"Sussidiarietà, Welfare locale, terzo settore" - Organizzato dal Dipartimento Associazionismo e Terzo Settore dei Democratici di Sinistra ( presso Palazzo San Macuto, Sala del Refettorio, via del Seminario, 76)

Inizia sì saremmo
Lilli per iniziare
Anche perché
Il pomeriggio come vedete dal programma è abbastanza intenso e quindi dovremmo
Va bene i tempi molto scanditi
Allora buongiorno a tutti bene arrivati anzi grazie di essere arrivati in tanti stasera
E
Eviterei tanti convenevoli visto che abbiamo dei pronto un pomeriggio molto intenso
Come avete potuto vedere dall'invito il programma
Fitto di interventi che ci daranno la possibilità
Di un confronto in profondità
Un confronto in profondità sul al futuro del welfare
Un confronto in profondità soprattutto per
Affrontare del welfare soprattutto la dimensione locale
La dimensione locale laddove essi incontrano
Responsabilità istituzionali
E avremo stasera diciamo gli interventi di assessori regionali e comunali di operatori
Del servizio pubblico
E si incontrano insieme a responsabilità istituzionali e anche da vitalità di quella miriade di realtà associazioni cooperative sociali comunità gruppi spontanei
Che e vanno diciamo nel territorio
Vanno nel territorio a costruire
Ad incontrarsi da protagonisti con le istituzioni e concorrono a costruire quella rete di servizi prestazioni opportunità che
La riforma della legge tre due otto è andata delineando
La legge del due otto ma ci mettere insieme anche da due due nove no per l'integrazione
Tra il sociale sanitaria quindi un mondo molto vivo importante a cui la legge attribuiva una grande responsabilità e quindi non in una funzione subalterna ma in una funzione da protagonista
Un pubblico che si apre diciamo al contributo alla partecipazione dei cittadini organizzati
Una sociale organizzato che fa propria responsabilità collettive quindi partecipa da protagonista non soltanto
Operativamente ma anche nell'elaborazione di programmi nella individuazione delle linee di intervento
Ecco cercheremo questa sera di parlare di tutto questo
E parleremo molto dei un termine un termine molto usato nel dibattito sulle politiche sociali e non soltanto usato e spesso abusato
Molto spesso reso anche strumento per giustificare politiche regressive mi riferisco al termine sussidiarietà
Nel dibattito di questi anni si sono confrontate diverse accetta diverse impostazioni e diverse interpretazioni di questo importante principio avvolta abbia avuto l'impressione
Che dietro il termine di sussidiarietà sì nascondesse non quella volontà di apparire diciamo le porte del pubblico dare protagonismo al terzo settore magro di giustificare in alcune casi arretramenti
Arretramenti dell'impegno dello Stato nelle politiche sociali nella tutela dei diritti del cittadino
Un arretramento che finisce poi per scaricare le responsabilità sulle famiglie sulle comunità locali spostare su questi soggetti i pesi dell'assistenza i costi dell'assistenza
Le responsabilità dell'assistenza del resto
Non
Non
Non si nasconde nemmeno in alcuni casi questo aspetto nel senso che noi voi quando leggiamo documenti di programmazione economica e finanziaria in cui leggiamo che obiettivo del governo ridurre in quattro anni di quattro punti di prodotto interno lordo l'impegno dello Stato nel comparto delle politiche sociali voi sappiamo che questo comporta
Accaduto a tutta una serie di conseguenze sulla finanza regionale sulla finanza locale e sulla difficoltà poi di sviluppare delle politiche positive che affrontino le questioni legate all'emarginazione all'esclusione sociale
E al disagio di tante categorie di cittadini oggi abbiamo avuto una riprova di queste politiche non più di un paio d'ore fa
In aula alla Camera era in discussione eravamo arrivati a discutere e a votare
Il da proposta di legge sul per la creazione del fondo per la non autosufficienza che noi consideriamo uno degli elementi cardine del sistema di welfare per affrontare in particolare
Le nuove emergenze riga dall'invecchiamento della popolazione alla non autosufficienza e alla da Rahm ma che spesso colpisce tante famiglie che non hanno le risorse le possibilità le risorse né finanziario né materiali di assistere
A casa loro congiunti non
Autosufficienti ebbene avevamo lavorato più di un anno unitariamente in Commissione Affari Sociali per arrivare a un testo largamente condiviso discusso con le organizzazioni sociali con le regioni con i Comuni
Con
I diversi protagonisti delle politiche sociali
Il testo era stato approvato dalla Commissione all'unanimità individuando anche una copertura finanziaria attraverso un ipotesi di tassa di scopo che finalizzata all'alimentazione di questo fondo be'quando siamo arrivati al dunque
Il governo ha fatto retromarcia dopo che per tutta l'estate il ministro Sirchia prima il ministro Maroni poi avevano delineato ipotesi di costituzione del fondo su base assicurativa
Fiscale
Mutue integrative altre cose ebbene oggi la maggioranza al momento di votare gli emendamenti ha chiesto il ritorno e ha votato che il provvedimento tornasse in commissione per ripartire per ripartire da capo
Ora nessuno non comprende magari che un governo può avere dei dubbi su un meccanismo di finanziamento di un fondo
Tutte le posizioni sono legittime ma c'è anche da dire che in più di sei mesi
Non è stata individuata indichi indicata una ipotesi alternativa nemmeno l'ipotesi parziale e quindi si è in qualche modo bloccato il processo di una legge che invece no estremamente importante ma io mi fermo qui perché dobbiamo entrare subito nel merito del tema della discussione di questa sera e quindi non mi resta che dare la parola a Mimmo Lucà per la relazione introduttiva
Gli amici risultò giorno tutti benvenuti grazie
Di essere
Presenti
Sussidiarietà
Guelfa locale del terzo settore
Non è un argomento che affrontiamo per la prima volta
Ricorre sempre di più
Sempre più spesso nei nostri convegni nelle campagne che promuoviamo
Nella nostra pratica politica parlamentare nelle scelte dei nostri amministratori locali
Tutto il nostro impegno segnala una crescente consapevolezza attorno all'importanza di una lettura della realtà
Non solo con i filtri della responsabilità politica dalla competenza amministrativa delle norme da applicare o da far rispettare ma con un'attenzione alle trasformazioni della società ai fenomeni che investono la nostra esperienza
Con gli occhi rivolti alle scelte dei soggetti economici istituzionali sociali che rappresenta un importante fattore di sviluppo e di innovazione nel territorio
Molti di voi ricordano sicuramente il viaggio nell'Italia della solidarietà
Si capiva che abbiamo promosso nella primavera del due mila e due
è stato l'approccio se volete un po'inedito con il quale dopo il congresso di Pesaro nostro partito ha ripreso un cammino di ricerca di dialogo con la società
Abbiamo avviato quel viaggio all'insegna di uno slogan
L'Italia della solidarietà non sta a guardare
Poi sono venute le campagne sui diritti degli immigrati
Sul rilancio della sanità pubblica
Sulla ripeto nella tre due otto
La Costituzione in tutte le regioni delle consulte DS per l'infanzia e l'adolescenza la campagna per i diritti del lavoro gli innumerevoli incontri con il mondo della scuola dell'università della ricerca
E in queste settimane
Anche con quello delle imprese nei diversi distretti industriali del Paese
Il dialogo ravvicinato con l'universo dei movimenti impegnati per la pace per i diritti civili sulle questioni sociali
La metafora del viaggio del dialogo sociale ed è stata dunque assunta da tutti i democratici di sinistra
Il piano di lavoro del partito oggi ha infatti preso a riferimento quelle poche scarne Paro l'Italia che non sta a guardare
E su di esse ha impostato tutti i programmi e le iniziative dei prossimi mesi
Parliamo dell'Italia che punta al futuro con fiducia che indica un orizzonte altro per l'appalto per la politica e nella quale si riconoscono una gran parte dei mondi e dei soggetti che abbiamo incontrato in quegli anni
Nelle nostre campagne tematiche nei nostri incontri con i quali abbiamo discusso i problemi concreti della società italiana
Quelli che investono la vita vera delle persone e delle famiglie
Il lavoro la scuola le pensioni i servizi la crescita dei figli l'invecchiamento il carovita il declino economico industriale del Mezzogiorno
Oggi ne riprendiamo alcuni con lo stesso spirito di dialogo e di confronto era con l'obiettivo di mettere al servizio dell'Ulivo e di tutto il centro sinistra le nostre riflessioni e le nostre proposte
Le tantissime realtà le persone che hanno dialogato con noi e che hanno discusso insieme a noi peso di parole come pace lavoro solidarietà debbono trovare una sponda in un progetto che sia capace di orientarle quelle parole dentro un processo di cambiamento
Ecco comincio così
Le riflessioni che offro alla vostra attenzione in modo amichevole
E molto poco formale anche per dare un senso diciamo più partecipativo
Alle cose che sto per dirvi e le altre che seguiranno nel corso di questo pomeriggio che come avete visto
E preannunciato molto penso
La riforma del titolo quinto della Costituzione
è il testo dell'articolo nuovo testo l'articolo centodiciotto non sono stati il frutto di una concessione della sinistra in favore della teste stato detto recentemente in un convegno molto bene in un convegno del cesso
Ma l'ultima tappa di un coerente percorso di innovazione legislativa di riforma dell'ordinamento avviato all'inizio degli anni Novanta con le norme sul volontariato sulla cooperazione sociale
E che passando attraverso la legge Bassanini la normativa sulle Onlus quella sulle associazioni promozione sociale la introduzione del servizio civile
Volontario approda da ultimo alla legge quadro di riordino dei servizi sociali la ventotto del due mila
Un processo che rimanda alle radici più antiche della sinistra italiana sia quelle di ispirazione socialista che quella di matrice cattolica
Il mutualismo popolare infatti il nome antico del terzo settore
Lei che cooperative e mutue associazioni nate in un periodo di grandi trasformazioni per garantire diritti e assicurare tutte nel quadro degli aspri radicali conflitti sociali non solo se però anticipare quelli che sarebbero diventati più tardi grandi istituti dello Stato sociale
Ma innervano la società civile di strutture di formazioni capaci di contrastare l'ingiustizia promuovere la partecipazione a diffondere la cultura della solidarietà della cooperazione del servizio della cura
E la l'idea che tra Stato e società doveva esserci un campo di corpi intermedi in grado di svolgere due funzioni è senz'
Consentire ai cittadini di non presentarsi soli di fronte alle forze prevaricatrice di un mercato senza regole
E dal corpo ad una concezione della cittadinanza che sapesse assumere direttamente le proprie responsabili
Dunque la presenza del mutualismo cooperativo del volontariato dell'associazionismo di promozione sociale
E il libero costituirsi di esperienze da parte di gruppi e comunità di matrice culturale ideale diversa
Dei vari campi della vita sociale
E polemici civile costituiscono il patrimonio di una storia tutta particolare della democrazia italiana
Una storia fortemente connotata dalla vitalità delle innumerevoli comunità municipali ed allo sviluppo diffuso nelle Autonomie locali
L'idea di sussidiarietà quindi così come è venuta affermandosi lungo gli assi principali di quelle esperienze
E di quella storia e fortemente intrecciata con quella di comunità al pool
So da essere che separa per queste ragioni è impossibile a costruire una nuova idea e un nuovo modello di Stato se non si elabora e non si dà spazio d'una nuova soggettività della società civile a partire dai valori di riferimento che quell'esperienza esprimono al futuro
Personalismo
Solidarismo uguaglianza libertà giustizia sociale democrazia associativa
La democrazia non può essere ridotta a puro principio di maggioranza e a regolazione dei conflitti economici in favore dei più forti
Per necessariamente promuovere e garantire i diritti sociali che sono al tempo stesso diritti di libertà
Solo così si può impedire il formarsi di una società ingiusta
Senza libertà non c'è giustizia ma la giustizia sociale la vera cifra della libertà
Nel neoliberismo senza regole solo i più ricchi e più forti sono liberi gli altri hanno solo la libertà di restare fuori né i margini per raccogliere le briciole
I cittadini chiedono più sicurezza e maggiori garanzie e insieme maggiori opportunità e più libertà in altre parole più diritti e più modernità le due cose non sono inconciliabili perché è una società più moderna esige maggiore solidarietà non meno solitaria
Penso ad una concezione della sussidiarietà che è venuta maturando nella sinistra riformista nel corso de la sua storia è più recente che ha ben presente il fatto che la sfera pubblica non coincidere una sfera statale
Che esiste un fare pubblico delle formazioni sociali non alternativo e neppure di supplenza alla presenza dello stato delle Autonomie locali capace di realizzare il bene comune
Tutto questo non porta ad un offuscamento la responsabilità della funzione pubblica o ad un progressivo arretramento dello Stato anzi
Il principio di sussidiarietà implica che ogni livello di potere pubblico dallo Stato alla Regione più piccolo dei comuni
Non solo non possa e non debba ritirarsi ma sia sempre pienamente responsabile essendo tra i suoi compiti principali articolo tre della Costituzione quello di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della persona umana
E all'eguaglianza
Da questa nuova dinamica delle responsabilità pubbliche da parte di soggetti terzi sia rispetto allo Stato che al mercato emerge una crescente attitudine a promuovere politiche
A generare servizi ad attivare partecipazione senza la quale attitudine risulterebbero assai più difficili sia il percorso di costruzione dello spirito di comunità nelle realtà locali sia i processi di rafforzamento della coesione sociale
è una cultura del fare
Quella che si va affermando accanto a quella del Tirreno e nel progettare una cultura animata da un forte ancoraggio al principio di responsabilità meno propensa rispetto al passato all'antenna e alla cessione di sovranità nei confronti della pubblica amministrazione
Si può invocare il ricorso la sussidiarietà per esaltare le funzioni promozionali e le dinamiche liberatorio del mercato
Relegandolo Wealth fare in uno spazio minimo di garanzia per quelli che come è stato detto restano più indietro nella corsa della vita
Ovvero si può richiamare la sussidiarietà per esaltare la insostituibile funzione dei corpi sociali intermedi la prodotte la promozione del benessere delle persone delle comunità
Nello sviluppo della coesione sociale e la crescita di una cultura della responsabilità e della partecipazione capaci di generare cambiamento innovazione sociale istituzionale
Senza dimenticare che in un momento in cui le parole rischiano facilmente di logorarsi questi soggetti possono rappresentare quella variegata modalità di partecipazione
Volontariato impresa sociale servizio civile cooperazione internazionale commercio equo e solidale e così via senza la quale la sudditi sussidiarietà scivola inevitabilmente sul crinale della supplenza e dell'assistenza
Il rischio nel quale siamo immersi e che le parole diventino etichette da appiccicare sui contenitori riempiti in modo ingannevole con altri contenuti
Non si può e non è accettabile pensare che alcuna responsabilità trasferita al terzo settore vissute risolte all'insegna della incapacità di promuovere quel fare da parte dello Stato dell'amministrazione locale possano essere chiamate sussidiarietà
Bisogna fare in modo che nessuno sia proprio di parole vere per contrabbandare contenuti false
Utilizzare l'ho tagliato ad esempio il volontariato ad esempio come scorciatoia per rispondere a delitti non garantiti
Da provvedimenti è responsabilità del governo o per illudere giovani che solo passando sotto questo gioco potranno trovare la dignità di un lavoro e percorso che mortifica tanto il volontariato quanto Napoli
è responsabile responsabilità dunque anche del terzo settore garantire costruire quelle pratiche di vigilanza e di attenzione critica perché nessuno sfrutti la fragilità finanziaria di questi soggetti compressioni vincoli di sottomissione
L'Italia sta riscoprendo la povertà e la precarietà diffusa
Precarietà del lavoro di tantissimi giovani
Con garanzie ridotto Nesi stenti per quanto riguarda le prestazioni sociali e previdenziali con l'incertezza del reddito e come difficoltà di costituire sulle famiglie
Precarietà del lavoro per tantissimi adulti soprattutto donne espulsi dal mondo del lavoro sulla soglia dei cinquant'anni a causa dei processi di ristrutturazione aziendale o di crisi di una parte rilevante del tessuto produttivo
Precarietà per tanti cittadini a causa del porto gli alloggi nei centri urbani sia per l'acquisto che per l'affitto che sta raggiungendo soglia impossibili per la gran parte dei nuclei familiari di nuova costituzione
Parallelamente al governo ha ridotto drasticamente le risorse per il sostegno al costo dell'affitto per le famiglie e praticamente eliminato le risorse per l'edilizia sovvenzionata
Precarietà per un numero sempre più ampia di persone non autosufficienti
Soprattutto anziani per i quali welfare pubblico manifesta crescenti difficoltà nell'erogazione dei servizi dovuti e spesso scarica sulle famiglie o rinvia lavoro nero di assistenti domiciliari straniere la responsabilità della cura
Intanto il governo rifiuta il finanziamento del Fondo nazionale per la non autosufficienza novità di questa mattina rinvio in Commissione la legge che significa l'affossamento Galletta o altro Nese calcolato anche il centrodestra maggioranza ha votato
In Commissione e che poi naturalmente Tremonti
A respinto al mittente
Previsto da una proposta di legge appunto del centro sinistra danesi approvato in commissione e ferma la Camera fino a questa mattina che è stata rispedita e naturalmente compromesso precarietà di tante famiglie che vorrebbero provare la gioia della maternità ed alla paternità e che invece sono costretti a mortificare questa aspirazione dovendo fare i conti con la incertezza del futuro e con la fragilità delle condizioni economiche
D'altra parte nonostante le mirabolanti promesse elettorali della Casa delle Libertà a tre anni dall'insediamento del governo Berlusconi non si intravvede alcun avvio di una seria politica di sostegno alle responsabilità familiari
E qui voglio aggiungere una riflessione me la consentirete
Che può valere anche per le nostre future responsabilità di governo stiamo riflettendo con Lidia anche molto su questo podio
Quando parliamo di sostegni alle responsabilità familiare ci riferiamo a quelle relative al mantenimento alla cura e alla Ducati sono difficili
E particolare
L'intervento pubblico a favore dei genitori con figli a carico si giustifica come concorso della società
Ai costi di produzione del capitale umano
Funzione questa di interesse generale che non può essere scaricata solo sulle spalle delle famiglie
Non costituisce risposta neppure parziale a questi problemi al ritorno ai premi di natalità
I costi di mantenimento dei figli si prolungano per tutto il periodo in cui essi sono a carico e non si risolvono con provvedimenti unità
Nessuna efficacia infatti può avere un premio di mille euro per influenzare decisioni delle coppie in ordine alla procreazione
Premio peraltro erogato indiscriminatamente le famiglie ricche ed a quelle povere senza alcun riferimento al reddito al numero dei figli sottraendo tra l'altro risorse al fondo per l'incremento dell'indennità di disoccupazione
La politica di sostegno le responsabilità familiare deve articolarsi in una pluralità coordinata sistematica di misure concernenti fra l'altro la compatibilità fra la cura dei figli e lavoro extra familiare
L'offerta di adeguati servizi sociali le politiche abitative l'organizzazione degli orari dei tempi della città è un accordo tra scuola e famiglie
A questo accanto a queste aree di intervento non ha secondaria importanza il sostegno economico dei bilanci famiglia
Efficace l'offerta dei servizi sociali e la modulazione del concorso dei cittadini a loro corto presuppongono che questi siano disponibili occhi
Primaria importanza assume dunque a sostegno a Dante ad integrazione del ruolo insostituibile che compete alle famiglie l'estensione di un adeguato standard di servizi a tutto il territorio nazionale
Dando attuazione piena la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di intervento
E servizi sociali palleggiatori
Noi dobbiamo sottrarre il tema delle politiche per la famiglia la propaganda
Strumentale e priva di contenuti reali dalla maggioranza di come
Abbiamo riavviato un dibattito ad una ricerca importanti del nostro partito su questo argomento
Con il recente convegno sulle politiche familiari che riprenderemo Milan sta lavorando Livia in particolare ovviamente in aprile con la Conferenza Nazionale sulla famiglia in occasione della quale presenteremo la nostra proposta di Lecce
Le le regioni italiane
Hanno denunciato con forza un buco di sei miliardi di euro nel fabbisogno reale del sistema sanitario nazionale
Accanto ad una progressiva riduzione del fondo nazionale per le politiche sociali per il due mila e quattro
Ed e a un irrigidimento centralistico nelle destinazioni
La sperimentazione del reddito minimo di inserimento è stata annullata
è sostituita dalla proposta dal reddito di ultima istanza scaricato sulle regioni ed in termini assolutamente facoltativo questo il quadro e naturalmente non è affatto esalta
Paese aveva avviato un percorso di riforma sociale
Per superare le vecchie distorsione del welfare statale e lasciarsi alle spalle il carattere centralistico assistenzialistico risarcitorio del tradizionale sistema di protezione sociale
C'è stato un sentire comune una grande mobilitazione per la riforma
La delusione la preoccupazione sono diffuse profonda
In quasi tre anni al governo il governo la legge tre due otto e totalmente insabbiata
E abbandona
Gli adempimenti attuativi non si sono visti e quindi non si parla di questioni decisive come la definizione dei livelli essenziali di assistenza
La riforma degli assegni invece mi la non autosufficienza il riordino dei profili professionali le misure per l'infanzia la disabilità la famiglia
Si parla di libri bianchi
Esposti al vento nelle parole delle chiacchiere soltanto per giustificare tagli radicali al sistema delle pensioni senza alcuna compensazione in termini di equità generazionale ed investimenti nel comparto della scuola della formazione ovvero di sviluppo del welfare locale
Sembra incredibile che si debbano attivare contrasti così profondi attorno questione pure importanti
Come l'adeguamento dell'età pensionabile o il carico contributivo dei lavoratori autonomi e poi sottostimare il peso delle conseguenze sulla capacità reale dei comuni di promuovere il benessere coesione sociale derivato dalle mancate politiche della casa dell'handicap dell'infanzia dei servizi alla persona e alla famiglia
Senza parlare poi delle misure annunciate dal governo in materia di tossicodipendenza disagio psichiatrico contrasto alla prostituzione
La destra al governo sta montando sta mostrando dunque il suo vero volto e scarica sul Paese gli effetti di politiche che aggravano la questione sociale impoveriscono le famiglie accrescono precarietà insicurezza solitudine
Si è determinata una combinazione dagli esiti drammatici
Dell'insicurezza prodotto da ugual Falcao calante ad una riduzione forte del potere d'acquisto delle famiglie e ad un sistema economico e produttivo che non riesce più a garantire occupazione stabile e di qualità ai giovani e alle donne in particolare
In materia economico sociale le misure approvate nel corso di questi tre anni di governo vanno tutte nella direzione di colpire diritti
E garanzia consolidate nel mondo del lavoro nei servizi di sicurezza sociale nella scuola pensiamo
Ad esempio a tempo pieno nella sanità
In tre anni non è stato assunto un solo provvedimento significativo in favore del terzo settore
Né si può nascondere il fatto che una via di demolizione di quanto di buono è stato costruito negli anni di governo del centro sinistra con riferimento alle nuove modalità di collaborazione fra amministrazioni locali e terzo settore e quella di una sostanziale riduzione della spesa pubblica nel campo dei servizi sociali
E sanità
I tagli purtroppo sono destinate a proseguire
E gli enti locali dovranno prepararsi a future riduzioni non solo dei trasferimenti ma anche dell'autonomia
è il caso di domandarci
Se non si ha il tempo di stipulare un vero e proprio patto per il rilancio del welfare locale in difesa della legge tre due otto tra autonomie locali terzo settore e sindacato per impedire lo sgretolamento di un disegno di innovazione di riforma
E per contrastare un'azione di neo centralismo statale che può minare irreparabilmente qualsiasi progetto di valorizzazione e di potenziamento del welfare locale
Ma diciamo che bisogna investire di più e meglio nelle politiche sociali e soprattutto nel welfare locale che è quello verso il quale più amara la spesa pubblica
Per questo occorre riorganizzare riorientare interni rinnovazione della spesa sociale anche in relazione alle trasformazioni che investono la Società Italiana oramai oramai da alcuni anni
Sul piano democratico con riferimento sia alla crescita della speranza di vita della popolazione che alla stagnazione dei tassi di natalità nel mondo dei lavori
Negli stili di vita della popolazione nella composizione delle famiglie
Nelle inedite domande di sicurezza di benessere dei cittadini italiani e delle persone provenienti da altri Paesi esigenti nelle nostre comunità
C'è quella gravarsi delle condizione del Mezzogiorno anche sul versante delle politiche sociali
Esso il Sud appare sempre più abbandonato e discrimina
Non si tiene in alcun conto infatti che l'investimento sul welfare locale al sud deve diventare la vera priorità per determinare un ambiente socialmente e culturalmente favorevole allo sviluppo dell'impresa
E per evitare che la forbice con il Nord ed il centro si allarghi sotto la spinta della competizione fra
Temi territoriale
Anche per questo è bene ricordare che una politica sociale davvero rientrata al benessere
E al benestare che accompagni davvero nascere bene delle persone il crescere bene il diventare bene l'invecchiare bene se volete il morire bene
Non può coincidere soltanto con le politiche di cura di assistenza di tutela ma deve allargarsi alla cultura allo sport alla formazione al lavoro per integrare gli interventi la programmazione territoriale
Deve integrare le politiche e i soggetti che la esprime che le esprimo in un quadro in cui il processo di regolazione pubblica e la stessa governance sia garantito attraverso il baricentro del comma
C'è poi un altro aspetto che connota negativamente le scelte del governo nei confronti dei soggetti della solidarietà e che riguarda il superamento di ogni forma di concertazione
Lo smantellamento di gran parte di quelle serie di quei tavoli di confronto con le diverse formazioni sociali costituito nella scorsa legislatura per realizzare il dialogo necessario l'approvazione delle norme di legge nelle materie sociali anche su iniziative su proposta del Foro
Del terzo settore
La preoccupazione di disagio del mondo e la solidarietà sono forti e diffuse penso per esempio ai ricorrenti pronunciamenti appunto
Del Forum del terzo settore in ordine ad un dialogo con il governo solo fittizia e privo di contenuti reali
Anche perché sono tornate ormai alla grande da parte dei ministeri le antiche pratiche delle pressioni dello scambio particolaristico una dinamica delle relazioni fondata sulle affinità politiche e sulla fedeltà delle appartenenze io penso che il terzo settore non meriti questo ritorno all'indietro e che occorra contrastare l'idea che il principio di sussidiarietà possa essere applicato tre sulle politiche dei canali
La condizione sociale delle comunità urbane si sta deteriore
Economisti e osservatori di ogni genere che guardano ancora welfare locale soltanto dal lato dei costi e non anche da quello dell'opportunità non riescono a vedere le potenzialità di politiche sociali che contribuiscono a muovere nel modo più virtuoso l'ingranaggio economico
E cominciano a leggere questo declino nel calo dei consumi nel deperimento del tessuto economico nel calo dell'occupazione stabile e sicura nel blocco dei processi di sviluppo locale di riduzione dei livelli di benessere dei singoli e delle comunità
E chi esalta sul web fare il protagonismo della società civile organizzata in funzione sostitutiva
E di supplenza dell'intervento pubblico in un quadro di riduzione delle risorse disponibili e di valorizzazione delle dinamiche di cosiddetto libero mercato dei servizi
Sta preparando in realtà una situazione dopo proprio le energie più dinamiche della società
Dalla famiglia al volontariato dalle imprese cooperative alle associazioni saranno condannato ad una drammatica solitudine forse anche all'impotenza
Ad un arretramento sul terreno della qualità dei beni e dei servizi prodotti che inevitabilmente provocherà un arretramento della qualità sociale dello sviluppo locale
Noi pensiamo invece che la costruzione di un nuovo welfare municipale comunitario richiede una politica globale di rilancio delle politiche
E di sostegno alla crescita del terzo settore che nulla tuttavia ha a che fare con un assegno un semplice meccanismo sostitutivo
Delle prestazioni pubbliche o con una politica indiscriminata i tagli di bilancio di privatizzazione strisciante dei servizi come pure si è fatto con le ultime tre leggi finanziarie
