Comitato promotore dei referendum anticaccia

Se vi accomodate
Manifesta Courrier eccetera eccetera il TG tre rigenerante digiuno non solo anche no pubblica più
Me allora diamo inizio sono si tratta l'abbiamo convocato stanchi INA due conferenze stampa successive
La prima è quella del comitato promotore del referendum contro la caccia
Si tratta di ambedue le conferenze stampa la seconda del comitato promotore dei referendum sul nucleare
Per spiegare di illustrare le memorie difensive presentate di fronte alla corte costituzionale questa mattina la Corte Costituzionale come si sa dovrà pronunciarsi e in il quattordici gennaio sulla costituzionalità dei quesiti proposti perciò che riguarda per quanto riguarda questa prima conferenza stampa i due referendum presentati sui referendum sulla caccia sono presenti per il comitato promotore del referendum contro la caccia che vi ricordo è costituito da tutte le associazioni ambientaliste e dalle liste verdi Roberto smeraldi che illustrerà la memoria pre tentata e Anna Maria Procacci che aggiungerà
Alcune notizie relative agli ultimi eventi che riguardano l'attività venatoria connessa con la vicenda referendaria poi Giuseppe Calderisi aggiungerà una dichiarazione del partito radicale relativa al referendum sulla caccia
Do la parola Roberto smeraldi per l'illustrazione della
Bene noi abbiamo presentato due memorie e questa è già una cosa molto importante
Perché come sapete rischiavamo di dove nel presentare una sola
Nel caso in cui la Corte e di cassazione avesse proceduto a quella concentrazione dei due quesiti sulla caccia che aveva prospettato ai promotori e che da parte dei promotori era stata rigettata
Ed è una cosa questa che influisce
A nostro avviso anche in maniera importante su questo seconda fase su questo secolo in questa lunga corsa a ostacoli siamo in questo ultimo ostacolo che dobbiamo incontrare come Comitato promotore del referendum
Perché
La all'avvenuta distinzione da parte l'ufficio centrale per i referendum
Dei due quesiti e l'accettazione che si tratta di materie non assimilabili tocca ed influisce anche direttamente su quello che il giudizio di ammissibilità
Infatti se ci riferiamo alla giurisprudenza passata della corte tutta tesa a
Valutare l'omogeneità e la coerenza dei quesiti referendari avremmo rischiato di trovarci in presenza di un quesito concentrato privo quindi di omogeneità e e di coerenza perché ASS avrebbe assommato disposizioni fra loro beh giuridicamente disomogenea
Noi abbiamo presentato quindi dicevo due ruoli la prima sulla legge nove sei otto del settantasette la legge che disciplina Allo stato attuale
Tutta l'attività venatoria in Italia l'altro sull'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile che lo ricordiamo ancora una volta quello che consente ai cacciatori
L'accesso libero senza il consenso del proprietario del fondo ai fondi agricoli
Noi
Riteniamo che ma in questa memorie che il professor Valerio Onida accurato per il comitato
Cerchiamo di merry farci a quelle che sono state le maggiori obiezioni in diritto mosse nel corso di questi anni anche in occasione della passata presentazione del referendum del mille novecentottanta che ricordiamo venne dichiarato dalla corte inammissibile per ragioni che riguardavano esclusivamente la a chiarezza la comprensibilità del quesito da parte dell'elettore e cioè si riteneva quel quesito confuso perché operava ritagli all'interno di un testo legislativo ponendo lettore in una situazione di difficoltà e snaturare andò in certi punti la legge questa fu la valutazione corruzione dette quindi la correzionale non recepiti in quell'occasione
Tesi provenienti dal mondo venatorio o dalla stessa Avvocatura dello Stato tendenti
Ad escludere la caccia dalle materie poi ci arriveremo
Sottoponibile a referendum ad escludere le leggi cornice dalle materie e sottoponibili a referendum o quant'altro si è potuto o voluto dire successivamente anche recentemente da parte di esponenti del mondo venatorio
