Libertà e laicità. A Cesare e a Dio - Gli incontri di Norcia 2005

Ci siamo
Buona sera a tutti che sono Nicola Alemanno sindaco della città di Norcia
Buona sera presidente era ben arrivato nelle nostre città e buona sera e ben arrivati a tutte le autorità politiche religiose
Presenti militari presenti sono veramente tantissime le autorità i nomi della politica dalla cultura e la società civile presenti oggi in questa sala che è la sala del consiglio maggiore del comune di Norcia dove sì riunivano anticamente che i saggi della della nostra comunità
Ben arrivati a Norcia abbiamo avuto il piacere anche di avere una splendida giornata a a raccogliere spero che durante la strada abbiate potuto apprezzare gli splendidi colori della nostra ballerina
Sulla porta della città via ha colto una scritta vetusta Nur sia che è il titolo con il quale Gregorio Magno parlava della nostra città vetusta perché la presenza dell'uomo Norcia si attestava al paleolitico in avanti
E Tilda fin dal duecentonovanta
Avanti Cristo Norcia fu sede di Prefettura prima e di municipio romano poi nel terzo secolo vi giunse il cristianesimo e nel quattrocentottanta la città dette i natali ai nostri concittadini più illustri i Santi Benedetto e Scolastica
Ebbene
Molta altra storia ha riguardato da vicino importante la nostra cita fino ad arrivare ai ai nostri ai nostri giorni
Dove per noi ovviamente scontato ed è un un un un onore forse insperato di ospitare a Norcia nella patria natale di San Benedetto da Norcia patrono principale loro per fondatore del monachesimo occidentale un momento di approfondimento culturale così importante io
Rubo una citazione al al presidente Pera quando dice che non si deve pensare che le le filosofie siano lussi per iniziati che si consumano nelle università quando invece ma rappresentano strumenti di penetrazione diffusione molto importanti nella nostra civiltà e quando allora cardinale Ratzinger oggi papà Benedetto sedicesimo diceva che il scriveva che il relativismo e oggi in qualche modo come dire la l'unica religione a cui l'uomo o la religione a cui l'uomo moderno fa riferimento e ne ne denunciava i pericoli è chiaro ed è evidente quanto per noi sia significativo ricordare a noi stipato per noi significa divo ricordare a noi stessi siamo nella patria di San Benedetto da Norcia
Siamo nella culla del monachesimo occidentale che nei grandi sommovimenti della storia
Come dire è rimasto una bandiera insostituibile nel nel Mutu portare non solo la continuità culturale ma nella rappresentare i fondamenti veri di valori veri laici e religiosi e allora da
Dalla nostra città che noi auspichiamo abbiamo lanciato un messaggio importante all'Europa dalla piccola Città di Norcia noi abbiamo auspicato che la comunità europea Possa ritrovarsi possano ricco riconoscere quale sintesi più alta dei valori laici e di valori cattolici la figura di San Benedetto e l'opera continua dei suoi monaci
Questo è il patrimonio di cui la storia ci ha presi depositari dopo mille e cinquecento anni mille seicento anni di storia quei valori quei modelli sono ancora assolutamente attuali sono ancora quelli cui tutti quanti noi dovremmo guardare come dire con
Ho speranza verso il futuro ospitiamo quindi che le radici cristiane d'Oropa possano trovare la sintesi nel riferimento a Benedetto Norcia ben arrivati di nuova tutti speriamo che la città sia all'altezza
Delle volte aspettative e che vostri lavori sono i più proficui possibili gradirei adesso che sto eccellenza rivolgesse anche lui un breve saluto convertirà
Signor presidente del Senato della Repubblica autorità distinti ospiti la chiese a Dio Cesana che dette i natali a Benedetto
E lieta di accogliere questa iniziativa culturale così altamente significativa
Il Santo Padre
Delle ditte sedicesimo già dal primo giorno del suo ministero petrino
Ha ricordato i legami con con San Benedetto da Norcia ci sentiamo particolarmente onorati di rileggere nel cammino de papà
Di verità alle storie nostre
E soprattutto in futuro
Il luogo e che l'accoglienza signor Presidente è un luogo particolarmente significativo e la sala dei quaranta
E il luogo dove nelle lotte medievali tra impero e tappato
La libertà del popolo in ultimo si affermò queste luogo e delle riforma anzi e queste il luogo dove si è fatta la nostra storia locale
Credo che il collegamento tra le realtà europee che sono tante i di verze nel rispetto delle diversità di ciascuno possiamo trovare delle identità comuni quella certamente Di Benedetto e la prima grande rinite che ha tessuto
Le meraviglie di un continente
Siamo particolarmente Vietti che qua oggi ricordando la libertà che l'aspirazione suprema di ogni uomo sì prodiana
Coniugare con il valore della laicità dell'apertura a tutti del rispetto di tutti che i nostri santi ci hanno inizia insegnato buon lavoro acquisto così alto consesso
Benvenuti
Credo che nord c'è il suo territorio siano particolarmente fortunati oggi di tornare sulle tredici per capire a partire dalle nostre storie antiche
La Europa di domani buona cura
Dando inizio ai nostri lavori vorrei anch'io ringraziare particolare singola Zinasco le autorità presenti per aver acconsentito alla Fondazione Magna Carta la Fondazione per la sussidiarietà di realizzare questo momento di lavoro
Per farlo vorrei introdurre utilizzando alcune parole articolo appunto comparso oggi sul Riformista opera di Giorgio Vittadini
Nel quale si dice che evidente come l'incontro laico tra credenti e non credenti è sui fatti e soprattutto in questo momento della vita italiana dove la persona umiliata sul diritto alla vita è un'esistenza serena e operosa
Le aggregazioni sociali e ideali sono umiliate dal liberismo e statalismo che non ne valorizzano la forza riformatrice il rapporto tra Stato e società risulta deteriorata in tentativi di occupazione privati dello stato di diritto nella burocrazia d'altri tempi
Non è questione di moralismo ideologia neo conservatrici serve piuttosto inserito interrogarsi sul futuro del nostro Paese nel contesto di un'Europa patria della conoscenza e non di lobby bipartisan
Ecco con questo spirito con uno spirito appunto di lavoro e di riflessione iniziata questo nostro convegno che appunto essendo un convegno di lavoro svolgendo siano alzarci consente di darsi anche delle regole ferree e quindi ordinò l'agenda dei nostri lavori immaginando appunto di di fare consentire ciascuna delle relazioni che seguiranno quella del presidente per dieci minuti di tempo per intervento chiederò l'ausilio ad uno strumento elettronico che agli otto minuti segnalerà appunto la scadenza del tempo evitando in questo modo anche appunto di rivederci la serietà la qualità e il prestigio e la professionalità dei relatori che abbiamo qua oggi che ringrazio per essere intervenuti per intervenire sicuramente faciliterà questo mio compito l'agenda di oggi appunto prevede l'apertura dei lavori con la relazione del presidente Marcello Pera
Sul tema democrazie persona
A questa relazione seguiranno interventi programmati per poi dare appunto lo spazio al presidente per una breve replica io non rubando altro tempo ringraziamo ancora tutti i nostri ospiti intervenuti erano attori dare subito inizio i lavori
Allora in primo luogo
I ringraziamenti dovuti non formali grazie al signor Sindaco
Grazie a lei monsignore arcivescovo
Grazie agli amici della Fondazione per la sussidiarietà qui rappresentato trattava dal manuale Forlani Magna Charta rappresentata dal suo presidente il professor Quagliariello
E grazie ai colleghi parlamentari che qui vedo numerose
Presidente Formigoni presidente Forlani il senatore Asciutti non dove menziono tutti ma avendo anche della rappresentanza femminile della Camera dei deputati fra il notevole Bartolini e la senatrice Bianconi l'onorevole Santelli
Non Novi menziona tutti grazie di essere intervenuti e di essere qui presenti
Siamo
Al primo dei convegni la
Fondazione Magna Carta e per la sussidiarietà che ha
Titolo specifico la
Sulla laicità e libertà e che ha come titolo generale di tutta una serie di convegni con cui noi oggi iniziamo anche quello A Cesare e a Dio
Tipico titolo per comprendere anche le nostre intenzioni questo rapporto e questo dialogo tra laici e cattolici
A me compete la prima relazione di apertura a nostro amico Vittadini domani mattina la seconda relazione alle quale seguirà il dibattito ma prima di iniziare a me compete un'altra cosa perché ho veramente il piacere
L'onore e anche una grande emozione nel dare lettura di un messaggio che sua Santità Benedetto sedicesimo ha inviato agli organizzatori coloro che partecipano a questo convegno lo ritengo
Un messaggio importante più che è importante
Sia per quanto riguarda la forma che per quanto riguarda il suo contenuto
Per quanto riguarda la forma
Perché è un messaggio autografo
Quindi
Non usuale e questo sta certamente a mostrare un grande segno di considerazione da parte dei sua Santità
E per quanto riguarda il contenuto
Trattandosi quindi in un breve contenuto
Il merito di questo messaggio metto sostanziale di questo messaggio mostra la attenzione
Che sua Santità presta a questo no tema del nostro convegno cioè il rapporto tra laici e credenti e il dialogo tra coloro che hanno opinioni dire ma valutate da voi questo il messaggio
All'onorevole senatore Marcello Pera presidente onorario della Fondazione Magna Carta
Ho appreso con piacere che era la Fondazione Magna Carta
E la Fondazione per la sussidiarietà
Hanno promosso a Norcia un incontro di studio sul tema libertà e laicità
Per tale circostanza sono lieto di inviare mio beneaugurante pensiero a lei signor presidente
Agli organizzatori ai relatori e a quanti prenderanno parte ai lavori che intendono contribuire al necessario confronto su un argomento di sì di così grande importanza
Formulo poi l'auspicio
Che la riflessione che si farà riguardo tenga conto della dignità dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali
Che rappresento hanno valori prendi a qualsiasi giurisdizione statale
Questi diritti fondamentali non vengono creati dal legislatore
Ma sono inscritti nella natura stessa della persona umana
E sono pertanto rinviabili ultimamente al Creatore
Quindi appare legittima e proficua una sana laicità dello Stato
In virtù della quale delle realtà temporali si reggono secondo norme loro proprie
Alle quali appartengono anche quelle istanze etiche che trovano il loro fondamento nell'essenza stessa dell'uomo
Tra queste istanze
Primaria rilevanza sicuramente quel senso religioso
In cui si esprime l'apertura dell'essere umano alla trascendenza
Anche a questa fondamentale dimensione dell'animo umano
Uno stato sanamente laico dovrà logicamente riconoscere spazio nella sua legislazione
Si tratta in realtà
Di una laicità positiva
Che garantisca ad ogni cittadino il diritto di vivere la propria fede religiosa con l'autentica libertà anche in ambito pubblico
Per un rinnovamento culturale e spirituale dell'Italia
E del continente europeo
Occorrerà lavorare
Affinché la laicità
Non venga interpretata come ostilità alla religione
Ma al contrario
Come l'impegno a garantire a tutti
Singoli e gruppi nel rispetto delle esigenze del bene comune la possibilità di vivere e manifestare le proprie convinzioni religiose
Contano i voti nel gradito rinnovare a lei partecipanti al convegno il mio deferente e cordiale saluto dal Vaticano undici ottobre due mila cinque Benedetto Pio sedicesimo
Allora dicevo a me compete
Una delle due relazione di apertura Vittadini domani mattina farà la seconda
Siccome
Una caratteristica di questo convegno di quella serie di convegni e quella della previa distribuzione dei relazioni
Io dò per nota nelle grandi linee la relazione che avevo predisposto che sta fatta circolare quindi mi concentrerò su alcuni punti in particolare che possono poi agevolare lo scambio di opinioni un dibattito
Intanto però uno Presentazione questo come dicevo già era il primo degli Incontri di Norcia fra credenti e laici ma è anche l'ultimo
In ordine di tempo di una serie di incontri anche di iniziative che la Fondazione Magna Carta da sola oppure la Fondazione Magna Carta assieme alla Fondazione per la sussidiarietà ha fatto in questi ultimi anni
E perciò qui a a titolo di introduzione vorrei sollevare tre questioni che fornirà queste tre questioni preliminare le mie risposte
La prima questione naturalmente riguarda una curiosità che molti si saranno sollevato e cioè che cosa stiamo facendo
Non soltanto oggi da tempo perché cosa stiamo facendo
E io rispondo che noi stiamo scoprendo e anche coprendo un campo uno spazio
Perché mentre i laicisti
Tutti prevalentemente di sinistra
Rialzo degli steccati noi vogliamo abbattere vogliamo invece lavorare assieme
Gli steccati Pseudo illuministici
Dei laicisti
Tardi epigoni della dea ragione
Non li abbiamo già visti all'opera in questi anni e in questi mesi in Italia e in Europa
Sul vari temi della vita politica e della vita civile
Ne ricordo alcuni
Il tema dell'Europa e delle sue radici ricorderete la discussione Celebre sul preambolo
Il tema della bioetica
E ricorderete il referendum le discussioni precedenti e successive al referendum
Connesso adesso i temi dei limiti o dei limiti etici della scienza
Il tema è la famiglia di cui si è ritornati a discutere in varie occasioni e non ultima l'occasione delle proposte di legge e ordine iniziative sulle nozze omosessuali
Il tema del diritto delle scuole cattoliche private
Talvolta messo in discussione
Il tema del magistero
Della chiesa e del diritto del magistero della Chiesa ad esprimersi
Esprimersi liberamente così pure
Il diritto della Conferenza episcopale italiana
A dare delle indicazioni di suggerimenti ai credenti e non credenti su temi delicati e tutte ricorderanno le contestazioni
Fatte caro dal cardinale Ruini
Il modo di intendere lo Stato laico su cui si è aperto un notevole dibattiti su cui in particolare molti laicisti si sono esercitate
Noi noi qui nove quindi Magna Carta non quindi nella Fondazione sussidiarietà noi qui
Egli uniche convenuti non siamo da tempo d'accordo con questi laicisti
Riteniamo anziché
E si siano da una parte ormai retrograda
è sbagliata riteniamo invece che la nostra posizione quella che qui vogliamo naturalmente arricchire proviamo dibattere prendere in considerazione
E sia invece quella più adeguata ai nuovi tempi
Questo per risponde alla domanda
Che cosa facciamo
Perché lo facciamo
In parte è già detto perché siamo convinti che gli steccati che ancora vengono poste dai cisti
Siano superati e che anzi si stia diffondendo in Italia
Lo si è visto chiaramente all'opera referendum sulla fecondazione assistita
Una nuova coscienza civile
Religiosa e comunque spirituale
E perché anche lì riteniamo che gli steccati ancora posti siano un ostacolo e al confronto su temi così delicati che ci riguardano tutti dalla bioetica ad altre questioni
Ultimo terza questione
Quale obiettivo a il nostro dialogo
Che cosa ci proponiamo qual è il nostro scopo
E non lo dico con nettamente il nostro scopo è duplice è uno scopo intellettuale
E non lo scopo politico
è uno scopo intellettuale perché intendiamo condurre una ricerca culturale troviamo un terreno comune sul principio e valori
è uno scopo politico
Perché vogliamo mostrare che si può essere laici
Liberali e credenti
Senza cadere
Sotto la vecchia egemonia culturale della sinistra che anche in questa circostanza
Intende andare carte pagine benedizioni
E scomuniche
E anche scopo politico per un'altra ragione
Perché noi vogliamo che la nostra cultura quella che qui intendiamo dibatterne naturalmente non abbiamo dormito nostra cultura
E diventi diffusa nella società
E tra verso la società diventi anche cultura di partiti o formazione politica
Non abbiamo
Lo diciamo senza arroganza ma lo diciamo con fermezza non abbiamo complessi di inferiorità
Nessuno
Noi riteniamo al contrario di essere sintonizzati su quanto di meglio e di nuovo sta nascendo nell'opinione pubblica italiani
Le reazioni che abbiamo ricevuto e che continuiamo a ricevere
Sono sempre più confortanti
Ci siamo assunti quel ruolo di minoranze creative di cui parlava sulla scia di Toni invece il cardinale Ratzinger ora papa Benedetto sedicesimo
Ricordo che lo stesso cardinale Ruini ci ha dato atto del nostro lavoro
Pubblicamente
I corpi che Benedetto sedicesimo comunque il messaggio
Che ho appena letto
Ci conferma la sua attenzione la sua considerazione dalla cattedra più alta
Non perciò lo ringrazia gli siamo riconoscenti
Perciò dobbiamo mostrare anche
Il coraggio e la fermezza delle nostre opinioni
Ripeto senza complessi di inferiorità nei confronti di alcune egemonia della quale non soffriamo
Abbiamo anche un orgoglio
Se posso se possiamo confessare almeno un peccato iniziale
L'orgoglio
Che
Noi il fenomeno che nove intendiamo alimentare
Naturalmente non da soli ma assieme a a parecchi altri
Diversi altri
Laici come noi ad esempio o inventa e fra i tanti l'attività svolta da il Foglio di Giuliano Ferrara
Questo fenomeno diceva un fenomeno tipicamente italiano
Tipicamente italiano
Perché in nessuna parte dell'Europa si trova qualcosa di analogo sempre per trovare qualcosa di simile
Bisogna attraversare l'oceano ritrovare un dialogo un confronto una riflessione su temi di carattere religioso e spirituale svolto della società civile e dai laici è un orgoglio
Naturalmente ho detto che dobbiamo discutere vogliamo discutere e per noi discutere cosa seria così impegnativa
Vuol dire prendere sul serio le nostre rispettive posizioni
Confrontare
Cercare un terreno di confronto di comune l'incontro
Vedete chi oggi ci critica
Ce ne sono
C'è anche chi ci legge ticinum sino altri fini
Io credo che non abbia capito abbia fatto finta di non capire
Che ha già perso a suo danno il confronto
Proprio questa mattina
Venendo qua annotarci
Mi sono imbattuto in uno scritto di un laicista
Su un quotidiano italiano
Il quale si è proclamato erede di una tradizione
L'importante l'acquisizione dell'Illuminismo
Di Cavour
E di Togliatti
Messe un po'assieme ma insomma grande tradizione
E ho visto che ha bacchettato alcuni capi della sinistra
Autorevoli importanti capi della sinistra
Rei di essersi dichiarati almeno turbati
Dal sentimento religioso non voglio dire convertiti io ma almeno turbati consapevole dell'importanza del sentimento religioso e anche consapevole della dimensione pubblica della fede
Le recenti
Ora io penso che se i laicisti cominciano scomunicare la sinistra laicisti di sinistra comincino scomunicare la sinistra
Allora le minoranze creative della quale noi
Molto modestamente ci annoveriamo penso che abbiano almeno fatto una breccia consigliere errore nel muro dei pigri e di coloro che si attardano supposizioni antica
Io devo
Con queste premesse svolgerà un argomento che riguarda il fondamento del nostro comune incontro
Preso da un angolo visuale ed è una prospettiva particolare quello della persona
E lo faccio volentieri perché mi consente di tornare su per considerazioni su riflessione o di riprendere argomenti che sto svolgendo data
Qualche tempo fa
Ed è l'angolo visuale di coloro che pure essendo laici
E non potendo definirsi credenti almeno secondo il criterio esteriore di essere credenti
C'è un criterio esteriore di essere credenti
Penso che sia anche un portante magari il criterio interiore di essere credenti ma almeno secondo cui Peter il tenore non potendo di Pennisi chiude tuttavia ritengono che ci sono molte cose in comune che noi possiamo svolge le fare
Ritengo anche che per noi confrontarci tra i credenti e non credenti in qualunque senso confrontarci non vuol dire certamente convertirci
Imitare ci a vuol dire
Invece misurare le rispettive opinioni e posizioni ora dicevo questa cosa che io faccio volentieri perché
Continuo un dialogo almeno con me stesso su un punto che ammette preme in particolare
Ed è quello
Del dove
Come posso dire dei limiti
I limiti di una dell'opposizione liberale filosofica e politica
Che la posizione
Che
Io da tempo accettato sulla scia degli illustri maestri che comincia in onda John locale e vanno Giorgio
Ho detto più volte che io penso che questo tradizione di pensiero liberale
La quale
Ha grandi vantaggi
Ci ha dato grandi risultati di grande libertà questa tradizione di studi pensieri nonostante questo però
