"Gerusalemme inquietante mistero" - organizzato dal Movimento Shalom con il patrocinio della Regione Toscana (presso Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, piazza della Signoria)

Revisione
Sì allora proviamo
A cominciare
Chiederei
Di iniziare questa nostra giornata questo nostro pomeriggio al Complesso musicale trent'anni che è un complesso israeliano
Che nel suo programma colloca non solo la musica come dire moderna occidentale
Ma anche un dialogo con la tradizione araba
Quindi presente anche i pezzi che appartengono alla tradizione musicale araba
Allora direi che i nostri amici se possono venire
Nel frattempo ci mettiamo a sedere ascoltiamo i loro campi di accoglienza
E poi inizia come dire l'incontro vero e proprio allora il Complesso
Può cominciare
Tutti
Il problema
Sì
Secco secco Salvatore
Va
Ma
Il
Sì
Bisogno
Disegnato
Mentre
Sul
Sì
C bis qui però
I testi
Va bene
Il
Tredici cosa quindi
Per
Otto
Ma
Ma
Prova
Ora canteremo un'altra canzone e poi l'incontro avrà inizio
Il professor
Questo era Casone israeliana
Una canzone molto semplice con delle parole molto semplici
Devono
Dice che ognuno vede il mondo in maniera diversa la
Nessuno sente le cose come le sento io va benissimo
Quello che io vedo che anche loro qualcun altro può vedere nero
Va benissimo lui
Per quello che quello che per me è un sogno per un altro un incubo
Nomina di
Quello che per me pace per altri può essere guerra
Segue e
Quindi la
In ogni caso tutti andiamo verso lo stesso a parte nella stessa direzione e senza amore non ci sarebbe niente
Angel Claudio Minelli
Quindi
Qua
Si
Il
Se
Ieri
Si
Grazie
Sì
Segretario no
Il
Sì
Grazie
Senta
Sì dalla tutto
Molte grazie
Allora abbiamo ascoltato i nostri amici come avete capito le le musiche e poi sono molto più mischiate di quanto uno potrebbe pensare anche i canti israeliani si sentono dei sottofondi arabi che sono in qualche modo inevitabile
Ed è bene
Inviterei ora il presidente della commissione pace del comune di Firenze
Lorenzo Marzullo a portare il saluto della città al al convegno a questo incontro
Ci sono ancora qualche posto a sedere lo dico per le persone che sono in fondo qui davanti e tanto vale utilizzarlo ecco Lorenzo Mazzullo presidente la commissione pace
Stasera
Io ruberò davvero benvenuto perché il mio non è un intervento proprio per portare il saluto del sindaco e dell'amministrazione tutta per questa bellissima iniziativa che avete fatto in questo salone molto bello della nostra città
Vi ringrazio anche di essere molto numerosi da questo si evince come Firenze
è sempre stata città operatrice di pace che non è ovviamente uno slogan mai scritta proprio nell'albo d'oro delle Nazioni Unite come città operatrice di pace lo dico soprattutto per i più giovani
Ha sempre portato nel suo corredo genetico i valori democratici e fra questi e quindi anche la pace
Queste iniziative sono molto importante ecco per cui e giusto che gli enti locali
Siano vicini parlo di Firenze ma il concetto poi estese essere esteso davvero per ciò che ho detto prima tutta la Toscana sempre stato lettera di pace fu fra i primi Stati ad abolire la la pena di morte
Oggi il mondo sembra non solo per la questione purtroppo Israele palestinese magari fosse solo quella forse si potrebbe risolvere meglio ma purtroppo il mondo sembra cascato in un incubo senza fine ecco per cui è accennava faceva piacere vedere questa vostra presenza massiccia perché tutti dobbiamo dare un piccolo contributo
Personale con la presenza testimonia e tenendo alta anche come dire l'attenzione su alcune su alcuni problemi che affluiscono affliggono il mondo
Come istituzione noi siamo convinti appunto che né purtroppo il terrorismo
Risolve il problema e velleitario ma nemmeno l'innalzamento di mughetti steccati perché non permette sono delle chiusure non permette il dialogo e il rapporto il rapporto fra i popoli
Come dicevo prima Firenze ha sempre ospitato
A tantissimi eventi ricordo per chi non fosse al corrente
Fu stipulata proprio fra intellettuali giornalisti palestinesi che di israeliani col patrocinio della Regione Toscana
Della Provincia e del Comune di Firenze la carta per la pace proprie chiamata di Firenze per la questione israelo palestinese
Ecco per cui la partecipazione popolare diventa importante queste iniziative ad altre quelle che se mi faranno se ne faranno in seguito affinché davvero si possa andare entro nello specifico per quanto riguarda la questione israelo palestinese verso uno stato che sia secondo il principio appunto due Stati
Due popoli che possano vivere in pace sono vicini saranno costretti a viverci questo per il futuro speriamo che al al più presto possibile ripeto col contributo non solo nostro degli ente locale ma con le pressioni che queste iniziative fanno sulle autorità nazionali e internazionali si possa andare verso verso una risoluzione di questo problema
è mia convinzione voglio esprimere un pensiero personale come dire che se la questione palestinese verrà risolta ossia vi era nel canale nella direzione sul percorso della risoluzione sono convinto che tutte quelle situazioni di crisi che esistono nella zona medio mediorientale potranno avviarsi verso un percorso vero di pace
E soprattutto durature vi ringrazio ancora una volta per la presenza numerosa ringrazia chi ha organizzato ovviamente questo questa riunione
Speriamo di poterne fare altro ripeto per temere per tenere sempre alta l'attenzione questi questi mali come le guerre i massacri purtroppo sotto i riflettori oggi c'è solo la guerra in Iraq
Ma ci sono anche tanti Paesi dell'Africa dove ancora ci sono tante quelle su cui i riflettori non sono accesi ma muoiono tante tante persone soprattutto donne e bambini che come sappiamo sono soggetti più deboli vi ringrazio ancora una volta
Grazie a Lorenzo Marzullo che ha portato il saluto del sindaco e del Comune di Firenze
Chiamo ora il presidente del Movimento Shalom Silvio Della Maggiora portare il saluto del movimento a questa giornata di pace che ci riunisce oggi qui a Palazzo Vecchio prego
Buonasera a tutti
Va sicuro che da qui è un bel colpo d'occhio questo stupendo salone con affreschi così belli e peccato che ora non c'è tempo magari stasera
Per per farceli spiegare vedere anche tutta questa gente magari ma questa folla di amici magari perché no anche di curiosi vigente che ci avvicina per la prima volta è un piacere in mezzo per chi rappresenta indegnamente questo movimento avervi qui stasera in questa serata importante in questo questa giornata dove ce li abbiamo diciamo il ventinovesimo compleanno del movimento Shalom
E quindi io sarò brevissimo anche perché abbiamo ad ascoltare i nostri relatori che parlano sicura molto mente molto meglio di me allora quindi abili inviterò ai saluti The quindi saluto tutte le autorità presenti e in modo particolare
Sua eccellenza Edoardo Ricci vescovo di San Miniato
La massima autorità palestinesi di Ali Rashid
La signora giornalista Manuela Dviri e l'arrivo
Signor Roberto Filippini no
Chiaramente il nostro amico Massimo Toschi della regione Toscana
Qui presente ci sono anche molti sindaci ora non sono individuarli perché siete così tanti che non non saprei trovarli
Un ringraziamento particolare io lo vorrei fare anche alla Regione Toscana che ci ha dato il patrocinio al Comune di Firenze che ci ha messo a disposizione l'età stupenda sala
Alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato all'Unicoop Firenze che opera a favore dei diseredati della terra
Io vorrei anche terminare con un ringraziamento particolare la persona l'uomo
Per cui voglio dire se non ci fosse stato lui non saremmo qui
E anche lui oggi festeggia un compleanno importante la sua
Beh il suo ventisei ventinovesimo anno di ordinazione sacerdotale Betton Andrea cristiani fondatore del movimento
Questa iniziativa hanno formalmente aderito ve lo leggo il comune di Firenze San Miniato Crespina Impruneta Vicchio capannoni Certaldo Casola di Lunigiana Agliana Pontedera Ponsacco Quarrata Cerreto Guidi
Istituti scolastici sono quelli di Monte Carlo Volterra Capannori Monte San Savino Bagno a Ripoli Pontedera e Montevarchi
Bene per quanto giudice la nostra voce responsabili degli stati d'Israele e Palestina da questa sala
Sarà elaborato una lettera aperta per esprimere la nostra più profonda partecipazione è un ulteriore accorato appello per la pace
Infine vi comunico che questa manifestazione in piena sintonia con gli accordi con gli accorati appelli del Santo Padre per costruire ponti e non muri fra gli uomini e intende essere anche un omaggio
A sua Santità Giovanni Paolo secondo nel venticinque Asimo anniversario del suo ministero
Grazie a tutti e buona serata
A questo punto invito
Il vescovo di San Miniato monsignor Edoardo Ricci a
Salire al tavolo della Presidenza
Per portare il suo saluto credo per leggere la lettera che il cardinale di Firenze
Antonelli ha inviato a questo convegno e lo accogliamo e lo salutiamo con grandissimo affetto monsignor Ricci per la vicinanza che ha avuto verso il movimento il salone