La corte semplicemente si limitò a questo tipo di considerazioni su quel referendum quindi c'è una prima c'è una differenza totale rispetto a quel referendum perché noi stavolta abroghiamo tutte le parti della legge nove sei otto che formano la disciplina sostanziale l'ordinamento quadro genera alé per quanto riguarda le competenze dello Stato dell'attività venatoria in Italia noi non tocchiamo invece in maniera assoluta cioè questi articoli restano intatti tutte le norme relative al disciplina delle competenze amministrative da parte delle regioni tutte le norme riguardanti le licenze di caccia e le tasse venatori quindi tutte quelle norme che potrebbero essere diciamo da potrebbero mettere in dubbio la legittimità del resto è comma per intenderci rispetto a ciò che l'articolo settantacinque la Costituzione dice e cioè che non si possono fare referendum su materie tributarie che in questo caso delle tasse e per connessione con una delle obiezioni che a suo tempo l'avvocatura e lo Stato avrà fatto cioè quella che
L'articolo cento e le diciassette la Costituzione per procedere sette costruzione per intenderci è quello che stabilisce che su una serie di materie lo Stato emana una normativa quadro o cornice e poi spetta alle Regioni la potestà legislativa concorrente cioè di dettaglio ecco su queste materie fra le quali c'è la caccia qualcuno sostiene che non si potrebbe fare referendum e questo è uno degli argomenti che poi avanti lo stiamo e che trattiamo nella memoria
Ma andiamo per ordine
Noi non riteniamo che ci possa essere sempre per rimanere alle materie elencate dall'articolo settantacinque sulle quali non si può fare il referendum alcuna attinenza fra questi il referendum e norme di diritto internazionale ed accordi internazionali che un'altra delle
Condizioni dalle quali non si può svolgere Ferento infatti
Se esistono degli accordi internazionali dell'Italia per esempio la convenzione di Parigi o altri accordi sulla tutela della fauna selvatica noi non abbiamo altra noi siamo la situazione il nostro Paese dimora molto grave rispetto alla al
A attuazione di questi accorta e casomai e casomai
Il gli effetto abrogativo deve essere
Dom contribuirebbe seppur parzialmente a
Determina
Are una maggiore avvicinamento dell'Italia agli accordi da essa sottoscritti cioè per intenderci nella nove sei otto nell'otto quattro due possono essere in alcun modo intesi come norme attuative di impegni internazionali del nostro Paese tanto meno se a addirittura se per estensione dovessimo
Valutare che impegni internazionali a colite nazionali sono anche le direttive la Comunità Economica Europea abbiamo un esempio sarete calzante su cui appunto a sei anni di distanza da l'emanazione della direttiva l'Italia sappiamo è ancora e per questo c'è un procedimento in corso a volte giustizia europea non ha ancora provveduto alla
Al recepimento di quella direttive
Ci sono quindi però vengono fuori i dubbi diciamo finiscono i dubbi sull'articolo stata cinque la Costituzione presta dubbi su obiezioni che vengono fatte o dal mondo venatorio o da giuristi sono state fatte in passato e e qui e le e le due direi più importanti di carattere costituzionale sono Luna riguardante
La questione che dicevamo prima cioè
Esistono
Leggi e la Corte costituzionale in passato ha affermato in più sentenze questo principio
Che non possono essere solo sottoposte a referendum perché sono a contenuto cosiddetto costituzionalmente vincolato
Ora noi contestiamo che la legge che per le leggi sulla caccia si possa a parlare di leggi a contenuto costituzionalmente vincolato noi sosteniamo che legge sulla caccia proprio per la presenza la caccia l'articolo cento del sette la Costituzione sono delle leggi costituzionalmente Aubry gli attori che è tutt'altra cosa ovvero è obbligatorio all esserci
Di una normativa
Non percorre la definizione che la Corte costituzionale ha dato alla sua giurisprudenza di leggi anche
Ho tenuto così ultimamente vincolato sono quelle leggi per le cure che diciamo discendono direttamente in termini di contenuto di merito da un precetto costituzionale lo applicano lo realizzano
E in pratica abrogando la legge sì sia sia proverebbe in qualche modo il precetto costituzionale
In una disposizione che
Quindi indica già nella costituzione
Lei sito di merito poiché la legge ecco in quel caso la Corte costituzionale ha spiegato in passato che non è possibile svolgere preferendo ma