Sia arrivato ad un punto di crisi
Debba essere ripensata ed ebbe esseri aggiustato
Osservo peraltro che questa tradizione di pensiero prevalente laica anche se aveva in alta considerazione di un importanza del messaggio cristiano ma era prevalentemente dai io ritengo che questa tradizione alla quale siamo tutti quanti i debitori abbia oggi
Stia oggi affrontando una fase di crisi di crisi considerevole e che perciò il liberalismo in qualunque delle sue versione attuale debba essere ripensato Ri aggiustato e forse anche e forse anche
Superato
Questo è l'aspetto diciamo così filosofico intellettuale
Che ho svolto nella relazione su cui io qui io adesso non mi soffermerò parecchio ce n'è un altro che invece mi interessa un risvolto più politico grazie molto più politico e cioè che una volta che ci siamo aperti
Come io credo che ci saremo aperti
Un terreno comune l'incontro
Tra credenti e non credenti in che modo muoverci su quel medesimo terreno come evitare alcuni rischi e alcuni pericoli
E questo cercherò di sottolinea brevemente sul liberalismo non voglio parlare di filosofia per ammaliare nessuno scritto quel poco o tanto che pensavo di poter dire nella relazione lodo dicevo per letto
Oggi noi dal punto di vista della dottrina liberale o quel tanto di dottrina che sorregge le nostre democrazie europee
Che son tutti democrazia fondamento liberaldemocratico
Dal punto di vista di questa dottrina dicevo ci troviamo in un ibrido ancorché in un ibrido felice perché la dottrina
La dottrina cerca di mettere assieme
Non dico il diavolo e l'acqua santa ma cerca di mettere assieme due concetti che non sono mai stati tradizionalmente compatibili e cioè il concetto di libertà è concetto di democrazia
Non a caso uno che un filosofo italiano che passa secondo me in maniera un po'sardi tre aria come un filosofo liberale Benedetto Croce parlava di questo connubio di due concetti che quelli che oggi sono tutti quanti accettati anche sotto l'insegna
Che ci contraddistingue quasi tutti liberaldemocratici noi oggi siamo tutti liberaldemocratici incerto le democrazie europee hanno tutte questo fondamento i liberaldemocratici o non a caso quel filosofo Calabritto Croce diceva che questo connubio era un un mostro più precisamente un ircocervo lo chiamava lui ho detto un ibrido cesso per per la ragione ben nota che noi ci stiamo cercando di combinare
E valori e principi che non sono facilmente combinaguai quello della libertà degli individui
Da un lato la tradizione liberale e quello invece della partecipazione politica o se volete anche della giustizia sociale che la tradizione democratica e questi due concetti soprattutto ed esperti sanno bene che non vanno d'accordo
Non vanno d'accordo però si può vivere anche con libri che noi viviamo con un libro felice
Abbiamo tutte le nostre carte costituzionali dedicata questo ibrido felice che nella nostra liberaldemocrazia
Quella che combina la libertà d'acqua benedetta dire libertà negativa eccetera eccetera abbiamo tutte e tuttavia la dottrina non è riuscita ancora a dare
Un fondamento unitario a questa nozione di Dida di
Di liberaldemocrazia guardate un paradosso è anche una situazione imbarazzante
Perché da un lato i regimi e il nostro modo di convivenza son tutti di tipo liberaldemocratico facciamo nessuna fatica tutti quanti a vinci liberaldemocratico non abbiamo veramente ancora trovato nessuno
Nessuno di importante nessun autorevole che abbia messo d'accordo quasi tutti ancorché tantissime già avvenuta provato nessuno che possa dare una un sistema coerenti o cambia fornito un sistema coerente gli che cosa possano essere la liberaldemocrazia questo a causa dell'attenzione che c'è tra questi due concetti
La tensione che poi alla fine ha portato
A una situazione in cui lo si vede oggi dello stato di crisi spirituale intellettuale anche politica dell'Europa ha portato a
Sviluppare da un lato al massimo la Società libera
E dall'altro lato entro a impoverire fino al minimo quello che pure era un concetto molto importante che è stato dimenticato quella società buona
Per cui noi oggi tinti citiamo quasi due sommo bene con la Società libera la società in cui gli individui godono del massimo di libertà civile politica tutti sociali e così via
Ma la società la Società libera non ha prodotto anzi ha prodotto il contrario di una società virtuosa
Quindi noi oggi ci diciamo tutti a favore la Società libera oppure ancora ci diciamo tutta folle la società aperta ma non abbiamo nessuna garanzia teorica intellettuale che la Società libera non Società aperta sia di per sé o implichi di per sé la società buona la società virtuoso
Anzi cominciamo a soffrire delle conseguenze negative del fatto che la prima società non implica necessariamente la seconda
Siamo tutti cresciuti così dal dopoguerra tutti beneficiamo di queste
Doppia libertà
Che ci dà la liberaldemocrazia beneficiamo della prosperità della giustizia sociale beneficiamo dell'uguaglianza beneficiamo tra partecipazione sociale della partecipazione politica della cittadinanza e così via ma siamo in una situazione dicevo
Di crisi rispetto alla dottrina che non ci sorregge e anche di crisi rispetto alla realtà
Che invece ci troviamo di fronte che non una realtà di crisi intellettuale e spirituale
Segni
Poco qui c'è soltanto da essere imbarazzati
Intanto questo tipo di soci di di società liberaldemocratiche di dottrina liberaldemocratica si basava su alcuni assunti che oggi vengono messe in discussione
Una ad esempio proprio l'assunto dello Stato laico
Stato laico era considerato è tradizionalmente consiglia sono stata agnostico
E lo Stato ovviamente che si occupò della sfera pubblica che lasci cittadini il completamente liberi ecco la società libera di professare il Credit filosofici religiosi etici morali quel che volete liberamente ma in privato
è lo Stato che si farà la religione dalla politica
Cioè è lo Stato che a seguito di questo ci ha dato tante conquiste utili ma che oggi si trova proprio a fare i conti dei limiti di questa separazione e distinzione
Anzi noi oggi assistiamo a fenomeni di rinascita non soltanto di
Spiritualità
Giovanni grandi masse e così via ma assistiamo ad una richiesta di questa parte di questo fenomeno è sparito e di spiritualità di occupare uno spazio sociale che non è più quello della sfera privata
O come diceva ha detto una volta paparazzi che il ghetto della soggettività
E la sfera pubblica
Ce l'ha ricordato proprio nel messaggio papà che ci ha inviato
E assistiamo tante rivendicazioni della presenza della
Dimensione spirituali e religiosi e nella sfera pubblica come dire che allora quella distinzione con cui siamo cresciuti e con cui ci siamo svezzati intorno è talmente la sfera pubblica dello Stato laico e la sfera privata in cui ciascuno
Dal può professare coloro che credo non
Tenesse più
E questo è un un primo dato un primo elemento su cui dobbiamo cifre
Guardate quanti episodi non abbiamo avuto su questa cosa
Su questo punto il divieto del vecchio del velo islamico alle ragazze musulmane tipico caps
In cui si vede il conflitto
Dentro lo Stato laico anche in quel caso dello Stato laico per eccellenza dello Stato direi quasi laicista
Che è quello francese in cui si vede il il conflitto tra la sfera privata che vuole diventare la dimensione pubblica cioè vuole il vero nella scuola e la sfera pubblica che glielo impedisce
Altri tipi di conflitti
Il caso Buttiglione
In Italia se ne parla molto poco
E me ne dispiace che se ne parli molto poco perché è un caso emblematico caso Buttiglione è il caso di un candidato italiano ad una importante carica europea
Che viene bocciato un Parlamento europeo
Perché professa
Un credo religioso e quindi i principi coerenti con colpe con quel credo religioso ma dice attenzione
Ma vince
Che io conosco e io rispetto la distinzione tra morale e diritto
Cioè una tipica distinzione vecchio Stato laico e della tradizione liberale
Eppure non gli basta
A quelle nostra candidato italiano
Dire di rispettare questa distinzione per poter essere ammesso
Ad una importante carica l'UPEA come se ci fosse un pregiudizio
Contro il suo credo e ci fosse una negazione del ruolo del suo credo dentro la sfera pubblica
è un caso serio più un caso grave sicuri avremmo dovuto io credo parlare di più
Altri casi come questi ci sono le discussioni e forse ma anche la decisione della Corte costituzionale sul sulla posizione del crocifisso
Il cambiamento di singoli la croce rossa
C'è un come dire una specie di controffensiva
Laicista invece a quel fenomeno che fino a mo'di rinascita spirituale e religiosa che invece vuole entrare nella sfera nella sfera pubblica
Questo ha provocato fenomeni in delicati anche dal punto di vista sociale
Uno
è una forma di acquiescenza
Di acquiescenza
Di acquiescenza nei confronti di qualunque stile di vita
O di qualunque concezione del bene quello che contermine nobile ma comprati calmo altrettanto nobile ne ho in Italia e in Europa si chiama la tolleranza realtà e acquiescenza
Senso di sopportazione da lasciar fare
Una una tolleranza ma ne interessa quella di cui proprio Benedetto sedicesimo hanno inaugurato il sito dei vescovi ha detto
L'a tolleranza che ammette per così dire Dio come opinione privata
Ma gli rifiuta il dominio pubblico la realtà del mondo del nostro abito Annone tolleranza
Ma ipocrisia
Sono parole forti
Pesanti
Grazie
Parole che probabilmente pronunciato da qualunque altra persona al di fuori di Benedetto sedicesimo gli avrebbe provocato procurato
A qualcuno gli hanno procurato e provocato delle reazioni degli insulti degli ingiurie laicisti
Eppure dobbiamo fare i conti con questa tolleranza che diventa ipocrisia che acquiescenza qualunque stile di vita
La quale ha una dimensione politica tipica che si chiama in Italia e in Europa
Con un'altra bella parola
Che però non nasconde un altro altrettanto bel concetto
E quello del multiculturalismo
Gli spettri competenti che son qui davanti a me ne sanno molto di più qui COSMO sul multiculturalismo e si fanno tutti che multiculturalismo una dottrina
è una dottrina di filosofia politica
Di filosofia politica pubblica la quale dottrina di filosofia politica pubblica dice
Che gli individui
Hanno una personalità anzi più precisamente hanno una identità che dipende dalle comunità o sotto Comunità in cui vivono
E che perciò non possono essere tolti da quelle comunità o sotto Comunità in cui vivono perché sarebbero privati della loro identità
Perciò
L'imperativo categorico del Mullah filosofia multiculturali stare rispettate le comunità conservate le singole comunità non consentire che si estinguono perché se così facendo si faceste fareste violenza sui singoli individui che da quelle comunità derivano la loro identità
Questa è la filosofia multiculturale IST
La filosofia sbagliato
Totalmente sbagliato
Mi soffermo soltanto su un punto per rimontare che è sbagliato
Se ne dobbiamo occuparci soltanto dell'anno un'estinzione anzi della conservazione o addirittura delle politiche attive per mantenere le comunità
Il nostro primo impegno a rispettare le comunità anziché gli individui singoli
Che cosa dovremmo fare quando dentro una comunità non fossero rispettati i principi fondamentali come la dignità umana di cui parlava adesso nel nostro messaggio rimessaggio hanno inviato Betty sedicesimo
Esempio terra terra
Sì in una ipotetica comunità
Che dal punto di vista multiculturali Istanbul dovremmo preservare
Non tocca
Non valesse la parità fra uomo donna mio che dovremmo fare
Dovremmo dire siamo democratici e liberali Paparella rovo la la parità uomo donna come diritto fondamentale di rispetto della vita umana
Oppure dovremmo dire non siamo multiculturali visti rispettiamo la comunità in quel quell'uomo e quella donna fanno parte accettiamo la discriminazione uomo-donna
Vedete come è facile dire la parola siamo molti puntura lesti
Come facile come bello dire la parola siamo tutti multiculturali visti e perciò accettiamo le conseguenze mi si commette un grave errore cioè che
Si passa così facilmente dal fatto che
Le nostre comunità anche europee e anche italiani sono sempre più multiculturali
Sono sempre più
Diversificati dal punto di vista etnico e razziale
Sono sempre più
Stava per scappare una parola ma non la dico più sono sempre più incrociate
Bene
Si passa dalla constatazione del dato di fatto che ci sono multicultura
Alla ideologia che allora ci deve essere il multiculturalismo
E tutt'altra cosa
La multicultura un dato di fatto e su cui noi dovremo misurarci tutti quanti e dovremmo cercare di trovarle politica dei quattrini
Le multi culture il multiculturalismo è una di queste politiche anzi e una di queste filosofie politiche che ha provocato che cosa
E separazioni fra le comunità ma part-time di casa nostra i ghetti e non ci ha risparmiato neppure dal terrorismo di figli di sì con la generazione questo è l'effetto del multiculturalismo possiamo rimettere in discussione questo concetto
Possiamo rimettere in discussione all'insegna del principio della persona umana cioè venerdì in dispetto della vita della persona umana
Vedete dove
Dove si è trovati in difficoltà alla nostra tradizione liberale perché tutti questi apparentemente queste conseguenze erano quasi dovuto da un punto di vista liberale oggetto che dobbiamo rispettare nel negli le comunità perché no siamo liberali
Ergo siamo tolleranti ergo siamo multiculturali istituti queste ergo
Sono centrati tutti quanti in crisi e se uno ci pensa in realtà ciascuno di questo verbo in realtà è una è una specie di fallace il fallaccio intellettuali errore
E si ed è un errore che provoca delle discussioni e delle iscrizioni e politiche non indifferenti
Bene
Allora cominciamo a mettere in questione lo faccio con sofferenza ovviamente non
Lo faccio con un senso di imbarazzo
Sto parlando della tradizione di pensiero nella quale sono cresciuto
Ho bevuto il mio latte materno con questi autori con questo modo di pensare mi sono sentito migliori di altri pensando di essere liberale dal punto di vista dottrinale filosofico quindi faccio con qualche difficoltà questa ammissione di riconosce di riconoscimento e le difficoltà e però invito me stesso ovviamente in primo luogo andare avanti come
Qui torna bene il concetto di persone sul tema che mi è stato assegnato perché c'è un punto
Assolutamente ancora adesso incontrovertibile del mio del nostro essere per chi lo è liberale che non può essere toccato ed è il primato dell'individuo
Questo voleva dire essere libera sempre
Il primato dell'individuo sulla società il primato dell'individuo sullo stato
è l'individuo il portatore il soggetto di libertà
Non la società e non lo Stato
L'individuo con individua associato con le sue comunità naturali la famiglia cioè i corpi intermedi e così via ma l'individuo
Perché il primato dell'individuo
Il primato dell'individuo perché ha una risposta
Perché l'individuo dal punto di vista della tradizione del pensiero liberale
è considerato persona persona umana
Perciò la persona la persona a prevalenza in quanto tale sui corpi entro i quali essa persona fa parte
Volete un esempio di come siamo liberali anzi liberaldemocratici e perché c'è questo primato della persona
Basta leggere l'articolo tre della Costituzione italiana
E troviamo questa la risposta
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
Di ordine economico e sociale ecco il liberalismo
Che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini ecco la democrazia
Presidente di coacervo impediscono il pieno sviluppo della persona umana della persona umana
E l'ha effettiva partecipazione dei lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese quattro diciamo per i lavoratori
Che nel contesto di questa frase si capisce che sono dentro una intromissione Allotheria è una concessione alla cultura socialista o comunista del tempo lavoratori perché prima si parla di cittadini si parla di persone poi arrivano i lavoratori non si capisce che cosa ci stanno a che fare però in realtà Istana che fare per note ragioni cioè si considerò un tipo particolare di persone che sono un tipo particolare cittadini e che sono i lavoratori
Quell'articolo tre mostra il connubio fra liberalismo e democrazia all'insegna di che cosa del primato della persona
Bisogna eliminare tutti gli ostacoli che impediscono a chi alla persona che cosa il pieno sviluppo delle sue capacità e la sua partecipazione alla vita pubblica
La stessa cosa c'è scritto all'inizio dalla Costituzione
Europea quella Costituzione che adesso è un po'in frigorifero perché anche lì l'articolo sessantasei sembra nati con un tango in realtà mi primissima Kiko Della Della parte secondo la Costituzione europea
Quella dedicata ai diritti del cittadino europeo il Bill of Rights Citterio predice che ogni persona proprio scritto così addirittura alla libertà e la sicurezza è evidente che il concetto ancora le persone la libertà e la sicurezza
Allora
Questa è la strada
Il primato dell'individuo diventa più precisamente il primato della persona
E uno si chiede
E perché
La persona arrivato a questo punto si chiede perché la persona deve avere un primato che cosa di caratteristiche la persona che cos'è una persona la risposta è molto semplice la persona
Soggetti di dignità
Ha dignità in quanto tale non si dice di una cosa che persone e quando si usa il termine l'espressione personale
Applicata a qualcuno diverse quando si usa quel termine
Si intende dire che qualcuno deve essere rispettato perché ha dignità in sé
Donde tutte le discussioni molto difficile
è facile attribuire il termine personale
A un mio interlocutore adulto
Al sindaco di Norcia
A me stesso
E altrettanto farcito con lo sviluppo e la nostra cultura attribuire il termine persone anche a coloro che non hanno
Capacità psichiche per malattie loro
Che non hanno capacità sicché sviluppate
E difficoltà cominciano quando si debba appiccicare questo termine persona
Enti
Umani
Comunque diventi e diversi da quelli spinotti consueti
L'embrione ecco già un caso controverso
Sento nato a casa e puntuale
E qui questo tracollo di questo ente non il confronto e questo intrugli in conto
L'unica cosa che non possiamo fare quando parliamo di queste questioni
E dire che
Il termine personale
Non può essere applicato ai feti
Né può essere applicata di embrioni perché i sei che gli embrioni sono delle cose
Se si dice questo e quante volte lo abbiamo sentito durante le discussioni precedenti e successive la campagna referendaria quante volte l'abbiamo sentito se si dice questo si risolve automaticamente con una soluzione del vocabolario non dell'intelletto del vocabolario il problema
Cioè
C'è una cosa una cosa non era perciò e se dico che l'embrione è una cosa ma l'ha perso e quindi posso utilizzarlo come qualunque altra cosa come questo bicchiere Peluso sempre uno strumento sempre con uno strumento e mai come un fine in sé che merita rispetto
Posso prende utilizzando gettarle così di questo però non è così
Non può essere fatto così
Allora cominciamo sapere qualcosa di più siamo con l'ha sorpassata dalla prima per individua il primato di una persona sappiamo perché il primato della persona deve essere tale perché persone segno di dignità
Dice il Papa in quel messaggio il signor Egidio Digilio
Dice il Papa
Tutti i credenti credono e devono credere così
E i non credenti che devono fare
Cosa devono fare
Ma la prima cosa che dovrebbero fare che spesso non hanno fatto bene
Chiedersi chiede
Da dove deriva quel concetto di persona che pure è un concetto
Importante fondamentale anche per i lanci per i non credenti da dove veniva
Chi lo ha inventato quando è nata nella storia l'idea
Che persona significa soggetto di dignità
Più precisamente con quale tradizione culturale
è nato questo concetto
Beh signori
Basti due scuole medie dell'obbligo compreso quello della tua sono un po'più facile per come ho detto di quelle che facevo io
Questa è la tradizione cristiana
Questa tradizione giudaico cristiana
Certo che noi in Europa siamo figli anche nel derby da tradizione greco-romana V quanto dobbiamo la tradizione greco-romana ma se li chiediamo il concetto di persone andiamo a cercare in Grecia
Nella cultura greca
Questo concetto di persona che ha dignità in quanto tale non lo troviamo
