"Panorama di mezzo agosto: Incontro con Domenico Siniscalco" - organizzato dalla Fondazione Courmayeur e dal Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale (presso il Giardino dell'ex Hotel Ange, via Roma)

Pronta
Signori e buon pomeriggio
Vorrei chiedere al sindaco di convalida dedicare un breve saluto amministra
Grazie
Signor ministro particolare Torino il prevenuto approva
Pone tuttora forse
E di tutti i presenti il fatto di poter la alla possibilità di incontrarla per le vie di Courmayeur salutarla stringe la mano nella nuova veste di ministro
Per noi curva io verso di grande soddisfazione cari amici oggi qui in questa cornice stupenda dell'ANAS interni erano queste conferenze
Il quattordici è stata tenuta come ben ricordate dal professore Giuseppe De Rita il diciassette dal professore
Mario Deaglio
Conferenze ore organizzate dalla Fondazione Courmayeur quindi mi corre l'obbligo di ringraziare il Presidente della Fondazione Ludovico passerebbe entre grazie per avere ancora quest'anno aver proposto questi incontri che hanno ottenuto un grande successo basta vedere oggi quanta gente ci qui per ascoltare
Il il ministro
Mi auguro caro presidente che quanto prima inizino i lavori parlate ristrutturazione dei locali che l'amministrazione ha dato in comodato d'uso la Fondazione per ricavare appunto una sede degna del no
Vi ringrazio per l'ascolto e auguro ancora ai nostri carissimi ospiti un volo un possedimento per le loro vacanze il tempo si sta rimettendo al bello quindi non perdiamo le speranze grazie per la vostra attenzione
Grazie signor sindaco come dicevi giustamente questo è l'ultimo incontro organizzato quest'anno dalla Fondazione abbiamo iniziato con Giuseppe De Rita continuato con Mario Deaglio e concludiamo col ministro Siniscalco
Credo che
Veramente Mario Deaglio ha detto una cosa importante perché ha detto questo incontro mi obbligano a rifare un attimo mente locale un attimo di pensare al rientro dopo le vacanze non è il caso tuo perché tu vacanze ne hai fatte veramente pochine
E devo ringraziarti in modo non formale perché nelle pochissime ore di vacanza stai criticando qualche ora anche a tutti noi e questo sicuramente è una cortesia di cui ti sei che siamo tutti grati
Venendo un po'alla nostra tornata dal nostro nel nostro incontro
Così direi siamo in nessun momento di spirito olimpico
E credo che se ci fosse una specialità dedicata ad incarichi più difficile ad incarichi
Quasi al limite del possibile tu non saresti neanche chiamato nelle semifinali nere finali andresti direttamente sul podio perché l'incarico che ha è veramente un incarico molto delicato
Credo che quello che è stato interessante l'avvio del tuo del suo lavoro l'avvio dal punto di vista sia delle modalità sia del metodo
Da una parte il dialogo e dall'altra diciamo un po'l'impegno la volontà di fare qualche cosa di un po'più
Aziendale qualcosa un po'più di controllo di gestione e questo sicuramente un metodo interessante muove
Sia Deaglio che De Rita ci hanno presentato un rientro con problemi pesanti ma anche con delle speranze in un panorama estremamente complesso credo che ai veramente il tema libero perché di fronte a una situazione così articolata la favola del ministro è una parola importante
Prima di concludere proporre ancora dire una cosa che a cui tengo molto né come ricordare tuo padre nacquero vorrei ricordare perché
La
Chiamato è stato vicino alla Fondazione su tutti i comandi al fino dai primi passi è stato membro autorevole del Comitato scientifico
Ha partecipato alle attività con la sua competenza con la sua saggezza e molte sue indicazioni sono state poi un una guida per il nostro lavoro quindi proprio ci tengo mi fa piacere in questa occasione ricordarlo nel darti la parola grazie
Grazie moltissimo intanto tutti per essere intervenuti poi Lodovico per questa bellissima introduzione che mi fa doppiamente piacere anche perché ha ricordato papa che il primo anno che non che non è qui con noi
Vorrei iniziare da quanto diceva il Sindaco per ben vero piacere passeggiare qui in giro notati in centro dove c'è sempre troppa gente ma intorno
E quando passeggio poi alla fine ritrovo spesso con delle persone che conosco con degli amici dove amici non sono le persone che sono d'accordo ma solo persone che condividono un pezzo della tua storia condividono il tuo modo di ragionare
Condividono i tuoi valori si posero una parola grossa ecco io vorrei
Senza abusare del vostro tempo fare nella conversazione di oggi
La classica chiacchiera tra amici
Cioè spiegarvi un momento che cosa stiamo cercando di fare nella politica economica
Spiegarmi quale sono a mio parere i nostri i problemi e le sfide più interessanti che il nostro Paese sta incontrando
Ma appunto con questo spirito cioè di provare a condividere con voi come l'ha detto conforme si possono vedere le cose in molti modi diversi che si possono dare soluzioni diverse agli stessi problemi ma che tutto sommato se si riesce a condividere i punti di partenza i modi di ragionare i valori su cui ci si muove alla fine si è fatto un notevolissimo
Passo avanti
La prende un po'alla lontana ma nella mia vita di Dini prima di studente poi di professore ho avuto la grande fortuna di lavorare con due economisti indiani Amartya Sen parte da spunta con cui poi ho anche scritto in età più più avanzate
Che rispetto agli economisti nostrani occidentali che sono più freddi matematici hanno perso secondo me ha un pezzo del modo di fare scienza sociale che invece proprio della grande economia loro studiano
Hanno studiato la politica economica molto in relazione all'affetto dei paesi in cui via via si trovavano a operare o analizzare famosissimo le analisi di se sulle carestie famosissime le analisi da spunta sulle burocrazie
Cosa salta fuori che è una cosa ovvia che sappiamo tutti quelle che hanno speso tre minuti a pensare al mondo reale salta fuori che la politica economica non è un esercizio ha sentito
Idraulico abbasso un po'le tasse al supporto Investimenti succede questo succede quest'altro
Ma al contrario è un esercizi qui non esiste assiomatiche sposano la parola tecnica ma un esercizio molto storicamente determinato molto politicamente determinato molto determinata una situazione di sviluppo di un dato Paese
E così mentre in certi Paesi il ruolo del governo e dice erte classi militari religiosi e così via e molto preponderante
In altri Paesi che sono i paesi più sviluppati l'andamento del paese stesso sto parlando dell'Italia implicitamente
Si fonda su un equilibrio e un'integrazione strettissima e fondamentale tra tre componenti diverse almeno che sono l'economia il mercato la società civile la gente coraggiosa e infine lo Stato se ciascuno di questi tre pezzi pensa di far da solo o se noi avessimo fiducia in uno solo di questi tre pezzi
Tenteremo di guidare un'automobile o una un triciclo su una ruota sola perderemmo la stabilità
Chi ha cieca fiducia nel mercato in Paesi come i nostri probabilmente sbaglia perché il mercato risolve cose importantissime ma non tutte
Chi pensa che il governo lo Stato risolva tutto ha una visione completamente sbagliata perché proprio invece dalla interazione continua tra questi tre pezzi che funziona il nostro mondo le società moderne i paesi moderni
Dico questo perché la politica economica che abbiamo in testa di fare non è quindi una politica economica calata dall'alto aumento questa variabile riduco quest'altra nuovo un tasso e succede qualcos'altro
Ma almeno nel modo che c'ho io di vedere le cose di una politica economica che deve essere necessariamente razionale da convincere e condivisa soltanto se capita e non dico fatta propria ma come linea di condivisione ripeto non vuol dire consenso necessariamente e men che meno di tutti che non ha senso come variabile a conseguire ma nella misura in cui la politica economica e compresa e condivisa guida le aspettative
