa per la ricerca non raggiunge oggi neppure il parametro del due per cento sul PIL in tal modo non vi è il futuro per l'Italia nel mercato globalizzato
Si pone perciò la necessità di promuovere una modernizzazione del Campo de'iniziative educative e formative per accrescere il patrimonio nazionale di competenza specializzazioni capacità professionali tecnica
Per riequilibrare anche il divario di opportunità che ancora esiste tra nord e sud del Paese
Lo Stato può dare avvio allo sviluppo se esposta competenze e risorse dal passato al futuro un Progetto un investimento sui giovani
Noi crediamo che come in America Olanda Germania e altri Paesi
Occorre creare una legislazione di sostegno chi studia studenti studenti lavoratori impegnati in corsi di laurea o post Laura in viaggi di studio Special genitali o corsi di specializzazione
Pensiamo presi di esenti d'interesse da restituire in tutto o in parte con gradualità dopo l'inserimento nel mondo del lavoro
Crediamo che possono essere finanziati da un otto per mille sostitutivo da quello attuale destinato periodicamente lo stato e da una quota di ciò che si spende in cassa integrazione e mobilità
Tale duplice forma di finanziamento risponde a due esigenze
La partecipazione dei cittadini e lo spostamento da parte dello Stato di risorse dal passato al futuro
La proposta che Giovane Italia oggi intende lanciare è l'otto per mille per il futuro
Il tutto gestito da un fondo che noi chiamiamo futuro creato ad hoc
Sui nostri ragazzi fa sentire tutto sul peso un sistema sociale che appare più concentrato sul presente che preoccupato dell'avvenire
Il futuro la modernizzazione rinnovamento le riforme fondò le proprie speranze con quello del mondo giovanile
Più modernità vuol dire percorsi più agevoli spazi più ampi vuol dire formazione continua il sostegno finanziario avrebbe capacità di programmazione
Ossia capacità di previsione di durata di adattamento soprattutto alla mutabilità dei processi produttivi e culturali
Nonché l'attenzione al cambiamento
E per questo che facciamo nostre le parole rinnovamento il futuro
Del rinnovamento vogliamo essere protagonisti il futuro abbiamo bisogno
Cari amici
Italia
è una grande nazione civile e pacifica una nazione e che conosce sente i suoi doveri verso la comunità internazionale le sue responsabilità in Europa nell'Alleanza atlantica
è per questo che la sessione internazionale del nostro convegno poniamo l'accento sulla questione della scelta occidentale
Sospese le paure planetarie lì oggi la nuova minaccia rappresentata dal terrorismo internazionale
è un fatto che ci sgomenta
Sono state macchiate di sangue l'eterno e vicine domani potrebbe essere non la nostra
L'Occidente l'Italia devono reagire all'aggressione terroristica mostrando di avere coscienza di sé di essere potenza positiva di possedere culture strategia per la pace è possibile
Il terrorismo aggredisce non soltanto con le armi le conquiste civili politiche sociali dell'Occidente sotto anche delle lotte del socialismo europeo
Va combattuto non solo ribadendo la chiara scelta occidentale dell'Italia con l'accelerazione di una piena attuazione dei valori occidentali libertà tolleranza democrazia economia di mercato diritti civili individuali
Ai propri confini e la diffusione del resto del mondo
Ma anche con una chiara e fattiva azione affinché si attiene il divario tra il mondo ricco e quello povero
Non ci sarà pace mai in un mondo dove si muore di fame
Per uscire dalla crisi che investe il nostro Paese deve inoltre saper coniugare il senso sempre più deciso ancoraggio Occidente con il ruolo strategico
Di ponte fra le civiltà del Mediterraneo che la propria posizione geografica li garantisce
Con l'allargamento dell'Europa ad Est Italia ma soprattutto il Sud rischia di diventare marginale persino geograficamente
A meno che il nostro Paese non ridisegna il proprio ruolo non senta profondamente impulso naturale che lo spinge a collegarsi con i popoli e i Paesi della regione mediterranea
Aspirando a diventarne punto di riferimento
Una vocazione antica che si presenta oggi in tutta la sua attualità indicando prospettive d'avvenire
L'Italia e al centro del mare Mediterraneo e la sua storia intrecciata con la nostra per due millenni e mezzo
L'importante il ruolo italiano nella regione ne fa una questione tutt'altro che secondaria
La pace la sicurezza lo sviluppo e la cooperazione in questa regione sono impegni a cui il nostro Paese non può sottrarsi
Specialmente oggi che il Mediterraneo è tornato a essere un punto caldo del mondo peraltro di molteplici tensioni
Occorre lavorare affinché esso torni ad essere una grande area di pace
Uno dei grandi punti di passaggio di incontro tra il presi industrializzati e quelli in via di sviluppo tra la cultura occidentale e quella islamica
Agendo con convinzione sul terreno politico diplomatico puntando la cooperazione tecnica economica e culturale con tutti i Paesi rivieraschi dell'area mediterranea quale elemento importante dello sviluppo
Sarà possibile consolidare una prospettiva comune di amicizia e di progresso
L'Italia non può non operare in ambito europeo ed internazionale in appoggio tutte le iniziative volte a garantire una soluzione concreta alla grave crisi mediorientale
La volontà di risolvere un conflitto che ogni giorno provoca centinaia di vittime innocenti non può essere trovata al di fuori delle trattative che coinvolgono tutti i contendenti
E che siano fondate sul principio del riconoscimento del diritti fondamentali degli Stati e dei popoli in quella martoriata terra
E necessario fornire garanzie internazionale a sostegno degli accordi e ragionare un piano internazionale di enti economici per garantire un assetto stabile nella regione
Dobbiamo uscire da questa ambiguità di fondo sentirci direttamente parte del conflitto mediorientale
Bettino Craxi beatificato anni del suo lavoro riuscendo a strappare ad Arafat l'accettazione della risoluzione duecentoquarantadue dell'ONU pace contro territori era il sei dicembre del mille novecentottantaquattro esattamente venti anni fa
Purtroppo siamo ancora lì con una flebile rinnovata speranza
Ma cari amici
Compagni
Il nostro Paese deve reagire restituendo alla politica la forza della critica della ragione
Ciò che lega scrivere generazioni in passate non sono riuscite a trasmettere che noi non riusciamo a trasmettere anche per effetto della distruzione sistematica della politico operate in questo tragico dicendo
Sono i valori ideali e morali che pure hanno presieduto all'opera di trasformazione della realtà superata dei nostri padri
Eppure ricchezza e benessere non nascono dal male nascono dal lavoro dei sacrifici
So bene che il moltiplicarsi delle ricchezze della liberalizzazione del mercato ormai trasformati in ideologia hanno creato nuovi squilibri sociali nuove ingiustizie nuove emarginazioni
So bene che tanti ideali miti del passato sono improponibili so bene che la nostra cultura si nutre di critica e la professione dei buoni sentimenti è guardata con sospetto e diffidenza
è considerata sintomo di ingenuità
Ma è anche vero che vivono oggi solidarietà sociali prima sconosciute che la scienza sta aprendo nuovi orizzonti affascinanti che la politica quella stessa politica che negli anni trascorsi è stata presentata in termini d'azzardo d'avventura o addirittura di malaffare
Saputo talvolta indicare altissimi traguardi morali di impegno sociale e civile
Cari amici compagni
L'imperativo di un rinnovamento culturale politico-morale comincia a farsi strada
Ma ciò comporta la ricerca libera e critica di una reale prospettiva d'avvenire
Ciò comporta il superamento coerente di esperienze che appartengono ad altre epoche
E dura dedizione convinta alle prospettive di un riformismo moderno e d'avanguardia capace dell'Hungary proprio Rizzo tutti e di comprendere le nuove realtà che avanzano
è la strada maestra che sta di fronte a quanti hanno volontà di rinnovare ricostruire il progredire per imprimere nuovo slancio nella vita di quella che è e rimane una grande nazione della vita democratica del nostro Paese
Non è un compito facile ma non abbiamo fretta se falliremo ci resterà la soddisfazione di un cattivo un tentativo generoso che qualche segno non lascerà
Bene mentre ricomincia capire ancora altra gente che era stata bloccata per le strade passiamo alla introduzione a lavori di Sergio Pizzolante coordinatore del movimento politico Giovane Italia e direi che anche ispiratori organizzativo e politico di questo convegno esile
Grazie noi siamo nati per provare a scrivere pagine di verità per contribuire con nuove idee battaglie politiche e culturale a costruire un pezzetto di futuro
Reagire per contrastare al rischio del declino
Nell'introdurre i lavori di questo convegno non posso non partire da una verità appena fermata da Stefania
Il debito pubblico italiano non è figlio degli anni ottanta
Colossale bugia sostenuta da chi lo vedremo dopo lo ha provocato
Ma anche e questo è strano perché lui gli anni Ottanta dovrebbe conoscere bene anche dal Presidente del Consiglio qualcuno si incarichi di informarlo
La voragine del debito che un freno serio Peroni strategie di crescita e figlia degli anni settanta e della cultura politica dominante il consociativismo
Erano gli anni lo ricordiamo testi del salario variabile indipendente erano gli anni in cui le grandi aziende hanno fatto ricorso la protezione dello Stato per difendersi dall'aumento del prezzo del petrolio e nello stesso tempo si sono fatte indirizzare assistere per la costruzione delle cattedrali
Nel deserto del Mezzogiorno erano gli anni dell'egualitarismo del patto fra i miei dell'arma sul punto uno di contingenza gli anni del compromesso storico del patto fra il pc la DC e la grande borghesia
Di stampo azionista italiana
A capo del nostro capitalismo familiare quel patto quel patto e all'origine dei meccanismi consociativi e degli automatismi moltiplicatori della spesa pubblica e produttori dell'inflazione a due cifre poi messa freno
Certamente non risolta ma messa freno negli anni ottanta quando l'Italia dimostrò di saper reagire contro la crisi economica e contro il terrorismo
Oggi la situazione del Paese la crisi internazionale sono seriamente più grati e più complicate ma comunque la reazione di allora è un insegnamento per due motivi il primo occorre sempre
Partire dalla realtà
Da una lettura seria cruda della realtà
Il secondo se la politica fa il suo mestiere se riesce ad attaccare tabù abbattere tolte rompere conservatorismi e poteri di veto il Paese cresce e vince
Sono prova a mettere a disposizione del nostro incontro alcune riflessioni
Perché oggi la situazione è più difficile nonostante l'analisi di questi giorni dell'autorevole Censis di De Rita
Che lette con superficialità sembrerebbero rassicuranti ma che non leggiamo con una corretta fotografia del presente frutto però di un riflesso
Della ricchezza e della spesa pubblica disponibile dal passato e in via di esaurimento
E l'immagine di una ricchezza spesso apparente della quale non ci sono più i motori capaci di farci muovere verso il futuro perché negli anni Settanta metà la grande industria italiana guidata dalla Confindustria della FIAT
Imboccava la strada del protezionismo si affermava in parallelo una industrializzazione spontanea e diffusa fatta di medie e piccole aziende nel nord est nel centro Italia lungo il litorale adriatico uno sviluppo dal basso radicato territorialmente
Analizzato molto bene da un bel saggio del professor Narduzzi del Policlinico del Politecnico di Milano
E il fenomeno del made in Italy e dei distretti industriali e quella che viene chiamata la terza Italia
Questo fenomeno che ha radici storiche nella tradizione manifatturiera delle realtà locali dove vivono le conoscenze del saper fare veri e propri giacimenti di risorse da quali dalle quale attinsero gli spiriti animali degli imprenditori più creativi e coraggiosi che all'ombra dei campanili se però scoprire
Una domanda più sofisticata di prodotti non di serie di qualità artigianale di gusto più elevato e di stile
Cose che piacciono al mondo si diceva
Il made in Italy è stato il frutto tutto sommato accidentale però di una combinazione di intuito creatività ed eredità storica questo negli anni settanta
Accidentale perché non è stato all'inizio risultato di una scommessa fatta dalla classe dirigente del Paese che come ha detto prima l'impegnata altrove
Accidentale sino a quando una nuova classe diligenza dirigente le esperienze
Dei governi laici la presidenza Craxi soprattutto e poi la Confindustria di Merloni la componente più responsabile del sindacato ne hanno fatto il motore del nostro sviluppo impedendo così
Che le lancette del declino che il Paese sta subendo da qualche anno ronde prendessero a muoversi già vent'anni prima
Tutto questo oggi non c'è più
UE assopito salvo singole eccezioni che non fanno sistema economia sviluppo
Il sistema industriale
Classico esaltato UE dominato dalle banche
La Confindustria tornati indietro alla FIAT
Una parte dell'azienda del made in Italy non sono in grado di competere Perini Musso infrastrutturali finanziari tecnologici del Paese
Che vedremo dopo ma anche per l'esaurirsi senza ricambio generazionale dell'anima creativa storica che ha fatto il made in Italy
I distretti industriali son tutti in crisi quelli vivi per esempio quelli marchigiani gli unici forse di Vinitaly adesso progettano di auto con arsi fuori dal Paese insomma la terza Italia Oggi
Non reagisce spontaneamente alla crisi e allora più che mai è cosa occorre un'Italia giovane che la spinga reagire la stimoli a farlo
Occorre una grande determinazione politica una grande capacità di individuare i nodi da sciogliere per tornare a competere
E qui è bene che parlino alcuni dati partiamo da quello a mio parere più significativo che fotografa perfettamente il deficit competitivo dei prodotti italiani
Di quel poco che è rimasto del nostro sistema industriale e il danno criminale che è stato fatto l'Italia negli ultimi quindici anni
La produttività la produttività dei fattori quella che il Paese dice cioè ciò che il Paese riesce a produrre in più
Oltre il contributo del fattore capitale e del fattore lavoro e cioè la ricchezza giunta dato dall'apporto delle infrastrutture delle tecnologie ha avuto il ritmo di crescita negli ultimi cinque anni del secolo sottolineo gli ultimi cinque anni del secolo
Di un decimo rispetto alla prima metà degli anni ottanta ed ettari in assoluto ad un terzo rispetto alla Francia e ad un quarto rispetto alla Germania
Come se non bastasse cioè parliamo di due Paesi che vedono in caduta libera la loro produttività rispetto a Inghilterra Stati Uniti Giappone per non dire della Cina e dell'India
Questi dati dimostrano che le nostre difficoltà sono strutturali e che se non si reagisce con coraggio e con decisione il gorgo della ripresa economica continuerà a non venire da noi
Alberto Ronchi ha denunciato sul Corriere della Sera di qualche settimana fa che i lavori della Salerno Reggio Calabria viaggiano a velocità media di sette chilometri all'anno per finire l'opera saranno necessari trentasei anni
Per il traforo del Frejus ai tempi di Cavour furono sufficienti nove anni di lavoro
Abbiamo sedici mila chilometri di binari ferroviari spesso a binario unico rispetto ai quarantacinque mila della Germania ai trentuno mila della Francia e non parliamo di metropolitane sistemi portuali sono da allarme rosso anche i dati forniti da una ricerca di circa un mese fa della Fondazione Rosselli
Come indici di competitività e di innovazione l'Italia attorno al cinquantesimo posto al mondo superato da tutti i Paesi europei compresi Spagna Portogallo ma anche la Lettonia
Potrei fornire alla nostra discussione tanti altri dati ma il mio intervento non vuole avere intenti depressivi ma riflessivi
Con lo scopo di provocare una discussione vera
Non condizionata nei limiti del possibile dal tifo per questo governo o per altri passati anche perché diciamocelo il Paese in discesa libera da quindici anni e nessun governo è riuscito a frenare il
Una una riflessione vera capace di individuare convinceva i nodi centrali di una reazione possibile
Nel novantadue
Luciano Cafagna
Scrisse un bel saggio con il quale analizzò in profondità le dinamiche alla base della crisi politiche sociali di quegli anni
Mi riferisco alla protesta del Nord
Che spinse il successo della Lega naturalmente quando parlo di crisi di quegli anni non mi riferisco al golpe giudiziario che altre dinamiche ed altre ragioni ed altre finalità
La crisi fiscale che lo chiamò
Ci quella che io chiamo la crisi fiscale cioè la rottura di fiducia fra il sistema politico istituzionale e i cittadini per via della distanza fra il costo fiscale dello Stato e la qualità dei servizi prodotti oggi quella distanza si è ampliata ancora con l'aggravante che le nuove distanze incidono come abbiamo visto prima pesantemente sulla capacità del nostro Paese di competere quindi di produrre ricchezza benessere futuro
Quindici anni fa il sistema politico aveva mille difetti che dovevano essere sicuramente corretti ma le soluzioni che sono state imposte con la forza ecco la menzogna non sono state la medicina ma la metastasi
Ancora oggi lo Stato con le sue inefficienze assorbe il cinquanta per cento del PIL
Mi comincia il molto troppo distratto purtroppo
La distruzione dei partiti e della politica irrigidito le dinamiche sociali nel ristretto alle lobby e ai ricchi la formazione dei quadri
Si fa carriera quasi esclusivamente all'interno delle famiglie
Le solite
Ci si sposta ormai di nuovo all'interno dello stesso ceto sociale
Ci si sposa ormai soltanto all'interno dello stesso ceto sociale
I costi i costi delle università e della formazione in genere sono diventati insostenibili anche per la classe media italiana
Le privatizzazioni che ovunque in Occidente sono stati un'occasione perché la reticenza mercato e quindi maggiore capacità di competizione
In italiano prodotto il trasferimento dei Monopoli dal pubblico al privato anche qui ai soliti privati
Ma anche ad alcuni protagonisti del mitico Nordeste e della Milano che fra virgolette fan tante virgolette risanata dai partiti anziché continuare a competere nel mondo hanno scelto la strada più comoda di portare il proprio spirito lo animale
Alonso del protezionismo pubblica
Il risultato di tutto questo è che ritmo di crescita del reddito pro capite degli italiani si è dimezzato fra gli anni ottanta e la fine del secolo
Un altro risultato il più drammatico questo sì da allarme rosso e che il capitale umano il tasso di sapere di conoscenza quello che per intenderci era la base della terza Italia del made in Italy e distretti industriali
Anche se con caratteristiche diverse olio è ovvio e che oggi è fondamentale per competere e all'ultimo posto fra i Paesi industrializzati dietro l'Est europeo dietro il Faris
Lo studio della Fondazione Rosselli riportato dal Corriere al sera ci dice che ad una spesa pubblica per l'educazione sostanzialmente in linea con la media europea corrisponde il numero più basso di titoli di studio in settori avanzati
Siamo un Paese con la più bassa percentuale di ricercatori scientifici
Nel nostro sistema quella che gli studiosi chiamano la casse creativa e cioè licenziati professionisti le ha dette al nati dalla comunicazione eccetera eccetera eccetera rappresenta meno del quindici per cento del totale
In Scandinavia superano il trenta per cento negli Stati Uniti i creativi hanno superato il numero degli operai
Ecco perché loro crescono e a guanto non la ripresa e noi no
Questi sono i nodi che vanno affrontati
E sciolto il possibilmente
Ritornando alla questione fiscale è evidente che la promessa di una drastica riduzione delle imposte di Berlusconi nel due mila uno è stata percepita dai più come un'occasione per spostare risorse dallo Stato
Obeso e inefficiente perché così viene non c'è niente da fare percepito dalla gente perché così lieve
Ai cittadini e alle imprese
Dal passato al futuro per riaccendere consumi e intrapresa economica evidente anche che i rinvii e le liti di questi anni
Hanno prodotto le delusioni che si sono manifestate nei risultati elettorali degli ultimi due tre anni
Evidente ancora che la decisione ultima di ridurre le tasse seppure in misura molto limitata in virtù della crisi internazionale ma anche per i tanti limiti politici gravi della maggioranza e del governo rappresenti un atto politico importante
Perché inverte una tendenza si fa carico di intervenire su un nodo politico cruciale per le sorti del Paese
D'altronde la reazione scomposta in a cronisti che ha dei soliti noti a sinistra come a destra di buona parte dei sindacati però dire di quasi tutti del vertice di Confindustria
E cioè di quelli che con gli anni settanta ci hanno lasciato le voragine del debito pubblico e con gli anni novanta il declino
Per intenderci dimostra che la strada imboccata è quella giusta
Occorre però avere coraggio sino in fondo bisogna accelerare dimostra una vera volontà di spostare risorse al futuro fare una chiara scelta occidentale è seguita la strada intrapresa da Stati Uniti e Gran Bretagna
E non quella della Francia della Germania avere una strategia per il nostro ruolo a favore della pace e dello sviluppo nel Mediterraneo ripensare il nostro rapporto con l'Europa sono i temi di questo convegno vado a concludere
Con alcuni appunti per questo viaggio di questi due giorni
Cinque ovunque noi vogliamo Lupa mancano tutti i costi
Vogliamo l'Europa se ci consenta se ci consente di vivere e di progredire
Prendiamo mastri
Crediamo Maastricht il patto di stabilità
Non è un patto stupido
Ogni atto politico significativo e figlio del suo tempo quando tutto sottoscritto era un patto intelligente diceva se vogliamo fare l'unità dobbiamo darci delle regole comune di bilanci semplice intelligente allora
Non era stupido e stupida l'interpretazione che si veda adesso e stupido fare un tabù
D'altronde il buoni riformiste qui oggi ce ne sono tanti lo sanno
Le riforme si fanno per poi riformarle adattandolo ai tempi i falsi disse di riformisti lo sappiamo prima si oppongono alle riforme
Poi fanno diventare le stesse un totem
Quando non sono più attuali
è successo con lo Statuto dei lavoratori
Succede con l'Europa
Succede sempre
Succederà anche per la riforma Biagi Sacconi Maurizio fatta in una ragione
Oggi l'Europa deve porsi il problema del perché non cresce e l'Italia in Europa delle porte solo con maggiore forza prima l'abbiamo abbiamo visto perché allora se l'Europa Conte si è l'Europa conviene di tenere fuori dai parametri gli investimenti per la crescita pelli stufa strutture per l'innovazione ne vogliamo più l'opera se l'Europa non è d'accordo ne cogliamo meno burocrazia
Se l'Europa ci consente di incentivare fortemente fortemente con le leve fiscali e finanziari il risveglio degli spiriti animali della terza Italia
Lo sviluppo del Sud la valorizzazione dei nostri beni artistici culturali ambientali cioè ci consente di avanzare dove siamo primi e di recuperare dove siamo ultimi noi vogliamo più Europa
Altrimenti ne vogliamo né in Europa
Se l'Europa oltre all'allargamento ad Est Progetto un allargamento al Mediterraneo più Europa altrimenti nell'Europa
Attenzione attenzione se così non sarà quella che è stata la crisi fiscale italiana realizzata da Castagna potrebbe allargarsi all'Europa
Sino a provocare una rottura fra gli italiani e la stessa Europa
Sul futuro il futuro dipende anche da noi indipendentemente da ciò che l'Europa ci consente di fare
Qui la scommessa è trovare il coraggio e la determinazione per spostare risorse come diceva Stefania dal passato al futuro
E far crescere nel Paese la conoscenza e la consapevolezza che oltre allo Stato ognuno di noi deve fare un investimento sui figli sul capitale umano di questo Paese
La nostra proposta il nostro Progetto
Che vorremmo che i parlamentari presenti in questi due giorni
Facessero proprio
La nostra proposta di una legislazione a sostegno dei giovani che studiano con i paesi d'onore da restituire gradualmente impatto in toto quando saranno inseriti nel mondo del lavoro ha questo significato simbolico e concreto insieme
I cittadini partecipano con l'otto per mille
Lo Stato sposta risorse sul futuro finanziando la formazione professionale universitaria post universitaria dei giovani
Si può fare si può fare
La crisi internazionale
Ma la pensiamo come Tony Blair quando dice
Quando gli americani dichiarano che vogliono esportare la democrazia in questi Paesi
O diffondere la democrazia e i diritti umani in tutto il Medio Oriente con l'iniziativa per il Medio Oriente allargato la gente dice che questo fa parte dell'agenda neo conservatrice
In realtà si si esprime in un linguaggio diverso queste un'agenda progressista
Noi siamo d'accordo
Mi ha impressionato pochi giorni fa la lettura d'uso di un libro che si chiama Global Muslim spero di pronunciarlo bene di Oliviero Roy spero anche questo di pronunciarlo bene
Sostiene la tesi che il fondamentalismo in molti Paesi arabi cosiddetti moderati e nonno non ha assunto posizioni dominanti
In parte perché Lisma e di l'Islam è vissuto per quello che come una fede e come cultura con un forte radicamento con il territorio
Con la storia con le tradizioni capaci di tenterà nelle spinta all'eccesso in parte perché gli eccessi ma anche ogni diversità le minoranze le donne sono stati repressi escludendo dalla partecipazione sociale politica tante parti della società
Creando così sotto sviluppo decessi mi e migratori
Tutto questo si ripercuote sull'Occidente sotto due aspetti negativi il primo lotto eccesso di offerta di manodopera che lo sappiamo non sempre incontra domanda legale
Il secondo il diffondersi in Occidente a casa nostra
Della dimensione più radicale dell'isola
E provati infatti che attraverso internet si produce si diffonde una persone fondamentalista codicistica di propaganda dell'Islam
E si diffonde dis quindi soprattutto verso quelli che stanno da noi che abitano da noi
Questa versione basato su codici quasi sempre antioccidentali insieme la difficoltà di integrazione che qui hanno oggettivamente sviluppano agilissima una durissima reazione di rigetto dei nostri valori
Dentro casa nostra che il luogo dove anche questo è provato la disponibilità alla Jihad e al martirio è molto alta
Ecco perché è indispensabile agire affinché
A quelle società
In quei Paesi siano riconosciuti i diritti futuro sviluppo
Le istituzioni e la politica davvero finiscono
Noi siamo per il ritorno dei partiti noi siamo per il ritorno dei partiti
Noi crediamo noi crediamo come Follini ma anche come Bertinotti che occorre riaccendere nella società italiana il motore dei partiti
Per iniziare di nuovo
A rompere le rigidità sociali cui abbiamo parlato prima gli affitti e le sorti del Paese non debbano dipendere dalle lobi tale lista le ristretto legal chi è che come è evidente hanno dato ciò che potevano dare
Il bipolarismo così come ingessare il sistema ricreando all'interno di ognuno dei polli dinamiche consociative eccesso di compromesso di TG frammentazioni sino all'infinito indecisionismo
Occorre lavorare per un sistema che concili la vita dei partiti quelli veri e non quelli collettivi DTE etichette elettorali
Se quindi il proporzionale con sbarramento alto
Con l'elezione diretta di maggioranze che governo sulla base di un programma e di un contratto elettorale lo vedremo domani mattina
Concludendo
Nel mille novecentottantadue a poche centinaia di metri da qui Bettino Craxi
Concludendo la conferenza programmatica e cioè il momento più alto dello sposo progettuale del PSI disse riferendosi ai giornali e agli avversari politici
Disse
Ci hanno accusato di non esserci occupati di politica
Che tradotto significa non hanno litigato
Quello per chi come me allora era un ragazzo fu il primo insegnamento il primo grande insegnamento la politiche soprattutto Progetto sfida
Il secondo insegnamento sta nei contenuti di quella conferenza la politica vive trova in sé la capacità di occuparsi del Paese
Di parlare ai più giovani
Quando le idee di progresso sanno incontrare la realtà
Liberandosi così da tabù
I geologi ismi schemi astratti
E passato del tempo da allora sono passati tempi anche molto brutti negli ultimi dodici anni le cose non sono andate come dovevano
Ma quegli insegnamenti non sono parte della nostra vita sono la nostra vita
Ancora oggi
Sono la nostra vita
Il nostro modo di vivere
Ancora oggi ci permettono di reagire grazie
Bene credo che con questa bellissima apertura di Sergio Pizzolante
Possiamo passare alla prima sessione della nostra Mark nel nostro dei nostri lavori
La sessione sullo sviluppo identità vocazioni e modernità stanno già contro continuano a fluire o Muccino comunque amici e compagni che erano prima bloccati dai problemi e frustrati infrastrutturale di cui parlava Sergio Pizzolante inviterei alla presidenza il dottor Giancarlo Mazzuca
Direttore del Resto del Carlino
A questo punto lascio la parola a lei per grazie
Oggi qui
Quanto disegno
Dunque allora
Cominciamo
Prima sessione intanto ringrazio gli organizzatori di questo convegno per avermi invitato a presiederà appunto la prima giornata fino oggi pomeriggio
Tutta la prima sessione che finirà sedici di oggi
Questo segreterie il preside questa riunione sia perché come direttore del Resto del Carlino quotidiano nazionale che il giornale leader della Regione sia perché dopo romagnolo come
Dopo
Ora Micelli più Dabo romagnolo vedo con piacere che la Romagna continua a essere sempre la culla di movimenti di iniziative nuove di nuove forze e quindi e sempre come la storia insegna nell'ultimo secolo e mezzo la Romagna si dimostra ancora al centro dell'attenzione
A questo punto non voglio dilungarmi perché uno dei motivi di fondo
Dell'Italia attuale e che continuiamo sempre a rinviare a ritardare a far slittare i piani ora effettivamente siamo mezz'ora in ritardo rispetto ai tempi
Locuzione aspettata per di marcia qui dobbiamo recuperare almeno mezz'ora anche perché
Dapprima
Parte della prima sessione si deve concludere alle quattordici per consentire un breve intervallo e quindi cercherò di essere molto veloce molto sbrigativo e tutti i partecipanti che sono molto e mi scuseranno se era successo lo sbrigativo è categorico a interrompere l'erogazione cominciamo subito appunto con la prima sessione identità vocazioni modernità per lo sviluppo
E chiamo a parlare Sergio Tavano della direzione nazionale giudiziaria che parlerà della società attiva il nuovo guarda
Grazie buongiorno tutti
Sia davvero un convegno di idee da già dalla queste due prime relazioni son venuti degli spunti fanno pensare che alla fine dei due giorni avremo materiale per sette otto contatti con gli italiani
Il punto di partenza
E ricorda in effetti quello di Rimini di vent'anni fa nove capacitava da valorizzare nuove povertà da risente da difendere e da riscattare
I meriti e i bisogni ma questo questo pensiero non mi riempie di orgoglio ma di amarezza perché il segno di un'Italia che ha parlato tanto ma non ha cambiato il suo mercato del lavoro il Solway far non ha reso più moderna la sua cultura politica classista
Ricordo in quegli anni ministro del lavoro De Michelis che diceva ai giovani da oggi lo
Sto lavoro dove dovrebbe dovrei inventarmi lo scandalizzano do i soliti sepolcri imbiancati i giovani l'hanno seguito la politica il sindacato purtroppo no
Come hanno detto Stefani e Sergio e negli anni Settanta che l'Italia ha costruito il suo declino ma oggi appare abbiamo comunque un punto di partenza che abbiamo chiamato l'Italia che reagisce e che la sensazione di un'Italia in cui comunque crescono i nuovi saperi cui corrispondono nuovi mestieri è questa la società attiva e per questa società che dobbiamo costruire un nuovo welfare
Il problema è tutto qui l'innovazione esisteva sostenuta ma non sempre innovazione coincide con equità
Lo sia di merito delle garanzie e il rischio epocale chi rischia su mondi evanescenti e fragili come ad esempio la bolla della net economy va aiutato
Le domande che si pongono le famiglie i giovani concreti quelli in carne ed ossa non quelli delle analisi sociologiche sono chi la chi garantisce al lavoratore flessibile un mutuo dalla banca chi lo garantisce dall'arbitro del datore di lavoro
Con le aliquote contributive attuali un co.co.co. che va in pensione con quaranta anni di anzianità avrà un reddito di quattro mila euro all'anno chi rimedia questa ingiustizia
Se è vero ed è vero che la flessibilità il futuro le garanzie del lavoro flessibile sono il nodo vero del presente
Nessuno vuole un mercato selvaggio in cui torni la disuguaglianza ottocentesca fra imprenditore manodopera ma nessuno può più pensare che un Welfare State nato per proteggere i più deboli possa essere concepito come una cittadella fortificata che affossa chiede davvero debole oggi e non chi lo era ieri e oggi non lo è più
è necessario
è necessario essere
Blasfemi e io ringrazio veramente Stefania Sergio perché questo movimento politico forse l'unico in cui si può esserlo
E dire che istituti come il tempo indeterminato uguale inamovibilità le due cose non sono necessariamente coincidenti sull'Italia lo sommo stabilizzazioni anzianità che si traducono in scatti e pensionamenti anticipati
Fungono da depressivo dell'economia e da barriere per chi preme alle porte del mercato
Il muro della vecchia Italia che si oppone alle riforme a diversi volti a volte assume anche delle fisionomia accattivanti liberisti statalisti impegnati sulla sulla protezione
Delle categorie deboli in realtà l'unica ricetta l'unico sbocco e il sempreverde patto fra produttori per usare il verbo il gergo del vecchio Pci presentato come un modello moderno di relazioni sindacali concertazione non mi son tanti per noi è un'alleanza impropria fra datori di lavoro e categorie protette celata da Rivette rivendicazionismo sul contratto scaduto
Diciamo in altre parole la piazza italiane i media sono animati in continuazione dallo scontro sul tre quattro cinque per cento di aumento
Sui salvataggi delle aziende decotte che diventa una questione nazionale e non si occupano mai dei dei deboli dei giovani a spasso di coloro che sono fuori dal mercato e non possono essere reinseriti perché non sono di qualificati
Poi accade ad esempio che Rutelli dice che bisogna potenziare il secondo livello di contrattazione in una frase buttata lì tra le righe quando lo disse Marco Biagi venne assalito e offeso
Non accetteremo più che le buone idee siano sepolte dal conformismo non accetteremo più i tempi lunghi lunghissimi della sinistra conservatrice
I governi di sinistra o di destra fanno pensare sempre e solo i diritti acquisiti in un sistema dove l'unica meritocrazia e invecchiare sulla stessa scrivania
Noi vogliamo esattamente il contrario l'occupabilità che lo Statuto dei lavori l'investimento nella ricerca e la formazione continua
Vogliamo un lavoro flessibile tutelato in forme moderne un sapere libero è aperto siamo convinti che la chiave della società moderna e la professionalità che tende all'autonomia alla continuino education e non alla dipendenza che induce la passività
Sebbene protetta in un reticolo di livellamenti retributivi ma la politica balbetta vezzeggiati grida di più e a volte costretto a scontare i pesi del passato
Pensiamo al blocco del turnover nella pubblica amministrazione il prezzo pagato per le riduzioni fiscali serve a recuperare efficienza il mio intervento quasi obbligato
Ma nessuno dice che queste scelte eredità del dissesto economico e degli automatismi di carriera garantiti agli ex sessantottini sono un'arma sleale verso chi viene dopo l'ennesimo colpo contro la giovane Italia del nuovo sapere