Lo troviamo nel libro della Genesi
Eh sì perché a immagine di Dio fu creato un uomo How capisco
Se a immagini di quel creato un uomo
L'home persona peraltro ordine maschera
è persona e ha dignità
Ora è questa tradizione che ha informato la nostra cultura europea
E questa tradizione che informato grandissima parte della cultura occidentale
Certo è questa tradizione che ha informato la cultura intellettuale liberale europea occidentale
E allora
Far finta che questa tradizione non ci sia
Dire sì Cetto le persone l'hanno dignità
Ma hanno ma dimenticare perché noi attribuiamo pensione dignità alle persone significa volere deliberatamente ignorare
La nostra storia
De ignorare la nostra identità
Significa non essere laici
Significa essere laicisti
Ecco ciò che dobbiamo rifiutare e con ciò e ho finito chiedo scusa tratturo troppo
Con ciò stiamo già ai
I miti della tradizione liberale
Sì che ci siamo fuori ai limiti la tradizione liberale
Perché la tradizione liberale lo dico sempre con il cuore salpò sanguinante in mano e così via quindi dovete credere
La tradizione liberale su questo terreno
Non prende in considerazione
Il concetto di tradizione
Che ci occorre per introdurre la nozione di personale da attribuire alla persona identità o dignità
Se guardate tutti i classici i più importanti classici del liberalismo e voi trovate la teorizza teoriche e anche i i modi e gli strumenti per intero per attuare la teoria della Società libera
La quale società libera per un liberale autentico è una società cosmopolita
Cioè che attraversa tutto tutte le barriere tutti i confini perché si basa su individui singolarmente considerate che devono essere tenuti come liberi
Non c'è il concetto di tradizione nei classici del liberalismo e si capisce che non c'è
Cioè l'individuo
Che deve essere libero e perciò quella società e cosmopolite universale non può essere legata ad una tradizione non a caso coloro che invece vogliono oggi criticare la tradizione liberale utilizzano proprio queste su quel concetto di tradizione per dire guardate voi liberali siete
Una piccola comunità europea e occidentale e non potete pretendere di esportare i nostri valori fosse anche la democrazia aldilà dei luoghi villaggi in cui orribile
Se si insiste molto sul concetto di tradizione anziché liberale si diventa
Conservatori e liberali liberali e conservatori non ve la dottrina
è una bella anche una bella storia ha dei bei personaggi anche qualche bella opera naturalmente ho visto le facce dei miei colleghi di partito una volta in un seminario politico quando ha detto che noi siamo conservatori liberali ho cercato di mettermi una media siamo liberali conservatori stando io penso che al di là degli scandali che possono nasce sì sì si debba capire che cosa significa
Che cosa significa conservatore in questo caso ho detto adesso è molto chiara
Significa tener fede a questi principi è fondamentale che i nostri valori sono garantiti per i non credenti della tradizione giudaico cristiana per i credenti dalla rivelazione giudaico-cristiana
Così questo significasse conservatore non toccate questi come tutti conservatori e questo non si tocca oppure come tutti i conservatori quando Verdi mentre la tradizione si tocca con molta prudenza
Con molta lentezza perché le tradizioni non sono come le cravatte che si possono cambiare voi diabetico oggi appartenenti tradizioni sono così dedicato i fondamentali togliete le tradizioni ellissi che siamo senza identità
Questo vuol dire conservatore
E liberale che cosa vuol dire be fatto tutte le riforme che dovete fare per garantire le libertà individuali
Di ogni tipo compatibili folli insieme dei valori di principi della tradizione
Vivendo lo stesso prodotto qui per la seconda volta per vedere se nasce uno scandalo su questo liberalismo conservatore o conservatore liberale cioè perché mi sono un po'stupito talvolta anche nel dibattito politico deve da circostanze in cui mi aspettavo colui con loro
Che io avrei considerato ora ecco finalmente un conservatore
Mi sarei aspettato che forse come dire all'altezza delle mie aspettative è invece colui o coloro che dovevano essere conservatori nel senso che ogni pena indicato
Non delle riforme economiche non delle riforme politiche non delle chiusure sociali ma conservatore nel senso nobile della dottrina che ho indicato i sarà spettatore dicesse sì sono un conservatore che invece
No non lo sono
Ecco cosa serve anche l'aspetto politico dei nostri incontri questo e credo che sia cultura politica ci dobbiamo chiarire
Perché se non vogliamo essere io intendo certamente essere egemone
Di culture trame tramandate stavolta pigramente in e in maniera inerziale soprattutto della sinistra e cari amici bisogna saper rispondere bisogna avere nozione contezza di sé bisogna avere degli argomenti io mi ha offerto uno
Se non piace
Cambiate l'espressione la trilogia cambiato il vocabolario
Se non vi piace il concetto ripeto se non mi piace il vocabolario cambiato ero e sì non mi piace il concetto e sapete che cosa vuol dire
E che ogni o voi abbiamo ospitato convegno
E allora
La dobbiamo ripartire da capo siccome però non ritengo che abbiamo cambia sbagliato convegno citocromo sono convinto che questi che il terreno comune ecco che allora su queste possiamo confrontarci
L'ultima considerazione è veramente finito vi chiedo scusa perché avevo promesso di fare un riferimento ai rischi
E ai problemi che nascono da questa posizione che vi ho appena indicato
Nella relazione scritta li ho detti
Se noi ripensiamo
Non mettiamo in discussione
Ripensiamo categorie
Tramandate di generazione in generazione anche a noi care come la categoria dello Stato laico
Dobbiamo ripensare l'affermazione di fenomeni che vediamo
Con la categoria della distinzione tra religione politica
E così via se ripensiamo tutte queste cose
Problema
Ma non c'è il rischio
Che ripensando queste cose noi suo rivisti ritorniamo storicamente o concettualmente all'indietro quando queste distinzioni non c'erano e magari c'erano fenomeni come il connubio del trono e per l'altare quindi non dico teocrazia ma insomma non c'è un rischio di questo genere ma
Problema ma sul tappeto
In un rifiuto lo Stato laico beninteso non rifiuta in anche la distinzione tra Stato e Chiesa
Non rifiuta la distinzione tra religione e politica
Ma
Dico che quella distinzione deve essere ripensata perché così come l'ho appresa io tante generazioni fa e forse anche qualcuno di voi non può essere accettata più così come è stata tramandata
O così come è stata teorizzata e magari è stato autorizzato a due secoli fa ciò che significa che ha bisogno di aggiornamento ma se non rimettiamo in discussione c'è ci mettiamo ad aggiustare
Per questi concetti su cui siamo qui con cui siamo cresciuti e che ci sono molto cari perché ci hanno garantito la convivenza sociale e civile noi siamo anche di
Di li rimette in discussione così anche più importanti con mano quello appunto separazione distinzione eccetera eccetera questo è un problema soprattutto per i laici in aggiungo l'ultimo per i cattolici
Per i clienti
Se si fanno queste cose si trovano ci supera questi dischi distinzioni
Si trova un accordo e un terreno comune
Sì da parte laica ad esempio si prende in seria considerazione la distruzione del magistero ecclesiastico
Si si studia e si accede
A non istruzioni ad esempio come quelle che sono contenute nel Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica
Non c'è il rischio a questo a volte non da parte ma che da parte cattolica
Che venga richiesta
Una fedeltà
Molto più stretta che ci porta al rischio del compensi malissimo
Oppure come c'era una volta in Italia in qualche altro Paese del partito solo cattolico otto del partito solo dei cattolici
Questo è un un altro rischio è un altro tema io credo di no credo di no credo che debba essere superato così come da parte laica deve essere superato e il laicismo
E la tentazione di rimettere tutto in discussione compreso le distinzioni tra religione e politica anche da parte cattolica dovrebbero essere deve essere superata
E questo è il punto elementi un terreno comune deve essere superate anche questa eventuale ove mai ci fosse triste interazione che la tentazione confessionale una tentazione politica in senso stretto
I temi che ho messo sul tappeto credo che ce ne sia
Cucina cita carne che ho preparato forse con qualche confusione di troppo di ciò di cui per cui vi chiedo scusa ce ne sia per parecchi giorni io mi taccio avrei già dovuto tacere di chi sa quante ore fa vi ringrazio affido al dibattito nel nostro
Ringraziando il presidente per la sua relazione diamo ora inizio alla seconda parte appunto di interventi programmati
Come dicevo all'inizio ci siamo dati una regola ferrea ovvero quella di darsi dieci minuti per ognuno degli interventi evidentemente con un po'di tolleranza e io in ogni caso anche per Mona per non interrompere le relazioni faro uso di questo strumento elettronico che segnalerà il relatore che sono passati otto minuti quindi ce ne sono almeno due a disposizione
L'ordine degli interventi che seguiamo in questo pomeriggio lo cito coi Mammano andremo avanti
Massimo Camisasca Giancarlo Cesana Raimondo Cubeddu Giorgio Feliziani Ernesto Galli Della Loggia Roberto Formigoni Giorgio Israel Alfredo Mantovano Lorenza violini
Pierluigi Barrotta Nicolò Zanon
Gli altri relatori che avete anche trovato nell'invito interverranno anche nella giornata di domani appuntito dare subito inizio sesto rubare altro tempo ringraziano ancora il presidente per la sua relazione la parola quindi a Massimo Camisasca
Eccellenza presidenti cari amici alcuni flash perché non di non di più si può in dieci minuti
C'è una
Ritengo c'è un tema che oggi a mio parere interpella sia le democrazie che le chiese
Almeno io dai educatore lo sento come un tema centrale
Interpella l'intero mondo degli uomini
E esprimo questa sfida sotto forma di una domanda
Vivere un'appartenenza
Esclude l'esperienza della libertà
O in altro modo appartenenza in libertà sono incompatibili
Questo mi sembra un tema fondamentale perché si tende da molte parti a rispondere sì
Vivere un'appartenenza
Vuol dire negare la libertà
Tanto più questa appartenenza è forte
Essa sembrerebbe essere l'inizio della fine per la libertà è l'inizio della intolleranza
Dichiaro fin dall'inizio la conclusione cui voglio giungere non solo appartenenza e libertà non stanno in contrapposizione
Ma esse sono necessarie l'una all'altra
Dove non c'è appartenenza non c'è neppure libertà
E dove non c'è libertà è il segno che l'esperienza dell'appartenenza non è compiutamente vera
Umana
In questa consapevolezza si raccoglie la sintesi della mia esperienza di educatore e anche quello che io ho capito è vissuto accanto a don Giussani
E infatti è proprio anche andando a rileggere in questi tempi il rischio educativo
Una delle sue opere più significative uscita fra la riuscita fra l'altro di recente che mi sono interrogato ancora su questo tema
La riscoperta del rapporto dunque fra appartenenze libertà e decisiva per ogni uomo e e decisiva anche per la chiesa
E però ogni comunità
In che cosa consiste dunque questa sfida nel mostrare che è ragionevole appartenere che appartenere corrisponde all'originaria realtà dell'uomo
Altrimenti finisce col perdere la sua ragion d'essere il suo fascino e l'appartenenza diventa una schiavitù
Questa è d'altra parte la questione fondamentale anche per le comunità civili regionali nazionali e sovranazionali che sono oggi più che mai alla ricerca di un nuovo fondamento loro diritto
Mi sono riletto un po'in questi tempi pence pensando anche questo nostro incontro ma anche ad altri incontri alcuni testi del mondo greco-romano classico
E se guardiamo ciò che i più grandi pensatori greci hanno scritto sulla libertà sì e filosofiche gli storici
Si scopre una sorta di processo pendolare che ritornerà poi in tutta la storia dell'Occidente
Da una parte i miei primi grandi filosofi Platone Aristotele eccetera la libertà è concepita come capacità di poter disporre autonomamente di se stessi
E dall'altra come appartenenza a un popolo a una città a uno stato
La libertà dunque nasce in questo mondo Greco come libertà politica
Libero e colui che appartiene alla polis
Perché solo la polis permette l'autonomia
La libertà dunque nasce non come qualcosa di assoluto ma come in relazione
Non a caso Platone sostiene che lo Stato libero debba a vere libertà favorire amicizia vivere di comunione di pensiero se mancano queste caratteristiche secondo lui non si può parlare di libertà
E mi ha colpito rileggere alcune righe delle leggi di Platone
Quando si sfugge dice all'ubbidienza dovuta al padre alla madre alle persone più anziane sto riprendendo un po'il tema della tradizione in senso forte che diceva prima il presidente si è vicinissimi alla fine alla fine della libertà e della democrazia
La libertà estrema dunque coinciderebbe secondo questi filosofi e questa esperienza con l'estrema schiavitù
Vorrei citare un altro momento del mondo ellenico proprio il leghismo
Gli storici
Che hanno dato a mio parere anche un altro fondamentale contributo
Per essere liberi bisogna emanciparsi da ogni legame e vivere soggetti addio
Per gli storici la vera libertà non è più quella politica ma diventa una dimensione personale
Libero e chi si riconosce al di sopra delle vicende terrene che incombono su di lui con una necessità ineludibile
Ciò per loro non esclude anzi implica il legame con l'assoluto che costituisce il punto di riferimento della vita cioè per loro un luogo
Che rapporto con l'infinito
Mentre tutte le cose hanno gli esterni non sono in nostro potere di quel luogo possiamo disporre
Perché nessuno può obbligarci ad aderire al male impedirci di aderire al bene
Questo tema su cui evidentemente molto si può discutere giudicare però questo tema come della libertà come rapporto personale dell'infinito mi sembra un altro contributo
Fondamentale che il mondo greco ci ha dato
Dalla Repubblica romana dà libertà torna a essere un concetto politico si fonda sull'appartenenza la medesima patria sulla cittadinanza
Libero il cittadino romano però a differenza del mondo greco la libertà non rimane legata puramente a un'appartenenza alla stessa etnia
Diventa capace di aggregare uomini appartenenti ad altre razze ad altre culture ad altri popoli e ciò avviene in forza del diritto
Un altro flash con la nascita di cristianesimo si affaccia all'orizzonte del mondo un nuovo tipo di libertà
Che trova il suo fondamento in una nuovo il nuovo tipo di appartenenza
Rileggendo San Paolo vediamo che questo proprio è il suo tema centrale lettere romane Galati l'urgenza Daloui avvertite vissuti in prima persona
Non solo di Sud dover superare la libertà
Esperita nel mondo pagano
Ma anche di mettersi in polemica con la legge mosaica dei Farisei
Che cos'è allora per Paolo la libertà e in che rapporto e che rapporto S da vivere con un l'appartenenza
Ecco per l'unione più un ripiegamento sulla parte profonda di noi come in fondo lo era stato per gli storici ma al contrario un uscire da sé verso un evento di vita che si dona all'uomo senza riserva
è una cosa li entrare in una comunità legata a un'esperienza dell'infinito
In cui l'uomo di ogni tempo senza necessariamente essere sciolto dai suoi condizionamenti interiori trova la strada per la realizzazioni disse
In Paolo proprio per la passione lo spirito totale che lo contraddistinguono incontriamo un'espressione importante dell'identità fra libertà e appartenenza
A tal punto che per l'UI neppure i condizionamenti determinano la persona che in fondo la libertà non dipende da essi
E per questo egli addirittura in vita non rifiutarti a restarvi dentro
Perché la libertà non è un'assenza di condizionamenti ma il rapporto con colui che ci ha resi liberi vincendo la morte se viviamo in lui ogni condizionamento non è più una prigionia
Ecco da questo punto di vista dunque la per la prima comunità cristiana l'appartenenza diventa un'esperienza di libertà
Perché essi non si sentono definiti da un potere terreno
E per questo poterono resistere allo Stato arrivando perfino abbracciare il martirio
Il tempo passa e avevo scritto qualcosa su Sant'Agostino e Tommaso
La rottura decisiva tra lascio la rottura decisiva
Del rapporto fecondo fra appartenenze libertà si verifica all'inizio dell'epoca moderna problematiche Zatta dalle guerre di religione
La politica allora tenta impaurita da esse di rompere il nesso diretto fra la singola persone Giglio
Nell'età dell'assolutismo il sovrano tende a determinare gli aspetti della vita dell'individuo persino il suo credo
E stato e religione tendono a confondersi e la religione torna ad essere un affare di Stato
Nello stesso tempo si cerca di ridurre il peso dell'appartenenza del singolo ad entità non statali come la Chiesa alla famiglia alle corporazioni
Se il sistema assolutista viene teorizzato e giustificato a partire da presupposti nominalistica da molti altri essere percepiti invece come uno spaventoso abuso di autorità e Comus serio pericolo per la libertà dei singoli
Per questo nell'età dell'Illuminismo si registra lo sforzo di elaborare modelli di vita politica alternative
La scuola dell'Illuminismo francese per esempio percorre la via della limitazione formale del potere del monarca agli divisione dei poteri della libertà di espressione del rispetto della voti rispetto dalla volontà popolare
Ma tale liberalismo che sbucherà poi nella rivoluzione vede in qualsiasi appartenenza soprattutto in quella religiosa una minaccia per la libertà
E sostiene perciò la necessità di una netta separazione tra religione e Stato fede politica
Per contrapporsi a questo altre società intraprendono una via diversa contraria a quella dell'Illuminismo i modelli fondamentalisti
Che tentano di salvare i i forti valori tradizionali imponendogli al popolo e dimenticando che tali valori si svuotano se non sono accettati in modo libero
E impossibile salvaguardare l'appartenenza del singolo cittadino al popolo senza rispettarne la libertà
Proprio come impossibile salvaguardare la libertà negandogli ogni appartenenza
Il modello più equilibrato forse non sono uno specialista ma mi sembra quello che si è realizzato negli Stati Uniti dove si è riconosciuto che il singolo politico
Per poter davvero dare il contributo al bene comune ha bisogno di una base religiosa e morale che lo Stato non gli può fornire la frase famose di Tocqueville il dispotismo può fare a meno della fede la libertà no
Per ragioni storiche mi avvio alla conclusione ben precise legate alla sua genesi e quindi alla lotta contro lo Stato Pontificio il liberalismo italiano seguito piuttosto il modello francese affermandosi come laicismo come liberalismo contro Dio
Che si è rivelato in molti casi un liberalismo contro l'uomo
Nella concezione laicista infatti l'uomo non dipende dall'assoluto
Da nessuno
Privato di tale rapporto legato dal legame con una tradizione anche criticamente ripensata
L'uomo si trova a dipendere da chi esercita il potere senza tradizioni si è privi di un metro per giudicare e si resta in balìa delle opinioni della maggioranza o del potere
Tutto perde valore e si finisce vittime dello scetticismo e della delusione
Ritorno qui alle battaglie culturali per esempio condotte da CL negli anni sessanta settanta e ottanta che furono il tentativo di difendere l'idea è di scuola come continuità di uno sviluppo critico del dato operato dalla famiglia
Il via di tempo libero
Come possibilità di educazione non imposto dallo Stato Lidia di comunità elettiva come luogo in cui la persona posso verificare un'ipotesi di vita e di lettura della realtà
In conclusione uomini che la Chiesa si trovano oggi davanti a un compito nuovo quello di riscrivere il nesso fra appartenenze libertà
Mostrando la necessità per la vita ecclesiale e civile di riconoscere il valore della tradizione viva e assieme l'importanza che essa vada ripensata e riscritta dentro il tessuto della storia
La speranza mie che il liberalismo dopo la fine del comunismo almeno del comunismo sovietico di fronte alla tentazione di un abbraccio con il pensiero e l'esperienza radicale non voglia negare se stesso
E si affermi invece come coniugazione di appartenenza e di libertà grazie