Per il tempo che sta vivendo ecco ci capiamo tutti
Come voi sapete ha scritto una lettera di dimissioni avendo passato settantacinque anni
Però la sua presenza nella nostra chiesa nella chiesa toscana la sua sensibilità la sua amicizia e per tutti credo un punto di riferimento grazie tante
Ho non ore piacere di dare lettura del messaggio che sua Eminenza il cardinale arcivescovo di Firenze un signore io Antonelli ha mandato perché impossibilitato ad essere qui presente di persona e io mi associo ben volentieri allo stesso messaggio
Va il vento Shannon Palazzo Vecchio
Domandate pace per Gerusalemme sia pace a quanti si chiamano sia pace tra le sue mura per amore dei miei fratelli amici dirò sia pace l'intesa
Nella lunga storia della Città Santa vero crocevia di grandi divisioni di odio e di guerre mai come in questi nostri giorni risultano profeti che queste parole del Salmo centoventidue
Come il vescovo di questa città che nella sua storia anche se non sono mancati i contrasti e divisioni
Per le sue peculiari qualità è considerata punto di riferimento ed impegno concreto per la pace sento il dovere incoraggiare pienamente quanti continuano ad operare per fare di Firenze la città della pace come in questo momento sta facendo il movimento Shalom
Per questo non potendo essere personalmente presente vi prego di sentirmi molto vicino a voi
Vorrei che le mie parole avessero la stessa intensità e forza persuasiva di Giorgio la Pira
Quando parlava di pace con tutti i grandi della terra compresi i più lontani dalle sue convinzioni religiose
Sento forte il desiderio che Gerusalemme non conti con costituisca più o l'inquietante mistero ma torni ad essere mistero si ma soltanto di speranza e di saldezza per tutto il mondo
è questo il compito universale affidatole da Dio
Espresso chiaramente delle luminose parole profetiche di Isaia tante volte citato da Giorgio la Pira per dare fondamento alle sue certezze di pace per il futuro del mondo
Avverrà che in tempi abbellire tutte le genti affluiranno al Monte del Signore perché da Assilea uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore
E allora voteranno le loro spade impone le loro lance in falci e non si eserciteranno più nell'arte della guerra è un popolo non c'era più la spada contro un altro popolo mi auguro e prego perché il messaggio di pace che in questo giorno verrà formulato da parte dei valenti conferenzieri
Esca da Palazzo Vecchio e trovi ascolto del cuore dei responsabili delle sorti del mondo
E poiché questo convegno si svolge nel pomeriggio dell'otto dicembre
La regina della pace arrivi dove non possiamo aggiungere noi al cuore dei potenti della terra per trasformarli in servitori di pace
Siamo fiduciosi che il servo di Dio Giorgio La Pira che tante volte in codesto saloni ha fatto riferimento alla profezia visione di Isaiah vi accompagna con la sua intercessione
Felice di vedere che ci sono persone coraggiose e ingenerose
Che c'era il collo di contribuire a realizzare quello che per molti sono gli ascoltatori pareva solo un un utopia ma che per lui era Progetto di Dio
Faccio mie e vorrei che tutti li facessero altrettanto le parole del vostro fondatore
Senza la pace in Terra Santa non potranno esserci pace nel mondo per questo voglio incoraggiare tutti quelli che operano in questo originale prezioso vostro movimento da oltre quarant'anni sensibilizzando soprattutto i giovani state estendendo la vostra presenza in Italia ed in altri Paesi del mondo ne sia ringraziato il Signore
I vostri progetti della complessa e violenta situazione del mondo potranno sembrare solo una goccia nell'oceano
Ma è una goccia d'amore e l'amore è forte come lavorante
Buon lavoro e Dio benedica tutti
è il mio cardinale altre
Ringraziamo monsignor Ricci il vescovo di San Miniato e chiederei ora don Andrea di venire a leggere
Un ultimo messaggio
Che è stato inviato a questa manifestazione è un messaggio che arriva dalla Terra Santa che arriva da Betlemme è un messaggio che padre Ibrahim non potendo essere presente qua ha voluto inviare a noi come segno della sua amicizia e della sua presenza sono Andrea grazie
Per quanto riguarda poi i saluti mi unisco al presidente che ha così ben saputo esprimere per la soddisfazione dice a don e anche compiacersi soprattutto con i giovani che sono qui presenti e poi dato il suo rispettoso e affettuoso saluto riconoscente per le autorità intervenute per i relatori per questo super moderatore che abbiamo la fortuna di avere stasera
Però debbo
Dirvi una cosa se me lo permettete questi veramente questa assemblea ha detto bene Silvia bella per la di quassù anche e soprattutto per un motivo
Perché con una bella giornata così non si poteva immaginare che i ragazzi e non solo
Preferisse ad andare a scoppio stare nelle vetrine magari affermarsi in qualche papà o forse andate a vedersi un cinema invece hanno affermato assoluto Padule della Hamas la cosa più bella di questo incontro parte degli oratori che saranno insuperabili siete ciascuno di voi che avete tarderà ancora una volta affermato che prima di tutto
Per una piena convivenza una tranquillità e Serena attività sociale necessario operare costruire la pace soprattutto alla pace in questo punto preciso del pianeta a una valenza enorme davvero io sono fermamente convinto che nella misura in cui riusciremo a ristabilire relazioni di pace il diritto in questa terra progressivamente si estenderà sulla terra la pace universale
Ma oggi poi succede che con questi mezzi di comunicazione in tempo reale ci giungono i messaggi perciò il padre i librai che notissimo
No perché vi ricordate quello che ha avuto la notorietà perché ha mediato nei momenti drammatici dell'assedio della Basilica di Betlemme perciò era stato chiamato come lo chiamavano al padre cellulare perché poteva comunicare soltanto attraverso un cellulare e a lui si deve moltissimo se diciamo la cosa ha avuto una risoluzione pacifica
Perciò è davvero importante la sua parola perché un grande uomo di pace
Un saluto a voi tutti ed in particolare sua eccellenza monsignor Edoardo Ricci il vescovo di San Miniato a tali ad Emanuele al massimo perdono Andrea
Dalla città dove è nato il principe della pace e della luce
Mi scuso innanzitutto di non poter essere conformi ma in questo periodo dell'anno sia gli impegni come direttore della scuola sia quelli derivanti dall'essere responsabile
Dell'ufficio dello status quo della basilica non mi consentono di assentarmi
Sono un francescano e non un politico ma ritengo urgente e necessario in particolare come educatore
Veicolare con assoluta urgenza in questa santa terra i fattori di libertà democrazia e sviluppi propri delle mura parte dell'Italia al fine di essere oppositori intransigenti della violenza del terrorismo e della violenza dell'occupazione
I media informano il mondo solo sulle morti violente che qui sono sempre numerose ma non sulla quotidianità che si vide
Sebbene sia lo stesso portatrice di morte
Uccide la speranza nel cuore dei giovani il senso d'appartenenza d'umanità la speranza infatti fa camminare fa andare avanti i giovanissimi e di giovani palestinesi ed israeliani avranno un futuro di diritti o un diritto al futuro i loro sguardi sorridenti ICI contengono spesso rapida ed arroganza negli uni sostenute dalla disperazione generata dall'oppressione violenta negli altri sostenute dalla paura del terrore violento
Dall'odio non può venire alcuna soluzione
L'odio recante incapaci di essere uomini sia chi lo approva sia a chi lo subisce
La parola pace sta perdendo concretezza
è sulla bocca di tutti moltissimi ne parlano o meglio non è chiaro che erano io sono convinto invece della urgente necessità che si faccia e si operi concretamente anche con piccole cose affinché chi nasce qui abbiano spesso diritto di amore Ticino nasce nei paesi di vi ringrazio per ciò che fate stasera
Giacché in ogni situazione è importante conoscere condividere e accoglie
Vi auguro di cuore un buon da puro tra i prelievi falsità
Grazie dono Andrea e allora iniziamo questa
Tavola rotonda
La iniziamo esattamente a una settimana
Dalla firma dell'accordo di Ginevra
Che appare in una situazione
Per tanti versi piena di Buglio
Come dire come una luce
Come una lampada
Come la possibilità che la pace sia ancora possibile
E allora iniziamo stasera no questo giro partendo dall'irascibile
Ci siamo visti venerdì sera a San Giovanni Valdarno dibattito molto numeroso ma molto meno numeroso di quello di stasera e chiederei a lui
Ma
C'è davvero possibilità oggi
Di costruire la pace della speranza a Gerusalemme
E in che modo e a quali condizioni Alì Rashid
Una sera
è sempre un motivo di speranza
Tornare in questa sale
E qui abbiamo fatto un conto più importanti
E abbiamo fermato anche una carta importante
Due anni fa che si chiama la carta differenze
Dove un gruppo di clandestini si israeliani
Hanno elaborato un piano di pace
E punti fondamentali
Di questo piano