Genera fiducia genera comunque comprensione della linea che si sta cercando di tenere secondo me è fatta più della metà della strada
Francia Italia son due Paesi vicinissimi Soddu presi molto simili per molti aspetti il numero di persone livello di prodotto pro-capite e così via questo diverso in tanti anni
Hanno avuto risultati molto diversi nel corso del due mila e quattro negli ultimi mesi del due mila quattro principalmente per le aspettative l'azione che è stata fatta dal governo francese sulle attese dei propri concittadini sulla tenuta del potere d'acquisto e così via è stata fondamentale
Io credo che l'esempio di quella economia nostri che poi non è che ha fatto cose sfolgoranti pro-crescita zero otto quando noi siamo cresciuti a zero tre
Stia anche in questo senso di direzione di marcia e di condivisione che noi dobbiamo riuscire a dare appunto nei mesi che vengono
Quali sono le cose importanti che dobbiamo fare dei mesi che vengono sono la legge finanziaria sono un programma di riforme che in parte starà nella finanziaria e in parte starà fuori sono una serie di azioni amministrative
Per esempio sul potere d'acquisto firmare dei contratti convincerà una moderazione dei prezzi a commuovere le aspettative e così via che sono però tre pezzi assolutamente integrati della stessa politica
Quindi a prescindere dal pezzo di legislazione o dal peso di azione in cui si fanno a trovare
Il massimo dell'attenzione
Concentrata sulla legge finanziaria ma ripeto non è tutta lì la politica economica sarebbe sbagliato guardare soltanto a quella come se in un'azienda guardassimo soltanto al Budget non guardassimo
Ai piani industriali a quanto
Il management cerca di fare
Cominciamo però dalla legge finanziaria alla legge finanziaria di quest'anno è una legge finanziaria seria
L'andamento spontaneo delle nostre variabili economiche la Spesal entrate porterebbe a una ampliamento del disavanzo
Del deficit incompatibile non soltanto con le regole europee ma incompatibile con una sana tenuta dei conti con un andamento Stabile sostenibile del debito pubblico quindi dobbiamo rimettere a posto queste cose
Quello che abbiamo pensato di fare dunque è una politica
Che innanzitutto mira a rimettere in ordine queste queste variabile correggendo non tanto la situazione attuale oggi il nostro disavanzo intorno al due virgola nove per cento
Si tratta di portarla due sette cioè di tenerlo lì qui non si tratta di curdi correggere rispetto a come la situazione si tratta di correggere rispetto a come la situazione andrebbe rispetto alle dinamiche esplosiva della spesa
Come facciamo
Qui c'è obiettivamente un'innovazione che stiamo valutando sperimentando ma che posso cominciare a presentare in forma fiduciosa perché dopo un mese di lavoro sappiamo come vanno le cose
Normalmente
In Italia si prendeva a quello che si chiama l'andamento tendenziale spontaneo della spesa delle entrate se questo andamento andava suorine andava sempre fuori linea lo si correggeva con determinate azioni concentrate
Alzò le tasse riduco la stesa sanitaria riduco la spesa un altro tipo con tre o quattro grandi aggiustamenti parlo da quando io ho seguito la finanza pubblica cioè dal novantadue
Con qualche soluzione di continuità ma insomma da allora tu correggerli poche grande incubo più grandi voci l'andamento di migliaia di capitoli che invece continuavano aumentare per la dinamica spontanea delle pretese delle funzioni dello Stato e così via
Quello che non abbiamo fatto è stato banalmente di copiare quanto si fa in Inghilterra in Francia e Germania cioè non far così
Ma partire della compilazione della legge finanziaria che poi prende esattamente la stessa forma degli altri anni da un punto di vista legislativo
Di partire dalle spese del due mila quattro tenuto conto anche un po'della dinamica degli anni scorsi quindi anche due mila tre giugno due ma diciamo partire per farla se vi sareste del due mila e quattro
E dare a tutti un tasso di incremento entro il quale muoversi quindi don lasciano andare un tendenziale correggere tre voci ma dare a otto mila voci che sono tali cioè non non è un numero a caso che dico sono due mila capitoli di entrata
E sei mila capitoli di spesa una dinamica che noi riteniamo ragionevole
Con alcune ovviamente premesse di carattere politico in una fase complessa delicata di ripresa come questo la scelta di non toccare alcuni grandi settori di protezione sociale fondamentale per i cittadini e le pensioni
La sanità la sicurezza e la scuola che non è un settore di professione ma un settore di investimento per il futuro
Si tratta quindi di aumentare tutte le voci che aumentare tutte le voci di più lievemente non molto di quanto aumenta il tasso di inflazione
Ma basta questo avrete visto fosse un articolo del mio collega professor Giavazzi questa mattina sul Corriere che partendo da questo metodo si è rifatto anche Luigi Conti
Ecco basta questo per generare una dinamica che ci porta al tre per cento sempre incredibile ma era semplicemente questione di correggere alcune dinamiche incontrollate dal lato delle entrate dall'atto soprattutto delle spese
Naturalmente sarebbe illusorio farlo su tutte
Le variabili tanto che noi abbiamo non toccato almeno due di queste le variabili che sono le pensioni
Regolate dal dai diritti soggettivi di andare in pensione che dunque crescono intorno al quattro per cento e gli interessi che sono regolati invece dal mercato e costano quello che costa
Però ripeto se noi imponiamo a tutte queste voci una dinamica eguale condivisa
Otteniamo risultato che vogliamo e io sono convinto anche dai testi ho fatto con colleghi di governo comparti sociale così in tutto agosto che è molto più semplice dire Signore c'è un due per cento per tutti piuttosto che dire
Tu e tu pagate per tutti gli altri cosa che è molto difficile da fare
Questa secondo me è una impostazione che io considero razionale dei conti che io considero del tutto ovvia perché tutti gli altri Paesi fanno allo stesso modo non c'è niente di specifico e niente di particolarmente intelligente
Che tuttavia alla caratteristica di portarci al risultato che vogliamo perché vedete l'altra cosa ovvia
E per mettere a posto il bilancio pubblico di un Paese ci sarete grande come il nostro non è questione di prendere un quarto che la popolazione le valli di tasca dei soldi
O di permetterne intascata altri ma è un problema sempre di velocità relative velocità relativa di come Crespo nel reddito le entrate e la spesa se noi riusciamo alla nostra spesa corrente a dare una dinamica lievemente inferiore pure in aumento
Ma eppure in aumento anche rispetto all'inflazione ma una dinamica lievemente inferiore a quella del prodotto interno lordo e a quella delle entrate abbiamo fatto sostanzialmente quello che dobbiamo anche il debito in lire assoluti neuro assoluti continua a crescere
Ma cresce di meno al prodotto lordo e dunque va sostanzialmente a posto
Questo come stessi queste sì avete capito sentendomi parlare è un esercizio razionale un esercizio di impostazione del Budget non è una gran politica economica a una politica economica di buon senso che tiene gli aggregati sott'occhio di lì comincia la scelta politica
La scelta politica cose è quella di prendere certi settori
E privilegiando il rispetto ad altre quindi di decidere che alcuni di questi settori crescono un pochettino di più
O ricevono un'attenzione particolare altri settori invece vengono riformati i produttori sono tipicamente o inefficienti oggetto di spreco o ancora peggio oggetto di comportamenti poco etici
La scelta politica è quello che partendo da questa prima fase della finanziaria che mette i conti grossolanamente apposto fatte grossolanamente la dizione nonché contestano grossolani USA riporta più o meno in linea