Grazie la parola Giancarlo Cesana
Allora io ho sbagliato convegno no ho sbagliato vestito nel senso che mi sono fatto imprestare una giacca
Non ho sbagliato convegno perché era seduto io vorrei ringraziare il presidente Pera
Per il coraggio intellettuale e civile che dimostra perché è necessario che a un certo punto qualcuno cominci
E lo dico da parte di uno che gli sembra di aver già cominciato da tempo
Però certamente l'eco del suo inizio infinitamente più grande del mio nel nostro di questo lo ringrazio
Poiché essendo di CL anch'io come Camisasca volevo fare due osservazioni
Proprio giusta Aniane cioè di metodo
Uno sul concetto di laicità una sul concetto di laicità e l'altra sulla libertà
Che più che risolvere i problemi riaprono
Però punto le faccio per questo
Da parte di don Giussani
Ho sentito mille volte dire che la miglior definizione di laico è non Prete
Cioè uno del popolo che parla in nome della sua esperienza
Essendo l'esperienza la realtà vissuta e giudicata in termini elementari e questo lo diceva non solo per il valore per sottolineare il valore dell'affermazione ma anche per sottolineare la modalità dell'insegnamento
Io non voglio convincere diceva sempre non voglio convincervi delle mie idee
Voglio darvi un metodo attraverso il quale voi possiate verificare se le mie idee e le idee di tutti gli altri sono giuste o sbagliate e questo metodo ha come principio fondamentale l'esperienza elementare
L'esperienza elementare importante non perché non esista la tradizione
Ma perché se la tradizione
Non è ricostituita non è rifondata su un punto vivo la tradizione non ha interesse da nessuno al massimo un interesse storico ma per persone curiose di storia non per le persone normali perché un evento della tradizione è importante sei importante adesso non perché era importante nel passato e io sono interessato a capire il passato se incontro qualcosa di vivo adesso
Che è poi l'affermazione di San Paolo che dice se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede cioè se Cristo non è vivo il cristianesimo non serve a niente non serve a niente perché non ha presente
Quindi questo fatto in qualche modo per essere conosciuto deve essere incontrato per cui il problema della laicità è proprio il problema di un'esperienza che ridà vita a una storia che ci precede e qui vengo al secondo punto
Chiari deve dare vita a una storia di la grandezza di don Giussani secondo me è che lui per vivere il cristianesimo la rifatto
è come se l'avesse ricostituito dentro la sua esperienza
Senza questa novità una proposta una posizione non ha forza e finisce inevitabilmente per essere clericale
E noi siamo testimoni di tanti clericalismo e non solo dei preti ma anche di molti laici perché per esempio la cultura italiana è un fenomeno di grandissimo clericalismo
L'abbiamo provato noi per anni e anni in cui siamo stati completamente emarginati qualunque cosa dicessi
Il secondo punto che volevo sottolineare appunto il problema verrà e la libertà da dove viene la libertà
Cito sempre don Giussani perché la persona da cui ho imparato di più a un certo punto dal museo dice nell'ottantaquattro parlando a un gruppo di giovani diceva
I giovani di oggi sono come se fossero stati esposti alla radiazione alle radiazioni di Cernobyl sono uguali agli altri ma sono malati dentro
Cioè non sono più capaci di attaccarsi a niente non hanno energia affettiva cioè non sanno usare la libertà
Perché la libertà e la risorsa che l'uomo ha per aderire
Tant'è vero che diceva per ripartire non bastano i discorsi non basta neanche la morale ci vuole un incontro sua ci vuole un principio che mette in moto che metta in moto l'affetto cioè la capacità di attaccamento e il problema allora della libertà non ci può essere per tasse non c'è verità
Quella verità definiamola come vogliamo ma se non c'è verità non c'è vocazione della possibilità che l'uomo ha di aderire bene che cosa veri a che cosa un ragazzo potere a che cosa un giovane può avere e infatti la grande debolezza educativa di oggi è che non c'è nessuna verità da proporre
Come diceva Malraux una frase bellissima che cito sempre noi siamo gli uomini più venti di tutti i tempi perché di tutto conosciamo la menzogna di niente noi sappiamo cosa sia la verità
No
Altrimenti appunto l'educazione finisce in quell'obbrobrio psicologi sta in cui è finita oggi
E da questo punto di vista l'educazione quando finisce nella psicologia diventato intervista
Cioè esclude completamente la libertà come possibilità di sviluppo
Allora da dove viene la verità e qui secondo me veramente molto importante quello che il vicepresidente della verità ovvi o è un'idea o è qualcosa che si in coccio qualcosa che viene dato la tradizione proprio etimologicamente dice questo trattare consegnare è la consegna che ci viene data da chi ha vissuto cioè e quella prossima azione con l'approssimazione a ciò che che fa comprendere che cosa sia la vita che fa comprendere che cosa sia la realtà comunque
Giustamente a punto il confronto anche tra un laico un credente cioè io non posso pretendere che un non credente si confronti con me sull'idea che io ho di Dio prese non ci crede
No deve deve confrontarsi sull'idea che gli odi io cioè di me
Ed è la realtà
Ed è su questo est ed è su questo piano che si realizza effettivamente il confronto che si realizza veramente la verifica di quello del della forza di cinque di di ciò in cui si crede vere cioè in cui si crede vale per la capacità chieda di affrontare la realtà altrimenti non serve a niente
Allora dicevo questa capacità dall'Oriente o è un'idea e finiamo nell'ideologia oppure appunto viene dalla tradizione
Io che ero lontanissimo da Cristiana esimo sono entrato nel cristianesimo e don Giussani ma ho sentito dal caso Novato discorsi don Giussani che tra le altre cose diceva voi siete amanti della verità volete sapere qual è il senso della vita come fa
Mi ha detto a studiare il Vangelo vi mette a studiare il Corano di metri da studiare tutto colpite non vi bastano a vita boy mi si confonde la testa cominciate da quello che avete vicino dalla tradizione cioè da quello che mi è stato dato se non vale lo buttate via è perfetto
No per cui noi dobbiamo stare molto attenti oggi ti in dieci anni in quindici anni vent'anni distruggiamo la previsione di due mila anni per esempio sull'idea di famiglia sull'idea di un uomo sull'idea di educazione due mila e
Così finisco il problema del rifiuto delle radici cristiane dell'Europa e delle radici cristiane invece sono di una verità che stia capo del principio che la convivenza ci della della chiesti a capo della convivenza civile che stia a capo di una democrazia cento di un fondamento
è veramente tragico perché essendo finita anche l'ideologia la prossima dittatura la dittatura della legge
C'è la vera regressione rispetto al cristianesimo e come sapete il cristianesimo ha detto che ciò che vale non è la legge ma è l'amore
Cioè che una verità si dimostra no perché è una definizione ma perché è una carezza
Grazie a Giancarlo Cesana Raimondo Cubeddu
Grazie
Penso che
Da questo inizio del dibattito susseguente alla relazione del presidente Pera affiorino con una grande chiarezza quelli che sono i temi in discussione
Ma questo non costituisce penso per me sono una sorpresa
Sommato per me studioso di filosofia politica
So da molto che il segreto dell'identità e dell'Occidente e anche quello della sua vitalità
E questa vitalità consistere in una mutua influenza il mutuo contrasto Lo Muto contrasto tra tradizione della religione
Per la verità rivelata e la tradizione della filosofia
Tradizione di ricerca
Sembra che la posizione del proposta del presidente Pera sia appunto quella di una ricerca una ricerca aperta a a tutto
Anche a mettere in discussione se stessa la propria tradizione a non avere alcun imbarazzo a confrontarsi con un'altra tradizione per l'altra tradizione che ripeto costituisce la la parte centrale della tradizione occidentale frizione della rivelazione e la tradizione della filosofia da questo punto di vista sono molto d'accordo con quanto il presidente Pera dice
Quando dice che il liberalismo classico anche liberalismo classico ha bisogno di essere riparato
Ha bisogno di essere preparato perché quello Scheda l'assunto su cui liberalismo si legge cade la distinzione tra la sfera pubblica e la sfera privata
Non è la distinzione teorica è semplicemente qualcosa a cui si è cercato di dare dignità teorica ma era un'esigenza eminentemente pratica che si afferma nella cultura politica e filosofica occidentale in relazione alle guerre di religione
Dopodiché noi ci accorgiamo che questa distinzione non regge più perché non sappiamo esattamente che cosa e pubblicò che cose private e questa distinzione vero
Presidente Pera ha ragione perfettamente diventa evidente plateale quando nove dopo avere cercato in qualche modo di di riconnettere le cose di sistemare la tradizione e avendo trovato da questo punto di vista significativi
Sinergie con quella che era una tradizione politica cattolica ci troviamo di fronte all'emergere di novità rappresentate dal bioetica e e connesse in cui tutta questa distinzione scompare le novità della bioetica si pongono le sei nella se nella nella sfera pubblica o nella sfera privata c'entra in crisi tutto
Ma di fronte a questo entrare in crisi noi ci chiediamo anche dobbiamo ricostruire qualcosa
Ma ricostruire cosa significa guardare alla nostra esperienza alla nostra tradizione e questo mi sembra che anche in Italia sia stato fatto da ormai da decenni e risultati siano stati interessante da un punto di vista storiografico
Meno interessanti forse da un punto di vista puramente teorico
Il liberalismo ha bisogno certo di essere ricostruito
Ma se noi liberali guardandoci indietro civici porgiamo che abbiamo poco nel nostro armamentario
Su cui Baghdad del su cui basarci per riedificare una forma di liberalismo adeguato i tempi alle circostanze
Il risultato a mio parere anche abbastanza scontato anche più sconfortante se noi possiamo dire va bene non riusciamo a trovare momentaneamente niente che sia immediatamente utilizzabile vediamo se da altre parti c'è qualcosa
Che possiamo utilizzare se andiamo a vedere che cosa da altre parti possiamo utilizzare noi ci troviamo di fronte a una serie di cose interessante e altre cose abbastanza controversa e non credo che sia facile prendere e selezionare quello da immettere quello da rifiutare che io penso che sicuramente uno dei punti centrali in discussione sia quello di renderci conto di una cosa
Che
Ci troviamo di fronte a una singolare circostanza per cui come avvenuto che col processo del capitalismo
E del mercato l'individuo abbia avuto la netta sensazione che è maturata in questi ultimi decenni una novità assoluta di poter buttare nel corso della sua vita la sua posizione nel mondo nella società
Nella cultura questo ha prodotto un'accelerazione di processi
è questa accelerazione di processi ha avuto la conseguenza di far scomparire la distinzione tra acque non da quello che era pubblico e quello che era privato tra quello che sono i diritti e quelle che sono le aspettative quelle che sono le pretese
Lo stato di mancanza di identità
Lo stato di incertezza quella debolezza che accomuna e che si diffonde tra i giovani è appunto questo dovuto al fatto che non abbiamo più criteri per poter fare come nel passato questa tradizione per cui conclusione del discorso del presidente Pera io mi dicevo
Sono d'accordo su tantissime cose
Su alcune un po'dissento ma questo non è un problema sappiamo da un sacco di tempo ci conosciamo da parecchio tempo però per non sapere che siamo in grado di gestire le differenze soprattutto quando si tratta di questioni marginali
Però mi chiedevo anche ecco alla fine quello che manca nel discorso del presidente Pera è un discorso relativo al una teoria dei diritti
Una teoria dei diritti
E questo tutto sommato stato molto contento di vedere che questa mia critica questa parola di vitigni fondamentali o diritti naturali
Non compare mi sembra nel suo intervento ha permesso avrebbe invece importante perché pronta a partire da una teoria dei diritti noi possiamo instaurare eh procedere su un dialogo abbastanza preciso è abbastanza fruttuoso con quelle che sono altre componenti della tradizione politica culturale e filosofico occidentale
Mi ha molto confortato vedere che è questa la questione dei diritti fondamentali era costituiva la prima parte del discorso del discorso di indirizzo del del di sua Santità i diritti fondamentali precedenti legislazione e derivanti dal curatore
E questo
Sicuramente bello è anche la cosa centrale
La tradizione dei diritti naturali o del diritto naturale la tradizione centrale nella tradizione della della fine della filosofia politica e della filosofia occidentale quella su cui matura e si manifesta anche la distinzione tra la sua anima religiosa e la sua anima laica
E qualcosa che negli ultimi tempi è stato trascurato sicuramente in Italia è stato trascurato tant'è vero che come dicevo prima abbiamo con il fatto che non abbiamo più criteri per distinguere tra quelli che sono diritti naturali individuali fondamentali
Ho semplicemente delle aspettative individuali dell'aspettativa e sociali delle pretese e quant'altro con un disordine spaventoso perché prima la spia dei diritti delimitava qualcosa di non soggetto precedente legislazione
Indipendente dalla politica invece adesso si pretende semplicemente che tutte queste pretese vengano realizzate allo stato non ci vuole molto nomi di fondo sul fatto delle conseguenze che questo qua
Ma questa frase di sua Santità mette anche in relazione quanto noi possiamo fare assieme e il campo è veramente sterminato
è veramente sterminato come il T ha esperienza di aver trattato con una controparte
Anche in vari ambiti della sua sfera e civile o anche professionale non ci sono delle cose che impediscono una fattiva collaborazione tra cattolici o cristiani e laici più non ce ne sono non ci sono più elementi di quanti ce ne sono rispetto ad altre alla colava alla cooperazione con altri appartenenti ad altre tradizioni di pensiero
Il problema rimane un problema di fondo rimane quella seconda parte del discorso del del Medellin da pranzo inaugurale di sua Santità noi possiamo essere d'accordo esistono i diritti fondamentali
Magari liberali classici come meritiamo il DDT natura siamo perfettamente d'accordo che debbano essere precedenti alla legislazione
Sul fatto che siano derivante dal dal dal creatore
Ahimè
Non è che siamo perfettamente d'accordo ma non è che noi siamo perfettamente non è che io non sia d'accordo con quello che dice e sua Santità su questa tradizione su questo è il punto che distingue che divide
Che distingue che divide ma non il VVD abilmente il liberalismo il liberalismo alla tradizione del Tritone cattolica sul fatto se i diritti naturali o i diritti fondamentali sabato siano sedi ritenersi naturali sia derivabile
Dalla legge naturale e questa è una questione che rimane apre rimane aperta che non è una questione centrale
Perché non è che risolvendo questa questione noi abbiamo risolto tutti i problemi come pure lasciando a terra questa questione noi non ci chiudiamo la collaborazione a un'infinità di altre cose però marca la differenza
Perché ma e perché marca la differenza perché se noi dovessimo accettare sostanzialmente che i diritti naturali derivino in realtà dal creatore allora semplicemente liberalismo sarebbe una versione secolarizzata del cristianesimo e questo o essere una cosa
E discutibile può essere una cosa accettabile però può essere una cosa che da vari punti di vista poi lasciare più di una perplessità
Può porre più di pur più di un interrogativo se non altro da un punto di vista filologico non voglio dire non voglio dire teorico bene
Dopodiché mi sembra che il tempo sia praticamente scaduto avrei da aggiungere altre cose però insomma il senso del mio discorso era questo grazie
Parola a Giorgio Feliziani
Ma io mi propongo semplicemente di offrire un contributo di documentazione e se mi riesce di riflessione sul non pochi dei temi toccati dal presidente
In particolare partendo dalla insegnamento di Papa Benedetto che ci ha ricordato la tolleranza che ammette Dio come opinione privata non è tolleranza ma ipocrisia
Tra le varie letture che nella sua sinteticità il passo consente mi propongo di privilegiare quella che lo pone in continuità con la ripulsa
Da parte di Giovanni Paolo secondo della pretesa che cito una società democratica debba che legare al puro ambito delle opinioni personali
I credi religiosi dei suoi membri e le convinzioni morali derivanti dalla fede
Va peraltro rilevato una novità di accento in quanto il vigore del pronunciamento di papa Ratzinger quasi un'invettiva
Indica chiaramente che il Pontefice più che ricordano un principio di carattere generale intende formulare un preciso il giudizio su una situazione specifica e concreta
Riguardante soprattutto l'Europa che espressamente menzionata
Gli affetti motivi di preoccupazione gli sono offerti anche dal nostro Paese
Dove da qualche tempo a questa parte nelle discussioni circa materie di grande rilevanza sociale
Come la bioetica o la famiglia non pochi politici e oppure gli opinionisti sostengono in modo più o meno coerente assoluto la seguente tesi
I i credenti si astengano pure da comportamenti e prassi incompatibili con le loro personali convinzioni ma non pretendano di vietarli ad altri
In altre parole
L'uomo di fede
Fatto salvo il doveroso rispetto delle leggi dello Stato possono senz'altro comportarsi come meglio credono
Ma non hanno titolo a promuovere una legislazione che rispecchi le loro concezioni della persona umana e della società
Tale concezione in quanto derivanti dalla sede non hanno diritto di cittadinanza fuori dalle coscienze
Anche perché è stato detto pure questo a ben guardare le regioni producono solo divisioni tra gli uomini io spaccavano il progresso e la diffusione delle conoscenze scientifiche
Non è certo il caso di ricordare in questa sede tutte le critiche che sono state formulate contro queste tesi
Voglio solo rilevare che esse risultano incompatibili con quel diritto fondamentale dell'uomo che è costituito dalla libertà religiosa
Infatti come ha osservato don Giussani sintetizzando per così dire molteplici seriamente del magistero
Libertà religiosa e il diritto che la coscienza dell'uomo ha ha dei tempi ficcare e creare la strada del proprio destino
Di conseguenza libertà religiosa autentica è quella che permette a chi crede di esprimersi secondo la propria fede con tutte le implicazioni culturali sociali e politiche che ne derivano
E si può aggiungere in caso contrario si avrebbe solo quella tolleranza che Papa Benedetto ha bollato come ipocrisia
E infatti in ultima analisi le tesi rilevate se sostenuti in modo assoluto e coerente finiscono con l'auspicabile una sorta di inaccettabile discriminazione tra i cittadini
Tutti avrebbero il diritto per non dire il dovere di concorrere
Nelle modalità previste dalla Costituzione alla modulazione della vita pubblica nei suoi diversi aspetti salvo incidenti quando intendono agire secondo le proprie più profonde convinzioni
Va peraltro osservato che questa sorta di interdizione a intervenire nella vita politica e sociale nonché opposta tanto a singoli fedeli quanto ente in termini quanto mai esplicito indecisi alla gerarchia
Come si è visto anche recentemente in occasione dei recenti interventi già menzionati dal presidente per a prima vista potremmo dire che per lo più queste prese di posizione non sono degne di considerazione in quanto hanno evidentemente almeno spesso carattere strumentale e occasionale
Infatti come ha avuta mente osservato un editorialista del Corriere della Sera non pochi esponenti laici adottano una sorta di semaforo ideologico
Quando le posizioni della gerarchia cattolica coincidono con le loro Comba verde
Se l'orientamento cattolico diverge è stato un perentorio mosso un atteggiamento diffuso a sinistra come a destra con il risultato che ogni intervento che i vescovi in materie per così dire sensibili provoca applausi e fischi ma vivevano autore le parti mutano secondo l'occasione