Le troviamo anche in altri tentativi ma li troviamo anche nell'accordo fermato a Ginevra qualche giorno fa perché molti di quelli che erano lì sono stati tra i firmatari quello corto
Dico questo
Per sottolineare l'importanza di l'impegno di un di uno di noi
E per dire che questi incontri qualche traccia lasciano
Altre
Di questa lettera che si intende mandare a nome di molti comuni
Toscani al presidente Arafat e al primo ministro israeliano Sharon
Non so se per incoraggiarlo richiedere con determinazione e fermezza la loro
Di procedere sulla via della soluzione politica
Ma vorrei dire
Partendo da una esperienza
Lunga e difficile
Che non bastano e chiarite a fare la Quercia c'è pace è un processo molto complesso
Dove sono importanti l'idea ma non basta
E poi quando si tratta di per distinguere di Gerusalemme e qui stasera siamo chiamati
A riflettere su
Vede io conciliate la politica oggi se presenta in grande difficoltà quasi in crisi
Non è in grado di svolgere il suo ruolo
A causa
Forse c'è un ceto politico inadeguato nel mondo
Ma forse anche perché le grandi conquiste
Che il gene Romano che l'umanità aveva prodotto dopo lunghi secoli di sofferenza
Intendo prima e seconda guerra mondiale molte altre guerre basta vedere anche nella città della pace cosa ci dice la storia
Aveva trovato un ordinamento
Un diritto una Liga evitare internazionali con meccanismi che avrebbero dovuto prevenire la guerra oggi
Si tenta di trasformare ruolo
Di questa istituzione per legittimare la guerra noi vediamo vediamo un mondo rovesciato
Per la realizzazione della profezia di
Zaia
Io credo che richiede un impegno collettivo e da parte di tutti
Come facciamo a parlare
Del ministero di Gerusalemme se sono troppo legati alle nostre passioni al nostro orgoglio alle nostre cose terrene di ogni giorno
Ma come facciamo anche altre staccarci da queste condizioni si sono così terribile che non c'è permettono neanche la sopravvivenza fisica
La possibilità che in Terra Santa che a Gerusalemme
Torna la parcella
Gerusalemme guardate che e quando si va a Gerusalemme si dice si sale terzo verso Gerusalemme
E solo da quella posizione di
Altitudine
E non solo non solo soltanto fisica ma anche spirituale
Si possono trovare risposta tutte le domande che ci angoscia
A Gerusalemme Gerusalemme esprime e ha spesso sembra e lo stato del mondo
Oggi quello che c'è a Gerusalemme in Palestina è un condensato di tutti i mali della nostra epoca di tutti i mali del nostro tempo
La guerra alla violenza razzismo da separazione
E siamo piano piano entrando anche in quel scontro teorizzato tratti di civiltà sta diventando
Un fatto compiuto anche le guerre di religione
Dobbiamo inventarci di spirito per poter affrontare questa sfida
E quindi
La nostra presenza la nostra testimonianza ai nostri atti quotidiani che devono stimolare un processo di riflessione che dice
Gerusalemme e di tutti perché si non è di tutti non è di nessuno questa è una storia che abbiamo imparato dal dalla
Drammatiche vicende di questa città
E Gerusalemme anche in alcuni momenti della sua storia ha trovato il suo equilibrio e il suo libero e sta nel fatto quando nessuno chiede dell'altro di chi è religione fosse
E solo guardando da sopra si può vedere che ci possono essere diverse strade ma tutti però portano verso l'unico Dio
E che da Gerusalemme possono incontrarsi perché si sono incontrate in diverse occasioni
La religione fino adesso ha avuto un
O ruolo negativo sta si sta trasformando è stata usata nel passato come strumento di guerra di divisione
Si fa torto alla religione non è colpa delle religioni e come non è colpa di Gerusalemme
Penso a Gerusalemme penso a questo corteo dei profeti che salgono verso Gerusalemme scarsi comunicavo nudo che guardano il cielo e mi chiedo se ci saranno profeti anche per il nostro tempo
E profeti dobbiamo essere tutti noi
Perché per realizzare quella profezia che non ci saranno più spade che non ci saranno più guerre significa che noi non dobbiamo prendere parte la guerra è possibile solo quando noi diamo la nostra adesione
è vero che cade dall'alto la guerra ma è vero che c'è anche una risposta dal basso bisogna interrompere questo noi siamo consapevoli tutti dalla nostra storia dalla nostra sofferenza che la guerra comporta
Al benessere non porta alla pace
Malgrado tutta la diplomazia di una bugia di questi giorni chi fa la guerra che manda gli eserciti le flotte dice voglio portare libertà e democrazia basta
Solo con la vicinanza con il rispetto reciproco abbiamo visto ragazzi israeliani palestinesi che sono non sì ma sinceramente io non riesco a trovare d'esperienza tra la musica israeliana quella araba
Si può convivere non è vero che non si può convivere
Bisogna liberarsi dalle nostre passioni e dal nostro orgoglio dalla nostra Regione o nella chi era
E quando ci abituiamo ci e impariamo rispetto che in un processo non è semplice ma grazie a tutti gli altri
Che non sono soltanto una spettatore non aspettiamo soltanto Double Beat incoraggiare Arafat
E Cerro non basta dell'udito da ora
Dobbiamo sporcare le mani tutti
E avere il coraggio anche di criticare
Edilizia distinguere
Tra un atteggiamento l'altro avere coraggio in bikini di dire a chi sbagliato hai sbagliato
Altrimenti questi incoraggiamenti
Rimangono in superficie nove incidono
E aiutare il più bisognoso
Aiutano per RAI e parlo anche a comprendere che non è isolato che c'è attenzione nei suoi confronti nel mondo
Per i senesi israeliani non sono da soli in grado do di risolvere
Finalmente abbiamo avuto a Ginevra questo gruppo di persone coraggiosi lungimirante
E che sono sul piano umano sul piano culturale sul piano personale rappresentano la parte migliore grande elasticità e malgrado tutte le difficoltà li minaccia anche fisiche
Sono andata a Ginevra hanno fermato un accordo dove dice e non voglio parlare del contenuto dell'accordo
Ingiustizia assoluta non c'è io
Sono troppe anni di conflitto e di guerra che hanno accumulato in norme sofferenza i problemi che non si possono risolvere soprattutto in uno stato di guerra di odio di rancori
Ma questo rappresenta un passo indispensabili per andare verso una conciliazione giusta seria profonda
E abbiamo il dovere morale e politico etico religioso di sostenere questo tentativo
E il tempo non gioca a favore della conciliazione
Soprattutto in una situazione di tensione di conflitto perché crea nuovi odi nuove rancori nuove vittime
E ora di porre fine a tutto questo e questo è possibile se la comunità internazionale dice una parola chiara
Ora basta con la guerra
E in tempi di pace si può trovare soluzione a tutti i problemi che sono tanti che non vanno sottovalutati però solo in condizione di pace del rispetto e quello che manca oggi non solo in Palestina ma in tutto il mondo
Bisogna invertire la tendenza
E non c'è molto tempo a disposizione
Io mi auguro che da questo nostro un compro come sono certo che possiamo fare
Che esca fuori e non solo un documento
E non solo una lettera
Ma tante iniziative
Che fanno sentire agli israeliani e ai palestinesi la vostra vicinanza
Che questo rappresenti un punto di partenza e voi avete la fortuna di avere una visione degli dei Comuni e delle Province e delle istituzioni democratiche e progressiste che sulla questione della pace hanno distinto
Tempo risorse siamo chiamati a utilizzare nel modo nel modo migliore queste risorse ma soprattutto il nostro tempo
E grazie per tutte le cose che avete fatto e che state facendo grazie agli amici dicendo
E sono convinto che questa sarà soltanto un punto di partenza
Grazie rinascite
Ora do la parola Manuela Dviri che è una giornalista israeliana anche se e di origine italiana ebrei italiana del Piemonte mi pare se non ricordo male
Che poi è andata in Israele giornalista scrive sul Corriere della Sera che io ho incontrato a giugno di quest'anno
In modo un po'singolare grazie
Come dire
Alla mediazione di Claudio Vanni che un amico che è qui presente
Non solo la testimonianza di una giornalista israeliano
Beh la testimonianza anche di una madre a cui è stato ucciso un figlio
E che nel momento in cui è stato ucciso un figlio che era soldato il Libano come dire ha investito tutta la sua vita
Nell'impegno per la pace
Non molto concreto possibile quotidiano usando i mezzi di comunicazione di massa come i giornali
Ma usando anche attività molto più puntuali e quotidiano
E allora penso che dopo le cose belle detto Ida D'Alì Rashid lei si possa ancora di più
Riprendendo le cose che ha detto anche a lui
Darci la misura concreta per fare di Gerusalemme una città di pace grazie ma non è
Buona sera
Quando sono entrata a lei mi ha detto se è qua di nuovo sì vediamo di nuovo sempre qua
E io ho detto sì stiamo diventando degli spettri Pellegrini stiamo facendo una specie di pellegrinaggio della pace
Per cui ci incontriamo sempre ci incontriamo con padre ebrei ci incontriamo con Ali certamente poco con Massimo Toschi ricco Claudio Vanni con moltissimi di voi
Vengo
Da Ginevra cioè la settimana scorsa ero a Ginevra
