"Allargare i confini. Sulle rotte della fraternità nella società globale" - 22º Congresso Nazionale dell'Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) (presso il Centro Congressi del Lingotto di Torino dal 1 al 4 aprile 2004)

Se mi
Congressisti
Vi chiedo
Di accomodarvi
In modo celere
Perché diamo inizio ai lavori di questa sessione del nostro congresso nazionale
Vorrei mentre vi invito a prendere posto
Salutare questa città di Torino
E nel salutarla vorrei chiedervi
Di dedicare con me in piedi
Un momento di silenzio
Per ricordare tutte le città del mondo
Che oggi sono ancora un luogo privilegiato della socializzazione
Ma che vivono nel loro interno drammi profondi di violenza e di guerra mi sembra che lanciare
In questo momento
Sia un ponte importante
Tra queste la città
E tutte le città travolte dalla violenza
E sottolineare come il nostro congresso
Che entra ora nel vivo
è un congresso che ci porta dentro la Rete mondiale delle città propongo quindi un momento di silenzio di riflessione
E penso che sia bello oggi iniziare questo congresso
Ricordando insieme alla figura del Presidente
La bontà la figura della di un altro personaggio significativo
Giorgio la Pira che di cui celebriamo in quest'anno il centesimo dalla nascita perché ha rappresentato un ponte vivo
Di questa solidarietà che noi abbiamo posto a tema della nostra associazione e che ci troviamo oggi a a riprendere in mano sotto lo stimolo più forte ed esigente della fraternità
Carissimi congressisti il nostro convenire chiude un processo iniziato nei congressi di circolo
Di provincia e ai livelli regionali
è un grande convenire di gente di De e di confronti che vanno ad arricchire la ricchezza di questo Paese
Allargare i confini è un monito che abbiamo ricevuto ma è anche una grande Consegna
Che noi intendiamo con i lavori di questo congresso
Portare a termine nelle sue riflessioni e nelle sue cadute
Avrete sicuramente notato che c'è un filo rosso che lega i lavori di questi quattro anni
Dall'osare il futuro per una nuova Europa
Al momento della conferenza organizzative programmatica scegliere il futuro giovani adulti protagonisti dal domani
E oggi allargare i confini sulle rotte fra terne della società globale
è un percorso che ci porta qui a Torino
A condividere le nostre analisi
A mettere a disposizione le nostre ricerche
A dare ulteriormente forza a quel movimento della società civile a quell'associazione a cui noi partecipiamo e sulla quale abbiamo
Notevoli responsabilità
Ma il nostro percorso di avvicinamento al congresso
è stato attraversato da una grande
Invito a confrontarsi con quello che il riferimento forte dalle ACLI
Che abbiamo riportato anche sui manifesti
In ogni circolo in ogni realtà provinciale e regionale abbiamo portato
La frase il Vangelo fa nuove le ACLI
E abbiamo invitato
Le varie presenze in tutta la realtà basta dal nostro Paese a confrontarsi con un'icona che noi abbiamo accolto
Perché è emblematica della ricerca che da cristiani dobbiamo svolgere
In ascolto e in attenta attenzione alla parola
L'icona dice dell'incontro di Gesù con la Samaritana
Che ha tenuto vivo diversi incontri nei territori
E che ha portato a una presenza significativa di tutta la nostra associazione
Ecco perché il momento di apertura dei nostri lavori ripropone qui un momento
Di ritorno dell'icona che partite in un Consiglio nazionale a ridosso dell'apertura dei lavori congressuali
Ha pagato è stata accolta Ina diverse realtà della nostra presenza associativa
Tutti voi sapete che questi icona ha dentro un cuore
Ha dentro la famosa domanda
Il famoso invito che Gesù rivolge a questa donna dammi da bere
Abbiamo interpretato in questa richiesta di Gesù al pozzo di Samaria
La richiesta è la domanda che
Sale
Dal la gente e che richiede anche oggi un ascolto
E allora i lavori di questo sessione avranno come primo momento
Una preghiera dal Congresso intorno all'immagine
E alle tornate alla Samaritana è una meditazione
Dettata
Da un nostro amico
Che ci farà percepire
Quello che è la ricchezza e la profondità di un incontro
Prima però di dare avvio
A questa entrata solenne dell'icona
Volevo leggervi un passo del presidente di allora labor che così sintetizzava
L'azione di ricerca della nostra associazione
In un passo significativo e gli ricordava
Un movimento che non voglia ridursi a ripetizione di slogan
E ad un fatto solo organizzativo
Ha assoluto bisogno di un tipo di spiritualità che non cresce alato
Che non cresca fuori
Che non cresca solo in chiesa
La formazione spirituale a Christa matura e cresce proprio nell'andare lungo la corsa
Lungo il difficile impegno
La moralità adulta del movimento deve essere tale da mettere in grado i lavoratori
E innanzitutto i dirigenti a realizzare una sintesi tra spiritualità ed azione sociale
Mi sembrano parole di grande significato
Pregherei i fotografi
Di prendere
Posto so di interpretare anche una attenzione una spinta del signor ministro che parteciperà a questo nostro incontro e poi sarà a disposizione anche per la stampa intanto accogliamo con un applauso il ministro Maroni
Lezione ora con la sua presenza
E diamo inizio
A con un canto
Alla nostra
Momento di riflessione
Ecco se intanto magari abbiamo l'attenzione e anche ieri spegnere i cellulari per un Rispetto per la cerimonia che stiamo per compiere
Ecco potremmo seguire la cerimonia su questo libretto azzurro intitolato il Vangelo fa nuovi alleati
A cominciare da pagina undici in poi
E possiamo alzarsi in piedi per accogliere
Questo momento di preghiera
La celebrazione è un'azione comunitaria che nasce dalla vita e racconta la nostra salvezza Donata C da Cristo nuovamente presente con il suo popolo
Celebrare non è solo meditare e anche agire con gesti oggetti simboli parole esplicative
La celebrazione svolge con un linguaggio ritrovare evocativo che spinge più lontano negli spazi del mistero di Dio e della gratuità
Illuminando il senso della vita dell'amore della morte spessa
Ecco regna mi dimetto bianco
E a pagina ventisette il canto lo spirito del Signore su di me
Lo spirito sì ignoro suddivisi in me lo spirito con l'unzione mi ha consacrerà altro
Loro spirito mia manda atto a danno sia aree Po di o ringrazio messa Jordi Savall
Sarà lo spirito di sappia sarà su di me
Ed essere l'origine come Ida sornione cambi no non ho
Mi dovrò andare in lingua aggiorno boh per annunziare agli loro Mini la tu appare lo lati salvo
Sarà lo spirito onde sì Inyo su di me
L'ho costruito con l'unzione né mia consacra atto
Lo spirito mi era manda atto ad annunziare Aleppo degli uno gli ha detto messa Jordi Savall
Nessuna
Il Signore Gesù chi ha incontrato la samaritana al pozzo
E oggi parla al nostro cuore sia con tutti voi
Credo di interpretare i sentimenti dalla Conferenza episcopale piemontese
Nel rivolgere a tutti voi
Il più cordiale fraterno saluto di benvenuto
A questo ventiduesimo congresso da
Che ci sollecita ad allargare i confini sulle rotte della fraternità nella società globale
In particolare mi sia consentito salutare i relatori di questo pomeriggio
Il carissimo amico offre fratello Enzo Bianchi della comunità di Bose
Il dottor Bobba
Presidente delle ACLI il signor Ministro Maroni
Nella preghiera
Vogliamo ancora una volta invocare il dono della pace per il mondo
E nella preghiera vogliamo affidare a Dio che ci è padre
I lavori di queste giornate
Nel nome della Trinità divina del padre che perennemente crea del figlio che continuamente redime
Dello Spirito Santo vita della vita vita sulla morte
Nel nome dello spirito
Principio d'ogni ordine nella creazione risposta ad ogni attesa
Impulso ad ogni penetrazione nei misteri divini ed umani
Indicibile tremendo come l'amore
Tenero come la luce del mattino
Sfolgorante come il sole meridiano
Gioia della chiesa e speranza all'umanità
Gioia alla Chiesa viva e ardente perché da lui visitata
Viva e palpitante perché Daloui animata
Speranza a tutti gli uomini
A quelli che ricercano la pace
Ai poveri che sospirano infrante le loro catene
Agli scienziati che scrutano gli spazi dell'incognito
Ai giovani che sono promesse dell'affaire durante presenza di Dio nella storia
Tutti insieme Gloria devono piena canti a muoversi io
Rimangano era cantina amo Asinio
Gloria al padre creatore
L'originale lo via cantina muoversi io
Gloria al figlio Redentore
L'originale dello richiama cantina Savinio
Gloria ha lo spirito santifica tradurre Gloria dello prima cantina Silvio
Signore noi ti ringraziamo perché ci raduni ancora una volta la tua presenza ci raduni nel tuo nome
Signore tu ci metti davanti alla tua parola quella che tu hai ispirato ai profeti
Fa che ci accostiamo a questa parola con riverenza
Con attenzione con umiltà
Fa che non sia da nomi sprecata
Ma si ascolta indie tutto ciò che essa ci dice
Noi sappiamo che il nostro cuore e spesso chiuso
Incapace di comprendere la semplicità della tua parola ma anche il tuo spirito in noi perché possiamo accoglierla con verità con semplicità perché essa trasformi la nostra vita
Fa un signore che non ti resistiamo
Che la tua parola Pillitteri noi come spada due ettari
Che il nostro cuore sia aperto e che la nostra mano non esista
Che il nostro che non si chiuderà che il nostro orecchio non si volga altrove
Ma che ci dedichiamo totalmente a questo sconto
Te lo chiediamo padre in unione con Maria per Gesù Cristo Nostro Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando il signore venni a sapere che i Farisei avevan sentito dire Gesù va più discepoli e battezza più di Giovanni
Sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava ma i suoi discepoli
Lascio la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea doveva perciò attraversare la Samaria
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata significa vicino al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio qui c'era il pozzo di Giacobbe
Gesù dunque stanco del Piaggio sedeva presso il pozzo
Era verso mezzogiorno
Arrivo intanto una donna di Samaria ad attingere
Le disse Gesù
Dammi da bere
I suoi discepoli infatti erano andati in gita a far provvista di CP
Ma la samaritana glissa
Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a meno che sono una donna samaritana
I giudei infatti non mantengono buone relazioni con i samaritani
Gesù rispose
Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice dammi da bere
Tu stessa china prestiti esto
Ed egli ti avrebbe dato Acquaviva
Gli disse la donna
Signore tu non aiuta mezzo per attingere e il pozzo è profondo
Da dove ai dunque questa Acquaviva
Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe che ci diede questo pozzo e ne bevve Luís con i suoi figli e il suo gregge
Rispose Gesù
Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo Sette
Ma chi beve dell'acqua che io ti darò
Non avrà mai più sette anzi l'acqua che io ti darò diventerà in Wind sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna
Signore inclusi disse la donna dannosi di questa qua perché non abbia più sette e non continua a venire qui ad attingere acqua
Le disse
Va a chiamare tuo marito e poi ritorna qui
Rispose la donna non ho un marito
Le disse Gesù hai detto bene non ho marito
Infatti agli avuto cinque mariti e quello che ha ignorano le tuo marito in questo hai detto il vero
Gli replico la donna signore vedo che tu sei un profeta i nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare
Gesù le dice
Credimi donna è giunto il momento in cui né su questo monte nei Gerusalemme naturale del padre
Voglio adorate quel che non conoscete
Noi adoriamo quello che conosciamo
Perché la salvezza viene dei giudei
Ma è giunto il momento ed è questo in cui veri adoratori matureranno il padre in spirito e verità
Perché il padre cerca tali adoratori
Dio e spirito
E quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità
Gli rispose la donna
So che deve venire il Messia cioè il Cristo quando egli verrà si annunzia era ogni cosa le disse Gesù
Sono io che ti parlo
In quel momento giunsero i suoi discepoli che si meravigliarono che stessa discorrere con una donna nessuno tuttavia gli disse che desideri o perché parli con lei la donna intanto lascio la brocca andò in città e disse alla gente
Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto
Che sia forse il Messia
Uscirono allora dalla città e andavano dal intanto i discepoli l'ho pregato Rabin Mangia ma è rispose
O da mangiare un cibo che voi non conoscete
E i discepoli si domandavano null'altro qualcuno forse gli ha portato da mangiare Gesù disse loro
Mio cibo e fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera non dite voi ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura ecco io vi dico levati i vostri occhi e guardate i campi che già vi ondeggiano per la mia pittura e chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna
Perché nel Gotha insieme chi semina che chi mente
Qui infatti si realizza il detto uno semina e uno niente io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato
Altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro
Molti i samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiara
Mi ha detto tutto quello che ho fatto
E quando i samaritani giunsero da lui lo pregarono di fermarsi con loro che tempi rimase due giorni molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna non è più per la tua parola che noi crediamo ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo
E certamente singolare
Se non ha un da c'è
Collocare un momento liturgico all'interno di un congresso
Credo che l'avete fatto
In obbedienza alla vostra qualità di cristiani
Ma proprio per questo allora il mio intervento deve essere coerente con quello
Che noi celebriamo
Quindi io voglio essere semplicemente in mezzo a voi di un medico della parola di Dio
E voglio che Cogliate soprattutto lecco
Semmai ci fosse
Il mio soggetto con qualcosa di personaggio va assolutamente tralasciato
Quando faccio una lectio divina
E non è assolutamente accostabile agli altri personaggi che ci saranno in parallelo nei giorni futuri
Ecco della parola su questo brano che è un brano molto ricco e del quale io vorrei solo fornirvi delle chiavi per una comprensione profonda all'interno della grande tradizione cattolica
Siamo nel quarto Vangelo
Nella prima parte del Vangelo
In cui l'intenzione dell'evangelista e presentarci un Gesù che incontra gli uomini
E lì incontra nella loro qualità di Blair assaggi uomo indie credenti appartenenti innanzitutto a Israele
E i suoi fratelli i Giudei
Gli uomini appartenenti a quel gruppo scismatico
Che erano i samaritani
E infine
Incontrerà anche i pagani
Dunque l'incontro comunico demmo
Vuole dirci come Gesù incontra i suoi fratelli Jude lei
L'incontro con questa donna e come incontro agli eretici Ristori è sceso Martinuzzi
Fratelli disprezzati d'Israele
E poi tramite un ufficiale del re Gesù incontra mai pagati
Inviato dal padre Gesù incontra tutti perché nessuno escluso dalla sua missione
è il quarto Vangelo evidenzia questa universalità
Che certo avrà i suoi tempi di compimento
Ma che culminerà in quell'attrattivo né di tutti operata da Gesù
Innalzato e glorificato sulla frutti
Gesù stesso ne fa la profezia
E quando Rossano innalzato da terra attirarlo tutti a me
E la conclusione del Vangelo ricorda
Le moltitudini le genti della terra
Guarderanno tutti a colui che hanno trovassi
Gesù dall'Agip Gea da Gerusalemme dove ha celebrato la Pasqua e incontrato Nicodemo vuole ritornare in Galilea
E avrebbe potuto farlo come normalmente si faceva risalendo la valle del Giordano dal Mar morto fino al lago di Tiberiade
Una strada più Diana più sicura che permetteva di non dover attraversare la Samaria questa regione montagnosa ma soprattutto De vita dei giunte
Gesù però proprio parecchie vuole incontrare anche i samaritani
Attraversa la loro terra
E chimico
L'insistenza che questa donna che sa amare il danno
Ci sarà
Comprende le terre che quell'incontro è un incontro con degli amici
I samaritani lo sappiamo erano ebrei
Ma da tre secoli si erano separati dagli altri i Giudei
Separati e religiosamente fino a rinnegare il tempio e a costruirne uno nuovo sono loro a volte il monte Galizzi
E da quel giorno regnava inimicizia tra Giunta e gli Samaritani Hey Jude lei nutriva hanno un profondo disprezzo
Verso questa porzione di Israele diritti ritenute impone bastardi per il loro mescolamento commi Baggiani
Ritenuti e soprattutto non solo RTC ma il mio avanti riguardo alla verità
Custodita dai Giudei e dal sommo sacerdozio di Gerusalemme
Per capire cosa significa l'atteggiamento di Gesù
In questo incontro coi Samaritani
Dobbiamo almeno ricordare che i giudei di un secolo prima
Avevano distrutto il tempio dei samaritani
Trent'anni prima i samaritani erano riusciti a venire a Gerusalemme profanare il tempio di Gerusalemme
Entrando in esso cosa adesso è vietata e spargendo ossa umane esperto
Abbiamo inoltre notizia che dieci anni dopo i samaritani faranno addirittura una strage di giudei che attraversavano il loro Paese
Ma è la testimonianza del Siena accidenti eloquente
Voi conoscete questo libro sapienziale uno degli ultimi libri dell'Antico Testamento che al capitolo cinquanta fa questo osservazione che mette in bocca di
Contro due popoli sono irritato
E verso il terzo che non è nemmeno un popolo
Il primo popolo gli abitanti del mondo sei
Il secondo popolo in Félicité
Ma sono irritato soprattutto verso lo stupido popolo che abita a San Marino
Ecco i samaritani che Gesù vuole incontrare
Sono dunque costoro
Sceso Matteucci e redditizi
Gente bastarda incrociata con Nassiriya e canale
Proprio nel quarto Vangelo quando alcuni vogliono insultare Gesù in modo supremo gli dicono tu sei un samaritano
Cioè se il giorno che è peggio di uno straniero di un idolatra
Eppure Gesù accetta di incontrare questi uomini questi nemici empi peccatori
Oserei dire
Come ha compreso bene Giovanni Crisostomo il grande Padre della Chiesa
Gesù si è fatto samaritano e tra i samaritani
Sostando presso un pozzo
Come il samaritano della parabola
In bocca a Gesù
Aveva sostato vicino a chi era stato percosso e ferito del britannico
Ecco la missione di Gesù
Narrata in un racconto
Che mostra il significato di quell'incontro
Ma dopo questo sguardo
Entriamo a comprendere il testo
Gesù giunge in Samaria ed è affaticato
E va a sedere vicino al pozzo di citycar il pazzo di Giacobbe il bozzo dei patriarchi
Dove Abramo aveva ricevuto da Dio la promessa
Gesù è stanco o assente il pozzo lo sappiamo dalle fonte dei rabbini è profondo più di trenta metri
Ed è anche il Mezzogiorno
L'ora in cui nessuno Vai Pozzi
Perché l'ora più calda
L'ora in cui tutti si stanno a casa o a tavola o a fare la siesta
Noi sappiamo che in quei tempi si andava i pozzi al dibattito
Le donne soprattutto al mattino