O prendiamo le rendite previdenziali la cittadella degli intoccabili quattro milioni e trecento mila
Quattro milioni trecento mila pensioni di anzianità soprattutto al Nord o tre milioni cinquecento mila pensioni di invalidità soprattutto al Sud
Capite che vuol dire che ci siamo divisi il più scandaloso dei privilegi l'italiano che lavora mantiene chi sulla carta è vecchio e malato mentre in realtà è spesso un cinquantenne sano come un pesce che per di più arrotondata lavorando in nero
Questo
Presso il nostro welfare il nostro grande Uefa ma dove sono i sindacati dove la politica
Il professor Nicola Rossi quindi non ha un reazionario diceva un anno fa che i sindacati non possono far altro che difendere i propri scritti le generazioni che vengono dal sessantotto che volevano la fantasia al potere e invece ci hanno portato i loro portafogli
Lo diceva di color rosso e quindi l'applauso se mai a luglio
Le generazioni salvate dalla sinistra nel novantacinque con la riforma Dini e dalla destra nel due mila quattro con lo scalone della riforma Maroni
Ma è imperdonabile e irresponsabile una politica che crea i privilegi e poi permette anche di sommarle un lavoratore che aveva più di diciotto anni di contributi nel novantacinque ha diritto alla pensione di anzianità per di più calcolata con il metodo retributivo
La politica cosa fa di fronte a queste disparità rinvia
E trucca le carte del resto non per per violare la privacy ma insomma la moglie di Umberto Bossi è pensionata quarantatré anni Armando Cossutta cinquantaquattro Antonio Di Pietro a quarantacinque somma idee dipeso nati italiani dobbiamo cercare troppo lontano
Se la politica balbetta le corporazioni gridano perché le nuove professioni minano un potere costituito il monopolio dell'accesso che in un mercato bloccato è ancora più prezioso
E allora loro sono la voce dicono per fare quel mestiere deve essere iscritto riconosciuto contrattualizzato così e così sono un po'i fare quel mestiere sono Seynabou uscivo
Sono alleate di fatto al datore di lavoro che quel contratto con lo collettivo Montero darà mai ah dello Stato che la pensione con il sistema retributivo non tornerà mai più quindi gli ordini professionali coloro che parlano in nome del sapere sono alleati di fatto del lavoro nero del sommerso dello sfruttamento
Eppure anche di fronte a questo sistema c'è un'Italia che reagisce già all'opera ci sono dei dati che sono sorprendenti il popolo famoso delle partite Iva cresce ad esempio più al Sud che al Nord Est
Nel nel soggiorno negli ultimi sei anni sono sorte trenta mila nuove aziende quasi tutte ditte individuali
Il Mezzogiorno indebito con l'Italia e non solo per la Salerno-Reggio Calabria in Sardegna ad esempio dopo anni di Obiettivo uno siamo al quaranta per cento dell'infrastrutturazione media europea
Eppure c'è una sorta di boom sudista che non compare sulle prime pagine dove una politica fiscale dove sono gli incentivi per questo popolo che costruisce nel deserto
Perché la quattrocentottantotto il prestito d'onore la legge sull'imprenditoria rosa son cadute nell'oblio
Non diciamo di fare dove a Bombay dove la banca dei poveri nata per prestare denaro a chi non può dare alcuna garanzia si è rivelata un affare perché chi riceve i prestiti li restituisce
Dimostrando di invertire alcune alcuni pregiudizi sui poveri sui ricchi non diciamo di fare come a Bombay non siamo così avanzati
Però ecco l'otto per mille per il futuro un sistema di microcredito con fondi pubblici anche fondi bancari per esempio della Merchant Bank del sud che propone Tremonti garantiti ad esempio da Comuni e Regioni questo si può fare questa devolution sarebbe davvero produttiva perché sarebbe una devolution che riattiva l'idea il rischio e rianima l'unica economia che resiste l'economia che nasce dal basso quello che faceva cenno Pizzolante e che era stata la nostra forza soltanto quindici anni fa
Le nuove professioni
De vita le definisce competenze come portafoglio personale per accesso al per l'accesso al mercato e alla carriera ma le zie le aziende che vogliono non le trovano
C'è questo incredibile sfasatura due dati soltanto
L'arrivo una ricerca sul sugli investimenti nel Mezzogiorno e l'ultimo quinquennio parla di venti mila miliardi di cui un terzo nell'elettronica nelle telecomunicazioni nell'informatica ma non c'è sapere per sostenere questi investimenti il sapere specialistico non c'è nella Fondazione Nord-Est che raggruppa i imprenditori dell'aria più produttiva del Paese imprenditori inquieti che per due terzi vengono dal lavoro operaio che son self made man italiani
Che si muovono che cercano nuovi mercati per loro la formazione secondo una recente una recente richiesta riceve ricerca fatta dalla Fondazione è più importante del fisco dell'infrastruttura dell'organizzazione produttiva e anche del prezzo
La formazione e il vero
E il vero o pesce un al atti e il vero strumento che non può essere trasformata in uno Scialpi ottimo al motto monetizzabili
Istruzione istruzione istruzione era lo slogan di Toni Blair in Italia si può declinare così istruzione di base universitaria collegata al mondo del lavoro formazione continua dei dipendenti e formazione continua dei disoccupati
Altro che lavori socialmente utili
Ci cassa integrazione guadagni improduttiva altro che pensione a quarantacinque anni
Invece l'Italia perpetua l'inganno dell'università di massa celato dietro il totem del valore legale del titolo di studio e dell'uguaglianza formale degli atenei
Dobbiamo dirlo anche questo con chiarezza è un feticcio ideologico che dura da trent'anni protetto dalle varie Panteca pantere e dalle varie FIGC in servizio permanente effettivo che alleanza vincente
Giovani
Giovani senza potere
E baroni universitari uniti perché tutto resti come esempio la riforma dell'università con i contratti a termine triennali
La risposta dei DS è stata così si prega Rizzoli docenti con questa flessibilizzazione si vogliono mettere le mani sulla ricerca e sull'università
Vedere cosa sono i contratti a tempo indeterminato per la sinistra dell'articolo diciotto un modo per difendere le rendite dei critici di chi prospera senza controlli per tutta la vita
I professori con i magistrati l'università come la città della chiusa con accademici che proteggono le loro ricche professione di notaio ingegneri e medici e da esse tengono lontani gli studenti con la scusa di non asservire la cultura le logiche del mercato
Fuori l'impresa dall'università è uno slogan più dirà più duraturo di Hasta la Victoria siempre con la faccia di Che Guevara
Noi rispondiamo che iniquo un sistema formativo che chi elargisce semi gratis una deformazione dequalificata e non spendibile perché incapace di comunicare con il lavoro
Sappiamo tutti quale risultato di questo sistema
Chi non può farsi un master all'estero chi non ha il Papa con lo studio avviato o Lozio sottosegretario
Dovrà leggersi Luís neolaureato annunci di lavoro così si richiede esperienza pluriennale si richiede ampia disponibilità alla trasferta si richiede flessibilità si richiede max trentadue anni si richiede ottimo inglese parlato e scritto
Competenze arretrate Sacco in pratica
Non gli si offre
Non gli si offre di entrare nel lavoro le si chiede di esserci già dentro da un pezzo
Ed è iniquo sistema che penalizza le donne specie quando desiderano rispettare l'orologio biologico della maternità anche su questo basta demagogia vediamo i dati nell'anno accademico due mila du due due mila tre su cento immatricolate cinquantacinque sono donne
Su novantaquattro mila laureati cinquantacinque mila sono donne con un punteggio più alto
Le statistiche rivelano che il Cepu fa fortuna soprattutto con i maschi ecco le ansie delle loro mamme
Ma le donne
Ma le donne mettono più tempo a trovare lavoro e quando lo trovano guadagnano molto meno il ventisette per cento in media e quando lo trovano non trovano asili nido né una legge che tutela il loro diritto a non dover scegliere fra lavoro
Abbiamo
Avvio a concludere dobbiamo puntare ad un nuovo sistema di formazione superiore di marca anglosassone così strutturato
Università private libere e autonomi in concorrenza fra di loro
Che rilasciano titoli senza valore legale
Che fanno contratti a termine docenti che stabiliscono rette secondo i valori di mercato e accolgono studenti che se capace senza mezzi vengono sostenuti da borse di studio con questo sistema funziona Howard può funzionare benissimo l'Università di Macerata o di Camerino
La formazione superiore deve essere tutt'uno con la formazione continua il miglior servizio che si può rendere un lavoratore specie se non è più giovanissimo non è quello di infilarlo a viva forza in una trattativa ma dico riqualificarlo
Nel due mila due la Provincia di Romana Rizzato trecentotrenta mila curriculum disoccupati è venuto fuori che quasi nessuno era all'altezza della domanda la formazione assistite è l'unico sistema per rendere davvero possibile una strada per chi viene tagliato fuori dal mercato del lavoro
Concludiamo li chiamano atipici giovani neolaureati di Sacco disoccupati che fanno il part-time partite IVA del Sud donne laureate in Mali atipici ma tipici rispetto a chi rispetto a quale sistema tipico di lavoro
Questi sono nuovi cittadini esclusi dalla città della dell'Uefa per ora non hanno voce ma devono essere i protagonisti della Giovane Italia deve cambiare passo
Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera li ha chiamati sotto italiani esclusi dai patti sono le categorie deboli della società globale della vecchia Europa dei privilegi
Ognuno di noi ha un simbolo nella mente e nel cuore ricordate il quadro del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo era quello dei diseredati di fine Ottocento
Questi di oggi spesso non sembrano straccioni hanno la cravatte la ventiquattro ore a volte dicono con la lauta pensione di papà
Anzi Giuliano Cazzola dice che con per questo sono alleati di papà per lasciare in quel far così come rischio anche questo ma sono i deboli di oggi sono il quinto Stato del terzo millennio
Non c'entrano con le antiche classi e pure per loro la sinistra che fu è ancora viva se non altro i suoi strumenti c'è bisogno di un sindacato dei nuovi cittadini lo dice anche il Censis quando rivela che il cresce in Italia la voglia di sindacato e di contrattazione anche nei settori del lavoro atipico e del non profit
Il sindacato di oggi deve cambiare può cambiare o deve essere cambiato da uno scatto di orgoglio generazionale
Può davvero essere questo sindacato scrivere uno Statuto dei lavori che dia cittadinanza due milioni di lavoratori ex co.co.co. quattro milioni di sommersi svariati milioni di partite Iva tre milioni di dipendenti delle imprese piccole è una riflessione che la giovane Italia pone a questo convegno però bisognerà anche su questo andare sui numeri no qua siamo tutti mercenari vorrei dire a qualcuno qui pensiamo ai soldi uno studio di Cazzola e Brunetta nel due mila tre diceva che portando sessantadue anni l'effettiva età di posizionamento
Si troverebbero due mila trecentotrentotto milioni di euro nel due mila sei da impiegare a sostegno dei giovani
Cosa ne dicono CGIL CISL e UIL
Si può intuire ma il Noel fare anche questo una coperta che non può più servire a tutti chiunque nella sinistra riformato in quel far ha dovuto sfidare
Certi conformismi e certi feticci lo fece Craxi quando salvo il potere d'acquisto dei salari contro la piazza italiana con il taglio della scala mobile alla fatto Blair sfidando il potere di ricatto delle Trade Unions
Blair perché è un uomo tanto citato ma così poco seguito che ha un'idea della occupabilità e della e della vita lavorativa completamente diversa da quella italiana
Le idee di Blair in Inghilterra sono di sinistra anzi sono la sinistra in Italia hanno portato ad un testo comune Blair Berlusconi mentre la sinistra chiedeva sanzioni contro di lui e la CGIL lo definiva cinico e nemico della socialdemocrazia
Cos'è patologico che Blair pensi queste cose o che ad essere d'accordo con lui in Italia sia Berlusconi e non la sinistra riformista
Cari amici e compagni noi viviamo in un'epoca senza sogni
L'ultimo era quello che di di quelli che trascinano intere generazioni una società di libere di uguali la vittoria contro un mondo ereditato dai padri dove il destino era segnato dalla nascita e non dal censo è un sogno morto due volte
Il mercato italiano è un burqa in un bunker senza porte né finestre i figli fanno quasi sempre il lavoro dei padri e si sposano l'interno dello stesso ceto questa Italia non ci piace dobbiamo riaprirla renderla più equa per ringiovanire la dobbiamo includere che fuori dai una speranza ad un'Italia in cui è inutile signor Presidente del Consiglio ridurre le tasse qui è inutile chiedere di aumentare i consumi perché un'Italia che non ha reddito nel futuro vede solo l'infinito specie signor presidente del Consiglio lei dice che lo Stato e immorale se prende al cittadino oltre un terzo del reddito ascolti Tito Boeri docente alla Bocconi
Oggi circa il quarantatré per cento del reddito del lavoratore va a pagare gli assegni della più degli attuali pensionati se non si fa nulla arriveremo presto al cinquanta non è un terzo e la metà dobbiamo parlare anche di questo signor Presidente del Consiglio
La giovane Italia non può scommettere su un bipolarismo che fotografa il passato nessuna sinistra che si fa guidare da undici che era ministro quando io ero al ginnasio la Giovane Italia
Crede
In generazioni non contaminate dall'opportunismo dei padri che questa Italia che reagisce
Un tipico Sacconi ho chiamato in causa anche dal pallone
A intervenire a far le veci del Presidente del Consiglio
Tale è Stefania grazie per l'invito che ho davvero accolto di buon grado tanto più dopo avere sentito l'attuale vostre spendi relazioni
Devo detti brava Stefania perché
Innanzitutto perché ai coraggiosamente e testardamente voluto il ritorno a Rimini
Sfidando anche le le pratiche difficoltà di una di una scelta di questo tipo che quando Pelé parlarti Otis consiliari ma vedo che avevi ragione
Ciarlatani perché sconsigliata di no Coffa
Non certo per il luogo che evoca avere pertanto ecco tante tante cose belle ma per la per la difficoltà pratica di portare persone da varie regioni in una e in questa bella città nella bella stagione non meno migliore ma
Dimostrando la voglia la voglia di molte di riunirsi intorno a questo progetto dalla Giovane Italia e dicevo anche brava Stefania perché hai evitato in ogni modo
E ci sei riuscita
Qualunque richiamo alla Nostalgia qualunque atteggiamento nostalgico che sarebbe il modo peggiore di ricordare invece ciò che dobbiamo ricordare
Perché
Proprio qui a Rimini nascono le politiche per la modernità nel mille novecentottantadue
Quel messaggio come poi brevemente dirò e più che mai vitale proprio ciò che allora qui elaborammo si rivela straordinariamente utile per comprendere le caratteristiche della transizione che stiamo vivendo in modi con i quali governarla verso una seconda modernità e ancora brava Stefania perché
Io ho avvertito nel nel tuo nel vostro messaggio
Quando mi riferisco a te lo faccio anche ai tuoi a coloro che Conte stanno costruendo questo progetto
Perché evitate anche un altro vizio possibile in noi
Quello della sottolineature identitaria quello della mentre invece della
Della sottolineatura di in qualche modo di ciò che può distinguere la nostra cultura politica la nostra esperienza condivisa
Rispetto agli altri invece io ho sentito molto la voglia di concorrere a costruire una visione condivisa per tutte le culture politiche liberali
Io sono convinto che il colpo di Stato ha lasciato un solo ma fondamentale segno positivo suo malgrado molto non era certo nelle sue intenzioni ma per fortuna c'è stata un'eterogenesi dei suoi Fini l'unica cosa positiva è stata l'accelerazione di un progetto che era anche di Bettino quello di andare oltre il Partito socialista italiano di allora per costruire una grande coalizione delle culture liberali perché in qualche modo anche nella politica italiana si spegnesse la luce e ciascuno si ricollocarsi presso i propri simili
Superando alcuni degli schemi dei partiti tradizionali che vedevano la compresenza di culture politiche diverse che cosa c'entrava Rosi Bindi con i cattolici liberali
Ma che cosa c'entravano anche alcuni Dinoi con altri che a Rimini elaborarono quelle di quelle novità così coraggiose
E alcuni di noi non le hanno mai capite e all'appuntamento con con una prova da sforzo
Non a caso si sono poi collocati nella nella direzione sbagliata non è un caso
In caso quindi
Brava da dal meno consentimi queste mie queste mie valutazioni di partenza per dire che questa iniziativa iniziativa da Giovane Italia che si presenta con le caratteristiche di movimento che auspica il all'irrobustimento delle forme politiche si è detto i partiti ma lo fa sfuggendo al vizio della nostalgica al pericolo della Nostalgia e al pericolo della esasperazioni identitaria
Dicevo che questo il modo giusto poi di celebrare la conferenza di vimini del mille novecentottantadue e la sua straordinaria originalità
In quella sintesi dei meriti dei bisogni noi ritroviamo
Quelle intuizioni che come dicevo anche oggi sono così straordinariamente utili a partire da quella da quella intuizione che potremmo definire in favore della società delle opportunità oggi Tony Blair tanto enfaticamente propone nella sua riforma di welfare la società delle opportunità noi stiamo cercando con la riforma della scuola del lavoro della previdenza con la nuova politica di riqualificazione dei flussi migratori
Di sviluppare una visione di società attiva di società delle opportunità
Ma
Le prime mosse di questa di questa intuizione furono costruite proprio qui a Rimini per il coro con così pure
Lì si affermava la sottolineatura della responsabilità degli individui sì
Si ipotizzava il il
Il passaggio dalle tutele passive che solo ora stiamo cercando di realizzare ad un sistema di tutele attive per la soprattutto per coloro che pagano il prezzo delle trasformazioni vivono una condizione di disoccupazione quelle politiche attive
Che consistono soprattutto nell'apprendimento continuo funzionale all'empowerment la persona
Alla suo alla sua irrobustimento alla sua alla crescita per la sua occupabilità in modo che possa attraversare i Marosi della della grande transizione passando da rapidamente da posto a posto di lavoro
Qui facemmo il ragionamento sul sistema educativo
Funzionale alla mobilità sociale quello che faticosamente ora oggi la riforma Moratti cerca di rimettere in movimento perché ciò che abbiamo ereditato è ancora un sistema invece che non realizza fatto una mobilità una mobilità sociale
Qui quando ragionammo dei meriti e dei bisogni cominciamo a porre il problema di una diversa struttura della retribuzione ma anche del prelievo fiscale affinché fossero cioè funzionali ad incentivare il lavoro la produttività la responsabilità in merito
E non tutto il contrario quale ancora si determina per il per assistere con di comportamenti contrattuali per un verso e di una struttura fiscale per l'altro che tendono al contrario a penalizzare tutti questi necessari obiettivi
Che sono poi la spiegazione dei cattivi indici macroeconomici del nostro Paese dal punto di vista della bassa produttività del lavoro dal basso numero di ore lavorate per persona
Della poca competitività che complessivamente né De Rita
Qui noi facemmo la vera badò Despair d'italianità
Una l'Italia un Paese che avrebbe avuto bisogno molto di più della Germania occidentale di una Bardotti esperte perché in Italia molto di più la cultura marxista aveva fondato e affondato le sue radici
E a contaminato anche altre culture basti pensare al pensiero debole della sinistra cattolica quanto è stata influenzata e quanto alla fine finita nell'abbraccio mortale del cattocomunismo
Qui più che mai sarebbe stata necessaria una Bardo Hotel sberle che fumo solo noi a realizzarla quelli che in fondo meno avevano bisogno
Ne avevamo un po'anche noi sia chiaro ma meno del gli altri avevano bisogno ma non a caso la conferenza di vimini fu fortemente criminalizzata le sue idee ancora oggi
Giustamente si sono spesso paragonate quelle intuizioni al lavoro di Marco Biagi che di quella stagione era figlio Marco era uno di noi un cattolico socialista convinto
Figlio
Figlio
Piglio intellettuale di Federico Mancini figlio della della del migliore riformismo di questa terra che ha poi un'altra faccia molto meno molto meno positiva e
La queste quelle idee furono criminalizzate perché proprio e se radicalmente
Aggio spezzavano la
La la la la il rapporto con la vecchia cultura di classe
Perché se credo che si possa tranquillamente dire che la conferenza di vimini l'assurda quella sintesi efficace della né i meriti dei bisogni riproponevano al centro innanzitutto la persona
E contestavano quindi il invece quello posto a fondamento per cui la classe dovesse essa debba se riconsiderata il motore della storia e la dialettica fra classi in particolare la dinamica il conflitto fra le classi
Le espressioni anche dell'antagonismo che questo conflitto determina dovessero essere considerate il motore virtuoso
Dei processi economici invece noi pone mo'al centro la persona è qui realizzammo anche l'incontro con la migliore cultura cattolica liberale
E oggi questi valori questi riferimenti quelle intuizioni ho detto sono straordinariamente attuali noi oggi dobbiamo partire proprio dalla centralità della persona
Dalla responsabilità dell'individuo per costruire
Intorno a questi valori di riferimento una società attiva che in quanto tale sia davvero giusta perché inclusiva
Perché capace di generare continuamente un'alta dotazione di capitale umano cioè alti tassi di occupazione regolare
Alti tassi di scolarizzazione alti tassi di apprendimento continuo alti tassi di mobilità sociale anche di mobilità perché non territoriale
Qualificazione in programmazione dei flussi migratori e innanzitutto alte tasse di natalità per riequilibrare un andamento demografico che in che può generare il declino quello vero quello dell'identità di una società
Insomma una società attiva che Inc
Che è come ho detto giusta perché inclusiva ma è anche competitiva nella dimensione dell'economia della conoscenza
Nella quale appunto è la risorsa umana e il capitale umano il maggiore fattore di competitività si compete lo capimmo noi allora per primi
Credo di poterlo possiamo dire si compete innanzitutto con un una società dinamica con una società reattiva con una società che cioè non si impaurisce di fronte alle novità
Non arretra non si arrocca
Non a
Non riscontra nel suo seno atteggiamenti prevalenti del tipo fermate il mondo voglio scendere cerco la pensione quanto più ampi identici Pata un buen retiro ove consumarla per guardare il mondo quanto più da lontano ma al contrario una società che vive con anche perché no con entusiasmo cambiamenti che significano straordinaria opportunità
Perché è una società nella quale è diffusa l'attrezzatura alle nuove opportunità
E quindi comprende quanto il lavoro possa evolversi da un lavoro meramente esecutivo di ordini gerarchicamente impartiti verso un lavoro intraprendente creativo ciascun livello
Una un lavoro molto più gratificante con molte più persone possibilità di realizzarsi per la persona di essere utile a sé e agli altri
Una società la visione di una società attiva noi avemmo allora Melas visione di una società attiva deve essere anche oggi il grande collante delle culture politiche liberali e la visione che può restituire un futuro a italiani molto spesso contratti e spaventati dal cambiamento al punto da rifiutare la prospettiva
La prosa una prospettiva una prospettiva di futuro
Questo è il crinale nel quale siamo ora la battaglia politica
Il PM e ancora e molto caratterizzata da da questo tema e il il conflitto con tutto il loro l'oscurantismo comunista e Catto comunista
Che non ha mai effettuato la sua Baggot da spero che che non ha ma non si è mai liberali belato
Degli è dei pesi che ne hanno sempre impedito la comprensione dei cambiamenti dei processi di cambiamenti con un mondo oscurantista che ancor più incapace di comprendere le gli elementi di questa da seconda modernità che possiamo costruire quindi le caratteristiche proprio dell'economia della conoscenza che proprio ai rom un mondo oscurantista che è straordinariamente lontano da questo approccio e peraltro un mondo oscurantiste che agevolmente tende anche a incontrarsi lo dicevi tu Talamoni pare prima a proposito del patto dei produttori o Pizzolante
La che tende ad incontrarsi e poi con un atavico partito cialtrone della melassa che nel nostro Paese periodicamente riemerge figlio di una borghesia davvero cialtrona di una borghesia davvero parassitaria
Di una di una borghesia che ha
Che ha frainteso il nostro appello al non profit realizzando spesso un no profit Apple ma molto involontario cioè l'incapacità di generare profitti quando invece ricordatelo
La capacità generare profitti è il primo dovere etico dell'impresa
Perché nel caso contrario essa brucia risorse che vengono sottratte alla ad altre capacità di intraprendere ad alta capacità di generare dei titoli bene
L'impresa questa borghesia del noto del non profit nel senso dell'incapacità di fare profitto
Tende spesso ad incontrarsi e a Trento
Fissa si organizza come ho detto con da con gli ambienti del politicamente corretto della di questa melassa conservatrice e non dimenticate che la conferenza di Rimini interviene proprio nel momento in cui è necessario interrompere la la spirare il circolo vizioso vedi dell'alleanza fra gli oscurantisti
E e i parassitari ebbe quell'incontro che avviene negli anni Settanta intona attraverso la scala mobile la scala mobile a cui se volete il il ma il manifesto più evidente di quel tipo di di alle di alleanza deleteria per il nostro Paese e Davini di parte l'idea che sia necessaria invece una spallata per rimettere nei giusti binari lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese
Da Rimini parte l'impulso a quella politica che poco tempo dopo avrebbe generato il patto di San Valentino straordinario modello di buongoverno per merito e metodo teso segno e
E fu necessario ecco il coraggio di alcuni
Nella di fronte allo scetticismo di molti all'opposizione disperata di altri io ricordo di avere vissuto la battaglia parlamentare di aver la in delle spesso rappresentato
Il
Il nostro gruppo allora durante la vicenda della scala mobile ricordo come non solo dovevamo combattere poi ricordo le assemblee di fabbrica meravigliosa sembra di fabbriche in quel periodo
In cui dovevamo approntare non soltanto i gli oscurantisti i conservatori ma anche il disimpegno di una parte dei nostri stessi alleati di allora che erano molto in tal modo
Bis molto distratti da quella battaglia è anche speranzosi che la perdessimo probabilmente e ancora e per e ancora ora si ripropone in qualche modo quella situazione
Tendono anche ora a nuovamente ad accusarsi e ad incontrarsi le forze della conservazione oscurantista e quelle dell'opportunismo cialtrone della borghesia del no profit
Pendono ancora se possibile e se a realizzare intese che cosa non sarebbe allora
Quell'accordo sul Mezzogiorno
Firmato da alcune delle parti sociali per esempio non dalle organizzazioni dell'artigianato
In cui le parti s'incontrano non per discutere ciò che dovrebbe dipendere da loro per lo sviluppo del Mezzogiorno a partire da per esempio da nuovi assetti contrattuali per una nuova struttura dalla retribuzione perde anche differenziazioni retributive
Coro misurata la produttività
Be'invece le parte invece di discutere di ciò che da loro dipende si limitano semplicemente a prendere il menu della spesa pubblica a sceglierà criticamente le cose che costano di più e mandando il conto ad un terzo che era assente da quel tavolo cioè il governo ed è quel tipo di incontro
E invece oggi risulterebbe ancora maledettamente pericoloso per il Paese
La illusione di poter chiedere cioè politiche pubbliche che possano sostituire l'incapacità di intraprendere l'incapacità di governare il risanamento e la trasformazione di alcune grandi imprese
Le politiche pubbliche non come accompagnamento dei comportamenti virtuosi ma come sostituto dei comportamenti viziosi
Bene anche oggi c'è una situazione analoga ed è necessario ricostruire una spallata che rimetta nella direzione giusta il nostro Paese
Rispetto a quei comportamenti viziosi al pericolo di un circolo vizioso che potrebbe Sossi generale il declino e per una serie di ragioni ciò che allora fu la scala mobile oggi può e deve essere la riforma fiscale
Già anche allora noi individuano innanzitutto in termini politici il punto di attacco
Della circolo vizioso io ricordo l'atteggiamento sufficiente di auto di alcuni tecnocrati ricordo alcuni amici repubblicani che dicevano allora che la predeterminazione dei punti di scala mobile era sì giusta ma non avrebbe generato
Tutti quegli affetti che invece fortunatamente si generarono per tutto ciò che indusse che mise in movimento la spallata sulla scala mobile e analogamente oggi sono molti coloro che tendono a dare in in punta di penna e il giudizio Tel se scioccamente tecnocratico elitario sulla insufficienza della riforma fiscale o sul fatto che comunque non sarebbe giusto intervenire da quel lato piuttosto parlato e non cogliendo invece
L'aspetto di politico politico nel senso più nobile più alto del termine rappresentato dalla spallata data nel punto di una pressione fiscale che in Italia a livelli
Intorno ai livelli esasperatamente elevati che penalizzano fortemente quella crescita del lavoro della produttività della produzione
Che invece devono essere assolutamente incoraggiate riducendo il cuneo fiscale posto che il cuneo contributivo come ci insegnerà Cazzola
Legato alla risanamento del sistema previdenziale alla razionalizzazione perché sarebbe davvero improprio pensare invece di reintrodurre vizi del sistema previdenziale con riduzioni della pressione contributiva caricate sul bilancio dello Stato attraverso ulteriori contribuzioni figurative oltre alle molte che abbiamo quindi necessariamente dal punto di vista fiscale che bisogna partire partire
Per rimettere in moto virtù che riguardino anche la dimensione della spesa e soprattutto la composizione della spesa
A partire da quella spesa corrente che non siamo riusciti a sufficienza frenare nel corso di questi anni tra parentesi qui è stata detta una sacrosanta verità
E uno studio Gerelli Gerelli Maiocchi della
Satta della dei primi anni ottanta
Rivelò in modo inoppugnabile il l'origine del grande debito non è degli anni stabilendo ottanta l'originalità lande debitori si ci dimostrano in modo inoppugnabile e proprio tra il settantadue e il settantaquattro quando ci fu la perversa coincidenza fra una mal gestita riforma fiscale
E in particolare la caduta drastica di entrate indirette nel passaggio dall'ICI all'Iva che coincise con una pressione fortissima sulla spesa soprattutto di tipo corrente generata dalla stagione degli incontri consociativi
E Cuesta e fu la palla diventò poi valanga con il servizio del debito e l'alta inflazione a sua volta sempre generata da quegli incontri consociativi
Quella fu una e ancora oggi noi dobbiamo a riprendere invece la Penske parla di paradosso se mi consentite è che quando nel corso degli anni Ottanta lo iniziamo a spingere sulla razionalizzazione della spesa corrente
Ci si opposero dentro e fuori delle maggioranze di allora tutti quelli che poi hanno governato gli anni Novanta cioè i peggiori degli anni Ottanta hanno poi governato gli anni Novanta
Cioè tutti coloro che contrastarono tutti i tentativi voglio solo ricordare che le finanziarie degli anni ottanta sono quelle che danno una straordinaria frenata al tendenziale generato nel corso degli anni Settanta perché la efficacia
Delle politiche di finanza pubblica non si misura in termini assoluti si misura in termini relativi rispetto al tendenziale rispetto cioè a ciò che altrimenti si produrrebbe se non ci fossero interventi e furono interventi
Fino al novantadue ricordate straordinariamente massicci fino al coronamento
Della manovra Amato del mille novecentonovantadue ma per tornare ad oggi
Oggi analogamente assumere un vincolo dal punto di vista della pressione fiscale significa Premiere sulla razionalizzazione della spesa corrente per la quale molto via da fare e finisco davvero scusate
Se sto abusando
Ritornando al concetto della centralità della persona la centralità della persona non è un solo un valore come dicevo
Strato esso ha implicazioni concrete per quanto ho cercato di affermare
E l'amplificazione concreta è la aggressione determinata che dobbiamo fare a tutti i meccanismi di autoreferenzialità della spesa corrente a tutti i meccanismi di autoreferenzialità delle funzioni pubbliche dei servizi pubblici
E poi chi qui soprattutto si vuol coalizzare il ruolo dei giovani delle giovani generazioni
Delle persone cioè sulle quali più dobbiamo scommettere per progetti di medio lungo termine per una visione per la ricostruzione del futuro della nostra società proprio ai giovani dobbiamo dare
Una serve funzioni pubbliche che
Non siano più autoreferenziale tema siano tarate sui loro effettivi bisogni a partire da quella Università piena di cialtroni che fanno spesso nei giornali della domenica la morale sulla precarietà ma che esso sono essi per primi cattiva pessima accademia italiana i colpevoli di giovani laureati in scienza delle comunicazioni in Sociologia
Ai testi inadatti alla precarizzazione all'ingresso ritardato nel mercato del lavoro e a una difficile permanente al bar difficilissima K comunque occupabilità in ragione della cattiva educazione fornita da cattive scuole da cattivi corsi di laurea cattivi perché costruiti innovando in ragione delle caratteristiche del mercato del lavoro ma in ragione delle loro egoistiche esigenze di ricollocazione dei loro insegnamenti nell'ambito del nuovo con nell'ambito del nuovo regime universitario guardate guardate al modo con il quale essi e si tutti i figli di quella cultura di meno da della sinistra marxista essi essi e se il guardate come essi stanno amministrando il tre più due
Allora io condivido molto l'iniziativa dell'otto per mille la scelta di li condivido cioè l'idea di uno straordinario investimento nelle nostre più giovani risorse umane ma vi chiedo anche organizziamo insieme una spallata decisa
Nei confronti dell'autoreferenzialità universitaria del modo cialtronesco con cui viene organizzato il triennio con cui non si accompagnano cioè giovani ad una laurea tempestiva e corrispondente ai bisogni della nostra economia
E ha un futuro di sviluppo dalla persona nel nostro Paese diamo insieme questa spallata facciamolo con la determinazione che serve proprio
Prima di morire
Marco Biagi nono verso il mio libero di Marco perché avevo con me la Marco Biagi disse una cosa
Straordinariamente giusto lo dico spesso due giorni prima era
Lo scrisse due giorni prima di di
Che avevo che avevo in mano
Tegola vi chiedo scusa se al volo parli solo nel sollecitazione perché
Ai molti ai molti che invitano a fare squadra ai molti che invitano a cercare l'armonia hai molte che invitano a rinunciare alla battaglia di modernità
Lui disse ogni processo di modernizzazione avviene con Travaglio anche con tensioni sociali insomma anche pagando prezzi alti a conflittualità bene non è giusto
Che questi prezzi alti alla conflittualità in questo Paese in questo Paese per una breve badò dessert mancata possono ancora consistere nella perdita della vita umana