Riguarderà i mesi prossimi e allora c'è sicuramente un problema di riforme da spingere di settori fondamentale per il nostro Paese
Da punto sostenere promuovere proteggere in parte e così via e poi invece c'è un insieme di settori da rimettere in ordine qual è la logica di questa seconda parte
La logica di questa seconda parte lo sviluppo
Se noi prendiamo dove c'è la prima cosa che forse non è chiaro a tutti che dal punto seguiamo l'economia del mondo non l'economia italiana siamo nel di uno dei migliori anni degli ultimi venti
Su quindici anni o venti che non cresciamo bene come stiamo crescendo gli ultimi anni in Cina in Asia in India negli Stati Uniti dappertutto meno che in Europa
Non solo ma se noi prendiamo la ripresa europea confrontiamo il nostro ciclo col ciclo precedente
Quello che negli Stati Uniti era cominciato nel novantuno è quello che in Europa era cominciato nel novantatré
Vediamo che in tutto il mondo i cinque sono uguali la ripresa di adesso in America in Asia somiglia a quella degli anni novanta da noi è molto indietro abbiamo quindi un problema di
Qualcosa che si è rotto una nostro motore
Che abbiamo un problema di riavviare dunque una processo di crescita virtuosa sono arriviamo al paradosso di non crescere quando le cose vanno male di non crescere quando le cose vanno bene e quindi avere inceppato il nostro meccanismo
Che cosa si è inceppato vi difficilissimo dirlo gli economisti sono sempre a disagio quando devono spiegare lo sviluppo di lungo periodo si sono inceppata e delle cose molto difficili da modificare come la demografia
Basta farsi un giretto in America o in India per vedere tutti i bambini basta farsi un giretto nel centro di Kohl Major proverà situazione
è diverso
Si sono però inceppata e delle cose molto più immediate e molto più tangibile evidenti che possono essere affrontate si è in poche parole in parole semplici inceppato il meccanismo della competitività i nostri prodotti beni servizi quello che sono o costano troppo cari o sono fatti un po'peggio o non lo so ma in conclusione persino da noi quando i consumi come sono cresciuti crescono al due per cento perché gli anni scorso cresciuti tranne i cicli negativi dovuti agli scandali che abbiamo avuto Parmalat Argentina all'undici settembre e così via
Però
Sì hanno tenuto sostanzialmente consumi interni non ha seguito la produzione industriale la produzione industriale è sostanzialmente è rimasta piatta mentre i consumi salivano e c'è stato un contributo negativo del commercio estero la cresce
Come mai evidentemente i nostri prodotti non piacciono non convincono non ci non lo so
Non vengono più comprati come dovrebbero essere
Allora il punto di fondo su cui a mio modesto parere dobbiamo cercare di investire proprio questo dà competitività e qui arrivo al punto non è il governo che fa la competitività danno può promuovere aiutare a fare e disfare ma ovviamente la scelta
Di moltissimi imprenditori quattro cinque milioni di persone che decidono di investire o di non vestire sicuramente noi abbiamo delle cose che non funzionano al nostro Paese la struttura della tassazione che premia certi tipi di investimenti e invece che gli investimenti produttivi
Tra la ricerca e sviluppo che se ne fanno di meno e così via ma sicuramente ci va uno sport quando parlavo di sport condiviso
Intendo uno sforzo fatto tutti insieme per affrontare questa prima grande problema anche appunto quella competitività perché non può essere certamente non un economista certamente benché meno un ministro
Certamente non un governo tutto intero che può dire a un Paese che cosa fare da questo punto di vista no deve essere uno sforzo condiviso ma decentrato tipicamente decentrato
Seconda cosa dobbiamo temere su orridi portare su l'indice di fiducia come dicevo sono degli indici qualitativi non bisogna crederci neanche troppo ma chiunque li rilevi vede che questi indici di fiducia non solo in Italia ma anche in Germania
A livelli bassissimi
Quindi la gente spaventata non sa che cosa fare si tiene i soldi in casa invece di spenderle
E così via toccare questi meccanismi psicologici di nuovo come capita a un problema di condivisione nessuno può dirlo ed essere creduto no ma si tratta di rimettere in moto un circolo vizioso su questa seconda
Variabile di tipo fondamentale
Ecco io credo che se noi riusciamo a rimettere in moto un quadro di finanza pubblica credibile tra l'altro in un mondo globalizzato tu devi capire il mondo ma al mondo deve capire cosa farete noi stiamo
Prendendo a prestito uno virgola tre trilioni due virgola sei milioni di miliardi
Di lì di vecchie lire uno virgola tre trilioni di euro come stocks se i mercati non capiscono che cosa facciamo noi restiamo ad andare immediatamente ai problemi di qui la credibilità porci il problema dello sviluppo tra lo sviluppo è un problema di competitività è un problema di fiducia è un problema di riforme qui ne abbiamo fatte due secondo me molto importanti che sono la riforma del mercato del lavoro voi vedete che anche dalle di crisi l'occupazione è continuata andar su una riforma che data
Ministro Treu che poi è stata su ulteriormente migliorata modificate e così via e ha prodotto dei risultati
C'è la riforma delle pensioni che ha affrontato due problemi specifici non è una riforma comprensiva anche per la riforma comprensiva di tutto era già stata fatta
Nel novantasei questa affronta il problema del pensiero i due problemi che l'agenda di Lisbona pone il pensionamento anticipato la gente va in pensione troppo presto
Da un lato e i fondi pensione dall'altro che sono i due grandi volani mancanti alla nostra economia che la gente lavora un po'di più da un lato visto che si è allungata di molto la vita media
E che sì creino finalmente quegli investitori
Istituzionali fondamentali da un lato per integrare le pensioni pubbliche che saranno sempre meno ricche viste le tendenze demografiche dall'altro lato affrontino il tema della proprietà la proprietà delle imprese proprietà degli assetti e così via
Credo che guardare come il Governo saprà regolare i fondi pensione nei prossimi mesi Bertoli Elsa Fornero all'avanguardia tralice perché m'aspetto suo aiuto sia una delle cose fondamentali
Per l'evoluzione del nostro Paese
Ho parlato degli investitori soluzione del problema della proprietà il terzo problema il debito noi abbiamo un debito pubblico
Da un lato e degli attivi pubblici dall'altro lato del proprietà chiamiamola così assolutamente ipertrofici nel resto dei Paesi europei il debito dell'attivo sono del CIPE tutto tra cinquanta sessanta per cento
In Italia sono tutti e due nettamente superiori al cento per cento
Per motivi indipendenti sono una misura tangibile di come lo stato e troppo pervasivo proprio in quel tipo di equilibrio tra istituzioni
Pubbliche mercato e società civile e tutto pubblico dal lato degli attivi c'è troppo debito dall'atto dei passi non ha senso bisogna accendere passare gestioni tassare proprietà dagli uni agli altri ma per farlo di nuovo
Si tratta di creare quei meccanico i nuovi canali tra risparmio investimento questo Paese risparmia tantissimo ma difficoltà in canalizzare queste risorse risparmiate verso gli investimenti e farlo di nuovo in modo virtuoso
Vorrei dire nessuna di queste cose che ho detto e assolutamente sufficiente a risolvere i nostri problemi
Nel anzi ciascuna di queste fatta da sola
Potrebbe avere dei risultati addirittura controproducenti potrebbe essere controproducente far solo una giù una stretta fiscale senza l'azione sullo sviluppo potrebbe essere controproducente fare solo un'azione per lo sviluppo
Basata sul sostegno dei redditi sulla riforma di Lisbona sui tagli fiscali sul TFR senza aver messo a posto