Al centro di questa rete c'è la comunità
L'energia che può scaturire da una nuova identità comunitaria a cui le politiche sociali debbono guardare in prima istanza
è una identità che favorisce il diffondersi di una cultura della responsabilità che combatte lo spirito di secessione egoistica indotto dalle culture dalla crisi del nostro tempo
Che sollecita partecipazione mobilitazione civile ma anche nuovi lavori certe professionale Cathay servizi alla persona all'ambiente alla promozione culturale cool diventi possibile dedicare la propria idealizzazione la propria vita
Lo sviluppo del terzo settore ha contribuito e può ancora contribuire a riorganizzare
Rinnovare e qualificare l'Uefa favorendo il superamento di un modello fondato soprattutto sui trasferimenti di reddito per promuoverne uno che offra servizi che costituisca legami sociali che induca sviluppo e crescita solida
Il terzo settore può accrescere la responsabilità dei destinatari delle prestazioni promuovere una nuova cultura della cittadinanza generale maggiore coesione sociale favorire interventi di natura promozionale in alternativa l'idea tradizionale di assistenza
Il contributo dei diversi soggetti del terzo settore tuttavia va considerato distinguendo l'originalità e la specificità di ciascuno
In particolare si deve sottolineare che le organizzazioni di volontariato fondano le proprie finalità sui principi di solidarietà e di gratuita
E se sono impegnate a promuovere una nuova cultura della cittadinanza della partecipazione a promuovere e tutelare i diritti della persona più svantaggiate a sperimentare nuove modalità di intervento
Anticipando spesso nell'organizzazione dei servizi alla persona le stesse istituzioni pubbliche
Esistono come è noto le associazioni di promozione sociale che sviluppano iniziative di pressione di sensibilizzazione campagne culturali servizi attività spesso i favori proprio sociali ma anche a beneficio delle comunità locali
E vi sono infine le cooperative sociali
Che in pochi anni hanno assunto un ruolo importante di produzione i servizi in un nuovo quadro con la in un nuovo quadro collaborativo e concertativo con le amministrazioni locali in genere con gli enti pubblici
Vi sono anche altri soggetti quali patronati e le organizzazioni non governative le fondazioni le comunità di accoglienza
Che operano in un contesto di costruzione della rete integrata dei servizi e delle prestazioni come previsto dalla legge due le fondazioni bancarie meriterebbero un discorso a parte ma non vi è qui lo spazio per svolgerla rimando per questo
Agli interventi che seguiranno settore insomma è composto da soggetti che svolgono funzioni diverse e che tendono a strutturarsi in modo diverso si tratta di valorizzare adesso queste differenza
Dobbiamo garantire l'originalità e la specificità di ciascuna di queste identità di queste formule non dobbiamo confonderle omologate o sovrapponibile
Certo dobbiamo lavorare anche dal punto di vista legislativo per una maggiore armonizzazione della normativa ma non ci serve una legge quadro che è stata giustamente
Escluso
Lo sviluppo e la crescita delle attività delle imprese sociali che promuovono prevalentemente un'attività di produzione di scambio di beni
E di servizi è un dato che è alta
Nel terzo settore crescono quelle organizzazioni che assuma precise caratteristiche imprenditoriali pur mantenendo un forte radicata identità sociale
Da questo punto di vista occorre tenere conto delle preoccupazioni manifestate oggi dal volontariato
Legate al potenziale innesco di un processo di ibridazione del terzo settore in senso eccessivamente economico-produttivo
Attraverso una valorizzazione fiscale istituzionale e finanziaria delle sue componenti più orientate in senso imprenditoriale di turno ed economico che potrebbe penalizzare le componenti appunto più orientate verso finalità promozionali e solitari
Per queste ragioni è opportuno che il Parlamento possa al più presto affrontare il tema della modifica della legge due sei sette novantuno sulle organizzazioni di volontariato
Anche a partire dalla nostra proposta di legge presentata alla Camera con la firma di oltre il novanta deputati del centrosinistra il sedici settembre due mila e due
La componente economico produttiva del terzo settore designata a crescere ancora è destinata a crescere ancora
Per tante ragioni che adesso non abbiamo tempo di approfondire e dunque è giusto che questi soggetti si dotino di adeguate risorse umane e finanziarie di sistemi di rendicontazione trasparenti di forme di gestione democratica in grado di tutelare coinvolgerli tenta gli operatori in altre parole questi soggetti devono strutturarsi come impresa che operano nel sociale
E positivo che accanto alla cooperazione sociale possono nascere svilupparsi nuove forme di impresa sociale tuttavia ciò deve avvenire in un quadro di certezza delle regole e delle garanzie
Per evitare che si possono generare fenomeni di parassitismo di opportunismo
Che si sostanziano nello svolgere solo apparentemente un'attività non lucrativa da parte di taluni soggetti a carattere economico imprenditoriali al solo scopo di beneficiare dei vantaggi che possono essere normativi
Fiscali concernente il rapporto con la pubblica amministrazione la gestione del personale e così via
La legge sull'impresa sociale approvata alla Camera anche con il voto favorevole di quasi tutto il centrosinistra tiene conto di queste nostre indicazioni anche per le modifiche introdotte con l'approvazione dei nostri emendamenti e di quelli suggeriti dal Forum
Dal terzo settore che ha svolto anche in questa circostanza una funzione importante di proposta di sollecitazione e di raccordo
Confermandosi quale soggetto di rappresentanza della identità di un insieme basco di soggetti che in Italia svolgono funzione essenziale nel sistema partecipativo nel verbale nella rappresentanza dei diritti di cittadinanza
Per concludere
Penso che in una società dove il problema della sostenibilità sociale si va facendo più acuto
Interrompere adesso lavoro prezioso di costruzione del nuovo sistema integrato di servizi e in una logica di comunità solidale può avere effetti pesantemente negativo sulla qualità della vita di tante persone di tante famiglie
Per impedire questa deriva serve uno sforzo congiunto tra governo locale organizzazione della società fra istituzioni azione volontaria e soggetti dalla solidarietà
Il seminario di oggi si colloca in questa direzione e nelle in quanto il e nel quadro dell'impegno generale dei Democratici di sinistra intende portare un contributo concreto di discussione di proposta a quello sport e a quelli grazie
Grazie
A Mimmo Lucà ha una relazione molto ampia e quindi che da tantissimi spunti adesso passiamo intanto volevo ringraziare e salutare Vannino Chiti coordinatore della segreteria dei DS che qui con noi poi se lo riterrà
Potrà darci anche un suo contributo adesso passiamo alle comunicazioni la prima comunicazione Alfonsina Rinaldi l'organizzazione del welfare locale
Raccomandiamo naturalmente per le comunicazioni
I tempi
Diciamo
Quindici minuti
Facciamo
Difensore analisi e studi evidenziano quanti frutti positivi ha prodotto negli ultimi tre anni l'applicazione della legge trecentoventotto nei sistemi di welfare locale
Questo giudizio positivo non è ovviamente esente da criticità
Sia per i vistosi vuoti presenti ancora nell'applicazione di questa legge
Che sono riferiti prevalentemente ai territori governati dalle maggioranze di centrodestra ma se anche per le scelte che sono stati attuati con il cosiddetto modello lombardo
Che contravvengono l'impianto ispiratore della trecentoventotto
Oggi questo processo virtuoso di programmazione di progettazione di reti e dei servizi alla persona
è stato avviato nel Paese dal sistema misto degli attori istituzionali sociali del terzo settore
è fortemente a rischio per le scelte della maggioranza di centrodestra che impongono un welfare residuale compassionevole
Non riprendano gli elementi di denuncia
Che più volte abbiamo presentato rispetto alla legge finanziaria del due mila e quattro basterà ricordarlo così perché tutti li conosciamo
Vorrei aggiungere invece Rispetto le inadempienze sui prelievi provvedimenti previsti dal dettato costituzionale per i diritti sociali
Il Titolo quinto della Costituzione attribuisce alle istituzioni più vicine ai cittadini nuove competenze e responsabilità in materia assistenziale
E allo stato invece assegna la definizione dei livelli essenziali per garantire in tutto il Paese i diritti di cittadinanza
Nonostante le ripetute richieste del sistema delle Autonomie degli attori sociali l'azione del governo è connotata da una fortissima impronta centralistica
Infatti è inadempiente sul versante del decentramento fiscale che dovrebbe associare le nuove competenze in materia sociale con le relative risorse è assente nella definizione dei livelli essenziali né credo vada trascurato il versante fiscale lo slogan meno tasse per tutti
Che necessariamente significa meno un welfare per tutti è stato tradotto da questa maggioranza di governo in un pesante tanto di diritti e di servizi
Sul fronte dell'intervento fiscale il primo modulo realizzato dal Governo quello riferito agli strati più deboli
Non ha raggiunto apprezzabili risultati redistributivi giacché non assume come riferimento il carico fiscale familiare né la risposta agli incapienti
Questo intervento però ha consumato cinque virgola cinque miliardi di euro
Con questa cifra si sarebbe potuto estendere a tutto il Paese il reddito minimo di inserimento
E non è stato certo sostituito con il reddito di ultima istanza perché se non altro è solo citato sulla carta ma non è finanziato dalla finanziaria due mila quattro
Con poche risorse in più si sarebbero potuti riformare anche gli assegni familiari estendendo lì ai lavoratori autonomi
E a ciò si aggiunge che la proposta di riforma fiscale a regime presentata dal governo prevede con la riduzione degli scaglioni di reddito uno spostamento rilevantissimo di risorse
A favore degli strati più ricchi si pone un problema a norme di equità che è stato stimato da diversi centri di ricerca pari a quattordici mila sedici mila miliardi di Europ
Tutte queste scelte della maggioranza di centrodestra producono un welfare fai da te
Che impone vantaggio a vantaggio di pochi il vecchio adagio per tutti gli altri da arrangiarsi
A fronte di questa situazione che ho sommariamente richiamato e che tutti conosciamo
Secondo me in tutti i territori a livello nazionale si propongono due quesiti cruciali
Il primo è possibile continuare nel lavoro che abbiamo intrapreso per dar vita ad una rete integrata di interventi e servizi sociali di qualità con un sistema di governance secondo quesito
Con le scelte operate dal governo di centrodestra quale rapporto si creava tra le istituzioni chiamate ad un ruolo di promozione e regolazione della rete dei servizi quindi istituzioni e gli attori del TAR sul sistema dobbiamo prevedere dobbiamo ragionare sul fatto che si possa ipotizzare il rischio di un mutuo accomodamento a ribasso che rimandi indietro gli elementi di qualità che in questi anni si sono costruiti io credo che per evitare la forbice di residualità delle politiche sociali come ci propone il Governo
Eventuale accomodamento a ribasso fra i vari attori della governance
Per tentare in qualche modo di far fronte la situazione non basta ovviamente la doverosa denuncia dei guasti provocati dalla maggioranza di centrodestra dobbiamo fare ma non dobbiamo fermarci qui
A me sembra che la proposta avanzata dalle Regioni governate dal centrosinistra e ripreso anche da Luca nella sua relazione
Una proposta che scaturita a seguito del confronto avvenuta nel secolo
Tante di crescita civile sociale culturale ed economica della popolazione sia la strada giusta
Nel confronto elettorale per le europee per il rinnovo di molti consigli comunali mentre tutte le regioni italiane saranno chiamati a programmare i loro piani di intervento
La proposta di un patto per l'innovazione del web il far può configurarsi come una piattaforma di obiettivi e di intenti che mentre denuncia le gravi responsabilità del governo
Tende però primo e innanzi tutto a rappresentare il malessere e le domande di benessere presenti nella popolazione
Secondo
Tende a rafforzare i legami del sistema di governance in tutti i territori con gli attori sociali con i cittadini con le famiglie e il sistema delle Autonomie
Poi può rappresentare una forza da mettere in campo per salvaguardare riaffermare realizzare le innovazioni nel sistema dei servizi adottate nei piani di zona
Vorrei ragionare un attimo con voi e proporgli una piccola riflessione su questo punto del malessere ma anche dell'assunzione delle domande di benessere presenti nel nostro Paese
Io credo che per rappresentare il malessere ma anche le domande di benessere occorra considerare la crescita e la continua trasformazione dei bisogni sociali
Crescono i fenomeni di fragilità sociale nuove e vecchie povertà isolamento esclusioni emarginazione si dilatano in maniera esponenziale
Con l'estensione del lavoro precario e il rischio della non autosufficienza che aumenta
Nel contempo però de questo col vorrei particolarmente richiamare alla vostra attenzione si intravede la ricerca di nuovi stili di vita
Non c'è solo la rincorsa consumistica o l'assunzione di modelli culturali preconfezionati che certamente sono esistenti
Ci sono anche le persone e soprattutto i giovani che chiedono di partecipare di contattare di essere membri attivi della società
Mutano i caratteri che contraddistinguono l'individuazione e la percezione del benessere
Il benessere si realizza in ragione delle possibilità responsabilità offerte disponibili per lo sviluppo della persona umana
Dallo sviluppo la conservazione delle capacità fisiche alla crescita di sapere e conoscenza
Alla capacità di affrontare positivamente le responsabilità quotidiani di conoscere coltivare le proprie risorse personali di svolgere un lavoro qualificato e una soddisfacente vita di relazione
Se c'è questo processo in alto se una parte del paese di popolazione ci chiede questo io credo che questa nuova domanda di benessere sia una leva straordinaria
Dobbiamo assumere questa leva straordinaria nelle politiche dell'Ulivo
Per affermare i traguardi di giustizia e di coesione sociale e per rendere possibile la ripresa di uno sviluppo qualificato del Paese insomma
E chiaro vedo per ciò che sto dicendo non si tratta solo di difendere i servizi fino ad ora realizzati ma di stringere un patto di innovazione del Guelfa con i cittadini per definire con essi le politiche i progetti che possono affermare nuovi traguardi di benessere
Io credo che il significato di un patto per l'innovazione del Welfare sta proprio nella capacità di dar voce a raccogliere e rappresentare le istanze di crescita civile e culturale presenti nella popolazione
In altri termini si tratta di costruire un patto per l'innovazione del welfare chiedendo la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali
Per rispondere alla domanda di partecipare e di contare per affermare un'assunzione di responsabilità diffusa e condivisa
Secondo aspetto cruciale che vorrei brevemente affrontare sul patto dell'innovazione il rilancio della concertazione della coprogettazione
Io credo che
E lo faranno un gruppo di negli altri oratori che andranno considerate tutte le criticità emerse nel processo di governance intendo riferirmi all'avvio a diverse velocità di una consultazione che ne pare più rafforzata piuttosto che l'affermazione della concertazione
Oppure gli elementi di delega la gestione piuttosto che la presenza della coprogettazione o ancora le difficoltà grandi che ancora si incontrano il processo di innovazione della pubblica amministrazione degli attori del terzo settore
Ma una breve sottolineatura che io vorrei fare e che secondo me per evitare un mutuo accomodamento a ribasso che io vedo come un pericolo nei territori nei rapporti fra istituzioni e terzo settore
Non debbano essere trascurati dannosi logo paramenti che la maggioranza di centrodestra introdotto nei rapporti fra governi attori sociali riferiva con precisione Luca nella sua relazione
Ciò che deve crescere innanzitutto è il rifiuto di un mondo governato dalla logica del più forte
Cui opporre la logica del confronto e della condivisione io credo che si analizzi diamo ma gran parte dei piani di zona realizzati nel Paese possiamo vedere che laddove la prassi multilaterale di governo fra istituzioni e terzo settore
Si è sviluppata con regole e obiettivi condivisi nei programmi di intervento sociale i risultati sono stati più rilevanti più cogente è stata la valorizzazione di tutte le risorse di quel territorio certo questa prassi di governo una sfida molto difficile e può continuare solo se si afferma e cresce la consapevolezza che obiettivi condivisi azioni congiunte permettono a ciascun attore di conseguire dei risultati superiori
E sono anch'io convinta che questa scelta investe in fiducia fiducia esistono risorse e potenzialità
Nel nostro Paese che se adeguatamente valorizzate responsabilizzate possono sprigionare
Potenzialità inedite
Vorrei concludere soffermandomi su tre punti che a me paiono fondamentali
Perché è un patto di innovazione abbia delle proposte programmatiche forti a valenza nazionale
Senta le quali secondo me l'organizzazione dell'one parlo Calì che pure ha avuto anche dei successi in questi anni rischia di ripiegarsi su se stesso di tornare indietro
Mi riferisco a tre questioni naturalmente io ho scelto di propongo al dibattito chi sono la definizione dei livelli essenziali in campo sociale
L'emersione del lavoro sommerso e i finanziamenti europei per il sociale
Queste tre questioni accanto all'altro tante altre mi paiono particolarmente rilevanti sui livelli essenziali
Accanto alle modifiche di intervento fiscale per un'equa redistribuzione moneta anche per finanziare gli stessi livelli essenziali
è importantissimo giungere alla definizione concreta dei livelli essenziali per garantire l'inclusione attiva degli strati più deboli e anche il sostegno delle responsabilità quotidiane familiari per la riproduzione sociale
Io credo che andranno fatte anche delle scelte a mio parere a cominciare dai programmi di sostegno per le persone non autosufficienti
E dalla riforma degli ammortizzatori sociali a favore dei giovani il cui future massacrato dai nuovi lavori flessibili costretti da contratti privi di adeguate coperture a lavorare senza c.t.
Definire i livelli essenziali per potere comunicare con i soggetti che fu il rango di questi diritti della di cittadinanza
E definendoli precisando che non si tratta di un libro di sogni oggi va ricordato di scelte della cosiddetta riforma fiscale del governo
Io ho già ricordato che quattordici sedici mila miliardi
Ecco anziché spostarsi dagli strati meriti agli Stati ricchi come maggiori potenzialità di entrate per pochi potrebbero diventare la fonte di finanziamento per garantire i livelli essenziali in campo sociale
Ma dovremo anche entrare nel merito dei livelli essenziali perché altrimenti non parliamo alle persone in carne ed ossa e avremmo bisogno allora di cominciare a dire
Dove potrebbero fruire dei livelli essenziali io penso che una proposta come quella della struttura locale dei servizi famoso sportello del cittadino con una serie di servizi già integrati potrebbe essere una buona prassi che abbiamo già sperimentato in determinati territori e che allarghiamo molto importante su questo punto
Dovrà essere anche quella di porre attenzione all'esigibilità dei diritti
Dei cittadini
Dei livelli essenziali e io credo che a fronte del confine
Cofinanziamento dello Stato i livelli essenziali dovranno essere garantiti ai cittadini alle famiglie attraverso l'erogazione di servizi per avviare il circolo virtuoso anche di crescita dell'imprenditoria nuove opportunità terzo
Per il terzo settore
Nel caso però di inadempienze
Di parte degli enti locali di parte di regioni credo che i cittadini dovranno ricevere dalle istituzioni pubbliche un trasferimento monetario vincolato erano all'acquisto di prestazioni e servizi accreditati dal pubblico
Io credo che un tale avvio dei livelli essenziali capo volati dall'impostazione del voile Farris si chiama residuale
E presenti occasioni rilevanti di sviluppo del terzo settore vediamo qui mi scuso gli altri due punti delle doppie scontati c'è la mia relazioncina in cartella vi prego di ha sforato il tempo gran
Io purtroppo il compito di segnalare i tempi Maria Guidotti evoluzione sviluppo del terzo settore nel voler far locale ci scusiamo purtroppo per la carenza di sei di Emma
Ci sono purtroppo qui nel palazzo delle regole
Legate alla sicurezza per cui
Più di questi posti e non è possibile
Disporre di più diversi posti prego
E poi magari meno che non bastino nel senso in è un buon segno però se c'era ossigeno in basso proprio magari quelli in più se si verrebbero assistere ecco il miliardario condivido completamente sia la relazione di Mimmo Lucà che la comunicazione di Alfonsina che mi ha preceduto questo
Mi consente di soffermarmi veramente soltanto su questo tema della rapporto tra terzo settore istituzioni
Facendo alcune riflessioni e ponendo alla all'attenzione della discussione anche alcune domande alcuni interrogativi che ci attraversano un po'come terzo settore soltanto dei riferimenti molto schematici ad alcune condizioni oggettive io definisco di contesto in cui certe ci troviamo ad operare le politiche di welfare si enunciava si evidenziava molto chiaramente dalla relazione di Mimmo Lucà stanno subendo un'inversione culturale oltre che di tali cioè ci si interessa ci si attesta quasi esclusivamente gli anticorpi quasi esclusivamente su
Le criticità
Cioè non è scomparso quella tentativo importante che era stato del centrosinistra di ribaltare quest'approccio e di pensare alle politiche sociali come politiche di promozione come politiche di prevenzione siamo ritornati ad un approccio esclusivo sulla criticità peraltro questa impostazione
Vede anche l'esclusivo punto di vista dell'Offerta nell'organizzazione delle
Politiche sociali quindi viene di fatto depressa
La domanda e quindi il ruolo della persona il capitale umano quella che per noi invece dovrebbe essere ed è la centralità di queste politiche i cittadini non vengono presi in considerazione né in forma singola anni associata e il cosiddetto mercato sociale si tende sempre più a farlo coincidere con un ambito esclusivamente di mercato in cui sociale è solamente un aggettivo non ha alcuna valenza sostanziale
In questo contesto la collaborazione con il settore no-profit che si avvia a diventare una normale prassi
è una normale prassi gestionale però soprattutto nel campo dei servizi alla persona
Cioè non c'è in alcun modo l'attuazione di quella previsione straordinariamente innovativa della legge trecentoventotto
Che recependo il ruolo innovativo è sempre più consistente che nella società l'associazionismo andava assumendo lo coinvolgeva e lo responsabilizza Ava anche nelle fasi della progettazione con il contributo non solo fattivo ma anche della propria fattivo nel senso di erogazioni di prestazioni
Ma anche della sua creatività
A questo proposito l'appello che lanciava Mimmo nella relazione di un patto
Del per il rilancio della legge trentuno otto
Io credo che sia assolutamente necessario poco per riprendere quell'approccio culturale intanto le politiche di welfare in cui scrivere poi le proposte che nuovi andiamo facendo a questo proposito il Forum del terzo settore
Avviato a in attuazione della dispositivo che è stato accettato dalla dall'ultima assemblea nazionale che si è svolta a poche settimane fa
Una serie di incontri proprio per gettare le basi dal nostro punto di vista quindi accettiamo sicuramente l'invito che veniva fatto della ricostituzione di questo patto con l'ANCI con gli assessori regionali con il coordinamento degli assessori regionali
Alle politiche sociali con il Comune di Roma ha per esempio aperto un confronto proprio per dare questo rilancio politico ideale e nello stesso tempo la concretezza di una realtà siccome qual è la sussidiarietà che vogliamo quale il rapporto che le istituzioni che il forum del del terzo settore
Può portare
Cioè il nuovo articolo centodiciotto in cui si afferma esattamente al contrario di quello che sta avvenendo che la Repubblica agli enti locali istituzioni favoriscono i cittadini in forma sia singola che associato a nella prospettiva appunto di costi di coesione sociale di
Benessere sociale e quant'altro questa affermazione positiva che è stato il risultato di un impegno
Lungo di un confronto duro ma molto positivo che ha cambiato questa parte allestito questa parte della Costituzione si sta di fatto concretizzando in una posso dirlo banale esternalizzazione ma pericolosissime esternalizzazione e privatizzazione dei servizi che niente ha a che fare con i contenuti di quella disposizione di quell'articolo di quel concetto di
Sussidiarietà si sta esternalizzando di tutto
Io per esperienza diretta posso dire che si affidano a soggetti di terzo settore ad agenzie appositamente costituite anche la presa in carico e la valutazione dei percorsi
Da prese in carico la valutazione e la presa in carico quindi la definizione di ipotesi di percorsi assistenziali lo dico perché siamo coinvolti anche in alcuni di queste esperienza in forma proprio di valutazioni ma crediamo tutti i rischi che ci sono io penso che nessuna azienda privata
Penserebbe neanche di esternare quello che il suo core business cioè la valutazione e la progettazione la verifica mettendo in discussione alcune funzioni fondamentali
Del Pubblico
Il controllo dell'uso delle risorse per esempio perché se la presa in carico il percorso è fatto da altri anche se poi ci sono menti è chiaro che si interviene sull'uso la destinazione delle risorse pubbliche da parte di soggetti che non hanno
E non possono adire a mio parere queste competenze queste attribuzione
L'efficacia e l'appropriatezza degli interventi ciascuno lo fa in forma molto autoreferenziale quindi perché quel gruppo quell'agenzia che lo fanno una la disputa la visione della
Dell'intero la parcellizzazione degli interventi ritornando quindi anche quindi è per disattendendo la logiche l'impostazione della legge trecentoventotto
Lo svuotamento della funzione politica l'esautoramento della capacità di controllo perché si son non sono in grado di organizzare come faccio può ed essere in grado di controllare
E qui credo che debba essere chiarita soprattutto da
La parte politica io penso soprattutto da
Dei DS danno un grosso contributo in questo senso
Perché c'è una persistente ambiguità sulle caratteristiche le funzioni del terzo settore che alimenta questa deriva se per esempio il terzo settore al di là di qualche dichiarazione continua ad essere percepito come un settore economico terzo
Tra quello pubblico e quello privato è chiaro che e non si prende in considerazione non si valorizza invece quello che e non si sostanzia l'aggettivo sociale e non si dà rilevanza invece alla funzione associativa partecipativa dell'associazionismo come funzione prioritaria
Di estrema rilevanza sociale si continua a dare il rilievo soltanto la dimensione economica
Beh io credo che finché non restiamo in questa ambiguità in diciamo una parola di chiarezza su quale il carattere dell'associazionismo noi dentro questo queste situazioni ci troveremo ci troveremo sempre
E pongo anche una domanda in questo senso il terzo settore soggetto di Offerta sì credo che sia naturale che anche in questo ma è anche e soprattutto per quel che mi riguarda pensando al volontariato all'associazionismo opportunità di espressione protagonismo della domanda
Perché se noi lo vediamo sempre in funzione di gestione dei servizi questa dimensione non c'è
E allora io credo che su questo bisogna dire una parola di chiarezza confrontarsi composizioni anche diverse che sono legittime ma che presuppongono un'idea di Guelfa diverso
Le politiche dell'attuale governo puntano a valorizzare la dimensione economica della società è stato l'associazionismo più che a valorizzare a prendere in considerazione esclusivamente quella dimensione
Faccio alcuni esempi
E la responsabilità sociale d'impresa la dei tax cioè sono interventi politiche
Provvedimenti c'hanno ovviamente caratteristiche diverse e che tendono a sollecitare investimenti privati sostenuto dall'incentivo delle risorse pubbliche
Ma senza che quell'investimento privato possa essere in alcun modo inserito nella progettazione degli enti locali
Nella Offerta delle politiche pubblico come un allargamento delle opportunità che appunto previsto dalla sussidiarietà che noi vogliamo ma viene fatto invece in forma assolutamente discrezionale
E quindi è una forte spinta incentivazione alla privatizzazione del sistema e non ad un suo ampliamento ad uno tra flessibilizzazione
E io qui anche qui impongono una di un privato peraltro assistito pongo una domanda ma quali sono le condizioni credo che dovremmo
Discutere molto approfonditamente su questo che rendono possibile l'utilizzo di risorse pubbliche per sostenere il privato non profit e anche profit se del caso senza svuotare però le sostanziali caratteristiche che un quel far decadere cioè di solidarietà e di universalità io credo che questo è un quesito che noi ci dobbiamo porre senza rincorrere come purtroppo qualche volta accade che siccome questo va bene sembra che va bene o va di moda allora
Dal punto informativo e rincorriamo quello sei invece lo sappiamo che questi stanno diventando degli snodi strategici per definire