Ed è stata un'emozione grandissima
Forse l'emozione più grande di essere a Ginevra
Era scoprire che Rick centocinquanta israeliani centocinquanta palestinesi facemmo una gruppo a parte
In un certo senso erano molto più vicini eravamo molto più vicini noi israeliani e noi palestinesi mi permetto di dire noi israeliani noi palestinesi
Ci sentivamo molto più vicini tra Gidoni che con gli europei
Ed è una cosa che forse può sembrare strana sentite dire così
Ma dopotutto la nostra lingua si assomiglia molto di più
Abbia mangiamo lo stesso cibo più o meno il clima è sempre quello le abitudini si assomigliano sempre di più
E noi il popolo dei moderati ci incontriamo sempre alla fine ci conosciamo più o meno sempre
E ad stiamo lentamente costruendo un popolo a parte che non è quello del palestinese curatrice le quello dei moderati
Purtroppo non si possono mettere tutti gli altri mettere un altro paese da un'altra parte perché si spenderebbero immediatamente quindi abbiamo costa già Borra da portarci dietro sia loro che non è una zavorra molto faticosa
Io amo molto la Toscana e amo molto fine in ce l'ho sempre amata sin da quando era ragazzina
E quell'anno dell'allusione siamo venuti qui a lavorare moltissimi altri giovani della mia età ma ora la volta ora di più
Perché la Toscana ha fatto perno il popolo dei moderati Israele il popolo israelo palestinesi dei moderati ha fatto molto
E e ha fatto molto
Me lo lo dico a Sperto Massimo Toschi e non s'arrabbi ha fatto molto anche modo proprio pratico vero
E c'è tutto iniziato
Io non sono una persona politica se una persona normale come voi
E tutto è iniziato quando attraverso padre ebreo è una mia amica palestinese
Ho scoperto che ci sono negli ospedali palestinesi moltissimi bambini malati che non possono essere curati
Non possono essere curati perché non c'è la possibilità negli ospedali palestinesi perché ma ancora moltissime attrezzatura
E anche perché manca il denaro semplicemente il denaro non c'è più copertura sanitaria
Il territorio palestinese quindi c'è un bambino di una famiglia ricca può essere curato all'estero indifferente San Babila una famiglia povera le cose cominciano a essere molto più difficile
E certa sapete che molto spesso vengono portati questi bambini all'estero ad essere curati
Per farla breve per la Regione Toscana con l'aiuto della Coop ma anche per l'appunto dei dell'episcopato Tosca
Ci ha dato una mano e a e abbiamo costruito un fondo al Centro Peres
Di aiuto ai bambini palestinesi quindi di cura per i bambini Poleschi mesi ma
Curati negli ospedali israeliani intermedi uccise negli anni e questa è la vera cooperazione
Questo accordo è stato fermato qui a Firenze circa dieci giorni fa
E abbiamo in dodici giorni operato dodici bambini
Quindi abbiamo salvato la vita chi dodici creature di dodici persone vere
Quando padre ebreo indice per carità non parlate di pace ha suonato parlate di cose concrete parla proprio di questo di questo io vorrei parlare
Noi seminiamo raccontiamo quel territorio in giro per il mondo sperando che vengano raccolte
Perché è vero che in questo momento chi soffre di più sono i palestinesi è vero
Però è altrettanto vero che aiutare palestinesi con l'aiuto degli israeliani ancora meglio
E ancora meglio perché si fanno non solo un atto ti aiuto concreto per chi ne ha più bisogno
Ma perché così facendo si fanno incontrare sempre più persone che sono dalle due parti per cercare di togliere quel confine quel muro
Che noi non vogliamo perché è un muro che ci vuole dividere e non c'è nessuna ragione per dividersi in questo modo
Io
Penso che questo sia lo scopo del nostro seminare c'è un altro progetto che stiamo iniziando adesso è già iniziato
Abbiamo scoperto sempre in questo anche questa volta grazie alle coppie coppole vendevano degli oggetti di legno d'ulivo fabbricati a Betlemme e allora ci siamo detti loro fanno lavorare gli uomini ma le donne
E a Betlemme e Ramallah Chissano dei ricavi molto belli
Però per venderle in Europa e anche in Israele per diciamo che vengono confezionati in un certo modo allora abbiamo contattato una ditta israeliana
Molto molto chic
La quale ha già dato dei modelli da fare alle queste donne palestinesi ci siamo già incontrati tre volte con grandissime difficoltà
Perché nel periodo del coprifuoco della chiusura di Betlemme che un mese fa
Non potevano uscire quindi ci siamo incontrate pensato un po'all'americana coloni che nell'albergo di Gerusalemme Est in cui iniziarono gli accordi segreti di Oslo
E ci siamo incontrati nella stessa stanza la famosa stanza numero diciannove in cui si erano incontrati a a suo tempo i
E i i primi agli inizi degli accordi di Oslo coloro che ne avevano iniziato e che era anche questo un nostro piccolo divertimento
E tanto per darvi un'idea di che cos'è la vita quotidiana perché si parla molto di pace di pace facciamo la pace la guerra a volte la guerra nella guerra come nelle battaglie di una volta che partivano con le trombe
E con cavalli
La quella è una cosa diversa la nostra guerra è molto diverso per esempio queste questa signora palestinese che era quella che raccoglieva i ricavi dei viale delle altre signore palestinesi
Era arrivata con stoffe fili colorati le le le colleghe israeliana era arrivata con stoffe e fili colorati ci sediamo a tavolino
E le forbici
Allora signora palestinese detto Berio le forbici non certamente portate
Perché se passavo il checkpoint con le forbici figuriamo x non tornava indietro
E
E allora la signora se lei tenga io ci avevo pensato le forbici li ho portati io
Queste sono cose che sembrano così piccolissime cose ma la vita quotidiana è fatta di queste cose
C'è per esempio un gruppo di signore israeliane rischia questo gruppo si chiama massa un vuoto
Cosa fanno queste signore di mezza età più o meno della mia età
Vanno una volta alla settimana checkpoint
E si segnano tutto quello che vediamo il ceffone tutto quello che succede senza far nulla lo segna non e basta
Poi ne fanno
Loro se Loris chiedono e a fine mese lo mandano io l'ho ricevuto ottenesse ti manca
Queste sono le vere cose che si fanno per la pace certo giusta in Toscana dice beh mica posso andare eccetera Ponte a Signa
Beh io penso che quello che la Toscana fatto per voi è una cosa molto importante sano e sono certa che moltissime altre Regioni ci seguiranno
Nel nell'aiutarci in questi incontri come quello di Ginevra che ci ha dato uno sperando di uno spiraglio di speranza quando ci sembrava che speranza non ce ne fosse più
Quando a volte la disperazione ti prende e ti chiedi cosa sanno efferate i nostri figli fra cinquant'anni
Fra venti fra dieci fra cinque anni che razza di vita strano
Perché
Non è nei territori palestinesi sta malissimo ma anche riferendo ormai si sta malissimo
Un bambino strutture su tre povero per disoccupazione salita livelli per cui non era mai tante la situazione politica non è affatto tranquilla
E e quindi gli accordi di Ginevra e quello che noi stiamo facendo quelli che molti altri stanno facendo il fondo è un modo come un altro dei civili
Jim muoversi quando politici non ce la fanno più non sono in grado o non vogliono
Ed è forse un il l'unica l'unico modo per noi di trovare un minimo di speranza l'unico modo per poter andare avanti e funziona perché dopo gli accordi di Ginevra
C'è stata certamente una ventata
In Medioriente una ventata di cosa che si stanno cominciando a muovere forse avete avete letto il vice primo ministro d'Israele Ehud Olmert ha fatto delle dichiarazioni
Molto molto forti dal suo punto di vista dichiarando che Israele si deve ritirare dei territori occupati questo
è una dichiarazione molto nuova molto che certamente è stata provocata in qualche modo in qualche modo dalla per gli accordi di Ginevra da dal fatto che Sharon stia perdendo consensi
Quindi noi civili non dobbiamo arrenderci quando la realtà sembra troppo difficile
Non dobbiamo arrenderci quando sembra che non ci sia una soluzione
Non dobbiamo arrenderci se ci sentiamo noi troppo piccoli che noi non possiamo fare
Non dobbiamo avere avrebbe ci sia il passato era diverso
Se questo se certe cose a Roma si erano mai state fatte prima
Perché siamo noi che mandiamo avanti il mondo come diceva anche prima agli siamo noi
Che abbiamo il diritto
E il dovere di avere un mondo migliore e per questo dobbiamo lavorare quindi vi ringrazio di essere qui anche perché la vostra energia ci dà la forza anche di andare avanti
Grazie
Grazie Manuela
Tra l'altro come voi sapete Manuela ha scritto un bellissimo testo teatrale in cui racconta la sua storia Terra di latte e miele è stata rappresentata a Firenze da Ottavia Piccolo e che ora è presente
A Milano e che in qualche oggi veniva salutato con grande attenzione dalla critica sui giornali nazionali la Repubblica ed altri perché e di nuovo un testo che aiuta a comprendere l'impegno per la pace nella direzione che dicevamo prima
