"Vivere a Milano fra paure e fiducia" - tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani , dalla Fondazione Unidea UniCredit Foundation nell'ambito del convegno dal titolo "La fiducia e la paura nella città" (presso la Sede della Società Umanitaria, Salone degli Affreschi, via Daverio 7)

Una disposizione asimmetrica del tavolo poi
Riempiamo Strada facendo
Tutto il pane
Il programma del pomeriggio prevede una tavola rotonda ci sforzeremo di mantenerla tale
Chiederei a chi siede su questo tavolo di fare degli interventi relativamente brevi di avere la possibilità di avere un
Doppio intervento di fare almeno due giri così che possiamo davvero un po'discutere insieme sui temi
Che abbiamo già avviato stamattina titolata però tonde di Libera Milano fra paura fra paura e sfiducia anche se credo che
Potrebbe essere interessante cercare di lavorare in particolare su sulla domanda come si fa a ricostruire la fiducia
In quel quadro che a parte la traslazione del professor Bauman abbiamo tracciato stamattina per riprendere l'immagine di Boeri l'usato questa espressione nomi un arcipelago senza mare allora la domanda è come come facciamo a rigenerare questo mare che ci manca
Chiederei al professor Bocchi di avviare la discussione raccomandandogli di stare nei tempi
Microfono
Va
Ecco ricomincia anche con me stamattina volevo dire che le immagini stamattina sono state molto suggestive
E a me han fatto dell'arcipelago senza male e della connessione che si perde cavi produrrà
A me ha fatto venire in mente uno scambio che c'è stata la scorsa settimana a Venezia a un convegno sul presente e il futuro dell'università
Dove si cercava di dare insomma una visione di fiducia e di direbbe guardate dopo decenni in cui sapeva lei e gli specialisti non si sono parlati adesso il momento in cui indecisa Family specialissimi inizialmente a connettersi
Allora si ragionava su questo egli devo dire non solo da una parte ma da più parte venuto fuori un discorso solo apparentemente banale dice ma tutto bene ma non dove ci parliamo all'università se non abbiamo nemmeno una stanza deputata di interagire fanno i docenti questo chiaramente non non varrà per tutte le università
Però sapete anche negli uffici c'è tutta la riflessione sulla macchina del caffè
Come luogo di integrazione in altre parole il problema di stamattina cioè del fatto che gli immondi non hanno luoghi deputati al loro interno il signore non è un problema tipico della città ma problema fondamentale di una fase della modernità che gli odi RAI la seconda fase della modernità che ha creato una visione
Spettava da
Degli approcci professionali e degli approcci civili quindi il caso della città è un caso estremamente interessante ma non è l'unico perché noi dobbiamo ricomporre le relazioni come dicevamo stamattina farà le diversità e questo vale quindi a livello della città dalle a livello dei luoghi di lavoro vale a livello dell'università e del sapere
Se così stanno le cose allora il fatto di della condizione particolare di Milano in cui è saltata la connessione fondamentale
Non è un caso disperato difficile Milano
Non è stata sfortunata anzi rivolgeva ai diretti in caso di Milano un caso estremamente tipico perché le cose sono visibili perché le cose sono molto chiare perché le cose sono molto evidenti
Rava chiaramente questo discorso ci dà fiducia perché è un l'esperienza di Milano è un'esperienza che ha vissuto molte altre città del mondo e oggi ci sono delle riflessioni comuni devo uscirne fuori
Io prima di arrivare alla
A delle riflessioni sulla soluzioni possibili e sulla soluzioni possibili a Milano Bojayá ancora però rifarmi un momento a stamattina alla diagnosi di stamattina che secondo me è stata enunciata
In maniera veramente emblematica dalla relazione di da umana quando Bauman ha parlato della città contemporanea come terreno di lotta
Dava la mix soffi invidia e l'amico Sofo Biglia parlando di due tendenze fondamentali dell'animo umano ecco io credo che bisogna riflettere su questo fatto perché non è una lotta come dirà alla pari non è una lotta simmetrica invece abbiamo vissuto un processo storico ben preciso
Quello che noi definiamo come modernità in cui data insieme Pio
Ha prevalso se vogliamo la MIC sua figlia la città è diventato un potente mezzo di integrazione dell'alterità
Poi la città è rimasta in qualche misura vittima del suo stesso gigantismo e è iniziato a produrre spazi di separazione
Ecco non posso fare un'analisi né urbanistica mestoli capitava per dire quello che vorrei riflettere con voi mi rifaccio semplicemente a due immagini che sono tratte da un libro di qualche anno fa
Ma che ritengo un approccio importante all'esperienza della modernità è il titolo di questo libro di Berman
Che Traini tanti altre analisi delle sue pagine che stanno tra urbanistica e sociologica parla di due scene dita Vizzini a distanza di pochi decenni l'uno dall'altro Parigi la capitale della modernità
La prima di questa scena
Si svolge sui Boulbaba appena costruiti anni del Progetto Hausmann mille ottocentosessanta e a Kobe protagonista Baudelaire
Il quale va il caffè per incontrarsi con altri intellettuali gli altri poeti e già questo ci dice molto sulla vocazione della città
Integra Freeze
E nota che il bulgaro essendo stato costruito per risanare e in qualche misura anche per interrompere il vecchio centro storico perché la città aveva già il suo traffico la città aveva un traffico di carrozze
A arrivavano c'eran già le ferrovie quindi la città aveva bisogno di grandi viali
Per mettere in comunicazione alle molto diverse
E interrompendo il centro storico notava che tutta la povertà e tutti gli emarginati del Ventre di Parigi affluivano sui Bowl vada come se volessero interagire col pubblico ricco il pubblico abbiente
Quindi Bull usava che erano stati fatti anche come esibizione di lusso e di potenza diventano anche un luogo in cui l'alterità nella città diventa visibile
Il portal diventa un luogo di interazione non soltanto culturale col caffè ma anche di interazione sociale
Le classi ed altri nate sogliono partecipare alla festa
E fino a un certo punto l'urbanistica delle
Ma troppo di integrazione fra diversità ma poi che cosa succede succede e qui ce lo dice ancora Berman e ce lo dice le Corbusier nel mille novecentoventiquattro qualche decennio poco dopo le Corbusier si trova sempre a Parigi sempre in un grande viale alle chances elise
E improvvisamente si rende conto che quella strada che in passato io la del pedone del flamine loro di colui che ha tempo per fare l'esperienza quotidiana
E la diventata la strada delle auto
Le macchine sfrecciavano disse salvava mi perdoni è difficile attraversare la velocità è diventata padrone per la città
Allora le Corbusier racconta questa sua storia come una storia di una conversione dicendo mai la città il pedone non sono più gli attori uomini va la dove la velocità il traffico il flusso e quindi la città diventa un contenitore di flussi che nascono altrove e arrivano altrove
E la città diventa una città disegnata non più a misura di un uomo non più a misura dell'esperienza quotidiana ma a misura di automobile
Ovviamente qui non possiamo per il tempo analizzare tutto quello che è successo sul piano urbanistico sapete le implicazioni le grandi implicazioni una città fatta di separazioni funzionali abitazioni separate dal lavoro una città fatta dai grandi isole di case che vanno in estensione separate lontane l'una dall'altra una città che ha mangiato il tessuto urbano una città fatta di svincoli di Autostrade in un luogo di però invece di riflettere come potremmo fare con più tempo su dove questa città fallito che cosa sta succedendo ci io vorrei sottolineare come questa città di le Corbusier dell'automobile
Da mesi senta un concetto di esperienza dell'individuo che estremamente limitante estremamente pericoloso perché nella città dei flussi sapete stamattina abbiamo detto quanto Milano è una città di flussi di pendolarismo
Sembra che nell'esperienza
Del cittadino conti soltanto il punto di partenza è il punto d'arrivo in altre parole conta soltanto la casa e il lavoro
Non conta il tessuto che noi gli abbiamo attraversato infatti il tessuto
Cittadino si è riempito di non luoghi sia riempito di svincoli di parcheggi di luoghi non deputati all'interazione ma deputati semplicemente al flusso alla velocità perché insisto su questo punto perché va ben al di là del modi in cui la modernità vissuto la città questo problema tocca anche l'esperienza lavorativa e l'esperienza culturale quante volte per dirla con Bauman l'esperienza quotidiana del cittadino del professionista è una sorta di io che in qualche misura sì interne dice da sexy auto interloquisce nella giornata ci sono momenti clou e poi tutto il resto è un tempo di routine
Allora se questo è vero
Il grande pezzo che ha pagato la modernità è un calo il nodo me della creatività
Perché la creatività significa integrazione di diversità non soltanto dall'esterno io e l'altro ma anche dentro di noi
Ecco credo che questo problema sia il problema oggi fondamentale in cui la città tocca il problema culturale che è quello della rinascita di spazi creativi e allora credo per conclude questo mio primo intervento che progetti come la Casa della Carità che ce lo Progetti
In sette se
Cannes un valore inestimabile già nella loro unicità
Però fanno parte di un tavolo cesso culturale in cui tutte le istituzioni cittadini milanesi oggi devono essere impegnate e un enorme processo
Dio vi significazione dei luoghi Milano una città piena di aree dismesse Milano una città piena di luoghi in cui la gente oggi transita e non so posta dobbiamo pensare insieme le condizioni per un progetto in cui tutti questi luoghi
Diventano occasione per l'integrazione fra culture
E allora in questo senso il problema della diversità non è come abbiam detto stamattina un problema che tocca soltanto gli stranieri ma tocca ognuno di noi in quanto individuo unico ripetibile grazie
Pochi
Francesca Zajczyk una sociologa è una delle persone che da anni studia processi di impoverimento di questa città chiedere a lei di di farci un pongono non un quadro perché impossibile a mandarci alcuni spunti in base del suo ricerca
Grazie vicino
Cercherò di essere davvero Breve o almeno ci proverò riportando il i ragionamenti e le riflessioni che sono state fatte fino adesso
Ad un un po'di concretezza
Penso che possa aiutare per
Capire dove ci siamo cioè effettivamente questa città che è stata comunque oggi definita in qualche modo con una serie di concetti anche con delle vocazioni molto affascinanti con me quelle di Stefano Boeri poi di fatto hanno si concretizza in una serie di situazioni temi di fatti e di persone allora un primo elemento che vi vorrei portare è che a Milano
è stata stimata die proprio di recente una ricerca appena terminata che la popolazione al di sotto dei di quella che si chiama la soglia di povertà oggettiva di povertà materiale di reddito
Il quattordici per cento della popolazione residente quindi concretezza in questo momento non vuol dire che non parliamo di tutti i problemi per le persone e i gruppi di popolazione che comunque con cui dobbiamo confrontarci avere a che fare cioè gli altri non regolari ma stiamo parlando solo dei residenti e questo per dare un'idea comunque di dove siamo
Allora il quattordici per cento della popolazione residente considerata povera corrisponde a circa centosessanta centosessantacinque mila persone
Mila non l'ha mai è una città piccola i fatta da un milione e duecento mila più persone residenti scarse con l'ultimo censimento
Presenta un ulteriore dato credo che oggi particolarmente sia interessante e cioè che il ventitré per cento quindi una quota superiore ai duecento mila persone residenti si considera povero cioè sta male nel senso che si sente male sente di vivere una condizione di disagio indipendentemente da quella che effettivamente il proprio status materiale economico si sono queste persone allora innanzitutto
La come dire offerta materiale tanto per essere semplici
Viene mappata sostanzialmente diffusa sulla città cioè è abbastanza distribuite in questa città e questo è un elemento secondo me molto interessante
L'coloro che si dichiarano e che si sente uno poveri sono molto più concentrati
Il guarda in una mappa della città sono molto più concentrate in alcune donne in alcuni luoghi certamente nel in quelle che possiamo definire le periferie fisiche
Ma sono molto concentrati anche in quelle che anche John foot ha ricordato nel suo ultimissimo libro le periferie sociali cioè luoghi appare della città che sono anche vicino al centro ma che in qualche al al centro storico ma che i cittadini le persone voi in realtà in qualche modo non vogliamo vedere come se fossero dei luoghi circondati da confini invisibili ma che rendono anche invisibili queste questi luoghi e queste persone
