"R & S e competitività. La responsabilità: Stato, università e imprese" - organizzato dall'Isimm (Istituto per lo Studio dellInnovazione nei Media e per la Multimedialità) e dalla Fondazione Ugo Bordoni (presso la Sede del Monte dei Paschi di Siena, Sala Convegni, via Marco Minghetti 30)

Allora buongiorno a tutti
Vi ringrazio
Di essere intervenuti a questo
Momento di riflessione convegno evento come vogliamo chiamarlo
Che bellissime insieme con me la Fondazione Bordoni
Promuove grazie anche alla collaborazione con Enterprise Eriksson
Aprendo qualche mese orsono un
Uno dei tanti convegni fatti sulla
Legge Gasparri che aveva come titolo la legge Gasparri al traguardo
Un traguardo che poi è andato nel tempo via via allontanandosi e ad oggi forse non è ancora dato di sapere quando
Sarà tagliato questo traguardo
Avevo avuto modo
Un po'sul serio un poster totalmente di dar conto
Di una curiosità statistica
I dati si riferiscono al due mila e due
Ma non penso saranno stati i diversi l'anno passato
E comunque non penso per difetto
Le statistiche dicono che nel due mila e due ci sono svolti novantotto mila ottocentonovanta e venti
Scusate
Eventi tra convegni meeting incontri et similia cioè duecentosettantuno al giorno undici virgola tre l'ora
Anche questo convegno in qualche modo rientra in questo macro fenomeno della convegnistica italiana
Anche per le il tema che trattiamo ricerca sviluppo e innovazione che è stato certamente al centro
Di molte iniziative nell'ultimo anno
Ma pur avendo presente come dire la patologia della convegnistica nondimeno penso che soppesati sulla bilancia
Gli elementi positivi di queste riflessioni prevalgano sui rischi inflazionistici della iniziative e questo in particolare
Per due ragioni parlando del nostro tema di oggi
La prima è che si avverte un bisogno vitale che il tema della ricerca dello sviluppo della innovazione riassuma in modo non effimero
Una forte centralità nel dibattito del paese e nella iniziativa della politica portando con sé tutte le sue decisive implicazioni dalla formazione scolastica ed universitaria all'innovazione di processo e di prodotto
La seconda positiva ragioni di questa effervescenza di attenzione
Sta nel fatto che va crescendo e va moltiplicandosi
La necessità di congegni erano rapidi aggiornamenti attorno a questa tematica anche perché il tempo delle decisioni
Sembra ormai essere maturo
Lo testimoniano anche al di là del consenso del dissenso che suscitano la legge sull'università
La riforma del CNR il progetto di creazione dell'istituto italiano di tecnologia il quadro di riferimento tradizionale sembra quindi essere il rapida mutazione
Obiettivo io penso di questa nostra riflessione
E cercare di capire il grado di consenso e di motivi di dissenso su una politica per la ricerca che complessivamente sembra stia prendendo corpo
Dall'ottica di un istituto di studi come il leasing
Io vorrei limitarmi a portare un contributo al dibattito con riferimento soprattutto al quadro internazionale soprattutto al quadro europeo del problema che assolutamente un punto di riferimento indispensabile
Vorrei fare una valutazione preliminare
è evidente che nel rapporto tra ricerca di base ricerca finalizzata ad applicazioni innovative
è quest'ultima cioè la ricerca finalizzata ad applicazioni indicative a cui
Noi non possiamo che guardare con un interesse tutto particolare
Perché e su di essa che si gioca quella che io penso sia un una delle grandi sfide italiane una delle grandi scommesse italiana rendere cioè l'università e le imprese più comunicanti e interagenti fra loro
Lì vicina come sua ragione sociale è quella proprio di essere punto di incontro e di confronto fra tre realtà che sono le in prese l'università e le istituzioni e da questo angolo di visuale credo che questa sia una delle grandi sfide del Paese
Ma questa priorità naturalmente non può e non deve far passare in seconda linea la funzione essenziale
Della ricerca di base è infatti alla ricerca di base che è affidata nel lungo periodo il raggiungimento di una alto livello del sistema economico nazionale e la crescita e la diffusione
Di una cultura che pervada la Società tutto
Questo nesso proprio tra ricerca di base il livello di sistema economico e consapevolezza di pervasività culturale e messo in rilievo da una importante iniziativa europea
Avviata nel due mila e due e che ha preso le mosse da una allarmante constatazione
Dei cento e uno premi Nobel in chimica fisica e medicina assegnati negli ultimi quindici anni sessantotto sono andati agli Stati Uniti e solo il ventitré all'Europa per fronteggiare questa situazione già all'opera un gruppo di lavoro
Preceduto dallo spagnolo Federico Major
Viene fanno parte undici Paesi per inciso non c'è presente neanche un italiano ahimè
L'obiettivo di questo gruppo di lavoro a livello europeo è quello di valutare
Una possibile creazione di un Consiglio europeo della ricerca per la promozione della ricerca di base con la destinazione di un fondo comune europeo a partire dal due mila e sei di due miliardi
Di euro l'anno
Questo obiettivo è stato fatto proprio dalla Commissione europea che ha reso pubblica una comunicazione sull'Europa e la ricerca di base che è in discussione proprio in questi giorni nel Parlamento di Strasburgo
Entro giugno saranno adottate le misure
Preceduto e utili necessarie per affiancare a quella parte di ricerca di base realizzati in ambito nazionale umbre significativo segmento di ricerca di base impostata è svolta a livello europeo in questo quadro penso che rientri una buona notizia che non è negli ultimissimi giorni già di qualche settimana fa che testimonia la continuità che lega ricerca scientifica e sviluppo tecnologico
Il chairman cioè il Comitato europeo per la ricerca nucleare di Ginevra
Chi può essere considerato un vero tempio europeo della ricerca di base
Sta ricevendo dalla italiana Ansaldo
Nelle sofisticatissimi apparecchiature per un valore di dieci milioni di euro e si tratta di apparecchiature realizzabili soltanto due chi ha una lunga e solida esperienza in ricerca e sviluppo
Fatta questa che può sembrare a prima vista una digressione ma così non è
E raccogliendo nuovamente il filo centrale di questo intervento
Vorrei ora sottolineare alcune significative percentuali desunte dall'ultimo rapporto sullo stato della ricerca Tropea del commissario Philippe Busquin
Fino al due mila e uno mentre gli investimenti globali in ricerca e sviluppo sono cresciuti nell'Unione europea nel periodo novantasette del due mila e uno ad un tasso prossimo a quello degli Stati Uniti rispettivamente quattro virgola cinque e quattro virgola otto per cento l'anno
Gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese europee sono aumentati assai meno di quelli delle imprese americane rispettivamente del sei virgola cinque D. il quindici per cento medio hanno nel periodo mille novecentonovantacinque due mila e uno
Sono percentuali che ci confermano una volta di più come nella ricerca e nella innovazione vada crescendo il divario tra l'industria americana e quella europea e però c'è un particolare interessante
Cioè nel confronto fra industria europea e americana vi sono anche segnali di andamento inverso infatti se consideriamo le prime trecento società mondiali osserviamo che quelle europee hanno registrato nell'ultimo quadriennio un tasso di crescita
Degli investimenti in ricerca e sviluppo del sette virgola uno per cento medio annuo
Nettamente superiore a quello delle società americane e giapponesi tre virgola uno per cento e tre virgola due per cento debbo dire che purtroppo anche in questo caso fa eccezione l'andamento delle tre uniche società italiane comprese del campione che segnano una modestissima crescita dell'uno virgola quattro per cento
Si tratta di un andamento che va letto incrociandolo con altri dati più recenti e meritevoli di particolare attenzione
Mi riferisco all'importanza crescente che ha per il sistema industriale americano la spesa per la difesa sia sotto il profilo dei finanziamenti alle imprese
Valutabile in almeno quaranta miliardi di dollari per commessi in ricerca e sviluppo insomma per capirci una cifra pari a circa quattro volte la spesa globale italiana per la ricerca e sia per quanto riguarda gli acquisti di prodotti e servizi dalle imprese
Che assorbono ormai accento miliardi di dollari all'anno il tutto inquadrati in un bilancio della difesa che ha superato i quattrocento miliardi di dollari anni i Paesi europei della NATO contrappongono l'ammontare nettamente inferiore
Circa centosettanta miliardi di dollari tuttavia vale la pena mettere in rilievo che la cifra europea è più che doppia di quella della Russia e più che tripla di quella cinese
Questi andamenti e queste cifre
Sollecitano reazioni e riflessioni in Europa ed anche in Italia c'è chi ne trae motivo per sollecitare aumenti della spesa militare
Insistendo sul dato che il più proficuo investimento pubblico in ricerca e sviluppo e quello militare infatti si sostiene da costoro che i contributi dati a vario titolo alla ricerca in campo civile
Si tradurrebbero in effetti in interventi a pioggia quindi spesso di fatto in un sussidio mascherato alle imprese al contrario
Si afferma quelli indirizzati al campo militare si rischia una brochure a progetti ben definiti e vengono svolti secondo un rapporto di committenza che permette un'adeguata valutazione degli investimenti impegnati
è una Lumia di pensiero che francamente mi suscita perplessità di vario tipo non ultima qualcuna anche il nome proprio dell'efficacia in Europa le risorse complessivamente destinate alla difesa sono già tutt'altro che trascurabile
Il problema semmai e che tali risorse investite sono spese soprattutto se paragonato a quanto avviene negli Stati Uniti in modo scarsamente efficiente e scarsamente produttivo comune degli principale cause va ricercata nel frazionamento nazionale che impedisce una razionalizzazione dei costi e le necessarie economie di scala nella produzione di armamenti
Si tratta di una questione non nuova come ben sappiamo che porta al cuore del problema politico dell'Europa alla costruzione e alla qualità della sua unità all'adozione della sua costituzione
Al tema della difesa comune ma è proprio alla luce di tutto ciò che appare più che legittimo il dubbio sul fatto che sia un bene
Destinare all'aria abilitare anche parte delle risorse aggiuntive
Che lo Stato eventualmente riusciste a trovare per la ricerca e lo sviluppo
Diverso forse è il caso che pure è stato in questi ultimi giorni prospettato di destinare a ricerca militare i fondi ricavati dall'eventuale liquidazione di parte del patrimonio immobiliare militare che le nuove organizzazioni e tecniche di difesa rendono oggi esuberante
Non c'è dubbio naturalmente che dura ricerche sviluppo militare eserciti una forte attrattiva perché sembra essere in grado di offrire una risposta semplificata ad un problema complesso
Quello del perché si giustifica e del come va realizzato un intervento pubblico nella ricerca e sviluppo che coinvolga urbanità protagoniste le imprese
Questa questione avvertito in Italia in modo forse più acuto che altrove in ragione delle nostre vicende particolari mi riferisco al ruolo avuto in passato dalle partecipazioni statali dai programmi di un
Magari Cannelle dai programmi spaziali nazionali una realtà complessivamente scomparso comunque grandemente ridimensionata e non sostituita da alcuna altra grande progettualità propulsiva e trainante
Un progetto strategico che in ogni caso nel nuovo contesto di mercato richiederebbe sempre più spazio respiro europei per essere concepito e realizzato a questo riguardo in riferimento alla stringente necessità di una dimensione europea del problema merita di essere ricordato l'importante risultato conseguito dal ministro Moratti nel novembre scorso
In qualità di presidente europeo di turno del Consiglio di competitività il ministro Moratti riuscì a far orientare i dieci miliardi di euro cofinanziati dalla bene
Su progetti transnazionali riguardanti svariate tematiche della ricerca e della innovazione
Il ministro manifestò allora io credo una giusta
Soddisfazione soprattutto per il fatto che per ambito in modalità della decisione la ricerca non veniva più considerata come spesa ma ometti investimento nello sviluppo dell'Europa
La situazione italiana è stato più volte sottolineato in quest'ultimo anno si distingue da quella degli altri Paesi industriali sotto due profili
L'esiguità della spesa complessiva per ricerca e sviluppo e la netta prevalenza delle risorse derivanti dal bilancio dello Stato rispetto a quelle che originano dai bilanci delle imprese
Situazione che è andata peggiorando in questi ultimi dieci
Io non penso francamente che la cosiddetta evoluzione naturale del mercato possa portare a correggere questo andamento di fondo ma semmai ad accentuarli
E penso anche che questa sia un'opinione ormai largamente condivisa e quindi occorre un intervento esterno un intervento deciso il rigoroso della politica e del Governo
In via logica il primo intervento politico dovrebbe riguardare proprio nel mercato
Il mercato non è un'entità metafisica
Ma il prodotto del concorso di molte variabili elementi e quindi diverse possono essere le sue configurazioni ed è quindi lecito domandarsi se gli istituti del nostro mercato accrescano freni neo la propensione delle imprese ha un diretto impegno
Nella ricerca e sviluppo mi riferisco in particolare al trattamento fiscale delle voci di bilancio come al comportamento degli istituti finanziari a secondo che inducano preferenze per rendimenti sul breve periodo consenta del respiro
Di programmi di lungo periodo mi riferisco all'organizzazione alle modalità che presiedono all'istruttoria le concessioni dei brevetti così come alla contrattualistica
Che governa il personale di ricerca con particolare riguardo per esempio alla possibilità o meno di interagire per questa via tra università ed industria e via di seguito elenca
Ciò premesso resta comunque di valore prioritario e decisivo iniziativa di riorientamento sulla ricerca e sviluppo che le imprese sapranno autonomamente scrivere
Il rinnovo dei vertici di Confindustria un decisivo momento di verifica e di possibili assunzioni di responsabilità
L'auspicio è che sulla ricerca e sviluppo sia tema al centro degli impegni è oggetto di positive scende ed è altrettanto auspicabile che è un auspicio del genere vada rivolto al mondo sindacale chiamato ad essere in un contesto di risorse scarse fortemente competitivo e necessariamente meritocratico va detto proprio in queste ore
Sia soggetto attivo e propositivo per il rilancio della ricerca e sviluppo
I segnali dal mondo della produzione sono d'altronde essenziali per calibrare tutto una serie di azioni e progetti a monte
Dall'istituendo Istituto italiano di tecnologia su cui spero che in questo convegno si possano acquisire nuovi e più precisi elementi di conoscenza
Alla politica di formazione in particolare questi da universitario a questo riguardo ancora impresso nella memoria quanto civile hanno sottolineato il professor della Cina il professor Zuliani nel nostro precedente convegno del quattordici maggio scorso sulla ricerca nella esiti da un lato ci hanno detto l'andamento dei pensionamenti da docenti universitari e la scarsità dei rincalzi rischia creare dal due mila e dieci una situazione drammatica in tutti i settori scientifici dell'università
Dall'altro che l'industria negli Stati Uniti assorbe l'ottanta per cento del tutto di ricerca in Germania oltre il quaranta per cento in Italia il cinque per cento
è auspicabile quindi che al di là di posizioni di consenso oggi riserva sulla riforma universitaria
Siano maturate maturino le condizioni soggettive oltreché oggettive per una ripresa di iniziative per la riduzione di quel tasso di inefficacia dannosità delle politiche economiche che secondo l'amaro del severo giudizio
Di Salvatore Rossi nel suo recente libro la politica economica italiana del mille novecentosessantotto due mila e tre è visibilmente più alto in Italia di quello rilevabile in molte altre democrazie ad economia di mercato
E vorrei esprimere l'auspicio che un piccolo granello nella giusta direzione sia portato anche da questo convegno vorrei ora fare un'ultima notazione avviandomi rapidissimamente alla conclusione
Un'annotazione che è un po'nel DNA del leasing e in qualche misura anche nel mio personale DNA
In questa nostra società reticoli complessi di comunicazione ogni grande comparto dell'attività umana richiede di solito allestisce dei sistemi di informazione di nicchia
Per gli addetti ai lavori e per le otto e di massa per i vari strati di utilizzatori conservatori in questo senso credo che anche per il complesso comparto della ricerca il sistema Paese debba perciò avviare la creazione di alcuni strumenti di comunicazioni divulgazione di massa
Su concetti realtà consapevolezze apparati mezzi problemi sfide snodi metodi della ricerca nel significato più l'atto del termine
Penso ma è solo un esempio tra i tanti possibili ad un canale televisivo tematico emanazione di interfaccia della grande Mohamed informazioni
Già presenti negli istituti nelle aziende nell'accademia e se pensiamo ad un approccio anche più innovative globale
Nei milioni di archivi del web
Penso solo per fare un altro esempio con audience potenziale ancor più ampia a significativi messaggi quotidiani da inserire nei palinsesti nazionali
Televisivi e radio televisivi nazionali e locali e con gli esempi potrebbero continua in questa ottica di diffusione collettiva della consapevolezza del fattore ricerca per mezzo di canali adeguati e innovativi di comunicazione fluido anche l'attivazione di un'azione permanente da cultura azione accompagnamento al concetto di ricerca stessa che parta nei primissimi anni di scuola e permanga fino alla istruzione superiore dove potrebbe essere un intervento di John tale che attraversi tutte le materie oppure verticale c'è un insegnamento a sé stante
Che punti a stimolare curiosità intellettuale a formare all'indagine scientifica ad indurre l'analisi in profumi ITA ma anche ad abituare alla visione interdisciplinare ed infine contestualmente miriadi istaurare
Nello studente d'ogni ordine e grado solide basi di approcci e di metodi
Si tratterebbe insomma di far crescere una cultura della ricerca
Non dirò troppo di far crescere un popolo di ricercatori adottando un approccio sistemico come hanno fatto e fanno alcuni tra i Paesi leader in questo campus bene ringrazio ancora tutti coloro che animeranno il nostro convegno con i loro interventi e coloro i quali ascolteranno un particolare saluto non è qui ma sono che arriverà tra breve al ministro Stanca
Che vorrei sottolineare che per storia professionale il ruolo politico è autorevole voce sul sempre critico argomento del rapporto fra ricerca innovazione
Sono particolarmente lieto che Salvatore Rossi responsabile di quell'ufficio di riconosciuta autorevolezza e prestigio anche internazionale
Che di un posticcio è rimasto immutato vorrei dire
Ne parlavamo un attimo prima
Che il servizio studio la Banca d'Italia che abbia accettato di svolgere la relazione di base per la prima volta presente al convegno bellissima un saluto consentito anche nel segno dell'amicizia a due autorevoli membri del comitato scientifico di leasing oltre che autorevoli per ciò che fanno e sono al di fuori del Consiglio scientifico del Dini del leasing
Il professor Adriano De Maio e il professor Maurizio decina
Guido Salerno come sapete è direttore generale della Fondazione Bordoni ma io preferisco chiamarlo l'animatore della Fondazione Bordoni mi pare riduttivo questo titolo
Non è arrivato il professor Giuliani Genchi autorevole membro del consiglio scientifico non l'avevo visto e quindi avrei fatto da Pecchia grave e spero di non averne fatte altre parzialmente oggi avevo visto grazie di essere qui dicevo Guido Salerno Guido Salerno
Trovo limitativo definirlo direttore generale della Fondazione Bordoni e davvero l'animatore della Fondazione Bordoni con cui visibile collabora molto strettamente e con cui a organizzato questo convegno dopo la relazione di del dottor Rossi spetterà a Guido Salerno introdurre e coordinare il dibattito grazie ancora a tutti per la presenza per l'attenzione con lavoro
Io per
Basta
Proviamo con questo vediamo se con questa funzione
Riprendo
No
Certo
Allora intanto comincia da qui
Dicevo
Il mio ruolo è quello di fornire una base per il dibattito di dare una prima introduzione al dibattito che si preannuncia molto ricco e molto intenso dato anche il pannelli il parterre dei dei partecipanti
Per fare questo
Io vorrei innanzitutto mettere in fila dei fatti
Ricapitolare alcuni fatti che sono tutti noti in realtà sono tutti oggetto di dibattito in qualche caso acceso da da molto tempo pacca forse conviene in questa sede
Ma ricapitolare brevemente in modo icastico
E poi vorrei provare a dare degli spunti al dibattito e quindi adatta a formulare delle domande
Questo è ciò che vorrei fare per mettere in sia un po'di fatti vorrei invitarvi a fare com'è un ragionamento deduttivo
Dal generale al particolare
Un ragionamento quindi che muova dal concetto di sviluppo economico
Concetto molto generale
E poi si sposti via via verso
Concetti più specifici che sono quelli di competitività internazionale di produttività
Di tecnologia di organizzazione
E così veniamo al cuore della materia che si tratta qui oggi è al cuore del dibattito che che seguirà
Per sviluppare insieme questo ragionamento deduttivo vi inviterò a guardare con me è un po'di un po'di lucidità
Sapete io mi occupo di tecnologia tra l'altro da economista e naturalmente in onda tecnologo da da un po'di tempo a questa parte ma mi ostino