Allora andiamo avanti intanto volevo anche ricordare che di agire è stato anche collaboratore attivo nel resto del territorio nazionale che qui lo ricordiamo anche noi come grandi opinionisti oltre che esperto
Ecco volevo subito una parola questo punto a fra Franco Debenedetti senatore Franco Debenedetti
C'è il Baiardo
Cugino non si oppone prescrive anche pacato
A lei senatore
Buongiorno
Questo Paese noto per le anomalie del suo sistema economico più che dovessero deve per le anomalie del sostegno economico e del suo sistema politico
Ha detto Stefania Craxi
Aveva o non lo so è una bella gara insomma adesso io le anomalie del sistema politico bel sistema certo no questo credo che siamo tutti d'accordo ci può piacere o no ma non è certamente un regime
Questo della è una è una situazione che non ci piace almeno per non piace perché il consiglio che questo sia un punto governo comunque perché tornando certamente la politica l'epicentro il motore è al centro della del deve essere dell'anno Maria però ci si può avvicinare adesso a questo centro partendo dal dalla da tante periferie per esempio anche la periferia dell'economia e da una magari da una domanda che mi viene sovente posta
Che riguarda il presunto nanismo delle nostre imprese nel quale viene fatto consistere da molti una delle cause o dei sintomi della nostra dell'anomalia del nostro sistema economico
Ora
Tante volte me l'hanno chiesta tante volte ha avuto modo di di di ragionarci sopra
Perché c'è il nostro malissimo industriale
O si pensa che noi siamo una razza di Nanni della cultura che abbiamo selezionato generazione dopo aver generazione ci consenta solo di guardare gli orizzonti limitati
Perché il mondo nuovo debba essere piccolo come quello del silenzio in fondo c'è un po'di confusione sulle testate interviste sembrate fuori grazie
Se così fosse non ci sarebbe nulla da fare ma è evidente che non è così
E non solo per gli anni e lei Mattei Gualino gli Olivetti per Luxottica Benetton ma abbiamo imprese che vendono freni a disco ai tedeschi megayacht gl'inglesi macchina però volgere lo Scottex agli americani
Noi non siamo una razza di Nanni
Se non ci lasciamo o è qualcosa che ce lo impedisce e allora bisogna eliminarlo oppure è qualcosa che manca e allora bisogna fornirlo
Io chiedo che la chiave della anomalia del nostro sistema economico e che si manifesta anche nel nostro nanismo delle nostre difficoltà che esce nel sta nel sistema del con quale con il quale vengono erogati i finanziamenti all'ente
E quindi io ritengo che il problema principale del nostro sistema economico sia il sistema del finanziamento e quindi delle banche
E quindi da un lato questa anomalia di questa monarchia che permane all'interno di una repubblica
Ma non è solo solo questo che data sostanzialmente dalla unione della stessa istituzione nella stessa persona dei poteri di vigilanza e dei portieri di regolare la concorrenza ma soprattutto mi sembra più importante
E più attinente ai discorsi di oggi
L'illusione che esista una possibilità di pianificare
Perché che cosa è
Di pianificare dal cento lo sviluppo
E gli assetti proprietari di settori in modo particolare in questo caso insiste del settore bancario
E questo devi perché e da che cosa deriva questo questo deriva o si giustifica ossia mantra della del del
Della giustificazione di volere proteggere le proprietà nazionale di volere proteggere alcuni chiamiamoli neanche campioni nazionali ma alcuni fondamentali centri di potere economico nel nostro Paese
E questo globale sia per le banche che per me industrie
Perché vedete qui si è
Le ragioni per le quali da ha a che fare con una delle cose che state dette che sono state dette oggi e cioè al fatto che le grandi aziende tutti i nostri grandi capitalisti vanno
Cercato c'a volte ci sono riuscite a volte hanno cercato di passare da un'attività industriale in concorrenza alla gestione di servizi pubblici non in concorrenza
E io giorno deve ragionare anche su queste ai vari fatti dei tronchetti che comprano le tele come dei Benetton che dà invece ecco comprava autostrade invece che andare avanti Cornello Oppo profittevole
E diciamo sorse sul business delle delle magliette ove si potrebbe anche continuare la FIAT che ha cercato di alla quale è stato consentito di cercare di farlo nel settore dell'energia
Ora io vorrei perché il protezionismo pubblico quello che porta a
Le regolamentare gli gli assetti bancari quello è lo stesso che riguarda sia le banche che che le imprese
Ora perché questo è avvenuto
A me non è io non trovo per nulla scandaloso che il signor Tronchetti si compri Telecom ma qualcuna del Po comprarla per quale motivo se gli se se va bene
E se libera al paese d'danneggia il fatto che lo compri Luís piuttosto che un altro non riesco veramente a capire il problema non è quello il problema è perché dia più completi
Allora perché esistono evidentemente perché esistono delle rendite
Maggiore delle rendite che sono possibili in quei in certi settori piuttosto che certi altri e quindi logicamente si passa da un settore che ha delle rendite di dei profitti minori a settori dove sono dove sono assicurate delle rendite e questo è il problema
Ma perché esiste questo
Beh io me lo ricordo quando ci sono state le privatizzazioni
Io dicevo di e dicevo che bisognava ridurre il potere dell'ENEL bisognava ridurre il potere dell'ENI
Bisognava spezzare in due Telecom tra la parte fissa la parte mobile assegnando da a due operatori diversi ciascuno con una licenza evitare piantare le se nell'altro settore complementari
Mi si dava di quello che voleva fare uno spezzatino perché voleva mi ricordo in modo particolare nel caso dell'ENEL distruggere uno dei grandi centri di industriale che c'erano nel Paese ed ecco non possiamo voleva una cosa il suo contratto quelle cose lì quel quello che noi oggi lamentiamo derivata quegli errori
Ora io sì che si può dire la battuta ad effetto Lucca fai bene l'automobile in realtà la cosa è come tutti sappiamo come per prima Stefania sa la cosa è molto più complessa quello che stupisce piuttosto è che qualcuno abbia creduto che di poterlo dire Luís Darkover eccolo che stupisce ancora di più è che tanti l'abbiano creduto
Il il problema non del anche delle del del non non sta nella incapacità di fare i bottoni perché sarebbe abbastanza strano che a Torino c'è la Pininfarina che fa automobile per tutta Europa per la Peugeot
Una delle aziende
Più di successo quindi se questo non avviene avviene perché sono state consentite delle diversificazione queste perché sono state consentite solo state consentite perché esiste il sistema delle scatole cinesi
Con la quale la scatola che in modo che a monte
Può permettersi di lei di diversificare e quindi di non concentrarsi e di non correre il rischio industriale questi sono le cause del poi fatte devo fare l'automobile è poi la conseguenza di tutto una catena di corte della quale ci sono poi anche tante altre
Cause che riguarda il Mezzogiorno certi investimenti che sono stati fatti che non sarebbero stati economici le situazioni della relazione industriale all'interno
Tutte cose del quale si è in qualche modo ha accennato anche stamattina
Pensionato dentro questa corre l'otto per mille
Io devo dire che ho qualche perplessità su questo non del fatto che si debbano ovviamente dare questi crediti ai giovani ma mi sembra che anche lì vedo
Un pochino dell'illusione che qualcuno Sacchi e di più che ci sia poi quello che quest'altro per mille da chi va problema non è l'otto per il il mondo è pieno di risparmio di soldi i soldi ci sono problema chi amministra l'otto per mille
è questo il problema
E allora lo stato e allora siamo già fatti da da e sistema bancario ecco qui è il problema
Io le ricordo il Libor di RAI Net Zingales
Quindi questo salvare il capitalismo recapito e tristi in cui di questo sipario messe perno del conte delle come per esempio negli Stati Uniti
Dopo aver fatto il Venture Capital che finanzia le le prese già avviate dopo avere dopo finanziare gli che lei gli incubatori addirittura si finanziano e degli dei ragazzi perché si trovi in un'idea allora il sistema bancario dove fa al suo mestiere è capace di trovare i soldi e di amministrarli
Ecco io credo che questo si scopre Emma di come perisce verrebbe poi amministrato questo questo questo otto per mille
Secondo me è il problema centrale molto più di quello che non molto più che non la raccolta dei fondi
Ma ritorniamo al problema del nanismo se un momento di tempo vi racconto racconto un aneddoto che a me sembra illuminante c'è un mio amico inglese perché mio amico è un mio compagno di scuola di avere delle mete di quand'ero in Svizzera che svizzero ma vive in Toscana l incontro recentemente mi dice cosa ecco cosa fa e dico ma io vendo Faggiani
Allora venti saggia Rinascimento fa Gianni evidentemente vento Faggiani ai alle riserve di caccia intervento anni vende cinquanta mila all'anno mica male ricco e i fagiani dove allevare le uova dice no io li compro
Come no io compri Faggiani di un giorno allora ho saputo che i fan questi faccia Nini si componeva facciale da un giorno che vengono da una grande azienda americana
Che nel whisky Honsinger Farfa Giannini per tutto il mondo e ne fa cinque milioni all'anno
Allora io mi domando ma per quale motivo
Questo signore fa cinquanta mila fagiani in Italia e non gli viene in mente di farle cinque giorni Luís
Per qualche accorciate copre gli ecologisti facciali fanno i loro bisogni ma ciò non mi sembra la cosa principale per quale motivo questa guardate Semola stupidaggine ma se uno ci riflette credo che induce ripete
Le ragioni per le quali perché al signor Dell'Wisconsin-Madison il mondo è immediatamente tutto aperto e permeabile
Noi abbiamo invece abbiamo il mercato unico abbiamo quindi un grande mercato ma se andiamo poi a vedere bene la struttura fine di quel mercato allora troviamo che frammentato da tanti piccoli orticelli di rendita che solo l'orticello dei pubblici dipendenti l'orticello degli insegnanti lo cit l'orticello degli ordini professionali
Il nostro mercato è costituito da tanti staterelli ognuno dei quali gli impone
Quello che una volta sarebbero stati dei dazi tutto il contrario quindi della società attiva di cui prima ha parlato così bene si accomodi
L'Italia che reagisce l'Italia chiede agisce al declino l'Italia che reagisce al terrorismo
Entrambi agisce in ad entrambe le cose
Riconoscendo un po'più solido radicamento dell'Occidente come bene ha detto Stefania Craxi
Con parole che condivido in pieno
Avendo trovato stonato l'accenno alla lobby ebraica perché sta ecco l'Occidente significa stare con Israele e non avere indulgenza con il terrorismo neanche con quello in primo luogo con quello Palestine significa comprendere le ragioni degli Stati Uniti della loro lotta con il terrorismo per comprendere che un Iraq nelle mani del fondamentalismo islamico è un disastro che l'Occidente non potrebbe tollera
Cari amici io ho sempre fatto politiche a sinistra sono tre legislature parlamentare dei DS e sono convintamente anche se magari oggi un po'in dissenso con la maggioranza qui
Convinto del maggiore del maggioritario dell'alternanza
Ma quando dico queste cose e molte delle cose che sono state dette qui stamattina
Quando parlo
Della necessità di ridurre le tasse e di ridurre la spesa pubblica quello che ha detto benissimo firmata quanto Paolo dell'articolo diciotto
E della meritocrazia
Come motore
Dell'ascensore sociale quindi come un valore profondamente della sinistra
Mi dicono
Che io lavoro per il re di Prussia intendono evidentemente il re di Arcore
Ma io ritengo che
A me non preoccuparsi è una cosa è giusta chi ha detto una cosa mi preoccupa c'è la cosa giusta e queste cose che dico io che scrivo poi l'evasione scrivere tranquillamente anzi non mi mancano chi media l'ospitalità e io credo che questo Paese abbia più di tutto proprio per reagire bisogno di una dose massiccia di meritocrazia
Magari ce lo dicono dagli altri pazienza ma se non l'abbia è colpa nostra se non l'abbiamo tetto voi per primi se noi continuiamo a dirlo io sono convinto che quella che noi viviamo anche come è un'onda lunga quando il dollaro arriverà Espada un dollaro a a un euro e cinquanta ci obbligherà a cambiare molte cose in Europa
E non c'è nessuna ragione perché la sinistra debba lasciare alla destra la gestione di questa fase sta
Perché deve essere solo alla destra sapere interpretare un'epoca in cui Cancer morto le politiche industriali non funzionano più
Si va verso un'economia di servizi non c'è più posto fisso
E la sinistra di ufficiale cerca solo di opporre resistenza
Non dimentichiamo che noi per mezzo secolo non abbiamo pagato i costi della nostra difesa
Adesso no nostra come Europa adesso probabilmente dovremo pagare tutti insieme
E noi non ci possiamo più permettere l'inefficienza e la pubblicazione amministrazione
Questa maggioranza non è cacciata capace di porvi rimedio perché la spesa pubblica aumentata
Non perché gli difetta sei mezzi tecnici perché quelle che quelli con cui convivo chiamavano una volta contraddizioni
Io credo che ci riprenderemo
Perché l'Europa a immense riserve di capitale capitale fisico e capitale umano
In quel momento la sinistra ci sarà solo se ci sarà stato anche prima grazie
L'inclusione di avere comunque anche alcune cose molto interessanti che condivido in pieno ecco adesso chiamerei Giuliano Cazzola che anche lui è un collaboratore del nostro giornale quando rischi e per i nostri nazionale mi raccomando con la concisione quindi a maggior ragione oggi lo dico anche a Borghini che collabora col giorno
Di essere molto concisi perché il termine delle due quasi vicino quindi Cazzola
Vi si dice di servizio dopo l'intervento di Cazzola interviene Borghini poi facciamo una pausa per il pranzo che si fa nella sala qui del Grand Hotel chi non ha ancora preso i buoni li può prendere all'ingresso altrimenti non mangia
è importante mangiare posso andare presidente
Allora cercherò di essere breve di raccogliere l'invito del mio direttore
Ezio
Parlerò nel mio intervento delle questioni dell'Europa
Anche perché su questo tema non non sono molto d'accordo alcun qualche amichevole dissenso da esprimere Rispetto a alle relazioni che sono state presentate per assicurare l'amico Mazzuca i presenti che cercano di essere assolutamente venne né i tempi annoierò l'uditorio leggendo l'intervento cosa peraltro che hanno fatto anche i relatori come ebbe a dire Robert Schumann l'Europa non verrà creata tutti in una volta o secondo un unico progetto generale ma sarà costruita attraverso realizzazioni concrete dirette a creare solidarietà reali
La considerazione quasi una profezia di uno dei padri fondatori dalla comunità seri rivelata giusta
Se l'Europa dell'integrazione economica ormai è una realtà affermata
Se l'Europa politica conosciuta un'importante accelerazione in conseguenza dalla sottoscrizione del Trattato sulla Costituzione con importanti innovazioni sul piano dalla governance
E la dimensione sociale argomento peraltro in discussione oggi
A camminare adagio costretta a muoversi all'interno degli spazi piuttosto angusti che gli Stati nazionali sono disposti a cedere in questa delicata materia ai generosi tentativi di un'iniziativa comune di spessore sovranazionale
In sostanza anticipo una tesi che alla base di questo intervento
E proprio l'accanimento degli Stati
A volere difenderà le proprie prerogative in materia di diritti sociali e del lavoro a togliere quel respiro di prospettiva che le riforme dovrebbero avere
E a consegnare i singoli governi nelle mani di opinioni pubblico orientate per tanti motivi alla conservazione della realtà esistente piuttosto che la ricerca della innovazione
Io credo quindi che l'affermazione compiuta di una dimensione sociale e comunitaria
Non passi attraverso la difesa dalla sovranità degli Stati nazionali
In materia di diritti sociali del lavoro
Ma dalla conquista e dall'affermazione di una migliore capacità di intervento dell'Oropa le tenendo in conto pure momenti di vere e proprie dirigismo a livello dell'Unione delle sue istituzioni quindi io sono io sto dalla parte di più Europa
Sempre e comunque
Sono consapevole dell'impopolarità di questa tesi
Ma è la crisi del vecchio modello sottoposto potenti spinte centrifughe che mi induce a sparigliare i tradizionali canoni del dibattito
Innanzitutto ricordando i passaggi salienti della ricerca d'una dimensione sociale
Che non può prescindere da una messi in discussione attraverso le riforme di un modello sociale europeo di cui siamo fieri ma che è divenuto insostenibile nel nuovo contesto della globalizzazione
La sfida dell'Europa attenta questa problematica consulto momento di svolta con il vertice di Lisbona del due mila
Fu il Consiglio tenuto nella capitale portoghese
A prendere a tenere la scena con la proclamazione solenne trasformare l'Europa entro il due mila dieci nell'economia della conoscenza più competitive più dinamica del mondo
Tale programmerà qualificato tra l'altro da precisi target per quanto riguarda i livelli d'impiego
Il tasso d'occupazione sarebbe dovuto salire mediamente dal sessantuno al settanta per cento con particolare attenzione al lavoro delle donne
Dalla cinquantuno al sessanta per cento e degli anziani dal trentotto al cinquanta per cento in quest'ultimo caso in conseguenza delle note tendenze demografiche che stanno sconvolgendo e sconvolgerà hanno sempre più la struttura dalla popolazione del mercato del lavoro per quanto riguarda il rapporto fra giovani e anziani e il tasso di dipendenza degli anziani sulla popolazione attiva il dibattito nell'Unione sta ancora interrogandosi sulla fattibilità di tale prospettive
Non sono state certo d'aiuto iniziative declamatorio dunque propagandistiche come la Carta di Nizza la carta dei diritti finita poi nella Costituzione
Doveva rappresentare la rivincita dei cittadini e dei lavoratori nei confronti dell'egemonia del potere economico e finanziario ma è dubbio che così come formulata questa carta potrà servire a qualcosa
Qua da secche per scrivere uno Statuto europeo era necessaria una paziente opera di sintesi e di mediazione tra le diverse culture che compongono il mosaico del vecchio continente
Meraviglia tuttavia i sapori Ranci dito delle prerogative che vengono riconosciute sancite
Dai proclami della carta emerge l'immagine del lavoratore tradizionale che si presenta la mattini Favre che ne esce la sera la stessa vita per lunghi anni con tanto di contratti leggi e sindacati appresso e il sistema della sicurezza sociale prefigurato per questo soggetto e il solito di sempre
Non c'è il minimo sforzo per passare dal lavoro ai lavori per cogliere la complessità delle forze più innovative sperdute nel limbo delle professioni atipiche come ci ha ricordato talamo questa mattina
E sospese tra il lavoro dipendente e quello autonomo
Nessuno può illudersi che siano sufficienti
Delle norme per giunta leggere per cambiare una realtà scandita dal ritmo di processi economici
Per quanto si ribadiscono con ostinazione tradizionali concezione del lavoro nessuno potrà mai riportare indietro la storia e l'economia
Così la carta è nata vecchia al punto da essere già dimenticata inutile orpello della nostra mancanza di coraggio
Tornando però i dati di fatto compagni
Vale la pena di soffermarsi su quanto affermato su recenti del recentissimo rapporto alzare la sfida redatto dal gruppo di alto livello coordinato dall'ex premier olandese Ui Bicocca
In sostanza si tratta d'un ampio rimessa appunto della strategia di Lisbona per allevare i tassi di crescita e di impiego e per sostenere la coesione sociale orgogliosamente anzi lo dico troppo orgogliosamente il rapporto prende le distanze dal modello americano affermando che la strategia di Lisbona non è un tentativo di imitare gli Stati Uniti ma punta a realizzare aperti virgolette
La visione che l'Europa di ciò che essa vuole essere e di ciò che vuole conservare la la il verbo conservare molto significativo tenuto conto del rafforzamento dalla concorrenza mondiale dell'invecchiamento della popolazione e dell'allargamento dell'Unione a venticinque Paesi
Salvo poi dover e riconoscere le migliori performances dell'economia in americana
Ma l'Europa e altrettanto consapevole di dover affrontare nel contesto della concorrenza internazionale
La duplice sfida lanciata da un lato dall'Asia dall'India dalla Cina in particolare dagli Stati Uniti dall'altro
Persino gli Stati dell'allargamento osservati con sospetto per l'incombente minaccia di dumping sociale inducono visibili preoccupazioni si dice infatti nel rapporto Cocca che l'allargamento accentuato le diseguaglianze e i problemi di coesione all'interno dell'Unione
Basti pensare che la popolazione dalla comunità aumentata del venti per cento mentre il PIL solo del cinque per cento il che si è tradotto in una caduta della produzione per abitante del dodici virgola cinque per cento dell'Unione a venticinque
Il numero dei di persone che vivono in zone in cui la produzione per abitante inferiore al settantacinque per cento di quella dell'Unione e passata da settantatré a centoventitré milioni
Tuttavia si fa osservare che la crescita della produzione della produttività nei dieci nuovi Paesi è stata superiore negli ultimi cinque anni a quella degli Stati Uniti
Così rimpiazzando tecnologie divenuto obsolete questi Paesi si apprestano al salto di una generazione sul piano delle capacità tecnologiche
Nello stesso tempo si fa notare con preoccupazione che la loro fiscalità vantaggiosa i loro salari poco elevati attirò gli investimenti provenienti dal resto d'Europa con il rischio di crescenti pressioni che fare
Le proposte contenute nel rapporto Kok sono molto articolate suggestive
Vanno dall'indicazione del potenziamento della ricerca della tecnologia dei processi formativi del rafforzamento del mercato interno
La commissione stima che grazie al mercato interno dopo dieci anni il pile europeo il superiore di uno virgola otto punti rispetto a quello che sarebbe stato in sua assenza
Mentre sono stati creati due virgola cinque milioni di posti di lavoro aggiuntivi
Ma oltre a qualche accorato invito agli Stati membri
Gli strumenti a disposizione per alzare il tono della sfida restano quelli invero modesti forniti dal modello del coordinamento aperto
I processi di coordinamento politico fondato sui rapporti nazionali e la cosiddetta sorveglianza multilaterale
Tutto ciò non basta non sembra più sufficiente ribadire in continuazione il modello il primato del modello sociale europeo che poi solamente il modello di solidarietà dell'Europa del Nord e continentale
Senza chiedersi se esso sia sostenibile o meno
Gli obiettivi dell'adeguatezza dei trattamenti dalla sostenibilità dei sistemi da loro modernizzazione che sono parte integrante della già curatore che l'Unione solito declinare quando affronta le questioni del welfare
Non sono di per sé conciliabili in nome di un astratto e volontaristica prese di posizione politica
Diceva George Danton che gli esseri umani dispongono soltanto di quei diritti che sono capaci di difendere nel mondo moderno nelle economie sviluppate la difesa delle prerogative acquisite non passa soltanto dalle norme o dagli ordinamenti i quali non sono in grado di produrre risorse
Nessuna risorse mai nata da leggi votate dai Parlamenti ma anche e soprattutto dalla capacità di assicurare un contesto di crescita e di sviluppo che sappia conciliare le esigenze di competizione con l'intelaiatura di un qualificato standard diritti
è una ricerca valgano conclusioni questa che si muove lungo un crinale angusto sospeso tra il declino il progresso la domanda inquietante
è sempre la stessa
Il modello sociale europeo di cui tanto siamo fieri
è una malattia cronica con la quale è necessario convivere contenendo il più possibile gli effetti invalidanti oppure una risorsa un punto di forza da far valere la battaglia della globalizzazione
E possibile che abbiano un futuro dei paesi le cui strutture pubbliche del Reno hanno ed impiegano la metà del prodotto
L'Europa non è in grado di cambiare radicalmente i propri standard di vita
Ma neppure di continuare a vivere al di sopra delle possibilità consentite come accade ora
E nostro compito trovare un equilibrio possibile mediante le riforme sociali e del lavoro con un occhio attento allocazione delle risorse ecco perché nel campo del lavoro del campo del sociale la ricerca si sposta immediatamente sul dibattito aperto
Quello della relazione di Pizzolante con riguardo alla revisione del Patto di stabilità
Io qui è il mio dissenso Coco sono contrario ad un allentamento dei vincoli
Va rimosso invece il limite strutturale del patto quello di vigilare sui saldi lasciando agli Stati piena libertà sulla determinazione degli addendi rientrato in uscita
L'esperienza ha dimostrato e quando gli Stati non sono più riuscita a tenere sotto controllo gli addendi
Per la difficoltà di realizzare le riforme fiscali sociale del mercato del lavoro i vincoli sui saldi non hanno tenuto
Non si dimentichi mai che l'obiettivo era quello del pareggio di bilancio mentre oggi si stenta a restare all'interno il tre per cento
E necessario andare oltre il principio dalla sussidiarietà il metodo del coordinamento perfetto
L'Unione deve acquistare poteri decisionali anche in materia di riforme estendendo ad essi mutatis mutandis la logica del Trattato di Maastricht
Con obiettivi da conseguire sanzioni da erogare in via in caso di violazione degli stessi
Inoltre in un'ottica di redistribuzione delle risorse l'Unione deve poter disporre di fondi per lo sviluppo da destinare a politiche anticicliche nei momenti di congiuntura sfavorevole per il sostegno alla strategia di Lisbona
L'esperienza dimostra che il processo di Lisbona due mila proprio perché la sua relazione era affidata agli Stati ha subito un importante battuta d'arresto in conseguenza delle difficoltà economiche e di quelle incontrate dagli stati nel reagire adeguatamente in sostanza e chiudo veramente
Se dovessi riassumere il mio pensiero in uno slogan potrei dire più Europa per più riforme sociali e del lavoro l'Europa e le sue regole sono stati indicati anche recentemente
Comuni impedimento alla cresce dello sviluppo io credo che questa considerazione sia un alibi per chi non vuole e non può fare le riforme i parametri di Maastricht
Anche magari con i cambiamenti che saranno necessari non solo il nostro passato ma sono il nostro futuro
Cazzola
Carica rapito condivido il parametro di Maastricht dal tetto
Su quella su quel punto abbiamo punti concordanti su altri punti invece siamo un po'divergenti ha seguito la parola alla l'ex sindaco Borghini che adesso è la Regione Lombardia
Nonché commentatore autorevole nel giorno di Milan
Grazie direttore grazie si dimette in in effetti collabora anche con il giorno ma desidero innanzitutto presentarmi per coloro i quali mi confondono magari con mio fratello gemello che è molto più noto di Meda molti anni si occupa confusa a Palazzo Chigi di alle situazioni di crisi quindi poveretto vive in prima persona tante le cose che sono state equivocate da Stefania cedente successive catastrofi
Del nostro sistema industriale
A mo'di presentazione proporre approfittare di questa occasione che Stefana mi ha offerto per ricordare che io
Ho avuto il grande onore devo dire
E devo questo al Partito socialista italiano in particolare a Bettino Craxi di essere stato l'ultimo sindaco riformista di Milano
E per una persona che ha avuto la mia storia politica trent'anni
I trent'anni di ininterrotta militanza nel Partito Comunista non ci poteva essere modo migliore di chiudere la mia
Storia politica con questo riconoscimento che il Partito socialista ha voluto darmi poi di recente sono stato da qualche settimana sono stato riscoperto tra virgolette da Roberto Formigoni il quale mi ha chiesto di fare nell'ultimo scorcio di legislatura per lui di occuparmi di un problema molto serio che è quello e per la casa non credo che Roberto Formigoni sia più acuto intelligente o lungimirante di altri politici credo semplicemente che però Roberto Formigoni abbia voluto scegliendo mi individuare un'area
Riscoprire l'importanza di YouTube resistenza l'importanza e anche l'attualità se così vogliamo dire di un accertare o di un certo pensiero o almeno di una certo attitudine
Riformista o o addirittura semplicemente alla riscoperta della politica
Questa politica che nella Milano risanata come come è stato detto
Qui da Pizzolante in questa Milano risanata la politica
è sparita e i danni molto molto gravi che alla scomparsa la politica determina sono sono evidenti a tutti e credo che Roberto Formigoni abbia voluto cominciare a muoversi
Su su questo terreno dico è scomparsa la la politica
Da Milano io credo che voi tutti sappiate che a Milano c'è il giorno più importante dell'anno naturalmente per le milanesi è il sette di dicembre festa di Sant'Ambrogio
Non solo perché la sera c'è la prima della Scala di cui si occupa tutto il mondo che e comunque una cosa molto in porto ma perché il sette di dicembre si pronuncia a Milano due discorsi che in passato avevano la stessa importanza la stessa eco
Il mattino il sindaco di Milano consegna gli Ambrogini e fa il suo discorso alla città
E poi qualche ora dopo parla il cardinale che fa il suo discorso alla grande diocesi
In passato i due discorsi si equivalevano per peso e importanza ascolto perché mirano come è stato molto autorevolmente scritto in passato una città profondamente repubblicana molto
E quindi Prata non si sa mai chi comanda veramente il cardinale un po'odio o il sindaco ma sono diciamo due personalità tipici uguale
Da un po'di tempo del discorso il sindaco ahimè non se ne preoccupa nessuno il discorso del cardinale hanno una grande importanza e avrete tutti notato che l'ultimo discorso del cardinale Tettamanzi ha suscitato un enorme dibattito ci ha pensato il foglio che è un grande sismografo dalla secondo me la città italiana ha registrato questo discorso gli ha dato del comunista si è aperto un grande dibattito così affamati perché questo cardinale
Siccome il cardinale
Ha preso atto di una crisi
Di una crisi di una città che lui dice ha perso il senso dell'altro
E i nuovi milanesi possiamo dire è una città che ha perso senso di sé ma penso senso disse proprio perché a mio parere
è una città che è stata privata dalla sua dimensione politica
Che storicamente è sempre stata vorrei dire quasi risse icone ma insomma comunque è sempre stata da quando ce la ricordiamo comicità che conta in Italia una dimensione politica riformisti Ca'ecco perché o è perché a mio parere il discorso riflessione su un rilancio del riformismo a naturalmente la grande attualità e deve in qualche maniera e può in qualche maniera anche ripartire da da Milano o dalla Lombardia o da quello che sta accadendo nell'area
Più evoluta per certi aspetti del Paese più critica e anche quelle in cui la tradizione del riformismo del Formisano che qui vogliamo celebrare e ricordare e la più importanti certo no no nessuno pensa di tornare al passato guai se lo facessimo giustamente Franco Debenedetti al anzi no scusa non non Franco De Benedetti
Ma Sacconi ha ha elogiato il il non reduci istmo di questa riunione il fatto che nessuno penso di resuscitare il passato non possiamo non dobbiamo tornare al passato
Diceva un grande intellettuale francese che se voi scoprire delle nuove terre tesi
Per forza perdere di vista per un lungo periodo la terra chiede spalle quindi i riformisti veri sono quelli che in genere perdono di vista la terra non sono conservatore vanno a cercare qualche cosa di nuovo e questo è quello che occorre fare De Benedetti alla fine del suo accorato intervento
Dice poi chiesto Ciro da corso sono sono d'accordo con te ma anche Apt o che sono dei DS si cioè capito che sedie sì ma col cognome che porti poi gli ricordo che vuoi ce lo dicevo io manderei diessini chiamavo solo Borghini giustamente
Venivo venivo trattato in un modo diverso però lui dice perché non può essere alla sinistra a fare discorsi che ci si sono fatte qui e qui lo dico anch'io perché non può essere sinistra tanto è vero che in Inghilterra
E la sinistra che fa questi discorsi e Tony Blair
Che fa questi discorsi sono stato irriso perché ho detto ma tutto sommato Formigoni sette mi somiglia più torri Blair che non D'Alema fa cose più simile a quello che ha fatto né verso lo Stato aggredite però
Il fatto è e che la sinistra l'Italia non può farlo lo abbiamo spiegato Sacconi perché non può fare no perché è cattiva o è stupida ma perché ha rimosso
Ha rimosso cioè non non ha fatto la Batigol esperte perché per fare questi discorsi essere riformisti bisogna disfarsi di un certo fardello intellettuale non solo non si deve guardare indietro bisogna proprio liberarsi del resto io non so ma voi vi siete mai domandati perché l'Italia è l'unico Paese del pianeta
In cui esiste da dieci anni questo è tipicamente italiano veramente da dieci o dodici o tredici anni c'è un partito che si chiama della rifondazione
Dura da tredici anni cioè condiziona il fondazione rifondi onore fondino dura così come una minaccia sospese nel vuoto allora la ragione vera la ragione vera del perché c'è la rifondazione e perché c'è un partito della rimozione
Rimozione se non fosse stato rimosso il passato comunista
Quindi fosse stato affrontato della sinistra italiana nel suo complesso fosse diventata adulta perché affrontato suo passato ci ha fatto i conti
Nel bene o nel male e poi guarda avanti siccome questo non è stato fatto siamo condannati a un infantilismo sono condannati
Quelli che si colloca a sinistra un infantilismo tutto fino ad ora
Che ci siamo lasciati alle spalle che ci ha lasciato grandi eredità ma che ci impone oggi di cambiare registro
Fino per una lunghissima fase storica e questa è una regione che testimonia molto di questo passato così anche la Lombardia ma per una lunga fase storica il riformismo
è stato un modo della politica di rapportarsi alla società
Una società chiusa una società classista una società elitaria e quindi il riformismo vero la politica intelligente e pragmatica con la quale si cercava di introdurre in questa società dei cambiamenti
Pian piano di trasformarla aiutando la redistribuzione eccetera quindi un modo dalla politica di atteggiarsi verso una società chiusa e per conto proprio anche molto rigida e questa lunga politica del riformismo ci ha lasciato una eredità enorme io adesso mi devo occupare della casa in Lombardia che io quando guardo che cosa ci hanno lasciato i riformisti a Milano
Pensate che Milano ha cento mila case di proprietà del Comune e della regione dell'Aler
Cioè questo un patrimonio enorme che è stato costruito con i risparmi dei lavoratori con il politica delle case popolari alcune bellissime tra l'altro degno di rivaleggiare con quelli di Vienna anzi il nulla inferiori adesso che stiamo risistemando case di grandissimo valore
Tra quelle passato oggi che cos'è
A mio parere il riformismo è l'esatto contrario
Oggi
Noi
Il riformismo è un modo di essere della Società avverso la politica
Noi viviamo in una società aperta in una società flessibile in una società che percorsa continuamente da processi di innovazione di cambiamento che domandano di essere governati
Cover nati secondo una logica secondo un'ispirazione nei loro Effetti territoriali sociali economici cioè secondo l'ispirazione
Riformista che cerca di combinare la responsabilità con la libertà