Oppure prima del tramonto andavano soprattutto gli uomini perché i pozzi diventato hanno quello che oggi è la piazza
Non c'erano dei villaggi altri luoghi di raduno
E presso il Bozzi
Si radunava il villaggio addirittura ci racconta la Bibbia erano stipulati matrimoni
Una donna
E certamente a causa della sua esclusione dovuta alla sua vita immorale
Affrontava nessuna delle caldo
Quando nessuno di quelli che la disprezzavano e al pozzo
E qui incontra un uomo solo uno sconosciuto
I discepoli erano andati a comprare cibo
E mentre la donna maneggiava accordare e rotture
Già esule dice dammi da bere
A sentire quelle parole nella lingua dei Giudei
Questa donna si meraviglia
Cioè di fronte a lei qualcuno che nella sua stessa condizione di assetato
E le chiede da bere
Le chiedo è una forma di ospitalità
Ma è un nemico
Uno che di solito si sente proverbi lealmente superiore a lei perché aggiungendo perché appartenente al popolo eletto al popolo delle benedizioni
Una donna una samaritana un immorale poteva aspettarsi da un giudeo soltanto disprezzo
Eppure
Presto giudeo si fa come mendicante presso di lei le indirizza una parola
Gesù non si presenta come uno che porta un messaggio
Che vuole aiutare
Come colui che da qualcuno usa
Si presenta come uno che domanda
E la domanda svela davvero la qualità di Gesù condannabili maestro
Quella sua capacità che è una vera autorevolezza
La capacità di dare peso all'altro
Di fare posto all'altro
Di rendere l'altro soggetto
Che ha giovato alle sapevo le sa
Che autorizza significa aumentare la
Ed è con questo atteggiamento che inizia un incontro innanzitutto un malanno
Un incontro di salvezza
E forse anche un incontro missionario
La donna stupita chiede conto di quell'iniziativa di Gesù ma come mai
Tu che sei giù dirò osi chiedere da bere a me che sono samaritana
E questo abbassamento che colpisce la donna
Jason si è abbassato
Gesù ha rotto le barriere sociali
Gesù dal rabbino non poteva neanche a parlare con una donna
Contemporaneo a Gesù
Rabbi Shammai dice colui che parla di cose religiose dell'aleggia un Adornato e come essere insegnasse cose impure
Chiese dunque rompe un tabù religioso rompe un tabù teologico patriottico
E Gesù allora inizia anche a svelare se stesso
Se tu conoscessi il dono di Dio
Chi è colui che ti chiede dammi da bere
Tu avresti chiesto dell'acqua
E ti avrei dato Acquaviva
La donna è richiamata così alla sua condizione di non sapere
Di non conoscenza
La donna assente Gesù assente
Ma in realtà chi è colui che dà da bere all'altro
Cioè sente di acqua di Gesù
E c'è sete di acqua della donna perché fa caldo
Ma c'è anche un'altra sette che poco a poco emerge e qui il quarto Vangelo
Che è stato chiamato dato oralmente alessandrino il Vangelo spirituale
Domanda da voi questa attenzione questa comprensione
Che se Tecce
In questa pagina soprattutto
Sappiamo che la Bibbia e il pozzo
Fornite di Acqua per la vita dell'uomo
Simbolo della sorgente della vita del credente
Secondo i rabbini del tempo di Gesù il pozzo con la sua acqua profonda limpida fresca
Rappresenta l'atto ora
La parola di Dio contenuta delle scritture
I rabbini si compiace vado di far notare come un gioco ebraico di parole che è la radice ebraica di Pozzo
E la stessa radice del termine e conoscenza
E in fondo anche nel nostro linguaggio noi gli abbiamo una traccia di questa simbolica Del Pozzo e della conoscenza infatti diciamo costruì è un pozzo di scienza di conoscenza
Dunque qua il pozzo è ben più di una cisterna di acqua
E la legge
E la parola di Dio contenuta delle scritture
Quella che proprio i samaritani conservavano
Come unica parola di Dio
Perché i Samaritani e conservavano il Pentateuco la Torah
Non riconosce vanno nessun valore agli altri libri i profeti negli scritti Santi cui invece attribuivano
La qualità di Parola di Dio i giudei
Questa donna dunque è una samaritana che al massimo attinge l'acqua della legge
Ma a cui appare una donna assetata di ciò che non conosce
La sua assente profonda
Possiamo dire che per soddisfare la accertato tante strade
E per questo ha avuto diversi uomini ha cercato di bere ogni sorta di acqua
Prima di giudicare questa donna cerchiamo di leggere questa sua sete
Di cui quel vedi Real pazzo è un segno
Ha desiderio di acqua sete
Percorrere la strada del bisogno e cerca di soddisfare il bisogno come può
Guardate che in questa donna cioè ciascuno di noi con la propria sete
E anche con le nostre maniere sbagliate di soddisfare la sete profonda
Pregi dovremmo chiedere a quali Pazzini noi vediamo
A quali cisterne noi ci rivolgiamo
E se le cisterne che beviamo sono di acqua fresca o se sono screpolature
Ecco perché Gesù cerca di svelare la non conoscenza della donna
Ma non lo fa con un rimprovero tu credi di sapere ma sei ignorante
Questo rimprovero Jason significativamente l'aveva fatto a Nicodemo l'uomo religioso l'uomo che si sentiva giusto
E aveva detto batto che crede di essere un dottore in Israele poi sei così ignorante
A questa donna che una peccatrice che è una povera donna
Gesù invece gli liceale se conoscessi il dono di Dio
Non è un rimprovero
Io mostra il giorno
Vorrebbe fargli conoscere la bellezza mettergli Nostalgia di un'acqua che questa donna non possiede
Gesù non pretende di eppure da questa donna qualcosa
Che gechi e lei dice si era prostituita sogni e crocicchio e su ogni pista del deserto
Ecco questa donna è chiamata da Gesù
Chiamata
A ritornare dai suoi Vallini i suoi padroni
Se tu conoscessi
E la donna vuole conoscere
Chi sei tu
Che dai quest'acqua viva
Tu sei il più grande del patriarca già troppe nostro padre che ha scavato questo pazzo
E allora Gesù le fa la promessa
Sì l'acqua di questo pozzo non disseta per sempre
La legge di Mosè non disseta definitivamente
Ma ti posso dare un'acqua
Che diventa formulette inesauribile in chi la beve
Gesù annuncia questa donna l'inaudito l'impossibile noi uomini
C'è un'acqua Daloui donata la quale anziché essere e ciò che viene attinto dal pazzo
Questa qua diventa è fonte di zampe Violante
Non è un pozzo esterno
Ma è una fornite chiedendo in primo luogo nelle sue profondità nel suo cuore
Gesù insomma da un'acqua che si trasforma in una sorgente
Bere l'acqua che Gesù da significa scoprire che dentro c'è una fonte
Perché quell'acqua lo dirà a Gesù più avanti nel Vangelo e addirittura lo Spirito Santo
La donna Samaritana comincia a intuire ed ecco la domanda che Gesù gli aveva fatto all'inizio ora è lei a fare la Gesù dammi da bere di quest'acqua
Ma la Samaritana al di là dell'acqua deve trovare chi è alla fonte
Dietro il segno deve scoprire chi fa il giorno
Deve abbassarsi riconoscere di essere una donna neppure capace di comunicazione vera di relazione autentica
è una donna nella miseria
Ha conosciuto tanti padroni non ha conosciuto uno sposo
è una donna lì è nata è sempre abbandonata
Va scoprendo se stessa scopre che Gesù e profeta e subito gli chiede ma dov'è possibile allora adorare
Dov'è possibile riconoscere Dio a Gerusalemme come dite voi i Giudei
Oppure qui sul monte come diciamo noi Samaritani
E Gesù a questo punto
Le fa la rivelazione
Io dice don ormai gli è venuta l'ora
In cui Dio sia d'ora in spirito e verità
Cioè non sia d'ora più a Gerusalemme
Tanto vero che quel tempio sarà presto distrutto
Non sia d'ora neppure su questo monte
Ma si adora nello spirito e nella verità
Linguaggio un po'enigmatico sia donare lo Spirito Santo e limiti ha visto che è la verità questi due ospiti del cuore umano
Che diventano una fonte dentro di noi
Che sono insomma le dice e nella propria vita
Nella vita di ciascuno dove abitano Cristo che è la verità e lo spirito che lo Spirito Santo che sia d'ora il padre
Il luogo della nuova liturgia cristiana non è più un luogo santuario
Ne è un tempio né un monte ma la dimora del Padre e del Figlio e dello spirito
Cioè la nostra persone in si era la nostra viltà
E la samaritana di fronte a queste parole di Gesù confessa la propria chiesa
Dice io e la mia gente aspettiamo il Messia
Quando verrà Luigi farà capire ogni cosa
Ed è qui che Gesù allora dice quella parola che sarà la sua epifania in tutto il quarto Vangelo egoismi
Io sono io sono io sono il nome che Dio aveva confidato a Mosè nel roveto ardente
E la samaritana così passa dalla miseria la salvezza
Era il Dental
E la sua redenzione assume dei connotati precisi
Era una donna emarginata almeno per tre motivi
Innanzitutto perché donna
In quell'ambiente la donna non contava
Secondo la legge non poteva neanche essere testimoni
Secondo la legge non era neanche obbligata ad andare a occulto al tempio o alla sinagoga
E poi come Rabin
Lei non aveva diritto a una parola da un rabbino e questo spiega il comportamento dei discepoli che come abbiamo ascoltato dice che tornati si meravigliano che parlasse a una donna
Cosa stranissima eversiva
La samaritana però è avanti emarginata perché immorale
Vivente con un comportamento contrario alla legge
Non era sposata vedendo vane vergine era una donna che cambiava gli amanti mi aveva avuto sette cifra simbolica per dire che ne aveva avuto tutte le volte che deve sentiva il bisogno
E poi era emarginata rispetto ai giudei perché samaritana
Ma dopo questo incontro con Gesù
Questo donna diventa una testimone
Va in città dalla sua gente
Riacquista una piena soggettività
Hai il coraggio di dire l'inaudito
Ho incontrato il messia
Testimoniare per questa donna e ricordare i fatti e gli eventi raccontare la propria esperienza
Qualcosa ha causato in lei una novità
è una nuova creatura
Non è andata dai suoi amanti
è andata alla sua gente
Come un soggetto che testimonia
La testimonianza data da questa donna è chiara e solida
Interpretazione rear lasciata agli ascoltatori e aperta
Non impone nulla la sua gente né un dogma né una verità espressa in termini ferrei propone una lettura che permetterà loro di fare una scelta della libertà
Se l'esperienza sta nello spazio dell'indiscutibile la sede sta nello spazio dello stupratore e della libertà
E quel che sorprende in questo brano perché la testimonianza sobria della Samaritana
Articola in modo mirabile il fatto l'e vento l'interpretazione chi ascolta lei può fare nella libertà un cammino di fede
Al termine di questa meditazione
Vorrei lasciarvi solo una parola di un grande Padre della Chiesa
Ignazio di Antiochia
Perché a ciascuno di voi scopra e impari a conoscere dentro disse
Quello che forse ha capito questa donna una fornite di Samperi la
Gesù gliela annunciato io do un'acqua che una volta bevuta
Può diventare una sorgente una fonte disabili brillante
Ebbene ciascuno di noi ha ricevuto del battesimo
Quest'acqua dello Spirito Santo
Che ci e abilità chi ad essere fuori niente e sorgente
Facendo di noi un testimone di Cristo nella compagnia degli uomini
Ignazio di Antiochia all'inizio del secondo secolo mentre veniva condotto a Roma in catene per subire il martirio affermava di iniziare ad esser discepolo di Gesù
Ed era un vecchio un anziano
Aveva più di sessant'anni
Eppure nonostante fosse da trent'anni vescovo ha il coraggio di dire adesso andando al martire io comincio a sentirmi discepolo
E a sentirmi al seguito del Signore
Infatti dice
Io sento in me è una fonte Jumpin Lante
Con una parola che mi dice Ignazi io vieni al patto
E la voce che dobbiamo sentire dentro di noi come fonte di vita eterna
Una fonte di vita per sempre ogni giorno
Fino a quando speriamo di poter sentire questa parola
Come fonte zampillante in noi alla soglia del termine della nostra vita
Questa parola ci dirà ancora con il nome di ciascuno di noi vieni al padre ma in quel momento zampilli aprendogli una nuova vita la vita eterna
Rivolgiamoci i fratelli o sorelle Attilio che d'uno dei suoi figli il giorno in cui Di Grazia perché ogni uomo e ogni donna dei dalla sua salvezza
Preghiamo insieme diciamo salvaci signore basta
Da
Milita dovere dice il Signore danni di quest'acqua risponde la donna
Questo incontro fra l'amore mendicanti di Dio e il bisogno di felicità della donna
Diviene evento di rivelazione da parte di Gesù che di vita nuova da parte della donna
Suppliche Amodio padre guidati dallo spirito perché possiamo vivere nella verità e amarlo con cuore sincero richiamo
Avversi Rossignolo
Signore la nostra vita è segnata dalla fragilità abbiamo sempre bisogno di bere ma tu hai la qualche dono la forza per sempre
Donava ogni uomo e donna la speranza di potere dissetarsi presso ditte
Far sì che la nostra fragilità non ci spaventi e i nostri mali non circolano nell'aridità preghiamo salvarci signore quanta sete di felicità e di amore nel cuore della gente quanta fatica ogni giorno per trovare conforto e pace
Quante illusioni feriscono inquietano la nostra vita
Per riuscire ad avvicinarci a Gesù che conosce la nostra stanchezza lasciandoci interpellare dalla sua sete richiamo
Passando al sissignore
Gesù non ha mai avuto paura di restare solo al pozzo con una donna e per di più in creta negli amori è pronta la polemica
Hai avuto pazienza e fiducia in lei hai seguito le sue provocazioni inseguendo il suo cuore per svegliare in lei una nuova passione per la verità e l'amore
Perché anche noi sappiamo avere pazienza e fiducia nelle risorse nascoste delle persone
Senza pregiudizi di razza religione cultura preghiamo
Al faccio il signore
E in mesi di preparazione al Congresso lì con è stata Pellegrino e alle nostre città nei nostri circoli e abbiamo vissuto un'esperienza di ascolto della Parola ma anche di riscoperta della presenza delle persone delle situazioni
E siamo stati stimolati e provocati ad atteggiamenti di cambiamento di profondo rinnovamento molti hanno condiviso questa esperienza a nome di tutti una brevissima testimonianza che vuole ricapitolare riassumere questo percorso che ora arriva al nostro evento congressuale
Sono molto contento
Sono molto contento di farvi parte civile
Del mio pensiero che ho nei confronti di queste bellissima icona
Sono il presidente del canto male
Cavaglià Renzo alloggiato basta Berna Basilea stilettata alla Svizzera
Dalla Svizzera
Ogni volta che ci incontriamo per me è motivo di grande emozione
Sia che ci incontriamo a Milano Roma Palermo Bruxelles Vasile Vallombrosa assistito Orvieto ogni volta che si svolgerà sotto la bandiera delle armi per me è qualcosa di grandioso
Persone di culture di nazionalità di madrelingua diverso l'appartenenza a partiti di delle diverse eppure ci troviamo tutti sotto la bandiera delle altre
Lo stesso obiettivo
Al servizio della comunità di tutto il mondo
Mai come questa volta quanto sentito che ci sarebbe stata la presenza di questi con ho trovato questa grande emozione
Con la presenza di questi Corona
Che era presente all'incontro
Al posto di Giacobbe tra Gesù e la samaritana
Ognuno di noi alla capacità dirà la sua interpretazione
Alle cose che giornalmente ci circondano
Io in questa occasione voglio dire il mio pensiero di interpretazione su ciò che io oggi sto vivendo
Con la presenza di questa bellissima icone
Per me e questo è il mio pensiero personale poi se qualcuno vuol condividere mi farebbe piacere per me la samaritana siamo noi
Delle ACLI
Che attingiamo al pozzo di salvare Gesù che rappresenta la comunità di tutto il mondo che è assente
De Pace
Il giustizia
Devo Alianza di solidarietà e di servizi per tutti
Grazie
Ci siamo preparate congresso anche rispondendo alla parola di Dio con la preghiera
Che abbiamo più volte insieme manifestato ora diventa più efficace ci alziamo normalmente in piedi nella conclusione di questa celebrazione
E a pagina diciannove la riciteremo insieme aiutati anche da un lettore
Ecco ci davanti a te o Signore nell'ora in cui tu stanco chiede alla Samaritana al posto di Giacobbe dammi da bere
Vestito alla nostra sei il primo ancora il suo bisogno di aiuto cibo lavoro protezione domani oggi al tempo stesso una nuova il il struggenti declinante alla vita
Il tuo spirito zen mente nel cuore di ogni persona in difficoltà che ti riconosce e chiede Signore dammi Sempre di quest'acqua
Sì in Italia attenti l'identikit li aveva illuso uguaglianza inimicizia tra i popoli
Uno
Missionaria il verbale sulle nostre strade
La gioia intima degli all'operatore indizi ritirata
Fa vivere in ciascuno di noi nelle nostre famiglie e nell'esperienza delle ACLI
La felicità entusiasmante della donna di Samaria che abbandonata la brocca corre con lo stupore del mattino di Pasqua a raccontare ai suoi concittadini l'evento decisivo di tutta la sua vita
Che ha
Sostituirà l'incontro tra la nostra vita personale familiare associativa anche se è difficile consistente
La storia romana tra le nostre case ai nostri quartieri ai nostri circoli
Renderci capaci Trinitron la società in comunione con le nostre comunità questa visione erano usare Fonte gratuita vivificata speranza
Per meticci di essere come cittadini e credenti in cammino verso il ventiduesimo congresso sentinelle di un incontro protagonisti di un invito venite a vedere
Recato ovunque negli spazi più reconditi perché ogni uomo e ogni donna trovi la sorgente nel profondo della sua esistenza
Aiutaci infine riformare
Quando in armonia le azioni quotidiano
Sei Giustino nella sua precedente
Adesso dopo dopo ecco ci saranno raccogliere ritornarci veramente
Santa Maria versione del merito donna del commi si affidiamo a te
Donazioni la gioia di intuire le speranze del domani permettere che lo sconforto sovrasti l'operosità
Che la rassegnazione Spiazzi ed entusiasmo
Accelera le nostre cadenze di camminatori un po'stanchi e divenuti Pellegrini della fede possiamo contemplare atti quale icona della sollecitudine umana
Fazi raggiungere come la samaritana la città che attende nel tuo figlio il salvatore del mondo
Hanno dio
Che oggi ci ha riuniti per raccogliere vivere alla buona Notizie dal Vangelo decolli della sua grazia i della sua pace
Cristo che circonda l'acqua viva che disseta tutta la nostra vita vi faccia sentire la gioiosa chiamata ad annunziare oggi la sua parola evento di salvezza
Lo spirito di Dio spirito di verità e di amore ambiti nei vostri cuori che accompagni il vostro cammino
E la benedizione di Dio onnipotente tante re il figlio Espirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre
Nel nome del Signore andiamo in taxi
Concludiamo con un canto
Cantone soffierà e trovato a pagina ventinove di Betty Bianchi
Prima se andate Lotus e
La nostra grande ostaggi Caravaggio il cervello al giorno dopo la paura popolare paura teste sui in
Alla chiusa insolubile esplodono soffierà sobrietà il bello forte l'avvio da soffrirà aziende da risolverà sorgerà a il vento forte l'abilità tornerà sollevare le alla molto araba Proust e speranza meriteranno estrema il vento devo sulle oltre ha sull'età Astrea erariali da