Ma il contenuto della legge sulla caccia è un contenuto liberamente scelto dal legislatore dal Parlamento cioè è costituzionalmente obbligatorio l'esistenza di una normativa non si può assolutamente dirsi costituzionalmente vincolata l'esistenza di questo tipo di normativa ovvero il legislatore potrebbe decidere e quindi anche legislatore popolare
Di dare indicazioni assolutamente diverse in termini di merito da quella che la la la normativa attuale
Questo è secondo noi questo è un po'uno forse il punto chiave della della della nostra memoria e del tipo di nostra difesa
Che abbiamo così voluto impostare perché forse proprio l'obiezione sulla esistenza
Di dubbi
Sull'impossibilità di abrogata verso referendum una norma che su una legge che in qualche modo sta nella Costituzione
Su questo punto vengono in maggio il tipo di obiezioni e e sono state fatte anche da parte del mondo venatorio ed erano state fatte dall'Avvocatura dello Stato
E quindi ci aspettiamo che possa essere diciamo una del armi utilizza
Per sostenere
La non ammissibilità deve essere altro elemento molto importante
La Costituzione non stabilisce alcuna riserva di legge
In materia di caccia
Riserva di legge è quando espressamente la Costituzione dice che una una materia regolata dalla legge questo non è vero
E non è vero tanto più per la caccia qui abbiamo un esempio molto importanti
Perché quando dico voi sapete che le regioni state costituite meno centosettanta
E quindi prima Demi centosettanta la costruzione era applicabile ma non era applicabile centodiciassette della Costituzione ove prevede la potestà legislativa concorrente di Stato e regioni
Perché le Regioni non c'è
E noi abbiamo quindi anche citato proposito passi di sentenze presidente della corte che riteniamo su questo molto molto importanti ovvero
La norma in presenza di una normativa quadro le regioni oggi possono legiferare
Cioè quanto cioè sulle materie su cui è prevista una normativa quadro le leggi le regioni possono anche legiferare in assenza della normativa quattro
Questo è un altro punto fondamentale della nostra memoria ovvero
Il legislatore statale a il diritto di stabilire dei principi generali
Di principi cornice dei principi quattro ma non era più l'obbligo obbligo che aveva prima della costituzione delle regioni che arriva fino se non sbaglio al mila centosessanta sette
E che oggi non ha più
Perché è stato abrogato nella legge che ha trasferito proprio i primi Poteri alle regioni il dovere da parte delle regioni di attendere
La legge quadro per poter emanare legittimate nella materia su cui la legge quale ci deve riferire
Questa è diretto il secondo ed ultimo grosso elemento della nostra difesa è che direi dettaglia assolutamente la testa a qualsiasi obiezione riguardante la impossibilità
Per le regioni di legiferare in assenza di principi generali questa impossibilità non c'è più le regioni possono oggi e glielo sta e glielo ha stabilito il decreto di trasferimento delle funzioni alle Regioni
Legiferare anche in assenza della legge quadro il legislatore può stabili a questi principi ma a questi non obbligato
Io direi che questi sono gli elementi centrali
Scusate della della nostra della nostra difesa
Ovviamente si fanno anche una serie di considerazioni più di dettagli
Sulle quali ci a qualcuno interessa far domande su qualche elemento di specifico direi che le può fare che le può fare dopo mi sembra che quelli che ho enunciato rispetto Alia ai ai problemi connessi articolo settantacinque la Costituzione
Rispetto alle leggi cornice rispetto alle riserve di legge costituzionale rispetto alla possibilità di legiferare da delle regioni sono elementi di maggior sostanza
Che noi e anche perché sono quelle sui quali forse c'è meno giurisprudenza c'è meno certezze
Io per il momento mi fermerei qui
Se ci sono delle domande lo vediamo dopo direi nel dare la parola Anna Maria Procacci vorrei soltanto aggiungere due notizie cioè fino a questo momento
E la possibilità si prolungherà fino alle ore tredici ma fino a questo momento non sono state presentate memorie da parte dello Stato cioè l'avvocatura dello Stato non ha depositato
Memorie presso la Corte costituzionale noi abbiamo c'è tempo ancora fino alle tredici non sappiamo se saranno presentate all'ultimo momento o meno ma fino a questo momento non è ancora stato mentre presso la Corte costituzionale sono state presentate tre memoria