In realtà le vivaci reazioni determinate dei più recenti pronunciamenti episcopali meritano molta attenzione
In quanto rivelano una marcata insofferenza per non dire una decisa ostilità
Non tanto nei riguardi di determinati precetti o dottrine morali o del cristianesimo genericamente inteso quanto della stessa chiesa
Le contestano infatti il diritto di pronunciarsi nelle materie che possono essere oggetto della legislazione statale
Continuazioni che integrano quale già ricordate sulla irrilevanza pubblica delle convinzioni religiose ma anche con argomentazioni di natura più propriamente istituzionale ad esempio una lettera pubblicata senza alcun commento sul più diffuso quotidiano nazionale riesumata diete risibile tesi che la Chiesa
Non avrebbe alcun titolo per interloquire negli affari italiani in quanto soggetta al sovrano di un paese straniero vaticana
Un'argomentazione per lo meno preoccupante in quanto indurrebbe a considerare i cattolici cittadini di seconda categoria come più volte accaduto in passato
Inoltre senza alcun serio fondamento da più parti sia sollecitata la magistratura intervenire applicando i vescovi le sanzioni penali con previste per i cosiddetti reati elettorali dei ministri di culto
E non si è esitato a ricorrere al ricatto economico auspicando minacciando l'abrogazione dell'otto per e-mail ovviamente senza fa presente che non si tratta di un privilegio della Chiesa cattolica
Ma di una forma di finanziamento già adottata da altre cinque confessioni religiose e accessibile a tutte le confessioni religiose che pervengono intese con lo Stato conformemente all'articolo otto
Ma non sono neanche mancati argomentazioni più sottile articolate come quelle di chi ha osservato che in sé e per sé i pronunciamenti della gerarchia sarebbe colecisti ma cessano di esserlo in presenza di un concordato interpretazione del tutto Fanti a iosa in quanto attuato il concordato a riconoscere la piena legittimità della presenza della Chiesa in campo sociale e persino a impegnare alla in tal senso
Infatti la Repubblica italiana e la Santa Sede dopo aver ribadito la propria sovranità e indipendenza disimpegnato testuale alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e bene del paese
E infine si arriva ad affermare che a causa del concordato il nostro Stato checché ne pensi la Corte costituzionale che ha più volte detto il contrario non è laico ma confessionale
E come logica conseguenza si arriva ad auspicare l'abrogazione di quegli accordi che nell'ottantaquattro furono approvati con larghissima maggioranza parlamentare
Da questa rapida rassegna risulta evidente che negli ambienti politici culturali e nei mass media
Con inevitabili ricadute sull'opinione pubblica via una tendenza diffusa anche se non ha maggioritaria a contestare quel diritto che il Concilio Vaticano secondo rivendicato la chiesa
Di predicare sempre e dovunque convenga libertà la fede e a insegnare la sua dottrina sulla società
Esercitare senza ostacoli verso missione tra gli uomini e dare il suo giudizio morale anche su cose che riguardano l'ordine politico quando ciò sia richiesto dai diritti fondamentali della persona ed alla salvezza delle anime
Un'opposizione certamente dovuta personali concezione della laicità che sfociano nelle cinismo ma da inquadrarsi in un contesto ben più ampio
Che si può così sommariamente descrivere in genere i Paesi democratici non hanno difficoltà a sancire tutelare i diritti individuali di libertà almeno formalmente e dei profili essenziali
Dimostrano invece una più o meno decisa resistenza riconoscere le prerogative delle confessioni religiose
Come sarebbe richiesto anche dove la piena attuazione del principio di sussidiarietà
Atteggiamento decisamente criticabili le possiamo trovare traccia anche nel nostro Parlamento dove da tre lustri giace un po'oggetto di legge sulla libertà religiosa che non passa
Ma questo atteggiamento si manifesta in modo evidente nei più recenti documenti europei
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Nizza due mila non dice una parola sulle confessioni religiose
E la Costituzione per l'Europa e devo dire che questo mi preoccupa molto di più che la mancata menzione delle radici cristiane ne tratta ma in modo totalmente deludente
Perché da un lato non fa che rinviare alle legislazioni nazionali e dall'alto equiparata le confessioni religiose alle associazioni filosofiche che mi sembra una cosa un po'diversa
Con quanto fide splitting con quanto fin qui detto voglio semplicemente ricordare che anche in situazioni come quelle italiane che nel contesto del mondo si colloca tra le più favorevoli questo non dimentichiamolo
La libertà religiosa non può mai darsi come pacificamente acquisite assolutamente scontata ma deve essere continuamente attentamente e rivendicate tutelata contro ogni tentativo di circoscriverla con imitarla
E a questo proposito va segnalato che la questione si pone soprattutto a livello educativo e culturale
Perché come ha detto Giovanni Paolo secondo i diritti dell'uomo più che le norme giuridiche sono innanzitutto dei valori che devono essere custoditi e coltivati nella società altrimenti rischiano di scomparire anche dei testi di legge
E aggiungo io o di restarvi confinati senza alcun incidenza sulla realtà
Concludo in ogni caso il mezzo più efficace di cui credenti dispongono per tutelare la libertà religiosa e quella di esercitarla effettivamente in tutte le sue dimensioni ed espressioni
Dal culto pubblico alla testimonianza negli ambienti di vita dalle iniziative culturali ed educative alle opere sociali
Ed è proprio questa prospettiva di presenza che don Giussani ci ha sempre insistentemente proposto e di Crispi di cui si può senz'altro indicare come esempio particolarmente significativo il Meeting di Rimini ultimissima osservazione
La questione è molto più rilevante di quanto può apparire a prima vista intanto alla libertà religiosa non è solo uno tra i tanti diritti umani
Ma per così dire il più fondamentale
Come dimostra il fatto che sono rispetto implica necessariamente il godimento di una serie di libertà come quelle di pensiero di espressione di propaganda di riunioni di associazione di educazione dei figli unicamente a titolo esemplificativo grazie
Ernesto Galli della Loggia
Buongiorno vorrei ho preso sul serio l'idea che fosse un seminario quindi non ha una relazione da leggere coerente per filo e per segno bensì invece
Delle osservazioni alla relazione del presidente Pera di cui vorrei così provare ad alleviare il cappello autocritico
Nel senso che sembra che questa autocritica si è rivolta soprattutto alla tradizione teorica liberale
E naturalmente le cose che ha detto sono molto rari fondate hanno delle buone motivazioni però il liberalismo almeno come lo sento considerino è stato soprattutto una prassi
Una
Prassi in tipica governata dalle regioni e volersi eccetto da certi principi ispiratori allora se si misurano cianosi appunto se ci si misura con questa prassi si vede che molte antinomie contraddizioni insufficienza di liberalismo teorico in realtà sono state superate nella prassi l'incompatibilità teorica per esempio
Tra liberalismo e democrazia che esattissima di cui parla lungo la relazione cioè deve però poi nella prassi a cominciare non da oggi nel dal dopoguerra ma cominciare
Dalla fine del Settecento con la Costituzione americana
Quella incompatibilità inconciliabilità teoriche è stata superata quel giudizio di costituzionalità delle leggi che in sostanza eh
Porre un limite invalicabile al dominio delle maggioranze maggioranze parlamentari non possono fare quello che vogliono che era appunto un principio della democrazia
Rimo Grazia giacobina della democrazia ottocentesca il liberalismo americano la Costituzione americana così di Chirac porre un argine un limite ad aggiustare appunto la
Devastante potenzialità maggioritaria delle democrazie con il principio della invalicabili ITA del della Costituzione così come un altro
Punto di conciliazione teorica se non pratica è è vero che manca come scrive
Presidente Pera che nella tradizione liberale che la tradizione scusate non è un concetto fondante del liberalismo è verissimo
Liberalismo e diciamo sì anzi potenzialmente distruttivo di ogni tradizione fatto sta che però dal punto di vista storico nella sua evoluzione il liberalismo si è sposato con alcune cose
Che sono diventate diciamo così che hanno cancellata questa potenzialità distruttiva della tradizione penso soprattutto a noi italiani lo sappiamo bene alla al matrimonio che liberalismo ha fatto in Italia ma non soltanto Italia col col concetto di nazione
L'azione che cos'è se non la tradizione la tradizione storica la storia di un popolo un liberalismo che si incontra con la nazione è un liberalismo che in qualche modo si concilia per forza con con l'Atalanta con la tradizione
Da questo punto di vista c'è un atrio credo importante ancoraggio tradizionale diciamo sì del liberalismo e sogni fitti natura
I diritti naturali
Ricordati prima rappresenta uno un ancoraggio diciamo così nella immutabilità del quadro antropologico
E che cosa più diciamo sì fondante della tradizione non sappiamo sentiamo particolarmente oggi di questo vincolo ad una immutabilità del appunto del quadro antropologico
Detto questo a proposito del liberalismo vorrei dire qualche cosa propose il cattolicesimo che è l'altro termine delle del dialogo il conto che approva dialogo io la Bonino personalmente inventarne qualcuna
Peraltro Rama dialogo veramente no e perché anche perché già ci sono stati altri dialoghi insomma meglio non imitare
Ecco io penso che si debba porre anche il così il problema storico della il problema della parabola storica dei scaturisce e e così come appunto non non non penso che si debba parlare
Del liberalismo in termine di astratte di logica anche qui naturalmente a maggior ragione del cattolicesimo mi sento di parlare certo non
Parlandone parlando dei suoi principi di una sua tradizione dottrinale ma parlando concretamente della parabola storica
Perché poi con quella che ci si misura per un incontro colloquio intesa che che dir si voglia allora a me pare che
Sbaglierei mo'sbaglierebbero anche i cattolici se dalla indubbia crisi della secolarizzazione di cui parla anche la relazione il presidente Pera deduce essere un superamento della crisi storica che per il cattolicesimo assegnato il sette ottocento la frattura setto ottocentesca l'irruzione
Della secolarizzazione del pensiero laico chiamiamolo come come vogliamo lì ci sono state per il chiusi il cattolicesimo dei punti l'apertura di crisi di di un di un di fratture che non si sono ancora di San e che vengono difficile a mio parere difficile non violi impossibile vengono ciò complicato a il il collo allora
E soprattutto sul piano culturale soprattutto sul piano culturale c'è un problema
Innanzitutto c'è anche un problema di linguaggio
Linguaggio importante se si farà né comunichiamo attraverso il linguaggio le idee parlo attraverso il linguaggio il discorso in tutto ciò che riguarda il sociale il politico il discorso è decisivo
Allora il discorso cattolico il discorso dei cattolici
Quando entra nel terreno appunto
Politico sociale a livello teorico non di programmi di governo di esponenti politici cattolici ma quanto sa assente un tono diciamo così edificante non problematico
Non dialettico che diciamo così apologeti autoaffondò genetico che appunto esattamente il contrario del di quello che ha fatto meritoriamente
Il presidente bene cioè già poste in campo con grande franchezza le insufficienze della propria tradizione storie allora qui dobbiamo renderci conto che ci sono anche delle insufficienze della tradizione storica non storica Capponi
Che faccia fasi per esempio che oggi nel panorama italiano la cultura cattolica e gli intellettuali cattolici commissioni Kamal non lo so insomma voi avete capito di che cosa sto parlando hanno spessissimo due tipi di posizioni creando difficili essenziale
Ho diciamo Sissi auto ghettizzazione in una forma di diciamo così autosufficienza culturale per cui esiste la folla pedagogia cattolica
La filosofia cattolica cose che da non riesco bene a capire di cosa si tratti ma che comunque appunto giusto sono pedagogista cattolico avere uno Cousins non sa più da che parte può incominciare un discorso oppure c'è un'altra forma
Di auto ghettizzazione non di autorizzazione mi sbaglio
Di difficoltà e cioè il fatto che non oggi pochi settori culturali come quello di un certo settori cattolico sente il vincolo fortissimo del politicamente corretto per cui appunto
Se c'è da difendere delle posizioni di carattere religioso cristiano e tanto più se sono della chiesa
Appunto ci possiamo essere io presidente Pera professor Quagliariello però guarda caso non si trova mai un Forte rappresentante di una certa cultura cattolica magari che va per la maggiore se non lo sapete ve lo dico io
Nel
Occasione del referendum sulla procreazione assistita i i giornali molti giornali erano animati dalle migliori intenzioni di dare voce anche alla parte alla parte cattolico ovviamente e si sapeva di moltissime persone che in privato hanno detto che avrebbero seguito le indicazioni della Chiesa però non lo volevano scrivere
Non lo volevano dire perché perché avevano paura che così sì appiccicato l'etichetta di lacchè del cardinale Ruini Lanzichenecchi no diventi pardon guardie svizzere
Guardia svizzera e questo rende ad un certo punto fa sì che c'è usi manchino delle parti fondamentali dell'incontro del dialogo della messa della messa in discussione tanto più che chiudo
Cioè mi verrebbe da parlare in moltissime cose di segnali audio il dominio della sfera pubblica e come dice Benedetto sedicesimo è una parola ettari e cosa succede cioè le conseguenze quali come si fa a fare una cosa del genere e poi non arrivare diciamo così ha delle oggettive situazioni di di intolleranza di di divieto di e sarebbe
Enunciare i principi e facili ma il il tradizione liberale che ha una vecchia tradizione bisecolare di confronto con la difficile prassi della lecita che secondo me innanzitutto la politica recitare la politica fai appunto sa bene quella tradizione che poi certe affermazioni quando si traducono in pratica
Vorrei finire o minuto ancora
Con una ultima considerazione su quanto è detto nella relazione cioè noi viviamo appunto nell'epoca
Una mia una considerazione generale che può servire se servirà a orientare
La nostra discussione dice una viviamo nell'epoca del declino della secolarizzazione è vero io penso che ci sia qualche cosa di più che noi viviamo nel declino delle ideologie collettivo tra cui anche libere ideologie della società anche il liberalismo era un'ideologia della società giusta neghiamo nella crisi di queste dell'ideologia da Società e si è aperto lo spazio gigantesco per una ratifica definizione di invece del ideologia di un'ideologia della persona
Son tramontate le ideologie della società si apre il problema di trovare un'ideologia della persona e qui si scontrano due grandi due grandi partiti che si contendono il cane
L'ideologia della scienza lo scientismo
Che corrisponde secondo me alla fase storica dell'ingresso del corpo umano nel campo della produzione dei beni perché il corpo umano sta diventando questo e invece la sì ideologia della sacralità della persona
In cui appunto
Liberalismo e cattolicesimo invece possono grazie grazie
Grazie
Grazie ai Galli Della Loggia la parola a Roberto Formigoni
Io voglio innanzitutto di legge mi ritrovo profondamente nel parole nell'intenzione del presidente vera e di questi confronti che meritoriamente da tempo la Fondazione Magna Carta promuove tra di noi
Che non sono ha ragione Galli della Loggia una riedizione aggiornata e di cui non si sente il bisogno di un dialogo tra differenti ideologiche
Ma vogliono essere questo almeno a me pare di capire questo apprezzo particolarmente
Un confronto tra uomini tra persone ognuna con la sua storia con le foto parte vinse con la sua cultura certamente non in un pasticcio di identità senza volto
Ma al confronto che si basi innanzitutto sull'esperienza vitale di ciascuno che parta
Dal vissuto dallo sperimentato e quindi dalla ricerca di senso che ognuno di noi pone o credo ponga nei diversi attivi diversi momenti della propria esistenza
Ci ritroviamo tra laici
Perché apparteniamo all'autopsia al popolo
Come diceva bene Presidente pena non siamo non ci concepiamo avanguardie intellettuali ma gente che appartiene al popolo e che vuole contribuire a ricostruirlo perché percepisce
Le difficoltà alla crisi
Da tempo presente nel nostro Paese
E nell'Europa intera
Delle diverse culture
E delle diverse realtà di popolo che hanno fatto la storia del nostro continente e credo anche che sia molto significativo ripartire da qui da Norcia
Patria di San Benedetto
Quindi in qualche modo il posto migliore uno dei posti migliori per parlare di laicità e di libertà per ripensare al destino dell'Europa
Anche perché Benedetto i suoi si trovarono ad agire in tempi fosse anche più difficili dei nostri presenti
Se però essere allora minoranze creative
Se piove comperare il tessuto sociale per una convivenza nuova nuova nello stesso tempo antica perché i benedettini sono quelli che hanno saputo recuperare i testi citati i testi classici della cultura insieme hanno saputo riportare terre devastate da decenni alla coltivazione quindi alla costruzione anche di una civiltà materiale come dice Leo un utente i benedettini possiamo ancora anche noi di conoscerli veramente commi padri dell'Europa
Nel senso pieno del termine spinti dalla fede capaci di recuperare le culture che loro arrivavano al passato capaci di costruire una civiltà materiale in cui l'uomo potesse cokerie dire autenticamente
Credo che possiamo trovarci d'accordo sul fatto che questo fu possibile
In base ad una concezione positiva dell'esistenza della storia che i benedettini del cristianesimo in genere alimentò in quell'epoca straordinariamente complicata
L'ora et labora in fondo è l'espressione di una unità della vita e della persona da cui poi sarebbero difesi la passione per la costruzione di una civiltà e di una convivenza che generò la stessa Europa
Ecco io credo neanche in questo mi sembra che la lezione del presidente Pera sia preziosa
Che l'Europa abbia oggi la responsabilità di chi legge fosse di rivivere di riverificare questa tradizione
Caro Young dice
L'Occidente non pensa più i grandi dogmi del cristianesimo ma prende a prestito alcuni idee dell'Oriente
Come ad Orlando si superficialmente con delle penne di pavone
Credo che sia una descrizione drammatica della debolezza culturale che il nostro continente il nostro secolo attraversa in cui non fosse per incapacità
O per la non volontà di di attualizzare la nostra tradizione pensiamo di salvarci nelle sue utilizzazione nella contaminazioni indistinta dei diversi generi umani
E invece abbiamo davanti a noi la necessità di saper tornare criticamente certo ma di saper tornare alla radice della storia delle parole fondanti della nostra identità
Parafrasando Croce credo che si possa dire non possiamo dirci laici senza riconoscerci profondamente cristiani
E non possono mo'dirci cristiani senza essere autenticamente laici eleggo in un senso analogo anche le parole che sono state dette sul termine conservatore
Credo che possa essere fatta cadere anche la bandiera di distinzione assoluto di o di contrapposizione assoluta tra conservatori autentici e riformatori
Per essere di formatori nel senso di una ricerca costante la verità dell'uomo occorre inevitabilmente essere anche conservatori occorre cioè avere qualche cosa su cui costruire non dimenticare nulla di ciò che di buono è stato fatto
Nello stesso tempo S. autenticamente non egoisticamente conservatori per conservare veramente un valore occorre saperlo giocare costantemente di fronte al presente quindi occorre anche essere innovatori fare in modo che il valore ricevuto al passato di venti patrimonio del presente
Questa mi sembra la dialettica dentro la quale i leggere le parole fondamentali che sono infatti indicate nella giornata di oggi
La parola libertà la parola laicità la parola ragione la parola perciò credo sono convinto che libertà e laicità non possono che essere letti ai sensi della parola ragione e persone