Tre considerare su questo ma solo vera solo vera il vento forte l'abilità scoppierà sia vede i punti a dissolverà adesso vera il vento forte eterna recita tornerà assolve comunque alta solidarietà il vento buono della villa sono vera sulle
Ma
Sono era asilo vera il vento può andare la riuscita zio schierata adesso che
Insomma
Carissimi amici dopo questo momento di riflessione religiosa ci prepariamo salutando
Numerose autorità presenti in sala
Prima di dare la parola al nostro presidente volevo leggervi un messaggio del presidente della Repubblica che dice
Il ventiduesimo congresso nazionale dalle ACLI sul tema allargare i confini sulle rotte della fraternità nella società globale
Prosegue l'impegno costante delle vostre associazioni per la formazione di un modello di sviluppo sociale ispirato al patrimonio prezioso dalla cultura cristiana
In oltre cinquant'anni di attività le vostre associazioni hanno contribuito al progresso della nazione
Con una tradizione di saperi e di esperienze accumulati in un lungo il cammino di ricerca di formazione di partecipazione
Promuovere i principi dalla solidarietà della coesione e dell'inclusione sociale
Vuol dire concorrere alla diffusione di un luogo umanissimo capace di costruire sulla centralità della persona
Un Progetto di pace e di integrazione costruttiva tra i popoli e le nazioni con questa
Consapevolezza esprimo a lei Presidente vivo apprezzamento per l'iniziativa
Io agli aderenti agli illustri relatori io a tutti i presenti un cordiale augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Sono presenti Salazar raggiunto Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
L'onorevole Luca Mimmo Lucà
Luisa Santolini presidente del Forum associazione familiari
Don Paolo Tarchi direttore Ufficio pastorale del lavoro
Cotto Mariangela assessore regionale dell'assistenza del Piemonte
Per la lega delle cooperative Galardi Guido che presidente e Niccolò fare
Presidente legato al Piemonte
Sono anche in sala la delegazione dei DS comma scarcerato Pietro segretario regionale DS del Piemonte Larizza Rocco siamo in attesa dall'arrivo anche dall'onorevole Fassino
E con questo invito il Presidente
Luigi Bobba
Alla posto di comando per la sua relazione congressuale
Carissimi a Christie carissimi ospiti anche tanti altri che sono arrivati che non abbiamo ancora avuto il tempo di salutarvi
Grazie a tutti per essere qui
è sempre difficile trovare un incipit di un discorso in genere ci si affida a qualche citazione suggestivo qualche pensatore prestigioso
Non ho voluto seguire diciamo questa tradizione ho pensato qualcosa di più autobiografico
Di recente sono stato in Africa in Kenya
In Mozambico
E mentre già la mia teste era piena di pensieri sul tema del nostro congresso
Ho capito da quel viaggio da quegli incontri
Che il titolo che abbiamo scelto allargare i confini sulla rotta sulle rotte della fraternità nella società globale
Non era poi così sbagliato
Non avevamo fatto nient'altro che raccogliere l'invito che il Papa ci aveva fatto il ventisette aprile del due mila due
Salutò Piero Fassino
Le ripeto che il Papa ci aveva fatto
Nell'incontro straordinario dell'aprile del due mila due
E dentro quell'invito c'era anche un compito un compito che ci diceva di allargare i confini della nostra azione sociale
E questo allargamento era in un certo senso un ritorno al futuro un ritorno alle origini
A quelle Attili nate ormai quasi sessant'anni fa
Le ragioni che mossero i nostri padri fondatori
Sono in gran parte le stesse
Di quelle migliaia di persone che hanno fatto la storia delle ACLI e sono anche le stesse di quei gruppi di lavoratori studenti donne uomini laici e religiosi che ho incontrato in quel Paese che cercano faticosamente di affermare i Dini i diritti e la dignità di chi lavora di avere più istruzione più case abitabili
Di ottenere condizioni di eguaglianza per tutti e in particolare per le donne
Di assicurare una vita migliore ai propri figli
Ebbene ebbene sì quei piccoli segni di umanizzazione lontani da noi eppure così vicini
Mi hanno condotto a riscoprire i valori fondanti di una storia quella delle ACLI dissoluta al fianco dei lavoratori e dei più deboli con nel cuore il sogno di un mondo più giusto e più fraterno
Cari amici torniamo qui a Torino
Trentacinque anni dopo lo storico congresso del sessantanove
Ed anche un qualche significato che questo congresso sia qui al Lingotto
Già tempio del lavoro luogo che per lungo tempo è stato l'emblema della fabbrica simbolo della FIAT cuore della città laboratorio avanzato
Delle lotte operaie
Trentacinque anni dopo
Noi cogliamo le distanze
E cogliamo tutte le trasformazioni della società italiana da allora ad oggi
Ma anche le trasformazioni delle ACLI di allora e quelle di oggi
Vorrei riprendere quei per iniziare due concetti contenuti nella relazione dell'allora presidente Livio Labor che ricorderemo domani sera con la presentazione del libro che contiene i suoi scritti e discorsi
Il primo termine autonomia e sociali che rivela un'attualità sorprendente il secondo è società del lavoro che segna invece una radicale distanza rispetto alle priorità di quegli anni
Già nel sessantanove labor parlava del ruolo propulsivo delle autonomie sociali
è bene non dimenticare che allora le realtà sono associative erano ricomprese
In uno schema monolitico erano cioè parte integrante di un'unica area politico ideologica organismi collaterali a questa o quella forza politica
La rottura delle ACLI quella che segnò la fine del collateralismo e con la DC e la possibilità di un pluralismo di opzioni politiche per i cattolici
Era a ben guardare
Più profonda più radicale più anticipatrice
Scriveva ancora la porta solo una società effettivamente articolate pluralistica può garantire l'esercizio concreto di una vera libertà dei lavoratori
Parole che suonano di straordinaria attualità in
In un certo senso Torino Torino del sessantanove ha rappresentato per le ACLI un punto di non ritorno ed è bene che resti tale anche per il futuro
In un tempo in cui il potere tende a concentrarsi in cui la politica si mediatizzazione registra una crescente personalizzazione delle leadership
Non dobbiamo smettere di essere anticorpi di creare anticorpi cioè robuste autonomie sociali capace di interpretare istanze interessi e valori che la semplificazione bipolare
Rischia di cancellare
Anche lo slogan che abbiamo adottato in questi anni autonomamente schierati
è figlio legittimo di quel congresso
Sono che questo modo di intendere la nostra collocazione politica suscitato perplessità
E qualche sospetto
C'è chi ha inteso l'auto nuovamente schierati come sintomo della paura di schierarsi
Che come desiderio di non disturbare
Il manovratore
Cioè il governo
Chi ancora di prendere le distanze dall'area politica tradizionalmente dove si colloca una parte rilevante delle ACLI dall'area di centro sinistra
Ma tirando le somme queste letture si sono rivelate fuorvianti perché oggi le ACLI vengono percepite come interlocutore politico non in quanto indossano una casacca ma in quanto mostrano di essere capaci di avanzare di sostenere delle proposte sulle pensioni come sulla flessibilità del lavoro sui diritti d'informazione come sulla riforma del welfare sull'Europa
Come sull'immigrazione e la pace
E la politica della proposta paga
Paga perché consente di esprimere un giudizio anche critico sull'azione di governo ma altresì
Di verificare la credibilità di chi stando all'opposizione
Si candida a guidare il Paese
Ancora lago iscriveva il futuro non sarà di chi ripiega in trincea ma di chi rischia in campo aperto esprimendo il massimo di creatività
La sperimentazione sociale era la via privilegiata ancora prima della contestazione
Per costruire la società del futuro perché come lui diceva Luís labor nessuno ci regalerà alla società del lavoro che vogliamo se non saremo in grado di costruirla con le nostre mani
Allora la Borsa sosteneva che la classe operaia era la forza trainante del cambiamento sociale
Forse oggi anche a sinistra difficilmente qualcuno farebbe una simile affermazione
Siamo oltre la Società del lavoro no perché il lavoro e gli operai sono spariti ma ci stiamo incamminando verso la società della conoscenza la Società della centralità del sapere
Il sapere incorporato nel lavoro sta diventando la fonte principale della ricchezza sociale
Questo processo si è per ora sia pure ancora non del tutto compiuto Staggia dispiegando i suoi affetti
Ma le politiche di tutela e di promozione del lavoro rischiano di essere ancora in gran parte prigioniere delle vecchie gabbie ideologiche faticano a trovare
Risposte alle mutate condizioni delle persone che lavorano
E credo in questo spazio che si colloca propriamente la nostra missione
Ed è appunto qui che si radica il nostro compito di dare un significato nuovo alla lettera l delle ACLI quella dei lavoratori
Il lavoro subito un'erosione profonda forse addirittura una mutazione genetica
L'emersione del mille lavori flessibili ha finito come dice Accornero per soppiantare il lavoro e la riduzione della centralità della fabbrica ha finito perde ma significare i lavoratori come ci suggerisce Gallino
Il lavoro dipendente a tempo indeterminato con il quale si è affermato il movimento operaio negli anni sessanta e settanta non ha più lo stesso peso produttivo né la stessa forza contrattuale
Con una certa efficace esemplificativa ancora Accornero
Ci aiuta da un lavoro maschile rigido esecutivo per formativo si è passati ad un lavoro più femminile fluido cognitivo relazionale
E Pietro chi non ci dice che il mondo del lavoro italiano manifesta la spaccatura che lo attraversa
Da una parte quasi dieci milioni di lavoratori ben visibili tutelati con i diretti protetti dalla legge dal contratto collettivo dal sindacato
Dall'altra quasi sei milioni di persone pressoché invisibili poco protette
E che non hanno voce al tavolo negoziale
Un simile cambiamento e cioè il sapere come fattore primario della creazione di valore aggiunto da un lato e dall'altro un'inedita precarietà e di incertezza delle condizioni in cui si esercita l'attività lavorativa
Scuotono fortemente tutte le organizzazioni che hanno come radice lavoro noi in primo luogo ma anche gli stessi sindacati
Organizzare la solidarietà di fronte ad una crescente individualizzazione delle posizioni lavorative è un compito storicamente inedito
Però non possiamo né esorcizzare né demonizzare questo cambiamento perché perché è anche il frutto dell'azione collettiva di tutela di promozione che ha consentito a milioni di persone di vivere l'esperienza del lavoro
Non solo come necessità per procurarsi i mezzi per vivere
Ma anche come occasione per realizzare i propri talenti le proprie capacità
è da questa personalizzazione dell'esperienza lavorativa che bisogna ripartire
Non per negare la validità degli strumenti di azione solidaristica
Materni pensarli
Rendendoli capaci di esprimere
Loro dentro le contraddizioni di un lavoro più incerto insicuro le potenzialità inedite di milioni di persone non più costrette ad un lavoro faticoso e massi ficcanti
Abbiamo ancora negli occhi
Le lacrime
Il sangue della Tragedia spagnola
Non passa giorno senza che la guerra e il terrorismo la violenza producano i loro macabri e affetti non possiamo non possiamo rassegnarci ad accettare
Passivamente che la violenza tenga in ostaggio la pace
Il terrorismo è una delle nuove sfide globali non può essere né ignorato né sottovalutato
Nel considerato solo un semplice riflesso di una situazione di povertà di oppressione o di sottosviluppo
Dopo quanto è accaduto a Madrid
Dopo quanto sta continuando ad accadere in Iraq
E in altri trentasei conflitti spesso dimenticati l'opzione delle ACLI per la non violenza della cultura della pace deve essere confermata come radicale e originaria
E allora
Appaiono
Di scarso valore
Anche le polemiche delle settimane passate quelle che hanno preceduto attraversato
La grande manifestazione della pace del venti marzo scorso le ACLI c'erano io c'ero mai manifestazione è stata così pacifica tranquilla
Solo
Un piccolo fatto di poche persone
Che hanno tentato di impedire una partecipazione ordinaria tranquilla
Ha un leader del partito dei Democratici di sinistra
Ha turbato un po'oscurato vorrei dire così
Uno straordinario vento in cui
Questa tensione per la pace ha dimostrato di essere non qualche cosa di superficiale
Ma qualche cosa di profondo non ci piacciono i santoni della pace
Non ci piacciono i calcioni umanitari
Non ci piacciono chi definisce qualche esponente politico delinquente politico non
Donne assecondiamo un radicalismo che mette a posto le coscienze
Ma rischia di essere vana esigente prenderemo insieme ad alcuni compagni di strada mi riferisco in particolare
Alla CISL dalla Fox un'iniziativa per rendere esplicito questo orientamento perché siamo convinti che la guerra non risolve i conflitti tra i popoli
E forse il terrorismo si vince con un'azione coordinata dei servizi di sicurezza ma soprattutto
Lavorando per offrire una speranza di vita più dignitosa ai tanti diseredati sui quali fa leva il fondamentalismo islamico
è questa la strada per costruire il futuro
E questo destinatario per approntare anche una difficilissima condizione situazione qual è quella del conflitto israelo palestinesi
L'undici settembre la guerra in Iraq la tragedia spagnola segnano in qualche modo l'emergere di un tempo dell'incertezza
Con pochi tratti l'economista Mario Deaglio che CIA aiutato in alcune occasioni ci fa come dire il punto nave
I giorni della globalizzazione di mercato sorridente e rassicurante
Ottimista e fiducioso sono ormai tramontati
La cosa la sola cosa relativamente certa e la fine dei tempi facili
Ci stiamo avviando dice ancora Deaglio più che ad una fase neo imperiale guidata dagli Stati Uniti verso una nuova fase identificata come globalizzazione Arci per logo
E ci sono delle novità sorprendenti
Forse quella più sorprendente la Cina che sta scalando la classifica mondiale di molte produzioni
Forse un po'frettolosamente si è inserito questo Paese dentro all'Organizzazione mondiale del commercio
Quando è noto che
Ci sono quindici milioni di carcerati cinesi che lavorano
L'intera forza lavoro dipendente italiana
Ne valgono solo le grida di metter delle mura considerando che il governo cinese il principale acquirente dei nostri Bot cioè del nostro debito sono anche queste le sorprese della
L'ambiente non funziona per la stabilità dell'economia globale
Alcuni la risposta è semplice abbandoniamo la globalizzazione ma non è né fattibile nei auspicabile il problema non è la globalizzazione ma come è stata artisti
E ancora agli occhi ci aiutano chiudere questo pensiero
Il tempo è posto globale dovrà inserire una trama tutta ancora da determinare per dar luogo a un tessuto planetario nuovo
Più che di unicità del mercato o di scontro di civiltà sarebbe opportuno parlare di intreccio di civiltà intreccio che posso in maniera ancora difficili da scorgere definire una nuova civiltà e chi pensa che il tessuto attuale del mondo sia troppo l'organo troppo logoro
Dovrebbe considerare che a ben vedere in nessun periodo della storia è stato veramente in condizioni molto buone forse in definitiva qualche possibilità l'abbiamo
L'ultimo muro quello che divideva forse molti non lo sanno Gorizia da Nova dorica è stato smantellato
Il trenta aprile al prossimo all'ingresso
Alla vigilia dell'ingresso di dieci nuovi Paesi toccherà all'autore alle massime autorità dello Stato italiano sloveno ed europee
Insieme con Romano Prodi a dare una picconata finale ad una separazione che è durata oltre cinquant'anni
La nuova Europa e già in cammino sarà un continente
Un'organizzazione politica
Quale
Può essere una terza potenza mondiale
Anche per popolazione dopo la Cina e l'India
La nuova Europa si sta costruendo adesso
Forse la terribile scossa di Madrid
Sembra aver risvegliato l'Europa dal suo torpore dalle sue divisioni ciò che era fino all'altro giorno impossibile ora sembra a portata di mano ovvero l'adozione di una carta costituzionale
Ma c'è di più l'Europa oggi appare più unita nella sfida nel fronteggiare la sfida terroristica
E anche nel volere finalmente
Un ruolo decisivo dell'ONU nel dopoguerra in Iraq
Un'Europa potenza civile
Quella che volevamo quando con la Tavola della pace abbiamo consegnato a Romano Prodi un appello perché la nuova Costituzione europea recepisse integralmente l'articolo undici della nostra Costituzione
C'è un buon articolo che potrebbe servire
Non siamo pacifisti eremiti né tanto meno romantici vogliamo l'Europa con una politica estera e di difesa comune Europa forza di civilizzazione
Anche nei confronti di quei venti milioni di stranieri non comunitari che già vivono nelle nostre terre
Un'Europa più inclusiva non fortezza ma capace di intrecciare cultura il Papa ha detto l'Europa è sinonimo di apertura
Un tempo eravamo noi italiani ed europei che partivamo a milioni verso il nuovo mondo ora il movimento inverso dalle periferie
Milioni di poveri camminano verso la nostra Europa questo è il carattere inedito dell'immigrazione
Voglio dirlo anche per salutare tutti quelli che a Christie
Di tutta Europa della America del nord dell'America del Sud del Sudafrica sono qui in questo congresso
E che hanno seguito accompagnato promosso i nostri lavoratori in tutti quei Paesi dove siamo emigrati per cercare lavoro dignità e fortuna
Proprio perché abbiamo nel DNA questa storia
Non possiamo che essere un'associazione che lavora per l'inclusione
E adesso che abbiamo reintegrato l'unica storia d Europa i popoli dell'est un altro passo ci attende e il passo verso sud e nel Mediterraneo
è lì che si gioca anche la possibilità di gestire con intelligenza questa
Straordinaria tensione migratoria e lì che abbiamo il dovere di costruire le condizioni perché quei popoli giovani possono avere una speranza di vita più dignitosa
L'ospitalità degli immigrati
Ed è un passo nuovo che dobbiamo compiere in un Paese che ha visto ieri mescolate le sue viscere per un secolo siamo stati migranti ora siamo un Paese di immigrazione dobbiamo imparare a riconoscere
Gli altri nelle loro culture
Certo chi viene qui in Italia deve rispettare le nostre leggi e le nostre regole
Ma una società accogliente e tale solo se saprà rispettare far convivere culture diverso
L'Europa che vogliamo Europa sociale
L'intesa di Maastricht che certamente ha avuto percorsi virtuosi
Ha lasciato un po'in ombra questa Europa sociale pur segnata da importanti appuntamenti come quello di Lisbona di Nizza però quando ci sono ancora più di sedici milioni di disoccupati e quaranta milioni di poveri è un volto nonché accettabile dell'Europa
Bisogna cercare di tenere insieme la competitività con la cooperazione con la solidarietà