Quale quel far quale quel fare lui vogliamo a proposito della dei tax credo che pochi pochi giorni fa c'è stato un incontro con del Forum non solo produciamo anche le Province eccetera Giampiero e quindi può correggere
In cui il sottosegretario alle Finanze credo che sia venga sorpreso non so ha detto
Non sappiamo come uscirne da sta cosa l'ha detta non sappiamo come applicarla c'avete qualche idea voi gli abbiamo detto mi dall'inizio di adulto non eravamo d'accordo dividendi ce l'abbiamo né vogliamo farci pervenire su come applicare la vita
Io qui mi permetto una piccola notazione sulla legge delega sull'impresa sociale su cui personalmente ho qualche dubbio
Non sull'impresa sociale in sé
Ma percome questa discussione sta avvenendo cioè la legge bene Gad di cui ha parlato Mimmo Lucà nella sua relazione crea un nuovo soggetto no-profit che ha una peculiarità inedita
Cioè quella di essere una società di capitali invece che un'associazione di persone ora se questo è abbiamo adeguatamente re riflettuto su quali sono le implicazioni dell'immissione di questo soggetto nella e campo della gestione del web fare e soprattutto negli equilibri interni al terzo settore a maggior ragione quella domanda che facevo prima secondo me merita urgentemente una risposta
Io ho sentito Romito qui come elemento so poco scientifico perché insomma sulle discussioni però son le discussioni che si fanno mi avvio rapidamente a concludere su alcune ipotesi di configurazione di un'impresa sociale
E alcune ipotesi che ho sentito da parte di istituzioni di fondazioni è una S.p.A. mista
Con istituzioni appunto i Comuni cooperazione sociale impresa profit e volontariato
Ma come è possibile che ci sia una villa una relazione
Utile tra questi soggetti per la gestione dei servizi io qui non c'è tempo l'asso questa cosa ma siamo tutti addetti lavori e tutti sappiamo che cosa può significare un insieme di questo un insieme di questo genere io credo che sia molto pericoloso quindi oltre a dire giusto fare un'impresa perché non è negativo di per sé è che ci sia un'impresa sociale non profit che associazioni Capital società di capitali
Si tratta di capire però come viene regolate in che rapporto sta con tutti gli altri soggetti terzo settore con le istituzioni ma questa è una necessità di chiarezza
Che va rivendicata noi del terzo settore ma sicuramente non hanno i soli perché non si può chiarirsi in maniera autoreferenziale pensa alla politica penso al movimento sindacale penso alle Regioni e Comuni come interlocutori assolutamente fondamentali per
Per fare questo
L'ultima alcuni ultime brevi considerazioni
Sugli stessi presupposti sono fondate le proposte di modifica della legge sul volontariato per esempio
Quando si dice no alla legge sul volontariato che il volontariato si può finanziare attraverso l'utilizzo di voucher storiaccia dei buoni servizi e io credo che la domanda sia del tutto Pionati macina ma che cosa c'entra il volontariato con l'utilizzo di titoli
Che vengono immessi per stare sul mercato per far stare i cittadini sul mercato sociali o qui non esprimo giudizi di valore su son d'accordo o meno su questa impostazione ma
è un titolo di servizio che serve a sostenere la capacità economica di cittadini per acquistare servizi
Rispetto ad una prestazione che dovrebbe essere gratuita
Cioè che cosa c'entra
E se serve per sostenere le spese che il volontariato qua però beh allora non può essere l'assegno servizi perché quello un rapporto diretto tra il singolo cittadino l'Associazione volontariato che non può essere in quel caso il rapporto non può che essere tra istituzione e le associazioni
Un rapporto trasparente che mediato da convenzioni ad altra corti che si potrebbero discutere ma assolutamente trasparenti mai tra il singolo cittadino e l'associazione che eroga prestazioni che sono volontari e quindi gratuite
E io su questo vorrei dire che su alcune modalità per concludere di esternalizzazione dei servizi che hanno poca attenzione a quella dimensione appunto della persona della partecipazione della capacità di produrre coesione sociale non sono immuni
Perdonatemi la franchezza anche amministrazioni del centrosinistra
Cioè non è una cosa che noi possiamo dire quelle la cifra del centrodestra e ci distingue questa è la cifra dei tifosi su questo tema specifico
Perché purtroppo non è così io non vorrei però credo che sia utile in un seminario fare chiarezza su questo fare chiarezza proprio perché ci sia invece questa cifra di distinzione nei rapporti e si cominci a scendere
Non so se il termine giusto perdonatemi per brevità solo sto dicendo
Fra in un progetto di riorganizzazione dei servizi e cioè che l'amministrazione senza panico tra quelle associazioni che propongono per le modalità o accettano di stare dentro quel percorso e quelle che no cioè secondo me bisogna cominciare a fare bisogna cominciare a fare anche questo e penso al comune di Roma che sta facendo un'interessante esperienza bellissima secondo me di un progetto che si chiama i bei in Comune giocando sul fatto che si mettono in comune sono del Comune in cui e e anche i singoli cittadini partecipanti lo giuro battaglia l'ultimissima cosa
Non dobbiamo
Poi secondo me assecondare anche quella discussione che può essere accattivante un po'populistica però anche che distingue tra l'associazionismo e il volontariato organizzato come quello istituzionalizzato quello che di fatto non è più quindi capace di risponde a questa esigenza di autorganizzazione dei cittadini di libera espressione dei cittadini e viene in qualche modo coloni omologato a quella politica quelle istituzioni che non sanno più parlare i cittadini
E invece quel volontariato piccolo di micro
Gruppi o da associazionismo di micro gruppo che viene ritenute invece quello dove effettivamente i cittadini liberamente si esprimono io credo che sia esattamente il contrario
Non sostengo una contrapposizione di modelli ma io chiederei davvero di non alimentare questa discussione sulla contrapposizione ma dire invece che c'è un criterio quello dell'organizzazione che pestare ne legge tradotte necessario
Grazie
Tutti stimolanti però purtroppo dobbiamo andare avanti
Rapidamente adesso il professor Emanuele Ranci orto indossa
Che io voglio ricordare in particolare come direttore di prospettive sociale e sanitario per molti di noi si sono
Romanzi perlomeno io non voglio anche diciamo leggendo questa rivista ma insomma lasciamo a lui la parola
Segnale circa
La la cartelletta contiene molto fotocopie ma che abbandoniamo poi alla lettura degli appassionati
Mi fermo quindi solo sottolineare alcuni punti
Del del primi elementi partenza ci dicono che non può affitti in Italia non è particolarmente sviluppato
Rispetto a Paesi di analogo sviluppo siamo in una situazione di un non porti sia quanto a numero di impresa e quanto a personale coinvolto professionale o non professionale più modesto
Allora le origini del non profit hanno molte letture
Io ne vorrei sottolineare un molte letture vorrei sottolineare una però che smentisce una certa teorizzazione un certo pare di ma che era stato proposto negli anni passati da autorevoli studiosi arriva l'Internazionale che era al paradigma del conflitto
Cioè che dove non operava fortemente l'ente pubblico si sviluppava meglio non porchetta
Dove operava fortemente l'ente pubblico il non profit invece poco si sviluppa allora il caso italiano di una spesa pubblica sostanzialmente minore di quella degli altri Paesi e di un non porti di minore di quegli altri Paesi trova è un'esemplificazione di un'analisi che nelle comparazioni internazionali invece che in cui con mio istituto partecipiamo ormai da molti anni centrate sulla
Sulla già un office Gian proprio su un'idea scritti
Si dimostra una certa correlazione positiva costante in molte situazioni può in in sistemi di welfare molto differenziati fra livello della spesa sociale dimensione del non profit cioè dove c'è dove si spende più per il sociale dove il pubblico spende più per il sociale abbiamo non pochi più sviluppato dove si spende meno abbiamo non pochi meno sviluppato
Come spesa pubblica complessiva e anche come spesa pubblica finalizzata ad attività in campo sociale
Questa correlazione abbiamo tentato in un'ultima ricerche in particolare
Alcuni nostri collaboratori hanno sviluppato applicandola alla realtà delle regioni italiane
Tentando una valutazione della spesa sociale dei Comuni voi sapete che è sempre molto difficile questa stima ma assumendo
Dei dati abbastanza plausibile
Al si verifica e dare un grafico che avete poi cartelletta che anche nella realtà italiana dove c'è una più forte spesa sociale
Come abbiamo un maggiore sviluppano un po'come dico non può essere una causalità unica sarebbe un ridurre indebitamente però questa correlazione costante e indica quindi che Anelli negativo non si può pensare con lo sviluppo del non può che di compensare di usarlo strumentalmente per compensare giustificare una riduzione della spesa sociale pubblico dell'investimento pubblico nel sociale
Perché la cosa non funziona la cosa esattamente l'opposto
Mi pare
Nel nelle ulteriori cose poi dopo alcune informazioni di dimensioni del non può qui delle sue caratteristiche cioè che adesso non story chiamare ma vorrei anche proporre un'analisi specifica che abbiamo pubblicato poi in alcuni in un fascicolo pochi fascicoli Paddy prospettive sull'impresa
Sociale è stato una ricerca condotta avvento una oggetto equal in cui siamo in partnership con altri operatori sociali che Necci accetta ma che non abbiamo sviluppato questa parte di ricerca e che è abbastanza interessante perché ci ha permesso di mettere in luce due aspetti
Uno al di là dei appunto dei dati quantitativi a cui rinvio e che portano la consistenza dell'impresa sociale dentro una sua definizione eccetera
Macché fra gli elementi di criticità
Dell'impresa sociale che ti cita positive e negative dell'impresa sociale ed in particolare delle imprese sociali di nuova generazione quindi delle tendenze di sviluppo del mondo delle imprese sociali
Da un lato abbiamo degli elementi di modernità diciamo una struttura decisionale snella e piuttosto stabile una forza lavoro
Flessibile
Un'organizzazione strutturata per segmenti non su prodotti e quindi capace di giocare anche sul prodotti su mercati DiVersi
E un minore innovatività anche nei settori di intervento ma dall'altra abbiamo il richiamo quanto è stato detto anche i precedenti
Interventi una scarsa sempre più scarsa presenza di volontariato una struttura decisionale piuttosto accentrata una limitata partecipazione delle persone degli operatori i processi decisionali una flessibilità del lavoro che limita il coinvolgimento e la motivazione una forte dipendenza da fondi pubblici una scarsa capacità di accesso alle risorse private
E a la scarsa capacità di accesso che evidenziano quindi proprio il rischio che gli elementi di mercato e di competizione sul mercato
Forse cioè condizionino fortemente anche queste esperienze che sono in grave difficoltà valorizzare delle loro connotazioni specifiche
E che ne giustifica un trattamento una considerazione diversa da quella della semplice impresa sociale quindi dobbiamo considerare che il tipo di politiche pubbliche che verranno sviluppate ai diversi livelli quindi agli anche livelli locali avranno una forte influenza sulle caratteristiche che idea assumendo anche l'impresa sociale quindi sul prevalere di alcuni elementi di altri elementi ovviamente
è chiaro che c'è importanza che sia efficiente che sia efficace eccetera ma anche importante
Che mantenga certe sue caratteristiche che sono caratteristiche sia di rapporti interni all'impresa sociale sia nel modo di proporsi dell'impresa sociale rispetto al contesto più vasto
Nella analizzare cerca di declinare il tema della sussidiarietà nelle politiche di welfare io mi rifaccio sempre
Ho la mia Bibbia bio paradigma di riferimento all'articolo uno della pre due otto
Dal comma due eccetera perché secondo me quell'articolo permette una declinazione in un'analisi secondo tre parametri che secondo me aiutano a chiarire le idee
Distinguendo comma due fa funzioni e ruoli di governo quindi nostro tema la sussidiarietà nelle funzioni e nei ruoli di governo la sussidiarietà nelle funzioni e nei ruoli di produzione
Secondo livello terzo livello non sono gerarchizzati ovviamente nelle funzioni e ruoli di tutela e promozione voi a seconda di questo funzioni che consideriamo abbiamo una diversa presenza di uomo dei diversi ruoli dell'ente pubblico del privato sociale eccetera
E queste poi qualcosa che si verificato utili belli e si verifica anche nelle esperienze concrete sul territorio
Allora rispetto alla funzione di governo qui anche a seguito di un dibattito parlamentare che aveva posizioni diverse da tre due otto estremamente chiaro la responsabilità e la titolarità
è degli enti locali nell'ordine quindi sussidiarietà anche verticale delle regioni e dello Stato programmazione e realizzazione sistema eccetera
Quindi c'è una responsabilità ma titolarità che è propriamente dell'ente pubblico cioè dell'ente che rende poi conto ai cittadini attraverso le elezioni democrat però subito dopo nel pub nei commi seguenti la tre due otto le con l'articolo uno ci dice che questa responsabilità va esercitata secondo una modalità partecipativa
Quindi attribuisce una responsabilità ma chiarisce immediatamente attraverso quale modalità questa responsabilità va esercitato e partecipazione poi è un termine molto usato io uso distingue tre modalità che sono molto diverso dal c'è la partecipazione che è informazione c'è la partecipazione che è consultazione eccelle partecipazione che appare a partecipare pienamente a un processo di individuazione di problemi di declinazione di possibili soluzioni di confronto e gestione poi delle possibili soluzioni
Questa è programmazione partecipata va be allora nell'esperienza i piani di zona
Io considero
Due principali l'impatto i due principali impatti che la tre due otto a Davos
E continua per il Paese uno di carattere culturale come ulteriore sviluppo di un percorso che precedentemente aveva la due otto cinque eccetera e come altri hanno richiamato a multato la logica delle politiche sociali da assistenzialismo a oltre al al quanto dovuto interni assistenza prevenzione e promozione cioè e l'alto ecco la realtà secondo me è di estrema importanza e si sta continuando a sviluppare nel Paese che la realtà ripiani Rizzo
Ormai più di metà dell'in più di metà delle Regioni si stanno facendo le altre volenti o nolenti in qualche modo l'hanno seguito questo cambia la realtà delle politiche sociali nella nel nostro Paese cambi protagonisti
Tra i Comuni da quella situazione che in cui il la loro ridotta dimensione le aveva tratti gli aveva fatto perdere il loro ruolo nella dei con poteva sanità che stava facendo perdere anche lo vuole unico Potì servizi sociali se non ci fosse stata questa spinta aggregativa
Nella programmazione io spero poiché opero perché dalla programmazione si estenda poi ad altri elementi di governo eccetera allora nei piani di zona c'è stato una scommessa di prima applicazione della funzione nella funzione di governo di un criterio di sussidiarietà che ha incontrato non poche difficoltà
Ma che è stato una prima sperimentazione in una prima sperimentazione del della programmazione sociale sul territorio
E che è importante che sia stata fatta al di là della sua qualità di era in un certo senso perché poi la qualità è un po'accesso la programmazione diciamo sempre migliorerà di volta in volta
Allora qui ci sono stati certamente dei vincola partecipano i vincoli di ordine amministrativo in più luoghi tempi
La partecipazione con la pienezza e dicevo prima vi sono i tempi lunghi a programmazione pare non può esser fatta interamente in cinque mesi cioè e avuto degli altri limiti sono sommarie evidentemente nell'asta
Difficoltà del terzo settore di farsi di trovare delle rappresentanze unitarie molte situazioni allora sui tavoli tematici si possono partecipare tutti
Questo una partecipazione diretta sui tavoli generali che sono poi quelli che incidono più sulle scelte strategiche non si può fare semplicemente delle assemblee
Quindi occorre la capacità del terzo settore in qualche modo anche di trovare delle rappresentanze adeguate il la prassi della parte della programmazione e via via che si estenderà aiuterà anche il terzo settore approvare come ha trovato in tante situazioni delle rappresentanze unitarie spetta al vincolo amministrativo
Io dove ho lavorato sui piani di zona eccetera volevo questo discorso
Se il piano è un po'accesso non bisogna risolvere i problemi di contenuto qui
Mettiamoci qui d'accordo fa in tempo a enti pubblici comuni terzo settore sul come regoliamo i nostri rapporti quindi stabiliamo le regole attraverso cui continueremo a lavorare insieme nei contenuti via via che a decisioni verranno prese perché è chiaro che non è nei piani che si esaurisce il processo decisionale però usiamo questi tre mesi per fa un patto reciproco di come intendiamo sviluppare il processo partecipativo nel corso nella nel governo normale e anormale governance dei processi programmatori e nel governo dei servizi
Un altro elemento di difficoltà è stato in una certa ambiguità inevitabile oggettiva ambiguità di presenza del terzo settore di parte del terzo settore i processi programmatori
Che sta nell'ambiguità anche del termine coprogettazione
Allora il coprogettazione dovrebbe essere scisso in due dimensioni uno e la Coppo Gramazio
E l'altro è e e anticipo un discorso nati metterà funzioni produzione che altre due otto dice che la funzione di produzione in cui concorrano insieme a pari merito
Pari livello pari condizioni pubblico privato sociale privato eccetera
Richiede che venga esternalizzato non dei modelli chiusi e preconfezionati ma venga esternalizzata anche una rinvenga riconosciuta a chi può duravano anche uno spazio di Forget azione di presentazione di un po'cioè finché modificare rapporto fra l'ente pubblico che esternalizza semplicemente dell'attività già tutte regolate da un ente pubblico si confronta con degli altri interlocutori che hanno una loro progetta verità rispetto ai bisogni all'indirizzo igiene di programmazione generale che l'ente pubblico
Da
Allora
La Coppo gamma azione e la coprogettare e l'appoggio e tattica partecipazione progettazione pongono talvolta in terzo settore in una situazione
Difficile
Io parecchie situazioni ho constatato dell'emergere di tensioni in ordine alla tesa che la partecipazione alla programmazione significasse anche mettere il cappello poi sullo svolgimento dei servizi
Sull'avvenire gli appalti sull'avere l'affidamento degli incarichi
è un tema molto delicato in cui è naturale l'aspettativa anche di delle imprese sociali eccetera di potere poi concorrere ma in cui non si può confondere le due cose
Io credo che ci sia poi una una disciplina degli affidamenti degli incarichi eccetera che davvero
Una sua correttezza di regolazione della compì della concorrenza la competizione eccetera
Ventola quale però secondo me nei criteri di valutazione
Si può introdurre alla luce del sole degli elementi di conoscenza della situazione di aver partecipato a o cesti eccetera perché questo è un elemento in più che chi ha partecipato effettivamente può portare però premetto di chiarezza e che questo non può compensare i gravi lacune di oltre di alto ordine facendo finta che queste non sussistono impedendo ad altri che provengono calcare territoriale eccetera di potere presenziare sia pur con questo handicap di non avere
Una conoscenza adeguata e una partecipazione adeguata alla situazione e all'esperienza del territorio
Un altro punto Cuccia Ale che qui ci venne chiamato è l'accreditamento prima è stato fatto un riferimento opportuno al lo specifico modello lombardo dal consiglio in altri se non sbaglio però sull'accreditamento secondo me e ci c'è molta è una parola ricca di equivoci
è una turbolento importante molto sofisticato di governo del mercato e quindi è importante se è stato proposto è stato introdotto primi sanità la per due otto la ulteriormente rafforzato esteso
Anche nel campo del sociale io credo però dobbiamo distingua perlomeno due tipologie generale di accreditamento
Non perché una sia ottima e perché l'altra non vada bene
Dipende però bisogna scegliere con chiarezza quale dei due si vuole adottare non è detto che si debba adottare la stessa formula per diverse tipologie di prodotti e di servizi eccetera perché diverse sono le scelte in campo le condizioni in casa
Uno mi pare eh l'accreditamento potrei dire equipara Tojo qualche
Il mio con l'avvocato lo chiama
Accreditamento fu
Dove l'ente pubblico nella sua forma estremizza campo al modello lombardo
L'ente pubblico definisce i criteri e il livello di qualità accredita tutti i produttori che li possiedono e che accettano incerto prezzo
Il cittadino
Ma nella formula più radicale va direttamente al produttore
Con tutti
Le perplessità enormi o le critiche radicali che io pongono i confronti qua ecco perché come veniva detto prima il presidio dei confusi dei confini è una funzione pubblica che non può essere esternalizzato perché definisce chi ha diritto e chi non ha aderito
Che ha delle inclusioni e che ha delle esclusioni
Verifica l'appropriatezza di certe risposte o in un mercato in cui sappiamo che c'è
Uno squilibrio di informazione c'è una predominanza in particolare la sanità tappo pertanto anche sociale
Una capacità dell'offerta di indurre la domanda non può essere offerta che decide se quel bisogno ha diritto ad una risposta finanziata con risorse pubbliche
è chi presidia le risorse pubbliche che deve fare questa selezione
Allora però la scorsa la la forma più radicale di questa che è stata che comporta anche nel Piano socio sanitario lombardo poi adesso si sta anche lì doppi quarti dalla sanità correndo un foglio dei panni è che la la persona si rivolga direttamente
All'ente che eroga accreditato che erogherà questo non è un sistema che rende molto difficile la programmazione e di fatti ci sono esperienze sul campo che lo posso dimostrare e non tutela sufficientemente l'utente deve andare a chiudere
L'accreditamento certificatorio invece è un percorso diverso
Naturalmente poi son tutte le formule intermedie criterio detto certificatorio accreditamento misto è quello in cui l'ente pubblico certamente stabilisce dei livelli di qualità e stabilisce dei criteri e conferisce l'accreditamento a chi possiede capitali qualità
Ma che non si affida allo sviluppo di della concorrenza e la libera scelta del cittadino totalmente
Ma svolge poi attraverso un'azione contrattuale un'azione di concorso alla selezione degli
Operatori degli erogatori accreditati che danno più garanzie che accettano perché Caronte due per certe quantità quindi con una capacità di programmazione anche sulle quantità e poi che accompagna l'utente valutando suo bisogno
Non è detto che un accreditamento può non vada mai bene può darsi anche che so io per delle esperienze di opportunità estive per minori possano andar bene ma io non credo che sui servizi pesanti come eresse a i servizi pronoto sufficienti accetta questa formula possa essere anche a a possa essere adeguato
Si coniuga ovviamente questa forma per sono state chinare il discorso con voucher buoni servizio assegni di cura eccetera queste formule non sono analoghe alcune non Esone erano cioè impediscono qualsiasi controllo sull'uso appropriato delle risorse alte lo o rendono possibile
Vado a concludere perché il tempo ho così trattato anche la funzione di produzione sia pur molto sommariamente importante anche che nella sussidiarietà sempre l'articolo uno della tre due otto ecco mi segue inteso individua anche una funzione di tutela e la promozione che in fondo l'intervento per assicurare che le finalità del Welfare diritti di cittadinanza qualità di levità pari opportunità destinazione siano effettivamente conseguiti
Tutela e promozione questo siano effettivamente conseguiti e questa funzione di tutela è una funzione in cui concorrenti di ruolo pubblico concorre importantissimo ruolo del privato il privato sociale del volontariato da associazioni di A Bocca si cioè ma c'è anche una funzione pubblica specifica con il pubblico non può derogare attraverso le varie forme di controllo attraverso l'Ufficio pubblica tutela eccetera ovviamente tutto questo aderirà dica dei punti grande importanza
In quello che è stato poi mi ha richiamato livelli essenziali delle prestazioni tutte le prestazioni non quale sociali e la riforma costituzionale
I dall'essenziale postazione per assicurare diritti civili e sociali nelle nelle carte dei servizi e in tutte queste forme che danno
Io sono mi permette di un'altra cosa sui livelli essenziali
Secondo ma il comma due il comma quattro dell'articolo della otto due non sono la stessa cosa
Il comma due che conferisce delle aree problematiche & superiorità e io perché va nella direzione di sviluppare dei diritti sociali
E i livelli essenziali secondo me non sono non devono essere declinati riduttivamente i temi di tipologie di servizi ma devono andare siccome finalizzazione quindi e tipologie di servizi possono servire strada facendo
Ma devono andare io credo sia nella logica tra due otto ad affermare dei diritti sociali cioè portare il sociale a una Dini e i bisogni sociali diritti sociali
A un livello di dignità e di esigibilità pari almeno a quelli relativi alla salute relativi ad altri
Comparti
Grazie
Come una questo intervento abbiamo concluso un pochettino la la la prima parte abbiamo definito il quadro politico istituzionale evidenziati i temi forti del dibattito le problematiche emergenti adesso passiamo la parola ai protagonisti del welfare locale se avremo una batteria di quattro interventi dieci minuti per una cominciamo da Vladimiro boccali Assessore Politiche sociali del Comune di Perugia
Grazie io invece certo di seguire attentamente e l'ho scritto per evitare di superare i
Dieci minuti anzi spero anche me
L'unica cosa che mi crea qualche difficoltà e parlare subito il rogo il professor certe cose perché avendo analizzato sul piano teorico il la applicazione della trecentoventotto sui livelli locali ovviamente il paragone il confronto avviene immediatamente
La regione dell'Umbria avviato come Lidia assai il
Il percorso sulla così come dicevamo falsariga del dibattito politico culturale intorno intonata centoventotto qualche
Qualche anno prima
Insieme a comuni soggetti del terzo settore altri livelli istituzionali ha disegnato un assetto politico istituzionale dell'UE il far locale
Al centro di questa politica
Il modello che nella base avuto alcune parole chiave l'idea di comunità intenzione con quella di individualismo i diritti e la responsabilità la solidarietà la partecipazione abbiamo ritenuto di porre a fondamento del nostro agire la comunità
Come ambito di relazioni significative fra persone e culture generazioni come luogo di valori e vissuti condivisi in tal senso la comunità in qualità di soggetto protagonista per ricomporre il divario
La crescita economica e sviluppo umano
Mettere al centro del sistema politico l'individuo come cittadino e focalizzare l'attenzione sulla qualità dell'esistenza delle persone è compito proprio distintivo di una forza di sinistra
I processi
Di mondializzazione che con il loro carico di ingiustizie ma anche l'opportunità evidenza non lo stretto intreccio tra politica e dimensione sociale del vivere facendo assumere a quest'ultima una apprezza pregnanza politica di in primo piano dal riconoscimento di ciò dal primato del vincolo sociale rispetto al mercato discende la possibilità di costruire uno sviluppo veramente civile
Il welfare che vogliamo è quello che prevede l'eliminazione di forme di bisogno l'eliminazione del il superamento del disagio la delle difficoltà sociali e il pieno inserimento delle persone il tessuto economico sociale e culturale
A tal fine occorre armonizzare politiche economiche e politiche di protezione sociale
Quindi progettare uno sviluppo rientrato alla qualità e intensità di lavoro alla sostenibilità inclusione sociale e l'ampliamento dell'opportunità come possibilità di scelta dei progetti di vita
Un'ottica questa che intende arricchire la strategia del diritti sociali del nel passare dal possesso dei beni come richiesta di prestazioni all'esercizio di una capacità di agire come patrimonio individuali e sociale in grado di produrre soluzioni
In Umbria ci siamo mossi su questa linea abbiamo tentato sui temi anche più delicati che hanno aggredito anche la nostra Società con il fenomeno dell'immigrazione delle nove marginalità cercare di costruire come perno centrale la cultura dell'accoglienza dell'inclusione
Piuttosto che la diciamo e tendo al centro la persona rifuggendo da interventi di tipo caritatevole
Con il Piano sociale di zona prima regionale e i piani del piano sociale regionale successivamente con i piani sociali di zona abbiamo aperto un processo condiviso fra istituzioni soggetti sociali famiglie e cittadini organizzati e non per la realizzazione di un nuovo sistema di servizi sociali ai cittadini come Progetto civile ad alto tasso
Di coinvolgimento sociale
Il carattere identitario dell'esperienza umbra si intreccia nell'aver concepito una programmazione sociale di territorio come progetto di sviluppo comunitario per contenuti non destinati a categorie di disagiati
Ma un insieme di azioni di processo di promozione di integrazione e di inclusione per lo sviluppo dell'intera
Comunità non un piano di servizi da e qui distribuire nel territorio né una sommatoria di progetti una modalità di costruzione finalizzata a produrre incontro di responsabilità sociale