Analizzando anche la tipicità di ciascuna di esse perché l'idea di laicità e tipicamente un'idea di matrice cristiana
Po'panico curioso ma è così
Prima ancora che essa è un'idea di matrice tipicamente moderna
La modernità ha avuto la sua funzione di catalizzatore storico nei confronti della laicità ma non a caso l'ha avuta soltanto in Occidente
Anche la parola libertà è una parola che la storia sottopone costantemente a verifica
Leo Strauss presi precisa avrebbe i veri liberali oggi non hanno doveri più pressante che contrastare quello che lui chiama il liberalismo pervertito
Che pretende che vivere sicuri felici protetti ma senza regole sia la meta principale dell'uomo
Non credo che sia così non solo per i cristiani ma per tutti gli spiriti autenticamente laici e quindi il terreno comune tra laici e cristiani e torno alla volta a con una volta di più
Al mio spunto iniziale c'è un terreno comune tra laici cristiani era il tema della ragione
Che non è non può essere la misura di tutte le cose ma è una finestra spalancata sul reale la ragione correttamente intesa è credo la capacità di cogliere la realtà secondo la totalità dei suoi fattori costitutivi
A noi non interessa l'alleanza su certe ragioni possiamo Vivarini non arrivare ad essere d'accordo su qualcosa o su tutto ma su una cosa possiamo e dobbiamo essere d'accordo sull'uso della ragione
Su questo laici e cattolici possono una volta di più proficuamente lavorare insieme e certo trovo essere estremamente significativo come portato dell'epoca presente di questi ultimi anni su quattro di questi ultimi Magic l'emergere di una nuova sensibilità laica
L'emergere di alcuni di alcune figure di laici nel dibattito di oggi che permette Attolico sono state di straordinario ammaestramento di straordinaria testimonianza sul piano di un uso pieno della regione come tentavo di indicare uomini e donne che il nome della ragione hanno saputo difendere il primato della realtà dell'osservazione del dato della realtà contro ogni riduzioni teologica certamente il dibattito attorno al referendum sulla procreazione assistita è stato straordinario da questo punto di vista torno a dire permette Attolico l'emergere di alcune figure di alcune parole di alcune testimonianze
In cui non credenti in nome della ragione hanno saputo superare a un ideologismo ogni scentismo è stato straordinariamente importante est
Una novità culturale di cui credo il nostro Paese non si sia pienamente resoconto ma sul quale sia necessario riflettere ecco alla luce di questo credo anche che sarebbe importante ma probabilmente sarà nella giornata di domani riflettere su temi come il tema dell'educazione che so la relazione di Giorgio Vittadini
Toccherà anche qui educazione come introduzione
Alla realtà contrasto rispetto alla fuga dalla realtà
Lotta ad ogni tipo di biologia per fare invece prevalere il dato di fatto il dato di realtà per quello che il ripensamento della parola sussidiarietà il ripensamento dei dei diritti fondanti della persona di fronte alle pretese ancora totalitarie di uno stato che se debole va diventando sempre più debole come lo è in questi tempi non dimentica però di affermare una sua pare pretesa dittatoriale nel campo dell'educazione nel campo della formazione dell'opinione pubblica
Quindi lei cita libertaria jeune persone educazione sussidiarietà credo possano essere veramente i termini su cui laici e cattolici ragionare insieme
Ed è se e diventa anche capaci di di concepire un contratto sociale nuovo che non nasca da un'antropologia esclusivista ma da una capacità di guardare all'uomo per la totalità che esso rappresenta
Formigoni la farò l'altra Israele
Comunque a me pare che il presidente Pera ci abbia posto con molta efficacia una serie di dicotomie in particolare una si è sviluppata quattro Pezzuto il dibattito che quella fondamentale tra radici tradizione e futuro innovazione quello che dobbiamo fare
Su cui il presidente Piraccini
Da un lato richiamava l'importanza delle radici ma anche diceva evitare le culture tramandate in modo inerziale
Certo
Le radici sono una cosa di cui non possiamo fare a meno in fondo la storia un continuo ricombinare di elementi già dati pochi elementi nuovi era fine emergono per esempio si diceva che la filosofia moderna non è altro che un grande commento a Platone no
Beh pure sarebbe riduttivo ridurre Cantet a Platone perché l'importante non è intanto le idee quanto il modo con cui deve vengono ripensate rispetto alle sfide è presente
Per cui mi trovo molto in sintonia con quanto diceva Cesana quando parlando di don Giussani diceva a riscoperto ricreato diciamo il suo cristianesimo definitiva questo il punto fondamentale cioè la l'aspetto progettuale
E a me pare che il tema che noi abbiamo di fronte oggi quello della sfida di riportare a un'attenzione collettiva il problema della trascendenza della spiritualità
Della irriducibilità di questi aspetti
Dell'autonomia della sfera morale del valore della persona e del rifiuto di una visione puramente naturalistica con materialistica dell'individuo sono cose astratte io non credo affatto che siano cose astratte perché
E da un lato hanno delle conseguenze politiche io senza anticipare ho letto la relazione di Vittadini domani mi ritrovo per esempio in tutta una serie di cose che lui dice di critiche sul liberismo
Sul socialismo sul cattocomunismo sul anche sul neo conservatorismo perché noi dobbiamo affrontare queste contraddizioni del presidente oggi certi aspetti spinti del liberismo e del neo conservatorismo che per certi dati ci vanno bene su certe questioni politiche per altri dati sulle questioni cui accennavo ad esempio quelle delle Biotecnologia o della manipolazione del vivente non ci vanno poi così tanto bene
Dobbiamo affrontare queste contraddizioni
E quindi a vere questa capacità innovativa di pensare di nostre idee nel presente che ci pone sfide nuove perché il materialismo di fronte al quale noi siamo non è quello vecchio
L'altro giorno si leggeva una intervista del premio Nobel Watson per la medicina che diceva questo scopo della scienza restringere la sfera del soprannaturale
Ma è singolare no cioè la scopo la scienza non è la conoscenza ma restringere la sfera del soprannaturale è un'idea estremamente fornita in parte che questa è vecchia però diciamo messa in questi termini è di una diciamo durezza e di un globalità ma anche di una infinita debolezza
Ed è questa debolezza che noi dobbiamo cogliere perché in un momento in cui esiste quest'atteggiamento di riduzione della scienza qualcosa che conduce una battaglia ideologica e subordinate essenzialmente a degli scopi di carattere tecnocratico tecnologico noi a noi compete piuttosto rialzare la bandiera del valore conoscitivo della scienza contro chi l'ha buttata via
E quindi diciamo e ed forse è questo il punto che non è stato capito anche a fondo nella battaglia sul referendum per cui quando dico queste cose io penso di dire cose molto concrete
Perché la sfiducia di cui anche accennava giustamente Ernesto Galli Della Loggia di molti nel combattere la battaglie sul referendum e derivata da non avere capito in realtà quanto sia diffuso il malessere
Per questo per questa situazione anche nel molte sfere ambienti dei giovani
Che devono convivere con un vuoto di spiritualità di cui sentono il peso assieme una tecnologia che non possono ovviamente rifiutare che non sarebbe giusto rifiutare e e però sentono l'esigenza di qualcosa di nuovo chi ha avuto fiducia
Nel fatto che queste tematiche sono delle tematiche sentite ha visto giusto secondo me el forse la sorpresa che derivata nel vedere quel risultato deriva dal non aver capito tutto questo questi fatti che si stanno muovendo
E e forse in altre occasioni bisognerà avere maggiore coraggio e maggiore fiducia nella capacità della gente di cogliere questo tipo di questioni
Mi fermo rapidamente su altre due pulite sulla su queste queste altre questioni di antinomie diciamo
Ecco io penso che una volta per tutte noi dobbiamo evitare di usare l'antinomia per esempio laicità fede ora laico credente perché non vedo perché cioè è qualcosa che ci viene imposto all'esterno uno può essere benissimo laico credente insomma non esiste una antinomia di questo tipo addirittura liberale vs credente piuttosto parliamo di credente di non credente parliamo di laico i confessionali sta o di clericale
Questa è la distinzione corretta
Che noi dobbiamo adottare una volta per tutte anche di fronte ai neo clericali che spesso sono i laicisti
Dobbiamo a diciamo da questo punto di vista ecco giustamente il presidente Pera diceva parliamo di contenuti le formule si possono di adattare forse la formula religione civile cristiane non confessionale a me mette un pochino a disagio cioè io per esempio non potrei dichiararmi aderente a una religione civile cristiana sia pure non confessionale se non altro perché non so sono un credente ma non non sono cristiano e quindi però non posso neanche diciamo aderire alla Regione civile Cristiana sia pure non confessionale
Mentre trovo che bisogna approfondire quella la diciamo la formula papa Benedetto decimo sesto quando non solo diceva non esclude l'invio della sfera pubblica ma io sentito bene documento di oggi parlava del diritto di vivere la propria sfera religiosa nel contesto laico e a me pare questa la questione veramente decisiva perché va be diciamo io l'opposto anche come problema personale uno può rispondere va be'ma appartiene a una categoria di quattro gatti che non ha molta importanza e no io credo che esista una vastissima sfera di persone non credenti che però attenzione oggi per la problematica spirituale e religioso
E noi dobbiamo rivolgerci questi ogni parola d'ordine che non sia troppo che non si è inclusiva
Che sia troppo restrittiva ci racchiuda ci fa perdere perché noi invece abbiamo di fronte questa vastissima platea di non credenti che sono insoddisfatti del materialismo
Cieco della società in cui viviamo
Quindi diciamo io ritengo fondamentale questa dimensione di carattere religioso e da questo punto di vista come fermo su un ultimo punto
Presidente Pera diceva il suo documento la chiesa deve evitare lusinghe rischi di un nuovo confessionali Smoke radicalismo
Questo è un altro punto fondamentale ecco io vorrei toccarlo con un esempio
Forse non ultimi due minuti un esempio di non è detto che che troviamo l'accordo anzi ma di di prego di considerarlo con attenzione io credo che una questione ecco pratica
è quella dell'ora di religione nelle scuole io per averla
Vissuta conosciuta direttamente attraverso anche di più di un figlio e così via vi assicuro questo è un tipico esempio di una forma di confessionali Isma'il clericalismo sbagliato
Non certo il crocefisso nelle nei luoghi pubblici Ahmed o ad altri dà fastidio
Ma l'idea che si possano avanti portare avanti dei valori di carattere spirituale e religioso attraverso la più o meno diciamo
Esplicita in posizione di un'ora di carattere confessionale questo è un errore perché direi semplicemente non è anche una battaglia perdente è già persa è questo il punto bisogna code e già persa basta pensare quello che sta succedendo in Spagna e quello che già succede qui
è persa perché e qui se avessi un quarto d'ora potrei farvi innumerevoli esempi è un un tipo di iniziativa che produce reazioni negative
Che sfascia che diciamo allontana io ho letto una proposta in un articolo recente di Lucetta Scaraffia su questa questione che ho trovato particolarmente positiva
Tentare coraggiosamente di sostituire questa ora con uno o obbligatoria
Di religione ma non esiste non confessionale che naturalmente sia fondata sul recupero delle radici
Giudaico cristiana della nostra tradizione e non c'è dubbio quella devono avere un ruolo centrale ma recuperati imporla anche come un un obbligatoria questa è la sfida coraggiosa perché mai noi dovremmo pensare che sia obbligatoria un'ora di filosofia di storia o di fisica o di matematica e non un'ora
Che relativa alla cultura religiosa ma forse la religione e la spiritualità non fanno parte della razionalità ecco il problema
Cioè a noi compete dire che questa che non si deve escludere dalla sfera della RAI della razionalità la religiosità
E la spiritualità e da questo punto di vista certo la sfida può essere grossa pure di individuare lo sappiamo in una scuola come la nostra i contenuti di una iniziativa di questo genere però o andiamo verso delle sfide di questo tipo o altrimenti è chiaro che la battaglia
Diciamo rischia di essere persa ma io penso che vi siano le forze e diciamo le intenzioni e le spinte anche vitali per andare in una direzione di questo tipo
Alfredo Mantovano
Presidente signore e signori nella tue nell'azione di che già un concetto ok sviluppato in altre occasioni
Quello secondo cui la crisi del liberalismo dipende dal fatto che esso cito testualmente in tutte le sue molte varianti antepone senza della libertà al bene
Per quello che abbiamo ascoltato un'ammissione di questo tipo
Immagino che non sia fatta a costo zero come si dice come si dice oggi entra in un momento di discussione della legge finanziaria
Sottolinea un limite serio del liberalismo la tendenza a considerare l'individuo come un essere immacolato
Ma l'individuo lasciato libero tende al bene spontaneamente
Di individui riuniti in gruppi in società tendono spontaneamente al bene comune
Risponde un laico della tradizione precristiana Ovidio
Video medio ora promuove deteriora secco
Perché l'uomo tende al mare
Perché deve compiere uno sforzo non da poco non da poco per capire che cos'è il bene
è uno sforzo doppio per attuare
Ne il liberalismo nella democrazia più o meno in parte dal principio
Sono alla fine in grado di rispondere a questa domanda
L'uomo tuttavia la capacità di dirigersi verso il bene
Il senso morale originario permette all'uomo di discernere per mezzo della ragione della ragione come è stato ricordato più volte
Che cosa è bene e che cosa è male
La legge naturale mostra l'uomo la via da seguire per compiere il bene e per raggiungere improprio fin
Che cosa significa naturale credo che alla luce anche della sottolineatura del concetto fatto nel messaggio del Santo Padre
Ci sia la necessità di approfondire questi terzi
E questo termine certamente non è in relazione alla natura del dire se razionale
Ma al fatto che la ragione
Riconosce questa legge e questo rappresento un una caratteristica propria della natura umana
La legge naturale e presente nel cuore di ogni uomo è universale nei suoi precetti
E la sua autorità si estende a tutti gli uomini
Esprime la dignità di quella persona di cui ha parlato il presidente Pera
E pone la base dei suoi diritti e dei suoi doveri fondamentali per ha citato il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica
Ora il Catechismo della Chiesa cattolica per esprimere la nozione di legge naturale riprende un altro laico tre cristiano Cicerone
Un italiano
Per inciso se il catechismo dedicato alla Chiesa universale cita un'italiana per spiegare che cos'è la legge naturale questo la dice lunga sulla qualità della tradizione di cui siamo finiti
E se cita un pagano significa che non è un discorso confessionale
Dice Cicerone Esiste una vera legge nella retta ragione
E conforme alla natura la si trova in tutti gli uomini e immutabile ed eterno i suoi precetti chiamano al dovere sui divieti trattengono dalle autore
è un delitto sostituirla con una legge contraria e proibito non pratica non ha solo a disposizione
Nessuno di noi può abrogarla completamente
Io credo che due mila anni prima di Benedetto sedicesimo
Sia questo il senso del dominio di Dio sulla società
Certo l'applicazione del già naturale richiedere agli adattamenti storici
Geografici
Ma nella diversità delle culture resta a regolare il volume tra di loro impone ad essi principi comuni al di là delle differenze
Molti ne hanno negato i principi ma la legge naturale risorge sempre nella vita degli uomini e delle società questo convegno per me è stato particolarmente felice questo seminario perché mi ha consentito di riprendo dopo venticinque anni un testo che non pensavo più neanche di aver conservato l'eterno ritorno del diritto naturale dei di Rommel ma che che dedica delle pagine splendide sul punto
E non è soltanto la legge naturale fondamento etico indispensabile per edificare la comunità degli uomini
Ma costituisce anche il fondamento della legge civile lo ha detto di recente poco
Pochi mesi prima di di morire Giovanni Paolo secondo
Solo su questa base cioè sulla base parlava del del diritto naturale e possibile un vero dialogo è un'autentica collaborazione tra credenti e non credenti e questa indicazione utile però per arrivarci allo scopo del nostro incontro che presidente Pera richiamato trovare un terreno comune
Tra laici e credenti per contribuire alla soluzione della crisi nella quale ci troviamo e al tempo stesso per individuare un antidoto al confessionali
Problema
I precetti del diritto naturale non sono percepiti da tutti con chiarezza e con immediatezza e anzi
Già si può discutere sullo stesso fondamento del diritto naturale se
Far riferimento all'oggettività dell'essere
O al giusta naturalismo è ancora più complicato e trovare un terreno comune di identificazione dei singoli diritti che rientrano nella legge naturale
L'uomo nella sua esistenza concreta non ce la fa
A conoscerli senza difficoltà con la certezza necessaria senza mescolanza dirlo
Può riuscirci qualche pensatore ma gli altri poveri in senso evangelico ovviamente non classista i piccoli gruppi la società
E quand'anche si riuscisse accoglierli
Rimane sempre quello che dicevo video vedo ciò che migliore lo approva ma seguo ciò che peggiore
Ne il liberalismo più o meno virtuoso nella democrazia più o meno virtuosa ci forniscono di strumenti per risolvere il dilemma
Alcuni laici persone rette
Dotata di quella ragione di cui parla Cicerone avvertono che manca qualcosa
Chi manca qualcuno
E per questo si rivolgono alla nostra tradizione
Mi è capitato di leggere uno scritto di von Hayek del Mina centosessanta
Cito illiberale può aver imparato molto con beneficio dall'opera di alcuni pensatori conservatori
Dal momento che per quanto vi azionari siano stati in politica uomini come buona altre de Maistre dono sua cortese
Dimostra una comprensione del significato di istituzioni is sorte spontaneamente la lingua il diritto alla morale costumi che anticipò le moderne impostazione scientifiche
E da cui i liberali possono aver imparato
Von Hayek però lancia una sfida in questo stesso questa stessa riflessione
Perché aggiunge l'ammirazione dei conservatori per il libero sviluppo generalmente riguarda solo il passato
Viene la loro mancanza di coraggio nell'accettare un cambiamento imprevisto da cui potranno emergere nuovi strumenti per le imprese umani
Credo che non ci sia difficoltà ad ammettere che questo coraggio può essere mancato in passato a taluni conservato
Oggi la raccolta
Da tre dello scorrere inesorabile del tempo sia un punto in comune tra laici e credenti
Pannella insiste
Oggi vari ma che ha chiuso in va raccolta alla la provocazione del filosofo austriaco
E ULSS e la provocazione a usare incollaggio
Purché sia chiaro un presupposto
Scrive un tradizionalista non un conservatore Gomez Davide una tradizione non è un catalogo presupposto di virtù
Ci si confronta con un catalogo di errori
Ma è uno stile nel risolvere il problema
La tradizione non è soluzione pietrificata ma un metodo flessibile d'altra parte quando l'asso che che scrive conservati in Mein permanente tradotto in italiano non è mentalità proprio modo di pensare stile costume con cui s'ingrossa cioè in altri termini la tradizione non è una pomata scusate la rozzezza di cui fare un uso Esterni
Oggi ciascuno di noi può beneficiare della tradizione però perché ne sei con i nostri padri non hanno vista come un rifugio come una chiesa ridotta un museo da visitare ecco la bocca semiaperta senza incarnato
Il coraggio giusta nel compiere certi che se ci apriamo come politici come governanti come legislatori
A quel senso di tradizione nei termini in cui ce ne ha parlato Marcello Pera non saremo causa di danno per i nostri compatrioti