La finanza pubblica non avrebbe senso ridurre il debito con delle misure di vendita una tantum se non avessimo affrontato prima il tema del debito col saldo primario cioè quei flussi Curca esplosi direbbe il termine privato che l'unico modo efficace di ridurre quindi sono tre pezzi che stanno assieme insisto sono tre pezzi che andranno messi a punto con grande equilibrio e spiegati con molta attenzione
Proprio perché solo se la gente li capisce sono in grado di avere tanto accettabilità sociale del nostro Paese complesso non si possono fare le cose
Indipendentemente da tutto dal consesso ma soprattutto condivisione nelle aspettative che la variabile fondamentale per uscire da questa situazione pre con aspettative negative o pessimistica secondo me non ce la fa
Non si va da nessuna parte
Ritengo che ci siano possibilità di successo in questa azione sicuramente sì primo perché sono una persona naturalmente ottimista secondo perché ci sono tutte le gli ingredienti per lo sviluppo c'è la ripresa mondiale ci sono tassi d'interesse ancora molto bassi seppure in crescita che per debitore come noi è un fatto fondamentale
Tutti i Paesi sono rimbalzati Kariba alzeremo che non c'è la il rischio che proviene ovviamente dei prezzi del petrolio molto alti
Però avere tutti gli ingredienti sul tavolo non significa aver cucinato la minestra cucinare una minestra significa saper mettere assieme l'ingrediente significa saper le far funzionare appunto in un quadro condiviso
Con la piccola particolarità che in cucina questa volta ci sono sessanta milioni di copie cioè la riuscita o la non riuscita di questo piano di riforme e di riforme anche liberali perché si basa su come lo stato si basa sulle imposte si basa su più investimenti in capitale umano si basa su una visione dice entrata della società anziché centralista società tutto questo funziona soltanto se questi sessanta milioni di persone
Condividono questo punto di vista e queste effettivamente la vera sfida secondo me nei mesi prossimi grazie tante
Grazie ministro sia per la quantità di argomenti che per la sintesi e la chiarezza
Con Julia affrontati prima di avviare il dibattito vorrei ringraziare il presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta apparente presidente della Regione Piemonte che ci onorano della loro presenza grazie
Inizierà il dibattito pregando di fare domande previa rapide in modo da poter fare partecipare numero secondo la linea indicata dal ministro il numero maggiore di persone inizia al microfono sta arrivando c'è qualche piccolo problema logistico ma non risolvere ministro in quel minestrone ipotetico di cui lei ha parlato c'è una verdura che si chiama IRAP
Cosa c'è di nuovo al riguardo specificatamente come pensa di trattare le specie che le aziende incontreranno per sviluppo ricerca e così via grazie grazie
No facciamo una ancora due o tre così poi ministro corrispondere la prossima domanda
Senza
Prego qua
Poi va bene qua
Tredici nove
Volete aumentarle lei crede alla riduzione delle tasse particolare de gli oppressi
In secondo luogo mi sembra aver capito che lei non è favorevole per esempio avendo una grossa quota dell'ENEL e spende tutti i soldi non per la finanza il deficit ma credo il debito pubblico
Tanto domanda
Prego consigliera
Signor ministro lei appare citato alcuni argomenti io non sono un economista quindi mi rivolgo solamente due problemi il primo penso che sia più importante ha parlato di sprechi penso che se si riuscissero a ridurre gli sprechi sia al centro e soprattutto delle amministrazioni locali
Almeno leggendo tetti titoli di giornale forse il giornale della sua del suo stesso partito che ha riportato in questi ultimi giorni parecchie
Casi di allegra finanza delle amministrazioni locali probabilmente si potrebbero aggiustare parecchie cose secondo problema competitività
Io parlo coperte piccolo industriale
Come il il nostro uno delle componenti più importanti del costi dei prodotti punti al dipendente dal ovviamente dal tipo di tecnologia è l'energia elettrica noi paghiamo l'energia elettrica penso non so bene se tre o quattro volte quello con lo pagano per esempio i francesi e quell'idolo pagano forse altri stati del dell'Europa
Comportiamo in quel modo
Essere competitivi grazie loro ovviamente non è solo quello il problema di competitività ma quello è uno e forse di quelli grossi ingrati grazie
Se sarà ancora una prego questa questa parte Sacco
Prima galleria
Colpa mia
Però però domanda provocatoria
Competitività ma verso ed in quali settore nucleare siamo scomparsi tra conta tutti di noi per un referendum nella clinica praticamente non ci siamo
Nell'industria nautica praticamente non ci siamo
Nell'industria del della dell'elettronica non ci siamo per lo meno nell'ardere Olivetti e compagni cioè nella della meccanica nonostante la FIAT cerchi di fare quello che vediamo non credo che riusciremo a recuperare verso Società coreane o giapponesi
O future cinesi potranno fare macchine attrezzi molto molto più bassi dei nostri quindi dov'è che competere contro completeremo cioè sostanzialmente
L'Italia
Verso a che cosa è standard indoor sostanzialmente siamo diventati bravissimi artigiani per tutta l'Europa forse questo è il nostro destino e su questo puntiamo
Certo passo
Pronto io mi chiamo Franco Favero o passato la mia vita lavorando per la produzione della costruzione la produzione degli impianti di energia elettrica
Ho visto che parecchi sono stati alcuni interventi che hanno focalizzato il problema energetico
Parlando con il mio amico Marco Siniscalco
Più volte qui a Courmayeur avevo accennato a questi problemi di difficoltà che che in Italia nello sviluppare un programma energetico consistente e soprattutto accettabile io vorrei richiamare l'attenzione su questo argomento
Del ministro perché ritengo e soprattutto le avendo letto su tutti i giornali che oggi parlano direi il più delle volte sproloqui erano sul problema energetico veramente di affrontare questo problema che fondamentale per lo sviluppo della nostra economia come questione di riduzione dei prezzi del chilowattora ma soprattutto anche fondamentale questo sviluppo energetico nel poter mantenere quel poco che resta di grossa industria elettromeccanica
Perché domani se ci fosse una ripresa nel carbone o nel nucleare che è stato sono due argomenti che sono stati vilipesi da destra da sinistra dall'alto e dal basso
Potremmo trovarci nelle essi nella situazione che noi e per Abate aver abbandonato la ricerca per aver praticamente annullato l'industria elettromeccanica
Non potremo seguire questo sviluppo che fondamentale perché noi abbiamo visto l'altra non blackout generale
In Italia che noi non siamo nelle condizioni di poter aumentare la nostra capacità produttiva
E di aumentarle quelle che sono i collegamenti con l'estero che bene o male ci permettono come il venti per cento di Energia che si vendono di poter soddisfare i nostri consumi
Penso che difficilmente queste ipotesi di sviluppo potranno avere un concreto e economico sviluppo
La
Allora le
Domande sono secondo me Trevor riconducibile a tre filoni un filone tasse importantissimo IRAP tasse sul reddito eccetera
Un filone
Competitività di cui l'energia è un sotto insieme è un filone sprechi
Le affronteremo questo ordine inverso se voi siete d'accordò perché lascio per ultime le tasse che sono tema che toccare la sensibilità di tutti
Allora competitività dove eh non vorrete mica me lo dica io
Quello che è uno Stato deve fare mettere i cittadini in condizione di competere cioè crearli appunto un sistema fiscale che non distorta tutti gli investimenti a favore che ne so di Immobiliare dalla finanza
Perché oggi tenere presente che partire lavoro molto più tassato di quanto possano essere altri tipi di investimento meno direttamente prodotti fare un sistema energetico che funziona fa un sistema bancario che provvede credito senza strette fare