A usare i vecchi Lucidi
Piuttosto che paura Ponente un po'per spirito antimonopolistica
E un po'per
Così per una compensazione umanistica per rammentare a me stesso e ai miei interlocutori la centralità dell'uomo
Attraverso il simbolo del braccio che materialmente fisicamente sposta e luci
Ancora meglio
La lavagna il gesto del professor Renato
I problemi dell'economia italiana oggi si sintetizzano in una singola variabile in un singolo problema
Il record di sviluppo dell'economia italiana è insufficiente
Lo è rispetto al passato
Della nostra economia dove rispetto ai Paesi con cui ci confrontiamo con cui è giusto che noi ci confrontiamo con gli altri paesi avanzati
La crescita economica italiana
Non ha fatto che rallentare dagli anni Cinquanta sono cinquant'anni che rallenta e quindi stiamo parlando di un problema non li ho
Stiamo parlando di un problema strutturale di lunga lena di lungo periodo
Si è però nell'ultimo decennio questa crescita economica pericolosamente affievolite
Mezzo secolo si potrebbe sintetizzare questo quadro con con uno slogan siamo passati dal boom al quasi ristagna sembrerebbe quindi che quella rincorsa dell'economia italiana aveva iniziato mezzo secolo fa uscendo dalle distruzioni della Seconda guerra mondiale nei confronti dei paesi che a quel tempo
Le stavano molto più avanti quella rincorsa che è stata di molto successo almeno per venti anni
Sia finita
Cioè non l'ho mai
L'economia tedesca presente
Singolari somiglianze
In negativo in questo momento come l'economista
Sullo sfondo invece
C'è e colpisce molto la vitalità continua persistente in cinquant'anni dell'economia americana
Tutto questo si può leggere in questa semplice parla
Che fa vedere i tassi medi annui di crescita del PIL in vari
Decenni cioè il ventennio do uno cinquantuno settantatré poi gli anni settanta con gli anni ottanta con gli anni novanta meglio sono gli ultimi tre anni l'inizio di questo decennio due mila
L'Italia occupa la prima colonna come giusto a confronto con l'Italia conferito
Gli altri tre grandi paesi dell'Europa continentale la Francia la Germania la Spagna che è un Paese che come noi
Abbiamo fatto cinquant'anni fa ha cominciato la sua rincorsa vent'anni fa
Ha cominciato a un po'dopo di noi ma parrebbe che stia procedendo in questa rincorsa
Chiunque velocemente di quanto noi siamo stati capaci
E infine gli Stati Uniti
Questi numeri non hanno bisogno di commenti
Va be'generazione di continuo Lorenzo per tutti e tre grandi Paesi Italia Francia e Germania
C'è una generazione anche nel caso spagnolo ma è meno rilevante
Non c'è negli Stati Uniti il sale fatti salvi gli ultimi tre anni che sono però
Pochi anni caratterizzati da
Una condizione congiunturale negativa un ciclo economico negativo
Si legga questo affare al Comune
Italotedesco
Così viene non soltanto per il risultato degli ultimi anni anche bella decelerazione dei decenni precedenti
Torneremo fra un attimo sulla questione del confronto fra il caso italiano nel caso tedesco
Concentriamoci sull'Italia
Che cosa c'è
Alla radice di questa deludente
Evoluzione questo rallentamento dello sviluppo e con
Ci sono ovviamente molte cause ma ce n'è una che
Spicca fra tutte ed è la difficoltà della nostra performances nel commercio internazionale
La nostra difficoltà competitiva
Sul mercato dei prodotti con gli altri paesi che sono i nostri principali concorrenti
No performances delle economia italiana del commercio internazionale sta declinando da un quindicennio almeno
Comunque la si misuri
Che la si misuri con fra il più tradizionale indicatore quota di mercato sui mercati terzi cioè mettendo semplicemente a rapporto le nostre esportazioni con le esportazioni di tutto il resto del mondo
Lo anche
Deludente questa performances se misurata in un modo più completo cioè mettendo a rapporto il nostro valore aggiunto industriale è quello di tutti gli altri Paesi che sono i nostri principali concorrenti e questo diventa addirittura un indicatore di deindustrializzazione relativo
Così
Questo lo si vede va un paio di
Grafici che dimostrò spero il semplice lettura
Sono quindici anni questi grafici a Cabal a abbracciano un periodo di quindici anni
Ci sono i soliti quattro paesi non ci sono più gli Stati Uniti i quattro Paesi dell'Europa nell'Europa continentale
Questo è l'indicatore tradizionale cioè esportazioni nostre in rapporto alle esportazioni del resto del mondo
La linea nega che quella italiana cade quasi continuamente
Quella francese e quella tedesca cadevano nella prima metà di questo periodo ma
Con l'eccezione della Francia degli ultimi due anni
Si sono poi riprese la Spagna fa storia a sé ma la Spagna aveva appunto un recupero un grosso recupero da fare
Il secondo di catture quello più complesso e più complete
Quello che mette
A rapporto
I valori aggiunti industria l'output industriale
Di ciascuno di quei quattro Paesi e del complesso dei paesi che con essi si confrontano
Sull'arena
Ecco così risparmi un po'di corde vocali sulla Rena competitiva internazionale che sono i Paesi che sono scritti nella nota piccoli piccoli ma insomma sono tutti i Paesi industriali avanzati ma ci sono anche i nuovi protagonisti ci dice anche lazy c'è c'è la Russia la Cina c'è una federazione ce l'ha ce l'ha c'è l'India eccetera
Qui il quadro è
Meno negativo per l'Italia perché siamo battuti dalla Germania nella nel nella negatività dell'andamento
Ugualmente
La performance italiana è preoccupante è una perdita di dodici tredici punti percentuali cumulati
Nell'arco di un quindicennio di questa quota di mercato così calcolata che una quota di mercato che abbraccia tutti i mercati non soltanto i mercati di esportazione ma anche i mercati interni
La Germania va peggio di noi
Mentre invece quando andavamo a misurare le quote di mercato con le esportazioni andava meglio di noi
E questo pensandoci un attimo si capisce ponendo mente al fatto che il punto di forza residuo dell'economia tedesca è proprio la sua capacità esportativa
In grazia della sua specializzazione in prodotti in cui il marchio tedesco il made in Germany e fondamentale e garanzia di affidabilità ed è una specializzazione diciamo di media tecnologia quella tedesca
Mentre invece se si considerano tutti i mercati anche il mercato interno tedesco di la quota dei prodotti tedeschi sa basse relativamente molto di più
Dunque Italia cresce poco
Aura performances competitiva declinante nel corso di un periodo lungo e continuo
Questa performances competitiva declinante Duck che cosa può esser dipese ve la prima determinante che viene in mente in questi casi è il tasso di cambio da una parte
I costi interni dall'altra parte costi del lavoro
Quanto hanno contato nel determinare la performances competitiva dell'industria italiana gli andamenti del tasso di cambio quello del costo del lavoro è quello della produttività
Io ho qui un grafico che mostra tutto questo che però vi risparmio perché forse complicato è un po'noioso ma ve lo racconto a parole che cosa direbbe quel grafico che non che non vi mostro direbbe che ebbe il tasso di cambio nell'arco di questi quindici anni che abbiamo preso in considerazione ha offerto alle imprese italiane tre bonus tre ha fatto tre regali alle imprese italiane di svaluta azioni nominali del cambio
Nel novantadue novantatré e tutti ci ricordiamo la grande crisi della lira
Di quel periodo
Nel novantacinque scusate quello è un refuso nel novantacinque
E poi ancora ed è storia dell'Euro non è più storia della lira nel novantanove due mila che sono stati gli anni di ingresso di di partenza dell'euro sono stati anni di debolezza nel
Tuttavia nelle fasi di cambio nominale
Stabili o in recupero quando quindi il bonus competitivo veniva meno
è emerso un rallentamento della produttività e qui comincia a venir fuori la terza variabile importante la produttività che ha innalzato
Il costo relativo del lavoro per unità di prodotto che è quello che conta perché
Non basta avere salari bassi per essere competitivi
Bisogna
Che l'apparato produttivo sia produttivo sia efficiente quindi bisogna avere un'alta produttività
E quindi nonostante la moderazione salariale che c'è stata in questi anni e che è innegabile
Vi sono state perdite di competitività dal lato del gruppo del costo del lavoro per unità di prodotto a causa del rallentamento della produttività
Inoltre ci si sono messi anche le politiche di prezzo delle imprese sui mercati esteri perché voi sapete bene che le imprese fanno politiche di prezzo che a volte sono differenziate per mercati le politiche di prezzo all'impresa sui mercati esteri all'indomani delle svalutazioni hanno in qualche caso privilegiato il recupero dei margini di profitto
Rispetto alle quote di mercato se il tasso di cambio mi si svaluta del venti per cento
Io posso decidere di abbassare i miei Prezzi sui mercati esteri di altrettanto in modo da guadagnare quote di mercato opposto incamerare nei miei profitti in lire o in euro questo bonus a posso fare un po'e un po'quello che è stato fatto storicamente negli anni novanta è stato un po'e un po'fifty-fifty
Negli anni più recenti e in particolare nel biennio novantanove due mila le quote di mercato sono cadute anche in presenza di guadagni di competitività
Se linea Lando a questo punto degli svantaggi competitivi DiVersi dal prezzo e dal costo
Che hanno a che fare con la qualità e con l'efficienza
Ma allora se questa è la situazione osservabile nel passato recente dell'economia italiana fino a oggi
Chiediamoci
Come è fatta un'economia che sia strutturalmente competitiva
E io ho provato a riassumere una una una risposta semplice a questa domanda in tre punti
Una economia strutturalmente competitivo è un'economia in cui sono in tanti a lavorare sono in tanti a innovare aumenta l'efficienza complessiva del sistema
Vediamo i tre punti uno per uno con riferimento all'Italia
In Italia quanti lavorano
Nell'economia qui la risposta è facile e la sappiamo tutti è un è un fatto notissimo nell'economia italiana lavorano in pochi cioè il tasso di occupazione l'economia italiana è basso
Soprattutto nella fascia d'età anziana
E per di più questa anomalia strutturale per di più ha forse in conseguenza di questo si accompagna con una distribuzione dei redditi personali che più sperequata che altrove
Non è un'economia
E qua quella italiana dal punto di vista della distribuzione del reddito lo è meno che in altri Paesi
E qui c'è l'evidenza
In Italia lavoro una persona su due in Germania due su tre in Spagna quasi due su tre
Negli Stati Uniti quasi tre persone su quattro
E guardate quante rilevante la differenza del tasso di occupazione della fascia cinquantacinque sessantaquattro anni
In basso c'è un indicatore di disuguaglianza nella distribuzione del reddito
Si può vedere come a parte il caso gli Stati Uniti si Saccani l'economia americana è una economia non egualitaria
Il risultato italiano cioè la sperequazione fra il di di retribuzione file Quintilio più ricco il Quintino più povero il decide più ricco invece più poco cioè fra gli estremi della distribuzione
E maggiore in Italia che in Francia e in Germania ed è somigliante a quella spagnola
Questo per quel che riguarda il lavoro
Parliamo di innovazione e qui entriamo sempre di più nel cuore
Della del tema di questo oggi
Quanto si innova in Italia allora io ho
Di nuovo riassunto in quattro punti cose che tutti sappiano anche il presidente manca alcune di queste alcuni di questi dati li ricordava nella sua introduzione
L'Italia nel confronto internazionale produce pochi laureati impiega pochi ricercatori spende poco per ricerca e sviluppo soprattutto nel comparto privato
Produce pochi pochissimi brevetti nelle alte tecnologie persone quattro
Capisaldi di qualunque ragionamento intorno alla alla innovazione
In Italia
E questi quattro punti sono di nuovo
Provati da questi dati
Questi sono dati
Tratti da un meritorio studio della Commissione europea che viene aggiornato ogni anno e per gli Stati Uniti d'America da fonti invece americana
Qui gli anni di riferimento sono secondo i casi o il due mila uno e il due mila due perché questi sono dati strutturali di aggiornamento non immediato
In rapporto alla popolazione in età da lavoro il numero di laureati in Italia e pari al dieci per cento ventitré in Francia ventiquattro in Germania di nuove entità in Spagna qui la Spagna ci ha distanziati
Con l'efficienza cioè con la produttività
Ora
Anche qui dico corre non muove anche
Da tempo ci andiamo dicendo
Nell'economia italiana il progresso della produttività media del lavoro si è fermato la produttività media del lavoro poi c'era dipende da varie cose poi dipende dal dalle abilità dei singoli lavoratori dipende dalle macchine che vengono messi a disposizione di questi lavoratori dipende poi da una terza componente che gli economisti chiamano produttività totale di tutti i fattori lavoro e capitale
Che è una componente residuale attribuibile alla tecnologia e alle abilità organizzative che sono impiegati nella produzione quindi dipende da quanto si è bravi nell'organizzare dati fattori
Date macchine datti lavoratori
Quella componente lì
E particolarmente in crisi nel caso italiano
Vi invito a guardare insieme come questa tavola poi poi basta poi ho finito con con le tavole con i grafici
Qui parliamo dell'intera economia e non solo l'industria
La prima riga ci dice il tasso di variazione medio annuo in quei periodi che sono la prima metà degli anni Novanta la seconda metà degli anni novanta e gli ultimi due anni due mila uno due mila due per i quali si hanno dati di questo tipo
Il valore aggiunto e l'economia è cresciuto dell'uno e due coi del se ripreso un po'del due uno poi è ridisceso all'uno e tre
A far crescere l'output la produzione di un'economia
Contribuiscono Todisco lo accennavo prima tre
Atti
Lo stock di capitale macchine l'input di lavoro i lavoratori con la loro abilità come loro skills con la loro istruzione
La produttività totale dei fattori
Ma attiva la vostra attenzione sul fatto che il contributo dell'input di lavoro lire misurato tenendo conto della qualità del lavoro impiegato quindi tenendo conto dell'istruzione dei lavoratori italiani che è cresciuta
Negli ultimi dieci o quindici anni titolo di studio medio è cresciuto
Si vede chiaramente come
La componente di quelle tre che va peggio e la produttività totale dei fattori è quella componente che fa riferimento non alle macchine no ai lavoratori ma alla organizzazione d'impresa e a tutto quello che sta intorno all'impresa e che ne determina e la capacità di successo
Le esternalità
Ora
Noi Margherita abbiamo fatto una ricerca un paio d'anni fa i cui risultati sono poi finiti in un libro che alcuni di voi conoscono
E abbiamo fatto una congettura la congettura è che e con questo chiudo perché vede il presidente Banca guardare preoccupata l'orologio
La congettura e che
L'Italia
Non stia approfittando
Di un mutamento di paradigma produttivo che si sta invece determinando nel mondo
Dovuto alla introduzione delle nuove tecnologie della informazione della comunicazione non solo alla loro introduzione che risale ormai a me ma molti anni fa ma la loro progressiva adozione nell'intero sistema produttivo
C'è questa idea che è condivisa da molti economisti ormai secondo cui negli anni Novanta è iniziata una vera ulteriore rivoluzione industriale fondata su queste nuove tecnologie paragonabile a quella che si sperimentò cent'anni fa quando il motore elettrico entro nelle fabbriche e sostituì il motore a vapore
Così come cent'anni fa il motore elettrico oggi
I computer e tutto ciò che i compiuti il personal computer in realtà non il computer in generale il personal copre tutto quello che il peso ha colpito ha portato con sé i software eccetera eccetera
Sta facendo fare un salto di efficienza e di produttività a quelle economie che ne profitta d'
Prima fra tutti gli Stati Uniti d'America lì quella economica in cui ci sono le parole che il processo si è messo in moto e si è messo in moto negli anni novanta
A metà degli anni novanta e sta ancora andando avanti tra l'altro e questo spiega il fatto che l'economia americana continui a macinare aumenti della produttività del quattro per cento il cinque per cento anche in anni di recessione il ciclo economico negativo
Prove che c'è sotto un processo che è strutturale che prescinde dal dalle magari sta il ciclo economico
Ma per profittare in termini di produttività per far saltare la produttività Pera accrescere l'efficienza costantemente nell'arco di un periodo lungo
Utilizzando sfruttando queste nuove tecnologie bisogna c'è un punto c'è uno snodo fondamentale bisogna che le imprese si riorganizzi no non basta mettersi dentro delle macchine nuove
Bisogna che l'intero processo produttivo venga riorganizzato in funzione
Di queste nuove tecnologie e l'ambiente entro cui le imprese vivono e operano deve favorire questo
Ora l'idea è che l'Europa stia in generale stentando rispetto agli Stati Uniti a a ad avviare questo processo l'Italia sia particolarmente invitato in questo
E allora questi sono gli spunti che io offro al dibattito che segue la chiave di volta dello sviluppo economico si trova a mio avviso nel nesso fra tecnologia e produttività quel nesso è fatto di capacità organizzative nel sistema in generale nelle impresa nelle singole impresa
Il sistema deve produrre conoscenza innanzitutto vorrei produrre istruzione superiore ricerca scientifica deve produrre innovazione cioè ricerca applicata
Deve facilitare l'adozione delle tecnologie innovative nelle produzioni nelle impresa
Ma ce n'è anche per l'impresa le imprese opportunamente stimolate dalla politica economica ovviamente che non deve come minimo deve mettersi di traverso ma deve possibilmente facilitare e favorire devono innalzare il loro contributo diretto alla produzione di innovazione tecnologica e che pericolosamente basso in Italia lo abbiamo visto prima
Devono sapersi riorganizzare in funzione tecnologie innovative adottate
Le prospettive non sono particolarmente incoraggianti che tutto questo avvenga per una serie di ragioni ne cito solo una e con questa veramente chiudo
Perché le imprese italiane sono piccole come sappiamo benissimo come non facciamo altro che ripeterci che la piccola dimensione media delle imprese italiane e non favorisce questa cosa qua
Quella cosa lì si fa meglio nelle grandi imprese in una economia che ha poche grandi imprese
Le prospettive sono come minimo incerte grazie
Grazie dottor Rossi ora la parola a Guido Salerno per le sue introduzione coordinamento
Cioè conoscendo pure il personaggio il valore e il prestigio del professor Rossi Prodi che non aspettavo una facilitazione così ampia al mio compito devo dire quando voi il
Presidente manca mi ha parlato di questa iniziativa in realtà noi volevamo effettivamente mettere a confronto non solo le nostre personali esperienze ma mettere intorno
Tutti i protagonisti
Ho maggiori protagonisti italiani
E cioè coloro che effettivamente hanno delle responsabilità istituzionali nel settore della ricerca vuoi per la propria partecipazione alle istituzioni vuoi perché dirigono
Delle università vuoi per ragioni imprenditoriali
Perché verso Russia facilitato molto il mio compito perché in realtà quando io due anni fa appresi incarico di
Dirige la Fondazione Bordoni cominciai a guardare nell'ANAS perché in genere ormai gli anche le fondazioni hanno non solo un proprio bilancio esercizio anche stato patrimoniale e ho visto che non aveva neanche un brevetto
Ora se chiedo anche agli altri professori universitari e dirigenti di istituti non so quante università abbiano
Brevetti e quanto i brevetti abbiano detto ebbene come dice toglierla benissimo benissimo
Ed è uno degli degli scopi è quello di vedere che cosa succede all'interno delle grandi istituzioni delle grandi università degli istituti di ricerca bene ma se chiediamo anche in Banca d'Italia Banca d'Italia grandissimi economisti sin dall'istituzione di questo centro studi
Fatto da arguito Carniti ha completamente cambiato la fisionomia di Banca d'Italia da quando Guido Carli direttore generale centrò la stessa cosa ha fatto con la LUISS la stessa cosa centrato ha cercato di fare entrambi in Confindustria
Bene
La Bordoni ha formato intere generazioni di professori universitari nel settore delle comunicazioni
La stessa cosa a Banca d'Italia formato illustri generazioni di economisti alcuni sono diventati capi di governo e anche i capi di Stato
Però probabilmente non hanno messo a punto nessuna nuova tecnica o nessun nuovo pensiero economico quindi nessuno che io sappia commenta guadagnato uno
Allora cominciamo a riflettere effettivamente su quelle che sono le grandi divaricazioni fra
Le politiche istituzionali che si fanno in Italia quelli che si fanno in Europa è quello che si fanno dall'altra parte dell'oceano non c'è dubbio quindi che la Fondazione Bordoni io parlo per esperienza che ho trovato a formato intere generazioni di professori universitari ha prodotto conoscenza ha prodotto ricerca non ha segregato conoscenza in forma di brevetto
Non ha segregato non ha messo a punto dei meccanismi per cui le tante idee geniali che ha avuto sono state finalizzate alla realizzazione del prodotto industriale eppure ce ne sono
E addirittura io voglio dire che appena entrato
C'erano i miei ricercatori che erano andati negli Stati Uniti hanno vinto
Una una specie di di gara fatta con Compaq fu Microsoft e così via per un motore di ricerca multimediali ma ai loro anziché segregare il tutto è brevettare avevano già pubblicato tutto sono ritornati quindi con il vanto di aver superato grandi colossi internazionali in questa simulazione però non abbiamo potuto averne alcun beneficio