Ecco ora abbiamo da Roberto da Roberto chiediamo una riflessione biblica con Roberto Filippine rettore del seminario di Pisa ma a una lunghissima tradizione di studi nell'ambito della Sacra Scrittura interrogato Roberto chiediamo una questione che devo dire a me mi mette senza un po'di traverso perché da una parte Gerusalemme della città che uccide i profeti e non riconosce la via della pace e dall'altra e la città della pace
A Betlemme quando nasce il principe della pace abbiamo sostanzialmente in contemporanea la strage degli innocenti
Noi ovviamente combattiamo contro la strage denunce
E allora vorrei che Roberto da Roberto Celli tasse come dire a sciogliere questa tensione e a indicarci la strada
Per essere come cristiani più adeguati discepoli del signore della pace per fare di Gerusalemme davvero la città della pace
Va bene
Dopo le cose che ho sentito mi sento davvero inadeguato
Inoltre dagli accordi telefonici gongola Andrea avevo pensato di dover fare una relazione
Di tipo ubbidito magari quelli anche che a noi non può
Quindi
Salto molte cose che avevo preparato facendo solo una veloce sintesi su questa città che
Davvero il centro del cuore della gioia ed indolore di ogni fedele si legge in un antico
Commento ebraico in un miraggi
Dieci porzione di bellezza sono state accordate al mondo dal creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove
Dieci porzioni di scienza sono state accordate al mondo del Kenya dal creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove dieci posizioni di sofferenza
Sono state accordate dal creatore al mondo e Gerusalemme ne ha ricevute
Nove
Gerusalemme
Al centro al cuore gioia dolore di ogni fedele appena si para davanti agli occhi stupiti del pellegrino la santa dimora dell'Altissimo rinasce la speranza perché il signore delle schiere è per noi con noi recita il Salmo quarantasei
Dio infatti ama alle porte di Gerusalemme più di tutte le dimore di gioco
Leggiamo nel Salmo ottantasei
Come insegna la splendida preghiera di Salomone per la consacrazione del tempio
Dio l'infinito che nemmeno i cieli decenni possono contenere nel santuario del Sion si incontra con l'uomo sua creatura
Insidia un dio si fa presente in uno spazio quasi si concentrerà dentro i limiti di uno spazio la casa del tempio e nello scorrere
Della storia di una famiglia umana la casa dinastica di Davide
Da questa presenza fioriscono per Israele
Vita stabilità protezione Santità santificazione
Proprio
Per questi motivi
Si sviluppa nella Bibbia una simbolica
Ricchissima per cui Gerusalemme
Innanzitutto spazio di contatto con
Il cello
Ed è spazio però anche che raccoglie l'attenzione di tutte le genti di tutti i popoli sono stati citati alle alate parole Isaiah più volte ecco è centro centro del mondo un centro che da da dalla simbolica dello spazio poi passa una simbolica femminile
Importantissima ed è dico queste parole
A questa madre
Non sapevo o sentito ora perso suo figlio è bene Gerusalemme è descritta più volte così come madre che genera i figli
Del suo popolo madre che accogliere che è educata che che perde i suoi figli e li ritrova
Madre che da consolazione e inutile
Rallegrati del congedo Salemme insultate Pieressa quanti l'amate sfavillante di gioia con essa voi che avete partecipato al suo lutto
Così si succhia Rete al suo petto
E risarcire tre delle sue consolazioni
Succhi erette delizia Andolfi all'abbondanza del suo seno come una madre con solo un figlio così io vi con Sodano
In Gerusalemme
Sarete consolare
A Gerusalemme solo madre che Israele
I suoi figli sono solo i fili di Giacobbe
Tutti i popoli abbiamo sentito verranno a lei in un pellegrinaggio di pace ma non come dei sudditi conquistati dalla forza dei suoi eserciti
Ho colonizzati da una superiorità culturale egemoni
Il fatto è che i popoli e le nazioni hanno a che fare con Gerusalemme sia per le sue origini che per il suo futuro stabilito dal giudice
Le origini di Gerusalemme
Nella Torah nel Pentateuco via un solo riferimento
A Gerusalemme anche su un misterioso
Si tratta di una città al cui vertice si si trova un non ebreo
Intanto Melchisedec arredi sale
Offre il pane e il vino era sacerdote del dio altissimo
Melchisedec le di giustizia dunque questo luogo si chiama giustizia commenta un antico testo ebraico
Gerusalemme si chiama giustizia Gerusalemme si chiama
Sale Shalom
Si chiama pace
Il primo riferimento biblico a Gerusalemme riguarda
Perciò urne sacerdote non ebreo
Il cui punto incruento distingue il suo sacerdozio da quello che i discendenti di Aronne eserciteranno nel tempo
E questa diversità
Sarà propria del sacerdozio anche messianico del sacerdozio del Messia
I Tennessee arrivati
Il signore ha giurato che non si pente Tusa dice sacerdote per Sempre al modo di McKinsey niente
E in effetti Gerusalemme diventa il cuore di Giuda ed Israele quando Davide decide di prendere questa città
Allora dei suoi Musei
Per farla diventare la città regali
Anche questo è molto interessante ed emblematico
La città
Che era di un popolo catene diventa la città del Regno
Fuori dai territori delle tribù del Nord da quelli del sud anello di congiunzione fra i due tronconi del popolo sempre intenzione dallo
La città della pace
Pierre
Gli ebrei è una città trovata
Una città preesistente
Israele lo si sa Appel padre una rame aver Lante Gerusalemme ha un'origine straniera
Sono suggestioni
Che fanno pensare
In Ezechiele si legge il figlio dell'uomo
Figlio dell'uomo fa conoscere Israele i suoi a bovini
Dire ai loro così dice il Signore Dio a Gerusalemme tu sei per origine nascita
Del Paese dei Campanelli tuo padre era una Morleo e tua madre uniti
Beh qui
L'origine pagana della città
Sembra sia detta rimarcare un una specie di vocazione
Iniziale all'infedeltà
Comunque resta il fatto che tanto il fedele Melchisedec quanto la vorremo identità rappresentano il luogo da cui sorgerà a Gerusalemme una città che lungo la sua storia sarà fedele infedele
Tanto ebraica quanto collegata alle genti
Il russo alla M in ebraico è un nome plurale
Anzi per essere precisi duale cioè indicante cose doppie come come gli occhi come gli orecchini
Nella tradizione ebraica come in quella cristiana si parla infatti di utili di due città la città dall'alto e quella dal basso la Celeste la terrena
Di fatto però non si tratta di due città ma della stessa città che come Rebecca si portavo un conflitto in seno ecco
Gerusalemme la madre madre che porta in seno un conflitto
Gerusalemme la sposa fedele la prostituta la città santa che vive di obbedienza a Dio ma anche quella
Che perseguita i profeti che può trasformarsi in Babilonia in Sodoma Egitto come si legge il libro dell'Apocalisse al capitolo undici
Quando vuole edificare il secondo le logiche del mondo
Gerusalemme la città della consolazione ma anche della desolazione
E la città della consolazione ma non per coloro che vogliono trovarvi una consolazione già pronta e la città della pace
Ma anche dei conflitti e degli ordini
E la città della pace ma non di una pace già fatta da acquistare in confezione apprezzo di svendita la pace va costruita con fatica a caro prezzo con quei piccoli gesti che ricordava
La signora
Che ha parlato prima di me
La consolazione viene regalata marchi non si è risparmiato il duro cammino del pellegrinaggio
Gerusalemme è stata nel corso della storia il luogo in cui i fratelli hanno dovuto incontrarsi dove hanno lottato per riconoscersi dove hanno cercato il modo di vivere insieme
E si si sono rifiutati ignorati si sono riscoperti abbracciati e poi tutto è ricominciato come prima
Certo
Non solo a Gerusalemme sono successe
Queste cose tuttavia per la sua storia e dessert come il prototipo esemplare della Storia del genere umano il laboratorio pedagogico dove il signore realizzare educazione del suo popolo
E attraverso di essa di tutta l'umanità
Dio vuole tutti insieme ma differenti
Dio non ama tutti alla stessa maniera
Abbattuti gli esseri umani ma ciascun uomo e ciascuna donna con un amore particolare unico la stessa diversità
è il segno che Dio ama ciascuno in un modo differente
è questa la storia dell'umanità di tutti i tempi il tragico conflitto israelo palestinese è un elenco delle antiche tensioni tra Isacco e Ismaele fra Giacobbe ed esaustiva librerie Khamenei fra il Regno del Sud nel regno del nord
Ma anche qui da noi non mancano conflitti e tensioni minacciose anche noi dobbiamo fare i conti con l'altro magari nella persona dello straniero e dell'immigrato
Si crede di risolverlo questo problema planetario creando negli apartheid costruendo un muro o facendo leggi discriminanti nei confronti di chi non merita nemmeno un nome dignitoso
I Bingo Bongo del ministro Bossi ma questo non può durare e non è certamente secondo il disegno di tiglio
Dopo un cammino faticoso gli uomini sono chiamati a non avere più paura l'uno dell'altro ad abbracciarsi vedendo nel volto dell'altro il volto di tiglio come Giacobbe quando incontra esaurito
E ottiene dall'Unità riconciliazione il piantone
Gerusalemme luogo dove gli uomini sono in qualche modo obbligati a giungere a tale Mecca