Delle associazioni venatorie come si vede ecco va ricordato che altri soggetti oltre allo Stato e ha il comitati promotori non hanno diritto di presentare memorie presso la Corte Costituzionale si presume dunque anzi è ovvio che la Corte così la corte costituzionale le respingerà in camera di consiglio
Lo abbiamo notato semplicemente per far vedere che le associazioni venatorie non demordono e in ogni presso ogni istituzione non hanno mai rinunciato a presentare
Proprie memorie e le proprie considerazioni l'ultima notizia era quella del ricorso al TAR rispetto alla validità delle firme dei due referendum sulla caccia ricorso che si basa su notizie assolutamente inconsistenti e che non ha provocato alcun ostacolo fino a questo momento comunque e do la parola ad Anna Maria Procacci
Ecco mi voglio riallacciare le parole che ha detto adesso rosa su questo
Ricorso delle associazioni venatorie per nostri presunti presunte irregolarità nella raccolta delle firme volevo leggere e quello che ha detto l'ufficio centrale su queste denunce
Testualmente ed è riportato nello stesso ricorso che è stato fatto dell'associazione al TAR
L'ufficio centrale dice che quelle dei cacciatori sono denunce generiche prive di qualunque indicazione di singoli fogli contenenti le firme che si asseriscono raccolte voto autenticate regolarmente
Somma i cacciatori evidentemente sono in una condizione di grande difficoltà in questo momento
E questa difficoltà si esplica Inés diversi modi direi anche forse disperati per esempio attraverso questi ricorsi che lasciano davvero il tempo che trovano e soprattutto perché anche dall'estero viene per la caccia in Italia e sta per arrivare noi siamo in ansiosa attesa sta per arrivare la sentenza di condanna della corte di giustizia di Lussemburgo che doveva essere già emanata resa ufficiale da qualche tempo invece è un po'in ritardo comunque noi sappiamo che l'Italia senza dubbio secondo le richieste dell'avvocato generale quello che rappresenta l'accusa
A Lussemburgo sarà condannata per la pratica dell'uccello Jeunet di cui abbiamo parlato tantissimo forse una delle forme veramente paleolitiche e della caccia in Italia
E per quanto riguarda l'elenco delle specie cacciabili noi ancora escludiamo
Non abbiamo adeguato la nostra legislazione venatoria e undici specie e di piccoli uccelli sono cacciabili vi ricordo che la direttiva europea in base alla quale scatta questa condanna per il mancato adempimento dell'Italia la direttiva europea è stata firmata il due aprile del mille novecentosettantanove quindi fare i conti abbastanza
Facile è un ritardo enorme l'Italia ancora sarà certamente condannata dalla Comunità economica europea per parzialmente pare per il commercio per i periodi di caccia
Ecco quindi anche a livello internazionale direi che la situazione per i cacciatori non è rosea abbiamo registrato negli ultimi tempi dei buoni risultati sul fronte della magistratura a livello regionale con i TAR regionali
E proprio a proposito dell'uccello jeune il Lombardia in Toscana è stata il TAR ha decretato la sospensione delle delibere con cui si permetteva la cattura in Lombardia di più di centodieci mila piccoli uccelli
E Ina toscana di settantotto mila cinquecento piccoli uccelli quindi vedete che qualche cosa finalmente si muove a livello regionale tutte le associazioni ambientaliste sono impegnati da anni in questi estenuanti devo dire ricorsi prima altare in caso negativo al Consiglio di Stato finalmente direi che la magistratura
A assunto un atteggiamento illuminato che in totale corrispondenza con quello che dovrebbe essere diciamo rispetto dell'Italia delle norme che ha firmato a livello europeo
L'altro fronte su cui si stanno battendo i cacciatori direi tra virgolette quello finanziario nel senso che hanno stanziato pare due miliardi contro questo referendum vorrei sottolineare proprio questo elemento perché cioè
Dichiarazione esatto di pollo Leporati all'assemblea della Federcaccia due miliardi dunque e bisogna dire un momento ci sono e due distinzioni da fare sul versante economico è molto interessante
Cioè