Allora dobbiamo cominciare a capire che il problema non è tanto come bene ha detto Rossi il discorso della capacità in sei di produrre contenuti produrre innovazioni ma coniugare con il processo dicono
E io vorrei anche sollecitare il pensiero economico così come ho fatto il ritiro fra poco in Fondazione su quello che è il processo fondamentale noi diamo su un processo di
Accumulazione
Come tipico della stessa struttura brevettuale italiana ed europea
Per cui si vada innovazione in innovazione ciascuno sale sulle spalle del gigante ovvero partecipiamo a quel fenomeno più complesso di evoluzione distruttiva
Di cui ci parla Schumpeter là c'è sul sul tavolo un esempio di evoluzione distruttiva
è un'idea geniale di alcuni matematici lavoro in un'azienda che lavora vicino alla Bordoni si chiama top è un qualsiasi cellulare che è in grado di collegarsi con qualsiasi sistema televisivo radio che sta anche a casa
Bene quello è il tipico esempio di un'evoluzione distruttiva perché distrugge di per sé tutto una serie di modelli di business
Modelli di sostenibilità finanziaria che noi abbiamo immaginato per la società dell'informazione ci sono operatori oggi che hanno investito centinaia di miliardi per comprare di Goldie Tizio o di Caio per assicurarsi la possibilità di una privativa su RAI uno RAI due o quello che è o sul tale film
Con una innovazione tecnologica assolutamente
Alla portata
Per l'industria italiana perché si tratta di combinare dei fattori nuovi noi abbiamo un esempio di evoluzione distruttiva
Nel settore delle telecomunicazioni questo
è un fattore che noi non abbiamo ancora compresa che benissimo al professor Rossi ci dice
Cioè noi siamo in grado effettivamente di approfittare delle nuove tecnologie per modificare radicalmente il posizionamento italiano
I fattori di convenienza della industria italiana ma dobbiamo comprenderne prima di altri e meglio di altri questa
Potenzialità
Vedere nel momento in cui noi approcciamo il discorso di dove va l'Italia qual è il posizionamento di Italia ricordo il libro scritto dall'ambasciatore ex ambasciatore i Germani Daria diceva pure lui Germania colonia tecnologica
Allora ci sono dei processi che fanno parte della cultura italiana quello vicino alla non segregazione della ricchezza
La non segregazione della conoscenza ma ci sono anche dei fenomeni che fanno parte del modo di fare dell'industria Italia
Vedere nel passaggio dalla GSM all'UMTS questi vorrei che fossero gli spuntini quali chiedo anche al professor designati dagli altri amici e colleghi d'intervenire ne abbiamo fatto un salto di crescita perché partivamo da zero
E in questo partire da zero abbiamo creato dei colossi dal punto di vista della
Industria delle telecomunicazioni altri paesi la Germania la
Finlandia e la Svezia hanno anche approfittato dal punto di vista della industria manufatturiera come Ericsson e con un occhio noi invece non siamo riusciti a realizzare un polo delle telecomunicazioni che fosse un polo industriale
Ebbene dopo questa grande capacità di crescita non abbiamo saputo raccogliere nuovamente la sfida dell'evoluzione distruttiva con il passaggio all'UMTS e vedete che tutta l'industria europea balbetta di fronte a questo processo
Che effettivamente da uno strumento estremamente più efficiente estremamente più capace di sfruttare lo spettro per diffondere immagini oltre che la voce
Ma non riesce ad approfittare ed entra in crisi perché è una crisi ormai tipica della industria europea quella di lavorare vera affinamenti successivi e non invece a vere quello che è tipico negli Stati Uniti
Il conflitto e il confronto continuo fra diversi driver di ricerca
Nel nel panel delle persone che interverranno ci sono
Cioè professor Garattini c'è anche il responsabili Confindustria bene anche nel settore della
Farmaceutica noi abbiamo avuto un processo estremamente simile
Lo sa metter Lare di quest'argomento e mi estraneo per quanto riguarda la formazione però probabilmente le scienze della vita la genomica hanno cambiato completamente i paradigmi della chimica
Su cui si basavano su cui si basava la Farmacologia di vent'anni fa o di dieci anni fa ebbene questo è stato un altro salto
Di generazione si sono impostate le politiche
Farmacologiche su basi completamente diversa anche in quel caso effettivamente ci troviamo di fronte a una evoluzione distruttrice
Di cui l'Europa l Italia in particolare non è stata capace di individuare i driver di crescita
Sono estremamente invece molto molto più fiducioso di quanto non lo sia probabilmente la conclusione del professor Rossi perché il settore delle telecomunicazioni il settore televisivo italiano sono
Estremamente dinamici conoscono una capacità di integrazione con l'elettronica
Assolutamente all'avanguardia
Le dimostrazioni appunto che voi vedete di integrazioni fra una grande capacità analitica dei matematici di ridurre le ridondanze nel segnale quindi rendere efficiente ciò che prima non lo era anziché allargare la banda annui
Con questi sistemi di codifica del segnale riusciamo a far transitare molte più informazioni anche in una banda stretta quindi esiste secondo me in Italia una grande capaci da una spugnoso Ida del sistema una dinamicità del sistema che ci può consentire non solo una reindustrializzazione ma una presenza è un'anticipazione di certi driver come immagino succederà per la televisione digitale terrestre
Sulla televisione digitale terrestre ho chiesto a degli economisti a Scandicci da Pennisi di studiare quali sono i vantaggi comparativi e competitivi dell'industria italiana rispetto all'Est
Perché sicuramente un processo che avrà in tempi che avrà al di là della questione relativa alla pluralismo
E politico e dei contenuti sicuramente un processo industriale dal nel sottovalutare
Il posizionamento dell'Italia è chiaro che l'Italia vive adesso di piccola impresa e ma questo nanismo è quello che abbiamo voluto quando abbiamo privilegiato il localismo il distretto rispetto alla globalizzazione al gigantismo
è chiaro che questo pensiero debole industriale questo dissolvimento delle nostre strutture
Colpevole
è vero però che in moltissime industrie moltissime università sono tutte coinvolte e quindi a mio avviso una polarizzazione rispetto ad alcuni obiettivi strategici e di sistema
Può recuperare e prendere fior da fiore tutto ciò che esiste e che oggi non è strutturato ma attraverso una cooperazione di tutti i soggetti può sicuramente essere positivo
Io so che il professor Rowing
Che il
Rappresentante di Technology Review a degli impegna invertirei Luís per primo a prendere posto
Qui in tribunale premuroso
Grazie grazie presidente manca io mi scuso perché purtroppo mi è capitato di apprendere una era l'una e quindi non riesco a trattenermi
Per partecipare completamente al dibattito ma si tenevo a essere presente e portare un mio anche se molto breve contributo a questa a questa discussione
Io vi parlo come direttore di Technology Review che la rivista delle ma ittiche noi facciamo in Italia come dizione italiana e vi parlo come
Frequentatore ormai da da da da trent'anni di due importanti università americane la Carnegie Mellon di bisturi elementi non come scienziato ma come amministratore per cui o una
Una posizione che sostanzialmente diversa da quella che normalmente si si IST ci si aspetta da chi frequenta l'università specialmente questa America mio sito nel board e vedo vedo come cosa succede
Ma succede soprattutto alle strutture conoscere i soldi cosa succede agli studenti non mi occupo direttamente di scienza anche se dalla scienza le piazze mi interessa
Entro subito nella nella questione dicendo che o o un molto apprezzato delle due relazioni del presidente ma anche del professor Rossi perché hanno dato un inquadramento molto chiaro il problema
Devo solo dire una cosa che da queste relazioni sembra che ci sia una crisi in Italia io credo che la crisi c'è in Italia in Europa e nell'Occidente
E questo è quello che vorrei provare a lasciare sul tavolo come discorso la crisi in Italia c'è evidentemente inutile ripetere i numeri
Ma è una crisi che ha le sue radici in tutto il nostro sistema formativo proprio una è una crisi quasi societario ricordo alcune cifre che sono state già dette altre no
Ma quando si vede che la percentuale di di persone con il titolo di studio superiore il cinquantasette per cento la media europea e settantacinque vuol dire che c'è una crisi quando si vede che chi ha lo statuto lo studio universitario il dodici per cento la media europea il ventotto vuol dire che siamo in una situazione anomala
Quando si vede che il tasso di successo ovvero il numero di ragazzi che ce la fanno a uscire dallo innestato vere cominciato del quaranta per cento contro una media del settanta per cento da quei vuol dire che noi abbiamo una situazione anomala
E infine quando si vede che l'impiego di ricercatori laureati nell'industria in Italia e a livello di venticinque per mille unità di lavoro di persone che lavorano
Contro settanta nell'Inghilterra per settantasette Stati Uniti stante la Finlandia vuol dire che anche quelli che abbiamo di laureati tecnici non vengono poi utilizzati abbastanza bene cioè non c'è una penetrazione della conoscenza profonda all'interno del del del sistema industriale in queste condizioni
è un po'difficile immaginare che si possa far ripartire in modo rapido con degli interventi
Esterni un sistema di Intini innovazione di diportisti di ricerca e sviluppo infrazione se proprio non si interviene in modo abbastanza profonde largo su tutto il sistema formativo e questo è il primo messaggio ma la crisi anche in Europa perché non solo quello che ha detto il presidente ma anche è vero se in Europa siamo molto preoccupati perché numero di premi Nobel che vinciamo è molto basso il che vuol dire che il numero dei centri di eccellenza in varie discipline non è a livello di quanto cioè negli Stati Uniti
E poi soprattutto perché ci siamo posti degli obiettivi pensate nel due mila li dispone di arrivare al tre per cento Barcellona due mila due al tre per cento di prodotto nazionale lordo che è stata Venezia Ca'e l'anno scorso la maggior parte gli Stati anziché aumentare ha diminuito le spese di ricerca e quindi anche in Europa abbiamo la crisi come si è una crisi a livello di università perché sia siamo tutti ad osservare non solo in Italia in Francia in Inghilterra
Questo tentativo di per rendere più adatto il sistema universitario alle necessità di un mondo che attorno cambia molto rapidamente
Il gettito dell'Economist Taylor di Kaye che è stato il grande confronto di Tony Blair dell'altra settimana indicava proprio che bisogna vedere anche Dentoni resta pur essendo laburisti un meccanismo che mettano i vestita più in condizioni di reagire ma il problema secondo me non è neanche solo italiano ed europeo è un problema dell'Occidente perché è un problema dell'Occidente io vi racconto un un episodio che ma qui mi è capitato di Sator presente tre circa tre quattro stimare fatti Stura Carrey Mellon
Il il bordo tra stia organizzato questo seminario con i prestiti delle università di Stanford Dl mariti
Dirle della Georgia Tech per parlare della crisi dell'ingegnere perché la crisi dell'ingegnere perché in America non in America si domandano
Qual è il tipo di ingegnere che noi possiamo produrre perché non sia una commodity allora l'ingegnere americano come commodity è una cosa che mi ha abbastanza lasciato perplesso eppure nell'ultimo Technology Review ho raccontato questa cosa
Gli americani si però cosa perché hanno visto che cosa hanno visto che negli ultimi due anni aziende come l'intendo
Come Microsoft come
In Europa infine onesti microelettronica
Hanno assunto molti più ingegneri in Cina e in India che non engineering e Stati Uniti e in Europa
Ma non per fare la scruta RAI per fax e non per andare a stringe debole prepara in Serbia allora se per fare ricerca e gli ingegneri che vengono assunti sono ingegneri che hanno studiato non cinesi che hanno la loro studiato alle mai tipo son tanti dei nostri cinesi che ha studiato a Pechino
O cinesi che hanno studiato scendendo cinesi casus odiata Cantoro o indiani che sudata pagano vuol dire che da parte di libri freschi della facoltà americane si è questa sia del dire ma che ingegnere dobbiamo costruire noi perché abbia un futuro quindi la crisi anche lì
Ed è giusto che ci si pensi perché quando si pensa che il l'ingegnere americano costa cento quello inglese settantasette questi sono dati di un artista di microelettronica no quello italiano del Nord costa sessanta italiano du Sud quarantacinque perché sono i contributi di Catania eccetera eccetera e quello cinese diciotto
E poi si vede che sono altrettanto bravi per lavorare dentro ai alle al computer ed è designer di una fabbrica di computer oggi la fabbrica di CIPE e si capisce che per forza lo spostamento c'è e allora qual è il tipo di ingegneri dobbiamo bisogna allora viene fuori tutta una lunga riflessione
Primo che deve essere ingegnere che fa cose che gli altri non sanno fare allora i filoni nuovi grandissimo investimento alla Carnegie Mellon si è aperto un dipartimento apporta due anni fa
Il de de dipartimento della delle dei biomateriali tutto il tema gigantesco tema dell'ingegneria applicate alla Unione di biomateriali con le cellule perché con questo si pensa di costruire cose che prima era impossibile costruire l'allora è tutto il tema della tecnologia andare a cercare di insegnare cose che gli altri non sanno fare perché questa è un'ingegneria che probabilmente resterà esclusiva
Ma come si fa per andare a finire in questi filoni con un sistema universitario come quello europeo o peggio ancora come quella italiana è molto difficile perché perché noi non abbiamo la capacità al Politecnico di dire
Bisogna che noi entriamo dentro a un settore nuovo che ci assumiamo di tre professori migliori perché abbiamo creare la l'ambiente giusto per catturare i migliori studenti del mondo perché vengano qua
Ma lo so che
Allora ma neanche in Europa è molto facile fare feste non ci sono tante università dove è possibile fare questo
Alla Carnegie Medal abbiamo deciso si è pensato si è deciso sono stanziati soldi e si è deciso che si faceva un edificio nuovo si tiravano dentro gli il io Ronaldo e il lo si danno e della situazione si faceva la squadra gli studenti arrivavano perché quello che conta dentro alla meccanismo di produzione della conoscenza è questa triade almeno nelle questa che io conosco
Le risorse i professori e gli studenti nessuna delle tre cose può vivere indipendentemente dalle altre perché la risorsa indispensabile per avere i soldi per la ricerca ma i soldi per fare cercano servono se non ci sono
I professori spese non sono i professori e i professori osservazioni studenti che solo il vero motore dell'innovazione io quanto discusso l'altro giorno con l'amico Grilli dell'istituto e per le
Tecnologia e e lui mi diceva sì ma gli studenti arriveranno dopo trovo che è una cosa che non ha molto senso perché lo studente il vero motore grava il vero motore dell'innovazione lo studente
Molto più di qualunque agenzia di tecniche di trasferimento e così è quello che si è poi sai senso giusto va fuori e fa l'azienda e poi rientra e poi e poi dialoga e poi l'università non prende i soldi da le Roy ti prende i soldi dalle donazioni degli studenti che hanno fatto l'azienda l'ha fatto soldi allora
Piglia molti più soldi dalle mister stata che il presidente darà dell'anello viva il sistema ittiche non dalle roventi verso questa è stata prevista è stata un giorno ha detto io sono stato così fortunato che ho visto telematiche oggi regalo ottanta milioni di dollari
Per fare come Franca ed era il più bell'edificio di computer Science del mondo allora
Il vero rapporto coi propri studenti che diventano ricchi vanno fuori dal per farlo bisogna creare questa possibilità di snodo allora il messaggio che così attenzione abbiamo una crisi italiana con l'atteso europea io credo una crisi accidentale
L'unico modo di risolverla è uscire dalla inerzia uscire dall'inerzia e creare non un istituto e tecnologie mamma
Tutte le possibili strutture a in parallelo alle attuali università col vento professor e studenti che possano operare in qualche modo con un grado di Berta superiore a quello di adesso vi ringrazio repressore prima che lei si sia lontani
Lei ha parlato dei dei ricercatori e degli ingegneri che diventa una commodity
Lei sa che il il governo cinese già da tanti anni ha chiesto uno standard diverso per la Cina per le telecomunicazioni e lo scambio che ha fatto con una industria europea che glielo sta realizzando in Italia e della cucina e che il mercato cinese sarà solo di quella tecnologia in cambio della possibilità dell'industria che glielo sviluppo di utilizzarlo nel resto del mondo ora mi sembra che al di là quindi del problema ingegnere che diventa una con modi dice la politica degli Stati che riesce attraverso l'utilizzo di standard ai elevare barriere che noi immaginavamo di avere abbattuto l'asse sornione europea sta prendendo sotto mira alla Spagna perché ha imposto agli operatori di telecomunicazioni spese di ricerca e sviluppo come abbiamo cercato di fare la Francia nella novantotto questi due elementi quindi le politiche che noi abbiamo rispetto agli standard per crearci dei mercati artificiali rispetto alla globalizzazione e le politiche di incentivo di obbligo agli operatori di fare investimenti ricerca sviluppo sono due ulteriori argomenti a uno Seishiro sono
Oddio noi dobbiamo stare attenti a parlare perché abbiamo fatto la fortuna nostra col GSM che uno standard che ci siamo costruiti con grande dispetto degli americani che dicevano implicito costruiti il vincitore abbiamo fatto sapendolo che costruiamo un vincitore ma adesso se i cinesi
Come forse stanno facendo per motivi anche politici fanno un matrimonio con la quale come per avere gli standard cinesi americani anziché i nostri è un problema che questo di braccio di ferro politico d'altra parte attenzione oggi il più grande mercato del mondo Perri telefonini nella Cina e dai non solo i più grandi tassi decretate più grandi valori
è il più grande numero di orecchie quindi non ci sono speranze
L'ingegnere Giuseppe ma fondato fino al due mila prima del due mila uno la produzione l'export cinese era tessile
Del due mila uno l'export cinese tessile diventato pari a quello elettronico nel l'anno scorso l'export cinese elettronico è stato tre volte quello tessile quindi evidente che noi ci troviamo di fronte a un Paese che non solo c'ha una grandissima capacità di produrre in quanto mani c'ha una grande capacità di produrre in quanto cervello e ha dei numeri spaventosi perché l'anno scorso in Cina sono stati laureato e un milione e mezzo di ingegneri più di tutti quindi eravate in Europa negli Stati Uniti quindi questo è il punto sul quale noi dobbiamo fare attenzione
Bene visto che Maurizio decina Nappi volte commentato anche favorevolmente quello che dicevo presso Rovigo invito direttamente a
Proseguire
Io avevo il fallito
Ma io volevo dire va ascoltato con grandissimo interesse la relazione del professor Rossi il professor Rossi in realtà credo a riassunto magistralmente tutta una serie di elementi che credo discutemmo se ben ricordo Sircana e manca a maggio e giugno dell'anno scorso
E i dati che ha mostrato sono dati che vengono da una recentissima diciamo l'aggiornamento del benchmarking due mila tre due mila quattro della della Dc racer cervella European Union i dati ieri emergono da quelle indagini sono sempre dati va bene che quello citati riportati creano di fusioni se è vero o non è vero ma i dati purtroppo dell'ultima relazione possiamo andare avanti per favore
Vada avanti vada avanti vada avanti ancora ecco dell'ultima relazione soldati chi si confrontano per la prima volta con l'Europa allargata dai quindici ai venticinque
Ricordo che sei mesi fa ci siamo incontrati io denunciavo proprio da questo podio il fatto che la concorrenza per l'Italia non viene soltanto dai quindici Paesi ma viene anche dagli altri dieci che stanno entrando
Se vediamo per esempio il primo parametro mi spiace che non possiamo
Il problema non è questo trapezi contabili problemi non ce allarme troviamo in quegli anni della quei dieci dovuto al fatto che noi abbiamo avuto una grande grande berlina scura vedo invece ricava dalle istituzioni purtroppo qua sopra stanno
Slovenia Finlandia Polonia
Dato l'ingresso
Dei danni e passo possiamo quell'altra per favore
Numero di ricercatori Quilici abbiamo Ungheria Slovacchia Estonia Lituania Slovenia
Polonia Czech Republic e vedere che tra parentesi ci sta anche il tasso di crescita e il nostro e negativo meno zero cinque
Stiamo ante new chiesti ISIN senza and engineering e l'Italia sotto Grecia Lituania Polonia se coatti a Czech Republic e così via
Io non voglio infierire ma certamente nella graduatoria dell'unico indicatore diciamo che posso avere un senso globale che la percentuale va bene l'RB intercity questo numero ci poi ci trova diciamoci trovava davanti alla Spagna con una minor tasso di crescita zero cinque nove quattro per cento loro ci trova dietro ovviamente Slovenia e Czech Republic Repubblica Ceca
Dei dieci che entrano all'interno della Comunità europea
Da predicatori che potete vedere nella ricerca che è stata messa a dicembre sono relativi diciamo a tutti gli altri fattori che sono stati citati dai brevetti e così via
Appare se posso vedere la prossima diapositiva no no la scusi un attimo appare non Bettoni chiedo scusi appare anche
Che dal punto di vista diciamo degli investimenti in ricerca mentre gli investimenti pubblici perché essa questi dati vanno visti anche dei fattori positivi investimento pubblico e ricerche in Italia dopo minore della media europea