Questa modalità di costruzione della programmazione sociale poggia su pratiche di concertazione e condivisione territoriale come rapporto dialogico sistematico fra il decisore pubblico e gli altri attori del territorio
E ha come obiettivo strategico lo sviluppo umano non solo quello strumentale di dotare il territorio di servizi essenziali
Se riconosciamo che il Bitto il motore dello sviluppo umano si situa nell'intreccio fra i diritti istruzione casa formazione
Assistenza salute contesti urbani e coinvolgimento sociale dei diretti interessati il governo di questo processo non può che risiedere
Nella integrazione delle politiche nell'ottica dell'armonizzazione delle parti che costituiscono il sistema attorno alla dimensione del sociale come valore che regola le altre politiche pubbliche
Anche il rapporto con la sanità si scrive in questo orizzonte forse questo il terreno storicamente più complicato per chi lavora
Nel nostro ambito dove appunto il concetto di integrazione si sposta dalla rapporto interistituzionale fra aziende
E comuni e assume il livello della programmazione territoriale come sede dove definire Moro condiviso e concertato
I percorsi di benessere e le relative strategie di integrazione un modello di relazione che individua nel comune il soggetto gestionali elettivo e rende effettivo il principio di sussidiarietà rinunciando a forme pesanti di interposizione gestionale fra comunità locali e istituzioni rappresentative
Le politiche sociali non devono essere considerate
Come costi all'interno della programmazione regionale ma devono essere considerate come fattore di sviluppo
E se stesse produttrici di benessere sociale e occupazionale credo che il risultato di questo lavoro sia il fatto che nel patto per lo sviluppo e l'innovazione
Presentato in onda qualche anno fa uno degli assi strategici centrali dei sei assist degli centrali sia proprio
Quello a della dello sviluppo sociale
Importante a tal fine riaffermare il ruolo svolto dal terzo settore dalla cooperazione sociale e dal mondo del no profit ha contribuito insieme alle istituzioni locali alla costruzione della rete di protezione sociale sul territorio nell'ottica di un migliore arrivato
Adeguamento dei servizi ai bisogni espressi dai cittadini
In questo quadro occorre rendere coerente e gli obiettivi dell'organizzazione con gli obiettivi della programmazione nazionale e locale
Che sono obiettivi di sviluppo umano e non di semplice erogazione dei servizi pertanto occorre investire nella formazione del livello manageriale e tecnico professionale sia delle amministrazioni locali che dei soggetti del terzo del terzo settore ritengo assolutamente e concludo
Così come dicemmo in altri incontri a livello nazionale giusta la scelta di procedere ad una ad un patto che abbia come obiettivo quello della verifica dell'attuazione della trecentoventotto insieme tutti quei soggetti che probabilmente in maniera molto diversa da altri ambiti del dell'attività di governo di quando appunto eravamo maggioranza del Paese abbiamo fatto in quegli anni cioè con un livello di partecipazione molto ampia le gli spunti del professore anche orti cosa in questo nel suo ultimo intervento
Sono essenziali nella discussione né a livello nazionale a partire dalle Regioni dai Comuni dove governiamo per verificare la reale applicazioni
Mi riferisco a percorsi di accreditamento percorso qualità rapporto tra soggetti del del privato sociale e soggetti del pubblico ma la stessa relazioni intervento di della presidente dell'Auser fornisce degli elementi degli spunti che ci mettono nelle condizioni ora i fare una lettura critica della trecentoventotto del processo che abbiamo messo in campo nel momento in cui siamo riusciti in diverse regioni in diversi comuni a poterla
Sperimentare
Grazie dal
Comune passiamo a Massimo Campedelli presidente dell'Aspen
Di Mantova
Quindi la voce
Gli operatori dei di chi progetta
Alle due e dieci minuti
Anche meno se se ci riesco visto che sono tanti figlia
Io penso che le parole abbiano un valore un'importanza è usare i termini certi termini abbia poi delle conseguenze rilevanti
Allora il mio intervento si gioca attorno a cinque passaggi molto veloci il primo sul termine sussidiarietà
Ora la storia del Tennessee vietare la storia non facile
Nei a tutt'oggi usiamo questo termine dando adesso almeno tre orientamenti tra orizzonti di significato diverso
Chi ne parla in termini di personalistici all'utile associare la chiesa fine pale in termini di dibattito politico l'alternativa stato società una complementarietà stato Società e chi ne parla in termini procedurali l'Unione europea non che sostanzialmente dice la sussidiarietà è un meccanismo procedurale del rapporto tra Stati unione
Io credo che questa sera
Infilando diciamo seguendo il filone che che è stato giustamente posto da da Mimmo Lucà all'inizio poiché continuato negli interventi successivi io credo che questa sera ne stiamo parlando
Di un ulteriore diciamo Orient orientamento oltre l'orizzonte che è quello del rapporto tra sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale
E mi pare che stia emergendo in modo molto chiaro
Che la chiave la prospettiva su cui ci si deve muovere è quella di pensare integrate questi due orizzonti questi due orientamenti per tre due accezioni
Voglio dire fondamentalmente tra società civile Enti locali tra Terzo Settore Enti Locali mettiamola come volete siamo nell'ordine della possibilità di pensare una visione una visione comune allora qui si pone un primo problema però ed è una domanda che io pongo e che aprono rispetto all'idea di un patto è stato uno sviluppo che poi questo patto potrà avere
La situazione nostro paese molto articolata
Siamo stiamo passando probabilmente da otto mila welfare diversi a più o meno una ventina di quel fra diversi no
Il processo che ha messo in atto la tre due otto ha cercato di sviluppare tutto una prospettiva e e dentro questa però si è infilato come giustamente diceva Mimmo l'inizio il Titolo quinto la Costituzione tutto ciò che oggi comporta queste allora io credo che un
Primo passaggio riguardi l'analisi precisa
Diciamo delle dinamiche reali che nelle diverse regioni si stanno definendo
E si stanno articolando attorno alla questione diciamo così del rapporto tra Società Civile Enti Locali tasso segreta orizzontale e sussidiarietà verticale perché le regioni stanno attuando stanno attivando
Prospettive molto diverso
Come capita più o meno di vedere di poter comparare Lombardia Veneto e Toscana e voglio dire basta solo prendere la le leggi di riforma delle il Papa la Lombardia ha fatto una legge ha istituito un'azienda regionale direttore generale Emilia Romagna ha fatto un'altra cosa
La Toscana sta lavorando sulle società per la salute solo per prendere un piccolo esempio ma rispetto a questo stato questo credo che davvero sia molto importante cogliere e stare una descrizione cercare di analizzare questa dimensione il secondo passaggio riguarda proprio la conseguenza di questa siamo regionalizzazione dei sistemi di welfare
E quanto nelle sistemi nella regione grazie ai sistemi di welfare gioca la dinamica di mercato
Il mercato è un dato
Ci sono logiche diverse per governare il mercato
La Lombardia Formigoni mi ha pensato ad una ma credo che nella nostra storia nostra tradizione penso già quello che si fece per salvare la crisi del novantadue e tutto ciò che comportò poi entrato in Maastricht lei euro eccetera eccetera c'è una logica diversa di governo del mercato
Ciani cioè un approccio culturale politico che fa del mercato la possibilità di aprire spazi di libertà ma non per questo di lasciare soli i cittadini nella gestire questi passaggi ma qui si pone un problema molto serio
Cioè la sussidiarietà dentro il mercato dentro i mercati come si gioca come si articola quali sono le forme di tutele effettive a degli attori che poi entrano in campo in prima di tutto i cittadini destinatari finali di questa di questa situazione prima si accennava passato mi pare
La la prossima Rinaldin accennato Manuel accennato
La questione per esempio della simmetria informativa
Cioè del fatto che chi si rivolge a chi ha bisogno di fatto si trova dentro uno scarto tra chi eroga e chi poi fruisce nel punto chi riceve questo servizio questo dato allora dentro questo come si gioca un discorso un ragionamento sulla sussidiarietà
Il terzo passaggio riguarda alcune logiche come erogatori io sono presidente di una municipalizzata si diceva un tempo di un'azienda speciale che gestisce servizi socio sanitari la nostra città
Bene noi proprio dal punto di vista del mercato ci troviamo poi situazioni paradossali
Nella nostra provincia io non so se vi è giunta notizia ma di sei ospedali la privatizzazione di tre di questi sta portando al fatto che tutti e tre sono gestiti da un unico erogatore
Con buona pace del mercato alla Formigoni e quant'altro
Ecco questa questa situazione questa dinamica questi processi reali che si stanno inserendo drammaticamente poi nella vita delle famiglie del territori mi pare che sia un elemento assolutamente importante
Sull'altro versante pensiamo al discorso della presenza delle badanti di quanto in quel questo ha comportato e sta comportando proprio dal punto di vista delle dinamiche ripeto di mercato nel campo dell'UE
Bene noi come ci stiamo muovendo io vorrei proporre tre chiavi di lettura che mi sembrano fondamentali
Che sono un po'il frutto delle esperienza che stiamo facendo la prima beh si copre la finché si può la partnership prima di tutto è chiaro che se non è possibile fare padre sci bisogna competere
Perché questa è un'alternativa non c'è una terza via rispetto a queste a questa alternativa lo sviluppo di logiche di Padova chic che per noi ha voluto dire fondamentalmente coinvolgere in una funzione pubblica e insieme spesso alla pari inventandosi magari anche delle come dire
Le soluzioni amministrative non completamente diciamo secondo la dottrina qualcuno avrebbe avuto qualcosa da dire bene
Questo vuol dire però sviluppare partnership portar dentro in una logica ripeto pubblica di funzione pubblica quella che si diceva prima i disse un insieme un ampio raggio di attori che oppone il territorio la seconda secondo elemento è già stato detto non mi dilungo riguarda il discorso di pensare che questo nostro tra virgolette erogare produrre servizi dare risposte ai cittadini andare incontro la personalizzazione qualità e quant'altro significhi poi nel concreto
Operare per una logica di sviluppo del territorio di sviluppo del territorio nell'ottica sociale con non solamente economica ma certamente anche dire però che noi produciamo pile
Perché c'è un elemento fondamentale che non si può dimenticare che il settore welfare amministratori per esempio a tutti a più alta intensità di lavoro
Nella nostra provincia la prima azienda che dà occupazione era visto che esso sia privatizzata permetta era l'azienda ospedaliera
Non c'è altra provini non c'è altra come dire azienda che ha la stessa come dire intensità
Numero di di di personale impiegato
Terzo elemento è la costruzione di istituzioni civili io vorrei
Dedicare solo un passaggio velocissimo su questo io credo che la funzione anche del pubblico anche dell'ente locale è quello di fare in modo che si costruiscano e che seguono School consolino sistemi istituzionali partecipate i cittadini non si destruttura in un'istituzione
Le istituzioni sono un bene comune sono un bene da cambiare sono da rinnovare sono da come dire dava da fare assumere anche nuovi profili nuove forme penso per esempio a forme di tavolo per che son nate con i piani di zona piuttosto che altre forme e generi
Ma il fatto che queste diventino permanenti in un territorio già che degli attori insieme DiVersi si riconoscano dentro un linguaggio una dimensione comune questo fa sì che quel territorio se più ricco non sia semplicemente più partecipato più ricco di un della visione di una dimensione di democrazia reale e di riconoscimento di appartenenza reale
Tutto questo però io credo che ed è l'ultima cosa che voglio dirvi
Riguarda un problema
Anni fa in un seminario a fondazione Zancan non non dico il nome ma insomma un vescovo molto brava molto riconosciuto da molti di noi
Uscì parlerà sul tema la sussidiarietà uscì con una frase che mi rimase impressa
Disse guardate la solidarietà
Viene prima ed è la conseguenza della sussidiarietà la società non è il principio la società elmetto probabilmente più adeguato per garantire il principio
Allora fra fare parafrasando questo vescovo io direi oggi
Che tra cittadinanza e sussidiarietà dentro questi scenari di tensione di mercato dinamiche difficili di di di tutto quello che è stato detto fino adesso bene la sussidiarietà
Ha valore nella misura in cui rafforza la cittadinanza e proprio per questo nel popoli dare alla cittadinanza un esito più maturo e più significativo grazie
Grazie
Giampiero all'Asinello frasi Melli portavoce del Forum del terzo settore
L'intervento preciso le tignoso del Guidotti prima
Mi permette di
Tra lasciare tutto una serie di
Apporti che possono venire a questa discussione dal
Elaborazione che il Terzo settore ha condotto forno del terzo settore condotto in questi mesi
Mi pareva efficace quell'esposizione io mi vorrei soffermare invece soltanto fondamentalmente su
La preoccupazione che abbiamo di fronte a questa fase
Su quello che secondo noi sarebbe necessario fare abbastanza urgentemente e
Cosa alla quale questo incontro questo convegno può dare un contributo assolutamente importante
Questa mattina i giornali
Li portano
Il rapporto del presidente della Corte dei Conti
Nel quale
Si descrive una situazione preoccupante della finanza pubblica del nostro Paese
Si dice che al netto degli interessi degli interventi correttivi la finanza creativa per capirci non ripetibili
L'avanzo primario tende verso valori
Non più adeguate a consentire una riduzione tra debito e PIL si parla di una riduzione del trenta per cento del dell'avanzo primario di un rapporto tra debito e PIL che va quasi intorno al quattro per cento
La ripresa non ce e se ci fosse comunque non potrebbe farsi carico da sola di
Rimettere in sesto i conti pubblici dico questo perché rispetto a
Gli anni che abbiamo alle spalle
Durante i quali giustamente discutendo
E anche diciamo combattendo e argomentando diverse opinioni attorno ai temi di cui
Si discute questa sera ad altri
Ugualmente importanti penso
A tutte le questioni riguardanti la crisi del nostro sistema produttivo sia detto lo lo ridico perché stradetto qualcuno in televisione ancora in questi giorni diceva beh non è tanto
Il problema della malattia all'Italia una
è un paese di grandi risorse
Il problema che dobbiamo proporci è quello di un medico assolutamente inadeguato diciamo a combattere questa malattia l'osservazione sicuramente vera
Se guardo alle cose di cui discutiamo qui
Al tema
Delle politiche sociali di welfare del welfare locale
Di una sussidiarietà positive non distorta
Io credo che dobbiamo cominciare a guardare anche alla malattia
In senso molto in senso molto concreto
Perché
Discutendo con
I sindacati dalla nostra Assemblea di dicembre fino fino ad oggi in varie riprese ho visto che diciamo abbastanza
Spontaneamente ci venivamo ponendo il problema di come costruire un intervento efficace di difesa e di dire e di rilancio delle politiche sociali delle stesse rilancio dei diritti di cittadinanza e dell'accessibilità ai diritti di cittadinanza
In entrambi gli scenari che possono
Essere determinati dall'evoluzione politica del nostro Paese sia che continui diventi ancora più determinata questa linea di governo sia che cambi
Di governo essi siano nuova maggioranza
E un nuovo governo perché la situazione di fronte alla quale siamo abbastanza difficile farsene carico è veramente
è veramente complicato io credo che
L'appello diciamo ad unire le forze non non può essere soltanto l'espressione di un momento un atto volontaristico deve
Concretamente guidare il comportamento di coloro che hanno a cuore
L'innovazione ma del welfare ma nella difesa dei diritti di cittadinanza fondamentale all'interno del nostro Paese
Voglio dire che come stiamo cercando di di proporre in in questi mesi deve scendere in campo un movimento della sussidiarietà positiva
I protagonisti che sono più indicati io parlo a capitolo protagonisti vorrei attenermi a questo tema
I protagonisti devono scendere in campo superando anche molte
Incomprensioni se volete contraddizioni nella discussione e nelle sperimentazioni di questi
Anni io rappresento un'esperienza che tutta sperimentale diciamo ci siamo dato definiti un sistema un un sistema di soggetti che attraversa una fase costituente prima o poi anche le fasi costituenti approdano diciamo ma sicuramente non ci siamo
Protagonisti di una sperimentazione su noi stessi ormai da un certo periodo
Così come la tre due otto Cialente imposto e sollecitato sia nella sua diciamo predisposizione sia immediatamente dopo nel nei tentativi di attuazione ampiamente diciamo soffocati dall'iniziativa del governo
Ci sono stati i fattori di sperimentazione che hanno proposto anche problemi di contraddizione però adesso io credo che noi dobbiamo concentrarci
Sul punto che cercavo di indicare prima di come può scendere in campo movimento della sussidiarietà positiva che possa far fronte a questa emergenza vera che aperta nel nostro Paese
Come difendere innovare le politiche sociali non facendo sì lo diceva Luca all'inizio che prevalga l'idea di uno stato sociale residuale versa residuale che riduca l'ambito di
Rivendicazione e di accessibilità dei diritti privi di cittadinanza
Dico questo perché allora
Diciamo questo deve spingere in alcune direzioni noi abbiamo posto prioritariamente come priorità ci siamo proposti come priorità quelli di quella di costruire una piattaforma unitaria
Tra il fondo del terzo settore e i sindacati su sul tema del politiche sociali della difesa dell'innovazione dell'UE
Ci siamo proposti di aprire una partnership una collaborazione positiva
Sono i temi della costruzione della sussidiarietà positiva e cioè quella che produce l'innovazione positiva del welfare di cui parliamo con gli enti locali e le regioni
Scontando tutte le contrade qui ha parlato chiaro Maria prima Maria Guidotti ci sono dei problemi da superare ma dobbiamo confrontarci per superarle
Abbiamo visto e capito
Che la linea che si è andata affermando che si andrà ulteriormente affermando è quella di scaricare le difficoltà della spesa pubblica in primo luogo sugli Enti locali questa inaccettabile per noi che cerchiamo di rappresentare tra gli altri l'esigenza di tutela di promozione di diritti di cittadinanza credo che su questo terreno vada costruito un passo in avanti di collaborazione di alleanza strategica per questo stiamo cercando di scrivere dei patti
Con le regioni iscrivere dei fatti con lanci di fare iniziative che vi hanno il segno di questa di questa mobilitazione quella qui si Rifici si riferiva con con il Comune di Roma la quale pensiamo di dare un ampia un'ampia visibilità e dobbiamo definire alcuni punti alcuni paletti fermi la sussidiarietà positiva
Lo diceva Ranci articolo essa cioè non non sono non presuppone ma non ha bisogno di una riduzione del ruolo e della funzione del pubblico ha bisogno di un suo rafforzamento di una sua capacità di innovazione
Che passa innervare di sé il tessuto partecipativo la dinamica di qualità il circuito virtuoso del del non profit e dall'altra parte
C'era questo punto nella relazione di Luca io torno a sottolineando con forza perché mi pare uno dei temi sottovalutati nella discussione di questi anni
Il terzo settore a radice partecipativa di cui l'Italia come dire a con
A una realtà particolarmente sviluppata diverso ad altri paesi europei è in questa situazione una condizione di qualità del processo
è una condizione di qualità del processo allora nell'agenda politica deve tornare il tema di come si favorisce la dimensione partecipativa del del del terzo settore da qui la nostra battaglia sul terreno della legge sull'impresa sociale il percorso molto delicato che ci attende di qui in avanti su questo terreno infine
Da una parte il Patto per l'innovazione del welfare che a quegli anni dall'altra la nostra proposta di una Grande Alleanza per il cambiamento la difesa il rinnovamento
Dei due
Ma per questo ci vogliono appunto i soggetti la scommessa del Forum del terzo settore non è una scommessa che riguarda soltanto nove
è una scommessa che riguarda tutti
è stato detto qui anche diciamo a livello diffuso nel territorio ecco e la cultura che questa scommessa esprime che può superare una storia vischiosa dalla quale veniali
Che ha certamente rafforzato e consolidato
Ha permesso il consolidamento il rafforzamento del tessuto democratico negli anni nel nostro nel nostro Paese ma ha portato con sé contraddizione lividi che non servono a questa innovazione
E della cultura che il progetto del Forum esprime che può superare queste difficoltà che può permettere a tutti di confrontarsi con il tema dell'innovazione un'innovazione fondamentale del welfare perché un welfare senza soggetti non
Grazia Giampiero asinelli ci hanno raggiunto nel frattempo diversi parlamentari ho visto prima Luigi Giacco Katia Zanotti Giuseppe Fioroni spero di non aver dimenticato nessuno ma soprattutto ci ha raggiunti e la senatrice Bonfanti mi dicono e soprattutto ci ha raggiunto segretario dei Democratici sinistra Piero Fassino che poi interverrà nel corso del dibattito
Conteniamo con Marcello Secchiaroli Assessore Politiche sociali da Regione Marche
Anche lui dieci minuti
Sì dieci minuti
Io cercherò di affrontare il problema dei protagonisti dell'welfare locale partendo proprio da alcune cose che sono state dette sulle quali credo che una riunione come quella di oggi debba il più possibile anche dare delle risposte il più possibile concrete di come andare avanti in questo l'intreccio di protagonisti fra protagonismo e gestione professor riposa
Gestione e programmazione il dilemma che si sta consumando
Sull'applicazione della tre ventotto che io credo sia una cosa importante da superare e da risolvere perché dico questo
Perché penso che tutta la i termini che la tre ventotto C consegne
La coprogettazione corrisponde il piano sociale nazionale ci consegna sono termini che nell'arco di tutta la normativa ad esempio quella la più diciamo insidiosa quella degli appalti è una normativa che in netta contraddizione rispetto ad un discorso rischioso sì
Ma che ha bisogno di una risposta e di un riconoscimento altrimenti rischieremmo di non essere coerenti con quello non solo che come centro sinistra abbiamo voluto scrivere nella tre ventotto e soprattutto nel piano sociale nazionale ma rischieremmo veramente
Di dilungarci molto in dibattiti teologiche o riceve esperto a questa problematica
E cioè un'esercitazione in atto oltre al discorso dei piani di zona la concertazione eccetera e c'erano esercitazioni NATO che in alcune regioni abbiamo iniziato ad affrontare con modalità di appalto che riconoscono il discorso della partecipazione
Ai tavoli di concertazione del terzo settore un certo punteggio che riesca a premiare quella che è la conoscenza del territorio la partecipazione ai tavoli di concertazione e che in qualche modo possiamo rizzare
Con quello che la tre ventotto con il discorso della coprogettazione eccetera si dice e si teorizza
è chiaro che è una prova è un tentativo che si fa ma questo bar conservare scontrarci palesemente con la legge complessivo degli appalti e tutto quello che sappiamo una sorta di appalto concorso
Un appalto concorso però che riconosca certi principi che sono enunciati molto chiaramente in una legge dello Stato la trentotto checché se ne dica ancora è una legge dello Stato nonostante tutto quello che contro questa legge si sta si sta facendo ma io credo che la migliore risposta ai governo che tenta di cancellarla completamente
Non dicendo l'altre ventotto abolita ma con atti quotidiani settimanali mensili
E trimestrali che ne vanno a intaccare quote continuamente i contenuti politico la prima la la la risposta più efficace e quella di applicarla e dimostrare che è applicabile e dimostrare che questa tre ventotto dove è iniziato il suo percorso è dove si sta applicando crea anche partecipazione e questo credo che sia il termine sui che è venuto fuori qui anche molto chiaramente e la partecipazione credo che sia la partecipazioni innanzitutto dei protagonisti del welfare del territorio oggi si parla di Terzo Settore cooperazione sociale volontariato associazioni di promozione sociale tutto l'elenco che anche Luca faceva nella sua introduzione io credo che questo sia l'elemento di partenza
Che non deve fermarsi lì altrimenti
Rischieremmo veramente di auto chiudersi di nuovo rispetto invece ad arrivare a tutte le risorse informali fine i singoli cittadini questo ci dice la tre ventotto nel piano di zona dove il cittadino diventi corresponsabile il singolo cittadino delle politiche del welfare del territorio intese come sappiamo quindi non non non mi ci soffermo per cercare di stare nel tempo che mi è stato assegnato quindi tentativi anche di atti di atti ufficiali
Delle istituzioni come una Regione rispetto all'armonizzazione di questa coprogettazione di questa partecipazione del terzo settore che anche qui il terzo settore cioè la cooperazione sociale che imprese sociali
Comunemente detta e io credo che ancora bisogna riconoscere nella cooperazione sociale
Il termine impresa sociale non bisogna trasferire tout-court così
Il termine di impresa sociale in una novità che ancora sappiamo con non sappiamo molto chiaramente come andrà avanti tutte le osservazioni che sono state fatte vanno con una certa prudenza rispetto ad un mi piaceva la la sintesi che è stata fatta dalla Guidotti da uno stilista di capitale a una società dall'uscita di persona le società di capitali cambia la storia del terzo settore
Questo cambia la storia del terzo settore non perché uno e nostalgico o tradizionale vorrei Manera agganciato però stiamo attenti che questo principio dell'impresa sociale
Il passaggio da una società di persone e società di capitali cambia anche la storia del terzo settore e credo che la storia del terzo settore
Abbia rappresentato e rappresenti tuttora
Proprio con la tre ventotto l'elemento che contraddistingue un nuovo modo di interpretare la politica
E quello che io ritengo più importante ci dà modo per la prima volta di andare ad interpretare quello che e pubblico
Inteso ideologicamente oppure quello che il pubblico inteso in una visione no moderna ma necessaria per la gestione del welfare nel suo complesso
E quindi credo che gli sforzi che noi dobbiamo fare le forze politiche
Le associazioni specie le organizzazioni sindacali sono quelle di andare a concretizzare quello che abbiamo detto altrimenti
E sempre più difficile difenderla tre ventotto sempre più difficile
Ma io credo che ci sono gli strumenti che questa legge ci dà che ci permettono di andare ad applicare e ad andare a riconoscere un ruolo del terzo settore
Che non è un un'impresa qualsiasi non significa un appalto per asfaltare le strade non significa un appalto per costruire palazzi ma per costruire una nuova qualità della vita nei territori dove questo terzo settore nel suo complesso
Ha sempre operato io credo che questo è il compito che ci spetta
Il compito ci che ci spetta oltre le le elaborazioni che ci servono a trovare quelli quei canali quelle linee di concretizzazione di quello che può essere questo punto io credo sia un punto che ci fa ci può far parlare poi veramente di protagonismo dei soggetti del terzo settore nella nel Welfare del territorio
Altrimenti altrimenti rimaniamo nelle squallide gare d'appalto che si fanno al massimo ribasso
Le istituzioni per primo e sono d'accordo con chi diceva che non sono solo quelle del centrodestra che fanno su cosa ci sono anche quelle del centro sinistra io credo che oggi la riunione di oggi
Si debba far riflettere su questo aspetto e dare consequenzialità alle alle cose che difendiamo nella nella tre
Io molto brevemente due o tre flash se basta cinque tre flash uno su di attualità uno sulla non autosufficienza la notizia che ci ha dato battaglia oggi che si ritorna indietro ritorno in Commissione l'affossamento io penso che su questa questione dobbiamo fare un'iniziativa forte l'abbiamo fatto per tante cose ma io credo che la la nazione aspetta una iniziativa forte su questa su questa problematica
Due è successo questa mattina cominciamo a lavorarci da domani per un'iniziativa veramente forte l'abbiamo fatte per tante cose importanti si ma che forse non hanno interessato tanta gente facciamolo per questo che credo che le le un migliaia di famiglie milioni di famiglie italiane aspettano un'iniziativa forte su questa su questa questione stamattina è una notizia credo gli assessori regionali sono incontrati con Maroni
Ci danno un sacco di soldi perché il fondo stanno pubblicizzando che superiore all'anno pensionato ci danno un miliardo di euro erano ottocentonovanta sei milioni di euro l'anno scorso è un miliardo di ordine euro non vincolati
Liberi ma quello che è stato più
Non è tanto la quantità che non è mai sufficiente perché poi sono raccogli ITC di cose che non ci possono più dare perché le regioni hanno contrastato col titolo quinto la perché il l'utilizzo del del potere statale rispetto a quello regionale e non potendo rifiutare perché il Consiglio di Stato ha dato ragione alle regioni l'hanno trasferito nel fondo delle politiche sociali è chiaro però che domani uscirà un miliardo
Di euro per le politiche sociali ho visto un comunicato dell'Ansa adesso che mi ha fatto vedere il collega della UIL