Piena non sfigura mento del voto della loro umanità
Essi vi sono obbligati perché lo spazio è talmente ridotto e le diversità così profonde che non è possibile altre soluzioni
Oppure l'orrore
Cielo Salemme pertanto la città delle lotte dei conflitti ma paradossalmente anche di una pace inevitabile
C'è un solo Dio c'è una sola terra ma ci sono due fratelli due popoli per un solo Paese
Bisogna dunque imparare a vivere insieme
Su nessuna terra è bene che l'uomo sia solo
Privo della compagnia di chili è simile nello stesso tempo diverso altro da lui con il quale egli è chiamato a diventare una cosa sola per realizzare l'immagine e la somiglianza del dio uno
La storia di Gerusalemme storia di scontri e di Olimpiadi odi feroci ma la vocazione di Gerusalemme quella di fare l'unità la comunione la pace fra i fratelli fra le tribù e fra i popoli
Gerusalemme perciò e la città della desolazione c'è una consolazione
Gesù
Piange su Gerusalemme
Se tu avessi compreso la via della pace
E poi imbocca questa via
La via dell'amore crocifisso
Il cuore trafitto del Messia per noi cristiani
La vera fonte nascosta la sorgente della vita Gesù sceglie il cammino dell'amore niente non violento fino a morire
Da questa passione del giusto e dell'innocente che si celebra sul Golgota ma che ha anche altri santuari come gli altri vascelli
Come Sabra e Chatila
Scaturisce la vita nasce la pace a Gerusalemme i cristiani
Erano a morire per vivere e per far ridere
Si impara a morire accettando le differenze accogliendo l'altro e perdonare
è qui in questa Gerusalemme del crocifisso risolto che si diventa un uomo umanità secondo il piano di
Sono state scritte tante polizie su Gerusalemme
Sicuramente molto più belle di questa ma questa l'ho scritta io ve la do come consegna
La mia
Speranza e del mio amore per questa città
L'ho scritta lavorando sul Cantico dei Cantici pensando proprio a Gesù che
A pochi metri da dove è stato dove abitavo sul Monte degli Ulivi ha vissuto i suoi momenti di passione per la sua città
Come lo sposo è ritenuto come lo sposo dalla sua dalla tua sposa
Con un sorriso con le braccia aperte avevi atteso un abbraccio d'amore Hirsch Laini Evolution Line quante volte ricercato nella lunedì cantato canzoni e sussurrato e gridato parole gelose di desiderio
Aprimi sorella mia amica mia mi ha colombario tutto
Come lo sposo eri giunto come lo sposo pronto al suo sì e lacrime di sale gocce di sangue versato impresso per le nozze
Vieni amica mia
Mia tutta bella vieni sotto i casting mentre calava il sole sulle pietre d'Oro e il suo in casa incarnato si faceva niente
Come lo sposo eri giunto come lo sposo ma la sposa bella con sussiego volse lo sguardo e chiuse le sue mura
Il lease dura la tua passione
Come lo sposo è giunto come lo sposo ed ora sopra il legno con le braccia terre eternit la tua attese
Mettimi come il sigillo sul tuo cuore mettimi come sigillo sul tuo braccio perché forte più della morte Eramo
Come avete ascoltato i tre interventi si sono straordinariamente integrati due suonando timbri diversi e ora c'è la possibilità per chi lo vuole di porre domande di fare riflessioni
Di chiedere chiarimenti in modo che come dire si possono ulteriormente sottolineare approfondire i temi già affrontati abbiamo quarto d'ora venti minuti
Le domande e chiarimenti per poi procedere verso la fase finale del nostro incontro
Non ci dobbiamo fare intimorire dalla sala che poi una sala di guerra come vedete dalle dai dipinti anche mi faceva osservare don Roberto che è un pisano anche qua perché sancì racconta la vittoria di Firenze su Pisa allora anche Firenze praticità di guerra che cita di pace questo come dire per il futuro è una buona consegna ecco chi vuole venga con molta tranquillità in modo da non perdere
Tempo ecco
La sala
E degna ma insomma la possiamo vivere con tranquillità
Prego c'è il microfono qua utile tutti possono sentire grazie
In questa sala dalla quale vogliono partire parole di pace
Perché se no l'impressione che pace rispetto per i diritti di tutti
Pacificazione e all'imposizione dalla volontà del più forte sul più debole
Noi oggi abbiamo parlato e sentito parlare degli accordi di Ginevra io vorrei che da questa sala partisse un ricordo
è un invito a non dimenticare una componente che invece viene fortemente trascurate
Quello del diritto al ritorno dei profughi
I profughi palestinesi sono dai tre milioni e mezzo ai quattro milioni
Vivono in condizioni disperate sì all'interno del territorio della Palestina canti fuori nei campi profughi del Libano della Siria della Giordania
Ora anche nelle tendopoli del deserto al confine tra
La Giordania e l'Iran scacciati dal Kuwait scacciati
Dall'Iraq dove precedentemente erano ospitati
è un popolo di gente che non ha nessun diritto né in casa propria né fuori
Vengono trascurati perché sostanzialmente negli accordi di Ginevra
Si accetta per loro
Praticamente solo il ritorno nel territorio della Cisgiordania e di Gaza
Dove la loro popolazione certamente non può inserirsi in un contesto tale da permettere la loro sopravvivenza
Loro si potranno sostituire i coloni che abbandoneranno gli insediamenti ma nei territori della Cisgiordania escludendo quindi le colonie di Gerusalemme ci sono circa duecentocinquanta mila israeliani se non erro
Duecentocinquanta mila israeliani che dovrebbero essere sostituiti da tre milioni e mezzo di palestinesi e questo ma è possibile
Se vogliamo la pace in questi territori ma pace vera dobbiamo ricordare che questo popolo al diritto a un ritorno
Va trovato una soluzione che permetta loro di vivere insieme agli israeliani
Ma nei territori fra i quali essi provengano
Non possiamo dimenticare questo diritto anche perché noi sosteniamo la validità delle risoluzioni dell'ONU
La risoluzione
Mille novecentoquaranta no scusate centonovantaquattro mila sono serie in più prevede il diritto al ritorno solo per chi non accetta cioè il diritto al risarcimento
Negli accordi di Ginevra si parla soltanto di una eventuale risarcimento e molto discutibile nella forma in cui questo verrebbe ancora
Chi è vissuto nei villaggi chi ha fatto dell'economia dei villaggi la giustificazione della propria esistenza non può inserirsi negli insediamenti dove in caso è certamente più belle però l'unica forma di vita è quella
Del residente che deve cercare la vita altrove
Quindi non possiamo dimenticare io inviterei che da questa tavola nascesse un invito forte veramente a chi dovrà trattare di non dimenticare questo problema perché se gli accordi di Ginevra dovessero andare in fondo
Ho qualche perplessità a proposito ma se dovessero andare in fondo ricordiamoci che è previsto che essi siano definitivi
Cioè
Significa che dopo di questo non è ammessa nessun'altra discussione
Nessun altro contenzioso e chi ha avuto ha avuto chi non ha voluto escluso
I rifugiati dopo due anni i profughi dopo due anni che non avessero fatto la scelta
Non sarebbero più profughi perché dopo due anni verrebbe a decadere lo status legale di profughi
Verrebbe a decadere l'esistenza dell'urrà verrebbe a decadere la possibilità di sostentamento fisico per tanta gente
Qualcun'altro ecco prego
Ma se ci si presenta perché questo no poi
Aldo Faggi ebreo incidenza
Ho apprezzato moltissimo il discorso di usciti scusate il momento sono detto Rocco si può parlare verso il microfono è una questione se grazie il discorso della vinili i padri filippini quello che non posso apprezzare è il discorso di chi mi ha preceduto perché praticamente un ritorno e indiscriminato come lo richiede vuol dire la distruzione di Israele
Queste
Eppure semplice cioè
Praticamente
Ho un una continuazione di quella distruzione
Che ha attrezzato negli anni quaranta innanzi
Il discorso di Rashid chiedendo un aiuto per una pacificazione è un discorso che va
Conferma
Che gli deve elaborare e che deve portare a dei principi di equità e di
E di pacificazione voglio far presente che Israele quando si è costituito quando si è conclusa la prima fase di questa ostilità
Ha dovuto accogliere profughi dallo Yemen dall'Abissinia dal maggiore
Eccetera tutti gli acconti e via e notiamo che e come sono fuggiti sono fuggiti nudi e crudi nella maggior parte alcuni a erano riusciti a far fuggire dei beni quindi mi pare che la proposta che mi ha preceduto non è una proposta di
Grazie
Altri interventi
E si presenta grazie
Attori Musarra da chissà
Voglio intanto ringraziare di cuore per le testimonianze che sono giunte dalla città santa
E volevo è chiedere una cosa basandoci sul dubbio di quanto difficile o quanto tormentata sia la creazione di questo Terzo Stato che lo stato dei moderati all'interno della della Terra Santa e la domanda era semplicemente questa i gruppi che si si formano di moderati sono costituiti da
Da gruppi di una certa ampiezza e da famiglie o esiste addirittura il il problema di avere una persona all'interno di una famiglia che vuole appartenere ad del gruppo dei moderati mentre vi sono altre persone nel nucleo stesso familiare