Siamo probabilmente sotto quindici per cento quindi non è un elemento drammatico c'è un'altra diapositiva lì che non ho presentato che fa vedere che l'Italia dato che la fattore di dice il della la il quantitativo ricercare basso anche se Basso se io vado a prendere ciò che si pensa di circa il quantitativo investito ricerca di base il quaranta per cento
Che è uguale a quella di Stati Uniti ora migliori Paesi quindi ci sono dei dati va bene all'interno va bene che non vanno mistificare
Questo qui del fatto che in realtà l'industria privata c'è Paolo annunziato che mi sgrida sempre perché lo dico va bene non c'è dubbio Ca'nostra industria italiana va bene in vista investe molto ma molto meno e ossequi europee
Ci sarà una dinamica dinamiche cambiamento ci sono molte speranze però i dati e gli indicatori va male sono incontrovertibili per
Questi Keci sommari Java il professor Rossi allora di fronte inutile che siamo a piangerci addosso sul declino di questi fattori che diciamo visto nell'Europa dei venticinque incomincia veramente essere un fattore assolutamente preoccupante e domandiamoci cosa fa credo che il professor Rossi ancora una volta abbia riassunto con ma diciamo le menti magistrali quello che nella mente di tutti
Certamente bisogna andare incidere in modo multiplo su quella che è la filiera dell'innovazione il difetto è l'adozione della tecnologia viste sprona assessore engineering ha citato il professor Rossi cioè la necessità di modificare diciamo il funzionamento dell'azienda e per raccogliere la nuova tecnologia con enorme difficoltà
Della dimensione della nostra gente quindi con la possibilità o l'idea di riuscire a mettere in Rete redistributiva bere delle modalità per cui disastrose re engineering anche nella piccola industria venga stimolato
Io rimostro qui due parole per quanto riguarda
Quello che il pensiero che mail negli ultimi anni ho cercato di sviluppare insieme all'associazione Futura Mila no sul tema diciamo delle innovazione del Paese quindi parlando di industria
Fondamentalmente il sistema della ricerca pubblica e per l'università io ritengo che il cuore della ricerca sia l'università per il semplice fatto che nell'università ci sono i giovani i giovani che si avvicina una ricerca
Se i giovani non si avvicinò alla ricerca ricerca Roma futuro
Oggi negli Stati Uniti gli accordava Alessandro Ovi che las sette il professore lo studente rappresentò la forza va bene propulsiva dei Paesi avanzati nell'innovazione
Quindi libelli noi le d'per a parer mio il tema è quello di ricondurre la ricerca diffusa collaborativa va bene dell'industria del sistema pubblico e
Della grande ricerca che invece ha bisogno dei suoi centri delicati va bene
E questo è il problema ed è un problema di programmazione
Uno dei temi va bene che abbiamo è quello di programmare Adriano De Maio che sta cercando di entrare nel la riforma del Cnr
Abbiamo seria denuncia la programmazione che non riesca a fare un piano B tre anni quattro anni cinque anni sarà difficile che riesco a innovare o riformare un sistema che è arrivato a delle situazioni di fatiscenza veramente preoccupanti
Valutazione a meritocrazia
E qua bisogna premiare va bene chi lavora bene bisogna dare i soldi della ricerca a chi fa buona ricerca non a pioggia
Andiamo avanti
Recentemente con alcuni colleghi della associazione molti professori
Troppi ingegneri ma molti economisti abbiam preso adesso prenderemo anche qualche giurista così quello si completa il nostro quadro
Quali sono gli obiettivi noi comunque dobbiamo eh sì è vero Adriano cella nel dieci per cento non sarà deciso venti ma insomma so sempre pochissimi e sono in calo
Quindi livello culturale del Paese va aumentato signori questo è un obiettivo strategico dei cittadini di questo Paese
Sistema universitario siamo diversi dagli altri Paesi nella crisi inglese che adesso vi spiegherò che fa ridere rispetto a nostra o nella crisi tedesca in cui l'università è gratuita
Però c'è il numero chiuso rispettino possono entrare non possono avanzare ci stava meritocrazia e così via i professori devono uscire per il sistema poi ritornare dentro che di tanti fattori che sono in crisi anche quei sistemi e noi dobbiamo essere competitivi
Oggi Università deve raggiungere un livello di competizione in modo tale che essa parte del business dell'università presso gli studenti stranieri signori in Inghilterra ci sono duecentocinquanta mila studenti stranieri in Italia ventinove mila
I duecentocinquanta mila studenti stranieri hanno Urzì libero per legge l'Atac Cerra famosa riformista di sinistra nel mio centonovantasette mise una riforma per cui gli inglesi pagavano mille sterline e mensili Italia IP era per regolare
Per grandissima parte delle vecchie osterie avviene testi retorici o degli studenti stranieri dalle mense dai servizi dati e così via
Comprese tra atenei
Stata una proliferazione dissennata di Atene nel nostro Paese piccole sedi senza alcun senso la concentrazione va bene va fatta va fatto un opera di concentrazione per favorire la competizione tra atenei stessi
E cari signori qua
Se non cominciamo ripensare a questo valore legale del titolo di studio a riforma delle professioni eccetera non andiamo mica tanto montagne invece nascondiamo dietro un dito
Finché c'abbiamo questi deterrenti che io chiamo giuridici
Perché lui dice è una bella ancora difficile riuscire a riformare al volo una situazione molto compromessa
E poi non c'è dubbio e ricordavo Novi che il tema della collaborazione da università all'impresa restituzioni
Diciamo l'obiettivo fondamentale proprio messo dopo tutti quanti gli altri perché non ero mettiamo davanti e poi dopo non riusciamo a farlo Lambro diapositiva e ho finito
è questa la proposta allora la proposta qual è è impossibile in un sistema in cui ci sono molte cose da fare andare a dire prendo una cosa e la cambio
Perché appena la cambi vai a rompere degli interessi di una certa categoria laccate
E a quello per i traffici e perché in Commissione
No fammi capire perché devo facevo rimette io scusate tutta sta qua Casotto funziona niente
Avevano fatte mille battaglie
A dare battaglia valore fatte dicendo ciò un piano ciò un piano di riforma di cambiamento globale in questo piano ci sono vari passi questo il primo passo povera secondo passo parlerà del sorpasso e come si comincia in università dalla testa
Alla governance del sistema balle modalità di finanziamento all'opera al sistema universitario oggi e
Vicentina delle regole assolutamente medievali
La ripartizione tra il Consiglio accademico con la valenza va bene e indipendenza del giudizio scientifico dell'Accademia da un la non e l'aspetto di gestione invece operativa dell'Università della valutazione della ricerca della didattica dell'efficienza del sistema
Sono due cose che vanno in qualche modo ricondotte in un ambito di modernizzazione del Paese Maurizio
Chiarissimo tutto quegli obiettivi io vorrei
Che avessimo un momento di discontinuità abbiamo parlato delle tecnologie dell'assetto universitario che deve essere riconsiderato profondamente secondo me noi facciamo più riforme universitarie di quante
Non ne siano state fatte probabilmente in centocinquant'anni precedenti lo chiedo al professor Garattini che so tra l'altro che deve prendere un vuole aereo qua sì
E poi magari va be'i il modello Gabriel perché non riesce a regole che civile di parlarci invece del del settore della della sanità e della ricerca farmaceutica
Una relazione che sono state fatte precedentemente intervento del professor pensiamo a cui ci sono molte Mannucci ieri rispetto a quello che penso anch'io
Io
Dammi limiterò cercherò di rimanere nel caso
Che presenta degli aspetti
Peter seguita
Quelli che invece riguardano per esempio più nel settore dell'It dell'ingegneria o del recente fisiche e chimiche
Vorrei fare prima però un paio di riflessioni molto brevemente da siamo fra addetti ai lavori e quindi ci intendiamo rapidamente
La prima riflessione che vorrei fare riguarda il fatto che a monte della debolezza diciamo per sistema ricerca italiano se fondamentalmente il problema che la scienza nel nostro paese non è considerata cultura
Tutta la nostra impostazione scolastica
Nonna non recepisce
Il tremendo sviluppo della scienza di queste ultimi decenni e non la recepisce come strumento importante per aumentare la conoscenza
L'nostro ordinamento scolastico e basato sostanzialmente
Su aspetti letterario giuridici
E in cui e la scienza ha veramente pochissimo spazio allora se non si ritiene che la scienza Silvia a parte importante per lo sviluppo per la società e questo non rientra nella forma
Educativa
Dei giovani è chiaro che poi ci saranno tutte le conseguenze per caso
Per cui il il Paese sarà un paese in cui c'è più propensi sta alla magia che nonna alla ricerca più propensi tabacchiere a credere nei miracoli
Che non alla razionalità eccetera e questo naturalmente non favorisce la presa di coscienza d'importanza la ricerca per lo sviluppo del Paese soprattutto ma favorisce a livello della del potere in che sono poi quelli responsabili per prendere lei decisioni in campo biomedico il caso Di Bella è un tipico esempio di come questo Paese sia profondamente arretrato proprio dal punto di vista culturale il caso Di Bella è stato una la fotografia in un certo senso della di un Paese che crede di più alla alla magia che non alla scienza e alla razionalità
Questo diciamo è un punto secondo me è che non va a sottaciuto e che nella discussione che di questi problemi forse dovrebbe avvenire una prevalenza perché poi da qui che cambia tutto
E ancora vorrei dire che un altro punto brevissimo è che l'accentuazione che ho sentito sulla tecnologia fa vista naturalmente va sottinteso che non resiste tecnologia se non c'è ricerca di base e che quindi il vero sviluppo dipende dalla ricerca di base dipende dalla considerazione che sia della ricerca di base non si può attingere
Alla ricerca di trasferimento se c'è poco da trasferire
Quindi anzi continuando a insistere sulla ricerca tecnologica in un certo senso si rischia di non aprire il bacino da cui trarre quello che veramente serve per avere nuove tecnologia detto questo credo che è stato sufficientemente sottolineato il problema
Della scarso impegno del del nostro stato nella ricerca
Io direi che bisogna guardare alle alle cifre spesso in modo assoluto non in modo percentuale perché le percentuali
Sono molto spesso erronee perché dipende dalle percentuali di che cosa
Allora certamente per il bene della percentuale dove dal sei per cento del nostro PIL differente dalla percentuale siano perché teniamo la stessa percentuale dal PIL di altri paesi che hanno in termini assoluti valori molto diversi
Questo giustifica il fatto che poi in realtà lo Stato spenderà anche tanto per la ricerca ma il risultato finale che noi abbiamo meno della metà dei ricercatori della Francia e della
Per l'Inghilterra che sono Paesi hanno voi
Comparabili perché naturalmente saremmo un popolo di eroi i navigatori rissanti ma possiamo competere poco sei non abbiamo almeno parità di possibilità
Nella diciamo nella l'attività del dallo Stato per quanto riguarda la ricerca secondo me e se
Un errore fondamentale oggi
E lo lo riferisco al campo della biologia della medicina non ho pretesa può essere diverso in altri campi ma è quello di aver fatto l'equazione che ricerca è uguale università
E questo secondo me è un grave errore perché noi abbiamo bisogno invece di una pluralità di istituzioni abbiamo bisogno di tanti tipi di istituzione l'università non è oggi la più adatta a fare ricerca
Perché a tanti altri compiti e oggi invece per certi aspetti c'è bisogno di avere ricerca che sia a pieno tempo
Bisogna avere istituzioni di ricerca che possono fare del lavoro indipendentemente anche dalla insegnamento e quindi indipendentemente da quella che è una delle missioni fondamentali della università
Ancora in della visione del nostro Stato c'è certamente una grande debolezza perché è una visione di tipo nazionalistico e io credo che a livello nazionale possiamo far molto poco dobbiamo avere una visione europea
Basti pensare che se noi mettessimo insieme
Le risorse che abbiamo in campo biomedico
In Europa abbiamo circa il doppio delle risorse degli Stati Uniti d'America
Soltanto che lavoriamo male abbiamo siamo quindici Paesi preghiamo perché il settore
Dei tumori che è un campo di ride la ricerca sui tumori abbiamo quindici programmi
In campo i tumori che sono esattamente quali fra di loro quindi facciamo quindici volte tutti la stessa cosa anziché mettere insieme le nostre risorse se le perplessità insieme a livello europeo potremmo fare il doppio di quello che sta per che fa l'America
L'altra
L'altro problema che vorrei sottolineare è che nel rapporto fra diciamo ricerca e produttività in campo biomedico l'Italia ha una ulteriore debolezza cioè che è la mancanza di una interfaccia industriale sostanzialmente non ha non abbiamo interfaccia industriale
Mi riferisco all'industria farmaceutica che naturalmente
Estremamente importante
Perché e trainante poi per tutta una serie di altre attività la ricerca cosmetica alla ricerca e quindi anche l'industria cosmetica l'industria alimentare
L'industria dei reattivi biologici l'industria d'apparecchiature scientifiche già da sono tutte industrie che arrivano sono trascinate dal livello di industria farmaceutica che esiste in un paese noi sostanzialmente
Non abbiamo industria farmaceutica che abbia professore vedi prego poi farei intervenire anche Farmindustria scesi lasciare alloro di lire magari se sono
No io faccio soltanto dico soltanto una una cosa cioè che in questi dieci gli anni di in cui faccio parte dell'Emea che l'organismo che approva i nuovi farmaci per l'Europa non è mai stato presentato un farmaco italiano quindi questo diciamo al di là di quella che la situazione
Industriale
Certamente abbiamo scarsa innovazione in campo farmaceutico
Con delle eccezioni però le eccezioni non hanno dimensioni adeguate questo è il punto importante tutti possiamo fare Discovery
Ma passare da una discovery a una a allo sviluppo di un prodotto richiede dimensioni che sono molto più importanti di quelle che oggi non abbiamo alle nostre industrie farmaceutiche abbiamo perso molti treni abbiamo sbagliato molte cose abbiamo lasciato perdere industrie anziché metterle insieme
Va bene questo è un argomento che è molto importante perché non tra l'altro è molto difficile che noi attiviamo laboratori di ricerca industrie farmaceutiche multinazionali ne stanno più andando che venendo proprio perché il nostro sistema è debole
Se il Paese non offre
Ricercatori adeguati non offre istituzioni adeguate la non è che vengono soltanto perché c'è la detassazione allora io sono convinto che a questo punto siccome il titolo del convegno dice
Ricerca e sviluppo e competitività la responsabilità stato università imprese allora mi sembra che le imprese siano state chiamate più volte come responsabili Perrot un passo di spesa nella ricerca più basso di altri Paesi e incapaci di essere innovativi allora magari chiederei intanto il professor Gallo di volere essere Luís a dirci qual è la sua visione delle politiche fatte o non fatte dalle imprese
Funzione
Accolgo volentieri questi Vito
Credo che ognuno di noi che interviene deve dire
Quello che fa anzi quello che ha fatto
Nel senso che c'è la brutta abitudine Italia che ognuno parla di euro ed Europa gli altri
Come cominciato a stabilire che ha battuto
Lasciamo che siano pochi
A dire ad una deroga agli altri
La relazione aperte da papa bacche Italia abbacchi David chiare dice lo diamo agli altri Novalgina principio partecipa basta
Basti la Banca d'Italia
E allora dieta difficile naturalmente
Una Chiarello ludici
Aggiungere l'olio interno lo dici o per lo meno Allodi che erano a fare
Che sta
è un altro discorso
L'acqua sarà sempre parlare
Allora però diretta difficile dire battuti hai fatto anche perché lisi ma la cattiva abitudine di fare i convegni non ogni anno ogni otto minuti io sono venuto a giugno
è caso passare otto mesi se il prossimo dopo otto mesi era prima della fine dell'anno allora stabilire quello che uno fa in otto misi è la riduzione
Diciamo
Importante più preziosa che ci volesse Anzio proponga addirittura il prossimo Mignozzi ha prodotto mesi ma fra sette io ogni anno mesi in meno
In modo tale che ci sia una pressione sulla ricerca e sullo sviluppo con una accelerazione
Accolta allora ciò premesso aria stabiliamo dice ma Gallo che ha fatto e che se otto mesi che sono pazza
Ho l'anno scorso io visti
Il ministero delle Attività produttive che è il socio di maggioranza dei libri che io sono stato chiamato a presiedere
Ha affidato il compito di fare un inventario
Dei centri di ricerca e di sviluppo
Pubblico privati in Italia e abbiamo fatto che sembra e facemmo i segretari giallisti otto mesi validi ora che me lo posso rivendere Avezzano altro
E quindi c'erano le stazioni sperimentali in Italia le infrazioni sperimentare in Italia la prima del mille ottocentocinquantacinque quindi con una lungimiranza del nostro Paese spaventoso
Poi ne sono arrivate altre poi si sono
Fermati
Allora l'anno scorso disse abbiamo fatto che si imbrattare adesso è più difficile beh dire
Come muovere sì per favorire il trasferimento dell'emanazione del Codice naturalmente a parte la mia battuta iniziale irriguardosa verso a Bankitalia nella relazione di Rossi c'è lo spunto proprio su questo
E poi naturalmente mi metto nell'alveo del dibattito con nove e con Garattini che giustamente ha sottolineato che si trasferisce solo se c'è una una ricerca ribatte allora come dove ci siamo collocati siamo collocati a valle naturalmente abbiamo visto quali centri di eccellenza di ricerche si sei Italia
Quando abbiamo quando primo detto mister gli ho affidato abbiamo fatto ad imbrattare eccetera eccetera l'abbiamo fatto con una convenzione concernente
E abbiamo trovato che i ceti eccellenza in Italia sono universitari o CNR
Se ce ne sono e sono eccellenza internazionale e sono posizionati sulle filiere tecnologiche allorché la commissione
Europea segnala come importanti
Dopo un minimo di eccellenza in Italia sottigliezza e strategico c'è il problema è trasferirlo alle prese
Alle imprese
In Italia abbiamo le piccole medie imprese più piccole che media come pure è stato detto e le piccole e medie imprese devono produrre e devono vendere mica devono fa ricerca certo certo se potessero fa sarebbe bene Garavaglia estero ma le imprese producono e vendono e i ricercatori devono ricercare ognuno mestiere suo quindi occorre occorre il collegamento occorre lo scambio di conoscenza ma è bene che i ricercatori dei centri di ricerche chiedo le prese ne beneficino cominciamo a stabilire beh non è che uno può pretendere che le imprese che producono facciano ricerca eccellenza e perché allora le prese d'dovrebbero dire centri di eccellenza scusato che blucerchiati prodotte che ha venduto
La critica potrebbe essere simmetrica alla e il problema è cercare di far circolare le conoscenze ma perché tutti ne beneficino
O mi sbaglio
E quindi il problema è questo
Allora dopo essere venuto a giugno qui abbiamo presentato come è giusto che sia
Alla finanziaria un piccolissimo stanziamento consapevoli che non sta bene chiedere stanziamenti allo Stato
Perché devono essi privati impegnarsi però è pure vero che occorre un germe di Christa un nucleo di cristallizzazione attorno al quale costruire risale quindi chiedemmo un piccolo contributo naturalmente non è arrivato per niente zero è stato fatto l'istituto delle tecnologie ma su questo zero
E allora siccome
L'azionista che non metta i soldi nell'impresa che non ci crede nell'impresa quindi uno deve prendere atto ed è sbagliato quando l'impresa si indebita senza capitali di rischio
Perché poi finisce male allora libbre isoletta greca i rischi è bene che non esista allora con un'iniziativa senza la volontà dell'azionista
Non deve andare avanti
Consapevole di ciò io sto andando avanti
Sbagliando
Quindi Lippi l'Istituto per la promozione industriale che io presiedo sbagliando sta andando avanti tenacemente
E cioè
Devo fare o a una altro piccolissimo punto poi finisco
Nel due mila nell'anno due mila ci fu la prima conferenza ministeriale OCSE per le piccole e medie imprese
A valle di quella conferenza il l'OCSE e il Governo italiano dell'epoca chiesero all'IP di fare di curare una rete internazionale ISMETT Ismes nevi eterne ce la metto fornire molti mi dimetto pazzesca libri zitto zitto affatto che starebbe
Quarantadue Paesi aderenti organismi internazionali pure gli Stati Uniti eccetera
Questa rete serve a mettere in contatto a integrare i centri di ricerca ritti
Ricchi settoriali territoriali
Locali eccetera e quest'Ismaele stoppato
Al punto tale dice ma non ne sappiamo abbastanza va be'però sta su internet www ismi punto it
E
Ed è tanto apprezzato che
La seconda conferenza
OCSE che si farà a giugno quest'anno in Turchia pure quest'argomento beh della Rete insieme al centro del suoi della dell'agenda
Inoltre inoltre
Hanno deciso di formalizzare questo ISMETT ben di creare una associazione
Senza fini di lucro tra i quarantadue Paesi
Per il trasferimento tecnologico
Questa associazione senza fini di lucro grazie all'opera dell'Italia e dei libri
è stato deciso che si faccia a Roma
Che avrà che abbia sede a Roma allora l'associazione senza fini di lucro ISMETT per il trasferimento tecnologico sarà costruita la settimana prossima giorno quindici
Queste
Grazie professore
è una una notizia
Ho
Poco ma qualcosa ho fatto reggae venda di quello che hanno la e io fatto questo poi benissimo questo poco non solo ma siccome la rete la rete potenziale poi bisogna davvero adoperarci