Che cerca di combinare l'efficienza con la solidarietà quindi mentre prima riformismo era un modo di dire se la politica verso la società oggi riformismo è una esigenza della società e la Società Kiki de alla politica sia riformista
Non essere conservatrice tieni conto del nuovo che avanza
Misurati con questo governo fai qualcosa
Non fare la conservazione e qui è il crinale su cui noi ci troviamo oggi quello che noi facciamo sì io guardo Milano e la Lombardia scusate se poi chiudo su questa cosa perché ovviamente ognuno poi parla in casa propria ma se se guardo a questa realtà che che è l'epicentro dei processi di cambiamento che stanno investendo l'Italia a causa della globalizzazione
A causa della globalizzazione e noi crediamo che questo che la parte più avanzata del Paese
Spaventosamente sotto sviluppata dal punto di vista istituzionale pensate che Milano che la più grande area metropolitana del sud Europa cioè a sud di Parigi non esiste nulla di confrontabile con Milano
Per
Funzione abitative produttive informative e formative finanziare è una metropoli di quattro cinque milioni di abitanti non ci hanno aderito Roma una grande città circondata bella bellissima circondata dalla campagna Milano è una grande città circondata da grandi città e un unicum
Bene questa grande area metropolitana non sa di esserlo perché non è governato non ha gli strumenti della governance quindi abbiamo un sotto ci sono fondazioni chi governa non lo so ci sono le fondazioni che fanno le fiere quelle che guidò le università quelle che controlla gli aeroporti manca la pur ma anche una dimensione istituzionale ed è qui che la politica si misura perché la politica quando è una cosa seria
Pensiero istituzionale ed è qui dove non ci sia è una realtà la Lombardia come tutta l'Italia ma in particolare la Lombardia drammaticamente sotto infrastrutturata
Sotto infrastrutturati nostrano porti non competono con quelli del nord Europa le nostre autostrade non ci sono mancano le tangenziali sono investimenti colossale di cui ha bisogno
Il nord d'Italia e l'intero Paese abbiamo costruito finiremo a tempi di record la più grande fiera del mondo è anche la più bella secondo me ma mancano i collegamenti
E quindi questa sotto infrastrutturazione compra risolviamo forse con i soldi dello Stato che non ci sono è chiaro che abbiamo bisogno convincere investitori privati e non solo italiani
Avvenire a investire nei nostri sistemi infrastrutturali ma voi credete che questi capitali giganteschi si muovano perché li chiamiamo conta a attraenti politiche del marketing o perché il teatro la Scala il più bel teatro del mondo per la lirica
Non solo questo tutto ciò è molto importante ma quello che voglio vedere
Se il carico di traffico corrisponde se le procedure amministrative sono corrette se i tempi vengano rispettati se il sistema è trasparente opaco eccetera eccetera ed è qui dove si misura il nuovo riformismo
E così la crisi del welfare di cui è stato detto e agitazione adesso e ma insomma è proprio indispensabile che dove arretra lo Stato deve avanzare il mercato siamo proprio in quei siamo proprio messi così male che dobbiamo dire via lo Stato avanza il mercato non è vero
Ormai ne sappiamo che esistono terzo settore che esistono tante possibilità
Di gestire questa nostra scelta in modo diverso se concernono bisognasse riformisti ginocchio rivela cambiamento bisogna avere un codice di valori altrimenti ognuno si fa e naturalmente infine c'è l'identità
L'identità e questo che non dobbiamo dimenticare tu giustamente ha ricordato con molto anche orgoglio semplice sembrava di sentire tuo papà
Risorgimentale quasi ma andiamo alla radice di questo problema così importante che noi viviamo come tensione si Recco ieri i riformisti devono dare una risposta perché c'è una crisi di identità del nostro popolazione
E allora io
Direi che di fronte a questo problema la nuova immigrazione a anche all'incertezza dobbiamo ricordarci già nei degli statuti del Comune di Milano nell'undicesimo secolo c'era scritto
Chi viene a Milano e lavora è un uomo libero questo lo scrivevamo nell'undicesimo secolo
Lui però
Rispettare le leggi che i milanesi si erano liberamente dati e questo valeva nell'undicesimo secolo deve valere anche oggi
Dobbiamo essere capaci di accogliere e di far sì che vengano rispettate le nostre leggi rispettando il nove per primi se noi faremo questo risponderemo a mio parere alle esigenze di un riformismo moderno e poi trecento anni ci sarà qualcuno che celebreranno Straw ricordo e pensare a come andare avanti non dobbiamo perciò guardare indietro anche se quello che abbiamo le spalle soprattutto è stato ricordato le norme contributo dato
Qui dal Partito Socialista arrivi vecchio ricordo con particolare veramente emozione perché all'epoca lo segui come ancora ero vicedirettore dell'Unità e poi ci trovammo dei degli articoli veramente
Inaccettabili devo dire dell'iniziato poi un un mio particolare problema di rapporti con con il mio partito perché se ci fu una cosa che allora il PC non capì fu il convegno di Rimini
E fu quello il segnale più forte che si era annebbiata dentro la sinistra italiana anche una qualità che fino ad ora aveva avuto era l'intelligenza e la capacità di comprendere se invece sapremo riprendere quel cammino tutto assieme credo che potremmo andare ancora lontano
Dato la tabella oraria ma addirittura esamina anticipo di venti minuti quindi siamo stati bravissimi a questo punto pausa per il pranzo ci rivediamo alle quindici oggi pomeriggio sono previsti per cui della prima sessione interventi
Di Gennaro Moccia Corrado Clini Costanzo Iannotti Pecci Renzo tonda Renzo Tondo e Paolo vigevano grazie a tutti Buon appetito
Proseguendo
Dopo la pausa
Sul tema
Dell'identità votazioni e modernità la sessione presieduta
Da
Giancarlo Mazzuca direttore del Resto del Carlino direi di cominciare subito per appunto essere poi costretti a chiedere l'intervento dei sacrifici troppo troppo grossi in termini taglio quindi io ma ecco non sacrifici appunto
Coso
L'ho ripetuto Gennaro Moccia che ci parlerà creare valore far funzionare infrastrutture mercato grazie
Buon pomeriggio a tutto
Buona ripresa
Avevo voglia avente una relazione vi giuro che ce l'ho e che è agli atti in segreteria quindi chi la volesse poi la può a comprendere però ecco ho preferito non assistere su una relazione vista allora che di di gestione ivi scarsa attenzione
E soprattutto perché le cose che sono scritte in questa relazione sono state in qualche modo anticipate da persone autorevoli nella mattinata in modo molto compiuto e quindi hanno già sono stati oggetto di un'analisi molto attenta
Faccio un tentativo di innovazione nel dibattito
Introducendo un elemento di discontinuità
Si dice che l'innovazione si fa introducendo elementi di discontinuità e quindi come tale mi accingo a cercare elementi innovativi rispetto al dibattito che abbiamo fin qui portata avanti e che porteremo avanti nel pomeriggio
Quindi credo siano anche utili degli spunti e delle riflessioni
Affinché i relatori che mi succederanno potranno utilizzarli come provocazione o come suggerimenti come secondo la loro idea la discontinuità che mi sembra esserci in
Che mi sembra essere necessari in termini flessione questa noi abbiamo assistito negli ultimi anni in termini di sviluppo economico e di governo dell'economia in nella famosa globalizzazione che ci ha imposto modelli di gestione molto complessi una situazione di gestione delle complessità mai ritrovata prima
E in questa complessità ovviamente molti si sono attrezzati a gestire quel con nuovi modelli con nuovi sistemi come procedure la complessità noi che siamo un popolo fortemente creativo anche se appunto abbiamo molte persone poiché pull alleandosi in scienza delle comunicazioni in creatività non trovano occupazione ma perché lo siamo geneticamente creativi
L'abbiamo immaginato un modello italiano proponesse alla complessità del sistema
Il proprio sistema di complessità il caos quindi noi in questi ultimi anni abbiamo deciso di gestire la complessità atti contrapponendo al caos il caos in questo libro dico siamo bravissimi
Quando abbiamo parlato di libero mercato si parla di libero mercato oggi spesso si tende a fare valutazioni sulle privatizzazioni su come sono state fatte le privatizzazioni abbia avuto stamattina significativi esempi in questo senso se ne potrebbero fare
Altri ancora però ci sono stati in passato sul problema del libero mercato delle tensioni chi immaginava che si non si sa interpretare come un far west chi si dovesse Chivu immaginaria che le stesse un mercato regolamentato tutelato noi in tutte queste opzioni già esistenti ovviamente da creativi abbandona girato un terzo far west cioè non siamo stati capaci di inventare un far questo nuovo agli americani
Dove non ci sono i cow boy e gli indiani non ci sono i cow boy liberi e gli indiani riserva ma ci sono addirittura due riserve una per i cowboy è una degli indiani una rappresenta la domanda e uno all'offerta
E noi siamo stati capaci di non farli incontrare mai quindi abbiamo una capacità di modello nuova dove abbiamo inventato il far West dove ci sono due riserve che non si incontrano mai
Ecco perché poi se noi facciamo le scuole di comunicazioni scuole di martiri che sono il motore il cervello sono il il software che dovrebbe sottostare a questo tipo di meccanismo procedurale di messa in comunicazione tra la domanda e l'offerta
Sono disoccupati perché non crediamo e non abbiamo creduto strutturalmente che esista la possibilità di mettere in modo corretto in relazione a una domanda è un'offerta con queste premesse è evidente che è molto difficile governare un processo di qualità e di sviluppo economico in questo Paese
Ci sono quando si dice la Seconda Repubblica una Seconda Repubblica di transizione si aspetta la terza io spero che si arrivi presto a una terza Repubblica
E allora chiamiamo la terza nulla ma si arrivi a una Repubblica che ricomincia a fare le cose in modo semplice dovevo ci siamo fatti affascinare in questi anni di vuoto della politica e quindi anche io
Ritengo che ritengo a sottolineare quanto sia importante il il e il ruolo della politica perché e solo la politica che può fare sintesi degli interessi
Con questo voto ne abbiamo legittimato in questi anni chiunque a fare politica che una cosa diversa da fare i propri interessi perché è giusto che ognuno nel proprio ruolo
Faccia i propri interessi da quando questo diventa il senso non solo i propri interessi ma la legittimazione di ognuno di noi ha immaginare anche quello che è corretto per gli altri
E questo diventa evidentemente un'arroganza insopportabile che non è possibile condividere e quindi la necessità assoluta di riaffermare il ruolo della politica
Di fare in modo che questa politica si riassuma riassume in sé il compito di governare
La l'economia di governare la complessità probabilmente il modo più semplice
Noi abbiamo abbandonato in questi anni
Il valore delle cose semplici per oggi contrappone ama le cose difficili cose ancora più difficili nessuno riesce più a dire questa cosa complesse facciamola diventare semplice no
Troppo banale troppo semplice per noi dobbiamo assolutamente cercare di farla diventare interni discontinua più complessa più contorta in modo che tutti quanti hanno ragione perché quando le cose sono complesso effettivamente non c'è più nessuna responsabilità
Perché nessuno più lavora per la normalità
Quindi Riprendiamoci la sollecitazione il la sottolineatura che vorrei fare io per il prossimo
Per il prossimo dibattito visto mi sono rappresentanti di enti locali di atte ad pubblica amministrazione e anche rappresentanti di grazie dittatoriali dell'intero sindacali datoriali credo sia importante avere da loro una risposta se effettivamente hanno in coloro la sensazione che gestiscono e che hanno questo ruolo
Di sintesi degli interessi che ci sia la difficoltà a fare le cose semplici quindi se loro anche sento la necessità di via Spiga affermare questi principi principi che molte volte sono affermati in linea teorica me Point libera pratica sono assolutamente disattesi
E quindi immaginare che questa nuova conciliazione delle cose semplici delle cose facili è possibile che ha più classe appropriarsene e far diventare di queste che il governo imita la che reagisce unitaria che reagisce non inventando un ulteriore diversità che approfittando anche di una mediaticità che valuta valorizza solo le diversità non valorizza più le cose normali la normalità
Questo dobbiamo Herford globalmente lo sforzo che dobbiamo centrare di fare cercare di riconciliare con gli stessi e con gli altri e immaginare un percorso i sensibilizzazione affinché si trovi si ritrovi a fare delle cose normali a creare discontinuità sulla normalità quello è possibile perché quando si afferma un valore un processo
Su quello si può innestare una diversità ma non si può fare
Di diversità o discontinuità sulla complessità perché non è altro che una una dissenso è il dissenso credo che ora sia una parola che non serve a nessuno sulla quale non si può costruire più nulla quindi ringrazio Stefano che mi ha dato questa opportunità
Ti intervenire in questo convegno certamente anch'io mi sento una persona che debbo reagire spero di farlo nel modo più banale più normale facendo le cose normali tutti i giorni nel mio ruolo e cercando di stimolare altri che hanno il dovere di farlo di chi fa la politica alta di fare sintesi dei miei interessi e degli interessi degli altri grazie
Grazie Moccia già in pista di lancio Corrado Clini direttore generale la direzione per la ricerca ambientale e lo sviluppo del ministero dell'Ambiente dottor primi
L'ho visto
Si è osservato era lì
Un attimo intervallo se no procediamo
A questo punto quale parlare Costanzo Iannotti Pecci presidente nazionale Federturismo se presente
Intanto grazie per l'invito a un grazie particolare alla signora Craxi che mi dà l'opportunità di intervenire in un dibattito che come diceva chi mi ha preceduto evidentemente contrassegnato anche da Toni come dire di alta politica per cui il mio intervento vuole essere anche quello di punto confermare quanto diceva prima Moccia cioè che tutto sommato la reazione che un Paese come l'Italia può avere rispetto a questa atmosfera un po'declinante che in qualche maniera sta caratterizzando questi mesi soprattutto questi inizio di questa interminabile e lunghissima campagna elettorale
Si ha un po'spazzato proprio anche dall'attività dall'azione di chi come me o come appunto Gennaro Moccia si trova ad operare tutti i giorni nell'ambito delle proprie attività imprenditoriali
Peraltro mi fa piacere parlare ad un convegno in cui io nel quale il tema sette l'Italia che reagisce parlare il turismo proprio perché credo che mai come in questo periodo il turismo è stato al centro delle dell'attenzione del dibattito anche politico di questo Paese
Proprio perché finalmente questo forse un elemento positivo un elemento che e quella parte e che è un pezzo di quella parte il bicchiere mezzo pieno finalmente il turismo viene visto non già e non più come un argomento da convegni come era stato
Per tanti anni per troppi anni ma finalmente come un tema di politica economica e di politica industriale probabilmente perché la crisi
Economica che poi anche crisi del di un sistema soprattutto il sistema industriale che sta caratterizzando non solo il nostro Paese ma direi l'Europa in quanto tale evidentemente fa sì che essi vadano a cercare quelle opportunità e tra questi sicuramente il turismo e una che possono oggettivamente proprio sulla base di elementi che siano comprensibili a tutti possano rappresentare dei tasselli importanti per rilanciare un sistema
Tra l'altro
L'angolatura dalla quando cerchiamo di guardare a questo tipo di opportunità è un'angolatura direi credo positiva nel senso
Non esiste io credo al mondo e parlo ad una platea di persone che per la loro attività ma soprattutto per il ruolo che hanno che hanno ricoperto queste cose probabilmente ne sanno meglio di me
Noi partiamo da un dato che l'Italia è dal punto di vista turistico un paese potenzialmente fortissimo dire potenzialmente imbattibile eppure qualche dato qualche elemento può capo o contribuire facilmente a capire quanto questa affermazione che pure sembra un'affermazione banale per certi aspetti mi fate caratterizzata da una serie di atteggiamenti che io con una Pizzigoni di polemica molto spesso definisco schizofrenici qualche elemento
Cose che probabilmente molti di voi sanno mi scuseranno quelli sanno sei ripeto ma possono contribuire a centrare il tema che il l'industria del turismo in questo Paese vale il dodici per cento del PIL questo che era un dato che girava finalmente andato come dire confermato da tutta una serie di fonte otto a sei indicatori ci sono due virgola tre milioni di occupati
La bilancia commerciale nel due mila tre che pure è stato un anno difficile un anno tutto sommato di crisi comunque registrato un saldo attivo di trenta miliardi di euro
Nel ranking mondiale siamo al quarto posto dopo Francia Spagna e Stati Uniti
C'abbiamo la Cina che ci morde le caviglie è a un passo a raggiungerci
Il quadro istituzionale all'interno del quale si muove indusse il turismo il nostro paese è un quadro controverso un quadro particolare
Nel senso che il turismo indusse il turismo dopo il referendum del novantatré quando ci fu quando c'era le passiamo da una deriva l'altra siamo passati dalla derivare Fendi referendaria la deriva regionalista ne abbiamo questa capacità in Italia
Innamorarci di questi di questi miti e quando ci innamoriamo della deriva re del delle dei dei referendum a cavallo tra gli anni ottanta e novanta e con un colpo di spugna cancelliamo il ministero del Turismo
La pochezza della rappresentanza in imprenditoriale del sistema del turismo quindi come dire facciamo anche un piccolo atto di autocritica
Non consentire per il turismo accadesse quello che invece accade per l'agricoltura quando le organizzazioni di rappresentanza degli interessi agricoli un attimo dopo che era uscito il risultato del referendum istituzionale sul turismo sul sull'agricoltura
Decisero insieme col Governo dell'epoca credo che fosse mi Presidente del Consiglio all'epoca
L'onorevole Amato
Di istituire scomparve il ministero dell'agricoltura comparve il ministero delle politiche agricole e forestali
Questo perché naturalmente la rappresentanza degli agricoltori ma per danze del diciamo degli imprenditori agricoli fu immediatamente pronta a ribadire l'esigenza di un di una cabina di regia centrale la stessa cosa non fu capace di fare l'imprenditoria turistica per cui abbiamo vissuto un lungo periodo in cui siamo passati da una fase gestita in maniera così un po'surrettizia da una direzione generale presso la Presidenza del Consiglio Dipartimento
Poi è andato alle attività produttivo ministero industria fino al alla sciagurata modifica costituzionale che si è avuta infine di legislatura scorsa quando con la modifica del Titolo quinto siamo passati al trasferimento delle competenze piene ed esclusivi alle Regioni
Cosa concettualmente anche condivisibili territorio il grande attore del turismo però è stata una cosa veramente sciagurata veramente sciagurata perché è stata una cosa sciagurato
Perché se c'è un Paese e soprattutto sui mercati internazionali può proporsi e deve proporsi in quanto tale non in quanto singole realtà regionali o territoriali questa è l'Italia
Io credo che ci trovarono e oggi ci troviamo in una realtà turistica direi di prima grandezza nel panorama internazionale eppure io son convinto che se ne facessimo un sondaggio per chiedere questo qua
A dei cittadini non tedeschi evidentemente ma non so americani se conoscono Rimini ho l'impressione che il risultato sarebbe estremamente deludente
Questo per dire che cosa
Che tranne pochissime realtà italiane che sono in grado di proporsi sui mercati internazionali in maniera autonoma la Toscana penso alla Toscana penso ai grandi attrattori culturali Roma Venezia Firenze per il resto ne abbiamo l'esigenza di proporci come marca Italia per fare questo ne abbiamo bisogno
Di una cabina di regia
Ora quindi questo è un po'un questo quadro istituzionale strano
Che però finalmente sa determinando un cambiamento perché le regioni che pure in maniera pervicace direi ostinata dura hanno preteso di esercitare questa competenza esclusiva
Oggi ci sono convinte che visto che non ne veniamo fuori praticamente dal novantadue a ad oggi da una serie di anni del tutto negativi sul fronte dei risultati economici
Ed evidentemente dovendosi comunque trovare un qualche responsabile oltre agli imprenditori e le regioni hanno incominciato a rendersi conto che forse una qualche responsabilità l'avevano per cui ad una posizione oggettivamente manichea
Il turismo è una questione che ci riguarda abbiamo la la costituzione che dice che siamo esclusivi e competenti che siamo competenti in maniera esclusiva
Oggi finalmente qualcosa sta cambiando purtroppo sta cambiando mentre la casa sta bruciando per cui occorre in qualche maniera intervenire per evitare appunto che la casa e il fuoco venga spinto e che la casa non bruci in via definitiva
Quindi esiste questo nodo istituzionale che il nodo principale
Che va risolto perché da questo poi discende il tema della promozione sul quale io tornerò tra un istante perché voglio dire anche quali sono gli altri elementi come dire di criticità che caratterizzano l'indusse il turismo del nostro Paese e ripeto il fatto è che talmente grave
Proprio perché non ci troviamo in un Paese nel quale il turismo può essere una componente collaterale del rilancio economico di questa del nostro sistema ma ci troviamo in un Paese nel quale il turismo
E io non sono tra quelli pur facendo un certo tipo di me se io non sono tra quelli che dico che l'Italia deve diventare un paese turistico e non deve essere più un Paese industriale o io dico che Italia può essere sicuramente un Paese industriale nato a medio Paese industriale moderno ma il Paese industriale
Nel quale come dire alla al alle mani si sostituisca sempre più il cervello ma non può non essere anche la grande potenza turistica anzi deve essere una potenza turistica
Quindi devo al di là dell'istituzione traccia sul quale tornerò tra un attimo ci sono altre criticità e criticità sono la questione fiscale
Spero che tra di voi ci sia qualche operatore che questo settore per dirvi noi per esempio abbiamo la situazione singolare i nostri nuovi competitors europei vale a dire Spagna e Francia c'hanno univa tra il cinque il sette per cento sui prodotti turistici oggi abbiamo l'IVA al dieci questo che cosa significa sembrava cosa banale significa molto oggi e lo vivono molto realtà come Rimini
I tour operator si muovono su margini di profitto dell'uno del due del tre per cento per cui voi capite perfettamente in termini di competitività che cosa può significare recuperare i due-tre i quattro punti di IVA
C'è un quindi un modo fiscale c'è un problema che ci riguarda come imprenditori in prima battuta abbiamo una qualità un rapporto qualità prezzo che oggettivamente va va peggiorando di anno in anno quindi noi abbiamo l'esigenza come imprenditori qui vorrei aprire
Se
Potrei aprire un una polemica con il mondo del commercio perché noi molto spesso questa è una un'altra delle
Delle anomalie italiane il turismo lo molto spesso viene individuato come il mondo del commercio come Barrault come ristorante sono una cosa diversa rispetto all'industria del turismo nel vero senso della parola comunque abbiamo l'esigenza di recuperare un un un corretto rapporto qualità prezzo
C'è un problema di qualificazione professionale e lasciatemelo dire la formazione professionale gestite dalle Regioni e dai sindacati insieme è stata una tragedia
Noi abbiamo distrutto un sistema di formazione professionale
Che sarà stato obsoleto sarà stato se vogliamo un po'elefantiaco sarà stato quello che ti pare ma in qualche maniera funzionava listino e oggi rimpiange siamo amaramente istituti professionali di Stato
Quelli per la T dell'attività alberghiere e del turismo
Oggi ci s'noi questo questa questo livello di formazione questa modalità di formazione è stata sostituita
Nella sostanza dalla formazione affidata alle Regioni troppo spesso condivisa col sistema del sindacato e e per cui ha rappresentato un surrettizio meccanismo di finanziamento del sindacato
I risultati sono sulla sul tavolo noi non abbiamo più livelli intermedi
Qualificati al in una certa maniera per cui abbiamo e torniamo al discorso qualità prezzo abbiamo un abbassamento della qualità rispetto al prezzo e questo è frutto di una qualificazione professionale oggettivamente non all'altezza
E come dice ora e prima abbiamo poi questo nudo l'esigenza di risolvere il problema istituzionale a monte e quindi la promozione quindi qual è la nostra proposta che voglio cercare di ne proponiamo e le regioni devo dire incominciano a venire su questa linea che venga recuperata una centralità del Governo dei problemi del turismo italiani con questo senza nulla togliere alle competenze che le Regioni hanno grazie alla costituzione quindi proponiamo una sorta di cabina di regia come farla
Cioè l'Enit che tutto sommato pur tra luci ed ombre ha svolto in qualche maniera la sua funzione pensate che l'ENEL lei niente dispone complessivamente di venticinque milioni di euro
è una cosa veramente incredibile ebbe nonostante questo lei Mitt qualcosa riesce a fare ma soprattutto l'Enit è portatrice di un brand è portatrice di un marchio
Assolutamente riconosciuto nei grandi mercati che contano parlo del mercato del centro Europa parlo del mercato nordamericano tutto sommato l'altroieri cessato a Pechino
A Shanghai questa iniziativa proprio sul turismo fatta d'intesa ENIT Confindustria dice che ha dato dei risultati quindi voglio dire c'è comunque una professionalità di base c'è un brand successe diciamo decisamente riconoscibili e quindi trasformiamo le evitino Agenzia italiana per il turismo
Poniamola sotto la diretta competenza della Presidenza del Consiglio
Se è vero come è vero che il turismo rilancio del turismo è un'esigenza nazionale in linea anche con le indicazioni che emergono dalla recente riforma costituzionale allineare andiamo a questo
Prevediamo la la gestione secondo un reale principio di partner il partenariato quindi regioni governo in prese destiniamo parte delle risorse che attualmente le imprese spendono per fare la promozione
Di Rocca cannuccia piuttosto che pensate che le regioni spendono in promozione all'estero hanno speso nel novanta nel due mila tre duecentosessantacinque milioni di euro contro i venticinque milioni di euro che lo sa che il bilancio dello Stato ha trasferito alleni
Prendiamo un pezzo di queste risorse Co diciamo coinvolgendo nella gestione dell'Enit le regioni e destiniamo e la promozione del padre il sistema Italia
In conclusione elaboriamo un Progetto Paesi per il turismo
Questa come dire e la reazione che noi dobbiamo d'Italia ieri ha diciamo la nostra proposta di rilancio elaboriamo un progetto
Paese per il turismo
Confrontiamoci siamo ormai come dicevo prima in campagna elettorale confrontiamoci con le coalizioni vediamo quali delle coalizioni magari entrambe mettono questo tassello importante all'interno dei loro programmi
E diamoci un tempo il tempo di una legislatura per far sì che l'Italia come auspicato anche il Presidente della Repubblica quando ci ha ricevuti a marzo scorso ritorni ad essere com'era
Tra gli anni settanta e ottanta il primo la prima potenza turistica di questo Paese questa sarà un modo di reagire in maniera concreta rilanciando quello che è un settore economico centrale per lo sviluppo di questo Paese grazie
Grazie dottor Iannotti Pecci credo che le sue parole
Siano state molto sentita sul prodotto anche dagli operatori turistici di questa Regione
Il fatto che il turismo molte volte
Vive di una luce riflessa in ordine posando un problema prioritario emerge soprattutto nel negli ultimi tempi emerso in un modo evidentissimo quindi grazie per il suo intervento
Sono anche d'accordo sulla necessità di una cabina di regia unica per cercare di lancia il turismo e ci vuole anche un problema di calmieratore di presìdi di ritorno a un a un mercato competitivo
Ecco a questo punto io richiamerei Corrado Clini direttore generale la direzione per la ricerca ambientale e lo sviluppo del ministero dall'ambiente alle dottore
Cioè
Grazie credo che sia
Interessante didattici sono gli occhiali
Verso gli Oscar il turismo straniero sono occhiali turistici strutturalmente
Credo che sia interessante
Immaginare con una reazioni ambientale Italia che reagisce ambientalmente credo che sia giusto immaginare questo
Soprattutto pensando al modo con il quale
Le politiche ambientali gli obiettivi ambientali sono stati interpretati e gestiti per lungo tempo
Durante gli anni Novanta in particolare
Dal nostro Paese
In due parole posso dire io sono non non non solo un un burocrate ma sarei un vecchio burocrate nel senso che sono stato nominato direttore generale da Andreotti nel novanta e dunque come scontro con burocratica primari Repubblica
Posso dire che
Tra il novantuno novantadue col direi il due mila e uno
La politica ambientale italiana si è attestata su due principi fondamentali
Per entrambi prigionieri
In fondo di una cultura minoritaria
Il primo principio
Era strettamente correlato alla a una valutazione negativa
Sul fare sostanzialmente
Tutto quello che si poteva fare
Non è non non è stato fatto in
Parte perché è prevalsa l'opinione che questo avrebbe determinato un danno ambientale
Abbiamo avuto però un modo di recepire le direttive ambientali europee
In Italia molto più rigoroso molto più restrittivo che non in altri Paesi europei
E questo è servito sostanzialmente a creare un blocco un impedimento
Al
Necessaria ristrutturazione riorganizzazione delle infrastrutture del sistema industriale del sistema energetico del nostro Paese
E avvenuto purtroppo
Che il sistema energetico italiano che aveva bisogno di essere ristrutturato
E la cui ristrutturazione era stata impostata alla fine degli anni Ottanta in maniera molto brillante e il lungimirante
E invece è rimasto fermo non solo sono state costruite le nuove centrali termoelettriche o comunque centrali elettriche che avrebbero dovuto risponde alla domanda di energia crescente nel nostro Paese
Ma è stata bloccata anche la riqualificazione delle centrali esistenti e questo per ragioni ambientali
Semplicemente spiegando che qualunque nuova combustione questore il termine che veniva che veniva usato
Avrebbe determinato l'aumento delle emissioni inquinanti e perciò l'Italia avrebbe subito un danno ambientale
E di conseguenza la politica ambientale è servita a orientare un blocco dell'iniziative industriali nel settore energetico
Che oggi ha i suoi effetti significativi perché l'Italia ha avuto una crescita del gap tra la domanda in terra nulla domanda interna di energia e l'offerta Italia è l'unico paese europeo che importa almeno il venti per cento del suo fabbisogno di energia energia elettrica dall'estero
E non solo ma gran parte delle Intini impianti industriali che avrebbe energetici voluto essere sostituiti ammodernati in base a standard tecnologici avanzati
Invece sono rimasti fermi perché era meglio tenerli fermi piuttosto che di qualifica
E questo dato ha comportato un danno ambientale perché centrali vecchie che lavorano con vecchie tecnologie producono danni ambientali sicuramente significativi rispetto invece a tecnologie nuove ha provocato un danno economico perché il costo energia in Italia e anche elevato rispetto agli altri Paesi europei perché c'è questo gap fra domanda e offerta
Ha creato un un aumento della dipendenza del nostro Paese dal punto di vista energetico perché sostanzialmente dovendo importare sia le materie prime per produrre energia sia linee il l'energia elettrica e siamo in una in una situazione di forte credi diciamo crisi di competitività
Rispetto agli altri paesi europei e la base di queste decisioni almeno dal punto di vista formale del vano Podestà ideologico è stata per molti versi una base ambientale ed è
Il la rappresentazione di un uso distorto
Degli obiettivi ambientali che invece a livello europeo a livello internazionale hanno identificato l'ambiente come forza trainante per l'innovazione tecnologica per modificare per cambiare
Per adeguarsi alle nuove tecnologie invece l'interpretazione italiana minoritaria che però apre ha prevalso è stata quella sostanzialmente che poi sotto una cultura che conosciamo molto bene che quella che immagina che è meglio essere i più poveri ma più va più puliti piuttosto che più ricchi ma più su ma più sporchi perché a questa cultura minoritaria e poi quella ambientalista neanche quella di una larga area
Di quella che viene chiamata oggi sinistra eccolo Sinistra ecologista sfugge il criterio che invece è stato scelto dalle grandi democrazie industriali che il criterio del cosiddetto dedicate ineludibile il disaccoppiamento tra la crescita economica e il consumo di risorse naturali ed energetiche quel disaccoppiamento che consente di investire nelle nuove tecnologie che consumano meno risorse energetiche
Perché quello che poi fa accorrere velocemente altre economie anche a livello europeo
Il secondo principio che ha in qualche modo sostenuto la questa politica ambientale è un principio
Fondato sostanzialmente sul localismo molto spinto localismo molto spinto che ha per esempio in Italia impedito di affrontare in maniera civile
Il problema dei rifiuti rifiuti il nostro Paese ancora la Campania non è la Campania una situazione di emergenza in molte realtà regioni italiane
Perché in Italia
è passata una una linea assolutamente difforme dalla linea europea in base alla quale
Per risolvere il problema dei rifiuti bisognava produrre di meno e consumare di meno
Bello
Mentre che ne so la Danimarca che un Paese
Molto sviluppato dal punto di vista ambientale oltre che l'ho vista economico utilizza più o meno il settanta per cento dei rifiuti per produrre energia elettrica
La Germania sta al cinquanta per cento la Francia
Comincia ad avvicinarsi a sessanta né al sessanta per cento per parlare di Paesi di economie forti ma che hanno anche una cultura ambientale
Molto radicata oppure Vienna il suo inceneritore al centro della città anche abbellito con dei disegni molto particolari
E l'Italia che ha deficit di di di risorse energetiche e riesce a utilizzare più o meno l'otto dieci per cento dei suoi rifiuti per produrre energia elettrica
Questa situazione a un de ha determinato un grave danno ambientale sia quella energia di cui parlavo prima sia questa
Perché sostanzialmente
Immaginando che i problemi si risolvono riducendo il
La crescita economica in qualche modo ride riducendo in un caso la domanda di un di Energia questo mito che
Che viene richiamato spesso per cui il problema energetico italiano non sta in un deficit di offerta Mastai Monforte spreco anche se in Italia in base le
Agli indici l'Agenzia Internazionale dell'Energia è uno dei Paesi più efficienti al mondo se non altro perché ha bisogno di risparmiare energie questo mito per cui
Si affronta i problemi energetici consumando meno energia si affronta il problema dei rifiuti producendo meno rifiuti oppure si risolve però traffico andando meno in automobile
Questo mito assolutamente ideologico ha però creato dei gravissimi danni ambientali perché la situazione dei rifiuti sotto gli occhi di tutti i problemi energetici sono gli occhi di tutti senza dire che cosa succede nel traffico l'Italia