Vi chiederei di un Governo che dicesse ragazzi tutti sull'elettronica oppure e adesso da domani è un modo di fare che farebbe torto anche all'intelligenza di un'imprenditoria che un altro degli incentivi che bisogna creare quello alla dimensione
Sicuramente ci sono delle legislazioni nel nostro Paese che l'hanno tenuta artificialmente bassa che oggi col tipo di tecnologie che ci sono
E difficile produrre in maniera estremamente competitiva con dimensioni molto piccole ma insomma io credo più a politiche di tipo orizzontale
Quelle che si chiamano le condizioni del business is business environment piuttosto che a politiche verticali abbiamo qui io andiamola detto questo alcune indicazioni generali un economista di buonsenso le può dare
E può dire per esempio che ricercare la competitività unicamente sui costi oggi come oggi coi Paesi emergenti che ci sono con la struttura dei costi che ci sono in Cina
Piuttosto che in Libia sarebbe una strategia stravagante e c'è un po'io cioè nel senso che la competitività di un Paese che ha capitale umano un costo del lavoro e così via come il nostro deve andare su segmenti che sono più facilmente difendibili dalla competizione di prezzo anche sono dunque meno esposti all'attacco di questi di questi Paesi a
Molte delle cose che lei diceva nella sua domanda provocatoria sono condivisibili molte no
Nelle nel nell'elettronica per dire le settimane però è una società di Artaud era e molto importante nel settore dei CIS
In molte altre in alcune altre industrie stiamo cercando di fare il nostro meglio e sto pensando a Finmeccanica sugli elicotteri che con l'acquisizione della Westland sta diventando Riccia
Non bisogna poi neanche flagella sì troppo perché
Tra parentesi succede spesso di credere di essere dopo quando si è già diventati Crisalide io non credo che lo siamo diventati credo però che una certa tendenza alla al pessimismo intrinseca magari in tutti noi alle volte impedisca di vedere le cose buone che stanno succedendo
Non sto parlando di industrie ma per esempio suo compito non c'entro niente io non me nessun merito quindi parlo di altri ma che il nostro Paese stia in molti settori in molte aree del nostro Paese in una fase di profondissima ristrutturazione
Abbia messo i conti delle imprese abbastanza posto non abbia delle famiglie troppo indebitate
Stia facendo una ristrutturazione profonda nel settore che ne so che la previdenza avete visto gli ultimi dati con le domande del semestre in flessione del nove virgola sei una roba che nessun Paese europeo fatto
La riforma Dini aveva spinto la spesa pubblica su pensioni future naturalmente non presente a livelli molto buoni
Bisogna poi anche evitare questo punto di vista per cui qui va tutto male altrove tutto perché non è vero per definizione
Sull'Energia
Sicuramente ci sono delle scelte passate sicuramente per esser chiari io ritengo ma forse sbaglio che il problema dell'energia in Italia sia un problema di concorrenza
Il queste extra costo che si rivela nell'elettrico che si rivela nelle benzine i parte industriale e così via
Può senz'altro cioè sicuramente a che fare con delle scelte che sono state fatte in passato non lo so ma sicuramente anche a che fare col fatto che l'operatore spesso unico
è il monopolio non ve lo devo dire a voi a a parte che poi sono pure tutti dello Stato ma a una certa tendenza a sfruttare questa situazione ad abusare della propria posizione dominante no
Generando costi più alti per questo nel corso dell'estate abbiamo il contabile amo parlo con loro incontrato l'amministratore delegato dell'ENEL e dell'ENI cercando di mettere il punto
Il dito nei puntella strozzatura di competitività che ci sono per esempio i gasdotti verso l'Italia per esempio che poi non è che si tratta di far sempre grandi disegni è molte volte si tratta di fare interventi puntuali su singoli punti ritengo e insisto in questo ciò anche una disse non di sesso divergenza di opinione con certi colleghi di governo il problema dell'energia vitale nella Cassazione per che Italia e prima che la Cassazione
In molti campi e forse un po'più di attenzione alle condizioni della concorrenza le condizioni dell'offerta e così via ritengo che ci potrebbe fare dei passi avanti
Ma vengo alle
Tasse al tema di fondo delle tasse che un discorso un pochettino più articolato dove sono stato involontariamente rapido
Perché avendo lavorato negli ultimi trenta giorni sulle spese sul bilancio no uno tende a parlare di quello che fa e non e non di tutto
Allora punto numero uno
Nessun Paese che ha una pressione fiscale sopra il quaranta per cento e in particolare del quarantadue tassa come ce l'abbiamo noi
è cresciuto negli ultimi anni a tassi uguali o superiori al tre per cento
Quando c'è troppe tasse che si pesano sul collo
E molto difficile che per un insieme di incentivi per un insieme di voglia di lavorare e così via tu riesca a crescere molto guardati in Europa lasciar perdere il resto del mondo dove demografia
Stadi di sviluppo diverso guardiamo in Europa Paesi molto simile ai Paesi che sono cresciuti volto su quelli della costa atlantica Irlanda Regno Unito Spagna hanno tutti i livelli di tassazione molto inferiore
Parliamo sempre in un arco di anni non me l'hanno sì
Secondo
Non solo ma io ritengo che parlando di quello che dicevo all'inizio di questo equilibrio tra
è stato società civile ed economia da noi lo Stato sia ancora un po'troppo pervasivo ancora perché è scesa a questa sua pervasività invasi dall'inatteso
E quindi valga la pena di essere riequilibrati
Detto questo
Riequilibrare nel senso di ridurre da un lato attivi e passivi dello Stato ma soprattutto ridurre tasse e spese è non è un esercizio banale che ha alcuni principi
Fondamentale che abbiamo imparato sia come economisti va be'ma soprattutto dall'esperienza pratica primo principio
I tagli fiscali che funzionano sono solo i tagli coperti coperti vuol dire compensati da un eguale riduzione più o meno eguale riduzione di spesa perché
Tu innanzitutto l'evidenza abbiamo preso venticinque esempi di tassazione di di riduzione della tassazione nei Paesi sviluppati negli ultimi vent'anni e solo quelli coperti hanno funzionato
Per l'ovvio motivo che se domani il governo tagliasse che ne so di un punto di prodotto interno lordo le tasse senza coprirlo capiresti tutti che l'anno dopo dobbiamo rialzare le tasse
E quindi non avrebbe nessun effetto sulla
Propensione a consumare sulla non sarebbe credibile allora si tratta di coprirli ho ragione egualmente coprirli tema su cui siamo d'accordo a parte la finanza pubblica cioè proprio il problema di di logica di questo tipo di intervento
Coprirli significa coprirli con riduzioni permanenti di spesa non con riduzione una tantum se io tagliasse le aliquote io
Se il governo tagliasse le aliquote dell'East per cento vendendo l'ENEL finiti gli introiti dell'ENEL si troverebbe a far cosa ad alzare le tasse di nuovo e non sarebbe credibile
L'esercizio tagliare non vuol dire ripeto fare un giro qui elevare dieci euro di tasca tutti quanti cento euro di tasca antiquati significa al contrario imprimere alla spesa pubblica una dinamica lievemente inferiore al PIL realmente inferiore a Lentate ripeto è un problema di velocità relative ritengo che una delle scelte più dunque io ho parlato di un bacetto tecnico quello che stiamo facendo non ho parlato del va parte politica ritengo che la prima occupazione del governo sarà di dire bravo hai fatto il tre per cento per
Sento aspettiamo cita però su questo adesso scegliamo vediamo quali speso ulteriore riduciamo e quali imposte riduciamo
Quale imposte perché non mi ricordo più non vedo chi me l'ha chiesto forse lei
C'è tutto il discorso di rapire lire sarebbe l'IRPEF di una volta niente sostiene i consumi da incentivi al lavoro non ci dimentichiamo che tutti gli imprenditori individuali pagano lire cioè non è che pagano l'IRPEG l'imposta sulle persone