E queste persone però sono localizzati in aree molto precise che corrispondono sostanzialmente a dare di edilizia popolare di edilizia pubblica a Milano
Ho promesso di essere breve e cercherò di esserlo davvero e quindi non voglio farla lunga voglio solo sottolineare che questo richiama il grosso problema con cui abbiamo a che fare per esempio oggi con le vicende di viaggia
Della gestione delle politiche abitative in questa città gestione delle politiche abitative in questa città non vuol dire solo gestione del fenomeno dell'immigrazione che come diceva anche don Virginio Colmegna stamattina oramai non è di adesso ma è di almeno vent'anni
Ma a che fare con la gestione della qualità della vita e anche della Commissione e della condivisione dei luoghi e degli spazi sociali di questa città
La gestione in emergenza
Della assegnazione pubblica delle case che segue
Per lo più lei vicende legate agli sfratti e alle emergenze rischiano di produrre in questa città una situazione che secondo me noi non fa parte della storia di questa città
E ciò è rischia di produrre quelle forme di segregazione territoriale cioè di forte concentrazione di particolare disagio cioè dico di persone e di gruppi di persone che sono in in condizione di forte disagio
Ma che si sentono anche in condizioni di forte disagio e che lo diventano sempre più quanto più sono segregate territorialmente
Il fatto di perseguire una politica abitativa che appunto segue la strategia dell'emergenza non fa altro che mettere il vicino
Persone che solo in condizioni di difficoltà e questo per termina un accumulo di difficoltà e di difficile e di difficile condivisione quartieri come San Siro
Abitati per prevalentemente da una popolazione anziana e soprattutto di donne anziane si trova a condividere degli spazi con gruppi di cittadini
Oramai sempre più spesso di immigrati oppure ancora di anziani spesso in condizioni anche di None particolare auto soffio non sufficiente autosufficienza scusate il bisticcio di parole
E che hanno obiettivamente se voi ci pensate bene anche un'obiettiva difficoltà a incontrarsi perché non si conoscono perché il
Gli spazi culturali sono troppo lontani
Ma il fatto che vengano favorite delle situazioni di occupazioni di case semplicemente dall'aver lasciato
Che le emergenze continuassero ad essere emergenze e Sinisi incancrenisce lo rende comunque obiettivamente alcune situazioni di paura che nascono dalla non conoscenza ma io credo davvero dalla difficoltà di conoscenza degli altri non a caso i gruppi di Soggetti che più di altri vivono questa condizione di disagio personale cioè quindi di percezione di auto percezione di povertà solo gli anziani
Sono le persone con basso titolo di studio son lotte le persone che vivono comunque una fatica del vivere per esempio
Famiglie monogenitoriali per lo più donne con figli migliori allora è chiaro che per rispetto a queste persone se noi come dire
Non agiamo per aiutarli a condividere la conoscenza con gli altri ma Contini è come se continuassimo a riempire un un un nuovo Coni degli eletti con degli elementi che essi in realtà sono dissociati tra di loro
Continuiamo a già aumentar e ad incrementare il senso di è disagio di paura di sicurezza e anche di qualità della vita un'ultimissima due ultimissime cose se Magatti me lo permette ho fatto l'esempio di San Siro ma c'è se ne potrebbero fare molti altri Comasina Santambrogio vi volevo altri tipi di difficoltà di coesione tra le popolazioni per esempio
C'è una difficoltà di condividere uno spazio tra coloro che sono diventati proprietari della di alloggi e s Aler cioè ex alloggi di edilizia popolare cioè che se l'OPA riusciti
A è diventare proprietari di questi alloggi in un processo di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico
E gli altri che viceversa sono rimasti a vivere in cui negli alloggi ad affitto e pubblico
Questa come dire questi due corpi fanno molta fatica a condividere interessi processi di integrazione comuni e non sto parlando di immigrati sto parlando di ai cittadini residenti autoctoni ma il problema è che lei modalità di di di diciamo difficile coesistenza e quindi di percezione di lontananza sono variegate in quella che oggi si usa chiamare la posso modernità pensiamo ai trasporti
Sì
è un tema all'ordine del giorno ebbene di trasporti di mobilità eccetera si parla sempre in una prospettiva di efficienza rendere sia la città più vivibile
Ma anche pensando soprattutto a a alla possibilità che le persone ab no oggi muoversi meglio più facilmente
Più velocemente il tema dei trasporti per esempio è un tema che alcuni quartieri se intorno moltissimo
In termini di lontananza dalla città perché non ci sono dei trasporti ritenuti sufficientemente frequenti
Eccome
A a Michele voli per ravvicinare per esempio un quartiere come quello di Sant'Ambroeus ampliare a Barona sostanzialmente all'arresto della città quindi come nelle percezioni individuali e poi collettive sono molto complesse e io credo che oggi sono no molto importanti ovviamente non meno di quelle oggettive ma sono molto importanti per poter pensare a come dar luogo a alla domanda che ci si poneva che si poneva Baudo stamattina di far ripartire in qualche modo dei processi di
Di tolleranza di solidarietà di condivisione e di riconoscimento riconoscimento di reciproco io credo che si debba partire dalla scuola
O comunque che non si debba trascurare questo luogo fondamentale per l'educazione non solo dei e dei bambini che è fondamentale ma della scuola si educano anche gli adulti
Ma Francesca Zanchi c'ha detto una cosa importante credo cioè che il la paura particolarmente diffusa dei ceti più deboli nei ceti più facili e credo che quello che dobbiamo evitare fare prediche diciamo così anti paura in chi sta protetto sta sicuro diciamo così non è una questione di vedi che è una questione di azione collettiva di strategie di ricomposizione
E lo chiede don Colmegna non di farci la predica quindi ma di dirci invece Luís dal suo punto di vista come pensa che si possa operare a Milano
Credo che
Proprio
Continuando un istante la riflessione che ci ha portato a condividere anche questa giornata
Mi sembra che poi la riflessione anche di Bauman abbia portato questo problema dei confini problema
Delle sottoclassi
E lo sforzo che si sta compiendo mi sembra che ci sia è quello di fatto di intravedere che questo non è un problema accanto non è un problema che riguarda una fetta di gente che che vuole ragionare in termini di sicurezza di ordine pubblico vuole ragionare in termini di bontà
è un problema che riguarda complessivamente di vivere e di tutti gli delle metropolitane quindici riguarda in prima persona
A me sembra che la grossa tradizione solidale di una città anche come Milano
Uso delle parole un po'forti ma perché il tempo che abbiamo del credo che sia questo che in fondo era senza relegato a una straordinaria concezione di coesione sociale
La al di là delle culture diverso e dell'organizzazione diverso il tema della coesione sociale è stato un elemento che ha impattato quindi una solidarietà non sopraggiunto ma la solidarietà che da legami che da sensi di appartenenza che da storie anche comune
Credo che rischia di essere scardinata facendolo diventare da una parte l'emergenza
Prevalentemente anche di ordine pubblico tra l'altro culturalmente ormai accettata istituzionalmente abbiam parlato molto di immigrazione
Credo che io dico Milano ma complessivamente il nostro Paese
Stiamo assistendo che ha una immigrato che ha bisogno del permesso di soggiorno non va in Comune a chiedere permesso di soggiorno va in questura
E ci sono un sacco di poliziotti che invece che essere comunque a fare il loro mestiere rispetto questo sono deputati a portare scartoffie per i permessi di soggiorno faccio solo un dato per cui come anche culturalmente Center io Rizzato a quest'idea che è un utile invasore l'immigrato
Allora attorno a questo tipo di immagine evidentemente noi stiamo elaborando anche culturalmente una cultura dell'emergenza
Che poi viene viene consumata molto dal punto di vista culturale dal punto di vista politico
Nel senso che tutti aggrediscono queste aree qui che paradossalmente sono marginali rispetti i problemi di sviluppo apparentemente
Ma di fatto sono quelle aree su quali si gioca la contraddizione o la contro i dottori a tali conflitti di comunicazione nella nostra città
Dall'altra e questo è il paradosso che noi vorremmo smontare
Almeno con un pezzo di sogno visto che stamattina si chiamava così ma improvvisamente dopo aver richiamato questo ma non dico soltanto delle aree dismesse ma del modo di abitare che è i tantissime persone
E del resto si è andati in alcune aree dismesse trovati ho portato qualcuno ma di Cola farmaco Crescenzago di qui credo che le aree da terzo mondo lì sono situazioni evidentemente uguali
Nella fotocopia anzi per certi versi peggiore ancora perché vi è questo tipo di situazione
Quindi una resteremo a che preme
C'è un soprassalto quasi di bontà
Il paradosso è che la gestione sostanzialmente dell'emergenza in queste categorie anche culturali poi lascia libero un soprassalto di bontà per cui troviamo quelli che di fatto reclamano ordine pubblico a tutti i livelli rispetto questo che però non non si scandalizza anzi promuovono azioni piccole di solidarietà purché siano fatte nei recinti concessi senza pensare alle trasformazioni connesse credo che questo non sia un fatto da poco
C'è un po'di elegia del volontariato della bontà dove in certi divi periodi storici si diceva in fondo una delle classi sociali adesso se dici che sei volontario buono sembra che ci sia subito il consenso rispetto a questo dobbiamo smontare evidentemente questo per cercare di entrare profondamente capire che laddove c'è questa tematica grossa del conflitto
Dalla difficoltà ci sta dentro tanta energia sociale
Se volete anche tante domande di creatività economica di capacità di sviluppo
Ci sta dentro la questione dell'area metropolitana ci sta dentro la questione di uno sviluppo urbanistico ci sta dentro da l'idea di una fantasia anche creativa di una capacità di solidarietà di premere su alcuni problemi che sono di carattere strutturale
è questo l'innesto credo che la questione immigrazione si emblematica rispetto a questa cosa
Lo stiamo concludendo anche noi tutta la ricerca sui processi di regolarizzazione che dovremmo se l'apriamo adesso c'era lo stesso numero precedente dei processi di regolarizzazione fatto nel tema del Welfare sostanzialmente domestico o altro siamo già stiamo aprendo questa pressione molto forte che c'è di una domanda che poi alla cittadinanza economica non corrisponde una cittadinanza sociale una capacità di riflettere
Ma il ritardo qui è sostanzialmente di una cultura attorno alle politiche sociali alle politiche economiche che ancora consegnano queste questioni semplicemente a una situazioni marginalità
Allora è qui lo sforzo che mi sembra ve lo diceva prima che alzare sì certo la povertà c'è poi sempre più strutturali dati che diceva sono enormi
A portare alcune volte noi diciamo arriva con il passo quel patto della precarietà
Delle persone degli eventi straordinari degli anziani che evidentemente non ce la fanno che tra l'altro porto nostro disse
Il peso di quartieri di marginalità dove la solitudine scarica lì una serie di contraddizioni sociali non possiamo permetterci
Di andare nei quartieri di solidarietà estrema e fare l'inno alla solidarietà o all'apertura l'ospitalità l'accoglienza senza affrontare i problemi strutturali dell'abitare in quel quartiere
Dall'altra c'è una possibilità di saperi di orientamento di cultura di riflessioni anche molto forti sul tema del confine
Noi avvertiamo sempre di più che anche questo tema delle reti così concesso a piene mani
Dal punto di vista dello sviluppo delle reti
Della nuova tecnologia delle reti dei saperi del virtuale del reale c'è una potenzialità immensa di saperi anche che si connettono
Che attraverso questo elemento di quotidianità di vicinanza che abbiamo voluto usare quasi provocatoriamente la parola carità che di solito viene assorbito in termini elemosiniere i e quindi a una cifra simbolica messa qui nel suo aspetto contraddittorio
Evidentemente ha dentro un elemento anche molto forte molto significativo che è quello di essere capaci di costruire integrazione di saperi
Capacità di conoscenze
Ospitalità che poi è seria perché poi ne siamo nelle contraddizioni totali Milano in queste ore sta vivendo i giornali di oggi parlano di viaggia in queste ore non so cosa succede
Ma tutto si concentra lì e tutti proclamano i grandi proclami ma sostanzialmente attendendo che qualcun altro faccia
Il terzo incomodo che sempre deve uscire deve risolvere le cose
Ed allora accanto poi scattano gli altri
E l'istituzione gioca pesantemente per strappare consenso da queste situazioni per elaborare gli interrogativi per vedere cosa ci rimane anche dalla nostra