Non saremo causa di divisione nazionale non priveremmo nessuno delle sue libertà
Non saremo complici di una indebita ingerenza della sfera religiosa nella vita politica
Ma al contrario faremo dei passi in avanti proprio nella direzione delle autentiche libertà domenica scorsa Benedetto se dicessi avvenuti ha beatificato
Tre e mezzo Salem
Vescovo di mia Ulster denuncia l'ideologia neopagana del nazionalsocialismo difende la la la Chiesa protegge gli ebrei
Protegge i deboli violati nel loro diritti io vorrei chiedere a chi ogniqualvolta si parla di diritto alla vita
Di famiglia di libertà religiosa lamenta sempre il superamento dei confini tra laicità e religione
Von Galen in quel momento storico avrebbe dovuto stare zitte
In un'ottica più propriamente politica laicità indica l'atteggiamento di chi rispetta le verità che scaturiscono dalla conoscenza naturale sull'uomo che vive in società
Anche se tale verità sono insegnate da una determinata confessione religiosa
La città significa autonomia della sfera civile della sfera politica da quella religiosa e quella ecclesiastica ma non significa autonomia della sfera civile politica da quella etica
Se libertà giustizia rispetto della vita dei diritti della persona
Vengono insegnate anche da una comunità religiosa questo non diminuisce la laicità dell'impegno di coloro che si riconoscono in questi principi
Postilla obbligatoriamente sinteticamente politica
Credo che siamo tutti d'accordo sulla circostanza che la vittoria e referendum del tredici giugno non sia stata adeguatamente valorizzate
Anzi che non sia stata valorizzata per nulla
Perché certo chiesi se fosse prevalsa distanza relativista che era alla base dei quesiti referendari
Quella vittoria sarebbe stata adoperata come trampolino di lancio per ulteriori riforme ideologizzate ed hanno allora perché non partire
Da quella laica quota settantaquattro per consolidare l'alleanza tra laici e cattolici sulla base del rispetto del diritto naturale
E con questo affrontare con decisione le battaglie del giorno
Da quelle coinvolgono la famiglia con i PACS rapito dal giorno dopo dal suicidio demografico che purtroppo non interessa solo il giorno alla settimana mentre è stata generazione all'emergenza dovrò
Perché se sul versante delle economia nessuno riesce ad avere ricette
Totalmente risolutive su questi temi le risposte ci sono invece risposte che hanno bisogno soltanto di uomini e di donne che ne mettano delle nella storia perché lo sappiamo di scaffali delle liberi e sono pieni di buone idee ma le idee può buone da sole non camminano e la nostra responsabilità consiste nell'offrire alle buone idee di cui discutiamo la possibilità di tradursi intercorsi politici
Pierluigi Barrotta
Vorrei intervenire su un aspetto specifico ma non secondario della relazione del presidente Perez può ricavarne alcune indicazioni di tipo normativo preparato un piccolo foto un po'di fotocopie che spero che verranno verranno distribuite
Certamente e è vero che esiste una tensione molto forte tra l'atteggiamento liberale e l'atteggiamento conservatore
Prendiamo ad esempio il caso di mille citato dal presidente Pera l'uomo che popola la società emiliana è uno che critica coltivazione la tradizione perché ha paura del conformismo
Che era questa la preoccupazione principale di me
Conservatori quanto quale tradizioni palo di abbandono fiducioso verso una tradizione
E la convinzione che il contenuto morale venga tacitamente in modo inespresso tramandato da te da generazione a generazione e cito importanti pensieri pensatori conservatori senza il neo senza il neo davanti
Sono due atteggiamenti diversi sul però credo che debbano essere e vi possono essere congeniali sia a livello di morali individuale sia a livello sociale stima la ragione è che cerco di sintetizzare le tradizioni sono fondamentali perché ci danno alcuni principi guida con i quali noi diamo una gerarchia di valori né determinati contesti
Quanto ci sono dei conflitti di valori sono questi che ci aiutano a risolvere riescono così bene
Che molte volte li banalizzano fino a renderli invisibili non ci accorgiamo dei confini valore con il giorno lo incontriamo però le tradizioni anche degenera posso diventare oppressive
Quanto sono inadeguati di fronte all'innovazione e qui abbiamo bisogno di risalire alla morale riflessiva che quelle diceva mi dalla critica e abbiamo visto entrambi gli atteggiamenti
Entrambi inoltre possono essere conciliate perché fanno riferimento a una comune libertà e prima l'ho sentita di echeggiata
Parlando di don Giussani don Giussani o di un autore conosco poco ma credo che dicesse proprio questo
Il fatto che entrambi gli atteggiamenti ricorrono devono far riferimento alla libertà intesa come autonomia come l'essere padroni del proprio destino
Anche chi si affida in modo fiducioso ha una tradizione lo fa liberamente perché la sente proprio rasente costitutivo della propria identità non lo fa per un'autorità esterna alla tradizione e mi sembra però quello che è stato citato in più occasioni
L'idea di essere padroni del proprio destino sorregge anche ovviamente l'atteggiamento miglia atteggiamento critico ora questi rea di autonomia di base solidale con alcune virtù importanti virtù civiche
Ad esempio è incompatibile con i rapporti gerarchici verticali tipo autorità subordinazione favorevole alcuni rapporti orizzontali tipo fiducia rispetto reciproco e sono virtù civiche dicevo estremamente importante
Sorgendo l'atteggiamento emiliano è anche favorevole a molte virtù di tipo diciamo così insita nel capitalismo e qui sono molti neoconservatori anche l'hanno sottolineato mi riferisco all'ingegnosità all'originalità alla voglia di chiare di innovare
Ora questo tipo di autonomia è estremamente importante vorrei appunto documentarlo con questo piccolo schema che senza vi ho distribuito devo dire non sono io l'autore di questa ricerca
Empirica l'autore della al collega e amico Sebastiano bavetta col quale da vari anni stiamo lavorando insieme sul liberalismo che fondato proprio sulla inevitabilità del conflitto di valori e di interessi
Diverso diciamo così dalle questioni più armoniche del liberalismo su cui si basa in più sui diritti naturali sentito citare
Ora vediamo un po'che cosa dice questo grafico parlo solo in moto un aspetto di un frammento specifico di questo di questo nostro lavoro che sono stati cerca nell'asse verticale abbiamo visto che c'è il intervento dello Stato scopi distruttivi
Nella se ho reso un tale ce l'autonomia che l'autonomia a cui facevo riferimento io quella solidale con tutte le virtù civiche Keo che ho citato
Questo tipo di autonomia non è ovviamente dico per il filosofo e e l'autonomia kantiana quale non può essere tradotti in termini empirici per ovvi motivi
è semplicemente un'operazione esazione c'è una traduzione in pirica del quell'idea di essere padroni del nostro destino che vuol dire poi avere di fronte un insieme di opzioni e avere la consapevolezza di tali insieme di opzioni
Non è neanche perso per gli scienziati sociali per gli economisti un qualcosa di simile ai famosi indici di libertà economica tipo laici foundation perché si basano su presupposti molto diversi giungono anche conclusioni molto diverse
Ora se ne ricava questo grafico l'Italia è posta in una situazione in cui c'è un altro intervento dello Stato distributivo e una base percezione di autonomia da parte degli individui questo è abbastanza intuitivo perché l'intervento dello Stato induce appunto la sensazione di essere assistiti
C'è la sensazione che il destino dipende da qualcosa che al di fuori delle nostre possibilità
Ora nonché l'intervento dello Stato e mancanza di e autonomia siano inversamente correlati in modo necessario lo si vede infatti che anche ci sono paesi in cui sono entrambi presenti per il frutto del nord Europa però questi sono casi specifici che non voglio qui
Trattare
Quello che il programma che dovremmo cercare di derivare poi il ogni riallaccia quello dice il presidente e fare questo passaggio credo finito a sud-ovest o sud est a secondo delle percezioni
Cioè delle prospettive c'è una società con scarsa autonomia e alto intervento dello Stato a una società con uno scarso intervento dello Stato
E una ricca autonomia nella società civile c'è una società che sia ricca di quelle virtù civiche a cui facevo prima riferimento oppure messi un altro slogan il passaggio da un Welfare State a una welfare society
Ora questo grafico non ci dice quello che noi dobbiamo fare però ci dice quello che non dobbiamo fare ad esempio non dobbiamo applicare una politica strettamente liberista o libertaria o anarco capitalista come vogliamo chiamarla perché se lo facessimo se riducessimo il l'intervento dello Stato da solo
Ci per i faremo precipita nella zona sud nella zona tipo non so della Turchia dove a un intervento basso dello Stato corrisponde una scarsa autonomia degli individui si tratta di Società fondamentalmente autoritari
Quello che noi dobbiamo fare Mantellate diciamo così l'intervento dello Stato ma piano piano attraverso l'ingegneria sociale Spizzico chiamiamola così
Dobbiamo cercare di incentivare quelle istituzioni su associazioni istituzioni intermedie su cui si foche si fondano su delle tradizioni ricche di quelle virtù civiche che dicevo prima
E questo dà un'idea delle olistica a cui nuovi dobbiamo andare proviamo a cui dobbiamo dividerci anche se non posso per forza di cose a essere più preciso su come riformare il Welfare State in vari campi dal sanitaria all'istruzione
Chiudo solo con un'osservazione conclusiva
Si è parlato sì iniziato questo discorso del ruolo della tradizione il ruolo del liberalismo il due concetti possono e devono essere messi insieme e concilia perché questa conciliazione come ho detto prima e necessaria ed è anche col concettualmente intellettualmente estremamente coerente memorie DDR tant'è che possiamo derivarne alcune indicazioni turistiche abbastanza ben precisa che
In altre occasioni spero anche di definire mette
Grazie corrotto Lorenza violini
Volevo iniziare con una considerazione sul l'ultimo articolo di Gustavo Zagrebelski apparso su Repubblica il cinque ottobre cerca rapporto tra laici e cattolici
Un qualche commento sommesso ma invettiva di Giorgio sedici anni sulla mal modo veramente scorretto di intendere rapporto laici e cattolici mi consente di saltarla permessa vista anche l'ora tarda
Ma due considerazioni voglio fare rispetto all'intervento del presidente Pera si sa il diritto rispetto alla politica rispetto alla filosofia è figlio di un dio minore
Però a a delle armi sottili ma abbastanza abbastanza agguerrite soprattutto a delle armi che consentono incidendo sui particolari
Di
Eliminare di porre nel nulla i grandi principi le grandi verità affermate a livello generale se ne leggiamo la legge sulla Bortot
Partendo da grandissimi affermazioni circa il dovere di tutelare la vita e poi ovviamente nega
Proceduralizzato Ando in modo a abbastanza gravemente lesivo di di tanti beni il il la modalità per poter decidere se a fare o no questo intervento
Comunque figlio di un dio minore ma questa quest'arma potente per cui quando il paper del presidente Pera parla di della persona come fondamento assiologica della democrazia ne viene spontaneo pensare per esempio alla questione dell'estensione temporale di questo concetto di persona sembra anche lì un aspetto di dettaglio ma se noi poniamo l'inizio della vita
Due ore dopo la fecondazione queste due semplici ore riescono a distruggere questo grande questa grande idea che dovrebbe essere la base del dialogo tra laici e cattolici che è quello della inviolabilità della dignità umana da questo punto di vista sacralità della vita si è detto prima sacralità della vita vale certamente per i cattolici che ne pongono la sua origine nella nella trascendenza ma credo possa essere condivisa anche da tanti laici perché
Tutti tendiamo a porrei
A cercare un oltre un fondamento che dia stabilità alle nostre concezioni che evidentemente non deriva dal diritto o dalle norme così difficili da applicare difficili da formulare che che il che il diritto pone del resto parlando di di di ragione lo stesso Habermas nel nel libro sul dialogo con con il dialogo tra il filosofo stesso il Papa dice parlando della ragione parlando dell'oltre che la ragione
E in qualche modo sempre implica dice dice quanto segue la ragione che riflette sulle proprie radici più profonde si scopre originata da un'istanza altra dalla quale è costretta a riconoscere il fatale potere se non vuole perdere il proprio orientamento razionale
Nel vicolo cieco di un'auto appropriazione ibrida
Quindi sul piano pratico io credo che pertanto dialogo possa andare a concretizzarsi sulle formulazioni specifiche che nelle norme vengono vengono adottate non tanto sui grandi valori che le costituzioni con le carte europei propugna no
Detto questo
Si è parlato ancora molto in questo seminario del tema della libertà e
S'già dall'inizio Massimo Camisasca ha segnato questa questo cammino parlando di libertà e appartenenza e poi Giancarlo Cesana lo ha ribadito parlando del rapporto tra libertà e verità
Ora se guardiamo questo tema dal punto di vista istituzionale forse anche questo è un un aspetto su cui aprire un dialogo possiamo renderci conto di come l'auto concreta tutela dei diritti indica nomi una visione della libertà meramente emancipata Oria come la tradizione
Della Rivoluzione francese ci ha consegnato a un anno una libertà che progressivamente tramite il diritto si scioglie da tutti i legali sia giuridici che naturali divorzio eccetera eccetera
Ma una libertà che vivete entro la trama delle istituzioni lo stesso
Affidare la tutela dei diritti alla Corte Costituzionale richiamato prima da Galli della Loggia è vero è stato un passaggio del che ha caratterizzato lo Stato liberale lo Stato democratico rispetto lo Stato liberale però i due processi
Vivono dentro una relazione importante se non c'è legge non ci sarà controllo della corte e la corte quando controlla la legge deve tener conto delle funzioni delle responsabilità del processo politico altrimenti
Si finisce per cadere in quella tirannia dei valori che non sono in nessun modo che non sono nessun modo fattori di libertà per la società su cui incidono detto questo io credo che conclusivamente IRR la questione posta del rapporto tra legge naturale e legge dello Stato che ovviamente non è un rapporto semplicissimo da definire
Debba veramente a tener conto che le due sfere sono diverse certo da un certo punto di vista sarebbe anche naturale desiderare che la legge dello Stato riflette in toto la legge morale ma forse in alcuni casi in una società pluralistica questo può essere anche una forma di deresponsabilizzazione quei genitori che mandano i figli alle scuole cattoliche pensando che così dopo ci pensa alle scuole cattoliche Ducati ecco la legge dello Stato è la legge di uno Stato pluralista
Con quando abbiamo fatto la battaglia sulla fecondazione assistita non abbiamo una legge che rispettata in toto la morale cattolica l'abbiamo difesa lo stesso perché i beni che essa difendeva erano beni su cui valeva la pena impegnarsi quindi senza pretendere chissà quale fotocopia della legge della legge dello Stato rispetto alla legge morale si può sicuramente impegnarsi per trovare forme che giuridicamente rispettino i beni che noi desideriamo rispettare senza con questo venir meno la nostra responsabilità nell'applicazione della legge grazie
Classe Lorenza violini Nicoloso amo
L'ultimo intervento adorato seguito abbiamo seguito quasi alla alla lettera un criterio alfabetico quindi siamo arrivati in fondo
Ringrazio Dio come ultimo anche di essere molto breve perché allora due due punti mi interessa trattare l'ipertrofia dei diritti e la Costituzione troppo pesante
L'ipertrofia dei diritti è un tema accanto a diciamo poi poteri spetta ovviamente al
Al primato della persona dei suoi diritti o cercare di veder lampo dall'altro punto di vista se è possibile perché quella che viviamo è comunemente indicata come l'età dei diritti c'è anche il titolo di un noto saggio di Norberto Bobbio su questo non c'è dissenso probabilmente però questa innegabile caratteristica dello Stato liberale contemporaneo probabilmente è stata sfruttata da una retorica dei diritti
E qui c'è un'autocritica forte io sono un giurista e quindi faccio autocritica su questo
Retorica che non solo ha passato il segno di ciò che è giuridicamente accettabile
Ma che finisce paradossalmente per rovesciarsi una dogmatica antiliberale anti individuale
Appunto non esiste giurista che non si sia cimentato almeno una volta nel tentativo di ampliare il più possibile i diritti della persona diritti dell'individuo
E così è stato un fiorire di nuovi diritti di ogni genere
Ahimè non sono affermati in via teorica da dottrine magari stravaganti ma talvolta riconosciuti e garantiti dai tribunali anche al di là e al ben oltre a ciò che è il scritto nel diritto positivo nella costituzione delle leggi eccesso di giudici Isma'se volete volontà ingenua di trasformare in diritti propri desideri si è fatto cenno a questo aspetto slanci di generosità filosofici
Da giurista liberale come mi considero il paradosso è che soprattutto che questa retorica dei diritti ha dimenticato che il gioco dei diritti non è mai a somma zero
Perché proclamare l'esistenza di un diritto significa necessariamente affermare una serie di obblighi più o meno intensi in capo a qualcun altro
Un esempio molto delicato molto delicato accenno brevissimamente per esempio è bello e giusto al politicamente corretto affermare
Esiste un diritto fondamentale a essere informati da parte di tutti
Ma ciò significherà logicamente se vogliamo essere rigorosi che a fronte di quel diritto a essere informati esisterà almeno un obbligo di informare il capo in capo ai giornalisti
I quali premette credevano in modo ingenuo di essere titolari a loro volta di una libertà fondamentale di una libertà di un diritto di informare e non di un obbligo
Bel paradosso se vogliamo perché attraverso un'operazione di apparente accrescimento della libertà del singolo distruggo un diritto di fondi fondamentale di libertà espressamente previsto
Costitutivo della società liberale come la libertà di informare non di essere informati ma di informa perché lo trasforma in un dovere o al massimo un diritto che è tale solo se funzionalizzato a un risultato consentitemi anche una piccola puntata forse eccessivamente polemica
Più un di più un disgusto che un ragionamento la retorica dei diritti raggiunge il suo culmine quando si trasforma in quello che chiamerei il desiderio di tutelare tutti i costi la coscienza delle anime belle per il tramite dell'affermazione di una illimitata intoccabile libertà della coscienza individuale
Si censura ogni fenomeno che possa disturbare il libero autonomo sviluppo individuale appunto come pretesamente lesivo di questo diritto fondamentale alla libertà e alla intoccabilità della coscienza
L'esempio che viene più facilmente e lo dice una persona che si riconosce in quella frase bellissima Di Mauro che è stata citata e cioè sente dolorosamente la la l'impossibilità di di affermare di trovare per la verità l'esempio che viene più facilmente quello di chi chiede la rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche o dall'aula di un tribunale perché ritiene che la sua sola presenza costituisca un'offesa alla coscienza individuale
Così le anime belle è quella del fanciullo che certamente bellissima o quella del giudice non debbono essere turbata dalla visione di ciò che in ipotesi le posso disturbare
Io credo che sia forse anche facile per noi qui dire che questo non è il modo per tutelare i diritti in una società liberale né quello per far crescere degli uomini liberi
Nel peggiore dei casi credo è il modo per far crescere degli alienati senza radici e senza la tradizione di cui la relazione del presidente Pera parlava ed è il migliore degli individui semplicemente separati dal contesto sociale in cui sono riluttanti a fare esperienza reale del mondo in cui vivono
E dimentichi dei doveri verso la collettività di cui fanno parte secondo punto
I difensori a oltranza dei diritti