Noi non è riuscita ad applicare in Europa il per esempio diversamente dalla Germania dalla Francia dall'Olanda dalla Spagna una direttiva europea che dal mille novecentottantotto
Consente ai Paesi ai governi di applicare degli incentivi a chi acquista un'auto nuova che rispetta in anticipo agli standard ambientali più evoluti a livello europeo
E e dando via l'auto vecchia e che invece inquinante han certo ma per un anno e mezzo l'Italia applicato questa direttiva
Si sono visti gli effetti c'è stato un movimento forte nel mercato all'automobile aumento forte delle entrate ma soprattutto una modificazione del parco auto regolare poi un certo punto si è interrotta perché
Il ministro all'Ambiente di allora
Disse che era e diseducativo
Stimolare l'acquisto le auto nuove e bisognava invece andare in bicicletta sostanzialmente era questa anche se forse un po'troppo sintetica
Il risultato pratico che l'Italia il parco veicolare più vecchio d'Europa
Più inquinante abbiamo un parco auto veicolare che consuma mediamente tre o quattro volte di più in termini di parità di chilometri fatti del parco veicolare il tedesco del parco veri veicolare francese
E nello stesso tempo non è che
è diminuito al traffico perché come sapete
Il rapporto tra aumento del PIL omento del trasporto di merci e persone tale per cui il trasporto di merci e persone a una crescita a doppia ricche rispetto al PIL questo è un dato è una tendenza internazionale non è un caso it non è un caso italiani siamo riusciti
In qualche modo a creare le condizioni per cui aumentando il traffico contemporaneamente abbiamo non ha non siamo intervenuti
Sui dati tecnologici e strutturali che potevano ridurre l'impegno immissioni inquinanti e infine in questa cultura
Della politica ambientale
Abbiamo il deficit di infrastrutture del nostro Paese che dieci volte dieci anni in meno indietro rispetto al resto dei in Europa io sono stato per due anni presidente la commissione
Per la la protezione ambientale delle Alpi che vede tutti i paesi alpini in un in un in un comitato Emily mi ricordo che la l'Austria la Germania
La Francia la Svizzera protestavano perché l'Italia vuole costruirsi delle autostrade
Per rendere o delle Ferrovie per rendere
Per superare l'isolamento che c'è nel nostro Paese
Spiegando che questo avrebbe creato un problema ambientale
Ho fatto presente a queste paese che ogni dieci anni
Precedente cioè dal novanta al due mila loro hanno costruito le autostrade i tunnel hanno creato le infrastrutture mentre invece l'Italia non l'aveva fatta dunque questo che è perché si era creato aveva determinato una situazione per la quale
I traffici europei che si si sono aperti dopo la fine del muro di Berlino passano sopra le Alpi e non sotto il le Alpi con un risultato molto pratico in vista economica
E però anche questo è un dato che si è consolidato in una certa cultura e una certa cultura ambientale
Ecco
Per concludere
Qual è la reazione ambientale per un'Italia che lui è reagisce che non sia quella di assumere come si sta facendo peraltro negli ultimi anni
Gli standard ambientali a livello internazionale a livello europeo soprattutto alle politiche ambientali come
Strumento di sviluppo come obiettivo per lo sviluppo
Fare in modo cioè che le motivazioni ambientali ci sono molto chiare
Favoriscano l'innovazione tecnologica e gli investimenti per esempio per le tecnologie consumo regia perché le consumano meno acqua
Per quelle per le automobili o per gli autobus
Che consumano meno Carmelo carburante per le infrastrutture rapide di massa che consentono la il movimento delle merci e delle persone senza gravare troppo le infrastrutture strade stradali e questo è un problema questo è un programma ambientale
Ed è molto interessante che nei giorni scorsi durante il la visita del Presidente della Repubblica in Cina
A Pechino i contratti firmati con aziende italiane siano i contratti che abbiamo preparato lavorando in Cina sulla politica ambientale come avremmo voluto fare in Italia come non siamo riusciti a fare in Italia
A Pechino abbiamo firmato il contratto per la fornitura degli autobus prodotti da Iveco in in Italia a gas naturale che hanno le performances ambientali migliori a livello europeo
E che entrano a far parte del parco veicolare della città
Cinese in vista di Olimpiadi del due mila e otto e che sono stati scelti per le loro performances ambientali ma è un contratto cioè
è un vantaggio economico significativo lì fra l'altro la fornitura soltanto per Pechino vale quattro volte il mercato interno italiano
A Pechino abbiamo abbiamo inaugurato il Progetto per il Padiglione Italia nella cinque agli universi di club università tecnologica più prestigiosa della Cina dove in emersa negli ultimi quindici anni aveva classe dirigente cinese è un palazzo italiano costruito con tecnologia italiana che consentono di risparmiare energia che consentono di avere maggiore rapporto un migliore rapporto con l'uso risorse naturali in particolare con l'acqua il Presidente della Repubblica e il sindaco della città hanno hanno hanno detto chiaramente con nostra grande soddisfazione
Che attraverso un obiettivi ambientali e programmi ambientali l'Italia entrava
Nella dalla porta principale per denuncia del la la scommessa della crescita economica sostenibile della della Cina e altri progetti in corso
Sono stati oggetto di grande il grande valutazione positiva sia Shanghai che applichi a Pechino ed è francamente
Molto con con me qui non è un motivo di grande soddisfazione dover riconoscere che le tecnologie le risorse la cultura e anche in qualche modo l'intelligenza la tante siete italiana per interpretare l'ambiente come opportunità per lo sviluppo debbano consolidarsi in Cina e avere ancora incontrare ancora grandi difficoltà in Italia credo che sia un un obiettivo intere interessante quella di utilizzare l'ambiente
Come motore insieme ad altri ordini ovviamente
Come motore per trasformare per modernizzare e soprattutto per combattere una cultura e per vincere la battaglia contro la cultura che immagina invece che associa invece la protezione dell'ambiente con un obiettivo in fondo di reading di riduzione dello sviluppo e di riduzione della campi della della competitività del nostro Paese perché questa è una visione pericolosissima qualcuno ha detto che l'effetto migliore del crollo del muro di Berlino
è stata la crisi economica dell'Unione Sovietica gli ha consentito di chiudere o della Germania dell'Est che ha consentito di chiudere centinaia di fabbriche inquinanti
In verità chi dice questo non considera che in in parallelo a questo a questo evento si sono create le condizioni per una crisi economica spaventosa
Che a sua volta ha determinato un'espropriazione delle risorse naturali e che a sua volta ancora ha lasciato sul campo migliaia di siti contaminati che probabilmente potranno essere di risanati forse fra cinquanta o sessanta anni grazie
Grazie gli avevo chiesto ieri ho trovato particolarmente interessante esempi classici
Il torto gli obiettivi ambientali a questo punto ho ho fatto un monitor che non cinque Renzo Tondo Paolo vigevano
Hanno dato forfait credo
No no poverino questo Roma allora son qua allora va Renzo Tondo io ero già contento perché erano rispettare i tempi quindi siamo molto veloci
Saremmo saremo velocissimi
Anche raccogliendo l'invito di Moccia la semplicità prima che mi è piaciuto molto gliela giocò devo fare un passaggio di carattere così sentimentale all'inizio e cosa intervento perché vedete per uno che viene come meta al Partito socialista io sono stato tirato giorno
Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia sono quello che è stato sacrificato da Berlusconi sull'altare d'accordo con Bossi se ricordate un anno fa ecco anche i simboli hanno a quei simboli hanno significato Stefania Craxi c'ha regalate questi sei mesi
Avere macchinario quella più provenienza che ho io
Dove ti porta antica che simbolicamente un significato abbiamo fondato gioca Italia al Midas e ci ritroviamo a Rimini ora credo sia assolutamente banale a parlare di programmi di contenuti come i grandi temi del merito e del bisogno di tanti anni fa
Ricordo gli sono le suo sultano integrato
Io farò un brevissimo intervento pochissimi minuti perché voglio anche essere appunto semplice su un tema che mi sta particolarmente a cuore che ho sviluppato da presidente la Regione fino allo scorso secolo d'innovazione e della ricerca
Su questo voglio portare l'esperienza che è quella del Friuli non perché voglia farà il il federalista tutti corte ci mancherebbe altro è uno che è stato fatto fuori dalla lega che si metta a fare anche il federalista adesso dirò di più dirò che siccome il privato sono un imprenditore turistico condivido appieno quello che diceva
Poc'anzi cioè sul fatto che l'assenza di una cabina di regia sta facendo una danni enormi sul sistema turistico al sistema italiano perché appunto non sanno dove Rimini immaginiamoci sono dove sono i siti minori quindi abbiamo riprende una regia di tutto questo però io parlerò mi atterrò brevemente al tema dell'innovazione
Anche se ripeto avrei voluto avere cui senatori veneti per fa l'ultima domanda è cauto e politica poi non polemizzo più che la questo segreto molte cose assolutamente interessante di Benedetti ma io ricordo che cinque anni fa non venti quando un gruppetto di amici andavano ad Hammamet
Piaceri contare Bettino Craxi che c'è scritto
Io ero presente a regione il risultato fu che il PDS DS PDS atomico a come si chiama solo ora presentare un'interpellanza in consiglio regionale per poi dirmi di andare ad Hammamet con volo pregato c'è questo delle ovazioni dal momento che il suo
Del Comitato abbiamo che suona dal circo profilo facciale
Finito l'asso palo brevemente rito dell'innovazione la nostra regione piccola che sta al confine con quella che era una volta alla la cortina di ferro e credo che possa essere utile portare nota esperienza perché credo che in sedicesimo
Sì ci sta accadendo c'è già accaduto ciò che accada sistema Paese il primo i mercati mercati sono vicini sono subito di là la manodopera e subito dirà c'è anche pendolarismo dallo stavano d'opera c'è gente che viene da oltre confine per la per lavorare poi torna caso se la pensiamo ai croati che sono lì a venti chilometri da Trieste vengono lavorare nei nostri cantieri
E benché sia perché tante volte abbiamo soltanto bisogno penso stesso turismo
I tedeschi ci stanno dirottando sul mare della catena dalmate che sono certamente interessanti e belli
Più in orti sono viviamo
In sedicesimo tutti quelli che sono i temi grandi della globalizzazione compreso che temi positivi
Per gli altri negativi per noi a cominciare per esempio dalla da quello che diceva Sacconi stamattina la grande crisi turista delle scuole pensate che ragazze che competono con i nostri figli
Degli Erasmus ai master in giro per l'Europa ragazzina con la Slovenia una repubblica H due milioni di abitanti fresca freschissima sanno due tre lingue
Noi abbiamo studiato io ho studiato cinque anni liceo tre anni alle medie Duane l'università l'inglese non so
Questi ragazzi arrivano sono l'inglese tedesco la loro lingua spesso che l'Italia immaginiamoci con che voglia di crescere noi ci confrontiamo e quindi questa competizione c'abbiamo sulla porta di casa con la sua mente come del bracciante che veniva deve a raccogliere l'uva
Nelle colline del Collio per fare tocca io uno stupido ma anche quello dei cervelli dei ragazzi che vengono dalla come accade poi decresce con una preparazione e una scuola capitolo della nostra quindi quando parliamo di precarizzazione di tutti questi temi serve bene cominciare a ragionare e capire cosa possiamo fare per ritrovare questa scuola ieri parlavo con con mio fratello che non si occupa assolutamente di politica ed era appena reduce dall'incontro con con gli insegnanti di suo figlio ha detto guarda io lo so cosa porta alla Moratti ma comunque con la faccia fa bene se la scuola cui siamo ridotti a questa cerchiamo di affrontarla
Tuttavia il termine porta
Il problema d'innovazione per noi fondamentale pensate che in Friuli Venezia Giulia abbiamo cosiddetto Triangolo della sedia cito un esempio che al distretto in cui si costruiscono due ter venti il trenta per cento quasi delle serie tutto il mondo
Nel triangolo di Manzano convinto e comunicano complessivamente meno di diciotto mila abitanti ci costruisce il trenta per cento la sedia il di tutto il mondo oggi quel distretto ma l'esempio per vale per tutto il Friuli sta andando in crisi
Perché perché evidentemente verniciatori coloro i quali fanno i pezzi di legno di ferro di cuore delle serie ritroviamo a poche centinaia qualche volta ma che meno chilometri stanza a prezzi molto più bassi quindi cambiamento che dobbiamo importare trasmettano sempre isolate con ricostruì la sedia a un prezzo più basso su cui saremo assolutamente perdente
Possiamo pensare e costruire la sedia al penso e Cuccia costruiscono argomenti il polacco riportarono Desailly nanotecnologia una nuova qualità del prodotto
E questo si fa attraverso del tema che corte fa meno concordato è quello del innovazione alla prima di andar via da presidente la Regione e concludo mi avvio alla conclusione di intervento perché voglio essere semplice
E conciso ho varato abbiamo varato una legge sull'evoluzione tecnologica che consente sostanzialmente di mettere in rete il sistema università per quel poco che può fare mi richiamo a Sacconi di Sacconi priva il sistema delle imprese che da noi assolutamente dinamico pensando a un movimento innovativo che non riguarda solamente la grande industria
Perché fino a pochi anni fa forse ancora noi siamo abituati a pensare all'innovazione come qualcosa che riguarda FIAT qualcosa che riguarda i grandi gruppi mette invece d'innovazione ormai ce n'è bisogno anche la piccola impresa anche il muratore si accorge che sul suo
Datore di lavoro oggi non innova l'impresa non riesce a più ad essere competitivo
Sul sul mercato e quelle ho cercato di sviluppare laboratori che siano collegate al alla all'impresa alla alla impresa operativa poi uno dei problemi che abbiamo sempre avuto sapete che Trieste alla densità di ricercatori più alta distrutta di tutta l'Italia occorre che avrà avuto a Kyoto spessore cioè capire se stessa in particolare i fisici no non se c'è qualcuno c'è presente non se ne abbia a male una categoria che molto spesso su usano risorse importanti dovete per fare esperimenti dopo che cento milioni duecento perché lì è andato esperimento ma c'è un esperimento
Non possiamo più permetterci questo dobbiamo fare in modo che i nostri esperimenti siano finalizzati poi la produzione di qualche cosa che arricchisce il sistema
Allo scopo e cioè che abbiamo
Fatto noi per arrestare il declino è proprio quella da legge sull'emozione tecnologico una legge che finanzia sostanzialmente anche i giovani che ha meno capacità di inventare di produsse rimettersi circuito internazionalizzato prodotto io vorrei fare vedere Antonio scusa una brevissima cosa e finisco con questo tenuto giovedì a Milano Stefania un giovane ingegnere
Che ha proiettato questo sistema per fare la luce sostanzialmente non più con corpi illuminanti attraverso le fibre ottiche che si può attaccare
Anche sul tessuto oggi noi stiamo sperimentando come usare questo per fare le paillettes diversità del Signore
Gamberale è stato sperimentando sull'autostrada questo e al futuro a Cuneo e pensiamo questa la scommessa che vogliamo fare sui giovani questo è ciò che credo anzi sono sicuro che Stefania Craxi vuole qualche modo rilanciare parlando dell'otto per mille giovani grazie
Oggi
Chiedo scusa per fare che ci siamo
Ci tocca intervenire ancora a attacca
Grazie
Grazie Stefania per quest'invito e grazie per avermi fatto partecipare al momento di questa mattina perché essendo
La mia vita ho mi sono sempre piaciute le sfide e vivere momenti di di sfida come quello che sta lanciando in questo momento
Una sfida responsabile seria e coraggiosa e sempre
Un momento che aiuta
L'Italia che reagisce
Ho l'impressione di trovarmi in pieno io non Italia che reagisce come con questa impresa del ministero ministro senza portafoglio dell'innovazione delle tecnologie
Perché vi garantisco mettere in piedi costituire un nuovo ministero nella pubblica amministrazione italiana lo è generale ma Napoli amministrazione italiana è una sfida senz'altro entusiasmante
Ma decisamente non facile confrontabile con quello che ho affrontato in passato senz'altro più difficili di questa ma spero con altrettante soddisfazione
Il
Il problema è che un ministero per l'innovazione e le tecnologie
è un ministero che si deve confrontare con qualcosa che spesso non è noto
Mi capita di partecipare a convegni in cui si parla di infrastrutture tradizionali tale autostrade trasporti elettrici alle ferrovie che mi rendo conto come a parte le risorse economiche di cui dispongono questi altri ministeri loro parlano sempre di cose ben note cosa vuole ma era un completamente diverso cioè come far sì che questo Paese non perdesse l'opportunità di
Data dalla innovazione tecnologica come esplosa alla fine degli anni Novanta
Non si tratta di informatizzare il Paese come dice qualcuno ma come dico ma come cogliere le opportunità che rinnovazione connesse alle tecnologie della comunicazione formazione della Rete
Con la sua esplosione alla fine degli anni ottanta
A dato stando attenti a non lasciarsi travolgere da quell'illusione che poi passata con la denominazione della bolla speculativa ma riuscendo a far sì che la pubblica amministrazione
Potesse difendersi rispetto a un'offerta che se ricordate vera assolutamente fantasiosa in molti casi e rischiava di dirottare verso obiettivi ha del tutto sbagliati riuscire invece a dare questa opportunità di trasformazione cogliendo tutte le opportunità che per uno Stato per un Paese sono date dalla dalla innovazione tecnologica per cui abbiamo dovuto operare su diverse gambe
Di azione dal e quindi il fronte gli obiettivi erano necessariamente quelli da una parte dei cittadini dall'altra quella della pubblica amministrazione
Con del del delle imprese e le infrastrutture e soprattutto quell'obiettivo fondamentale del Mezzogiorno come frontiera in elimina ineludibile per qualsiasi forza di governo
E in questi anni abbiamo attivato una serie di politiche nei confronti di cittadini che significavano
Dover dal fornire mezzi e opportunità ai cittadini per innescare quella domanda di nuovi servizi al e di crescita altrimenti difficili possibili da realizzare
E in questi anni si è realizzato uno dei piani più importanti a livello europeo in termini di iniziative nei confronti dei diverse categorie e cittadini darete agli studenti ai docenti alle famiglie meno abbienti per che hanno consentito di far passare far salire l'Italia sulla ranking internazionale da livelli che erano nettamente al di sotto della media europea come numero di pc a disposizione delle famiglie e i tipici collegati a internet oggi siamo al di sopra della media europea in modo significativo
Con iniziative che sono andate da quella della del bonus per i PC ai giovani alla a quelle per le famiglie ecco a quelle per la diffusione della larga banda e al bonus adesso per la digitale del per il digitale terrestre e soprattutto alle iniziative per l'inclusione per far sì che questa diffusione delle tecnologie non fosse non crearsi e nuove esclusione così detto digital diva
Il
Iniziative queste che hanno portato a una legge che assolutamente innovativa a livello europeo la legge sulla accesso dei disabili all'uso delle nuove tecnologie
Che ha fatto a che comporta un obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di mettere a disposizione il dei cittadini
Disabili il
Siti internet studiati appositamente per essere accessibili da parte di qualsiasi disabile
E a oltre a questo ci sono avviate una serie di progetti teatri centri di accesso sepolto rivolti agli anziani nel a partire da progetti e pronunciato nel nel Mezzogiorno ma che poi verranno diffusi presso dita
Il un altro aspetto è quello dell'ambiente all'Inter nel quale si svolge questa innovazione tecnologica un aspetto di diffidenze di rischio in alcuni casi sono stati avviati in questo senso una serie di iniziative sordo per la tutela dei più deboli dei minori birrette e quindi rispetto ai rischi non tanto rischi e comporta per un minore spesso girare per la Rete senza adeguate conoscenze senza adeguata
Strumenti di difesa questo attraverso una logica non repressiva che non serve a nulla
Ma prese dimostrata del tutto inutile ma attraverso una forma di educazione mettendo a disposizione su tutto delle famiglie strumenti di filtraggio di informazione per informare sul come si possono usare sull'opportunità e su come difendersi unica
Arma possibile procura della conoscenza e dell'informazione
Il
Se l'esodo appunto come vi dicevo nell'ambito della i agli italiani questa chiamata una serie di interventi che rappresentano un pacchetto unico quasi in Europa in questa fase dello sviluppo di rinnovazione delle tecnologie la seconda area forse la più difficile più complessa e quella della pubblica amministrazione cioè quella di come trasformare una pubblica amministrazione in cui il cittadino
Si doveva recare si deve tuttora Ricard molto spesso
Da un ministero all'altro da un ufficio all'altro e vale lo stesso anche per le imprese a un cittadino che in e fatta integratore tra le diverse funzioni diverse amministrazione
In un cittadino invece che chi avesse venga visto come cliente della pubblica amministrazione in cui l'amministrazione si organizza al suo servizio per render maggiore efficiente proprio servizio anziché considerarlo in qualche modo suddito
E in questo senso sono stati avviati un in nell'in due fasi progetti di e-government che hanno avviato una vera e propria rivoluzione sono in questa fase in fase di realizzazione progetti che vanno attaccare
Più della metà dei comuni italiani sono stati stanziati a livello centrale centoventicinque milioni di euro che moltiplicati per tre con il cofinanziamento regionale e con finanziamenti
Dei fondi strutturali hanno portato a una investimento triplo quasi e in questa fase si stanno portando a termine questa innovazione
Alla ricchissimo raggio attraverso i comuni e le amministrazioni e che va a toccare attraverso centotrentaquattro progetti un la metà quasi dei comuni italiani per cui oggi in Lombardia sono disponibile
Curriculum un numero elevatissimo di servizi al cittadino attraverso l'uso della della carta servizi quindi con un proprio strumento di riconoscimento analogamente ci sono la provincia di Pordenone che sono degli esempi leader e il Comune di Perugia che stava mettendo sono legione G. eccellenza a livello europeo per la distribuzione dei servizi
I sulla base delle risultanze di questa prima fase di progetti abbiamo avviato la seconda fase cioè o una buona fase che serve a sfruttare l'esperienza realizzata in questa prima fase
Finanziando Progetti che partivano da progetti già approvati e che vengono riutilizzati in altri comuni in altre amministrazioni consentendo così un forma di omogeneizzazione di standardizzazione dei servizi a disposizione delle delle pubbliche amministrazioni per i cittadini
In tutto questo il lo strumento poi essenziale perché uno tra questi progetti poi di fatto occorre che a questi progetti a queste opportunità corrisponda da parte delle pubbliche amministrazioni una solo una forma di obbligo e di leggi e di norme che impegnino all'uso di queste tecnologie
Per consentire ai cittadini di usufruire di cure un vero e proprio diritto nel fruire di queste nuove tecnologie c'era Jefferson che diceva
Che le le leggi vanno cambiate il meno possibile ma quando c'è una innovazione tecnologica che consente di far cambiare abito e cittadini lo Stato ne deve prendere atto e trasformare la propria organizzazione in funzione di questa innovazione tecnologica altrimenti sembrerebbe
Un adulto cresciuto nei panni che vestiva da da bambino e quindi questa è la difficoltà e lo sfida che si deve riuscire a realizzare cioè quella della trasformazione della pubblica amministrazione attraverso le opportunità che le vengono date dall'utilizzo di tecnologie e dell'opportunità di l'apporto nuovo nei confronti dei cittadini e questo ha significato a introdurre questo Codice dell'amministrazione digitale che è stato appena approvato dal Consiglio dei ministri in una prima lettura è stato ieri a approvato sottoposto alla verifica
Del
Conferenza unificata con un consenso assolutamente unanime da parte di Regioni Province e comuni che qui sono rappresentati perché hanno colto questa possibilità di trasformazione in cui cambia
Il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione
Soprattutto amministrazioni locali che sono il fronte sono il lo sportello unico Foti e cittadini hanno percepito che attraverso queste norme con degli obblighi che in capo la pubblica amministrazione oggi è possibile operare quei trasformazioni che fino ad ora
Non erano possibili da realizzare
E vanno dalla d'obbligo dell'uso dell'e-mail nella pubblica amministrazione la tracciabilità delle pratiche nella perché in modo che ciascun cittadino e posa seguire all'obbligo della pubblica amministrazione di chiedere una volta solo i dati al cittadino in modo tale che si la pubblica amministrazione se un cittadino ha dato a una pubblica amministrazione i propri dati
Tutte le altre devono esserne al corrente quindi non li debba nuovamente le presenta e così via una serie di norme che erano essenziali per la realizzazione di una inizio di trasformazione perché si tratta di processi estremamente lunghi e difficili e che invece sono possibili a partire di questi primi passi
Che con lunga fatica e con tempo abbiamo dovuto avviare lentamente
In parallelo a questo si è dovuta a realizzare una serie di normative che riguardano l'interconnessione tra i pubblici uffici Pete di tutte le amministrazioni centrali e amministrazioni locali attraverso il sistema pubblico di connettività cioè fornire alla pubblica amministrazione una rete che sia abbia degli standard comuni in modo tale che lì pubblica amministrazione possano essere tutte interoperabili tra di loro e i dati dell'una sino a disposizione dell'altra senza dove era operare trasformazioni dotarsi diretti differenziate
Il
L'altra area su cui ci stiamo muovendo e che è un obiettivo di governo ed è del nostro ministero ovviamente non in senso esclusivo tutt'altro e quella della competitività e dell'impresa
è ovvio che queste sono aree su cui obiettivi di governo sondati dalla terra e dal potenziamento le infrastrutture la semplificazione amministrativa
Dal sistema dalla trasformazione delle qualità del sistema scolastico e universitario Itala riforma istituzionale ma tutte queste riforme sono collegabili ex supportate dall'innovazione tecnologica
E l'impresa
Quindi hanno mese censita ISU fruire di una fase di innovazione tecnologica nell'ambito di quella che chiamiamo economia dell'innovazione
Quando sento parlare come stamattina sentiamo più volte di deficit nel campo della ricerca dell'innovazione ho ho sentito una battuta giusta e poi saremo costretti a importare
Innovazione ma magari riuscissimo a importare importare come in modo adeguato e soprattutto a usarla
Posto il problema è che non siamo capaci col nostro sistema plebis impresa non è ingrato lo è stato in grado finora a livello adeguato e diffuso di adottare queste innovazioni
Perché un controllo fondamentale la produzione la ricerca ma la ricerca a una obiettivo di medio termine medio-lungo l'educazione la scuola hanno una frontiera un termine temporale di lungo termine rinnovazione cioè la messa a disposizione dell'impresa delle innovazioni da dovunque vengono è fondamentale che avvenga perché può avvenire nel breve tempo
E questo significa non soltanto mettere a disposizione del compiuti il computer delle imprese ma è tutta l'impresa compiuta giovedì
Il problema è quello che ci fanno problema è come fare in modo che le imprese anziché far contabilità al massimo con questi computer possano incominciare a innovare in termini prodotto di processo cominciare a vendere comprare attraverso computer costruire nuovi modelli di business
Ecco nuove forme di organizzazione della propria attività produttiva e questo è il vero che è perché abbiamo rispetto agli altri Paesi e sappiano lavorare in cooperazione tra di loro a cui siamo il lutto AIESEC al più basso livello di cooperazione tra le imprese e in questo senso ci siamo mossi
Attraverso una serie di iniziative che andavano innanzitutto tra la verso esigenze primarie dell'impresa e delle imprese proprio settore Ict il problema la l'accesso al credito
Soprattutto poi con la la tento di Basilea due e piccole e medie imprese italiane non hanno possibilità di accesso al credito quando fanno investimenti in questi settori non è un immobile non è un macchinario non è un capannone
è ma sono macchine di relativo valore sono soldi che invece vanno in investimenti in formazione in consulenze e allora abbiamo costituito nell'ambito del fondo di garanzia del Mediocredito centrale una Area un settore per innovazione tecnologica che consente al quale poi stiamo adesso dovrebbe passare stereo è passato in finanziaria anche una possibilità di contributo in conto interessi per far sì che sia possibile e delle piccole e medie imprese in questo senso abbiamo anche dimensionato i progetti che devono essere
Che sono
Ammissibili a questi finanziamenti
Al consentano l'accesso al credito da parte delle piccole in media impresa perché ricordiamoci il problema della ricerca è un problema che va a toccare nel mondo delle imprese una minima parte delle delle imprese medie nessuna delle piccole siamo sul quattro cinque per cento delle medie e poi solo le grandi il problema nostro è che dobbiamo riuscire a intervenire sulle piccole e piccolissime
Però questo tipo di interventi ad ampio raggio può avere un'efficacia immediata per creare quel recupero di competitività competitività di cui abbiamo bisogno
Ci sono poi le politiche di settore abbiamo sentito Iannotti Pecci poco fa insieme un'allusione per favore ecco vorrei ricordare ac il tema del turismo il tema è il turismo io ricordo che su quest'area noi abbiamo avviato un progetto di in cui il governo si è assunto pur nella a incertezza normativa
E ordinamentale discreti istituzione dissi struttura che si è che determinate il rischio di avviare un progetto turismo che siamo Italia punto i t a cui partecipano io sei mani ministeri competenti tema cui tentiamo di far partecipare anche le regioni e per e canone hanno la competenza per me avviare un elemento di recupero fondamenta
Il business mondiale dell'e-commerce su una rete di intere di cento miliardi l'anno titolare
Il trenta per cento è costituito dal turismo l'Italia è sostanzialmente assente dall'offerta turistica sugli e questo può essere un enorme motore non soltanto per il turismo
Perché il progetto che stiamo realizzando che stiamo mettendo in cantiere e quello di far confluire su questo obiettivo cioè di una rete di una piattaforma e di un al portale terrà il turista che volti a venire in Italia e quindi possiamo usufruire e conoscere un'offerta che non è solo strettamente turistica ma che sia la presentazione dei beni culturali che sia una presentazione del mondo del del nostro patrimonio ambientale e allora e concludo a questo o Progetto è un progetto emblematico in qualche modo di un nuovo modo di concepire
Il turismo lo sfruttamento i nostri beni culturali il potenziale che questo Paese ha e del quale l'industria italiana non è stata in grado al finora di cogliere appieno l'opportunità le tecnologie della rete sono una leva essenziale fondamentale non l'unica per realizzare questa trasformazione ma di fronte a un problema di trasformazione ci troviamo settore turistico a della lo diceva che noti Peci abbisogna trasformazione radicale per poter cogliere e proprio porto unità
Analogamente a questo abbiamo un problema di sfruttamento attraverso un'industria dei contenuti digitali che posso essere un modo per sfruttare nostro patrimonio culturale rilanciando una industria e mi riferisco al al cinema piuttosto che alla musica per certi aspetti che potrebbero accogliere nella pieno sfruttamento delle tecnologie cristiane nuove forme di e business come sta accadendo adesso gli Stati Uniti
Mentre oggi purtroppo non ci siamo limitati a cercare di proteggere il nostro produzione attraverso norme sbagliate abbiamo adesso stiamo completando il lavoro di ridefinizione di questa normativa con una commissione che stiamo presidente col ministro Stanca zar sette ministeri per l'abbiamo chiamata per i contenuti digitali e la propria teatrale nell'era di internet che significa il tentativo di rilanciare il nostro patrimonio culturale come motore di un'industria dei contenuti che potrebbe attraverso questa leva attraverso queste tecnologie trovare nuove forme di sfruttamento e soprattutto nuove forme di diffusione non solo in Italia della cultura del nostro Paese vi ringrazio del Festival
Ricevono intanto salutiamo il ministro Baccini che nel frattempo si era aggiunto per chiudere la prima tornata
Dobbiamo anche recuperare il dottor Antonio Pilato commissari pirati commissario Autorità per le garanzie nelle comunicazioni grande perché è arrivato però
Me l'ha detto più alcun arrivata
Vediamo come consentirà ma la dottoressa però come Ponzio Pilato e lasciamo Pilati
Allora io concludo la prima tornata vi ringrazio per l'attenzione credo che state Tata alcune considerazioni molto interessanti
E vi saluto e vi auguro buon lavoro grazie ancora
Bene
Ma io gliela no non è che
Non è uscito niente quindi mettetevi a sedere con tranquillità che passiamo alla seconda sessione
Non sarà della giornata
Prego Massimo Bordin divenire alla presidenza
Sì rapida no
Citazione
La seconda sessione se l'ex la seconda sessione ha come tema quella tra Occidente mediterraneo t'amo molto impegnativo e introduce ai temi della politica estera
Pressioni Stefania Craxi che abbiamo ascoltato questa mattina e che aveva dei passaggi assai importanti sul ruolo
Dell'Italia nel Mediterraneo è e credo che le relazioni che ascolteremo ci aiuteranno ci aiuteranno un poco mette a fuoco questo problema è che ha degli squarci d'attualità notevolissimi e che credo tocchi un aspetto tradizionale diciamo del dibattito politico italiano ho l'impressione che anche nelle relazioni avremo questo quando ci verrà ricordato che per esempio un dibattito nell'Italia degli anni cinquanta sessanta era centrato su chi diceva bisogna guardare le oltre le Alpi e quindi verso nord
E chi invece diceva bisogna guardare verso il Mediterraneo in tema chiaro per esempio i repubblicani di la Malfa che erano quelli che volevano e agli europeisti anche per certi versi oggi le cose sono molto cambiate Lou lo sappiamo tutti quindi sarà molto interessante vedere questo anche alla luce io aggiungo solo solo questo di mio di quello che succede non solo sarebbe assolutamente scontato il suo concetto di tutti gli interventi qualche ecco di questo lo avremo non solo rispetto al grandissimo problema dell'immigrazione
E e dei temi poi della società
Molti molti etnica di l'integrazione sono tutti argomenti assai assai seri e e che sono stati diramati Zatti fra l'altro non solo dagli avvenimenti del terrorismo ma anche per esempio dal recente rapporto FAO sulla fame nel mondo fra l'altro piace ricordare questo argomento proprio perché è un tema che ha visto proprio negli anni Ottanta che Stefania Craxi citava oggi nella sua relazione un momento di grande di grande unità e di grandi rapporto fra molte forze politiche sospinta dei radicali anche con i socialisti si sono vissuti momenti molto in tre molto intensi ma l'ultima cosa che volevo segnalarvi ecumenica