E allora abbiamo cominciato a pensare e a lavorare su come trasferire adesso qualora quale no quale dovrà dare al prossimo convegno la prossima come invece no io dico le sto facendo poi vediamo facciamo ecco lo dico con una battuta per Molgora e cioè per vedere a come trasferì alle l'impresa Helen prese l'impresa non è una cosa a chi creatrice la Confindustria chi a chi e allora bisogna trovare risorge de degli insiemi organizzati di imprese e allora abbiamo pensato ai distretti
E quindi i distretti vediamo a quali distretti e qualificherebbe Coggiola partiamo da filiere tecnologiche di eccellenza segnalate raccomandate dalla Commissione europea
E e acque che ogni filiera e pluri settoriale o a quali settori ai quali gli stretti e io non escludo che vado a vedere pure lo stato di salute economico-finanziaria dei distretti
Perché io sono intuitivamente convinto che c'è una correlazione tra l'arco lo stato di poi perse terrazzini pure
Venezia convinto e c'è mi un'impresa un'impresa che sta male no non c'è non c'è la fa diciamo invece un'ebbrezza che sta meglio a una tecnostruttura idonea
Al prossimo convegno generazione Grassetto innesti grazie tante
Sembra che in
Il il paradigma di una processo sistemico di aumento di Prodi di produttività belga una modello di università e abbiamo visto americane in grado di essere estremamente innovative tanto che si pongono il problema di evitare questa
Questa forma di commodity dei addirittura dell'ingegnere ma che è diciamo è un vero problema che cosa andiamo a
Produrre in futuro mi sembra che però il paradigma e meritano parastato ben chiarito anche dalla presidente manca abbia una committenza pubblica di estremo rilievo perché la corsa allo spazio la corsa agli armamenti la spessa
La stessa politica fatta durante gli anni di Reagan delle Guerre stellari era tutta quanta quest'ultima Natale alle università e non nelle grandi industrie di armamento rispetto alla corsa per esempio missilistica che era stata fatta in precedenza cuore alla stessa
Altra politica degli argomenti fondati su strumenti convenzionali
E mi sembra che anche il grande interesse che c'era in un America cioè in America verso lo studio del genoma abbia avuto una grande committenza pubblica committenza pubblica di qualità che in realtà in Europa
Abbiamo visto che addirittura e disgregata mi sembra che lo dicesse lo stesso professor Garattini lo studio il tumore non vede vede quindici piani tutti diversi l'uno dall'altro non vede una una richiesta unica e chiara da parte della stessa Commissione
Mi sembra che l'Unione europea lavori è viva sempre di rincalzo se è vero che Galileo cerca di migliorare come Progetto Avio spaziale quello che il GPS ha già realizzato in tempi molto precedente quindi mi sembra che questo ritardo ancorché si vogliono fare meccanismi abbastanza analoghi
Sia indubitabile
Mi sembra però che sia opportuno adesso mettere a fronte
Diverse ipotesi quindi questa ipotesi tutta basata sull'università che mi sembra che Maurizio decina stesse cercando di sottolineare come la più vitale e parlava addirittura di questa capacità degli inglesi di far venire noi pure a Siena mi sembra che ci siamo riusciti a fare Università per stranieri di Siena è piena di ragazzi si divertono tantissimo sia
Prima casi
Devo dire imparano delle cose molto carine
A Siena allora la capacità di attrarre studenti Gabba capacità di attrarre ricercatori effettivamente uno dei grossi volani con cui le università possono crescere il professor Garattini sembra diceva
Sì l'università ma c'è bisogno di ricerca a tempo pieno con istituzioni che abbiano altro che non la sistemazione della conoscenza e il trasferimento dalla conoscenza i giovani in forma anche non le ha riservate ricercatori ma tutti coloro che poi hanno bisogno di trovarsi un impiego professor Gallo ci diceva attenzione ci sono altre istituzioni di qualità
Famose stazioni sperimentali del ministero dell'industria
Molto lungimiranti i governi del dell'epoca poi la stazione diventare di Parma secondo me è stata quella che ha consentito voi a Parma di avere la possibilità di candidarsi per
A vedere questa sede europea per l'istituto dell'alimentazione
E io io ho qualche dubbio in realtà del del problema al trasferimento delle tecnologie però vorrei che facessimo un poco un un punto sei cosiddetti architravi
Quindi università università istituti altre istituzioni pubbliche il CNR l'Istituto italiano di tecnologia mi sembra che l'Italia abbia vissuto un po'troppe stagioni di cambiamenti di architetture qua ci sono più architetti che ingegneri perché prima si diceva che le il ministero della di coordinamento della ricerca scientifica voi ricordavate stava presso la presidenza del Consiglio come presso la Presidenza del Consiglio c'era
La direzione dei programmi spaziali anche della del CNR poi si fece questa politica di spezzettamento dell'Università rispetto alla al restante Ministero dell'istruzione si fece il ministero dell'istruzione della ricerca
Ci siamo ritornati sopra abbiamo rimesso insieme adesso istruzione università e ricerca ma esce fuori dal cappello il discorso dell'Istituto Italiano di Tecnologia io vorrei che allora a questo punto vedere un po'su questi architravi istituzionali
Quali sono le posizioni e mi sembra che ci sia una un intervento registrato di Giavazzi e poi rispetto all'intervento registrato di Giavazzi chiedere al professor Di Maio di volerci dare la sua visione
Della questione
No dico rispetto al problema problema della della architettura è chiaro che ognuno deve parlare anche facendo tesoro spero di chi è intervenuto prima
Dedicherò cosa intervento all'Istituto italiano di tecnologia
Mi rendo conto solo uno dei temi del convegno ma immagino sia anche il tema per il quale sono stato invitato netta spiace a poterlo fare di persona durante il convegno vorrei affrontare due argomenti legati il primo perché a mio avviso in atto questo istituto secondo come penso funzionerà sede funzionerà
Perché è in atto e perché ritengo che sia un innovazione positiva nel panorama della ricerca in Italia per due motivi per avere il primo che uno dei fattori che non funzionerà ricerche in Italia prenderà nella ricerca del mondo nell'università secondo me l'assenza di concorrenza abbiamo dei sistemi chiusi nei quali prevalgono inutile nasconderselo meccanismi di suddivisione delle risorse di individuazione delle degli istituti dei gruppi da finanziare un meccanismo di promozione dei ricercatori che rispondono a molti incentivi sicuramente non quelli della concorrenza nella quale si spera dovrebbe emergere il migliore
Questi istituti un primo vantaggio di questo istituto e che secondo me porrà un po'di concorrenza già il fatto che la presenza di un potenziale concorrente abbia suscitato reazioni pressoché unanime negative da parte della comunità scientifica accademica è un senso che la concorrenza spaventa e quindi che ci segue arricchisce per cercare di frenarlo
Il secondo fattore che al quale secondo secondo me il mi scusi antologia risponde e un fallimento nella un fallimento della politica cioè l'incapacità dei responsabili politici dell'università della ricerca di compiere scelte in questo senso uno potrebbe dire io credo sarei d'accordo
Che rispettivamente ecologia è un second best c'è un mondo ideale nel quale i responsabili politici la ricerca sono in grado di fare delle scelte e quindi ad esempio nel caso di una ricerca individuare per ogni area il Lecce i lavori uno due centri di eccellenza nel quale concentrare le risorse questo purtroppo non mi sembra sia possibile per un fallimento della politica
L'esempio dei dei centri di eccellenza che dovevano essere pochi di concentrati e dove concentrare risorse
Dimostrò essere scorrette sul sito del ministero il numero dei centri di eccellenza finora creati nel caso dell'economia credo che ne abbiamo
Creati otto-nove sinora
Se un processo che sembra più assomigliare alla vecchia suddivisione in mille rivoli dei finanziamenti che non all'individuazione dei centri di eccellenza credo
Se ricordo bene che in un caso specifico quello delle nanotecnologie siano stati siano stati individuati sette o otto centri di eccellenza può darsi che ci siano sette otto buoni centri di eccellenza e nanotecnologie in Italia ma non sapere fare la scelta di uno o due al massimo e distribuire le risorse su su sette otto non aiuta le l'eccellenza che era l'obiettivo un secondo esempio della del fallimento e la politica siamo più relativo all'università latita
Che che la ricerca però anche significativo la nascita dei bienni universitari la nuova legge universitaria che ha creato trienni bienni
Aveva dato al al Paese al governo un'occasione unica l'occasione di dividere il le università italiana ricordo che ce ne sono credo novantasette novantotto quindi un numero mi sembra abbastanza elevato
Di dividermi se italiana in due gruppi dei Kitchen College dell'università dove si offre una un insegnamento di tipo under credo che invece poche vere credo che scorre in cui si fa di dimensionamento di secondo livello
Questo era possibile perché la legge diceva che il ministro aveva il potere di autorizzare le università ad istituire i bienni e quindi implicitamente poteva anche non autorizzarlo e quindi poteva scegliere fra le novantasette università
Le il numero dieci vogliamo che siano quindici venti che avevano anche che avrebbero avuto anche delle credo Sculli e le altre che rimanevano detti c'è un corner questo era un modo per avere un sistema ancora in cui si concentrava le risorse quindi si favoriva l'eccellenza
Non dico una cosa dal noto a tutti nel ricordare che tutte le università credo siano proprio nel novantasette che finora non ha chiesto di poter attivare i bienni hanno avuto parere favorevole dal ministro Moratti
Io e in questa situazione che chiamo di fallimento della politica e l'incapacità di compiere delle scelte di evidenziare l'eccellenza che ci pone in un mondo di seconda est in cui bisogna creare delle delle vie che evitano il fallimento della politica e questo è un altro modo per vedere sui serial tecnologia e cercare di concentrare le risorse portandole fuori da un sistema che invece di scegliere non è capace
Ci sono al mondo siamo questi non sono problemi solo italiani
Ci sono al mondo esempi simili e di paesi che hanno tanti che stanno cercando di affrontare con istituzioni stereo
Al mondo tradizionale delle ricerche di università il problema dell'eccellenza ne cito due uno al più vicino a noi di il del recente annuncio del governo tedesco per cancelleria Schroeder di creare quelle che chiama dell'università di eccellenza
Anche lì per motivi che sono del tutto analoghi a quelli per cui nasceva essenziali tecnologica e un un'esperienza più ampia un po'più lontana ma sconta molto significativa e il progetto che la Banca mondiale
A in atto da da alcuni anni e che ha affittato affinché riferisse di Griffith un matematico che insegnava a Harvard e che è stato per gli ultimi dieci anni direttore dell'Institut Frozen statisti prevista
E il progetto e la Banca mondiale in vari paesi rischiamo di in via di sviluppo al mondo e complici creare del dei nuovi poli di eccellenza fuori dal sistema tradizionale della ricerca e dell'università abbiamo tuo esempio tra l'Italia un esempio di un Paese avanzato a noi vicino l'esempio di un paio di paesi invece in via di sviluppo ma il problema è simile
Infine riuscirà a questo progetto io credo che oggi nonostante la legge sia trovata nonostante i comitati il commissario sia in fase di definizione credo che la sincerità vuole che secondo me ci sia un non più di un quaranta per cento di possibilità che questo progetto
Vado avanti non credo che ci sia che sia possibile che fallisca nel senso che i soldi vengono buttati al vento perché ha un progetto
Che ha un una dotazione potenziale di fondi talmente significativa che è difficile di questi possano secondo me essere distratti anche nelle peggiori intenzioni credo che boh parte oppure la partita viene chiusa e credo che il fatto che parta una probabilità appunto vicino al quaranta cinquanta per cento
Ci sono vari vari aspetti di cui non sta a me parlare io vorrei però sottolinearne uno che purtroppo finora è stato poco sottolineato nel Progetto e che invece secondo me cruciale
Agli istituti di ricerca che hanno solo ricercatori muoiono negli istituti di ricerca devono stare nelle università vicino agli studenti devono avere un'interazione quotidiana
Con gli studenti con il posto così dicono gli istituti di ricerca che funzionano ecco qui c'è un pericolo che questo sì un istituto che nasce nel deserto lontano dall'università diciamo geograficamente questo
Probabilmente non accadrà perché è stata certo una città con una buona università narici sterile i rapporti che l'istituto saprà restaurare con università saranno secondo me il novanta per cento del successo ricordo che l'istituto di Princeton al quale per molti aspetti in questo questo esperimento qualcuno si è al quale si è ispirato è un istituto completamente indipendente dall'Università di Princeton ora nessun rapporto né finanziario né di sovrapposizione dei docenti
Però è un istituto che sta a quattro passi da una lista di Princeton e con la quale ha ovviamente scambi quotidiani nei seminari nelle Cicutto circa nelle supervisione delle tecniche simili scambi quotidiani studente quindi credo che sia se ci sarà una cosa alla quale estratte Intini dal quale in gran parte del determinerà il successo sulla faccia di questo istituto di avere un rapporto forte con l'università tanto migliore sarà possibile sta tanto meglio e soprattutto di avere dei meccanismi per cui saprà offrire da un lato offrire agli studenti di queste università dei servizi nei formati più truce e dall'altra parte di usare di studenti questa diversità per coinvolgerli nei progetti di ricerca
Bene
Mandato al
Anche se attraverso un filmato ha voluto dare la sua la sua visione di questo istituto italiano
Per le tecnologie io avevo chiesto pensavo di sollecitare un commento alla professor Di Maio io forse penso che meglio sarebbe invece chiedere al professor Zuliani
Come università la Sapienza visto gli attacchi abbastanza decisi a quello che il sistema dell'università italiana questo
Questo sistema un po'autoreferenziale un po'chiuso mi sembra che anche Maurizio decina abbia detto c'è polverizzazione dell'università c'è una dispersione di di risorse ma questo mi sembra che sia normale nel mondo nel mondo italiano abbiamo fatto conservatori di musica penso dove
L'unica musica che si sente sia il cinguettare
Gli usignoli probabilmente ecco quindi mi sembra che la dissipazione la moltiplicazione delle risorse sia un po'dappertutto anche nel settore ospedaliero mi sembra che abbiamo fatto sei d viene un po'dappertutto e il fare marcia indietro estremamente costoso
La Sapienza invece probabilmente e per la storia e per il prestigio non può essere accusato Yasser università minore che abbia cercato di rubare risorse rispetto a un'esigenza territoriale poco sentita è un'università insomma che è sempre stato un Centro eccellenza un punto di riferimento quindi volevo conoscere un po'il pensiero della questo Zuliani su come razionalizzare se c'è bisogno di razionalizzare le sedi universitarie centri di eccellenza i meccanismi di allocazione di risorse su cui forse qualche riflessione da fare
Prego adesso grazie molte per la verità non pensavo di essere intervenire così presto pensavo di intervenire per ultimo come genere mi capita dato il mio cognome
Infatti l'ordine alfabetico mi dava questo posto e quindi ritenevo di fare un intervento scegliendo alcuni aspetti prevedibilmente non trattati no no no figura non c'è problema
Ovviamente aderirò poca la provocazione seppure marginalmente che mi ha fatto a Salerno e che ha fatto Giavazzi a tutti noi peraltro
I punti che volevo toccare
Sono tre ricerca e sviluppo delle piccole e medie imprese l'argomento di cui si è trattato e che ha poca informazione scarsa informazione
Sul quale forse vale la pena riportare qualche contributo informativo ulteriore
Un problema al quale si riallaccia anche questa questo discorso delitti e cioè la valutazione come componente essenziale del rilancio dell'attività di ricerca e sviluppo del paese e infine vorrei evocare ma questa volta soltanto veramente per allusione una mina vagante
Che l'impatto sulle istituzioni e sull'attività di ricerca della riforma del titolo quinto della Costituzione
Che secondo me un po'troppo poco dibattuto in questo momento e che invece è una mina vagante come avrà modo di dire fra un poco
E qualche riflessione di carattere generale del tipo di quelle che mi sollecitava Salerno adesso per la verità avevo fatto in occasione di un precedente convegno dell'Isen poiché ho dato uno scritto un breve scritto all'ISMEA ritengo o che sia in cartella olio che sia individuabile nel sito del dell'IGM facilmente così come quelle cose che dirò oggi le troverete sul sito vedi insieme domani mattina
E allora
Ricerche sviluppo nelle piccole e medie imprese io ho fatto riferimento facendo un'integrazione a due rilevazioni dell'Istat USA che è specializzata è proprio quella sulla ricerca e sviluppo sulle imprese che fanno ricerca e sviluppo purtroppo l'Istat ne cattura poca complessivamente ne cattura molto poca e poi ho fatto riferimento a un altra indagine che è quella dei conti dell'impresa dove invece campionaria mente vengono colte tutte quante le imprese quindi universo delle imprese
Ho fatto riferimento a queste due rilevazioni e Leo e ho tentato di integrarle perché ma perché la rilevazione specializzare deludente nel senso che riesce a cogliere troppo poco prevedibilmente della ricerca e sviluppo che si fa nel Paese
Non aggiungerò anche il mio punto di vista sul nanismo delle nostre imprese cosa comune è stato rievocato da molti interventi tuttavia tuttavia troppo poco il contributo che viene dalle piccole e medie imprese alla ricerca e sviluppo per ritenere che questo sia attendibile e veritiero
E allora se si fa un po'di riflessione su queste due rilevazioni e si integrano si capisce qualche cosa di più
La rilevazione specializzata dice che c'è una fortissima concentrazione sulle grandi imprese le piccole imprese le piccolissime quelle da una nuova detti contribuiscono alla spesa complessiva per l'uno e mezzo per cento figuriamoci mentre sono quattro milioni
Sono circa quattro milioni quindi una dimensione non banale
Tuttavia tuttavia quando andiamo a vedere la spesa media per ha detto nelle piccole imprese ci rendiamo conto che queste sei volte più elevata della media generale e che nelle imprese non industriali e nove volte più elevata e imprese industriali sono quelle tipicamente di servizio dove spesso si annidano le imprese hi-tech
Questo sì che ci dice che verosimilmente abbiamo parecchie piccole e medie imprese di tipo high tech
Se si considerano degli indicatori economici per esempio
Il la spesa per ricerca e sviluppo rispetto al valore aggiunto al fatturato cosa che è possibile facendo l'integrazione fra queste due rilevazioni ovviamente le piccole imprese
Hanno un deficit di investimento molto marcato
Però constatiamo che per le grandi imprese i livelli di rapporto fra spesa per ricerca sviluppo e valore aggiunto sono molto simili a quelli che si riscontro negli altri Paesi occidentali negli altri paesi evoluti
Ma vengo alla a quello che vien fuori di ulteriore da quest'integrazione gli due fonti
Perché nel due mila l'Istat a
Fatto ha rivolto una domanda secca alle imprese con meno di cento addetti se facessero oppure no ricerca
Senta ricerca ha fatto una domanda secca naturalmente facendo una domanda secca non ci sono tutte le cautele definitoria della grande indagine specializzata
Dove ovviamente chi risponde che fa ricerca risponda all'interno di alcuni canoni definitori che sono molto nitidi in questo caso la domanda era secca fai o non fai ricerca bene sorpresa circa ottanta otto mila novanta mila imprese
Fra quell'impresa che sono sotto i cento addetti dicono di fare ricerca
Non non solo ma se uno va in pochino più di dettaglio
Per esempio sulle imprese con meno di nove ha dei confini a Nova detti con meno di dieci addetti uno nove addetti si accorge che il quarantacinque per cento di queste piccolissime svolge attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'informatica e della ricerca
Si tratta proprio di quelle imprese high tech piccole
Un altro ventidue per cento opera nelle manifatturiere man mano che aumenta la dimensione ovviamente sfuma la presenza delle imprese informatiche e accresce la presenza di imprese che invece operano nel settore
Manifatturiero dell'attività manifatturiera
Cosa ci fanno capire quanto ci fa capire il merci di queste due indagini in modo molto tentativo in modo molto grossolano con tutte le cautele che ho detto un attimo fa per il fatto che questa risposta alla indagine grande è una risposta data una domanda fortemente banalizzata no tuttavia che cosa ci fa capire ci fa capire quando andiamo a fare qualche conto un pochino più dettagliato che la spessa il contributo alla spesa complessiva delle piccole e piccolissime imprese
è di in moltissime volte superiore a quello che emerge dall'indagine specializzata
E quello delle imprese in classe cinquanta novanta nuova detti eh cinque volte rispetto a quello che emerge dall'indagine specializzato quindi si tratta di rivedere alcuni indicatori prevedibilmente di rivedere alcuni indicatori listate si sta muovendo in questa direzione si ritiene che in breve termine termine di tempo ci possa essere un miglioramento dell'informazione
Ma una cosa civile si capisce la indagine specializzata intercetta poche imprese che fanno ricerca e sviluppo soprattutto fra le piccole e medie questo universo che è tutto da scoprire