E infine non voglio tacere sul tema delle radici cristiane nel preambolo della Costituzione
Noi siamo convinti che queste radici siano anche all'origine di quel principio di laicità che è maturato nella cultura europea
Non esiste alcun concetto di laicità che si ponga al di fuori di quella radice che ha separato
Ciò che è di Cesare da ciò che è di Dio
La laicità Ersilia legittima di questa tradizione
Pertanto
Nominare le radici cristiane espressione non vi è un confessionale Isma'angusto riprovevole ma di una coerente e matura cultura della laicità e della democrazia
Aveva visto bene De Gasperi
Quando diceva se affermo che all'origine di questa civiltà europea si trova il cristianesimo
Non intendo con ciò introdurre alcun criterio confessionale esclusivo nell'apprezzamento della nostra storia soltanto voglio parlare del retaggio europeo comune di quella morale unitaria che esalta la figura e la responsabilità della persona umana
Con il suo fermento di fraternità dei Vangeli
Ma anche
Il sociologo algerino musulmano Khaled Fouad Allam che leggete su Repubblica e che è stato con noi ad Orvieto nel settembre scorso ha scritto
La questione delle radici cristiane d'Europa in un momento in cui tutti parlano di etero l'agilità delle culture e di multietnicità suscita altre problematiche
Come accogliere l'altro se si nega a se stessi
Come saldare un patto tra comunità umane se l'Europa rifiuta di riconoscersi
Le radici affondano nella terra dove incontrano altre radici
Se le radici del cristianesimo affondano nel mondo ebraico e in quello greco oggi esso incontra all'Islam domani l'Africa e l'ansia
L'incontro è possibile soltanto se sia consapevoli delle proprie radici
Ed è per questo che sarò nelle prossimi giorni parteciperò alla pellegrinaggio da Santo Domingo de silos a Santiago di Compostela pellegrinaggio promosso dalla Commissione delle conferenze episcopali d'Europa
Per l'Anno Santo del ventunesimo secolo
Così come saremo
All'il a settembre in occasione del centenario delle Settimane sociali
Sarà qui con noi il presidente delle Settimane sociali francesi Michel Camdessus disse
Sarà il luogo e il momento l'appuntamento per scrivere un'agenda dell'Europa anche dal punto di vista dei cristiani
E ancora la grande assemblea dei movimenti delle associazioni cristiane il prossimo agli ma otto maggio a Stoccarda intitolata insieme per l'Europa
E in questi itinerari su queste rotte che cerchiamo di far vivere il nostro sogno di Europa
Ma veniamo al nostro Paese
Molti
Dicono che il Paese rischia di declinare
Il presidente dalla Repubblica che ci ha Accolti l'altra sera
Ha detto però che bisogna
A reagire ad una retorica del declino
Anche se i dati sono preoccupanti
Allarmanti
Centoquaranta mila lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro due mila trecento aziende coinvolte in processi di crisi e ristrutturazioni il pelo che continua a non cresce
La nostra capacità di attrarre investimenti debole anche il nostro omaggio iniziali
Che fa fatica
E tutto questo si sente nella vita nella borsa delle spese di tante famiglie italiane
A questo Paese segnato anche da tre anomalie la prima è quella demografica e noto a tutti siamo il Paese con il minor numero di nascite
Siamo anche questo è una consolazione il secondo Paese più leggero al mondo dopo il Giappone l'età dei nostri anziani è di settantasette anni per gli uomini e ottantatré per le Donat
La seconda anomalia quella mediatica
Non solo c'è una concentrazione nel controllo dei principali dei principali mezzi di comunicazione
è una moria tra il controllo di questi e
La svolgimento di cariche pubbliche
Ma
Questa anomalia si riflette
Anche così c'era come dire un'Italia media
E un'Italia dei media dei media
E queste due italie rischiano di essere sempre più distanti diverso
è lontana
Infine c'è una terza anomalia che chiamerei politico istituzionale con Tangentopoli alla fine la Prima Repubblica venuto affermandosi un bipolarismo
Un bipolarismo politico un po'sbilenco quando non sgangherato
L'osservazione si badi bene non ha lo scopo di rimettere in discussione il principio dell'alternanza alleati sono state tra quelle che hanno promosso il primo referendum quello dalla preferenza unica e non ci pensiamo di quella scelto
Piuttosto vorremmo sottoporre ad una critica severa le forme le regole che governano questo piccolo bipolarismo
E anche la situazione di stallo a sostanziale situazione di stallo
Che l'assenza di coalizioni politiche omogenee produce nel Paese
L'itinerario controverso con cui si è arrivati ad un'alternanza nella guida politica del Paese
è stato segnato da una modifica sia delle regole tonali che dalla stessa Carta costituzionale cambiamenti avvenuti spesso in modo confuso per strappo più che per Progetto
Così abbiamo sistemi elettorali alquanto diversificati
E la modifiche le modifiche delle competenze dei poteri dei diversi organi dello Stato è avvenuta con il precipitare della scorsa campagna elettorale
E ora la nuova riforma costituzionale appena approvato dal Senato avviene ancora una volta senza uno spirito e una logica bipartisan
Questa frammentazione delle regole elettorali
E anche la mancanza forse di chiarezza di molti punti dalla prima riforma costituzionale hanno generato un forte disorientamento del cittadino lettore e dall'altro ad una crescita esponenziale
Della conflittualità tra i poteri dello Stato segnatamente tra le regioni e il Governo nazionale
O anche molti dubbi molti dubbi che la nuova riforma costituzionale sia una buona medicina per questi due mali evidenti
Questo rischio del declino richiederebbe ben altra coesione nazionale
Credo che sia stato un buon segnale
Lo sciopero generale della settimana scorsa
Perché il sindacato si è assunto la responsabilità
Non di dire solo dei no ma di proporre una piattaforma per lo sviluppo del paese
Tutto questo si riflette anche nella Chiesa italiana che vive un tempo nuovo segnato da un pluralismo religioso che non era nella storia nella tradizione di questo nostro Paese
Insieme cogliamo i segni di
Una scritti prescrizioni dazione di dente che richiede un ripensamento delle trasmissione della fede
Come ha detto il Pontefice il nostro non è più il tempo della semplice conservazione dell'esistente
Anche noi come associazione di cristiani non siamo fuori da questa temperie
Cogliamo la necessità di immaginare nei nostri circoli con le tante persone che incontriamo ai nostri servizi dei percorsi di primo annuncio offrendo occasioni per riscoprire far maturare la propria esperienza difese
Così sentiamo importante l'appuntamento di ottobre quello dalla quarantaquattresima Settimana sociale dei cattolici intitolata ripensare oggi la democrazia
Sarà un luogo momento dove far vivere anche i temi le istanze tendiamo maturando in questo congresso e prepararci a quell'altro grande appuntamento Dalla Chiesa italiana nel due mila sei
A Verona Testimoni di Gesù Cristo risorto speranza del mondo un appuntamento dedicato proprio ai laici cristiani
Vorrei che quell'appuntamento forse sotto la luce l'ispirazione della testimonianza di una volontaria missionaria laica straordinaria Annalena Tonelli
Una donna umile invisibile è salito alla ribalta
Solo dopo essere stata assassinata nel suo ospedale in sé ma in Somalia
Dove ha offerto il suo servizio ai più poveri e disprezzati tra le popolazioni somale ha scritto queste semplici parole
Trentatré anni dopo la mia partenza dall'Italia grido il Vangelo con la mia sola vita e brucia dal desiderio di continuare a gridarlo così fino alla fine
Questa
La mia motivazione di fondo assieme a una passione invincibile da sempre per l'uomo ferito e dimezzato senza averlo meritato al di là della razza della cultura e della fede
In questo scenario come orizzontarsi
Stiamo andando verso un grande mercato verso un nuovo impero verso uno scontro di civiltà o verso una globalizzazione arcipelago
è difficile trovare la stella polare che orienti la nostra rotta abbiamo provato a indicarne una che nel titolo del nostro congresso ecco allora la scelta della fraternità come valore guida
Le nostre rotte saranno
Ripensare la democrazia un futuro sostenibile una solidarietà globale
Questa parola fraternità non solo era stampata sulla tessera del mille novecentocinquantanove non si inventa mai nulla
Ma in uno straordinario intervento di monsignor Cesare Pagani proprio nel congresso di Torino del sessantanove ci richiamava alla radicalità
Di questa parola fratello
Gli uomini non ci sono soltanto amici o compagni o colleghi ci sono fratelli nel senso più vero e profondo della parola
Ancora
Pagani
Noi abbiamo profanato misti peccato prostituita la parola fratello e forse oggi appare quasi improponibile
Ma allora il valore della fraternità deve diventare un imperativo categorico fondare la nostra solidarietà sociale sulla fraternità cristiana comporta il dovere irrinunciabile di una presenza operosa coraggiosa
In qualsiasi ambiente in cui ci sia un lavoratore un uomo che soffre ingiustizia o incomprensioni
Insomma la questione più urgente
E proprio quello della convivenza con l'altro cardinale Tonini ad Orvieto ci diceva ci poneva la domanda
Ce la faremo ancora vivere insieme
L'alterità chiama in causa la fraternità l'altro il migrante colui che non ha la mia stessa identità nazionale linguistica culturale religiosa non per questo deve essere considerato un nemico semmai
E da considerare l'icona del tempo presente in cui tutti siamo altri
L'altro può favorire il germe della fraternità ma anche sollecitare la tentazione del fratricidio
La Bibbia
Con un esempio di Caino Abele ce lo insegna
I confini che delimitano un territorio una nazione e una cultura una cultura una religione perfino un genere sessuale
Non sono più confini di sicurezza non esiste più la possibilità di isolare una parte del resto del mondo e neanche l'illusione di poterlo fare siamo tutti interdipendenti
Dobbiamo riconoscere l'unità della famiglia umana
La formulazione più chiara del superamento di questi confini ce l'abbiamo già nella lettera di Paolo ai Galati
Non c'è più giudeo né greco non c'è più schiavo nel libero non c'è più uomo è donna le tre grandi barriere della razza e religione dell'economia dei mezzi di produzione e del genere sessuale vengono oltrepassati
Ecco perché abbiamo scelto l'icona di dell'incontro di Gesù con la Samaritana
Perché in questa donna c'è la concentrazione di ogni alterità
Come ci ha insegnato un vescovo da non dimenticare come don Tonino Bello
Ma che significa ripensare la democrazia nel tempo della globalizzazione
Una visione limitata ristretta solo le democrazie dell'Occidente rischia di far diventare quello dimenticare quello che Amartya Sen nell'ultimo libro chiama la democrazia degli altri
Come dire non esiste solo e unicamente la tradizione occidentale
Ma qui vorrei soffermarmi sul nostro Paese
Ci sono due fenomeni preoccupanti da un lato la mediatizzazione della politica dall'altra una crescente vorrei dire smisurata complessità degli apparati amministrativi e burocratici
Nasce così una crescente distanza tra i cittadini e le istituzioni e dall'altro una specie di senso di impotenza
Del singolo cittadino di fronte agli apparati amministrativi
Come possiamo evitare questa duplice deriva
C'è poi diamo a uno dei padri della democrazia
Ad Alexis de Tocqueville
Quando diceva che il cuore di una vera democrazia sta nella civilizzazione
E scriveva tra le leggi che reggono le società umane ve n'è una che sembra più precisa e più chiara delle altre
Perché gli uomini restino civili o lo divengano bisogna che tra loro l'arte di associarsi si sviluppi e si perfezioni
Nella stessa proporzione in cui aumenta l'eguaglianza delle condizioni
Credo che la storia delle arterie un tentativo di dare forma concreta a questo obiettivo di civilizzazione
E c'è stato un passaggio importante sul piano costituzionale
La riforma del titolo quinto al nuovo articolo centodiciotto
Dice
Che la Repubblica nelle sue varie articolazioni favorisce adesso nel nuovo testo dice anche riconoscere l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà
E da questo articolo che dobbiamo operare usando questa potente leva un'alleanza virtuosa tra cittadini enti e istituzioni
Per reagire alle tentazioni plebiscitarie di una democrazia ridotta contratto anziché a valore fondante
Per una partecipazione attiva e responsabile
Senza formazioni sociali forti
Radicate sul territorio riconosciute non potrà che vincere la verticalizzazione del potere l'irrilevanza del cittadino
Con il compianto Paul esiti che era stato con noi
Nel due mila a Vallombrosa riconosciamo
Che la vecchia architettura liberale è obsoleta e dobbiamo sviluppare pratiche democratiche in tutta la società considerandola un'insieme di forme di governo occorre insomma rendere pubblica
La società civile
C'è poi una seconda considerazione il sistema politico così come è venuto configurando sì appare in un certo senso bloccato
Dalla posizione di rendita che hanno
Le ali estreme degli schieramenti politici
La casa della libertà a una maggioranza schiacciante eppure non passa giorno che sembra che questa coalizione sia incerta
Incapaci di dare un governo efficace al Paese
Così pure ci domandiamo se
A una prossima elezione alle prossime le elezioni vincesse l'altra coalizione
Un ulivo con dentro Rifondazione
C'è il risultato non sarebbe in un certo senso speculare
C'è una coalizione disomogenea
Come potrà realizzare un programma coerente assicurare un ruolo profilo propulsivo all'Italia in Europa e nel mondo
Non so indicare soluzioni ma mi sembra che il sistema elettorale così
Funzioni malamente
Vogliamo dare due indicazioni la prima riguarda le prossime elezioni europee
Il Governo il Parlamento ha recepito la direttiva europea che prevede l'incompatibilità
Tra l'elezione al Parlamento europeo e incarichi elettivi nell'Assemblea negli organi di governo locali e nazionale
Non ci basta
Sabato daremo i dati delle partecipazione dei nostri parlamentari
Al seggio europeo
Ne anticipiamo uno solo l'Italia la maglia nera nel suo insieme
Non si può considerare quel seggio un vero fiore all'occhiello
Ma una scelta impegnativa per la presentare gli interessi e i valori dell'Italia nel contesto europeo
Saremo coerenti
Non sosterremo quei candidati che hanno già un'altra responsabilità in Italia o che almeno
Montichiari in anticipo
Qualora fossero letti che operando per Strasburgo
La seconda indicazione riguarda il sistema elettorale
Vorremmo un sistema elettorale che senza arrivare all'elezione diretta del pie del premier faciliti la formazione di coalizioni omogenee
Nonché le regole cambino la cultura politica
Ma influenzano i comportamenti
Un sistema che tenga insieme la governabilità con l'articolazione della rappresentanza tipica di un Paese alquanto differenziato
In questo senso
Mi sembra
Che la nascita della lista Uniti nell'Ulivo è un segnale interni di cultura politica incoraggiante
Mi sarebbe piaciuto vedere la come ha osservato il presidente Casini anche sull'altro versante
Forse prima del mutamento delle regole serve un cambio di cultura politica
Ma non siamo solo cittadini elettori
Siamo anche cittadini consumatori risparmiatori
E spesso il nostro modo di produrre e consumare risparmiare produce effetti a catena
Che si scaricano
In modo interdipendente generando un vero e proprio debito ambientale un sovraccarico del degli ecosistemi
Sappiamo tutti
Che non è possibile che lo stesso il tenore di vita che noi abbiamo
Qualora venisse esteso all'intera popolazione mondiale
Il sistema non tre gerente da qualche parte produrrebbe qualche guasto grave irrimediabile
Cosa dobbiamo fare uscire dal sistema economico di mercato non lo credo proprio
Credo che si possa tentare una strada di cambiarlo dall'interno seguendo una via di sobrietà costruttiva
Ci sono segnali deboli ma contengono molecole essenziali del DNA di un futuro sostenibile
Non sono certo la soluzione a tutti i problemi del pianeta ma indicano una via sono rotture contagiose positive che potrebbero alla lunga modificare le scelte delle imprese e dei governi
Sono cinque pilastri quelli della via della sobrietà costruttiva
Un sogno per libero non controllato da un unico grande
Multinazionale come Microsoft
Un'agricoltura biologica come alternativa alla via degli OGM
Una finanza etica per indirizzare e governare le transizioni mo'le transazioni monetarie internazionali valorizzare e tutelare il risparmio dei cittadini
Commercio equo e solidale Perra aggredire la speculazione degli intermediari del commercio internazionale
Eremo onerare meglio il lavoro dei contadini per i lavoratori del Sud del mondo
E ancora l'idrogeno bianco come risorsa strategica per lo sviluppo futuro questi mutamenti nel modo di lavorare consumare risparmiare produrre e utilizzare energia cominciano ad essere non più un percorso per iniziati o una proposta del genere bellico ma impossibile
Sono ormai strade praticabili certo non autostrada a quattro corsie
Ma come ci dice l'ottavo rapporto dell'IReR sono frequentate seppure ancora in modo occasionale marginale dal ventotto per cento degli italiani forse dentro questi nuovi comportamenti economici e produttivi c'è uno straordinario ed insperato potenziale di cambiamento
Istituzioni e politica dovrebbero prestare ascolto a questi segnali di futuro sostenerli incoraggiarli specialmente attraverso la leva fiscale per aprire così dei varchi
Ha un futuro sostenibile
Il primo maggio del due mila il Papa ci invitava nella manifesti del Giubileo dei lavoratori in due direzioni globalizzare la solidarietà e creare dar vita ad una coalizione mondiale per la dignità del lavoro
Cosa significano per noi delle ACLI queste due direzioni di marcia
Cosa significa rispondervi con una cultura solidaristica
A fronte di quella insorgenza di soggettività che ho prima descritto del del lavoro che non è né semplice né facile
E a volte ci imbarazza fino a farla rimuovere come se questa novità non fosse anche il compimento di un'azione che viene da lontano e che si chiama emancipazione liberazione dallo sfruttamento
Ecco allora che globalizzare la solidarietà significa fare entrare includere nel circuito dei diritti chi inesploso e dall'altro dare un nome nuovo i diritti
La globalizzazione della solidarietà va concepita non solo all'interno dei confini del lavoro ma anche negli altri comportamenti economici nel consumo e nel risparmio
E allora la nostra attenzione prioritaria dovrà andare a quei tanti a quei milioni di lavoratori atipici flessibili sommersi che popolano l'universo del lavoro
C'è bisogno di una radicale riforma degli ammortizzatori sociali