Della dell'apertura europea dell'apertura europea al Mediterraneo allora guardate da questo punto di vista c'è una questione di qualche attualità disgraziatamente per me e la mia giornata diciamo per motivi professionali inizia presto
Stamattina mi sono confrontato su un tema che e e significativo e indicativo di quello che succede voi sapete che uno degli argomenti eguali dibatte l'Unione europea l'allargamento alla Turchia
E la notizia di oggi che abbiamo dato in in apertura dei nostri programmi praticamente radio radicale che la posizione di alcuni esponenti del gruppo liberaldemocratico per fortuna dico io non tutti ma di alcuni autorevolissimi esponenti della Margherita e comincia richiede Francesco Rutelli
E praticamente omologabile a quelle attese le maggioranze fa vivere la lega in sostanza hanno presentato una serie di emendamenti rispetto alla strettamente del parlamento della Commissione europea
Che di fatto vanificherebbe l'ingresso della Turchia un tema dunque
Assai significativo l'allargamento del Mediterraneo con tutti i problemi che si porta dietro bene io credo che a questo punto potremmo passare sa pranzo
Cioè poi c'è professor Angelo Panebianco che credo che poi ci Portici ci farà spaziare
Su su altri temi pure assai delicati che sono quelli della poi a un cavallo di battaglia di Panebianco quindi figuriamoci se non se non lo tratterà della differenza fra una società multietnica è una società multiculturale e quindi il problema dei valori oggi per lo più sui valori cristiani c'era per esempio l'intervento
Molto significativo pur con la le cautele che sempre caratterizzano un giornalista come lui di Paolo Mieli a proposito dei valori cristiani beh insomma bisogna essere bisogna essere attenti all'inserimento della costituzione europea di quel di quell'aspetto va bene comunque da parte l'intervento del professor Angelo Panebianco intanto abbiamo abbiamo le relazioni e la prima è quella di e Davide Giacalone e
A chiedere avete investito per eletta chiedo scusa sì sì sì sì sì dove
A scusabile sì Viggiani Bonini che il responsabile organizzativo di Forza Italia di esporsi a piedi Di Giovane Italia naturalmente di Gioele benissimo
Avvenga all'Arena dove lo stile
Avelli aveva respinto non so se mi
Non lo so potrei fare la fine di Toronto insomma
Ed è
Ideali
Bene guardiamo se riusciamo a in questa apertura delineare i temi essenziali di questa seconda sessione
Perché i lavori del mattino ci hanno proposto una rilettura dell'UE in ferie in chiave offensiva
Cioè il disegno di un nuovo sistema misto in cui la difesa dei bisogni e dei diritti primari non penalizza ma al contrario salta il valore etico e sociale demeriti
Questo come sappiamo bene è stata sotto il nostro mattina il sogno di Rimini mille novecentottantadue
Con cui si dava valore rispetto ai decenni precedenti al lavoro
Un sogno come sappiamo pervicacemente contrastato da tutti i conservatorismi di questo Paese che un Paese Splendido Massa incline al trasformismo ora il tema della politica estera della collocazione strategica dell'Italia è il presupposto determinante di qualsiasi riforma del welfare
Perché è qui che si misurano le nostre possibilità reali ed il nostro peso effettivo senza i quali costruire il benessere e la giustizia sociale diventa pura e pericolosa Utopia
La tenda del quinto secolo
La tenda del quinto secolo
Senza la flotta e una politica di alleanze imperniata sulla lega di dentro
Non avrebbe inventato nella democrazia ne avrebbe in personificato quel miracolo greco che si è reincarnato con ostinazione attualmente mi problemi essenziale della cultura occidentale
Il titolo di questa sessione tra Occidente meriti mediterraneo merita quindi una spiegazione per non anche se breve
Merita una spiegazione per non ricadere negli stereotipi umbri sofismi
Che parte dalla definizione di Occidente cioè cosa intendiamo per l'Occidente
E ancora valida quella data da Eschilo nei Persiani a propose della contrapposizione tra Persia e cresce qui che nascono le categorie Occidente Oriente
Per cui da una parte l'Oriente e l'arcano il magico il sacrale dall'altro l'Occidente la libertà la circolazione delle idee la mobilità è ovvio che l'identità occidentale non esiste più in questi termini
Così come è vero che da molti anni negli Stati Uniti vengono pubblicati atlanti in cui il centro del mondo risiede nel Pacifico e non più come tradizione nell'Atlantico
è vero invece che dovendo dare comunque una definizione senza farci intimorire dal relativismo se è un progressista
Per l'Occidente noi intendiamo quel modello economico e civile uscito vincente dalla guerra fredda
E dallo scontro col totalitarismo asiatico comunista in tutte le sue diverse varianti
Che fa della tolleranza e della ragione dell'altro la categoria fondamentale di una civiltà alla nostra che sia pure con le vele e cannoni
Ha affermato la superiorità morale del sistema democratico parlamentare
L'Italia sta dentro questa civiltà occidentale e ha dimostrato di volerci stare a dispetto di aderire ospitato ho subito scegliete voi il più grande radicato Partito comunista d'Occidente
E anche diciamo la verità di una certa furbesca pusilla limita della sua classe dirigente leggetevi il bel memoriale dell'ambasciatore Gardner mission Eataly per vedere confermato il coraggio e la lungimiranza di Bettino Craxi negli anni di piombo ed in quelli cruciali che chiusero la stagione del compromesso storico
Craxi del resto
Mentre si schierava senza paura né sudditanza dalla parte occidentale contribuendo in modo determinante alla sua vittoria
Sceglieva il mare interno ma il Mediterraneo come spazio geopolitico di rottura della separazione tra Occidente e Oriente
Guardando al Mediterraneo cuore del vecchio mondo nella sua dimensione storica di luogo di confluenza e di scambio tra uomini e modi di vita diverso
Resta ancora una tragica contraddizione per tutti noi una ferita aperta
Che riformista europeo
Che più ha lavorato per la pace in Medioriente negli ultimi trent'anni sia stato esiliato dalla sua Europa l'Europa aveva contribuito a costruire che sia morto amato e rispettato dal popolo
Amato e rispettato dal popolo dell'altra riva del mare
Quel mare che Luigi voleva come unica Korine con l'Italia anello di ricongiunzione tra i due bacini di levante e di ponente
Al di là dei proclami e delle conferenze sulla cooperazione la situazione nell'ultimo lustro l'ha detto bene Stefania non sembra proprio essere migliorata
Fatto
Il fallimento degli accordi di Oslo e la seconda intifada fino alle vicende dell'Iraq mostrano l'esistenza ormai di una frattura nel tradizionale blocco atlantico occidentale
Si indebolisce iniziativa dell'Europa continentale ho detto continentale
Dove non ci sono più conto Mitterand Consales ma Chirac Zapatero Schneider
L'Italia resta esposta man tiene un difficile equilibrio con molte contraddizioni interne alla sua classe dirigente tra vantaggi commerciali immediati
Quelli che ci offre il mercato cinese ad esempio e la solidarietà atlantica contrastata dall'asse franco Renato
Ha ragione chi sosteneva l'altro ieri sul Foglio che l'entrata di Ankara in Europa sia il principale attorno c'erano strategico oggi possibile per avvicinare civiltà cristiana e civiltà musulmana
Sottrarre una grande reazione di religione musulmana che ha conquistato la sua laicità con un percorso drammatico attraverso il Novecento al ricatto fondamentalista e il primo dei nostri doveri dopo l'allargamento dell'Unione Europea a venticinque
Il nostro DNA e ricco di geni capace di perseguire una politica attiva di integrazione e di dialogo nell'area mediterranea
E lo abbiamo dimostrato in questo mezzo secolo diciamoci la verità non
Non buttiamo fango anche sulle cose buone che abbiamo fatto
Nel quale abbiamo gestito sapientemente il processo di decolonizzazione nonostante il peso della sconfitta bellica
Anzi è stata proprio la perdita delle colonia di indurci ad anticipare una strategia di stabilità nel Mediterraneo fondata sullo scambio energetico tecnologico in particolare con i paesi magrebini
Abbandonando affitti differenza di altri che avevano vinto la guerra ogni illusione di protettorato
Non abbiamo niente da imparare da nessuno il rapporto con le altre culture a cui guardiamo con rispetto forti di una tradizione millenaria di tolleranza di contaminazione culturale
I nostri soldati portano con sé quella con sensibilità e quell'esperienza di Civis
Che li fa essere non astratti i costruttori di pace
Ma edificatori di scuole di ponti operatori di civiltà senza che per questo dimenticano la loro missione di vigilanza militare
In Italia che reagisce è un Paese orgoglioso del proprio esercito che dice la verità sulle missioni internazionali
Perché ricaccia in un angolo le tante sciocchezze del maggio demagogiche
E infatti Zarate e manipolate sulla pace senza se e senza ma
Ai tempi di Comiso e dell'installazione dei missili NATO contro l'ultimo tentativo di spallata della gerontocrazia sovietica i pacifisti di allora che Cossiga recentemente ha rivelato essere poco volontari
Perché le organizzazioni incerto organizzazioni cattoliche risultavano tra le beneficiarie di forti finanziamenti del blocco sovietico addirittura superiori a quelle veniva all'allora Partito comunista
I pacifisti di allora citava uno slogan simile
Meglio Rossi che morti forse qualcuno di voi solo può ricordare
Mi avvio alla conclusione
Non sta a me in questa apertura fare alcuna lezione storica ci penseranno i i relatori prestigiosi di questa sessione a rispondere ai tanti interrogativi in un quadro internazionale che sia rimosso sia rimesso in vorticoso movimento dopo la caduta del muro di Berlino
E di cui forse non voi
In Europa in particolare i socialisti il PSI
Abbiamo pagato il prezzo più alto con la tragica farsa di Tangentopoli ed il corollario delle privatizzazioni senza progetto politico che stanno alla base del declino economico ho voluto solo riassumere brevemente
Le maggiori questioni che oggi insistono in un'area geopolitica
Che dopo avere fatto la storia dell'uomo moderno sembra non voler mai definitivamente definitivamente risolvere i suoi conflitti tra libertà e fede tra scienza e personale
Allora l'Occidente nella definizione notato prima
Dentro l'aria mediterranea non rimane che porterà che a termine il compito di ritornare
Alle parole di Eschilo
Con cui il corifeo rispondendo alla regina descrive la libertas dei greci rispetto ai Persiani
Si vantano dice il corifeo di non essere schiavi di nessun uomo sudditi di nessuno grazie
Bene grazie a Gianni Bonini adesso servo relazioni fra l'altro i tempi grossomodo finora dal col primo intervento sono stati rispettati dicevo
C'è anche una scansione temporale in questa nuova nuova lista aggiornata degli interventi che adesso iniziano con le relazioni e la prima è appunto quella di Davide Giacalone dal titolo una chiara scelta occidentale
La parola dunque
Ah Giacalone poi seguirà l'altra relazione accurati Giorgio fare
L'ambito
Il convito che in pochi minuti tutto sommato cioè credo che svolge un compito piuttosto complesso
Perché
Nella relazione che questa mattina tenuto Stefania Craxi
Vi sono un paio di pagine
Dedicate al tema della politica estera
Uno dei passaggi recita che la pace la sicurezza lo sviluppo della cooperazione in questa Regione intendono così questa Regione quella mediterranea
Sono impegno a cui il nostro Paese non può sottrarsi specialmente oggi che il Mediterraneo è tornato a essere un punto caldo nel mondo teatro di molteplici tensioni
Come ricordava introducendo questa sessione Massimo Bordin
Ora questo tema del Mediterraneo è un tema tutt'altro che scontato e che nella storia politica del nostro Paese a significati precisi
E difficili da declinarsi oggi
Perché la politica estera italiana si è sviluppata in passato in una forte polemica e contrapposizione circa l'esaltazione della vocazione europea e occidentale dell'Italia
Alla quale nella quale noi ci conoscevamo
Contrapposta una presunta vocazione mediterranea dove per Mediterraneo però si intendeva in qualche modo anti europea anti occidentale
Queste no
Declinazione dei temi di politica estera
E uno dei frutti uno dei frutti della guerra fredda
Cioè di un mondo che oggi non esiste più
Ed è straordinario vedere come parte del mondo politico
E il mio come tutti gli altri sanno tormenti interventi politici non facciamo i professori Estonia avere come parte del mondo politico ancora la testa a quel mondo che non c'è più e a quell'equilibrio che non c'è più
Hanno ancora la testa quel mondo
Ad esempio in movimento i cosiddetti pacifisti che hanno solcato le strade d'Europa
Badate che il pacifismo l'idea che sia un valore positivo la pace non è una cosa scontata nello storia
Dell'umanità anzi ancora nel secolo scorso era forte l'ammirazione nei confronti di chi usava la violenza la guerra per affermare le proprie opinioni lo ricordava adesso Bonini ma la la la forza della democrazia della libertà si è affermata con la forza delle armi l'idea che il pacifismo cioè l'assenza di violenza e di forza sia essa un valore positivo
Questa idea di pace è figlia della guerra fredda cioè del come si concluse la seconda guerra mondiale
Dove noi europei occidentali
Abbiamo avuto in regalo dalla storia
Un periodo di pace
Di sviluppo e di prosperità
Avendo dall'altra parte della cortina dei freddi ferro i fratelli europee senza pace senza libertà senza sviluppo e prosperità
E allora raccontavamo hanno i sessi la favola della pace da preservare Azzi
E in qualche modo però non sentirci nel dovere che è fu il dovere dei giovani risorgimentali degli irredentisti dei nazionalisti dell'Ottocento che sentivo il dovere di andare a lottare per la libertà dei popoli al trucco
L'idea che la libertà possa esistere in un luogo e non in un altro è all'evidenza l'esatto contrario del pensiero della scuola democratica è pure a questa condizione dovette piegarsi un mondo
Poi nel nostro mondo addirittura cresce in modo delle forze politiche
Che stavano da questa parte in pace e democrazia e prosperità non solo ammirando il sistema che dall'altra parte
Negava pace prosperità e democrazia addirittura ricevendone i finanziamenti per testimoniare le idee di pace ecco questa idea di pace
Che sia quella di non sentirsi coinvolto nelle so coinvolti nelle sorti otto lui è figlia di un mondo che non c'è più
E questo riguarda molto da vicino ciò che ciascuno di noi
E chiamato a pensare
Di Europa
Perché l'Europa di un tempo
Era l'organizzazione in qualche modo comune di alcuni aspetti della vita economica dei paesi che si trovavano da questa parte della cortina di ferro
L'Europa fino alla caduta del muro di Berlino è un'Europa che non ha avuto bisogno
Di avere una politica estera degna di questo nome
Era un'Europa che poteva fare crescere il proprio sviluppo la propria ricchezza assegnando agli Stati Uniti d'America il compito della difesa
Di questo sviluppo di questa democrazia di questa ricchezza
Noi siamo stati chiamati talora come europei ad assumerci delle responsabilità a caricarci sulle spalle degli oneri
Di quella difesa
è il principale onere che salva sulle nostre spalle non era un onere di tipo economico
Ma di tipo politico
Quando l'Unione Sovietica
Non paese diverso
Paese nemico
Quando l'Unione Sovietica
Pus spunto sulle capitali dell'Europa democratica i missili nucleari SS venti
Toccò alle forze politiche d'Europa e furono forze politiche di alla Sinistra democratica
Dagli italiani che in quel caso previde Lonati lascerà il primo governo a presidenza non democristiana
Ai tedeschi allora guidati dai socialdemocratici dovettero assumersi il peso
Di accettare lo schieramento dei messi di Pershing e Cruise sul nostro territorio anche in quel caso l'Italia fu solcata
Dai movimenti e dai lidi manifestazioni pacifiste
Ma la pace nella quale noi abbiamo continuato a vivere la dobbiamo agli uomini che schierare un i missili nucleari occidentali non la dobbiamo a chi faceva le marce a chi faceva le marce
Inviso inviso onorata memoria Indies onorata memoria di Aldo Capitini fra Assisi e Perugia
Quando in cima al corteo
Cioè avevano Achille Occhetto e Massimo D'Alema che a Perugia ricevevano il telegramma di Leonid Breznev fra che si congratulava per l'impegno pacifista
Noi la pace la dobbiamo a chi stava dall'altra parte e fu chiamato guerrafondai
Vedete la politica estera
è una parte della politica
Ma ne è in qualche modo la quintessenza
Perché non esiste politica estera che non sia al tempo stesso figlia dell'ispirazione ideale che la vocazione storica delle capacità culturali di un Paese di un popolo ed anche espressione della forza militare di quel popolo
Non esiste politica estera che non sia queste due cose
Ragion per la quale le scelte che spetti e toccano loro OPA sono scelte importanti che sono scelte costosa
Ma la prima cosa è il primo passo da muoversi e come Inter ecco stanno lo stabilire come interpretare la politica estera
Come interpretare la politica estera dell'Occidente prima Borini cercava in qualche modo anche con citazioni di cui io non mi azzardo
Di di definire l'Occidente
Se lo si cerca in Eschilo io trovo che sia un utilissimo esercizio culturale
Quando vedo
Una buona intellighenzia
Che si affatica cercarlo nelle radici religiose la cosa un filino mi preoccupa
Perché l'Occidente
è in grande ed è forte
Non per questa o quella radice
Ma per aver avuto la capacità di superarla
Noi europei
Sulle guerre di religione abbiamo versato tanto di quel sangue che andar lezione andar lezioni in giro per il mondo Church andrei pianino
Ma quando riuscimmo a realizzare un principio che ad oggi qui sembra orrido ma Aurora mille cinquecentocinquantacinque era un po'meno orrido cuius regio e Youssou religiose sei nato in un paese in cui il re il principe l'imperatore a una religione quella la tua religione
Quel principio Scardino una cosa fondamentale cioè l'idea che la religione potesse avere un'aspirazione politica universale non l'aveva nessuna delle correnti cristiane poteva accampare una richiesta universale sul resto del mondo allora cosiddetto civilizzato
Ed ha la capacità di sapere che la politica gli interessi di un popolo le vocazioni le libertà individuali superano l'influenza di questa o quella radice religiosa che trae personalità ed identità l'Occidente
L'Occidente eh
Quello che siamo riusciti a fare non cercata ed è una radice perché sennò vistate nel grande calderone della storia occidentale ci trovare davvero di tutto cioè robe straordinariamente ammirevoli robe straordinariamente abominevoli noi siamo quello che siamo riusciti a essere
è però stare attenti che questa realtà va conciliata poi con gli interessi di un Paese
Ma
Perché quando noi ci congratuliamo tutti decisivi peli citiamo fra di noi del fatto che è una missione italiana a prima delle missioni italiane più sono le emissioni francesi tedesche
Se ne va in Cina
E in qualche modo troviamo degli accordi commerciali cos'è la Cina la CIA un paese in straordinario sviluppo economico con tassi che noi ce li sogniamo ovviamente perché anche perché parte molto più indietro
E dove il costo del lavoro è molto basso è bassissimo
Non esiste nessuna politica del lavoro in Italia o in tutta Europa che possa portare il nostro lavoro a essere economicamente competitivo con il lavoro cinese non c'è nessuna speranza
Ma questo è fatto di due cose da una parte c'è la maggiore flessibilità adattabilità prontezza di un mercato del lavoro che si affaccia oggi al mondo dello sviluppo in bilico industrializzazione
E cercare di difendersi da quel mercato del lavoro da un suo basso costo mediante dei
Tassi doganali
O altre difese corporative sarebbe un grossissimo errore oltre che un gesto antistorico
Ma un altro pezzo di questo mercato del lavoro che costa così poco è l'assoluta mancanza di libertà e di rispetto dei grandi e dei piccini
E noi non possiamo dire che è un grande gesto dell'Europa economico mettere piede in quel mercato senza porre dei dazi morali per i dazi politici dai dati sul lavoro cioè non bazzica e si pagano fantastica e si rispettano
Lanari che Lanaj che ha avuto un grosso danno quando fortunatamente portone partì una campagna in cui si vedeva un bambino piegato sul tavolo da lavoro che cuciva un pallone della Nike
E da allora
Molti prodotti statunitensi
Realizzati in Cina assicurano di dire questo è stato fatto nel rispetto dei diritti umani vorrei che l'Europa non fosse meno capace di essere se stessa meno capace di essere morale
Gli affari con la Cina si fanno che bellezza ma senza pensare che ci sia una zona del mondo dove ciò che da noi è un principe rinunciabile possa essere rinunciato altrimenti questi sono viaggi al turismo dell'inciviltà questa è politica estera questa è politica estera
è naturale noi abbiamo superato i nostri conflitti religiosi detto prima l'Occidente è ciò che è riuscito a realizzare l'Occidente le radici che è riuscito a superare
E che farebbe bene oggi a non fotografare
Però ci troviamo di fronte a un conflitto in giro animato da integralisti islamici che si dicono essere alfieri di una bandiera religiosa
Ad essi come rispondiamo
Adesso intanto rispondiamo con la forza delle armi ed è la protezione militare
E non bisogna aver vergogna della produzione armata perché ciò rispetta il nostro diritto di sopravvivere in quanto uomini liberi
Ma dobbiamo anche reagire non contrapponendo un integralismo religioso un'assai equivoca identità religiosa
Perché noi abbiamo lo strumento culturale per non abboccare alla trappola che quello è un integralismo religioso quelle un fanatismo messo al servizio di un'idea politica quando dobbiamo tirarlo fuori
Dalle moschee fuori da letture coraniche fuori dalle baggianate ed entrare nella storicità cioè essere preso per quello che noi sappiamo per cento che non ci sarà mai un califfato universale
Sappiamo per certo che l'Islam che il l'estremismo e l'integralismo islamico non l'avranno vinta
Il nostro problema è quello che le masse arabe lo capiscono lo sappiano e lo gridi non più in fretta possibile perché prima si era gridato almeno sangue sarà versato
Ora questo è il compito politico dell'Europa e vengo al Mediterraneo per concludere
Non essendoci più la guerra fredda non essendoci più quindi la necessità di aggrapparsi alle Alpi per non scivolare verso territori ampiamente irrigati decapitare sovietico
Non essendoci più il bisogno di ribadire la potenza la la partenza l'Occidente perché qui siamo e certamente qui restiamo
è però noi abbiamo un problema nel Mediterraneo il Mediterraneo
E non solo una grande occasione di sviluppo economico per l'Italia e se l'allargamento a Est dell'Europa risponde a dei bisogni storici ma anche a dei bisogni economici dalla Germania
L'allargamento verso mi daranno risponde a bisogni storici e a bisogni economici nostri
I paesi che si affacciano sul Mediterraneo
Ma non faremo un passo senza essere capaci di porci il problema che sul Mediterraneo si affaccia che è quello del Medioriente
E non faremo un passo per la soluzione del problema mediorientale
Se non partiamo dal primo necessario pilastro cioè il rispetto dell'esistenza e della sicurezza dello Stato e della democrazia di Israele
Senza questo non c'è pace possibile
Esce a nondimeno solo con questo non c'è pace possibile il secondo pilastro sul quale costruire questa pancia e il rispetto dell'identità e della statualità palestinese
Però siccome con i buoni sentimenti si fanno i sermoni ma non si fa politica e la politica estera dicevo prima e vocazione orale culturale politica ma è anche forza economica e militare
Se l'Europa intende delegare agli Stati Uniti il prezzo economico e militare della pace in Medioriente essa sarà solo e resterà solo
Un edicolante
Area
Che pretende di Corazzari il proprio benessere
Che si preoccupa se il differenziale di benessere fra noi e gli altri non un menta con ritmo di un tempo una grande Aria dell'egoismo destinata in qualche modo a vedersi corrodere corrompere nel tempo
Se invece vogliamo sfuggire a questo destino un po'triste è allora il problema della pace
Ed è la sicurezza di Israele così come della pace e la sicurezza dei palestinesi fuori dagli estremismi è un problema che ci riguarda direttamente lì dovremo mettere soldi e presenza militare
Questo significa che fare delle scelte anche all'interno dei Paesi
Questa mattina si ricordavano i parametri di Maastricht ma guardate che se noi vorremmo fare politica estera
La spesa pubblica dovrà crescere
Quindi non è un problema di violare o non violare o allargare oggi un parametro di Maastricht la nostra spesa improduttiva dovrà comunque essere pajata se vogliamo trovare i margini per fare politica estera cioè per essere una realtà nel mondo
Credo che noi queste cose si abbia la possibilità di dirle anche se mi rendo conto io oggi qui voglio solo enunciate sia pure spara sperando di avere beccato un paio di titoli diversi diciamo così dalla dall'omogeneità e dall'omogeneizzato di una politica senza senza senza idee senza spina dorsale
Proviamo a essere capaci noi di farle valere vedete
Le grandi movimenti di politica estera oggi è molto ricorso questa storia della sinistra
Noi polemizziamo quasi ogni giorno per la sinistra e polemizziamo ogni giorno con la sinistra perché ci sentiamo parte di una storia della sinistra democratica
E ci viene la pelle d'oca quando vediamo l'ANCI sinistra scivolare tra le difese corporative il Dossetti Isma'di terza mano ecco oggi in qualche modo ci viene la pelle d'oca
Però sappiano i signori della sinistra come sappia l'intero mondo politico italiano
Che noi non abbiamo bisogno di negare noi stessi non abbiamo bisogno di essere pacifisti e keynesiani
Se state pensando a Veltroni pensato la stessa persona cui penso io
Cioè non abbiamo bisogno che dire queste boiate per tenere insieme pacifista e kennediano bietola mulo per Toyota aperto qualche qualche nostro amico
Non abbiamo bisogno di essere antiamericani
Ebbe Meridiani una seconda boiata pazzesca che Co.Ge. non abbiamo bisogno di dire che non siamo mai stati comunisti non abbiamo bisogno di Diego non siamo mai stati pagati dal nemico non abbiamo bisogno di tutto questo perché noi abbiamo commesso degli errori
I nostri padri politici hanno commesso degli errori nostri nonni politici hanno commesso degli errori ma nessuno di loro è di noi ha mai fatto nulla
Nell'intera storia delle nostre forze politiche le nostre famiglie culturali
Per dovere sentire quel che sentono gli altri cioè la vergogna di essere stati quel che sono stati
Grazie
Grazie a Davide Giacalone bella l'espressione dazio morale chissà se ecco la riprende interesse
E adesso procediamo con la seconda relazione l'Italia per l'Unione mediterranea perché sarà tenuta da Giorgio De Faveri vi ricordo un poche questa è questa sessione avrà ancora
Diversi interventi si è accumulato un po'di ritardo ma insomma un polo colme Remo un po'riusciremo a contenerlo
Dopo la seconda relazione inizieranno gli interventi aperti dal professore Angelo Panebianco poi seguirà l'assessore Innocenzo Leontini Alberto Ricotti di Abm network Vincenzo Boccia
E poi da ultimo a concludere questa sessione sarà il ministro Mario Baccini
Ministro della Funzione pubblica va in questa sessione avrà un ruolo anche anche il suo passato l'impegno governativo non vi è dubbio benissimo allora adesso la parola alla seconda relazione di Giorgio per fare
Buonasera a tutti io vengo da Treviso e sono estremamente felice di essere qui
Perché ho trovato fino a questo momento degli interventi eccezionali e che condivido
La relazione di Stefania di Sergio Pizzolante di Bonin letizia Calone
Riporta per quanto riguarda la l'area del Mediterraneo è l'Europa
Alcuni pensieri che trovano riscontro nella relazione che adesso io vi leggerò per stare nei tempi che mi sono stati concessi l'Italia per l'Unione mediterranea
Un progetto che racchiude in sé grandi trasformazioni un sogno che va realizzato nel quale credere fermamente
Quasi cinquanta anni fa il venticinque marzo del cinquantasette sanciva insieme a Belgio Germania Francia Lussemburgo e Paesi Bassi la nascita della Comunità economica europea
Primo passo verso l'Unione europea che ha impiegato quasi mezzo secolo per nascere
Questa estrema lentezza e dovuta al fatto che per più di trent'anni gli interessi dei singoli Paesi sono prevalsi rispetto alla visione globale dell'Europa
Oggi finalmente venticinque nazioni non solo condividono un ideale comune di libertà democrazia giustizia e prosperità
Ma sono unite da una Costituzione europea firmata il ventinove ottobre del due mila e quattro basata sul consenso dei cittadini e degli stati membri
Tutti i Paesi dell'Agro dell'Europa geografica che lo richiederanno ricchissimo tratteranno al Trattato di Maastricht
Potranno entrare a far parte di questa unione volta ad un'integrazione politica sociale ed economica sempre più profonda
All'interno di questa nuova Europa si è però creato un asse franco tedesco favorevole all'espansione verso Est
Immaginando il progressivo concretizzarsi di questo progetto i Paesi europei litoranei e del Mediterraneo Portogallo Spagna bassa Francia Italia
Diverrebbero però il Mezzogiorno dell'Europa a causa dell'impoverimento provocato dalla concentrazione degli investimenti a destra
Ecco perché oggi nasce il bisogno di ricreare e riallacciare i rapporti con i paesi della sponda sud del Mediterraneo
Luogo dell'incontro tra Oriente e Occidente cristianità Islam a sud e nord del mondo con il quale condividiamo profumi colori mari caldi vegetazione
E in millenni di storia a volte dimenticati nella penombra
Necessario pertanto che l'Europa superando i propri confini geografici elabori e da attori con decisionalità una nuova strategia di allargamento ai Paesi rivieraschi
Il bacino del Mediterraneo fin dall'epoca degli Ittiti era l'epicentro del mondo
Qui nacquero le religioni qui trovano origine le fondamenta delle civiltà dell'uomo qui si sviluppò la cultura attraverso linguaggio la scrittura il pensiero filosofico lo studio dell'astrologia della matematica del diritto giuridico
Qui esplose l'arte vera pura manifestando sia attraverso la pittura la scultura all'architettura
Il Mediterraneo era anche al centro degli scambi commerciali infatti le rotte nautiche che andavano a nord verso l'alto Adriatico costeggiando l'ad amarsi e la costa italiana
A sud verso la Sicilia i paesi nordafricani ad Ovest verso il costo di Genova e la Spagna
Furono tracciate in tempi remoti
Questi scambi culturali e commerciali tra i popoli del bacino furono di via di intensi fino al momento in cui avvenne la scoperta del Nuovo Mondo
Dal mille quattrocentonovantadue l'ombelico del mondo si spostò dal Mediterraneo verso l'America segnando l'inizio di un nuovo ciclo storico
L'epicentro delle attività e degli scambi trovò una diversa collocazione lontano dalle sponde del bacino mediterraneo
Per secoli l'Europa ha dimenticato l'importanza di quest'area ma oggi invece l'Italia percepisce la necessità di creare una nuova centralità del Mediterraneo nella scena mondiale
L'Italia è legata a questi Paesi da tratti storici culturali e ambientali e condivide commessi il carattere monoteistica uno della religione cristiana ebraica e mussulmana
La presenza italiana di queste terre risalì secoli passati è sufficiente ricordare ad esempio che in Tunisia già nei primi anni del Novecento vivevano migliaia di nostri concittadini presenza chi è rimasta sempre incisiva nonostante la successiva colonizzazione francese
Qui come anche in Marocco la popolazione locale ha ben legato con gli italiani
Riconosce le festività cristiane permette la costruzione di chiese cattoliche ne rispetta i diritti esempio concreto è il fatto che l'onorevole Bettino Craxi riposi proprio in Tunisia un cimitero cristiano
In altri Paesi Egitto o gli M in Iraq Iran se invece una minore tolleranza e questo dimostra come nel cuore dell'Islam ci sia una spaccatura profonda
Da un lato c'è un Islam laico moderato che interprete la fede rispettando riconoscendo le altre religioni dall'altro c'è un Islam fanatico integralista fondamentalista ed ortodosso ecco che emerge l'estrema importanza del problema della reciprocità già Paolo sesto diceva che venga la moschea a Roma dimostravano la forte tolleranza e democrazia che caratterizzano il nostro Paese
Un dialogo di collaborazione con l'area mediterranea è infatti possibile solo se anche la popolazione islamica Sessa di avere paura del diverso
Ed inizia ad accettarlo a conoscerlo e a rispettarlo
Il dialogo e la reciproca accettazione devono prevalere sui sentimenti di chiusura e sull'intransigenza spesso frutto di crisi politiche mal gestite
Sono i valori condivisi dalle diverse specificità culturali
Quel sulle quali costruire d'identità di una nuova società euromediterranea
In questa convivenza consapevole le culture devono riconoscersi e ciascuna etnia deve armonizzarsi in un concetto di tolleranza
Il mondo arabo islamico
Stata la versando un periodo storico difficile complesso
I giovani che popolano questi territori sono insoddisfatti non hanno e non vedono prospettive per il futuro
Vivono profondi conflitti solo all'IRES cerca di una loro identità e di un loro spazio e questo non avendo altri spunti Saidi di riferimento
Li spinge a riversare in modo estremo tutte le loro aspettative nella religione
Un intervento dell'Italia in quest'area potrebbe quindi dimostrarsi molto utile se volto ad indirizzare tali energie verso canali diversi contribuendo ad uno sviluppo delle economie
Questi Paesi sono ricchi di materie prime risorse naturali energetiche importanti petrolio gas metano di cui l'Italia potrebbe beneficiare
La nostra nazione infatti a partire dagli anni Venti ha basato il suo sviluppo soprattutto sulla produzione di manufatti
Ma non possedendo in natura le materie prime è sempre stata condizionata da altri Paesi per il loro reperimento
L'Algeria
Ha riserve naturali di gas valutati in quattro miliardi settecentotrentanove miliardi di metri cubi la Giordania quattrocentoquarantacinque mila miliardi di barili di petrolio grezzo
La Libia produce un milione quattrocentoventinove mila barili di petrolio al giorno l'Albania significative Riserve di bauxite fosforite non ancora sfruttate
Il Marocco il terzo produttore al mondo di fosfati rappresenta i tre quarti della riserva e mondiali
Nell'aria sono presenti in modo consistente ferro piombo zinco gesso manganese rame fosfati e il e boro per il quale la Turchia detiene il sessanta per cento delle riserve mondiali
Attualmente quasi il quaranta per cento delle nostre importazioni energetiche proviene da Paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo quindi creando una maxi Area
Costituita dai paesi del bacino europeo e del bacino afro asiatico
L'Italia potrebbe usufruire di questa ingente quantità di risorse naturali necessarie per il suo sviluppo e contemporaneamente si assisterebbe ad un'intensificazione degli scambi del Mediterraneo
Che provocherebbe a sua volta un'incisiva crescita dello stesso sviluppo
Questa interdipendenza basata sul rispetto delle reciproche esigenze rafforzerebbe anche le condizioni di pace e sicurezza
L'Italia avrebbe un ruolo fondamentale poiché dovrebbe sviluppare l'economia dell'area mediterranea
Attraverso lo sfruttamento delle materie prime direttamente all'interno di questi stessi Paesi per realizzare tale compito dovremmo quindi a portare in questi luoghi le nostre tecnologie le nostre capacità e le nostre esperienze il know how le capacità inventive il management continuerà ebbero invece restare in Italia