Questo era il primo nucleo di contributo il secondo nucleo di contributo e sulla valutazione
La valutazione attività di ricerca e sviluppo
Ne parlo perché me
Sto occupando coordinando un gruppo di lavoro all'interno del Consiglio italiano delle scienze sociali
Primo aspetto la valutazione è strumentale e non può essere che così alla definizione di buone politiche di ricerca e per ottenere buona ricerca la cosa è molto banale ma è banale entro limiti perché qualche volta la valutazione vive di vita propria come se fosse scollegata dalle linee di strategia o dei sentieri di evoluzione che
Qualche volta il potere politico disegna aldilà del fallimento tredici testimoniava un attimo fa l'intervento di Giavazzi
Non mi soffermo su che cosa voglia dire fare buona ricerca e fare buone politiche di ricerca fare buone politiche di ricerca tuttavia vuol dire mettere a disposizione
Un insieme di assetti organizzativi di risorse di regole che tenuto conto delle caratteristiche del sistema
Possano fare espandere l'attività di ricerca e migliorarne la qualità
Ci dovremmo soffermare a lungo su questi concetti sto veramente volando in modo molto tranciante ma per dare alcuni elementi che mi sembrano importanti
Questo vuol dire che gli strumenti di valutazione devono essere fortemente articolati perché i piani delle politiche della ricerca e dell'intrinseco della ricerca sono molto diversificati
Inoltre quando si predispongono indicatori
Sulla sui quali sulla base dei quali si fa allocazione distribuzione delle risorse spesso si suscitano
Dei comportamenti ad attivi nel senso che la gente impara e poi si comporta in modo qualche volta perversa successivamente utilizzando strumentalmente gli indicatori che vengono predisposti
Quindi indicatori di indicatori articolati indicatori rotanti non sempre gli stessi indicatori ma questi debbono fortemente votare tutto si innesca il problema della valutazione in un contesto che fortemente dinamico
Un po'per l'importanza crescente che la conoscenza come fattore determinante dello sviluppo è un po'per l'aumento della complessità dei processi innovativi
Oggi ce lo ricordavano in poi in parecchi la maggior parte delle innovazioni prende avvio all'interno di re di scientifica
L'abitazione
Recentemente si impone un modo nuovo di vedere la valutazione che tenta di coniugare l'approccio alla col alla pianificazione strategica
Con un approccio orientato alla percezione dei bisogni e alla capacità di soddisfarli quindi di intercettare il bisogno di soddisfarli
Cosa vuol dire vuol dire che la valutazione diventa strumento di condivisione di saperi e di conoscenze che è orientata la negoziazione
Tra i diversi attori ovviamente e che risultati debbono servire per adottare o eventualmente correggere le iniziative intraprese o da avviare
Questo vuol dire che le metodologie classiche debbono
Coniugarsi con le tecniche di technology Forsythe e distretti enologi Assessment l'obiettivo si sposta da legittimare le azioni passate a fornire informazioni per consentire decisioni informate successivamente
Ovviamente l'interesse degli attori deve essere effettivo deve essere genuino altrimenti c'è il rigetto questo è ovvio peggio ancora se poi le politiche si discostano dalle indicazioni che la valutazione fa emergere
Allora questo addirittura pernicioso
Vengo alla provocazione di Salerno perché mi viene giusto no liti è un'iniziativa provocatoria di cultura un'idea
No un'idea è un'idea che si basa su due elementi se li ricordava Giavazzi
Il fallimento fra virgolette
L'istituzione universitaria io sono universitari non lo direi mai che l'università è fallita ma parecchie colpe ho detto nell'intervento che ho fatto la volta precedente ha parecchie volte e non ha dati per giustificarsi
Perché l'attività di valutazione nelle università estremamente scarsa
Quindi poi può pure aver ragione ma non è in grado di dimostrarlo quindi ha colpe profonde
Su questa polpa profonda può emergere anche un'idea stravagante fra virgolette come li diritti
L'altro elemento è che c'è un fallimento della politica incapace di fare scelte
Incapace di non far proliferare novantasette sedi universitarie che non sono tutti Atene qualche volta sono sedi decentrate ma sono cento sedi universitarie su cento province che di la dice lunga sulla incapacità di fare scelte di essere selettivi
Ho i dottorati di ricerca
Definiti su tutto il territorio nazionale senza neanche valutare se ci sia la massa critica di docenza o di struttura di logistica o di altro che consenta di produrre dei buoni dottori di ricerca quindi l'università colte formidabili il potere politico con la mancanza di scelte di selettività colte formidabili
Quindi l'abrogazione delitti
Quello che può dispiacere è che
Si pensi a questa a questa cultura che può essere un break anche salutare io non voglio giudicarlo no ci si pensi senza aver fatto una valutazione adeguata ecco perché l'ho detto in fondo alla valutazione tante che credo neppure il Ministro dell'Università e della ricerca scientifica fosse al corrente che è una decisione di questo tipo stesse per essere presa
Quindi questa assenza di valutazione certamente nuoce a questa iniziativa che di per sé può essere buona o cattiva può essere buona o cattiva certamente un'iniziativa di rottura in una situazione fortemente stagnante dal punto di vista dell'istituzione universitaria e dal punto di vista del potere politico che deve fare le scelte
Vengo all'ultimo aspetto la ricerca fra Stato e regioni
L'Unione Europea ci indica la dimensione sovranazionale come quelle idonea per competere nel mondo con gli Stati Uniti e in particolare
Nell'attività di ricerca ma non sono le attività di ricerca si vende si produce se si fa attività di ricerca soprattutto prospettiva mette questa mi pare assolutamente assolutamente banale
La riforma del titolo quinto della Costituzione pone istruzione ricerca fra le materie di legislazione di regionale concorrente
Nessuno forse
Ancora valutato fino in fondo le implicazioni di questo ma è chiaro che diventa ambiguo il ruolo di a chi spetti l'indirizzo politico e l'indirizzo politico vuol dire caratteristica del sistema disciplina degli enti finanziamento della ricerca pubblica di quella privata valutazione dei risultati
La legislazione concorrente regionale in questo settore rischia di provocare uno sconquasso
Primo perché
Alcune attività hanno una dimensione che almeno nazionale
Io non dico che la dimensione debba essere statale
Ma deve essere nazionale lì dove ci stanno meccanismi e organizzazioni di questo tipo tipicamente in Germania ci sta già definito in modo in cui vengono conclusi compiti comuni
Fra i due soggetti il soggetto federale il soggetto di lente
Ci sta già ci stanno già questi meccanismi da noi neanche sono esplorati neanche si è posto questo problema invece questo è un problema che certamente è di carattere dirompente
è di carattere dirompente
Io venti anche perché i localismi giocheranno ancora una volta e lui sette centri di eccellenza gli otto centri di eccellenza in Another tecnologica rischia di diventare cento per la spinta delle università locali
Che si esprimeranno come competenti in qualsiasi settore ivi compreso quello delle Nanotech
Allora lo stacco volevo chiedere
Al
Questo filati se vuole un po'riprendere il discorso sulle sulle tecnologie
Di andar via
Allora mantengo la la la promessa della
Perché voleva veramente sentire un po'cosa ne pensava il professor Pilato e penso che siamo tutti quanti
Un po'curiosi di sapere quale la percezione dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni per quanto riguarda il rapporto fra se la ricerca lo sviluppo del settore Tilley che capacità dell'industria italiana e anche con il ruolo che ha d'autorità sul governo del settore
Grazie non sono un professore universitario quindi
Il punto di vista io posso esporre qui e quello di un componente dell'Autorità le autorità delle comunicazioni che ha competenza sia sulle telecomunicazioni sia sulla televisione sull'editoria e quindi può portare una opinione che discende così un po'dalla vita vissuta in questi sei anni l'autorità è nata nel mille novecento e novantotto
Riguardo probabilmente a un settore cruciale riguardo al tema di questo convegno la nostra autorità nel novantotto è nata su un'ipotesi che in Europa aveva pochi pochi esempi cioè sull'ipotesi di una autorità che regolasse sia alle telecomunicazioni sia la televisione ed editoria tutti gli altri Paesi europei
Ci sono nel novantotto c'erano autorità divise separate per le telecomunicazioni per l'editoria e spesso anche per la televisione
Noi ci siamo un po'interrogati su cosa volesse dire fare un'autorità che a quell'epoca si chiamava un'autorità convergente
Con riferimento alla convergenza delle reti reti televisive
Reti di telecomunicazioni anche alla convergenza nell'uso dei contenuti e riflettendo siamo arrivati sostanzialmente una conclusione che il tema del nostro della nostra attività il nostro core business vogliamo adottare
Una allocuzione tipo aziendalista era in fondo la circolazione la diffusione delle conoscenze noi
Regolavamo eravamo impegnati a liberalizzare l'uso di reti di comunicazione sulle quali transitavano conoscenze transitavano idee utilizzate sia dal per la vita sociale
Dalle famiglie dalle persone sia nell'attività delle delle Organizzazioni delle aziende di organizzazioni in senso generale
E ci siamo accorti che noi dovevamo nel momento in cui eravamo impegnati su mandato europeo a liberalizzare l'uso delle reti a incentivare la competizione nei mercati che per l'appunto erano basati sull'uso delle reti eccetera
Non è eravamo impegnati
In ultima istanza eravamo chiamati ma
Come dire
Rendere sempre più aperto e rendere sempre più efficace ai sempre più intenso l'uso sociale delle conoscenze quanto più
Si diffonde internet quanto più
Le nuove reti televisive in generale di comunicazione le le reti mobili
Diventano strumenti comuni della vita sociale tanto più rapidamente circolano le conoscenze tanto più efficacemente diventano le conoscenze e strumenti di organizzazione e di attività aziendale tanto più sono coinvolte nello sviluppo della produttività aziendale ci siamo accorti per esempio
Che il grande sviluppo
Delle telecomunicazioni in generale dall'information communication technology era correlato come hanno mostrato studi soprattutto di fonte americana con l'aumento della produttività che alla fine degli anni
Novanta all'inizio
Del del nuovo secolo è stato molto forte e molto intensivo tutto questo per dire che cosa cosa c'entra con il tema della ricerca e dello sviluppo
Direi questo proprio facendo il mestiere che abbiamo fatto e ci siamo accorti che
Diciamo dagli anni novanta da all'epoca del grande sviluppo di internet
E delle reti mobili
C'è stato come un cambio di paradigma se vogliamo usare è una parola grossa nel nel sistema della comunicazione e in genere
Nella nell'attività dell'economia delle economie occidentali questo cambio di paradigma lo possiamo ricondurre alla rivoluzione digitale al
Nuovo lo standard utilizzato punto digitale per la diffusione e la circolazione delle conoscenze che ha portato a rendere per l'appunto più produttiva e più efficace l'attività delle organizzazioni siano esse organizzazioni pubbliche siano esse organizzazioni private aziende o istituzioni e a rendere
Rendendo molto più produttiva le attività svolte all'interno delle organizzazioni rendere molto più vita c'è intensa il sistema economico il ciclo economico quindi un cambio di paradigma paragonabile che adesso a quello dell'avvento dell'elettricità alla fine
Dell'Ottocento che pervade tutti i settori economici e li fa funzionare meglio
Non solo più produttività o sono comparsi un gran numero di nuovi prodotti tutti i prodotti della comunicazione si sono digitalizzati quindi hanno cambiato forma e modalità di uso sono comparsi
Nuovi
Nuovi modi di di lavorare nuovi modi di far funzionare le organizzazioni quindi la conoscenza da a parte e non sempre cruciale dei processi di lavoro e diventata negli ultimi dieci anni l'elemento cruciale del del processo produttivo grazie per l'appunto questo cambio a questo cambio di paradigma nel mondo della comunicazione e e successivamente dell'organizzazione
Tutto questo cosa vuol
Ire secondo me ha ha dei grossi riflessi sulla competitività internazionale sulla competitività dei Paesi quanto più o
Un'economia un'economia nazionale
è riuscita a incorporare al suo interno a fare proprio a trasformare in comportamenti quotidiani
Il nuovo modo di di organizzare e di far circolare conoscenze che è implicita una rivoluzione digitale tanto più diventerà produttive tanto più diventerà efficiente
Ma questo vuol dire un'altra cosa che forse a riflessi sul tema di cui trattiamo
La competitività internazionale nell'epoca in cui la conoscenza il principale fattore produttivo non dipende soltanto dalla ricerca e sviluppo cioè dagli investimenti indeterminati aree specializzate di punta
Dipende anche dalla diffusione dell'Alzheimer situazione digitale quindi dall'uso sociale delle conoscenze che ha diffuso all'interno di tutta la società il grado
Di competitività dipende da quanto sono competitive le punte cioè le aree in cui si fa ricerca e sviluppo in cui si producono nuovi dei nuovi prodotti nuovi processi
Ma anche dalla capacità diffuso all'interno della società di fare organizzazioni in modo nuovo di essere capaci di usare le nuove tecnologie internet e tutti gli altri
Gli altri software collegati in maniera da rendere la vita quotidiana delle organizzazioni più efficiente e più produttiva quindi la ricetta secondo me per su cui riflettere per rendere i Paesi più competitivi almeno creare su cui ragionare almeno tre punti su cui ragionare troppo unto indubbiamente la capacità di far progredire e di rendere più efficiente l'investimento in ricerca e sviluppo
La seconda è quello di diffondere alfabetizzazione sociale alle nuove tecnologie ai nuovi modi di utilizzare la rivoluzione digitale internet e l'organizzazione e riguarda ciascuno di noi
La terza la terza area importantissima e quella del quadro normativo che faciliti il loro sviluppo delle reti faciliti la circolazione dei prodotti all'interno delle reti e faciliti quindi il passaggio di una società alla nuova epoca digitale la riduzione del digital device eccetera
Se non marciano affiancate queste tre queste tre aree
Io credo che ci sono degli scollamenti all'interno del processo economico ci sono degli scollamenti all'interno del processo di crescita di una società che prima o poi vengono pagati e vengono pagati anche dalle aree che eventualmente dovessero essere più avanzate grazie
Brevissimamente anche perché
Una parte non escono scendere stato riportato stamane sul Sole ventiquattro Ore che vi invito a leggere
E quindi sarò molto conciso
Ringrazio veramente di di aver evitato qui e sono stato attento a tutti gli interventi le relazioni gli interventi finora che sono stati e molto arricchenti viene dato
Tutti quanti un serie di
Spunti su cui riflettere su cui lavorare ho perso un'altra occasione cioè non ho ancora capito proseliti
Cioè non so ancora cosa sia per la prima volta che capita che vengono stanziati soldi prima dell'idea però dico questo qui è un miracolo per cui per cui ai miracoli ormai ormai siamo abituati che è un dono mentre sono abituato prima avevo idea poi fare il progetto e può richiedere soldi
E che viceversa sono arrivati i soldi affinché si possa avere un'idea e si posso fare poi precetto
Per cui io mi astengo in quale fenomeno arrivando della Madonna no diceva che riusciva a soddisfare la preghiera certe volte prima tennista espresso al tappeto ma normalmente io siccome mi occupo di scienza e di ricerca
Sono un po'meno da mago
E quindi le mascherine io le pongo su un altro livello allora purtroppo perso un'altra occasione per capire che cos'è
Quindi non posso e mi astengo perché la polemica contro il vuoto è abbastanza difficile farsi quando ci sarà un precetto se ci sarà
E poi non capisco perché se il quaranta per cento e se riescono a fare un progetto oppure se il progetto verrà attuato ecco quando ci sarà un Progetto quando ci sarà un'idea quando mi si dirà che cosa voglio fare
Allora potrà intervenire perché sull'analisi sull'analisi che è stata citata da quasi tutti gli interventi
E su buona parte della diagnosi io sono totalmente d'accordo sono totalmente d'accordo
Però il fatto che la terapia sia ad esempio legata a un altro localismo
Avete mai notato che il fatto che il primo ripeto su questo scatenati sono i genovesi che vogliono aveva Genova occorre mite che cosa fare purché venga fatto a Genova
Ci qualunque cosa enfasi su partiti Pisani posso per i bolognesi mo'questa città citati allora non è importante cosa fare purché venga fatto lì
Che cosa blu può essere l'acquisto del del progetto di Piano può essere il vista tutto il Politecnico italiano perché il settore tecnologico traduzioni italiane Politecnico per cui diciamo il Politecnico di Italia o qualche cosa di questo genere
Ma non si sa chiuso allora viceversa
La mia analisi la mia diagnosi e la terapia che sto cominciando a praticare rapidissimamente
Analisi
L'analisi è di un
Tutti quanti i dati del do per scontato tutte le indicazioni date prima che non soltanto accordo ma che
Di cui ringrazio i relatori per avere presentato
Situazione io sono abituato da ingegnere
La andare a vedere le cose quindi i dati sì
Il analisi fatte su pezzi di carta benissimo degli indicatori macro va bene però io sono nato per tutt'Italia vedere cosa eccetera
Io ad esempio ho scoperto che Dana
Secoli secoli nordista e secoli esatti ma da decenni nessuno mai era andato a vedere cosa faceva cenere dei vari istituti in giro per l'Italia
E allora tranne alcune tranne alcune regioni per motivi di rapidità lasciate in giro quindi da da Trento a Palermo
Ed io ho visto ho visto
Ho visto e potuto parlare con le persone
Ho potuto ragionare
Ho incontrato tutti i direttori di istituto tutti responsabili di sezione
Era presa più delle regioni delle camere di commercio dell'Associazione industriali delle fondazioni bancarie delle università precedere vari territori
Ho parlato con tutti
Perché vedete il problema al mio presupposto è che se vogliamo fare un cambiamento la ricerca non si può fare né senza né contro
Bisogna tener conto dello stato attuale
E che rischia di fare insieme con perché le risorse principali per la ricerca sono le teste allora se noi pensiamo di poter fare una riforma a un tavolino mettendosi anche con venti persone intelligenti
O in alcuni casi con due
E pensare di inventarsi qualche cosa e questo è proprio e l'anti scienza e l'anti ricerca totale io devo partire dallo Stato esistente devo capire che cosa c'è
Devo capire su chi posso basarmi su che cosa posso basarmi e quando dico chi e cosa vuol dire
Istituti di ricerca quindici ndr per la parte CNR vuol dire università vuol dire industrie vuol dire forze locali politiche amministrative vuol dire forse stanco
Questo è il punto di riferimento
Difatti poi il quello che
Allora analisi così ben un passo subito la terapia analisi e analisi che la qualità
Di i singoli ricercatori o di gruppi o gruppetti o gruppo Coni di ricerca mediamente e molto più alta di quanto si pensi
Se ne prendiamo i classici indicatori virgolette scientifici salite ce n'è Index impact factor visibilità del singolo o del gruppo di ricerca nella comunità internazionale
E se noi chiamiamo questa qualità della ricerca la qualità è mediamente buona
Problema
Problemi quelli che sono stati evidenziati
Una ripetizione pauroso di progetti e di temi di ricerca una dispersione una non utilizzazione una non concentrazione una non finalizzazione sintesi una non strategia della ricerca in Italia in Italia non esiste nessuna strategia di ricerca
Allora vedendolo dall'altra parte mi son trovato questo questa situazione
Non ho fatto ricerche approfondite quindi e forse sparo delle cavolate ma quindi invito chi agli strumenti chi ha le e tecniche per poter verificare se questa ipotesi che adesso sto avanzato per avanzare in termini protesi è vero o no io ho trovato che esiste andando a vedere come sono organizzati gli altri Stati dal punto di vista la ricerca allo scoperto che in moltissime esistevano figure ancorché differenziate ancorché facenti capo a diversi livelli nella governo centrale
Il divieto vai solo Scientific advisors piuttosto che Fonsai inchieste piuttosto che altri elementi in cui però c'è un'attività ad esempio come diceva agli la prosa doriani due pilastri fondamentali ricerca una SAISA Trilogy Forsythe
è un sistema di valutazione
Da noi non ci sono
Allora poi in un mondo in maniera varia saluto e il ministro Lucio Stanca
Non ho
Il
Il discorso e della sta parlando della mancanza di strategia della ricerca in Italia e viceversa ha trovato questo fatto che esiste non so quanto puramente di correlazione quindi valida solo statisticamente oppure se c'è un rapporto causale cioè di causa effetto
Cioè il fatto che i paesi dove esiste una modo di io ti chiamo per semplificazione la strategia della ricerca a livello Paese
In quei Paesi deve tanto più esiste queste indicazioni forti tanto più elevata l'investimento di ricerca e sviluppo delle imprese private
Allora il dubbio che mi viene e che non è tanto la quantità dell'investimento pubblico ma è la qualità dell'investimento pubblico cioè a dire qualità nel senso di definire delle linee di indirizzo e delle linee strategiche rispetto a cui orientarsi in cui e allora ho cercato di fare un ragionamento grezzo ma mi son posto se ci fosse la De Maio S.p.A. che cosa farebbe dove andrebbe a posizionare i propri laboratori di ricerca allora se ci fossero dei Maya S.p.A.