Sulle società scusate sulle persone giuridiche quindi quello un punto fondamentale l'IRAP è un punto fondamentale perché una tassa sul lavoro che c'è solo da noi che colpisce a prescindere dagli utili di impresa che tocca direttamente questo
Ma proprio d'una parentesi non dimenticatevi che figlia dei contributi sanitari e i contributi sanitari Lipari a prescindere dagli utili pari pari perché ci sei quindi l'IRAP non è altro che la trasformazione contributi sanitari con l'allargamento la base si spiega così come costruito detto questo
Quello che io ho detto a Confindustria in tutti gli incontri che ho avuto multilaterali e bilaterali e la conseguente IRAP sulla ricerca lo sviluppo la tecnologia tetti impiegati e ricerca sviluppo tecnologia la leviamo
Costa duecentonovantasette secrete i decimali circa trecento milioni di euro non casca il mondo è un tipo di aggiustamento che si può fare non c'è bisogno di pensare chissà quali copertura non la cifra ragionevolmente piccola
Ma non basta poi c'è il problema del sostegno alla competitività
Ora io sono convinto molto francamente che il sostegno alla competitività basato sui contributi a fondo perduto inefficiente dal punto di vista economico come ogni sussidio di quel tipo disgraziato da un punto di vista morale perché rubano tutti veramente un grosso problema allora quello che io parlerò tetto a Montezemolo e ai suoi vedendo che ragazzi diamoci qua per ogni miliardo di euro che voi mi tagliate di contributivo video miliardo di metri negra
Uno due tre quattro cinque dieci cento certo non ci sono
Le legislazione di contributi a fondo perduto che non si sa onestamente dove vanno a finire perché lei sa che il fondo perduto lei li prende un bel pezzo alla domanda anche se non esiste come impresa
Poi ne prende un pezzo di tutto fino alla costruzione dell'impianto poi se lei la chiave non la gira perché non c'è il prodotto perché non c'è il processo perché su impianto fa pena e così via non funziona lei scappa coi soldi e poi semmai glieli chiedono indietro qualche anno dopo con la revoca
Se l'istituto era ecco se lei considera natalità e mortalità di impresa fortissime particolarmente questa
E se vogliamo essere legati nel parlare in pubblico del malaffare se vogliamo non tutto ovviamente ma si presta a queste cose
Allora fatta salva l'ira PRIT cerca che è un problema di investimento sul futuro eccetera ho detto appunto a tutte queste categorie produttive non soltanto Confindustria sediamoci
Sono otto spetti tre miliardi e mezzo la sola quattro otto otto più l'ammontare di questi sussidi è dell'ordine otto miliardi quelle aggredibili
Cioè quasi un punto di PIL mi spiego quasi un terzo di tutta l'Iraq sediamoci ditemi voi quali sono i contributi che tagliate dite Invitalia l'IRAP è un'opera euro non un euro di meno
Avendo pensato in questo modo magari ingenuamente di indurre dentro loro stessi l'incentivo a dirmi taglia questo tante a quello
Dopodiché
Sono bisogna vedere anche all'interno di queste categorie rappresentative quanto sarà la forza di quelle che voglio la competitività e quante saranno la forza delle lobby perché ovviamente c'è una lobby dei contributi a fondo perduto che è fatto di chi chi fa le istruttorie
Del e così via io son convinto che soltanto disegnando incentivi e meccanismi dal basso in cui c'era un interesse dentro i produttori ad informare questo tipo di meccanismi soltanto così ci arriviamo e ci conto per esser chiari la finanziaria prima parte come ha raccontato il fare pace le parti riforma sono proprio queste meno tasse da una e meno
Sussidi
Porcherie sprechi col debole dall'altra parte dall'alto
Un secondo ciclo di domande incominciamo da signore
Tracce uno qua poi vira al primo
Ora
Infortunato
Pertanto
Dopo dopo finalmente consumo non solo non no dico Falcone
Novantanove o
Settore
Prego qua
Sta arrivando al microfono ecco
Ecco
In Italia
Oltre il quaranta per cento di caccia
Questo
Abbiamo
Io vorrei tanto esistono non
Ma avvenuta Pubblico impiego
Sono
Ecco proprio settimana scorsa
Stenta
Quaranta per cento
Ridurre tale da
Al altre domande dei qua prego qua
Sarà
Però comunque
Cioè il
Scusi conclude
Non resta
Ora messa su fuori
Assumo Lussemburgo poi muoversi
Tanto
Grazie
Più avanti
Sì lo temo
Buona sera
Io faccio parte
In quegli milioni di piccoli imprenditori
Che hanno forse sempre dato molto dal loro Paese
Io ritengo che l'Italia sia un Paese che dovrà avere suo e di DNA quello di esportare perché noi siamo un paese che è ricco di manodopera
Abbiamo la nostra forza solo nella mano d'opera non abbiamo ricchezze nel sottosuolo nel sottosuolo
Noi dovremmo avere un governo che in città gli imprenditori in questo momento di globalizzazione e di grossa concorrenza anche anomala a produrre l'eccellenza
E a promuovere questa eccellenza nel mondo facendo diventare il Paese Italia il Paese
Produce eccellenza e la esporta nel mondo
Io ritengo che tutto quello che si fa fondo perduto incentivi riduzioni tutte queste cose sono dei palliativi
Sinceramente col cuore di imprenditore le dico che sono convinto che solo se noi riusciremo ad occupare un posto importante nel mondo
Dei cinque sei milioni e guarderemo un di miliardi di di abitanti del mondo nel futuro guarderemo momentino al di là della nostra finestra quotidiana riusciremo forse a dare una speranza veramente importante ai nostri figli grazie tazze
La
La prossima domanda la tu faccia ancora una quattro ecco
Spendiamo ancora molte parole sul discorso di globalizzazione e questo ci sta bene in una logica di economia di mercato assolutamente libera
Il problema che si sta verificando in Italia però non mi sembra questo
Che più che essere un Paese globalizzare ante verso l'estero è un Paese in molto spesso globalizzato nelle sue imprese nelle sue attività in particolare nel settore terziario
Ora questo essendo globalizzate provoca un problema anche a livello occuparci anale perché ogni qual volta si è globalizzata i in Italia
Gli investitori esteri non fanno una politica di occupazione ma anzi una politica di da un Science in noi questo quello che dobbiamo anche a mio avviso evitare
Grazie c'è una domanda alla
Sì
Con la questa
Cominciamo a rispondere
Allora anche qui
Le domande stanno gruppi sembra quasi che vi siete messi d'accordo
E devo dire che una discussione che in questo senso e riesce
Coda sulle tasse
Evasione elusione fondamentale fondamentale voi potete pensare di abbassare le aliquote in un paese complessa come il nostro come sono stati gli Stati Uniti di Reagan e di Bush e così via
Soltanto se allargate le basi
Come fate allargare le basi recuperando tutte le forme di evasione che pieno e illusione erosione della base
Che sono egualmente importanti sono stati messi in piedi negli ultimi n anni non non da questo governo una serie di forme di tassazione che colpiscono redditi in via normale hanno di fatto ristretto le basi
Sono spesso tollerate forme di evasione evidenti per cui se chiede la ricevuta fatta dalla fattura qualcuno sembra che richiede sangue del suo sangue
C'è un tasso c'è un rapporto
Fiscale tra cittadini e pubblica amministrazione spesso da Paesi in via di sviluppo più che dal paese sviluppato no
Sono convinto e non lo devo dire a voi perché l'abbiamo scritto sia nella presentazione al DPEF che il DPEF che questo rapporto fiscale darà consolidare
Sia uno delle ingredienti fondamentali della politica fiscale degli anni prossimi come farlo c'è un problema di azione amministrativa c'è un problema quella insomma di far funzionare gli accertamenti
Gli accertamenti e le verifiche e così via c'è un problema di azione legislativa ci sono forme di tassazione via normale dei redditi ripeto che non hanno senso
E che vanno a adeguate invece a tassazione di redditi effettivi e non di redditi determinati in via forfettaria