Senza mai uscire dal nostro rap dal nostro territorio
Negli ultimi decenni qualche passo in tale direzione è stato fatto
In Egitto Giordania Marocco e Tunisia si è assistito all'avvio di riforme macro economiche di processi di liberalizzazione e privatizzazione che hanno favorito tassi di crescita maggiori rispetto ad altri Paesi del sud del Mediterraneo
In Egitto ad esempio sono stati realizzati più consistenti investimenti diretti esteri impiegati in grandi opere di ingegneria nell'industria ma di
Turi era nei settori di alimentare tessile della chimica dei materiali da costruzione in Tunisia terra che ospita il più elevato numero di imprese italiane la maggior parte degli investimenti esteri si orienta lo sviluppo dei settori del petrolio e del gas
Al settore delle energie estrattivo meccanico elettronico ma soprattutto al settore delle confezioni delle calzature e dell'abbigliamento tessile
Qui troviamo disponibilità di ottime doti manuali abilitare artigianali manodopera qualificata a basso costo risorse energetiche uno sbocco di mercato significativo
Inoltre il governo di Tunisia varato importanti agevolazioni per le imprese che producono per l'export e i loro fornitori locali
Esenzioni fiscali per i primi dieci anni esonero totali da diritti di dogana imposta sul valore aggiunto si beni strumentali
Materie prime materiali di trasporto oltre ad un programma di semplificazione burocratica che prevede l'istituzione di una sperduta e l'unico per le imprese
L'area del Maghreb
Offre infatti molteplici opportunità per le imprese ad esempio il Marocco si dimostra interessante per gli imprenditori che investono nel settore della lavorazione della pelle dell'agroalimentare in particolare riguardo lavorazione delle risorse ittiche
E della componentistica per auto
Anche qui si è assistito ad una riduzione delle limitazioni agli investimenti esteri e come in Tunisia i servizi finanziari in particolare il sistema bancario si sono dimostrati relativamente solidi ed affidabili nei Paesi del Maghreb in questi ultimi anni si è consolidata sempre più la consapevolezza dell'importanza dei vantaggi portati dalla presenza degli investimenti esteri che hanno favorito la creazione di nuovi posti di lavoro
L'introduzione di Tokio golosi avanzate l'incremento degli scambi commerciali e il conseguente sviluppo locale dovuto all'accrescimento delle competenze e delle conoscenze tecnologiche da parte della popolazione locale tali Paesi infatti a partire dagli anni ottanta hanno abbandonato l'atteggiamento di chiusura e di non cooperazione tenuto per decenni nei confronti degli investimenti esteri
E hanno cominciato a manifestare un comportamento di partecipazione attiva
A favore delle stesse adottando strumenti legislativi e normativi ad essi favorevoli e riducendo i costi burocratici i governi dei Paesi nordafricani si sono resi conto che gli investimenti diretti esteri promuovono la crescita della produzione
Grazie all'incremento della circolazione dei capitali dell'informazione dell'innovazione delle strutture produttive locali e degli scambi Comercial ecco perché tali governi hanno adottato norme volte ad incentivare e promuovere gli investimenti di capitali esteri
Nei loro Paesi come ad esempio l'offerta di assistenza e la progressiva primizie situazione del settore pubblico soprattutto nel settore della comunicazione dei trasporti
Nonostante tali atteggiamenti positivi volti ad attrarre investimenti capitali esteri ci sono però ancora grandi difficoltà da superare quali l'analfabetismo
La corruzione la presenza di leggi restrittive i lenti sistemi giudiziarie le costose procedure amministrative l'Italia dovrà affrontare realtà difficili e complesse in questo suo cammino di progressiva apertura verso i Paesi del Nord Africa e le linee guida che dovranno portarlo ad un rapporto di cooperazione interattiva possono essere così sintetizzate
L'incremento dello sfruttamento delle risorse naturali presente nel nostro Paese quali l'agricoltura la cultura il turismo
Delocalizzazione del nostro sistema produttivo tecnologico con l'obiettivo di creare nei Paesi dispieghi in via di sviluppo il volano necessario per le rilevazioni delle classi sociali
Crescita mirata dei paesi del sud del Mediterraneo volta a favorire la modernizzazione dell'apparato industriale locale la promozione di nuovi investimenti e lo sviluppo delle piccole e medie imprese all'impresa
Impiego in blocco sia delle risorse energetiche delle risorse naturali della manodopera locale
Per favorire lo sviluppo del settore agroalimentare soprattutto del turismo
Riguardo la possibile concorrenza
Tra il turismo promosso nell'area nordafricana e il turismo italiano questa ipotesi è assolutamente infondata
Poiché stiamo parlando di due tipologie di turismo diverse
Uno di Massa uno selezionato e di élite
Il turismo che sceglie come meta l'Italia ha radice profonde legate alla storia alla cultura del nostro Paese
Terra di grandi artisti e ricca di monumenti resti antichi reperti archeologici teatri e musei o Roma Palermo Venezia siccome ciascuna delle nostre città
Nascondono secoli e secoli di un passato denso di grande cultura
Si parlerebbe quindi di uno sviluppo parallelo il simultaneo di due diverse tipologie di turismo
Sviluppo che accanto a quello agroalimentare
Porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro anche e soprattutto nei Paesi del bacino del Mediterraneo Marocco Tunisia Siria risolvendo il problema
Di una migrazione sempre più massiccia di questi popoli verso la nostra terra
Oggi le proiezioni prevedono infatti che non sei non si operasse alcun tipo di intervento in un breve periodo di tempo nei paesi nordafricani ad esempio si creerebbero milioni di disoccupati Kenny creerebbero verso l'Italia in cerca di un'occupazione
Tale fenomeno avrebbe dimensioni talmente vaste da renderlo ingestibile e le conseguenze sarebbero catastrofiche
è importante segnalare che seguendo questo cammino di apertura verso il sud del Mediterraneo
I Paesi della fascia nord del Mediterraneo sicuramente non subirebbero alcun tipo di impoverimento
Poiché lo sviluppo industriale nel bacino del sud del Mediterraneo porterebbe un'immediata e globale intensificazione della commercializzazione
Questo incremento degli scambi commerciali tra nord e sud
Produrrebbe quindi una crescita di entrambe le aree geografiche per l'Italia la realizzazione di questa iniziativa
Significherebbe procedere ad una trasformazione della sua attività produttiva e impegnarsi nella costruzione di porti ed altre vie di comunicazione
Nel potenziamento delle linee ferroviarie e delle reti stradali nell'ammodernamento delle reti energetiche con lo scopo di intensificare i trasporti e gli scambi commerciali in tutta l'area del bacino da nord a sud
In tale prospettiva l'Italia e le sue isole collocandosi geograficamente al centro del Mediterraneo avrebbe un ritorno in termini di crescita notevole ci sia trasformerebbe stiamo concludendo gettò chiuderlo grazie
Si trasformerebbe dannazione produttivi sia di beni inazione produttrice di servizi la realizzazione di questo grande progetto si dimostra quindi indispensabile per molte piste di importanti motivi ed essa porterebbe infine alla nascita di tre maxi aree geografiche quella dell'Europa e dei Paesi afroasiatici evitati gli attici del bacino del Mediterraneo quella dei Paesi del centro nord del bacino d'Europa dei paesi baltici e scandinavi quelli dei Paesi balcanici rivolti a destra verso i paesi asiatici
è importante ricordare che il successo delle riforme economiche dipende dalla stabilità politica dalla fiducia che influenzano i flussi di investimento
è per questo che i governi che parteciperanno questo complesso progetto dovranno coordinare le loro iniziative ad avere la grande volontà politica
Di creare nei paesi collocati geograficamente all'esterno dell'Europa
Una mentalità più aperta più tollerante e più nuova questo vuol dire che sarà indispensabile una forte azione politica volta ad eliminare il fondamentalismo e del terrorismo
Faro favoriti dalla crisi politica dalla disoccupazione giovanile
A sviluppare la cultura l'istruzione e lo sviluppo e la stabilità
Grande rilevanza avrà anche l'azione politica mirata a sensibilizzare tali Paesi affinché si adoperò per portare avanti le riforme strutturali indispensabile per creare le infrastrutture che permettano lo stesso sviluppo
In altre parole
Cooperazione a
E finisco dosa Grando basata sulla pari dignità e il reciproco interesse volta ad affermare uno sviluppo condiviso a dissolvere le diffidenze ad esaltare il dialogo e la fiducia
Sarà un cammino faticoso e concludo ed impervio
Ma è indispensabile percorrerlo se si vuole migliorare la qualità della vita del mondo
Intendiamoci quindi affinché l'Europa non rimanga chiuso in se stesse diamo il prima possibile condivido efficacia e concretezza questa apertura verso i Paesi mediterranei
Un progetto che racchiude in sei grandi trasformazioni un sogno che va realizzato e nel quale credere fermamente grazie
Bene grazie grazie a De Faveri per la sua relazione ricche ADT ideativa
Chi si è protratta i i progressi dei tempi gli impegni del ministro Baccini consigliano una anticipazione del suo intervento e poi ci sarà poi anche l'intervento del prezzo del pane bianco la parola al ministro Baccini
Grazie a riuscire
Ma la tentazione di parlare prima del professor Panebianco era tanta che invece per farmi ascoltare soprattutto ma volevo ringraziare Stefania per questo invito che ho accettato con grande piacere perché di far tornare a la politica a far parlare la politica con lo stesso linguaggio delle idee della gente credo che sia un momento di grande rilievo e soprattutto per un politico un politico impegnato al governo
Il rischio di scadere nel vasto universo retorico quando si parla di pace e di valori quando si parla di politica estera di di Grandi Progetti
Questo rischio è forte la tentazione ovviamente altrettanto altrettanto forte io cercherò di non cadere in questa in questa trappola in questa tentazione
E voglio riassumere anche per dare il mio piccolissimo contributo di idee ovviamente per le grandi temi
A a questo nostro incontro l'incontro che mette al centro dei di queste considerazioni valori io credo che dobbiamo cala Stefania ripartire da lì
Ripartire prima nel prendere atto di chi siamo che cosa vogliamo e dove dobbiamo andare perché in questo momento amici sono saltati i punti di riferimento o almeno i punti di riferimento base
Sono saltati i punti di riferimento dei giovani delle nuove generazioni
Perché noi oggi siamo costretti tutti a parlare della nostra e della nuova Europa
A parlare ovviamente dei grandi temi economici senza capire che in gioco oggi prima dei temi economici ci sono i valori perché sono messi in discussione non perché la nostra capacità politica ci impone di parlare di questo
Perché proprio in questo momento all'ordine del giorno della politica non solo nazionale ma anche europea soprattutto europea sono iscritti all'ordine del giorno argomenti come la difesa la promozione e la tutela di alcuni valori che sono quelli che noi intendiamo professare
E allora amici se di questo si tratta dobbiamo capire che dietro questo ragionamento
Ci deve essere necessariamente una ripresa di consapevolezza politica
Perché ci si sarà sempre una maggioranza che dovrà decidere se alcuni valori dovranno esistere o alcuni altri dovranno scomparire e saranno i cittadini che stabiliranno una maggioranza che dovrà sulle droghe sui problemi della vita sulla politica estera stabilire che tipo di Indirizzo dare e allora dobbiamo recuperare quella rappresentanza popolare che oggi non c'è più
Dobbiamo recuperare anche hanno gli stessi una nuova legge elettorale perché i due poli così come sono costituiti credo che non possono contenere tutte le idee vede che ci sono
Allora quando noi anche di ispirazione cristiana e poi di cattolici impegnati in politica
Stiamo portando avanti anche la riforma elettorale perché collegata a quel filo esile che vuole ricostruire ripartendo dai valori ripartendo dalla rappresentanza autentica popolare quel ragionamento politico che oggi difficile portare sul tavolo della politica e proprio per questo amici io credo che i grandi filoni filone
Della Internazionale democristiana da una parte
Dall'Internazionale socialista dall'alta almeno i due filoni che possono insieme tentare di governare questi processi possono essere per ciascuno di noi un punto di riferimento ma per fare questo dobbiamo marcare le differenze
Le differenze nel nostro Paese perché ancora i cittadini continua a dire che andiamo a fare a votare
Bianchi rossi verdi o neri non cambierà nulla
Sono tutti uguali
Perché nelle piazze nei circoli culturali dei comitati di quartiere cioè nella gente tra la gente vera
Questo luogo comune sembra prevalere dal ragionamento perché la politica è diventata un effetto speciale
Perché prevale la politica degli slogan degli affetti comunque speciali perché si vuole offuscare quel minimo che ancora rappresenta la rappresentanza popolare il popolo questi termini
Che appunto per non scadere nel vasto universo retorico oggi stanno scompare
E noi dobbiamo rimetterli se non vogliamo perdere l'ultimo treno rimetterli sulla strada della politica
E marcare le differenze significa dire esattamente chi siamo e che cosa vogliamo
Perché noi abbiamo ragione di vincere la grande battaglia non solo elettorale ma politico-culturale stessa saremo chiari con i nostri elettori con il corpo elettorale con i cittadini dicendo perché stiamo da una parte
Perché dare un voto da una parte significa una cosa e non darlo significa un'altra
Perché dobbiamo impedire che molti cittadini e sono quasi la maggioranza
Si esprimano con il loro consenso magari con l'ultimo spot televisivo
Con l'ultimo leader che va in televisione magari alla battuta più pronta e riesce a carpire l'attenzione della persona anziana del più giovane che non ha una capacità di analisi non perché l'intelletto non gliela dava perché è preso da mille altre cose magari vota esattamente chi farà nelle sedi istituzionali che contorna esattamente il contrario di quello che si vuole per i propri figli
E allora amici di questo dobbiamo parlare se vogliamo sviluppare i temi economici se vogliamo parlare di politica estera se vogliamo parlare cioè di tutti quegli argomenti che daranno alle nuove generazioni quelle occasioni importanti di essere italiani
Italiani come idea italiana un'idea italiana in Europa
E allora io credo che su questo dobbiamo concentrare lo sforzo lo sforzo tra di capire l'analisi tra economia politica e politica economica perché proprio in questo momento noi dobbiamo ragionare sia opportuno rimettere in piedi una politica economica perché il mercato amici può andare avanti soltanto nell'opulenza
E quella mano invisibile di Adamo Smith e può avere un significato soltanto se c'è benessere
Ma in questo momento nella esiguità delle risorse noi dobbiamo pensare che la mano dell'uomo debba fare la differenza che la solidarietà
Non può essere soltanto un fatto etico ma deve diventare per i capi di Stato per la politica per i governi una scelta economica
Allora soltanto così amici possiamo vincere le grandi sfide ripartendo dei valori dalle nostre tradizioni e non bisogna demolire soltanto con alcuni slogan io credo che noi abbiamo questa forza questa forza di caratterizzare anche questa maggioranza che governa il Paese
Da una maggioranza elettorale ha una maggioranza politica
Una maggioranza politica legata ad alcuni obiettivi fondamentali perché noi oggi decidiamo e non i politici di oggi non questo governo di oggi noi tutti insieme noi tutti insieme decidiamo
Come Dorando vivere i nostri figli tra dieci quindici o vent'anni con quali valori con quale modello di società con quale tipo di economia con quale politica estera e lo decidiamo noi
E quando diciamo non ci va bene un atteggiamento del governo dobbiamo capire se non ci va bene l'atteggiamento di un uomo non di un'idea
Le idee vincono se siamo tutti protagonisti a difenderle
A migliorarle
A far diventare cioè il nostro Progetto un Progetto di idee forte che non può soccombere agli effetti speciali della politica Lurani ci difendiamo questa nostra opportunità
Difendiamo le promuoviamo questa nuova capacità di far diventare cioè in questa grande scommessa politica di idee i cittadini dal numero in persone
Perché soltanto nella consapevolezza nella ragione noi vinceremo la grande battaglia culturale
E da lì possiamo amici costruire le priorità della nostra politica estera una politica estera che guarda al Mediterraneo con una grande attenzione perché alla nostra vocazione italiana
Noi abbiamo fatto delle scelte ben chiare amici abbiamo tre grandi priorità nel nostro Paese
Abbiamo una politica sui Balcani che conosciamo tutti ho sentito parlare
E non ci sono solo interessi tedeschi ma non c'è una forte interesse italiano anche nei Balcani e siamo riusciti anche apportare tramite l'operazione italiana in Europa molti paesi dell'est
Dell'est
Ovviamente abbiamo la grande priorità del Mediterraneo dove le nuove generazioni di italiani possono trovare le fortune
E quando si parla di Cina
Io metterei al di là di una politica del Daccico mercantili istiga metterei soltanto una politica non contro la Cina ma a favore del Mediterraneo che è una cosa diversa ma dobbiamo tentare di far crescere generazioni di italiani sui nuovi sistemi Technology di innovazione culturale perché lì è il nostro futuro
Ebbene queste bene fa questo convegno di Giovane Italia a rimettere al centro queste idee sull'innovazione tecnologica quindi il Mediterraneo
Il rapporto con i Paesi dell'est Europa e soprattutto la grande straordinaria intuizione del Presidente del Consiglio che ha voluto e questo devo dirlo anche con grandi sacrifici ve lo dice uno che è un è di Forza Italia io sono un dirigente dell'UDC e dell'Unione democratici cristiani e di centro e voglio riconoscere anche questa grande priorità di politica a destra con grande coraggio di apertura di collegamento in momenti difficili verso gli Stati Uniti
I momenti dove prevedibilmente tutti sono sfuggiti all'assunzione di responsabilità il nostro Paese è stato lì fedele al Patto Atlantico
Fedele a degli indirizzi i trattati internazionali non alle presidente di turno statunitense
Ma accordi che sta facendo crescere il nostro Paese perché l'Italia da un paese residuale in politica estera diventato un punto fermo un punto credibile
Un punto di grande forza allora se vogliamo dare forza alla cooperazione per lo sviluppo
Alla cooperazione culturale che sono i due elementi della nostra politica estera dobbiamo capire anche che anima il nostro momento anche una grande e intensa attività politica e quindi il nuovo ruolo dell'Italia è un ruolo chiaro
E quando noi parliamo e vado a concludere questo mio brevissimo intervento della nostra politica estera voglio anche ricordare qui proprio perché credo che sia il momento delle idee
Noi caro professor Panebianco noi vogliamo essere a tutti i costi una superpotenza però abbiamo dei limiti e dobbiamo riconoscere i nostri limiti quindi identifichiamo subito delle priorità non possiamo fare tutto e in tutti i Paesi anche come cooperazione per lo sviluppo abbiamo attuato la diplomazia preventiva
Non la guerra preventiva la diplomazia preventiva che tutti italiani e nessuno lo sa
Nell'azionamento del debito nei Paesi in via di sviluppo io stesso ho inaugurato con il mio mandato di Sottosegretario agli Esteri qualche tempo fa
Ho inaugurato questa nuova linea politica che è una vecchia intuizione di un segretario delle Nazioni Unite che abbiamo ripreso come Governo italiano azzerando riconvertendo il debito in paesi in via di sviluppo per evitare
Che i conflitti avvenissero perché la diplomazia preventiva ha successo quando gli eventi nefasti non avvengono quando si alza no il limite della povertà
Ma quando questo non va bene non fa notizia
E allora mi ci dobbiamo dirlo in queste occasioni che il ruolo dell'Italia è stato anche quello quello di intervenire a far crescere la democrazia in molti Paesi e c'è costato è costata ai contribuenti italiani
E quando noi abbiamo difficoltà anche nel nostro bilancio dobbiamo essere orgogliosi
Come italiani perché il nostro Paese ha evitato anche se nessuno lo sa che molti conflitti avvenissero che la soglia della povertà in molti Paesi si è alzata che abbiamo risolto problemi
Di fame
Di indigenza sanitari in molti Paesi che avevamo difficoltà e possiamo elencarli su questo non è retorica e documentabile
Sono cose vere che sono avvenute e allora la caratteristica di un paese di un popolo si misura anche in queste cose e io sono convinto che attuando la diplomazia preventiva facendo diventare la solidarietà una scelta economica
Facendo cioè tutte quelle cose che fanno parte del nostro codice genetico noi possiamo veramente diventare un grande paese ma soprattutto diventare una superpotenza
Vera culturale
Questa è la nostra vocazione
Non dobbiamo andare oltre noi siamo un grande Paese se facciamo vincere quello che bene sappiamo fare
Noi possiamo diventare veramente sottolineare ce lo riconoscono tutti nel mondo una superpotenza culturale
E la nostra lingua può diventare non la grande sfida della lingua italiana la lingua della cultura perché i giovani Global parleranno italiano
Perché saranno vicini alla cultura
E l'Italia con la propria latinità che può trasferire in questo grande progetto di dialogo tra i popoli
Non è conflitti ma dialogo Telethon tra i popoli può giocare il grande ruolo quindi io concludo essendo d'accordo anche con Stefania quando nel suo intervento e condivido questa sua e posizione sull'innovazione tecnologica ascoltato alcuni interventi molto importanti quando lei dice si pone la necessità di promuovere una modernizzazione nel campo delle iniziative educative e formative
Per accrescere il patrimonio nazionale di competenza
Specializzazioni capacità professionali e tecnici e tecniche per riequilibrare il divario
Di opportunità che ancora esiste tra nord e sud del Paese ecco credo che questo possa essere la chiusura di un contributo di idee che credo sia utile anche per riportare verso il nostro tempo questo ragionamento e Chennedy che è stato citato qui e concludo
Diceva anche una cosa perché non possiamo fare politica senza un'anima
Sì è vero che la ricchezza non dalla felicità figuriamoci la povertà grazie
Pierre sia il ministro Baccini
Che si sono come come inevitabile forse è anche giusto su neanche un poco
Mischiati del sei di temi che e rimandano alle relazioni e impartire anche nella giornata di domani che c'è un retail prevede un po'l'evento clou uno il tema delle riforme istituzionali mise
Tutti i temi che nell'intervento del ministro si sono sentiti e che genere che probabilmente adesso ci sentiremo anche l'intervento del professor Panebianco il quale
Diamo subito la parola
Grazie io
Dovrei dire qualcosa dirò qualcosa sulla politica estera italiana ma in realtà o un po'poi modificato le cose che volevo dirvi dopo alla luce degli interventi che ho sentito molto molto interessanti e stimolanti
Dunque la prima osservazione questa per capire dove può andare realisticamente la politica estera del nostro Paese noi dobbiamo prima di tutto avere un'idea del di di come è cambiato il mondo il mondo che ci circonda
Ho sentito
Nominare l'Occidente
L'Occidente un concetto problematico in realtà molto problematico e lo è a maggior ragione oggi
Dopo la fine alla guerra fredda e le conseguenze di quella fine dobbiamo ricordare che Occidente termine antichissimo ma che per un lungo per alcuni millenni è stato essenzialmente un'espressione geografica
Il concetto di Occidente acquista un elevato tasso di politicità cioè diventa una categoria politica essenzialmente nel ventesimo secolo
E diventa una categoria politica nel momento in cui l'Europa perde peso importanza all'Europa come sappiamo nel ventesimo secolo si suicida attraverso due guerre mondiali e vale incontra un ridimensionamento pesante
Quando l'Europa scompare scompare come come attore politico nella storia allora cresce la categoria d Occidente cioè l'Occidente diventa una categoria politica cessa di essere esclusivamente un termine che indica un un ambito geografico
Questo è legato al fatto che l'Europa diventa parte di una comunità euro-atlantica all'interno dalla quale i le sue possibilità di manovra di possibilità di manovra dei Paesi che ne fanno parte sono necessariamente limitati molto limitati limitati dal fatto che c'è un mondo bipolare due superpotenze e la necessità per il nostro Paese come per tutti quelli che stanno al di qua della cortina di ferro di mantenere stretto il legame con con gli Stati Uniti perché il concetto di Occidente diventa problematico
Dopo la dopo la fine alla Guerra fredda diventa problematico perché iniziano
Delle fratture delle crepe prima e poi adesso delle fratture all'interno de la comunità euro-atlantica che è un altro modo per dire Occidente la comunità euro-atlantica era come dire il contesto istituzionale la il l'habitat istituzionale dell'Occidente
Questo è un punto molto importante per per definire il la il problema della politica estera italiana oggi e presumibilmente nel futuro
La politica estera italiana ha sempre avuto dall'unificazione italiani in avanti una grande problema il problema che il consenso sulle linee di politica estera è sempre stato facile molto fragile
Questo è un Paese che si è sempre diviso sulla politica estera tranne rari momenti della sua storia
Naturalmente è un paese che si divide sulla politica estera è un Paese che non da Maya i suoi governi una forza sufficiente per per affermare l'interesse ho le idee del paese delle idee di cui quel governo è portatore con forza nel mondo ora il punto è che noi siamo passati attraverso grandi divisioni nella storia abbiamo avuto una grande divisione all'epoca della guerra fredda
Alcuni hanno creduto si sono illusi sostanzialmente quelli che le che credevano in qualche modo in una casa invece la fine della storia che tutto fosse finito cioè che finita la guerra fredda sia Tanzi andasse verso una grande ricomposizione è non è così
Non è così perché le divisioni sulla politica estera rimangono forti non c'è nulla di nuovo è la tradizione italiana è sempre stato così e questo si riprese
E diventano forti in ragione delle divisioni che si producono all'interno della comunità euroatlantica
Per intenderci se la fattura che si è manifestata con forza che non è stata causata dalla guerra in Iraq ma che si è manifestata una guerra in Iraq
Tra alcuni Paesi occidentali e e gli Stati Uniti ma si manterrà rimarrà nel tempo lui andiamo verso fortissime divisioni interne simili a quelle che che hanno attraversato il Paese
Durante la guerra in Iraq
Legate al fatto che il nostro Paese a differenza di alcuni altri paesi non tutti alcuni altri paesi europei non ha una né non avendo un consenso di fondo sulle linee della politica estera finisce inevitabilmente per a vere politiche estere che tendono ad essere etero dirette sostanzialmente il paese si spacca come una mela sceglie referenti Esterni
E si divide in nome di quei referenti è stretto
Il certamente nella nel nella divenne del del conflitto sul conflitto in Iraq e noi ci siamo divisi tra un partito americano un partito francese per intenderci ecco questa divisione potrebbe restare tra di noi se la comunità euro-atlantica manterrà le sue fratture se quelle fratture secoli divisioni non verranno ricomposte
Questo non per dire che italiano deve fare una politica estera ma per sapere realisticamente che sulla politica estera italiana pesa hanno dei macigni legati alla sua storia alle sue divisioni alla difficoltà di avere un consenso maggioritario nel Paese sulle linee di politica estera quali che esse sia altri Paesi come è noto sono da questo punto di vista più fortunati dell'Italia
Nel bene o nel male cioè senza dare nessuna valutazione né in positivo né negativo poi delle loro politiche estere perché le loro divisioni anche forti sulla politica interna non si trasferiscono se non in situazioni eccezionali
Sulla politica estera
Quindi la politica estera italiana dipenderà in larga misura dall'evoluzione della comunità euro atlantica e naturalmente dipenderà in tutti i suoi aspetti riguardi la politica verso la Cina riguardi la politica verso verso il Mediterraneo
Da questo punto di vista io non credo che e naturalmente ecco questo dell'altro l'altro passaggio che volevo toccare tutto questo avviene all'interno di un'Europa
Che io credo fermamente a come dire in qualche modo vittima del suo successo
L'Europa
Al fatto un processo di integrazione forte
Quello che era sperato almeno in larga misura dai primi federalisti
E ed a coloro che vollero l'Europa che fortissimamente vollero l'Europa dopo la seconda guerra mondiale ha fatto grandissimi passi avanti l'integrazione economica all'armonizzazione giuridica
L'unificazione monetaria hanno certamente reso irreversibile il processo reso irreversibile perché come dire i costi per chiunque di lasciare Hiroshi re a questo punto superano largamente i vantaggi
A questo punto si è determinato qualche cosa di nuovo c'è un salto di qualità in Europa adesso si compete duramente per l'influenza la discussione sul patto di stabilità è in realtà una competizione politica forte tra i gruppi interessi che divergenti
O in parte convergente in parte divergenti
Inoltre la la tranquillità che era data dall'asse franco tedesco che è stato il governo informale dell'Europa per un lungo periodo di tempo quella tranquillità non c'è più quella partita non ci può essere più nell'Europa a venticinque e l'Europa venticinque le cose diventano molto più complicata
A e qui si va misura il problema dalla debolezza italiana perché o l'Italia sarà in qualche modo partecipare in modo anche spregiudicato come è inevitabile come fanno gli altri esattamente come fanno i nostri partner europei a questa competizione cioè si sa sedersi a un tavolo
E come dire difendere i propri interessi all'interno della del tavolo europeo che un tavolo dove c'è per fortuna la competizione pacifica perché questo è il il il grande di grande fatto dell'Europa lo diceva con lo ricordava col va sempre ricordato
E la cattura il grande fatto presentato l'integrazione europea è che la guerra è stata eliminata nel continente europeo
Il confine
Franco tedesco non ha più significato militare e quindi e questa è una grandissima cosa questa e per quanto lui possiamo poi lamentare la burocrazia europea possiamo lamentare lamentarci di tanti aspetti che non condividiamo di come l'integrazione si realizza questo però questa è la grande acquisizione che l'Europa ci ha dato che ci hanno dato coloro che hanno voluto Vitaliti italiani tedeschi i francesi che vollero l'Europa e questa è un'acquisizione che di cui non possiamo non essere loro grati però intanto l'Europa è cambiata
è un'altra cosa
Ed è un un luogo in cui si compete per fortuna pacificamente questa è la grande la gran la grande fortuna il grande di grande tesoro dell'Europa
E in cui però si compete e è evidente che se Italia va queste competizioni spaccata divisa
Con rimproveri reciproci di di essere nemici dell'Europa ONU
O infeudati francesi o o così e così via è evidente che a ogni tavolo della compie la contrattazione l'Italia arriva debole indebolita
E quindi inevitabilmente destinata a fortissime penale penalizzazione
L'ultimo punto che mi permetto ritocca quanto quanto su su
Bene no ma finiscono ma finiscono Prisco molto prima l'ultima cosa che voglio osservare questa riguarda il punto che aveva toccato ritoccato tu a proposito della Turchia
è una cosa interessante in qualche modo paradossale che siano proprio quelli che negano
Proprio negano
Il fatto che sia in atto o quanto meno sia sì a fortissima la minaccia di uno scontro di civiltà gli stessi che vogliono tenere la Turchia fuori dall'euro
Mentre molti di quelli che temono lo scontro di civiltà proprio anche per questo la Turchia in Europa la vogliono
Questo se mi consentite
L'unico punto di di di di dissenso la proposta di intervento che aveva fatto Giacalone beh io credo che pochi americani
Tenuto conto del fatto che in America attivo viene nominato in ogni manifestazione pubblica condividerebbe quella e di intenti dichiarazione definizione di Occidente
è vero che una delle ragioni per cui alcuni laici me compreso lamentano la il mancato riferimento alle radici cristiane
E che non è l'unico elemento l'unica l'unico l'unico tassello dell'identità occidentale perché ce ne sono altri ma certamente un tassello importante è anche legato al fatto che nelle nuove condizioni storiche
è necessario a mio giudizio fare riferimento elementi identitari senza minimamente toccare con questo la laicità
Delle istituzioni perché questa è un'altra cosa che ne che possono benissimo convivere con una maggiore consapevolezza della nostra storia passata guardate che il rischio che tra un poco
I manuali di storia in particolare di storia medievale vengano riscritti
Secondo le regole del politicamente corretto
Per non urtare questa o quella minoranza sono altissimi
E questo a dispetto del fatto che qualcuno mi definisce non ho capito bene perché ne ho clericale fa sì che io continui a pensare che la laicità posso ameni Simo sposarsi con la consapevolezza della memoria storica d'Occidente grazie
Grazie il professor Panebianco che invece
Tenuto davvero offese alla non solo al tempo ma anche al tema diciamo così offrendo una serie di spunti a chi tredici selezionate io continuo Rosa Russo dell'arco sbagliato ogni
Questo è quello giusto e adesso la parola ENI
Ma il mio c'è il sole Leontini che assessore
All'Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia che una regione nella quale tra l'altro integrazione
Vi è stata in tempi e non sospetti interessante poi eppure l'agricoltura e foreste e la missione devono essere oggi assessore ed attualizzando attualissima positiva prego sì
Grazie
Grazie
A Stefania per
Avermi fornito l'occasione di partecipare a questa importante scusi assessore il tetto magari Bibi permette così intanto la sala si si assesta un attimo e magari si chi decide di seguire essi ecco vede un momento ecco prego e scusi grazie va nella torta
La possibilità invitandomi assieme a Sergio Pizzolante
Di partecipare a questa occasione importante di riflessione sul condizione attuale del Paese
Riprendendo alcune indicazioni alcune matrici della nostra comune sensibilità riformista socialista che oggi sicuramente abbisogna di spazi di confronto di estensione di potenziamento e di applicazione sempre attuali sempre vividi
Dice nella sua relazione Stefania che le persone
Che son pronte ad un lavoro
Sulle istanze dei a poter rammento rinnovamento del nostro Paese sono in numero sempre più cospicuo
Ma dalle sollecitazioni provenienti dalle varie relazioni
Dalla dialettica delle idee mi è comodo passare alla concretezza delle attività di governo e delle politiche attive sui territori
Partendo dalla raccomandazione che la stessa cioè fare nella sua relazione fa
A che questo
Avvenga da parte di ciascuno e nove Dinoi nell'ambito delle proprie responsabilità che troppe competenze istituzionali politiche
E di territorio
E quindi lo faccio da uomo del Sud
Impegnato in un'attività di governo che tende a
Potenziare
Alcuni elementi di del riformismo che negli ultimi anni hanno cercato di eliminare sempre più ombre e proiettare sempre più luci posizioni
Proiezioni positive