E già sbandierano come il signor Bonaventura il miliardo di euro che ci danno per il Fondo delle politiche sociali dove ci hanno messo dentro di tutto c'hanno messo dentro di tutto
E quello che più sconcertante con un'affermazione del ministro Maroni che dice a me quello che c'è scritto nella Finanziaria l'emendamenti al decretone
Quello che il parlamento non mi interessa niente io do
Tutto svincolato alle Regioni perché lì c'erano alcuni emendamenti trafila tutto svincolate le regioni e per il reddito di ultima istanza non ci sono i soldi
Però io prometto che se le Regioni presentano dei progetti lo Stato cofinanzia cinquanta per cento secondo i criteri che ci sono scritti nella finanziari
Io volevo volevo darle Godard di questa notizia perché non si parla di tre ventotto si parla siamo in piena campagna elettorale chiaramente il miliardo fa effetto
Volevo solo annunciarvi questo chiudo chiudo veramente
Chiudo veramente perché
Io l'ho detto altre volte però credo che stasera sia una sede importante tutte queste considerazione voglio ribadire il concetto che la trentotto ci ha consegnato
Siamo in una sede in una serata organizzata dei Democratici di sinistra
Ci ha consegnato uno strumento formidabile per ritornare a fare politica tra l'intente tra la gente perché i piani di zona si ritorna a far politica fra la gente infatti la metodologia che questa legge ci propone vede come fondamento del tutto la partecipazione ridare senso e significato a questo termine significa appunto ridare senso alla politica e io penso che
Non sia fuori luogo e tempo
Chiudere con questa affermazione sulla partecipazione perché credo che oggi più che mai penso di rivolgermi a quella parte d'Italia proprio che non sta a guardare grazie grazie
L'assessore Secchiaroli adesso passiamo abbiamo una serie di interventi interventi programmati ma se qualcuno intende proporsi può fare arrivare la richiesta la presidenza però possiamo far parlare il maggior numero di persone possibile se ci si attiene ai cinque minuti e sui cinque minuti sarò abbastanza drastico
E comincerei con Giuseppe dottori presidente Cittadinanzattiva
C'è
Non sto
Va be'va be'intanto che arriva dottori Achille Passoni
Sì sì
Colture abbiamo allora
Passo
Ecco per sveltire un po'i lavori alla parla Passoni subito dopo cottura di quindi avvertito no
Ecco almeno non l'ordine alfabetico voi non tiene conto
Sono concordo con la relazione di minimo
Non mi pare molto molto efficace molto giusta
Io vorrei però proprio un attimo dalla crisi economica di questo Paese perché evidente secondo me
I riflessi
Sui temi che stiamo discutendo
Di questa situazione saranno ahi noi molto pesante
Tutti gli indicatori sono negativi
La produzione gli ordinativi
Gli ultimi dati sulla cassa integrazione
Credo finalmente sotto gli occhi di tutti e nessuno può più far finta che non sia così
Dalla crisi di interi settori strategici
La siderurgia chimica testi
Una crisi profonda
E ci fece dire a suo tempo eravamo in presenza di un declino un rischio di declino del nostro Paese
Un declino nel suo assetto produttivo suo sette economico
Per del nostro sistema di competitività
Perde continuamente
In termini di competitività internazionale
E a questa perdita di competitività si risponde
Sempre e soltanto con un unico strumenti quello di abbatterla battere costi l'abbattimento dei costi
Tagliare i costi
Lavorare solo su questo versante per questo versante con tutte le conseguenze anche in termini di diritti
Il taglio dei diritti di messa in discussione i diritti che questo comporta
Anziché scegliere la sfilata della competizione
La qualità
Cioè investire sulla ricerca sull'innovazione
Si prosegue nella pratica
Del contenimento dei costi del taglio dei costi
Badate tutto ciò
Tutto ciò che avviene sul settore produttivo avviene anche nel due
La logica
Che sta passando da ormai tre anni nel welfare esattamente la stessa
L'Uefa è un costo viene inteso come un costo
E come tale viene tagliato
Per qualche verso
Questa logica dei costi pervade anche pezzi del terzo settore
Là dove si ritiene
Che è un contenimento dei costi dal punto di vista contrattuale dei diritti dei lavoratori possa essere utilizzato
Per una competizione anche all'interno dei due
Ma oltre a questo c'è una scelta ideologica che questo governo porta in questo settore
Cioè questo suo ventata neoliberista che porta alla privatizzazione del sistema è assolutamente in campo
Ed è in campo ormai da tre anni
I tagli di questi anni sono la raffigurazione di questo problema
Rispondono
Contemporaneamente Italia due a tutti e due gli sconti
Quello di tagliare i costi e quindi comprime
Tenere bassa la spesa pubblica
E dall'altra parte e aprire la strada a grandi processi di privatizzazione
Questo attacco strisciante in atto
è in atto ed è pesante
Questo è lo scenario che abbiamo in campo
E guai a noi sottovaluta
Pensare che la situazione sia diverso
Il secondo tema riguarda la natura non proprio diciamo
Chi amplificazione della democrazia di questo governo
Non ce l'ha proprio nel suo DNA
Per cui una logica come quella che ha portato alla tra i due otto
E cioè di un approccio al sistema
L'Uefa di Uefa locali improntato proprio alla alla allargare gli spazi che la democrazia della partecipazione oggettivamente in netto contrasto
La filosofia di questo governo e questo governo fa di tutto perché ciò non avvenga
Questo governo non vuole regole
Non vuole partecipazione
Non ha alcuna idea di programmazione
E comunque non ha un su una idea di programmazione che passi attraverso la partecipazione passo
Ora
La cosa è del tutto evidente
In molti campi in tutti quelli in cui sono in gioco
I cosiddetti corpi intermedi della società
è stato così per noi è così per noi per il sindacato
è stata cancellata la concertazione è stata cancellata poiché aveva redditi guardate cosa è successo sulle pensioni
Ma è così anche per il terzo settore
Gli amici i compagni del Forum possono dire con quale attenzione al governo si rapporta al Forum del terzo settore
Ma è così addirittura per le istituzioni di questo Paese
Rapporto tra governo centrale governo io dei governi locali
Ora
Se questa è la situazione che abbiamo in campo noi oggi abbiamo un dovere che è quello che mi pare abbia indicato
Mimmo nella sua relazione cioè innanzitutto quello di chi sente questo stato sociale
Se vogliamo innovare questo stato sociale il primo punto è il la sua difesa la sua difesa mettere in campo tutto ciò che è possibile
Per difendere lo Stato sociale
In questo una politica di alleanze possibili
è possibile fare sindacato terzo settore gli enti locali
Non so se siamo ancora nelle condizioni di un patto di un vero e proprio patto Mona poi Alleanza certamente c'è
Vorrei quindi cade tre priorità
Concreto
La prima è la non autosufficienza
La cosa di stamattina in Commissione in aula
E lampante io penso che i nostri
Deputati debbano dire basta
Devo dire basta
Katia Zanotti secondo me rinunciare
All'incarico che ha avuto il governo si assuma la sua responsabilità fino in fondo dica che cosa vuole sulla non autosufficienza
La seconda i LEA sa e il terzo la lotta alla povertà su questi tre punti si può iniziare a un confronto a tutto campo è anche una lotta politica seria contro la strategia del governo
Grazie Passoni passiamo a Giuseppe dottori e poi Giuseppe Fioroni
Sì
Concordo con le linee di riflessione anche di proposta politica della della relazione di Mimmo Lucà
Io credo che l'aspetto politico sia stato indicato con grande forza
C'è un arretramento generale del Paese in declino
E una sua precisa responsabilità di un Governo che ha arrestato un processo riformatore che si era avviato e in particolare mirare ammirato al blocco
Di quella prospettiva di attuazione del riforma revisione del Titolo quinto della Costituzione e ancor prima del legge tre due otto
Io credo che anche la proposta di patto ossia da prendere seriamente in considerazione e le forze qui presente altre possono essere protagonista di questa prospettiva
Intervengo solo su un punto che
Come dire
Va anche oltre la legame immediato il collegamento immediato tra tema della sussiste sussidiarietà
E ipotesi di welfare locale perché questo è certamente un centro dei problemi che abbiamo individuato e su cui si è messo in moto un processo riformatore
Tuttavia a mio giudizio la sussidiarietà soprattutto nel congiungimento tra verticale orizzontale e in realtà una linea di sviluppo delle società moderne più avanzate
A mio giudizio un principio costituente
Cerco anche di darne un'interpretazione in termini di sussidiarietà circolare
Proprio per rompere lo schematismo verticale orizzontale per indicare cioè la necessità di una circolarità continua
L'iniziativa pubblica che promuove e sostiene lo sviluppo sociale e di capacità autonome delle forze sociali utilizzando anche queste politiche di sostegno di farsi protagoniste nella definizione dell'interesse generale questo
Diciamo il l'aspetto virtuoso del principio costituente di sussidiarietà
Mi è capitato di analizzarlo sia per quello che riguarda
La vicenda dell'ordinamento in italiana in cui la tre due otto ha il merito di averlo definito introdotto nella legislazione con forza già prima qualche accenno nella Bassanini e poi la revisione del Titolo quinto allora
Formalizzato indicato con nettezza
Ma lo anche analizzato con riferimento alla vicenda europea alla difficile
Costruzione di una costituzione europea
Abbiamo nella Carta di Nizza dei principi singolarmente congruenti con questi che in Italia cerchiamo di sviluppare per cui io credo noi siamo all'interno di un processo
Come dire di formazioni costituzionale di tipo nuovo che hanno al loro interno delle regole
Dei principi di lungo periodo che reggono lo sviluppo sia istituzionale che sociale e che impongono questa circolarità nella Carta di Nizza dei diritti fondamentali
Si fa a emergere una sorta di obbligo per l'Unione e per gli stati di portare a compimento i sistemi UL fa di non arretrare le livelli elevati che vengono a caratterizzare questo modello certo ci sono varie famiglie in Europa ma sicuramente
Gli articoli che riguardano la sanità e l'ambiente nella Carta dei diritti fondamentali di Nizza parla di livelli elevati che fanno pensare a una sorta di modello
Sociale europeo
Queste stesse indicazione qualificano danno un significato alla discussione che si è fatto in Italia e per la quale si è introdotto quel riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni socio corrispondente a diritti sociali
Io credo che le leggendo o rileggendo la storia istituzionale italiana dalla Costituzione alla via dell'esperienza regionale alle prime riforme quadro di sistemi sociali infine alla revisione
Noi abbiamo una vicenda coerente
Nella direzione dello sviluppo e realizzazione di reti
Di
Servizi con il principio di integrazione progressiva pubblico-privato
All'interno di questo quindi il criterio costituzionale della sussidiarietà un criterio per rende evidente
La necessità di pensare anche in termini di assoluta autonomia
Dell'iniziativa sociale si inserisce nelle prospettive nelle programmazione nelle linee che il responsabile politico la guida politica di un Paese cerca di imprimere ma lei integra e si muove con
Grande autonomia è questa tensione
Tra ciò che viene demandato alle rappresentanza istituzionale e ciò che viene esercitato con iniziativa diretta e autonoma
Delle forme di cittadinanza attiva che o da un valore aggiunto alla prospettiva appunto della solidarietà
Ho voluto sottolineare questo aspetto per indicare che insieme con le prospettive qui indicate e necessario ma già lo sapete no diciamo insieme da tanto tempo
Presiedere allo sviluppo di queste capacità autonoma è alla prova presa di possesso messa in carico dei soggetti sociale
Di una sorta di progettualità di lungo periodo che si inserisca in questi spazi che sono stati conquistati e ormai fanno principio costituzionale
Questa crescita questo lavoro di unione tra soggetti del cosiddetto terzo settore
Attorno a una progettualità che sia come dire attuativa dell'articolo centodiciotto e quanto concretamente con il movimento di cittadinanza attiva e altri
Soggetti del terzo settore associato in un cartello che si chiama quelli del centodiciotto stiamo cercando di fare da un paio d'anni e quindi nell'intervento colgo l'occasione per invitare tutti voi a un appuntamento prossime dodici marzo in cui cerchiamo di fare una vera e propria convenzione per la sussidiarietà così interpretata non ne parliamo
Come di sussidiarietà circolare per indicare la necessità di cooperazione
Tasso oggetto della cittadinanza attiva e soggetti e di governo del territorio
E diciamo senza orgogli di organizzazione o primati in cui c'è un prima e un dopo chiunque prenda l'iniziativa orientata a realizzare l'interesse generale appare dignità e a dovere di cooperare con i soggetti diversamente configurata
Grazie non mancheremo l'appuntamento con cittadinanza attiva diamo la parola Giuseppe Fioroni e poi Vanino Chiti
Io volevo partire dalla considerazione del
L'entità del fondo sociale GA questa mattina comunicato i conti dopo ieri faccio io domani
No ma io che ero circondato dalle note lo segnalo lo aggiunge che ritengo importante oggi non abbiamo avuto i dati provvisori del gettito delli feriscono parliamo di guerra locale in modo particolare l'esperta comunichi se teniamo presente il gettito vi dico solo due dati dell'IRPEF e dell'ICI degli enti locali del due mila e tre lì e per far dato un incremento di cinquecentoventuno milioni di euro pari al quarantanove per cento i Comuni hanno sono stati costretti per pareggiare i conti in bilancio di incrementare rispetto al due mila due nel due mila tre un gettito del quarantanove per cento
Un altro uno per cento è stato associato stato incrementato per il pagamento dell'ICI
Questo è la spiegazione di come sostanzialmente fondo sociale che hanno questa mattina comunicato agli assessori nel momento in cui sarà ripartito senza vincolo troverà due tipi di problemi
La prima che andrà su regioni che hanno già anche loro a loro volta dovuto aumentare i tributi di loro competenza per pareggiare i conti Bilancio dei tagli delle ultime due
Delle due le ultime due finanziarie quindi sarà facile che vengono utilizzati una parte del fondo per spese che sono improprio che vadano a finire per dirla tutta nell'ambito del capitolo della spesa sociosanitaria e quella maggiormente carente nel rapporto tra Regioni comuni che aziende c'è un buco e credo che l'idea Augusto
Mimo sanno benissimo abbiamo un buco a meno di un uno per cento inferiore del PIL quindi parliamo di quindici mila miliardi di vecchie lire
Affidare sia fondo sociale che fondo sanitario senza vincolo di mandato la cosa più facile che serve a ripianare quel giro vizioso che c'è tra anticipazione del sistema sanitario nazionale
E sistema dei comuni e quindi quel miliardo se ne ma buona parte in questo modo tenete presente per pareggiare i bilanci hanno incrementato
Del quarantanove per cento una loro tassa che l'addizionale IRPEF in un sol in un solo anno e hanno dovuto aumentare di un ulteriore uno per cento l'ICI che già la stragrande maggioranza dei comuni italiani avrà portato al massimo quindi siamo in presenza di enti locali che chiamati a rispondere a bisogni della gente sul versante dell'assistenza sociale la tre due otto si reggeva sul ruolo fondante
Che i Comuni avevano nel realizzare il diritto del cittadino all'accesso a servizi
Alla persona
Riducendo anche una moneta riduzione di questa il vizio oggi chi è che li deve erogare siamo in presenza di una Rete
Di enti locali
Chi è già gravata ha messo mano la pena la pressione fiscale in una opportunità di poter utilizzare risorse su su questo ci mettiamo anche gli ultimi tagli della Finanziaria
Che sono in aggiunta a questi criticando valiamo il due mila tre parliamo prima degli ultimi tagli dell'ultima finanziaria ci rendiamo conto che fondo sociale
In realtà non solo non è stato aumentato è uno spot elettorale ma chi pagherà dopo aver né con la precedente finanziaria costretti comuni aumentare le imposte con questa Finanziaria
La logica conseguenza non potendo mentali più ulteriormente l'addizionale IRPEF sarà quella di passare allo smantellamento dei servizi o far leva sulle sui costi delle tariffe dei servizi che i Comuni in maniera diretta o indiretta saranno costretti a a dovere erogare questo sostanzialmente il meccanismo con cui
Sì Mina alla base discosto da tre due otto che non è stato soltanto dimenticato
Ma si sta facendo un processo di rimozione cioè si rimette in discussione il diritto all'accesso a tutti e si rimette in discussione l'accesso privilegiato in base al reddito nella contribuire al pagamento del servizio questo è il meccanismo secondo me che sulla leva
Dal punto di vista economico si sta portando avanti dirle lo specchietto delle allodole contemporaneamente va avanti viene riposto sul quale dovremmo anche riflettere
Un meccanismo di monetizzazione pensato io lo chiamo al bonus bambino dei mille euro e quello che hanno propiziato sulla sugli anziani non va avanti la nostra legge sul fondo per la per gli anziani non autosufficienti però in contemporanea danno due belle due bei specchietti i mille euro già sono stati abbondantemente spesi tra passeggino e
E biberon ecco gli asili nido e con le mense di asili scuolabus praticamente i comuni glieli tolgono nel bel nel primo anno
Nel primo anno di vita e sugli anziani la stessa cosa non approvare il fondo per l'autosufficienza significa lasciare gli anziani rimette senza un'assistenza certa partire l'assistenza
Domiciliare perché i Comuni non avranno più e le regioni la possibilità di portarla di portarla avanti
Italia reali che si continua a vedere dentro col fondo sociale non vorrei sbagliare ma c'è anche tutta partire tossicodipendenze con nessuno non avendo fatto il fondo speciale sarà finita sarà finita lì dentro se io che ho fatto un calcolo se voi tenete presente che il costo medio
Di un cane abbandonato in un canile delle regioni e di sedici euro e oggi noi siamo rimasti nonostante l'atto d'intesa Stato Regioni che avevano iniziato lei la Bindi a rivedere che il il costo di una giornata all'interno di una comunità terapeutica ancora meno in un sette per un tossicodipendente di trentadue euro questa il termine di paragone che c'abbiamo davanti
Rispetto a un fondo sociale che non è che non è stato aumentato è stato decurtato rispetta la pressione fiscale che è stata esercitata sul cittadino
E un'ultima riflessione concluda rapidamente una riguarda le politiche familiari che azione di di Mimmo ma particolarmente colpito io credo che proprio le due leve quella dei servizi sociali
Delle agevolazioni mani monetarie noi dobbiamo per seguirle ma mantenendo però io credo di fondo che il diritto di accesso è per tutti ma è graduato in base al reddito dovremo stabilire quale perché il tentativo di fare una detrazione per tutti che anche una un discorso che sta è un dibattito c'è anche all'interno del centrosinistra pensando che poi Siri i libri con meccanismi di detrazioni
E di aliquote e questo meccanismo che rischia di non rendere non rende un bel servizio al mantenimento dello stato sociale l'ultimo aspetto riguarda il terzo settore io credo lo diceva qualcuno prima che è una battaglia oggettivamente di di cultura che riguarda anche noi i nostri amministratori locali il nostro territorio non è soltanto un modo e con la sussidiarietà di fare meglio dire meglio il servizio pubblico
E neanche di farlo in maniera etica io credo sia un modo dimettere l'etica nella finanza in questo particolare
Per il momento oltre tutto il resto credo che sia un ulteriore
Scuola di pensiero che dovremo valorizzare grazie Fioroni Vannino Chiti subito dopo Guido Tallone
Del CNCA
Vice Presidente eccentrici
Si prepari
Ma io ho letto ho letto con attenzione ascoltato va dell'azione di minor detto con attenzione ora alcune comunicazioni
Quella Spaggiari pediatria Spaggiari quella del di Guidotti forse in anticipo no no no no no Alfonsina Rinaldi persino dei ecco mi hanno convinto su un punto che rapidamente volevo sottolineare in questo con queste considerazioni queste brevi considerazioni cioè io penso che noi siamo in una fase oggi diverso a livello di impostazione
Da quella che c'è stata alcuni anni fa ora non dico
Poi mai un problema viene superato definitivamente ma insomma non mi sentirei di dire che nella sinistra ancora presente prevalentemente presente un'idea d UE il far che coincide esclusivamente con un ruolo istituzionale pubblico un volo dell'istituzione Mimmo richiamava questa necessità che è stato un po'un punto vero di invivibili vividi necessita di superamento penso che questo sia abbastanza acquisito sia del tutto acquisito insomma penso che ci sia invece un altro rischio di più presente anche dietro
La situazione concreta che rinviamo
E cioè
L'azione del governo della destra il fatto come dice Mimmo che la sussidiarietà due tipi di lettura perché io posso fare sussidiarietà
Per una società neoliberista che vuole avere un po'd'assistenzialismo posso fare sussidiarietà come qui si discute per una riorganizzazione riforma
Di uno è far che si rivolga alla comunità insomma le questioni che che abbiamo presenti che abbiamo detto e penso anche che dobbiamo prendere in considerazione qui il la comunicazione Guidotti del davvero degli spunti molto interessanti
Quello che sta avvenendo in questa vicenda all'interno del terzo settore come il terzo settore concretamente vive concretamente vive che cosa sono le cooperative sociali come concretamente si sviluppa il ruolo delle cooperative sociali per esempio
Ci sono regioni che hanno fatto un'esperienza di costruire servizi di prevenzione e riabilitazione per gli anziani programmaticamente affidando le sue come scelta proprio programmatica esclusivamente alle terzo settore nei vari momenti con cui questo si organizza bisogna fare una verifica
Cioè bisogna fare una verifica dei da da due punti di vista dal punto di vista
Diciamo di qualità di prestazioni che riesca ad avere una capacità anche di
Di individuare di individuare le domande bisogni personali di rapporto con il pubblico di rapporto di rapporto con con i cittadini con i cittadini utenti
Insomma ecco
Io credo che bisogna fare uno sforzo di lettura dentro di questa di queste esperienze che si stanno compiendo e soprattutto io sono convinto delle due proposte pare che anche andassero nella stessa direzione che avanzava
Nella sua relazione Mimmo che poi è stato presente vero Posina cioè il fatto di avere un un patto per l'innovazione dell'welfare locale
A me questa sembra una rispunta proposta convincente cioè costruire un patto per l'innovazione per il rilancio per la riforma del welfare locale
E in questo patto credo che si debbano incontrare due momenti che rischiano invece di essere separate che io avverto almeno Como rischia di essere che restino separati
Cioè quello che sta avvenendo nel pubblico cioè cosa sta avvenendo oggi concretamente nelle istituzioni pubbliche della democrazia le istituzioni pubbliche della democrazia
Cioè qual è la situazione oggi dei comuni delle province e delle regioni nel nostro Paese cioè qual è il punto
Vero dell'andamento di riforma il Titolo quinto che nella Costituzione
E l'andamento concreto dietro l'urto dell'azione di governo
Primo prima primo aspetto secondo me non ci stanno soltanto colpendo mettendo in difficoltà momenti di autonomia finanziaria degli enti locali si sta mettendo in discussione si stanno scomparendo momenti di autonomia senza senza aggettivo delle delle istituzioni
Delle istituzioni locali secondo aspetto il tema della devoluzione
Il tema della devoluzione che pure cioè io credo che noi non si possa cioè la preoccupazione che avverte che non si possono fare battaglie su per comparti separati perché altrimenti un po'di impostazione
Diciamo de de de della destra è già passata perché rispetto ad esempio a questa questione della devoluzione se passa la devoluzione passa la rottura
Dei diritti di cittadinanza come elemento di coesione sociale nel nostro Paese
Se passa questo aspetto nella vita concreta del nostro Paese quale può essere Laurel farlo cale che concretamente esista
E quale può essere il punto di incontro perché lo è il far locale può dare un contributo alzare l'asticella non a tenerla tutto uguale ma se non c'è un quadro di riferimento di cittadinanza fondamentale descrive il cinque
Non so se non c'è un quadro di riferimento se non c'è un quadro di riferimento
Fondamentale dei diritti di cittadinanza rispetto al quale si può andare spazi avanti non non al di sotto guardate che la partita della sussidiarietà è già scritta la sussidiarietà vera gestita come come appunto come una mancia assistenziale ecco allora in questo senso cercherei di vedere se sul patto per il rilancio rinnovamento dello e far
Tale questi due momenti si possono incontrare terza e ultima considerazione
Io credo che noi dobbiamo stare attenti a non farci schiacciare dietro l'offensiva della destra
Che è pesante che toglie il pubblico senza dirlo perché che cosa fa nella sanità che cosa fa nella previdenza che cosa fa nella scuola eccetera eccetera non rinnova il pubblico e e porta avanti una posizione precisa non lo dichiara neanche ma lo realizza concretamente noi però bisogna stare attenti a non farci schiacciare soltanto su una posizione difensiva
Guardate che è possibilissimo anzi è la reazione più normale di fronte a questo urto la la la scelta più più normali e e in qualche modo è anche una necessità è quella del difendere no
Beh noi dobbiamo non dimenticare comunque che al di là di come siamo collocati al governo all'opposizione Laurel far anche a livello locale ha bisogno di profonde innovazioni
Di destinatari di di risorse che vanno messe a disposizioni di obiettivi per avere la qualità e anche di presenze appunto la questione
Del del del terzo settore del volontariato le con le distinzioni che dicevi e nove volte si sia come un bisogna assolutamente assolutamente portarla avanti io penso che dentro questo un volante fondamentale di riforme di necessità di riforma
E di nuova generalizzazione di aver fatto e quello nella cura dei figli e del rapporto con la donna perché altrimenti non si costruisce lo dico modo schematico ma insomma
Non si costruisce un fa che sia sentito
Come un valore non soltanto da pochi ultima considerazione anche qui con un colpo d'accetta abbiamo un problema non so se in quale delle Q due comunicazioni che ho citato l'ho letto ma insomma noi credo che abbiamo ancora un doppio problema
Riguardo alle farà abbiamo un problema di riprendere le esperienze di come
Lo è il far gestito dal pubblico ha comunque una efficienza sapendo che la più un grande che la triade che che per determinare l'efficienza non ci vuole come in altri settori un rapporto a due
Chi ha la responsabilità di guida delle amministrazioni locali e i sindacati che tutela le organizzano chi in quell'ente lavora
Ma c'è un terzo interlocutore che è dato dai cittadini utenti che bisogna che scenda in campo anche qui come sono andate le esperienze delle carte dei diritti
Che ci sono state negli anni scorsi
Non mi pare cioè sono esperienze positive ma non mi pare che abbiano determinato una pressione normativa una svolta normativa comunque è un tema davvero è presente perché la questione dell'efficienza non è della destra il tema dell'efficienza
Per l'utilizzazione delle risorse per la qualità delle politiche sociali
è fondamentale tenerlo ma
Ultima cosa
Non c'è dubbio che la programmazione e il controllo è del Pubblico non c'è dubbio che non può essere delegato questo annesso a a nessun altro proprio dal punto di vista di impostazione
E non c'è dubbio che in un sistema di controllo e di qualità dell'efficienza dei servizi
E della soddisfazione diciamo del cittadino utente questo
Deve dobbiamo riuscire a inventare se è un organizzazione che si riferisca
Non soltanto come dicevo prima a quei servizi che il pubblico anche direttamente gestisce con con un problema più uno perché in quel caso programma gestisce c'è un elemento di controllo Fini
Ma anche a quelli che vengono portati avanti dal terzo settore e dalle società dalle aziende dalle cooperative del se del terzo settore che questo tema comunque non è perché mi chiamo terzo settore che allora il punto della qualità
E della prestazione che do ai cittadini utenti è di per sé è scontato essendo terzo settore chiamando mio cooperativa sociale questo servizio di pezze va bene
Anche in quel caso quel servizio dell'effettivamente andare bene deve avere una qualità e deve avere la possibilità di controllo e questo secondo me è lo spazio della politica e di una politica rinnovata
Grazie a Chiti adesso del turno di Guido Tallone vice presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza nel frattempo facciamo un po'il punto dopo Tallone interverrà il segretario Piero Fassino e se rispettiamo dico che stiamo andando abbastanza bene coi tempi prevedendo
Prevediamo di dare poi la parola per le conclusioni a Livia Turco intorno alle diciotto e quarantacinque quindi concludere diciamo
A un'ora diciamo che consentirà penso a tutti di star qui fino alle conclusioni quindi penso che per le sette e un quarto no riusciamo va bene sta diciamo sette o quella sta pesando quasi anticipiamo i media allora
Tallone
Ho cambiato gli appunti mentre ascoltavo perché c'era il rischio di sovrapporre pensieri già esplicitati già condivisi
E mi sono domandato nero di vedere lo schema di questi pochi minuti come ha declinato questo coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza che oggi raccoglie circa duecentottanta quasi trecento realtà che si fanno carico di chi è nel bisogno integrazione territoriale con i servizi pubblici e del luogo