Abbiamo scritto manifesto gliel'abbiamo portato anche al ministro del lavoro lo stesso invece sta studiando una delle nostre proposte quella denominata acconto individuale di protezione sociale
Occorre poi dare alle persone che lavorano che cercano un lavoro che vogliono cambiarlo una dote individuale di formazione
Forse se si seguissero queste due strade
Potremmo
Includere
Dentro i diritti ma anche dentro il nuovo diritto al sapere alla conoscenza tanti che oggi ne sono esclusi
Ma se la solidarietà attraversa non solo nel campo del lavoro della produzione ma anche il risparmio nel consumo
Questo è perché in un mondo interdipendente la solidarietà funziona solo se globale potrebbe capitarci che noi lavoratori di un paese benestante
Acquistiamo prodotti che contengono una componente qualificata di sfruttamento di un lavoratore del sud del mondo magari inconsapevolmente acquistiamo un'azione io una
Delle società finanziarie canaglia che producono con le tante porcherie che vediamo nel mondo della finanza
E infine c'è un'ultima estensione della solidarietà e lavoro che accetta la sfida di produrre dei beni e dei servizi di fare impresa di misurarsi con la creazione e gestione di aziende in forme mutualistiche e cooperative
Dove vige il principio non vige il principio della massimizzazione del profitto è quella che chiamiamo economia sociale economica e civile
E che non può essere considerato una ruota di scorta di un capitalismo compassionevole ma soggetto originale creativo di una libera economia sociale di mercato
Anche noi siamo dentro questa sfida le nostre imprese sono imprese a responsabilità sociale ante litteram permettetemi
Nascono dal lavoro dalla solidarietà organizzato
E sentiamo anche come nostro la nuova sfida
Quella della responsabilità sociale che oggi
Attraversa anche l'impresa Profumo
Credo che gli sforzi in questa direzione vadano incoraggiate
E anche iniziative del ministero del lavoro hanno dato un impulso significativo in questa direzione ma con una premessa
Che queste responsabilità sociale
Sia sempre sempre sempre coniugata con il fatto che una buona impresa prima di tutto non troppo al fisco né tanto meno i risparmiatori onora i contratti si adegua gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro e il tutto senza condizioni incentivi così gravi fiscali
Vengo alla parte conclusiva della mia relazione
Anche vogliamo raccogliere l'invito del presidente della Repubblica
Reagire
Alla retorica del declino
Abbiamo provato a formulare un'agenda per il Paese non è un programma di governo ma non è neanche solo eliminare qualche festività
è un tentativo di dire la nostra
Senza presunzioni
E cercando di offrire un punto di vista aperti a discutere con tutti senza precondizioni
Credendo anche nella forza delle idee e anche nell'intelligenza degli interlocutori
Per questo il nostro stile di dialogo che in questi anni abbiamo mantenuto con tutti e in tutte le direzioni
La prima su cui mi soffermo è quella che avete già letto sui giornali e che ha generato una qualche discussione in questi giorni è riassunta nello slogan un bimbo un vuoto
Non è stata un sogno notturno o una qualche illuminazione
Viene da lontano la nostra attenzione abbiamo scritto nel Manifesto portata al ministro del lavoro che vogliamo un welfare formato famiglia abbiamo detto sempre al ministro Maroni
Che se
Ci sarà un risparmio sulla spesa pensionistica questo non può andare a Cassano a fare cassa
Ma deve essere interamente investito in politiche familiari e di lotta alla povertà
Quindi la nostra riflessione non è improvvisato
Forse c'eravamo però un posto infatti
Un posto fatti del libro delle buone intenzioni e dei dati incontrovertibili per cui il nostro Paese spende
Meno della meta
Di quanto si spende nella media dell'Unione Europea per le politiche familiari
Direi così la costituzione materiale del nostro Paese produce una specie di ingiustizia costituzionale nei confronti delle famiglie conflitti
Dunque produce un'ingiustizia nei confronti delle generazioni di domani che un'ingiustizia che noi mettiamo in carico a quelli che verranno dopo di noi
Per questo abbiamo voluto reagire
Con un'immagine potrei dire mettere le unghie ai diritti
Capisco che la proposta contiene un elemento di provocazione
Ma non è uno sfizio
è un tentativo
Di offrire anche i partiti alle istituzioni
Una strada
Per ribaltare in qualche modo le priorità dell'agenda
E anche la priorità della retribuzione delle risorse
Il vecchio welfare il Welfare quando è nato nasce e si sviluppa in condizioni del tutto diverso il paesaggio demografiche era un'altra cosa
Non prendere atto di questo cambiamento così radicale
Significa consegnare la democrazia unicamente ai suoi meccanismi interni e potrebbe accadere quello che denuncio già quattro anni fa il cardinale Martini quando parlando dell'asse tra i due terzi
Diceva i due terzi rischiano di auto assicurarsi tra di loro e di lasciare sempre fuori
Il terzo che è fuori dal circuito di integrazione e cittadinanza
Così potrebbe accadere
Per le generazioni più piccole per i bambini per i minori siamo cioè di fronte a un vero e proprio dilemma democratico
La soluzione l'ipotesi di soluzione
è un tentativo di dare seppur
Mettendo in capo al minore il diritto
Alla rappresentanza
Di esercitarla attraverso il genitore con la madre qualche commentatore ha fatto delle singolari riunire come se fossimo accodati al Mammì ISMU italico e addirittura la mamma DC
Non è questo quello che ci guida d'altra parte si potrebbe anche rispondere che un tempo votavano solo gli uomini di un certo censo
Poi votano tutti gli uomini poi finalmente anche le donne in Svizzera solo poco più di trent'anni fa
Forse è venuto il tempo per i bambini
La seconda proposta è già una proposta di legge
E quindi con grazia ai nostri onorevoli bianchi e Luca che ci hanno dato una mano insieme con campa Tabacci
In commissione lavoro in discussione la proposta per riconoscere i diritti individuali di formazione sono per quella dote di formazione di cui abbiamo prima parlato è stato lo sbocco dalla campagna che ha raccolto cento mila firme per rendere sostenibile
La flessibilità
Il Paese ha bisogno di essere più competitivo ma c'è bisogno anche di una nuova alfabetizzazione
E questo riguarda in particolare i lavoratori più deboli dei ceti sociali più deboli e in particolare il Mezzogiorno
Dove l'esclusione
Colpisce
Più duro
Lo stesso Patto per l'Italia che prevedeva
Opportunità di formazione per settecentocinquanta mila persone rimasto in questo punto
Larga parte disatteso nella nostra vicina Francia i sindacati hanno sottoscritto un accordo intersettoriale che prevede diciotto ore di permesso in vigore retribuito per ogni anno per ogni lotto annuo per ogni lavoratore
La legge trenta che pur contiene misure innovative sembra non affrontare decisamente questo nodo
Che è un modo di diritto un nuovo diritto civico e di libertà per una cittadinanza piena e autonoma nella società della conoscenza
Come negli anni cinquanta sessanta l'istruzione obbligatoria fu uno straordinario allieva di un processo di emancipazione dall'ignoranza e dall'analfabetismo così io ora la formazione ricorrente lungo tutta la vita rappresenta la via maestra per poter entrare nella società della conoscenza
Riconoscere i diritti individuali di formazione è uno dei modi per dare un nome l'uomo un nome nuovo al diritto al lavoro
Voglio fare qui un invito
Io l'ho già fatto anche personalmente al ministro a prendere
Entrare dentro a questa proposta
A fare un elemento qualificante anche della sua azione
Che ha Guglielmo Epifani
Lo dirò lo stesso a Savino Pezzotta che sarà con noi domenica
A farne una vera e propria bandiera vorrei dire così
Del sindacato italiano del sindacato confederale
Non per convergere sulla nostra proposta non abbiamo ci sono diritti riservati
Ma perché crediamo che questa via possa essere una buona strada per i lavoratori italiani
E già che ci sono sulla formazione
Andrei anche sulla scuola
Il ministro Moratti ha scritto un articolo l'altra settimana
Dicendo la scuola non è più un fattore di mobili
La sociale essa replica statisticamente la struttura sociale del Paese
Tutti vi possono accedere ma il figlio di bassa condizione sociale ha solo il diciotto per cento di possibilità di essere promosso fino ai quattordici anni e solo il due virgola sette per cento
Laurearsi
In un certo senso la scuola
E ancora di classe
Come si diceva un tempo
Ci sono duecentoquaranta mila ragazzi che non conseguono né un diploma né una qualifica
A dire il vero i sondaggi ci dicono che gli italiani sono abbastanza contenti della nostra scuola
E questo ci rincuora
Non voglio qui fare un'analisi della riforma vorrei solo fare tre sottolineature la prima è evidente che la scuola è un bene pubblico
E che la sua riforma non si fa da soli o contro qualcuno
Fiore si sono alleati
Per varare la legge denominata nessuno resti indietro
Una buona riforma si farà se ci sarà un convergere di volontà perché è un bene di tutti di tutto il Paese
Secondo
Abbiamo riconosciuto insieme a delle critiche che c'è un punto importante noi l'abbiamo detto fosse sbagliando o meno il vero la vera novità di questa riforma e cioè l'introduzione di un percorso graduale continuo distruzione poi
Una combinata del titolo quinto della riforma cosiddetta Moratti
Direbbe già chiaro come fare negli anni futuri ovvero Allo stato la potestà di fissare gli indirizzi generali che la scuola alle regioni la programmazione della certa alle scuole la gestione del servizio
Vorremmo che questo potesse diventare in qualche modo una trama comune di tutte le forze politiche maggioranza e opposizione perché sulla scuola si gioca il futuro del Paese
Ma vorremmo anche per dirla con una metafora
Che insieme alle tre il che non è che ci dispiacciono l'inglese e l'informatica e l'impresa
Ci siano anche altre quattro voi
Come dice Edgar morente non basta una scuola che formi teste ben piene ma anche teste ben fatte quali sono queste quattro in la prima è il come interdipendenza ho già detto tutto
La seconda e i come interconnessione cioè non solo saperi specialistici
La terza ai e interculturalità perché i nostri ragazzi i nostri bambini dovranno vivere società rimescolarsi
E infine la quarta ai e quella dell'immaginazione se una scuola non sa apparire l'immaginazione la capacità di furono di futuro la voglia di futuro di creare da parte dei giovani è una scuola che già in sé morto
La quarta proposta riguarda l'informazione
Ci sarebbe molto da dire
Sulla riforma Gasparri ma non c'è tempo per approfondirlo troverete nel testo scritto
Quindi voglio soffermare su un punto
Passare dalla sola idea di comunicazione sociale ad una concezione
Della missione sociale della comunità della comunicazione pensate
Che straordinaria funziona già avuto la tv come alfabetizzazione del Paese programma Non è mai troppo tardi
Pensate a quale grande funzione potrebbe avere proprio in quel cercare di vivere insieme di costruire un tessuto un intreccio
E siccome ci informa il Censis che metà quasi metà del quaranta per cento degli italiani si informi utilizza solo la tv vorremmo dire quindi
Una qualche
Parola
Ci chiediamo non sarà venuto il tempo di pensare anche a una ecologia dei media
Non è che vogliamo rimettere le braghe alla tv né attentare alla libertà di espressione
Però ci preoccupiamo giustamente sempre di più di quello che mangiamo
Per non ingoiare schifezze
Cerchiamo di evitare di guastare l'ambiente in cui viviamo
Perché non dovremmo preoccuparci via vere occhi pensieri emozioni pulite
Coloro alcune idee una
Apprendiamo da Popper
Dare una patente adottare una patente per gli operatori televisivi la patente anche educativa
Abbiam fatto la laurea in Scienze della formazione perché insegna spesso i nostri bambini nostri ragazzi stanno più davanti la tv che non va a scuola
Oppure questo sì che è una provocazione introdurre come c'è la carbon tax una trash tax
Sono un meccanismo di dissuasione nei confronti delle tv che inquinano i nostri pensieri nostri occhi le nostre mozioni i nostri sentimenti
E come attraverso non solo l'Auditel ma puntuali Terna qualcuno Little se vogliamo dirla all'inglese
C'è un osservatorio sulla qualità sociale dei programmi tv
Che informa i cittadini di chi sono le aziende che sostengono quei programmi visto che oltre al Canone il grosso della sostegno avviene attraverso la pubblicità
E poi toccherà a noi toccherà a noi quando andiamo a far la spesa siccome la pubblicità alla fine la pagano i consumatori
Scegliere se abbandonare
Quelle aziende
Che sostengono TV spazzatura
Infine diciamo all'ordine dei giornalisti e la Federazione della stampa che siamo pronti a inventare insieme un itinerario perché i giornalisti prendano più diretta conoscenza delle realtà del sociale
Un modo di vivere dal di dentro e non al di fuori
Non cerchiamo spettacolarizzazione ma neppure banalizzazioni
La libertà dipende dalla responsabilità diceva Popper ecco ci può ci piacerebbe che in un tempo in cui si promuove la responsabilità sociale d'impresa facesse almeno capolino la responsabilità sociale dell'impresa televisiva
La quinta proposta riguarda l'Italia a colori siamo ormai un mantello di Arlecchino
Eppure dobbiamo cominciare a fare qualche cosa c'abbiamo da molti problemi anche all'interno la nostra stessa Associazione circoli di immigrati le nostre col fanno una responsabile che nicaraguense
Chiediamo tre cose finalmente che l'Italia abbia una legge organica per il diritto d'asilo perché son sempre più profondi che arrivano
Secondo che si dia seguito alla proposta sul diritto di voto per gli immigrati nel convento del Paese non solo l'onorevole Ghedini
Terzo che i bambini stranieri nati in Italia che sono trecentoventisette mila siano subito cittadini anche del nostro
Una sesta proposta riguarda un servizio civile europeo diceva Jean Monnet fare l'Europa e fare la pace
Ha scritto Romano Prodi nel suo manifesto non se n'è accorto nessuno o quasi
Che forse sarebbe ora di sostituire il periodo del servizio militare con uno più greve ma ugualmente obbligatorio di servizio civile che potrebbe essere una buona cosa soprattutto
Se lo si collegasse alla tutela dell'ambiente e la protezione dei più deboli
Non solo del proprio paese di origine ma anche quello di altri Paesi
Membri dell'Unione
Nostro amico fino all'altro giorno Ermete Realacci e credo che qui ci sia il nuovo presidente Roberto Della Seta
Ma a cui faccio gli auguri per la sua nuova avventura in Legambiente Ermete Realacci ha presentato una proposta firmata poi da diversi parlamentari per un servizio civile nazionale obbligatorio o Ibo qualcuno dirà
Vogliamo reintrodurre l'obbligo del servizio militare
Vogliamo produrre una riflessione se non si è stato un po'frettolosa quella riforma
E se il senso di cittadinanza oltreché
L'occasione
Per un servizio per il Paese e per i più deboli non sia il modo di riavvicinare
Giovani cittadini e istituzioni e che questo avvenga non solo per l'Italia ma per tutti i Paesi dell'unione europea
La settima proposta riguarda l'Italia solare
Siamo il Paese del sole ma siamo il paese che utilizza il meno menti meno il sole
Che pure è una risorsa a gratis come dicono a Roma
Rubrica che qualcosa se ne intende
Ha fatto notare che la quantità di sole che cade sul nostro Paese è straordinaria e che con una determinata volontà politica si potrebbe
Utilizzare facilmente fa due esempi uno specchio solare di sei chilometri di raggio da collocare in una delle regioni quasi deserti che del nostro
Sud arriverebbe a raccogliere tutta l'energia prodotta nel Paese dal carbone e uno di diciassette chilometri di raggio potrebbe catturare la stessa quantità di energia ricavata da tutto il petrolio
Che importiamo
Un'Italia solare sarebbe anche una grandissima chance terzi il Mezzogiorno
Infine
L'ultima proposta si chiama per un dollaro al giorno
Tra gli obiettivi del millennio un Grohl Stella quello di ridurre entro il due mila quindici almeno la metà dei poveri del pianeta cioè quelli che vivono
Con poco più di un dollaro al giorno
Ahimè i governi dell'Occidente hanno fatto poco e nulla
Per il nostro paese è in buona compagnia anziché lo zero sette promosso però promesso nel novantanove Polonia siamo allo zero e diciannove
Senza nulla togliere alle responsabilità del governo che abbiamo richiamato in più occasioni insieme con tutte le mezzi volevo però formulare una proposta
Una proposta che si inquadra anche dentro a una necessaria revisione come hanno
Indicato detta il Forum terzo settore del sistema delle donazioni e della trattamento fiscale delle stesse ovvero se ciascuno di noi cittadini di un paese benestante versasse
In un fondo unico gestito integralmente dalle ONG un'Europa al giorno
Ovviamente c'è chi verserà quattro euro in un anno chi quattro mila perché non è che siamo tutti uguali
Noi potremmo produrre
Un raddoppio del reddito dei sistemi di istruzione di sanità
Delle popolazioni che vivono con un dollaro al giorno
L'iniziativa avrebbe anche un valore educativo e come sentire come negare la speranza di vita di una persona del sud del mondo come parte integrante del nostro lo stesso destino
Ma anche quello di moltiplicare le tante reti di aiuto il sostegno e sviluppo
Promosse dall'ONG chiediamo a CGIL CISL e UIL è anche al Sindaco Veltroni che hanno promosso per il diciassette aprile a Roma una mobilitazione per l'Africa cui abbiamo aderito di fare loro questa proposta
Credo sarebbe un
Segnale importante
I passare dalle parole ai fatti e soprattutto di scommettere sulle quelle grandi reti organizzati e di aiuto che sono
Le ONG
Tutto questo questa agenda evidentemente sarebbe troppo impegnativa per le sole ACLI male a chi sono abituate a lavorare insieme non da soli
Con il Forum del terzo settore con la tavola la pace con Banca Etica con Vita con trasferta Civitas l'associazione delle ONG sostiene che raggruppa le quelli sportivi
Il turismo sociale responsabile forma nella formazione professionale il Copagri
Che viene numerandolo e Bottega della solidarietà Migrantes
Ebbene però vorrei dire a tutti questi in particolare al Forum
Saranno qui i responsabili portavoce del Forum del terzo settore lanciare due proposte la prima
Quella di tenere ogni anno
Due giornate di studio di ricerca perché la nostra cultura la nostra identità
Siano capaci di avere consapevolezza di quello che possiamo fare in questo Paese e la seconda
Quella di lanciare alla vigilia delle elezioni regionali del due mila cinque gli stati generali del terzo settore
Credo che in questo nostro mondo non solo con gli alleati quello molto più largo
Ci siano idee programmi e persone
Che possono entrare in campo
In questa appuntamento importantissimo visto che le Regioni saranno sono