Ma partendo proprio dall'ultima riflessione che professor Panebianco faceva da laico partecipato proprio negli ultimi mesi nelle ultime settimane
Alla rielaborazione dello Statuto autonomistico dalla Regione Siciliana
Che risponde ad un modello di federalismo solidale cooperativo che sempre ancorato ad una l'idea centrale di Stato con le sue articolazioni oggi non recupera in questa rielaborazione proprio una forte sottolineatura delle
Matrici dentarie tra queste
Quella cristiana
E nel nostro Statuto rielaborato abbiamo indicato
In modo forte
Uno Statuto che vuole essere
Proprio lo strumento canonico simbolico di questo interesse strategico di un meridione di una Sicilia che sud dell'Europa e Nord del Mediterraneo
E che quindi viene configurato proprio in questa duplice direzione da una parte la cooperazione il partenariato i contenuti di una ricerca della pace nello specchio mediterraneo
Per un altro verso un ancoraggio sempre più Forte alla Europa sulla
Integrazione dei popoli all'armonizzazione
Dei sistemi giuridici alla unificazione monetaria
Ma tutto quello che ancora rimane da fare
Non ho condiviso
Le riflessioni di De Faveri
Quando come ricetta per il miglioramento dei rapporti e per un potenziamento dei paesi in via di sviluppo sulla base di una nostra sollecitazione di un suo intervento si guarda per esempio ai fenomeni di delocalizzazione
Noi siamo alle prese proprio in questi mesi
Con una delle crisi più acute
Del mercato agricolo
Che ha una sua derivazione
Proprio da i primi tentativi di utilizzare in modo scorretto
Gli esiti della delocalizzazione del nostro mercato
Se il consiglio dei ministri venerdì scorso ha dovuto adottare un provvedimento che riconosce per la prima volta la crisi di mercato di una filiera che quella ortofrutticola
Ciò avviene perché da parte di Paesi terzi ma anche da parte dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo
Negli ultimi tempi sempre più cospicue partite di prodotto sinto introducono nel nostro mercato del nostro territorio
E magari sottratte ai controlli fitosanitari chimici
Organo lettrice di qualità a cui noi sottoponiamo per adesione alle indicazioni dei regolamenti comunitari i nostri prodotti
Subentrano nel nostro mercato si sovrappongono ai nostri prodotti e pur avendo una qualità per niente riconducibile alla elevata qualità dei nostri prodotti costituiscono fattore di sterminio del nostro mercato
Con una caduta dei prezzi che negli ultimi alcol alla produzione che negli ultimi tre mesi ha superato il trentacinque per cento
E allora dice Giacalone una cosa verissima
La Europa nella quale sempre più dobbiamo credere e che non deve delegare ad altri il compito di gestire i rapporti nel Mediterraneo
E questi rapporti sono rapporti di cooperazione di partenariato ma anche di dialogo tra diverse fedi tra da versi tra diverse matrici culturali etniche e io provengo da un territorio dove oramai la convivenza tra
Gruppi
Derivanti da matrici etniche culturali diverse e cospicua diffusa estesa ma diceva generone poc'anzi
Non abbiamo da chiuderci in egoismi tutt'altro abbiamo soltanto da portare rispetto a questi rapporti a contenuto di questi rapporti e quindi dobbiamo far pagare dei Danzi Morandi
La qualità dei prodotti del nostro mercato quella che noi pretendiamo per i nostri mercati e che quando vogliamo penetrare mercati altrui ovviamente pretendiamo che sia determinata e la stessa qualità e il dazio morale
Che noi dobbiamo far pagare ai prodotti che pervengono nel nostro territorio altrimenti sarà l'Europa diciamo l'Europa nella quale prevarranno sicuramente delle spinte corporative territoriali di Inga più forte per cui alla fine se accade che il la filiera agricola proveniente dalla barocco
Invade i territori della Sicilia della Campania e della Calabria questa stessa filiera cui Nicola
Che per rispetto dei regolamenti comunitari fondati sulla rintracciabilità dal primo gennaio questa parola accompagnerà la vostra mensa quotidiana perché nei prodotti sarà obbligatorio rintracciare la matrice agenziale
Indicare la qualità organolettica indicare la derivazione indicare il processo di filiera dalla produzione al consumo tutto ciò a cui noi siamo obbligati per sottostare ad un sistema di regole che quello del mercato europeo della civiltà europea della cooperazione europea
Ma questo deve riguardare anche i nostri corretti rapporti con il mondo mediterraneo con il quale vogliamo cooperare
Fondando esperienza di partenariato di cooperazione e di collaborazione anche nel mercato che siano riconducibili a questo rispetto della qualità che noi
Pretendiamo dal nostro stesso prodotto
E questo credo che sia di fondamentale importanza noi nel nostro statuto abbiamo non soltanto rielaborato la matrice originale dello statuto in questa direzione abbiamo anche assegnato alla Regione un compito più diretto nello stipulare
Rapporti internazionali con i Paesi del Mediterraneo e quindi su indicandola come soggetto nell'ambito ovviamente di competenze compatibili con il diritto internazionale soggetto di rapporti e di relazioni internazionali
Certo è
Che si è questo non accade
Quando i governi
A queste
Cause e agli effetti conseguenti non fanno caso
Accade quello che
Poc'anzi Pizzolante
Via stimando le forme di protezionismo pubblico
Accordato
A certi esiti industriale in certi momenti hanno visto per esempio
Cioè sei anni fa un Governo della Repubblica
Italiana
Stipulare un accordo euromediterraneo con i Paesi magrebini
Per importare
Filiere agrumicole in cambio di pezzi di ricambio della FIAT questo equivalesse
Ad uno sterminio del mercato durato quattro anni
Per
Far superare il quale
Sono stati necessari Investimenti annuali poi sempre però travagliati
Difficilmente rinvenibili di finanziaria in finanziari allora per reagire a queste situazioni si è investito
Nel potenziamento di un tessuto prezioso di piccole e medie imprese
Che
Negli ultimi anni hanno fatto della qualità
Un punto di forza
Non sostenute da un
Credito
Di cui parlava Talamone la sua brillante relazione
Un credito capace di scommettere nell'idea nell'investimento finalizzato alla qualità
Soprattutto dalle nostre parti
L'atteggiamento e il comportamento del credito negli ultimi anni è stato sempre più fortemente negativo rispetto agli interessi della piccola e media impresa diffusa come tessuto prezioso
Nessun investimento sull'idea sulla qualificazione sulla conversione verso la qualità delle colture precedenti degli investimenti precedenti strumenti di capitale se il capitale Fido
Il muto se Capital non ne hai sei messo da parte molte delle centrali decisionali di questo credito ovviamente esterne al nostro territorio
Hanno determinato queste conseguenza e allora ci siamo dovuti ovviamente apprezzare come lo diceva Talamone la sua relazione facendo riferimento a delle virtuose inventate nuove forme di microcredito
Che attraverso la virtuosa cooperazione di enti pubblici come enti locali Province regioni
Hanno visto gli istituti di credito a fare il loro ingresso ovviamente coperti dalla presenza del pubblico
E in questo determinare
Delle possibilità di finanziamento sottratto a quelle forme vessatorie di interesse cui invece sono sottoposti gli investimenti che erano sostenuti dal credito
Degli istituti
Bancari presenti nel nostro territorio questo ha consentito sicuramente di rimettere in sesto faticosamente un tessuto virtuoso di piccole e medie imprese che negli ultimi anni
Hanno proprio manifestato una loro eccellenza in queste due direzioni la prima quella di stabilire rapporti di cooperazione corretta con i paesi rivieraschi del Mediterraneo
La seconda
Quella di innovare
A tal punto dal punto di vista tecnologico dal punto vista la qualità
La produzione
Da diventare strumenti di una espansione del versante agricolo ieri richiuso e ripiegato in se stesso investimento di respiro di espansione nati e destinati versanti della nostra economia
In modo confortante sempre più cospicue per esempio negli ultimi anni un dato che sia dall'Istat che dal Censis
Ci viene comunicato
E che riguarda un'attenzione ai nostri territori e quindi anche allo scenario mediterraneo che ha torno ai nostri territori si costruisce e si proietta
Fatto non soltanto della tradizionale attuazione dei giacimenti culturali o delle risorse paesaggistiche ma anche il fatto della trazione di una virtù
Di una civiltà stratificata di carattere enogastronomico produttivo agroalimentare che sempre più sta diventando strumento di attrazione turistica
A tal punto da indurci a legiferare in questa direzione negli ultimi mesi abbiamo anche fatto delle leggi su le strade del vino le strade dell'olio c'è rivolte
Ad un turismo che sempre più si accosta alla fruizione del territorio prima attraverso la conoscenza delle tappe di una vocazione qualitativa dal punto di vista della produzione di quel territorio
E poi attraverso questa porta d'ingresso questo viatico capace di fruire del territorio
Nella sua valenza più complessiva cioè caratterizzata dalle stratificazioni delle culture che si sono sovrapposte e dai giacimenti culturali e dalle bellezze paesaggistica
Abbiamo tutto questo
Fatto proprio con riferimento alla necessità di una collocazione nel panorama internazionale fondata proprio a potenziare
Queste possibilità espansive ma ti rapporti con le economie che vivono nel Mediterraneo ma anche con la necessità di un dialogo sempre più ricco sempre più forte con le diverse matrici religiose se è vero che alcune delle motivazioni che stanno alla base dei focolai bellici o degli episodi bellici che hanno caratterizzato gli ultimi anni e gli ultimi anni lo scenario mediterraneo hanno anche una loro forte matrice di carattere religioso se è vero che tutto questo
Ci impone di esercitare il nostro ruolo di paese collocato in un contesto europeo che deve uscire dal suo circuito per avere un ruolo importante nel mondo nei rapporti
Internazionali e allora noi che abbiamo pagato più di altri di ingresso in questa Europa di questo dobbiamo farci carico riformismo
Vuol dir questo perché su questo comincia a riflettere con quindici anni di anticipo Bettino Craxi
Quando cominciò ad indicare i due versanti di una politica internazionale che vedeva nel nostro Paese per un verso ancorare la propria parte pensa al mondo Atlantico al Patto Atlantico e quindi al contesto europeo ma per un altro verso essere capace di immaginare rapporti con i Paesi in via di sviluppo
Che conferirono persino
Gli meritarono il conferimento di un incarico straordinario da parte dell'ONU in quella direzione e se questa lavatrici che dobbiamo recuperare da essa dobbiamo partire noi che negli ultimi anni
A causa di governi che ci hanno fatto per arrivare in Europa invece caricando cioè maggiori sacrifici perché siamo stati l'unico paese a caricare i cittadini dell'eurotassa
Siamo stati l'unico Paese che
è entrato in Europa caricandosi di una di un peso aggiuntivo e di uno sforzo aggiuntivo rispetto ad altri lo si è questo
E vero se questo sia associata alla parete persistenza ancora di forti elementi di di burocratizzazione nelle politiche comunitarie Kemboi riformisti
Che noi che abbiamo sempre guardato allo snellimento delle procedure la pubblica amministrazione ai superamenti della delle dei momenti burocratici delle incrostazioni burocratiche burocratiche come strumento di potenziamento dell'economia
Oggi ci poniamo come obiettivo se è vero che la Commissione di Prodi ha emanato
Tempo fa
Regolamenti sul diametro delle uova
O sul concetto di camicia da notte voi immaginate come questo può essere compatibile con Stefania con un tessuto prezioso di imprese che stanno in Italia negli ultimi vent'anni scommettendo sull'eccellenza del tipico sul made in Italy
Per noi sul made in Sicily o sul made in Mediterraneo
Come è possibile che di questo non ci sia non si ci fa non ci si faccia carico
E non ci si renda conto
Che e necessario battersi affinché l'Europa della moneta delle armonizzazioni giuridiche
Sempre più diventi un'Europa dei popoli superando anche quelle in Costa incrostazioni burocratiche che in questo momento non consentono a tutti
I popoli gli Stati che ne fanno parte di fruirne nel più completo più efficace e migliore dei modi
Questo è un segmento della interna internazionalizzazione della nostra economia
Passi attraverso queste necessità
Siamo reduci proprio negli ultimi mesi da un tentativo nella nostra regione di un rapporto diretto con l'ONU
Usufruisce di una rete capillare di uffici che in ben trenta Paesi dedicano loro attività alla assistenza alle piccole e medie imprese ITREC Point
Che ci hanno consentito di stipulare dei protocolli di intesa che vedranno proprio nei prossimi mesi la nostra produzione entrare attraverso un portale
Curato proprio da questi uffici con il mercato dei trenta Paesi in modo da avere una immediata
Possibilità di rapporto tra produzione e consumo tra produzione e mercato che possano estendere spazi di mercato sempre più interessanti nel panorama internazionale alla nostra economia bene io concludo proprio perché da questa occasione derivata sicuramente uno spazio di attività oltre che di riflessione
Coloro che hanno incamerato nella loro sensibilità matrice riformista
Che nella anche precedente militanza socialista come a me è capitato nella mia attività di amministratore perché sono stato sindaco socialista della mia città parecchio tempo fa ormai sono quindici anni sicuramente oggi la possibilità non soltanto di far valere questa sensibilità all'interno dei partiti o dei filoni
Nel quale operiamo esiste anche per una riorganizzazione di una dialettica delle idee di un approfondimento delle posizioni che possa anche immaginare che gli spazi di rinnovamento di ammoderna
Entro di Progetto nella qualità nell'eccellenza del tipico nella internet il dell'autorizzazione
Nella costruzione di un percorso di cooperazione mediterranea e di integrazione europea
Possono essere meglio interpretati da chi a queste riflessioni sta dedicando costa rinnovando uno spazio di importanza come quella di stasera è stata dimostrata grazie e buon lavoro
Grazie all'assessore adesso siamo per la verità c'è stato un poco dice movimento installano l'ultima parte del dell'intervento di un assessore Leontini per il una notizia che però almeno a giudicare del dai telefonini collega di Alleanza deve ancora confermare che parla però della sentenza di Milano
Che vede assolto Silvio Berlusconi nel prescrizioni così abbiamo detto
Prescrittiva penso che prescritto come ecco perché vedete insomma crescono non condannano non giudica la lecco come dire insomma non condannato ecco
Mettiamola così allora dalla
Dalla pubblico ricevo possiamo al privato la parola
E ora ad Alberto Rigotti presidente di Abm network si prepara intanto poi così recuperiamo un intervento del precedenti sessioni Antonio Pilati che il commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni adesso la parola ad Alberto Rigotti
Dato il più veloce possibile perché pensa ormai la stanchezza
Dunque parlare per l'Unione mediterranea in termini di Investimenti di tabù di credito di affare di banche d'affari
Credo che sia necessario farlo partendo dalle infrastrutture perché poi attraverso i flussi troviamo il modo di mettere assieme le economie come sapete in questo ambito si sono alcuni progetti europei che insistono sul contesto mediterraneo
Sono due progetti infrastrutturali che rientra in quelli che vengono chiamati trassero PM Tor dopo la caduta del muro di Berlino i le percorrenze dell'Europa non sono state più un assoluto ma sono state est-ovest
E un è quella famosissima del corridoio cinque che partendo dal Sud della Spagna dal sud della Franza
Dalle regioni nord italiane va verso vota peschi ed in prospettiva anche Mosca e San Pietroburgo quindi un primo corridoio che sicuramente intatta nel contesto metterla nel corridoio cinque
Ma c'è un altro corridoio che poco
Conosciuto molto meno conosciuto
Che il corridoio otto che parte da Brindisi dalla politica e percorre la vecchia via Ignazia romana e quindi va verso l'Albania Salonicco e si proietta verso Istanbul
Questi son dure elementi infrastrutturali fondamentali nel ragionamento dell'Unione Europea
Proprio in questi giorni è in progettazione una cosa che è totalmente sconosciuta in Italia e che invece il più grande progetto infrastrutturale europeo che si chiama corridoio cinque C che parte da un piccolo porto della Croazia
Diploma sì e attraversa la Bosnia Erzegovina va verso Punta presto ed è ancora da importantissima poi nel contesto Mediterraneo storico anche per tanti aspetti e poi per finire ancora dal punto di vista infortuni infrastrutturale c'è un altro elemento rilevantissimo che sono le autostrade del mare sono nelle acque clisteri progetti europei
E per il momento hanno una
Finalità che è quella di trasportare di migrare del traffico dal comma a alle vie di percorrenza marittime ma sono dette le passo il mare
Allora volevo partire da questo aspetto dei flussi perché in effetti probabilmente l'Unione mediterranea deve essere considerata all'interno di questo contesto totalmente all'interno di questo panorama si tendono a a declinare due economie Méditerranée una più piccolina che potremmo chiamare dell'Atria dell'Adriatico che Mediterraneo pur sempre dove la base di questo quadrante
Può partire da Bari e arrivare a Bergamo e guardare verso est e una dimensione Morvan del Mediterraneo
Dove strade autostrade ha rapporti interporti e le portualità si stanno mettendo assieme non so se avete sentito questa idea di riuscire a farlo non andare verso la Cina ma far sì che la Cina ben venga verso di noi cercando di intermediari i traffici del nord Europa
E agevolare l'ingresso nell'Europa attraverso l'apporto dell'Adriatico quest'idea bellissima che porta a fattor comune infrastrutture elezioni dell'Italia e Paesi delle coste balcaniche
Dove veramente creiamo anche incombe per Effetto del raddoppio del Canale di Suez una nuova porta d'ingresso dell'Europa questo potrebbe essere un ruolo del mettere hanno ribaltato anche particolarmente interessante
E poi se un Mediterraneo allargato che è quello che chiaramente vede il su dell'Europa a contatto con il Maghreb qui credo sarebbe interessante se a partire anche dal convegno di oggi
Sì sì adoprasse di più per favorire la
Definizione di una trasmettere Bina se e come abbiamo il corridoio cinque abbiamo il corridoio otto e chissà mai che il col ponte missina abbia una logica proprio perché è una prosecuzione il corridoio otto
Nasca e si definisca con le normative con il l'integrazione con l'intermodalità che magari l'Europa è anche in grado di trasmettere alla comunità del Maghreb e ho un progetto di trauma che pena che si integra con gli altri due corridoi con l'autostrada del mare
Questo è un primo aspetto che credo rilevante quando si parla di capitali di banche d'affari di credito di investimenti in un contesto mi terraneo ma è solo una delle due facce della medaglia l'altra è quella di lavorare sui territori
Perché i flussi hanno senso se mettono in contatto dei luoghi sentivo nell'intervento precedente
Andiamo delocalizzare no non andiamo portiamo andavo eccetera non si riesce a fare niente se non si sono io i flussi se non fruttifica moderni persone
Conoscenza finanza
Ma poi sul territorio bisogna ridare e qui l'idea la seconda proposta era quella di lavorare con questi territori della parte Méditerranée magrebina
Però alla fine a replicare modelli che in Italia sono stati successo mi riferisco distretti industriali mi riferisco al contesto preso comunità
Fare delle banche d'affari locali come fanno anche altri Paesi perché i francesi l'hanno applicato nel prime noi in Tunisia in altre realtà del Maghreb come si fa a sviluppare il territorio questo è una seconda dimensione sulla quale c'è molto da fare e dove l'Italia può avere un ruolo rilevante quindi un quadrante e esteso con una linea ma che abbina di di di di infrastrutture e della creazione delle zio comunità locali
L'ultimo aspetto che mi sembra importante e quello che Emerson a più riprese che e sviluppare infrastrutture promuovere il contesto territoriale e quindi mettere in connessione flussi e luoghi
Ma un po'come nel nel banchetto che avesse visto sopra riprendere l'idea di munus
Non lo so era un concetto romano e l'idea veramente interessante perché i romani erano grandi infrastrutture attori perché erano bravissimi nel fare strade e nel fare acquedotti e tutte le infrastrutture ma erano bravissimi anche non stabilire il giusto rapporto con il territorio
Quello che chiamavano il munus
Il momento dove c'era anche scusate un dono c'era un un riconoscimento reciproco da qui comune come Unione comunità comunicazione
Da qui il modo di stabilire un un diritto dovere tra realtà che si mettono in connessione ecco credo che se non poco visto le tre valenze sulle quali dobbiamo lavorare
Forte impegno in un quadro infrastrutturale dove il Mediterraneo incluso
Con una strategia nitida ben definita chiara anche con una logica di partnership pubblico-privata che il modello europeo è riuscito a fare le infrastrutture prevalentemente pubbliche il servizio sull'influenza strutture prevalentemente privatistico e questo è un primo aspetto lo sviluppo di sé o comunità con rispetto delle caratteristiche imprenditoriali culturali storiche del territorio
E una forte connessione e una relazione culturale tra queste l'altra
Io chiederei più intervento perché poi vedremo nel faticoso riuscimmo a fare in questo senso grazie
Ovvero grazie anche per il rispetto dei templi greci
Prospetta la possibilità di chiudere forse perfino in orario adesso potrebbe inserirsi in questa sessione anche forse perché nel dell'intervento che si è appena concluso troverà spunti per inserirsi più più agevolmente diciamo rispetto al tema generale del della sessione
Antonio Pilati commissario Autorità per le garanzie nelle comunicazioni all'UIC la parola dopo ci sarà l'ultimo intervento sarà a chiudere una voce di Confindustria Vincenzo Boccia presidente di Asia Africa e mediterranea
Io vorrei semplicemente testimoniare lo sviluppo di un settore che collegato infrastrutture ma è collegato alle infrastrutture della comunicazione rinvii telecomunicazioni da un lato
Reti televisive i internet di trasmissione dati dall'altro secondo me in Italia ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo positivo anche al di là di quello che e spesso si dice basato essenzialmente su un fruttuoso rapporto tra istituzioni in particolare autorità indipendenti che in Italia sono sorte si sono sviluppate a partire dalla fine degli anni ottanta imprenditoria privata e i sviluppo delle infrastrutture di rete
Come sapete le telecomunicazioni sono un settore che e fino alla fine degli anni novanta era
A riservato tranne immobile al monopolio pubblico sono state Ribe liberalizzate a partire dal primo gennaio novantotto sono state liberalizzate sotto la custodia sotto la vigilanza sotto l'indirizzo della punto dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Quella liberalizzazioni in Italia è riuscita bene tutti i rapporti e
Realizzati da istituzioni europee indipendenti testimoniano che lo sviluppo della liberalizzazione in Italia compere comunicazioni
è tra i migliori d'Europa ci collocano al terzo quarto posto dopo Gran Bretagna e Danimarca sostanzialmente questo lo sviluppo si testimonia nel fatto di una cresciuta competizione tra gli operatori ci sono i migliori operatori concorrenti Dei leader dominanti tele comma Etim ma ci sono i nostri competitor sono più forti dei competitor che ci sono negli altri Paesi
è testimoniato da uno dei
Più forti sviluppi della a larga banda e quindi delle possibilità di a vere su scala di massa l'accesso a internet e i lo sviluppo di internet ad alta velocità
Ciò testimonia dello sviluppo delle reti mobili che sono molto andava molto forte
Questo tipo di sviluppo consente e di fa crescere un'industria sia dei i servizi di telefonia sia dei contenuti e piuttosto consistente che pone l'Italia in una delle posizioni migliori d'Europa
Contemporaneamente noi abbiamo avuto questori
Negli ultimi anni anche un forte impulso tecnologico lo sviluppo televisivo
In Europa
Sta avvenendo con un pochino di ritardo rispetto ad altri Paesi Estremo Oriente e America il passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale
Che consente l'opportunità di far crescere potentemente la distribuzione dei contenuti e l'accesso da parte dei telespettatori senza aggravi di costo
A un'ampia varietà dell'Offerta l'Italia in Europa e fra i Paesi che e all'avanguardia nella transizione per l'appunto dall'analogico al digitale abbiamo una buona quota di abbonati alla televisione digitale satellitare siamo in testa nella transizione dalla televisione terrestre analogica alla televisione terrestre digitale che consente una grande varietà di Offerta
Questo ci permette di superare alcuni problemi storici legati alla eccessiva
A recessione sfollamento delle frequenze all'uso di corte dello spettro che nella fase di decollo della televisione analogica è stato sfruttato in maniera spesso irrazionale e consente probabilmente l'Italia più che da altri Paesi di aprire dopo la fase della televisione analogica in cui le risorse ma scarsi e l'ingresso sul mercato era piuttosto difficile piuttosto limitato di avere un abbassamento delle barriere d'ingresso è un'apertura forte ai nuovi soggetti
Taglia e probabilmente nella transizione dall'analogico al digitale uno dei Paesi meglio posizionati per avere un un'ampia varietà di operatori a un'ampia varietà di fornitori di contenuti attraverso attraverso le reti digitali probabilmente saremo uno dei paesi che in Europa per primi completeranno il passaggio con completeranno il passaggio dal dall'analogico al digitale probabilmente tra il due mila sette
E il due mila otto questo offre delle grandi opportunità anche a un'altra una terza industria molto importante per il nostro Paese che all'industria
Dell'audiovisivo ne abbiamo una grande tradizione nella produzione di contenuti che risale al nostro cinema importante degli anni cinquanta che risale alle produzioni televisive c'è stato un periodo forse di flessione nella produzione audiovisiva
Nel corso degli anni ottanta novanta adesso abbiamo la a prospettiva di un grande ampiamente o della fornitura di contenuti connessa all'incremento del dell'uso e della competizione doveva scelta nell'offerta televisiva
E questo dovrebbe consentire se ci sarà un adeguato
Supporto legislativo una ampia crescita nella produzione di contenuti che consenta quindi film fiction
Formati eccetera che consente all'Italia di recuperare alcuni battute di arresto che c'erano state negli anni passati
Ci sono degli e efficaci misure legislative soprattutto sul piano fiscale soprattutto sul piano del del credito io credo che si potrà ascoltare lo sviluppo
Consentito dalle infrastrutture televisive per ridare nuovo slancio e nuova spinta al settore della produzione audiovisiva che uno dei settori centrali
Della economia europea dei prossimi anni
Quindi anche in questo settore la liberalizzazione e incremento della competizione che viene dato dello sviluppo
Delle infrastrutture può portare dei benefici effetti a cascata anche su settori collegati come ad esempio quello della produzione di contenuti grazie
Grazie siamo arrivati così all'ultimo all'ultimo intervento quello di Vincenzo Boccia
E assente di assi Africa e Mediterraneo Confindustria a lui la parola che per ora e anche un poco diciamo anche in qualche misura conclusiva
Grazie
Grazie io mi ricollego a quanto detto Gennaro Moccia in occasione del suo intervento con una domanda in cui ci invitarli alla sintesi alla semplicità
E data anche una questione di necessità ritengo che sia come dire il caso perché
Anche a me capita di
Confrontarmi con persone che anziché rendere semplici cose complesse come indicava Gennaro
Complicano cose semplici e questo non è sicuramente una mission di un gruppo dirigente quindi vi prometto
Prometto Stefania Craxi prometto Bordin che non farò come Voltaire che scrivendo una lettera un suo amico non essendo preparato e quanti un invito l'ha avuto tempo prima e quindi ho cercato di prepararmi sull'argomento
Scrisse caro amico scusami se ti scrivo una lettera lunga ma non ho avuto il tempo di scrivere una breve io cercherò di come dire essere Breve data anche la necessità quando poi la cosa si complicano e chiara che quando si complicano coso semplici scatta un altro elemento di valore che la tolleranza ma questo sarebbe un altro convegno
Intanto una delle cose emerse oggi qui anche dalle parole di Stefania Craxi e la complementarietà tra l'allargamento ad Est e il Mediterraneo Africa Medioriente
E non è vero
Che era solo un dibattito degli anni sessanta settanta come giustamente ci ha ricordato Bordin ma questo era anche un dibattito in questo pesce di qualche anno fa in cui c'era una moda
Verso i Balcani e verso le estreme riterranno sembrava un elemento marginale anche in termini culturali oltre che economici
Ma dobbiamo guardare dappertutto perché la globalizzazione in termini economici impone di guardare dappertutto quindi il Mediterraneo deve essere una parte complementare insieme all'allargamento ad Est che riguarda la vocazione del nostro Paese anche perché attorno all'Europa a nostro avviso si costituiranno delle macro regioni commerciali economiche e politiche che raggrupperà hanno una serie di Paesi vicino all'Europa nel due mila dieci non diventi diamo che dovrebbe nascere quella grande area di libero scambio che grazie a confronto di cultura commerciale ed economico aprirebbe gli spazi commerciali tra l'Europa e il Mediterraneo
E qui meniamo ha una posizione dell'Italia segnalata nella relazione di Stefania Craxi e cioè centro tra Roma e migliorare ma questo è solo teoria
Fino ad oggi perché se ne parlava mi ricordo quando all'università si parlava del nostro Mezzogiorno che doveva guardare al Mediterraneo
Ne parlava prima di lui Nitti nel mille novecento legge un articolo proprio stamattina dopo cento anni ne parliamo ancora nuovi perché quell'elemento
Geopolitico non è un elemento strategico del Paese con un competitor che è in Europa c'è la Spagna se ne non saremo capaci all'interno del dibattito europeo di far passare
Le cosiddetti reti trans mediterranea attraverso l'Italia questa passeranno sulla Spagna
L'Italia esso mezzogiorno continuerà a essere su d'Europa e non il centro tra Europa e mediterranea quindi su questo una grande attenzione politica in termini europei che passi attraverso l'Italia e in una situazione in cui ci troveremo di fronte alla concorrenza cinese
A cui ormai andranno le grandi produzioni manifatturiere perché dati i costi di manodopera non possiamo immaginare che si realizzi in altri Paesi
Alla concorrenza dell'America alla concorrenza dei paesi europei e all'ipotesi appunto due mila dieci però in questo noi diamo una grande opportunità la dimensione delle aziende italiane nei rapporti con le aziende presenti nel Mediterraneo in questo momento storico è un valore perché perché la piccola dimensione che per noi è una condizione da superare quindi non è bello è vista con attenzione perché il potere contrattuale nel gioco delle alleanze con le aziende dell'altra sponda c'è del Mediterraneo
E minore rispetto a quella che è la dimensione media delle aziende francesi e tedeschi e quindi il potere contrattuale gioco di alleanze
è molto superiore
Quindi sotto questo aspetto esiste una come dire elemento positivo anche legato a una storia di colonizzazione se l'italiano e quindi quando ci troviamo diciamo a dibattere non abbiamo un retaggio storico che invece altri Paesi hanno potrebbero avere quindi riti
Di infrastrutture una dimensione delle nostre aziende che potrebbe essere potenzialmente interessante posizione geografica del Paese è chiaro che in questo anche le condizioni di contesto vanno migliorate e va come dire ridefinita un'idea se volete
Della imprenditore piccolo media italiana non si può immaginare a questi Paesi come paesi in cui si va ad esportare
Ma bisogna ragionare in termini di costi sviluppo intanto riusciremmo a fare delle cose in quanto il partner dell'altra sponda è uno che cresce con noi se immaginiamo
Ancora l'Africa al Mediterraneo e Medio Oriente comunale in cui vendere abbiamo come divertenti corti e fiato
Costo e quindi la ricerca del partner diventa importante per la conoscenza per l'informazione per lo scambio culturale per una crescita comune
Il partenariato economico diventa un elemento è il motore dire di sviluppo nei rapporti tra Europa e Mediterraneo in particolare tra Italia e mediterraneo
In tutto questo c'è da dire che le nuove tecnologie permettono molto e le barriere cosiddetto all'entrata per l'internazionalizzazione si sono abbattuti e quindi anche le piccole e medie aziende oggi possono guardare con attenzione a percorsi virtuosi di alleanza
Io concludo diciamo con una frase che fa un passaggio appunto sull'Europa perché doveroso
Immaginare un percorso da cittadino prima ancora che da imprenditore ben venga questo convegno il titolo di questa seconda sessione di oggi io penso questo
Ne dobbiamo farlo
Dobbiamo farlo nell'interesse dell'Italia
L'interesse dell'Europa che il frutto più positivo della nostra politica post-bellica lo ricordava il professor Panebianco un'Europa in cui il cui compito attuale quello di mediare educare a tolleranza
Di promuovere sviluppo sociale una rottura che è riuscita pur con tante carenze a realizzare equilibrio di civiltà diverso
Libertà e autorità economie di mercato e benessere sociale
Proprio per questo come dire ricordando la nostra storia che è maestra di vita e come diceva lo dell'essere stati è una condizione di essere ritengo che la memoria del benessere è un valore che faccia guardare tutti noi verso il futuro spero un futuro migliore grazie
Bene grazie allora anche al dottor boccia e così abbiamo concluso però non delle strade un attimo entrato Mido di preciso la notizia io avevo dato prima in modo impreciso
Sostanzialmente però cambia poco i capi di imputazione di Berlusconi erano due per uno è stato assolto per l'altro povere peraltro prevedibile è scattata la prescrizione e quindi la cosa e una cosa è chiusa in questi termini
Adesso fosse Stefania Craxi vuole aggiungere qualcosa
Inoltrate nel microfono solo per un saluto però ringraziamento innanzitutto ai relatori che sono stati a volte appassionati a volte meno ma sempre intelligenti e a tutti voi che oggi avete con pazienza ascoltato
Questo dibattito che è stata
Veramente un dibattito pieno di idee confronti una bella giornata
Volevo ricordarvi che domattina alle dieci e mezzo si apre la terza sessione del convegno dedicato al tema sviluppo istituzioni
E volevo dargli una piccola notizia da parte della Giovane Italia
Un gruppo di studenti all'Università di Perugia hanno fatto una lista si chiama università al futuro per una giovane italiana
è una lista come l'ho descritta loro d'ispirazione laica liberale e socialista riformista raccoglie i giovani della Federazione giovani socialisti dell'Umbria il nuovo movimento giovanile socialista un umbro
Giovani radicali e liberali e hanno partecipato le elezioni per il rinnovo del consiglio degli studenti consigli di facoltà e Cossiga di corsi di laurea
Giovani tali universitaria eletto sei candidati su nove
Alla facoltà di Scienze politiche alla facoltà di lettere alla Facoltà di Scienze della comunicazione al corso di laurea Scienze politiche al corso di laurea in farmacia al corso di laurea Economia e legislazione di impresa bravi ragazzi
Grazie a tutti