La categoria della sussidiarietà del Welfare locale
Ed è la risposta ai bisogni beh mi sembra allora di poter evidenziare un primo elemento
E ce ne ci ha si è consolidato alla fine degli anni Settanta i primi degli anni ottanta quando si è rafforzata la convinzione che la delega della crisi doveva essere smantellata
La crisi delegata agli specialisti ai contenitori a coloro che dovevano nascondere
Per certi aspetti controllare
Se non abbandonare il bisogno ha costruito la delega della crisi una resistenza crescente dal punto di vista della pratica della cultura che ha portato alla
Crisi della tecnica
Allora sono costo sono partite grazie alla pratica dell'accoglienza all'interno del CNCA quelle parole che poi hanno fatto un po'il vocabolario del nostro linguaggio si è scoperto che disagio etimologicamente vuol dire lontani
E sono cittadini lontani da tutta una serie di relazioni che qualche volta hanno causato la sofferenza e dopo sono stati abbandonati
Se costruito la cultura del diritto guarda caso povero etimologicamente vuol dire piegato curvo nell'atto del chiedere senza la dignità riconosciuta e le opportunità per andare avanti
Non a caso il CNCA è nato come insieme di risposte territoriali
Locali Della interessante quando chiedevano al gruppo Abele di cui faccio parte perché non ci aprì una succursale a Bolzano
Si rispondeva che ogni territorio deve riscoprire la sua dignità ma anche la sua competenza nel farsi carico dei bisogni
Perché ogni portatori di bisogni ha dentro di sé e delle potenzialità che possono essere utili per sé e per gli altri soltanto se vissuto in un contesto democraticamente capace di valorizzare l'uso le parole di couture in termini di circolarità
E le sue fatiche e le sue provocazioni
La sussidiarietà in quel far locale e partito dentro una pratica di accoglienza e di presa in carico
Ed è stato estremamente significativo per la nostra realtà scoprire che la crisi della delega ci ha obbligato gli è stato un elemento che spesso abbiamo definito di strabismo
C'ho pregato costruire percorsi culturali da questo punto di vista io sono profondamente convinto non possiamo schiacciarsi sulla difensiva dobbiamo capo diventare capaci di proposte anche cultura
Dove manca
Il diritto quando il bisogno non erogato come diritto
è inevitabile che qualcuno interno accetti quel bisogno e te lo venda come merce o come favore
E noi non lo possiamo nascondere che i nostri territori soprattutto al Sud stanno lì assistendo al nascere silenzioso di corruzione di criminalità organizzate di mafie sulle quali dovremmo diventare più vigilanti
Ed è questa mancanza del bisogno erogato come diritto ed è questa allora la grossa responsabilità colgo faccio mia e condivido come CNCA lo stimolo di Mimmo Lucà di un patto ma un patto che sappia declinare e questa è la cultura delle e e non delle o non soltanto il pubblico e il privato ma la difesa e la proposta
La vigilanza la denuncia e il coraggio
Di iniziative autentiche e da questo punto di vista allora noi la stiamo di nuovo smantellando la crisi della delega stiamo di nuovo tornando alla delega della crisi
La riforma della Psichiatria eccentrici a molte realtà
I servizi di prossimità pensati per i potenziali se non reali malati di depressione e nella proposta di legge
Quasi che ci facciano credere che c'è una epidemia di depressioni quando in realtà c'è insicurezza sociale c'è anzi c'è paura che hanno bisogno non di risposte sanitari medicalizzate intimando risposte di promozione del territorio in grado di costruire quella partecipazione che costruisce come la coesione
Non la sicurezza dell'ordine pubblico ma la sicurezza sociale e da questo punto di vista mi è piaciuto molto il richiamo di Mimmo Lucà alle parole vere che non possono contrabbandare contenuti false
Diventa indispensabile dentro una chiarezza di proposte culturali dal mio punto di vista costruirci un dizionario che ci avviliti ci faciliti il riconoscimento
Il povero e piegato non è un dato biologico la legalità
E la tutela del debole non è il formalismo
Per costruire consenso elettorale
La partecipazione e la linfa di una rappresentanza che non si avvita sui percorsi sterili del potere della contrapposizione della litigiosità
Perché la rappresentanza senza partecipazione diventa questo e le campagne elettorale lo evidenziano ma la partecipazione ciò che spinge la rappresentanza sul terreno del bene comune costruendo non soltanto la cittadinanza ma anche la coesione e la solidarietà
E allora perché abbiamo proposto come CNCA il rilancio del cartello educare non punire abbiamo chiamato Non incarcerate del nostro crescere
Perché nella delega della crisi oggi la risposta ai bisogni rischia di essere spesso di controllo di contenimento di nascondimento di abbandono
E non è un caso che un terzo dei tossicodipendenti scusate che un terzo dei detenuti in carcere sono tossicodipendenti
Non è un caso che un terzo dei detenuti sono immigrati
E se il quattro per cento della popolazione in immigrati forniscono il trentatré per cento della popolazione carceraria questo significa che le vere politiche di accoglienza per un immigrato sono il carcere
E se noi scopriamo che nel mondo della detenzione
Il novantacinque per cento dei maschi tra i diciotto e i quarant'anni le percentuali per un maschio le possibilità per un maschio immigrato di arrivare in Italia di finire in carcere esclusi i bambini gli anziani le donne sono una su due
Chiudo
Dovremo costruire oltre i contenitori e improprio e in comprò poste capaci di denunciare anche quelle parole che dobbiamo riprendere legalità sicurezza sociale
Cittadinanza solidale pratica di cultura saldata la pratica dell'accoglienza
Grazie la parola a Piero Fassino poi Costanza Bonelli
Sì molto brevemente io ringrazio tutti coloro che hanno accolto il nostro invito questa discussione
Io condivido l'impianto che è stato proposto da Mimmo nella sua relazione voglio richiamare soltanto
Quattro punte
Che credo sia importante in questa fase della discussione
Sottolineare
Il primo il dato da cui è partito nella sua relazione Mimmo
Ed è il dato che viene sottoposto alla nostra attenzione ogni giorno
Dai alle continue inchieste di carattere demoscopica coi sociologiche sulla che fotografano la società italiana le sue dinamiche
Si parlano di un Paese che è un Paese più inquieto più incerto più insicuro di un Paese che più povero
Di un Paese che guarda al proprio futuro con maggior con minori sicurezze minori certezze di quelle che aveva anche soltanto pochi anni fa
Perché si comprimono i redditi
Perché il lavoro è caratterizzato da un più alto tasso di precarietà
Perché le Politi
Le pubbliche tendono a restringere e ridurre erogazioni di prestazioni pubbliche
Perché la Rete
Di
Socialità entro cui ciascuno abituato a collocare la vita propria della propria famiglia si è rarefatta e si è ha conosciuto non pochi strappi
Io credo che questo sia il dato da cui partire
Mi ha colpito leggere in una recente inchiesta
Che mentre due anni fa il quaranta per cento dei cittadini italiani considerata la privatizzazione della sanità una buona cosa due anni dopo quel quaranta per cento se si è ridotto al venti per sì
E lo e credo che sia il portato di un mutamento di il giudizio di valutazione di orientamento
Perché quando diciamo si è concretamente vista all'opera una politica di mercati esazione privatizzazione delle politiche sociali delle politiche pubbliche se ne constatato l'unico e
Homo omogeneo esito e cioè una minore capacità di corrisponde alle domande alle esigenze di servizi di prestazioni di tutte le che i cittadini le famiglie italiane
Edito un primo grande dato e che oggi si ripropone come una questione centrale ed essenziale
La necessità di politiche redistributive
Che in questi anni sono state fortemente indebolite
E l'indebolimento delle politiche redistributive ha reso più incerto meno sicuro più precaria la vita degli individui delle famiglie e più in generale la vita della Società Italia
Seconda
Considerazioni
Questa volta diciamo se è vero quello che ho detto fin qui
Allora è tempo di dire con grande chiarezza che senza un welfare forte la società e più ingiusta più iniqua e la vita per ciascuno è più difficile
Non è un'affermazione ovvia perché noi veniamo da anni nei quali si è teorizzato che uno dei problemi del Paese era un welfare che si era dilatato troppo
Una stato sociale che era troppo pesante e che andava smagrito alleggerito perché il suo smarrimento il suo alleggerimento era sinonimo di maggiore efficienza di maggiore qualità non è vero
è tempo di riaffermare che le società moderne
Che si pongono l'obiettivo di ridicolizzare effettivamente politiche redistributive che siano capace di assicurare maggiore equità maggiore giustizia maggiore opportunità per ciascuno sono società che hanno welfare robusti
Opus
E e questo è e quindi
Questo ha un corollario
Welfare robuste richiedono risorse adeguate
E strutture commisurate
Non è possibile garantire ai cittadini prestazioni servizi che siano capaci effettivamente di corrispondano alle loro domande
Se si comprime oltre ogni misura la quantità di risorse che vengono messe a disposizione di politica diversa e si riducono e si comprimono le strutture che sono chiamate all'erogazione di quei servizi
Quindi penso che noi dobbiamo dire con grande con grande chiarezza questo cioè senza politiche pubbliche forti
Non si realizza
Una efficace
Politica redistributiva
E e questo significa un'inversione netta di tendenza rispetto alle politiche si sono fatti in questi anni perché noi veniamo da anni nei quali
Chi ci governa a ridotto le risorse per la scuola ridotto le risorse per la sanità ha ridotto le risorse per l'infanzia
Atteso a
Mettere in causa molti servizi che sono legati dagli enti locali riducendo i trasferimenti a Regioni e sistema dei poteri locali quindi
E proprio come dire la politica opposta che deve essere perseguita è fatta se si vuole
Effettivamente che diciamo le aspettative le esigenze dei cittadini vengano soddisfatte
Terza questione
E quindi la questione che più battere col dibattito che in corso in questa sede
è evidente che una politica redistributiva che passi per politiche di welfare forti
Richiede però oggi di fare i conti con una società che è molto più complessa e articolata nei soggetti
Nelle forme di organizzazione sociale nelle domande dei bisogni
Anche da questo punto di vista viviamo in un assessore in una società flessibile società mobile società dinamica
Che ha grati di staticità stabilita assai più fluidi
Rispetto al passato e che che chiede quindi che anche le forme di organizzazione dello stato sociale di erogazione delle prestazioni siano capace di mettersi sino noni acconto diciamo una maggiore le maschilista stizzita una maggiore flessibilità
Detto in altri termini ma non è un'acquisizione solo di oggi lo ha già detto Luca lo richiamava Chiti adesso intervenendo
E è evidente che
Nel momento in cui si dice politiche pubbliche forti per welfare forte e questo non significa
La semplice la semplice
Riproposizione
Dalle amministrazioni pubbliche qui c'è un elemento di maggiore articolazione che è il tema vero dall'esperienza di riforma del welfare già fatta in molti settori in questi anni è che a maggior ragione e davanti a noi
Nel senso che bisogna tenere conto di domande che si pongono in modo più complesso dal punto di vista sociale viviamo in una società che sempre meno è rappresentabile da poche domande omogenei soddisfatte le quali si soddisfano i bisogni fondamentali di una famiglia o di un individuo è più complesso
Viviamo in una società che ha differenti gradi di sviluppo
Economico di di quantità e qualità dell'occupazione di disponibilità di servizi a seconda dei diversi territori del nostro Paese
Viviamo in una società che richiede una prestazione che abbia un rapporto molto più diretto con i cittadini e gli utenti dei servizi in ragione tale da aderire sempre di più alle domande della persona
Tutto questo richiede una flessibilità delle modalità di articolazione di organizzazione delle prestazioni molto forte
E in questo senso non c'è dubbio che l'articolazione dei soggetti erogatori e quindi accanto a quelli che sono i soggetti pubblici la valorizzazione dei soggetti privati che sono in grado di erogare servizi a partire da quelle che agiscono nel mondo del terzo settore che agiscono sulla base di forme di organizzazioni no profit che fu organizzano sulla barchessa che erogano prestazioni sulla base di forme di volontariato di associazionismo comunque di presa sociale è è un elemento decisivo e fondamentale
Io penso che noi dobbiamo rilanciare con forza il principio di sussidiarietà che va inteso nella doppia dimensione la sussidiarietà verticale tra lo Stato il sistema dei poteri locali ma la sussidiarietà orizzontale dei soggetti che sono
Protagonisti di una moderna politica di cuore
E questo richiede naturalmente che però si riconoscono questi soggetti come i protagonisti gli interlocutori di questa politica e si mettano a disposizione di questi soggetti le risorse e gli strumenti in grado di realizzare questa politica
La sterilizzazione che sia di fatto messa in campo della tra due otto
E giustamente è stato denunciato ancora adesso ne parlava Fioroni
è il punto io credo di da cui dobbiamo partire per rovesciare una situazione che
Rischia di essere
Particolarmente penalizzante
E quindi io penso che noi dobbiamo rilanciare con forza
Una strategia è una
Iniziativa politica che ponga il tema di come si e valorizzare l'impresa sociale le forme di sussidiarietà orizzontale come uno dei cardini di un nuovo e moderno welfare che noi vogliamo per i cittadini del nostro Paese
L'idea del patto
Che è illustrata nella relazione di di di di Memmo e su cui sono tornati siete tornati parecchi a me sembra che corrisponda diciamo efficacemente questa a questa esigenza io credo che
Sono questi sostanzialmente i terreni un'iniziativa politica forte che noi dobbiamo rinunciare ed era importante rilanciarlo adesso
Proprio in una fase nella quale le politiche sociali ed economiche del governo dopo un triennio ormai di finanziaria di Tremonti e
Ci mettono di fronte a guasti che rappresentano per milioni di famiglie italiane minori opportunità minori possibilità migliori servizi minori prestazioni
Che ripropone soltanto dire che quel fare aboliamo il giorno in cui noi diciamo torneremo a governare questo Paese anche
Ma intanto c'è un problema che è spendere nell'immediato è oggi un'iniziativa politica che sia capace di arginare rovesciare una tendenza alla riduzione del welfare e della sua capacità redistributiva che ha effetti concreti penalizzazioni di iniquità
Per milioni di persone del nostro Paese io penso che questo sia un po'diciamo le le questioni che abbiamo di fronte poi nel merito non sia la relazione
Il minimo sia molto interventi che sono stati qui fatti sia le conclusioni che farà
Livia
Ci possono consentire di articolare questo ragionamento in obiettivi più specifici ma a me sembra che questo sia l'impianto che noi vogliamo perseguire e mi sembrava che fosse potesse essere utile diciamo ricordarono i suoi cardini essenziali grazie
Adesso Costanza Fanelli
Della lega Nazionale delle Cooperative cerco stanza si prepari Bonfanti
Credo che convenga a quest'ora dare un contributo abbattute e anche di valutazione io credo di come possiamo concorrere
Al proseguimento di questo tipo di importante riflessione
Che a mio avviso come dire a a il
L'obiettivo il merito contemporaneamente di aver socializzato reso ancora più elemento comune di confronto sia un'esigenza
è il più forte intorno non solo ad una lettura del profondo disagio che noi viviamo che vi diamo dei cittadini dello Stato
Grave la situazione del nostro Paese dal punto di vista sociale e che io credo ognuno di noi dal proprio punto di vista legge legge come una cosa gravissima per il nostro Paese che via via si aggrava ma sia soprattutto per ricavare da anche da queste comuni maggiori letture delle iniziative come dire che porta una serie di attori
A rendere ancora più forte le iniziative fino adesso fatte da questo punto di vista io credo che sia anche molto importante proprio perché l'obiettivo c'era anche quello di rafforzare chiarire far discutere mettere a confronto tanti temi che qui sono venuti anche con opinioni differenziate che questo processo
Si sviluppi soprattutto poi laddove nei territori
Nelle realtà e veramente impiego c'è in questo periodo il cuore del confronto tra istituzioni terzo settore il sindacato cioè che noi abbiamo la capacità che ognuno di noi si prende la anche la responsabilità come dire di per portare riportare gli elementi di questo confronto anche in termini più strati più ravvicinati nelle nei in diversi contesti oggi regionali e comunali
Seconda
Battuta
Io credo che sia
Molto importante che qui più che come anche prima Fassino mi sembrava dicesse
Più che soltanto come dire raccogliere le forze per agire una difesa di questo welfare di fronte a questa situazione è collocare intanto tutto insieme con più forza in questa alleanza in questo patto in questo percorso comune la centralità della questione del welfare in questo momento
Non è solo una questione dei tavoli
Che in questo momento si stanno agendo a livello nazionale e questione del Paese
Ed è per questo che è molto importante come dire che questo
Questo passaggio di centralità delle questioni del welfare perché toccano tutti i cittadini sia agito contemporaneamente dalle istituzioni del sindacato dal passo sotto il senso di quel patto non è
Vecchi patti contraddire vista è come dire realmente come della costruzione di questa percezione nel Paese e non solo su alcuni tavoli che questo è accanto la questione accanto ma non accanto intrecciata la questione di sviluppo la questione di questo Paese
Ogni io credo che da questo punto di vista dobbiamo e Pittella terzo Flash
Quindi non farci come dire questo questo darci questo obiettivo ma farcelo facendosi forza
Dei nostri punti di forza io credo che giustamente anche nelle relazioni sia quello di Mimmo che negli altri sono stati dati dei grandi elementi come dire che ci hanno fatto leggere la fatica ma anche la forte evoluzione delle strategie del centro sinistra della sinistra del terzo settore su punti nodali che solo qualche anno fa i ricordi in questa stessa sala la discussione sulla sussidiarietà
Che era come dire tematica che sembrava di più appartenere o a certuni ma non come dire agli attori
Oggi noi possiamo entrare nel merito faceva molto bene Ranci come dire a calare queste discussioni che sono grandi discussioni politiche e costituzionali sociali e politiche invece come dire in una lettura anche dei processi che ci hanno coinvolto e allora io credo che non la questa centralità del welfare la dobbiamo reagire facendosi forza di alcuni punti forza di cui la tre due otto non solo per l'idea ma per la pratica per le esperienze delle difficoltà che abbiamo messo in campo ovvie che abbiamo come dire evidenziato
è uno degli elementi di forza di questo di questa fase
E in questo io credo che tocco qui una velocemente la questione dell'importanza in questa discussione della la questione della sussidiarietà
Io noi credo che siamo oggi nelle condizioni a sinistra del centrosinistra nel panorama anche più con poco più complessivo veramente di poter fare del tema della sussidiarietà
Una cifra forte
Non solo di approccio e di principio ma di quella messa in campo ma anche di quello che là dietro quel principio è la forza della cittadinanza
Guardate credo che da questo punto di vista non possiamo solo sottolinea lo dobbiamo fare la denuncia del problema delle risorse carenti di questo welfare noi abbiamo anche per l'impostazione di questo governo
Per per la destrutturazione anche di concetti cardine non solo di democrazia ma dice di cittadinanza io credo abbiamo il dovere e alla forza la potremo dare mettere in campo questo come uno
Degli elementi su cui anche costruire più forza al nostro progetto quindi io credo Progetto maggio credere di più
E faccio i più forti di questo principio di sussidiarietà che come qualcuno ha detto senso se e sopra parte di una visione della cittadinanza e non è come dire un principio neutrale
Ultima un battuta perché il tempo non lo sarebbe conserva e credo che
è io credo che sia stato giusto qui anche sottolineare che il tema anche il tema del ruolo del terzo settore ma io credo proprio della della chiave rivoluzionaria con cui anche nell'articolo centodiciotto viene declinato
La l'importanza del ruolo attivo i cittadini che in qualche modo attivati dallo stesso Stato quindi non a prescindere ma promossi
Sviluppano anche capacità di risposta il profilo io credo che questo a tematica riguardano e non e ha riguardato impazzite avete il nostro Paese non solo le grandi tematiche le grandi capacità come dire associative dei cittadini di farsi espressione di diritti ma anche la dimensione economica come dimensione in cui questi elementi diventano non solo generici elementi di miglioramento di un mercato sociale come dire spazi il maggiore protagonismo dei cittadini io credo che l'anche la lettura e qui chiudo dell'esperienza della cooperazione sociale
è
Giustamente da ricollocare credo è un anche una rivisitazione complessiva che sia lo Stato che il Terzo settore dell'infanzia la luce in questa rivisitazione come diretti cosa significa questo principio
In ogni luogo nel chi agisce nello stato di chi agisce come terzo settore nell'offerta di servizi che agisce della Bipop io credo che è una rivisitazione dobbiamo fare
E con grande coerenza rilanciando anche quelli che sono stati come dire i cardini
Di un ruolo della cooperativa dell'impresa sociali tutti gli altri soggetti del terzo settore in questa prospettiva reale di assumere la questione della sussidiarietà come come un elemento di propulsivo del di un quel fermo
Grazie Bonfanti o il porno
Poi rotazioni Santini Agostini Melman Conte Verde io innanzitutto voglio ringraziarvi per questo invito e per tutte le cose importanti che consentito sperando
Che tutto a questa masse video e poi uscì riesca a trasformare contributo di tutti anche nostro del sindacato
In un qualcosa che vada avanti che non si fermi nelle sale dei convegni ma che diventi un motivo è una vera realtà di confronto su questi temi
Io vado per tre flash perché in cinque minuti non si può dire molto ma voglio ritorna su due riflessioni che qualcuno ha già fatto
La sussidiarietà è una cosa fondamentale ma il tema che precede la sussidiarietà è quale modello di società ne vogliamo aver perché se continuiamo a discutere di sussidiarietà
Da sciando nella nostra testa quello che ognuno di noi pensa senza far diventare quello che ognuno di noi pensa un movimento dell'intero paese per definire qual è il modello sul quale noi poi poi facciamo insistere la sussidiarietà credo che faremmo un lavoro monco che non porta i risultati che vogliamo faccio un esempio continuiamo tutti a parlare di federalismo e io credo che parlando di sociale di sanità dobbiamo chiarirci
C'è il federalismo è quello di oggi e che cioè la regione Lombardia si può permettere di fare alcune cose e la Regione Calabria non si può permettere di fare alcune cose e mi scuso la Calabria che la Lombardia
Questo non è federalismo che noi credo dobbiamo volere
Esiste una necessità vera di incominciare a far capire alla gente che c'è bisogno ancora di Stato e c'è bisogno di Stato non per occupare spazi ma per creare le condizioni
Di esercizio dei diritti di tutte le persone sia che si trovino a Milano che si trovino a Reggio Calabria
E dopo di questo influisce diventa effettivo il concetto del federalismo della capacità individuale della possibilità di avere qualcosa di più della possibilità di risponderà anche in maniera diversificata
Le esigenze diversificate di popolazioni te sono diverse ma il principio di fondo è quell'altro di cui nessuno discute più
E anche i LIVEAS anche nel dibattito fra noi stanno diventando una discussione cedono fa alle regioni o lo Stato guardate questo dibattito porta a una strada molto pericolosa che anche su questa strada succederà quello che è successo nella sanità
Ci scordiamo dei fondi perequativi
Ognuno va avanti con quello che ha e non si fa carico della solidarietà di chi non ha anzi andiamo ancora peggio andiamo alla concessione della solidarietà che diventa il regalo
O la mancia di chi può rispetto a chi non può e nella sanità sta avvenendo questo e nella ridistribuzione della fondi sulla sanità avviene questo e la solidarietà della Lombardia la solita Calabria e anche questa un po'pelosa
Perché alla fine dei conti la Lombardia riprende i soldi che vanno come solidarietà con la famosa migrazione sanitaria perché non essendoci strutture in Calabria la gente si va più a curare in Lombardia e risultato finale che la Calabria resta dove era Lombardia fa quello che vuole allora al di là e cerco di non parla più varie cala io credo che ci sia un problema di fondo vero
C'è bisogno di Stato per una società che dia risposte ai cittadini e ovviamente lo Stato non era occupare spazi ma deve dare garanzie dell'esercizio dei diritti
E e nulla di più il secondo punto che volevo toccare per andare velocissimo io credo che noi abbiamo assistiti
Consapevoli
D'accordo non d'accordo in questi ultimi anni nel Paese a un dibattito che io chiamo drogato nel senso che di fronte a una società che cambiava
Di fronte anche a difficoltà di rapporto fra generazioni noi abbiamo posto il paese di fronte alla discussione
Prima sull'articolo diciotto secondo adesso sulle pensioni mentre il tema vero su cui invece dovevamo discutere è quella soggetto quell'insieme cioè la famiglia dove queste combinazioni
Di mediazioni che possono venire fra modelli sociali fra generazioni diverse sono invece l'ambito vero dove doveva venire che non è di mille euro per la natalità è tutto un insieme di modello di società
Dove la famiglia anche qui chiariamoci non supplisce alle carenze ma diventa uno strumento in più con cui si può dire ai servizi che devono essere gestiti dal pubblico perché anche questa è un'altra chiarezza che dobbiamo fare noi non siamo qui parlo perché io rappresento
Per la modo dei voucher e dei soldi che si vanno ai singoli
Questo può essere un rimedio per singole particolari situazioni non governabile in altro modo ma la scelta di fondo è che il pubblico deve garantire l'accesso ai servizi poi discutiamo che li gestisce servizi ma anche qui decidiamo chi li gestisce ma con lo Stato che verifica con il risultato finale di chiglia giustizia e la qualità del servizio che diamo
Perché se no succede quello che sta succedendo nel Paese anche dalla sussidiarietà non abbiamo ottenuto un miglioramento della qualità dei servizi del Paese e la gente non trova risposte positive quindici
Mette nell'ordine di idee di cercar di capire ed ho chiuso con l'ultimissima cosa di un secondo io credo che noi abbiamo una necessità vera
Mi riferisco mi dispiace che non c'è più l'onorevole Fioroni
Io credo che almeno come sindacato vi ho fatto due anni di battaglie di fronte a tutto quello che finora ingiustamente ha detto ma due anni di battaglie per ottenere dal governo che invece più soldi per il fondo e che ridesse indistinti perché questo serviva io oggi non sono contento perché ho risolto i problemi ma certamente
Faccio mi faccio carico che la battaglia portata un qualche cambiamento
E questo vale tenuto conto perché se no ogni volta che noi facciamo le battaglie e ci ha dato qualcosa anche di sbagliato abbiamo fatto fatto battaglie per nulla allora voglio dire c'è tutta la contraddizione perché non lo stesso giorno ci danno queste due lire e dall'altra parte
Ci tolgono la possibilità di fare la legge sulla non autosufficienza questa è la battaglia la par la mancanza di un'idea e di una politica sul sociale
Grazie
Horror poi protrazione
Sordido rapidamente ringraziando Luca perché alla fine della sua relazione ha voluto introdurre un elemento che per noi che ci occupiamo di sporta
Particolarmente importante cioè il richiamo a una concezione del welfare come strategia per la qualità della vita facciamo attenzione perché se l'emergenza ci ricaccia nella logica difensiva del welfare che difende vecchi diritti noi abbiamo già perso
Noi dobbiamo tenere insieme la difesa dei diritti essenziali giustissimo il dibattito sui LEA e su tutto quello che sappiamo ma anche la capacità di mantenere la frontiera dei nuovi diritti di cittadinanza che si stanno affacciando una domanda di qualità della vita che qualcosa di diverso da una visione economicistica e quindi riduttiva del welfare
Io credo che il welfare è sicuramente un sistema di offerta sociale mai prima di tutto un sistema culturale e questa è la frontiera che noi dobbiamo assolutamente è tenera
Perché questa è la frontiera di quell'Wealth perché si è lavorato nel momento in cui lo Stato sociale ha rotto con l'eredità dello stato assistenziale
La filosofia del welfare di Beveridge e cosa diversa dallo Stato assistenziale di Bismarck a fine Ottocento
Oggi noi siamo in presenza di un'altra mutazione che va governata con la forza della della nostra capacità di proporre una nuova idea del welfare non soltanto nella logica difensiva che prima veniva richiamata paventando un arretramento dell'intero nostro movimento volevo anche ringraziare Maria Guidotti per un passaggio che giudico altrettanto importante nelle sue considerazioni quando ha detto facciamo attenzione noi non siamo soltanto portatori di risposta di un'Offerta bisogni sociali noi siamo anche dobbiamo avere anche l'orgoglio di essere coloro che elaborano strategie che elaborano domande non soltanto che le intercettano passivamente