Gli elementi guida del paese all'interno della cambiamento della riforma federale
Con i sindacati in particolare con CGIL CISL condividiamo la presenza la Tavola della pace con Epifani Pezzotta e Angeletti se si
Mo'confrontati con qualche dialettica nell'agosto del due mila due a Vallombrosa
Ancora con la CGIL CISL e UIL abbiamo discusso la nostra proposta di riforma delle quote delle pensioni
è una relazione che ci sta a cuore per una duplice ragione siamo testardi
Nel favorire una unità tra le organizzazioni sindacali
Ma vogliamo interessi ai sindacati non abbiano timore non abbiano timore a misurarsi con i caratteri nuovi la questione sociale
Con la Cina c'è poi una relazione speciale viene da lontano dalle comuni origini perché trovata anche una forte sintonia nell'affrontare il difficili problemi della riforma
Del welfare e del mercato del lavoro ma anche nella strenua difesa dell'autonomia delle formazioni sociali nello scenario bipolare
Così queste nostre reti hanno varcato
I confini del nostro paese ci sono qui i rappresentanti delle organizzazioni internazionali a cui siamo affiliati la CIA metti il movimento mondiale lavoratori cristiani che voglio salutare domani parleranno
Siamo membri della Platform delle leggi sociali
Nostro Luca sceglie è stato nominato dal governo all'interno del Comitato economico e sociale europeo siamo insomma dentro anche a molte reti come quella di Eurolat Ina America Latina
Ma queste reti riguardano anche la nostra realtà di credenti di cristiani
Ci domandiamo dopo la grande stagione delle opere sociali di Toniolo di Tovini dopo la stagione della politica De Gasperi la DC cioè di fronte a noi una terza stagione del movimento cattolico
Ecco perché abbiam parlato né i nostri orientamenti di un noi cattolico
So che la cosa ha suscitato qualche prurito ma non ci sono Nostalgia centriste o neo guerre fra
Credo che il lavoro di questi anni per tessere nuove reti anche e perché no tra i cattolici che opera nel campo sociale educativo aveva ed ha l'ambizione di trovare linguaggi comuni pensieri comuni vorrei dire perfino un'agenda comune
Ciò che intendo per noi cattolico non è un'improbabile ritorno ad un mondo cattolico come quello degli anni sessanta settanta sarebbe velleitario
Semmai c'è oggi la necessità di andare oltre il la realtà del pluralismo politico dei cattolici per riaprire tra i cattolici variamente organizzati nella sezione i movimenti
Una riflessione su un comune sentire cristiano sulle principali questioni sociali che sono al centro
Del dibattito pubblico
Ecco perché ci prepareremo adeguatamente
Alle prossime settimane sociali previste ad ottobre e al Vescovo presidente monsignor Chiarelli
Abbiamo detto in modo cortese ma anche convinto la necessità di aprire una prospettiva che veda le situazioni laicali pienamente coinvolte
Responsabili di questo appuntamento insomma a Bologna in ottobre ad ogni in ottobre può diventare un passaggio importante per rendere visibile un nuovo protagonismo chi laici cristiani che non hanno rinunciato
A rendere un servizio al Paese infine veramente
Uno sguardo breve su di noi sulle ali
Quattro linee di lavoro la prima è quella che abbiamo denominato Casa del lavoro un tentativo di integrare riorganizzare innovare l'insieme della nostra rete di servizi
Come rete di tutela di promozione del cittadino del lavoratore della famiglia capace di rispondere sempre di più a quella variegata
A quelle variegato domande a questa articolata personalizzazione dei bisogni e delle domande
Credo che questa rete fatta con il patronato e con l'ENEL sia una grande ricchezza non delle attività o la grande ricchezza del Paese
Perché un Paese ha bisogno di reti sociali radicate forti in grado di creare sostenere coesione sociale che vale tanto quanto la competitività del Paese
Ma forse dobbiamo anche della seconda cosa anzi modificare un vecchio slogan si diceva pensare globalmente e agire localmente
Forse dobbiamo invece adesso pensare localmente e agire globalmente ovvero ripartire dai nostri circoli dei nostri radicamenti per aprire l'orizzonte verso i tanti Paesi dove abbiamo già cominciato un lavoro in Kosovo o in Albania a Lublino come a Lima a Nairobi Comegna Soro insomma cercare di mettere a disposizione
Quel talenti che la rete associativa delle ACLI ha generato e conservato in questi anni ne riparleremo sabato con l'iniziativa denominata comuni gemelli
In terzo luogo abbiamo fatto un'indagine sui nostri circolo abbiamo scoperto che le nascite associative
Sono in gran parte collegate anche alle stagioni del Paese primi anni Cinquanta poi la stagione movimentista adesso l'ultima fase ecco allora abbiamo capito da questa indagine che la qualità della vita associativa non è un evento è il frutto di un lavoro paziente e corale
E questa diffusa rete di azioni solidali che oggi può ambire anche ad allargare i confini c'è da sentire come compito proprio anche quello di fare reti associative in altri Paesi
E così sempre da questa indagine abbiamo scoperto che i nostri circoli hanno generato tra virgolette
Per un terzo amministratori locali amministratore delle nostri municipi
Un segnale l'avevamo avuto anche dall'appello salvare la tre due otto che avevamo lanciato negli scorsi mesi e che aveva visto molti sindaci aderire a questa iniziativa ecco perché credo che dovremo operare anche una riorganizzazione del nostro sistema avendo come base come centro le dimensioni regionali realizzando un federalismo cooperativo e solidale
Infine i nostri congressi abbiamo colto delle attese nuove da parte della comunità cristiana anche dei nostri pastori sono attese che un po'ci rincuora no e un po'ci spaventa
Ecco perché vorremmo dare vita ad un progetto denominato Progetto parrocchie c'era un modo per cui sia possibile oggi l'immaginare di fare il circolo nella parrocchia non per occupare spazi né per una qualche egemonia piuttosto per avviare
Una nuova stagione di semina
Dei luoghi di socialità di formazione all'impegno sociale disservizi per i cittadini più in difficoltà di itinerari di maturazione alla responsabilità civica per gli adulti questo e quello che
Possiamo offrire per dare una forma anche a quel primo annuncio che sta
A cuore alla Chiesa italiana
Bene scusate la lunghezza ma il mio percorso poteva finire qui anche con questo congresso a ben vedere più di cinque anni alla guida di un'organizzazione non sono pochi
E le sirene tentatrice delle buone sirene in questi ultimi mesi non sono mancate ma come già sapete ho deciso di ricandidarmi
Se mi capire leggerete
Di restare presidente per il tempo che lo statuto consente so che alcuni di voi hanno storto il naso dicendo ma come eleggiamo un presidente direttamente in Congresso e poi il presidente tra virgolette costretto a dimettersi a metà mandato
Anche se questo con le architetture statutaria istituzionali potrebbe un poco stridere
Le assicuro
Che è meglio così per me ma anche per nuovi
Un breve sguardo retrospettivo della nostra storia si dice che solo in un caso
Abbiamo avuto un presidente che ha superato tale limite
Quasi che viso del forse una specie di fisiologia dell'organizzazione più efficace di qualsiasi norma statutaria
E poi in questo congresso proprio in virtù della norma degli otto anni del doppio mandato abbiamo cambiato più del cinquanta per cento dei nostri presidenti provinciali e regionali forse un cambiamento che non è mai avvenuto in queste proporzioni
Abbiamo anche raddoppiato le donne presidenti a dire il vero partendo da numeri piuttosto piccoli
Per essere
E tutto questo è avvenuto senza traumi senza eccessivi mal di pancia insomma la regola funzionato è una buona regola che non dobbiamo toccare
Quanto a me spero
Che in questo ultimo tratto di strada non solo di continuare a dare quello che posso
Ma anche di saper operare su un gruppo dirigente che complessivamente credo abbia fatto bene
Dei significativi innesti nella direzione indicata
A Bruxelles a chi più giovani più femminili più europee
Credo anche che questa regola ci sarà di aiuto
Per evitare le patologie
Come quella
Delle ACLI
Io alcune delle ACLI in Sicilia
Che credo abbiamo avuto il merito di affrontare senza timori con coerenza e i risultati dei congressi delle province Sicilia siciliani ci confermano la bontà dell'azione intrapreso
Ad ogni buon conto
Io solo da ringraziare
Perché la bilancia tra ciò che ho saputo dare all'associazione
E ciò che ho ricevuto è comunque a mio favore
Una constatazione che rafforza in me
La convinzione che il grande albero delle ACLI
Il grande albero delle a chi resiste bene
E anzi
Può aprirsi
Ad una nuova primavera
Sentinella quanto resta della notte recita Isaiah al capitolo ventuno versetti e undici e dodici
Un cantautore italiano credo a molti
Caro Francesco Guccini più di vent'anni fa ha scritto una canzone
Commentando questo brano di Isaiah dove dice
La notte udite sta per finire
Ma il giorno non è ancora arrivato sembra che il tempo nel suo fluire resti inchiodato ma io ve li ho sempre e perciò insistete voi lo potete
Rido mandate
Ora capisco il mio non capire che una risposta non ci sarà che la risposta sull'avvenire e in una voce che chiederà
Somme ma nell'Aida sentinella quanto resta della notte
Se abbiamo scelto l'immagine della sentinella per indicare con quale spirito le ACLI intendono vivere in questo mondo che cambia
E soprattutto perché la sentinella protese in avanti attenta a quello che sta per venire piuttosto che a rimpiangere ciò che è già avvenuto nel giorno che muore
Anche noi come le sentinelle non abbiamo rimpianti per ciò che era ieri ma guardiamo verso l'alba di un nuovo giorno
Nella speranza di svegliare il futuro tra la notte Laurora come avvenne per le vergini prudenti che seppero
Procurarsi la riserva di olio necessaria per tenere le lampade accese nel cuore della notte fino all'arrivo dello sposo
La nostra tesa nella speranza allora
Non è altra cosa dal realismo della storia perché è quella di sentinelle consapevoli che la notte e notte
Vengono qui in soccorso
Le parole oranti della giovane ebrea deportata ad Auschwitz
E tutti Hillesum
L'unica cosa che possiamo salvare di questi tempi
E anche l'unica che veramente conti
è un piccolo pezzo di te e noi stessi mio Dio
E forse possiamo anche
Contribuire
A disseppellire netti nei cuori devastati degli uomini
Sì mio Dio sembra che tu non possa fare molto per modificare le circostanze attuali ma anche se fanno parte di questa vita io non chiamo in causa la tua responsabilità
Più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi
E quasi
Ad ogni battito del mio cuore cresce la mia certezza
Tu non puoi aiutarci
Ma tocca a noi
Aiutare te
Difendere fino all'ultimo la tua casa i nomi
Le parole di questo giova
Donna ci accompagnino sempre nel sogno entusiasmante e nella ricerca pazienti di allargare i confini sulle rotte della fraternità
Penso che l'applauso dia il senso e il significato dell'accoglienza di questo lungo intervento dal presidente
In tanto che prendiamo posizione sullo proseguo dei lavori dopo due indicazioni all'uscita possibile poi ritirare la relazione del presidente
Si può accedere tra pochi momenti anche la verifica dei poteri
Ringrazio alcuni altri ospiti presenti in sala
Volevo ringraziare una ricca rappresentanza della Regione Piemonte
Il dottor botta Franco Maria Assessore regionale del Piemonte Walter Galante
E Mariangela Cotto Assessore regionale alla formazione per la regione ringrazio per la presenza
Prenderà la parola domani Ghigo per il saluto della regione volevo salutare anche la delegazione del Udeur in sala il con la presenza di Puccini Susanna capogruppo comune Torino ricordo Angelo
Volevo anche salutare una delegazione del Partito Comunista Italiano che sono che sono presenti che è presente con l'onorevole Rizzo Marco capogruppo alla Camera è robetta di Lucca segretaria regionale del Piemonte
Faccio anche
Il primo intervento
Do la Parenti la parola al presidente Legambiente Roberto Della Seta per un intervento di saluto
Prego di prendere posizione intanto spesso in prego prendere posizioni
Volevo anche segnalare la presenza di Carlo Costalli presidente dell'Mcl che salutiamo che poi interverrà per un saluto Roberto Carrillo del movimento operaio acquisti hanno belga
L'onorevole Raffaello Morese già sottosegretario al lavoro e poi proseguiremo con gli altri dopo l'intervento di Roberto Della Seta
Sì buonasera a tutti grazie anche grazie per questo onore di aprire dopo la relazione di Luigi Bobba
Interventi ma io ascoltando Bobba è anche leggendo i documenti che hanno preparato questo congresso
Ho trovato devo dire ulteriore conferma del tanto che unisce che avvicina Legambiente alle ACLI del fatto che tra noi
Ormai c'è davvero un filo speciale certamente siamo molto diversi
Per storia e anche per ispirazione voi siete fino dal nome un'organizzazione cattolica noi siamo squisitamente come si può dire a religiosi
Voi avete come riferimento principale il lavoro
E però è questa per esempio credo sia una prima importante
Di finanza fra le nostre due esperienze siamo entrambi costituzionalmente antitetici direi quasi alla RGC ad ogni forma di unilateralismo e convinti che proprio le visioni unilaterali siano la cucina di ogni forma di fondamentalismo quelli le forme più tragica che purtroppo stiamo vedendo alla pera in questi mesi in questi anni ma anche le forme più quotidiane
E quindi non ci piace l'unilateralismo della guerra preventiva non ci piace l'unilateralismo che ha portato l'amministrazione americana di George Bush a rinnegare il protocollo di Kyoto
Ma nemmeno ci piacciono unilateralismo e che ci ritroviamo come si può dire dentro casa
Io penso per esempio che è lo stesso movimento alter mondiali sta come viene chiamato a oggi ho e pacifista vi siano espressioni che recano un'impronta unilaterale che va combattuta
Non mi riferisco soltanto agli atteggiamenti intolleranti o peggio apertamente violenti di chi si ritiene depositario dell'ortodossia pacifista e che purtroppo abbiamo visto all'opera seppure
Come dire portate da una piccolissima minoranza anche nella grande e bella manifestazione romana del venti marzo
Su questo voglio dire
è un inciso io condivido al cento per cento quello che ha detto Luigi Bobba e penso che sia giunto il momento
Che non solo le componenti cattoliche
Ma tutti quelli che nel nella galassia pacifista rifiutano l'arroganza dei duri e puri Randall esplicito che la violenza praticata ma anche quella simulata con linguaggi più adatti a un film di guerra
Che non a una realtà di pace non rientra tra quelle che noi consideriamo le diversità fisiologiche dunque accettabili di un grande movimento ma solo semplicemente un nostro nemico
Devo dire che c'è anche un menu un unilateralismo
Dentro il movimento in parte implicitamente ne parlava Luigi Bobba
Di chi per esempio
Non dice con chiarezza che il fondamentalismo islamico è la peggiore la più temibile di tutte le ideologie unilaterali
Un unilateralismo di che vede tutto il male nell'Occidente
E finisce per cadere in una sorta di relativismo culturale per cui in nome della diversità tra le culture si giustifica l'infibulazione che si pratica tuttora in gran parte dell'Africa o la totale mancanza in gran parte dei Paesi islamici di libertà religiosa
Un altro collante che ci lega è il rifiuto di ogni riduzionismo economicista che sia condito in salsa vetero marxista o in salsa neoliberista
E questa convinzione io credo nella proiettiamo nella nostra idea di mondo di futuro siamo sia noi che voi alla ricerca di strade che mettano al centro dei problemi di cui ci occupiamo l'uomo
Come persona come comunità come popolo come titolare di diritti al di là di ogni criterio non solo etnico religioso ma anche di appartenenza geografica
Credo che questa comunanza sia chiaramente percepibile nel profilo del nostro rispettivo impegno sui temi della globalizzazione
Questa globalizzazione non ci piace ma ci piacerebbe ancora di meno un mondo dove tornassero a prevalere i confini gli steccati
I Francia proprio in questi mesi e aperto un largo dibattito sui temi del comunitarismo sul rischio sa che nelle nostre società multietniche
La difesa e il recupero delle identità culturali e religiose siano la premessa per la comparsa o il ritorno di fenomeni di razzismo di intolleranza di antisemitismo
Sul collegamento per esempio tra le manifestazioni appunto di un rinascente antisemitismo e la crescente chiusura delle comunità di immigrati islamici
Una parte importante della cultura francese anche di quella più illuminata vede il comunitarismo come una minaccia e resta ancorata ad un'idea che io però trovo pericolosa
L'idea che esista un'antinomia irriducibile tra comunità e Cosmopolis sarà quella stessa idea
Quella stessa idea che ha portato ad introdurre in Francia il divieto che io mi ostino a considerare illiberale all'uso del velo per le donne islamiche
Sia chiaro questa interpretazione non è del tutto infondata sappiamo bene che l'idea di comunità fatto da levatrice ad autentici mostri fino alle recenti tragedie balcaniche
E però se giochiamo insieme all'acqua sporca delle degenerazioni del comunitarismo di cui in particolare e così è piena la storia europea anche il bambino rappresentato dalla centralità delle persone e dunque anche delle collettività
Che si riconoscono i luoghi in valori in culture noi commetteremmo un errore imperdonabile perché l'identità comunitaria è il contenitore inevitabile di ogni esperienza umana collettiva fuori di essa non resta che l'alternativa traumi destino di crescente individualizzazione e atomizzazione dei comportamenti e un altrettanto perniciosa omologazione di tutte le espressione umana e sociale ad un unico modello non cosmopolita ma non iniziante non democratico Manna imperiale la via lo capisco è stretta e frode happy forse proprio per questo noi e voi che cerchiamo entrambi di percorrerla
Ci sentiamo al di là delle differenze così vicine infine e su questo concludo una terza affinità tra di noi riguarda l'idea di associazione
Noi come voi abbiamo conosciuto il collateralismo noi come voi abbiamo ben prima della tempesta dell'inizio degli anni Novanta imboccato una strada originale
Abbiamo scelto di essere associazioni indipendenti non formalmente ma nei fatti da partiti e schieramenti e però associazioni che non rinunciano a fare politica
Questo modello soprattutto per l'Italia
è una novità mi pare che l'esperienza abbia dimostrato che era e rimane una direzione di grande valore positivo
Queste affinità ci hanno portato quasi naturalmente a collaborare in molte occasioni tra i numerosi impegni condivisi mi piace ricordare l'iniziativa prossima per celebrare a Roma il prossimo dodici dicembre