Di questo modo di affermare i diritti sono anche spesso coloro che vedono nelle costituzioni
Tavole completi onnicomprensive di principi e valori cui va da sé l'adesione dei singoli deve essere entusiasta neanche qui sta un paradosso se vogliamo
Perché l'idea è si partirà Livia scontata di tutelare la libertà dei singoli e dei gruppi
E poi gli si costruisce intorno sopra e sotto una gabbia di riferimenti normativi cogenti che sfociano addirittura con una uno slittamento molto pericolosi una tavola di valori normativamente imposta a me viene in mente che forse la Costituzione americana può essere un esempio lo ricordava poi in carrozza in una recente intervista al Foglio molto interessante
Ha invece un impianto leggero mi si prevede nulla più di quel che serve per garantire a ciascuno di perseguire il proprio benessere la propria felicità in Europa lo stesso concetto di sussidiarietà benemerito
Sul quale si riflette è stato con difficoltà strappato a concezioni stataliste di ogni tipo
E ha conosciuto un significativo sviluppo nel diritto europeo non a caso il diritto dei mercati alla concorrenza
Oggi compare finalmente la nostra Costituzione ma si badi la parte organizzativa mentre forse sarebbe stato logico pensare pensarlo nella parte prima o addirittura tra i principi fondamentali perché sussidiarietà dovrebbe essere non solo riconoscimento che laddove singoli e gruppi possono fare da soli lì la mano pubblica non è necessaria
Ma neanche riconoscimento che i valori o gli obiettivi ultimi dell'attività umana non si impongono per legge
Le cose che diceva Lorenza probabilmente ma sono quelli che si sviluppano all'interno della vita concreta di una comunità
Sussidiarietà parte come negare che oggi noi abbiamo a che fare o facciamo i conti con un concetto pesante di costituzione si tratti di quello italiano di quella europea come tavola di valori onnicomprensiva
Anche nel dibattito politico ormai non si muove foglia che tutti col ditino alzato dire se è incostituzionale se fai questo
E questo dà vita a un altro paradosso perché da una parte nella cultura dominante ogni discorso sul fondamento ultimo delle democrazie liberali su quella che classicamente si dovrebbe chiamare la forma di governo bene fondate bandito come rischioso
Perché è potenzialmente foriero di totalitarismi politici o di assolutismi culturali la democrazia liberale dovrebbe bastare a se stesse
D'altra parte però è appunto dominante è un modo di impostare le cose per cui la Costituzione sia quella interna se quelle europea
Viene assunta come un modello totalizzante da cui abbiamo dobbiamo attingere valori scoppi modelli di comportamento financo nella nostra vita privata
Concluderei visto che il l'aggeggio è suonato con un auspicio ingenuo forse forse inutilmente provocatorio
Ma la relazione stessa del nuovo presidente Pera ci insegna che provocare bisogna certo punto di contro alle elettori che affermazioni sulla perenne validità dei valori pesanti della Costituzione italiana anche di quelli contenuti nella parte prima che si ripetono essere intoccabile
Perché non chiedere invece a gran voce
La pista culturale naturalmente oggi forse non è il momento di altre ipotesi una Costituzione leggera riconosca più spazi agli individui e gruppi sociali anche nella sua prima parte
E perché non pensare che il modello di una Costituzione leggera
Potrebbe andare bene o anche meglio per la futura Europa
Il vago di quel pesante spesso illeggibile far bello di regole che i popoli europei non appena hanno potuto avere voce hanno cominciato a bocciare presso l'interrogativo sul quale concludo vi ringrazio
Prima di dare la parola al presidente per a per la replica conclusiva segnalo che la relazione del presidente anche qual è il professor Giorgio Vittadini sono a disposizione per chi non l'avesse ricevuta non avesse comunque trovate al desk che all'ingresso
Saranno inoltre a disposizione anche sui siti delle fondazioni così come le relazioni di tutti gli intervenuti che vogliono essere anche messo a disposizione potranno essere consegnate poi alla segreteria
Ricordo in modo tale da non re-intervenire poi alla fine anche per tutti gli invitati l'appuntamento è per le ore venti
Alcol alle per il concerto appunto presso il complesso monumentale San Francesco che si trova di azione ente all'hotel Grotta Azzurra
La parola ora al presidente per
Molto brevemente perché è stata una giornata di intenso lavoro siamo particolarmente stanchi
Allora io mi soffermerò su alcuni punti che mi sono segnato e che mi servirà naturalmente per devi pensare la relazione che aveva avevo distribuito quando sarà fatta nella forma scritta definitiva
Ci sono alcuni
Argomenti che particolare voglio raccogliere uno e riguarda la questione della teoria dei diritti
Mi pare che lo ha sollevato e Raimondo Cubeddu e l'altruismo cioè che mio mi sarei dimenticato
Della teoria dei riti fondamentali in qualunque versione ce ne sono tante e per di più cosa grave
Sommo Pontefice comincia proprio dal suo il messaggio a noi tutti sottolineando la questione triti e ritriti
Ma in
Mi posso difende dicendo che non è altro che il tema principale della mia relazione perché
Era andato all'origine di una teoria dei diritti
E la teoria dei diritti una teoria dei diritti che i quali pre esistono alla legislazione positiva dello stato di questi si sta parlando dei diritti fondamentali non dei diritti
Di lusso di diritti sociali dei diritti di favore e così via ma dei diritti fondamentali e e ed il quale ripeto preesistono alla legislazione positiva dello Stato
Derivano da questo concetto di persona che erano oggetto della mia relazione
Se la persona
Di per sé portatore di valori costituzionale della relazione
Portatori di di dignità in quanto tale in quanto di Firenze l'ora è chiaro che alla persona competono un certo due diritti poi sta alla evoluzione dalla storia definire quali perché insomma nemmeno le tavole Mosaic che poi possono essere considerate definitive
Nell'evoluzione della storia ma da lì si nasce
Il terreno
Su cui avevo cercato richiama l'attenzione che si si parte da questa nozione di persona la cui ammetto chic posso se segua una teoria dei diritti
Noi possiamo giustificare dovremmo giustificare in modo diverso a seconda che siamo credenti era nel cristianesimo oppure che non siamo credenti siamo credenti allora una questione che riguarda la rivelazione
Citata immagini Dio l'uomo è stato creato genesi e così via oppure non siamo credenti ora comunque riguarda un fatto culturale c'è un fatto culturale la nostra storia che a quell'origine però la teoria diritti ovviamente fondamentale
è fondamentale Frederick
E questo ci pone un problema perché si deve veramente prendiamo molto sul serio credo che dovremmo prendere molto sul serio
La esistenza di un un nucleo originario o comunque di un nucleo fondamentale di diritti che competono alla persona
In quanto tale qui ciascuno indipendentemente allora questa volta dalle culture dai confini da regimi politici e così via e così via
Allora ci sì
Ci pone un problema
Che si traduce immediatamente un problema di politica internazionale che ha dato molto disturbi mi aiuta i governi anche alle coalizioni di governo e così via ma diritti come quindi tra democrazia diritti come la parità uomo-donna sua diritti quindi conculcati
In alcuni regimi e invece garantiti nei nostri cimiteri occidentali possono essere debbono essere esportati o no
Mi piace questo esercizio ma non è soltanto l'esercizio intellettuale e culturale
Se noi veramente crediamo che a immagine di Dio l'uomo è stato creato dunque che la persona e il concetto fondamentale da cui dipendono tutti i diritti quale che sia la tavola
Di essi storicamente di volta in volta che si modifica
Allora certamente noi oggi noi oggi forse non un secolo fa o due sei quattro secoli fa ma noi oggi consideriamo ad esempio la parità uomo donna contrito sacre fondamentale
Addirittura anche saremmo disposti a dire che esso stesso preesiste alla legislazione positiva degli Stati
Di fronte a quei regimi che invece non accettassero questo diritto prendo queste in particolare ma è evidente che tutti i diritti di una persona sarebbero da prendere in considerazione come ci atteggiamo
Nei confronti di quelli regimi politici se esistessero che invece con con un cassero questi questi diritti
Ci impegneremo in un programma di
Dialogo
Costa poco
Ci impegneremo in un programma di rapporti diplomatici
Di educazione
Di cultura
O ci impegneremo in qualcosa di più importante dal punto di vista politico
Non certe maliziose io sto pensando alla guerra
Lo so che c'è qualche malizioso ampiamente quindi la prime file ma non sto pensando la guerra sto pensando se si possa se si posso oppure no
Sulla base di un riconosciuto diritto fondamentale della persona poter dire al mio vicino di casa che sia accidentale mente separato da me e da un confine geografico no tu hai diritto come me e io devo impegnarmi aiutare tenga conto lo stesso diritto
Crea un bel problema e avete visto ve lo ricorderete che lo ha creato anche di ricette
Oppure si deve dire quando si arrivasse in casi estremi
Se arrivasse casi estremi in cui c'è un popolo il cui pulitissima conculcati si dovrebbe dire no
Non possiamo interferire perché c'è
Il multiculturalismo applicato agli strati
C'è l'autonomia di ciascuno Stato
C'è la non interferenza
Oppure ancora
Potremmo dire mano
Eh ma c'è un diritto di ingerenza umanitaria vedrete che quando si vuole sia molto ricchi con il vocabolario ce ne inventiamo queste cose un Gitto di ingerenza umanitario per cui in questo in casi in cui questi diritti sono conculcato ha diritto di intervenire addirittura in armi addirittura in aria
Ecco l'importanza politica
Di questi principi ed ecco anche la difficoltà di tradurre questi principi in azioni e poi politica
E in un Charlie
è importante
Tredici è crederci è importante e poi avere però anche l'atteggiamento politico prudente Giusto corretto e quando occorra anche coraggioso di attuarli è ugualmente importante
E noi sappiamo che
In certe circostanze i Paesi occidentali
I quali quasi tutti quanti hanno nella loro carte costituzionali chi le ha la stesse addizione sui diritti fondamentali della persona i Paesi occidentali si sono poco divisi
Sul modo con cui o esportare la democrazia o esportare i diritti e e così via e così di
Io credo che comunque al di là di queste discussione che e di questi modi applicazione che ci possono dividere però troppo a quel principio da quel principio non dovremmo prescindere chi ne prescinde
Quest'idea che dici sono diritti fondamentali anteriore la giurisdizione Mione e alla legislazione positiva restarsene a prescindere relativista
Perché ridate vista fa una cosa molto semplice e questi non sono diritti fondamentali dalla persona sono diritti fondamentale di noi adulti maggiorenni vaccinati Band protetti i cittadini dell'Occidente che ci siamo avventato noi sono lussi di casa nostra e perciò se li considero lussi di casa mia mi sento anche colpevoli andare a esportare non esporto non li promuovo nemmeno li Godot in casa e non faccio niente affinché se le cose non gli altri salvo che gli altri non faccenda se qualche cosa
Ecco dove che relativismo è impotente e pernicioso e che paralizzante l'azione ecco però dove invece Lantella tiri sono cioè la tesi enunciato nel messaggio del Santo Padre della preesistenza di legge fondamentale invece al una posizione così forte tale però che ci impone talvolta delle scienze molto delle scelte molto decisive
Altra altro punto
Quelli che hanno parlato e che erano più o meno di fede laica o liberale chiedo scusa Giorgio Israel non è colpa mia in questo Paese si chiama laici e credenti è una no no ma se dico la battuta è una una banalità ricordo che a volte proprio in una presentazione che avevo fatto comune con il papà diceva ma questo linguaggio non l'abbiamo in tedesco non ci dice liberali la laici e credenti ce l'abbiamo noi
Noi e i francesi insomma questi pulcini mediterranee ma non si non si esporta in altre lingue qui usiamo la maniera convenzionale anche se sappiamo che appropriate ma non
Dicevo quelli che hanno parlato che se anche al qui hanno di cultura laica illiberale non tutti dato per acquisito che insomma il liberalismo avere difficoltà che alcune difficoltà si possono aggiustare che sono note da tanto tempo ma che però diceva Ernesto Ernesto dal professor Galli la Loggia
Insomma noi dobbiamo prendere il liberalismo con una prassi più come una dottrina è è vero ha ragione infatti noi andiamo avanti con l'ircocervo da qualche secolo
Nelle dottrine né non non sappiamo come come
Aggiustarlo
Perciò non avendo il concetto usiamo la parola la parola ecco è un ossimoro liberaldemocrazia però andiamo avanti e viviamo felici e contenti perché la liberaldemocrazia una bellissima cosa eccetera eccetera
Anche se nessuno riuscita ancora oggi al una teoria della liberaldemocrazia tale che mette l'unico tutti ma insomma che faccia un bel po'd'accordo è una prassi ma anche qui si ritorna al punto
è vero ci sono coloro ad esempio qui lo ricordava Galli della Loggia ritengono che crea un tenue
Il liberalismo ritengo che va in una specie di modus vivendi
Una sorta di accomodamento di aggiustamento che di solito avviene alla base del principio della tolleranza ci aggiustiamo evitiamo conflitti che potrebbero essere dirompenti anche se in dottrina non siamo
Non siamo pronti perciò e e e però di nuovo stesso problema di prima
Perché se sulla base del modus vivendi c'è un interlocutore
Lo Stato un popolo virgolette che non accetto il modus vivendi
Specialmente in un'epoca in cui noi vogliamo che il Governo non sia soltanto nazionale ma mondiale
E se qualcuno non l'accettano ritorniamo esattamente quello che dicevo prima sul problema dell'esportazione un'esportazione Lucrezia che facciamo se uno sta alle regole del modus vivendi
Non posso pensare che la prassi ma non certamente hanno per non lo penso che abita la Loggia essere brulle e l'ultima pensarlo che il modo seguendo la prassi voglia dire
Ci aggiustiamo anche con coloro che sono nemici
Beh qualche volta un po'di appeasement è stato fatto vero amici ma
Ma non voglio pensare che sia questo che cioè che insomma si cerca e si cerca di andare d'accordo anche con coloro che sono avversari e che professano valori
Opposti questo non è potuta insanabile
La storia ci ha presentato case di appeasement anche con coloro che poi hanno cercato distrugge la nostra civiltà insomma Monaco mille centotrentotto il caso tipico ma non è questo e il problema che noi abbiamo e specialmente
Non questo epoca di internazionalizzazione che se prendiamo la strada
Corretta della prassi del modus vivendi dell'equilibrio
E ci possiamo trovare anzi ci troviamo senz'altro insomma ha talvolta in situazioni in situazioni di poter essere
Impegnati a combattere o a lottare contro forme ingiustizia e così via e così via lo dico perché per evitare questa cosa che
Questa questa tesi che è una tesi corretto che condivide non non produca che ho qualche volta della cultura italiano prodotto e ha prodotto certamente anche nella cultura cattolica cui la
Il senso ire mista o pacifista per cui la prassi o la il modus vivendi o l'equilibrio insomma ci deve impedire
Ok occitana Antici ha sempre una situazione pacifica non è così
Anzi
Se uno prende sul serio quel messaggio con quella parola
Prende sul serio le parole del però del Vangelo per cui io sono la verità io sono qui per dire la mia verità e sì ci trovi si può trovare esattamente in condizioni di
Conflittualità
Ultimo punto
Non abbiamo parlato di politica ha detto che il nostro tema era anche politico però c'è stato anche chi lo ha chi lo ha fatto
Ho sentito che il termine conservatore non piace neanche qui anzi domattina Vittadini ci spiegherà che non gli piace nemmeno il tutto ancor meno il tema e neoconservatore
Io ero lo ritiro dal mercato e però Vittadini se c'è qualcuno che la pensa come te per ironia della sorte in America si chiama neo conservatore dobbiamo rispettarlo trent'non dobbiamo neanche facilmente di paura dal linguaggio politicamente corretto che gli altri ci vogliono imporre e non occorre essere provocatori ma nemmeno però Facci rifiutare le etichette con cui le persone si chiamano quelli che in negli Stati Uniti negli Stati Uniti
Auspica no una rinascita
Dei valori religiosi che è anche una esposizione di valori religiosi in questo caso sono cristiani e giudaico cristiani anche lei nella sfera pubblica si chiamano neo conservative perché si distingue da quelli che erano i conservato in tradizionale e noi ci facciamo mettere Polo dalle parole del prendiamo atto che Foro abilmente stanno impegno sono impegnati in discussione esattamente come quello che stiamo facendo in questo momento e se noi andassimo con al di là dell'oceano e cercassimo qualcuno che la pensa come noi
Si temevano il paradosso che magari troviamo i neoconservatori o poco più
Quindi insomma raccomando come dire di evitare di essere prigionieri delle etichette perché io so perfettamente che in Italia
Se si dice c'è un conservatore un un conservatore liberale tu sei scomunicato aveva peggio ancora se c'è un neo conservatore noi
Non ci occupiamo in queste circostanze in cui si incontri troppo delle parole ci interessano i concetti sottostanti alle parole quindi se dolosi chiamo
Neoconservatori e noi ci siamo in qualche altra maniera ci va bene lo stesso purché ci intendiamo sui concetti vi sia un separato in politica benissimo
Però Formigoni ha detto che qui ci sono le basi per un nuovo un nuovo
Un un contatto sociale nuovo ci sono e mantovano ci ha ricordato anche che si può anche consolidare l'alleanza che si stringe in circostanze un segno di come queste o di fronte ad e venti
Come quelle felici può anche estendere con
Da anche su altri terreni
Io credo che ci posso
E io credo che qui
E che qualche volta si debba e io qui penso che sulla base discussioni che ho sentito effettivamente uccisi ci siano le possibilità di un nuovo contratto sociale e forse anche di un nuovo contratto politico
Lo sta
A a noi di terminare il corso degli eventi ma sulla base di quello che ho sentito
Sulla base di quello che su cui abbiamo riflettuto queste e possibilità esistono e sarà l'evoluzione come ho scritto nella relazione l'evoluzione normale della politica a dirci poi come come ci si organizzativa da una parte chi ma dall'altro e così via ma le possibilità le basi qui sono state tutte quante
Poste
Allora
Ci vuole un po'di coraggio
Con la Punto coraggio come dicevo all'inizio di non farsi egemonizzare ci vuole il coraggio di non per non farsi mettere paura sulla base dei conti di tradizioni che sono come dire superate ci vuole coraggio nel dire
Cose ragionevoli è normale che stiamo dicendo forse ci vuole coraggio anche da parte della intellettuali cattolici o di o da parte di esponenti della Chiesa cattolica a per dire
Le parole che sta dicendo il parco forse i vescovi signor vescovo potrebbero avere molto più coraggio in certe circostanze
Però non si può
Rimproverare Sempre come dire la parte più debole che in questo cinque strumenti una cultura italiana parte cattolica e di mancanza di coraggio se questi poveretti vengono bastonati da tutti i giornali da tutti le riviste tutte le cattedre ogni giorno
Sono de a volte professor della Loggia sono delle brave resistenti bisogna dare una medaglia questi cattolici o intellettuali cattolici o esponenti cattolici che hanno la forza di alzare la teste di ieri come loro penso nonostante una
Una diuturno quotidiana e insistita profonda campagna contro laicista contro quello che loro possono possono quando quando poi hanno la parola magari ce l'hanno né che non avranno forse taniche effettivamente troppo coraggio del dirla ma quando ci vanno nel segreto dell'urna avete visto che cosa succede a referendum dunque
Io mi dichiaro soddisfatto
Immagino che domani dopo la relazione Vittadini avremo altre occasioni per ritornare su questi ed altri temi ma se qui eravamo alla ricerca di punti arredo comune di un'esplorazione un terreno comune lo abbiamo
Trovato e credo che ce lo siamo anche garantito e se mi permettete di aggiungere meritato grazie a voi
Posso
Grazie
Conferma
Avvocato