Soggettività sociale nella nostra antropologia di comunicazioni i discorsi perché questa è l'elemento di attraversare il valore di una riflessione come questa e il sogno che ne abbiamo di un'accademia
Dove ragionare nelle contraddizioni col sapere anche a tutti i livelli è che in fondo e chiudo su questo passaggio
In fondo tutte le esperienze di solidarietà tutte le esperienze di sviluppo
Stanno dentro se c'è una politica sociale qualificata
Che porta dentro anche la cura dei sentimenti che è una cosa seria in una soggettività che alla dimensione della relazione della relazionalità
Che non li scavalca con un'ideologia passata porta dentro anche i processi di individualizzazione come processi seri
Ma appunto per questo riflette su quello che succede
Riflette sul disagio dalla salute mentale dello star male dello star bene riflette su questo le comunica non quasi che nei dibattiti sostanzialmente si debba uscire da se stessi e comunicare le ragioni di esseri fuori di noi
Ed allora la costruzione di socialità sui territori nei luoghi dove è più difficile diventa estremamente importante il tema della comunicazione della paura
E se volete della fiducia non sono solo temi aggiunti ma sono temi che fanno parte delle grandi questioni antropologiche del vivere in città oggi del viola le relazioni del vivere la comunicazione che con gli altri
E i luoghi simbolici che di solito vengono deputati come luoghi d'allontanare dove bisogna esercitare ordine pubblico o bontà con gli avvenimenti al sono luoghi di elaborazione
Sono luoghi di sapere sono luoghi di compenetrazione di sapere anche sui grandi temi delle reti e delle comunicazioni
E credo che questo sia uno degli elementi che lo faccio in tram non si può risolvere il problema di viaggia dico questo perché come quello di Crescenzago senza mettere in Rete tutte le questioni che ci sono di sapere la transitorietà l'appartenenza perché è successo questo cosa significa bonifica una storia di città che ha dentro lì
I pensieri urbanistici che ci sono la quotidianità un modo di inventare l'abitazione che non sia legata soltanto da alcune cose un problema di area metropolitana per cui siamo cento a cinquanta metri da Sesto San Giovanni
Cambia addirittura lo sviluppo urbanistico potremo andare avanti esemplifica
E quelli che capiscono di più sono quelli che poi si pongono il problema dell'abitare in città a partire dall'urgenza dell'emergenza ecco perché noi crediamo che il tema dalla povertà
E la sfida che la poveretta Hall e povertà pongono nel vivere sociale nel vivere economico nel dire dell'appartenenza e dalla coesione sociale siano sfide decisive c'è un grande ritardo
Culturale sociale permettetemi di Rho nel senso più vasto anche politico perché spesso le politiche sociali o la cultura che ci sta attorno viene sostanzialmente messa nella cifra
Dell'appartenenza secondario marginale tu quasi che poi i conflitti non nascono da queste questioni da un modo di rapportarsi al quotidiano dal globale
E porta dentro e chiudo su questo
L'aspetto che veniva schiamazzo stamattina citava planetario mi piace citare Balducci che chiamava identicamente sempre l'uomo planetario
Quindi c'è questa coscienza questa consapevolezza dei processi formativi
Che entrano dentro e spaccano forse l'individualismo ma ci danno questa possibilità quasi planetaria di concepire sì anche sul nostro territorio dove c'è un grande bisogno di locale però anche con un respiro che è un respiro io credo che sia inevitabile per una condizione di vita metropolitana che non può fare a meno della cultura
Sì don Virginio gran ha espresso bene lo spirito dell'Accademia dalla carità sottolineando il fatto che le partendo da lì si si è capaci di ripensare i problemi che la vita collettiva una sfida culturale
E allora chiedere anche per Lerna che è un attore del mondo culturale lavora nei media
Fidarsi suo punto di vista su questa prospettiva
Grazie
E non c'è dubbio che come diceva Virginio
Intorno a queste categorie emozionali in apparenza astratte oggi più che mai concrete che sono la paura e la fiducia
Noi misuriamo una nuova del tutto inedita questione
Esistenziale antropologica addirittura del dell'uomo metropolitano di questa figura che proprio in questi anni che stiamo vivendo sta diventando maggioritaria sul pianeta abbiamo letto i dati nei giorni scorsi che non è questione di un paio d'anni
Gli esseri umani che vivono in agglomerati urbani oltre passeranno quelli che vivono al di fuori dalla dimensione metropolitana e la megalopoli diventa appunto
Qualche cosa che sta anche nella nostra testa e allora
Dentro a questa nuova realtà Linda onore delle categorie interpretative che ci ripropone da tempo professano Baumann io cercherò di parlare da apolide
Un categoria questa sulla quale Baumann ha lavorato molto io naturalmente sono una polizza è molto fortunato
Sto nella minoranza degli apolidi ma
Ci arriverò anche nella mia relazione con la città di Milano più avanti
Mentre in partenza non so voi ma questa mattina io debbo esprimere
Una sensazione un principio che ho provato quando ascoltavo Baumann a parlarci degli uomini in eccesso le persone in eccesso come nuovo dato di fatto non più semplicemente disoccupati che allude a una condizione temporanea e che prospetta nella futura occupazione la soluzione della medesima ma viceversa persone strutturalmente in più di troppo
Sottoclassi che sarebbe un bene se sparissero completamente perché stanno al di sotto CD ricordava Luís del sistema stesso delle classi ecco quando lui parlava di queste persone di troppo io
Non ascoltavo soltanto il sociologo di fama mondiale ma ascoltavo il vecchio ebreo polacco che parlava della categoria delle persone in eccesso e credo che non sia casuale
Se nel filo delle sue analisi i i ferimenti
Diciamo
Anche al sterminio e al modo in cui noi elaboriamo il nostro rapporto con lo sterminio siano presenti in una forma diciamo non usuale
Vi cito soltanto una frase dal suo tour dal suo ultimo libro alla Società sotto assedio dove Luís
Ricorda come
Citando M. fermava se serve quindi un parlamentare
Francese
Di origine africana delle colonie il quale osservava a proposito appunto della bilancio della Shoah e dello sterminio come
In realtà il borghese cristiano dell'Europa e delle sue emanazioni
Non poté perdonare a Hitler quello che non poté perdonare Hitler non fu il crimine del genocidio
Quanto al crimine di avere applicato all'Europa la stessa politica colonialista di cui fino a quel momento erano stati succubi gli arabi coulisse indiani e inermi quindi un'estensione di questa categoria
Mi direte che la sto prendendo molto alla lontana per varie Milano vedrete che presto che non è così
Ancora qualche pagina del lavoro di Bauman e troverete
Un altro epicentro
Questa volta altrettanto brutale contemporaneo che non è più soltanto la difficile l'abrogazione di un tabù della eliminazione delle persone di troppo che avvenuto
è avvenuto e non soltanto in Europa ci siamo scandalizzati di più e siamo rimasti più feriti quando è venuto in Europa mai avvenuto anche altrove
Riportandoci alloggi Luís pone come elemento simbolico ma centrale nelle Paure
E nelle ansie dell'uomo moderno un luogo che anche in qualche modo al tempo stesso un non luogo cioè il campo profughi
Lui esamina la crescita di questa figura di cui anche il riferimento agli apolidi
Di chi
è espulso da un territorio ma non viene ammesso in un altro territorio e viene trattenuto recintato
In spazi appositi che si ingigantiscono sempre di più
Che secondo i dati ufficiali oggi riguarderebbero fra i tredici Emilio i diciotto milioni di persone che abitano
Dentro a questi non luoghi ma sono cifre prudenziali probabilmente il numero di queste persone e più elevato e queste persone sospese in un vuoto spaziale
Sono forse quell'elemento di extraterritorialità
Nel quale noi vediamo riflesse anche le nostre angosce
L'angoscia del non appartenere a nessun luogo dell'essere dentro ma non parte integrante di uno spazio che occupi di un avanzante extraterritorialità la quale tra l'altro comporta
E qui cito ancora Baumann la decima anti Zazie una del luogo la smalti Bitta dei significati la plasticità delle identità e la nuova perpetua transitorietà
Io credo che questo luogo lontano Kay
Del CIPE eliminando il Giurì
Questa la paura che lo colpiscono c'è stato e dell'altra cosa cui pensavo stamattina ascoltando Baumann di recente mi capita spesso di discutere
Con amici di slogan elettorali si avvicinano le campagne elettorali e si ricordava quello che è stato lo slogan elettorale più potente degli ultimi anni probabilmente il il più azzeccato il più riuscito quello che ha colto il centro di un'emozione di un'angoscia lo coniò quello sfortunato
Olandese Pim Fortuyn e che è stato ucciso pochi giorni prima della vittoria elettorale del suo partito ricorderete e quello slogan era siamo al completo
Lui ha vinto le elezioni dicendo agli olandesi votate me perché io sono quello che sostiene che qui in Olanda siamo al completo appunto le altre sono persone di troppo questo è uno stato d'animo fotografato da un grande pubblicitario
Come probabilmente sono loro sono capaci di fare e allora dobbiamo riconoscere che si tratta di una paura di un sentimento anche di un'angoscia irrazionale di tipo nuovo
In questo io mi differenzio dal dall'intervento che ho ascoltato stamattina di John foot molto interessante nella richiamare le analogie con
Reazioni il rigetto nei confronti degli immigrati prevalentemente italiani prevede
Prevalentemente meridionali degli anni cinquanta sessanta a Milano è vero che ne possiamo nei meccanismi della rigetto rintracciare delle Analogie ma non c'era
E non poteva esserci in quel mondo nel quale anche l'emigrante era qualcuno che andava ad occupare degli spazi che si immaginavano di crescita economica
Di futura stabilità di possibile integrazione non c'era
L'incertezza
Derivante da precarietà instabilità dettata da messaggi subliminali ma molto violenti e concreti come quelli del terrorismo
Globale difficilmente decifrabile MM ai suoi mandanti e nelle nelle nelle sue motivazioni eppure immanente ecco non c'era questa
Difficile rapporto con la globalizzazione che è quella che lui studia e con il futuro in definizione in questo noi ci misuriamo con un'angoscia
Di tipo assolutamente inedito che tra l'altro può poca quei meccanismi di chiusura all'illusione
Del del cancello elettronico e della blindatura
Disse oltre che la ricerca di identità alle quali aggrapparsi
Vado rapidamente alle conclusioni venendo anche al tema dell'apolide io credo quindi che se crescesse
L'idea appunto di città come discariche città che contengono discariche che pure è stata citata questa mattina come fatto ineluttabile
Dovremmo considerare altrettanto ineluttabile che queste città presto saltino precaria non esiste un rapporto con nella discarica intorno a te che possa durare a lungo nel tempo
Non credo quindi che questo sia il destino ineluttabile credo al contrario che quell'elemento di compassione
Di compartecipazione a
E cura
Che oggi dobbiamo vivere come è stato ricordato stamattina nella dimensione planetaria di questo problema sia anche un sentimento che istintivamente si forma
Nell'uomo e nel cittadino
E che Porta a ricercare come unica soluzione
Razionale ed efficace quella che passa per esempio anche attraverso l'istituzione a cui oggi si dà vita non è quindi semplicemente un atto di affidamento spirituale ai nostri valori ma è
Un perseguire concreto una riparazione una compassione di cui noi abbiamo bisogno
E che è dentro
Alla tradizione anche di questa città dalla quale altrimenti si sfuggirebbe
E si è portati istintivamente a fuggire in questo io volevo fare
Così con una battuta di tipo personale io sono stato effettivamente fino ai trent'anni circa
Senza passaporto una Paoli due che dentro a questa città è stato ha vissuto un'accoglienza fortunata e straordinaria che gli atti consentito in quella fase
Di dimenticarselo il fatto di non avere una cittadinanza o di non avere un passaporto
Spiega naturale dimenticarselo all'epoca attento a questo sistema di accoglienza molto potente
Oggi invece
La dimensione metropolitana vissuta come incertezza è vissuta come angoscia porta a considerare il massimo dei privilegi
Quella di
Avere un riferimento al di fuori di questa metropoli lo dico con riferimento di nuovo personale il massimo del del del delle fortune dei lussi che la mia personale condizione di benestante
E di persona appunto che se l'è cavata mi consente quella di essermi presso la cascina in campagna e di potere su questo fare un investimento anche culturale di immaginario laddove li posso inventarmi di situare tutto
Un fittizio e artificiale radicamento a cominciare dal dato così più prosaico del punto del metterci la terra ma del mette dell'immaginarci anche la sepoltura
La tomba va o dell'immaginario sì di potere inventare appunto delle nuove radici