La giornata e dove dodici settembre la giornata dell'interdipendenza o ancora la riflessione su quali debbano essere le fondamenta di un nuovo Welfare uguale farà a colori come voi lo avete battezzato nel vostro documento in cui trovino spazio nuovi bisogni e diritti compreso quelli legati alla qualità ambientale
Più in generale abbiamo in comune la consapevolezza che la coesione e la qualità sociale di una da una parte la qualità ambientale dall'altra sia l'ingrediente insostituibile di quel modo diverso e mi del di quel mondo diverso e migliore per il quale ci battiamo l'idea cioè che le sfide per sconfiggere la povertà per affermare come un valore indiscutibile
La dignità di ogni singolo essere umano per cambiare alla radice il modello energetico e fermare i mutamenti climatici non siano che aspetti collegati di un'unica grande battaglia per il progresso per queste ragioni io sono convinto che la nostra vicinanza sia destinata a consolidarsi contaminare con le proprie visioni anche molte altre espressioni dell'associazionismo da parte nostra da parte mia vi assicuro che compiremo ogni sforzo per coltivarla con un patrimonio prezioso grazie e buon lavoro
Vorrei pregare la gente in sala di mantenere un atteggiamento di ascolto e di silenzio
Do la parola a al presidente dell'Mcl Carlo Costalli che invito a prendere la parola ieri avvisando che che poi darò la possibilità di intervento al segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani quindi prego anche di un ritorno in sala per ascoltare questi ospiti graditi
Intanto saluto il dottor Luigi Marino di Confcooperative che rinuncia all'intervento per per sopraggiunti motivi don Antonio Mazzi presente in sala
Costa le
Dovrebbe andato sulla allora
Il fango e virtù grazie incoraggiamo il segretario generale della CGIL che sì facilita anche organizzativamente con un applauso
Coglieva
Vi ringrazio della dell'invito
L'invito a prendere la parola
Io vorrei fare qualche osservazione
Penso con l'onestà la serietà che
Che mi si riconosce nel rapporto fraterno che lega le nostre organizzazioni
Intanto voglio dire subito che ho trovato la relazione
Luigi Bobba una relazione molto seria
Molto intensa
Piena di proposte molte delle quali rivolte direttamente alle tre organizzazioni sindacali
E per quello che mi riguarda la CGIL
Penso che sia giusto da parte mia riflettere
Sull'assenso di queste proposte e dare poi una risposta
Dico subito però che ci sono grandi parte dell'impostazione della RAI la
Simone
Che mi vedono convinto
Ne condivido l'impianto generale la ricerca generale lo spirito generale i problemi che intende affrontare
C'è naturalmente qualche punto che non mi convince lo dicono esplicito in modo particolare la questione legata
Alla rappresentanza politica dei bambini
E poi vorrei con voi ragionare alla fine di questo mio intervento su un problema che avvertivo venendo qui riflettendo sul lavoro comune fatto e sul quale trovo qualche difficoltà
A dare una risposta che mi toglie mi tolga tutti i dubbi anche dopo aver ascoltato la relazione di Luigi
Partirei comunque dalle cose che condivido
E mi sono domandato perché c'è una condivisione molto forte da parte mia dell'impianto della relazione io credo per un motivo molto semplice
Innanzitutto per quello che siamo
Per quello che facciamo per quello che rappresentiamo per come siamo cioè soggetti di rappresentanza sociale che non fuggono dai problemi del tempo presente
Con tutte le contraddizioni tutte le ansie tutte le ricerche
Tutto il bisogno offrire la risposta che talvolta anche noi facciamo fatica a costruire
Io penso che sentiamo in modo particolare il passaggio difficile e delicato che sta attraversando il Paese la sue società e le persone che qui vivo
Penso in modo particolare la crisi economica
Alle tante persone occupate che rischiano di perdere il posto di lavoro sono corretti i numeri che dava la relazione
Al fatto che vediamo la più lunga stagnazione oltre trentacinque mesi di tutto il dopoguerra e purtroppo anche al fatto che oggi manca una chiara indicazione
Di cambiamento di prospettiva
Penso ai tanti giovani in modo particolare nel Mezzogiorno verso i quali è preclusa una possibilità di lavoro di lavoro di qualità di lavoro scelto
Penso alla grande domanda di legalità che assieme in quella straordinaria manifestazione a Gela insieme a tanti bambini e giovani abbiamo riaffermato insieme
Penso ai tanti anziani alla loro condizione a quello che ci dicono le statistiche ma purtuttavia alle tante testimonianze che le testati iscritte non sono in condizione di rappresentare
E penso che viviamo assieme lo dico senza forzatura
Anche con angoscia l'assenza di una risposta corretta da parte di chi ha la responsabilità politica di far uscire il Paese dalla situazione in cui in cui si trova
Io penso lo diciamo da tempo sta nella piattaforma che abbiamo costruito con la CISL e con la UIL io penso che egli scorretto il giudizio che diamo dell'azione del governo una
Tenta di risposte giuste per i problemi che la società il paese di oggi hanno sia che prendiamo l'assenza di una politica industriale
La questione della politica dei redditi Italia un Guelfa che diventa giorno dopo giorno più costoso meno inclusivo e meno di qualità
Sia che pensiamo le politiche redistributive a partire da quelle fiscali
Sia che su un altro terreno si voglia affrontare una discussione seria su quello che significa effettivamente in questo contesto l'attuazione della riforma federalista attualmente in discussione in Parlamento
Io resto convinto cioè noi
Abbiamo un Paese oggi molto più insicuro
Un po'più diviso e un po'più povero di come non l'avevamo solo qualche anno fa
E penso che a questo Paese che a questi problemi occorra dare una risposta
Perché possiamo anche non fare la retorica del declino ma c'è una materialità del declino che finisce per coinvolgerci
E guardate quando io tra i primi ho parlato di rischio di declino non ho mai pensato soltanto a un declino relativamente alle quote di produzione di reddito
Quando una società declina declina tutta declinano i valori declina nei legami sociali del clima né in quello che rende forte un tessuto
Nella ricerca nelle inquietudini declina in quello che ti fa ricco materialmente ma soprattutto in quello che ti fa ricco spiritualmente e culturalmente
Abbiamo lavorato in questi anni
Abbiamo lavorato insieme infine in questi anni
In tutta la fasi della vicenda del movimento della pace
Abbiamo lavorato per costruirlo
Per difenderlo da settarismo e da chiusure sciocche stupide controproducenti
Da strabismo i che c'erano e parzialmente ancora ci sono
E lo abbiamo fatto nel nome dei tanti che credevano davvero che la risposta al terrorismo non fosse e non sia rappresentata dalla guerra
Io su questo voglio dire una parola chiara perché davvero è quello che io penso
La sfida di questo terrorismo la sfida non solo che non possiamo sottovalutare
Ma è una sfida che impegna era i nostri paesi le nostre società e noi stessi forse per molto tempo
è una sfida della quale dobbiamo conoscere con precisione la forza la pericolosità ma anche la sua natura
Per dirla tutta io penso che con questo terrorismo bisogna fare qualcosa di più non qualcosa di meno di quello che si sta facendo solo
Che c'è qualcosa di diverso nella connotazione di questo più in questo più non c'è la guerra ci vuole qualcosa di più che non richiami un rilievo chi esattamente le stesse modalità di cui questo terrorismo fanatico a fondamentalismo religioso si nutre a un terrorismo che si ispira alla logica della morte del martirio va contrapposta una visione che fa della vita del suo rispetto della sua legalità della sua pienezza la risposta più forte e convinto
In questo
Ed è questa se ci pensiamo bene
La vera forza di questo movimento ed è anche la forza della ragione che questo movimento aveva e che purtroppo i fatti si sono incaricati di dimostrare la sua propria fondatezza
Così come su altri temi abbiamo lavorato sia vi prego di riflettere sul fatto che attorno a questioni che sono molto cari alla vostra sensibilità la vostra cultura
Dal tema delle famiglia della povertà anche al tema dell'Africa
Abbiamo lavorato assieme fino a definire con questa grande manifestazione di metà aprile l'impegno unico che nessuno organizza azione sindacale al mondo ha mai sviluppate fatto nei confronti di questo continente dimenticata
Se tutto questo è vero
E se questo lavoro che abbiamo incrociato nasce dal fatto che rappresentiamo
Dentro la nostra società una rappresentanza vera vitale forte
Io credo che abbiamo anche costruito e qui sta secondo me il punto
Di riflessione che vorrei fare con voi
Noi abbiamo costituito
Lo spazio pubblico fondamentale della vita democratica di questo Paese in questi anni
Io credo per convinzione
E anche per una ricerca che al di là dell'Italia oggi riguarda la cultura europea che dobbiamo lasciarci alle spalle non soltanto una logica di su Bolt per metà della rappresentanze sociali nei confronti del sistema politico o istituzionale
Ma anche dell'idea della separazione tra quello che Società Civile e quello chiesto circa politica istituzione credo che dobbiamo lavorare perché questo stiamo facendo
A quello che si potrebbe chiamare una riforma della società civile ma che io preferisco chiamare la costruzione di un vero spazio pubblico
In cui soggetti comunità luoghi della rappresentanza sociale movimenti politici culturali d'opinione forze politiche si incontrano e si incrociano
Ognuna sulla base della propria identità dei propri programmi dei propri valori del proprio ruolo senza mischiare i ruoli e funzioni ma prendo sì a una ricerca comune
Ma se questo è necessario ed è quello che parzialmente stiamo facendo
Seduti assieme al tavolo della pace nel movimento per la pace nei luoghi dove ci sono le crisi produttive dove ci sono una questione di domanda sociale da organizzare allora
Mi viene un dubbio
Come ci si sta come ci si siede come si vive in questo spazio pubblico comune
Ognuno naturalmente sulla base di quello che sulla base di quello che per storia per convenzione per tradizione per proposta
E sulla base delle relazioni culturali storiche che ognuno ha sedimentato e che sono un patrimonio di ognuno e che non possono essere se non rispettate da parte degli altri
E venendo qui proprio mi domandavo se fermo restando questo
In questo spazio pubblico convenisse starci come grandi organizzazioni o come filiere di interessi e di valori precostituiti
In fondo e quel noi cattolico che mi lascia e lo dico con rispetto un piccolo dubbio
Perché io capisco la logica la rispetto e la condivido
Ma dobbiamo evitare che a quel noi cattolico corrisponda un voi che vive per negazione di quel noi cattolico così come a ogni identità
Non dobbiamo che dobbiamo scongiurarlo che vivono al terrorista fatta di differenza con quella identità sta qui credo la ricerca e il dubbio che io
Che vi dico con franchezza
Che riguarda me riguarda l'organizzazione riguarda il processo di costruzione di una nuova piattaforma unitaria con CISL e UIL in cui la ricchezza di ognuno il pluralismo il fondamento di un valore per tutti
Ma vorrei stare a quei tavoli in quei movimenti sulla base dell'identità di ognuno ma aperto alla ricerca e al contributo dell'altro dove quel noi e quel voi e ha reciprocamente un luogo di incontro e di scambio di culture e di esperienze dove neanche per un momento Ray creiamo un muricciolo
Quando i muri sono crollati
Perché anche un modo questo di aiutare la ricerca e la riflessione che ognuno questo è anche il modo per dare a quello spazio pubblico a quello spazio sociale la dignità di essere davvero tessuto e Nervo della democrazia nel nome di una responsabilità che diventa più forte e più matura quanto altre responsabilità e altri poteri talvolta declinano o talvolta tendono ad eclissarsi perché anche così
Costruiamo la scelta di un modello democratico di partecipazione di discussione senza il quale qualsiasi riforma ordinamento istituzionale non può vivere o non può alimentarsi
Questo è il dubbio che avevo l'ho voluto dire con rispetto perché penso che anche nel modo con il quale ci parliamo con rispetto e il segno di quella maturità e di quel lavoro che insieme abbiamo fatto
E che io sono sicuro continueremo a fare nei prossimi mesi nell'interesse delle persone che vogliamo rappresentare
Ringraziamo per l'intervento segretario generale della Cisl Epifani e lo ringraziamo anche generale della CGIL dalla franchezza bloccata
Voleva dire che il sale presente una delegazione sostenuta anche dalla CISL aspetteremo nei giorni prossimi Pezzotta e continueremo questo dialogo
Io invece dalla parola adesso al direttore generale Banca Popolare etica Mario Crosta
E vi annuncio che poi dopo di lui prenderà la parola il ministro che è con noi dall'inizio di questo pomeriggio grazie
Buona sera a tutti e grazie per
Per l'occasione dell'intervento del porto il saluto anche da parte del presidente Salviato di Banca etica che è impegnato a Firenze in una manifestazione che va proprio a cercare di affermare quei cinque pilastri che prima Gigi Bobba ricordava League la viticoltura biologica
Le buone prassi già presenti già esistenti oltre alla finanza etica che già da qualche anno opera ACLI e Banca etica è una partnership per definizione perché le ACLI sono socio fondatore di Banca Etica decisivo by vicepresidente Coratti adesso è vicepresidente della banca quindi è un legame una relazione che parte da lontano parte dalle origini ecco io che credo che questa collaborazione questa partnership
Parta tragga origine sostanzialmente sul solco di una riflessione e di una elaborazione che parte dalla democrazia economica
Democrazia economica comporta per l'appunto riflessione comporta elaborazione comporta la necessità di aver delle prassi concrete che la vanno ad affermare che la vanno a a far nascere a costituire democrazia economica prevede richiede un determinato modello economico modello economico che metta al centro delle persone la persona
Tutte le persone e che metta al centro da un sistema di regole che fa sì che il raggiungimento degli obiettivi che la democrazia economica si pone vengano raggiunti
Mettere al centro la persona ecco come fare per mettere al centro la persona
è necessario i cui penso ecco condivido completamente quello che diceva prima Gigi
C'era necessità di reti sociali che siano forti predisse Eliseo forti e che Fanny devono far sì che i ogni persona ogni cittadino si riappropri maniera responsabile
Della dimensione dell'appartenere della dimensione che del far parte di una comunità
Per far questo c'è bisogno di una forte azione educativa c'è la necessità di una forte azione di educativa che porti al risveglio della consapevolezza
E così già si diceva prima sei in economia un'identità che e cui pare il reddito al consumo più risparmio
Pensiamo ognuno di noi consumatori ogni cittadino consumatore ogni stilla di Noè risparmiatore consuma risparmio fanno la danno la sommatoria
Della ricchezza di di una comunità ecco pensate se ognuno di noi
è agisce in maniera responsabile e ci son prassi concrete che lo rendono possibile ecco leggere in questa maniera può contribuire sicuramente contribuisce a a a a rendere migliore il mondo e in in cui viviamo c'è qualcuno che dice che ognuno di noi quando va a fare la spesa sbracato nel momento in cui allunga il braccio e prende un prodotto piuttosto che un altro esprime un voto
Lungo il solco del
Democrazia economica
è importante andare a ricollocare il significato cosa significa cosa vuol dire fare finanza ecco sugli scandali su quanto è successo recentemente si è detto di tutto non mi soffermo
Però ecco è importante riprendere è il concetto che la finanza non può essere fine a se stessa nel momento in cui la finanza ai fini assiste a se stessa succedono i guai pasticci che sono tutti quanti noi notti
è necessario intendere la finanza a servizio dello sviluppo è necessario intende la finanza servizio dell'economia reale e
Di un determinato tipo di economia reale di un determinato tipo di modello di sviluppo
Dove ci sia attenzione alle persone sì sì attenzione ai deboli ci sia attenzione alle famiglie all'ambiente alla qualità di quello che viene che viene prodotto
Ecco io penso che e ci troviamo oggi ad ovvero valicare delle frontiere
Dopo parlerà il ministro dopo parlare ma il ministro Maroni e volevo aumentare un paio di indicazioni molto molto concrete
Il sistema del welfare c'è una situazione che sta cambiando non c'è una situazione che è sostanzialmente è già è già cambiata
Non mi soffermo sul dare sul fare un'analisi del giudizio se la situazione migliore è stato il peggiore ma c'è una situazione che è già cambiata che c'è un sentimento forte di incertezza
Che riguarda le persone
Che riguarda le persone perché si son cambiamenti stanno avvenendo cambiamenti molto forti nell'ambito della sanità nell'ambito delle pensioni nell'ambito del del lavoro
E questa situazione di incertezza probabilmente è il male maggiore che oggi ci troviamo ad affrontare c'è proprio un'analisi di questi giorni
Della Banca d'Italia che dice che sta crescendo in maniera smisurata la quantità di depositi bancari
A a fronte dei quali non corrispondente una
Una ma un impiego non corrispondono investimenti non corrisponde una richiesta di finanziamenti da parte dei privati da parte delle aziende questo significa che e per l'appunto ci troviamo in una situazione di forte stallo
Io penso che vada fatta una riflessione molto seria per quanto riguarda i guai fare vanno e vadano cercate delle soluzioni da condividere in rete
C'è un forte allargamento della fascia di povertà
Il ceto medio sempre più si avvicina su situazioni di povertà noi abbiamo riscontriamo il giorno per giorno
Delle forti difficoltà delle forti problematicità per quanto riguarda l'accesso al credito di soggetti che sono lavoratori a progetto che non hanno un la è una stabile occupazione che vengono definiti tecnicamente non bancabili
Ecco penso che sotto questo profilo l'esperienza che sta mettendo in piedi
Le ACLI con alcune altre organizzazioni del terzo settore unitamente ai campi anche a Banca etica di insetti e i cantieri sociali
Che va proprio nel senso di andare ad affermare di andare a garantire l'accesso al credito da parte di queste fasi si è sicuramente una questione importante
C'è l'altra questione sul volevo soffermarmi e della questione relativa al lavoro e in modo particolare relativa alla previdenza
è in atto una riforma come tutti sappiamo una riforma delle pensioni una riforma che riguarda la previdenza io penso che si fondi pensione che sono materie che vanno a mettere assieme solidarietà lavoro e finanza