E avendo sempre un più elevata possibilità di mobilità nel mondo quindi la concorrenzialità territoriale paura USA e io vado visto il campo di attività in cui esercito la mia attività de mai S.p.A. e quindi la ricerca vada posizionare nei laboratori di ricerca in quel territorio in quello Stato in quella regione
E in cui so che su quella regione c'è una attenzione attenzione ed è il territorio della Comunità dello Stato della Regione su quell'ambito particolare come Mojo come ricerca perché sono sicuro che in questo caso avrò una possibilità voi di sviluppo poi gli effetti secondari
Paurosamente positivi per me
Allora o il dubbio o soltanto un dubbio ma un'ipotesi che la mancanza di una strategia di ricerca
Non porti soltanto a una riduzione dell'investimento pubblico apporti ahimè ancora più drammaticamente a una riduzione dell'investimento privato
Allora se è vero questo e quindi questo è un discorso di analisi e diagnosi io che cosa sto tentando di fare sto tentando semplicemente di porre per una piccola parte della ricerca più piccolo-grande comunque la parte la ricerca pubblica una ipotesi di definire una strategia
Allora la terapia a mio avviso consiste nella di identificazione di una strategia basandosi su che cosa sulle risorse esistenti
Allora sulle risorse esistenti vuol dire avere identificato dei campi in cui è necessaria o almeno tentativo mentre ci sarà una grande concentrazione di risorse perché ad esempio sono campi che sono e che per gli intensi ma e su cui richiede una forte concentrazione di risorse quindi al limite anche la concentrazione in fisica devi gruppi di ricerca esempio le grandi piattaforme centimetri con logiche i materiali piuttosto che lasciai sospettoso che altri campi che stiamo che che abbiamo identificato altri in cui è possibile ancora vere la necessità cioè è necessario avere un governo scientifico e gestionale unico ma la possibilità di avere una rete e vedendo nel tempo una possibilità eventuale anche di modificazioni di queste e quindi abbiamo identificato sette campi che vanno dall'ambiente alla alimentare alla salute a quello che è trascurato e che viceversa per noi molto importante l'abbiamo identificato come progetto immani section in estremamente importante cioè abbiamo tanto da recuperare intermedi in termini di ricerca e di tecnologia
E viceversa altri campi in cui addirittura l'intervento di sovranazionale Lush che fra stai Chairs serve andare sulle navi oceanografiche piuttosto che ci offre la Croma in sosta allora abbiamo bisogno di avere una politica internazionale rispetto al con e soltanto tre battute finali con il fatto di avere anche così come c'è un'ipotesi di concentrazione della produzione di di ricerca c'è una necessità di delocalizzare quindi distribuire sul territorio la vendita della ricerca e quindi il trasferimento tecnologico fatto localmente in cui io devo però essere in grado di trasferire come dico io con una battuta
All'happy
Con le medie industrie di Trapani quanto il prodotto come ricerca trenta viceversa
E quindi non un localismo anche di trasferimento dell'odio qual è una pecca attuale piegato Serveto esiste soltanto che è localizzato attorno a un cerchio ristretto ristretto laddove si genera ricerca con una abbatti mento dei muri
Tra CNR Università
Cosa che purtroppo negli anni ottanta si è verificato non c'era prima un forte abbattimento e mura forte compenetrazione con la forte compensazione ecosistema industriale ecosistema regionale allora che si fa che cosa ho fatto che cosa sto facendo e questo mito una cosa molto semplice
Sì identificate come quindi questo è stato il compito mio e poi fatto questa nave cementificato questi che ho detto ai grandi piattaforme scientifico tecnologiche i grandi progetti su cui orientare questo il modalità con cui trasferire la tecnologia la necessità di fare Forsythe e valutazione per ciascuno di questi sono stati inventati dei imitatrice ritrovare in venire sono stati identificati dei gruppi di lavoro
Sono stati son partiti avantieri
Cioè venerdì o lunedì
Costituiti da quelle che in prima battuta io ritenuto essere persone dentro e fuori ce ne che sono quelli che si occupano di queste aree tematiche Edison le nostre risorse primarie in alcuni casi con componenti stranieri
E in cui hanno il compito entro fine di marzo di definire ciascuna ambito in cui operano e progettare la strategia per quella
Allora la riforma e questo
Ipotesi è questa
L'ipotesi di costituire un Progetto con delle aree di focalizzazione con la struttura compatibile con la tracciatura e con un transitorio che permetta di arrivare con le risorse che abbiamo
Non inventando cose nuove
Che normalmente si sovrappongono fanno competizione si sovrappongono e uno in più rispetto ad una ragionando su un discorso puntuale dell'esistente valorizzando tutte le risorse esistenti di qualità
Mettendo in piedi un sistema di meritocrazia
Per cui le
Coloro che non fanno ottima ricerca devono sparire nel tempo e nel futuro non devono essere più attivati
Attraverso però una partecipazione vera molto ampia
Sapendo che la partecipazione fondamentale sembra paradossale in un sistema che con le ricerche che non è democratico entrate meritocratico
Ma per poterlo fare io ho bisogno della condivisione e partecipazione di tutti quelli che sono atto
Chiudo soltanto con una osservazione
Noi verificheremo fatto se saremo di veramente competitivi continua a dirlo
Se a livello di ricerche a livello di alta formazione quando noi avremo dalle università che non potranno essere tante quante sono lo stato attuale su questo condivido completamente anche quanto detto alcuni interlocutori precedenti
In cui la percentuale di studenti provenienti da altri Paesi
Sarà elevato
Ma non per studiare lingue
La lingua italiana
Per studiare medicina per studiare ingegneria per studiare chimica per fare i nuovi materiali per fare ai siti per fare quello che si vuole ecco allora soltanto in questo caso vuoi nel centro di ricerca CNR o quant'altro
Voglio all'università noi avremo raggiunto competitività e saremmo riusciti a riportare il Paese a livelli competitivi in campo internazionale attualmente le abbiam poco ero reduce da sono reduce da Parigi alla e cos'altro al Parini per motivi personali e è bello vedere che c'era una quarantina di studenti cinesi
I per qualificati che venivano io sto tentando di fare questo sto tentando di vedere come nell'ambito della fra alta formazione e della ricerca le possiamo essere competitivi questa è una strategia su cui io mi auguro presidente Enrico se vedremo una volta definite questa
Termine termine termino il mio mandato a fine luglio
Quindi a fine luglio deve esser fatta o c'è o non c'è almeno io esco
Allora vogliamo farlo per vedere che cosa è possiamo discutere ed esco tessuti progetti allora vediamo magari seicento milioni di euro per dieci anni stabiliti dal governo possono andare a questa strategia o ad altri grazie
Io ringrazio il ministro stanca per essere intervenuto volevo che glielo ha anticipato rimangono due rappresentanti tutte e due del mondo dell'industria ero molto
Contento che fosse ministro presente per sentire rappresentanti a di Farmindustria Lazzari e ha rinunziato appunto di Confindustria
Secondo me c'è un
Un non detto
Un non detto che lei euro
Perché così come il professor Rossi ci ha spiegato le politiche di svalutazione la stessa cedevolezza dell'euro rispetto al dollaro hanno istruito fortemente prima come industria italiana rispetto agli altri competitor poi come industria europea rispetto a tutti gli altri ma sicuramente il fattore euro rimette in discussione le capacità dell'industria italiana di essere alla pari con gli altri
Ecco allora io inviterei Nazzari per Confindustria e poi punta annunziato
Di dirci un po'la loro su come vedono l'industria italiana ma su questo elemento che secondo me deve essere o richiamata alla dibattito
Io naturalmente contravvengono il suo invito parlo per Farmindustria e non per Confindustria quello sì è stato un lapsus è suo
Ovviamente ho superato il trauma teme ha provocato presente ma anche all'inizio quando mia ricordato un dato per mi ha detto dato che non conoscevo siamone in uno degli undici convegni che si tengono ogni ora in Italia
Questo mi ha creato un po'del bando mento perfetto papà io sto in uno lo devo stare gli altri dieci e qui di andiamo avanti allora
Come capita quando si parla alla fine di una serie di relazioni interessanti io lo dico spesso perché mi capita di parlare verso verso la fine dei dei vari convegni a cui partecipo bisogna stravolgere il progetto che uno aveva di dire una alcune cose ordinato e magari anche di buonsenso perché bisogna prendere per forza di spunti o le provocazioni che ci sono state non si può lasciarle cadere
Allora parlando a nome dell'industria farmaceutica
Mi corre l'obbligo subito di riallacciarmi alla intervento che posso Garattini mi spiace che sia andato via perché ogni tanto sono in disaccordo con lui ma tante volte devo condividere quanto professore sostiene che per esempio oggi ha detto una cosa
Un po'
Provocatoria apparentemente e cioè ha detto gli manca manca chi fa ricerca in campo farmaceutico manca l'interlocutore industriale c'è manco manco io Mancuso ma anche il settore che io rappresento in sostanza poi però ha spiegato cosa voleva dire
Ha detto uno che ci sono delle eccezioni
E allora non è non è una mancanza assoluta ma una mancanza relativa ci sono in Italia delle eccezioni anche l'impresa a capitale italiano che fanno ricerca
Anche di piccole imprese farmaceutiche italiane che fanno ricerca
E poi alcuni grandi lavoratori di imprese multinazionali che fanno ricerca aggiunte questo cretini però
La ragione per la quale si parla di eccezioni e non di regola sostanza
Questo non è un Paese attraente per gli investimenti laboratorio di ricerca da parte nostra ma se utilizziamo Porsche scala internazionale
Del resto ha fatto l'esempio brucio De Maio pochi minuti fa la De Maio S.p.A. che fa ricerca
Sì guarda il mondo
E va a mettersi
Dove c'è il tessuto dove c'è il terreno di coltura dove c'è l'ambiente più adatto al tipo di ricerca che non è mai S.p.A. intende svolgere allora
L'industria farmaceutica che ovviamente OPA come ricerche determinati ambiti
E non è quindi una realtà virtuale allo stesso problema
Si guarda in giro
E scopre che c'è un Paese dotato di ottimi cervelli
Come l'Italia
Di ricercatori assolutamente competitivi da un punto di vista della capacità e della qualità
Dei singoli tant'è vero che noi esportiamo gratuitamente questi qua
Li formiamo questo e questo costo molto li esportiamo gratis e poi compriamo il frutto delle loro invenzioni che sono state realizzata fuori dall'Italia quindi ottima qualità dei ricercatori a costi competitivi
E quindi questo è un assetto invece
Poi però queste industrie farmaceutiche vuol fare ricerca che deve fare ricerca perché sono un Campaccio fare copie sono farla fare industria generico in sostanza guarda al di là di queste cosa vede
Scopre di essere parte di un settore che in questo Paese è considerato unicamente come un fattore di costo per la spesa pubblica
E qui cominciano i grandi problemi
L'unico modo
L'unico l'unica la visuale attraverso la quale unico l'ente l'unicamente attraverso la quale la politica
Non la politica di oggi la politica dei dei decenni trascorse
Ha guardato l'industria farmaceutica in particolare negli ultimi sette otto anni è stato
Questo è un settore che costa
In materia di pubblica di spesa pubblica per i farmaci che è vero
Ma non è solo questo
Invece siamo solo questo infatti gli interventi di politica industriale farmaceutico se vogliamo chiamarla in questa maniera solo dalle depresse
L'imitazione di possibilità di prescrivibilità dei farmaci compressione dei margini delle imprese tuttora se burocrazia asfissiante tutta una serie di cose mi sono che sono il contrario di quello che dovrebbe fare si volesse essere attrattivi degli investimenti
Questo è un Paese che fino al mille novecento i settantotto non un secolo fa pochi decenni fa
Proibiva per legge la brevettazione di farmaci
Perdendo il mezzo secolo circa di tempo rispetto al Paese nel quale dovremmo competere questo è un Paese che sta ancora rimbalzando tra Camera e Senato la direttiva per il recepimento del brevetto biotecnologie
E allora dov'è che va a mettersi un e un'impresa
Che fa ricerca più in campo biotecnologico più volentieri e che vuole magari anche inventare qualche cosa arrotolato sorde latine a dire
La ricerca di base essenziale se non lo si può fare il trasferimento io direi la frase serali tigri base produce però delle cose trasferibili si fa trasferimento se no ci sono quelli dovrebbero far riferimento malese che ribaltano un prodotto allora doveva uno che vuole
Operare in campo delle pietre così fa inizia magari in Italia come succede poi appena intravede
E
I contorni di un possibile prodotto prendesse il posto dov'è che può proteggere sua invenzione
Io mi sono svegliato la donna ridotto Salerno detto
I suoi ricercatori vanno gli Stati Uniti sondato imprudenti hanno inventato un sistema informatico il Pardo d'accordo qualcosa motore di ricerca invece li portavano pubblicato e così solo sicuri son bruciate da questa breve tale perché
Perché
Nella cultura
Dell'università italiana la pubblicazione fa punti ai fini della carriera il brevetto no
Perché in Italia si è brevetti sei comuni
Se è uno uno stravagante se ha se pubbliche c'è un grande resecato non da me silenziato
Questo è il Paese che si è inventato che il brevetto realizzato in ambito universitario non è dell'università
Che ha finanziato che il la ricerca che ha pagato gli stipendi magari male ma ricercatore
Cioè su università finanzi la ricerca ma il frutto di una ricerca se c'è un frutto di per sé non è tuo
Ma il tuo edere siete peripezie che
Insegnare come si fa pagare Maione giocatore sia sovvertito il berbero logico per cui siamo l'unico Paese al mondo che gode di questa nota ora ho citato alcuni casi per dire che nonostante tutto questo cioè il testo unico cioè il testo unico che sta arrivando sui brevetti che sta mettendo forse in ordine questa questa cosa
Ho citato alcuni di questi esempi per dire che se nonostante questo
Ci sono in questo Paese laboratorio di ricerca in campo farmaceutico impresa multinazionale
E ci sono un certo numero purtroppo poche imprese nazionali che fanno ricerca in campo farmaceutico vuol dire che questo è un treno che l'Italia non ha ancora perso del tutto si tratta di cominciare a ragionare non solo di spesa pubblica per i farmaci come è giusto fare ma anche delle ricadute per interventi sulla spesa pubblica per i farmaci hanno sul comparto industriale farmaceutico e cominciare a vederlo come un settore che ha un qualche valore strategico per l'economia di questo Paese come fa l'Europa come stanno i documenti ufficiali dell'unione europea grazie
Per concludere il dottor annunziato di Confindustria
Grazie io cercherò di essere breve data l'ora e data soprattutto il numero degli interventi estremamente interessante importanti prima di tutto vorrei dire che Durante oltre a ringraziare per l'invito e mi scuso per la ma l'assenza del Dutto Squinzi che per impegni importanti aziendale al punto di finire quindi cerca di sostituire
La ringrazio
Ecco due o dovrei dire che attuato estremamente interessante che più che di responsabilità in realtà si è finto per predicava
USA e e soprattutto di risposta checché ne sia stato estremamente importante vi ho trovato molto molto stimolante e anch'io cercherò di riprendere alcuni alcuni spunti alcuni stimoli rapidamente partirei realtà dall'analisi del ritorno del dottor Rossi
Che naturalmente e il quadro che tutti noi abbiamo in mente sappiamo che è così è chiarissimo c'è un un processo in corso
Che soprattutto è avvenuto indubbiamente negli anni Novanta e direi che è in forte accelerazione ecco è quello della
Della globalizzazione quindi l'evoluzione della struttura dei mercati la concorrenzialità dei mercati e l'accelerazione del cambiamento tecnologia questo sta investendo
Tutte le inferenze anche le piccole e medie imprese anche quelle che avevano un raggio d'azione nazionale o addirittura super nazionale
Per cui il problema esiste però credo che sarebbe un grande errore che viene fatto spesso in qualche modo anche oggi è sempre alle già alto
Ignorare che nel mondo delle imprese italiane è in atto un grande cambiamento un grande sforzo per muoversi verso
Un cambiamento di ecologico per rispondere a queste sfide certo molte aziende stanno chiudendo ma molte altre aziende stanno reagendo
Purtroppo noi continuiamo a guardare tutta una serie di dati di statistiche che tutti quanti i numeri spesso ci troviamo a dire che sono assolutamente insufficienti ma che comunque consideriamo ma anche spesso un'analisi un po'più approfondita di quello che succede a livello micro
Io guardo a le domande
Di finanziamento per esempio che le piccole e medie imprese che le riprese presentano su quei pochi bandi oggi disponibile
Ecco quei fondi dei pochi bandi che sono stati aperti vedono un affollamento incredibile migliaia di domanda
E parlo per esempio della del bando tre aveva innovazione tecnologica in Lombardia adesso del bando incorso per esempio sulla City
Dove le domande superano sempre di tantissime volte lo fare guardo per esempio anche alla partecipazione delle nostre piccole e medie imprese le prime Gold del sesto programma quadro
Che non sono da meno di altri Paesi anzi se vogliamo in termini percentuali sono di più
E certo uno dice beh ma naturalmente qui sta a loro volta fanno una piccola percentuale rispetto alle duecento mila sorprendente Betti ma non c'è dubbio
Però sono le intese che indubbiamente stanno muovendo questa trasformazione sta un asset fondamentale del Paese perché sono quelle che possono innescare quello che Quadro Curzio chiamato il terzo quarto miracolo economico cioè l'idea di costruire su delle nostre competenze nelle nostre specializzazioni per esempio nel settore delle macchine del settore agroalimentare
Con l'inserimento di te con oggi avanzata
Pensiamo presente l'applicazione delle nanotecnologie delle micro tecnologie nelle macchine pensiamo per esempio di biotecnologia applicata al settore dell'agreement agroalimentare nel settore tessile presente tutto il tessile per la salute
Sono tutti i campi in cui l'industria italiana le nostre associazioni possano avere dei grandi dei grandi sviluppo però manca questa visione manca questa visione delle opportunità delle potenzialità
E manca anche in qualche modo crude nel sistema cioè non c'è un sistema che permette
A al mondo della ricerca e permette che che porti che incentivi ma quei meccanismi che spingono il mondo della ricerca interessarsi di queste possibilità di queste potenzialità per cui credo che il il progetto che ci ha descritto il professor De Maio sia estremamente interessante perché io credo che si muove esattamente in questa direzione
Proprio nell'integrazione delle grandi delle grandi filiere tecnologiche del del mega Science e Nello declinazione verso quelle che sono certo di specializzazione
è importante che per ciò che riguarda il mondo delle imprese considerare comunque che i problemi
O per lo meno le risposte vanno sempre determinate su due cliniche d'intervento principale uno che è quello delle grandi imprese
Grandi imprese che sarebbe sbagliato pensare solo alle grandi imprese italiane c'è ormai nell'alta tecnologia non esiste più la nazione e non esiste più forse neanche il senso della localizzazione degni di un singolo Paese cioè le nostre
Esempi in cui le politiche di attrazione non sono stati mordi e fuggi
Cioè un bando
Un progetto di collaborazione ma sono stati politiche spesso di incentivazione anche di carattere fiscale come per esempio in Canada o in Irlanda che sono state assunte come stabili da dieci anni certo in cui sia risorse che linee di intervento sono state riconfermata
L'altro l'altro filone che riguarda naturalmente le piccole e medie imprese e invece è tutto collegato al tema del trasferimento tecnologico credo che sia stato più volte detto questo punto ma su cui bisogna lavorare ancora moltissimo voglio soltanto intanto da oltre due cose per ciò che riguarda il sistema universitario ecco io credo che
E naturalmente il il è verissimo quello che ha detto anche il professor De Maio non esiste un sistema di impresa nell'alta tecnologia senza un sistema di eccellenza in università alla domanda che Battisti occorre porsi essendo il nostro sistema di ricerca pubblica Xi esistono sono in vigore i meccanismi che permettono a quelle eccellenze
Su cui io credo che siano meno di quelle che noi continuiamo a dire ma che comunque ci stanno ecco viene da sé che si sono quelle che che permette a queste eccellenze di raggiunge una massa critica tale da competere a livello internazionale
Ecco io credo che questi meccanismi mancano c'è mancano manca completamente una cultura della valutazione la cultura delle selezioni
Anche riguardo alla alla riforma dello stato giuridico dei docenti che è in corso io
Io mi chiedo perché in un sistema universitario come quello italiano uno debba pensare che dopo aver fatto il dottorato di ricerca
Occorre stare in dieci anni
In una sorta di incertezza prima di cominciare per sventare il mondo dell'insegnamento
Se nei sistemi anglosassoni chi fa il PCB durante il primo giorno esempio fa
Alle sue risorse giudice volevo
Proprio il che lei interrompesse perché se parliamo dello stato giuridico dei beni simbolo se ve la racconto io astenermi ora allora chiudo chiudo gli occhi dell'arbitro De di tutte le riforme che abbiamo fatto che può essere veramente divertente benissimo allora chiudiamo il più bello strumento
Prego
Perché non ho capito perfettamente chiudo rapidamente semplicemente dicendo comunque appunto che esiste un problema importante di riformare il sistema universitario nel senso della valutazione dall'alto e dall'altra parte nel senso della collaborazione
Chiudo soltanto dicendo che fondamentale che che le riforme che vengano introdotte in questo Paese
Sia dal punto di vista delle delle incentivazioni sia per ciò che riguarda le riforme delle del agli enti pubblici di ricerca
Sì o no riforme credibili e stabili nel tempo quello che manca in questo Paese è un programma è stato detto un programma pluriennale credibile in termini di niente in termini di risorse grazie
Le volevo offrire grazie rappresentati Confindustria volevo offrire anche al ministro Stanca che ci ha raggiunto qualche
Intervento fa un po'il il contesto tre su cui si è snodato la serie di interventi che abbiamo visto ora per quanto riguarda i professori universitari probabilmente il nostro ordinamento
Fatto da Gentile da Bottai era forse il migliore perché prevedeva in corsi ufficiali fatti insieme
Da liberi docenti da una parte e dall'altra parte del professore ordinario e quindi c'era una grande possibilità di presenza da all'interno del campo universitario dei cosiddetti fuori di campo che erano liberi docenti incaricati di tenere il corso ufficiale e di coloro invece che era una struttura i fiori di serra che si riproponevano poi le storiella
La riforma del sessantotto incaricati stabilizzati la legge Codignola insomma le abbiamo viste talmente tante che probabilmente parla delle cose all'università italiana
Purtroppo ma per ritornare al tema il professor Rossi ci ha detto ormai siamo in una fase di declino stabilizzato della capacità dell'Italia di essere un soggetto dinanzi e quello che ci accomuna e sicuramente alla Germania in questa
Situazione di staticità e dall'altra parte abbiamo invece il suo colosso americano che continua a macinare regolarmente
Senza grandi picchi perché in realtà la molteplicità delle colonie americane fa sì che si compensino settori diversi ma dei dei tassi di crescita che sono sempre intorno al tre per cento rispetto ai quali noi invece ci troviamo molto
In basso c'è sicuramente una peculiarità italiana quanto a numero di persone che sono occupate
Quindi lavorano poche persone quanto la capacità di fare sistema perché la produttività complessiva è estremamente bassa
C'è in una una sicuramente bassa presenza di investimenti nell'innovazione nello sviluppo