Che naturalmente qui dentro fai fatica a a a definire se questo è il piano però dei sentimenti
Su questo chiudo davvero noi dobbiamo
Chiederci come efficacemente si possono controbattere quelli dell'angoscia e della paura che ci appaiono trasversalmente dominanti anche
Anche nei ceti sociali che non hanno insidie significative alla propria sicurezza penso all'intervento della dai CCT e ci diceva appunto chi davvero
Può richiamare un allarme e chi no
Allora
è lì che noi vediamo diffondersi prevalentemente paura ed è lì che vediamo diffondersi prevalentemente
Un sostituto della ragionamento collettivo che il e quindi anche della politica e del senso di comunità che il populismo no
Come lo si controbattere è molto difficile pensare di controbattere il populismo esclusivamente adoperando gli strumenti della razionalità contrapporre a irrazionalità nazionalità è bello a dirsi ma non è mai così perché ai simboli si controbatte con simboli e perché i sentimenti richiedono di essere conosciuti e rispettati e come dire incontrati in sintonia ad altri sentimenti e allora io vedo mi rendo conto che anche questa è una definizione astratta ma è una definizione astratta che io leggo molto all'opera concreta della Casa della Carità
L'elemento della saggezza io credo che dentro a tempi
Che appaiono instabili friabili
Precari e provvisori di fronte al populismo di fronte alla furia di questi sentimenti
Contrapporre l'elemento della saggezza sì anche sul piano sentimentale quello che ci può salvare grazie
Grazie alle non ha parlato di compassione e poi ha parlato di razionalità e di efficacia prova chiediamo Mario Carraro che presidente di un gruppo industriale il come si pone rispetto a questo a questa prospettiva
Intanto io non parlerò di Milano unico contatto di Milano hanno vinto quasi cinquanta anni fa quando mi sono portato la moglie da Milano che poi si è diventato molto padovana dire invero
E e a me pare che le considerazioni che ha fatto Gad Lerner mi diano uno spunto in effetti questo tema della paura
Di qui vengo discutere a Milano stamattina era sui giornali di Padova c'è inchieste indagini eccetera in cui anche a Padova da gente ha paura la differenza di situazione di vita che c'è tra una città come Padova una città di provincia una città come Milano dovrebbe dare un padovano maggiore sicurezza
A parte il termine sicurezza e paura oggi ha giocato molto anche in termini i politici ed i programmi se vogliamo perché ci sono oggi all'opposizione chi in città ad avere paura
Sì
Sì mi cita ad avere paura perché
Ciascuno ha una medicina che ciascuno ha un programma contro una fattura ma rispetto all'affermazione per esempio o della
Delibera olandese diceva siamo al completo vorrei fare una considerazione il secondo
Indagini studi dura se per esempio l'Italia nel due mila e cinquanta e ci si arriva vi assicuro avrà quarantuno milioni di abitanti
Rispetto ai quarantuno milioni di abitanti facciamo cosa può essere Milano e cosa può essere Padova ma domandiamoci cosa significherebbe rispetto a questo passaggio democratico
Per rispondere siamo al completo
Ecco dire proprio rovesci dare tutta la struttura economica che oggi viaggia su una decina di una popolazione su consumi e che sono quelli di e cinquanta di cinquantasette milioni di abitanti
Poi noi ragioniamo di coprire come stiamo tentando di fare
Con l'immigrazione ancora non lo risolviamo perché l'emigrazione tra l'altro a parte che immaginare nel due mila cinquanta nei prossimi decenni di importare qui circa
C'ho otto milioni di immigrati e una cosa terribile rispetto al comportamento della popolazione al comportamento che oggi mostra paura secondo me in maniera incosciente rispetto ai grandi cambiamenti
Che stiamo vivendo che percepiamo e che non siamo sufficientemente guardate il noi oggi parliamo di sicurezza
Siamo stati negli anni Settanta di inizio degli anni Ottanta in quella situazione era molto più disastrosa ma si poteva lasciare un automobili di lusso in strada perché certamente la trovavi
Quote gonfiate vetri rotti eccetera non si andava al cinema
C'era una situazione veramente di disagio esistenziale imperiali però c'era una grossa differenza che gli spacciatori di droga erano di meridionali
Che adesso virtù proprio dell'immigrazione ci sono affrancati e meglio integrati
Sì di i terroristi erano code i terroristi i locali erano anni di brigatisti Rossi o brigatisti neri quello che fossero immaginate e se la situazione
Del mille novecentosettanta si replicasse oggi
Con una presenza di immigrati come e quella che c'è
Noi saremmo tra nella disastro completo perché non avremo più ai il contenimento non potremmo nemmeno misurare Inc circoli in che ambito geografico possiamo stare questi
Fenomeni ma noi dobbiamo pensare che questo ambito geografico ormai ci sfugge fare modelli di città
Sul rispetto a quello attuale rispetto al futuro credo che sia una un esperimento che non ha fronti se non esaminiamo se non studiamo se non affrontiamo proprio l'evoluzione se non pensiamo di avere una visione di quella che poi sia per la trasformazione delle nostre regioni delle nostre città e nei prossimi anni insomma il conto prima che sta entrando una c'era una rigenerazione me no qua
L'economista e decresce settimana da che nel due mila cinquanta ci saranno due miliardi di oltre sessanta enni
Cioè ci sono due miliardi di pensionati cioè sono il gruppo di popolazione più forte della nostra popolazione
Pensiamo che questo non abbia delle conseguenze e hanno tante conseguenze quanto per esempio la struttura familiare ormai e non esiste più
Vengono a mancare ci sono i figli unici non ci saranno nel prossima generazione spariranno completamente il cugini l'albero familiari
Finirà e i vecchi sono soli perché non hanno comunque quelli con cui comunicare
C'è e quello nel rispetto di un tempo oggi c'era una un intreccio di relazione che oggi non esistono più allora questa è la considerazione che noi dobbiamo fare vicino fa un'altera e che io faccio dal punto di vista puramente economico e noi per esempio nel Veneto nella è una una regione che sta assumendo l'immigrazione a a proprio al in pieno a cosa va pompe piene se si vuole ed è secondo me un ragionamento che porta che può stare in piedi a una sola condizione perché noi attualmente importiamo dell'immigrazione per perpetuare un modello produttivo
Che non ha più senso di mantenere allora perché noi dobbiamo importare dire immigrati
Per continuare a fare magliette o continuare fare della sulla fornitura che troviamo con più comodo senza andare in Cina solo nei Paesi a confina duecento chilometri di distanza insomma
Questa è una considerazione di cambiamenti talmente profondi per cui modellare
La città oggi non ha senso se non pensiamo a un modello di società diverso ed è un modello di società
Che portava con sé e di problemi molto grandi perché in effetti se noi godiamo la maggiore della stabilità e questo non vale solo per l'Italia ma vale per l'Europa è che la popolazione mantenga
Un certo equilibrio
Allora noi ci troviamo in situazioni in cui mentre l'immigrazione qui
Da noi serve a mantenere il minimo della popolazione in America per esempio sta provocando un incremento di popolazione trovandoci da qui al due mila e cinquanta con un'America che molto più forte
Dell'Europa
Carlo il tema e e le nostre paure non sono legate anche al fatto che continuiamo a fare automobili non sappiamo fare automobili per esempio
Cioè dicono sappiamo fare automobili attenzione perché non le sappiamo fare al costo in cui le fanno in cinesi
I cinesi Inc cinque anni saranno la nazione automobilistica più forte del mondo
Eh e questi temi non ci sono indifferenti rispetto a demolizione che noi stiamo vivendo allora il processo è un processo di tipo diverso che dovremmo affrontare c'è averi coraggio avere il coraggio di misurarci e di misurarci anche con sacrifici che si pongono a una città una società per dire quale la nostra azione che di un Paese
Di un Paese vecchio perché l'Europa certamente la più vecchia l'aria più vecchia del mondo
Però che è un Paese che ha radici culturali molto importanti e che anni da culture elementi anche di produzione se vogliamo di di di di di grande interesse
E che deve e spingere e che dopo di che dovremmo spingere noi ma non è facile neanche questo dire in nuove in nuove proibizioni tecnologiche visto che noi siamo i più evoluti dovremmo inventare delle produzioni nuove ma ancora lì c'è unico elemento di incertezza perché tutto nuovo tecnologico non viene solo da popolazioni da Paesi che hanno o una cultura né a base di cultura una scuola molto buona ma che anche una quantità di giovani molto forte perché in America
I grandi di di i grandi produttori i grandi i produttori di nuovi tecnologie non sono stati i professori sono stati di studenti
Ed è la quantità di studenti che è presente la capacità della finanza di integrarsi in questi rapporti è un'evoluzione più generale
Che oggi giustamente immissione sinti senza dovere toccare degli elementi quante sono le rapine quanti sono il TIR gli omicidi eccetera guardate che si migliorative sono ho un'età per cui ricordo
L'anteguerra che vi assicuro équipe Paesi inizi del padovano era difficile che passassero un anno senza un omicidio due omicidi
I furti non è che non esistessero non erano delle piccole cassa forti ma era la figlia di salami e vi assicuro
Che era una una ferita molto più forte che prendere un gioiello oggi rispetto a cose turche arrivammo oggi viviamo in una situazione Kid media e più tranquilla di quella di un tempo
Ma è che noi miglioriamo la nostra insicurezza ed assumiamo all'insicurezza e generale sulle prospettive dei nostri paesi delle nostre città enti io dico anche del nostro continente
Non credo che siamo andati fuori tema quando abbiamo introdotto adesso con l'intervento di Carraro anche il tema del modello di sviluppo perché parlare di immaginazione di povertà abbiamo detto prima significa parlare del modo di stare insieme
Questo forse spiega perché è un'idea sponsor di questa impresa della catena dalla carità per questo anche dalla parola Alessandro Profumo
Io per la verità volevo dire due parole prima di spiegare perché siamo qua come Unicredito su alcuni temi che ha già toccato poi Mario Carraro ma vorrei riprendere i proprio rapidamente
Io credo che uno dei grossi problemi che abbiano Italia certamente no proclama
Italia più dell'Europa il fatto che non cresciamo più il tasso di crescita e ne abbiamo è troppo basso
Invitarla chi guarda queste cose non da economista ma da persona che sta in cucina gestisce una banca come tutti gli intermediari finanziari stiamo meglio quando lavoriamo in Paesi che crescono rapidamente di quando stiano in Paesi che non crescono
Allora per crescere però mentale il tasso di crescita se siamo tutti d'accordo che bisogna aumentare il tasso di crescita purtroppo non se ne parla quasi mai
Credo che siano necessari alcuni elementi in parte sono già stati toccati in modo molto chiaro e pratico da Mario Carraro
Certamente abbiamo bisogno di ringiovanire ci siccome
In un modo o nell'altro abbiamo un tasso di la generazione di di nuovi figli basso
Possiamo ringiovanire ci esclusivamente io ho usato un termine che a me non piace molto importando persone da altri Paesi credo forse sarebbe meglio dire integrando persone che vengono da altri Paesi lo dico come necessità
Perché qua o abbiamo questa capacità oppure certamente il nostro tasso di crescita
Resterà più basso di quanto non accada in altre aree del mondo
L'altro tema importante che legato al tema di questa di questa
Di questo incontro che il fatto che difficilmente da quello che ne possono valutare sempre gestendo una banca che comunque una buona visibilità sull'andamento economico del Paese che ci sia crescita e sviluppo se non ci sono dei centri motori di questa crescita e sviluppo
Questo è uno dei grandi problemi del nostro Paese non abbiamo più i centri motori tra questi centri motori certamente le città rappresentano un elemento fondamentale noi abbiamo un modello di sviluppo a centri cosa poi abbiamo teorizzato per anni il concetto del piccolo è bello nelle imprese di fatto non abbiamo più nelle città nelle grandi imprese che fanno da centri motori dello sviluppo
Perché poi sono
Nelle città o nelle grandi imprese che si sviluppano le innovazioni le ricerche i saperi e quant'altro non sono un sociologo ma
Tendo ad accorgermene nella vita pratica di tutti i giorni da questo punto di vista credo che si possa dire visto che siamo a Milano che certamente Alitalia sta mancando Mila no come centro
Motore delusi
L'ultimo tema sempre legato a questi aspetti e che a mio avviso è sbagliato parlare senza Into spesso parlare del facciamo sistema
Bisogna stare insieme cocco di questo genere ma secondo me se non c'è un progetto è sostanzialmente impossibile
Avere capacità di stare insieme perché si sta insieme per qualcosa purtroppo da un po'di di tempo tendiamo a stare insieme contro qualcosa o
