Un'analisi della situazione in Iraq dopo il passaggio dei poteri dall'Autorità provvisoria della coalizione (Cpa) al governo di transizione iracheno di Allawi. Le minacce di morte delle "Le Brigate della Salvezza", gruppo armato iracheno, contro Abu Musab al Zarqawi (militante islamicolegato ad al Qaeda). Il ruolo dell'Iran sulla componente sciita in Iraq

Roberto a Liboni vicepresidente dell'Istituto affari internazionali Halloween gli chiediamo come valuta la nuova situazione in Iraq dopo il passaggio di poteri come legge questo no situazione se il clima politico è cambiato
Ma io non credo che il primo politico sia notevolmente cambiato nome in in Iraq con il passaggio dei poteri
è possibile che questa nuova compagine governativa riesca da sola a trovare una migliore legittimazione ma alle condizioni generali
Non mi sembra che suggeriscano un reale progresso rispetto rispetto al passato però devo dire che se agiscono come questo Allaoui sembra un ordine voglia agire può darsi che riescano ad affermare una propria credibilità nei confronti degli iracheni naturalmente permettetemi di birra dipende da molti altri fattori
Che non sono sempre nelle mani dello stesso governo interinale Antonio mai negli Stati Uniti dell'ONU eccetera
Quindi cosa serve fondamentalmente secondo le cose mancato cosa manca ancora e se realizzabile diciamo
Ma è quello che manca che ci sia una forte perché manca per ora insomma è che ci debba incidere a essere un processo
Politico all'interno dell'Iraq fra gli iracheni e questo processo politico potrebbe avvenire nella e quadro
Della Assemblea nazionale che mi sembra verrà più o meno costi proprio prego più più o più o meno tardi più o meno presto costituita ecco nell'ambito di questa Assemblea nazionale potrebbe esserci un processo nella quale che identificano delle non dico partiti ma insomma delle tendenze che abbiano un minimo di trasversalità rispetto a dirà che che riescano a dominare la frammentazione e il fare le fazioni terrorismo la violenza
E appunto per parlare di questi gruppi terroristici che spazio di manovra hanno secondo lei per esempio il gruppo che fa capo ad Al Zarkawi insulti a riferire ATO Giordano come si sta muovendo da questo punto di vista si era parlato di una lettera addirittura ad Osama Bin Laden cui cercavi diceva non vi vogliamo
Sottrarre spazio però la nostra guerra prosegue
Non non sono al corrente di questa lettera io credo che Zarkawi
Abbia uno spazio abbastanza ampio ma non perché questo risponda una qualche condizione oggettiva ma semplicemente perché solo può prendere nel cause generale che che regna nel Paese ho sentito o letto da qualche parte che c'è un gruppo iracheno e comincia a protestare nei confronti di questa che considera un'interferenza ecco questo potrebbe essere un elemento interessante
Sentire contratto Lolli internazionale ma nazionale ha una componente che non è di resistenza
E ma è semplicemente di terrorismo in nome di ideali che vanno al di là dello stesso Chirac
Parla della minaccia di questo gruppo di Brigate della salvezza minacciano volti ad Arca Wigmore è il segno di cosa allora con lei
Ma è il segno che c'è qualcuno in Iraq comincia a pensare in termini nazionali cioè in termini di problema di resistenza problema di ricostruzione
Del Paese non affidato a una battuta componente transnazionale islamica
O a chiunque voglia approfittare delle compito per inserire PC per inserirci ma fino a una programma intende perseguire un programma nazionale iracheno
Eliminando dalla scena se possibile queste interferenze esterne
Che non sono propriamente irachene aggiungono oltre alla violenza anche molta confusione quindi ne percepisce Al Zarqawi e quindi al Cairo in qualche modo come elemento esterno dei
Io credo che lui sia uno che non dico che sia cioè uno con ambizioni forti che aderisce ad Al Qaeda
Nel modo in cui cioè nell'ambito di una rete e lui che decide di aderire non credo che ci sia un rapporto gerarchico fra Al Qaeda il gruppo e il gruppo di Zarkawi
Mi sembra che sia uno piuttosto ambizioso che vuole approfittare dello spazio che crea al Qaeda ma non essere esattamente nella linea di Al Qaeda
Invece no statale del Sabre chiedono sta giocando perché ha fatto numerose piroette rispettano Branagh Sandro che apre a una carriera politica nell'ambito nell'ambito iracheno vero e proprio ecco secondo me anche
L'evoluzione che lui ha avuto è un altro elemento diciamo così nazionale lui ha acconsentito a porrà termine
Alla sua piccola guerra
E credo che abbia consentito nel momento in cui ha cominciato a pensare ho avuto delle evidenze che si crea un contesto iracheno nel quale Luigi può mettere a frutto la fama
Che che fatto e fare quindi una carriera politica
C'è quindi fare o il suo nuovo partita insieme alla data e all'infinito il farà un partito intanto Roberto questo l'ho sempre detto lui pensa a un modello di Obama aperti
Di certo la
Il Partito di Dio
E invece i rapporti con la dava e lo sci e gli altri due partiti sciiti
Io scusi non ho sentito bene altri due partiti Dadamaino Selleri la dava un partito relativamente moderato
Di di di establishment ora
E il lo Ciriè un altro partito
Epicentro diciamo così nell'ambito uscita legato secondo me più della Dawa all'Iran
Si dice
Quindi io vedo questo traiettoria di Moqtada Al Sadr come una volontà di quest'uomo di crearsi un suo spazio e volontà che secondo me è stata coronata da un da primi successi e quindi non farà il suo partito e però questo secondo me è importante perché è un segnale che significa che qualcuno cominci a vedere un contesto iracheno che emerge
Il quadro politico invece le autorità e le che ne hanno minacciato di rendere pubblica diciamo le pubbliche le implicazioni di Stati come l'Iran e la Siria soprattutto nella evoluzione terroristica diciamo della della nuova situazione in Iraq lei cosa pensa qualche ruolo hanno avuto per esempio dell'Iran
Ma l'Iran non ha avuto un solo ruolo perché sono molto di missili io credo che in
La divisione che conosciamo bene invieranno fra per essere sintetici radicali e moderati ha avuto delle ripercussioni sugli atteggiamenti dell'Iran nei confronti nella componente sciita in Iraq io credo che tutti quanti in gran desiderano che ci sia un'affermazione sciita
Ma
Detto questo
Le visioni sono molto diverso io credo che la visione di Khatami sia molto simile a quella di Sistani c'è una visione nella quale
Il l'Ayatollah non fa non non non si mischia G. non si mischia nella politica esercita un ruolo spirituale che sta un po'alla al di sopra e quindi una visione molto diversa da quella khomeinista che oggi per portata avanti da Khamenei
Quindi io credo che ci siano stati diverse diverse iniziative
Da parte dell'Iran da parte della Siria
Secondo me c'è un qualche appoggio Battisti ma francamente non credo che sia molto forte
Per a Roberto a Liboni vicepresidente dell'Istituto affari internazionali