Che sono invece si sentono estremiste quindi si creano e conflitti all'interno delle famiglie addirittura e quindi e quanto tormentata è diciamo la creazioni di questo
Terzo Stato dei moderati ecco non so se mi si ha spiegato bene ma insomma volevo soltanto e chiedere questo ringrazio ancora per testimonianze dalla Città Santa grazie
Grazie altri interventi
C'è un altro
Amico che sta arrivando
Se mai se altri vogliono intervenire si si prepari nel modo da non perdere troppo tempo perché poi dovremmo dare la parola relatori e poi arriviamo alle conclusioni prego fisse presente grazie
Il mio nome Marino
Sono soltanto un capo scout
Quando è passato al mi sono occupato di aiutare i bambini di Chernobyl che sono venuti al passare dei giorni fra lui ho visto le sofferenze di quei bambini
Quando mi sono occupato per i bambini del Guarani
Perché non hanno diritto a una terra diamo che ne ha una casa
E al possedere bestiale
Ho sentito che Pisoni avrete il coraggio di adoperarsi per tutte le sofferenze del mondo
Ma quando ho guardato i bambini palestinesi che sono venuti in Italia
Il senso di colore chiesta anche nei bambini
Di una paura che anni e anni chi oggi hanno innestato questi ragazzi io credo che è l'unica cosa che c'è rimasta da fare e aveva il coraggio di adoperarci in piccole e Tunisi cose
Ma fare in modo che in questi giorni non manchi mai finisco per accettare la spesa
Grazie
Altri che vogliono intervenire
Prego signora anche perché finora noti intervenuti solo uomini e quindi l'intervento della signora molto apprezzato
Se si presenta parla del microfono perché altrimenti non ci sono Manuela sardo sono ebrea il sonno dell'amicizia ebraico cristiana
Cerco di lavorare
Come ponte per la pace
Cioè dire io volevo vogliamo un dirigente perché è stato detto tutto e quello tutto che si può dire che rimboccarsi le maniche fai tutto il possibile dall'altro vecchio da un complotto ebraico cristiano di Camaldoli come si lavora per la pace perizia
E la prossima settimana vengono a Firenze il danno invece al lavoro
Dei un gruppo di ragazzi di sedici anni il liceo che saranno tre o quattro giorni a Firenze per vedere la città perché sono sotto stress continuo e credo che il Comune di Firenze mi stavo occupando e e poi ci sarà anche un incontro pubblica o per imparare tutti quanti come si fa a creare pace invece di creare effettivamente guerra
Perché la guerra non è solo dove la vediamo la guerre dappertutto molto più vicino a noi di quello che ciascuno di noi non sa eccome dice lei Hillesum il marciume che c'è nel mondo ce lo dobbiamo prima di tutto togliessero Catozzo e dopo crede di poterlo togliere addosso agli altri scusa grazie
Qualcun'altro allora io darei la la replica prima ad aver a don Roberto cuori Manuela e poi da lì e poi passiamo all'ultimissima fase la lettura del messaggio eccetera eccetera quindi don Roberto una reazione agli interventi che ci sono stati
La reazione a
Alle pur giuste richieste nei confronti dei profughi palestinesi mi sembra
Che debba essere
Data da dal
De Amicis la necessità di un di un senso realista il graduale del della ricerca di una convivenza fra fra i due popoli
Cioè mi pare che in un momento in cui il Progetto di Ginevra viene considerato
Da da coloro che che che hanno responsabilità di quote inaccettabile
Troppo utopista perché chiede eccessivi sacrifici da una parte e dall'altra
Domandare ulteriori concessioni io credo che che che non sia non sia ecco capace di di costruire quello che costruibile oggi cioè io credo che dobbiamo anche
Chiedere
A tutti questa disponibilità a fare piccoli passi e forse accontentarci è l'ora di piccoli passi
Ciò non vuol dire che non si possa guardare verso un futuro in cui si possa colte realizzare un ideale che non deve non non deve essere
Perciò abbandonato
Però appunto l'ideale deve deve misurarsi con il reale direi con
Con una espressione del Libro dei proverbi è meglio un un cane epico che un leone morto oggi cioè dobbiamo dobbiamo anche sapere che la storia del domani si costruisce con il piccolo segmento dell'oggi
E in realtà l'Accordo di Ginevra forse non è nemmeno un piccolo segmento per molti è già
Una strada lunghissima tratteggiata Enti difficile da da essere percorsa Tour
Per quanto riguarda gli altri interventi sono un invito mi pare tutti quanti via
A prendere sul serio la
La missione il compito di ciascuno ricostruire la pace laddove c'è un legame forte abbiamo detto fra Gerusalemme e il mondo intero fra ciò che essa rappresenta tutta quanta l'umanità
Direi che c'è anche una sorta di Comunione e misteriosa per cui quel quello che costruiamo qua anche nella convivenza e nella solidarietà nella capacità di dialogo si ripercuote la
E viceversa
Quindi è un invito penso che nasce proprio da da questa convinzione che la pace la si costruisce comunque la a nel cuore nel centro del del con dei conflitti
Qui dove appunto i conflitti non mancano e dove si possono dare segnali di speranza
Ma noi la grazie
Beh naturalmente anch'io rispondo naturalmente alla prima domanda
In forse sarà un pochino meno gentile
Perché
Perché siamo in Argentina
E vorrei dire questo io forse una delle cose che combatto di più
Quello che fa che ne per una squadra o per l'altra
Cioè chi ha più tolto tutti una ragione perché se cominciamo ad Antonio nato indietro
Allora potrei anche dire allora l'Europa
Sei milioni ce ne ha ammazzati
Colpa dell'Europa
Ma non non è colpa dell'Europa non dell'Europa di oggi certamente se non ci fosse stato l'Olocausto non sarebbe nato lo stato d'essere
E c'è un fa meno famoso ammette otto che dice
Che c'è una casa in fiamme
E uno che sta al secondo piano casta al secondo piano si butta carta in testa in quello sta passando sotto rompendo di braccia e gambe
è colpa di quello che è saltato giù no neanche di quello che passa per la strada certamente ci sono dei torti da ambedue le parti
Certamente sono stati fatti dei torti a noi e noi ne abbiamo fatte a loro
Però se vogliamo sopravvivere e qui parliamo di sopravvivenza dobbiamo ricominciare da zero ognuno mantenendo la propria identità questo sì ma cominciare da zero perché se la legge del ritorno palestinese verrà accettata sarebbe la veramente la fine dello stato inserendo perché non ci stiamo più
Però sei intero mondo darà una mano compreso gli americani compresi i fratelli arabi dei palestinesi che purtroppo si comportano male anche loro produzioni stime allora si troverà una soluzione
Non ci sono soluzioni facili è molto più facile piviere poveri disgraziati è vero poveri disgraziati ero
Ma non è quella la soluzione non non è possibile no non funziona così
E mi dispiace sentirlo dire in Italia lo dico veramente mi dispiace se lo dicesse un palestinese eccetera E meno male
Quando lo dice un italiano più spartana sua tranquillo e di ad Alì Rashid perché tu rinunci per il tuo popolo al diritto del ritorno ci sto male per la letterali
Ci sto male per l'Ulivo
Perché non è una decisione facile per un palestinese di lire rinunciamo qualcosa per avere qualcos'altro difficile
è è una decisione per cui si trovano
Da banche vere difficoltà vere pervenire a Ginevra disputavano addosso per la strada quindi a hanno delle difficoltà ma lo fanno perché sanno che purtroppo non c'è altra scelta
Noi avremmo delle difficoltà a mandare avanti un discorso di questo genere però io vorrei avere un aiuto dall'Europa non sentirmi dire no
Come me sentirmi dire come ci si sente dire a volte dalla diaspora ebraica italiana tu sbagli perché certe cose non si devono dire
Oggetto anche quello non l'accetto a volte ma soprattutto non accetto che chi città questa magnifica sala
Tranquillo afferenti venga a dire a da lì ad Alì Rashid tu Vagni perché questo che attacca dei
E e ci sto male
Grazie
Ma con molto corso
In fase delle volte si parla della pace quando per me ne
Astratto
E poi quando si incomincia a parlare della pace degli uomini insomma
Sono progetti non c'è lesti
Abbiamo a che fare con le cose terrene
E dopo cinquantacinque anni il conflitto
è un conflitto poiché non come tutti gli altri
Al centro di questo conflitto c'è la contesa tra due popoli interno un assordante
Cioè un giorno ci mette le sue ragioni dice sono dalle ragioni mi
E questa è la condizione ottimale per continuare fare la guerra su ognuno porta avanti soltanto le sue ragioni quando chiude occhi orecchi sulla Regione della
A questo punto quando il conflitto
E che è evidente a tutti se la sua continuazione porta soltanto morte e distruzione ad entrambi
Un atteggiamento di responsabilità
E quello che dice bisogna cambiare strada bisogna cercare una soluzione
E quando si incomincia a parlare più questo che cosa è il conflitto israelo palestinesi insomma in termine più semplice c'è un popolo che ha insediato al posto di un altro
O noi permettiamo che questo insediamento continua ad espandere e questo significa alla fine
Per i palestinesi
Una soluzione un'ipotesi alternativa quello che la storia riprende nel senso contrario e questo significa altri drammi per gli israeliani si