In contrapposizione a qualcosa credo che sia assolutamente fondamentale
Ridefinire perché cosa stiamo insieme su quale progetto quindi
Quando si parla di modello di sviluppo più che pensare al modello di sviluppo di pianificazione della città e del territorio che sono assolutamente fondamentali credo che dobbiamo ridiscutere di qual è il modello di sviluppo che vogliamo avere nel Paese
Io credo che non sarà mai possibile dire che noi faremo le macchine a costo
Con cui si fanno in Cina
Perché ci piace non ci piacerà mai abbiamo un tenore di vita che non ci permette più di tornare indietro
Quindi presumibilmente dovremo fare delle macchine che possono incorporare dei costi più elevati quelle vengono fatti dei cinesi il problema è che devono avere dei contenuti che qualcuno le compri apprezzi diversi da quelle fatte dei cinesi
E quindi qua bisogna veramente entrare nel concetto di modello di sviluppo cosa vogliamo fare in quali settori vogliamo stare che tipi di investimenti e di saperi dobbiamo sviluppare per avere la capacità
Di
Fare quelle cose che poi ospiti abilmente verranno comprate in giro per il mondo
Da questo punto di vista attorno al punto iniziale il concetto dell'integrazione un concetto fondamentale perché
E io me ne accorgo andando in giro per il mondo ne abbiamo la fortuna di aver fatto tanti investimenti in centro Europa in paesi che certamente hanno un livello di sviluppo oggi più economico non culturale ed economico più arretrato del nostro
La capacità di comprendere i problemi di Giovanni
Sistemi motivazionali le culture di questi Paesi è certamente un grandissimo arricchimento anche poi quando lavoriamo in Italia
Quindi l'avere capacità di integrare secondo me deve essere vissuto come una capacità di mettersi in discussione cresce
Non lo dico perché poi così uno e più buono si sente più buona si sente più a posto con la propria coscienza io poi sono molto d'accordo con te che ci vuole anche la compassione ma lo dico perché credo che siano necessità economica se vogliamo riavviare un processo di sviluppo del Paese io sono estremamente diffidente quando ci si basa sulla bontà delle aziende rese
Le aziende non sono buone per definizione
Secondo me le aziende sono buone per interessa o devono essere buone per interesse
Parlo da tempo della responsabilità sociale dell'impresa secondo me è un elemento fondamentale per l'impresa essere socialmente responsabile perché un'impresa che vuole avere successo nel lungo periodo non può sopravvivere senza legittimazione sociale
Allora se io voglio prendere i soldi e scappare posso
Non interessarmi di del contesto in cui vivo se spero come nel nostro caso specifico speriamo di riuscire ad essere
Capaci di stare sul mercato negli anni non nei mesi abbiamo un'assoluta necessità di avere legittimazione sociale abbia un'assoluta necessità di preoccuparci del contesto nel quale viviamo
Da questo punto di vista credo che sia fondamentale che una cappa una città abbia la capacità di integrazione
Nuove forze economiche nuove capacità produttivo
E quindi
Tutto questo dibattito dal nostro punto di vista estremamente interessante anche per queste motivazioni anche perché ci consente di capire meglio
Che cosa dobbiamo fare quando siamo noi diversi cioè quando siamo in altri Paesi e vogliamo essere considerati cittadini di quei tempi
Né quali siano andati insegnarci
Perché siamo qua con Unicredito
Ma intanto siamo qua perché come sempre nella vita si hanno molte fortune
Tra le quali quelle di incrociare nel proprio percorso persone con le quali persone che poi ti ti portano idee progetti che consentono alle singole persone le aziende di cresce
Qualche anno fa oramai credo don Virginio ci siamo incontrati grazie
A un comune amico chi cioè ha presentato don Virginio in quell'epoca ci manifestava la preoccupazione del cardinal Martini sulla capacità della Casa della Carità di
Il sopravvivere
In modo operativo dopo che con la donazione che avevano ricevuto come Caritas
Sono potesse avviare do per attività quotidiana e comuni ferito
Abbiamo deciso di dare un credo un piccolo sostegno alla fase di avvio della Casa della Carità ma da lì è nato cioè questo tema si è incrociato con
L'esigenza che noi sentiamo al nostro interno di avviare una nostra presenza nel campo socio assistenziale stanno a quei tempi dibattendo del creazione di questa nostra fondazione
La nostra nel senso che viene finanziata con duttili con soldi dei nostri azionisti abbiam deciso di fare una fondazione perché volevamo avere un pericolo assolutamente trasparente
Al quale in modo trasparente venissero destinate delle risorse dall'azienda
E che poi in modo trasparente indipendente autonomo dalla Società gestisse questi fondi
Consentendo di realizzare dei progetti nel campo socio assistenziale
Perché l'abbiamo fatto utile la trasparenza credo che sia in evidenti mai perché era fondamentalmente legato alla necessità che noi sentivamo e sentiamo
Di dimostrare di testimoniare prendi tutto alle nostre persone che il nostro sistema di valori a inglobato certamente il fare profitto meglio come dico sempre generare valore per gli azionisti
E diverso da far profitto significa cadere quel concetto di lungo termine implicito quindi quel concetto di sostenibilità anche sociale dei profitti che si fanno
Che attraverso i nostri interventi nel campo socio assistenziale volevamo proprio a testimoniare le nostre persone che il nostro sistema di valori e più completo e articolato
Di quanto non sia il semplice essere orientato al profittabilità
Poi nel percorso menata un'altra cosa secondo me fondamentale per noi che il fatto che ci siamo accorti che nel mondo del non profit noi
Già una battuto un giorno tendiamo a essere un pochettino arroganti come gestori di impresa nel senso che pensiamo
Che tutta la capacità di gestione sia nelle mani di chi gestisce le imprese no
Ci siamo intesi invece resi conto della ricchezza anche professionale
Profitto
E quindi poi con tutti i nostri difetti con tutti i nostri problemi abbiamo scoperto che essere vicini a un'entità come la Casa della Carità
Che avvia un'Accademia della carità e quindi avvia una fase di studio riflessione operativa come poi nella caratteristica di don Virginio
Per affrontare in modo di alterne professionale
Il tema della carità cioè saper fare
Anche questo tipo di attività ha rappresentato per noi una opportunità di fertilizzazione di negli stessi e di arricchimento degli stessi credo assolutamente uniche
Su ed è per questi motivi che che oggi siamo qua
Allora lasceremmo al al professor Bauman le conclusioni finali un intervento finale visto che siamo stati tutti molto bravi nei tempi che abbiamo ancora un'ora per stare insieme proporre è un un secondo girone non naturalmente obbligatorio riprenderà la parola ma insomma credo che abbiamo posto molte questioni chiedendovi di stare ancora più contenuti nei cinque dieci minuti allora ricominciamo con Moro pochi così alla possibilità rivendere
Alcune delle questioni che sono state sollevate
Ma io credo che gli ultimi due interventi
No
Io credo che gli ultimi due interventi di cavava il profumo antichi in atto sul caso italiano
Una paura che molto presente su Milano e che in qualche modo è un non detto e che venne anche qui esplicitare
C'è una paura del declino che molto forte in Italia oggi e per tante ragioni perito
Il fatto economico della non crescita il fatto demografico ma Milano c'è una paura specifica del declino c'è la sensazione di contare sempre di meno nel mondo globalizzato perché dico che a Milano
Questa sensazione estremamente forte Bema perché Milano è stato una città di successo Milano nel mondo industriale è stato una città appunto di grande solidarietà di grande coesione sociale di grande progettualità di grande rapporto tra la cultura e le classi sociali
E se noi abbiamo imparato qualcosa dei processi di piedi industrializzazione il fatto che se non ci si riesce a muovere velocemente le fonti del successo dell'oggi possono diventare l'insuccesso di domani
Per esempio pensate a Manchester o a Bilbao oggi hanno una Vizioli Thuram hanno vissuto momenti molto difficili e e stanno visti io avendo perché hanno impostato su piani completamente nuovi la questione
E credo che Milano si stia rendendo conto
Che da un lato ovviamente il luogo della produzione industriale non è più qui non è più in Italia
Era il terrore ma si rende anche conto che giocare la carta dell'innovazione che ha una carta più aperta tutto il mondo
La sua storia nulla privilegia in nessun modo oggi l'innovazione può darsi in Irlanda può darsi in Finlandia può darsi a Bangalore è un aspetto più disperso
E allora credo che Milano abbia una ferita aperta perché se ci pensate bene nella sua storia
Milano è stato una città che ambito essere capitale e al di là di certi episodi evitarci mentali non lo è mai stata è stata la capitale di un viceregno spagnolo poi è stata la capitale di uno Stato napoleonico
Poi è stata capitale del Lombardo Veneto e quindi ha sempre è sempre stato una capitale subordinata alla Spagna alla Francia all'Austria
In Italia quando Milano entrati in Italia si è fatto una narrazione estremamente confortante della capitale morale
E in qualche misura quello funzionava
Finché ed effettivamente la capitale industriale d'Italia ma oggi che lo sviluppo è molto più reticolare molto più se vogliamo a centri Coppoli Cetra ricco ecco che deve ricominciare a giocare una partita molto difficile perché in questa partita contano anche i valori simbolici estetici e culturali
E allora una ragione di fondo perché siamo qui è di riflettere esplicitamente che se Milano può giocare una partita la poi la deve giocare nel momento in cui comprende che non solo la presenza degli stranieri non è un'emergenza mai fisiologica
Ma sarà dalla presenza degli stranieri dal fatto di essere davvero una città multiculturale che si giocherà la sua capacità di essere innovativa perché evidentemente non basta trarre alcune fasce di stranieri non basta avere una rapporto con gli stranieri schizofrenico aveva eh situazioni da terzo mondo e poi Lou tarsi delle celle in finale molto ristrette come il design e la moda bisogna che la città di denti attrattiva per gli studenti per vicino ricercatori tra gli imprenditori
E allora chiaramente il problema è dall'esterno e dall'interno e dall'esterno Milano deve sapersi proporre come dicevo prima come una città in cui le esperienze siano di chiacchiere attive non basta che Milano di ha delle eccellenze parcellizzate sarà attrattiva al mondo nel momento in cui chi viene a Milano si renderà conto che la sua esperienza può essere arricchita da tanti linguaggi ma poi soprattutto c'è l'aspetto e qui credo che la Casa della Carità possa fare moltissimo di formazione il cittadino milanese
Di non considerare lo straniero semplicemente come qualcosa di tollerare
Ma di considerarlo come interno al motore spesso del suo sviluppo e della sua creatività e allora credo che un'educazione all'uomo planetario come diceva prima don Virginio Colmegna eh
Necessaria ma è anche possibile perché oggi noi ci rendiamo conto che la nostra esperienza di cittadini è sempre più legata a tutto quello che avviene nel mondo e quindi noi abbiamo una esperienza di essere cittadini planetari ma questo fortunatamente non è pagato
Dalla per la ditta delle nostre radici invece quanto più si è globali tanto più si riesce ad essere locali e credo che questo nodo delle identità multiple sia un nodo culturale e politico insieme
Che compito di una formazione nella città adeguata ai tempi da affrontare Coppa vedo che la Casa della Carità possa essere un luogo veramente fondamentale per far fare questo salto creativo ai cittadini milanesi
Sentirsi in non soggetti passivi di flussi che vengono dall'esterno ma tornare veramente ad essere una città d'accoglienza non per buonismo ma invece perché la solidarietà e l'efficienza una volta tanto nell'innovazione vanno di pari passo grazie
Non è naturalmente operazione facile essere città globali e cioè molto lunga e molto allungate da una parte verso l'eccellenza e dall'altra parte verso la miseria e tenere insieme il tutto naturalmente un'operazione complessa vediamo anche delle grandi città
Anzi tutte le grane citato globale hanno esattamente questo problema ci vuole come dire molta intelligenza molta creatività dottor Carraro chiede la parola perché poi tra momento dovrà lasciarci
Io auguro buona fortuna al Kosovo perché molto facile esprimere alcuni concetti integrazione di collaborazione eccetera ma cominciamo a metano per esempio
Cambiare completamente il taxi visti Corluka affatto New York cornica fatto Parigi quello che sta facendo Londra cioè e e quindi noi siamo in una rigidità di organizzativa che facciamo fatica a rompere e che rende molto difficile questo processo di rinnovamento se io dovessi pensare alle diciamo se che in paesi prima di tutto