Purtroppo la Federazione italiana della caccia è riconosciuta come associazione sportiva per meriti sportivi e come tale riceve dal Coni ogni anno più di due miliardi per l'anno scorso sono stati due miliardi quarantanove milioni
Poi in Parlamento sei a volontà chiaramente
E dall'altra parte cosa molto negativa bisogna dire che il Parlamento ha regalato nella legge finanziaria altri quindici miliardi alle associazioni venatorie
è tre in quindici miliardi nell'arco di tre anni e l'ottantasette all'ottantanove e era stato presentato un emendamento da Democrazia proletaria in un primo tempo è passato questa non è la nuova discussione invece è stato respinto sia alla Camera che al Senato questo veramente un elemento molto grave
Essendo la caccia un fatto distruttivo noi la paghiamo appunto come nostri soldi contribuenti
E ovviamente questo è uno degli aspetti più assurdi che lo spreco del denaro pubblico bisogna anche dire che è in corso una procedimento penale nei confronti del Presidente della Italcaccia e che proprio per a vere più denaro possibile di questi quattrini elargiti dallo Stato attraverso la legge finanziaria con un meccanismo che nella legge quadro sulla caccia presenterà Italcaccia dichiarato numero falso di aderenti di tesserati
Questo procedimento sta andando avanti quindi vedete come deve gestire non solo la fauna ma anche il denaro ma tanto il discorso è strettamente unito
In parlamento la situazione Sherman perché evidentemente forse c'è la speranza soprattutto da parte dei grandi partiti
Democracy risale Partito Comunista che la Corte Costituzionale tolga le castagne dal fuoco che questo questi due referendum sulla caccia sono molto scomodi vengano in qualche modo decapitati bisogna dire che la totale chiusura della democrazia cristiana vede d'altra parte partito comunista che ha fatto un timidissimo tentativo
Di così di prese di posizione e attraverso un documento che dovrebbe essere una nuova la bozza
Non documento soltanto di principio di una bozza di una nuova legge sulla caccia giurano a nove sei otto che però noi ambientalisti si da una parte giudichiamo come finalmente un segno di vita da parte del partito comunista che non ha mai dato nessun attenzione nostre istanze ma che è un documento purtroppo così vago così generico su cui non si può dare un giudizio veramente lucido finché non viene tradotto in una normativa articolata cioè sono bei principi bisogna vedere poi come saranno tradotti ricordo che una delle nostre maggiori richieste legame cacciatore e territorio ne vogliamo che i cacciatori in Italia
Siano responsabilizzati finora non hanno dimostrato nessun senso di responsabilità voi sapete che la caccia in Italia un massacro no
Un massacro indiscriminato in cui chi spara veramente si sposta liberamente per tutt'Italia spara e torna a casa sua
Questo principio un principio aberrante perché non si abitua i il chi spara a contare i capi di selvaggina di fa una scusa aveva parole che detesto selvaggina
A contare i capi di fauna selvatica però perché se ammazza tanto quest'anno l'anno prossimo sparirà più niente
In questa situazione finora indiscriminata tranne in Italia settentrionale in certe zone del Friuli e in Alto Adige dove invece c'è un diverso
Comportamento anche se noi mio almeno la mia associazione ovviamente anche dei principi morali completamente contraria alla pratica della caccia quindi legame cacciatore e territorio e mi sembra che forse attraverso l'imposizione l'introduzione la legge quadro di questo principio le cose cambierebbero parecchio e vi ricordo che questo principio
Non è è respinto a Paroli delle associazioni venatorie presentano all'Arci Caccia che l'ha ribadito parecchie sa di poi quando si va a tradurre questo principio realtà allora cominciano delle terribili levate di scudi
Ecco io non mi sembra di avere altro da dire
Grazie c'è una dichiarazione del partito radicale a questo proposito di Peppino Gatti a breve
Prevede intervento per ricordare
Il partito radicale è stato contribuito a questa produzione di questo referendum così come aveva promosso già una precedente referendum sulla caccia nel mille novecentottanta che fu dichiarato inammissibile allora dalla Corte costituzionale
E per il partito radicale la questione di questo giudizio di ammissibilità va oltre se vogliamo quello che valore enorme del merito di questi referendum