Se noi trasferiamo questa riflessione sulle cose bellissime che sono state dette sulla sussidiarietà da introduciamo l'un'altra un'altra formula magica questa è la governance che qualcosa di diverso da un'idea di Giove ma il governo significava che esisteva un soggetto monopolista delle politiche pubbliche noi stiamo affacciando l'idea ambiziosa di politiche pubbliche che sono prodotto di una concertazione sistematica non casuale non indotta soltanto da contingenti i rapporti di forza
Fra le parti sociali e per questo è importante che la qualità della vita e la difesa dei diritti dei nuovi diritti entrino in questa o Rizzoli in questo orizzonte
Perché ritengo esemplare il caso dello sport per tutti non credo per un riflesso corporativo che pure
è possibile ma perché forse ho scoperto ti nel caso italiano esemplare di questa dialettica
Stretto in una tenaglia da una parte il tentativo di restaurazione di un modello statalista in cui non c'entra il pubblico ma centra lo Stato sto parlando del Coni evidentemente i suoi tentativi di restaurazione
Di governo dell'intero sistema sportivo e dall'altra parte l'aggressività di una offerta commerciale la la quale sta
Tagliando le radici degli elementi di socialità che esistono e la pratica sportiva quelli che noi abbiamo cercato di interpretare pur con i nostri limiti per questo noi proponiamo un'agenda di priorità con movimento sportivo
Il riconoscimento di istituzioni che consolidino il mutamento culturale che è intervenuto se un mutamento culturale come la domanda e sport per tutti che oggi interessa trentaquattro milioni italiani ci dice l'Istat
Non incontra sedi istituzionali non incontra per esempio la proposta di un consiglio dello sport per tutti fuori dalle federazioni del Coni anche l'innovazione culturale rischia di regredire abbiamo bisogno di risorse per politiche che sono a pieno titolo politiche di welfare
E che parlano di salute di prevenzione di socialità di inclusione conto una filosofia della selezione che ci hanno abituato a considerare con intrinseca della filosofia dalla pratica sportiva abbiamo bisogno infine di allargare il sistema sportivo a nuovi soggetti
Quelli già previsti istituzionalmente
Le la modifica del titolo quinto della Costituzione prevede per esempio che la pratica sportiva diventa materia residuale concorrente delle regioni e delle altre autonomie locali questo significa fare pratica di sussidiarietà ma io vorrei un sistema sportivo che ha anche aperto le associazioni dei consumatori
Perché altrimenti parleremo soltanto del doping dei campioni e non ci accorgeremo di quello che succede nelle palestre ribadì Building le periferie delle periferie romane e vorrei che soggetto di questa trasformazione fosse l'associazionismo ambientalista
Che porta a un'idea di rapporto pacificato con l'ambiente naturale che è cosa diversa da quella che fu la filosofia quelli industriali istiga dello sport del Novecento
La faccio breve credo che sia importante recuperare l'idea forza della relazione di Mimmo quando ci parlava di un patto per l'innovazione del welfare credo che questo patto avrà un significato avrà successo se sapremo tutti insieme
Portatori ciascuno delle nostre diversità delle nostre peculiarità
Trasformarlo in una mappa delle priorità che non è un programma di governo anche se l'auspicio è quello che lo posso diventare ma che un contributo a quel mutamento culturale che noi vogliamo non soltanto testimoniare ma dove ci riusciamo anche interpretare politicamente
Grazie rotazioni e poi senti
Procediamo veloci e poi alla fine giustamente l'imbarazzo degli ultimi è quello che non ha senso ripetere le tante cose con le quali si è d'accordo che già sono state dette millimetro tutti fretta agli utenti le tradotte il problema della non c'è problema perché poi le cose che mi sembra di poter dire a margine insomma in conclusione di questa splendida serata e
Sono poche la prima è che nelle settimane scorse
C'è stato un qualche problema di rapporto tra terzo settore
E nella fattispecie lista unitaria ma quindi anche democratici di sinistra
C'è stata un'in serie di proposte di iniziative che sono diciamo così sono andate male tentativi che sono usciti un po'abortiti oggi ci ritroviamo qui questo pomeriggio con un lavoro densissimo
Colto un lavoro programmatico lavoro con un'interlocuzione vera sono ai massimi livelli del partito che ci ospita questo è quello che volevamo
Questo è quello che ci aspettiamo ancora dai Democratici di sinistra e lo avremo questo evidente oggi è testimonianza di questo ci aspettiamo anche dalla proposta politica che i DS e la Margherita lo SDI Repubblicani europei hanno messo in campo
Per le elezioni europee mi pare di capire anche per altre elezioni e per altri processi politici non lo dico per perpetuare una critica ma invece per evidenziare che il metodo spesso è anche sostanza
Che per il nostro mondo per il mondo del terzo settore avere la possibilità di entrare a partire dalla nostra esperienza su temi così forti importanti decisivi
Per noi ma non solo per noi è stato affermato più volte perché pensiamo che questi temi sono decisivi per il Paese entrare in una dimensione di dialogo e di rapporto con le forze politiche fondamentale
Ci auguriamo che quindi questo proposta che questo pomeriggio si è un po'come dire esportabile sono nella logica del contagio anche rispetto la proposta la lista unitaria
Dell'Ulivo tutto per evidenziare insomma nella rispetto anche dei ruoli diversi delle Autonomie per evidenziare una proposta di governo che sia insomma per quello che ci riguarda anche più interessante e più aderente
Mi pare sempre per stringere perché poi gli appunti messi insieme venuto questa giornata sono densi tanto quanto insieme degli interventi contenuti che si sono qui espresse mi pare di sottolineare anche come ha fatto Nicola adesso un elemento importante della relazione di Mimmo del dibattito delle cose che anche sono state dette
Cioè il terzo settore sia evidente sia evidenziato nella proposta che Mimmo fa è portatore
Diceva minimo di
Personalismo solidarismo eguaglianza democrazia associativa di una strategia della qualità di vita per la qualità della vita io penso che
Se entriamo ragioniamo sulla innovazione possibile di cultura politica
Che il Terzo settore può offrire
Ai partiti e a chi come qui
Sono intervenuti se che acquolina in bocca agli altri a chi può mettere in campo anche alla responsabilità anche delle istituzioni credo che insomma terzo settore può dare un contributo rispetto queste le risorse per governare la complessità crescente della società
Cioè
Cerco di spiegarmi meglio mi pare che emerga dal dall'insieme di sussidiarietà territorio e UE fare un elemento nuovo una nuova accezione del tema del valore della libertà
Oggi la libertà è un valore in declino nel nostro Paese
Ed è in declino perché
Proposta spesso solo come individualismo
Perché c'è una riduzione degli spazi di partecipazione
E in declino perché c'è una destrutturazione del ruolo dei corpi intermedi
Penso a noi ma penso anche ai sindacati
Ecco forse se proviamo a immaginare il Welfare come strumento di libertà
Come luogo spazio concreto di crescita della società civile nella dimensione della libertà io penso che ne facciamo
Un servizio forte lo facciamo prima di tutto per come chi appunto poi alla responsabilità della politica la responsabilità delle istituzioni
Può interpretare i processi di cambiamento
Insomma la democrazia non c'è e non può essere noi non lo pensiamo insomma semplicemente l'affermazione del principio di maggioranza l'economia non può e non deve essere ridotta al mercato al prestito alla logica del capitale
Questo è un po'il contributo che possiamo dare che vogliamo dare
Ma faccio un semplice veloce esempio e qualcun altro qui anche richiamato la questione di come si è tradotta oggi nel nostro Paese il rapporto tra etica economia
Quello che sta succedendo in grandi gruppi come la Parmalat e la Cirio crisi che stanno attraversando c'è una questione morale
Che attraversa l'economia che attraversa la Poli
Ippica in rapporto all'economia accerto beh il terzo settore ha fatto delle proposte in questo campo ha messo davanti una come dire alcuni anni fa quindi in tempi non sospetti un pensiero originale rispetto alla responsabilità sociale d'impresa
Percorso che è andato avanti e che oggi è anche al centro di un dibattito tra governo in prese sindacato e noi stessi beh però responsabilità sociale d'impresa non è semplicemente fare una iniziativa ittica un'iniziativa di raccolta fondi per il territorio
E assumere una responsabilità pubblica è immaginare l'impresa proprio come fa il terzo settore con una responsabilità nel territorio
Dove questa impresa opera e de immaginare che lo sviluppo economico perché possa essere radicato duraturo sostenibile
Deve immaginare deve essere giocato soprattutto e tenendo presente la dimensione della coesione sociale di cui il terzo settore è portatore insomma dove c'è un dove c'è un idea di sussidiarietà come quella che qui è stata immaginata dove c'è un welfare efficace diffuso cioè laddove il sistema di promozione di tutela dei diritti sta insieme con liberazione
Delle potenzialità delle persone delle libere aggregazioni di cittadini ecco qui l'economia lo sviluppo ho finito il paese può mettere in campo una prospettiva diversa ecco allora
Vi chiederei come dire di accogliente prima ancora che sul versante programmatico prima ancora che sul versante della implementazione delle tante normative che ci stanno a cuore di assumere se è possibile nelle forme e nei modi un dato culturale
Appropriarsi di un'accezione del tema del valore della libertà così come il terzo settore prova esprimerlo ogni giorno
Grazie ad azioni Santini
Un un Lamberto sì grazie presidente
Da laico parto con da un presupposto gli ultimi
E prendo anche a prestito una fase importante saranno i primi e questo credo che è un fatto molto importante non tanto per lui
Ma per le prospettive che l'opposizione le forze sane le forze sociali avranno in questi mesi di impegno elettorale ma anche in prospettiva
Io tra l'altro rispetterò l'ospitalità e quindi consegno alla presidenza il lavoro che abbiamo elaborato e rimanendo nei cinque minuti in pratica che mi sono concesse dico che concordiamo con lui il sulla relazione che Mimmo Lucà ha fatto
Con
Valutazioni oggettivamente positive anche rispetto alle indicazioni che il Terzo settore apposto qualche anno fa la cosa non era così semplice scontata questo credo sia frutto anche di una maturazione di momenti di confronto anche aspri che abbiamo avuto perché partivamo soprattutto e dal presupposto che quel fare terzo settore devono partire da un discorso che non sottovalutazione del ruolo
Dello del lavoratore ma soprattutto nella sopravvalutazione della qualità del servizio che il Terzo settore deve dare questa è stato da sempre una caratteristica che ha posto la distinto la nostra posizione economica il e che oggi vere nel forum del terzo settore un recupero importante per le lotte che dobbiamo fare
Mia moglie insegna e molto spesso dice ragazzi tocchiamo la storia con le mani
Perché credo sia fondamentale acquisire ESP e personalizzare un'azione che oggi per esempio il governo rispetta quel fax e altri temi Stars personalizzando
Credo che oggi le forze sociali l'impegno dalla della sinistra e dell'opposizione debba creare questa
Patrascu
Che già i cittadini avvertono soprattutto i più deboli non è nelle azioni di sciopero che abbiamo fatto nell'ottobre scorso abbiamo toccato con mano
Ma questo sta avvenendo anche in queste fasi delicatissime del Paese
Vertenze territoriali pesanti difficili ma anche intreccio locale stanno creando una realtà che ancora i nostri mass-media avvolti da alcuni giornali portano avanti ma che non fanno trasparire c'è un fermento che sta raccogliendo un paese diverso da quello che qualcuno vuol far apparire e credo che iniziative come queste quella che fa la Margherita farà la Margherita sabato e domenica sulla famiglia
Rappresentano il toccare fa toccare con mano al cittadino soprattutto al cittadino più debole qual è la differenza fra il Guelfa che noi dicevamo il quale fa che era prima che era nell'ASS trecentoventotto e che è stata stravolta e che viene stravolta giornalmente da chi in questa legge una creduto una legge io dicono i diciamo Como ville che è il presupposto di un discorso federalista vero
A ai in sé i germi di un federalismo enunciato praticato ma che parte da un federalismo che di solidarietà di risposta
Questo dobbiamo fare emergere e valorizzare con grande forza e noi diciamo qui che in pratica la gestione di questa legge
Che era e importantissima viene fatta da gente che non crede a questa legge stessa il diessino tematico della dell'elezione
E delle elezioni che hanno portato a questa vicenda
E portano a noi a questa considerazione che è stata gestita e viene gestita facenti in cui non crede
Che non credo diritti ma credo la beneficenza non credo all'emancipazione ma l'assistenzialismo
Da qui dobbiamo partire con forza per porre al centro il discorso di una consapevolezza diversa del cittadino
Ecco l'intreccio a livello con un quel fare e la sussidiarietà verticale orizzontale che permetta al Paese di riconoscersi una realtà che non è la sua
Io sono convinto fondamentalmente riconosceva con la mi riconoscevo la relazione che faceva Luca e va alla conclusione tentati canoni dobbiamo fare un'operazione verità a volte sembra banale
Ma dobbiamo fare
La sensazione che la gente gialli sia Fassino di ansia e di apparente immobilità rispetto a questo meccanismo
Comuni lo vediamo come un momento di
Uscita da una situazione di rischio immobilismo pericolosissima per questo Paese
Un eccesso di dirigismo apparente ma la realtà di lasciar fare a ognuno che noi dobbiamo coinvolgere e credo che le manifestazioni noi faremo il dieci la ronde
Riunione dieci dal prossimo mese unitaria con tutti i delegati al Palazzo
Lì all'Eur per rilanciare un discorso che è quello della capillarità e della centralità dell'Hotel al centro a livello periferico
I pensionati unitariamente diciotto
Di Cgil Cisl UIL andranno in Emilia Romagna a fare una mania a portare avanti delle lotte importanti che troveranno un grande sfogo
Nel in aprile con la presenza a Roma di centinaia di migliaia di lavoro di pensionati e di lavoratori
Credo che questi momenti debbono plasticamente porrei Morra un'azione che è stata quella di deprimere un'azione rispetta i diritti aspettative della gente
Credo che questo
E questa debba configurarsi come risposta attraverso queste iniziative non è un avvilimento in se stessi ma una risposta forte per dire che il Welfare non è un lusso né un privilegio mondi rito di cittadinanza che con grande forza un paese in Europa oggi deve portare avanti lasciamo e chiudo perdere esempi che a volte alcuni portano ma che non sono reali
In questa fase soprattutto e noi come sindacato italiano ci battiamo all'interno dall'accesso il sindacato europeo perché venga calato questo principio il web fare i diritti sindacali e i diritti civili debbono rappresentare un un privilegio non per pochi ma per tanti un momento di lotta rispetta una risposta che è quella del nuovo e di un recupero di un di un'urna
Battaglia di diritti che rappresenta la nudità per un'Europa che si avvia ad elezioni europee che altrimenti rischiano di essere
Pericolose questo è anche il concetto che insieme credo come forze sociali e come forze politiche dobbiamo portare avanti in questa fase importante nel Paese ringraziò mette per ospedali
Grazie
Santini Luigi Agostini direttore del cespite
Poi Memmo
Poi Guido o meno
Per quanto riguarda la diciamo le posizioni atteggiamento verso il governo io mi rimetto alle cose dette da Mimmo Lucà
Nel senso che le condivido e sottoscrivo
Io invece vorrei in questi brevi minuti ragionare su noi stessi
A partire da un bel saggio che era apparso
A dicembre del due mila e tre sull'assistenza sociale
Che la rivista della CGIL
Sullo stato diciamo dell'arte il modo come la tre due otto
Procedeva
In questo saggio che consiglio di leggere perché come diceva di Vittorio mi dice c'è l'avversario e va bene ma poi il problema siamo noi
Si mette in evidenza come noi siamo in una situazione di totale stallo
Ma stallo totale
Anzi
Che si lascia prevedere si lascia intravedere tre righe che l'avanzata per così dire se possiamo usare questo termine del terzo settore in Italia sostanzialmente si è arenata
Perché io penso che una ragionamento come è un atteggiamento come proponeva Fassino che è quello di una controffensiva
E se noi ragioniamo su questi perché restia di rimanere un'invocazione un'esortazione
Se questo è vero
Perché dopo la lettura dopo questo saggio e c'è stata l'approvazione di sulle badanti sono sezioni settecento mila
E le badanti sono un altro discorso
Vuol dire che il tra il
I servizi sociali di diciamo il lavoro di prossimità non passa attraverso il terzo settore passa attraverso fondamentalmente una nuova figura professionale che sono le badanti che stanno in un'altra logica cari amici cari compagni
Stanno fondamentalmente nella logica del lavoro dipendente
Quindi una discussione che
Queste che prese presuppone un rilancio deve fare i conti con i i difetti interni nostri io do per scontato conservatorismo compassionevole tutto atteggiamento del governo
E capire se questa stagnazione è un problema di risorse
O invece è un problema più profondo cioè è un problema di governo dell'operazione governo politico dell'operazione
Ho essere un problema che riguarda la cultura che ancora più profonda cioè del modo come leggiamo la realtà italiana
E come
Fronteggiamo la nuova questione sociale della situazione italiana e quindi come rispondiamo a Queens perché è evidente a me sembra per tornare ai classici che se il problema sono è la povertà
La povertà è un dato economico e la si cura con politiche redistributive
Sempre a Brema se invece la questione l'esclusione sociale l'esclusione sociale è una questione relazionale
E la si affronta non in termini redistributiva
Parlo sempre di logica perché poi le cose narrata s'intreccia ovviamente si sovrappongono
Massimo mette in campo appunto l'operazione che abbiamo sempre cercato di mettere in campo con diciamo l'economia sociale con l'associazionismo con il volontariato io chiederei anche di San di di ragionare su quali segmenti interna al terzo settore come si dice sia avanzato si è retrocesso perché non tutti i componenti del terzo settore sono eguali e un'analisi come si dice che
Vuole rilanciare il discorso
Non soltanto deve rifare i conti diciamo con la nostra cultura ma deve fare i conti anche con le diverse
Velocità con cui non so e il volontariato e la cosa la cooperazione un'altra le banche del tempo su un'altra cosa ancora il volontariato il volontariato la reciprocità in altra logica ancora
Le dinamiche possono essere molto differenti Proto Hütter fanno parte di questo Musa
Se non disaggregando il dato noi non andiamo avanti
C'è no ci esaltiamo
Allora il primo punto è
La grande fragilità e Alfonsine ci torno sempre delle degli enti locali
Fragilità nel senso che gli Enti locali ce l'ho dentro questa spirale da una parte socio sanitario e nel senso che il sanitario il socio e appunto un aggettivo del sanitario è un'appendice del sanitario dall'altra l'assistenza
Dall'altra l'erogazione
C'è per esempio le grandi esperienze secondo me da riflettere che
Veniva portata da Massimo Campedelli di Mantova che è una cosa ancora diversa nella tipologia del modo come si affronta il il tema a livello a livello territoriale
Se la totale informalità nei sistemi di regolazione dei rapporti tra pubblici e privati
E terzo settore emerge dice questo saggio dettò che vi consiglio di leggere come un fatto otto indistinto
Un fatto atto un indistinto in cui il problema io partecipato due tre quattro giorni fa a un grande appuntamento sulle professioni sociali alla Protomoteca che abbiamo organizzato
Una lega l'autonomia locale
Replica vite
Capite cosa scorra cosa c'è dietro gli gli ordini
Leggero Cirielli animosità di chi Cologgi contro i sociologi lascia il PD la proprio il picchetto amento
E e quando andiamo giù giù e o noi rimuoviamo
Ci congediamo queste situazioni perché poi se parliamo delle due grandi Attu il segretariato sociale come lo organizziamo il segretariato sociale c'è l'organo che rileva la domanda sociale e la comporta gli dà un ordine una gerarchia
Quali sono le professionalità che stanno nel segretariato sociale perché quello è il sarà l'unico vero organismo universale in Italia perché non pensiamo di portare a livello quelli Vienna con quelli di Milano con quelli di Bologna per chi come si dice per i questo è solo fantasia
L'altra grande questione quindi l'accesso a una grande questione quella candidamente
Io penso che questo riguarda il terzo settore e in più l'altra grande bacino sindaca
E il sindacato del grande comunicatore della domanda sociale però in sé acqua a una questione che deve affrontare Bonfanti era Sequi
La esclusione sociale è un terreno fondamentale della sede del sindacato ma se lo è non è contrattazione badate bene è azione sociale del sindacato
Cioè è un è un sindacato che torna alle origini
Per così dire non è che l'arancione della questione con la contrattazione la risorsa
Insano come si armonizza io qui parlo proprio come partito
Come partito
Perché se gli Enti locali procedono come si tanto è vero che secondo me noi sbagliamo a continuare a fare degli uni così perché noi dobbiamo avere gli enti locali intrinsecamente dentro perché se no sembra che da ragioniamo sull'Offerta la domanda non c'è
Il il gli enti locali non ci sono il sindacato fa l'intervento come si dice di auspicio questa operazione delle del muoversi far non può andare avanti perché come si dice ragioniamo soltanto sull'offerta era offerto in qualche misura è soltanto uno spicchio del discorso come si il triangolo e molto più grande
E se non avanza il tutto non avanza neanche la parte io penso che la discussione no a questo punto per non rifare i discorsi e ci siamo fatti all'inizio quando siamo partiti per questa diciamo avventura del del nuove nel far territoriale per strutture e ragioniamo su cosa fare oggi dentro questo contesto politico sociale e ma anche come siamo anche siamo col vento in faccia non siamo col vento alle spalle ma per andare avanti col venti infatti ci vuole la sala macchine buoni motori e buone riflessioni
E e il e diversamente ai quel centimetro in più che riusciamo a fare ci viene rimangiato il giorno dopo dalla come si dice dalla vischiosità complessiva della situazione
Io penso che il ragionamento come partito
Vada fatto è strutturato perché o l'operazione
La EDGE come dice è governata nel suo insieme o diversamente una volta va avanti un'altra volta avanti lato ha trovato un altro Adelardo di sopravvissuto il rischio di entrare nel Mar dei Sargassi e quindi sostanzialmente disarmare
La questa grande discorso del welfare locale e del verbale parte città
Grazie
Memmo di Guido Memmo direttore del centro servizi per il volontariato
Dell'ANCI
No no
C'è chi sia perché è una cosa diversa dal Centro Servizi per il Volontariato Hellas allo straniero che mi occupo prevalentemente i centri servizi forse da lì è nato l'equivoco ma visto che intervengo da penultimo
Io volevo limitarmi a dire alcune cose
Vista la cena che aveva fatto Mimmo alla legge alla il problema riformare la legge quadro del volontariato da un lato e poi fare alcune considerazioni e meglio una considerazione molto rapidamente sul carattere dalla nostra iniziativa
Sulle relazioni negli interventi sono d'accordo col minimo ne ho partecipato con lui ma con con Maria con porro e altri alla preparazione di questa iniziativa ne condivido l'impostazione che ha dato minimo e quell'anche che era presente
In altri in altri interventi e quindi non non mi dilungo su questo aspetto
Sulla due sei sei mimo faceva riferimento alla necessità e discutere al più presto della riforma della legge
Io mi e mi permetto di esprimere qualche dubbio insomma
Che prudenza da questo punto di vista perché e è una questione che all'ordine del giorno da molto tempo l'Ulivo in particolare locali in merito di aver lavorato a rappresentare la prima proposta che ci sia stata
De sia stata depositata in Parlamento su questo tema
E però rispetto a un percorso che era stato stabilito precedentemente anche con quest'ultimo Governo all'interno dell'Osservatorio nazionale per il volontariato noi abbiamo avuto nel luglio scorso come dire una un'accelerazione negativa una
Un un ritorno indietro nella proposta in alcune proposte che ci ha fatto il Governo molto preoccupanti
Che sia nel metodo dopo che avevamo concordato persino un testo sia nel merito erano fortemente discutibili in una visione
Molto corporative a mio avviso una visione persino anche di carattere clientelare per certi aspetti
Era una proposta di legge che annullava alcune caratteristiche proprie del mondo del volontariato
Una proposta che dava età tuttora questo rimane una interpretazione dell'articolo centodiciassette
Che annulla una serie di cose che sono dentro la legge quadro ad esempio viene abrogato l'articolo nel quale si dice e l'articolo dieci nel quale si dice che le Regioni sono tenute a favorire la consultazione delle associazioni di volontariato nella determinazione delle delle politiche programmatiche
E un'idea che andava anche nostri godimento del mondo del volontariato i voucher
Una sorta di mercato anche per il per il volontariato
La possibilità di distribuire fondi in maniera indiscriminata anche per le spese di gestione delle associazioni
Sopra francamente un po'sospetto che qualcuno si potesse inventare anche delle associazioni di volontariato amiche c'è passato fortemente per la testa
Dentro questo c'era una proposta di modifica dell'arte c'è una proposta di modifica l'articolo quindici quello relativo ai centri servizi alle fondazioni bancarie che rimasto rispetta la proposta avanzata dal governo a luglio praticamente immutata
Con la mobilitazione unitaria delle associazioni siamo riusciti a rintuzzare molte cose e e a migliorare notevolmente anche quella proposta che poteva avanzare al governo
Sull'articolo quindici in particolare siamo rimasti al palo
E c'è dentro una visione sia per quel che riguarda le fondazioni bancarie o ex bancarie che era rigore trovano dei fondi sia per quel che riguarda il volontariato appunto lo ribadisco una visione che a mio avviso è anche un po'di carattere cioè non solo un po'di carattere clientelare
E e quello ci preoccupa continua preoccuparci molto credo che da questo punto di vista quindi uno mimo faceva riferimento alle fondazioni molto di sfuggita all'inizio uno non sarebbe male pensare un approfondimento magari anche un'iniziativa il fatto che manchi questo soggetto anche negli interventi credo che ci debba far pensare
Due su questa questione si è creata secondo un indirizzo che ci porta in un vicolo cieco mi sembra una contrapposizione Fondazione Nuovi involontaria Atac ma dobbiamo cercare di superare
E quindi uno penso che si debba pensare a un'iniziativa che specifica sul tema delle fondazioni
Due francamente se il disegno di legge
Le intenzioni la maggioranza come la sestina ribadito recentemente continua a rimanere quelle ma io non so se ci conviene discutere in questa legislatura francamente me ne darà la prossima meglio andare al prossimo
E il mondo del volontariato all'intenzione così come nel novantuno di andare a a delle modifiche che trovino una larga accoglienza non tanto una cosa di maggioranza o di minoranza
Primo secondo però se queste sono le intenzioni appunto dalla maggioranza e ribadisco secondo me francamente meglio aspettare
L'ultima questione è una rapida considerazione sull'iniziativa di oggi
Nel gruppo che aveva discusso di questa iniziativa pensata un paio di seminario oltre a questo un altro e poi successivamente se ci riuscissi ci si riuscirà un un contegno
E io credo che primo dobbiamo rilevare la positività da l'ampia partecipazione che c'è stata che indica che si deve mi sembra una domanda nella necessità di raccordo
E e secondo che quindi io credo dobbiamo mantenere si debbano mantenere altre iniziative che aveva messo in programma al di là della consultazione elettorale perché c'è un forte ho finito che c'è un forte bisogno di di di ragionamento comune tra mondo del terzo settore forze politiche l'avevamo iniziato ad aprile scorso in un'iniziativa dell'Ulivo nell'anno scorso è finita lì
E se non vado avanti avrà parte qualcuno li devo portare avanti un ragionamento secondo me e il le è successo positiva di questa iniziativa credo ci debba incoraggiare andare avanti oltre e andare avanti anche con il taglio che mi sembra imporsi era pensata più di carattere seminariale forse anche rispetto a questa iniziativa più di ragionamento aperto
Noi siamo in una Lucus avete parlato con quelli più d'uno di noi di sussidiarietà siamo in una lunga fase di transizione
E anche un po'costituente da questo punto di vista nel rapporto tra Società Civile restituzioni il nostro uno proprio fu inclusa nel nostro Paese un po'particolare
è un paese inviai a Stato debole nel quale la società civile ha sempre avuto un ruolo rilevante nel bene e nel male altrimenti non ci spieghiamo neanche il fenomeno Berlusconi
E
Però la parte di virtuosa della società civile o trova momenti di iniziativa di elaborazione che abbia un riflesso dal punto di vista politico sì ma per l'insieme alla società italiana
I problemi io credo che siano grossi da questo punto di vista avere momenti di qua più figli può proporre tanto più credono possono proporre via S.