Non c'è Milano c'è l'Europa
Sennò non si muove l'Europa non riesce muoversi solo un angolo della dei leader dell'Europa
E che la propria la fortunata sia a Milano per conto mio in questo momento io una tipologia di economica come quella che ci si propone di sviluppare le stesse chance che a Milano le potrebbe avere Catania assecondiamo
Per le possiamo avere da Catania dico non a caso Catania perché ha buona delle buone facoltà tutto
Delle esperienze con lei Ctm eccellenti eccetera dove si vede che a un certo momento si sviluppò una delle attività che hanno più contenuto in generi stili coppie manifatturiero ad esempio e nasce con facilità di una di un paese come la Sicilia Acqui ma cono poi tutte le agevolazioni infrastrutture per fare funzionare bene queste cose qui
A mio avviso però il problema è quello proprio di fondo c'è nessuno di noi vuole e ragionare a fondo quale sarà lo sviluppo demografico per esempio del Paese
E come questo sviluppo demografico toccherà Milano piuttosto che Venezia Venezia un fatto drammatico già adesso
Non ci sono nascite a Venezia possono ridotto il proprio un minimo credo che abbia il tasso di nascite le più basse d'Italia vuol dire che fra cinquant'anni questa città si video riformulare in una maniera nuova cioè gli abitanti di Venezia devono essere non più veneziani ma venire dall'esterno
Chi viene da fuori che il ruolo possiamo immaginare che abbia dall'Italia
Ed è proprio necessario che venga da fuori guardi idee proprio in più nelle ultime settimane Thomas Friedman ha svolto un servizio dall'India proprio da Bangalore
E ha annunciato lunedì dal New York Times e molto contro alle nuove dottrine di impedire la esternalizzazione del lavoro avendo scoperto che oggi poi si può lavorare all'esterno con una facilità
Estrema c'è il termine in cui oggi sono organizzate le comunicazioni e la capacità di interazione e pongono l'organizzazione in totale in maniera diversa
Io ho un'azienda in India ad esempio neo una in Argentina e ipotizzò che posso fare lavorare
Tutta l'ingegneria ventiquattro ore senza fare i turni senza fare i toni perché un turno lo fa l'India oltre un anno fa
L'Europa conta o non lo fa all'Argentina cioè c'è un un tale spostamento di capacità Edith fare agire operare queste capacità
Che effettivamente travolge il modello quello che noi e conosciamo allora vediamo
Immaginare il nuovo perché molto buono quello che dice ipogeo Bocchi
Alla condizione che le università sono diversi di quelle che sono
Alla coalizione che le scuole siano profondamente e radicalmente migliori di quello che sono
E non voglio immaginare delle scuole
E dove si debba fare e dove si debba fare inglese e computer tanto l'inglese oggi siamo condannati a impararlo anche fuori delle scuole pertanto perdiamo tempo alla scuola il computer altrettanto
Ma di chiamo cinque la conoscenza in quella filosofia che può dare a noi che danno forza per immaginare un nuovo modello io penso che senza immaginare un nuovo modello e credo che Milano abbia la forza
Di di di di farlo io lo vedo nella prospettiva
Benita potrebbe averlo altrettanto la forzata fare se abbiamo punta di dire che un tempo è cambiato
Le nostre paure nessuna paura innaturali credo che sia per Milano più che per Padova che gli abitanti del centro di Milano non sono gli abitanti di quarant'anni fa per esempio e questo qui cara alla grande significato gli abitanti di quaranta anni fa avevano creato delle redazioni
Beh su cui che erano stati impostati in secoli di vita cittadina milanese
Oggi abbiamo per dato perduto questi contatti abbiamo perduto la lingua abbiamo perduto
Tanti di questi dolori allora credo che in questi processi con una grande picco una grande visione in cui certamente
L'apporto l'apporto dei di immigrati deve essere visto in termini di corporativi ma molto più a fondo di quanto vogliamo
Noi abbiamo la paura
Noi abbiamo la paura perché era popolazione mostra una deve di paura di questa immigrazione non pensiamo la paura degli immigrati
D'immigrati hanno delle condizioni vivono in condizioni in cui è naturale che appena più timori alternate i filippini per esempio passano nelle statistiche mondiali come i più grandi ladri del mondo
Però qui e si comportano molto disciplinati
Perché sanno che hanno paura di di andarsene via secondo me
Dico questo perché il processo il processo non è così facile noi immaginiamo i nostri immigrati nelle nostre condizioni totali la maggiore facilità che ha un paese come l'America che peraltro è formata di immigrati si vogliamo è che l'immigrato vive una condizione molto libera di immigrata ma in una condizione e che non pretende di arrivare immediatamente a livello superiore questo processo
Si deve si deve fare io ho citato prima quello dei servizi
Perché è innaturale
Guardate e innaturale se voi andate nelle aziende di servizi urbani comizio urbane eccetera trovate del dopo dei i laureati è innaturale che è un nuovo reato abbia uno stipendio presso una una una sto un'agenzia di sì di nettezza e Bach
Capita Padova questo
Perché non si può operare all'interno della popolazione perché non riteniamo che la popolazione siamo gente a questo mio
Interventi io resto qui ancora un quarto d'ora per sentire altri e mi scuso moltissimo credo che sarebbe stato importante essere qui stamattina e spero di avere un'altra occasione mi scuso del mio
Grazie grazie professor Bauman è sicuramente un sociologo di fama mondiale ma anche una persona molto schiva gli chiede di intervenire subito per evitare di essere messo in una posizione di chi deve concludere volentieri vediamo la parola
Avevo già del va be'probabilmente corruttore non so paiono aperture Pietro potesse a deformare civile decide Quaranta ok creava va oltre problema bioscienze
Per un sospetto sgoccioli gruppo fetish ormai ferma upper tecnici che scopo principale onde tocco
Dai corrente tocca a Bolzano con cibo l'ottusa Tromp
L'idea
Quota quota quarantasei del agli orpelli tale che dopo averli client offre effetti disse
A Carol le
Poi sto Strangers un te proprio lari
Giunta no UE dai due zero tre può più Colombo
Le opere d'arte lavoravano folk perse deuxième poco short carte sono sul disco Blues
Luan fra i poteri da giorni breccia alberi alle vacanze Geox
Bagni sul
DuPont Facci marce al setting underground dette oppure ossessivi dis Park estratto cantando
Tale voce ha previsto dismesso attraverso centrale verso tutto ospizio cioè nel cinema Roberto particolare questo boicottato ricerca verrà rivisto il profumo qua speaking
Taba oltre degli abbagli Šimić più per vedere importante tozzo soffocarla il quando vere corride inseguire spoke volte falsi sulla corte Coordination
Deterrente oggettivabili invece troppo decreti of safety and security tante sappia che feeling o scelte perdute che io Fierro vorrei invece che col riconoscimento sette giorni l'ex stiratrice albero stretta a Bale prostituzione
La pubblicarono i occhietti vispi e King Kong certe volte avrei penso perché vi speaking Hui al problem se sei festeggia trash vintage fistolosi Uros
In rete Kent cala un silenzio verso Happy Day Bischoff la corsa direttive offre Daccico Chiusaforte House of mi ruolo scribi David kiwi raro per il seggio e dalle scelte senta il Śiva probabile o adotta il boss fra il punteggio delle cimici storie terzo apporto s'ha disposto che tendendo a volte di scala che volevo ai play corroborante Pai Mei sociologico diverse certo deserta anzi Piero occhi RAI erano figli Security il sulla completi discordi Better tra cui esiste oggetti e statistiche occhi pedale titolari finché i penalisti oboi cuscinetti emendabile
Problemi
Proprio la Bbc Bari crede poco accedono delibere vero e proprio brodo
Tra e spesso d'ad con uso dieci reticenti bene public servizi ben licenziarlo
Il sipario Porcu soffro Force Walter già al suo ruolo Polish Public da oltre vent'Corsica obbedì dato che la riserva lombarde Birds apparentemente stabilmente paziente country
Giuseppe al palato so
Ordine Paradox tipica del fuori berretti
Dini pop rilette in cantiere
Tanta Rising fiero copre Dantone se razza esemplare
Per teatri Harald astrazione del server
Adesso io sette prossimo blocchi dei conti impiccio dai sazio ISFOL incappato perde ben compare inseguire se preservarle che le Charles sforzi più eccetera compare in cui Stiles decoupling ovvero potesse lei polpaccio alle Pink ovvero un po'volgari
Picasso de folico benessere altre Paradox decesso dove c'è il blindato terrazze prese città al confronto
Lo decrescenti
Mal di scuola d'accesso al prossimo
Ad alzare il Surano vuol dettare Clarke autore del CCD Ucci aver paura
Barusso farsi poche poi paura il libro dei guai se poi spero che poi paura bruschette più CIA o le Bendicenti il possente risolti dove l'incidente utilizza pasta
Ai fini di su Boateng avvenissero svuotata in città
Palermo perché il pittore benissimo può dal frustrate Wegelin c'è Devalle offerto poter Butler netti degli Europe
Point travolto dal Tisch vero forte così tuo sbirro arco CRIF baciata chiese verso il registro Banca Intesa
La Wasp può si può non sarebbe cross oppositori Times poco Philippe ci azzecca insorti trascrizione cancro confidenza
Terzo self confidence più piccolo il ventidue ottobre sferzante che rigetti Schito di Vernole Lecce duecento e-mail per esempio giù altre band uscire in porta grezza Transformation sul ruolo master remake
Però ha storpiato il suo
Perde quel periodo va le light ponte tra i cubi avevamo un pollo fine toccata
Ed altri recante a chiudere stabilisce a tempo ONU o audio ci vuole Interaction solo termine Trust di Institutes devo al credit cards
I want picchierò è un po'la Borsa ho perso non parte Institutes gruppi che assiste oso son sempre in diversi il Papa i tuoi dove due stette a zonzo
Brizio carenze lo strappo Brad carenze ultras parto da da bere vere di cala il silenzio
Tante rissa in soldi salutare ti prende venti in Paolo dal calcio sono solo Brescia rozzo and social Zoff rovesci
Palmizio il gesto di gruppo Don't lie to Bacci don trascritte nell'hotel si trasferì grazie Dust Zaffini lascia Guess
Ora ai posteggi
Da tale potenze semplici nove a evolvere purtroppo Colombo era un
Paolo
Devono al più ottenerne Spal il particolare luce al responso Buffon tecnologici Ostrovskij
Guai ci proietta verso sette lavori tra
Quando vi siete trompe
Di ore esce
Tutto l'anno chance dal tre centro Validus
Gaidin più partecipe di oro
Quanti dopo Natale mi porti ore esce stabiliti e long term
L'autrice ska finita un del terriccio tra vicenza vantarmi va ben tale success io all'esecuzione ci urla fischi e link aiutare scooter sulla STET
Io ero lì abbia voluto risolti a nel io avrei perso brutti pressione last Project penso condizioni
Tra legge Soler palazzetti assai nocivo paura lo stesso ai brogli ormai pareri sottobraccio e
Daccico salutando il Papa e l'assistente più dopo Frank pallotte contrade AVIS
Manifesta Parigi ICI dal padre facility residui CIO che atterriti un risalto le carrette
Di avere a che a che c'è una lettera trasferiamo offre infine c'era lo lo ius tanta invece stoccati squalifica non so quanti sono
Baggio dieci al Sellers provare ben cinque Gisborne coperta personali detto al sodalizio a dati di so quello che accadrà perché completezza tuo zero
A senza otto cartello storie sciolto terzi del computer tra
L'occasione want sex tour balle che soli porti però dell'X Factor riesco o Lorenzo a a lei e l'UE tra tranche che chiusa anticipo zero forever Ruffo avevano a cuore aperto uguale di ricchezze io pienezza dei licei sua rientrato il compito ora UE
Che Ricci ex Flos guai
Le mostro il De Beggs ribadisce del dirigente gadgets zero a product Lucia sterzare Uherské io il suo Pride verso il display
Tanto recitazione al se Geox zero zero zero deciderà accentuarli Rizzi
Balli feste esce verbale quella Lisa un ponte spesso il bandolo dare uguali traforo Besher Enda di Borgo Hoffmann agenzie modo tutte Haiti o o Mancio Banton sono
Le passa il ciclo ma entrée fiuto valido Sondrio recinto tranche Erasmus
No mi Makes i siti importante in dei contenuti concept store con Sex of trust ricostituiti bei Trust ricco guai russo
Long term
Taras scherno ottica Circe Plebani Colvin Singspiel perseguiti Zampi transfuga
Bellissimi
Altre lastrico Wife rei soliti tipo framework il rischio permette peraltro i quarti feeling Uryū Qui Ubi è che tumore Otetea offerto Borotto ex Burns l'ex leader tanta
Ne uscì Roberto Tortoli celato nell'istituto Techint sempre sentiamo c'è un
Discrezione assorbe Cifronti Strand proprio recinto Francesco Altis
Per far suspense inoltre Valium poppa of occhio Kureishi non Floc sterro offre serviti da otto ma certamente
Sempre al verbale giuste troppo seppelliti o Trust Cristo analisi
Tagliato da fare il trans Robin incluso intrecci Turci
Lui chissà
Al laico i criteri lettere anti ente tecnico tecnologica vado durante il ministro per sedici mi play basso termici in più unici