è chiaro che poi si è cominciato a parlare lo ha fatto il professor rovi di quelle che sono i modelli modello americano dell'università che addirittura pensano a quale modello di ingegnere noi dobbiamo cominciare a pensare oggi fra per averlo fra cinque sei anni perché in realtà anche l'ingegner il lavoro del programmatore lo sanno tutti quanti una commodity costa otto otto da noi di meno in India quasi nulla in Cina certo però poi ci sono dei meccanismi di protezione che cominciano a essere quelli degli standard per cui ci sono dei paesi che mettono come contratto quello di fare sviluppo e ricerca in quel Paese se si vuole investire
Noi abbiamo addirittura l'Unione Europea che meste sotto sotto procedura d'infrazione gli Stati che chiedono alle industrie di fare ricerca sviluppo e parlo delle telecomunicazioni quindi ci sono stati che addirittura si appropriano non solo della ricerca dello sviluppo come condizione di investimento
E cercano di elevare barriere attraverso gli standard e invece la Commissione europea che ci chiede di fare
Tutto al contrario poi ricordo l'intervento eccezionalmente
Dinamico del del professor decina che c'ha detto veramente tutto su la il fatto che abbiamo una una disseminazione eccessiva di atenei il fatto che manca una vera e propria sana competizione che poi alla fine abbiamo parlato sempre dei livelli alti dell'università rapporti tra ministero e circa Ministero Istruzione CNR IIT no per quello che vale o non vale ma in realtà la vera governance universitaria è andato a partire dalle istituzione dei famosi dipartimenti ad aggiungere
Istituzione su istituzioni luoghi di mediazione sul luogo di mediazione per cui alla fine non è chiaro nel quale la governance universitaria né quale
Il sistema di finanziamento né qual è proprio la funzione del del personale è chiaro che a questo punto però bisogna ritornare indietro a quello che diceva Bottai io anzi lo scriveva
Nella nella legge che prevedeva gli strumenti di accesso l'università l'originalità dell'elaborato allora l'originalità della Borato era il criterio per entrare a far parte dei docenti universitari
Noi abbiamo avuto una originalità premiata però come circolazione ricerca della conoscenza non come
Forma di appropriazione della conoscenza Findus reali quindi il fatto che assolutamente stranoto che abbiamo tutti quanti premiato i migliori però probabilmente questi migliori oltre che a progredire nella conoscenza non ci hanno
Dato una quantità notevole di brevetti
Mi sembra che poi sul discorso Vitti s'ci sia una sospensione più che del giudizio dell'incredulità che poi insomma va tanto di moda nel settore del multimediale perché in realtà ancora non si è compreso di che cosa si tratti realmente
Ma sicuramente lo ha ricordato il professor Giuliani c'è una situazione sicuramente di provocazione di rottura
In una stagnazione complessiva perché effettivamente l'università a una sorta di colpa nel non aver e non essere in grado di giustificare le scelte che vengono fatte nell'allocazione delle risorse
C'è sicuramente un fallimento se ho capito bene anche della politica perché non ha fatto delle scelte coerenti a livello nazionale perché c'è una struttura una sede universitaria per provincia con una assoluta come dispersione delle risorse
E delle energie mi sembra che qua c'era anche un punto delicato il discorso del Titolo quinto quindi la responsabilità dell'indirizzo per la valutazione della ricerca però mi sembra che ci fosse anche una chiave di lettura estremamente propositiva quando diceva d'altra parte la politica può essere nazionale senza essere statale l'esperienza tedesca e in questo senso quindi si può coordinare una molteplicità di realtà locali ancorché non sia un compito dello Stato come Stato persona altrimenti si va verso un ulteriore degrado perché il localismo che è stato poi ricordato anche mi sembra dal professor A. Di Maio quando parlava di liti si fa l'importante è farlo che cosa serve non si sa
Di eccezionale livello come è sempre stato l'intervento del professor Pilati che c'ha detto qual è stata la grande consapevolezza quindi la lucidità della riforma Maccanico che ha istituito per ricordare c'era l'autorità gara che garantiva il discorso dell'editoria che era staccato rispettate RAI e i servizi la riforma Maccanico in realtà ha fatto un'unica autorità
Basato sull'ipotesi della convergenza e questa ipotesi si è verificata e quindi l'autorità è stata in grado di padroneggiare
Come diceva al suo core business quello della liberalizzazione dell'uso della conoscenza quindi un'idea effettivamente geniale quella di fare un unica
Autorità basata sulla ipotesi della convergenza ma anche una profonda consapevolezza di questa autorità del suo ruolo nella liberalizzazione dell'uso della della conoscenza che poi e diventato attraverso la effettiva digitalizzazione di tutti i sistemi un vero motore per l'innovazione e la crescita e la la competitività
Gli ultimi interventi signor ministro lei via ascoltati quindi probabilmente
Non c'è necessità che io ne presunta hedging
Di ulteriori contenuti tra
Io con la tecnologia senza
Complimenti diceva presente manca e grazie per avermi aiutato ad accendere il microfono perché sembra quasi che sia un incontro tradizionale ci siamo già incontrati l'anno scorso su temi molto vicine a quelle di oggi
Vista l'ora tarda vista la ricchezza di interventi è difficile aggiungere molto ma cerco di essere molto schematico cerco di essere possibilmente più breve possibile
Sembra che il Paese da qualche tempo diciamo da uno due anni finalmente si sia svegliato
Perché fosse stato detto anche ma è importante comprendere anche per scontrare quest'idea dell'Italia in declino
Che da quanto meno quindici anni dieci anni certamente l'Italia è l'Europa continentale ma parliamo dell'Italia sta perdendo velocità e quindi competitività il perché non la faccio molto lunga ma insomma noi ci siamo accorti che siamo sprovvisti delle leve che ci hanno assicurato una crescita una completa nel passato anni cinquanta sessanta al costo del lavoro
Insieme a tante altre cose ma fondamentalmente la completa sul costo del lavoro anni settanta ottanta l'esortazione l'abuso dall'esortazione della lira anni ottanta la voragine della della finanza pubblica che sosteneva va buona parte dell'economia oggi queste tre cose grazie a Dio non possono essere utilizzate
E quindi ci troviamo all'inizio di questo di questo ventunesimo secolo
Senza più le armi in mano per competere quelle tradizionale non possa essere più utilizzate e se vogliamo continuare ad essere una che mi ha moderne sviluppata abbiamo di fronte a questo problema perché cinque anni fa quando che eravamo questo problema non è discutevamo
Io non voglio far polemiche con nessuno ma io sono stato per anni in Confindustria di ricerca cinque sette anni fa non se ne parla
O se non marginalmente così
Tra i tre regole obiezione
Oggi invece ci accorgiamo che noi dobbiamo mettere in modo creare rafforzare definire un sistema dell'innovazione non è solo un problema di ricerca io lo definisco un sistema dell'innovazione con le tre grandi dimensioni
La formazione il sistema della formazione la capacità di produrre innovazione tecnologica parliamo di innovazione tecnologica e l'Italia su altri tipi innovazione bravissima
E poi la diffusione delle tecnologie formazione ricerca tecnologica che fa un sistema perché e interdipendente questo non abbiamo avuto bisogno in questi ultimi decenni oggi invece ci accorgiamo che il Paese mancando le altre ha bisogno di questo sistema
è il merito di questo governo e di aver messo mano alla costruzione o all'ammodernamento o al cambiamento di questo sistema
Nella formazione ci sono una serie di interventi che vanno dalla riforma la scuola primaria quella secondaria all'università ai meccanismi di di funzionamento che ovviamente poi intaccano interessi posizione
Molte opinioni anche rispettabilissimi e che erano reazioni ma finalmente cominciamo a mettere in moto una revisione permettere a ma e il motore appunto per generare benessere perché passato non ne avevamo bisogno quindi si potevano fare altri tipi altre logiche di decisione
Oggi deve funzionare questo sistema
E così per quattro riguardo alla ricerca
Sulla ricerca che il tema di oggi
Metro perché è stato detto montate da persone molto più competente di me però voglio sono richiamare alcuni a spot Tupputi critici a mio modo di vedere
Innanzitutto
Questo è uno dei problemi strutturali che abbiano siamo l'unico grande Paese OCSE ancora diciamo a ricerca socialista
Perché abbiamo la maggioranza che pubblica rispetto ne abbiamo cinquanta e più per cento della ricerca fatto dal sistema pubblico e quella privata per esempio in in Francia
E la pubblica solo trentasette per cento in Inghilterra del ventotto per cento probabilmente a ragione del mare quando cresce l'una influenza l'altro sicuramente però dice anche lunga non solo dei problemi che abbiamo sulla ricerca pubblica ma anche dei motivi oggettivi e delle difficoltà che le imprese italiane
Anche perché è dimostrato la dimensione sicuramente un handicap nel fare investimenti di ricerca questo è un dato di fatto
E quindi i problemi abbiamo oggettivi di come aiutare il sistema industriale italiano caratterizzato soprattutto le imprese piccole nel fare più ricerca
Poi abbiamo l'argomento che attratto più attenzione
Che è la la ovviamente l'aumento delle risorse su cui anche il Governo è impegnato però l'ho detto e lo ripeto se non si risolvono altri problemi si rischia di sprecare risorse
Problema ricerca non è avere più risorse anche avere più risorse ma prima di avere più risorse o contestualmente meglio ancora dobbiamo però trovare dei meccanismi nuovi dei processi nuove
Per esempio
La mobilità delle risorse umane
Cioè è impensabile ripeto impensabile nel mondo della ricerca e della conoscenza con la velocità con cui cambia il contenuto
Avere una rigidità e a fare una riforma e sostituire a un sistema rigido un altro sistema rigido a questo fuori dai tempi
Questo è impensabile oggi se vuole avere un sistema di innovazione come motore di sviluppo
Perché è una contraddizione
E quindi è chiaro tutta l'erezione non tocco il tema della della dello stato giuridico del modo di selezionare e somma bisogna rivedere questi meccanismi sostato recentemente ho visitato Berto ENI
La famosa università Berkeley californiana pubblica
Mi ha colpito il fatto fondato
Il quaranta per cento di chi insegna Berkley avuto almeno un'esperienza nell'impresa privata del settore privato questo significa mobilità INAM praticanti questo in Italia non esiste e dobbiamo lavorare per avere molta più mobilità
Poi c'è grande capitolo della cooperazione tra mondo delle dell'Università dell'Istituto di ricerca del dell'impresa
E qui dico di nuovo anche per la mia provenienza da riprese questo muro deve essere abbattuto da entrambe le parti
C'è diffidenza c'è lontananza da una parte ma che dall'altra
Oggi abbiamo la necessità veramente di rafforzare norme mettete
Molto difficile come fanno i meccanismi i finanziamenti le forme e le organizzazioni la territorialità dove farlo somma è un problema complesso
L'internazionalizzazione
Non solo sono d'accordo col professor De Maio che dobbiamo avere attrarre allora capiremo se le nostre università sono competitive
Ma mi permetto di aggiungere con grandissima amicizia soprattutto stima dobbiamo anche essere capaci di attrarre i professori i professori stranieri
Perché allora sì che veramente avremo l'università italiana
Non è su tutte le università italiane come tutti i sistemi universitari sono specie di eccellenza o meno ma dobbiamo aprirci a una internazionalità
Il mondo della conoscenza un mondo senza confini pensare di avere università italiane autarchiche chiuse
E che cercano solo di mantenere anche alcuni privilegi e comunque la posizione poco distante di nuovo non è nell'interesse del Paese cose che di nuovo rivendico che questo governo apposto sul tavolo questi problemi
L'interdisciplinarità cioè dobbiamo certamente lavoro che sta facendo presso De Maio sul razionalizzare
Come e dove investire nella ricerca pubblica
Sottolineo ne sono assumo molto convinto che c'è un triangolo magico che gli americani chiamano Baio info nano technology questo triangolo è quello che ci offre le maggiori opportunità di innovazione per il futuro e sono interdipendenti l'uno dall'altro non mi dilungo anche questi aspetti ma
Anche qui cadono i muri e quindi bisogna anche creare
Meccanismi di ricerca meccanismi di formazione dei ricercatori e quindi dall'università per cercare di creare dei più questo favorire l'incrocio e l'incontro discipline diverse
E poi bisogna
Creare
Dei distretti c'è l'innovazione tecnologica e il processo di innovazione la cooperazione gli attori devono poi trovare punti di incontro edifici e pensare il distretto Italia
Ero ieri a Trieste è un esempio e di cui è stato creato un distretto è così il distretto in Sicilia piuttosto che a Torino bisogna tirare
Il punto sul territorio e qui le regioni giocano un ruolo importantissimo non solo lo Stato male regioni e gli enti locali università le impresse
Tutti giocano un ruolo proprio a livello di territorio età
Colgo però l'occasione qui non so di parlare di ricerca ma di parlare la terza dal terzo aspetto che perché non so perché in Italia e mi riferisco anche a sedi importanti documenti importanti si è fatto molto accenno sulla formazione molto accenno sulla ricerca
E si continua a sottovalutare l'importanza della capacità di assorbire tecnologia in un sistema Paese che volesse competitivo e moderno e presso il proprio credo che sia il caldo culturale che abbiamo proprio della compressione delle implicazioni che questa ondata innovativa che sto parlando di lei non ha innovazione digitale sta creando una specie di spartiacque tra passato e futuro sta ridisegnando le nostre società nel nostro economi
Chissà perché il nostro Paese
Forse per il fatto che siamo molto portati a guardare solo gli aspetti finanziari e prevediamo i casi e le conseguenze fatto sta che scoppiata la bolla questo discorso che non attira più non è più di attualità
Io sono tra quelli che invece sono convinto che insieme alla formazione insieme alla ricerca la capacità di utilizzare tecnologia per ridisegnare i processi modo di operare dia grande forza un sistema paese a un a un è un errore economia moderna
Qui però è una tecnologia strana diversa
Qui non si può fare solo una politica dell'innovazione tecnologia digitate lei prese o solo per la pubblica amministrazione questo è una tecnologia pervasiva reso note Croce che interessa tutti insiste tutti i comparti di una società di un'economia
E quindi una politica di nuovo rivendico quanto meno il tentativo per la prima volta fatti in Italia per una politica unitaria per l'innovazione tecnologica digitale a livello Paese
E allora cosa abbiamo indicato il mio metro assolutamente nei dettagli innanzitutto gli italiani
Queste settanta sono tecnologie fondamentale per studiare per lavorare per ricercare per informare insomma è inconcepibile pensare pure oggi
Un po'meno dei due terzi della popolazione italiana forse un po'meno
Diciamo sicuramente oltre il cinquanta per cento è ancora analfabeta dal punto di vista informatico e come cinquanta anni fa non si poteva esserci Tadini
Se non si sapeva legge scrive di non si aveva una una capacità di partecipazione così oggi se non si sa usare un computer soprattutto i giovani mi riferisco ma non solo i giovani si esclusi
E quindi la nostra politica innanzitutto è concentrata sugli italiani
Dalla scuola agli insegnanti
Ai giovani alle famiglie meno abbienti alla al pericolo dell'esclusione delle nuove e Maggi esazione quindi dei disabili delle famiglie a basso reddito tutto una serie di interventi che
Non voglio dire a breve riusciremo a recuperare il ritardo che abbiamo accumulato come minimo nell'ultimo decennio
Ma alcuni dati ne cito solo per quanto riguarda gli italiani un dato unico ci fanno ben sperare che s'è messo in moto una dinamica
Nella famiglia italiana che abbiamo tanta tecnologia ci sono tre tecnologie che stanno crescendo più di tutte tasse superiore anche a livello europeo
Il personal computer oggi quarantatré per cento le famiglie italiane almeno presso compiute l'anno scorso stretto dovere due cresciuto dell'undici per cento
Un tasso che non si trova in tutti i Paesi europei collegamento a internet è più di un terzo e famiglie italiane è cresciuto quasi del venti per cento questo è un dato estremamente interessanti
E per quanto riguarda la il collegamento alla larga banda che credo che è triplicato perché partiamo oggettivamente da una basse bassa
Dall'italiani alla pubblica amministrazione non tanto per un efficientismo fine a se stesso che già di per sé estremamente importante lasciato poche amministrazioni questo processo
Può essere proprio da traino da stimolo spinge ad educare per esempio abbiamo lanciato qualche giorno fa con la RAI abbiamo
Rilanciato programma noto a chi è meno giovane che non è mai troppo tardi oggi collaborazioni alla RAI stiamo lanciando una prima fase trasmissioni giovedì mattina perché è interessato a Pechino ne alfabetizzato perché sicuramente qualcuno può aver bisogno di aiuto giovedì mattina questa prima fase RAI due
Alle ore nove e quarantacinque c'è una serie di trasmissioni che indica innanzitutto mostro perché
Con l'utilità di un personal computer collegati in rete
E poi partirà sulla sulla strada sulla satellitare RAI Educational e invece le elezioni com'era organizzato con il maestro Manzi con i centri di ascolto agli anziani tutti i centri sociali in modo da poter avere l'opportunità della diffusione
La propria stazione può creare il motivo dell'utilità
Il motivo quindi di avere un rapporto diverso con la pubblica amministrazione pensate a chi abita in centri remoti chi a chi è l'anziano il pensionato non solo quindi chi è già fa precisato può essere motivo per cominciare ad avvicinarsi a questo giudizio
Anche qui vi do solo un dato che deve che anche qui si è messo in moto un meccanismo se sono venti milioni più o meno degli italiani che usano internet l'Italia tra i grandi paesi europei alla progettuale più alta cinquantatré per cento di chi gli utenti internet che ha visita sistematicamente i siti della pubblica amministrazione
C quattro per cento del due mila due erano quaranta per cento cioè cosa può significare globalmente l'italiani
Chi naviga cioè quelle che hanno l'accesso navigano queste è usano queste tecnologie Throne queste tecnologie modo di bypassare superare ancora la burocrazia che c'è nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino
Una serie di interventi non le leggo ma credo che abbiamo stabilito anche non solo le cose ma soprattutto un sistema di governance
In quest'Italia federale dove si litiga su tutto anche per la confusione oggettiva dell'articolo centodiciassette Titolo quinto della Costituzione che ha creato le premesse per una continua litigiosità tra Regioni e Stato centrale quindi lo sforzo di ridisegnare le competenze
Mi fa piacere dire che proprio nel campo della cooperazione innovazione tecnologica la cooperazione tra governo centrale e Regioni enti locali è stata eccezionalmente positiva abbiamo messo in moto un meccanismo di governo federale di questo processo di innovazione che sta cominciando a dare i propri risultati
Proprio oggi e pubblicata lo dico perché oggi pubblicata la mia direttiva sull'open-source della propria amministrazione
Lontani da noi già definire per decreto le scelte tecnologiche
Vicina invece convinti di suggerire la pubblica amministrazione ogni qualvolta scelgono un software di l'obbligo di valutare tutte le alternative possibili
Quindi non solo il software commerciale più tradizionale ma anche il soffitto del cosiddetto libero
Questa direttiva saggio già la direttiva sull'obbligo di avere tutte le comunicazioni all'interno da programmi stazioni elettroniche entro la la la fine la legislatura alla sicurezza alla alla quello che stiamo facendo realizzando professor De Sica sul sistema Pubblico di connettività questa grande infrastruttura che non collega solo le pubbliche amministrazioni statali ma tutte le pubbliche amministrazioni sul territorio nazionale
Lei prese l'altro settore e che devo dire che questo è l'aspetto più difficile
Perché nel panorama della penetrazione di queste tecnologie le piccole e le piccolissime prese di nuovo anche per fattori oggettivi hanno la maggiore difficoltà
Perché queste tecnologie come ha scritto brillantemente Sauro Rossi dipendono non se non si acquistano non basta acquistarli
Questa tecnologia e questa è la caratterizzazione di questa grande ondata innovativa rispetto alle altre del passato
Il grado di utilizzo
La capacità di utilizzo dipende dalla qualità delle risorse umane
Ed è la capacità di poter modi
Caro non rendere automatico l'esistente trasformare i modelli organizzativi e operativi due sfide enormi qualità delle risorse umane per utilizzarli pieno e capacità di poter trasformare i modelli operativi e gestionali delle imprese non solo dell'intesa che verrà programmi stazione di qualsiasi organizzazione
è qui è uno sforzo che dobbiamo fare ancora di più anche se con il collega Marzano abbiamo fatto anche qui un primo intervento molto organico articolato il piano dell'innovazione digitale per la piccola e media impresa ripeto morto articolata te che la Commissione europea due ben due commissari l'hanno divulgato in altri Paesi come esempio di best practices ma sono d'accordo e stiamo studiando e lavorando per dare più stabilità più certezza più visibilità la più due durata agli interventi di sostegno in modo tale da poter avere maggior forza
Un ultimo e concludo e ovviamente tutto questo si realizza se abbiamo le autostrade non quella che il mio collega Lunardi dopo anni e anni di sonno profondo sta cercando di rimettere in moto ma le autostrade digitale la capacità di
Interconnettere e quindi di far viaggiare le idee l'informazione e la conoscenza per lavorare per studiare da nove tutte le attività questo è un piano che abbiamo sviluppato col collega Gasparri abbiamo sollecitato e abbia amo ora lì il semaforo verde dalla Commissione europea di utilizzare i fondi strutturali perché il rischio e dove non arriva il mercato di rimanere lasciare escluse alcune zone del Paese quindi l'uso di fondi sul alé delibera CIPE primi trecento milioni di euro per la diffusione larga banda soprattutto nelle aree sotto utilizzate sia in termini di infrastrutture che di servizi e di contenuti
E quindi questo è il programma che abbiamo messo in moto
Concludo abbiamo un appuntamento importante ed europee a primavera c'è un Consiglio europeo tradizionalmente anche quest'anno si farà
Sulla competitività la visione dell'attuazione della strategia di Lisbona noi alla presidenza abbiamo avuto una grande iniziativa quella di proporre un piano per l'acre
Città europea e cui parlavamo di infrastrutture immateriali c'è autostrade porti trafori e quant'altro manca a livello italiano europeo ma anche di infrastrutture in materiale che non significa solo diverse le linee telefoniche ma tutto quello che di materiale di conoscenza di capacità di ricerca di innovazione e di utilizzo di tecnologie questo appuntamento di a
A quattro anni dal lancio della strategia di Lisbona in cui siamo tutti d'accordo che non stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo posti per la fine di questo decennio qui dobbiamo essere capaci come europei di cambiare marcia fa non sa do di qualità e soprattutto legare a questa grande manifestazione di disponibilità di interessa di volontà che la strategia con le disponibilità di risorse fino pare che invece fino a oggi non sono state date per realizzare Processo di Lisbona queste l'appuntamento prossimo che abbiamo anche a livello europeo il cui anche qui che giocheremo la nostra parte
Grazie della
Lucio Stanca per il suo intervento importante che arricchito ulteriormente il dibattito c'hanno chiesto due appuntamenti il professor De Maio e il professor Gallo
Noi faremo fra i sei mesi che ci è stato richiesto e d'agosto quindi lo rinvieremo a settembre e intanto vi invito al buffa è che abbiamo predisposto grazie
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