Del tema di questi referendum perché investe un problema un bene ancora a nostro avviso superiore maggiore più importante fondamentale che è quello della certezza del diritto
La Corte è intervenuta in passato travalicando i limiti fissati dall'articolo settantacinque della Costituzione definendo un è molto più ampio
Ambito di inammissibilità delle richieste di referendum
Questi referendum pro vogliamo sottolinearlo sono stati i quesiti sono stati predisposti
Anche tenendo conto di queste nuove aggiunte questioni di inammissibilità poste dalla corte quindi sono per ragioni di diritto e questioni costituzionali assolutamente ammissibili e legittimi però appunto non possiamo dimenticarci quello che è stato il ruolo della corte in passato il fatto che per esempio la Corte abbia oltre molti altri temi impedito qualunque pronuncia popolare su temi ambientali
Comunque sia assunto un ruolo molto particolare
Evidentemente assecondando assecondando interessi di fazioni di corporazioni fortissime organizzate e piene di quattrini come quella delle associazioni venatorie che contino no a intervenire anche appunto nelle sedi in cui non è loro consentito non è dalla legge come appunto queste memorie presentate alla corte costituzionale sono un chiaro esempio di di un'azione che si svolge con ogni strumento con ogni limite anche quelli appunto non previsti
Dalla legge
Quindi il problema per noi ripetiamo e soprattutto un problema di diritto di rispetto delle regole del gioco del ruolo della corte costituzionale su questo
Su questo argomento i referendum sono perfettamente ammissibili non esistono ragioni di diritto ragioni costituzionali possono esistere soltanto ragioni di opportunità politica ragioni di interessi
Che hanno in passato prevalso sui giudici e condizionato pesantemente i giudici della Corte costituzionale ci auguriamo che ciò non avvenga per questi referendum perché sarebbe un danno enorme non solo appunto perché verrebbe sottratto al popolo italiano di potersi pronunciare su questi temi ma anche il peggio per il bene fondamentale delle diritto del rispetto delle regole del gioco
Nel nostro Paese
E corso speriamo Gaucci auspichiamo che così questa volta accada che egli aveva ragione del diritto prevalgano
E non possiamo non valutare in termini positivi il non intervento credo a questo punto mai definitivo del Governo perché il governo che si può soltanto il Governo il comitato promotore possono presentare memorie costituirsi
Presso la Corte costituzionale legge prevede solo questi due interventi diversamente che dalla sede della Cassazione dove per la questione dell'unificazione di cui ha ricordato prima smeraldi si è svolta una importantissime decisiva questione e Grazia intervento dei comitati promotori anche sul nucleare
E del partito legale è stato in quel caso l'unico partito a intervenire sì evitato si è scongiurata la unificazione dei quesiti di due quesiti che riguardano due questioni diversissime per i quali evidentemente a nostro avviso dato più che giusto e deve essere giusto una possibilità di pronuncia diversa del corpo elettorale ecco quindi valutiamo positivamente quest'anno mancata corruzione del governo
E ci auspichiamo che questa volta queste ragioni del diritto della rispetto delle regole possano prevalere
Io volevo se soltanto ricordare che il fatto che fino a oggi non si sia tenuto un referendum sulla caccia ha mortificato una larga maggioranza degli italiani a quanto ci dicono
Quasi unanimi i sondaggi di opinione che sono stati tenuti nel corso di questi anni è l'ultimo da il cinquantaquattro per cento degli italiani a favore di una totale abolizione dell'esercizio venatorio
E un il ventisei per cento di italiani che sarebbero favorevoli ad una forte restrizione del diritto di cacciare
Dunque come si vede da queste cifre ci auguriamo che la Corte costituzionale inquisita sentenza voglia tener conto delle ragioni del diritto più che delle pressioni che certamente
Da parte delle forze politiche contrari alla a questa pronuncia saranno venute nel corso di questi giorni
Volevo sapere se ci sono domande
Ma tu
Doverosa direi visto che abbiamo parte da voi questi punti