E le città ma x peraltro ritarda andasse azionario
E più esclude
Per poco Ruby Hughes ter delicato e serio avranno willing adesso tu iniqui brutto Dehaene peraltro attesi l'alitosi al nord per lotta feroce slow
Pronti da Oppus dopo preparo più
Da
E i fiori Alibaba il problema volte Bishop fu completa autoaffondò oggi generalmente addenta
Conservo Spannocchi accorgerebbe dar vita a un tardi Raiffeisen celere ingresso Bovo filosofo al politico al Santissimo il vento Pirelli
Invece accordicchio Camp ut
Prezioso o problema Zoff contro ove si guardi squadre Cicero pro proprio lo scudo dovevo ospito allora previsioni o Factory of è vecchio any place were people Ciampi e Prodi atto del controllo pagata Valle Attilio verso architecture Struck cerca unici Hubei controllo ove oggi battibile dodici
Da un da
Vi studiate invece
De Palo vanto superfici in un paio di Television Cammarata subisce pari palchi e intenso con de portento sei dati agli arresti alle venti niente pannocchie campeggio adotti canti est di sotto paddock ecco
Contro fai Friends eccentricità e che abbia Confusion sempre percorsa Otis Vinci tecnologico vinci buongiorno affetti venti offrono ho può non ci pare efficiente qui ci frega Balocchi licenzierà Lux Ue Herman notti trucchi picco in Ciociaria
Battù che al nuovo un terzo Pippo out solare
Definisce pallotte Condi doversi rifiuti esce ad altri Bay Chopper posso oggi si sa oggi esso aiuti al tavolo c'ho davvero Valdisotto lette zero corpi poi in tutto il settore l'otto letti alla Delon ch'ancor più pallottole di turchese tinto di Porzia Cino credit cards Paolo ai Pink banca cauzione ma ora anzi valida la se ora e che essa pecche sempre presenti editrici Dupré venti metri gli short elastico cammei regia
Grazie di vecchi impossible fuori soldi fra le parti a insieme prevalenti perché c'è una grande chiese da surfisti Benito Trust
No auto diesel tutte per tutte le Span forcina che è d'obbligo di tutte andrò a Rieti boh OneWorld Saint Louis Oliver by proteso in gravi visto offrono gli sci o sul paure certo Brie Luca amando tutto il Nord tu ripersa le tre su badessa in piazza lui via dei dieci il Merlot già fin troppo e particolari nel tip tra l'intero il più ritenete che l'otto Brighi niente UE ai libici Benito Garrone perché no tutto
Paolo sanitarie sarà diretta spauracchio quando esce esce tra Becket lascia fare fuoco per Boston molto Asfor
Grazie professor Bauman
Brad imbarazzante completo di continuare la discussione a Gad Lerner
No no ma
Sì Daladier questo imbarazzante completo
E ma è scelto male anche perché io non ho molto da aggiungere rispetto a quello che ho detto prima
L'unica osservazione che mi viene dagli interventi che ho ascoltato
è che temo che diamo troppo per scontato Virgilio che la Casa della Carità sia un luogo palestre ambienti cioè legati Ole dubbio che questo appartenga a una categoria interpretativa superata
Da alle circostanze che ci ritroviamo a vivere e la stessa diceva gli stessi tagli
Brutali per forti all'interno della società che Bauman ha ci ha descritto nei suoi lavori sulla globalizzazione
Appunto attraverso la rappresentazione di una
Scala Sordi una gerarchia sociale che va dai Little globali cosmopoliti e apolidi anch'esse passando attraverso poi invece e Little locali sempre più insicure
E in crisi e che vivono il rischio del declino andando giù giù fino appunto alla sottoclasse di quelli che non si vogliono neppure a mettere sul tuo territorio chip portati immaginare una Milano nella quale le insicurezze le inadeguatezze l'analfabetismo rispetto alle necessità di stare tenterò ai meccanismi globali della produzione e della conoscenza riguarderà invece sempre di più molti indigeni
A questo
Dobbiamo tenerlo ben presente
E a proposito di fiducia dobbiamo quindi tenere anche presente la probabilità che al contrario tra gli immigrati tra i nuovi venuti tra le forze giovani
Che dovranno integrarsi in questo Paese cresceranno delle Élite cresceranno delle capacità appunto di non avrebbe bisogno Della Casa della Carità
Di don Virginio Colmegna
Questo lo dico pensando appunto al bisogno che abbiamo tutti di ridefinire le nostre categorie interpretative che sanno di vecchio e in questo il rapporto che la Casa della Carità
Potrà sviluppare con la sua accademia con le università di Milano che pure dentro al per declinò reale o percepito io temo più reale non soltanto percepito di questa città che come diceva Profumo manca all'Italia come centro motore dello sviluppo ma
Io credo che lì ci possa essere un forte arricchimento reciproco tra l'esperienza sul campo della Casa della Carità e del sociale milanese e l'Accademia il lupo e l'università le università
Milanesi perché abbiamo da
Ridefinire tantissimo abbiamo da ridefinire i concetti di cittadinanza abbiamo da ridefinire i diritti
Illy meccanismi stessi di garanzia democratica
Dentro a una società che invecchiando probabilmente tende a sotto rappresentare sempre più pericolosamente le istanze di una politica lungimirante ho visto con piacere oggi Reja può parentesi sul Corriere della Sera
Rilanciata questa proposta di cui mi è capitato anche di parlare di accette all'Infedele del cosiddetto voto ai bambini di immaginare come appunto o un rimedio alla drammatico invecchiamento del corpo elettorale con tutte le conseguenze che ciò può avere sulla rappresentanza l'innesto di dieci milioni di voti freschi freschi
Io può inventarsi da per esempio dei dei minori italiani è una riforma costituzionale questa in buono stato di avanzamento al Bundestag in Germania italiane avrebbe lo speciale bisogna vedete però come
Sociologia e
Scienza politica e filosofia della giustizia sociale sì intreccino naturalmente
Allo stesso modo si è posto il problema del diritto di voto agli stranieri residenti sul nostro territorio ecco io credo che
Qui abbiamo moltissimo da ridefinire e da inventariata verso di nuovo lo studio e la conoscenza che si possono sviluppare soltanto in questo sono rimasto molto affezionato diciamo alle di esperienze del passato non credo che ci sia
Accademia ricerca universitaria che possano
Funzionare senza inchiesta sul campo senza indagine nel sociale e senza un rapporto molto stretto con esperienze come quelle che Virginio ci propone
Certamente così per tutte quelle che si chiamano scienze sociali poi non so per le altre Francesca Zajczyk credo che volesse intervenuta
Due parole anche se molto difficile
Dopo l'intervento del professor Bauman però mi sembra che intanto mi ricollego a una cosa credo importante tra le altre che diceva anche Lerner adesso cioè l'importanza della della conoscenza ma questo non per portare acqua al nostro mulino naturalmente ma in realtà l'importanza di uno conoscenza vera cioè se se ci riflettete un attimo oggi spesso non si è parlato di facendo riferimenti a soggetti collettivi o in terza persona Milano
Come in qualche modo
Gli altri o umbre spesso un elemento neutro allora
Milano è fatta di certamente di soggetti collettivi gli attori sociali complessi definiscono l'oggi ma al fondo è fatta poi di individui allora credo che questo sia molto importante David acquisire fino in fondo perché i comportamenti poi sono comportamenti individuali che diventano comportamenti collettivi allora quando noi parliamo di inclusione esclusione fiducia
è è è è verissimo quello che diceva il professor Ubaldo oggi abbiamo parlato soprattutto di paura e pochissimo di fiducia e la fiducia è un concetto complicato che richiede tempo
E e e noi oggi non abbiamo ma il tempo allora questa città come me molte altre
E in due voi o almeno una parte Dinoi che abita questa città non ha tempo non è ossessionata dal tempo mentre guarda caso c'è un'altra popolazione che è quella che ha più paura che quella che quindi avrebbe più bisogno di acquisire di acquistare fiducia che invece accanto tempo per a vere anche e paura
E e la questione del tempo far sì che questa citati venti una città a mio parere naturalmente che non è e sempre meno attenta costituita però dai singoli individui
A un vero processo di inclusione e non solo degli immigrati
C'è una da un po'di tempo un dibattito sulla stampa sull'identità della città la classe dirigente che quello sta diventando Milano eccetera eccetera
E conga recentissimo articolo di Martinotti si concluderà con un Flash ed è nella discussione oramai perciò fatta diverse volte e cioè che Mila no in realtà e quindi alcune sue popolazioni riproducono se stesse a riproducono occhi già è incluso chi fa già parte di chi alla possibilità di
Come dire di non prestare troppa importanza alla fiducia e che comunque non ha i paura riproduce chi già c'è
E tende ad escludere prima di tutto cosa che non è nella tradizione della città come qui più volte è stato ricordato gli immigrati ma anche rende molto difficile la vita ai giovani e io mi permetto anche di ricordare in moltissimi casi alle donne come soggetto collettivo il concludo il tema perché è stato qui a un certo punto richiamati in termini di modello di sviluppo della fecondità e quindi della maternità eccetera anche questo come appunto un fenomeno di tipo collettivo generale che ha che fare sicuramente con che ha implicazioni di vario tipo però comunque a anche a che fare con scelte volontarie naturalmente soggettive ma anche e in qualche modo indotte da una certa organizzazione sociale e io credo che al fondo oggi forse non si sia sufficientemente sottolineato il ruolo anche delle istituzioni perché il il che fare è molto difficile ha sicuramente dobbiamo rapportarci con concetti e fenomeni di tipo planetario però il favorire alcuni processi di fiducia
Comunque deve partire da qualche parte e io credo che in ogni caso oggi le istituzioni i soggetti della politica hanno il compito di cercare quantomeno di favorire questi modelli di coesione e di condivisione di certi valori
Vorrei che riprenderà è un attimo una cosa che è stata letta prima dal professor Bauman forse portando un minimo di di ottimismo
In in questo dibattito prima
Lui diceva siamo dominati dallo Shorter mie sono
Sia importante in una misura in cui l'ultima cosa che abbiamo fatto vista positivamente e quant'altro io credo che se in modo paradossale si può vedere un qualche cosa di positivo né grandi scandali che abbiamo vissuto in questi ultimi anni
Dagli Stati Uniti a all'Europa l'Italia ultimamente che rendono assolutamente evidente che lo Shorter Misma non paga lo hanno reso evidente
Credo che larga parte dei dibattiti che si stanno facendo secondo me in modo sempre più approfondito e serio
Ad esempio sul tema della responsabilità sociale dell'impresa sono una chiara dimostrazione di queste
Sono abbastanza convinto che anche nel mondo
Finanziario ci sarà una fortissima pressione verso il tema del valore che appunto si conto impone a al tema del profitto perché il valore la sostenibilità nel tempo del profitto per quel profitto una categorie importantissima
Masse o l'orientamento al breve termine inevitabilmente finisco per cadere o in comportamenti addirittura non sani come abbiamo visto o comunque finisco per non riuscire più ad avere quel supporto delle persone dei clienti che
E delle comunità nelle quali sono inserito che sono necessari
Quindi quanto meno per quanto riguarda il mondo delle imprese io sono abbastanza convinto che nei prossimi mesi e anni assistere assisteremo una profondissima profondissimo cambiamento di comportamenti
Dopodiché quanto questo
Riuscirà a condizionare comportamenti gli altri terzi non lo so ma sono estremamente
Positivo per quanto riguarda gli atteggiamenti che viene poi ci saranno sempre comportamenti anomali e quant'altro in via generale nel mondo delle delle imprese si tenderà ad assumere sotto questo profilo poi
Il lungo termine Nancy come si dice nel lungo termine saremo tutti morti diventa anche un problema c'è bisogna avere ben chiaro che lungo termine a una sommatoria anche ridere i termini e il mondo è molto complessa da questo punto di vista però credo che il puro Shorter Nismo tenderà a a sparire
Da questo punto di vista voglio riprendere un attimo l'ultima cosa che è stata detta
Sono assolutamente convinto poi gestendo l'impresa che sia un ruolo della politica quindi al di fuori dell'impresa
Quella di definire
I modelli di sviluppo e tutti da questo colpo nascerà una ricreazione di fiducia e quant'altro penso che però dobbiamo stare attenti
Nel rispetto dei ruoli relativi anche a non pensare che sia sempre responsabilità di qualcun altro
L'agire
Credo che il mondo delle imprese abbia delle responsabilità importanti
Con una grande chiarezza di ruoli
Penso che proprio dalle imprese debba nascere una forte richiesta di avere un pubblico forte
Non un pubblico debole
Dottor pubblico poi si intendono regole istituzioni in qualche caso anche attività economiche
Però credo che il dobbiamo avere una piena coscienza di quali sono anche le nostre responsabilità
Se non altro ad esempio anche nel tema nell'ottica testimoniale di cui parlavo prima