Ora io credo che un atteggiamento di responsabilità deve essere quello di dire fermiamoci qui
E cerchiamo una soluzione
E questo semplicemente che hanno fatto a Ginevra come hanno tentato a fare vado sto e armati
Ma è possibile teoricamente risolvere tutti i problemi che si sono accumulati
Con un conflitto vero profondo complotto complesso
Io non credo
E siccome sono più portato più acqua grato
Alla visita più che alla morte per me e per la gente che amo e per la gente che responsabilmente cercherei di rappresentare
Io credo che sia scontato dire
No io la mia opzione quella di favorire la vita e di essere contrario alla
Mi rendo conto che per risolvere il conflitto bisogna andare a vedere tutte le cose che ha prodotto questo conflitto e cercare di dare una soluzione tra questi c'è anche il problema di concetti
Noi siamo arrivati
Ma una situazione dove
Si dice che questo problema va affrontato e quindi rispetto a qualche anno fa è già un passo avanti
Perché quel problema non esisteva
E Israele rifiutava di riconoscere il suo responsabilità politiche storiche e morali sulla questione dei e fugge però è impossibile
Che l'unica soluzione sia quella di riportarle in Israele guarda io so che da questa soluzione non torno a casa
E non tornerò alla mia città
E non parlo di condizione di Prévert non è che ho ottenuto miei diritti o negato i diritti di alto dipende strettamente
E quindi su questo decide deve essere uno sforzo congiunto tra noi israeliani la comunità internazionali di cercare e trovare una soluzione che sul piano umano
Sul piano economico sul piano politico
Possa risolvere il problema
Senza che questo viene scaricato su Israele o perché niente e questa è la realtà
E in questa realtà che bisogna operare
Israele
O almeno questa l'intenzione
Che è una parte di questi pelli Spinesi rifugiati tornano nello stato palestinesi che sarà questo Ruiz un'altra parte
Dovrebbero risolvere i loro problemi nei paesi in cui risiedono altri da comunità internazionali fa carico la media di questi il numero che rappresenta Israele e disponibile a farsi carico si Combo e quindi rientrano in Israele manchi di non è che rientreranno nelle loro case nei loro Paesi
Superata una
Soluzione pratica questo io non credo che oggi siamo in grado di risolvere in modo
Perfetto tutti i problemi che questo conflitto abbia prodotto però siamo due di fronte a un'alternativa
Due alternative o si procede in questa via detti io riccamente dà la possibilità di una soluzione altrimenti significa portare fino all'infinito a questa guerra che crea soltanto morte e distruzione
Che e difficoltà per tutti
E qui e semplicemente così il problema e quindi
E ci volle secondo me molto meno forza
Per affrontare questa soluzione da quella che richiede la continuazione della guerra meno sacrificio
Da una parte dei rifugiati e non possono condizionare quello che rimane di Pellestrina
Condizionare la soluzione del problema degli addetti dei problemi attuali all'arresto alla soluzione dei loro procure
Dall'altra parte e questo è un atteggiamento positivo da parte da chi vuole risolvere dice io faccio prendo cura d'impegno per giocare con i tuoi problemi altre menti dal quarantotto al
Fino a oggi questa questione dei rifugiati diventava lo strumento per non risolvere
E per migliorare ancora di più le loro pur di Joni e quindi è un assunzione di responsabilità non è una rinuncia alla mia e sbagliato vederla in questi termini
E vi assicuro che appena si inizia a prendere atto che nessuno la persona ebraica diceva il tuo sogno è il mio un incubo e quando incomincia vuole imparare che non è necessariamente il mio sogno è l'incubo dell'altro vedrete come si aprono l'impossibilità per sembra trovare soluzioni il più più avanzate
Allora
Siamo proprio la conclusione
Se mi permettete dico due cose
La prima non entro nel punto specifico ma dietro la questione dei rifugiati c'è una grande questione politica e culturale
Noi abbiamo sempre storicamente pensato
Che
Si poteva fare la pace solo quando si fosse fatta tutta la giustizia
E in nome della giustizia
Diventata idolo si sono giustificate tutte le guerre
Non una tutte
Che sono state fatte sempre per risarcire dei diritti violati quei diritti
Hanno alimentato la guerra quando sono diventati la scienza
La grande scelta che è stata fatta a Ginevra
Che diceva Vialli Alì Rashid ne parlavamo l'altra sera e che alla fine si rovescia
Discorso
Al primo posto c'è la pace come diritto assoluto il primario senza la quale tutto il resto si perde
Tutti i diritti si frantumano tutti le le giuste esigenze di ciascuno vanno in briciole semplicemente perché aumenta il tasso di odio di violenza e di morte questo è il problema
Allora davvero bisogna rovesciare lo schema questa è la grande intuizione di cinema
Questa la straordinarietà delle cose che ci siamo detti oggi guardate questo è un è un se ne straordinaria sarà fecondi is perché fino ad ora abbiamo sempre pensato il contrario e guarda caso abbiamo fatto tutte le tue la seconda cosa permettetemi di dirlo questo un poco la con l'arroganza toscana che appunto contraddistinguere noi toscani
Ma visto che venivano accennate varie cose mi pare giusto informarvi anche perché nessuno va per sì ma tutti siamo prestanomi di una comunità più grande che
Mercoledì sera insieme a cinque medici del maiale andremo a chiedo a Israele e ci sarà questo primo meeting
Pediatri israeliani pediatri palestinesi e pediatri Toscana pensate che ci saranno cinquantacinque pediatri palestinesi suo ottanta ci diceva danni sanitari il medico del Centro perdesse e il primo congresso pediatrico palestinesi ora queste sono le cose concrete che la Toscana sa fare e di
Cui ciascuno di noi e indegnamente un prestanome ma che fanno della nostra regione davvero un luogo importante per la pace in tutto il mondo grazie
Allora accadere
Giulia Baldini spero di non appare un errore Giulia Baldini che dovrebbe venire a leggere
Questa lettera aperta a Sharon ad Arafat che volesse solamente la la testimonianza di tutti noi per un impegno ostinato per la pace in tutto il mondo a partire dal Medioriente
E allora la legge vicino al microfono codifichiamo e grazie
Alle illustrissime eccellente Ariel Sharon e Yasser Arafat il movimento Shalom esprime il suo profondo dolore per la situazione della regione mediorientale sconvolta da un conflitto Terry delle è assurdo al termine del quale non si potranno celebrare i vincitori perché vi saranno soltanto Pinti i vinti non saranno soltanto i belligeranti ma il mondo intero che tutti i giorni diventa meno stabile e più in giù
Sto
Vogliamo affermare subito che per noi non ci possono essere dubbi sulla legittimità dello Stato di Israele e il suo popolo da un popolo di fratelli
Alla stregua di tutti gli altri del mondo è palese però che la politica militare attuata dal presidente il governo non ha fatto di fermato il terrorismo
Diamo voce dunque ai milioni di esseri umani che credono possibile la pace chiedendo di stabilire dei confini definitivi di stabilire la storia dei profughi palestinesi e lo smantellamento degli insediamenti abusivi di l'abbattimento del muro di separazione dello status di Gerusalemme riconoscendo questa città come un riferimento per tutti i popoli che la di liberale e costruendo le condizioni affinché tutti possano liberamente accedervi EP Bernart secondo il proprio credo siamo certi che tanta gente del popolo israeliano condivide e attende il ripristino del ritiro del del diritto per il popolo palestinese
Il movimento e Salomoni detto tempo condanna fermamente il terrore e tutti coloro che non impegna al massimo per combatterlo o anche soltanto non ne prendono chiaramente le distanze vogliamo credere che un giorno
Gli uomini e le donne di quella terra potranno trovare nella voglia di vivere una vita migliore e nella volontà di dare loro figli una vita migliore la porta di perdonare non ci potrà infatti essere una vera pacifica gli oneri è una risposta di quella regione delle persone continueranno ad essere divorati dal rancore e dalla pur comprensibile sete di vendetta vogliamo sperare quindi che ad una risposta della politica che ha con ogni una risposta dell'uomo che sta per peritale e di conseguenza sbattere imprimere i pioppi peggiori istinti e trovare nel proprio cuore nella propria ragione una forza straordinaria che gli permetta di riuscire non stante il tutto ad amare il sul prossimo solo con la potenza del perdono prenderete credibili al mondo quel Dio che
Ieri dell'altro sulla porta a terra come colui che è il padre compassionevole dell'intera umanità Shalom Salaam
Queste parole solenni impegnative noi ci salutiamo il Complesso degli amici israeliani suonerà ancora qualche pezzo nel quale e chiederà e darà tempo ciascuno di noi di scambiarci gli auguri di questo tempo che un tempo di attesa veri cristiani tempo di pesa del signore che viene per tutti le donne e gli uomini di buona volontà sicuramente tempo di attesa operosa per la pace grazie arrivederci