Avere dei momenti ragionamento comune tra questo mondo le forze politiche credo che sia una cosa una cosa essenziale
E quindi la mia proposta appunto è vista anche come dire grandi successi positivo di rinnovare queste iniziative dagli un carattere anche di di maggiore approfondimento
Grazie
Classe emiliano non tenerne
Allora solo poche pochissime cose proprio valore insomma
Molto è stato detto io volevo semplicemente affrontare il tema del diciamo del del welfare del della fiducia
E del
E dell'investimento che molti di noi
Hanno fatto sulle tematiche del welfare anche diciamo oggi partendo da un punto di vista diverso cioè utilizzando la i dati di una ricerca recentemente fatta da associazione no UE al fra che ha chiesto non a dei degli operatori come o dei presidenti di associazioni o delle persone diciamo che seguono il dibattito sul tema diciamo del rinnovamento e dell'allargamento del welfare ma ai cittadini e questa diciamo una cosa
Particolare perché sino ad oggi raramente
Eccetera con alcune
Eccezioni però raramente i coloro che diciamo sono i fruitori dei servizi del welfare i protagonisti primarie finali
Del welfare sono stati interpellati e gli è stato chiesto semplicemente
Diciamo quali sono le loro priorità cosa pensi cosa ne pensano quanto sono disposti ad investire su questo tema ecco questo mi sembra un elemento che può essere utile al dibattito come questo perché qua noi abbiamo diciamo questa sera affrontato dando diciamo per scontato anche l'importanza del di di di questo dibattito però raramente riusciamo si è ascoltato diciamo il parere il parere dei fruitori ecco io brevissimamente perché non voglio non voglio dilungarmi
Voglio partire da da questi dati cioè gli italiani sono affezionati in tutte le regioni del nostro Paese al welfare e lo considerano una parte integrante del loro progetto di vita questa importante non solo come idea
Ma proprio come progetto della propria vita quindi lo lo considera una parte diciamo per poter diciamo costruire il proprio percorso di vita c'è una enorme molto più alta di quello che possiamo credere che abbiamo perduto fino ad oggi disponibilità e consapevolezza al sostegno del welfare traduco che significa gli è stato chiesto siete disposti a pagare le tasse
Per diciamo mantenere questi livelli di Guetta la risposta è stata altissima nel senso
Positivo e naturalmente nessuno è disposto a pagare più tasse oppure
Le tasse e avere dei servizi negativi tutti chiedono dei servizi migliori di miglioramenti degli ammodernamenti ma tutti sono consapevoli che diciamo partecipare al finanziamento del welfare è un elemento diciamo fondamentale per una sicurezza
Della propria vita la vita degli altri ma anche dalla propria vita e questo e chiudo diciamo su questa parte rovescia un ideologia della modernità che in alcuni casi ha fatto breccia nel dibattito politico nel dibattito anche diciamo nel mondo universitario eccetera cioè quello che la modernità
Può essere solo esiste solo se diciamo c'è una compressione del welfare perché è un freno allo sviluppo è un freno appunto diciamo alla alla modernità e invece ci è sembrato di notare diciamo di capire che tra i cittadini i guai previsto come proprio un investimento della Società su se stessa proprio per la sua modernizzazione
E dico un ultimo dato che questa ricerca chi ce lo dice non è la parte p anziana intenzionati o comunque un pezzo di società diciamo precedente
Che ancora pesa sulla parte moderna e dinamica come viene spesso disegnata no e chi chiede più welfare sono proprio le giovani generazioni i precari coloro che vivono che dicono le propri problemi diciamo i parasubordinati eccetera
Coloro che vivono proprio invece vengono considerati spesso la parte più moderno e più dinamica la società ecco
Questi dati ci dicono che
Diciamo in verità
Non fanno che confermare le molte cose che abbiamo detto questa sera però è una conferma importante per noi perché è una conferma anche di percezione da parte dei cittadini di questa di questa di queste dinamiche io voglio aggiungere che che un altro elemento che unisce pro perché il tema del dibattito di questa di questa serata che la fiducia più alta è data ne conta a ai comuni alle agli enti locali c'è c'è una una un diciamo una fiducia inversamente proporzionale dalla distanza cioè i comuni le Province le Regioni lo Stato lo state lontanissimo i Comuni sono vicinissimi
E e su e su questo diciamo combinando questi due assunti cioè l'idea la voglia di sociale la voglia di welfare e la fiducia nell'ente locale è chiaro che noi diciamo abbiamo il tema del dibattito di questa sera cioè che nel territorio che si può costruire progetti di inclusione coprogettazione sperimentazione
E nel territorio che si può passare da un'idea diciamo di un intervento sulla marginalità a una promozione della cittadinanza perché questo è il tema fondamentale che è stato poi anche alla base dei ragionamenti sulla tra due otto
Superare l'idea delle politiche sociali che intervengono sulla sull'emergenza sulla marginalità sull'emergenza anche che si parla di politica sociale se c'è emergenza sociale se c'è emergenza fiscale o emergenza economica
Sì chiudo invece diciamo in quelli in questo ambito nell'ambito territoriale si può costruire una progettazione diversa dico velocissimo due cose però in questo ambito si aprono tre diciamo problemi il primo le contraddizioni diciamo che abbiamo di fronte di questo governo ad esempio faccio pro come esempio velocissimo i LIVEAS i livelli essenziali di assistenza sociale
Senza i livelli senza l'assistenza sociale non si crea promozione sperimentazione anche differenziazione diciamo no a seconda delle dei problemi locali eccetera ma senza una cornice generale si possono creare solo ingiustizie e diseguaglianze
Quindi su questo io faccio una proposta presso diciamo concreto io credo che vive Astem vanno diventare nato ma che sono un tema complesso difficile perché e comprendono diciamo moltissimi campi di intervento però Ilias possono diventare si semplificati uno statuto dei diritti dei lavoratori uno statuto dei diritti degli studenti c'è
Una una carta da declinare diciamo leggibile per tutti ti da declinare punto per punto da fare battaglia diritto sul diritto diciamo livello essenziale sul livello essenziale per voi
Questa potrebbe essere diciamo un tema politico importante le risorse lo hanno detto tutti i tagli ai trasferimenti oltretutto vi segnalo diciamo che il taglio al diciamo il fondo è vero come dicevano Secchiaroli che sarà vero credo però che ci sia secchione che sa e la proposta è quella di un un miliardo di euro però è anche vero che l'anno scorso il fondo è stato di ottocentonovanta milioni più cento milioni di euro per gli asili e sono novecento novanta quest'anno dovevano essere centocinquanta per gli asili otto e novanta per centocinquanta fa un miliardo e quaranta quindi il fondo è stato ridotto di quaranta milioni non è stato tormentato c'è basta dire questo semplicemente secondo me già come primo elemento poi bisognerà studiarlo sessanta virgola uno ecco quindi diciamo poi ci saranno anche altrimenti tra questo mi sembra lamento centrale
Ultima cosa la mancanza e la cultura della Rete diciamo che dell'integrazione e di ed è l'integrazione cioè delle cose credo precedentemente la cultura dalla promozione della cittadinanza
E del welfare locale
Penso al piano sociale della Lombardia che un piano tutto schiacciato sul sanitario è quasi diciamo esclusiva non ha una parte e un'ultima parte il libro bianco del welfare che un anno fa due anni fa è stato presentato dove il terzo settore non viene nemmeno nominato ecco questo mi sembra un problema centrale
Chiudo dicendo avevo altre cose però insomma
Questo mi sembrano le cose più importanti dicendo facciamo due proposte primo visto che in questo incontro
Vero una delle prime volte nell'ambito dei DS si sono incontrati gli operatori del terzo settore e gli amministratori questo potrebbe essere un esperienza deve essere un'esperienza da ripetere proprio perché l'abbiamo detto nelle politiche diciamo non possiamo fare convegni di Teoria e poi trovarci in quei problemi locali i problemi territoriali
Dell'amministrazione quotidiana diciamo che si scontra un queste cose allora creiamo per esempio una consulta permanente dove in base ad ogni legge ad ogni pro
Problematiche nuova che si che si siamo già deve essere affrontata il terzo settore o gli operatori di questo mondo e politiche sociali e gli amministratori possono confrontarsi
Era aggiornare anche perché le politiche sociali debbono sempre più secondo me essere trasversali
Persona cosa che c'eravamo detti anche ad Arezzo nel convegno appunto cambiamo citava c'è non solo avere gli assessorati alle politiche sociale ma se le politiche sociali non entrano i lavori pubblici se le poetiche sociale non è tornata ai temi che sto questa diciamo
Il lavoro delle politiche sociali rischia di di non incidere nelle politiche dell'amministrazione territoriale grazie seri fatto prove che aspettava Dante allora abbiamo abbiamo concluso gli interventi spero di non aver dimenticato nessuno credo che gli abbiamo conclusi nei tempi più o meno previsti Alligator con le conclusioni
Saranno molto rapide per riprendere solo due questioni politiche e fare una proposta operativa
Partendo da un grande ringraziamento a Mimmo io insomma che lo devo in modo particolare perché questa giornata è stata molto produttiva credo che abbia raccolto anche la domanda di confronto che c'è in così come gli sono grata della sua relazione perché non soltanto ci ha dato un quadro della situazione in cui siamo Pini in modo molto netto ma
A
Proposto degli elementi di ulteriore riflessione elaborazione innovazione poi devo dire che condivido molto la proposta che
Lui ha avanzato e che mi pare sia stata fortemente condivisa un po'da tutti gli interventi di lavorare il nella ripresa anche Alfonsina rifacendosi al come gli avevamo fatto alle regioni
Di un
Il lavorare per un un patto per l'innovazione del welfare ecco io
Voglio riflettere attorno a questa proposta
Dopo aver però molto ringraziato le comunicazioni che sono state sta ovviamente
Come dire ricche di elementi il dibattito che c'è stato mi pare che dal dibattito sia emerso una comune valutazione del momento
La forte condivisione di un'elaborazione
E anche una forte esigenza su un futuro appunto questo di
Lavorare per un patto per l'innovazione del Welfare
Nelle questioni politiche io volevo porre sono le seguenti la prima rispetto al momento ecco io credo che
Insomma però che mi mi però credo come più insidioso rispetto al momento in
Non soltanto la politica dei tanti ma la svolta culturale che questo pare governo sta proponendo sulle politiche sociali perché credo che si debba se mettiamo insieme i vari elementi
A partire da proposte dalle allora proposte di legge a partire dal libro bianco di Maroni a partire insomma dal dagli atti dei fatti io credo che
Ci sia una svolta culturale sulle politiche sociali della svolta culturale che va che seppellisce la tre due otto non c'hanno bisogno di dire che abbandonano tre due otto
Perché sanno che loro possono fare come sulla sanità dire che si abbandona il servizio sanitario pubblico universalistico e solidale crea forte conflitto perché c'è consenso attorno all'idea del servizio sanitario pubblico diverso distico solidale ante comincia a Fassino è cresciuto
Perché si sente il bisogno di buone politiche pubbliche
Così come dire che si smantella tre due otto nove dicono perché sanno
Che la tre due otto e non a caso Maroni quando il primo discorso che percepisse noi continuità perché sanno che la tre due otto non è stata la legge di un governo
Ma che la tre due otto è stato la legge costruita Kopp esperienze più innovative del mondo sociale
E però la mamma e quindi non dicono smantellata tre due otto ma
Le politiche della salute mentale la tossicodipendenza Aelle politiche alle non politiche
Al libro bianco di Maroni alla famiglia eccetera hanno un impianto culturale e io credo che questo sia il dato più preoccupante più pesante sul quale rispetto al quale a
è un impianto culturale che è una svolta culturale che posso sintetizzare così voi l'avete detto benissimo voi
Dalla persona al bisogno e alla monetizzazione del bisogno quindi tutta la qui stanchi tutto lì come dire dal tre all'otto che ruota attorno all'idea della globalità della persona della promozione del benessere
Della dignità delle politiche sociali idee della rete integrata dei servizi che come mi insegnate non è unite anche un è un qualcosa di tecnico ma dietro questa questa grande proposta culturale
Che di cittadinanza di promozione del benessere delle persone
è questa ciò che ha messo in discussione perché come voi
Come si legge insomma dei vari provvedimenti del governo
Come avete messo in risalto si torna appunto alla politica sociale che monetizza il bisogno si torna alla politica sociale
In cui non c'è la rete integrata dei servizi ma c'è un indistinto mercato dei servizi sociali non c'è il cittadino ma c'è l'acquirente di prestazioni sociali
C'è la frantumazione appunto della globalità dell'idea della dignità della persona c'è un'idea di famiglia che non è soltanto
Il matrimonio no cioè l'idea c'è un familismo amorale per cui la famiglia lei salti
Perché famiglia gigante poi però la lasci sola non solo c'è l'idea sulla riforma dei tribunali minorili c'è l'idea di una famiglia intesa come zona franca il nome dell'amianto centralità della famiglia attorno all'idea della famiglia per cui la familiare
Una zona franca in cui nessuno ci deve entrare rompendo quello che faticosamente per tanti anni si era costruito di legame
Famiglia territorio sociale
Inserimento scolastico
Quindi ecco a me preoccupa molto questo e sento che ci si deve essere ci si deve attrezzare su questo
Perché su alcuni singole questioni quel messaggio culturale del centrodestra non è così come dire
Può fare breccia io penso per esempio che quando si dice il bonus per i figli
Comunque
Si percepisce un bisogno Hope la proposta sulla salute mentale che credo debba essere o dei grandi temi di mobilitazione
Coglie comunque un dato reale di fatica delle famiglie di non applicazione delle leggi e allora ecco attrezziamoci per assecondare una risposta proprio sul piano
Della della
Ecco dico io la chiamo così una svolta culturale
Per fare questo io insisto su un punto che è diventato un po'la mia fissa però non l'abbiamo ancora risolto
Una svolta culturale sono anche parole chiave che parlino semplici che parlino alle persone
Non abbiamo risolto questo nel nostro almeno a nostro discussione
Noi siamo credo che in pochi ci capiscano
E comunque e comunque le parole chiave questo il mio grande rammarico rispetto la tre due otto l'innovazione abbiamo fatto leggi di sistema
Che però non hanno comunicato alla dimensione simbolica e non hanno prodotto nuova cultura al di là del mondo degli operatori questo è quello che e quindi per esempio credo che questo sia un lavoro che noi ci dobbiamo proporre di fare ed è un lavoro che possiamo fare
Solo in modo collegiale è una boro che possono fare solo quelli che lavorano sul campo non è un lavoro che si appalta i comunicatori
Ma è una volo che appartiene alla soggettività politica di chi opera nel sociale dobbiamo elaborare le parole occhiali altrimenti non riusciamo a contrastare questa svolta culturale del centro
E questa è la prima missione politica la seconda questa politica
Noi giustamente tutti gli interventi hanno detto quanto siano centrali oggi le politiche sociali le politiche di welfare
Quanto sia fondamentale
Fare una
Cioè quanto sia fondamentale rimettere fortemente al centro buone politiche pubbliche lo diciamo in assegni di un partito anch'io penso che sia stato molto importante che questo è stato il segretario del partito che ci sia stato il coordinatore tria
Nella discussione che stiamo facendo l'interno della direzione del direttivo queste questioni che le politiche sociali
Che buone politiche pubbliche per quanto riguarda la sanità la scuola la famiglia le politiche sociali debbano essere considerate come l'assoluta priorità perché oggi le politiche pubbliche in questo questi temi non sono solo politiche redistributive ma sono politiche di sviluppo e hanno a che fare
Con l'intelaiatura
Economica sociale culturale e democratica di questo nostro Paese e democratica perché buone politiche pubbliche sulla sanità e sulla
Vola sono la condizione per la posizione sociale e per la forza della democrazia nel nostro Paese allora se questo il dramma della lista unitaria dell'Ulivo del centrosinistra chiamiamo ci come vogliamo delle però avere qui
Una sua punto fermissimo che vuol dire andare avanti rispetto anche perché abbiamo fatto rispetto al passato io scopre che rivendicano sempre molto ciò che abbiamo fatto come esperienza di governo e centrosinistra
Ma bisogna fare decidere che si fa un grande passo in avanti che si fa un grande passo in avanti perché io rivendico con grande forza ma ricordo anche i patimenti bisogna fare un grande passo in avanti
E per fare un grande passo in avanti qui vengo rispetto alla questione che avverto beh
Noi mondo sociale continuiamo a essere deboli
Nonostante cose molto significative che sono avvenute
Età le cose molto fricative le iniziative di tutto il mondo cioè lì la capacità d'iniziativa del mondo sociale che io apprezzo molto il cartello che si è costruito sulla droga
Le tante iniziative unitarie che si sono costruite tra le i fatti nuovi a
Ah no però perché mi pare che sia una sono un fatto significativo la conferenza che la CGIL ha fatto sui temi politiche sociali e politiche della salute che è stato un fatto molto significativo perché ciliegie single metta con grande forza questo tema al primo punto
E così come il fatto che i soliti su questi su questo punto politiche sociali politiche per la famiglia ci sia stata sempre a una unità dei sindacati
Ecco io credo che questo siano fatti positivi ma questi fatti positivi non
Non non non non non possono farci vedere meno ditemi voi se sbaglio probabilmente sbaglio ma non credo
Che c'è uno scarto tra la centralità che le politiche sociali hanno e il peso politico del mondo sociale
Ma ce lo possiamo dire partì da casa nostra dalle nostre case ecco la centrale e il peso politico nonostante tutte le nostre il peso politico e dobbiamo superare la frantumazione che c'è bisogna superare la frantumazione eccetera bisogna trovare il modo per cui questi l'insieme del mondo sociale pur con tutte le sue differenze acquisisca penso politico ora c'è
Penso a un partito politico e voi giustamente gli interventi l'hanno detto
Ci si chiede a un partito politico di essere coerente e di fare la sua parte io sono d'accordissimo
Però non basta
Ma non basta
è fondamentale se si vuole raggiungere quell'obiettivo
Che la ricchezza del mondo sociale perché poi questo è ciò che mi fa dire la cosa che non la ricchezza del mondo sociale abbia penso politico perché questo scarto tra una ricchezza
E c'è
Che per me anche si estende nonostante le politiche del centrodestra e il peso politico di questo mondo questo scampo bisogna decidere di colmarlo perché guardate
Non basterà soltanto che i partiti che si candidano a governare decidono che la questione politiche sociali e fino in fondo al primo punto perché la politica mi insegnate è rapporti di forza
E se del mondo sociale non riesce davvero a costruire un suo il mondo sociali innovativo Vuelta di innovativo non riesce a posto in quello di cui stiamo parlando quello dei piani di zona
Della tra il Los non riesce ad avere peso politico io credo che continuiamo a a rimanere difficoltà
Allora
Da plana proposta operativa è siccome
Penso che sia da prendere molto sul serio la proposta di un patto per l'innovazione del Welfare
E mi pare che questo sia anche molto condivisa una proposta politica poi deve darsi vivesse a degli appuntamenti vivesse a un percorso se anche delle sedi
Lasciatemi dire una cosa prima però A B ho moltissimi insisto molto su questo dato ma dove dobbiamo contemporaneamente mettere in campo una forza di resistenza
Il lo lo scarto che dicevo prima tra peso politico le ricchezze del mondo sociale non si avverte per esempio rispetto
Alla solitudine con cui i nostri amministratori si gestiscono i propri bilanci cioè sul tanto ai servizi sociali noi non siamo riusciti a costruire una mobilitazione adeguata lo dico a partire dal per noi
E sul taglio ai servizi sociali non siamo riusciti a costruire una mobilitazione
Che indica i cittadini guardate che si tagliano gli asili nido ne conta del sindaco a colpa di qualcun altro allora intanto peso noi dobbiamo riuscire a fare questo inventiamoci una giornata inventiamoci qualcosa
Però che ci sia un atto simbolico in tutta Italia dedica per Dio il fatto che si chiudono i servizi sociali non va bene è un regresso ed è colpa di qualcuno ben questa battaglia di resistenza e io credo che dobbiamo fare
E
E insieme e quindi sono dodici vorremo provarci detta anche del percorso da campagna elettorale semplice certamente un Paese in cui ogni anno c'hai due tre campane c'hai la campagna elettorale due campagne elettorali complicato fare politica in un modo normale
Però ecco anche in vista della nonostante la campagna elettorale io credo che dobbiamo trovare se siamo più creativi troveremo qualcos'altro ma altrimenti una due giornate di mobilitazione in tutt'Italia
In cui si chiamano tutte le realtà del no profit volontariato dei sindacati ci mettiamo tutti insieme e rompiamo le scatole e denunciamo il fatto che si chiudono i servizi sociali io credo che questo lo dobbiamo fare duramente durante
E
E il resto ecco io mi chiedo questo strappo potrebbe delle proposte che mi sono venuta sconcerto ascoltando la discussione
Dalla discussione dalle dalle relazioni dalla discussione è emerso quello che è lasse
Del processo di innovazione che dobbiamo costruire a partire dalla tre due otto
E credo che questo asse sia
Non soltanto rispondere all'offerta
Ma promuovere una nuova domanda e quindi promuovere una nuova stagione di partecipazione l'idea del vento ha delle capacità io credo che questo sia una dobbiamo fortemente sviluppare
è l'asse della trentuno otto che dobbiamo sviluppare che io credo esperienze dei piani di zona e spesso sono
Convinta
Punto consorti calce detto le cose molto
Le critiche
Mimi sulla comporta sono anche di conforto ecco perché
Perché è vero l'esperienza dei piani di zona che comunque era uno dei punti fondamentali tra grotte l'esperienza più significativa che va avanti nonostante i tagli di bilancio eccetera e che cosa vuol dire allora vuol dire che nonostante tutto se si insiste
Sulla dimensione partecipativa di valorizzazione del territorio
Otteniamo è quella la strada giusta
Allora mi chiedo se noi non possiamo in questo senso noi ci assumiamo la insomma ci proponiamo come come come strumento di servizio penso che sia utile fare un seminario e chiederei a Fusina Emiliano se non voglio di organizzarlo un seminario sui livelli essenziali di assistenza
Mettiamo insieme tutte le competente la riflessione eccetera ed entriamo nel merito di questa produciamo un'elaborazione che mettiamo a disposizione ma mi sembra un passaggio doveroso e l'altro
Ma siccome i piani di zona sono i punti di vera innovazione
Ma non possiamo darci un appuntamento costruire una convention della sua tre due otto di valutazione della tre due otto perché poi mi avete insegnato che
Un tratto tipico della cultura sociale delle politiche sociali e quella la cultura auto-difesa IVA che riflette sull'esperienza allora noi abbiamo il dovere
Di riflettere su che cosa ha prodotto la tre due otto e di quali riposo ed innovativa prodotto sul piano concreto i problemi di esperienza e che cosa in che cosa ci fa andare avanti proprio sul piano della produzione culturale
Allora perché non fare un appuntamento ecco con che mette insieme operatori volontari amministratori locali eccetera sulla tra i due otto ma a partire dai piani di Zolla
Penso questo l'ho detto tante volte anche con la lirica bimbi la in Bocconi a caso ma perché penso che vada bene che Margherita per le sue iniziative eversive dei DS Paroli effettiva però poi bisogna che ci si incontri ecco e soprattutto che ci si incontri su queste questioni visto che proprio non penso che ci sia parliamo lingue diverse
Credo come a un topo d'occasione di dire appunto dopo
Con Rosi Bindi che a partire dai dei piani di zona ne potremmo avere l'ambizione visto che dopo le campagne elettorali ci si deve preparare comunque per la proposta di governo del paese
E non possiamo pensare di costruire un libro bianco sul web a partire da lì a partire dalle esperienze costruiti sul territorio
E comunque la proposta che vi facciamo e questi di avere una giornata di mobilitazione di resistenza per la gita a difesa dei servizi sociali e dico ostruire questi due appuntamenti un seminario sui livelli essenziali di assistenza da fare rapidamente
E una appuntamento più impegnativo di
Riflessione su ciò che ha prodotto la tre due otto a partire soprattutto dei piani editoriali se siete d'accordo rifaccio più profondo
Grazie a tutti e rivederci
A
Diversa l'accoglimento c'era
Prima saluto alle agli Oscar con
Allora
Sullo sfondo
Anche
Due
No ventinove norma