Ma Oman
Questa mattina quando rifletteva ha usato spesso la parola laboratorio
Credo che questo non sia un passaggio da poco e credo che sia dentro nella sfida poi nel linguaggio abbia un posto provocatoriamente la parola
Carità Cadena credano che di solito nella rappresentazione simbolica la parola carità gioca in un senso testimoniale al massimo elemosiniere
Chiudiamo invece costruire un un aspetto anche culturale molto profonda
E una delle ipotesi che facciamo è proprio che le i tanti luoghi simbolici o concreti dove c'è ospitalità dove c'è comunque una dimensione che ha a che fare con il proprio limite come relazione con l'altro nelle costruzioni di relazioni quotidiane
Nelle costruzioni di operazioni di solidarietà ma anche nelle costruzioni di normalità
Sia e nelle costruzioni anche dell'agire economico dell'agire finanziario
C'è un grande tema di ripensarlo insieme di mettersi insieme di far laboratori questa è una delle sfide
Si citava prima il problema dell'immigrazione ha già tarda esigevo diceva
Non dimentichiamo che per esempio nei luoghi nostri di accoglienza o di ospitalità condivisa
Ci sono italiani e stranieri a Milano ci sono due mila e cinquecento italiani senza dimora
Questo è il dato sul quale e le nostre realtà quindi intercettano quello che si diceva la contaminazione dei nodi delle riflessioni
Il carcere di San Vittore
Che è luogo ultimo dalla slovacca massima dove si scarica tutto lo scarico sociale ha visto più di quaranta cinquanta nazionalità l'anno scorso presenti
Quindi il fenomeno a rovescio della dimensione anche nella planetari ideazione che veniva detto ed entra in queste storie che chiedono anche nelle professioni sociali di assistenza se vogliono essere serie
Vogliono essere solo di contenimento mediazione culturale comprensione dei processi comunicazione e quello che diceva Profumo prima perché credo che sia importante che è un po'la sfida che abbiamo dentro un po'tutti
è che se si lavora comprò approcci culturali Diversi di dialogo di profondità ma si fa rendere un po'le nostre esperienze capaci di essere professionalmente comunicate interrogate
Può diventare uno un'ottica straordinarie dei creatività sociale oggi il rischio e quello di un grande contenimento cioè aumento nei contenitori proprio perché paura e fiducia poi fa a favorire il processo di istituzionalizzazione del disagio
Lo sfondamento che era stato creato io penso sul tema della salute mentale ma non solo a dei grandi ritorni adesso nel termine del contenimento
Del disagio quasi che fosse possibile consegnare luoghi reclusi lasciarlo lì ed essere separati da questo disagio che anche al nostro vivere metropolitano e sociale pone perché a che fare del confronto con limite
Confronto con i tanti deliri di onnipotenza che circolano complessivamente dal con le fragilità e con la vulnerabilità
Che attraverso il dente mente non solo ma lettura di condizione economica ma di condizione relazionale
Ecco allora che ci sembrava e ci sembra
Accettare queste non la e non lasciarci sfidare soltanto da una gestione dell'ospitalità gestione e non interrogarci insieme è una sfida molto forte è un laboratorio di una città alla quale si ripensa anche su questo
E il rischio ripeto è quello ridente mente di un assistenzialismo la debolezza nostra
Però dico nel senso dalla politica ma nel senso più nobile e più completo dalla Parodi Polish di costruzione dell'amicizia e della solidarietà
è la debolezza delle politiche sociali
Non abbiamo assolutamente interiorizzato e questo è un male trasversale che sta riguardando
Che politica e sociale comunque la politica descrittiva dove poi si segnalano alcuni fenomeni c'è un po'di testimonianza un po'di allontanamento e politiche tipicamente assistenziale
Il dramma della sanità è che sostanzialmente si è procedere si è proceduto a un'aziendalizzazione del sistema sanitario non tenendo conto poi del rapporto anche sociale della sanità complessivamente e spesso quando si va a fare politica assistenziale sono quelle dell'emergenza per le dove si viene citati continuamente come i custodi dell'emergenza
Questa funzione custodiali Istica del sociale
Noi abbiamo inventato lo dico sembra perché è un linguaggio nel dialogo a distanza di linguaggi col ministro Sirchia avevano inventato i custodi sociali nel senso di custodire il sociale
E invece è diventata la grande proposta da fare che venali
Per vietato prossimità e poi c'è stato servizi riscossi imitare quindi custodire continuamente il disagio e dare delle formule che lo contengono liberare la ricerche liberare i saperi in termini di comunicazione
Il rischio c'è anche sulla profitti che diventi un aspetto gestionale loro dimensione pubblica viene evidentemente abbandonate no-profit diventa un grande contenitore
Però abbiamo obiettivamente problemi di esperienza di aziende certo che non si sta e qualche volta la debolezza si accostò Manoli quasi per noi nel senso più ampio
Quasi che fossimo sostanzialmente semplicemente dei grandi custodi della bontà più o meno che danno delle risposte tra il volontariato l'altro gol termale gratuita e risparmio economico
Delle realtà di sistemo io penso quella che prodotto anche una vuol dire avere ottocento novecento persone che ci lavorano in questo sistema
E far capire che questa è un'azienda che quindi non può avere un'ASL di Milano ti faccio degli esempi
Che ritarda dodici mesi nei pagamenti come questo perché questo poi azioni di gratuità o avere dei ritardi rispetto a questo fa intravedere che c'è un rapporto con la cultura d'impresa
Che evidentemente ancora segnato da una incapacità di comunicare i linguaggi di ricerche di rilettura di questo c'è una entriamo all'assistenzialismo aumenti a molti attivismo omettiamo il marketing dalla bontà e su cui c'è il rischio che tutto questo tema dell'etica della responsabilità sociale dell'impresa venga custodito in queste secche dove parlare di etica sembra la cosa più semplice del mondo dove si parla dell'Impero e quasi che non sia successo niente io sono si stende un sacco di dibattiti sulla responsabilità sua
Quasi che non stia succedendo niente nel mondo dell'etica della trasparenza della legalità se ne parla come se fosse
Un momento quasi da tutti immuni tranquillamente dei dilettanti dentro in questo sistema che dobbiamo inventare l'orticello nostro dove consegnare qui
Un po'di bontà e dove l'impresa deve assolutamente essere individuale non può giocare su una dimensione di regole collettive
Deve essere libera di decidere lei a chi consegnare il proprio utile in più che Cia quindi la NATO deciderà le anche qual è la qualità di stato sociale che vogliamo avere quindi de pubblicizzando sostanzialmente un sistema attorno a questi riflessione evidentemente non abbiamo molto su cui ripensa
Non è quindi quando pensiamo all'Accademia un luogo tra l'altro di politica spicciola l'unico modo per farlo per inserire all'intelligenza sociale quello di confrontare le esperienze e le memorie che ci sono Milano duecentoquaranta mila anziani la popolazione da sessantacinque anni in su e di più di quella da uno a quindici anni ma continuamente alla Mangiagalli come a San Raffaele nasce dal venti al ventidue per cento di bimbi sono stranieri quando arriveranno diciotto anni questi bimbi avranno la doppia nazionalità
E quindi c'è un problema di cultura di attrezzatura culturale di comprensione che va ben al di là delle Paure oggi infondere soltanto paura senza andare attrezzature culturale di mediazione significa creare una società che si spacca
Che non è capace di comprendere gli immigrati raccolgono risorse mandano rimesse economiche ai loro Paesi si ragione affrontare il problema e chiudo su questo fronte a re problema dell'Est e lo dico perché qui c'è una realtà di investimento che ama ha colto questa esigenza affrontare i problemi dell'Est è decisivo per la Romania per noi oggi qui a Milano è la nazione che ha più immigrati
Ed è evidentemente c'è un flusso che è continuo rispetto Nanda rivieni perché all'allargamento dell'Oropa pone problemi inediti rispetto a questo e certo che lei si comprende quelli che sono ora in termini mediazione di attenzione abbiamo troppa demagogia retorica rispetto a questo e consumo delle paure ci sono molti imprenditori della paura imprenditore dei linguaggi retorici
Credo che fare accademia significa essere rigorosi nella riflessione accettare la dialettica il conflitto come momento di confronto serio
Essere sfidati anche dall'appartenenza nella ricerca nelle nelle visioni anche diverse ma creare luoghi di cultura dove non ci sia già lo scontato
E non possiamo sconta accogliere persone evidentemente vuol dire raccogliere identità storia di nazioni tra l'altro l'immigrato e chiudo su questo
Smettiamola di pensare che sia soltanto il poveretto che viene così l'abbiamo evidentemente una storia di gente laureata che inserita fare questi livelli
Abbiamo un ritardo di persone che sono gli asilanti i profughi non abbiamo una legislazione rispetto al tema
Degli asilanti ancora
Abbiamo un arrivo un flusso di immigrati che hanno dentro una cultura del loro Paese essa incrociati dente mente contanti
C'è una capacità e sono costretti in quei lavori che nessuno fa attraverso una domanda di crescita di partecipazione abbiamo la presenza delle donne
Veniva citato che è estremamente ampio che ed entro nel sistema domestico che e che qualche volta non ci fa fare riflessioni
Serie aprire un luogo di grandi saperi di grande comunicazione anche dalla piazza virtuale che si crea perché si crea una virtualità molto forte
Quindi il tema della Rete diventa un tema dalla rete anche dentro di noi come il tema dell'antropologia delle differenze ordine parla della cultura del meticciato
Ma credo che noi dobbiamo evidentemente andare a confrontarci che non esiste un'identità nostra che poi non è contaminata da come la nostra identità che ci son sempre identità quelli che non fossimo prodotti di culture diverse
Dentro tutti i livelli
Questa è la sfida e credo anche l'opportunità per cui la fiducia nasce anche da questa possibilità di fare cultura insieme grazie
Credo che noi non dobbiamo tirare nessuna conclusione perché l'incontro di oggi è l'inizio di un percorso quindi è giusto non non chiudere nulla
Abbiamo solo scavato qualche fondamenta
Speriamo di essere stati andati abbastanza in profondità per costruire qualche cosa che duri nel tempo come ci diceva Bahman
Io credo che faccio solo due sottolineature se mi permettete così chiudiamo per le diciassette che era l'orario segnato sul foglietto di presentazione questo mezzo forte che l'Accademia si occupa
Vuole darsi tra la realtà dei fatti da realtà delle situazioni e la teoria
Ricomporre questa visita
Dicevo prima in una battuta che le scienze sociali se non riescono a fare questo non esistano non servono a nulla diciamo così ecco la carriera Caretta a Milano vuole proporsi con un
Di stare vicino
Perché tra l'altro si chiama crema carità è sempre imbarazzante parlare per la carità se c'è un monito disegni cui San Giusto a mente si dice non parlare della Caritas quindi c'è questo imbarazzo di appropriarsi di una parola che come dire
Di cui non ci si può e non si deve appropriare
Ma dall'altra parte oltre a questa vicinanza anche il gusto l'importanza la consapevolezza di di pensare di riflettere di costruire
Delle categorie interpretative nuove e con l'altra sottolineatura che viene da fare è che Milano mi sembra sia in uno dei suoi tanti passaggi storici
E questo vocazione questo tentativo questa ambizione di essere una città globale diciamo così si scontra da una parte con i suoi limiti culturali con la sua fatica di star dentro una trasformazione che significa anche aprire i vecchi contenitori avviene aprire le vecchie da rompere le vecchie certezze
Da una parte c'è mi sembra una strada che fondata sulla paura la politica della paura mi sembra sia molto forte l'ultima paura che sta emergendo la paura del declino ecco non vorrei che diventasse una una nuova paura dopo le tante paura c'è stato l'immigrazione c'è il terrorismo c'è il declino che si va avanti ha paura no
E d'altra parte se il tentativo di costruire
Probabilmente però forse riescono anche andare più in profondità anche a mobilitare le tante forze che ci sono a Milano
Nella nel
Cartelletta che vi è stato distribuito distribuita avete anche qualche riferimento Vetere numeri telefono Mele altro questo vuole essere appunto un primo appuntamento tutte le persone che sono interessata a partecipare a questa avventura naturalmente sono benvenute ma la come dire a questa cade una carità Spanacche
è un appello anche a prendere parte a partecipare a quello che cercheremo di fare da settembre in particolare che sarà l'avvio dei corsi sotto forma di una struttura organizzata di una sorta di anno accademie tante altre iniziative
Molti di voi vorranno accompagnarci grazie arrivederci
Ma