E modalità con cui la finanza viene ente può essere gestita sia un ambito di confronto serio e sul quale andare anche assieme al sindacato fare dei dei ragionamenti molto serie che però devono portare ad una concretezza
Perché
La Grohl le la grossa quantità la grossa mole di denaro che verrà utilizzata che già adesso in parte riutilizzata con i fondi pensione
Potrebbe essere utilizzata per una finanza per degli investimenti che siano socialmente dei responsabili ed eticamente orientati
E potrebbero essere utilizzati anche per favorire lo lo sviluppo locale e quindi ecco
Così concrete Gwen farà e e lavoro
Io penso ecco e qui chiudo ci sia una notazione da fare per quanto riguarda il metodo
E con Banca Etica è in qualche modo è una rete di reti io penso appunto che percorrere le strade della storia l'agire sulla quotidianità
Richieda è un forte senso di di relazione un forte senso di dialogo un forte senso di condivisione
Ebbene come a suo tempo banchetti che è nata ed è su questo filone che si vuole continuare a ad operare assieme alle atti assieme alle altre organizzazioni del terzo settore assieme al sindacato e assieme a tutti quelli che credono che il mondo si è già migliorabile fin da oggi grazie
Invitiamo a prendere la parola ringraziandolo per la per l'attenzione che ha rivolto ai nostri lavori di questo pomeriggio sappiamo che per le cariche che riveste dedicare un un pomeriggio come questo alla a seguire i nostri lavori a un impegno significativo per questo lo ringraziamo ancora e ci diamo la parola a il ministro Roberto Maroni ministro del lavoro e delle politiche sociali
Grazie
Grazie un salotto ringraziamento a Gigi Bobba per l'invito che mi ha rivolto apportare
Qualche considerazione breve ma soprattutto ad ascoltare la sua relazione
Che devo dire mi era stata
Un po'anticipata in un incontro che abbiamo avuto qualche giorno fa ma sono state molte le vere sorprese contenute nella relazione che non mi avete detto le quelle che tu hai definito provocazioni le proposte
Che mi paiono veramente molto stimolante anch'io penso che
Molte di queste siano condivisibili e su altre sarà necessaria una maggiore riflessione ma quella per esempio che riguarda la rappresentanza politica dei bambini
Molto suggestiva e stimolante sarei portato personalmente a dire di sì avendo tre figli se questo significa che una volta per tranquilli ma
Sono che ci sono già altre esperienze in Europa
è una provocazione utile perché poi dalle provocazioni le provocazioni mettono in moto i cambiamenti
Fanno cambiare il modo di intendere la politica la rappresentanza e la rappresentanza di per sé politica istituzionale ma anche
Sindacale della società è uno dei temi
Di maggiore interesse su cui bisognerà riflettere più approfonditamente di quanto non si sia fatto sino ad oggi l'evolvere rapido della società
Delle sue forme di organizzazione delle sue forme di rappresentanza porta a questo a questa riflessione che oggi è invece bloccata da veti incrociati
Che mi pare sia ora di rimuovere una delle preoccupazioni enunciate dal G Bobba
Un'altra di quelle conti condividere la preoccupazione che ha rivolto alla fretta con cui la Cina è stata messa a da brutti io
Si sono fatte tante riflessioni sulla Cina è un rischio o è un pericolo
Da ultimo è bastato che la Cina decidesse
Di bloccare le esportazioni del copia per mettere in ginocchio tutta l'industria siderurgica europea compresa quella italiana
è una grandissima opportunità ma certamente va trattata
In modo diverso da come è stata trattata dall'Europa e dai Paesi occidentali se è vero quello che diceva Luigi Bobba sul numero delle persone che stanno in carcere
è altrettanto vero che il modo con cui
I lavoratori sono regolati il contratto e al rapporto di lavoro consente alla Cina di fare
Una sorta di dumping sociale pur essendo la Cina uno dei paesi aderenti all'Oil all'Organizzazione internazionale del lavoro sono frequentissimi casi in cui le direttive dell'oil non sono rispettate
Questo non ha consentito finora e credo che sia una cosa negativa all'Unione Europea di intervenire per imporre il rispetto di quegli accordi di quelle regole
Di quelli a risoluzioni che la Cina ha volontariamente a cui ha volontariamente aderito ma che poi di fatto non rispetta anche qui
Spesso prevale la logica del profitto del business chiudendo in tutte e due gli occhi
Rispetto a quella invece del re del rispetto del far rispettare regole che da noi sono giustamente richieste applicati con con costi per le imprese che in quel Paese in tanti altri Paesi non ci sono
Non concorda invece con la obiezione
Che visivo abbia fatto sullo stallo sul presunto stallo in cui versa la politica italiana di destra e di sinistra
è vero che le coalizioni sono un insieme di forze politiche diverse che è difficile tenerle insieme proprio perché sono diverse
Non siamo al partito unico di destra e al partito unico di sinistra io personalmente spero che non si arrivi a questo
Perché una coalizione pur nella difficoltà di definire un programma comune
è un insieme di forze diverse che rappresentano la ricchezza di progetti e di programmi diversi e anche la vivacità a volte eccessiva che consente però la realizzazione dei programmi l'importante che si abbia un programma comune
La quello che tu definisci stallo io credo sia meglio definirlo stabilita questo è stato il male della politica italiana per tantissimi anni
L'instabilità dei governi e delle maggioranze che ha determinato un forte rallentamento nella politiche di riforme di riforme strutturali intendo nel settore economico nel mercato del lavoro nel welfare
Abbiamo affrontato da quando io sono ministro molte sfide su proprio sul terreno delle riforme alcune sono state portate a compimento altre sono in mezzo al guado altre sono ancora ad abbozzare
Io vorrei breve brevemente
Soffermarmi per tre minuti proprio su quelle che hanno interessato al mio ministero lo dico per competenza non parlo di altre forme non perché non siano altrettanto importanti ma perché proprio non competono a me
Abbiamo iniziato subito
Affrontando di petto
L'ECU tre questioni più importanti la riforma del mercato del lavoro la riforma del sistema previdenziale previdenza e assistenza e la riforma più complessiva del welfare abbiamo iniziato un confronto con le parti sociali che è stato difficile duro aspro ma io credo anche utile
Perché abbiamo modificato in corso d'opera le nostre idee iniziale
Sul mercato del lavoro in particolare l'azione più incisiva grazie anche alla collaborazione del professor Marco Biagi che ha portato in tempi
Murati vivi altre riforme all'approvazione della legge a cui noi con orgoglio diamo il suo nome la legge Biagi sul mercato del lavoro chiare formato un sistema che lui stesso definiva il peggior mercato del lavoro in Europa
Non entro nel dettaglio nel merito di una legge di una normativa che voi conoscete molto bene ho visto adesso
Un opuscolo fatto dal patronato credo poi dovremo parlarci ovviamente sul patronato che riguarda la diffusione dei temi del mercato del lavoro
Non entro nel merito voglio solo soffermarmi su due aspetti che io credo siano interessanti per un associazione come la vostra il primo già ricordato è quello della formazione la formazione è
Il futuro su cui investe l'Europa la Strategia di Lisbona investire nel capitale umano è vero che si è fatto poco
La legge Biagi investe su questo la riforma Moratti come hai detto parla di questo noi abbiamo avuto un approccio alla formazione
Un po'diverso dal solito abbiamo cercato di investire le parti sociali per quanto ha
Del segmento della formazione permanente abbiamo sollecitato la presa in carico da parte del sindacato delle associazioni degli imprenditori di questo compito ricevendo devo dire una risposta
Molto positiva sono stati istituiti in questi ultimi mesi otto enti bilaterali gli enti di formazione professionale a cui vanno le risorse dello zero trenta
Il contributo che tutte le aziende pagano ora all'INPS
Parliamo di un importo non inferiore a cinquecento milioni di euro l'anno che i fondi interprofessionali possono gestire potrebbero gestire proprio per fare formazione permanente nelle aziende che decidono di versare il contributo invece che all'intesa al fondo interprofessionale c'è gestito da sindacati e associazioni di categoria non dal pubblico
è l'esercizio di una funzione pubblica ma fatta dalle associazioni che rappresentano i lavoratori mi pare una cosa molto interessante una sfida che il sindacato raccolto
Ho detto ho usato il condizionale perché purtroppo ci sono ancora molte resistenze dentro l'apparato pubblico e dentro il mio ministero in particolare
Oltre qualche ritardo accumulato dalle parti sociali nella nomina dei direttori generali eccetera eccetera resistenze però che io intendo vincere
Perché non si può ogni volta cercare di far confluire nella palude un'iniziativa solo perché toglie potere all'apparato pubblico che coinvolge le associazioni private io non so private intendo le rappresentanze sociali io non so lo dico Guglielmo Epifani che è direttamente interessato
Se riuscirò
Ne è prova delle prossime settimane a indurre
Cambiamenti nella attitudine nell'atteggiamento che finora è stato tenuto anche dal mio ministero perché le resistenze sono veramente forti
Credo che sarà necessario se ciò non sarà possibile
Ritrovarci per trovare e per cercare una strada diversa che legislativamente conferisca a queste associazioni a queste fondazioni di diritto privato questi contributi
Superando l'ambiguità della gestione da parte dei privati di un'imposizione fiscale che blocca questo meccanismo
Ma questa è la strada che dobbiamo seguire quella della formazione l'altra opportunità e quella dei servizi per l'impiego la legge Biagi consente la in l'intervento sui servizi per l'impiego formazione intermediazione di manodopera selezione alle associazioni private alle università e alle associazioni di categoria
Compresi i sindacati credo che questa sia una grande opportunità che può essere raccolta soprattutto da chi come la vostra associazione a un'esperienza specifica a una
Tradizione consolidata e a un insieme di valori di riferimento che garantiscono
La serietà e la moralità l'eticità di un intervento del genere su questo particolare aspetto io invito davvero le l'associazione le ACLI a fare una riflessione
E a a garantire un impegno veramente profondo
La riforma del mercato del lavoro è legge
I regolamenti sono stati emanati
Sono regolamenti che hanno una cinquantina di rinvii agli avvisi comuni tra le parti sociali questa la caratteristica voluta espressamente da Marco Biagi non significa ritardi come avvenuto in passato perché i rinvii sono fatti chiedendo alle parti sociali la responsabilizzazione
E cioè un termine entro cui raggiungere l'accordo se possibile in mancanza di accordo interviene il governo a regolare la materia che viene demandata alle parti sociali
Credo che sia il giusto livello di collaborazione e di cooperazione tra pubblico e privato in una materia che non è né pubblica né privata riguarda il destino di tutti noi e quindi
Richiede il coinvolgimento anche delle associazioni
Ovviamente quelle sindacali in primo luogo ci sono altre le altre due riforme una delle quali quella previdenziale in discussione al Senato è stata una parto difficile più difficile che non la legge Biagi
Ci sono ancora posizioni diverse come è giusto che sia come è legittimo che sia una riforma che cambia un sistema ovviamente genera posizioni a favore posizioni contrarie noi abbiamo cercato di tener conto di tutte le opinioni recentemente abbiamo accolto le obiezioni forti sollevate dal sindacato su almeno tre questioni
La cosiddetta decontribuzione che abbiamo tolto dalla delega
E il cosiddetto scalone dal due mila otto ti abbiamo attenuato e la il conferimento del TFR nei fondi pensione
Che non sarà più obbligatorio ma sarà lasciato alla decisione del lavoratore su questo io insisto molto la legge Dini è stata una buona riforma
Ma ha creato le condizioni per cui ci inizia a lavorare che ha iniziato a lavorare con quella riforma
Avrà una pensione ridotta fino al quaranta per cento rispetto alla pensione di chi nelle medesime condizioni
Ha lavorato vigente il sistema retributivo
Questa è la realtà
Sì noi dobbiamo affrontare e la soluzione che noi proponiamo è quella di incrementare il finanziamento della previdenza complementare attraverso l'utilizzo del TFR su base volontaria
Mettendo in nella giusta evidenza e nella giusta posizione di maggior la appeal diciamo così per il lavoratore quei fondi che sono gestiti proprio Secondo quel meccanismo che dicevo e cioè dal sindacato e dalle associazioni di categoria degli imprenditori lasciando comunque libero il lavoratore di metterli l'uno qualsiasi dei cosiddetti fondi aperti
Questa riforma
All'esame del Parlamento all'esame della Commissione lavoro c'è ancora tempo e modo perché il Parlamento numerosissimi sono stati gli emendamenti depositati possa migliorarla
Ed è in a metà quello che dicevo a metà del guado
E poi c'è la riforma del sistema di welfare la cosa più difficile più complicata
Prima di tutto perché sotto la definizione welfare sì
Nascondono tante insidie tante cose
Tanti progetti tanti settori tanti
Campi di intervento a cominciare dalla cosa che sembrerebbe più banale ma è la più difficile alla distinzione tra ciò che previdenza e ciò che è assistenza
Si è fatto da molti
Un lavoro per cercare di creare queste categorie
Non si è ancora arrivati a una definizione univoca di ciò che previdenza e quindi va nella spesa delle pensioni da ciò che assistenza cioè l'intervento finanziato dalla fiscalità generale che va a tentare di a mente aumentare il livello di inclusione sociale di chi
O o non può lavorare o non ha i mezzi per sostenersi è un esercizio che ne abbiamo cominciato abbiamo definito le nostre proposte
Le proposte del governo
Raccogliendo le in un documento il libro bianco sul welfare che abbiamo sottoposto alla discussione alle parti sociali nel febbraio del due mila e tre è un libro che raccoglie le nostre analisi le nostre proposte
Le nostre indicazioni e le criticità e che pone al centro della nuovo sistema di welfare
La famiglia ci sono altre proposte altrettanto interessanti c'è quella delle ACLI welfare a colori ci sono proposte un po'più in bianco e nero che noi abbiamo l'attenzione c'è la proposta del sindacato CGIL CISL UIL la che non è solo del welfare ma è anche del welfare
Sono proposte che contengono molte
Cose interessanti e anche condivisibili il problema è che
L'appartenenza all'Unione europea ma non solo quello ci obbliga a garantire per qualsiasi riforma
Che riguardi sistemi di welfare che riguardi quindi la spesa pubblica certi parametri certi requisiti e certi obblighi
C'è questo doppio livello europeo per cui c'è la politica comune per la spesa ma ciascuno Stato è lasciato a se stesso
Mantiene la responsabilità che è un modo diverso di vedere il problema per quanto riguarda la definizione di queste politiche noi possiamo liberamente decidere
La nuova il nuovo sistema di Welfare ma dobbiamo rispettare per quanto riguarda il finanziamento dei sistemi di due del fare ciò che dice Ecofin il rispetto della percentuale del rapporto tra deficit e prodotto interno lordo che non deve superare il tre per cento questa è
Io credo oggi almeno per me per il governo la difficoltà maggiore io no no difficoltà a dire che
Moltissime delle idee contenute nella libero della delle acque né proposte le accrual farà colori sono assolutamente condivisibili
Che molte di quelle proposte dal sindacato sono condivisibili
Quando però il complesso delle proposte porta ad un aumento della spesa pubblica pari a due o tre punti percentuali di PIL o si prende tutti la responsabilità di dire al governo
Invece che il due virgola sei puoi andare al cinque virgola sei nel rapporto deficit-PIL oppure bisogna indicare qual è il modo di finanziare una riforma giusta sacrosanta
Perché più inclusiva ma per la quale oggi non ci sono risorse disponibili
Questo è il punto vero su cui bisogna trovare una soluzione altrimenti le riforme e le proposte rimangono quello che sono cioè delle proposte non possono diventare riforme concludo
Dicendo che
Ciò che abbiamo fatto
Probabilmente è insufficiente è incompleto e anche criticabile
Dipende dai punti di vista però almeno nel settore di mia competenza qualche dato positivo c'è ho sentito da questo palco voci molto negative
Vorrei concludere invece dando se possibile un segnale di ottimismo per quanto riguarda per esempio il tasso di occupazione che uno degli obiettivi che l'Unione Europea ci pone
Dal due mila e uno due mila e tre aumentata di quattro punti tasso di occupazione complessiva la disoccupazione dal due mila e uno a due mila e tre passata dal dieci virgola uno all'otto virgola tre per cento
Il fondo nazionale delle politiche sociali cioè i trasferimenti che il Governo fa alle regioni titolari in via esclusiva dopo la riforma del titolo quinto delle politiche sociali
è aumentato in tre anni del trentacinque per cento toccando quest'anno la cifra record di un miliardo di Europ nonostante le difficoltà credo che questi dati vi siano di conforto per continuare su una strada che almeno in questi settori ha portato a dei risultati positivi io mi auguro che il confronto
A volte acceso ma sempre utile per quanto mi riguarda perché sulle idee e non si unì precoce i preconcetti e pregiudizi
Che in questi tre anni abbiamo avuto con le ACLI con Luigi Bobba e con i suoi rappresentanti possa continuare anche nei prossimi mesi proprio perché riconosco alle ACLI di essere quella robusta autonomia sociale di cui parlava Luigi Bobba
Che porta contributi senza pregiudizi dicendo no quando c'è da dire no ma dicendo sì quando riconosce che una proposta anche se viene dal Governo è una proposta positiva grazie buon lavoro
Il confronto lo assicuriamo andrà avanti anche nel prossimo futuro perché il confronto delle idee sempre a un confronto positivo per il Paese
Volevo ringraziare tutti voi congressisti per avere dato prova in questa prima unità del lavoro di un contegno esemplare di una pazienza molto prolungata
L'organizzazione ha deciso di concedervi quindi uno spazio
Per poter
Va bene
Com'
Dire spire di riposo quindi con questo intero sospendiamo i lavori avvertendo che però su due cose importanti la prima è di fare presto la verifica dei vostri Poteri
Permettere poi stasera il proseguo del lavoro sulle riforme statutarie
E secondo vi sollecito a cominciare a presentare alla presidenza le richieste
La presidente
A differenza vostra s'è preceduta
A raccogliere i vostri
Per venti al dibattito
Per