C'è infine un problema di aliquote perché se io sempre pratico io da professore e non da ministro ma se noi abbassiamo le aliquote marginali sui redditi è molto più facile combattere l'evasione chiedere
Indi richiedere al rispetto del rapporto fiscale
Se come immagino si va verso un assetto ventitré trentatré e trentanove e molto più per cento di aliquote d'imposta personale sul reddito che è molto più semplice cercare di arrivare a un rapporto più equilibrato che se chiediamo quarantatré quarantacinque
No si instaura un tipo di rapporti questo più comunque sicuramente questa di ma mente nastri manutenzione dei gettiti e soprattutto di allargamento delle basi è un pezzo fondamentale di questa questione
Quanto agli stipendi dei politici confesso senza offesa contro Vasco su disco sul filo di
Ma ieri smog perché quand'anche dagli azzera Simo credo che avremmo fatto molto poco che non significa che non sia importante dal punto di vista l'equità dal punto di vista dell'esempio contesta condivisione guardi
Se noi riuscissimo a far crescere gli stipendi dei politici dei burocrati degli impiegati pubblici e così via
In linea con l'inflazione per due anni credo che avremmo fatto metà della metà della questione così come il tema degli sprechi
Io mi sono letto e conservato quelli delle prime pagine un servizio del giornale di Libero di questo mese che si sono dilettati perché purtroppo il sistema drammaticamente serio cimentati
Nel individuare tutti questi sprechi e mi sono posto il problema di come fare certamente non posso mica immaginare ad andare nel comune x a dirgli tu non prende il consulente per le piste ciclabili o cosa che sono anche aspetti un po'folkloristici io credo e questo il dibattito che abbiamo avuto negli incontri con le regioni con il Comune e con gli enti territoriali impreparazione del DPEF
Che ci sia una sola strada per arrivare a una diciamo la controllo moralizzazione
Rigore sì parsimonia abolizione degli sprechi attinenti dopo direttamente statali oltre che negli enti statali dove c'è
Ed è quello di una progressivo spostamento verso un'autonomia di bilancio non autonomia impositiva
Cioè fino a quando la finanza pubblica funziona anche nel modo in cui come adesso no come funziona come finanza derivata in cui lo Stato raccoglie le risorse le trasferisce alle regioni province comuni quali si fanno quello che vogliono
Andremo molto poco lontane io sono convinto che dovranno avere dei tetti più rigidi al trasferimento verso questi enti locali lasciar loro più autonomia
Dal punto di vista anche in positivo dopodiché se è una ragione vuol farsi servizi estremamente sofisticati
Alzando le imposte
Di conseguenza farà la campagna elettorale su questo la vincerà la perderà starà i cittadini dirà giudicare su questa base i propri amministratori locali
Quello che a cui non credo molto francamente anche con riferimento alle domande si terrà una forma di paternalismo non sta allo Stato centrale di dire alla Regione Province Comuni cosa fare fan
Credo che a una strada di responsabilizzazione che secondo me anche la via più logica e razionale per mettere in pratica le forme di federalismo di cui tanto si parla certamente questa necessità
Secondo tema invece
Era poi scusi se venga prima la politica o
O la ragioneria nel fare i conti ecco sì d'accordo su inventato mi vesto da un mese ma non è che prima facesse
L'allenatore di renne Finlandia no quindi che cosa Dio governo politicamente pensate aveva un'idea e c'è lo stesso ho informato questi spigoli o solo dire che tengo separata
La costruzione del bilancio dello Stato che è fatta di otto mila capitoli da quelle che poi sono le grandi scelte politiche che Trovo giusto e anche ragionevolmente umile andare a discutere col Governo invece di fare una curva io stanza buia tutto lì è un processo interattivo semplicemente che separa quella che è la costruzione tecnica
Del bilancio che porta i conti a casa l'anno prossimo da quella che è la costruzione più politica delle grandi scelte che fare
Vengo invece al tema
Che l'interesse tantissimo esportazione globalizzazione made in Italy
Intanto la globalizzazione a dei pendoli
Ci sono dei momenti in cui accelera fortissimamente caso classico gli anni Novanta Polla negli anni intorno alla prima guerra mondiale ci sono dei momenti in cui magari perché se esagera Torre cede
Proprio Mario Deaglio ha scritto un libro che se non mi sbaglio ma si chiama posto Global che racconta esattamente come secondo lui si sta muovendo e dovrebbe muoversi questo tipo di pendolo
Noi a mio parere siamo soprattutto entrati in una fase sopra due dopo la conferenza di Seattle del mille novecento del dell'Organizzazione mondiale del commercio del mille novecentonovantanove
Cui che si erano resi conto che si era andati un po'in là in queste ideologia il filo mercato in cui il mercato da sé avrebbe risolto tutto
Di nuovo mi ricollego a quello che dicevo all'inizio mercato da solo non può fare tutto soprattutto le forme di competizione non regolate fuori dalle regole possono fare alle volte tanti danni quanto le forme di protezionismo
Che cosa
Poi qui ci sono molti dibattiti nel nostro Paese
C'è chi vuole proteggere tout court
La nostra industria del sionismo tout-court c'è chi come me pensa che ci sia innanzitutto un grosso problema di contraffazione
Basta andare nel porto di Napoli che adesso è diventato l'approdo principe di questi container di merci contraffatte per averne un'idea contraffazione un problema complicatissimo è perché c'è una contraffazione di marchi contraffazioni prodotti e l'ultima che non ci voleva un genio anch'ma l'ultima che abbiamo scoperto contraffazione di documenti
Ci sono delle centrali in Francia chissà perché di contraffazione di documenti che ti attaccano merci contraffatte col punto tu non vecchi più niente
Qui è un problema di polizia anche molto delicato un problema economico molto delicato dove anche lì devi trovare un equilibrio non quello de la contraffazione è quello di queste importazione perché è ben vero che perde occupazione all'interno
Ed è vero che i consumatori magari comprano molto meno le stesse cose quindi ne hanno un benessere non non voglio dire a non sarei l'ultimo a dire che la soluzione di queste cosa sta nel protezionismo
Poi c'è un secondo dibattito molto più interessante che riguarda il made in Italy che cosa vuol dire venti vitelli made in France mette in Germania c'è che cosa vuol dire vuol dire Mercy fatte in Italia dall'a alla zeta
Penso i biellesi di cui prima abbiamo sentito
Primario esponente o merci disegnate in Italia e fatte che ne so Singapore cioè
Fino a che punto MT vitelli
Il la pezza di cachemire
Fatta a Biella o il capo di abbigliamento fatto da Della Valle sono due cose completamente diverso
Io una risposta ce l'avrei massone Cipro non è detto che sia e la risposta è la stessa che diamo in campo che dovremmo dare non diamo in campo alimentare di sicurezza alimentare così della tracciabilità del prodotto
Benissimo se un imprenditore italiano fa fare le proprie merci in Cina o a Singapore le vende acqua basta che scriva che la pensate Luís che sono merci sue che in questo senso sono sue ma sono anche contento lui Hassan
Ma sono delle merci però umani fatturate la altrettanto bene se compro un prodotto qui
Sapere che è stato fatto tutto qui la pazza se nessuna stupito
Quindi se io compro questa fare qua che è stato deprecabile anche perché perché è stato fatto in Cina subito è stata vaticina però mi piace perché fatti non certo basta saperlo
L'avete visto l'avrete seguito quest'inverno sera quest'inverno l'inverno scorso il dibattito sull'olio d'oliva no sapete tutto sto di base vestito made in Italy di olive coltivate in Tunisia pressate in Grecia tagliate chissà dove e imbottigliate qua