Dobbiamo ecco non possiamo non prendere atto delle dichiarazioni del presidente della Corte costituzionale del professor La Pergola il quale a appunto tenuto anticipatamente rispetto al momento del giudizio a chiarire che la corte intenderà decidere libera da qualsiasi tipo di pressione intervento esterno e secondo il diritto quale e non quale potrebbe essere e una dichiarazione che arrivando alla vigilia del giudizio di ammissibilità di cui noi come Comitato promotore come potere dello Stato
Quali siamo riconosciuti in base a una vecchia sentenza la Corte di Cassazione
Siamo di cui non possiamo non prendere atto e che reputiamo estremamente importante ci auguriamo che davvero così sia
Domanda come si altre domande
Aderiamo la prima l'altra volta all'ottanta che lo Stato sia pro-nunzio con la sola moria alla conclusione o no sì ci fu una sua fu memorie l'Avvocatura dello Sco mentre la memoria favorevole o sfavorevole nera una memoria sfavorevole al referendum
Che non solo che che diciamo poi nel merito non fu preso in considerazione alla Corte costituzionale perché appunto richiede va allora l'Avvocatura dello Stato la non ammissibilità del referendum per ragioni di merito la corte si limitò a dire che era perché il quesito era confuso o seconda solo domanda ammettiamo che la contusione accetti questo nostro referendum i tempi tecnici perché il governo faccia un éscamotage e riesca
Riesca a bloccare la Colt ci sono pure
Beh i tempi in via teorica ci sono sino purtroppo al momento del voto ma
Ci sono tempi politici che mi per il Parlamento ha le scadenze politiche conoscete molto bene e che mi sembrano mi sembra che rendano un po'tecnicamente difficile opera in termini parlamentari in altri momenti quando c'è una volontà politica unanime di e lì impedire qualche voto sì a sono riusciti a fare le cose in tempi velocissimi per cui non c'è mai da ma direi che comunque le grazie
Abilità e ma dieci giorni a leggende Alemagna a campagna elettorale iniziata mai l'indizione avvenuta in campagna elettorale
Prima questo
Quindi comunque i tempi tecnici ci sono indubbiamente noi non possiamo non interpretare questa pausa che avvenuta nella attività parlamentare che aveva avuto un'accelerazione autunnale
Su pressione della lobby venatorie presente in Parlamento e poi nel momento in cui la Cassazione si è espressa nel senso da noi richiesto ha avuto uno stop quasi inattesa della direi palesemente in attesa del giudizio di ammissibilità da Corte costituzionale ecco se dobbiamo valutare questo non solo come si diceva prima un aspettare qualcuno tra le castagne dal fuoco ma come un effettivo rispetto per le decisioni della corte e direi che poi dovrebbe essere anche conseguente nel senso che una volta che la corte poi
Avesse stabilito che si può votare dovrebbe intervenire un'ultima cosa e vedo che il relatore questo giudice Ferrari che già presentò l'altra memoria alterazione al vecchio referendum si sicuro questo non si però
Noi abbiamo ma anche scritto nelle memorie che il merito
Le questioni giuridiche da affrontare sono estremamente diverse quindi non abbiamo ragione di dove il re far discendere
D'acquisto nessun anzi abbiamo il comitato promotore va ricordato ha tenuto conto nella formulazione del quesito
Proprio delle motivazioni con cui la Corte costituzionale nello scorso referendum ritenne di dover respingere quesito dunque sarei beh molto difficile e deve morire l'avvocatura e di quant'altro del corso di questi anni è stato presentato anche a livello regionale
Ovviamente questi nostri opinioni sono sempre state supportate
Dai tecnici del diritto dei costituzionalisti che hanno deciso di prestare la loro opera spesso gratuitamente
A questo fine e quindi veramente riteniamo che questa volta la Corte costituzionale abbiamo messo la Corte costituzionale nella nelle migliori condizioni per poter decidere
Secondo quanto noi stessi abbiamo già lungamente elaborato credo se non ci sono ulteriori domande di poter concludere qui la conferenza no avevo visto
Cioè Lanzo forse no ho visto una mano forse
Anche al servizio
Carlo convinta delle nostre del
Concludiamo qui la conferenza stampa del comitato promotore del referendum sulla caccia e inizia ora quella del comitato promotore era
Prendo sul nucleare credo Mauro Paissan è Pietro Barrera dovrebbero avvenire alla presidenza