Questo è vero che non vorrei vedere
Cioè non vorrei che richiamasse al made in Italy e la cosa dovrebbe sul tappo in Italia ecco non è non è tappati in Italia
Poi la tracciabilità del prodotto permette a ciascuno di far cosa ti scegliere discende consapevolmente si preferisce voto che è stato anche perché insisto molti prodotti fatti la su fatti anche con l'acqua
E non c'è tutto questo valore che attacchiamo alla qualità del Met altri prodotti penso di nuovo
A certi tessili a certi prodotti da artigiani io voglio sapere dove vengono poi scelgo consapevolmente
Globalizzazione anch'io ho la sensazione che siamo in una fase di Ri.Rei con lamentazione del fenomeno e meno male perché si aspettavano ancora opporre il regolamentare il fenomeno avremmo avuto
Le librerie piene di libri di testo di economisti sui benefici della globalizzazione ma nessuno che li compra che non c'è più soldi in tasca per comprarle quindi bene questo punto d'equilibrio così
Grazie ancora l'ultima tornata di domande prego
Fa freddo estiva record
Torna Profacta mezzogiorno francamente rapporto
Prego
Come azionista di riferimento lei
Proprietario del ENI ENEL e delle grandi industrie
Nazionali ora
Al Coni han pensato che noi dobbiamo andare all'estero per guadagnarci il pane la michetta erano
Primo vorrei sapere
Tante volte
Si è tentati di vendere i gioielli di famiglia per risolvere un problema momentaneo
Non è che lo Stato pensa di abbassare la guardia abbassare l'azionariato vendendo parte del nel parte dell'ENI
Come pensiamo noi di andare all'estero Consolo gli istituti dell'ICI oppure di andare all'estero in seguito invece delle grandi ingegneri e tipo Saipem
Tutti i posti mamma e altri grazie senta possa rispondermi che bisogna che la gente Bati Venetia battibecco battiamo sempre diamo un taglio e a questa cosa tanto non è la prima e l'ultima volta che si fa chiamare i facciamo ancora conclude alcuna domanda di Mario per va bene
Allora rispondo brevemente a lui intanto grida al microfono
Allora sicuramente la regola con le regole contabili non sono oggettive non è che cascano dal cielo per il piacere di farla ma sono funzionali a qualcosa si chiama ragioneria diceva Max Weber perché c'è la stessa etimologia di ragione
I proventi delle dismissioni i proventi delle privatizzazioni
Finiscono a riduzione del debito non finiscono riduzione del disavanzo
Nel sistema europeo dei conti quindi se tu oggi privatisti lei nelle nella eccetera eccetera tagli debito non tali disavanzo quindi del rischio lì almeno quello evitato meno male
Perché poi notoriamente governi e parlamenti son piuttosto famelici e quando trovano un miliardo di euro in più sul tavolo diventa quasi impossibile arginarle quindi le regole servono la buona contabilità e anche i buoni comportamenti quel rischio lì vi pare che non lo che non lo corriamo detto questo che si tratti invece di dare una
Un aiuto in più una botta in più alla riduzione del debito pubblico
Del debito e non del disavanzo una cosa fondamentale quindi onestamente se si tratta di fare privatizzazioni ben fatte non solo di aziende aziende immobili crediti concessioni tutto le normativo che abbiamo suo convinto che se riusciamo a tagliare il debito e conseguentemente
Anche se non in gran misura di interessi che ne conseguono facciamo una cosa senz'altro territori quindi da quel punto di vista di dire che
Non vedo grandi rischi
Vario sì io vorrei concludere nello spirito delle quattro chiacchiere tra amici con cui hai cominciato
E vorrei chiederti e tu ci hai delineato un quadro di finanziaria e di azione che tecnicamente coerente e razionale sta in piedi
Vorrei chiederti su una scala da uno a dieci quante probabilità dai tu al fatto alla possibilità che questo piano ottenga noi consenso ma la condivisione tu hai parlato in queste settimane con industriali sindacati eccetera e quindi all'imponibile del Paese
Secondariamente se questa condivisione non si ottiene e quindi se in Parlamento
C'è diciamo un tipo di opposizione turca
Che cosa succede a questa finanziaria
Dunque
Io credo che Lula cosa che non va fatta illudersi di fare la Finanziaria in agosto al ministero
Che
Ottenere il consenso su di questa così come per questo con l'esercizio di cui ho parlato nella prima parte no quella regola del due per cento più le pensione più gli interessi eccetera eccetera è la base su cui iniziare la discussione
La strategia che io ho cercato prima discuto della condivisione in sede politica politica nel Paese che amarti scorso anche in parte diverso
A livello politico essendo una persona ministro molto debole come si può immaginare io ho cercato di fare questo di bloccare passaggio per passaggio su cui aveva costruito il consenso quindi abbiamo fatto un DPEF che non era facilissimo perché faceva un aggiustamento da diciotto miliardi di da ventiquattro miliardi di euro diciassette strutturale forse uno e otto per cento il PD
L'abbiamo fatto metabolizzare in qualche modo l'abbiamo portato in Parlamento quello bloccato di cifre non discuto più primo giornalista richiedeva riferente le cifre mai
Ma per me sono quelli non perché sia il giusto sbagliate ma perché sono acquisite discutiamo di quel miliardi in più o in meno non cambia l'Italia
Primo
Secondo nella prima riunione del Consiglio dei ministri diciamo così la riunione vorrei portare in qualche forma
Il Budget con la regola di crescita e qui proporzionale la data e bloccare quelli poi lì sopra comincia la discussione politica
Vero e proprio su cui si ma aspetto contrasti perché anche negli incontri che abbiamo avuto con le parti sociali no non tutti sono per dire a favore di un taglio di spesa corrente ulteriore a fronte di un taglio di imposte personali
E dentro le imposte non tutti vogliono lire non vogliono lira ed è lì si comincia a discutere però almeno si parte dal treno si parte dal quattro e quattro
Probabilità boh io
Attacco molta
Fiducia su questo perché una volta che il bloccati i saldi meglio l'affare più è facile farla riuscire e i saldi li abbiamo bloccati
Quindi deciso quant'è l'ammontare questo modo di fare le cose mi sembra che abbia più probabilità che un modo tradizionale di fare le cose
Invece vengo e quindi
Non m'aspetto tiene conto che il DPEF tecnicamente fissa una cosa che si chiama saldo netto da finanziare votato
Dove non m'aspetto stravolgimenti norma spetta strozzini basta la grande scommessa è la condivisione o ricezione ho risposto reazione non della società politica
A sé stante ma in quarta società politica in quanto rappresentanza o degli organi di rappresentanza ma più in generale dei sessanta milioni di persone che si fa
Certamente
Non si può mettere in campo una persona questo tipo di ITT compito nel senso che basta che il prezzo del petrolio aumenti dell'altro x per cento crescendo la fiducia è uno dei temi
Più inutile complicate perché sul maestro economia ma l'altro dico tutti la fiducia è uno dei temi più affascinanti della storia dell'economia
Ha cominciato dei mitici uno a raccontare nel suo libro schema sto nella natura umana come si generano le aspettative in modo convenzionale poiché il s'l'ha ritirato fuori sostanzialmente copiando lo poi c'è stato un periodo in cui ci si illudeva di studiare le aspettative razionale con modelli matematici ce ne siamo dimenticati
E così via
Ripeto la capacità di coinvolgere in un processo comune
La gente sessanta milioni di persone e probabilmente la vera sfida però queste veramente la politica non è la tecnica e la leadership politica e su questo devo dire dove un aspetto il vero aiuto
Dal governo dal presidente del Consiglio da tutte le persone che condividono questo perché è un compito che onestamente travalicano me che sarebbero ma anche il ministro economia in generale Sterea
Grazie
Grazie auguri di buon lavoro e auguri a tutti di un buon rientro